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NEWSLETTER - Atlas Copco
NEWSLETTER Anno 4 n.5 | Ottobre 2014 Atlas Copco Italia News Possiamo parlare di “su misura” ? GREEN JOBS: LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE DELLA GREEN ECONOMY zoom P.5 UN’ACCOPPIATA VINCENTE PER LA A31 attività P.6/7 CUSTOMER SUPPORT? CI PENSA LEI servizi P.13 Al centro delle varie discussioni sulla crisi si propone spesso l’assunto che ne usciremo decisamente diversi da come ne siamo entrati. Personalmente non mi è ancora successo di sentire il relatore di turno andare oltre questa sentenza, espressa quasi alla moda dei proverbi dei nostri padri. Io ritengo nel modo più assoluto che questa convinzione abbia il suo perché ed è per questo che propongo una prima riflessione nel tentativo di arrivare a dare un’identità a questo cambiamento. La domanda da cui partire credo sia: “cosa è avvenuto e sta avvenendo di significativamente importante in questi anni di crisi ?” E non mi riferisco alla cronaca bensì al costume. Io penso che l’evento più significativo sia la propagazione popolare della conoscenza e del’utilizzo del sistema web, dei suoi ritmi, dei suoi linguaggi, della sua capacità di coinvolgimento: stiamo attraversando l’era della contaminazione web. In sintesi questo significa che tutti noi siamo molto più informati su tutto quello che ci interessa sapere. E tutto questo avviene praticamente in tempo reale. Gli effetti sono molteplici, esponenziali, tanto da proporre e produrre effetti epocali: maggiore e rapida informazione vuol dire maggiore partecipazione e quindi necessità di imparare altrettanto velocemente a gestirla. Gli effetti sono sensibili in ogni settore e sono, forse, la causa principale non tanto della crisi, legata a fatti di cronaca, quanto del suo perdurare: è come se quei fatti avessero dato il là al cambiamento che non è congiunturale o strutturale, come normalmente sono le crisi in ordine di importanza, ma è culturale. Per questo ne usciremo diversi da come ne siamo entrati, perché è una via senza ritorno. Per quello che più ci interessa direi che la riduzione dei tempi della comunicazione garantisce alla conoscenza una sempre maggiore agilità capace di determinare una significativa riduzione degli spazi tra chi produce per chi lavora. Spazi più stretti accorpano le funzioni e sollecitano una più attenta conoscenza dell’altro. Così, sempre di più, chi fa le macchine (come noi) deve lavorare gomito a gomito con chi le usa, trasformando progressivamente il rapporto da b2b a b2c a one2one. Stiamo tornando al “su misura”: una volta c’era il tempo per farlo, oggi Edoardo Angelucci “5 Pilastri” per il futuro incontri di GRUPPO La sostenibilità e la garanzia di una crescita redditizia per noi e per i nostri clienti dipendono da “5 pilastri”, cruciali per la strategia Atlas Copco. Parliamo di Presenza, Innovazione, Servizi, Eccellenza operativa e Risorse Umane. I successi futuri dipenderanno dalla capacità di gestire al meglio queste aree strategiche. 2 | Link@ La Presenza. E’ necessario essere sempre più presenti là dove operano i nostri clienti per condividere sul campo i loro obiettivi, affrontare insieme i loro problemi, trovare velocemente e meglio le soluzioni. Dobbiamo arrivare ad essere presenti anche dove non abbiamo clienti perché è il modo migliore per averli. L’Innovazione è al centro delle attenzioni Atlas Copco sin dalla sua Fondazione nel 1873. Perché è così importante? Le ragioni sono diverse. Permette ai nostri clienti di risparmiare, per esempio quando l’utilizzo delle macchine richiede meno energia. Genera una crescita organica sia per noi che per i nostri clienti e rende più facile ai nostri team di vendita e marketing - e francamente più divertente - lanciare i nuovi prodotti. L’innovazione influenza anche il rapporto prezzo/qualità dei prodotti. Questa propensione all’innovazione di Atlas Copco viene riconosciuta da autorevoli opinion maker come il celebre business magazine statunitense Forbes che ci colloca tra le prime 100 società innovative del Mondo. Ma questo importante ruolo nel campo dell’innovazione non può essere dato per scontato, va alimentato ogni giorno con i contributi che ci vengono proprio dalla presenza e dal costante contatto con i clienti, con i loro bisogni e necessità destinati a diventare automatiNewsweek: ATLAS COPCO TRA LE TOP TEN NEL RANKING DELLA SOSTENIBILITÀ camente gli obiettivi GLOBALE della nostra ricerca. I nostri Servizi Atlas Copco è settima nella speciale “Classifica Verde” di Newsweek, il più hanno fatto granprestigioso ranking mondiale su sostenibilità e impatto ambientale nelle di progressi dalla aziende corporate. riorganizzazione del Il settimanale americano Newsweek promuove l’iniziativa in collaborazione 2011 che determinò con Global Knights Capital. La maggior parte degli indicatori utilizzati la creazione e la proviene dal Professional Service di Bloomberg. destinazione di una “Questa classifica è una prova del buon lavoro svolto da Atlas Copco a sostegno della sostenibilità - afferma Mala Chakraborti, Vice Presidente divisione service per la Responsabilità Aziendale del Gruppo svedese. Integrando le nostre per ogni business attività con temi su sicurezza, salute e ambiente alimentiamo valori a lungo area. Progressivatermine per il business. Di questo dobbiamo ringraziare soprattutto i nostri collaboratori che, con il loro impegno, garantiscono la massima crescita sostenibile e profittevole possibile. http://www.newsweek.com/green/top-10-green-companies-world mente, in questi ultimi anni prodotti innovativi. è sensibilmente aumentato L’Eccellenza operativa può il numero dei tecnici dedicati essere raggiunta ovunque. ai servizi. Ma restano ancora Il montaggio è stato reso molte sfide da vincere. Virpiù efficiente e flessibile con tualmente dovremmo essere l’applicazione della filosofia in grado di verificare periodi“Lean” grazie alla quale i camente tutte le apparecchiaclienti che operano in tutto il ture che vendiamo. Dobbiamondo possono migliorare mo dimostrare a un crescente l’organizzazione del posto di numero di imprenditori che lavoro. Eccellenza operativa acquistano le nostre macchisignifica anche capacità di ne che possono veramente garantire il lavoro in un amcontare su un buon Servizio biente sicuro e talvolta vuol – dopotutto noi conosciamo dire trasferire la produzione le nostre macchine meglio di in luoghi più idonei. Dobbiaè quella di rendere i nostri chiunque altro. Questa è una mo costantemente adeguare dipendenti un poco più veloci opportunità tanto per i clienti il nostro vestito affinché sia rispetto ai loro colleghi che quanto per noi. Dobbiamo conforme al nostro peso. operano nelle aziende conanche essere in grado di Naturalmente noi non siamo correnti. garantire ai clienti italiani, nulla senza le nostre eccellenMolte aziende si ispirano così come a tutti quelli che ti Risorse Umane. a questi “5 Pilastri” e ne operano nei 178 Paesi in cui Non dobbiamo limitarci a propongono un’interpretaziosiamo presenti nel Mondo, sviluppare le loro abilità ma è ne personale ma quello che un accesso affidabile ai pezzi necessario cercare il modo di conta è la capacità di realizdi ricambio e un’assistenza renderle più efficienti riduzarli. L’impegno Atlas Copco è tecnica disponibile all’intercendone i tempi di intervento. quello di farlo al meglio delle vento anche in aree difficili da Per essere vincenti la sfida sue possibilità … OVUNQUE. raggiungere e con breve preavviso. Il servizio ATLAS COPCO TRA LE COMPAGNIE PIÙ ETICHE AL MONDO significa molto di più che la gestione della manuL’Ethinsphere Institute ha riconosciuto Atlas Copco, fornitore leader di soluzioni per la produttività tenzione delle macchine sostenibile, come una delle Compagnie più etiche del mondo. e la sostituzione del pezPresentata al Global Ethics Summit di NewYork, la lista include le Compagnie che hanno dimostrato zo di ricambio: ci permetdi primeggiare in etica, sostenibilità, responsabilità e conduzione aziendale. te di interagire frequenL’etica è al centro del modo di fare business di Atlas Copco e si manifesta in diversi atteggiamenti temente con i clienti, come la tolleranza zero del Gruppo contro la corruzione. Nella sua lotta contro la corruzione Atlas definire nuovi metodi di Copco usa politiche, procedure, formazione e monitoraggio. collaborazione, sempre Un altro settore in cui l’etica gioca un ruolo centrale sono gli acquisti. Per promuovere etica e diritti più rivolta alla partnerumani, i fornitori sono selezionati sulla base di sicurezza, salute, ambiente e altri valori etici. ship, e ci da importanti “Noi formiamo costantemente i nostri dipendenti a pensare eticamente e a sviluppare il business indicazioni sui bisogni in modo sostenibile a lungo termine.- afferma Hakan Osvald, Vice-Presidente Generale Senior del dei clienti dai quali trarre Consiglio Atlas Copco – noi siamo convinti che questa sia la cosa giusta per promuovere un buon suggerimenti preziosi per modo di fare affari”. la realizzazione di nuovi Atlas Copco è firmatario del UN Global Compact, un’iniziativa politica per le imprese che si sono impegnate ad allineare le loro operazioni e strategie a dieci principi universalmente accettati nelle aree di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione. Link@ | 3 Le aziende svedesi si confrontano sul mercato italiano Forum Assosvezia sulla situazione del mercato italiano. Roberto Rota, General Manager Divisione Utensili Industriali Atlas Copco Italia, conferma la visione positiva sullo sviluppo dell’Azienda Italia. I rappresentanti di importanti aziende svedesi si sono riuniti a Milano presso la sede di Assosvezia. Per fare il punto sulla situazione del mercato italiano. A questo tema è stato dedicato l’incontro di apertura di un ciclo di iniziative promosse dalla Camera e volto ad offrire alle aziende svedesi in Italia un Forum dove incontrarsi, confrontarsi e condividere le proprie esperienze, nell’ottica di elaborare idee e possibili soluzioni a problematiche che spesso sono comuni alle aziende. Presenti all’incontro Alfa Laval, Atlas Copco, IKEA, Maquet - Getinge Group, Mercuri International, SSAB,TeliaSonera International Carrier, Sandvik, Stena Technoworld, STS e VolvoTrucks. Rispondendo all’agenda di questo primo meeting ai manager sono state proposte due domande: “Operando sul mercato italiano, come è stato il vostro 2013?” e “Quali sono le opportunità e le sfide che l’Italia presenta oggi?”. La maggior parte delle aziende hanno dato testimonianza di un 2013 ai livelli del 2008, anno d’inizio della crisi economica. Soprattutto le aziende operanti nel settore industriale hanno vissuto un anno difficile dovuto al forte rallentamento del mercato interno, con pochi investimenti infrastrutturali e un consumo sempre in calo. Inoltre l’accesso al credito e le tempistiche di pagamento in Italia risultano molto difficili, come nel caso estremo dei 250 giorni per chi lavora con la pubblica amministrazione. Nei clienti delle aziende svedesi non mancano idee e progetti ma in Italia il credito alle PMI è difficilmente ottenibile. Nonostante ciò non sono mancati esempi controcorrente di investimento, di acquisizione di nuove aziende e di assunzione di personale. Chi vive soltanto del mercato interno ha sofferto molto l’anno scorso, mentre le aziende con clienti esteri hanno ottenuto risultati più soddisfacenti. Durante i primi mesi del 2014 le aziende svedesi intervistate hanno avvertito una leggera ripresa e hanno dichiarato di guardare con un cauto ottimismo al futuro. Le sfide che le aziende svedesi affrontano oggi in Italia sono diverse: riuscire a superare le difficoltà interpretative delle regole vigenti che sono alla base del grande peso burocratico che affligge il dinamismo economico del Paese. La situazione fortemente penalizzata del lavoro giovanile che bisognerebbe cercare di recuperare attraverso un maggiore slancio verso l’assunzione dei giovani stessi. È inoltre necessaria una forte spinta per aumentare i consumi in Italia. L’incontro si è concluso con le risposte alla domanda: “se l’azienda per cui lavorate fosse vostra sareste disposti ad investire in Italia oggi?”.La risposta è stata unanimemente positiva. In particolare Roberto Rota, General Manager Divisione Utensili Industriali Atlas Copco Italia, conferma la visione positiva sullo sviluppo dell’Azienda Italia “che ha l’opportunità di poter riconquistare le posizioni precedenti la crisi potendo contare sulle competenze delle aziende italiane con effetti soprattutto sui mercati esteri ma anche su quello interno. In questo senso si conferma la necessità e l’urgenza delle riforme per incoraggiarne gli investimenti a medio e lungo termine e per garantire loro la possibilità di operare nella libera competizione ma in un mercato stabile e delineato, con regole certe… nel tempo”. EVENTI ATLAS COPCO ITALIA SU LINKEDIN 4 | Link@ Comunicare con clienti, stakeholder, partner, fornitori rappresenta per qualsiasi azienda un’esigenza del mercato moderno, un momento di confronto, un elemento di crescita che è importante rendere sempre più veloce e frequente, se non costante. È infatti necessario promuovere il marchio e i valori dell’azienda, catturare l’attenzione dei consumatori, lanciare nuovi stimoli e incoraggiare i contatti tra professionisti e aziende attraverso criteri di trasparenza e dinamismo. Atlas Copco Italia ha deciso di strutturare anche in questo senso la sua presenza sfruttando i social network e scegliendo, in particolare, uno spazio destinato per vocazione ad ospitare il mondo dell’impresa e dell’economia: Linkedin, una rete che si muove in un’ottica esclusivamente business-oriented per avviare un canale di comunicazione diretto, a “portata di mano” dove poter stabilire uno scambio di informazioni biunivoco. Ci vedremo anche lì … ad ottobre. Green jobs: le professioni più richieste della green economy Ingegneri ambientali, energy manager e agenti per eolico, fotovoltaico e energie rinnovabili sono le figure professionali più richieste dalla green economy. Negli ultimi 5 anni la ricerca dei profili green è cresciuta al ritmo del 10% annuo. aziende verso lo sviluppo sostenibile e la ricerca di figure professionali che sappiano contribuire al rinnovamento della loro immagine. L’offerta più consistente viene dalle regioni del Nord Italia. Prima fra tutte la Lombardia (28,3%), seguita da Veneto (14,7%) e Piemonte (10,5%). Nel Sud si distingue la Puglia, con il 2,1%. Scendendo al livello provinciale, Milano guida la classifica con il 13,5%, seguita da Roma (8,8%%), Torino (4,8%), Padova (3,8%), Bologna e Vicenza (3,6%), mentre sono Pescara (1,7%), con Bari e Napoli (1,4%) le prime province delle regioni del centro sud che emergono per le richieste. Arrivando al dettaglio delle richieste tra le figure più cercate Top categorie Vendite 34,8 % Operai, produzione, qualità 20,6 % Ingegneria 15,2 % Commercio al dettaglio, GDO, retail 5,9 % Sanità 4,5 % Acquisti, logistica, magazzino 4,3 % Amministrazione, contabilità, segreteria 3,1 % Professioni e mestieri 2,8 % Da un articolo pubblicato il 3 aprile 2014 su www.greenbiz.it a firma Marta Albè Profili più cercati Agente fotovoltaico Agente eolico Agente energie rinnovabili Energy mamager Ingeniere ambientale Manutentore impianti fotovoltaici Montatore impianti Supervisore parco fotovoltaico Tecnico di laboratorio Progettista di impianti formativi specifici. Soltanto nel 10,7% dei casi è necessaria la laurea breve e nel 18,7% quella specialistica. L’ultimo rapporto InfoJobs per il 2013, rivela che, con un interessante 2,1%, il settore delle energie rinnovabili e dell’ambiente rappresenta una delle principali aree verso cui sono pervenute offerte di lavoro. Si tratta di un dato in crescita e da non sottovalutare, sebbene il primato venga mantenuto dai settori IT e telecomunicazioni che si confermano leader con il 26% e il 24% delle offerte. ZOOM Quali sono le figure professionali più richieste dalla green economy? Ce lo rivela InfoJobs.it, che nel 2009 ha lanciato il primo canale tematico dedicato ai Green Jobs e alla ricerca di operatori in ambito ambientale. Le figure più richieste dalle aziende includono ingegneri ambientali, energy manager e agenti per eolico, fotovoltaico e energie rinnovabili. Negli ultimi 5 anni la richiesta dei profili green è cresciuta al ritmo del 10% annuo, con un’ulteriore accelerazione nel primo trimestre del 2014. Il green job rappresenta una grande opportunità per i giovani, anche senza esperienza, e per i diplomati. A dispetto di uno scenario economico incerto, cresce la sensibilità delle dalle aziende green troviamo addetti alle vendite, operai per la produzione e la qualità e ingegneri. Queste professioni rappresentano il 70% delle richieste complessive del settore green sul territorio nazionale, con particolare riferimento a ingegneri ambientali ed energy manager. Nel 45% dei casi è richiesto un diploma di maturità, mentre per il 13% delle ricerche non viene segnalato alcun titolo di studio specifico, in quanto sono le stesse aziende a offrire ai propri collaboratori dei percorsi Link@ | 5 Un’accoppiata vincente per la A31 Visita al cantiere del Lotto G della Valdastico Sud, nel comune di Albettone (VI) dove la storica impresa CostruzionI Generali Girardini SpA ha steso il manto d’asfalto drenante con due finitrici di ultima generazione Dynapac, lavorando contemporaneamente in parallelo. ATTIVITÀ Estratto dall’articolo di Claudio Vitruvio pubblicato sulla rivista ”Strade&Autostrade” nr 106 - EDI-CEM Srl http://online. stradeeautostrade.it/ 6 | Link@ L’Autostrada A31 Valdastico, tronco Vicenza-Rovigo, è un’opera inserita nell’elenco di quelle date in concessione alla Società Brescia-VeronaVicenza-Padova, in base alla vigente convenzione con l’ANAS, ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali. Il tracciato ha una lunghezza di circa 54 km e si interconnette a Nord con la A4, in provincia di Vicenza, e a Sud con la S.S. 434 Transpolesana, nel comune di Canda (RO). La piattaforma autostradale ha una larghezza complessiva di 27 m ed è costituita da due carreggiate di larghezza ciascuna 11,70 m, composte dalla corsia di emergenza di 3,5 m (+0,5 m rispetto alla Normativa), corsia di marcia normale di 3,75 m, corsia di sorpasso di 3,75 m e banchina sinistra di 0,70 m. Le piazzole di sosta sono previste ogni 500 m circa. Il margine centrale interno è di 5 m, con aumento di 1 m rispetto al valore minimo di norma, tale da consentire le operazioni L’operazione di stesa sotto la galleria artificiale Rampezzana di manutenzione in migliori condizioni di sicurezza. In base alle Norme CNR 78/80, l’autostrada è classificabile nel tipo I con velocità di progetto compresa tra 110 e 140 km/ora. L’intero asse autostradale è stato inoltre dotato, su entrambi i lati (all’esterno dei fossi di guardia), di una strada di servizio della larghezza utile di 4 m, pavimentata per una larghezza di 3 m. L’intera opera è stata suddivisa in 25 lotti esecutivi, di cui 17 costruttivi e otto di sovrastrutture o impianti. I lavori di realizzazione del lotto G, “tappeto d’usura”, sono stati appaltati dalla Concessionaria Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova SpA all’Impresa Serenissima Costruzioni SpA. La pavimentazione d’usura dell’autostrada Valdastico Sud sul tratto compreso fra il casello di Albettone Barbarano e il casello di Agugliaro è stata eseguita in subappalto dall’Impresa Costruzioni Generali Girardini SpA di Sandrigo (VI). Il cantiere in oggetto è costituito da un segmento di circa 6,6 km di tracciato di Autostrada A31 che accostando e oltrepassando, in direzione Sud, il casello di Albettone-Barbarano, conduce fino al casello di Agugliaro, dal km 15+350 al km 21+900 circa. Il tracciato interessa il territorio vicentino e attraversa i comuni di Barbarano Vicentino, Albettone e Agugliaro. In questo tratto l’autostrada, procedendo da Nord verso Sud, sotto- VarioSpeed la giusta potenza per lo sforzo richiesto passa la S.P. 8 “Berico-Euganea” nel comune di Albettone con una galleria artificiale, denominata galleria Rampezzana, della lunghezza di circa 130 m; il tracciato prosegue poi verso Sud mantenendosi in appoggio sul piano campagna e, scavalcando il canale Bisatto mediante un viadotto su tre campate dello sviluppo complessivo di 97 m, entra nel comune di Agugliaro (VI) fino all’omonimo casello all’uscita del quale vi è il collegamento con la S.P. 247. Le nostre impressioni sull’intervento di stesa Le vibrofinitrici gommate Dynapac, due SD2500WS, a trazione integrale (6x6), hanno consentito, a nostro avviso, un’eccellente qualità di stesa per le alte prestazioni offerte dalle macchine. Abbiamo potuto verificare una compattazione uniforme e regolare, originata da un flusso controllato dal nuovo software gestionale intelligente PaveManager 2.0; senza dimenticare la potente trazione delle ruote che tiene conto del carico di asfalto presente in tramoggia con il nuovo sistema AddTraxxion e che, unitamente al controllo elettronico e alla portata variabile delle pompe idrauliche di alimentazione delle ruote posteriori, ha garantito un lavoro eseguito a regola d’arte. Siamo rimasti anche favorevolmente impressionati dall’estrema silenziosità delle macchine al lavoro. I Progettisti di Atlas Copco sono intervenuti incrementando il sistema di insonorizzazione complessiva delle finitrici coibentando tutte la parti in movimento. Soprattutto è molto silenziosa la ventola di raffreddamento che, sulla versione precedente (la F141), era in presa diretta sul motore. Nella nuova Serie SD, la ventola di raffreddamento è alimentata da un motore idraulico indipendente che La stesa del drenante composto da porfidi e basalti riduce il funzionamento in continuo, mettendola in azione solamente quando necessario, soluzione che garantisce rumorosità limitata con conseguente comfort operativo e contenimento dei consumi. Importante rilevare la soluzione di stesa del manto d’asfalto, eseguita con le due nuove vibrofinitrici Dynapac che viaggiavano in parallelo interdistanziate di poche decine di metri. Lavorando su una larghezza di circa 4,15 m, anche dopo la fase di precompattazione del banco di stesa, il giunto longitudinale tra le due passate era completamente inesistente poiché a caldo i due strati si erano perfettamente integrati tra loro. Un grande vantaggio in termini di durata di tutta la sovrastruttura e un maggior comfort per l’utente della strada. Il tutto è stato reso possibile grazie alla continuità di stesa assicurata dalla Ditta esecutrice Girardini con organizzazione, mezzi e personale di grande esperienza. “La realizzazione di questo importante intervento ha confermato una volta di più, “sul campo”, tutte le capacità tecniche e, di conseguenza, tutti i vantaggi che rappresentano il valore aggiunto della nuova generazione di macchine stradali Atlas Copco (vd video presentazione nuova gamma - http://youtube/F898toL8740). In evidenza i consumi ridotti e, quindi, la significativa diminuzione delle emissioni accompagnati da un rilevante contenimento della rumorosità. Un ulteriore punto di forza della performance della Valdastico va senz’altro ricercato nella perfetta sintonia tra la qualità del lavoro di stesa garantito dalle nostre macchine e la professionalità di un’organizzazione esperta come quella dell’Impresa Girardini, un’intesa che ha confermato al 100% tutte le aspettative e i tempi di esecuzione richiesti dalla committente”. Francesco Tarenzi Business Line Mgr Road Construction Equipment Link@ | 7 Novità nella gamma per il drenaggio: arrivano le nuove pompe della serie PAS PRODOTTI La Divisione Portable Energy di Atlas Copco annuncia un’importante sviluppo del proprio portafoglio prodotti per il settore drenaggio con l’introduzione di una nuova serie di pompe autoadescanti azionate da motore diesel. I nuovi modelli da 4, 6 e 8 pollici - PAS 4, PAS6 e PAS8 - garantiscono elevate prestazioni e un’efficienza operativa eccezionale. 8 | Link@ Atlas Copco offre già un’ampia gamma di pompe elettriche, pneumatiche e idrauliche. Le pompe diesel della serie PAS ampliano il portafoglio di soluzioni per il settore del drenaggio per gli ambienti dove l’elettricità o l’aria compressa non sono disponibili. Le pompe PAS sono concepite per pompaggio di fanghi e acque sporche con trovanti o particelle abrasive. I principali campi di applicazione sono i cantieri e le miniere, oltre a interventi particolari quali abbassamenti di falda, bypass fognari, deviazioni di flusso di corsi d’acqua, allagamenti, etc. Le pompe PAS sono la soluzione ideale per un’ampia gamma di clientela: dalle imprese di costruzione, alle imprese specializzate in wellpoint fino alle municipalizzate e all’industria. ”Sappiamo che i nostri clienti operano in condizioni critiche. Per eseguire il loro lavoro, hanno innanzitutto bisogno di soluzioni per il drenaggio veloci ed affidabili - afferma Matteo Busnelli, Business Line Manager Portable Energy - Le pompe PAS associano elevate prestazioni a costi operativi minimi. Per le società di noleggio e i contractor che operano nel settore drenaggio, questo è estremamente importante in quanto consente loro di ottenere un ritorno più veloce sull’investimento fatto, che è esattamente ciò di cui hanno bisogno per rimanere competitivi”. Le pompe PAS4, PAS6 e PAS8 hanno un range di portata variabile da 50 a 600 metri cubi/ora con una prevalenza massima pari a 37 metri e una capacità di pompare solidi fino a un diametro massimo di 76mm. E’ un gruppo pompante vuoto-assistito oil-free che automaticamente rimuove l’aria dall’acqua e assicura un pompaggio sicuro e ininterrotto, nel rispetto dell’ambiente. Componenti di alta qualità, tra cui il motore Kubota dalla elevata affidabilità, garantisco- no elevate prestazioni a pieno regime. Il grande radiatore permette un funzionamento continuo e sicuro anche in caso di condizioni ambientali difficili. Le pompe della serie PAS sono dotate di un capiente serbatoio incorporato che permette di lavorare anche per più giorni senza dover fare rifornimento di carburante. I bassi consumi di carburante dei motori Kubota portano le PAS a garantire costi di gestione e funzionamento veramente minimi. Il design lineare e il modulo di controllo QC1011 garantiscono grande facilità di utilizzo. Gli ampi cofani laterali rendono semplice l’accesso al motore e al gruppo pompante per una manutenzione sempre più veloce. Il trasporto e la movimentazione sono resi agevoli dalla struttura robusta e compatta, dotata di occhione per il sollevamento e alloggiamenti forche integrati nel basamento. COP66: più veloce, più leggero, più corto Costruito sul successo il nuovo martello Atlas Copco garantisce anche un importante risparmio economico su carburante e manutenzione. Il nuovo COP 66 e il suo nuovo design rappresentano una reale innovazione nella perforazione fondo foro. Le differenze sono facilmente identificabili: un martello più corto, più leggero, che non impiega alcuna “cannetta in plastica” e con una solidissima ed innovativa punta senza foro centrale per lo spurgo. Un martello molto più maneggevole e con una velocità di pe- netrazione del 15% superiore a quella del COP 64Gold. La sua maggiore robustezza, consente una più semplice regolazione dei parametri di rotazione e spinta durante la perforazione. Con il suo unico design ed il ridotto consumo d’aria, il COP 66 però, non si limita solamente ad essere più veloce. L’utilizzo di poca aria, si traduce in un importante risparmio economico sul carburante e sulla manu- tenzione del compressore oltre che alla sua durata. Progettato per funzionare con pochissimi componenti, si riduce notevolmente l’usura e la possibilità di rotture, allungando così gli intervalli di manutenzione e la vita stessa del martello. L’attuale versione è disponibile per la perforazione con punte diametro 165 mm, 171 mm e 203 mm. COP 66 contro COP 64 Gold UN DEGNO SUCCESSORE Fin dal 2002, il martello COP 64 Gold si è guadagnato un’ottima reputazione per le sue caratteristiche di rapidità, affidabilità e produttività. Per oltre un decennio è stato uno dei preferiti, in assoluto, dalle imprese di perforazione e sbancamento. Per i nostri clienti siamo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e ora siamo fieri di presentare COP 66. È più veloce. È più leggero. È più corto. È migliore sotto ogni punto di vista. COSTRUITO PER LA NUOVA ERA DELLA PERFORAZIONE Il COP 66 è stato progettato per la nuova generazione di carri di perforazione - SmartROC e FlexiROC di Atlas Copco. Combinano una tecnologia di perforazione all’avanguardia con pressioni fino a 30 bar. Semplicemente non esiste una combinazione migliore. In collaborazione con i nostri clienti nel settore delle perforazioni di sbancamento in tutto il mondo, il COP 66 è stato accuratamente testato sia in laboratorio che nei siti minerari, dove ha perforato circa 1.0 0 0.0 0 0 di metri. I risultati sono stati spettacolari. Più perforazione, meno tempi morti e una drastica riduzione dei costi di perforazione al metro tale da essere apprezzato sia dal reparto amministrativo che dagli operatori. Link@ | 9 Frantumazione e vagliatura il cliente Technoscavi CASE HISTORY Esperienza, alta qualità e flessibilità del servizio conferiscono valore aggiunto al prodotto. 10 | Link@ La “service story” non è un caso ma un percorso di successo: garantire alta qualità, grande esperienza e flessibilità all’attività di servizio conferisce valore aggiunto al prodotto e finisce con l’influenzare la scelta d’acquisto del cliente grazie al clima di affidabilità che è in grado di sostenere.Un caso esemplificativo: Technoscavi Srl (Francavilla al Mare - CH), chiamata a gestire un importante intervento finalizzato alla realizzazione di gallerie. In particolare l’attività richiesta ha interessato la frantumazione e la vagliatura nell’operazione di riciclo della roccia scavata per ricavarne il materiale da utilizzare per realizzare i fondi delle gallerie stesse. Partner di Technoscavi è stato il Service Atlas Copco. La differenza sta nell’essere partner, nell’incontrarsi sul progetto e non sui problemi, in linea con l’antica saggezza che insegna quanto prevenire sia assolutamente meglio che curare. Technoscavi ha così ordinato 8 macchine mobili per la frantumazione e la vaglia- Claudio Michielotto il tecnico del Service Atlas Copco Italia - Divisione Ingegneria Civile impegnato nella collaborazione con Technoscavi srl. tura in grado di trasformare il materiale di scarto in materia prima vera e propria. Macchine capaci di garantire una disponibilità in esercizio per il 95% della loro potenzialità (il restante 5% va dedicato alla manutenzione). Il Service ha potuto assicurare la disponibilità dei ricambi provenienti direttamente dalla Svezia entro 24/48 ore dalla richiesta (nel caso si può contare anche sulla copertura dello stabilimento di St. Valentine, in Austria, dove Atlas Copco produce frantoi e vagli) nonché il supporto tecnico sempre entro le 24/48 ore, garanzie che hanno dato capacità di massima resa ai 3 turni di lavoro organizzati dal committente. Per conferire la massima efficacia al suo Service, Atlas Copco conta su 3 punti di forza: COMPETENZA i suoi tecnici si specializzano con ulteriori 2 settimane in fabbrica a St. Valentine, alla catena di montaggio e diverse sessioni di corsi ancora nello stabilimento austriaco FLESSIBILITA’ in cantiere entro 24/48 ore con garanzia di priorità in ragione delle dimensioni della commessa e della complessità del lavoro in esecuzione CONSULENZA sulla scelta e l’utilizzo delle macchine in funzione delle prestazioni. Fin dove è possibile in tempo reale in comunicazione remota, aiutati dall’elettronica. Claudio Michielotto Atlas Copco Italia Divisione Ingegneria Civile dal 2011 Link@ | 11 Ecco le 10 città più sostenibili del mondo Consegnati i City climate leadership awards alle metropoli che si sono distinte per i loro progetti verdi. Nessuna italiana neanche tra i finalisti. Spazio dedicato a un articolo, un servizio radiotelevisivo, una testimonianza proveniente dal web su cui ci sembra interessante fermare la giusta attenzione, insieme. di Marta Buonadonna foto Copenaghen, capitale danese, è una delle città più “verdi” del pianeta. RASSEGNA STAMPA (Credit: JONATHAN NACKSTRAND/ AFP/Getty Images) 12 | Link@ AMBIENTE Panorama 13/09/2013 Scienza / Green Stanno eliminando i rifiuti, progettando infrastrutture intelligenti, ottimizzando il sistema dei trasporti urbani, abbattendo le emissioni di CO2, passando all’energia verde, migliorando la qualità dell’aria e molto altro ancora. Il contributo che le metropoli possono dare alla lotta contro i cambiamenti climatici e al passaggio a un’economia verde e a fonti energetiche rinnovabili è enorme. Ecco perché i progetti che puntano in questa direzione vanno premiati, per fare in modo che le buone pratiche siano conosciute e magari copiate anche da città di dimensioni più ridotte. Sono stati appena consegnati i City climate leadership awards, organizzati da Siemens e dalle 40 città del Cities Climate leadership group. Le dieci città premiate si sono distinte ciascuna per il proprio impegno in un settore specifico con lo scopo di ridurre i consumi energetici, limitare le emissioni e muoversi in direzione di una maggiore sostenibilità. I progetti in lizza erano 37, presentati da 29 città. Tra i progetti finalisti che non sono stati premiati dalla giuria indipendente,composta da esperti, architetti, ex-sindaci e rappresentanti della Banca Mondiale, gli internauti potranno votare il loro preferito, in vista dell’assegnazione del premio Citizens’ choice. Ma quali sono le metropoli più virtuose e in che cosa si sono distinte? Vediamole una per una. San Francisco ha vinto nella categoria Gestione dei rifiuti grazie al suo ambizioso ma riuscito programma Zero Waste, che punta a eliminare del tutto i rifiuti in città entro il 2020. Creando una cultura del riciclo e del riuso la città ha già ottenuto risultati straordinari portando il riciclo dei materiali alla soglia dell’80%. Singapore vince nella categoria Infrastruttura cittadina intelligente grazie al suo sistema di trasporti smart che ha reso Singapore una delle grandi metropoli meno congestionate al mondo, nonostante la popolazione urbana sia in aumento e lo spazio fisico a disposizione molto limitato. Un uso spinto della tecnologia (gps sui taxi che raccolgono e mandano in tempo reale dati sul traffico, sistemi di pagamento elettronico dinamici con i quali il prezzo per circolare in determinate zone della città varia a seconda del traffico) aiuta ad affrontare le sfide di una città in continua crescita. A Copenaghen si misurano le emissioni per studiare i modi migliori per tagliarle, Bogotà ha potenziato il proprio sistema di trasporto pubblico, sfruttando anche veicoli elettrici e ibridi. Nei suoi piani c’è l’intenzione di tagliare le emissioni dei taxi con un grosso risparmio economico e un ottimo guadagno ambientale.Tokyo vince il premio per la finanza grazie al suo progetto di Cap-and-Trade, il primo al mondo ad essere realizzato a livello urbano, del resto parliamo di una città che ha 36 milioni di abitanti, più di molte nazioni. Monaco di Baviera si è aggiudicata il premio Energia verde per il suo piano di arrivare entro il 2025 a coprire l’intero fabbisogno energetico della città solo con energia da fonti rinnovabili. Sarebbe la prima città al mondo sopra il milione di abitanti a riuscire nell’impresa e l’obiettivo, lungi dall’essere irraggiungibile, è già in vista. Per l’Adattamento ai cambiamenti climatici vince NewYork, che ha imparato la lezione dell’uragano Sandy e iniziato a fare sforzi decisi per rendere la città più resistente agli eventi climatici estremi. Rio de Janeiro si segnala nella categoria delle Comunità sostenibili, per il suo progetto di rivitalizzazione urbana di tutte le favelas entro il 2020. Melbourne costruisce in base al criterio dell’efficienza energetica, mentre con il progetto ProAire Città del Messico si aggiudica la vittoria nella categoria Qualità dell’aria. Nel 1992 era la città più inquinata del mondo, vent’anni dopo, grazie a una forte implementazione del trasporto pubblico, al bikesharing e alla pedonalizzazione di alcune aree della città, inquinamento ed emissioni hanno subito un vistoso calo. Tra i molti progetti finalisti in lizza per il premio Citizens’ choice compaiono altre metropoli come Berlino, Shanghai, Amsterdam, Stoccolma, Lagos, Londra, Barcellona, Los Angeles, Oslo, Parigi. Ma delle tre città italiane che fanno parte del gruppo C40, Milano, Roma e Venezia, purtroppo non c’è traccia. Customer Support? Ci pensa Lei Una organizzazione multitasking pensata per garantire grande flessibilità nell’assistenza alla rete vendita e alla clientela. Per Atlas Copco ogni cliente rappresenta una peculiarità e, quindi, un modo diverso di concepirne il rapporto interpretando le sue esigenze. Una convinzione che si sposa perfettamente con il concetto multitasking applicato alla funzione del “Customer Support”, pensato come un servizio capace di grande flessibilità nel garantire assistenza alla rete vendita e alla clientela. Coniugato quasi interamente al femminile, per un rapporto di uno a otto all’interno dello staff che garantisce il servizio, il Customer Support di Atlas Copco Italia conta sulla valida esperienza del suo Team nel proporsi come punto di riferimento per tutte le richieste dei clienti relative a prodotti, disponibilità del materiale, offerte, modalità e tempi di consegna nonché informazioni amministrative, in altre parole una sequenza di microattività riassumibili sotto la voce consulenza. Il training che gli operatori del “Customer Support” recepiscono dai business line manager è la condizione base per la conoscenza generale dell’intera gamma dell’offerta Atlas Copco (8 linee di prodotto) e per un puntuale aggiornamento sulle numerose novità continuamente inserite nel catalogo. “Ma la cosa più importante ci dicono Stefano Colombo e Katia Nuvoli - non è conoscere perfettamente la gamma dei prodotti, cosa resa praticamente impossibile dalla varietà dell’offerta della Casa svedese, quanto sapere dove e come cercare le informazioni per rispondere in modo completo e puntuale alle reali esigenze del cliente. In aggiunta, l’abilità di com- prendere nel “breve” tempo di una telefonata la necessità dell’interlocutore, ci consente la redazione dell’offerta che può coinvolgere diverse linee di business”. “Una volta ricevuto l’ordine dal cliente - proseguono Katia e Stefano - la nostra attività continua con l’acquisto del materiale attraverso il contatto diretto con le fabbriche (da qui la necessità che il personale abbia piena padronanza anche della lingua inglese). La gestione dell’ordine richiede la verifica dei tempi, la ricezione delle merci, i rapporti con i trasportatori, i reclami postvendita, la fatturazione. La crisi in essere ha praticamente eliminato lo stoccaggio, nessuno fa magazzino ma tutti hanno comunque fretta di ricevere la merce ordinata e questo evidente punto di stress rappresenta la parte più difficile nella gestione dei rapporti con il cliente. Ma deve sempre dominare l’importante determinazione di non promettere mai quello che non si è in grado di mantenere”. Personale multitasking, bilingue, un pò tecnico, un pò psicologo, un pò informatico, un pò pierre, il “tipico mix” che ritroviamo nel “tutti i giorni” della vita di molte donne skill sperimentati e costantemente verificati nel privato che garantiscono al “Customer Support” la qualifica di primo livello per un servizio ponte tra il mare Atlas Copco e l’oceano del mercato. Sono in azienda dal 2006 e oggi ricopro la posizione di Coordinatore del “Customer Support” per tutte le attività legate alla gestione vendite clienti e marketing per tutte le linee di business della Divisione Ingegneria Civile / Costruzioni e Strade. Il mio motto: essere al servizio dei clienti per creare valore aggiunto per tutta la filiera. Ho iniziato nel 1989 e oggi sono Coordinatore del Customer Support per la parte operativa e logistica, per i contatti con fabbriche, trasportatori e fornitori esterni. In questi anni ho ”fatto nascere” il portale ordini online AcConnect (oggi Shop Online) di cui ancora mi occupo. I miei motti: non promettere cose che non puoi mantenere. Assumiti le tue colpe e aspettati lo stesso dagli altri. Stefano Colombo SERVIZI Katia Nuvoli Link@ | 13 Piccoli assaggi dalle tradizioni culinarie dei Paesi in cui Atlas Copco è presente. Siamo in Ucraina per contribuire alla realizzazione della rete stradale avviata in occasione degli europei di calcio 2012. UCRAINA • “Holubtsi” Gli Holubtsi, involtini di cavolo, sono una ricetta d’inverno tipica della cucina ucraina che spesso viene servita accompagnata da salsa di pomodoro. LINK@ Atlas Copco Italia News NEWS Newsletter mensile di informazione Anno 4 - n. 5 Testata registrata presso il Tribunale di Monza n. 2020 30 maggio 2011 Editore Atlas Copco Italia via F.lli Gracchi 39, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Direttore Edoardo Angelucci Direttore Responsabile Fulvio Quarella Redazione Atlas Copco Italia via F.lli Gracchi 39, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Stampa Edizioni GR Grafica MarCoRelations.it Hanno collaborato C. Baraldini, F. Cagnoni, C. Colombo, S. Colombo, I. Fassi, C. Michielotto, K. Nuvoli, M. Parravicini, R. Rota. 14 | Link@ Ingredienti: • 1 da circa 2 Kg Cavolo • 1 Cipolle • 2 cucchiai Olio di oliva extravergine • 1/2 Kg Polpa di manzo • 200 g Carne di maiale • 400 g Riso cotto • 300 g Passata di pomodoro • q.b. Sale • q.b. Pepe 3 minuti in modo che le foglie si inteneriscano. Sfogliate il cavolo mettendo da parte circa una ventina di foglie. Tritate il cavolo rimasto. Prendete la cipolla, tritatela finemente e fatela rosolare in una padella contenente 2 cucchiai di olio di oliva extravergine. Aggiungete la carne macinata, il riso, che avrete lessato in abbondante acqua salata, regolate di sale e di pepe. Mescolate accuratamente per Preparazione: Prendete il cavolo e mettetelo a sbollentare in una pentola contenente abbondante acqua salata, lasciandolo cuocere per circa 10 svedesi pronti per Marte Insieme a circa altri 1000 candidati, dieci svedesi stanno aspettando l’esito più importante della loro vita. Più di 200.000 persone hanno fatto richiesta di trasferirsi su Marte e ora il progetto olandese Mars One dovrà scegliere un gruppo di 40 partecipanti, che avranno il compito di colonizzare il pianeta rosso. Le prime 4 colonie partiranno nel 2024, senza biglietto di ritorno. Katarina Stark, candidata svedese di Ösmo, afferma: “Ovviamente sono spaventata ma la voglia di avventura è più grande della paura”. Quando i primi immigrati avranno messo piede sul suolo marziano, ogni due anni arriveranno nuovi coloni per espandere la colonia. Dalla Terra si potrà seguire la vita su Marte in tv. Il progetto Mars One costerà miliardi di dollari e sarà sovvenzionato da donazioni private. ben amalgamare e fate cuocere per una decina di minuti. Prendete una cucchiaiata di preparato di carne e mettetelo su ciascuna foglia di cavolo, poi arrotolatela, ripiegate i bordi e fermate con uno stuzzicadenti. In una teglia riempite il fondo con metà del cavolo tritato, poi deponete gli involtini e ricopriteli con il cavolo tritato rimanente. Miscelate la passata di pomodoro con dell’acqua, mescolate il composto fino a quando diventa omogeneo. Versatelo sugli involtini di cavolo, poi coprite con un coperchio e portate ad ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per circa un’ora e un quarto, poi servite. Eolico: contratto Google-Eolus Vind La società svedese Eolus Vind ha firmato un accordo con il colosso americano Google per un accordo decennale in virtù del quale acquisterà l’energia elettrica prodotta da 29 turbine eoliche collocate in 4 diversi campi nel sud della Svezia. L’energia prodotta servirà per alimentare il data center di Google situato in Finlandia. I campi eolici potranno produrre 59 megawatt, e le turbine verranno fornite dalla compagnia danese Vestas, il progetto dovrebbe iniziare già nel vicino 2015. Questo è il secondo contratto che Google mette a segno in Svezia, nel giugno scorso aveva già acquistato dalla compagnia svedese 02 dieci anni di elettricità prodotta in Lapponia da 24 pale eoliche della potenza di 72 megawatt. Water for All Italia è un’associazione! L’iniziativa è stata promossa in occasione del 30° anno di fondazione. Alberto Grimaldi e Manuela Stagnati (entrambi di AC Italia) abbiamo siglato l’atto costitutivo di Water For All Italia facendo subentrare subito dopo, un rappresentante per ognuna delle aziende del gruppo operanti in Italia: ABAC, BLM, CECCATO, MULTIAIR, STONETEC. Un team di 7 persone motivate per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Ispirandoci all’attività dei nostri predecessori svedesi, anche noi, WATER FOR ALL Italia, abbiamo voluto lanciare la campagna “Thirty4Thirty4ThirstyAfrica”: 30 nuove adesioni per festeggiare il 30° anniversario della nostra associazione e per raccogliere sempre più adesioni ad un progetto comune di cui non possiamo andare che fieri. Inoltre, tra tutti coloro che al 31 Dicembre di quest’anno avranno sostenuto il nostro impegno, verrà estratto un fortunato vincitore che, accompagnato da AMREF, volerà in Kenya per vedere coi propri occhi i grandi traguardi raggiunti finora. Riteniamo infatti che la possibilità di vedere da vicino i progetti finanziati non possa che essere d’aiuto e fonte di ispirazione… Anche se l’acqua naturale per noi non è cara, risparmiarla è un dovere. Impariamo quindi a rispettarla. Per iniziare bastano solo piccoli accorgimenti che non “costano” nulla: • scegliete la doccia invece del bagno; • ricordatevi di tenere aperto il rubinetto solo per il tempo necessario; • innaffiate le piante di sera: dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente! SOCIALE Nel lontano Agosto del 1984, in seguito alla visione di un documentario intitolato “Dead Earth” Torgny Rogert e Peter Håkansson decisero che qualcosa di più doveva essere fatto e … Atlas Copco aveva i mezzi giusti per farlo: “Progettiamo e costruiamo macchine per la perforazione e quindi perché non usarle per creare accessi all’acqua pulita.” Fu questo il primo pensiero che li spinse a cercare sostenitori e, grazie ad un passaparola molto efficace, ottennero il sostegno di molti colleghi e di Atlas Copco stessa. Qualche mese dopo si trovarono in Perù a vedere coi propri occhi i risultati del loro successo…. Fu proprio grazie alla sensibilizzazione verso un problema che colpisce una grande parte del nostro pianeta che nacque Water For All. Sebbene operativi da diversi anni, lo scorso 8 Maggio io, Link@ Link@4| |15