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gabriella cartago - Università degli Studi di Milano
GABRIELLA CARTAGO SCATTAGLIA
(Milano il 4.2.1951)
CURRICULUM
TITOLI
- Laureata in Lettere nell’Università degli Studi di Milano il 23.6.1976 con punti 110/110 e lode.
- Ricercatore confermato gruppo 039 dall’1.8.1980.
- Ricercatore confermato Settore L11A- Linguistica Italiana presso l’Istituto di Filologia Moderna
della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano fino al 31.10.1998.
- Vincitrice del concorso a posti di professore universitario di ruolo di II fascia per il settore L11ALinguistica italiana, con D.M. 6 agosto 1998.
- Professore associato per il settore scientifico disciplinare L11A- Linguistica italiana presso la
Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori dell’Università degli Studi di Trieste
dal 1°.11.1998.
- Reinquadrata nel nuovo settore scientifico disciplinare L-FIL LET/12 Linguistica italiana (Area:
A10 Scienze dell’antichità filologico letterarie e storico artistiche).
- Professore associato confermato Settore L-FIL-LET/12- Linguistica italiana FACOLTA’ DI
LETTERE E FILOSOFIA dal 01/11/2001 in servizio presso la Facoltà di Lettere e filosofia
dell’Università degli studi di Milano dal 01/11/2001.
- Dall’1.11.2010 Professore straordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
degli Studi di Milano.
- Dall’1.11.2013 Professore ordinario per il settore L-FIL-LET/ 12 Linguistica Italiana presso il
Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali dell’ Università degli
Studi di Milano.
ATTIVITA’ DI RICERCA E PRINCIPALI PUBBLICAZIONI
L’attività di ricerca si è sviluppata in tre direzioni principali:
- la lingua letteraria
- la lingua delle arti e degli artisti
- i rapporti tra l’italiano e le altre lingue ( con particolare attenzione all’inglese)
Nell’ambito del primo settore d’indagine, l’avvio è rappresentato da una parziale
rielaborazione della tesi di laurea ( Atteggiamenti linguistici del primo Tommaseo: la “Storia dei
quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche” in “Rendiconti dell’Istituto
Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Classe di Lettere”, vol.111, Milano 1977, pp.303-312)
proseguita, a distanza di tempo, da L’utopia neotoscanista nel ‘Duca d’Atene’ di Niccolò
Tommaseo in AA.VV. Studi vari di lingua e letteratura italiana in onore di Giuseppe Velli, Milano,
Cisalpino, 1999, pp. 715-28; sempre sul Tommaseo, però teorico di lingua, appassionto interprete
del neotoscanismo e avversario dell’infranciosamento dell’italiano, verte il saggio Dal Perticari
confutato da Dante alla Nuova proposta in AA.VV. Niccolò Tommaseo: popolo e nazioni. Italiani,
corsi, greci e illirici a c. di Francesco Bruni, Roma-Padova, Antenore, 2004, pp. 143-56.
Un suggestivo aspetto dell’espressività manzoniana è stato oggetto dello studio Il ‘vocabolario dei
gesti’ nei “Promessi sposi” e altri popolari romanzi dell’800 in AA.VV. Ricerche di lingua e
letteratura italiana, Quaderni di Acme n.10, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli
Studi di Milano, Cisalpino-Goliardica, 1989, pp.137-48.
L’indagine sulla lingua del capolavoro dell’illuminismo lombardo ( La lingua del “Dei delitti e
delle pene” in AA.VV. Cesare Beccaria tra Milano e l’Europa, Convegno di studi per il 250°
anniversario della nascita, Roma- Bari, Cariplo- Laterza, 1990, pp. 138-67) si è poi estesa anche ai
due fratelli Verri (Usi linguistici di Pietro Verri in AA.VV. Pietro Verri e il suo tempo a c. di C.
Capra, Milano, Cisalpino, 1999, pp. 627-42 e Dai manoscritti alla stampa: varianti di “ortografia”
negli articoli di Alessandro Verri per “Il Caffè” in “Acme” vol. LIII, fascicolo 3 settembredicembre 2000, pp.39-81 ), ed ha messo in luce, attraverso i loro manoscritti, il grado elevato di
rielaborazione che i testi originali subirono nel passaggio alle stampe. La singolare fisionomia di
Pietro Verri ‘precettore’ di italiano per la giovane moglie è ricostruito in Lettere familiari come
lezioni di lingua ( a Milano, in casa Verri) in AA.VV. Discorsi di lingua e letteratura italiana per
Teresa Poggi Salani a c. di Annalisa Nesi e Nicoletta Maraschio, Pisa, Pacini, 2008, pp. 109-118.
Una certa particolare ( perché legata alla parola ‘scritta’) applicazione del discorso indiretto libero
nella narrativa del secondo Ottocento è stata oggetto dello studio Un uso particolare dell’indiretto
libero in “Studi di grammatica italiana”, XV, 1992, pp.157-167); la ricca tavolozza cromatica
dispiegata nei romanzi di Anna Maria Ortese è stata ricostruita in Appunti sulle espressioni di
colore nella Ortese in AA.VV. Lingue stili traduzioni. Studi di stilistica italiana offerti a Maria
Luisa Altieri Biagi a c. di Fabrizio Frasnedi e Riccardo Tesi, Firenze, Cesati, 2004, pp.243-54.
Testi inediti pubblicati sono: Tre lettere inedite di Francesco Alberti di Villanuova all’editore
Giuseppe Remondini intorno alla questione del vocabolario, in “Lingua Nostra”, vol.LIII (1992),
pp.9-13; e Un glossario inedito di G. I. Ascoli con voci tratte dal Caro e dal Botta in AA. VV.
Milano e l'Accademia Scientifico-letteraria , Milano, Cisalpino, 2001, t.I, pp.403-442.
Si aggiungono l’Indice delle parole, ossia voci e forme significative di M.VITALE La lingua di
Alessandro Manzoni (Milano, Cisalpino,1992, pp.95-107) e la collaborazione al commento di
A.MANZONI Scritti linguistici inediti in Edizione nazionale ed europea delle opere di Alessandro
Manzoni a c. di A. Stella e M. Vitale, Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2000; e il
modulo didattico Manzoni del Corso di Storia della Lingua Italiana per il Consorzio ICoN, Italian
Culture on the Net (2001).
Vari tra i citati contributi legati tematicamente agli studi sulla lingua letteraria sono confluiti nel
volume Lingua letteraria, delle arti e degli artisti, Firenze, Cesati, 2005.
L’impegno principale, dal 2008, è stato l’allestimento del volume 23 dell’ Edizione nazionale ed
Europea delle Opere di Alessandro Manzoni. Postille a dizionari e testi di lingua; anticipazioni del
quale si possono considerare la monografia «Un laboratorio di italiano venturo. Postille
manzoniane ai testi di lingua», Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, 2013; l’intervento
«Era così compagnevole che conversava persino coi libri che leggeva» (in c. di s. in Atti del
Convegno Manzoni, il libro, la rete Cormano, 26 ottobre 2013) e la Presentazione di ROBERTA
QUATTRIN «Gli scritti linguistici manzoniani: analisi fonomorfologica e sintattica» (in c. di s.
presso il Centro nazionale di studi manzoniani, Milano).
Le ricerche sulla lingua delle arti e degli artisti hanno consentito di ricostruire la storia di un
prestito di ritorno (Design, disegno” in “Studi di lessicografia italiana”, vol.III, Firenze, 1981,
pp.167-189); di delineare le caratteristiche della lingua del trattato palladiano nonché del Bernini
commediografo (Palladio e Bernini scrittori in “Bollettino Centro Internazionale di Studi Andrea
Palladio”, vol.XXIII, Vicenza, 1981, pp.203-222); di indagare la natura del rapporto di dipendenza
di Cesare Cesariano dal Vitruvio che tradusse (Il lessico volgare e la traduzione vitruviana
commentata di Cesare Cesariano in AA.VV. Studi di lingua e letteratura offerti a Maurizio Vitale,
Pisa, Giardini1983, I, pp.275-316), e di richiamare l’attenzione sullo studio della lingua inglese interessante per la storia dei rapporti culturali fra Italia e Europa a cavallo di due secoli- da parte di
Antonio Canova (Lo studio delle lingue per Antonio Canova: l’italiano e l’inglese in “La Rassegna
della letteratura italiana”, a.91°, n.2-3, Maggio-dicembre 1987, pp.269-281). Del quaderno di
inglese di Canova è stata curata anche l’edizione critica (Libretto di esercizi di lingua inglese di
Antonio Canova Introduzione e testo in Edizione nazionale delle opere di Antonio Canova. Vol.I:
Scritti a c. di H.Honour, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato,1994, pp.231-250).
Alla sensibilità per gli elementi della comunicazione e alla propensione per la riflessione
metalinguistica in un architetto come Vincenzo Scamozzi è dedicato “la lettera vocale A
rassomiglia al compasso aperto in piedi, con la vite a mezo per strignere e allargare”: l’idea di
lingua per l’architettura di Scamozzi in AA.VV. Vincenzo Scamozzi 1548-1616 a c. di Franco
Barbieri e Guido Beltramini, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 501-02.
Dal settore delle arti visive l’obiettivo si è poi spostato a quello dei testi della canzone italiana con:
La lingua della canzone in La lingua italiana e i mass-media a c. di Ilaria Bonomi, Andrea Masini,
Silvia Morgana, Roma, Carocci, 2003, pp. 199-221 e Pontelandolfo degli ‘Stormy Six’, in AA.VV.
Storia della lingua e storia della musica, Firenze, Cesati, 2005, pp. 247-58.
Vari tra i citati contributi legati tematicamente agli studi sulla lingua delle arti sono confluiti nel
volume Lingua letteraria, delle arti e degli artisti, Firenze, Cesati, 2005, che contiene anche il
saggio, non precedemente edito, Cantautore, canzone d’autore e le voci della popular music nella
lessicografia non specializzata (pp.317-28).
Alla terza area di ricerca si connette il volume Ricordi d'italiano. Osservazioni intorno alla
lingua e italianismi nei libri di viaggio degli inglesi in Italia, Ghedina e Tassotti, Bassano del
Grappa, 1990. Alla lingua dei viaggiatori sono dedicati anche I viaggiatori inglesi a Firenze: riflessi
linguistici, in AA.VV. Firenze e la lingua italiana fra nazione ed Europa, Firenze, Firenze
University Press, 2007, pp. 79-87 e L’italiano dei viaggiatori stranieri in “ Studi italiani di
linguistica teorica e applicata”, 2.2009, pp.227-262.
Vi si connette anche l’allestimento del settore inglese degli italianismi del primo dizionario italiano
di italianismi, Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco a cura di Harro Stammerjohann
e Enrico Arcaini, Gabriella Cartago, Pia Galetto, Mattias Heinz, Maurice Meyer, Giovanni Rovere,
Gesine Seymer, Firenze, Accademia della Crusca, 2008.
Ancora legati direttamente al tema dell’italiano in Europa e specialmente nella cultura anglosassone
sono: Milton e i Cruscanti: due episodi, in “Rendiconti dell’Istituto Lombardo Accademia di
Scienze e Lettere. Classe di Lettere”, vol.125 (1991), pp.21-25; Gli 'Animali parlanti' di Giovan
Battista Casti e la traduzione di William Stewart Rose in “Acme” LI - Fascicolo II- maggio-agosto
1998, pp.97- 110 (tradotto in inglese: Giovan Battista Casti’s “Animali parlanti” and its translation
by William Stewart Rose in AA.VV. English Diachronic Translation. Atti del VII Convegno
Nazionale di Storia della lingua inglese a c. di G. Iamartino, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca
dello Stato, 1998, pp. 237- 49) e Le lettere dall’Italia e le lettere in italiano di Byron in “Acme”
vol. LIII, fasc.1 gennaio-aprile 2000, pp.223-32 (pubblicate anche in AA.VV. Eteroglossia e
plurilinguismo letterario. I. L’italiano in Europa a c. di Furio Brugnolo e Vincenzo Orioles, Roma,
“il Calamo”, 2002, pp. 219-31) e l’indagine circa le opinioni degli stranieri della Milano della
Restaurazione («Osservatori linguistici stranieri nella Milano della Restaurazione»
in c. di s.
negli Atti del Convegno Milano capitale culturale 1796-1898, Milano, 16-17 novembre 2011).
Il tema viene invece affrontato dal punto di vista speculare, ossia gli anglicismi in italiano, in
L'apporto inglese in AA.VV. Storia della lingua italiana a c. di L.Serianni e P.Trifone ,vol.III Le
altre lingue, Torino, Einaudi,1994, pp.721-750; in riferimento agli stranierismi in genere in epoca
fascista, in Stranierismi e sostituti autarchici nei romanzi italiani degli anni '30 in “Studi linguistici
italiani” vol.XXVII, fasc.I, 2001, pp.58-68; e con lo studio dell’inglese epistolare di Carlo Cattaneo
(Le lettere in inglese nell’epistolario di Carlo Cattaneo in AA.VV. Italiano e inglese a confronto a
c. di Anna-Vera Sullam Calimani, Firenze, Cesati, 2003, pp. 197- 207).
Nell’ambito della cultura dell’eteroglossia a base italiana si è inoltre considerato l’italiano di Jessie
White Mario, giornalista e biografa, figura di spicco del Risorgimento italiano, legata ai personaggi
eminenti della parte democratica («L’italiano di Jessie White Mario» in c. di s. negli Atti del
Convegno … con italiani inchiostri L’eteroglossia nei secoli XVIII e XIX Milano, 17 ottobre
2013). Si è prestata attenzione anche alla dimensione attuale del fenomeno, quella che investe gli
immigrati scrittori: «Scritture multietniche», con Cristina Benussi in Furio Brugnolo (a cura di),
Scrittori stranieri in lingua italiana dal 500 a oggi, convegno internazionale di studi, Padova 20 –
21 marzo 2009 (atti), Unipress, 2009, pp. 395 – 420; «Libri scritti in italiano» in «La piazza delle
lingue 2010. L’italiano degli altri», Firenze, Accademia della Crusca, 2011, pp. 335-343; e «La
competenza d’italiano: un approdo?» in c. di s. in Atti del convegno Scritture di ‘ nuovi italiani’
Milano, 4 aprile 2013).
Alla letteratura italiana del turismo sono dedicati: Linguistica italiana e turismo: alcune riflessioni
in AA.VV. The Languages of Tourism. Turismo e Mediazione a c. di Clotilde de Stasio e Oriana
Palusci, Milano, Unicopli, 2007, pp. 209-13; e «La descrizione linguistica del territorio nelle guide
di Milano» in Atti del Convegno Confini mobili: lingua e cultura nel discorso del turismo in «Altre
modernità» 2/2012, pp. 75 – 87.
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