Lo spacciatore fa la bella vita E i finanzieri lo incastrano
by user
Comments
Transcript
Lo spacciatore fa la bella vita E i finanzieri lo incastrano
MACERATA VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2012 DROGA & DOPING 3 L’OPERAZIONE TRAFFICO ILLECITO PRESO UNO SPACCIATORE CHE ERA ATTIVO IN VARIE ZONE DELLA PROVINCIA UN GIRO DI SOSTANZE DOPANTI E’ STATO STRONCATO DAI CARABINIERI DEL NAS Lo spacciatore fa la bella vita E i finanzieri lo incastrano E’ disoccupato, ma gira in Jaguar: scatta il blitz di BENEDETTA IACOMUCCI LA MAXI INCHIESTA HANNO promesso guerra ai «furbetti del suv». Ma anche con le Jaguar, i finanzieri non scherzano. Soprattutto se sono guidate da giovani disoccupati, senza appartente altra occupazione. Come Dranoel Ndoja, 26 anni, albanese, che però un’occupazione ce l’aveva. E a giudicare dall’etto di cocaina che gli hanno trovato in casa, non era solo un passatempo. Così le Fiamme gialle di Camerino, ieri mattina, hanno bussato alla porta del 26enne, accompagnati dal cane Over e dal suo infallibile fiuto. IL SEQUESTRO Nell’abitazione del giovane spunta un etto di coca Aggredito un militare LA CONVIVENTE, una donna di 34 anni originaria di San Severino,intuita la malaparata, ha provato a chiudere la porta chiamando in aiuto il compagno. E lui si è avventato sui militari, ferendo il comandante della tenenza camerte Francesco Feola. Otto giorni di prognosi al secondo; qualche notte al fresco per il primo, immobilizzato e ammanettato. In casa gli sono stati trovati 100 grammi di cocaina, sostanze da taglio, bilancini, carte di credito e danaro contante. Il fiuto di Over ha permesso anche di scovare una carta di credito e una dose di cocaina nascosti nel cruscotto della Jaguar, smontato pezzo per pezzo. SECONDO le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Camerino Giovanni Gior- Farmaci per gli sportivi Nei guai infermiere maceratese DI TUTTO In casa i finanzieri hanno trovato un etto di coca, sostanze da taglio, bilancini di precisione, soldi e carte di credito gio, Ndoja — residente in un quartiere periferico della città dei Varano — rappresentava un punto di riferimento per lo spaccio di cocaina e marijuana nell’alto maceratese. Un’attività evidentemente redditizia, che gli consentiva di mantenere un tenore di vita piuttosto alto. E un disoccupato che •• gira in Jaguar non passa inosservsto. Nemmeno al cane antidroga Over, che quella Jaguar ha setacciato in ogni centimetro. L’attività ha visto impegnati sei militari della tenenza di Camerino. Ndoja si trova attualmente in carcere, mentre la sua Jaguar è stata sequestrata, così come il denaro contante rinvenuto. E’ STATA denominata operazione “Spia” ed è la chiave per sgominare un’organizzazione dedita al commercio illecito di sostanze dopanti e farmaci tradizionali che venivano trafugati dai depositi ospedalieri di Fermo. Il blitz è stato messo a segno ieri mattina all’alba dai carabinieri del reparto antidoping dei Nas e della Compagnia di Fermo: sei i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di alcuni dipendenti dell’ospedale “Murri” di Fermo. Si tratta di: Giacinto Pieroni, 57 anni, di Fermo, addetto alla farmacia; Sante Apolloni, 52 anni, di Montegranaro, magazziniere; e degli infermieri Manuela Malaspina, 38 anni, di Lapedona, Diego Donzelli, 32 anni, maceratese, Mariannina Simonelli e Vittorio Gazzoli di Fermo. I primi quattro si trovano agli arresti domiciliari, mentre gli ultimi due sono stati sottoposti all’obbligo di firma. Nel corso delle indagini, sono emerse responsabilità anche per altre sette persone coinvolte con compiti di consegna delle sostanze di provenienza illecita o come venditori al dettaglio. In totale sono tredici gli indagati e tutti sono accusati di associazione a delinquere, peculato e commercio illecito di sostanze dopanti e farmaci tradizionali, oggetto di furto e ricettazione. L’indagine ha fatto emergere un canale di distribuzione di farmaci, sia ad azione anabolizzante che ad effetto terapeuti- co tradizionale, gestito principalmente dalle sei persone colpite da custodia cautelare, che si occupavano, con ruoli distinti, dell’approvvigionamento dei medicinali e della loro distribuzione mediante un consolidato network imperniato sulla conoscenza diretta. Alcuni degli arrestati sottraevano medicinali dalla farmacia aziendale e dalle dispense ospedaliere di reparto. Uno degli infermieri, con il supporto di un impiegato, provvedeva anche alla ricerca di clienti e alla vendita illegale dei prodotti sottratti, destinati ad un ex dirigente sportivo e ad atleti amatoriali del mondo del ciclismo e delle palestre di body building delle Marche. Gli sportivi assumevano a loro volta i prodotti senza alcuna esigenza terapeutica ed in carenza di prescrizioni mediche, mettendo in serio pericolo la propria salute. I NUMERI 6 70 euro INDAGATI IL COSTO DELLE FIALE Quattro delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Fermo sono agli arresti domiciliari, per le altre due è stato disposto l’obbligo di firma Prezzo medio tra i 60 e i 70 euro per le fiale e le capsule di farmaci tradizionali e dopanti provenienti dall’ospedale di Fermo cedute agli sportivi