William Byrd Pavana in la minore Claudio Merulo Toccata I dal
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William Byrd Pavana in la minore Claudio Merulo Toccata I dal
SALVATORE DI GESUALDO è nato a Fossa (AQ) e cresciuto a Cansano. Autodidatta, ha vinto il trofeo mondiale nel 1962 a Salisburgo. Ha conseguito il diploma di musica corale ('67) e di composizione ('70) al Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro con Boris Porena. Ha effettuato studi di direzione d'orchestra all'"Accademia di Santa Cecilia di Roma. Insegna composizione per la didattica al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Frequenta i corsi di perfezionamento all'Accademia Chigiana di Siena. Secondo musicisti e critica internazionale ha imposto un nuovo corso alla storia della fisarmonica; scrive numerosi brani e collabora con diversi esecutori di fama internazionale. Fuori dall'Italia continua la sua attività musicale con importanti artisti Iraniani eseguendo concerti e seminari in Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. Da circa dieci anni è docente di composizione presso la scuola di musica di Fiesole diretta da Piero Farulli e il centro di formazione e cultura musicale di Empoli (dove unisce all'insegnamento la direzione del coro dell'Istituto). È stato il primo a dare concerti in sale tradizionali, enti, auditori e stazioni radiotelevisive ("Nordic House" e "Teatro Nazionale" di Reykjavik, "Sibelius Academy" e "Ny Musikk" di Oslo, "Accademia reale" di Copenaghen, "Lisinski Hall" di Zagabria, "Tel Aviv Museum", "Gerusalemme Wise Auditorium", ad Haifa, in teatri di Atene e Rodi, "Spoleto Festival", "Estate Fiesolana", "Settembre Torinese", "Teatro comunale" di Firenze, ecc.). Primo concertista della Rai-Tv italiana. "Premio Apollo Musagete 1985". Ha scritto musica per pianoforte, orchestra da camera. Per il suo strumento: Improvvisazione n° 1, 2, 3, Epitaffio n°1 e n°2, per fisarmonica e nastro magnetico. Moduli per fisarmonica, computer-music e materiali visuali ecc. Ha elaborato materiale teorico didattico e trascrizioni dalla letteratura da tasto. Ha scritto la voce "Fisarmonica" nel Nuovo Dizionario dell'UTET. Ha progettato la fisarmonica da concerto "VI SdG". È attivo come pittore e grafico. Dirige la "Scuola Superiore di Fisarmonica classica", con seminari e corsi a Firenze, Arezzo e Talla. In occasione del Millenario di Guido monaco da Talla ha eseguito Musica pro Guido, nella Chiesa di San Niccolò il 23 luglio 1994. In questa prima era prevista la partecipazione del pubblico come coro parlato e di un concerto di campane della Castellaccia, luogo natale del grande musico. Ha eseguito la sua trascrizione integrale de "L'Arte della fuga" di Bach (Concerti monografici in TV, Centenario commemorativo di Bach a RAI e TV, Tele Montecarlo, RAI 3 TV, ecc.). MASSIMO SIGNORINI si forma come fisarmonicista al Conservatorio di Firenze con Ivano Battiston (prima classe storica di fisarmonica in Italia, 1992-93) diplomandosi nel vecchio ordinamento e nel Biennio Specialistico con 110 lode e menzione d’onore. Frequenta contemporaneamente i master di perfezionamento di musica contemporanea, antica e jazz con Salvatore Di Gesualdo, Stefan Hussong, Teodoro Anzellotti, Richard Galliano, Hugo Noth, Joseph Macerollo, Fernando Suarez Paz e Mauro Grossi, Maurizio Gianmarco, Gianluigi Trovesi e Stefano Zenni. Vince il primo premio al Concorso internazionale di Musica di Stresa (Vb), di Macerata Feltria (Mc) e di Castelfidardo (An) nella categoria dedicata alla musica da camera. Si esibisce nei più importanti teatri ed enti concertistici italiani ed internazionali (Auditorium Rai A. Toscanini di Torino, Auditorium Parco della musica Santa Cecilia di Roma, Teatro Verdi di Firenze,Società dei Concerti di Milano, Festival di Musica Contemporanea Le 5 giornate di Milano, Teatro La Scala di Buenos Aires, Folk Music Theatre di Struer in Danimarca, La Sala dei Concerti di Trossingen in Germania, La Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze etc…) collaborando con le maggiori orchestre italiane (Orchestra Sinfonica della Rai, Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra per la Lirica Toscana etc...) diretto da nomi di grande prestigio quali Beat Furrer, Marcello Panni, Howard Shore, Franco Piersanti, Jonathann Webb, Marco Tutino, Bruno De Franceschi etc.... È molto attivo in formazioni cameristiche ed ha collaborato con solisti come Richard Galliano, Andrea Tacchi, Manrico Signorini, Miguel Angel Barcos, Hugo Aisemberg etc...Ha partecipato al Festival di Avignone e al Festival di Siena con la compagnia di teatro di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi (con i quali collabora tutt'ora); con gli autori Mario Luzi e Alessio Pizzech e gli attori David Riondino, Andrea Bruni e Francesco Paolantoni. È fondatore e direttore artistico dell' Associazione Accademia degli Avvalorati di Livorno e del Centro Sperimentale sulla Fisarmonica. Nel 2011 è stata dedicata a Massimo Signorini un'intera puntata a Qui Comincia su Radio 3 per la presentazione del suo libro Fisarmonica e Interpretazione - Un'introduzione e cinquanta interviste edito da Felici Editore. La passione per la fisarmonica lo porta ad affrontare gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Pisa, laureandosi con il massimo dei voti in Cinema Teatro e Produzioni Multimediali e a frequentare con il massimo dei voti il Master di II livello in Comunicazione Pubblica e Politica. Il suo repertorio è molto vasto, spazia dalla musica barocca alla musica contemporanea e ad incursioni nella musica improvvisata. E' docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale di Musica Domenico Cimarosa di Avellino. PROGRAMMA William Byrd Pavana in la minore Claudio Merulo Toccata I dal Primo Tono Johannes Brahms 3 Preludi corali dall’Op. 122 (Herzliebster Jesu - O Gott, du frommer Gott - Herzlich tut mich verlangen) Krzysztof Olczak Berceuse Massimo Signorini Via Crucis (per fisarmonica e supporto elettronico) Salvatore di Gesualdo Improvvisazione N° 1 Johann Sebastian Bach Contrapunctus N° 1 dall'Arte della Fuga Massimo Signorini Fisarmonica Salvatore di Gesualdo, oggi il più famoso fisarmonicista italiano, è anche un "caso" nel mondo concertistico internazionale; perché con lui uno degli strumenti più popolari, finora incapace di inserirsi a pieno titolo, con una precisa autonomia, nella numerosa famiglia degli "arnesi" della musica colta, è entrato a far parte non soltanto del patrimonio espressivo e sperimentale della musica contemporanea, ma sta facendo risorgere tutto un antico repertorio per " strumenti da tasto ", evocando le suggestioni legate all'uso degli organi portativi e riscattando così, con una letteratura musicale spesso nobilissima e "reservata", il cliché stereotipato di uno strumento finora condannato ad una specie di ghetto culturale in cui gli echi della grande arte o non giungono affatto, oppure sono travisati in modo falsamente popolaresco e commercialistico. È stata senza dubbio una fatica molto dura quella di di Gesualdo, oggi concertista affermato ed insegnante di conservatorio. Anche lui, come tanti altri, si avvicinò alla fisarmonica con la disperata volontà di espressione di chi è nato in un ambiente culturale defilato rispetto ai grandi centri della musica e, avendo scelto la fisarmonica, dovette ben presto accorgersi di quanto fosse difficile la sua volontà di riscatto di uno strumento non "nobile", con un repertorio di incerti confini, e quasi condannato a restare nell'ambito della musica popolare e popolaresca. Difatti, a differenza dei suoi colleghi violinisti o pianisti, di Gesualdo non ebbe nemmeno un vero e proprio debutto; perché molti ritenevano che non potesse esserci concertismo di sorta con uno strumento come la fisarmonica, adatto tutt'al più a prove di bravura dopolavoristica, e insomma da dilettanti, anche se talvolta bravissimi. E in molti ambienti le resistenze al nostro strumento (anche dopo che egli aveva apportato al suo strumento prediletto quelle innovazioni tecnologiche che lo hanno reso più ricco e più libero) non furono minori di quelle in cui potrebbe imbattersi oggi un virtuoso di armonica, cioè di quello stravagante strumento, costituito da una ventina di coppe di cristallo di diverso diametro, che si suona strofinando le dita leggermente umide sul bordo di esse. Ma almeno l'armonica potrebbe vantare di aver suscitato l'interesse di Mozart e di Beethoven; il che non è accaduto, invece, con il suo strumento, che deve proprio a di Gesualdo una nuova vita e che d'ora in poi si apre alla fantasia di lui e dei compositori del Novecento. Ma quel che più colpisce nel concertismo di Salvatore di Gesualdo è la consapevolezza dei testi originali: ascoltare le sue interpretazioni di antiche pagine di Francesco Landino, Claudio Merulo, William Byrd, Girolamo Frescobaldi e Bernardo Pasquini—qui raccolte fra le innumerevoli che costituiscono il suo repertorio—non è prender contatto con una "trascrizione", più o meno distorcente e condizionata da esigenze di carattere pratico. La cultura del maestro evita a queste grandi pagine di apparire diverse dalla loro più intima sostanza: la "rigenerazione ", per così dire, avviene nelle voci del suo strumento, che umilmente ma con grande nobiltà recupera il terreno perduto, e si carica di un forte e suggestivo potere di allusioni in cui si rispettano le proporzioni delle strutture originarie. Né questo, però, è il solo campo in cui la "nuova" fisarmonica viene impegnata: diventata quasi all'improvviso strumento da concerto. Salvatore di Gesualdo offre nuove possibilità di espressione alla musica del nostro tempo, e non è qui meno sorprendente di quando affronta l'antico repertorio. È come se avesse scoperto, di fatto, in uno strumento casalingo ma ormai senza segreti, un nuovo modo di ricostruire un'orchestra personale, libera in una gamma imprevedibile di possibilità timbriche e dinamiche. Di qui, in sostanza, l'ammirazione che l'illustre fisarmonicista suscita ormai negli ambienti più diversi e fra i personaggi più in vista del mondo della musica. Ma di qui anche il suo orgoglio di artista e di uomo, consapevole di potersi collegare al passato e al presente attraverso i suoni di uno strumento povero di tradizioni illustri, eppur capace ormai di vendicarsi, dopo essersi impadronito, con finezza di gusto e senza complessi di inferiorità, di nobili e sofisticati documenti della poesia musicale. Concerti di Primavera 2016 Venerdì 3 Giugno 2016 ore 18,30 Aula 41 Musica pro Salvatore Di Gesualdo Massimo Signorini fisarmonica musiche di W. Byrd, C. Merulo, J.S. Bach, J. Brahms, S. Di Gesualdo Giovedì 9 Giugno 2016 ore 18,30 Accordion project M°Giuseppe Scigliano Fisarmonica-Bandoneon Eugenio De Rose, Fausto Credidio, Giuseppe Bozzo Fisarmoniche M° Nadia Testa Pianoforte musiche di B. Molique, J. Wojtarowicz, E. Blatti, A. Piazzolla Digital Graphic Moscariello | Montella (Av) | Tel: 0827 69028