Perché potremmo odiare Uber più dei taxi,Undici anni di
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Perché potremmo odiare Uber più dei taxi,Undici anni di
Ncc, regole più severe per le licenze concesse negli altri Comuni Scat ta il Coun tdow n per il giro di vite sugl i NCC non romani: tra due settimane esatte il 2 febbraio entrano in vigore le nuove regole per gli autisti noleggiatori voluto dall’assessore alla mobilità Guido Improta. Nel mirino non finiscono i 1024 conducenti che operano regolarmente nella capitale con l’autorizzazione del Comune di Roma ma quelli – oltre 3500 – che grazie alle licenze rilasciate in altre città spesso addirittura in altre regioni in realtà abbordano i clienti dentro il Raccordo Anulare. Per mettere un freno ai pulmini che fanno affari nel centro storico di Roma con permessi calabresi siciliani ma anche toscani abruzzesi il 30 dicembre scorso la giunta Marino approvato nuovo regolamento che impone prescrizioni molto più severe rispetto a quelle finora in vigore: Innanzitutto i conducenti per ciascun viaggio che preveda la sosta Roma e l’accesso nella ztl dovranno comunicare all’agenzia della mobilità l’orario il luogo di inizio fine del servizio e il chilometraggio di partenza di arrivo. Un modo per permettere agli uffici del Campidoglio di calcolare i tempi effettivi degli spostamenti delle auto che, in teoria, alla fine della prestazione dovrebbero tornare alla rimessa di appartenenza, che ha obbligatoriamente sede nella città che ha rilasciato il permesso. Ad esempio spiegano gli uffici dell’assessorato alla mobilità un NCC con licenza di Cosenza sarà chiamato a fornire sulla nostra piattaforma on-line dati compatibili con gli orari di arrivo E partenza i costi del servizio e i relativi costi sostenuti. L’altra novità riguarda l’obbligo per il conducente di indicare le generalità del cliente che ha prenotato il servizio dati che saranno custoditi per 48 ore in un server dell’agenzia per la mobilità per poi essere distrutti evitando così problemi di privacy. In questo modo gli agenti della polizia locale potranno verificare durante i controlli che il cliente che si trova all’interno dell’auto fermata sia quello per cui è stato effettivamente chiesto il permesso e non un turista agganciato sulla strada come consentito solo ai taxi. La nuova disciplina varata fine anno dal Campidoglio di fatto mette in pratica una sentenza del Tar del Lazio che nel 2013 a imposta tutti conducenti di inserire nel foglio di servizio per ogni viaggio data luogo e kilometri di partenza e arrivo. Il provvedimento dei magistrati amministrativi divenuto definitivo per mancata impugnazione ha stabilito che le prenotazioni per il servizio di noleggio debbano essere effettuate presso la rimessa che abbia sede nel territorio del Comune che ha rilasciato la licenza e che questa struttura di banche essere un luogo di inizio e termine di ogni servizio. Articolo estratto dal Messaggero edizione del 20/01/2015 In allegato la Delibera in oggetto Traffico di cocaina e hashish: i pusher viaggiavano a bordo di taxi La Poli zia di Stat o di Case rta sta eseg uend o cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish (…) Particolarmente ingegnose le modalità di rifornimento e spaccio ideato dall’organizzazione i cui membri, per sfuggire alle forze dell’ordine, per il trasporto della droga ricorrevano anche a un taxi, e avevano escogitato un sistema itinerante di consegna delle dosi (…) Leggi l’articolo completo su il Mattino a questo indirizzo Con la spranga contro il tassista: "Mi ha guardato storto" Il tass ista lo guar da male e lui pren de a spra ngate il taxi. È accaduto alle 5 del mattino: “Ero in macchina”, ricorda Mario. “Andavo verso il posteggio per iniziare a lavorare”, racconta Mario. “In via Donato Somma incontro una vecchia Twingo che si muove, diciamo, in maniera spregiudicata. Improvvisamente frena di colpo all’altezza di Sant’Ilario. Lo affianco e lo guardo storto. Ho capito che il conducente non era lucido. Mi allontano ma quello mi insegue tentando di speronarmi. Come aveva fatto prima, si blocca di colpo e io, per fortuna, riesco a seminarlo. Credevo fosse tutto finito, invece poco dopo, quando ero già al posteggio di via Carrara, quell’individuo spunta a piedi brandendo un tubo Innocenti in mano e inizia a prendersela con la mia macchina (…) leggi l’articolo completo su Repubblica a questo indirizzo Corte Ue: le corsie preferenziali possono essere utilizzate dai taxi, non dal noleggio con conducente L’au tori zzaz ione all’ util izzo dell e cors ie pref eren zial i per gli autobus concessa unicamente ai taxi e non ai veicoli a noleggio con conducente è compatibile con il diritto Ue. Nessuna violazione delle regole sugli aiuti di Stato da parte di un sistema nazionale che ammette, all’utilizzo di corsie riservate, i soli taxi, dotati di una licenza rilasciata dalle autorità nazionali. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell’Unione europea nella sentenza depositata ieri (causa C-518/13), a seguito di un rinvio pregiudiziale presentato dalla Corte di appello inglese (sezione civile). Al centro della vicenda, una controversia tra una società che gestisce veicoli a noleggio con conducente e il Parking Adjudicator. Secondo la società privata, il sistema che consente di attribuire unicamente ai taxi il diritto di transito sulle corsie preferenziali degli autobus anche in orari in cui la circolazione non è possibile danneggerebbe i veicoli a noleggio con conducente. Una posizione che non convince la Corte Ue (…) Leggi l’articolo completo su ilSole 24 Ore a questo indirizzo Quarto assalto in pochi giorni. Tassisti verso l’agitazione Un colt ello punt ato alla nuca , 3 rapi ne mess e a segno negli ultimi giorni, la quarta, la notte scorsa, sventata perchè la vittima ha reagito. È allarme sicurezza tra i tassisti della città che sospettano che ci sia un’unica persona dietro alle aggressioni avvenute in questo primo scorcio di gennaio. Il cliente chiede di farsi venire a prendere sempre nella stessa zona, tra il quartiere Vallette e la confinante Venaria, si siede sul sedile posteriore dal lato del guidatore e poi estrae il coltello per farsi consegnare i soldi. Il primo caso, il più eclatante, avvenuto nei primi giorni di gennaio, aveva fruttato 1500 euro al malvivente. Poi ancora due episodi, che avrebbero portato nelle sue tasche qualche decina di euro. E, infine, l’aggressione sventata l’altra notte dalla reazione del tassista (…) leggi l’articolo completo su La Stampa a questo indirizzo Sprechi. Roma, il trasporto disabili costa 4 milioni l'anno e non funziona Il comu ne di Roma spen de 4 mili oni l’an no per il servizio di trasporto collettivo di 350 disabili al lavoro: Roma, il grande spreco del trasporto disabili: quattro milioni per un servizio che non funziona:al mese (iva inclusa) fanno 367 mila euro. Se almeno funzionasse si piangerebbe con un occhio solo, ma non è così; come testimoniano le lamentele di utenti e associazioni raccolte dall’Osservatorio sul trasporto delle persone con disabilità il servizio risulta essere di qualità scadente anche di qualità scadente: assenza del servizio (38%), forte ritardo nell’arrivo dei pullmini (25%), sporcizia e mancanza di sicurezza a bordo, scortesia e via dicendo: ad esempio una ragazza non vedente denuncia di essere stata lasciata per strada con tre quarti d’ora di anticipo, senza la possibilità di entrare al lavoro, o il dipendente ripreso dall’azienda e costretto a chiedere continui giustificativi per i ritardi (…) leggi l’articolo completo su Net1news a questo indirizzo Taxi sindacati: verso Sit-in se continua immobilismo Amministrazione “Il nuov o anno è iniz iato sost anzi alme nte come il precedente, con un silenzio inspiegabile e latitanza assoluta da parte dell’Amministrazione Comunale. Sono infatti rimasti lettera morta i nostri ripetuti appelli di formalizzare un incontro mirato ad affrontare alcune delle problematiche più urgenti per la nostra categoria: introduzione del tassametro a tempo; controlli e rispetto delle regole per Ncc; lotta all’abusivismo selvaggio di Apecar e Risciò; accesso dei taxi sulle isole pedonali per il prelievo e deposito passeggeri. Se dovesse perdurare questo immobilismo da parte dell’Amministrazione, nei prossimi giorni organizzeremo un Sit-in di protesta sotto gli uffici dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma in Via Capitan Bavastro 94, nel tentativo di farci ricevere per trovare soluzioni efficaci ed immediate mirate a risolvere le numerose problematiche della categoria”. Così in una nota congiunta Uritaxi, Uri, Confartigianato, Assartigiani, Cna, Fast, Ata Casrtigiani, Uti, Claai. Graduatoria incentivi Taxi Comune di Roma Pubb lich iamo in alle gato l’ul tima grad uato ria degl i ince ntivi per i Taxi di Roma Capitale riguardanti il rinnovo del parco auto circolante. L’allegato è in formato Pdf. Se il reader non è installato sul tuo Pc scaricalo a questo indirizzo. Uber, una nuova schiavitù gli autisti fanno la fame “Qua ndo non capi sci, a qual cuno conv iene ”: un vecchio motto, da non trascurare mai. Nemmeno a proposito della cosiddetta “sharing economy”, il “new deal” di alcuni nuovi operatori dell’economa digitale che stanno smontando dall’esterno interi “pezzi” del business tradizionale per appropriarsene demolendo una buona metà del valore preesistente, accaparrandosene l’altra metà e lasciando gli utilizzatori mediamente contenti e i fornitori in braghe di tela. E’ il caso di Uber, la formula anti-taxi che sta spopolando negli Stati Uniti e che invece pian piano la vecchia Europa sta mettendo al bando (ieri la decisione della Francia). Qual è il punto? Il punto è che Uber sfrutta un principio più che geniale assai logico (che è meglio!) secondo cui chi viaggi in macchina da solo può avere convenienza a dare un passaggio a qualcuno che gli paghi la benzina. E fin qui si capisce tutto. Ma Uber pretende anche – e qui è il guaio – di ricavare da questo logico presupposto due conseguenze assai meno logiche e quindi difficilissime da capire: innanzitutto, che il servizio sia efficiente quanto e più dei taxi normali, con tutta l’organizzazione “di garanzia” che la cosa comporta ma che a sua volta comporta l’assunzione di obblighi precisi da parte della “rete” degli autotrasportatori a vantaggio degli utenti; e poi che chi tiene la regia dell’organizzazione ci guadagni, e tanto. La solita cosiddetta alta finanza di Wall Street (gli analisti, perché Uber fortunatamente non è ancora quotata) dominata per un 10 per cento da una cupola di imbroglioni in grisaglia e per il 90 da un esercito di gonzi assatanati dall’opportunità di guadagnare un botto senza fatica (gli stessi che come diceva Galbraith periodicamente la Borsa stessa provvede ad alleggerire del loro denaro) ha già deciso che Uber varrà, una volta al listino, il triplo di Fiat Chrysler Automobiles. E vabbe’. Ma qual è il punto? Il punto è che ormai chi aderisce a Uber per prestare la sua opera viene trattato con gli obblighi e addirittura le imposizioni di un lavoratore dipendente senza averne alcuno dei vantaggi e a fronte di una paga da fame. Altro che sharing economy, pura speculazione da padroni delle ferriere ottocenteschi. Com’è possibile? Lo è, eccome. Perché il giochino funziona se a prestare l’opera è un giovanotto di buona famiglia, proprietario di auto, per un paio di mesi d’estate tra un anno e l’altro dell’università. Altro è se per fare l’autista-Uber il malcapitato s’indebita per comprare un’auto e ritiene di poterci ricavare di che vivere con la famiglia. Morirà di fame, ma questo Uber non glielo dice, prima. E così i medesimi malcapitati si ritrovano a fare i doppi e tripli turni sforzandosi anche di sorridere ai clienti che se no gli danno un brutto voto e l’organizzazione può espellerli dal giro. No, per favore: non serviva Internet per ripristinare lavoro nero e para-schiavitù. Bastavano i padroni delle ferriere di fine Ottocento. Leggi l’articolo completo su Affari Italiani a questo indirizzo Castori e Luciani sulla modifica del regolamento Taxi “Qua ndo si parl a di serv izio di taxi e NCC (noleggio con conducente di rimessa) parliamo di un servizio pubblico che non viene sostenuto economicamente dalle pubbliche amministrazioni.” La riflessione è dei consiglieri comunali FI Carlo Castori e Claudia Luciani, che si schierano con i rappresentanti di categoria dei tassisti. “Ci mettiamo dalla parte di una categoria che troppo spesso è stata maltrattata e che indubbiamente risente della crisi più di altre.” “Il taxi – interviene Castori – non può e non deve sostituire la linea pubblica urbana o extraurbana ma deve rappresentare invece una alternativa commisurata alle esigenze specifiche degli utenti. Applicare una tariffa fissa significa snaturarne il principio, non risultando oltremodo possibile l’applicazione di una “spesa fissa” quando si preveda un eventuale cambio di percorso.” Leggi l’articolo completo su Umbriajournal a questo indirizzo