I Seminario: Modulo n. 1: Efficienza organizzativa per la

I Seminario:
Efficienza organizzativa per la competitività
Modulo n. 1:
Come strutturare un’azienda di successo,
fissare la mission e gli obiettivi
Fondo Perequativo – Accordo di Programma MISE Unioncamere 2010 – Progetto n. 89
1) Come fare una pianificazione efficace
2) La valutazione finanziaria
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}
}
}
}
}
produrre reddito
porre le basi per la costituzione di un sistema-azienda capace
di pianificare lo sviluppo in ogni sua parte
fissare gli obiettivi di lungo e medio periodo
sottoporre a revisione periodica i risultati conseguiti
esaminare i gradi delle varie performance ottenute nei periodi
di riferimento, sia per l’intero sistema che per le diverse aree
aziendali.
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legare, sulla base di decisioni equilibrate, sia gli obiettivi di
reddito che quelli di sviluppo dell’impresa,
con comportamenti coerenti su ogni azione intrapresa e, in
particolare, su quelle indirizzate al mercato la cui forza di
penetrazione è legata alla capacità competitiva
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1.La possibilità di avere a disposizione molteplici informazioni che
permettano di impostare e programmare i propri processi produttivi
secondo il binomio qualità-prezzo;
2. Avere un sistema che permette di monitorare l’efficiente impiego
degli input produttivi e l’efficacia degli output prodotti secondo i
piani predisposti dalla pianificazione;
3. Dotarsi di un sistema informativo (hardware e software) che abbia
carattere di tempestività nella rilevazione ed elaborazione dei dati e
tratti e selezioni i flussi informativi in un processo integrato, cio in
un processo in cui i dati vengono ripresi e trasferiti da un settore
aziendale ad un altro per una sua successiva rielaborazione.
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Definizione
La pianificazione è il processo attraverso il quale si definiscono gli obiettivi di medio lungo periodo e si individuano le azioni e gli strumenti per raggiungerli.
Scopo
Lo scopo della pianificazione è quello di permettere all’azienda di valutare la fattibilità delle
idee, convertirle in linee precise, individuare la miglior combinazione tra gli obiettivi
prefissati e i mezzi di cui si dispone.
La pianificazione aziendale si articola su 2 livelli:
? pianificazione globale, che riguarda l’azienda nel suo complesso;
? pianificazione settoriale, che riguarda singoli settori e funzioni aziendali ma che è
parte integrante della pianificazione globale, della quale rappresenta l’articolazione
necessaria per il coinvolgimento di tutta la struttura dell’azienda.
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Per quanto riguarda i contenuti
la pianificazione aziendale si articola in:
1) Piano strategico
2) Piano operativo
3) Piano finanziario
Per quanto concerne l’estensione temporale, si può far riferimento a:
? medio - lungo termine (pianificazione strategica), in un arco di tempo che va
da 3 a 5 anni e che si traduce in piani strategici;
? breve termine (programmazione) riferita all’esercizio amministrativo e
articolata a livello infrannuale (semestrale, trimestrale, mensile, ecc.), che si
traduce in piani costituenti il budget.
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La redazione del piano strategico consente di gettare le basi all’intero periodo
previsionale, stabilendo in via anticipata obiettivi e ampiezze temporali.
Scopi:
1) individuare le proprie componenti del business e di tutti i fattori esogeni,
misurandone l’impatto ed i relativi ritorni sul mercato;
2) analizzare e quantificare gli obiettivi programmati nel medio – lungo termine;
3) analizzare e quantificare la politica degli investimenti sulle previsioni di
crescita del fatturato e sull’apertura di nuovi mercati;
4) definire le modalità operative di breve periodo per la verifica dei risultati e
delle azioni di controllo.
N.B. nelle fasi operative le singole politiche oggetto del piano dovranno essere
sottoposte a continue verifiche, ridefinendo i programmi in base ai mutati
scenari previsti.
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In questa seconda fase le informazioni interne ed esterne assumono
un maggior grado di dettaglio. Sulla base di quanto stabilito nel
piano strategico, si procede con particolari analisi di settore che
consentono di definire le tattiche operative confluenti nel sistema
budgetario.
I contenuti che interessano i piani operativi riguardano le operazioni
derivanti dai processi produttivi per aree di costi e ricavi che, per
loro aggregazione, andranno a formare l’insieme dei budget
funzionali. L’iter successivo di consolidamento fornirà i risultati
economici di periodo con annessa situazione finanziaria –
patrimoniale.
Solitamente i piani operativi vengono redatti a cadenza biennale .
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}
}
SCOPO:
fornire una serie di proiezioni realistiche ed organiche che confermino i risultati finanziari
previsti per l’impresa.
CONTENUTO:
Ø spiegazione delle proiezioni effettuate
Ø conto economico preventivo
Ø prospetti del flusso di cassa dettagliati
Ø stato patrimoniale preventivo
Il piano finanziario agisce sulla struttura delle fonti finanziarie misurando il possibile
mix di scelte per la copertura di finanziamenti destinati a:
Ø capitale fisso (impianti, macchinari, ecc.)
Ø capitale circolante (scorte di magazzino, fornitori, ecc.)
}
Le modalità di copertura finanziaria:
Ø capitale proprio (fonte interna)
Ø credito (fonte esterna)
Dalla comparazione tra il tasso d’interesse che vige sul mercato il tasso di rendimento
interno ottenuto dalla redditività operativa (ROI), si prenderanno le decisioni sulla
possibile composizione tra le due fonti.
}
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previsione
pianificazione
programmazione
In questo processo si inserisce il sistema budgetario.
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controllo
}
PIANIFICAZIONE : identificazione degli obiettivi di fondo da raggiungere in un
arco di medio – lungo periodo, correlandovi strategie e mezzi.
}
PROGRAMMAZIONE : traduzione degli obiettivi stabiliti dalla pianificazione in
PROGRAMMAZIONE:
programmi di azione aventi breve termine
redazione del budget.
}
CONTROLLO: momento di confronto tra quanto è stato previsto e quanto si
CONTROLLO:
andrà a verificare. Quindi il confronto tra dati di budget e consuntivo fornirà
importanti segnali sul grado raggiunto dagli obiettivi aziendali fissati a
budget
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Documento contabile amministrativo che si articola in scadenze temporali
più brevi (budget d’esercizio) e scompone gli obiettivi generali in subobiettivi annuali assegnati.
} Si compone di vari documenti (budget settoriali) relativi alle singole aree
funzionali dell’azienda.
} A livello globale d’azienda, si sintetizza in un bilancio preventivo.
Vantaggi:
esprime le previsioni, gli obiettivi, i mezzi e le scelte in termini
quantitativo – monetari;
rende possibile comparare tutte le informazioni aziendali.
}
1) Budget economico
economico: si focalizza sui risultati intermedi (margine lordo di
contribuzione, risultato operativo, risultato prima delle imposte, ecc.);
2) Budget patrimoniale
patrimoniale: viene strutturato secondo il criterio finanziario
(impieghi e fonti);
3) Budget finanziario
finanziario: contiene flussi di natura finanziaria e distingue tra flussi
delle risorse finanziarie globali e flussi di cassa.
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Presupposti:
} partire dagli obiettivi generali stabiliti nel piano aziendale;
} predisporre il budget prima dell’inizio dell’anno cui si riferisce;
} coinvolgere i vari attori nel processo di redazione;
} rispettare la sequenzialità delle fasi di redazione.
Fasi di redazione:
} definizione delle linee guida e degli obiettivi generali;
} formulazione del budget delle vendite;
} preparazione degli altri budget (budget della produzione, budget degli
investimenti, budget, finanziario, ecc..);
} negoziazione tre i responsabili ai fini di un accordo definitivo sui piani;
} coordinamento e revisione delle singole componenti del budget
} approvazione finale;
} distribuzione del budget approvato.
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Esempio di strategia aziendale
combinazione omogenea di 5 elementi:
1)
2)
3)
4)
5)
risorse;
ASA;
struttura;
sistemi;
processi
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1) Risorse:
Sono determinanti per stabilire ciò che l’azienda è in grado di fare. Da
esse dipende il vantaggio competitivo a livello di ASA.
2) Aree strategiche d’affari (ASA):
Ci si riferisce ai settori industriali e alle strategia competitiva attuata
negli stessi. La scelta dei fattori è fondamentale per l’efficacia nel
lungo periodo della strategia perseguita.
3) Struttura:
Consiste nella divisione dell’azienda in unità differenti e descrive
l’organizzazione formale in base alla quale vengono suddivisi i
poteri.
4) Sistemi:
Insieme delle politiche formali che guidano le scelte organizzative.
5) Processi:
Elementi informali delle attività di un’azienda (ad esempio, la rete di
relazioni interpersonali).
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L’analisi finanziaria di un progetto di investimento è:
Il punto di è partenza dell’analisi
costi- benefici
Un metodo per l’analisi dei flussi
monetari generati da un investimento
Obiettivo:
Stabilire se il progetto sarà in grado di generare un sufficiente flusso
di entrate tali da coprire le uscite nel momento in cui si verificano o
se, al contrario, il progetto rischia l’insolvenza.
Analisi finanziaria
Analisi economica
fattibilità del progetto
convenienza del progetto
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L’analisi finanziaria si inserisce nello Studio di fattibilità per assicurare la
verifica della sostenibilità finanziaria.
L’analisi della fattibilità consiste nel valutare:
1.
la sussistenza delle condizioni di realizzabilità materiale del progetto;
2.
la coerenza con il quadro normativo;
3.
le capacità tecnico-amministrative e la sostenibilità finanziaria
L’analisi finanziaria è funzionale a:
}
vagliare se le ipotesi progettuali appaiono fattibili dal punto di vista
dei costi e dei rientri finanziari;
}
fornire un primo riscontro progettuale valutando, ad esempio, la
possibilità di finanziare l’intervento attraverso uno strumento di
finanza alternativa (project financing).
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I dati principali per la valutazione finanziaria riguardano:
1. flussi degli investimenti totali
2. flussi dei costi e dei ricavi di gestione
3. fonti di finanziamento
Le ipotesi sulla consistenza e sull’andamento di queste variabili vengono formulate
nell’analisi della domanda e della fattibilità tecnica.
Analisi della domanda: determina i rientri ritenuti possibili in modo da formulare ipotesi
fondate sulla capacità di autofinanziamento del progetto.
Analisi della fattibilità tecnica: descrive le caratteristiche tecnico-funzionali e le
dimensioni dell’investimento da realizzare.
Queste analisi finanziarie consento di stimare:
} flussi monetari e costi d’investimento;
} flussi di manutenzione straordinaria;
} durata di vita del progetto;
} tempi medi previsti per i pagamenti e gli incassi.
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L’analisi finanziaria pur essendo uno strumento specifico della fase
progettuale condivide una serie di informazioni con altri due strumenti
contabili: il conto economico e lo stato patrimoniale.
}
}
Conto Economico
Economico: utilizza il metodo della competenza economica e
non quello dei flussi di cassa scontati. Ciò comporta che le entrate e le
uscite sono registrate in funzione di quanto è da attribuire,
contabilmente e fiscalmente, a ciascun esercizio e non in funzione
dell’effettivo movimento di cassa. La voce direttamente utilizzabile per
l’analisi finanziaria è la stima delle tasse e delle imposte del periodo in
esame che vengono registrate nel momento in cui sono effettivamente
pagate e non nel periodo a cui si riferiscono.
Stato Patrimoniale: serve per prevedere l’equilibrio tra attivo e passivo
alla fine di ciascun esercizio ma non dice nulla sulla redditività del
progetto.
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CONTENUTO DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
costituzione
A-Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
aumento
B- I Immobilizzazioni immateriali:
1) costi di impianto ed ampliamento;
2) costi di ricerca, sviluppo e pubblicità;
3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno;
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
5) avviamento;
6) immobilizzazioni in corso ed acconti;
7) altre.
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B - II Immobilizzazioni materiali:
1) terreni e fabbricati;
2) impianti e macchinari;
3) attrezzature industriali e commerciali;
4) altri beni;
5) immobilizzazioni in corso ed acconti.
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B - III Immobilizzazioni finanziarie:
1) Partecipazioni in:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) imprese controllanti;
d) altre imprese.
2) Crediti verso:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) controllanti;
d) altri
3) Altri titoli
4) Azioni proprie
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C- Attivo circolante
I - Rimanenze:
1) materie prime;
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
3) lavori in corso su ordinazione;
4) prodotti finiti e merci;
5) acconti.
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C - II Crediti:
1) clienti;
2) imprese controllate;
3) imprese collegate;
4) controllanti;
5) altri.
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C - III Attività finanziarie
1) partecipazioni in imprese controllate;
2) partecipazioni in imprese collegate;
3) partecipazioni in imprese controllanti;
4) altre partecipazioni;
5) azioni proprie;
6) altri titoli.
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C - IV Disponibilità liquide
1) depositi bancari e postali;
2) assegni;
3) denaro e valori in cassa.
D - Ratei e Risconti
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PASSIVO
A - Patrimonio netto:
I Capitale;
II Riserva da sovrapprezzo azioni;
III Riserve di rivalutazione;
IV Riserva legale
V Riserva per azioni proprie in portafoglio
VI Riserve statutarie
VII Altre riserve
VIII Utili (Perdite) portati a nuovo
IX Utile (Perdita) dell’esercizio
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B - Fondi per rischi su crediti
1) Fondi per trattamento di quiescenza e simili: diversi da T:F:R:
2) Fondo per imposte: probabili di importo indeterminato
3) Altri fondi.
Sono destinati a coprire perdite o debiti:
- di natura determinata;
- dei quali alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati
o l’ammontare o la data di sopravvenienza.
Fondi spese
Passività certa ma incerti
ammontare e/o data
Fondi rischi
Passività solo probabili
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C - Trattamento di fine rapporto: art. 2120 c.c.
D - Debiti:
1) obbligazioni;
2) obbligazioni convertibili;
3) debiti verso banche;
4) debiti verso altri finanziatori;
5) acconti;
6) debiti verso fornitori;
7) debiti rappresentati da titoli di credito;
8) debiti verso imprese controllate;
9) debiti verso imprese collegate;
10) debiti verso controllanti;
11) debiti tributari;
12) debiti verso istituti previdenza
13) altri debiti
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A - Valore della produzione
B - Costi della produzione
- Differenza
C - Proventi e Oneri finanziari
D - Rettifiche di valore di attività finanziarie
E - Proventi e Oneri straordinari
- Risultato prima delle imposte
22 - Imposte sul reddito
23 - Utile prima delle imposte
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LA GESTIONE ORDINARIA
Valore della
produzione
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni;
2) variazioni delle rim.di prodotti in corso
di lav.,semil.e finiti;
3) variazione dei lavori in corso su
ordinazione;
4) incrementi di immobilizzazioni per
lavori interni;
5) altri ricavi e proventi: contributi in
c/esercizio e altri ricavi.
Costi della
produzione
6) per mat.prime,suss., i cons., merci;
7) per servizi;
8) per godimento beni terzi;
9) per il personale;
10) ammortamento e svalutazioni;
11) variazioni rim,mat.prime,suss.,di cons.e
merci;
12) accantonamento per rischi;
13) altri accantonamenti;
14) oneri diversi di gestione
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}
}
}
}
}
}
}
}
}
}
}
Consulenze tecniche;
Spese pubblicitarie;
Spese di marketing;
Spese di manutenzione e riparazione;
Servizi collegati agli acquisti;
Spese di trasporto;
Spese di magazzinaggio;
Servizi industriali;
Lavorazioni esterne;
Provvigioni e relativi contributi;
Utenze:energia elettrica, gas, acqua, telefono, telefonini.
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LA GESTIONE FINANZIARIA
Oneri finanziari
Proventi finanziari
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Rettifiche di valore
di attività finanziarie
LA GESTIONE STRAORDINARIA
Proventi straordinari
Oneri straordinari
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1.
Investimenti totali (investimenti fissi, costi di avviamento, variazione di capitale circolante netto): i costi di
investimento saranno concentrati nei primi anni del ciclo di vita del progetto, mentre nel corso della gestione si
manifesteranno principalmente i costi per la gestione straordinaria (ad esempio, costi di rimpiazzo macchinari
obsoleti);
INVESTIMENTI TOTALI:
-
Terreni
-
Fabbricati
-
Impianti
-
Macchinari
-
Attrezzature
-
Mobili e arredi
-
Automezzi
-
Manutenzione straordinaria
-
Brevetti
-
Licenze
-
Oneri pluriennali
-
Avviamento
-
Variazione del ccn = attivo corrente (cassa+clienti+scorte) – passivo corrente
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2.
Costi e ricavi d’esercizio: la gestione operativa inizierà tipicamente dopo la fase
di start-up dunque queste voci si manifesteranno in una seconda fase del ciclo del
progetto. Le voci principali confluiranno nel Conto Economico
Costi operativi:
Acquisti materie prime
Monodopera
Manutenzione ordinaria
Costi generali
Costi amministrativi
Ricavi carateristici- Costi operativi = Risultato operativo
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3.
Le fonti di finanziamento: riguardano le informazioni sui flussi
previsti per la copertura dell’investimento. Le voci confluiscono poi
nello Stato Patrimoniale.
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Costi e ricavi
Investimenti
totali
Fonti di
finanziamento
Analisi
finanziaria
Una volta raccolte tutte le informazioni è possibile procedere con:
l’analisi della sostenibilità finanziaria
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Sostenibilità finanziaria: serve per verificare la solvibilità del progetto, cioè a
controllare che il flusso monetario previsto in entrata sia in grado di coprire i flussi
monetari in uscita.
La sostenibilità finanziaria è verificata se la colonna del flusso netto
della cassa generata cumulata è maggiore o uguale a zero per tutti gli
anni considerati.
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