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Lezione 15 Omomorfismi di anelli e loro proprietà.
Lezione 15 Prerequisiti: Lezioni 3, 9, 14. Riferimenti ai testi: [FdG] Sezione 5.4; [H] Sezioni 3.3-3.4; [PC] Sezione 4.4 Omomorfismi di anelli e loro proprietà. Ricordiamo la seguente Definizione 15.1 Dati due anelli A,A′, un’applicazione f : A → A ' si dice un omomorfismo di anelli se: ∀a , a ' ∈ A f (a + a ') = f (a ) + f ( a ') e f (aa ') = f (a ) f (a ') . In altri termini: un omomorfismo di anelli è un’applicazione che conserva la somma ed il prodotto. Si osservi che un omomorfismo di anelli è, in particolare, un omomorfismo di gruppi additivi. Esempi 15.2 a) L’inclusione di in è un omomorfismo di anelli: in generale, l’inclusione di un sottoanello in un anello è un omomorfismo iniettivo di anelli. La suriezione canonica da a / n è un omomorfismo di anelli: in generale, la suriezione canonica di un anello su un suo anello quoziente è un omomorfismo suriettivo di anelli. La seguente nozione è presa in prestito dalla teoria dei gruppi. Definizione 15.3 Si dice nucleo di un omomorfismo di anelli f : A → A ' il suo nucleo come omomorfismo di gruppi additivi, ossia l’insieme Kerf = {a ∈ A f (a ) = 0 A ' } = f −1 (0 A ' ). La Lezione 14 ha evidenziato una sorta di analogia tra la nozione di sottogruppo normale e quella di ideale bilatero. Tale analogia è confermata dal seguente risultato, che è la naturale trasposizione della Proposizione 3.3. Proposizione 15.4 Il nucleo di un omomorfismo di anelli è un ideale dell’anello di partenza. Dimostrazione: Utilizziamo le notazioni della Definizione 15.3. Sappiamo che Kerf è un sottogruppo del gruppo additivo di A. Siano a ∈ A, x ∈ Kerf . Allora f (ax ) = f (a ) f ( x ) = f (a )0 = 0 , e quindi ax ∈ Kerf . Analogamente si prova che xa ∈ Kerf . Esercizio* Provare che l’immagine di un omomorfismo di anelli è un sottoanello dell’anello di arrivo. È vero che l’immagine di un ideale è un ideale dell’anello di arrivo? Anche i seguenti teoremi sono naturali estensioni di proprietà valide per i gruppi. Le dimostrazioni sono del tutto analoghe a quelle già viste, e non vengono dunque riportate. Teorema 15.5 (Teorema fondamentale di omomorfismo per gli anelli). Sia f : A → A ' un omomorfismo di anelli. Allora esiste un unico omomorfismo di anelli f * : A / Kerf → Im f tale che f = f * π (*) f A → Im f π ↑f* A / Kerf ove π : A → A / Kerf è la suriezione canonica. Inoltre f * è un isomorfismo. Dimostrazione: v. Teorema 3.8. Teorema 15.6 (Teorema di corrispondenza per gli anelli) Sia A un anello, e sia I un suo ideale bilatero. Sia S l’insieme degli ideali bilateri (sottoanelli) di A contenenti I′, sia T l’insieme degli ideali bilateri (sottoanelli) dell’anello quoziente A/I. Sia π : A → A / I la suriezione canonica. Allora l’applicazione χ :S →T C π (C ) = C / I è biiettiva. Dimostrazione: v. Teorema 9.2. Esercizio 15.7 Determinare tutti gli ideali ed i sottoanelli dell’anello quoziente / 6 = 6 . Svolgimento: Gli ideali di / 6 sono tutti e soli i sottoinsiemi del tipo C / 6 , ove C è un ideale di contenente 6 . In virtù dell’Osservazione 13.6, si tratta di tutti e soli i sottoinsiemi del tipo m tali che 6 ⊂ m , ossia tali che m divide 6. Gli ideali di / 6 sono dunque i seguenti, che corrispondono, nell’ordine, a m=1, 2, 3, 6: / 6 = {k + 6 k ∈ } = {6,1 + 6, 2 + 6, 3 + 6, 4 + 6,5 + 6} = {[0]6 ,[1]6 ,[2]6 ,[3]6 ,[4]6 ,[5]6 } = ([1]6 ) = (1 + 6) 3 / 6 = {3k + 6 k ∈ } = {6,3 + 6} = {[0]6 ,[3]6 } = ([3]6 ) = (3 + 6). 2 / 6 = {2k + 6 k ∈ } = {6, 2 + 6, 4 + 6} = {[0]6 ,[2]6 ,[4]6 } = ([2]6 ) = (2 + 6). 6 / 6 = {6} = {[0]6 } = ([0]6 ) = (6). Questi, in virtù dell’Osservazione 13.6, sono anche tutti e soli i sottoanelli. Osservazione 15.8 In generale: Gli ideali dell’anello quoziente / n = n sono tutti e soli i sottoinsiemi m / n = (m + n) . Questi sono anche tutti i sottoanelli. Esercizio 15.9 Determinare l’anello quoziente / 6 2 / 6 . Svolgimento: Consideriamo l’omomorfismo suriettivo di anelli f : / 6 → 3 / 6 a + 6 3a + 6 (ossia [a ]6 [3a ]6 ) Si ha Kerf = 2 / 6 . Dunque, per il Teorema 15.5, vale l’isomorfismo / 6 2 / 6 ≅ 3 / 6 . Possiamo trovare un isomorfismo con un altro anello se consideriamo l’omomorfismo di anelli g : / 6 → / 2 a + 6 a + 2 (ossia [a ]6 [a ]2 ) (verificare che è ben definito!). Applicando il Teorema 15.5, si deduce che / 6 2 / 6 ≅ / 2 Questa proprietà si può facilmente generalizzare: Esercizio* Siano n,m interi maggiori di 1 tali che m divide n. Provare che allora n m n ≅ m Osservazione 15.10 Dagli isomorfismi trovati nell’Esercizio 15.8 segue, in particolare, che 3 / 6 ≅ / 2 Ciò non ci deve stupire: i due anelli hanno infatti entrambi due elementi, e sono quindi isomorfi come gruppi additivi. Dal fatto che siano isomorfi come anelli segue, in particolare, che 3 / 6 è come / 2 , un anello unitario: è immediato constatare che l’unità è 3 + 6 . Non è difficile verificare che ogni anello unitario avente esattamente due elementi è isomorfo a / 2 . Esistono, però, anche anelli non unitari di cardinalità 2. Un esempio è il seguente sottoanello (ideale) di / 4 : A = {4 + 0, 4 + 2} = (4 + 2) . Ogni prodotto in A è uguale a [0]4 . Riassumendo, esistono solo due tipi di anelli di cardinalità 2: i) quelli unitari, che sono isomorfi a / 2 , e la cui tavola di composizione per il prodotto è: ⋅ 0 1 0 0 0 1 0 1 ii) quelli non unitari, isomorfi all’anello A, la cui tavola di composizione per il prodotto è: ⋅ 0 1 0 0 0 1 0 0 Osservazione 15.11 Un elemento di un anello si dice idempotente se è uguale al proprio quadrato. Sono certamente idempotenti lo zero e l’unità di un anello. Per certi anelli vale anche la proprietà inversa, ovvero: Proposizione 15.12 In un anello unitario integro gli unici elementi idempotenti sono lo zero e l’unità. Dimostrazione: Sia A un anello unitario integro. Sia a ∈ A tale che a 2 = a . Allora si ha a ( a − 1) = a 2 − a = 0 . La conclusione segue allora dalla legge di annullamento del prodotto. Osservazione 15.13 La conclusione non vale, però, in un anello non integro. Sono controesempi: - l’elemento [4]6 in 6 ; 1 0 la matrice ∈ M 2 ( A) , dove A è un anello commutativo non banale. 0 0 È però vero che - Proposizione 15.14 Se in un anello integro esiste un elemento idempotente non nullo, questo è l’unità dell’anello. Dimostrazione: Sia A un anello integro e sia u ∈ A un elemento idempotente non nullo. Allora u 2 = u , e, per ogni a ∈ A , u 2 a = ua , da cui u ( ua − a ) = 0 . Essendo u ≠ 0 , segue che ua = a . Analogamente si prova che au = a . Ciò prova che u = 1A . Esercizio 15.15 Sia f : A → B un omomorfismo tra anelli unitari. a) È sempre vero che f (1A ) = 1B ? b) È sempre vero che f ( A) è un anello unitario? Svolgimento: a) La risposta è negativa. Un controesempio è il seguente omomorfismo di anelli, considerato già nell’Esercizio 15.9, f : / 6 → / 6 a + 6 3a + 6 Si ha f ( / 6) = {0 + 6,3 + 6} . Tra gli elementi elencati non v’è l’unità di / 6 . b) La risposta è affermativa: f (1A ) è l’unità di f ( A) . Infatti, per ogni a ∈ A si ha: f (1A ) f ( a ) = f (1A a ) = f (a ) = f ( a1A ) = f ( a ) f (1A ) . Esercizio 15.16 Sia B un sottoanello unitario di un anello unitario A. È vero che 1B = 1 A ? Svolgimento: La risposta è negativa. Controesempi sono: i) ii) il sottoanello 3 / 6 di / 6 , che abbiamo studiato nell’Esempio 15.9 e nell’Osservazione 15.10, e rivisto nell’Esercizio 15.15 a); il sottoanello A × {0} dell’anello A × A , essendo A un anello unitario non banale: infatti l’unità di A × {0} è (1,0) .