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L`Arena Dopo l`arresto.

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L`Arena Dopo l`arresto.
3/4/2015
L'Arena Clic ­ CRONACA ­ Stampa Articolo
venerdì 03 aprile 2015 – CRONACA – Pagina 16
L'INTERVISTA. In carcere il romeno che un anno fa picchiò a sangue due settantenni intervenuti ad
aiutare una passante
Dopo l'arresto resta l'incubo
«Noi abbiamo ancora paura»
Sul viso ancora i segni delle botte «Temiamo che esca presto E se potessimo tornare indietro non
aiuteremmo quella donna»
L'incubo non è finito. Il loro aggressore ora è dietro le sbarre, ma il
ricordo di quel pesteggio rimane. E rivive ogni mattina davanti allo
specchio. E così, nemmeno quando i carabinieri comunicano loro
che l'uomo che li aveva picchiati a sangue è in carcere, Cosimo
Coviello e Franca Bissoli riescono a tirare un sospiro di sollievo.
«Ho paura che lo liberino presto», racconta l'uomo. Sua moglie,
seduta vicina a lui, porta ancora i segni di quella notte.
LE URLA E IL PESTAGGIO. È il 18 maggio 2014, una domenica.
Fuori è già buio. La signora Franca, dalla finestra della propria
casa di Vallese, sente delle urla. Provengono dalla strada, dove
una giovane è strattonata con violenza da un uomo. Il coniugi
Coviello scendono in strada. «Non ti vergogni a prendertela con
una donna?!», lo apostrofa Cosimo. In tutta risposta, riceve un
calcio e un pugno, violentissimi. Si risveglierà soltanto all'ospedale.
Nel frattempo l'aggressore se la prende con Franca,
tempestandola di pugni e lasciandola esamine a terra. Poi si
dilegua. Quando arriva la figlia Monica, trova mamma e papà
riversi a terra in una pozza di sangue. IL CALVARIO. Vengono ricoverati a Legnago. L'uomo se la cava
(si fa per dire) con un ricovero di qualche giorno. Alla moglie va
molto peggio: fratture multiple al volto, setto nasale e zigomi rotti.
«Se non avessi saputo che era Franca, non l'avrei nemmeno
riconosciuta», racconta Cosimo. Quando, dopo una settimana, il
viso si sgonfia, la donna viene sottoposta ad un intervento
chirurgico maxillofacciale. Che la costringe tutt'ora a continui
controlli e cure. Nel frattempo la coppia riceve un'onoreficenza al
merito dal Prefetto e viene premiata anche da Laura Roveri, la
ragazza di Nogara accoltellata del proprio ex. Ma intanto la
«bestia» che li ha aggrediti è ancora a piede libero. L'ARRESTO. Grazie ai carabinieri di Oppeano e a quelli di Zevio
quell'uomo, già individuato all'epoca, oggi è nelle mani della legge.
Si chiama Florin Dodoloi, ha 33 anni ed è romeno. Subito dopo i
fatti era tornato nel proprio paese. Ma da qualche tempo si era Cosimo Coviello e Franca Bissoli
stabilito in un casolare abbandonato al confine fra i due comuni assieme a Laura Roveri|Dodoloi Florin,
l'arrestato|I carabinieri che hanno
assieme ad alcuni connazionali. I militari, dopo le segnalazioni di condotto le indagini DIENNEFOTO
alcuni agricoltori della zona, si sono finti braccianti per controllare
più da vicino cosa accadesse lì dentro. Sabato scorso hanno fatto
irruzione, rinvenendo diverso materiale agricolo rubato, ma soprattutto imbattendosi in Florin. Mercoledì il
giudice per le indagini preliminari Giuliana Franciosi ha convalidato l'arresto e disposto la custiodia
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cautelare in carcere in attesa del processo.«Un'operazione frutto di una grande sinergia fra i reparti», ha
chiosato il comandante della compagnia di San Bonifacio Salvatore Vilona. «NON LO RIFAREI PIÙ...». «Ringrazio i carabinieri», precisa Cosimo Coviello, «questa storia però ce la
porteremo per sempre dietro. E continuiamo ad avere paura». La vita di questa coppia di settantenni non
può essere più uguale a quella di prima. E oggi si dicono «stanchi e diffidenti». «Come quasi tutti, no?»,
domandano. Un anno fa hanno pagato caro il loro coraggio e se oggi dovessero assistire ad un'altra
aggressione del genere forse si comporterebbero in modo diverso. «Tolga pure il forse», conclude amaro
Cosimo, «questa volta non farei niente. E proseguirei dritto per la mia strada». RI.VE.
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