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Manuale di VERNICIATURA
Manuale di VERNICIATURA COPYRIGHT by FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. È vietata la riproduzione anche parziale del testo e delle illustrazioni. I dati contenuti in questa pubblicazione sono forniti a titolo indicativo e potrebbero risultare non aggiornati in conseguenza di modifiche adottate dal Costruttore, in qualunque momento, per ragioni di natura tecnica o commerciale nonché per adattamento ai requisiti di legge nei diversi Paesi. FIAT GROUP AUTOMOBILES Customer Services - Technical Services Service Engineering Edizione 2010 Grafica e impaginazione: Tocagelab.com - Busnago (MB) Pubblicazione realizzata da: F.G.A. Service Engineering Piazza Cattaneo, 9 - 10037 Torino M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: Capitolo 1 DIFETTI DI VERNICIATURA Capitolo 2 CICLI OPERATIVI Capitolo 3 TECNICHE D’INTERVENTO Capitolo 4 REPARTO DI VERNICIATURA Capitolo 5 GLOSSARIO Manuale di verniciatura Indice Premessa Introduzione al Tempario Tipi di intervento Tempo fisso di verniciatura Tempo dipendente da pezzo Tempo di intervento Operazioni complesse Totale vettura Totale orizzontali Parte anteriore Parte posteriore Fiancata Pag - - - - - - - - - - - 1 II II II III III IV V V V V V Cap. 1 DIFETTI DI VERNICIATURA Difetti di verniciatura Livelli di intervento per l’eliminazione delle anomalie 2A Buccia d’arancia 2B Colature degli strati interni 2C Bollicine - Blistering 2D Colature degli strati esterni 2E Distacco/ Sfogliatura 2E Retinatura 2F Macchie 2G Alterazione tinta - Viraggio 2H Porosità/Schivature 2J Ritocchi mal eseguiti/Tracce di lavorazione 2K Ruggine/ Ossidazione non perforante 2L Scarsità di vernice 2M – Opacità M a n u a l e d i v e r n i ciatura - - - - - - - - - - - - - - - 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 2P Impurità nello strato esterno 2Q Impurità negli strati interni 2R Rigature e tracce di lucidatura 2S Scrostature per interferenza 2T Scarsa resistenza 2V - Spruzzatura secca 2X Fumi di vernice - - - - - - - 16 17 18 19 20 21 22 - - - - - 24 25 26 27 29 - 30 - - 4) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 - 20) tinte monostrato. - 5) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 - 20) tinte doppiostrato. - - 6) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 - 20) tinte triplostrato - 7) Verniciatura solo smalto tinte monostrato - 8) Verniciatura solo smalto tinte doppiostrato - 9) Verniciatura solo smalto tinte triplostrato - 9.2) Riparazione di piccoli danni con tecnica Spot Repair - 10) Intervento di lucidatura/finitura - Sistemi di verniciatura parti in plastica - Tabella cicli operativi parti in plastica - 11) Verniciatura parti in plastica dal fondo tinte monostrato - 12) Verniciatura parti in plastica dal fondo tinte doppiostrato - 13) Verniciatura parti In plastica dal fondo tinte triplostrato 30 31 31 32 32 33 33 34 34 37 35 36 37 38 38 Cap. 2 CICLI OPERATIVI Cicli di verniciatura Ricerca del colore e messa in tinta Verniciatura parti in palstica Identificazione materia plastica Tabella cicli operativi per lamierati 1) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte monostrato 2) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte doppiostrato 3) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte triplostrato Indice Cap. 3 TECNICHE D’INTERVENTO Tecniche di intervento Verniciatura totale vettura Verniciatura di un pezzo Verniciatura di un particolare a taglio netto – monostrato Ritocco a sfumare - doppio/triplo strato Ritocco con tecnica - Spot Repair Fasi della lavorazione 1. Preparazione 2. Applicazione Fondo 3. Applicazione base opaca 4. Applicazione trasparente - - - - - - - - - - - 40 41 41 41 42 43 44 44 44 44 44 - - - - - - - - - - - - - - - - - 46 46 46 47 47 47 48 49 50 50 51 52 52 52 53 54 54 Cap. 4 REPARTO DI VERNICIATURA Reparto di verniciatura Esempio di un reparto di carrozzeria Zona di lastratura/ferratura Zona di preparazione -Carteggiatura Prodotti di tipo Scotch-Brite® Carte abrasive Piano aspirante con plenum - Stuccatura - Mascheratura - Esempi di mascheratura su vettura - Preparazione vernice Paint-box Tintometro Repertorio colore Bilancia computerizzata - Lavaggio attrezzi Lavapistole automatico Serie di aerografi Pistole ad aspirazione (A) Pistole a caduta (B) Regolazione della pistola Uso della pistola Possibili inconvenienti di funzionamento e loro rimozione - Sigillatura Zona di verniciatura - Cabina di verniciatura combinata Funzionamento a secco Circolazione dell’aria - Cabina combinata di verniciatura ed essiccazione Impianto aria compressa Compressore Modulo essiccatore Complesso di disoleazione Tubazioni Maschera protettiva - Attrezzature per l’essiccazione Aria calda Raggi infrarossi (IR) Come avviene l’essiccazione ad infrarossi Attrezzature Zona di finitura Lucidatrici Metodo di lucidatura - Eliminazione di un’impurità con lucidatura Zona Spot Repair - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 54 55 55 55 55 55 56 57 57 58 58 58 58 59 59 60 60 60 60 61 61 61 61 61 62 62 63 64 65 Cap. 5 GLOSSARIO Manuale di verniciatura Premessa Il presente manuale intende fornire le indicazioni tecnico-pratiche occorrenti per la corretta esecuzione dei cicli di verniciatura di lamierati sostituiti o riparati di una vettura. Le indicazioni operative che vengono riportate nei capitoli di questo manuale, se applicate correttamente dall’operatore, permettono di ottenere risultati il cui standard qualitativo è pari a quello ottenuto in Fabbrica. I cicli di riparazione, le tecniche di intervento, le attrezzature ed i mezzi di lavoro sono quelli che una normale carrozzeria dovrebbe conoscere e possedere per eseguire gli interventi di riparazione. Questa pubblicazione non tratta i tempi di meccanica e dei lamierati (S.R., denudamenti, disabbigliamento e adattamento dei particolari). Il manuale è strutturalmente diviso nei seguenti capitoli: I M a n u a l e d i v e r n i ciatura Capitolo 1 DIFETTI DI VERNICIATURA indicazione delle cause e rimedi Capitolo 2 CICLI DI VERNICIATURA sistemi e prodotti consigliati Capitolo 3 TECNICHE D’INTERVENTO illustrazione delle tecniche di ritocco Capitolo 4 REPARTO DI VERNICIATURA impianti ed attrezzature per una carrozzeria Capitolo 5 GLOSSARIO dizionario dei termini tecnici più utilizzati Introduzione al tempario I tempi di verniciatura sono stati rilevati intervenendo direttamente su vettura e dipendono dalla superficie del componente/i e dalle difficoltà connesse con la forma. Nello sviluppo del tempario si è tenuto conto di vari aspetti, come l’utilizzo di nuovi prodotti specifici (per esempio prodotti vernicianti Alto Solido) o a basso V.O.C. (volatil organic compound), nuove tecniche ad essi collegati quali carteggiatura a secco, e prodotti del tipo Scotch-Brite® (quest’ultimi consentono una carteggiatura più rapida su superfici spigolose e parti interne del componente) ed infine le attrezzature adeguate (vedi anche Cap. 4 - REPARTO DI VERNICIATURA) quali levigatrici, aerografi a bassa pressione, lampade a raggi infrarossi che riducono notevolmente i tempi di appassimento/essiccazione. Questi nuovi prodotti consentono l’utilizzo di un ciclo di verniciatura denominato “bagnato su bagnato” che offre elevata qualità e notevole risparmio di tempo. È stata dedicata particolare attenzione sia alle norme antinfortunistiche che a quelle ambientali in materia di inquinamento. TIPI DI INTERVENTO I valori assegnati nel tempario sono suddivisi a seconda del tipo di intervento che si deve eseguire: • applicazione protettivi lamierati Sgr. 7425 • applicazione sigillante su lamierati/parti mobili Sgr. 7201 • verniciatura monostrato dal fondo Sgr. 7430 • verniciatura doppiostrato dal fondo Sgr. 7435 • verniciatura triplostrato dal fondo Sgr. 7437 • verniciatura parti riparate 40% monostrato dal fondo Sgr. 7440 • verniciatura parti riparate 40% doppiostrato dal fondo • verniciatura parti riparate 40% triplostrato dal fondo • verniciatura parti riparate 20% monostrato dal fondo • verniciatura parti riparate 20% doppiostrato dal fondo • verniciatura parti riparate 20% triplostrato dal fondo • verniciatura monostrato solo smalto (lamiera e plastica) • verniciatura doppiostrato solo smalto (lamiera e plastica) • verniciatura triplostrato solo smalto (lamiera e plastica) • lucidatura Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. Sgr. 7445 7447 7450 7455 7457 7460 7465 7467 7470 TEMPO FISSO DI VERNICIATURA Il tempo fisso, che non include la mascheratura, rappresenta la somma dei tempi comuni al tipo d’intervento, quali: spostamento e/o movimentazione dei componenti, preparazione dei prodotti (passivante, stucco, smalto, trasparente, ecc.), pulizia degli attrezzi di lavoro e tempi di appassimento, come dettagliati nella tabella seguente. Essi sono variabili sia in funzione del materiale di cui è costituito il componente (lamiera o plastica) che in funzione del ciclo operativo utilizzato ma sono indipendenti dal modello/versione e dalla estensione della superficie da verniciare. PER I COMPONENTI IN PLASTICA DEVONO ESSERE UTILIZZATI I TEMPI FISSI DEL CICLO SOLO SMALTO N.B: 1/ tempo fisso di verniciatura deve essere utilizzato solamente una volta, anche quando, in un intervento si opera su più componenti. Se vi sono due interventi di livello diverso (esempio verniciatura con “ciclo dal fondo” del parafango anteriore e verniciatura con “ciclo solo smalto” del cofano motore) si applica sempre 1/ tempo fisso del livello superiore. Nella tabella che segue sono riassunti tutti i tempi fissi di verniciatura relativi ai 6 diversi cicli operativi . II Manuale di verniciatura Introduzione al tempario Tabella dei tempi fissi • Sgr. 7420 CODIFICA CICLO DI VERNICIATURA tabella n°1 TEMPO FISSO (ore centesimali) Sgr. 7420 Cmp. A10 CICLO MONOSTRATO DAL FONDO Da utilizzare con operazioni 7430, 7440, 7450 1.10 Sgr. 7420 Cmp. B10 CICLO DOPPIOSTRATO DAL FONDO Da uti lizzare con operazioni 7435, 7445, 7455 1.60 Sgr. 7420 Cmp. C10 CICLO TRIPLOSTRATO DAL FONDO Da utilizzare con operazioni 7437, 7447, 7457 2.10 Sgr. 7420 Cmp. A20 CICLO MONOSTRATO SOLO SMALTO Da utilizzare con operazioni 7460 e per plastica 0.80 Sgr. 7420 Cmp. B20 CICLO DOPPIOSTRATO SOLO SMALTO Da utilizzare con operazioni 7465 e per plastica 1.40 Sgr. 7420 Cmp. C20 CICLO TRIPLOSTRATO SOLO SMALTO Da utilizzare con operazioni 7467 e per plastica 1.80 Tempo d’intervento = Tempo fisso + Tempo diPendente dal pezzo Op. Il tempo dipendente dal pezzo è il valore riportato sul tempario in corrispondenza di tutti i pezzi e rappresenta il tempo necessario per eseguire materialmente l’intervento sul componente. Tale valore dipende dalle attività che costituiscono l’intervento quali: carteggiatura, pulizia, mascheratura, applicazione dei vari prodotti vernicianti e l’eventuale sfumatura dei componenti adiacenti nei cicli doppio e triplostrato. TEMPO D’INTERVENTO Il tempo d’intervento, sul singolo o più componenti, è dato dalla somma del tempo fisso e il tempo dipendente dal pezzo. Per il calcolo utilizziamo questo semplice esempio: tutti i modelli Cmp A – tempi fissi di verniciatura MONOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7430- 7440 -7450 1.10 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7460 0.80 Cmp B – tempi fissi di verniciatura DOPPIOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7435- 7445 -7455 1.60 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7466 1.40 N.B. Per gli Interventl su componenti In plastica devono essere utilizzati I valori fissi assegnati al ciclo SOLO SMALTO come Illustrato nella tabella n°1. TEMPO DIPENDENTE DAL PEZZO Sgr. TEMPI FISSI DI VERNICIATURA 7445 Cmp C – tempi fissi di verniciatura TRIPLOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7437- 7447 -7457 2.10 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7467 1.80 Op. Sgr. VERNICIATURA PARTI RIPARATE 40% DOPPIOSTRATO tutti i modelli 7445 12 14 16 18 20 28 Cmp E – PARTI ESTERNE RIVESTIMENTO ANTERIORE RIVESTIMENTO ANTERIORE – ELEMENTO INFERIORE RIVESTIMENTO ANTERIORE – ELEMENTO SUPERIORE PARAFANGO ANTERIORE COFANO MOTORE PADIGLIONE Nel caso di più componenti, si dovranno sommare i vari tempi dipendenti dal pezzo e il tempo fisso re lativo al ciclo che viene quindi sommato solamente una volta , come viene mostrato nell’esempio seguente: III M a n u a l e d i v e r n i ciatura Operazione Complesse Tempo d’intervento Tempo fisso + Tempo diPendente + Tempo diPendente dal pezzo (parafango) dal pezzo (cofano motore) Op. Sgr. TEMPI FISSI DI VERNICIATURA 7445 tutti i modelli Cmp A – tempi fissi di verniciatura MONOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7430- 7440 -7450 1.10 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7460 0.80 Cmp B – tempi fissi di verniciatura DOPPIOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7435- 7445 -7455 1.60 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7466 1.40 Cmp C – tempi fissi di verniciatura TRIPLOSTRATO 10 TEMPI FISSI VERNICIATURA per particolari sostituiti o riparati Con ciclo dal fondo da usare con operazioni sgr. 7437- 7447 -7457 2.10 20 TEMPI FISSI VERNICIATURA per ciclo solo smalto o plastica Da usare con operazioni sgr. 7467 1.80 Op. Sgr. VERNICIATURA PARTI RIPARATE 40% DOPPIOSTRATO tutti i modelli 7445 12 14 16 18 20 28 Cmp E – PARTI ESTERNE RIVESTIMENTO ANTERIORE RIVESTIMENTO ANTERIORE – ELEMENTO INFERIORE RIVESTIMENTO ANTERIORE – ELEMENTO SUPERIORE PARAFANGO ANTERIORE COFANO MOTORE PADIGLIONE Nei cicli di verniciatura delle parti esterne vengono considerate alcune operazioni complesse (in quanto consentono un’adeguata esposizione dei tempi) che sono: • Totale vettura • Parti orizzontali • Parte anteriore • Parte posteriore • Fiancata come qui di seguito specificate: TOTALE VETTURA (op. 7430E01, 7435E01, 7437E01, 7460E01, 7465E01, 7467E01, 7470E01) I componenti interessati sono: - Parafanghi anteriori destro e sinistro - cofano motore - portellone posteriore o porte a battente - cofano baule - padiglione con/senza tetto apribile - profilo raccordo padiglione/fiancata sinistro e destro - rivestimento base parabrezza - porte laterali (2 o 4 a seconda del tipo di vettura) di qualunque tipo - parafanghi posteriori destro e sinistro rivestimenti esterni longherone sottoporta destro e sinistro - rivestimento anteriore (superiore e inferiore) - rivestimento posteriore (superiore e inferiore) - traversa superiore parafanghi anteriori (elemento strutturale) - traversa inferiore parafanghi anteriori (elemento strutturale) - rivestimento posteriore (elemento strutturale) N.B. I paraurti anteriore e posteriore vengono inseriti e conteggiati solo se verniciati per tutte le versioni di un singolo modello. In caso di modelli nel quali Il paraurti non è stato conteggiato, si può rilevare dal legame delle operazioni complesse e quindi sarà possibile aggiungere la verniciatura del paraurti. N.B. Nel tempi di verniciatura doppio e triplo strato è compresa la sfumatura delle parti adiacenti. IV Manuale di verniciatura Operazione Complesse TOTALE ORIZZONTALI (op. 7430E02, 7435E02, 7437E02, 7460E02, 7465E02, 7467E02, 7470E02) PARTE POSTERIORE (op. 7430E04, 7435E04, 7437E04, 7460E04, 7465E04, 7467E04, 7470E04) I componenti interessati sono: - padiglione - cofano motore - portelione posteriore - cofano baule - profilo raccordo padiglione/fiancata (dove presente) - rivestimento base parabrezza (dove presente) a vista - coperchio vano capote (dove presente) I componenti interessati sono: - parafanghi posteriori destro/sinistro - portelione posteriore - cofano baule - rivestimento posteriore (superiore e inferiore) - paraurti posteriore (dove verniciato) - rivestimento posteriore (e lemento strutturale) PARTE ANTERIORE (op. 7430E03, 7435E03, 7437E03, 7460E03, 7465E03, 7467E03, 7470E03) I componenti interessati sono: - cofano motore - parafanghi anteriori destro/sinistro - rivestimento anteriore (superiore e inferiore) paraurti anteriore (dove verniciato) traversa superiore parafanghi anteriori (elemento strutturale) traversa inferiore parafanghi anteriori (elemento strutturale) N.B. I paraurti anteriore e posteriore vengono Inseriti e conteggiati solo se verniciati per tutte le versioni di un singolo modello. In caso di modelli nei quali il paraurti non èstato conteggiato, si può rilevare dal legame delle operazioni complesse e quindi sarà possibile aggiungere la verniciatura dei paraurti. Nota: Per ulteriori informazioni su pacchetti riparativi specifici consultare il tempario V M a n u a l e d i v e r n i ciatura N.B. I paraurti anteriore e posteriore vengono inseriti e conteggiati solo se verniciati per tutte le versioni di un singolo modello. In caso di modelli nei quali il paraurti non è stato conteggiato, si può rilevare dal legame delle operazioni complesse e quindi sarà possibile aggiungere la verniciatura del paraurti. FIANCATA (op. 7430E05, 7435E05, 7437E05, 7460E05, 7465E05, 7467E05, 7470E05) I componenti interessati sono: - parafango anteriore - porte laterali (1 o 2 a seconda del tipo di vettura) - parafango posteriore - rivestimento esterno longherone sottoporta CAPITOLO 1 DIFETTI DI VERNICIATURA MANUALE DI VERNICIATURA M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: LIVELLI DI INTERVENTO PER L’ELIMINAZIONE DELL’ANOMALIA COD. Nelle pagine che seguono è illustrata una serie di difetti tipici delle superfici verniciate, che possono verificarsi durante i cicli di verniciatura in produzione. Sono poi descritte sia le cause che hanno dato origine all’anomalia che i rimedi per la loro eliminazione in garanzia. Particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione per evitare il ripetersi di tali difetti a seguito di interventi in assistenza. Le cause di questi difetti possono essere distinte in tre categorie: - errori di ciclo imputabili all’operatore - azione di agenti chimici di origine naturale od industriale - trascuratezza o mancata esecuzione di operazioni di manutenzione pe riodica o mancato ripristino di trattamenti dopo interventi di riparazione L’aspetto del difetto oltre che descritto viene rafforzato con illustrazioni fotografiche a colori. Oltre a riportare la causa che ha creato il difetto, viene descritto il tipo di azione preventiva da intraprendere per evitare il ripetersi dell’anomalia. Nella sezione “CICLI DI VERNICIATURA” sono riportati i cicli consigliati per l’eliminazione dell’anomalia. I valori dei tempi sono riportati nella sezione “VERNICIATURA” del tempario con le codifiche riportate in questo manuale. È stata inoltre inserita una operazione (sgr. 7430E91, 7435E91, 7437E91, 7460E91, 7465E91, 7467E91, 7470E91) valida per tutti i pezzi per un ritocco cosmetico su una superficie di 20x20 cm0 I vari difetti vengono descritti e affrontati secondo: - Descrizione dell’anomalia - Esame delle cause per interventi riparativi in carrozzeria - Esame prevenzione per interventi riparativi in carrozzeria - Rimedio sia per interventi riparativi in carrozzeria che su vetture nuove in garanzia ANOMALIE DI VERNICIATURA LUCIDATURA VERNICIATURA SOLO SMALTO PAG. DAL FONDO 2A BUCCIA DI ARANCIA 2 2B COLATURA DEGLI STRATI INTERNI 3 2C BOLLICINE/ BLISTERING 4 2D COLATURA DELLO STRATO ESTERNO 5 2E DISTACCO/ SFOGLIATURA/ RETINATURA 2F MACCHIE 2G ALTERAZIONE TINTA/ VIRAGGIO 2H POROSITÀ/ SCHIVATURE 10 2J RITOCCHI MAL ESEGUITI/TRACCE DI LAVORAZIONE 11 2K RUGGINE/ OSSIDAZIONE NON PERFORANTE 12 2L SCARSITÀ DI VERNICE 13 2M OPACITÀ 14 2P IMPURITÀ NELLO STRATO ESTERNO 15 2Q IMPURITÀ NEGLI STRATI INTERNI 16 2R RIGATURE E TRACCE DI LUCIDATURA 17 2S SCROSTATURE PER INTERFERENZA 18 2T SCARSA RESISTENZA 19 2V SPRUZZATURA SECCA 20 2X FUMI DI VERNICE 21 6-7 D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A DIFETTI DI VERNICIATURA 8 9 2 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2A Buccia d’arancia DESCRIZIONE: La superficie del film di vernice si presenta non omogenea con aspetto simile a buccia d’arancia. CAUSA: Mancata coalescenza delle goccioline di vernice sulla superficie. Ciò può essere dovuto a: a) tecnica di spruzzatura inadeguata, eccessiva distanza dell’aerografo dalla superficie, pressione inadeguata di erogazione dell’aria, impostazione ugello inadeguata. b) film di eccessivo o insufficiente spessore. c) inadeguata miscelazione del prodotto vern iciante, viscosità errata, diluente di scarsa qualità o inadeguato. d) insufficiente tempo di essiccazione tra le mani, erogazione di aria fredda per accelerare l’essiccazione . e) temperatura ambientale o del supporto inadeguata, correnti d’aria. PREVENZIONE: a) utilizzare una corretta tecnica di verniciatura, assicurando un’adeguata impostazione delle apparecchiature. b) applicare la vernice in mani leggere e uniformi . c) assicurare un’adeguata miscelazione del prodotto verniciante e utilizzare solo il di luente consigliato di classe adeguata. d) lasciare sufficienti tempi di essiccazione tra le mani ed assicurarsi una giusta temperatura e ventilazione. RIMEDIO: Levigare la buccia d’arancia con carta abrasiva grana fine 1500 - 2000, Pulire e lucidare. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 3 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Colature degli strati interni DESCRIZIONE: Accumuli irregolari di prodotti vernicianti localizzati e ben definiti, sotto forma di bordature arrotondate e poco profonde che interessano lo strato interno. PREVENZIONE: a) seguire le corrette tecniche di verniciatura e le impostazioni dell’aerografo. CAUSA: Scorrimento del film interno di vernice attribuibile a: c) assicurare una corretta miscelazione del prodotto verniciante e un’adeguata viscosità. a) eccessivo spessore dell’applicazione. d) applicare i prodotti vernicianti sempre alle temperature consigliate b) utilizzo di diluente inadeguato o di cattiva qualità. c) viscosità inadeguata della vernice. d) insufficiente temperatura dell’aria o della superficie. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2B b) utilizzare soltanto diluenti consigliati. RIMEDIO: Riverniciare la superficie con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 4 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2C Bollicine - Blistering DESCRIZIONE: Il blistering consiste in rigonfiamenti sulla superficie del film di vernice di varie dimensioni e frequenza. Il blistering marcato, con bolle di diametro superiore a 1,5 mm, generalmente si presenta a chiazze, sebbene possa essere un fenomeno isolato. Le bollicine più fini , normalmente di 0,5 mm di diametro, sono disposte lungo linee o sotto forma di ditata. Le bollicine presenti sullo strato di smalto sono generalmente più rilevate di quelle che si trovano tra la vernice e il supporto. CAUSA: Intrappolamento di umidità o contaminanti sotto la superficie. Ciò può essere dovuto a: a) pulizia inadeguata del supporto, dove sono rimaste tracce di umidità o contaminanti come olii, prodotti inquinanti. PREVENZIONE: a) pulire le superfici scrupolosamente prima della verniciatura. b) utilizzare solo prodotti vernicianti approvati e prescritti di prima qualità. c) seguire i processi di verniciatura corretti. d) evitare l’esposizione all’umidità e ad importanti cambiamenti di temperatura fino al completo indurimento del film. RIMEDIO: Carteggiare fino al supporto e riverniciare con CICLO DAL FONDO. TIPO VERNICE OPERAZIONE b) materiale incompatibile oppure utilizzo di di luenti non prescritti. CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7430 10 c) spessore insufficiente del film di vernice con aumento della permeabilità. DOPPIOSTRATO d) penetrazione di acqua nel film di vernice. L’esposizione alla pioggia o ad alti livelli di umidità prima del completo indurimento del lo smalto aumenta il rischio di vescicamento dovuto a penetrazione. TRIPLOSTRATO 5 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Colatura dello strato esterno DESCRIZIONE: Accumuli irregolari di prodotti vernicianti localizzati e ben definiti, sotto forma di bordature arrotondate e poco profonde che interessano lo strato esterno. CAUSA: Scorrimento del film esterno di vernice attribuibile a: a) eccessivo spessore dell’applicazione. b) utilizzo di diluente inadeguato o di cattiva qualità. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2D PREVENZIONE: a) seguire le corrette tecniche di verniciatura e le impostazioni dell’aerografo. b) utilizzare soltanto diluenti consigliati. c) assicurare una corretta miscelazione del prodotto verniciante e un’adeguata viscosità. d) applicare i prodotti vernicianti sempre alle temperature consigliate. RIMEDIO: Lasciare indurire completamente la vernice, togliere la vernice in eccesso, levigare con carta abrasiva grana fine 1500 - 2000, pulire e lucidare. c) viscosità inadeguata della vernice. d) insufficiente temperatura dell’aria o della superficie. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 6 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2E Distacco/Sfogliatura DESCRIZIONE: Il film di vernice si solleva dal supporto sottostante sotto forma di piccole scaglie. CAUSA: a) contaminazione dello strato sottostante ad opera di cere, grasso, silicone, oli, agenti che impediscono l’adesione. b) preparazione inadeguata del supporto. c) inadeguata viscosità del prodotto verniciante, utilizzo di diluente di scarsa qualità, pressione di erogazione dell’aria troppo elevata. d) mano di vernice di spessore troppo elevato. e) sovrapposizione di prodotti non compatibili con differenti tensioni superficiali. Ciclo inadeguato. 7 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) assicurare un’accurata pulizia del supporto da verniciare. Asciugare sempre il supporto con strofinacci puliti. b) carteggiare adeguatamente la superficie prima della verniciatura, prestando attenzione a rimuovere ogni traccia di polvere da carteggiatura. c) diluire il prodotto verniciante alla viscosità adeguata, uti lizzando soltanto diluente consigliato. d) uti lizzare una gamma di prodotti di un unico produttore. RIMEDIO: Rimuovere la vernice che si stacca nell’area interessata e preparare il supporto sottostante in maniera adeguata e riverniciare con CICLO DALFONDO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7430 - 7440 - 7450 1-4 11-12-13 DOPPIOSTRATO 7435 - 7445 - 7455 2-5 11-12-13 TRIPLOSTRATO 7437 - 7447 - 7457 3-6 11-12-13 Retinatura DESCRIZIONE: L’aspetto a occhio nudo è perdita di brillantezza, ma esaminando più da vicino con una lente di ingrandimento il film di vernice si rivelano numerose piccole lesioni e screpolature. CAUSA: Eccessive sollecitazioni nel film di vernice dovute a: a) inadeguata miscelazione dei prodotti prima dell’applicazione , insufficiente diluizione o diluente di classe inadeguata. b) eccessivo spessore di film , applicazione della mano di smalto su sottosmalti non sufficientemente essiccati o eccessivamente spessi. c) uso inadeguato di additivi. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2E PREVENZIONE: a) miscelare sempre con cura il prodotto verniciante, utilizzando un quantitativo adatto di diluente consigliato. b) seguire le tecniche di verniciatura corrette. Applicare la vernice in leggere mani bagnate, lasciando un adeguato tempo di appassimento tra le mani. c) utilizzare soltanto gli additivi approvati. RIMEDIO: Carteggiare l’area interessata fino a una finitura integra e livellata, quindi riverniciare con CICLO DAL FONDO. TIPO VERNICE OPERAZIONE MONOSTRATO 7430 - 7440 - 7450 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA 1-4 11-12-13 7435 - 7445 - 7455 2-5 11-12-13 7437 - 7447 - 7457 3-6 11-12-13 8 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2F Macchie DESCRIZIONE: Variazione del colore nelle vernici metallizzate, con chiazze di tinta più chiara e più scura, spesso in strisce nella direzione di verniciatura. CAUSA: Irregolare densità di applicazione della base. Ciò può essere determinato da: a) tecnica di verniciatura inadeguata. b) impostazione inadeguata dell’ugello. c) vernice troppo bagnata, non sufficientemente miscelata, diluente di cattiva qualità o inadeguato. d) superficie troppo calda o troppo fredda. 9 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) seguire una tecnica di verniciatura adeguata. b) regolare l’ugello fino all’impostazione corretta prima di iniziare la spruzzatura. c) assicurarsi che la vernice sia adeguatamente miscelata e di adeguata consistenza. Utilizzare solo il diluente consigliato. d) assicurarsi che la superficie rientri nella gamma di temperatura prevista. RIMEDIO: Levigare uniformemente la vernice per garantire l’adesione della nuova e riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 alterazione tinta - viraggio DESCRIZIONE: Viraggio del colore che si presenta formazione di uno strato polveroso simile al gesso sulla superficie e causato dalla non resistenza alle intemperie ed azione dei raggi ultravioletti. PREVENZIONE: a) usare prodotti consigliati nei rapporti indicati sulle schede tecniche. b) evitare l’esposizione a raggi ultravioletti (luce solare troppo intensa) e lavaggi con prodotti aggressivi prima che la polimerizzazione sia completamente avvenuta CAUSA: a) polimerizzazione non completa del prodotto verniciante. b) degradazione dell’agente legante. c) degradazione del pigmento. RIMEDIO: Carteggiare e quindi riverniciare lo strato di smalto con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2G 10 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2H porosita’ - schivature DESCRIZIONE: Piccoli fori simili a crateri o intaccature nella superficie del film, di dimensioni variabili da piccoli fori di spillo sino a diametri di 1 centimetro. Normalmente le schivature più grosse sono isolate, mentre le più piccole sono spesso fittamente concentrate in aree ristrette. Spesso piccole impurità sono visibili al centro della schivatura. CAUSA: a) variazioni nella tensione superficiale della vernice. b) si licone presente nell’ambiente e/o sulla superficie del supporto; anche tracce minime sono sufficienti a causare schivature. c) contaminazione da altre fonti, per esempio grasso, sapone secco, detergenti, polveri di spruzzatura, cere o olio. 11 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) pulire accuratamente ogni traccia di lucidanti siliconici sulla superficie da verniciare ed evitarne l’uso in prossimità dell’officina. Preparare il supporto utilizzando le procedure di preparazione corrette. b) pulire accuratamente il supporto con sgrassante. Non lasciare essiccare i solventi di pulizia sul la superficie ma rimuoverli con uno strofinaccio asciutto e pulito, utilizzandolo una sola volta. Assicurarsi che le polveri di carteggiatura siano completamente rimosse. Ripetere le operazioni di pulizia con solvente prima di iniziare la verniciatura. Assicurarsi che l’aerografo e l’impianto ad aria compressa siano in buono stato di manutenzione. RIMEDIO: Carteggiare la vernice dall’area interessata e rivern iciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 Ritocchi mal eseguiti tracce di lavorazione D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2J DESCRIZIONE: Presenza di testimoni che evidenziano l’esecuzione di interventi precedenti. CAUSA: Insufficiente cura e attenzione nella risoluzione dell’intervento precedente. PREVENZIONE: Nessuna. RIMEDIO: Carteggiare la vernice dall’area interessata e riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 12 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2K ruggine ossidazione non perforante DESCRIZIONE: Lamiera non protetta a causa di perdita di vernice, bolle e scoloritura del film di vernice, specialmente in prossimità di componenti applicati, bordi pannello e giunture non derivante da corrosione perforante della lamiera. CAUSA: Corrosione del supporto metallico, con conseguente perdita di adesione della vernice. Ciò è spesso causato da: a) esposizione di superfici di lamiera nuda in seguito a collisione, o per il mancato trattamento di fori trapanati. b) esposizione di superfici di lamiera nuda per distruzione della vernice a causa di contaminazione. 13 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) assicurarsi che tutti i supporti metallici siano trattati con adeguati prodotti per metallo e che venga applicato il fondo di ancoraggio prima della verniciatura. b) ritoccare eventuali danni il prima possibile.Trattare sempre le parti metalliche esposte immediatamente con prodotti adeguati. RIMEDIO: Levigare la vernice dall’area coinvolta fino a lamiera nuda, rimuovere ogni traccia di corrosione, ripristinare il supporto con trattamenti per metallo adeguati e dopo aver applicato il fondo di ancoraggio, riverniciare con CICLO DAL FONDO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7430 - 7440 - 7450 1-4 11-12-13 DOPPIOSTRATO 7435 - 7445 - 7455 2-5 11-12-13 TRIPLOSTRATO 7437 - 7447 - 7457 3-6 11-12-13 Scarsità di vernice DESCRIZIONE: Superfici sottostanti visibili attraverso la pellicola di vernice dovuto a scarsità di prodotto o scarsa copertura del prodotto stesso. CAUSA: a) inadeguata tecnica di verniciatura. b) inadeguata miscelazione del prodotto. c) spessore di vernice insufficiente. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2L PREVENZIONE: a) adottare le corrette tecniche di applicazione. b) assicurarsi che lo spessore sia uniforme ed adeguato. c) assicurarsi che il materiale sia accuratamente miscelato RIMEDIO: Carteggiare la superficie e riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 14 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2M Opacità DESCRIZIONE: Benché apparentemente omogenea e ben distesa, la superficie del film manca di brillantezza. CAUSA: a) scarsa tenuta del fondo o applicazione dello smalto su un fondo non adeguatamente essiccato. b) vernice preparata in maniera inadeguata o applicata in maniera non corretta. c) aggressione della superficie da parte di sostanze aggressive (piogge acide, gas di scarico, ecc.). d) contaminazione della superficie da parte di cere, grassi, oli , saponi o acqua. e) utilizzo di detergenti troppo aggressivi su una superficie appena verniciata. PREVENZIONE: a) fare uso di un fondo approvato , e lasciare essiccare accuratamente prima di applicare lo smalto. b) assicurarsi che la vernice essicchi in condizioni di caldo e secco. c) evitare l’utilizzo di detergenti troppo forti su superfici appena verniciate. RIMEDIO: Ripristinare la brillantezza levigando con prodotto abrasivo e lucidando. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 15 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Impurità nello strato esterno DESCRIZIONE: Il film di vernice presenta una superficie ruvida e irregolare, facilmente percepibile al tatto. CAUSA: a) polvere, impurità o fili caduti da indumenti o strofinacci, o fuoriusciti da modanature o giunture di pannelli nel corso della spruzzatura depositatesi su l film di vernice bagnato. b) polvere non adeguatamente rimossa dal supporto prima della verniciatura. c) impurità presenti nella vernice o nei diluenti conservati in contenitori aperti o arrugginiti . D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2P PREVENZIONE: a) assicurarsi che strofinacci e indumenti siano puliti e non impolverati, pulire modanature e giunture di pannelli con aria compressa prima della verniciatura. b) pulire a secco e a umido la superficie prima di applicare ciascuna mano. c) tenere l’officina pulita e priva di polvere, evitare la carteggiatura in prossimità della cabina di verniciatura, bagnare se necessario le superfici adiacenti, assicurare il corretto funzionamento del sistema di filtraggio . d) conservare tutti i prodotti in contenitori puliti e sigillati e filtrare prima dell’uso. RIMEDIO: Rimuovere l’impurità levigando con carta abrasiva grana fine 1500 - 2000, pulizia e lucidatura TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 16 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2Q Impurità negli strati interni DESCRIZIONE: Il film di vernice presenta una superficie ruvida e irregolare, facilmente percepibile al tatto; le particelle sono inglobate nel film di vernice. CAUSA: a) polvere , impurità o fili caduti da indumenti o strofinacci, o fuoriusciti da modanature o giunture di pannelli nel corso della spruzzatura depositatesi sul film di vernice bagnato. b) polvere non adeguatamente rimossa dal supporto prima della verniciatura. c) impurità presenti nella vernice o nei diluenti conservati in contenitori aperti o arrugginiti. 17 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) assicurarsi che strofinacci e indumenti siano puliti e non impolverati, pulire modanature e giunture di pannelli con aria compressa prima della verniciatura. b) pulire a secco e a umido la superficie prima di applicare ciascuna mano. c) tenere l’officina pulita e priva di polvere, evitare la carteggiatura in prossimità della cabina di verniciatura, bagnare se necessario le superfici adiacenti, assicurare il corretto funzionamento del sistema di filtraggio. d) conservare tutti i prodotti in contenitori puliti e sigillati e filtrare prima dell’uso. RIMEDIO: Levigare la superficie fino a renderla uniforme, quindi riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 rigature e tracce di lucidatura DESCRIZIONE: Rigature superficiali e chiazze o aree opache sul film di vernice, che possono rivelarsi unte al tatto. CAUSA: Assorbimento di cera nel film di vernice attribuibile a: a) applicazione di cera lucidante prima del completo indurimento del film . b) utilizzo eccessivo o inadeguato di prodotti per lucidatura e pulizia. c) tecnica di lucidatura inadeguata. d) veicoli cerati tenuti in ambienti troppo caldi. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2R PREVENZIONE: a) lasciare indurire completamente il film prima della lucidatura. b) utilizzare solo prodotti consigliati, seguendo le istruzioni per l’uso. c) seguire tecniche di lucidatura corrette, assicurare l’uniformità del livello di brillantezza su ll’intera superficie. d) proteggere i veicoli da eccessivo calore. RIMEDIO: Ripristinare la brillantezza levigando con prodotto abrasivo e lucidando. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 18 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2S Scrostature per interferenza DESCRIZIONE: Il film di vernice presenta danni e lesioni di diversa profondità ed estensione in funzione della causa. PREVENZIONE: I danni causati sulla strada non sono evitabili, ma si dovrebbe prestare attenzione a proteggere le auto parcheggiate in transito o all’interno della carrozzeria.. CAUSA: Danneggiamento da interferenza o urto, tipicamente causato da pietrisco alzatosi dal la sede stradale, o graffi di oggetti acuminati o da interferenze dovute al montaggio. RIMEDIO: Carteggiare la vernice dell’area interessata e riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. N.B. la garanzia copre esclusivamente le scrostature causate da interferenze al montaggio e non copre urti o graffi causati dal pietrisco. 19 M a n u a l e d i v e r n i ciatura TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 Scarsa resistenza DESCRIZIONE: Macchie irregolari di superficie irruvidita, scolorita, parzialmente corrosa, con eventuale presenza di screpolature superficiali o profonde in tutta l’area. CAUSA: Insufficiente resistenza del film di vernice. Spesso è attribuibile a: a) spargimento accidentale di sostanze corrosive: olio freni, acido batterie, pioggia acida sulla superficie. b) uso di detergenti su superfici non sufficientemente indurite. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2T PREVENZIONE: a) avere cura dell’ambiente di lavoro e proteggere le superfici quando si lavora sui veicoli. b) proteggere il veicolo parcheggiato all’esterno. c) evitare l’uso di prodotti detergenti su superfici appena verniciate. d) assicurarsi che il film di vernice sia completamente reticolato. RIMEDIO: Rimuovere la vernice fino ad incontrare uno stato integro, assicurandosi che tutte le tracce di contaminante siano state rimosse, quindi riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 N.B. la garanzia non copre aggressioni di sostanze corrosive 20 Manuale di verniciatura D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2V Spruzzatura secca DESCRIZIONE: Particelle granulari di vernice depositate sul la superficie del film o parzialmente assorbite. CAUSA: Polvere di spruzzatura depositatasi sulla superficie. Può essere causato da: a) mascheratura inadeguata. b) applicazione di una successiva mano di vernice depositatasi sulla superficie. c) pressione di erogazione dell’aria troppo elevata. d) ventilazione o estrazione dell’aria inadeguate. 21 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PREVENZIONE: a) mascherare adeguatamente e completamente, assicurando che i bordi del nastro per mascheratura siano adeguatamente sigillati. b) proteggere le superfici adiacenti da polveri di spruzzatura. c) impostare la pressione di erogazione dell’aria ai valori minimi per un’adeguata atomizzazione. d) utilizzare una cabina di verniciatura, assicurando un’adeguata circolazione ed estrazione dell’aria. RIMEDIO: Carteggiare fino ad ottenere uno strato uniforme, quindi riverniciare con CICLO SOLO SMALTO. TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7460 7 DOPPIOSTRATO 7465 8 TRIPLOSTRATO 7467 9 Fumi di vernice DESCRIZIONE: Il film di vernice si presenta con un aspetto granulare o polvere secca priva di brillantezza. CAUSA: a) viscosità della vernice troppo elevata, utilizzo di diluente inadeguato o di scarsa qualità. b) tecniche di spruzzatura inadeguate, aerografo sporco, pressione dell’aria compressa troppo elevata, posizionamento dell’aerografo a distanza eccessiva dal supporto durante l’applicazione. c) applicazione in corrente d’aria o con flusso d’aria troppo elevato. D I F E T T I D I V E R N I C I AT U R A 2X PREVENZIONE: a) utilizzare il diluente consigliato nella giusta proporzione. b) utilizzare tecniche di applicazione corrette, impostare la pressione dell’aria ai livelli minimi, compatibilmente con l’atomizzazione richiesta, spruzzare da una distanza adeguata. c) utilizzare una cabina di verniciatura, assicurando che la circolazione e l’espulsione dell’aria avvengano a una velocità adeguata. RIMEDIO: Levigare con carta abrasiva grana fine 1500 - 2000, pulire e lucidare TIPO VERNICE OPERAZIONE CICLO (cap .2) LAMIERA PLASTICA MONOSTRATO 7470 10 DOPPIOSTRATO TRIPLOSTRATO 22 Manuale di verniciatura CAPITOLO 2 CICLI OPERATIVI MANUALE DI VERNICIATURA M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: A seguito dell’adozione da parte di F.G.A. del trattamento cataforetico di protezione di tutti i lamierati e per l’attuale largo impiego di lamiere elettrozincate, nonché per l’adeguamento ai nuovi prodotti tecnologicamente più evoluti e migliorati sotto l’aspetto dell’ecologia e della sicurezza, i cicli di verniciatura per interventi riparativi di carrozzeria sono stati aggiornati. N.B. La siglllatura dei particolari nuovi a ricambio non è compresa nel ciclo di verniciatura e il valore del tempo di applicazione si trova nel tempario alla sezione 7201E. Le nuove normative in materia di emissione dei solventi nell’atmosfera (valore di VOC = Volatil Organic Compound o COV = Composti Organici Volatili - sigle che esprimono i grammi di solvente contenuti in un litro di prodotto pronto all’uso) sono in continua riformulazione e diventano sempre più restrittive. Le esigenze di produttività delle carrozzerie richiedono prodotti sempre più rapidi , facili da applicare e soprattutto cicli che riducano i consumi ed i tempi di lavorazione. Per soddisfare le necessità sopra descritte, le case fornitrici di prodotti vernicianti hanno messo a punto, in aggiunta a quelli tradizionali, due nuove tipologie di prodotti: - PRODOTTI BASE SOLVENTE “ALTO SOLIDO” (basso VOC) - PRODOTTI BASE ACQUA Sotto la descrizione “smalto ALTO SOLIDO” sono commercializzate diverse tipologie di prodotti, in effetti “ALTO SOLIDO” si può definire solo uno smalto che ha un valore di VOC inferiore a 420 gr/I. tori potranno apprezzare tutti i vantaggi che questi nuovi prodotti possono offrire. Per questi motivi, nella stesura di queste note sono state introdotte anche queste nuove tipologie di prodotto che saranno sempre più diffuse nei prossimi anni e i tempi sono stati calcolati in funzione di questi. C I C L I O P E R AT I V I CICLI DI VERNICIATURA Si ricorda inoltre che tutti gli interventi devono essere eseguiti utilizzando solamente prodotti e parti di ricambio originali per garantire un risultato di ottima qualità e duraturo nel tempo. I cicli di seguito proposti da FIAT GROUP AUTOMOBILES, sono stati sviluppati utilizzando prodotti BASF e 3M, ma possono essere estesi a prodotti similari di pari qualità di altri fornitori. In questo caso bisogna osservare strettamente i valori applicativi specificati nelle schede tecniche del prodotto utilizzato. Si rammenta che tutti i fornitori di prodotti vernicianti autocertificano che i loro prodotti sono rispondenti alle specifiche di capitolato F.G.A. e alle vigenti norme in materia di sicurezza, igiene ed ecologia. Prima di affrontare le varie operazioni che costituiscono i vari cicli operativi, si è voluta inserire una veloce trattazione riguardo la ricerca del colore e la messa in tinta. Successivamente è stata inserita una tabella riassuntiva dei cicli operativi in cui è suddiviso il tempario. I prodotti a base acqua sono relativamente più giovani rispetto ai prodotti a base solvente, ma il rapido sviluppo di nuove tecniche formulative delle resine, ha consentito di ottenere prodotti che, pur avendo un VOC ancora più basso, mantengono caratteristiche di facilità di applicazione, rapidità di essiccazione e di durabilità paragonabili ai convenzionali sistemi a solvente. Con una adeguata conoscenza dei prodotti e un corretto training formativo, gli utilizza- 24 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I RICERCA DEL COLORE E MESSA IN TINTA La ricerca del colore e la sua formulazione è una delle attività più importanti per la buona riuscita di un intervento di verniciatura in assistenza. La trattazione che segue, oltre ad introdurre alla tabella dei cicli operativi , serve anche ad orientare l’operatore/ verniciatore nella scelta adeguata della tinta senza sprechi di vernice e perdite di tempo per la “ricerca a tentativi” del punto tinta; tutto ciò danneggia i profitti e riduce la competitività con costi elevati di mano d’opera e di materiale che non potrà mai essere riutilizzato. Si è partiti dal concetto che, prima di passare alla formulazione e realizzazione della tinta, si devono seguire attentamente alcuni parametri tecnici che sono fondamentali per la buona riuscita dell’intervento: Dopo un’accurata diluizione e miscelazione, si passa all’applicazione e verifica della tinta su provino come illustrato nelle immagini seguenti. Per accelerare le operazioni si consiglia l’impiego di un fornetto per essiccazione che riduce i tempi di appassimento della vernice tra una applicazione e l’altra. 1. Azionare giornalmente il tintometro per una buona miscelazione delle tinte basi. 2. Agitare manualmente le tinte basi prima dell’inserimento sul tintometro 3. Nella fase di applicazione su provino, servirsi di un aerografo con caratteristiche simili a quello che si utilizzerà durante l’applicazione dello smalto su vettura. Essendo tale manuale rivolto a personale tecnico e quindi specializzato, l’operatore deve iniziare la ricerca utilizzando le targhette di identificazione del colore (vedi cap. 4° “REPARTO DI VERNICIATURA”) ed in mancanza di queste verificare attentamente alla luce diurna la tinta servendosi di cataloghi/cartoncini colore già spruzzati, come mostrato in figura. A questo punto, anche in base alla sua esperienza, l’operatore dovrebbe già aver individuato la tinta con le eventuali varianti. Stabilita la tinta corretta, l’operatore passa alla preparazione vera e propria della vernice servendosi delle moderne bilance computerizzate. 25 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Per confrontare correttamente il colore non si deve mai posizionare il provino sul fondo precedentemente spruzzato (vedi figura 1), in quanto il colore di quest’ultimo può influenzare in modo negativo il nostro campione colore; si deve quindi confrontare “colore su colore “ come illustrato in figura 2. figura 1 figura 2 Una volta stabilita la tinta corretta, l’operatore/verniciatore passa alla fase operativa su vettura. Cenni sulle materie plastiche L’industria automobilistica è dagli anni sessanta/settanta che sta testando l’utilizzo di componenti in plastica. Solo il miglioramento tecnologico nello sviluppo di nuovi materiali e di nuove tecniche di stampaggio hanno reso possibile il loro impiego su larga scala nell’industria dell’auto. I vantaggi che ne derivano sono sia di aspetto economico, con riduzione dei costi, sia di aspetto tecnologico con la riduzione del peso, facilità di modellare la forma del particolare, eliminazione del problema di corrosione, resistenza agli urti, flessibilità e capacità assorbimento urti, etc. Attualmente esistono sul mercato diverse tipologie di materie plastiche che si dividono in due particolari categorie: • Termoplastiche • Termoindurenti TERMOINDURENTI Questa famiglia di plastiche hanno la caratteristica di avere elevata resistenza al calore e quindi non subiscono alcuna modifica strutturale se sottoposti ad aumento di temperatura. Questi materiali sono riciclabili , vengono frantumati per ottenere una polvere molto fine , verrà ad essere utilizzata come “carica” (parte integrante) del protettivo sottoscocca, in sostituzione del carbonato di calcio normalmente usato. Rientrano in questo gruppo: Resine Epossidiche, Fenoliche, Poliestere (SMC-BMC), Poliuretaniche (R IM-RRM). C I C L I O P E R AT I V I VERNICIATURA PARTI IN PLASTICA Generalmente i particolari stampati con queste resine sono abbinabili con fibre di vetro o carbonio (matt o tessuto). TERMOPLASTICHE Questa famiglia di plastiche sono morbide e rammolliscono con alte temperature. Questo permette diverse possibilità di miscele e processi di stampaggio. I termoplastici sono materiali a struttura lineare o ramificata, sono ristampabili e riciclabili ma sensibili ai solventi questi prodotti si utilizzano maggiormente nel mercato della riparazione e richiedono una particolare attenzione nella verniciatura. Per i motivi sopracitati l’impiego di componenti in plastica, che generalmente sono verniciati con il colore del la carrozzeria, sono continuamente in crescita. Rientrano in questo gruppo: Polistirolo (PS), Polietilene (PE), Polipropilene (PP), Polivinilcloruro (PVC). Questo impiego intensivo, comporta che gli operatori di carrozzeria siano capaci di intervenire nella riparazione di questi componenti garantendo lo stesso standard di qualità del prodotto originale. Paraurti, gliglie motore, specchietti retrovisori, maniglie ed alcune parti mobili della scocca come, portellone posteriore, cofano motore, parafanghi o scocche complete sono oggi utilizzate su molti o tutti i modelli di vetture. AI carrozziere che deve eseguire la riparazione si pongono fondamentalmente due problemi: • identificare la materia plastica costituente il particolare • ricercare il sistema di riparazione e verniciatura adatto 26 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I RICERCA DEL COLORE E MESSA IN TINTA SIGLE E SISTEMI DI VERNICIATURA SIGLA DESCRIZIONE AAS ACRILNITRILSTIRENE SISTEMA DA APPLICARE SIGLA I ABS AES ACRILESTERE III AS ASA ACRILSTIRENEACRIL. I BMC FRP VETRORESINA II PA PA6 POLIAMIDE 6 II PBT,PBTP,PETP PC POLICARBONATO II PRP PE POLIETILENE I PMMA POLIET. TETRAFTALATO I PS PET DESCRIZIONE ACRILBUTADIENE ACRILSTIRENE SISTEMA DA APPLICARE II I BULKMOULDINGCOMP. III POLlAMIDE (NYLON) II POLIBUT. TEREFTALATO III POLIET. PROPILENE I POLIMET. METACRILATO II POLlSTIRENE III PP POLIPROPILENE I PUR POLIURETANO III PU POLIURETANO TERMOPLASTICO III RRIM POLIUR. RINFORZATO III PVC PLiVINILCLORURO II EPDM ETILENPROPIL. DIENE I SMC SHEET MOULDING COMP. II PRO POLIFENILENE II PPO POLIFEN. OSSIDOMOD II RTM RESINTRANSFER. MOLDING II TPU POLIURETANICO TERMOPL. III ABS+BMC II ABS+AS II PUR+PVC II ABS+PBT III ABS+PPO II ABS+PC II ABS+TPU III ABS+PRO II ASA+PC I AES+PMMA O ABS III PA6+PPO II PA+PPE I PC+PE I PBT+PC III PMMA+ABS II PC+PP I PUR+RRIM III PMA+PP II SMC+UP II SMC+PC II 27 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Nella tabella seguente sono illustrate le varie fasi d’intervento in base al ciclo da utilizzare. Nella colonna “Operazioni “ vengono considerati, oltre ai normali metodi d’intervento su uno o più componenti, anche i tempi di appassimento ed essiccazione. Come si può notare, in questi tempi “passivi” viene considerata la possibilità di svolgere altre attività, quali la ricerca e preparazione della tinta/trasparente (dove è prevista l’applicazione di quest’ultimo), il controllo del punto tinta con eventuale applicazione sui provini e verifica finale su vettura.Vengono poi riconosciuti i tempi di appassimento tra le due o più applicazioni di smalto durante le quali l’operatore/verniciatore rimane all’interno della cabina/forno di verniciatura per evitare l’entrata di parti inquinanti all’interno della stessa. Per quanto riguarda la mascheratura, questa viene considerata solo nel caso in cui i componenti da verniciare siano fissi su vettura (esempio: padiglione, parafanghi saldati, longherone sottoporta ed elementi strutturali). Invece, per le parti mobili (esempio: cofano motore/baule, porte laterali , portelloni e paraurti) la mascheratura è prevista solamente quando il componente interessato, per ragioni di uniformità del colore nei cicli di verniciatura doppio e triplostrato, deve sfumare con quello o quelli adiacenti. N.B. Per Il ciclo di verniciatura solo smalto del seguenti componenti: Paraurti, spoiler, specchietto esterno e griglia, mascherina anteriore è previsto lo stacco/riattacco da vettura. Riportiamo qui di seguito i 13 cicli operativi: 1) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte monostrato operazione 7430 del tempario, descritto a pag 7; 2) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte doppiostrato operazione 7435 del tempario, descritto a pag 7; 3) Verniciatura dal fondo di un componente sostituito tinte triplostrato operazione 7437 del tempario, descritto a pag 8; 4) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 e 20%) tinte monostrato - operazione 7440 e 7450 del tempario, descritto a pag 8; 5) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 e 20%) tinte doppiostrato - operazione 7445 e 7455 del tempario, descritto a pag 9; 6) Verniciatura dal fondo di un componente riparato (40 e 20%) tinte triplostrato - operazione 7447 e 7457 del tempario, descritto a pag 9; 7) Verniciatura solo smalto di componente tinte monostrato - operazione 7460 del tempario, descritto a pag 10; 8) Verniciatura solo smalto di componente tinte doppiostrato - operazione 7465 del tempario, descritto a pag 10; 9) Verniciatura solo smalto di componente tinte triplostrato - operazione 7467 del tempario, descritto a pag 11; 9bis) testo da inserire 10) Intervento di lucidatura/finitura - operazione 7470 del tempario, descritto a pag 11 (ciclo non illustrato in tabella); 11) Verniciatura dal fondo tinte monostrato delle parti in plastica - operazione 7430, 7440 e 7450 del tempario, descritto a pag 14; 12) Verniciatura dal fondo tinte doppiostrato delle parti in plastica - operazione 7435,7445 e 7455 del tempario, descritto a pag 14; 13) Verniciatura dal fondo tinte triplostrato delle parti in plastica - operazione 7437, 7447 e 7457 del tempario, descritto a pag 15. C I C L I O P E R AT I V I TABELLA CICLI OPERATIVI 28 Manuale di verniciatura TABELLA CICLI OPERATIVI VERNICIATURA DAL FONDO LAMIERATI VERNICIATURA SOLO SMALTO Ciclo/N. 1. Mono/s 2. Doppio/s. 3. Triplo/s. 4. 40-20% 5 40-20% 6. 40-20% 7. Mono/s. 8. Doppio/s. 9. Triplo/s. Operazioni Dal fondo Dal fondo Dal fondo Mono/s. Mono/s. Mono/s. solo smalto solo smalto solo smalto SI SI SI SI SI SI - - - - - - - - - - - - Lavaggio - Pulizia C I C L I O P E R AT I V I Carteggio zone saldate/Riparate SOLO PER COMPONENTI SALDATI/RIPARATI Lavaggio - Pulizia Stuccatura - Carteggiatura Carteggiatura Cataforesi SI SI SI - - - - - - Soffiatura - Lavaggio SI SI SI SI SI SI - - - - - - Mascheratura SOLO PER COMPONENTI MONTATI SU VETTURA Trasporto in cabina SI SI SI SI SI SI - - - Preparazione Passivante SI SI SI SI SI SI - - - 1 MANO INCROCIATA NEI PUNTI SCOPERTI - - - Preparazione e verifica applicazione fondo - - - - - - 1° MANO - - - Ricerca colore e preparazione fondo colorato - - - 2° MANO - - - Ricerca colore e messa in tinta - - - Applicazione Passivante Appassimento Preparazione fondo SI SI SI Applicazione fondo Appassimento Applicazione fondo Essiccazione SI SI Carteggiatura fondo SI SI SI SI SI SI Soffiatura -Lavaggio SI SI SI SI SI SI SI SI SI Carteggiatura smalto - - - - - - SI SI SI Soffiatura - Lavarggio - - - - - - SI SI SI Preparazione smalto SI SI SI SI SI SI SI SI SI Mascheratura . . Solo per componenti montati su vettura Trasporto in cabina - - SI - - SI - - - Applicazione Fondo colorato - - 1° MANO - - 1° MANO - - - Appassimento - - Controllo punto tinta - - Controllo punto tinta - - - Applicazione Fondo colorato - - 2° MANO - - 2° MANO - - - Essiccazione - - SI - - SI - - - Carteggiatura fondo colorato - - SI - - SI - - - Mascheratura Solo per componenti montati su vettura Solo per componenti montati su vettura Trasporto in cabina Applicaz. Smalto Appassimento Applicaz. Smalto 29 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO SI SI SI SI SI SI SI SI SI 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO Essiccazione SI - - SI - - SI - - Appassimento - Preparazione trasparente SI - Preparazione trasparente SI - Preparazione trasparente SI Applicaz. Smalto - - 3° MANO - - 3° MANO - - 3° MANO Appassimento - - SI - - SI - - SI Applicaz. Smalto - - 4° MANO - - 4° MANO - - 4° MANO Appassimento - - SI - - SI - - SI Applicaz. Smalto - - 5° MANO - - 5° MANO - - 5° MANO Appassimento - - Preparazione trasparente - - Preparazione trasparente - - Preparazione trasparente Applicazione Trasparente - 1° MANO 1° MANO - 1° MANO 1° MANO - 1° MANO 1° MANO Appassimento - SI SI - SI SI - SI SI Applicazione Trasparente - 2° MANO 2° MANO - 2° MANO 2° MANO - 2° MANO 2° MANO Essicazione - SI SI - SI SI - SI SI attività produttiva M a n u a l e d i v e r n i ciatura operazione inclusa nei tempi fissi di verniciatura (Sgr. 7420) tempi passivi non riconosciuti da utilizzare per svolgere altre attività N.B. il tempo fisso (Sgr. 7420) deve essere utilizzato solamente una volta, anche quando, a seguito di un intervento si opera su più componenti. CICLO/N. = Ciclo di verniciatura consigliato 1) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE SOSTITUITO TINTE MONOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7430 2) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE SOSTITUITO TINTE DOPPIOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7435 Ciclo d’intervento a) Preventiva pulizia del lamierato di ricambio per eliminare eventuale presenza di polvere, grasso, etc. con detergente a basso VOC (tipo BASF ( 700-10 o PK 2000 o similari) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK1000). Ciclo d’intervento b) Leggera carteggiatura superficiale della cataforesi a secco con carta P 240, successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). b) Leggera carteggiatura superficiale della cataforesi a secco con carta P 240, successivo lavaggio con detergente a bassoVOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). c) Eventuale applicazione sulla zone scoperte di Wash Primer esente da cromati (tipo BASF 283-150 o Eurofil o similare) o primer epossidico (tipo BASF 801-72 o Euroxy CP o similare) . a) Preventiva pulizia del lamierato di ricambio per eliminare eventuale presenza di polvere, grasso, etc. con detergenti a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK1000 o similare) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK2000 o similare). c) Applicazione sulle zone scoperte di Wash Primer esente da cromati (tipo BASF 283-150 o EUROFILL o similare) o primer epossidico (tipo BASF 801-72 o UROXY CP o similare) d) Eventuale applicazione sigillante plastico nelle giunzioni dove previsto all’origine. d) Eventuale applicazione sigillante plastico nelle giunzioni dove previsto all’origine. e) Applicazione fondo riempitivo 2K Alto Solido (tipo BASF 285-55/65 o MULTIFILLER o similare). e) Applicazione fondo riempitivo 2K Alto Solido a basso VOC(tipo BASF 285-55/65 o Multifiller CP o similari). oppure primer epossidico (tipo BASF 801.72 o Euroxy CP o similari). f) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 -15 minuti. f) • Essiccazione in forno a 60°C per 40-60 minuti o con lampade IR per 10 -15 minuti. g) Carteggiatura a secco con carta P 400-500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (Tipo BASF 700-10 o PK 2000 o similari) o solvente (tipo BASF 700-10 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag.) Applicazione smalto acrilico 2K Alto Solido ( tipo BASF serie 22 o UNO HD 240 VOC) oppure base opaca acqua/trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD/TRASPARENTE HS VOC 923-335 o CRYSTALCLEAR CP o similari ). i) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. I) Dopo stabi lizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. C I C L I O P E R AT I V I cicli operativi g) Carteggiatura a secco con carta P400 o 500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente (tipoBASF 541-5 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. h) Applicazione base opaca acqua/trasparente VOC (tipo BASF 932-335 o CRISTALCLEAR CP o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX i) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. I) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 30 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I cicli operativi 3) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE SOSTITUITO TINTE TRIPLO STRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7437 4) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE RIPARATO (40 - 20%) TINTE MONOSTRATO SOTTOGRUPPI TEMPARIO 7440 - 7450 Ciclo d’intervento a) Seguire le operazioni fino al punto g) del ciclo - 2) “DOPPIO STRATO” Ciclo d’intervento b) Applicazione primer 2K nella tonalità del sottosmalto vettura (tipo BASF 285-95 primer tinteggiabile o similare) oppure base opaca ad acqua nelle tonalità del sottosmalto vettura (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similare). c) • Essiccazione del fondo 2K e successiva carteggiatura evitandone l’asportazione parziale o totale oppure appassimento della base opaca acqua. d) Applicazione base opaca micalizzata ad acqua /trasparente normale (tipo BASF serie 90 o ONYX HD/TRASPARENTE 923-335 o CRYSTALCLEAR CP o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. a) Carteggiatura a secco della superficie riparata con carta P 220, successivo lavaggio con solvente ad elevata efficacia (tipo BASF 541-5 o PK1000 o similare). b) Applicazione sulle zone scoperte di primer epossidico a solvente (tipo BASF 801-72 o EUROXY CP o similare). c) • Essiccazione in forno a 60°C per 30 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. d) Stuccatura delle zone danneggiate con stucco poliestere per lamiere zincate (tipo BASF 839 -20 o STOP MULTI o similare). Successiva carteggiatura a secco con carta P 120 - 180. e) Applicazione fondo riempitivo 2K HS VOC (tipo BASF 285.55/65 o MULTIFILLER CP o similare) f) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 -15 minuti. e) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. g) Carteggiatura a secco con carta P 400-500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. f) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 h) Applicazione smalto acrilico 2K HS (tipo BASF serie 22 o UNO-UD420 o similare)oppure base opaca acqua /trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HP ENVIROBASE/TRASPARENTE BASF 923-335 o CRYSTALCLEAR CP o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. i) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. Service News n. 70 I) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 31 M a n u a l e d i v e r n i ciatura • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 5) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE RIPARATO (40· 20%) TINTE DOPPIOSTRATO SOTTOGRUPPI TEMPARIO 7445 - 7455 6) VERNICIATURA DAL FONDO DI UN COMPONENTE RIPARATO (40· 20%) TINTE TRIPLOSTRATO SOTTOGRUPPI TEMPARIO 7447 - 7457 Ciclo d’intervento Ciclo d’intervento a) Seguire le operazioni fino al punto “g)” del ciclo - 5) “DOPPIO STRATO”. a) Carteggiatura a secco della superficie riparata con carta P 240 successivo lavaggio con solvente ad elevata efficacia (tipo BASF541-5 o PK1000 o similare). b) Applicazione su lle zone scoperte di primer epossidico (tipo BASF 801-72 o E ROXY CP o similare). c) • Essiccazione in forno a 60°C per 60 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. d) Stuccatura delle zone danneggiate con stucco poliestere per lamiere zincate (tipo BASF839-20 o STOP MULTI o similare). Successiva carteggiatura a secco con carta P120-180 e) Applicazione fondo riempitivo 2K HS (tipo BASF 285-55/65 o MULTIFILLER CP o similare) f) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 -15 minuti. g) Carteggiatura a secco con carta P400 o 500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. h) - Applicazione base opaca acqua /trasparente AS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD/TRASPARENTE HS 923-335 o CRYSTALCLEAR CP oppure o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. i) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. b) Applicazione fondo 2K nella tonalità del colore vettura (tipo BASF 285-95 primer tinteggiabile o similare) oppure base opaca nella tonalità del colore vettura (tipo BASF serie 90 o ONYCX HD o similare) C I C L I O P E R AT I V I cicli operAtivi c) • Essiccazione del fondo 2K e successiva carteggiatura evitandone l’asportazione parziale o totale oppure appassimento base opaca acqua. d) Applicazione base opaca micalizzata acqua/trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 92355 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. e) • Essiccazione in forno a 60°C per 30 - 40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. f) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 I) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 32 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I cicli operativi 7) VERNICIATURA SOLO SMALTO TINTE MONOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7460 8) VERNICIATURA SOLO SMALTO TINTE DOPPIOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7465 Ciclo d’intervento a) Lavaggio manuale o in automatico della superficie con detergenti non aggressivi. Successivo risciacquo con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). Ciclo d’intervento a) Lavaggio manuale o in automatico della superficie con detergenti non aggressivi. Successivo risciacquo con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). b) Mascheratura circostante al particolare da verniciare. b) Mascheratura circostante al particolare da verniciare. c) Carteggiatura a secco con carta P 500-600. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. c) Carteggiatura a secco con carta P400-500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente(tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. d) Applicazione smalto acrilico 2K HS (tipo BASF 22 o UNO HD o similare) d) Applicazione base opaca acqua/trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. e) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. f) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. e) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti. f) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 33 M a n u a l e d i v e r n i ciatura • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 9) VERNICIATURA SOLO SMALTO TINTE TRIPLOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7467 Ciclo d’intervento a) Lavaggio manuale o in automatico della superficie con detergenti non aggressivi. Successivo risciacquo con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). 9.2) Riparazione di piccoli danni con processo Spot Repair Ciclo d’intervento In caso di piccoli danni con diametro fino a 5 cm circa, o di graffi fino a 20 cm circa di lunghezza, al fine di ottimizzare il risparmio di tempo e materiale, utilizzare la tecnica Spot Repair. Per dettagli consultare il filmato dedicato. b) Mascheratura circostante al particolare da verniciare. c) Carteggiatura a secco con carta P400 500. Successivo lavaggio con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare) o solvente (tipo BASF 541-5 o PK1000 o similare). Pulizia con panno antipolvere tag-rag. d) Applicazione fondo 2K nella tonalità del sottosmalto vettura (tipo BASF 285-95 primer tinteggiabile o similare) oppure base opaca nella tonalità del sottosmalto vettura (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similare) Filmato Spot Repair C I C L I O P E R AT I V I cicli operAtivi Sono generalmente esclusi danni alle superfici orizzontali, come ad esempio tetto e cofano. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte opache. Per ulteriori informazioni, consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010. Service News n. 70 e) • Essiccazione del fondo 2K e successiva carteggiatura evitandone l’asportazione parziale o totale, oppure appassimento base opaca ad acqua. f) Applicazione base opaca micalizzata ad acqua/trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similari)trasparente ( tipo BASF 923-335 o CRYSTALCLEAR CP o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. g) • Essiccazione in forno a 60°C per 30-40 minuti o con lampade IR per 10 - 15 minuti h) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 • Tempo “passivo” non riconosciuto da utilizzare per altre attività. 34 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I sistemi di verniciatura parti in plastica norme generali per un corretto approcio alla riparazione La prima operazione che un carrozziere deve effettuare è, servendosi della tabella di pag 4 di questo stesso capitolo, identificare il materiale sul quale si deve operare. Da alcuni anni tutti i particolari riportano , sul retro, oltre alla data di fabbricazione, anche il simbolo per il riconoscimento del materiale impiegato. Detta sigla si trova tra i simboli > < Esempio: >PP< significa che il particolare è prodotto con Polipropilene. Pertanto consultando la tabella di pag 4 si sceglie il sistema consigliato. Tutti i produttori di vernice forniscono specifiche informazioni del tipo di materiale per particolare e per modello oltre ai sistemi adeguati di verniciatura. È indispensabile seguire scrupolosamente tutte le informazioni del produttore per evitare problematiche di rinvenimento della plastica o di sfogliatura dei prodotti applicati. 35 M a n u a l e d i v e r n i ciatura La verniciatura delle parti in plastica è una normale operazione del carrozziere, tuttavia ci sono alcune precauzioni da seguire: • pulire la superficie con solvente adatto per evitare problemi di rinvenimento, infragilimento o discioglimento del materiale, • usare il corretto “primer di adesione” con gli spessori indicati; • evitare spessori eccessivi di prodotti vernicianti; • essicare la vernice a bassa temperatura per evitare deformazioni per i materiali termoplastici; • utilizzare elasticizzanti, opacizzanti, additivi texturizzanti o goffranti per riprodurre l’aspetto originale del particolare. Nelle pagine seguenti sono riportati i cicli di intervento per tinte monostrato, doppio strato, triplo strato e si riferiscono ad interventi non strutturali. Ciclo/N. Operazioni VERNICIATURA DAL FONDO IN PLASTICA VERNICIATURA SOLO SMALTO 11. Mono/s 2. Doppio/s. 3.Triplo/s. 4. 40-20% 5 40-20% 6. 40-20% 7. Mono/s. solo smalto 8. Doppio/s. solo smalto 9.Triplo/s. solo smalto Lavaggio - Pulizia SI SI SI - - - Carteg. zone riparate - - - - - - Lavaggio - Pulizia - - - - - - Stuccatura - Carteggiatura - - - - - - Carteggiatura Cataforesi - - - - - - Soffiatura -Lavaggio - - - - - - - - - Mascheratura SOLO PER COMPONENTI MONTATI SU VETTURA Trasporto in cabina SI SI SI - - - Preparazioneprimer di adesione SI SI SI - - - 1 MANO INCROCIATA NEI PUNTI SCOPERTI - - - Preparazione e verifica applicazione fondo - - - - - - 1° MANO - - - Ricerca colore e preparazione fondo colorato - - - 2° MANO - - - Ricerca colore e messa in tinta - - - Applicazione primer di adesione Appassimento Preparazione fondo eventuale SI Applicazione fondo eventuale Appassimento Applicazione fondo Essiccazione SI SI Carteggiatura fondo SI SI SI Soffiatura -Lavaggio SI SI SI SI SI SI Carteggiatura smalto - - - SI SI SI Soffiatura -Lavaggio - - - Preparazione smalto SI SI SI - - - Mascheratura - - solo per componenti montati su vettura - - - Trasporto in cabina - - SI - - - Applicazione Fondo colorato - - 1° MANO - - - Appassimento - - Controllo punto tinta - - - Applicazione Fondo colorato - - 2°MANO - - - - - - Essiccazione - - SI Carteggiatura fondo colorato - - SI Mascheratura C I C L I O P E R AT I V I TABELLA CICLI OPERATIVI SOLO PER COMPONENTI MONTATI SU VETTURA Trasporto in cabina Applicaz. Smalto Appassimento Applicaz. Smalto SI SI SI SI SI SI 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO 1° MANO SI SI SI SI SI SI 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO 2° MANO Essiccazione SI - - SI - - Appassimento - Preparazione trasparente SI - Preparazione trasparente SI Applicaz. Smalto - - 3° MANO - - 3° MANO Appassimento - - 3° MANO - - SI Applicaz. Smalto - - SI - - 4° MANO Appassimento - - 4° MANO - - SI Applicaz. Smalto - - SI - - 5° MANO Appassimento - - 5° MANO - - Preparazione trasparente Applicazione Trasparente - 1° MANO Preparazione trasparente - 1° MANO 1° MANO Appassimento - SI SI - SI SI Applicazione Trasparente - 2° MANO 2° MANO - 2° MANO 2° MANO Essicazione - SI SI - SI SI attività produttiva operazione inclusa nei tempi fissi di verniciatura (Sgr. 7420) tempi passivi non riconosciuti da utilizzare per svolgere altre attività N.B. il tempo fisso (Sgr. 7420) deve essere utilizzato solamente una volta, anche quando, a seguito di un intervento si opera su più componenti. CICLO/N. = Ciclo di verniciatura consigliato 36 Manuale di verniciatura C I C L I O P E R AT I V I cicli operativi 10) INTERVENTO DI LUCIDATURA/FINITURA SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7470 11) VERNICIATURA PARTI IN PLASTICA DAL FONDO TINTE MONOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7430 - 7440 - 7450 Ciclo d’intervento N.B. La superficie interessata all’Intervento deve essere a temperatura ambiente. Ciclo d’intervento a) Lavaggio della superficie con diluente per plastiche (tipo BASF541-30 o PK7000 o PK1000 o similare). a) Lavaggio della superficie interessata con detergenti non aggressivi. b) Carteggiatura della superficie interessata con SCOTCH BRITE . b) Successivo risciacquo con detergente a basso VOC (tipo BASF 700-10 o PK2000 o similare). c) Mascheratura dei particolari prossimi alla zona da lucidare (esempio modanature, spruzzatori tergi, guarnizioni, ecc.) per evitare il danneggiamento degli stessi durante l’operazione di lucidatura. d) Lucidatura con macchinetta della superficie interessata utilizzando il platorello (tipo 3M o similare) con pasta abrasiva (tipo 3M o similare) evitando di surriscaldare l’area d’intervento. e) Conclusione dell’intervento di lucidatura/finitura con polish (tipo 3M o similare) a mano o a macchinetta con pelle d’agnello. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 37 M a n u a l e d i v e r n i ciatura c) Successivo lavaggio con diluente per plastiche (tipo BASF 541-30 o PK7000 o PK1000 o similare). d) Applicare primer d’adesione secondo i sistemi sotto riportati in funzione del tipo di plastica: SISTEMA I Tipo BASF (934-0 o AM870 o similare); SISTEMA Il Tipo BASF (801-72 o EUROXY CP o similare); SISTEMA III Tipo BASF (934-70 o similare). e) Applicare smalto acrilico 2K HS (tipo BASF serie 22 o UNO HD o similari) f) Essicare in forno a 40 °C per 30-40 min. o 24 ore a 18-20 °C. g) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. 12) VERNICIATURA PARTI IN PLASTICA DAL FONDO TINTE DOPPIOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7435 - 7445 - 7455 13) VERNICIATURA PARTI IN PLASTICA DAL FONDO TINTE TRIPLOSTRATO SOTTOGRUPPO TEMPARIO 7437 - 7447 - 7457 Ciclo d’intervento a) Lavaggio della superficie con diluente per plastiche (tipo BASF 541-30 o PK7000 o PK1000 o similare). Ciclo d’intervento a) Lavaggio della superficie con diluente per plastiche (tipo BASF 541-30 o PK7000 o PK1000 o similare). b) Carteggiatura della superficie interessata con SCOTCH BRITE b) Carteggiatura della superficie interessata con scotch-brite. c) Successivo lavaggio con diluente per plastiche (tipo BASF 541-30 o PK7000 o PK1000 o similare). c) Successivo lavaggio con diluente per plastiche (tipo BASF 541-30 o PK700 o PK1000 o similare). d) Applicare primer d’adesione secondo i sistemi sotto riportati in funzione del tipo di plastica: SISTEMA I Tipo BASF(934-0 o AM 870 o similare); SISTEMA Il Tipo BASF(801-72 o similare); SISTEMA III Tipo BASF (934-70 o similare). d) Applicare primer d’adesione secondo i sistemi sotto riportati in funzione del tipo di plastica: SISTEMA I Tipo BASF (943-0 o AM870 o similare); SISTEMA Il Tipo BASF (801-72 o similare); SISTEMA III Tipo BASF (934-70 o similare). e) Applicare Base opaca ad acqua /Trasparente HS (tipo BASF serie 90 o ONYX HD o similari /TRASPARENTE BASF tipo 923-335 o CRYSTALCLEAR o similare). Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. e) Applicare Base Opaca Micalizzata ad acqua /Trasparente HS (tipo basf SERIE 90 o ONYX HD/TRASPARENTE BASF tipo 923-335 o CRYSTALCLEAR o similare) oppure Base. Per i veicoli a finitura opaca, utilizzare il trasparente BASF 923-55 o SILICATOP. Per i veicoli verniciati con trasparente ceramico utilizzare il trasparente BASF 923-447 o SUPREMELUX. C I C L I O P E R AT I V I cicli operAtivi f) Essicare in forno a 40 °C per 30-40 min. o 24 ore a 18-20 °C. f) Essicare in forno a 40 °C per 30-40 min. o 24 ore a 18-20 °C. g) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 g) Dopo stabilizzazione a temperatura ambiente per 24 ore, eventuale lucidatura con pasta abrasiva e polish. N.B. Questo procedimento non è applicabile per le tinte con finitura opaca. Per ulteriori informazioni consultare la Service News n. 70 del 23/06/2010 Service News n. 70 38 Manuale di verniciatura CAPITOLO 3 TECNICHE D’INTERVENTO MANUALE DI VERNICIATURA M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: L’obiettivo dell’operatore/verniciatore che interviene nelle operazioni di ripristino di uno o più componenti è, senza dubbio, quello di riportare i particolari o la vettura nelle condizioni originali. È un fattore indiscutibile che la tipologia della vernice ed i sistemi di verniciatura sono notevolmente cambiati in questi ultimi 10 anni. I motivi di tale cambiamento sono dovuti a: - nascita di nuovi colori - introduzione di pigmenti micacei e perlati - uso sempre più diffuso del sistema base opaca/trasparente - applicazione dei prodotti automatico od elettrostatico - impiego di prodotti alto solido - impiego di prodotti base acqua TECNICHE D’INTERVENTO VERNICIATURA TOTALE VETTURA RITOCCO A TAGLIO NETTO MONOSTRATO VERNICIATURA DI UN PEZZO ciclo dal fondo/solo smalto RITOCCO A SFUMARE doppio/triplo strato TECNICHE D’INTERVENTO TECNICHE D’INTERVENTO RITOCCO CON tecnica spot repair In carrozzeria le tecnologie utilizzate sono alquanto diverse da quelle del primo impiego per tipo di sistemi applicativi e condizioni di essiccazione dei prodotti vernicianti ma, anche in questo settore i sistemi di riparazione sono stati sviluppati per garantire lo stesso standard qualitativo. Questo sviluppo ha consentito l’impiego di prodotti e tecniche di ritocco che hanno migliorato la qualità degli interventi di verniciatura, riduzione dei prodotti utilizzati e dei tempi di lavorazione. In funzione dei suddetti cambiamenti, la preparazione e le capacità del verniciatore è un fattore determinante per la corretta esecuzione di ritocchi che le nuove tecniche permettono di eseguire. Le tecniche d’intervento adottate in carrozzeria si dividono secondo lo schema seguente: 40 Manuale di verniciatura TECNICHE D’INTERVENTO TECNICHE D’INTERVENTO La riverniciatura totale non richiede una particolare cura nella correzione della tinta perché non ci sono confronti con parti verniciate con prodotto originale. VERNICIATURA TOTALE VETTURA CON CICLO DAL FONDO O SOLO SMALTO op. 7430E01, 7435E01, 7437E01, 7460E01, 7465E01, 7467E0l È un intervento che si effettua quando l’anomalia interessa praticamente tutta la superficie della vettura. N.B. Si ricorda che esistono anche operazioni che comprendono un insieme di pezzi (vedi “Introduzione al temparlo - Operazioni complesse”) che sono: - parti orizzontali - parte anteriore - parte posteriore - fiancata La riverniciatura parziale richiede una particolare cura nella correzione della tinta perché ci sono confronti con parti verniciate. VERNICIATURA DI UN PEZZO È un intervento che si effettua nei seguenti casi: a) sostituzione di un componente. b) intervento di garanzia per anomalie presenti su uno o più pezzi (esempio porta e parafango). 41 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Si richiede una particolare attenzione nella correzione della tinta che deve essere uguale sotto diverse tipologie di luce. È pertanto consigliato per interventi su vetture verniciate con tinte pastello e su zone non particolarmente in vista (esempio le parti strutturali). VERNICIATURA DI UN PARTICOLARE A TAGLIO NETTO - MONOSTRATO TECNICHE D’INTERVENTO TECNICHE D’INTERVENTO RITOCCO A SFUMARE DOPPIO/TRIPLO STRATO RITOCCO A SFUMARE DOPPIO/TRIPLO STRATO In questo caso abbiamo la combinazione della sfumatura della base opaca seguita dall’applicazione del trasparente su tutto il pannello adiacente. La sfumatura della base opaca si effettua su l pannello adiacente; è però richiesta l’applicazione del trasparente su tutto il pannello. Lo spessore della base opaca si riduce sulla zona di sfumatura che è effettuata con le mani fina li di colore. Questo permette di miscelare gradualmente il ritocco sulla verniciatura originale. Questa tecnica di ritocco permette una leggera differenza di colore senza che il ritocco risulti visibile. Il tutto si traduce in una maggiore facilità di esecuzione e minor tempo per la messa in tinta della base opaca. Tale sistema è particolarmente consigliato per tinte micalizzate o periate e per zone in vista. Questo sistema è utilizzato per piccoli interventi ed è finalizzato al massimo risparmio di prodotto e tempo. La sfumatura avviene all’interno del pannello sia con la base opaca, che con il trasparente. Questo tipo di intervento richiede una grande abilità da parte dell’operatore ed è consigliabile per alcune zone della vettura. 42 Manuale di verniciatura TECNICHE D’INTERVENTO tecniche d’intervento RITOCCO CON TECNICA SPOT REPAIR RITOCCO CON TECNICA SPOT REPAIR Questo sistema è utilizzato per massimizzare il risparmio di tempo e materiale. Il procedimento si adatta a quasi tutti i danni alla carrozzeria, con diametro fino a 5 cm circa. Sono generalmente esclusi danni alle superfici orizzontali, come ad esempio tetto e cofano. 43 M a n u a l e d i v e r n i ciatura 1. PREPARAZIONE 3. PREPARAZIONE BASE OPACA TECNICHE D’INTERVENTO FASI DELLA LAVORAZIONE Vista Frontale Pannello da ri Pannello laterale Vista in sezione ORIGINALE Lamiera 2. PREPARAZIONE FONDO Fo 4.APPLICAZIONE TRASPARENTE Vista Frontale Pannello da r Pannello laterale Vista in sezione ORIGINALE Lamiera Per i prodotti vernicianti da utilizzare vedere Cap.2 ° “CICLI DI VERNICIATURA” Per i prodotti relativi alla carteggiatura/carte abrasive vedere Cap.4 ° “REPARTO DI VERNICIATURA” 44 Manuale di verniciatura Fo CAPITOLO 4 REPARTO DI VERNICIATURA MANUALE DI VERNICIATURA M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: Per un corretto modo di operare, oltre alle necessarie conoscenze sulle modalità operative da seguire, è indispensabile disporre di impianti e mezzi di lavoro razionali e funzionali, nonché di un’area opportunamente attrezzata. In questo capitolo vengono riportate delle nozioni di ordine generale sulla strutturazione di un reparto di verniciatura che dovrebbe essere suddiviso nelle seguenti aree: - zona di lastratura - zona di preparazione/carteg giatura - zona di verniciatura - zona di finitura - zona spot repair esempio di un reparto di carrozzeria A - Zona di lastratura/ferratura e finitura B - Zona di preparazione/carteggiatura C - Cabina di verniciatura D - Zona Spot Repair R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Di seguito sono riportate le operazioni e le attrezzature per ogni singola zona operativa. N.B. Oltre ai suggerimenti trattati, atti a rendere efficiente l’intervento di verniciatura, la carrozzeria deve essere dotata di tutti i requisiti di legge specifici per ogni nazione 46 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A ZONA DI: Lattoneria / stacco riattacco In questa zona della carrozzeria si svolgono tutte quelle operazioni relative ad interventi di sostituzione o riparazione di lamierati. Come prima operazione l’operatore analizza il tipo di intervento che ha provocato il danno su vettura. L’analisi consente di individuare l’entità del danno e la riparabilità della vettura. In seguito a questa analisi, che deve essere svolta con la massima professionalità prestando maggior attenzione alle parti strutturali della scocca, si rende possibile sia stendere un preventivo di spesa orientativo, sia decidere la sequenza operativa di riparazione in modo da ottimizzare i tempi di lavoro. ZONA DI: PREPARAZIONE In questa zona si effettuano le seguenti operazioni: - CARTEGGIATURA - STUCCATURA - MASCHERATURA - PREPARAZIONE VERNICE - LAVAGGIO ATTREZZI - SIGILLATURA Verranno ora esposte le singole operazioni con l’impiego delle attrezzature più adeguate: 47 M a n u a l e d i v e r n i ciatura CARTEGGIATURA La carteggiatura viene effettuata con apposite attrezzature pneumatiche munite di aspirazione e filtraggio delle polveri. Il gruppo aspirante è montato su carrello a ruote. Tramite la tubazione a tre vie coassiali, viene inviata l’aria per il funzionamento dell’attrezzo e realizzato il circuito di aspirazione delle polveri. Le polveri vengono aspirate dai fori presenti sulla corona esterna del piattello rotante. Le attrezzature possono essere di tipo portatile, oppure progettate in modo modulare per poter installare, ed eventualmente aumentare, una o più postazioni di carteggiatura in funzione delle necessità della carrozzeria. Queste attrezzature sono munite di un braccio articolato che consente di operare in un raggio di alcuni metri, offrendo la possibilità di raggiungere ogni punto della vettura. Sono a disposizione platorelli di diverse dimensioni, rettangolari, rotondi o a punta in modo da raggiungere tutti i punti della vettura e poter carteggiare, usufruendo dell’aspirazione totale delle polveri, anche i punti più difficili della superficie interessata alla carteggiatura. Prodotti di tipo Scotch-Brite® Per la carteggiatura delle zone difficilmente raggiungibili con levigatrici meccaniche, si consiglia l’utilizzo di questi prodotti forniti dalla ditta 3M, ma possono essere utilizzati prodotti di pari qualità forniti da altre ditte. Questo tampone, formato da fibre sintetiche, resine e granuli di abrasivo, consente di raggiungere agevolmente i punti più difficili di qualsiasi parte di un veicolo in riparazione, con notevole risparmio di tempo. Ne esistono di varie grane (caratterizzate da un colore specifico) da scegliere in base al tipo di lavorazione e all’ampiezza della superficie da trattare. Si consiglia l’impiego di questi prodotti soprattutto negli interventi di sfumatura su tinte doppiostrato, quando, per evitare diversità di tinta tra la parte riparate e lo smalto originale, si rende necessario opacizzare quest’ultimo. Carte abrasive La carteggiatura è una delle operazioni che viene eseguita nel contesto dei cicli di riparazione e la sua esecuzione pratica riveste una fondamentale importanza nella qualità finale di un intervento di verniciatura. La carteggiatura serve per diversi scopi: - livellare le imperfezioni superficiali - facilitare l’adesione degli strati dei prodotti vernicianti Con le nuove tecnologie di produzione di carte abrasive, la tecnica maggiormente usata in carrozzeria è la carteggiatura a secco. La carteggiatura a secco è quella che offre maggiore sicurezza e funzionalità, perché oltre alla facilità e rapidità di esecuzione offre il vantaggio di eliminare quei possibili problemi di blistering che la carteggiatura ad acqua può creare. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A cicli operativi Infatti, nella carteggiatura ad acqua, il problema principale è quello di effettuare un lavaggio accurato seguito da soffiatura dell’acqua residua che, se lasciata asciugare sul pezzo, lascia un residuo costituito dai sali minerali in essa contenuti che con il tempo possono provocare, risciogliendosi, bollicine sulla verniciatura finale. Per una corretta operazione di carteggiatura è necessario seguire alcune semplici regole: - pulire accuratamente e sgrassare le superfici prima di qualsiasi operazione per evitare sia solchi troppo profondi e difficilmente eliminabili che tracce di grasso e polvere entrino nei solchi della carteggiatura provocando problemi di schivature o di adesione - evitare la formazione di segni profondi di carteggiatura assicurandosi di usare carta abrasiva non rovinata - ricordare di non usare carte abrasive con tre gradazioni di granulometria differeti tra di loro - scegliere il tipo giusto di granulometria in funzione dell’operazione da effettuare - usare correttamente gli attrezzi, in particolare le carteggiatrici pneumatiche - la carteggiatura manuale deve essere eseguita con movimenti fatti sempre nella stessa direzione - evitare il surriscaldamento della carta per evitare problemi di incollaggio dell’abrasivo sul supporto 48 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Esistono in commercio vari tipi di carte abrasive in funzione del loro utilizzo che può essere a secco o ad acqua. Ogni tipo di carta è contrassegnata da codici diversi tra loro e per dare una regolamentazione è stata introdotta la granulometria FEPA (o granulometria “P”) che riassume questi tre principi fondamentali: CONFRONTO DI SOLCHI DEI GRADI DI CARTA - La granulometria FEPA è basata sulla dimensione del granulo abrasivo - Gli aderenti alla FEPA devono rispettare le regole in materia di granulometria - La stessa grana, tra i vari produttori FEPA, lascia un segno di finitura molto simile Inoltre i produttori di carte abrasive si impegnano a garantire la più alta percentuale di granuli dichiarati e l’assenza di granuli anomali che danno luogo a graffi o rigature. Generalmente in carrozzeria si utilizza la carteggiatura a secco, ma viene utilizzata anche quella ad acqua con 2 tipi di carta aventi codici diversi. Per comodità i valori delle carte ad acqua sono circa il doppio di quelle asecco. CARTE A secco P 320 P 180 P 120 CARTE AD ACQUA P 600 - 800 P 320 - 360 P 220 - 240 Nell’immagine successiva sono mostrate le profondità in Microns di alcune carte abrasive. Piano aspirante con plenum Carteggiatura a secco P32O P400 P500 Tutte le operazioni di carteggiatura devono essere eseguite in una zona dotata di impianto di abbattimento polveri con piano aspirante munito di impianto filtrante. Questo impianto è munito da un pavimento grigliato con filtri a secco in modo da permettere l’aspirazione dell’ aria per bloccare la polvere di carteggiatura. Un impianto di termoventilazione provvede alla distribuzione dell’aria dal soffitto mediante adeguate canalizzazioni, mentre l’uscita dell’aria è garantita da un impianto di estrazione munito di una serie di filtri per l’abbattimento delle polveri. (DM 203 del 12 luglio 1990) 49 M a n u a l e d i v e r n i ciatura STUCCATURA Questa operazione ha lo scopo di livellare le imperfezioni del supporto non eliminabili con un fondo riempitivo. MASCHERATURA La mascheratura è un’operazione di protezione delle parti della vettura non interessate all’intervento di riparazione. Generalmente sono zone di saldatura e comunque si raccomanda di limitare all’indispensabile le zone interessate. Questa operazione deve essere eseguita con idonei prodotti (carta o altro materiale) che siano resistenti ai solventi e non rilascino sostanze che possano danneggiare la superficie protetta; non utilizzare carta da giornali con inchiostri solubili nei solventi della vernice. Uguale attenzione deve essere riservata ai nastri adesivi utilizzati, che devono essere resistenti ai solventi ed al calore. Per facilitare l’operazione viene utilizzata una apposita attrezzatura srotolatrice-nastratrice per carta (vedi figure sottostanti). I prodotti abitualmente utilizzati sono stucchi di natura poliestere, dotati di rapidissima essiccazione, elevato potere riempitivo e bassissimo calo in fase di essiccazione in quanto la parte volatile è praticamente inesistente. La stuccatura deve essere fatta sempre su una lamiera trattata con fondo. Dato l’elevato contenuto di pigmenti, gli stucchi assorbono facilmente acqua e pertanto si consiglia la carteggiatura a secco per evitare intrappolamento di acqua residua che potrebbe creare innesco del processo di formazione di ruggine o blistering superficiale. L’essiccazione è una fase molto importante per la buona riuscita di un ciclo di verniciatura; per assicurasi che sia completamente avvenuta, si consiglia l’utilizzo di lampade IR a temperature più elevate di quelle utilizzate per l’essiccazione dei prodotti successivi. Evitare di togliere il nastro adesivo prima del completo raffreddamento della superficie per evitare strappi sui bordi che possono pregiudicare la qualità dell’intervento di verniciatura. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Poiché il rapporto di catalisi degli stucchi è difficile da regolare visivamente, si consiglia l’utilizzo delle apposite macchinette dosatrici. In questo modo abbiamo la sicurezza che non appaiano, nel tempo, aloni di rimarcatura delle zone stuccate. 50 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA ESEMPI DI MASCHERATURA SU VETTURA Mascheratura a mano Mascheratura con nastratrice/srotolatrice 51 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Esempi di mascheratura delle guarnizioni/vetro PREPARAZIONE VERNICE Paint-box Nella zona di preparazione deve essere installato un PAINT BOX che non deve essere considerato il solito angolo di stoccaggio vernici, ma un locale modulare adatto a contenere al suo interno le seguenti attrezzature: - Tintometro - Bilancia computerizzata - Repertorio colori - Banco per la miscelazione prodotti - Lavapistole automatico - Fornetto essiccazione provini - Serie completa di aerografi (pistole) Il PAINT BOX dovrà avere le seguenti caratteristiche: - pareti coibentate con materiale incombustibile - finestre con vetri di sicurezza - porta con apertura antipanico e scalino contenimento vernice - luci su due lati con oblò protetti da vetri di sicurezza - soffitto filtrante su tutta la lunghezza - gruppo di ventilazione per immissioni ed estrazione dell’aria - ventilazione ciclica automatica - quadro di sicurezza che regola l’accensione delle luci dopo un tempo fissato di ricircolo dell’aria Tintometro Per soddisfare le molteplici richieste di colori, l’utilizzo di sistemi tintometrici è diventato in carrozzeria una normale operazione. I colori per il ritocco sono formulati mediante miscelazione di Tinte Base (colori monopigmenti) secondo una formula fornita dal produttore di vernici. Con questo sistema si possono formulare tutte le tipologie di prodotto: - smalto pastello monostrato - smalto pastello doppio strato - smalto metallizzato doppio strato - smalto micalizzato triplo strato R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA L’accuratezza della riproducibilità della formula dipende dal corretto utilizzo delle Tinte Base. Per questo motivo tutte le Tinte Base devono essere posizionate su un miscelatore che almeno due volte al giorno agita e mantiene omogeneo il prodotto. 52 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Repertorio colore Per realizzare un determinato colore, a partire dalle Tinte Base, occorre innanzitutto identificare il colore originale da riprodurre. A questo scopo, su ogni vettura, viene applicata una targhetta di identificazione del colore e del tipo di prodotto impiegato in produzione. Questa targhetta viene applicata generalmente all’interno del vano motore o sul cofano baule/portellone e vengono riportate le seguenti informazioni: 1 - Ditta fornitrice del prodotto verniciante 2 - Denominazione del colore 3 - Codice colore 4 - Prodotto consigliato dalla ditta fornitrice del prodotto verniciante per il ritocco/riverniciatura VERNICIATURA ORIGINALE PEINTURE ORIGINAL/ORIGINAL PAINTING COLORE/TEINTE/COLOUR/FARBTON/COLOR CODICE/CODE/CODIGO PER RITOCCHI E VERNICIATURE Individuata la tinta, ricercare la formula adatta alla vettura utilizzando i supporti colorimetrici forniti dal produttore di vernici. Prima di applicare il colore sulla vettura, applicare su un lamierino prova tinta, effettuare l’eventuale correzione per adattarlo alla vettura seguendo le modalità riportate nei cicli di verniciatura allegati. La valutazione della tinta deve essere a vernice completamente essiccata, sotto due fonti di luce, naturale e artificiale. Per accelerare questo procedimento si consiglia l’utilizzo di un fornetto per l’essiccazione dei provini (vedi foto). 53 Box contenitore con mazzette spruzzate M a n u a l e d i v e r n i ciatura 1 2 3 4 Bilancia computerizzata I nuovi colori sono oggi formulati con l’utilizzo di un numero di pigmenti sempre più numerosi ed in piccole quantità per ottenere variazioni di riflesso secondo l’angolo di osservazione. La precisione della pesata è quindi diventato un fattore determinante e per questo motivi si è gradualmente passati da un sistema Visore/Bilancia elettronica ad un sistema Computer/Bilancia elettronica che ha le seguenti funzioni: - Banca dati delle formule - Banca dati schemi di coloritura - Informazion i sul tipo di prodotto usato in origine (mono-doppio-triplostrato) - Correzione di pesata LAVAGGIO ATTREZZI Lavapistole automatico Nella visione della riduzione dell’emissione dei solventi nell’atmosfera, è necessario ridurre in carrozzeria i quantitativi dei cosiddetti solventi di lavaggio. Uno dei mezzi per ottemperare a questa regola è quella di utilizzare una attrezzatura automatica per il lavaggio degli attrezzi impiegati. Esistono oggi in commercio attrezzature pneumatiche con filtraggio dell’aria con carboni attivi che bloccano l’emissione in atmosfera dei solventi. Lavorando con recupero di solvente, queste attrezzature permettono anche una notevole riduzione dei consumi. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Quest’ultima operazione è molto importante perché permette all’operatore di capire e valutare l’importanza di un eventuale errore di pesata che potrebbe pregiudicare la corrispondenza della formula al colore della vettura. 54 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Serie di aerografi Il mezzo utilizzato sia nel primo impiego sia in carrozzeria per l’applicazione di un prodotto verniciante è l’aerografo o pistola. Questo attrezzo funziona ad aria compressa, si compone di un recipiente che contiene la vernice da spruzzare, dell’ugello per la polverizzazione e l’ampiezza del getto, dei regolatori per la quantità di prodotto erogato, ed un manometro per la regolazione della pressione di utilizzo. In funzione della posizione del contenitore di vernice si dividono in: - pistole ad aspirazione - pistole a caduta Regolazione della pistola La regolazione del getto deve essere effettuata in modo da adattarsi alle dimensioni della superficie da verniciare e questa regolazione è fondamentale nell’economia di una verniciatura. Pistole ad aspirazione (A): Hanno il serbatoio posizionato nella parte inferiore della pistola. Questo ne rende più difficoltoso l’utilizzo perché costringe l’operatore a lavorare ad una distanza più elevata dal pezzo da verniciare, in modo particolare sulle parti piane; richiede poi una maggiore pressione di utilizzo per ottimizzare la polverizzazione della vernice. La regolazione del rapporto aria/vernice deve portare ad una pressione d’aria la minore possibile, compatibilmente con una sufficiente polverizzazione della vernice, in quanto un eccesso di aria provoca un aumento di “nebbia di spruzzatura” e quindi maggiore “overspry” che si traduce in maggiori consumi di prodotto, finiture bucciose, intasamento dei filtri e problemi per la salute dell’operatore. Pistole a caduta (B): Hanno il serbatoio posizionato sulla parte superiore della pistola, sono più leggere e facili da maneggiare, consentono di utilizzare completamente tutta la quantità di prodotto. Dalla metà degli anni novanta, sono stati sviluppati nuovi modelli che, pur utilizzando lo stesso principio, consentono una notevole riduzione dei fumi di spruzzatura e quindi un notevole risparmio di prodotto. Uso della pistola Regolata correttamente la pistola, occorre seguire alcune regole per un suo corretto utilizzo: - mantenere la pistola sempre in posizione verticale rispetto alla superficie da verniciare - fare movimenti costanti ed uniformi per evitare accumuli di vernice e conseguenti colature - mantenere fissa la distanza tra pistola e pezzo da verniciare (25-35 cm) - le passate devono avere una sovrapposizione di 2/3 della precedente Queste pistole hanno la sigla HVLP (sigla inglese che significa Alto Volume Bassa Pressione) sono conformi alle nuove normative per quanto riguarda l’emissione di solventi nell’atmosfera. I vantaggi che ne derivano sono: - riduzione del materiale del 30-40% - minor intasamento dei filtri della cabina - alta riduzione dell’inquinamento atmosferico - salvaguardia della salute del lavoratore indipendentemente dal tipo di pistola utilizzato, è fondamentale una corretta regolazione dei parametri di utilizzo e della tecnica di spruzzatura. 55 M a n u a l e d i v e r n i ciatura Il getto della pistola viene comunemente chiamato “fiamma” o “rosa”, mentre la sua sezione trasversale viene denominata “sagoma di spruzzo”. Agendo sulla ghiera di regolazione dell’aria, l’aria compressa schiaccia la sezione del getto fino a renderla di forma ellittica, che rappresenta la sagoma corretta. Possibili inconvenienti di funzionamento e loro rimozione INCONVENIENTI POSSIBILI CAUSE • La pistola lavora a colpi • La sede dell’ugello nella testata ha una perdita a causa di: - residui di prodotto indurito - filettatura dell’ugello o testata danneggiata - foro del coperchio della tazza ostruito • Pulire la sede dell’ugello • Cambiare l’ugello o testata • Pulire il foro • Il prodotto esce tra premistoppa e l’ago • Il premistoppa non è perfettamente serrato • Allentare e poi serrare con decisione • Getto a forma di falce • Foro di un corno dell’ugello otturato • Ugello o circuito dell’aria sporco • Pulire l’ugello ed eventualmente il circuito dell’aria • Getto a forma di goccia od ovale • Pressione dell’aria troppo elevata • Getto troppo largo • Prodotto troppo fluido • Insufficiente quantità di materiale • Regolare la pressione • Regolare la quantità di prodotto • Correggere la viscosità • Aumentare la quant ità di materiale • Applicazione del prodotto troppo concentrato al centro • Quantità eccessiva di prodotto • Accorciare la corsa dell’ago • Diminuire la pressione sul prodotto • Usare ugello più piccolo • Aumentare la pressione di spruzzo il getto vibra • Insufficiente quantità di materiale • Ugello serrato male • Sede dell’ugello sporco • Aggiungere materiale • Serrare ugello • Pulire e cambiare • la pistola sgocciola • Ago della bilancia non bloccato • Corpi estranei nell’ugello impediscono l’uscita del prodotto • Bloccare • Pulire l’ugello Aria di atomizzazione insufficiente Aria di atomizzazione troppo alta Atomizzazione corretta R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA 56 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA sigillatura N.B. I valori dei tempi di applicazione si trovano al/a sezione 7201E del temparlo. Nella fase di preparazione la sigillatura è un’operazione molto importante e deve essere eseguita con la massima cura. Lo scopo di detta operazione è quella di prevenire infiltrazioni di acqua tra le lamiere puntate che porterebbero ad una inevitabile corrosione soprattutto in quelle zone (pianale, passaruote, longheroni sottoporta) che sono maggiormente esposte ad abrasione, aggressione chimica (presenza di sale sulle strade) ed atmosferica (umidità ed acqua). In funzione delle parti da sigillare si possono utilizzare attrezzi pneumatici per ottenere un buon effetto estetico, oppure pennello o trafilati già preparatimper le zone non in vista. I prodotti utilizzati sono generalmente di natura poliuretanica essiccante ad aria. Vista l’importanza dell’operazione si consiglia l’utilizzo di prodotti forniti a case produttrici internazionali che operano da molti anni su l mercato della carrozzeria, assicurandosi che la scadenza dei prodotti sia regolare. ZONA DI: VERNICIATURA In questa zona si effettuano le seguenti operazioni: - VERNICIATURA/APPLICAZIONE - ESSICCAZIONE Per l’esecuzione delle suddette operazioni sono necessarie le seguenti attrezzature: CABINA DI VERNICIATURA COMBINATA In carrozzeria la cabina di verniciatura è un impianto che viene utilizzato per due operazioni: - verniciatura - essiccazione Le specifiche principali di questo impianto sono: assenza di polvere, ventilazione uniforme, efficace abbattimento dei fumi di spruzzatura, buona termoregolazione in ambedue le fasi di lavorazione (applicazione ed essiccazione). Per soddisfare le necessità sopra riportate, la cabina/forno deve avere le caratteristiche seguenti: Funzionamento a secco Con i prodotti catalizzati, impiegati attualmente, è indispensabile evitare l’applicazione in ambienti ad elevata percentuale di umidità relativa per evitare interazioni che possono pregiudicare le qualità intrinseche dei prodotti applicati. Pertanto gli impianti attuali utilizzano un sistema a secco circolazione dell’aria. Circolazione dell’aria Una uniforme circolazione dell’aria, all’interno della cabina, è condizioneindispensabile per permettere ai solventi una graduale evaporazione nella fase di appassimento tra le mani e alla fine prima dell’essiccazione. La circolazione dell’aria avviene immettendo, attraverso una appropriata canalizzazione, aria termoregolata prodotta da ventilatori che hanno una portata dimensionata per ottenere, all’interno della cabina, un flusso 57 M a n u a l e d i v e r n i ciatura discendente che abbatte i fumi di spruzzatura Sulla canalizzazione della mandata dell’aria dal bruciatore deve essere applicata una paratia tagliafiamma collegata ad una valvola termica per ottemperare al le normative di sicurezza. Per ottimizzare il funzionamento della cabina, l’aria deve essere filtrata sia in mandata sia in uscita con filtri a secco opportunamente dimensionati. L’aria in mandata al camino deve essere convogliata attraverso una batteria di filtri a carboni attivi, opportunamente dimensionati in modo da bloccare i solventi in essa contenuti. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Gli impianti combinati cabina/forno sono dotati di un dispositivo di commutazione per il passaggio dalla fase di verniciatura a quella di essiccazione che agisce su una paratia interna al gruppo interessante il condotto di espulsione dell’aria dalla cabina. CABINA COMBINATA DI VERNICIATURA ED ESSICCAZIONE Per poter verniciare vetture di qualsiasi dimensione, piccoli veicoli commerciali ed in previsione dell’utilizzo anche dei prodotti all’acqua una cabina/forno dovrebbe avere le caratteristiche che seguono: - dimensioni: • lunghezza 8800 mm • larghezza 4300 mm • altezza 2400 mm - ricircolo aria: • 28000 m3/ora (minimo) - potenza termica: • 240000 kcaljora - portata grigliato: • 500 kg per impronta ruota L’impianto di illuminazione deve essere adeguato a fornire una luce diffusa in tutta la cabina e a tenuta stagna come previsto dalle norme di legge. 58 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Un elemento molto importante per un corretto funzionamento di una cabina di verniciatura è la sua manutenzione. Nella tabella sotto stante viene riportato un esempio da utilizzare. frequenza operazione di manutenzione ogni giorno • Spurgare lo scarico della condensa dei filtri dell’impianto • Pulire l’interno della cabina dalla polvere di spruzzatura ogni settimana • Verificare il valore della pressione interna della cabina • Pulire i filtri del pavimento • Verificare i manometri del complesso disoleatore ogni mese • Pulire i vetri del sistema di illuminazione • Controllare lo stato dei filtri a soffietto ed eventualmente sostituirli • Pulire il camino dell’emissione dei gas combusti ogni sei mesi •Pulire la camera di combustione • Sostituire comunque i carboni attivi anche se non completamente esausti • Sostituzione delle cartucce filtro disoleatore ogni anno • Pulire i condotti di immissione aria • Verificare il serraggio dei bulloni dell’impianto • Verificare la tenuta delle porte, eventuale sostituzione delle guanizioni Impianto aria compressa Il risultato finale di una applicazione è, in gran parte, dipendente dalla qualità e quantità di aria compressa a disposizione. Gli elementi che costituiscono un impianto di aria compressa sono: - compressore - modulo essiccatore - complesso di disoleazione - tubazioni - maschere protettive Compressore Il compressore deve essere del tipo rotativo a vite lubrificato si lenziato raffreddato. 59 M a n u a l e d i v e r n i ciatura I consumi di aria relativi alle varie attrezzature dipendono dal tipo utilizzato, in linea di massima possiamo considerare che: - 1 pistola consuma 350 - 400litri/minuto - 1 postazione di carteggiatura consuma 400 - 500 litri/minuto - 1 lavapistole consuma 300 - 350 litri/minuto La pressione di linea deve essere di 6 - 7 atm. e deve essere costante anche se funzionano più attrezzature contemporaneamente. Per una carrozzeria dove si utilizzano contemporaneamente N° 2 pistole, N° 2 postazioni di carteggiatura, si consiglia l’impiego di un compressore di 30 HP portata di 3000 litri/minuto; pressione di esercizio di 9 atm. collegato a due serbatoi di 500 litri: uno a monte del deumidificatore ed uno a valle. Modulo essiccatore Per evitare problemi di schivature, bruciature, schiuma e velatura è indispensabile essiccare l’aria che esce dal compressore. Per questo motivo risulta necessario abbinare ad un compressore un essiccatore. Questa attrezzatura deve essere dimensionata alla portata del compressore tenendo presente che l’efficacia dell’essiccatore diminuisce con l’incremento della temperatura dell’aria da essiccare. Pertanto, se prendiamo come riferimento un compressore con una portata di 3000 litri/minuto, l’essiccatore dovrà avere una portata di 4500 litri/minuto. Complesso di disoleazione Oltre che esente da acqua, l’aria compressa usata per la verniciatura e la carteggiatura deve essere, per i motivi già denunciati, esente da olio. Per questo motivo è necessario installare due moduli disoleatori: uno a monte del modulo essiccatore e uno a valle del serbatoio dell’aria essiccata. Ogni modulo sarà composto da: contenitore portafiltro, filtro disoleatore a cartuccia e manometro segnalatore d’efficienza. A lato della cabina deve essere inoltre installato un blocco filtrante a secco con cartuccia per eliminare dall’aria compressa pulviscolo e tracce di umidità che si possono prOdurre nelle tubazioni. Per ottenere una protezione sicura, si consiglia l’utilizzo di una maschera integrale con casco alimentata ad aria fresca, con una leggera pressurizzazione che consente una corretta respirazione ed impedisce ai vapori di solvente di penetrare all’interno. A questo scopo è necessaria l’installazione di una centralina di depurazione dell’aria da inviare alla maschera pressurizzata dove oltre alla eliminazione di polvere, tracce di olio, ossido di carbonio ed anidride carbonica. 1 Visiera protettiva 4 trasformatore per controllo pressione 7 Valvola rapida 2 Respiratore a cartuccia 5 Occhiali di protezione 8 Cartuccia filtro usa e getta 3 Visiera con guarnizione in schiuma 6 Allarme bassa pressione 9 Tubazione di raccordo R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Tubazioni La sezione delle tubazioni deve essere dimensionata in funzione delle attrezzature ad essa collegate. I tubi flessibili utilizzati all’interno della cabina devono avere un diametro interno di 9 mm. Nel fissare la pressione di linea, bisogna ricordare che si ha, in generale, una perdita di 0,2 atm. per ogni 3 metri di tubazione. Una elettrovalvola, installata all’esternodella cabina, dovrà bloccare il flusso di aria compressa se l’impianto non è funzionante. Maschera protettiva La protezione della salute dell’operatore non è solamente un obbligo di legge, ma un bene che ogni carrozziere deve difendere per mantenere la profittabilità della sua attività. Non esiste un prodotto verniciante che nonsia nocivo alla salute e pertanto è indispensabile evitare di respirare o ingerire vapori di solventi e fumi di verniciatura. 60 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA ATTREZZATURE PER L’ESSICCAZIONE In carrozzeria l’essiccazione dei prodotti vernicianti può essere effettuata: - con aria calda prodotta dal bruciatore collegato con la cabina di applicazione - con l’irraggiamento della superfici con Raggi Infrarossi (IR). Aria Calda Come descritto precedentemente nel paragrafo “Cabina di Verniciatura “ l’impianto ha un doppio funzionamento e ne consente l’utilizzo come forno di essiccazione, agendo su un commutatore che permette il riciclo di circa il 90% dell’aria che, passando nella camera di combustione del bruciatore, viene riscaldata ad una temperatura che consente di ottenere una temperatura di 60 - 70°C sui lamierati. Questa fase necessita di un tempo di stazionamento della vettura nel forno di oltre 1 ora, considerando il tempo necessario al raggiungimento della temperatura del metallo, lo stazionamento per 30-40 minuti alla temperatura fissata e la successiva fase di raffreddamento. Raggi Infrarossi (IR) I raggi infrarossi sono una fonte di calore alternativa esistente in natura. Le radiazioni infrarosse sono intorno a noi perché emesse dal sole. Le onde dell’infrarosso hanno un potere calorifico superiore a qualsiasi altro tipo di radiazione. In generale si dividono in: onde corte, onde medie, onde lunghe. Per l’esiccazione delle vernici si utilizzano generalmente quelle medie o corte. La differenza sostanziale consiste nella profondità di penetrazione attraverso lo spessore di vernice. ln generale più corta è la lunghezza dell’onda, più elevata è la penetrazione. Le onde corte hanno maggiore penetrazione e raggiungono temperature superiori e tempi di essiccazione più ridotti. Come avviene l’essiccazione ad infrarossi Una parte del calore emesso dai raggi infrarossi viene assorbita dallo smalto stesso, mentre l’altra parte attraversa lo spessore di vernice scaldando il supporto metallico e viene riflesso. Le attuali lampade IR utilizzano emittenti alogene al tungsteno che sono ancora più efficaci per l’essiccazione delle vernici. Attrezzature Il mercato di tali apparecchiature offre svariati modelli ed a seconda del produttore funzionano con onde medie oppure con onde corte. Le apparecchiature possono essere: - arco completo automatico computerizzato - lampade portatili - pannelli irradianti manuali o computerizzati La scelta del tipo di attrezzatura e della lunghezza d’onda utilizzata dipende dalle necessità della carrozzeria. In genere le onde corte richiedono un tempo di essiccazione inferiore. Per grandi carrozzerie con un numero di vetture elevate, si consiglia l’installazione di un arco completo o di pannelli fissati con una rotaia alla parete della cabina in modo da semplificare e ridurre i tempi di permanenza della vettura nella cabina. Se la decisione è per l’install- 61 M a n u a l e d i v e r n i ciatura azione di un arco (come illustrato in figura), si consiglia il suo posizionamento in uno specifico box chiuso con immissione di aria in fase di applicazione della vernice in modo da evitare che l’arco sia a contatto con i fumi di spruzzatura che ne potrebbero pregiudicare il funzionamento. Inoltre tale sistemazione non modifica il corretto flusso dell’aria e l’abbattimento dei fumi risulta più efficace. ZONA DI: finitura In questa area si effettuano le operazioni di eliminazione di piccoli difetti e di lucidatura. Le attrezzature necessarie sono: - Set completo di attrezzi e materiali per eliminare piccoli difetti - Lucidatrici a velocità variabile In commercio vengono proposte differenti soluzioni ed attrezzature per l’eliminazione di piccoli difetti quali: sporchini, piccole c olature od insaccature. Lucidatrici L’intervento di lucidatura deve essere sempre effettuato dopo completa essiccazione dello smalto e dopo che il supporto sia stato stabilizzato a temperatura ambiente. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Lo scopo della lucidatura è quello di eliminare eventuali difetti affioranti sulla superficie verniciata durante l’applicazione o l’essiccazione dello smalto (buccia d’arancia, impurità, ecc.). Per ottenere il massimo risultato è necessario l’utilizzo di lucidatrici a velocità variabile (da 700 a 1500 giri/minuto), avendo cura di non scaldare eccessivamente la superficie per evitare strappi o bruciatura della vernice. Con le attuali paste abrasive all’acqua, bisogna mantenere sempre umida la superficie per evitare che la pasta abrasiva seccandosi produca segni e rigature. Altri fattori che influenzano il risultato finale sono sia il tipo di cappuccio (pelo di agnello o spugne sintetiche), sia il tipo di pasta abrasiva utilizzata; esistono comunque in commercio sistemi di lucidatura comprendenti tutta l’attrezzatura necessaria come quello della ditta 3M denominato “Perfect-it” mostrato in figura. 62 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA Metodo di lucidatura Per evitare di danneggiare la verniciatura, è necessario manovrare la lucidatrice con leggerezza, parallelamente alla superficie (vedi figura A) evitando di far assumere al platorello posizioni inclinate (vedi figura B) lavorando di taglio per non provocare eccessivi surriscaldamenti che possono creare rigature concentriche circolari. A B SI NO Viene di seguito proposto un metodo di lucidatura della ditta 3M denominato “Finesse-it”, per l’eliminazione di un difetto di verniciatura (2P- Impurità). N.B. Per l’intervento vengono utilizzati prodotti della ditta 3M, ma possono essere utilIzzati prodotti di pari qualità forniti da altre ditte. 63 M a n u a l e d i v e r n i ciatura ELIMINAZIONE DI UN’IMPURITÀ CON LUCIDATURA Rimuovere il difetto di verniciatura (sporchino) con abrasivo 3M™ 260L P1200 o P1500 Ø75mm a secco con utensile rotorbitale. In alternativa è possibile utilizzare l’abrasivo 3MT™rizactTM P1500 Ø75mm a umido. Proseguire la lucidatura con pasta abrasiva 3M™ 80349 ExtraFine (Tappo Giallo). Utilizzare su spugna ondulata gialla 3M™ 50488 Rifinire la lavorazione con gli abrasivi 3MTM Trizact™ P3000 Ø75mm a umido. Completare la lucidatura con Polish Ultrafina SE 3M™ 50383 per eliminazione di aloni e ologrammi (Tappo Blu). Per la completa rimozione di residui di paste o polish, utilizzare panni in microfibra ad elevate prestazioni 3M™ 50400 Ultrasoft Lucidare la zona carteggiata con pasta abrasiva 3M™ 50417 Fast Cut Plus (Tappo Verde). Utilizzare su spugna verde 3M™ 50487 fino alla completa rimozione dei segni di carteggiatura. Sgrassare la superficie con Spia di Lucidatura 3M™ 50561 N.B. Per l’intervento vengono utilizzati prodotti della ditta 3M, ma possono essere utilIzzati prodotti di pari qualità forniti da altre ditte. R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A REPARTO DI VERNICIATURA 64 Manuale di verniciatura R E PA R T O D I V E R N I C I AT U R A postazione spot repair elenco prodotti e attrezzature necessari in una postazione spot repair - Adeguato set di aerografi - Minilevigatrice - Lucidatrice - Paste abrasive - Panni in microfibra 65 M a n u a l e d i v e r n i ciatura CAPITOLO 5 GLOSSARIO MANUALE DI VERNICIATURA M a n u a l e di verniciatura - in collaborazione con: GLOSSARIO A ABRASIONE (resistenza alla) Attitudine di una pellicola di PV a resistere all’impatto e all’attrito di particelle e corpi abrasivi ABRASIVO Materiale atto per la durezza e forma delle particelle, ad incidere ed erodere. Usato per la preparazione del supporto (sabbiatura, graniglia) e nelle operazioni di finitura (Ievigatura) ACCELERANTE Termine improprio, ma di uso comune, per definire i catalizzatori (p. es. i sali di cobalto nei poliesteri insaturi o ammine terziarie nei poliuretani) oppure cocatalizzatori di reazione (p. es. estere acetacetico nei poliesteri insaturi). ADDENSAMENTO (Vd . lspessimento). ADDITIVO Componente di un PV che, in piccole quantità, gli conferisce particolari caratteristiche oppure elimina o riduce taluni suoi difetti prima, durante e dopo l’applicazione. ADESIONE Resistenza che una pellicola di PV oppone all’azione di distacco dal supporto o da un sottostante strato di prodotto verniciante. AEROGRAFO Pistola a spruzzo (Vd. Pistola a spruzzo) funzionante ad aria compressa. AFFIORAMENTO Fenomeno per cui, nella fase di essiccamento, uno o più componenti del PV si riportano verso la superficie. L’affioramento differenziato di pigmenti causa alterazioni di colore ed è, pertanto, un difetto (galleggiamento se totale, fiammeggiamento se parziale). Talvolta invece l’affioramento costituisce una caratteristica essenziale dei PV (pitture alluminio, poliesteri insaturi per quanto riguarda l’affioramento della paraffina) ALTERAZIONE DI COLORE Variazione, in genere peggiorativa, del colore di un prodotto verniciante dopo l’applicazione, dovuta a cause interne o esterne. ANCORAGGIO Adesione tenace e permanente fra una pellicola di PV e il supporto, legato ad una particolare condizione superficiale del supporto stesso. 67 M a n u a l e d i v e r n i ciatura APPASSIMENTO Fase iniziale dell’essiccamento di uno strato di PV durante la quale evapora la maggior parte dei solventi. Il grado di appassimento è importante per l’applicazione della mano successiva e per l’immissione in forno. APPLICAZIONE ... INCROCIATA Procedimento di verniciatura a pennello o spruzzo consistente nell’alternare ortogonalmente le varie passate. ASSORBIMENTO DI SPORCO Difetto di una pellicola di PV che trattiene in quantità eccessiva agenti inquinanti non asportabili mediante semplice lavaggio. ATOMIZZAZIONE Sistema di essiccamento secondo cui una sostanza in soluzione viene dispersa in finissime particelle per mezzo d’una corrente calda e secca che elimina il solvente. BAGNATO SU BAGNATO Procedimento di verniciatura consistente nell’applicazione di una mano su un’altra precedente ancora in fase di appassimento. BLiSTERING (Vd. Bollicine). BOLLICINE (Formazione di. .. ) Difetto che può manifestarsi per inglobamento d’aria o sviluppo di gas di reazione durante l’applicazione di un PV con conseguente formazione di cavità, persistenti o meno, nella pellicola. GLOSSARIO b BRILLANTEZZA Impressione visiva derivante dalla proprietà di riflessione della luce incidente sulla superficie di una pellicola di prodotto verniciante. BRILLANTEZZA (Grado di. .. ) Attitudine di una superficie a riflettere specularmente un fascio luminoso incidente. BRILLANTOMETRO Apparecchio per misurare la brillantezza di una pellicola di PV in base alla valutazione del fattore di riflessione della pellicola stessa sotto determinati angoli di incidenza. BUCCIA D’ARANCIA Aspetto di una pellicola di PV che presenta una superficie simile a quella della scorza dell’agrume. Può considerarsi un difetto di applicazione ma, in certi casi, viene richiesto come effetto di finitura (Vd. effetti: Bucciato - Goffrato). 68 Manuale di verniciatura GLOSSARIO C CABINA DI VERNICIATURA Impianto in cui si esegue la verniciatura a spruzzo. COLORE PRIMARIO In colorimetria, uno dei tre colori che, miscelati in proporzioni varie, permettono di riprodurre qualsiasi altro colore. CALO Diminuzione dello spessore e conseguentemente del potere riempitivo della pellicola di un PV durante l’essiccamento. Nei PV per legno si identifica con la penetrazione nei pori del supporto. COLORIMETRIA Scienza che consente di individuare un colore mediante misurazione dei tre parametri (luminosità, tono, saturazione) che lo caratterizzano. CARTE DI CONTRASTO Carte o cartoncini a quadri o strisce bianchi e neri, usati per valutare il potere coprente dei PV (Carte di Morest). CORROSIONE Alterazione elettrochimica che subiscono i metalli esposti all’azione degli agenti chimici in genere. CARTEGGIATURA Operazione avente lo scopo di rimuovere granuli, dislivelli o asperità che interrompono in maniera non informe la levigatezza. Può avere anche lo scopo di irruvidire una pellicola di PV per renderla idonea a ricevere una mano successiva oppure per conferirle aspetto satinato. Viene eseguita con carta abrasiva a umido, con tele abrasive e carta vetro a secco (Vd. levigatura). COTTURA IN FORNO (Vd. Essiccamento in forno) CATOFORESI (Vd. Verniciatura per elettrodeposizione ove il pezzo da verniciare è collegato al polo negativo). CATALIZZATORE Componente di un PV capace di provocare una reazione chimica che porta alla conversione del PV in pellicola. Impropriamente tale termine viene esteso al secondo componente di un PV a due componenti che, combinandosi, formano la pellicola. In tal senso è preferibile la dizione Induritore (Vd. Induritore). CICLO DI VERNICIATURA Sequenza delle operazioni di verniciatura, con indicazione dei tipi di PV impiegati e del numero delle mani applicate. Comprende anche la preparazione del supporto. COALESCENZA Fenomeno per cui le particelle disperse di un’emulsione o di una dispersione si uniscono tra loro separandosi dal mezzo disperdente. COLORANTE Sostanza colorata solubile nel veicolo, non dotata di potere coprente. COLORE Sensazione prodotta dalle percezioni visive di radiazioni di determinata composizione spettrale. 69 M a n u a l e d i v e r n i ciatura DENSITÀ APPARENTE Quantità in peso di un prodotto granulato o in polvere non compresso o altrimenti manipolato (eventualmente solo assestato) contenuta nella unità di volume. DEOSSIDAZIONE Trattamento chimico delle superfici metalliche allo scopo di eliminare gli ossidi superficiali come pretrattamento alla verniciatura. GLOSSARIO D DILUENTE Nella composizione di un PV, aliquota della parte volatile che non ha il potere solvente verso il legante. Nella tecnica dell’applicazione, il liquido volati le che si aggiunge ad un PV per portarlo alla giusta viscosità d’impiego. DILUIZIONE (Rapporto di. .. ) (Vd. Rapporto di diluizione). DISCATURA Operazione di preparazione del supporto eseguita con apparecchio a disco abrasivo rotante per eliminare calamina, ruggine e vecchie pellicole di PV. DISGREGAZIONE Distruzione in profondità della pellicola di PV. DISTACCO (Vd. Sfogllatura) 70 Manuale di verniciatura GLOSSARIO E EFFETTO BUCCIATO Aspetto caratteristico ottenuto per spruzzatura di un PV che, essiccando, lascia una superficie granulosa e ondulata. Può essere ottenuto anche per applicazione mediante un rullo in gomma a nido d’ape con alveoli di dimensioni diverse. ESSICCAMENTO FISICOCHIMICO Essiccamento ad aria, a forno o per radiazioni, determinato dalla evaporazione del solvente e dalle reazioni dei componenti tra loro e con l’ossigeno dell’aria. EFFETTO GOFFRATO Aspetto caratteristico ottenuto per spruzzatura in un PV che, essiccando, lascia una superficie microbugnata uniforme. ESSICCAMENTO FISICO Essiccamento determinato dalla semplice evaporazione del solvente. EFFETTO MARTELLATO Aspetto finale di una pellicola di prodotto verniciante metallizzato, simile al ferro battuto. ESSICCAMENTO FORZATO Essiccamento accelerato mediante riscaldamento a temperatura normalmente non superiore a 70°C, eventualmente in presenza di additivi vari e impiegando apparecchiature diverse (camera calda, forno, lampade a raggi IR, ecc.). EFFETTO METALLIZZATO Aspetto caratteristico della pellicola di un PV contenente un pigmento metallico, in genere alluminio. EFFETTO MULTICOLORE Si ottiene in una pellicola di PV a seguito dell’applicazione contemporanea di pitture di colore diverso e tra loro immiscibili. EFFETTO RAGGRINZATO Aspetto di una pellicola di PV ottenuto per essiccamento in forno. Presenta rughe contorte uniformemente distribuite. EFFETTO SATINATO Aspetto sericeo di una pellicola di prodotto verniciante. EFFETTO SCREPOLATO Aspetto di una pellicola di PV imitante vecchie pellicole screpolate o la pelle di coccodrillo. EROSIONE Usura graduale e irregolare di una pellicola di PV esposta alle intemperie, il cui sviluppo può giungere sino all’apparizione del supporto. ESSENZA DI PERLE (Vd. Pigmento perlaceo). ESSICCAMENTO Insieme delle trasformazioni fisiche e chimiche attraverso le quali uno strato di PV diviene pellicola passando dallo stato liquido allo stato solido. ESSICCAMENTO AD ARIA L’essiccamento che avviene a temperatura ambiente. 71 M a n u a l e d i v e r n i ciatura ESSICCAMENTO IN FORNO Essiccamento mediante riscaldamento a temperature superiori a 70°C per tempi prestabiliti. ESSICCAMENTO PER RADIAZIONE Essiccamento mediante radiazioni UV, IR, fascio elettronico o altre. ESSICCAZIONE Sinonimo di (Vd. Essiccamento). FILM Termine di derivazione inglese, d’uso internazionale, sinonimo, da noi, di Pellicola (Vd . Pellicola). FILMAZIONE Formazione di pellicola continua da resine in dispersione per effetto della coalescenza (Vd . Coalescenza). GLOSSARIO F FINITURA Mano finale in un ciclo di verniciatura. FLESSIBILITÀ Attitudine di una pellicola di PV ad adattarsi ai movimenti e alle deformazioni del supporto senza screpolarsi. Impropriamente detta Elasticità (Vd. Elasticità). FONDO (Pittura di ... - Mano di .. . ) Prima mano di un ciclo di verniciatura con funzione riempitiva, di ancoraggio ed eventualmente protettiva del supporto. FORI DI SPILLO Difetto della pellicola di un PV consistente in piccole cavità in superficie o all’interno. 72 Manuale di verniciatura GLOSSARIO G GALLEGGIAMENTO (Vd. Affioramento). GOFFRATO (Vd. Effetto goffrato). GRANA (Vd. Granulometria). GRANIGLIA METALLICA Abrasivo per la pulizia meccanica a getto, sotto pressione, di superfici di acciaio, costituito da particelle di acciaio o ghisa. GRANIGLIATURA Abrasivatura di supporti in acciaio da verniciare mediante getto sotto pressione di graniglie metalliche (Vd. sopra). Alternativa alla sabbiatura effettuata con getto di sabbia silicea. GRANULOMETRIA Misurazione e determinazione della dimensione dei granuli che costituiscono un prodotto abrasivo. 73 M a n u a l e d i v e r n i ciatura IDROPITTURA Pittura il cui legante è costituito da una resina sintetica in dispersione acquosa. INVECCHIAMENTO Modificazione irreversibile, generalmente peggiorata, delle proprietà di una pellicola di PV dovuta all’azione del tempo e degli agenti atmosferici. IDROREPELLENTE Additivo di PV avente la funzione di aumentare l’impermeabilità all’acqua. ISOLANTE Fondo con funzione impregnante, atto ad evitare che sostanze diverse dal supporto migrino allo strato di un prodotto verniciante sovrastante. GLOSSARIO I IGNIFUGA (Vd. Pittura ignifuga). IMMERSIONE (Vd. Verniciatura ad immersione). INDURENTE Sinonimo improprio di Induritore. INDURIMENTO Trasformazione di un PV che indurisce per reazione chimica con un secondo componente. L’indurimento, (per reticolazione) può avvenire a temperatura ambiente oppure in forno come per i PV monocomponenti. INDURITORE Termine di uso generale per indicare i prodotti che determinano la reticolazione e quindi l’indurimento di un prodotto verniciante. INFRAROSSI Radiazione elettromagnetica posta, nello schermo, oltre l’estremo rosso, invisibile all’occhio e dotata di altissimo potere calorifico. INGIALLIMENTO Sviluppo di una colorazione gialla su una pellicola di PV invecchiata, soprattutto evidente nei PV bianchi, dovuta all’ossidazione degli oli e degli altri componenti insaturi del legante. INIBITORE Additivo usato in minime percentuali per impedire o ritardare una reazione: corrosione, ossidazione, polimerizzazione, essiccamento anomalo, formazione di muffa ecc. ININFIAMMABILE Detto di prodotto che non produce fiamma anche se portato ad elevata temperatura. INSPESSIMENTO Aumento di viscosità di un PV durante l’immagazzinamento, in genere non tale da renderlo inutilizzabile. 74 Manuale di verniciatura GLOSSARIO L LAMPADE IR Lampade ad infrarossi (Vd. Infrarossi). LEGANTE Parte non volatile del veicolo di un PV, la cui funzione è di legare insieme i pigmenti e i riempitivi e formare la pellicola. LEVIGATURA Procedimento avente lo scopo di eliminare asperità e dislivelli in una superficie mediante mezzi abrasivi. In particolare: - carteggiatura, con tele, carte abrasive e carta vetro; - pagliettatura, con materiali fibrosi abrasivi, metallici o sintetici; - lucidatura, con abrasivi finissimi e lubrificanti. LUCENTEZZA Brillantezza di una superficie osservata sotto un piccolo angolo di incidenza. LUMINOSITÀ Una delle tre coordinate dello spazio cromatico. Si esprime come contenuto di luce bianca nel colore che, pertanto, varia da più chiaro a più scuro. 75 M a n u a l e d i v e r n i ciatura MANO Deposito continuo di PV applicato su un supporto, ottenuto con una o più passate. MANO DI FINITURA Ultimo strato di PV in un ciclo di verniciature. Più brevemente detta anche Finitura. GLOSSARIO M MANO DI FONDO Prima mano di un ciclo di verniciatura con funzione riempitiva, di ancoraggio ed eventualmente protettiva del supporto. Più brevemente detta Fondo. MANO INTERMEDIA Mano destinata ad isolare una pittura dalla mano sottostante allo scopo di impedire, tra loro, interazioni chimiche e fisiche negative. MASTICE Preparato usato per colmare irregolarità di supporti da verniciare o effettuare sigillatura di vetri e lucernari. Il termine mastice sottintende prodotti in genere a base oleosa o bituminosa (Vd. anche Stucco - Sigillante) . MESSA IN TINTA Operazione intesa ad imitare un campione di determinato tono di colore. METAMERISMO Fenomeno per il quale due colori di diversa composizione spettrale appaiono uguali sotto un certo tipo di luce, oppure uno stesso colore appare diverso se osservato sotto due diversi tipi di luce. 76 Manuale di verniciatura GLOSSARIO O OCCHI DI PERNICE Difetto di una pellicola di PV consistente in crateri di forma allungata, con al centro un granulo di impurità. OPACITÀ Gradi inferiori della scala di brillantezza. Da non confondere con lo stesso termine usato in fisica per indicare la non trasparenza. OPACIZZANTE Additivo di un prodotto verniciante avente lo scopo di ridurre la brillantezza. OPACIZZAZIONE Perdita di brillantezza da parte di una pellicola di prodotto verniciante. OPALESCENZA Aspetto biancastro di una vernice o della sua pellicola, che ne altera la trasparenza 77 M a n u a l e d i v e r n i ciatura PAGLIETTATURA (Vd. Levigatura o Carteggiatura). PANNELLO Più genericamente indicato con il termine Provino (Vd. Provino), è un supporto per PV da sottoporre a prove. In genere si definiscono pannelli nel settore legno, in edilizia (amianto-cemento, carton feltro ecc.). PASSATA 1) Singola operazione dello stendere un PV su un supporto 2) Nel caso di rivestimenti plastici vengono definiti passate anche successivi trattamenti, con rulli o talosce, per ottenere effetti particolari. PASSIVAZIONE Trattamento di un supporto metallico allo scopo di ridurne la sensibilità all’azione degli agenti corrosivi. PASTA ABRASIVA Miscela di sostanze abrasive con sostanze grasse, cere e additivi vari, usata per levigare lo strato di PV dopo essiccamento. PASTA A LUCIDARE Preparato lucidante a debole azione abrasiva, usato per ravvivare le pellicole di prodotto verniciante. PIGMENTO ANTICORROSIVO Pigmento che protegge il supporto metallico dall’azione corrosiva dell’Ambiente circostante mediante azioni elettrochimiche. PIGMENTO FLUORESCENTE Pigmento che, sotto l’azione di radiazioni visibili e invisibili, le assorbe ed emette contemporaneamente radiazioni visibili. GLOSSARIO P PIGMENTO FOSFORESCENTE Pigmento che, eccitato da una qualsiasi sorgente luminosa, emette luce visibile che permane per un certo tempo al cessare dell’eccitazione. PIGMENTO INORGANICO Pigmento costituito da prodotti inorganici naturali o sintetici. PIGMENTO METALLICO Pigmento costituito da metallo o lega metallica, finemente suddivisi. PIGMENTO MICRONIZZATO Pigmento con granulometria controllata e mantenuta entro limiti ristretti, suscettibile di essere disperso per semplice agitazione. PIGMENTO MINERALE (Vd. Pigmento inorganico). PASTELLO (Colore) Tinta chiara ottenuta tinteggiando una pittura bianca con piccole dosi di una colorata. PELLICOLA Strato continuo, di spessore più o meno elevato, formato sul supporto da un prodotto verniciante. PIANO ASPIRANTE CON PLENUM Soffitto con mandata aria oltre a solita aspirazione dal pavimento. PIGMENTAZIONE Distribuzione del o dei pigmenti nella massa di un prodotto verniciante. PIGMENTO Componente di un PV, di natura inorganica od organica, in polvere, insolubile nel veicolo, con funzione di conferire colore, potere coprente ad eventuali altre caratteristiche. PIGMENTO ORGANICO Pigmento costituito da composti organici, generalmente sintetici. PIGMENTO PERLACEO Pigmento a struttura lamellare costituito da cristalli trasparenti ad alto indice di rifrazione, determinanti un particolare effetto ottico. PISTOLA A SPRUZZO Attrezzo usato per l’applicazione a spruzzo di prodotto verniciante (Vd. Verniciatura a spruzzo e segg.). PITTURA ANTICORROSIVA PV che ha la proprietà d’impedire o limitare la corrosione del supporto attraverso reazioni elettrochimiche. PITTURA ANTIROMBO PV usato per applicazioni di elevato spessore sopra metalli allo scopo di ridurre le conseguenze acustiche delle vibrazioni. 78 Manuale di verniciatura GLOSSARIO P PITTURA ANTIRUGGINE PV anticorrosivo per la protezione dei supporti ferrosi contro l’insorgere dell’azione dell’umidità con formazione di idrossido di ferro. PITTURA A SMALTO Prodotto verniciante la cui pellicola si presenta particolarmente liscia e uniforme, compatta e dura (lucida, semi lucida, opaca). POTERE COPRENTE (Determinazione del .. . ) Prova avente lo scopo di determinare lo spessore minimo di PV necessario a mascherare il contrasto tra le zone bianche e nere su apposite carte di contrasto. POTERE RIEMPITIVO Proprietà di un PV di formare una pellicola di spessore tale da mascherare le asperità e riempire le cavità del supporto. PITTURA A SOLVENTE Pittura il cui legante è disciolto in solvente non acquoso. PITTURA A SPESSORE PV di natura tissotropica che consente di formare pellicole applicabili in spessori generalmente superiori a 70 micrometri per mano senza che si manifestino fenomeni di colatura su superfici verticali. PITTURA PLASTICA PV la cui pellicola, prima dell’essiccamento totale, si lascia plasmare in modo da permettere particolari effetti di rilievo. Detto anche di PV ottenuto per soluzione di una materia plastica (PVC, metacrilato o altri) in idoneo solvente ed eventualmente colorato o pigmentato. PLASTIFICANTE Componente di un prodotto verniciante avente lo scopo di conferire flessibilità alla pellicola. PLENUM (Vd. Piano aspirazione con plenum). POLIMERIZZAZIONE Processo chimico mediante il quale più molecole di una o più sostanze (monomeri) si uniscono fra loro per formare un polimero. POLIMERO Unione di più monomeri della stessa specie chimica (omopolimeri) o di specie chimica diversa (copolimeri). POLlSH Termine inglese d’uso commerciale per indicare un prodotto per lucidare (Vd. Pasta a lucidare). POROSITÀ Difetto di una pellicola di PV consistente nella presenza di fori microscopici che raggiungono il supporto. (Vd. anche Schivatura). 79 M a n u a l e d i v e r n i ciatura POTERE SOLVENTE Capacità di un solvente di dare, a parità di concentrazione in soluto, soluzioni più o meno viscose si determina per confronto con un solvente di riferimento. PRETRATTAMENTO ALLA VERNICIATURA Trattamento destinato alla preparazione della superficie dei supporti, effettuato mediante procedimenti chimici e/o fisici. Si effettuano trattamenti (Vd. le singole voci) di: - deossidazione - cromatazione - fosfatazione - fosfocromatazione - fosfosgrassaggio - passivazione - zincatura - sabbiatura - granigliatura - decapaggio - pagliettatura - discatura - carteggiatura - sgrassaggio PRIMER Termine inglese oggi entrato nell’uso comune per definire il Fondo. PRIMER AD ALTO TENORE DI ZINCO Fondo anti ruggine per acciaio contenente polvere di zinco in quantità sufficiente a rendere elettro- conduttiva la pellicola, cosicché si ha corrosione preferenziale dello zinco metallo rispetto al supporto ferro, ossia protezione catodica. PRIMER D’ANCORAGGIO Primer reattivo a base di acido fosforico, cromati e resine sintetiche, che dà origine ad una pellicola contenente sali fosfatici, la quale agisce contemporaneamente da passivante del supporto e da ancoraggio per la successiva applicazione di PV anche su supporti molto lisci. PROVINO Supporto di forma e dimensioni definite, per applicare il PV da sottoporre a prove, o con già applicato il PV. PRIMERIZZAZIONE Applicazione del Fondo o Primer. Termine improprio ma di uso abituale. PUNTO DI BIANCO Grado di riflettanza di un pigmento bianco. PUNTINATURA Difetto della pellicola di un PV per presenza di granuli alla superficie. GLOSSARIO P PV Abbreviazione di Prodotto Verniciante PRODOTTO VERNICIANTE PV Prodotto liquido o in polvere che, applicato su un supporto, forma una pellicola dotata di qualità protettive, decorative e/o tecniche particolari. PRODOTTO VERNICIANTE ALTO SOLIDO PV nel quale il residuo secco (pigmenti, riempitivi, legante) raggiunge il 70-80% del peso totale. PRODOTTO VERNICIANTE A FORNO PV che per formare pellicola, richiede essiccamento in forno a temperatura di almeno 70°C (Vd. anche Essiccamento in forno). PRODOTTO VERNICIANTE ALL’ARIA PV che, applicato su un supporto, forma pellicola per semplice esposizione all’aria per un periodo più o meno lungo. PRODOTTO VERNICIANTE IN POLVERE Polvere ottenuta per miscelazione a caldo di resine termoindurenti o termoplastiche e successiva macinazione con pigmenti, riempitivi e additivi. Si applica col metodo della verniciatura elettrostatica o del letto fluido e forma, per riscaldamento in forno, una pellicola omogenea. PRODOTTO VERNICIANTE PER ELETTRODEPOSIZIONE PV base acquosa formulato per l’applicazione mediante immersione su supporti metallici per effetto del flusso esercitato da un campo elettrico (Vd.Verniciatura per elettrodeposizione) PRODOTTO VERNICIANTE SENZA SOLVENTE Prodotto il cui legante è costituito da resine liquide con viscosità tale da poter essere applicate senza impiego di solventi. Caratterizzato da non ritiro dopo indurimento. 80 Manuale di verniciatura GLOSSARIO R RAPPORTO DI DILUIZIONE È la quantità di diluente espressa in parti (peso o volume) che si aggiunge a 100 parti di un determinato PV per portarlo alla viscosità di applicazione. RESISTENZA GLI AGENTI CHIMICI Attitudine di una pellicola di PV a mantenere inalterate le sue caratteristiche anche quando sia sottoposta all’azione di determinati agenti chimici in condizioni definite. RASATURA Stuccatura totale di supporti per prepararli alla successiva verniciatura (Vd. anche Stuccatura). RESISTENZA AI CICLI TERMICI Attitudine di una pellicola di PV a resistere a determinati cicli di basse e alte temperature senza screpolarsi. Viene espressa con il numero dei cicli sopportati. RESIDUO SECCO Frazione non volatile di un PV, espressa percentualmente e determinata per allontanamento del solvente in condizioni di prova definite. RESISTENZA ALL’ABRASIONE (Vd. Abrasione, Resistenza alla ... ). RESINA Sostanza organica solida o semisolida, di origine naturale o sintetica, di peso molecolare per lo più elevato a struttura generalmente amorfa, usata come componente filmogeno dei PV. RESISTENZA AI RAGGI ULTRAVIOLETTI UV Attitudine di una pellicola di PV a mantenere inalterate le proprie caratteristiche sotto l’azione degli UV. Permette la valutazione accelerata della resistenza alla luce. RESINE ACRILICHE Polimeri e copolimeri acrilici e metacrilici, spesso modificati con altri monomeri insaturi, principalmente vinilici. Solubili in solventi o disperdibili in acqua. RESISTENZA ALLA LUCE Attitudine di una pellicola di PV a mantenere inalterate le sue caratteristiche anche sotto l’azione della luce solare. RESINE POLIURETANICHE Resine sintetiche ottenute per reazione, al momento dell’applicazione, di poliisocianati con sostanze contenenti idrogeno reattivo, generalmente gruppi ossidrilici. RETICOLAZIONE Complesso di fenomeni chimici che porta alla polimerizzazione del legante del PV con formazione di una struttura molecolare tridimensionale insolubile nei solventi originali del legante. RESINE SILICONICHE Resine sintetiche contenenti gruppi silossanici. RIEMPITIVO Componente acromatico di un PV, generalmente di natura minerale, insolubile nel veicolo, avente la funzione di conferire caratteristiche di consistenza, durabilità, resistenza in esterni. AI tempo stesso diminuisce il costo del prodotto. RESINE SINTETICHE Resine ottenute mediante processi chimici controllati, a partire da sostanze perfettamente definite, ma non aventi per loro conto le caratteristiche delle resine. RESINE TERMOINDURENTI Resine che, sottoposte all’azione del calore, subiscono modificazioni chimiche irreversibili, diventando insolubili e infusibili. RESINE TERMOPLASTICHE Resine che, sottoposte all’azione del calore, rammolliscono. Per raffreddamento riprendono le caratteristiche iniziali. RESISTENZA AGL AGENTI ATMOSFERICI Attitudine di una pellicola di PV a resistere senza alterarsi all’azione degli agenti atmosferici. 81 M a n u a l e d i v e r n i ciatura RIGONFIAMENTO Alterazione di una pellicola di PV che si manifesta in seguito ad assorbimento di liquidi e vapori. RILASCIO DEL SOLVENTE Capacità di una resina di influire sulla velocità di evaporazione del solvente da un PV. RINVENIMENTO Rigonfiamento di uno strato di PV causato dall’applicazione di uno strato successivo, per effetto dell’aggressività del solvente. RITARDANTE Additivo, generalmente un solvente altobollente, avente lo scopo di rallentare il processo di formazione della pellicola e favorire la distensione del PV. RITENZIONE DEL COLORE Attitudine di una pellicola di PV a mantenere inalterato nel tempo il suo colore. GLOSSARIO R RITENSIONE DEL SOLVENTE Caratteristica per la quale una pellicola di PV durante la filmazione trattiene per un periodo più o meno lungo una parte del solvente. RITENZIONE DELLA BRILLANTEZZA Attitudine di una pellicola di PV a mantenere inalterata nel tempo la sua brillantezza. RITOCCO Operazione di ripristino localizzato di una superficie verniciata. RUGGINE Strato poroso di vari ossidi e idrossidi di ferro, caratterizzati da scarsissima adesione, che si forma sulla superficie di un metallo ferroso durante l’esposizione per effetto dell’ossigeno e dell’umidità atmosferica 82 Manuale di verniciatura GLOSSARIO S SABBIATURA Abrasivatura di supporti d’acciaio per la preparazione alla pitturazione mediante getto di sabbia ad alta energia cinetica per asportare la ruggine e la scaglia di laminazione (calamina). Per estensione si denomina sabbiatura anche il trattamento effettuato con getto di graniglia metallica o con altri abrasivi. SBIADIMENTO Attenuazione del colore di una pellicola di PV pigmentato per effetto della esposizione alla luce, al calore, agli agenti atmosferici, ai composti chimici, ecc. SCAGLIATURA Distacco della pellicola di un PV dal supporto sotto forma di scaglie di varia natura, a seguito di screpolatura. SCALA ACROMATICA Serie convenzionale di cinque coppie di grigi, nelle quali un elemento (un grigio) rimane costante e l’altro (dei grigi) diminuisce di intensità in progressione geometrica da 5 a 1. La differenza di intensità fra i grigi di ciascuna coppia costituisce il criterio di valutazione di analoghe differenze di intensità fra campioni di qualsiasi altro colore. SCALA DI COLORE Generalmente, serie di colori standard, contrassegnati da numeri o lettere, che permette di classificare per confronto il colore di un PV o di un suo componente. SCHIVATURA Difetto che si manifesta quando un PV benché applicato uniformemente, si ritira da zone più o meno estese lasciando scoperto il supporto o lo strato di PV sottostante. SCOLLATURA Alterazione caratterizzata da perdita tota le di adesione, che comporta la separazione a fogli di uno o più strati di una pellicola o dell’intera pellicola dal supporto. SCREPOLATURA Difetto di una pellicola di PV che presenta soluzioni di continuità. Screpolatura a pelle di coccodrillo, profonda e allargata. Screpolatura a zampe di gallina, simile a impronte di zampe di galline. Screpolatura capillare, a forma di ragnatela superficiale. Screpolatura profonda, penetrante in profondità nello strato di prodotto verniciante. 83 M a n u a l e d i v e r n i ciatura SFARINAMENTO Formazione di un velo polverulento sulla superficie di una pellicola di PV esposto agli agenti atmosferici, a seguito di graduale disgregazione del legante e conseguente rilascio del pigmento. SFOGLIATURA Distacco di una pellicola di PV dal supporto o da una pellicola sottostante in forma di foglie o squame. SFUMATURA (Mano di) Mano sottile di prodotto verniciante o vernice colorata trasparente per ottenere effetti particolari SGRASSAGGIO Operazione avente lo scopo di togliere ogni traccia di oli e grassi da superfici metalliche mediante l’uso di solventi e detergenti. SIGILLANTE Varietà di stucco, particolarmente elastico, impiegato per impermeabilizzare giunti e fessurazioni di supporti di qualsiasi tipo. SMALTO PER CARROZZERIA PV a forno caratterizzato da elevata durezza e brillantezza, ottima durabilità elevata resistenza agli inquinanti atmosferici ecc. SMALTO PER RITOCCO Prodotto verniciante a forno o all’aria, usato in carrozzeria per riportare zone danneggiate, più o meno ampie, dello smalto originale. SOLUZIONE Sistema fisicamente omogeneo costituito da due o più componenti. Nei PV le soluzioni più comuni sono quelle costituite da una o più sostanze, generalmente non volatili, sciolte in un solvente o in una miscela solvente. Si presentano come liquidi trasparenti più o meno viscosi. SOLVENTE Sostanza liquida, volatile, capace di solubilizzare il legante, che entra nella composizione di un PV, per renderlo applicabile. SOLVENTE DI COALESCENZA Solvente che, aggiunto ad una dispersione, ha la proprietà di ammorbidire le particelle della fase dispersa, favorendo la formazione di una pellicola continua e omogenea. SOPRAVERNICIABILlTÀ Attitudine di un PV ad essere applicato sopra un altro preesistente oppure a ricevere altro di prodotto verniciante diversa natura. SOTTOSMALTO Mano intermedia che si applica tra il fondo e la finitura per migliorare in genere le caratteristiche del ciclo. GLOSSARIO S SPRUZZABILlTÀ Insieme delle caratteristiche di un PV che lo rendono idoneo alla applicazione a spruzzo. SPRUZZO SECCO Difetto di un PV applicato a spruzzo che si manifesta con una mancanza di dilatazione sulla superficie su cui viene applicato. Il difetto è dovuto alla quantità insufficiente di solvente che rimane nel PV al suo arrivo sul supporto da verniciare, scarsità causata a sua volta dalla spruzzatura di un PV ad alta viscosità attraverso un ugello di diametro insufficiente oppure da eccessiva volatilità del solvente. STABILIZZANTE UV Additivo che assorbe selettivamente le radiazioni ultraviolette proteggendo il PV in cui è disperso dall’azione degradante della luce. STUCCATURA Operazione avente lo scopo di livellare con uno stucco le irregolarità di un supporto (scrostature, piccoli buchi) per prepararlo alla successiva verniciatura. STUCCO PV usato per colmare irregolarità del supporto da verniciare, caratterizzato da potere riempitivo e carteggiabilitàelevati. Può essere applicato a pennello, spatola, spruzzo, secondo consistenza. SUPPORTO Qualunque superficie solida destinata a ricevere un ciclo di verniciatura. 84 Manuale di verniciatura GLOSSARIO T TEMPO DI ESSICCAMENTO Tempo intercorrente fra l’applicazione di una mano di PV e il raggiungimento di un determinato grado di essiccamento. TENACITÀ In una pellicola di PV, insieme di elevata coesione e resistenza meccanica. TINTA Attributo della percezione del colore per mezzo del quale l’oggetto della percezione è definito rosso, verde, giallo, blu, ecc. TINTA BASE 1) Dispersione concentrata di un solo pigmento, usata per tinteggiare pitture bianche 2) Pittura ottenuta con unico pigmento, da usarsi con altre per ottenere tinte diverse. TINTA NEUTRA Colore pure, o tinta non definibile secondo i colori primari. TINTEGGIATURA 1) Aggiunta di tinta base ad un PV bianco per ottenere il colore desiderato 2) In edilizia, aggiunta di terra colorante alla calce per ottenere il colore desiderato. TONO Variazione cromatica di un colore ottenuta con l’aggiunta di una piccola quantità di altro colore. Es. rosso di tono giallastro, bluastro, ecc. 85 M a n u a l e d i v e r n i ciatura UGELLO PROIETTORE Complesso terminale di un circuito di spruzzatura, costituito dall’ugello vero e proprio, dall’ago e dalla testa di polverizzazione. Esso permette di operare con portata e sotto carico di incidenza voluti. A seconda della funzione l’ugello può essere fisso, orientabile, nebulizzatore, a getto conico, a getto lamell are. ULTRAVIOLETTI (UV) Radiazione elettromagnetica che costituiscono l’u ltravioletto (Vd. Resistenza ai raggi ultravioletti UV). GLOSSARIO U 86 Manuale di verniciatura GLOSSARIO V VELATURA Formazione di opacità diffusa e/o perdita di trasparenza di una pellicola di PV, dovuta a rapida evaporazione del solvente e assorbimento di umidità in fase di essiccamento, oppure ad incompatibilità tra i componenti del legante. VELOCITÀ DI ESSICCAMENTO Viene misurata con un apparecchio costituito da un ago appoggiato sulla pel licola di PV: Si calcola il tempo entro il quale l’ago, spostandosi a velocità stabi lita, cessa di lasciare traccia. VELOCITÀ DI EVAPORAZIONE Tempo impiegato da un solvente a evaporare, riferito a quello di altro solvente preso come campione, disolito etere eti lico o acetato di butile. VERNICE PV non pigmentato che, applicato su un supporto, fornisce una pellicola trasparente o translucida. VERNICIATURA Operazione di applicazione di un PV. Termine usato anche come abbreviazione di Ciclo di verniciatura. VERNICIATURA AD IMMERSIONE Procedimento di applicazione di un PV consistente nell’immergere in una vasca l’oggetto da verniciare e nell’estrarlo a velocità controllata, allo scopo di ottenere un rivestimento uniforme. VERNICIATURA A SPRUZZO Procedimento di applicazione di PV nebulizzati mediante pistola o analoghi dispositivi. VERNICIATURA A SPRUZZO CON ARIA Procedimento di applicazione nel quale il PV è nebulizzato mediante aria compressa. VERNICIATURA A SPRUZZO SENZ’ARIA Procedimento di applicazione nel quale il PV è nebulizzato per effetto di un’alta pressione esercitata sulla massa del prodotto nel contenitore. VESCICAMENTO Difetto di un PV consistente nel distacco della pellicola dal supporto o dalla pellico la sottostante in forma di bolle o vescichette del formarsi di prodotti gassosi, liquidi o solidi fra essa e il supporto o la pellico la sotto stante . VIRAGGIO (Vd. Alterazione del colore) . 87 M a n u a l e d i v e r n i ciatura VISCOSITÀ Proprietà di un liquido per la quale i suoi strati lamellari incontrano resistenza a scorrere gli uni rispetto agli altri. WASH PRIMER (Vd. Primer d’ancoraggio). WEATHER-OMELER Marchio registrato Atlas Electric Devices CO. Chicago (U.S.A.). Apparecchio che consente di simulare la condizioni atmosferiche che accelerano il processo di invecchiamento dei PV (Vd. Invecchiamento accelerato - Esposizione accelerata Prova di...). GLOSSARIO W 88 Manuale di verniciatura GLOSSARIO Z ZINCANTE Termine che definisce una pittura di fondo ad alto tenore di zinco per la protezione catodica delle superfici ferrose. ZINCATURA Trattamento delle superfici ferrose con zincatura a caldo o a freddo quale mano di fondo antiruggine, per l’eventuale successivo trattamento con cicli di verniciatura. La zincatura in condizioni determinate, consente di evitare la successiva verniciatura e funziona essa stessa da finitura . 89 M a n u a l e d i v e r n i ciatura