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Combinando Blower-Door- Test e analisi termografica si riesce a
IN PRATICA
Verificare
la tenuta
all’aria
Combinando Blower-DoorTest e analisi termografica
si riesce a valutare la reale
tenuta dell’involucro edilizio
di Eros Ronchini*
L
e Indagini Diagnostiche Strumentali in corso d’opera ed il
collaudo di fine lavori, eseguiti da personale specializzato e
certificato, offrono alle imprese l’opportunità di emergere in
un mercato sempre più articolato e competitivo, valorizzando il lavoro e le competenze rispetto a concorrenti meno qualificati. Oltre a ciò,
rappresentano una certezza per i professionisti sulla reale rispondenza
delle opere al progetto e una garanzia per il committente sull’effettivo
contenimento dei consumi energetici e sulla durabilità dei vari componenti edilizi, che possono avere positivi riflessi sulla riduzione dei costi
di manutenzione.
Con la redazione di un Report Radiometrico Certificato, unitamente
al Test di Tenuta all’Aria, la qualità di costruzione, installazione e posa
non risulta solo sulla carta, ma corrisponde al reale standard esecutivo
dell’opera.
Se la casa “perde” aria
Una perdita di aria è un flusso non controllato attraverso le pareti,
le porte, le finestre e il tetto. In funzione delle condizioni di pressione,
l’aria può penetrare all’interno o fuoriuscire all’esterno dell’involucro
edilizio o invaderne le intercapedini. Un involucro non ermetico presenta quindi un maggior consumo energetico, una situazione di scarso
comfort abitativo e una minore durata dei componenti edilizi.
Secondo un luogo comune, che andrebbe sfatato, le case non dovrebbero essere troppo ermetiche, poiché in questo modo si assicura
un ricambio naturale dell’aria. L’affermazione non è corretta: solo una
BLOWER-DOOR-TEST. Serve per valutare la tenuta all’aria
dell’involucro edilizio in pressione e depressione. Oltre
ad un maggior consumo energetico, l’aria esterna che
penetra nell’involucro raffredda le superfici, provocando
fenomeni di condensa con l’aria umida e calda proveniente
dall’interno; ciò può causare la formazione di muffe.
ventilazione adeguata permette un corretto ricambio d’aria e
lo smaltimento del vapore acqueo prodotto all’interno degli
ambienti. Fondamentale a questo proposito è la distinzione
tra infiltrazione, che ha un impatto negativo su involucro e
consumi, e ventilazione, che presenta invece un impatto positivo su comfort e vivibilità.
L’infiltrazione di aria fredda dall’esterno e la fuoriuscita di
aria calda dall’interno, dovute alla non ermeticità, si trasformano in un flusso concentrato di aria e vapore: il risultato è
la formazione di condensa all’interno di componenti quali
muri, nodo muro – falso telaio, nodo falso telaio – serramento, coibentazioni, tetti, nodo muro – tetto, ecc. Gli effetti sono
negativi: la conducibilità termica di un materiale aumenta con
l’aumentare dell’umidità al suo interno e la ritenzione di acqua condensata nelle strutture deteriora i materiali, favorisce
l’insorgenza di muffe, causa un degrado del comfort abitativo. Si possono inoltre innescare fenomeni di marcescenza
nelle strutture lignee, o il rapido deterioramento dei materiali
isolanti.
n.35
65
COME SI CALCOLA L’INDICE n50
Con il test di tenuta all’aria viene determinato il flusso equivalente di
aria per infiltrazioni ad una differenza di pressione di 50 Pa (V50). Si divide quindi V50 per il volume netto considerato (locale, fabbricato, etc),
ottenendo il volume d’aria rinnovato per ora dalle perdite, alla pressione di 50 Pa. Questo dato è chiamato n50.
n50 = V50 fabbricato/ Volume netto fabbricato
Esempio: V50 mc 2788 / mc netti 525 = 5,3 ricambi ora per infiltrazione
La Norma UNI EN 13829 stabilisce che il test debba essere ripetuto per almeno cinque differenti cadute di pressione. Dall’analisi si ricava il numero
di ricambi d’aria per ora alla pressione di 50 Pa, indicato come indice n50.
Test di Tenuta all’aria
Detto anche Blower-Door-Test, il test
di tenuta all’aria si effettua utilizzando un
ventilatore di grande potenza, applicato ad
un’apertura – una porta, o meglio ancora
una finestra –, imponendo artificialmente
una differenza di pressione tra l’esterno e
TEST DI TENUTA ALL’ARIA. Per l’esecuzione
del test vengono chiuse bene finestre,
porte e altre aperture; quindi, con l’ausilio
del ventilatore applicato ad un’apertura,
viene indotta meccanicamente una
depressione e/o una sovrapressione, in
modo tale da poter misurare le perdite d’aria
dell’involucro come caduta di pressione.
I valori permettono di valutare la qualità dell’involucro edilizio sotto il
profilo della sua ermeticità. Tanto più il valore è basso tanto più è performante l’involucro. Generalmente i valori di n50 seguono la seguente
valutazione:
Ottimo
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Molto buono 1,0 – 1,5
Buono
1,5 – 3,0
Medio/scarso 3,0 – 5,0
Molto scarso > 5
l’interno. Si distinguono due metodi di controllo: metodo A, con edificio in uso nelle condizioni normali di utilizzo; metodo B, con involucro edilizio in fase avanzata di cantiere.
Il flusso delle perdite dipende dalla caduta di pressione: maggiore è il flusso di aria,
minore è la tenuta ermetica dell’edificio. In pratica, vengono chiuse bene finestre, porte e
altre aperture e , successivamente, viene ottenuta una depressione e/o sovra pressione
in due distinte fasi. Nella prima, denominata modalità “cruise”, di crociera, viene impostata una differenza di 50Pa costanti. Questo permette un monitoraggio dell’involucro ad
individuazione delle infiltrazioni e dispersioni. Nella seconda fase viene impostato il test
con cinque differenti cadute di pressione a determinazione per estrapolazione del coefficiente n50.
Esistono normative precise in riferimento al valori n50. In Italia vi sono direttive di carattere territoriale che impongono valori minimi in funzione della classe energetica del
fabbricato e del fatto che sia installato l’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata. In
questa situazione è opportuno che n50 non superi il limite di 1,5 ricambi ora. Oltre questa
soglia si ha una riduzione del rendimento dello scambiatore di calore dovuta
A CACCIA DI INFILTRAZIONI. Difetti dovuti a infiltrazioni,
individuati attraverso analisi termografica
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relativo al portoncino (nodo telaio –
falso telaio) si evidenziano infiltrazioni
dalla soglia e lateralmente .
A destra, risultano evidenti le infiltrazioni
dovute alla non corretta regolazione
delle chiusure nella finestra
A fianco, punto critico nel nodo paretepavimento scala. Piccoli dettagli costruttivi
quali una non perfetta sigillatura all’aria
possono originare un flusso concentrato
di vapore attraverso le fessure
66
n.35
all’aumento della velocità dell’aria con ripercussioni sul comfort interno dovute all’effetto soffione.
Il ruolo della termografia
Nel corso dell’esecuzione del test, mediante l’utilizzo della termografia, unitamente a misurazioni con termo anemometro a filo caldo, è possibile localizzare i punti critici e valutare
l’entità delle infiltrazioni e delle dispersioni, consentendo di apportare gli opportuni correttivi.
L’ispezione è fatta dall’interno, ponendo il fabbricato in depressione e richiamando aria esterna, in modo tale da individuare eventuali infiltrazioni. Si procede quindi con il monitoraggio
dall’esterno in condizioni di sovra pressione; in questa situazione si possono individuare e
le dispersioni d’aria. I punti critici vengono individuati rilevando le differenti temperature superficiali in corrispondenza dei punti critici, quali discontinuità nella tenuta all’aria e al vento
nella coibentazione e nei diversi nodi costruttivi.
L’esecuzione del Test di tenuta all’aria unitamente alla Diagnosi termografica, effettuate
da personale certificato e specializzato, insieme con altre indagini complementari, consentono quindi di eseguire un completo check up sulla effettiva qualità dell’involucro edilizio,
controllare ex post la qualità esecutiva e la reale efficacia degli interventi, offrire garanzie al
committente e al progettista sulle reali prestazioni dell’edificio. Il tutto a vantaggio di un effettivo risparmio energetico, del comfort degli abitanti e sicurezza riguardo alla durabilità
degli elementi edili, con riduzione dei maggiori costi dovuti ad anticipati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
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* Eros Ronchini, Fondatore e Vice-Presidente di A.I.T.I. – Associazione Italiana Termografia
Infrarosso – www.associazionetermografia.it – eros.ronchini@ associazionetermografia.it
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