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LE PREOCCUPAZIONI “spine che soffocano”
CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 1 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza 16-31 GENNAIO 2007 - ANNO XXVI N.2 CRISTIANI OGGI QUINDICINALE DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE “ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA” L’O SS E RVATO R I O E VAN G E L I CO Un prezzo iniquo successo, in alcuni casi, è raggiunto si è sacrificata la vita privata. Ilperché La mole di lavoro svolta, l’impegno stressante, l’ansia divorante hanno richiesto tempo ed energie, che sono stati sottratti alla sfera privata e familiare. Davide, il più noto fra i re d’Israele, viene ritratto in tutta la sua umanità, non soltanto il giovane guerriero ed il re saggio sono oggetto del racconto biblico, ma anche il marito infedele ed il padre inesistente, per molti versi la sua vita familiare fu fallimentare. La condizione giovanile monopolizza l’attenzione degli educatori, ma non si deve dimenticare che dietro disagi e sofferenze adolescenziali vi sono anche decisioni avventate e frustrazioni brucianti di genitori in carriera. La vita familiare di Davide fu funestata da violenze e lutti. In occasione della ribellione di suo figlio Absalom, seppur colto di sorpresa e colpito nei sentimenti più intimi, seppe reagire. Ai comandanti dell’esercito che si accingeva alla battaglia finale contro i ribelli disse: “…Per amor mio, trattate con riguardo il giovine Absalom!…” (II Samuele 18:5). L’amore di padre prende il sopravvento sulla ragion di stato, ma troppo tardi ormai. Davide assume in quei frangenti un atteggiamento di devozione sincera, segnato dalla fede in Dio, non è animato da ira ma dalla certezza che Dio è il vero Re d’Israele, perciò Egli interverrà alla Sua maggior gloria. Il nostro tempo, forse come nessun altro, è generoso in promesse di successo facile, ma l’inganno crudele è assicurato. Il prezzo fissato è iniquo, viene richiesta totale dedizione, per un breve lasso di tempo magari, giusto il necessario per arrivare, dopo non mancheranno le occasioni per godere la famiglia, educare i figli, dialogare con il coniuge. Si tratta di un contratto capestro, ma la posta in gioco è alta ed allettante. Gli anni passano, le occasioni perdute spesso non ritornano, improvvisamente come Davide si scoprono fra le persone a noi più vicine tristi realtà ormai incancrenite, sulle quali non si può in alcun modo intervenire. Davide voleva perdonare suo figlio Absalom, ma il crudele Ioab, generale del suo esercito, non gliene diede l’occasiosegue a pagina 3 Meravigliosa Grazia La storia dell’autore di uno degli inni evangelici più conosciuti al mondo Negli Stati Uniti febbraio è il “Black History Month”, il mese dedicato alla storia dei Neri d’America, nel quale si ricordano la lotta e la vittoria contro la schiavitù. William Wilberforce (1759 - 1833), membro del parlamento inglese, è ricordato come uno dei credenti più impegnati nella campagna a favore dell’abolizione della schiavitù. Faceva parte di una grande congregazione cristiana londinese, fondata nel 1780 da John Newton, l’autore delle parole di uno dei più conosciuti ed amati inni evangelici di tutti i tempi: “Amazing Grace” (Meravigliosa Grazia), che negli innari evangelici italiani corri- sponde al cantico “Io vo’ narrar”. John Newton, nato a Londra nel 1725, era figlio del comandante di una nave mercantile che solcava il Mediterraneo. Arruolatosi giovanissimo in marina, decise ben presto di disertare a causa delle difficili condizioni della vita a bordo. Subito ripreso e degradato, fu successivamente imbarcato su una nave che trasportava schiavi sulle coste africane della Sierra Leone. Entrò quindi alle dipendenze di un brutale mercante di schiavi, finché un capitano di vascello, che aveva conosciuto suo padre, lo liberò. continua a pagina 2 LE PREOCCUPAZIONI “spine che soffocano” “Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa” (Marco 4:18-19). Per definizione, la parabola è una storia terrestre con significato celeste. Celeberrima è quella del seminatore e del seme che cade nei diversi terreni, figura del cuore dell’uomo, come Gesù stesso spiega. Figure del cuore umano Il primo terreno è la strada: “Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono” (Marco 4:4). Gesù dirà: “Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada” (Marco 4:15). continua a pagina 3 I N Q U E STO N U M E RO Osservatorio Evangelico Un prezzo iniquo ................................................................................ pag.1,3 Meravigliosa Grazia ......................................................................... pag.1-2 Le preoccupazioni ............................................................................ pag.1,3 Siamo quel che cantiamo ...................................................... pag.4-5 Rock cristiano? .............................................................................................. pag.4 Punk cristiano............................................................................................... pag.5 Cronaca Italiana.............................................................................. pag.6,7 Cronaca Internazionale ............................................................ pag.6 La testimonianza Sin da tenera età ..................... pag.8 CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 2 PAGINA 2 CRISTIANI OGGI 16-31 GENNAIO 2007 Meravigliosa Grazia continua dalla prima pagina In seguito, divenne lui stesso mercante di schiavi. Al tempo la “tratta degli schiavi” dall’Africa verso le colonie americane era in pieno svolgimento e fonte di enormi guadagni per uomini senza scrupoli. Durante uno dei viaggi di ritorno a casa, il suo veliero incappò in una violentissima tempesta e mentre lottava per governare la nave, sperimentò quella che avrebbe definito “la sua grande liberazione”. Nel giornale di bordo scrisse che quando tutto sembrava perduto e la nave prossima ad affondare, esclamò: “Signore abbi pietà di noi !” - ma poi pensò - “Quale pietà si può avere per uno come me?”. Cessata la tempesta, si ritirò nella propria cabina per riflettere sulle parole che aveva pronunciato e comprese che attraverso quella burrasca Dio si era voluto rivelare proprio a lui. Avrebbe ricordato quella data, il 10 maggio 1748, come il giorno della sua conversione e della sua umiliazione, quello nel quale si rimise alla volontà di Dio. Continuò ancora per qualche anno a navigare e a commerciare schiavi, ma premurandosi di trattare umanamente quelli che erano sotto la sua custodia. Questo finché, superata una seria malattia, dovette lasciare la vita di mare per un impiego a terra nel porto di Liverpool. Qui conobbe prima il noto evangelista George Whitefield (1714 – 1770) e poi anche John Wesley (1703 – 1791), il fondatore del metodismo. Newton sentiva la chiamata di Dio al ministerio e decise di studiare da autodidatta. Il suo primo incarico fu nella chiesa di Olney, un piccolo villaggio della contea inglese del Buckingamshire, abitato soprattutto da ricamatrici. Con il tempo, grazie alla sua predicazione solidamente biblica, la chiesa di Olney crebbe considerevolmente. Nel 1767 si stabilì a Olney un poeta, William Cowper, che divenne amico di Newton. Cowper aiutava Newton nei culti e insieme composero molti inni: il loro desiderio era comporne uno nuovo per ogni riunione. Le diverse edizioni di quelli che sarebbero divenuti noti come gli “Inni di Olney” ebbero una crescente popolarità. L’inno autobiografico “Amazing Grace” fu composto tra il 1760 e il 1770. Rimaneggiato nel corso degli anni da altri, che utilizzarono con ogni probabilità versi tratti da differenti inni di Newton, è stato trasformato nell’inno evangelico che oggi tutti conosciamo. Nel 1780 Newton lasciò Olney per assumere l’incarico di rettore a Londra. Esercitò il suo ministerio in una congregazione della quale entrò a far parte, qualche anno dopo, anche il Pubblichiamo il testo originale, accompa gnato dalla parlamentare inglese William Wilberforce, che si traduzione letterale, dell’inno Amazing Grace convertì nel bel mezzo della sua carriera politica. Quest’uomo avrebbe Amazing grace! How sweet the sound dedicato gran parte della [Meravigliosa Grazia! Com’è dolce il suo n] sua vita alla lotta per l’aThat saved a wretch like me! bolizione della schiavitù, [Che salvò un miserabil come me] ma non solo, anche un I once was lost, but now I am found, notevole contributo a [Un tempo ero perduto, ma ora son ritro vato] diverse attività e fondaWas blind, but now I see. zioni cristiane, tra le [Ero cieco, ma ora vedo] quali spicca la Società Biblica Britannica e ’Twas grace that taught my heart to fear , Forestiera (British and [Fu la tua grazia che insegnò al mio cuo r a temere] Foreign Bible Society). And grace my fears relieved. Newton, divenuto [E la grazia i miei timor fugò] cieco, continuò a prediHow precious did that grace appear care sino agli ultimi anni [Quanto preziosa quella grazia apparve] della sua vita. Morì a The hour I first believed. Londra il 21 dicembre [Nell’ora in cui la prima volta credei] del 1807, all’età di 82 anni, sicuro che la Through many dangers, toils and snares “Meravigliosa Grazia” [Attraverso molti pericoli, fatiche e distrette ] di Dio l’avrebbe condotI have already come; to alla casa del Padre. [Son già passato] Chiese che sulla sua ’Tis grace hath brought me safe thus far tomba fosse scritto que[La tua grazia mi ha condotto in salvo fin qui] sto epitaffio: “John And grace will lead me home. Newton… un giorno infedele e libertino, mer[E la grazia mi condurrà a casa] cante di schiavi in Africa, fu, dalla ricca misericordia del nostro Signore e Salvatore The Lord has promised good to me Gesù Cristo, protetto, ristabilito, perdonato e [Il Signor mi ha promesso del bene] designato a predicare la fede che per lungo His word my hope secures; tempo aveva cercato di distruggere”. [La Sua Parola la mia speranza sostien] Quello stesso anno il parlamento inglese He will my shield and portion be, promulgò una legge, seguita poi da un’altra [Egli sarà il mio scudo e la mia parte] nel 1808, che vietava a chiunque di trasporAs long as life endures. tare schiavi dentro o fuori i territori Inglesi. [Tutti i giorni della mia vita] Infine, nel 1833, anno della morte di Wilberforce, la schiavitù fu definitivamente Yea, when this flesh and heart shall fail, abolita in tutto l’Impero Britannico. [Sì, quando questa carne e cuore verran meno] Pochi sanno di una lettera scritta sei and mortal life shall cease, giorni prima di morire da John Wesley a [E la vita mortale cesserà] William Wilberforce perché non mollasse la I shall possess within the veil, lotta contro la schiavitù. La lettera, datata [Io possederò al di là del vel] 24 febbraio 1791, avvertiva l’uomo politico A life of joy and peace. inglese dell’aspra battaglia che l’attendeva [Una vita di gioia e di pace] e l’incoraggiava dicendo: “A meno che non sia stato Dio stesso a chiamarti per questa When we’ve been there ten thousand years causa, sarai consumato dall’opposizione di [Dopo che saran trascorsi 10.000 anni] uomini e demoni. Ma se Dio è con te, chi Bright shining as the sun, sarà contro di te? Sono loro più forti di [Risplendenti come il sol] Dio? Oh, non scoraggiarti nel fare il bene! We’ve no less days to sing God’s praise Vai avanti, nel nome di Dio e nella forza [Non avrem meno giorni per cantar le lodi a Dio] della Sua potenza, finché la schiavitù ameThan when we’ve first begun. ricana, la più vile che si sia mai vista sotto [Di quando abbiam cominciato] il sole, non scompaia”. * Amazing Grace [Meravigliosa Grazia] CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 3 16-31 GENNAIO 2007 CRISTIANI OGGI PAGINA 3 LE PREOCCUPAZIONI “spine che soffocano” continua dalla prima pagina Il secondo terreno è roccioso: “Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì” (Marco 4:5). Gesù aggiungerà che “quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato” (Marco 4:16,17). Il terzo terreno è buono, rispetto ai precedenti, ma vi crescono le spine, che soffocano la vita della pianta: “Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono” (Marco 4:7). Gesù identifica le spine: “Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa” (Marco 4:18-19). L’ultimo terreno è quello non solo pronto a ricevere il seme, ma anche a portare frutto: “Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno” (Marco 4:8). Gesù terminerà questa parabola dicendo: “Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta”( Marco 4:20). Spine che soffocano Analizziamo, in particolare, il terreno nel quale le spine soffocano la pianta. Il suolo é migliore di quello della strada e di quello roccioso, di terra ce n’è e per un momento fa nutrire qualche speranza, ma è infestato di spine. Sulla strada gli uccelli hanno fatto presto a portar via la Parola seminata; nel terreno roccioso le poche radici e gli steli troppo esili sono diventati secchi in breve tempo, quando il sole s’è alzato, le spine invece agiscono lentamente. La piccola pianta non scompare in un giorno, essa inizia una lunga lotta, lenta, e se nulla interviene per togliere l’erba cattiva, la giovane spiga indebolita, deperita, senza aria e senza luce, morirà inesorabilmente soffocata. Quante spine cercano di soffocare la nostra vita, il nostro cuore, la nostra fede, quante spine cercano di soffocare la nostra comunione con Dio: “Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni” (Marco 4:18). Gesù, come dichiara nel sermone sul monte (cfr. Matteo 6:25-34), vuole che le spine delle preoccupazioni non soffochino la fede dei Suoi. George Muller (1806-1898), un uomo di Dio noto per aver fondato diversi orfanotrofi, era solito accogliere i bambini che la grande città di Londra lasciava vagabondare nei quartieri più poveri o alloggiava nelle prigioni. Non disponeva personalmente di nessuna risorsa, ma possedeva una fede che poggiava sui doni che Dio gli mandava sempre al momento giusto, in risposta alle sue preghiere. Una mattina non c’era più denaro nelle casse di una delle case dove ospitava i suoi orfani, né c’era la minima provvista nelle cucine. Fiducioso malgrado tutto, scese in refettorio, dove vide i bambini seduti al loro posto e le ciotole, vuote, sui tavoli. In piedi, in mezzo a loro, ringraziò Dio per quanto avrebbe voluto accordare loro quel giorno. Mentre terminava la preghiera, sentì alcuni colpi alla porta, era il vicino panettiere che non aveva potuto dormire tutta la notte al pensiero che gli orfani avevano bisogno di pane, e aveva deciso di portargliene. Appena uscito il panettiere, ecco il lattaio: “L’asse del mezzo che uso per fare le consegne si è rotto proprio qua davanti, bisogna che mi liberi del carico per farlo riparare. Volete questo latte?” È proprio vero quanto afferma la Scrittura: “Nessuno di quelli che sperano in te sia confuso” (Salmo 25:3). Certo la preoccupazione si presenta alla porta del cuore di ogni credente, e a volte bussa anche molto forte perché vuole entrare e portare scompiglio, nessuno è esente da preoccupazioni, ma la fede nel Signore deve rendere sereno il nostro cuore. Non permettere che le spine delle preoccupazioni soffochino il tuo cuore, Dio vuole liberartene, sradicarle. Gettate “…su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (I Pietro 5:7). Domenico Modugno L’OSSERVATORIO EVANGELICO prosegue dalla prima pagina Un prezzo iniquo ne: approfittando del ferimento del giovane principe, ignorando deliberatamente le raccomandazioni del padre, lo fece uccidere. La vita non sempre offre occasioni per riparare, pertanto è bene nel tempo concesso approfittare per amare, educare, ascoltare, pregare! Il ruolo del genitore è contrassegnato dall’amore, che si traduce in dono di sé, difatti Paolo affermava: “…poiché io non cerco i vostri beni, ma voi; perché non sono i figliuoli che debbono far tesoro per i genitori, ma i genitori per i figliuoli” (II Corinzi 12:14). Cogliamo la lezione, tracciamo una linea di demarcazione netta fra l’arrivismo ed un onesto assolvimento dei doveri lavorativi, soprattutto cerchiamo ben altro successo: l’approvazione divina, che vale più di ogni altro riconoscimento. Salvatore Cusumano CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 4 CRISTIANI OGGI PAGINA 4 16-31 GENNAIO 2007 Siamo quel c Per buona parte della nostra storia i c della “…fede, che è stata trasmes sa Le opere di teologia sistematica scritte da credenti di fede pentecostale non sono numerose, certamente il loro numero è di gran lunga inferiore a quello dei lavori di credenti evangelici d’altra denominazione. Questo non vuol dire che non esistono chiare esposizioni dottrinali nel nostro ambito, tutt’altro! Per buona parte della nostra storia i cantici sono stati brevi ma efficaci esposizioni della “…fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Giuda 3). Non si può perciò perdere una tale eredità, sarebbe uno sciupio grave, un gesto di dissennata superficialità, che priverebbe di un antico e prezioso bagaglio d’istruzione biblica. Questo non vuol dire che Dio non sospinga anche oggi dei credenti a scrivere nuovi canti alla gloria di Dio, ma ai nostri giorni, come allora, valgono sempre le buone regole della Parola di Dio, contenute essenzialmente in Efesini 5:19 e in Colossesi 3:16. Innanzitutto s’impone una considerazione di natura statistica. A fronte del tanto parlare che si fa intorno alla musica cristiana, il Nuovo Testamento offre soltanto due versetti sull’argomento, i quali, tra l’altro, non affrontano il tema della musica bensì quello del canto cristiano, collocandolo esclusivamente nell’ambito del culto. Ai nostri giorni si è tanto dilatata l’importanza della musica cristiana da farne una questione sulla quale si dividono gli animi, e non solo! Se si rispettassero le dimensioni bibliche dell’argomento, probabilmente si affronterebbero temi ben più importanti per la salvezza e l’edificazione delle anime. Un canto spirituale La prima regola suggerita dai testi biblici riguarda il carattere del canto, che deve essere spirituale e non rappresentativo, difatti non serve a descrivere gli stati d’animo di chi scrive, ma è volto al Signore: “…cantando …al Signore”; “…cantate di cuore a Dio…”. Determinati canti, se opportunamente privati dei riferimenti a Dio, possono essere spacciati per canzoni secolari. Dio è l’Oggetto del canto, che si eleva a Lui come preghiera, lode o testimonianza della Sua fedeltà eterna. Dio è anche il Soggetto principale del canto, che si diffonde nella descrizione delle Rock cristiano? Un business in crescita negli USA Le notizie dal mercato musicale sono buone per i “rockettari cristiani”. Secondo alcuni rilevamenti effettuati negli Stati Uniti, la Contemporary Christian Music (CCM), che raggruppa i vari cantanti di ispirazione esplicitamente cristiana, è l’unico genere musicale, insieme all’hip hop, ad aver incrementato la propria percentuale di vendite, balzando dal 4,3% al 5,3% dell’intero mercato. Il CCM è un ambito musicale particolarmente variegato che comprende gruppi rock, pop, metal, ska, ecc. Nato nel 1967... annovera artisti che utilizzano la musica come mezzo di evangelizzazione, altri che considerano la musica come la forma più adatta per esprimere la propria spiritualità, altri che propongono testi con temi cristiani senza tuttavia essere esplicitamente collegati a una qualsiasi chiesa o, addirittura, a uno specifico credo religioso. da Ve/Nev CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 5 16-31 GENNAIO 2007 CRISTIANI OGGI PAGINA 5 l che cantiamo ria i cantici sono stati brevi ma efficaci esposizioni es sa ai santi una volta per sempre” (Giuda 3) Sue meraviglie. Ne consegue che non chiunque può scrivere un inno, ma soltanto i credenti nati di nuovo, fermi nella grazia e nella dottrina. Sarebbe, pertanto, buona regola informarsi sull’origine di ciò che si canta. Un canto comunitario In secondo luogo, il canto biblico è comunitario e non elitario: “Parlandovi…”, “…cantate…”. Determinata musica complicata, peggio se scritta volutamente per solisti, non favorisce tutti i credenti nel canto, anzi, spesso mette i più anziani nella condizione di non cantare. Tutti i figliuoli di Dio hanno diritto a cantare, non ad ascoltare! Questo privilegio è conseguenza della salvezza: “…cantate di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia…” è un moto spontaneo dell’animo che, finalmente libero dal peso e dall’oppressione del peccato, s’effonde nel cospetto di Dio. Non a caso i canti evangelici, specie quelli del risveglio, sono accompagnati da musica popolare, orecchiabile e semplice, ben distante dal “rock cristiano” e quant’altro. Un canto didattico In terzo luogo, il canto biblico è didattico, solido nella dottrina e nel carattere: “Parlandovi…”; “…istruitevi ed esortatevi…”. I testi biblici presi in esame contengono tre verbi che, rispettivamente, indicano la testimonianza del canto cristiano, l’istruzione riguardo alle dottrine bibliche ed infine l’incoraggiamento a mettere in pratica la Parola di Dio. Sentiamo la mancanza di nuovi canti solidi, che siano esposizioni dei sani principi di fede. Alcuni canti possono essere interpretati senza alcuna difficoltà da credenti che professano principi di fede in opposizione fra loro, tanto i testi sono impliciti e anonimi. Infine, per quel che riguarda l’aspetto pratico, non si dimentichi che i credenti “cantano di cuore a Dio”, questa fervente devozione nasce dalla comunione con il Salvatore e comporta, durante ogni riunione di culto, una gioiosa e profonda partecipazione, perché “…Dio è veramente fra voi” (I Corinzi 14:25). S.C. Punk cristiano, il grido ribelle di una gioventù senza Dio Se n’è accorta anche la grande informazione, prima negli Stati Uniti poi anche da noi. Negli Stati Uniti decine e decine di gruppi musicali mescolano il rock con la fede cristiana, scrivono testi ispirati alla Bibbia e poi li cantano con chitarre distorte ed energiche batterie. Nato nella gigantesca provincia americana, il christian punk è arrivato fino alle strade e alle cantine di New York. Il fenomeno non è passato inosservato neppure in Italia, dove gli è stata dedicata qualche mese fa una trasmissione d’attualità su una rete televisiva commerciale, a diffusione nazionale, che mostrava rockettari duri e puri, musicisti con la cresta, tatuati come ergastolani, ricamati da piercing e ciondoli, insomma il contrario della gioventù cristiana come correttamente è sempre stata intesa, mentre citavano persino il profeta Isaia. Gli show di questi gruppi malvestiti e rumorosi, eppure “dichiaratamente cristiani”, purtroppo, sono capaci di raccogliere anche diecimila persone a concerto! * CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 6 CRISTIANI OGGI PAGINA 6 16-31 GENNAIO 2007 CRONACA ITALIANA “Siate sobri, vegliate” Dall’incontro “over 40” di Paestum (SA) Nella provincia di Salerno, ai margini della piana del fiume Sele, all’inizio del Cilento, nel comune di Capaccio, s’incontra Paestum, uno dei più preziosi gioielli archeologici d’Italia. Paestum, l’antica Poseidonia, è famosa nel mondo principalmente per i suoi templi dorici splendidamente conservati, costruiti dai greci nel V secolo a.C. L’elenco delle bellezze incomparabili, però, non si limita ai templi, prosegue con le bianche spiagge, le scogliere vertiginose che si riflettono in un mare cristallino, i gorghi medievali arroccati sulle colline, le calette nascoste, le grotte misteriose, gli olivi secolari… Da alcuni anni in questa zona vi è qualcos’altro che la rende particolarmente interessante: le chiese evangeliche delle Assemblee di Dio di Campania e Molise s’incontrano per due speciali appuntamenti, l’incontro giovanile, in primavera, e l’incontro dei credenti che hanno superato i quarant’anni, a dicembre. Di quest’ultimo, il VI Incontro ”Over 40”, vogliamo raccontare ai lettori di “Cristiani Oggi”. Il tema dell’incontro - “Siate sobri, vegliate” - è stato tratto dalla Prima Epistola di Pietro (cap. 5 v. 8). I tre studi biblici previsti, risultati particolarmente toccanti e istruttivi, sono stati esposti da Antonino Mancuso, pastore in provincia di Caltanissetta. Il primo studio, dal titolo “Il vostro avversario il diavolo”, ci ha esortato a stare in guardia contro il nemico delle ani- me nostre, che come un leone ruggente va attorno cercando chi possa divorare. Dobbiamo evitare due atteggiamenti, entrambi sbagliati, nei confronti del diavolo: sottovalutare la sua azione, dimenticandoci addirittura della sua esistenza, e vivere nella paura delle sue macchinazioni. È stato indicato con forza il metodo per sconfiggerlo: seguire l’esempio di Gesù Cristo, che ha affrontato l’avversario con fede, calma, forza e la Parola di Dio, che è spirito e vita. Il secondo studio, dal titolo “Risvegliati tu che dormi”, ha messo in guardia i credenti dal pericolo, molto serio, di “addormentarsi del sonno della morte”, facendosi così vincere dal nemico. “Cadere in una condizione di torpore, stordimento, confusione, perdita di lucidità e di sensibilità rende vulnerabili agli attacchi del diavolo” - è stato dichiarato. Il risveglio è indispensabile ed è a questo scopo che il Signore fa suonare “una sveglia divina” alla quale il credente deve rispondere con un reale ravvedimento e un impegno ad attenersi scrupolosamente alla Sua Parola. Il terzo ed ultimo studio, “La preghiera efficace”, ha rimarcato che solo una preghiera sentita, sin- cera, ardente, fiduciosa, perseverante, alla gloria di Dio, garantisce una vigilanza sobria ed un combattimento vincente. L’ospite invitato per la predicazione della Parola di Dio ai culti è stato Tommaso Grazioso, pastore negli Stati Uniti. Di grande benedizione e edificazione, ha esposto delle meditazioni con un unico tema, “le chiavi”, tratto dal testo biblico di Matteo 16:19 – “Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli”. Le cinque meditazioni sono state: Un messaggio introduttivo (Efesini 1:11-18); La chiave del bisogno (Filippesi 4:19); La chiave del perdono (Matteo 6:12); La chiave della pazienza (Ebrei 10:36); La chiave della gioia (Neemia 8:10). Nei culti domenicali ha contribuito alla nostra edificazione anche la corale della chiesa di Afragola (Na). Mai, come in quest’occasione, vi è stata una partecipazione così elevata. Gli iscritti, ospitati in dodici alberghi, sono stati 1184. L’età media è stata di 48 anni, ma hanno partecipato anche una decina di credenti ultraottantenni dall’entusiasmo esemplare, ai quali ben si applica il verso: “Egli sazia di beni la tua esistenza e ti fa ringiovanire come l'aquila” (Salmo 103:5). Il Comitato di Zona di Campania e Molise, organizzatore dell’incontro, non può che esprimere un sincero ringraziamento al Signore per le abbondanti benedizioni e per l’apprezzamento e l’incoraggiamento ricevuti dai partecipanti. Un grazie anche a quanti hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento. Il Comitato Lodi: Incontro Provinciale Sabato 16 dicembre 2006, nell’ampio locale della chiesa di Lodi, in Via Torino n. 12, si è svolto il III Incontro Fraterno della provincia di Lodi. Oltre trecento credenti provenienti da diverse località si sono ritrovati per offrire un culto al Signore e per innalzare lodi alla Sua gloria, e la Sua divina presenza non si è lasciata attendere. Gradito ospite è stato Paolo Faia, pastore delle chiese di Parma, Piacenza e Fidenza, che molto efficacemente ci ha ministrato la Parola di Dio, tratta da II Re 4:1-7. Il messaggio è stato incentrato sull’efficacia della presenza di Dio nella nostra vita attraverso l’azione dello Spirito Santo: l’olio è necessario nei vasi vuoti, come è necessario lo Spirito di Dio nei nostri cuori. Nella lode della preghiera finale è stata manifestata profonda gratitudine dal popolo di Dio. Pregate per noi, perché con assoluta fedeltà alla Parola possiamo continuare ad andare avanti senza esitazioni, “fissando lo sguardo su Gesù, Colui che crea la fede e la rende perfetta…” (Ebrei 12:2). Gennaro Chiocca CRONACA INTERNAZIONALE Gran Bretagna: i pentecostali crescono grazie all’immmigrazione Nel Regno Unito, in un arco di tempo che va dal 1998 al 2005, il numero dei pentecostali è cresciuto di un terzo e sono state aperte nuove chiese. Il movimento pentecostale, che ha 100 anni di vita, rappresenta oggi il terzo ramo del cristianesimo nel regno di Sua Maestà, dopo la chiesa d’Inghilterra e la chiesa cattolica. È quanto emerge dall’English Church Census, ricerca condotta dal Christian Research e sponsorizzata dall’Economic and Social Research Council. Secondo un ricercatore della facoltà di Scienze Sociali dell’università di Manchester, in particolare sono i flussi migratori, dall’Africa e da altre parti del mondo, a sostenere la crescita delle chiese pentecostali. Nel cuore di Londra, i credenti di colore che vanno in chiesa la domenica sono più numerosi dei bianchi e rappresentano una notevole fonte di crescita in un contesto nazionale di declino della frequenza ai culti. * CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 7 CRISTIANI OGGI 16-31 GENNAIO 2007 PAGINA 7 C O M U N I C AT O S TA M P A Legge sulla libertà religiosa Da un comunicato stampa della Tavola valdese del 9 gennaio 2007, rilasciato dopo l’audizione sui temi della libertà religiosa, avvenuta presso la I Commissione permanente Affari costituzionali della Camera dei Deputati: “Giudichiamo estremamente positivi e convincenti i disegni di legge sulla libertà religiosa. Il nostro auspicio è che la legge venga approvata in tempi rapidi… Il testo affronta in termini nuovi l’intera questione ed offre un quadro di certezza giuridica… La cosiddetta legge sui culti ammessi che con questo progetto di legge si vuole finalmente abrogare, sin dal nome, esprime un’idea restrittiva della libertà religiosa, figlia di un obsoleto ed anticostituzionale principio di tolleranza… La legge, inoltre, richiamando il principio della ’libertà di coscienza’, afferma il principio fondamentale di laicità dello Stato che, per noi evangelici, è garanzia fondamentale della stessa libertà religiosa. Solo in uno stato laico – a nostro avviso – può esservi autentica libertà delle comunità di fede, chiamate a rispondere solo al loro Signore, affrancate dai condizionamenti e dagli interessi del potere politico…”. All’audizione erano presenti una delegazione delle Assemblee di Dio in Italia e rappresentanti delle confessioni religiose che hanno stipulato un’Intesa con lo Stato o per le quali è in corso la relativa procedura. Da NEV CRONACA ITALIANA Reggio Calabria XXX Incontro Fraterno Interprovinciale “Ecco quant'è buono e quant'è piacevole che i fratelli vivano insieme!” (Salmo 133:1). L’8 dicembre 2006 diversi credenti delle chiese delle province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria si sono incontrati, per il trentesimo anno, al fine di celebrare il Signore e vivere momenti d’intensa comunione fraterna. sacco, quindi la giornata si è conclusa celebrando un culto di risveglio, durante il quale il coro della chiesa di Vibo Valentia ed i coniugi Pagano hanno lodato il Signore con il canto, risultando di benedizione per tutti. Ognuno, con prontezza d’animo e letizia di cuore, si è sottomesso alle parole del Signore riportate in Giovanni 13:34 - “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri”. Torino: Incontro “campistico” dell’Italia Nord Ovest scenti per i miglioramenti apportati alla struttura nel corso degli anni, pur mantenendo la genuinità dell’iniziativa, che, con l’aiuto di Dio, vogliamo conservare anche per il futuro. Durante lo studio mattutino, il pastore Loria ha trattato il tema “La Chiesa nella sua contemporaneità”, evidenziando la natura della Chiesa di Cristo, le sue responsabilità e gli obiettivi che deve raggiungere. La Chiesa è una comunità di persone chiamate individualmente fuori dal mondo per svolgere delle attività, non per rimanere in una posizione statica. Ciascun membro è parte integrante e importante di essa, è tenuto ad agire in suo favore, ad assumersi le proprie responsabilità in modo maturo e spirituale, senza “scaricare” su altri ciò per cui è sta- Sabato 6 gennaio è stato tenuto il consueto incontro “campistico”, legato all’attività del Centro Comunitario Evangelico “Val d’Ulivi” dell’Italia Nord Ovest. Dopo numerosi anni in cui l’appuntamento è stato ospitato in alcuni palazzetti dello sport, quest’anno si è avuta l’opportunità di essere accolti nel nuovo locale della chiesa di Torino Via Spalato, abbastanza grande da contenere i circa 1500 credenti convenuti. Per l’occasione è stato invitato, perché condividesse con noi la Parola di Dio, Felice Antonio Loria, pastore in Calabria. Questo appuntamento ha un posto particolare nei cuori dei credenti della zona, come si è visto in particolare alla fine dell’incontro, quando, durante i saluti, giravano delle memorabili fotografie del Centro Comunitario nei suoi primi anni di vita. In esse erano immortalati giovani sdraiati su letti di fortuna, ma con la gioia di condividere insieme momenti importanti alla presenza del Signore. Questi ricordi ci permettono di esser ricono- to chiamato personalmente dal Signore. Una Chiesa con queste caratteristiche si prefigge e raggiunge l’obiettivo voluto da Dio: la santificazione, per assomigliare sempre più a Cristo Gesù. Terminato lo studio, è stata letta la relazione sulle attività svolte al Centro “Val d’Ulivi” nel 2006, quindi c’è stata la pausa per il pranzo. Ci siamo ritrovati di nuovo insieme per offrire il culto al Signore nel primo pomeriggio. Nella predicazione della Parola, tratta dal capitolo 4 del libro del profeta Isaia, è stata messa in particolare evidenza l’espressione del verso 1: “…facci Davide Di Iorio L’incontro si è svolto nella chiesa di Reggio Calabria-Sbarre, dove un migliaio di credenti ha potuto partecipare innanzitutto all’incontro mattutino di studio biblico, dal tema “Coltiva la fedeltà”, presentato da Vincenzo Labate, conduttore di chiesa nella provincia di Trapani. Si è sottolineato il pericolo di poter essere “credenti” ma non “fedeli” (cfr. Salmo 12:1; Proverbi 20:6) ed è stata evidenziata la sorgente della fedeltà, nei suoi vari aspetti: la comunione, la fede, la fermezza, la lealtà, la verità, la pazienza, l’affidabilità e la perseveranza. Terminata la riunione di studio, nel locale al piano terra della chiesa è stata consumata la colazione a solo portare il tuo nome!…”. L’assemblea è stata esortata a non vivere un cristianesimo nominale, fatto di forma e di finzione, senza sostanza spirituale. È necessario essere realmente cristiani, non soltanto portarne il nome, continuando a condurre una vita estranea alle cose di Dio. Il raduno si è concluso con il coro improvvisato dei bambini, che ha allietato i cuori di tutti i presenti. Siamo riconoscenti a tutti quelli che si sono affaticati per la buona riuscita del raduno, in particolare alle corali, a quella congiunta delle chiese di Alba e di Asti e a quella della chiesa di Torino – Via Spalato, che sono state mezzo di edificazione. Siamo consapevoli che in giornate di questo tipo ci si può stancare tanto, e talvolta sono richiesti sacrifici negli spostamenti e per il vitto, ma la comunione fraterna va ricercata in ogni modo: “…quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme!” (Salmo 133:1). C.S. CO02_07.qxd 26-02-2007 18:50 Pagina 8 CRISTIANI OGGI PAGINA 8 16-31 GENNAIO 2007 Novità editoriali Calendario 2008 “La Parola Giorno per Giorno” Il Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia” ha ultimato la preparazione di un calendario biblico quotidiano per l’anno 2008 dal titolo: «La Parola Giorno per Giorno» che riporta, oltre ad un verso della Parola di Dio, delle brevi meditazioni giornaliere curate da pastori delle comunità A.D.I. Il calendario, della grandezza di altri simili reperibili nelle librerie cristiane, ha un formato “a blocchetto” dal quale è possibile staccare ogni giorno il foglietto della meditazione a carattere evangelistico o di edificazione cristiana. I modelli disponibili, tutti “a blocchetto” differenziati solo per il supporto a colori proposto, sono tre: uno con cartoncino piccolo a colori e plastificato (adatto per l’evangelizzazione, proposto al corrispettivo di 1 euro), un altro con cartoncino rigido grande e uno con supporto da scrivania in polipropilene stampato a un colore. Tutti i diversi modelli di calendario, sono confezionati in scatole da 50 copie per renderne più agevole la distribuzione. Richiedete e prenotate quanto prima le vostre copie dei calendari 2008 “La Parola Giorno per Giorno” a ADI-Media, Via della Formica 23, 00185 Roma L A T E STI M O N IAN ZA Sin da tenerà età Un giorno si rafforzò in me, più che mai, il desiderio di cercare il Signore per ottenere il perdono dei miei peccati vevo otto anni quando per la prima volta mi condussero in chiesa evangelica ad una riuA nione di culto cristiano e nonostante la mia tenera età, ricordo di essere stata colpita dagli inni, dal loro messaggio e dal modo appassionato con cui i credenti cantavano a Dio. Continuarono ad accompagnarmi alle riunioni, che frequentavo volentieri e durante le quali comprendevo chiaramente che gli altri avvertivano la presenza del Signore. Fino all’adolescenza non riuscii a realizzare molto di più delle cose del Signore nel mio cuore. Avevo iniziato a pensare che per me tutto si riducesse ad assistere ai culti come una malinconica spettatrice, senza potermi esprimere direttamente con Dio e sentire la Sua presenza. Il tempo sembrava passare senza risultati, finché un giorno si rafforzò in me, più che mai, il desiderio di cercare il Signore per ottenere il perdono dei miei peccati. Fu allora che cominciai a sperimentare personalmente l’opera di Cristo nella mia vita. Egli mi chiamava ad arrendermi alla Sua volontà e mi offriva la salvezza, ed io risposi dandogli il mio cuore per lascianrlo agire, affidandogli la mia vita senza riserve. Sono entrata in una comunione personale con Cristo che ha portato in me la Sua pace soprannaturale e la Sua gioia ineffabile. La presenza di Dio è divenuta reale, ha vivificato il mio spirito. A onor del vero, camminare fedelmente non è sempre facile, ma il Signore è fedele e si prende cura di me, soccorrendomi al momento opportuno. Ringrazio il Signore perché mi hanno parlato di Lui fin da bambina e adesso che sono una donna posso lodare e glorifica il Suo nome per tutto quello che Egli è e per quello che ha compiuto per me. Maria Maiolo Trasmissioni Cristiani Oggi TV via satellite Informiamo i lettori che sono in onda via satellite le trasmissioni televisive del programma Cristiani Oggi TV, ogni sabato alle ore 20 e 30 su Studio Europa, in chiaro Cristiani Oggi - Quindicinale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Direttore Responsabile ai sensi di legge: Francesco Toppi Comitato di Redazione di Cristiani Oggi - Risveglio Pentecostale: Francesco Toppi, Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Vincenzo Martucci, Vincenzo Specchi Direzione e Amministrazione: Via dei Bruzi, 11 00185 Roma - Tel. 06.491518/491165 e mail:[email protected] Redazione: Via Monti, 96 - 14100 Asti Amministrazione: Anna Maria Di Giuseppe Registrazione n.12/82 del 7/1/1982 Tribunale di Roma Versamenti sul c/c postale n.72198005 intestato a Cristiani Oggi, Via dei Bruzi 11 - 00185 Roma Stampa: Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza La pubblicazione è distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I. ed è sostenuta da offerte volontarie. 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