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Tempo moderno - Palazzo Ducale
stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 1 Tempo moderno Da Van Gogh a Warhol Lavoro, macchine e automazione nelle Arti del Novecento. A cura di Germano Celant Modern Time. From Van Gogh to Warhol Work, machines and automation in the arts of the twentieth century. Curated by Germano Celant Il racconto delle vicende della modernità – il “tempo moderno” del titolo – attraverso il tema del lavoro nelle arti del Novecento è il presupposto della mostra curata da Germano Celant con Anna Costantini e Peppino Ortoleva per Palazzo Ducale di Genova in occasione delle celebrazioni del Centenario della fondazione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, CGIL. The idea behind this exhibition is to tell the story of modernity – the “modern time” of the title – by focusing on the subject of work in the arts of the twentieth century. It has been curated by Germano Celant together with Anna Costantini and Peppino Ortoleva for Genoa’s Palazzo Ducale on the occasion of celebrations for the centenary of the foundation of the CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro - General Italian Labour Federation). Il soggetto del lavoro percorre tutto il XX secolo e attraverso lo sguardo di pittori, scultori e fotografi, grafici e cineasti, pone il problema della condizione degli esseri umani nella società industriale e post-industriale. The subject of work runs throughout the twentieth century and by addressing this theme painters, sculptors and photographers, graphic artists and film-makers have posed the problem of the condition of human beings in industrial and post-industrial society. stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 Fortunato Depero Cantiere sonoro (Dinamismo sotterraneo metropolitano), 1950 Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, © SIAE in copertina / on the cover Fernand Léger Eliche (Les hélices), 1918 Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles 10:31 Pagina 2 stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 Florence Henri Fabbrica (L'usine), 1924-25 Collezione privata Giulio Turcato Comizio, 1950 Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma 10:31 Pagina 3 stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 4 Da quando il ritmo della macchina è diventato l'orologio dei comportamenti degli esseri umani - come ci ricorda l'eroe del film di Charlie Chaplin alle prese con i tempi forsennati della catena di montaggio, a cui il titolo della mostra rende omaggio - il “tempo moderno” ha investito l'arte dell'ultimo secolo sia arricchendola di nuovi contenuti, temi, soggetti, sia modificandone il linguaggio. From the moment when human behaviour began to be dictated by the rhythm of the machine – we all remember the image of the hero in the Charlie Chaplin film (alluded to in the title of the exhibition) struggling to keep up with the crazy pace of a conveyer belt – the art of the last century started to be affected by “modern time”, which both enriched it with new content, themes and subjects and modified its language. La mostra è costituita da un itinerario di dipinti, fotografie, sculture, video, oggetti e film che, isolando alcuni soggetti specifici e centrali, mette in parallelo e in contemporanea, quasi a dimostrare l'enorme salto storico e produttivo, la visione del mondo del lavoro di cento anni fa e dell'oggi. Un confronto drammatico e spettacolare che, sala per sala, sottolinea il cambiamento della società e del ruolo della persona rispetto alla macchina. The exhibition takes the visitor on an itinerary made up of paintings, photographs, sculptures, video, objects and films which isolates some specific, central subjects and seeks to demonstrate the enormous historical and productive leap that has taken place by setting side by side two visions of the world of work – 100 years ago and today – in a dramatic and spectacular juxtaposition which, room by room, highlights the change in society and the role of human beings vis-à-vis the machine. Le tappe di questo confronto tra memoria e attualità iniziano con il nuovo paesaggio industriale che diventa soggetto pittorico e gli artisti che raccontano, molto spesso attraverso la fotografia, il luogo del lavoro di oggi: la città “nera” dei fumi delle ciminiere della rivoluzione industriale e la fabbrica automatizzata, asettica e globalizzata di oggi, uguale in Occidente come in Cina. Oppure il porto degli uomini, i famosi camalli, addetti al carico e allo scarico manuale delle merci e quello delle infinite e ordinate distese di container, luoghi metafisici segnati dall'assenza dell'essere umano, che costituiscono le banchine odierne. The first stage in this comparison between memory and the present starts with the new industrial landscape which becomes the subject of paintings and the artists who talk about the workplace of today, very often through photography: the “black” city of the industrial revolution with smoke pouring from chimneys against the cold, automated and globalised factories of today, no different whether in China or in the west; or again the humanscale port with its famous camalli, those stevedores who manually load and unload goods against the modern port with its infinite ordered expanses of containers, metaphysical places marked by the absence of human beings. stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 Vincent van Gogh Coppia al lavoro nei campi, 1885 Kunsthaus Zürich Aleksandr Rodčenko Ruote dentate (Pignons), 1930 © Collection Musée Nicéphore Nièpce, Ville de Chalon-sur-Saône, France Edward Burtynsky Raffinerie, n.11 (Oil Refineries No.11), Oakville, Ontario, 1999 Courtesy Charles Cowles Gallery, New York; Robert Koch Gallery, San Francisco; Nicholas Metivier, Toronto; Galeria Toni Tápies, Barcelona Fortunato Depero Il legnaiolo, 1926 Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, © SIAE 10:31 Pagina 5 stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 Tina Modotti Mani di operaio, Messico, 1927 Courtesy Comitato Tina Modotti, Udine 10:31 Pagina 6 stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 7 Promotore del Comitato Nazionale per il Centenario della CGIL del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Tempo Moderno Da Van Gogh a Warhol Sponsor istituzionali di Palazzo Ducale Lavoro, macchine e automazione nelle Arti del Novecento Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi Genova, Palazzo Ducale 14.04 > 30.07.2006 stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 8 L'esposizione prosegue, sempre utilizzando il taglio inedito del dialogo tra ieri e oggi, attraverso linguaggi tradizionali (pittura e scultura) e attuali (fotografia e video), contrapposti per evidenziare la diversa prospettiva temporale, gettando uno sguardo sugli uomini e le donne - ma anche i bambini, ieri come oggi - che da sempre sono i protagonisti del lavoro: agricoltori e artigiani, operai, tecnici e impiegati, spesso esaltati dalla retorica del potere, disoccupati o sfruttati ma anche eroi, volontari o involontari, delle lotte per la conquista di migliori condizioni di vita. Una galleria di volti e di corpi di ieri e di oggi che, nonostante una presunta “smaterializzazione” del lavoro, ancora ci racconta qualcosa della vita di ognuno di noi. Ma il mondo del lavoro, ieri come oggi, è anche un mondo di oggetti e poi di meccanismi a cui l'arte del Novecento le Avanguardie storiche dei primi decenni e quelle degli anni Sessanta, in particolare - ha guardato con grande interesse, trasformandoli in soggetti a se stanti delle proprie opere e vedendo il corpo umano stesso come un essere-macchina. L'essere umano della modernità vive in una società di massa, caratterizzata dalla tendenza a un'assoluta omogeneizzazione di comportamenti e idee. Anche in questo contesto, la questione del lavoro è centrale: la meccanizzazione e poi automazione del lavoro lascia immaginare l'utopia della liberazione dal lavoro, che però nel mondo reale si capovolge in disoccupazione e sottoccupazione. The exhibition continues with the novel slant of dialogue between yesterday and today, setting up traditional languages (painting and sculpture) against present-day languages (photography and video) in order to show the difference in temporal perspective, casting a glance on the men and women – but also the children, yesterday as today – who have always been the leading players in the world of work: farmers and craftspeople, workers, technicians and clerks, often exalted by the rhetoric of power, the unemployed or exploited but also the (voluntary or involuntary) heroes of struggles to achieve better living conditions. A gallery of faces and bodies of yesterday and today which despite the presumed “de-materialization” of work still tell us something about all our lives. But the world of work, yesterday and today, is also a world of objects and mechanisms looked on with interest by twentiethcentury artists – and in particular, the historical avant-guards of the early decades of the century and the 1960s – who transformed them into self-sufficient subjects of their works and saw the human body itself as a machine. The human beings of modernity live in a mass society characterised by the tendency to absolute uniformity in behaviour and ideas. Also in this context, the question of work is central: the mechanisation and then the automation of work suggest the utopia of liberation from work, which in the real world however is inverted into unemployment and underemployment. stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 9 Lewis Hine Ragazzo accanto alla cardatrice (Boy standing alongside carding machine), Lincoln Cotton Mills, Evansville, Indiana, 1907-11 Courtesy The Library of Congress, Washington Enzo Nocera Pirelli. Stabilimento Bicocca. Uffici amministrativi, 1977 Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, Milano Federico Patellani Addetto al trasporto dei tronchi in riposo durante le attività di disboscamento, 1943-45 Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, Milano Lo sciopero e le manifestazioni sono parte integrante della storia del lavoro e dei lavoratori del Novecento: la mostra proverà a documentare come gli artisti hanno raccontato in immagini, in passato e nell'attualità, la vicenda di queste espressioni di lotta per l'affermazione dei propri diritti. Materiali audiovisivi di grande pregio costituiscono parte integrante della mostra. Il cinema infatti, e poi i media che ne hanno in parte continuato l'opera (la televisione e il video, fino all'audiovisivo digitale), hanno sia documentato le trasformazioni del lavoro, entrando nei luoghi del lavoro stesso come misuratore di tempi e movimento e fissando voci e immagini di lavoratori e imprenditori; sia interpretato il mutare della condizione personale e collettiva dei produttori e delle produttrici. Strikes and demonstrations were an integral part of the history of work and workers in the twentieth century: the exhibition seeks to document how artists, both in the past and the present, have used images to tell the story of these expressions of the struggle for workers’ rights. A crucial part of the exhibition is its audiovisual component. Cinema, together with the media that have carried on part of its work (television and video, and more recently digital audio-visual technology) have both documented the transformations of work (entering into the workplace to engage in time and motion studies and to record the voices and images of workers and entrepreneurs) and interpreted the change in the personal and collective conditions of working men and women. stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 10 Saranno presenti in mostra, tra gli altri, Arman, Edward Burtynsky, Frank Capra, Charlie Chaplin, Giuseppe Cominetti, Aleksandr Dejneka, Fortunato Depero, André Derain, Vittorio De Sica, Max Ernst, Walker Evans, Natalia Gončarova, Ugo Gregoretti, Damien Hirst, Jannis Kounellis, František Kupka, Fritz Lang, Fernand Léger, Louis Lumière, Mario Merz, Tina Modotti, Mario Monicelli, Otto Nagel, Plinio Nomellini, Claes Oldenburg, Nam June Paik, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Michelangelo Pistoletto, Gillo Pontecorvo, Jean Renoir, Aleksandr Rodčenko, Sebastião Salgado, Ben Shahn, Mario Sironi, Graham Sutherland, Vladimir Tatlin, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Vincent Van Gogh, Andy Warhol, Wim Wenders, Billy Wilder. Among those whose works will be on show: Arman, Edward Burtynsky, Frank Capra, Charlie Chaplin, Giuseppe Cominetti, Aleksandr Dejneka, Fortunato Depero, André Derain, Vittorio De Sica, Max Ernst, Walker Evans, Natalia Gončarova, Ugo Gregoretti, Damien Hirst, Jannis Kounellis, František Kupka, Fritz Lang, Fernand Léger, Louis Lumière, Mario Merz, Tina Modotti, Mario Monicelli, Otto Nagel, Plinio Nomellini, Claes Oldenburg, Nam June Paik, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Michelangelo Pistoletto, Gillo Pontecorvo, Jean Renoir, Aleksandr Rodčenko, Sebastião Salgado, Ben Shahn, Mario Sironi, Graham Sutherland, Vladimir Tatlin, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Vincent Van Gogh, Andy Warhol, Wim Wenders, Billy Wilder. La mostra, il cui progetto grafico e di allestimento è curato da Pierluigi Cerri, è corredata da un catalogo, edito da Skira, Milano, che si propone non solo di accompagnare e illustrare la selezione delle opere esposte ma anche come una pubblicazione esauriente sull'argomento, attraverso una ricca scelta iconografica e i contributi di studiosi italiani e stranieri. Accompanying the exhibition, designed and mounted by Pierluigi Cerri, is a catalogue, published by Skira (Milan), which not only illustrates a selection of the exhibited works but is also an exhaustive publication on the subject containing a broad range of illustrations and articles by Italian and foreign scholars. Con il contributo di Sponsor tecnico stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 Informazioni utili Useful Information 10:31 Pagina 11 Sede dalla mostra Palazzo Ducale Appartamento del Doge Piazza Matteotti 9 16123 Genova Informazioni per visitatori con disabilità +39 010 542098 www.terredimare.it Per informazioni +39 010 5574004 www.tempomoderno.it www.palazzoducale.genova.it www.100annicgil.it Orario 9 >19 tutti i giorni escluso il giovedì 9>22. Lunedì chiuso. La biglietteria chiude mezz’ora prima della mostra. Aperto nelle festività. Edward Burtynsky Industrie, n.17 (Manufacturing No. 17), Dehui, Provincia di Jilin, Cina, 2005 Courtesy Charles Cowles Gallery, New York; Robert Koch Gallery, San Francisco; Nicholas Metivier, Toronto; Galeria Toni Tápies, Barcelona Prezzo del biglietto Intero 8,00 €, ridotto 6,00 €, scuole 3,00 € Biglietto Unico Mostra + Acquario di Genova. Intero 18.00 €, gruppi 15.00 €, scuole e bambini 4 - 12 anni 9 € I possessori del biglietto di Euroflora hanno diritto all’ingresso ridotto. Sconti reciproci con la Fondazione Teatro Carlo Felice. Prevendita on line www.ticketone.it Riduzioni Associazione Amici di Palazzo Ducale, possessori Card Musei di Genova e abbonamento annuale AMT, soci Touring Club Italiano, Soci Coop Liguria, Tesserati CGIL e tutti gli aventi diritto. Exhibition venue Palazzo Ducale Appartamento del Doge Piazza Matteotti 9 16123 Genova Information +39 010 5574004 www.tempomoderno.it www.palazzoducale.genova.it www.100annicgil.it Visite guidate Individuali: sabato ore 16.30 Gruppi: solo su prenotazione +39 010 5574004 +39 010 562390 fax [email protected] Information for Visitors with disabilities and special needs +39 010 542098 www.terredimare.it Proposte di visita mostra+città Etlim Travel Tour Operator +39 0183 273877 [email protected] Opening Hours 9 a.m. > 7 p.m. every day except Thursday 9 a.m. > 10 p.m. Ticket office closes half an hour before. Closed on Mondays. Open on holidays. Servizi Guardaroba gratuito, carrozzelle per disabili, bookshop, ristorazione. Catalogo Skira Admission Full 8,00 €, Concessions 6,00 €, School groups 3,00 € One ticket for Exhibition and Acquario di Genova Full 18,00 €, Groups 15,00 €, School groups and children 4 -12 years 9 € Concessions to Euroflora's visitors. Mutual concessions with Fondazione Teatro Carlo Felice. Advanced sales on line www.ticketone.it Concessions Associazione Amici di Palazzo, Genova Museum Card's or annual bus pass'owners, members of the Italian Touring Club, the Coop Liguria, the Cgil and all others entitled to. Guided tours Individual: saturday 4.30 p.m. Groups: reservation required +39 010 5574004 +39 010 562390 fax [email protected] Offers for exhibition + town guided tours Etlim Travel Tour Operator +39 0183 273877 [email protected] Facilities Cloakrooms free of charge, wheelchairs, bookshop, restaurants. Catalogue Skira stampa_A4_00.qxd 22-02-2006 10:31 Pagina 12