...

PostDoc: Costantino - la tartaruga postale

by user

on
Category: Documents
18

views

Report

Comments

Transcript

PostDoc: Costantino - la tartaruga postale
PostDoc
Costantino – la tartaruga postale
Un libro illustrato attraverso il mondo della Posta
Suggerimenti didattici per gli insegnanti
Introduzione
Costantino, la piccola tartaruga di peluche, accompagna i bambini della scuola dell’infanzia in un
avventuroso viaggio attraverso il mondo della Posta. I bambini vivono da vicino il percorso di un
pacchetto visto con gli occhi di una piccola e coraggiosa tartaruga: dalla preparazione del pacchet­
to alla consegna allo sportello, dallo smistamento presso il centro pacchi al trasporto nel container
ferroviario, dal recapito da parte del postino alla gioia della destinataria nello scartare il pacco.
Oltre alla posta-pacchi, nella storia entrano in azione la lettera e l’Autopostale, due ulteriori servizi
offerti dalla Posta. Il libro, insomma, è un invito ad entusiasmarsi, indovinare, scoprire, giocare,
discutere e raccontare.
Negli ultimi anni è andata confermandosi la necessità di un supporto didattico destinato agli asili.
La storia di Costantino, la tartaruga postale, è nata da svariate idee. Il libro illustrato si rivolge
soprattutto ai bambini della scuola dell’infanzia ed è un complemento ideale del pacco postale
creato per l’asilo e la scuola elementare del 1° ciclo, anch’esso messo gratuitamente a disposizione
da PostDoc. Questi suggerimenti didattici e il materiale d’accompagnamento consentono di appro­
fondire le conoscenze sulla Posta. Costantino può accompagnare i bambini dell’asilo per un periodo
di tempo più o meno lungo, rimanendo d’attualità per anni.
Buon lavoro e buon divertimento con Costantino, la tartaruga postale.
Corinne Roth, insegnante
Christine Jost, educatrice d’infanzia
Petra Menzi, insegnante
Eva Woodtli Wiggenhauser, direttrice del progetto
Beat Sigel, grafica e illustrazioni
Franziska Bernhard, responsabile PostDoc Servizio scolastico
2
Materiale d’accompagnamento
e suggerimenti didattici
Tante idee con il burattino Costantino
• Nascondete il burattino negli armadietti. Il giorno dopo, il bambino che avrà trovato Costantino
nelle sue pantofole potrà, per esempio, cominciare per primo un gioco, scegliere una canzone,
ecc.
• Ogni giorno, l’insegnante imballa in un pacco della Posta un oggetto che si presti a introdurre
l’attività guidata oppure diventare un momento di gioco in cortile. Costantino è nascosto da
qualche parte in giardino e i bambini lo cercano. Il primo che trova la tartarughinasi siede in
cerchio con gli altri. Il bambino che vede Costantino per primo la tira fuori dal nascondiglio e,
come ricompensa, potrà aprire il pacco e scoprire la sorpresa.
• Ciascun bambino porta all’asilo una «cosuccia» che a casa non serve più o che non piace più. A
scuola tutti questi oggetti vengono impacchettati, contrassegnati con i rispettivi nomi e infilati in
un pacco della Posta. L’insegnante scrive il nome di un bambino su un foglietto e lo nasconde
nella pancia della tartaruga. Ogni mattina si organizza una breve discussione tra
Costantino e i bambini: magari, Costantino vuole che tutta la classe canti una
canzoncina, per iniziare bene la giornata! Alla fine, Costantino tira fuori
il foglietto dalla pancia e svela il nome misterioso. Il bambino in questio­
ne ha diritto di scegliere uno dei pacchettini nel pacco postale.
Cfr. pagina 2
Costruire un Costantino
Per confezionare una tartaruga si possono utilizzare i materiali più disparati. Ecco qualche idea:
Carapace: • mezzo guscio di noce
• mini-porzioni di marmellata o ketchup
• perle di feltro
• un cartoncino sagomato
• un grosso sasso
Testa e zampe:
• perle di legno
• cartone
• perle di feltro
• cartone
• piccoli sassi
A seconda delle dimensioni della tartaruga, la si può anche utilizzare come pedina per il gioco da
tavola (v. consiglio riguardante la pagina 22).
Cfr. pagina 3
La derisione? Prendiamola con filosofia
Costantino si fa prendere in giro perché è piccolo e lento. Tutti noi siamo stati presi in giro almeno
una volta. Chiedete ai bambini chi li ha derisi, come e perché – senza necessariamente che vi sia
stato un problema in classe – per fargli riconoscere le caratteristiche del fenomeno. Nella storia,
Costantino stesso fa una proposta per reagire alle prese in giro. In situazioni del genere i bambini
rispecchiano il proprio comportamento e imparano a conoscersi.
Cfr. pagina 4
Facciamo ordine? Come si piegano i vestiti
Tappa dopo tappa, ai bambini viene spiegato come si piega un maglione, con un esempio pratico
o con una serie di figure. Chi riuscirà a piegare per bene tanti capi d’abbigliamento, o i vestitini
delle bambole, per farli stare tutti in una scatola?
Cfr. pagina 5
L‘ago in un pagliaio… di vestiti
In un mucchio di vestiti è nascosto un oggetto conosciuto. Dopo aver mescolato gli indumenti, due
bambini cercano l’oggetto. Chi lo troverà?
Cfr. pagina 7
Acqua e fuoco
• Gioco di coppia: un bambino chiude gli occhi e le orecchie, mentre un altro nasconde un ogget­
to da qualche parte in classe. Al momento di cercarlo, gli altri bambini aiutano il compagno
dicendo «acqua» o «fuoco».
3
• Gioco di gruppo: i bambini, seduti in cerchio, chiudono gli occhi e le orecchie. Qualcuno
nasconde un oggetto nella stanza, ma lasciandolo visibile. Chi scopre l’oggetto torna nel cerchio.
I bambini nel cerchio aiutano gli altri a cercare, dicendo «acqua» o «fuoco». Il primo ad essere
ritornato nel cerchio ha diritto di nascondere l’oggetto la volta dopo.
Chi cerca trova – tante storie da raccontare
Per introdurre il tema degli oggetti smarriti, i bambini si raccontano a vicenda le proprie esperienze. Che tipo di situazioni erano? Come si sentivano in quelle circostanze? Forse, si potrebbe rappresentare e recitare una di quelle situazioni.
(molte favole dei fratelli Grimm sono una variazione su questo tema, ad es. Il Principe ranocchio, Madama Holle, I sette corvi, ecc.)
Cfr. pagina 9
Magia e mistero dell’indirizzo
Che una lettera o un pacco arrivino nel posto giusto è già di per sé qualcosa di misterioso. Ma come
farà la Posta a sapere dove recapitare tutto ciò che trasporta ogni giorno?
Non basta spedire una cartolina scrivendoci soltanto il nome «Chiara della Bella». Che cos’altro
bisogna aggiungere?
Per scrivere o dare un indirizzo si comincia innanzitutto dal nome e dal cognome, nel cerchio più
piccolo. A mano a mano che i cerchi si allargano vi si aggiungono la via e il numero civico, il
numero postale d’avviamento e il luogo e, infine, il paese. Per recapitare gli invii, la Posta procede
esattamente al contrario, restringendo sempre più i cerchi.
Chi dei bambini sa già il proprio indirizzo? Chi sono io? Come si chiama la mia famiglia? In che via
abito? Come si chiama il luogo in cui abito? Come si chiama il paese in cui abito?
Cfr. pagina 12
Il mestiere del magazziniere, un gioco di abilità
Per poter stare tutti nel carrello, i pacchi vanno accatastati con cura. Chi è capace di fare una pila
come si deve? In un cartone devono starci tante piccole scatolette, ma per farle entrare tutte serve
logica e senso dell’ordine.
Cfr. pagina 13
«Non riesco a dormire»: alcuni consigli contro l‘insonnia
A volte capita di non riuscire ad addormentarsi, per tanti motivi. I bambini possono raccontare le
proprie esperienze. Perché facciamo fatica ad addormentarci? Che cosa fanno i bambini quando
non ci riescono? Quali espedienti usano per dormire? Dategli qualche consiglio:
• guardare un libro
• ascoltare una cassetta
• lasciare accesa una lucetta
• socchiudere la porta
• bere un goccio d’acqua
• bere un bicchiere di latte e miele (e poi lavarsi i denti!)
• contare le stelle o le pecorelle
• posare una mano sulla fronte e pensare forte a ciò che impedisce di dormire.
Cfr. pagina 14
«Dove mi trovo?»: il gioco dell’orientamento
Costantino, in viaggio nel suo pacco, non vede proprio niente. Come si sentirà? Un bambino con gli occhi chiusi viene trasportato in un veicolo nel cortile dell’asilo. Il gruppo si ferma varie volte. Riuscirà il bambino con gli occhi chiusi a indovinare dove si trova?
Cfr. pagina 15
Piccoli postini a passeggio
La Posta dispone di tutti i mezzi di trasporto possibili e immaginabili: la posta viene distribuita in
bicicletta, con il motorino, la macchina, l’autobus, il camion, il treno e persino le slitte. Il veicolo
scelto dipende dalla distanza e dalla quantità di merce da trasportare. Qual è il mezzo di trasporto
che utilizza il postino quando arriva a casa dei bambini? E perché proprio quello?
Su una cartina della zona, segnate tutte le case dei bambini. Chi ha voglia, può immaginare il
percorso più logico del postino. Potreste organizzare una gita e rifare tutto il percorso a piedi,
cercare gli indirizzi e, magari, infilare in ogni cassetta delle lettere un disegno o una lettera (v. istru­
zioni a pagina 19).
4
Cfr. pagina 16
Costantino è dentro al pacco: senti, senti…
• Chi vuol fare Costantino? La classe si siede in cerchio attorno a uno scatolone tanto grande da
farci entrare un bambino. Chi desidera fare la stessa esperienza di Costantino può entrarci e,
rannicchiato al buio, raccontare come si sente là dentro. «Te l’immagini di fare un viaggio così
lungo come quello di Costantino?»
Un’esperienza di questo tipo può suscitare angosce e paure, quindi si raccomanda di non obbli­
gare nessuno a sedersi in uno scatolone tutto nero.
• Ogni volta che parlate di Costantino, fate presente ai bambini che – per fortuna – è solo una
tartaruga di stoffa.
• Chi è la Signora/il Signor Hasler? Costantino (il bambino nel cartone) deve indovinare a chi verrà
recapitato. Ad esempio, una voce di postino dice: «Buongiorno Signora/Signor Hasler, ho un
pacchetto per lei.» La Signora/il Signor Hasler risponde: «Oh, arriva da Berna! Cosa ci sarà
dentro?» Il bambino nel cartone deve indovinare chi ha recitato la parte della Signora/del Signor
Hasler.
Cfr. pagina 18
Pronto chi parla? Un gioco telefonico
• I bambini sono seduti in cerchio. Uno di loro sussurra qualcosa sottovoce nell’orecchio del com­
pagno, che ripete il messaggio al suo vicino, sempre sottovoce e così via, facendo tutto il giro.
Soltanto l’ultimo bambino può dire a voce alta che cosa gli hanno sussurrato gli altri.
• Due bambini stanno seduti schiena contro schiena. In questa posizione si raccontano delle storie
oppure si mettono d’accordo su qualcosa.
• I bambini ascoltano un loro compagno che dice una frase, per esempio: «Oggi a pranzo ho
mangiato la pastasciutta.» Poi la frase deve essere mimata con smorfie e atteggiamenti che
esprimono varie sensazioni. Riuscirà il pubblico a indovinare di quali sensazioni si tratta?
Cfr. pagina 19
C’è posta per Lisa: disegnare e spedire una cartolina
Che cosa ci sarà scritto nella lettera di Lisa? I bambini provano a indovinare. Possono portare
all’asilo il loro pupazzo preferito e disegnarlo su una cartolina (oppure quello di un altro bambino).
Chi è capace può scrivere qualcosa. Poi i bambini decidono a chi spedire la cartolina.
Cfr. pagina 20
In gita con l’Autopostale
Un viaggio con l’Autopostale è sempre una bella sorpresa per la classe. Già una semplice trasferta
di due o tre fermate con il grosso pullman giallo diventa un’avventura indimenticabile.
Cfr. pagina 21
«L’hai perso? Ma dove?» Uno scambio d’esperienze
Quello dell’oggetto smarrito e poi ritrovato è un tema che suscita una vasta gamma di emozioni.
Tutti i bambini hanno già fatto le loro esperienze al riguardo e possono raccontarle. Dove hanno
perso una cosa? Dove l’hanno ritrovata?
Piccoli grandi attori – un gioco di mimica
Da che cosa si capisce che Lisa è felice? Da che cosa si capisce che è triste? Chiedete a ogni bam­
bino di riflettere a come si sente quando è contento, triste, quando ha paura ecc. e poi di mimare
questi sentimenti con i propri gesti. Gi altri bambini riescono a indovinare di quale sentimento si
tratta?
Cfr. pagina 22
Costantino ha qualcosa da raccontare, ascoltiamolo
Costantino non ha visto proprio nulla di tutto il suo viaggio, ma ha sentito tanti rumori (l’indirizzo
incollato sul pacco, il traffico durante il percorso da casa fino in posta, il dialogo tra Lisa e suo
padre, il dialogo all’ufficio postale, quando hanno accatastato i pacchi, quando li hanno caricati sul
treno, il treno che parte, il pacco trasferito in una macchina, la macchina che si avvia, la portiera
scorrevole che si apre, il campanello che suona, il dialogo tra il postino e la signora Hasler).
Con il cartellone i bambini possono ripetere la storia e immaginarsi tanti altri rumori che Costantino
avrebbe potuto sentire durante il viaggio. Quali sono i rumori che piacciono a Costantino e quelli
che invece gli danno fastidio?
5
Tavola da gioco
Materiale: tavola da gioco, pedine e dadi
Istruzioni per 2–4 giocatori: tutte le tartarughe (pedine) partono dalla cameretta di Lisa. Inizia il
gioco chi lancia i dadi con il punteggio più alto. Ogni bambino tira i dadi una volta e avanza di
altrettante caselle. Poi tocca al suo vicino.
Chi si ferma su una casella raffigurante Costantino sorridente è contento di partire e può avanzare
coraggiosamente di tre caselle.
Il viaggio in treno è ancora più veloce. Chi si ferma su una casella raffigurante i binari può prendere
una scorciatoia e saltare fino alla casella successiva indicata dai binari, grigia.
Chi si ferma invece su una casella raffigurante Costantino addormentato, deve saltare un turno.
Il postino consegna il pacchetto. Chi arriva su una casella raffigurante il postino può procedere fino
al punto giallo. L’obiettivo del gioco è di tornare a casa il più presto possibile.
Lo sapevate?
A richiesta, PostDoc dà in prestito una Posta per bambini, contenente uno sportello di legno (già
montato) con cassetta delle lettere, timbro, Postomat, telefono, 1 set di adesivi e moduli postali e
1 set di banconote. I bambini potranno sperimentare dal vivo tutti i settori della Posta con un avvin­
cente gioco delle parti.
6
Impressum
Idea e testo del libro illustrato
Corinne Roth, insegnante, Berna
Direzione del progetto
Eva Woodtli Wiggenhauser, Benken ZH
Autori del materiale di accompagnamento
Christine Jost, educatrice d'infanzia, Jegenstorf
Petra Menzi, docente, Grasswil
Hanno collaborato
Annina Spescha, insegnante, Berna (1a edizione)
Philipp Elsaesser, PostDoc Servizio scolastico, Berna (1a edizione)
Marco Zemp, PostDoc Servizio scolastico, Berna (2e + 3e edizione)
Franziska Bernhard, PostDoc Servizio scolastico, Berna (4a edizione)
Grafica e illustrazioni
Beat Sigel, Büren zum Hof
Per saperne di più sui servizi della Posta rivolgetevi al vostro ufficio postale o consultate il sito www.posta.ch.
La Posta Svizzera
PostDoc Servizio scolastico
Casella postale 934
3000 Berna 9
[email protected]
www.posta.ch/postdoc
4a edizione 2010
© La Posta Svizzera, Personale, Berna
039.70 it (207034) 12.2010 P
7
La Posta Svizzera
PostDoc Servizio scolastico
Casella postale 934
3000 Berna 9
[email protected]
www.posta.ch/postdoc
Fly UP