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Progettone, cambia tutto: scatta la «fase 2

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Progettone, cambia tutto: scatta la «fase 2
l 'Adige
A6040995
60519
www.ladige.it
Giovedì 19 maggio 2016
9 771594 144005
A6040995
Anno 71 - numero 137 • 1,20 euro
Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
PALLAVOLO
41
Primo colpo della Diatec
Torna il «gigante» Stokr
TRENTO
24
Morto Andrea Di Francia
l’avvocato-musicista
ROVERETO
27
Addio a Remo Bontadi
«papà» della torrefazione
POLITICA Non c’è più l’alibi per i consiglieri regionali, che ora hanno il «potere» di ridursi gli stipendi
Indennità, si può rinunciare
Approvata la legge sui tagli «volontari» alla paga
L’ADIGE 19 MAGGIO 2016 PAG. 1
Vitalizi, la Regione non
si costituirà parte civile
nel processo contro
Rosa Zelger Thaler
Progettone
O
gni alibi è caduto: ieri il
Consiglio regionale ha approvato la legge - proposta
dalla presidente Chiara Avanzo che prevede che i consiglieri possano rinunciare a una parte dell’indennità, o anche a tutta la paga mensile. Oggi l’indennità base
è di 9.800 euro: ogni eletto riceverà ogni mese solo la parte da lui
ritenuta «giusta». Un voto contrario (Zanon), nove astenuti, molti
gli assenti. La Regione, intanto,
non si costituirà parte civile nel
processo sui vitalizi che vede coinvolta l’ex presidente dell’ufficio di
presidenza, Rosa Zelger Thaler.
Lavori socialmente utili
Cinquemila disoccupati
«bussano» in Provincia
Sui test Invalsi
protesta fallita
MARIA DE PAOLA
I
test standardizzati di
matematica e di italiano
(i test Invalsi) sono stati
introdotti in Italia nel 2009
e ogni anno sono
accompagnati da critiche
e tentativi di boicottaggio.
Eppure l’uso di questo
tipo di test per misurare le
competenze degli studenti
è una pratica consolidata
in moltissimi paesi
europei, negli Stati Uniti e
in Australia. Si tratta
certamente di una misura
imperfetta, ma non per
questo inutile, soprattutto
quando se ne fa un uso
accorto, che tiene conto
dei suoi limiti. La scuola
ha il compito di
contribuire alla
formazione di tutte quelle
capacità che rendono gli
individui capaci di
ottenere buoni risultati
personali e di partecipare
al miglioramento della
società in cui vivono. Non
basta quindi insegnare
agli studenti a
comprendere un testo, a
risolvere un problema di
logica, a rispondere ad
alcune domande di
cultura generale, serve
anche insegnare loro ad
avere consapevolezza di
se stessi, ...
CONTINUA A PAGINA
47
F. TERRERI
A PAGINA
L. PATRUNO
A PAGINA
13
WHATSAPP
8
Segnalateci notizie in WhatsApp
al numero 349-9116107
Anziana si ustiona con l’alcol
Villamontagna, a 94 anni è in condizioni molto gravi
S
ta lottando in condizioni molto gravi al centro grandi ustionati dell’ospedale Borgo
Trento di Verona Laura Pisoni, 94 anni, l’anziana di Villamontagna che nel primo pomeriggio di ieri è rimasta coinvolta in un incidente domestico mentre stava accendendo il fuoco. Erano da poco passate le 12.45 e l’anziana ha acceso il fuoco della stufa in cucina, forse per preparare il pranzo. Per farlo, purtroppo, la signora ha però utilizzato un flacone di alcol: un metodo che si conferma ancora una volta molto
pericoloso, visto che l’anziana è stata avvolta
dalle fiamme in pochi istanti. Sono stati i vicini
a chiamare i soccorsi.
L. PONTALTI
A PAGINA
LA RINASCITA
DI ANDREA
Andrea Facchinelli,
8 anni fa vittima
di un incidente che
lo ha privato
dell’uso delle
gambe, è tornato
a «correre» su una
bici speciale
A PAGINA
23
Tribunale | Un uomo è accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie
Stipendio nelle slot, famiglia distrutta
Smettila di sognare!...
La realtà è al
20 | 21
Maggio
L6050401
SCUOLA
Ci sono oltre 5.000 disoccupati ultracinquantenni o di lungo corso che bussano alla Provincia per i lavori socialmente utili. Sono la parte di più difficile occupabilità dei 17 mila senza lavoro
trentini. Per le politiche del lavoro messi sul piatto 100 milioni.
Siamo sempre aperti
6 ARTISTE
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U
n’altra famiglia
rovinata dal gioco
d’azzardo. Un uomo
non solo «bruciava» buona
parte del suo stipendio ma
era arrivato a picchiare la
moglie: prima sberle e tirate
di capelli, poi addirittura
frustate. Quando le violenze
sono diventate
insopportabili, la donna ha
sporto denuncia ai
carabinieri. L’uomo, che ora
non può avvicinarsi ai luoghi
frequentati dalla moglie, è
accusato di maltrattamenti in
famiglia.
A PAGINA
19
35
LE CRONACHE
Case di riposo, regia unica
Welfare e anziani,
come sarà la riforma
Regia unica per la gestione della
non autosufficienza e riduzione
della frammentazione nella
erogazione dei servizi. Sono le
basi su cui poggia la riforma del
welfare per gli anziani. Ci sarà
una governance unitaria affidata
a un «unico soggetto
responsabile» dell’aggregazione
della filiera dei servizi: le Apsp.
D. SARTORI
ALLE PAGINE
14-15
L’ISOLA DI GIOVEDÌ
Il piccolo Wolfgang
scalcia e suona
PAOLO GHEZZI
C
i vuole un’anima francescana,
scalza, musicale e sognante
come quella di Luciano Gottardi,
forse l’unico burattinaio
professionista del Trentino, per
farci vedere sul palcoscenico
un’ecografia di Wam (Wolfgang
Amadeus Mozart, una sigla che
già ti investe come una sfacciata
onda sonora, come un colpo di
risonante vento) nella pancia ...
CONTINUA A PAGINA
46
8
ECONOMIA
giovedì 19 maggio 2016
OCCUPAZIONE
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
●
Porfido, licenziamenti ad Albiano. I sindacati: incontro urgente col Comune
TRENTO - Non si arresta la perdita di
posti di lavoro nel porfido trentino. All’Industria Italiana Porfido di Albiano,
finita la cassa integrazione straordinaria, l’azienda ha chiesto 9 licenziamenti su 23 dipendenti: hanno i magazzini
pieni e non riescono a vendere, nel 2014
il fatturato era a 700 mila euro, in calo,
le rimanenze a 1,4 milioni di euro. Alla fine l’accordo con il sindacato pre-
Arriva l’impatto della crisi
Per le politiche del lavoro
messi sul piatto 100 milioni
vede 5 uscite volontarie e il contratto
di solidarietà per gli altri lavoratori.
Situazione analoga alla Porfidi Montebarco, anch’essa di Albiano, ricavi 2014
a 695 mila euro, magazzino a 1,6 milioni: la cassa finisce il 21 giugno e l’azienda vuole ridurre gli organici, ora pari
a 17 addetti. «E queste sono le aziende
corrette, che ricorrono a tutti gli ammortizzatori» precisa Moreno Marighetti
della Fillea Cgil. I sindacati, Fillea Cgil
e Filca Cisl, hanno chiesto un incontro
urgente con il sindaco di Albiano Erna
Pisetta. «È indispensabile aprire un confronto con l’amministrazione comunale - affermano Marighetti, Maurizio Zabbeni della Fillea e Fabrizio Bignotti della Filca - perché vengano applicate le
norme per il mantenimento dei livelli
occupazionali».
Bussano in Provincia 5.000 disoccupati
Lavori utili, 1.000 domande di over 50
e 4.300 di senza lavoro di lungo corso
FRANCESCO TERRERI
TRENTO - Ci sono oltre 5.000 disoccupati ultracinquantenni o di lungo corso che bussano alla Provincia per i lavori socialmente utili. Sono la parte di
più difficile occupabilità dei 17 mila
senza lavoro trentini. Le politiche del
lavoro provinciali mettono sul piatto
100 milioni di euro, come un piccolo
Stato. Di essi, 50 milioni sono sul Progettone, dedicato ai lavoratori licenziati vicini alla pensione, e altri 11 milioni sull’intervento 19, previsto inizialmente per persone svantaggiate e
ora allargato ai senza lavoro di lungo
Progettone dai 700 del
2008 a 1.700, l’intervento
19 ne occupa 1.800
Ianeselli: restano fuori
precari e lavoro autonomo
periodo, oltre 12 mesi, con più di 45
anni. Ma ora arriva l’impatto dei lunghi anni di crisi e neanche queste risorse bastano più. Servirebbe la ripresa, che invece tarda.
Il Progettone, strumento unico in Italia come ha ricordato ieri il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi
(«il ministro Poletti lo cita ad esempio»), impiegava nel 2008, all’inizio della crisi, 708 persone. Ora ne occupa
1.617, più del doppio, e si appresta ad
assumerne altri 80 grazie ai risparmi,
con qualche sacrificio, fatti da lavoratori e cooperative (vedi a fianco). Ma
ci sono mille domande da disoccupati con più di 50 anni che il Progettone
non può soddisfare, se non parzialmente, per un quarto circa, con lavori stagionali.
BANCHE
L’intervento 19, l’ex «azione 10» dedicata alle persone segnalate dai servizi sociali poi ampliata ai disoccupati
di lungo corso, impiega in lavori socialmente utili 1.800 persone, di cui
circa 700 soggetti svantaggiati. Ma le
domande per questo intervento, rivelano i sindacalisti della Cgil a margine
della conferenza stampa di ieri, sono
4.300. Solo a Trento ci sono 500 domande a fronte di 150 occupati.
Sul Progettone la Provincia conferma
le risorse, cresciute dai 29 milioni del
2008 ai 49 del 2015. «Vogliamo allargare la platea dei beneficiari e scommettere sulla rioccupabilità - afferma Olivi - Non solo confermiamo le risorse
finanziarie, ma con i 2 milioni risparmiati con il nuovo contratto occupiamo altre 80 persone. E possiamo considerare nel conto anche i 2 milioni
stanziati dalla Provincia per le politiche attive del lavoro. Sottolineo che
si tratta di persone che si guadagnano lo stipendio, non di assistiti».
Al Progettone possono accedere lavoratori licenziati nel momento in cui
terminano la mobilità. I requisiti ora
sono diventati 53 anni per gli uomini,
49 per le donne e non più di 8 anni dalla pensione. Non possono però accedervi gli altri disoccupati ultracinquantenni, se non per lavori stagionali, nei
quali ne vengono occupati circa 250.
Ma le richieste sono il quadruplo.
«Abbiamo due questioni da prendere
in mano - afferma il segretario della
Cgil Franco Ianeselli - quella dei lavoratori che si ritrovano disoccupati non
perché licenziati ma perché concludono lavori a termine e quella del lavoro autonomo». Il suo collega Walter
Alotti della Uil propone di trovare nuove risorse attraverso i Bim.
Il nodo però è la ripresa che non arriva. Secondo l’Osservatorio Inps, nel
primo trimestre in regione le nuove
assunzioni sono 21.245, il 7,4% in meno dell’analogo periodo del 2015. E le
assunzioni stabili, pari a 4.726, calano del 33%.
La conferenza stampa di ieri
sul Progettone. Da sinistra,
il segretario della Uil Walter
Alotti, il segretario della Cisl
Lorenzo Pomini, il presidente
della Provincia Ugo Rossi,
l’assessore al lavoro e allo
sviluppo economico
Alessandro Olivi, la presidente
vicaria della Federazione della
Cooperazione Marina
Castaldo, il segretario
della Cgil Franco Ianeselli
PROGETTONE. Nuovo contratto: con 2 milioni di risparmi 80 addetti in più
«Salvaguardato il potere d’acquisto»
TRENTO - Non solo mantenere in vita un importante strumento di welfare, rivolto ai lavoratori più prossimi alla pensione e più deboli nel
mercato del lavoro, ma allargare la
platea dei beneficiari e puntare sulla rioccupabilità attraverso percorsi di riqualificazione e incentivi mirati. Questi gli obiettivi del «Progettone 2.0», una «autoriforma concertata» l’ha definita il vicepresidente
della Provincia Alessandro Olivi che
ora fa da cornice al nuovo contratto collettivo sottoscritto ieri dalle
confederazioni sindacali Cgil, Cisl,
Uil, dalle categorie Flai, Fai e Uila,
da Federazione trentina della cooperazione, Consorzio lavoro ambiente e Consolida e dalla Provincia, presente anche il presidente Ugo Rossi.
I risparmi ottenuti con questo contratto, 2 milioni di euro di cui due
terzi risparmi fiscali sulle retribuzioni dei lavoratori, un terzo ridu-
zione della quota delle cooperative
che gestiscono i lavori socialmente
utili (manutenzione, verde, servizi
pubblici), saranno destinati a 80
nuove assunzioni che porteranno i
lavoratori occupati a 1.700.
Per Rossi «il Progettone è uno dei
luoghi della crescita di cui parleremo al Festival dell’Economia, una
crescita non solo del Pil ma con
obiettivi sociali». Ma sul contratto
sono scoppiate nei giorni scorsi, e
rilanciate ieri, polemiche da parte
del Movimento 5 Stelle e della Civica Trentina che hanno sostenuto la
protesta di alcuni lavoratori. «Quella operata dalla Provincia con il consenso dei sindacati è un’operazione disonesta giocata alle spalle dei
lavoratori - ribadisce il deputato 5
Stelle Riccardo Fraccaro - I tagli decisi porteranno a meno contributi previdenziali e quindi a meno pensioni
future».
«Il nuovo contratto non incide nel
potere d’acquisto dei lavoratori» replica il segretario della Cgil Franco
Ianeselli. I sacrifici concordati prevedono che alcune indennità invece che in busta paga siano pagate in
buoni pasto e altre divengano premio di risultato, su cui però sono
previsti 100 euro in più. Inoltre per
i lavoratori del Progettone c’è il contributo per l’iscrizione al fondo sanitario integrativo Sanifonds.
Per Marina Castaldo, vicaria alla presidenza di Federcoop, «la cooperazione ha accettato la riduzione delle sue quote perché i risparmi sono
destinati al lavoro e ad un buon lavoro». Il segretario Cisl Lorenzo Pomini ricorda che «in assemblea la
gran parte dei lavoratori ha approvato l’accordo» mentre per il suo
omologo della Uil Walter Alotti «manca ancora il contributo delle altre
parti datoriali».
F. Ter.
Disinnescata la polemica con le Rurali. Fracalossi confermato presidente
Cda Cassa Centrale, Senesi non c’è
TRENTO - Nella mattinata di
ieri il consiglio di
amministrazione di Centrale
Finanziaria del Nord Est, la
holding delle Casse rurali che
controlla Cassa Centrale
Banca, ha rinnovato le
cariche e ha nominato 11
consiglieri di Cassa Centrale
su 13. Alla presidenza di
Centrale Finanziaria, e poi di
Cassa Centrale che ha tenuto
l’assemblea nel pomeriggio, è
stato confermato Giorgio
Fracalossi (nella foto). Nel cda
di Cassa Centrale entrano
tutti i consiglieri di Centrale
Finanziaria tranne Mario
Sartori, amministratore
delegato in Centrale
Finanziaria che di Cassa
Centrale è direttore generale,
e Franco Senesi. Per
quest’ultimo la motivazione è
che è presidente, oltre che di
una Rurale, di un’altra banca,
Mediocredito Trentino Alto
Adige. Con questa scelta,
tuttavia, si disinnesca anche
la polemica di alcune Casse
rurali che chiedevano il
ricambio in cda e che si
erano astenute nel voto
dell’assemblea di Centrale
Finanziaria di venerdì scorso.
Oltre a Fracalossi presidente,
in Centrale Finanziaria e in
Cassa Centrale
vicepresidente vicario è stato
confermato Carlo Antiga,
presidente della Bcc delle
Prealpi. Gli altri due vice
sono Lino Mian, presidente
della Bcc Friulovest, e Enzo
Zampiccoli, presidente della
Cassa Rurale Alto Garda.
Il consiglio di
amministrazione di Cassa
Centrale Banca è composto
da Fracalossi, Antiga, Mian,
Zampiccoli e inoltre Lelio
Bogoni, consigliere
indipendente indicato dal
Veneto, Luca De Luca,
presidente della Banca San
Biagio del Veneto Orientale,
Diego Eccher, consigliere
indipendente indicato dal
Trentino (è l’ex direttore
della Rurale di Lavis), Silvio
Mucchi, presidente della
Cassa Rurale Tuenno Val di
Non, Gilberto Noacco,
direttore del Credito
Cooperativo Friuli, Giorgio
Sandini, presidente di Banca
San Giorgio Quinto Valle
Agno, Wilma Sassudelli,
commercialista, consigliere
indipendente indicata dal
Trentino. Poi ci sono i due
consiglieri di Dz Bank, il
colosso coop tedesco che ha
il 25% di Cassa Centrale: sono
stati confermati Lars Hille e
Claudio Ramsperger. Il collegio
sindacale comprende il
presidente Antonio Maffei e i
sindaci Marco Dell’Eva e
Vincenzo Miceli.
Intanto a livello nazionale si
sta testando la possibilità di
un documento unitario sul
gruppo unico.
F. Ter.
Turismo | Assemblea degli albergatori nei 70 anni Asat. «Regole uguali per tutti ma ripensare l’albergo»
«Più incisivi nelle Apt. Ma siamo preoccupati per le risorse future»
ROVERETO - Una presenza più incisiva della categoria nelle Apt per dare impulso alla promozione turistica, anche se le risorse restano limitate e la tassa sul turismo si è rivelata non aggiuntiva ma sostitutiva del taglio delle risorse
della fiscalità generale. Un maggior coinvolgimento degli associati e una vera e propria iniziativa di formazione per il gruppo dirigente. La consapevolezza che occorre accettare la sfida della
«shadow economy», le nuove forme di ricettività e ristorazione che però devono essere sottoposte alle stesse regole degli operatori turistici
tradizionali, ripensando la stessa forma albergo.
Questi i temi portanti della relazione del presidente Luca Libardi (nella foto) e del successivo
dibattito all’assemblea «privata» dell’Asat, l’As-
sociazione Albergatori, tenutasi ieri al Mart di
Rovereto. L’assemblea, che ha anche approvato
il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016,
cade nel settantesimo anniversario dell’Associazione - il primo verbale dell’Asat è datato 8 gennaio 1946 - ma il vero e proprio evento celebrativo ci sarà in autunno.
«Abbiamo fatto una riflessione sulla necessità di
una presenza più incisiva nella promozione turistica - spiega il direttore dell’Asat Roberto Pallanch
- La promozione ha fatto passi avanti con Trentino Marketing, ma c’è preoccupazione per le risorse delle Apt nel futuro». Sul versante della
scuola, invece, «la riforma nazionale e provinciale, con l’apprendistato e i tirocini, toglie ogni alibi nel rapporto col mondo del lavoro».
Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a
VOLLEY
€ 1,20 ANNO 71 (CXXX) - N
O
» La Diatec Trentino riparte da una certezza: il ritorno di Stokr
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016
119
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n°46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
la riforma provinciale
■ NICOLA BALDO A PAGINA 52
ALTO ADIGE
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
assistenza agli anziani
l’avvocato - lirico
Zeni: «Una Rsa unica
per ogni comunità»
Perplessi i sindaci
È morto
Andrea
Di Francia
È morto all’età di 78 anni Andrea Di Francia, notissimo avvocato e cantante lirico. Era anche il Garante dei contribuenti.
■ ANDREA SELVA ALLE PAGINE 18 E 19
Anziani ospiti in una casa di riposo
■ MATTEI E MATUELLA A PAGINA 25
Indennità, ora si può tagliare
MA IL BRASILE
NON PENSA
ALLO SPORT
di Giuseppe Parolari
L
a Bolsa famìlia (Borsa famiglia) è un’iniziativa federale, voluta da Lula, che
in tutto il Brasile ha assegnato
soldi alle famiglie più povere
con bambini che vanno a scuola, a condizione che il bambino
sia vaccinato e presente alle lezioni: un forte incentivo all’educazione e alla salute che serve a
sfamare i bambini e, in molti casi, intere famiglie. Luz para todos (Luce per tutti) è un’altra iniziativa federale, voluta questa
da Dilma Rousseff, che ha portato l’energia elettrica in tutto il
Brasile, comprese le comunità
all’internopiùabbandonate.
Approvato
in Consiglio il ddl per le rinunce. Ma nessuno lo fa
TRENTINO 19 MAGGIO 2016 PAG. 1
Progettone, cambia tutto: scatta la «fase 2»
■ A PAGINA 24
Fiamme in casa
gravissima
un’anziana
a trento
di Donata Borgonovo Re
V
■ ■ Ottanta nuove assunzioni, due milioni di euro di risparmio e soprattutto una nuova filosofia, meno assistenziale
e molto più orientata ad aiutare a trovare un nuovo lavoro. Sono questi i punti principali del «Progettone 2.0», la
seconda fase scattata proprio ieri con la firma congiunta di Provincia e sindacati.
■ A PAGINA 8
si è spento a 80 anni
il caso politico
Addio a Remo Bontadi
re del caffè roveretano
Olivi a Delrio: «Niente scambi
tra Valdastico e Autobrennero»
■ SEGUE APAGINA 11
■ GIANCARLO RUDARI A PAGINA 35
il video su www.giornaletrentino.it
Nel Tesino una volpe golosa
Ogni sera a Castello arriva in piazza per farsi sfamare
■ SILVIAFATTORE APAGINA 44
a villamontagna
Un’anziana di 94 anni è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Verona dopo che
è stata investita dalle fiamme che si sono sprigionate dalla stufa di casa.
DUE STRADE, SÌ
MA UN’UNICA
DESTINAZIONE
orrei provare a seguire la
simpatica metafora usata da Andrea Selva per
descrivere i distinti percorsi di
Trento e Bolzano verso la riscrittura del Terzo Statuto di autonomia: immaginiamo dunque il
grande evento di famiglia verso
il quale si dirigono, in formazione sparsa, gli invitati. È vero, il
“pulmino” di Bolzano è partito
prima - la Convenzione si è insediata alla fine di aprile, dopo
una prima fase di open space
pubblici che hanno raccolto le
prime idee e proposte dei cittadini - mentre quello di Trento
staancora facendo accomodare
isuoipasseggeri abordo.
■ APAG. 21
nelle cronache
nuovo accordo tra provincia e sindacati
■ SEGUE APAGINA 11
Da qualche giorno in piazza a Castello Tesino c’è un
ospte davvero particolare.
Quando scende la sera, infatti, si presenta una volpe
che non solo si aggira in
tranquillità nella zona, ma
si fa dare da mangiare dai
molti curiosi. La volpe è
una «star», tanto che è stata
pure immortalata in un video visibile sul nostro sito.
y(7HB5J2*TQQNLT( +.!"!\!#!}
temi & problemi
la salute a tavola
Dove finisce
Ananas per tutti,
la nostra libertà? benessere sicuro
di Gilda Fusco
di Barbara Borzaga
l dibattito sulla stepchild
adoption solleva domande e implicazioni che
meritano più attenzione.
I
coperta l’America, e
l’ananas. I conquistatori furono subito attratti da quello strano frutto.
■ SEGUE A PAGINA 10
■ SEGUE A PAGINA 11
S
■ CHIARA BERT A PAGINA 17
■ A PAGINA 23
Cittadini
«detective»:
due arresti
il caso della settimana
■ A PAG.22
Le pensioni
integrative?
Anche in classe
Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a
Economia
TRENTINO GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016
8
■ e-mail: [email protected]
WELFARE LA NUOVA ERA
»
◗ TRENTO
Non solo mantenere in vita un
importante strumento di welfare, rivolto ai lavoratori più prossimi alla pensione e più «deboli» nei confronti del mercato
del lavoro, ma proiettarlo verso
il futuro, allargando la platea
dei beneficiari e scommettendo sulla rioccupabilità, attraverso appositi percorsi di riqualificazione e incentivi mirati.
Questi gli obiettivi del «Progettone 2.0», contenuti nel nuovo
accordo collettivo sottoscritto
ieri da Cgil, Cisl e Uil, dal mondo cooperativo (Federazione
trentina della cooperazione,
Consorzio lavoro ambiente e
Con.solida) e dal vicepresidente della Provincia Alessandro
Olivi, alla presenza anche del
presidente Ugo Rossi. «Il Progettone - ha spiegato il governatore - non è uno strumento meramente assistenzialistico, perché ai beneficiari viene chiesto
di fare un lavoro importante al
servizio della comunità. Il Progettone, dunque, è uno strumento di welfare ma anche
uno di crescita del territorio,
non una crescita qualunque,
ma la crescita che vogliamo
qui, incisiva anche sul piano
della qualità e della solidarietà.
La riorganizzazione permette
di risparmiare risorse per circa
2 milioni di euro, da mettere a
disposizione di un’ottantina di
nuovi lavoratori in difficoltà,
passando così dagli attuali
1617 a quasi 1700. Rispetto al
periodo precedente alla crisi
economica, del resto, i numeri
sono quasi triplicati, il che ha
imposto una necessaria revisione dello strumento, certificata
dall’accordo siglato. Ma il cambiamento più incisivo è un altro: l’obiettivo primario diventa incentivare il lavoratore a
cercare nuove opportunità occupazionali nel mercato del lavoro, supportandolo con apposite misure di orientamento e
formazione».
I lavoratori del Progettone
vengono utilizzati per interventi di ripristino e valorizzazione
ambientale nel "verde" (oltre
600 di essi sono impegnati in
ambiti come la realizzazione o
manutenzione della rete delle
piste ciclabili, dei sentieri, delle
aree verdi) ma anche, in misura
ormai preponderante, per il
funzionamento dei servizi erogati da enti pubblici (dalla cu-
allarme di cgil e cisl
«Porfido, nuovi
licenziamenti
Rispettare
le normative»
◗ TRENTO
Ieri è stato sottoscritto l’accordo collettivo sul Progetto da parte di Provincia, sindacati e mondo cooperativo (foto Panato)
Progettone 2.0, spinta
per trovare un lavoro
Siglato l’accordo fra Provincia e parti sociali per il futuro del programma
Previsto un risparmio di due milioni e al tempo stesso 80 nuove assunzioni
Le ragioni dei sindacati e l’attacco dei 5 Stelle: tagliate i privilegi
TRENTO. «Abbiamo difeso il sistema dei lavori
socialmente utili in Trentino e garantito le
retribuzioni dei lavoratori del Progettone producendo
risparmi utili a creare nuovi posti di lavoro per chi oggi
ne è escluso. I sacrifici che insieme ai lavoratori ci
siamo accollati servono a fare solidarietà con chi è
fuori dal sistema». COSì Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil
riaffermato le ragioni di fondo del rinnovo del
contratto dei 1600 lavoratori impiegati in Trentino
stodia di castelli e musei alla gestione di archivi e front office,
dalle biblioteche ai centri di
raccolta differenziata). Nei suoi
oltre 30 anni di vita, il Progettone ha inoltre promosso l’autoimprenditorialità, facendo
nascere numerose nuove im-
nei lavori socialmente utili. Una firma «condannata»
del deputato Fraccaro e il consigliere Degasperi dei 5
stelle. «Provincia e sindacati stanno speculando
pesantemente sulla necessità e sulla dignità dei
lavoratori: non è ammissibile chiedere ai lavoratori
del Progettone nuovi sacrifici. Invece di architettare
ulteriori salassi alle spalle dei più deboli, il presidente
Rossi e l'assessore Olivi dovrebbero invece tagliare
sprechi e privilegi all'interno del palazzo».
prese cooperative. La spesa
provinciale, del 2016, è stata di
49 milioni di euro (era di 29,6
milioni nel 2007, di 42,8 milioni
nel 2009).
Perché allora «Progettone
2.0» ? Perché i tempi sono cambiati e le necessità cresciute,
hanno spiegato, con accenti diversi, i firmatari del Contratto
collettivo. Solo per dare ancora
qualche dato: le persone in cerca di lavoro in Trentino erano
6.700 nel 2007, sono salite a a
8.300 nel 2009, e oggi sono
17.000. La sfida è dunque di-
ventata - anche - quella di superare il tetto di unità lavorative
precedentemente fissato, a
fronte di una ripresa non ancora così robusta da allentare le
tensioni sul fronte occupazionale.
Nei suoi vari passi, la riforma
ha comportato anche la modifica di alcuni requisiti e modalità
di intervento. L’età per l’accesso si è spostata da 50 a 53 anni
per i maschi e da 45 a 49 anni
per le lavoratrici. Il requisito di
accesso è diventato l’essere a
non più di 8 anni dal traguardo
della pensione minima. Per
quanto riguarda il contratto, a
meno di 5 anni dalla pensione
può essere a tempo indeterminato o determinato, mentre
nella fascia dai 5 agli 8 anni è
ora solo a tempo determinato,
per un massimo di 24 mesi.
Albergatori, più promozione e scuola
A Rovereto riunione a porte chiuse degli associati. Pallanch: «Coinvolgeteci nelle campagne»
di Daniele Peretti
◗ ROVERETO
Gli albergatori riuniti (foto Festi)
Gli albergatori trentini chiedono una diversa gestione
della promozione turistica,
ma anche un rapporto molto
più stretto tra il sistema
d’istruzione ed il mondo del
lavoro. Sono questi alcuni dei
punti emersi dalla riunione
che ieri si è svolta a porte
chiuse a Rovereto per permettere un franco confronto tra
tutti gli associati che, dopo
aver ascoltato la relazione del
presidente, hanno poi dato vita ad un dibattito che ha por-
tato ulteriori contributi alla
giornata di lavoro.
Si è trattato quindi di una
riunione interna che apre sia
il settantesimo anno di fondazione dell'associazione stessa, ma anche la prima dopo
l'introduzione della tassa di
soggiorno che, una volta a regime, potrebbe aprire inediti
scenari.
Si diceva di promozione turistica: gli albergatori la vorrebbero gestita con un maggiore coinvolgimento diretto
che si potrebbe tramutare in
un reale impegno per contribuire con idee, progetti e rea-
lizzazioni ad una campagna
dalla quale dipende molto
della sorte delle singole aziende.
Il secondo punto - come ha
riferito Roberto Pallanch - è
stato quello rappresentato
dall'intenzione di ripensare
l'attuale rapporto col mondo
dell'istruzione. C'è una nuova base di partenza che è la
"Buona scuola", che potrebbe favorire un nuovo rapporto tra il mondo della scuola e
quello del lavoro. Si auspica
una collaborazione molto più
diretta tra aziende e scuole,
che potrebbe avere sviluppi
anche a livello occupazionale
e che potrebbe essere in grado di soddisfare anche specifiche richieste formative.
Un altro dei punti trattati è
quello di un ragionamento generale che coinvolge la stessa
associazione. Si chiede una
sorta di riorganizzazione interna, che sia in grado di portare ad una maggiore rappresentatività una categoria che
nell'ambito dell'economia
provinciale occupa un indubbio ruolo strategico.
Tra i circa cento presenti è
nata poi una discussione utile per gettare le basi di una fu-
Non si arresta la perdita di posti di lavoro nel porfido trentino. L’allarme viene da Filca
Cils e Fillea Cgil, che in una
nota spiegano: «Gli ultimi in
ordine di tempo ad essere licenziati sono i dipendenti
dell'Industria italiana porfido, dove sono stati pesantemente compromessi i livelli
occupazionali. Sorte analoga
sembra attendere anche gli
addetti dell'Azienda Porfidi
Montebarco. Entrambe le realtà operano sul territorio comunale di Albiano».
Per questa ragione ieri Fillea Cgil e Filca Cisl hanno
chiesto un incontro urgente
con il sindaco Erna Pisetta.
«Come noto la legge sulle cave prevede che se si compromettono i livelli occupazionali si arrivi alla revoca delle
concessioni. I comuni dunque hanno l'obbligo di verificare e, se si verificano le condizioni, di intervenire sulle
concessioni», continua il comunicato. «Parallelamente
spetta alle amministrazione
comunale anche la verifica
del rispetto dei livelli minimi
di escavazione previsti dalla
legge».
«Nonostante quanto previsto dai protocolli e dalla normativa provinciale molte
aziende hanno ridotto gli organici – spiegano Maurizio
Zabbeni e Moreno Marighetti
per Fillea Cgil e Fabrizio Bignotti della Filca Cisl -. A questo punto è indispensabile
aprire un confronto con l'amministrazione comunale perché vengano applicate le norme per il mantenimento dei
livelli occupazionali».
L'obiettivo dei sindacati è
arrivare ad un'intesa trilaterale, azienda, comune e rappresentanti dei lavoratori, per
contrastare il sensibile calo
dell'occupazione.
tura, ma non troppo, piattaforma di confronto con le realtà esterne nel rispetto anche delle specifiche esigenze.
Per quanto riguarda la posizione sulla tassa di soggiorno
è cosa nota ed è quella di una
richiesta di un reinvestimento di quanto raccolto a favore
di iniziative territoriali, anche
se è prematuro tracciare delle
ipotesi in quanto ci vorrà ancora un anno perché la tassa
di soggiorno possa andare a
regime in modo tale da poter
anche quantificare le cifre a
disposizione.
L'apertura dei lavori ha visto l'intervento sia di Mauro
Nardelli, presidente della sezione roveretana dell'Associazione, che di Giulio Prosser,
presidente dell'Apt di Rovereto.
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Corriere del Trentino Giovedì 19 Maggio 2016
TN
Economia
Autoriforma del Progettone
Addetti, la sfida del mercato
Olivi: «Più politiche attive». I due milioni risparmiati porteranno 80 ingressi
Nuovo contratto e nuova conformazione per il «Progettone», che così potrà accogliere dalle attuali 1617 a circa
1700 persone rimaste fuori dal
circuito del lavoro. Una serie di
accorgimenti fiscali ha consentito il risparmio di circa 2
milioni rispetto ai 49 che la
Provincia assegna annualmente, risorse che verranno impiegate per ampliare la platea dei
beneficiari. Torna alla carica
M5s: «Il prezzo delle nuove assunzioni saranno pensioni ancora più basse». Invece i sindacati difendono l’accordo, ricordando che i dipendenti, ad
esempio, avranno accesso anche a Sanifonds. L’assessore
Olivi ricorda che «il Progettone è l’unica esperienza del genere in Italia», mentre il governatore Rossi sottolinea il focus
sulla «crescita professionale».
Nel 2007 il Progettone dava
lavoro a 797 persone, per un
impegno pubblico di circa 30
milioni. Poi la crisi ha fatto
esplodere i numeri e ora i ritocchi sono necessari anche a
causa della riforma delle pensioni, che ritarda l’uscita dei lavoratori più maturi.
Per risparmiare 2 milioni è
stato rinnovato il contratto: riduzione dei costi riconosciuti
TRENTO
Polemica
l M5s dice che
i risparmi fiscali
abbasseranno
la pensione ai
dipendenti
l Anche
l’ipotesi del
taglio d’orario
l’avrebbe però
abbassata
l «Ci sono
addetti ricchi?»
Manca una
valutazione
tramite Icef
La firma Walter Alotti segretario Uil, Lorenzo Pomini (Cisl), il governatore Ugo Rossi, il
vicepresidente Alessandro Olivi, Marina Castaldo vice vicario di Federcoop, Franco Ianeselli (Cgil)
alle cooperative (-11% nei costi
totali); l’indennità di presenza
viene sostituita da buono pasto (così non paga tasse); un
premio di risultato (detassato)
sostituisce 14esima e prima fascia di indennità chilometrica
(con una valutazione rispetto
all’assenteismo: oltre i 12 giorni scattano 8 euro in meno per
ogni assenza). Ci sono anche
«riduzione della maturazione
della flessibilità sul sabato»,
compensata però «da un aumento per le ore lavorate di domenica» e il «blocco temporaneo del secondo scatto di anzianità». In questo modo viene
ridotto in parte l’imponibile
per il calcolo della pensione.
Ma anche con l’altra ipotesi, difesa da M5s e Civica trentina, le
pensioni sarebbero state ritoccate, come conseguenza della
riduzione di 3 ore a settimana.
E qui attecchisce un sospetto:
le proteste sembrano fomentate da soggetti «benestanti» del
Progettone, a cui farebbe giusto comodo lavorare qualche
ora in meno. Ma come è possibile che il Progettone accolga
gente che non ne ha veramente
bisogno? Semplice: non viene
considerato il patrimonio con
una valutazione Icef, uno stra-
bismo incredibile in tempi di
riduzione di risorse.
Altro nodo decisivo la propensione sempre più forte al
recupero degli addetti, «per
accompagnare il lavoratore
verso un nuovo impiego, con la
garanzia (paracadute) di rientrare nel Progettone qualora
non andassero a buon fine o
terminassero le nuove esperienze lavorative avviate.
L’eventuale ritorno avverrà alle
condizioni precedenti». Proprio sui questo fonte insiste
Olivi: «Non siamo riusciti finora ad attivare i lavoratori del
Progettone. Con questa riforma ci si prova di più. Le politiche attive prevedono anche
pacchetti personalizzati per
reinserisi nel lavoro». E Rossi
sottolinea: «Oggi compiamo
un passo decisivo del programma di legislatura».
Per Franco Ianeselli (Cgil) il
Progettone è un esempio di
«socialismo realizzato, in
quanto riesce ad accompagnare dignitosamente alla pensione chi ne ha bisogno. Il problema della sostenibilità però è
reale». Marina Castaldo (Coop)
ha ammesso che «siamo arrivati all’accordo da strade diverse, ma ci siamo riusciti». Lorenzo Pomini (Cisl) ricorda che
«nelle assemblee, in più di un
anno di trattativa, le percentuali di assenso erano sempre
quasi bulgare. Abbiamo portato a casa un contratto di solidarietà espansivo». E Walter Alotti (Uil): «Adesso è tempo che
contribuiscano i tanti datori di
lavoro che si appoggiano al
Progettone. E pure i Bim potrebbero mettere qualcosa,
magari su Intervento 19».
Enrico Orfano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rurale di Aldeno, Gios «tira la volata» a Zanutto
Vertice a Trento
Crisi Marangoni
Cento in piazza
TRENTO Stamane alle 11.30, in
Provincia, si terrà l’incontro
fra Rossi, Olivi e i sindacati
della Marangoni (ancora
dubbiosi rispetto alle aperture
annunciate l’altro ieri) per
affrontare la crisi dell’azienda
che intende licenziare 120
addetti su 300. A Trento
arriveranno due bus di operai.
Nomine
Cassa centrale
Fracalossi leader
TRENTO Nominato il nuovo cda
a 13 di Cassa centrale Banca 13.
Confermato alla presidenza
Giorgio Fracalossi. I vice sono
Antiga, Mian e Zampiccoli.
Dei 13 della controllante
Centrale finanziaria esclusi il
direttore Mario Sartori e l’ex
presidente di Ccb Franco
Senesi. I due posti vanno a Dz.
Lettera ad Albiano
Presidenza per entrare nel cda di Cr Trento. «Contro i manovratori che non vogliono seccature» Cave di porfido
Ancora esuberi
Geremia Gios «tira la
volata» ad Alberto Zanutto,
candidato presidente della
Cassa rurale di Aldeno, per i 40
giorni precedenti la fusione
con Trento. L’esponente del
Comitato no fusione punta in
questo modo ad entrare nel
board «allargato». Il voto durante l’assemblea di domani.
Zanutto, professore di sociologia economica a Trento,
riceve il sostegno di Gios, che
nell’ateneo cittadino è direttore di Economia e da poco ha
vinto la sfida a Rovereto, con la
sua elezione a presidente della
Rurale. La discesa in campo di
Zanutto avviene «per dare un
TRENTO
Candidato
Alberto
Zanutto
approdo ai circa 300 voti contrari alla “chiusura” della Cr
Aldeno». La sua analisi sul
momento difficile che stanno
passando molte Rurali prede
di mira «i facili guadagni degli
ultimi 15 anni, maturati investendo molto, spesso e male
su business ciclici senza pensare a coperture e diversificazione. Investire è come scalare
una montagna: più si sale e
più ci si deve attrezzare».
Sui processi di fusione avviati «chi ha in mano le redini
delle casse si sente padrone
del consenso e fa di tutto per
conservarlo». Il dissenso solo
di rado ce la fa, «è accaduto
Appoggio
Geremia Gios,
Cr Rovereto
con gli oltre 1000 voti di Gios a
Rovereto, caso emblematico
anche se purtroppo isolato.
Tutti parlano di fusioni inevitabili e nessuno di prodotti e
servizi che le Cr dovrebbero
sviluppare». Preoccupante
inoltre «lo smantellamento
delle Rurali, da sempre pilastri
dell’autonomia». Il ragionamento poi si sposta sull’intera
Cooperazione, «innamorata
dell’immagine di se stessa come Narciso. Mentre il mondo
cambia e chiede scelte e management all’altezza, qui la
prima soluzione che viene in
mente è il monopolismo e l’arroccamento gestito da pochi
manovratori che non amano
essere disturbati». L’alternativa dovrebbe partire «dal dare
voce alla base sociale». «Il mutualismo coop è nato quando
la gente viveva di sussistenza e
anche solo la malattia di un familiare metteva in gravi difficoltà. Questi dirigenti dicono
che le Rurali non riescono più
a fare soldi a sufficienza e la
colpa è del mercato. Eppure altre realtà crescono,come Banca Etica». Infine, come Gios,
Zanutto ritiene che sarebbe
stato più lungimirante fare
squadra con Bolzano.
E. Orf.
TRENTO Ancora licenziamenti
nel settore porfido,
denunciano Fillea Cgil e Filca
Cisl, «all’Industria italiana
porfido e alla Montebarco». I
sindacati hanno inviato una
lettera al sindaco di Albiano
Erna Pisetta: «Se saltano i
livelli occupazionali si devono
revocare le concessioni».
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Hit, Gervasoni al vertice Asat: più collaborazione con la scuola
Trasferimento tecnologico, il vice è Casotto Categoria in assise privata. I 70 anni saranno celebrati in autunno
Primo giorno
di lavoro oggi per il
nuovo cda di «Hit», il
consorzio creato da
Trentino Sviluppo,
università e fondazioni Kessler e Mach per
favorire il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la nascita di
Anna Gervasoni nuova imprenditorialità dalla ricerca.
La presidente di Hit è un componente tecnico esterno: si tratta di Anna
Gervasoni, ordinario presso l’università Carlo Cattaneo – Liuc e direttore generale di Aifi, Associazione Italiana del
private equity, venture capital e private
debt. È inoltre nel board del Fondo italiano d’investimento, presieduto da InTRENTO
nocenzo Cipolletta. Accanto a lei Sara
Roversi, imprenditrice bolognese del
settore agroalimentare e digitale, e Timothy O’Connell, responsabile dei
programmi di accelerazione dell’incubatore H-Farm.
Completano il cda di Hit quattro
membri espressione dei soci: Mauro
Casotto, della Direzione Operativa di
Trentino Sviluppo, che avrà il ruolo di
vicepresidente. I consiglieri Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Flavio Deflorian,
prorettore vicario dell’università degli
Studi di Trento e Sergio Menapace, direttore generale della Fondazione Edmund Mach.
La presentazione sarà introdotta dall’assessore Sara Ferrari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Accelerare la partnership
con la scuola e il mondo della formazione». È questo uno dei messaggi lanciati ieri dal presidente degli Albergatori dell’Asat, Luca Libardi, nel corso dell’assemblea privata
dell’associazione all’auditorium del
Mart. Come spiega il direttore Roberto Pallanch, quest’anno cade il
70esimo anniversario di Asat,per
cui si è deciso di tenere in primavera
l’incontro privato (di solito riservato
all’autunno) e invece di spostare in
autunno la celebrazione pubblica.
Fra i temi affrontati dagli albergatori, che hanno approvato il bilancio
dell’associazione, figura la promozione turistica, nella quale si auspica un «ruolo più incisivo» per la categoria. Altro nodo, prosegue PalTRENTO
Melotti L’assemblea privata di Asat
lanch, «è quello della rappresentanza: da una parte ciò riguarda i
processi organizzativi che nella
struttura sono in atto, dall’altra il
problema della coesione degli albergatori, che in particolare nelle
nomine di qualche Apt, sono protagonisti della sfarinatura della categoria». Il futuro è pieno di strumenti digitali come AirBnb, Booking.com e tanti altri, una «sharing
economy» con cui occorre fare i
conti, «ripensando anche le forme
dell’offerta alberghiera». Sull’istruzione desta interesse il caso del
Grand Hotel di Levico, con il modello duale tedesco (6 mesi pratica, 3
teoria). L’Asat è a favore, ma «le regole devono valere per tutti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fly UP