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Dati: come identificare una versione della verità
Dati: come identificare una versione della verità Giugno 2011 White paper 2 Dati: come identificare una versione della verità I social network, la proliferazione dei dispositivi mobili e l'uso pervasivo di video, sono tutti elementi che contribuiscono a un rapido incremento dei dati. Che cosa fanno i CIO (Chief Information Officer) per sfruttare, gestire e riconvertire i dati? Quali sono i "dati buoni" e come devono comportarsi i responsabili IT nella formulazione di una politica di salvataggio, eliminazione e riutilizzo? Come ottenere dati buoni Secondo quanto affermato dal CIO di una società di servizi di consulenza con 200.000 dipendenti, i dati sono al tempo stesso un grande problema e una grande opportunità. "Una versione della verità è cruciale. Abbiamo dedicato molto tempo al modello di dati per la nostra azienda e abbiamo ottenuto il modello di dati migliore per quella versione della verità". Per spiegare questa affermazione, ha fatto notare che la sua azienda ha ridotto da 2100 a 530 le applicazioni in uso. "Avevamo 35 applicazioni diverse per le tariffe dei taxi, perché in Australia volevano l'indicazione in miglia". Adesso una struttura dati consente di eseguire analisi sulle tariffe dei taxi in tutto il mondo. "Ci siamo concentrati su quel modello di dati per arrivare a una versione della verità e in questo modo abbiamo migliorato notevolmente la qualità dei dati strutturati nella nostra organizzazione". Secondo un responsabile IT del settore energetico, per la convergenza tra IT e azienda occorrono governance e struttura nella gestione dei dati aziendali. Come lui stesso ha affermato, "Facile a dirsi, difficile da realizzare. È necessario capire quali sono le informazioni strategiche perché bisogna capire i costrutti dei dati importanti per mettere in atto uno qualsiasi di questi processi". Il CIO di un produttore di apparecchiature medicali ha affermato che se si dispone di dati buoni, migliora l'assistenza clienti. "Tutti vogliono un fornitore principale. Per dati buoni si intende avere un unico listino prezzi e non più listini prezzi per lo stesso prodotto". La presenza di più listini prezzi può creare confusione e fatture respinte. "Abbiamo ripulito i file dei listini prezzi e migliorato il servizio offerto ai clienti in termini di fatturazione". "I dati buoni sono dati con un proprietario, ovvero qualcuno nell'azienda responsabile dell'hardware e della protezione dell'hardware, responsabile dei dati dei clienti, dei dati delle transazioni commerciali, dei dati delle analisi di mercato, di qualsiasi tipo di dati, e del modo in cui vengono classificati e organizzati. Il nostro compito è proteggerli". © 2011 Cisco e/o suoi affiliati. Tutti i diritti riservati. White paper 3 Best practice per la gestione dei dati Nel descrivere le best practice per la gestione dei dati, il CIO della società di servizi di consulenza ha decantato il valore di una buona governance. "Credo molto nella gestione centralizzata dell'IT", ha affermato. "È inversamente proporzionale: quanto più è rigido il modo di amministrarla e quanto più la si controlla, tanto più migliora e meno costa". Fa notare quanto sia necessario essere flessibili e reattivi, ma al tempo stesso cauti quando si aggiungono e modificano i componenti in modo casuale. Ritiene che per migliorare la qualità sia necessario applicare una forte governance e una strategia efficace. Rebecca Jacoby, CIO di Cisco®, afferma che "Nella supply chain è importante definire degli standard e avere un proprietario dei dati, in modo tale da essere certi che il processo sia ripetibile, estremamente scalabile e affidabile". Tuttavia, spiega che desidera lasciare libertà agli innovatori. "Tutto dipende da come vengono usati". Un CIO del settore dell'intrattenimento ha aggiunto: "Per noi non c'è niente di più importante dei dati dei nostri clienti. Ma abbiamo molti doppioni, molti account a cui non corrisponde un cliente. Quindi, anziché considerarli attendibili e verificarli, abbiamo deciso che devono essere assegnati e verificati". Inoltre, ha precisato che hanno reintrodotto procedure per la pulizia dei dati. L'impatto sui social network Con l'avvento dei social network, la gestione dei dati è diventata un problema cruciale per i CIO. Un CIO ha spiegato che "Siamo ancora relativamente agli inizi. L'adozione, la raccolta, l'utilizzo a scopo personale, la sicurezza, la condivisione con altre persone e la ricerca, tutto ciò è davvero importante". Secondo il CIO di una società fornitrice di servizi energetici, utilizzare Facebook per mettersi in contatto con i clienti determina un notevole valore aggiunto per la sua azienda. Per quanto riguarda la modalità di estrazione e di raccolta dei dati, afferma che "Il nostro approccio è gestirli tutti internamente, esporli in modo tale tutti vi abbiamo accesso, renderli trasparenti e provare a imparare da essi in modo organico, per poi costruire da quella base i tipi di meccanismi che vogliamo utilizzare". Nel riassumere il sentimento condiviso da altri suoi colleghi, un CIO conferma che "Non c'è nulla di più importante dei nostri dati". © 2011 Cisco Systems, Inc. e/o le relative affiliate. Cisco e il logo Cisco sono marchi registrati di Cisco Systems, Inc. e/o delle relative affiliate negli Stati Uniti e in altri paesi. L'elenco dei marchi Cisco è disponibile all'indirizzo www.cisco.com/go/trademarks. I marchi di terze parti citati sono proprietà dei rispettivi titolari. L'uso del termine partner non implica una relazione di partnership tra Cisco ed eventuali altre aziende. (1007R) C11-661791-00 06/11