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Incontri I Ginger

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Incontri I Ginger
Incontri I Ginger
testo Aldo Pagnussat foto Marco Frino
CHIARA ”ginger”
Lady allo
zenzero
Vedendo come si porta a spasso il suo Seventy-Two, con la felicità
stampata in volto e quei ricci rossi che riflettono i raggi del sole più del
metalflake, si stenta a credere che Chiara ”Ginger” Fariselli abbia la
patente A da poco più di un anno. Un segreto lo deve pur avere…
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Incontri I Ginger
T
utta questione di
naturalezza. Prende la
vita come una bella
avventura senza farsi
sopraffare da smanie
di grandezza, senza dover ostentare…
Va orgogliosa del nickname che
le ha regalato ”Fiocchino”, la sua
migliore amica. Ginger dipinge
bene il colore dei capelli di Chiara
e pure il suo spirito frizzante; fa
riferimento alle parole di un brano
scritto da Amy Whinehouse. ”In quel
periodo stavamo uscendo da storie
emotivamente pesanti… eravamo
carichissime! Uno dei periodi più
divertenti della mia vita.” Attitudine
positiva e personalità scoppiettante
non sono gli unici aspetti del suo
carattere. Nel raccontare le sue
esperienze legate alla moto dimostra
umiltà e piedi ben piantati a terra,
non si sente certo una wonder-girl.
Intervistata da un emittente locale
in occasione dell’ultimo Wonder HOG
Inverno, la Lady of Harley bolognese
non sa nemmeno cosa rispondere a
una domanda apparentemente facile
circa il significato che ha per lei, una
ragazza, cavalcare una motocicletta.
”Chissà cosa si aspettavano gli
dicessi. In realtà non sapevo proprio
cosa rispondere e quando gli ho detto
che provavo emozioni simili a quelle
che può provare un uomo penso di
averli lasciati un po’ così...” Non
sente il bisogno di avere un simbolo
di emancipazione o indipendenza,
punti fermi che una donna deve
sentirsi dentro, nel profondo del cuore
e nei meandri della propria anima
senza ricorrere a nessun escamotage
secondo Ginger. ”In realtà la moto
non mi serve per affermarmi nella
società attuale o per dimostrare la
mia forza interiore e nemmeno la mia
autonomia. La prendo per quello che
è: una compagna di avventura che
aiuta a rilassarmi ed evadere, con
la quale divertirmi girando insieme
al moroso, ad amiche e amici del
Chapter. È un tappeto magico su
due ruote per sfuggire in un lampo
di cromo e metalflake dalla routine
quotidiana…” A metterle la pulce
nell’orecchio è stato suo padre;
con lui Chiara lavora nell’azienda di
famiglia insieme a suo fratello. Per
la precisione ha iniziato il primo
lunedì dopo aver superato gli esami
di maturità. Durante gli studi, in
estate, in groppa al suo Phantom
50 cc già si recava tutti i giorni a
dare loro una mano… Non è mica
DALLO SCORSO OTTOBRE È DIVENTATA officer di
LADIES OF HARLEY nEL BOLOGNA HOG CHAPTER.
UN INCARICO SVOLTO COl sorriso...
Ginger non ha saputo resistere
al fascino del Seventy-Two, il
più chopper tra gli Sportster
Qualche ritocco alla livrea,
borsa e porta attrezzi in cuoio
bastano a rendere personale
il Seventy-Two di Ginger
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una viziatella la Ginger. ”La passione
per le due ruote me l’ha trasmessa
mio padre. Ha avuto moto d’ogni
genere, mi portava spesso con lui.
Ho imparato a guidare con un Ducati
Indiana 750. Ricordo ancora una delle
lezioni, mentre mi spiegava i trucchi
della guida stando seduto dietro di
me. All’inizio facevo fatica a partire;
quando riuscii a controllare gas e
frizione lo lasciai lì su due piedi! Mi
correva dietro gridando di frenare
ma io mi sentivo sempre più sicura.
L’Indiana mi ha fatto capire il tipo
di moto che mi piace, per questo
ho sempre desiderato una HarleyDavidson”. La patente A arriva quasi
per gioco. Un bel giorno il padre
ha per le mani un BMW 650 GS e
chiede a Ginger di salirci per farci un
giro. Lei raccoglie l’invito e rilancia,
proponendo una scommessa. ”Papà,
se passo l’esame della patente al
primo colpo mi prendi la moto l’anno
prossimo”. Così, vinta la scommessa,
dodici mesi dopo Ginger salta in
sella a Betty, un rombante 883 del
Centenario. Timidamente, senza
strafare, comincia a muovere i primi
giri di ruota nel mondo Harley. ”Ho
scelto una moto di seconda mano
per vedere se effettivamente mi
piaceva… Beh, mi sono iscritta al
Bologna HOG Chapter e da maggio
a settembre 2012 ho fatto più di
12.000 chilometri!” Confessa che
all’inizio era abbastanza titubante,
preoccupata di far rallentare tutti a
causa della sua poca esperienza; solo
un mesetto dopo aver acquistato la
sua prima moto parte per Montecatini
Terme al seguito del Bologna Chapter
per vivere il Tuscany Regional Rally.
Non pare una traversata transoceanica
ma il viaggio dura un’intera giornata
a causa di una strada chiusa, di
deviazioni improvvisate e soste
tecniche per rinfrancare lo spirito
in varie locande dell’Appennino.
Un’iniziazione perfetta per diventare
una biker lady coi controfiocchi.
”Ho ancora i brividi a pensare alle
emozioni del primo viaggio.” Quando
da H-D Bologna arrivano i modelli
2013, Ginger non riesce a resistere
alle lusinghe di un Seventy-Two
ricoperto da una coltre di Hard Candy
Lucky Green. ”L’ho vista e ho subito
pensato: verde metal flake… è la
mia! L’ho chiamata Lucky Lou”. Il suo
entusiasmo incontenibile e la voglia
di fare gruppo hanno fatto leva anche
sul direttivo del Bologna HOG Chapter
che, nell’ottobre scorso, le ha affidato
il delicato incarico di Ladies of Harley
Officer. Un ruolo importante che ha
accettato impegnandosi da subito
nell’organizzare cene e la riunione
mensile delle LoH, gruppo che conta
una cinquantina di agguerrite biker
tra socie e simpatizzanti, con uno
scopo principale: l’aggregazione.
Proprio grazie a una di loro, Fiorella,
Ginger è stata travolta da una nuova
passione. Da quando ha scoperto
le gioie dell’equitazione i suoi
genitori hanno dovuto rassegnarsi
a un’altra attività non proprio tra
le più tranquille. ”Andare a cavallo
per me è come correre in sella al
”HO IMPARATO A GUIDARE su una cruiser, iL DUCATI
INDIANA DI MIO PADRE... DA QUEL MOMENTO HO
SEMPRE DESIDERATO UNA HARLEY-DAVIDSON!”
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Incontri I Ginger
mio Sportster. Mi scarica da tutte le
tensioni, mi rilassa…” Non nasconde
un’emozione speciale nel condividere
la sua moto insieme alle ladies del
Chapter e alle Donzelle in Moto;
l’atmosfera amichevole che regna
nel Bologna HOG la entusiasma.
”Col mio Chapter mi sento in totale
sintonia. È formato da persone di
tutte le età, ognuna di loro conserva
intatto il lato giovanile… Andare in
moto fa proprio bene allo spirito!”
Un concetto che vive in prima
persona insieme ad Aldo, suo boy
friend nonché socio del Chapter, col
quale divide viaggi e scorribande on
the road. ”Lo frequento da qualche
mese, sono proprio felice insieme a
lui. Viviamo la passione per la moto
ognuno a modo proprio, condividendo
le stesse sensazioni… Ti trovi a
un raduno insieme ma fai anche
la tua serata. Lui coi suoi amici,
io con le mie amiche. L’Harley e il
mondo che le ruota intorno sono una
grande cosa. Profumano di libertà”.
Descrive con spontanea ed estrema
semplicità concetti profondi. La sua
forza sta nell’arrivare al nocciolo
della questione, senza perdersi in
scorciatoie. Custodisce due sogni
nel cassetto, il primo si realizzerà
l’estate prossima. ”Col mio ragazzo,
insieme al director del Bologna e
alla sua compagna, faremo un Coast
to Coast da New York a Seattle. Non
vedo l’ora!” Il secondo riguarda la
moto ma coinvolge anche suo padre.
”L’ho trascinato dentro al mondo
Harley e nelle storie del Bologna
Chapter, anche se non sono ancora
riuscita a fargli vendere il suo 1200
GS per farci un chopper ignorante
da dividerci!” Con energia positiva e
un sorriso contagioso Ginger non ci
metterà molto a convincere chi le ha
trasmesso la passione per la moto a
seguire il suo consiglio ”interessato”.
GRAZIE A UN’AMICA DEL BOLOGNA HOG CHAPTER,
chiara S’È SCOPERTA aspirante CAVALLERIZZA
Il Seventy-Two metalflake è
la seconda moto di Ginger,
colorato e frizzante come lei
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