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Lo sfalcio ecologico: l`asino come “manutentore del verde”

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Lo sfalcio ecologico: l`asino come “manutentore del verde”
Lo sfalcio ecologico: l’asino come “manutentore del verde”
Per una gestione sostenibile delle aree verdi del CR CASACCIA ENEA
Un Progetto sperimentale del Laboratorio UTAGRI-ECO
a cura di
Silvia Arnone, Marcello Barlattani, Federica Colucci, Patrizia Menegoni, Claudia Trotta
In un contesto sociale ed economico in cui il lavoro umano è una risorsa sempre più
rara e costosa, anche in Italia come in alcuni Paesi nordeuropei, sono sempre più
diffuse iniziative ed esperienze che utilizzano e promuovono l’utilizzo di erbivori, in
particolare ovini, caprini ed equini, per la gestione ecologica ed economicamente
sostenibile di aree verdi sia urbane che naturali: lo sfalcio ecologico, naturale.
Nel 2003, suscitò molto scalpore l’iniziativa, del presidente della Provincia di Treviso,
di utilizzare degli asini come "trattorini rasaerba" per lo sfalcio di tre chilometri di
scarpate nella tangenziale di Postioma (Fig.1). L’iniziativa consentì di risparmiare in un
anno una cospicua somma di denaro pubblico pari a ben 80 mila euro, calcolati per le
normali attività con i tosaerba.
Figura 1: Progetto Sfalcio ecologico nella Prov. di Treviso
Attualmente, alcuni piccoli comuni e Comunità Montane promuovono, anche con
incentivi economici, l’utilizzo di asini per lo sfalcio di terreni marginali e non più
utilizzati per attività agricole, ma funzionali alla conservazione del paesaggio e della
biodiversità, alla promozione del turismo ed alla tutela della sicurezza dei cittadini, in
particolare dagli incendi boschivi.
ENEA
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
Via Anguillarese,301
00123 S.M. di Galeria (RM)
FAX : (06) 3048.6025
Telegrafo : ENEA-CASACCIA
l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Telefono (06) 3048.3339
Casella Postale 2400
Telex 613296 ENEACA
Foglio n. 2
La riduzione delle attività agricole con conseguente abbandono di pascoli ed aree
marginali, la necessità stringente di contenere i costi, sta determinando la ricomparsa
degli asini per gestire in modo ecologico (naturale) ed economicamente sostenibile le
aree verdi.
Una gestione integrata del verde nel CR Casaccia
Visto l’ingente costo per la cura del verde nel CR Casaccia, in continuo aumento, il
Laboratorio Gestione sostenibile degli agro-ecosistemi propone un progetto pilota per
la gestione integrata di alcune delle aree verdi del centro. mediante il pascolamento di
asini (Equus asinus domesticus ).
Seguirà, sulla base delle valutazioni da effettuarsi al termine di un anno di esperienza,
(maggio 2011-maggio 2012) sia sul piano della fattibilità ecologica/funzionale che
economica, l’ampliamento del progetto sia in termini di aree gestite che di
specie/razze utilizzate.
Perché scegliere gli asini
I motivi che hanno determinato la scelta dell’asino come prima specie da introdurre
per la gestione delle aree verdi del centro sono i seguenti:

adattamento a superfici di limitata estensione e facilità di confinamento;

adattamento anche a diverse condizioni climatiche senza esigenze strutturali
(tettoie e/o capannoni) per il ricovero soprattutto nel periodo compreso tra la
primavera e l’autunno;

facilità di gestione e di organizzazione del pascolamento;

peso ridotto e possibilità di utilizzo su superfici a forte pendenza;

docilità;

consumo di foraggio elevato in relazione alla massa corporea (vantaggio
rispetto ai ruminanti se si desidera un efficace asporto di fitomassa con metodi
ecologici);

presenza di incisivi superiori (buona utilizzazione della cotica erbosa).
Gli asini hanno un’ottima resa nel pascolo controllato (confinato con recinzioni
elettrificate) perché non disdegnano neppure la vegetazione legnosa fino a 1-2 cm di
diametro e, grazie alla loro mole contenuta, non rovinano eccessivamente il suolo
anche in caso di forti pendenze.
Gli asini inoltre, nutrendosi anche di piante di scarso valore foraggero (ad esempio
Festuca varia, Cardus spp., Molinia spp., Rumex spp., Carex spp.) e di varie felci ed
arbusti (ontano verde, salici, sorbo, ginestra, mirtillo, lampone…) possono contenere il
ricaccio della vegetazione tagliata dall’uomo.
Foglio n. 3
Aree verdi nel CR Casaccia
Le aree individuate nel CR Casaccia che possono essere interessate dal progetto, sono
(si vedi mappa seguente e mappe allegate ):
1. il bosco limitrofo al Cubo nero A1 e le aree limitrofe all’ex-Antartide A1 bis,
2. A2,
3. A3,
4. area Cavallaro A4
5. area Capanna A5.
Foglio n. 4
Proponiamo un periodo sperimentale per la gestione integrata delle aree verdi
mediante l’inserimento di 5 capi di asini. Gli asini, di razze locali autoctone, saranno
concessi in prestito, a costo zero, per il periodo utile dall’Università Agraria di Veiano
per il periodo compreso da marzo ad ottobre, periodo in cui la gestione dei capi è
meno impegnativa e non richiede costruzione di ripari.
Le aree che saranno adibite al pascolamento degli asini devono essere recintate per
evitare lo sconfinamento degli animali ed ombreggiate. Inoltre nelle aree, non devono
essere presenti oggetti pericolosi per l’incolumità degli animali (vetri, tondini di
ferro,…).
Sistemi di recinzione
I sistemi di recinzione che si possono utilizzare sono sostanzialmente due: il classico
stabile con filo spinato ad aghi corti e pali castagno ad una distanza di circa 2 metri
(140 cm fuori terra e 50 cm dentro terra, 15 cm di diametro); il mobile realizzato con
fili elettrici ( a bassissima tensione) montati su pali leggeri di diametro inferiore (5-8
cm).
La presenza in una delle aree del CR Casaccia di una recinzione stabile si rende
necessaria per garantire una gestione ottimale ed in sicurezza degli animali,
soprattutto in assenza per brevi periodi (2-4 gg) del personale addetto al governo
degli animali.
La recinzione stabile deve essere opportunamente chiusa ed installata in un’area
ombreggiata e fornita di acqua. L’ombreggiamento e la presenza di acqua in appositi
abbeveratoi sono le condizioni uniche ed indispensabili per il benessere degli animali.
Per l’installazione della recinzione stabile, si propone l’area del bosco limitrofo al Cubo
nero e l’area limitrofa all’ex-Antartide (A1).
Infatti l’area del bosco limitrofo al Cubo nero presenta le caratteristiche più idonee per
la gestione in sicurezza degli animali in quanto:
- è in posizione strategica perché limitrofa ad altre aree utili e quindi lo spostamento
degli animali risulterebbe facilitato,
- presenta un ombreggiamento diffuso,
- è già parzialmente chiusa,
- è in posizione marginale rispetto alla aree più frequentate dal personale del CR
Casaccia.
Inoltre si propone la recinzione stabile dell’area limitrofa all’ex-Antartide perché
presenta essenze molto gradite agli erbivori, in particolare agli asini, nonché una
elevata pendenza che richiederebbe uno sfalcio manuale più impegnativo e costoso.
Tra le due aree, saranno assicurati due passaggi pedonali nella strada attualmente
interdetta al traffico ed attigua al filare di eucaliptus sp.
Nelle altre aree, A2, A3, A4 e A5 si propone di installare recinzioni mobili.
Foglio n. 5
Gli spostamenti degli animali all’interno delle aree del CR Casaccia saranno effettuati
preferibilmente al di fuori degli orari di lavoro e con la presenza del personale addetto
alla gestione degli animali.
Governo degli animali
Nel periodo di pascolamento presso il CR Casaccia (marzo-ottobre) gli animali al
pascolo necessitano esclusivamente di acqua, foraggio ed ombreggiamento.
Per consentire agli animali di abbeverarsi spesso ed in quantità è necessario installare
degli abbeveratoi. L’acqua deve essere sempre disponibile in grandi quantità, non
deve ristagnare e deve essere priva di oggetti estranei (animali morti, insetti, pietre,
ecc). Il controllo dell’acqua sarà effettuato dal personale addetto alla gestione degli
animali quotidianamente.
Il foraggio è naturalmente disponibile e l’ombreggiamento, particolarmente importante
nel periodo estivo, è garantito nelle diverse aree dalla presenza di alberature. Inoltre
gli animali verranno spostati a mano nelle varie aree dal personale addetto.
Le vaccinazioni e altri tipi di cura che si renderanno necessari saranno a carico
dell’Università di Veiano.
Ricerca e redazione del progetto di lungo periodo
Durante il periodo maggio 2011-maggio 2012 saranno analizzate, in relazione alle
varie condizioni del territorio gestito in questa prima fase sperimentale le performance
di “sfalcio naturale” a carico del bestiame.
Saranno, a tal fine, raccolti ed analizzati alcuni indicatori fra cui:

biomassa/m2 prelevata (in condizioni pianeggiante/scosceso),

specie erbacee prevalenti nelle singole unità omogenee all’interno delle aree,

biomassa non appetita (in condizioni pianeggiante/scosceso),

specie erbacee non appetite nelle singole unità omogenee all’interno delle aree,

problematiche specifiche.
Sulla base di questi indicatori sarà possibile definire:

fattibilità tecnica ed economica del progetto su vasta scala (intero centro) e
redazione di un progetto articolato,

analisi costi/benefici,

possibilità di integrazione con altre specie/razze per il miglioramento della
gestione integrata.
Foglio n. 6
Suddivisione dei compiti: chi fa cosa
CHI
Cosa
Direzione Centro ENEA
I 5 esemplari di asino saranno dati in
prestito dall’Università agraria di
Veiano per il periodo primaveraestate-autunno.
Fornitura
animali
Trasporto
animali
Sono previsti 2 trasporti/anno
(andata/ritorno Univ. agraria di
Veiano e CR Casaccia )
Recinzioni
fisse
Recinzione fissa area A1 (vedi
specifiche nella tabella che segue)
Recinzioni
mobili
Recinzione mobile area A2, A3, A4,
A5 (vedi specifiche nella tabella che
segue)
Abbeveratoi
Personale per
la gestione
ordinaria
degli animali
Laboratorio AGRI-ECO
Nelle aree scelte del CR Casaccia,
sarò
necessario
verificare
la
possibilità di utilizzare i punti
d’acqua già installati per il servizio
antincendio.
In commercio sono disponibili
abbeveratoi da pascolo a cisterna
con capacità di 10 hl che possono
essere spostati con un trattore.
1 operaio addetto alla gestione degli
animali ed allo spostamento delle
recinzioni mobili.
1 responsabile tecnico di progetto
con
funzioni
di
coordinamento/controllo
della
gestione dei capi di bestiame e di
monitoraggio del progetto.
Personale per
il controllo
veterinario
Il benessere degli animali sarà
monitorato e salvaguardato con visite
periodiche
effettuate
da
un
veterinario dell’Unità Agri.
Personale per
le attività di
ricerca
1 resp. scientifico per il monitoraggio
del progetto e raccolta/analisi degli
indicatori previsti.
Foglio n. 7
Tabella Aree
Area
Superficie
pascolabile
mq
Lunghezza
recinzione in
metri
Tipologia
recinzione
26330
4959
6809
21390
562
550
375
Stabile
Mobile
Mobile
Mobile
AREA 1
AREA 1 bis
AREA 2
AREA 3
1070
115016
AREA 4
Mobile
70
123898
Mobile
AREA 5
1745
Note
Verificare presenza
ulteriori recinzioni
esistenti
Verificare presenza
manufatti
Verificare
coincidenza con
perimetri di
recinzioni esistenti
Tabella Costi recinzioni
AREA
Perimetro
Recinzione
fissa1
Recinzione
mobile2
COSTO
MATERIALI
A1
562
X
AREA 1
bis
550
X
478,5 - 550
A2
375
X
326-375
A3
1070
X
930-1070
A4
70
X
60,9 - 70
A5
1745
X
1.518-1.745
COSTO
PERSONALE
16 euro/h
Totale costi
4.496–
5.058*
Totale
8868 esclusa
manodopera
1: 8-9 euro/m (comprendente tutto il necessario per realizzare una recinzione completa);
2: 0,87-1 euro/m (comprendente tutto il necessario per realizzare una recinzione mobile) :
350-400 euro/ha, dipende dalla pendenza del terreno.
Foglio n. 8
* Nell’area sono presenti circa 60 alberi che potrebbero essere utilizzati al posto dei pali, quindi
il costo dei pali può essere detratto dal costo totale.
Mappe Allegate
Foglio n. 9
Foglio n. 10
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