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ISPEZIONI DEI PONTI: CONTRIBUTO DEI SISTEMI DI
25 SETTEMBRE 2015
ATA HOTEL EXPO FIERA PERO (MI)
ISPEZIONI DEI PONTI: CONTRIBUTO DEI SISTEMI DI
RILIEVO A PILOTAGGIO REMOTO
Pier Giorgio Malerba
[email protected]
• T.Y. Lin Medal
• Vice President IABMAS (Int. Ass. for Bridge Maintenance and Safety)
• President of the IABMAS Italian Group.
DEPARTMENT OF CIVIL AND ENVIRONMENTAL ENGINEERING
ISPEZIONE DEI PONTI : CONTRIBUTO DEI SISTEMI A PILOTAGGIO REMOTO
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OBIETTIVI DELLE ATTIVITA’ DI ISPEZIONE E DI MANUTENZIONE
1. assicurare sicurezza nei confronti dell’incolumità dei singoli
cittadini;
2. assicurare regolarità dei transiti per un ordinato svolgimento delle
attività produttive, commerciali e sociali (raggiungimento del posto
di lavoro, di scuole, di ospedali, di attività ricreative e sportive);
3. assicurare, in caso di calamità naturali (alluvioni e sisma) o atti di
terrorismo, una buona capacità della rete infrastrutturale a fornire
alternative di transito (resiliance), con primaria attenzione alle
attività strategiche (protezione civile, ospedali, fornitura di energia,
smaltimento rifiuti, etc.).
Pier Giorgio MALERBA
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LEGISLAZIONE
1967 Circ. Min. LLPP N. 6736/61A1
Circ. Min. LL.PP., STC, n. 220977 del 11.11.1980: “Istruzioni
1980 relative alla Normativa Tecnica sui Ponti Stradali (D.M.
2.8.1980)”
1991
Circ. Min. LL.PP. del 25.02.1991: “Istruzioni relative alla
normativa tecnica dei ponti stradali”
D.M. delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14.01.2008:
2008 “Approvazione delle nuove norme tecniche per le
costruzioni”
Pier Giorgio Malerba
Pier Giorgio MALERBA
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Circ. Min. LL.PP., 19/07/1967 n. 6736/61A1, “Controllo delle condizioni di
stabilità delle opere d'arte stradali”. . . . (Stralci - Aspetti Giuridici)
L'accertamento periodico delle condizioni di stabilità delle dette opere
rientra pertanto nella attività di manutenzione della strada ed incombe,
pertanto, alle Amministrazioni, alle Società ed agli Enti proprietari,
gestori, concessionari delle strade ed autostrade di provvedervi con tutta
assiduità.
La responsabilità di tali Enti nasce ogni qualvolta dalla violazione degli
obblighi manutentori e di controllo della strada od autostrada derivino
all'utente della strada lesioni di un suo diritto, danneggiamenti o
pericoli per la sua incolumità.
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Continua . . . - Circ. Min. LL.PP., 19/07/1967 n. 6736/61A1, “Controllo
delle condizioni di stabilità delle opere d'arte stradali”. . (Stralci - Aspetti
Giuridici)
Ne discende che i Funzionari ed i dipendenti dello Stato e quelli
degli Enti pubblici, Società private ecc. sono direttamente
responsabili, secondo le leggi amministrative, civili e penali dei
danni eventualmente subiti dagli utenti della strada in dipendenza
di dissesti o crollo di opere d'arte stradali.
La responsabilità delle Amministrazioni, Enti e Società e dei loro
Funzionari e dipendenti in materia va configurata con riguardo anche
all'art. 2043 del Codice Civile, reso comune anche al diritto pubblico in
forza dell'art. 28 della Costituzione.
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ISPEZIONE DEI PONTI : CONTRIBUTO DEI SISTEMI A PILOTAGGIO REMOTO
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Circ. Min. LL.PP., STC, n. 220977 del 11.11.1980: “Istruzioni relative alla
Normativa Tecnica sui Ponti Stradali (D.M. 2.8.1980)”. 9 –
MANUTENZIONE ED ISPEZIONE DEI PONTI.
§ 9.2 Ispezione. Gli Uffici Tecnici delle Amministrazioni proprietarie della
strada, o alle quali la gestione della strada è affidata, dovranno disporre
per un sistematico controllo delle condizioni statiche dei ponti. Il controllo
dovrà essere inteso sia nel senso di accertare periodicamente le
condizioni di stabilità delle varie strutture dei ponti, . . .
§ 9.2.1. La vigilanza sullo stato di consistenza e sulla statica dei ponti
deve essere permanente. Essa deve essere esplicata ai vari livelli dagli
agenti e dai funzionari addetti, con periodicità rapportata al grado
tecnico dell'accertamento ed all'importanza delle singole opere.
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Circ. Min. LL.PP. del 25.02.1991: “Istruzioni relative alla normativa
tecnica dei ponti stradali”: . . .
Gli enti preposti alla gestione delle strade ai vari livelli esistenti
(strade statali, regionali, provinciali, comunali, vicinali) e, per essi, gli
Uffici Tecnici competenti, devono avere conoscenza, per quanto
possibile completa, delle caratteristiche delle opere a loro affidate.
Tali conoscenze devono essere sostenute da adeguata documentazione tecnica, da istituire per ogni opera o per gruppi di opere,
contenente tutti i dati salienti relativi al progetto, alla esecuzione, al
collaudo, alla gestione. La necessità di assicurare le dovute condizioni
di sicurezza dell'utente, esige una assidua attenzione da parte degli enti
gestori . . .
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ISPEZIONE DEI PONTI : CONTRIBUTO DEI SISTEMI A PILOTAGGIO REMOTO
D.M. delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14.01.2008
2.4 VITA NOMINALE, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO.
§ 2.4.1 VITA NOMINALE
La vita nominale di un’opera strutturale VN è intesa come il numero di
anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione
ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata.
La vita nominale dei diversi tipi di opere è quella riportata nella Tab.
2.4.I e deve essere precisata nei documenti di progetto. (Grandi opere,
ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza
strategica Vita Nominale ≥ 100 anni).
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NECESSITA’ DI UNA CONOSCENZA DETTAGLIATA DELLE OPERE
Responsabilità
Sicurezza
Verifiche
Analisi
Livello di conoscenza (NTC 2008)
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LIVELLO DI CONOSCENZA
Situazione ideale: sulla base della documentazione di
progetto (as built) si esamina l’opera, verificando se vi siano
anomalie e/o variazioni nel suo stato di conservazione.
Situazione frequente: mancanza
documentazione di progetto.
o
carenze
della
Segue la necessità di un rilievo del ponte che riporti:
• Geometria
• Presenza e localizzazione di ammaloramenti
• Natura ed estensione degli ammaloramenti
• Carenze di funzionalità in: appoggi, giunti, sistemi di
deflusso delle acque, guardiavia, parapetti, . . . altro.
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DESTINAZIONE DEI DATI
SISTEMI DI BRIDGE MANAGEMENT SYSTEM (BMS)
Nelle moderne impostazioni delle attività ispettive impostazioni
le informazioni acquisite vengono memorizzate ad utilizzate
come basi dati in sistemi di Bridge Management Systems.
(B.M.S.).
Per B.M.S. si intende l’insieme delle attività di ispezione,
indagine, manutenzione, riparazione di un gruppo di opere,
organizzate secondo criteri di priorità, con il supporto di
banche dati informatiche e di algoritmi ordinatori.
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CARATTERISCTICHE DI UN BRIDGE MANAGEMENT SYSTEM
In forma schematica si può dire che un B.M.S. è composto da:
• procedure per l’acquisizione e l’archiviazione dei dati;
• capacità di analisi dei dati sulla base di modelli di
ammaloramento;
• un menu di modelli di costo;
• programmi di ottimizzazione, che sulla base delle precedenti
valutazioni, pianifichino le tipologie e i tempi di intervento.
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CAPACITA’ DI CONTROLLO OFFERTE DA UN BRIDGE
MANAGEMENT SYSTEM
Un B.M.S. è uno strumento in grado di:
• monitorare e avere un quadro generale aggiornato dello
stato delle opere che si hanno in carico;
• formulare programmi di manutenzione entro prefissati limiti
di costo e pianificare gli interventi di conseguenza;
• pianificare le richieste e gli stanziamenti di fondi.
• Per tali motivi, l’impiego di droni porterà indirettamente ad un
notevole
affinamento
Systems (BMS).
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anche
dei
Bridge
Management
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LIMITI DEI RILIEVI EX POST
• Ai fini delle verifiche strutturali è necessario conoscere
posizione e sezioni di armature cavi di precompressione.
• Quasi sempre questo può essere ottenuto con sondaggi
(demolizioni locali).
• Rimangono parti nascoste delle quali si ha limitata
conoscenza della geometria, ma soprattutto dello stato di
conservazione (esempio parti scatolate di impalcati a piastra
ortotropa in acciaio).
• Problemi analoghi riguardano le fondazioni (dimensioni,
profondità e armatura pali, stato di conservazione).
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IMPOSTAZIONE DEI RILIEVI
A. Si possono migliorare le usuali tecniche di rilievo sfruttando
le maggiori prestazione offerte dalle strumentazioni più
moderne (utilizzo di droni per aumentare la prossimità dei
rilievi, ortofotografia, laser scanner, software per il
trattaento delle immagini. . . , tecniche varie NDT (non
destructive testing).
B. Sfruttando le maggiori prestazione offerte dalle
strumentazioni più moderne si possono impostare nuove
strategie di rilievo.
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CONTRIBUTO DEI SISTEMI A PILOTAGGIO REMOTO
• ampliamento senza precedenti della possibilità di ispezione
e di rilievo.
• risolvono il problema dell’ispezione ravvicinata di zone di
difficile accesso.
• la possibilità di inquadrare l’opera a diverse scale, dal rilievo
zenitale di tutto il ponte, all’ispezione locale di un particolare
costruttivo, apre la via a strategie di indagine innovative.
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INQUADRAMENTO DEI RILIEVI A DIVERSE SCALE - PRINCIPI
• Il ponte è un sistema che appartiene ad un contesto
geomorfologico avente di solito dimensioni molto maggiori di
quelle del ponte.
• Rapportato al ciclo di vita del ponte (100 ÷ 200 anni) il
bacino geomorfologico che lo contiene subisce variazioni,
che possono influire sul suo comportamento statico.
• I materiali costituenti il ponte sono soggetti a processi di
degrado più o meno veloci.
• I dispositivi cinematici e funzionali (appoggi, giunti, sistemi
convogliamento acque) sono soggetti a riduzioni di
funzionalità, che condizionano il corretto funzionamento del
ponte e ne accelerano il degrado.
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COROLLARI
• L’attività di ispezione è un’azione che si inquadra nel tempo
e non può limitarsi a constatazioni occasionali,
• Ogni ispezione deve fornire le maggiori informazioni
possibili sullo stato del ponte a quel determinato istante di
vita.
• La serie storica di queste informazioni consente di seguire
l’evoluzione dello stato dell’opera (perdita di prestazioni).
• Con le moderne tecniche di previsione è possibile contenere
stati ammaloranti in corso, pianificare interventi per il
recupero e il prolungamento della vita utile.
.
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SCALE DEI RILIEVI
Livello 1 - Assetto geomorfologico.
Oggetto: Intorno sufficientemente ampio del ponte.
Rilievi:
• Corografia
• Stabilità dei suoli e/o dei versanti
Se su fiume:
• Raccordi spondali
• Configurazione dell’alveo
• Corrente principale
• Secche, sabbioni, depositi da trasporto solido
• Rilievo delle linee di flusso
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INFORMAZIONI UTILI DAL LIVELLO 1
1- DISTORSIONI
Il ponte o i sottoassiemi del ponte (campate e pile di
competenza) possono essere visti come oggetti contenuti in un
inviluppo tipo wireframe.
La misurazione della posizione dei punti notevoli di tale
inviluppo (es. se fosse un prisma, la posizione degli spigoli)
consente di cogliere se l’opera nel suo complesso è soggetta a
fenomeni distorcenti (es. rotazione relativa tra i riferimenti posti
sulle spalle, moti relativi tra le pile in alveo e un riferimento
fisso, moto relativo tra le imposte di un ponte ad arco).
Il rilevo con droni non solo consente di effettuare il rilievo, ma
soprattutto di introdurre una correlazione con il contesto
esterno.
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INFORMAZIONI UTILI DAL LIVELLO 1 (contina)
2 – ALVEO FLUVIALE
I rilievi devono avere cadenza temporale ben scandita.
La variazioni di assetto dell’alveo possono essere svolte ad
esempio ogni 5 anni e da una batimetria.
L’immagine dell’alto delle linee di flusso della corrente
sovrapposta alla batimetria fornisce informazioni utili alle
valutazioni idrauliche, al controllo degli stati erosivi e di
scalzamento.
L’insieme di queste informazioni è utile a guidare le scelte di
progetto di interventi di protezione e sistemazione.
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Confronto batimetria di costruzione con batimetria a 50 anni
Rilievo della
livelletta
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INFORMAZIONI UTILI DAL LIVELLO 1 (contina)
2 – ALVEO FLUVIALE (continua)
L’uso di droni semplifica e rende più accessibile l’effettuazione
di riprese aeree da diverse prospettive.
Ciò consente ad esempio:
• Riprese azimutali locali (pila per pila) del flusso a monte e a
valle di una pila in alveo
• Riprese angolate e/o stereoscopiche per la misurazione del
rigurgito
• Monitoraggio dell’accumulo stagionale di detriti da traporto
solido intercettati dalle pile e relative modificazioni del
flusso.
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INFORMAZIONI UTILI DAL LIVELLO 1 (contina)
2 – ALVEO FLUVIALE (continua)
• Una situazione frequente in periodi di piena porta a decidere
se si può mantenere o meno il ponte aperto al traffico.
• Per decidere è di estrema utilità disporre di una serie
storica.
• Una serie storica di rilievi in condizioni di magra e di piena e
consente di effettuare confronti e, con questo, di prendere
decisione su basi documentate.
• Le riprese con drone (effettuate con la periodicità prima
accennata) forniscono questa base di informazioni sia a
livello di scala generale (tutto l’attraversamento), sia su
scala locale (situazione nell’intorno delle singole pile).
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INFORMAZIONI UTILI DAL LIVELLO 1 (contina)
In linea generale vanno sempre eseguiti:
Controlli di assetto:
• verticalità pile e spalle
• orizzontalità o regolarità livelletta stradale o ferroviaria.
Anche in questo caso è importante inquadrare i rilievi in una
serie storica per valutare con efficacia l’evoluzione di eventuali
movimenti in atto.
L’uso di droni consente più ampie valutazioni rendendo
possibile il rilievo di stati distorcenti di assieme (sulla scala
dell’intera opera)
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Livello 2 – Esame dell’opera per componenti
Va specializzata alla tipologia di ponte:
• Ponti a travata
• Ponti ad arco
• Ponti strallati
• Ponti sospesi
In questi casi l’uso di aeromobili a pilotaggio remoto consente
un ampliamento senza precedenti della possibilità di ispezione
e di rilievo.
In particolare, essi risolvono il problema dell’ispezione
ravvicinata di zone di difficile accesso.
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PONTI A STRUTTURA METALLICA IN PROFILI CHIODATI
Assenza di spazi che consentano ispezione/pulizia/manutenzione/verniciatura tra un
elemento e l’altro.
In queste zone, si innescano e si sviluppano, tra gli elementi composti per
chiodatura, stati corrosivi importanti, con formazione di placche di ruggine
interstiziale. Tali placche continuano ad espandersi nel tempo. L’espansione dei
prodotti di ossidazione (ruggine) dà luogo a rigonfiamenti tra una chiodatura e la
successiva, e distorce in modo permanente i profili metallici.
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SELLE GERBER
La sella Gerber è un particolare costruttivo presente in molti ponti in C.A.P. costruiti tra gli
anni ’60 e ’80, con tipologia cantilever (stampelle con sbalzi, collegate da travi tampone).
Quasi tutte la facce visibili hanno segni di colature d’acqua piovana e di piattaforma. Molte
presentano zone di ristagno. Queste superfici si rivelano ammalorate a vario grado,
mostrando:
• espulsioni locali di copriferro;
• perdite di tutto copriferro ;
• disgregazione superficiale e degli spigoli del calcestruzzo;
• segni visibili di corrosione delle armature.
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CONVOGLIAMENTO ACQUE METEORICHE E DI PIATTAFORMA
Fenomeno diffuso è un carente sistema di convogliamento, raccolta e smaltimento
delle acque meteoriche e di piattaforma:
• tubi di scarico troppo corti o diretti in modo errato;
• tubi di scarico totalmente mancanti (staccati o rotti);
• imbocchi dei tubi mal sigillati, con sversamento dei liquidi all’esterno e non all’interno
dei tubi;
• formazione di zone di ristagno in sezioni e /o
particolari sensibili (gole delle selle Gerber e
relative armature, appoggi, giunti).
Questi fenomeni provocano azioni di dilavamento
continue e con alternanze (bagnato/asciutto),
deleterie per le superfici in calcestruzzo.
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SEZIONI CRITICHE DI TRAVI PRECOMPRESSE
Per effetto delle azioni di dilavamento accennate in precedenza, in molte sezioni
di mezzeria si riscontrano segni visibili di colature di ruggine e/o di importanti
distacchi di copriferro con ferri di armatura lenta corrosi in vista.
In certi casi sono in vista anche le guaine che racchiudono i fili dei cavi di
precompressione
In alcuni ponti il danno è generalizzato richiedendo massici interventi di rinforzo
con l’applicazione di piattabande di acciaio lungo i correnti inferiori di molte delle
travi precompresse.
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DISPOSITIVI CINEMATICI. APPOGGI E GIUNTI
Giunti. In generale la sostituzione dei giunti è ormai accettata come
un’operazione di manutenzione “quasi ordinaria”, nel senso che è accettato che
essi vengano sostituiti a intervalli di cinque – dieci anni.
I droni possono essere utilizzati per ispezioni laterali al di sotto dei giunti per
esaminare lo stato delle scossaline.
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DISPOSITIVI CINEMATICI. APPOGGI E GIUNTI
L’efficienza degli appoggi è fondamentale per un comportamento regolare del
ponte. Diversamente, un malfunzionamento degli appoggi darebbe luogo a stati
di sollecitazione anomali e quindi a danni.
Ad esempio, se gli appoggi trattengono longitudinalmente gli estremi di una
trave in C.A.P., questa, per effetto di ritiro, viscosità e raffreddamento termico,
subisce un regime di decompressione/trazione che porta all’insorgere di fessure
ad andamento subverticale con tutte le successive conseguenze associate.
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CONCLUSIONI
Il contributo di aeromobili a pilotaggio remoto consente:
• L’inquadramento delle ispezioni a diverse scale e apre la via
a strategie di indagine del tutto innovative.
• L’ispezione ravvicinata di zone di difficile accesso.
• Un notevole ampliamento delle possibilità di analisi dei
Bridge Management Systems.
SVILUPPI
Ulteriori sviluppi potranno derivare dalla specializzazione delle
strumentazioni di rilievo (video, foto, topografia, termografia,
rilevatori magnetici, altro . . .) per un uso da droni.
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25 SETTEMBRE 2015
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A bridge is a key element in a transportation system
If the bridge fails, the system fails ! ! !
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RILIEVO A PILOTAGGIO REMOTO
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• T.Y. Lin Medal
• Vice President IABMAS (Int. Ass. for Bridge Maintenance and Safety)
• President of the IABMAS Italian Group.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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