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istituto comprensivo “manzoni-baracca-balducci
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "Manzoni - Baracca" Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado Cod. Fisc. 80020350486 Cod. Mecc. FIIC81300V Via Sgambati, 30 - 50127 Firenze tel 055 316 383 - fax 055 375 000 e-mail [email protected] www.ic-manzonibaracca.it CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO FRA IL LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA E I RAPPRESENTANTI DELLE OO.SS. DI CUI ALL’ART. 7.1.III.b DEL VIGENTE CCNL Il giorno 17 marzo dell’anno 2014 alle ore 15 presso la presidenza dell’Istituto Comprensivo Manzoni Baracca le parti di seguito riportate sottoscrivono il presente accordo ai sensi del comma 3-bis dell’art. 40 del D.L.vo 165/2001 come modificato dall’art. 54 del D.L.vo 54 del D.L.vo 150/2009. Il testo che segue è corredato delle relazioni tecnico-finanziaria e illustrativa di legittimità giuridica di i cui agli articoli 40, comma 3sexies e 40-bis, comma 4 del predetto D.L.vo 165, come modificati, rispettivamente, dagli articoli 54 e 55 del D.L.vo 150/2009, secondo le note Miur 9144 del 5.12.2013 e 9563 del 13.12.2013 PARTE PUBBLICA: Il dirigente scolastico tempore PARTE SINDACALE pro- Fabrizio Poli Daniela Parigi RSU Galli Maria Luisa Ida Palmieri RAPPRESENTANTI INTERNI E/O TERRITORIALI DELLE OO.SS.: CISL-SCUOLA GILDA/UNAMS FLC CGIL Snals scuola 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "Manzoni - Baracca" Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado Cod. Fisc. 80020350486 Cod. Mecc. FIIC81300V Via Sgambati, 30 - 50127 Firenze tel 055 316 383 - fax 055 375 000 e-mail [email protected] www.ic-manzonibaracca.it CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO SEZIONE I PARTE GENERALE Art.1 Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. Il presente contratto integrativo è sottoscritto presso L’IC “Manzoni Baracca” di Firenze tra il Dirigente Scolastico, le RSU e le OO.SS. sulla base ed entro i limiti di quanto previsto in materia dalla normativa vigente. 2. Le norme contenute nel presente contratto si applicano a tutto il personale docente ed ATA presente nell’istituto, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato. 3. Gli effetti decorrono dalla data di sottoscrizione, fermo restando che quanto stabilito nel presente contratto integrativo s’intenderà tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali nazionali gerarchicamente superiori, qualora esplicitamente o implicitamente incompatibili. 4. Il presente contratto integrativo conserva validità fino alla sottoscrizione di un successivo accordo. 5. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali. 6. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente contratto integrativo, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali vigenti . 7. Le materie oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva o successiva sono quelle previste dall'art. 6 del CCNL 2006/09, tenuto conto dell'art.40 del D.Lgs 165/2001 adeguato in base alle norme introdotte dal D.Lgs 150/2009. 8. La contrattazione collettiva integrativa di istituto non può prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione dell'istituzione scolastica. Le previsioni contrattuali discordanti non sono efficaci e danno luogo all'applicazione della clausola di salvaguardia di cui all'articolo 48, comma 3 del D.lgs 165/2001. 9. Poiché l’assegnazione alle scuole del MOF è stata fatta sulla base dell’intesa fra le OO.SS. e il Miur del 26 novembre 2013 e poiché quell’intesa riguarda quota parte dello stanziamento disponibile, qualora venissero assegnati altri fondi alle scuola, sarà immediatamente riaperta la contrattazione integrativa per l’impiego delle risorse assegnate. Inoltre, poiché la quota inerente la sostituzione del Dsga è stata calcolata considerando i previsti 100 giorni di assenza, qualora i giorni fossero maggiori sarà necessario procedere al ricalcolo e alla relativa richiesta di integrazione del Mof. Art. 2 Finalizzazione del contratto Il presente contratto integrativo d'istituto è espressamente finalizzato a realizzare quanto di seguito specificato. 2 A) FINALITA' GENERALI: - migliorare l'efficienza, la produttività e la qualità dei servizi d'istituto; - incentivare la performance organizzativa e individuale; B) OBIETTIVI SPECIFICI DI MIGLIORAMENTO: a) governance d’istituto Migliorare la performance organizzativa dell'istituto attraverso il conferimento dei seguenti incarichi da remunerare con somme a carico del fondo d'istituto e altre risorse consimili: - collaboratore del DS; - coordinatori di plesso; - funzioni strumentali ex art. 33 CCNL; - referenti o responsabili di specifici settori didattici; - membri di gruppi di lavoro o commissioni (continuità, GLH ecc); - organigrammi per la sicurezza ex D.L.vo 81/2008; - coordinamento dei consigli di classe. b) arricchimento dell’offerta formativa Migliorare la performance didattica dell'istituto attraverso attività previste dal POF 2013-14, da realizzare con attività aggiuntive remunerate con somme a carico del fondo d'istituto. c) erogazione di servizi generali e amministrativi di carattere aggiuntivo Migliorare la performance erogativa dell'istituto mediante le attività di seguito riportate, da conferire in regime aggiuntivo e remunerare con somme a carico del fondo d'istituto e altre risorse consimili: - servizi, aggiornamenti, disponibilità degli amministrativi in varie branche; - collaborazione con i docenti per attività inerenti il POF; - referenti per corsi extra curriculari personale esterno all’amministrazione; - vigilanza pre/inter/post scuola; - assistenza di base e ausilio materiale a favore degli alunni disabili; - piccola manutenzione ordinaria; - riordino archivi; - presenze mensa - intensificazione degli impegni di lavoro conseguenti ad assenze di colleghi di lavoro, eventi straordinari etc. SEZIONE II CRITERI GENERALI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA E DELLE RISORSE PER LE FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. PER IL PERSONALE DOCENTE E DEGLI INCARICHI SPECIFICI DEL PERSONALE A.T.A Art.3 Criteri generali per l’impiego delle risorse in relazione alle tipologie di attività Le risorse a suddivisione delle risorse complessive tra il personale ATA e il personale docente, con contratto a tempo determinato o indeterminato, avviene secondo le seguenti modalità: 1) Risorse che affluiscono alla scuola provenienti da soggetti diversi dal Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università e risorse provenienti dal Ministero finalizzate alla realizzazione di progetti Speciali Tali risorse non hanno vincoli di destinazione in relazione alle diverse professionalità. La suddivisione avviene sulla base delle attività aggiuntive del personale docente e delle prestazioni aggiuntive del personale ATA derivanti dall’organizzazione dei servizi generali e amministrativi che si rendono necessari per la realizzazione delle attività e/o dei progetti realizzati. 2) Risorse provenienti dal Ministero per il Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS) 3 L’ammontare delle risorse risulta dalla relazione tecnico finanziaria concernente i finanziamenti delle risorse del Fondo dell’istituto per l’a. s. 2012-13 redatta dalla DSGA in data 11 febbraio 2014 e allegata (all A ) al presente contratto di cui costituisce parte integrante. Le risorse di cui agli artt. 84 e 85 del CCNL 2007 sono utilizzate per compensare le attività aggiuntive del personale docente ed ATA/non docente, le quali sono deliberate dal Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio Docenti per quanto riguarda le attività dei docenti e su proposta del DSGA per quanto riguarda le attività del personale ATA/non docente Tali risorse sono ovviamente utilizzate per la realizzazione di quanto previsto dal POF. Tuttavia la composizione dell’Istituto (tre scuole dell’infanzia, tre scuole primarie e una scuola secondaria) con sette punti di erogazione del servizio, distribuiti su cinque plessi distanti fra loro e ognuno con un proprio e specifico bacino di utenza, impone una progettualità volta per prima cosa a facilitare e promuovere sul territorio i rapporti fra scuola e utenza e a decentrare il più possibile i momenti di interazione fra presidenza e personale e fra presidenza alunni e genitori. Da qui la necessità di avere referenti della Presidenza (che ne costituiscono lo staff) in ogni punto di erogazione del servizio col compito di operare almeno in prima istanza sul posto dove sorgono i problemi, mettendo la presidenza in grado di intervenire sempre efficacemente e garantendone una comunicazione immediata e capillare. Inoltre una serie di incarichi si rendono necessari per esplicitare attività di plesso che riguardano la prevenzione e la sicurezza, l’organizzazione delle feste, delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione, la promozione dell’attività motoria, la formulazione dell’orario, l’individuazione e, se è possibile, la soluzione dei problemi riguardanti i sistemi informatici, il coordinamento delle attività dei consigli di classe e anche i rapporti col quartiere, il comune di Firenze e le associazioni locali laddove la collaborazione riguarda l’ambito del plesso. Queste attività sono irrinunciabili per il funzionamento dell’Istituto e non possono essere in alcun modo soppresse e/o limitate anche se, data l’esiguità del MOF, finiscono per assorbire una quota importante del Fondo di Istituto con la conseguente limitazione dell’attività progettuale dei docenti. E’ evidente che, qualora si verificasse quanto previsto dall’art.1 c.9 del presente contratto, la priorità nell’assegnazione dei fondi riguarderà, oltre all’eventuale compensazione della quota inerente la sostituzione del Dsga, la progettualità inerente il sostegno agli alunni in ragione del loro successo formativo. Art.4 Criteri generali di ripartizione 1. 2. 3. 4. Poiché l'indennità di direzione per il D.S.G.A., secondo quanto stabilito dalla sequenza contrattuale del 24/07/08, e la quota di sostituzione del Dsga, secondo la nota del MEF 107034 del 10 dicembre 2012, vanno computate nel F.I.S. (salvo poi per la quota di sostituzione del Dsga chiedere l’integrazione al Miur, occorre accantonare dal lordo dipendente (quota FIS disponibile per la contrattazione,vedi allegato A) di 38.037,28 € la quota complessiva di € 6.136,00 secondo quanto indicato dalla nota del Dsga (allegato B) Fondo di riserva: Eventuali attività aggiuntive del personale docente e A.T.A. non previste all'inizio dell'anno scolastico, potranno essere autorizzate direttamente dal D.S., nel rispetto delle percentuali attribuite alle due categorie di personale, previo accertamento delle sopravvenute necessità didattiche e/o organizzative, e solo se, attraverso monitoraggi in itinere, saranno accumulate economie. Somma disponibile: dalla cifra di 31.901,28 € (lordo dipendente), rimasta dopo l’applicazione dei commi precedenti vengono tolte le cifre spettanti al Collaboratore vicario (€ 3.000) e al secondo collaboratore della Presidenza (€ 1.000). Pertanto la cifra disponibile per la ripartizione fra personale docente e Ata è di € 27.901,28 Ripartizione delle risorse: Per assicurare una equilibrata ripartizione delle risorse si conviene che la quota da suddividere fra personale docente e personale A. T .A. venga ripartita secondo le seguenti modalità: 20 % da destinare al personale A.T.A. 80 % da destinare al personale docente Pertanto al personale Docente è assegnato l'importo del FIS pari a € 22.321,00 (lordo dipendente) e € 4.391,00 lordo dipendente per le funzioni strumentali; al personale A.T.A. l'importo di euro 5.580,28 (lordo dipendente) e 1.715,90 (lordo dipendente) per incarichi specifici. Inoltre il personale docente potrà usufruire di € 1.283,38 (lordo dipendente) per attività complementari di ed.fisica (nota Miur n.2296 del 14.03.2014). Art. 5 Criteri generali per l'assegnazione delle risorse 1. Le attività da retribuire con il F.I.S. dovranno essere coerenti con il Piano dell'Offerta Formativa (di seguito 4 2. 3. 4. 5. nominato P.O.F.) e saranno individuate dal Collegio dei Docenti e dall' Assemblea del personale A. T.A.; Il Dirigente scolastico ha la facoltà di individuare altre attività oltre a quelle stabilite dal Collegio dei Docenti e dall'Assemblea del Personale A.T.A., purché funzionali al P.O.F., motivandone l'eccezionalità. Il Dirigente scolastico sceglierà il personale incaricato di svolgere le attività aggiuntive da retribuire col F.I.S. sulla base di quanto previsto dai commi precedenti, tenuto conto delle competenze professionali ed organizzative di ciascuno. Il Dirigente scolastico, in base al budget complessivo previsto dal F.I.S. per i Docenti ed il Personale A.T.A., attribuirà le attività previste dal Collegio dei Docenti e dall'Assemblea del personale A.T.A. nella misura compatibile col budget stesso. Per le attività e i progetti individuati dal collegio dei docenti e per le attività previste dall’Assemblea del personale Ata si rimanda al verbale dell’incontro RSU-Dirigenza dell’11 febbraio 2013 (allegato C) Art. 6 Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi Il criterio per l'assegnazione dei docenti alle classi sarà di norma quello della continuità didattica e terrà conto, salvo ovviamente diverse valutazioni del Dirigente Scolastico, degli indirizzi deliberati dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti. Art. 7 Assegnazione del personale ATA ai plessi ed ai reparti I criteri definiti per l'assegnazione del personale ATA ai plessi ed ai reparti sono i seguenti: 1.Anzianità di servizio all’interno dell’Istituto Comprensivo 2.Anzianità di servizio 3.Compatibilità ambientale Si stabilisce, inoltre, quanto segue: Il DS, sentito il parere del DSGA, potrà destinare il personale ad altro plesso al fine di migliorare e ottimizzare il servizio scolastico. I collaboratori scolastici che desiderano cambiare plesso di appartenenza per l’a.s. successivo potranno presentare domanda di assegnazione ad altro plesso presso la segreteria del personale, nel periodo dal 1 giugno al 31 luglio dell’a.s. in corso. La domanda di assegnazione ad altro plesso potrà essere ritirata entro e non oltre la data del 31 luglio dell’a.s. in corso. Art. 8 Collaboratori del Dirigente Scolastico Il compenso forfetario del docente vicario nominato dal Dirigente Scolastico in base a quanto previsto dall'art. 31 del CCNL 2006/2009 ammonta a € 3.000 (lordo dipendente) equivalente a circa 171 ore aggiuntive di non insegnamento; Il compenso che spetta al secondo collaboratore è di € 1.000 equivalente a circa 57 ore di non insegnamento. Art. 9 Attività aggiuntive Le attività aggiuntive indicate di seguito saranno pagate a consuntivo, dietro presentazione di resoconto. 1. Coordinatori di classe Ai coordinatori di classe della scuola secondaria di primo grado è attribuito un compenso forfetario annuale di € 250,00 equivalente a circa 14 ore aggiuntive non di insegnamento 2. Referenti e Responsabili attività Le attività aggiuntive retribuibili con compenso forfetario saranno stabilite dal Collegio dei Docenti. (vedi Allegato C) 3. Attività aggiuntive di insegnamento Le attività aggiuntive di insegnamento, sempre stabilite dal Collegio dei Docenti, avranno un compenso 5 orario con un tetto massimo di ore assegnate.(allegato C) 4. Commissioni Le attività di commissione, qualora sia possibile svolgerle, saranno quelle stabilite dal Collegio dei Docenti e/o promosse dalla Presidenza: esse saranno retribuite a forfait in base alle disponibilità economiche. Art. 10 Funzioni strumentali al P.O.F. (art. 33 CCNL 2006/09) Le funzioni strumentali, individuate dal Collegio dei docenti, saranno retribuite a forfait secondo la seguente tabella, che è elaborata tenuto conto delle diverse moli di lavoro stabilite dal collegio dei docenti. Funzione Accoglienza stranieri Continuità e orientamento Accoglienza disabili Corsi extracurricolari autovalutazione Disagio/rec.strum./dispers, totale 731,90 731,90 731,90 731,90 731,90 731,90 4.391,00 Art. 11 Ripartizione delle risorse per il recupero strumentale Le risorse per il recupero strumentale degli studenti verranno ripartite in base al numero di docenti appartenenti ad gli ordini di scuola dell’Istituto Art. 12 Riepilogo impegni di spese personale docente docente vicario (1) Secondo collaboratore Coordinatori di classe sec. (16) Commissione orario (2) Referenti /attività standard (all.A) Attività aggiuntive di insegnamento (all.A) Progetti totale Impegno spesa € 3.000 1.000 4.000 1.000 5.150 1.171 11.000 26.321 Art. 13 Criteri specifici per l’assegnazione delle risorse per il personale ATA Le risorse complessive disponibili per il personale A.T.A. saranno ripartite fra il personale amministrativo e i collaboratori scolatici secondo le indicazioni delle prestazioni aggiuntive stabilite nel piano di lavoro. 1 Criteri specifici per l’assegnazione delle risorse : 1. Nell’assegnazione delle attività aggiuntive il Dirigente scolastico dovrà tener conto delle necessità di ciascun plesso, individuate dal Dgga nel piano di lavoro e comunicate durante la riunione programmatica di inizio anno, con particolare attenzione ai collaboratori della Scuola dell’Infanzia; 2. Nella distribuzione delle attività aggiuntive il Dirigente scolastico dovrà seguire criteri di equità in modo che in ogni plesso a ciascuna unità di personale siano assegnate attività aggiuntive e compensi adeguati all’attività prestata; 6 3. Prima dell’assegnazione ad personam delle attività aggiuntive il Dirigente scolastico avrà cura di chiedere a ciascuna unità di personale la disponibilità a svolgere i compiti rientranti fra le prestazioni aggiuntive; 4. Nel caso in cui più unità di personale intendano svolgere la medesima attività il Dirigente Scolastico affiderà l’incarico in base alle competenze professionali accertate attraverso titoli specifici o esperienze lavorative pregresse. Art. 14 Utilizzazione delle risorse Le risorse complessive disponibili per il personale A.T.A. lordo stato, esclusa l’indennità per la DSGA, ammonta a 3.290,39 (lordo dipendente) per incarichi specifici e 10.305,89 (lordo dipendente) da Fis, così impegnate Incarichi specifici collaboratori scolastici assistenti amministrativi TOTALE Fondo Istituto 615,90 1.100,00 1.715,90 TOTALE 4.800,28 1.500,00 5.580,28 1. Attività retribuibili per il personale collaboratore scolastico 4.696,18 2.600,00 7.296,18 Somma stanziata a) Sostituzione dei colleghi assenti nel proprio plesso b) Effettuazione dell’orario di servizio in due plessi e/o sostituzione dei colleghi assenti in altro plesso, secondo i seguenti criteri; Disponibilità alla sostituzione Graduatoria di Istituto partendo dalla posizione più bassa c) Base intensificazione in generale e per vari motivi tipo: apertura scuola per eventi particolari (open day ecc.); informazioni varie all’utenza esterna; gestione del materiale di pulizia e del pronto soccorso;piccola manutenzione; servizi esterni (posta, acquisti,etc.); supporto agli uffici di segreteria per archiviazione atti e sistemazione locali archivio; intensificazione per corsi extracurriculari; 1.100,00 500,00 1.080,28 d) Attività eccezionali come mostre, manifestazioni, ecc 400,00 e) Attività inerenti l’accesso mensa e trasporto alunni disabili gravi 200,00 f) Intensificazione per: pulizia lavori straordinari negli edifici imprevisti di varia natura, spostamento arredi, traslochi ecc scolastici, 800,00 2. Attività retribuibili per il personale assistente amministrativo a) Intensificazione di lavoro nella gestione dei programmi in uso, per la chiamata dei supplenti, espletamento pratiche arretrate; sostituzione dei colleghi assenti, sistemazione e aggiornamento archivio dei fascicoli personali, aggiornamento graduatorie ecc.; b) Gestione aggiornamenti computers, c) Viaggi di istruzione, partecipazione corsi aggiornamento, progetto Comenius d) Corsi extracurriculari, contatti con enti esterni, tutor e) Inserimento documenti albo pretorio f) Monitoraggio attività ditta pulizie 600,00 100,00 400,00 150,00 100,00 150,00 7 Art. 15 Attribuzione incarichi specifici collaboratori scolastici Il Dirigente Scolastico attribuirà ai collaboratori scolastici i seguenti incarichi specifici previsti dall’art. 47 comma 1 lettera b del CCNL: 1. Manutenzione ordinaria sui vari plessi con specifico riferimento al plesso Bargellini 2. Manutenzione ordinaria sui vari plessi con specifico riferimento al plesso Lorenzini 3. Coordinamento servizi alla persona alunni disabili Art. 16 Orario di servizio dei collaboratori scolastici L’offerta formativa di istituto, oltre a curare l’aspetto curricolare, pone grande attenzione alle attività di recupero, sostegno e integrazione dell’attività didattica; favorisce le attività volte alla socializzazione, all’accoglienza, alla continuità e all’orientamento; sviluppa e potenzia i rapporti con il territorio nel rispetto del diritto allo studio e dell’obbligo formativo. Per tale ragione, l’orario del personale collaboratore scolastico e’ strutturato in turni (mattina e pomeriggio) al fine di garantire, nel periodo di attività didattica, l’apertura dei locali e i servizi all’utenza. L’intero istituto e’ strutturato su cinque giorni la settimana, per più di dieci ore giornaliere. L’avvicendamento del personale copre così i numerosi bisogni dell’utenza, quali classi a tempo pieno, corsi per l’ampliamento dell’offerta formativa, apertura pomeridiana degli uffici di segreteria, riunioni dei docenti, progetti con enti esterni, della Giunta esecutiva e del Consiglio di Istituto ecc. Il personale A.T.A. che usufruisce della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali da settembre a giugno, ai sensi dell’art. 55 CCNL 06/09 e’ il seguente: Plesso BALDUCCI prim. BALDUCCI inf. BARACCA prim. LORENZINI inf. BARGELLINI inf. BARGELLINI prim. MANZONI sec. n° unità a 35 ore settimanali 2 1 2 2 2 3 3 n° totale unità 2 2 2 2 2 3 + 1 P.T. 3 + 2 P.T. Art. 17 Criteri di attribuzione incarichi specifici degli assistenti amministrativi 1. Si prevede di assegnare n. 4 incarichi specifici di cui 1 senza compenso in quanto titolare 2° posizione economica per il profilo degli assistenti amministrativi: 1) Incarico specifico in qualità di referente: dell’area amministrativa di tutto il personale, accoglienza e informazioni relative al personale entrante, predisposizione atti per ricostruzioni di carriera – corsi di formazione ecc. tutor; 2) Incarico specifico in qualità di referente: dell’area amministrativa – contabile - patrimoniale e contabilità specifica relativa ai contratti esterni; 3) Incarico specifico in qualità di referente tecnico per tutti i plessi, sulla manutenzione ordinaria/straordinaria degli edifici scolastici e comunicazione tramite projet; 4) Incarico specifico in qualità di referente: delle attività didattiche-amministrative, nell’accoglienza degli alunni e genitori stranieri, del mediatore culturale; 2. Gli incarichi specifici saranno assegnati in base alle seguenti priorità: a) Competenze ed esperienza acquisita; 8 b) c) d) e) Anzianità di servizio nell’Istituto; Anzianità di servizio complessiva; Disponibilità e autonomia nello svolgimento della prestazione; Altri titoli Agli Assistenti Amministrativi cui è assegnato un incarico specifico sarà attribuita anche un’attività aggiuntiva. Art. 18 Assegnazione degli incarichi Il Dirigente Scolastico affiderà gli incarichi relativi all'effettuazione di prestazioni aggiuntive con una lettera di incarico in cui sarà indicato: Il tipo di attività; Gli eventuali obiettivi da raggiungere; Il compenso forfetario o orario, specificando in quest'ultimo caso il numero di ore che saranno retribuite e le eventuali possibili deroghe; Le modalità e i termini temporali di certificazione dell'attività. Art. 19 Liquidazione dei compensi 1. I compensi a carico del fondo saranno liquidati entro e non oltre il mese di agosto dell'a.s. di competenza tenendo conto dell’ art 2 comma 197 legge 191/2009 (normativa sul “cedolino unico”). 2. Per attivare il procedimento di liquidazione gli interessati dovranno aver presentato la documentazione riguardante il rendiconto dell’attività svolta entro e non oltre il 30.05 del corrispondente anno scolastico. 3. I compensi forfetari previsti dal presente contratto saranno rapportati a 10 mesi e ridotti in proporzione alle eventuali assenze del personale incaricato tenuto conto che 16 giorni di assenza anche non consecutivi corrispondono ad un mese. SEZIONE III DIRITTI SINDACALI Art. 20 Attività sindacale 1. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. rappresentative dispongono di un proprio Albo sindacale, situato nell’atrio di ogni plesso, di cui sono responsabili; 2. In tali spazi i componenti della RSU e le OO.SS. che lo desiderino possono affiggere pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro. 3. L’affissione del materiale e l’aggiornamento della bacheca dedicata alle rappresentanze interne, sarà cura della RSU 4. I membri della RSU e i rappresentanti interni delle OO.SS., per lo sviluppo delle RS d’istituto, nei limiti delle risorse disponibili e del regolamento interno, senza che questo interferisca con le attività scolastiche, hanno diritto a disporre di locali e dei sistemi tecnologici dell’istituto. 5. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. Art. 21 Assemblee sindacali 1. I componenti della RSU possono indire per la propria Istituzione Scolastica assemblee durante l’orario di lavoro di durata massima di due ore e fuori orario di lavoro senza limitazione di durata (purché nei limiti di apertura della scuola), che riguardino tutti o parte dei dipendenti, secondo le modalità previste dall’art.8 del CCNL Scuola 29/11/07. 9 2. La convocazione, la durata, la sede (concordata con il D.S. o esterna), l’ordine del giorno (che deve riguardare materie d’interesse sindacale e del lavoro) e l’eventuale partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con fonogramma o fax, almeno 6 giorni prima al Dirigente Scolastico. Per le assemblee fuori orario di lezione, il preavviso è ridotto a 3 giorni. 3. La comunicazione, relativa all’indizione dell’assemblea, deve essere affissa all’albo dell’Istituzione Scolastica entro 24 ore dalla data in cui perviene e, comunque, in tempo utile per consentire al personale in servizio di esprimere la propria adesione. 4. Contestualmente all’affissione all’albo della comunicazione dell’assemblea, il D.S. provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna al fine di raccogliere in forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell’orario dell’assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per consentire la partecipazione. 5. Il personale deve comunicare l’adesione all’assemblea almeno 48 ore prima dello svolgimento dell’iniziativa, per esigenze organizzative inerenti la sicurezza degli alunni. 6. La dichiarazione individuale preventiva di partecipazione da parte del personale in servizio nell’orario dell’assemblea sindacale fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale. 7. Il D.S. sospende le attività didattiche delle sole classi in cui i docenti hanno dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie e disponendo gli eventuali adattamenti dell’orario per la scuola secondaria di primo grado. 8. Nelle scuole dell’infanzia e primaria sarà compito del docente comunicare alle famiglie la propria eventuale partecipazione all’assemblea e l’orario di inizio o di fine delle lezioni. 9. Esclusivamente in caso di partecipazione all’assemblea di tutti i collaboratori scolastici/addetti ai servizi generali in servizio nella scuola, verrà comandata in servizio una unità di questo personale per garantire il minimo servizio per la vigilanza all’ingresso e al centralino di ogni plesso. In tal caso il D.S. sceglierà il nominativo seguendo il criterio della rotazione nel corso dell’anno scolastico. Art. 22 Permessi sindacali retribuiti 1. I componenti delle RSU hanno titolo ad usufruire nei luoghi di lavoro dei permessi sindacali retribuiti previsti dai vigenti accordi contrattuali entro i limiti complessivi e individuali previsti dai predetti accordi 2. La richiesta di fruizione dei permessi sindacali è comunicata formalmente per iscritto, di norma con preavviso di almeno tre giorni, al D.S. dalle Segreterie provinciali o Regionali delle OO.SS. riconosciute o direttamente dai componenti della RSU; i partecipanti non sono tenuti ad assolvere alcun ulteriore obbligo inerente all’assenza dal servizio SEZIONE III ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ART. 23 IL SISTEMA INTEGRATO DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO La sicurezza nei luoghi di lavoro viene garantita attraverso l’integrazione delle seguenti forme; - documentazione e comunicazione; - formazione e informazione; - organigrammi; - comportamenti; - dotazioni e strumenti. Tutte le forme sopra richiamate dovranno risultare conformi e coerenti con quanto prescritto nel D.L.vo 81/2008 e successive modificazioni/integrazioni. ART. 24 SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO 1. Il personale addetto al servizio di primo soccorso dovrà essere nominato, e adeguatamente formato, in 10 modo da assicurare, in ogni momento dell’orario di servizio, la presenza di almeno un addetto per ciascun edificio scolastico. 2. Per la realizzazione di quanto sopra si tiene conto dei turni di lavoro, delle eventuali assenze dovute alla fruizione del cosiddetto “giorno libero” e delle possibili assenze. ART. 25 SERVIZIO DI EVACUAZIONE D’EMERGENZA E ANTINCENDIO 1. Il personale addetto al servizio di evacuazione d’emergenza e antincendio dovrà essere nominato, e adeguatamente formato, in modo da assicurare, in ogni momento dell’orario di servizio, la presenza di almeno un addetto per ciascun piano ove si svolgono attività d’istituto, di ogni edificio scolastico. 2. Per la realizzazione di quanto sopra si tiene conto dei turni di lavoro, delle eventuali assenze dovute alla fruizione del cosiddetto “giorno libero” e delle possibili assenze. ART. 26 ATTRIBUZIONI E DIRITTI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (R.L.S.) 1- Il RLS viene eletto dalla RSU al suo interno; in caso di impossibilità la RSU designa un altro lavoratore in servizio nell’istituto disponibile. 2- Il RLS, in aggiunta a quanto previsto del D.L.vo 81/2008 e dal CCNL, ha diritto: a) ad incontri con il personale d’istituto, senza interferire con le attività scolastiche; c) di disporre, nei limiti delle risorse e dei regolamenti d’istituto, delle strumentazioni interne per informare il personale sui temi della sicurezza. SEZIONE IV NORME TRANSITORIE E FINALI ART. 27 INTERPRETAZIONE AUTENTICA 1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. ART. 28 INFORMAZIONE Ai fini della semplificazione delle procedure, gli incontri informativi, ove non espressamente richiesti, possono essere sostituiti con note informative scritte. ART. 29 MONITORAGGIO E VERIFICA Le parti concordano di verificare e monitorare periodicamente l’attuazione del presente contratto, anche al fine di apportare in corso d’anno eventuali variazioni e modifiche che si rendessero necessarie. 11