Comments
Transcript
La prescrizione delle prestazioni specialistiche
La prescrizione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali secondo criteri di appropriatezza e priorità clinica A cura del Tavolo Tecnico interaziendale costituito da: ASL della Provincia di Lecco Medici di Medicina Generale dell’ASL della Provincia di Lecco Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco - Dicembre 2015 - GRUPPO DI LAVORO Fabrizio Limonta – Direttore Sanitario F.F. ASL Lecco - Coordinatore Patrizia Monti – Direttore Sanitario A.O. Lecco Valter Valsecchi – Direttore Dipartimento Cure Primarie ASL Lecco Elisabetta Chiarazzo – Responsabile Servizio Accreditamento e Controllo ASL Lecco Paolo De Luca - Responsabile del Servizio Assistenza Protesica ASL Lecco Emanuele Amodio – Dirigente Medico Servizio Epidemiologia e Programmazione ASL Lecco Stefano Bargiggia - Dirigente Medico Gastroenterologia A.O. Lecco Luciano D'Angelo - Direttore S.C. Pronto Soccorso A.O. Lecco Giovanni Gatti - Dirigente Medico S.C. Oculistica A.O. Lecco Paolo Faccioli - Direttore S.C. Radiologia A.O. Lecco Alessandro Lunghi - Direttore S.C. Neuroradiologia A.O. Lecco Stefano Maggiolini - Direttore S.C. Cardiologia A.O. Lecco Luigina Pastore - Dirigente Medico Radiologia A.O. Lecco Giovanni Rossi - Dirigente Medico S.C. Chirurgia Vascolare A.O. Lecco Stefano Savonitto - Direttore S.C. Cardiologia A.O. Lecco Chiara Scaccabarozzi - Dirigente Medico S.C. Neurologia A.O. Lecco Massimo Bergamini - Medico di Medicina Generale ASL Lecco Mauro Somaschi - Medico di Medicina Generale ASL Lecco Libero Tamagnini - Medico di Medicina Generale ASL Lecco Fabrizio Vellani – Medico di Medicina Generale ASL Lecco Documento approvato dalla Direzione Sanitaria dell’ASL di Lecco e dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Lecco 2 INDICE ANALITICO 1. PREMESSA ..................................................................................................................................... 4 2. APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA .......................................................................................... 4 3. CRITERI DI PRIORITA’ CLINICA PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ........................ 5 3.1 IDENTIFICAZIONE DI “PRIMI ACCESSI” E “CONTROLLI” ........................................... 6 3.2 LE CLASSI DI PRIORITÀ CLINICA ..................................................................................... 7 3.3 SCHEDE DI APPROFONDIMENTO SUI CRITERI DI PRIORITÀ CLINICA ..................... 8 3.3.1 COLONSCOPIA CON ENDOSCOPIO FLESSIBILE, SENZA O CON BIOPSIA O POLIPECTOMIA A, B........................................................................................................................... 9 3.3.2 ECO ADDOME ........................................................................................................................ 10 3.3.3 ECOGRAFIA BILATERALE E MONOLATERALE DELLA MAMMELLA ...................... 11 3.3.4 MAMMOGRAFIA BILATERALE E MONOLATERALE..................................................... 12 3.3.5 RMN DEL CERVELLO E DEL TRONCO ENCEFALICO SENZA E CON CONTRASTO A ................................................................................................................................. 13 3.3.6 TAC DEL RACHIDE E DELLO SPECO VERTEBRALE SENZA E CON CONTRASTO A .......................................................................................................................................................... 14 3.3.7 RMN DEL RACHIDE E DELLO SPECO VERTEBRALE SENZA E CON CONTRASTO A .......................................................................................................................................................... 15 3.3.8 TEST CARDIOVASCOLARE DA SFORZO CON PEDANA MOBILE O CON CICLOERGOMETRO A .................................................................................................................... 16 3.3.9 VISITA CARDIOLOGICA ...................................................................................................... 17 3.3.10 VISITA NEUROLOGICA ...................................................................................................... 18 3.3.11 VISITA OCULISTICA ........................................................................................................... 19 3.3.12 ECO COLOR DOPPLER DEI TRONCHI SOVRA AORTICI A .......................................... 20 3.3.13 ECO COLOR DOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI A, B .................................... 21 3.3.14 ECO COLOR DOPPLER ARTERIOSO DEGLI ARTI INFERIORI A ................................. 22 BIBLIOGRAFIA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO .................................................................. 23 3 1. PREMESSA Negli ultimi anni il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è stato interessato da profondi cambiamenti che hanno principalmente mirato a razionalizzare l’offerta sanitaria in un’ottica di qualità e sostenibilità a fronte dell’incremento della domanda di prestazioni in gran parte correlato alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. Il presente documento, che nasce dalla collaborazione tra i professionisti del territorio, si inserisce appieno in quest’ottica ed intende offrire una sintesi dei più recenti atti di indirizzo che possa promuovere l’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale secondo principi di appropriatezza e di priorità clinica. Il lavoro si propone quindi di poter diventare strumento utile ad intercettare il reale bisogno di salute, riducendo i tempi d’attesa e rendendo compatibile il sistema di offerta delle prestazioni sanitarie con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), oltre che di fornire un contributo per contenere l’entità della domanda sanitaria inappropriata. 2. APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA Il termine appropriatezza rappresenta una delle parole chiave più ricorrenti nei principali documenti di programmazione sanitaria nazionale e già il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 sottolineava che le prestazioni inappropriate non possono essere ricomprese nei livelli essenziali di assistenza. Sebbene tuttavia si parli spesso di appropriatezza risulta non altrettanto chiaro il reale significato che il termine acquista nelle pratiche sanitarie quotidiane. Volendo usare una definizione di semplice comprensione potremo dire che l’appropriatezza esprime la caratteristica di una prestazione che permette di stabilire che la stessa sia adatta, pertinente, coerente e conveniente per lo scopo per cui è erogata alla persona che ne ha bisogno [1]. Nell’ambito dell’appropriatezza clinica, l’appropriatezza prescrittiva fa specifico riferimento alla correttezza di una prescrizione sotto il profilo scientifico e rimanda all’efficacia attesa da quella prescrizione sulla base delle evidenze scientifiche dimostrate rispetto alle specifiche caratteristiche del soggetto destinatario, nonché sotto il profilo deontologico e formale, nel pieno rispetto della normativa vigente. Una buona prescrizione deve, cioè, tendere alla massimizzazione dell’efficacia ed alla contemporanea minimizzazione di rischi e costi, nel rispetto delle scelte del paziente. Si sottolinea che, ai sensi della DGR 3993 del 04/08/2015, ai fini di un’appropriata compilazione delle richieste di prestazioni di specialistica ambulatoriale tutte le prescrizioni devono essere corredate dalla chiara esplicitazione di diagnosi o sospetto diagnostico prevalente (quesito diagnostico)1. L’obbligatorietà sussiste anche qualora le richieste siano relative a pazienti esenti per patologie croniche o per malattie rare o per gravidanza [2]. 1 Con delibera 9014 del 20/02/2009 la Giunta Regionale della Lombardia ha stabilito che le prestazioni di specialistica ambulatoriale prescritte dal MMG o PLS o specialista ospedaliero a carico del Servizio Sanitario Regionale devono essere corredate dalla diagnosi o dal sospetto diagnostico prevalente correttamente esplicitato. Il suddetto provvedimento stabilisce che in assenza della diagnosi o del sospetto diagnostico prevalente sulla prescrizione, le relative prestazioni non possono essere poste a carico del SSR in quanto in questi casi non vengono garantiti i minimi presupposti per l’effettuazione delle prestazioni stesse secondo criteri di appropriatezza. 4 3. CRITERI DI PRESTAZIONI PRIORITA’ CLINICA PER L’ACCESSO ALLE L’accesso differenziato alle prestazioni specialistiche sulla base delle condizioni cliniche del paziente è certamente uno strumento essenziale per assicurare un utilizzo razionale ed appropriato delle risorse professionali e tecnologiche. Tutto ciò si traduce in definitiva in azioni di governo clinico del sistema sanitario orientate a garantire risposte adeguate e tempestive in funzione dei bisogni del cittadino. L’esperienza internazionale infatti, dimostra ampiamente che il solo aumento del numero di prestazioni offerte non costituisce una soluzione definitiva al problema dei tempi di attesa per l’accesso ai servizi sanitari e che nella migliore delle ipotesi tale intervento determina una temporanea riduzione delle attese rapidamente vanificata dal successivo incremento della domanda. In questo senso l’adozione di criteri prescrittivi e di meccanismi organizzativi finalizzati a separare le attività che si configurano come “primo accesso” del paziente dalle attività programmabili o programmate (accessi successivi o controlli a distanza di tempo) costituisce uno strumento essenziale per il miglioramento dell’efficacia e della funzionalità dei servizi in quanto permette di: - orientare il percorso del paziente secondo condizioni di priorità e urgenza e non solo in funzione di criteri temporali di presentazione delle richieste; - garantire una lettura accurata dei tempi d’attesa effettivi al fine di individuare le prestazioni realmente critiche. 5 3.1 IDENTIFICAZIONE DI “PRIMI ACCESSI” E “CONTROLLI” Le prestazioni di specialistica ambulatoriale possono configurarsi come primi accessi o come visite/esami di controllo secondo le definizioni riportate di seguito [4]. Primo accesso (prima visita o primo esame): E’ l’accesso in cui il problema attuale del paziente viene affrontato per la prima volta e per il quale viene formulato un preciso quesito diagnostico. Possono anche essere considerati primi accessi quelli effettuati da pazienti noti, affetti da malattie croniche, che presentino una fase di riacutizzazione o l’insorgenza di un nuovo problema, non necessariamente correlato con la patologia cronica, tale da rendere necessaria una rivalutazione complessiva e/o una revisione sostanziale della terapia. Visita o esame di controllo (follow up): Rientrano in questa categoria: 1) Visite o accertamenti diagnostici strumentali successivi ad un inquadramento diagnostico già concluso che ha definito il caso ed eventualmente già impostato una prima terapia. In esse il problema viene rivalutato dal punto di vista clinico e la documentazione sanitaria esistente viene aggiornata: si tratta di prestazioni finalizzate, ad esempio, a seguire nel tempo l’evoluzione di patologie croniche, valutare a distanza l’eventuale insorgenza di complicanze, verificare la stabilizzazione della patologia o il mantenimento del buon esito dell’intervento, indipendentemente dal tempo trascorso rispetto al primo accesso. 2) Visite o esami di controllo le prestazioni successive al primo accesso e programmate dallo specialista che ha già preso in carico il paziente (comprese le prestazioni di 2° e 3° livello rese a pazienti ai quali è già stato fatto un inquadramento diagnostico e che necessitano di approfondimento); 3) Di norma le prestazioni prescritte con l’indicazione del codice di esenzione per patologia sulla ricetta. 6 3.2 LE CLASSI DI PRIORITÀ CLINICA L’indicazione del valore da attribuire al campo classe di priorità della prestazione è a cura del prescrittore. Nel caso in cui nella ricetta siano presenti più prestazioni, la classe di priorità sarà ricondotta a tutte le prestazioni presenti. Sulla base delle normative nazionali [5] e regionali [2] sono individuate e caratterizzate le seguenti classi di priorità: Classe “U” (urgente): Classe “B” (breve): Classe “D” (differibile): Classe “P” (programmabile): Prestazione da erogarsi nel più breve tempo possibile o, se differibile, entro 72 ore. Prestazione da erogarsi entro 10 giorni. Prestazioni da erogarsi entro 30 giorni (nel caso delle visite) o entro 60 giorni (nel caso delle prestazioni strumentali). Prestazioni da erogarsi in un tempo programmabile. Si sottolinea che le Classi di priorità U e B sono riservate alle prestazioni la cui tempestiva esecuzione condiziona, a giudizio del medico prescrittore, in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente o influenza marcatamente il dolore, la disfunzione o la disabilità [4]. Ne deriva che entrambe queste classi devono essere riservate alle sole situazioni di urgenza differibile e che, in particolare, la classe U deve essere limitata ad una ridottissima casistica di pazienti che richiedono tempi di erogazione della prestazione molto brevi in presenza di condizioni cliniche evolutive e/o di quadri sintomatologici di particolare impegno. La Classe D include prestazioni la cui tempestiva esecuzione non condiziona in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente [4]. Le prestazioni contraddistinte da classe di priorità P rappresentano quelle prestazioni con priorità non ascrivibile alle classi U, B, D, in quanto possono essere programmate in un maggiore arco di tempo poiché non influenzano la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità o in quanto rappresentano un accesso di follow-up [4]. In questi casi il prescrittore barra la classe P e le prestazioni sono programmate con un tempo d’attesa di norma entro 180 giorni e comunque nei tempi eventualmente indicati sulla prescrizione. 7 Il tempo previsto dalla classe di priorità decorre a partire dal momento in cui l’utente richiede la prestazione. L’indicazione del campo “classe di priorità” da parte del Medico prescrittore è obbligatoria. Nel caso in cui la classe di priorità non sia compilata, si sottintende che le prestazioni, per volontà implicita dello stesso, ricadano nella classe di priorità “P” [4]. 3.3 SCHEDE DI APPROFONDIMENTO SUI CRITERI DI PRIORITÀ CLINICA Nell’esperienza locale l’applicazione dei criteri generali di priorità soprarichiamati e previsti dalla normativa si è sviluppata attraverso il confronto professionale tra specialisti e medici di medicina generale finalizzato alla condivisione delle condizioni cliniche che giustificano, per specifiche prestazioni diagnostiche, l’attribuzione delle stesse alle diverse classi di priorità e l’appropriatezza prescrittiva. Al riguardo si riportano di seguito le schede di sintesi, elaborate a cura del Tavolo Tecnico interaziendale appositamente costituito ed aggiornate ai sensi della DGR 3993 del 04/08/2015 [2], relative alle critiche per volumi, rischio di in appropriatezza e tempi d’attesa. Le presenti linee guida di indirizzo non costituiscono tuttavia un vincolo o una limitazione prescrittiva ma intendono fornire indicazioni pratiche finalizzate al miglioramento dell'appropriatezza e dell'accessibilità ai servizi. Si sottolinea inoltre che nella casella PS vengono riportate alcune condizioni cliniche che giustificano l’accesso in Pronto Soccorso, rendendo quindi non utile la prescrizione della visita specialistica o esame strumentale. 8 3.3.1 COLONSCOPIA CON ENDOSCOPIO FLESSIBILE, SENZA O CON BIOPSIA O POLIPECTOMIA A, B Sintomatologia tipo colon irritabile (non già indagata con colonscopia) Stipsi cronica Patologie minori già valutate endoscopicamente Controlli di polipectomie, resezioni coliche oncologiche Follow up di: neoplasie, malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) screening per familiarità di 1° grado per cancro colo-rettale Classe P Programmabile Anemia sideropenica cronica lieve (Hb > 10 g/dl) con gastroscopia negativa Perdite ematiche minori (tracce ematiche nella toilette anale) Diarrea cronica, stipsi recente o eventi sub-occlusivi Riscontro radiologico di polipi FOBT positivo (primo riscontro) in soggetto asintomatico mai indagato a livello colico Classe D Entro 10 gg Classe B Sanguinamento non classificato come “tipo urgente”: rettorragia non grave, diarrea muco-sanguinolenta non infettiva, ematochezia Anemia sideropenica di primo riscontro con Hb < 10 g/dl e gastroscopia negativa “Sintomi d’allarme”: massa addominale di sospetta pertinenza colica, sospette neoplasie rilevate radiologicamente Entro 72 h Classe U Livello di priorità non previsto PS Invio immediato Proctorragia importante, melena Corpi estranei vulneranti Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A B In considerazione dei rischi della procedura nei pazienti di età molto avanzata (>80 anni) ed in presenza di importanti comorbidità è opportuna una visita gastroenterologica preliminare e/o il ricorso ad esami diagnostici meno invasivi. 9 3.3.2 ECO ADDOME Classe P 10 Programmabile Follow up in epatopatia Follow up in neoplasia Classe D Entro 10 gg Prima diagnosi di epatopatia Dispepsia con dolore in ipocondrio dx e/o epigastrio Prima diagnosi di insufficienza renale Microematuria recidivante Deperimento organico Classe B Entro 72 h Riscontro di massa addominale senza sintomi associati Sospetta patologia neoplastica Classe U PS Sospetta colica biliare/ureterale, senza sintomi associati Ittero di recente insorgenza Sospetta ascite di recente insorgenza Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Massa pulsante addominale se associata ad altre manifestazioni (dolore, sincope) Febbre con aumento transaminasi e/o fosfatasi alcalina se associata a dolore addominale o segni costituzionali di allarme Dolore in Ipocondrio sx in coincidenza di trauma recente (si deve considerare recente se accaduto nei 10 giorni antecedenti) Dolore lombare con febbre e/o disuria Trauma lombare recente con ematuria (si deve considerare recente se accaduto nei 10 giorni antecedenti) Recente oliguria accertata (indicativamente < 600 ml/24 h) da sospetta ostruzione delle vie urinarie Sospetta diverticolite acuta 3.3.3 ECOGRAFIA BILATERALE E MONOLATERALE DELLA MAMMELLA Controllo evolutivo di lesioni focali/noduli (su indicazione specialistica) Programmabile Classe P 11 Classe D Entro 10 gg Controllo complicanze post operatorie e/o post interventistiche Controllo mastite Classe B Entro 72 h Tumefazione di ndd di recente insorgenza mammaria e/o ascellare Secrezione ematica spontanea monorifiziale Secrezione giallognola spontanea Malattia di Mondor Approfondimento in caso di mammografia e/o ecografia con reperti equivoci non conclusivi Classe U PS Flogosi acuta Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Mastite acuta con segni clinici di sepsi severa 3.3.4 MAMMOGRAFIA BILATERALE E MONOLATERALE Programmabile Classe P 12 Classe D Esame a scopo preventivo in donna asintomatica dopo i 40 anni Follow up delle microcalcificazioni, delle distorsioni parenchimali e dei noduli su indicazione del radiologo o del senologo o del chirurgo Entro 10 gg Livello di priorità non previsto Classe B Entro 72 h Tumefazione di ndd di recente insorgenza mammaria e/o ascellare Secrezione ematica monorifiziale e/o giallognola spontanea o da spremitura del capezzolo Secrezione giallognola spontanea Malattia di Mondor Approfondimento in caso di mammografia e/o ecografia con reperti equivoci non conclusivi Retrazione cutanea e/o capezzolo lesione del capezzolo (Morbo di Paget) Classe U PS Flogosi acuta Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Mastite acuta con segni clinici di sepsi severa 3.3.5 RMN DEL CERVELLO E DEL TRONCO ENCEFALICO SENZA E CON CONTRASTO A Follow up Classe P Programmabile Sospetto idrocefalo normotensivo (deterioramento cognitivo associato a disturbi dell’equilibrio e sfinterici) Sospetto conflitto neurovascolare (emispasmo facciale) Sospetta patologia sellare e parasellare Patologia neoplastica ORL Patologia neoplastica oculistica Sindromi algiche facciali atipiche in assenza di segni neurologi Classe D Entro 10 gg Classe B Sospetta malattia demielinizzante Sospetto di lesioni occupanti spazio con stato di vigilanza integro Sospetto di ipotensione liquorale (cefalea ortostatica più o meno associata a neuropatia cranica) Sospetta fistola durale (acufene pulsante; proptosi, chemosi e ipovisus) Sospetta nevralgia trigeminale di prima diagnosi Entro 72 h Classe U Deficit neurologici transitori recidivanti Neuropatia cranica acuta Cefalea da sospetta ipertensione endocranica Cefalea associata a fattori di rischio trombogeni (sospetta trombosi venosa intracranica) PS Invio immediato Quadro neurologico acuto di tipo deficitario sensitivo o motorio, di irritazione meningea, di natura comiziale non conosciuta, cefalea di nuova insorgenza o diversa dall’abituale Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A 13 3.3.6 TAC DEL RACHIDE E DELLO SPECO VERTEBRALE SENZA E CON CONTRASTO A Classe P Studio patologia degenerativa del rachide Follow up Programmabile Classe D Tutte le condizioni indicate nella stessa classe per la RM Rachide in presenza di controindicazioni all’esecuzione della RM stessa. Entro 10 gg Classe B Lombalgia/Lombosciatalgia acuta non traumatica nel paziente >50 anni dopo terapia antalgica inefficace per più di 6 settimane o possibile intervento chirurgico Entro 72 h Classe U Sospetta frattura traumatica dopo esame RX PS Invio immediato Quadro neurologico acuto di tipo deficitario sensitivo o motorio Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A 14 3.3.7 RMN DEL RACHIDE E DELLO SPECO VERTEBRALE SENZA E CON CONTRASTO A Rachialgie non costanti, intermittenti/remittenti Patologia degenerativa del rachide Classe P Programmabile Sintomatologia dolorosa resistente alla terapia medica che perdura da almeno 4 settimane. Sospetto cedimento vertebrale porotico Sospetta patologia neoplastica in assenza di sintomi neurologici obiettivabili Classe D Entro 10 gg Rachialgia più o meno associata a brachialgia Cruralgia o sciatalgia in presenza di deficit di forza obiettivabile agli arti e/o deficit sfinterici. Sindrome piramidale non acuta, ma rapidamente ingravescente più o meno accompagnata da dolore (sospetto di lesione midollare) Classe B Entro 72 h Classe U Paraparesi Plegia acuta Deficit sfinteriale acuto Sospetta patologia infettivo infiammatoria in presenza o assenza di deficit neurologici obiettiva bili Sospetta patologia neoplastica in presenza di deficit neurologici obiettivabili PS Invio immediato Quadro neurologico acuto di tipo deficitario sensitivo o motorio Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A 15 3.3.8 TEST CARDIOVASCOLARE DA SFORZO CON PEDANA MOBILE O CON CICLOERGOMETRO A Dolore toracico atipico in soggetto a rischio medio-basso Classe D Dolore toracico da sforzo sospetto anginoso, ricorrente, in soggetti a rischio intermedio-basso, con ECG basale normale Dolore toracico atipico spontaneo o da sforzo in soggetti con elevato profilo di rischio cardiovascolare Entro 10 gg Classe B Dolore toracico da sforzo sospetto anginoso, recente, con ECG basale normale e/o invariato in paziente con profilo di rischio CV elevato e/o cardiopatico ischemico noto, precedentemente asintomatico Entro 72 h Classe U Livello di priorità non previsto Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Programmabile Classe P In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A 16 3.3.9 VISITA CARDIOLOGICA 17 Classe P Programmabile Soffio cardiaco isolato, non noto, in soggetto peraltro asintomatico Ipertensione arteriosa al momento non ancora controllata rispetto al target / crisi ipertensiva risolta (previo controllo frequente, check FRC, eventuale trial terapeutico) Fattori di Rischio Cardiovascolare multipli, specie con familiarità per cardiopatia Classe D Entro 10 gg Dolore toracico sospetto anginoso, non protratto, non recente Dispnea da sforzo senza causa evidente Classe B Entro 72 h Dolore toracico sospetto anginoso, ricorrente, non recente in soggetti a rischio medio-elevato Dispnea da sforzo, lieve – moderata (CF II NYHA) di nuova insorgenza, specie con altri segni di scompenso e/o soffi cardiaci Sincope vera, non recente, senza polso lento Classe U PS Riscontro anamnestico di dolore toracico sospetto anginoso, ingravescente o protratto, recente (giorni) [sospetta angina instabile] Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Dolore toracico sospetto anginoso, persistente / protratto, subacuto (48-72 ore dall’insorgenza) tramite 112 Dispnea severa a riposo (CF III e IV NYHA), non nota, specie con altri segni di scompenso o cardiopatia tramite 112 Cardiopalmo persistente / protratto, recente (entro 24 ore dall’insorgenza), mal tollerato tramite 112 Sincope vera recente (entro 24 ore), specie con bradicardia o mai indagata tramite 112 Crisi ipertensiva in atto con segni cardiologici o neurologici associati tramite 112 3.3.10 VISITA NEUROLOGICA Classe P 18 Programmabile Disturbi cognitivi ad insorgenza progressiva (deterioramento cognitivo-demenza) Cefalea cronica sulla base dei criteri di classificazione internazionale Controllo neurologico in patologie neurologiche croniche Classe D Entro 10 gg Crisi epilettica pregressa, in epilessia nota Disturbi cognitivi ad insorgenza subacuta Algie facciali ad insorgenza cronica Dolore neuropatico cranio-facciale o periferico Classe B Entro 72 h Algie facciali ad insorgenza acuta (nevralgia trigeminale sospetta o recidivante) Disturbi cognitivi a rapida insorgenza Recidiva di disturbi del movimento (sindrome on/off) Disturbi comportamentali rilevanti che interferiscono con la abituale gestione domiciliare in pazienti con diagnosi di demenza Classe U PS Deficit neurologici focali esorditi < di 10 giorni Cefalea ad insorgenza progressiva, ingravescente associata o meno a deficit neurologici focali Recidiva acuta di deficit neurologici in paziente con sclerosi multipla Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Emiplegia/emiparesi ad insorgenza acuta (ictus cerebrale-TIA) tramite allertamento del 112 Tetraplegia/tetraparesi, paraplegia/paraparesi ad insorgenza acuta/subacuta Cefalea ad insorgenza acuta (la prima o la più importante della vita)-> ESA Crisi epilettica (prima crisi), crisi epilettiche subentranti, stato di male epilettico Perdita di coscienza con convulsione e/o deficit neurologici Cefalea con iperpiressia e perdita di coscienza Cefalea con vertigine e deficit neurologici Recidiva di sintomatologia neurologica oculare o sistemica in miastenia nota Deficit neurologici focali 3.3.11 VISITA OCULISTICA Controllo visus (anche dopo interventi chirurgici ) Cefalea senza sintomi neurologici Difetti refrattivi Leucocoria nell'anziano Follow-up Esame del fundus nel diabetico e iperteso; Epifora Malposizione delle palpebre (entropion, ectropion, ptosi) 19 Classe P Programmabile Valutazione specialistica conclusiva dopo accertamenti specifici prescritti da altro specialista o dal medico curante (es. retinite ipertensiva dopo accertamenti di altri specialista) Deficit visivo e dolore in patologie oculari note (es. in patologie spesso diagnosticate da altri specialisti quale es. M. Behcet, M. di Coats, M. di Eales, crisi glaucomatocicliche di Possner-Schlossmann, M. di Fuchs) Valutazione per laser terapia nel glaucoma acuto Sospetto strabismo nel bambino Ambliopia nel bambino Classe D Entro 10 gg Paziente sottoposto a terapia chirurgica, sintomatico dopo conclusione dei controlli previsti in follow-up del mese successivo all'intervento Classe B Entro 72 h Sospetta recidiva di cheratite erpetica in paziente noto Sospetta recidiva di uveite in paziente noto Grave ipovisus in paziente noto per cheratocono Leucocoria nel bambino piccolo Riduzione del visus in pazienti sottoposti a cheratoplastica corneale o altri interventi chirurgici oculistici recenti Grave ed improvviso ipovisus associato a fosfeni e/o miodesopsie Classe U PS Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Grave trauma (dopo accurata anamnesi) con sospetta rottura del bulbo Amaurosi monolaterale ad insorgenza acuta (anche intermittente) in sospetto di M. di Horton (GCA) Diplopia, paralisi oculari acute Flash luminosi (fosfeni) di recente insorgenza, comparsa acuta di: scotomi, deficit campimetrici e mosche volanti Deficit visivo improvviso, annebbiamenti visivi di recente insorgenza con o senza arrossamento oculare e dolore Esoftalmo acuto ed edema marcato dei tessuti orbitari (cellulite orbitaria) Occhio rosso dolente da sospetto glaucoma acuto (escluse congiuntiviti purulente ed emorragia sottocongiuntivale) 3.3.12 ECO COLOR DOPPLER DEI TRONCHI SOVRA AORTICI A Classe P Controllo post TEA/stenting successivo al primo Controllo in dissezione TSA Screening in pazienti con fattori di rischio vascolare Controllo in nota ateromasia dei TSA Sindrome vestibolare di sospetta natura centrale Sospetto furto della succlavia Sincope Programmabile Classe D Primo controllo post TEA/stenting (preferibilmente < 1 mese) Massa pulsante laterocervicale Candidato ad intervento chirurgico cardiaco/vascolare arterioso maggiore Entro 10 gg Classe B Livello di priorità non previsto Entro 72 h Classe U Riscontro anamnestico di TIA o ictus recenti (<14 giorni) in paziente non indagato Amnesia globale transitoria PS Invio immediato Esordio acuto di sintomi neurologici suggestivi per TIA/Ictus/Dissezione TSA Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. A 20 3.3.13 ECO COLOR DOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI A, B, C Classe P Controllo tvp in tao Controllo post intervento chirurgico o endovascolare o scleroterapico in varici arti inferiori Programmabile Classe D Ulcere arti inferiori Sospetta sindrome post trombotica Candidato ad intervento chirurgico o endovascolare o scleroterapico in varici arti inferiori Entro 10 gg Classe B Livello di priorità non previsto Entro 72 h Classe U Tromboflebite superficiale (varicoflebite) PS Invio immediato Sospetta tvp e sospetta riacutizzazione di tvp in tao Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. B In caso di sospetta erisipela non è indicata la prescrizione di prestazioni di ecocolordoppler venoso degli arti inferiori. C La DGR 3993/2015 esclude l’esecuzione di ecocolordoppler venoso degli arti inferiori per le varici e per gli edemi degli arti inferiori A 21 3.3.14 ECO COLOR DOPPLER ARTERIOSO DEGLI ARTI INFERIORI A, B Programmabile Classe P Controllo in arteriopatia nota Controlli post-operatorio dopo rivascolarizzazione Classe D Entro 10 gg Sospetta arteriopatia (claudicatio) Ulcera di natura vascolare Soffio arterioso a livello femorale Classe B Entro 72 h Sospetto aneurisma arterie degli arti o aneurisma di recente diagnosi Classe U PS Ischemia critica (dolore a riposo, lesioni trofiche) Gangrena Piede diabetico Tumefazione pulsante in qualsiasi distretto dell’arto Importante riduzione della distanza di marcia libera da dolore in noto arteriopatico Invio immediato Entro 30 gg visite Entro 60 gg esami strumentali Sospetta ischemia acuta (embolia, trombosi di arteria, occlusione di by pass o stent) Trauma aperto con emorragia o sospetta lesione arteriosa Fistola arterovenosa iatrogena o post traumatica in recente procedura endovascolare Sospetta sindrome compartimentale periferica In caso di dubbi sull’efficacia/appropriatezza dell’esame strumentale è raccomandata la prescrizione della visita specialistica; sarà lo specialista a prescrivere o meno l’approfondimento diagnostico strumentale. B La DGR 3993/2015 esclude l’esecuzione di ecocolordoppler venoso degli arti inferiori per lo screening in popolazione a rischio. A 22 BIBLIOGRAFIA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1) Glossario dell’appropriatezza dell’Osservatorio Regionale sull’Appropriatezza della Regione Lazio (I edizione), 2002 2) Delibera di Giunta Regionale 3993 del 04/08/2015 3) Delibera di Giunta Regionale 2313 del 01/08/2014 4) Delibera di Giunta Regionale 1775 del 24/05/2011 5) Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2010-2012. Schema di intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul Piano Nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2010-2012, di cui all’articolo 1, comma 280 della legge 23 dicembre 2005, n.266. 28 Ottobre 2010 6) Nota Regionale Protocollo n. H1.2015.0028760 del 09/10/2015 23 24