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Manuale delle misure d`isolamento
E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA PREPARATO VERIFICATO APPROVATO ARCHIVIATO Tramalloni R. Ufficio Qualità Ufficio Controllo e Prevenzione I.O. Adriano G., Albanese C., Baroli Merlino D., Bedani R., Biggio D., Biglieri A., Cangi R., Capasso R., Cavagnaro D., Costa M., D'Ambros De Francesco F.; D'Antonio S., D'Auria G., Della Monica E., Drago D.,Drago M.L., Ferrabone N., Ferretti M., Fiorellino D., Folegnani A., Fullone M., Galliani S., Garbarino M., Grenci A., Longo S., Luzza M.D., Mariotti L., Monti M., Moschillo M., Musso P., Neri M.C., Paleari V., Pelissa M., Perugi R., Poli C., Puppo C., Ratti M., Rivarola P., Salvador S., Santini M., Schiappacasse S., Siri F., Spagnolo A., Spallarossa C., Spano B., Taddeo F., Tagliafico M.G., Terrile M., Traverso F., Vassallo L., Viello S. Cassola G., Cenderello N., Congiu I., Crisalli M.P., Fabbri P., Forte C., Fraguglia C., Montecucco G., Nelli M., Perria M., Piccinini M., Sansone P., Stefani F., Scuderi E., Usiglio D. Data : settembre 2011 Descrizione delle modifiche: Revisione ed aggiornamento dei contenuti secondo format Sistema Gestione Qualità Rev. 1 Questo documento è di proprietà dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova. Ogni divulgazione o riproduzione o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dall’ E.O. Ospedali Galliera di Genova Guida isolamenti settembre 2011.odt GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE ARCHIVIAZIONE Redazione Referente Verifica (aggiornamento contenuti) Adriano G., Albanese C., Baroli Merlino D., Bedani R., Biggio D., Biglieri A., Cangi R., Capasso R., Cavagnaro D., Costa M., D'Ambros De Francesco F.; D'Antonio S., D'Auria G., Della Monica E., Drago D.,Drago M.L., Ferrabone N., Ferretti M., Fiorellino D., Folegnani A., Fullone M., Galliani S., Garbarino M., Grenci A., Longo S., Luzza M.D., Mariotti L., Monti M., Moschillo M., Musso P., Neri M.C., Paleari V., Pelissa M., Perugi R., Poli C., Puppo C., Ratti M., Rivarola P., Salvador S., Santini M., Schiappacasse S., Siri F., Spagnolo A., Spallarossa C., Spano B., Taddeo F., Tagliafico M.G., Terrile M., Traverso F., Vassallo L., Viello S. S.C. Malattie Infettive: Cassola G., Crisalli M.P. GOCIO: Cenderello N., Fabbri P., Nelli M., Sansone P. , Usiglio D. S.C. Malattie Infettive: Cassola G., Crisalli M.P. GOCIO : Cenderello N., Congiu I., Fabbri P., Fraguglia C., Nelli M., Sansone P., Usiglio D. Approvazione Direzione Sanitaria: Tramalloni R. Archiviazione Ufficio Qualità / Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni Ospedaliere Autorizzazione Direzione Sanitaria: Tramalloni R. SOMMARIO: 1. PRESENTAZIONE 2. GUIDA ALLA CONSULTAZIONE 3. OGGETTO 4. OBIETTIVI 5. CAMPO DI APPLICAZIONE 6. LUOGO DI APPLICAZIONE 7. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI 8. ABBREVIAZIONI DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA 9. MATRICE DELLE RESPONSABILITA' 10. MODALITA' OPERATIVE PER PRECAUZIONI STANDARD E PRECAUZIONI BASATE SULLA TRASMISSIONE (contatto, droplets e via aerea) 11. SCHEDE OPERATIVE 12. INDICATORI/MODALITA' DI VERIFICA 13. STATO DELLE REVISIONI 14. ELENCO ALLEGATI 2/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA 1. PRESENTAZIONE L'isolamento rappresenta una misura idonea a prevenire la trasmissione di microrganismi da pazienti infetti o colonizzati ad altri pazienti e/o agli operatori sanitari, che possono fare da tramite per altri pazienti o contrarre essi stessi l'infezione. Raramente tale trasmissione coinvolge i visitatori. La guida operativa costituisce la traduzione delle Linee Guida del 2007 dei Centers for Desease Control and Prevention (Atlanta - USA) sulle precauzioni di isolamento rielaborate ed adattate al contesto di tutte le strutture di cura sanitaria dell'Ente e rappresenta un documento di estrema importanza per tutti gli operatori sanitari dell' Ospedale Galliera. Lo scopo di questa guida operativa è la realizzazione di uno strumento operativo e dinamico che riavvicini le conoscenze sui “comportamenti sicuri” e quello che in realtà viene pianificato e realizzato nei comportamenti degli Operatori Sanitari, non dimenticando i vincoli strutturali, organizzativi, nonché i vincoli individuali sulla percezione del rischio infettivo. Si ringrazia tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del documento. 2. GUIDA ALLA CONSULTAZIONE Il presente documento sostituisce la prima edizione del “Manuale delle misure di isolamento del paziente in ospedale” del 2002. Tale documento è suddiviso in cinque parti. 1. La prima parte del documento (parte generale) è relativa ai requisiti dei documenti del sistema gestione qualità e facilita la consultazione delle parti successive. Comprende: oggetto, obiettivo generale, campo di applicazione, luogo di applicazione, riferimenti normativi e documentali, abbreviazioni definizioni e terminologia. 2. La seconda parte è costituita dalla descrizione generale delle precauzioni standard e delle precauzioni aggiuntive basate sulla via di trasmissione (contatto, droplet e aerea). 3. La terza parte comprende le matrici di responsabilità generali per le precauzioni standard e per le precauzioni aggiuntive per contatto, per droplet e per via aerea. Questa parte del documento racchiude anche le azioni generali per precauzioni con il relativo razionale scientifico. 4. La quarta parte contiene tutte le schede operative generali per le precauzioni standard, precauzioni aggiuntive basate sulla trasmissione da contatto, droplet, via aerea e quelle specifiche per parassitosi, microrganismi multiresistenti e sentinella. 5. La quinta e ultima parte è costituita dagli indicatori/modalità di verifica delle diverse schede operative e degli allegati. Chiude il documento lo stato delle revisioni che verrà aggiornato ogniqualvolta si renda necessario in base alle evidenze scientifiche. 3. OGGETTO Il seguente documento descrive le indicazioni e le modalità di applicazione delle misure di isolamento al fine di prevenire le infezioni potenzialmente trasmissibili da soggetti infetti o colonizzati ad altri soggetti (utenti, operatori. visitatori). 3/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA 4. OBIETTIVO GENERALE: Migliorare la sicurezza delle cure sanitarie e fornire metodi per ridurre la trasmissione interpersonale di agenti patogeni noti e/o sospetti 4.1 OBIETTIVI SPECIFICI: Revisionare/aggiornare il documento “manuale delle misure di isolamento del paziente in ospedale” utilizzando il format del Sistema Gestione Qualità Aggiornare il documento alla luce delle nuove linee guida e implementare le nuove raccomandazioni della recente bibliografia, adattandole ai bisogni specifici delle varie Strutture dell'Ente. 5. CAMPO DI APPLICAZIONE: In ogni contesto di cure sanitarie nel quale si renda necessaria l'adozione di comportamenti atti a prevenire la potenziale trasmissione di agenti patogeni. 6. LUOGO DI APPLICAZIONE: Tutte le Strutture dell'Ente 7. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI AUTORE TITOLO EDITORE DATA AA. VV. Manuale delle misure di isolamento del E. O. Ospedali paziente in Ospedale Galliera 2002 AA.VV La prevenzione delle Infezioni Ospedaliere Carocci Faber Roma 2004 CDC, Atlanta Giugno 2007 Health Care Infection ”Guideline for Isolation Precaution: Control Practices Advisory Preventing Trasmission of Infectious Agent Committee (HICPAC) in Healthcare Setting” ASL 4 Torino P.O. S. Giovanni Bosco “Guida operativa per la gestione delle malattie infettive trasmissibili” Maggio 2008 (CCM) Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali Glossario ICA elaborato dal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie 2003 HICPAC: Traduzione di “Management of MultidrugResistant Organism in Healthcare Setting” 2006 a cura di: Mariotti L., Santini M., Taddeo F. CDC and the Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee Guidelines for Environmental Infection Control in Health-Care Facilities Recommendations CDC e HICPAC Boyce J.M., Pittet D. Linee guida per l'igiene delle mani in ambiente sanitario “Handwashing:la strada percorsa il passaggio mancante Raccomandazioni per il controllo della diffusione dei cocchi gram-positivi multiresistenti (MRSA) ed Enterococcus spp vancomicina resistente (VRE) Infezioni Ospedalierre Orientamenti ANIPIO Marzo 2003 Numero 5 Orientamenti ANIPIO Marzo 2003 Numero 5 SIMPIOS Maggio 2005 (HICPAC) Mantoan P., Allegranzi B SIMPIOS Marchiaro G., Farina E.C. ANIPIO Centro Scientifico Editore 2010 2003 2007 4/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie - Regione Emilia Romagna Compendio delle Principali Misure per la Prevenzione e il Controllodelle Infezioni Correlate all'Assistenza SIMPIOS Documento di Indirizzo Prevenzione e Controllo delle Infezioni da Clostridium difficile Guidelines on hand hygiene in health care World Health Organization E.O. Ospedali Galliera Provvedimento n.38 del 12/01/2007 Prot. Gen. 969/07 Cenderello N., Fabbri Fraguglia C., Filauro F. Approvazione “manuale operativo per la gestione dei rifiuti prodotti dall'Ente” P., Prontuario degli antisettici e disinfettanti Progetto INF-OSS Agenzia Sanitarie e Sociale Regionale Regione Emilia Romagna SIMPIOS 01/03/09 WHO Gennaio 2009 E.O. Ospedali Galliera Genova E.O. Ospedali Galliera 3° edizione 01/05/09 2007 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI Ministero della Sanità Decreto 28.09.1990 Norme di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private Decreto Legislativo n.81 e sue integrazioni 09/04/08 “Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” Gazzetta Ufficiale n.101. Aprile 2008 Regione Liguria D.G.R. n.194 del 05/02/2010 Recepimento documento “Aggiornamento delle raccomandazioni sulla gestione dei contatti e della tubercolosi in ambito assistenziale.” Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali 2009 Regione Liguria D.G.R. n.706 del 18/06/2010 Recepimento documento “Aggiornamento delle raccomandazioni per le attività di controllo della Tubercolosi. Politiche efficaci a contrastare la tubercolosi nella popolazione immigrata”. Ministero della Salute 2010 Regione Liguria D.G.R. n. 108 del08/02/2008 Recepimento documento “Protocollo per la sorveglianza nazionale delle malattie da meningococco, pneumococco e emofilo in Italia” Regione Liguria D.G.R. n. 403 del 18/04/2008 Recepimento documento “Protocolli operativi per la sorveglianza e la gestione diagnostico terapeutica delle malattie invasive da meningococco, pneumococco e emofilo” Decreto Legislativo 24/02/1997 n.46 Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici Regione Liguria D.G.R. n.902 del 09/08/2006 Approvazione delle Linee Guida per il monitoraggio dell'influenza aviaria Regione Liguria D.G.R. n.572 del 01/06/2007 Piano Regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale Ministero della Sanità Circolare n.4 del 13/03/1998 Protocollo 400.3/26/1189 “Misure di profilassi per esigenze di sanità pubblica-provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi e contatti” Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Decreto Ministeriale del 02/05/2001 ”Criteri per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI)” Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Decreto Ministeriale 27/11/2006”Quarto elenco riepilogativo di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva n.89/686/CEE, relativa ai DPI” UNI-EN 455 1-2-3 “Guanti medicali monouso” UNI-EN 374 1-2-3 “Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi” UNI-EN 420 “Requisiti generali sui guanti” EN 149/2003 “ Norma di riferimento apparecchi di protezione delle vie respiratorie” EN 165/2005 “Protezione personale degli occhi” 5/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA 8. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA ABBREVIAZIONI CIO AA.VV GOCIO OSS I.C.P.A. I.O. U.O. D.S. D.M. S.I.T. D.P.I. INF A.I.I.R P.S. P.C MRSA VRE RSV HSV ESßL OSHA FDA NIOSH Comitato per la Lotta Contro le Infezioni Ospedaliere Autori Vari Gruppo operativo Comitato per la Lotta Contro le Infezioni Ospedaliere Operatore Socio Sanitario Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali Infezione Ospedaliera Unità Operativa Direzione Sanitaria Dispositivo medico Servizio Infermieristico e Tecnico Dispositivi di Protezione Individuale Infermiere Airborne infection isolation room :Stanza di isolamento a pressione negativa Precauzioni standard Precauzioni da contatto Methicillin-resistant Staphylococcus aureus :stafilococco aureo meticillino resistente Vancomycin-resistant Enterococcus, Enterococco vancomicino-resistente Respiratory Syncytial Virus: virus respiratorio sinciziale Virus Herpes Simplex Produttori di beta lattamasi a largo spettro Occupational Safety e Health Administration Food and Drug Administration National Institute for Occupational Safety and Health BK Bacillo di Koch PR APVR CDC SARS HEPA PST PU BSI PZ MDROs Protezione respiratoria Apparecchi di protezione delle vie respiratorie Centers for desease control and prevention Severe Acute Respiratory Syndrome High efficiency particulate air: filtri aria ad alta efficienza per particolato Precauzioni basate sulla trasmissione Precauzioni universali Body substance isolation : isolamento da liquidi biologici Paziente Batteri resistenti ad una o più classi di antibiotico e generalmente resistenti a tutti eccetto uno o due antibiotici disponibili in commercio (es: MRSA;VRE) 6/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA TERMINOLOGIA Agente biologico DEFINIZIONI Qualsiasi virus, batterio o altro microrganismo,anche se geneticamente modificato,coltura cellulare e endoparassita umano,che potrebbe provocare infezioni,allergie o intossicazioni. Gli agenti biologici sono ripartiti dal Dlgs 81/2008 Titolo 10 e all'Allegato XLVI in quattro gruppi, in ordine crescente di pericolosità Airborne Infection Isolation Stanza di isolamento a pressione negativa ossia monitoraggio della Room (A.I.I.R) pressione negativa rispetto alla zona circostante, 12 ricambi aria/ora per le nuove costruzioni e ristrutturazioni e 6 ricambi aria/ora per le strutture esistenti, aspirazione dell'aria direttamente verso l'esterno, oppure diffusa nuovamente attraverso filtri HEPA prima della riemissione Bioaerosol Dispersione nell'aria di particelle contenenti intere o parti di entità biologiche, come batteri, virus, acari della polvere, ife funginee, spore funginee. Tale aerosol solitamente consiste di una miscela di mono cellule di spora o di virus dispersi ed aggregati trasportate da altri materiali, come ad esempio le secrezioni respiratorie e / o particelle inerti. Nel bioaerosol sono inclusi sia i grandi droplet sia i piccoli droplet nuclei Caregiver La persona che si prende cura del paziente (es.: membri familiari, amici, badante) e se necessario acquisisce una formazione tecnica in base ai compiti che devono essere svolti Caso Oggetto dell'indagine (soggetto malato o condizione) Caso indice Catena dell'infezione Il primo caso individuato avente una specifica malattia o attributo Processo che inizia nel momento in cui l'agente lascia il suo serbatoio o l'ospite attraverso una porta di uscita, viene trasportato tramite vari meccanismi di trasmissione, entra attraverso un'appropriata porta di entrata per infettare l'ospite suscettibile Presenza e crescita di un microrganismo in un ospite in assenza di sintomi o danno cellulare; un ospite colonizzato può rappresentare la sorgente di infezione In grado di trasmettere un agente infettivo a un'altra persona. Presenza di un agente infettivo su indumenti, effetti letterecci, strumenti e altri oggetti inanimati, oppure su sostanze alimentari La pratica di raggruppare insieme i pazienti infettati o colonizzati con lo stesso agente infettivo, al fine di limitare la loro cura in un unico settore ed evitare il contatto con pazienti suscettibili (coorte di pazienti). Durante focolai epidemici, personale sanitario dedicato può essere assegnato a una coorte di pazienti, per limitare ulteriormente le possibilità di trasmissione (assistenza di coorte) Impegno per la sicurezza che coinvolge tutti i livelli di un'organizzazione, dalla direzione al personale in prima linea, basato su convinzioni e valori condivisi, volto a promuovere la sicurezza dei pazienti. I fondamenti sono: conoscenza dei rischi delle attività ambiente che favorisca l'incident reporting collaborazione a tutti i livelli per cercare soluzioni alle vulnerabilità impegno dell'intera organizzazione, a partire dalla direzione, ad investire risorse nella sicurezza Colonizzazione Contagioso Contaminazione Coorte Cultura alla sicurezza 7/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Dispositivo medico Qualsiasi “strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software informatico impiegato per il corretto funzionamento e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell'uomo a scopo di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico” D.Lgs 46/97 Dispositivo di Protezione Qualsiasi mezzo destinato ad essere indossato e tenuto dall'operatore Individuale (DPI) allo scopo di proteggersi contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo Droplet Particelle liquide eliminate nell'aria quando una persona parla, tossisce, starnutisce (dimensione > 5 Droplet nuclei Residui di droplet essiccati che possono rimanere sospesi nell'aria per un lungo periodo trasportati per lunghe distanze e possono essere facilmente inalati all'interno dei polmoni (dimensione < 5 Evento epidemico Accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine al verificarsi di un numero di casi di una malattia maggiore rispetto a quanto previsto, durante uno specifico periodo di tempo, in una data area o all'interno di uno specifico gruppo di persone Fattore di rischio Comportamento, procedura associata all'aumento della frequenza di una determinata malattia Filtri HEPA HEPA: High Efficiency Particle Arrestor. Trattasi di filtri ad alta efficacia che hanno il compito di fermare, in un procedimento di filtraggio, generalmente di liquidi e/o gas, eventuali particelle inquinanti, nocive o comunque indesiderate nel prodotto finale che si desidera ottenere. Detti filtri possono essere posizionati in diverse posizioni lungo il percorso di filtraggio, anche ripetutamente. In commercio sono disponibili filtri la cui "rete" può avere un livello di filtraggio variabile, misurato in micron/maglia Dispositivo Protezione Individuale (APVR) atto ad evitare contaminazione dell'apparato respiratorio dell'operatore/visitatore/caregivers da parte di microorganismi aerotrasmessi. Sono classificati a seconda del loro potere filtrante in: FFP2 --> efficienza filtrante minima 92% FFP3 --> efficienza filtrante minima 98% Misura principale da applicare per la prevenzione e riduzione della trasmissione di microrganismi patogeni ai pazienti, agli operatori sanitari e a tutte le persone coinvolte nel processo assistenziale. Comprende le procedure del lavaggio delle mani sociale e antisettico ed il frizionamento con sol. idroalcolica Frequenza di comparsa di nuovi casi all'interno di una popolazione definita in un periodo di tempo definito Filtrante facciale (APVR) Igiene delle mani Incidenza 8/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Igiene respiratoria/protocollo Educa il personale sanitario, gli utenti ed i visitatori all'importanza delle della tosse misure di controllo atte a contenere le secrezioni respiratorie al fine di prevenire la trasmissione di patogeni respiratori che possono essere trasmessi attraverso via aerea, droplet goccioline Infettività Capacità di un agente di infettare un ospite Immunocompromissione Infezione Infezione correlata alle pratiche assistenziali Infezione occupazionale Intervento Isolamento Isolamento strutturale Isolamento funzionale Raccomandazioni Mascherina chirurgica Ospite Pazienti con meccanismi di difesa immunitaria alterati per patologie congenite o acquisite, patologie croniche, malnutrizione, terapie immunosoppressive Trasmissione di un microrganismo ad un ospite, con superamento dei meccanismi di difesa, con conseguente moltiplicazione e invasione dei tessuti dell'ospite Infezione che si verifica in un paziente durante il processo assistenziale in un ospedale o in un'altra struttura sanitaria e che non era manifesta, né in incubazione al momento del ricovero. Ciò vale anche per le infezioni contratte in ospedale, ma che si manifestano dopo la dimissione e per le infezioni occupazionali tra il personale della struttura. Infezioni accidentalmente contratte dall'operatore sanitario durante lo svolgimento della propria attività professionale Progettazione e realizzazione di iniziative per la riduzione delle infezioni Adozione di un insieme di misure idonee atte a ridurre il rischio infettivo Separazione strutturale del paziente (collocazione in stanza singola) allo scopo di prevenire la diffusione di un agente infettivo allestimento di materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, ecc.) e con sistemazione in posto letto attiguo ad un paziente con basso livello di rischio di contrarre un'infezione Linee guida di comportamento clinico elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti Dispositivo Medico atto a proteggere il paziente dall'esposizione ad agenti infettivi che colonizzano la bocca e/o il naso degli operatori sanitari Persona o animale che può essere infettato da un agente infettivo Precauzioni standard Insieme di misure barriera e di comportamenti atti a prevenire e contenere la trasmissione di microrganismi da fonte nota o non identificata. Sono applicate a tutti i pazienti indipendentemente dalla diagnosi Precauzioni aggiuntive Precauzioni da usare per pazienti con infezione o colonizzazione accertata o sospetta con patogeni altamente trasmissibili che possono essere diffusi tramite via aerea, droplet, contatto Insieme delle misure di sicurezza atte ad impedire il verificarsi di eventi dannosi Prevenzione Procedure invasive Attività con l'utilizzo di dispositivi che superano le difese naturali rendendo possibile l'ingresso di microrganismi Programma di controllo delle Programma multidisciplinare mirato a prevenire la trasmissione di infezioni infezioni correlate all'assistenza Pulizia Processo che rimuove fisicamente da una superficie materiale estraneo 9/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Rischio Schermo facciale Probabilità che si verifichi un evento in un dato periodo di tempo DPI atto a proteggere le mucose di occhi, naso e bocca dell'operatore durante le procedure assistenziali che possano generare schizzi di materiale biologico (sangue, fluidi corporei, secrezioni ed escrezioni) Sorgente di infezione Persona, animale o oggetto inanimato da cui un agente infettivo è trasmesso all'ospite Sorveglianza Raccolta sistematica, analisi, interpretazione e diffusione di dati su base continuativa per migliorare la conoscenza sul pattern della malattia in una popolazione al fine di controllare e prevenire la malattia in quella popolazione Suscettibile Persona che, se esposta ad agente infettivo, può sviluppare infezione Trasmissibile Che può essere trasmesso direttamente o indirettamente da una persona all'altra Trasmissione contatto diretto Comporta il trasferimento dei microrganismi tra una persona infetta o colonizzata e un ospite suscettibile (contatto cute-cute) ossia l'immediato trasferimento di un agente dal serbatoio all'ospite suscettibile attraverso il contatto diretto Trasmissione contatto Trasmissione di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile indiretto attraverso oggetti contaminati che fungono da tramite quali strumenti, apparecchiature, dispositivi, mani non pulite, guanti contaminati Trasmissione per droplet Trasmissione diretta di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile attraverso la diffusione di goccioline di grandi dimensioni > 5 µ trasmesse a breve distanza, prodotte da tosse, starnuti e goccioline di saliva Trasmissione per via aerea Trasmissione di infezioni attraverso la diffusione per via aerea di droplet nuclei, dimensione < 5 µ, che vengono inalati da un ospite suscettibile Veicolo Qualsiasi oggetto, superficie o mezzo che può trasportare e trasferire microrganismi infettivi Intermediario animato coinvolto nella trasmissione indiretta di un agente attraverso il trasporto dello stesso da un serbatoio ad un ospite suscettibile Vettore CONCETTI GENERALI La trasmissione delle infezioni in ambito assistenziale è possibile dalla interazione di tre principali elementi: 1. Una fonte (serbatoio) di microrganismi patogeni 2. Un ospite suscettibile e una porta d'ingresso adattata per quello specifico microrganismo 3. una via di trasmissione specifica per quel patogeno Tra i serbatoi di infezioni, il principale è costituito dalle persone (pazienti, operatori, visitatori, familiari o il paziente stesso). I serbatoi umani possono essere rappresentati da persone colonizzate o con infezioni in atto. Anche l'ambiente inanimato può essere implicato nella trasmissione di microrganismi, a partenza da fonti ambientali o veicoli contaminati (attrezzature, strumentario, dispositivi medici, soluzioni infusionali, ecc.) Le principali vie di trasmissione sono tre . Trasmissione per via aerea Trasmissione per droplet o goccioline Trasmissione per contatto diretto o indiretto 10/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA LE PRECAUZIONI STANDARD E LE PRECAUZIONI AGGIUNTIVE Le misure di isolamento vengono convenzionalmente suddivise in due gruppi: 1. Precauzioni Standard; 2. Precauzioni Basate sulle Modalità di trasmissione (precauzioni aggiuntive alle Standard) 1. Precauzioni Standard Le Precauzioni Standard riportate dai CDC hanno l'obiettivo del superamento dei limiti dei precedenti sistemi basati sulla diagnosi o sul sospetto di infezione: è infatti fondamentale che gli operatori adottino un approccio verso il paziente basato sulle procedure che costituiscono “potenziali fonti di rischio” e non sulla conoscenza della diagnosi o del sospetto di infezione della persona assistita. L'orientamento di queste precauzioni mira essenzialmente a interventi di carattere preventivo che rappresentano il modo più efficace per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi in tutti gli ambiti di cura sia da fonti note sia da quelle non note. Esse includono: l'igiene delle mani, l'uso dei DPI (guanti, camici, APVR, schermi facciali, ecc) in funzione della prevista esposizione ricondizionamento di apparecchiature, attrezzature, oggetti, dispositivi medici utilizzati trasporto campioni biologici smaltimento rifiuti gestione della biancheria pulizia e disinfezione ambientale collocazione paziente informazione sanitaria al degente e visitatori Le linee guida dei CDC del 2007 hanno identificato i seguenti nuovi elementi delle PS: igiene respiratoria/protocollo tosse pratiche iniettive sicure pratiche di controllo delle infezioni per le procedure speciali a livello lombare L'applicazione delle Precauzioni Standard durante l'assistenza è determinata dalla natura di interazione tra gli operatori e il paziente, dal grado previsto di esposizione al sangue ai liquidi biologici o agli agenti patogeni. L'educazione e la formazione sui principi e le motivazioni delle pratiche raccomandate sono elementi fondamentali delle PS, perché è opportuno facilitare il processo decisionale e promuovere l'adesione degli operatori sanitari quando si trovano di fronte a nuove circostanze. Le PS sono intese a proteggere i pazienti, facendo in modo che gli operatori non trasportino sulle loro mani agenti infettivi oppure che le apparecchiature utilizzate durante la cura dello stesso non siano contaminate. Pertanto, i nuovi elementi delle PS sono unicamente incentrati alla protezione del paziente, mentre la maggior parte dei precedenti elementi delle PS erano orientati alla protezione degli operatori. 2. Precauzioni Aggiuntive Le Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione (Precauzioni Aggiuntive) sono indicate per pazienti con infezione accertata, sospetta o per pazienti colonizzati da patogeni altamente trasmissibili o epidemiologicamente importanti per i quali sono necessarie, per interrompere la catena di trasmissione, misure aggiuntive oltre le PS. Le misure aggiuntive sono adeguate a prevenire la trasmissione per: via aerea droplet/goccioline contatto 11/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Trasmissione per via aerea: è la trasmissione di infezioni attraverso la diffusione per via aerea di droplet nuclei, di dimensione < 5 µ, contenenti microrganismi che rimangono sospesi nell'aria per lunghi periodi di tempo. Questa trasmissione può avvenire anche attraverso particelle di polvere contenente l'agente infettivo. I microrganismi trasportati in questo modo possono essere largamente dispersi da correnti d'aria e possono venire inalati da un ospite suscettibile, dentro la stessa stanza ma anche lontano dal paziente fonte. La prevenzione della dispersione di alcuni patogeni trasmissibili per via aerea richiede l'utilizzo di speciali trattamenti di ventilazione dell'aria, ovvero una stanza di isolamento a pressione negativa, con il monitoraggio della pressione negativa rispetto alla zona circostante (A.I.I.R.). Nell' A.I.I.R. sono previsti 12 ricambi aria/ora per le nuove costruzioni e ristrutturazioni e 6 ricambi aria/ora per le strutture esistenti, aspirazione dell'aria direttamente verso l'esterno, oppure diffusa nuovamente attraverso filtri HEPA prima della riemissione Gli agenti infettivi a cui applicare ciò includono: Micobatterio della tubercolosi (BK), Virus del morbillo, virus varicella zoster. Per il personale che entra in una A.I.I.R. è raccomandato l'uso degli APVR (FFP3) in modo da prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per via aerea. Trasmissione per droplet/goccioline: è la trasmissione diretta di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile attraverso la diffusione di goccioline di grandi dimensioni > 5 µ trasmesse a breve distanza, prodotte da tosse, starnuti, goccioline di saliva, o durante l'esecuzione di alcune procedure come la broncoscopia e l'aspirazione bronchiale. Tale trasmissione tecnicamente è una forma di trasmissione per contatto, tuttavia, in contrasto con la trasmissione per contatto, le goccioline respiratorie che trasportano gli agenti infettivi trasmettono le infezioni quando arrivano direttamente dal tratto respiratorio degli individui infetti e si spostano direttamente sulle mucose (congiuntive, nasali e bocca) degli ospiti suscettibili, generalmente a breve distanza (circa un metro). Poiché le goccioline non restano sospese nell'aria, per prevenire la trasmissione non sono richieste particolari ventilazioni o trattamenti dell'aria. Per gli operatori sanitari in assistenza è richiesto un DPI per la protezione del viso (schermo facciale e mascherina chirurgica), ma quando la distanza dal soggetto fonte è ravvicinata è necessario l'utilizzo di uno schermo facciale e di un APVR di classe FFP2. Gli agenti infettivi trasmessi per via droplet includono: virus influenzali, Bordetella pertussis, SARS, RSV, Neisseria meningitidis, Adenovirus, Rinovirus, e Mycoplasma pneumoniae. Trasmissione per contatto: è il più importante e frequente modo di trasmissione delle infezioni ed è suddivisibile in due sottogruppi: Trasmissione per contatto diretto: Comporta il trasferimento dei microrganismi tra una persona infetta o colonizzata e un ospite suscettibile (contatto cute-cute) ossia l'immediato trasferimento di un agente dal serbatoio all'ospite suscettibile attraverso il contatto diretto senza passaggi intermedi (oggetti o persone contaminate). Le opportunità di trasmissione mediante contatto diretto tra pazienti ed operatori sanitari includono: − la penetrazione diretta degli agenti infettivi proveniente dal paziente attraverso la presenza di lesione della cute (tagli ed abrasioni) degli operatori. − Il trasferimento degli acari della scabbia sulla cute degli operatori in caso di contatto diretto con la cute del paziente − il trasferimento dell' HSV a pazienti quando l'operatore sviluppa un giradito erpetico − l'acquisizione dell' HSV da parte dell'operatore durante la pulizia del cavo orale del paziente Trasmissione per contatto indiretto: Trasmissione di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile attraverso oggetti contaminati che fungono da tramite quali strumenti, apparecchiature, dispositivi, mani non pulite, guanti contaminati. Le opportunità di trasmissione mediante contatto indiretto includono: − la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso le mani dell'operatore, se questo non ha eseguito l'igiene delle mani tra un paziente e l'altro − la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso i guanti contaminati utilizzati dall'operatore 12/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA − la trasmissione di patogeni attraverso strumenti o dispositivi contaminati utilizzati per la cura di più pazienti senza essere sottoposti ad idoneo ricondizionamento o contaminati da sangue o liquidi biologici che vengono condivisi tra più pazienti, senza essere puliti o disinfettati tra un uso e l'altro, o non puliti adeguatamente prima di essere sottoposti a procedure di sterilizzazione o disinfezione. I principali agenti infettivi trasmessi per contatto sono gli MDROs (MRSA, VRE, ESßL, ecc.), Clostridium difficile. Tra le parassitosi si ricorda l'acaro della scabbia (Sarcoptes Scabiei), il pidocchio del cuoio capelluto, la piattola della pediculosi del pube e il pidocchio della pediculosi del corpo. Per prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per contatto diretto o indiretto è richiesta: − un'adeguata igiene delle mani scegliendo la pratica più efficace (frizionamento alcolico delle mani o lavaggio semplice, antisettico o chirurgico delle mani) − un corretto uso dei guanti sia per la scelta del materiale di composizione (lattice, lattice privo di polvere, nitrile, vinile, gomma, ecc.) sia per tipologia (sterile chirurgico, sterile ambidestro, non sterile, ecc.) − un corretto uso di camici per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori sanitari e prevenire la contaminazione della divisa da sangue liquidi biologici e altro materiale potenzialmente infetto. Per la scelta del camice è importante basarsi sulla tipologia di interazione con il paziente, includendo la possibilità di venire a contatto con sangue liquidi biologici materiale infetto o potenzialmente infetto che può penetrarne la barriera. 9. MATRICE DELLE RESPONSABILITA' R= responsabile ; C= coinvolto; Figura che svolge l’attività RESPONSABILITA' GENERALI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ Aggiornamento dei contenuti del documento Formazione-Informazione degli operatori Verifica diretta dell'adesione alle schede operative del documento Verifica dell'adesione e conoscenze del documento Segnalazione di alert organism Notifica malattia infettiva accertata o sospetta Gestione degli eventi epidemici Gestione del personale che è stato esposto a rischio Batterio logia Direz . Sanit . GOCIO Infermiere Coordinato / Tecnico re ASV MED. PREV Medico OSS C R C C C C C R C R C R C C C R R C C R C C C C R R C C C C C R C C C C C C R C C C R R R PRECAUZIONI STANDARD Descrizione dell’attività Collocazione in base alle caratteristiche del paziente Utilizzo dei DPI Igiene delle mani Batteriologia GOCIO C Infermiere R Coordinatore R Medico Oss C C R R R R C R R R R 13/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Gestione e smaltimento biancheria e teleria C R C Applicazione pratiche sicure per la prevenzione infezioni occupazionali Modalità di trattamento dei dispositivi/presidi e materiale riutilizzabile Applicazione pratiche di iniezione sicure Applicazione delle pratiche di controllo delle infezioni per le procedure di puntura lombare C R C R R C R C C C C C R R C C R R C R C R C C R R R C C C R C C C C R R C R R R R R Educazione sanitaria al degente R R R C Educazione sanitaria ai visitatori R R R C Manovre rianimatorie Igiene respiratoria /protocollo tosse Procedure di pulizia e disinfezione ambientale Trasporto campioni biologici C Trasporto paziente Gestione e smaltimento rifiuti C R PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER MALATTIE TRASMISSIBILI PER CONTATTO/DROPLET Descrizione dell’attività Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente Valutazione collocazione paziente in isolamento strutturale o funzionale in base al livello di rischio infettivo Assistenza di coorte Vestizione e rimozione in modo corretto e sicuro dei DPI Individuazione e scelta della tecnica igiene mani in base al rischio di trasmissione Personalizzazione dispositivi, DPI, attrezzature, carrello materiale vario, contenitori biancheria, rifiuti, etc. Trasporto paziente presso altri servizi Procedure atte a limitare la contaminazione ambientale Gestione e smaltimento biancheria e teleria Indicazioni comportamentali al degente/visitatori Termine isolamento Clostridium difficile Batteriologia GOCIO R Infermiere C Coordinatore C Medico C Oss C R R R C C C R R R R C R C R C R R R R C R C C R R R R C R C R R R C C C R C C C R R C R R 14/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER MALATTIE TRASMISSIBILI PER VIA AEREA Descrizione dell’attività Batteriologia Collocazione del paziente all'interno del PS Scelta della struttura degenziale Collocazione del paziente nelle strutture degenziali Dispositivi di Protezione Individuale utilizzo Modalità di trattamento dei dispositivi/presidi e materiale riutilizzabile Misure ambientali Trasporto paziente Educazione sanitaria al degente/visitatore Termine isolamento GOCI Infermier O e R Coordinatore Medico Oss R R C C C R C R R R C C C R R R R C R C C C C R R R R R R C R R C C C C C C R C C 10. MODALITA' OPERATIVE PER: PRECAUZIONI STANDARD E PRECAUZIONI BASATE SULLA TRASMISSIONE (contatto, droplet/goccioline e via aerea) AZIONE Applicazione delle precauzioni standard MOTIVAZIONE Verifica diretta dell'applicazione delle schede operative del documento Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi, sia da fonti note che da quelle non note In adeguamento alle nuove linee guida ed evidenze scientifiche Diffusione ed implementazione delle più aggiornate misure preventive Valutare l'adesione e ritornare i dati per il miglioramento continuo Verifica delle conoscenze e dell'adesione al documento Monitoraggio del livello di formazione del personale, rilevazione bisogni formativi in tema e individuazione di azioni correttive Segnalazione di alert organism Attuazione tempestiva delle misure di isolamento Notifica malattia infettiva accertata o sospetta Adempimenti normativi Aggiornamento dei contenuti del documento Formazione-Informazione degli operatori Gestione degli eventi epidemici Gestione degli esposti Collocazione in base alle caratteristiche del paziente Utilizzo dei DPI Igiene delle mani Gestione e smaltimento biancheria e teleria Applicazione pratiche sicure per la prevenzione infezioni occupazionali Attuazione misure di isolamento atte a gestire e controllare l'evento epidemico e prevenire l'insorgenza di nuovi casi Attuazione profilassi post-esposizione e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al fine di ridurre eventi avversi in pazienti infetti e non infetti Protezione di mucose, vie respiratorie, cute ed indumenti dal contatto con agenti infettanti e adempimenti normativi Riduzione del trasferimento di agenti patogeni da un paziente all'operatore e dall'operatore al paziente 'e riduzione della contaminazione ambientale Prevenzione della contaminazione grossolana della superfici e delle persone Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al fine di ridurre eventi avversi da pazienti infetti a operatori 15/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA Modalità di trattamento dei dispositivi/presidi e materiale riutilizzabile Applicazione pratiche di iniezione sicure Pratiche di controllo delle infezioni per le procedure di puntura lombare Manovre rianimatorie Igiene respiratoria /protocollo tosse Procedure di sanificazione e disinfezione ambientale Trasporto campioni biologici Trasporto paziente Gestione e smaltimento rifiuti Educazione sanitaria al degente, ai familiari, ai visitatori e ai caregivers Applicazione delle precauzioni delle malattie trasmissibili per contatto Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente Valutazione collocazione paziente Assistenza di coorte Vestizione nonché rimozione corretta e sicura dei DPI Individuazione e scelta della tecnica sull'igiene delle mani in base al rischio di trasmissione Prevenzione delle infezioni nosocomiali al paziente e/o delle infezioni occupazionali agli operatori sanitari e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni tra diversi pazienti e tra operatore e paziente Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni a pazienti sottoposti a tali procedure Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a paziente e da paziente ad operatore sanitario Educazione al personale di assistenza,al paziente e a tutte le persone che accedono alla struttura sanitaria per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori Riduzione della concentrazione di microrganismi presenti su di un substrato Prevenzione contaminazione ambientale e prevenzione infezioni occupazionali e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni da persona a persona Prevenzione delle infezioni occupazionali e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione delle infezioni Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi a trasmissione per contatto diretto o indiretto Prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza con il corretto utilizzo delle risorse disponibili e l'individuazione delle procedure a rischio infettivo da governare Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni Gestione e controllo degli eventi epidemici Prevenzione e tutela degli operatori sanitari addetti all'assistenza diretta Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni, attuazione della tecnica idonea correlata all'agente infettivo e razionalizzazione delle risorse disponibili Personalizzazione dispositivi, DPI, attrezzature, Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a carrello materiale vario, contenitori biancheria, paziente rifiuti, ecc. Procedure atte a limitare la contaminazione Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni ambientale Collocazione del paziente all'interno del PS Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni Scelta della struttura degenziale Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a paziente e la corretta tutela degli operatori sanitari Collocazione del paziente nelle strutture degenziali Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a paziente Termine isolamento Razionalizzazione delle risorse disponibili 16/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA 11. SCHEDE OPERATIVE S. Scheda precauzioni standard A. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea A1. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o accertata Tb polmonare o laringea attiva Pronto Soccorso A2. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o accertata Tb polmonare o laringea attiva Struttura Degenziale A3. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o accertata Tb polmonare o laringea attiva Cure Domiciliari C. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto C1a. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per MDROs (MRSA, VRE, ESßL, A. baumanni MDR, KPC, ecc.) per pazienti ad alto livello di rischio infettivo C1m. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per MDROs (MRSA, VRE, ESßL, A. baumanni MDR, KPC, ecc.) per pazienti a medio livello di rischio infettivo C2a. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Clostridium difficile per pazienti ad alto livello di rischio infettivo C2m. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Clostridium difficile per pazienti a medio livello di rischio infettivo C3. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Scabbia C4. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Pediculosi D. Scheda precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline Pronto Soccorso ed Ambulatori D1. Scheda precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline Struttura Degenziale 12. INDICATORI /MODALITA’ DI VERIFICA PER MONITORARE L'ADESIONE Tutto il personale, in relazione alle necessità assistenziali, ha a disposizione una fornitura adeguata di. Prodotti per la decontaminazione alcolica delle mani, guanti, camici / Audit a campione annuale Totale alert organism maggiormente diffusibili / % adesione alle schede operative attraverso compilazione schede audit 13. STATO DELLE REVISIONI Revisione N° 1 Sezioni revisionate tutte Motivazione della revisione Data aggiornamento delle linee guida del CDC 17/96 GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA 14. ELENCO ALLEGATI Allegato N° ALL.1 ALL.2 ALL.3 ALL.4 ALL.5 ALL.6 ALL.7 ALL.8 ALL.9 ALL. 10 ALL. 11 ALL. 12 ALL. 13 ALL. 14 Descrizione Allegato Elenco malattie infettive e relative precauzioni da applicare Igiene Mani Modalità di indossamento e rimozione DPI Poster igiene respiratoria/protocollo tosse Procedura di trattamento terapeutico per il paziente affetto da scabbia Elenco malattie infettive sottoposte a notifica Modulo di notifica delle malattie infettive Modulistica per paziente affetto da “Tb Polmonare o laringea attiva” Brochure informativa sulle norme comportamentali per paziente affetto da “Tb Polmonare o laringea attiva” in diverse lingue Brochure informativa per il paziente e per i visitatori “Malattia da Clostridium difficile” Brochure informativa per il paziente e per i visitatori “Microrganismi Multifarmaco Resistenti” Scheda di adesione alle misure di isolamento Livelli di rischio infettivo per paziente e localizzazione Flow-chart misure di isolamento 18/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard - IGIENE DELLE MANI S L' igiene delle mani comprende: il lavaggio delle mani con un semplice sapone (lavaggio semplice-sociale) il lavaggio delle mani con sapone contenente antisettico (lavaggio antisettico e chirurgico) il frizionamento delle mani con soluzioni su base alcolica che non richiedono l'uso d'acqua (decontaminazione alcolica). Procedere al lavaggio semplice delle mani quando queste sono visibilmente sporche. Procedere al lavaggio antisettico delle mani quando queste sono contaminate con materiale organico, sangue o liquidi biologici, quando sia avvenuto un contatto con spore (es.: Clostridium difficile) e prima e dopo procedure invasive. Quando le mani non sono visibilmente sporche, sono da preferirsi le soluzioni alcoliche per la loro superiore attività microbicida e per la loro rapidità d'azione. Indicazioni all'igiene delle mani: prima e dopo il contatto diretto con i pazienti prima e dopo l'utilizzo dei guanti prima di utilizzare un dispositivo medico invasivo per l'assistenza al paziente dopo il contatto con fluidi o escrezioni corporee, mucose o cute non integra o medicazioni della ferita spostandosi da un distretto corporeo contaminato ad uno pulito durante l'assistenza allo stesso paziente dopo il contatto con oggetti e superfici (compresa l'attrezzatura medica come monitor pompe infusionali, pulsantiere, ecc.) nell'ambiente circostante il paziente prima di manipolare o preparare farmaci e alimenti dopo aver utilizzato la toilette Per la procedura sulla decontaminazione alcolica delle mani fare riferimento a: http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf/ , per le tecniche e le indicazioni all'igiene delle mani vedi All.2. RACCOMANDAZIONI Mantenere le unghie corte e prive di smalto. Non indossare unghie artificiali e/o estensioni ricostruite se le attività prevedono il diretto contatto con i pazienti. Guida isolamenti settembre 2011.odt SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard Le raccomandazioni di consenso scoraggiano fortemente l'utilizzo di monili. Gli anelli possono forare i guanti e ferire i pazienti. Il 40% degli operatori sanitari presentano sulla cute sotto gli anelli colonie di E. cloacae, Klebsiella, Acinetobacter che possono persistere per mesi. Per la decontaminazione delle mani con soluzioni alcoliche, applicare una quantità di prodotto sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani e frizionare insieme le mani comprese le dita finché non siano asciutte. Assicurarsi che le mani siano completamente asciutte, chiudere il rubinetto a manopola con la stessa carta con cui sono state asciugate le mani. La cute delle mani deve essere mantenuta in buone condizioni. A fine turno lavorativo utilizzare creme per minimizzare il rischio di dermatiti irritative da contatto associate all'uso dei prodotti per l'igiene delle mani. COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Degenza: Nella scelta della collocazione del paziente prendere in considerazione la possibilità della trasmissione di agenti patogeni relativamente a : caratteristiche del paziente: stato mentale, grado di autosufficienza, fattori psicosociali, condizioni che favoriscono la trasmissione di infezioni ad altri pazienti (es.: ferite secernenti, incontinenza fecale, secrezioni non contenute e neonati con sospetta infezione) In base alle caratteristiche sopra elencate, se possibile, collocare tali pazienti in camera singola. Nell'impossibilità di una camera singola raggruppare i pazienti con la stessa patologia in un'unica stanza e comunque nel collocare i pazienti tenere in considerazione quelli con elevato rischio di acquisizione di infezione associato all'assistenza (es.: immunosoppressione, ferite aperte, cateteri a dimora, prolungata degenza, e totale dipendenza dagli operatori sanitari per le attività della vita quotidiana). Ambulatori: in tali settori il rischio di trasmettere agenti patogeni è legato in particolar modo a quelli correlati alle infezioni respiratorie è quindi necessario applicare l'igiene respiratoria/protocollo della tosse (vedi allegato 4) Evitare che i pazienti con sintomi respiratori (es.: tosse, sindrome influenzale, aumento delle secrezioni respiratorie) stazionino in sale d'attesa comuni per limitare il numero degli individui esposti. Se non è possibile lo stazionamento in zone separate, mantenere una distanza tra pazienti sintomatici e non sintomatici maggiore di un metro. Ai pazienti con sospetta infezione a trasmissione 20/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard per via aerea (es.: tubercolosi polmonare o laringea, morbillo, varicella) fare indossare una mascherina chirurgica. Domiciliare: la collocazione in assistenza domiciliare è concentrata sul tutelare dall'esposizione infettiva gli altri membri della famiglia. Può essere utile allontanarli da casa od effettuare una separazione spaziale. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): GUANTI CAMICI OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) I DPI (dispositivi di protezione individuale) si riferiscono ad una varietà di barriere e respiratori utilizzati da soli o in combinazione per proteggere le mucose, le vie respiratorie, la cute e gli indumenti dal contatto con agenti infettanti. La scelta dei DPI è basata sul tipo di interazione col paziente e/o sulla possibile modalità di trasmissione. I contenitori, designati sia per lo smaltimento dei DPI monouso che per quelli riutilizzabili, devono essere collocati in una posizione comoda al fine di facilitare la rimozione e la prevenzione della contaminazione microbiologica ambientale. Si ricorda di porre particolare attenzione alla procedura di rimozione di DPI al fine di evitare l'auto contaminazione GUANTI Sono usati per prevenire la contaminazione delle mani del personale quando: è previsto il contatto con sangue, liquidi corporei, mucose, cute lesa e altro materiale potenzialmente infetto; si ha contatto diretto con pazienti colonizzati o infetti da patogeni trasmessi per contatto (es.: MDRO's, Clostridium difficile, Acaro della Scabbia, ecc.) ; manipolando o toccando strumentazione o superfici visibilmente o potenzialmente contaminate. I guanti proteggono sia i pazienti che il personale sanitario dall'esposizione a liquidi biologici. Sono disponibili per la cura di routine dei pazienti guanti monouso non sterili prodotti con materiali vari (es. lattice, vinile, nitrile). La scelta del tipo di guanto si basa su un certo numero di fattori quali: 7.le procedure che devono essere eseguite, 8.la sensibilità al componente (es.: lattice) 9.la taglia (S-M-L) 21/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): GUANTI CAMICI OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) I GUANTI STERILI devono essere utilizzati in ogni procedura chirurgica, nelle procedure invasive sterili (es.: inserimento catetere vescicale, CVC, PICC, ecc.), durante il parto vaginale, durante la preparazione di NPT e di chemioterapici. I GUANTI MONOUSO NON STERILI devono essere utilizzati in tutte le occasioni dove può esistere il rischio di contaminazione con liquidi biologici (es.: sangue, escreti, secreti, ecc.) o con oggetti contaminati. Alcuni esempi di indicazione d'uso: Nel contatto con cute non integra e mucose Durante l'inserimento e rimozione di cvp Nell'esecuzione di prelievo ematico Nella disconnessione di linee venose Durante lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo Durante il ricondizionamento e pulizia di dispositivi, attrezzature e superfici potenzialmente contaminate. I GUANTI IN GOMMA RINFORZATI (attualmente di colore viola) sono indicati per la manipolazione e il lavaggio manuale dello strumentario chirurgico ivi compreso il caricamento della lavaferri automatica. I GUANTI IN GOMMA PER USO DOMESTICO devono essere utilizzati per le pulizie ambientali. Queste ultime dure tipologie di guanti devono, dopo l'uso, essere adeguatamente trattati (vedi prontuario antisettici e disinfettanti http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf/) ed entrambi devono essere eliminati quando si presentano deteriorati. Per la tecnica d'indossamento e rimozione dei guanti vedi Allegato 3 RACCOMANDAZIONI I guanti devono essere considerati una misura aggiuntiva e mai sostitutiva rispetto all'igiene delle mani. I guanti utilizzati in combinazione con altri DPI devono essere indossati per ultimi ricoprendo con essi il polsino del camice I guanti sono il primo DPI che deve essere rimosso Indossare e rimuovere i guanti al letto del paziente al fine di non contaminarli prima dell’uso e 22/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): GUANTI CAMICI OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) non contaminare oggetti o superfici ambientali dopo l’uso Dopo aver indossato i guanti non toccarsi il viso e/o aggiustarsi altri DPI Per gli operatori che presentano sensibilizzazione cutanea ai guanti in lattice vengono consigliati i guanti monouso in vinile che offrono le stesse garanzie di protezione I guanti devono essere utilizzati nella misura appropriata (S-M-L) I guanti vanno sostituiti: tra un paziente e l'altro e nelle diverse procedure effettuate sullo stesso paziente. Può essere necessario il cambio dei guanti durante le cure sul singolo paziente per prevenire la contaminazione crociata dei siti corporei, in quanto durante la cura del paziente la trasmissione di agenti infettanti può essere ridotta dall'adesione al principio di lavorare “dal pulito allo sporco” e circoscrivendo o limitando la contaminazione delle superfici/attrezzature circostanti l'unità paziente. Dopo l'utilizzo i guanti devono essere eliminati negli appositi contenitori per il rischio infettivo PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3 CAMICI I camici sono utilizzati per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori sanitari e prevenire la contaminazione della divisa da sangue, fluidi corporei e altro materiale potenzialmente infetto. La necessità e il tipo di camice selezionato si basa sulla tipologia di interazione con il paziente. I CAMICI IN TNT monouso con polsino di cotone vengono impiegati prevalentemente a protezione dei visitatori I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:microfibra) ricondizionabili non sterili vengono indossati dagli Operatori Sanitari a loro protezione e a protezione del paziente dai liquidi biologici e agenti infettanti. I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:goretex) ricondizionabili sterili devono essere utilizzati dagli Operatori Sanitari durante interventi chirurgici e altre procedure dove è richiesta l'asepsi. Tale DPI protegge il paziente e l'operatore dai liquidi biologici e agenti infettanti. 23/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI Il camice è il primo DPI ad essere indossato. I camici dovrebbero essere rimossi prima di lasciare la zona di cura del paziente per prevenire i rischi di contaminazione ambientale. Al fine di garantire un'adeguata copertura per gli Operatori Sanitari i camici sono disponibili in diverse taglie (piccola, media, grande) identificate da un codice colore sul girocollo. I camici dovrebbero essere rimossi in maniera da prevenire la contaminazione della divisa/indumenti e della cute di chi li indossa. Alla rimozione del camice eseguire l'igiene delle mani prima di lasciare la zona di cura del paziente. Indossare il camice nel contatto diretto con il paziente infetto/colonizzato da patogeni altamente diffusibili e se questi ha secrezioni o escrezioni profuse. Il lato del camice contaminato, cioè quello esterno, va rivoltato verso l'interno e arrotolato in un fascio, e poi smaltito secondo la tipologia (monouso- pluriuso) in un contenitore dedicato per contenere la contaminazione. PER LA TECNICA D'INDOSSAMENTO E RIMOZIONE DEI CAMICI VEDI ALLEGATO 3 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): GUANTI CAMICI OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) MASCHERINE CHIRURGICHE : nate per proteggere il paziente, oggi, per le caratteristiche che presentano, costituiscono un efficace sistema di barriera anche per l'Operatore Sanitario (resistenza ai fluidi ed elevato potere filtrante). le mascherine chirurgiche sono utilizzate nei settori di cura per tre principali scopi: − indossate dagli operatori sanitari per proteggerli dal contatto con fluidi provenienti dai pazienti (es.:secrezioni respiratorie, schizzi di sangue ecc.). − Indossate dagli operatori sanitari quando sono impegnati in procedure che richiedono la tecnica sterile, per proteggere i pazienti da esposizione ad agenti infettivi, colonizzanti la bocca e/o il naso degli operatori sanitari. − Indossate dai pazienti con tosse per limitare la potenziale diffusione di secrezioni respiratorie infette dal paziente ad altri pazienti/operatori (vedi All.4). PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3 24/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI − Le mascherine chirurgiche non sono un DPI, pertanto non devono essere confuse con gli APVR che vengono utilizzati per prevenire l'inalazione di piccole particelle che possono contenere agenti infettivi trasmissibili attraverso la via aerea. − Le mascherine chirurgiche possono essere utilizzate in combinazione con occhiali per proteggere la bocca, il naso e gli occhi. OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI Adottare protezione per occhi naso e bocca utilizzando una mascherina e occhiali protettivi oppure solamente uno schermo facciale, è necessario quando è prevedibile uno schizzo, uno spruzzo di qualsiasi secrezione respiratoria o altri fluidi corporei. La scelta tra occhiali protettivi o schermo facciale per la protezione degli occhi è condizionata da: specifiche situazioni di lavoro DISPOSITIVI DI PROTEZIONE rischio di esposizione a schizzi di sangue, liquidi corporei, INDIVIDUALE (DPI): utilizzo in combinazione di altri DPI, GUANTI personali esigenze visive. CAMICI Gli occhiali protettivi anche se sono efficaci per la protezione degli occhi non garantiscono protezione OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI per schizzi, spruzzi ad altre parti del viso e mucose. Rispetto agli occhiali protettivi, lo schermo APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE facciale invece è in grado di fornire protezione a tutto il viso. RESPIRATORIE (APVR) OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI MONOUSO:dopo l'uso devono essere smaltiti negli appositi contenitori. OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI RIUTILIZZABILI: preferibilmente ad uso personale, dopo l'uso devono essere adeguatamente trattati (vedi prontuario antisettici e disinfettanti: http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf/) ed eliminati quando si presentano deteriorati. RACCOMANDAZIONI Il solo schermo facciale può essere usato al posto di una mascherina chirurgica e occhiali protettivi, per fornire la protezione più completa del viso. Gli occhiali personali e le lenti a contatto non sono considerati un'adeguata protezione degli occhi; non sono dei DPI. Le mucose della bocca, del naso e degli occhi sono sensibili porte d'ingresso agli agenti − − − − 25/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard infettivi, pertanto l'utilizzo di mascherina chirurgica, occhiali protettivi, schermi facciali è una componente fondamentale delle precauzioni standard. La rimozione di schermo facciale, occhiali protettivi e mascherina chirurgica può essere effettuata in sicurezza dopo aver rimosso i guanti ed aver effettuato l'igiene delle mani; in quanto i lacci e le fasce per il fissaggio alle orecchie e alla testa sono considerati “puliti” e pertanto sicuri nella rimozione a mani nude. Sono invece da considerarsi contaminate le superfici anteriori esterne di mascherina chirurgica , occhiali protettivi e schermi facciali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): GUANTI CAMICI OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) Questi dispositivi garantiscono una efficace protezione delle vie respiratorie degli operatori sanitari da particelle costituite da polveri, fumi e microrganismi, di dimensioni comprese tra 0,002 e 2 µm. Devono essere conformi alla norma UNI EN 149:2001 e in base alla loro efficacia filtrante vengono suddivisi in 2 differenti classi distinte per le destinazioni d'uso: Norma Classificazione EN 149:2001 APVR-FFP2 EN 149:2001 APVR-FFP3 Efficienza del filtro Classe FFP3: devono essere utilizzati per l'assistenza diretta a pazienti affetti da TB polmonare o laringea attiva, in presenza di lesioni tubercolari cutanee e quando si effettuano procedure che potrebbero generare aerosol di bacili tubercolari (es.: irrigazioni , incisione, drenaggio, ecc.). Classe FFP3: devono essere utilizzati durante procedure che determinano una più elevata concentrazione di micobatteri (esempio broncoscopia, induzione della tosse, sondaggio gastrico e durante gli esami di laboratorio sui ceppi). La presenza di baffi, basette e barba non garantisce la corretta tenuta del DPI. L'APVR va sostituito quando è sporco, danneggiato, quando sia stata compromessa la sua tenuta (deformato) e qualora si sospetti che sia stato contaminato da liquidi biologici. Tale DPI deve essere eliminato in un contenitore per rifiuti a rischio infettivo. PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3 26/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard IGIENE RESPIRATORIA/PROTOCOLLO TOSSE Il personale di assistenza deve considerare importanti le misure di controllo atte a contenere le secrezioni respiratorie per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori attraverso goccioline e fomite (produzione di secrezione) soprattutto durante le epidemie stagionali di infezioni da virus respiratori in comunità (influenza, adenovirus, virus parainfluenzali). Implementare le misure che seguono nel tempo i pazienti e accompagnatori che presentano segni e sintomi di infezioni respiratorie iniziando dall'arrivo nella struttura sanitaria (triage, sale di attesa del Pronto Soccorso, ambulatori e studi medici). Affiggere all'entrata della Struttura Ospedaliera e ambulatoriali e in zone strategiche le istruzioni per i pazienti e altre persone che abbiano sintomi di infezione respiratoria, affinché coprano naso e bocca ,quando tossiscono o starnutiscono, con fazzoletti di carta eliminati immediatamente. Eseguire l'igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie. Avere a disposizione fazzoletti di carta e contenitori per lo smaltimento Nei periodi di aumento della prevalenza delle infezioni respiratorie in comunità fornire mascherine chirurgiche ai pazienti con tosse e ad altre persone sintomatiche all'entrata nelle strutture / servizi sanitari Incoraggiare sia i pazienti che gli accompagnatori a mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone nelle sale di attesa comuni. CONSULTARE L'ALLEGATO 4 MISURE DI CONTROLLO PER PROCEDURE A LIVELLO LOMBARE PRATICHE DI LAVORO SICURE PER LA PREVENZIONE DI INFEZIONI OCCUPAZIONALI L'operatore sanitario deve indossare una mascherina chirurgica, che copra naso e bocca, per posizionare un catetere o infondere liquidi all'interno del canale spinale o dello spazio subdurale ( es: durante puntura lombare e anestesia spianale o epidurale) Lesioni a causa di aghi e altri taglienti sono stati associati alla trasmissione di HBV, HCV e HIV al personale sanitario. La prevenzione di infortuni da acuminati include misure per la manipolazione di acuminati e altri dispositivi taglienti in maniera tale da prevenire lesioni a coloro che li usano ed altri che potrebbero entrare in contatto con i dispositivi durante o dopo la procedura. La manipolazione di strumenti / oggetti acuminati e taglienti viene regolamentata dal D.M. Ministero della Sanità del 28/09/90. Si riporta fedelmente il testo dell’art. N° 2 che specifica: “ l’eliminazione di aghi e degli altri oggetti taglienti, utilizzati nei confronti di qualsiasi paziente, deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture o tagli accidentali. In particolare gli aghi, le lame di bisturi e gli altri strumenti acuminati o taglienti monouso non debbono essere rimossi dalle siringhe o da altri supporti 27/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard né in alcun modo manipolati o reincappucciati, ma riposti, per l’eliminazione, in appositi contenitori resistenti alla puntura”. Devono essere utilizzati dei contenitori rigidi di diversa capacità relativa alla quantità e/o al volume dei taglienti da smaltire (es: 4 – 11 litri) con chiusura terminale ermetica. RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI non reincappucciare gli aghi non perforare con aghi la camera di gocciolamento del deflussore per fleboclisi non indirizzare la punta degli aghi o altri oggetti taglienti verso parti del corpo non raccogliere strumenti taglienti o appuntiti se stanno cadendo e non portare gli stessi in tasca i contenitori specifici per lo smaltimento di acuminati e taglienti devono essere posizionati in aree vicine e comode rispetto al luogo in cui tali strumenti sono utilizzati assemblare prima dell’uso i contenitori rigidi per acuminati e taglienti, evitandone l’uso improprio PREVENZIONE PER IL CONTATTO CON MUCOSE L'esposizione delle mucose degli occhi, del naso e della bocca a sangue e fluidi corporei è stata associata alla trasmissione al personale sanitario di Virus trasmissibili per via ematica e altri agenti infettivi. Oltre all'utilizzo dei DPI, le pratiche di lavoro sicure, devono essere applicate per proteggere le mucose e la cute non integra degli operatori sanitari dal contatto con materiale potenzialmente infetto. Queste includono: non toccare con mani contaminate, sia che si indossino o meno i guanti, la bocca, il naso, gli occhi ed il volto. Posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere contatto diretto con schizzi e spruzzi. Porre attenzione al corretto posizionamento dei DPI, prima del contatto con il paziente, per evitare successivi aggiustamenti degli stessi durante l'uso che potrebbero provocare contaminazione del volto o delle mucose. PREVENZIONE DURANTE PROCEDURE CHE GENERANO AEROSOL Le procedure che generano piccole particelle areosolubili come: broncoscopia, intubazione endotracheale e aspirazione del tratto respiratorio con circuito aperto, sono state associate alla trasmissione di agenti infettivi al personale sanitario incluso: M. tubercolosis, SARS-CoV e N. meningitidis. Durante queste procedure è raccomandato l'uso dei DPI per la protezione degli occhi, 28/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard naso, bocca, in aggiunta a camici e guanti. L'uso di APVR è raccomandato durante le procedure che generano aerosol quando si ritiene che l'aerosol possa contenere M. tubercolosis, SARS-CoV , o virus dell'influenza aviaria o pandemica. PRATICHE DI SICUREZZA PER LE INIEZIONI ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI Le seguenti raccomandazioni devono essere applicate per l'uso di aghi, aghi cannula e vari sistemi infusionali: usare tecniche asettiche per evitare la contaminazione dei dispositivi sterili per iniezione utilizzare sempre un ago ed una siringa sterili per ogni paziente anche nella somministrazione di farmaci multidose (es. Propofol); ovvero non devono essere eseguite somministrazioni a più pazienti utilizzando la stessa siringa e/o stesso ago. se si usano flaconi multidose, ad ogni singolo prelievo devono essere sostituiti ogni volta l'ago e la siringa sterili. non tenere i flaconi multidose nelle immediate vicinanze del paziente e conservarli secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti. Eliminarli se la sterilità è stata presumibilmente compromessa. qualsiasi siringa, ago o altro dispositivo dopo essere stato inserito/connesso nella sacca o nella linea infusionale del paziente deve considerarsi contaminato utilizzare fiale monodose per le somministrazioni parenterali ogni qualvolta sia possibile. non usare sacche o bottiglie di liquidi infusionali per più pazienti (es:soluzione fisiologica 100 ml. per eseguire lavaggi dei cateteri venosi periferici e centrali) Manipolare le attrezzature, dispositivi medici ad uso promiscuo in modo da prevenire il trasferimento di microrganismi ad altre persone e all'ambiente; è necessario indossare i guanti se le superfici sono visibilmente contaminate ed effettuare l'igiene delle mani. Sottoporre le attrezzature/dispositivi medici, ecc..., ad un intervento di detersione , prima di qualsiasi procedura di disinfezione o di sterilizzazione per consentire l'efficacia di tali processi. Quando si maneggiano attrezzature/dispositivi medici , ecc..., visibilmente sporchi o che possano essere stati contaminati da sangue o liquidi biologici, indossare DPI adeguati al livello di contaminazione atteso. Pulire i dispositivi medici il prima possibile prima del loro impiego, perché il materiale contaminante si può essiccare sul dispositivo . Materiale essiccato o indurito per effetto del calore rende più difficoltoso il processo di rimozione e può rendere meno efficace o inefficace il 29/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard successivo intervento di disinfezione o sterilizzazione. La detersione può essere effettuata sia manualmente (vedi Protocollo per la decontaminazione e il lavaggio manuale dei dispositivi medici sterilizzabili su pagina WEB CIO Galliera) o con mezzi meccanici quali lavastrumenti (vedi Istruzione operativa uso lavastrumenti Getinge e Mocom su pagina WEB CIO Galliera) Procedere a pulizia e disinfezione delle apparecchiature elettroniche multiuso ( es: ecografi) in particolare quelle utilizzate per la diagnostica al paziente e che frequentemente vengono utilizzate da più unità operative Si rinvia al “Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti” dell'Ente, specifico per la descrizione completa della riprocessazione delle attrezzature/dispositivi medici SANIFICAZIONE AMBIENTALE La pulizia e la disinfezione di tutta l'area di cura del paziente è importante in quanto soggetta a frequenti manipolazioni e quindi ad alta probabilità di contaminazione ambientale . Pulire e disinfettare le superfici che possono essere facilmente contaminate da patogeni , sia quelle nelle immediate vicinanze del paziente (es. sponde del letto, comodini, tastiere per la movimentazione elettrica del letto) sia quelle frequentemente toccate durante l'assistenza al paziente (es: maniglie delle porte, lavandini, sedie comode, superfici e attrezzature in prossimità dei pazienti) con frequenza maggiore rispetto a superfici a minor rischio ( es: superfici orizzontali delle sale d'attesa). Nel corso di un sospetto o di una provata epidemia dove si presume che il serbatoio sia l'ambiente, le procedure routinarie di pulizia vanno riesaminate per quanto riguarda l'uso di disinfettante a concentrazione appropriata, la frequenza e la metodologia da applicare . Preparare soluzioni di detergenti e disinfettanti secondo necessità e ripristinarle frequentemente con soluzioni fresche in accordo con quanto riportato nel “prontuario degli Antisettici e Disinfettanti”. Per ridurre il rischio di contaminazione di tali prodotti seguire le seguenti indicazioni : Preparare in modo corretto le soluzioni rispettando le concentrazioni indicate Prevenire le più comuni fonti di contaminazione estrinseca (es:contaminazione di contenitori o delle superfici dell'ambiente in cui il disinfettante viene preparato o utilizzato) rinvia al “Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti” dell'Ente specifico per la descrizione completa delle procedure di sanificazione / sanitizzazione delle superfici ambientali. 30/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard BIANCHERIA E TELERIA La biancheria sporca può essere contaminata con microorganismi patogeni, ma se il processo di manipolazione, trasporto e lavaggio avviene in modo sicuro e nel rispetto delle raccomandazioni sottoelencate, il rischio di trasmissione di infezioni è ridotto. RACCOMANDAZIONI Durante lo smaltimento della biancheria sporca indossare adeguati DPI Evitare il contatto di biancheria sporca con il proprio corpo e/o abbigliamento personale (divisa) Porre attenzione a non contaminare altre superfici (pavimento, arredi, ecc.) e rimuovere delicatamente la biancheria sporca, al fine di evitare la aerosolizzazione degli agenti infettivi Racchiudere la biancheria sporca in sacco in plastica rispettando il codice colore, come indicato nell'allegato 1 Raccogliere i sacchi della biancheria sporca dentro al carrello/contenitore mobile Porre attenzione affinché nei sacchi raccogli-biancheria non vengano introdotti accidentalmente materiale, strumenti o dispositivi medici utilizzati durante l'assistenza al paziente. BIANCHERIA INFETTA La biancheria contaminata macroscopicamente da materiale biologico, proveniente da pazienti infetti con nota positività di patogeni epidemiologicamente rilevanti e quella proveniente dalle UU.OO Malattie Infettive deve essere immediatamente riposta negli appositi sacchi trasparenti idrosolubili, contenuti a loro volta in appositi sacchi rossi impermeabili ( tabella 1) BIANCHERIA A DOMICILIO La biancheria dei pazienti assistiti sul territorio, può essere trattata con acqua calda e detersivo al domicilio stesso. Per la biancheria contaminata macroscopicamente da materiale biologico, proveniente da pazienti infetti con nota positività di patogeni epidemiologicamente rilevanti è consigliato un lavaggio a parte, utilizzando in aggiunta al normale trattamento una soluzione a base cloro derivati (es.: candeggina 200 ml.) CUSCINI E COPERTE I cuscini e le coperte sporche vanno riposti negli appositi sacchi bianchi e posizionati nel carrello/contenitore mobile. Se infetti gestiti come biancheria infetta (sacco idrosolubile + sacco rosso). 31/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard MATERASSI I materassi sporchi vanno riposti negli appositi sacchi trasparenti di formato particolare (tabella 1); se infetti vanno inseriti direttamente nell'apposito sacco rosso di formato particolare (tabella 1) BIANCHERIA PERSONALE Pigiami e biancheria personale devono essere introdotti in sacchi a rete etichettati con l'identificativo (numero e/o nome) della U.O di appartenenza, quindi inseriti in appositi sacchi arancioni (tabella 1) e riposti nel carrello/contenitore mobile. Tabella 1 TIPOLOGIA BIANCHERIA SMALTIMENTO RIFIUTI COLORE SACCO BIANCHERIA PIANA BIANCA BIANCO CUSCINI E COPERTE BIANCO BIANCHERIA PERSONALE DEGENTI ARANCIONE BIANCHERIA VERDE/AZZURRA VERDE DIVISE PERSONALE AZZURRO BIANCHERIA GORETEX ORO BIANCHERIA INFETTA IDROSOLUBILE+ROSSO MATERASSI INFETTI ROSSO (formato 75x20x20x260) MATERASSI TRASPARENTE (formato 75x20x20x260) BIANCHERIA DA TRATTARE CON LAVAGGI A BASSE TEMPERATURE (cover protezione materassi, tendaggi, felpe del personale) ORO La gestione dei rifiuti solidi provenienti dall'ambiente sanitario è soggetta a disposizioni normative come espressamente riportato nel documento aziendale “Manuale operativo per la gestione dei rifiuti prodotti dall'Ente”: http://www.galliera.it/files/interna/qualita/pdf/accreditamento/PO_Gestione_rifiuti.pdf/index_html 32/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI Al fine di garantire la sicurezza degli operatori dal rischio biologico è necessario osservare le seguenti norme comportamentali: Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire Sistemare i contenitori in posizione comoda all'utilizzo Evitare assolutamente di prelevare materiale dai contenitori per i rifiuti Utilizzare DPI della cute durante le fasi di raccolta, chiusura e trasporto negli appositi punti di stoccaggio Chiudere accuratamente i contenitori al fine di evitare accidentali fuoriuscite di materiale Evitare di trascinare i contenitori o appoggiarli al corpo e qualsiasi altra manovra che possa pregiudicare la propria e altrui sicurezza RIANIMAZIONE DEL PAZIENTE Durante le manovre rianimatorie sul paziente, utilizzare un pallone autoespandibile autoclavabile (es: ambu), inserendo al momento dell’uso un filtro antibatterico sterile tra valvola e maschera (vedi Fig.1); se si utilizzano maschere non monouso, queste ultime devono essere sottoposte a decontaminazione, detersione asciugatura e sterilizzazione così come deve essere sottoposto alle stesse procedure sopra descritte qualora si fosse utilizzato il pallone senza filtro. Per il corretto uso della maschera, filtro ed pallone autoespandibile autoclavabile consultare il protocollo operativio: http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/protgestpalespan.pdf Fig. 1 posizione del filtro antibatterico nel pallone autoespandibile autoclavabile TRASPORTO DEI CAMPIONI BIOLOGICI I campioni biologici devono essere trasportati nei contenitori a chiusura ermetica. Le singole provette devono essere inserite nelle apposite buste di plastica trasparenti a doppia tasca di cui una con chiusura ermetica. In caso di contaminazione con liquidi biologici del contenitore utilizzato per il trasporto deve essere ricondizionato come riportato nel prontuario degli antisettici e disinfettanti (vedi http://www.galliera.it/861. 33/96 SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard Utilizzare i guanti monouso non sterili solo durante la manipolazione di tutti i campioni biologici e dopo la rimozione dei guanti eseguire l'igiene delle mani. INFORMAZIONE SANITARIA AL PAZIENTE Gli utenti devono essere educati ad adottare scrupolose misure di igiene personale, ad una corretta igiene delle mani e al corretto utilizzo dei servizi igienici. Devono inoltre essere informati sull'accesso a luoghi e spazi di vita comune e sulla gestione dell'unità di degenza. Qualora necessarie devono essere fornite le specifiche brochure informative (vedi All.9 per TB, All.10 per Cl. difficile, All.11 per MDRO). Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) INFORMAZIONE SANITARIA AI VISITATORI (parenti, badanti, caregiver) I pazienti, i loro famigliari ed i visitatori possono contribuire alla prevenzione della trasmissione delle infezioni nelle strutture sanitarie. Il personale sanitario deve fornire ai visitatori le seguenti raccomandazioni: corretta igiene delle mani utilizzando anche i dispensatori automatici di soluzione alcolica ubicati nelle UU.OO e in varie zone all'interno dell'ospedale corretto trattamento della biancheria a domicilio ( descrizioni operative nelle brochure specifiche All. 9- 10- 11) invitare il visitatore all'adesione delle indicazioni e delle norme comportamentali presenti all'interno dell'ospedale ( vedi All.10 per Cl.difficile, All.11 MDRO, All.4 poster “Igiene respiratoria / protocollo tosse” ) fornire spiegazioni sul corretto utilizzo di D.P.I. a seconda della modalità di trasmissione invitare a non sovraffollare la stanza durante gli orari di visita, evitare di sedersi sul letto e di appoggiare oggetti sul comodino del paziente limitare il contatto con le altre persone ricoverate 34/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA (esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.) (Allegato 1) A COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Isolare i pazienti con sospetta o accertata infezione trasmissibile per via aerea in Struttura Complessa di Malattie Infettive, in AIIR con servizio igienico e zona filtro. L'AIIR deve rispondere ai seguenti requisiti : pressione negativa 6/12 ricambi aria/ora, deflusso di aria all'esterno o filtrazione ad alta efficienza dell'aria prima della sua emissione in altri ambienti. Le porte devono essere tenute chiuse. I pazienti con patologie causate dallo stesso microrganismo e non affetti da altre infezioni possono essere riuniti nella stessa stanza (coorte di pazienti). Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale isolarlo in camera singola nella quale la finestra/vasistas dev'essere aperta, la porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza , fare uso di sedia igienica in mancanza di servizio igienico attiguo alla camera di degenza. Provvedere appena possibile al trasferimento del paziente in una Struttura Complessa di Malattie Infettive Nella stanza devono essere predisposti l'occorrente per il lavaggio delle mani ed il contenitore per i rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza e il paziente deve preferibilmente essere assistito da personale immune alla patologia. In AIIR il paziente, deve indossare la mascherina chirurgica in presenza di operatori sanitari o altre persone e DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE qualora esca dalla stanza. In camera di altra Struttura degenziale il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica. N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria! Gli Operatori che assistono il paziente e chiunque prima di entrare nella stanza ,se non sono immuni alla patologia, devono indossare le protezioni respiratorie APVR FFP3. Tale DPI deve essere anche indossato quando si eseguono procedure che inducono la tosse o generano aerosol. Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. 35/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA (esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.) (Allegato 1) Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. IGIENE DELLE MANI Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All. 2). TRASPORTO PAZIENTE Limitare il più possibile il trasporto del paziente. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Durante il trasporto in ascensore limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare l'APVR FFP3. r l'esecuzione di esami diagnostici al di fuori della stanza d'isolamento programmare il trasporto ed evitare la contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. Gli operatori del Servizio di barellamento, al termine del trasporto, provvederanno a rimuovere la biancheria e sanitizzare il mezzo utilizzato (barella o sedia a rotelle). SANIFICAZIONE AMBIENTALE Attenersi alle indicazioni riportate nel Prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente: procedura di pulizia delle aree ad alto rischio http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. Alla dimissione/trasferimento del paziente la stanza deve rimanere vuota per consentire un completo ricambio dell'aria sufficiente alla rimozione dei microrganismi (non meno di 1 ora) prima di procedere alla sanitizzazione ambientale e al ricovero di un nuovo paziente. BIANCHERIA E TELERIA Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di colore rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso se contaminati e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard). ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (termometro, ecc.), ove possibile utilizzare quelli monouso (copribracciale sfigmomanometro, ecc.). Se somministrata Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro. 36/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA (esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.) (Allegato 1) DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente ( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). Nel caso di paziente non autosufficiente personalizzare sedia igienica, padella e pappagallo e l'occorrente per l'igiene personale. EDUCAZIONE SANITARIA AL Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed istruendolo sulle seguenti norme comportamentali: PAZIENTE 1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo 2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici 3) Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale addetto alle pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse. 4) Fornire una mascherina chirurgica al paziente, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. 5) Non uscire dalla camera se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta Per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AI L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali: 1) Attenersi alle indicazioni del personale relativamente alle modalità e alle fasce orarie di accesso all' AIIR. VISITATORI 2) Limitare il più possibile il numero di visite al paziente. 3) L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al paziente e ogni qualvolta si renda necessaria 4) I visitatori,se non sono immuni alla patologia, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR FFP3 5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio. Per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali 37/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA (esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.) (Allegato 1) PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE Igiene del cavo orale Aspirazione di secrezioni respiratorie Induzione tosse/espettorato Gestione delle lesioni cutanee RACCOMANDAZIONI PER Nelle strutture di lungodegenza in presenza di un caso di Varicella o di Herpes zoster disseminato deve essere VARICELLA, HERPES ZOSTER verificata la condizione immunitaria dei compagni di stanza del paziente e degli altri contatti; se sono DISSEMINATO E MORBILLO suscettibili adottare queste precauzioni da 8 gg dopo la prima probabile esposizione fino a 21 gg dopo l'ultima. Sistemare i contatti suscettibili esposti in gruppo fino alla fine del periodo di incubazione. Le porte devono essere tenute chiuse In caso di Morbillo adottare queste precauzioni per i contatti suscettibili da 5 gg dopo la prima probabile esposizione fino a 21 gg dopo l'ultima. Sistemare i contatti suscettibili esposti in gruppo fino alla fine del periodo di incubazione. Le porte devono essere tenute chiuse TERMINE ISOLAMENTO Dopo adeguata terapia, miglioramento clinico, miglioramento delle lesioni cutanee o fino alla comparsa di lesioni secche e crostose. 38/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO A1 TRIAGE DEL PAZIENTE Identificare attraverso il triage infermieristico la sospetta tubercolosi laringea o polmonare attiva indagando sulla durata della tosse (uguale o superiore a 3 settimane) associata ad altri segni e sintomi inclusi: 2. produzione di espettorato non purulento 3. perdita di peso 4. febbre 5. sudorazione notturna 6. anoressia 7. astenia 8. malessere generale All'accertamento dei segni e sintomi sopra descritti il personale sanitario fa indossare al paziente una mascherina chirurgica, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Isolare il paziente con sospetta o accertata tubercolosi laringea o polmonare attiva il più presto possibile dall'accesso in Pronto Soccorso. Sistemare il paziente nella stanza visita box N°3, aprire la finestra o vasistas. La porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza visita box N°3 e limitare l'accesso ai soli operatori sanitari. Quando il paziente ha lasciato la stanza, questa deve rimanere vuota (con porta chiusa e finestra aperta) per il tempo sufficiente a consentire un completo ricambio dell'aria (non meno di 1 ora) prima di procedere alla sanitizzazione e all'utilizzo per un nuovo paziente. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Il paziente deve mantenere la mascherina chirurgica fino a nuove disposizioni da parte degli operatori sanitari. N.B. : non fare mai indossare al paziente un APVR con valvola espiratoria! Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente prima di entrare nella stanza devono indossare le protezioni respiratorie: respiratori ad alto livello di filtrazione FFP3. Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro 39/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO materiale contaminato. schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.13), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. IGIENE DELLE MANI TRASPORTO PAZIENTE SANIFICAZIONE AMBIENTALE TERMINALE Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All.2) Seguire un percorso preferenziale (quello più breve) per gli accertamenti radiologici ed evitare la contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Durante il trasporto in ascensore limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare l'APVR FFP3. Per il personale che trasporta il paziente, tale DPI non è richiesto nel trasporto in ampi spazi. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). Tenere finestra e vasistas aperti e porta chiusa della stanza visita box N°3 per un tempo non inferiore a 1 ora al fine di consentire un completo ricambio dell'aria sufficiente alla rimozione dei Bacilli Alcool Acido Resistenti. Dopodiché procedere a sanitizzare la stanza Seguire il protocollo di pulizia aziendale, cambiando più volte sia la soluzione detergente che quella di cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso. 15. Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm (1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) 6. Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. (50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda) N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. 40/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO BIANCHERIA E TELERIA La biancheria utilizzata per il paziente deve essere smaltita come infetta nel sacco colore rosso con sacco idrosolubile. I cuscini e le coperte se contaminati e al trasferimento del paziente smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard). ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E Per l'assistenza al paziente utilizzare dispositivi medici monouso quando possibile. Se somministrata DISPOSITIVI MEDICI Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro. RIUTILIZZABILI Per il trattamento altri dispositivi riutilizzabili e attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente (http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla sospetta patologia ed istruendolo sulle seguenti norme comportamentali: 1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo 2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio o frizionamento alcolico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici 4) Non uscire dalla camera visita box N° 3 se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali: 3) L'igiene delle mani (lavaggio o frizionamento alcolico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al paziente e ogni qualvolta si renda necessaria 4) I visitatori, prima di entrare nella camera visita box N°3 , dovranno indossare APVR FFP3 5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml. di candeggina) nel prelavaggio. Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali 41/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE Le procedure invasive sull'apparato respiratorio da governare sono: aspirazione di secrezioni respiratorie, sondaggio gastrico, induzione tosse/espettorato e intubazione endotracheale 42/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE - COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE A2 Isolare i pazienti con sospetta o accertata tubercolosi laringea o polmonare attiva nella Struttura Complessa di Malattie Infettive, in AIIR con servizio igienico e zona filtro. L'AIIR deve rispondere ai seguenti requisiti :pressione negativa 6/12 ricambi aria/ora, deflusso di aria all'esterno o filtrazione ad alta efficienza dell'aria prima della sua emissione in altri ambienti. Le porte devono essere tenute chiuse. Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale isolarlo in camera singola nella quale la finestra/vasistas dev'essere aperta, la porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza, fare uso di sedia igienica in mancanza di servizio igienico attiguo alla camera di degenza. Provvedere appena possibile al trasferimento del paziente in una Struttura Complessa di Malattie Infettive Nella stanza devono essere predisposti l'occorrente per il lavaggio delle mani ed il contenitore per i rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza. Se Il paziente e collocato in AIIR deve indossare la mascherina chirurgica qualora esca dalla stanza. In camera di altra Struttura degenziale il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica. N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria! Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente e chiunque entri nella sua stanza deve indossare le protezioni respiratorie: 9. APVR FFP3 se il paziente ricoverato in AIIR 10. APVR FFP3 se il paziente è ricoverato in stanza singola di altra Struttura degenziale 11. APVR FFP3 quando si eseguono procedure che inducono la tosse o generano aerosol. Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/ smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. 43/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE - IGIENE DELLE MANI Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All.2) TRASPORTO PAZIENTE Limitare il più possibile il trasporto del paziente. i Pazienti con lesioni cutanee tubercolari coprire le aree interessate in modo da prevenire la produzione di aerosol o il contatto delle lesioni. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. r l'esecuzione di esami diagnostici al di fuori della stanza d'isolamento programmare il trasporto ed evitare la contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. operatori del Servizio di barellamento, al termine del trasporto, provvederanno a rimuovere la biancheria e sanitizzare il mezzo utilizzato (barella o sedia a rotelle). SANIFICAZIONE AMBIENTALE Attenersi alle indicazioni riportate nel Prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente: procedura di pulizia delle aree ad alto rischio http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. Alla dimissione/trasferimento del paziente la stanza deve rimanere vuota per consentire un completo ricambio dell'aria sufficiente alla rimozione dei Bacilli Alcool Acido Resistenti, prima di procedere alla sanitizzazione ambientale e al ricovero di un nuovo paziente. Attendere 1 ora per AIRR (se il paziente risulta ancora positivo agli esami colturali di ricerca BK) e 3 ore per stanza di altra struttura degenziale BIANCHERIA E TELERIA Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di colore rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso se contaminati e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard). ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (termometro, ecc.), ove possibile utilizzare quelli monouso (copribracciale sfigmomanometro, ecc.). Se somministrata Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro. Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente ( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). 44/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE - Nel caso di paziente non autosufficiente personalizzare sedia igienica, padella e pappagallo e l'occorrente per l'igiene personale. EDUCAZIONE SANITARIA AL Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed PAZIENTE istruendolo sulle seguenti norme comportamentali: 1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo 2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici 3) Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale addetto alle pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse. 4) Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale fornirgli una mascherina chirurgica, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. 5) Non uscire dalla camera se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All. 8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia fare riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie. Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AI L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali: VISITATORI 1) Attenersi alle indicazioni del personale relativamente alle modalità e alle fasce orarie di accesso all' AIIR. 2) Limitare il più possibile il numero di visite al paziente. 3) L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al paziente e ogni qualvolta si renda necessaria 4) I visitatori, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR FFP3 5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio. Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All. 8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali 45/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE - Per i soli familiari, per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia, fare riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE TERMINE ISOLAMENTO Procedure invasive/diagnostiche sull'apparato respiratorio ( fibrobroncoscopia, BAL, ecc.) Igiene del cavo orale Aspirazione di secrezioni respiratorie Sondaggio gastrico Induzione tosse/espettorato Vedi All.1 Comunicare all'utente la cessazione dell'isolamento e fornirgli tutte le indicazioni necessarie. 46/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - CURE DOMICILIARI A3 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE La collocazione in assistenza domiciliare è concentrata sul tutelare, dall'esposizione infettiva, gli altri membri della famiglia e gli operatori sanitari che svolgono assistenza domiciliare. Per le persone conviventi con il paziente può essere utile allontanarli da casa od effettuare una separazione spaziale. Il paziente con sospetta o accertata tubercolosi laringea polmonare attiva deve essere isolato in camera singola con la porta chiusa e la finestra aperta Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza. Prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il paziente deve rimanere isolato dentro la stanza, qualora debba recarsi in altri locali (es..bagno, ecc.) in presenza di altre persone deve indossare una mascherina chirurgica che copra completamente naso e bocca e far areare il locale dove ha soggiornato per non meno di un'ora. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica che copra naso e bocca quando in stanza entrano altre persone o personale sanitario. N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria! Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente e chiunque entri nella sua stanza deve indossare le protezioni respiratorie APVR FFPP3 Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/ smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. IGIENE DELLE MANI SANIFICAZIONE AMBIENTALE Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All.2) Le normali operazioni di pulizia e disinfezione (candeggina 2,5ml/litro) sono sufficienti a raggiungere livelli di sicurezza ambientale. N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di candeggina. 47/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - CURE DOMICILIARI ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature usati dal personale sanitario consultare il DISPOSITIVI MEDICI prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente RIUTILIZZABILI ( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). Personalizzare per il paziente dispositivi medici,e tutto l'occorrente per l'igiene personale. EDUCAZIONE SANITARIA AL PAZIENTE EDUCAZIONE SANITARIA ALLE PERSONE CONVIVENTI Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed istruendolo sulle seguenti norme comportamentali: 1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo 2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo del servizio igienico 3) Le superfici della stanza (comodino, comò, ecc.) devono essere prive di suppellettili non necessarie all'assistenza per facilitare le operazioni di pulizia. 4) Limitare le uscite dalla camera ai soli momenti strettamente necessari indossando la mascherina chirurgica Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia fare riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie. L'intervento di educazione sanitaria alle persone conviventi dovrà essere improntata alle seguenti norme comportamentali: Limitare il più possibile il numero di visite al paziente. L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo il contatto con il paziente, all'entrata e uscita dalla stanza e ogni qualvolta si renda necessaria Le persone conviventi, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR FFP3 Adempiere alla normativa vigente in tema di sorveglianza sanitaria dei contatti La biancheria potrà essere trattata con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio. Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per i soli familiari, per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia, fare riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie 48/96 SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA - CURE DOMICILIARI PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE RACCOMANDAZIONI PER GLI OPERATORI SANITARI TERMINE ISOLAMENTO Igiene del cavo orale Aspirazione di secrezioni respiratorie Sondaggio gastrico Induzione tosse/espettorato Fornire al paziente e ai conviventi: I DPI necessari (APVR FFP3, guanti, camici) Dispositivi medici (mascherine chirurgiche, sondini per aspirazione, ecc.) Sol saponosa antisettica per l'igiene delle mani Contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo (da L.20) Vedi All.1 Comunicare all'utente la cessazione dell'isolamento e fornirgli tutte le indicazioni necessarie. 49/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) C • Applicare i seguenti principi per decidere la collocazione del paziente: COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE • Assegnare con priorità la camera singola a pazienti che potrebbero facilitare la trasmissione: pazienti con alterato stato mentale e/o presenza di escrezioni e secrezioni incontrollabili (vedi schede specifiche per precauzioni da contatto ad alto livello di rischio infettivo) • Sistemare nella stessa stanza (coorte di pazienti) pazienti che siano infetti o colonizzati con lo stesso microrganismo. Se c'è la necessità di sistemare un paziente che richiede l'applicazione delle precauzione da contatto in una stanza con un paziente che non sia infetto o colonizzato dallo stesso microrganismo: • IGIENE DELLE MANI o Evitare di sistemare nella stessa stanza i pazienti colonizzati/infetti con pazienti che hanno condizioni che possono avere un aumentato rischio di avventi avversi per infezione o che possono facilitare la trasmissione (es: coloro che sono immunocompromessi, con ferite aperte, o quando si preveda una prolungata/lunga degenza) o Assicurare che i pazienti siano separati fisicamente gli uni dagli altri (es: oltre 1 metro) o Separare con una tenda un letto dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a: Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf ) In alternativa procedere a: • • Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel alcolico oppure 50/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) • Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone. seguendo la corretta tecnica ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf) EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani 1. Prima del contatto con il paziente 2. Dopo il contatto con il paziente 3. Prima di una procedura in asepsi 4. Dopo il contatto con liquidi biologici 5. Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) DISPOSITIVI DI GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici toccate più frequentemente PROTEZIONE INDIVIDUALE (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) e con oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che (DPI) potrebbero risultare contaminate (monitor, pompe infusionali,ecc.). CAMICI: indossare un camice quando si prevede un contatto diretto con il paziente, con liquidi biologici o con superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente. Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box . Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E • Quando possibile utilizzare materiale monouso. 51/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI RIFIUTI SANITARI SANIFICAZIONE AMBIENTALE • Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), occorrente per eventuale medicazione, per il rifacimento letto e per l'igiene personale del paziente. • Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfingomanometro. • Collocare un piano d'appoggio contenente il necessario per l'assistenza. • Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). • In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf • Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire • Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale (sponde del letto, monitor, pompe infusionali,, comodino, sedie, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.). • Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la soluzione detergente e di cloroderivato (1000 ppm) utilizzando panni monouso. • Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. ( 50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda) N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. • 52/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) BIANCHERIA E TELERIA TRASPORTO DEL DEGENTE EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla per prevenire la contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale. La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto (sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta ). Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta. Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard). • Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. • Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono le considerazioni sopra descritte. • In caso di trasporto proteggere le zone del corpo soggette a secrezioni-escrezioni non controllabili in modo da prevenire il contatto con l'agente infettivo • Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio infettivo accertandosi che abbia recepito tutte le indicazioni fornite sottoelencate: • Eseguire accurata igiene delle mani • Usare correttamente il servizio igienico • Eseguire un' accurata igiene personale • Gestire correttamente gli effetti personali 53/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) • • • • Evitare il contatto con medicazioni, liquidi biologici. Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati Evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti Limitare il contatto diretto con gli altri pazienti Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI DEGENTI (che condividono la stessa stanza) I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:. EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a: PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE/ • Corretta tecnica lavaggio delle mani • Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), con l'unità del paziente infetto/colonizzato e con i suoi effetti personali. • Regolamentare le visite • Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa. • Istruire al corretto utilizzo dei DPI necessari • Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio • Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti 54/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON TRASMISSIONE DA CONTATTO Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti batteriche, ecc... ( All.1) RACCOMANDAZIONI • La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani. • Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati per l'assistenza che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le superfici contaminate. • Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente, devono essere eseguite mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata e trattare per ultime le sedi di infezione/colonizzazione • Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di altre lesioni della cute eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un luogo protetto (es.: medicheria) • Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la diffusione dei microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento drenaggi/ sacche urine, ecc.) attraverso la rimozione tempestiva dei guanti e l'incremento del frizionamento alcolico delle mani (vedi Evidenze igiene mani). Nel paziente non autosufficiente frizionare o far frizionare le mani con sol. Idroalcolica TERMINE ISOLAMENTO Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1) 55/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO C1 La collocazione in una camera singola è prioritaria per i pazienti che possono facilitare la trasmissione attraverso secrezioni ed escrezioni incontrollabili e/o non collaboranti con alterato stato mentale Se non è possibile procedere a: Raggruppare in coorte i pazienti con isolamento dello stesso microrganismo multiresistente (MDRO) Il paziente con isolamento di un MDRO può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo di colonizzazione o infezione e con probabile degenza breve (es.: pazienti in dimissione o collaboranti autosufficienti e non portatori di devices). Non collocare il paziente in stanza con soggetti con aumentato rischio di contrarre un'infezione (es.: immunocompromessi, portatori di devices o pazienti con prolungata degenza) Assicurare che i pazienti siano separati fisicamente gli uni dagli altri (es: oltre 1 metro) Separare con una tenda un letto dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani IGIENE DELLE MANI Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a: Decontaminare con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento, seguendo la corretta tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf ) Tale procedura risulta molto efficace come misura preventiva nel controllo degli MDROs in alternativa procedere a: Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel alcolico oppure: Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone.( vedi pag. web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf) COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE 56/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani: Prima del contatto con il paziente Dopo il contatto con il paziente Prima di una procedura in asepsi Dopo il contatto con liquidi biologici Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE GUANTI: Indossare sempre i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici (DPI) toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare contaminate E MASCHERINA CHIRURGICA (monitor, pompe infusionali, ecc.). CAMICE: indossare un camice, in tessuto tecnologico ricondizionabile o TNT monouso non sterile, quando si prevede un contatto diretto con il paziente, con liquidi biologici (presenza di secrezioni incontrollabili, ulcere da decubito, lesioni di continuo, drenaggi, tubi o sacche per stomizzati o presenza di incontinenza fecale) o con superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente. Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box . MASCHERINA CHIRURGICA: Utilizzare la mascherina chirurgica solo in caso di pazienti con localizzazione: respiratoria: tacheostomia aperta con potenziale emissione di secrezioni, cutanea esfoliativa, specie durante il rifacimento del letto Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. 57/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI Se possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), e l'occorrente per eventuale medicazione. Personalizzare padella (con eventuale copripadella monouso), pappagallo e l'occorrente per l'igiene personale del paziente. Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento letto non deve permanere in camera. Collocare il carrello contenete il necessario per l'assistenza in modo da facilitare le pratiche riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale. Per evitare sprechi di materiale, mettere sul carrello il quantitativo sufficiente per l'assistenza quotidiana poiché il materiale monouso non utilizzato potrebbe essere contaminato da MDRO Nel paziente chirurgico, se la sede di infezione/colonizzazione non è il sito d'incisione chirurgica, utilizzare come barriera protettiva una medicazione contenitiva impermeabile. Se la colonizzazione/infezione interessa il sito d'incisione , per evitare l'imbrattamento del letto, delle mani dell'assistito e di conseguenza di tutte le superfici dell'unità paziente, proteggere la ferita chirurgica con medicazioni assorbenti. Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf Al termine dell'isolamento riprocessare tutti i dispositivi medici pluriuso presenti sul carrello all'interno della stanza, anche se non sono stati utilizzati. RIFIUTI SANITARI Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire SANIFICAZIONE AMBIENTALE Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito (unità paziente) e delle mani 58/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO del personale (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, comodino, sedie, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.). Decontaminare le attrezzature (monitor, pompe infusionali, ecc) con le salviette imbevute di alcol etilico al 70% Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la soluzione detergente e di cloroderivato a 1000 ppm (50ml portati a 1 lt. di acqua fredda) utilizzando panni monouso. Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) Avvisare il personale addetto alla sanificazione, in modo da trattare con particolare attenzione la stanza e l'unità paziente come ultime. L'ufficio Prevenzione e controllo infezioni, se opportuno, richiede al SEA su supporto informatico, interventi di sanitizzazione specifica per MDRO fino al termine dell'isolamento. Tale procedura è regolamentata da compilazione di modulistica ad hoc da parte del SEA. N.B. In caso di superfici contaminate da liquidi biologici procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. BIANCHERIA E TELERIA Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria con cautela, per prevenire la contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale. La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto,sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria infetta. Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento e tutte le volte che risultano sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta. Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un 59/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard). TRASPORTO DEL DEGENTE EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE Ridurre al minimo le occasioni di trasporto del paziente. Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono le considerazioni sopra descritte. In caso di trasporto proteggere le zone del corpo soggette a secrezioni escrezioni non controllabili in modo da prevenire il contatto con l'agente infettivo Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle), consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti : STANZA SINGOLA accurata igiene delle mani uso corretto dei servizi igienici, accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali. Evitare il contatto con medicazioni, drenaggi, ecc. Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati IN COORTE oltre alle indicazioni sopra citate 60/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO limitare il contatto diretto con gli altri pazienti limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti. Tali principi sono ben esplicitati nell'All.11. Se il paziente è straniero per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione di MDRO Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:. DEGENTI (che condividono la stessa stanza) Corretta tecnica lavaggio delle mani Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), con l'unità del paziente infetto/colonizzato da MDRO e con i suoi effetti personali. EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a: Regolamentare le visite Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa. Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, camici ecc.) Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio. In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento i caregiver dovranno essere istruiti sull'applicazione di pratiche semplici come: Lavare le mani del congiunto − Gli effetti personali e la biancheria pulita del paziente sia sempre presente e la sporca rimossa e ricondizionata tempestivamente. 61/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE − Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea sanitizzazione − Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti. La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani. Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione della biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati per l'assistenza che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione/sterilizzazione così come le superfici contaminate.. Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata e trattare per ultime le sedi d'infezione/colonizzazione. Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di altre lesioni della cute eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un luogo protetto (es.: medicheria) Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la diffusione dei microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento drenaggi/ sacche urine, ecc.) attraverso la rimozione tempestiva dei guanti e l'incremento del frizionamento alcolico delle mani (vedi Evidenze igiene mani). Nel paziente non autosufficiente frizionare o far frizionare le mani con sol. Idroalcolica − − TERMINE ISOLAMENTO Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1) 62/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL) Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO C1M COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE IGIENE DELLE MANI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Non è indispensabile riservare per il paziente una camera singola; Raggruppare in coorte i pazienti con isolamento dello stesso microrganismo multiresistente (MDRO) Il paziente con isolamento di un MDRO può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo di colonizzazione o infezione e con probabile degenza breve (es.: pazienti in dimissione o collaboranti autosufficienti e non portatori di devices). Non collocare il paziente in stanza con soggetti con aumentato rischio di contrarre un'infezione (es.: immunocompromessi, portatori di devices o pazienti con prolungata degenza) Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a: Decontaminare con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento. Tale procedura risulta molto efficace come misura preventiva nel controllo degli MDROs in alternativa procedere a: Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel alcolico oppure Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone. EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani: Prima del contatto con il paziente Dopo il contatto con il paziente Prima di una procedura in asepsi Dopo il contatto con liquidi biologici Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) 63/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL) Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI RIFIUTI SANITARI SANIFICAZIONE AMBIENTALE manuale isolamento 2011 senza allegati.doc GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare contaminate (monitor, pompe infusionali, ecc.). Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. Se possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), e l'occorrente per eventuale medicazione. Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro. Collocare su un piano d'appoggio il minimo necessario per l'assistenza in modo da facilitare le pratiche riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale. Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 (es.: il saturimetro dopo l'uso deve essere frizionato con salviette monouso all'ipoclorito di sodio). In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito (unità paziente) e delle mani del personale Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la soluzione detergente e di cloroderivato 1000 ppm (50ml portati a 1 lt. di 64/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL) Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO acqua fredda) utilizzando panni monouso. Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) Avvisare il personale addetto alla sanificazione, in modo da trattare con particolare attenzione la stanza e l'unità paziente come ultime. N.B. In caso di superfici contaminate da liquidi biologici procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. BIANCHERIA E TELERIA Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria con cautela per prevenire la contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale. La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto, sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria infetta. Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta. Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard). TRASPORTO DEL DEGENTE manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle), consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 65/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL) Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI PAZIENTI (che condividono la stessa stanza) In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio infettivo accertandosi che abbia recepito tutte le indicazioni fornite sottoelencate: Eseguire accurata igiene delle mani Usare correttamente il servizio igienico Eseguire un' accurata igiene personale Gestire correttamente gli effetti personali Evitare il contatto con medicazioni, liquidi biologici. Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati Evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti Tali informazioni sono riassunte in una brochure informativa All.11Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:. Corretta tecnica lavaggio delle mani Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), l'unità del paziente con isolamento di MDRO e con i suoi effetti personali. EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa. Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti. Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione della biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati per l'assistenza che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 66/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL) Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC) MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO superfici contaminate. Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di altre lesioni della cute eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un luogo protetto (es.: medicheria) Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, per prevenire la diffusione di microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento sacca urine nel pz. cateterizzato con IVU da MDRO) TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1) 67/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale C2A COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE La collocazione in una camera singola è prioritaria per i pazienti che possono facilitare la trasmissione attraverso diarrea incontrollabile e/o per pazienti non autosufficienti non collaboranti con alterato stato mentale. • Coorte di pazienti con isolamento di Tossina A e B del Clostridium difficile • Il paziente infetto può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo d'infezione e con probabile degenza breve (es.: pazienti in dimissione o collaboranti autosufficienti). • Non collocare il paziente vicino a soggetti immunocompromessi o pazienti con prolungata degenza • Se possibile nella stanza/box deve essere presente un lavandino, in alternativa questo deve essere nelle immediate vicinanze. Predisporre l'occorrente per il lavaggio antisettico delle mani IGIENE DELLE MANI Eseguire il lavaggio delle mani con antisettico e acqua, prima e dopo l'uso dei guanti e prima e dopo le procedure di assistenza. Non effettuare l' igiene delle mani con la decontaminazione alcolica in quanto non risulta efficace sulle spore del Clostriudium difficile. EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire il lavaggio antisettico delle mani: Prima del contatto con il paziente Dopo il contatto con il paziente Prima di una procedura in asepsi Dopo il contatto con liquidi biologici Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) GUANTI: Indossare sempre i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare contaminate (monitor, pompe infusionali, ecc.). manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 68/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale CAMICE: indossare un camice, in tessuto tecnologico ricondizionabile o TNT monouso non sterile, quando si prevede un contatto diretto con il paziente, (contatto di feci, sacche per stomizzati o presenza di incontinenza fecale) o con superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente. Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere al lavaggio antisettico delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire un ulteriore lavaggio delle mani. ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Se possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per eventuale medicazione e per l'igiene personale del paziente. Personalizzare la padella, fornita di copripadella monouso, che dopo l'uso deve essere disinfettata con una soluzione al 20% di cloroderivato per l'ambiente. Personalizzare il pappagallo che dopo l'uso deve essere ricondizionato come la padella (si possono utilizzare pappagalli monouso). Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento letto non deve permanere in camera. Collocare il carrello contenente lo stretto necessario per l'assistenza, in modo da facilitare le pratiche riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale. Per evitare sprechi di materiale, mettere sul carrello il quantitativo sufficiente per l'assistenza quotidiana poiché il materiale monouso non utilizzato potrebbe essere contaminato dalle spore del Clostridium difficile. Applicare una medicazione contenitiva ed impermeabile su eventuali incisioni chirurgiche o lesioni della cute per impedire che vengano contaminate dalle spore contenute nelle feci. Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e disinfettarli ad alto livello dopo l'uso, al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 (es.: il saturimetro dopo l'uso deve essere frizionato con salviette monouso all'ipoclorito di sodio). Per i materiali che sono compatibili con il cloro utilizzare una soluzione al 20% (200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente, per le superfici/arredi metallici utilizzare sodio- dicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda). Per i dispositivi nonmonouso utilizzati per l'assistenza che possono presentare problematiche per il trattamento di 69/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale disinfezione ad alto livello contattare l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni. In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf Al termine dell'isolamento riprocessare tutti i dispositivi medici pluriuso presenti sul carrello all'interno della stanza, anche se non sono stati utilizzati. N.B.: In caso di superfici contaminate da feci procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale), utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. RIFIUTI SANITARI Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire SANIFICAZIONE AMBIENTALE Eseguire non meno di due volte al giorno interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, comodino, sedie, sedie igieniche, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.) In caso di diarrea, il paziente ha un elevato numero di spore nelle feci che possono contaminare l'ambiente e persistere per mesi a più bassi livelli e quindi tale contaminazione ambientale può essere causa di trasmissione diretta o indiretta ad altri pazienti o recidiva dello stesso paziente. La disinfezione ambientale deve avvenire con prodotti a base di cloroderivati per ambiente al 20% (200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) per le superfici/arredi metallici utilizzare sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda), utilizzando panni monouso fino al termine dell'isolamento. La stanza verrà trattata come ultima e con particolare attenzione. Per questi pazienti l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni richiede al SEA su supporto informatico, interventi di sanitizzazione specifica per la stanza del degente fino al termine dell'isolamento. Tale procedura è regolamentata da compilazione di modulistica ad hoc da parte del SEA. SANIFICAZIONE AMBIENTALE A DOMICILIO A domicilio per impedire la trasmissione il locale al quale si deve prestare maggiore attenzione è il servizio igienico: pulire non solo il pavimento, ma i sanitari (compreso l'asse del WC e il bidet), i rubinetti, gli interruttori e le maniglie della porta. Dopo aver pulito disinfettare con un prodotto a base di Cloro: Candeggina (20ml in 1 litro di acqua fredda) o altri prodotti a base di cloro reperibili normalmente presso la grande distribuzione, utilizzando le concentrazioni d'uso consigliate dal manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 70/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale produttore BIANCHERIA E TELERIA TRASPORTO DEL DEGENTE Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla, per prevenire la contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale. La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto, sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria infetta. Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento o se risultano sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta. Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard). • • • EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono le considerazioni sopra descritte. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). Utilizzare dopo la detersione una soluzione al 20% (200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente oppure sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda). In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti : STANZA SINGOLA • • manuale isolamento 2011 senza allegati.doc promuovere il lavaggio antisettico delle mani del paziente (in particolar modo dopo le evacuazioni), accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali. 71/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale IN COORTE Oltre alle indicazioni sopra citate • limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti. Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10). Se il paziente è straniero per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione del patogeno. Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI PAZIENTI ( che condividono la stessa stanza) EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE manuale isolamento 2011 senza allegati.doc I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su: Corretta tecnica lavaggio delle mani Evitare il contatto con le superfici e l'unità del paziente infetto I visitatori • • • • devono essere istruiti su: Regolamentazione delle visite Lavaggio antisettico delle mani Uso corretto dei DPI (guanti e camice) Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (200ml di candeggina) nel prelavaggio. In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento i caregiver dovranno essere istruiti sull'applicazione di pratiche semplici come: Lavare le mani del congiunto Rimuovere tempestivamente la biancheria sporca e rifornire biancheria personale pulita in quantità sufficiente Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea sanitizzazione Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10). • Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti. • La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori 72/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale • • • • TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito il lavaggio antisettico delle mani. Concentrare le attività assistenziali quando possibile, con immediata eliminazione della biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati. Quest'ultimi devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le superfici contaminate. Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata. Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la diffusione delle spore del Clostridium difficile nell'ambiente circostante il paziente (es.:cambio pannolone, igiene intima, svuotamento sacca stomia, ecc.) attraverso la rimozione tempestiva dei guanti e il lavaggio antisettico delle mani (vedi Evidenze igiene mani). Nel paziente non autosufficiente lavare frequentemente le mani Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1) 73/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno assistenziale C2M COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE IGIENE DELLE MANI Non è indispensabile riservare per il paziente una camera singola, ma un servizio igienico personalizzato (preferibilmente con all'interno un lavandino) o una sedia igienica personalizzata. Fornire al paziente un flacone di sol. antisettica saponosa per il lavaggio delle mani (clorexidina gluconato in sol. saponosa) • Coorte di pazienti con isolamento di tossina A e B del dello Clostridium difficile • Il paziente infetto può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo d'infezione e con probabile degenza breve ad es.: pazienti in dimissione o collaboranti autosufficienti. • Non collocare il paziente vicino a soggetti immunocompromessi o pazienti con prolungata degenza • Se possibile, nella stanza/box deve essere presente un lavandino, in alternativa questo deve essere nelle immediate vicinanze. Predisporre l'occorrente per il lavaggio antisettico delle mani Eseguire il lavaggio delle mani con antisettico e acqua, prima e dopo l'uso dei guanti e prima e dopo le procedure di assistenza. Non effettuare l'igiene delle mani con la decontaminazione alcolica in quanto non risulta efficace sulle spore del Clostriudium difficile. EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire il lavaggio antisettico delle mani: • Prima del contatto con il paziente • Dopo il contatto con il paziente • Prima di una procedura in asepsi • Dopo il contatto con liquidi biologici • Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) manuale isolamento 2011 senza allegati.doc GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici o oggetti contaminati. CAMICE: indossare un camice solo quando si prevede un contatto diretto con il paziente con 74/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno assistenziale superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente eventuali altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente il lavaggio antisettico delle mani. ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI Se possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (es.:termometro, fonendoscopio, ecc) occorrente per eventuale medicazione e per l'igiene personale. Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento del letto non deve permanere in camera. Qualora il paziente sia collaborante ma non autosufficiente personalizzare la sedia igienica/ la padella, fornita di copripadella monouso, che dopo l'uso deve essere disinfettata con una soluzione al 20% di cloroderivato per l'ambiente. Personalizzare il pappagallo che dopo l'uso deve essere ricondizionato come la padella (si possono utilizzare pappagalli monouso). Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non-critici, come semi-critici, detergerli e disinfettarli ad alto livello consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 Per i materiali che sono compatibili con il cloro utilizzare una soluzione al 20% (200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente per le superfici/arredi metallici utilizzare sodio- dicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda).In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf Per i dispositivi non-monouso utilizzati per l'assistenza che possono presentare problematiche per il trattamento di disinfezione ad alto livello contattare l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni RIFIUTI SANITARI Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire SANIFICAZIONE AMBIENTALE Eseguire non meno di due volte al giorno interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 75/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno assistenziale personale. Avvisare il personale addetto alla sanificazione ambientale, in modo da trattare la stanza e l'eventuale servizio igienico personalizzato come ultimi e con particolare attenzione. La disinfezione ambientale deve avvenire con prodotti a base di cloroderivati per ambiente al 20% (200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro), per le superfici/arredi metallici utilizzare sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda)con panni monouso fino al termine dell'isolamento. Per questi pazienti l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni richiede al SEA su supporto informatico, interventi di sanitizzazione specifica per la stanza del degente e per il servizio igienico personalizzato fino al termine dell'isolamento. tale procedura è regolamentata da compilazione di modulistica ad hoc da parte del SEA. SANIFICAZIONE AMBIENTALE A DOMICILIO A domicilio per impedire la trasmissione il locale al quale si deve prestare maggiore attenzione è il servizio igienico: pulire non solo il pavimento, ma i sanitari (compreso l'asse del WC e il bidet), i rubinetti, gli interruttori e le maniglie della porta. Dopo aver pulito disinfettare con un prodotto a base di Cloro: Candeggina (20ml in 1 litro di acqua fredda) o altri prodotti a base di cloro reperibili normalmente presso la grande distribuzione, utilizzando le concentrazioni d'uso consigliate dal produttore BIANCHERIA E TELERIA La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto, sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria infetta. Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento o se risultano sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta. Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard). TRASPORTO DEL DEGENTE Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 76/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno assistenziale e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio infettivo accertandosi che abbia recepito tutte le indicazioni fornite e al fine di limitare la trasmissione del patogeno il personale d'assistenza vigili sui seguenti aspetti: • lavaggio antisettico delle mani (in particolar modo dopo l'uso del servizio igienico), • uso corretto dei servizi igienici • uso corretto dei dispositivi personalizzati • accurata igiene personale con cambio di biancheria intima • corretta gestione degli effetti personali ( riporre la biancheria sporca in un sacco chiuso) • lasciare libere le superfici della propria unità per permettere una idonea sanitizzazione ambientale • limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti. • avvisare il personale per una sanitizzazione dopo ogni uso del servizio igienico personalizzato Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10). Se il paziente è straniero per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI PAZIENTI ( che condividono la stessa stanza) I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:. • Corretta tecnica lavaggio delle mani • Non utilizzare l'eventuale servizio igienico dedicato al paziente infetto • Evitare il contatto con le superfici e l'unità del paziente infetto EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc I visitatori devono essere istruiti su: • Lavaggio antisettico delle mani • La biancheria personale deve essere sottoposta a domicilio ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (200ml di candeggina) nel prelavaggio. Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea sanitizzazione. 77/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno assistenziale PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE • • • • • • TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti. Invitare il paziente a lavarsi frequentemente le mani La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito il lavaggio antisettico delle mani. Concentrare le attività assistenziali quando possibile, con immediata eliminazione della biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati. Quest'ultimi devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le superfici contaminate. Qualora il paziente sia collaborante ma non autosufficiente tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata., L'operatore deve sempre eseguire un accurato lavaggio antisettico delle mani (vedi Evidenze igiene mani). Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1) 78/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA C3 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Il degente deve essere collocato in camera singola con servizio igienico personalizzato (nell'impossibilità personalizzare una sedia igienica), soprattutto se il paziente è disorientato o se è affetto da scabbia norvegese che risulta essere molto più contagiosa per l'elevata dispersione di acari. I pazienti con la stessa patologia possono condividere la stessa camera (coorte di pazienti) Dopo 24 ore di trattamento efficace non è più necessario l'isolamento tanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani IGIENE DELLE MANI Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a: 12. Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf ) In alternativa procedere a: 16. Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel alcolico oppure: 17. Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone. seguendo la corretta tecnica ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf ) EVIDENZE: Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani 7. Prima del contatto con il paziente 8. Dopo il contatto con il paziente 9. Prima di una procedura in asepsi 10. Dopo il contatto con liquidi biologici 11. Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI), COPRICAPO E CALZARI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc GUANTI: indossare sempre i guanti nei casi di diretto contatto con il paziente o con materiale potenzialmente contaminato (es.: lenzuola, coperte, materassi, e altri effetti letterecci). I guanti devono essere immediatamente eliminati dopo l'uso e prima di uscire dalla stanza del degente dopodiché procedere all'igiene delle mani. 79/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA CAMICE: Indossare un camice quando si viene a contatto diretto con paziente (durante il trattamento topico) o superfici potenzialmente contaminate (rifacimento del letto). APVR FFP3:tutti gli operatori utilizzeranno tale DPI durante l'uso del disinfestante spray a base di piretro. COPRICAPO E CALZARI:: l'utilizzo di copricapo monouso e calzari (alti fino al ginocchio) è previsto durante i trattamenti topici ed è sempre previsto nell'assistenza a pazienti affetti da scabbia norvegese Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo che deve essere immediatamente chiuso. Dopodiché eseguire nuovamente l'igiene delle mani. ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI SANIFICAZIONE AMBIENTALE Quando possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per per l'igiene personale del paziente e per il trattamento topico su un piano d'appoggio dedicato. La biancheria per il rifacimento letto non deve permanere in camera. Utilizzare una fascia monouso per ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro. Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e disinfestarli, detergerli e disinfettarli dopo l'uso consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). In caso di apparecchiature/dispositivi medici utilizzati per più pazienti disinfestarli e ricondizionarli tra un paziente e l'altro consultando la pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf • • • • manuale isolamento 2011 senza allegati.doc La sanificazione e la disinfezione giornaliera della camera vanno eseguite DOPO la pulizia delle altre camere di degenza e dopo il trattamento topico e il rifacimento del letto, avvisando il personale addetto alla sanificazione ambientale. Tutto il materiale utilizzato per la pulizia ambientale deve essere monouso e le attrezzature accuratamente disinfestate, lavate e disinfettate dopo l'uso. Eseguire interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale (sponde del letto, comodino, sedie, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.). Alla dimissione del paziente, prima delle operazioni di pulizia ambientale disinfestare con prodotti derivati del piretro gli oggetti/arredi (letto, comodino, ecc.). Durante l'uso del disinfestante gli operatori utilizzeranno APVR FFP3. Far aerare la stanza (per non meno di un'ora) prima di procedere alla sanitizzazione ambientale terminale. 80/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA BIANCHERIA E TELERIA EFFETTI LETTERECCI Eseguire il rifacimento del letto due volte al giorno rimuovendo la biancheria con la massima cautela per limitare la dispersione aerea di squame e parassiti (in modo particolare nel rifacimento mattutino del letto dove maggiore è la concentrazione degli acari) del letto. La biancheria del letto, deve essere inserita con cura immediatamente nel sacco rosso con all'interno sacco trasparente idrosolubile (biancheria infetta). Spruzzare all'interno del sacco della biancheria un prodotto disinfestante a base di piretro. Il sacco deve essere chiuso immediatamente e inviato in lavanderia. dopo 24 ore La biancheria e gli indumenti e biancheria intima del paziente vanno cambiati almeno due volte al giorno. E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate dagli indumenti. Se la biancheria personale del paziente viene inviata al Servizio di Lavanderia dovrà essere inserita nei sacchi che identificano la biancheria infetta, all'interno del sacco idrosolubile spruzzare un prodotto disinfestante a base di piretro; chiudere il sacco immediatamente e inviarlo dopo 24 ore in lavanderia. N.B.:Durante l'uso del disinfestante gli operatori utilizzeranno APVR FFP3. Coperte e cuscini: le coperte e i cuscini utilizzati per il paziente devono essere trattati come biancheria infetta utilizzando la procedura come per la restante biancheria. Tali effetti letterecci devono essere sostituiti al termine del primo trattamento topico, dopo eventuali successivi trattamenti e alla dimissione/trasferimento del paziente. Materasso: il materasso utilizzato per il paziente deve essere trattato come biancheria infetta utilizzando la procedura come per la restante biancheria e sostituito dopo le prime 24 ore dal trattamento e alla dimissione/trasferimento del paziente. RIFIUTI SANITARI Posizionare all'interno della camera di degenza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo dove eliminare direttamente tutto il materiale non riutilizzabile e che deve essere immediatamente chiuso. TRASPORTO DEL DEGENTE Limitare spostamenti e il trasporto del paziente ai soli casi indispensabili almeno per le prime 24 ore manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 81/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA dall'inizio del trattamento. Informare gli addetti al trasporto e il personale della struttura presso la quale viene trasferito il paziente ed assicurarsi che vengano mantenute le precauzioni volte a prevenire trasmissione di acari ad altri degenti e operatori e la contaminazione dell'ambiente e delle attrezzature. Tali misure comprendono: l'igiene delle mani, la disinfestazione e successiva sanitizzazione delle superfici contaminate, il trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e l'uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy. Coprire la superficie cutanea con tubolari in cotone o biancheria personale aderente. Le eventuali lesioni cutanee da grattamento devono essere coperte con medicazioni sterili Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe, cuscino e coperte, ecc.) seguendo la procedura per la biancheria sopra riportata. Disinfestare e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti STANZA SINGOLA accurata igiene delle mani uso corretto del servizio igienico personalizzato, accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali. Limitare le uscite dalla stanza secondo quanto indicato dal personale di assistenza IN COORTE oltre alle indicazioni sopra citate: − Evitare il contatto diretto con altri pazienti e con i loro effetti personali Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione degli acari. EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Istruire i visitatori su: 1) Regolamentare le visite 2) Evitare stretti contatti con il paziente 3) Istruire all'accurata igiene delle mani 4) Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, camici ecc.) 5) Istruire al trattamento della biancheria personale a domicilio dopo il trattamento disinfestante con lavaggio normale alla temperatura di 60°C. E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto 82/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate dagli indumenti. Gestire correttamente gli effetti personali del degente. Invitare i conviventi ed i contatti stretti a consultare il medico di famiglia per un eventuale trattamento. − PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE E RACCOMANDAZIONI − − − − − TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc La procedura a maggior rischio di trasmissione è il rifacimento del letto mattutino dove maggiore è la concentrazione degli acari Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani. Al fine di prevenire la trasmissione e una buona risoluzione della parassitosi è fondamentale eseguire il trattamento topico in modo efficace (consultare la specifica procedura All.5). Non demandare il trattamento topico al paziente anche se autosufficiente e collaborante. Durante l'uso del disinfestante utilizzare l'APVR FFP3 per la protezione respiratoria e avere l'avvertenza di allontanare eventuali alimenti. Terminare l'isolamento una volta ultimato il specialistico che confermi la guarigione. trattamento topico e dopo controllo dermatologico 83/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO C4 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE Trovare una collocazione più idonea possibile a contenere il rischio di trasmissione per almeno 24 ore dall'inizio del trattamento con antiparassitario efficace. Riunire in una stanza , i pazienti con patologie causate dallo stesso parassita (coorte di pazienti) Dopo 24 ore di trattamento efficace non è più necessario l'isolamento Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani IGIENE DELLE MANI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) COPRICAPO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a: Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf ) In alternativa procedere a: • Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel alcolico • oppure • Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone. seguendo la corretta tecnica ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf ) • EVIDENZE: • Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani • Prima del contatto con il paziente • Dopo il contatto con il paziente • Prima di una procedura in asepsi • Dopo il contatto con liquidi biologici • Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.) GUANTI: indossare sempre i guanti nei casi di diretto contatto con il paziente o con materiale potenzialmente contaminato (es.: federe, lenzuola, cuscini, indumenti personali, pettine, ecc.). I guanti devono essere immediatamente eliminati dopo l'uso e prima di uscire dalla stanza del degente dopodiché procedere all'igiene delle mani. CAMICI: Utilizzare il camice monouso non sterile se si prevede contatto diretto con paziente (durante il trattamento topico) o con indumenti personali (casco, berretto, ecc.) o con effetti letterecci (biancheria, cuscino,ecc.) per le successive 24 ore dal trattamento. 84/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO Se il camice è riutilizzabile deve essere inviato al Servizio di Lavanderia come biancheria infetta previa disinfestazione con prodotto derivato dal piretro. COPRICAPO: Gli operatori sanitari che durante l'assistenza diretta hanno stretti contatti con il paziente e durante il trattamento topico della pediculosi, dovranno indossare un copricapo monouso. APVR FFP3 tutti gli operatori utilizzeranno tale DPI durante l'uso del disinfestante spray a base di piretro. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo che deve essere immediatamente chiuso. Dopodiché eseguire nuovamente l'igiene delle mani. ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI • • • • Quando possibile utilizzare materiale monouso. Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per per l'igiene personale del paziente su un piano d'appoggio dedicato. La biancheria per il rifacimento letto non deve permanere in camera. Utilizzare una fascia monouso per ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critic,i disinfestarli, detergerli e disinfettarli dopo l'uso e tra un paziente e l'altro consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). SANIFICAZIONE AMBIENTALE Al termine dell'isolamento (dopo il trattamento) procedere alla disinfestazione dell'unità paziente (letto, armadio, comodino, sedia, ecc.). Far aerare la stanza prima di procedere alla sanitizzazione ambientale terminale. Tutto il materiale utilizzato per la pulizia deve essere monouso e le attrezzature accuratamente disinfestate, lavate e disinfettate dopo l'uso. Eseguire interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito SMALTIMENTO RIFIUTI Posizionare all'interno della camera di degenza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo dove eliminare direttamente tutto il materiale non riutilizzabile e che deve essere immediatamente chiuso. BIANCHERIA E TELERIA Al termine del trattamento eseguire il rifacimento del letto, rimuovere la biancheria evitando di scuoterla per limitare la dispersione aerea di lendini e parassiti. Sostituire inoltre coperte, cuscini e materasso. La biancheria del letto, i cuscini e le coperte devono essere inseriti con cura immediatamente in sacchi rossi manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 85/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO con all'interno sacco trasparente idrosolubile (biancheria infetta). Spruzzare all'interno del sacco idrosolubile un prodotto disinfestante a base di piretro. I sacchi devono essere chiusi immediatamente e inviati in Lavanderia. dopo 24 ore E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate dagli indumenti. Se la biancheria personale del paziente viene inviata al Servizio di Lavanderia dovrà essere inserita nei sacchi che identificano la biancheria infetta, all'interno del sacco idrosolubile spruzzare un prodotto disinfestante a base di piretro; chiudere il sacco immediatamente e inviarlo dopo 24 ore in Lavanderia. TRASPORTO DEL DEGENTE Se possibile rinviare gli spostamenti e il trasporto del paziente dopo il trattamento topico Informare gli addetti al trasporto e il personale della struttura presso la quale viene trasferito il paziente ed assicurarsi che vengano mantenute le precauzioni volte a prevenire trasmissione di parassiti e lendini ad altri degenti e operatori e la contaminazione dell'ambiente e delle attrezzature. Tali misure comprendono: l'igiene delle mani, la disinfestazione e successiva sanitizzazione delle superfici contaminate, il trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e l'uso dei DPI necessari, senza violare violare il diritto alla privacy. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe, cuscino e coperte, ecc.) seguendo la procedura per la biancheria sopra riportata. Sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti • accurata igiene delle mani • uso corretto dei servizi igienici, accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali. • Evitare il contatto diretto con altri pazienti e con i loro effetti personali • Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione dei parassiti EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI - Istruire i visitatori su: • Evitare stretti contatti con il paziente e con i suoi effetti letterecci • Istruire all'accurata igiene delle mani • Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, ecc.) e del copricapo • Istruire al trattamento della biancheria personale a domicilio dopo il trattamento disinfestante con lavaggio normale alla temperatura di 60°C. manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 86/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO • • • PROCEDURE ASSISTENZIALI • • • TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Evitare indumenti di lana. Non lasciare nel comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate dagli indumenti. Per la pediculosi del capo ricordare ai visitatori e al degente di trattare l'eventuale casco per moto (utilizzato dal paziente prima del trattamento topico) seguendo le indicazioni sopradescritte Invitare i conviventi ed i contatti stretti a consultare il medico di famiglia per un controllo Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti Per il trattamento topico del paziente infestato seguire la prescrizione dello specialista dermatologo. Durante l'uso del disinfestante utilizzare il facciale filtrante FFP3 per la protezione respiratoria e avere l'avvertenza di allontanare eventuali alimenti. Terminare l'isolamento dopo 24 ore dal trattamento topico e dopo controllo specialistico che confermi la guarigione. 87/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI D COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE IN PS/AMBULATORI • • • • • • • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IGIENE DELLE MANI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Compatibilmente con la codifica eseguita in triage, se possibile dare la precedenza ai pazienti che tossiscono ed espettorano frequentemente. Al paziente con sintomi respiratori, se tollerata,fare indossare una mascherina chirurgica che copra naso e bocca. Procedere alla separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) di tali pazienti dalle altre persone presenti nelle aree di attesa. Collocare il prima possibile i pazienti con infezione sospetta o accertata da patogeni che vengano trasmessi tramite droplet/goccioline, prodotte attraverso tosse, starnuti o fonazione e che si depositano su oggetti e superfici in una stanza/box. Nell'impossibilità d'individuare tale stanza/box, assicurarsi che il paziente sia posto ad una distanza non inferiore ad 1 metro dalle altre persone. Separare con una tenda una barella dall'altra in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto. Nelle immediate vicinanze predisporre un contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo e l'occorrente per l'igiene delle mani Gli Operatori Sanitari devono indossare prima di entrare nella stanza/box e ogni qualvolta si trovino ad operare ad una distanza inferiore ad 1 metro dal paziente: • una mascherina chirurgica • APVR FFP2 solo in caso di sospetta o accertata Meningite meningococcica • guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato • un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato • schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All. 2). 88/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI TRASPORTO DEL PAZIENTE ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI SANIFICAZIONE AMBIENTALE BIANCHERIA E TELERIA EDUCAZIONE SANITARIA AL manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca, compatibilmente con le condizioni cliniche. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti con il paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Non è richiesto l'uso della mascherina per il personale che trasporta i pazienti. Solo nel caso di un paziente con sospetta o accertata Meningite meningococcica, durante il trasporto in ascensore, limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare l'APVR FFP2. Per l'esecuzione di esami diagnostici programmare il trasporto evitando la contemporanea presenza di altri pazienti suscettibili in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (es.: termometro, fonendoscopio, ecc). Ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro con fascia monouso. Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente (http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). Seguire il protocollo di pulizia aziendale cambiando più volte la soluzione di detergente e di cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso. • Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) • Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. ( 50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda) N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. La biancheria senza scuoterla deve essere smaltita utilizzando il sacco di colore rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta Il personale di assistenza deve essere educato all'importanza delle misure di controllo atte a contenere le 89/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI DEGENTE secrezioni respiratorie per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori attraverso goccioline e fomite (produzione di secrezioni) iniziando dall'arrivo nelle strutture sanitarie (triage, sale di attesa di pronto soccorso, studi medici/clinici). Tali misure devono essere implementate nel tempo per i pazienti e accompagnatori che presentino segni e sintomi di infezioni respiratorie • Utilizzo di fazzoletti di carta da parte del paziente da eliminare immediatamente dopo l'uso. • Igiene delle mani dopo il contatto con secrezioni respiratorie quando le condizioni generali del paziente lo consentono e disporre nelle diverse aree del PS/ambulatori flaconi di soluzione idroalcolica per la frizione delle mani. • Promuovere per il paziente deambulante l'utilizzo dei distributori automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno del PS, nell'atrio dell'ingressozona d'attesa del P.S./ambulatori • Fornire una mascherina chirurgica al paziente con tosse, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. • Se il paziente non riesce a mantenere indossata la mascherina chirurgica, fargli coprire naso e bocca con fazzoletti monouso quando tossisce o starnutisce ed educarlo ad adeguati comportamenti preventivi (All. 4) • Far mantenere la separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) dei pazienti con infezioni respiratorie nelle aree di attesa Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a : Limitare il più possibile le visite . Indossare all'ingresso della stanza/box una mascherina chirurgica. Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno del PS e nell'atrio dell'ingresso- zona d'attesa del P.S/ambulatori. La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml. di candeggina) nel prelavaggio. 90/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI In caso di Meningite meningococcica il medico darà istruzioni relativamente alla profilassi antibiotica per i contatti stretti. PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Aspirazione di secrezioni respiratorie Induzione tosse/espettorato Durante tali procedure posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere contatto diretto con schizzi e spruzzi. 91/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE D1 COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE • • • • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IGIENE DELLE MANI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Il paziente, con infezione sospetta o accertata da patogeni che vengano trasmessi tramite droplet/goccioline prodotte attraverso tosse, starnuti o fonazione, va collocato preferibilmente in una stanza singola oppure insieme a pazienti aventi la stessa patologia infettiva (coorte di pazienti). Nell'impossibilità, il paziente può condividere la stanza con altri, assicurandosi che sia posto ad una distanza non inferiore ad 1 metro da un altro paziente, separare con una tenda un letto dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto. Non è necessario chiudere la porta. Nella stanza predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani, il contenitore per i rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Gli Operatori Sanitari devono indossare prima di entrare nella stanza/box e ogni qualvolta si trovino ad operare ad una distanza uguale o inferiore ad 1 metro dal paziente: • una mascherina chirurgica • APVR FFP2 solo in caso di sospetta o accertata Meningite meningococcica • guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato • un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato • schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS (All. 2). 92/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI BIANCHERIA E TELERIA SANIFICAZIONE AMBIENTALE TRASPORTO DEL PAZIENTE Per l'assistenza al paziente utilizzare dispositivi medici monouso quando possibile. Se somministrata Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro. Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (es.: termometro, fonendoscopio, ecc), l'occorrente per l'igiene personale. Ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro con fascia monouso. Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente (http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ). Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di colore rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso se contaminati e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard). • Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la soluzione detergente e di cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso. • Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda) • Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. ( 50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda) N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro. • • • Limitare il trasporto del paziente agli accertamenti medici strettamente necessari. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca, compatibilmente con le condizioni cliniche. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti con il paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Non è richiesto l'uso della mascherina per il personale che trasporta i pazienti. Solo nel caso di un paziente con sospetta o accertata Meningite meningococcica, durante il trasporto in ascensore, limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare l'APVR FFP2. manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 93/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE Per l'esecuzione di esami diagnostici programmare il trasporto evitando la contemporanea presenza di altri pazienti suscettibili in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. • Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE Le misure che devono essere implementate nel tempo per i pazienti che presentino segni e sintomi di infezioni respiratorie trasmesse tramite droplet/goccioline sono: • Utilizzo di fazzoletti di carta da parte del paziente da eliminare immediatamente dopo l'uso • Igiene delle mani dopo il contatto con secrezioni respiratorie, quando le condizioni generali del paziente lo consentono e disporre all'interno della Struttura degenziale flaconi di soluzione idroalcolica per la frizione delle mani. • Promuovere per il paziente deambulante l'utilizzo di distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, dove presenti. • Fornire una mascherina chirurgica al paziente con tosse, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. • Se il paziente non riesce a mantenere indossata la mascherina chirurgica, fargli coprire naso e bocca con fazzoletti monouso quando tossisce o starnutisce ed educarlo ad adeguati comportamenti preventivi (All. 4). • Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale addetto alle pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse. Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico interno 87100) EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a : Limitare il più possibile le visite . Indossare all'ingresso della stanza una mascherina chirurgica. Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa. 94/96 SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio. In caso di Meningite meningococcica il personale medico darà istruzioni relativamente alla profilassi antibiotica per i contatti stretti. Per i visitatori con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, è raccomandato l'isolamento volontario a casa PRATICHE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE TERMINE ISOLAMENTO manuale isolamento 2011 senza allegati.doc Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui restanti pazienti La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani. Aspirazione di secrezioni respiratorie Induzione tosse/espettorato Durante tali procedure posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere contatto diretto con schizzi e spruzzi. Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni patogeno-specifiche (Vedi All.1) Nel caso di Meningite meningococcica l'isolamento termina dopo 24 ore dall'inizio della terapia antibiotica. 95/96 SEZIONE ALLEGATI manuale isolamento 2011 senza allegati.doc 96/96 Allegato 1 Allegato 2 Alllegato 2 Allegato 2 Allegato 2 Allegato 2 !"# "# !#$"## !"# "# ! "# #"" % ! " $ &&"## ! #$ Allegato 3 SEQUENZA CORRETTA DI INDOSSAMENTO DEI DPI 1. CAMICE : allacciare al collo e in vita 2. MASCHERINA CHIRURGICA: coprire bene naso e bocca, piegare (con entrambi le mani) la striscia di metallo, in modo da farla aderire bene ai lati del naso 3. APVR: (vedi la sequenza in allegato) a.Togliere il respiratore dalla confezione d. Posizionare il respiratore sotto il mento e l'elastico inferiore tra il collo e le orecchie; quello superiore sulla nuca b.Sistemare gli elastici portandoli dalla parte posteriore a quella anteriore del respiratore c. Aprire il respiratore tirando i lembi superiore ed inferiore e. Sistemare i lembi sul viso e modellare lo stringinaso usando entrambi le mani f. Verificare la tenuta del respiratore occludendo lo stesso con entrambe le mani. Espirare in modo deciso. Se si avverte fuoriuscita d'aria: verificare il posizionamento come al punto 'd' e risistemare il respiratore come al punto 'e' 1/4 Allegato 3 4. OCCHIALI O SCHERMO FACCIALE: posizionarli nella maniera più confortevole 5. Prima di indossare i guanti è necessario eseguire un frizionamento alcolico delle mani (5 MOMENTI OMS) 6. GUANTI: scegliere i guanti nella taglia idonea e se si indossa il camice, coprirne i polsini ULTERIORI RACCOMANDAZIONI PER LAVORARE IN SICUREZZA • • • • • tenere le mani lontano dal viso iniziare a lavorare da zone pulite verso quelle sporche limitare il contatto con le superfici cambiare i DPI se lacerati o contaminati effettuare l'igiene delle mani ogni qualvolta si ritiene necessario 2/4 Allegato 3 SEQUENZA CORRETTA DI RIMOZIONE DEI DPI 1. GUANTI (1° DPI da rimuovere ). I GUANTI SONO CONTAMINATI SULLA SUPERFICI ESTERNA I guanti vanno rimossi secondo la seguente sequenza: 1. Pinzare il lato esterno del guanto al centro del palmo 2. Il guanto sarà così rovesciato con la superficie esterna contaminata all'interno 4. Inf ilare 2 o 3 dita della mano non guantata all'interno dell'altro guanto 3.Tenerlo nella mano guantata 5. Sfilare il secondo guanto dall'interno, creando un sacchetto che conterrà anche l'altro guanto A 2. OCCHIALI O SCHERMO FACCIALE Rimuovere gli occhiali di protezione o lo schermo facciale afferrandoli con le mani per le stanghette o per il supporto a livello delle orecchie. Allontanarli dal volto. Se questi ultimi non sono monouso e sono da ricondizionare, vanno detersi e disinfettati seguendo le indicazioni riportate nel prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente. 3/4 Allegato 3 3. CAMICE Slacciare il camice al collo e alla vita: sfilarlo dal collo e dalle spalle. Avvolgerlo in modo che la parte esterna contaminata rimanga all'interno. Arrotolarlo e smaltirlo secondo la tipologia di camice. 4. MASCHERINA CHIRURGICA/ APVR Sciogliere prima i lacci del collo e poi della nuca. La superficie anteriore deve essere sempre considerata contaminata e quindi non va mai toccata. Allontanarla dal viso toccando solo i lacci. Smaltirla nel contenitore per rifiuti pericolosi per rischio infettivo. Se si indossa l'APVR anche questo ultimo deve essere rimosso senza mai toccare la parte anteriore del DPI, si rimuove prima l'elastico del collo e poi quello della nuca. 5. IGIENE DELLE MANI AL TERMINE DELLA RIMOZIONE DI TUTTI I DPI 4/4 Allegato 4 E.O. OSPEDALI GALLIERA – GENOVA Allegato 5 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA PREPARATO VERIFICATO APPROVATO ARCHIVIATO N. Cenderello P. Fabbri Uff. Qualità / Uff. Controllo Gruppo infermieristico della e Prevenzione I.O. “Guida Operativa per Priano L. Nelli M. Tramalloni R. S.C. Dermatologia l'applicazione delle misure di isolamento” Descrizione delle modifiche: Data : ▪ Aggiornamento al format SGQ Rev 1 dicembre 2011 ▪ Inserimento scelte terapeutiche e modalità per notifica Questa Procedura è di proprietà dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova. Ogni divulgazione o riproduzione o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dall’ E.O. Ospedali Galliera di Genova Allegato 5 -procedura scabbia.doc Pagina 1 di 7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE ARCHIVIAZIONE Redazione Referente Verifica (aggiornamento contenuti) Approvazione Archiviazione Autorizzazione Cenderello N., Fabbri P. Gruppo infermieristico della “Guida Operativa per l'applicazione delle misure di isolamento presso le strutture di cura sanitaria” Priano L. Componenti GOCIO M. Nelli Uff. Qualità / Uff. Controllo e Prevenzione I.O. / S.C. Dermatologia R. Tramalloni SOMMARIO: 1. OGGETTO 2. OBIETTIVO 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LUOGO DI APPLICAZIONE 5. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI 6. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA 7. RESPONSABILITA’ 8. MODALITA’ OPERATIVA 9. RACCOMANDAZIONI 10. COMPLICANZE 11. ECCEZIONI 12. INDICATORI/MODALITA’ DI VERIFICA 13. STATO DELLE REVISIONI 14. ELENCO ALLEGATI Allegato 5 -procedura scabbia.doc 2/7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) 1. OGGETTO : La presente procedura descrive le modalità di trattamento e le scelte terapeutiche per il paziente affetto da sospetta o accertata scabbia 2. OBIETTIVO : Trattare il il paziente affetto da sospetta o accertata scabbia in modo efficace per la risoluzione della parassitosi e prevenirne la trasmissione ad altri pazienti operatori e visitatori 3. CAMPO DI APPLICAZIONE : La procedura si applica nei pazienti con sospetta o accertata scabbia 4. LUOGO DI APPLICAZIONE: La procedura si applica nelle strutture degenziali e ambulatoriali dove afferiscono pazienti con sospetta o accertata scabbia 5. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI: Ministero della Sanità Circolare Ministeriale N°4 '98 “Misure di profilassi per esigenze 13/03/'98 di Sanità Pubblica Provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti “ AA.VV. E.O. Ospedali Manuale delle Misure di isolamento del paziente in Ospedale Galliera Genova, 2000 Ministero della Sanità Gazz. Uff. 8 gennaio 1991, N°6 Decreto Ministeriale 15 novembre '90 “ Sistema Informativo delle malattie infettive e diffusive” 6. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA ABBREVIAZIONI DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA 7. RESPONSABILITA’ MATRICE DELLE RESPONSABILITA': Figura che svolge l’attività Descrizione dell’attività Scelta terapeutica e notifica Informazione dell’utente se cosciente Preparazione del materiale occorrente Esecuzione della procedura Smaltimento e riordino del materiale Infermiere Medico R R OSS C C R R C R R= responsabile; C= coinvolto; Allegato 5 -procedura scabbia.doc 3/7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) 8. MODALITA’ OPERATIVA / PROCEDURA: RISORSE MATERIALI: • • • • Guanti, camici e copricapo monuso Benzilbenzoato latte al 20% o Permetrina crema al 5% Spazzolino monouso Disinfestante a base di derivati del piretro (es. Baygon scarafaggi e formiche) Allegato 5 -procedura scabbia.doc 4/7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) DESCRIZIONE ATTIVITA' AZIONE Richiedere consulenza dermatologica ogniqualvolta si abbia il sospetto di scabbia in pazienti con prurito soprattutto notturno In caso di sospetta o accertata scabbia lo specialista indicherà il prodotto topico la posologia e le modalità di trattamento da utilizzare lo specialista compilerà il modulo di notifica Dedicare un servizio igienico con vasca o doccia dove far lavare il paziente e dove successivamente verrà eseguito il trattamento prescritto Gli operatori che eseguiranno il trattamento devono indossare i DPI necessari: guanti camice e copricapo Se prescritto o consigliato dal dermatologo procedere alla scarificazione con uno spazzolino monouso (es.. spazzolino per pulizia unghie) della cute del paziente limitatamente alle zone interessate dalle lesioni Dopo tale procedura eliminare lo spazzolino nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Spalmare accuratamente il prodotto topico prescritto (benzilbenzoato latte al 20% o Permitrina crema al 5%) su tutta la superficie corporea ad esclusione del capo. La biancheria, gli indumenti personali, coperte, materassi e cuscini vanno smaltiti come biancheria infetta. A domicilio è indicato il lavaggio in lavatrice a 60°C. La biancheria o indumenti ed effetti letterecci termolabili devono essere disinfestati con prodotti derivati del piretro (vedi scheda operativa...della Guida operativa all'applicazione delle misure di isolamento). Nel caso si utilizzi Permetrina crema al 5% assicurarsi che la cute del paziente sia perfettamente asciutta ed effettuare una sola applicazione. Su prescrizione medica l'applicazione può essere ripetibile a distanza di 7 giorni Trascorse 11 ore dal trattamento con Permetrina il paziente deve lavarsi Se prima dell'intervallo di 11 ore il paziente si lava le mani è necessario effettuare una nuova applicazione sulla superficie delle stesse, assicurandosi che la cute sia perfettamente asciutta Nel caso si utilizzi Benzilbenzoato latte al 20% effettuare una sola applicazione per 4-5 giorni consecutivi. Durante questi 4-5 giorni il paziente deve limitarsi ad eseguire l'igiene intima, la pulizia del viso e delle ascelle Allegato 5 -procedura scabbia.doc MOTIVAZIONE Identificare tempestivamente i casi sospetti o accertati per prevenire eventi epidemici Identificare la terapia più efficace Adempiere alla normativa vigente Prevenire contaminazioni ambientali e garantire la privacy al paziente Prevenire il rischio di trasmissione per contatto diretto della parassitosi dal paziente agli operatori e dagli operatori ad altri pazienti Rendere più efficace il trattamento terapeutico Prevenire la trasmissione per contatto indiretto del parassita Garantire efficace trattamento terapeutico Prevenire la contaminazione ambientale e garantire il ricondizionamento sicuro degli effetti letterecci Garantire un efficacie trattamento terapeutico, Prevenire o limitare l'effetto irritante della Permetrina Garantire un efficacie trattamento terapeutico Garantire un efficacie trattamento terapeutico 5/7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) Dopo ogni applicazione del prodotto topico far indossare al paziente biancheria intima pulita e possibilmente aderente, in assenza di questa un camice monouso pulito Dopo ogni trattamento sostituire tutta la biancheria del letto del paziente Dopo i 4-5 gg di trattamento con Benzilbenzoato latte al 20%,far eseguire al paziente un bagno o doccia prima della visita specialistica di controllo Al referto dello specialista di risoluzione della parassitosi interrompere le misure di isolamento aggiuntive per scabbia. Garantire un efficacie trattamento terapeutico Prevenire la contaminazione ambientale Prevenire irritazioni del prodotto e facilitarre la visita di controllo 9. RACCOMANDAZIONI: ▪ Durante l'utilizzo del disinfestante a base di piretro avere l'avvertenza di indossare un facciale filtrante FFP3 e allontanare eventuali alimenti 10. COMPLICANZE : ▪ Irritazione della cute per effetto indesiderato dei prodotti di trattamento 11. ECCEZIONI: 12. INDICATORI /MODALITA’ DI VERIFICA: 13. STATO DELLE REVISIONI: Revisione N° Sezioni revisionate Motivazione della revisione Data 14. ELENCO ALLEGATI Allegato N° Descrizione Allegato 1 Aree cutanee più facilmente interessate da scabbia Allegato 5 -procedura scabbia.doc 6/7 PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA (allegato.5) Allegato 1 AREE CUTANEE PIÙ FACILMENTE INTERESSATE DA SCABBIA Allegato 5 -procedura scabbia.doc 7/7 Allegato 6 Allegato 6 Allegato 6 Allegato 6 Allegato 6 Allegato 7 Allegato 8 Allegato 8 Allegato 8 Allegato 8 Allegato 8 Allegato 8 Allegato 9 NORME COMORTAMENTALI PER, IL PAZIENTE AFFETTO DA Tb POLMONARE ATTIVA Cosè la Tubercolosi? È una malattia infettiva provocata da un germe, il bacillo di Koch; si trasmette per via aerea attraverso il respiro, la tosse, lo sputo. Per tale ragione onde evitare il diffondersi della malattia ad altre persone è necessario che la persona ammalata rispetti le seguenti norme. A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O. Ospedale Galliera - Genova Come comportarsi? LASCIARE LA FINESTRA O IL VASISTAS APERTO PER FAVORIRE IL RICAMBIO D’ARIA, TALE OPERAZIONE NON È NECESSARIA QUALORA IL PAZIENTE STAZIONI IN CAMERA DI ISOLAMENTO RESPIRATORIO DI MALATTIE INFETTIVE NON USCIRE DALLA CAMERA. LAVARE FREQUENTEMENTE LE MANI CON ACQUA E SAPONE INDOSSARE SEMPRE LA MASCHERINA QUANDO SI RICEVONO LE VISITE DEI PARENTI. IL PERSONALE SANITARIO E I PARENTI ENTRERANNO NELLA STANZA CON IL PROPRIO DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LA TBC. RIDURRE AL MINIMO GLI OGGETTI PERSONALI SUL COMODINO E ALL’INTERNO DELLA STANZA, POICHÈ IL BACILLO È RESISTENTE PER QUALCHE TEMPO NELL’ARIA E NELL’AMBIENTE, SI CONSIGLIA DI UTILIZZARE MATERIALE MONOUSO (POSATE, BICCHIERI, PIATTI, FAZZOLETTI) FACILMENTE ELIMINABILE NEGLI APPOSITI CONTENITORI PRESENTI NELLA STANZA TENERE LA PORTA DELLA STANZA SEMPRE CHIUSA NON FUMARE 60° LAVARE LA BIANCHERIA UTILIZZANDO ALTE TEMPERATURE ( _ 60°) CON AGGIUNTA DI IPOCLORITO DI SODIO (Candeggina) 200 ML. NEL PRELAVAGGIO . < RIDURRE AL MINIMO IL RISCHIO DI CONTAGIO PER ALTRE PERSONE QUINDI NON UCIRE DALLA STANZA, E SE È NECESSARIO, FARLO AVVISANDO SEMPRE IL PERSONALE ED INDOSSARE L’APPOSITA MASCHERINA CHE VERRÀ FORNITA, COPRENDO BENE NASO E BOCCA EVITARE DI TENERE IL VISO RIVOLTO VERSO ALTRE PERSONE E PORTARE ALLA BOCCA UN FAZZOLETTO DI CARTA DURANTE GLI ECCESSI DI TOSSE, DA ELIMINARE IMMEDIATAMENTE NEGLI APPOSITI CONTENITORI Allegato 9 Behavioral norms for the patient suffering from active pulmonary tuberculosis What is tuberculosis? It is a disease due to a germ, the Koch bacillus; it spreads by air through breath, cough, spit. For this reason, to prevent the disease spread to others, the patient is required to respect the following norms. A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O. Ospedale Galliera - Genova How to behave? KEEP THE WINDOW OR THE TRANSOMWINDOW OPEN TO HELP THE CHANGE OF AIR. THIS IS NOT NECESSARY IF THE PATIENT LAYS IN INFECTIOUS DISEASE BREATHING ISOLATION ROOM DON’T GET OUT OF THE ROOM WASH REGULARLY THE HANDS WITH WATER AND SOAP ALWAYS WEAR THE FACIES WHEN RELATIVES COME TO VISIT. THE MEDICAL STAFF AND THE RELATIVES WILL ENTER THE ROOM WITH THEIR OWN PROTECTION DEVICE AGAINST TBC. MINIMIZE THE PERSONAL BELONGINGS SINCE THE BACILLUS RESISTS FOR A WHILE IN THE AIR, IT IS ADVISABLE TO USE THROWAWAY MATERIAL (CUTLERY, GLASSES, DISHES, HANDKERCHIEVES) ON THE NIGHT TABLE AND WITHIN THE ROOM, WHICH CAN BE THROWN AWAY INTO THE HOLDERS PROVIDED IN THE ROOM AVOID TO KEEP THE FACE CLOSE TO OTHER PEOPLE AND RAISE THE PAPER HANDKERCHIEF ON YOUR MOUTH DURING THE COUGH, THEN THROW IMMEDIATELY IT AWAY INTO THE HOLDERS PROVIDED DON’T SMOKE 60° < MINIMIZE THE RISK OF CONTAMINATION FOR OTHER PEOPLE AND GET OUT OF THE ROOM (ONLY IF NECESSARY) ALWAYS AFTER WARNING THE STAFF AND WEAR THE FACIES PROVIDED, COVERING NOSE AND MOUTH AND KEEP THE ROOM DOOR ALWAYS LOCKED WASH THE LAUNDRY USING HIGH TEMPERATURE (≥60°) IN ADDITION TO HYPOCHLORITE OF SODIUM (BLEACH) 200 ML IN THE PREWASH . Allegato 9 Reglas de conducta para los enfermos de tuberculosis (Tbc) pulmonar activa. ¿Qué es la tuberculosis? Es una enfermedad infectiva provocada por una bacteria, el bacilo de Koch. Se transmite por via aerea através del respiro, de la tos y del esputo. Por esta razón para evitar la difusión de la enfermedad a otras personas es necesario que el enfermo respete las siguientes reglas. A cura del Comité Prevención y control y traducción a cargo de la Oficina de la relaciones con el público. Ospedale Galliera - Genova ¿Cómo comportarse? MANTENER CERRADA LA PUERTA DE LA HABITACIÓN. DEJAR LA VENTANA ABIERTA PARA FAVORECER EL RECAMBIO DEL AIRE. ESTA ADVERTENCIA NO ES NECESARIA SI EL ENFERMO ALOJA EN UNA HABITACIÓN DE AISLAMIENTO RESPIRATORIO PARA LAS ENFERMEDADES INFECTIVAS. NO SALIR DE LA HABITACIÓN LAVAR FRECUENTEMENTE LAS MANOS CON AGUA Y JABÓN REDUCIR AL MÍNIMO LOS OBJETOS PERSONALES SOBRE LA MESITA Y EN EL INTERIOR DE LA HABITACIÓN, PUESTO QUE EL BACILO ES RESISTENTE DURANTE BASTANTE TIEMPO EN EL AIRE DEL AMBIENTE. SE ACONSEJA DE UTILIZAR MATERIALES MONOUSO (POSADAS, VASOS, PLATOS, PAĕUELOS) FACILMENTE ELIMINABLES EN LOS CONTENEDORES ESPECIALES PRESENTES EN LA HABITACIÓN. PONERSE SIEMPRE LA MASCARILLA DURANTE LAS VISITAS DE LOS FAMILIARES. EL PERSONAL SANITARIO Y LOS PARIENTES ENTRARÁN EN LA HABITACIÓN CON LA PROPIA MASCARILLA DE PROTECCIÓN ANTITBC. EVITAR DE TENER LA CARA DIRIGIDA HACÍA OTRAS PERSONAS Y CUBRIRSE LA BOCA CON UN PAĕUELO DURANTE LOS ATAQUES DE TOS. ELIMINAR INMEDIATAMENTE EL PAĕUELO EN EL CONTENEDOR ESPECIAL. REDUCIR AL MÍNIMO EL PELIGRO DE CONTAGIO DE OTRAS PERSONAS; POR LO TANTO NO SALIR DE LA HABITACIÓN Y, SI ES NECESARIO, HACERLO ADVERTIENDO EL PERSONAL Y PONIENDOSE LA MASCARILLA EN DOTACIÓN, CUBRIENDO BIEN LA NARÍZ Y LA BOCA. NO FUMAR. MANTENER CERRADA LA PUERTA DE LA HABITACIÓN. LAVAR LA ROPA BLANCA A ALTAS TEMPERATURAS (> 60° CELSIUS) ADICIONANDO HIPOCLORITO DE SODIO (LEJÍA) 200 CC. EN EL PRELAVAJE. All.9 Allegato 9 Verhaltensanweisungen für an aktiver Lungentuberkulose leidende Patienten Was ist Tuberkulose ? Es ist eine vom Kochbazillus erregte ansteckende Krankheit. Sie wird durch Atem, Husten und Spucke übertragen. Deshalb, um die Ausbreitung der Krankheit zu vermeiden, muss der Patient folgende Anweisungen beachten: A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O. Ospedale Galliera - Genova Wie muss man sich verhalten? LASSEN SIE DAS FENSTER ODER DAS KLAPPFENSTER OFFEN, UM DAS LÜFTEN ZU FÖRDERN. DAS IST NICHT NOTWENDIG, WENN SIE IN EINER ISOLATIONSSTATION FÜR ANSTECKENDE KRANKHEITEN SIND. DAS ZIMMER NICHT VERLASSEN WASCHEN SIE SICH REGELMÄßIG DIE HÄNDE MIT WASSER UND SEIFE WENN SIE BESUCH HABEN, ZIEHEN SIE IMMER DIE SCHUTZMASKE AN. IHRE VERWANDTEN UND DAS PERSONAL WERDEN MIT IHREN EIGENEN SCHUTZMASKEN IHR ZIMMER BETRETEN REDUZIEREN SIE IHRE PERSÖNLICHEN GEGENSTÄNDE AUF EIN MINIMUM DA DER BAZILLUS LUFTWIDERSTANDSFÄHIG IST, WIRD ES GERATEN, AUF DEM NACHTTISCH UND INNERHALB DES ZIMMERS, EINWEGGEGENSTÄNDE ZU BENUTZEN (BESTECK, GLÄSER, TELLER, TASCHENTÜCHER). SIE KÖNNEN SIE IN DIE GEGEIGNETEN BEHÄLTER WERFEN RAUCHEN SIE NICHT 60° WENN SIE DIE WÄSCHE WASCHEN, BENUTZEN SIE IN DER VORWÄSCHE ERHÖHTE TEMPERATUREN (≥60°) UND FÜGEN SIE NATRIUMHYPOCHLORIT (BLEICHLAUGE) 200 ML HINZU . < REDUZIEREN SIE DIE ANSTECKUNGSGEFAHR FÜR DIE ANDEREN AUF EIN MINIMUM. GEHEN SIE AUS DEM ZIMMER HERAUS NUR NACHDEM SIE DAS PERSONAL INFORMIERT HABEN. ZIEHEN SIE IMMER DIE SCHUTZMASKE AN UND BEDECKEN SIE DAMIT NASE UND MUND. HALTEN SIE DIE TÜR IMMER GESCHLOSSEN RICHTEN SIE DAS GESICHT NICHT AUF DIE ANDEREN UND HALTEN SIE EIN PAPIERTASCHENTUCH VOR DEM MUND WENN SIE HUSTEN, DANN KÖNNEN SIE ES IN DEN GEEIGNETEN BEHÄLTER WERFEN Allegato 10 Precauzioni da adottare per i visitatori Trattamento della biancheria a domicilio É preferibile limitare per quanto possibile il numero di visitatori. Manipolare la biancheria personale del paziente indossando i guanti e inserendola immediatamente in un sacchetto di plastica. Per il lavaggio a domicilio sono considerati adeguati la temperatura uguale o superiore a 60°C e l'uso di detersivo; in caso di contaminazione con feci, aggiungere nel prelavaggio 200 ml di candeggina domestica o altro prodotto a base di cloro. Lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone antisettico, prima e dopo la visita alla persona e ogniqualvolta si esca dalla stanza. Durante la visita è bene non sedersi sul letto, appoggiare oggetti sul comodino e per quanto è possibile nel caso di telefonate al cellulare non far toccare la superficie del telefono al paziente. I n d o ss a re i guanti e un camice monouso prima del contatto diretto con il paziente, la biancheria del letto o quella personale. Prima di lasciare la stanza: togliere prima i guanti, poi il camice. Lavarsi le mani anche se sono stati utilizzati i soli guanti. Ufficio Prevenzione e Controllo delle I.O. informazioni per la persona assistita e per i visitatori C'è un rischio per i familiari? Il rischio di sviluppare diarrea da Clostridium difficile è molto basso per le persone in buona salute che non assumono antibiotici. Il miglior modo per proteggersi è lavarsi le mani con acqua e detergente/ disinfettante. Malattia da Clostridium difficile Precauzioni ed igiene Evitare il contatto con le altre persone ricoverate. Grazie per la collaborazione! Realizzazione - S.S.C. Formazione Ospedali Galliera - Genova documento elaborato dal Gruppo Operativo Comitato Infezioni Ospedaliere e dal Gruppo di Lavoro Infermieristico Che cosa è il Clostridium difficile Il Clostridium difficile (Cd) è un batterio che può essere presente nell'intestino, senza causare alcun disturbo, ma che si può trovare come contaminante anche nell'ambiente nella sua forma più difficile da eliminare, la spora, che può sopravvivere per settimane. Il Cd portato al cavo orale, attraverso le mani contaminate, viene ingerito e si sviluppa nell'intestino. Clinicamente la malattia si manifesta con un quadro di enterocolite (diarrea acquosa, perdita di appetito, nausea, dolori addominali). Le forme cliniche generalmente sono lievi, tanto che alcuni soggetti non accusano sintomi particolari. In altri casi, invece, il quadro clinico può diventare più importante. Alcune persone hanno un maggior rischio di infezione: come gli anziani, i soggetti con difese immunitarie ridotte, pazienti che hanno effettuato una prolungata terapia antibiotica. La terapia I pazienti che hanno sintomi leggeri possono gu a rire da ll' in f e zion e spontaneamente, senza trattamento, dopo la sola sospensione degli antibiotici. Per i casi più gravi il trattamento consiste nell'assunzione di antibiotici indicati per il Cd secondo prescrizione medica. I sintomi possono riapparire anche dopo un trattamento antibiotico appropriato. Consultate rapidamente il vostro medico nel caso i disturbi si presentino nuovamente. Precauzioni da adottare per la persona assistita Adottare sempre scrupolose misure di igiene personale. Utilizzare i servizi indicati dal personale. igienici Dopo l'uso dei servizi igienici e prima di mangiare lavarsi sempre le mani accuratamente con acqua e sapone antisettico per almeno 1 minuto. Chiudere il rubinetto utilizzando la carta usata per asciugarsi le mani. Cd è il maggior responsabile di diarrea infettiva negli ospedali e in altre strutture assistenziali, dove si può manifestare anche in forma epidemica. Cd si trasmette generalmente attraverso le mani, che si contaminano per contatto diretto con il paziente, o indiretto con oggetti o superfici contaminate (rubinetti, pulsante servizi igienici, comodino). È quindi necessario adottare precauzioni che siano in grado di interrompere la trasmissione. Allegato 10 Non si allarmi se le viene dedicato un bagno personale; noterà poi una serie di accorgimenti particolari che verranno adottati nei suoi confronti. Uso di guanti e sovracamice con maniche lunghe, uso di strumenti personalizzati o puliti e disinfettati una volta dopo l'uso e disinfezione particolare del servizio igienico. All.11 Trattamento della biancheria a domicilio Per il lavaggio a domicilio sono considerati adeguati la temperatura a 60°C e l'uso di detersivo; in caso di contaminazione con liquidi biologici, aggiungere nel prelavaggio 50 ml di candeggina domestica o altro prodotto a base di cloro. L'E.O. Ospedali Galliera di Genova aderisce al progetto dell'O.M.S. "Sfida Mondiale per la Sicurezza del Paziente - cure pulite sono cure più sicure". Per aiutarci a sostenere tale progetto vi ricordiamo che nelle aree comuni e nelle portinerie dell'Ospedale è possibile effettuare l'igiene delle mani utilizzando gli erogatori automatici di soluzione idroalcolica. C'è un rischio per i familiari? Il rischio di contrarre infezioni da MDROs è molto basso per le persone in buona salute. Il miglior modo per proteggersi è lavarsi le mani con il disinfettante disponibile e far uso di farmaci antibiotici solo dietro prescrizione medica. Ufficio Prevenzione e Controllo delle I.O. informazioni per la persona assistita e per i visitatori Microrganismi Multifarmaco Resistenti Grazie per la collaborazione! Realizzazione - S.S.C. Formazione Ospedali Galliera - Genova documento elaborato dal Gruppo Operativo Comitato Infezioni Ospedaliere e dal Gruppo di Lavoro Infermieristico Cosa sono gli MDROs? I m i c r o r g a n i s m i multifarmacoresistenti (Multi-drugresistent-organisms: MDROs) in generale sono batteri divenuti resistenti a una o più classi di antibiotici. Ne citiamo in esempio alcuni: Stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA) Enterococchi Vancomicinoresistenti (VRE), bacilli gram negativi produttori di ȕlattamasi a spettro esteso (ESȕL) Acinetobacter baumannii MDR, ecc. Solitamente sono resistenti a tutti gli antibiotici tranne uno o due. L'assistenza ai pazienti con questi microrganismi deve prevedere misure di prevenzione volte a ridurre il rischio di contaminazione ambientale e prevenire la trasmissione ad altri pazienti . Precauzioni da adottare per la persona assistita È pr ef e ri b ile limitare per quanto possibile il numero di visitatori. Adottare sempre scrupolose misure di igiene personale. Limitare allo stretto necessario gli effetti personali sulle superfici circostanti l'unità paziente (comodino, tavolino, piano d'appoggio). Evitare di toccare drenaggi, cateteri, ecc. Lavarsi sempre le mani accuratamente con acqua e sapone antisettico o frizionare le mani con soluzione idroalcolica. Precauzioni da adottare per i visitatori R i c o r da r e al paziente di lavarsi frequentemente le mani con sapone antisettico o frizionamento con soluzione idroalcolica. medicazioni, Lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone antisettico o frizionarle con soluzione idroalcolica, prima e dopo la visita alla persona e ogniqualvolta si esca dalla stanza. Durante la visita è bene non sedersi sul letto e appoggiare oggetti sul comodino. Talvolta può essere necessario indossare i guanti e un camice monouso prima del contatto diretto con il paziente. Gli operatori sanitari vi forniranno le indicazioni necessarie. Ricordarsi di lavarsi sempre ed accuratamente le mani dopo aver tolto i guanti e i camici. Evitare il contatto con persone ricoverate. le altre Allegato 12 E.O. Ospedali Galliera di Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14 luglio 1995) DIREZIONE SANITARIA UFFICIO PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE dal:........../......../....... SONO STATE APPLICATE: PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE PRECAUZIONI STANDARD:(tendalina) ✔ ✔ empiriche/sindromiche per: (da sbaffare) ¤ diarrea MDRO ¤ infezioni della cute o delle ferite per isolamento protettivo ¤ meningite ¤ inf.respiratorie ¤ rischio Firma __________________ dal:........../......../......./ APPLICATE PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE PRECAUZIONI STANDARD PER PATOLOGIA A TRASMISSIONE: (tendalina) ✔ Per contatto ✔ Per droplet ✔ Per via aerea APPLICATA LA SCHEDA OPERATIVA DEL MANUALE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PER: (tendalina) ✔ Precauzioni aggiuntive per contatto ✔ Clostridium difficile A.L. ✔ Clostridium difficile M.L. ✔ MDRO(Acinetobacter b., MRSA, VRE, ESßL, ecc.) A.L. ✔ MDRO (Acinetobacter b., MRSA, VRE, ESßL, ecc.) M.L. ✔ Sosp. o accertata Scabbia ✔ Sosp. o accertata Pediculosi ✔ Precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline ✔ Precauzioni aggiuntive per via aerea ✔ Precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o accertata Tb polmonare o laringea attiva PREDISPOSTO ISOLAMENTO: (tendalina) ✔ Funzionale ✔ Strutturale ✔ Isolamento strutturale respiratorio ✔ Isolamento respiratorio in AIR Firma __________________ L'ISOLAMENTO SI È CHIUSO IL:....../........../....../ per: (tendalina) ✔ negativizzazione esami colturali ✔ scomparsa sintomi ✔ dimissione/trasferimento paziente ✔ decesso paziente Firma _____________________ Allegato 13 LIVELLI DI RISCHIO INFETTIVO E RELATIVA TIPOLOGIA DI ISOLAMENTO DEL PAZIENTE L'Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente definisce la tipologia di isolamento da mettere in atto al fine di prevenire il rischio infettivo per altri pazienti e la diffusione delle spore PER PAZIENTI POSITIVI ALLA TOSSINA A E B DEL CLOSTRIDIUM DIFFICILE (CD) LIVELLO DI TIPOLOGIA DI PAZIENTE TIPO DI ISOLAMENTO MODALITA' RISCHIO OPERATIVA Isolamento STRUTTURALE da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: O COORTE DI PAZIENTI • disorientati SCHEDA C 2a • incontinenti fecali con o senza presenza RISCHIO INFETTIVO di stomia • allettati • non autosufficienti PER CD • alto bisogno assistenziale ALTO LIVELLO DI Isolamento FUNZIONALE SCHEDA C 2a da applicare a pazienti che abbiano una o più di MEDIO LIVELLO DI queste caratteristiche: • orientati • collaboranti autosufficienti RISCHIO INFETTIVO • medio-basso bisogno assistenziale Isolamento FUNZIONALE con personalizzazione servizio igienico • • Preferibilmente collocazione in stanza singola/box Raggruppamento di pazienti colonizzati/infetti da Clostridium difficile In entrambe le collocazioni allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, ecc.) con presenza di lavandino o nelle immediate vicinanze fornito di sol. antisettica saponosa per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc. Nell'impossibilità di attuare isolamento strutturale o coorte di pazienti: Allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, ecc.) e collocazione vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre un'infezione con presenza di un lavandino nelle immediate vicinanze fornito di sol. antisettica saponosa per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc. Allestimento materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, ecc.). Fornire un flacone di soluzione antisettica saponosa al paziente per l'igiene mani. Collocazione vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre un'infezione con presenza di un lavandino nelle immediate vicinanze. E' fondamentale l'intervento di educazione sanitaria al paziente e ai visitatori (brochure informativa All.10). o PER CD senza personalizzazione del servizio igienico SCHEDA C 2m Aumento della frequenza di sanitizzazione del servizio igienico e dopo ogni suo utilizzo. Se possibile scegliere un servizio igienico con lavandino fornito di soluzione antisettica saponosa per l'igiene mani Allegato 13 LIVELLI DI RISCHIO INFETTIVO E RELATIVA TIPOLOGIA DI ISOLAMENTO DEL PAZIENTE L'Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente definisce la tipologia di isolamento da mettere in atto al fine di prevenire il rischio infettivo per altri pazienti e ridurre la contaminazione ambientale PER PAZIENTI COLONIZZATI O INFETTIVI DA MULTI-DRUG-RESISTENT-ORGANISMS (MDROs) MRSA – VRE – Acinetobacter b. MDR- Klebsiella pn. MDR -Pseudomonas aer. MDR- Bacilli Gram neg. Esβ EsβL LIVELLO DI RISCHIO TIPOLOGIA DI PAZIENTE TIPO DI ISOLAMENTO MODALITA' OPERATIVA ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO PER MDRO da applicare a pazienti che abbiano una o più Isolamento di queste caratteristiche: STRUTTURALE • localizzazione altamente diffusibile(es.: localizzazione aerea in O COORTE DI PAZIENTI pazienti in respirazione spontanea o portatori di tracheostomia) SCHEDA C 1a • presenza di escreti secreti nella sede della colonizzazione /infezione • allettati • non autosufficienti Isolamento • alto bisogno assistenziale FUNZIONALE SCHEDA C 1a MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO PER MDRO da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: • localizzazione non altamente diffusibile • ridotti secreti o escreti nella sede della colonizzazione/infezione • orientati • collaboranti • autosufficienti • medio-basso bisogno assistenziale Isolamento FUNZIONALE SCHEDA C 1m Preferibilmente collocazione in stanza singola/box specie se MDRO altamente virulente e/o diffusibile in strutture degenziali critiche Raggruppamento di pazienti colonizzati/infetti da stesso MDRO In entrambe le collocazioni allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, set per medicazione chirurgica ecc.) e sol. Idroalcolica per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc. Nell'impossibilità di attuare isolamento strutturale o coorte di pazienti: Allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, set per medicazione chirurgica, ecc.) e flacone di soluzione idroalcolica per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc.. Collocazione vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre un'infezione Individuare le procedure ad alto rischio infettivo da governare Allestimento materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, set per medicazione chirurgica, ecc.) e flacone di soluzione idroalcolica per le mani. Collocazione vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre un'infezione. E' fondamentale l'intervento di educazione sanitaria al paziente e ai visitatori (brochure informativa All.11). ALLEGATO N°14 FLOW-CHART ACCESSO DEL PAZIENTE IN OSPEDALE APPLICAZIONE PRECAUZIONI STANDARD (P.S.) Vedi SCHEDA OPERATIVA “S” Vedi All. 2 - Igiene mani Vedi All. 3 - Modalità indossamento e rimozione DPI VERIFICA DI SOSPETTA O ACCERTATA COLONIZZAZIONE/ INFEZIONE O PATOLOGIA TRASMISSIBILE Per TRASMISSIONE -DROPLET: vedi schede operative D o D1 e All.4 -AEREA: vedi schede operative A-A1-A2-A3 Applicare precauzioni aggiuntive alla via di trasmissione CONSULTAZIONE All.1 ELENCO MALATTIE INFETTIVE E RELATIVE PRECAUZIONI DA APPLICARE MANTENIMENTO PRECAUZIONI STANDARD (P.S) NO SONO INDICATE PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE P.S. Documentare l’adesione alle precauzioni applicate Vedi All.12 -CONTATTO: vedi schede operative C-C1A-C1M-C2A-C2M Prima di applicare schede per MDRO E CL.DIFFICILE consultare All.13 Fornire a visitatori e pazienti brochure informative e compilazione modulistica per TB Per TB vedi All.9 e documentazione All.8 Per CL.DIFF All.10 Per MDRO All.11 In caso di sospetta o accertata SCABBIA Vedi All.5 procedura di trattamento terapeutico per paziente affetto da SCABBIA Verificare se malattia infettiva sottoposta a NOTIFICA Vedi All.6 Compilare All.7 e inviare a ufficio Assistenti sanitarie SI SI