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La Squilla Marzo 2014C.indd - Ink
Anno XCV - Primavera 2014
Bollettino della parrocchia
Santa Maria Regina Pacis
in Meano
DAI RIGORI INVERNALI...
ALLA NOSTALGIA DEI FIORI E DEI SEMI
Tanti pensieri frullano nella mente... in questi giorni. Intanto vorrei dire: bentornata Squilla nelle case di Meano! Sì, perchè ormai ne sentivamo una forte nostalgia, dopo il “digiuno” natalizio. E questa è una bella notizia. Non sempre è facile portare avanti iniziative valide e interessanti, ma con l’impegno generoso e la disponibilità gratuita di tanti amici, si superano le difficoltà.
Stiamo vivendo una stagione invernale strana... in Valbelluna, quanta e uggiosa pioggia mentre sui tetti dell’alta provincia valligiani e volontari hanno sudato a a spalare lo strato impressionante
di neve accumulatasi nelle settimane passate. Con grandi disagi. Ma il freddo peggiore che gela il cuore non è quello che fa arrossire il naso, bensì quando non c’è nessuno accanto a noi e quando non c’è nessuno da andare a trovare. Quanta nebbia fastidiosa che accorcia la visibilità e ci ha impedito di contemplare il Pizzocco, ma so-
prattutto quella che vela la nostra capacità di progettare il futuro: perchè il lavoro manca in tante famiglie, perchè la persona che amavamo non c’è più o se n’è andata senza spiegazioni, o perchè la malattia ci ha fatto visita in casa, o perchè il coniuge si attacca ormai più al computer che a noi, o perchè il figlio ha cominciato a frequentare brutte compagnie, o perchè le nostre chiese sono sempre più deserte se non più fredde...o anche solo perchè l’età inesorabilmente scorre. E il nostro passo si fa pesante e faticoso come se camminassimo sulla neve. Davvero l’uomo è fatto di terra. Dove tutto risponde alla “legge del seme”, che se non muore, non porta frutto. Di questa terra invernale, fredda e senza vita, ma che,anche contro ogni evidenza, sta preparando i colori e i profumi della primavera! Sopravvivendo ai rigori invernali si attacca alla nostalgia delle foglie, dei fiori e dei semi: della vita che scaturisce dalla morte.
1
Il mistero della Pasqua di Morte e Risurrezione, di Gesù Cristo, dell’umanità e nostra.
1914. Cosa dice a noi? Forse a qualcuno, meno disattento, richiama una data drammaticamente legata alla nostra terra. L’inizio della Prima Guerra mondiale. Ma dove voglio portarvi? Alla nostra
gente che fu coinvolta da questo conflitto terribile e che volle, proprio quando la parrocchia fu fondata nel 1919, mettersi sotto la protezione della Madonna, Maria Regina della pace. E non sarebbe bello festeggiare il centenario di una storica fontana costruita proprio quell’anno...accanto all’artistica chiesetta di S. Bartolomeo? L’acqua ...segno di vita , che vince sulle onde di morte e distruzione... richiamo al sacramento che fonda la nostra vita cristiana, il Battesimo. 2014. Un anno carico di grandi attese e speranze per la Chiesa di Francesco, sempre più coraggiosa e missionaria e per il nuo-
vo governo, ma anche di importanti scadenze amministrative per il nostro Comune e la comunità meanese: le votazioni per l’elezione del nuovo Sindaco e il rinnovo del
Consiglio di Amministrazione della nostra Casa di Riposo. Con discernimento vigile, senso di responsabilità, partecipazione attiva! Ci rivedremo presto, previo avviso, per la visita e benedizione pasquale delle famiglie, dopo l’indimenticabile viaggio missionario in Tanzania,
nella verde Africa, di cui riferirò più avanti.
A tutti i paesani vicini e lontani l’augurio di buona lettura (a proposito... in seconda c’è la risposta al titolo di prima pagina e la bella sorpresa del 2° inserto storico) unito al grazie sincero per ogni preziosa collaborazione offerta alla parrocchia. Buon cammino quaresimale a tutti per vivere assieme una gioiosa cristiana Pasqua di Risurrezione!
Don Luigi
La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
LA GIOIA DEL VANGELO
PAPA FRANCESCO: UNA CHIESA... IN USCITA
Nel capitolo II° della “Evangelii gaudium” Papa Francesco mette in guardia da alcune
tentazioni e soprattutto dal pericolo di perdere e lasciarsi derubare dei grandi doni di cui lo
Spirito di Dio ci ha arricchiti.
Ricordiamo il primo pressante
invito, fatto soprattutto ai giovani, di non lasciarsi “rubare la speranza!”: il Papa lo riprende e articola in sette progressivi passaggi.
Don Luigi
Non lasciamoci rubare
l’entusiasmo missionario.
Per essere autentici annunciatori e testimoni della “gioia
del Vangelo” occorre coltivare una profonda “spiritualità
missionaria”, chiamata ad alcune sfide: superare l’individualismo, la crisi d’identità e
un calo del fervore. “Sono tre
mali che si alimentano l’uno
con l’altro”. Il pericolo è che
la vita spirituale si confonda “con alcuni momenti religiosi che offrono un certo sollievo ma che non alimentano
l’incontro con gli altri, l’impegno nel mondo, la passione
per l’evangelizzazione”.
Non lasciamoci rubare la
gioia dell’evangelizzazione.
“Il grigio pragmatismo” della vita quotidiana della Chiesa è la più grande minaccia
che sviluppa la “psicologia
della tomba” e che trasforma
progressivamente i cristiani in “mummie da museo”.
Immagini forti con cui il Papa
chiama l’”egoista accidia pastorale”, che coglie gli operatori pastorali quando credono che il compito dell’evangelizzazione sia “un veleno pericoloso invece che una gioiosa risposta all’amore di Dio
che convoca alla missione e ci
rende completi e fecondi”.
fraternità, “in una carovana
solidale, in un santo pellegrinaggio”. L’isolamento... può
esprimersi in una falsa autonomia che porta ad escludere
Dio. I tanti assetati di Dio, “se
non trovano nella Chiesa una
spiritualità che li sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace che nel medesimo tempo
li chiami alla comunione solidale e alla fecondità missionaria, finiranno ingannati da
proposte che non umanizzano e non danno gloria a Dio”.
per questo i discepoli del Signore sono chiamati a vivere
come comunità e a dare testimonianza di “un’appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova”.
Non lasciamoci rubare la
speranza.
In società che vogliono costruirsi senza Dio o distruggere le radici cristiane si produce una “desertificazione
spirituale” che si trasforma
in pessimismo e crea senso di
sconfitta. Ecco l’invito a credere che nel deserto si torna
a scoprire il valore di quanto
è essenziale per vivere. In tale circostanza - altra immagine simbolica - “siamo chiamati ad essere persone- anfore per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è
proprio sulla croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua
viva”.
Non lasciamoci rubare il
Vangelo.
Come Gesù rimproverava i
farisei, P. Francesco dice un
forte “no alla mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e
persino di amore alla Chiesa”,
che persegue la finalità della
gloria umana, del benessere
personale e non la gloria del
Signore. Si tratta di una tremenda corruzione con apparenza di bene. Per combattere
e vincere il male di tale mondanità spirituale, la Chiesa
(la parrocchia !) è chiamata
ad essere fedele alla missione: ponendosi “in movimento di uscita da sè, di missione centrata in Gesù Cristo,
di impegno verso i poveri”.
Dio ci liberi - supplica il Papa - “da una Chiesa mondana sotto drappeggi spirituali
o pastorali!”.
Non lasciamoci rubare la
comunità.
Gli attuali inauditi sviluppi
degli strumenti della comunicazione lanciano una sfida a “scoprire e trasmettere
la mistica di vivere insieme,
di mescolarci, di incontrarci,
di prenderci in braccio”, per
creare una vera esperienza di
Non lasciamoci rubare l’ideale dell’amore fraterno.
Un altro no più forte ancora è pronunciato contro
la “guerra tra di noi”. In un
mondo lacerato da guerre e
violenze, ferito da un diffuso individualismo che divide
e contrappone “ai cristiani di
tutte le comunità del mondo
2
desidero chiedere specialmente una testimonianza di
comunione fraterna che diventi attraente e luminosa.
Che tutti possano ammirare come vi prendete cura gli
uni degli altri, come vi incoraggiate mutuamente e come
vi accompagnate”.
Non lasciamoci rubare la
forza missionaria.
“Le sfide esistono per essere superate”, afferma il Papa
con estrema serenità e mette
insieme alcune “sfide pastorali” che vanno dalla formazione dei laici alla dignità della donna nella società e nella Chiesa, dalla pastorale vocazionale ai giovani, definiti “viandanti nella fede”, con
un’attenzione particolare agli
anziani. Gli anziani sono “la
memoria e la saggezza dell’esperienza”; i giovani “ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza e ci aprono al
futuro”.
G. C.
BATTESIMI
NEL NOME DI DIO
Lo scorso 29 dicembre 2013
è stata battezzata la piccola
Sofia Dal Mas, figlia di Luca
e Vieceli Eleonora, residenti
a Meano. Un augurio vivissimo ai genitori ed in particolare alla piccola Sofia da parte di tutta la comunità che accoglie con gioia il suo arrivo.
La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
CREDO
CATECHISMO
LA STORIA DI MADRE ELVIRA
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Meano, ha voluto
organizzare una serata particolare per concludere nel miglior modo possibile l’Anno
della Fede. Un anno voluto da
Papa Benedetto XVI per invitare i cristiani a rinfrescare la
propria fede e viverla nel quotidiano contagiando chi ci vive intorno. Una serata per conoscere insieme una storia
di grande fede: quella di Madre Elvira, una piccola grande suora che ha creduto nella
Provvidenza, e di tante persone che anche nella difficoltà e
nella disperazione si sono fidate prima di lei e poi di Dio.
Un Dio che molti di loro
non conoscevano. Ai ragazzi che la sfidano dicendo di
non vedere e di non sentire
quel Dio nel quale lei crede,
Madre Elvira risponde così:
“ma tu gli hai aperto la porta?
Hai provato a dire per un momento: Signore, ho bisogno di
te, aiutami! La porta del cuore ha una maniglia sola, quella
di dentro! E solo noi possiamo
nella libertà aprire a Lui che
bussa, che desidera entrare.”
Nel 1983 Madre Elvira fonda la Comunità il Cenacolo,
trasforma una vecchia Cascina regalata dal Comune di Saluzzo (CN) in una Casa di Accoglienza per ragazzi drogati.
Li accoglie con il solo amore,
al resto pensa la Provvidenza: arrivano i primi fondi, l’aiuto dei volontari, gli attrezzi
da lavoro, il cibo. La sua non
UN NUOVO ANNO
Venerdì 27 settembre Papa Francesco ha incontrato a
Roma i catechisti provenienti
da tutto il mondo. È significativo riportare alcune sue parole: “Mi piace che nell’Anno
della Fede ci sia questo incontro per voi: la catechesi è un
pilastro per l’educazione della
fede, e ci vogliono buoni catechisti! Grazie di questo servizio alla Chiesa e nella Chiesa. Anche se a volte può essere difficile, si lavora tanto, ci
si impegna e non si vedono
i risultati voluti, educare alla fede è bello! È forse la migliore eredità che noi possiamo dare: la fede! Educare alla
fede, perché lei cresca. Aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad
amare sempre di più il Signore è una delle avventure educative più belle, si costruisce
la Chiesa! “Essere” catechisti! Non lavorare da catechisti: questo non serve!”.
A sentire ciò chi è che non
si sente indegno? Ma ci dà anche 3 suggerimenti
1. Prima di tutto ripartire
da Cristo che significa avere
familiarità con Lui;
2. Ripartire da Cristo significa imitarlo nell’uscire da sé e
andare incontro all’altro;
3. Ripartire da Cristo significa non aver paura di andare
con Lui nelle periferie.
Con la Santa Messa di domenica 13 ottobre abbiamo
è una terapia scientifica, crede
nei ragazzi che bussano alla
porta, anche quelli con storie
più gravi. È esigente, ai ragazzi dice che nessuno paga per
loro, che la vita se la devono
riguadagnare rimboccandosi
le maniche. Alle famiglie non
chiede soldi ma conversione,
uno sforzo per cambiare accompagnando i figli. In comunità si fa una vita contemplattiva, con due t, cioè con i
calli alle ginocchia ed alle mani. Oggi la comunità Cenacolo conta 60 fraternità in 18
paesi del mondo. Le case raccolgono nella totale gratuità,
persone disagiate, disperate.
Giovani che trovano l’amicizia, la fede, la gioia e “rinati”
tendono la mano ad altri che
sono in difficoltà. Si spalanca
così un orizzonte missionario
inatteso e mai programmato.
Da questa gioia di Fede delle Comunità Cenacolo nasce:
“CREDO”. Un musical che
parla di Dio, con gioia, con
musiche e canti, i ragazzi non
sono attori ma sul palco sono
loro stessi e sono tutti protagonisti. Raccontano una storia “vera”. La storia della Creazione, di Adamo ed Eva, la
nascita e la vita di Gesù, la sua
morte e resurrezione. Questo
spettacolo è stato messo in
scena impegnando una settantina di ragazzi e degno di
un grande concerto rock.
Uno spettacolo che coinvolge, chi ha avuto l’occasione
di vederlo dal vivo ne rimane colpito, ricorda il messaggio diretto al cuore senza tante parole. Un ragazzo entrato
in comunità, ora giovane sacerdote presenta così il musical: “noi siamo ladri e peccatori, ma siamo rinati, anzi risorti! ” E per lo spettatore, seduto comodamente lì davanti con le sue fragili certezze
di cristiano, non è questo il
monito che fece Gesù? “I ladri e le prostitute vi passeranno
avanti nel Regno di Dio”.
Andrea Dapoz
3
ufficialmente iniziato il nostro cammino. Per prepararci abbiamo vissuto un pomeriggio di ritiro e di preghiera al Santuario del Nevegal
guidati dal rettore, Don Sirio e lì abbiamo affidato, noi
e i nostri ragazzi, alla Vergine
Immacolata.
In questi primi mesi c’è stata anche una sorpresa per i
bambini delle elementari: sabato 23 novembre alcuni dei
giovani animatori del campo estivo al Cavallino, hanno preparato un pomeriggio
di giochi, perché fare catechismo è soprattutto far vivere
un’esperienza di fede…ed anche il gioco, la gioia di stare
insieme è un’esperienza di comunità, di fede. Gli animatori
hanno dato appuntamento alla primavera per altri incontri
speciali…
Poi c’è stata la preparazione al Natale con l’animazione
delle messe e il cartellone con
una goccia d’Amore scoperta
piano piano.
Ora ci prepariamo alla vera
e grande Festa di Primavera:
la Pasqua!
Per due gruppi due appuntamenti speciali da preparare:
la Festa del Perdono e l’incontro con Gesù Eucaristia: accompagniamoli con simpatia, perché tutta la comunità è
catechista.
Maria Grazia Cassol
La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
CARTOLINE...
GITA AI PRESEPI
DALLA REPUBLICA DE CALIBACH
PER RISCOPRIRE IL VALORE DELLA TRADIZIONE
Domenica 12 gennaio, un
gruppetto di una ventina di
appassionati della Parrocchia
di Meano si è recato a visitare alcuni, tra le centinaia, di
presepi presenti sul territorio
Veneto.
Prima tappa Caerano San
Marco. Visita al presepe posto nel giardino pubblico; caratteristico per la grandezza
“a uomo” dei personaggi che
rappresentano i mestieri di
una volta. Significativo il presepe allestito all’interno della Chiesa posto sopra il fonte battesimale. Tema il disastro del Vajont; nel presepe è
raffigurata la diga come acqua
che distrugge e la Sacra Famiglia che giace su una barca come acqua che porta alla vita (ricordiamo che Caerano San Marco ha avuto un
numero notevole di morti nel
Festa di Santa Lucia
Gino storico banditore dell’Asta di Santa Lucia
disastro ben 35). Il Viaggio è
proseguito verso Riese Pio X.
Prima la visita al presepe artistico e poi un interessante sguardo alla casa Natale di
San Pio X nel centenario della
sua morte. La guida ci ha dato un ampia spiegazione della vita e di vari episodi riguardanti il Santo.
Sulla via del ritorno ci siamo fermati al presepe di Quero, ricco di piccoli ma significativi particolari, anche qui
si è pensato al disastro del
Vajont. Impossibile entrare al
presepio di Segusino, per la
lunga coda di persone in attesa. Nebbia a parte il tutto si
è svolto come previsto, pensando di ripetere l’esperienza il prossimo anno con altri presepi sparsi per il nostro
territorio.
Gazzi Renzo
ASTA DI S. ANTONIO
A MEANO
I “sbaregoi” de Pan e Vin alle Case Rosse
A Callibago, si sa, c’è sempre tanta allegria, voglia di stare insieme e desiderio di mantenere vive le tradizioni ma senza tralasciare i momenti di spiritualità. Ecco quindi alcune “cartoline” che illustrano alcuni momenti delle attività invernali nella “Republica”.
S. Nicolò con “le piccole”
Messa di S. Apollonia
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Allegria, solidarietà, amicizia, tradizione, questi gli ingredienti che sabato 18 gennaio hanno sfornato una serata riuscitissima presso la
canonica per l’appuntamento che non può mancare a
Meano: l’asta di Sant’Antonio Abate. Con lo storico battitore Angelo aiutato da Flavio, Dino, Renzo, Francesco e
al bar volante Eugenio e Marco, tre orette sono volate tra
risate, sostanziose puntate
da parte di un nutrito gruppo giovanotti/e ai prodotti locali e non gentilmente offerti
da tante persone che ogni anno contribuiscono alla buona riuscita della serata. Soddisfatto il gruppo degli organizzatori che, con a capo il
parroco Don Luigi, ringraziano i collaboratori e danno appuntamento a tutti al prossimo anno!!!!
La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
EX EMIGRANTI
VAJONT
30° ANNIVERSARIO PER L’ASSOCIAZIONE
Lo scorso ottobre, per la Famiglia Ex Emigranti “Monte Pizzocco” è stato un mese
molto intenso perché ha visto i festeggiamenti per il 30°
anniversario della sua fondazione. Voluta nell’83 dal
compianto Cav. Aurelio Antoniazzi, la “Monte Pizzocco” in questi tre decenni oltre
a mantenere viva la memoria dell’emigrazione, ha saputo mettersi a disposizione della gente svolgendo numerose
attività di volontariato, trovando un affiatamento ed un
entusiasmo tali da permettere
l’organizzazione di numerosi eventi che ormai sono appuntamenti fissi attesi da centinaia di persone. Va ricordato infatti che la “Monte Pizzocco” oltre all’organizzazione autunnale della “Giornata
per non dimenticare” propone ogni anno il Pic-nic dell’Emigrante dove si ritrovano più di duecento persone;
inoltre collabora con le Case di Riposo di Meano, Sedico e Cesiomaggiore nel creare momenti di musica ed allegria molto graditi agli ospiti.
Infine oltre all’organizzazione
della S. Barbara dell’Emigrante che ormai da trent’anni si
celebra a Meano il 26 dicembre, la “Monte Pizzocco” è diventata forte collaboratrice
dell’ABM nell’organizzazione
della giornata per la Commemorazione di Mattmark, che
da qualche anno si svolge al
Mas dove la stessa Famiglia,
PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA
Domenica 10 Novembre
una cinquantina di parrocchiani di Meano si è recata
per un “pellegrinaggio della Memoria” a Longarone.
Abbiamo fatto visita ai luoghi più significativi della catastrofe avvenuta 50 anni fa
il 9 Ottobre 1963. Già durante il viaggio la guida che ci ha
accompagnato, il giornalista
Mario Battiston di Trichiana,
ci ha preparato a quello che
avremo visto.
Abbiamo visitato la nuova Chiesa Parrocchiale, progettata dal famoso architetto Michelucci. Una chiesa in
cemento armato con forme
“strane”, arrotondate, che ricorda più la diga che un luogo di spiritualità, quasi uno
stadio con le gradinate... dove non ci si può inginocchiare. In disparte, una statua della Madonna, senza braccia,
rovinata. Ritrovata a Fossalta
di Piave, trascinata fin laggiù
dalle acque traboccate dalla
diga. La sua figura così dolce
spicca in questa architettura
così fredda.
Sempre a Longarone abbiamo visitato il Museo della memoria, che si apre con
il modellino della Diga, opera di altissima ingegneria che
ha resistito al tremendo urto della frana. Poi le immagini di una Longarone definita una piccola Milano, con un
bel centro, bei palazzi, industrie che richiamavano lavoratori da paesi vicini. Le immagini della costruzione della diga, un’opera enorme che
cresceva ogni giorno di sessanta centimetri, per tre anni. Poi le immagini del giorno dopo la tragedia, i titoloni
ad effetto dei giornali, ed infine le foto della ricostruzione, con tanto, troppo cemento
armato che ha rovinato la bellezza di Longarone.
Il momento più intenso del
pomeriggio è stato la visita alla diga. Davanti alla frana la
Guida ha fatto la cronistoria
in collaborazione con il Comune di Sedico, ha realizzato
il Monumento ai Caduti sul
Lavoro ed in Emigrazione.
Ritornando ai festeggiamenti per il 30° anniversario,
sono iniziati venerdì 11 ottobre a S. Giustina con la rappresentazione del riuscitissimo spettacolo “A zercar fortuna” della compagnia teatrale “I fuori di quinta” e si sono
conclusi domenica 13 ottobre con la S. Messa e la deposizione di una corona di fiori
al Monumento dedicato alle
Vittime del Lavoro ed in Emigrazione. Numerose le Autorità intervenute tra cui il Presidente dell’ABM Oscar De
Bona, il Sindaco Ennio Vigne
del Comune di Santa Giustina che ha collaborato attivamente alla riuscita di questa
manifestazione, ed il Senatore Giovanni Piccoli, i quali hanno ricordato con affetto
e profonda gratitudine l’importanza dell’operato degli Ex
Emigranti ed in particolare
quello della Famiglia “Monte
Pizzocco”.
L’augurio di tutti ora è che
nei prossimi anni vi sia un avvicinamento da parte dei giovani a questa realtà per portare avanti i valori ed il ricordo di chi con umiltà, sacrificio e tanto amore per la propria terra ha saputo scrivere
una pagina importante della
storia Bellunese.
Marco Perot
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degli ultimi mesi, giorni ed
ore prima della tragedia, dei
segnali premonitori. Camminare sopra la diga rimarrà
un ricordo indelebile. Con un
clima grigio e freddo, la vista
della valle del Vajont duecento e più metri sotto di noi ha
fatto impressione.
Abbiamo concluso il pomeriggio al cimitero di Fortogna
dove sono stati sepolti i corpi ritrovati e si ricordano tutte
le circa duemila vittime. Molti resti deturpati dalla forza dell’acqua restarono senza
nome, e moltissimi non vennero mai ritrovati.
È stato un pomeriggio molto intenso, per tanti una visita mai fatta prima. La guida
competente ci ha trasmesso
quei risvolti umani e nascosti che certo nei film o nei telegiornali non fanno notizia.
Che tristezza apprendere
l’irrisorio ammontare dei risarcimenti per la morte di un
familiare oppure che Giovanni Leone da presidente del
Consiglio in carica promette giustizia a Longarone e pochi anni dopo diventa avvocato difensore della Sade...;
che nessun Geologo italiano ha voluto dopo la tragedia
mettersi dalla parte delle vittime per non perdere il lavoro. Anche il mondo della comunicazione non ne è uscito
bene: molti giornalisti autorevoli catalogarono il Vajont
semplicemente come catastrofe naturale anziché dovuta all’incuria dell’uomo, al
contrario la voce critica sulla
costruzione della diga, quella
della giornalista Tina Merlin,
catalogata come “comunista”
forse troppo sbrigativamente, non trovò ascolto e il suo
libro “Sulla pelle nuda” trovò
un editore solo dopo decenni.
Il Vajont quindi una tragedia ancora attuale. Una tragedia che ancora oggi ci deve fare riflettere sul nostro rapporto con il Creato che dobbiamo
CUSTODIRE e non sfruttare.
La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
COMITATO FESTEGGIAMENTI MEANO
TANTISSIMI VOLONTARI CHE SI METTONO AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
Molti si chiedereanno come
fà il Comitato Festeggiamenti Meano a “sfornare” edizioni della Festa del Ciclamino
sempre all’altezza e di grosso spessore tecnico-culturale-sportivo? La risposta è una
sola: c’è ancora tanta voglia di
lavorare (speriamo duri) e di
mantenere operative le strutture di proprietà del Comitato
stesso. Se andiamo ad analizzare i vari settori possiamo fare le seguenti considerazioni.
Sempre ottima la partecipazione in fase di montaggio e
smontaggio strutture con un
grosso plauso a tutti i volontari (circa 20) che a mezzogirono possono degustare un
buon piatto di pasta preparato da Bruno.
Segue la fase cosiddetta delle “finiture” (collegamenti vari e preparazione cucina) gestita e seguita come di consueto dagli “Amici di Dussano” ai quali và un grosso grazie per tutto quello che fanno e mi auguro faranno in
futuro.
Ad inizio “sagra” circa 100
persone ruotano attorno
all’organizzazione, distribuite
nei vari settori di competenza.
Esaminando lo spazio cucina riscontriamo 40 “cucinieri” dislocati ai propri posti di
combattimento in divisa, con
capacità e disponibilità.
La sala pranzo è uno sballo nel vero senso della parola, con giovani e giovanissimi “Bandane in testa” che
girano tra i tavoli come dei
professionisti nati.
La gestione della casetta-pub e del gioco dei Tappi
è sempre diretta da persone
competenti e volenterose che
lavorano con tanta passione;
la stessa “Sgambettada”, torneo di calcio e di pallavolo è
seguita da più persone capaci,
passionali e propositive.
Erano alcuni mesi che volevo esprimere un concetto di
come il volontariato in senso
lato, ma specialmente nel Comitato Festeggiamenti Meano, è ben sviluppato nel paese
e nelle frazioni limitrofe.
Io come presidente del Comitato, sono orgoglioso di
avere a disposizione questo gruppo di “volontari” che
permettono la costante riuscita e crescita della festa del
Ciclamino da vari anni ai vertici Provinciali per proposte
culturali, sportive e ricreative.
Nel mese di febbraio 2012
in un momento di difficoltà sono state rinnovate le cariche in seno al Consiglio direttivo che hanno visto l’uscita per motivi personali di alcuni componenti, al quale va
il mio grazie, e l’entrata di forze nuove che si sono proposte
e dalle quali va il mio “plauso” per una carica sempre
importante.
L’edizione della Festa del
Ciclamino 2013 ha visto anche, con nostra grande soddisfazione, l’entrata in scena di
due e tre giovani in cucina e
al bar, che fanno ben sperare per il futuro del Comitato
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Festeggiamenti Meano.
Io spero di avere anche per
il 2014 altri giovani che collaborino con noi, in attesa che
i dodicenni e tredicenni, che
attualmente formano l’ossatura della sala pranzo, crescano ed entrino a far parte integrante del nostro gruppo di
“volontari”.
Bisogna ricordare anche
che il Comitato Festeggiamenti oltre alla festa del Ciclamino organizza anche altri
eventi, come “L’arrivo di San
Nicolò”, “Carnevale in Piazza”,
“Festa con gli ospiti della nostra Casa di Ripso il 1°gennaio”, collaborazione al tradizionale Palio di giugno, inoltre è
sempre disponibile e aperto a
chi li chiede un “aiuto” o altro: prestito di strutture varie.
Ho voluto fare queste considerazioni per dare la giusta importanza ai volontari in seno al Comitato, perchè senza questo “gruppo di
persone” sicuramente la “sagra” non si farebbe e così le
altre iniziative.
Mi auguro altresì che il Comitato, che ha una convenzione stipulata con il Comune
di Santa Giustina, per la conduzione del Parco Ciclamino
possa continuare ancora per
decenni.
Grazie a tutti i miei volontari del Comitato Festeggiamenti Meano
Renzo Gazzi
SAN NICOLÒ
RITORNA A MEANO PER 124 BAMBINI
La tradizione non si ferma a
Meano... San Nicolò è arrivato accompagnato dalla fedele
asinella Rosetta con il carretto carico di pacchetti. Ad attenderlo nei tre luoghi stabiliti, Dussano, Callibago e Meano un numero record di bimbi: ben 124 quest’anno i piccoli che hanno ricevuto il
regalo dalle mani del simpatico San Nicolò. Il Comitato
Festeggiamenti Meano è soddisfatto di vedere, anno dopo anno, crescere il numero
di iscritti. Buon augurio per il
paese!! Appuntamento a tutti
per il prossimo anno!
Renzo Gazzi
La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO
UNA SERATA INFORMATIVA PER TUTTA LA COMUNITÀ
Circa una quarantina di
persone hanno partecipato con attenzione e vero interesse giovedì 24 ottobre alla serata “ELEMENTI di PRIMO SOCCORSO” organizzata nella sala della Canonica
dal Comitato Festeggiamenti Meano, e tenuta con grande professionalità dall’esperto
dott. Luigi Pais Dei Mori, presidente provinciale dell’Ordine degli Infermieri, nonché
coordinatore e responsabile del servizio infermieristico presso la nostra Fondazione Casa di Riposo di Meano,
che ha dedicato la sua serata
a titolo gratuito, per Meano,
al quale va il nostro grande e
meritato GRAZIE!
L’esposizione degli argomenti è stata coinvolgente e
fluida, trattata in modo simpatico e comprensibile a tutti,
pur trattandosi di tematiche
che riguardano eventuali situazioni critiche nelle quali nessuno vorrebbe mai trovarsi, ma dalle quali nessuno
deve ritrarsi, per dovere civile
e morale, con responsabilità
e compiendo le dovute azioni di aiuto a persone in difficoltà da traumi, incidenti, arresto cardio-polmonare, traumatismi, ustioni, emorragie,
ed altro possibile, mettendo
in pratica tutto quanto si può
dare in quel momento, poco
o tanto che sia; l’importante è che nessuno si tiri indietro in circostanze critiche, che
faccia qualcosa, quello che si
sente di fare; con pochi accorgimenti, ma importanti, con
qualche cognizione in merito,
si può anche salvare una vita.
Con altri argomenti “più leggeri” ha fornito semplici, efficaci e sicure informazioni
sui comportamenti da seguire
AMICI DI DUSSANO
MADONNA DELLA SALUTE E S. PAOLO
anche in caso di banali ricorrenti piccoli incidenti, sfatando qualche luogo comune non proprio adeguato sulle misure da intraprendere;
ed ancora su come distinguere le situazioni, individuando
le patologie in base ad osservazioni precise sulla persona
infortunata; insomma … proprio interessante ed utile! Ovvio che in poco più di una ora
e mezza non si può fare una
vera formazione, ma qualche
nozione che magari sarà di
aiuto nel futuro, ognuno se l’è
“messa nel sacco” e portata a
casa di sicuro.
La soddisfazione è stata
nell’intuire che i presenti hanno apprezzato proprio questo
aspetto, soddisfatti e riconoscenti. Bene! Ed allora... alla
prossima!
Renzo Trinca
MEANO-CASTION
LINEA DIRETTA
“Solo nella condivisione, nel
dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto” (Papa Francesco – Messa di Corpus Domini 2013)
Gli amici di Dussano anche quest’anno si sono ritrovati a festeggiare “la Madonna della Salute” e, a gennaio,
la “conversione di San Paolo”.
A novembre, per la festa della
Madonna, dopo le due messe celebrate da Don Bernardo
e Don Luigi, i festeggiamenti sono proseguiti per due fine settimana nei locali messi gentilmente a disposizione dalla contessa Teresa Miari Fulcis. Tutto è andato bene
e con risultati ben oltre le nostre previsioni.
Noi come gruppo ci teniamo a ringraziare di cuore
tutti coloro che ci sono vicini in vari modi: chi ha offerto i premi per la lotteria, chi
ha preparato pietanze sempre
gustose, chi ha predisposto
i locali e soprattutto chi ha
coinvolto altri amici nel venire a mangiare a Dussano.
Numerose, significative e
variegate le elargizioni degli
Amici di Dussano: AIRC €
400; Chiesa di Dussano € 500;
Charitas Foraniale € 300; Insieme Si Può € 500; Soccorso Alpino € 500; Ass. Cri Du
Chat € 250; Opere Parrocchiali € 500; Fiori per la chiesa € 15°; Coro Parrocchiale € 150; Hospice Le Vette €
500; Telethon € 150; Chiesa di Cassol € 350; Assistenza Parr. Ammalati S. a Giustina € 500; Donatori di Sangue
€ 150; Fondo Solidarietà Parr.
Di Meano € 400.
Non ci sono parole... un bellissimo esempio... ed un bellissimo sodalizio di festa e
condivisione.
Amici sportivi e non, ci ricolleghiamo all’ultima uscita del nostro Bollettino Parrocchiale, per parlarvi ancora un’attimo del nostro amico Gigi, perché abbiamo ricevuto dai suoi genitori questa bella lettera che vogliamo
condividere con tutti voi.
Belluno, 17 ottobre 2013.
Carissimi amici dell’U.S. Meano, abbiamo letto con commozione lo scritto dedicato a
Gigi. Già lui ci aveva riferito
del vostro ambiente accogliente e stimolante per i ragazzi appassionati del gioco del calcio.
La vicinanza della vostra società nei giorni seguenti alla
sua dipartita ce ne aveva dato conferma e ci aveva impressionato proprio perché Gigi era stato una presenza fugace tra voi. Successivamente ci
stupimmo dell’impegno profuso per ricordarlo con il Torneo
Gli Amici di Dussano
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d’agosto, concluso con una bella partita e con quella cerimonia coinvolgente ed indimenticabile. Ora abbiamo ricevuto la visita dei vostri dirigenti, il ricordo impreziosito della tessera di iscrizione di Gigi e questo testo scritto con affetto e con penna leggera. Lascia trasparire sensibilità e finezza di sentimenti e ci fa capire perché Gigi si fosse immediatamente sentito a suo agio
nell’ambiente dell’U.S. Meano.
Vi siamo grati.
Se doveste portare avanti una qualche iniziativa anche per il prossimo anno, noi ci
saremo.
Grazie di cuore a tutti, dirigenti e ragazzi.
Nel ricordo di Gigi vi abbracciamo con grande affetto.
Damiana e Renato
La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
SOLIDARIETÀ CRISTIANA NELLA COMUNITÀ
INCONTRO DEL CONSIGLIO PASTORALE CON I GRUPPI DI VOLONTARIATO DELLA PARROCCHIA
Lunedì 18 novembre 2013 si
è tenuto nella sala conferenze
della Casa Canonica, l’incontro straordinario del Consiglio Pastorale con vari gruppi
e associazioni di volontariato
della nostra Comunità sul tema della situazione socio-economica-lavorativa attuale.
Erano presenti rappresentanti sia del Consiglio Pastorale che dei seguenti gruppi
o associazioni: Caritas, Insieme si Può, Filò, Comitato Festeggiamenti, Amici di Dussano, Gruppo Callibago, U.S.
Meano.
Ha introdotto l’incontro
Don Luigi con i saluti e un
ringraziamento per la numerosa presenza e ha invitato Raveane Alessandro ad
esporre ai presenti la tematica in oggetto, emersa da precedenti analisi fatte negli ultimi incontri del Consiglio Pastorale. La perdurante crisi
che investe l’Italia e che non
risparmia di certo la nostra
Comunità, sta creando numerose problematiche individuali e famigliari che non
sempre emergono, sia per il
carattere chiuso che contraddistingue la nostra gente, sia
per l’individualismo anche
inconscio che caratterizza il
nostro tempo e anche soprattutto per una sorta di pudore. L’idea è di coinvolgere tutti i componenti delle varie realtà volontaristiche nel monitorare con un più ampio raggio possibile, le eventuali criticità che man mano si verificassero e segnalarle al Consiglio Pastorale per poter esercitare un’azione più profonda nel nostro tessuto sociale.
Nell’intento non ci sarebbero solo le impellenti questioni
economiche, ma anche quelle di carattere morale (droga,
alcool, dipendenza dal gioco
ecc.) e non ultima la situazione di tanti anziani ( pensione
insufficiente, solitudine ecc.).
Naturalmente
Alessandro,
ha sottolineato la delicatezza
degli argomenti e la massima discrezionalità da tenere nello specifico e ha portato
in evidenza l’esistenza in Parrocchia da un annetto circa di
un fondo istituito da Don Luigi per piccole emergenze. Altra opportunità da sfruttare è
la presenza del pulmino donato alla Comunità dal nostro Parroco e che con la disponibilità di volontari, si potrebbe utilizzare per trasportare gli anziani che domiciliano ancora nelle loro abitazioni, per la spesa al mercato settimanale di Santa Giustina o
di Sedico o nei grossi centri
commerciali, o piuttosto dal
medico di base e ritirare farmaci in farmacia.
È stato sottolineato il particolare momento negativo
dell’occupazione e non solo di
quella giovanile, ma anche del
sempre incombente rischio
della perdita di posti di lavoro
per la continua minaccia della chiusura di siti industriali
del territorio provinciale.
Don Luigi, ha sottolineato
come non sia necessario creare un nuovo organismo, ma
un’antenna, un osservatorio dove tutti possono svolgere un ruolo di monitoraggio e segnalazione per portare solidarietà, attenzione,
ascolto con una discrezione
che non scalfisca la dignità,
ma che faccia capire che non
si è soli. Non ci si può fermare all’impegno di singole persone, ma coinvolgendo tutti e
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quindi non massa di persone,
ma Comunità nel pieno senso
del termine.
Azara Simplicio rappresentante gruppo Caritas, ha portato a conoscenza come attualmente nel nostro Comune, vengano assistite ben 104
persone, ma dal prossimo anno con la sparizione dell’AGEA ente europeo per l’assistenza, ci sarà l’obbligo di ridurre il numero di assistiti.
Certamente il problema anziani in difficoltà per le esigue pensioni vanno ad assommarsi ulteriormente sempre più, anche giovani famiglie economicamente in crisi,
con vari problemi fra i quali parecchio incidenti sono le
spese scolastiche dei loro figli.
Balest Cristina è intervenuta, testimoniando la notevole difficoltà che le problematiche riescano ad emergere, ne
è testimonianza che il gruppo Insieme si Può ha ricevuto e continua a ricevere segnalazioni da varie persone,
ma in particolare da assistenti
sociali che operano sul territorio comunale, di situazioni
precarie impensabili e magari
a poca distanza da noi. Alcune di queste criticità sono state indirizzate alla sede centrale di Belluno, altre sono state
gestite direttamente in loco e
in particolare dove c’è presenza di bambini. Quindi si vede
come necessaria l’unione di
più forze per creare una salda
coscienza comunitaria.
L’intervento di Francesco Rossa è stato volto invece a trovare soluzione occupazionali per i giovani, incoraggiandoli ad intraprendere percorsi alternativi al mito
della fabbrica. Una soluzione
certamente impegnativa potrebbe essere la piccola imprenditoria agricola, magari
organizzandola anche in forme di cooperativa. Potrebbe
essere la nuova frontiera, alternativa alla grossa distribuzione, visto che è sempre più
ricercato il prodotto a km. 0.
Don Luigi, riprendendo la
parola, ha sottolineato come
Francesco abbia colto appieno il senso della proposta fatta dal nostro Vescovo in occasione della ricorrenza di
S. Martino. Vieceli Paolo, ha
posto invece tre interrogativi: Come organizzare la rete?
Come gestire la cosa? Come
incrementare il Fondo?
Ha proposto che ogni associazione potrebbe dare parte dei suoi ricavati secondo le
proprie possibilità e dare più
risalto all’esistenza del Fondo,
magari attraverso proprio le
pagine del nostro Bollettino
Parrocchiale.
Si è arrivati alle conclusioni
con una possibile procedura
proposta da Don Luigi:
1- I vari gruppi si riuniscano per valutare le proposte
emerse e indicare al Parroco
un referente.
2- Proporre un’indicazione
sull’uso del Fondo.
3- Portare a conoscenza le
problematiche nella massima
discrezione possibile.
4- Criteri chiari e trasparenti nella distribuzione del
Fondo.
5- Proposte sull’utilizzo del
pulmino.
Alle ore 23 si sono chiusi i
lavori di questo incontro, costruttivo, interessante e che si
spera porti copiosi frutti di
carità e condivisione nella nostra Comunità.
Maria Grazia Cassol
La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
CONSIGLIO PASTORALE
CASA DI RIPOSO
RELAZIONE DEGLI ULTIMI INCONTRI
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito lo scorso 19 settembre 2013 ed il 23
gennaio. Nell’incontro di settembre i lavori si sono svolti
in tre fasi: momento di preghiera e presentazione della Nota Pastorale del Vescovo
Giuseppe “Lui deve crescere”;
lavoro dei 3 gruppi (Annuncio/Cultura, Carità e Liturgia); condivisione dei lavori.
Nel gruppo Annuncio/Cultura si è parlato della Festa Patronale con l’esperienza della Festa per gli Anziani e l’assegnazione del premio al gruppo dei Donatori
di Sangue; dell’inizio del nuovo anno catechistico. Il gruppo propone: il concorso “presepi”; l’organizzazione di una
serata con le foto delle attività estive; la presentazione del
recital “Credo” della Comunità Cenacolo; una serata con il
Coro Polifonico di Trichiana.
Nel gruppo Charitas si è
Parlato della Charitas foraniale. Si sottolinea l’importanza del lavoro fatto assieme,
perché, causa anche il senso
di dignità della nostra gente e
la ritrosia a chiedere, è difficile venire a conoscenza delle situazioni. Si evidenzia che
tante persone hanno bisogno
di aiuto morale. Si chiede al
gruppo se la proposta di un
incontro fra tutte le associazioni che operano nell’ambito della carità si sta concretizzando e si sottolinea l’importanza del dialogo e del coordinamento in quanto le richieste di aiuto arrivano anche al
di fuori della Charitas.
Nel gruppo Liturgia si è
parlato: dell’animazione delle Messe del tempo ordinario
e partecipazione dei ragazzi
e delle famiglie alla Celebrazione Eucaristica domenicale; l’animazione del periodo
di Avvento con i gruppi di catechismo; le messe del mattino alle 6,30 in Casa di Riposo;
il canto dei Vespri domenicali; la Novena di Natale.
GLI APPUNTAMENTI SOTTO L’ALBERO
Domenica 26 gennaio la
Casa di Riposo è stata “invasa” dalla truppa di Alpini di S.
Giustina che, munita di cappello con la piuma, ha portato per tutti gli ospiti crostoli
conditi da tanta buona musica suonata dal caro musicista Renzo Dal Castel col nipote Denis. Non sono mancate le danze e i canti degli alpini che hanno commosso anche gli animi più solidi!
Il 6 gennaio è invece arrivata una splendida Befana con
la scopa per portare calze ricche di dolci e piccoli pensierini per tutti!
L’anno nuovo è stato salutato con una grande festa: dalle 14.30 in poi il salone è stato riempito dalle musiche allegre della mitica band “I ragazzi della notte” che ha fatto divertire tutti, scatenando
le danze! Dopo il discorso augurale del nostro Presidente Luigi Balest sono intervenuti il Sindaco Ennio Vigne e
il Presidente del comitato Festeggiamenti di Meano Renzo Gazzi. A metà pomeriggio
poi è stato servito un ottimo
gelato gentilmente offerto dal
Comitato Festeggiamenti che,
come ogni hanno, ci accompagna nell’organizzazione di
questo evento.
Qualche giorno prima, il
28 dicembre, si è esibito per
gli ospiti anche il rinomato Coro Oio con 6 brani della tradizione popolare altrettanti canti natalizi che hanno animato il pomeriggio degli ospiti che hanno ascoltato
Prima dell’incontro di gennaio tutti e tre i gruppi si erano incontrati e, dopo la riflessione sul ruolo di corresponsabilità del laici nella Chiesa,
alla luce delle parole della Lumen Gentium, ogni gruppo
condivide i lavori svolti.
Il gruppo Charitas comunica che è costretto a ridurre
gli aiuti alle famiglie in quanto non esiste più l’Agea, ente
comunitario. Si evidenzia che
il ruolo della Charitas non si
ferma alle esigenze economiche, ma comprende anche altri aspetti caritatevoli, quali,
ad es. le visite ai malati. Nella riunione si è anche parlato della gestione del Fondo di
Solidarietà della Parrocchia.
Il gruppo Annuncio/Cultura ha fatto una riflessione sulle attività svolte fino a Natale
e sui possibili miglioramenti ed ampliamenti per il prossimo anno; su alcune attività da svolgere nella prossima
primavera/estate (animazioni delle celebrazioni e dei momenti di devozione; incontri
con le famiglie; gite estive e
soggiorno marino).
Il gruppo Liturgia presenta
i propri lavori con le celebrazioni fino al Corpus Domini. Propone la nascita di un
Gruppo di Preghiera. Viene
affrontato il problema dell’organo e si sottolinea che il restauro del vecchio organo era
molto costoso e non offriva alcuna garanzia. Si parla
del “Centenario della Parrocchia”. Don Luigi propone un
concorso per avere un “logo”
delle celebrazioni. Si ipotizza una preparazione al Centenario con un tema specifico per i tre anni precedenti. Il
senso del centenario sta nella
crescita della consapevolezza
nei paesani di appartenere ad
una comunità che ha camminato e continua a camminare
assieme. I lavori si sono svolti in un clima di grande armonia e collaborazione.
Maria Grazia Cassol
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e accompagnato con trasporto il concerto!
In vista del Natale, venerdì 20 dicembre, il salone della Casa di Riposo si è animato
ancora una volta con la tanto
attesa estrazione dei biglietti vincenti della lotteria che
hanno premiato molti presenti con ricchi premi. In seguito ha avuto luogo la splendida esibizione del coro composto da una quarantina dei
nostri ospiti. “Tu scendi dalle
stelle”, “Gingle bells”, “Bianco
Natale” e l’immancabile “Che
sarà” nel repertorio preparato
a partire dall’autunno in numerose prove, accompagnati
magistralmente dal musicista
Duilio Maggis.
Venerdì 13 dicembre, come da tradizione, alcuni ospiti della nostra Casa di Riposo
si sono recati a Callibago per
il consueto pranzo in onore
di Santa Lucia. Ad accoglierci calorosamente come ogni
anno i volontari del paese che
ci hanno deliziato con portate
di trippa, polenta e baccalà e
salame e formaggio.
Martedì 10 dicembre presso il Circolo Elisa di Santa
Giustina, le Case di Riposo di
Meano, Sedico, Limana, Trichiana, Mel e Fonzaso si sono incontrate per il consueto
appuntamento della Tombolata di Natale. Due partite al
mattino e una al pomeriggio,
hanno divertito e fatto vincere ricchi premi ai partecipanti, che nei momenti di pausa hanno potuto godere delle
canzoni di Renzo Dal Castel.
La Squilla - Bollettino della Parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
REGALO PER NATALE
LA PAROLA D’ORDINE È: CONDIVIDERE
Questa mattina ho cercato sul vocabolario la parola
“condividere” e questa è stata
la definizione che ho trovato:
“Dividere, spartire insieme con
altri”. E come mai ho cercato proprio quella parola? Perchè è il termine che mi girava
nella mente, mentre preparavo gli scatoloni con i giocattoli da spedire in Kenia.
Forse non tutti sanno che
nelle giornate di sabato 16 e
domenica 17 novembre, la
parrocchia e il gruppo “Insieme si Può” hanno aderito all’iniziativa di un’associazione nazionale onlus “Comics for Africa” nella raccolta di giocattoli usati da inviare
per Natale ai bambini di alcuni villaggi in Kenia. E la parola condividere mi continuava
a passare nella testa ogni volta che vedevo una mamma,
una nonna, un bambino, separarsi da un gioco per regalarlo ad un altro bambino che,
spesso, non ha nemmeno un
pallone con cui giocare. Una
macchinina di un “modello
ormai vecchio” può fare la felicità tra le mani di un bimbo
africano!
E sono stati davvero molti i giocattoli “spartiti insieme con altri” che in quei due
giorni abbiamo raccolto: sono
stati così tanti ed inaspettati che saranno condivisi con
più associazioni e in più paesi. Parecchi giochi partiranno, nelle prossime settimane,
con un container e verranno
consegnati il giorno di Natale in alcuni villaggi del Kenia.
Nel mese di febbraio, volontari della nostra zona (che si
appoggiano all’associazione
Stella della Speranza) riempiranno alcune loro valigie e
partiranno alla volta del Villaggio di Matiri: qui si trova la “Casa dei Bambini” gestita da Rita Drago che, circa
ventisei anni fa, è partita da
Torino per svolgere come volontaria la sua professione di
infermiera nelle missioni della Consolata e poi è rimasta
Kenia.
Alcuni dei giocattoli, che
non sono adatti per l’Africa
(giochi elettronici, a batterie,
alcune bambole...), saranno
utilizzati durante il mercatino
di Stella della Speranza, a S.
Giustina, a dicembre ed il ricavato delle offerte sarà devoluto all’iniziativa. E per finire,
alcuni giochi saranno regalati ai reparti di pediatria degli
ospedali di Feltre e Belluno.
Sì, direi che in questo caso la parola condividere ha
davvero rispettato quanto riportato nella definizione del
vocabolario!
Un grazie a tutti voi che
avete condiviso con noi e con
tanti altri, non solo i vostri
giochi, ma anche un po’del
vostro cuore.
Cristina Balest
CONCORSO NATALIZIO DEI PRESEPI
TANTA CREATIVITÀ E GRANDE PARTECIPAZIONE CON BEN 25 PRESEPI
Il concorso presepi organizzato dalla parrocchia di Meano e rivolto ai ragazzi delle scuole ha avuto un ottimo
successo.
La mostra allestita presso la
Casa di Riposo è stata molto apprezzata e visitata da un
gran numero di persone. Sono stati 25 i Presepi partecipanti e ben 760 le schede
compilate dai visitatori per
la votazione del presepio più
bello!
Una giuria di tre persone esperte da fuori parrocchia (Righes Valentina, Turchet Lorenzo e la presidente
di giuria Da Lan Patrizia), ha
valutato invece l’aspetto costruttivo e simbolico dei presepi che erano esposti solo
con numeri di riconoscimento e senza i nomi dei ragazzi.
La decisione è stata molto
difficile, perché tutti i lavori
avevano in sé una caratteristica meritevole di apprezzamento che è stata poi indicata in ciascun attestato di
partecipazione.
Dovendo però attribuire un
premio assoluto, è stato assegnato un ex–aequo a due
presepi: ad Arianna Frescura
“per la realizzazione che sottolineava maggiormente le radici della fede cristiana”, e Christian Gazzi per “l’universalità del messaggio evangelico”. Il
presepio più votato è risultato quello di Edoardo Bolzan.
La cerimonia di premiazione si è svolta in Chiesa
Parrocchiale il pomeriggio
dell’Epifania.
Gradito ospite della manifestazione è stato il Coro Polifonico di Trichiana diretto dal Maestro Aldo Coronati che ha presentato una decina di canti Natalizi.
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C’è stato anche un momento di Preghiera dedicato dal
Parroco Don Luigi al messaggio missionario della Epifania, alla preghiera speciale
per i bambini del mondo ed
al bacio al Bambinello della
Chiesa Parrocchiale che proviene proprio da Betlemme.
Anche il Coro parrocchiale
dei ragazzi, “Le semicrome” si
è esibito con tre allegri canti.
Alla conclusione grandi applausi per tutti ed un ottimo
rinfresco in compagnia nella sala parrocchiale. n arrivederci al prossimo anno, magari ancor più numerosi.
Andrea Dapoz
La Squilla - Bollettino della parrocchia Santa Maria Regina Pacis in Meano
NON C’È AMORE PIÙ GRANDE CHE DARE LA VITA
UN GRAZIE ALLE SUORE CHE PRESTANO E HANNO PRESTATO SERVIZIO NELLA NOSTRA COMUNITÀ
In occasione della giornata
dedicata alla Vita consacrata,
lo scorso 2 febbraio, la Federazione delle Religiose USMI
della nostra Diocesi ha sottolineando in modo particolare
la vicenda delle sei Suore delle Poverelle, nostre consorelle, che generosamente hanno donato la loro vita fino a
contrarre il contagio e morire, durante l’epidemia che nel
1995 ha duramente colpito la
città di Kikwit, nell’allora Zaire, ora Congo.
Per queste nostre consorelle dal 2011 è in corso la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, con il coinvolgimento delle due diocesi: quella di Kikwit, dove sono morte, e quella di Bergamo, dove hanno iniziato il loro cammino di consacrate e vissuto
i primi anni del loro servizio
apostolico.
Tutte noi, Suore delle Poverelle (che le abbiamo conosciute di persona), conserviamo per loro il ricordo vivo
di una generosità che osiamo
definire eroica.
Da Bergamo sono state invitate e sono venute due nostre consorelle: Suor Linadele, Postulatrice della Causa delle sei Suore e Suor Vania, membro della Commissione storica che ha ricercato
la documentazione al riguardo. Anche la nostra Comunità parrocchiale, nella Messa vespertina di sabato 1° febbraio, ha potuto godere della
loro presenza. Al momento
dell’Omelia, dopo l’introduzione del nostro Parroco don
Luigi, è stata data la parola a
Suor Linadele, che ha presentato il lungo servizio prestato
in Africa dalle sei suore:
Suor Floralba dal 1952, per
43 anni;Suor Clarangela dal
1959, per 36 anni; Suor Danielangela dal 1978, per 17
anni; Suor Dinarosa dal 1966,
per 29 anni; Suor Annelvira dal 1961, per 34 anni; Suor
Vitarosa dal 1982, per 13
anni.
Domenica 2 febbraio era
anche la giornata della vita ed
è stato ben sottolineato come
le sei Poverelle che hanno dato la vita nel 1995 durante l’epidemia di ebola a Kikwit, sono state persone amanti della
vita, totalmente donate a Dio
e ai fratelli.
Esse hanno difeso la vita fin
dal suo nascere, per migliaia di bambini, nei reparti della maternità; hanno avuto cura delle persone in ogni età e
condizioni di vita: malati, denutriti, affetti da tubercolosi; hanno seguito con amore,
fornito medicine, confortato malati di ogni genere; hanno fasciato le piaghe dei lebbrosi; hanno insegnato il rispetto per l’handicappato, per
l’anziano, organizzando assistenza ed aiuto per ciascuno. Non hanno esitato ad intervenire neppure di fronte al
terribile virus ebola, che le ha
contagiate!
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Un missionario che ben le
conosceva, e che era in Zaire
in quel periodo, le ha definite
“eroi per abitudine”, persone
cioè che hanno sempre amato, in ogni situazione, tutti, a
qualunque costo, sull’esempio
di Gesù che ha detto: “Non c’è
amore più grande che dare la
vita per coloro che si amano!”
È stato pure sottolineata l’origine semplice delle sei Suore: venute da paesi della provincia di Bergamo e di Brescia, cresciute ed educate in
famiglie cristiane dove il tenore della vita era sobrio e il
sacrificio per vivere era frequente, alcune provate dalla
morte prematura di genitori
e fratelli.
Nella loro vita – ha sottolineato Suor Linadele – appariva come fulcro splendente la
ricerca continua e appassionata di Dio, in tempi prolungati di preghiera, scelti e voluti personalmente: al mattino
molto presto (qualcuna dalle
3.30 alle 4.30 !!!), qualche altra fino a sera inoltrata, dopo
una snervante giornata di lavoro tra gli ammalati!!! Perché… “dove attingere altrove
la forza?”
Questo il contesto sul quale
si è saldamente radicata la vita cristiana e consacrata delle sei “Testimoni di carità” ora
Serve di Dio. Voglia il Signore
che il loro esempio sia seguito da tanti, mentre noi, con
quanti le hanno conosciute in
Congo e in Italia, attendiamo
che la Chiesa riconosca le loro virtù e la loro santità, con
l’onore degli altari!
Don Luigi
CASA DI RIPOSO
GIORNATA DELLA SPERANZA
Giornata della Speranza sabato 15 febbraio in Casa di Riposo. “Sempre è bello nel momento del dolore e della malattia noi
non siamo soli: il sacerdote e coloro che sono presenti durante
l’Unzione degli infermi rappresentano infatti tutta la comunità
cristiana che, come un unico corpo, con Gesù si stringe attorno
a chi soffre e ai familiari, alimentando in essi la fede e la speranza…a rendersi presente nel Sacramento è lo stesso Signore Gesù,
che ci prende per mano, ci accarezza come faceva con i malati”
(udienza di Papa Francesco, 26/2/14).
C’è stata una bella festa di comunità. Il coro delle Semicrome
ha animato la Messa.
GENEROSITÀ MEANESE
GRAZIE DI CUORE
Per Bollettino La Squilla
n.3/13 - offerte dalle frazioni € 713,00; spese per stampa € 592,00 e per spedizione €
80,00. Numero di Natale: non
è uscito.
Antoniazzi Michela (Svizzera); Lovat Furlanetto Maria (Svizzera); Cassol Paolo
(s. Giustina); Franca e Angelo Vieceli Bortolas (Svizzera);
Costa Triches Iole (Svizzera); De Toffol Valentina; Gazzi Maurizio (Susegana - TV);
In occasione Battesimo di
Ferigo Ambra, la famiglia; di
Slongo Sofia; di Dal Mas Sofia, famiglia;
In occ. 55° matr. di Vito e
Bruna Da Canal; 50° matr. di
Antonio e Angela Alpagotti;
In memoria di: Turchetto
Gianfranco, la famiglia; Gris
Maria, nipoti Menegon; Remedi Narciso, i figli; Garna
Alfonsina, i figli; Lovat Giuseppina, i figli; di Vieceli Teresa, figlio e famiglia;
Per opere parrocchiali:
Zampieri Marcella (TO); Dal
Magro Bernardetta; Prestileo
Renato; Balest Diana; Gruppo
Filò per affitto sala (€ 50,00);
Amici di Dussano (per Fondo solidarietà, € 400,00 - per
VIVE
NEL SIGNORE
opere parr. € 500,00 - per fiori chiesa Natale € 150,00); Gabriella Luciani per Avvento fraternità; affitto sala per
serata Prof. Micheletto; Pan
e Vin di Callibago (€ 20,00);
Fam. Naldo Giorgio per fondo solidarietà; Fam. Ex emigranti M. Pizzocco (€ 250,00);
Per lavoro campane: Azara
Simplicio; Gazzi Renzo; fam.
D’Agostini-Luciani; NN; Benedetta Dal Magro; Casoni
Maria; Comunità di Callibago (€ 500,00) Grazie !
SAN MARTINO
CASTAGNE E FESTA PER I BAMBINI
Giornata splendida per i
bambini della scuola elementare e asilo di Meano, il martedì 12 c.m. E’ proprio il caso di dire “Estate di San Martino”, e San Martino sono arrivati a festeggiare al Parco,
accompagnati dalle loro maestre, dal preside e vicepreside, gli oltre 100 bimbi, dove hanno trovato un bel cesto
di calde castagne da gustare,
preparate come da tradizione dai volontari del Comitato
Festeggiamenti Meano.
Il Parco si è animato del vociare di questi giovani bimbi che portano una ventata di
freschezza a tutto il paese.
Augurandoci di continuare
la tradizione, aspettiamo tutti il prossimo anno!!!!
Asta S. Antonio: Entrate lorde € 2995,00; spese €
195,00; Grazie!
Pro organo: Lovat Gilda;
Balest Diana;
A “Mano amica” di Feltre:
in memoria di Don Noelio
Marchet (€ 645,00); di Rizzo
Giuseppe ( € 500,00);
Giornate speciali: Giornata del Seminario Festa Rosario (€ 100,00); Missioni (€
300,00);
Offerte pervenute fino al
16.2.2014. Ringraziamo di
cuore e chiediamo scusa per
possibili omissioni ed errori.
TAPPE
COMUNITARIE
DOMENICA 6 APRILE
Festa del Perdono e
Prima confessione
LA SQUILLA
UN BOLLETTINO APERTO A TUTTI
“La Squilla” vuole essere il bollettino di tutta la comunità e
pertanto accoglie volentieri il contributo di coloro che vogliono partecipare con articoli e/o foto da pubblicare. L’importante è che il materiale pervenga entro il 15 maggio per il numero
di giugno, entro il 31 agosto per il numero di settembre e entro il 31 ottobre per il numero di dicembre, per consentire alla
redazione di gestire la pubblicazione entro i termini di tempo
prefissati. Tutto deve essere inoltrato (possibilmente corredato
da foto) all’indirizzo e-mail squilla. eano@gmail. om oppure
consegnato in forma cartacea a Don Luigi. Si ringrazia coloro
che vorranno partecipare, rendendo questo bollettino sempre
più ricco ed originale!
Direttore Responsabile: Don Lorenzo Sperti
Redazione: Cristina Balest, Maria Grazia Cassol, Andrea
Dapoz, Renzo Gazzi, Giulia Merlin, Alessandro Raveane,
Sabrina Rossa, Renzo Trinca
Coordinamento: Sabrina Rossa
Impaginazione e grafica: Daniele Pol
DOMENICA 18 MAGGIO
Messa di
Prima Comunione
con il permesso dell’Autorità Ecclesiastica,
Sac. Don Luigi Calvi
Tipografia: Tipografia Piave
Email: [email protected]
Cellulare: 338 9831867
VIECELI TERESA, di anni
90, res. a Dussano, vedova di
Colle Alfonso Angelo, vive in
Dio dal 15 gennaio 2014.
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