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NEWSLETTER - Atlas Copco

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NEWSLETTER - Atlas Copco
NEWSLETTER
Anno 4 n.5 | Ottobre 2014
Atlas Copco Italia News
Possiamo parlare di “su misura” ?
GREEN JOBS: LE
PROFESSIONI PIÙ
RICHIESTE DELLA
GREEN ECONOMY
zoom P.5
UN’ACCOPPIATA
VINCENTE PER
LA A31
attività P.6/7
CUSTOMER
SUPPORT?
CI PENSA LEI
servizi P.13
Al centro delle varie discussioni sulla
crisi si propone spesso l’assunto che
ne usciremo decisamente diversi da
come ne siamo entrati.
Personalmente non mi è ancora
successo di sentire il relatore di turno
andare oltre questa sentenza, espressa
quasi alla moda dei proverbi dei nostri
padri.
Io ritengo nel modo più assoluto che
questa convinzione abbia il suo perché
ed è per questo che propongo una prima riflessione nel tentativo di arrivare
a dare un’identità a questo cambiamento.
La domanda da cui partire credo sia:
“cosa è avvenuto e sta avvenendo di
significativamente importante in questi
anni di crisi ?” E non mi riferisco alla
cronaca bensì al costume.
Io penso che l’evento più significativo
sia la propagazione popolare della
conoscenza e del’utilizzo del sistema
web, dei suoi ritmi, dei suoi linguaggi,
della sua capacità di coinvolgimento:
stiamo attraversando l’era della contaminazione web.
In sintesi questo significa che tutti noi
siamo molto più informati su tutto
quello che ci interessa sapere. E tutto
questo avviene praticamente in tempo
reale. Gli effetti sono molteplici, esponenziali, tanto da proporre e produrre
effetti epocali: maggiore e rapida informazione vuol dire maggiore partecipazione e quindi necessità di imparare
altrettanto velocemente a gestirla.
Gli effetti sono sensibili in ogni settore
e sono, forse, la causa principale
non tanto della crisi, legata a fatti di
cronaca, quanto del suo perdurare: è
come se quei fatti avessero dato il là al
cambiamento che non è congiunturale
o strutturale, come normalmente sono
le crisi in ordine di importanza, ma è
culturale. Per questo ne usciremo diversi da come ne siamo entrati, perché
è una via senza ritorno.
Per quello che più ci interessa direi che
la riduzione dei tempi della comunicazione garantisce alla conoscenza una
sempre maggiore agilità capace di
determinare una significativa riduzione degli spazi tra chi produce per chi
lavora.
Spazi più stretti accorpano le funzioni
e sollecitano una più attenta conoscenza dell’altro.
Così, sempre di più, chi fa le macchine
(come noi) deve lavorare gomito a
gomito con chi le usa, trasformando
progressivamente il rapporto da b2b a
b2c a one2one.
Stiamo tornando al “su misura”: una
volta c’era il tempo per farlo, oggi
Edoardo Angelucci
“5 Pilastri” per il futuro
incontri di GRUPPO
La sostenibilità e la garanzia di una crescita redditizia per noi e per i nostri clienti dipendono da
“5 pilastri”, cruciali per la strategia Atlas Copco. Parliamo di Presenza, Innovazione, Servizi, Eccellenza operativa e Risorse Umane. I successi futuri dipenderanno dalla capacità di gestire al
meglio queste aree strategiche.
2 | Link@
La Presenza. E’ necessario
essere sempre più presenti là
dove operano i nostri clienti
per condividere sul campo i
loro obiettivi, affrontare insieme i loro problemi, trovare
velocemente e meglio le soluzioni. Dobbiamo arrivare ad
essere presenti anche dove
non abbiamo clienti perché è
il modo migliore per averli.
L’Innovazione è al centro
delle attenzioni Atlas Copco
sin dalla sua Fondazione nel
1873.
Perché è così importante? Le
ragioni sono diverse.
Permette ai nostri clienti di
risparmiare, per esempio
quando l’utilizzo delle macchine richiede meno energia.
Genera una crescita organica
sia per noi che per i nostri
clienti e rende più facile
ai nostri team di vendita e
marketing - e francamente
più divertente - lanciare i
nuovi prodotti. L’innovazione
influenza anche il rapporto
prezzo/qualità dei prodotti.
Questa propensione all’innovazione di Atlas Copco
viene riconosciuta da autorevoli opinion maker come il
celebre business magazine
statunitense Forbes che ci colloca tra le prime 100 società
innovative del Mondo. Ma
questo importante ruolo nel
campo dell’innovazione non
può essere dato per scontato,
va alimentato ogni giorno con
i contributi che ci vengono
proprio dalla presenza e dal
costante contatto con i clienti,
con i loro bisogni e
necessità destinati a
diventare automatiNewsweek:
ATLAS COPCO TRA LE TOP TEN NEL RANKING DELLA SOSTENIBILITÀ
camente gli obiettivi
GLOBALE
della nostra ricerca.
I nostri Servizi
Atlas Copco è settima nella speciale “Classifica Verde” di Newsweek, il più
hanno fatto granprestigioso ranking mondiale su sostenibilità e impatto ambientale nelle
di progressi dalla
aziende corporate.
riorganizzazione del
Il settimanale americano Newsweek promuove l’iniziativa in collaborazione
2011 che determinò
con Global Knights Capital. La maggior parte degli indicatori utilizzati
la creazione e la
proviene dal Professional Service di Bloomberg.
destinazione di una
“Questa classifica è una prova del buon lavoro svolto da Atlas Copco a
sostegno della sostenibilità - afferma Mala Chakraborti, Vice Presidente
divisione service
per la Responsabilità Aziendale del Gruppo svedese. Integrando le nostre
per ogni business
attività con temi su sicurezza, salute e ambiente alimentiamo valori a lungo
area. Progressivatermine per il business. Di questo dobbiamo ringraziare soprattutto i nostri
collaboratori che, con il loro impegno, garantiscono la massima crescita
sostenibile e profittevole possibile.
http://www.newsweek.com/green/top-10-green-companies-world
mente, in questi ultimi anni
prodotti innovativi.
è sensibilmente aumentato
L’Eccellenza operativa può
il numero dei tecnici dedicati
essere raggiunta ovunque.
ai servizi. Ma restano ancora
Il montaggio è stato reso
molte sfide da vincere. Virpiù efficiente e flessibile con
tualmente dovremmo essere
l’applicazione della filosofia
in grado di verificare periodi“Lean” grazie alla quale i
camente tutte le apparecchiaclienti che operano in tutto il
ture che vendiamo. Dobbiamondo possono migliorare
mo dimostrare a un crescente
l’organizzazione del posto di
numero di imprenditori che
lavoro. Eccellenza operativa
acquistano le nostre macchisignifica anche capacità di
ne che possono veramente
garantire il lavoro in un amcontare su un buon Servizio
biente sicuro e talvolta vuol
– dopotutto noi conosciamo
dire trasferire la produzione
le nostre macchine meglio di
in luoghi più idonei. Dobbiaè quella di rendere i nostri
chiunque altro. Questa è una
mo costantemente adeguare
dipendenti un poco più veloci
opportunità tanto per i clienti
il nostro vestito affinché sia
rispetto ai loro colleghi che
quanto per noi. Dobbiamo
conforme al nostro peso.
operano nelle aziende conanche essere in grado di
Naturalmente noi non siamo
correnti.
garantire ai clienti italiani,
nulla senza le nostre eccellenMolte aziende si ispirano
così come a tutti quelli che
ti Risorse Umane.
a questi “5 Pilastri” e ne
operano nei 178 Paesi in cui
Non dobbiamo limitarci a
propongono un’interpretaziosiamo presenti nel Mondo,
sviluppare le loro abilità ma è
ne personale ma quello che
un accesso affidabile ai pezzi
necessario cercare il modo di
conta è la capacità di realizdi ricambio e un’assistenza
renderle più efficienti riduzarli. L’impegno Atlas Copco è
tecnica disponibile all’intercendone i tempi di intervento.
quello di farlo al meglio delle
vento anche in aree difficili da
Per essere vincenti la sfida
sue possibilità … OVUNQUE.
raggiungere e con breve
preavviso. Il servizio
ATLAS COPCO TRA LE COMPAGNIE PIÙ ETICHE AL MONDO
significa molto di più che
la gestione della manuL’Ethinsphere Institute ha riconosciuto Atlas Copco, fornitore leader di soluzioni per la produttività
tenzione delle macchine
sostenibile, come una delle Compagnie più etiche del mondo.
e la sostituzione del pezPresentata al Global Ethics Summit di NewYork, la lista include le Compagnie che hanno dimostrato
zo di ricambio: ci permetdi primeggiare in etica, sostenibilità, responsabilità e conduzione aziendale.
te di interagire frequenL’etica è al centro del modo di fare business di Atlas Copco e si manifesta in diversi atteggiamenti
temente con i clienti,
come la tolleranza zero del Gruppo contro la corruzione. Nella sua lotta contro la corruzione Atlas
definire nuovi metodi di
Copco usa politiche, procedure, formazione e monitoraggio.
collaborazione, sempre
Un altro settore in cui l’etica gioca un ruolo centrale sono gli acquisti. Per promuovere etica e diritti
più rivolta alla partnerumani, i fornitori sono selezionati sulla base di sicurezza, salute, ambiente e altri valori etici.
ship, e ci da importanti
“Noi formiamo costantemente i nostri dipendenti a pensare eticamente e a sviluppare il business
indicazioni sui bisogni
in modo sostenibile a lungo termine.- afferma Hakan Osvald, Vice-Presidente Generale Senior del
dei clienti dai quali trarre
Consiglio Atlas Copco – noi siamo convinti che questa sia la cosa giusta per promuovere un buon
suggerimenti preziosi per
modo di fare affari”.
la realizzazione di nuovi
Atlas Copco è firmatario del UN Global Compact, un’iniziativa politica per le imprese che si sono
impegnate ad allineare le loro operazioni e strategie a dieci principi universalmente accettati nelle
aree di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione.
Link@ | 3
Le aziende svedesi si
confrontano sul mercato
italiano
Forum Assosvezia sulla situazione del mercato italiano. Roberto Rota, General Manager Divisione
Utensili Industriali Atlas Copco Italia, conferma la visione positiva sullo sviluppo dell’Azienda Italia.
I rappresentanti di importanti
aziende svedesi si sono riuniti a Milano presso la sede di
Assosvezia. Per fare il punto sulla
situazione del mercato italiano. A
questo tema è stato dedicato l’incontro di apertura di un ciclo di
iniziative promosse dalla Camera
e volto ad offrire alle aziende
svedesi in Italia un Forum dove
incontrarsi, confrontarsi e condividere le proprie esperienze,
nell’ottica di elaborare idee e
possibili soluzioni a problematiche che spesso sono comuni alle
aziende.
Presenti all’incontro Alfa Laval,
Atlas Copco, IKEA, Maquet - Getinge Group, Mercuri International, SSAB,TeliaSonera International Carrier, Sandvik, Stena
Technoworld, STS e VolvoTrucks.
Rispondendo all’agenda di
questo primo meeting ai
manager sono state proposte
due domande: “Operando sul
mercato italiano, come è stato il
vostro 2013?” e “Quali sono le
opportunità e le sfide che l’Italia
presenta oggi?”.
La maggior parte delle aziende
hanno dato testimonianza di
un 2013 ai livelli del 2008, anno
d’inizio della crisi economica.
Soprattutto le aziende operanti
nel settore industriale hanno vissuto un anno difficile dovuto al
forte rallentamento del mercato
interno, con pochi investimenti
infrastrutturali e un consumo
sempre in calo. Inoltre l’accesso
al credito e le tempistiche di pagamento in Italia risultano molto
difficili, come nel caso estremo
dei 250 giorni per chi lavora con
la pubblica amministrazione. Nei
clienti delle aziende svedesi non
mancano idee e progetti ma in
Italia il credito alle PMI è difficilmente ottenibile. Nonostante
ciò non sono mancati esempi
controcorrente di investimento,
di acquisizione di nuove aziende
e di assunzione di personale. Chi
vive soltanto del mercato interno
ha sofferto molto l’anno scorso,
mentre le aziende con clienti
esteri hanno ottenuto risultati più
soddisfacenti.
Durante i primi mesi del 2014 le
aziende svedesi intervistate hanno avvertito una leggera ripresa
e hanno dichiarato di guardare
con un cauto ottimismo al futuro.
Le sfide che le aziende svedesi
affrontano oggi in Italia sono
diverse: riuscire a superare le
difficoltà interpretative delle
regole vigenti che sono alla base
del grande peso burocratico che
affligge il dinamismo economico
del Paese. La situazione fortemente penalizzata del lavoro
giovanile che bisognerebbe cercare di recuperare attraverso un
maggiore slancio verso l’assunzione dei giovani stessi. È inoltre
necessaria una forte spinta per
aumentare i consumi in Italia.
L’incontro si è concluso con
le risposte alla domanda: “se
l’azienda per cui lavorate fosse
vostra sareste disposti ad investire in Italia oggi?”.La risposta è
stata unanimemente positiva.
In particolare Roberto Rota, General Manager Divisione Utensili Industriali Atlas Copco Italia,
conferma la visione positiva
sullo sviluppo dell’Azienda Italia
“che ha l’opportunità di poter
riconquistare le posizioni precedenti la crisi potendo contare
sulle competenze delle aziende
italiane con effetti soprattutto
sui mercati esteri ma anche su
quello interno. In questo senso si
conferma la necessità e l’urgenza
delle riforme per incoraggiarne
gli investimenti a medio e lungo
termine e per garantire loro la
possibilità di operare nella libera
competizione ma in un mercato
stabile e delineato, con regole
certe… nel tempo”.
EVENTI
ATLAS COPCO ITALIA SU LINKEDIN
4 | Link@
Comunicare con clienti, stakeholder, partner, fornitori rappresenta per qualsiasi azienda
un’esigenza del mercato moderno, un momento di confronto, un elemento di crescita che
è importante rendere sempre più veloce e frequente, se non costante. È infatti necessario
promuovere il marchio e i valori dell’azienda, catturare l’attenzione dei consumatori, lanciare
nuovi stimoli e incoraggiare i contatti tra professionisti
e aziende attraverso criteri di trasparenza e dinamismo.
Atlas Copco Italia ha deciso di strutturare anche in questo
senso la sua presenza sfruttando i social network e
scegliendo, in particolare, uno spazio destinato per
vocazione ad ospitare il mondo dell’impresa e
dell’economia: Linkedin, una rete che si muove
in un’ottica esclusivamente business-oriented
per avviare un canale di comunicazione diretto,
a “portata di mano” dove poter stabilire uno
scambio di informazioni biunivoco.
Ci vedremo anche lì … ad ottobre.
Green jobs: le professioni più
richieste della green economy
Ingegneri ambientali, energy manager e agenti per eolico, fotovoltaico e energie rinnovabili sono
le figure professionali più richieste dalla green economy. Negli ultimi 5 anni la ricerca dei profili
green è cresciuta al ritmo del 10% annuo.
aziende verso lo sviluppo
sostenibile e la ricerca di figure professionali che sappiano
contribuire al rinnovamento
della loro immagine.
L’offerta più consistente viene
dalle regioni del Nord Italia.
Prima fra tutte la Lombardia
(28,3%), seguita da Veneto
(14,7%) e Piemonte (10,5%).
Nel Sud si distingue la Puglia,
con il 2,1%.
Scendendo al livello provinciale, Milano guida la classifica
con il 13,5%, seguita da Roma
(8,8%%), Torino (4,8%), Padova
(3,8%), Bologna e Vicenza
(3,6%), mentre sono Pescara (1,7%), con Bari e Napoli
(1,4%) le prime province delle
regioni del centro sud che
emergono per le richieste.
Arrivando al dettaglio delle richieste tra le figure più cercate
Top categorie
Vendite
34,8 %
Operai, produzione, qualità
20,6 %
Ingegneria
15,2 %
Commercio al dettaglio, GDO, retail
5,9 %
Sanità
4,5 %
Acquisti, logistica, magazzino
4,3 %
Amministrazione, contabilità, segreteria
3,1 %
Professioni e mestieri
2,8 %
Da un articolo pubblicato il 3 aprile 2014 su www.greenbiz.it
a firma Marta Albè
Profili più cercati
Agente fotovoltaico
Agente eolico
Agente energie rinnovabili
Energy mamager
Ingeniere ambientale
Manutentore impianti fotovoltaici
Montatore impianti
Supervisore parco fotovoltaico
Tecnico di laboratorio
Progettista di impianti
formativi specifici. Soltanto
nel 10,7% dei casi è necessaria
la laurea breve e nel 18,7%
quella specialistica.
L’ultimo rapporto InfoJobs per
il 2013, rivela che, con un interessante 2,1%, il settore delle
energie rinnovabili e dell’ambiente rappresenta una delle
principali aree verso cui sono
pervenute offerte di lavoro. Si
tratta di un dato in crescita e
da non sottovalutare, sebbene
il primato venga mantenuto
dai settori IT e telecomunicazioni che si confermano leader
con il 26% e il 24% delle
offerte.
ZOOM
Quali sono le figure professionali più richieste dalla
green economy? Ce lo rivela
InfoJobs.it, che nel 2009 ha
lanciato il primo canale tematico dedicato ai Green Jobs
e alla ricerca di operatori in
ambito ambientale. Le figure
più richieste dalle aziende includono ingegneri ambientali,
energy manager e agenti per
eolico, fotovoltaico e energie
rinnovabili.
Negli ultimi 5 anni la richiesta
dei profili green è cresciuta
al ritmo del 10% annuo, con
un’ulteriore accelerazione
nel primo trimestre del 2014.
Il green job rappresenta una
grande opportunità per i giovani, anche senza esperienza,
e per i diplomati. A dispetto di
uno scenario economico incerto, cresce la sensibilità delle
dalle aziende green
troviamo addetti alle
vendite, operai per
la produzione e la
qualità e ingegneri.
Queste professioni
rappresentano il 70%
delle richieste complessive del settore
green sul territorio
nazionale, con particolare riferimento a
ingegneri ambientali
ed energy manager.
Nel 45% dei casi è
richiesto un diploma
di maturità, mentre per il 13%
delle ricerche non viene segnalato alcun titolo di studio
specifico, in quanto sono le
stesse aziende a offrire ai propri collaboratori dei percorsi
Link@ | 5
Un’accoppiata vincente per
la A31
Visita al cantiere del Lotto G della Valdastico Sud, nel comune di Albettone (VI) dove la storica
impresa CostruzionI Generali Girardini SpA ha steso il manto d’asfalto drenante con due finitrici
di ultima generazione Dynapac, lavorando contemporaneamente in parallelo.
ATTIVITÀ
Estratto
dall’articolo di
Claudio Vitruvio
pubblicato
sulla rivista
”Strade&Autostrade”
nr 106 - EDI-CEM Srl
http://online.
stradeeautostrade.it/
6 | Link@
L’Autostrada A31 Valdastico,
tronco Vicenza-Rovigo, è
un’opera inserita nell’elenco
di quelle date in concessione
alla Società Brescia-VeronaVicenza-Padova, in base alla
vigente convenzione con
l’ANAS, ora Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti
- Struttura di Vigilanza sulle
Concessionarie Autostradali.
Il tracciato ha una lunghezza
di circa 54 km e si interconnette a Nord con la A4, in
provincia di Vicenza, e a Sud
con la S.S. 434 Transpolesana,
nel comune di Canda (RO).
La piattaforma autostradale
ha una larghezza complessiva di 27 m ed è costituita da
due carreggiate di larghezza
ciascuna 11,70 m, composte
dalla corsia di emergenza di
3,5 m (+0,5 m rispetto alla
Normativa), corsia di marcia
normale di 3,75 m, corsia di
sorpasso di 3,75 m e banchina sinistra di 0,70 m. Le piazzole di sosta sono previste
ogni 500 m circa. Il margine
centrale interno è di 5 m, con
aumento di 1 m rispetto al
valore minimo di norma, tale
da consentire le operazioni
L’operazione di stesa sotto la
galleria artificiale Rampezzana
di manutenzione in migliori
condizioni di sicurezza. In
base alle Norme CNR 78/80,
l’autostrada è classificabile
nel tipo I con velocità di progetto compresa tra 110 e 140
km/ora.
L’intero asse autostradale
è stato inoltre dotato, su
entrambi i lati (all’esterno dei
fossi di guardia), di una strada di servizio della larghezza
utile di 4 m, pavimentata per
una larghezza di 3 m.
L’intera opera è stata suddivisa in 25 lotti esecutivi, di cui
17 costruttivi e otto di sovrastrutture o impianti. I lavori
di realizzazione del lotto G,
“tappeto d’usura”, sono stati
appaltati dalla Concessionaria
Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova SpA all’Impresa
Serenissima Costruzioni SpA.
La pavimentazione d’usura
dell’autostrada Valdastico
Sud sul tratto compreso fra il
casello di Albettone Barbarano e il casello di Agugliaro è
stata eseguita in subappalto
dall’Impresa Costruzioni Generali Girardini SpA di Sandrigo (VI). Il cantiere in oggetto
è costituito da un segmento
di circa 6,6 km di tracciato di
Autostrada A31 che accostando e oltrepassando,
in direzione Sud, il casello di
Albettone-Barbarano, conduce fino al casello di Agugliaro,
dal km 15+350 al km 21+900
circa. Il tracciato interessa il
territorio vicentino e attraversa i comuni
di Barbarano Vicentino, Albettone e Agugliaro. In questo
tratto l’autostrada, procedendo da Nord verso Sud, sotto-
VarioSpeed la giusta potenza
per lo sforzo richiesto
passa la S.P. 8 “Berico-Euganea” nel comune di Albettone
con una galleria artificiale,
denominata galleria Rampezzana, della lunghezza di circa
130 m; il tracciato prosegue
poi verso Sud mantenendosi
in appoggio sul piano campagna e, scavalcando il canale
Bisatto mediante un viadotto
su tre campate dello sviluppo
complessivo di 97 m, entra
nel comune di Agugliaro (VI)
fino all’omonimo casello
all’uscita del quale vi è il collegamento con la S.P. 247.
Le nostre impressioni sull’intervento di stesa
Le vibrofinitrici gommate
Dynapac, due SD2500WS,
a trazione integrale (6x6),
hanno consentito, a nostro
avviso, un’eccellente qualità
di stesa per le alte prestazioni offerte dalle macchine.
Abbiamo potuto verificare
una compattazione uniforme
e regolare, originata da un
flusso controllato dal nuovo
software gestionale intelligente PaveManager 2.0;
senza dimenticare la potente
trazione delle ruote che tiene
conto del carico di asfalto
presente in tramoggia con il
nuovo sistema
AddTraxxion e
che, unitamente al controllo
elettronico
e alla portata variabile
delle pompe
idrauliche di
alimentazione
delle ruote
posteriori, ha
garantito un lavoro eseguito
a regola d’arte.
Siamo rimasti anche favorevolmente impressionati
dall’estrema silenziosità delle
macchine al lavoro. I Progettisti di Atlas Copco sono
intervenuti incrementando il
sistema di insonorizzazione
complessiva delle finitrici
coibentando tutte la parti in
movimento. Soprattutto è
molto silenziosa la ventola
di raffreddamento che, sulla
versione precedente (la F141),
era in presa diretta sul motore. Nella nuova Serie SD,
la ventola di raffreddamento
è alimentata da un motore
idraulico indipendente che
La stesa del drenante composto da porfidi e basalti
riduce il funzionamento in
continuo, mettendola in azione solamente quando
necessario, soluzione che
garantisce rumorosità limitata con conseguente comfort
operativo e contenimento dei
consumi. Importante rilevare
la soluzione di stesa del manto d’asfalto, eseguita
con le due nuove vibrofinitrici
Dynapac che viaggiavano in
parallelo interdistanziate di
poche decine di metri.
Lavorando su una larghezza
di circa 4,15 m, anche dopo la
fase di precompattazione del
banco di stesa, il giunto longitudinale tra le due passate
era completamente inesistente poiché a caldo i due
strati si erano perfettamente
integrati tra loro. Un grande
vantaggio in termini di durata
di tutta la sovrastruttura e un
maggior comfort per l’utente
della strada. Il tutto è stato
reso possibile grazie alla
continuità di stesa
assicurata dalla Ditta
esecutrice Girardini
con organizzazione,
mezzi e personale di
grande esperienza.
“La realizzazione di questo importante intervento ha confermato una volta di più, “sul
campo”, tutte le capacità tecniche e, di conseguenza, tutti i vantaggi che rappresentano
il valore aggiunto della nuova generazione di macchine stradali Atlas Copco (vd video
presentazione nuova gamma - http://youtube/F898toL8740).
In evidenza i consumi ridotti e, quindi, la significativa diminuzione delle emissioni accompagnati da un
rilevante contenimento della rumorosità. Un ulteriore punto di forza della performance della Valdastico
va senz’altro ricercato nella perfetta sintonia tra la qualità del lavoro di stesa garantito dalle nostre
macchine e la professionalità di un’organizzazione esperta come quella dell’Impresa Girardini, un’intesa
che ha confermato al 100% tutte le aspettative e i tempi di esecuzione richiesti dalla committente”.
Francesco
Tarenzi
Business Line
Mgr Road
Construction
Equipment
Link@ | 7
Novità nella gamma per il
drenaggio: arrivano le nuove
pompe della serie PAS
PRODOTTI
La Divisione Portable Energy di Atlas Copco annuncia un’importante sviluppo del proprio portafoglio
prodotti per il settore drenaggio con l’introduzione di una nuova serie di pompe autoadescanti azionate
da motore diesel.
I nuovi modelli da 4, 6 e 8 pollici - PAS 4, PAS6 e PAS8 - garantiscono elevate prestazioni e un’efficienza
operativa eccezionale.
8 | Link@
Atlas Copco offre già
un’ampia gamma di
pompe elettriche, pneumatiche e idrauliche.
Le pompe diesel della serie PAS ampliano il
portafoglio di soluzioni per
il settore del drenaggio per
gli ambienti dove l’elettricità o l’aria compressa
non sono disponibili.
Le pompe PAS sono
concepite per pompaggio
di fanghi e acque sporche con
trovanti o particelle abrasive. I
principali campi di applicazione sono i cantieri e le miniere,
oltre a interventi particolari
quali abbassamenti di falda,
bypass fognari, deviazioni di
flusso di corsi d’acqua, allagamenti, etc. Le pompe PAS
sono la soluzione ideale per
un’ampia gamma di clientela:
dalle imprese di costruzione,
alle imprese specializzate in
wellpoint fino alle municipalizzate e all’industria.
”Sappiamo che i nostri clienti
operano in condizioni critiche.
Per eseguire il loro lavoro,
hanno innanzitutto bisogno
di soluzioni per il drenaggio
veloci ed affidabili - afferma
Matteo Busnelli, Business Line
Manager Portable Energy - Le
pompe PAS associano elevate
prestazioni a costi operativi minimi. Per le società di
noleggio e i contractor che
operano nel settore drenaggio, questo è estremamente
importante in quanto consente loro di ottenere un ritorno
più veloce sull’investimento
fatto, che è esattamente ciò di
cui hanno bisogno per rimanere competitivi”.
Le pompe PAS4, PAS6 e PAS8
hanno un range di portata
variabile da 50 a 600 metri
cubi/ora con una prevalenza
massima pari a 37 metri e una
capacità di pompare solidi
fino a un diametro massimo di
76mm. E’ un gruppo pompante vuoto-assistito oil-free che
automaticamente rimuove l’aria dall’acqua e
assicura un pompaggio
sicuro e ininterrotto, nel
rispetto dell’ambiente.
Componenti di alta
qualità, tra cui il motore
Kubota dalla elevata
affidabilità, garantisco-
no elevate prestazioni a pieno
regime.
Il grande radiatore permette
un funzionamento continuo e
sicuro anche in caso di condizioni ambientali difficili.
Le pompe della serie PAS
sono dotate di un capiente
serbatoio incorporato che
permette di lavorare anche
per più giorni senza dover fare
rifornimento di carburante.
I bassi consumi di carburante
dei motori Kubota portano le
PAS a garantire costi di gestione e funzionamento veramente minimi.
Il design lineare e il modulo di
controllo QC1011 garantiscono
grande facilità di utilizzo.
Gli ampi cofani laterali rendono semplice l’accesso al
motore e al gruppo pompante
per una manutenzione sempre
più veloce.
Il trasporto e la movimentazione sono resi agevoli dalla
struttura robusta e compatta,
dotata di occhione per il sollevamento e alloggiamenti forche integrati nel basamento.
COP66: più veloce, più leggero,
più corto
Costruito sul successo il nuovo martello Atlas Copco garantisce anche un importante risparmio
economico su carburante e manutenzione.
Il nuovo COP 66 e il suo nuovo
design rappresentano una reale innovazione nella perforazione fondo foro.
Le differenze sono facilmente
identificabili: un martello più
corto, più leggero, che non
impiega alcuna “cannetta in
plastica” e con una solidissima
ed innovativa punta senza foro
centrale per lo spurgo.
Un martello molto più maneggevole e con una velocità di pe-
netrazione del 15% superiore a
quella del COP 64Gold. La sua
maggiore robustezza, consente
una più semplice regolazione
dei parametri di rotazione e
spinta durante la perforazione.
Con il suo unico design ed il ridotto consumo d’aria, il COP 66
però, non si limita solamente
ad essere più veloce. L’utilizzo
di poca aria, si traduce in un
importante risparmio economico sul carburante e sulla manu-
tenzione del compressore oltre
che alla sua durata.
Progettato per funzionare con
pochissimi componenti, si
riduce notevolmente l’usura e la possibilità di rotture,
allungando così gli intervalli di
manutenzione e la vita stessa
del martello.
L’attuale versione è disponibile
per la perforazione con punte
diametro 165 mm, 171 mm e
203 mm.
COP 66 contro COP 64 Gold
UN DEGNO SUCCESSORE
Fin dal 2002, il martello COP 64 Gold si è
guadagnato un’ottima reputazione per le
sue caratteristiche di rapidità, affidabilità
e produttività. Per oltre un decennio è
stato uno dei preferiti, in assoluto, dalle
imprese di perforazione e sbancamento.
Per i nostri clienti siamo sempre alla
ricerca di qualcosa di nuovo e ora siamo
fieri di presentare COP 66. È più veloce. È
più leggero. È più corto. È migliore sotto
ogni punto di vista.
COSTRUITO PER LA NUOVA ERA
DELLA PERFORAZIONE
Il COP 66 è stato progettato per la nuova generazione di carri di perforazione
- SmartROC e FlexiROC di Atlas Copco.
Combinano una tecnologia di perforazione all’avanguardia con pressioni fino
a 30 bar. Semplicemente non esiste una
combinazione migliore. In collaborazione con i nostri clienti nel settore delle
perforazioni di sbancamento in tutto il
mondo, il COP 66 è stato accuratamente
testato sia in laboratorio che nei siti minerari, dove ha perforato circa 1.0 0 0.0 0 0
di metri. I risultati sono stati spettacolari.
Più perforazione, meno tempi morti e una
drastica riduzione dei costi di perforazione al metro tale da essere apprezzato
sia dal reparto amministrativo che dagli
operatori.
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Frantumazione e vagliatura il
cliente Technoscavi
CASE HISTORY
Esperienza, alta qualità e flessibilità del servizio conferiscono valore aggiunto al prodotto.
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La “service story” non è un
caso ma un percorso di successo: garantire alta qualità,
grande esperienza e flessibilità all’attività di servizio
conferisce valore aggiunto
al prodotto e finisce con
l’influenzare la scelta d’acquisto del cliente grazie al
clima di affidabilità che è in
grado di sostenere.Un
caso esemplificativo:
Technoscavi Srl (Francavilla
al Mare - CH), chiamata
a gestire un importante
intervento finalizzato alla
realizzazione di gallerie. In
particolare l’attività richiesta ha interessato la frantumazione e la vagliatura
nell’operazione di riciclo
della roccia scavata per
ricavarne il materiale da utilizzare per realizzare i fondi
delle gallerie stesse.
Partner di Technoscavi è stato il Service Atlas Copco.
La differenza sta nell’essere
partner, nell’incontrarsi sul
progetto e non sui problemi, in linea con l’antica saggezza che insegna quanto
prevenire sia assolutamente
meglio che curare.
Technoscavi ha così ordinato 8 macchine mobili per la
frantumazione e la vaglia-
Claudio Michielotto il tecnico del Service
Atlas Copco Italia - Divisione Ingegneria
Civile impegnato nella collaborazione con
Technoscavi srl.
tura in grado di trasformare
il materiale di scarto in materia prima vera e propria.
Macchine capaci di garantire
una disponibilità in esercizio
per il 95% della loro potenzialità (il restante 5% va
dedicato alla manutenzione).
Il Service ha potuto assicurare la disponibilità dei
ricambi provenienti direttamente dalla Svezia entro
24/48 ore dalla richiesta (nel
caso si può contare anche
sulla copertura dello stabilimento di St. Valentine, in
Austria, dove Atlas Copco
produce frantoi e vagli)
nonché il supporto tecnico
sempre entro le 24/48 ore,
garanzie che hanno dato
capacità di massima resa ai
3 turni di lavoro organizzati
dal committente.
Per conferire la massima
efficacia al suo Service,
Atlas Copco conta su 3 punti
di forza:
COMPETENZA
i suoi tecnici si specializzano
con ulteriori 2 settimane in
fabbrica a St. Valentine, alla
catena di montaggio e diverse sessioni di corsi ancora
nello stabilimento austriaco
FLESSIBILITA’
in cantiere entro
24/48 ore con
garanzia di priorità in ragione
delle dimensioni della commessa e della complessità
del lavoro in esecuzione
CONSULENZA
sulla scelta e l’utilizzo
delle macchine in funzione
delle prestazioni. Fin dove
è possibile in tempo reale
in comunicazione remota,
aiutati dall’elettronica.
Claudio Michielotto
Atlas Copco Italia Divisione Ingegneria
Civile dal 2011
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Ecco le 10 città più sostenibili
del mondo
Consegnati i City climate leadership awards alle metropoli che si sono distinte per i loro progetti
verdi. Nessuna italiana neanche tra i finalisti.
Spazio dedicato
a un articolo,
un servizio
radiotelevisivo,
una testimonianza
proveniente
dal web su cui ci
sembra interessante
fermare la giusta
attenzione, insieme.
di
Marta
Buonadonna
foto
Copenaghen,
capitale danese,
è una delle città
più “verdi” del
pianeta.
RASSEGNA
STAMPA
(Credit:
JONATHAN
NACKSTRAND/
AFP/Getty
Images)
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AMBIENTE
Panorama 13/09/2013
Scienza / Green
Stanno eliminando i rifiuti,
progettando infrastrutture intelligenti, ottimizzando il sistema
dei trasporti urbani, abbattendo
le emissioni di CO2, passando
all’energia verde, migliorando la
qualità dell’aria e molto altro ancora. Il contributo che le metropoli possono dare alla lotta contro
i cambiamenti climatici e al
passaggio a un’economia verde
e a fonti energetiche rinnovabili
è enorme. Ecco perché i progetti
che puntano in questa direzione
vanno premiati, per fare in modo
che le buone pratiche siano conosciute e magari copiate anche da
città di dimensioni più ridotte.
Sono stati appena consegnati i
City climate leadership awards,
organizzati da Siemens e dalle 40
città del Cities Climate leadership
group. Le dieci città premiate
si sono distinte ciascuna per il
proprio impegno in un settore specifico con lo scopo di
ridurre i consumi energetici,
limitare le emissioni e muoversi
in direzione di una maggiore
sostenibilità. I progetti in lizza
erano 37, presentati da 29 città.
Tra i progetti finalisti che non
sono stati premiati dalla giuria
indipendente,composta da esperti, architetti, ex-sindaci e rappresentanti della Banca Mondiale, gli
internauti potranno votare il loro
preferito, in vista dell’assegnazione del premio Citizens’ choice.
Ma quali sono le metropoli più
virtuose e in che cosa si sono
distinte? Vediamole una per una.
San Francisco ha vinto nella categoria Gestione dei rifiuti grazie
al suo ambizioso ma riuscito programma Zero Waste, che punta a
eliminare del tutto i rifiuti in città
entro il 2020. Creando una cultura
del riciclo e del riuso la città ha
già ottenuto risultati straordinari
portando il riciclo dei materiali
alla soglia dell’80%.
Singapore vince nella categoria
Infrastruttura cittadina intelligente
grazie al suo sistema di trasporti smart che ha reso Singapore
una delle grandi metropoli meno
congestionate al mondo, nonostante la popolazione urbana sia
in aumento e lo spazio fisico a
disposizione molto limitato. Un
uso spinto della tecnologia (gps
sui taxi che raccolgono e mandano in tempo reale dati sul traffico,
sistemi di pagamento elettronico
dinamici con i quali il prezzo per
circolare in determinate zone
della città varia a seconda del traffico) aiuta ad affrontare le sfide di
una città in continua crescita.
A Copenaghen si misurano le
emissioni per studiare i modi
migliori per tagliarle, Bogotà ha
potenziato il proprio sistema di
trasporto pubblico, sfruttando
anche veicoli elettrici e ibridi.
Nei suoi piani c’è l’intenzione di
tagliare le emissioni dei taxi con
un grosso risparmio economico
e un ottimo guadagno ambientale.Tokyo vince il premio per la
finanza grazie al suo progetto
di Cap-and-Trade, il
primo al mondo ad
essere realizzato a
livello urbano, del
resto parliamo di una
città che ha 36 milioni
di abitanti, più di molte nazioni. Monaco di
Baviera si è aggiudicata il premio Energia
verde per il suo piano
di arrivare entro il
2025 a coprire l’intero
fabbisogno energetico della città
solo con energia da fonti rinnovabili. Sarebbe la prima città al
mondo sopra il milione di abitanti
a riuscire nell’impresa e l’obiettivo, lungi dall’essere irraggiungibile, è già in vista.
Per l’Adattamento ai cambiamenti
climatici vince NewYork, che ha
imparato la lezione dell’uragano
Sandy e iniziato a fare sforzi
decisi per rendere la città più
resistente agli eventi climatici
estremi. Rio de Janeiro si segnala
nella categoria delle Comunità
sostenibili, per il suo progetto di
rivitalizzazione urbana di tutte le
favelas entro il 2020. Melbourne
costruisce in base al criterio
dell’efficienza energetica, mentre
con il progetto ProAire Città del
Messico si aggiudica la vittoria
nella categoria Qualità dell’aria.
Nel 1992 era la città più inquinata
del mondo, vent’anni dopo, grazie a una forte implementazione
del trasporto pubblico, al bikesharing e alla pedonalizzazione di
alcune aree della città, inquinamento ed emissioni hanno subito
un vistoso calo.
Tra i molti progetti finalisti in lizza
per il premio Citizens’ choice
compaiono altre metropoli come
Berlino, Shanghai, Amsterdam,
Stoccolma, Lagos, Londra, Barcellona, Los Angeles, Oslo, Parigi.
Ma delle tre città italiane che fanno parte del gruppo C40, Milano,
Roma e Venezia, purtroppo non
c’è traccia.
Customer Support?
Ci pensa Lei
Una organizzazione multitasking pensata per garantire grande
flessibilità nell’assistenza alla rete vendita e alla clientela.
Per Atlas Copco ogni cliente
rappresenta una peculiarità
e, quindi, un modo diverso di
concepirne il rapporto interpretando le sue esigenze. Una
convinzione che si sposa perfettamente con il concetto multitasking applicato alla funzione del
“Customer Support”, pensato
come un servizio capace di
grande flessibilità nel garantire
assistenza alla rete vendita e
alla clientela.
Coniugato quasi interamente al
femminile, per un rapporto di
uno a otto all’interno dello staff
che garantisce il servizio, il Customer Support di Atlas Copco
Italia conta sulla valida esperienza del suo Team nel proporsi come punto di riferimento
per tutte le richieste dei clienti
relative a prodotti, disponibilità
del materiale, offerte, modalità
e tempi di consegna nonché
informazioni amministrative,
in altre parole una sequenza di
microattività riassumibili sotto
la voce consulenza.
Il training che gli operatori del
“Customer Support” recepiscono dai business line manager
è la condizione base per la
conoscenza generale dell’intera
gamma dell’offerta Atlas Copco
(8 linee di prodotto) e per un
puntuale aggiornamento sulle
numerose novità continuamente inserite nel catalogo.
“Ma la cosa più importante ci dicono Stefano Colombo e
Katia Nuvoli - non è conoscere
perfettamente la gamma dei
prodotti, cosa resa praticamente impossibile dalla varietà
dell’offerta della Casa svedese,
quanto sapere dove e come
cercare le informazioni per
rispondere in modo completo e
puntuale alle reali esigenze del
cliente.
In aggiunta, l’abilità di com-
prendere nel “breve” tempo
di una telefonata la necessità
dell’interlocutore, ci consente la
redazione dell’offerta che può
coinvolgere diverse linee di
business”.
“Una volta ricevuto l’ordine dal
cliente - proseguono Katia e
Stefano - la nostra attività continua con l’acquisto del materiale
attraverso il contatto diretto con
le fabbriche (da qui la necessità
che il personale abbia piena
padronanza anche della lingua
inglese).
La gestione dell’ordine richiede
la verifica dei tempi, la ricezione delle merci, i rapporti con i
trasportatori, i reclami postvendita, la fatturazione.
La crisi in essere ha praticamente eliminato lo stoccaggio,
nessuno fa magazzino ma
tutti hanno comunque fretta
di ricevere la merce ordinata e
questo evidente punto di stress
rappresenta la parte più difficile
nella gestione dei rapporti con
il cliente. Ma deve sempre
dominare l’importante determinazione di non promettere mai
quello che non si è in grado di
mantenere”.
Personale multitasking, bilingue, un pò tecnico, un pò
psicologo, un pò informatico,
un pò pierre, il “tipico mix” che
ritroviamo nel “tutti i giorni”
della vita di molte donne skill
sperimentati e costantemente
verificati nel privato che garantiscono al “Customer Support” la
qualifica di primo livello per un
servizio ponte tra il mare Atlas
Copco e l’oceano del mercato.
Sono in azienda dal
2006 e oggi ricopro la
posizione di Coordinatore del “Customer
Support” per tutte le
attività legate alla gestione vendite clienti e
marketing per tutte le
linee di business della
Divisione Ingegneria Civile / Costruzioni e
Strade.
Il mio motto: essere al servizio dei clienti per
creare valore aggiunto per tutta la filiera.
Ho iniziato nel 1989 e oggi sono Coordinatore
del Customer Support per la parte operativa e
logistica, per i contatti con fabbriche, trasportatori e fornitori esterni. In questi anni ho ”fatto nascere” il portale ordini online AcConnect
(oggi Shop Online) di cui
ancora mi occupo.
I miei motti: non promettere cose che non
puoi mantenere. Assumiti le tue colpe e aspettati lo stesso dagli altri.
Stefano Colombo
SERVIZI
Katia Nuvoli
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Piccoli assaggi dalle tradizioni culinarie dei Paesi in cui Atlas Copco è presente. Siamo in Ucraina per
contribuire alla realizzazione della rete stradale avviata in occasione degli europei di calcio 2012.
UCRAINA • “Holubtsi”
Gli Holubtsi, involtini di cavolo, sono una ricetta d’inverno
tipica della cucina ucraina che
spesso viene servita accompagnata da salsa di pomodoro.
LINK@
Atlas Copco Italia News
NEWS
Newsletter mensile
di informazione
Anno 4 - n. 5
Testata registrata
presso il Tribunale di
Monza n. 2020
30 maggio 2011
Editore
Atlas Copco Italia
via F.lli Gracchi 39,
20092 Cinisello Balsamo
(MI)
Direttore
Edoardo Angelucci
Direttore Responsabile
Fulvio Quarella
Redazione
Atlas Copco Italia
via F.lli Gracchi 39,
20092 Cinisello Balsamo
(MI)
Stampa
Edizioni GR
Grafica
MarCoRelations.it
Hanno collaborato
C. Baraldini, F. Cagnoni,
C. Colombo, S. Colombo,
I. Fassi, C. Michielotto,
K. Nuvoli, M. Parravicini,
R. Rota.
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Ingredienti:
• 1 da circa 2 Kg Cavolo
• 1 Cipolle
• 2 cucchiai Olio di oliva extravergine
• 1/2 Kg Polpa di manzo
• 200 g Carne di maiale
• 400 g Riso cotto
• 300 g Passata di pomodoro
• q.b. Sale
• q.b. Pepe
3 minuti in modo che le foglie
si inteneriscano.
Sfogliate il cavolo mettendo
da parte circa una ventina di
foglie.
Tritate il cavolo rimasto.
Prendete la cipolla, tritatela
finemente e fatela rosolare
in una padella contenente 2
cucchiai di olio di oliva extravergine.
Aggiungete la carne macinata, il riso, che avrete lessato
in abbondante acqua salata,
regolate di sale e di pepe.
Mescolate accuratamente per
Preparazione:
Prendete il cavolo e
mettetelo a sbollentare
in una pentola contenente abbondante
acqua salata, lasciandolo cuocere per circa
10 svedesi
pronti per Marte
Insieme a circa altri 1000 candidati, dieci svedesi
stanno aspettando l’esito più importante della loro
vita. Più di 200.000 persone hanno fatto richiesta di
trasferirsi su Marte e ora il progetto olandese Mars
One dovrà scegliere un gruppo di 40 partecipanti,
che avranno il compito di colonizzare il pianeta
rosso. Le prime 4 colonie partiranno nel 2024,
senza biglietto di ritorno. Katarina Stark, candidata
svedese di Ösmo, afferma: “Ovviamente sono
spaventata ma la voglia di avventura è più grande
della paura”. Quando i primi immigrati avranno
messo piede sul suolo marziano, ogni due anni
arriveranno nuovi coloni per espandere la colonia.
Dalla Terra si potrà seguire la vita su Marte in tv. Il
progetto Mars One costerà miliardi di dollari e sarà
sovvenzionato da donazioni private.
ben amalgamare e fate cuocere per una decina di minuti.
Prendete una cucchiaiata di
preparato di carne e mettetelo
su ciascuna foglia di cavolo,
poi arrotolatela, ripiegate i
bordi e fermate con uno stuzzicadenti.
In una teglia riempite il fondo
con metà del cavolo tritato,
poi deponete gli involtini e
ricopriteli con il cavolo tritato
rimanente.
Miscelate la passata di pomodoro con dell’acqua, mescolate il composto fino a quando
diventa omogeneo. Versatelo sugli involtini di
cavolo, poi coprite con
un coperchio e portate
ad ebollizione.
Abbassate la fiamma
e lasciate sobbollire
per circa un’ora e un
quarto, poi servite.
Eolico: contratto
Google-Eolus Vind
La società svedese Eolus Vind ha firmato
un accordo con il colosso americano Google
per un accordo decennale in virtù del quale
acquisterà l’energia elettrica prodotta da 29
turbine eoliche collocate in 4 diversi campi nel
sud della Svezia. L’energia prodotta servirà per
alimentare il data center di Google situato in
Finlandia. I campi eolici potranno produrre 59
megawatt, e le turbine verranno fornite dalla
compagnia danese Vestas, il progetto dovrebbe
iniziare già nel vicino 2015. Questo è il secondo
contratto che Google mette a segno in Svezia,
nel giugno scorso aveva già acquistato dalla
compagnia svedese 02 dieci anni di elettricità
prodotta in Lapponia da 24 pale eoliche della
potenza di 72 megawatt.
Water for All Italia è
un’associazione!
L’iniziativa è stata promossa in occasione del 30° anno di fondazione.
Alberto Grimaldi e Manuela
Stagnati (entrambi di AC
Italia) abbiamo siglato l’atto
costitutivo di Water For All
Italia facendo subentrare subito dopo, un rappresentante
per ognuna delle aziende
del gruppo operanti in Italia:
ABAC, BLM, CECCATO, MULTIAIR, STONETEC. Un team
di 7 persone motivate per
raggiungere obiettivi sempre
più ambiziosi.
Ispirandoci all’attività dei
nostri predecessori svedesi, anche noi, WATER FOR
ALL Italia, abbiamo voluto lanciare la campagna
“Thirty4Thirty4ThirstyAfrica”:
30 nuove adesioni per festeggiare il 30° anniversario della
nostra associazione e per
raccogliere sempre più adesioni ad un progetto comune
di cui non possiamo andare
che fieri.
Inoltre, tra tutti coloro che al
31 Dicembre di quest’anno
avranno
sostenuto il nostro impegno, verrà estratto
un fortunato vincitore che,
accompagnato da AMREF,
volerà in Kenya per vedere coi propri occhi i grandi
traguardi raggiunti finora.
Riteniamo infatti che la possibilità di vedere da vicino i
progetti finanziati non possa
che essere d’aiuto e fonte di
ispirazione…
Anche
se
l’acqua
naturale per noi non è
cara, risparmiarla è un
dovere.
Impariamo quindi a
rispettarla.
Per iniziare bastano solo
piccoli accorgimenti che
non “costano” nulla:
• scegliete la doccia
invece del bagno;
• ricordatevi di tenere
aperto il rubinetto solo
per il tempo necessario;
• innaffiate le piante di
sera: dopo il tramonto
l’acqua evapora più
lentamente!
SOCIALE
Nel lontano Agosto del 1984, in seguito alla
visione di un documentario
intitolato “Dead Earth” Torgny Rogert e Peter Håkansson
decisero che qualcosa di più
doveva essere fatto e … Atlas
Copco aveva i mezzi giusti
per farlo: “Progettiamo e
costruiamo macchine per la
perforazione e quindi perché
non usarle per creare accessi
all’acqua pulita.” Fu questo il
primo pensiero che li spinse
a cercare sostenitori e, grazie
ad un passaparola molto
efficace, ottennero il sostegno
di molti colleghi e di Atlas
Copco stessa. Qualche mese
dopo si trovarono in Perù a
vedere coi propri occhi i risultati del loro successo….
Fu proprio grazie alla sensibilizzazione verso un problema
che colpisce una grande parte
del nostro pianeta che nacque
Water For All.
Sebbene operativi da diversi
anni, lo scorso 8 Maggio io,
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