...

Manuale delle misure d`isolamento

by user

on
Category: Documents
27

views

Report

Comments

Transcript

Manuale delle misure d`isolamento
E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE
DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE
LE STRUTTURE DI CURA SANITARIA
PREPARATO
VERIFICATO
APPROVATO
ARCHIVIATO
Tramalloni R.
Ufficio Qualità
Ufficio
Controllo e
Prevenzione
I.O.
Adriano G., Albanese C., Baroli Merlino D., Bedani
R., Biggio D., Biglieri A., Cangi R., Capasso R.,
Cavagnaro D., Costa M., D'Ambros De Francesco F.;
D'Antonio S., D'Auria G., Della Monica E., Drago
D.,Drago M.L., Ferrabone N., Ferretti M., Fiorellino
D., Folegnani A., Fullone M., Galliani S., Garbarino
M., Grenci A., Longo S., Luzza M.D., Mariotti L.,
Monti M., Moschillo M., Musso P., Neri M.C.,
Paleari V., Pelissa M., Perugi R., Poli C., Puppo C.,
Ratti M., Rivarola P., Salvador S., Santini M.,
Schiappacasse S., Siri F., Spagnolo A., Spallarossa
C., Spano B., Taddeo F., Tagliafico M.G., Terrile M.,
Traverso F., Vassallo L., Viello S.
Cassola G., Cenderello N.,
Congiu I., Crisalli M.P.,
Fabbri P., Forte C.,
Fraguglia C., Montecucco
G., Nelli M., Perria M.,
Piccinini M., Sansone P.,
Stefani F., Scuderi E.,
Usiglio D.
Data : settembre 2011
Descrizione delle modifiche: Revisione ed aggiornamento
dei contenuti secondo format Sistema Gestione Qualità
Rev. 1
Questo documento è di proprietà dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova.
Ogni divulgazione o riproduzione o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata
dall’ E.O. Ospedali Galliera di Genova
Guida isolamenti settembre 2011.odt
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE ARCHIVIAZIONE
Redazione
Referente
Verifica (aggiornamento
contenuti)
Adriano G., Albanese C., Baroli Merlino D., Bedani R., Biggio D., Biglieri A., Cangi R.,
Capasso R., Cavagnaro D., Costa M., D'Ambros De Francesco F.; D'Antonio S., D'Auria
G., Della Monica E., Drago D.,Drago M.L., Ferrabone N., Ferretti M., Fiorellino D.,
Folegnani A., Fullone M., Galliani S., Garbarino M., Grenci A., Longo S., Luzza M.D.,
Mariotti L., Monti M., Moschillo M., Musso P., Neri M.C., Paleari V., Pelissa M., Perugi
R., Poli C., Puppo C., Ratti M., Rivarola P., Salvador S., Santini M., Schiappacasse S.,
Siri F., Spagnolo A., Spallarossa C., Spano B., Taddeo F., Tagliafico M.G., Terrile M.,
Traverso F., Vassallo L., Viello S.
S.C. Malattie Infettive: Cassola G., Crisalli M.P.
GOCIO: Cenderello N., Fabbri P., Nelli M., Sansone P. , Usiglio D.
S.C. Malattie Infettive: Cassola G., Crisalli M.P.
GOCIO : Cenderello N., Congiu I., Fabbri P., Fraguglia C., Nelli M., Sansone P.,
Usiglio D.
Approvazione
Direzione Sanitaria: Tramalloni R.
Archiviazione
Ufficio Qualità / Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni Ospedaliere
Autorizzazione
Direzione Sanitaria: Tramalloni R.
SOMMARIO:
1. PRESENTAZIONE
2. GUIDA ALLA CONSULTAZIONE
3. OGGETTO
4. OBIETTIVI
5. CAMPO DI APPLICAZIONE
6. LUOGO DI APPLICAZIONE
7. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
8. ABBREVIAZIONI DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
9. MATRICE DELLE RESPONSABILITA'
10. MODALITA' OPERATIVE PER PRECAUZIONI STANDARD E PRECAUZIONI BASATE
SULLA TRASMISSIONE (contatto, droplets e via aerea)
11. SCHEDE OPERATIVE
12. INDICATORI/MODALITA' DI VERIFICA
13. STATO DELLE REVISIONI
14. ELENCO ALLEGATI
2/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
1. PRESENTAZIONE
L'isolamento rappresenta una misura idonea a prevenire la trasmissione di microrganismi da pazienti
infetti o colonizzati ad altri pazienti e/o agli operatori sanitari, che possono fare da tramite per altri
pazienti o contrarre essi stessi l'infezione. Raramente tale trasmissione
coinvolge i visitatori. La
guida operativa costituisce la traduzione delle Linee Guida del 2007 dei Centers for Desease Control
and Prevention (Atlanta - USA) sulle precauzioni di isolamento rielaborate ed adattate al contesto di
tutte le strutture di cura sanitaria dell'Ente e rappresenta un documento di estrema importanza per
tutti gli operatori sanitari dell' Ospedale Galliera.
Lo scopo di questa guida operativa è la realizzazione di uno strumento operativo e dinamico che
riavvicini
le conoscenze sui “comportamenti sicuri” e quello che in realtà viene pianificato e
realizzato nei comportamenti degli Operatori Sanitari, non dimenticando i vincoli strutturali,
organizzativi, nonché i vincoli individuali sulla percezione del rischio infettivo.
Si ringrazia tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del documento.
2. GUIDA ALLA CONSULTAZIONE
Il presente documento sostituisce la prima edizione del “Manuale delle misure di isolamento del
paziente in ospedale” del 2002. Tale documento è suddiviso in cinque parti.
1. La prima parte del documento (parte generale) è relativa ai requisiti dei documenti del
sistema gestione qualità e facilita la consultazione delle parti successive. Comprende:
oggetto, obiettivo generale, campo di applicazione, luogo di applicazione, riferimenti normativi
e documentali, abbreviazioni definizioni e terminologia.
2. La seconda parte è costituita dalla descrizione generale delle precauzioni standard e delle
precauzioni aggiuntive basate sulla via di trasmissione (contatto, droplet e aerea).
3. La terza parte comprende le matrici di responsabilità generali per le precauzioni standard e
per le precauzioni aggiuntive per contatto, per droplet e per via aerea. Questa parte del
documento racchiude anche le azioni generali per precauzioni con il relativo razionale
scientifico.
4. La quarta parte contiene tutte le schede operative generali per le precauzioni standard,
precauzioni aggiuntive basate sulla trasmissione da contatto, droplet, via aerea e quelle
specifiche per parassitosi, microrganismi multiresistenti e sentinella.
5. La quinta e ultima parte è costituita dagli indicatori/modalità di verifica delle diverse schede
operative e degli allegati. Chiude il documento lo stato delle revisioni che verrà aggiornato
ogniqualvolta si renda necessario in base alle evidenze scientifiche.
3. OGGETTO
Il seguente documento descrive le indicazioni e le modalità di applicazione delle misure di isolamento
al fine di prevenire le infezioni potenzialmente trasmissibili da soggetti infetti o colonizzati ad altri
soggetti (utenti, operatori. visitatori).
3/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
4. OBIETTIVO GENERALE: Migliorare la sicurezza delle cure sanitarie e fornire metodi per ridurre
la trasmissione interpersonale di agenti patogeni noti e/o sospetti
4.1 OBIETTIVI SPECIFICI:
Revisionare/aggiornare il documento “manuale delle misure di isolamento del paziente in
ospedale” utilizzando il format del Sistema Gestione Qualità
Aggiornare il documento alla luce delle nuove linee guida e implementare le nuove
raccomandazioni della recente bibliografia, adattandole ai bisogni specifici delle varie
Strutture dell'Ente.
5. CAMPO DI APPLICAZIONE: In ogni contesto di cure sanitarie nel quale si renda necessaria
l'adozione di comportamenti atti a prevenire la potenziale trasmissione di agenti patogeni.
6. LUOGO DI APPLICAZIONE: Tutte le Strutture dell'Ente
7. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
AUTORE
TITOLO
EDITORE
DATA
AA. VV.
Manuale delle misure di isolamento del E. O. Ospedali
paziente in Ospedale
Galliera
2002
AA.VV
La prevenzione delle Infezioni Ospedaliere
Carocci Faber
Roma 2004
CDC, Atlanta
Giugno 2007
Health
Care
Infection ”Guideline for Isolation Precaution:
Control Practices Advisory Preventing Trasmission of Infectious Agent
Committee (HICPAC)
in Healthcare Setting”
ASL 4 Torino P.O. S.
Giovanni Bosco
“Guida operativa per la gestione delle
malattie infettive trasmissibili”
Maggio 2008
(CCM) Ministero del Lavoro
della Salute e delle Politiche
Sociali
Glossario ICA elaborato dal Centro
Nazionale per la Prevenzione e il Controllo
delle Malattie
2003
HICPAC:
Traduzione di “Management of MultidrugResistant Organism in Healthcare Setting”
2006 a cura di: Mariotti L., Santini M.,
Taddeo F.
CDC and the Healthcare
Infection Control Practices
Advisory Committee
Guidelines for Environmental Infection
Control in Health-Care Facilities
Recommendations
CDC e HICPAC
Boyce J.M., Pittet D.
Linee guida per l'igiene delle mani in
ambiente sanitario
“Handwashing:la strada percorsa il
passaggio mancante
Raccomandazioni per il controllo della
diffusione dei cocchi gram-positivi
multiresistenti (MRSA) ed Enterococcus spp
vancomicina resistente (VRE)
Infezioni Ospedalierre
Orientamenti ANIPIO Marzo 2003
Numero 5
Orientamenti ANIPIO Marzo 2003
Numero 5
SIMPIOS
Maggio 2005
(HICPAC)
Mantoan P., Allegranzi B
SIMPIOS
Marchiaro G., Farina E.C.
ANIPIO
Centro Scientifico
Editore
2010
2003
2007
4/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Centro Nazionale per la
Prevenzione e il Controllo
delle Malattie - Regione
Emilia Romagna
Compendio delle Principali Misure per la
Prevenzione e il Controllodelle Infezioni
Correlate all'Assistenza
SIMPIOS
Documento di Indirizzo Prevenzione e
Controllo delle Infezioni da Clostridium
difficile
Guidelines on hand hygiene in health care
World Health Organization
E.O. Ospedali Galliera
Provvedimento n.38 del
12/01/2007
Prot. Gen. 969/07
Cenderello N., Fabbri
Fraguglia C., Filauro F.
Approvazione “manuale operativo per la
gestione dei rifiuti prodotti dall'Ente”
P., Prontuario degli antisettici e disinfettanti
Progetto INF-OSS
Agenzia Sanitarie e
Sociale Regionale
Regione Emilia
Romagna
SIMPIOS
01/03/09
WHO
Gennaio
2009
E.O. Ospedali
Galliera Genova
E.O. Ospedali
Galliera 3° edizione
01/05/09
2007
2006
RIFERIMENTI NORMATIVI
Ministero della Sanità Decreto 28.09.1990
Norme di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e
private
Decreto Legislativo n.81 e sue integrazioni 09/04/08 “Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”
Gazzetta Ufficiale n.101. Aprile 2008
Regione Liguria D.G.R. n.194 del 05/02/2010 Recepimento documento “Aggiornamento delle raccomandazioni
sulla gestione dei contatti e della tubercolosi in ambito assistenziale.” Ministero del Lavoro della Salute e delle
Politiche Sociali 2009
Regione Liguria D.G.R. n.706 del 18/06/2010 Recepimento documento “Aggiornamento delle raccomandazioni
per le attività di controllo della Tubercolosi. Politiche efficaci a contrastare la tubercolosi nella popolazione
immigrata”. Ministero della Salute 2010
Regione Liguria D.G.R. n. 108 del08/02/2008 Recepimento documento “Protocollo per la sorveglianza nazionale
delle malattie da meningococco, pneumococco e emofilo in Italia”
Regione Liguria D.G.R. n. 403 del 18/04/2008 Recepimento documento “Protocolli operativi per la sorveglianza
e la gestione diagnostico terapeutica delle malattie invasive da meningococco, pneumococco e emofilo”
Decreto Legislativo 24/02/1997 n.46 Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici
Regione Liguria D.G.R. n.902 del 09/08/2006 Approvazione delle Linee Guida per il monitoraggio dell'influenza
aviaria
Regione Liguria D.G.R. n.572 del 01/06/2007 Piano Regionale di preparazione e risposta ad una pandemia
influenzale
Ministero della Sanità Circolare n.4 del 13/03/1998 Protocollo 400.3/26/1189 “Misure di profilassi per esigenze
di sanità pubblica-provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei
confronti di loro conviventi e contatti”
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Decreto Ministeriale del 02/05/2001 ”Criteri per l'individuazione e
l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI)”
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Decreto Ministeriale 27/11/2006”Quarto elenco riepilogativo di
norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva n.89/686/CEE, relativa ai DPI”
UNI-EN 455 1-2-3 “Guanti medicali monouso”
UNI-EN 374 1-2-3 “Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi”
UNI-EN 420 “Requisiti generali sui guanti”
EN 149/2003 “ Norma di riferimento apparecchi di protezione delle vie respiratorie”
EN 165/2005 “Protezione personale degli occhi”
5/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
8. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
ABBREVIAZIONI
CIO
AA.VV
GOCIO
OSS
I.C.P.A.
I.O.
U.O.
D.S.
D.M.
S.I.T.
D.P.I.
INF
A.I.I.R
P.S.
P.C
MRSA
VRE
RSV
HSV
ESßL
OSHA
FDA
NIOSH
Comitato per la Lotta Contro le Infezioni Ospedaliere
Autori Vari
Gruppo operativo Comitato per la Lotta Contro le Infezioni Ospedaliere
Operatore Socio Sanitario
Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali
Infezione Ospedaliera
Unità Operativa
Direzione Sanitaria
Dispositivo medico
Servizio Infermieristico e Tecnico
Dispositivi di Protezione Individuale
Infermiere
Airborne infection isolation room :Stanza di isolamento a pressione negativa
Precauzioni standard
Precauzioni da contatto
Methicillin-resistant Staphylococcus aureus :stafilococco aureo meticillino
resistente
Vancomycin-resistant Enterococcus, Enterococco vancomicino-resistente
Respiratory Syncytial Virus: virus respiratorio sinciziale
Virus Herpes Simplex
Produttori di beta lattamasi a largo spettro
Occupational Safety e Health Administration
Food and Drug Administration
National Institute for Occupational Safety and Health
BK
Bacillo di Koch
PR
APVR
CDC
SARS
HEPA
PST
PU
BSI
PZ
MDROs
Protezione respiratoria
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie
Centers for desease control and prevention
Severe Acute Respiratory Syndrome
High efficiency particulate air: filtri aria ad alta efficienza per particolato
Precauzioni basate sulla trasmissione
Precauzioni universali
Body substance isolation : isolamento da liquidi biologici
Paziente
Batteri resistenti ad una o più classi di antibiotico e generalmente resistenti a
tutti eccetto uno o due antibiotici disponibili in commercio (es: MRSA;VRE)
6/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
TERMINOLOGIA
Agente biologico
DEFINIZIONI
Qualsiasi virus, batterio o altro microrganismo,anche se geneticamente
modificato,coltura cellulare e endoparassita umano,che potrebbe
provocare infezioni,allergie o intossicazioni. Gli agenti biologici sono
ripartiti dal Dlgs 81/2008 Titolo 10 e all'Allegato XLVI in quattro gruppi,
in ordine crescente di pericolosità
Airborne Infection Isolation Stanza di isolamento a pressione negativa ossia monitoraggio della
Room (A.I.I.R)
pressione negativa rispetto alla zona circostante, 12 ricambi aria/ora per
le nuove costruzioni e ristrutturazioni e 6 ricambi aria/ora per le strutture
esistenti, aspirazione dell'aria direttamente verso l'esterno, oppure
diffusa nuovamente attraverso filtri HEPA prima della riemissione
Bioaerosol
Dispersione nell'aria di particelle contenenti intere o parti di entità
biologiche, come batteri, virus, acari della polvere, ife funginee, spore
funginee. Tale aerosol solitamente consiste di una miscela di mono
cellule di spora o di virus dispersi ed aggregati trasportate da altri
materiali, come ad esempio le secrezioni respiratorie e / o particelle
inerti. Nel bioaerosol sono inclusi sia i grandi droplet sia i piccoli droplet
nuclei
Caregiver
La persona che si prende cura del paziente (es.: membri familiari, amici,
badante) e se necessario acquisisce una formazione tecnica in base ai
compiti che devono essere svolti
Caso
Oggetto dell'indagine (soggetto malato o condizione)
Caso indice
Catena dell'infezione
Il primo caso individuato avente una specifica malattia o attributo
Processo che inizia nel momento in cui l'agente lascia il suo serbatoio o
l'ospite attraverso una porta di uscita, viene trasportato tramite vari
meccanismi di trasmissione, entra attraverso un'appropriata porta di
entrata per infettare l'ospite suscettibile
Presenza e crescita di un microrganismo in un ospite in assenza di
sintomi o danno cellulare; un ospite colonizzato può rappresentare la
sorgente di infezione
In grado di trasmettere un agente infettivo a un'altra persona.
Presenza di un agente infettivo su indumenti, effetti letterecci, strumenti
e altri oggetti inanimati, oppure su sostanze alimentari
La pratica di raggruppare insieme i pazienti infettati o colonizzati con lo
stesso agente infettivo, al fine di limitare la loro cura in un unico
settore ed evitare il contatto con pazienti suscettibili (coorte di pazienti).
Durante focolai epidemici, personale sanitario dedicato può essere
assegnato a una coorte di pazienti, per limitare ulteriormente le
possibilità di trasmissione (assistenza di coorte)
Impegno per la sicurezza che coinvolge tutti i livelli di un'organizzazione,
dalla direzione al personale in prima linea, basato su convinzioni e valori
condivisi, volto a promuovere la sicurezza dei pazienti.
I fondamenti sono:
conoscenza dei rischi delle attività
ambiente che favorisca l'incident reporting
collaborazione a tutti i livelli per cercare soluzioni alle
vulnerabilità
impegno dell'intera organizzazione, a partire dalla direzione, ad
investire risorse nella sicurezza
Colonizzazione
Contagioso
Contaminazione
Coorte
Cultura alla sicurezza
7/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Dispositivo medico
Qualsiasi “strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto,
utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software informatico
impiegato per il corretto funzionamento e destinato dal fabbricante ad
essere impiegato nell'uomo a scopo di diagnosi, controllo, terapia,
attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; di studio,
sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico” D.Lgs
46/97
Dispositivo di Protezione Qualsiasi mezzo destinato ad essere indossato e tenuto dall'operatore
Individuale (DPI)
allo scopo di proteggersi contro uno o più rischi suscettibili di
minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio destinato a tale scopo
Droplet
Particelle liquide eliminate nell'aria quando una persona parla, tossisce,
starnutisce (dimensione > 5 
Droplet nuclei
Residui di droplet essiccati che possono rimanere sospesi nell'aria per un
lungo periodo trasportati per lunghe distanze e possono essere
facilmente inalati all'interno dei polmoni (dimensione < 5 
Evento epidemico
Accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine al
verificarsi di un numero di casi di una malattia maggiore rispetto a
quanto previsto, durante uno specifico periodo di tempo, in una data
area o all'interno di uno specifico gruppo di persone
Fattore di rischio
Comportamento, procedura associata all'aumento della frequenza di una
determinata malattia
Filtri HEPA
HEPA: High Efficiency Particle Arrestor.
Trattasi di filtri ad alta efficacia che hanno il compito di fermare, in un
procedimento di filtraggio, generalmente di liquidi e/o gas, eventuali
particelle inquinanti, nocive o comunque indesiderate nel prodotto finale
che si desidera ottenere.
Detti filtri possono essere posizionati in diverse posizioni lungo il
percorso di filtraggio, anche ripetutamente.
In commercio sono disponibili filtri la cui "rete" può avere un livello
di filtraggio variabile, misurato in micron/maglia
Dispositivo Protezione Individuale (APVR) atto ad evitare
contaminazione dell'apparato respiratorio
dell'operatore/visitatore/caregivers da parte di microorganismi
aerotrasmessi.
Sono classificati a seconda del loro potere filtrante in:
FFP2 --> efficienza filtrante minima 92%
FFP3 --> efficienza filtrante minima 98%
Misura principale da applicare per la prevenzione e riduzione della
trasmissione di microrganismi patogeni ai pazienti, agli operatori sanitari
e a tutte le persone coinvolte nel processo assistenziale. Comprende le
procedure del lavaggio delle mani sociale e antisettico ed il
frizionamento con sol. idroalcolica
Frequenza di comparsa di nuovi casi all'interno di una popolazione
definita in un periodo di tempo definito
Filtrante facciale (APVR)
Igiene delle mani
Incidenza
8/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Igiene respiratoria/protocollo Educa il personale sanitario, gli utenti ed i visitatori all'importanza delle
della tosse
misure di controllo atte a contenere le secrezioni respiratorie al fine di
prevenire la trasmissione di patogeni respiratori che possono essere
trasmessi attraverso via aerea, droplet goccioline
Infettività
Capacità di un agente di infettare un ospite
Immunocompromissione
Infezione
Infezione correlata alle
pratiche assistenziali
Infezione occupazionale
Intervento
Isolamento
Isolamento strutturale
Isolamento funzionale
Raccomandazioni
Mascherina chirurgica
Ospite
Pazienti con meccanismi di difesa immunitaria alterati per patologie
congenite o acquisite, patologie croniche, malnutrizione, terapie
immunosoppressive
Trasmissione di un microrganismo ad un ospite, con superamento dei
meccanismi di difesa, con conseguente moltiplicazione e invasione dei
tessuti dell'ospite
Infezione che si verifica in un paziente durante il processo assistenziale
in un ospedale o in un'altra struttura sanitaria e che non era manifesta,
né in incubazione al momento del ricovero. Ciò vale anche per le
infezioni contratte in ospedale, ma che si manifestano dopo la dimissione
e per le infezioni occupazionali tra il personale della struttura.
Infezioni accidentalmente contratte dall'operatore sanitario durante lo
svolgimento della propria attività professionale
Progettazione e realizzazione di iniziative per la riduzione delle infezioni
Adozione di un insieme di misure idonee atte a ridurre il rischio infettivo
Separazione strutturale del paziente (collocazione in stanza singola) allo
scopo di prevenire la diffusione di un agente infettivo
allestimento di materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, ecc.) e
con sistemazione in posto letto attiguo ad un paziente con basso livello
di rischio di contrarre un'infezione
Linee guida di comportamento clinico elaborate mediante un processo di
revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti
Dispositivo Medico atto a proteggere il paziente dall'esposizione ad
agenti infettivi che colonizzano la bocca e/o il naso degli operatori
sanitari
Persona o animale che può essere infettato da un agente infettivo
Precauzioni standard
Insieme di misure barriera e di comportamenti atti a prevenire e
contenere la trasmissione di microrganismi da fonte nota o non
identificata. Sono applicate a tutti i pazienti indipendentemente dalla
diagnosi
Precauzioni aggiuntive
Precauzioni da usare per pazienti con infezione o colonizzazione
accertata o sospetta con patogeni altamente trasmissibili che possono
essere diffusi tramite via aerea, droplet, contatto
Insieme delle misure di sicurezza atte ad impedire il verificarsi di eventi
dannosi
Prevenzione
Procedure invasive
Attività con l'utilizzo di dispositivi che superano le difese naturali
rendendo possibile l'ingresso di microrganismi
Programma di controllo delle Programma multidisciplinare mirato a prevenire la trasmissione di
infezioni
infezioni correlate all'assistenza
Pulizia
Processo che rimuove fisicamente da una superficie materiale estraneo
9/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Rischio
Schermo facciale
Probabilità che si verifichi un evento in un dato periodo di tempo
DPI atto a proteggere le mucose di occhi, naso e bocca dell'operatore
durante le procedure assistenziali che possano generare schizzi di
materiale biologico (sangue, fluidi corporei, secrezioni ed escrezioni)
Sorgente di infezione
Persona, animale o oggetto inanimato da cui un agente infettivo è
trasmesso all'ospite
Sorveglianza
Raccolta sistematica, analisi, interpretazione e diffusione di dati su base
continuativa per migliorare la conoscenza sul pattern della malattia in
una popolazione al fine di controllare e prevenire la malattia in quella
popolazione
Suscettibile
Persona che, se esposta ad agente infettivo, può sviluppare infezione
Trasmissibile
Che può essere trasmesso direttamente o indirettamente da una
persona all'altra
Trasmissione contatto diretto Comporta il trasferimento dei microrganismi tra una persona infetta o
colonizzata e un ospite suscettibile (contatto cute-cute) ossia l'immediato
trasferimento di un agente dal serbatoio all'ospite suscettibile attraverso
il contatto diretto
Trasmissione contatto
Trasmissione di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile
indiretto
attraverso oggetti contaminati che fungono da tramite quali strumenti,
apparecchiature, dispositivi, mani non pulite, guanti contaminati
Trasmissione per droplet
Trasmissione diretta di un agente da un serbatoio a un ospite
suscettibile attraverso la diffusione di goccioline di grandi dimensioni >
5 µ trasmesse a breve distanza, prodotte da tosse, starnuti e goccioline
di saliva
Trasmissione per via aerea
Trasmissione di infezioni attraverso la diffusione per via aerea di droplet
nuclei, dimensione < 5 µ, che vengono inalati da un ospite suscettibile
Veicolo
Qualsiasi oggetto, superficie o mezzo che può trasportare e trasferire
microrganismi infettivi
Intermediario animato coinvolto nella trasmissione indiretta di un agente
attraverso il trasporto dello stesso da un serbatoio ad un ospite
suscettibile
Vettore
CONCETTI GENERALI
La trasmissione delle infezioni in ambito assistenziale è possibile dalla interazione di tre principali
elementi:
1. Una fonte (serbatoio) di microrganismi patogeni
2. Un ospite suscettibile e una porta d'ingresso adattata per quello specifico microrganismo
3. una via di trasmissione specifica per quel patogeno
Tra i serbatoi di infezioni, il principale è costituito dalle persone (pazienti, operatori, visitatori, familiari
o il paziente stesso).
I serbatoi umani possono essere rappresentati da persone colonizzate o con infezioni in atto. Anche
l'ambiente inanimato può essere implicato nella trasmissione di microrganismi, a partenza da fonti
ambientali o veicoli contaminati (attrezzature, strumentario, dispositivi medici, soluzioni infusionali,
ecc.)
Le principali vie di trasmissione sono tre .
Trasmissione per via aerea
Trasmissione per droplet o goccioline
Trasmissione per contatto diretto o indiretto
10/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
LE PRECAUZIONI STANDARD E LE PRECAUZIONI AGGIUNTIVE
Le misure di isolamento vengono convenzionalmente suddivise in due gruppi:
1. Precauzioni Standard;
2. Precauzioni Basate sulle Modalità di trasmissione (precauzioni aggiuntive alle Standard)
1. Precauzioni Standard
Le Precauzioni Standard riportate dai CDC hanno l'obiettivo del superamento dei limiti dei precedenti
sistemi basati sulla diagnosi o sul sospetto di infezione: è infatti fondamentale che gli operatori
adottino un approccio verso il paziente basato sulle procedure che costituiscono “potenziali fonti di
rischio” e non sulla conoscenza della diagnosi o del sospetto di infezione della persona assistita.
L'orientamento di queste precauzioni mira essenzialmente a interventi di carattere preventivo che
rappresentano il modo più efficace per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi in tutti gli
ambiti di cura sia da fonti note sia da quelle non note. Esse includono:
l'igiene delle mani,
l'uso dei DPI (guanti, camici, APVR, schermi facciali, ecc) in funzione della prevista
esposizione
ricondizionamento di apparecchiature, attrezzature, oggetti, dispositivi medici utilizzati
trasporto campioni biologici
smaltimento rifiuti
gestione della biancheria
pulizia e disinfezione ambientale
collocazione paziente
informazione sanitaria al degente e visitatori
Le linee guida dei CDC del 2007 hanno identificato i seguenti nuovi elementi delle PS:
igiene respiratoria/protocollo tosse
pratiche iniettive sicure
pratiche di controllo delle infezioni per le procedure speciali a livello lombare
L'applicazione delle Precauzioni Standard durante l'assistenza è determinata dalla natura di
interazione tra gli operatori e il paziente, dal grado previsto di esposizione al sangue ai liquidi biologici
o agli agenti patogeni. L'educazione e la formazione sui principi e le motivazioni delle pratiche
raccomandate sono elementi fondamentali delle PS, perché è opportuno facilitare il processo
decisionale e promuovere l'adesione degli operatori sanitari quando si trovano di fronte a nuove
circostanze. Le PS sono intese a proteggere i pazienti, facendo in modo che gli operatori non
trasportino sulle loro mani agenti infettivi oppure che le apparecchiature utilizzate durante la cura
dello stesso non siano contaminate. Pertanto, i nuovi elementi delle PS sono unicamente incentrati
alla protezione del paziente, mentre la maggior parte dei precedenti elementi delle PS erano orientati
alla protezione degli operatori.
2. Precauzioni Aggiuntive
Le Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione (Precauzioni Aggiuntive) sono indicate per
pazienti con infezione accertata, sospetta o per pazienti colonizzati da patogeni altamente
trasmissibili o epidemiologicamente importanti per i quali sono necessarie, per interrompere la catena
di trasmissione, misure aggiuntive oltre le PS. Le misure aggiuntive sono adeguate a prevenire la
trasmissione per:
via aerea
droplet/goccioline
contatto
11/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Trasmissione per via aerea: è la trasmissione di infezioni attraverso la diffusione per via aerea di
droplet nuclei, di dimensione < 5 µ, contenenti microrganismi che rimangono sospesi nell'aria per
lunghi periodi di tempo. Questa trasmissione può avvenire anche attraverso particelle di polvere
contenente l'agente infettivo. I microrganismi trasportati in questo modo possono essere largamente
dispersi da correnti d'aria e possono venire inalati da un ospite suscettibile, dentro la stessa stanza
ma anche lontano dal paziente fonte. La prevenzione della dispersione di alcuni patogeni trasmissibili
per via aerea richiede l'utilizzo di speciali trattamenti di ventilazione dell'aria, ovvero una stanza di
isolamento a pressione negativa, con il monitoraggio della pressione negativa rispetto alla zona
circostante (A.I.I.R.). Nell' A.I.I.R. sono previsti 12 ricambi aria/ora per le nuove costruzioni e
ristrutturazioni e 6 ricambi aria/ora per le strutture esistenti, aspirazione dell'aria direttamente verso
l'esterno, oppure diffusa nuovamente attraverso filtri HEPA prima della riemissione Gli agenti infettivi
a cui applicare ciò includono: Micobatterio della tubercolosi (BK), Virus del morbillo, virus varicella
zoster. Per il personale che entra in una A.I.I.R. è raccomandato l'uso degli APVR (FFP3) in modo da
prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per via aerea.
Trasmissione per droplet/goccioline: è la trasmissione diretta di un agente da un serbatoio a un
ospite suscettibile attraverso la diffusione di goccioline di grandi dimensioni > 5 µ trasmesse a breve
distanza, prodotte da tosse, starnuti, goccioline di saliva, o durante l'esecuzione di alcune procedure
come la broncoscopia e l'aspirazione bronchiale. Tale trasmissione tecnicamente è una forma di
trasmissione per contatto, tuttavia, in contrasto con la trasmissione per contatto, le goccioline
respiratorie che trasportano gli agenti infettivi trasmettono le infezioni quando arrivano direttamente
dal tratto respiratorio degli individui infetti e si spostano direttamente sulle mucose (congiuntive,
nasali e bocca) degli ospiti suscettibili, generalmente a breve distanza (circa un metro). Poiché le
goccioline non restano sospese nell'aria, per prevenire la trasmissione non sono richieste particolari
ventilazioni o trattamenti dell'aria. Per gli operatori sanitari in assistenza è richiesto un DPI per la
protezione del viso (schermo facciale e mascherina chirurgica), ma quando la distanza dal soggetto
fonte è ravvicinata è necessario l'utilizzo di uno schermo facciale e di un APVR di classe FFP2. Gli
agenti infettivi trasmessi per via droplet includono: virus influenzali, Bordetella pertussis, SARS, RSV,
Neisseria meningitidis, Adenovirus, Rinovirus, e Mycoplasma pneumoniae.
Trasmissione per contatto: è il più importante e frequente modo di trasmissione delle infezioni ed è
suddivisibile in due sottogruppi:
Trasmissione per contatto diretto: Comporta il trasferimento dei microrganismi tra una
persona infetta o colonizzata e un ospite suscettibile (contatto cute-cute) ossia l'immediato
trasferimento di un agente dal serbatoio all'ospite suscettibile attraverso il contatto diretto
senza passaggi intermedi (oggetti o persone contaminate). Le opportunità di trasmissione
mediante contatto diretto tra pazienti ed operatori sanitari includono:
− la penetrazione diretta degli agenti infettivi proveniente dal paziente attraverso la presenza di
lesione della cute (tagli ed abrasioni) degli operatori.
− Il trasferimento degli acari della scabbia sulla cute degli operatori in caso di contatto diretto con la
cute del paziente
− il trasferimento dell' HSV a pazienti quando l'operatore sviluppa un giradito erpetico
− l'acquisizione dell' HSV da parte dell'operatore durante la pulizia del cavo orale del paziente
Trasmissione per contatto indiretto: Trasmissione di un agente da un serbatoio a un ospite
suscettibile attraverso oggetti contaminati che fungono da tramite quali strumenti,
apparecchiature, dispositivi, mani non pulite, guanti contaminati. Le opportunità di
trasmissione mediante contatto indiretto includono:
− la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso le mani dell'operatore, se questo non ha
eseguito l'igiene delle mani tra un paziente e l'altro
− la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso i guanti contaminati utilizzati dall'operatore
12/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
−
la trasmissione di patogeni attraverso strumenti o dispositivi contaminati utilizzati per la cura di
più pazienti senza essere sottoposti ad idoneo ricondizionamento o contaminati da sangue o
liquidi biologici che vengono condivisi tra più pazienti, senza essere puliti o disinfettati tra un uso
e l'altro, o non puliti adeguatamente prima di essere sottoposti a procedure di sterilizzazione o
disinfezione.
I principali agenti infettivi trasmessi per contatto sono gli MDROs (MRSA, VRE, ESßL, ecc.),
Clostridium difficile. Tra le parassitosi si ricorda l'acaro della scabbia (Sarcoptes Scabiei), il pidocchio
del cuoio capelluto, la piattola della pediculosi del pube e il pidocchio della pediculosi del corpo.
Per prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per contatto diretto o indiretto è richiesta:
− un'adeguata igiene delle mani scegliendo la pratica più efficace (frizionamento alcolico delle mani
o lavaggio semplice, antisettico o chirurgico delle mani)
− un corretto uso dei guanti sia per la scelta del materiale di composizione (lattice, lattice privo di
polvere, nitrile, vinile, gomma, ecc.) sia per tipologia (sterile chirurgico, sterile ambidestro, non
sterile, ecc.)
− un corretto uso di camici per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori
sanitari e prevenire la contaminazione della divisa da sangue liquidi biologici e altro materiale
potenzialmente infetto. Per la scelta del camice è importante basarsi sulla tipologia di interazione
con il paziente, includendo la possibilità di venire a contatto con sangue liquidi biologici materiale
infetto o potenzialmente infetto che può penetrarne la barriera.
9. MATRICE DELLE RESPONSABILITA'
R= responsabile ; C= coinvolto;
Figura che svolge l’attività
RESPONSABILITA' GENERALI
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ
Aggiornamento dei contenuti del
documento
Formazione-Informazione degli
operatori
Verifica diretta dell'adesione alle schede
operative del documento
Verifica dell'adesione e conoscenze del
documento
Segnalazione di alert organism
Notifica malattia infettiva accertata o
sospetta
Gestione degli eventi epidemici
Gestione del personale che è stato
esposto a rischio
Batterio
logia
Direz
.
Sanit
.
GOCIO
Infermiere Coordinato
/ Tecnico re
ASV
MED.
PREV
Medico
OSS
C
R
C
C
C
C
C
R
C
R
C
R
C
C
C
R
R
C
C
R
C
C
C
C
R
R
C
C
C
C
C
R
C
C
C
C
C
C
R
C
C
C
R
R
R
PRECAUZIONI STANDARD
Descrizione dell’attività
Collocazione in base alle caratteristiche
del paziente
Utilizzo dei DPI
Igiene delle mani
Batteriologia
GOCIO
C
Infermiere
R
Coordinatore
R
Medico
Oss
C
C
R
R
R
R
C
R
R
R
R
13/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Gestione e smaltimento biancheria e
teleria
C
R
C
Applicazione pratiche sicure per la
prevenzione infezioni occupazionali
Modalità di trattamento dei
dispositivi/presidi e materiale
riutilizzabile
Applicazione pratiche di iniezione sicure
Applicazione delle pratiche di controllo
delle infezioni per le procedure di
puntura lombare
C
R
C
R
R
C
R
C
C
C
C
C
R
R
C
C
R
R
C
R
C
R
C
C
R
R
R
C
C
C
R
C
C
C
C
R
R
C
R
R
R
R
R
Educazione sanitaria al degente
R
R
R
C
Educazione sanitaria ai visitatori
R
R
R
C
Manovre rianimatorie
Igiene respiratoria /protocollo tosse
Procedure di pulizia e disinfezione
ambientale
Trasporto campioni biologici
C
Trasporto paziente
Gestione e smaltimento rifiuti
C
R
PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER MALATTIE TRASMISSIBILI PER CONTATTO/DROPLET
Descrizione dell’attività
Individuazione del livello di rischio
infettivo del paziente
Valutazione collocazione paziente in
isolamento strutturale o funzionale in
base al livello di rischio infettivo
Assistenza di coorte
Vestizione e rimozione in modo corretto
e sicuro dei DPI
Individuazione e scelta della tecnica
igiene mani in base al rischio di
trasmissione
Personalizzazione dispositivi, DPI,
attrezzature, carrello materiale vario,
contenitori biancheria, rifiuti, etc.
Trasporto paziente presso altri servizi
Procedure atte a limitare la
contaminazione ambientale
Gestione e smaltimento biancheria e
teleria
Indicazioni
comportamentali
al
degente/visitatori
Termine isolamento Clostridium difficile
Batteriologia
GOCIO
R
Infermiere
C
Coordinatore
C
Medico
C
Oss
C
R
R
R
C
C
C
R
R
R
R
C
R
C
R
C
R
R
R
R
C
R
C
C
R
R
R
R
C
R
C
R
R
R
C
C
C
R
C
C
C
R
R
C
R
R
14/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER MALATTIE TRASMISSIBILI PER VIA AEREA
Descrizione dell’attività
Batteriologia
Collocazione del paziente all'interno
del PS
Scelta della struttura degenziale
Collocazione del paziente nelle
strutture degenziali
Dispositivi di Protezione Individuale
utilizzo
Modalità di trattamento dei
dispositivi/presidi e materiale
riutilizzabile
Misure ambientali
Trasporto paziente
Educazione sanitaria al
degente/visitatore
Termine isolamento
GOCI Infermier
O
e
R
Coordinatore
Medico Oss
R
R
C
C
C
R
C
R
R
R
C
C
C
R
R
R
R
C
R
C
C
C
C
R
R
R
R
R
R
C
R
R
C
C
C
C
C
C
R
C
C
10. MODALITA' OPERATIVE PER: PRECAUZIONI STANDARD E PRECAUZIONI BASATE
SULLA TRASMISSIONE (contatto, droplet/goccioline e via aerea)
AZIONE
Applicazione delle precauzioni standard
MOTIVAZIONE
Verifica diretta dell'applicazione delle schede
operative del documento
Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi, sia da
fonti note che da quelle non note
In adeguamento alle nuove linee guida ed evidenze scientifiche
Diffusione ed implementazione delle più aggiornate misure
preventive
Valutare l'adesione e ritornare i dati per il miglioramento
continuo
Verifica delle conoscenze e dell'adesione al
documento
Monitoraggio del livello di formazione del personale, rilevazione
bisogni formativi in tema e individuazione di azioni correttive
Segnalazione di alert organism
Attuazione tempestiva delle misure di isolamento
Notifica malattia infettiva accertata o sospetta
Adempimenti normativi
Aggiornamento dei contenuti del documento
Formazione-Informazione degli operatori
Gestione degli eventi epidemici
Gestione degli esposti
Collocazione in base alle caratteristiche del
paziente
Utilizzo dei DPI
Igiene delle mani
Gestione e smaltimento biancheria e teleria
Applicazione pratiche sicure per la prevenzione
infezioni occupazionali
Attuazione misure di isolamento atte a gestire e controllare
l'evento epidemico e prevenire l'insorgenza di nuovi casi
Attuazione profilassi post-esposizione e adempimenti normativi
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al fine di
ridurre eventi avversi in pazienti infetti e non infetti
Protezione di mucose, vie respiratorie, cute ed indumenti dal
contatto con agenti infettanti e adempimenti normativi
Riduzione del trasferimento di agenti patogeni da un paziente
all'operatore e dall'operatore al paziente 'e riduzione della
contaminazione ambientale
Prevenzione della contaminazione grossolana della superfici e
delle persone
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al fine di
ridurre eventi avversi da pazienti infetti a operatori
15/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
Modalità di trattamento dei dispositivi/presidi e
materiale riutilizzabile
Applicazione pratiche di iniezione sicure
Pratiche di controllo delle infezioni per le
procedure di puntura lombare
Manovre rianimatorie
Igiene respiratoria /protocollo tosse
Procedure di sanificazione e disinfezione
ambientale
Trasporto campioni biologici
Trasporto paziente
Gestione e smaltimento rifiuti
Educazione sanitaria al degente, ai familiari, ai
visitatori e ai caregivers
Applicazione delle precauzioni delle malattie
trasmissibili per contatto
Individuazione del livello di rischio infettivo del
paziente
Valutazione collocazione paziente
Assistenza di coorte
Vestizione nonché rimozione corretta e sicura
dei DPI
Individuazione e scelta della tecnica sull'igiene
delle mani in base al rischio di trasmissione
Prevenzione delle infezioni nosocomiali al paziente e/o delle
infezioni occupazionali agli operatori sanitari e adempimenti
normativi
Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni tra diversi
pazienti e tra operatore e paziente
Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni a pazienti
sottoposti a tali procedure
Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a
paziente e da paziente ad operatore sanitario
Educazione al personale di assistenza,al paziente e a tutte le
persone che accedono alla struttura sanitaria per prevenire la
trasmissione dei patogeni respiratori
Riduzione della concentrazione di microrganismi presenti su di
un substrato
Prevenzione contaminazione ambientale e prevenzione infezioni
occupazionali e adempimenti normativi
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni da persona
a persona
Prevenzione delle infezioni occupazionali e
adempimenti
normativi
Prevenzione della trasmissione delle infezioni
Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi a
trasmissione per contatto diretto o indiretto
Prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza con il corretto
utilizzo delle risorse disponibili e l'individuazione delle procedure
a rischio infettivo da governare
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni
Gestione e controllo degli eventi epidemici
Prevenzione e tutela degli operatori sanitari addetti
all'assistenza diretta
Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni, attuazione
della tecnica idonea correlata all'agente infettivo e
razionalizzazione delle risorse disponibili
Personalizzazione dispositivi, DPI, attrezzature,
Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a
carrello materiale vario, contenitori biancheria,
paziente
rifiuti, ecc.
Procedure atte a limitare la contaminazione
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni
ambientale
Collocazione del paziente all'interno del PS
Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni
Scelta della struttura degenziale
Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a
paziente e la corretta tutela degli operatori sanitari
Collocazione del paziente nelle strutture
degenziali
Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da paziente a
paziente
Termine isolamento
Razionalizzazione delle risorse disponibili
16/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
11. SCHEDE OPERATIVE
S.
Scheda precauzioni standard
A.
Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea
A1.
Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o
accertata Tb polmonare o laringea attiva Pronto Soccorso
A2. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o
accertata Tb polmonare o laringea attiva Struttura Degenziale
A3. Scheda precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o
accertata Tb polmonare o laringea attiva Cure Domiciliari
C.
Scheda precauzioni aggiuntive da contatto
C1a. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per MDROs (MRSA,
VRE, ESßL, A. baumanni MDR, KPC, ecc.) per pazienti ad alto livello di
rischio infettivo
C1m. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per MDROs (MRSA,
VRE, ESßL, A. baumanni MDR, KPC, ecc.) per pazienti a medio livello di
rischio infettivo
C2a. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Clostridium
difficile per pazienti ad alto livello di rischio infettivo
C2m. Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Clostridium
difficile per pazienti a medio livello di rischio infettivo
C3.
Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Scabbia
C4.
Scheda precauzioni aggiuntive da contatto specifica per Pediculosi
D.
Scheda precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline Pronto Soccorso ed
Ambulatori
D1. Scheda precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline Struttura Degenziale
12. INDICATORI /MODALITA’ DI VERIFICA PER MONITORARE L'ADESIONE
Tutto il personale, in relazione alle necessità assistenziali, ha a disposizione una
fornitura adeguata di. Prodotti per la decontaminazione alcolica delle mani, guanti,
camici / Audit a campione annuale
Totale alert organism maggiormente diffusibili / % adesione alle schede operative
attraverso compilazione schede audit
13. STATO DELLE REVISIONI
Revisione N°
1
Sezioni
revisionate
tutte
Motivazione della revisione
Data
aggiornamento delle linee guida del CDC
17/96
GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI ISOLAMENTO PRESSO TUTTE LE
STRUTTURE DI CURA SANITARIA
14. ELENCO ALLEGATI
Allegato N°
ALL.1
ALL.2
ALL.3
ALL.4
ALL.5
ALL.6
ALL.7
ALL.8
ALL.9
ALL. 10
ALL. 11
ALL. 12
ALL. 13
ALL. 14
Descrizione Allegato
Elenco malattie infettive e relative precauzioni da applicare
Igiene Mani
Modalità di indossamento e rimozione DPI
Poster igiene respiratoria/protocollo tosse
Procedura di trattamento terapeutico per il paziente affetto da scabbia
Elenco malattie infettive sottoposte a notifica
Modulo di notifica delle malattie infettive
Modulistica per paziente affetto da “Tb Polmonare o laringea attiva”
Brochure informativa sulle norme comportamentali per paziente affetto da
“Tb Polmonare o laringea attiva” in diverse lingue
Brochure informativa per il paziente e per i visitatori “Malattia da Clostridium
difficile”
Brochure informativa per il paziente e per i visitatori “Microrganismi
Multifarmaco Resistenti”
Scheda di adesione alle misure di isolamento
Livelli di rischio infettivo per paziente e localizzazione
Flow-chart misure di isolamento
18/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard -
IGIENE DELLE MANI
S
L' igiene delle mani comprende:
il lavaggio delle mani con un semplice sapone (lavaggio semplice-sociale)
il lavaggio delle mani con sapone contenente antisettico (lavaggio antisettico e chirurgico)
il frizionamento delle mani con soluzioni su base alcolica che non richiedono l'uso d'acqua
(decontaminazione alcolica).
Procedere al lavaggio semplice delle mani quando queste sono visibilmente sporche.
Procedere al lavaggio antisettico delle mani quando queste sono contaminate con materiale
organico, sangue o liquidi biologici, quando sia avvenuto un contatto con spore (es.: Clostridium
difficile) e prima e dopo procedure invasive. Quando le mani non sono visibilmente sporche, sono da
preferirsi le soluzioni alcoliche per la loro superiore attività microbicida e per la loro rapidità d'azione.
Indicazioni all'igiene delle mani:
prima e dopo il contatto diretto con i pazienti
prima e dopo l'utilizzo dei guanti
prima di utilizzare un dispositivo medico invasivo per l'assistenza al paziente
dopo il contatto con fluidi o escrezioni corporee, mucose o cute non integra o medicazioni
della ferita
spostandosi da un distretto corporeo contaminato ad uno pulito durante l'assistenza allo
stesso paziente
dopo il contatto con oggetti e superfici (compresa l'attrezzatura medica come monitor pompe
infusionali, pulsantiere, ecc.) nell'ambiente circostante il paziente
prima di manipolare o preparare farmaci e alimenti
dopo aver utilizzato la toilette
Per la procedura sulla decontaminazione alcolica delle mani fare riferimento a:
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf/ , per le tecniche e le indicazioni
all'igiene delle mani vedi All.2.
RACCOMANDAZIONI
Mantenere le unghie corte e prive di smalto. Non indossare unghie artificiali e/o estensioni
ricostruite se le attività prevedono il diretto contatto con i pazienti.
Guida isolamenti settembre 2011.odt
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard Le raccomandazioni di consenso scoraggiano fortemente l'utilizzo di monili. Gli anelli
possono forare i guanti e ferire i pazienti. Il 40% degli operatori sanitari presentano sulla
cute sotto gli anelli colonie di E. cloacae, Klebsiella, Acinetobacter che possono persistere
per mesi.
Per la decontaminazione delle mani con soluzioni alcoliche, applicare una quantità di
prodotto sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani e frizionare insieme le mani
comprese le dita finché non siano asciutte.
Assicurarsi che le mani siano completamente asciutte, chiudere il rubinetto a manopola
con la stessa carta con cui sono state asciugate le mani.
La cute delle mani deve essere mantenuta in buone condizioni. A fine turno lavorativo
utilizzare creme per minimizzare il rischio di dermatiti irritative da contatto associate
all'uso dei prodotti per l'igiene delle mani.
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
Degenza:
Nella scelta della collocazione del paziente prendere in considerazione la possibilità della
trasmissione di agenti patogeni relativamente a :
caratteristiche del paziente: stato mentale, grado di autosufficienza, fattori psicosociali,
condizioni che favoriscono la trasmissione di infezioni ad altri pazienti (es.: ferite secernenti,
incontinenza fecale, secrezioni non contenute e neonati con sospetta infezione)
In base alle caratteristiche sopra elencate, se possibile, collocare tali pazienti in camera singola.
Nell'impossibilità di una camera singola raggruppare i pazienti con la stessa patologia in un'unica
stanza e comunque nel collocare i pazienti tenere in considerazione quelli con elevato rischio di
acquisizione di infezione associato all'assistenza (es.: immunosoppressione, ferite aperte, cateteri a
dimora, prolungata degenza, e totale dipendenza dagli operatori sanitari per le attività della vita
quotidiana).
Ambulatori: in tali settori il rischio di trasmettere agenti patogeni è legato in particolar modo a
quelli correlati alle infezioni respiratorie è quindi necessario applicare l'igiene respiratoria/protocollo
della tosse (vedi allegato 4)
Evitare che i pazienti con sintomi respiratori (es.: tosse, sindrome influenzale, aumento delle
secrezioni respiratorie) stazionino in sale d'attesa comuni per limitare il numero degli individui
esposti. Se non è possibile lo stazionamento in zone separate, mantenere una distanza tra pazienti
sintomatici e non sintomatici maggiore di un metro. Ai pazienti con sospetta infezione a trasmissione
20/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard per via aerea (es.: tubercolosi polmonare o laringea, morbillo, varicella) fare indossare una
mascherina chirurgica.
Domiciliare: la collocazione in assistenza domiciliare è concentrata sul tutelare dall'esposizione
infettiva gli altri membri della famiglia. Può essere utile allontanarli da casa od effettuare una
separazione spaziale.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI):
GUANTI
CAMICI
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE
RESPIRATORIE (APVR)
I DPI (dispositivi di protezione individuale) si riferiscono ad una varietà di barriere e respiratori
utilizzati da soli o in combinazione per proteggere le mucose, le vie respiratorie, la cute e gli
indumenti dal contatto con agenti infettanti. La scelta dei DPI è basata sul tipo di interazione col
paziente e/o sulla possibile modalità di trasmissione. I contenitori, designati sia per lo smaltimento
dei DPI monouso che per quelli riutilizzabili, devono essere collocati in una posizione comoda al fine
di facilitare la rimozione e la prevenzione della contaminazione microbiologica ambientale.
Si ricorda di porre particolare attenzione alla procedura di rimozione di DPI al fine di evitare l'auto
contaminazione
GUANTI
Sono usati per prevenire la contaminazione delle mani del personale quando:
è previsto il contatto con sangue, liquidi corporei, mucose, cute lesa e altro materiale
potenzialmente infetto;
si ha contatto diretto con pazienti colonizzati o infetti da patogeni trasmessi per contatto (es.:
MDRO's, Clostridium difficile, Acaro della Scabbia, ecc.) ;
manipolando o toccando strumentazione o superfici visibilmente o potenzialmente
contaminate.
I guanti proteggono sia i pazienti che il personale sanitario dall'esposizione a liquidi biologici.
Sono disponibili per la cura di routine dei pazienti guanti monouso non sterili prodotti con materiali
vari (es. lattice, vinile, nitrile).
La scelta del tipo di guanto si basa su un certo numero di fattori quali:
7.le procedure che devono essere eseguite,
8.la sensibilità al componente (es.: lattice)
9.la taglia (S-M-L)
21/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI):
GUANTI
CAMICI
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE
RESPIRATORIE (APVR)
I GUANTI STERILI devono essere utilizzati in ogni procedura chirurgica, nelle procedure invasive
sterili (es.: inserimento catetere vescicale, CVC, PICC, ecc.), durante il parto vaginale, durante la
preparazione di NPT e di chemioterapici.
I GUANTI MONOUSO NON STERILI devono essere utilizzati in tutte le occasioni dove può esistere
il rischio di contaminazione con liquidi biologici (es.: sangue, escreti, secreti, ecc.) o con oggetti
contaminati.
Alcuni esempi di indicazione d'uso:
Nel contatto con cute non integra e mucose
Durante l'inserimento e rimozione di cvp
Nell'esecuzione di prelievo ematico
Nella disconnessione di linee venose
Durante lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo
Durante il ricondizionamento e pulizia di dispositivi, attrezzature e superfici potenzialmente
contaminate.
I GUANTI IN GOMMA RINFORZATI (attualmente di colore viola) sono indicati per la
manipolazione e il lavaggio manuale dello strumentario chirurgico ivi compreso il caricamento della
lavaferri automatica.
I GUANTI IN GOMMA PER USO DOMESTICO devono essere utilizzati per le pulizie ambientali.
Queste ultime dure tipologie di guanti devono, dopo l'uso, essere adeguatamente trattati (vedi
prontuario antisettici e disinfettanti http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf/) ed
entrambi devono essere eliminati quando si presentano deteriorati.
Per la tecnica d'indossamento e rimozione dei guanti vedi Allegato 3
RACCOMANDAZIONI
I guanti devono essere considerati una misura aggiuntiva e mai sostitutiva rispetto all'igiene
delle mani.
I guanti utilizzati in combinazione con altri DPI devono essere indossati per ultimi ricoprendo
con essi il polsino del camice
I guanti sono il primo DPI che deve essere rimosso
Indossare e rimuovere i guanti al letto del paziente al fine di non contaminarli prima dell’uso e
22/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard -
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI):
GUANTI
CAMICI
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE
VIE RESPIRATORIE (APVR)
non contaminare oggetti o superfici ambientali dopo l’uso
Dopo aver indossato i guanti non toccarsi il viso e/o aggiustarsi altri DPI
Per gli operatori che presentano sensibilizzazione cutanea ai guanti in lattice vengono
consigliati i guanti monouso in vinile che offrono le stesse garanzie di protezione
I guanti devono essere utilizzati nella misura appropriata (S-M-L)
I guanti vanno sostituiti: tra un paziente e l'altro e nelle diverse procedure effettuate sullo
stesso paziente.
Può essere necessario il cambio dei guanti durante le cure sul singolo paziente per prevenire
la contaminazione crociata dei siti corporei, in quanto durante la cura del paziente la
trasmissione di agenti infettanti può essere ridotta dall'adesione al principio di lavorare “dal
pulito allo sporco” e circoscrivendo o limitando la contaminazione delle superfici/attrezzature
circostanti l'unità paziente.
Dopo l'utilizzo i guanti devono essere eliminati negli appositi contenitori per il rischio infettivo
PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3
CAMICI
I camici sono utilizzati per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori sanitari e
prevenire la contaminazione della divisa da sangue, fluidi corporei e altro materiale potenzialmente
infetto.
La necessità e il tipo di camice selezionato si basa sulla tipologia di interazione con il paziente.
I CAMICI IN TNT monouso con polsino di cotone vengono impiegati prevalentemente a protezione
dei visitatori
I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:microfibra) ricondizionabili non sterili
vengono indossati dagli Operatori Sanitari a loro protezione e a protezione del paziente dai liquidi
biologici e agenti infettanti.
I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:goretex) ricondizionabili sterili devono
essere utilizzati dagli Operatori Sanitari durante interventi chirurgici e altre procedure dove è
richiesta l'asepsi. Tale DPI protegge il paziente e l'operatore dai liquidi biologici e agenti infettanti.
23/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI
Il camice è il primo DPI ad essere indossato.
I camici dovrebbero essere rimossi prima di lasciare la zona di cura del paziente per
prevenire i rischi di contaminazione ambientale.
Al fine di garantire un'adeguata copertura per gli Operatori Sanitari i camici sono disponibili in
diverse taglie (piccola, media, grande) identificate da un codice colore sul girocollo.
I camici dovrebbero essere rimossi in maniera da prevenire la contaminazione della
divisa/indumenti e della cute di chi li indossa.
Alla rimozione del camice eseguire l'igiene delle mani prima di lasciare la zona di cura del
paziente.
Indossare il camice nel contatto diretto con il paziente infetto/colonizzato da patogeni
altamente diffusibili e se questi ha secrezioni o escrezioni profuse.
Il lato del camice contaminato, cioè quello esterno, va rivoltato verso l'interno e arrotolato in
un fascio, e poi smaltito secondo la tipologia (monouso- pluriuso) in un contenitore dedicato
per contenere la contaminazione.
PER LA TECNICA D'INDOSSAMENTO E RIMOZIONE DEI CAMICI VEDI ALLEGATO 3
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI):
GUANTI
CAMICI
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE
RESPIRATORIE (APVR)
MASCHERINE CHIRURGICHE : nate per proteggere il paziente, oggi, per le caratteristiche che
presentano, costituiscono un efficace sistema di barriera anche per l'Operatore Sanitario (resistenza
ai fluidi ed elevato potere filtrante).
le mascherine chirurgiche sono utilizzate nei settori di cura per tre principali scopi:
− indossate dagli operatori sanitari per proteggerli dal contatto con fluidi provenienti dai pazienti
(es.:secrezioni respiratorie, schizzi di sangue ecc.).
− Indossate dagli operatori sanitari quando sono impegnati in procedure che richiedono la tecnica
sterile, per proteggere i pazienti da esposizione ad agenti infettivi, colonizzanti la bocca e/o il
naso degli operatori sanitari.
− Indossate dai pazienti con tosse per limitare la potenziale diffusione di secrezioni respiratorie
infette dal paziente ad altri pazienti/operatori (vedi All.4).
PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3
24/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI
− Le mascherine chirurgiche non sono un DPI, pertanto non devono essere confuse
con gli APVR che vengono utilizzati per prevenire l'inalazione di piccole particelle che
possono contenere agenti infettivi trasmissibili attraverso la via aerea.
− Le mascherine chirurgiche possono essere utilizzate in combinazione con occhiali per proteggere
la bocca, il naso e gli occhi.
OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI
Adottare protezione per occhi naso e bocca utilizzando una mascherina e occhiali protettivi oppure
solamente uno schermo facciale, è necessario quando è prevedibile uno schizzo, uno spruzzo di
qualsiasi secrezione respiratoria o altri fluidi corporei.
La scelta tra occhiali protettivi o schermo facciale per la protezione degli occhi è condizionata da:
specifiche situazioni di lavoro
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
rischio di esposizione a schizzi di sangue, liquidi corporei,
INDIVIDUALE (DPI):
utilizzo in combinazione di altri DPI,
GUANTI
personali esigenze visive.
CAMICI
Gli occhiali protettivi anche se sono efficaci per la protezione degli occhi non garantiscono protezione
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI per schizzi, spruzzi ad altre parti del viso e mucose. Rispetto agli occhiali protettivi, lo schermo
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE facciale invece è in grado di fornire protezione a tutto il viso.
RESPIRATORIE (APVR)
OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI MONOUSO:dopo l'uso devono essere smaltiti
negli appositi contenitori.
OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI RIUTILIZZABILI: preferibilmente ad uso
personale, dopo l'uso devono essere adeguatamente trattati (vedi prontuario antisettici e
disinfettanti: http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf/) ed eliminati quando si
presentano deteriorati.
RACCOMANDAZIONI
Il solo schermo facciale può essere usato al posto di una mascherina chirurgica e occhiali
protettivi, per fornire la protezione più completa del viso.
Gli occhiali personali e le lenti a contatto non sono considerati un'adeguata
protezione degli occhi; non sono dei DPI.
Le mucose della bocca, del naso e degli occhi sono sensibili porte d'ingresso agli agenti
−
−
−
−
25/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard infettivi, pertanto l'utilizzo di mascherina chirurgica, occhiali protettivi, schermi facciali è
una componente fondamentale delle precauzioni standard.
La rimozione di schermo facciale, occhiali protettivi e mascherina chirurgica può essere
effettuata in sicurezza dopo aver rimosso i guanti ed aver effettuato l'igiene delle mani; in
quanto i lacci e le fasce per il fissaggio alle orecchie e alla testa sono considerati “puliti” e
pertanto sicuri nella rimozione a mani nude. Sono invece da considerarsi contaminate le
superfici anteriori esterne di mascherina chirurgica , occhiali protettivi e schermi facciali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI):
GUANTI
CAMICI
OCCHIALI PROTETTIVI/SCHERMI FACCIALI
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE
VIE RESPIRATORIE (APVR)
APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR)
Questi dispositivi garantiscono una efficace protezione delle vie respiratorie degli operatori sanitari da
particelle costituite da polveri, fumi e microrganismi, di dimensioni comprese tra 0,002 e 2 µm.
Devono essere conformi alla norma UNI EN 149:2001 e in base alla loro efficacia filtrante vengono
suddivisi in 2 differenti classi distinte per le destinazioni d'uso:
Norma
Classificazione
EN 149:2001
APVR-FFP2
EN 149:2001
APVR-FFP3
Efficienza del filtro



Classe FFP3: devono essere utilizzati per l'assistenza diretta a pazienti affetti da TB
polmonare o laringea attiva, in presenza di lesioni tubercolari cutanee e quando si effettuano
procedure che potrebbero generare aerosol di bacili tubercolari (es.: irrigazioni , incisione,
drenaggio, ecc.).
Classe FFP3: devono essere utilizzati durante procedure che determinano una più elevata
concentrazione di micobatteri (esempio broncoscopia, induzione della tosse, sondaggio
gastrico e durante gli esami di laboratorio sui ceppi).
La presenza di baffi, basette e barba non garantisce la corretta tenuta del DPI.
L'APVR va sostituito quando è sporco, danneggiato, quando sia stata compromessa la sua
tenuta (deformato) e qualora si sospetti che sia stato contaminato da liquidi biologici. Tale
DPI deve essere eliminato in un contenitore per rifiuti a rischio infettivo.
PER LE NORME SUL CORRETTO UTILIZZO CONSULTARE L'ALLEGATO 3
26/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard IGIENE RESPIRATORIA/PROTOCOLLO
TOSSE
Il personale di assistenza deve considerare importanti le misure di controllo atte a contenere
le secrezioni respiratorie per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori attraverso
goccioline e fomite (produzione di secrezione) soprattutto durante le epidemie stagionali di
infezioni da virus respiratori in comunità (influenza, adenovirus, virus parainfluenzali).
Implementare le misure che seguono nel tempo i pazienti e accompagnatori che presentano
segni e sintomi di infezioni respiratorie iniziando dall'arrivo nella struttura sanitaria (triage,
sale di attesa del Pronto Soccorso, ambulatori e studi medici). Affiggere all'entrata della
Struttura Ospedaliera e ambulatoriali e in zone strategiche le istruzioni per i pazienti e altre
persone che abbiano sintomi di infezione respiratoria, affinché coprano naso e bocca ,quando
tossiscono o starnutiscono, con fazzoletti di carta eliminati immediatamente. Eseguire l'igiene
delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie.
Avere a disposizione fazzoletti di carta e contenitori per lo smaltimento
Nei periodi di aumento della prevalenza delle infezioni respiratorie in comunità fornire
mascherine chirurgiche ai pazienti con tosse e ad altre persone sintomatiche all'entrata nelle
strutture / servizi sanitari
Incoraggiare sia i pazienti che gli accompagnatori a mantenere una distanza di almeno un
metro dalle altre persone nelle sale di attesa comuni.
CONSULTARE L'ALLEGATO 4
MISURE DI CONTROLLO PER
PROCEDURE A LIVELLO LOMBARE
PRATICHE DI LAVORO SICURE PER LA
PREVENZIONE DI INFEZIONI
OCCUPAZIONALI
L'operatore sanitario deve indossare una mascherina chirurgica, che copra naso e bocca, per
posizionare un catetere o infondere liquidi all'interno del canale spinale o dello spazio subdurale ( es:
durante puntura lombare e anestesia spianale o epidurale)
Lesioni a causa di aghi e altri taglienti sono stati associati alla trasmissione di HBV, HCV e HIV al
personale sanitario.
La prevenzione di infortuni da acuminati include misure per la manipolazione di acuminati e altri
dispositivi taglienti in maniera tale da prevenire lesioni a coloro che li usano ed altri che potrebbero
entrare in contatto con i dispositivi durante o dopo la procedura.
La manipolazione di strumenti / oggetti acuminati e taglienti viene regolamentata dal D.M. Ministero
della Sanità del 28/09/90. Si riporta fedelmente il testo dell’art. N° 2 che specifica: “ l’eliminazione di
aghi e degli altri oggetti taglienti, utilizzati nei confronti di qualsiasi paziente, deve avvenire con
cautele idonee ad evitare punture o tagli accidentali. In particolare gli aghi, le lame di bisturi e gli altri
strumenti acuminati o taglienti monouso non debbono essere rimossi dalle siringhe o da altri supporti
27/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard né in alcun modo manipolati o reincappucciati, ma riposti, per l’eliminazione, in appositi
contenitori resistenti alla puntura”.
Devono essere utilizzati dei contenitori rigidi di diversa capacità relativa alla quantità e/o al volume
dei taglienti da smaltire (es: 4 – 11 litri) con chiusura terminale ermetica.
RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI
non reincappucciare gli aghi
non perforare con aghi la camera di gocciolamento del deflussore per fleboclisi
non indirizzare la punta degli aghi o altri oggetti taglienti verso parti del corpo
non raccogliere strumenti taglienti o appuntiti se stanno cadendo e non portare gli stessi in
tasca
i contenitori specifici per lo smaltimento di acuminati e taglienti devono essere posizionati in
aree vicine e comode rispetto al luogo in cui tali strumenti sono utilizzati
assemblare prima dell’uso i contenitori rigidi per acuminati e taglienti, evitandone l’uso
improprio
PREVENZIONE PER IL CONTATTO CON
MUCOSE
L'esposizione delle mucose degli occhi, del naso e della bocca a sangue e fluidi corporei è stata
associata alla trasmissione al personale sanitario di Virus trasmissibili per via ematica e altri agenti
infettivi. Oltre all'utilizzo dei DPI, le pratiche di lavoro sicure, devono essere applicate per
proteggere le mucose e la cute non integra degli operatori sanitari dal contatto con materiale
potenzialmente infetto.
Queste includono:
non toccare con mani contaminate, sia che si indossino o meno i guanti, la bocca, il naso, gli
occhi ed il volto.
Posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere contatto diretto
con schizzi e spruzzi.
Porre attenzione al corretto posizionamento dei DPI, prima del contatto con il paziente, per
evitare successivi aggiustamenti degli stessi durante l'uso che potrebbero
provocare
contaminazione del volto o delle mucose.
PREVENZIONE DURANTE PROCEDURE
CHE GENERANO AEROSOL
Le procedure che generano piccole particelle areosolubili come: broncoscopia, intubazione
endotracheale e aspirazione del tratto respiratorio con circuito aperto, sono state associate alla
trasmissione di agenti infettivi al personale sanitario incluso: M. tubercolosis, SARS-CoV e N.
meningitidis. Durante queste procedure è raccomandato l'uso dei DPI per la protezione degli occhi,
28/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard naso, bocca, in aggiunta a camici e guanti. L'uso di APVR è raccomandato durante le procedure che
generano aerosol quando si ritiene che l'aerosol possa contenere M. tubercolosis, SARS-CoV , o
virus dell'influenza aviaria o pandemica.
PRATICHE DI SICUREZZA PER LE
INIEZIONI
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI
Le seguenti raccomandazioni devono essere applicate per l'uso di aghi, aghi cannula e vari sistemi
infusionali:
usare tecniche asettiche per evitare la contaminazione dei dispositivi sterili per iniezione
utilizzare sempre un ago ed una siringa sterili per ogni paziente anche nella
somministrazione di farmaci multidose (es. Propofol); ovvero non devono essere eseguite
somministrazioni a più pazienti utilizzando la stessa siringa e/o stesso ago.
se si usano flaconi multidose, ad ogni singolo prelievo devono essere sostituiti ogni volta
l'ago e la siringa sterili.
non tenere i flaconi multidose nelle immediate vicinanze del paziente e conservarli secondo
le indicazioni fornite dai fabbricanti. Eliminarli se la sterilità è stata presumibilmente
compromessa.
qualsiasi siringa, ago o altro dispositivo dopo essere stato inserito/connesso nella sacca o
nella linea infusionale del paziente deve considerarsi contaminato
utilizzare fiale monodose per le somministrazioni parenterali ogni qualvolta sia possibile.
non usare sacche o bottiglie di liquidi infusionali per più pazienti (es:soluzione fisiologica
100 ml. per eseguire lavaggi dei cateteri venosi periferici e centrali)
Manipolare le attrezzature, dispositivi medici ad uso promiscuo in modo da prevenire il
trasferimento di microrganismi ad altre persone e all'ambiente; è necessario indossare i guanti
se le superfici sono visibilmente contaminate ed effettuare l'igiene delle mani.
Sottoporre le attrezzature/dispositivi medici, ecc..., ad un intervento di detersione , prima di
qualsiasi procedura di disinfezione o di sterilizzazione per consentire l'efficacia di tali processi.
Quando si maneggiano attrezzature/dispositivi medici , ecc..., visibilmente sporchi o che
possano essere stati contaminati da sangue o liquidi biologici, indossare DPI adeguati al
livello di contaminazione atteso.
Pulire i dispositivi medici il prima possibile prima del loro impiego, perché il materiale
contaminante si può essiccare sul dispositivo . Materiale essiccato o indurito per effetto del
calore rende più difficoltoso il processo di rimozione e può rendere meno efficace o inefficace il
29/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard successivo intervento di disinfezione o sterilizzazione. La detersione può essere effettuata sia
manualmente (vedi Protocollo per la decontaminazione e il lavaggio manuale dei dispositivi
medici sterilizzabili su pagina WEB CIO Galliera) o con mezzi meccanici quali lavastrumenti
(vedi Istruzione operativa uso lavastrumenti Getinge e Mocom su pagina WEB CIO Galliera)
Procedere a pulizia e disinfezione delle apparecchiature elettroniche multiuso ( es: ecografi) in
particolare quelle utilizzate per la diagnostica al paziente e che frequentemente vengono
utilizzate da più unità operative
Si rinvia al “Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti” dell'Ente, specifico per la descrizione
completa della riprocessazione delle attrezzature/dispositivi medici
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
La pulizia e la disinfezione di tutta l'area di cura del paziente è importante in quanto soggetta
a frequenti manipolazioni e quindi ad alta probabilità di contaminazione ambientale .
Pulire e disinfettare le superfici che possono essere facilmente contaminate da patogeni , sia
quelle nelle immediate vicinanze del paziente (es. sponde del letto, comodini, tastiere per la
movimentazione elettrica del letto) sia quelle frequentemente toccate durante l'assistenza al
paziente (es: maniglie delle porte, lavandini, sedie comode, superfici e attrezzature in
prossimità dei pazienti) con frequenza maggiore rispetto a superfici a minor rischio ( es:
superfici orizzontali delle sale d'attesa).
Nel corso di un sospetto o di una provata epidemia dove si presume che il serbatoio sia
l'ambiente, le procedure routinarie di pulizia vanno riesaminate per quanto riguarda l'uso di
disinfettante a concentrazione appropriata, la frequenza e la metodologia da applicare .
Preparare soluzioni di detergenti e disinfettanti secondo necessità e ripristinarle
frequentemente con soluzioni fresche in accordo con quanto riportato nel “prontuario degli
Antisettici e Disinfettanti”. Per ridurre il rischio di contaminazione di tali prodotti seguire le
seguenti indicazioni :
Preparare in modo corretto le soluzioni rispettando le concentrazioni indicate
Prevenire le più comuni fonti di contaminazione estrinseca (es:contaminazione di contenitori o
delle superfici dell'ambiente in cui il disinfettante viene preparato o utilizzato)
rinvia al “Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti” dell'Ente specifico per la descrizione completa delle
procedure di sanificazione / sanitizzazione delle superfici ambientali.
30/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard BIANCHERIA E TELERIA
La biancheria sporca può essere contaminata con microorganismi patogeni, ma se il processo di
manipolazione, trasporto e lavaggio avviene in modo sicuro e nel rispetto delle raccomandazioni
sottoelencate, il rischio di trasmissione di infezioni è ridotto.
RACCOMANDAZIONI
Durante lo smaltimento della biancheria sporca indossare adeguati DPI
Evitare il contatto di biancheria sporca con il proprio corpo e/o abbigliamento personale
(divisa)
Porre attenzione a non contaminare altre superfici (pavimento, arredi, ecc.) e rimuovere
delicatamente la biancheria sporca, al fine di evitare la aerosolizzazione degli agenti infettivi
Racchiudere la biancheria sporca in sacco in plastica rispettando il codice colore, come
indicato nell'allegato 1
Raccogliere i sacchi della biancheria sporca dentro al carrello/contenitore mobile
Porre attenzione affinché nei sacchi raccogli-biancheria non vengano introdotti
accidentalmente materiale, strumenti o dispositivi medici utilizzati durante l'assistenza al
paziente.
BIANCHERIA INFETTA
La biancheria contaminata macroscopicamente da materiale biologico, proveniente da pazienti infetti
con nota positività di patogeni epidemiologicamente rilevanti e quella proveniente dalle UU.OO
Malattie Infettive deve essere immediatamente riposta negli appositi sacchi trasparenti idrosolubili,
contenuti a loro volta in appositi sacchi rossi impermeabili ( tabella 1)
BIANCHERIA A DOMICILIO
La biancheria dei pazienti assistiti sul territorio, può essere trattata con acqua calda e detersivo al
domicilio stesso. Per la biancheria contaminata macroscopicamente da materiale biologico,
proveniente da pazienti infetti con nota positività di patogeni epidemiologicamente rilevanti è
consigliato un lavaggio a parte, utilizzando in aggiunta al normale trattamento una soluzione a base
cloro derivati (es.: candeggina 200 ml.)
CUSCINI E COPERTE
I cuscini e le coperte sporche vanno riposti negli appositi sacchi bianchi e posizionati nel
carrello/contenitore mobile. Se infetti gestiti come biancheria infetta (sacco idrosolubile + sacco
rosso).
31/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard MATERASSI
I materassi sporchi vanno riposti negli appositi sacchi trasparenti di formato particolare (tabella 1);
se infetti vanno inseriti direttamente nell'apposito sacco rosso di formato particolare (tabella 1)
BIANCHERIA PERSONALE
Pigiami e biancheria personale devono essere introdotti in sacchi a rete etichettati con l'identificativo
(numero e/o nome) della U.O di appartenenza, quindi inseriti in appositi sacchi arancioni (tabella 1)
e riposti nel carrello/contenitore mobile.
Tabella 1
TIPOLOGIA BIANCHERIA
SMALTIMENTO RIFIUTI
COLORE SACCO
BIANCHERIA PIANA BIANCA
BIANCO
CUSCINI E COPERTE
BIANCO
BIANCHERIA PERSONALE DEGENTI
ARANCIONE
BIANCHERIA VERDE/AZZURRA
VERDE
DIVISE PERSONALE
AZZURRO
BIANCHERIA GORETEX
ORO
BIANCHERIA INFETTA
IDROSOLUBILE+ROSSO
MATERASSI INFETTI
ROSSO (formato 75x20x20x260)
MATERASSI
TRASPARENTE (formato 75x20x20x260)
BIANCHERIA DA TRATTARE CON LAVAGGI A
BASSE TEMPERATURE (cover protezione
materassi, tendaggi, felpe del personale)
ORO
La gestione dei rifiuti solidi provenienti dall'ambiente sanitario è soggetta a disposizioni normative
come espressamente riportato nel documento aziendale “Manuale operativo per la gestione dei rifiuti
prodotti dall'Ente”:
http://www.galliera.it/files/interna/qualita/pdf/accreditamento/PO_Gestione_rifiuti.pdf/index_html
32/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard RACCOMANDAZIONI
Al fine di garantire la sicurezza degli operatori dal rischio biologico è necessario osservare le seguenti
norme comportamentali:
Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire
Sistemare i contenitori in posizione comoda all'utilizzo
Evitare assolutamente di prelevare materiale dai contenitori per i rifiuti
Utilizzare DPI della cute durante le fasi di raccolta, chiusura e trasporto negli appositi punti di
stoccaggio
Chiudere accuratamente i contenitori al fine di evitare accidentali fuoriuscite di materiale
Evitare di trascinare i contenitori o appoggiarli al corpo e qualsiasi altra manovra che possa
pregiudicare la propria e altrui sicurezza
RIANIMAZIONE DEL PAZIENTE
Durante le manovre rianimatorie sul paziente, utilizzare un pallone autoespandibile autoclavabile (es:
ambu), inserendo al momento dell’uso un filtro antibatterico sterile tra valvola e maschera (vedi
Fig.1); se si utilizzano maschere non monouso, queste ultime devono essere sottoposte a
decontaminazione, detersione asciugatura e sterilizzazione così come deve essere sottoposto alle
stesse procedure sopra descritte qualora si fosse utilizzato il pallone senza filtro.
Per il corretto uso della maschera, filtro ed pallone autoespandibile autoclavabile consultare il
protocollo operativio: http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/protgestpalespan.pdf
Fig. 1 posizione del filtro antibatterico nel pallone autoespandibile autoclavabile
TRASPORTO DEI CAMPIONI BIOLOGICI I campioni biologici devono essere trasportati nei contenitori a chiusura ermetica.
Le singole provette devono essere inserite nelle apposite buste di plastica trasparenti a doppia tasca
di cui una con chiusura ermetica.
In caso di contaminazione con liquidi biologici del contenitore utilizzato per il trasporto deve essere
ricondizionato come riportato nel prontuario degli antisettici e disinfettanti (vedi
http://www.galliera.it/861.
33/96
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard Utilizzare i guanti monouso non sterili solo durante la manipolazione di tutti i campioni biologici e
dopo la rimozione dei guanti eseguire l'igiene delle mani.
INFORMAZIONE SANITARIA AL
PAZIENTE
Gli utenti devono essere educati ad adottare scrupolose misure di igiene personale, ad una corretta
igiene delle mani e al corretto utilizzo dei servizi igienici. Devono inoltre essere informati sull'accesso
a luoghi e spazi di vita comune e sulla gestione dell'unità di degenza.
Qualora necessarie devono essere fornite le specifiche brochure informative (vedi All.9 per TB, All.10
per Cl. difficile, All.11 per MDRO).
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero
telefonico interno 87100)
INFORMAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
(parenti, badanti, caregiver)
I pazienti, i loro famigliari ed i visitatori possono contribuire alla prevenzione della trasmissione delle
infezioni nelle strutture sanitarie.
Il personale sanitario deve fornire ai visitatori le seguenti raccomandazioni:
corretta igiene delle mani utilizzando anche i dispensatori automatici di soluzione alcolica
ubicati nelle UU.OO e in varie zone all'interno dell'ospedale
corretto trattamento della biancheria a domicilio ( descrizioni operative nelle brochure
specifiche All. 9- 10- 11)
invitare il visitatore all'adesione delle indicazioni e delle norme comportamentali presenti
all'interno dell'ospedale ( vedi All.10 per Cl.difficile, All.11 MDRO, All.4 poster “Igiene
respiratoria / protocollo tosse” )
fornire spiegazioni sul corretto utilizzo di D.P.I. a seconda della modalità di trasmissione
invitare a non sovraffollare la stanza durante gli orari di visita, evitare di sedersi sul letto e di
appoggiare oggetti sul comodino del paziente
limitare il contatto con le altre persone ricoverate
34/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA
(esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.)
(Allegato 1)
A
COLLOCAZIONE DEL
PAZIENTE
Isolare i pazienti con sospetta o accertata infezione trasmissibile per via aerea in Struttura Complessa di
Malattie Infettive, in AIIR con servizio igienico e zona filtro.
L'AIIR deve rispondere ai seguenti requisiti : pressione negativa 6/12 ricambi aria/ora, deflusso di aria
all'esterno o filtrazione ad alta efficienza dell'aria prima della sua emissione in altri ambienti. Le porte devono
essere tenute chiuse.
I pazienti con patologie causate dallo stesso microrganismo e non affetti da altre infezioni possono essere
riuniti nella stessa stanza (coorte di pazienti).
Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale isolarlo in camera singola nella quale la finestra/vasistas
dev'essere aperta, la porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare
correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza , fare uso di sedia igienica in mancanza di
servizio igienico attiguo alla camera di degenza.
Provvedere appena possibile al trasferimento del paziente in una Struttura Complessa di Malattie Infettive
Nella stanza devono essere predisposti l'occorrente per il lavaggio delle mani ed il contenitore per i rifiuti
pericolosi a rischio infettivo.
Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza e il paziente deve preferibilmente essere
assistito da personale immune alla patologia.
In AIIR il paziente, deve indossare la mascherina chirurgica in presenza di operatori sanitari o altre persone e
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE qualora esca dalla stanza.
In camera di altra Struttura degenziale il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica.
N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria!
Gli Operatori che assistono il paziente e chiunque prima di entrare nella stanza ,se non sono immuni alla
patologia, devono indossare le protezioni respiratorie APVR FFP3. Tale DPI deve essere anche indossato
quando si eseguono procedure che inducono la tosse o generano aerosol.
Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato.
Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro
materiale contaminato.
35/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA
(esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.)
(Allegato 1)
Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani.
Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli
nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
IGIENE DELLE MANI
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti
dell'OMS (All. 2).
TRASPORTO PAZIENTE
Limitare il più possibile il trasporto del paziente.
Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica.
Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che
dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy.
Durante il trasporto in ascensore limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno
della cabina, deve indossare l'APVR FFP3.
r l'esecuzione di esami diagnostici al di fuori della stanza d'isolamento programmare il trasporto ed evitare la
contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi.
Gli operatori del Servizio di barellamento, al termine del trasporto, provvederanno a rimuovere la biancheria e
sanitizzare il mezzo utilizzato (barella o sedia a rotelle).
SANIFICAZIONE
AMBIENTALE
Attenersi alle indicazioni riportate nel Prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente: procedura di pulizia
delle aree ad alto rischio http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro.
Alla dimissione/trasferimento del paziente la stanza deve rimanere vuota per consentire un completo ricambio
dell'aria sufficiente alla rimozione dei microrganismi (non meno di 1 ora) prima di procedere alla sanitizzazione
ambientale e al ricovero di un nuovo paziente.
BIANCHERIA E TELERIA
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di colore
rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso se
contaminati e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard).
ATTREZZATURE
ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI
Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (termometro, ecc.), ove possibile utilizzare quelli
monouso (copribracciale sfigmomanometro, ecc.). Se somministrata Ossigenoterapia sostituire il flacone
preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro.
36/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA
(esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.)
(Allegato 1)
DISPOSITIVI MEDICI
RIUTILIZZABILI
Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il prontuario degli antisettici e
disinfettanti sul sito dell'Ente ( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
Nel caso di paziente non autosufficiente personalizzare sedia igienica, padella e pappagallo e l'occorrente per
l'igiene personale.
EDUCAZIONE SANITARIA AL Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed
istruendolo sulle seguenti norme comportamentali:
PAZIENTE
1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei
contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo
2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse,
starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici
3) Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale addetto alle
pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse.
4) Fornire una mascherina chirurgica al paziente, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare
correttamente anche lo stringinaso.
5) Non uscire dalla camera se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta
Per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero
telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AI L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali:
1) Attenersi alle indicazioni del personale relativamente alle modalità e alle fasce orarie di accesso all' AIIR.
VISITATORI
2) Limitare il più possibile il numero di visite al paziente.
3) L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al
paziente e ogni qualvolta si renda necessaria
4) I visitatori,se non sono immuni alla patologia, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR
FFP3
5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con
aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio.
Per una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
37/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA
(esempi di Malattie Infettive trasmissibili per via aerea: Varicella, Herpes Zoster, Morbillo, ecc.)
(Allegato 1)
PRATICHE ASSISTENZIALI
DA GOVERNARE
Igiene del cavo orale
Aspirazione di secrezioni respiratorie
Induzione tosse/espettorato
Gestione delle lesioni cutanee
RACCOMANDAZIONI PER Nelle strutture di lungodegenza in presenza di un caso di Varicella o di Herpes zoster disseminato deve essere
VARICELLA, HERPES ZOSTER verificata la condizione immunitaria dei compagni di stanza del paziente e degli altri contatti; se sono
DISSEMINATO E MORBILLO suscettibili adottare queste precauzioni da 8 gg dopo la prima probabile esposizione fino a 21 gg dopo l'ultima.
Sistemare i contatti suscettibili esposti in gruppo fino alla fine del periodo di incubazione. Le porte devono
essere tenute chiuse
In caso di Morbillo adottare queste precauzioni per i contatti suscettibili da 5 gg dopo la prima probabile
esposizione fino a 21 gg dopo l'ultima. Sistemare i contatti suscettibili esposti in gruppo fino alla fine del
periodo di incubazione. Le porte devono essere tenute chiuse
TERMINE ISOLAMENTO
Dopo adeguata terapia, miglioramento clinico, miglioramento delle lesioni cutanee o fino alla comparsa di
lesioni secche e crostose.
38/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE
DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O
POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO
A1
TRIAGE DEL PAZIENTE
Identificare attraverso il triage infermieristico la sospetta tubercolosi laringea o polmonare attiva
indagando sulla durata della tosse (uguale o superiore a 3 settimane) associata ad altri segni e sintomi
inclusi:
2. produzione di espettorato non purulento
3. perdita di peso
4. febbre
5. sudorazione notturna
6. anoressia
7. astenia
8. malessere generale
All'accertamento dei segni e sintomi sopra descritti il personale sanitario fa indossare al paziente una
mascherina chirurgica, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo
stringinaso.
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
Isolare il paziente con sospetta o accertata tubercolosi laringea o polmonare attiva il più presto possibile
dall'accesso in Pronto Soccorso.
Sistemare il paziente nella stanza visita box N°3, aprire la finestra o vasistas.
La porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare correnti
d'aria.
Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza visita box N°3 e limitare l'accesso ai soli operatori
sanitari.
Quando il paziente ha lasciato la stanza, questa deve rimanere vuota (con porta chiusa e finestra aperta)
per il tempo sufficiente a consentire un completo ricambio dell'aria (non meno di 1 ora) prima di procedere
alla sanitizzazione e all'utilizzo per un nuovo paziente.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
Il paziente deve mantenere la mascherina chirurgica fino a nuove disposizioni da parte degli operatori
sanitari.
N.B. : non fare mai indossare al paziente un APVR con valvola espiratoria!
Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente prima di entrare nella stanza devono indossare le
protezioni respiratorie: respiratori ad alto livello di filtrazione FFP3.
Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato.
Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro
39/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE
DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O
POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO
materiale contaminato.
schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.13),
ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente
l'igiene delle mani.
IGIENE DELLE MANI
TRASPORTO PAZIENTE
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
TERMINALE
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5
momenti dell'OMS (All.2)
Seguire un percorso preferenziale (quello più breve) per gli accertamenti radiologici ed evitare la
contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi.
Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca.
Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che
dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy.
Durante il trasporto in ascensore limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno
della cabina, deve indossare l'APVR FFP3. Per il personale che trasporta il paziente, tale DPI non è
richiesto nel trasporto in ampi spazi.
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo
(barella o sedia a rotelle).
Tenere finestra e vasistas aperti e porta chiusa della stanza visita box N°3 per un tempo non inferiore a 1
ora al fine di consentire un completo ricambio dell'aria sufficiente alla rimozione dei Bacilli Alcool Acido
Resistenti. Dopodiché procedere a sanitizzare la stanza
Seguire il protocollo di pulizia aziendale, cambiando più volte sia la soluzione detergente che quella di
cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso.
15. Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm
(1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
6. Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm.
(50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda)
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere
alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione
concentrata di cloro.
40/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE
DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O
POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO
BIANCHERIA E TELERIA
La biancheria utilizzata per il paziente deve essere smaltita come infetta nel sacco colore rosso con sacco
idrosolubile. I cuscini e le coperte se contaminati e al trasferimento del paziente smaltirli come biancheria
infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard).
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E Per l'assistenza al paziente utilizzare dispositivi medici monouso quando possibile. Se somministrata
DISPOSITIVI MEDICI
Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro.
RIUTILIZZABILI
Per il trattamento altri dispositivi riutilizzabili e attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e
disinfettanti sul sito dell'Ente
(http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
EDUCAZIONE SANITARIA AL
DEGENTE
Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla sospetta
patologia ed istruendolo sulle seguenti norme comportamentali:
1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei
contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo
2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio o frizionamento alcolico delle mani) in modo particolare dopo gli
accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici
4) Non uscire dalla camera visita box N° 3 se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la
porta
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle
misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero
telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali:
3) L'igiene delle mani (lavaggio o frizionamento alcolico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la
visita al paziente e ogni qualvolta si renda necessaria
4) I visitatori, prima di entrare nella camera visita box N°3 , dovranno indossare APVR FFP3
5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C.
con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml. di candeggina) nel prelavaggio.
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle
misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
41/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLA TRASMISSIONE
DA VIA AEREA PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O
POLMONARE ATTIVA IN PRONTO SOCCORSO
PRATICHE ASSISTENZIALI
DA GOVERNARE
Le procedure invasive sull'apparato respiratorio da governare sono: aspirazione di secrezioni respiratorie,
sondaggio gastrico, induzione tosse/espettorato e intubazione endotracheale
42/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE
ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE -
COLLOCAZIONE DEL
PAZIENTE
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
A2
Isolare i pazienti con sospetta o accertata tubercolosi laringea o polmonare attiva nella Struttura Complessa di
Malattie Infettive, in AIIR con servizio igienico e zona filtro.
L'AIIR deve rispondere ai seguenti requisiti :pressione negativa 6/12 ricambi aria/ora, deflusso di aria all'esterno
o filtrazione ad alta efficienza dell'aria prima della sua emissione in altri ambienti.
Le porte devono essere tenute chiuse.
Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale isolarlo in camera singola nella quale la finestra/vasistas
dev'essere aperta, la porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare
correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza, fare uso di sedia igienica in mancanza di
servizio igienico attiguo alla camera di degenza.
Provvedere appena possibile al trasferimento del paziente in una Struttura Complessa di Malattie Infettive
Nella stanza devono essere predisposti l'occorrente per il lavaggio delle mani ed il contenitore per i rifiuti
pericolosi a rischio infettivo.
Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza.
Se Il paziente e collocato in AIIR deve indossare la mascherina chirurgica qualora esca dalla stanza.
In camera di altra Struttura degenziale il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica.
N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria!
Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente e chiunque entri nella sua stanza deve indossare le protezioni
respiratorie:
9. APVR FFP3 se il paziente ricoverato in AIIR
10. APVR FFP3 se il paziente è ricoverato in stanza singola di altra Struttura degenziale
11. APVR FFP3 quando si eseguono procedure che inducono la tosse o generano aerosol.
Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato.
Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale
contaminato.
Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani.
Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/ smaltirli nel
contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
43/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE
ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE -
IGIENE DELLE MANI
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti
dell'OMS (All.2)
TRASPORTO PAZIENTE
Limitare il più possibile il trasporto del paziente.
i Pazienti con lesioni cutanee tubercolari coprire le aree interessate in modo da prevenire la produzione di aerosol
o il contatto delle lesioni. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica. Informare gli
operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che dovranno adottare
nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy.
r l'esecuzione di esami diagnostici al di fuori della stanza d'isolamento programmare il trasporto ed evitare la
contemporanea presenza di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi.
operatori del Servizio di barellamento, al termine del trasporto, provvederanno a rimuovere la biancheria e
sanitizzare il mezzo utilizzato (barella o sedia a rotelle).
SANIFICAZIONE
AMBIENTALE
Attenersi alle indicazioni riportate nel Prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente: procedura di pulizia delle
aree ad alto rischio http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere alla
rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione
concentrata di cloro.
Alla dimissione/trasferimento del paziente la stanza deve rimanere vuota per consentire un completo ricambio
dell'aria sufficiente alla rimozione dei Bacilli Alcool Acido Resistenti, prima di procedere alla sanitizzazione
ambientale e al ricovero di un nuovo paziente. Attendere 1 ora per AIRR (se il paziente risulta ancora positivo agli
esami colturali di ricerca BK) e 3 ore per stanza di altra struttura degenziale
BIANCHERIA E TELERIA
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di colore
rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso se contaminati
e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard).
ATTREZZATURE
ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI
RIUTILIZZABILI
Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (termometro, ecc.), ove possibile utilizzare quelli
monouso (copribracciale sfigmomanometro, ecc.). Se somministrata Ossigenoterapia sostituire il flacone
preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro.
Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il prontuario degli antisettici e
disinfettanti sul sito dell'Ente ( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
44/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE
ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE -
Nel caso di paziente non autosufficiente personalizzare sedia igienica, padella e pappagallo e l'occorrente per
l'igiene personale.
EDUCAZIONE SANITARIA AL Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed
PAZIENTE
istruendolo sulle seguenti norme comportamentali:
1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori
per rifiuti pericolosi a rischio infettivo
2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse,
starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici
3) Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale addetto alle
pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse.
4) Se il paziente è degente in altra Struttura degenziale fornirgli una mascherina chirurgica, che copra bene naso
e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso.
5) Non uscire dalla camera se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All. 8 e comunque per una migliore adesione alle misure
preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia fare riferimento all'Ufficio
Assistenti Sanitarie.
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico
interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AI L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali:
VISITATORI
1) Attenersi alle indicazioni del personale relativamente alle modalità e alle fasce orarie di accesso all' AIIR.
2) Limitare il più possibile il numero di visite al paziente.
3) L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al paziente
e ogni qualvolta si renda necessaria
4) I visitatori, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR FFP3
5) La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con
aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio.
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All. 8 e comunque per una migliore adesione alle misure
preventive avvalersi dei mediatori culturali
45/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE
ATTIVA - STRUTTURA DEGENZIALE -
Per i soli familiari, per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia, fare
riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie
PRATICHE ASSISTENZIALI
DA GOVERNARE
TERMINE ISOLAMENTO
Procedure invasive/diagnostiche sull'apparato respiratorio ( fibrobroncoscopia, BAL, ecc.)
Igiene del cavo orale
Aspirazione di secrezioni respiratorie
Sondaggio gastrico
Induzione tosse/espettorato
Vedi All.1
Comunicare all'utente la cessazione dell'isolamento e fornirgli tutte le indicazioni necessarie.
46/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA
- CURE DOMICILIARI A3
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
La collocazione in assistenza domiciliare è concentrata sul tutelare, dall'esposizione infettiva, gli altri membri
della famiglia e gli operatori sanitari che svolgono assistenza domiciliare. Per le persone conviventi con il
paziente può essere utile allontanarli da casa od effettuare una separazione spaziale.
Il paziente con sospetta o accertata tubercolosi laringea polmonare attiva deve essere isolato in camera
singola con la porta chiusa e la finestra aperta
Limitare il numero di operatori e visitatori che entrano nella stanza.
Prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il paziente deve rimanere isolato dentro la stanza, qualora
debba recarsi in altri locali (es..bagno, ecc.) in presenza di altre persone deve indossare una mascherina
chirurgica che copra completamente naso e bocca e far areare il locale dove ha soggiornato per non meno di
un'ora.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
Il paziente deve indossare sempre la mascherina chirurgica che copra naso e bocca quando in stanza
entrano altre persone o personale sanitario.
N.B. : non fare mai indossare al paziente APVR con valvola espiratoria!
Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente e chiunque entri nella sua stanza deve indossare le
protezioni respiratorie APVR FFPP3
Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato.
Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro
materiale contaminato.
Indossare uno schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/
smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
IGIENE DELLE MANI
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5
momenti dell'OMS (All.2)
Le normali operazioni di pulizia e disinfezione (candeggina 2,5ml/litro) sono sufficienti a raggiungere livelli di
sicurezza ambientale.
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie con o senza presenza di sangue procedere
alla rimozione immediata (decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione
concentrata di candeggina.
47/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA
- CURE DOMICILIARI ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E Per il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature usati dal personale sanitario consultare il
DISPOSITIVI MEDICI
prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente
RIUTILIZZABILI
( http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
Personalizzare per il paziente dispositivi medici,e tutto l'occorrente per l'igiene personale.
EDUCAZIONE SANITARIA AL
PAZIENTE
EDUCAZIONE SANITARIA ALLE
PERSONE CONVIVENTI
Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla patologia ed
istruendolo sulle seguenti norme comportamentali:
1)Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei
contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo
2) Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse,
starnuti e l'utilizzo del servizio igienico
3) Le superfici della stanza (comodino, comò, ecc.) devono essere prive di suppellettili non necessarie
all'assistenza per facilitare le operazioni di pulizia.
4) Limitare le uscite dalla camera ai soli momenti strettamente necessari indossando la mascherina
chirurgica
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure
preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia fare riferimento
all'Ufficio Assistenti Sanitarie.
L'intervento di educazione sanitaria alle persone conviventi dovrà essere improntata alle seguenti norme
comportamentali:
Limitare il più possibile il numero di visite al paziente.
L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo il contatto con il
paziente, all'entrata e uscita dalla stanza e ogni qualvolta si renda necessaria
Le persone conviventi, prima di entrare nella camera, dovranno indossare APVR FFP3
Adempiere alla normativa vigente in tema di sorveglianza sanitaria dei contatti
La biancheria potrà essere trattata con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C. con aggiunta di ipoclorito
di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio.
Tali principi sono ben esplicitati in diverse lingue nell'All.8 e comunque per una migliore adesione alle misure
preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per i soli familiari, per quanto riguarda la modulistica INPS e altre documentazioni relative alla patologia, fare
riferimento all'Ufficio Assistenti Sanitarie
48/96
SCHEDA OPERATIVA PER PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI
CON SOSPETTA O ACCERTATA TUBERCOLOSI LARINGEA O POLMONARE ATTIVA
- CURE DOMICILIARI PRATICHE ASSISTENZIALI
DA GOVERNARE
RACCOMANDAZIONI PER GLI
OPERATORI SANITARI
TERMINE ISOLAMENTO
Igiene del cavo orale
Aspirazione di secrezioni respiratorie
Sondaggio gastrico
Induzione tosse/espettorato
Fornire al paziente e ai conviventi:
I DPI necessari (APVR FFP3, guanti, camici)
Dispositivi medici (mascherine chirurgiche, sondini per aspirazione, ecc.)
Sol saponosa antisettica per l'igiene delle mani
Contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo (da L.20)
Vedi All.1
Comunicare all'utente la cessazione dell'isolamento e fornirgli tutte le indicazioni necessarie.
49/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
C
•
Applicare i seguenti principi per decidere la collocazione del paziente:
COLLOCAZIONE DEL
PAZIENTE
•
Assegnare con priorità la camera singola a pazienti che potrebbero facilitare la trasmissione: pazienti con
alterato stato mentale e/o presenza di escrezioni e secrezioni incontrollabili (vedi schede specifiche per
precauzioni da contatto ad alto livello di rischio infettivo)
•
Sistemare nella stessa stanza (coorte di pazienti) pazienti che siano infetti o colonizzati con lo stesso
microrganismo. Se c'è la necessità di sistemare un paziente che richiede l'applicazione delle precauzione da
contatto in una stanza con un paziente che non sia infetto o colonizzato dallo stesso microrganismo:
•
IGIENE DELLE MANI
o
Evitare di sistemare nella stessa stanza i pazienti colonizzati/infetti con pazienti che hanno condizioni
che possono avere un aumentato rischio di avventi avversi per infezione o che possono facilitare la
trasmissione (es: coloro che sono immunocompromessi, con ferite aperte, o quando si preveda una
prolungata/lunga degenza)
o
Assicurare che i pazienti siano separati fisicamente gli uni dagli altri (es: oltre 1 metro)
o
Separare con una tenda un letto dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto
stretto
Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani
Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono stati
utilizzati i guanti, procedere a:
Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta tecnica (vedi
pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf )
In alternativa procedere a:
•
•
Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento con gel
alcolico
oppure
50/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
•
Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone. seguendo la
corretta tecnica ( vedi pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf)
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani
1. Prima del contatto con il paziente
2. Dopo il contatto con il paziente
3. Prima di una procedura in asepsi
4. Dopo il contatto con liquidi biologici
5. Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali,
pulsantiere varie, ecc.)
DISPOSITIVI DI
GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici toccate più frequentemente
PROTEZIONE INDIVIDUALE (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) e con oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che
(DPI)
potrebbero risultare contaminate (monitor, pompe infusionali,ecc.).
CAMICI: indossare un camice quando si prevede un contatto diretto con il paziente, con liquidi biologici o con
superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente.
Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box .
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani.
Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore
per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
ATTREZZATURE
ASSISTENZIALI E
•
Quando possibile utilizzare materiale monouso.
51/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
DISPOSITIVI MEDICI
RIUTILIZZABILI
RIFIUTI SANITARI
SANIFICAZIONE
AMBIENTALE
•
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), occorrente per eventuale medicazione,
per il rifacimento letto e per l'igiene personale del paziente.
•
Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfingomanometro.
•
Collocare un piano d'appoggio contenente il necessario per l'assistenza.
•
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e
disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il Prontuario degli antisettici
e disinfettanti (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
•
In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.)
ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
•
Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare contenitori di
volume adeguato al materiale da smaltire
•
Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e
quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale (sponde del letto, monitor, pompe
infusionali,, comodino, sedie, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.).
•
Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la soluzione
detergente e di cloroderivato (1000 ppm) utilizzando panni monouso.
•
Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm ( 1
compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. ( 50 ml
portati a 1 lt. di acqua fredda)
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro.
•
52/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
BIANCHERIA E TELERIA
TRASPORTO DEL DEGENTE
EDUCAZIONE SANITARIA
AL DEGENTE
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla per prevenire la contaminazione di parti del
corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale.
La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto (sacco trasparente
idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta ).
Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento inviarli al lavaggio inserendoli nel
sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta.
Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un coprimaterasso sanitizzare
quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto
inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard).
•
Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che dovranno adottare
nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani, sanitizzazione delle superfici
contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il
diritto alla privacy.
•
Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono le considerazioni
sopra descritte.
•
In caso di trasporto proteggere le zone del corpo soggette a secrezioni-escrezioni non controllabili in modo
da prevenire il contatto con l'agente infettivo
•
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo
(barella o sedia a rotelle).
In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio infettivo accertandosi che
abbia recepito tutte le indicazioni fornite sottoelencate:
• Eseguire accurata igiene delle mani
• Usare correttamente il servizio igienico
• Eseguire un' accurata igiene personale
• Gestire correttamente gli effetti personali
53/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
•
•
•
•
Evitare il contatto con medicazioni, liquidi biologici.
Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati
Evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti
Limitare il contatto diretto con gli altri pazienti
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico
interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA
AGLI ALTRI DEGENTI (che
condividono la stessa
stanza)
I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:.
EDUCAZIONE SANITARIA
AI VISITATORI
Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a:
PROCEDURE
ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE/
•
Corretta tecnica lavaggio delle mani
•
Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), con l'unità del paziente infetto/colonizzato e con i
suoi effetti personali.
•
Regolamentare le visite
•
Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori
automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di
alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone
d'attesa.
•
Istruire al corretto utilizzo dei DPI necessari
•
Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad un
lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel
prelavaggio
•
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui
restanti pazienti
54/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE STANDARD PER PAZIENTI CON
INFEZIONE /COLONIZZAZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA PATOGENI CON
TRASMISSIONE DA CONTATTO
Esempi di malattie trasmissibili attraverso il contatto: Salmonellosi, Congiuntivite virale e batterica, Dermatiti
batteriche, ecc... ( All.1)
RACCOMANDAZIONI
•
La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di
degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani.
•
Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione dei rifiuti, allontanamento
dispositivi e materiali utilizzati per l'assistenza che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così
come le superfici contaminate.
•
Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente, devono essere eseguite mantenendo la
sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata e trattare per ultime le sedi di
infezione/colonizzazione
•
Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di altre lesioni della cute
eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un luogo protetto (es.: medicheria)
•
Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la diffusione dei
microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento drenaggi/ sacche urine, ecc.)
attraverso la rimozione tempestiva dei guanti e l'incremento del frizionamento alcolico delle mani (vedi
Evidenze igiene mani).
Nel paziente non autosufficiente frizionare o far frizionare le mani con sol. Idroalcolica
TERMINE ISOLAMENTO
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico patogeno (Vedi All.1)
55/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
C1
La collocazione in una camera singola è prioritaria per i pazienti che possono facilitare la
trasmissione attraverso secrezioni ed escrezioni incontrollabili e/o non collaboranti con alterato
stato mentale
Se non è possibile procedere a:
Raggruppare in coorte i pazienti con isolamento dello stesso microrganismo multiresistente
(MDRO)
Il paziente con isolamento di un MDRO può condividere la stanza con pazienti a basso rischio
di sviluppo di colonizzazione o infezione e con probabile degenza breve (es.: pazienti in
dimissione o collaboranti autosufficienti e non portatori di devices).
Non collocare il paziente in stanza con soggetti con aumentato rischio di contrarre
un'infezione (es.: immunocompromessi, portatori di devices o pazienti con prolungata
degenza)
Assicurare che i pazienti siano separati fisicamente gli uni dagli altri (es: oltre 1 metro)
Separare con una tenda un letto dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di
contatto stretto
Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani
IGIENE DELLE MANI
Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche
se sono stati utilizzati i guanti, procedere a:
Decontaminare con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento, seguendo la corretta
tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf )
Tale procedura risulta molto efficace come misura preventiva nel controllo degli MDROs
in alternativa procedere a:
Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire
frizionamento con gel alcolico
oppure:
Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone.(
vedi pag. web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf)
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
56/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani:
Prima del contatto con il paziente
Dopo il contatto con il paziente
Prima di una procedura in asepsi
Dopo il contatto con liquidi biologici
Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor,
pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE GUANTI: Indossare sempre i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici
(DPI)
toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con
oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare contaminate
E MASCHERINA CHIRURGICA
(monitor, pompe infusionali, ecc.).
CAMICE: indossare un camice, in tessuto tecnologico ricondizionabile o TNT monouso non
sterile, quando si prevede un contatto diretto con il paziente, con liquidi biologici (presenza di
secrezioni incontrollabili, ulcere da decubito, lesioni di continuo, drenaggi, tubi o sacche per
stomizzati o presenza di incontinenza fecale) o con superfici o dispositivi potenzialmente
contaminati in stretta prossimità del paziente.
Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box .
MASCHERINA CHIRURGICA: Utilizzare la mascherina chirurgica solo in caso di pazienti con
localizzazione:
respiratoria: tacheostomia aperta con potenziale emissione di secrezioni,
cutanea esfoliativa, specie durante il rifacimento del letto
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere
all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI
(All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed
eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
57/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI
Se possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), e l'occorrente per
eventuale medicazione. Personalizzare padella (con eventuale copripadella monouso),
pappagallo e l'occorrente per l'igiene personale del paziente. Utilizzare fascia monouso per
manicotto dello sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento letto non deve permanere in
camera.
Collocare il carrello contenete il necessario per l'assistenza in modo da facilitare le pratiche
riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale. Per evitare sprechi di
materiale, mettere sul carrello il quantitativo sufficiente per l'assistenza quotidiana poiché il
materiale monouso non utilizzato potrebbe essere contaminato da MDRO
Nel paziente chirurgico, se la sede di infezione/colonizzazione non è il sito d'incisione
chirurgica, utilizzare come barriera protettiva una medicazione contenitiva impermeabile. Se la
colonizzazione/infezione interessa il sito d'incisione , per evitare l'imbrattamento del letto,
delle mani dell'assistito e di conseguenza di tutte le superfici dell'unità paziente, proteggere la
ferita chirurgica con medicazioni assorbenti.
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e
detergerli e disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il
Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861
In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.)
ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
Al termine dell'isolamento riprocessare tutti i dispositivi medici pluriuso presenti sul carrello
all'interno della stanza, anche se non sono stati utilizzati.
RIFIUTI SANITARI
Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare
contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare
quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito (unità paziente) e delle mani
58/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
del personale (sponde del letto, monitor, pompe infusionali, comodino, sedie, maniglie,
campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.).
Decontaminare le attrezzature (monitor, pompe infusionali, ecc) con le salviette
imbevute di alcol etilico al 70%
Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando
più volte la soluzione detergente e di cloroderivato a 1000 ppm (50ml portati a 1 lt. di
acqua fredda) utilizzando panni monouso.
Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di
1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
Avvisare il personale addetto alla sanificazione, in modo da trattare con particolare
attenzione la stanza e l'unità paziente come ultime.
L'ufficio Prevenzione e controllo infezioni, se opportuno, richiede al SEA su supporto
informatico, interventi di sanitizzazione specifica per MDRO fino al termine
dell'isolamento. Tale procedura è regolamentata da compilazione di modulistica ad hoc
da parte del SEA.
N.B. In caso di superfici contaminate da liquidi biologici procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di
cloro.
BIANCHERIA E TELERIA
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria con cautela, per prevenire la
contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale.
La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al
letto,sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la
biancheria infetta.
Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento e tutte le volte
che risultano sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente
idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta.
Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un
59/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante
la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1
precauzioni standard).
TRASPORTO DEL DEGENTE
EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE
Ridurre al minimo le occasioni di trasporto del paziente.
Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni
che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle
mani, sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei
dispositivi medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy.
Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono
le considerazioni sopra descritte.
In caso di trasporto proteggere le zone del corpo soggette a secrezioni escrezioni
non controllabili in modo da prevenire il contatto con l'agente infettivo
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e
sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle), consultando il Prontuario degli antisettici
e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di
orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti :
STANZA SINGOLA
accurata igiene delle mani
uso corretto dei servizi igienici, accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti
personali.
Evitare il contatto con medicazioni, drenaggi, ecc.
Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati
IN COORTE
oltre alle indicazioni sopra citate
60/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
limitare il contatto diretto con gli altri pazienti
limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti.
Tali principi sono ben esplicitati nell'All.11. Se il paziente è straniero per una migliore adesione
alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione di MDRO
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico
(numero telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI
I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:.
DEGENTI (che condividono la stessa stanza)
Corretta tecnica lavaggio delle mani
Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), con l'unità del paziente
infetto/colonizzato da MDRO e con i suoi effetti personali.
EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI
Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali
mirate a:
Regolamentare le visite
Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei
distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione
d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli
ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa.
Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, camici ecc.)
Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica
e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di
ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio.
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato
di orientamento i caregiver dovranno essere istruiti sull'applicazione di pratiche semplici
come:
Lavare le mani del congiunto
− Gli effetti personali e la biancheria pulita del paziente sia sempre presente e la sporca
rimossa e ricondizionata tempestivamente.
61/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti infetti/colonizzati da patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO)
Acinetobacter baumannii MDR -Enterococco Vancomicina Resistente (VRE)- Enterobatteriacee Produttori di Beta
lattamasi a largo spettro (ESBL)-Stafilococco aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Stafilococco Epidermidis Meticillino
Resistente (MRSE)- Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
PROCEDURE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE
−
Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea
sanitizzazione
−
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo
quelle eseguite sui restanti pazienti.
La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla
camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani.
Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione della
biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati per l'assistenza
che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione/sterilizzazione così come le
superfici contaminate..
Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite
mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata e trattare
per ultime le sedi d'infezione/colonizzazione.
Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di altre
lesioni della cute eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un luogo
protetto (es.: medicheria)
Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la
diffusione dei microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento
drenaggi/ sacche urine, ecc.) attraverso la rimozione tempestiva dei guanti e
l'incremento del frizionamento alcolico delle mani (vedi Evidenze igiene mani).
Nel paziente non autosufficiente frizionare o far frizionare le mani con sol. Idroalcolica
−
−
TERMINE ISOLAMENTO
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico
patogeno (Vedi All.1)
62/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino
Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)
Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
C1M
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
IGIENE DELLE MANI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Non è indispensabile riservare per il paziente una camera singola;
Raggruppare in coorte i pazienti con isolamento dello stesso microrganismo
multiresistente (MDRO)
Il paziente con isolamento di un MDRO può condividere la stanza con pazienti a
basso rischio di sviluppo di colonizzazione o infezione e con probabile degenza
breve (es.: pazienti in dimissione o collaboranti autosufficienti e non portatori di
devices).
Non collocare il paziente in stanza con soggetti con aumentato rischio di contrarre
un'infezione (es.: immunocompromessi, portatori di devices o pazienti con prolungata
degenza)
Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati,
anche se sono stati utilizzati i guanti, procedere a:
Decontaminare con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento. Tale procedura risulta
molto efficace come misura preventiva nel controllo degli MDROs
in alternativa procedere a:
Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire
frizionamento con gel alcolico
oppure
Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone.
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani:
Prima del contatto con il paziente
Dopo il contatto con il paziente
Prima di una procedura in asepsi
Dopo il contatto con liquidi biologici
Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor,
pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.)
63/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino
Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)
Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
(DPI)
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI
RIFIUTI SANITARI
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici
toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con
oggetti/attrezzature a più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare
contaminate (monitor, pompe infusionali, ecc.).
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere
all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI
(All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed
eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
Se possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), e l'occorrente per
eventuale medicazione. Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro.
Collocare su un piano d'appoggio il minimo necessario per l'assistenza in modo da facilitare
le pratiche riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale.
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e
detergerli e disinfettarli dopo l'uso al fine di ridurre la carica microbica presente consultando
il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 (es.: il
saturimetro dopo l'uso deve essere frizionato con salviette monouso all'ipoclorito di sodio).
In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per
ecografo,ecc.) ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
Utilizzare contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire
Eseguire frequenti interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare
quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito (unità paziente) e delle
mani del personale
Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando
più volte la soluzione detergente e di cloroderivato 1000 ppm (50ml portati a 1 lt. di
64/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino
Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)
Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
acqua fredda) utilizzando panni monouso.
Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione
di 1000 ppm ( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
Avvisare il personale addetto alla sanificazione, in modo da trattare con particolare
attenzione la stanza e l'unità paziente come ultime.
N.B. In caso di superfici contaminate da liquidi biologici procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata
di cloro.
BIANCHERIA E TELERIA
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria con cautela per prevenire la
contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale.
La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto,
sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria
infetta.
Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento inviarli al
lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso che
identifica la biancheria infetta.
Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un
coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato,
nonostante la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria
infetta. (vedi Tab.1 precauzioni standard).
TRASPORTO DEL DEGENTE
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che
dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani,
sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi
medici e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy.
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e
sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle), consultando il Prontuario degli antisettici e
disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861
65/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino
Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)
Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE
EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI
PAZIENTI (che condividono la stessa stanza)
In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio
infettivo accertandosi che abbia recepito tutte le indicazioni fornite sottoelencate:
Eseguire accurata igiene delle mani
Usare correttamente il servizio igienico
Eseguire un' accurata igiene personale
Gestire correttamente gli effetti personali
Evitare il contatto con medicazioni, liquidi biologici.
Gestire correttamente i dispositivi personalizzati assegnati
Evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti
Tali informazioni sono riassunte in una brochure informativa All.11Per gli utenti stranieri è
possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero telefonico
interno 87100)
I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:.
Corretta tecnica lavaggio delle mani
Evitare il contatto con le superfici (comodino, sbarre, ecc.), l'unità del paziente con
isolamento di MDRO e con i suoi effetti personali.
EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI
Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo
dei distributori automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per
l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di alcune strutture degenziali dell'Ente, negli
atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone d'attesa.
Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di
plastica e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con
aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di candeggina) nel prelavaggio
PROCEDURE ASSISTENZIALI DA GOVERNARE
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo
quelle eseguite sui restanti pazienti.
Concentrare le attività assistenziali quando possibile con immediata eliminazione della
biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati per
l'assistenza che devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
66/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di patogeni multifarmaco-resistenti (MDRO) Acinetobacter baumannii MDR Enterococco Vancomicino
Resistente (VRE) Enterobatteriacee Produttori di Beta lattamasi a largo spettro (ESBL)
Stafilococco Aureo Meticillino Resistente (MRSA)-Klebsiella pneumoniae Carbapenemasi Resistente (KPC)
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
superfici contaminate.
Se la sede di infezione/colonizzazione è il sito d'incisione chirurgica o in presenza di
altre lesioni della cute eseguire se possibile le medicazioni non in stanza, ma in un
luogo protetto (es.: medicheria)
Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, per prevenire la diffusione
di microrganismi nell'ambiente circostante il paziente (es.: svuotamento sacca urine nel pz.
cateterizzato con IVU da MDRO)
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per
specifico patogeno (Vedi All.1)
67/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
C2A
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
La collocazione in una camera singola è prioritaria per i pazienti che possono facilitare la
trasmissione attraverso diarrea incontrollabile e/o per pazienti non autosufficienti non collaboranti
con alterato stato mentale.
• Coorte di pazienti con isolamento di Tossina A e B del Clostridium difficile
• Il paziente infetto può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo
d'infezione e con probabile degenza breve (es.: pazienti in dimissione o collaboranti
autosufficienti).
• Non collocare il paziente vicino a soggetti immunocompromessi o pazienti con prolungata
degenza
• Se possibile nella stanza/box deve essere presente un lavandino, in alternativa questo deve
essere nelle immediate vicinanze. Predisporre l'occorrente per il lavaggio antisettico delle
mani
IGIENE DELLE MANI
Eseguire il lavaggio delle mani con antisettico e acqua, prima e dopo l'uso dei guanti e prima e dopo
le procedure di assistenza. Non effettuare l' igiene delle mani con la decontaminazione alcolica
in quanto non risulta efficace sulle spore del Clostriudium difficile.
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire il lavaggio antisettico delle mani:
Prima del contatto con il paziente
Dopo il contatto con il paziente
Prima di una procedura in asepsi
Dopo il contatto con liquidi biologici
Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe infusionali,
pulsantiere varie, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI)
GUANTI: Indossare sempre i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici
toccate più frequentemente (pulsantiere, maniglie, sbarre del letto, ecc.) o con oggetti/attrezzature a
più stretto contatto con il paziente che potrebbero risultare contaminate (monitor, pompe
infusionali, ecc.).
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
68/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
CAMICE: indossare un camice, in tessuto tecnologico ricondizionabile o TNT monouso non sterile,
quando si prevede un contatto diretto con il paziente, (contatto di feci, sacche per stomizzati o
presenza di incontinenza fecale) o con superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta
prossimità del paziente. Indossare il camice al momento di entrare nella stanza/box.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere al
lavaggio antisettico delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI
(All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire un
ulteriore lavaggio delle mani.
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Se possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per eventuale
medicazione e per l'igiene personale del paziente. Personalizzare la padella, fornita di copripadella
monouso, che dopo l'uso deve essere disinfettata con una soluzione al 20% di cloroderivato per
l'ambiente. Personalizzare il pappagallo che dopo l'uso deve essere ricondizionato come la padella
(si possono utilizzare pappagalli monouso).
Utilizzare fascia monouso per manicotto dello sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento letto
non deve permanere in camera.
Collocare il carrello contenente lo stretto necessario per l'assistenza, in modo da facilitare le pratiche
riducendo al minimo la possibilità di contaminazione ambientale. Per evitare sprechi di materiale,
mettere sul carrello il quantitativo sufficiente per l'assistenza quotidiana poiché il materiale
monouso non utilizzato potrebbe essere contaminato dalle spore del Clostridium difficile.
Applicare una medicazione contenitiva ed impermeabile su eventuali incisioni chirurgiche o lesioni
della cute per impedire che vengano contaminate dalle spore contenute nelle feci.
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e detergerli e
disinfettarli ad alto livello dopo l'uso, al fine di ridurre la carica microbica presente consultando il
Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti alla pag. web http://www.galliera.it/861 (es.: il saturimetro
dopo l'uso deve essere frizionato con salviette monouso all'ipoclorito di sodio).
Per i materiali che sono compatibili con il cloro utilizzare una soluzione al 20% (200 ml di cloro +
acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente, per le superfici/arredi metallici
utilizzare sodio- dicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda). Per i dispositivi nonmonouso utilizzati per l'assistenza che possono presentare problematiche per il trattamento di
69/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
disinfezione ad alto livello contattare l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni.
In caso di apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.)
ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
Al termine dell'isolamento riprocessare tutti i dispositivi medici pluriuso presenti sul carrello
all'interno della stanza, anche se non sono stati utilizzati.
N.B.: In caso di superfici contaminate da feci procedere alla rimozione immediata (decontaminazione
ambientale), utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro.
RIFIUTI SANITARI
Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare
contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Eseguire non meno di due volte al giorno interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in
particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale
(sponde del letto, monitor, pompe infusionali, comodino, sedie, sedie igieniche, maniglie,
campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.)
In caso di diarrea, il paziente ha un elevato numero di spore nelle feci che possono contaminare
l'ambiente e persistere per mesi a più bassi livelli e quindi tale contaminazione ambientale può essere
causa di trasmissione diretta o indiretta ad altri pazienti o recidiva dello stesso paziente. La
disinfezione ambientale deve avvenire con prodotti a base di cloroderivati per ambiente al 20% (200
ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) per le superfici/arredi metallici utilizzare sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda), utilizzando panni monouso fino al
termine dell'isolamento. La stanza verrà trattata come ultima e con particolare attenzione.
Per questi pazienti l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni richiede al SEA su supporto informatico,
interventi di sanitizzazione specifica per la stanza del degente fino al termine dell'isolamento. Tale
procedura è regolamentata da compilazione di modulistica ad hoc da parte del SEA.
SANIFICAZIONE AMBIENTALE A
DOMICILIO
A domicilio per impedire la trasmissione il locale al quale si deve prestare maggiore attenzione è il
servizio igienico: pulire non solo il pavimento, ma i sanitari (compreso l'asse del WC e il bidet), i
rubinetti, gli interruttori e le maniglie della porta. Dopo aver pulito disinfettare con un prodotto a
base di Cloro: Candeggina (20ml in 1 litro di acqua fredda) o altri prodotti a base di cloro reperibili
normalmente presso la grande distribuzione, utilizzando le concentrazioni d'uso consigliate dal
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
70/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
produttore
BIANCHERIA E TELERIA
TRASPORTO DEL DEGENTE
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla, per prevenire la
contaminazione di parti del corpo, della divisa dell'operatore e la contaminazione ambientale.
La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto, sacco
trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria infetta.
Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento o se risultano
sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto all'interno
del sacco rosso che identifica la biancheria infetta.
Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un
coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante la
presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1
precauzioni standard).
•
•
•
EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE
Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che
dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani,
sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e
uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy.
Nel caso di trasferimento presso altre strutture o per il trasporto in ambulanza valgono le
considerazioni sopra descritte.
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e
sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). Utilizzare dopo la detersione una soluzione al 20%
(200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente oppure sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda).
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di
orientamento istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti :
STANZA SINGOLA
•
•
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
promuovere il lavaggio antisettico delle mani del paziente (in particolar modo dopo le
evacuazioni),
accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali.
71/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
IN COORTE
Oltre alle indicazioni sopra citate
• limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti.
Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10). Se il paziente è straniero per
una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione del patogeno.
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico
(numero telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI
PAZIENTI ( che condividono la stessa
stanza)
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
PROCEDURE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:
Corretta tecnica lavaggio delle mani
Evitare il contatto con le superfici e l'unità del paziente infetto
I visitatori
•
•
•
•
devono essere istruiti su:
Regolamentazione delle visite
Lavaggio antisettico delle mani
Uso corretto dei DPI (guanti e camice)
Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica
e sottoporla ad un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di
ipoclorito di sodio (200ml di candeggina) nel prelavaggio.
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di
orientamento i caregiver dovranno essere istruiti sull'applicazione di pratiche semplici come:
Lavare le mani del congiunto
Rimuovere tempestivamente la biancheria sporca e rifornire biancheria personale pulita in
quantità sufficiente
Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea
sanitizzazione
Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10).
•
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle
eseguite sui restanti pazienti.
• La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori
72/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
ALTO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche:
disorientati, incontinenti fecali, con o senza presenza di stomia, allettati, non autosufficienti, alto bisogno assistenziale
•
•
•
•
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito il lavaggio antisettico
delle mani.
Concentrare le attività assistenziali quando possibile, con immediata eliminazione della
biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati. Quest'ultimi
devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le superfici contaminate.
Tutte le pratiche assistenziali, compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite
mantenendo la sequenza dalla zona più pulita verso quella più contaminata.
Porre particolare attenzione durante alcune pratiche assistenziali, al fine di prevenire la
diffusione delle spore del Clostridium difficile nell'ambiente circostante il paziente
(es.:cambio pannolone, igiene intima, svuotamento sacca stomia, ecc.) attraverso la
rimozione tempestiva dei guanti e il lavaggio antisettico delle mani (vedi Evidenze igiene
mani).
Nel paziente non autosufficiente lavare frequentemente le mani
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico
patogeno (Vedi All.1)
73/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno
assistenziale
C2M
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
IGIENE DELLE MANI
Non è indispensabile riservare per il paziente una camera singola, ma un servizio igienico
personalizzato (preferibilmente con all'interno un lavandino) o una sedia igienica personalizzata.
Fornire al paziente un flacone di sol. antisettica saponosa per il lavaggio delle mani (clorexidina
gluconato in sol. saponosa)
• Coorte di pazienti con isolamento di tossina A e B del dello Clostridium difficile
• Il paziente infetto può condividere la stanza con pazienti a basso rischio di sviluppo
d'infezione e con probabile degenza breve ad es.: pazienti in dimissione o collaboranti
autosufficienti.
• Non collocare il paziente vicino a soggetti immunocompromessi o pazienti con
prolungata degenza
• Se possibile, nella stanza/box deve essere presente un lavandino, in alternativa questo
deve essere nelle immediate vicinanze. Predisporre l'occorrente per il lavaggio antisettico
delle mani
Eseguire il lavaggio delle mani con antisettico e acqua, prima e dopo l'uso dei guanti e prima e
dopo le procedure di assistenza. Non effettuare l'igiene delle mani con la
decontaminazione alcolica in quanto non risulta efficace sulle spore del Clostriudium
difficile.
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire il lavaggio antisettico delle mani:
• Prima del contatto con il paziente
• Dopo il contatto con il paziente
• Prima di una procedura in asepsi
• Dopo il contatto con liquidi biologici
• Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor,
pompe infusionali, pulsantiere varie, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI)
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
GUANTI: Indossare i guanti quando si entra in contatto con il paziente, con superfici o oggetti
contaminati.
CAMICE: indossare un camice solo quando si prevede un contatto diretto con il paziente con
74/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno
assistenziale
superfici o dispositivi potenzialmente contaminati in stretta prossimità del paziente.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere
all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente eventuali altri DPI
(All.3), ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire
nuovamente il lavaggio antisettico delle mani.
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI RIUTILIZZABILI
Se possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (es.:termometro, fonendoscopio, ecc) occorrente per
eventuale medicazione e per l'igiene personale. Utilizzare fascia monouso per manicotto dello
sfigmomanometro. La biancheria per il rifacimento del letto non deve permanere in camera.
Qualora il paziente sia collaborante ma non autosufficiente personalizzare la sedia igienica/ la
padella, fornita di copripadella monouso, che dopo l'uso deve essere disinfettata con una
soluzione al 20% di cloroderivato per l'ambiente. Personalizzare il pappagallo che dopo l'uso
deve essere ricondizionato come la padella (si possono utilizzare pappagalli monouso).
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non-critici, come semi-critici,
detergerli e disinfettarli ad alto livello consultando il Prontuario degli antisettici e disinfettanti alla
pag. web http://www.galliera.it/861
Per i materiali che sono compatibili con il cloro utilizzare una soluzione al 20% (200 ml di cloro
+ acqua fredda fino ad un litro) di cloroderivato per l'ambiente per le superfici/arredi metallici
utilizzare sodio- dicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda).In caso di
apparecchiature utilizzate per più pazienti (es.:sonda addominale per ecografo,ecc.)
ricondizionarle tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
Per i dispositivi non-monouso utilizzati per l'assistenza che possono presentare problematiche
per il trattamento di disinfezione ad alto livello contattare l'Ufficio Prevenzione e Controllo
Infezioni
RIFIUTI SANITARI
Posizionare nella stanza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Utilizzare
contenitori di volume adeguato al materiale da smaltire
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Eseguire non meno di due volte al giorno interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici,
in particolare quelle orizzontali e quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
75/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno
assistenziale
personale.
Avvisare il personale addetto alla sanificazione ambientale, in modo da trattare la stanza e
l'eventuale servizio igienico personalizzato come ultimi e con particolare attenzione. La
disinfezione ambientale deve avvenire con prodotti a base di cloroderivati per ambiente al 20%
(200 ml di cloro + acqua fredda fino ad un litro), per le superfici/arredi metallici utilizzare sodiodicloroisocianurato (4 compresse in 2,5 litri di acqua fredda)con panni monouso fino al termine
dell'isolamento. Per questi pazienti l'Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni richiede al SEA su
supporto informatico, interventi di sanitizzazione specifica per la stanza del degente e per il
servizio igienico personalizzato fino al termine dell'isolamento. tale procedura è regolamentata
da compilazione di modulistica ad hoc da parte del SEA.
SANIFICAZIONE AMBIENTALE A DOMICILIO A domicilio per impedire la trasmissione il locale al quale si deve prestare maggiore attenzione è
il servizio igienico: pulire non solo il pavimento, ma i sanitari (compreso l'asse del WC e il bidet),
i rubinetti, gli interruttori e le maniglie della porta. Dopo aver pulito disinfettare con un prodotto
a base di Cloro: Candeggina (20ml in 1 litro di acqua fredda) o altri prodotti a base di cloro
reperibili normalmente presso la grande distribuzione, utilizzando le concentrazioni d'uso
consigliate dal produttore
BIANCHERIA E TELERIA
La biancheria sporca deve essere immediatamente eliminata nel sacco posto accanto al letto,
sacco trasparente idrosolubile posto all'interno del sacco rosso, che identifica la biancheria
infetta.
Cuscini e coperte : alla dimissione del paziente o al termine dell'isolamento o se risultano
sporchi/contaminati inviarli al lavaggio inserendoli nel sacco trasparente idrosolubile posto
all'interno del sacco rosso che identifica la biancheria infetta.
Materassi: Alla dimissione o al termine dell'isolamento, se il materasso è dotato di un
coprimaterasso sanitizzare quest'ultimo. Se il materasso risulta sporco/contaminato, nonostante
la presenza di coprimaterasso, sostituire il tutto inviandolo come biancheria infetta. (vedi Tab.1
precauzioni standard).
TRASPORTO DEL DEGENTE
Avvisare sempre il personale accompagnatore e il servizio ricevente sulle precauzioni che
dovranno adottare nei momenti di maggior contatto con il paziente : lavaggio delle mani,
sanitizzazione delle superfici contaminate, trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
76/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno
assistenziale
e uso dei DPI necessari, senza violare il diritto alla privacy.
EDUCAZIONE SANITARIA AL DEGENTE
In questo caso è necessario che il paziente venga informato in modo esaustivo sul rischio
infettivo accertandosi che abbia recepito tutte le indicazioni fornite e al fine di limitare la
trasmissione del patogeno il personale d'assistenza vigili sui seguenti aspetti:
• lavaggio antisettico delle mani (in particolar modo dopo l'uso del servizio igienico),
• uso corretto dei servizi igienici
• uso corretto dei dispositivi personalizzati
• accurata igiene personale con cambio di biancheria intima
• corretta gestione degli effetti personali ( riporre la biancheria sporca in un sacco chiuso)
• lasciare libere le superfici della propria unità per permettere una idonea sanitizzazione
ambientale
• limitare o evitare il contatto con gli oggetti di altri pazienti.
• avvisare il personale per una sanitizzazione dopo ogni uso del servizio igienico
personalizzato
Tali principi sono ben esplicitati nella brochure informativa (All.10). Se il paziente è straniero per
una migliore adesione alle misure preventive avvalersi dei mediatori culturali
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico
(numero telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AGLI ALTRI
PAZIENTI ( che condividono la stessa
stanza)
I pazienti che condividono la stanza devono essere istruiti su:.
• Corretta tecnica lavaggio delle mani
• Non utilizzare l'eventuale servizio igienico dedicato al paziente infetto
• Evitare il contatto con le superfici e l'unità del paziente infetto
EDUCAZIONE SANITARIA AI VISITATORI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
I visitatori devono essere istruiti su:
• Lavaggio antisettico delle mani
• La biancheria personale deve essere sottoposta a domicilio ad un lavaggio automatico
superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (200ml di candeggina) nel
prelavaggio.
Lasciare libere le superfici circostanti l'ambiente del paziente per permettere idonea
sanitizzazione.
77/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
per pazienti con isolamento di tossine (A e B) del Clostridium difficile
MEDIO LIVELLO DI RISCHIO INFETTIVO
da applicare a pazienti che abbiano una o più di queste caratteristiche: orientati, collaboranti, autosufficienti, medio-basso bisogno
assistenziale
PROCEDURE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE
•
•
•
•
•
•
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo
quelle eseguite sui restanti pazienti.
Invitare il paziente a lavarsi frequentemente le mani
La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori
dalla camera di degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito il lavaggio antisettico
delle mani.
Concentrare le attività assistenziali quando possibile, con immediata eliminazione della
biancheria sporca, dei rifiuti, allontanamento dispositivi e materiali utilizzati. Quest'ultimi
devono essere sottoposti a detersione e disinfezione così come le superfici contaminate.
Qualora il paziente sia collaborante ma non autosufficiente tutte le pratiche assistenziali,
compresa l'igiene del paziente devono essere eseguite mantenendo la sequenza dalla
zona più pulita verso quella più contaminata.,
L'operatore deve sempre eseguire un accurato lavaggio antisettico delle mani (vedi
Evidenze igiene mani).
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni per specifico
patogeno (Vedi All.1)
78/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA
C3
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
Il degente deve essere collocato in camera singola con servizio igienico personalizzato (nell'impossibilità
personalizzare una sedia igienica), soprattutto se il paziente è disorientato o se è affetto da scabbia
norvegese che risulta essere molto più contagiosa per l'elevata dispersione di acari.
I pazienti con la stessa patologia possono condividere la stessa camera (coorte di pazienti)
Dopo 24 ore di trattamento efficace non è più necessario l'isolamento
tanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani
IGIENE DELLE MANI
Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono
stati utilizzati i guanti, procedere a:
12. Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta
tecnica (vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf )
In alternativa procedere a:
16. Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento
con gel alcolico
oppure:
17. Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone.
seguendo la corretta tecnica ( vedi pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf )
EVIDENZE:
Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani
7. Prima del contatto con il paziente
8. Dopo il contatto con il paziente
9. Prima di una procedura in asepsi
10. Dopo il contatto con liquidi biologici
11. Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe
infusionali, pulsantiere varie, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI),
COPRICAPO E CALZARI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
GUANTI: indossare sempre i guanti nei casi di diretto contatto con il paziente o con materiale
potenzialmente contaminato (es.: lenzuola, coperte, materassi, e altri effetti letterecci).
I guanti devono essere immediatamente eliminati dopo l'uso e prima di uscire dalla stanza del degente
dopodiché procedere all'igiene delle mani.
79/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA
CAMICE: Indossare un camice quando si viene a contatto diretto con paziente (durante il trattamento
topico) o superfici potenzialmente contaminate (rifacimento del letto).
APVR FFP3:tutti gli operatori utilizzeranno tale DPI durante l'uso del disinfestante spray a base di piretro.
COPRICAPO E CALZARI:: l'utilizzo di copricapo monouso e calzari (alti fino al ginocchio) è previsto
durante i trattamenti topici ed è sempre previsto nell'assistenza a pazienti affetti da scabbia norvegese
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o
smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo che deve essere immediatamente chiuso.
Dopodiché eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI
RIUTILIZZABILI
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Quando possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per per l'igiene
personale del paziente e per il trattamento topico su un piano d'appoggio dedicato. La biancheria
per il rifacimento letto non deve permanere in camera.
Utilizzare una fascia monouso per ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro.
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critici e
disinfestarli, detergerli e disinfettarli dopo l'uso consultando il Prontuario degli antisettici e
disinfettanti ( vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
In caso di apparecchiature/dispositivi medici utilizzati per più pazienti disinfestarli e ricondizionarli
tra un paziente e l'altro consultando la pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf
•
•
•
•
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
La sanificazione e la disinfezione giornaliera della camera vanno eseguite DOPO la pulizia delle
altre camere di degenza e dopo il trattamento topico e il rifacimento del letto, avvisando il
personale addetto alla sanificazione ambientale.
Tutto il materiale utilizzato per la pulizia ambientale deve essere monouso e le attrezzature
accuratamente disinfestate, lavate e disinfettate dopo l'uso.
Eseguire interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e
quelle a maggior contatto dell'assistito e delle mani del personale (sponde del letto, comodino,
sedie, maniglie, campanello, interruttore luce, pulsantiere varie, ecc.).
Alla dimissione del paziente, prima delle operazioni di pulizia ambientale disinfestare con prodotti
derivati del piretro gli oggetti/arredi (letto, comodino, ecc.). Durante l'uso del disinfestante gli
operatori utilizzeranno APVR FFP3. Far aerare la stanza (per non meno di un'ora) prima di
procedere alla sanitizzazione ambientale terminale.
80/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA
BIANCHERIA E TELERIA
EFFETTI LETTERECCI
Eseguire il rifacimento del letto due volte al giorno rimuovendo la biancheria con la massima cautela per
limitare la dispersione aerea di squame e parassiti (in modo particolare nel rifacimento mattutino del letto
dove maggiore è la concentrazione degli acari) del letto.
La biancheria del letto, deve essere inserita con cura immediatamente nel sacco rosso con
all'interno sacco trasparente idrosolubile (biancheria infetta). Spruzzare all'interno del sacco della
biancheria un prodotto disinfestante
a base di piretro.
Il sacco deve essere chiuso
immediatamente e inviato in lavanderia. dopo 24 ore
La biancheria e gli indumenti e biancheria intima del paziente vanno cambiati almeno due volte al
giorno.
E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel
comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte
temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del
sacco un prodotto disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore,
dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate dagli indumenti.
Se la biancheria personale del paziente viene inviata al Servizio di Lavanderia dovrà essere
inserita nei sacchi che identificano la biancheria infetta, all'interno del sacco idrosolubile spruzzare
un prodotto disinfestante a base di piretro; chiudere il sacco immediatamente e inviarlo dopo 24
ore in lavanderia.
N.B.:Durante l'uso del disinfestante gli operatori utilizzeranno APVR FFP3.
Coperte e cuscini: le coperte e i cuscini utilizzati per il paziente devono essere trattati come biancheria
infetta utilizzando la procedura come per la restante biancheria. Tali effetti letterecci devono essere
sostituiti al termine del primo trattamento topico, dopo eventuali successivi trattamenti e alla
dimissione/trasferimento del paziente.
Materasso: il materasso utilizzato per il paziente deve essere trattato come biancheria infetta
utilizzando la procedura come per la restante biancheria e sostituito dopo le prime 24 ore dal trattamento
e alla dimissione/trasferimento del paziente.
RIFIUTI SANITARI
Posizionare all'interno della camera di degenza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo dove eliminare direttamente tutto il materiale non riutilizzabile e
che deve essere
immediatamente chiuso.
TRASPORTO DEL DEGENTE
Limitare spostamenti e il trasporto del paziente ai soli casi indispensabili almeno per le prime 24 ore
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
81/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA
dall'inizio del trattamento.
Informare gli addetti al trasporto e il personale della struttura presso la quale viene trasferito il paziente
ed assicurarsi che vengano mantenute le precauzioni volte a prevenire trasmissione di acari ad altri
degenti e operatori e la contaminazione dell'ambiente e delle attrezzature.
Tali misure comprendono: l'igiene delle mani, la disinfestazione e successiva sanitizzazione delle superfici
contaminate, il trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e l'uso dei DPI necessari, senza
violare il diritto alla privacy.
Coprire la superficie cutanea con tubolari in cotone o biancheria personale aderente. Le eventuali lesioni
cutanee da grattamento devono essere coperte con medicazioni sterili
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe, cuscino e coperte, ecc.)
seguendo la procedura per la biancheria sopra riportata. Disinfestare e sanitizzare il mezzo (barella o
sedia a rotelle).
EDUCAZIONE SANITARIA AL
DEGENTE
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento
istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti
STANZA SINGOLA
accurata igiene delle mani
uso corretto del servizio igienico personalizzato, accurata igiene personale, corretta gestione degli
effetti personali.
Limitare le uscite dalla stanza secondo quanto indicato dal personale di assistenza
IN COORTE oltre alle indicazioni sopra citate:
− Evitare il contatto diretto con altri pazienti e con i loro effetti personali
Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione degli acari.
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Istruire i visitatori su:
1) Regolamentare le visite
2) Evitare stretti contatti con il paziente
3) Istruire all'accurata igiene delle mani
4) Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, camici ecc.)
5) Istruire al trattamento della biancheria personale a domicilio dopo il trattamento disinfestante con
lavaggio normale alla temperatura di 60°C.
E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel
comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature,
per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto
82/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI CON SOSPETTA O ACCERTATA SCABBIA
disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio
alle temperature tollerate dagli indumenti.
Gestire correttamente gli effetti personali del degente.
Invitare i conviventi ed i contatti stretti a consultare il medico di famiglia per un eventuale
trattamento.
−
PROCEDURE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE E RACCOMANDAZIONI −
−
−
−
−
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
La procedura a maggior rischio di trasmissione è il rifacimento del letto mattutino dove maggiore è la
concentrazione degli acari
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite
sui restanti pazienti
La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di
degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani.
Al fine di prevenire la trasmissione e una buona risoluzione della parassitosi è fondamentale eseguire
il trattamento topico in modo efficace (consultare la specifica procedura All.5).
Non demandare il trattamento topico al paziente anche se autosufficiente e collaborante.
Durante l'uso del disinfestante utilizzare l'APVR FFP3 per la protezione respiratoria e avere
l'avvertenza di allontanare eventuali alimenti.
Terminare l'isolamento una volta ultimato il
specialistico che confermi la guarigione.
trattamento topico e dopo controllo dermatologico
83/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO
C4
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
Trovare una collocazione più idonea possibile a contenere il rischio di trasmissione per almeno 24 ore
dall'inizio del trattamento con antiparassitario efficace.
Riunire in una stanza , i pazienti con patologie causate dallo stesso parassita (coorte di pazienti)
Dopo 24 ore di trattamento efficace non è più necessario l'isolamento
Nella stanza/box predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani
IGIENE DELLE MANI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI) COPRICAPO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Dopo ogni contatto con il paziente o con superfici o oggetti potenzialmente contaminati, anche se sono
stati utilizzati i guanti, procedere a:
Decontaminazione con sol. alcolica le mani sino a completo assorbimento seguendo la corretta tecnica
(vedi pagina web http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/decmani.pdf )
In alternativa procedere a:
• Lavaggio antisettico delle mani con acqua e detergente dopo asciugatura a seguire frizionamento
con gel alcolico
• oppure
• Lavaggio antisettico delle mani con sol. Saponosa a base di Clorexidina o di Iodopovidone.
seguendo la corretta tecnica ( vedi pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/protocolli/Lavaggio_Mani_A3_5momenti.pdf )
• EVIDENZE:
• Per tali pazienti è importante eseguire l'igiene delle mani
• Prima del contatto con il paziente
• Dopo il contatto con il paziente
• Prima di una procedura in asepsi
• Dopo il contatto con liquidi biologici
• Dopo il contatto con l'ambiente circostante il paziente (sponde del letto, monitor, pompe
infusionali, pulsantiere varie, ecc.)
GUANTI: indossare sempre i guanti nei casi di diretto contatto con il paziente o con materiale
potenzialmente contaminato (es.: federe, lenzuola, cuscini, indumenti personali, pettine, ecc.).
I guanti devono essere immediatamente eliminati dopo l'uso e prima di uscire dalla stanza del degente
dopodiché procedere all'igiene delle mani.
CAMICI: Utilizzare il camice monouso non sterile se si prevede contatto diretto con paziente (durante il
trattamento topico) o con indumenti personali (casco, berretto, ecc.) o con effetti
letterecci (biancheria, cuscino,ecc.) per le successive 24 ore dal trattamento.
84/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO
Se il camice è riutilizzabile deve essere inviato al Servizio di Lavanderia come biancheria infetta previa
disinfestazione con prodotto derivato dal piretro.
COPRICAPO: Gli operatori sanitari che durante l'assistenza diretta hanno stretti contatti con il paziente e
durante il trattamento topico della pediculosi, dovranno indossare un copricapo monouso.
APVR FFP3 tutti gli operatori utilizzeranno tale DPI durante l'uso del disinfestante spray a base di piretro.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o
smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo che deve essere immediatamente chiuso.
Dopodiché eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI MEDICI
RIUTILIZZABILI
•
•
•
•
Quando possibile utilizzare materiale monouso.
Personalizzare i dispositivi medici (termometro, fonendoscopio, ecc.), l'occorrente per per l'igiene
personale del paziente su un piano d'appoggio dedicato. La biancheria per il rifacimento letto
non deve permanere in camera.
Utilizzare una fascia monouso per ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro
Trattare tutti i dispositivi pluriuso normalmente considerati non critici come semi-critic,i
disinfestarli, detergerli e disinfettarli dopo l'uso e tra un paziente e l'altro consultando il
Prontuario degli antisettici e disinfettanti ( vedi pagina web
http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Al termine dell'isolamento (dopo il trattamento) procedere alla disinfestazione dell'unità paziente (letto,
armadio, comodino, sedia, ecc.). Far aerare la stanza prima di procedere alla sanitizzazione ambientale
terminale.
Tutto il materiale utilizzato per la pulizia deve essere monouso e le attrezzature accuratamente
disinfestate, lavate e disinfettate dopo l'uso.
Eseguire interventi di pulizia e disinfezione di tutte le superfici, in particolare quelle orizzontali e
quelle a maggior contatto dell'assistito
SMALTIMENTO RIFIUTI
Posizionare all'interno della camera di degenza un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo dove eliminare direttamente tutto il materiale non riutilizzabile e
che deve essere
immediatamente chiuso.
BIANCHERIA E TELERIA
Al termine del trattamento eseguire il rifacimento del letto, rimuovere la biancheria evitando di scuoterla
per limitare la dispersione aerea di lendini e parassiti. Sostituire inoltre coperte, cuscini e materasso. La
biancheria del letto, i cuscini e le coperte devono essere inseriti con cura immediatamente in sacchi rossi
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
85/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO
con all'interno sacco trasparente idrosolubile (biancheria infetta). Spruzzare all'interno del sacco
idrosolubile un prodotto disinfestante a base di piretro. I sacchi devono essere chiusi immediatamente
e inviati in Lavanderia. dopo 24 ore
E' consigliabile l'uso di biancheria personale di cotone, evitando indumenti di lana. Non lasciare nel
comodino e armadi indumenti usati. In caso di indumenti delicati, che non sopportano alte temperature,
per evitare reinfestazioni, chiuderli in un sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto
disinfestante a base di piretro che deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio
alle temperature tollerate dagli indumenti.
Se la biancheria personale del paziente viene inviata al Servizio di Lavanderia dovrà essere inserita nei
sacchi che identificano la biancheria infetta, all'interno del sacco idrosolubile spruzzare un prodotto
disinfestante a base di piretro; chiudere il sacco immediatamente e inviarlo dopo 24 ore in Lavanderia.
TRASPORTO DEL DEGENTE
Se possibile rinviare gli spostamenti e il trasporto del paziente dopo il trattamento topico
Informare gli addetti al trasporto e il personale della struttura presso la quale viene trasferito il paziente
ed assicurarsi che vengano mantenute le precauzioni volte a prevenire trasmissione di parassiti e lendini
ad altri degenti e operatori e la contaminazione dell'ambiente e delle attrezzature. Tali misure
comprendono: l'igiene delle mani, la disinfestazione e
successiva sanitizzazione delle superfici
contaminate, il trattamento delle attrezzature e dei dispositivi medici e l'uso dei DPI necessari, senza
violare violare il diritto alla privacy.
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe, cuscino e coperte, ecc.)
seguendo la procedura per la biancheria sopra riportata. Sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle).
EDUCAZIONE SANITARIA AL
DEGENTE
In base alle caratteristiche del paziente, al grado di dipendenza assistenziale e allo stato di orientamento
istruirlo sull'importanza dei seguenti aspetti
• accurata igiene delle mani
• uso corretto dei servizi igienici, accurata igiene personale, corretta gestione degli effetti personali.
• Evitare il contatto diretto con altri pazienti e con i loro effetti personali
• Il personale d'assistenza deve vigilare su tali aspetti per limitare la trasmissione dei parassiti
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
- Istruire i visitatori su:
• Evitare stretti contatti con il paziente e con i suoi effetti letterecci
• Istruire all'accurata igiene delle mani
• Istruire all'uso corretto dei DPI (guanti, ecc.) e del copricapo
• Istruire al trattamento della biancheria personale a domicilio dopo il trattamento disinfestante con
lavaggio normale alla temperatura di 60°C.
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
86/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE DA CONTATTO
PER PAZIENTI AFFETTI DA PEDUCOLOSI DEL CAPO E/O DEL CORPO
•
•
•
PROCEDURE ASSISTENZIALI
•
•
•
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Evitare indumenti di lana. Non lasciare nel comodino e armadi indumenti usati. In caso di
indumenti delicati, che non sopportano alte temperature, per evitare reinfestazioni, chiuderli in un
sacco di plastica, spruzzare all'interno del sacco un prodotto disinfestante a base di piretro che
deve restare chiuso per almeno 24 ore, dopodiché trattato a domicilio alle temperature tollerate
dagli indumenti.
Per la pediculosi del capo ricordare ai visitatori e al degente di trattare l'eventuale casco per moto
(utilizzato dal paziente prima del trattamento topico) seguendo le indicazioni sopradescritte
Invitare i conviventi ed i contatti stretti a consultare il medico di famiglia per un controllo
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle
eseguite sui restanti pazienti
Per il trattamento topico del paziente infestato seguire la prescrizione dello specialista
dermatologo.
Durante l'uso del disinfestante utilizzare il facciale filtrante FFP3 per la protezione respiratoria e
avere l'avvertenza di allontanare eventuali alimenti.
Terminare l'isolamento dopo 24 ore dal trattamento topico e dopo controllo specialistico che confermi la
guarigione.
87/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA
PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI
D
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
IN PS/AMBULATORI
•
•
•
•
•
•
•
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
IGIENE DELLE MANI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Compatibilmente con la codifica eseguita in triage, se possibile dare la precedenza ai pazienti che
tossiscono ed espettorano frequentemente.
Al paziente con sintomi respiratori, se tollerata,fare indossare una mascherina chirurgica che copra
naso e bocca.
Procedere alla separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) di tali pazienti dalle altre persone
presenti nelle aree di attesa.
Collocare il prima possibile i pazienti con infezione sospetta o accertata da patogeni che vengano
trasmessi tramite droplet/goccioline, prodotte attraverso tosse, starnuti o fonazione e che si
depositano su oggetti e superfici in una stanza/box.
Nell'impossibilità d'individuare tale stanza/box, assicurarsi che il paziente sia posto ad una distanza
non inferiore ad 1 metro dalle altre persone.
Separare con una tenda una barella dall'altra in modo da ridurre al minimo le probabilità di
contatto stretto.
Nelle immediate vicinanze predisporre un contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo e
l'occorrente per l'igiene delle mani
Gli Operatori Sanitari devono indossare prima di entrare nella stanza/box e ogni qualvolta si trovino ad
operare ad una distanza inferiore ad 1 metro dal paziente:
• una mascherina chirurgica
• APVR FFP2 solo in caso di sospetta o accertata Meningite meningococcica
• guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato
• un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro
materiale contaminato
• schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie o altro materiale
contaminato.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli/smaltirli
nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani.
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5
momenti dell'OMS (All. 2).
88/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA
PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI
TRASPORTO DEL PAZIENTE
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI
MEDICI RIUTILIZZABILI
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
BIANCHERIA E TELERIA
EDUCAZIONE SANITARIA AL
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca,
compatibilmente con le condizioni cliniche.
Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti con il paziente sulle precauzioni
che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy.
Non è richiesto l'uso della mascherina per il personale che trasporta i pazienti.
Solo nel caso di un paziente con sospetta o accertata Meningite meningococcica, durante il trasporto in
ascensore, limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve
indossare l'APVR FFP2.
Per l'esecuzione di esami diagnostici programmare il trasporto evitando la contemporanea presenza di altri
pazienti suscettibili in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi.
Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il
mezzo (barella o sedia a rotelle).
Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (es.: termometro, fonendoscopio, ecc).
Ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro con fascia monouso. Per il trattamento dei dispositivi
riutilizzabili e delle attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e disinfettanti sul sito dell'Ente
(http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
Seguire il protocollo di pulizia aziendale cambiando più volte la soluzione di detergente e di
cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso.
• Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm
( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
• Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. (
50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda)
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro.
La biancheria senza scuoterla deve essere smaltita utilizzando il sacco di colore rosso con sacco
idrosolubile che identifica la biancheria infetta
Il personale di assistenza deve essere educato all'importanza delle misure di controllo atte a contenere le
89/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA
PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI
DEGENTE
secrezioni respiratorie per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori
attraverso goccioline e
fomite (produzione di secrezioni) iniziando dall'arrivo nelle strutture sanitarie (triage, sale di attesa di
pronto soccorso, studi medici/clinici).
Tali misure devono essere implementate nel tempo per i pazienti e accompagnatori che presentino segni
e sintomi di infezioni respiratorie
• Utilizzo di fazzoletti di carta da parte del paziente da eliminare immediatamente dopo l'uso.
• Igiene delle mani dopo il contatto con secrezioni respiratorie quando le condizioni generali del
paziente lo consentono e disporre nelle diverse aree del PS/ambulatori flaconi di soluzione
idroalcolica per la frizione delle mani.
• Promuovere per il paziente deambulante l'utilizzo dei distributori automatici di sol.Idroalcolica per
le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno del PS, nell'atrio dell'ingressozona d'attesa del P.S./ambulatori
• Fornire una mascherina chirurgica al paziente con tosse, che copra bene naso e bocca, invitandolo
a posizionare correttamente anche lo stringinaso.
• Se il paziente non riesce a mantenere indossata la mascherina chirurgica, fargli coprire naso e
bocca con fazzoletti monouso quando tossisce o starnutisce ed educarlo ad adeguati
comportamenti preventivi (All. 4)
• Far mantenere la separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) dei pazienti con infezioni
respiratorie nelle aree di attesa
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero
telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a :
Limitare il più possibile le visite .
Indossare all'ingresso della stanza/box una mascherina chirurgica.
Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori
automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno del
PS e nell'atrio dell'ingresso- zona d'attesa del P.S/ambulatori.
La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C.
con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml. di candeggina) nel prelavaggio.
90/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA DA
PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : PRONTO SOCCORSO/AMBULATORI
In caso di Meningite meningococcica il medico darà istruzioni relativamente alla profilassi antibiotica per i
contatti stretti.
PRATICHE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Aspirazione di secrezioni respiratorie
Induzione tosse/espettorato
Durante tali procedure posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere
contatto diretto con schizzi e spruzzi.
91/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA
DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE
D1
COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE
•
•
•
•
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
IGIENE DELLE MANI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Il paziente, con infezione sospetta o accertata da patogeni che vengano trasmessi tramite
droplet/goccioline prodotte attraverso tosse, starnuti o fonazione, va collocato preferibilmente in
una stanza singola oppure insieme a pazienti aventi la stessa patologia infettiva (coorte di
pazienti).
Nell'impossibilità, il paziente può condividere la stanza con altri, assicurandosi che sia posto ad
una distanza non inferiore ad 1 metro da un altro paziente, separare con una tenda un letto
dall'altro in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto.
Non è necessario chiudere la porta.
Nella stanza predisporre l'occorrente per l'igiene delle mani, il contenitore per i rifiuti pericolosi a
rischio infettivo.
Gli Operatori Sanitari devono indossare prima di entrare nella stanza/box e ogni qualvolta si trovino ad
operare ad una distanza uguale o inferiore ad 1 metro dal paziente:
• una mascherina chirurgica
• APVR FFP2 solo in caso di sospetta o accertata Meningite meningococcica
• guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato
• un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro
materiale contaminato
• schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie o altro materiale
contaminato.
Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle
mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI (All.3), ricondizionarli o
smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle
mani.
Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5
momenti dell'OMS (All. 2).
92/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA
DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE
ATTREZZATURE ASSISTENZIALI E
DISPOSITIVI
MEDICI RIUTILIZZABILI
BIANCHERIA E TELERIA
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
TRASPORTO DEL PAZIENTE
Per l'assistenza al paziente utilizzare dispositivi medici monouso quando possibile. Se somministrata
Ossigenoterapia sostituire il flacone preriempito di acqua sterile con relative connessioni e flussimetro.
Personalizzare i dispositivi medici per l'assistenza al paziente (es.: termometro, fonendoscopio, ecc),
l'occorrente per l'igiene personale. Ricoprire il manicotto dello sfigmomanometro con fascia monouso. Per
il trattamento dei dispositivi riutilizzabili e delle attrezzature consultare il Prontuario degli antisettici e
disinfettanti sul sito dell'Ente (http://www.galliera.it/files/documenti/cio/pdf/prontuario.pdf ).
Durante il rifacimento del letto rimuovere la biancheria senza scuoterla e smaltirla utilizzando il sacco di
colore rosso con sacco idrosolubile che identifica la biancheria infetta. I cuscini, le coperte e il materasso
se contaminati e alla dimissione smaltirli come biancheria infetta (vedi Tab.1 precauzioni standard).
•
Seguire il protocollo di pulizia aziendale ( pulizia giornaliera e terminale) cambiando più volte la
soluzione detergente e di cloroderivato (1000 ppm.) utilizzando panni monouso.
• Per le superfici metalliche utilizzare sodio dicloroisocianurato ad una concentrazione di 1000 ppm
( 1 compressa in 2,5 lt di acqua fredda)
• Per le superfici non metalliche utilizzare il cloro per ambienti ad una concentrazione di 1000 ppm. (
50 ml portati a 1 lt. di acqua fredda)
N.B. In caso di superfici contaminate da secrezioni respiratorie procedere alla rimozione immediata
(decontaminazione ambientale) utilizzando panni monouso imbevuti di soluzione concentrata di cloro.
•
•
•
Limitare il trasporto del paziente agli accertamenti medici strettamente necessari.
Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e
bocca, compatibilmente con le condizioni cliniche.
Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti con il paziente sulle
precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla
privacy.
Non è richiesto l'uso della mascherina per il personale che trasporta i pazienti.
Solo nel caso di un paziente con sospetta o accertata Meningite meningococcica, durante il trasporto in
ascensore, limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve
indossare l'APVR FFP2.
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
93/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA
DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE
Per l'esecuzione di esami diagnostici programmare il trasporto evitando la contemporanea presenza di
altri pazienti suscettibili in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi.
• Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare
il mezzo (barella o sedia a rotelle).
EDUCAZIONE SANITARIA AL
DEGENTE
Le misure che devono essere implementate nel tempo per i pazienti che presentino segni e sintomi di
infezioni respiratorie trasmesse tramite droplet/goccioline sono:
• Utilizzo di fazzoletti di carta da parte del paziente da eliminare immediatamente dopo l'uso
• Igiene delle mani dopo il contatto con secrezioni respiratorie, quando le condizioni generali del
paziente lo consentono e disporre all'interno della Struttura degenziale flaconi di soluzione
idroalcolica per la frizione delle mani.
• Promuovere per il paziente deambulante l'utilizzo di distributori automatici di sol. Idroalcolica per
le mani, dove presenti.
• Fornire una mascherina chirurgica al paziente con tosse, che copra bene naso e bocca, invitandolo
a posizionare correttamente anche lo stringinaso.
• Se il paziente non riesce a mantenere indossata la mascherina chirurgica, fargli coprire naso e
bocca con fazzoletti monouso quando tossisce o starnutisce ed educarlo ad adeguati
comportamenti preventivi (All. 4).
• Non utilizzare tovagliati sulle superfici piane (comodino, tavolo) in modo tale che il personale
addetto alle pulizie possa provvedere alla sanitizzazione delle stesse.
Per gli utenti stranieri è possibile avvalersi del Servizio di interpretariato telefonico linguistico (numero
telefonico interno 87100)
EDUCAZIONE SANITARIA AI
VISITATORI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Gli operatori sanitari hanno il compito di informare i visitatori sulle norme comportamentali mirate a :
Limitare il più possibile le visite .
Indossare all'ingresso della stanza una mascherina chirurgica.
Eseguire l'igiene delle mani entrando ed uscendo dalla stanza. Promuovere l'utilizzo dei distributori
automatici di sol. Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno di
alcune strutture degenziali dell'Ente, negli atri degli ingressi delle portinerie dell'Ospedale e nelle zone
d'attesa.
94/96
SCHEDA OPERATIVA PRECAUZIONI AGGIUNTIVE PER PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA
DA PATOGENI TRASMESSI ATTRAVERSO DROPLET/GOCCIOLINE
Esempi di malattie trsmissibili attraverso droplet/goccioline: Influenza stagionale e pandemica, Polmonite da Mycoplasma e Adenovirus, Meningite
meningococcica ecc. (ALLEGATO 1) : STRUTTURA DEGENZIALE
Inserire e chiudere accuratamente la biancheria del paziente in un sacchetto di plastica e sottoporla ad
un lavaggio automatico superiore o uguale a 60°C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50ml di
candeggina) nel prelavaggio.
In caso di Meningite meningococcica il personale medico darà istruzioni relativamente alla profilassi
antibiotica per i contatti stretti.
Per i visitatori con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, è raccomandato l'isolamento
volontario a casa
PRATICHE ASSISTENZIALI DA
GOVERNARE
TERMINE ISOLAMENTO
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
Le procedure di assistenza al paziente e quelle alberghiere devono essere svolte dopo quelle eseguite sui
restanti pazienti
La documentazione clinica ed assistenziale deve essere consultata ed aggiornata fuori dalla camera di
degenza dopo aver rimosso i DPI ed aver eseguito l'igiene delle mani.
Aspirazione di secrezioni respiratorie
Induzione tosse/espettorato
Durante tali procedure posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere
contatto diretto con schizzi e spruzzi.
Alla scomparsa di segni e sintomi d'infezione o in accordo con le raccomandazioni patogeno-specifiche
(Vedi All.1)
Nel caso di Meningite meningococcica l'isolamento termina dopo 24 ore dall'inizio della terapia
antibiotica.
95/96
SEZIONE ALLEGATI
manuale isolamento 2011 senza allegati.doc
96/96
Allegato 1
Allegato 2
Alllegato 2
Allegato 2
Allegato 2
Allegato 2
!"# "#
!#$"##
!"# "#
! "#
#"" % ! " $
&&"## ! #$ Allegato 3
SEQUENZA CORRETTA DI INDOSSAMENTO DEI DPI
1. CAMICE : allacciare al collo e in vita
2. MASCHERINA CHIRURGICA: coprire bene naso e bocca, piegare (con entrambi le
mani) la striscia di metallo, in modo da farla aderire bene ai lati del naso
3. APVR: (vedi la sequenza in allegato)
a.Togliere il respiratore
dalla confezione
d. Posizionare il respiratore
sotto il mento e l'elastico
inferiore tra il collo e le
orecchie; quello superiore
sulla nuca
b.Sistemare gli elastici portandoli
dalla parte posteriore a quella
anteriore del respiratore
c. Aprire il respiratore tirando
i lembi superiore ed inferiore
e. Sistemare i lembi
sul viso e modellare
lo stringinaso usando
entrambi le mani
f. Verificare la tenuta del respiratore occludendo lo stesso con
entrambe le mani. Espirare in
modo deciso. Se si avverte
fuoriuscita d'aria: verificare il
posizionamento come al punto 'd'
e risistemare il respiratore come
al punto 'e'
1/4
Allegato 3
4. OCCHIALI O SCHERMO FACCIALE: posizionarli nella maniera più confortevole
5. Prima di indossare i guanti è necessario eseguire un frizionamento alcolico delle mani
(5 MOMENTI OMS)
6. GUANTI: scegliere i guanti nella taglia idonea e se si indossa il camice, coprirne i polsini
ULTERIORI RACCOMANDAZIONI PER LAVORARE IN SICUREZZA
•
•
•
•
•
tenere le mani lontano dal viso
iniziare a lavorare da zone pulite verso quelle sporche
limitare il contatto con le superfici
cambiare i DPI se lacerati o contaminati
effettuare l'igiene delle mani ogni qualvolta si ritiene necessario
2/4
Allegato 3
SEQUENZA CORRETTA DI RIMOZIONE DEI DPI
1. GUANTI (1° DPI da rimuovere ).
I GUANTI SONO CONTAMINATI SULLA SUPERFICI ESTERNA
I guanti vanno rimossi secondo la seguente sequenza:
1. Pinzare il lato
esterno del guanto al
centro del palmo
2. Il guanto sarà così rovesciato
con la superficie esterna
contaminata all'interno
4. Inf ilare 2 o 3 dita della
mano non guantata
all'interno dell'altro guanto
3.Tenerlo nella mano
guantata
5. Sfilare il secondo guanto
dall'interno, creando un sacchetto
che conterrà anche l'altro guanto
A
2. OCCHIALI O SCHERMO FACCIALE
Rimuovere gli occhiali di protezione o lo schermo facciale afferrandoli con le mani per le
stanghette o per il supporto a livello delle orecchie. Allontanarli dal volto. Se questi ultimi non
sono monouso e sono da ricondizionare, vanno detersi e disinfettati seguendo le indicazioni
riportate nel prontuario degli antisettici e disinfettanti dell'Ente.
3/4
Allegato 3
3. CAMICE
Slacciare il camice al collo e alla vita: sfilarlo dal collo e dalle
spalle. Avvolgerlo in modo che la parte esterna contaminata
rimanga all'interno. Arrotolarlo e smaltirlo secondo la
tipologia di camice.
4. MASCHERINA CHIRURGICA/ APVR
Sciogliere prima i lacci del collo e poi della nuca. La superficie anteriore deve essere sempre
considerata contaminata e quindi non va mai toccata. Allontanarla dal viso toccando solo i
lacci. Smaltirla nel contenitore per rifiuti pericolosi per rischio infettivo.
Se si indossa l'APVR anche questo ultimo deve essere rimosso senza mai toccare la parte
anteriore del DPI, si rimuove prima l'elastico del collo e poi quello della nuca.
5. IGIENE DELLE MANI AL TERMINE DELLA RIMOZIONE DI TUTTI I DPI
4/4
Allegato 4
E.O. OSPEDALI GALLIERA – GENOVA
Allegato 5
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO PER
IL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
PREPARATO
VERIFICATO
APPROVATO
ARCHIVIATO
N. Cenderello P. Fabbri
Uff. Qualità / Uff. Controllo
Gruppo infermieristico della
e Prevenzione I.O.
“Guida Operativa per
Priano L. Nelli M.
Tramalloni R.
S.C. Dermatologia
l'applicazione delle misure
di isolamento”
Descrizione delle modifiche:
Data :
▪ Aggiornamento al format SGQ
Rev 1
dicembre 2011
▪ Inserimento scelte terapeutiche e modalità per notifica
Questa Procedura è di proprietà dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova.
Ogni divulgazione o riproduzione o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata
dall’ E.O. Ospedali Galliera di Genova
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
Pagina 1 di 7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE ARCHIVIAZIONE
Redazione
Referente
Verifica
(aggiornamento
contenuti)
Approvazione
Archiviazione
Autorizzazione
Cenderello N., Fabbri P. Gruppo infermieristico della “Guida Operativa per
l'applicazione delle misure di isolamento presso le strutture di cura sanitaria”
Priano L.
Componenti GOCIO
M. Nelli
Uff. Qualità / Uff. Controllo e Prevenzione I.O. / S.C. Dermatologia
R. Tramalloni
SOMMARIO:
1.
OGGETTO
2.
OBIETTIVO
3.
CAMPO DI APPLICAZIONE
4.
LUOGO DI APPLICAZIONE
5.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
6.
ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
7.
RESPONSABILITA’
8.
MODALITA’ OPERATIVA
9.
RACCOMANDAZIONI
10.
COMPLICANZE
11.
ECCEZIONI
12.
INDICATORI/MODALITA’ DI VERIFICA
13.
STATO DELLE REVISIONI
14.
ELENCO ALLEGATI
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
2/7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
1. OGGETTO : La presente procedura descrive le modalità di trattamento e le scelte
terapeutiche per il paziente affetto da sospetta o accertata scabbia
2. OBIETTIVO : Trattare il il paziente affetto da sospetta o accertata scabbia in modo efficace
per la risoluzione della parassitosi e prevenirne la trasmissione ad altri pazienti operatori e
visitatori
3. CAMPO DI APPLICAZIONE : La procedura si applica nei pazienti con sospetta o accertata
scabbia
4. LUOGO DI APPLICAZIONE: La procedura si applica nelle strutture degenziali e
ambulatoriali dove afferiscono pazienti con sospetta o accertata scabbia
5. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI:
Ministero della Sanità
Circolare Ministeriale N°4 '98 “Misure di profilassi per esigenze 13/03/'98
di Sanità Pubblica Provvedimenti da adottare nei confronti di
soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro
conviventi o contatti “
AA.VV. E.O. Ospedali Manuale delle Misure di isolamento del paziente in Ospedale
Galliera
Genova, 2000
Ministero della Sanità
Gazz. Uff. 8 gennaio
1991, N°6
Decreto Ministeriale 15 novembre '90 “ Sistema Informativo
delle malattie infettive e diffusive”
6. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
ABBREVIAZIONI
DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
7. RESPONSABILITA’
MATRICE DELLE RESPONSABILITA':
Figura che svolge l’attività
Descrizione dell’attività
Scelta terapeutica e notifica
Informazione dell’utente se cosciente
Preparazione del materiale occorrente
Esecuzione della procedura
Smaltimento e riordino del materiale
Infermiere
Medico
R
R
OSS
C
C
R
R
C
R
R= responsabile; C= coinvolto;
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
3/7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
8. MODALITA’ OPERATIVA / PROCEDURA:
RISORSE MATERIALI:
•
•
•
•
Guanti, camici e copricapo monuso
Benzilbenzoato latte al 20% o Permetrina crema al 5%
Spazzolino monouso
Disinfestante a base di derivati del piretro (es. Baygon scarafaggi e formiche)
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
4/7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
DESCRIZIONE ATTIVITA'
AZIONE
Richiedere
consulenza
dermatologica
ogniqualvolta si abbia il sospetto di scabbia in
pazienti con prurito soprattutto notturno
In caso di sospetta o accertata scabbia lo
specialista indicherà il prodotto topico la
posologia e le modalità di trattamento
da
utilizzare
lo specialista compilerà il modulo di notifica
Dedicare un servizio igienico con vasca o doccia
dove far lavare il paziente e dove
successivamente verrà eseguito il trattamento
prescritto
Gli operatori che eseguiranno il trattamento
devono indossare i DPI necessari: guanti camice
e copricapo
Se prescritto o consigliato dal dermatologo
procedere alla scarificazione con uno spazzolino
monouso (es.. spazzolino per pulizia unghie)
della cute del paziente limitatamente alle zone
interessate dalle lesioni
Dopo tale procedura eliminare lo spazzolino nel
contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
Spalmare accuratamente il prodotto topico
prescritto (benzilbenzoato latte al 20% o
Permitrina crema al 5%) su tutta la superficie
corporea ad esclusione del capo.
La biancheria, gli indumenti personali, coperte,
materassi e cuscini vanno smaltiti come
biancheria infetta. A domicilio è indicato
il
lavaggio in lavatrice a 60°C. La biancheria o
indumenti ed effetti letterecci termolabili devono
essere disinfestati con prodotti derivati del piretro
(vedi scheda operativa...della Guida operativa
all'applicazione delle misure di isolamento).
Nel caso si utilizzi Permetrina crema al 5%
assicurarsi che la cute del paziente sia
perfettamente asciutta ed effettuare una sola
applicazione.
Su
prescrizione
medica
l'applicazione può essere ripetibile a distanza di
7 giorni
Trascorse 11 ore dal trattamento con Permetrina
il paziente deve lavarsi
Se prima dell'intervallo di 11 ore il paziente si
lava le mani è necessario effettuare una nuova
applicazione sulla superficie delle stesse,
assicurandosi che la cute sia perfettamente
asciutta
Nel caso si utilizzi Benzilbenzoato latte al 20%
effettuare una sola applicazione per 4-5 giorni
consecutivi. Durante questi 4-5 giorni il paziente
deve limitarsi ad eseguire l'igiene intima, la
pulizia del viso e delle ascelle
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
MOTIVAZIONE
Identificare tempestivamente
i casi sospetti o
accertati per prevenire eventi epidemici
Identificare la terapia più efficace
Adempiere alla normativa vigente
Prevenire contaminazioni ambientali e garantire la
privacy al paziente
Prevenire il rischio di trasmissione per contatto
diretto della parassitosi dal paziente agli operatori e
dagli operatori ad altri pazienti
Rendere più efficace il trattamento terapeutico
Prevenire la trasmissione per contatto indiretto del
parassita
Garantire efficace trattamento terapeutico
Prevenire la contaminazione ambientale e garantire
il ricondizionamento sicuro degli effetti letterecci
Garantire un efficacie trattamento terapeutico,
Prevenire o limitare l'effetto irritante della
Permetrina
Garantire un efficacie trattamento terapeutico
Garantire un efficacie trattamento terapeutico
5/7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
Dopo ogni applicazione del prodotto topico far
indossare al paziente biancheria intima pulita e
possibilmente aderente, in assenza di questa un
camice monouso pulito
Dopo ogni trattamento sostituire tutta la
biancheria del letto del paziente
Dopo i 4-5 gg di trattamento con Benzilbenzoato
latte al 20%,far eseguire al paziente un bagno o
doccia prima della visita specialistica di controllo
Al referto dello specialista di risoluzione della
parassitosi interrompere le misure di isolamento
aggiuntive per scabbia.
Garantire un efficacie trattamento terapeutico
Prevenire la contaminazione ambientale
Prevenire irritazioni del prodotto e facilitarre la visita
di controllo
9. RACCOMANDAZIONI:
▪ Durante l'utilizzo del disinfestante a base di piretro avere l'avvertenza di indossare
un facciale filtrante FFP3 e allontanare eventuali alimenti
10. COMPLICANZE :
▪ Irritazione della cute per effetto indesiderato dei prodotti di trattamento
11. ECCEZIONI:
12. INDICATORI /MODALITA’ DI VERIFICA:
13. STATO DELLE REVISIONI:
Revisione N°
Sezioni
revisionate
Motivazione della revisione
Data
14. ELENCO ALLEGATI
Allegato N°
Descrizione Allegato
1
Aree cutanee più facilmente interessate da scabbia
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
6/7
PROCEDURA DI TRATTAMENTO TERAPEUTICO
DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCABBIA
(allegato.5)
Allegato 1
AREE CUTANEE PIÙ FACILMENTE INTERESSATE DA SCABBIA
Allegato 5 -procedura scabbia.doc
7/7
Allegato 6
Allegato 6
Allegato 6
Allegato 6
Allegato 6
Allegato 7
Allegato 8
Allegato 8
Allegato 8
Allegato 8
Allegato 8
Allegato 8
Allegato 9
NORME COMORTAMENTALI PER, IL PAZIENTE
AFFETTO DA Tb POLMONARE ATTIVA
Cosè la Tubercolosi?
È una malattia infettiva provocata da un germe,
il bacillo di Koch; si trasmette per via aerea
attraverso il respiro, la tosse, lo sputo.
Per tale ragione onde evitare il diffondersi
della malattia ad altre persone è necessario
che la persona ammalata rispetti le seguenti norme.
A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O.
Ospedale Galliera - Genova
Come comportarsi?
LASCIARE LA FINESTRA O IL VASISTAS
APERTO PER FAVORIRE IL RICAMBIO
D’ARIA, TALE OPERAZIONE NON È
NECESSARIA QUALORA IL PAZIENTE
STAZIONI IN CAMERA DI ISOLAMENTO
RESPIRATORIO DI MALATTIE INFETTIVE
NON USCIRE DALLA CAMERA.
LAVARE FREQUENTEMENTE
LE MANI CON ACQUA E SAPONE
INDOSSARE SEMPRE LA MASCHERINA
QUANDO SI RICEVONO LE VISITE DEI
PARENTI. IL PERSONALE SANITARIO E I
PARENTI ENTRERANNO NELLA STANZA
CON IL PROPRIO DISPOSITIVO DI
PROTEZIONE PER LA TBC.
RIDURRE AL MINIMO GLI
OGGETTI PERSONALI
SUL COMODINO E ALL’INTERNO DELLA
STANZA, POICHÈ IL BACILLO È
RESISTENTE PER QUALCHE TEMPO
NELL’ARIA E NELL’AMBIENTE, SI
CONSIGLIA DI UTILIZZARE MATERIALE
MONOUSO (POSATE, BICCHIERI, PIATTI,
FAZZOLETTI) FACILMENTE ELIMINABILE
NEGLI APPOSITI CONTENITORI
PRESENTI NELLA STANZA
TENERE LA PORTA DELLA STANZA
SEMPRE CHIUSA
NON FUMARE
60°
LAVARE LA BIANCHERIA UTILIZZANDO
ALTE TEMPERATURE ( _ 60°) CON
AGGIUNTA DI IPOCLORITO DI SODIO
(Candeggina) 200 ML. NEL PRELAVAGGIO
.
<
RIDURRE AL MINIMO IL RISCHIO DI
CONTAGIO PER ALTRE PERSONE QUINDI
NON UCIRE DALLA STANZA,
E SE È NECESSARIO, FARLO AVVISANDO
SEMPRE IL PERSONALE ED INDOSSARE
L’APPOSITA MASCHERINA CHE VERRÀ
FORNITA, COPRENDO BENE NASO E
BOCCA
EVITARE DI TENERE IL VISO RIVOLTO
VERSO ALTRE PERSONE E PORTARE
ALLA BOCCA UN FAZZOLETTO DI CARTA
DURANTE GLI ECCESSI DI TOSSE, DA
ELIMINARE IMMEDIATAMENTE NEGLI
APPOSITI CONTENITORI
Allegato 9
Behavioral norms for the patient suffering from
active pulmonary tuberculosis
What is tuberculosis?
It is a disease due to a germ, the Koch bacillus; it spreads
by air through breath, cough, spit. For this reason, to
prevent the disease spread to others, the patient is
required to respect the following norms.
A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O.
Ospedale Galliera - Genova
How to behave?
KEEP THE WINDOW OR THE TRANSOMWINDOW OPEN TO HELP THE CHANGE
OF AIR. THIS IS NOT NECESSARY IF THE
PATIENT LAYS IN INFECTIOUS DISEASE
BREATHING ISOLATION ROOM
DON’T GET OUT OF THE ROOM
WASH REGULARLY THE HANDS WITH
WATER AND SOAP
ALWAYS WEAR THE FACIES WHEN
RELATIVES COME TO VISIT. THE MEDICAL
STAFF AND THE RELATIVES WILL ENTER
THE ROOM WITH THEIR OWN
PROTECTION DEVICE AGAINST TBC.
MINIMIZE THE PERSONAL BELONGINGS
SINCE THE BACILLUS RESISTS FOR A
WHILE IN THE AIR, IT IS ADVISABLE TO
USE THROWAWAY MATERIAL (CUTLERY,
GLASSES, DISHES, HANDKERCHIEVES)
ON THE NIGHT TABLE AND WITHIN THE
ROOM, WHICH CAN BE THROWN AWAY
INTO THE HOLDERS PROVIDED IN THE
ROOM
AVOID TO KEEP THE FACE CLOSE TO
OTHER PEOPLE AND RAISE THE PAPER
HANDKERCHIEF ON YOUR MOUTH
DURING THE COUGH, THEN THROW
IMMEDIATELY IT AWAY INTO THE
HOLDERS PROVIDED
DON’T SMOKE
60°
<
MINIMIZE THE RISK OF CONTAMINATION
FOR OTHER PEOPLE AND GET OUT OF
THE ROOM (ONLY IF NECESSARY)
ALWAYS AFTER WARNING THE STAFF
AND WEAR THE FACIES PROVIDED,
COVERING NOSE AND MOUTH AND KEEP
THE ROOM DOOR ALWAYS LOCKED
WASH THE LAUNDRY USING HIGH
TEMPERATURE (≥60°) IN ADDITION TO
HYPOCHLORITE OF SODIUM (BLEACH)
200 ML IN THE PREWASH
.
Allegato 9
Reglas de conducta para los enfermos de
tuberculosis (Tbc) pulmonar activa.
¿Qué es la tuberculosis?
Es una enfermedad infectiva provocada por una bacteria,
el bacilo de Koch. Se transmite por via aerea através del
respiro, de la tos y del esputo.
Por esta razón para evitar la difusión de la enfermedad a
otras personas es necesario que el enfermo respete las
siguientes reglas.
A cura del Comité Prevención y control y traducción a cargo
de la Oficina de la relaciones con el público.
Ospedale Galliera - Genova
¿Cómo comportarse?
MANTENER CERRADA LA PUERTA DE LA
HABITACIÓN.
DEJAR LA VENTANA ABIERTA PARA
FAVORECER EL RECAMBIO DEL AIRE.
ESTA ADVERTENCIA NO ES NECESARIA
SI EL ENFERMO ALOJA EN UNA
HABITACIÓN DE AISLAMIENTO
RESPIRATORIO PARA LAS
ENFERMEDADES INFECTIVAS.
NO SALIR DE LA HABITACIÓN
LAVAR FRECUENTEMENTE LAS MANOS
CON AGUA Y JABÓN
REDUCIR AL MÍNIMO LOS OBJETOS
PERSONALES SOBRE LA MESITA Y EN EL
INTERIOR DE LA HABITACIÓN, PUESTO
QUE EL BACILO ES RESISTENTE
DURANTE BASTANTE TIEMPO EN EL AIRE
DEL AMBIENTE.
SE ACONSEJA DE UTILIZAR MATERIALES
MONOUSO (POSADAS, VASOS, PLATOS,
PAĕUELOS) FACILMENTE ELIMINABLES
EN LOS CONTENEDORES ESPECIALES
PRESENTES EN LA HABITACIÓN.
PONERSE SIEMPRE LA MASCARILLA
DURANTE LAS VISITAS DE LOS
FAMILIARES. EL PERSONAL SANITARIO Y
LOS PARIENTES ENTRARÁN EN LA
HABITACIÓN CON LA PROPIA
MASCARILLA DE PROTECCIÓN ANTITBC.
EVITAR DE TENER LA CARA DIRIGIDA
HACÍA OTRAS PERSONAS Y CUBRIRSE
LA BOCA CON UN PAĕUELO DURANTE
LOS ATAQUES DE TOS. ELIMINAR
INMEDIATAMENTE EL PAĕUELO EN EL
CONTENEDOR ESPECIAL.
REDUCIR AL MÍNIMO EL PELIGRO DE
CONTAGIO DE OTRAS PERSONAS; POR
LO TANTO NO SALIR DE LA HABITACIÓN
Y, SI ES NECESARIO, HACERLO
ADVERTIENDO EL PERSONAL Y
PONIENDOSE LA MASCARILLA EN
DOTACIÓN, CUBRIENDO BIEN LA NARÍZ Y
LA BOCA.
NO FUMAR.
ƒ
MANTENER CERRADA LA PUERTA DE LA
HABITACIÓN.
LAVAR LA ROPA BLANCA A ALTAS
TEMPERATURAS (> 60° CELSIUS)
ADICIONANDO HIPOCLORITO DE SODIO
(LEJÍA) 200 CC. EN EL PRELAVAJE.
All.9
Allegato 9
Verhaltensanweisungen für an aktiver
Lungentuberkulose leidende Patienten
Was ist Tuberkulose ?
Es ist eine vom Kochbazillus erregte ansteckende
Krankheit. Sie wird durch Atem, Husten und Spucke
übertragen. Deshalb, um die Ausbreitung der Krankheit zu
vermeiden, muss der Patient folgende Anweisungen
beachten:
A cura dell’ufficio prevenzione e controllo I.O.
Ospedale Galliera - Genova
Wie muss man sich verhalten?
LASSEN SIE DAS FENSTER ODER DAS
KLAPPFENSTER OFFEN, UM DAS LÜFTEN
ZU FÖRDERN. DAS IST NICHT
NOTWENDIG, WENN SIE IN EINER
ISOLATIONSSTATION FÜR
ANSTECKENDE KRANKHEITEN SIND.
DAS ZIMMER NICHT VERLASSEN
WASCHEN SIE SICH REGELMÄßIG DIE
HÄNDE MIT WASSER UND SEIFE
WENN SIE BESUCH HABEN, ZIEHEN SIE
IMMER DIE SCHUTZMASKE AN. IHRE
VERWANDTEN UND DAS PERSONAL
WERDEN MIT IHREN EIGENEN
SCHUTZMASKEN IHR ZIMMER BETRETEN
REDUZIEREN SIE IHRE PERSÖNLICHEN
GEGENSTÄNDE AUF EIN MINIMUM
DA DER BAZILLUS
LUFTWIDERSTANDSFÄHIG IST, WIRD ES
GERATEN, AUF DEM NACHTTISCH UND
INNERHALB DES ZIMMERS,
EINWEGGEGENSTÄNDE ZU BENUTZEN
(BESTECK, GLÄSER, TELLER,
TASCHENTÜCHER). SIE KÖNNEN SIE IN
DIE GEGEIGNETEN BEHÄLTER WERFEN
RAUCHEN SIE NICHT
60°
WENN SIE DIE WÄSCHE WASCHEN,
BENUTZEN SIE IN DER VORWÄSCHE
ERHÖHTE TEMPERATUREN (≥60°) UND
FÜGEN SIE NATRIUMHYPOCHLORIT
(BLEICHLAUGE) 200 ML HINZU
.
<
REDUZIEREN SIE DIE
ANSTECKUNGSGEFAHR FÜR DIE
ANDEREN AUF EIN MINIMUM. GEHEN SIE
AUS DEM ZIMMER HERAUS NUR
NACHDEM SIE DAS PERSONAL
INFORMIERT HABEN. ZIEHEN SIE IMMER
DIE SCHUTZMASKE AN UND BEDECKEN
SIE DAMIT NASE UND MUND. HALTEN SIE
DIE TÜR IMMER GESCHLOSSEN
RICHTEN SIE DAS GESICHT NICHT AUF
DIE ANDEREN UND HALTEN SIE EIN
PAPIERTASCHENTUCH VOR DEM MUND
WENN SIE HUSTEN, DANN KÖNNEN SIE
ES IN DEN GEEIGNETEN BEHÄLTER
WERFEN
Allegato 10
Precauzioni da adottare per i visitatori
Trattamento della biancheria a domicilio
É preferibile limitare per quanto
possibile il numero di visitatori.
Manipolare la biancheria personale
del paziente indossando i guanti e
inserendola immediatamente in un
sacchetto di plastica.
Per il lavaggio a domicilio sono
considerati adeguati la temperatura uguale
o superiore a 60°C e l'uso di detersivo; in
caso di contaminazione con feci,
aggiungere nel prelavaggio 200 ml di
candeggina domestica o altro prodotto a
base di cloro.
Lavarsi le mani accuratamente con
acqua e sapone antisettico, prima e dopo
la visita alla persona e ogniqualvolta si esca
dalla stanza.
Durante la visita è
bene non sedersi sul
letto, appoggiare oggetti
sul comodino e per
quanto è possibile nel
caso di telefonate al
cellulare non far toccare la superficie del
telefono al paziente.
I n d o ss a re
i
guanti e un camice
monouso prima del
contatto diretto con il
paziente, la biancheria
del letto o quella
personale.
Prima di lasciare la stanza: togliere
prima i guanti, poi il camice. Lavarsi le mani
anche se sono stati utilizzati i soli guanti.
Ufficio Prevenzione
e Controllo delle I.O.
informazioni per la persona
assistita e per i visitatori
C'è un rischio per i familiari?
Il rischio di sviluppare diarrea da
Clostridium difficile è molto basso per le
persone in buona salute che non assumono
antibiotici. Il miglior modo per proteggersi è
lavarsi le mani con acqua e detergente/
disinfettante.
Malattia da
Clostridium difficile
Precauzioni ed igiene
Evitare il contatto con
le altre persone ricoverate.
Grazie per la collaborazione!
Realizzazione - S.S.C. Formazione
Ospedali Galliera - Genova
documento elaborato dal Gruppo Operativo
Comitato Infezioni Ospedaliere e dal Gruppo di
Lavoro Infermieristico
Che cosa è il Clostridium difficile
Il Clostridium difficile (Cd) è un
batterio che può essere presente
nell'intestino, senza causare alcun disturbo,
ma che si può trovare come contaminante
anche nell'ambiente nella sua forma più
difficile da eliminare, la spora, che può
sopravvivere per settimane. Il Cd portato al
cavo orale, attraverso le mani contaminate,
viene ingerito e si sviluppa nell'intestino.
Clinicamente
la
malattia si manifesta
con
un
quadro
di
enterocolite
(diarrea
acquosa,
perdita
di
appetito, nausea, dolori
addominali).
Le forme cliniche
generalmente sono lievi,
tanto che alcuni soggetti
non accusano sintomi
particolari. In altri casi, invece, il quadro
clinico può diventare più importante.
Alcune persone hanno un maggior
rischio di infezione: come gli anziani, i
soggetti con difese immunitarie ridotte,
pazienti che hanno effettuato una
prolungata terapia antibiotica.
La terapia I pazienti che hanno
sintomi leggeri possono
gu a rire
da ll' in f e zion e
spontaneamente,
senza
trattamento, dopo la sola
sospensione
degli
antibiotici.
Per i casi più gravi il trattamento
consiste nell'assunzione di antibiotici
indicati per il Cd secondo prescrizione
medica.
I sintomi possono
riapparire anche dopo un
trattamento
antibiotico
appropriato.
Consultate
rapidamente
il
vostro
medico nel caso i disturbi si
presentino nuovamente.
Precauzioni da adottare per la persona
assistita
Adottare sempre scrupolose misure di
igiene personale.
Utilizzare i servizi
indicati dal personale.
igienici
Dopo l'uso dei servizi igienici e prima
di mangiare
lavarsi sempre le mani
accuratamente con acqua e sapone
antisettico per almeno 1 minuto.
Chiudere il rubinetto utilizzando la
carta usata per asciugarsi le mani.
Cd è il maggior responsabile di
diarrea infettiva negli ospedali e in altre
strutture assistenziali, dove si può
manifestare anche in forma epidemica. Cd
si trasmette generalmente attraverso le
mani, che si contaminano per contatto
diretto con il paziente, o indiretto con
oggetti o superfici contaminate (rubinetti,
pulsante servizi igienici, comodino).
È quindi necessario adottare
precauzioni che siano in grado di
interrompere la trasmissione.
Allegato 10
Non si allarmi se le viene dedicato
un bagno personale; noterà poi una serie di
accorgimenti particolari che verranno
adottati nei suoi confronti. Uso di guanti e
sovracamice con maniche lunghe, uso di
strumenti personalizzati o puliti e disinfettati
una volta dopo l'uso e disinfezione
particolare del servizio igienico.
All.11
Trattamento della biancheria a domicilio
Per il lavaggio a
domicilio sono considerati
adeguati la temperatura a
60°C e l'uso di detersivo;
in caso di contaminazione
con
liquidi
biologici,
aggiungere nel prelavaggio
50 ml di candeggina
domestica o altro prodotto a base di cloro.
L'E.O. Ospedali Galliera di Genova
aderisce al progetto dell'O.M.S.
"Sfida Mondiale per la Sicurezza del
Paziente - cure pulite sono cure più sicure".
Per aiutarci a sostenere tale progetto
vi ricordiamo che nelle aree comuni e nelle
portinerie dell'Ospedale è possibile
effettuare l'igiene delle mani utilizzando gli
erogatori automatici di soluzione
idroalcolica.
C'è un rischio per i
familiari?
Il
rischio
di
contrarre infezioni da MDROs è molto
basso per le persone in buona salute.
Il miglior modo per proteggersi è
lavarsi le mani con il disinfettante
disponibile e far uso di farmaci antibiotici
solo dietro prescrizione medica.
Ufficio Prevenzione
e Controllo delle I.O.
informazioni per la persona
assistita e per i visitatori
Microrganismi
Multifarmaco
Resistenti
Grazie per la collaborazione!
Realizzazione - S.S.C. Formazione
Ospedali Galliera - Genova
documento elaborato dal Gruppo Operativo
Comitato Infezioni Ospedaliere e dal Gruppo di
Lavoro Infermieristico
Cosa sono gli MDROs?
I
m i c r o r g a n i s m i
multifarmacoresistenti (Multi-drugresistent-organisms: MDROs) in generale
sono batteri divenuti resistenti a una o più
classi di antibiotici.
Ne citiamo in esempio alcuni: Stafilococco
aureo meticillino-resistente (MRSA)
Enterococchi Vancomicinoresistenti (VRE),
bacilli gram negativi produttori di ȕlattamasi
a spettro esteso (ESȕL) Acinetobacter
baumannii MDR, ecc. Solitamente sono
resistenti a tutti gli antibiotici tranne uno o
due.
L'assistenza ai pazienti
con questi microrganismi
deve prevedere misure di
prevenzione volte a ridurre il
rischio di contaminazione
ambientale e prevenire la
trasmissione ad altri pazienti .
Precauzioni da adottare per la persona
assistita
È
pr ef e ri b ile
limitare
per
quanto
possibile il numero di
visitatori.
Adottare
sempre
scrupolose misure di igiene
personale.
Limitare allo stretto
necessario gli effetti personali sulle
superfici circostanti l'unità paziente
(comodino, tavolino, piano d'appoggio).
Evitare di toccare
drenaggi, cateteri, ecc.
Lavarsi sempre le mani
accuratamente con acqua e
sapone antisettico o frizionare
le
mani
con
soluzione
idroalcolica.
Precauzioni da adottare per i visitatori
R i c o r da r e
al
paziente
di
lavarsi
frequentemente le mani con sapone
antisettico o frizionamento con soluzione
idroalcolica.
medicazioni,
Lavarsi le mani accuratamente con
acqua e sapone antisettico o frizionarle con
soluzione idroalcolica, prima e dopo la
visita alla persona e ogniqualvolta si esca
dalla stanza.
Durante la visita è bene non sedersi
sul letto e appoggiare oggetti sul
comodino.
Talvolta può essere necessario
indossare i guanti e un camice monouso
prima del contatto diretto con il paziente.
Gli operatori sanitari vi forniranno le
indicazioni necessarie.
Ricordarsi di lavarsi sempre ed
accuratamente le mani dopo aver tolto i
guanti e i camici.
Evitare il contatto con
persone ricoverate.
le
altre
Allegato 12
E.O. Ospedali Galliera di Genova
(L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12)

Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione
(D.P.C.M. 14 luglio 1995)

DIREZIONE SANITARIA
UFFICIO PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
dal:........../......../.......
SONO STATE APPLICATE:
PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE PRECAUZIONI STANDARD:(tendalina)
✔
✔
empiriche/sindromiche per: (da sbaffare) ¤ diarrea
MDRO ¤ infezioni della cute o delle ferite
per isolamento protettivo
¤ meningite ¤ inf.respiratorie ¤ rischio
Firma
__________________
dal:........../......../......./
APPLICATE PRECAUZIONI AGGIUNTIVE ALLE PRECAUZIONI STANDARD PER PATOLOGIA A TRASMISSIONE:
(tendalina)
✔ Per contatto
✔ Per droplet
✔ Per via aerea
APPLICATA LA SCHEDA OPERATIVA DEL MANUALE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PER:
(tendalina)
✔ Precauzioni aggiuntive per contatto
✔ Clostridium difficile A.L.
✔ Clostridium difficile M.L.
✔ MDRO(Acinetobacter b., MRSA, VRE, ESßL, ecc.) A.L.
✔ MDRO (Acinetobacter b., MRSA, VRE, ESßL, ecc.) M.L.
✔ Sosp. o accertata Scabbia
✔ Sosp. o accertata Pediculosi
✔ Precauzioni aggiuntive per droplet/goccioline
✔ Precauzioni aggiuntive per via aerea
✔ Precauzioni aggiuntive per via aerea specifica per sospetta o accertata Tb polmonare o
laringea attiva
PREDISPOSTO ISOLAMENTO:
(tendalina)
✔ Funzionale
✔ Strutturale
✔ Isolamento strutturale respiratorio
✔ Isolamento respiratorio in AIR
Firma
__________________
L'ISOLAMENTO SI È CHIUSO IL:....../........../....../ per:
(tendalina)
✔ negativizzazione esami colturali
✔ scomparsa sintomi
✔ dimissione/trasferimento paziente
✔ decesso paziente
Firma
_____________________
Allegato 13
LIVELLI DI RISCHIO INFETTIVO E RELATIVA TIPOLOGIA DI ISOLAMENTO DEL PAZIENTE
L'Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente definisce la tipologia di isolamento da mettere in atto al fine di prevenire il rischio infettivo per altri pazienti e
la diffusione delle spore
PER PAZIENTI POSITIVI ALLA TOSSINA A E B DEL CLOSTRIDIUM DIFFICILE (CD)
LIVELLO DI
TIPOLOGIA DI PAZIENTE
TIPO DI ISOLAMENTO
MODALITA'
RISCHIO
OPERATIVA
Isolamento STRUTTURALE
da applicare a pazienti che abbiano una o più di
queste caratteristiche:
O COORTE DI PAZIENTI
• disorientati
SCHEDA C 2a
• incontinenti fecali con o senza presenza
RISCHIO INFETTIVO
di stomia
• allettati
• non autosufficienti
PER CD
• alto bisogno assistenziale
ALTO LIVELLO DI
Isolamento FUNZIONALE
SCHEDA C 2a
da applicare a pazienti che abbiano una o più di
MEDIO LIVELLO DI queste caratteristiche:
• orientati
• collaboranti autosufficienti
RISCHIO INFETTIVO
• medio-basso bisogno assistenziale
Isolamento FUNZIONALE
con personalizzazione servizio
igienico
•
•
Preferibilmente collocazione in stanza
singola/box
Raggruppamento di pazienti
colonizzati/infetti da Clostridium difficile
In entrambe le collocazioni allestire materiale dedicato per
l'assistenza (guanti, camici, ecc.) con presenza di lavandino
o nelle immediate vicinanze fornito di sol. antisettica
saponosa per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc.
Nell'impossibilità di attuare isolamento strutturale o coorte
di pazienti:
Allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici,
ecc.) e collocazione vicino a pazienti con basso livello di
rischio di contrarre un'infezione con presenza di un
lavandino nelle immediate vicinanze fornito di sol.
antisettica saponosa per l'igiene mani di operatori,
visitatori ecc.
Allestimento materiale dedicato per l'assistenza (guanti,
camici, ecc.). Fornire un flacone di soluzione antisettica
saponosa al paziente per l'igiene mani. Collocazione
vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre
un'infezione con presenza di un lavandino nelle immediate
vicinanze.
E' fondamentale l'intervento di educazione sanitaria al
paziente e ai visitatori (brochure informativa All.10).
o
PER CD
senza personalizzazione del
servizio igienico
SCHEDA C 2m
Aumento della frequenza di sanitizzazione del servizio
igienico e dopo ogni suo utilizzo. Se possibile scegliere un
servizio igienico con lavandino fornito di soluzione
antisettica saponosa per l'igiene mani
Allegato 13
LIVELLI DI RISCHIO INFETTIVO E RELATIVA TIPOLOGIA DI ISOLAMENTO DEL PAZIENTE
L'Individuazione del livello di rischio infettivo del paziente definisce la tipologia di isolamento da mettere in atto al fine di prevenire il rischio infettivo per altri pazienti e
ridurre la contaminazione ambientale
PER PAZIENTI COLONIZZATI O INFETTIVI DA MULTI-DRUG-RESISTENT-ORGANISMS (MDROs)
MRSA – VRE – Acinetobacter b. MDR- Klebsiella pn. MDR -Pseudomonas aer. MDR- Bacilli Gram neg. Esβ
EsβL
LIVELLO DI RISCHIO
TIPOLOGIA DI PAZIENTE
TIPO DI ISOLAMENTO
MODALITA'
OPERATIVA
ALTO LIVELLO DI
RISCHIO INFETTIVO
PER MDRO
da applicare a pazienti che abbiano una o più
Isolamento
di queste caratteristiche:
STRUTTURALE
• localizzazione altamente
diffusibile(es.: localizzazione aerea in
O COORTE DI PAZIENTI
pazienti in respirazione spontanea o
portatori di tracheostomia)
SCHEDA C 1a
• presenza di escreti secreti nella sede
della colonizzazione /infezione
• allettati
• non autosufficienti
Isolamento
• alto bisogno assistenziale
FUNZIONALE
SCHEDA C 1a
MEDIO LIVELLO DI
RISCHIO INFETTIVO
PER MDRO
da applicare a pazienti che abbiano una o più
di queste caratteristiche:
• localizzazione non altamente
diffusibile
• ridotti secreti o escreti nella sede
della colonizzazione/infezione
• orientati
• collaboranti
• autosufficienti
• medio-basso bisogno assistenziale
Isolamento
FUNZIONALE
SCHEDA C 1m
Preferibilmente collocazione in stanza singola/box specie se
MDRO altamente virulente e/o diffusibile in strutture
degenziali critiche
Raggruppamento di pazienti colonizzati/infetti da stesso
MDRO
In entrambe le collocazioni allestire materiale dedicato per
l'assistenza (guanti, camici, set per medicazione chirurgica
ecc.) e sol. Idroalcolica per l'igiene mani di operatori,
visitatori ecc.
Nell'impossibilità di attuare isolamento strutturale o coorte di
pazienti:
Allestire materiale dedicato per l'assistenza (guanti, camici, set
per medicazione chirurgica, ecc.) e flacone di soluzione
idroalcolica per l'igiene mani di operatori, visitatori ecc..
Collocazione vicino a pazienti con basso livello di rischio di
contrarre un'infezione
Individuare le procedure ad alto rischio infettivo da governare
Allestimento materiale dedicato per l'assistenza (guanti,
camici, set per medicazione chirurgica, ecc.)
e flacone di soluzione idroalcolica per le mani. Collocazione
vicino a pazienti con basso livello di rischio di contrarre
un'infezione.
E' fondamentale l'intervento di educazione sanitaria al
paziente e ai visitatori (brochure informativa All.11).
ALLEGATO N°14
FLOW-CHART
ACCESSO DEL PAZIENTE
IN OSPEDALE
APPLICAZIONE
PRECAUZIONI STANDARD (P.S.)
Vedi SCHEDA OPERATIVA “S”
Vedi All. 2 - Igiene mani
Vedi All. 3 - Modalità indossamento e rimozione DPI
VERIFICA DI SOSPETTA O
ACCERTATA COLONIZZAZIONE/
INFEZIONE O PATOLOGIA
TRASMISSIBILE
Per TRASMISSIONE
-DROPLET: vedi schede
operative D o D1 e All.4
-AEREA: vedi schede
operative A-A1-A2-A3
Applicare precauzioni
aggiuntive alla via di
trasmissione
CONSULTAZIONE All.1
ELENCO MALATTIE INFETTIVE
E RELATIVE PRECAUZIONI
DA APPLICARE
MANTENIMENTO
PRECAUZIONI
STANDARD (P.S)
NO
SONO
INDICATE
PRECAUZIONI
AGGIUNTIVE
ALLE P.S.
Documentare l’adesione
alle precauzioni
applicate Vedi All.12
-CONTATTO: vedi schede
operative C-C1A-C1M-C2A-C2M
Prima di applicare schede
per MDRO E CL.DIFFICILE
consultare All.13
Fornire a visitatori e
pazienti brochure
informative e compilazione
modulistica per TB
Per TB vedi All.9 e
documentazione All.8
Per CL.DIFF All.10
Per MDRO All.11
In caso di sospetta o
accertata SCABBIA
Vedi All.5 procedura
di trattamento
terapeutico per paziente
affetto da SCABBIA
Verificare se malattia
infettiva sottoposta a
NOTIFICA Vedi All.6
Compilare All.7 e
inviare a ufficio Assistenti
sanitarie
SI
SI
Fly UP