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Papà, lasciami giocare in pace la mia partita
La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Paullese, esperimento fallito I ritardi sono in aumento Signor direttore, siamo al terzo giorno. Errare è umano, perseverare è diabolico. Stamattina alla rotonda M3 c’erano i vigili a dirigere il traffico. Conclusione: spegniamo i semafori, mettiamo i vigili, ma la ‘sperimentazione’ si rileva, per il terzo giorno consecutivo, un fallimento (arrivo a San Donato M3 con una media di mezz’ora di ritardo rispetto alla scorsa settimana). Non so se i responsabili di questa scelta percorrono, o abbiano mai percorso, la Paullese durante l’ora di punta. Se la risposta è affermativa, si renderanno conto dei disagi che hanno procurato a noi pendolari, se è negativa, consiglio di provare questa esperienza: è molto formativa, soprattutto ai fini di fare scelte che migliorino la già faticosa condizione di pendolari, non che la peggiorino ulteriormente. Luigia Barboni (Cremona) ......................................................... . Maratonina/1. Se la fanno a New York... Egregio direttore, desidererei rispondere alla lettera del signor Chiodelli riguardante la Maratonina di Cremona. (...) Sicuramente la Maratonina crea qualche disagio, che però può essere evitato con un minimo di accortezza da parte dei cittadini. Per contro, è sempre possibile un’autentica emergenza, tale da rappresentare un grave problema, ma in questi casi forza pubblica, vigili del fuoco e ambulanze hanno comunque la priorità assoluta. (...) Sono pertanto contento che la sua lettera sia stata pubblicata, perché permette a tutti di accorgersi di come in giro vi siamo ancora persone (poche per fortuna) che credono di essere al centro del mondo, anzi, «il» centro del mondo, così facendo rendendosi invece «piccole piccole». Desidero quindi informare il signor Chiodelli, a nome mio, dei 3.500 podisti che hanno corso per Cremona e dei circa 400 volontari che li hanno assistiti, che nel mondo ci sono migliaia di manifestazioni come quella di Cremona, incluse decine e decine di gare metropolitane, che contano fino a 30.000 e passa partecipanti. Se dunque, un giorno all’anno (per qualche ora), chiudono città come New York, Londra, Berlino, Roma, Firenze, non vedo per quale «sacrosanto» motivo non dovrebbe farlo Cremona. (...) Alessio Zanelli (volontario, Cremona) ................................................................................... . Maratonina/2. Correte senza togliere la libertà agli altri Egregio direttore ammiro tutti coloro che praticano sport, a tutte le età, donne, uomini e ragazzi; lo faccio perché ho vissuto per molti anni nello sport e con lo stesso. L’ho sempre considerato più necessario che utile e piacevole. Non ammiro ma critico severamente chi per le proprie esigenze trascura i problemi che crea ad altri dando precedenza ad intollerante egoismo. Se 300 (e se fossero 3.000 nulla cambierebbe) voglio correre o ‘maratonare’ lo facciano senza togliere libertà ad altri cittadini; di spazio ce n’è in abbondanza. Due diverse libertà vanno rispettate. Tra coloro che trovano problemi di viabilità vi sono taluni che partono per una gita (e forse possono avere pazienza — bisogna chiederlo a loro) ma altri vanno a lavorare o prendere un treno, un aereo oppure si recano all’ospedale a fare, visita ad un ammalato o ancora se ne vanno per i fatti propri ma non amano rendere conto a chi senza valida necessità li blocca. Concludo dicendo anche a lei, signor Bruno Musoni: «Pensate ai disagi di altri e non solo ai piaceri vostri». (...) Geo Monti (Cremona) ................................................................................... . Con l’Antimafia alla Bindi i compagni fanno cinquina Signor direttore, pesi e contrappesi. Dopo la presidenza della Repubblica, del Consiglio, della Camera e del Senato, i compagni progressisti si sono accaparrati pure quella della Commissione antimafia nei panni di Rosy Bindi. Evviva la cinquina. Bilanciata da un intruso destinato ai Servizi sociali. Pd: più democrazia di così.... P.F. Mari (Cremona) ........................................................ . Giovani impegnati Ora tocca a voi Caro direttore, prendendo lo spunto dal bell’articolo di Nicola Arrigoni che riportava alcune riflessioni della scrittrice Sara Rattaro sull’esperienza cremonese con i giovani di Controtempo, scontati i complimenti a questo gruppo per l’ottimo ed originale lavoro proposto per il secondo anno consecutivo (sperando diventi una tradizione consolidata) voglio aggiungere le stesse positive considerazioni esternatemi da Massimo Cacciari incontrato ai margini di un Convegno a Milano. Nella nostra città, oltre a Controtempo, sono intelligentemente attivi gruppi culturali ed artistici che stanno dando prova di grande valore fatto di impegno, serietà, creatività (altro che città ‘bella addormentata’ come superficialmente qualcuno l’ha definita recentemente). A questi giovani e a quelli inseriti nel mondo del volontariato ammirato nelle due piazze principali il 22 settembre scorso, mi sento di dire di non limitarsi a fare il ‘compitino’, seppur ben fatto, ma di cominciare a pensare in grande, dimostrando le loro qualità candidandosi ad un ruolo di responsabilità per la nostra città. Forza ragazzi, osate, non abbiate timori ma solo rispetto : siete bravi, qualità e capacità abbondano, provate a giocare da protagonisti questa partita. Le elezioni LA POLEMICA VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013 11 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Papà, lasciami giocare in pace la mia partita Gentile direttore, se potessi tornare bambino penso che mi piacerebbe scrivere una lettera, magari, a mio padre, e dirgli: «Caro papà, lo sai che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia domenica quando ti sei attaccato alla rete urlando contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto così arrabbiato. Forse sarà anche vero che lui (l’arbitro) ha sbagliato; ma quante volte io ho fatto degli errori senza che tu dicessi niente? Anche se ho perso la partita per colpa dell’arbitro, come dici tu, mi sono divertito lo stesso. Papà capisci, io voglio solo giocare, ti prego, lasciamela questa gioia, non darmi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: tira, passa, buttalo giù. Mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l’arbitro e gli avversari e di essere educato... e se ‘buttassero giù’ amministrative sono alle porte, non lasciatevi sfuggire questa occasione e soprattutto non lasciate che a contendere il potere decisionale siano i ‘soliti noti. Pierluigi Torresani (Cremona) ................................................................................... . Coppetti compie 100 anni di coerenza laica e socialista Caro direttore, tra pochi giorni compirà il centesimo anno il professor Mario Coppetti e sono fiero di poterlo festeggiare da segretario provinciale del Psi, poiché Coppetti è solo di una ventina d’anni più giovane del partito più vecchio d’Italia, quello cui appartiamo entrambi: il Psi. Fa piacere che oggi tutti siano entusiasti della figura di Coppetti, anche e soprattutto perché è stato forse il personaggio della sinistra cremonese che ha più diviso la sinistra stessa: il suo essere fieramente socialdemocratico e profondamente anticomunista ha pesato non poco sul giudizio che di lui dava il Pci cremonese, il suo essere endemicamente libertario e riformista mal si conciliava con il metodo comunista, e ancora mal si concilia, ora che Coppetti ha 100 anni, con una certa impostazione di pensiero che è purtroppo rimasta nel Una partita di pulcini (foto d’archivio) me, quante parolacce diresti? Un’altra cosa papà: quando il mister mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto lo stesso anche a vedere i miei amici stando seduto in panchina, siamo in tanti ed è giusto fa- maggior partito della sinistra italiana. Il Psi festeggerà Coppetti come se dovesse festeggiare il partito stesso, perché Coppetti è il simbolo dell’evoluzione socialista libertaria e riformista del Psi e lo farà in una giornata dedicata a lui cui parteciperà il segretario nazionale Nencini. Non neghiamo che il compleanno di Coppetti speriamo possa essere un momento di riflessione non solo sulla storia antifascista di Coppetti, ma anche sui gravi errori della sinistra italiana, perché, come dice una canzone cara al futuro segretario provinciale del Pd, «la storia dà torto o dà ragione». Paolo Carletti (segretario provinciale Psi, Cremona) ................................................................................... . Gresta un po’ troppo nervoso E la Vanoli è senza ‘chimica’ Egregio direttore, mi permetto di dire la mia sulla polemica innescata dal signor G. Amato, del quale condivido il giudizio espresso su Woodside. I fatti che il lettore ha citato sono incontestabili: ha guidato la squadra per 42’(!) perdendo una sola palla e mettendo spesso i tiratori in buone condizioni per andare al tiro. Sappiamo che è stato l’ultimo ad unirsi alla squadra per cui sarebbe re giocare tutti. Scusami papà, ma, non dire alla mamma al ritorno dalla partita: ‘oggi ha vinto’ o ‘ha perso’; dille soltanto che mi sono divertito tanto e basta. E poi, non raccontare ti prego che ho vinto perché ho fatto un gol bellissimo; non è vero papà! Ho buttato dentro il pallone perché il mio amico mi ha fatto un bel passaggio. E ascoltami papà: al termine della partita, non venire nello spogliatoio per vedere se faccio bene la doccia o se so bene vestirmi, che importanza ha se mi metto la maglietta storta? Papà devo imparare da solo! Sta sicuro che diventerò grande anche se avrò la maglietta rovesciata! E lascia portare a me il borsone: vedi? C’è stampato il nome della mia squadra e mi fa piacere far vedere a tutti che io gioco a pallone. Non prendertela papà, se io ti ho detto queste cose, lo sai che io ti voglio tanto bene. Ciao». Luigi Cabrini (Casalmorano) ottoscrivo questa bella lettera. S Sono troppi i genitori che con il loro tifo incondizionato e a volte troppo sfrenato rovinano il gioco dei loro bambini. giusto avere un pizzico di comprensione in più con questo play. Già nel precampionato Gresta lo aveva bacchettato in modo molto violento dal vostro giornale. E francamente mi era sembrata una sparata che un saggio allenatore non avrebbe dovuto, in fase di preparazione, affidare alla stampa. Ma — e qui vorrei fare una riflessione — il coach ha contestato violentemente anche Rich... Forse è un poco nervoso. Il vostro Duchi ha scritto anche che il gioco d’assieme latita. E in questo ha ragione e la colpa non è solo dei giocatori. Lo scorso campionato la squadra era stata costruita, svezzata e plasmata da tale Attilio Caja. Personaggio dal carattere tremendo, ma incontestabile grande e profondo conoscitore del basket e degli uomini che lo praticano. Gresta si trovò dopo alcune giornate una squadra che già sapeva ben correre con la ‘chimica’ giusta e la prese per mano accompagnandola in questa corsa. Ora tocca a lui insegnare alla squadra a ‘correre’. Per ora si cammina, lentamente. Le potenzialità del roster ci sono e quindi speriamo che chi di dovere riesca, in tempi brevi, a farle emergere (...). L.O. (Pontevico, Bs) ................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Gentile direttore, per certi versi stupito dalle dichiarazioni trionfalistiche del direttore generale Asl, Simona Mariani, apparse sul suo giornale qualche giorno fa, oggi mi sono recato a prenotare una visita presso il cup di via Dante, con spirito leggero e conscio di essermi sbagliato. Il ticket recitava B76, ore 10.52, una quindicina di persone in attesa, più delle sedie a disposizione. Gli sprechi della sanità partono dagli sgabelli, tanto utili alle persone anziane che devono sperare nel buon cuore degli astanti. Nonostante l’attivismo del personale infermieristico, il tutto risultava bloccato datosi che si era tutti in fila per prenotare o ritirare e, presidiato da un’unica impiegata che, poverina, aveva a che fare con casi complessi. Entrato, chiedevo se si poteva disporre di una sedia, ma mi veniva risposto che lo spazio del box è angusto e che questo passa il convento, poiché nessuno si aspettava tanto successo. Una duplice considerazione: se non ci si aspettava tanto successo, come sbandierato ASL, CUP IMPREPARATO AL SUCCESSO E ALL’OSPEDALE ENTRA CHI VUOLE dal dg, perché si è partiti con l’operazione? Si tifava per un annunciato disastro? Si è allestita una struttura in spazi angusti, con un solo impiegato coadiuvato solo durante le pratiche dei prelievi, mancano le sedie e l’operatrice mi dice, senza giri di parole, che questo passa il convento, ovvero va da qualcun altro (che ti attende a braccia aperte, e forse non è un caso che qualche clinica privata abbia potenziato spazi e accettazione). Sembra che una mente raffinata tenti, in ogni modo, di dissuadere gli ingenui utenti. Veniamo alle dichiarazioni della dg: sul successo che pare imprevisto, quasi fastidioso, aggiungo solo che se decurtiamo i prelievi sanguigni, qui imposti alle fasce deboli dalla lontananza dell’ospedale, e assicurati dalle solite cli- niche, e rileviamo le sole prenotazioni forse di successo non si deve parlare. Se guardiamo alla sinergia con il poli medico, osservo che alcuni professionisti operano solo in regime professionale. E questa è la realtà, provata dai numeri emessi e dal giornale di fondo del computer. Ora una provocazione: non è che, allevati nella grande scuola di formigoniana memoria, si dice bene del pubblico che funziona, lo si mette in condizione di risultare insufficiente e si coglie così l’essenza di avviare tutti alla sanità privata dicendo: meno male che c’è? E quantomeno non si dica questo è ciò che passa il convento, poiché il convento lo paghiamo tutti noi, compresi i monaci. Piermassimo Ghidotti (Cremona) Signor direttore, ci complimentiamo per la scelta da parte dei responsabili del Pronto soccorso di Cremona di aver adottato la chiamata per numeri dei pazienti sia in attesa di visita, che di esami e referti radiologici. La privacy è tutelata rispetto ad un mesa fa quando si sapeva tutto di tutti. Ora ci attendiamo un salto di qualità anche da parte della direzione dell’ospedale. Cosa ci stanno a fare le sbarre all’ingresso auto se sono sempre alzate? Magari con un ex casellante delle FfSs la gestione del passaggio andrebbe meglio. Sino a che ora la sera e la notte, le porte mobili a vetri dell’ingresso dell’edificio principale rimangono aperte? E negli scantinati zona cucine, pronto soccorso e servizi vari c’è controllo? Chiunque potrebbe entrare, girare indisturbato (rubare) che non lo nota nessuno. Ci auguriamo che anche questa miglioria al nostro nosocomio venga apportata con celerità. Seguono 4 firme (Cremona)