“ L`orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di
by user
Comments
Transcript
“ L`orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di
“ L’orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di prendere coscienza delle sue caratteristiche personali e di svilupparle in vista della scelta degli studi e delle attività personali, con lo scopo congiunto di perseguire lo sviluppo della società e la propria crescita personale” (UNESCO – Bratislava) L'orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona nelle politiche europee e nazionali (Lisbona 2010, Europa 2020). "Oggi, infatti l'orientamento non è più solo lo strumento per gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l'obiettivo di promuovere l'occupazione attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale" (Linee guida per l'orientamento permanente, 19 febbraio 2014). Il sistema scolastico è centrale quale luogo in cui ogni studente acquisisce e potenzia le competenze di base e trasversali per l'orientamento (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, risolvere problemi, progettare innovando, comunicare in pubblico), necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità. L'orientamento non si limita alla dimensione psicologica e individuale della conoscenza di sé, ma si estende a una proiezione sociale e culturale, con riferimento alla comunità di appartenenza, all'identità sociale e professionale, alla memoria storica, ai valori condivisi e all'etica del lavoro per la promozione di una cittadinanza attiva e responsabile. L'orientamento ha un ruolo strategico nella lotta alla dispersione e all'insuccesso formativo. L’Orientamento è… …un processo associato alla crescita che dura tutta la vita e comprende una serie di attività finalizzate a mettere in grado il cittadino di ogni età ed in ogni momento della sua vita: di identificare i suoi interessi, capacità, competenze, attitudini; di identificare opportunità e risorse; di prendere decisioni in modo responsabile; di progettare e realizzare i propri progetti; di gestire percorsi attivi in cui le capacità e le competenze sono messe in atto, contribuendo al personale soddisfacimento. Progetto Orientamento promosso dalla Scuola per gli alunni e le famiglie in particolare delle classi terze Gentilissimi genitori e studenti anche quest’anno la scuola intende offrire agli studenti, accompagnati dalle loro famiglie, un percorso denominato progetto “orientamento” che si articola in vari momenti e sotto forma di diverse proposte. Innanzitutto orientare non significa dare risposte ma accompagnare, aiutare a riflettere, fornire opportunità, educare ad una scelta consapevole, trovare un percorso in base ad una meta che si vuole raggiungere. Il progetto nasce dall’esigenza di creare con i ragazzi occasioni di apprendimento e di riflessione per educare a scegliere, attraverso attività concrete, questionari e discussioni su tematiche legate all’orientamento scolastico e professionale e al proprio progetto di crescita. Si tratta di dare loro la possibilità e lo spazio per analizzare componenti, risorse ed abilità personali importanti per effettuare delle scelte e prendere consapevolezza di se stessi rispetto alle proprie attitudini, interessi, competenze, punti forti e aspetti da consolidare. Il lavoro sarà svolto con conversazioni guidate e lezioni attive per allenare gli studenti a riflettere sul sé e sulle proprie risorse personali, sulla propria situazione scolastica e sulle capacità di migliorarla o potenziarla. L’orientamento si articolerà con le seguenti attività: percorso in classe con i docenti; ”Georientiamoci ”Progetto Fondazione Geometri Per l’Orientamento scolastico informazione sulle proposte offerte dalle Scuole Secondarie di II grado attraverso gli open day; distribuzione materiali e depliant; incontro rivolto ai genitori e studenti con un esperto “Informagiovani “del comune di Roma; indicazione del consiglio orientativo predisposto da tutto il Consiglio di Classe e scelta da parte dei ragazzi del proprio percorso di studi verso la Scuola Secondaria di II grado. Organizzazione di stage presso gli istituti superiori Incontro pomeridiano “Open day” presso la nostra scuola dei docenti degli istituti superiori del territorio La nostra Scuola ha aderito ai seguenti progetti sull’Orientamento 1. Progetto di ricerca in collaborazione con l’Università di ROMA TRE Dipartimento di Scienza dell’Educazione che prevede il coinvolgimento di due classi, una terza e una seconda e allo stesso tempo si propone di coinvolgere i genitori degli studenti e delle studentesse delle due classi selezionate, attraverso due incontri (focus group) in occasione dei quali saranno invitati a parlare, discutere e confrontarsi, in un contesto neutrale di riflessione congiunta, sul tema dell’orientamento e, soprattutto, sulla scelta del percorso formativo superiore dei ragazzi. 2. SERVIZIO INFORMAGIOVANI Il servizio Informagiovani di Roma Capitale si rivolge ai giovani d’età compresa tra i 14 e i 35 anni e nasce allo scopo di orientare e informare, diffondere le opportunità, ampliare le possibilità di scelta dei ragazzi. Il Centro Servizi per i Giovani, ospitato negli spazi de La Pelanda - MACRO Testaccio, è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Cosa ti offre il Centro Servizi per i Giovani:accoglienza da parte di operatori competenti che ti aiuteranno nella ricerca e selezione delle informazioni su ogni tema d’interesse: lo studio e la formazione, l’orientamento al lavoro, le opportunità all’estero, la cultura, il tempo libero e la creatività giovanile, il volontariato e il servizio civile, etc.; colloqui specialistici d’orientamento e supporto per la realizzazione del tuo progetto individuale; segnalazione di servizi utili territoriali, nazionali ed europei; consultazione di dossier tematici e materiale informativo in distribuzione; approfondimenti sui contenuti attraverso incontri informativi/formativi, seminari e attività culturali. Servizi aggiuntivi: Informagiovani per le scuole: un servizio d’orientamento dedicato agli studenti delle scuole medie e superiori svolto dagli operatori presso gli Istituti che ne fanno richiesta. Nella sezione dedicata è presente il contact form per la richiesta. Georientiamoci”, progetto didattico Fondazione Geometri per l’orientamento scolastico Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento”, un nuovo progetto didattico per informare i giovani delle classi terze medie di tutta Italia nel momento della scelta della scuola superiore. Una scelta che risponda alle loro attitudini ma anche a ciò che offre oggi il mondo del lavoro. Georientiamoci è una iniziativa promossa dalla Fondazione Geometri Italiani composta dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati e dalla Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti, in collaborazione con Ellesse Edu. L’obiettivo è duplice: da un lato fornire indicazioni generali su tutti i percorsi di studio presenti in Italia. Dall’altro mettere in luce la proposta formativa degli istituti tecnici settore tecnologico indirizzo Cat (Costruzioni, Ambiente e Territorio) che prima della riforma scolastica si chiamava Istituto tecnico per geometri (Itg). Guida per i genitori degli studenti Come aiutare i vostri figli a scegliere Il più importante obiettivo, riportato nel Piano Nazionale per l’Orientamento, è quello di mettere i ragazzi in grado di pianificare e gestire il proprio apprendimento, di fare le esperienze scolastiche in coerenza con i propri obiettivi di vita, in rapporto alle proprie competenze ed interessi. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un forte coinvolgimento, non solo dei protagonisti dell’orientamento (gli studenti), ma anche di tutti i soggetti educativi presenti nel loro contesto di vita, in primis la famiglia. Nel documento è, infatti, scritto: “Si tratta di costruire un’alleanza educativa con le famiglie al fine di condividere obiettivi comuni che favoriscano la maturazione del processo di autoorientamento da parte dello studente in rapporto ai diversi livelli di autonomia personale che connotano i diversi cicli (e fasi di età) del percorso formativo”. (C. M. n. 43 del 15 aprile 2009 Piano nazionale di orientamento: Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita ) IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Se l’orientamento si collega alla formazione della personalità, esso deve essere affidato alle persone più legate alla crescita dei ragazzi, ai genitori che, insieme alla scuola, debbono contribuire a rafforzare l’identità dei figli, proprio perché li conoscono meglio di qualsiasi altra persona. Il passaggio da un ordine di scuola all’altro è spesso vissuto in modo problematico dalle famiglie e la loro ansia può coinvolgere i figli adolescenti che già vivono un’età di scelte, di cui la prima e più difficile è, probabilmente, quella che riguarda l’orientamento scolastico. Sarà, quindi, importante che i genitori sostengano i figli adolescenti in questa scelta, aiutandoli a trovare la loro strada, valutando insieme le loro capacità ed attitudini, la loro motivazione e le concrete possibilità che la realtà attuale può offrire. La collaborazione dei genitori a scuola è sempre importante, ma lo è ancora di più nell’Orientamento, in questo momento più che mai è importante arrivare a costruire una nuova “alleanza educativa”, collaborare e cooperare con un fine comune affinché i figli possano orientarsi in autonomia, con sicurezza e consapevolezza. Per sostenere lo sviluppo di quelle competenze orientative di base a cui si è fatto riferimento in precedenza, questa alleanza educativa necessita di un confronto aperto sui bisogni orientativi dei ragazzi e richiede una ricerca di obiettivi e di strategie comuni da perseguire, nel rispetto dei diversi ruoli. E’ necessario aiutarli, sostenendoli e indicando loro il modo più appropriato per affrontare eventuali insuccessi scolastici, dotandoli di strumenti adeguati a superare anche gli ostacoli futuri. I ragazzi, così, da una parte si sentiranno valorizzati dal fatto che verrà attribuita loro la capacità di determinare un futuro possibile, dall’altra in questo compito non verranno lasciati soli, si renderanno conto di avere una comunità coesa di genitori e di docenti sulla quale poter contare. La crescita, la fiducia, il senso di identità e di responsabilità sono componenti essenziali, non solo per la formazione della personalità in generale, ma anche per l’educazione alla capacità di scegliere. LE FONTI D’ INFORMAZIONE Molteplici sono le fonti di informazione, per individuare e selezionare quelle che rispondono alle esigenze dei vostri figli, bisogna non solo fare un buon lavoro di ricerca esaminando e notizie essenziali, ma anche saper confrontare le caratteristiche del singolo con i prerequisiti richiesti dagli istituti superiori. Per i ragazzi quest’analisi delle informazioni diventa un’ulteriore occasione di autoconoscenza e per i genitori un momento di condivisione e, a volte, anche di scoperta di indirizzi ed offerte formative emergenti. Si suggerisce, quindi di: consultare il sito http://www.provincia.roma.it/ guida alla scelta delle scuole secondarie di secondo grado in cui si troveranno tutte le informazioni sulle scuole superiori del territorio consultare le guide ed i materiali proposti dalle scuole superiori e dai Corsi di Formazione Professionale in cui sono illustrate in modo approfondito le singole offerte formative; partecipare agli Open-Day organizzati dalle scuole superiori . In quelle occasioni, è bene farsi spiegare tutti i tipi di indirizzi che sono stati avviati in seguito alla Riforma. far partecipare i figli ai Laboratori Orientanti realizzati sempre dagli istituti superiori a cui parteciperanno solo i ragazzi. partecipare alle giornate orientative organizzate dalla scuola in cui i singoli istituti si presentano, con materiali e consigli utili; Quale è il ruolo della famiglia? Non deve essere lasciata sola dalla scuola Non deve demandare tutto alla scuola Deve essere coinvolta nel processo di scelta, supportata ed aiutata Deve ricevere e ricercare informazioni Deve partecipare e non delegare Deve interrogarsi e chiedere Deve esserci e “collaborare con” senza mai “sostituirsi a” Come aiutare i figli nella scelta? Sviluppando capacità di ascolto e un atteggiamento comprensivo e dialogante per scoprire i loro desideri e i loro progetti per il futuro Scoprire i loro interessi ed inclinazioni Valorizzare le loro potenzialità, non sottolineare sempre i difetti Aiutarli a comprendere i propri problemi senza risolverli al loro posto Avere fiducia nel giudizio degli insegnanti che hanno realizzato con i vostri figli un lungo percorso di orientamento formativo Individuando le situazioni di stress o fallimento (scolastiche e non) che minano l’autostima dei ragazzi Raccogliendo informazioni insieme ai figli: CON loro, non PER loro Affrontando serenamente la scelta, riducendo e controllando l’ansia Aiutando i ragazzi a capire che la scelta è LORO Cercare di capire il Consiglio orientativo consegnato dagli insegnanti Compartecipare alla scelta con serenità e fiducia senza offrirgli visioni angoscianti del futuro Quali errori evitare? • Non proiettare sul figlio i propri desideri o i propri sogni non realizzati • Non confondere il figlio reale con quello ideale • Non scegliere al posto dei propri figli • Non sottovalutare o sopravalutare i propri figli • Non mettere “a confronto / in competizione” il proprio figlio coi figli di altri o se stessi (come genitori) con altre famiglie Che deve fare il ragazzo? Scoprire le proprie personali attitudini Approfondire la conoscenza di se stessi e imparare ad autovalutarsi Scoprire, migliorare, valutare il proprio metodo di studio e di lavoro Ricordare che ogni scuola richiede impegno e competenze Prendere in considerazione, almeno all’inizio, più di una alternativa e prendere informazioni (meglio sul campo, toccando con mano) Far tesoro del consiglio orientativo, discuterne, ragionarci sopra, interrogarsi Non farsi influenzare dagli altri, da stereotipi (sociali, di genere…), da giudizi o pregiudizi su scuola ed ambienti Non farsi condizionare dalle scelte altrui Non farsi limitare da problemi logistici senza aver neppure valutato le possibilità esistenti per eventualmente superarli Sapere che c’è sempre una seconda opportunità, ma anche che “chi ben comincia (e ben sceglie) è a metà dell’opera” Essere consapevole e responsabile del valore e della ricaduta delle proprie decisioni Essere l’autore effettivo della scelta! I nostri Consigli per i ragazzi Che confusione! Non so cosa scegliere!!! Liceo? Classico? Scientifico? Tecnologico? Artistico? Linguistico? Istituto Tecnico? Settore tecnologico o Economico? Istituto Professionale?Settore industria e artigianato ? Settore dei servizi? Mamma mia !!!! Quante possibilità !!! COME SCEGLIERE Le possibilità sono certamente moltissime per un ragazzo che esce dalla terza media. Per fare la scelta giusta dovrà potersi consigliare con la famiglia, ma soprattutto con gli insegnanti che conoscono le potenzialità e le aspirazioni di ciascun allievo e che sono la fonte più attendibile sulle reali capacità scolastiche dei ragazzi. Bisogna poi confrontare le aspirazioni, gli interessi, le capacità, con i percorsi scolastici che sono effettivamente a disposizione, tenendo conto degli sbocchi lavorativi che questi possono offrire. Dopo aver deciso bisogna esaminare con attenzione che cosa comporta l’iscrizione: dove, come e quando ci si può iscrivere. È bene consigliare di prevedere una soluzione di riserva, un altro indirizzo di studi, in modo da non trovarsi senza prospettive se la prima scelta effettuata non dovesse funzionare. Per scegliere bene è necessario conoscere tutti i percorsi scolastici e le loro diverse caratteristiche (durata dei corsi, orari, materie, sedi, indirizzi) e sapere quali sono i lavori a cui preparano i diversi percorsi scolastici ed i vari sbocchi professionali possibili. Inoltre è bene essere aggiornati sulla situazione e sulle prospettive del mercato del lavoro nella propria zona. Per scegliere l’indirizzo della scuola media superiore è utile badare alle proprie capacità di oggi, tenendo però conto che domani si potranno migliorare. Raffaele Simone, che è uno dei nostri maggiori studiosi di grammatica e lingua italiana, ha raccontato che da ragazzo andava malissimo in grammatica e la odiava. E Simone è in buona compagnia. Il sommo fisico Albert Einstein ebbe difficoltà per essere ammesso al Politecnico di Zurigo, mentre qualche tempo prima, il grandissimo naturalista inglese Charles Darwin fu accompagnato dal padre per imbarcarsi come mozzo su un brigantino che doveva fare una lunga navigazione attraverso vari oceani. Il capitano della nave lo esaminò e poi disse al signor Darwin padre che il ragazzo era un buon ragazzo, che lo avrebbe dunque preso a bordo volentieri. “Peccato -aggiunse- che il ragazzo non ha per niente spirito d’osservazione”. Il brigantino si chiamava Beagle. Il suo nome è famoso nella storia della scienza perché proprio durante quel viaggio il giovane Darwin, privo di “spirito d’osservazione”, raccolse una grandissima quantità di dati sulle più varie specie animali e gettò le basi per la sua teoria evoluzionistica della diversità delle specie viventi. La scelta dovrebbe rispettare le caratteristiche individuali: - gli interessi le attitudini Le capacità acquisite la personalità - le aspirazioni le informazioni sulle scuole percorsi dopo la terza media Le materie e le attività scolastiche ed extrascolastiche che piacciono di più, che si fanno più volentieri e per le quali si prova una particolare attrazione. Occorre domandarsi… quali materie mi piacciono di più? quali argomenti e attività preferisco? quali sono i miei hobbies? ci sono attività che mi piacciono anche da quando ero più piccolo? Capacità di svolgere una determinata attività con efficienza maggiore rispetto a quello raggiunta in media dalle altre persone oppure,”l’esser portato” per una determinata attività o materia di studio. Occorre domandarsi… In quali materie o attività ottengo i risultati migliori? Quali argomenti apprendo con maggiore facilità? In quali attività extrascolastiche sono più portato? L’idoneità del ragazzo a svolgere un compito. In generale,il modo di fare le cose con abilità e destrezza,anche attraverso l’uso di utensili, strumenti e tecnologie o attraverso l’espressione di proprie risorse personali Occorre domandarsi… Sono soddisfatto del mio rendimento scolastico? Ho appreso un metodo di studio efficace? Qual è il mio atteggiamento nei confronti delle attività proposte? Sono la molla, il motivo che determina il coinvolgimento o le azioni stabilendone il grado di attività, di intensità e di continuità nel tempo. E’ importante chiedersi il PERCHE’ si vuole fare una determinata scuola Occorre domandarsi… Quali perché mi spingono verso una determinata scelta? Quali aspettative ho rispetto alla scuola superiore? Che obiettivo spero di raggiungere? L’insieme delle caratteristiche e modalità di comportamento di un individuo che lo rendono unico e irripetibile. E’ importante valutare i tratti più significativi in rapporto alla scelta. Occorre domandarsi… Quali sono le doti che penso di avere? Com’è il mio carattere? Su quali caratteristiche posso contare? Quali i punti di forza? Quali di debolezza? La meta che si vuole raggiungere, ciò che si vorrebbe realizzare o che si vorrebbe diventare. Occorre domandarsi… Dove mi vedo dopo la scuola attuale? Se dipendesse da me, continuerei ad investire nell’attività di studio? Ti sei mai proiettato oltre il ciclo di studi immediato? Link utili che potranno fornirvi maggiori informazioni sui vari istituti - www.provincia.roma.it - Guida alla riforma sulla Scuola: http://www.istruzione.it/web/hub/riforma_istruzione - La Riforma delle Scuole Secondarie Superiori - Nuovo ordinamento: - - - dettaglio sui nuovi tecnici e professionali (regolamenti, le finalità, profili, quadri orari, tabelle delle confluenze per ogni tipo di scuola: http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/ac78d409-0a19-47a2-9187b6117e69d704/orientam_tec_prof_2011.pdf Ricerca delle informazioni inerenti tutte le Scuole di ogni ordine e grado in Italia: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ Sito Regione Lazio per approfondimenti sull’istruzione secondaria di I e II grado, ITS e normativa: http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=243 http://www.istruzione.it/web/istruzione/home http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ Sito Regione Lazio per approfondimenti sull’istruzione secondaria di I e II grado, ITS e normativa: http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=243 Sito del Miur: http://www.istruzione.it/web/istruzione/home http://nuovilicei.indire.it/ - http://nuovitecnici.indire.it/ http://nuoviprofessionali.indire.it/ realizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Informazioni sui percorsi di formazione professionale l’apprendistato www.comune.roma.it Formazione professionale www.sirio.regione.lazio.it www.provincia.roma.it percorsitematici/formazione www.provincia.roma.it percorsitematici/formazione/servizi-al.../24545 www.apprendistato.regione.lazio.it - www.indire.it/obbligoistruzione http://nuovitecnici.indire.it La riforma degli Istituti Tecnici. http://nuoviprofessionali.indire.it La riforma degli Istituti Professionali. http://www.indire.it/ifts Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. http://www.indire.it/scuolalavoro Alternanza Scuola Lavoro. http://www.jobtel.it Orientamento al lavoro. http://www.confindustria.it Confederazione generale dell’industria. http://www.indire.it/obbligoistruzione L’obbligo di istruzione http://www.indire.it Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica. http://www.isfol.it Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori. http://www.italialavoro.it Ente strumentale del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. http://www.polaris.unioncamere.it Camere di commercio per l’alternanza scuola-lavoro. http://www.lavoro.gov.it Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. http://www.lavoro.gov.it/europalavoro Fondo sociale europeo (nel sito del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali orientaonline.isfol.it IL SISTEMA D'ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: LA RIFORMA Dall'anno scolastico 2010/2011, è entrata in vigore la riforma complessiva del secondo ciclo di istruzione e formazione, che si articola in percorsi quinquennali (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (Ie FP), di competenza regionale. Al termine dei tre anni di corso si ottiene una qualifica professionale che è riconosciuta e spendibile sia a livello nazionale che comunitario. Tra le novità da sottolineare l'accorpamento e la riduzione degli indirizzi (erano 700, ora sono 21) con l'obiettivo di semplificare la scelta delle famiglie e degli studenti e uniformare il sistema scolastico. I licei, con un taglio prevalentemente teorico, sono orientati al proseguimento della carriera scolastica con l'Università. Gli istituti tecnici e gli istituti professionali, con una prevalenza di materie teoriche sono, rispetto ai licei, più orientati alla pratica e al laboratorio ed hanno una durata quinquennale ma non permettono di fare esperienza diretta presso un'azienda. L'istruzione e formazione professionale, con la più alta percentuale di ore tra pratica e laboratorio, è un percorso che permette un immediato inserimento nel mercato del lavoro. Si caratterizza come un percorso formativo meno teorico di quello scolastico e maggiormente aderente alle dinamiche del mondo lavorativo. Di natura professionalizzante, i Percorsi Triennali offrono una didattica progettuale, una valutazione per conoscenze, abilità, competenze, nonché specifiche attività laboratoriali e la possibilità di svolgere un tirocinio formativo nell'ambito del programma scolastico. Il tutto senza perdere la possibilità - per chi lo desidera - di proseguire gli studi, proseguendo, presso qualsiasi istituto superiore, con il quarto e quinto anno e conseguendo così anche il diploma di maturità. I numeri confermano la bontà di tali percorsi: gli iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale sono passati dai 23mila dell'anno 2003/2004 agli oltre 281mila del 2012/2013. Sul fronte lavorativo, è da sottolineare che, ad un anno dalla qualifica, il 70% dei ragazzi ha trovato lavoro e l'85% dopo due anni. Nel 64% dei casi, tale lavoro è coerente con la qualifica professionale conseguita. Terminata la scuola secondaria di primo grado quindi hai diverse possibilità: puoi iscriverti ad una scuola secondaria superiore puoi iscriverti a un corso triennale di formazione e istruzione professionale se hai compiuto 15 anni e hai la licenza media puoi entrare nel mondo del lavoro con un contratto di apprendistato ai sensi dell’art. 3 del D.lgs 167/11, che ti permette di acquisire, al termine del percorso di lavoro e formazione, una qualifica di Istruzione e Formazione Professionale DOPO LA TERZA MEDIA Fine del primo ciclo di istruzione 14 anni puoi Iscriverti alla Scuola Superiore Frequentare un corso di Formazione Professionale a 15 anni con l’apprendistato puoi entrare nel mondo del lavoro Puoi entrare nel mondo del lavoro con un contratto di apprendistato Come vedrai i percorsi sono numerosi, ma con un po’ di pazienza, consultandoti con i tuoi insegnanti, parlando in famiglia, confrontandoti con altri ragazzi e ragazze che hanno già fatto le loro scelte, riuscirai sicuramente ad orientarti meglio. Prima di darti alcune informazioni su questi tre diversi percorsi, vogliamo ricordarti che la tua scelta non è definitiva. Infatti se ti dovessi rendere conto che il percorso di istruzione o di formazione che hai scelto non fa per te, avrai la possibilità di: • passare ad un altro percorso • scegliere un inserimento più immediato nel mondo del lavoro, tramite l’apprendistato. Qualche informazione per aiutarti a scegliere. Il Secondo Ciclo di Istruzione Una volta conseguito il “Diploma di licenza conclusivo del primo Ciclo di Istruzione” puoi scegliere fra diversi percorsi di studio: • di tipo liceale: artistico, classico, linguistico, scientifico, musicale e coreutico, delle scienze umane • di tipo tecnico: nel settore Economico e nel settore Tecnologico • di tipo professionale nel settore Industria e Artigianato e nel settore Servizi. Attenzione: con la “riforma “Gelmini” anche questi percorsi sono solo di cinque anni. • di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) con percorsi triennali e quadriennali regionali erogati dai Centri di Formazione Professionale (CFP) e dagli Istituti Professionali Istruzione e Formazione Professionale Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, realizzati in integrazione tra i Centri di Formazione Professionale e le Istituzioni scolastiche mediante lo strumento giuridico della convenzione, rivolti a tutti i giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che abbiano titolo ad iscriversi al 1° anno della scuola secondaria superiore ed, in particolare, agli allievi che abbiano terminato il 1° ciclo di istruzione e ne facciano richiesta. Percorsi biennali, realizzati nei Centri di Formazione Professionale per l’acquisizione di una qualificazione professionale e rivolti a giovani che hanno un’età pari o superiore ai 16 anni, che hanno assolto all’obbligo di istruzione e che hanno già maturato, nei percorsi scolastici e formativi, crediti formativi riconoscibili, per assicurare l’inclusione e l’acquisizione della qualifica professionale. L’apprendistato Se vuoi inserirti nel mondo del lavoro e al tempo stesso conseguire un titolo di studio occorre avere 15 anni compiuti e trovare un’azienda che ti assuma come apprendista. La formazione conseguita grazie all’apprendistato valorizza le competenze che possiedi e che acquisirai, le rende spendibili sul mercato del lavoro, contribuisce a stimolare la competitività delle imprese. Il contratto si chiama apprendistato per il conseguimento della qualifica di istruzione e formazione professionale (art.3 del Dlgs 167/2011 “Testo unico dell’apprendistato”) e ti consente di acquisire una qualifica professionale, affiancando all’attività lavorativa momenti di formazione, gratuita e svolta durante l’orario di lavoro. Il Consiglio Orientativo Al termine dei tre anni di scuola secondaria di I grado (scuola media) è previsto che il Consiglio di Classe formuli e ti consegni il “Consiglio Orientativo”, possibilmente condividendolo con te e la tua famiglia. Si tratta di un breve documento che riassume il parere degli insegnanti in merito al tipo di percorso di istruzione e formazione superiore più adatto a te. Naturalmente si tratta di un consiglio, come dice il nome del documento stesso, quindi non vi è niente di obbligatorio, ma occorre tener conto che gli insegnanti con i quali hai fatto un percorso di tre anni, conoscono alcuni aspetti importanti del tuo modo di studiare, di apprendere, di comportarti e allo stesso tempo conoscono le caratteristiche delle scuole a cui ti puoi scrivere. Risulta quindi molto importante che tu e i tuoi genitori vi confrontiate con gli insegnanti per approfondire il più possibile l’insieme degli aspetti che vanno considerati nel momento della scelta scolastica: • caratteristiche personali (desideri, valori, capacità,attitudini, motivazioni, stili di apprendimento,competenze) • opportunità esistenti di tipo scolastico e di prospettive professionali, che puoi considerare a diversi livelli: locale, regionale, nazionale, internazionale. La cosa importante è che il Consiglio Orientativo diventi un’occasione di confronto fra te, i tuoi genitori e i tuoi insegnanti con lo scopo di considerare tutti i punti di vista in merito alla scelta scolastica che stai per compiere. La terza media è un anno speciale solo perché dovrai affrontare l'esame, ma anche perché dovrai compiere la prima vera scelta sul tuo futuro scolastico (e non solo): quale scuola fare dopo le medie? Non è una scelta semplice, ma neanche drammatica, l'importante che tu la faccia in maniera consapevole. Per questo i Prof. ti spiegheranno cosa ti aspetterà se seguirai un indizio piuttosto che un altro. Innanzitutto devi decidere se andare al liceo o all'istituto tecnico o professionale. I licei non offrono una specifica preparazione professionale, ma ampliano il tuo orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per riuscire bene nell'università. Gli istituti tecnici e professionali permettono di apprendere un mestiere o una professione ed entrare prima nel mercato del lavoro. Incominciamo a scoprire i vari LICEI. LICEO CLASSICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ARTISTICO Opzione economico – sociale sociale LICEO SCIENTIFICO LICEO MUSICALE_COREUTICO Opzione scienze applicate LICEO SPORTIVO LICEO LINGUISTICO I licei hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e quinto anno. Al termine del percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma, che permette di accedere all’università. Il liceo fornisce una preparazione culturale di ampio spettro che permette e favorisce il proseguimento degli studi, ma anche l’inserimento nel mondo del lavoro. Come chiarito dalla normativa di attuazione dei nuovi licei, l’obiettivo è quello di fornire allo studente ‘gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà,affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro (Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, art. 2, comma 2). Dal punto di vista dell’organizzazione, i licei comprendono, •Liceo classico •Liceo scientifico con opzione scienze applicate •Liceo linguistico •Liceo artistico (6 indirizzi) - Arti figurative - Architettura e ambiente - Audiovisivo e multimedia - Design - Grafica - Scenografia •Liceo musicale e coreutico •Liceo delle scienze umane opzione economico/sociale Sbocchi professionali: i licei non sono scuole professionalizzanti, ma percorsi che preparano all’Università. Ciò non toglie che una volta conseguito il diploma di stato, i diplomati possano accedere a tutti quei concorsi in cui viene richiesto un generico diploma di stato. In alternativa possono procedere con corsi di alta formazione, più professionalizzanti e meno lunghi e dispendiosi di un corso di laurea, ma in grado di identificare una specifica figura professionale. Il liceo classico è il liceo dalla tradizione più antica, in tutti i sensi. Infatti il suo percorso è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Vuol dire che un peso particolare nei tuoi studi lo avranno materie come il latino, il greco, l'italiano, la storia, la filosofia e la storia dell'arte. Zeus, Athena e tutti gli dei dell'Olimpo non avranno più segreti per te! Studiare per tanti anni latino e greco, lingue classiche che non userai certo per andare in vacanza, ti aiuterà tantissimo a formarti. Intanto perché conoscerai le origini della lingua italiana e questo ti permetterà di usare l'italiano in maniera consapevole e ricca. Inoltre aver passato tanto tempo a tradurre testi ti fornirà capacità di argomentazione (ovvero di sostegno di una tesi o un'idea), di interpretazione dei testi e soprattutto ti allenerà a trovare soluzioni a problemi. Una traduzione è come un enigma da risolvere: essere allenati a farlo ti sarà utile qualsiasi lavoro tu andrai a svolgere! Durante gli anni del liceo la cultura umanistica si coniugherà con quella scientifica e potrai scoprire molti più punti in contatto di quello che credevi. Se ci pensi le figure più importanti del nostro Rinascimento erano bravi in tutte le materie e davano lo stesso peso all'italiano che alla matematica. In generale, studiare il passato non ti renderà "fuori moda" o non al passo con i tempi: avrai piuttosto degli strumenti in più per capire il presente, perché saprai avere una visione più ampia della storia della civiltà. Quale percorso intraprenderai iscrivendoti al liceo scientifico? Puoi intanto scegliere tra due indirizzi: quello scientifico "classico" e quello di "scienze applicate". Vediamo le differenze. Il percorso tradizionale ti permetterà di essere preparato sia da un punto di vista umanistico (ovvero linguistico, storico e filosofico) ma anche scientifico. Lo studio approfondito della matematica, della fisica e della chimica darà dimestichezza nella risoluzione di problemi complessi e stimolerà le tue capacità di analisi. Tutte cose che ti saranno utilissime non solo a scuola, ma nella vita di tutti i giorni! Passerai anche del tempo in laboratorio e scoprirai le gioie (e i dolori) degli esperimenti scientifici. Potrai anche capire il perché e l'evoluzione delle scoperte scientifiche del mondo che ti circonda. Se sceglierai invece di seguire l’opzione scienze applicate, acquisirai più o meno le stesse competenze del liceo scientifico tradizionale. Tuttavia avrai meno tempo dedicato alla formazione di tipo umanistico (non studierai latino, ad esempio) ma ti concentrai su informatica e ovviamente le scienze con una dimensione più laboratoriale. E dopo il liceo scientifico? Vale lo stesso discorso fatto per il liceo classico. Potrai andare a studiare all'università qualsiasi cosa! Ovviamente le solidi basi di matematica, fisica e scienze ti permetteranno d'intraprendere con più facilità facoltà scientifiche come: matematica, fisica, chimica, scienze naturali, biotecnologie, medicina o ingegneria. Finalmente i licei sportivi che hanno avviato i propri corsi con l'anno scolastico 2014/2015. È dunque possibile iscriversi al nuovo indirizzo di studi, inserito strutturalmente nel liceo scientifico, che viene ad arricchire l’offerta formativa delle superiori e consentirà di rafforzare il ruolo dello sport nella scuola. Rispetto alle discipline del liceo scientifico ordinario, nella nuova sezione ad indirizzo sportivo saranno introdotte due nuove materie, Diritto ed economia dello sport e Discipline sportive, che sostituiranno Disegno e storia dell’arte e Lingua e cultura latina. Nel corso di studi è inoltre previsto il potenziamento dell’orario dedicato all’insegnamento di Scienze motorie e sportive. L’iscrizione al liceo scientifico ad indirizzo sportivo è aperta a tutti, anche ai disabili. La sezione, infatti, non sarà finalizzata solo alla formazione scolastica di giovani che praticano sport a livello agonistico, impegnati in competizioni di rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolgerà anche agli studenti particolarmente interessati ai valori propri della cultura sportiva. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha chiarito che le classi prime potranno essere attivate esclusivamente nelle scuole statali autorizzate dai rispettivi piani regionali dell’offerta formativa e nelle scuole paritarie che avranno ottenuto il riconoscimento della parità scolastica per lo specifico indirizzo di studi. Per quest'anno, inoltre, sarà consentita l’attivazione di una sola classe prima per ciascuna istituzione scolastica.Nel Lazio saranno nove in tutto gli istituti che nel prossimo anno scolastico potranno ospitare la sezione sportiva, cinque dei quali a Roma e provincia: Liceo scientifico Benedetto Croce, Roma Municipio IV; Liceo scientifico Primo Levi, Roma Municipio VIII; IIS Pacinotti Archimede, Roma Municipio III; Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Roma Municipio I; La prima volta che hai preso una matita in mano hai disegnato. Le ore di educazione artistica a scuola sono quelle che preferisci perché non vedi l'ora di sporcarti le mani con i colori e liberare la tua fantasia. Fai caricature e ritratti a chi ti passa di fianco. La tua passione potrebbe diventare un talento, se coltivato. Dove? Al liceo artistico! Se sceglierai di intraprendere questo percorso devi sapere che il nuovo liceo artistico (così come è stato pensato dopo la riforma) ha ben 6 indirizzi. Puoi infatti scegliere tra questi percorsi che caratterizzeranno gli ultimi 3 anni di studio. 1) Arti figurative 2) Architettura e ambiente 3) Design 4) Audiovisivo e multimediale 5) Grafica 6) Scenografia Alla fine dei 5 anni, al di là dell'indirizzo scelto, avrai unito la teoria alla pratica. Ovvero avrai passato il tempo sui libri a studiare la storia dell'arte, ma anche imparato a fare arte, studiando le tecniche grafiche, pittoriche e scultoree. E sarai pienamente consapevole del linguaggio artistico in tutte le sue sfaccettature. Ogni percorso ti renderà però più esperto in quella specifica area artistica. Seguendo quello di arti figurative avrai una formazione più generale. Se studierai architettura potrai poi intraprendere in maniera più facile la carriera d'architetto e approfondirai, ad esempio, materie come l'urbanistica (ovvero lo studio delle città). Se scegli il percorso di design imparerai a progettare oggetti. Se segui l'indirizzo audivisivo e multimediale acquisirai competenze per lavorare nel settore dei media, ovvero cinema, televisione, internet. Nel percorso di grafica ti insegneranno a realizzare progetti di grafica e a farlo con i programmi per il computer più usati. Con l'indirizzo scenografia imparerai a progettare gli allestimenti scenici per il cinema, la televisione e il teatro: potrai lavorare un giorno dietro le quinte di uno spettacolo in tv, ad esempio. . Ti piace la musica? Sei appassionato/a di danza ? Vorresti seguire la tua passione frequentando allo stesso tempo un liceo? La soluzione potrebbe essere iscriversi al liceo musicale e coreutico, una dei nuovi indirizzi previsti dalla riforma dei licei. Come ben si può immaginare dal nome, questo percorso di studi ti fornirà delle competenze sia teoriche che tecniche di uno o più strumenti musicali o della danza, a seconda dell'indirizzo che sceglierai. Per accedere al liceo dovrai superare una prova d'ammissione. Il liceo ti permetterà di avere una preparazione utile a proseguire i tuoi studi negli istituti di alta formazione sia in campo musicale che coreutico. Seguendo l'indirizzo musicale avrai una solida preparazione di storia della musica, strumenti musicali e tecnologie elettroacustiche e informatiche per la musica. Passerai tanto tempo a suonare in insiemi musicali e vocali e studierai due strumenti musicali. Se intraprenderai l'indirizzo coreutico, invece studierai storia della danza e delle tecniche di danza sia classica che contemporanea. Alternerai così le ore sui banchi di scuola a quelle nell'aula di danza. A Roma si trovano presso Il Convitto Nazionale”Vittorio Emanuele II – Liceo Coreuticoe – Liceo Musicale Presso Il Liceo “Farnesina” Se invece ami le lingue moderne e ti piace l'idea di aprirti al mondo e costruirti la possibilità di lavorare con paesi stranieri, perché non frequentare il Liceo Linguistico? Il nuovo liceo linguistico ti permetterà si parlare correntemente 2 lingue straniere moderne ad un livello B2 della certificazione europea e una terza lingua a un livello un po' più basso, B1. Sono livelli che ti consentiranno, una volta diplomato, di poter conversare e scrivere senza particolari difficoltà. Ma quello che rende il liceo linguistico un'esperienza davvero al passo con i tempi è la scelta delle lingue da studiare. Oltre alle solite lingue europee come inglese, francese, tedesco e spagnolo, i nuovi licei possono attivare corsi di lingue che sono (e saranno) sempre più importanti per la comunicazione internazionale ovvero: russo, arabo, cinese e giapponese. Davvero un'ottima opportunità per il tuo futuro! Non passerai il tuo tempo a scuola solo a studiare regole di grammatica e fonetica, ma approfondirai sia la cultura che la letteratura dei paesi di cui stai apprendendo la lingua. Ogni anno sono poi previste 33 ore di conversazione un insegnate madrelingua. Dal terzo anno è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una materia non linguistica. E dal quarto anche una seconda materia in un'altra lingua straniera. Potrai seguire, ad esempio, matematica in inglese e filosofia in francese! Pensi che il lavoro che svolgono i tuoi professori sia davvero un lavoro pieno di gratificazioni, ti piacerebbe un giorno essere dall'altra parte dei banchi. Ti piace capire il comportamento delle persone. Ti senti naturalmente portato nello spiegare le cose. Forse sei tagliato per fare l'insegnante, l'educatore e lo psicologo! E forse il liceo delle scienze umane è quello che fa per te! Con il liceo delle scienze umane avrai una formazione molto ricca soprattutto in materie come antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia. Cosa vuol dire? Quelle che ti abbiamo appena elencato sono materie che rientrano nell'area umanistica e che si occupano sotto diversi punti di vista tutte di studiare il comportamento dell'uomo nella società (antropologia e sociologia) e nel suo modo di relazionarsi con se stesso e con gli altri (psicologia). La pedagogia invece s'interessa di tutto ciò che riguarda la formazione di un individuo fin dalla tenera età e il modo in cui si insegna. Dopo la scuola superiore potrai iscriverti in qualsiasi facoltà universitaria tu voglia, ma sarai naturalmente più preparato per intraprendere corsi di studi come Scienze dell'educazione, Scienze della formazione, Psicologia, Sociologia e Filosofia. Religione cattolica o Attività alternative: 1 ora settimanale per 5 anni. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica Il liceo economico e sociale Ti piace essere informato su cosa capita nel mondo a livello sociale e politico? Hai un forte senso civico e ti piace capire quali sono le leggi e come vengono applicate? Forse il liceo economico sociale è quello che fa per te! Il liceo economico sociale nasce come opzione del liceo delle scienze umane ma con uno sguardo rivolto al sociale nel senso economico-politico del termine. Cosa significa? Se deciderai di proseguire i tuoi studi in questo liceo avrai una formazione davvero ricca in materie come diritto, economia, sociologia. Inoltre, per muoverti meglio nel mondo contemporaneo, studierai per 5 anni ben due lingue straniere! Una volta finito il liceo potrai iscriverti a qualsiasi facoltà universitaria tu voglia, tuttavia sarai naturalmente più preparato per studiare Economia, Giurisprudenza, Sociologia, Scienze Politiche, Scienze della comunicazione, Filosofia e Lingue straniere. Da grande chissà... potresti diventare un economista, un giornalista o un avvocat Il mondo del lavoro chiama Ti piacerebbe inserirti nel mondo del lavoro subito dopo aver finito gli studi superiori? Sei naturalmente portato per la meccanica , l’informatica,l’elettronica,la termodinamica oppure per il settore turistico o commerciale e amministrativo? L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Gli istituti tecnici si dividono in due settori, quello economico (con indirizzo amministrazione, finanza e marketing, turismo) e quello tecnologico con ben nove indirizzi tra cui meccanica, trasporti e logistica, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni, grafica, chimica, moda, agraria. Una varietà di lavori futuri incredibile! I corsi di studio degli Istituti Tecnici hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e quinto anno e al termine del percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma di istruzione tecnica, che permette di accedere all’università, ai corsi dell’istruzione tecnica superiore (cioè alle specializzazioni post-diploma, non universitarie, dette ITS e IFTS) o anche direttamente al mondo del lavoro. L’istituto tecnico fornisce una preparazione culturale e tecnica ampia, garantendo anche il costante aggiornamento tecnologico che segue le ultime innovazioni dei settori scientifici e produttivi e il forte contatto con il mondo del lavoro e delle professioni, anche tramite la proposta di tirocini e altre attività che alternano lo studio teorico con le esperienze pratiche. L’istruzione tecnica si pone, pertanto, in una posizione ‘intermedia’ tra il liceo e l’istruzione professionale, dando maggior spazio alle attività pratiche rispetto al liceo ma con una forte preparazione tecnico-scientifica generale. Imparare a lavorare , Imparare lavorando nei laboratori,negli stage, nei tirocini Se sei interessato al mondo della produzione industriale ed artigianale, se sei affascinato dalle macchine e dai loro funzionamento, sei vuoi offrire servizi di assistenza agli altri, puoi iscriverti all’Istituto Professionale. L’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Gli istituti professionali hanno due aree, quella per i servizi (agricoltura, servizi sociosanitari, il turismo e il commercio) e quella per l'industria e artigianato. I corsi di studio hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e quinto anno. Al termine del percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma di istruzione professionale, che permette di accedere all’università e prepara, in particolare, al diretto inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, anche i diplomati degli istituti professionali potranno accedere all’istruzione tecnica superiore, cioè alle specializzazioni post-diploma (non universitarie) dette ITS e IFTS. L’istituto professionale fornisce una preparazione teorica e tecnica, ma con un approccio molto pratico e operativo, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche dei settori produttivi e dei servizi e mantenendo una relazione strettissima con il mondo del lavoro e con i settori economici di rilevanza nazionale. L’istruzione professionale si pone, pertanto, in una posizione di raccordo tra l’istruzione e la formazione professionale regionale, dando un ampio spazio all’attività laboratoriale e all’applicazione pratica delle nozioni teoriche apprese e, allo stesso tempo, mantenendo lo studio delle materie di istruzione di base presenti in ogni scuola superiore. Infine, gli istituti professionali sono anche le istituzioni preposte Gli istituti professionali sono suddivisi in due settori: Settore SERVIZI (4 indirizzi) 1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 2. Servizi socio-sanitari 3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera 4. Servizi commerciali Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO (2 indirizzi) 1. Produzioni industriali e artigianali 2. Manutenzione e assistenza tecnica SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO 1. PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI 2. MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA 1.SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E Lo SVILUPPO RURALE ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE DEI SERVIZI 2. SERVIZI SOCIO SANITARI 4. SERVIZI commerciali 3. SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA I CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALI Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) costituisce una delle possibilità di assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione. I percorsi di qualifica hanno la durata di 3 anni e possono essere attivati sia da Centri di Formazione Professionale (CFP) che da Istituzioni scolastiche. Il percorso di Formazione Professionale prevede sia una preparazione di carattere tecnico sulla professione scelta, sia una preparazione culturale nell’area linguistico-espressiva, matematico-scientifica e delle scienze umane, per attuare quanto previsto dalla riforma scolastica: promuovere la crescita e la valorizzazione della persona umana, favorendo l’elaborazione critica delle conoscenze, delle abilità tecniche e professionali e dei comportamenti personali e sociali. I percorsi hanno queste caratteristiche: - durante il 1° anno, dopo un periodo di accoglienza e ambientamento, riceverai una preparazione di carattere generale, valida per la figura professionale che hai scelto; - dal 2° anno le materie professionalizzanti entreranno nel vivo della qualifica professionale e inizierai anche a svolgere un periodo di stage in aziende del settore; - nel 3° anno proseguirai l’esperienza di stage in azienda e riceverai la preparazione adeguata per poterti inserire nel mondo del lavoro con una tua professionalità completa. Durante il percorso verranno realizzate attività di recupero e approfondimento nell’area della personalizzazione. Al termine è previsto l’esame per il rilascio dell’attestato regionale di Qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (qualifica di secondo livello europeo Decisione 85/368/CEE) che ha validità su tutto il territorio nazionale. Inoltre verranno realizzate successive quarte annualità, alle quali potrai iscriverti per perfezionare la tua preparazione professionale ed eventualmente decidere di proseguire gli studi conseguendo un diploma di tecnico. Per iscriversi ai percorsi di IeFP occorre presentare la domanda alla scuola media frequentata, che provvederà a inoltrarla all’Istituto secondario di II grado o al CFP con le stesse modalità previste per le attività di istruzione. Ricordati che una QUALIFICA è un titolo di studio che si ottiene concludendo un corso di formazione professionale – 3 anni) un DIPLOMA è un titolo di studio che si ottiene concludendo un percorso liceale, tecnico o di istruzioneprofessionale – 5 anni Un ultimo consiglio: se dopo tutte queste valutazioni dovessi essere ancora indeciso, ricordati che niente è irreversibile e che potrai scoprire nuove passioni che non ti aspettavi. Ma soprattutto ricorda: un pizzico d'incoscienza in ogni scelta è fondamentale. Quindi buttati! ULTIME CONSIDERAZIONI Quale professionalità per i lavori di domani? Al giovane si chiederà: ✔ Autonomia Regolare da sé la propria attività Lavorare senza stretto controllo Affrontare i cambiamenti rapidi Sviluppare capacità intellettuali e manuali Esprimere la propria creatività. ✔ Competenza Avere competenze generali e specifiche Acquisire competenza riflessiva (nel senso di abituarsi a riflettere sull’esperienza in atto). ✔ Capacità comunicative e relazionali Saper comunicare con gli altri a tutti i livelli. Verso il futuro: “Dieci regole d’oro per i vostri ragazzi “ 1. Impara a leggere e scrivere bene 2. Cura l’inglese, l’informatica e l’economia 3. Non trascurare il lavoro manuale 4. Accetta ogni esperienza iniziale o intermedia 5. Sviluppa la cultura dell’internazionalità e della mobilità 6. Tieniti informato sui cambiamenti della società 7. Aggiornati nel settore del tuo lavoro 8. Alterna studio e lavoro per tutta la vita 9. Sviluppa e accumula informazioni 10. Non piangere su ciò che non funziona Fonte: R. Cacace, Oltre il 2000. Consigli per i giovani che lavoreranno nel terzo millennio. Prima di concludere, vogliamo farti ancora riflettere con alcuni aforismi e due poesie per augurarti una buona scelta e un buon cammino verso il futuro, sperando di esserti stato di aiuto. “Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.” Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, 2006 “Bisogna avere un cuore capace di pazientare; i grandi disegni si realizzano solo con molta pazienza e con molto tempo. “Francesco di Sales, Controversie, 1595 “Chi crede che tutti i frutti maturino allo stesso tempo come le fragole, non sa nulla del’uva” . Paracelso, filosofo 1493 – 1541 “Bisogna trovare il proprio sogno, perché la strada diventi facile” . H. Hesse “ E’ impresso in ognuno di noi il detto che ci fu insegnato nell’infanzia “ Il tempo è denaro “. Come molti detti popolari eproverbi, ti suggerisco di dimenticarlo. Non è il tempo che conta, ma la motivazione e l’impegno che tu investirai nel proseguimento dell’attività scelta.” Rita Levi Montalcini “Si possono anche definire, giusto per fare un esempio,un’anima da artista! Si! Forse non tutti sono adatti all’inquadramento della scuola! Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono (…)bambini a zigzag!” David Grossman, 1996, “Ci sono bambini a zigzag”, Milano, Mondado Ho sentito dire che non volete imparare niente Ho sentito che non volete imparare niente. Deduco: siete milionari. Il vostro futuro è assicurato - esso è Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori Hanno fatto sì che i vostri piedi Non urtino nessuna pietra. Allora non dovete Imparare niente. Potete rimanere Così come siete. E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi, Come ho sentito, sono insicuri Avete i vostri capi che vi dicono esattamente Ciò che dovete fare affinché stiate bene. Essi hanno letto i libri di quelli Che sanno le verità Che hanno validità in tutti i tempi E le ricette che aiutano sempre. Dato che ci sono così tanti che pensano per voi Non dovete muovere un dito. Però, se non fosse così Allora dovreste studiare. Bertolt Brecht Siate il meglio Se non potete essere un pino sulla vetta del monte, siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello. Se non potete essere una via maestra siate un sentiero. Se non potete essere il sole siate una stella, non con la mole vincete o fallite. Siate il meglio di qualunque cosa siate Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati e poi mettetevi a farlo appassionatamente. M.L.King Anno scolastico 2015 – 2016 La funzione strumentale per l’Orientamento e la Continuità Maria Lucia Marzano