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“GWL Terrein”, Amsterdam, Olanda

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“GWL Terrein”, Amsterdam, Olanda
Progetti
Veronica Dal Buono
Un quartiere ad alta densità, seicento
alloggi per sei ettari: questo è l’obiettivo
stabilito fin dalla prima fase dei lavori
(1989-1993) per la riqualificazione dell’area dismessa della Compagnia Municipale dell’Acqua di Amsterdam.Ma non
si tratta solo di un’area residenziale: la richiesta formulata dall’amministrazione
pubblica, responsabile dell’iniziativa, ed
anche dai futuri abitanti è stata espressa
chiaramente nella costruzione di un
“eco-distretto”. Un documento, tipo
“contratto di quartiere”,finalizzato a governare lo sviluppo locale in modo integrato e sostenibile, detto “Programma
dei requisiti di pianificazione”, fissava i
kcap
“GWL Terrein”,
Amsterdam, Olanda
Percorsi interni al quartiere (foto: West8).
FOTOGRAFIE Rob’t Hart
temi principali da affrontare: acqua,
energia,rifiuti e vegetazione,non ultimo
il sistema traffico. Il progetto per “GWL
Terrein” è, dunque, frutto di un intenso
lavoro di progettazione partecipato. Il
gruppo di consultazione, composto da
autorità locali, imprenditori, ma soprattutto cittadini e futuri abitanti, ha scelto
la proposta preliminare presentata da
KCap, con Kees Christiaanse, e West8,
con Adriaan Geuze. I cittadini sono stati
coinvolti attraverso questionari, riunioni, interviste ma anche mediante
corsi accelerati di lettura e comprensione
del progetto architettonico.L’idea di partenza si è fatta masterplan nell’arco di pochi mesi,grazie anche alla costituzione di
“Ecoplan Foundation”, una joint venture
di imprese di costruzioni. “GWL Terrain” si configura tra i modelli esemplari
di quartiere ecologico e rappresenta, anche a livello internazionale,un prototipo
di sperimentazione di nuove forme dell’abitare sostenibile e responsabile.Quattro sono gli studi professionali di progettazione selezionati per gli interventi re-
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CIL 137
sidenziali: Meyer & Van Schooten, Lisbeth van de Pol,Willem Jan Neutelings
e DKV Dobbelaar De Kovel DeVroom;
il progetto paesaggistico è stato affidato
ad Adriaan Geuze dei West8.
Per prevenire la possibilità che lo spazio
pubblico divenisse un’anonima area di
cui nessuno fosse responsabile, ad esso è
stata rivolta particolare attenzione: il
numero più elevato possibile di alloggi
possiede un proprio giardino; in aggiunta, vi è uno spazio pubblico trattato
a verde dove è assegnata una specifica
area per gli alloggi dei piani più alti; si
è optato per il tetto-giardino per gli edifici che non posseggono l’impianto di
raccolta dell’acqua piovana, essendo le
due tecnologie non coniugabili.
Ad attribuire all’intervento un carattere
insolito, contribuisce anche il sistema
dei percorsi: tra un edificio e l’altro,
invece di strade carrabili e parcheggi, ci
sono sentieri, piste ciclabili e prati.
L’attenzione per l’aspetto ecologico è
evidente anche nella cura per l’orientamento solare delle abitazioni, nella raccolta e riciclaggio dell’acqua piovana,
nell’impianto combinato per il calore e
l’elettricità destinato a risparmiare energia, nel sistema sotterraneo per la raccolta differenziata dei rifiuti ed infine
nella scelta di realizzare un quartiere
privo internamente di posteggi per
auto. I pochi parcheggi, posizionati all’esterno, sono stati estratti a sorte per gli
abitanti, mentre eccellenti sono i trasporti collettivi, con numerose fermate
collocate però all’esterno dell’area: dunque, solo percorsi pedonali e biciclette
per raggiungere il sistema di edifici collocati nel complesso. Nella scelta dei
materiali ed elementi da costruzione, la
“Ecoplan Foundation” ha seguito la lista
che la stessa città di Amsterdam fornisce
per il rispetto dell’ambiente, selezionando i diversi tipi di prodotti da costruzione tra più o meno sostenibili. A tale
riguardo, il laterizio, considerato ai vertici della classifica, è stato preferito,
rispetto alle alternative possibili, per la
sua durabilità e per le caratteristiche di
isolamento termico che è in grado di
Schema complessivo dell’intervento: vista aerea.
In evidenza il sistema dei percorsi pedonali
e ciclabili (foto: KCap).
Vista prospettica dell’intervento.
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PROGETTI
Sezione trasversale e prospetto nord del complesso progettato da Kees Christiaanse (KCap).
Percorsi di collegamento tra gli edifici.
assicurare senza problemi manutentivi.
La miscellanea funzionale – il quartiere
non prevede la presenza di soli alloggi,
ma anche altri servizi necessari per la
comunità – e la pluralità tipologica delle
residenze e delle forme di fruizione
delle stesse corrispondono alle esigenze
di un sistema sociale complesso, misto e
diversificato. Il programma ha stabilito,
infatti, questa suddivisione: 150 alloggi a
libero mercato, 350 di social housing, 300
in affitto a canone agevolato e 150 in
vendita a prezzi calmierati. La costruzione del distretto è stata avviata nel 1994,
per svolgersi successivamente in tre fasi
e concludersi dieci anni dopo. Per
primo è stato realizzato il blocco residenziale progettato da DKV: 130 alloggi in 20 tipologie differenti in un complesso “a forma di serpente” ed altezza
variabile dai 5 ai 9 piani, i primi cinque
dei quali raggiungibili attraverso portici
esterni. Il secondo grande complesso
edificato, quello che disegna la parte
perimetrale angolare dell’area, progettato da Neutelings Riedijk, è composto
per lo più da appartamenti di proprietà.
Nella terza fase di progetto, sono stati
riqualificati alcuni degli edifici preesistenti, localizzando in essi le destinazioni collettive. Quattordici sono i blocchi
residenziali di minore estensione che
costellano la planimetria del sito e conservano, nelle differenze di conformazione tipologica, la somiglianza ed
omogeneità attribuite loro dal rosso
mattone olandese. ¶
All’interno dell’area sono stati riqualificati alcuni
edifici del sistema acquedotto originario.
Lo spazio pubblico e i giardini privati racchiusi
dai complessi progettati da Neutelings Riedijk
e KCap.
Scheda tecnica
Progetto:
Meyer & Van Schooten,
Lisbeth van de Pol,Willem Jan
Neutelings e DKV Dobbelaar
De Kovel De Vroom
Paesaggio:
West8 Landscape Architects
Coordinamento: KCap
Committente: Ecoplan Foundation
Cronologia:
1993 - 2004
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PROGETTI
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