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Presentazione mostra LEI una sconosciuta marzo 2014

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Presentazione mostra LEI una sconosciuta marzo 2014
L’arte e la solidarietà alleate della salute delle donne
“LEI…una sconosciuta” – l’8 marzo è l’occasione per conoscerla…e aiutarla
La sensibilità dell’arte per parlare di una malattia femminile che sconvolge tante vite fino alla giusta
diagnosi e terapia: immagini di forte impatto che indicano la strada verso la libertà
Parma, 8 marzo 2014 - La vulvodinia è una malattia per lo più sconosciuta al pubblico, e
come tale invisibile, come invisibili sono il dolore e il disagio, psicologico e sociale, di chi la vive.
Per dare visibilità alla patologia e alla realtà quotidiana donne che la subiscono, è nata l’idea di
una mostra, dove le immagini diventano veicolo di conoscenza e di riflessione, ma anche uno
strumento per aiutare chi soffre a trovare una via d’uscita che esiste!!
Per realizzare questa idea, la promotrice Cinzia Tognocchi – ostetrica e consulente sessuale –
che a Parma cura tante donne per problematiche diverse, ma che, ormai da anni, è diventata un
riferimento fra i pochi in Italia per chi riceve la diagnosi di vulvodinia, ha coinvolto molti attori diversi
che hanno con entusiasmo dato il loro contributo. Diamo un quadro d’insieme dei partecipanti:
l’Associazione Italiana Vulvodinia - AIV Onlus sarà la beneficiaria del denaro raccolto, grazie alla
collaborazione di artisti e di semplici appassionati, come la stessa promotrice, che hanno
donato le loro opere, il celebre T Caffè di Parma che ospiterà gratuitamente in due sale l’evento, il
fotografo Danilo di Still Life Fotografia che ha realizzato le foto delle opere presentate in
anteprima nel mini-sito www.leiunasconosciuta.it e due noti esercizi commerciali di Parma che
creeranno vetrine a tema la settimana precedente l’evento, la gioielleria Carboni e Martinelli
Cornici. Tutti questi soggetti hanno aderito al progetto rendendolo possibile, dimostrando grande
sensibilità e solidarietà nei confronti delle donne.
Ma cos’è la patologia che l’evento vuole svelare? La vulvodinia colpisce donne
prevalentemente in età fertile con disturbi che vanno dall’impossibilità ad avere rapporti sessuali,
alle limitazioni nello svolgere normali azioni quotidiane, come indossare un costume da bagno,
oppure stare sedute a lungo. Può insorgere in qualsiasi momento e durare, con fasi alterne, per
molto tempo. La causa è poco nota, ma parte da fattori che creano vulnerabilità e la scarsa
conoscenza del problema comporta difficoltà di diagnosi, con la conseguenza che il dolore e il
disagio tendono a radicarsi, complicandone il decorso, e facendo insorgere problematiche di tipo
psicologico. Per studiare la patologia, per farla conoscere al mondo sanitario e per informare le
donne sui centri e sulle cure migliori, nel 2006 grazie all’impulso del Direttore Scientifico Dott.
Filippo Murina, è nata l’Associazione Italiana Vulvodinia Onlus – AIV Onlus cui saranno
devolute le offerte raccolte dalla mostra in programma nei giorni 8 e 9 marzo 2014 a Parma.
Lo scopo dell’evento, in particolare, è quello di sostenere le donne che, complice la crisi, faticano
a pagare le necessarie terapie, ma rappresenta anche un momento di riflessione sul proprio
corpo: “Diamo spesso per scontato che il corpo sia uno strumento al nostro servizio, dispensatore
di sensazioni piacevoli. Pensiamo, però, a una giovane ragazza o a una donna che non riesce ad
avere rapporti sessuali, a stare seduta, ad andare in palestra o in bicicletta....la vulva in questo
caso diventa un incubo. E artisticamente questo viene reso con immagini molto forti: vulve nella
bocca di uno squalo, in ricci di castagne, ma anche in bocche sorridenti, così da esprimere dolore,
paura della malattia, solitudine per giungere alla speranza, infondendo determinazione, offrendo
sostegno a tutte le donne che convivono con questo disagio” dice Cinzia Tognocchi.
Associazione Italiana Vulvodinia onlus – Via G.B. Pergolesi, 4 – 20124 Milano – C.F. 97440250153
www.vulvodinia.org
Il percorso per immagini, tutte donate dalle autrici per questa occasione, rappresenta
simbolicamente il lungo percorso terapeutico che le donne colpite da vulvodinia affrontano.
Il tema comune è stato reso da ogni artista con grande intensità emotiva e con sfumature
differenti in base alla personale sensibilità riguardo alla malattia e alla femminilità; Candida
Ferrari, ad esempio, ci confida: “Avrei voluto poter fare a meno del corpo, perché ne ho sempre
sentito la costrizione, per poter vivere libera e lo dimostra il mio modo di fare arte con materiali
leggeri e trasparenti, come dipinti nell'aria.”
Tutti viviamo in un corpo e possiamo impegnarci a ridurre il disagio di una malattia anche visitando
una mostra, imparando ad ascoltare le sensazioni e donando speranza attraverso un’offerta per
sostenere AIV Onlus che aiuta con competenza chi ha bisogno di diagnosi e terapie appropriate.
Appuntamento al T Caffè di Parma il week-end 8-9 marzo 2014, con inaugurazione sabato alle
ore 11.00: invitate le amiche al Palazzo Dalla Rosa Prati - Strada Duomo 7, Parma.
Alla presentazione interverrà con una lettura delle opere in mostra, Marinella Galletti, saggista e
artista, che illustrerà i percorsi artistici e le sperimentazioni, attraverso l’analisi degli elementi utili
alla comprensione delle opere e ai collegamenti in chiave storico-artistica, antropologica e
mitologica seguendo un percorso intitolato significativamente “Esibire ciò che è celato: il potere,
nello “svelare”, di “rivelare”. Successivamente, l’analisi sarà disponibile sul sito della mostra
www.leiunasconosciuta.it per vedere in anteprima tutte le opere che potrete portarvi a casa con
una donazione nei giorni 8 e 9 marzo 2014, oppure in seguito, recandovi presso Martinelli Cornici
a Parma, previo appuntamento (Tel. 0521 290057).
Per ammirare le vetrine gentilmente realizzate per l’occasione, vi invitiamo a passare dalla
gioielleria Carboni in via Giuseppe Mazzini 21, e da Martinelli Cornici, in Piazzale Santa Croce
13f.
Ufficio stampa AIV Onlus – Silvia Nidasio [email protected] cell. 347 9726996
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