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Russia e Romania bussano alle porte del 6 Nazioni

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Russia e Romania bussano alle porte del 6 Nazioni
IL GAZZETTINO
Il Gazzettino (ITA)
(ITA)
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Paese: it
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media: Stampa locale
Pagina: 24
Pagina:
Autore: Ivan Malfatto
Autore:
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Readership: 613000
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Diffusione: 66664
11 Aprile 2016
Russia e Romania bussano alle porte del6Nazioni
RUGBY Champions: dominio inglese, Tolone fuori, I ko delle italiane danno ragione a Lapasset
Ivan Malfatto
Dalle parole di Bernard Lapasset ai risultati del
week-end di coppe europee, le nazioni emergenti
bussano alla porta dell'italia. Il presidente di
World Rugby ha detto che va pensata un'ipotesi
promozione-retrocessione nel 6 Nazioni per dare
una chance a Romania, Georgia e Russia. Il
presidente Fir Alfredo Gavazzi ha rassicurato:
solo propaganda, il posto nel torneo non è in
discussione. Intanto però Russia e Romania con i
loro top club hanno battuto quelli italiani nell'andata del barrage per la Challenge Cup 2016117. I
siberiani dell'Enisej-Stm hanno umiliato al"Battaglini" la FemiCz Rovigo 31-O (5 mete), blindando
la qualificazione e aggiungendo lo scalpo a quelli
di Mogliano, Brive e Newcastle. I rumeni del
li
ø1i-à
-.
Timisoara Saracens in casa hanno sconfitto 36-23
(mete 4-3)il Calvisano. Il ko qui non compromette
le possibilità dei campioni d'Italia, già eliminati i riii 2'
due stagioni fa nel barrage dai Bucarest Wolves.
CHAMPIONS CUP. Tre inglesi e una francese
—1
in semifinale: Saracens-Wasps, Leicester-Racing. —
CROLLO
Touche
tra
Rovigo e Enisej
Quarti: Wasps-Exeter 25-24(Festuccia 51' Wasps,
Campagnaro dal 71'Exeter); Saracens-Northampton 29-20; Leicester-Stade Francais 41-13 (Parisse 80' Stade); Racing-Tolone 19-16 (Castrogiovanni dal 69'Racing).
CIIALLENGE CUP. Sorpresa gallese in semifinale con due francesi e gli inglesi del Ct azzurro
O'Shea: Harlequins-Grenoble, Montpellier-Dragons. Quarti: Sale-Montepellier 19-25, Gloucester-Dragons 21-23, Harlequins-London Irish
38-20, Grenoble-Connacht 33-32.
I 11 ']l[' [']fl1.1
8
Colorno Reggio
28-24
R. Tarvisium Cus Verona
21 -27
Viseoza Casale
8-17
Reggio
34
7 0
236 108
Colorno
27
6 0 2 250 126
Casale
23
5 0 3 173 165
R.Tarvisium 15
3 0 5 146 184
CusVerona 11
2 0 6 129 224
Vicenza
5
1 07108 235
PROSSIMO TURNO 11714/26 61: Cuo V uno Colorno.
-
-
-
Reggio V cenza, 5 Taru'ioi m Tosai
II1IRI:
'-''I
8
Lumezzane Udine
21 -15
Volpolicello Paese
29-10
ValsuCOnaPodova- usTori o
30-23
Lumezzane 24
5 0 3 190 124
Udine
24
4 0 4 199 150
Valsugan.Pd 23
5 0 3 143 150
Valpolicella 22
5 0 3 133 136
CusTorino
15
3 0 5 147 188
Paese
12
0_6 129 193
PROSSIMO TURNO l]7I4/20F01. Cus Torino Valpolicella,
Lumozzaoe Valsugaoa Padova, UdoR Paeoe
-
-
_._
-
-
-
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LA STAMPA
TORINO
La Stampa Torino provincia &
&
Canavese (ITA)
(ITA)
Paese:
Paese: it
Tipo
media: Stampa
Tipo media:
Stampa locale
locale
Pagina: 50
50
Pagina:
Autore: Dolfin sirotto
sirotto
Autore:
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468855
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Diffusione:
78606
Diffusione: 78606
11 Aprile
2016
11
Aprile 2016
Cus Torino,la retrocessione
non è mai stata cos'i vicina
RUGBY,SERIE A
DOLFIN-SIROTTO
Si è chiusa una settimana da
dimenticare per il Cus Ad
Maiora Rugby 1951. Giovedìla
Federugby aveva accolto il ricorso del Lurnezzane per un
errore tecnico e ribaltato il
verdetto del campo,ieri è arrivata un'altra sconfitta, questa volta sul rettangolo verde
del Valsugana, che taglia le
gambe a Merlino e compagni.
Primo tempo molto combattuto tra le due formazioni,in
cui padroni di casa conducono per un solo punto (17-16)
grazie alle due mete realizzate da Caporello e Girardi contro l'unica ospite di Dezzani.
Nella ripresa,il Valsugana affonda il colpo e, dopo la puniziorie in avvio di Paluello, va
altre due volte in meta con
Ramirez e Paparone (trasformata da Paluello) nel giro di
otto minuti tra il 26'e 34'. La
reazione cussina arriva soltanto allo scadere, con Ursache che schiaccia in meta e
Bombonati che centra i pali
nella snceessiva conversione.
11 30-23 finale contro i padovani vale sì un pmticino
per il XV di Lucas D'Angelo,
ma non basta per ima classifica che ora ifa davvero deficitana. A due giornate dal termine della Poule retroeessone, infatti, la compagine eussulla è penultima nel secondo
raggruppamento con sette
punti da recuperare dal
Valpolicella, ieri vittorioso in
casa contro il Paese (29-10).
Battere i veneti nello seontro
diretto di domenica prossima
allA1bonico di Grugliasco potrebbe non bastare: lo spettro della retrocesione in Serie B aleggia sul Cus.
Serie Bottimo BEFeD
Il BEFeD VII Torino archivia
anche la pratica Cus Milano,
consolida il secondo posto e
mette nel mirino i play-off serie A lasciandosi dietro i milanesi ed il Sondrio a distanza di
sicurezza, il 18-16 (9-3)finale è
tutto nel piede di Tim Small,
infallibile nei piazzati (82% la
sua media dell'anno), e nella
forza di un XV che ha costretto
gli avversari a ripetuti falli con
una mischia che ha dominato
quella avversaria. Solo sul finire di match il Cus Milano ha
trovato la via della meta ma
l'addizionale fallito ha negato
un pareggio che non avrebbe
comunque compromesso nulla. Assente Sebastiano Lo Greco il tecnico sudafricano ha
presentato una seconda linea
medita con due under 18(Amerio e Nepote) in urta partita
molto tattica con in campo il
secondo miglior attacco della
serie B contro la seconda miglior difesa, ma la squadra è
stata compatta.
Fermata
Ursache con una meta ha limitato un poco i danni della sconfitta
contro il Valsugana. ma il Cus è penultimo con 7 punti da recuperare
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IL GAZZETFINO
ThEVLSO
Il Gazzettino Treviso (ITA)
(ITA)
Paese:
Paese: it
Tipo media:
media: Stampa locale
Pagina: 44
44
Pagina:
Autore: Ennio Grosso
Autore:
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123873
Readership: 123873
Diffusione:
Diffusione: 13493
11 Aprile 2016
Treviso in Champions?
Goosen: «Meglio di no»
BENETTON Ultime partite, il coach spiega perché preferisce la Challange
Ennio Grosso
La stagione del Benetton sta volgen- primo in classifica, credo comundo al termine, meno di un mese alla que che sia quella contro gli irlandechiusura della regular season, poi si si la partita con maggiori possibiliparlerà solo della prossima, con un tà, almeno per il fatto che giocherenuovo capo allenatore (Kieran mo in casa. A Swansea, contro gli
Crowley) e nuovi assistenti, oltre al Ospreys, abbiamo sempre perso, a
confermato Marius Goosen. Se ne volte in niodo pesante: faremo di
andrà Martin Field-Dodgson, che tutto per cercare di cambiare quetornerà in Nuova Zelanda, potrebbe sta tendenza, ma lo vedo un campo
andarsene Manuel Ferrari (la mi- molto difficile da espugnare».
schia, con lui, ha fatto parecchi A questo punto l'obiettivo Champassi avanti, perché allora non pions Cup sembrerebbe quasi un
tenerlo?); se ne andrà pure Tom miraggio.
Palmer, colui che oltre a giocare ha «Non credo sia un male. Ovviacercato di far crescere la touche. mente faremo di tutto per vincere le
Arriverà Ezio Galon, potrebbero ultime partite, arrivare davanti alle
approdare Marco Bortolami (per la Zebre ed evitare l'ultimo posto, ma
touche) e Fabio Ongaro (per la io penso che per noi, come del resto
mischia). Ci sarà anche una rosa per le Zebre,in questo momento sia
rivoluzionata, più italiana e meno meglio giocare in Challenge Cup.
straniera. Intanto, però, ci sono da Inutile andare in Champions Cup e
preparare le ultime partite, durissi- prendere regolarmente ceffoni. Forme. «Affronteremo squadre in otti- se fra qualche anno sarà diverso,
ma forma dice Marius Goosen adesso dobbiamo essere realisti».
ognuno degli avversari che incontre- Intanto, piano, piano, stanno rienremo avrà obiettivi particolari, per- trando alcuni degli infortunati. I
ché se Connacht e Leinster puntano soli Filippetto, Pratichetti e Santaa vincere la regular season del maria hanno ormai chiuso la stagioProl2 (sono attualmente in testa ne, già nel prossimo match saranno
alla pari, ndr), gli Ospreys non invece disponibili Ferrari, Gega,
hanno ancora perso del tutto le Minto, Morisi, Sgarbi, mentre Fusperanze di poter conquistare un ser, infortunatosi nell'ultimo match
posto per la prossima Charnpions con Glasgow, potrebbe essere utilizzabile per la gara casalinga con
Cup».
Il match con gli Ospreys sembre- Connacht.
rebbe quello che potrebbe dare
qualche chance in più.
«È pur vero che il Connacht è
-
-
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A2ZETTA EI MANTOVA
Gazzetta di Mantova (ITA)
(ITA)
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Paese: it
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media: Stampa
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Stampa locale
locale
Pagina: 25,
25, 45
45
Pagina:
Autore: Leonardo
Leonardo Bottani
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178000
Readership: 178000
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23893
Diffusione: 23893
11 Aprile
2016
11
Aprile 2016
Festa Viadana:Amadasi divide
i meriti della metacon Deinevo
RUGBY ECCELLENZA
____ 'tI
-d
Viadana,gioia Amadasi
«Battuta una big,era Ora»
Rugby. L'autore della meta decisiva nella finale del Trofeo Eccellenza con Padova
«Ma il merito è di Delnevo». Antonio Denti: «Adesso chiudiamo al quinto posto»
di Leonardo Bottani
VIADANA
»La nseta della vittoria? Maio ho
solo accelerato quando ho ricevoto la palla, il merito è stato di
Delnevo che ha fatto un'azione
incredibile, con un sottomano
stupendo».
Non tradisce il suo carattere
schivo Gianmarco Amadasi,
l'autore della marcatura che ha
lanciato il Viadana verso il trionfo nel Trofeo Eccelleoza a Bologna. Divide i menu con la terza
linea autrice, in effetti, di uno
sprintdaalapura che hasorpnesola difesa fino a quel momento
serratissima di Padova. »Nella
partita precedente contro Rovigo riprende l'ala vera mi ero
mangiato una meta. Quindi, mi
sono rifatto. Comunque,il merito della vittoria va a tutta la
squadra: nel secondo tempo siamo riusciti a fare tutto quello
che ci eravamo prefissi di fare>.
La partita tuttavia non era iniziata bene, con tutto il primo tempo fo quasi) a subire l'iniziativa
dei veneti, senza mai entrare in
area di meta: »ll primo tempo è
stato così così riprende il giallonero con troppa indisciplina.
Nel secondo siamo entrati in
campo più cattivi, volevamo
portare a casa la partita.I tecnici
nello spogliatoio ci hanno detto
cli svegliarci e che avevamo ancora 40' per rifarci. E in effetti
tutti insieme ci abbiamo messo
-
-
-
-
più voglia. Nel primo tempo,comunque,abbiamo giocato molto bene in difesa. Cosa che abbiamo continuato afare nella tipresa in cui perù siamo stati Enalinente cinici anche in attacco,,. Alla prima azione in avanti,
in effetti, è arrivata subito la meta dello stesso giovane cresciuto
aViadana che,dafan di Steyn ai
tempi dello scudetto, è passato
al metaman che allo stesso
Steyn ha fatto vincere il suo primo trofeo da allenatore.
Amadasiconclude tirando un
grande sospiro: >Firialmente ab-
ti». E ora si deve chiudere al meglio la stagione: >Cerchiaino di
fare bene anche a fine mese
quando Padova aniverà allo Zaffaoella conclude e cerchiamo
di arrivare al quinto posto, meglio del sesto di un anno fa.E poi
prepariamo una stagione più
positiva».
-
biamo battuto una grande:contro tutte ci siamo sempre solo
-
..-
andati vicino».
Un altro protagonista della
trionfale giornata bolognese è
Antonio Denti:la sua entrata in
campo io primalinea,insieme a
Irving,hacambiato lapartita: «11 _________________________
doppio cambio era stato piogrammato in settimana attaccali pilone pensando di dare
più spinta con due impact Aniadasi:da minifari di Steyti a metaman con i complinienti di Steyn
player. In effetti siamo stati abbastanza bravi ma tutta la squadra ha dato qualcosa di più rispetto al primo tempo alla fine
del quale si pensava alla solita
partita contro le grandi.Ma non
potevaflnire così,volevamo vincere e siamo tornati in canipo
con una grande carica, dando
veramente tutto. Alla fine eravamo proprio distrutti ma
-
>L
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IL GAZZETFINO
ThEVLSO
Il Gazzettino Treviso (ITA)
(ITA)
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Paese: it
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Pagina: 44
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Autore: n.d
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123873
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11 Aprile 2016
Marchiol Mogliano
Eigner Properzi
tandem in panchina
-
MOGLIANO (al. dup.)Il Marchiol, dopo
le due sconfitte consecutive contro Rovigo e Fiamme Oro, ha approfittato della
sosta per riordinare le idee in vista della
trasferta di sabato contro Calvisano. A 3
giornate dalla fine restano 8 i punti di
vantaggio sulla quinta (Fiamme Oro) ma
sarà meglio blindare i playoff al più
presto. Nel frattempo la corte sportiva di
appello della Federazione ha respinto
definitivamente il ricorso per la sconfitta
a tavolino (più 4 punti di penalizzazione)
contro San Donà per la squalifica di
Makelara. Il direttore sportivo Nicolò
Pagotto commenta così la sentenza: «La
speranza era ovviamente quella di riuscire ad evitare almeno i 4 punti di penalizzazione. E indubbio che l'errore nostro c'è
stato,facciamo mea culpa, ma speravamo
fosse riconosciuta la nostra buona fede.
C'era una situazione da chiarire, è difficile capire perché se un giocatore può fare
il permit player in Pro 12 non posso
invece giocare in Eccellenza. In ogni caso
siamo ormai abituati a questa classifica e
useremo gli 8 punti in meno come stimolo
per la volata finale».
Dopo i due stop di fila com'è il morale
della squadra?
«Nella sconfitta di Rovigo ci sono state
anche cose positive, abbiamo però peccato di attenzione prendendo tre calci
contro in pochi minuti che hanno ribaltato il risultato. Contro le Fiamme Oro
Roma invece dovevamo gestirla meglio,
abbiamo fatto tanto gioco ma concretizzato poco. Adesso nelle ultime 3 partite
dobbiamo cambiare marcia per arrivare
al massimo all'ultima giornata contro il
Petrarca Padova».
PANCHINA Per la prossima stagione
con la partenza del tecnico Ezio Galon,
destinato allo staff Benetton, è quasi
ufficiale che a guidare il Marchiol sarà il
tandem Darrel Eigner (attuale tecnico
dell'Under 18)e Franco"Kino"Properzi.
-
-
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il Resto del Carlino
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ROVIGO
Pagina: 62
62
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Autore: Alessandro
Alessandro Andriolli
Andriolli
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(ITA)
Il Resto del Carlino Rovigo (ITA)
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11 Aprile 2016
2016
11
IL FLOP E L'IMMAGINE DEL RUGBY'ITALIANO
La batosta detta Femi Cz contro i russi deLt'Enisej dimostra a scarsa competitività dei nostri cLub in Europa
ALessandro Andriotti
A ridimensionare questa FemiCz
ci ha pensato il risultato ottenuto,
oltre tutto sul proprio terreno,
contro i rossi dell'Enisej. A far soffrire i «bersaglicri» rifilando loro
mete e punti a iosa non sono più
quindi solo le squadre francesi o
britanniche visto che si sono aggiunte anche quelle della fascia
più bassa come i nimeni del Timisoara e ora anche i siberiani di
Krasnoiarsk. Il 31-O rimediato al
«Battaglini» rende ora la gara di ritorno in Russia solo un'antipatica
formalità da espletare solo per
onor di firma e non certo per provare a ribaltare l'esito del confronto. Il Calvisano almeno, dopo il
36-23 rimediato in Romania,può
sperare di rifarsi nella gara di ritorno che disputerà in casa visto
che lo scarto potrebbe anche essere recuperato. Evidente comunque l'assenza di competitività a livello internazionale da parte dei
club italiani cui certo non ha giovato la creazione della frauchigie
e il ridimensionamento dcl campionato nazionale, oltre tutto
all'interno di un professionismo
«straccione» che appai-e solo una
caricatura del vero rngby professionale vista che basta la «sirena»
di uno stipendio sicuro sotto la
Polizia di Stato a far scappare i
giocatori emergenti verso le Fiamme Oro. In casa FemiCz però le
giustificazioni per questo rovescio non mancano: laconcomitanza con gli impegni decisivi di campionato e la sequela di infortuni
hanno costretto Mc Donneli a
schierare una formazione assai timaneggiata. Basti pensare che in
panchina non c'era nemmeno
una terza o una seconda linea ma
ben quattro piloni per cui alla fine abbiamo visto entrare in campo diversi giocatori in ruoli non
abituali. Al di là del risultato qualche preoccupazione viene soprattutto dalla gestione delle rimesse
laterali apparsa fallimentare come
non mai. Su una ventina di propri lanci si sono perse almeno
quindici touche e questo rappresenta un campanello d'allarme in
vista dei prossimi impegni di campionato. Non a caso infatti a fine
partita l'assistant coach Luke Mahoney ha riconosciuto l'esistenza
del problema dichiarando: «Abbiamo provato diversi schieramenti e varie opzioni in touche
ma ci siamo trovati in grave difficoltà anche per merito degli avs'er-
san apparsi nettamente superiori
e pronti a rintuzzare le nostre iniziative. Devo anche dire che non
mi aspettavo così tante difficoltà
in questa fase e quando manca
quasi del tutto il possesso diventa
ancora più difficile giocare». L'ex
capitano rossoblu poi ha detto
che bisognerà inventare qualcosa
di nuovo per la gara di ritorno altrimenti il disastro si ripeterà. In
mezzo però ci sarà la partita di
campionato con le Fiamme Oro
in cui il tecnico spera di poter recuperare qualche infortunato in
modo da uscire dall'emergenza.
Per motivi vari contro l'Enisej
non erano in campo Ferro, Tenga, Zanini, Parker, Basson, McCann e Majstorovic mentre sono
entrati soltanto nel corso del secondo tempo i vari Momberg,
Van Niekerk, Quagliu, Chillon e
Frati. La sconfitta resta pesante
ma può essere metabolizzata ricordando che l'obiettivo della stagione non è certo l'accesso alla Challenge European Cup.Inutile quindi strapparsi i capelli per essere
stati nettamente battuti in casa
dall'Enisej, una formazione comunque in grado di dare fastidio
anche a una delle nostre franchigie visto che alla sua prima partecipazione alla Challenge ha battuto Newcastle Falcons e Brive.
DATRE PARTITE LAFEMI CZ
NON VA IN META E CONTRO
IRUSSI NEMMENOAPUNTI
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il Resto del Carlino
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ROVIGO
Pagina: 62
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Autore: n.d
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(ITA)
Il Resto del Carlino Rovigo (ITA)
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11 Aprile 2016
Intanto iL Viadana soLLeva La coppa
Trofeo Eccellenza Battuto il Petrarca in finale
E'stato intanto il Viadana a sollevare la prima coppa
di stagione, aggiudicandosi per la seconda volta nella propria storia il Trofeo Eccellenza di rugby nella
Finale disputatasi sabato allo Stadio Bonori di Bologna superando 22-15 il Petrarca Padova.
Ottanta minuti dai due volti all'ombra delle torri,
con i veneti che chiudono in vantaggio sul 9-3 la prima frazione di gioco ma,soprattutto, mettono in scena un campo di gioco all'apparenza ideale,incentrato sul gioco al piede della coppia NikorWMenniti-Ippolito e sul predominio dei primi cinque uomini di
mischia.
Gli uomini di Casper Steyn concedono metri e penalità ai tuttineri nel primo tempo, ma all'intervallo il
cambio della prima linea lombarda con l'ingresso
dei due piloni Antonio Denti ed Irving si rivela decisiva per gli equilibri del match. Padova non riesce a
confermare il piano di gioco del primo tempo,rinuncia a calciare lungo preferendo le palle alte e consegnando una buona percentuale del possesso nelle
mani degli avversari,che nei primi quindici minuti
della ripresa ribaltano la partita con un parziale di
13-O, controllando il match nelle battute finali per
poi festeggiare il successo nella prima finale della stagione 2015/16. Per il Viadana si tratta della replica
del successo del 2013. Il Petrarca, per la prima volta
in finale nella competizione che ha preso il posto della Coppa Italia, esce sconfitto ma ha confermato di
avere tutte le carte in regola per recitare un ruolo da
protagonista nella volata play offcon obiettivo lo scudetto della massima divisione che si annuncia infuocata.
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vocaovIao
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media: Stampa locale
Pagina: 34
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Autore: Mattia Salvà
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La Voce di Rovigo (ITA)
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11 Aprile 2016
Rovigo, ciao ciao sogn europei
RUGBY ECCELLENZA
I russi dell'Enisej superiori in tutte le fasi
Mattia Salvà
ROVIGO - Non c'è stato nulla cia fare
sabato scorso al "Battaglini". La Femi-Cz Rugby Rovigo Delta ha dovuto
cedere ai russi dell'Enisej-Stm per 31o, abbandonando così le speranze di
qualificazione all'European Challenge Cup. Tra due settimane, infatti, è
prevista la trasferta a Krasnod2r, ma
sarà davvero una missione impossir
bile per i rossoblù passare 11 turno,
considerata anche la prestazione della gara di andata, I russi deIl'Enisej
I
I I
sono infatti stati superiori sotto ogni
aspetto del gioco, riuscendo a mantenere il possesso del pallone per
quasi tutta la durata del match e
capaci di annullare completamente i
pochi attacchi dei rossoblù. Vittoria
meritata quindi per una squadra con
diverse ambizioni rispetto a quelle
dei rodigini. E'evidente infatti che la
qualificazione alla prestigiosa coppa
europea non interessa alla società di
viale Alfieri e l'unico obiettivo rimane quello del campionato. Lo si è Per i Bersaglieri è meglio concentrarsi sul campionato d'Eccellenza
visto dalla mancata attitudine degli
uomini di McDonnell che sono scesi
in campo solo fisicamente, per difendere per 80'. Le poche motivazioni non devono però essere giustificazioni per la pessima prova messa in
campo. La rimessa laterale sicuramente la fase di gioco che preoccupa
di più. Se già con la squadra al
completo i Bersaglieri fanno molta
fatica nelle touche, nella gara contro
1'Enisej si è assistito ad uno spettacolo cia dimenticare. Comunque l'agonia della Terza Coppa non è finito e i
Bersaglieri sono attesiin Russia nella
dura trasferta a Krasnodar, a circa
300 km da Sochi, per giocare una
partita praticamente inutile che toglierà forze ai Bersaglieri, ora più che
mai dediti a campionato. NelValtra
semifinale di barrage, i Timisoara
Saracens hanno superato il Calvisano per 36 23. Bravi gli uomini di
Bmnello a crederci fino alla fine e a
ridurre il gap per giocarsi il passaggio
del turno al "Peroni Staclium".
,._.
'
Ìtiìiì
-
'
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fI3aer
ABRUZZO
(ITA)
Il Messaggero Abruzzo (ITA)
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Paese: it
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media: Stampa locale
Pagina: 28
28
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Autore: S.
S. Cas.
Cas.
Autore:
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75623
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8154
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11 Aprile 2016
2016
11
Rugby B,Paganica e Avezzano ko
LO SPORT!1
Giornata da dimenticarc qucila di
ieri per le due squadre della provincia impegnate nel campionato
di serie B di rugby. Nella poule
promozione il Paganica viene
sconfitto 39-19 in casa del Civitavecchia composto da giocatori
che hanno militato anche in Eccellenza. I punti dei rossoneri paganichesi sono siglati dalle mete
di Andrea Cotaiuda (2) e Fausto
Chiaravalle nonchè una trasformazione di Stefano Rotellini. A
causa di infortuni, il coach Sergio
Rotellini ha dovuto fare a meno di
7 titolari dando così spazio ai giocatori provenienti dal vivaio. <Nonostante il risultato dice Rotelliai sono soddisfatto della prova
dei ragazzi che hanno dato tutto»'.
Domenica a Paganica alle 15.30, i
rossoneri ospitano il Messina.
Nella poule salvezza, inaspettata
sconfitta dell'Avezzano in casa
del Cus Catania(26-12, per igialloneri mete di Leonardo Degni e
Gianluigi CherubiHi e la trasfurmazione di Federico lucci (nella
foto Roberto Lanciotti).'<Forse ha
pesato sulla nostra prestazione
commenta il presidente clell'Avezzaoo Alessandro Seritti ilfatto di
aver effettuato la trasferta in giornata (i marsicani sono partiti in
areo alle 5 di ieri mattina, ndr)<».
Alla conclusione della stagione restano due gare: l'Avezzano, penultimo con 3 punti di vantaggio sul
Cus Catania,se vince domenica in
casa alle 15.30 con il Napoli è salvo matematicamente. I siciliani
domenica sono ospiti della capolista Capitolina
-
-
-
-
SERIE A FEMMINILE
Le Belve Neroverdi L'Aquila vincono 17-12,sul campo di Poggio Picenze, contro le Donne Etrusche
(in meta Elisa Cucchiella, Veronica Seirnonte e Alessandra Dell'Orso alle quali si agginge una tra
sformata di Giovanna Fusella).
Con questa vittoria le neroverdi
salgono al quinto posto in classifica del girone B. Domenica alle
15.30 lc aquilane fanno visita al
Cus Roma che ieri hanno osservato un turno di riposo. Le romane
hanno dieci punti di vantaggio
dalle neroverdi.
S.Cas.
GIORNATA
DA DIMENTICARE
PER LE DUE
COMPAGINI
AQUILANE
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ROMA
La Gazzetta dello Sport Roma
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11 Aprile 2016
RUGBY
Sorride soltanto
la Capitolina
*(g.l.g.) Va bene solo alla
Capitolina nella giornata di
rugby, che batte in trasferta
gli Aeroporti Firenze 17-9 e
restano in lotta per i playoff
promozione con Recco e
Accademia Tirrenia. Male
invece in poule retrocessione
La Primavera perde in casa
21-25 con il Cus Perugia e lo
stesso fa il Cus Roma contro
il Rugby Milano 20-27: la
salvezza si allontana.
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di Vzwzia
Mistri
la Nuova
La Nuova di Venezia e Mestre
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21, 33
33
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Autore: Maurizio Toso
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i'- r
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11 Aprile 2016
Il Mirano vince
e corre verso
gli spareggi per la A
RUGBY
Mirano,il difficile comincia ora
Rugby Serie B. Bianconeri vittoriosi sui Caimani, ma per lo spareggio promozione la lotta si fa dura
BONDAFIELLO(Mn)
gaiata dalla sconfitta a sorpresa
W
Ha una sola certezza il Mirano della capolista Amatori Badia
-
dopo il successo (32-27) ottenuto a Bondanello, paesino in
provincia di Mantova, contro i
Caimani: da qui alla fine sarà
lottadurissimanelgironedella
serie B di rugby per chiudere ai
primi due posti e ottenere il
pass per gli spareggipromozione che porterannoin serieA.
Prendi la partita di lesi, giocata contro un avversario mmbattivo che però all'andata i
biareconero avevano ampiamente battuto: primo tempo
chiuso avanti di 16 (10-26) con
bonus offensivo già messo in
saccoccia, oppure al ritorno in
campo tutto cambia, gli awersan reagiscono oltre ogni aspettativa e a un certo punto te li
trovi avanti diunpunto (27-26)
e tutto diventa maledettamente difficile. Bene,se è giusto dire che ieri a Bondanello il Mirano ha dovuto soffi-ire per portare a casa la vittoria, e altrettanto corretto dire che dopo avere
incassato la rimonta degli avversari Tonellotto e compagni
hanno saputo mantenere la
giusta freddezza per rimettersi
incarreggiataeportareacasa5
punti importantissimi grazie a
due piazzati di Bonaldo. Dalla
provincia di Mantova, insomma,è arrivato il risultato contiderato irrinunciabile alla vigilia: una vittoria per dimenticare la sconfitta interna di domenica scorsa contro il Rubano, I
Caimani? Bella squadra, grintosa, capace di bloccarela temibile mischia miranese a poche
spanne dalla linea di meta al
meno tre volte nel secondo
tempo.Il XV di Frasson eVolpa.
tu, però, ha saputo far emergere alla grande la maggiore esperienza, centrando un successo
fondamentale nella giornata
-
______
sul campo del Vollorba(35-14).
e
Domenica prossirela si torna al r'
Comunale,c'è un'altra sfida da
'ai'
vincere con il bonus, quella
controilVilladose,squadrache
lotta per non scendere in serie
C. Occasione da non perdere,
anche in considerazione delfatto che domenica prossima Badia ospita la rediviva cadetta
del Petrarca, che con gli ultimi
risultati pare rientrata alla grande nella lotta per le prime due
piazze. E contro i petrarchini, a
Padova, Mirano giocherà il
prossimo24aprile.
MaurizioToso
CAIMANI
27
q
MIRANO
32
Gli avanti del Mirano si sonoimpostisu quelli mantovani grazie a un forte lavorosulla disciplina
CAIMANI
Mezza, Sa Flis( Torrosolli (6' tt Menegaz.
zo),Tizzi, Gslli(24 s.t.Panizzi).BìnL Cafsrra.
Gela, Anello,(amari,(sua, Davolio. No
sindi(36's.l. Pwdeste),Chizzini 140's.t De
Felice), Bignarili(ll's.t Mttgotti).
Allenatsrs: Gatiboa Ltasardo Ulisos.
MIRANO
Str. Campagnaro, Mase, Vassalla, Basetta
(1' a.t Nigro), Lunanova (11' s.t. Berla), BO
sslds, Miss, Masals (11' s.t Negratt), tisi
pelosa, Aslolino, Fngletta. Ltrrpagnt, TOnellstict Gianesini, Lersse.
Allenatsd:Frassonehslpats.
, -
-
-
°L.
i
.
Arbitro;Retate di Rovigo.
Marcatori; p.t 6' a. Tarreselli tr. Cafarra,
8' m. Lunarova lr. Bonalda, 14' m.Ste.Campagnato Ir. Bosaldo,19'tp.Calarra 25' m.
Ltnansss,39'si. Masa I Bsnaldo;si,l'si.
Anello,15' m.Gelato tr. Cafarin, 21 m. Tizzi,
25'c.p. Roaaldo,35'tp. Bsnaldo.
Note primo tempo 10-26. PonI assegaati:
Caimanit,Miratot
.
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LA SICILIA
La Sicilia (ITA)
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44
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Autore: Omar Menolascina
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11 Aprile 2016
L'Amatori Messina ko a Benevento
i sanniti s'impongono con 4 piazzati
BENEVENTO-AMATORI ME
12-3
BENEVENTO RUGBY: Notariello, L. Botticella, Bosco,
Valente, Giangregorio, Altieri, Russo, Petrone, M.Botticella, Fragnito, Casillo, Ciampa, D'Onofrio, Timossi,
Mazzone. In panchina: darla, Pascucci, Esposito, Cremonesi,Santosuosso, Riccio, Racioppi. All. Valente.
AMATORI MESSINA: A. Gaeta, Miduri, Bombaci, Cucinotta,Saloni, Cipriano, Muyodi, Nunnari, Nikolov, Merolle, Valenti, Sabanovic, Lerda, Esposito, Gonzalez. In
panchina: Turco, Milazzo, Bertè, Pirrotta, Caccia, Sindona, D. Gaeta. All. Daniel Insaurralde.
ARBITRO:Pivato di Firenze.
MARCATORI:21'3244'80'cp Fragnito 55'cpValenti
BENEVENTO. Sul campo reso pesante dalla pioggia, la formazione sannita supera quella pelontana per 12-3 al termine di una partita combattuta e molto tattica, I padroni di casa sono stati
bravi,soprattutto, nel creare le occasioni propizie dalla piazzola, abilmente sfruttate poi dal
mediano d'apertura Fragnito, mentre l'Amatori
Messina ha peccato della necessaria lucidità nei
momenti topici del match. Nella ripresa,Valenti ha ridotto le distanze(9-3), ma la difesa biancoceleste è riuscita a reggere l'urto degli awersan.Il quarto calcio vincente di Fragnito è stato,
infine,il sigillo sul meritato successo sannita.
OMAR MENOLASCINA
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I dl Trelso
la tribuna
La Tribuna di Treviso (ITA)
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32
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11 Aprile 2016
RUGBY FEMMINILE
Il Valsugana campione d'italia
doma le Red Panthers Benetton
I VALSIJGANA
BENETTON
12
VALSUGANA RUGBY: Bertoglio; Salvadego, Fogli(5 st Vitadello), Zangirolami(33 st
Frezza), Nascimben; Rigoni, Gatti; E. Giordano, Costantini (21 st Bortolotto), A. GiordaflO; Stoppa (5 st Guariglia), Ruzza; Cerato,
Migotto, Galliazzo. All: Bezzati.
RED PANTHERS BENE1TON: Furlan; Chiruzzi, Fratelli, Renosto, De Nicolao; Busato,
Costa; Silvestri, Stecca (4 st Tosello), Bado
(31 st Rossi); Bacci, Bortoletto; Manfè, Lanon, Barro. All: Neumann.
Arbitro: Benvenuti.
Marcature: pt 10 m Zangirolami tr Rigoni,
20 m Cerato,39 m Folli tr Rigoni; st 4 mE.
Giordano tr Rigoni,10 m Ruzza tr Rigoni, 31
m Tosello tr Costa,36 m Vitadello tr Rigoni,
40 m Fratelli.
Note:ammonite Manfè e Bado.R
Red Panthers sconfitte in casa
delle campionesse d'Italia, mantengono il terzo posto.Esperienza, compattezza e tecnica di gioco delle padrone di casa hanno
la meglio su una Benetton meno navigata e senza panchina.A
pochi minuti dal fischio d'inizio
il Valsugana va subito in meta, e
successivamente allunga le distanze con altre due mete segnate nel primo parziale. Nella ripresa le padovane partono dal
vantaggio di 19-O. Il Valsugana
tiene in pugno la gara anche nel
secondo tempo. Le trevigiane
sembrano in stallo. Le Red Panthers non riescono ad uscire
mentalmente da questa situazione e le padovane affondano
il coltello nella piaga giusta. Dopo due mete avversarie, arrivano i primi punti anche per le trevigiane: al 31 Tosello va in meta, Costa trasforma. Il Valsugana nel finale trova la sesta meta.
Chiude il match la meta di Fratellial4o perletrevigiane. (l.p.)
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L'Arena
L'Arena (ITA)
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Autore: n.d.
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11 Aprile 2016
Conad Reggio
strappa il pass
periplayoff
Per il Cus Verona che domenica
ospita il Colorno i giochi sono
ancora apertL Ma nella Poule
promozione 2,nonostante la
sconfitta,il Conad Reggio
strappa il pass per i play-off con
2giornate di anticipo avendo 11
punti di vantaggio sul terzo
posto.L'HBS Colorno,con la
vittoria per 28-24 sulla
capolista,conserva il secondo
posto con quattro punti di
vantaggio sul Rugby Casale,
vincente in casa dei Rangers
Rugby Vicenza.
r
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7itTo;PoW
Tuttosport (ITA)
(ITA)
Tuttosport
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media: Quotidiano Nazionale
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Autore: E.CA
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11 Aprile 2016
RUGBY/LA CORSA SALVEZZA
Cus Torino,un ko che inguaia
La settimana "nera"del CusTorino,iniziata
inflitta a Torino per l'ammonizione di Friggeri.
con la sconfitta a tavolino col Lumezzane,
Sempre nella Poule Retrocessione,il Cus
termina con un altro ko in casa del Valsugana
Genova è battuto in casa 27-13(5-0)dal
per 30-23(5-1)che complica i pianisalvezza Prato ma festeggia la salvezza. Nella Poule
dei biancoblù nella Poule Retrocessione di
Promozione,la capolista Pro Recco perde
serie A.Ora gli universitari, penultimi,hanno7 29-21(5-0)con l'Accademia Parma.In B,
punti da recuperare sui veneti a due giornate
vittoria 18-16(4-1)del Vll° Torino nello
dal temiine.Servirà la vittoria nelloscontro
scontro playoff in casa del Cus Milano;Bielladiretto casalingo di domenica prossima.A
Lecco(2-2),Novara-Alghero 19-39(0-5).
Padova,il Cus ha tenuto in mischia e in touche Seria A femminile:CusTorino-Monza 0-41
ma a fare la differenza èstata,al 65',sul
(0-5);Cogoleto-Colorno 5-27(0-5).
20-16 per il Valusagna,l'inferiorità numerica
E.cA.
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Favaro è rinato a Glasgow "Sono pronto per l'Italia"
Roberto Parretta
10 aprile 2016 - Milano
Uno scherzo del calendario del Pro12 celtico gli ha regalato una bella settimana in Italia.
Ma non dite a Simone Favaro come è stato tornare a casa.
“Ho semplicemente giocato due partite in Italia, tornare a casa è un'altra cosa”.
Con i suoi Glasgow Warriors, infatti, la scorsa settimana ha giocato a Monigo con la sua ex
squadra, la Benetton Treviso, mentre sabato sera è tornato in campo a Moletolo nel recupero con
le Zebre.
Per le quali tecnicamente non può essere considerato un ex, visto che a Parma aveva giocato due
anni, ma per gli Aironi.
“E' comunque bello rivedere tanti amici”.
FISICO — La notizia più bella, al di là del pieno che hanno fatto i campioni in carica del Pro12 (81
punti segnati e 30 subiti, 10 punti in classifica e terzo posto conquistato), per Simone è a livello
personale: “Finalmente so bene e posso giocare con continuità”.
A causa di una sfortunata serie di infortuni, infatti, nelle ultime due stagioni a Treviso aveva messo
assieme 17 partite in tutto tra campionato e coppe, mentre in questa è già arrivato a 16 (con 3
mete).
Per questo motivo dopo la Coppa del Mondo aveva deciso di concentrarsi esclusivamente sul
lavoro da fare per tornar a giocare con continuità nel club, rinunciando anche alla Nazionale e al
Sei Nazioni.
“Sono felicissimo, noto che c'è fiducia e stima nei miei confronti e io ricambio con le prestazioni.
Siamo un pacchetto di terze linee molto competitivo e interessante, ogni weekend ci giochiamo il
posto e non possiamo permetterci di rilassarci mai.
Io sono arrivato in una squadra che aveva uno zoccolo duro costruito da 5 anni, con giocatori che
lavorano assieme da cinque anni e lo stesso vale per lo staff.
E mi sono ritrovato in un gruppo già rodato e in una struttura già rodata.
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Quando sono arrivato ho dovuto pensare solo a mettere il mio”.
E quando intorno all'atleta è tutto collaudato e funzionante, i riflessi si vedono anche in campo:
“Nelle italiane continuando a cambiare sempre devi ogni volta ripartire dalle basi: non è una critica,
ma la realtà dei fatti.
Qui a Glasgow si lavora sui dettagli e te lo puoi permettere.
La competizione interna è altissima e contestualmente fuori siamo un bel gruppo di amici: tutti
consapevoli che per giocarci la maglia si deve sempre dare il massimo in campo.
C'è un grande senso di appartenenza al club e tutti lavorano al meglio: io sono stato messo nelle
migliori condizioni per rendere al massimo”.
miglioramenti — Giocare in un club che punta a vincere un campionato ha permesso poi a Favaro di
andare a scoprire un aspetto del suo gioco che forse in passato, per usare un eufemismo, ha
esplorato poco: “Dopo due anni nei quali non riuscivo a trovare una costanza fisica, non riesco a
darmi dei parametri sulle fasi del gioco nelle quali potrei essere migliorato.
Una cosa c'è: gioco molto più in attacco.
D'altronde se sei in una squadra che in certe partite fa più dell'80% di possesso...
Devi giocare di più con il pallone, che, come sapete, non mi piace troppo.
Io vorrei solo placcare, la cosa che mi riesce meglio”.
Capitolo Nazionale: il Sei Nazioni lo ha visto dalla tv, soffrendo, ovviamente.
“Dobbiamo ritrovare una identità, è la cosa che più mi ha deluso.
Ma non siamo una squadra da 40 punti di gap con le altre.
C'è una differenza da colmare, tramite il lavoro.
Fare in modo che i club diventino più competitivi, che possano vincere più spesso e costruire nei
giocatori una identità vincente.
Sono positivo guardando al futuro, sappiamo rialzarci.
La prossima uscita sarà una prova molto importante per tutti i giocatori del movimento italiano“.
Prossima uscita che sarà rappresentata dal tour di giugno con il nuovo c.t.
Conor O'Shea alla guida degli azzurri.
E Favaro ci sarà: “Se sarò convocato...”.
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LA MIA GLASGOW — Simone a Glasgow si è ambientato benissimo: “Abito a metà strada tra il
centro e il campo.
Avevo paura della guida a sinistra, ma in un paio di giorni te la cavi.
C'è una natura stupenda, mai vista.
Il clima è duro, ma è un posto da esplorare, lo consiglio a tutti.
Il mangiare? Rispetto a noi italiani, non ci siamo...
Ma la base è buona, carne e salmone, hanno modi diversi di cucinare e qualche volta mi scontro
con i compagni.
Ma ho fatto amicizia con un paio di ristoratori italiani e ci mando la squadra: e i ragazzi sono tutti
felici”.
Tra i posti visitati, Loch Ness: ma il mostro nel lago c'è o no? “Ho provato a cercarlo, non mi
sembra...
Ma è un posto magico, un paesaggio favoloso”.
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- Rugby, le magnifiche vittorie degli azzurrini e qu
Paolo Ricci Bitti
Rugby, le magnifiche vittorie degli azzurrini e quel viaggio in treno con l'Inghilterra under 20
Hanno battuto i francesi, i gallesi, gli irlandesi e financo gli inglesi le under 18 e 17 azzurre
impegnate in queste ultime settimane in tornei di lunga tradizione in Galles.
Fra sigle (A e B) e denominazioni geografiche (Est e Ovest) e di origine (Academicals e Regionals)
c’è un po’ da perdersi e così anche nelle questioni anagrafiche (under 17 italiani contro under 16
francesi, sia pure di pochi e ininfluenti mesi), e così non è immediato pesare i risultati, ma questo è
francamente un tema da lasciare al brusio molesto e spesso in malafede dei commentatori di
professione sul web che per ignoranza o calcolo perdono di vista il quadro generale.
Fatto sta che selezioni azzurre in trasferta hanno avuto la meglio di ragazzini rivali che crescono
ogni giorno a pane e rugby nelle grandi nazioni di Ovalia e che per con conquistare la maglia in
quelle squadre devono vincere fior di concorrenza.
E che vittorie (in Rete trovate i video): buona verve e frequenti giocate di ottima qualità.
Alla fine il bilancio conta successi su partite: per l’under 18 di Mattia Dolcetto 22-17 contro l’Irlanda
School e 11-5 con l’Inghilterra A, vittorie seguite al ko 24-9 con il galles.
Per l’under 17 di Grassi, Galgani e Griffen (suddivisa persino in due formazioni con distribuzione
equa dei migliori) sucessi 17-15 con la Francia Est, 28-24 con la Francia Ovest, 31-0 (!) con i
Galles Academicals e sconfitta 5-10 con Galles Regional a cui vanno infine aggiunte la vittoria della
A sulla Francia Est (15.12) e la sconfitta della B con la Francia Ovest 14-7.
Sei vittorie e tre sconfitte (e fra queste ultime nessuna rullata).
Insomma, questi ragazzini in azzurro tornano in Italia ben appesantiti da qualche chilogrammo di
fiducia e di orgoglio.
Onore anche ai tecnici.
L’arcinota rondine non porterà allora la primavera, ma con molta prudenza si possono tuttavia
registrare questi incoraggianti sommovimenti del rugby giovanile italico che pure in passato non
aveva lesinato soddisfazioni in fatto di exploit.
Appunto, exploit seguiti da oblìo e tristi constatazioni: come mai di quegli under 18 che avevano
dominato inglesi o gallesi non ne restavano che un paio (se andava bene) nell’orbita azzurra dei
seniores? E perché anche quest’anno l’under 20 le ha perse tutte nel Sei Nazioni di categoria?
Perché fino ai 18 anni il movimento italiano riesce spesso a veleggiare insieme ai più forti avversari
europei, che pure possono contare su un numero di praticanti e su una cultura ovale enormemente
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più vasti, per poi perdersi una volta varcate le colonne d’Ercole della maggiore età.
Forse, banalmente, perché finora, tra molte colpe e altrettanta ineluttabilità - che molti continuano a
non voler considerare - la nostra filiera non era abbastanza strutturata.
E inoltre la materia prima (i giocatori) ancora scarseggia alquanto rispetto a quella dei rivali.
Adesso invece, intanto, la base si sta allargando grazie all’effetto del Sei Nazioni: sempre più
spesso capita di imbattersi nei club in under 14, ad esempio, in cui non c’è nemmeno un figlio o un
fratello di rugbysta.
Non ci si pensa abbastanza ma questo frutto dei Sei Nazioni è forse il più prezioso per noi ultimi
arrivati nel torneo che si gioca dal 1883.
E in nazioni in cui lo sport a scuola ha da sempre un ruolo determinante nella formazione del
ragazzo.
Ma allora quanto tempo servirà per allinearci con gli avversari almeno dal punto di vista dei
fondamentali? Tantissimo, perché intanto il buco nero del rapporto scuola-sport continuerà a
nascondere talenti.
Però qualche segnale per invertire la tendenza ora c’é, con la speranza che il flusso si intensifichi
mettendo a sistema tutto il movimento come verrà chiesto al nuovo staff della nazionale affidato
all’irlandese O’Shea.
Un compito ciclopico messo a rischio da continue possibilità di inciampare nelle nostre ataviche
arretratezze come nazione non certo solo in fatto di rugby.
Ma almeno ci si proverà ed è la prima volta.
Delle vittorie degli azzurrini in questi giorni, del resto, mi ha colpito quella dell’under 18
sull’Inghilterra A.
Ne sono proprio contento.
Due anni fa, per caso, a poche ore ore da Inghilterra-Italia nel Sei Nazioni, ho viaggiato in treno da
Victoria a Twickenham con l’under 20 inglese che la sera prima aveva mazzolato senza pietà (61-0)
la squadra di Troncon.
Beh, quei ragazzoni con i borsoni che si stringevano nel vagone, e che poi avrebbero vinto il Torneo,
facevano impressione: non ce ne era uno sotto il metro e 85 e – a occhio – sotto i 90/95
chilogrammi.
Gigantesche le seconde linee, possenti i piloni, schiene come armadi, mascellone squadrate, bicipiti
poderosi.
Troppo, troppo grossi per essere dei ventenni non ancora professionisti.
E tutti erano così, tutti, come fatti con la pressa.
Epperò parlando con uno dei loro accompagnatori non ho fatto trapelare sospetti e insinuazioni e
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domande che pure ti fai davanti a quelle montagne di muscoli, che poi cosa vuoi pensare quando
vieni annichilito così dagli avversari? Mica puoi dare l’idea che cerchi alibi.
A ogni modo mi viene raccontato, mentre il treno come al solito si affolla via via all'inverosimile di
maglie bianche, che la squadra con cui viaggio viene assemblata pescando da un gruppo di circa 50
ragazzi che alimenta anche l’Inghilterra A.
Il gruppo dei 50, però, non era stato semplicemente selezionato all’inizio della stagione.
No, la storia è così: l’avvento del professionismo (1995) in una nazione ovale come l’Inghilterra
aveva infine spinto la federazione a individuare negli anni 2008 e 2009 un migliaio di under 14 che
mostravano qualche segno di talento.
A questi mille, ovvero alle loro famiglie, era stato prospettato un percorso che prevedeva club o
accademie da affiancare agli studi con l’impegno dei ragazzi a seguire, oltre agli allenamenti in
campo e in palestra, precise tabelle per l’alimentazione e gli skills (le capacità tecniche).
Logico che per molti di questi ragazzi fosse comprensibile alimentare il sogno di diventare rugbysti
professionisti in un contesto prestigioso come quello inglese.
Ma nulla di questo percorso legittimava speranze che non fossero unite a impegno nello studio e
nello sport e nella vita di tutti i giorni: per i successivi sei anni di questi adolescenti tutto era già
scritto.
Palestra, allenamenti in campo, skills, alimentazione mirata, match durissimi con il club o con
l'accademia per passare le selezioni.
E intanto un diploma al college e, per chi voleva, un pass per le università più quotate.
Stagione dopo stagione, scrematura dopo scrematura, sei anni dopo si è arrivati a quei 50 da cui
scegliere i 23 colossi da mandare in campo con gli azzurrini di Troncon.
Come poteva finire? twitter: @paoloriccibitti [email protected]
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