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Anno XCV - Primavera 2014 Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano DAI RIGORI INVERNALI... ALLA NOSTALGIA DEI FIORI E DEI SEMI Tanti pensieri frullano nella mente... in questi giorni. Intanto vorrei dire: bentornata Squilla nelle case di Meano! Sì, perchè ormai ne sentivamo una forte nostalgia, dopo il “digiuno” natalizio. E questa è una bella notizia. Non sempre è facile portare avanti iniziative valide e interessanti, ma con l’impegno generoso e la disponibilità gratuita di tanti amici, si superano le difficoltà. Stiamo vivendo una stagione invernale strana... in Valbelluna, quanta e uggiosa pioggia mentre sui tetti dell’alta provincia valligiani e volontari hanno sudato a a spalare lo strato impressionante di neve accumulatasi nelle settimane passate. Con grandi disagi. Ma il freddo peggiore che gela il cuore non è quello che fa arrossire il naso, bensì quando non c’è nessuno accanto a noi e quando non c’è nessuno da andare a trovare. Quanta nebbia fastidiosa che accorcia la visibilità e ci ha impedito di contemplare il Pizzocco, ma so- prattutto quella che vela la nostra capacità di progettare il futuro: perchè il lavoro manca in tante famiglie, perchè la persona che amavamo non c’è più o se n’è andata senza spiegazioni, o perchè la malattia ci ha fatto visita in casa, o perchè il coniuge si attacca ormai più al computer che a noi, o perchè il figlio ha cominciato a frequentare brutte compagnie, o perchè le nostre chiese sono sempre più deserte se non più fredde...o anche solo perchè l’età inesorabilmente scorre. E il nostro passo si fa pesante e faticoso come se camminassimo sulla neve. Davvero l’uomo è fatto di terra. Dove tutto risponde alla “legge del seme”, che se non muore, non porta frutto. Di questa terra invernale, fredda e senza vita, ma che,anche contro ogni evidenza, sta preparando i colori e i profumi della primavera! Sopravvivendo ai rigori invernali si attacca alla nostalgia delle foglie, dei fiori e dei semi: della vita che scaturisce dalla morte. 1 Il mistero della Pasqua di Morte e Risurrezione, di Gesù Cristo, dell’umanità e nostra. 1914. Cosa dice a noi? Forse a qualcuno, meno disattento, richiama una data drammaticamente legata alla nostra terra. L’inizio della Prima Guerra mondiale. Ma dove voglio portarvi? Alla nostra gente che fu coinvolta da questo conflitto terribile e che volle, proprio quando la parrocchia fu fondata nel 1919, mettersi sotto la protezione della Madonna, Maria Regina della pace. E non sarebbe bello festeggiare il centenario di una storica fontana costruita proprio quell’anno...accanto all’artistica chiesetta di S. Bartolomeo? L’acqua ...segno di vita , che vince sulle onde di morte e distruzione... richiamo al sacramento che fonda la nostra vita cristiana, il Battesimo. 2014. Un anno carico di grandi attese e speranze per la Chiesa di Francesco, sempre più coraggiosa e missionaria e per il nuo- vo governo, ma anche di importanti scadenze amministrative per il nostro Comune e la comunità meanese: le votazioni per l’elezione del nuovo Sindaco e il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della nostra Casa di Riposo. Con discernimento vigile, senso di responsabilità, partecipazione attiva! Ci rivedremo presto, previo avviso, per la visita e benedizione pasquale delle famiglie, dopo l’indimenticabile viaggio missionario in Tanzania, nella verde Africa, di cui riferirò più avanti. A tutti i paesani vicini e lontani l’augurio di buona lettura (a proposito... in seconda c’è la risposta al titolo di prima pagina e la bella sorpresa del 2° inserto storico) unito al grazie sincero per ogni preziosa collaborazione offerta alla parrocchia. Buon cammino quaresimale a tutti per vivere assieme una gioiosa cristiana Pasqua di Risurrezione! Don Luigi La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano LA GIOIA DEL VANGELO PAPA FRANCESCO: UNA CHIESA... IN USCITA Nel capitolo II° della “Evangelii gaudium” Papa Francesco mette in guardia da alcune tentazioni e soprattutto dal pericolo di perdere e lasciarsi derubare dei grandi doni di cui lo Spirito di Dio ci ha arricchiti. Ricordiamo il primo pressante invito, fatto soprattutto ai giovani, di non lasciarsi “rubare la speranza!”: il Papa lo riprende e articola in sette progressivi passaggi. Don Luigi Non lasciamoci rubare l’entusiasmo missionario. Per essere autentici annunciatori e testimoni della “gioia del Vangelo” occorre coltivare una profonda “spiritualità missionaria”, chiamata ad alcune sfide: superare l’individualismo, la crisi d’identità e un calo del fervore. “Sono tre mali che si alimentano l’uno con l’altro”. Il pericolo è che la vita spirituale si confonda “con alcuni momenti religiosi che offrono un certo sollievo ma che non alimentano l’incontro con gli altri, l’impegno nel mondo, la passione per l’evangelizzazione”. Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione. “Il grigio pragmatismo” della vita quotidiana della Chiesa è la più grande minaccia che sviluppa la “psicologia della tomba” e che trasforma progressivamente i cristiani in “mummie da museo”. Immagini forti con cui il Papa chiama l’”egoista accidia pastorale”, che coglie gli operatori pastorali quando credono che il compito dell’evangelizzazione sia “un veleno pericoloso invece che una gioiosa risposta all’amore di Dio che convoca alla missione e ci rende completi e fecondi”. fraternità, “in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio”. L’isolamento... può esprimersi in una falsa autonomia che porta ad escludere Dio. I tanti assetati di Dio, “se non trovano nella Chiesa una spiritualità che li sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace che nel medesimo tempo li chiami alla comunione solidale e alla fecondità missionaria, finiranno ingannati da proposte che non umanizzano e non danno gloria a Dio”. per questo i discepoli del Signore sono chiamati a vivere come comunità e a dare testimonianza di “un’appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova”. Non lasciamoci rubare la speranza. In società che vogliono costruirsi senza Dio o distruggere le radici cristiane si produce una “desertificazione spirituale” che si trasforma in pessimismo e crea senso di sconfitta. Ecco l’invito a credere che nel deserto si torna a scoprire il valore di quanto è essenziale per vivere. In tale circostanza - altra immagine simbolica - “siamo chiamati ad essere persone- anfore per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva”. Non lasciamoci rubare il Vangelo. Come Gesù rimproverava i farisei, P. Francesco dice un forte “no alla mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e persino di amore alla Chiesa”, che persegue la finalità della gloria umana, del benessere personale e non la gloria del Signore. Si tratta di una tremenda corruzione con apparenza di bene. Per combattere e vincere il male di tale mondanità spirituale, la Chiesa (la parrocchia !) è chiamata ad essere fedele alla missione: ponendosi “in movimento di uscita da sè, di missione centrata in Gesù Cristo, di impegno verso i poveri”. Dio ci liberi - supplica il Papa - “da una Chiesa mondana sotto drappeggi spirituali o pastorali!”. Non lasciamoci rubare la comunità. Gli attuali inauditi sviluppi degli strumenti della comunicazione lanciano una sfida a “scoprire e trasmettere la mistica di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio”, per creare una vera esperienza di Non lasciamoci rubare l’ideale dell’amore fraterno. Un altro no più forte ancora è pronunciato contro la “guerra tra di noi”. In un mondo lacerato da guerre e violenze, ferito da un diffuso individualismo che divide e contrappone “ai cristiani di tutte le comunità del mondo 2 desidero chiedere specialmente una testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa. Che tutti possano ammirare come vi prendete cura gli uni degli altri, come vi incoraggiate mutuamente e come vi accompagnate”. Non lasciamoci rubare la forza missionaria. “Le sfide esistono per essere superate”, afferma il Papa con estrema serenità e mette insieme alcune “sfide pastorali” che vanno dalla formazione dei laici alla dignità della donna nella società e nella Chiesa, dalla pastorale vocazionale ai giovani, definiti “viandanti nella fede”, con un’attenzione particolare agli anziani. Gli anziani sono “la memoria e la saggezza dell’esperienza”; i giovani “ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza e ci aprono al futuro”. G. C. BATTESIMI NEL NOME DI DIO Lo scorso 29 dicembre 2013 è stata battezzata la piccola Sofia Dal Mas, figlia di Luca e Vieceli Eleonora, residenti a Meano. Un augurio vivissimo ai genitori ed in particolare alla piccola Sofia da parte di tutta la comunità che accoglie con gioia il suo arrivo. La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano CREDO CATECHISMO LA STORIA DI MADRE ELVIRA Il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Meano, ha voluto organizzare una serata particolare per concludere nel miglior modo possibile l’Anno della Fede. Un anno voluto da Papa Benedetto XVI per invitare i cristiani a rinfrescare la propria fede e viverla nel quotidiano contagiando chi ci vive intorno. Una serata per conoscere insieme una storia di grande fede: quella di Madre Elvira, una piccola grande suora che ha creduto nella Provvidenza, e di tante persone che anche nella difficoltà e nella disperazione si sono fidate prima di lei e poi di Dio. Un Dio che molti di loro non conoscevano. Ai ragazzi che la sfidano dicendo di non vedere e di non sentire quel Dio nel quale lei crede, Madre Elvira risponde così: “ma tu gli hai aperto la porta? Hai provato a dire per un momento: Signore, ho bisogno di te, aiutami! La porta del cuore ha una maniglia sola, quella di dentro! E solo noi possiamo nella libertà aprire a Lui che bussa, che desidera entrare.” Nel 1983 Madre Elvira fonda la Comunità il Cenacolo, trasforma una vecchia Cascina regalata dal Comune di Saluzzo (CN) in una Casa di Accoglienza per ragazzi drogati. Li accoglie con il solo amore, al resto pensa la Provvidenza: arrivano i primi fondi, l’aiuto dei volontari, gli attrezzi da lavoro, il cibo. La sua non UN NUOVO ANNO Venerdì 27 settembre Papa Francesco ha incontrato a Roma i catechisti provenienti da tutto il mondo. È significativo riportare alcune sue parole: “Mi piace che nell’Anno della Fede ci sia questo incontro per voi: la catechesi è un pilastro per l’educazione della fede, e ci vogliono buoni catechisti! Grazie di questo servizio alla Chiesa e nella Chiesa. Anche se a volte può essere difficile, si lavora tanto, ci si impegna e non si vedono i risultati voluti, educare alla fede è bello! È forse la migliore eredità che noi possiamo dare: la fede! Educare alla fede, perché lei cresca. Aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad amare sempre di più il Signore è una delle avventure educative più belle, si costruisce la Chiesa! “Essere” catechisti! Non lavorare da catechisti: questo non serve!”. A sentire ciò chi è che non si sente indegno? Ma ci dà anche 3 suggerimenti 1. Prima di tutto ripartire da Cristo che significa avere familiarità con Lui; 2. Ripartire da Cristo significa imitarlo nell’uscire da sé e andare incontro all’altro; 3. Ripartire da Cristo significa non aver paura di andare con Lui nelle periferie. Con la Santa Messa di domenica 13 ottobre abbiamo è una terapia scientifica, crede nei ragazzi che bussano alla porta, anche quelli con storie più gravi. È esigente, ai ragazzi dice che nessuno paga per loro, che la vita se la devono riguadagnare rimboccandosi le maniche. Alle famiglie non chiede soldi ma conversione, uno sforzo per cambiare accompagnando i figli. In comunità si fa una vita contemplattiva, con due t, cioè con i calli alle ginocchia ed alle mani. Oggi la comunità Cenacolo conta 60 fraternità in 18 paesi del mondo. Le case raccolgono nella totale gratuità, persone disagiate, disperate. Giovani che trovano l’amicizia, la fede, la gioia e “rinati” tendono la mano ad altri che sono in difficoltà. Si spalanca così un orizzonte missionario inatteso e mai programmato. Da questa gioia di Fede delle Comunità Cenacolo nasce: “CREDO”. Un musical che parla di Dio, con gioia, con musiche e canti, i ragazzi non sono attori ma sul palco sono loro stessi e sono tutti protagonisti. Raccontano una storia “vera”. La storia della Creazione, di Adamo ed Eva, la nascita e la vita di Gesù, la sua morte e resurrezione. Questo spettacolo è stato messo in scena impegnando una settantina di ragazzi e degno di un grande concerto rock. Uno spettacolo che coinvolge, chi ha avuto l’occasione di vederlo dal vivo ne rimane colpito, ricorda il messaggio diretto al cuore senza tante parole. Un ragazzo entrato in comunità, ora giovane sacerdote presenta così il musical: “noi siamo ladri e peccatori, ma siamo rinati, anzi risorti! ” E per lo spettatore, seduto comodamente lì davanti con le sue fragili certezze di cristiano, non è questo il monito che fece Gesù? “I ladri e le prostitute vi passeranno avanti nel Regno di Dio”. Andrea Dapoz 3 ufficialmente iniziato il nostro cammino. Per prepararci abbiamo vissuto un pomeriggio di ritiro e di preghiera al Santuario del Nevegal guidati dal rettore, Don Sirio e lì abbiamo affidato, noi e i nostri ragazzi, alla Vergine Immacolata. In questi primi mesi c’è stata anche una sorpresa per i bambini delle elementari: sabato 23 novembre alcuni dei giovani animatori del campo estivo al Cavallino, hanno preparato un pomeriggio di giochi, perché fare catechismo è soprattutto far vivere un’esperienza di fede…ed anche il gioco, la gioia di stare insieme è un’esperienza di comunità, di fede. Gli animatori hanno dato appuntamento alla primavera per altri incontri speciali… Poi c’è stata la preparazione al Natale con l’animazione delle messe e il cartellone con una goccia d’Amore scoperta piano piano. Ora ci prepariamo alla vera e grande Festa di Primavera: la Pasqua! Per due gruppi due appuntamenti speciali da preparare: la Festa del Perdono e l’incontro con Gesù Eucaristia: accompagniamoli con simpatia, perché tutta la comunità è catechista. Maria Grazia Cassol La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano CARTOLINE... GITA AI PRESEPI DALLA REPUBLICA DE CALIBACH PER RISCOPRIRE IL VALORE DELLA TRADIZIONE Domenica 12 gennaio, un gruppetto di una ventina di appassionati della Parrocchia di Meano si è recato a visitare alcuni, tra le centinaia, di presepi presenti sul territorio Veneto. Prima tappa Caerano San Marco. Visita al presepe posto nel giardino pubblico; caratteristico per la grandezza “a uomo” dei personaggi che rappresentano i mestieri di una volta. Significativo il presepe allestito all’interno della Chiesa posto sopra il fonte battesimale. Tema il disastro del Vajont; nel presepe è raffigurata la diga come acqua che distrugge e la Sacra Famiglia che giace su una barca come acqua che porta alla vita (ricordiamo che Caerano San Marco ha avuto un numero notevole di morti nel Festa di Santa Lucia Gino storico banditore dell’Asta di Santa Lucia disastro ben 35). Il Viaggio è proseguito verso Riese Pio X. Prima la visita al presepe artistico e poi un interessante sguardo alla casa Natale di San Pio X nel centenario della sua morte. La guida ci ha dato un ampia spiegazione della vita e di vari episodi riguardanti il Santo. Sulla via del ritorno ci siamo fermati al presepe di Quero, ricco di piccoli ma significativi particolari, anche qui si è pensato al disastro del Vajont. Impossibile entrare al presepio di Segusino, per la lunga coda di persone in attesa. Nebbia a parte il tutto si è svolto come previsto, pensando di ripetere l’esperienza il prossimo anno con altri presepi sparsi per il nostro territorio. Gazzi Renzo ASTA DI S. ANTONIO A MEANO I “sbaregoi” de Pan e Vin alle Case Rosse A Callibago, si sa, c’è sempre tanta allegria, voglia di stare insieme e desiderio di mantenere vive le tradizioni ma senza tralasciare i momenti di spiritualità. Ecco quindi alcune “cartoline” che illustrano alcuni momenti delle attività invernali nella “Republica”. S. Nicolò con “le piccole” Messa di S. Apollonia 4 Allegria, solidarietà, amicizia, tradizione, questi gli ingredienti che sabato 18 gennaio hanno sfornato una serata riuscitissima presso la canonica per l’appuntamento che non può mancare a Meano: l’asta di Sant’Antonio Abate. Con lo storico battitore Angelo aiutato da Flavio, Dino, Renzo, Francesco e al bar volante Eugenio e Marco, tre orette sono volate tra risate, sostanziose puntate da parte di un nutrito gruppo giovanotti/e ai prodotti locali e non gentilmente offerti da tante persone che ogni anno contribuiscono alla buona riuscita della serata. Soddisfatto il gruppo degli organizzatori che, con a capo il parroco Don Luigi, ringraziano i collaboratori e danno appuntamento a tutti al prossimo anno!!!! La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano EX EMIGRANTI VAJONT 30° ANNIVERSARIO PER L’ASSOCIAZIONE Lo scorso ottobre, per la Famiglia Ex Emigranti “Monte Pizzocco” è stato un mese molto intenso perché ha visto i festeggiamenti per il 30° anniversario della sua fondazione. Voluta nell’83 dal compianto Cav. Aurelio Antoniazzi, la “Monte Pizzocco” in questi tre decenni oltre a mantenere viva la memoria dell’emigrazione, ha saputo mettersi a disposizione della gente svolgendo numerose attività di volontariato, trovando un affiatamento ed un entusiasmo tali da permettere l’organizzazione di numerosi eventi che ormai sono appuntamenti fissi attesi da centinaia di persone. Va ricordato infatti che la “Monte Pizzocco” oltre all’organizzazione autunnale della “Giornata per non dimenticare” propone ogni anno il Pic-nic dell’Emigrante dove si ritrovano più di duecento persone; inoltre collabora con le Case di Riposo di Meano, Sedico e Cesiomaggiore nel creare momenti di musica ed allegria molto graditi agli ospiti. Infine oltre all’organizzazione della S. Barbara dell’Emigrante che ormai da trent’anni si celebra a Meano il 26 dicembre, la “Monte Pizzocco” è diventata forte collaboratrice dell’ABM nell’organizzazione della giornata per la Commemorazione di Mattmark, che da qualche anno si svolge al Mas dove la stessa Famiglia, PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA Domenica 10 Novembre una cinquantina di parrocchiani di Meano si è recata per un “pellegrinaggio della Memoria” a Longarone. Abbiamo fatto visita ai luoghi più significativi della catastrofe avvenuta 50 anni fa il 9 Ottobre 1963. Già durante il viaggio la guida che ci ha accompagnato, il giornalista Mario Battiston di Trichiana, ci ha preparato a quello che avremo visto. Abbiamo visitato la nuova Chiesa Parrocchiale, progettata dal famoso architetto Michelucci. Una chiesa in cemento armato con forme “strane”, arrotondate, che ricorda più la diga che un luogo di spiritualità, quasi uno stadio con le gradinate... dove non ci si può inginocchiare. In disparte, una statua della Madonna, senza braccia, rovinata. Ritrovata a Fossalta di Piave, trascinata fin laggiù dalle acque traboccate dalla diga. La sua figura così dolce spicca in questa architettura così fredda. Sempre a Longarone abbiamo visitato il Museo della memoria, che si apre con il modellino della Diga, opera di altissima ingegneria che ha resistito al tremendo urto della frana. Poi le immagini di una Longarone definita una piccola Milano, con un bel centro, bei palazzi, industrie che richiamavano lavoratori da paesi vicini. Le immagini della costruzione della diga, un’opera enorme che cresceva ogni giorno di sessanta centimetri, per tre anni. Poi le immagini del giorno dopo la tragedia, i titoloni ad effetto dei giornali, ed infine le foto della ricostruzione, con tanto, troppo cemento armato che ha rovinato la bellezza di Longarone. Il momento più intenso del pomeriggio è stato la visita alla diga. Davanti alla frana la Guida ha fatto la cronistoria in collaborazione con il Comune di Sedico, ha realizzato il Monumento ai Caduti sul Lavoro ed in Emigrazione. Ritornando ai festeggiamenti per il 30° anniversario, sono iniziati venerdì 11 ottobre a S. Giustina con la rappresentazione del riuscitissimo spettacolo “A zercar fortuna” della compagnia teatrale “I fuori di quinta” e si sono conclusi domenica 13 ottobre con la S. Messa e la deposizione di una corona di fiori al Monumento dedicato alle Vittime del Lavoro ed in Emigrazione. Numerose le Autorità intervenute tra cui il Presidente dell’ABM Oscar De Bona, il Sindaco Ennio Vigne del Comune di Santa Giustina che ha collaborato attivamente alla riuscita di questa manifestazione, ed il Senatore Giovanni Piccoli, i quali hanno ricordato con affetto e profonda gratitudine l’importanza dell’operato degli Ex Emigranti ed in particolare quello della Famiglia “Monte Pizzocco”. L’augurio di tutti ora è che nei prossimi anni vi sia un avvicinamento da parte dei giovani a questa realtà per portare avanti i valori ed il ricordo di chi con umiltà, sacrificio e tanto amore per la propria terra ha saputo scrivere una pagina importante della storia Bellunese. Marco Perot 5 degli ultimi mesi, giorni ed ore prima della tragedia, dei segnali premonitori. Camminare sopra la diga rimarrà un ricordo indelebile. Con un clima grigio e freddo, la vista della valle del Vajont duecento e più metri sotto di noi ha fatto impressione. Abbiamo concluso il pomeriggio al cimitero di Fortogna dove sono stati sepolti i corpi ritrovati e si ricordano tutte le circa duemila vittime. Molti resti deturpati dalla forza dell’acqua restarono senza nome, e moltissimi non vennero mai ritrovati. È stato un pomeriggio molto intenso, per tanti una visita mai fatta prima. La guida competente ci ha trasmesso quei risvolti umani e nascosti che certo nei film o nei telegiornali non fanno notizia. Che tristezza apprendere l’irrisorio ammontare dei risarcimenti per la morte di un familiare oppure che Giovanni Leone da presidente del Consiglio in carica promette giustizia a Longarone e pochi anni dopo diventa avvocato difensore della Sade...; che nessun Geologo italiano ha voluto dopo la tragedia mettersi dalla parte delle vittime per non perdere il lavoro. Anche il mondo della comunicazione non ne è uscito bene: molti giornalisti autorevoli catalogarono il Vajont semplicemente come catastrofe naturale anziché dovuta all’incuria dell’uomo, al contrario la voce critica sulla costruzione della diga, quella della giornalista Tina Merlin, catalogata come “comunista” forse troppo sbrigativamente, non trovò ascolto e il suo libro “Sulla pelle nuda” trovò un editore solo dopo decenni. Il Vajont quindi una tragedia ancora attuale. Una tragedia che ancora oggi ci deve fare riflettere sul nostro rapporto con il Creato che dobbiamo CUSTODIRE e non sfruttare. La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano COMITATO FESTEGGIAMENTI MEANO TANTISSIMI VOLONTARI CHE SI METTONO AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ Molti si chiedereanno come fà il Comitato Festeggiamenti Meano a “sfornare” edizioni della Festa del Ciclamino sempre all’altezza e di grosso spessore tecnico-culturale-sportivo? La risposta è una sola: c’è ancora tanta voglia di lavorare (speriamo duri) e di mantenere operative le strutture di proprietà del Comitato stesso. Se andiamo ad analizzare i vari settori possiamo fare le seguenti considerazioni. Sempre ottima la partecipazione in fase di montaggio e smontaggio strutture con un grosso plauso a tutti i volontari (circa 20) che a mezzogirono possono degustare un buon piatto di pasta preparato da Bruno. Segue la fase cosiddetta delle “finiture” (collegamenti vari e preparazione cucina) gestita e seguita come di consueto dagli “Amici di Dussano” ai quali và un grosso grazie per tutto quello che fanno e mi auguro faranno in futuro. Ad inizio “sagra” circa 100 persone ruotano attorno all’organizzazione, distribuite nei vari settori di competenza. Esaminando lo spazio cucina riscontriamo 40 “cucinieri” dislocati ai propri posti di combattimento in divisa, con capacità e disponibilità. La sala pranzo è uno sballo nel vero senso della parola, con giovani e giovanissimi “Bandane in testa” che girano tra i tavoli come dei professionisti nati. La gestione della casetta-pub e del gioco dei Tappi è sempre diretta da persone competenti e volenterose che lavorano con tanta passione; la stessa “Sgambettada”, torneo di calcio e di pallavolo è seguita da più persone capaci, passionali e propositive. Erano alcuni mesi che volevo esprimere un concetto di come il volontariato in senso lato, ma specialmente nel Comitato Festeggiamenti Meano, è ben sviluppato nel paese e nelle frazioni limitrofe. Io come presidente del Comitato, sono orgoglioso di avere a disposizione questo gruppo di “volontari” che permettono la costante riuscita e crescita della festa del Ciclamino da vari anni ai vertici Provinciali per proposte culturali, sportive e ricreative. Nel mese di febbraio 2012 in un momento di difficoltà sono state rinnovate le cariche in seno al Consiglio direttivo che hanno visto l’uscita per motivi personali di alcuni componenti, al quale va il mio grazie, e l’entrata di forze nuove che si sono proposte e dalle quali va il mio “plauso” per una carica sempre importante. L’edizione della Festa del Ciclamino 2013 ha visto anche, con nostra grande soddisfazione, l’entrata in scena di due e tre giovani in cucina e al bar, che fanno ben sperare per il futuro del Comitato 6 Festeggiamenti Meano. Io spero di avere anche per il 2014 altri giovani che collaborino con noi, in attesa che i dodicenni e tredicenni, che attualmente formano l’ossatura della sala pranzo, crescano ed entrino a far parte integrante del nostro gruppo di “volontari”. Bisogna ricordare anche che il Comitato Festeggiamenti oltre alla festa del Ciclamino organizza anche altri eventi, come “L’arrivo di San Nicolò”, “Carnevale in Piazza”, “Festa con gli ospiti della nostra Casa di Ripso il 1°gennaio”, collaborazione al tradizionale Palio di giugno, inoltre è sempre disponibile e aperto a chi li chiede un “aiuto” o altro: prestito di strutture varie. Ho voluto fare queste considerazioni per dare la giusta importanza ai volontari in seno al Comitato, perchè senza questo “gruppo di persone” sicuramente la “sagra” non si farebbe e così le altre iniziative. Mi auguro altresì che il Comitato, che ha una convenzione stipulata con il Comune di Santa Giustina, per la conduzione del Parco Ciclamino possa continuare ancora per decenni. Grazie a tutti i miei volontari del Comitato Festeggiamenti Meano Renzo Gazzi SAN NICOLÒ RITORNA A MEANO PER 124 BAMBINI La tradizione non si ferma a Meano... San Nicolò è arrivato accompagnato dalla fedele asinella Rosetta con il carretto carico di pacchetti. Ad attenderlo nei tre luoghi stabiliti, Dussano, Callibago e Meano un numero record di bimbi: ben 124 quest’anno i piccoli che hanno ricevuto il regalo dalle mani del simpatico San Nicolò. Il Comitato Festeggiamenti Meano è soddisfatto di vedere, anno dopo anno, crescere il numero di iscritti. Buon augurio per il paese!! Appuntamento a tutti per il prossimo anno! Renzo Gazzi La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO UNA SERATA INFORMATIVA PER TUTTA LA COMUNITÀ Circa una quarantina di persone hanno partecipato con attenzione e vero interesse giovedì 24 ottobre alla serata “ELEMENTI di PRIMO SOCCORSO” organizzata nella sala della Canonica dal Comitato Festeggiamenti Meano, e tenuta con grande professionalità dall’esperto dott. Luigi Pais Dei Mori, presidente provinciale dell’Ordine degli Infermieri, nonché coordinatore e responsabile del servizio infermieristico presso la nostra Fondazione Casa di Riposo di Meano, che ha dedicato la sua serata a titolo gratuito, per Meano, al quale va il nostro grande e meritato GRAZIE! L’esposizione degli argomenti è stata coinvolgente e fluida, trattata in modo simpatico e comprensibile a tutti, pur trattandosi di tematiche che riguardano eventuali situazioni critiche nelle quali nessuno vorrebbe mai trovarsi, ma dalle quali nessuno deve ritrarsi, per dovere civile e morale, con responsabilità e compiendo le dovute azioni di aiuto a persone in difficoltà da traumi, incidenti, arresto cardio-polmonare, traumatismi, ustioni, emorragie, ed altro possibile, mettendo in pratica tutto quanto si può dare in quel momento, poco o tanto che sia; l’importante è che nessuno si tiri indietro in circostanze critiche, che faccia qualcosa, quello che si sente di fare; con pochi accorgimenti, ma importanti, con qualche cognizione in merito, si può anche salvare una vita. Con altri argomenti “più leggeri” ha fornito semplici, efficaci e sicure informazioni sui comportamenti da seguire AMICI DI DUSSANO MADONNA DELLA SALUTE E S. PAOLO anche in caso di banali ricorrenti piccoli incidenti, sfatando qualche luogo comune non proprio adeguato sulle misure da intraprendere; ed ancora su come distinguere le situazioni, individuando le patologie in base ad osservazioni precise sulla persona infortunata; insomma … proprio interessante ed utile! Ovvio che in poco più di una ora e mezza non si può fare una vera formazione, ma qualche nozione che magari sarà di aiuto nel futuro, ognuno se l’è “messa nel sacco” e portata a casa di sicuro. La soddisfazione è stata nell’intuire che i presenti hanno apprezzato proprio questo aspetto, soddisfatti e riconoscenti. Bene! Ed allora... alla prossima! Renzo Trinca MEANO-CASTION LINEA DIRETTA “Solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto” (Papa Francesco – Messa di Corpus Domini 2013) Gli amici di Dussano anche quest’anno si sono ritrovati a festeggiare “la Madonna della Salute” e, a gennaio, la “conversione di San Paolo”. A novembre, per la festa della Madonna, dopo le due messe celebrate da Don Bernardo e Don Luigi, i festeggiamenti sono proseguiti per due fine settimana nei locali messi gentilmente a disposizione dalla contessa Teresa Miari Fulcis. Tutto è andato bene e con risultati ben oltre le nostre previsioni. Noi come gruppo ci teniamo a ringraziare di cuore tutti coloro che ci sono vicini in vari modi: chi ha offerto i premi per la lotteria, chi ha preparato pietanze sempre gustose, chi ha predisposto i locali e soprattutto chi ha coinvolto altri amici nel venire a mangiare a Dussano. Numerose, significative e variegate le elargizioni degli Amici di Dussano: AIRC € 400; Chiesa di Dussano € 500; Charitas Foraniale € 300; Insieme Si Può € 500; Soccorso Alpino € 500; Ass. Cri Du Chat € 250; Opere Parrocchiali € 500; Fiori per la chiesa € 15°; Coro Parrocchiale € 150; Hospice Le Vette € 500; Telethon € 150; Chiesa di Cassol € 350; Assistenza Parr. Ammalati S. a Giustina € 500; Donatori di Sangue € 150; Fondo Solidarietà Parr. Di Meano € 400. Non ci sono parole... un bellissimo esempio... ed un bellissimo sodalizio di festa e condivisione. Amici sportivi e non, ci ricolleghiamo all’ultima uscita del nostro Bollettino Parrocchiale, per parlarvi ancora un’attimo del nostro amico Gigi, perché abbiamo ricevuto dai suoi genitori questa bella lettera che vogliamo condividere con tutti voi. Belluno, 17 ottobre 2013. Carissimi amici dell’U.S. Meano, abbiamo letto con commozione lo scritto dedicato a Gigi. Già lui ci aveva riferito del vostro ambiente accogliente e stimolante per i ragazzi appassionati del gioco del calcio. La vicinanza della vostra società nei giorni seguenti alla sua dipartita ce ne aveva dato conferma e ci aveva impressionato proprio perché Gigi era stato una presenza fugace tra voi. Successivamente ci stupimmo dell’impegno profuso per ricordarlo con il Torneo Gli Amici di Dussano 7 d’agosto, concluso con una bella partita e con quella cerimonia coinvolgente ed indimenticabile. Ora abbiamo ricevuto la visita dei vostri dirigenti, il ricordo impreziosito della tessera di iscrizione di Gigi e questo testo scritto con affetto e con penna leggera. Lascia trasparire sensibilità e finezza di sentimenti e ci fa capire perché Gigi si fosse immediatamente sentito a suo agio nell’ambiente dell’U.S. Meano. Vi siamo grati. Se doveste portare avanti una qualche iniziativa anche per il prossimo anno, noi ci saremo. Grazie di cuore a tutti, dirigenti e ragazzi. Nel ricordo di Gigi vi abbracciamo con grande affetto. Damiana e Renato La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano SOLIDARIETÀ CRISTIANA NELLA COMUNITÀ INCONTRO DEL CONSIGLIO PASTORALE CON I GRUPPI DI VOLONTARIATO DELLA PARROCCHIA Lunedì 18 novembre 2013 si è tenuto nella sala conferenze della Casa Canonica, l’incontro straordinario del Consiglio Pastorale con vari gruppi e associazioni di volontariato della nostra Comunità sul tema della situazione socio-economica-lavorativa attuale. Erano presenti rappresentanti sia del Consiglio Pastorale che dei seguenti gruppi o associazioni: Caritas, Insieme si Può, Filò, Comitato Festeggiamenti, Amici di Dussano, Gruppo Callibago, U.S. Meano. Ha introdotto l’incontro Don Luigi con i saluti e un ringraziamento per la numerosa presenza e ha invitato Raveane Alessandro ad esporre ai presenti la tematica in oggetto, emersa da precedenti analisi fatte negli ultimi incontri del Consiglio Pastorale. La perdurante crisi che investe l’Italia e che non risparmia di certo la nostra Comunità, sta creando numerose problematiche individuali e famigliari che non sempre emergono, sia per il carattere chiuso che contraddistingue la nostra gente, sia per l’individualismo anche inconscio che caratterizza il nostro tempo e anche soprattutto per una sorta di pudore. L’idea è di coinvolgere tutti i componenti delle varie realtà volontaristiche nel monitorare con un più ampio raggio possibile, le eventuali criticità che man mano si verificassero e segnalarle al Consiglio Pastorale per poter esercitare un’azione più profonda nel nostro tessuto sociale. Nell’intento non ci sarebbero solo le impellenti questioni economiche, ma anche quelle di carattere morale (droga, alcool, dipendenza dal gioco ecc.) e non ultima la situazione di tanti anziani ( pensione insufficiente, solitudine ecc.). Naturalmente Alessandro, ha sottolineato la delicatezza degli argomenti e la massima discrezionalità da tenere nello specifico e ha portato in evidenza l’esistenza in Parrocchia da un annetto circa di un fondo istituito da Don Luigi per piccole emergenze. Altra opportunità da sfruttare è la presenza del pulmino donato alla Comunità dal nostro Parroco e che con la disponibilità di volontari, si potrebbe utilizzare per trasportare gli anziani che domiciliano ancora nelle loro abitazioni, per la spesa al mercato settimanale di Santa Giustina o di Sedico o nei grossi centri commerciali, o piuttosto dal medico di base e ritirare farmaci in farmacia. È stato sottolineato il particolare momento negativo dell’occupazione e non solo di quella giovanile, ma anche del sempre incombente rischio della perdita di posti di lavoro per la continua minaccia della chiusura di siti industriali del territorio provinciale. Don Luigi, ha sottolineato come non sia necessario creare un nuovo organismo, ma un’antenna, un osservatorio dove tutti possono svolgere un ruolo di monitoraggio e segnalazione per portare solidarietà, attenzione, ascolto con una discrezione che non scalfisca la dignità, ma che faccia capire che non si è soli. Non ci si può fermare all’impegno di singole persone, ma coinvolgendo tutti e 8 quindi non massa di persone, ma Comunità nel pieno senso del termine. Azara Simplicio rappresentante gruppo Caritas, ha portato a conoscenza come attualmente nel nostro Comune, vengano assistite ben 104 persone, ma dal prossimo anno con la sparizione dell’AGEA ente europeo per l’assistenza, ci sarà l’obbligo di ridurre il numero di assistiti. Certamente il problema anziani in difficoltà per le esigue pensioni vanno ad assommarsi ulteriormente sempre più, anche giovani famiglie economicamente in crisi, con vari problemi fra i quali parecchio incidenti sono le spese scolastiche dei loro figli. Balest Cristina è intervenuta, testimoniando la notevole difficoltà che le problematiche riescano ad emergere, ne è testimonianza che il gruppo Insieme si Può ha ricevuto e continua a ricevere segnalazioni da varie persone, ma in particolare da assistenti sociali che operano sul territorio comunale, di situazioni precarie impensabili e magari a poca distanza da noi. Alcune di queste criticità sono state indirizzate alla sede centrale di Belluno, altre sono state gestite direttamente in loco e in particolare dove c’è presenza di bambini. Quindi si vede come necessaria l’unione di più forze per creare una salda coscienza comunitaria. L’intervento di Francesco Rossa è stato volto invece a trovare soluzione occupazionali per i giovani, incoraggiandoli ad intraprendere percorsi alternativi al mito della fabbrica. Una soluzione certamente impegnativa potrebbe essere la piccola imprenditoria agricola, magari organizzandola anche in forme di cooperativa. Potrebbe essere la nuova frontiera, alternativa alla grossa distribuzione, visto che è sempre più ricercato il prodotto a km. 0. Don Luigi, riprendendo la parola, ha sottolineato come Francesco abbia colto appieno il senso della proposta fatta dal nostro Vescovo in occasione della ricorrenza di S. Martino. Vieceli Paolo, ha posto invece tre interrogativi: Come organizzare la rete? Come gestire la cosa? Come incrementare il Fondo? Ha proposto che ogni associazione potrebbe dare parte dei suoi ricavati secondo le proprie possibilità e dare più risalto all’esistenza del Fondo, magari attraverso proprio le pagine del nostro Bollettino Parrocchiale. Si è arrivati alle conclusioni con una possibile procedura proposta da Don Luigi: 1- I vari gruppi si riuniscano per valutare le proposte emerse e indicare al Parroco un referente. 2- Proporre un’indicazione sull’uso del Fondo. 3- Portare a conoscenza le problematiche nella massima discrezione possibile. 4- Criteri chiari e trasparenti nella distribuzione del Fondo. 5- Proposte sull’utilizzo del pulmino. Alle ore 23 si sono chiusi i lavori di questo incontro, costruttivo, interessante e che si spera porti copiosi frutti di carità e condivisione nella nostra Comunità. Maria Grazia Cassol La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano CONSIGLIO PASTORALE CASA DI RIPOSO RELAZIONE DEGLI ULTIMI INCONTRI Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito lo scorso 19 settembre 2013 ed il 23 gennaio. Nell’incontro di settembre i lavori si sono svolti in tre fasi: momento di preghiera e presentazione della Nota Pastorale del Vescovo Giuseppe “Lui deve crescere”; lavoro dei 3 gruppi (Annuncio/Cultura, Carità e Liturgia); condivisione dei lavori. Nel gruppo Annuncio/Cultura si è parlato della Festa Patronale con l’esperienza della Festa per gli Anziani e l’assegnazione del premio al gruppo dei Donatori di Sangue; dell’inizio del nuovo anno catechistico. Il gruppo propone: il concorso “presepi”; l’organizzazione di una serata con le foto delle attività estive; la presentazione del recital “Credo” della Comunità Cenacolo; una serata con il Coro Polifonico di Trichiana. Nel gruppo Charitas si è Parlato della Charitas foraniale. Si sottolinea l’importanza del lavoro fatto assieme, perché, causa anche il senso di dignità della nostra gente e la ritrosia a chiedere, è difficile venire a conoscenza delle situazioni. Si evidenzia che tante persone hanno bisogno di aiuto morale. Si chiede al gruppo se la proposta di un incontro fra tutte le associazioni che operano nell’ambito della carità si sta concretizzando e si sottolinea l’importanza del dialogo e del coordinamento in quanto le richieste di aiuto arrivano anche al di fuori della Charitas. Nel gruppo Liturgia si è parlato: dell’animazione delle Messe del tempo ordinario e partecipazione dei ragazzi e delle famiglie alla Celebrazione Eucaristica domenicale; l’animazione del periodo di Avvento con i gruppi di catechismo; le messe del mattino alle 6,30 in Casa di Riposo; il canto dei Vespri domenicali; la Novena di Natale. GLI APPUNTAMENTI SOTTO L’ALBERO Domenica 26 gennaio la Casa di Riposo è stata “invasa” dalla truppa di Alpini di S. Giustina che, munita di cappello con la piuma, ha portato per tutti gli ospiti crostoli conditi da tanta buona musica suonata dal caro musicista Renzo Dal Castel col nipote Denis. Non sono mancate le danze e i canti degli alpini che hanno commosso anche gli animi più solidi! Il 6 gennaio è invece arrivata una splendida Befana con la scopa per portare calze ricche di dolci e piccoli pensierini per tutti! L’anno nuovo è stato salutato con una grande festa: dalle 14.30 in poi il salone è stato riempito dalle musiche allegre della mitica band “I ragazzi della notte” che ha fatto divertire tutti, scatenando le danze! Dopo il discorso augurale del nostro Presidente Luigi Balest sono intervenuti il Sindaco Ennio Vigne e il Presidente del comitato Festeggiamenti di Meano Renzo Gazzi. A metà pomeriggio poi è stato servito un ottimo gelato gentilmente offerto dal Comitato Festeggiamenti che, come ogni hanno, ci accompagna nell’organizzazione di questo evento. Qualche giorno prima, il 28 dicembre, si è esibito per gli ospiti anche il rinomato Coro Oio con 6 brani della tradizione popolare altrettanti canti natalizi che hanno animato il pomeriggio degli ospiti che hanno ascoltato Prima dell’incontro di gennaio tutti e tre i gruppi si erano incontrati e, dopo la riflessione sul ruolo di corresponsabilità del laici nella Chiesa, alla luce delle parole della Lumen Gentium, ogni gruppo condivide i lavori svolti. Il gruppo Charitas comunica che è costretto a ridurre gli aiuti alle famiglie in quanto non esiste più l’Agea, ente comunitario. Si evidenzia che il ruolo della Charitas non si ferma alle esigenze economiche, ma comprende anche altri aspetti caritatevoli, quali, ad es. le visite ai malati. Nella riunione si è anche parlato della gestione del Fondo di Solidarietà della Parrocchia. Il gruppo Annuncio/Cultura ha fatto una riflessione sulle attività svolte fino a Natale e sui possibili miglioramenti ed ampliamenti per il prossimo anno; su alcune attività da svolgere nella prossima primavera/estate (animazioni delle celebrazioni e dei momenti di devozione; incontri con le famiglie; gite estive e soggiorno marino). Il gruppo Liturgia presenta i propri lavori con le celebrazioni fino al Corpus Domini. Propone la nascita di un Gruppo di Preghiera. Viene affrontato il problema dell’organo e si sottolinea che il restauro del vecchio organo era molto costoso e non offriva alcuna garanzia. Si parla del “Centenario della Parrocchia”. Don Luigi propone un concorso per avere un “logo” delle celebrazioni. Si ipotizza una preparazione al Centenario con un tema specifico per i tre anni precedenti. Il senso del centenario sta nella crescita della consapevolezza nei paesani di appartenere ad una comunità che ha camminato e continua a camminare assieme. I lavori si sono svolti in un clima di grande armonia e collaborazione. Maria Grazia Cassol 9 e accompagnato con trasporto il concerto! In vista del Natale, venerdì 20 dicembre, il salone della Casa di Riposo si è animato ancora una volta con la tanto attesa estrazione dei biglietti vincenti della lotteria che hanno premiato molti presenti con ricchi premi. In seguito ha avuto luogo la splendida esibizione del coro composto da una quarantina dei nostri ospiti. “Tu scendi dalle stelle”, “Gingle bells”, “Bianco Natale” e l’immancabile “Che sarà” nel repertorio preparato a partire dall’autunno in numerose prove, accompagnati magistralmente dal musicista Duilio Maggis. Venerdì 13 dicembre, come da tradizione, alcuni ospiti della nostra Casa di Riposo si sono recati a Callibago per il consueto pranzo in onore di Santa Lucia. Ad accoglierci calorosamente come ogni anno i volontari del paese che ci hanno deliziato con portate di trippa, polenta e baccalà e salame e formaggio. Martedì 10 dicembre presso il Circolo Elisa di Santa Giustina, le Case di Riposo di Meano, Sedico, Limana, Trichiana, Mel e Fonzaso si sono incontrate per il consueto appuntamento della Tombolata di Natale. Due partite al mattino e una al pomeriggio, hanno divertito e fatto vincere ricchi premi ai partecipanti, che nei momenti di pausa hanno potuto godere delle canzoni di Renzo Dal Castel. La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano REGALO PER NATALE LA PAROLA D’ORDINE È: CONDIVIDERE Questa mattina ho cercato sul vocabolario la parola “condividere” e questa è stata la definizione che ho trovato: “Dividere, spartire insieme con altri”. E come mai ho cercato proprio quella parola? Perchè è il termine che mi girava nella mente, mentre preparavo gli scatoloni con i giocattoli da spedire in Kenia. Forse non tutti sanno che nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 novembre, la parrocchia e il gruppo “Insieme si Può” hanno aderito all’iniziativa di un’associazione nazionale onlus “Comics for Africa” nella raccolta di giocattoli usati da inviare per Natale ai bambini di alcuni villaggi in Kenia. E la parola condividere mi continuava a passare nella testa ogni volta che vedevo una mamma, una nonna, un bambino, separarsi da un gioco per regalarlo ad un altro bambino che, spesso, non ha nemmeno un pallone con cui giocare. Una macchinina di un “modello ormai vecchio” può fare la felicità tra le mani di un bimbo africano! E sono stati davvero molti i giocattoli “spartiti insieme con altri” che in quei due giorni abbiamo raccolto: sono stati così tanti ed inaspettati che saranno condivisi con più associazioni e in più paesi. Parecchi giochi partiranno, nelle prossime settimane, con un container e verranno consegnati il giorno di Natale in alcuni villaggi del Kenia. Nel mese di febbraio, volontari della nostra zona (che si appoggiano all’associazione Stella della Speranza) riempiranno alcune loro valigie e partiranno alla volta del Villaggio di Matiri: qui si trova la “Casa dei Bambini” gestita da Rita Drago che, circa ventisei anni fa, è partita da Torino per svolgere come volontaria la sua professione di infermiera nelle missioni della Consolata e poi è rimasta Kenia. Alcuni dei giocattoli, che non sono adatti per l’Africa (giochi elettronici, a batterie, alcune bambole...), saranno utilizzati durante il mercatino di Stella della Speranza, a S. Giustina, a dicembre ed il ricavato delle offerte sarà devoluto all’iniziativa. E per finire, alcuni giochi saranno regalati ai reparti di pediatria degli ospedali di Feltre e Belluno. Sì, direi che in questo caso la parola condividere ha davvero rispettato quanto riportato nella definizione del vocabolario! Un grazie a tutti voi che avete condiviso con noi e con tanti altri, non solo i vostri giochi, ma anche un po’del vostro cuore. Cristina Balest CONCORSO NATALIZIO DEI PRESEPI TANTA CREATIVITÀ E GRANDE PARTECIPAZIONE CON BEN 25 PRESEPI Il concorso presepi organizzato dalla parrocchia di Meano e rivolto ai ragazzi delle scuole ha avuto un ottimo successo. La mostra allestita presso la Casa di Riposo è stata molto apprezzata e visitata da un gran numero di persone. Sono stati 25 i Presepi partecipanti e ben 760 le schede compilate dai visitatori per la votazione del presepio più bello! Una giuria di tre persone esperte da fuori parrocchia (Righes Valentina, Turchet Lorenzo e la presidente di giuria Da Lan Patrizia), ha valutato invece l’aspetto costruttivo e simbolico dei presepi che erano esposti solo con numeri di riconoscimento e senza i nomi dei ragazzi. La decisione è stata molto difficile, perché tutti i lavori avevano in sé una caratteristica meritevole di apprezzamento che è stata poi indicata in ciascun attestato di partecipazione. Dovendo però attribuire un premio assoluto, è stato assegnato un ex–aequo a due presepi: ad Arianna Frescura “per la realizzazione che sottolineava maggiormente le radici della fede cristiana”, e Christian Gazzi per “l’universalità del messaggio evangelico”. Il presepio più votato è risultato quello di Edoardo Bolzan. La cerimonia di premiazione si è svolta in Chiesa Parrocchiale il pomeriggio dell’Epifania. Gradito ospite della manifestazione è stato il Coro Polifonico di Trichiana diretto dal Maestro Aldo Coronati che ha presentato una decina di canti Natalizi. 10 C’è stato anche un momento di Preghiera dedicato dal Parroco Don Luigi al messaggio missionario della Epifania, alla preghiera speciale per i bambini del mondo ed al bacio al Bambinello della Chiesa Parrocchiale che proviene proprio da Betlemme. Anche il Coro parrocchiale dei ragazzi, “Le semicrome” si è esibito con tre allegri canti. Alla conclusione grandi applausi per tutti ed un ottimo rinfresco in compagnia nella sala parrocchiale. n arrivederci al prossimo anno, magari ancor più numerosi. Andrea Dapoz La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano NON C’È AMORE PIÙ GRANDE CHE DARE LA VITA UN GRAZIE ALLE SUORE CHE PRESTANO E HANNO PRESTATO SERVIZIO NELLA NOSTRA COMUNITÀ In occasione della giornata dedicata alla Vita consacrata, lo scorso 2 febbraio, la Federazione delle Religiose USMI della nostra Diocesi ha sottolineando in modo particolare la vicenda delle sei Suore delle Poverelle, nostre consorelle, che generosamente hanno donato la loro vita fino a contrarre il contagio e morire, durante l’epidemia che nel 1995 ha duramente colpito la città di Kikwit, nell’allora Zaire, ora Congo. Per queste nostre consorelle dal 2011 è in corso la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, con il coinvolgimento delle due diocesi: quella di Kikwit, dove sono morte, e quella di Bergamo, dove hanno iniziato il loro cammino di consacrate e vissuto i primi anni del loro servizio apostolico. Tutte noi, Suore delle Poverelle (che le abbiamo conosciute di persona), conserviamo per loro il ricordo vivo di una generosità che osiamo definire eroica. Da Bergamo sono state invitate e sono venute due nostre consorelle: Suor Linadele, Postulatrice della Causa delle sei Suore e Suor Vania, membro della Commissione storica che ha ricercato la documentazione al riguardo. Anche la nostra Comunità parrocchiale, nella Messa vespertina di sabato 1° febbraio, ha potuto godere della loro presenza. Al momento dell’Omelia, dopo l’introduzione del nostro Parroco don Luigi, è stata data la parola a Suor Linadele, che ha presentato il lungo servizio prestato in Africa dalle sei suore: Suor Floralba dal 1952, per 43 anni;Suor Clarangela dal 1959, per 36 anni; Suor Danielangela dal 1978, per 17 anni; Suor Dinarosa dal 1966, per 29 anni; Suor Annelvira dal 1961, per 34 anni; Suor Vitarosa dal 1982, per 13 anni. Domenica 2 febbraio era anche la giornata della vita ed è stato ben sottolineato come le sei Poverelle che hanno dato la vita nel 1995 durante l’epidemia di ebola a Kikwit, sono state persone amanti della vita, totalmente donate a Dio e ai fratelli. Esse hanno difeso la vita fin dal suo nascere, per migliaia di bambini, nei reparti della maternità; hanno avuto cura delle persone in ogni età e condizioni di vita: malati, denutriti, affetti da tubercolosi; hanno seguito con amore, fornito medicine, confortato malati di ogni genere; hanno fasciato le piaghe dei lebbrosi; hanno insegnato il rispetto per l’handicappato, per l’anziano, organizzando assistenza ed aiuto per ciascuno. Non hanno esitato ad intervenire neppure di fronte al terribile virus ebola, che le ha contagiate! 11 Un missionario che ben le conosceva, e che era in Zaire in quel periodo, le ha definite “eroi per abitudine”, persone cioè che hanno sempre amato, in ogni situazione, tutti, a qualunque costo, sull’esempio di Gesù che ha detto: “Non c’è amore più grande che dare la vita per coloro che si amano!” È stato pure sottolineata l’origine semplice delle sei Suore: venute da paesi della provincia di Bergamo e di Brescia, cresciute ed educate in famiglie cristiane dove il tenore della vita era sobrio e il sacrificio per vivere era frequente, alcune provate dalla morte prematura di genitori e fratelli. Nella loro vita – ha sottolineato Suor Linadele – appariva come fulcro splendente la ricerca continua e appassionata di Dio, in tempi prolungati di preghiera, scelti e voluti personalmente: al mattino molto presto (qualcuna dalle 3.30 alle 4.30 !!!), qualche altra fino a sera inoltrata, dopo una snervante giornata di lavoro tra gli ammalati!!! Perché… “dove attingere altrove la forza?” Questo il contesto sul quale si è saldamente radicata la vita cristiana e consacrata delle sei “Testimoni di carità” ora Serve di Dio. Voglia il Signore che il loro esempio sia seguito da tanti, mentre noi, con quanti le hanno conosciute in Congo e in Italia, attendiamo che la Chiesa riconosca le loro virtù e la loro santità, con l’onore degli altari! Don Luigi CASA DI RIPOSO GIORNATA DELLA SPERANZA Giornata della Speranza sabato 15 febbraio in Casa di Riposo. “Sempre è bello nel momento del dolore e della malattia noi non siamo soli: il sacerdote e coloro che sono presenti durante l’Unzione degli infermi rappresentano infatti tutta la comunità cristiana che, come un unico corpo, con Gesù si stringe attorno a chi soffre e ai familiari, alimentando in essi la fede e la speranza…a rendersi presente nel Sacramento è lo stesso Signore Gesù, che ci prende per mano, ci accarezza come faceva con i malati” (udienza di Papa Francesco, 26/2/14). C’è stata una bella festa di comunità. Il coro delle Semicrome ha animato la Messa. GENEROSITÀ MEANESE GRAZIE DI CUORE Per Bollettino La Squilla n.3/13 - offerte dalle frazioni € 713,00; spese per stampa € 592,00 e per spedizione € 80,00. Numero di Natale: non è uscito. Antoniazzi Michela (Svizzera); Lovat Furlanetto Maria (Svizzera); Cassol Paolo (s. Giustina); Franca e Angelo Vieceli Bortolas (Svizzera); Costa Triches Iole (Svizzera); De Toffol Valentina; Gazzi Maurizio (Susegana - TV); In occasione Battesimo di Ferigo Ambra, la famiglia; di Slongo Sofia; di Dal Mas Sofia, famiglia; In occ. 55° matr. di Vito e Bruna Da Canal; 50° matr. di Antonio e Angela Alpagotti; In memoria di: Turchetto Gianfranco, la famiglia; Gris Maria, nipoti Menegon; Remedi Narciso, i figli; Garna Alfonsina, i figli; Lovat Giuseppina, i figli; di Vieceli Teresa, figlio e famiglia; Per opere parrocchiali: Zampieri Marcella (TO); Dal Magro Bernardetta; Prestileo Renato; Balest Diana; Gruppo Filò per affitto sala (€ 50,00); Amici di Dussano (per Fondo solidarietà, € 400,00 - per VIVE NEL SIGNORE opere parr. € 500,00 - per fiori chiesa Natale € 150,00); Gabriella Luciani per Avvento fraternità; affitto sala per serata Prof. Micheletto; Pan e Vin di Callibago (€ 20,00); Fam. Naldo Giorgio per fondo solidarietà; Fam. Ex emigranti M. Pizzocco (€ 250,00); Per lavoro campane: Azara Simplicio; Gazzi Renzo; fam. D’Agostini-Luciani; NN; Benedetta Dal Magro; Casoni Maria; Comunità di Callibago (€ 500,00) Grazie ! SAN MARTINO CASTAGNE E FESTA PER I BAMBINI Giornata splendida per i bambini della scuola elementare e asilo di Meano, il martedì 12 c.m. E’ proprio il caso di dire “Estate di San Martino”, e San Martino sono arrivati a festeggiare al Parco, accompagnati dalle loro maestre, dal preside e vicepreside, gli oltre 100 bimbi, dove hanno trovato un bel cesto di calde castagne da gustare, preparate come da tradizione dai volontari del Comitato Festeggiamenti Meano. Il Parco si è animato del vociare di questi giovani bimbi che portano una ventata di freschezza a tutto il paese. Augurandoci di continuare la tradizione, aspettiamo tutti il prossimo anno!!!! Asta S. Antonio: Entrate lorde € 2995,00; spese € 195,00; Grazie! Pro organo: Lovat Gilda; Balest Diana; A “Mano amica” di Feltre: in memoria di Don Noelio Marchet (€ 645,00); di Rizzo Giuseppe ( € 500,00); Giornate speciali: Giornata del Seminario Festa Rosario (€ 100,00); Missioni (€ 300,00); Offerte pervenute fino al 16.2.2014. Ringraziamo di cuore e chiediamo scusa per possibili omissioni ed errori. TAPPE COMUNITARIE DOMENICA 6 APRILE Festa del Perdono e Prima confessione LA SQUILLA UN BOLLETTINO APERTO A TUTTI “La Squilla” vuole essere il bollettino di tutta la comunità e pertanto accoglie volentieri il contributo di coloro che vogliono partecipare con articoli e/o foto da pubblicare. L’importante è che il materiale pervenga entro il 15 maggio per il numero di giugno, entro il 31 agosto per il numero di settembre e entro il 31 ottobre per il numero di dicembre, per consentire alla redazione di gestire la pubblicazione entro i termini di tempo prefissati. Tutto deve essere inoltrato (possibilmente corredato da foto) all’indirizzo e-mail squilla. eano@gmail. om oppure consegnato in forma cartacea a Don Luigi. Si ringrazia coloro che vorranno partecipare, rendendo questo bollettino sempre più ricco ed originale! Direttore Responsabile: Don Lorenzo Sperti Redazione: Cristina Balest, Maria Grazia Cassol, Andrea Dapoz, Renzo Gazzi, Giulia Merlin, Alessandro Raveane, Sabrina Rossa, Renzo Trinca Coordinamento: Sabrina Rossa Impaginazione e grafica: Daniele Pol DOMENICA 18 MAGGIO Messa di Prima Comunione con il permesso dell’Autorità Ecclesiastica, Sac. Don Luigi Calvi Tipografia: Tipografia Piave Email: [email protected] Cellulare: 338 9831867 VIECELI TERESA, di anni 90, res. a Dussano, vedova di Colle Alfonso Angelo, vive in Dio dal 15 gennaio 2014. 12