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Progettone, cambia tutto: scatta la «fase 2
l 'Adige A6040995 60519 www.ladige.it Giovedì 19 maggio 2016 9 771594 144005 A6040995 Anno 71 - numero 137 • 1,20 euro Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige PALLAVOLO 41 Primo colpo della Diatec Torna il «gigante» Stokr TRENTO 24 Morto Andrea Di Francia l’avvocato-musicista ROVERETO 27 Addio a Remo Bontadi «papà» della torrefazione POLITICA Non c’è più l’alibi per i consiglieri regionali, che ora hanno il «potere» di ridursi gli stipendi Indennità, si può rinunciare Approvata la legge sui tagli «volontari» alla paga L’ADIGE 19 MAGGIO 2016 PAG. 1 Vitalizi, la Regione non si costituirà parte civile nel processo contro Rosa Zelger Thaler Progettone O gni alibi è caduto: ieri il Consiglio regionale ha approvato la legge - proposta dalla presidente Chiara Avanzo che prevede che i consiglieri possano rinunciare a una parte dell’indennità, o anche a tutta la paga mensile. Oggi l’indennità base è di 9.800 euro: ogni eletto riceverà ogni mese solo la parte da lui ritenuta «giusta». Un voto contrario (Zanon), nove astenuti, molti gli assenti. La Regione, intanto, non si costituirà parte civile nel processo sui vitalizi che vede coinvolta l’ex presidente dell’ufficio di presidenza, Rosa Zelger Thaler. Lavori socialmente utili Cinquemila disoccupati «bussano» in Provincia Sui test Invalsi protesta fallita MARIA DE PAOLA I test standardizzati di matematica e di italiano (i test Invalsi) sono stati introdotti in Italia nel 2009 e ogni anno sono accompagnati da critiche e tentativi di boicottaggio. Eppure l’uso di questo tipo di test per misurare le competenze degli studenti è una pratica consolidata in moltissimi paesi europei, negli Stati Uniti e in Australia. Si tratta certamente di una misura imperfetta, ma non per questo inutile, soprattutto quando se ne fa un uso accorto, che tiene conto dei suoi limiti. La scuola ha il compito di contribuire alla formazione di tutte quelle capacità che rendono gli individui capaci di ottenere buoni risultati personali e di partecipare al miglioramento della società in cui vivono. Non basta quindi insegnare agli studenti a comprendere un testo, a risolvere un problema di logica, a rispondere ad alcune domande di cultura generale, serve anche insegnare loro ad avere consapevolezza di se stessi, ... CONTINUA A PAGINA 47 F. TERRERI A PAGINA L. PATRUNO A PAGINA 13 WHATSAPP 8 Segnalateci notizie in WhatsApp al numero 349-9116107 Anziana si ustiona con l’alcol Villamontagna, a 94 anni è in condizioni molto gravi S ta lottando in condizioni molto gravi al centro grandi ustionati dell’ospedale Borgo Trento di Verona Laura Pisoni, 94 anni, l’anziana di Villamontagna che nel primo pomeriggio di ieri è rimasta coinvolta in un incidente domestico mentre stava accendendo il fuoco. Erano da poco passate le 12.45 e l’anziana ha acceso il fuoco della stufa in cucina, forse per preparare il pranzo. Per farlo, purtroppo, la signora ha però utilizzato un flacone di alcol: un metodo che si conferma ancora una volta molto pericoloso, visto che l’anziana è stata avvolta dalle fiamme in pochi istanti. Sono stati i vicini a chiamare i soccorsi. L. PONTALTI A PAGINA LA RINASCITA DI ANDREA Andrea Facchinelli, 8 anni fa vittima di un incidente che lo ha privato dell’uso delle gambe, è tornato a «correre» su una bici speciale A PAGINA 23 Tribunale | Un uomo è accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie Stipendio nelle slot, famiglia distrutta Smettila di sognare!... La realtà è al 20 | 21 Maggio L6050401 SCUOLA Ci sono oltre 5.000 disoccupati ultracinquantenni o di lungo corso che bussano alla Provincia per i lavori socialmente utili. Sono la parte di più difficile occupabilità dei 17 mila senza lavoro trentini. Per le politiche del lavoro messi sul piatto 100 milioni. Siamo sempre aperti 6 ARTISTE SPECIAL GUEST: Brigitta Bulgari, TRENTO EROTIKA è il primo festival erotico del Trentino. 2 Giorni di spettacoli, striptease, divertimento con le più famose pornostar e sexystar del panorama internazionale che si alterneranno sul palco del COTTON CLUB con i loro show mozzafiato. Mandy Goldie Beatrice reyes Nausica Stephanie Deep Serena Rinaldi 2 Giorni consecutivi Spettacoli INTRATTENIMENTO Striptease Topless Bar Disco Lap Dance COTTON CLUB Vigolo Baselga (TN) - via Strada di Vigolo Baselga, 6 Cell. Nicola 329 4353688 [email protected] - www.cottonclublapdance.com U n’altra famiglia rovinata dal gioco d’azzardo. Un uomo non solo «bruciava» buona parte del suo stipendio ma era arrivato a picchiare la moglie: prima sberle e tirate di capelli, poi addirittura frustate. Quando le violenze sono diventate insopportabili, la donna ha sporto denuncia ai carabinieri. L’uomo, che ora non può avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, è accusato di maltrattamenti in famiglia. A PAGINA 19 35 LE CRONACHE Case di riposo, regia unica Welfare e anziani, come sarà la riforma Regia unica per la gestione della non autosufficienza e riduzione della frammentazione nella erogazione dei servizi. Sono le basi su cui poggia la riforma del welfare per gli anziani. Ci sarà una governance unitaria affidata a un «unico soggetto responsabile» dell’aggregazione della filiera dei servizi: le Apsp. D. SARTORI ALLE PAGINE 14-15 L’ISOLA DI GIOVEDÌ Il piccolo Wolfgang scalcia e suona PAOLO GHEZZI C i vuole un’anima francescana, scalza, musicale e sognante come quella di Luciano Gottardi, forse l’unico burattinaio professionista del Trentino, per farci vedere sul palcoscenico un’ecografia di Wam (Wolfgang Amadeus Mozart, una sigla che già ti investe come una sfacciata onda sonora, come un colpo di risonante vento) nella pancia ... CONTINUA A PAGINA 46 8 ECONOMIA giovedì 19 maggio 2016 OCCUPAZIONE l'Adige Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] ● Porfido, licenziamenti ad Albiano. I sindacati: incontro urgente col Comune TRENTO - Non si arresta la perdita di posti di lavoro nel porfido trentino. All’Industria Italiana Porfido di Albiano, finita la cassa integrazione straordinaria, l’azienda ha chiesto 9 licenziamenti su 23 dipendenti: hanno i magazzini pieni e non riescono a vendere, nel 2014 il fatturato era a 700 mila euro, in calo, le rimanenze a 1,4 milioni di euro. Alla fine l’accordo con il sindacato pre- Arriva l’impatto della crisi Per le politiche del lavoro messi sul piatto 100 milioni vede 5 uscite volontarie e il contratto di solidarietà per gli altri lavoratori. Situazione analoga alla Porfidi Montebarco, anch’essa di Albiano, ricavi 2014 a 695 mila euro, magazzino a 1,6 milioni: la cassa finisce il 21 giugno e l’azienda vuole ridurre gli organici, ora pari a 17 addetti. «E queste sono le aziende corrette, che ricorrono a tutti gli ammortizzatori» precisa Moreno Marighetti della Fillea Cgil. I sindacati, Fillea Cgil e Filca Cisl, hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco di Albiano Erna Pisetta. «È indispensabile aprire un confronto con l’amministrazione comunale - affermano Marighetti, Maurizio Zabbeni della Fillea e Fabrizio Bignotti della Filca - perché vengano applicate le norme per il mantenimento dei livelli occupazionali». Bussano in Provincia 5.000 disoccupati Lavori utili, 1.000 domande di over 50 e 4.300 di senza lavoro di lungo corso FRANCESCO TERRERI TRENTO - Ci sono oltre 5.000 disoccupati ultracinquantenni o di lungo corso che bussano alla Provincia per i lavori socialmente utili. Sono la parte di più difficile occupabilità dei 17 mila senza lavoro trentini. Le politiche del lavoro provinciali mettono sul piatto 100 milioni di euro, come un piccolo Stato. Di essi, 50 milioni sono sul Progettone, dedicato ai lavoratori licenziati vicini alla pensione, e altri 11 milioni sull’intervento 19, previsto inizialmente per persone svantaggiate e ora allargato ai senza lavoro di lungo Progettone dai 700 del 2008 a 1.700, l’intervento 19 ne occupa 1.800 Ianeselli: restano fuori precari e lavoro autonomo periodo, oltre 12 mesi, con più di 45 anni. Ma ora arriva l’impatto dei lunghi anni di crisi e neanche queste risorse bastano più. Servirebbe la ripresa, che invece tarda. Il Progettone, strumento unico in Italia come ha ricordato ieri il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi («il ministro Poletti lo cita ad esempio»), impiegava nel 2008, all’inizio della crisi, 708 persone. Ora ne occupa 1.617, più del doppio, e si appresta ad assumerne altri 80 grazie ai risparmi, con qualche sacrificio, fatti da lavoratori e cooperative (vedi a fianco). Ma ci sono mille domande da disoccupati con più di 50 anni che il Progettone non può soddisfare, se non parzialmente, per un quarto circa, con lavori stagionali. BANCHE L’intervento 19, l’ex «azione 10» dedicata alle persone segnalate dai servizi sociali poi ampliata ai disoccupati di lungo corso, impiega in lavori socialmente utili 1.800 persone, di cui circa 700 soggetti svantaggiati. Ma le domande per questo intervento, rivelano i sindacalisti della Cgil a margine della conferenza stampa di ieri, sono 4.300. Solo a Trento ci sono 500 domande a fronte di 150 occupati. Sul Progettone la Provincia conferma le risorse, cresciute dai 29 milioni del 2008 ai 49 del 2015. «Vogliamo allargare la platea dei beneficiari e scommettere sulla rioccupabilità - afferma Olivi - Non solo confermiamo le risorse finanziarie, ma con i 2 milioni risparmiati con il nuovo contratto occupiamo altre 80 persone. E possiamo considerare nel conto anche i 2 milioni stanziati dalla Provincia per le politiche attive del lavoro. Sottolineo che si tratta di persone che si guadagnano lo stipendio, non di assistiti». Al Progettone possono accedere lavoratori licenziati nel momento in cui terminano la mobilità. I requisiti ora sono diventati 53 anni per gli uomini, 49 per le donne e non più di 8 anni dalla pensione. Non possono però accedervi gli altri disoccupati ultracinquantenni, se non per lavori stagionali, nei quali ne vengono occupati circa 250. Ma le richieste sono il quadruplo. «Abbiamo due questioni da prendere in mano - afferma il segretario della Cgil Franco Ianeselli - quella dei lavoratori che si ritrovano disoccupati non perché licenziati ma perché concludono lavori a termine e quella del lavoro autonomo». Il suo collega Walter Alotti della Uil propone di trovare nuove risorse attraverso i Bim. Il nodo però è la ripresa che non arriva. Secondo l’Osservatorio Inps, nel primo trimestre in regione le nuove assunzioni sono 21.245, il 7,4% in meno dell’analogo periodo del 2015. E le assunzioni stabili, pari a 4.726, calano del 33%. La conferenza stampa di ieri sul Progettone. Da sinistra, il segretario della Uil Walter Alotti, il segretario della Cisl Lorenzo Pomini, il presidente della Provincia Ugo Rossi, l’assessore al lavoro e allo sviluppo economico Alessandro Olivi, la presidente vicaria della Federazione della Cooperazione Marina Castaldo, il segretario della Cgil Franco Ianeselli PROGETTONE. Nuovo contratto: con 2 milioni di risparmi 80 addetti in più «Salvaguardato il potere d’acquisto» TRENTO - Non solo mantenere in vita un importante strumento di welfare, rivolto ai lavoratori più prossimi alla pensione e più deboli nel mercato del lavoro, ma allargare la platea dei beneficiari e puntare sulla rioccupabilità attraverso percorsi di riqualificazione e incentivi mirati. Questi gli obiettivi del «Progettone 2.0», una «autoriforma concertata» l’ha definita il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi che ora fa da cornice al nuovo contratto collettivo sottoscritto ieri dalle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, dalle categorie Flai, Fai e Uila, da Federazione trentina della cooperazione, Consorzio lavoro ambiente e Consolida e dalla Provincia, presente anche il presidente Ugo Rossi. I risparmi ottenuti con questo contratto, 2 milioni di euro di cui due terzi risparmi fiscali sulle retribuzioni dei lavoratori, un terzo ridu- zione della quota delle cooperative che gestiscono i lavori socialmente utili (manutenzione, verde, servizi pubblici), saranno destinati a 80 nuove assunzioni che porteranno i lavoratori occupati a 1.700. Per Rossi «il Progettone è uno dei luoghi della crescita di cui parleremo al Festival dell’Economia, una crescita non solo del Pil ma con obiettivi sociali». Ma sul contratto sono scoppiate nei giorni scorsi, e rilanciate ieri, polemiche da parte del Movimento 5 Stelle e della Civica Trentina che hanno sostenuto la protesta di alcuni lavoratori. «Quella operata dalla Provincia con il consenso dei sindacati è un’operazione disonesta giocata alle spalle dei lavoratori - ribadisce il deputato 5 Stelle Riccardo Fraccaro - I tagli decisi porteranno a meno contributi previdenziali e quindi a meno pensioni future». «Il nuovo contratto non incide nel potere d’acquisto dei lavoratori» replica il segretario della Cgil Franco Ianeselli. I sacrifici concordati prevedono che alcune indennità invece che in busta paga siano pagate in buoni pasto e altre divengano premio di risultato, su cui però sono previsti 100 euro in più. Inoltre per i lavoratori del Progettone c’è il contributo per l’iscrizione al fondo sanitario integrativo Sanifonds. Per Marina Castaldo, vicaria alla presidenza di Federcoop, «la cooperazione ha accettato la riduzione delle sue quote perché i risparmi sono destinati al lavoro e ad un buon lavoro». Il segretario Cisl Lorenzo Pomini ricorda che «in assemblea la gran parte dei lavoratori ha approvato l’accordo» mentre per il suo omologo della Uil Walter Alotti «manca ancora il contributo delle altre parti datoriali». F. Ter. Disinnescata la polemica con le Rurali. Fracalossi confermato presidente Cda Cassa Centrale, Senesi non c’è TRENTO - Nella mattinata di ieri il consiglio di amministrazione di Centrale Finanziaria del Nord Est, la holding delle Casse rurali che controlla Cassa Centrale Banca, ha rinnovato le cariche e ha nominato 11 consiglieri di Cassa Centrale su 13. Alla presidenza di Centrale Finanziaria, e poi di Cassa Centrale che ha tenuto l’assemblea nel pomeriggio, è stato confermato Giorgio Fracalossi (nella foto). Nel cda di Cassa Centrale entrano tutti i consiglieri di Centrale Finanziaria tranne Mario Sartori, amministratore delegato in Centrale Finanziaria che di Cassa Centrale è direttore generale, e Franco Senesi. Per quest’ultimo la motivazione è che è presidente, oltre che di una Rurale, di un’altra banca, Mediocredito Trentino Alto Adige. Con questa scelta, tuttavia, si disinnesca anche la polemica di alcune Casse rurali che chiedevano il ricambio in cda e che si erano astenute nel voto dell’assemblea di Centrale Finanziaria di venerdì scorso. Oltre a Fracalossi presidente, in Centrale Finanziaria e in Cassa Centrale vicepresidente vicario è stato confermato Carlo Antiga, presidente della Bcc delle Prealpi. Gli altri due vice sono Lino Mian, presidente della Bcc Friulovest, e Enzo Zampiccoli, presidente della Cassa Rurale Alto Garda. Il consiglio di amministrazione di Cassa Centrale Banca è composto da Fracalossi, Antiga, Mian, Zampiccoli e inoltre Lelio Bogoni, consigliere indipendente indicato dal Veneto, Luca De Luca, presidente della Banca San Biagio del Veneto Orientale, Diego Eccher, consigliere indipendente indicato dal Trentino (è l’ex direttore della Rurale di Lavis), Silvio Mucchi, presidente della Cassa Rurale Tuenno Val di Non, Gilberto Noacco, direttore del Credito Cooperativo Friuli, Giorgio Sandini, presidente di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, Wilma Sassudelli, commercialista, consigliere indipendente indicata dal Trentino. Poi ci sono i due consiglieri di Dz Bank, il colosso coop tedesco che ha il 25% di Cassa Centrale: sono stati confermati Lars Hille e Claudio Ramsperger. Il collegio sindacale comprende il presidente Antonio Maffei e i sindaci Marco Dell’Eva e Vincenzo Miceli. Intanto a livello nazionale si sta testando la possibilità di un documento unitario sul gruppo unico. F. Ter. Turismo | Assemblea degli albergatori nei 70 anni Asat. «Regole uguali per tutti ma ripensare l’albergo» «Più incisivi nelle Apt. Ma siamo preoccupati per le risorse future» ROVERETO - Una presenza più incisiva della categoria nelle Apt per dare impulso alla promozione turistica, anche se le risorse restano limitate e la tassa sul turismo si è rivelata non aggiuntiva ma sostitutiva del taglio delle risorse della fiscalità generale. Un maggior coinvolgimento degli associati e una vera e propria iniziativa di formazione per il gruppo dirigente. La consapevolezza che occorre accettare la sfida della «shadow economy», le nuove forme di ricettività e ristorazione che però devono essere sottoposte alle stesse regole degli operatori turistici tradizionali, ripensando la stessa forma albergo. Questi i temi portanti della relazione del presidente Luca Libardi (nella foto) e del successivo dibattito all’assemblea «privata» dell’Asat, l’As- sociazione Albergatori, tenutasi ieri al Mart di Rovereto. L’assemblea, che ha anche approvato il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016, cade nel settantesimo anniversario dell’Associazione - il primo verbale dell’Asat è datato 8 gennaio 1946 - ma il vero e proprio evento celebrativo ci sarà in autunno. «Abbiamo fatto una riflessione sulla necessità di una presenza più incisiva nella promozione turistica - spiega il direttore dell’Asat Roberto Pallanch - La promozione ha fatto passi avanti con Trentino Marketing, ma c’è preoccupazione per le risorse delle Apt nel futuro». Sul versante della scuola, invece, «la riforma nazionale e provinciale, con l’apprendistato e i tirocini, toglie ogni alibi nel rapporto col mondo del lavoro». Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a VOLLEY € 1,20 ANNO 71 (CXXX) - N O » La Diatec Trentino riparte da una certezza: il ritorno di Stokr QUOTIDIANOFONDATONEL 1945 GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016 119 Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO DIREZIONE REDAZIONE: VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111 la riforma provinciale ■ NICOLA BALDO A PAGINA 52 ALTO ADIGE [email protected] ■ www.giornaletrentino.it assistenza agli anziani l’avvocato - lirico Zeni: «Una Rsa unica per ogni comunità» Perplessi i sindaci È morto Andrea Di Francia È morto all’età di 78 anni Andrea Di Francia, notissimo avvocato e cantante lirico. Era anche il Garante dei contribuenti. ■ ANDREA SELVA ALLE PAGINE 18 E 19 Anziani ospiti in una casa di riposo ■ MATTEI E MATUELLA A PAGINA 25 Indennità, ora si può tagliare MA IL BRASILE NON PENSA ALLO SPORT di Giuseppe Parolari L a Bolsa famìlia (Borsa famiglia) è un’iniziativa federale, voluta da Lula, che in tutto il Brasile ha assegnato soldi alle famiglie più povere con bambini che vanno a scuola, a condizione che il bambino sia vaccinato e presente alle lezioni: un forte incentivo all’educazione e alla salute che serve a sfamare i bambini e, in molti casi, intere famiglie. Luz para todos (Luce per tutti) è un’altra iniziativa federale, voluta questa da Dilma Rousseff, che ha portato l’energia elettrica in tutto il Brasile, comprese le comunità all’internopiùabbandonate. Approvato in Consiglio il ddl per le rinunce. Ma nessuno lo fa TRENTINO 19 MAGGIO 2016 PAG. 1 Progettone, cambia tutto: scatta la «fase 2» ■ A PAGINA 24 Fiamme in casa gravissima un’anziana a trento di Donata Borgonovo Re V ■ ■ Ottanta nuove assunzioni, due milioni di euro di risparmio e soprattutto una nuova filosofia, meno assistenziale e molto più orientata ad aiutare a trovare un nuovo lavoro. Sono questi i punti principali del «Progettone 2.0», la seconda fase scattata proprio ieri con la firma congiunta di Provincia e sindacati. ■ A PAGINA 8 si è spento a 80 anni il caso politico Addio a Remo Bontadi re del caffè roveretano Olivi a Delrio: «Niente scambi tra Valdastico e Autobrennero» ■ SEGUE APAGINA 11 ■ GIANCARLO RUDARI A PAGINA 35 il video su www.giornaletrentino.it Nel Tesino una volpe golosa Ogni sera a Castello arriva in piazza per farsi sfamare ■ SILVIAFATTORE APAGINA 44 a villamontagna Un’anziana di 94 anni è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Verona dopo che è stata investita dalle fiamme che si sono sprigionate dalla stufa di casa. DUE STRADE, SÌ MA UN’UNICA DESTINAZIONE orrei provare a seguire la simpatica metafora usata da Andrea Selva per descrivere i distinti percorsi di Trento e Bolzano verso la riscrittura del Terzo Statuto di autonomia: immaginiamo dunque il grande evento di famiglia verso il quale si dirigono, in formazione sparsa, gli invitati. È vero, il “pulmino” di Bolzano è partito prima - la Convenzione si è insediata alla fine di aprile, dopo una prima fase di open space pubblici che hanno raccolto le prime idee e proposte dei cittadini - mentre quello di Trento staancora facendo accomodare isuoipasseggeri abordo. ■ APAG. 21 nelle cronache nuovo accordo tra provincia e sindacati ■ SEGUE APAGINA 11 Da qualche giorno in piazza a Castello Tesino c’è un ospte davvero particolare. Quando scende la sera, infatti, si presenta una volpe che non solo si aggira in tranquillità nella zona, ma si fa dare da mangiare dai molti curiosi. La volpe è una «star», tanto che è stata pure immortalata in un video visibile sul nostro sito. y(7HB5J2*TQQNLT( +.!"!\!#!} temi & problemi la salute a tavola Dove finisce Ananas per tutti, la nostra libertà? benessere sicuro di Gilda Fusco di Barbara Borzaga l dibattito sulla stepchild adoption solleva domande e implicazioni che meritano più attenzione. I coperta l’America, e l’ananas. I conquistatori furono subito attratti da quello strano frutto. ■ SEGUE A PAGINA 10 ■ SEGUE A PAGINA 11 S ■ CHIARA BERT A PAGINA 17 ■ A PAGINA 23 Cittadini «detective»: due arresti il caso della settimana ■ A PAG.22 Le pensioni integrative? Anche in classe Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a Economia TRENTINO GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2016 8 ■ e-mail: [email protected] WELFARE LA NUOVA ERA » ◗ TRENTO Non solo mantenere in vita un importante strumento di welfare, rivolto ai lavoratori più prossimi alla pensione e più «deboli» nei confronti del mercato del lavoro, ma proiettarlo verso il futuro, allargando la platea dei beneficiari e scommettendo sulla rioccupabilità, attraverso appositi percorsi di riqualificazione e incentivi mirati. Questi gli obiettivi del «Progettone 2.0», contenuti nel nuovo accordo collettivo sottoscritto ieri da Cgil, Cisl e Uil, dal mondo cooperativo (Federazione trentina della cooperazione, Consorzio lavoro ambiente e Con.solida) e dal vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, alla presenza anche del presidente Ugo Rossi. «Il Progettone - ha spiegato il governatore - non è uno strumento meramente assistenzialistico, perché ai beneficiari viene chiesto di fare un lavoro importante al servizio della comunità. Il Progettone, dunque, è uno strumento di welfare ma anche uno di crescita del territorio, non una crescita qualunque, ma la crescita che vogliamo qui, incisiva anche sul piano della qualità e della solidarietà. La riorganizzazione permette di risparmiare risorse per circa 2 milioni di euro, da mettere a disposizione di un’ottantina di nuovi lavoratori in difficoltà, passando così dagli attuali 1617 a quasi 1700. Rispetto al periodo precedente alla crisi economica, del resto, i numeri sono quasi triplicati, il che ha imposto una necessaria revisione dello strumento, certificata dall’accordo siglato. Ma il cambiamento più incisivo è un altro: l’obiettivo primario diventa incentivare il lavoratore a cercare nuove opportunità occupazionali nel mercato del lavoro, supportandolo con apposite misure di orientamento e formazione». I lavoratori del Progettone vengono utilizzati per interventi di ripristino e valorizzazione ambientale nel "verde" (oltre 600 di essi sono impegnati in ambiti come la realizzazione o manutenzione della rete delle piste ciclabili, dei sentieri, delle aree verdi) ma anche, in misura ormai preponderante, per il funzionamento dei servizi erogati da enti pubblici (dalla cu- allarme di cgil e cisl «Porfido, nuovi licenziamenti Rispettare le normative» ◗ TRENTO Ieri è stato sottoscritto l’accordo collettivo sul Progetto da parte di Provincia, sindacati e mondo cooperativo (foto Panato) Progettone 2.0, spinta per trovare un lavoro Siglato l’accordo fra Provincia e parti sociali per il futuro del programma Previsto un risparmio di due milioni e al tempo stesso 80 nuove assunzioni Le ragioni dei sindacati e l’attacco dei 5 Stelle: tagliate i privilegi TRENTO. «Abbiamo difeso il sistema dei lavori socialmente utili in Trentino e garantito le retribuzioni dei lavoratori del Progettone producendo risparmi utili a creare nuovi posti di lavoro per chi oggi ne è escluso. I sacrifici che insieme ai lavoratori ci siamo accollati servono a fare solidarietà con chi è fuori dal sistema». COSì Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil riaffermato le ragioni di fondo del rinnovo del contratto dei 1600 lavoratori impiegati in Trentino stodia di castelli e musei alla gestione di archivi e front office, dalle biblioteche ai centri di raccolta differenziata). Nei suoi oltre 30 anni di vita, il Progettone ha inoltre promosso l’autoimprenditorialità, facendo nascere numerose nuove im- nei lavori socialmente utili. Una firma «condannata» del deputato Fraccaro e il consigliere Degasperi dei 5 stelle. «Provincia e sindacati stanno speculando pesantemente sulla necessità e sulla dignità dei lavoratori: non è ammissibile chiedere ai lavoratori del Progettone nuovi sacrifici. Invece di architettare ulteriori salassi alle spalle dei più deboli, il presidente Rossi e l'assessore Olivi dovrebbero invece tagliare sprechi e privilegi all'interno del palazzo». prese cooperative. La spesa provinciale, del 2016, è stata di 49 milioni di euro (era di 29,6 milioni nel 2007, di 42,8 milioni nel 2009). Perché allora «Progettone 2.0» ? Perché i tempi sono cambiati e le necessità cresciute, hanno spiegato, con accenti diversi, i firmatari del Contratto collettivo. Solo per dare ancora qualche dato: le persone in cerca di lavoro in Trentino erano 6.700 nel 2007, sono salite a a 8.300 nel 2009, e oggi sono 17.000. La sfida è dunque di- ventata - anche - quella di superare il tetto di unità lavorative precedentemente fissato, a fronte di una ripresa non ancora così robusta da allentare le tensioni sul fronte occupazionale. Nei suoi vari passi, la riforma ha comportato anche la modifica di alcuni requisiti e modalità di intervento. L’età per l’accesso si è spostata da 50 a 53 anni per i maschi e da 45 a 49 anni per le lavoratrici. Il requisito di accesso è diventato l’essere a non più di 8 anni dal traguardo della pensione minima. Per quanto riguarda il contratto, a meno di 5 anni dalla pensione può essere a tempo indeterminato o determinato, mentre nella fascia dai 5 agli 8 anni è ora solo a tempo determinato, per un massimo di 24 mesi. Albergatori, più promozione e scuola A Rovereto riunione a porte chiuse degli associati. Pallanch: «Coinvolgeteci nelle campagne» di Daniele Peretti ◗ ROVERETO Gli albergatori riuniti (foto Festi) Gli albergatori trentini chiedono una diversa gestione della promozione turistica, ma anche un rapporto molto più stretto tra il sistema d’istruzione ed il mondo del lavoro. Sono questi alcuni dei punti emersi dalla riunione che ieri si è svolta a porte chiuse a Rovereto per permettere un franco confronto tra tutti gli associati che, dopo aver ascoltato la relazione del presidente, hanno poi dato vita ad un dibattito che ha por- tato ulteriori contributi alla giornata di lavoro. Si è trattato quindi di una riunione interna che apre sia il settantesimo anno di fondazione dell'associazione stessa, ma anche la prima dopo l'introduzione della tassa di soggiorno che, una volta a regime, potrebbe aprire inediti scenari. Si diceva di promozione turistica: gli albergatori la vorrebbero gestita con un maggiore coinvolgimento diretto che si potrebbe tramutare in un reale impegno per contribuire con idee, progetti e rea- lizzazioni ad una campagna dalla quale dipende molto della sorte delle singole aziende. Il secondo punto - come ha riferito Roberto Pallanch - è stato quello rappresentato dall'intenzione di ripensare l'attuale rapporto col mondo dell'istruzione. C'è una nuova base di partenza che è la "Buona scuola", che potrebbe favorire un nuovo rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Si auspica una collaborazione molto più diretta tra aziende e scuole, che potrebbe avere sviluppi anche a livello occupazionale e che potrebbe essere in grado di soddisfare anche specifiche richieste formative. Un altro dei punti trattati è quello di un ragionamento generale che coinvolge la stessa associazione. Si chiede una sorta di riorganizzazione interna, che sia in grado di portare ad una maggiore rappresentatività una categoria che nell'ambito dell'economia provinciale occupa un indubbio ruolo strategico. Tra i circa cento presenti è nata poi una discussione utile per gettare le basi di una fu- Non si arresta la perdita di posti di lavoro nel porfido trentino. L’allarme viene da Filca Cils e Fillea Cgil, che in una nota spiegano: «Gli ultimi in ordine di tempo ad essere licenziati sono i dipendenti dell'Industria italiana porfido, dove sono stati pesantemente compromessi i livelli occupazionali. Sorte analoga sembra attendere anche gli addetti dell'Azienda Porfidi Montebarco. Entrambe le realtà operano sul territorio comunale di Albiano». Per questa ragione ieri Fillea Cgil e Filca Cisl hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco Erna Pisetta. «Come noto la legge sulle cave prevede che se si compromettono i livelli occupazionali si arrivi alla revoca delle concessioni. I comuni dunque hanno l'obbligo di verificare e, se si verificano le condizioni, di intervenire sulle concessioni», continua il comunicato. «Parallelamente spetta alle amministrazione comunale anche la verifica del rispetto dei livelli minimi di escavazione previsti dalla legge». «Nonostante quanto previsto dai protocolli e dalla normativa provinciale molte aziende hanno ridotto gli organici – spiegano Maurizio Zabbeni e Moreno Marighetti per Fillea Cgil e Fabrizio Bignotti della Filca Cisl -. A questo punto è indispensabile aprire un confronto con l'amministrazione comunale perché vengano applicate le norme per il mantenimento dei livelli occupazionali». L'obiettivo dei sindacati è arrivare ad un'intesa trilaterale, azienda, comune e rappresentanti dei lavoratori, per contrastare il sensibile calo dell'occupazione. tura, ma non troppo, piattaforma di confronto con le realtà esterne nel rispetto anche delle specifiche esigenze. Per quanto riguarda la posizione sulla tassa di soggiorno è cosa nota ed è quella di una richiesta di un reinvestimento di quanto raccolto a favore di iniziative territoriali, anche se è prematuro tracciare delle ipotesi in quanto ci vorrà ancora un anno perché la tassa di soggiorno possa andare a regime in modo tale da poter anche quantificare le cifre a disposizione. L'apertura dei lavori ha visto l'intervento sia di Mauro Nardelli, presidente della sezione roveretana dell'Associazione, che di Giulio Prosser, presidente dell'Apt di Rovereto. 11 Corriere del Trentino Giovedì 19 Maggio 2016 TN Economia Autoriforma del Progettone Addetti, la sfida del mercato Olivi: «Più politiche attive». I due milioni risparmiati porteranno 80 ingressi Nuovo contratto e nuova conformazione per il «Progettone», che così potrà accogliere dalle attuali 1617 a circa 1700 persone rimaste fuori dal circuito del lavoro. Una serie di accorgimenti fiscali ha consentito il risparmio di circa 2 milioni rispetto ai 49 che la Provincia assegna annualmente, risorse che verranno impiegate per ampliare la platea dei beneficiari. Torna alla carica M5s: «Il prezzo delle nuove assunzioni saranno pensioni ancora più basse». Invece i sindacati difendono l’accordo, ricordando che i dipendenti, ad esempio, avranno accesso anche a Sanifonds. L’assessore Olivi ricorda che «il Progettone è l’unica esperienza del genere in Italia», mentre il governatore Rossi sottolinea il focus sulla «crescita professionale». Nel 2007 il Progettone dava lavoro a 797 persone, per un impegno pubblico di circa 30 milioni. Poi la crisi ha fatto esplodere i numeri e ora i ritocchi sono necessari anche a causa della riforma delle pensioni, che ritarda l’uscita dei lavoratori più maturi. Per risparmiare 2 milioni è stato rinnovato il contratto: riduzione dei costi riconosciuti TRENTO Polemica l M5s dice che i risparmi fiscali abbasseranno la pensione ai dipendenti l Anche l’ipotesi del taglio d’orario l’avrebbe però abbassata l «Ci sono addetti ricchi?» Manca una valutazione tramite Icef La firma Walter Alotti segretario Uil, Lorenzo Pomini (Cisl), il governatore Ugo Rossi, il vicepresidente Alessandro Olivi, Marina Castaldo vice vicario di Federcoop, Franco Ianeselli (Cgil) alle cooperative (-11% nei costi totali); l’indennità di presenza viene sostituita da buono pasto (così non paga tasse); un premio di risultato (detassato) sostituisce 14esima e prima fascia di indennità chilometrica (con una valutazione rispetto all’assenteismo: oltre i 12 giorni scattano 8 euro in meno per ogni assenza). Ci sono anche «riduzione della maturazione della flessibilità sul sabato», compensata però «da un aumento per le ore lavorate di domenica» e il «blocco temporaneo del secondo scatto di anzianità». In questo modo viene ridotto in parte l’imponibile per il calcolo della pensione. Ma anche con l’altra ipotesi, difesa da M5s e Civica trentina, le pensioni sarebbero state ritoccate, come conseguenza della riduzione di 3 ore a settimana. E qui attecchisce un sospetto: le proteste sembrano fomentate da soggetti «benestanti» del Progettone, a cui farebbe giusto comodo lavorare qualche ora in meno. Ma come è possibile che il Progettone accolga gente che non ne ha veramente bisogno? Semplice: non viene considerato il patrimonio con una valutazione Icef, uno stra- bismo incredibile in tempi di riduzione di risorse. Altro nodo decisivo la propensione sempre più forte al recupero degli addetti, «per accompagnare il lavoratore verso un nuovo impiego, con la garanzia (paracadute) di rientrare nel Progettone qualora non andassero a buon fine o terminassero le nuove esperienze lavorative avviate. L’eventuale ritorno avverrà alle condizioni precedenti». Proprio sui questo fonte insiste Olivi: «Non siamo riusciti finora ad attivare i lavoratori del Progettone. Con questa riforma ci si prova di più. Le politiche attive prevedono anche pacchetti personalizzati per reinserisi nel lavoro». E Rossi sottolinea: «Oggi compiamo un passo decisivo del programma di legislatura». Per Franco Ianeselli (Cgil) il Progettone è un esempio di «socialismo realizzato, in quanto riesce ad accompagnare dignitosamente alla pensione chi ne ha bisogno. Il problema della sostenibilità però è reale». Marina Castaldo (Coop) ha ammesso che «siamo arrivati all’accordo da strade diverse, ma ci siamo riusciti». Lorenzo Pomini (Cisl) ricorda che «nelle assemblee, in più di un anno di trattativa, le percentuali di assenso erano sempre quasi bulgare. Abbiamo portato a casa un contratto di solidarietà espansivo». E Walter Alotti (Uil): «Adesso è tempo che contribuiscano i tanti datori di lavoro che si appoggiano al Progettone. E pure i Bim potrebbero mettere qualcosa, magari su Intervento 19». Enrico Orfano © RIPRODUZIONE RISERVATA Rurale di Aldeno, Gios «tira la volata» a Zanutto Vertice a Trento Crisi Marangoni Cento in piazza TRENTO Stamane alle 11.30, in Provincia, si terrà l’incontro fra Rossi, Olivi e i sindacati della Marangoni (ancora dubbiosi rispetto alle aperture annunciate l’altro ieri) per affrontare la crisi dell’azienda che intende licenziare 120 addetti su 300. A Trento arriveranno due bus di operai. Nomine Cassa centrale Fracalossi leader TRENTO Nominato il nuovo cda a 13 di Cassa centrale Banca 13. Confermato alla presidenza Giorgio Fracalossi. I vice sono Antiga, Mian e Zampiccoli. Dei 13 della controllante Centrale finanziaria esclusi il direttore Mario Sartori e l’ex presidente di Ccb Franco Senesi. I due posti vanno a Dz. Lettera ad Albiano Presidenza per entrare nel cda di Cr Trento. «Contro i manovratori che non vogliono seccature» Cave di porfido Ancora esuberi Geremia Gios «tira la volata» ad Alberto Zanutto, candidato presidente della Cassa rurale di Aldeno, per i 40 giorni precedenti la fusione con Trento. L’esponente del Comitato no fusione punta in questo modo ad entrare nel board «allargato». Il voto durante l’assemblea di domani. Zanutto, professore di sociologia economica a Trento, riceve il sostegno di Gios, che nell’ateneo cittadino è direttore di Economia e da poco ha vinto la sfida a Rovereto, con la sua elezione a presidente della Rurale. La discesa in campo di Zanutto avviene «per dare un TRENTO Candidato Alberto Zanutto approdo ai circa 300 voti contrari alla “chiusura” della Cr Aldeno». La sua analisi sul momento difficile che stanno passando molte Rurali prede di mira «i facili guadagni degli ultimi 15 anni, maturati investendo molto, spesso e male su business ciclici senza pensare a coperture e diversificazione. Investire è come scalare una montagna: più si sale e più ci si deve attrezzare». Sui processi di fusione avviati «chi ha in mano le redini delle casse si sente padrone del consenso e fa di tutto per conservarlo». Il dissenso solo di rado ce la fa, «è accaduto Appoggio Geremia Gios, Cr Rovereto con gli oltre 1000 voti di Gios a Rovereto, caso emblematico anche se purtroppo isolato. Tutti parlano di fusioni inevitabili e nessuno di prodotti e servizi che le Cr dovrebbero sviluppare». Preoccupante inoltre «lo smantellamento delle Rurali, da sempre pilastri dell’autonomia». Il ragionamento poi si sposta sull’intera Cooperazione, «innamorata dell’immagine di se stessa come Narciso. Mentre il mondo cambia e chiede scelte e management all’altezza, qui la prima soluzione che viene in mente è il monopolismo e l’arroccamento gestito da pochi manovratori che non amano essere disturbati». L’alternativa dovrebbe partire «dal dare voce alla base sociale». «Il mutualismo coop è nato quando la gente viveva di sussistenza e anche solo la malattia di un familiare metteva in gravi difficoltà. Questi dirigenti dicono che le Rurali non riescono più a fare soldi a sufficienza e la colpa è del mercato. Eppure altre realtà crescono,come Banca Etica». Infine, come Gios, Zanutto ritiene che sarebbe stato più lungimirante fare squadra con Bolzano. E. Orf. TRENTO Ancora licenziamenti nel settore porfido, denunciano Fillea Cgil e Filca Cisl, «all’Industria italiana porfido e alla Montebarco». I sindacati hanno inviato una lettera al sindaco di Albiano Erna Pisetta: «Se saltano i livelli occupazionali si devono revocare le concessioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA Hit, Gervasoni al vertice Asat: più collaborazione con la scuola Trasferimento tecnologico, il vice è Casotto Categoria in assise privata. I 70 anni saranno celebrati in autunno Primo giorno di lavoro oggi per il nuovo cda di «Hit», il consorzio creato da Trentino Sviluppo, università e fondazioni Kessler e Mach per favorire il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la nascita di Anna Gervasoni nuova imprenditorialità dalla ricerca. La presidente di Hit è un componente tecnico esterno: si tratta di Anna Gervasoni, ordinario presso l’università Carlo Cattaneo – Liuc e direttore generale di Aifi, Associazione Italiana del private equity, venture capital e private debt. È inoltre nel board del Fondo italiano d’investimento, presieduto da InTRENTO nocenzo Cipolletta. Accanto a lei Sara Roversi, imprenditrice bolognese del settore agroalimentare e digitale, e Timothy O’Connell, responsabile dei programmi di accelerazione dell’incubatore H-Farm. Completano il cda di Hit quattro membri espressione dei soci: Mauro Casotto, della Direzione Operativa di Trentino Sviluppo, che avrà il ruolo di vicepresidente. I consiglieri Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Flavio Deflorian, prorettore vicario dell’università degli Studi di Trento e Sergio Menapace, direttore generale della Fondazione Edmund Mach. La presentazione sarà introdotta dall’assessore Sara Ferrari. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Accelerare la partnership con la scuola e il mondo della formazione». È questo uno dei messaggi lanciati ieri dal presidente degli Albergatori dell’Asat, Luca Libardi, nel corso dell’assemblea privata dell’associazione all’auditorium del Mart. Come spiega il direttore Roberto Pallanch, quest’anno cade il 70esimo anniversario di Asat,per cui si è deciso di tenere in primavera l’incontro privato (di solito riservato all’autunno) e invece di spostare in autunno la celebrazione pubblica. Fra i temi affrontati dagli albergatori, che hanno approvato il bilancio dell’associazione, figura la promozione turistica, nella quale si auspica un «ruolo più incisivo» per la categoria. Altro nodo, prosegue PalTRENTO Melotti L’assemblea privata di Asat lanch, «è quello della rappresentanza: da una parte ciò riguarda i processi organizzativi che nella struttura sono in atto, dall’altra il problema della coesione degli albergatori, che in particolare nelle nomine di qualche Apt, sono protagonisti della sfarinatura della categoria». Il futuro è pieno di strumenti digitali come AirBnb, Booking.com e tanti altri, una «sharing economy» con cui occorre fare i conti, «ripensando anche le forme dell’offerta alberghiera». Sull’istruzione desta interesse il caso del Grand Hotel di Levico, con il modello duale tedesco (6 mesi pratica, 3 teoria). L’Asat è a favore, ma «le regole devono valere per tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA