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Il Sindaco incontra Laura Costato, referente per la Lombardia del
Il Sindaco incontra Laura Costato, referente per la Lombardia del gruppo ICR
Extrait du Sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo
http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/spip.php?article10132
Il Sindaco incontra Laura
Costato, referente per la
Lombardia del gruppo ICR
- Eventi della vita - Essere cittadino - Chi ci amministra - Sindaco - In Primo Piano -
Date de mise en ligne : martedì 19 ottobre 2010
Description :
"IMPRESE CHE RESISTONO" e Comune: si dà inizio ad un dialogo con l'Amministrazione
Sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo
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Il Sindaco incontra Laura Costato, referente per la Lombardia del gruppo ICR
"IMPRESE CHE RESISTONO" e Comune: si dà inizio ad un dialogo con
l'Amministrazione
Si è svolto la scorsa settimana in Municipio l'incontro tra il sindaco Daniela Gasparini e l'imprenditrice cinisellese
Laura Costato, referente per la Lombardia del gruppo denominato "Imprese che resistono" (un Comitato nazionale di
imprenditori della micro, piccola e media impresa) in seguito alla decisione dell'azienda di trasferirsi in Svizzera. Si
tratta di un'altra azienda di Cinisello Balsamo in grave difficoltà, vittima della crisi economica e occupazionale che
resta una delle principali problematiche del Paese. A Cinisello Balsamo la situazione continua ad avere dimensioni
preoccupanti, con più di 50 aziende in crisi solo nel comparto metalmeccanico.
«Come Amministrazione - afferma il Sindaco Daniela Gasparini - siamo da tempo impegnati in un percorso volto a
stimolare un confronto fra imprenditoria, lavoratori, settori del credito alle imprese, istituzioni così da esplorare le
azioni di sistema utili a rilanciare l'economia e la produzione locale. Ci siamo fatti promotori di politiche a sostegno
dei cittadini e delle imprese in difficoltà, valorizzando e sostenendo misure per il lavoro e la formazione con AFOL,
oltre a ricercare nel Piano di Governo del territorio possibili incentivi per lo sviluppo delle imprese. Ma tutto questo
ovviamente non può bastare, serve un'azione di sistema, un'azione più ampia che necessariamente non può essere
affrontata da un solo Comune. È infatti evidente che gli strumenti a disposizione dei Comuni sono assai limitati e
senza una politica di intervento a livello governativo è difficile dare risposte e aiuti concreti alle nostre aziende».
Il trasferimento oltralpe viene descritto da Laura Costato, titolare dell'omonima azienda cinisellese che produce viti
dal 1957, come una decisione "obbligata" a causa della persistente situazione di crisi che ha così duramente colpito
le Pmi: «Nel 2011 sposteremo la produzione nel Vallese - spiega l'imprenditrice - in quanto la Svizzera si presenta
come unica chance alla chiusura. In Italia un'azienda pagherebbe il 43,3% di tasse, mentre oltralpe in media dal 18
al 20%, potendo inoltre usufruire di capannoni e terreni in comodato, senza contare poi i vantaggi di una burocrazia
molto più semplice e snella rispetto a quella italiana. Quando ci hanno illustrato i vantaggi della politica elvetica
abbiamo tutti pensato: ma dov'è la fregatura? A quanto pare non c'è, si tratta di una nuova politica che attrae il lavoro
delle imprese straniere attraverso un ottimo sistema di incentivi, che va ovviamente a discapito del sistema italiano,
ma nella situazione attuale noi non abbiamo alternativa. Avevo 10 dipendenti, ora ne sono rimasti 4 senza licenziare.
Produrre è diventato impossibile, in questa situazione non si può più restare».
«Siamo di fronte ad un degrado sostanziale dell'economia nazionale, che soffre della crisi globale finanziaria ed
economica, situazione che tende sempre più a rendere "invisibile" la cosiddetta "spina dorsale dell'economia
italiana", l'unica a garantire la micro-occupazione sul territorio - continua la rappresentante ICR per la Lombardia -.
Migliaia di Pmi stanno infatti subendo sulla propria pelle gli effetti non già di una "semplice crisi", bensì di un vero e
proprio "terremoto economico", un cambiamento epocale che mostra i sintomi principali nel calo degli ordinativi e
delle prospettive produttive, aggravata dalla "fuga ad Est" delle multinazionali e delle grandi imprese italiane, che non
garantiscono più gli ordini di un tempo». _ «Con questo incontro - conclude il Sindaco - ci impegniamo ad aprire un
percorso di confronto e dialogo con il gruppo "Imprese che resistono". Restiamo in prima linea nell'impegno per
favorire il confronto tra aziende e istituzioni e agevolare la creazione di filiere virtuose e reti d'imprese che funzionino
veramente in modo positivo. Solo sostenendo le eccellenze delle Pmi e facendo sistema, creando opportunità di rete
effettiva si può far fronte alla crisi».
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