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Sommario - Riza.it
Sommario
• Prefazione - Perché si ingrassa?
7
• 1° - Non rimandare a domani
11
• 2° - Liberati dai ricordi
25
• 3° - Diventa più egoista
37
• 4° - Smetti di criticarti
51
• 5° - Dai spazio alle emozioni
67
• 6° - Vivi il tuo sogno
85
• 7° - Vai a caccia di novità
97
• 8° - Torna a innamorarti
111
• 9° - Trova il tuo lato nascosto
127
• 10° - Non dire a nessuno che sei a dieta. 143
• Conclusione - Ritrovare se stessi
157
Prefazione
Perché
si ingrassa?
In ognuno di noi abita un’essenza misteriosa, un principio
creativo che orienta la nostra vita, un seme che sta costruendo
la nostra pianta, il nostro percorso, la nostra meta, il nostro
viaggio. Ingrassiamo perché veniamo accecati dai pensieri
degli altri, perché vogliamo assomigliare al modo di essere
degli altri o che gli altri ci hanno imposto: devo essere
una brava madre, devo avere un corpo perfetto, devo essere
un’ottima moglie, devo fare contenta mia suocera, devo essere
sorridente con gli amici, devo essere efficiente sul lavoro,
devo piacere… Quel “devo” inonda il cervello di giudizi,
di compiti da svolgere, di mentalità da seguire.
Ingrassiamo perché la mentalità che indossiamo ci sta troppo
stretta e il principio creativo che ci abita si ribella. Togliamoci
7
Dimagrire è facile
dalla testa di dimagrire grazie a sforzi e fatiche o di perdere
peso attraverso imposizioni.
Chi ingrassa non ha poca forza di volontà, come solitamente
si crede, ma è troppo duro con se stesso, si perdona troppo
poco, è troppo perfezionista.
Cambiare il modo di stare con noi stessi è decisivo.
Più dolcezza, più tenerezza, più affetto: questo dobbiamo
regalarci e non continuare a insultarci, a trattarci male,
a punirci.
Sono l’insoddisfazione, la mancanza di piacere, di passioni,
di desideri, la vera causa del sovrappeso. Di questo ho parlato
più volte in televisione e le testimonianze che mi arrivano mi
confortano a continuare su questa strada.
Questi “10 comandamenti” sono le regole mentali da seguire,
altrimenti la nostra essenza è frustrata, inibita, bloccata.
E si arriva così a non essere mai sazi, tormentati
continuamente dalla fame nervosa.
Tutti quelli che ingrassano dicono: “io sono felice così”.
Ma non è vero! Non ci può essere felicità, gioia di vivere,
se il nostro corpo è imprigionato dal sovrappeso, che nasce
da una “vita bloccata”, nella quale non esprimiamo la
nostra vera natura, ciò che siamo per davvero.
Sì, troppi pesi mentali ci imprigionano e ci fanno ingrassare.
I “10 comandamenti” che illustriamo sono le chiavi
per liberarsene. Questo libro è stato scritto per chi si è
dimenticato - capita a tutti - della sua creatività,
che è il vero antidoto, la vera cura per dimagrire davvero.
Ingrassare equivale a una gravidanza (basta osservare quanto
il corpo in sovrappeso assomigli a questa condizione): si
diventa gravidi di tutta quella creatività che non esprimiamo
e che finisce col trasformarsi in grasso.
8
Prefazione
Dobbiamo assomigliare ai bambini che, quando giocano,
stanno ore e ore senza mangiare, tanto sono presi dalla
passione, dal divertimento e dal creare.
Ingrassiamo perché creiamo sempre meno: così prendono
il sopravvento le zavorre della mente.
Uscire dai pesi mentali significa scoprire che in noi abitano
mondi che non conosciamo. Questi mondi, questi nuovi
modi di vedere se stessi, fanno volare il metabolismo, prima
della mente e poi del corpo.
9
1
°
Non rimandare
a domani
Attenzione a non commettere l’errore
di rinviare la felicità al domani,
nell’attesa di essere magri. Comincia
già da oggi il percorso per dimagrire,
anche compiendo solo piccoli gesti.
11
Dimagrire è facile
Q
ual è il momento più propizio per iniziare a dimagrire? Alcuni pensano che sia la primavera,
altri due o tre mesi prima dell’estate, in modo da
arrivare in forma in spiaggia, altri ancora ritengono che
“l’autunno, con la temperatura più fresca, sia il periodo
migliore per mettersi a regime”, oppure a partire già da
settembre, in occasione della ripresa delle attività scolastiche e lavorative dopo le vacanze, che segna l’inizio di
un nuovo anno di impegni.
Roberta (38 anni) mi dice che “non ha senso mettersi a
dieta quando sei sovraccarico di impegni, o quando i bambini vanno a scuola perché tra lavoro, casa, figli sei talmente
bombardato che non riesci a trovare la tranquillità per contare sempre le calorie”.
Questo modo di pensare è quanto di più sbagliato esiste
se si vuole veramente raggiungere un risultato, ed è il
passaporto per diventare obesi.
Se pensiamo che un periodo sia migliore di un altro
per perdere peso, continueremo a rimandare, ad autoingannarci, a dirci ogni volta che questo non è il momento adatto.
Ogni scusa sarà sempre valida: ogni arrabbiatura sarà
una buona ragione per buttarsi sul cibo, ogni tristezza ci
spingerà a colmare il vuoto coi dolci.
“… Sono troppo impegnata con il lavoro e con la famiglia
per iniziare una dieta: non ho tempo per scegliere gli alimenti
giusti né per mettermi a contare le calorie né, tanto meno, per
cucinare per me in modo diverso rispetto a mio marito e ai
miei figli che hanno esigenze diverse dalle mie.
12
1° - Non rimandare a domani
Dimagrirò probabilmente quando sarò libera dagli impegni:
per ora, credo proprio di non farcela. Ho deciso: mi tengo i
miei chili in più!”.
Amanda
No, cara Amanda, non è così! Ogni volta che ti sentirai
stressata correrai a mangiare per compensare e finirai
con l’ingrassare dicendo che, quando sarai più tranquilla
(cosa che non accadrà mai!), allora sì che potrai dimagrire. Niente di più falso.
No, chi desidera perdere peso deve iniziare subito!
Adesso. Indipendentemente dallo stile di vita che sta
conducendo. Oppure deve avere il coraggio di essere
chiaro con se stesso e dirsi: “non ce la faccio, non riesco”. Accorgersi della propria debolezza, della propria
fragilità è fondamentale!
Se mi dico, come fanno molte persone in sovrappeso, “rimando a domani”, creo un rapporto falso con me stesso.
Insomma, o comincio a mutare il mio rapporto col cibo
oggi, o mi dico non ci riesco e mi accetto come sono.
Senza tentennamenti e senza far finta che, avendo rimandato, sono in pace con me stesso.
Rimando perché non ho la forza per cominciare a dimagrire, non perché sono padrone delle mie scelte.
Rimandare infatti vuol dire ancora una volta non decidere. Inizia invece, proprio da oggi, anche facendo solo dei
piccoli gesti: comprati una bilancia, regalati una crema
anticellulite, scegli una confezione di biscotti senza zucchero… Se rimandi ancora, significa che non sei del tutto padrona delle tue scelte. E, di conseguenza, nemmeno
della tua linea.AAAAvvAAA
13
Dimagrire è facile
AAAAvvAAA
Ricordati che chi aspetta ingrassa: l’aumento
di peso maggiore si ha quanto più si rimanda
il momento di iniziare a dimagrire.
Coloro che invece si dicono: “Mi occupo
del sovrappeso adesso”, ottengono risultati
in tempi rapidi (più del 65%). Rimandare
significa non far prendere al cervello coscienza
del problema, significa inserire un tarlo fastidioso
nella nostra mente che ci porta a mangiare
sempre di più, rassicurati dalla frase magica
“Più avanti mi metterò a dieta”, ma è solo
una scusa per non prendere contatto con il disagio.
AAAAvvAAA
Chi ingrassa, secondo gli studi psicologici, ha un atteggiamento che lo porta sempre a rimandare tutto: la
felicità, la gioia e di conseguenza anche la decisione di
dimagrire, a un tempo che verrà, a un incontro magico
che lo porti via dal lavoro, dalla famiglia, dalla vita che
non gli piace. Contemporaneamente si dà piacere solo
rifugiandosi nel cibo.
Come mi scrive Veronica (40 anni), “almeno quando mangio sono me stessa. A tavola me la godo, la mia bocca gioisce,
anche se dopo mi sento piena di sensi di colpa”.
Milena mi scrive invece per dirmi che “mi sentirò me stessa solo quando avrò raggiunto il mio peso ideale.
Così come sono mi faccio schifo, e alla fine mi rifugio solo nel
cibo, perché passo il tempo a dirmi che sono brutta, che così
non vado bene, che non potrò piacere a nessuno”.
14
1° - Non rimandare a domani
Come accade a Milena, chi ingrassa “sente” una vocina
interiore che ripete all’infinito, “tanto non ce la farai”…
finendo così per rimandare, “ad dì di mai”, il momento
di cambiare atteggiamento mentale.
Occorre invece comprendere che riusciamo a dimagrire
solo se smettiamo di lottare con noi stessi, se cessiamo
di tormentarci…
Dobbiamo capire che la causa del grasso è proprio questa mente ingombra di brutti pensieri, questo mettersi
sempre alla prova, questa lotta incessante.
AAAAvvAAA
Spesso la mente di chi è in sovrappeso
è concentrata sul bisogno di dimagrire,
e tutta l’attenzione e la sofferenza sono collocate
soltanto lì. Tutto viene rimandato a
“quando sarò più magra” e così si costruiscono
mesi, se non anni, di infelicità.
Dobbiamo ribellarci! A chi? A questa “voce
interiore” che ci fa credere che saremo
perfetti solamente “da magri”.
AAAAvvAAA
Guai a concentrarsi sullo sforzo di dimagrire, guai a
svegliarsi al mattino col cruccio di non farcela a perdere
peso! Guai a lottare con se stessi! Se invece si spegne la
“voce punitrice”, ci sentiremo liberi e il desiderio di cibo
non sarà più un’ossessione.
In effetti la maggioranza di coloro che sono in sovrap15
Dimagrire è facile
peso (8-10 kg in più del peso normale) mette al primo
posto tra le cause del proprio disagio emotivo il fatto di
non riuscire a dimagrire. Più dell’80% di queste persone
racconta di fare in continuazione buoni propositi per ridurre il quantitativo di cibo.
Tre persone su quattro fanno diventare il sovrappeso
un’ossessione e, poiché tutta la sofferenza è concentrata
su un corpo che non amano, fanno “andar bene” rapporti insoddisfacenti col coniuge, con gli amici, sul lavoro.
Quando comprendono che il cibo è spesso un rifugio nei
confronti di relazioni affettive sbagliate, scatta la ribellione. Chi si ribella al solito stile di vita, cambia mentalità.
E se la ribellione dura almeno 15 giorni, tre persone su
quattro dimagriscono spontaneamente senza alcuna dieta. Allora proveremo la tristezza per un marito da cui
non ci sentiamo amati, per un’amica che ci ha tradito,
per una madre soffocante.
Sofferenze che sapremo riconoscere e vincere. E scomparirà il dolore che ci propina la “voce punitiva”, zittendo la quale dimagriremo senza accorgercene.
Sentite quello che mi ha detto un giorno una mia paziente: “Provavo a mettermi a dieta, ma nella testa sentivo una
vocina che mi diceva che prima o poi avrei ripreso ad abbuffarmi”. Così Giulia finiva per sentirsi sempre “colpevole,
cattiva e sbagliata”.
E soprattutto faceva l’errore che fanno tutti quelli che
vogliono dimagrire: rimandava tutto a quando “sarebbe
diventata magra”.
Questo è un errore nefasto. Fateci caso, quando siamo
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