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università degli studi di trento aa 2015
A.A. 2015 - 2016 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Pubblicazione ufficiale a cura dell'Ufficio di Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza - Agosto 2015 Edizione digitale con link, e-mail e indici attivi. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA LA FACOLTÀ LE TESI DI TRENTO PRESENTAZIONE 006 007 ORGANI DI FACOLTÀ DELEGATI CORSI 008 009 VISITING PROFESSORS 010 INFORMAZIONI RECAPITI UTILI Servizi ICT 014 015 CALENDARIO ATTIVITÀ 016 PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SCHEMA PERCORSO 045 ESAMI FONDAMENTALI 047 Corsi complementari e Altre attività didattiche schema corsi complementari corsi complementari 099 SCHEMA CORSI IN LINGUA INGLESE CORSI IN LINGUA INGLESE CORSO DI LAUREA ORDINAMENTO E ORGANIZZAZIONE propedeuticità piani di studio percorsi 020 025 026 ATTIVITÀ INTERNAZIONALI ESAME DI LAUREA 030 035 037 ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LAUREATI LEGAL STUDIES IN TRENTO 040 042 CORSI LIBERI E LABORATORI 166 167 SCHEMA CORSI LIBERI E LABORATORI 022 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE 097 180 182 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA LA FACOLTà Le Tesi di Trento PRESENTAZIONE 007 ORGANI di Facoltà DELEGATI 006 008 009 VISITING PROFESSORS 2015-2016 indice generale 010 006 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 LE TESI DI TRENTO Le Tesi di Trento sono un manifesto culturale sulla scienza della comparazione giuridica elaborato nel 1987 da un circolo di comparatisti (Francesco Castro, Paolo Cendon, Aldo Frignani, Antonio Gambaro, Marco Guadagni, Attilio Guarnieri, Piergiuseppe Monateri, Rodolfo Sacco, con l'adesione di Gianmaria Ajani e Ugo Mattei, all'epoca non ancora ordinari, nel 1987, nella neonata facoltà trentina di giurisprudenza)* alcuni dei quali già docenti della Facoltà di Trento. 1ª TESI Il compito della comparazione giuridica, senza il quale essa non sarebbe scienza, è l’acquisizione di una migliore conoscenza del diritto, così come in generale il compito di tutte le scienze comparatistiche è l’acquisizione di una migliore conoscenza dei dati appartenenti all’area a cui essa si applica. L’ulteriore ricerca e promozione del modello legale o interpretativo migliore sono risultati considerevolissimi della comparazione, ma quest’ultima rimane scienza anche se questi risultati fanno difetto. 3ª TESI La comparazione non produce risultati utili finchè non si misurano le differenze che intercorrono fra i sistemi giuridici considerati. Non si fa comparazione finchè ci si limita agli scambi culturali o all’esposizione parallela delle soluzioni esplicitate nelle diverse aree. 2ª TESI La comparazione rivolge la sua attenzione ai vari fenomeni giuridici concretamente realizzati nel passato o nel presente, secondo un criterio per cui si considera reale ciò che è concretamente accaduto. In questo senso, la comparazione ha lo stesso criterio di validazione delle scienze storiche. 4ª TESI La conoscenza dei sistemi giuridici in forma comparativa ha il merito specifico di controllare la coerenza dei vari elementi presenti in ogni sistema, dopo aver identificato e ricostruito questi stessi elementi. In specie, essa controlla se le regole operazionali presenti nel sistema siano compatibili con le proposizioni teoretiche elaborate per rendere conoscibili le regole operazionali. 5ª TESI La conoscenza di un sistema giuridico non è monopolio del giurista appartenente al sistema dato; se da una parte è favorito dall’abbondanza delle informazioni, sarà però impacciato più di ogni altro dal presupposto che gli enunciati teoretici presenti nel sistema siano pienamente coerenti con le regole operazionali del sistema considerato. lauree honoris causa 1994 Prof. Reinhard Elze 1994 Prof. Rudolf B. Schlesinger 2006 Mons. Iginio Rogger * Una illustrazione di quelle Tesi si pu leggere nella voce Comparazione giuridica, firmata da Sacco, Gambaro e Monateri in Dig. discipl. priv. - sez. civ., vol. III,m 1988, p. 48 segg. 007 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 PRESENTAZIONE La struttura accademica dell’area giuridica è l’unica, tra quelle che compongono l’Università degli Studi di Trento, che mantiene, pur dopo l’entrata in vigore del nuovo Statuto del 23 aprile 2012, la denominazione di Facoltà (di Giurisprudenza). Ciò in ragione oltre che della prassi internazionale della sua particolare storia. L’impostazione culturale e scientifica della didattica della Facoltà di Giurisprudenza di Trento, a partire dal suo primo anno accademico (1984-85), è stata ispirata dall’idea che la formazione del giurista richieda in primo luogo la comprensione del fenomeno giuridico all’interno della realtà sociale ed istituzionale che caratterizza ogni società umana. Il fenomeno giuridico non può essere circoscritto nel tempo e nello spazio e ricondotto ad un solo ordinamento giuridico statuale (quello italiano odierno) ma necessita di essere studiato e compreso anche attraverso la comparazione con altri. Ciò sia in prospettiva storica (diacronica) che nella dimensione contestuale (sincronica), con riguardo tanto a sistemi giuridici che esprimono un’evoluzione di radici comuni (quale ad esempio il diritto romano), quanto a sistemi che si richiamano a presupposti originari distinti (ad esempio in contesti extraeuropei). La comparazione agevola, dunque, la comprensione e la conoscenza critica anche del proprio ordinamento e determina, pertanto, l’acquisizione di fondamenti culturali e metodologici che si pongono quale premessa per un solido sapere professionale. La Facoltà di Giurisprudenza di Trento, sulla base di questa impostazione e in conformità con l’ordinamento nazionale quinquennale degli studi giuridici introdotto nell’anno 2005, fino all’anno accademico 2010-2011 ha offerto il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, articolato in due percorsi: uno di diritto “europeo e transnazionale”, destinato all’apprendimento contestuale del diritto interno italiano quale sistema integrato dal diritto di altri ordinamenti, del diritto dell’Unione Europea e del diritto internazionale e dando particolare rilievo al metodo comparativo, l’altro di diritto “interno”. A partire dall’anno accademico 2011-2012, in conformità al sopravvenuto divieto della diversificazione dei percorsi didattici (D.M. n. 17 del 2010), la Facoltà di Giurisprudenza di Trento ha attivato la Laurea quinquennale (magistrale) in Giurisprudenza che, in continuità con la sua storia, risulta contraddistinta da un percorso comparato, europeo e transnazionale con sdoppiamento dei corsi fondamentali. Tale scelta didattica consente di assolvere all’esigenza formativa contemporanea di preparare lo studente ad operare in una realtà contraddistinta, rispetto al passato, da una crescente integrazione sovranazionale europea e transnazionale, dalla progressiva mondializzazione dei rapporti sociali, economici e culturali nonché dal continuo sviluppo delle tecnologie (fra cui di assoluto rilievo quelle dell’informazione). Anche il metodo didattico privilegiato nei corsi fondamentali prende coerentemente atto del superamento della concezione stato-centrica del diritto, determinante negli insegnamenti giuridici fino a poco tempo fa, e della necessità di assu- mere come punto di riferimento del corso l’esistenza di un ordinamento giuridico integrato giacché qualsiasi problema giuridico può ormai implicare il ricorso contemporaneo a disposizioni e corti di più sistemi nazionali e sovranazionali. Pertanto, gli obiettivi formativi degli insegnamenti fondamentali coniugano in modo equilibrato l’apprendimento del diritto nazionale e di quelli europei, secondo un collaudato metodo didattico che include anche la comparazione giuridica e la dimensione transnazionale. La scelta di fondo che contraddistingue la Laurea Magistrale in Giurisprudenza offerta dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento si riflette sulla stessa organizzazione didattica della Facoltà che articola gli insegnamenti con corsi integrativi, avanzati e specialistici, l’organizzazione di laboratori applicativi, una programmazione annuale dei corsi aggiornata alle moderne prospettive professionali del giurista europeo e transnazionale, l’internazionalizzazione dei programmi didattici e del corpo docente con numerosi visiting professor, un’ampia offerta di opportunità per la mobilità internazionale di studenti e corsisti, il rilievo dato alla formazione linguistica e informatica, l’organizzazione di tirocini professionali anche all’estero. Il titolo di Laurea Magistrale conseguito presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento è titolo di ammissione per la continuazione degli studi presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, opportunità formativa unica che consente di accedere, una volta superati gli esami e i concorsi previsti, alle tradizionali professioni forensi. L’offerta formativa post laurea comprende inoltre il dottorato di ricerca. La Facoltà di Giurisprudenza di Trento concorre inoltre alla didattica della Laurea Specialistica in Studi Europei e Internazionali – di natura interdisciplinare e integrata con conoscenze economiche, politologiche e sociologiche – della quale rilascia il titolo in relazione all’indirizzo giuridico. Questo corso di studio offre una preparazione destinata a professioni non forensi ma nelle quali il diritto rappresenta comunque un patrimonio professionale indispensabile. La scienza giuridica è un affascinante e formidabile strumento per comprendere la realtà che ci circonda e per intervenire su di essa con un sapere professionale. La preparazione universitaria del giurista corrisponde ad un impegno formativo di livello superiore e di alto profilo culturale e scientifico nell’apprendimento delle conoscenze e nell’acquisizione sistematica del metodo giuridico. L’articolazione dei percorsi formativi offerti dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento sollecita un impegno individuale ancora maggiore e più intenso tanto per i docenti quanto per gli studenti, che sono chiamati a comprendere la propria vocazione professionale e ad investire nei propri studi universitari le energie richieste. Dal 29 ottobre 2012 la Facoltà di Giurisprudenza ha assunto anche le funzioni del Dipartimento di Scienze Giuridiche, presso cui dal gennaio 1987, si è svolta la ricerca scientifica. 008 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ORGANI DI FACOLTà CONSIGLIO DI FACOLTà FANNO PARTE DEL Consiglio di Facoltà in qualità di rappresentanti degli studenti: Preside Francesco Barone Carolina Foglia Elia Frignani Sindi Manushi Prof. Giuseppe Nesi Preside VICARIO Prof. Marco Bombardelli Recapito rappresentanti degli studenti: [email protected] Professori ordinari Luisa Antoniolli Gian Antonio Benacchio Giorgio Bolego Marco Bombardelli Fabrizio Cafaggi Paolo Carta Carlo Casonato Fulvio Cortese Daria de Pretis Damiano Florenzano Gabriele Fornasari Danilo Galletti Ruggero Maceratini Maurizio Manzin Barbara Marchetti Marino Marinelli Alessandro Melchionda Massimo Miglietta Giuseppe Nesi Luca Nogler Giovanni Pascuzzi Diego Quaglioni Gianni Santucci Filippo Sartori Roberto Toniatti Professori associati Antonino Alì Laura Baccaglini Giuseppe Bellantuono Lucia Bianchin Matteo Borzaga Stefania Brun Marcello Busetto Erminia Camassa Roberto Caso Matteo Cosulich Gabriella Di Paolo Alessandro Fodella Andrea Giovanardi Elena Ioriatti Umberto Izzo Paola Iamiceli Nicola Lugaresi Cecilia Frida Natalini Teresa Pasquino Elisabetta Pederzini Marco Pertile Cinzia Piciocchi Federico Puppo Riccardo Salomone Massimo Santaroni Anna Simonati Paolo Sommaggio Jens Woelk Professori AGGREGATI / RICERCATORI Sergio Bonini Donata Borgonovo Giacomo Bosi Antonio Cassatella Silvana Dalla Bontà Marco Dani Andrea Di Nicola Matteo Ferrari Giuliana Rotola Giulio Rusticali Guglielmo Scussel Lorenzo Varponi Emanuela Fronza Nicola Luisi Alessandra Magliaro Giuliano Marchetto Antonia Menghini Silvia Pellizzari Andrea Pradi Christian Zendri Gli studenti sono invitati ad utilizzare attivamente il servizio prestato dai loro rappresentanti sia attraverso la consultazione dell’apposita bacheca nell’ingresso della facoltà sia con contatto diretto anche via e-mail. IN QUALITà DI RAPPRESENTANTI DEGLI ASSEGNISTI DI RICERCA: Alvise Schiavon IN QUALITà DI RAPPRESENTANTI DEGLI ISCRITTI AL DOTTORATO IN STUDI GIURIDICI COMPARATI ED EUROPEI: Leopoldo Zuanelli Brambilla IN QUALITà DI RAPPRESENTANTe del personale tecnico amministrativo: Matteo Rossaro CONSIGLIO DI PRESIDENZA Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Giuseppe Nesi (Preside) Marco Bombardelli (Preside Vicario) Carlo Casonato Gabriele Fornasari Erminia Camassa Roberto Caso Laura Baccaglini Fulvio Cortese COMMISSIONE PARITETICA PER LA DIDATTICA Prof. Prof. Prof. Prof. Giuseppe Nesi (Preside) Marco Bombardelli (Preside Vicario) Gabriele Fornasari Federico Puppo Tre rappresentanti degli studenti Elia Frignani Giulio Rusticali Guglielmo Scussel A norma del regolamento della Facoltà di Giurisprudenza partecipano alle sedute del Consiglio di Facoltà i professori a contratto e i professori emeriti. 009 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 DELEGATI RAPPORTI INTERNAZIONALI E PER PROGETTI “DOPPIE LAUREE” Prof. Giuseppe Nesi STRUMENTI DI FINANZIAMENTO PER LA RICERCA Prof. Carlo Casonato TRANSNATIONAL LAW PROGRAM Prof. Elena Ioriatti CONSIGLIO DI BIBLIOTECA Prof. Massimo Miglietta QUESTIONI AMBIENTALI Prof. Nicola Lugaresi CODE - JOINT EUROPEAN MASTER IN COMPARATIVE LOCAL DEVELOPMENT Prof. Paola Iamiceli CENTRO LINGUISTICO D’ATENEO (CLA) Prof. Elena Ioriatti SISTEMA ESSE3 Prof. Elisabetta Pederzini PROGRAMMA ERASMUS/SOCRATES-ECTS-TSM Prof. Stefania Brun Prof. aggr. Silvana Dalla Bontà PROGRAMMA ERASMUS/MUNDUS Prof. Carlo Casonato ORIENTAMENTO Prof. Fulvio Cortese Prof. Laura Baccaglini STUDENTI DISABILI Prof. aggr. Andrea Di Nicola TIROCINI PROFESSIONALI Prof. aggr. Andrea Pradi Ordini professionali, amministrazione della giustizia Con la collaborazione di: Prof. Filippo Sartori Banche e Imprese Prof. aggr. Alessandra Magliaro Pubblica Amministrazione Prof. Gabriella Di Paolo Procura della Repubblica DIDATTICA A DISTANZA Prof. Roberto Caso PROGETTO UNIVERSITA’ A COLORI Prof. Jens Woelk PROGRAMMA DIRITTO E CINEMA Prof. Elisabetta Pederzini PROGETTO LINGUA E DIRITTO Prof. Elena Ioriatti FORMAZIONE DEI GIUDICI DI PACE Prof. Gabriele Fornasari Prof. Marino Marinelli ACQUISIZIONI BIBLIOGRAFICHE PRESSO IL SBT BIBLIOTECA D’ATENEO Prof. Massimo Miglietta 010 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 VISITING PROFESSORS Comparative European Contract Law Prof. Udo Reifner Institute for Financial Services Ev - Hamburg (GERMANIA) Diritto internazionale Prof. Mathias Hartwig Max Planck Institut Für Völkerrecht - Heidelberg (GERMANIA) Comparative information, communication and Technology Law Prof. Thomas Margoni Faculty of Law, University of Amsterdam (PAESI BASSI) Prof. Mark Perry School of Law, University of New England (REGNO UNITO) Diritto internazionale dei conflitti armati Prof. Silvia Borelli School of Law, University of Bedfordshire (INGHILTERRA) Introduction to Asian Law Prof. Arif A. Jamal Faculty of Law, National University of Singapore (SINGAPORE) Diritto comparato del lavoro Prof. Katsutoshi Kezuka Chuo University, Tokyo, Japan (GIAPPONE) Diritto comparato della proprietà intellettuale Prof. David Lametti McGill School of Law, Montreal (CANADA) Diritto comparato delle religioni Prof. Gianluca Parolin Cairo University, Law School (EGITTO) Diritto del commercio e dell’arbitrato internazionale Diritto processuale civile Prof. Ena-Marlis Bajons Università di Vienna (AUSTRIA) Diritto dell’ambiente Prof. Melissa Powers Lewis & Clark Law School, Portland, Oregon (USA) Diritto e genere Prof. Sylviane Colombo University of Haifa (ISRAELE) Diritto ecclesiastico comparato Prof. Josè Maria Vasquez Garcia Penuela Universidad Internacional de la Roia (SPAGNA) Diritto penale dell’informatica Prof. Oscar Morales Garcia Università Oberta de Catalunya (SPAGNA) Diritto penale internazionale Prof. Jorge Ezequiel Malarino Universidad de Buenos Aires, Buenos Aires (ARGENTINA) Diritto privato dell’informatica Prof. Laurent Manderieux OMPI, Organisation mondiale de la propriètè intellectuelle (FRANCIA) Diritto romano e fondamenti del diritto europeo Prof. Christian Baldus Universität Köln (GERMANIA) Prof. Peter Groeschler Johannes Gutenberg-Universität Mainz (GERMANIA) International Economic Law Prof. Eric de Brabandere Leiden University, Law Faculty (OLANDA) Introduzione al diritto anglo americano Prof. Anna Di Robilant School of Law , Boston University (USA) Introduzione al diritto cinese Prof. Xue Jun Peking University, Beijing (CINA) Procedura penale comparata ed europea Prof. Cristina Mauro Université Panthéon-Assas (Paris II) (FRANCIA) 011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 VISITING PROFESSORS CONTRATTI PER CORSI UFFICIALI CON TITOLARITà Diritto Russo Prof. Danil Tuzov Università di Tomsk (RUSSIA) CATTEDRA FULBRIGHT 2015-2016 Law and Politcs in Latin America Prof. Jorge Luis Esquirol Florida International University, College of Law (USA) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA INFORMAZIONI Recapiti utili 014 Servizi ICT 015 Calendario attività indice generale 016 014 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 RECAPITI UTILI Ufficio di Presidenza Preside: prof. Giuseppe Nesi Facoltà di Giurisprudenza Via Verdi 53 – 38122 Trento Tel. 0461 281804 Fax 0461 281874 [email protected] Preside Vicario: prof. Marco Bombardelli Facoltà di Giurisprudenza Via Verdi 53 – 38122 Trento Tel. 0461 282258 Fax 0461 281874 [email protected] segreteria di Presidenza RESPONSABILE DI STAFF staff di Portineria Giuseppina Matichecchia Tel. 0461 281875 [email protected] Ana Lucia dos Santos Wilson Abdellah Menari Martina Corradini Tel. 0461 2818 17 - 18 Fax 0461 281899 [email protected] ALTRI RECAPITI UTILI Centro Linguistico d'Ateneo Via Verdi 8 – 38122 Trento Tel. 0461 283460 [email protected] Dott. Loredana Giacomelli Responsabile di staff Tel. 0461 283818 Fax 0461 281874 [email protected] Ufficio Offerta Formativa e Gestione Studenti di Giurisprudenza Via Inama 5 – 38122 Trento Tel. 0461 28 2166 - 2168 [email protected] STAFF DI SEGRETERIA Helpdesk [email protected] Dott. Giorgia Sartori tel. 0461 281844 fax 0461 281874 [email protected] Ivonne Ronz Tel. 0461 281873 Fax 0461 281865 [email protected] Dott. Matteo Rossaro tel. 0461 283811 fax 0461 281874 [email protected] Dott. Genny Tartarotti Scuola di specializzazione per le professioni legali Scuola di Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei tel. 0461 281867 fax 0461 281876 [email protected] Segreteria di presidenza [email protected] 015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Servizi ICT Il servizio è stato istituito allo scopo di diffondere l’utilizzo di strumenti telematici a fini didattici e di ricerca all’interno della Facoltà di Giurisprudenza. Persegue l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti, sia docenti che studenti, sulle opportunità offerte dai sistemi di archiviazione, reperimento dati e comunicazione in forma elettronica. In particolare, allestisce per gli studenti servizi sostitutivi o aggiuntivi ad impatto tecnologico volti ad agevolare l’assolvimento dei normali adempimenti connessi all’attività didattica, ovvero a consentire l’accesso, organizzato secondo precise modalità e tempi di collegamento, alle banche dati giuridiche, rispetto cui intende promuovere specifici corsi. Il Presidio mette a disposizione degli studenti appositi spazi su di un server di rete dedicato per l’archiviazione personale, accessibile dalle postazioni delle aule informatiche. Coordina e supporta i progetti informatici proposti dagli studenti che siano ritenuti meritevoli di attuazione da parte della Facoltà. Un servizio ulteriore è la trasmissione in diretta internet degli eventi pubblici (convegni, conferenze, seminari) della Facoltà e i relativi contributi trovano successivamente collocazione nell’archivio audiovisivo web: Arch/Live Il Presidio gestisce le due aule informatiche della Facoltà (70 postazioni multimediali) con accesso internet e fruizione di banche dati giuridiche offerte dalla Facoltà direttamente o attraverso il sistema online della Biblioteca d’Ateneo. Garantisce la copertura wireless negli spazi comuni della Facoltà, nelle aule, negli studi, nelle sale lettura. Nelle aule inoltre sono a disposizione prese dati ed elettriche per la connessione wired alla rete d’Ateneo con portatile personale e credenziali Unitn (Esse3). Sul sito è disponibile una brochure informativa per le modalità di connessione. Il Presidio cura e sviluppa i punti video informativi per i servizi agli studenti. Personale Dott. Walter Nicolussi Paolaz Responsabile Servizio Utente Polo Città [email protected] Cristian Giuliani Assistente elaborazione dati [email protected] Albert Tyszkiewicz Assistente elaborazione dati [email protected] 016 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 CALENDARIO ATTIVITÀ 1° Semestre dal al Lezioni 14 / 09 / 2015 11 / 12 / 2015 Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso (1 app.) 02 / 11 / 2015 20 / 11 / 2015 Sessione d’esame per corsi con didattica nel 1° semestre (1 appello) (ad esclusione dei corsi del 1° anno) 14 / 12 / 2015 18 / 12 / 2015 *21 / 12 / 2015 *06 / 01 / 2016 Sessione esami 1° semestre (3 app. per i corsi 1° anno) (2 app. per i corsi anni successivi) 07 / 01 / 2016 12 / 02 / 2016 COMPILAZIONE PIANO DI STUDIO 28 / 09 / 2015 09 / 10 / 2015 dal al 15 / 02 / 2016 20 / 05 / 2016 *24 / 03 / 2016 *30 / 03 / 2016 Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso (1 app.) 06 / 04 / 2016 22 / 04 / 2016 Sessione d’esame per corsi con didattica nel 2° semestre o in entrambi i semestri** (1 appello) (AD ESCLUSIONE DEI CORSI DEL 1° ANNO) 23 / 05 / 2016 27 / 05 / 2016 Sessione esami 2° semestre (3 app. per i corsi 1° anno) (2 app. per i corsi anni successivi) 06 / 06 / 2016 29 / 07 / 2016 Sessione d’esame autunnale (1 appello) 29 / 08 / 2016 09 / 09 / 2016 COMPILAZIONE PIANO DI STUDIO 07 / 03 / 2016 18 / 03 / 2016 Sospensione delle attività 2° Semestre Lezioni Sospensione delle attività Sessioni per le tesi di laurea 2014/15 2015/16 17 / 06 / 2015 15 / 06 / 2016 22 / 07 / 2015 20 / 07 / 2016 07 / 10 / 2015 05 / 10 / 2016 02 / 12 / 2015 07 / 12 / 2016 16 / 03 / 2016 15 / 03 / 2017 * Compresi ** Sono da intendere i corsi con inizio didattica nel 1° semestre e termine nel 2° semestre 017 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 note di calendario UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Ordinamento e organizzazione 020 propedeuticità 022 piani di studio 025 percorsi 026 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI ESAME DI LAUREA 030 035 037 ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LAUREATI LEGAL STUDIES IN TRENTO indice generale 040 042 020 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ORDINAMENTO E ORGANIZZAZIONE OBIETTIVI Gli obiettivi formativi degli insegnamenti fondamentali coniugano in modo equilibrato l’apprendimento del diritto nazionale e di quelli europei, secondo un collaudato metodo didattico che impegna anche la comparazione giuridica e la dimensione transnazionale. Obiettivo del corso di studi è consentire ai laureati di acquisire una formazione giuridica di livello superiore, premessa indispensabile per l’accesso alle professioni forensi (avvocatura, magistratura, notariato), per i concorsi per la dirigenza nell’amministrazione pubblica italiana, comunitaria, internazionale e per la diplomazia, nonché per l’esercizio di molte altre professioni nel settore privato. ORDINAMENTO DEGLI STUDI Studenti iscritti nell’Anno Accademico 2011-2012 Per gli studenti iscritti a partire dall’anno accademico 20112012 è previsto un unico percorso di diritto “comparato, europeo e transnazionale”, in cui viene affrontato lo studio del diritto italiano nella complessità delle sue discipline (diritto privato, pubblico, penale, etc.), con una intensa attenzione ai modi attraverso i quali l’ordinamento giuridico italiano contribuisce e partecipa, insieme ad altri ordinamenti, a realizzare dinamiche di integrazione europea e di collaborazione internazionale. La vocazione transnazionale della Facoltà di Giurisprudenza è stata mantenuta nel nuovo corso di laurea quinquennale, che si articola in un percorso di diritto “europeo e transnazionale”, destinato all’apprendimento contestuale del diritto interno italiano quale sistema integrato dal diritto di altri ordinamenti, del diritto dell’Unione Europea e del diritto internazionale e dando particolare rilievo al metodo comparativo. Per il conseguimento della Laurea Magistrale, corrispondente a 300 crediti, gli studenti debbono: −−sostenere gli esami indicati nel piano degli studi rispettando le propedeuticità previste dal Regolamento del Corso di Laurea e riportate nel paragrafo seguente; −−dimostrare la conoscenza di una lingua straniera acquisendo così 5 crediti formativi; −−integrare la propria formazione con ulteriori attività formative a propria scelta quali altri esami complementari, corsi liberi, laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, abilità linguistiche per un totale di 13 crediti formativi che è possibile acquisire sin dal primo anno d’iscrizione. Gli studenti di qualsiasi anno di corso che intendano sostenere qualsiasi attività a scelta libera sono tenuti a compilare il piano di studio inserendo le attività scelte. −−e, infine, superare la prova finale (elaborazione e discussione di una tesi di laurea, 22 crediti). Studenti iscritti negli Anni Accademici precedenti Per gli studenti iscritti negli anni precedenti rimane la distinzione fra percorso “interno” e “europeo e transnazionale”: il primo presenta una didattica più attenta all’ordinamento giuridico italiano; il secondo è più attento ai modi attraverso i quali l’ordinamento giuridico italiano contribuisce e partecipa, insieme a altri ordinamenti, a realizzare dinamiche di integrazione europea e di collaborazione internazionale. Entrambi i percorsi formativi offrono una preparazione adeguata ad acquisire le conoscenze indispensabili all’esercizio delle professioni forensi e legali e, pertanto, a ottenere il titolo di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (con conseguente successiva ammissione, ad esempio, alla Scuola di specializzazione per le professioni legali). Per il conseguimento della Laurea Magistrale, corrispondente a 300 crediti, gli studenti debbono: −−sostenere gli esami indicati nel piano degli studi rispettando le propedeuticità previste dal Regolamento del Corso di Laurea e riportate nel paragrafo seguente; −−dimostrare la conoscenza di una lingua straniera acquisendo così 5 crediti formativi; −−integrare la propria formazione con ulteriori attività formative a propria scelta quali altri esami complementari, corsi liberi, laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, abilità linguistiche per un totale di 9 crediti formativi che è possibile acquisire sin dal primo anno d’iscrizione. Gli studenti di qualsiasi anno di corso che intendano sostenere qualsiasi attività a scelta libera sono tenuti a compilare il piano di studio inserendo le attività scelte. −−e, infine, superare la prova finale (elaborazione e discussione di una tesi di laurea, 20 crediti). Gli studenti non potranno sostenere esami relativi a insegnamenti del secondo anno e successivi nonché esami complementari prima di aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato I e Istituzioni di diritto pubblico. Non è comunque possibile sostenere esami complementari prima del terzo anno. GLI STUDENTI NON POSSONO SOSTENERE ESAMI DI ANNI SUCCESSIVI A QUELLO DI ISCRIZIONE RISPETTANDO ANCHE IL SEMESTRE DI ATTIVAZIONE. ESAMI DI PROFITTO Gli esami di profitto nelle singole discipline possono essere sostenuti secondo il calendario pubblicato dalla Facoltà. Gli studenti si iscriveranno ai singoli esami entro il quinto giorno precedente a quello fissato per l’appello. Nelle sessioni con più appelli lo studente che non abbia superato l’esame può ripetere la prova nell’appello immediatamente successivo, salvo, in casi di evidente impreparazione, espresso diniego del docente. Per potersi iscrivere a esami di corsi complementari e di qualsiasi attività a scelta libera (laboratori applicativi, conoscenze linguistiche, corsi liberi) lo studente deve aver previamente 021 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione inserito l’attività nel piano di studio, da compilare nell’area riservata dei Servizi online per la didattica. Per sostenere l’esame lo studente deve presentarsi alla Commissione munito del libretto e di un documento d’identità. Nel caso un insegnamento cessi di essere impartito il relativo esame deve essere sostenuto entro l’anno accademico successivo a quello di ultima attivazione del corso. Qualora i corsi siano tenuti da visiting professor o da professori a contratto è prevista la frequenza obbligatoria e il relativo esame deve essere necessariamente sostenuto a fine corso. LO STUDENTE ISCRITTO AD UN ESAME è TENUTO A CANCELLARSI DALLA LISTA ENTRO LA SCADENZA PREVISTA PER L'ISCRIZIONE, QUALORA NON INTENDA SOSTENERE IL RELATIVO ESAME. ISCRIZIONE AGLI ESAMI DI PROFITTO L’iscrizione agli esami di profitto e alle attività a scelta dello studente (laboratori applicativi, corsi liberi, lingue, ecc) può essere effettuata esclusivamente dalla propria area riservata studente seguendo le seguenti voci: −−“Esami” −−“Appelli” o “Prove parziali”. Per accedere alla propria area riservata, bisognerà seguire questo percorso sul sito web: HOME DI ESSE3 −−“Login” −−selezionare l’opzione “studenti” −−inserire le proprie credenziali (è necessario digitare correttamente maiuscole/minuscole). In caso di smarrimento del proprio nome utente o della propria password è possibile recuperarla utilizzando la pagina web: RECUPERO DATI Per fornire supporto agli studenti che utilizzano i servizi online è attivo un apposito servizio di help desk, che fornisce supporto unicamente via posta elettronica compilando l’apposito form alla pagina web: HELP DESK PRIMA LINGUA Lo studente deve acquisire 5 crediti per la conoscenza della prima lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, spagnolo e tedesco). Per lo studente non cittadino italiano la prova, scritta e orale, attributiva di 5 crediti, riguarderà la lingua italiana. Non saranno attribuiti crediti aggiuntivi per corsi di lingua italiana superiori al B1. Per l’acquisizione dei 5 crediti (livello B1) lo studente in alternativa può: −−frequentare i corsi organizzati dal CLA e sostenere il relativo esame finale −−sostenere l’esame di livello B1 negli appelli predisposti dal CLA −−presentare eventuale certificato attestante il livello B1, rilasciato da altro istituto europeo e riconosciuto a livello internazionale secondo una tabella di equivalenza predisposta dal CLA. NB: L’acquisizione dei 5 crediti della prima lingua costituisce requisito necessario per il deposito del titolo della tesi di laurea. Tale regola non prevede alcun tipo di eccezione. CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVi I Corsi liberi e i Laboratori applicativi danno 2 crediti agli studenti iscritti ai corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale; per gli studenti iscritti al corso di laurea quadriennale (ante riforma), sono aggiuntivi rispetto alle 26 annualità e corrispondono ciascuno a 0,40 punti valutati in sede di esame di Laurea. Lo studente che intende seguire un corso libero o un laboratorio applicativo è tenuto all’iscrizione allo stesso secondo le modalità indicate sul portale della facoltà. è prevista la frequenza obbligatoria per almeno il 75% delle lezioni. Per l’attivazione dei corsi liberi e dei laboratori applicativi è richiesto un numero minimo di 12 studenti iscritti. ISCRIZIONE LABORATORI APPLICATIVI E CORSI LIBERI Si ricorda che lo studente che intende seguire un corso libero e/o un laboratorio applicativo deve: 1. INSERIRLO nel libretto tramite la compilazione del piano di studi nei periodi stabiliti 2. ISCRIVERSI alla PROVA PARZIALE che viene definita in esse3 La frequenza è obbligatoria. NUOVA MODALITA’ PER LA VERBALIZZAZIONE DEI LABORATORI APPLICATIVI E DEI CORSI LIBERI Si avvisano gli studenti che a partire dall’anno accademico 2014/2015 la verbalizzazione dei laboratori applicativi e dei corsi liberi avverrà D’UFFICIO. Il docente è tenuto a comunicare agli studenti frequentanti la data della verbalizzazione in modo da permettere agli stessi di provvedereall’iscrizione (obbligatoria) tramite Esse3, come avviene per tutti gli altri esami di profitto. È prevista una sola data per la verbalizzazione. Il docente provvederà a verbalizzare, se superato, l’esito del laboratorio “Approvato” (AP) per il quale non sarà più necessaria la presenza dello studente. N.B. Allo studente che NON SI ISCRIVE tramite Esse3 al laboratorio applicativo o al corso libero NON VERRANNO RICONOSCIUTI E REGISTRATI i relativi crediti. A TALE REGOLA NON SONO PREVISTE DEROGHE. CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI 182 022 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PROPEDEUTICITÀ Gli studenti sono tenuti a osservare alcune propedeuticità nello svolgimento degli esami. Il mancato rispetto di queste regole di precedenza comporterà l’annullamento d’ufficio dell’esame sostenuto con l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. Gli studenti non potranno sostenere esami relativi a insegnamenti del secondo anno e successivi nonché esami complementari prima di aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato I e Istituzioni di diritto pubblico. Non è comunque possibile sostenere esami complementari prima del terzo anno. Lo studente deve comunque rispettare le seguenti propedeuticità riportate nella tabella. In relazione alle propedeuticità previste per i Corsi liberi e i Laboratori applicativi lo studente deve rispettare le indicazioni riportate nel programma del corso libero o laboratorio applicativo. PROPEDEUTICO A Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto privato I Tutti i corsi fondamentali del 2 anno e successivi e corsi complementari Corso base Es. Diritto penale e Filosofia del diritto Corsi avanzati Es. Diritto penale avanzato, Metodologia della Scienza giuridica, Filosofia del diritto II e Filosofia del diritto corso av. Sistemi giuridici comparati Es. Sistemi giuridici comparati Corsi di diritto comparato Es. Diritto costituzionale comparato Corso base e Sistemi giuridici comparati Es. Diritto costituzionale e Sistemi giuridici comparati Corsi di diritto comparato Es. Diritto costituzionale comparato Sistemi giuridici comparati Es. Sistemi giuridici comparati Esami d’area comparatistica Es. Introduzione al diritto anglo americano N.B. Ulteriori propedeuticità sono indicate nei programmi di ciascun corso PROPEDEUTICO A ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO TUTTI I CORSI FONDAMENTALI DEL 2 ANNO E SUCCESSIVI. CORSI COMPLEMENTARI ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I TERZO ANNO DIRITTO PENALE DIRITTO PENALE CORSO AVANZATO QUARTO ANNO DIRITTO COMMERCIALE DIR. COMMERCIALE AVANZATO ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO DIRITTO ROMANO E FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO QUINTO ANNO DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO FILOSOFIA DEL DIRITTO I FILOSOFIA DEL DIRITTO II FILOSOFIA DEL DIRITTO I METODOLOGIA DELLA SCIENZA GIURIDICA 023 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PROPEDEUTICITà PROPEDEUTICO A CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATIVE CONSTITUTIONAL LAW SISTEMI GIURIDICI COMPARATI COMPARATIVE CONSTITUTIONAL LAW OF GROUPS AND MINORITIES SISTEMI GIURIDICI COMPARATI COMPARATIVE EDUCATION LAW SISTEMI GIURIDICI COMPARATI COMPARATIVE EUROPEAN CONTRACT LAW SISTEMI GIURIDICI COMPARATI COMPARATIVE INFORMATION, COMMUNICATION, AND TECHNOLOGY LAW DIRITTO PENALE CRIMINOLOGIA DIRITTO PENALE - CRIMINOLOGIA CRIMINOLOGIA APPLICATA FILOSOFIA I DEONTOLOGIA E METODO DELLE PROFESSIONI LEGALI SISTEMI GIURIDICI COMPARATI DIRITTO ALIMENTARE COMPARATO DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO AMMINISTRATIVO AVANZATO SISTEMI GIURIDICI COMPARATI - DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO AMMINISTRATIVO COMPARATO E GLOBALE DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL'UNIONE EUROPEA SISTEMI GIURIDICI COMPARATI DIRITTO COMPARATO DEI SISTEMI CREDITIZI SISTEMI GIURIDICI COMPARATI - DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO COMPARATO DEL LAVORO SISTEMI GIURIDICI COMPARATI DIRITTO COMPARATO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI DIRITTO COMPARATO DELLE RELIGIONI DIRITTO COMMERCIALE DIRITTO DEI TRASPORTI DIRITTO INTERNAZIONALE - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE DIRITTO DEL COMMERCIO E DELL’ARBITRATO INTERNAZIONALE DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEL LAVORO DELL’UNIONE EUROPEA DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEL LAVORO DELLA COOPERAZIONE DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEL LAVORO PUBBLICO DIRITTO COMMERCIALE DIRITTO DEL TURISMO ISTITUZIONI DIRITTO UE DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEACORSO AVANZATO (SANZIONI DELL’UNIONE EUROPEA E TUTELA GIURISDIZIONALE) DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI SISTEMI GIURIDICI COMPARATI DIRITTO ECCLESIASTICO COMPARATO DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO INTERNAZIONALE AVANZATO (TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI) DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO INTERNAZIONALE DEI CONFLITTI ARMATI DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE 024 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PROPEDEUTICITà PROPEDEUTICO A DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI - DIRITTO PENALE DIRITTO PENALE COMPARATO DIRITTO PENALE - DIRITTO COMMERCIALE DIRITTO PENALE DELL’ECONOMIA DIRITTO PENALE DIRITTO PENALE DELL’INFORMATICA DIRITTO PENALE DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE DIRITTO PENALE DIRITTO PENITENZIARIO ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II DIRITTO PRIVATO E ANTITRUST DELL’UNIONE EUROPEA DIRITTO TRIBUTARIO DIRITTO PROCESSUALE TRIBUTARIO DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO REGIONALE DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO URBANISTICO E DELLE OPERE PUBBLICHE ECONOMIA POLITICA ECONOMIA DELLO SVILUPPO LOCALE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI EINFHÜRUNG IN DAS RECHT DER DEUTSCHSPRACHIGEN STAATEN (DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA) ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO ISTITUZIONI DIRITTO UNIONE EUROPEA EU LAW (ADVANCED) FILOSOFIA I FILOSOFIA DEL DIRITTO CORSO AVANZATO DIRITTO DEL LAVORO GLOBALIZZAZIONE E DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO INTERNAZIONALE INTERNATIONAL ECONOMIC LAW SISTEMI GIURIDICI COMPARATI INTODUCTION TO ISLAMIC LAW (DIRITTO ISLAMICO) SISTEMI GIURIDICI COMPARATI INTRODUZIONE AL DIRITTO ANGLO AMERICANO SISTEMI GIURIDICI COMPARATI INTRODUZIONE AL DIRITTO CINESE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI INTRODUZIONE AL DIRITTO DEI PAESI AFRICANI SISTEMI GIURIDICI COMPARATI INTRODUZIONE AL DIRITTO RUSSO PROCEDURA PENALE PROCEDURA PENALE COMPARATA ED EUROPEA PROCEDURA PENALE PROCEDURA PENALE CORSO AVANZATO (DIRITTO DELLE PROVE PENALI) SISTEMI GIURIDICI COMPARATI - ISTITUZIONI DI DIRITTO UNIONE EUROPEA - DIRITTO INTERNAZIONALE PROTECTION OF FUNDAMENTAL RIGHTS IN EUROPE DIRITTO ROMANO STORIA DEL DIRITTO ROMANO 025 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PIANI DI STUDIO Studenti iscritti a partire dall’anno accademico 2011-2012 percorso unico comparato europeo e transnazionale Gli studenti sono chiamati a elaborare un proprio piano di studi, al fine di razionalizzare la scelta degli esami complementari, attività a libera scelta, lingue, laboratori applicativi e corsi liberi. Le attività a libera scelta, lingue, laboratori applicativi e corsi liberi possono essere inseriti nel proprio piano di studi a partire dal primo anno di corso. Gli esami complementari (24 cfu), compresi quelli previsti fra le attività a libera scelta (18 cfu), possono essere inseriti nel proprio piano di studi a partire dal terzo anno di corso. Studenti iscritti agli anni accademici precedenti percorso interno e percorso europeo e transnazionale Gli studenti iscritti al percorso interno e europeo e transnazionale sono chiamati a elaborare un proprio piano di studi, al fine di razionalizzare la scelta degli esami complementari, attività a libera scelta, lingue, laboratori applicativi e corsi liberi. Lo studente è tenuto a adottare uno dei piani di studio predisposti dalla Facoltà con l’obbligo di scegliere almeno 5 esami complementari nell’ambito di quelli caratterizzanti l’indirizzo scelto per il proprio piano di studio, i restanti esami possono essere scelti tra tutta l’offerta formativa. Si ricorda che gli esami, sia caratterizzanti che liberi, possono essere scelti solo tra quelli attivati nell’anno accademico in corso. Vedi elenco a pag. 101. L’indirizzo del piano di studio scelto (es. Amministrativistico, Comunitario, ecc.) è modificabile una sola volta nell’arco del quinquennio. È invece possibile modificare annualmente, in sede di compilazione del piano di studio, gli esami caratterizzanti scelti all’interno di uno specifico piano di studio. Alcuni piani di studio predisposti dalla Facoltà prevedono corsi caratterizzanti obbligatori. E altresì possibile scegliere un piano di studi libero, che viene sottoposto al parere del Consiglio di Facoltà per la sua approvazione. Gli indirizzi e i relativi esami caratterizzanti possono essere consultati nella guida dell’anno accademico 2013-2014 (disponibile online) verificando che i corsi scelti siano corsi attivati nel corrente anno accademico. Gli studenti iscritti al quinto anno sono tenuti a precisare la scelta del terzo esame fondamentale mediante la compilazione del piano di studio. 026 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PERCORSO INTERNO CFU Primo annoNON ATTIVO Economia politica 9 Filosofia del diritto I 9 Istituzioni di diritto privato I 9 Istituzioni di diritto pubblico 9 Istituzioni di diritto romano 9 Storia del diritto italiano I 9 SECONDO annoNON ATTIVO Diritto costituzionale 9 Diritto internazionale 9 Diritto penale 9 Istituzioni di diritto dell’Unione Europea 9 Istituzioni di diritto privato II 9 Sistemi giuridici comparati 9 Terzo annoNON ATTIVO Diritto amministrativo 12 Diritto civile 7 Diritto commerciale 9 Diritto del lavoro Diritto penale corso avanzato 12 6 Quarto annoNON ATTIVO Diritto commerciale avanzato Diritto processuale civile Diritto romano Procedura penale Storia del diritto italiano II 6 14 6 14 6 Quinto annoNON ATTIVO Diritto processuale amministrativo Diritto tributario A scelta 6 6 Filosofia del diritto - corso avanzato 6 Metodologia della scienza giuridica 6 + 8 esami complementari (5 in base al piano di studio) da sostenere a partire dal terzo anno Lingua straniera 48 5 Altre attività 9 Prova finale 20 TOTALE CFU 300 027 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PERCORSO EUROPEO E TRANSNAZIONALE CFU Primo annoNON ATTIVO Istituzioni di diritto romano Filosofia del diritto I Istituzioni di diritto privato I 9 9 12 Economia politica 9 Istituzioni di diritto pubblico 9 Storia del pensiero giuridico moderno I 9 SECONDO annoNON ATTIVO Diritto costituzionale europeo e transnazionale 9 Istituzioni di diritto privato II 6 Sistemi giuridici comparati 9 Istituzioni di diritto dell’Unione Europea 9 Diritto internazionale 9 Diritto penale europeo e transnazionale 9 Terzo annoNON ATTIVO Diritto amministrativo 12 Diritto penale corso avanzato 6 Diritto commerciale europeo e transnazionale 9 Diritto del lavoro europeo e transnazionale Diritto civile 12 7 Quarto annoNON ATTIVO Diritto commerciale europeo e transnazionale avanzato 6 Diritto processuale civile 14 Procedura penale 14 Storia del pensiero giuridico moderno II 6 Fondamenti romanistici del diritto europeo 6 Quinto annoNON ATTIVO Diritto processuale amministrativo Diritto tributario A scelta 6 6 Filosofia del diritto - corso avanzato 6 Metodologia della scienza giuridica 6 + 8 esami complementari (5 in base al piano di studio) da sostenere a partire dal terzo anno Lingua straniera 48 5 Altre attività 9 Prova finale 20 TOTALE CFU 300 028 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 Ordinamento e organizzazione PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRAnSNAZIONALE CFU Primo anno Filosofia del diritto 9 Istituzioni di diritto dell’Unione Europea 9 Istituzioni di diritto privato I 9 Istituzioni di diritto pubblico 9 Istituzioni di diritto romano 9 Sistemi giuridici comparati 9 Secondo anno Diritto costituzionale 9 Diritto internazionale 9 Diritto penale 9 Economia politica 9 Istituzioni di diritto privato II 9 Storia del diritto medievale e moderno I 9 Terzo anno Diritto amministrativo 12 Diritto civile 7 Diritto commerciale 9 Diritto del lavoro 12 Diritto penale corso avanzato 6 Quarto anno Diritto commerciale avanzato 6 Diritto processuale civile 14 Diritto romano e fondamenti del diritto europeo Procedura penale 6 14 Storia del diritto medievale e moderno II 6 Quinto anno Diritto processuale amministrativo 6 Diritto tributario Da indicare nel piano di studio, a scelta fra 6 Filosofia del diritto - corso avanzato 6 Metodologia della scienza giuridica 6 + Esami complementari da sostenere a partire dal terzo anno Lingua straniera Altre attività Prova finale TOTALE CFU 18 cfu: da acquisire con esami complementari da scegliere a partire dal terzo anno 13 cfu: per ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) 24 5 31 22 300 030 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE Abilità linguistiche Lingua e diritto Il rapporto tra lingua e diritto costituisce un aspetto cruciale nella formazione attuale del giurista. Il diritto si esprime quasi sempre attraverso la lingua e in particolare attraverso una vera e propria lingua giuridica, caratterizzata da concetti e categorie del tutto specifiche, che variano notevolmente da un ordinamento giuridico all’altro. La traduzione del diritto in una lingua diversa da quella di origine (si pensi alla traduzione del diritto italiano, ad esempio, in inglese o francese) implica quindi una delicata opera di trasposizione di tali concetti e categorie, non solo linguistica, ma altresì giuridica e culturale. La progressione dell’integrazione giuridica comunitaria e, più in generale, gli effetti della globalizzazione rendono sempre più importante l’apprendimento delle lingue giuridiche, così come della traduzione giuridica; ciò non rappresenta solamente l’oggetto di una semplice specializzazione, ma costituisce una conoscenza imprescindibile per il giurista che intende aprirsi alla dimensione europea, transnazionale ed internazionale. Non da meno, tali conoscenze rappresentano un importante completamento del curriculum del giurista interno, sempre più spesso chiamato a confrontarsi con un diritto, sì, nazionale, ma di formulazione comunitaria o internazionale. La comprensione del diritto straniero, così come la redazione di atti giuridici e la traduzione del diritto in lingue diverse, presuppone, quindi, una formazione adeguata ed articolata, che sappia unire l’apprendimento del dato giuridico alla metodologia della scienza comparatistica e della linguistica, così come alle tecniche proprie della traduttologia. In questo contesto, l’offerta didattica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento costituisce una risposta a tali esigenze formative, attraverso corsi sia di lingua che di lingua giuridica, laboratori formativi e di ricerca, corsi di diritto tenuti da docenti stranieri in lingue diverse dall’italiano e corsi, rivolti a studenti Socrates/Erasmus (LLP/Erasmus) ed in generale a studenti stranieri iscritti all’Università degli Studi di Trento, tenuti in lingua inglese.La didattica in lingua e diritto costituisce un’applicazione del progetto Transjus, il quale si propone di contribuire al miglioramento della qualità redazionale e terminologica del diritto redatto in contesti multilingue, attraverso attività scientifiche di ricerca e didattiche connesse alla traduzione giuridica. In particolare, il progetto si propone di sviluppare sinergie costruttive tra competenze diverse, prevalentemente giuridiche e linguistiche, attra- verso ricerche terminologiche, riflessioni scientifiche sulla teoria e metodologia della traduzione giuridica applicata alla trasposizione del dato giuridico comunitario, europeo ed internazionale, così come attività formativa specifica di giovani studiosi. Nell’ambito del Corso di Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei saranno previsti moduli di metodologia della traduzione giuridica, la frequenza dei quali è aperta, oltre che ai dottorandi, anche agli studenti interessati. Prima lingua e ulteriori conoscenze linguistiche Lo studente può acquisire crediti ulteriori superando livelli successivi al B1 nella prima lingua o superando i vari livelli di altre lingue diverse dalla prima. NB: Lo studente iscritto al 1° o al 2° anno qualora intenda seguire e sostenere esami dei corsi di lingua straniera è tenuto ad inserirli nel proprio piano di studio secondo le modalità previste (on-line o cartaceo). 031 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE CLA Presso il CLA sono attivati corsi di lingua straniera secondo diversi livelli di conoscenza ai quali sono assegnati i crediti come di seguito indicato nella tabella: Livello Base A1 (1 credito) Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi semplici per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri. Interagisce in modo semplice. A2 (3 crediti) (assorbe A1) Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente come informazioni personali e familiari, il proprio lavoro ed è in grado di svolgere azioni come fare la spesa, chiedere le direzioni, ecc.. Livello Autonomo B1 (5 crediti) (assorbe i livelli minori) È in grado di affrontare situazioni che gli si presentano. Sa produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari. B2 (7 crediti) (assorbe i livelli minori) Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente come informazioni personali e familiari, il proprio lavoro ed è in grado di svolgere azioni come fare la spesa, chiedere le direzioni, ecc.. Livello Autonomo C1 (9 crediti) (assorbe i livelli minori) Comprende testi complessi. Produce testi chiari e dettagliati su argomenti impegnativi. C2 (11 crediti) (assorbe i livelli minori) Comprende facilmente ciò che sente e legge. Sa riassumere le informazioni ricevute, presentandole coerentemente. Si esprime in modo spontaneo utilizzando la lingua straniera anche a livello personale per il ragionamento. I certificati di lingua rilasciati da altri istituti europei e riconosciuti a livello internazionale saranno ammessi secondo una tabella di equivalenza predisposta dal CLA. Per informazioni: Centro Interfacoltà per l’Apprendimento linguistico. Via Verdi, 8 - I piano, 38122 Trento Tel. +39 0461 283460 Fax +39 0461 282900 e-mail: [email protected] CLA Corsi offerti in lingua straniera L’offerta formativa della Facoltà di Giurisprudenza è integrata da corsi tenuti da docenti stranieri, prevalentemente in lingua inglese, ma anche in lingua tedesca, francese e spagnola. Allo studente che intende seguire tali corsi, tenuti completamente o parzialmente in lingua straniera saranno attribuiti i seguenti ulteriori crediti: 2 crediti per la frequenza (per una frequenza minima di 12 ore e il superamento dell’esame in lingua italiana) (per i laboratori è previsto 1 credito per la frequenza in lingua straniera) 2 crediti aggiuntivi qualora sia sostenuto almeno parte dell’esame in lingua straniera (per i laboratori è previsto 1 credito per il sostenimento dell’esame in lingua straniera). Tutti i crediti aggiuntivi legati ad una attività didattica svolta in lingua straniera sono registrati nella carriera dello studente sotto la voce “Ulteriori competenze linguistiche”. I corsi in lingua inglese attivati nell’a.a. 2015-2016 sono oggetto di segnalazione in un apposito spazio della presente guida. Corsi di lingua giuridica Il Centro Interfacoltà per l’Apprendimento Linguistico (CLA), unitamente ai corsi di lingua francese, tedesca, inglese, spagnola (ed altresì italiano come lingua straniera), offre percorsi formativi specificatamente diretti all’apprendimento di linguaggi giuridici diversi dall’italiano, quali l’inglese, il francese, il tedesco e lo spagnolo giuridici. I corsi, tenuti presso la Facoltà di Giurisprudenza, prevedono 40 ore di lezioni teoriche ed esercitazioni, per un totale di 3 crediti da conferirsi previo superamento dell’esame finale. 032 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE Laboratorio applicativo di traduzione del diritto europeo Workshop in legal translation of European law Con sempre maggior frequenza le Facoltà di Giurisprudenza sono chiamate a confrontarsi con la presenza di studenti stranieri o con studenti che si esprimono in lingue diverse dalla lingua ufficiale di insegnamento. La ricerca di una metodologia che assicuri una didattica in lingue diverse potrebbe divenire la sfida del futuro. Si propone, pertanto, di avviare una sperimentazione in proposito con l’attivazione di un primo laboratorio bilingue inglese-italiano, con lo scopo di favorire, attraverso la didattica, l´interazione di studenti che parlano lingue diverse. Il laboratorio è aperto a studenti italiani e stranieri iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento così come a studenti Erasmus e studenti stranieri che vi trascorrono un periodo di mobilità. Law Faculties are required to take into account with growing frequency the presence of foreign students or students speaking a language different from the official teaching language. The need for elaborating a methodology that would assure the teaching in different languages might became the challenge of our near future. The experimental institution of a first bilingual (ItalianEnglish) laboratory is therefore proposed to that purpose, with the aim of enhancing the interaction among law students speaking different languages. The workshop is open to all Italian and foreign students enrolled at Trento Faculty of Law as well as to Erasmus students and foreign speaking students in mobility. Abilità informatiche È possibile sostenere i moduli del Programma ECDL presso l’apposito centro dell’Università degli Studi di Trento. Ad ogni modulo è assegnato 1 CFU. L’iscrizione agli esami avviene esclusivamente tramite web nei periodi specificati alla pagina Test Center ECDL Facoltà di Giurisprudenza Gli studenti della facoltà di Giurisprudenza possono acquisire fino a 7 crediti, del gruppo dei crediti facoltativi, sostenendo gli esami della filiera ECDL. I crediti vengono attribuiti, indipendentemente dal conseguimento delle certificazioni ECDL che prevedono 4 moduli ECDL Base e 7 moduli ECDL Full Standard, a “pacchetti” di 3+2+2, sommando i moduli sostenuti. Cioè, sostenuti i primi 3 moduli vengono attribuiti 3 CFU, sostenendo altri 2 moduli si ottengono 2 ulteriori crediti e così via sino ad un massimo di 7. La procedura da seguire per l’iscrizione agli appelli ECDL è, per semplicità, quella indicata per gli “Utenti esterni”. Link ECDL Il recapito e-mail della segreteria ECDL è [email protected] Tirocini professionali Definizione e finalità dello stage Lo stage o tirocinio è quell’esperienza formativa che permette allo studente di approfondire, attraverso un esercizio pratico, le conoscenze apprese nel corso degli studi universitari e di orientare le sue future scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Esso consiste in un periodo di formazione svolto presso enti, aziende, studi professionali o istituzioni a complemento od integrazione del percorso di studio seguito dagli iscritti ai corsi di in Giurisprudenza. NB1. Le attività lavorative pregresse non vengono riconosciute quali attività di tirocinio accreditabile. A parziale deroga il servizio civile può sostituire l’attività di tirocinio curriculare. NB2. Attraverso il Programma Erasmus Placement è possibile svolgere attività di tirocinio all’estero usufruendo della borsa di studio Erasmus. A tal fine si seguiranno le procedure di selezione previste dal rispettivo Bando. Requisiti per l’accesso al tirocinio Possono svolgere il tirocinio gli studenti dei corsi di laurea magistrale che abbiano conseguito almeno 180 crediti, gli studenti dei corsi di laurea triennale iscritti al terzo anno e gli studenti dei corsi di laurea specialistica. Le procedure potranno comunque essere avviate anche prima di tale data. Per esplicita disposizione di legge allo studente lavoratore è fatto divieto di svolgere un’attività di tirocinio presso l’ente o azienda in cui sia già impiegato con regolare contratto di lavoro. Tuttavia, per non penalizzare lo studente lavoratore, ad esso è concessa la possibilità di svolgere attività formativa diversa dal tirocinio, concordata di volta in volta con un Tutor di Facoltà, consistente in un approfondimento di un settore della propria attività lavorativa che abbia particolare attinenza con il percorso di studi intrapreso. Prima del tirocinio Prima di iniziare le procedure per dar corso ad un tirocinio formativo lo studente deve individuare il soggetto ospitante: −−in via preventiva, verificando, tra le proposte di coloro che hanno inviato alla Ufficio Stage e Placement dell’Ateneo la propria offerta di tirocinio quella maggiormente corrispondente al suo profilo e confacente ai suoi interessi. A tal fine potrà essere consultata la banca dati relativa alle proposte di stage segnalate all’Ateneo dalle realtà partner, 033 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE oppure i bandi di stage gestiti dall’Ateneo; −−solo qualora la ricerca non avesse prodotto risultati utili lo studente potrà individuare in maniera autonoma il soggetto ospitante. In questo caso lo studente dovrà verificare l’esistenza della Convenzione di Tirocinio tra l’Ateneo e il soggetto ospitante ed eventualmente attivarla. Procedura di accesso alle attività di tirocinio Per accedere alle attività di tirocinio lo studente deve seguire le procedure previste per l’attivazione e lo svolgimento dello stage dall’Uffico Job Guidance. Lo studente lavoratore seguirà una procedura parzialmente diversa da concordare con il suo Tutor Universitario e l’istituzione presso cui presta servizio. Per avviare tale procedura particolare si veda sotto “Inizio tirocinio”. Convenzione ed adesione del soggetto ospitante Nel caso in cui lo studente aderisca ad un programma di tirocinio offerto dall’Ateneo o dalla Facoltà di Giurisprudenza non sarà necessario procedere alla stipulazione della convenzione. Viceversa, nel caso in cui lo studente abbia individuato in via autonoma il soggetto ospitante dovrà verificare che quest’ultimo abbia già sottoscritto una Convenzione di Tirocinio con l’Ateneo. In caso contrario, il soggetto ospitante dovrà: a) prendere visione del Fac-simile convenzione di tirocinio e, qualora sia necessario modificarlo, contattare l’Ufficio Job Guidance; b) ai fini della predisposizione della Convenzione da parte dell’Uffico Job Guidance, il soggetto ospitante dovrà inviare la Scheda di adesione sia via e-mail sia - con firma e timbro aziendale - via fax all’Ufficio Job Guidance. Progetto di tirocinio Dopo aver concordato con il soggetto ospitante l’attività da svolgere, modalità, strumenti, date e orari, verrà compilata dallo studente la Scheda di approvazione del Programma di Tirocinio. Tutor universitario Lo studente dovrà poi invidiare un tutor universitario (T.U.), quale responsabile didattico delle attività del tirocinio, tra i seguenti soggetti: −−docenti e ricercatori, confermati e non confermati della Facoltà di Giurisprudenza, ovvero di altre Facoltà in caso di particolari progetti di tirocinio; −−esercitatori e professori a contratto della Facoltà; −−assegnisti di ricerca a condizione che svolgano la loro attività di ricerca prevalentemente presso i Dipartimenti dell’Università degli Studi di Trento. Generalmente il T.U. è il docente della materia più vicina alle tematiche del progetto di stage. In caso di difficoltà a individuare il T.U. è sempre possibile far riferimento al Delegato per lo stage della Facoltà. Il ruolo del tutor universitario è quello di verificare la congruità del progetto di tirocinio, concordato dallo studente con il soggetto ospitante, con il programma di studi universitari del candidato e con la preparazione del candidato, di definirne gli obiettivi formativi e di orientamento, di verificarne in itinere l’andamento, di garantire, sia verso il soggetto ospitante che verso la Facoltà, il rispetto dei contenuti e degli obiettivi fissati nel progetto e di controllare l’efficacia dell’esperienza, anche controfirmando la relazione finale. A tal fine lo studente presenterà al suo tutor universitario la Scheda di Approvazione del Progetto di Tirocinio/Stage, in formato digitale (doc. di word), che, se approvato, potrà essere inoltrato dal tutor stesso, via e-mail all’Ufficio Stage e Placement entro 10 giorni lavorativi precedenti la data di inizio stage. Verrà poi comunicato dall’Ufficio Stage il termine per il ritiro della documentazione di inizio tirocinio. Inizio tirocinio Ritirato il Progetto formativo (e se il caso la Convenzione), lo studente ne controlla i dati, firma le due copie e le fa firmare anche al proprio T.U. Solo a questo punto lo studente potrà presentarsi presso il soggetto ospitante per l’inizio del tirocinio. Il primo giorno di stage o alla data concordata, lo studente consegna i documenti di avvio al tutor aziendale per le firme di competenza. Si assicura inoltre che il soggetto ospitante trattenga un originale e spedisca il secondo, firmato e timbrato, all’Ufficio Stage e Placement (lo studente può anche restituirli personalmente). Lo studente lavoratore compilerà la Scheda di Approvazione del Progetto di altra attività formativa sulla base degli accordi presi con l’ente presso cui presta servizio e con il tutor universitario. Tale scheda verrà inviata via e-mail all’Ufficio Stage e Placement ([email protected]) dal Tutor Universitario a solo scopo statistico. Da quel momento lo studente potrà svolgere la sua attività formativa per il tempo concordato. Svolgimento Lo svolgimento del tirocinio avviene sulla base della convenzione stipulata tra Università e soggetto ospitante. Il tirocinante deve attenersi a quanto concordato nella convenzione, deve rispettare i regolamenti disciplinari, le norme organizzative, di sicurezza e di igiene sul lavoro. Ove presente presso il soggetto ospitante un codice di comportamento, ovvero un regolamento interno, il tirocinante è tenuto a sottoscriverlo e a rispettarlo. Durata La durata del tirocinio varia da un minimo di 4 settimane ad un massimo di 12 settimane. Le date di inizio e termine, le eventuali sospensioni, nonché gli orari di tirocinio sono fissati di comune accordo tra Università e soggetti ospitanti. 034 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE Gli orari di frequenza non devono, comunque, essere inferiori a 15 ore settimanali, ragionevolmente distribuite su 5 giorni lavorativi (opzione part-time) né superiori a 30 ore settimanali (opzione full-time). Per quanto possibile il tirocinio non deve sovrapporsi alla frequenza delle lezioni. È quindi preferibile scegliere l’opzione full time durante il periodo di non frequenza. Le assenze non devono superare il 20% del numero totale delle ore previste. Per gli studenti lavoratori si prescinde dal monte ore mensile e si richiede un impegno di 4 o 5 ore settimanali in maniera continuativa per tutto l’arco di durata dell’attività di approfondimento. to dell’attività e corredato da breve relazione sui compiti svolti. Con tale documentazione lo studente si recherà dal T.U. per l’accreditamento. Termine stage Per il riconoscimento della propria esperienza di Tirocinio Didattico Universitario, lo studente deve seguire le procedure di termine dello stage previste dal Servizio Stage e Placement. Al termine dello stage lo studente fissa un appuntamento con l’Ufficio Stage e Placement per consegnare le Schede di Valutazione e il Certificato di Tirocinio parte prima che gli sono stati consegnati all’inizio del tirocinio. Unitamente ad essi dovrà consegnare anche una breve relazione dell’attività svolta, che dovrà contenere i seguenti argomenti: −−presentazione del soggetto ospitante: attività svolta, settore di appartenenza, prodotti e servizi offerti, clientela; −−analisi dell’esperienza lavorativa dal punto di vista sia organizzativo che dell’attività effettivamente svolta.; −−richiamo agli obiettivi definiti nel progetto di tirocinio ed analisi del loro grado di raggiungimento; −−considerazione finale sull’esperienza: valutazione dell’esperienza dal punto di vista sia formativo che relazionale; valutazione della propria formazione universitaria in relazione alle capacità professionali richieste; soddisfazione in termini di aspettative e di risultati. Alla consegna di tale documentazione l’Ufficio Stage provvederà a consegnare allo studente i moduli per l’accreditamento (Certificato di Tirocinio parte seconda). Accreditamento Per l’accreditamento del tirocinio, lo studente si presenterà al tutor universitario con Certificato di Tirocinio parte seconda, la relazione finale e le Schede di Valutazione. Verificata la validità dell’esperienza il T.U. provvede ad annotare sul libretto personale dello studente e sull’apposito modulo i crediti spettanti per il tirocinio formativo che vengono attributi sulla base della seguente tabella. Al termine del tirocinio, lo studente lavoratore richiederà al delegato di facoltà l’invio del modulo di certificazione dell’attività formativa che dovrà essere compilato e sottoscritto dal Tutor Aziendale a riprova dell’avvento svolgimen- TIPOLOGIA D’IMPEGNO cfu 4 settimane Part time 2 6 settimane Part time 3 4 settimane Full time / 8 settimane Part time 4 5 settimane Full time / 10 settimane Part time 5 6 settimane Full time / 12 settimane Part time 6 7 settimane Full time / 14 settimane Part time 7 8 settimane Full time 8 12 settimane Full time 9 almeno 6 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana 1 credito equivale a 30 ore di tirocinio tranne per quanto riguarda il tirocinio da 9 crediti Legenda: Part-time: mezza giornata (3 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana. Full-time: intera giornata (6 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana. NB1. Per gli studenti lavoratori si prescinde dal monte ore mensile NB2. Per gli stage svolti all’estero ci potranno essere delle deroghe da concordare con il tutor e il delegato ai tirocini. ALTRE ATTIVITÀ A SCELTA LIBERA Gli studenti iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza possono seguire, mediante richiesta scritta, altri corsi impartiti in Ateneo e sostenere il relativo esame, vedendosi riconosciuti i corrispondenti crediti nell’ambito dei crediti liberi. Si raccomanda la congruità di tali scelte rispetto alle esigenze di formazione del giurista. 035 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ATTIVITÀ INTERNAZIONALI La Facoltà di Giurisprudenza di Trento è iscritta e partecipa alle attività di: ELFA (European Law Faculties Association) EPLO (European Public Law Organization) IALS (International Association of Law Schools) ASCL (American Society for Comparative Law) INVERNOMOS (Associazione internazionale di studi legali) Programmi di mobilità degli studenti TRANSNATIONAL LAW PROGRAM Nell’ambito dei programmi di scambi internazionali la Facoltà di Giurisprudenza ha attivato il Transnational Law Program. Obiettivo principale del TLP è la creazione di un percorso di formazione di giuristi in grado di accedere alla professione forense tanto nel proprio ordinamento di provenienza, quanto in altri ordinamenti giuridici tanto europei che statunitensi, attraverso un percorso didattico integrato tra diverse facoltà. Per maggiori informazioni: −−Prof. Elena Ioriatti ([email protected]) Doppia Laurea La Facoltà di Giurisprudenza ha attivato un accordo di Doppia Laurea con l’università francese Université Paris 13. Per maggiori informazioni: −−Prof. Stefania Scarponi ([email protected]) Lifelong Learning Programme/Erasmus (Erasmus per Studio ed Erasmus per Tirocinio) Il Regolamento Erasmus della Facoltà di Giurisprudenza è consultabile on line sul portale della Facoltà al seguente link: Programma Erasmus Per informazioni rivolgersi a: Staff per l’Internazionalizzazione Divisione Supporto Didattica, Percorsi Internazionali e Studenti Polo di Città. Fabia Poggini Via Inama, 5 - 38122 Trento Italia tel. +39 0461 283817 fax +39 0461 282121 [email protected] Programma LLP Leonardo Da Vinci / AT&Q Nell’ambito del Progetto Leonardo l’Università di Trento coordina, anche grazie ad un vasto partenariato formato da università ed imprese italiane ed europee, il progetto denominato AT&Q - Advanced Technologies and Qualità. Questo progetto prevede l’assegnazione di borse per tirocini, la cui finalità principale è di sviluppare professionalità specialistiche soprattutto nel settore delle nuove tecnologie e della qualità, nonché l’organizzazione di scambi per promuovere l’aggiornamento delle competenze professionali. Le borse Leonardo sono riservate ai candidati che non abbiano compiuto i 29 anni di età al momento dell’iscrizione al bando e che non abbiano intrapreso alcuna attività lavorativa; studenti iscritti almeno al penultimo anno di un corso di laurea triennale (ultimi due anni di uno corso di laurea quadriennale) o ad un corso post-laurea; laureati che non abbiano conseguito la laurea da più di 18 mesi. La mobilità è aperta a tutti i Paesi europei. In quanto legato al contratto della Commissione Europea, il bando non esce con scadenza fissa. è comunque disponibile una mailing list che raccoglie i nominativi degli interessati a cui viene inviata direttamente copia del bando. Informazioni: Divisione Cooperazione e Accordi Internazionali via Verdi, 6 - 38122 Trento (Italia) e-mail: [email protected] Tel. 0461 283235 (laureati) Tel. 0461 283236 (studenti) Sito web: AT&Q formazione laureati Convenzioni Convenzioni bilaterali dell’Ateneo Gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza possono avvalersi di alcune convenzioni bilaterali che prevedono la mobilità di studenti con attribuzione di una borsa di studio. Le istituzioni interessate sono: University of Kansas Melbourne University, Australia Universidade Vale do Itajaì, Brasile Universidad de la Habana, Cuba Pontificia Universidad Catòlica de Chile, Santiago e Villarica Ecole Normale Supérieure Lyon, Francia Université de Sherbrooke – Québec (Canada) McMaster University (Canada-Ontario) Universidad de la Pampa (Argentina) 036 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ATTIVITÀ INTERNAZIONALI Informazioni circa le attività, i bandi e le domande di candidatura, a cura della Divisione Cooperazione e Mobilità Internazionale, sono disponibili, dall’uscita del bando fino alla scadenza dello stesso, alla pagina: Studiare all’estero convenzioni bilaterali della Facoltà di Giurisprudenza Le istituzioni interessate sono: Vermont School of Law, USA Law School Haifa, Israele Hebrew University, Israele Informazioni circa le attività, i bandi e le domande di candidatura sono disponibili presso lo Staff per l’internazionalizzazione-Polo Città: Dott.ssa Lorenza Zuccatti: Tel 0461 282275 [email protected] Finanziamento per soggiorni di studio e visite per motivi di studio Criteri per il finanziamento La Facoltà può intervenire a sostegno delle spese sostenute, con fondi da destinarsi a favore di studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea secondo le seguenti priorità: −−soggiorni individuali presso istituti universitari ed enti di ricerca italiani e stranieri per ricerche per tesi di laurea; −−visite collettive di istruzione allo scopo di perfezionare la preparazione culturale e professionale in Italia e all’estero; −−altre iniziative didattiche che contribuiscano alla formazione giuridica. Le domande dovranno essere inoltrate alla Segreteria della Presidenza per l’approvazione da parte del Consiglio di Facoltà. L’inoltro dovrà avvenire a cura dello studente nel caso di soggiorni individuali, a cura del professore ufficiale della materia nel caso di visite o soggiorni collettivi. Le domande per soggiorni individuali vanno corredate dal parere di un docente che attesti l’effettiva utilità della richiesta, da una lettera di accettazione da parte dell’istituzione ospitante e da un programma dettagliato del soggiorno di studio e ricerca. I finanziamenti assegnati saranno liquidati su presentazione di idonea documentazione di spesa che dovrà essere presentata presso la segreteria della Facoltà di Giurisprudenza, Via Verdi 53. Il Consiglio di Facoltà ha approvato i seguenti criteri di assegnazione del contributo a parziale copertura delle spese sostenute: −−fino ad un max di € 30,00 al giorno per spese di vitto e alloggio per un max di 15 giorni −−fino ad un max di € 300,00 per spese di viaggio paesi UE con mezzi di linea (II classe per il treno o classe economica per i viaggi aerei) −−fino ad un max di € 500,00 per spese di viaggio paesi extra UE con mezzi di linea (II classe per il treno o classe economica per i viaggi aerei) −−non viene finanziata la voce “altre spese” I contributi risultanti verranno attribuiti proporzionalmente alle risorse disponibili a seguito dell’assegnazione del budget annuale alla Facoltà. Il Consiglio di Facoltà ha fissato il termine di presentazione delle domande nei periodi di seguito indicati: −−31 maggio (per i viaggi da effettuarsi nel periodo luglio - dicembre) −−31 ottobre (per i viaggi da effettuarsi nel periodo gennaio - giugno) 037 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ESAME DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Questa pagina verrà aggiornati alla luce del nuovo Regolamento della prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza approvato dal Consiglio di Facoltà nella seduta del 22 luglio 2015 e sottposto all’approvazione del Senato Accademico. 038 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ESAME DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Questa pagina verrà aggiornati alla luce del nuovo Regolamento della prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza approvato dal Consiglio di Facoltà nella seduta del 22 luglio 2015 e sottposto all’approvazione del Senato Accademico. 039 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ESAME DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Fac-simile copertina della tesi di laurea Anno Accademico 2015/2016 040 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LAUREATI Scuola di specializzazione per le professioni legali A partire dall’anno accademico 2001-2002, presso la Facoltà di Giurisprudenza ha preso avvio la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. La Scuola nasce in base ad una convenzione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Verona, approvata dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN) nella seduta dell’8 marzo 2001. Del Consiglio Direttivo della Scuola fanno parte in composizione paritetica professori delle Facoltà di Giurisprudenza di Trento e Verona, nonché componenti in rappresentanza di magistratura, avvocatura e notariato. Alla Scuola possono accedere per concorso i laureati in Giurisprudenza (laurea vecchio ordinamento, laurea specialistica e laurea magistrale a ciclo unico). L’attivazione della Scuola rappresenta un’iniziativa estremamente qualificante per le Facoltà di Giurisprudenza e tale da completare l’offerta didattica che esse sono in grado di mettere a disposizione dei propri studenti. Infatti, se al corso di laurea sono affidate la formazione di base ed il compito di fornire le nozioni giuridiche fondamentali, alle Scuole di specializzazione sono rimessi il perfezionamento di tali conoscenze e soprattutto la funzione di impartire un insegnamento anche pratico ai laureati che aspirano alle tre tradizionali professioni legali (avvocato, magistrato e notaio). La Scuola si pone pertanto in linea di continuità con il corso di laurea in Giurisprudenza poiché completa la formazione del giurista aggiungendo alla didattica tradizionale, volta ad impartire le conoscenze teoriche di base, una didattica per casi diretta a formare il professionista, oltre che a prepararlo per il superamento del relativo esame o concorso. Ulteriori informazioni possono essere consultate sul sito web della Facoltà alla pagina: Scuola di Specializzazione per le professioni legali Direttore della Scuola: Prof. Alessandro Malchionda Segreteria: Dott. Genny Tartarotti Tel. 0461 281867 Fax 0461 281876 e-mail: [email protected] Pratica forense presso Avvocatura di Stato Si segnala la possibilità di svolgere la pratica forense presso l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento ai fini dell’accesso all’esame di abilitazione alla professione di avvocato. Poiché il numero dei posti disponibili è limitato, l’ammissione alla pratica forense presso l’Avvocatura dello Stato avviene a seguito di selezione per titoli. Le regole relative al suo svolgimento e ai connessi adempimenti formali sono quelle fissate con apposito Regolamento del competente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Si invitano gli interessati a prendere visione dell’apposito bando di selezione pubblicato periodicamente dall’Avvocatura distrettuale di Stato di Trento. Corso di dottorato in Studi giuridici comparati ed europei Il dottorato di ricerca costituisce il titolo accademico finale di più alto livello rilasciato dalle Università. I corsi di dottorato di ricerca sono preordinati all’approfondimento delle metodologie della ricerca nel rispettivo settore di formazione scientifica; hanno durata triennale e prevedono la frequenza obbligatoria. L’accesso al corso di dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei avviene mediante selezione e almeno metà dei posti banditi sono coperti da borsa di studio assegnata in base a criteri di merito. Requisito per l’accesso ai corsi è il possesso del diploma di laurea o di titolo equipollente conseguito presso un’Università straniera. Presso la Facoltà di Giurisprudenza, è attivato il Corso di Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei suddiviso in cinque curricula: −−Diritto privato, privato comparato e commerciale −−Diritto sostanziale e processuale del lavoro −−Diritto e procedura penale e filosofia del diritto −−Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale −−Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo Il relativo bando di concorso è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Coordinatore del Dottorato è il Prof. Gianni Santucci. Per ulteriori informazioni: Ufficio Dottorati Area Umanistica Via Verdi n. 26 – 38122 Trento Tel. +39 0461 282188 - 1753 - 2193 - 1428 - 2377 Fax +39 0461 282191 e-mail: [email protected] 041 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LAUREATI oppure Segreteria del Corso di Dottorato in SGCE presso Facoltà di Giurisprudenza Via Verdi 53 - 38122 Trento Tel. 0461 283811 e-mail: [email protected] Sito web: Studi Giuridici Comparati ed Europei Scuola di Studi Internazionali La Scuola di Studi Internazionali, istituita nel 2001 dalle Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Sociologia, oltre che da cinque dipartimenti dell’Università degli Studi di Trento, coordina un Dottorato di ricerca in International Studies e una Laurea Magistrale in Studi Europei ed Internazionali. Responsabile della Laurea Magistrale in Studi Europei ed Internazionali e Presidente e Membro della giunta del consiglio del corso di Laurea Magistrale in Studi Europei ed Internazionali è il Prof. Antonino Alì. Membri del Collegio Docenti del Dottorato di ricerca in International studies sono il Prof. Jens Woelk, Dott. Emanuela Fronza, Dott. Andrea Di Nicola, Prof. Antonino Alì. Per informazioni: Scuola di Studi Internazionali Università degli Studi di Trento Via T. Gar 14 - 38122 Trento Tel. 0461 283125 Fax 0461 283152 e-mail: [email protected] Sito web: SSI MASTER I Master universitari sono percorsi di perfezionamento scientifico e alta formazione permanente, finalizzati ad approfondire le conosce acquisite durante la laurea e costruire dei profili professionali specializzati. Di norma l’iscrizione è vincolata al pagamento di una quota e al superamento di una selezione, che può essere effettuata sulla base sul curriculum studii e/o tramite prove di conoscenza e colloqui motivazionali. L’attività didattica si suddivide tra lezioni e/o laboratori e un periodo dedicato allo stage, al fine di poter “agire sul campo” quanto appreso e avvicinarsi al mondo del lavoro. Per informazioni: Orientamento alla formazione post-laurea Via Verdi, 6 - 38122 Trento Tel. 0461 283246 Fax 0461 283222 e-mail: [email protected] Si riceve su appuntamento Master di primo livello in Politiche di Genere nel mondo del lavoro (MPG) Il Master è finalizzato a fornire competenze di analisi, di progettazione e di attuazione di azioni e politiche di genere, ovvero di indirizzi di iniziativa e modelli di cambiamento trasversali ai diversi ambiti dell’esperienza sociale, con particolare attenzione all’ambito dei servizi e del lavoro, e mirati a favorire il raggiungimento di una più equa cittadinanza di genere. Il corso è finalizzato a preparare figure esperte in politiche di genere nel mondo del lavoro, riferibili a differenti contesti applicativi. Il profilo professionale atteso sarà, in particolare, caratterizzato dalla capacità di gestire progetti di innovazione e cambiamento in un’ottica di genere e, di conseguenza, dall’acquisizione di competenze di ricerca e di project management. Tale profilo professionale potrà essere utile per svolgere funzioni manageriali in enti pubblici, all’interno di organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, in centri di formazione e orientamento professionale. Potrà essere impiegato come esperto nella gestione delle risorse umane oppure nell’attività libero-professionale di progettazione e consulenza e valutazione di politiche pubbliche in un ottica di genere di pari opportunità e gestione della diversità. Per informazioni rivolgersi a: Orientamento alla formazione post-laurea Via Verdi 6 - 38122 Trento Tel. 0461 283246 e-mail: [email protected] Sito web: MPG Delegato di Facoltà per il Master di I livello in politiche di genere è la Prof. Stefania Scarponi. 042 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO / GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 LEGAL STUDIES IN TRENTO FOR ERASMUS AND FOREIGN STUDENTS The Law Faculty offers a wide range of educational opportunities to foreign students. A special program is designed to ensure a gradual introduction to the linguistic aspects of Italian culture. Towards this end “Italian as second language” (ISL) intensive and extensive courses will be run by CLA (Central Language Center). Students may also attend regular courses offered in Italian and English. And a special language course, “How to write legal Italian” (HWLI), run by CLA. Although ISL and HWLI courses are not compulsory, they are recommended to participants in order to increase their knowledge of Italian language. Some law courses and laboratories taught in English by foreign visiting professors will be available particularly in the second semester. Law courses taught in English Together with the regular courses offered by the Faculty in Italian, particularly in the second semester includes numerous courses taught in English. Lectures are given by visiting foreign professors and are meant to increase the legal knowledge of the students in a global perspective. For more information see the program of each course provided by this guide. Italian as second language (ISL) The CLA organizes intensive, extensive and evening courses in “Italian as second language”. The courses are held by qualified teachers with educational experience in teaching adults and for the purpose of developing basic linguistic knowledge and the ability to listen, read, write and have a conversation in Italian. Intensive and extensive courses will be offered in different periods of the academic year 2008/09. Enrolling in the course and information: admissions is free and are accepted in the CLA Secretary’s office. Tel. +39 0461 283460 Fax +39 0461 282900 e-mail: [email protected] How to write legal Italian The specific features of the written Italian legal language are presented in this course. The lectures will give participants an overall knowledge of the Italian legal vocabulary, which participants will need in order to follow courses taught in Italian. The course will also discuss useful instruments to assist participants studying Italian law, such as dictionary, textbooks and web-sites. For details please see CLA Although English is the main foreign language practiced in the Faculty of Law in Trento, corse and laboratories are held also in French, German and Spanish. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SCHEMA PERCORSO 045 ESAMI FONDAMENTALI indice generale 047 045 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE CORSO ESSE3 CFU SEM 25956 9 1° DOCENTE PAG E. Ioriatti (A-Z) > 047 T. Pasquino (A-L) > 048 F. Sartori (M-Z) > 049 G. Santucci – N. Luisi (A-L) > 050 M. Miglietta (M-Z) > 051 M. Santaroni – P. Guarda (A-L) > 052 M. Santaroni – E. Ioriatti (M-Z) > 053 A. Alì (A-Z) > 054 M. Manzin (A-L) > 055 P. Sommaggio (M-Z) > 056 G.A. Benacchio - M. Dani (A-L) > 057 J. Woelk (M-Z) > 058 D. Florenzano (A-L) > 059 F. Cortese (M-Z) > 060 F. Puppo (A-Z) > 061 C. Casonato (A-L) > 062 C. Piciocchi (M-Z) > 063 S. Goglio (A-L) > 064 P. Maggioni (M-Z) > 065 T. Pasquino (A-L) > 066 G. A. Benacchio (M-Z) > 067 M. Politi – M. Hartwig (A-L) > 068 G. Nesi – M. Hartwig (M-Z) > 069 G. Fornasari (A-L) > 070 A. Melchionda (M-Z) > 071 C. Zendri – G. Marchetto A-L) > 072 C. Natalini – L. Bianchin ( (M-Z) > 073 Primo anno Comparative Legal Systems * Istituzioni di diritto privato I 25839 9 1° Istituzioni di diritto romano 25840 9 1° Sistemi giuridici comparati 25845 9 1° European Union Law * 25957 9 2° Filosofia del diritto 25842 9 2° Istituzioni di diritto dell’Unione Europea 25846 9 2° Istituzioni di diritto pubblico 25844 9 2° Philosophy of Law * 25958 9 2° 25510 9 1° SECONDO ANNO Diritto costituzionale Economia politica 25506 9 1° Istituzioni di diritto privato II 25602 9 1° Diritto internazionale 25512 9 2° Diritto penale 25513 9 2° Storia del diritto medievale e moderno I 25916 9 2° * Corsi sperimentali tenuti in lingua inglese 046 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE CORSO ESSE3 CFU SEM DOCENTE PAG Diritto penale corso avanzato 25521 6 1° G.Fornasari (A-Z) > 074 Diritto amministrativo 25524 12 1° e 2° B. Marchetti (A-Z) > 075 Diritto del lavoro 25519 12 1° e 2° L. Nogler – S. Brun (A-L) > 076 R. Salomone (M-Z) > 077 G. Pascuzzi – R. Caso (A-L) > 078 U. Izzo (M-Z) > 079 E. Pederzini (A-L) > 080 D. Galletti (M-Z) > 081 E. Pederzini (A-L) > 082 C. Malberti (M-Z) > 083 D. Quaglioni (A-L) > 084 C. Natalini (M-Z) > 085 M. Marinelli – L. Baccaglini (A-Z) E-M. Bajons > 086 M. Busetto (A-L) > 087 G. Di Paolo (M-Z) > 088 G. Santucci – P. Groeschler (A-L) > 089 M. Miglietta – C. Baldus (M-Z) > 090 terzo ANNO Diritto civile Diritto commerciale 25516 7 2° 25819 9 2° 25818 6 1° quarto anno Diritto commerciale avanzato Storia del diritto medievale e moderno II Diritto processuale civile Procedura penale Diritto romano e fondamenti del diritto europeo 25931 6 1° 25522 14 1° e 2° 25523 14 1° e 2° 25932 6 2° Diritto tributario 25529 6 1° A. Magliaro (A-Z) > 091 Diritto processuale amministrativo 25528 6 2° F. Cortese (A-Z) > 092 Filosofia del diritto - corso avanzato 25863 6 1° M. Manzin (A-Z) > 093 Metodologia della scienza giuridica 25268 6 1° P. Sommaggio (A-Z) > 094 QUINTO anno A scelta + Esami complementari dal terzo anno Lingua straniera 24 5 Altre attività 31 Prova finale 22 TOTALE CFU 300 −− 18 cfu: da acquisire con esami complementari da scegliere nell’offerta formativa annuale −− 13 cfu: per ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) 047 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Comparative Legal Systems Prof. Elena Ioriatti [email protected] primo ANNO 1° semestre – 9 + 2+ 2 crediti Prerequisites Reading Materials Language skill: English (B2). Text book: −−K. Zweigert, H. Kötz, An introduction to comparative law, third edition, 2011, Oxford University Press. Programme Classes will initially deal with the aim, methodology and instruments of comparative law, as a science. The course will then proceed by analysing the main features of some of the contemporary models, in particular the “civil law” and the “common law” legal families, the historical events that contributed to their creation, as well as their interaction as part of the “Western legal tradition”, seen as a link between law and culture, common to both the Englishspeaking world and to the continental Europe. In addition, references will be made to some other conceptions of law and the social order: the Indian legal systems, the Far East (particularly China and Japan), Africa and Madagascar and the Eastern European post-Socialism countries. Method of Teaching The course aims at completing the above mentioned programme principally by means of traditional theoretical lectures, but also by stimulating the participants’ critical thinking skills and ideas, through guided discussion and group work. Thus, in the first part of the course, classes are intended to transmit notions concerning the foundations of comparative law methodology and of the different legal systems of the world. Teaching will then alternate traditional lectures with interactive seminars for the analysis and critical discussion of different materials and readings (such as case-law and legal texts of the different legal systems and, in general, any relevant material which will help students understand more fully the characteristics of the theme under examination). This implies that students will be required to read the assigned material in advance and take an active part in the discussions, both individually and in group work. Testing Students’ Learning and Final Exam Oral exam, participation in class (mandatory) and continuous assessment. The oral exam will be based on the reading materials. The aim of continuous assessment is to reduce the students’ workload by avoiding an evaluation based on a single final exam and to improve their overall skill by taking their active participation in the discussions and in the different educational activities into account. Materials and readings will be suggested or delivered during and prior to each lecture. Notes The course will start on 24 September 2015. For students of the Faculty of Law, 2 additional credits (CFU) are granted for continuous participation in foreign language and 2 additional credits (CFU) will be assigned, as the final exam will be taken in English. 048 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I Prof. TERESA PASQUINO [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un’adeguata conoscenza degli Istituti di Diritto Privato, al fine di conseguire una solida base per l’apprendimento delle materie appartenenti al settore privatistico. Prerequisiti Per l’apprendimento del Diritto privato non sono richiesti esami propedeutici. Programma del corso Nel corso di Istituzioni di Diritto privato I, la trattazione degli argomenti seguirà l’impianto del codice civile e delle principali leggi speciali nelle materie di volta in volta trattate. Nello svolgimento delle lezioni, dopo la trattazione delle categorie appartenenti alla teoria generale del Diritto, saranno affrontati gli Istituti del Diritto privato, oggetto del programma d’esame, attraverso il costante riferimento al dato normativo, oltre che come dato testuale, anche nel più ampio significato ad esso riconosciuto nell’interpretazione data dalla Giurisprudenza e dalla Dottrina. L’intento prefissato non è solo quello di illustrare la materia ma anche e soprattutto quello di trasmettere e far acquisire ai discenti un “metodo”, mediante il ricorso all’ermeneutica delle fonti attraverso cui riconoscere alle norme il loro più completo contenuto. A tal fine, sarà imprescindibile il sistematico riferimento, oltre che alle norme ed ai principi generali del sistema interno, alle fonti del Diritto europeo e trasnazionale che, direttamente o indirettamente, abbiano ripercussioni sugli Istituti privatistici di volta in volta trattati. Le lezioni avranno ad oggetto: −−Introduzione al Diritto privato: nozioni generali. −−Le Disposizioni preliminari sulla legge in generale. −−Fatto, atto e negozio giuridico. −−Libro I° c.c.: Il diritto delle persone - fisiche e giuridiche - e della famiglia. −−Libro II° c.c.: La successione mortis causa e le liberalità. −−Libro III° c.c.: I beni - La proprietà e il possesso - I diritti reali di godimento. −−Libro VI° c.c.: la trascrizione, la prescrizione e la decadenza. Metodi didattici Il corso alternerà alla esposizione teorica degli istituti l’analisi di questioni applicative con la partecipazione attiva degli studenti alle discussioni dei casi; ciò al fine di agevolare la comprensione dei temi oggetto del corso e del metodo giuridico applicato. primo ANNO 1° semestre – 9 crediti La partecipazione alle esercitazioni non è discriminante ai fini dell’esame. Gli studenti frequentanti che aderiscano a questa proposta didattica dovranno partecipare con continuità; la presenza verrà verificata e la partecipazione attiva sarà uno degli elementi di valutazione all’esame finale. Modalità di verifica dell’apprendimento La partecipazione attiva alle lezioni ed alle esercitazioni costituisce il principale elemento di valutazione sul grado di apprendimento e di maturazione degli studenti. Nel corso delle lezioni, si procederà a discussioni in aula su temi ed argomenti stabiliti, di volta in volta, con gli studenti. Testi di riferimento A scelta, uno dei seguenti manuali di Istituzioni di diritto privato: −−M. BESSONE, (a cura di), Istituzioni di diritto privato, Torino, ultima edizione. −−F. GAZZONI, Manuale di diritto privato, Napoli, ultima edizione. −−L. NIVARRA - V. RICCIUTO - C. SCOGNAMIGLIO, Diritto privato, Torino, ultima edizione. −−A. TORRENTE - P. SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, Milano, ultima edizione. −−A. TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile (a cura di G. TRABUCCHI), Padova, ultima edizione. Lettura consigliata: −−N. IRTI, Introduzione allo studio del diritto privato, ristampa CEDAM, 1990. Per lo studio dei casi pratici, attinenti alle materie oggetto del programma di esame, è consigliato: −−T. PASQUINO (a cura di): Antologia di casi giurisprudenziali. Materiali per lo studio del Diritto privato, 2° ed., Torino, 2015. Per lo studio e la frequenza alle lezioni è indispensabile l’uso di un Codice civile, corredato delle leggi speciali. Si segnalano: −−G. DE NOVA, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, ultima edizione. −−A. DI MAJO, Codice civile, Giuffrè, ultima edizione Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi richiede una buona conoscenza di tutte le materia civilistiche. Il tema della tesi sarà sempre concordato con il docente sulla base delle specifiche attitudini del candidato. 049 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I Prof. Filippo Sartori [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di far acquisire le conoscenze delle nozioni, delle fonti e delle regole giuridiche fondamentali che appartengono all’area del diritto privato allo scopo, fra l’altro, di familiarizzare il discente con l’uso degli strumenti metodologici necessari per l’analisi e la risoluzione delle problematiche giuridiche. Saranno approfonditi gli istituti di diritto patrimoniale tra vivi, con particolare riguardo al libro quarto del codice civile, nonchè alle leggi speciali che più direttamente si occupano delle tematiche di riferimento. Dopo un’introduzione al diritto privato e alle categorie concettuali ordinanti seguirà lo studio positivo e funzionale dell’obbligazione e delle sue fonti. Ogni argomento sarà affrontato in chiave sinottica con la disciplina della tutela dei diritti, evidenziandosi la correlazione tra diritto e azione nella prospettiva rimediale. Il prisma dell’analisi storico-politica servirà a cogliere la ratio delle scelte legislative e l’affermazione dei più significativi orientamenti giurisprudenziali, come mediati dal formante dottrinale. L’esame della moderna fisionomia dell’obbligazione non ne trascurerà il profilarsi in chiave storica: l’analisi strutturale sarà dunque arricchita da una funzionalistica diretta a cogliere i risvolti e i radicamenti sociali dei vincoli obbligatori. L’articolazione degli istituti, pur rimanendo legata alle espressioni e ai valori fondamentali raccolti nel codice civile, metterà in evidenza le nuove potenzialità espansive, sì da cogliere quelle forze centrifughe che stanno creando un vero e proprio smottamento delle teoriche fondanti le “Istituzioni del diritto privato” rappresentate dalla miglior tradizione accademica. Prerequisiti Per lo studio e l’apprendimento del sistema istituzionale del diritto privato non sono richiesti esami propedeutici. Programma del corso Diritto e metodo −−Le fonti del diritto civile −−Applicazione e interpretazione del diritto privato −−Fatti e atti giuridici −−I soggetti di diritto −−Attività giuridica e tutela giurisprudenziale dei diritti −−I diritti di credito e la moderna fisionomia dell’obbligazione −−Modificazioni ed estinzioni del rapporto obbligatorio −−L’inadempimento e la mora −−La responsabilità del debitore −−L’azione surrogatoria e revocatoria primo ANNO 1° semestre – 9 crediti −−L’(a)tipicità dei diritti reali di garanzia −−Il negozio giuridico −−Il contratto atto e il regolamento contrattuale −−I vizi strutturali e funzionali −−(Segue) Nullità, annullabilità e rescissione −−(Segue) Autotutela e risoluzione −−I singoli contratti −−I contratti con i consumatori −−Fatti illeciti e responsabilità civile Metodi didattici Le materie saranno trattate a livello teorico con ampi riferimenti alle regole interpretative espresse dai giudici nell’applicazione della legge. Si svolgeranno incontri a carattere seminariale per discutere casi pratici e favorire lo sviluppo del senso critico e delle capacità di applicazione degli strumenti logico-analitici trattati nel corso delle lezioni. Modalità di verifica dell’apprendimento Test scritto e colloquio. Testi di riferimento Uno dei seguenti manuali a scelta dello studente, fatta eccezione per le parti dedicate all’impresa, al diritto di famiglia, alla successione per causa di morte e ai diritti reale. −−Torrente-Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima ed. −−Vincenzo Roppo, Diritto privato, Torino, Giappichelli, ultima ed. −−Roberto Calvo, Alessandro Ciatti, Diritto privato, Bologna, Zanichelli, 2013. −−Francesco Galgano, Diritto Privato, Padova, Cedam, ultima ed. in aggiunta al manuale. In aggiunta al manuale: −−Filippo Sartori, Quesiti di Diritto Privato. Esercizi ragionati, Torino, Giappichelli, ultima ed. È essenziale seguire le lezioni e preparare l’esame avvalendosi di un codice civile, con le leggi collegate, aggiornato all’anno di corso. Si consiglia: −−G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, ultima ed. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Livello di profitto conseguito nelle discipline civilistiche 050 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO Prof. Gianni Santucci [email protected] Dott. Nicola DEMETRIO Luisi [email protected] primo ANNO 1° semestre – 9 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici Il corso intende offrire una conoscenza di base e una successiva comprensione critica dei principi e degli istituti fondamentali del diritto privato romano, di cui saranno evidenziati al contempo struttura dogmatica e sviluppo storico. Il corso aspira a contribuire alla formazione giuridica dello studente sotto differenziati profili. Innanzitutto, svolgendo una funzione eminentemente culturale, si vuole dare conto delle origini storiche (nei relativi contesti socio-economici) e dei successivi sviluppi delle figure giuridiche del diritto privato. In secondo luogo, sotto il profilo metodologico, si vuole favorire la comprensione di talune strutture del ragionamento giuridico tout court, da sempre ritenute essenziali nel bagaglio ermeneutico del giurista, mediante il diretto contatto con le tecniche logico-argomentative utilizzate dai giuristi romani nella elaborazione casistica del diritto privato. Infine, in una prospettiva storico-comparatistica, particolare attenzione sarà data al progressivo individualizzarsi, all’interno dell’esperienza romana, di un lessico giuridico, principi e regulae iuris che costituiscono un patrimonio comune a molti degli ordinamenti giusprivatistici europei ed extraeuropei. Lezioni frontali. Programma del corso Il programma si articola a livello generale come segue: −−Introduzione −−Il diritto privato −−L’Europa e il diritto romano −−Il ruolo del diritto romano nella formazione del giurista europeo ed extracontinentale −−Nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico −−Fonti −−Fonti di produzione e cognizione del diritto privato romano −−Il diritto giurisprudenziale romano quale modello di sistema giuridico aperto −−La “codificazione” giustinianea −−Scienza e metodo dei giuristi romani −−Diritto Privato −−Soggetti di diritto −−Processo civile −−Fatti e atti giuridici −−Proprietà −−Diritti reali minori −−Possesso −−Obbligazioni −−Successioni a causa di morte −−Donazioni Modalità di verifica dell’apprendimento Esame di profitto scritto e orale. Testi di riferimento D.Dalla - R. Lambertini, Istituzioni di diritto romano, Torino, 2006 (ultima edizione), Giappichelli., al fine della preparazione dell’esame possono essere omesse le seguenti parti: del cap. II i paragrafi 8–12 (pagg.90-117); del cap. III i paragrafi 11-14 (pagg. 178-193). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si fa presente che ai fini dell’assegnazione delle tesi di laurea non esistono criteri preferenziali di sorta. L’argomento sarà individuato d’intesa con il candidato e potrà anche vertere su schemi giuridici attuali nella prospettiva storico–comparatistica. I tempi dell’elaborazione non possono essere preventivamente determinati se non in linea di massima, in quanto dipendono esclusivamente dall’impegno e dalle attitudini del candidato. 051 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO Prof. Massimo Miglietta [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende valorizzare le peculiarità della materia per la formazione del giurista moderno. Secondo una prospettiva storica, che tenga conto della evoluzione del diritto privato e processuale romano dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino alla morte dell’imperatore Giustiniano (565 d.C.), si coglieranno gli elementi creativi dell’esperienza giuridica romana (soprattutto interpretazione giurisprudenziale) quale fondamento del sistema civilistico europeo. Prerequisiti Quale fondamento del diritto privato moderno, non richiede Prerequisiti. Si consiglia vivamente la frequenza e lo studio immediati, ai fini di una maggiore conoscenza di base utile per affrontare le successive materie privatistiche. Programma del corso Il diritto e la tecnica interpretativa (elementi) Diritto oggettivo e diritti soggettivi (elementi) Diritto delle persone e della famiglia Fatti, atti e negozi giuridici Il processo civile I diritti reali Le obbligazioni Le successioni e le donazioni Metodi didattici Lezioni tradizionali; seminari integrativi; ciclo di lezioni tenute da Visiting Professors. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame sarà svolto in forma scritta con integrazione di prova orale. Gli Studenti sono vivamente consigliati di presentarsi all’esame in abbigliamento consono all’importanza dell’atto e alla dignità del luogo. Testi di riferimento M. Talamanca, Istituzioni di diritto romano, Milano, Giuffrè 1990. Criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Spiccato interesse per la materia. Note Si rende noto che, parallelamente al corso ordinario, il Docente è disponibile ad organizzare un corso di Istituzioni di diritto romano ‘online’, dedicato a Studenti lavoratori, o che, per motivi personali, familiari, o di salute (oggettivi e documentabili), siano impossibilitati alla normale frequenza. primo ANNO 1° semestre – 9 crediti Il corso avrà luogo ogni sabato mattina, durante tutto il primo semestre. Il bando per l’ammissione al corso sarà pubblicato in tempo utile, sul sito della Facoltà di Giurisprudenza e su quello della Didattica Online di Ateneo (presumibilmente entro la fine del mese di agosto). Il corso verrà attivato, tuttavia, a condizione che si raggiunga il numero minimo di 30 iscritti. 052 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI Prof. Massimo Santaroni [email protected] DOTT. Paolo Guarda [email protected] Obiettivi formativi La prima parte del corso introdurrà lo studente alla conoscenza del diritto comparato ed in particolare degli scopi, degli strumenti e della metodologia di questa scienza. La parte centrale delle lezioni avrà inizio con un’analisi delle diverse famiglie giuridiche presenti attualmente nel mondo e proseguirà con lo studio dell’ordinamento giuridico inglese e della sua storia, con un approccio principalmente comparatistico. Seguirà un approfondimento delle caratteristiche della famiglia giuridica di common law e delle sue diverse epifanie, con particolare attenzione all’ordinamento statunitense. Lo studio della famiglia giuridica romano germanica concluderà il corso. Metodi didattici Il carattere istituzionale del corso presuppone uno svolgimento basato sull’esposizione teorica delle tematiche in programma da parte dei docenti. Nel corso delle lezioni sarà inoltre sollecitata la partecipazione attiva degli studenti alla discussione attraverso l’analisi di materiali relativi ad alcuni dei temi trattati, così come a temi di attualità di diritto privato europeo, diritto comparato, informatica giuridica, diritto e lingua. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento −−R. Sacco, Introduzione al diritto comparato, Utet, ult. ed. −−A. Gambaro, R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, Utet, ult. ed. Ulteriori materiali, testi e letture a supporto del corso: −−G. Ajani, Il modello post-socialista, Giappichelli, ed 2008 −−G. Ajani, Sistemi giuridici comparati. Casi e materiali, Giappichelli, ult. ed. −−G. Ajani, P.G. Monateri, Casi e materiali di diritto comparato, Giappichelli, ult. ed. −−A. Candian, G. Gambaro, Casi e materiali, Per un corso di diritto privato comparato. Le tradizioni di Common Law e Civil Law, Giappichelli, ult. ed. −−R. Caso (a cura di) , Guida alla ricerca ed alla lettura delle decisioni delle corti statunitensi, Quaderni del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Trento, 2006. −−R. David, Sistemi giuridici comparati, Cedam, ult. ed. PRIMO ANNO 1° semestre - 9 crediti −−S. Ferreri (a cura di), Falsi amici e trappole linguistiche, Giappichelli, 2010. −−A. Guarneri, Lineamenti di diritto comparato, Cedam, ult. ed. −−U. Mattei, Il modello di common law, Giappichelli, ult. ed. −−P.G. Monateri, Il modello di civil law, Giappichelli, ult. ed. −−G. Pascuzzi, Cercare il diritto, Zanichelli, ult. ed. −−V. Varano, V. Barsotti, La tradizione giuridica occidentale, vol. I e II, Giappichelli, ult. ed. −−K. Zweigert – H. Koetz, Introduzione al diritto comparato, Giuffrè, ult. ed. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea e la stesura del lavoro presuppongono interesse per la materia e consultazione di materiale redatto in lingua non italiana. 053 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE SISTEMI GIURIDICI COMPARATI Prof. Massimo Santaroni [email protected] Prof. Elena Ioriatti [email protected] Obiettivi formativi La prima parte del corso introdurrà lo studente alla conoscenza del diritto comparato ed in particolare degli scopi, degli strumenti e della metodologia di questa scienza. La parte centrale delle lezioni avrà inizio con un’analisi delle diverse famiglie giuridiche presenti attualmente nel mondo e proseguirà con lo studio dell’ordinamento giuridico inglese e della sua storia, con un approccio principalmente comparatistico. Seguirà un approfondimento delle caratteristiche della famiglia giuridica di common law e delle sue diverse epifanie, con particolare attenzione all’ordinamento statunitense. Lo studio della famiglia giuridica romano germanica concluderà il corso. Metodi didattici Il carattere istituzionale del corso presuppone uno svolgimento basato sull’esposizione teorica delle tematiche in programma da parte dei docenti. Nel corso delle lezioni sarà inoltre sollecitata la partecipazione attiva degli studenti alla discussione attraverso l’analisi di materiali relativi ad alcuni dei temi trattati, così come a temi di attualità di diritto privato europeo, diritto comparato, informatica giuridica, diritto e lingua. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento −−R. Sacco, Introduzione al diritto comparato, Utet, ult. ed. −−A. Gambaro, R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, Utet, ult. ed. Ulteriori materiali, testi e letture a supporto del corso: −−G. Ajani, Il modello post-socialista, Giappichelli, ed 2008 −−G. Ajani, Sistemi giuridici comparati. Casi e materiali, Giappichelli, ult. ed. −−G. Ajani, P.G. Monateri, Casi e materiali di diritto comparato, Giappichelli, ult. ed. −−A. Candian, G. Gambaro, Casi e materiali, Per un corso di diritto privato comparato. Le tradizioni di Common Law e Civil Law, Giappichelli, ult. ed. −−R. Caso (a cura di) , Guida alla ricerca ed alla lettura delle decisioni delle corti statunitensi, Quaderni del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Trento, 2006. −−R. David, Sistemi giuridici comparati, Cedam, ult. ed. primo ANNO 1° semestre – 9 crediti −−S. Ferreri (a cura di), Falsi amici e trappole linguistiche, Giappichelli, 2010. −−A. Guarneri, Lineamenti di diritto comparato, Cedam, ult. ed. −−U. Mattei, Il modello di common law, Giappichelli, ult. ed. −−P.G. Monateri, Il modello di civil law, Giappichelli, ult. ed. −−G. Pascuzzi, Cercare il diritto, Zanichelli, ult. ed. −−V. Varano, V. Barsotti, La tradizione giuridica occidentale, vol. I e II, Giappichelli, ult. ed. −−K. Zweigert – H. Koetz, Introduzione al diritto comparato, Giuffrè, ult. ed. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea e la stesura del lavoro presuppongono interesse per la materia e consultazione di materiale redatto in lingua non italiana. 054 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE EUROPEAN UNION LAW Prof. Antonino Alì [email protected] Learning Goals The course aims at providing the students with a theoretical and practical understanding of the functioning of the legal framework and the institutions of EU law. Students will be trained to assess the relevance of legal arguments with reference to a number of case studies drawn from the case law European judicial institutions. More specifically, the general learning objectives of the course are as follows: −−Understand the logic and the value added of legal reasoning within the European Union. −−Understand the functioning of the sources of the law and their normativity. −−Understand and critically assess the consequences of the breach of the law in specific situations. −−Understand and critically assess the role of diversified actors and institutions in the creation and application of EU Law. −−Understanding the main areas of the European Union policy. primo ANNO 2° semestre – 9+2+2 crediti will focus on the Citizenship of the European Union, on the internal market, on the area of freedom, security and justice and on other areas of union policy. Method of Teaching The course will be structured in lectures where the active participation of students will be strongly encouraged. The readings assigned for the lectures are mandatory. Students are required to read them beforehand, as their content will be discussed and analysed in class, through simulations and case studies. Testing Students’ Learning and Final Exam The assessment of the course of European Union Law will depend on the assessment of a written final exam. The exam will be structured in two parts: in the first one students will be assessed on the general knowledge of EU law through some multiple-choice questions; in the second part students will be assessed with some open questions. The weighting scheme will be approximately 40% for the first part and 6 0% for the second part. Prerequisites Reading Materials Students must have basic knowledge of fundamental legal concepts and institutions, in order to be able to understand and use legal sources. The main textbook is K. Lenearts – P. Van Nuffel, European Union Law, Sweet and Maxwell, 2011. Some optional readings will be indicated in class. Programme - Documents The course of European Union Law introduces students to the legal framework of the European Union illustrating the different paths towards integration. The course will cover the history of the European integration from a legal perspective. It will first be devoted to the historical evolution of the European Communities and the European Union, starting from the first Treaties in the 1950’s until the most recent evolution concerning the European Constitution and the Treaty of Lisbon, as well as the direction of the European integration process in the future. The analysis will then focus on the principles governing the competences and the main actors of the European Union (institutions and bodies of the Union). The course will then analyze the decision-making process within the EU and the sources of law. The last part of the course will deal with the interaction between international law and EU law on the one side, and the relationship between domestic law and EU law. he course will focus on the institutional framework of the T EU, the law-making process and sources of law, judicial protection and the relationship with the national legal systems. Finally, the course will briefly describe the role of the EU in the international legal context.The last part Consolidated version of the Treaty on the and the Treaty on the Functioning of the and of the Charter of fundamental rights Union (a PDF version is available in the website). European Union European Union of the European European Union 055 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE FILOSOFIA DEL DIRITTO Prof. Maurizio Manzin [email protected] Obiettivi formativi Il corso è finalizzato ad assistere lo studente nella ricostruzione delle principali linee di sviluppo del pensiero filosofico-giuridico in Europa. Programma del corso −−Parte Prima: La coscienza del “giuridico” negli autori dell’antichità −−Parte Seconda: L’età moderna e la “scuola del diritto naturale”. −−Parte Terza: Dal positivismo giuridico “normativista” agli scenari della tarda modernità. Metodi didattici Lezioni frontali assistite da diapositive PowerPoint. Esercitazioni sui testi in programma d’esame. Seminari. Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentanti l’esame consiste in una prova scritta in modalità telematica (domande a risposta chiusa: multiple choice, true/false, yes/no, matching). La prova si svolgerà in apposito preappello nelle sessioni estiva ed autunnale dell’anno di corso. È possibile, in alternativa, sostenere l’esame in forma orale negli appelli regolarmente previsti. Gli studenti frequentanti che non abbiano superato la prova scritta nella sessione estiva, potranno reiterarla nella sessione autunnale, oppure sottoporsi alla prova orale a partire dal secondo appello utile dopo la prova scritta non superata. Gli studenti frequentanti che abbiano superato la prova scritta, ma che desiderino modificare il punteggio ottenuto, potranno reiterare la prova scritta nella sessione autunnale, oppure sottoporsi alla prova orale a partire dal secondo appello utile dopo la prova scritta. In tutti i casi il punteggio ottenuto nella prima prova non concorrerà al calcolo del voto finale. Gli studenti non frequentanti possono sostenere l’esame solamente in forma orale, sulla base dei testi di seguito indicati. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni; −−Maurizio Manzin, Argomentazione giuridica e retorica forense. Dieci riletture sul ragionamento processuale, Giappichelli, Torino, 2014. −−Giorgio Pino, Aldo Schiavello, Vittorio Villa (a cura di), Filosofia del diritto. Introduzione critica al pensiero giuridico e al diritto positivo, Giappichelli, 2013: limitatamente ai saggi di M. Barberis (pp. 21-31), P. Chiassoni (pp. 32-83), E. Diciotti (pp. 184-219), V. Villa (pp. 289-315), D. Canale (pp. 316-351). primo ANNO 2° semestre – 9 crediti Per gli studenti non frequentanti: −−Maurizio Manzin, Argomentazione giuridica e retorica forense. Dieci riletture sul ragionamento processuale, Giappichelli, Torino, 2014. −−Giorgio Pino, Aldo Schiavello, Vittorio Villa (a cura di), Filosofia del diritto. Introduzione critica al pensiero giuridico e al diritto positivo, Giappichelli, 2013: limitatamente ai saggi di M. Barberis (pp. 21-31), P. Chiassoni (pp. 32-83), E. Diciotti (pp. 184-219), V. Villa (pp. 289-315), D. Canale (pp. 316-351). −−Agata C. Amato Mangiameli, Arte e/o tecnica. Sfide giuridiche, CEDAM, 2012. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea In linea generale, la redazione di una tesi filosoficogiuridica implica la disponibilità a cimentarsi con fonti di natura eterogenea: oltre a quelle normative, della dottrina e della giurisprudenza, esse comprendono il più vasto campo delle discipline filosofiche, logiche, storico-sociali e letterarie; può essere richiesta la conoscenza di lingue classiche e/o straniere moderne. Sarà inoltre opportuno il possesso di alcune abilità informatiche di base, per la consultazione di banche dati e la gestione di documenti in formato elettronico. Note Il materiale didattico utilizzato a supporto delle lezioni frontali sarà reso disponibile on line nell’area “Materiali didattici” della comunità “Filosofia del Diritto (A-L)” sulla piattaforma Esse3 Il docente è a disposizione degli studenti in orario di ricevimento. L’utilizzo della posta elettronica va limitato ad esigenze specifiche e motivate: non saranno prese in considerazione richieste di informazioni già presenti nelle bacheche elettroniche della facoltà. 056 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Filosofia del diritto Prof. Paolo Sommaggio [email protected] Obiettivi formativi Scopo dell’insegnamento è di fornire allo studente gli strumenti critici per riflettere sui presupposti culturali ed i principi regolatori della esperienza giuridica. L’investigazione filosofica, attraverso il ricorso alle fonti classiche moderne e contemporanee, permetterà anche di impostare il problema del ragionamento giuridico. Programma del corso Il corso si articola in due parti. La prima, generale, è volta a presentare i temi tradizionali della riflessione giusfilosofica cercando di individuarne possibilità e limiti in confronto con i concetti fondamentali della esperienza giuridica contemporanea. Nella seconda parteverrà analizzata la natura controversiale e dialogica tanto della domanda filosofica quanto del fenomeno giuridico. Nel corso del semestre potranno essere proposti alcuni incontri di approfondimento dedicati a temi specifici della filosofia giuridica. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge in forma orale. Potranno essere proposte prove intermedie di accertamento del profitto, dedicate agli studenti frequentanti. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni e dei seminari −−Cavalla F., All’origine del diritto. Al tramonto della legge, Jovene, Napoli 2011. −−Sommaggio P., La consulenza (gen)etica, Franco Angeli, Milano 2010 Per gli studenti non frequentanti: −−Cavalla F., All’origine del diritto. Al tramonto della legge, Jovene, Napoli 2011. −−Sommaggio P., La consulenza (gen)etica, Franco Angeli, Milano 2010. −−Zanuso F.(a cura di), Il filo delle Parche.Opinioni comuni e valori condivisi nel dibattito biogiuridico. FrancoAngeli, Milano 2009 Criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Spiccato interesse per la materia. primo ANNO 2° semestre – 9 crediti 057 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA Prof. Gian Antonio Benacchio [email protected] Prof. AGGR. MARCO dani [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire le conoscenze di base del diritto dell’Unione Europea e del suo rapporto con il diritto interno. Programma del corso Il corso offrirà un’analisi dell’assetto istituzionale dell’Unione Europea e del relativo sistema delle fonti nonché della tutela giurisdizionale. Successivamente si studieranno i rapporti tra diritto dell’Unione Europea e diritto interno, mettendo in luce le problematiche insite nella progressiva integrazione di sistemi giuridici autonomi ma coordinati. Si approfondirà quindi il sistema delle fonti del diritto dell’ordinamento italiano, quale risulta dall’efficacia immediata e dalla garanzia del primato del diritto dell’Unione Europea, anche alla luce del suo impatto e del suo rilievo negli ordinamenti di altri Stati membri. Il corso si chiude con un’introduzione al sistema del mercato interno, in particolare alle quattro libertà fondamentali. Metodi didattici Il corso affiancherà allo studio dei temi affrontati l’analisi diretta di documenti, quali sentenze delle corti dell’Unione Europea ed italiane, testi normativi ed altri materiali indicati ed eventualmente messi a disposizione sul sito del corso. L’analisi di tali materiali sarà approfondita in un ciclo di esercitazioni dedicate soprattutto all’analisi dei casi giurisprudenziali. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in due prove in sequenza: la prima prova è costituita da un test informatizzato e ha ad oggetto le nozioni giuridiche di base del diritto dell’Unione europea. Superata tale prova segue contestualmente un esame orale vertente, in particolare, sulle sentenze indicate sul sito del corso. Testi di riferimento Testi normativi fondamentali: −− Trattato sull’Unione Europea – TUE −− Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea – TFUE (nella versione consolidata aggiornata al Trattato di Lisbona). I due Trattati sono reperibili: −−nel sito dell’Unione Europea [anche tutti i trattati precedenti – Trattato sull’UE e Trattato sulla Comunità europea (TCE)] −−nel sito del Consiglio PRIMO ANNO 2° semestre – 9 crediti −−in: Nascimbene, Bruno, Unione Europea Trattati, L’Europa in movimento – Raccolta di testi e documenti, Giappichelli, Torino, 2013 I testi consigliati per la preparazione dell’esame sono: a) per la parte istituzionale: −−Mastroianni, Roberto / Strozzi, Girolamo, Diritto dell’Unione Europea. Parte istituzionale,Giappichelli, Torino 2013 b) per la parte sul mercato interno e sulle libertà fondamentali economiche è necessario integrare con letture che verranno indicate all’inizio del corso. È inoltre necessario lo studio approfondito delle più importanti sentenze della Corte di Giustizia (e alcune della Corte costituzionale) indicate in un elenco pubblicato sul sito del corso (accessibile dalla homepage del docente). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Cfr. le indicazioni sul sito del docente. Note Ulteriori informazioni e materiali sono messe a disposizione sul sito internet del corso (a partire dalla homepage del docente). 058 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Istituzioni di diritto dell'Unione Europea Prof. Jens Woelk [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire le conoscenze di base del diritto dell’Unione Europea e del suo rapporto con il diritto interno. Programma del corso Il corso offrirà un’analisi dell’assetto istituzionale dell’Unione Europea e del relativo sistema delle fonti nonché della tutela giurisdizionale. Successivamente si studieranno i rapporti tra diritto dell’Unione Europea e diritto interno, mettendo in luce le problematiche insite nella progressiva integrazione di sistemi giuridici autonomi ma coordinati. Si approfondirà quindi il sistema delle fonti del diritto dell’ordinamento italiano, quale risulta dall’efficacia immediata e dalla garanzia del primato del diritto dell’Unione Europea, anche alla luce del suo impatto e del suo rilievo negli ordinamenti di altri Stati membri. Il corso si chiude con un’introduzione al sistema del mercato interno, in particolare alle quattro libertà fondamentali. Metodi didattici Il corso affiancherà allo studio dei temi affrontati l’analisi diretta di documenti, quali sentenze delle corti dell’Unione Europea ed italiane, testi normativi ed altri materiali indicati ed eventualmente messi a disposizione sul sito del corso. L’analisi di tali materiali sarà approfondita in un ciclo di esercitazioni dedicate soprattutto all’analisi dei casi giurisprudenziali. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in due prove in sequenza: la prima prova è costituita da un test informatizzato e ha ad oggetto le nozioni giuridiche di base del diritto dell’Unione europea. Superata tale prova segue contestualmente un esame orale vertente, in particolare, sulle sentenze indicate sul sito del corso. Testi di riferimento Testi normativi fondamentali: −− Trattato sull’Unione Europea – TUE −− Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea – TFUE (nella versione consolidata aggiornata al Trattato di Lisbona). I due Trattati sono reperibili: −−nel sito dell’Unione Europea [anche tutti i trattati precedenti – Trattato sull’UE e Trattato sulla Comunità europea (TCE)] −−nel sito del Consiglio −−in: Nascimbene, Bruno, Unione Europea Trattati, L’Europa in movimento – Raccolta di testi e documenti, Giappichelli, Torino, 2013 PRIMO ANNO 2° semestre – 9 crediti I testi consigliati per la preparazione dell’esame sono: a) per la parte istituzionale: −−Mastroianni, Roberto / Strozzi, Girolamo, Diritto dell’Unione Europea. Parte istituzionale,Giappichelli, Torino 2013 b) per la parte sul mercato interno e sulle libertà fondamentali economiche è necessario integrare con letture che verranno indicate all’inizio del corso. È inoltre necessario lo studio approfondito delle più importanti sentenze della Corte di Giustizia (e alcune della Corte costituzionale) indicate in un elenco pubblicato sul sito del corso (accessibile dalla homepage del docente). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Cfr. le indicazioni sul sito del docente. Note Ulteriori informazioni e materiali sono messe a disposizione sul sito internet del corso (a partire dalla homepage del docente). 059 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Prof. Damiano Florenzano [email protected] primo ANNO 2° semestre – 9 crediti Obiettivi formativi Letture consigliate Il corso intende offrire agli studenti la conoscenza dei fondamenti costituzionali del nostro ordinamento, mediante un approccio che sia attento alle novità istituzionali e che consenta, nel contempo, di acquisire una sicura padronanza degli strumenti di ricerca delle norme giuridiche. Programma del corso −−Il diritto, i soggetti, gli atti. Nozioni di base −−Lo Stato. Lo sviluppo degli ordinamenti statali −−Forme di Stato e forme di governo; esperienze straniere −−Formazione e vicende dello Stato italiano −−I principi fondamentali dell’organizzazione pubblica −−Le Istituzioni europee −−Il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica −−Le fonti del diritto −−La pubblica amministrazione −−La Magistratura e la Corte costituzionale −−Le libertà dei singoli e delle formazioni sociali −−Gli istituti di solidarietà sociale Metodi didattici Il corso si articolerà in lezioni frontali, miranti a presentare teoricamente gli istituti e i principi generali che ne costituiscono l’oggetto. Data l’attualità di alcuni dei temi trattati, agli studenti saranno offerte indicazioni per l’ulteriore approfondimento della realtà istituzionale. È in ogni caso richiesto lo studio diretto della Costituzione italiana. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale. Testi di riferimento −−G. Falcon, Lineamenti di diritto pubblico, Cedam, Padova, u. ed. (nella sua interezza) −−D. Florenzano, D. Borgonovo Re, F. Cortese, Diritti inviolabili, doveri di solidarietà e principio di eguaglianza, Giappichelli, Torino, u. ed. (nella sua interezza) −−N. Zanon, F. Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Zanichelli, Bologna-Roma, u. ed. (solo per i capitoli da 1 a 5), ovvero altro testo indicato dal docente all’inizio del corso. −−G. Amato, F. Clementi, Forme di Stato e forme di governo, il Mulino, Bologna, 2012 (II ed.) −−M. Barberis, Stato costituzionale. Sul nuovo costituzionalismo, Mucchi, Modena, 2012 −−G. Calabresi, Il mestiere di giudice. Pensieri di un accademico americano, il Mulino, Bologna, 2014 −−M. Cammelli, Regioni e regionalismo 1948-2013, Editoriale Scientifica, Napoli, 2014 −−G. Pino, Interpretazione e “crisi” delle fonti, Mucchi, Modena, 2014 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Gli verrà quindi consigliata una prima bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di meglio circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il titolo definitivo. 060 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Istituzioni di diritto pubblico Prof. Fulvio Cortese [email protected] primo ANNO 2° semestre – 9 crediti Obiettivi formativi Letture consigliate Il corso intende offrire agli studenti la conoscenza dei fondamenti costituzionali del nostro ordinamento, mediante un approccio che sia attento alle novità istituzionali e che consenta, nel contempo, di acquisire una sicura padronanza degli strumenti di ricerca delle norme giuridiche. Programma del corso −−Il diritto, i soggetti, gli atti. Nozioni di base −−Lo Stato. Lo sviluppo degli ordinamenti statali −−Forme di Stato e forme di governo; esperienze straniere −−Formazione e vicende dello Stato italiano −−I principi fondamentali dell’organizzazione pubblica −−Le Istituzioni europee −−Il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica −−Le fonti del diritto −−La pubblica amministrazione −−La Magistratura e la Corte costituzionale −−Le libertà dei singoli e delle formazioni sociali −−Gli istituti di solidarietà sociale Metodi didattici Il corso si articolerà in lezioni frontali, miranti a presentare teoricamente gli istituti e i principi generali che ne costituiscono l’oggetto. Data l’attualità di alcuni dei temi trattati, agli studenti saranno offerte indicazioni per l’ulteriore approfondimento della realtà istituzionale. È in ogni caso richiesto lo studio diretto della Costituzione italiana. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale. Testi di riferimento −−G. Falcon, Lineamenti di diritto pubblico, Cedam, Padova, u. ed. (nella sua interezza) −−D. Florenzano, D. Borgonovo Re, F. Cortese, Diritti inviolabili, doveri di solidarietà e principio di eguaglianza, Giappichelli, Torino, u. ed. (nella sua interezza) −−N. Zanon, F. Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Zanichelli, Bologna-Roma, u. ed. (solo per i capitoli da 1 a 5), ovvero altro testo indicato dal docente all’inizio del corso. −−G. Amato, F. Clementi, Forme di Stato e forme di governo, il Mulino, Bologna, 2012 (II ed.) −−M. Barberis, Stato costituzionale. Sul nuovo costituzionalismo, Mucchi, Modena, 2012 −−G. Calabresi, Il mestiere di giudice. Pensieri di un accademico americano, il Mulino, Bologna, 2014 −−M. Cammelli, Regioni e regionalismo 1948-2013, Editoriale Scientifica, Napoli, 2014 −−G. Pino, Interpretazione e “crisi” delle fonti, Mucchi, Modena, 2014 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Gli verrà quindi consigliata una prima bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di meglio circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il titolo definitivo. 061 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Philosophy of Law Prof. Federico Puppo [email protected] primo ANNO 2° semestre – 9 + 2+ 2 crediti Learning Objectives Notes The course will provide a philosophical inquiry into different theoretical issues arising in connection with law, by discussing the nature of law and legal systems, by examining the philosophical foundations of law, the relation between law and morality and the theories on legal interpretation. For students of the Faculty of Law, 2 additional credits (CFU) are granted for continuous participation in the foreign language and 2 additional credits (CFU) will be assigned, as the mid-term papers and the final exam will be in English. Prerequisites Language skill: English (B2). Programme After an introduction on the nature, methodology and aim of philosophy and the philosophy of law, classes will deal with some fundamental issues in the philosophy of law by taking into account some notable theoretical perspectives on law. Several central questions will be discussed, such as: what law is; what connection, if any, there is between law and morality; what it means to interpret law; what a legal system is. There will be thematic seminars on legal reasoning and legal argumentation, in order to present and discuss the latest developments in contemporary legal philosophy. Method of Teaching The course will adopt interactive learning approach which implies a critical discussion on topics proposed during the course – which will be structured in lectures and seminars – and the active participation of students in order to develop their critical thinking skills and the ability to reflect on legal problems adopting philosophical methods. The readings assigned for the lectures are mandatory. Testing Students’ Learning and Final Exam Participation in class (mandatory); mid-term papers; final written exam. Mid-term papers: students will be asked to write two assignments during the course regarding the reading materials. Final written exam: at the end of the course there will be a final written exam that will cover all the material discussed during the course. Participation in class, mid-term papers and final exam will be graded. The weighting scheme will be as follows: Participation in class: 10% First assignment (mid-term paper): 25% Second assignment (mid-term paper): 25% Final exam: 40% Reading Materials The list of required readings will be provided at the beginning of the course. 062 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO COSTITUZIONALE Prof. Carlo Casonato [email protected] Obiettivi formativi Partendo da alcune riflessioni relative al costituzionalismo, il corso intende fornire una comprensione approfondita del diritto costituzionale, la quale permetta di valutare criticamente, grazie al metodo comparato, l’inquadramento dell’ordinamento italiano all’interno dei principi dello Stato costituzionale di diritto di derivazione liberale. In base a questa impostazione, gli obiettivi di apprendimento comprendono la conoscenza del concetto di Costituzione e l’apprezzamento delle relative dinamiche; la comprensione del sistema delle fonti e della sua tendenza a progressive articolazioni e competizioni; lo studio dell’amministrazione della giustizia e della giustizia costituzionale. Il corso si propone così non solo di ampliare ed approfondire la conoscenza di una serie di ordinamenti, con particolare attenzione a quello costituzionale italiano, ma anche di sollecitare gli studenti a maturare capacità di ragionamento critico, di individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di sintesi personale al fine di contribuire a quella formazione metodologica del giurista che sarà richiesta nei successivi anni di studio e nell’esercizio delle attività professionali. A tal fine, si farà riferimento ad una serie di esperienza straniere dotate di particolare significato. Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza istituzionale di base dell’ordinamento giuridico italiano nei profili costitutivi che ne determinano l’appartenenza alla tradizione giuridica di diritto codificato dell’Europa continentale; presuppone inoltre la conoscenza dell’ordinamento costituzionale positivo, in particolare del sistema delle fonti del diritto (comprensivo delle fonti di diritto internazionale e dell’Unione Europea) e dell’organizzazione istituzionale dello Stato. Il corso rappresenta pertanto una diretta prosecuzione dell’apprendimento acquisito negli insegnamenti del primo anno. Programma del corso Il programma del corso delinea le tendenze e i problemi di fondo delle caratteristiche del costituzionalismo, dello Stato costituzionale, del concetto di Costituzione, del sistema delle fonti, della funzione giurisdizionale e di garanzia costituzionale; approfondisce inoltre il quadro dei rapporti fra legislazione e giurisdizione alla luce del principio di legalità, anche costituzionale, e delle regole dell’interpretazione. Attenzione specifica sarà dedicata alle logiche di tutela giurisdizionale dei diritti fondamentali ed alle ipotesi di riforma e revisione costituzionale. Metodi didattici La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al fine di allenare gli studenti a coglierne e selezionarne i profili critici. Di conseguenza, la didattica implica un’ampia secondo ANNO 1° semestre – 9 crediti mobilità tematica e non segue un ordine espositivo sempre corrispondente ai materiali di studio. Durante il corso, gli studenti frequentanti vengono sollecitati ad intervenire nella discussione della materia, al fine di imparare a fare affidamento sulle proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica e selettiva dei materiali di studio. Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso vuole offrire l’occasione per una partecipazione attiva e critica degli studenti, facendo coincidere la frequenza con lo studio costante e progressivo dei materiali. Durante il corso sarà organizzata una prova scritta, volta ad accertare sia la conoscenza che la comprensione della materia. L’esame, che si terrà in forma scritta e orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, capacità che evidentemente presuppone un buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento viene considerata non sufficiente per il superamento dell’esame. Testi di riferimento −−1. R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2015 (o edizione successiva): Lo studio del diritto costituzionale: una premessa da leggere; Cap. I. lo Stato: nozioni introduttive; Cap. III. La Costituzione; Cap. VII. L’amministrazione della giustizia; Cap. VIII. Fonti: nozioni generali; Cap. IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato; Cap. X. Le fonti delle autonomie; Cap. XI. Fonti europee; Cap. XII. Giustizia costituzionale; Cap. XIII. Diritti e libertà. −−2. G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto pubblico comparato, Giappichelli, Torino, 2012 (o edizione successiva) Cap. I Introduzione al diritto pubblico comparato; Cap. II La costituzione; Cap. III Fonti del diritto; Cap. VII Giustizia costituzionale. −−3. Il materiale di studio indicato sulla pagina web del corso (in ESSE 3). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea richiede l’individuazione di un tema, proposto dal candidato almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. I tempi di elaborazione dipendono largamente dalle capacità e dal grado di motivazione del candidato. Note Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere un’ulteriore conferma, conservare il programma vigente nel rispettivo anno di frequenza. Gli studenti che abbiano necessità di una integrazione dovranno seguire quanto riportati negli avvisi inseriti nel sito internet del corso. 063 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto costituzionale Prof. Cinzia Piciocchi [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende fornire una comprensione approfondita del diritto costituzionale, che permetta di valutare criticamente, grazie al metodo comparato, l’inquadramento dell’ordinamento italiano all’interno dei principi dello Stato costituzionale di diritto. In base a questa impostazione, gli obiettivi di apprendimento comprendono: la conoscenza del concetto di Costituzione e l’apprezzamento delle relative dinamiche; lo studio della giustizia costituzionale le relative tecniche interpretative, gli strumenti di accesso e l’incidenza sulla definizione del sistema delle fonti e sulla tutela di diritti e libertà fondamentali, sia con riferimento all’ordinamento giuridico italiano, sia in prospettiva comparata. Il corso si propone di ampliare ed approfondire la conoscenza di una serie di ordinamenti, con particolare attenzione a quello costituzionale italiano ed anche di sollecitare gli studenti a maturare capacità di ragionamento critico, di individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di sintesi. A tal fine, si farà riferimento ad una serie di esperienze statali straniere dotate di particolare significato, definendo ed approfondendo il metodo della comparazione, nel contesto del diritto costituzionale. Prerequisiti l corso presuppone la conoscenza istituzionale di base dell’ordinamento giuridico italiano nei caratteri costitutivi che ne determinano l’appartenenza alla tradizione giuridica di diritto codificato dell’Europa continentale; presuppone inoltre la conoscenza in particolare del sistema delle fonti del diritto (comprensivo delle fonti di diritto internazionale e dell’Unione Europea) e dell’organizzazione istituzionale dello Stato. La didattica del corso si presenta come una prosecuzione ed integrazione dell’apprendimento acquisito negli insegnamenti del primo anno. Programma del corso Il programma del corso delinea le tendenze e i problemi di fondo delle caratteristiche del costituzionalismo, del passaggio dallo Stato di diritto allo Stato costituzionale, del concetto di Costituzione, del sistema delle fonti, della funzione giurisdizionale e di garanzia costituzionale, approfondendo i rapporti fra legislazione e giurisdizione alla luce del principio di legalità, anche costituzionale, e delle regole dell’interpretazione. Il corso si propone di ampliare ed approfondire la conoscenza degli istituti di garanzia giurisdizionale e costituzionale di alcuni ordinamenti giuridici, con particolare riguardo a quello italiano, attraverso la conoscenza e l’utilizzo del metodo della comparazione giuridica. In particolare, saranno approfonditi alcuni diritti e libertà fondamentali. Metodi didattici La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al fine di allenare i studenti a coglierne e selezionarne i profili critici. Durante il corso, gli studenti sono ampiamente sollecitati ad intervenire secondo ANNO 1° semestre – 9 crediti nella discussione della materia, al fine di sviluppare le proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica e selettiva dei materiali di studio. Modalità di verifica dell’apprendimento La partecipazione attiva al corso è volta a far coincidere la frequenza con lo studio costante e la preparazione progressiva per l’esame e rappresenta quindi un’occasione, per fruire di più frequenti verifiche del proprio apprendimento. Durante il corso è prevista una prova scritta volta ad accertare sia la conoscenza, sia la comprensione della materia. L’esame si terrà in forma scritta e orale ed è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, sul presupposto di un buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento non è considerata sufficiente per il superamento dell’esame. Testi di riferimento −−1. R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, ultima edizione: Lo studio del diritto costituzionale: una premessa da leggere; Cap. I. lo Stato: nozioni introduttive; Cap. III. La Costituzione; Cap. VII. L’amministrazione della giustizia; Cap. VIII. Fonti: nozioni generali; Cap. IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato; Cap. X. Le fonti delle autonomie; Cap. XI. Fonti europee; Cap. XII. Giustizia costituzionale; Cap. XIII. Diritti e libertà. −−2. G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto pubblico comparato, Giappichelli, TO, ultima edizione: Cap. I Introduzione al diritto pubblico comparato; Cap. II La costituzione; Cap. III Fonti del diritto; Cap. VII Giustizia costituzionale. −−3. Il materiale di studio indicato in Esse3 dalla docente. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea richiede l’individuazione di un tema, proposto dal candidato almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. I tempi di elaborazione dipendono dal candidato. Note Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere ulteriore conferma, conservare il programma vigente nel rispettivo anno di frequenza. Gli studenti che debbano effettuare un’integrazione dovranno seguire quanto riportato negli avvisi inseriti dalla docente. 064 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ECONOMIA POLITICA Prof. Silvio Goglio [email protected] Obiettivi formativi Il fine del modulo è quello di: −−Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della struttura istituzionale di un sistema economico. −−Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali). −−Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l’analisi del diritto. Prerequisiti Conoscenza dell’algebra elementare. Programma del corso −−Lo scambio, la domanda, l’offerta e i prezzi −−Tempo e rischio −−Il settore pubblico −−La teoria del consumatore −−La teoria dell’impresa −−Forme di mercato −−Il cambiamento tecnologico −−Imperfezioni dei mercati −−Esternalità e ambiente −−Tassazione −−Decisioni pubbliche Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Sia per gli studenti frequentanti sia per quelli non frequentanti la verifica consiste in una prova scritta. Testi di riferimento −−Pindyck R.S. e Rubinfeld D.L. “Microeconomia” Pearson- Prentice Hall, ottava edizione. Esclusi: tutte le appendici; tutti i paragrafi contrassegnati da asterisco. −−S.Shavell "Analisi Economica del Diritto" G.Giappichelli Editore Torino 2007. Criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Superamento dell’esame. SECONDO ANNO 1° semestre - 9 crediti 065 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ECONOMIA POLITICA Prof. Paolo Maggioni [email protected] Obiettivi formativi Il fine del modulo è quello di: −−Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della struttura istituzionale di un sistema economico. −−Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali). −−Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l’analisi del diritto. Prerequisiti Conoscenza dell’algebra elementare. Programma del corso −−Lo scambio, la domanda, l’offerta e i prezzi −−Tempo e rischio −−Il settore pubblico −−La teoria del consumatore −−La teoria dell’impresa −−Forme di mercato −−Il cambiamento tecnologico −−Imperfezioni dei mercati −−Esternalità e ambiente −−Tassazione −−Decisioni pubbliche Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Sia per gli studenti frequentanti sia per quelli non frequentanti la verifica consiste in una prova scritta. Testi di riferimento −−Pindyck R.S. e Rubinfeld D.L. “Microeconomia” Pearson- Prentice Hall, ottava edizione. Esclusi: tutte le appendici; tutti i paragrafi contrassegnati da asterisco. −−S.Shavell "Analisi Economica del Diritto" G.Giappichelli Editore Torino 2007. Criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Superamento dell’esame. SECONDO ANNO 1° semestre - 9 crediti 066 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II PROF. Teresa Pasquino [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un’adeguata conoscenza degli istituti di Diritto Privato, al fine di conseguire una solida base per l’apprendimento delle materie appartenenti al settore privatistico. Prerequisiti Per l’apprendimento del diritto privato non sono richiesti esami propedeutici. Programma del corso Nel corso di Istituzioni di Diritto privato II, la trattazione degli argomenti seguirà l’impianto del codice civile e delle principali leggi speciali nelle materie di volta in volta trattate. Nello svolgimento delle lezioni, dopo la trattazione delle categorie generali, saranno affrontati gli Istituti del Diritto privato, oggetto del programma d’esame, attraverso il costante riferimento al dato nominativo, oltre che come dato testuale, anche nel più ampio significato ad esso riconosciuto nell’interpretazione data dalla Giurisprudenza e dalla Dottrina. L’intento prefissato non è solo quello di illustrare la materia ma anche e soprattutto quello di trasmettere e far acquisire un “metodo”, mediante il ricorso all’ermeneutica delle fonti attraverso cui riconoscere alle norme il loro più completo contenuto. A tal fine, sarà imprescindibile il sistematico riferimento, oltre che alle norme ed ai principi generali del sistema interno, alle fonti del Diritto europeo e trasnazionale che, direttamente o indirettamente, abbiano ripercussioni sugli Istituti privatistici di volta in volta trattati. Le lezioni avranno ad oggetto: Libro IV° c.c.: Il diritto delle obbligazioni e dei contratti: tutti gli istituti ad esso inerenti e collegati (esclusi i titoli di credito). Libro VI° c.c.: tutti gli istituti in esso contemplati, escluse la trascrizione, la prescrizione e la decadenza, già oggetto del programma di Istituzioni di Diritto privato I. Metodi didattici Il corso alternerà alla esposizione teorica degli istituti l’analisi di questioni applicative con la partecipazione attiva degli studenti alle discussioni dei casi; ciò al fine di agevolare la comprensione dei temi oggetto del corso e del metodo giuridico applicato. La partecipazione alle esercitazioni non è discriminante ai fini dell’esame. Gli studenti frequentanti che aderiscano a questa proposta SECONDO ANNO 1° semestre - 9 crediti didattica dovranno partecipare con continuità; la presenza verrà verificata e la partecipazione attiva sarà uno degli elementi di valutazione all’esame finale. Modalita di verifica dell’apprendimento La partecipazione attiva alle lezioni ed alle esercitazioni costituisce il principale elemento di valutazione sul grado di apprendimento e di maturazione degli studenti. Nel corso delle lezioni,si procederà a discussioni in aula su temi ed argomenti stabiliti, di volta in volta, con gli studenti. Testi di riferimento Vale la scelta del Manuale adottato per l’esame di Istituzioni di Diritto privato I. Lettura consigliata: −−N. Irti, L’ età della decodificazione. “L’età della decodificazione” vent’anni dopo, Milano, 1999. Per lo studio dei casi pratici, attinenti alle materie oggetto del programma di esame, è consigliato: −−T. Pasquino (a cura di): Antologia di casi giurisprudenziali. Materiali per lo studio del Diritto privato, Torino, 2011. Lo studio dell’esame e la frequenza alle lezioni non può prescindere dall’utilizzo di un Codice civile, corredato delle leggi speciali, nella sua ultima edizione. Si segnalano: −−G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, ult. ed. −−A. Di Majo, Codice civile, Giuffrè, ult. ed. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi richiede una buona conoscenza di tutte le materia civilistiche. Il tema della tesi sarà sempre concordato con il docente sulla base delle specifiche attitudini del candidato. 067 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II Prof. Gian Antonio Benacchio [email protected] SECONDO ANNO 1° semestre - 9 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il corso, che presuppone l’acquisita conoscenza della sistematica, del linguaggio tecnico‐giuridico del diritto privato, e in particolare delle obbligazioni e delle sue fonti, nonché di un adeguato strumentario metodologico di indagine affinato nel corso del primo anno, si propone di far acquisire le conoscenze delle nozioni, delle fonti e delle regole giuridiche fondamentali che appartengono all’area del diritto di famiglia, dei diritti reali e delle successioni. Uno dei seguenti manuali per le parti di riferimento del programma, già utilizzati per lo studio di Diritto privato I: −−Torrente-Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima ed. −−Pietro Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ultima ed. −−Alberto Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, ultima ed. −−Francesco Galgano, Diritto Privato, Padova, Cedam, ultima ed. Prerequisiti Il corso di Istituzioni di diritto privato II rappresenta una diretta prosecuzione del corso istituzionale del primo anno ed è dedicato essenzialmente allo studio di tre argomenti di fondamentale importanza in qualunque tipo di società: il diritto di famiglia, i diritti reali e il diritto delle successioni. Programma del corso −−Famiglia, matrimonio e filiazione −−Il rapporto coniugale −−I rapporti patrimoniali tra coniugi −−La separazione e il divorzio −−Le nuove frontiere del diritto di famiglia −−La proprietà e i diritti reali di godimento −−(Segue) Le azioni a tutela −−I modi di acquisto della proprietà −−Comunione e condominio −−Il possesso −−La pubblicità: in particolare la trascrizione −−Successioni e donazioni −−La successione legittima e testamentaria −−Erede e legatario −−Le condizioni di validità del testamento −−I limiti alla libertà testamentaria −−La successione necessaria e l’erede legittimario −−L’azione di riduzione Metodi didattici Le materie saranno trattate anche con riferimenti alla giurisprudenza e alla dottrina. Si svolgeranno incontri a carattere seminariale per discutere casi pratici e favorire lo sviluppo del senso critico e delle capacità di applicazione degli strumenti logico-analitici trattati nel corso delle lezioni. Modalita di verifica dell’apprendimento Prova orale. Gli studenti frequentanti avranno la possibilità di effettuare, al termine del corso, una prova scritta facoltativa di verifica dell’apprendimento. In aggiunta al manuale, si consiglia: −−Filippo Sartori, Quesiti di Diritto Privato. Esercizi ragionati, Torino, Giappichelli, ultima ed. È essenziale seguire le lezioni e preparare l’esame avvalendosi di un codice civile, con le leggi collegate, aggiornato all’anno di corso. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. 068 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE diritto internazionale Prof. Mauro Politi [email protected] Prof. Matthias Hartwig (V.p.) – Obiettivi formativi Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento giuridico internazionale e presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto interno nonchè una discreta conoscenza delle lingue inglese e/o francese. Programma del corso Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale (o presunti tali), le fonti (con particolare riguardo per il diritto dei trattati), l’accertamento e l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la soluzione delle controversie internazionali e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonchè i fondamenti del diritto internazionale penale. Metodi didattici Potrà essere previsto lo svolgimento di alcuni cicli di esercitazioni e seminari su argomenti specifici. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame si svolgerà in forma di colloquio. Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il periodo in cui si svolgeranno le lezioni. Testi di riferimento −−T. Treves, Diritto Internazionale – Problemi Fondamentali, Giuffrè, Milano, 2004 In alternativa −−B. Conforti, Diritto internazionale Editoriale Scientifica, Napoli, 2010 Ai fini del superamento dell’esame è inoltre indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi normativi: −−Carta delle Nazioni Unite; Statuto della Corte internazionale di giustizia −−Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati −−Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali −−Statuto della Corte penale internazionale (tali testi sono tutti reperibili su internet). Per una raccolta dei principali testi normativi di diritto internazionale si consiglia: secondo ANNO 2° semestre – 9 crediti −−R. Luzzatto, F. Pocar, Codice di Diritto internazionale pubblico, Giappichelli, Torino, 2006 (o edizione più recente). Durante il corso potranno essere date ulteriori indicazioni bibliografiche sugli argomenti che saranno trattati. Criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Le tesi in Diritto internazionale vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Ai fini dell’assegnazione è indispensabile la conoscenza della lingua inglese. Riguardo alla scelta dell’argomento sul quale dovrà vertere la tesi, si chiede preliminarmente all’aspirante tesista se questi ha particolari interessi a svolgere il suo lavoro su uno specifico tema. In caso di mancata indicazione da parte dello studente, tentiamo di concordare con lo stesso un argomento che, avendo riguardo alle sue inclinazioni e al suo grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonchè della conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto facendo ricorso al materiale di ricerca disponibile. Una volta individuato il possibile argomento della tesi, si chiede che l’aspirante tesista svolga una preliminare ricerca bibliografica essenziale e che elabori, in tempi relativamente brevi, uno schema articolato della tesi, al fine di verificare le sue reali intenzioni e di permettergli di acquisire una certa familiarità con l’argomento prescelto. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell’ambito dell’indagine e un certo itinerario di lavoro; questo è spesso destinato a mutare, adattandosi a vari fattori (di tipo oggettivo e soggettivo), nel corso dell’elaborazione della tesi. Note Si consiglia agli studenti di consultare regolarmente i siti internet di Facoltà dei docenti del corso, per informazioni, ulteriori materiali didattici, avvisi e altro. 069 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto internazionale Prof. Giuseppe Nesi [email protected] Prof. Matthias Hartwig (V.p.) – Obiettivi formativi Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento giuridico internazionale. Prerequisiti Si presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto interno. Occorre dunque avere sostenuto gli esami di diritto privato e di diritto pubblico. Programma del corso Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale, le fonti, l’accertamento e l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la soluzione delle controversie internazionali, il divieto dell’uso della forza e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonchè i fondamenti del diritto internazionale penale e della tutela internazionale dei diritti umani. Molti di questi temi saranno trattati alla luce della più recente prassi internazionale, e in particolare di quella delle Nazioni Unite. Metodi didattici Oltre alla didattica frontale, potrà essere previsto lo svolgimento di esercitazioni e seminari su argomenti specifici. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma di colloquio. Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il periodo in cui si svolgeranno le lezioni. Testi di riferimento −−E. Cannizzaro, Diritto internazionale, II ed., Giappichelli, Torino, 2012 oppure −−B. Conforti, Diritto internazionale, X ed., Editoriale Scientifica, Napoli, 2014 oppure −−A. Gioia, Manuale breve di diritto internazionale, V ed., Giuffrè, Milano, 2015. E, inoltre, S. Zappalà, La tutela internazionale dei diritti umani, Il Mulino, Bologna, 2011. Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante le lezioni e saranno reperibili dal sito del docente. secondo ANNO 2° semestre – 9 crediti Ai fini del superamento dell’esame è inoltre indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi normativi: › Carta delle Nazioni unite; › Statuto della Corte internazionale di giustizia; › Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati; › Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e Protocolli Addizionali; › Statuto della Corte penale internazionale (tali testi sono tutti reperibili su internet, in particolare sul sito del docente). Per una raccolta dei principali strumenti normativi di diritto internazionale (in italiano) si consiglia: › R. Luzzatto, F. Pocar, Codice di diritto internazionale pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti si concorderà un argomento che, avendo riguardo alle inclinazioni e al grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonchè della conoscenza delle lingue straniere, possa essere adeguatamente svolto dal candidato. Dopodichè l’aspirante tesista svolge una preliminare ricerca bibliografica essenziale ed elabora uno schema articolato della tesi. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell’ambito dell’indagine e un certo itinerario di lavoro; i tempi sono rimessi alle capacità dello studente. Note Si consiglia agli studenti di consultare regolarmente Moodle e i siti internet di Facoltà del docente del corso, per informazioni, ulteriori materiali didattici e avvisi. 070 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO PENALE Prof. Gabriele Fornasari [email protected] Obiettivi formativi L’obiettivo del Corso è quello di offrire gli strumenti per un confronto tra i principi del diritto penale italiano e quelli dei principali sistemi penali, con particolare riferimento agli ordinamenti europei ed americani. Volendosi dare allo studente un quadro d’insieme concernente la comparazione tra i vari istituti, l’esposizione dei contenuti riguardanti gli ordinamenti stranieri avverrà non appena completata quella riguardante gli aspetti omologhi dell’ordinamento italiano. L’obiettivo finale è quello di considerare i concetti generali del diritto penale come elementi di un sistema, sottolineandone i profili di transnazionalità nell’ottica dell’armonizzazione europea e dell’impostazione di un diritto penale internazionale funzionale all’attività delle Corti penali internazionali e privilegiando una forma di apprendimento critica e dialogica. Prerequisiti L’esame presuppone solo il superamento degli esami istituzionali del primo anno. Programma del corso Per il carattere istituzionale del Corso, la didattica si basa fondamentalmente sulle lezioni tenute dal docente, nelle quali verranno svolti principalmente, esponendo prima i dati del diritto nazionale, poi quelli di diritto straniero o sovranazionale, i seguenti argomenti: 1. Sviluppo storico del diritto penale moderno; 2. Principi costituzionali in materia penale; 3. Teoria dell’interpretazione delle leggi penali; 4. Funzioni della pena e lineamenti essenziali del sistema sanzionatorio penale; 5. Analisi degli elementi del reato; 6. Forme di manifestazione del reato. Su alcuni di questi temi, verranno organizzate, a fini di approfondimento, esercitazioni pratiche tenute da collaboratori alla cattedra. Metodi didattici Lezioni frontali. Per ciascuno dei temi del corso, verranno considerati sia gli aspetti normativi che gli aspetti pratici, con una specifica analisi dei più importanti casi giurisprudenziali. A questo fine, verranno organizzate anche esercitazioni pratiche tenute dai dottori Ilaria Marchi, Flavia Betti Tonini, Federico Fava e Francesca Pesce. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si articola in una unica prova orale avente ad oggetto gli argomenti del Corso, diretta a verificare il livello SECONDO ANNO 2° semestre - 9 crediti di comprensione critica e di approfondimento della materia. Per gli studenti frequentanti, esso potrà in parte consistere nella discussione di tesine scritte su temi concordati con il docente o con gli esercitatori Per coloro che frequenteranno le esercitazioni, il tema delle medesime sarà oggetto di almeno una domanda in sede di esame, eventualmente su un elaborato scritto da loro presentato. Testi di riferimento Per la parte del Corso relativa al diritto europeo e transnazionale, il testo adottato è: −−G. FORNASARI - A. MENGHINI, Percorsi europei di diritto penale, CEDAM, Padova, 3^ ed., 2012. Per la parte del Corso relativa al diritto nazionale, possono essere adottati in alternativa tra di loro i seguenti Testi, nell’edizione più recente disponibile: −−G. MARINUCCI - E. DOLCINI, Manuale di diritto penale. Parte generale, Giuffrè, Milano, 4^ ed., 2012; −−A. CADOPPI - P. VENEZIANI, Elementi di diritto penale. Parte generale, 5^ ed., CEDAM, Padova, 2012; −−G. FIANDACA - E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 7^ ed., 2014; −−D. PULITANO’, Diritto penale, Giappichelli, Torino, 5^ ed., 2013; −−F. PALAZZO, Diritto penale. Parte generale, Giappichelli, Torino, 5^ ed., 2013. Lo studente è tenuto a verificare se del testo prescelto sia apparsa nel frattempo una nuova edizione, che deve essere utilizzata in luogo della precedente Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nell’assegnazione delle tesi di laurea, che potrà vertere su tutti gli aspetti del diritto penale, verranno privilegiati gli studenti frequentanti che avranno mostrato attitudine ed interesse per la materia, optando per un piano degli studi orientato verso un curriculum penalistico; il tema sarà concordato con il docente ed il deposito del titolo avverrà dopo la presentazione scritta, da parte del candidato, di una ipotesi ragionata di ricerca basata sulla effettiva disponibilità di materiali di consultazione; si privilegeranno inoltre, in caso di elevato numero di richieste, gli studenti che potranno dimostrare la conoscenza di una lingua straniera e saranno pertanto in grado di svolgere un lavoro in chiave comparatistica. 071 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO PENALE Prof. Alessandro Melchionda [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire una conoscenza completa della disciplina generale del sistema penale italiano, con l’ulteriore obiettivo di mettere lo studente in condizione di ben illustrare i principali aspetti caratteristici e problematici degli istituti generali della teoria del reato e di sviluppare una adeguata capacità di inquadramento di singoli ipotetici casi concreti. Prerequisiti Il corso presuppone il superamento degli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto pubblico. Programma del corso Fondamento e funzione del diritto penale (bene giuridico e scopo della pena) Sviluppo storico del diritto penale moderno (Illuminismo giuridico, Beccaria, codificazioni moderne, Scuola classica e Scuola positiva, codice Zanardelli e codice Rocco) I principi costituzionali in materia penale (riserva di legge, tassatività, irretroattività, offensività e materialità del reato, personalità della responsabilità penale e colpevolezza, finalità rieducativa della pena) La legge penale (limiti temporali; limiti spaziali; limiti personali; regole di interpretazione) La nozione di reato e la distinzione fra delitti e contravvenzioni Il soggetto attivo e passivo del reato; la responsabilità delle persone giuridiche L’analisi sistematica del reato: il fatto tipico (azione, omissione, evento, nesso di causalità), l’antigiuridicità (cause di giustificazione; illiceità speciale), la colpevolezza (imputabilità, dolo, colpa, errore, conoscibilità del precetto, scusanti) Le forme di manifestazione del reato (tentativo, concorso di persone nel reato) La disciplina delle circostanze del reato Il concorso di reati: regole e limiti (il concorso apparente di norme) La punibilità (condizioni di punibilità; cause estintive del reato) Il sistema delle sanzioni penali (pene e misure di sicurezza; la commisurazione della pena; le cause di estinzione della pena) Metodi didattici La didattica si basa principalmente sulle lezioni tenute dal docente. Dato il carattere giuspositivo della materia, è indispensabile consultare costantemente il codice penale, tanto durante la partecipazione alle lezioni, alle esercitazioni ed ai laboratori applicativi, quanto nella fase di studio dei testi consigliati. Per gli argomenti che non potranno essere adeguatamente approfonditi a lezione, si rinvia, ovviamente, ai manuali consigliati. Per i soli frequentanti sono poi previste esercitazioni su temi specifici del programma, che saranno tenute da collaboratori alla cattedra. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma orale ed è diretto a verificare il livello di comprensione e di apprendimento della materia, con particolare attenzione alle fondamentali nozioni della teoria del reato (azione, omissione, nesso di causalità, dolo, colpa, errore, giustificazione e scusa, concorso di persone, tentativo, ecc.), da correlare alle funzioni della pena ed alle condizioni formali (principio di legalità, garanzie costituzionali, ecc.) e sostanziali (principio di offensività, principio di colpevolezza, ecc.) di legittimazione dell’intervento punitivo. Gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni frequentate costituiranno il primo tema di verifica e valutazione in sede d’esame. Poichè la partecipazione alle lezioni rappresenta un elemento integrante della valutazione in crediti del corso, vengono suggeriti testi di dimensioni SECONDO ANNO 2° semestre - 9 crediti diverse per gli studenti non frequentanti rispetto a quelli frequentanti. Per questi ultimi, la valutazione in sede di esame verterà sia su quanto contenuto nel testo suggerito, sia su quanto illustrato nel corso delle lezioni; qualora tuttavia preferiscano avere a disposizione un testo più ricco di approfondimenti, possono anch’essi utilizzare i testi indicati per i non frequentanti. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti (manuali necessariamente da integrare con gli appunti delle lezioni): −−G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile; oppure (a scelta dello studente) −−A. Cadoppi – P. Veneziani, Elementi di diritto penale - parte generale, Padova, Cedam, ultima edizione disponibile Per gli studenti non frequentanti (o per i frequentanti che preferiscano testi più completi, ovvero che non riescano a seguito tutto il corso): −−G. Fiandaca - E. Musco, Diritto penale - parte generale, Bologna, Zanichelli, ultima edizione disponibile; oppure (a scelta dello studente) −−S. Canestrari - L. Cornacchia - G. De Simone, Manuale di diritto penale - parte generale, ultima edizione disponibile; oppure (a scelta dello studente) −−F. Mantovani, Diritto penale - parte generale, Padova, Cedam, ultima edizione disponibile; oppure (a scelta dello studente) −−F.C. Palazzo, Corso di diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile; oppure (a scelta dello studente) −−D. Pulitanò, Diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per l’assegnazione della tesi di laurea occorre che il candidato mostri particolare propensione per le materie penalistiche e, a tal riguardo, sarà tendenzialmente preferito chi ha partecipato attivamente al corso, alle esercitazioni o ad altre iniziative afferenti alla materia. Il tema sarà concordato col docente; per l’assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo si disporrà solamente in seguito alla presentazione, da parte del candidato, di una traccia ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche ed alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. Note Gli studenti fuori corso che siano ancora iscritti al precedente Corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza possono frequentare il corso delle lezioni, ma il programma d’esame rimarrà quello a suo tempo previsto, comprensivo anche dello studio dei delitti contro il patrimonio, per l’analisi dei quali potranno essere utilizzati gli appositi manuali (previo accordo con il docente, in alternativa potranno essere scelti altri settori della c.d. parte speciale). 072 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO I Prof. Aggr. Christian Zendri [email protected] Prof. Aggr. Giuliano Marchetto [email protected] Programma del corso INTRODUZIONE ALLA STORIA COMPARATA DEL DIRITTO. Il corso, che avrà la durata di 63 ore, offre agli studenti un profilo della tradizione giuridica occidentale, quale esperienza unitaria e insieme storicamente plurale. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento Per lo studio della parte generale è indispensabile il seguente volume: −−HAROLD J. BERMAN, Diritto e rivoluzione, II, L’impatto delle riforme protestanti sulla tradizione giuridica occidentale. Edizione italiana a cura di Diego Quaglioni, Bologna, Il Mulino, 2010. Agli studenti che non frequentino regolarmente le lezioni si richiede inoltre lo studio del seguente testo: −−E. CORTESE, Il problema della sovranità nel pensiero giuridico medioevale, Roma, Bulzoni, 1966. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. SECONDO ANNO 2° semestre - 9 crediti 073 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Storia del diritto medievale e moderno I Prof. cecilia natalini [email protected] Prof. Lucia Bianchin [email protected] Programma del corso Introduzione allo studio della storia giuridica europea tra il Medioevo e l’età dei Codici. Il corso, che avrà la durata di 63 ore, intende offrire un profilo della tradizione giuridica europea attraverso lo studio degli elementi fondamentali del diritto comune come formanti dell’Europa moderna. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento Per tutti gli studenti: −−H.J. BERMAN, Diritto e rivoluzione, II: L’impatto delle riforme protestanti sulla tradizione giuridica occidentale, Bologna, Il Mulino, 2010 Gli studenti che non frequentino regolarmente le lezioni integreranno la loro preparazione con il seguente testo: −−F. LIOTTA (a cura di), Studi storia del diritto medioevale e moderno, III, Bologna, Monduzzi, 2014 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. secondo ANNO 2° semestre – 9 crediti 074 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO PENALE CORSO AVANZATO Prof. Gabriele Fornasari [email protected] terzo ANNO 1° semestre - 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Obiettivo essenziale è quello di introdurre lo studente al lavoro tecnico di interpretazione delle norme configuranti i reati nella consapevolezza della loro contestualizzazione. L’esame si articola in una unica prova orale avente ad oggetto gli argomenti del Corso, diretta a verificare il livello di comprensione critica e di approfondimento della materia. Per gli studenti frequentanti, esso potrà in parte consistere nella discussione di tesine scritte su temi concordati con il docente o con gli esercitatori Per coloro che frequenteranno le esercitazioni, il tema delle medesime sarà oggetto di almeno una domanda in sede di esame, eventualmente su un elaborato scritto da loro presentato. Prerequisiti Può sostenere l’esame solo chi ha superato l’esame incentrato sulla parte generale. Programma del corso Per il carattere istituzionale del Corso, la didattica si basa sulle lezioni tenute dal docente, nelle quali verranno svolti principalmente i seguenti argomenti: 1. Profili generali della parte speciale del diritto penale e suoi rapporti essenziali con la parte generale; 2. Sistematica interna della parte speciale del codice penale; 3. Questioni generali relative ai reati contro l’amministrazione della giustizia (concetto di amministrazione della giustizia, di falsità, di intralcio alla giustizia) 4. Singoli reati contro l’amministrazione della giustizia (omissione di denuncia, calunnia, falsa testimonianza, intralcio alla giustizia, favoreggiamento, evasione); 5. Questioni generali relative ai reati contro l’ordine pubblico (concetto di discorso violento, di associazione criminosa) 6. Singoli reati contro l’ordine pubblico (apologia di reato, associazione per delinquere, associazione mafiosa, devastazione). Di tutti si prenderà in considerazione non solo la configurazione normativa, ma anche, con particolare attenzione, l’esperienza applicativa, con specifica analisi dei più importanti casi giurisprudenziali. Il Corso potrà valersi della partecipazione di studiosi italiani o stranieri, dotati di specifiche competenze scientifiche, che affiancheranno il docente nella trattazione di alcune parti; a tal fine, verrà fatto ricorso anche ad esercitazioni tenute da collaboratori alla cattedra; si terrà sempre conto, oltre ai profili di diritto nazionale, delle più importanti questioni di diritto straniero e transnazionale. Metodi didattici Lezioni frontali. Per ciascuno dei temi del corso, verranno considerati sia gli aspetti normativi che gli aspetti pratici, con una specifica analisi dei più importanti casi giurisprudenziali. A questo fine, verranno organizzate anche esercitazioni pratiche tenute dai dottori Ilaria Marchi, Giorgia Oss, Stefania Rossi e Francesca Pesce. Testi di riferimento −−G. Fornasari-S. Riondato, Reati contro l’amministrazione della giustizia, Giappichelli, Torino, 2013 −−G. Fornasari-S. Riondato, Reati contro l’ordine pubblico, Giappichelli, Torino, 2013 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nell’assegnazione delle tesi di laurea, che potrà vertere su tutti gli aspetti del diritto penale, verranno privilegiati gli studenti frequentanti che avranno mostrato attitudine ed interesse per la materia, optando per un piano degli studi orientato verso un curriculum penalistico; il tema sarà concordato con il docente ed il deposito del titolo avverrà dopo la presentazione scritta, da parte del candidato, di una ipotesi ragionata di ricerca basata sulla effettiva disponibilità di materiali di consultazione; si privilegeranno inoltre, in caso di elevato numero di richieste, gli studenti che potranno dimostrare la conoscenza di una lingua straniera e saranno pertanto in grado di svolgere un lavoro in chiave comparatistica. 075 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto amministrativo Prof. Barbara Marchetti [email protected] Obiettivi formativi terzo ANNO 1° E 2° semestre - 12 crediti Obiettivo del corso è l’approfondimento, anche nella prospettiva comunitaria e comparata, delle tematiche relative all’attività amministrativa, all’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e alla giustizia. VI, VII, VIII; M.P. Chiti (a cura di), Diritto amministrativo europeo, Milano, Giuffrè, 2013, limitatamente ai capitolo IV (Funzioni), V (Pubblica amministrazione), VI (Organizzazione), VIII (Procedimenti e atti amministrativi) e IX (La tutela giurisdizionale, con esclusione della sez. IV) Prerequisiti Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e delle nozioni di base del diritto pubblico quali apprese nei precedenti corsi, con particolare riferimento alle fonti del diritto ed alla articolazione istituzionale della Repubblica. Tale requisito è rispecchiato nella propedeuticità degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni di diritto privato. Programma del corso Il programma delle lezioni è composto da quattro parti. La prima parte è rivolta a far emergere dall’esperienza giuridica le ragioni di un diritto speciale relativo alle pubbliche amministrazioni, parzialmente differenziato per principi giuridici e regole d’azione rispetto alla ordinaria regolamentazione dei rapporti intersoggettivi. Posta questa base e sulla premessa di una sufficiente conoscenza dell’organizzazione amministrativa, la seconda parte è dedicata all’analisi del procedimento amministrativo e degli atti decisionali che ne segnano la conclusione. La terza parte ha ad oggetto l’analisi di istituti e vicende centrali nello studio della materia, tra cui la responsabilità, i servizi pubblici e l’attività contrattuale della pubblica amministrazione. La quarta parte ha ad oggetto l’approfondimento delle regole relative alla tutela giurisdizionale. Lo studio della materia è affrontato anche in prospettiva comparata e con particolare attenzione all’esperienza europea. Metodi didattici Il corso si svolgerà secondo modalità di didattica frontale. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame finale sarà rappresentato da un colloquio orale. Testi di riferimento L’esame comporta lo studio del manuale di G. Falcon, Lezioni di diritto amministrativo, Padova, Cedam, 2013 (per intero) e di G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2015 limitatamente alla parte I (p. 1 – 177) e III (da p. 465 – a p. 507 e da p. 593 a p. 597) oltre che di un manuale a scelta tra i seguenti due: L. De Lucia – B. Marchetti, L’amministrazione europea e le sue regole, Bologna, Il Mulino, 2015, cap. I, II, III, V, I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente dalle attitudini del candidato. 076 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE diritto del lavoro Prof. Luca Nogler [email protected] Prof. Stefania Brun [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di sviluppare la capacità da parte degli studenti di argomentare – nel contesto dei vincoli sostanziali e procedurali del discorso giuridico – le regole di giudizio che consentono di decidere le controversie che insorgono in relazione ai rapporti obbligatori nei quali la prestazione del debitore ha ad oggetto un’attività di lavoro prestata in modo personale o comunque prevalentemente personale Il metodo didattico sarà connotato da un approccio casistico, che alternerà lezioni di spiegazione teorica dei vari profili presi in considerazione con lezioni di discussione comune di un caso durante le quali verranno concretamente in gioco le questioni trattate nelle lezioni precedenti. Programma del corso Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi per comprendere il sistema giuridico dei rapporti individuali e collettivi di lavoro tenendo conto del ruolo e dell’influenza che il diritto comunitario ha esercitato ed esercita sul diritto interno. Il corso si concentrerà sulle seguenti parti: −−Diritto del lavoro e diritto civile. Il problema dei contratti di durata e del coinvolgimento della persona nell’esecuzione del contratto. −−I tipi di contratti di lavoro. Qualificazione del rapporto di lavoro tra subordinazione e autonomia. Il lavoro associato. −−Contratto e rapporto di lavoro: la costruzione dogmatica delle posizioni soggettive del rapporto di lavoro subordinato. −−Costituzione del rapporto e intervento pubblico sul mercato del lavoro. −−Le fonti del regolamento contrattuale (principi/regole costituzionali, riparto di competenze legislative, legge, contratto collettivo e usi aziendali). −−La prestazione di lavoro (mansioni, qualifiche, categorie mobilità endoaziendale diligenza, obbedienza e fedeltà orario di lavoro e riposi lavoro a tempo parziale). −−Poteri e doveri del datore di lavoro (potere direttivo e di controllo potere disciplinare obbligo di sicurezza). −−La retribuzione (onerosità e corrispettività art. 36 Cost. e parità retributiva concetti e forme struttura della retribuzione e struttura della contrattazione collettiva elementi retributivi trattamento di fine rapporto). −−Cessazione del rapporto. Licenziamenti individuali terzo ANNO 1° e 2° semestre - 12 crediti licenziamenti collettivi dimissioni. −−Garanzie dei diritti dei lavoratori (inderogabilità rinunzie e transazioni prescrizione e decadenza effettività nella tutela del credito di lavoro). Sia per la frequenza che per la preparazione dell’esame è necessario consultare un codice del lavoro quanto più aggiornato possibile e un contratto collettivo in vigore di qualsivoglia settore. Lo studente è tenuto ad aggiornarsi fino alla data dell’esame sulle innovazioni normative sopraggiunte, che saranno segnalate dal docente e messe a disposizione presso la copisteria della Facoltà. Metodi didattici Il corso si svilupperà alternando alle lezioni frontali lezioni dedicate alla risoluzioni di casi che richiederanno la partecipazione attiva degli studenti. Modalità di verifica dell’apprendimento Agli studenti frequentanti sarà data la possibilità di svolgere delle prove scritte intermedie relative alla risoluzioni di casi delle quali si terrà conto in sede d’esame. Testi di riferimento Per la preparazione dell’esame si consigliano i testi di seguito indicati: A) Per le fonti ed i rapporti collettivi: −−G. Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari, ULTIMA EDIZIONE, pp. 13-100, 125-227; B) Per il rapporto individuale di lavoro: −−O. Mazzotta, Diritto del lavoro: il rapporto di lavoro Giuffrè, Milano, ULTIMA EDIZIONE Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell’interesse per la materia. L’assegnazione definitiva del titolo avverrà dopo la presentazione e l’approvazione di un programma di ricerca su un argomento concordato fra docente e studente. 077 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto del lavoro Prof. Riccardo Salomone [email protected] terzo ANNO 1° e 2° semestre – 12 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell'apprendimento Sviluppare la capacità di utilizzare – nel contesto dei vincoli sostanziali e procedurali del discorso giuridico – le regole di giudizio che consentono di risolvere le controversie che insorgono in relazione ai rapporti di lavoro (subordinati, autonomi o comunque prestati in modo personale). Gli studenti frequentanti potranno svolgere prove intermedie di cui si terrà conto in sede di esame finale. Prerequisiti Le normali propedeuticità, ove previste. Programma del corso Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi per comprendere il sistema giuridico dei rapporti individuali e collettivi di lavoro tenendo conto del processo di trasformazione transnazionale del diritto e dell’influenza che il diritto comunitario ha esercitato ed esercita sul diritto interno. Si segnala che anche la materia del diritto sindacale rifluisce totalmente nel corso di diritto del lavoro europeo e transnazionale, consentendo così al corso una trattazione completa, almeno dei profili di fondo della materia. Il corso affronta in particolare: −−La distinzione tra attività subordinate e autonome; quella tra rapporti di lavoro subordinato e autonomo; i principali profili del lavoro atipico e del lavoro non standard nel contesto europeo e comunitario; i principali aspetti di diritto comunitario del lavoro e delle attività autonome. −−Le funzioni del diritto del lavoro (la legittimazione dei poteri di organizzazione e della commercializzazione delle prestazioni di lavoro, la tutela della persona prima del, nel e dopo il rapporto di lavoro, l’organizzazione e la gestione del mercato del lavoro, la partecipazione all’elaborazione delle regole che governano l’ordine sociale). −−Le fonti di regolazione dei rapporti di lavoro (i principi di carattere costituzionale, le fonti comunitarie ed internazionali, le fonti statali, gli accordi ed i contratti collettivi, la autonomia individuale). −−Le tecniche di perseguimento dell’effettività del diritto del lavoro (gli apparati amministrativi di controllo, il sostegno all’attività e alla funzione sindacale, la tecnica sanzionatoria e quella incentivante). −−Gli strumenti e le tecniche di risoluzione giudiziale e stragiudiziale delle controversie di lavoro. Metodi didattici Viene privilegiata la discussione critica e agli studenti saranno prospettati una serie di casi pratici. E’ suggerita la partecipazione attiva alle lezioni. Testi di riferimento Agli studenti frequentanti saranno suggeriti percorsi di approfondimento in relazione agli argomenti trattati a lezione. Per la preparazione dell’esame si consigliano comunque i testi indicati qui di seguito: −−G. Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari, ultima edizione disponibile. −−O. Mazzotta, Diritto del lavoro: il rapporto di lavoro, Giuffrè, Milano, quarta edizione, 2011 (escluse pp. 799-873 nonchè 877-903). −−L. Nogler, Le attività autonome, Giappichelli, Torino, 2006, pp. 1-83 (lo studente potrà sostituire questo testo con il testo di R. Salomone, Le libere professioni intellettuali, Cedam, Padova, 2010, pp. 1-63 o con altro testo analogo in lingua inglese da concordare con il docente). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Concreto interesse per la materia oggetto dell’insegnamento. 078 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto civile Prof. Giovanni Pascuzzi [email protected] Prof. Roberto Caso [email protected] Obiettivi formativi Esiste una distinzione tra sapere (ciò che il giurista sa) e abilità (ciò che il giurista sa fare). Il primo corrisponde al patrimonio sapienziale dei giuristi. Le seconde si sostanziano nelle tante attività che il giurista pone in essere muovendo dal proprio sapere. Attraverso lo studio approfondito del diritto dei contratti, il corso si propone di rendere familiari i metodi della riflessione civilistica, e di agevolare l’apprendimento di alcune delle abilità proprie del giurista: comprensione del testo, interpretazione del testo, applicazione della regola al caso (problem solving), redazione del testo. Per approfondire la distinzione tra saperi e abilità si rinvia alla lettura di G. Pascuzzi, Giuristi si diventa, Come riconoscere e apprendere le abilità proprie delle professioni legali, Il Mulino, Bologna, 2013. Prerequisiti Gli studenti devono padroneggiare le istituzioni di diritto privato. Programma del corso Oggetto del corso è l’analisi del diritto dei contratti. In particolare vengono affrontati i seguenti argomenti: −−la figura (definizione, collocazione e ruolo nel sistema giuridico-economico) −−la formazione (procedimenti di conclusione, trattative, forma, rappresentanza) −−il regolamento (oggetto, causa, tipi, interpretazione e integrazione) −−gli effetti (vincolo contrattuale, tipi di effetti, contratto e terzi, condizione, termine, preliminare, fiducia, simulazione) −−difetti e rimedi (nullità e annullabilità, incapacità e vizi della volontà, contratti illeciti e insensati, rescissione, risoluzione, rimedi di adeguamento) −−Il contratto asimmetrico (contratto tra professionista e consumatore, contratto e abuso di dipendenza economica) −−il diritto europeo dei contratti. Metodi didattici Il corso alterna all’esposizione teorica delle tematiche, una puntuale analisi delle varie problematiche ed una specifica indagine concernente i profili applicativi: l’esame della giurisprudenza (riprodotta in Pacta sunt servanda) fa da sfondo costante all’intera riflessione. Durante il corso vengono organizzate esercitazioni, in forma di processi simulati (Moot Court), su singoli aspetti del programma al fine di esaminare e discutere casi giurisprudenziali. I terzo ANNO 2° semestre - 7 crediti materiali di ausilio alle singole lezioni (slides, decisioni giurisprudenziali, dottrina etc.) sono di volta in volta resi disponibili online. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova orale. Testi di riferimento −−V. Roppo, Il Contratto, in Trattato di diritto privato (a cura di G. Iudica e P. Zatti), 2. ed. Giuffrè, ultima edizione. Oppure −−F. Galgano, Il contratto, ultima edizione. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea La tesi di laurea (curricolare o di ricerca) viene assegnata dal professore, scegliendo tra una rosa di argomenti relativi ai contenuti del corso. E’ necessario possedere il metodo della ricerca giuridica mediante strumenti tradizionali e digitali. A questo fine si consiglia lo studio di “G. Pascuzzi, Cercare Il diritto, III ed., Zanichelli, Bologna, 2011” La bozza finale della tesi deve essere pronta almeno due mesi prima della prevista data di laurea. I docenti suggeriscono a chi intende chiedere la tesi in Diritto civile di seguire l’insegnamento di “Le abilità del giurista - Legal skill” e di sostenere il relativo esame. 079 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO CIVILE Prof. Umberto Izzo [email protected] Obiettivi formativi Attraverso lo studio del diritto della responsabilità civile (RC), il corso si propone di rendere familiari i metodi della riflessione civilistica per agevolare l’apprendimento di alcune delle abilità proprie del giurista: la comprensione del dato giurisprudenziale, l’applicazione della regola al caso e l’estrapolazione della regola dal caso, la capacità di gestire il complesso dei rimedi applicabili alla fattispecie dannosa, la padronanza delle tecniche di ricerca e di analisi della giurisprudenza. Programma del corso Oggetto del corso è il diritto della RC, inteso quale campo unitario di indagine attraverso il quale analizzare il modo in cui, in risposta agli accadimenti dannosi, trovano applicazione innanzi alle corti gli istituti civilistici propri della responsabilità extracontrattuale, della responsabilità contrattuale e della c.d. “responsabilità da contatto sociale”. L’esperienza giurisprudenziale attesta che le regole contrattuali e quelle extracontrattuali si contendono il campo nel gestire la reazione giuridica al danno. Sono nate regole risarcitorie ibride, come quella che consegue all’inadempimento di una obbligazione di protezione senza obbligo primario di prestazione, che non trovano cittadinanza all’interno delle tradizionali partizioni della RC. Il civilista deve saper padroneggiare l’intero arsenale rimediale che il diritto mette in campo per riallocare i costi degli accadimenti dannosi nella società, superando la sistematica tradizionale che imporrebbe una trattazione separata della responsabilità da fatto illecito e della responsabilità in ambito contrattuale, che oggi, singolarmente considerate, impediscono di fotografare appieno le tecniche attraverso le quali i consociati sperimentano in concreto la tutela risarcitoria. Muovendo da questa impostazione, che implica osservare un dialogo costante con la casistica che fa evolvere questo ramo del diritto civile (non per caso definito “vivente” dalla giurisprudenza che continuamente lo modella), il corso analizza i seguenti argomenti: Il “sistema” della RC: cenni storici e comparatistici; Le funzioni della RC; La fonte della “obbligazione risarcitoria”: illecito, contratto e contatto sociale; L’importanza dell’onere della prova associato alla regola di responsabilità invocata; Danno e tutela extracontrattuale: ingiustizia del danno, esimenti e difese, l’imputazione della responsabilità (colpa, dolo e responsabilità c.d. oggettiva) fra regole codicistiche ed extracodicistiche; La causalità in sede civile; La tutela contrattuale: contenuto delle obbligazioni contrattuali, l’inadempimento del contratto, le limitazioni pattizie della responsabilità, il danneggiato consumatore; La tutela dell’affidamento e l’obbligazione risarcitoria senza obbligo terzo ANNO 2° semestre – 7 crediti primario di prestazione; Evitare il danno: il fatto colposo del creditore/danneggiato; Danno e risarcimento (danno patrimoniale e non patrimoniale: natura, accertamento e liquidazione, il risarcimento in forma specifica); La responsabilità solidale; La prescrizione del diritto al risarcimento del danno. Metodi didattici Il corso alterna all’esposizione teorica delle tematiche un’analisi casistica condotta attraverso il coinvolgimento dei frequentanti mediante opportuni incentivi: l’esame della giurisprudenza accompagna costantemente la riflessione svolta in aula ed è peraltro agevolato dalla disponibilità di una community ad accesso ristretto per lo scambio interattivo di informazioni e materiali all’interno della comunità di apprendimento. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Gli studenti che al termine del corso risulteranno aver frequentato almeno 20 lezioni potranno concordare con il docente di seguire una modalità di verifica dell’apprendimento in forma scritta. Testi di riferimento −−Diritto civile, Trattato diretto da N. Lipari e P. Rescigno, Vol. IV/III, Attuazione e tutela dei diritti. III. LA RESPONSABILITA’ E IL DANNO, Giuffrè, 2009, pp. 502 (con contributi di: A. Di Majo, U. Ruffolo, E. Navarretta, D. Poletti, D. Caruso, C. Micarelli). −−U. Izzo, V. Moscon (a cura di), Pensare la responsabilità civile, Giappichelli, (in preparazione), pp. 180 circa. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si dà precedenza agli studenti che abbiano frequentato il corso. Per le tesi di ricerca è auspicabile la conoscenza di almeno una lingua straniera. È fondamentale padroneggiare le abilità utili a reperire i dati giuridici (si consiglia la lettura di Pascuzzi, Cercare il diritto, Zanichelli, ult. ed.). 080 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO COMMERCIALE Prof. Elisabetta Pederzini [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha ad oggetto gli istituti fondamentali del diritto commerciale e si articola in due segmenti didattici. Il primo relativo alla disciplina dell’impresa, il secondo relativo alle società commerciali riguardate anche nella prospettiva delle reciproche intersezioni esistenti tra diritto interno, normativa sovranazionale e modelli europei ed extraeuropei di riferimento. Programma del corso Impresa: −−Impresa commerciale e agricola. −−Inizio, cessazione e imputazione dell’attività di impresa −−Statuto normativo dell’impresa commerciale. Il fallimento (cenni). −−Azienda e suo trasferimento. −−Segni distintivi dell’impresa. Società: −−Nozione di società e tipi sociali. −−Società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice). −−Società di capitali (società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata). −−In particolare: la società per azioni. −−Diritto societario italiano e diritto comunitario. −−Diritto societario europeo. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale Testi di riferimento È indispensabile la conoscenza diretta dei testi normativi, quindi innanzitutto del codice civile, nella loro versione aggiornata. Impresa: −−M. Montanari – E. Pederzini, L’imprenditore e il mercato, 2° edizione, Giappichelli 2013 (capitoli I-II-III-IV-V-VI-VII per intero; capitolo XV: paragrafi 1,2,3,4,7,20) Società: −−G.F. Campobasso, Diritto Commerciale. 2. Diritto Delle Società, ultima edizione, UTET (si escludano: cap. VI – cap. VII – cap. XII: paragrafi 4,5,6 – cap. XIII: paragrafi 5,7,11,12 – cap. XIX – cap. XX – cap. XXI) terzo ANNO 2° semestre – 9 crediti −−E. Pederzini (a cura di), Percorsi di Diritto societario europeo, 3° edizione, Giappichelli 2015 Resta salva la facoltà di ogni studente di preparare l’esame scegliendo liberamente tra i manuali attualmente reperibili in commercio, purché adeguatamente aggiornati e nel rispetto del programma indicato. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Argomento da concordare con lo studente. Per la ricognizione di temi possibili si suggerisce la lettura di: −−M. Bione – R. Guidotti – E. Pederzini (a cura di), La nuova società a responsabilità limitata, nel Trattato di Diritto commerciale e di Diritto pubblico dell’economia diretto da F. Galgano, Cedam 2012 −−P. Benazzo – M. Cera – S. Patriarca (a cura di), Il diritto delle società oggi. Innovazioni e persistenze, Utet 2011 081 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE diritto commerciale PROF. Danilo Galletti [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo l’esame degli istituti fondamentali del diritto commerciale. Programma del corso Il corso ha per oggetto la disciplina dell’impresa, tanto individuale quanto collettiva. In particolare, esso verterà, nella sua prima parte, sulle diverse nozioni di impresa e sulle relative discipline, mentre nella sua seconda e principale parte, sulla disciplina delle società lucrative. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Testi di riferimento I testi di riferimento saranno indicati prima dell’inizio del secondo semestre mediante comunicazione pubblicata sul sito del docente all’interno del sito internet della Facoltà. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato e precisato d’intesa con il docente. Di norma, la tesi viene definitivamente assegnata una volta che il candidato abbia elaborato uno schema ragionato di ricerca sulla base di letture propedeutiche. I tempi di elaborazione della tesi dipendono dalle capacità, dall’impegno e dagli obiettivi del laureando. terzo ANNO 2° semestre - 9 crediti 082 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO COMMERCIALE AVANZATO Prof. Elisabetta Pederzini [email protected] Obiettivi formativi L’insegnamento, di carattere prettamente monografico, rappresenta l’ ideale continuazione del corso basilare, con l’approfondimento di istituti e tematiche scelti per la particolare rilevanza o attualità nella considerazione teorica e applicativa di dottrina e giurisprudenza Prerequisiti Avere superato l’esame di Diritto Commerciale Programma del corso Amministrazione e responsabilità nelle società di capitali (spa, srl) Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di riferimento Riferimenti bibliografici e materiali di studio saranno indicati prima dell’inizio delle lezioni sulla pagina personale della docente Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Argomento da concordare con lo studente QUARTO ANNO 1° semestre – 6 crediti 083 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO COMMERCIALE AVANZATO PROF. CORRADO MALBERTI [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha carattere monografico e intende approfondire singoli istituti e settori del diritto commerciale di particolare rilevanza, anche nella prospettiva della comparazione giuridica e della regolazione in sede comunitaria. Prerequisiti Aver superato l’esame di Diritto Commerciale. Programma del corso La corporate governance delle società per azioni: gli azionisti e l’assemblea; l’amministrazione; il sistema dei controlli; le operazioni straordinarie; la direzione e il coordinamento; le offerte pubbliche di acquisto. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto. Testi di riferimento È indispensabile innanzitutto la conoscenza diretta dei testi normativi nella loro versione aggiornata. Manuali suggeriti: −−G.F. Campobasso, Diritto commerciale. 2. Diritto delle società, Utet, ultima edizione; −−R. Costi, Il mercato mobiliare, Giappichelli, ultima edizione. Il programma dettagliato dei temi che saranno trattati in aula e che costituiranno oggetto di esame verrà pubblicato sul sito internet del corso all’inizio delle lezioni. Resta salva la facoltà di ogni studente di preparare l’esame scegliendo liberamente tra i manuali attualmente reperibili in commercio, purché adeguatamente aggiornati e nel rispetto del programma che verrà indicato. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Argomento da concordare con lo studente. L’aver superato con buon esito l’esame ed avere un particolare interesse per la materia sono criteri preferenziali per l’assegnazione della tesi. QUARTO ANNO 1° semestre – 6 crediti 084 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO II Prof. Diego Quaglioni [email protected] Programma del corso La “Monarchia” di Dante (1265-1321). −−1. Alle origini del moderno concetto di ordinamento. −−2. Hans Kelsen e “La teoria dello Stato di Dante Alighieri” (1905). −−3. La “Monarchia” di Dante (1313). −−4. La “Monarchia” e il diritto comune pubblico nella prima età moderna. −−5. Da Dante a Kelsen: la ricerca di un principio d’ordine universale. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame avverrà in forma di colloquio. Testi di riferimento −−Dante Alighieri, Monarchia. Edizione commentata a cura di Diego Quaglioni, Milano, Mondadori, 2015 («I Meridiani paperback»). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Disponibilità a lavorare su fonti di prima mano. quarto ANNO 1° semestre – 6 crediti 085 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Storia del diritto medievale e moderno Ii Prof. cecilia natalini [email protected] Obiettivi formativi Capacità di utilizzare criticamente le fonti storicogiuridiche nell’ambito della comparazione diacronica. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso Elementi giuspubblicistici della Monarchia dantesca. Il corso, della durata di 42 ore, sarà incentrato sulla lettura critica e commento del primo libro della ‘Monarchia’ di Dante, con particolare riferimento al concetto giuspubblicistico dell’humanum genus e dell’idea medievale del princeps iudex. Metodi didattici Lezione frontale. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento Per tutti gli studenti: −−D. QUAGLIONI (cur.), Monarchia, Milano, Mondadori, 2015. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. quarto ANNO 1° semestre – 6 crediti 086 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO PROCESSUALE CIVILE Prof. Marino Marinelli [email protected] Prof. Laura Baccaglini [email protected] Prof. Ena-Marlis Bajons (V.P.) [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira ad offrire le metodologie argomentative e gli strumenti teorico-pratici atti a comprendere l’applicazione delle norme sostanziali civili nel processo e, così, la dimensione “clinica” del diritto civile. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso I temi da studiare sono i seguenti: −−parte generale −−il processo di cognizione di primo grado e l’istruzione probatoria −−le impugnazioni −−il diritto processuale civile internazionale −−l’arbitrato −−le tutele sommarie ed esecutive Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento L’accertamento del profitto avviene mediante un’unica prova scritta su tutto il programma. Durante lo svolgimento del corso, o al momento della sua chiusura, non sono previste (né saranno più introdotte) prove scritte destinate agli studenti frequentanti. Testi di riferimento Parte generale: −−C. Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, vol. I-II, GIAPPICHELLI, Torino, ult. ed. Si ricorda di studiare la materia avvalendosi di un c.p.c. aggiornato. Si consiglia: −−C. Consolo ( a cura di), Codice di procedura civile – Legislazione complementare interna ed internazionale, IPSOA, ult. ed. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si concordano con il docente al momento della richiesta da parte dello studente. quarto ANNO 1° e 2° semestre – 14 crediti 087 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE PROCEDURA PENALE Prof. Marcello Busetto [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende fornire gli strumenti per un’adeguata comprensione del sistema processuale penale italiano, nei suoi principi generali (anche nella loro dimensione costituzionale e sovranazionale) e nelle regole che ne costituiscono l’ossatura fondamentale, con particolare attenzione alla disciplina del procedimento-processo in primo grado. Prerequisiti Benché non sia prevista una propedeuticità obbligatoria, è consigliato sostenere l’esame di procedura penale solo dopo aver sostenuto l’esame di diritto processuale civile. Programma del corso Il corso si articolerà in due parti. La prima verterà sui principi generali, nonché sulle nozioni fondamentali della cosiddetta statica processuale. Più in particolare, le lezioni riguarderanno: le fonti del diritto processuale penale italiano, con particolare riguardo a quelle internazionali e sovranazionali ed alla loro cresciuta importanza; i cosiddetti modelli processuali (accusatorio, inquisitorio, “misto”); i profili dell’evoluzioni storica del sistema italiano, con speciale riguardo al cammino verso la codificazione del 1988 e le riforme successive. I soggetti del processo, tra principi fondamentali e disciplina del libro I del codice: giudice e giurisdizione penale; pubblico ministero e azione penale; polizia giudiziaria; imputato, diritto di difesa, presunzione d’innocenza e tratti essenziali della disciplina delle misure cautelari personali; parti private diverse dall’imputato e persona offesa. Nozioni fondamentali in tema di atti processuali e di invalidità. La seconda parte del corso – dopo una serie di lezioni dedicate alla prova in generale – approfondirà specialmente la c.d. parte dinamica: indagini preliminari, con particolare riguardo alle attività del pubblico ministero e della polizia giudiziaria, ai diritti della difesa, agli interventi del giudice delle indagini preliminari; chiusura delle indagini, archiviazione ed esercizio dell’azione penale; udienza preliminare; riti alternativi; fase del giudizio, con particolare attenzione alla disciplina dell’istruzione dibattimentale e del regime di efficacia degli atti d’indagine nel dibattimento; cenni al sistema delle impugnazioni ed ai principi che regolano i rapporti giurisdizionali con autorità straniere, con particolare riguardo all’ambito della Unione europea. Metodi didattici Lezioni frontali. Eventuali seminari, esercitazioni ed altre iniziative didattiche saranno segnalati a lezione. Si indica sin d’ora il laboratorio applicativo “L’imputazione quarto ANNO 1° e 2° semestre – 14 crediti nel sistema processuale penale”, che si svolgerà in concomitanza del corso (secondo semestre). Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova orale. Testi di riferimento −−AA. VV., Compendio di procedura penale, a cura di G. Conso, V. Grevi e M. Bargis, settima ed., Cedam, Padova, 2014 (escluse pagine 1116-1144, 1235-1264 e 1323-fine). In alternativa: −−G. LOZZI, Lezioni di procedura penale, nona ed., Giappichelli, Torino, 2014 (escluse pagine 651-670, 815-864, 893-fine). Avvertenza: la presente indicazione si riferisce alle ultime edizioni dei manuali al momento disponibili (giugno 2015). In caso di aggiornamento (che sarà prontamente segnalato on-line negli avvisi del docente sul sito internet di Facoltà), si dovrà fare riferimento all’edizione più recente e – in tal caso – potrà essere impiegato, in alternativa ai testi appena indicati, il manuale di D. SIRACUSANO, A. GALATI, G. TRANCHINA, E. ZAPPALA’, Diritto processuale penale, Giuffrè, Milano, che – allo stato – è troppo risalente (2013). Per ogni ulteriore ragguaglio si consultino comunque gli avvisi del docente sul sito internet di Facoltà. Resta inoltre indispensabile un’edizione aggiornatissima del codice di procedura penale, tra cui si indica quella curata da G. SPANHGER per i tipi di Giuffrè, Milano (nell’ultima edizione disponibile). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Costituiscono criteri preferenziali l’aver conseguito una buona valutazione dell’esame di procedura penale ed un piano di studio orientato alle materie penalistiche. 088 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE PROCEDURA PENALE Prof. Gabriella Di Paolo [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire gli strumenti per un’adeguata comprensione del sistema processuale penale italiano. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso Le fonti del diritto processuale. I c.d. “modelli processuali (sistemi accusatorio, inquisitorio, e misto). L’evoluzione del sistema processuale italiano e le principali vicende del codice di rito del 1988. Soggetti e parti (giudice, pubblico ministero, polizia giudiziaria, anche con riguardo ai profili ordinamentali; persona sottoposta alle indagini e imputato, difensore, offeso dal reato, parte civile, responsabile civile). Atti processuali e invalidità. Le prove (disposizioni generali, mezzi di prova e di ricerca della prova). Misure cautelari personali e reali. Indagini preliminari (attività del pubblico ministero e della polizia giudiziaria, funzioni del giudice delle indagini preliminari e garanzie di difesa). Indagini difensive. Chiusura delle indagini preliminari (archiviazione ed esercizio dell’azione penale). Udienza preliminare. Procedimenti speciali. Dibattimento. Impugnazioni. Giudicato penale e suoi effetti. Gli argomenti saranno trattati sulla base della pertinente giurisprudenza costituzionale e di legittimità. Metodi didattici Lezioni frontali. Il corso sarà integrato da seminari su temi che saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentanti l’accertamento del profitto potrà avvenire mediante una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta (un’unica prova scritta, al momento della chiusura del corso). Per gli studenti non frequentanti le modalità dell’esame saranno comunicate all’inizio del corso e indicate on-line, negli avvisi dei docenti sul sito di Facoltà. Testi di riferimento L’esame può essere preparato su uno dei seguenti testi, a scelta dello studente: −−1) AA. VV., Compendio di procedura penale, a cura di G. Conso e V. Grevi, sesta edizione, Cedam, Padova, 2012 o edizioni successive. Di questo testo sono da saltare le seguenti parti: CAP XII (processo penale minorile), CAP. XIII (procedimento penale davanti al giudice di pace) CAP. XIV(procedimento di accertamento della “responsabilità amministrativa degli enti”) quarto ANNO 1° e 2° semestre – 14 crediti Oppure −−2) AA.VV., Procedura penale, terza edizione o edizione successiva, Torino, Giappichelli, 2014. Di questo testo sono da saltare le seguenti parti: Cap XV (il procedimento penale davanti al giudice di pace); Cap. XVI (la procedura per accertare la responsabilità degli enti); Cap. XVII (il processo penale minorile) Il manuale deve essere affiancato da un codice di procedura penale aggiornato (ultima edizione disponibile). A titolo di esempio, si indica: −−G. Ubertis, Codice di procedura penale, Milano, I BLU Giuffrè; −−G. Spangher, Codice di procedura penale, Giappichelli. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Concreto interesse per la materia. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia e l’avere conseguito una buona valutazione all’esame di procedura penale possono costituire elemento di priorità. L’argomento sarà concordato con il docente. L’assegnazione definitiva e il deposito del titolo avverrà solo dopo la presentazione scritta di un’ipotesi ragionata di ricerca, elaborata in base a letture propedeutiche. I tempi di lavoro non possono essere preventivamente determinati, ma dipendono dall’impegno e dalla predisposizione del candidato. 089 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO ROMANO E FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO Prof. Gianni Santucci [email protected] Prof. P. Groeschler (V.P.) – Obiettivi formativi Con il corso di “Diritto romano e Fondamenti del diritto europeo” – di recentissima istituzione nel piano di studi della Facoltà di giurisprudenza – si intende offrire ai discenti soprattutto un metodo di ricerca che coniuga le discipline storiche con quella della comparazione giuridica al fine di individuare i fondamenti dei diritti europei attuali nell’ambito privatistico. In questa direzione la conoscenza storica dei fondamenti del diritto europeo è in grado di fornire un parametro critico di raffronto dell’attuale quadro concettuale giusprivatistico e si rivela, inoltre, un’importante ed utile chiave di lettura per la comprensione delle identità e delle differenze esistenti sia all’interno dei singoli ordinamenti di civil law, sia in rapporto con le tradizioni di common law. Prerequisiti E’ necessaria una buona conoscenza del diritto privato italiano e romano, con particolare riferimento al diritto della proprietà e delle obbligazioni, è necessaria altresì la conoscenza dei formanti dei sistemi giuridici di civil law dell’Europa continentale. Programma del corso Parte generale: illustrazione del metodo storico-comparatistico. Parte speciale: saranno trattati argomenti relativi ai diritti reali e al diritto delle obbligazioni nella tradizione europea continentale. Metodi didattici La didattica è svolta essenzialmente dal docente che provvederà alla distribuzione dei materiali che saranno discussi di volta in volta. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto o orale. Testi di riferimento −−G.Santucci, Diritto romano e diritti europei. Continuità e discontinuità nelle figure giuridiche, ed. −−Il Mulino Bologna, 2010. −−G.Santucci (a cura di) Fondamenti del diritto europeo. Seminari trentini, Napoli 2012 edizioni Jovene. quarto ANNO 2° semestre – 6 crediti 090 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE DIRITTO ROMANO E FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO Prof. Massimo Miglietta [email protected] Prof. Christian Baldus (V.p.) – Obiettivi formativi Fonti del diritto e interpretazione giurisprudenziale: tipi, metodi ed esperienza romana. Prerequisiti Per la frequenza non è necessaria la conoscenza della lingua latina, poichè sarà cura del docente rendere accessibile la traduzione dei testi trattati a lezione. Il corso presuppone la conoscenza delle istituzioni di diritto romano. Programma del corso Il corso si articolerà intorno ad una “parte generale” e ad una “parte speciale”. Le lezioni consisteranno nella lettura e nella analisi approfondite dei passi al fine di illustrare praticamente le tecniche interpretative dei giuristi romani - presupposto indispensabile per la formazione del giurista moderno - alla luce delle varie tipologie di fonti del diritto. Tale svolgimento del corso è teso a favorire nello studente l’apprendimento del “metodo deduttivo” - vera peculiarità della giurisprudenza romana - metodo ispirato alla individuazione della “regola” a partire dal “caso concreto” e, dunque, fecondo ed efficace per la risoluzione delle controversie. Alcune lezioni consentiranno, infine, di verificare la differenza tra il metodo sintetico ed efficace (poichè ancorato alla realtà) della produzione giurisprudenziale romana rispetto alla prolissità, alla contraddittorietà e alla genericità che, spesso, contraddistinguono il tenore delle moderne sentenze di merito e di legittimità. Il corso avrà carattere seminariale: è, pertanto, vivamente consigliata la frequenza. Metodi didattici Lezioni a carattere esegetico; seminari integrativi. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame si svolgerà in forma scritta ed orale. E’ prevista, per i soli frequentanti, la possibilità di usufruire di una cosiddetta ‘prova scritta intermedia’. Gli Studenti sono vivamente consigliati di presentarsi all’esame in abbigliamento consono all’importanza dell’atto e alla dignità del luogo. Testi di riferimento Parte generale. Per gli studenti frequentanti: Sarà cura del docente fornire a lezione il testo dei passi quarto ANNO 2° semestre - 6 crediti analizzati; gli studenti frequentanti potranno, pertanto, sostenere l’esame sulla base degli ‘appunti’ tratti a lezione. Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l’esame, invece, utilizzando la seguente opera: −−G. Scherillo, Il Testamento, Milano - Goliardica Cisalpino, ultima edizione. o, in alternativa, −−M. Talamanca, La societas. Corso di lezioni di diritto romano, Padova, Cedam 2012. Parte speciale. Sia per gli studenti frequentanti, che per gli studenti non frequentanti: −−M. Miglietta, I.N.R.I. Studi e riflessioni intorno al processo a Gesù, Napoli, Satura 2011 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Spiccato interesse per la materia. Note Nel nuovo sistema didattico degli studi giuridici del cd. ‘1+4’ il corso di Diritto romano è obbligatorio. Non è possibile sostenere l’esame di Diritto romano senza aver già superato l’esame di Istituzioni di diritto romano. 091 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto tributario Prof. AGGR. Alessandra Magliaro [email protected] QUINTO ANNO 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Fornire attraverso lo studio dei principi generali del diritto tributario strumenti per apprendimenti pratici. Far comprendere l’evoluzione odierna dei tributi. Chi intende sostenere la tesi nella materia dovrà proporre al docente un’ ipotesi di ricerca ed una adeguata bibliografia. Programma del corso Note Il corso si divide in due parti. È indispensabile l’utilizzo di una raccolta aggiornata di leggi tributarie. All’inizio del corso verranno segnalati ulteriori testi aggiornati con le più recenti modifiche. Parte generale: −−principi costituzionali, fonti normative interne e comunitarie −−l’obbligazione tributaria −−i soggetti dell’obbligazione tributaria distinti in: a) soggetti attivi - l’amministrazione finanziaria b) soggetti passivi - il contribuente, il sostituto d’imposta e il responsabile d’imposta −−l’accertamento tributario e le sanzioni −−riscossione e rimborso −−la tutela giurisdizionale in materia tributaria Parte speciale: −−imposta sul reddito −−imposta sui trasferimenti −−imposta sul valore aggiunto −−tributi minori. Cenni Metodi didattici Il corso, oltre alle tradizionali lezioni frontali, prevede una serie di casi applicativi e taluni seminari su singoli argomenti. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame si svolge in forma orale. In via preliminare, nella stessa giornata d’esame, è prevista una prova scritta a risposta multipla, composta da un numero di quesiti che varia a seconda della partecipazione o meno dello studente ai laboratori applicativi che si svolgono in concominanza al corso. Il superamento della prova scritta costituisce mero presupposto per sostenere il colloquio orale. Testi di riferimento −−F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, Torino, Utet, 2 volumi, ultima edizione Oppure −−G. Falsitta, Corso istituzionale di diritto tributario, Padova, Cedam, ultima edizione Da affiancare al manuale prescelto: −−Del Federico, Esercizi, casi e materiali, Torino, Giappichelli, 2014 092 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Diritto processuale amministrativo Prof. Fulvio Cortese [email protected] QUINTO ANNO 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti la strumentazione necessaria per la comprensione teorica e applicativa dei meccanismi della tutela giurisdizionale amministrativa, anche in una prospettiva di analisi comparata delle soluzioni presenti in altri sistemi. I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente dalle attitudini del candidato. Prerequisiti Unico prerequisito è il rispetto delle propedeuticità stabilite dalla Facoltà. Programma del corso Il corso ha per oggetto la disciplina del processo amministrativo e degli istituti che lo caratterizzano. Nello studio della struttura e della funzione del processo amministrativo, condotto alla luce del codice del processo amministrativo e dell’influsso del diritto dell’Unione europea, saranno in particolare illustrate le problematiche relative alle azioni, all’oggetto del giudizio, al contraddittorio, alla tutela cautelare, al sistema probatorio, alla esecuzione e all’appello. Metodi didattici Il corso è svolto con il metodo della lezione frontale. Lo studio dei diversi istituti e delle relative problematiche sarà caratterizzato da un costante riferimento alla giurisprudenza. Alcune lezioni potranno essere dedicate alla illustrazione e alla discussione di specifici casi. E’ altresì consigliata la frequenza, parallelamente al corso, del laboratorio applicativo di diritto amministrativo volto alla trasmissione delle conoscenze e delle abilità necessarie alla redazione di atti processuali, al cui termine si svolgerà un processo simulato. Modalità di verifica dell’apprendimento La verifica avviene attraverso l’esame orale nelle sessioni ordinarie. Eventuali diverse modalità di verifica, anche per gli studenti frequentanti, potranno essere comunicate durante il corso. Testi di riferimento −−Aldo Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, u. ed. oppure −−Aldo Sandulli (a cura di), Diritto processuale amministrativo, Milano, Giuffré, u. ed. E’ richiesta in ogni caso la conoscenza di prima mano delle leggi fondamentali della materia, e in particolare la conoscenza approfondita del d. lgs. 2 luglio 2010, n.104 (e successive modificazioni) che reca la nuova disciplina del processo amministrativo. 093 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / SCHEMA PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Filosofia del diritto - corso avanzato Prof. Maurizio Manzin [email protected] QUINTO ANNO 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Note Il corso si rivolge allo studente di giurisprudenza già in possesso delle nozioni fondamentali nelle principali discipline del diritto. Attraverso un’analisi di tipo filosofico e logico-giuridico saranno prospettati e discussi alcuni nodi problematici legati alla natura della decisione giudiziale e alle metodologie argomentative più appropriate al contesto processuale. Il materiale didattico utilizzato a supporto delle lezioni frontali sarà reso disponibile on line nell’area “Materiali didattici” della comunità “Filosofia del Diritto Corso Avanzato” sulla piattaforma Esse3. Prerequisiti Superamento di uno dei corsi base di Filosofia del diritto previsti per il primo anno di corso. Programma del corso Argomento: L’accettabilità razionale della decisione giuridica. Parte Prima: La crisi del giuspositivismo e le teorie postanalitiche del diritto. Parte Seconda: Le forme del ragionamento e la questione della verità. Parte Terza: La costruzione argomentativa del sillogismo nella decisione giudiziale. Metodi didattici Lezioni frontali assistite da diapositive PowerPoint, seminari tematici (da definire). Attività didattiche esterne: partecipazione a una pubblica udienza presso il Tribunale di Trento, con successiva discussione del caso. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni e dei seminari; −−Franca D’Agostini, Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, Bollati Boringhieri, 2010. Per gli studenti non frequentanti: −−Michele Mangini, Il ragionamento giuridico tra formalismo e retorica, Giappichelli, 2012; −−Franca D’Agostini, Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, Bollati Boringhieri, 2010. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Gli stessi indicati per il corso base di Filosofia del diritto (A-L). 094 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / PERCORSO COMPARATO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Metodologia della scienza giuridica Prof. Paolo Sommaggio [email protected] Obiettivi formativi QUINTO ANNO 1° semestre – 6 crediti −−Appunti delle lezioni e dei seminari −−P. Sommaggio, Contraddittorio Giudizio Mediazione, FrancoAngeli, Milano 2012 −−F. Zanuso e S. Fuselli (a cura di), Il Lascito di Atena, FrancoAngeli, Milano 2011 Il corso intende fornire le basi critiche per una corretta impostazione del tema del metodo nella scienza giuridica. Offrirà perciò una riflessione generale sul tema del metodo nelle scienze, ed una particolare sul problema del ragionamento così come proposto dalla logica giuridica, intesa tanto come schema tradizionale di pensiero (mutuato dal metodo cd. scientifico), quanto come una nuova prospettiva incentrata sulla topica giuridica. A questo scopo verrà approfondito il metodo cd. retorico, inteso come criterio di organizzazione topica del materiale giuridico, finalizzato al confronto dialettico. Un metodo che caratterizza tanto l’attività dello scienziato del diritto quanto quella del giurista di Foro. Per gli studenti non frequentanti: −−P.Sommaggio, Contraddittorio Giudizio Mediazione, FrancoAngeli, Milano 2012 −−F. Zanuso e S. Fuselli (a cura di), Il Lascito di Atena. Funzioni, strumenti ed esiti della controversia giuridica, FrancoAngeli, Milano 2011 −−F. Zanuso (a cura di), Custodire il fuoco, FrancoAngeli, Milano 2013 Prerequisiti Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Non vi sono Prerequisiti formali tuttavia, per i contenuti del corso risulta vivamente consigliato avere già acquisito almeno nozioni fondamentali tanto del diritto sostanziale quanto del diritto procedurale. Programma del corso Il corso intende offrire una analisi circa la natura del metodo del giurista cercando, nel contempo, di offrire gli strumenti critici per sviluppare un diverso approccio al dato normativo concepito nell’ottica di una concreta spendibilità controversiale e dialettica nelle professioni legali e nel dibattito dottrinario. Il modello analitico, ermeneutico e retorico costituiranno utili addestramenti al ragionamento del giurista inteso in questa nuova prospettiva. Il problema del metodo nella cultura giuridica contemporanea. Scienza e metodo. Il metodo nelle Scienze giuridiche. ll problema del cd. “Sillogismo pratico” e suo superamento. Argomentazione e dimostrazione. Teorie contemporanee dell’argomentazione. Il modello retorico. Il tema delle opposizioni. Topica e dialettica nella argomentazione. Il reperimento degli argomenti per il giurista. La confutazione ed il controllo. La via retorica alla verità. Metodi didattici Lezioni frontali. Seminari di approfondimento. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge in forma orale. Potranno essere proposte prove intermedie di accertamento del profitto, dedicate agli studenti frequentanti. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: Spiccato interesse verso la materia. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA corsi complementari e altre attività didattiche SCHEMA corsi complementari corsi complementari 097 099 SCHEMA corsi tenuti in lingua inglese corsi tenuti in lingua inglese 166 167 SCHEMA corsi liberi e laboratori applicativi 180 corsi liberi e laboratori applicativi 182 indice generale 097 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / schema corsi complementari SCHEMA PERCORSO complementari Corso ESSE3 CFU Biodiritto 25261 6 SEM DOCENTE 1° C. Casonato > PAG 099 Criminologia 25022 6 1° A. Di Nicola > 100 Deontologia e metodo delle professioni legali 25953 6 1° F. Puppo – S. Tomasi > 101 Diritto alimentare comparato 25796 6 1° U. Izzo – M. Ferrari > 102 Diritto amministrativo avanzato 25822 6 1° A. Cassatella > 103 Diritto canonico 25024 6 1° R. Maceratini > 104 Diritto civile II (modalità PBL: problem based learning) 25961 6 1° G. Pascuzzi > 105 Diritto comune 25137 6 1° C. Zendri > 106 Diritto dei trasporti 25032 6 1° A. Claroni > 107 Diritto del commercio e dell’arbitrato internazionale 25635 6 1° R. Ceccon – E. M. Bajons > 108 Diritto del lavoro dell’Unione Europea 25934 6 1° S. Scarponi > 109 Diritto del lavoro della cooperazione 25536 6 1° S. Brun > 110 Diritto del lavoro pubblico 25218 6 1° R. Salomone > 111 Diritto del turismo 25227 6 1° S. Busti – A. Claroni > 112 Diritto dell'ambiente 25023 6 1° N. Lugaresi – M. Powers > 113 Diritto dell'energia 25959 6 1° D. Florenzano - S. Manica > 114 Diritto dell’Unione Europea - corso avanzato (Sanzioni dell’Unione Europea e tutela giurisdizionale) 25954 6 1° A. Alì > 115 Diritto delle istituzioni internazionali 25868 6 1° G. Nesi > 116 Diritto di Internet 25287 6 1° N. Lugaresi > 117 Diritto e letteratura 25263 6 1° C. Di Fonzo > 118 Diritto ecclesiastico 25025 6 1° E. Camassa > 119 Diritto penale comparato 25232 6 1° S. Bonini > 120 Diritto penale dell’economia 25028 6 1° A. Melchionda > 121 Diritto privato dell’informatica 25145 6 1° G. Pascuzzi – R. Caso – L. Manderiux > 122 Diritto privato e antitrust dell’Unione europea 25266 6 1° G.A. Benacchio - M. Carpagnano - M. Cozzio > 123 Diritto regionale e degli Enti Locali 25132 6 1° D. Florenzano – S. Penasa > 124 Diritto urbanistico e delle opere pubbliche 25209 6 1° A. Simonati > 125 Esegesi delle fonti del diritto romano 25158 6 1° G. Santucci – N. Luisi – A. Schiavon > 126 Filosofia del diritto corso avanzato 25530 6 1° M. Manzin > 127 Globalizzazione e diritto del lavoro 25835 6 1° M. Borzaga > 128 Le abilità del giurista – Legal skills 25758 6 1° G. Pascuzzi > 129 Metodologia della Scienza Giuridica 25268 6 1° P. Sommaggio > 130 Sociologia del diritto 25759 6 1° P. Sommaggio > 131 Storia del diritto internazionale e delle dottrine internazionalistiche 25937 6 1° G. Marchetto > 132 Storia delle dottrine politiche 25036 6 1° P. Carta > 133 Antropologia giuridica 25760 6 2° R. Sacco > 134 098 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / schema corsi complementari SCHEMA PERCORSO complementari Corso ESSE3 CFU SEM DOCENTE PAG Criminologia applicata 25222 6 2° A. Di Nicola > 135 Diritti fondamentali e scienze della vita 25971 6 2° C. Casonato – S. Penasa > 136 Diritto amministrativo dell'Unione europea 25938 6 2° B. Marchetti > 137 Diritto assicurativo 25960 6 2° F. Sartori > 138 Diritto civile e scienze cognitive 25895 6 2° G. Pascuzzi – C. Bona > 139 Diritto comparato del lavoro 25167 6 2° L. Nogler – K. Katsutoshi > 140 Diritto comparato della proprietà intellettuale 25262 6 2° R. Caso – D. Lametti > 141 Diritto comparato delle religioni 25284 6 2° R. Maceratini - E. Camassa - G. Parolin > 142 Diritto e genere (gender studies) 25591 6 2° S. Scarponi – A. Simonati - S. Colombo > 143 Diritto e management dei partenariati pubblico - privati 25973 6 2° G. A. Benacchio > 144 Diritto ecclesiastico comparato 25757 6 2° E. Camassa – J. M. Vasquez Penuela > 145 Diritto fallimentare 25026 6 2° E. Pederzini - L. Baccaglini > 146 Diritto internazionale avanzato (tutela internazionale dei diritti umani) 25594 6 2° A. Fodella > 147 Diritto internazionale dei conflitti armati 25896 6 2° M. Pertile – S. Borelli > 148 Diritto internazionale dell’ambiente 25291 6 2° A. Fodella > 149 Diritto penale dell’informatica 25239 6 2° A. Melchionda – M. Grotto O. Morales Garcia > 150 Diritto penale internazionale 25286 6 2° E. Fronza – E. Malarino > 151 Diritto penitenziario 25870 6 2° A. Menghini > 152 Diritto processuale civile europeo 25797 6 2° S. Dalla Bontà > 153 Diritto processuale tributario 25590 6 2° A. Magliaro – M. Matteuzzi > 154 Diritto tavolare 25243 6 2° A. Pradi – F. Margonari > 155 Economia dello sviluppo locale 25221 6 2° S. Goglio > 156 Introduzione al diritto anglo americano 25117 6 2° A. Pradi – A. Di Robilant > 157 Introduzione al diritto cinese 25634 6 2° I. Castellucci – X. Jun > 158 Introduzione al diritto dei Paesi africani 25267 6 2° R. Toniatti – E. Ioriatti – G. Decarli > 159 Introduzione al diritto russo 25871 6 2° D. Tuzov > 160 Procedura penale - corso avanzato 25800 6 2° M. Busetto – G. Di Paolo – C. Mauro > 161 Storia del diritto canonico 25155 6 2° R. Maceratini > 162 Storia del diritto romano 25035 6 2° M. Miglietta > 163 Storia del pensiero giuridico moderno 25936 6 2° L. Bianchin > 164 Storia della giustizia 25941 6 2° D. Quaglioni – C. Natalini > 165 099 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI BIODIRITTO Prof. Carlo Casonato [email protected] Obiettivi formativi Il corso introdurrà la materia del biodiritto in riferimento ai suoi rapporti con la bioetica, per poi proseguire con uno studio critico e comparato del suo oggetto (inizio-vita, finevita, dignità umana), delle sue fonti e dei modelli comparati di riferimento (a tendenza permissiva e impositiva) oltre che del metodo che è possibile adottare per dare una valutazione delle discipline rilevanti rimanendo nell’ambito del sapere giuridico. Particolare attenzione verrà dedicata ai casi ed alle sentenze non solo nazionali che maggiormente hanno interessato la disciplina. Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza dell’ordinamento costituzionale italiano e della metodologia della comparazione. È richiesta una conoscenza perlomeno passiva della lingua inglese. Programma del corso Si approfondiranno le specifiche caratteristiche del diritto che si occupa delle scienze della vita e della salute delle persone. Il corso si imposterà su un’analisi critica e comparata dell’oggetto del biodiritto, delle relative fonti e metodo da applicare ai fini di una valutazione giuridico-costituzionale delle sue componenti. Metodi didattici Ogni profilo di analisi verrà introdotto e accompagnato dalla presentazione di casi significativi tratti dall’esperienza comparata. Il corso si propone in questo modo di fornire una comprensione critica delle dinamiche su cui si muove il biodiritto in una pluralità di ordinamenti attraverso una valutazione comparata dei dati normativi, dottrinali e giurisprudenziali. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame, che si svolge in forma orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di utilizzazione degli strumenti metodologici della comparazione applicata al biodiritto; capacità che presuppone un buon livello di conoscenza degli istituti e dei casi oggetto di studio. La ripetizione mnemonica del materiale di studio viene considerata non sufficiente per il superamento dell’esame. Testi di riferimento −−C. Casonato, Introduzione al biodiritto, Giappichelli, Torino, 2012; oppure testo più recente che verrà indicato a lezione e sulle pagine online del corso. Una lista di casi e materiali specifici inseriti nel sito online Complementare 1° semestre – 6 crediti del corso, che gli studenti dovranno studiare e su cui si richiederà una discussione ragionata in classe e in occasione dell’esame. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea richiede l’individuazione di un tema, proposto dal candidato almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. Il docente richiede almeno due settimane di tempo per la correzione del materiale scritto. Gli altri tempi di lavoro dipendono largamente dalle capacità e dal grado di motivazione del candidato. 100 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI CRIMINOLOGIA Prof. Aggr. Andrea Di Nicola [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento La criminologia studia la devianza e la criminalità, gli autori e le vittime di devianza e criminalità e le relative risposte del sistema istituzionale e non. Il corso ha l’obiettivo di fornire le coordinate essenziali per capire in un’ottica comparata l’evoluzione dei comportamenti devianti e criminali e delle reazioni dei sistemi internazionali, nazionali e locali. Esame orale. Prerequisiti Aver superato diritto penale o diritto penale europeo e transnazionale. Programma del corso Parte I. Devianza e criminalità −−Modulo 1. Definire la devianza e la criminalità. Cos’è la devianza. Cos’è la criminalità e chi è criminale. −−Modulo 2. Misurare la criminalità. Quanti reati, quanti criminali, quante vittime. Metodi e tecniche per rilevare la criminalità in Italia e in altri paesi. −−Modulo 3. Spiegare la criminalità. Teorie sulle cause della criminalità. Criminologia e altre scienze. −−Modulo 4. Distinguere le forme di criminalità. Criminalità comune, violenta, dei colletti bianchi, organizzata. −−Modulo 5. Parlare di criminalità. Media e criminalità. Parte II. Gli autori −−Modulo 6. Studiare gli autori. La criminologia clinica. Distorsioni della personalità. Serial killers. −−Modulo 7. Studiare l’organizzazione dei devianti. Perché e come ci si associa per delinquere. Parte III. Le vittime −−Modulo 8. Capire le vittime per aiutarle. Chi sono le vittime e perché lo diventano. Curare le vittime. La vittimologia. Parte IV. Le risposte −−Modulo 9. Analizzare le istituzioni per la criminalità. Quale sanzione per quale criminale. −−Modulo 10. Prevedere la criminalità ed i suoi rimedi. Fine della prevenzione penale e nuove forme di prevenzione (situazionale, precoce). Metodi didattici Lezioni frontali. Parallelamente al corso sono organizzati dei seminari integrativi (di 2 ore ciascuno, facoltativi) in cui esperti approfondiscono parti del programma. Date e nomi dei docenti sono comunicati ai frequentanti insieme al programma delle lezioni e alla lista del materiale per l’esame. Testi di riferimento I frequentanti dovranno studiare il materiale bibliografico sui temi trattati a lezione (disponibile online) e gli appunti. Il carattere del corso presuppone la frequenza. Per i non frequentanti i testi sono: −−B. Vettori, Le statistiche sulla criminalità in ambito internazionale, europeo e nazionale, LED, Milano, 2010, pp. 7-86; −−F.P. Williams e M.D. McShane, Devianza e criminalità, Il Mulino, Bologna, 2002, pp. 9-137 e 159-200; −−M. Barbagli, A. Colombo e E.U. Savona, Sociologia della devianza, Il Mulino, Bologna, 2003, pp. 13-24, 73-200; −−A. Di Nicola, La criminalità economica organizzata, Angeli, Milano, 2006. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Aver superato con profitto criminologia e criminologia applicata. Conoscenza dell’inglese importante. I tempi dipendono da capacità e motivazione del tesista. Considerato il numero di richieste, si consiglia di discutere dell’assegnazione con largo anticipo. È anche possibile condurre tesi di ricerca all’interno del gruppo di ricerca eCrime www.ecrime.unitn.it (3 studenti ogni anno accademico). I criteri saranno indicati a lezione. 101 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DEONTOLOGIA E metodo delle professioni legali Prof. Federico Puppo [email protected] DOTT. SERENA TOMASI [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso è finalizzato a fornire allo studente di giurisprudenza le prime cognizioni di deontologia (dell’avvocato, del notaio, del magistrato) e i primi strumenti di metodo di redazione degli atti forensi. Si intende così offrire allo studente la possibilità di confrontarsi con il mondo delle prassi giuridica analizzando i connotati tipici delle professioni che, tradizionalmente, il laureato in giurisprudenza viene chiamato a svolgere, proponendo di ricercare l’identità del giurista pratico in una peculiare idea di etica e di metodo. Esame orale sulla base dei testi di seguito indicati. Programma del corso Il corso sarà suddiviso in due moduli distinti: il primo, dedicato allo studio della deontologia delle professioni legali; il secondo, al metodo di redazione degli atti forensi. Il primo modulo guarderà alla deontologia professionale attraverso un metodo di tipo problematico: anche grazie a seminari tenuti da pratici del diritto (avvocati, magistrati e notai) si affronteranno alcune domande di carattere fondamentale in merito alle diverse concezioni di etica (generale e professionale), alla natura della deontologia, ai problemi posti dai codici deontologici, alle diverse risposte offerte dalla filosofia del diritto. Il fine è quello di rendere capace lo studente di interrogarsi sui fondamenti etici delle professioni forensi che, per la peculiare posizione assunta dal corso, si identificano anche con quelli di tipo metodologico. Il secondo modulo, tenuto dalla dott.ssa avv. Serena Tomasi, propone: a)l’analisi degli elementi del contesto forense che orientano l’azione del giurista pratico; b)lo studio critico degli atti forensi, finalizzato all’esercizio della scrittura difensiva (con attenzione alla tipologia degli atti, sia giudiziali sia stra-giudiziali, alla loro struttura e funzione; c)la presentazione delle tecniche di argomentazione e di uso strategico del linguaggio. L’offerta didattica sarà completata da un ciclo di seminari tematici introdotti da professionisti esperti (avvocati, notai, magistrati). Metodi didattici Lezioni frontali. Esercitazioni pratiche in aula. Seminari con esperti esterni. Compatibilmente con il numero di studenti frequentanti, si prevede di organizzare visite presso il Tribunale di Trento per assistere a processi penali. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni e dei seminari. −−F. Puppo, Informatica giuridica e metodo retorico. Un approccio “classico” all’uso delle nuove tecnologie, Tangram, 2012. −−E. Randazzo (a cura di), Il penalista e il nuovo codice deontologico, Giuffrè, 2014 (limitatamente alle pp. 1-72; 124-134; 191-277). Per gli studenti non frequentanti: −−F. Puppo, Informatica giuridica e metodo retorico. Un approccio “classico” all’uso delle nuove tecnologie, Tangram, 2012. −−M. Manzin, P. Moro (a cura di), Retorica e deontologia forense, Giuffrè, 2010. −−E. Randazzo (a cura di), Il penalista e il nuovo codice deontologico, Giuffrè, 2014 (limitatamente alle pp. 1-72; 124-134; 191-277). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’individuazione dell’argomento di tesi si genera da un incontro fra le competenze e gli interessi del discente e del docente. In linea generale, la redazione di una tesi può implicare la conoscenza di lingue classiche e moderne, la disposizione a cimentarsi con fonti di natura eterogenea (teorico-giuridiche, logico-filosofiche, storico-sociali, letterarie ecc.), il possesso di alcune abilità informatiche di base (word processing, consultazione di database on e offline), oltre naturalmente ad una sufficiente preparazione di tipo filosofico e umanistico equiparabile a quella fornita da una adeguata formazione scolastica. note Il materiale di studio che si renderà necessario a supporto delle lezioni (fonti, testi, handouts, diapositive, filmati ecc.) sarà reso disponibile online nell’area “Materiali didattici” di Esse3 in forma di puntatori o documenti (Word, PDF e PPS) scaricabili. Il docente è a disposizione degli studenti in orario di ricevimento. 102 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO ALIMENTARE COMPARATO Prof. Umberto Izzo [email protected] DOTT. Matteo Ferrari [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende introdurre gli studenti alla comprensione delle problematiche che il giurista affronta nell’accompagnare i processi di produzione, commercializzazione e consumo di alimenti e bevande, seguendo un metodo aperto al diritto comparato e alla interdisciplinarietà. Prerequisiti È auspicabile conoscere le nozioni degli insegnamenti fondamentali del primo triennio. Programma del corso L’agroalimentare è uno dei settori più vivaci ed evoluti della nostra economia, con una spiccata vocazione all’esportazione ed è anche uno dei comparti più intensamente regolamentati, tanto a livello dei singoli ordinamenti nazionali quanto a livello internazionale. A questa vivacità e all’importanza che il settore assume per l’economia nazionale (come conferma il ruolo che la materia assume nell’ ambito di EXPO 2015), si accompagna la considerazione che attorno agli alimenti si dispiegano una serie di dispositivi giuridici che fanno del diritto alimentare un tema a forte vocazione interdisciplinare: regole privatistiche, amministrativitiche, penalistiche, di matrice europea e sovranazionale si fondono in un apparato giuridico che necessita di essere compreso alla luce di nozioni storiche, economiche, politiche, culturali, antropologiche, senza le quali non sarebbe possibile comprendere l’evoluzione di questo sistema di regole. Il corso analizza la normativa che disciplina la produzione, il commercio e il consumo di alimenti, privilegiando il raffronto tra l’esperienza statunitense e le soluzioni elaborate in sede europea. Più specificatamente, fra i i temi oggetto di trattazione vi sono: i principi fondanti il diritto alimentare; il legame tra diritto alimentare e culture locali; la sicurezza degli alimenti nel diritto comunitario e statunitense; natura e funzioni delle certificazioni; le responsabilità dei soggetti operanti nella filiera agroalimentare; l’etichettatura, la pubblicità e le altre forme di comunicazione concernenti i prodotti agroalimentari; la disciplina delle denominazioni di origine ed indicazioni geografiche; il commercio internazionale di alimenti e bevande; la disciplina degli alimenti biologici; la regolamentazione degli ogm; il problema dell’obesità e dell’alcolismo e gli strumenti giuridici impiegati per fronteggiarlo. Metodi didattici L’insegnamento segue un approccio seminariale, nel quale gli studenti, anche in base ad incentivi definiti ad inizio corso, sono chiamati ad interagire con i docenti discutendo Complementare 1° semestre – 6 crediti criticamente materiali legislativi, giurisprudenziali e dottrinali. Il corso si avvale di una community ad accesso ristretto in Esse3 per lo scambio di informazioni e materiali fra docente e frequentanti. Modalità di verifica dell’apprendimento Orale. Quanti al termine del corso abbiano frequentato almeno 18 lezioni possono sostenere una prova scritta i cui esiti sono verbalizzati in sede di preappello del secondo semestre, che consiste in una serie di domande a risposta multipla e nello svolgimento di un elaborato scritto a traccia aperta entro un termine assegnato. Testi di riferimento Ferrari, Izzo, Diritto alimentare comparato. Regole del cibo e ruolo della tecnologia, Bologna, Il Mulino, 2012; i non frequentanti possono prepararsi sul medesimo testo (con esclusione delle pagg. da 85 a 120) e su Ferrari, La dimensione proprietaria delle indicazioni geografiche. Uno studio di diritto comparato, Napoli, Editoriale scientifica, 2015 (anche in OA: http://eprints.biblio.unitn.it/4449/) limitatamente alle pagg. da 11 a 96. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si dà precedenza agli studenti che abbiano frequentato il corso. È necessaria la conoscenza di almeno una lingua straniera. Si consiglia di discutere l’assegnazione del tema di ricerca con i docenti con largo anticipo rispetto alla data di laurea sperata. È indispensabile padroneggiare le abilità utili a reperire i dati giuridici (si consiglia la lettura di Pascuzzi, Cercare il diritto, Zanichelli, ult. ed.). 103 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO AMMINISTRATIVO AVANZATO Prof. AGGR. Antonio Cassatella [email protected] DIRITTO AMMINISTRATIVO AVANZATO – Il SINDACATO DI LEGITTIMITA’ Obiettivi formativi Il corso intende approfondire lo studio di alcuni fondamentali istituti del diritto amministrativo sostanziale, tramite un’analisi critica della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina intervenute in materia. Prerequisiti Unico prerequisito è il rispetto delle propedeuticità stabilite dalla Facoltà. Programma del corso Il corso è dedicato all’evoluzione del sindacato di legittimità dell’azione amministrativa, mediante un’analisi storicoricostruttiva del fenomeno, condotta attraverso l’esame della giurisprudenza del Consiglio di Stato, dei Tribunali Amministrativi Regionali, della Corte dei Conti, della Corte di Cassazione, oltre che della Corte di Giustizia. La comprensione delle modalità e degli sviluppi del fenomeno consentirà di approfondire lo studio di una serie di istituti connessi, come la discrezionalità amministrativa, le valutazioni tecniche della p.a., il rapporto fra procedimento e provvedimento, la natura e le caratteristiche dei vizi del provvedimento e delle anomalie dell’attività amministrativa, i rapporti fra amministrazione e giurisdizione. Metodi didattici In una prima fase del corso le lezioni avranno carattere frontale, e saranno dedicate all’analisi teorica e praticoapplicativa dei vari fenomeni ed istituti. In una seconda fase del corso gli studenti saranno invitati ad affrontare e risolvere alcuni casi pratici mediante la redazione di pareri ed atti, sotto la guida del docente. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si terrà in forma orale. Eventuali diverse modalità di verifica, anche per gli studenti frequentanti, potranno essere comunicate durante il corso. Testi di riferimento I materiali di riferimento (giurisprudenza e dottrina) saranno forniti agli studenti frequentanti nel corso delle lezioni. Per gli studenti non frequentanti: −−D. DE PRETIS, Valutazioni tecniche della p.a., in S. CASSESE, a cura di, Dizionario di diritto amministrativo, VI, Milano, 2006, pp. 6176-6183; −−F. LEDDA, Potere, tecnica e sindacato giudiziario sull’amministrazione pubblica, in ID., Scritti giuridici, Complementare 1° semestre – 6 crediti Padova, 2002, pp. 179-236; −−F. LEVI, Legittimità (dir. amm.), in Enciclopedia del diritto, vol. XXIV, Milano, 1974, pp. 125-140; −−M. NIGRO, Procedimento amministrativo e tutela giurisdizionale contro la pubblica amministrazione (il problema di una legge generale sul procedimento amministrativo), in Id., Scritti giuridici, III, Milano, 1996, pp. 1429-1450; −−A. POLICE, Annullabilità e annullamento, in Enciclopedia del diritto. Annali, I, Milano, 2007, pp. 49-74; −−R. VILLATA, M. RAMAJOLI, Estratto da Il provvedimento amministrativo, Torino, 2011, limitatamente al capitolo II, pagg. 41-180. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea I titoli delle tesi sono assegnati, di regola, dal docente, fra argomenti di diritto amministrativo sostanziale e processuale. Sono titoli preferenziali per l’assegnazione della tesi, oltre all’interesse per la materia, gli esiti conseguiti negli esami fondamentali di area amministrativistica e pubblicistica (istituzioni di diritto pubblico, istituzioni di diritto comunitario, diritto costituzionale, diritto tributario).I tempi di elaborazione della tesi dipendono in larga parte dalle attitudini dello studente, ma sono potenzialmente lunghi. 104 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO CANONICO Prof. Ruggero Maceratini [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Il corso ha un duplice carattere: generale ed informativo e, per quanto possibile anche monografico. Sotto il primo profilo si propone di far conoscere la struttura della Chiesa, come società che si basa su presupposti diversi dalle altre realtà politiche. Per tale motivo verrà data rilievo alla parte costituzionale del diritto canonico stesso, senza trascurare i necessari riferimenti storici. Sotto il secondo profilo l’attenzione sarà rivolta in modo particolare all’istituto matrimoniale e dal relativo processo e verranno poi esposti brevemente i principi fondamentali che regolano le sanzioni nella Chiesa. L’argomento sarà individuato d’intesa con il candidato. I tempi di elaborazione della tesi non possono essere preventivamente determinati, dipendendo dall’impegno e dalla predisposizione dello studente. Prerequisiti Si ritiene che non debbano sussistere particolari prerequisiti tranne quello, ovvio, della buona volontà. Programma del corso Fondamenta del diritto canonico; La costituzione della Chiesa; Profili istituzionali della Chiesa cattolica; Il governo della Chiesa: norma canonica, consuetudine, atto amministrativo; Il matrimonio canonico ed il diritto processuale canonico; Elementi sulle sanzioni canoniche. Metodi didattici Il corso si articola in una serie di lezioni ed eventualmente, a seconda delle circostanze, anche in seminari tenuti da professori di altre Università. Ai frequentanti che dimostreranno particolare interesse verranno segnalati eventuali approfondimenti della materia su cui svolgere anche brevi elaborati scritti. Per quanto riguarda le modalità dell’accertamento dell’apprendimento, ferma restando l’insostituibilità dell’esame orale per tutti, dal momento che nelle lezioni si tende ad avere anche un dialogo con gli studenti, ovviamente, per i frequentanti, si verifica attraverso di esso un automatico accertamento dell’efficacia delle lezioni nonchè dell’impegno degli studenti stessi. Testi di riferimento A scelta per la parte costituzionale ed istituzionale: −−P. Lombardia - Lezioni di Diritto canonico, Milano Giuffrè ultima edizione; −−P. Moneta - Introduzione al diritto canonico, Torino Giappichelli 2001. I frequentanti potranno sostituire i testi con gli appunti delle lezioni. Per la parte matrimoniale: −−P. Moneta - Il matrimonio nel nuovo diritto canonico, Genova Ecig ultima edizione. 105 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari Diritto civile II (modalità PBL: problem based learning) Prof. Giovanni Pascuzzi [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di approfondire i metodi della riflessione civilistica utilizzando una metodologia didattica innovativa. PREREQUISITI Aver sostenuto l’esame di “Diritto civile” e l’esame di “Le abilità del giurista – Legal skills”. PROGRAMMA DEL CORSO Oggetto del corso saranno gli istituti e i metodi del diritto civile. METODI DIDATTICI Il corso viene impartito attraverso il metodo didattico denominato “Problem based learning” (PBL) o “Didattica a base di problemi (DBP). Per questo è riservato al massimo a 15 studenti particolarmente motivati, ed è a frequenza obbligatoria. Nella didattica tradizionale svolta in grandi aule, la comunicazione è largamente una procedura a senso unico, da docente a studenti. Lo scambio di informazioni tra gli studenti è praticamente inesistente. Nella DBP, invece, l’interazione tra gli studenti, cioè lo scambio reciproco di conoscenze, idee e critiche, è parte essenziale del processo di apprendimento. Le caratteristiche principali della didattica a base di problemi sono: −−l’approccio modulare e tematico incentrato su problemi; −−l’autonomia relativamente ampia degli studenti; −−il processo di apprendimento interattivo in piccoli gruppi sotto la supervisione di un docente; −−l’applicazione di una procedura sistematica per la formulazione e l’analisi di problemi. Gli studenti s’incontrano due volte alla settimana per due ore (è obbligatorio frequentare almeno il 75% delle riunioni). Il docente garantisce che gli studenti seguano la procedura e non divergano dai problemi previsti nel quadro del corso. Il docente può intervenire con spiegazioni sulla materia. Maggiori dettagli sulle modalità di svolgimento del corso saranno illustrati all’inizio del corso. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame consiste in una prova orale. TESTI DI RIFERIMENTO Vengono individuati durante il corso. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA La tesi di laurea (curricolare o di ricerca) viene assegnata dal professore, scegliendo tra una rosa di argomenti relativi Complementare 1° semestre – 6 crediti ai contenuti del corso. E’ necessario possedere il metodo della ricerca giuridica mediante strumenti tradizionali e digitali. A questo fine si consiglia lo studio di “G. Pascuzzi, Cercare Il diritto, III ed., Zanichelli, Bologna, 2011” La bozza finale della tesi deve essere pronta almeno due mesi prima della prevista data di laurea. 106 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO COMUNE Prof. Aggr. Christian Zendri [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazionedella tesi di laurea Le lezioni, condotte con lo studio immediato delle fonti, introdurranno gli studenti alla conoscenza dei tratti fondamentali del diritto comune, esperienza fondante della tradizione giuridica occidentale moderna. Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. Programma del corso Il corso avrà per oggetto il problema della condizione giuridica degli ebrei nella tradizione di diritto comune, e in particolare la questione del battesimo dei bambini contro la volontà dei genitori, nei secoli XII-XVIII soprattutto, ma tenendo conto anche del dibattito otto-novecentesco. La condizione giuridica degli ebrei ha costituito un problema complesso per i giuristi di diritto comune, a partire dalle premesse giustinianee, per cui gli ebrei erano considerati cittadini romani, e dalla tradizione canonistica, che invece ha progressivamente costruito un complesso sistema di interdizioni volte a limitare la capacità giuridica e di agire degli ebrei, e destinate a cadere solo a XIX secolo inoltrato. La Riforma religiosa del secolo XVI non ha segnato, da questo punto di vista, un mutamento sostanziale in una situazione la cui più notevole caratteristica consiste nella fiera resistenza offerta dalla tradizione civilistica a ogni tentativo di escludere gli ebrei almeno dallo “status” giuridico più importante, quello di cittadini romani. In questo contesto, il problema del battesimo dei bambini ebrei contro la volontà dei loro genitori, della liceità e validità di un tale atto sacramentale, e del ruolo, in quest’ambito, della pubblica autorità hanno costituito uno degli aspetti più delicati in cui si è manifestato il problema della condizione giuridica degli ebrei, oggetto di un costante ripensamento fino almeno al secolo XVIII, e con conseguenze che giungono fino al secolo successivo e alla prima metà del XX. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento A tutti gli studenti è consigliata la lettura di: −−C. ZENDRI, Umanesimo giuridico ed ebraismo. La questione del battesimo “invitis parentibus” nel pensiero di Ulrich Zasius, Padova, Cedam, 2011. Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la lettura di: −−F. CALASSO, Introduzione al diritto comune, Milano, Giuffrè, 1970. 107 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO DEI TRASPORTI Dott. Alessio Claroni [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il corso si propone di approfondire, attraverso la dettagliata analisi della normativa e della giurisprudenza in materia, lo studio della regolamentazione dei servizi di trasporto aereo, marittimo (con particolare riferimento ai servizi della navigazione interna), ferroviario e stradale, con specifica attenzione alla disciplina della concorrenza, degli aiuti di stato ed all’istituzione di obblighi e di oneri di servizio pubblico. Oggetto del corso sarà, inoltre, l’analisi della gestione delle infrastrutture del trasporto (aeroporti e porti, anche turistici), dell’accesso alle stesse e dei servizi strumentali ed accessori a quelli del trasporto. Il corso avrà, altresì, ad oggetto l’analisi del contratto di trasporto e del regime di responsabilità del vettore, nonché l’approfondimento dei documenti del trasporto. Zunarelli S. - Romagnoli A. - Claroni A., Diritto pubblico dei trasporti, Bologna, 2015, Bonomo Editore. Con riferimento alla parte privatistica del Corso, si consiglia la consultazione dell’estratto del testo di Zunarelli S., Lezioni di diritto della navigazione, Libreria Bonomo editrice (da pag. 43 a pag. 50; da pag. 55 a pag. 72; da pag. 100 a pag. 105, escluso il trasporto multimodale; da pag. 110 a pag. 116), acquisibile gratuitamente sul sito della Bonomo Editore. Gli Studenti che avranno maturato la frequenza al Corso potranno sostituire parte del libro di testo con gli appunti delle lezioni. Prerequisiti Il corso, che si prefigge l’obiettivo di mostrare l’interazione tra diritto pubblico e diritto privato nella materia speciale, presuppone la conoscenza della teoria dei titoli di credito, dell’impresa commerciale e dei contratti ad essa attinenti. Vengono, pertanto, evidenziate la propedeuticità dell’insegnamento di diritto commerciale e la precedenza del relativo esame. Programma del corso −−La disciplina del contratto di trasporto e del regime di responsabilità del vettore. −−I documenti del trasporto. −−I servizi di trasporto aereo. −−I servizi di trasporto marittimo e della navigazione interna. −−I servizi di trasporto ferroviario. −−I servizi di autotrasporto delle merci. −−I servizi di trasporto pubblico locale. −−Il sostegno finanziario pubblico nel settore dei servizi di trasporto. −−Gli aeroporti e i servizi aeroportuali. −−I porti e i servizi portuali: il processo di riforma della gestione portuale. −−I porti turistici. Metodi didattici Lezioni frontali. Approfondimento e discussione critica di casi giurisprudenziali. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato, almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. 108 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO DEL COMMERCIO E DELL’ARBITRATO INTERNAZIONALE dott. Roberto Ceccon [email protected] Prof. Ena-Marlis Bajons (V.P.) [email protected] Obiettivi formativi Acquisire competenze sui principali temi giuridici che contraddistinguono il commercio internazionale incluse alcune tipiche strutture contrattuali, e sull’istituto dell’arbitrato commerciale internazionale quale principale strumento per la risoluzione del contenzioso commerciale internazionale. Prerequisiti Nessuno Programma del corso Fonti del diritto commerciale; le clausole contrattuali; le fasi di formazione del contratto; tipologie contrattuali. La risoluzione delle controversie commerciali internazionali: le fonti dell’arbitrato internazionale; la clausola arbitrale; arbitrato ad hoc e arbitrato amministrato; la procedura arbitrale; l’esecuzione e il riconoscimento del lodo arbitrale estero. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta facoltative a conclusione del corso o prova orale. Testi di riferimento Appunti delle lezioni. −−A. Frignani - M. Torsello, Il contratto internazionale, CEDAM, capp.II,III, IV, V, VI, VII, XIII −−P. Bernardini, L’arbitrato nel commercio e negli investimenti internazionali, Giuffrè, capp. I a V. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Tematiche trattate durante il corso. Complementare 1° semestre – 6 crediti 109 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari Diritto del lavoro dell’Unione Europea Prof. Stefania Scarponi [email protected] Obiettivi formativi Approfondire le tematiche inerenti la politica sociale dell’Unione Europea in relazione al quadro normativo ed alla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Comprendere le implicazioni dell’evoluzione delle tecniche normative fra hard-law e soft-law sotto il profilo dell’integrazione europea. Approfondire il contenuto dei diritti sociali nella Carta dei diritti fondamentali allegata al Trattato. Affrontare criticamente le questioni emerse con riferimento ad alcuni particolari istituti lavoristici, quali la libera circolazione, i contratti di lavoro flessibili, il trasferimento d’azienda, gli aiuti di stato alle imprese, il diritto di sciopero, la contrattazione transnazionale. Prerequisiti Si richiede la conoscenza del diritto comunitario e del diritto del lavoro. Programma del corso Le tappe evolutive della politica sociale europea ed il sistema delle fonti alla luce del Trattato di Lisbona. La portata ed il contenuto dei diritti sociali dei lavoratori. La c.d. concertazione sociale europea e il ruolo dei sindacati. Il metodo aperto di coordinamento e le strategie per l’occupazione. Armonizzazione e concorrenza. Le questioni teoriche ed applicative connesse alla trasposizione delle direttive negli ordinamenti nazionali, con particolare riferimento alla materia dei contratti di lavoro flessibile, divieto di discriminazione, trasferimento d’azienda, licenziamenti collettivi, somministrazione di lavoro, tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro; comitati aziendali europei. La giurisprudenza “creativa” della Corte di Giustizia in materia di diritti dei lavoratori: la libera circolazione dei lavoratori; il lavoro a tempo parziale e a termine, il licenziamento collettivo dei lavoratori; il trasferimento d’azienda; l’orario di lavoro. La portata dei “diritti fondamentali” e il dialogo fra Corte di Giustizia e alte Corti. Metodi didattici Il corso prevede lezioni frontali per 42 ore oltre all’attività di studio individuale. Si consiglia altresì di seguire il laboratorio sulla giurisprudenza della CGE in tema di discriminazione, tenuto dall’avv. E. Stenico, cui corrispondono altri 2 crediti. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge oralmente. Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta finale. Testi di riferimento −−M. Roccella, T. Treu, Diritto del lavoro della comunità europea, Cedam ult.ed. Complementare 1° semestre – 6 crediti Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Aver sostenuto con buoni risultati l’esame al termine del corso ed avere già sostenuto l’esame di diritto del lavoro. 110 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO DEL LAVORO DELLA COOPERAZIONE Prof. Stefania Brun [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo quello di comprendere come si “adatti” la disciplina di protezione del lavoro subordinato dinnanzi alla figura di un lavoratore legato al proprio datore di lavoro da un duplice vincolo contrattuale (associativo e di lavoro), ossia il socio lavoratore di cooperativa. Prerequisiti Avere sostenuto e superato positivamente l’esame di Diritto del lavoro o di Diritto del lavoro europeo e trasnazionale. Programma del corso Il corso avrà ad oggetto i rapporti di lavoro nelle società cooperative e, più in particolare, le peculiarità che caratterizzano, all’interno di queste, la figura del socio lavoratore. Si tratterà, anzitutto, di ripercorrere l’intenso dibattito sviluppatosi in merito, per poi passare ad approfondire i contenuti della l. n. 142 del 2001, che disciplina proprio la posizione giuridica del socio lavoratore. In proposito, si cercherà soprattutto di mettere in luce quali siano le conseguenze della sussistenza, in capo a quest’ultimo, di due distinti rapporti, associativo e di lavoro. Si esamineranno, in particolare, i diversi rapporti di lavoro che il socio lavoratore può instaurare con la cooperativa: ci si occuperà così sia dei rapporti di lavoro autonomo, anche in forma continuativa e coordinata e a progetto, che dei rapporti di lavoro subordinato, nelle diverse tipologie, standard e flessibili, previste dalla vigente legislazione giuslavoristica. Nel corso di tale analisi, gli effetti della coesistenza dei vincoli associativo e di lavoro verranno in particolare approfonditi con riguardo ai diritti individuali e collettivi accordati ai soci lavoratori autonomi e subordinati, incluso il relativo trattamento economico. Da ultimo, non potrà non concentrarsi l’attenzione sugli effetti di tale coesistenza sulla disciplina relativa ai licenziamenti, nonchè su quella processuale. Per la preparazione dell’esame è necessario consultare il testo della l. n 142 del 2001, così come novellato dall’art. 9 della l. n. 30 del 2003. Lo studente è tenuto ad aggiornarsi fino alla data dell’esame sulle innovazioni normative eventualmente sopraggiunte, che saranno segnalate dalla docente. Metodi didattici Il corso alternerà lezioni frontali ad esercitazioni pratiche che potranno consistere nell’esame di casi giurisprudenziali o nella predisposizione da parte dello studente di un paper su profili specifici della materia. Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentanti sarà possibile effettuare una parte dell’esame attraverso modalità che prevedano Complementare 1° semestre – 6 crediti il coinvolgimento attivo degli studenti stessi (ad esempio attraverso l’approfondimento in aula da parte dello studente di profili specifici). In ogni caso, sia per gli studenti frequentanti che non frequentanti l’esame finale avrà forma scritta. Testi di riferimento Per la preparazione dell’esame lo studente dovrà prepararsi sui seguenti testi: −−L. Nogler, M. Tremolada, C. Zoli (a cura di), La riforma della posizione giuridica del socio lavoratore di cooperativa. Commentario alla l. n. 142 del 2001, in Le Nuove Leggi Civili Commentate, 2002, 4, pp. 339-498 (escluse le pp. da 425 a 441: commento sub art. 4, l. n. 142 del 2001). −−M. Ranieri, Prestazione del socio lavoratore: problemi di qualificazione, in Diritti lavori mercati, 2010, pp. 105-137. −−S. Costantini, Orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sulle controversie fra socio lavoratore e cooperativa, in Diritti lavori mercati, 2010, pp. 181-201. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell’interesse per la materia. Il titolo della tesi verrà definitivamente assegnato dopo la presentazione e l’approvazione di un programma di ricerca su un argomento concordato fra docente e studente. 111 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO DEL LAVORO PUBBLICO Prof. Riccardo Salomone [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire gli strumenti per affrontare i problemi della disciplina del lavoro nelle pubbliche amministrazioni, con lo studio dei vincoli costituzionali e delle peculiarità legislative e contrattuali che lo caratterizzano rispetto al settore del lavoro privato. Particolare rilevanza sarà inoltre attribuita alle riforme degli anni più recenti e alle peculiarità della disciplina delle province autonome di Trento e Bolzano. Prerequisiti Avere sostenuto l’esame di diritto del lavoro. Programma del corso −−Il lavoro pubblico e le sue tante “riforme”. −−Il lavoro pubblico e i principi costituzionali. −−Le competenze legislative in materia di lavoro pubblico (con particolare riguardo allo Statuto d’autonomia per il Trentino Alto-Adige Südtirol). −−La riforma del lavoro pubblico. La dirigenza pubblica. −−Le fonti di disciplina del rapporto di lavoro. −−Il contratto collettivo. −−Il contratto individuale. La fase concorsuale e l’accesso. Le tipologie contrattuali “flessibili”; gli strumenti di mobilità del personale; l’inquadramento, le mansioni, la disciplina dell’orario di lavoro e della retribuzione. Il potere disciplinare e il recesso. Metodi didattici Lezioni frontali. Studi di caso. Sarà privilegiata la discussione critica e agli studenti saranno prospettati una serie di casi emblematici. È suggerita la partecipazione attiva alle lezioni, con la consultazione e lo studio dei testi e dei materiali di approfondimento sin dall’inizio del corso. Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentanti sarà prevista una prova incentrata sulla risoluzione di casi concreti discussi durante lo svolgimento delle lezioni di cui si terrà conto in sede di esame finale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti saranno concordati con il docente durante il corso testi e materiali di base e di approfondimento in relazione a singoli argomenti. Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente per l’indicazione dei testi e dei materiali utili alla preparazione dell’esame. Tra gli altri, può essere comunque considerato come testo di riferimento: −−U. Carabelli, M.T. Carinci, Il lavoro pubblico in Italia, Bari, Cacucci, 2010. Complementare 1° semestre – 6 crediti Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Concreto interesse per la materia oggetto dell’insegnamento. 112 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO DEL TURISMO Prof. Silvio Busti [email protected] Dott. Alessio Claroni [email protected] Prerequisiti Aver superato l’esame di Diritto commerciale. Programma del corso −−Diritto del turismo: nozione e contenuti. −−L’intervento pubblico nel turismo. Il decentramento delle competenze L’imprenditorialità alberghiera e turistica. L’intervento finanziario pubblico: il credito alberghiero e turistico. Turismo e tutela dell’ambiente. −−La disciplina pubblicistica dell’esercizio alberghiero e delle strutture ricettive similari. −−Il contratto d’albergo: nozione e tipicità; le altre figure affini. Caratteri e soggetti del contratto. Le obbligazioni dell’albergatore e del cliente. La responsabilità dell’albergatore. Estinzione del rapporto. La responsabilità dei soggetti assimilati agli albergatori. −−I contratti di organizzazione ed intermediazione di viaggio. Obblighi e diritti dell’organizzatore e venditore dei c.d. pacchetti turistici. La tutela del turista-consumatore nella normativa comunitaria. Metodi didattici Lezione frontale. Modalità di verifica dell’apprendimento Riepiloghi verso la fine del corso, esame finale. Ai fini della preparazione dell’esame, gli Studenti che avranno maturato la frequenza al Corso potranno sostituire parte del libro di testo con gli appunti delle lezioni. Testi di riferimento Franceschelli - Morandi, Manuale di diritto del turismo, Giappichelli, ultima edizione. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione dell’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato, almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. Il deposito del titolo ha luogo solo in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di uno schema ragiona- Complementare 1° semestre – 6 crediti to di ricerca elaborato in base a letture propedeutiche. Per dare la possibilità al docente di seguire lo sviluppo della ricerca è necessario che il candidato faccia pervenire al docente parti del lavoro già svolto. Non sono predeterminati tempi di lavoro che dipendono esclusivamente dall’applicazione dello studente e dalla sua capacità di scrivere senza errori di grammatica, sintassi e punteggiatura (avvertimento ovvio, ma purtroppo sempre più opportuno). 113 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO DELL’AMBIENTE Prof. Nicola Lugaresi [email protected] Prof. Melissa Powers (V.P.) – NOTA INTRODUTTIVA (IMPORTANTE) e indicazioni che seguono si limitano a fornire un quadro L generale del corso. Per informazioni più approfondite ed aggiornate, in particolare per quanto riguarda testi, lezioni e tesi di laurea, vi invito a fare riferimento alle pagine web del corso: https://lugaresiunitn.wordpress.com/dirittoambiente/ Se volete sapere di più, avete dubbi o curiosità, potete scrivermi. OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti utili per lo studio, la comprensione, l’analisi e l’interpretazione del diritto ambientale. Il corso mira inoltre a sviluppare la capacità critica e di confronto degli studenti ed a stimolare il desiderio di ragionare e discutere insieme, seguendo percorsi originali. La parte del corso tenuta dalla visiting professor (dodici ore, in inglese), che attribuisce crediti ulteriori agli studenti frequentanti, ha l’obiettivo di mostrare un diverso approccio alle tematiche ambientali, derivante da una diversa cultura giuridica e accademica. PREREQUISITI Non ci sono propedeuticità specifiche. Si presuppone comunque la conoscenza delle nozioni fondamentali di diritto pubblico e di diritto dell’Unione europea. Avere studiato diritto amministrativo può essere molto utile, specie agli studenti non frequentanti. Per la parte tenuta dalla visiting professor si presuppone una conoscenza operativa della lingua inglese. PROGRAMMA E CONTENUTI DEL CORSO Ci occuperemo delle problematiche ambientali ai diversi livelli (con particolare riferimento a quello italiano ed a quello dell’Unione europea). Il corso ha ad oggetto l’individuazione dei principi e dei concetti fondamentali e l’analisi delle discipline trasversali e settoriali più rilevanti. La parte del corso tenuta dalla visiting professor affronta problematiche attuali di diritto ambientale transnazionale. METODO DIDATTICO E FREQUENZA Il metodo didattico si fonda sulla partecipazione attiva degli studenti, attraverso interventi informali, ed esposizione di casi e materiali. Le lezioni non sono da intendere in senso tradizionale (frontale), ma come discussione dei diversi argomenti trattati. Per questo, gli studenti sono tenuti a leggere con attenzione, prima della lezione, i materiali che Complementare 1° semestre – 6 crediti saranno indicati. La partecipazione attiva degli studenti può influire anche sui contenuti del corso: gli studenti sono liberi di segnalare e presentare casi e materiali attinenti agli argomenti trattati. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – ESAME La valutazione degli studenti avviene mediante esame orale finale, non essendo escluse ulteriori modalità, anche intermedie, che saranno discusse insieme. La partecipazione attiva e continuativa al corso è elemento, rilevante, di valutazione e consente la sostanziale riduzione dell’esame finale. TESTI DI RIFERIMENTO Testi e materiali saranno indicati in prossimità dell’inizio delle lezioni, per fornire agli studenti riferimenti aggiornati. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’assegnazione della tesi presuppone, oltre al rispetto della regolamentazione generale di Facoltà, il superamento dell’esame o l’avvenuta frequenza alle lezioni. Non ci sono criteri di preferenza nell’assegnazione, ma suggerisco di informarsi, se interessati, con largo anticipo. 114 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Diritto dell'energia Prof. Damiano Florenzano [email protected] Dott. Sandro Manica [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende illustrare le linee fondamentali del diritto dell’energia nazionale, europeo ed internazionale, nonché le principali discipline di settore, nel contesto dell’economia globale. PREREQUISITI Lo studio della materia presuppone la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto pubblico e del diritto privato. PROGRAMMA DEL CORSO −−Introduzione al diritto ed energia. Nascita ed evoluzione. −−Le fonti del diritto dell’energia. Il quadro istituzionale. −−Il mercato dell’energia elettrica. Le energie rinnovabili. −−Il settore del gas naturale. −−La tutela dei consumatori; i servizi pubblici e le Autorità indipendenti METODI DIDATTICI Il Corso si articolerà in parte in lezioni frontali, ed in parte in forma seminariale. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Prova orale. TESTI DI RIFERIMENTO Nel corso delle lezioni verrà fornito agli studenti il materiale, dottrinale e giurisprudenziale, necessario a svolgere un lavoro attivo di ricerca e di approfondimento sul tema in discussione. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Verrà quindi consigliata una prima bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il titolo definitivo. Complementare 1° semestre – 6 crediti 115 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA - CORSO AVANZATO (Sanzioni dell’Unione europea e tutela giurisdizionale) Prof. Antonino Alì [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici Il corso mira a fornire agli studenti una conoscenza teorica e pratica delle questioni giuridiche relative alla violazione del diritto UE. In particolare, obiettivo del corso è lo studio delle basi giuridiche del potere sanzionatorio dell’Unione europea e della tutela giurisdizionale nei confronti delle sanzioni. Il corso ha lo scopo di promuovere un lavoro in comune con gli studenti mediante l’analisi della normativa dell’Unione europea e della giurisprudenza della Corte di Giustizia. Il corso alternerà all’esposizione teorica degli istituti, l’analisi di problematiche e di questioni applicative mediante la partecipazione degli studenti alle esercitazioni ed alle discussioni dei casi. Durante il corso saranno invitati esperti dell’UE, provenienti dalle istituzioni europee o dal settore privato, che offriranno prospettive diverse in merito agli aspetti più pratici della materia. Nella prima parte del corso verranno analizzate ammende e penalità di mora irrogate dalle istituzioni dell’Unione sia nei confronti degli Stati che violano gli obblighi discendenti dal Trattato attraverso la procedura di infrazione, sia nei confronti delle imprese che violano le norme UE in materia di concorrenza. Nel corso delle lezioni verranno anche esaminate le misure restrittive, adottate nei confronti di Stati e di persone fisiche o giuridiche, impiegate dall’Unione europea per conseguire gli obiettivi della Politica estera e di sicurezza comune (PESC). Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge in forma orale ed è volto a verificare la comprensione da parte degli studenti delle questioni teoriche oggetto del corso e la capacità di analizzare casi pratici. Per gli studenti frequentanti l’apprendimento sarà verificato costantemente mediante discussioni e simulazioni. In particolar modo verranno approfondite le sanzioni applicate nei confronti dell’Iran, della Siria, della Libia e della Russia e per far fronte alla situazione in Ucraina e, inoltre, quelle adottate nel campo della lotta al terrorismo internazionale nei confronti di individui, gruppi, società e altre entità associate ad Al-Qaida, allo Stato Islamico (ISIL) e ANF. Verranno inoltre analizzate le misure adottate per far fronte al fenomeno dei cd. Foreign Terrorist Fighters. Testi di riferimento Nell’ultima parte del corso verranno analizzate le procedure previste in caso di violazione delle regole in materia di disavanzi eccessivi, delle norme contenute in atti della Banca Centrale Europea (BCE) e nel settore dei mercati finanziari da parte dell’ Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA). Le tesi vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Nel colloquio vengono indicate le modalità da seguire nel corso dell’elaborazione della tesi. Più specificamente, gli obiettivi di apprendimento del corso sono i seguenti: 1) comprendere il fondamento giuridico e la natura del potere sanzionatorio delle istituzioni e organi dell’Unione europea; 2) comprendere le tecniche di tutela e in particolare quelle di natura giurisdizionale davanti al giudice comunitario attraverso l’analisi di casi concreti. Prerequisiti Il corso presuppone una conoscenza di base del Diritto dell’Unione europea. Una lista dettagliata delle letture consigliate (articoli e parti di libro) e delle sentenze ai fini dell’esame verrà predisposta e pubblicata attraverso la piattaforma Moodle. I materiali saranno oggetto di esame anche per gli studenti non frequentanti. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea 116 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI Prof. Giuseppe Nesi [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il corso di diritto delle istituzioni internazionali si propone di offrire un quadro generale e per quanto possibile esaustivo delle caratteristiche strutturali e funzionali delle istituzioni internazionali, con particolare attenzione al sistema delle Nazioni Unite. −−B. Conforti, C. Focarelli, Le Nazioni Unite, X edizione, Padova, CEDAM, 2015 oppure −−S. Marchisio, Il diritto delle Nazioni Unite, II ed., Bologna, Il Mulino, 2012 e −−A. De Guttry e F. Pagani, Le Nazioni Unite. Sviluppo e riforma del sistema di sicurezza collettiva, versione aggiornata, Il Mulino, Bologna, 2010. Prerequisiti Gli studenti devono avere superato l’esame di diritto internazionale, giacché alcune nozioni di fondo del diritto internazionale sono indispensabili per la corretta e migliore conoscenza della materia. Programma del corso Il corso verterà inizialmente sul fenomeno delle organizzazioni intergovernative come attori essenziali dei rapporti internazionali nel mondo contemporaneo. In tale contesto saranno messi in luce i profili istituzionali di base delle principali organizzazioni intergovernative e ne saranno illustrati gli aspetti strutturali e le funzioni. Buona parte del corso sarà poi dedicata all’Organizzazione delle Nazioni Unite, ai suoi organi principali e alle interrelazioni tra essi, alle modalità di formazione degli atti, alle tecniche negoziali, ai rapporti tra politica e diritto in ambito ONU. Particolare attenzione sarà dedicata allo studio dei tentativi di riforma del sistema di sicurezza collettiva dell’ONU. Alcuni approfondimenti saranno riservati al sistema della giustizia penale internazionale da un punto di vista istituzionale e sostanziale. Metodi didattici Il metodo didattico mira a favorire la partecipazione attiva degli studenti e la comprensione critica della materia. Le lezioni frontali del docente sono alternate all’analisi di casi studio e a frequenti occasioni di dibattito. Nella parte finale del corso alcuni studenti saranno chiamati a costituire dei gruppi di studio e saranno sollecitati a presentare oralmente un argomento relativo ad alcuni casi scelti. Modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà in forma scritta e orale. Nella prova scritta, che durerà 15 minuti, si richiederà agli studenti di rispondere correttamente ad almeno 7 domande a risposta multipla su 10. Gli studenti ammessi alla prova orale saranno chiamati a discutere i risultati della prova scritta assieme ad altri argomenti trattati durante il corso. Ai fini del superamento dell’esame è inoltre indispensabile la conoscenza della Carta delle Nazioni Unite, il cui testo è agevolmente reperibile su internet. Ulteriori indicazioni bibliografiche ed eventuali materiali integrativi o sostitutivi saranno forniti dal docente durante le lezioni e/o saranno reperibili da Moodle. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti si concorderà un argomento che, avendo riguardo alle inclinazioni e al grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonché della conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto dal candidato. Dopodiché l’aspirante tesista svolge una preliminare ricerca bibliografica essenziale ed elabora uno schema articolato della tesi. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell’ambito dell’indagine e un certo itinerario di lavoro; i tempi sono rimessi alle capacità dello studente. Note Si consiglia agli studenti di consultare regolarmente Moodle per informazioni, ulteriori materiali didattici e avvisi. 117 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO DI INTERNET Prof. Nicola Lugaresi [email protected] NOTA INTRODUTTIVA (IMPORTANTE) e indicazioni che seguono si limitano a fornire un quadro L generale del corso. Per informazioni più approfondite ed aggiornate, in particolare per quanto riguarda testi, lezioni e tesi di laurea, vi invito a fare riferimento alle pagine web del corso. Se volete sapere di più, avete dubbi o curiosità, potete scrivermi. Complementare 1° semestre – 6 crediti MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO – ESAME La valutazione degli studenti avviene mediante esame orale finale, non essendo escluse ulteriori modalità, anche intermedie, che saranno discusse insieme. La partecipazione attiva e continuativa al corso è elemento, rilevante, di valutazione e consente la sostanziale riduzione dell’esame finale. OBIETTIVI FORMATIVI TESTI DI RIFERIMENTO Il corso, prendendo spunto da casi significativi, intende approfondire la comprensione delle regole della Rete, con particolare attenzione ai profili pubblicistici. L’analisi di tali regole, e della loro applicazione, potrà consentire di rivedere e ripensare istituti giuridici tradizionali. Il corso mira inoltre a sviluppare la capacità critica e di confronto degli studenti ed a stimolare il desiderio di ragionare e discutere insieme, seguendo percorsi originali. Testi e materiali saranno indicati in prossimità dell’inizio delle lezioni, per fornire agli studenti riferimenti aggiornati. PREREQUISITI Non ci sono propedeuticità specifiche. In considerazione della consultazione di materiali in lingua inglese, la conoscenza operativa di tale lingua è particolarmente utile, anche se non indispensabile. Un pizzico di ironia aiuta, così come la disponibilità a mettersi in gioco. PROGRAMMA E CONTENUTI DEL CORSO Ci occuperemo del rapporto tra Internet e diritto. Il corso ha ad oggetto l’analisi delle regole e delle dinamiche, anche non strettamente giuridiche, che si applicano alla Rete. Il corso affronta, tra le altre, le problematiche relative ai meccanismi di regolamentazione della Rete, ai profili di giurisdizione, ai diritti ed alle libertà fondamentali in Rete, alle comunicazioni elettroniche, al rapporto con la Rete dei cittadini, all’uso di Internet sul luogo di lavoro. METODO DIDATTICO E FREQUENZA Il metodo didattico si fonda sulla partecipazione attiva degli studenti, attraverso interventi informali, spesso basati su fatti di cronaca, ed esposizione di casi e materiali. Le lezioni non sono da intendere in senso tradizionale (frontale), ma come discussione dei diversi argomenti trattati. Per questo, gli studenti sono tenuti a leggere con attenzione, prima della lezione, i materiali che saranno indicati. La partecipazione attiva degli studenti può influire anche sui contenuti del corso: gli studenti sono liberi di segnalare e presentare casi e materiali attinenti agli argomenti trattati. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’assegnazione della tesi presuppone, oltre al rispetto della regolamentazione generale di Facoltà, il superamento dell’esame o l’avvenuta frequenza alle lezioni. Non ci sono criteri di preferenza nell’assegnazione, ma suggerisco di informarsi, se interessati, con largo anticipo. 118 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO E LETTERATURA Dott. Claudia Di Fonzo [email protected] Programma del corso Il volgarizzamento della "Monarchia" di Dante. Il corso avrà per oggetto il volgarizzamento della " Monarchia" (1468) di Marsilio Ficino e il volgarizzamento dell'Anonimo (1450 circa). Obiettivi formativi Leggere le fonti. Metodi didattici Lezione frontale e esegesi delle fonti. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale Testi di riferimento Volgarizzamento di Marsilio Ficino Dantis Aligherii De Monarchia libri III cum italica interpretatione Marislii Ficini nunc primum in luce edita; Florentiae typys Allegrini et Mazzoni, 1839 in Opere Minori di Dante Alighieri, volume III a cura di P. J Fraticelli. pp. 1-199. LINK PDF Volgarizzamento dell'Anonimo edito in "Studi danteschi”, XLVII, 1970, pp. 59-224. DANTE ALIGHIERI, "Monarchia". Edizione commentata a cura di D. Quaglioni, Milano, Mondadori, 2014 (opera di consultazione) Agli studenti che non frequentino regolarmente le lezioni si richiede inoltre la lettura e lo studio integrale dei seguenti testi: Il Volgarizzamento di Marsilio Ficino DANTE ALIGHIERI, "Monarchia". Edizione commentata a cura di D. Quaglioni, , Milano, Mondadori, 2014 (opera di consultazione): da studiare l'introduzione. Complementare 1° semestre – 6 crediti 119 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO ECCLESIASTICO Prof. Erminia Camassa [email protected] Obiettivi formativi Obiettivo primario del corso è quello di porre in evidenza come il Diritto ecclesiastico, forse superato nella sua concezione tradizionale di studio dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa Cattolica, debba essere oggi, in una società sempre più multiconfessionale, lo studio dei rapporti che si instaurano tra lo Stato e tutte le confessioni religiose e resti comunque tra le discipline giuridiche quella che più si accosta ai “confini della coscienza e della dimensione spirituale dell’individuo”. Prerequisiti Nessun particolare prerequisito, salvo il rispetto delle propedeuticità stabilite dal Consiglio di Facoltà. Programma del corso Oggetto del corso sarà lo studio del fenomeno religioso nella sua dimensione individuale e sociale e l’approfondimento di quei settori dell’ordinamento giuridico statale che lo disciplinano. Si tratterà del fenomeno religioso nella Costituzione italiana, approfondendo gli aspetti relativi ai rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica e tra lo Stato e le diverse confessioni religiose.Si tratterà delle forme concrete di garanzia dell’esercizio della libertà religiosa dell’individuo, sia come singolo che nelle formazioni sociali, previste dalle fonti statali e da quelle pattizie, nella scuola, nel matrimonio, nelle strutture segreganti. Si procederà ad un’analisi della giurisprudenza in materia di libertà religiosa per coglierne l’evoluzione nel tempo e nei contenuti. Metodi didattici Il corso nella sua parte generale si svolgerà mediante lezioni frontali. Nell’ambito del corso sono inoltre previsti seminari con docenti esterni aventi ad oggetto l’approfondimento di temi specifici. Sono previste inoltre esercitazioni finalizzate all’approfondimento degli orientamenti giurisprudenziali più recenti. Modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione dell’apprendimento avverrà tramite un esame orale. Per i frequentanti sarà possibile effettuare una valutazione intermedia (facoltativa) sia in forma scritta che orale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti si consiglia l’adozione di: −−F. Finocchiaro, Diritto Ecclesiastico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione oppure −−G. Dalla Torre, Lezioni di diritto ecclesiastico, Giappichelli, Torino, ultima edizione. Complementare 1° semestre – 6 crediti Per i non frequentanti consiglia l’adozione di: −−F. Finocchiaro, Diritto Ecclesiastico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Tesi di laurea potranno essere assegnate, preferibilmente a studenti che abbiano frequentato più di un corso dell’area. 120 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO PENALE COMPARATO Prof. Aggr. Sergio Bonini [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Obiettivo del corso è la messa a fuoco delle principali conquiste fatte dalla comparazione penalistica nel corso degli anni, e un ragionamento sulle prioritarie sfide che ancora la attendono. −−G. Fornasari, I principi del diritto penale tedesco, Cedam, 1993. Prerequisiti Aver sostenuto il corso fondamentale di Diritto penale. Programma del corso Il corso avrà a oggetto innanzitutto un aggiornamento sulla comparazione penalistica, in riferimento tanto ai modelli di civil law quanto a quelli di common law, nel più attuale contesto dell’attuale scienza della comparazione penalistica. Si passerà poi a rivolgere l’attenzione al modello penalistico tedesco, che verrà studiato soprattutto in rapporto ai suoi fondamenti costituzionali, alle sue relazioni con l’ordinamento internazionale e comunitario e ai suoi principi di parte generale (teoria del reato, forme di manifestazione del reato, sistema sanzionatorio). In ordine a tutti questi aspetti, sarà seguito un metodo comparatistico rivolto in primo luogo a fare luce sui corrispondenti istituti del diritto penale italiano, sicchè si porrà un particolare accento su quelle materie (fra le tante, tentativo, concorso di persone, errore, pene pecuniarie) che presentano rilevanti elementi di distonia rispetto al nostro sistema. Nell’ambito del corso, verranno poi aperte alcune finestre su tematiche monografiche di particolare attualità che animano il dibattito penalistico internazionale contemporaneo, e in particolare il rapporto fra diritto penale e multiculturalismo; e il “diritto penale del nemico”, tematica riguardante in primo luogo la lotta nei confronti della criminalità organizzata e del terrorismo internazionale. Metodi didattici Il corso consterà di una parte istituzionale, relativa ai principi della comparazione penalistica, e di una parte monografica, che avrà come contenuto la trattazione delle tematiche di particolare attualità indicate nel punto precedente. Per lo svolgimento di questa seconda parte del corso, ci si avvarrà anche del contributo di docenti italiani e stranieri dotati di specifiche competenze scientifiche, i quali affiancheranno il docente intervenendo con rapporti relativi a determinate esperienze straniere. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge attraverso una prova orale. Per gli studenti frequentanti, sarà possibile concordare una sostituzione di parti del testo di riferimento indicato con materiali oggetto di particolare approfondimento a lezione o relativi ad argomenti di speciale interesse per i singoli studenti. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nell’assegnazione della tesi di laurea, saranno privilegiati gli studenti che dimostrano attitudine per la materia; il deposito del titolo avverrà dopo la presentazione scritta da parte del candidato di un’ipotesi di ricerca basata sulla effettiva disponibilità di materiali di consultazione. Sarà richiesta una buona conoscenza di almeno una lingua straniera. 121 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO PENALE DELL’ECONOMIA Prof. Alessandro Melchionda [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Il programma prevede una prima parte di carattere introduttivo, nel corso della quale verranno affrontati i profili generali della materia, con riguardo soprattutto alle peculiarità tecnico-legislative del settore, alle questioni in ordine al c.d. trasferimento di funzioni ed alla nuova disciplina della responsabilità degli enti. Nella seconda parte si procederà invece ad un’analisi particolareggiata delle principali fattispecie dei reati fallimentari e societari. L’obiettivo è quello di fornire una conoscenza delle specifiche peculiarità di queste aree della legislazione penale complementare. In questa prospettiva, lo studio della materia si presta anche al fine di sviluppare una verifica logico-argomentativa delle modalità di applicazione della legge penale, attraverso la continua e costante valutazione di singoli ipotetici casi concreti. L’esame si svolgerà in forma orale, mediante l’analisi di alcuni fra i temi del programma. Gli argomenti trattati a lezione costituiranno il primo tema di verifica in sede d’esame. Gli studenti frequentanti potranno concordare col docente programmi alternativi a quello ufficiale. Prerequisiti Lo studio del diritto penale dell’economia presuppone la conoscenza degli istituti generali del diritto penale. Stante le molte correlazioni interdisciplinari è altresì consigliabile affrontare la materia dopo aver già completato lo studio del diritto commerciale e (se inserito nel piano di studi) del diritto fallimentare. Programma del corso −−Nozione e contenuto del diritto penale dell’economia −−Il ruolo del bene giuridico nella disciplina dei reati economici −−Le peculiarità tecnico-legislative della materia −−L’individuazione dei soggetti penalmente responsabili −−La disciplina sulla responsabilità degli enti −−La disciplina del trasferimento e/o della delega di funzioni −−Analisi dei reati fallimentari −−Analisi dei reati societari Metodi didattici La didattica si basa principalmente sulle lezioni tenute dal docente. Dato il carattere giuspositivo della materia, è indispensabile consultare costantemente il codice penale e la legislazione complementare esaminata, tanto durante la partecipazione alle lezioni, quanto nella fase di studio dei testi consigliati. Nell’impossibilità di procedere ad una esaustiva trattazione del programma, nel corso delle lezioni verranno esaminati solo gli aspetti generali e quelli inerenti le fattispecie incriminatrici di principale importanza. Ampio spazio verrà comunque assegnato alla valutazione di esempi concreti ed alla ricerca delle soluzioni applicative più appropriate. Testi di riferimento −−E.M. Ambrosetti - E. Mezzetti - M. Ronco, Diritto penale dell’impresa, Zanichelli Editore, Bologna, terza edizione, 2012 (pagg. da 1 a 376). N.B. A causa delle frequenti novità normative in molti settori del diritto penale dell’economia, all’inizio del corso potrebbero essere indicati nuovi testi più aggiornati, dei quali verrà dato apposito avviso sul sito internet della Facoltà (prima di iniziare la preparazione dell’esame, si prega quindi di consultare sempre la pagina internet del docente titolare del corso). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per l’assegnazione della tesi di laurea occorre che il candidato mostri particolare propensione per le materie penalistiche, ed a tal riguardo sarà tendenzialmente preferito chi ha partecipato attivamente al corso, a seminari o ad altre iniziative afferenti alla materia. Il tema sarà concordato col docente; per l’assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo si disporrà solamente in seguito alla presentazione, da parte del candidato, di una traccia ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche ed alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. In caso di conoscenza di lingue straniere, potranno essere concordati anche temi di carattere comparatistico. Note Gli studenti fuori corso ancora iscritti al precedente Corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza possono frequentare il corso delle lezioni, ma il programma d’esame rimarrà quello a suo tempo previsto nell’ambito del Corso di laurea originario, comprensivo anche dello studio dei reati tributari. 122 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO PRIVATO DELL’INFORMATICA Prof. Giovanni Pascuzzi [email protected] Prof. Roberto Caso [email protected] Prof. Laurent Manderieux (v.p.) [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di verificare l’interazione tra evoluzione tecnologica (con particolare riferimento al passaggio dall’era analagica a quella digitale) e mutamento delle fonti, delle categorie, delle tecniche e delle regole giuridiche. Programma del corso Dopo le prime lezioni introduttive sul metodo del corso e sui concetti di base relativi alla scienza informatica, all’analisi economica dell’informazione e alle fonti del diritto, si affrontano i seguenti argomenti: −−Proprietà intellettuale (brevetti, marchi e diritti d’autore); −−Contratti di licenza d’uso (proprietari e aperti); −−Privacy e trattamento informatico dei dati personali. Metodi didattici Il corso alterna all’esposizione teorica del tema, una puntuale analisi delle problematiche oggetto di studio attraverso il metodo casistico e l’organizzazione di processi simulati, seminari, presentazioni orali, multimediali e scritte. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova orale. Gli studenti che frequentano il corso possono sostenere anche una prova scritta. Testi di riferimento −−G. Pascuzzi, Il diritto nell’era digitale. Tecnologie informatiche e regole privatistiche, Bologna, Il Mulino, ultima edizione; −−S. Vaidhyanathan, La grande G. Come Google domina il mondo e perché dovremmo preoccuparci, Rizzoli, 2012; −−R. Caso, F. Giovanella (a cura di), Reti di libertà - Wireless Community Networks: un’analisi interdisciplinare, paper ed. Editorialie scientifica, Napoli, 2015, digital ed. Università degli studi di Trento, Trento, 2015, liberamente scaricabile in Open Access all’URL: http://eprints.biblio.unitn.it/4428/ Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea La tesi di laurea – curricolare o di ricerca – viene assegnata dai docenti, scegliendo tra una rosa di argomenti relativi Complementare 1° semestre – 6 crediti ai contenuti del corso. E’ necessario possedere il metodo della ricerca giuridica mediante strumenti tradizionali e digitali. I docenti forniscono allo studente nel momento dell’assegnazione dell’argomento di tesi una breve guida sulle fonti di riferimento, sull’editing del testo, e sulla metodologia di ricerca e di redazione della tesi. La bozza finale della tesi deve essere pronta almeno due mesi prima della prevista data di laurea. I docenti suggeriscono a chi intende chiedere la tesi in Diritto privato dell’informatica di seguire l’insegnamento di “Le abilità del giurista- Legal skill” e di sostenere il relativo esame. 123 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO PRIVATO E ANTITRUST DELL'UNIONE EUROPEA Prof. Gian Antonio Benacchio [email protected] DOTT. MICHELE CARPAGNANO [email protected] DOTT. MICHELE COZZIO [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di far conoscere allo studente il ruolo sempre più importante del diritto UE sul diritto civile e commerciale dei Paesi membri, di fare comprendere i meccanismi attraverso i quali opera l’attività di armonizzazione e di unificazione del diritto privato, di far conoscere, con senso critico, le modalità e gli strumenti con i quali il nostro diritto evolve in chiave comunitaria. Prerequisiti Avere sostenuto gli esami di Istituzioni di diritto dell’Unione europea e Istituzioni di Diritto privato I e II. Programma del corso Il corso, che dà per acquisita la conoscenza delle Istituzioni e delle fonti del diritto della Comunità europea, intende innanzitutto approfondire alcune tematiche relative agli effetti del diritto europeo sui rapporti interprivatistici, sia attraverso l’analisi degli effetti diretti e indiretti del Trattato, delle direttive e dei regolamenti, sia attraverso lo studio delle decisioni della Corte di giustizia che producono conseguenze immediate nell’evoluzione del diritto privato nazionale. In questa prospettiva saranno evidenziati i fenomeni, estremamente interessanti ed attuali, relativi alla circolazione intracomunitaria delle regole e dei modelli giuridici, alla comunitarizzazione dei diritti nazionali, alla trasposizione dei concetti, alle tecniche di armonizzazione e di uniformazione delle regole nazionali di diritto civile e commerciale. Nella seconda parte del corso saranno esaminati alcuni tra i più rilevanti settori del diritto privato comunitario, dai contratti del consumatore alla responsabilità del produttore, dal diritto societario al commercio elettronico, dalla pubblicità ingannevole ai brevetti e così via. Una particolare attenzione sarà poi dedicata al diritto antitrust, nell’ambito del quale saranno analizzate e approfondite le fattispecie in materia di intese restrittive della concorrenza, di abuso di posizione dominante, di aiuti di Stato e di controllo di concentrazioni. Oltre all’esame delle fattispecie saranno illustrate ed analizzate le modalità di applicazione delle regole da parte della Commissione Europea e delle Autorità nazionali di Concorrenza (public antitrust enforcement), nonché da parte dei Tribunali civili nelle azioni di risarcimento dei danni (private antitrust enforcement). Specifico approfondimento sarà dedicato anche alle azioni di classe poste a tutela dei consumatori (class action). Le lezioni saranno corredate da un apparato casistico in cui sarà stimo- Complementare 1° semestre – 6 crediti lato il coinvolgimento degli studenti nella analisi e discussione dei casi più rilevanti (come ad es. il caso del cartello delle Vitamine, i casi Microsoft, Google, Apple ecc.). Metodi didattici Per gli studenti frequentanti il corso affiancherà lo studio degli istituti all’analisi diretta di documenti, quali sentenze delle corti UE ed italiane, testi normativi ed altri materiali che saranno distribuiti e discussi durante le lezioni. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma orale e verterà esclusivamente sulle parti del testo che saranno indicate all’inizio del corso (e che saranno pubblicate sulla pagina web). Con gli studenti frequentanti potranno essere concordate parti diverse o sostitutive in funzione delle scelte operate durante lo svolgimento delle lezioni. Testi di riferimento −−G. Benacchio, Diritto privato dell’Unione Europea (Fonti, modelli, regole), Cedam, Sesta edizione, 2013, limitatamente alle parti che saranno rese note all’inizio del corso. −−Trattato F.U.E. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. 124 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Diritto regionale e degli Enti Locali Prof. Damiano Florenzano [email protected] DOTT. Simone Penasa [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Il corso intende illustrare agli studenti il sistema delle autonomie territoriali del nostro ordinamento, muovendo dai principi sanciti in materia dalla Costituzione, e, principalmente, per quanto concerne gli enti locali, dalla normativa raccolta nel testo unico degli enti locali e dalla Carta europea delle autonomie locali. Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Verrà quindi consigliata una prima bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il titolo definitivo. Prerequisiti Lo studio della materia presuppone la piena padronanza dei principi del Diritto pubblico. Programma del corso A) Per quanto concerne le Regioni: −−L’istituzione delle Regioni e l’organizzazione con particolare riguardo agli elementi di specialità relativi alla Regione Trentino Alto Adige-Südtirol, ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano. −−Le attribuzioni regionali −−I rapporti Stato-Regioni B) Per quanto concerne gli Enti locali: −−Uno sguardo d’insieme dall’Unità d’Italia alla Carta costituzionale; −−la legislazione della riforma delle autonomie introdotta negli anni ’90, alla luce dei principi sanciti dalla Carta delle autonomie locali; −−Profili organizzativi e funzionali di Comuni, Città metropolitane e Province alla luce delle recenti discipline Metodi didattici Il corso si articolerà in lezioni frontali. Agli studenti sarà comunque richiesta una partecipazione attiva per il reperimento e la discussione dei materiali di interesse. Particolare attenzione verrà rivolta all’utilizzo della giurisprudenza costituzionale, ordinaria e amministrativa al fine di approfondire gli argomenti trattati. Modalità di verifica dell’apprendimento Accanto alla valutazione della partecipazione al lavoro in aula, per i frequentanti l’esame consisterà in una prova scritta che si svolgerà al termine del corso. Per i non frequentanti l’esame sarà orale. Testi di riferimento I materiali per la preparazione dell’esame saranno indicati durante il corso. 125 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO URBANISTICO E DELLE OPERE PUBBLICHE Prof. Anna Simonati [email protected] Obiettivi formativi Il corso è dedicato allo studio del diritto urbanistico e, più in generale, delle problematiche giuridiche del governo del territorio, fra le quali anche le opere pubbliche. Al tempo stesso esso intende essere un momento di approfondimento e di verifica applicativa delle conoscenze generali già acquisite nella materia del diritto amministrativo. Il corso si propone inoltre di valorizzare gli aspetti pratici e applicativi del diritto amministrativo mediante l’analisi diretta della giurisprudenza più significativa degli ultimi anni, oltre che, eventualmente, di altri materiali di carattere pratico, possibilmente anche in prospettiva comparata. Prerequisiti Per sostenere l’esame è necessario aver superato Diritto amministrativo. Programma del corso Per l’urbanistica, sarà analizzato il sistema della pianificazione e dei provvedimenti permissivi dell’attività di trasformazione del territorio. In questo contesto, saranno approfondite le tematiche dei soggetti titolari del potere di pianificazione, dei procedimenti attraverso i quali tale potere si esprime, dei rapporti fra l’urbanistica e altri settori interferenti con il governo del territorio, nonchè dei rapporti fra potere pianificatorio e contenuto del diritto di proprietà. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni che si vanno più recentemente affermando nella materia, quali la contrattazione fra pubblico e privato nella pianificazione e i nuovi modelli di piano attuativo. Quanto alle opere pubbliche, l’attenzione si concentrerà sui profili giuridici della loro localizzazione, progettazione ed esecuzione. In questo contesto, sarà dedicata attenzione anche all’attività contrattuale dell’amministrazione. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma orale. Per gli studenti frequentanti il corso potrà concludersi con un colloquio. Testi di riferimento Il testo di riferimento è: −−D. de Pretis, A. Simonati (a cura di), Diritto urbanistico e delle opere pubbliche, Giappichelli, Torino, 2014. Integrazioni bibliografiche e materiali aggiuntivi potranno essere indicati dalla docente. Complementare 1° semestre – 6 crediti Si consiglia comunque di affiancare allo studio del manuale la lettura della normativa vigente e delle principali sentenze della Corte costituzionale richiamate nel testo di riferimento. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per quanto riguarda l’assegnazione della tesi di laurea, i temi delle tesi sono di regola suggeriti dalla docente. I tempi di elaborazione della tesi dipendono largamente dalle attitudini del candidato. 126 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO Prof. Gianni Santucci [email protected] Dott. Nicola DEMETRIO Luisi [email protected] Dott. ALVISE SCHIAVON [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone un duplice obiettivo: −−acquisizione da parte del discente degli elementari strumenti di accesso ed interpretazione delle fonti giuridiche romane; −−alimentare la capacità critica e il ragionamento giuridico del discente mediante la conoscenza dei principali caratteri del patrimonio metodologico consegnatoci dai giuristi romani. Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto privato romano (determinata dal superamento dei corsi romanistici obbligatori del primo anno). Programma del corso Il corso si articola intorno ad una parte generale ed una parte speciale. −−Parte generale: analisi critica del sistema delle fonti di produzione e di cognizione del diritto romano e acquisizione dei principali strumenti per l’interpretazioni delle fonti giuridiche romane. −−Parte speciale: la giurisprudenza romana: tecniche interpretative e metodi di ragionamento dei giuristi romani. Metodi didattici Lezioni frontali del docente. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto o orale. Testi di riferimento Studenti frequentanti Gli studenti che frequentano assiduamente e proficuamente il corso potranno svolgere la loro preparazione sugli appunti delle lezioni. Studenti non frequentanti Per la parte generale: lo studio delle fonti di cognizione e di produzione del diritto romano su un qualunque manuale istituzionale. Per es.: −−Dalla - Lambertini, Istituzioni di diritto romano [qualunque edizione], ed. Giappichelli, il primo capitolo. oppure in alternativa Complementare 1° semestre – 6 crediti −−M. Talamanca, Istituzioni di diritto romano, Milano, 1990, ed. Giuffrè, il secondo capitolo. Per la parte speciale: −−L. Raggi, Il metodo della giurisprudenza romana, Torino, 2006, pp. 170. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuno in particolare. 127 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari FILOSOFIA DEL DIRITTO - CORSO AVANZATO Prof. Maurizio Manzin [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Note Il corso si rivolge allo studente di giurisprudenza già in possesso delle nozioni fondamentali nelle principali discipline del diritto. Attraverso un’analisi di tipo filosofico e logico-giuridico saranno prospettati e discussi alcuni nodi problematici legati alla natura della decisione giudiziale e alle metodologie argomentative più appropriate al contesto processuale. Il materiale didattico utilizzato a supporto delle lezioni frontali sarà reso disponibile on line nell’area “Materiali didattici” della comunità “Filosofia del Diritto Corso Avanzato” sulla piattaforma Esse3. Prerequisiti Superamento di uno dei corsi base di Filosofia del diritto previsti per il primo anno di corso. Programma del corso Argomento: L’accettabilità razionale della decisione giuridica. Parte Prima: La crisi del giuspositivismo e le teorie postanalitiche del diritto. Parte Seconda: Le forme del ragionamento e la questione della verità. Parte Terza: La costruzione argomentativa del sillogismo nella decisione giudiziale. Metodi didattici Lezioni frontali assistite da diapositive PowerPoint, seminari tematici (da definire). Attività didattiche esterne: partecipazione a una pubblica udienza presso il Tribunale di Trento, con successiva discussione del caso. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni e dei seminari; −−Franca D’Agostini, Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, Bollati Boringhieri, 2010. Per gli studenti non frequentanti: −−Michele Mangini, Il ragionamento giuridico tra formalismo e retorica, Giappichelli, 2012; −−Franca D’Agostini, Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, Bollati Boringhieri, 2010. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Gli stessi indicati per il corso base di Filosofia del diritto (A-L). 128 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI GLOBALIZZAZIONE E DIRITTO DEL LAVORO Prof. Matteo Borzaga [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Il corso ha il fine di esaminare gli effetti della globalizzazione sul diritto del lavoro, anzitutto internazionale, ma anche comunitario e nazionale. Interesse per la materia e presentazione di una ragionata ipotesi di ricerca. Prerequisiti Conoscenze generali di diritto del lavoro e di diritto internazionale. Programma del corso Il corso avrà ad oggetto, in primo luogo, lo studio dell’evoluzione storica del diritto internazionale del lavoro e della principale istituzione chiamata a produrlo, l’OIL, della quale si analizzeranno, in particolare, struttura ed organi. Successivamente si passerà a descrivere le fonti del diritto internazionale del lavoro. In terzo luogo ci si soffermerà sui contenuti del diritto internazionale del lavoro, ponendo soprattutto l’attenzione su come tali contenuti si siano evoluti a seguito dell’avvento della globalizzazione. Pertanto, dopo aver dato uno sguardo generale alle più rilevanti Convenzioni e Raccomandazioni OIL, ci si concentrerà sulle otto Convenzioni relative ai c.d. core labour standards, solennemente proclamati a Ginevra nel 1998 (eliminazione del lavoro infantile, del lavoro forzato e di ogni forma di discriminazione nell’impiego e nell’occupazione; riconoscimento della libertà sindacale e del diritto di contrattazione collettiva), e sul loro ruolo nel combattere gli effetti perversi della globalizzazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In questo quadro, ci si porrà poi il problema dell’applicazione delle norme internazionali del lavoro (ed in particolare dei core labour standards), del grado di adeguamento, rispetto ad esse, dei singoli ordinamenti nazionali e dell’efficienza dei sistemi sanzionatorio e di monitoraggio approntati, in proposito, dall’OIL. In quarto ed ultimo luogo si concentrerà l’attenzione sul delicato tema dei rapporti tra diritto internazionale del lavoro e diritto del commercio internazionale, la cui interconnessione è ritenuta da più parti necessaria per rendere giustiziabili le norme giuslavoristiche internazionali. Metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche (presentazione di casi studio da parte degli studenti e discussioni in classe). Modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto. Testi di riferimento Verranno indicati all’inizio del corso. 129 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari LE ABILITÀ DEL GIURISTA - LEGAL SKILLS Prof. Giovanni Pascuzzi [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Esiste una distinzione tra sapere (ciò che il giurista sa) e abilità (ciò che il giurista sa fare). Il primo corrisponde al patrimonio sapienziale dei giuristi. Le seconde si sostanziano nelle tante attivita` che il giurista pone in essere muovendo dal proprio sapere. Il corso si propone di aiutare a riconoscere e ad apprendere le abilita` proprie del giurista esperto. L’esame si sostanzia in una prova orale. I frequentanti possono scegliere di avvalersi di modalità alternative, concordate a lezione. Programma del corso Testi di riferimento −−G. Pascuzzi, Giuristi si diventa. Come riconoscere e apprendere le abilità proprie delle professioni legali, Il Mulino, Bologna, 2013. Oggetto del corso è l’analisi delle abilità proprie del giurista. In particolare verranno affrontati i seguenti argomenti: −−G. Pascuzzi, La creatività del giurista, Zanichelli, Bologna, 2013. −−Chi è il giurista. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea −−La comprensione del testo: interpretazione e costruzione di significati; Come leggere un atto normativo: l’interpretazione; Gli argomenti interpretativi; Come leggere: una sentenza; un saggio dottrinale; un contratto. −−Il problem solving (Creare regole per risolvere problemi. Applicare regole a problemi; Identificare il problema: la costruzione del caso; Trovare la regola che si applica al problema: cercare il diritto; Applicare la regola al problema: il ragionamento giuridico e le concezioni del diritto). −−La redazione del testo (La scrittura; Come si redigono i saggi giuridici: dalla tesi di laurea alla monografia scientifica; Come si redigono gli atti normativi; Come si redigono i contratti; Come si redigono gli atti del processo; Come si redigono i pareri). −−Le abilità riflessive (Conoscere se stessi; Riflettere su se stessi; Capacità di autovalutazione; Creatività). −−Le abilità relazionali (Comunicazione in pubblico. Oratoria; Negoziazione; Lavoro di gruppo e leadership; Insegnare (il sapere, il saper fare, il saper essere). −−Alcune abilità professionali specifiche. Metodi didattici Il corso alternerà alla esposizione teorica delle tematiche, modalità didattiche specificamente rivolte all’apprendimento delle abilità. I materiali di ausilio alle singole lezioni (syllabus, slides, etc.) vengono di volta in volta resi disponibili su Comunitàonline. Il docente individua periodicamente un filone di riflessione in relazione al quale vengono definiti un certo numero di argomenti di tesi. Il candidato sceglie nell’ambito degli argomenti disponibili. 130 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI METODOLOGIA DELLA SCIENZA GIURIDICA Prof. Paolo Sommaggio [email protected] Complementare 1° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il corso intende fornire le basi critiche per una corretta impostazione del tema del metodo nella scienza giuridica. Offrirà perciò una riflessione generale sul tema del metodo nelle scienze, ed una particolare sul problema del ragionamento così come proposto dalla logica giuridica, intesa tanto come schema tradizionale di pensiero (mutuato dal metodo cd. scientifico), quanto come una nuova prospettiva incentrata sulla topica giuridica. A questo scopo verrà approfondito il metodo cd. retorico, inteso come criterio di organizzazione topica del materiale giuridico, finalizzato al confronto dialettico. Un metodo che caratterizza tanto l’attività dello scienziato del diritto quanto quella del giurista di Foro. Per gli studenti frequentanti: −−Appunti delle lezioni e dei seminari −−P. Sommaggio, Contraddittorio Giudizio Mediazione, FrancoAngeli, Milano 2012 −−F. Zanuso e S. Fuselli (a cura di), Il Lascito di Atena, FrancoAngeli, Milano 2011 Prerequisiti Non vi sono Prerequisiti formali tuttavia, per i contenuti del corso risulta vivamente consigliato avere già acquisito almeno nozioni fondamentali tanto del diritto sostanziale quanto del diritto procedurale. Programma del corso Il corso intende offrire una analisi circa la natura del metodo del giurista cercando, nel contempo, di offrire gli strumenti critici per sviluppare un diverso approccio al dato normativo concepito nell’ottica di una concreta spendibilità controversiale e dialettica nelle professioni legali e nel dibattito dottrinario. Il modello analitico, ermeneutico e retorico costituiranno utili addestramenti al ragionamento del giurista inteso in questa nuova prospettiva. Il problema del metodo nella cultura giuridica contemporanea. Scienza e metodo. Il metodo nelle Scienze giuridiche. ll problema del cd. “Sillogismo pratico” e suo superamento. Argomentazione e dimostrazione. Teorie contemporanee dell’argomentazione. Il modello retorico. Il tema delle opposizioni. Topica e dialettica nella argomentazione. Il reperimento degli argomenti per il giurista. La confutazione ed il controllo. La via retorica alla verità. Metodi didattici Lezioni frontali. Seminari di approfondimento. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolge in forma orale. Potranno essere proposte prove intermedie di accertamento del profitto, dedicate agli studenti frequentanti. Per gli studenti non frequentanti: −−P.Sommaggio, Contraddittorio Giudizio Mediazione, FrancoAngeli, Milano 2012 −−F. Zanuso e S. Fuselli (a cura di), Il Lascito di Atena. Funzioni, strumenti ed esiti della controversia giuridica, FrancoAngeli, Milano 2011 −−F. Zanuso (a cura di), Custodire il fuoco, FrancoAngeli, Milano 2013 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Spiccato interesse verso la materia. 131 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari SOCIOLOGIA DEL DIRITTO Prof. Paolo Sommaggio [email protected] Obiettivi formativi Scopo del corso è l’acquisizione degli strumenti concettuali e metodologici che consentano un accostamento critico ai contenuti della sociologia giuridica anche in una prospettiva interdisciplinare. Una parte del corso affronta temi specifici di attualità sociale individuati nel cd. diritto vivente e nell’impatto delle nuove tecnologie, in particolare relative al corpo. Verranno inoltre affrontati i problemi e le opportunità dischiuse dalla riflessione sulle neuroscienze ed il post-human. PREREQUISITI Non vi sono prerequisiti formali, tuttavia si consiglia di avere sostenuto l’esame di Filosofia del diritto. PROGRAMMA DEL CORSO Prima Parte: DIRITTO E SOCIETA’ Sociologia del diritto come scienza sociale. Sistema giuridico e sistema sociale. Concetti generali. Principali concezioni giuridiche (cenni). Principali concezioni sociologiche del diritto (cenni). Il diritto come prodotto della vita sociale. Il diritto come modalità di comportamento. Il diritto come produzione della vita sociale. Seconda Parte: SOCIETA’ E DIRITTO Nuove evidenze sociali nel diritto vivente. Analisi e struttura del diritto vivente. Problemi sociali delle nuove tecnologie. Biotecnologie e strutture di diritto/potere. Problemi e prospettive delle neuroscienze. Le tendenze contemporanee del post umano. Il post umano come tema sociale e giuridico. METODI DIDATTICI Lezioni frontali e seminari di approfondimento. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Colloquio orale TESTI DI RIFERIMENTO Studenti frequentanti −−Appunti delle lezioni −−R. TREVES, Sociologia del diritto, Einaudi −−F. REGGIO, Giustizia dialogica. Luci ed ombre della Restorative Justice, FrancoAngeli Studenti non frequentanti −−R. TREVES, Sociologia del diritto, Einaudi, Torino −−F. REGGIO, Giustizia dialogica. Luci ed ombre della Restorative Justice, Complementare 1° semestre – 6 crediti a scelta uno dei seguenti testi: −−V. FERRARI, Diritto e Società. Elementi di sociologia del diritto, Laterza −−M. L. GHEZZI, La scienza del dubbio. Volti e temi di sociologia del diritto, Mimesis CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Spiccato interesse verso la materia. 132 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Storia del diritto internazionale e delle dottrine internazionalistiche Prof. Aggr. Giuliano Marchetto [email protected] Obiettivi formativi L’esame diretto delle fonti mira ad offrire agli studenti frequentanti la possibilità di acquisire i fondamenti di un metodo e sviluppare il senso critico necessari alla conoscenza storica del diritto internazionale. Prerequisiti È opportuno che gli studenti abbiano già seguito un corso di Storia del diritto medievale e moderno. Programma del corso All’interno del corso saranno affrontati, in prospettiva storica, alcuni temi e problemi fondamentali del diritto internazionale pubblico o, per usare un’espressione tradizionale, del diritto di guerra e di pace. Innanzitutto ci si occuperà del “mito delle origini” del diritto internazionale all’interno della tradizione giuridica occidentale. La lettura guidata delle fonti storiche aiuterà lo studente frequentante a comprendere i diversi significati celati dietro l’odierna espressione “diritto internazionale”. In seguito sarà affrontato il problema del fondamento, e quindi della legittimazione, di un diritto tra i popoli, a partire dalla riflessione medievale intorno ai diritti naturale e delle genti, ripresa e rinnovata nella prima modernità da Alberico Gentili e Ugo Grozio, passando poi al giusnaturalismo moderno fino a giungere alla concezione della “comunità degli Stati” otto e novecentesca. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento A tutti gli studenti è richiesto lo studio di: −−U. Grozio, Il diritto della guerra e della pace. Prolegomeni e Libro primo, a cura di F. Arici e F. Todescan, introduzione di G. Fassò, Padova, Cedam, 2010. Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni sono tenuti ad integrare la propria preparazione con lo studio di: −−C. Focarelli, Lezioni di Storia del Diritto internazionale, Perugia, Morlacchi Editore, 2007. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. Complementare 1° semestre – 6 crediti 133 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE Prof. Paolo Carta [email protected] Obiettivi formativi Il corso di Storia delle dottrine politiche ha come obiettivo la conoscenza di un classico del pensiero politico, attraverso la lettura e il commento in classe corredato dalla letteratura critica. Prerequisiti Non è richiesto alcun prerequisito. Programma del corso Partendo dall’analisi del pensiero di Hannah Arendt e dal dibattito che esso ha suscitato, nel corso sarà analizzata la politica come attività caratteristica della condizione umana. Con l’ausilio di letteratura critica si studieranno i pregiudizi intorno alla politica, le difese della politica e il giudizio politico. Metodi didattici Lezioni in classe con lettura e commento di testi. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avverrà in forma di colloquio. Testi di riferimento −−Hannah Arendt, Vita Activa, Milano, Bompiani, 1989 (ed edizioni successive); Ulteriore materiale necessario per la preparazione dell’esame sarà distribuito in classe, così come in classe saranno segnalate letture critiche. Per coloro che non fossero in grado di seguire regolarmente le lezioni si suggeriscono i seguenti testi: −−Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt: perché ci riguarda, Torino, Einaudi, 2009; −−Hannah Arendt, Vita Activa, Milano, Bompiani, 1989 (ed edizioni successive); −−Hannah Arendt, La menzogna in politica, GenovaMilano, Marietti, 2006. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Allo studente si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti dottrinali, sulla letteratura e sulla storiografia anche in lingua straniera. Complementare 1° semestre – 6 crediti 134 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Antropologia giuridica Prof. Rodolfo Sacco – Obiettivi formativi Il corso mira a illustrare la struttura e la natura dei sistemi giuridici attraverso il succedersi e il moltiplicarsi delle culture umane. Prerequisiti E` apprezzabile una preparazione storica. Programma del corso −−La varianza del diritto (la coesistenza di molte culture) −−Le grandi epoche del diritto −−Le radici del diritto (la legittimazione; la subalternazione; la fedelta`) −−Le fonti del diritto: l’azione, il pensiero, la parola −−Il soprannaturale e il diritto −−Gli istituti (le persone e i gruppi; i beni; i servizi; i conflitti). Metodi didattici Le lezioni, in parte cattedratiche, mirano a promuovere un colloquio. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si terra` in forma scritta. Testi di riferimento −−R. Sacco, Antropologia giuridica, Il Mulino, Bologna, −−2007 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. Complementare 2° semestre – 6 crediti 135 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari CRIMINOLOGIA APPLICATA Prof. Aggr. Andrea Di Nicola [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso di criminologia applicata intende fornire gli strumenti per l’applicazione delle conoscenze criminologiche teoriche, acquisite durante il corso di criminologia, a quelle attività (investigative, di polizia, di intelligence) volte a contrastare la criminalità e a quelle decisioni sulle misure più appropriate per prevenire illegalità e disordine sociale. Il corso offre anche nozioni di ricerca applicata su criminalità e relative politiche di contrasto. Esame orale. Prerequisiti Aver superato diritto penale o diritto penale europeo e transnazionale e criminologia. Programma del corso Il corso sviluppa i seguenti temi: −−criminalità appropiativa: teorie dell’attività di routine, degli stili di vita e della scelta razionale e loro applicazione alle attività investigative e preventive dei reati appropriativi (rapine, furti). Spazio difendibile, CPTED, problem oriented policing e crime proofing dei prodotti. Interventi di prevenzione situazionale della criminalità; −−criminalità violenta: teorie sull’omicidio e sulle violenze sessuali e loro applicazioni alle indagini sui crimini violenti. Criminal profiling. Perizie cliniche. Interventi di prevenzione situazionale; −−criminalità organizzata: teorie su sviluppo e trasformazioni della criminalità organizzata e loro applicazione alle indagini sulle organizzazioni criminali. Indagini su tratta di persone a scopo di sfruttamento e traffico di migranti. Interventi di prevenzione situazionale; −−criminalità economica e informatica: teorie e indagini sulla criminalità economica. Computer forensics e network forensics. Metodi per gestire il rischio criminalità in azienda. Metodi didattici Lezioni frontali accompagnate da letture assegnate e discusse in aula. Studio di casi. Il corso prevede anche dei seminari integrativi di ricerca applicata su criminalità e politiche di contrasto alla criminalità. I seminari, tenuti da Andrea Cauduro, dottore di ricerca in criminologia e assegnista in criminologia del Dipartimento di Scienze Giuridiche, dopo un’introduzione alla metodologia della ricerca criminologica, illustrano risultati di ricerche applicate. All’inizio del corso viene distribuito il programma delle lezioni, dei seminari integrativi e la lista del materiale bibliografico per l’esame. Testi di riferimento I frequentanti dovranno studiare il materiale bibliografico sui temi trattati a lezione (ove possibile, disponibile online) e gli appunti. Il carattere del corso presuppone la frequenza. Per i non frequentanti il programma consiste nello studio dei testi che saranno indicati dal docente all’inizio del corso e comunicati sulla sua pagina web. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Aver superato con profitto criminologia e criminologia applicata. Conoscenza dell’inglese importante. I tempi dipendono da capacità e motivazione del tesista. Considerato il numero di richieste, si consiglia di discutere dell’assegnazione con largo anticipo. È anche possibile condurre tesi di ricerca all’interno del gruppo di ricerca eCrime www.ecrime.unitn.it (3 studenti ogni anno accademico). I criteri saranno indicati a lezione. I criteri saranno indicati a lezione. 136 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTI FONDAMENTALI E SCIENZE DELLA VITA Prof. Carlo Casonato [email protected] DOTT. Simone Penasa [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Le scienze della vita costituiscono un efficace banco di prova per sottoporre a verifica gli assetti tradizionali della produzione e dell’applicazione del diritto all’interno delle logiche dello Stato costituzionale. Tale dimensione scientifica produce anche un impatto importante sulla tenuta dei diritti fondamentali, i quali nel contesto delle scienze della vita possono trovare nuove occasioni di riconoscimento, di promozione e di espansione, ma anche nuove e più intrusive modalità di limitazione e di violazione. Alla luce delle sempre più numerose e profonde relazioni fra evoluzione tecnico-scientifica e diritto, il corso vuole affrontare la questione della tutela dei diritti fondamentali in tale ambito. Attraverso l’analisi e la discussione di casi giurisprudenziali, derivati non solo dal contesto italiano ma anche da quello straniero, internazionale ed europeo, il corso si propone di offrire gli strumenti per condurre analisi ragionate e critiche che, grazie all’applicazione del metodo comparato, possano promuovere negli studenti la familiarità a trattare di casi particolarmente complessi e divisivi. È previsto per tutti gli studenti un esame orale. Gli studenti frequentanti potranno, d’accordo con i docenti, scrivere e presentare un elaborato scritto (anche in lingue diverse da quella italiana) che verrà discusso in sede di esame. PREREQUISITI È necessario avere sostenuto l’esame di Diritto costituzionale; è consigliato aver sostenuto l’esame di Biodiritto. La conoscenza perlomeno passiva della lingua inglese costituisce requisito necessario. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso approfondirà, anche sulla base delle conoscenze già in possesso degli studenti, casi giurisprudenziali in grado di porre in luce in termini paradigmatici la relazione fra scienze della vita e tenuta dei diritti fondamentali. Si affronteranno, fra l’altro, decisioni relative alla procreazione medicalmente assistita, alle tematiche del fine vita, alla ricerca clinica e scientifica, alla genetica come alle neuroscienze. METODI DIDATTICI Il metodo utilizzato sarà quello casistico e induttivo. Il formante giurisprudenziale rappresenterà il punto di partenza da cui i singoli argomenti e le fonti del diritto verranno studiati. Il corso si strutturerà sulla presentazione e discussione di casi giurisprudenziali, anche attraverso la partecipazione di esperti sia del diritto sia delle scienze della vita. Ampio spazio verrà dato alla comparazione tra ordinamenti e tra livelli giuridici (nazionale, internazionale, europeo). TESTI DI RIFERIMENTO Il materiale verrà fornito durante il corso sul supporto informatico Esse3. Esso sarà costituito dalle sentenze discusse in aula e dalla bibliografia indicata, oltre che dalle presentazioni utilizzate durante le lezioni. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’assegnazione della tesi di laurea richiede l’individuazione di un tema, proposto dal candidato almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. Il docente richiede almeno due settimane di tempo per la correzione del materiale scritto. Gli altri tempi di lavoro dipendono largamente dalle capacità e dal grado di motivazione del candidato. 137 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL’UNIONE EUROPEA Prof. Barbara Marchetti [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Il corso ha l’obiettivo di fornire allo studente le coordinate per comprendere i caratteri e le peculiarità del sistema amministrativo dell’Unione europea. I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente dalle attitudini del candidato. Prerequisiti Non sono previsti Prerequisiti diversi dal rispetto delle propedeuticità prescritte dalla Facoltà. Programma del corso Il corso è dedicato allo studio del sistema amministrativo europeo, avendo riguardo agli elementi di organizzazione, alle modalità di svolgimento dell’azione amministrativa e agli strumenti di tutela giurisdizionale. Saranno trattati, in particolare i seguenti argomenti: quanto ala parte organizzativa: l’esecutivo comunitario, il ruolo e le funzioni della Commissione, gli uffici che ad essa fanno capo, e le nuove forme organizzative fra le quali in particolare le Agenzie, nonché i diversi modelli di esercizio della funzioni amministrative europee (amministrazione diretta, amministrazione indiretta, “coamministrazione”); quanto all’esercizio dell’attività: i i principi generali, il procedimento amministrativo, l’atto amministrativo e il suo regime; quanto al sistema di tutela, la sua organizzazione, il ruolo del giudice comunitario e dei giudici nazionali, il sistema delle azioni, la responsabilità, i rimedi alternativi di risoluzione delle controversie. Metodi didattici Il corso è tenuto con il metodo didattico della lezione frontale. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame finale avverrà in forma orale nelle sessioni ordinarie. Eventuali modalità diverse per gli studenti frequentanti saranno comunicate nel corso delle lezioni. Testi di riferimento Gli studenti frequentanti prepareranno l’esame sui testi e sui materiali indicati a lezione. Testo consigliato per gli studenti non frequentanti: −−L. De Lucia – B. Marchetti (a cura di), L’amministrazione europea e le sue regole, Bologna, Il Mulino, 2015 (ad esclusione dei capitoli XI e XII). 138 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Diritto assicurativo Prof. Filippo Sartori [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo fornire agli studenti una conoscenza del diritto delle assicurazioni sia con riguardo alle categorie ordinanti sia con riferimento alle regole operazionali che ci vengono consegnate dal formante giurisprudenziale e dalla prassi del settore. Prerequisiti Per seguire con profitto il corso di diritto assicurativo è necessario conoscere le nozioni fondamentali di diritto privato di volta in volta richiamate. Pertanto l’esame di Istituzioni di diritto privato è propedeutico rispetto a quello di diritto assicurativo. Programma del corso Il corso avrà ad oggetto l’attività assicurativa, la distribuzione dei prodotti assicurativi e la disciplina dei contratti di assicurazione, con particolare riguardo alle assicurazioni obbligatorie della responsabilità civile e alle assicurazioni sulla vita nelle sue diverse declinazioni. Sommario. Introduzione al diritto assicurativo: evoluzione storica e il sistema delle fonti; i soggetti che esercitano l’attività assicurativa: accesso al mercato e il sistema dei controlli; l’impresa di assicurazione e il ruolo della Vigilanza; misure di salvaguardia, risanamento e liquidazione; la distribuzione dei prodotti assicurativi; il contratto di assicurazione; i singoli rami: le assicurazioni contro i danni, nonché l’assicurazione sulla vita ed i prodotti finanziari assicurativi; le forme pensionistiche complementari e la gestione assicurativa dei fondi pensione; la riassicurazione; la prescrizione. Metodi Didattici Il corso alternerà lezioni frontali di carattere teorico con seminari ed esercitazioni di taglio pratico aventi ad oggetto alcuni argomenti scelti anche sulla base delle esigenze e degli interessi manifestati dagli studenti o che affiorano nel riscontro dell’attualità. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova orale. Gli studenti che frequentano il corso possono sostenere anche una prova scritta. Testi di riferimento Gli studenti frequentanti potranno sostituire lo studio del manuale, con la lettura del materiale didattico distribuito durante il corso ed attinente ai seminari seguiti ed alle esercitazioni svolte. Complementare 2° semestre – 6 crediti Per gli studenti non frequentanti: −−DONATI e VOLPE PUTZOLU, Manuale di diritto delle assicurazioni, Giuffrè, Milano, ultima edizione (ad eccezione delle seguenti parti: Cap. V, Cap. XI, Cap. XII, Cap. XXV). Si richiede, in ogni caso, un codice civile aggiornato con le leggi collegate. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell’interesse per la materia. L’assegnazione definitiva del titolo avverrà dopo la presentazione e l’approvazione di un programma di ricerca su un argomento concordato fra docente e studente. 139 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO CIVILE E SCIENZE COGNITIVE Prof. Giovanni Pascuzzi [email protected] dott. Carlo Bona [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Le più recenti acquisizioni sperimentali delle scienze cognitive (branca ormai dominante del pensiero psicologico) impongono di rivedere sotto vari aspetti alcuni istituti tradizionali del diritto civile. Il corso si propone di introdurre gli studenti allo studio dei nuovi rapporti tra diritto civile e psicologia. Prova orale a fine corso. Per i frequentanti saranno previste delle prove intermedie. Prerequisiti Non sono richiesti prerequisiti. Programma del corso Nel corso, seguendo la sistematica del codice, si spiegherà in che termini la psicologia può permettere di vedere sotto una nuova luce alcuni istituti tradizionali. Così, in tema di persone, si vedrà come la psicologia sperimentale e le neuroscienze permettano di meglio definire i concetti di capacità di intendere e di capacità di volere. In materia di famiglia si vedrà quando incidano le euristiche (forme decisionali semplificate compatibili con le risorse del nostro sistema cognitivo) e le emozioni nei procedimenti di separazione, con specifico riferimento all’addebito della separazione, all’affidamento dei figli, alla liquidazione degli assegni di mantenimento. Passando alla proprietà ed ai diritti reali si mostrerà come molte entità su cui si regge il sistema (il “bene”, il “valore” di un bene, il “possesso” etc.) esistano solo perché crediamo che esistano e finché crediamo che esistano e si mostrerà su cosa si regge tale credenza collettiva. Quanto ai contratti, si mostrerà l’impatto delle euristiche e delle emozioni sui comportamenti del consumatore e ci si chiederà se l’attuale disciplina sia idonea ad apprestare una tutela efficace del soggetto debole del contratto. Per la responsabilità civile ci interrogherà sul concetto di colpa, valutando alla luce delle recenti acquisizioni in che misura sia possibile parlare di colpa nei termini tradizionali. Si spiegherà poi quanto incidano svariati fenomeni psicologici sulla liquidazione del danno, specie di quello non patrimoniale. Infine, passando alla tutela dei diritti, si farà un cenno alla testimonianza, e si vedrà quanto incidano i meccanismi percettivi, mnemonici e narrativi sulla deposizione di un teste. Metodi didattici Lezioni frontali. Alle lezioni parteciperanno anche psicologi e cognitivisti. Potranno essere svolti degli esperimenti con la partecipazione degli studenti. Testi di riferimento −−Carlo Bona, Sentenze imperfette, Bologna. Il Mulino, 2010. −−Rino Rumiati e Carlo Bona, Psicologia cognitiva per il diritto, Bologna, Il Mulino, 2013. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Superamento dell’esame e disponibilità ad impegnarsi nella ricerca sperimentale. I docenti suggeriscono a chi chiede la tesi di seguire l’insegnamento di “Le abilità del giuristaLegal skill” e di sostenere il relativo esame. 140 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO COMPARATO DEL LAVORO Prof. Luca Nogler [email protected] Prof. Katsutoshi Kezuka (V.P.) – Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici Il corso ha come obiettivo fornire agli studenti il sostrato di principi e conoscenze necessario ad affrontare in modo ragionato le diversità sottese alla regolamentazione giuridica del rapporto di lavoro subordinato con riguardo ai principali sistemi dell’Europa comunitaria. Il corso si svilupperà su ogni tematica affrontata con un’alternanza tra lezioni frontali e lezioni che vedranno il coinvolgimento attivo dei frequentanti mediante letture preventive suggerite dai docenti. Prerequisiti Modalità di verifica dell’apprendimento Lo studente dovrà aver sostenuto e superato positivamente l’esame di Diritto del lavoro o di Diritto del lavoro europeo e trasnazionale. Agli studenti frequentanti sarà data la possibilità di svolgere una prova scritta della quale si terrà conto in sede d’esame. Gli studenti non frequentanti prepareranno l’esame sul testo di seguito indicato. Programma del corso Testi di riferimento: Il corso intende procedere alla disamina, in chiave comparata, della c.d. tematica della flexicurity ossia di quella tendenza, fortemente sostenuta a livello comunitario e, in misura diversa, implementata in tutti gli ordinamenti dell’Unione Europea a flessibilizzare la gestione dei rapporti di lavoro. Ciò attraverso una maggiore libertà per le imprese, da un lato, di procedere a licenziamenti e, dall’altro, di ricorrere a tipologie contrattuali “flessibili”, compensando il lavoratore attraverso misure che lo rendano più forte e competitivo sul mercato del lavoro esterno, consentendogli un agevole passaggio da un’occupazione all’altra. La tematica coinvolge, in particolare, i due istituti che più di tutti influenzano il grado di tutela della stabilità del rapporto di lavoro ossia il ricorso ad assunzioni a termine, da un lato, e i licenziamenti per ragioni organizzative, dall’altro. La flexicurity infatti si fonda sull’idea che le prime vadano incentivate e che i limiti apposti ai secondi, invece, debbano essere allentati; sarebbe, infatti, proprio l’esistenza di regimi di strict employment protection legislation – ossia di regolamentazioni troppo rigidamente protettive dell’occupazione esistente – a ridurre il dinamismo del mercato del lavoro inducendo le imprese ad utilizzare in modo massiccio forme di rapporti di lavoro “precario” o addirittura a non assumere. Il corso avrà conseguentemente di mira il grado di accertamento della rigidità che connota nei principali ordinamenti dell’Unione Europea (Francia, Italia, Germania, Spagna e Portogallo) sia il regime di protezione dei licenziamenti che il ricorso alle tipologie contrattuali “flessibili” e cercherà di mettere in luce sia le criticità che i punti di forza sottesi al modello della flexicurity. Si segnala inoltre che una parte del corso sarà tenuta, sempre in lingua italiana, dal prof. Maximilian Fuchs. −−M. Pedrazzoli (a cura di), Le discipline dei licenziamenti in Europa. Ricognizioni e confronti, Franco Angeli, 2013. In alternativa gli studenti non frequentanti potranno preparare l’esame sul seguente testo: −−L. Nogler, The concept of “subordination” in european and comparative law, Università degli Studi di Trento (Collana Quaderni del Dipartimento di scienze giuridiche, vol. n. 85, Trento, 2009). Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell’interesse per la materia. L’assegnazione definitiva del titolo avverrà dopo la presentazione e l’approvazione di un programma di ricerca su un argomento concordato fra docente e studente. 141 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO COMPARATO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE Prof. Roberto Caso [email protected] Prof. David Lametti (v.p.) [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo l’acquisizione della conoscenza in chiave comparata della proprietà intellettuale europea e nordamericana (statunitense e canadese). Programma del corso Il corso mira a delineare l’interazione tra evoluzione tecnologica (dalla stampa a caratteri mobili a Internet) e mutamento della proprietà intellettuale (copyright/ diritto d’autore; patent/brevetto per invenzione). Dopo un’introduzione sui metodi e contenuti del corso, si affrontano numerose problematiche relative al bilanciamento tra controllo esclusivo e accesso pubblico. In particolare vengono trattati i seguenti argomenti: −−Cenni introduttivi alla proprietà intellettuale; −−Storia della proprietà intellettuale; −−I limiti temporali e in ampiezza del diritto di esclusiva; −−Il plagio e la proprietà intellettuale; −−La responsabilità indiretta per la violazione del diritto di esclusiva; −−La responsabilità dell’Internet Service Provider; −−File sharing, streaming e violazioni del diritto di esclusiva; −−La tutela delle misure tecnologiche di protezione e del Digital Rights Management; −−Le open licenses (open source, Creative Commons, Open Access); −−I brevetti per invenzione sul software; −−I brevetti per invenzione nel campo delle biotecnologie; −−Le biobanche e la tutela della proprietà intellettuale. Metodi didattici Il corso alternerà all’esposizione teorica del tema, una puntuale analisi delle problematiche oggetto di studio attraverso il metodo casistico e l’organizzazione di processi simulati, seminari, presentazioni orali, multimediali e scritte. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova orale. Gli studenti che frequentano il corso possono sostenere anche una prova scritta. Testi di riferimento −−L. Lessig, Cultura libera - Un equilibrio fra anarchia e controllo, contro l’estremismo della proprietà intellettuale, Apogeo, Milano, 2005 http://www.apogeonline.com/libri/88-503-2250-X/scheda liberamente scaricabile all’URL: http://www.copyleft-italia.it/pub/Lessig-CulturaLibera.pdf Complementare 2° semestre – 6 crediti −−U. Izzo, Alle origini del copyright e del diritto d’autore. Tecnologia, interessi e cambiamento giuridico, Carocci, Roma, 2010. −−D. Lametti, The Virtuous P(eer): Reflections on the Ethics of File Sharing. NEW FRONTIERS IN THE PHILOSOPHY OF INTELLECTUAL PROPERTY, Annabelle Lever, ed., Cambridge University Press, 2011, disponibile su SSRN: http://ssrn.com/abstract=1889165 −−R. Caso, Plagio, diritto d’autore e rivoluzioni tecnologighe, in R. Caso (ed.), Plagio e creatività: un dialogo tra diritto e altri saperi, Università degli Studi di Trento, Trento 2011 (Quaderni del Dipartimento di Scienze Giuridiche, nr. 98), 5-39, disponibile all’URL: http://eprints.biblio.unitn.it/2278/ Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea La tesi di laurea – curricolare o di ricerca – viene assegnata dal professore, scegliendo tra una rosa di argomenti relativi ai contenuti del corso. È necessario possedere il metodo della ricerca giuridica mediante strumenti tradizionali e digitali. A questo fine si consiglia lo studio di: −−G. Pascuzzi, Cercare il diritto, III edizione, Zanichelli, Bologna, 2011. Il professore fornisce allo studente nel momento dell’assegnazione dell’argomento di tesi una breve guida sulle fonti di riferimento, sull’editing del testo, e sulla metodologia di ricerca e di redazione della tesi. La bozza finale della tesi deve essere pronta almeno due mesi prima della prevista data di laurea. 142 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO COMPARATO DELLE RELIGIONI Prof. Ruggero Maceratini [email protected] Prof. Erminia Camassa [email protected] Prof. GIANLUCA PAROLIN (V.P.) – Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi ebraico dalla prof. Erminia Camassa. In ragione del rinnovato interesse delle scienze sociali verso il fenomeno religioso il corso si propone di approfondire lo studio dei diritti religiosi. Ogni religione “produce diritto”, pone cioè regole guida ai propri fedeli, regole che vengono ad incidere spesso oltre l’ambito strettamente cultuale, per produrre effetti anche sui comportamenti pubblici e sociali nella famiglia, nel lavoro,nell’istruzione, nella vita economico-sociale (preghiera, giorni festivi, scuola, alimentazione, macellazione, abbigliamento e sepolture). La conoscenza delle norme confessionali è di fondamentale importanza per meglio comprendere la nuova realtà italiana ed europea che si presenta sempre più multireligiosa. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma orale. Testi di riferimento Prerequisiti Per gli studenti frequentanti oltre al contenuto delle lezioni e a letture su argomenti specifici che potranno essere consigliate dai docenti nel corso delle lezioni si consiglia: −−S. Ferrari, (a cura di) Introduzione al diritto comparato delle religioni. Ebraismo, islam, induismo. Il Mulino, Il Mulino, ultima edizione. I non frequentanti aggiungeranno al testo sopra indicato: −−G. Feliciani, Le basi del diritto canonico, Il Mulino, ultima edizione. Nessun prerequisito specifico, salvo le propedeuticità stabilite dal Consiglio di Facoltà. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Programma del corso Oggetto del corso, articolato in tre moduli, sarà l’analisi del ruolo dei diritti religiosi nelle società multiculturali ed il rapporto tra diritti religiosi e diritti secolari. Si metteranno a confronto il diritto e la religione nella tradizione ebraica, cristiana e mussulmana. Il diritto all’appartenenza e l’appartenenza di diritto ad una confessione religiosa. -Il cristianesimo ed il Diritto canonico. Giuridicità e fonti del Diritto canonico, il Popolo di Dio. Il sistema matrimoniale canonico, il diritto penale canonico (cenni). Il diritto delle Chiese orientali. -Le fonti dell’Ebraismo. Pratiche religiose e norme giuridiche nel Diritto ebraico. Il matrimonio ebraico, il suo scioglimento, il divorzio. Norme in materia di alimentazione, macellazione e sepoltura. L’ebraismo e le questioni bioetiche. -Le fonti del Diritto islamico. Diritto musulmano classico e contemporaneo. Profili di teoria generale: fonti, metodo, e classificazioni degli atti. Profili di diritto sostanziale: capacità delle persone, atti rituali, matrimonio (impedimenti, conclusione, regolamentazione, e scioglimento), successioni, pene. Stati islamici e diritto di famiglia. Metodi didattici Il corso si articolerà in tre moduli. La parte relativa al cristianesimo sarà tenuta dal prof. Maceratini, il modulo di diritto islamico dal prof. Gianluca Parolin e quello di diritto Tesi di laurea, in numero limitato, potranno essere assegnate a studenti particolarmente interessati ad approfondire gli argomenti trattati durante il corso, previo accordo con i docenti. Note Si consiglia vivamente la frequenza del corso. 143 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO E GENERE (GENDER STUDIES) Prof. Stefania Scarponi [email protected] Prof. Anna Simonati [email protected] PROF. Sylviane Colombo (v.p.) – Obiettivi formativi Complementare 2° semestre – 6 crediti Metodi didattici Nell’ambito dei cosiddetti gender studies si è affermato, soprattutto negli Stati Uniti, ma più di recente anche in Europa, un filone di ricerca che riguarda il rapporto fra diritto e genere. Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti per un approccio articolato e interdisciplinare a questo oggetto, attraverso lo studio di alcuni temi. Il corso si svilupperà mediante lezioni frontali tenute dalle docenti, e altresì con un’iniziativa seminariale accompagnata da una proiezione. Si consiglia altresì la frequenza del Laboratorio sulla Giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di discriminazione cui corrispondono altri 2 crediti. Prerequisiti Modalità di verifica dell’apprendimento Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e del diritto pubblico, nonchè del diritto del lavoro, quali apprese nei relativi corsi. L’esame si terrà in forma orale. Per gli studenti frequentanti potranno essere stabilite ulteriori modalità integrative, quali la redazione di paper individuali o di gruppo, e prove scritte. Programma del corso Testi di riferimento La prima parte del corso verrà tenuta dalla prof. Colombo dell’Università di Haifa (Israele), che tratterà il rapporto fra femminismo e diritto, in chiave sia diacronica che sincronica, cioè analizzando l’evoluzione di questo tema negli ultimi decenni, e comparando fra loro diverse esperienze nazionali (fra cui spicca per ampiezza del dibattito quella nordamericana), al fine di mettere in luce i temi comuni e le specificità locali. Verrà inoltre approfondito il tema del rapporto fra diritti individuali e diritto dei gruppi. La seconda parte del corso sarà tenuta dalla prof Scarponi e dalla prof. Simonati, e avrà ad oggetto le tematiche inerenti il principio di eguaglianza formale e sostanziale nell’evoluzione interpretativa ed attuativa. Il testo di riferimento è S. SCARPONI (a cura di), Diritto e genere. Analisi interdisciplinare e comparata, Cedam, 2014. Altri materialei potranno essere indicati all’inizio del corso. Una parte del corso affronterà il diritto del lavoro mediante l’analisi della legislazione in materia di protezione del lavoro femminile, nonché di divieti di discriminazione e promozione delle pari opportunità, per approfondirne i presupposti concettuali e l’evoluzione dei contenuti e delle tecniche di tutela giudiziali. Particolare attenzione verrà dedicata all’analisi del Codice di pari opportunità. Un’altra parte del corso sarà dedicata allo studio della embrionale nozione gius-pubblicistica di “cittadinanza di genere” e delle sue principali implicazioni applicative, con particolare riferimento al problema dell’accesso delle donne alle cariche pubbliche e, più in generale, ai cosiddetti “luoghi del potere”. Saranno analizzati anche gli strumenti operativi che potrebbero essere utilizzati dalle pubbliche autorità per misurare, eliminare e prevenire le discriminazioni di genere. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea I temi delle tesi sono di regola suggeriti dalle docenti sulla base dei risultati ottenuti alle prove d’esame al termine del corso. 144 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Diritto e management dei partenariati pubblico - privati Prof. Gian Antonio Benacchio [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Il corso si propone di far conoscere allo studente: il ruolo dei partenariati pubblico-privati quali strumenti per la realizzazione di infrastrutture e servizi strategici, i tratti giuridici ed economici caratterizzanti le principali tipologie di partenariato; il contesto normativo di riferimento e la sua evoluzione per effetto soprattutto della legislazione e della giurisprudenza comunitaria, gli strumenti di management e programmazione economica - finanziaria. L’esame si svolgerà in forma scritta e verterà esclusivamente sulle parti dei testi che saranno indicate all’inizio del corso. Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza delle Istituzioni di Diritto pubblico e delle Istituzioni di Diritto dell’Unione europea. Programma del corso Il corso sarà diviso in due parti. Nella prima parte, il corso intende delineare gli elementi giuridici caratterizzanti le tipologie di partenariato pubblico - privato, tenuto conto del quadro normativo di riferimento europeo e nazionale nonché dell’azione interpretativa effettuata dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia e delle Corti nazionali. Saranno evidenziate le principali soluzioni presenti nel mercato, riferite ad esempio: alla durata dei rapporti, alle modalità di finanziamento, alla selezione e al ruolo degli operatori economici, alla ripartizione dei rischi, allo jus variandi dei contratti in corso di esecuzione, ai controlli nella fase di esecuzione. Nella seconda parte del corso saranno esaminati gli strumenti tecnici e di management che permettono la gestione delle operazioni realizzate mediante partenariati pubblico - privati. Una particolare attenzione sarà riservata all’analisi dei partenariati pubblico-privati come nuove forme organizzative – e non puramente contrattuali – caratterizzate da una serie di aspetti gestionali che risultano critici per la buona riuscita di queste organizzazioni. Specifico approfondimento sarà dedicato agli aspetti di management ed alla programmazione economico-finanziaria: verranno illustrati, ad esempio, gli elementi per una sua corretta impostazione, gli strumenti finanziari più ricorrenti, il ruolo dei finanziatori, gli aspetti di governance, i presupposti e le modalità di rinegoziazione, le conseguenze sui rapporti interni. Le lezioni saranno corredate da un apparato casistico in cui sarà stimolato il coinvolgimento degli studenti nella analisi e discussione dei casi più rilevanti, con possibili testimonianze dirette di operatori e/o esperti che hanno partecipato ad operazioni particolarmente interessanti e innovative. Metodi didattici Il corso affiancherà lo studio degli istituti all’analisi diretta di documenti, casi studio, testi normativi ed altri materiali che saranno distribuiti e discussi durante le lezioni. Modalità di svolgimento Il corso è organizzato in forma congiunta dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, che ospiterà la prima parte diretta alla conoscenza delle principali questioni giuridiche, e dalla Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano dove si svolgerà la seconda parte del corso rivolta all’analisi degli strumenti di management e programmazione economico-finanziaria. I costi per la mobilità degli studenti saranno interamente a carico delle rispettive Facoltà. Testi di riferimento Verranno indicati all’inizio del corso. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. 145 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO ECCLESIASTICO COMPARATO Prof. Erminia Camassa [email protected] Prof. Josè Maria Vasquez Garcia Penuela (v.p.) – Obiettivi formativi Il corso propone l’approfondimento comparativo del fenomeno religioso nel sistema giuridico dell’Unione Europea e nella legislazione dei Paesi che la compongono. Particolare attenzione verrà rivolta allo studio degli strumenti per la tutela giurisdizionale della libertà religiosa in Europa. Prerequisiti Oltre alle propedeuticità stabilite dal Consiglio di Facoltà si ritiene opportuno, seppure non vincolante, l’aver sostenuto l’esame di Diritto ecclesiastico. Programma del corso Si tratterà del Diritto ecclesiastico e della comparazione giuridica analizzando i modelli di relazione tra Stati e confessioni religiose e la loro applicazione nei Paesi dell’Unione Europea. Si approfondirà la normativa degli Stati (con particolare riguardo all’ordinamento francese e spagnolo) a tutela della libertà religiosa e la condizione giuridica dei gruppi religiosi, il loro riconoscimento e i mezzi di finanziamento.Particolare attenzione si presterà alla disciplina degli interessi religiosi dei singoli con riferimento al matrimonio, alla famiglia, alla scuola, ai rapporti di lavoro e alla libertà religiosa come diritto fondamentale nel sistema dell’Unione e alla sua tutela giurisdizionale. Metodi didattici Parte del corso sarà tenuta dal prof. Penuela che approfondirà il tema della disciplina delle relazioni dello Stato spagnolo con le confessioni religiose. Le lezioni del professor Penuela si terranno in italiano, salvo che tutti gli studenti frequentanti non siano disponibili a seguirle in spagnolo. Si consiglia la frequenza. Modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione dell’apprendimento avverrà tramite un esame orale. Per i frequentanti sarà possibile effettuare una valutazione intermedia (facoltativa) sia in forma scritta che orale. Testi di riferimento −−G.Macrì - M. Parisi - V. Tozzi, Diritto ecclesiastico europeo, Laterza, Bari, ultima edizione (limitatamente alla prima e seconda parte, fino a pp. 141. unitamente a −−Diritto e religione in Europa, (a cura di Roberto Mazzola) il Mulino, Bologna, 2012 . Complementare 2° semestre – 6 crediti Per i frequentanti potranno essere concordati programmi e testi particolari su indicazione dei docenti. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Tesi di laurea potranno essere assegnate a studenti particolarmente interessati ad approfondire gli argomenti trattati durante il corso. Note Si consiglia la frequenza. 146 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO FALLIMENTARE Prof. Elisabetta Pederzini [email protected] Prof. Laura Baccaglini [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende analizzare il momento della crisi dell’impresa individuale e collettiva e della sua possibile risoluzione, in prospettiva liquidatoria o conservativa, attraverso la nuova disciplina delle procedure concorsuali e degli strumenti giuridici di composizione negoziale. Programma del corso −−Presupposti soggettivi e presupposti oggettivi del fallimento. −−L’istruttoria prefallimentare e la sentenza dichiarativa di fallimento. −−Gli organi del fallimento: curatore, giudice delegato, comitato dei creditori. −−Effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. −−I rapporti pendenti e il sistema delle revocatorie. −−L’accertamento del passivo. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. −−Il fallimento delle società commerciali. −−La chiusura del fallimento, l’effetto esdebitatorio, e la riapertura del fallimento. −−Il concordato preventivo, gli accordi di ristrutturazione dei debiti e i piani attestati di risanamento. −−I procedimenti di composizione delle crisi da sovraindebitamento. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento È indispensabile innanzitutto la conoscenza diretta dei testi normativi nella loro versione aggiornata. Testi suggeriti: −−S. Bonfatti - P. F. Censoni, Lineamenti di diritto fallimentare, ultima edizione, Cedam (si escludano i capitoli XX – XXI - XXII) ovvero −−A. Nigro – D. Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese, ultima edizione, Il Mulino (limitatamente alla parte Prima e alla parte Seconda) Per la migliore comprensione e l’approfondimento degli istituti di carattere processuale si consiglia la lettura di: M. Montanari, Appunti sul processo di fallimento, Giappichelli 2015 Complementare 2° semestre – 6 crediti Resta salva la facoltà di ogni studente di preparare l’esame scegliendo liberamente tra i manuali attualmente reperibili in commercio, purché adeguatamente aggiornati e nel rispetto del programma indicato. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Argomento da concordare con lo studente. 147 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO INTERNAZIONALE AVANZATO (TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI) Prof. Alessandro Fodella [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza delle norme, degli strumenti e dei meccanismi istituzionali per la tutela internazionale dei diritti umani, uno dei settori più importanti e interessanti del diritto internazionale. Prerequisiti Il corso presuppone una buona conoscenza di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto internazionale. Visto il frequente utilizzo di materiali in lingua straniera, è altamente consigliata anche la conoscenza della lingua inglese e/o francese. Programma del corso Nella parte introduttiva del corso verranno illustrati gli sviluppi storici e le caratteristiche generali, sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista istituzionale, del sistema internazionale di protezione dei diritti umani. Verranno poi esaminati i sistemi di tutela delle Nazioni Unite e alcuni sistemi regionali, sotto il profilo sia delle norme sostanziali, sia dei meccanismi di garanzia, con particolare riferimento al quadro giuridico a livello europeo. Verranno, infine, analizzati in modo approfondito alcuni diritti e alcune problematiche specifiche, anche attraverso il ricorso a esercitazioni pratiche e all’esame di casi concreti. Metodi didattici È prevista la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consisterà in una prova orale. Potranno essere stabilite eventuali prove scritte. Testi di riferimento Come testo di riferimento verrà utilizzato il volume di: −−LAURA PINESCHI (a cura di), La tutela internazionale dei diritti umani. Norme, garanzie, prassi, ed. Giuffrè, Milano, 2006. Di tale volume, gli studenti non-frequentanti dovranno preparare: −−Introduzione (per intero) −−Parte Prima: Capitolo I (per intero), più un argomento a scelta del Capitolo II; −−Parte Seconda: Capitoli I e II (per intero); più un capitolo a scelta fra il Capitolo IV e il Capitolo V; −−Parte Terza: pp. 711-800. Complementare 2° semestre – 6 crediti I materiali e il programma di studio per gli studenti frequentanti verranno indicati durante il corso. Ulteriori riferimenti potranno essere forniti dal docente. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. Note Si consiglia la consultazione periodica del sito del docente per avvisi, comunicazioni e ulteriori materiali o indicazioni relativi al corso. 148 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO INTERNAZIONALE DEI CONFLITTI ARMATI Prof. MARCO PERTILE [email protected] Prof. silvia borelli (v.p.) - Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi derà agli studenti di rispondere correttamente ad almeno 7 domande a risposta multipla su 10. Gli studenti ammessi alla prova orale saranno chiamati a discutere i risultati della prova scritta assieme ad altri argomenti trattati durante il corso. Il corso intende presentare agli studenti le norme relative all’uso della forza armata nel diritto internazionale e i problemi connessi alla loro applicazione. Dopo una breve parte introduttiva dedicata alla disciplina del ricorso alla forza nelle relazioni internazionali (jus ad bellum), l’oggetto principale del corso riguarderà le norme che limitano la scelta dei mezzi e dei metodi di combattimento e che proteggono le persone e i beni coinvolti nei conflitti armati internazionali e non-internazionali (diritto umanitario - jus in bello). Prerequisiti È richiesto il superamento dell’esame di diritto internazionale. Programma del corso Il corso descrive i tratti fondamentali del diritto internazionale umanitario, cominciando dalle origini della materia, descrivendo quindi i problemi relativi all’ambito di applicazione delle norme e alla qualificazione giuridica dei conflitti, analizzando infine il contenuto di principi e concetti fondamentali come il principio di distinzione, il principio di proporzionalità, il principio di umanità e la necessità militare. Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra jus ad bellum e jus in bello, al rapporto tra diritto umanitario e norme a tutela dei diritti umani, alla partecipazione diretta dei civili alle ostilità, al diritto dell’occupazione militare e ai meccanismi di attuazione del diritto umanitario. Nella parte finale del corso saranno affrontati alcuni problemi specifici emersi nei conflitti asimmetrici come la prassi degli omicidi mirati, l’uso degli scudi umani e il ricorso agli aeromobili a pilotaggio remoto nella guerra aerea (droni). Metodi didattici Il metodo didattico mira a favorire la partecipazione attiva degli studenti e la comprensione critica della materia. Le lezioni frontali del docente sono alternate all’analisi di casi studio e a frequenti occasioni di dibattito. Nella parte finale del corso alcuni studenti saranno chiamati a costituire dei gruppi di studio e saranno sollecitati a presentare oralmente un argomento giuridico relativo ad alcuni casi scelti. Modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà in forma scritta e orale. Nella prova scritta, che durerà 10 minuti, si richie- Testi di riferimento −−N. Ronzitti, Diritto internazionale dei conflitti armati, Giappichelli, 2011 (Italiano). oppure −−R. Kolb, R. Hyde, An Introduction to the International Law of Armed Conflict, Hart Publishing, 2008 (Inglese). Gli studenti frequentanti possono sostituire il manuale di riferimento con gli appunti e gli schemi delle lezioni. È richiesta la consultazione dei principali testi normativi disponibili sul sito del corso o sul sito del Comitato internazionale della Croce rossa. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Il principale criterio per l’assegnazione della tesi è l’interesse per il diritto internazionale dei conflitti armati, dimostrato attraverso le conoscenze acquisite e le esperienze maturate nella materia in oggetto e in quelle a essa affini. È inoltre richiesta la capacità di leggere e comprendere la lingua inglese o la lingua francese. Dopo un colloquio preliminare, volto a verificare le attitudini e le aspirazioni dello studente, il docente assegna un tema e descrive le principali caratteristiche del lavoro di tesi. 149 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE Prof. Alessandro Fodella [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Note Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza del diritto internazionale che ha per oggetto la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Si tratta di un settore del diritto relativamente giovane ma sempre più importante, che ha conosciuto di recente una notevole espansione, creando dinamiche particolari all’interno dell’ordinamento giuridico internazionale. Si consiglia la consultazione periodica del sito del docente per avvisi, comunicazioni e ulteriori indicazioni o materiali relativi al corso. Prerequisiti Il corso presuppone una buona conoscenza di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto internazionale. Visto il frequente utilizzo di materiali in lingua straniera, è altamente consigliata anche la conoscenza della lingua inglese e/o francese. Programma del corso Nella parte introduttiva del corso verranno illustrati gli sviluppi storici del diritto internazionale dell’ambiente, nonchè le caratteristiche peculiari dello stesso. Saranno successivamente analizzati i principi generali rilevanti e le discipline di settore. Fra queste ultime, verranno selezionati alcuni argomenti da trattare in maniera più approfondita, quali, ad esempio, la protezione dell’atmosfera, della biodiversità, dei mari e degli oceani, il controllo delle attività umane pericolose, o la compatibilità fra la protezione dell’ambiente e lo sviluppo economico. Verranno, infine, considerati i problemi della responsabilità internazionale per danno ambientale e della soluzione delle controversie in campo ambientale. Metodi didattici È prevista la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consisterà in una prova orale. Potranno essere stabilite eventuali prove scritte. Testi di riferimento Come testo di riferimento verrà utilizzato il volume −−Alessandro Fodella e Laura Pineschi (a cura di), La protezione dell’ambiente nel diritto internazionale, ed. Giappichelli, Torino, 2009. Gli studenti non frequentanti sono tenuti a preparare tale testo per intero. Ulteriori indicazioni potranno essere fornite dal docente. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. 150 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO PENALE DELL’INFORMATICA Prof. Alessandro Melchionda [email protected] Dott. Marco Grotto [email protected] Prof. Oscar Morales Garcia (V.P.) – Obiettivi formativi Il corso muove dall’analisi delle nuove forme di criminalità e di comportamenti illeciti, che si manifestano in ogni ambito della vita sociale ed economica, con l’utilizzazione sempre più estesa e capillare dei sistemi informatici e telematici (c.d. computer-crime e cybercrime). Particolare attenzione sarà quindi dedicata anche ad una verifica delle principali lacune ed esigenze di tutela che sono emerse con il diffondersi di queste nuove tecnologie, tenendo presente il vincolo del principio di stretta legalità e del divieto di analogia in malam partem in materia penale. Complementare 2° semestre – 6 crediti tecipazione alle lezioni, quanto nella fase di studio dei testi consigliati. Si prevede inoltre la possibilità di offrire supporti didattici on-line. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in forma orale, mediante l’analisi di alcuni fra i temi del programma. Gli argomenti trattati a lezione costituiranno il primo tema di verifica in sede d’esame. Testi di riferimento Con riferimento all’ordinamento italiano, verranno considerate le diverse novelle legislative che – a partire dagli anni ’90 – hanno introdotto o riformulato le fattispecie incriminatrici dirette a punire i c.d. reati informatici. In questa prospettiva verranno quindi considerate, sia le disposizioni previste nell’ambito del codice penale, sia quelle introdotte in altre leggi complementari, con particolare riguardo al Codice della privacy ed alla normativa sul diritto d’autore. Accanto ad alcune indicazioni di comparazione giuridica con altri ordinamenti, si farà inoltre riferimento alle principali Convenzioni, Raccomandazioni, Direttive e fonti sovranazionali, specie comunitarie. Infine, l’attenzione si soffermerà sui problemi determinati dalla diffusione delle comunicazioni via Internet, la cui disciplina giuridica, in specie di natura penale, necessita di essere ancora compiutamente definita, sia per ragioni tecnico-normative, sia per la difficoltà di determinare, sul piano della politica criminale, un soddisfacente punto di equilibrio fra esigenze di libertà di manifestazione del pensiero e garanzia di altri diritti fondamentali dei singoli e della collettività. −−L. Picotti, Sistematica dei reati informatici, tecniche di formulazione legislativa e beni giuridici tutelati, in Il diritto penale dell’informatica nell’epoca di internet, a cura di L. Picotti, Cedam, Padova, 2004, pagg. 21-94; −−L. Picotti, La ratifica della Convenzione Cybercrime del Consiglio d’Europa, in Diritto penale e processo, 2008, pagg. 700-716; −−D. De Natale, Attività di contrasto alla pedopornografia online: aspetti problematici della responsabilità delle persone fisiche e degli enti, in Rivista trimestrale di diritto penale dell’economia, 2009, pagg- 793-823; −−A. Manna, Codice della privacy: nuove garanzie per i cittadini nel Testo unico in materia di protezione dei dati personali, in Diritto penale e processo, 2004, pagg. 15-31; −−P. Onorato, La tutela penale del diritto d’autore. Le fattispecie incriminatrici dopo la Legge n. 248/2000, in Cassazione penale, 2003, pagg. 675-689. N.B. A causa delle frequenti novità normative in molti settori del diritto penale dell’informatica e della perdurante assenza di specifici manuali di studio, all’inizio del corso potrebbero essere indicati altri testi più aggiornati, dei quali verrà dato apposito avviso sul sito internet della Facoltà (prima di iniziare la preparazione dell’esame, si prega quindi di consultare sempre la pagina internet del docente titolare del corso). Programmi alternativi potranno essere concordati con i docenti all’inizio del corso Metodi didattici Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea La didattica si basa principalmente sulle lezioni tenute dai docenti. Le lezioni saranno svolte e coordinate dal docente titolare con la partecipazione di esperti della materia, sia nell’ambito strettamente giuridico, che nel campo tecnicoinformatico. Una parte del corso, principalmente dedicata al quadro delle fonti sovranazionali ed ai profili di diritto comparato, verrà svolta dal Visiting Professor Prof. Oscar Morales Garcia. Dato il carattere giuspositivo della materia, è indispensabile consultare costantemente il codice penale e la legislazione complementare esaminata, tanto durante la par- Per l’assegnazione della tesi di laurea occorre che il candidato mostri particolare propensione per le materie penalistiche e, a tal riguardo, sarà tendenzialmente preferito chi ha partecipato attivamente al corso, alle esercitazioni o ad altre iniziative afferenti alla materia. Il tema sarà concordato col docente; per l’assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo si disporrà solamente in seguito alla presentazione, da parte del candidato, di una traccia ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche ed alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. Prerequisiti Il corso presuppone il superamento dell’esame di Diritto penale ed una sufficiente cognizione dell’informatica. Programma del corso 151 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE Prof. Aggr. Emanuela Fronza [email protected] Prof. Ezequiel Malarino (v.p.) – Obiettivi formativi Il corso intende fornire le basi sui metodi e sui contenuti del diritto e della giustizia penale internazionale. A tal fine verranno esaminati non solo lo Statuto e la giurisprudenza della Corte penale internazionale, ma anche le sentenze più significative sui crimini internazionali pronunciate dalle giurisdizioni interne, dalle Corti regionali e, infine, dai Tribunali ad hoc e dai Tribunali misti. Prerequisiti Nessuno. Contenuti del corso Il corso comincerà con una breve analisi sulla nascita e sull’evoluzione del diritto e della giustizia penale internazionale a partire dai processi di Norimberga e di Tokio sino all’istituzione della Corte penale internazionale. Dopo una breve ricognizione dei diversi meccanismi esistenti per rispondere alle più gravi violazioni dei diritti umani (Corte penale internazionale, Tribunali speciali, Tribunali misti, Tribunali nazionali – ordinari e militari-) verranno esaminate dapprima le norme di parte generale e di parte speciale contenute nello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale permanente e, in un secondo momento, le decisioni più rilevanti pronunciate sino ad ora, con particolare attenzione alle sentenze delle Corti Costituzionali. Tale analisi permetterà altresì di riflettere sulle cd. dinamiche di circolazione, ovvero di verificare in che misura la giurisprudenza della Corte penale internazionale è influenzata da pronunce di altre giurisdizioni (per esempio, dalle Corti regionali a tutela dei diritti umani e dai Tribunali nazionali) e viceversa. In linea con la natura complementare della Corte, una parte delle lezioni avrà come oggetto l´esame dei processi di adattamento allo Statuto della Corte penale permanente nei singoli ordinamenti nazionali, secondo un approccio comparato e concentrando l’attenzione sui problemi di compatibilità delle disposizioni statutarie con i principi costituzionali e con i codici penali e di procedura penale nazionali. Parte del corso, anche grazie alla presenza del Visiting Professor (e in particolare del Prof. Ezequiel Malarino dell’Università di Buenos Aires), sarà dedicata all’analisi della giurisprudenza latinoamericana, vero e proprio laboratorio per la giustizia penale internazionale. Verrà prestata particolare attenzione alle pronunce della Corte e della Commissione interamericana per i diritti umani e alla sua influenza sugli ordinamenti interni e sulla giurisprudenza della Corte penale internazionale. Saranno anche analizzate le sentenze delle Corti Costituzionali rilevanti in questo àmbito, al fine di compararle anche con quelle pronunciate a livello europeo. L´America latina costituisce, infatti, un osservatorio importante per riflettere su un insieme di tensioni e di problematiche che si rivelano centrali per la giustizia penale internazionale, quali, ad esempio, la definizione di crimini contro l´umanità, del crimine di tortura, dell´amnistia o dell´indulto, dell´imprescritt bilità, del dovere di perseguire e punire i crimini internazionali, del “diritto alla verità” e alla riparazione. Lo Complementare 2° semestre – 6 crediti sguardo sul continente latinoamericano consentirà altresì di studiare e di riflettere su alcuni profili più generali della giustizia penale internazionale, quali il ruolo dello strumento penale di fronte a gravi e massive violazioni dei diritti umani, la tensione tra esigenze di giustizia sostanziale e stretta legalità, l’influenza delle norme e della giurisprudenza internazionale e regionale sui sistemi penali interni. Metodi didattici Il corso affronterà alcune questioni centrali del diritto penale internazionale utilizzando da un lato, il metodo comparato, e, dall’altro, l’analisi di leading cases (nazionali o internazionali) al fine di mostrare concretamente le problematiche tecniche e politico-criminali relative alla persecuzione dei crimini gravemente lesivi dei diritti fondamentali. Tale metodologia permetterà anche di appropriarsi di una consapevolezza rispetto al pluralismo dei meccanismi di persecuzione dei crimini internazionali e all’importanza del contesto in ciascuna singola e specifica risposta giuridica. Durante il corso verranno invitati studiosi italiani o stranieri, nonché operatori del diritto penale internazionale (giudici o avvocati), che affiancheranno i docenti nell’analisi di alcune questioni specifiche e significative. Alcuni aspetti relativi alla parte speciale saranno approfonditi durante le esercitazioni della dott. Paolo Caroli, mediante un approccio casistico, lo studio diretto dei testi delle sentenze e la simulazione di un processo. Verrà, infine, organizzato un ciclo di proiezioni, fuori dagli orari di lezione, di film e documentari riguardanti la giustizia penale internazionale. Testi di riferimento −−Amati, E., Caccamo, V., Costi, M., Fronza, E., Vallini, A., Introduzione al diritto penale internazionale, Giuffré, Milano, II. Edizione, 2010. Alcuni testi integrativi verranno indicati a lezione e nel sito personale del docente. Questi faranno parte dei materiali obbligatori da portare all’esame sia per i frequentanti che per i non frequentanti. Verifica dell’apprendimento Potrà essere concordata la possibilità di svolgere un lavoro scritto, sostitutivo di una parte del programma indicato per la prova orale. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi in diritto penale internazionale presuppone il superamento dell’esame. Non ci sono altri criteri di preferenza nell’assegnazione. L’individuazione dell’argomento di tesi e l’assegnazione del titolo avviene nel colloquio con lo studente, che può presentare una propria proposta di ricerca. La conoscenza di una o più lingue straniere è solitamente richiesta, in funzione dell’argomento scelto. Una tesi di ricerca non può essere trasformata in tesi curricolare e viceversa. 152 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO PENITENZIARIO Prof. Aggr. Antonia Menghini [email protected] Obiettivi formativi Il corso ha la finalità di trattare, nella prospettiva nazionale e comparata, il sistema delle sanzioni penali, con particolare riferimento al momento esecutivo e alla c.d flessibilità della pena nella fase esecutiva. Prerequisiti Aver superato l’esame di diritto penale e di diritto penale europeo e transnazionale. Programma del corso Si inizierà con un’introduzione alla nozione di sanzione penale e si approfondirà la tematica degli scopi della pena per poi illustrare l’evoluzione nel tempo del sistema delle sanzioni penali. In particolare, premessi brevi cenni sulle competenze proprie della magistratura di sorveglianza, il corso intende dare un panorama quanto più possibile completo di tutte le misure sanzionatorie conosciute nel nostro ordinamento: pene principali e pene accessorie, misure alternative alla reclusione, sanzioni sostitutive, comprese le sanzioni proprie del c.d. sistema penale del giudice di pace. Fornito un inquadramento della situazione attuale e delle molteplici ragioni che concorrono alla c.d crisi del sistema sanzionatorio italiano, si darà conto delle soluzioni adottate in diversi ordinamenti europei e delle prospettive di riforma. Una rilevante parte del corso sarà poi dedicata allo studio della Legge sull’ordinamento penitenziario. Particolare attenzione sarà dedicata alla giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Strasburgo in materia di tutela dei diritti dei detenuti, anche con riferimento al problema del sovraffollamento carcerario. Metodi didattici Verrà privilegiato il metodo comparatistico. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento Per gli studenti non frequentanti: Corso P., Manuale dell’esecuzione penitenziaria, Milano, 2015 (esclusi i capitoli 6, 10, 11, 12). Inoltre, rientrano nel programma anche i due argomenti tratti dal testo AA.VV., Commentario sistematico al Codice penale, (a cura di) Ronco, Vol. III, Persone e sanzioni, Bologna, 2006: L’evoluzione costituzionalmente orientata del diritto penale minorile (pagg. 123-160). Complementare 2° semestre – 6 crediti Il catalogo delle sanzioni del giudice di pace (pagg. 661684). Il docente si riserva la possibilità di elaborare un programma alternativo per i frequentanti. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’aver superato con buon esito l’esame ed avere un particolare interesse per la materia sono criteri preferenziali per l’assegnazione della tesi. 153 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO PROCESSUALE CIVILE EUROPEO Prof. Aggr. Silvana Dalla Bontà [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici Il corso si propone di offrire un approfondimento del diritto processuale civile europeo in un’epoca in cui oramai lo studio del diritto processuale civile non può che superare i confini nazionali ed aprirsi agli orizzonti transfrontalieri. Il progressivo rafforzamento dell’Unione Europea e la sua possibilità di intervento anche in materia processuale, infatti, hanno portato alla formazione di un diritto processuale civile europeo con cui il giurista moderno deve necessariamente confrontarsi, onde risolvere il contenzioso transfrontaliero in seno allo spazio giudiziario europeo. A lezioni frontali si succederanno momenti di discussione in classe, con interazione degli studenti frequentanti, in merito alle più rilevanti decisioni della Corte di Giustizia emesse nella materia della cooperazione giudiziaria in ambito civile, nonché alla risoluzione di casi transfrontalieri, didatticamente pensati per offrire occasione di acquisizione ed approfondimento del metodo di individuazione del giudice giurisdizionalmente competente, del tipo di processo utilizzabile e delle modalità di riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale. Programma del corso Modalità di verifica dell’apprendimento Scopo del corso è innanzitutto l’analisi dei regolamenti in tema di cooperazione giudiziaria civile emanati dalla CE (poi UE), in particolare relativi a: a) la competenza giurisdizionale e il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie (v. reg. n. 1215/2012 relativo alle decisioni in materia civile e commerciale, rifusione del reg. n. 44/2001, a sua volta successore della Convenzione di Bruxelles del 1968; reg. n. 2201/2003 relativo decisioni in materia matrimoniale e di potestà genitoriale; reg. n. 4/2009 relativo alle decisioni in materia di obbligazioni alimentari); b) la materia della classica assistenza giudiziaria tra Stati (v. reg. n. 1393/2007 sulla notificazione transfrontaliera degli atti giudiziari; reg. n. 1206/2001 sull’assunzione delle prove transfrontaliere); c) le norme uniformi in tema di svolgimento dei processi di cognizione interni ai singoli Stati membri – ultimo passo compiuto dalla CE (poi UE) in vista di un’unificazione dei diritti processuali civili nazionali (v. reg. n. 805/2004 istitutivo del titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati; reg. n. 1896/2006 costituente un procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento; reg. n. 861/2007 istitutivo di un procedimento europeo per le controversie di modesta entità; reg. n. 655/2014 che istituisce una procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale). L’esame dei citati regolamenti consentirà di acquisire un metodo per individuare, nell’ambito della materia civile e commerciale, il giudice giurisdizionalmente competente e, di qui, di comprendere l’interazione del diritto processuale civile e del diritto internazionale privato europei. Stante la rilevanza dell’attività interpretativa della Corte di giustizia (oggi) dell’Unione europea in siffatto campo, il corso avrà ad oggetto anche lo studio del rinvio pregiudiziale dei giudici nazionali alla Corte e quindi il dialogo che tra quelli e questa si è fruttuosamente avuto nella formazione del diritto processuale civile europeo. È prevista una prova finale scritta a domande aperte e con soluzione di un caso. Testi di riferimento Il materiale sarà distribuito a lezione, ove si indicheranno testi di riferimento e letture consigliate. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Nessuna indicazione particolare. 154 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI DIRITTO PROCESSUALE TRIBUTARIO Prof. Aggr. Alessandra Magliaro [email protected] Dott. Maurizio Matteuzzi [email protected] Obiettivi formativi La finalità principale del corso è quella di fornire allo studente gli strumenti che gli consentano di comprendere il funzionamento della giustizia tributaria. Prerequisiti Aver sostenuto l’esame di diritto tributario. Programma del corso Durante gli incontri sarà analizzato il contenuto del d.lgs. 31 dicembre 1992 n. 546 in vista di una conoscenza sia teorica che pratica del contenzioso tributario. Gli argomenti trattati saranno: −−Disposizioni generali; −−Il giudizio di primo grado; −−I procedimenti cautelari e conciliativi; −−Il giudizio d’appello e l’esecuzione delle sentenze tributarie; −−Ricorso per cassazione e giudizio d’ottemperanza. Metodi didattici Alle lezioni teoriche sarà affiancata la simulazione di un processo tributario in cui gli studenti saranno chiamati, divisi in gruppi, a partecipare attivamente sostenendo, secondo l’iter processuale tipico del giudizio avanti la commissione tributaria provinciale, le ragioni di un contribuente in contrapposizione a quelle dell’Agenzia delle Entrate. Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. Testi di riferimento −−Tesauro, Manuale del processo tributario, Torino, 2009; oppure −−Basilavecchia, Funzione impositiva e forme di tutela, Torino 2009. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Chi intende sostenere la tesi nella materia dovrà proporre al docente un’ipotesi di ricerca ed una adeguata bibliografia. Note È indispensabile l’utilizzo di una raccolta aggiornata di leggi tributarie. All’inizio del corso verranno segnalati ulteriori testi aggiornati con le più recenti modifiche. Complementare 2° semestre – 6 crediti 155 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari DIRITTO TAVOLARE Prof. Aggr. Andrea Pradi [email protected] Dott. Flavio Margonari – Obiettivi formativi Il corso si propone di illustrare i caratteri principali, la funzione e gli effetti della pubblicità tavolare in comparazione col sistema della trascrizione di diritto comune nel più ampio contesto dei trasferimenti della proprietà immobiliare. Prerequisiti Aver sostenuto e superato l’esame istituzionale di diritto privato. Programma del corso Il corso ha ad oggetto la disciplina del sistema tavolare inserito nel più ampio contesto dei trasferimenti dei diritti immobiliari. Considerato il trasferimento immobiliare quale fattispecie a formazione progressiva (preliminare+atto pubblico+trascrizione/iscrizione) verranno comparate le diverse alternative istituzionali che affidano al sistema pubblicitario efficacia costitutiva o meramente dichiarativa. A tal fine saranno indagate le ragioni storiche e i principi ispiratori del sistema tavolare anche con riferimenti compartivi e valutazioni funzionali; il criterio reale di organizzazione della pubblicità tavolare; il principio di iscrizione, quello di pubblica fede e di legalità, i principali tipi di iscrizione tavolare e i relativi effetti. Metodi didattici Il corso alternerà lezioni di natura teorica a momenti pratici. Accanto alle lezioni illustrative del sistema verrà offerto un ciclo di approfondimenti relativo alla struttura del libro fondiario ed alle principali forme di iscrizione tavolare tenuto dal dott. Flavio Margonari (direttore ufficio studi Libro Fondiario e Catasto PAT). Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentati si prevede una prova in forma scritta ed una discussione orale. Per gli studenti non frequentanti l’esame consiste in una prova orale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti gli appunti del corso possono essere integrati con i testi di: −−M. Cuccaro, Lineamenti di diritto tavolare, Giuffrè 2010 ad esclusione dell'ultimo capitolo. Per gli studenti non frequentanti i testi di riferimento per l'esame sono: −−M. Cuccaro, Lineamenti di diritto tavolare, Giuffrè 2010. Complementare 2° semestre – 6 crediti Per tutti è consigliata la consultazione di un testo della legge tavolare possibilmente commentata che si può rinvenire in: −−G. Gabrielli- F. Tommaseo, Commentario della legge tavolare, ult. ed. Giuffrè, Milano. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per l’assegnazione della tesi è richiesto il superamento del relativo esame. 156 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI ECONOMIA DELLO SVILUPPO LOCALE Prof. Silvio Goglio [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Definire il contesto teorico per l’analisi dei sistemi economici locali, con particolare attenzione agli aspetti istituzionali. Fornire un’interpretazione dello sviluppo economico italiano basata sulle differenziazioni territoriali. Illustrare le linee strategiche e i principali strumenti di politica per lo sviluppo dei territori, con particolare attenzione agli aspetti amministrativi. Aver superato con buon esito l’esame di Economia politica. Prerequisiti Conoscenza dei principi dell’economia politica. PROGRAMMA DEL CORSO −−Sviluppo e territorio −−La percezione spaziale e i modelli organizzativi della produzione −−Il sistema locale come unità d’analisi integrata −−Il distretto industriale −−Dal sistema locale alla regione economica −−Fattori immateriali e sviluppo, innovazione tecnologica e innovazione istituzionale −−Azione collettiva, beni pubblici locali e criminalità economica −−Relazioni locali e sovralocali nello sviluppo italiano −−Strategie di sviluppo territoriale −−Strumenti di politica del territorio metodi didattici Il corso si articolerà in lezioni frontali e in seminari. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame finale consiste in una prova scritta. TESTI DI RIFERIMENTO Studenti frequentanti: −− E. Ciciotti e P. Rizzi, Politiche per lo sviluppo territoriale, Roma, Carocci 2005 −− Materiali forniti dal docente durante il corso. −−Studenti non frequentanti: −−E. Ciciotti e P. Rizzi, Politiche per lo sviluppo territoriale, Roma, Carocci 2005 −−più un volume a scelta fra i seguenti: −−G. Becattini e altri, Il caleidoscopio dello sviluppo locale, Torino, Rosenberg & Sellier, 2000 −−G. Becattini e F. Sforzi, Lezioni sullo sviluppo locale, Torino, Rosenberg & Sellier, 2002 157 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari Introduzione al diritto anglo americano Prof. Aggr. Andrea Pradi [email protected] PROF. Anna Di Robilant (V.P.) – Obiettivi formativi Il corso mira ad approfondire le caratteristiche principali della famiglia di Common Law. Lo studio dell’evoluzione storica dei sistemi di common law, il funzionamento delle istituzioni giuridiche e l’analisi di alcuni istituti paradigmatici, è volto a rendere consapevoli gli studenti tanto delle analogie quanto delle differenze che esistono all’interno della Tradizione Giuridica Occidentale, andando oltre le semplici somiglianze ed affinità linguistiche ed i luoghi comuni relativi al diverso sistema delle fonti. Tale lavoro richiede la capacità di collocare i singoli temi in una più vasta cornice istituzionale, che tenga conto del modo in cui i diversi formanti interagiscono fra di loro, e più in generale della posizione che occupa il diritto rispetto ai fattori meta-giuridici rilevanti (politico, economico, sociale). Prerequisiti E’ richiesta la conoscenza delle caratteristiche fondamentali dei sistemi di common law e della metodologia comparatistica oggetto del corso di sistemi giuridici comparati. Programma del corso Il corso avrà ad oggetto l’approfondimento degli elementi fondanti la famiglia di common law, attraverso lo studio storico della sua formazione, l’analisi del sistema delle fonti del diritto con particolare riferimento al ruolo del formante giurisprudenziale. Il corso sarà diviso in due distinti moduli, aventi per oggetto il primo l’evoluzione istituzionale del common law ed il sistema giuridico britannico; il secondo il diritto degli Stati Uniti d’America. Lo studio del diritto inglese riguarderà sia l’aspetto diacronico della formazione delle principali caratteristiche sistemologiche del common law (origini storiche del common law; common law ed equity; sistema delle fonti ecc.), sia l’attuale configurazione del diritto inglese, con particolare attenzione alle evoluzioni recenti che hanno progressivamente allontanato il diritto inglese dal modello “classico”, evidenziando sviluppi autonomi ed elementi di convergenza con i sistemi continentali (organizzazione della giustizia e recenti riforme del processo civile; adozione dello Human Rights Act; decentramento legislativo e perdita di centralità del Parlamento, istituzione di una Corte Suprema UK ecc.). L’analisi del diritto americano si concentrerà sulle peculiarità istituzionali e sostanziali che lo caratterizzano rispetto al sistema inglese, quali il rapporto fra diritto federale e statale, la presenza di una Costituzione scritta e rigida, il ruolo del judicial review, la divisione dei poteri all’interno del sistema federale, la formazione del giurista e il ruolo della dottrina, la struttura del processo, al fine di evidenziare la posizione del diritto rispetto agli altri sistemi di scelta istituzionali (politica, mercato). Il modulo statunitense vedrà la partecipazione della Prof. Anna di Robilant (Boston University ) che illustrerà la struttura giuridico-istituzionale del sistema USA analizzando, attraverso l’approccio casistico ed il metodo socratico, propri Complementare 2° semestre – 6+2+2 crediti del sistema di insegnamento americano, alcuni aspetti paradigmatici dell’ordinamento americano, tra i quali: il ruolo delle corti, il sistema giurisdizionale (corti federali e corti statali), la struttura ed i principi del processo adversary e la formazione del giurista. Metodi didattici Il corso si svolgerà sia attraverso l’inquadramento teorico dei temi oggetto di studio, sia attraverso la discussione di materiali quali sentenze, leggi e altri materiali giuridici di interesse, con l’intervento attivo e critico degli studenti, a cui potranno essere assegnate singole letture per la discussione in classe. Per il modulo statunitense è assolutamente richiesto un buon livello di conoscenza della lingua inglese, almeno a livello passivo (lettura e comprensione). Il modulo si svolgerà in lingua inglese ed è prevista l’attribuzione di crediti aggiuntivi sia per la frequenza del modulo stesso (2) sia per il superamento della prova scritta (2). Modalità di verifica dell’apprendimento Per gli studenti frequentati si prevede una prova in forma scritta alla fine di ciascun modulo. La prova inerente al modulo di diritto americano sarà svolta in lingua inglese. Per gli studenti non frequentanti l’esame consiste in una prova orale. Testi di riferimento Per gli studenti frequentanti, il testo di base è: −−U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione −−Ulteriori materiali verranno forniti agli studenti durante le lezioni. Per gli studenti non frequentanti i testi per la preparazione all’esame sono: −−U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione. −−M.A. Eisenberg, La natura del Common Law, Milano, Giuffrè, 2011. −−G. GILMORE, Le grandi epoche del diritto americano, Milano, Giuffrè, 1988. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Per l’assegnazione della tesi il candidato deve proporre uno o più argomenti, almeno in termini generali, che dovrà poi essere definito d’intesa con il docente attraverso la stesura di una bibliografia sommaria e la preparazione di un progetto di tesi. La scelta di una tesi comparata relativa a temi giuridici propri dei sistemi di common law presuppone la conoscenza almeno passiva della lingua inglese, essendo imprescindibile la capacità di lavorare di prima mano sulle fonti. I tempi di lavoro dipendono dall’impegno del candidato, e vanno concordati con il docente. 158 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Introduzione al diritto cinese Prof. Ignazio Castellucci [email protected] Prof. Xue Jun (V.P.) – Programma del corso Il corso ha diversi obiettivi. Il piu’ ovvio è quello di introdurrre alla conoscenza della tradizione giuridica cinese – dalla sue più antiche espressioni dinastiche, al diritto delle varie fasi della storia cinese nel XX secolo (esperienza nazionalista, comunismo, socialismo, socialismo di mercato), infine alle dinamiche oggi in corso. Altro obiettivo del corso, non meno importante, è quello di ampliare la preparazione comparatistica di base, confrontando la concezione occidentale del diritto con concezioni del tutto diverse, nelle quali leggi, regolamenti, decisioni delle corti sono solo alcuni tra i fattori di produzione delle norme di comportamento osservate da cittadini ed istituzioni – in contesti spesso marcatamente pluralistici, nei quali la norma scritta è in concorrenza con le concezioni religiose e filosofiche, le direttive politiche, la prassi amministrativa, le regole sociali. Il diritto cinese verrà quindi analizzato in relazione al contesto culturale e socio-economico. Saranno oggetto di analisi alcuni importanti istituti di diritto cinese attuale, attinenti sia alla sfera pubblicistica che ad interessi di natura privatistica. Nell’ambito del corso è previsto un modulo sul diritto positivo attuale cinese, tenuto dal Prof. Xue Jun dell’Universita’ di Pechino. Non è necessaria la conoscenza della lingua cinese. Le lezioni si terranno in lingua italiana, ma è necessaria la conoscenza dell’inglese per la lettura dei materiali didattici. Testo di riferimento −−Ignazio Castellucci, Rule of Law and Legal Complexity in the People’s Republic of China, Trento, 2012. altri materiali saranno indicati agli studenti nel corso delle lezioni ESAME L’esame finale, esclusivamente scritto, cui potranno accedere soltanto gli studenti frequentanti, verterà sul lavoro svolto durante il corso. Sarà possibile sostenere la prova in lingua inglese, con il beneficio di n. 2 ulteriori crediti rispetto ai 6 crediti previsti per il corso con esame in lingua italiana. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Tesi di laurea in numero limitato potranno essere assegnate a studenti molto motivati Complementare 2° semestre – 6+2 crediti 159 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari INTRODUZIONE AL DIRITTO DEI PAESI AFRICANI Prof. Roberto Toniatti [email protected] Prof. Elena Ioriatti [email protected] Dott. Giorgia Decarli [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende approfondire, anche con l’impostazione propria dell’antropologia giuridica, il fenomeno del pluralismo giuridico nei sistemi africani. Con pluralismo giuridico s’intende la coesistenza, in un dato territorio generalmente demarcato dai confini (post)coloniali, di regole giuridiche, politiche e sociali – o codici comportamentali – con differente legittimazione. L’interpenetrazione di fonti internazionali, nazionali, regionali, la presenza di regole consuetudinarie/religiose e l’utilizzo di differenti linguaggi attraverso cui tali norme operano fanno sì che tutti gli ordinamenti giuridici oggi esistenti siano, più o meno consapevolmente, pluralisti. Tuttavia, mentre la tradizione giuridica occidentale, sin dalla nascita dello Stato moderno, sembra essere stata dominata dalla giurisdizione statuale, in Africa la concorrenza dei differenti attori a cui è affidata la produzione normativa appare (all’osservatore occidentale) maggiormente evidente. Per comprendere il pluralismo giuridico africano, pertanto, la rappresentazione dello Stato quale potere politico e giuridico assoluto deve essere abbandonata a favore di un approccio che enfatizzi le influenze tra forze egemoniche e subalterne, valorizzi l’aspetto sociale della norma e attinga alle conoscenze dell’antropologia giuridica oltre che del diritto privato e pubblico comparato. Il fenomeno sarà esplorato cercando risposta a differenti quesiti: che cosa significa pluralismo giuridico? Perché è necessario studiare i sistemi africani attraverso un approccio non convenzionale che esuli dal mero riferimento alla legge dello Stato? Perché il diritto consuetudinario, il diritto muto e quello religioso continuano a giocare un ruolo di rilevanza e in quali ambiti della quotidianità africana? Come interagiscono questi differenti sistemi giuridici? Quali conseguenze hanno sull’ordinamento statuale? Quale impatto hanno avuto le influenze provenienti dall’esterno sui sistemi giuridici e sociali pre-esistenti in Africa? Programma del corso L’analisi dei sistemi giuridici africani sarà condotta attraverso l’approfondimento di tre aree in particolare: le fonti del diritto, il diritto in società, il costituzionalismo africano. La prima parte del corso, tenuta dalla Prof. Elena Ioriatti, affronterà il tema delle fonti del diritto in prospettiva diacronica, osservando i caratteri di fondo del fenomeno giuridico africano non solo secondo una periodizzazione di carattere storico, ma con l’impostazione Complementare 2° semestre – 6 crediti propria dell’antropologia giuridica ed utilizzando la metodologia comparatistica. La parte centrale del corso, tenuta dalla Prof. Giorgia Decarli, verterà sugli universi sociali e culturali da cui le regole scaturiscono e in cui operano, nel tentativo di offrire una descrizione il più possibile fedele alle realtà specifiche di un’Africa rimasta troppo a lungo un immutabile ed informe “luogo mentale”. Il corso si concluderà con il contributo del Prof. Roberto Toniatti che tratterà il tema del costituzionalismo africano e delle sue recenti tendenze, affrontando l’esame della definizione degli ambiti materiali di riconoscimento del pluralismo (culturale, linguistico, religioso, territoriale, giuridico e giurisdizionale) e delle garanzie predisposte, anche con strumenti a vocazione sovranazionale. Metodi didattici La didattica si svolgerà prevalentemente in forma di lezione frontale, con auspicabile partecipazione attiva degli studenti. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame finale si svolgerà in forma scritta e orale. Le prove d’esame, riservate agli studenti frequentanti, si terranno unicamente nella sessione estiva. Testi di riferimento −−Sacco R., Il diritto africano, Utet giuridica, 2006, pp. 1-220. Ulteriore materiale di lettura potrà essere indicato dai docenti. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’assegnazione della tesi di laurea richiede l’individuazione di un tema, proposto dal candidato almeno in termini generali e precisato d’intesa con il docente. L’elaborazione della tesi – per la quale è richiesta la conoscenza di lavoro di almeno una lingua straniera – comporta l’impiego del metodo comparato. I tempi di elaborazione dipendono largamente dalle capacità e dal grado di motivazione del candidato. 160 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Introduzione al diritto russo Prof. Daniil Tuzov (V.P.) [email protected] Obiettivi formativi Il corso mira a fornire le conoscenze di base sul diritto russo e sulle istituzioni della Russia, in particolare sul loro rapporto con gli ordinamenti europei. Programma del corso −−Notizie generali sulla Russia −−Cenni storici sull’evoluzione del diritto russo −−Il sistema delle fonti del diritto russo −−Fondamenti costituzionali della Federazione Russa −−Diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino −−Il quadro istituzionale della Russia: organi supremi ed altri organi federali −−Il processo normativo federale −−L’organizzazione della Russia come Federazione −−Il sistema giudiziario russo −−Lineamenti della procedura giudiziaria russa −−Sistema e fondamenti del diritto privato russo −−Lineamenti del diritto penale russo −−La cultura giuridica russa e le professioni legali in Russia −−La cooperazione internazionale e la politica estera della Russia. Metodi didattici Tutti i temi saranno studiati con un particolare riguardo agli aspetti comparatistici, quali l’influenza dei modelli stranieri sul diritto russo, la comparazione giuridica tra relativi istituti del diritto russo e del diritto italiano. Il corso affiancherà allo studio dei temi affrontati l’analisi diretta di documenti (tradotti in italiano o in inglese). Per gli studenti che eventualmente conoscono la lingua russa, la fruizione del corso si potrà svolgere in maniera più personalizzata, permettendo anche l’accesso alle fonti redatte in russo. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in due fasi: una prova di conoscenza scritta sui contenuti dei testi e sui profili istituzionali, cui seguirà un esame orale. Testi di riferimento Testi normativi fondamentali: −−Costituzione russa del 1993 (trad. it.), in: I successori dell’impero: Le costituzioni degli ordinamenti ex-URSS, a cura di F. Lanchester e M. P. Ragionieri, Milano, 1998 (p. 137-169); −−G. Codevilla, Dalla rivoluzione bolscevica alla Federazione Russa: traduzione e commento dei primi atti normativi e dei testi costituzionali, Milano, 1996; −−Codice civile russo (trad. ingl.), in: The Civil Code of the Russian Federation Complementare 2° semestre – 6 crediti −−Leggi sul sistema giudiziario russo (trad. ingl.), reperibili nel sito ufficiale della Suprema Corte della Russia −−Molti atti normativi tradotti in inglese sono reperibili in: W.E. Butler, Russian Law, Oxford, Oxford University Press, 1999. −−Altri testi e indicazioni utili sono reperibili nel portale italiano sul diritto russo, a cura di C. Damiano: www.dirittorusso.it Manuali: −−G. Ajani, Il modello post-socialista, 3° ed., Torino, Giappichelli, 2008; −−G. Ajani, Diritto dell’Europa orientale, Torino, Utet, 1996; −−V. Orlov, Introduction to Business Law in Russia, Farnham, 2011; −−G. B. Portale, Lezioni di diritto privato comparato, 2° ed., Torino, Giappichelli, 2007 (al diritto privato russo, in particolare a quello commerciale, è dedicato l’Appendice, pp. 237-305). N.B. 1) Nessun manuale, tra i sopra indicati, può essere considerato sufficiente per prepararsi all’esame: si raccomanda pertanto vivamente di frequentare le lezioni. La presenza è richiesta al fine dell’esame. 2) Sul sito del corso potranno essere indicati altri testi sul diritto russo utili per lo studio della materia. Valutando la disponibilità di nuovi manuali, il docente si riserva di comunicare all’inizio del corso la sostituzione del manuale con un testo nuovo o più aggiornato. Si consiglia inoltre di consultare il sito del corso con l’indicazione di ulteriori materiali per le singole lezioni. 161 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari PROCEDURA PENALE - CORSO AVANZATO Prof. Marcello Busetto [email protected] Prof. Gabriella Di Paolo [email protected] Prof. CRISTINA MAURO (V.P.) – Complementare 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici Il corso intende fornire gli strumenti per comprendere la sempre maggiore influenza delle fonti internazionali e sovranazionali (ed in particolare, della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo e del diritto dell’Unione europea) sul sistema processuale penale italiano. Didattica frontale. In alcune lezioni gli studenti saranno invitati a partecipare attivamente mediante la discussione o presentazione di materiali appositamente indicati o di tesine Una parte del corso sarà svolta dalla Visiting Professor Cristina Mauro. Eventuali seminari integrativi (anche con docenti stranieri) saranno annunciati a lezione. Prerequisiti Per sostenere l’esame lo studente deve aver superato l’esame di Procedura Penale del Corso di laurea magistrale o del Corso di laurea specialistica. Tuttavia il corso può essere frequentato anche da chi, pur non avendo ancora superato l’esame, stia seguendo o abbia seguito il corso di Procedura Penale, così da disporre delle nozioni fondamentali della materia. Programma del corso Il corso sarà strutturato in due moduli. Il primo modulo (“Diritto dell’Unione Europea e processo penale”, tenuto dalla prof.ssa Gabriella Di Paolo) sarà dedicato all’impatto del diritto dell’Unione europea in ambito penale, con particolare riferimento alla cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e alle innovazioni introdotte in tale ambito dal trattato di Lisbona. Dopo un quadro generale sull’evoluzione delle competenze dell’Unione Europea, saranno trattati i seguenti temi: principio del mutuo riconoscimento e armonizzazione del diritto e della procedura penale; mandato di arresto europeo; circolazione della prova nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia; ne bis in idem; ruolo e funzioni degli organi di law enforcement europei (Europol, Olaf, Eurojust); prospettive di istituzione di una Procura europea; le direttive processuali post-Lisbona. Il secondo modulo (“Convenzione europea dei diritti dell’uomo e processo penale”, tenuto dal prof. Marcello Busetto) si occuperà della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) e dell’incidenza della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul processo penale italiano. Ai profili di carattere generale si affiancheranno approfondimenti specifici, sia con riguardo ai settori normativi in cui l’impatto delle fonti convenzionali ha maggiore rilievo (in particolare, nel campo della prova), sia a proposito dell’efficacia delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’Uomo nell’ordinamento interno (nuovo caso di revisione). Modalità di verifica dell’apprendimento Saranno comunicate all’inizio di ciascun modulo e indicate on-line, negli avvisi dei docenti sul sito di Facoltà. Potranno essere differenziate per i due moduli. Testi di riferimento Dato il carattere della materia, non è possibile indicare testi istituzionali di riferimento in italiano. Pertanto i materiali didattici saranno comunicati all’inizio del corso e indicati on-line, negli avvisi dei docenti sul sito di Facoltà. Per gli studenti frequentanti saranno indicati materiali integrativi o sostitutivi all’inizio di ciascun modulo. Tesi di laurea Interesse per la materia. La tesi deve essere concordata con i docenti ed è necessaria una minima padronanza della lingua inglese o francese. 162 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI STORIA DEL DIRITTO CANONICO Prof. Ruggero Maceratini [email protected] Complementare 2° semestre – 6 crediti Prerequisiti Testi di riferimento Si ritiene che non debbano sussistere particolari prerequisiti tranne quello, ovvio, della buona volontà. L. Musselli, Storia del diritto canonico. Introduzione alla storia del diritto e delle istituzioni ecclesiali, Torino 1992; in alternativa gli appunti delle lezioni integrati con indicazioni bibliografiche che verranno fornite nel corso delle stesse. Programma del corso Se la Chiesa è orgogliosa delle promesse di eternità, il suo diritto e le sue istituzioni subiscono la legge universale dell’incessante mobilità delle forme (G. Le Bras, La Chiesa del diritto. Introduzione allo studio delle istituzioni ecclesiastiche p.27). Il corso, quindi, mira a fornire allo studente una informazione generale dello sviluppo storico del diritto canonico ed insieme a studiarne la mobilità delle forme. Esso si pone in una posizione al contempo di autonomia, ma anche di complementarietà con il Diritto Canonico, ed avrà, ovviamente, un rapporto costruttivo e dialettico con le altre discipline storiche insegnate nella Facoltà. Pertanto, accanto a problemi di metodologia, e ad una visione generale della storia del Diritto delle Chiesa, verranno trattati, di volta in volta, approfondimenti tematici relativi a singoli istituti di questo ordinamento giuridico. Il programma del corso prevede: −−Diritto Canonico e Storia. −−Problemi metodologici di partizione cronologica della Storia del Diritto Canonico. −−Le fonti del Diritto Canonico: varie distinzioni. −−L’evoluzione complessiva delle fonti di conoscenza del Diritto Canonico dalle origini sino al Codex del 1917 (esposizione e conoscenza sintetica). −−Il Diritto canonico classico: caratteri. −−Il Corpus juris Canonici. −−Il Primato Petrino evoluzione storica sino al suo apogeo medievale. Metodi didattici Il corso si articola in una serie di lezioni ed eventualmente, a seconda delle circostanze, anche in seminari tenuti da professori di altre Università. Ai frequentanti che dimostreranno particolare interesse verranno segnalati eventuali approfondimenti della materia su cui svolgere anche brevi elaborati scritti. Modalità di verifica dell’apprendimento Per quanto riguarda le modalità dell’accertamento dell’apprendimento, ferma restando l’insostituibilità dell’esame orale per tutti, dal momento che nelle lezioni si tende ad avere anche un dialogo con gli studenti, ovviamente, per i frequentanti, si verifica attraverso di esso un automatico accertamento dell’efficacia delle lezioni nonchè dell’impegno degli studenti stessi. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea L’argomento sarà individuato d’intesa. I tempi di elaborazione della tesi non possono essere preventivamente determinati, dipendendo dall’impegno e dalla predisposizione dello studente. 163 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari STORIA DEL DIRITTO ROMANO Prof. Massimo Miglietta [email protected] Obiettivi formativi Premesse alcune considerazioni indispensabili sulla utilità dello studio storico del diritto per la formazione del giurista moderno, il corso sarà teso ad illustrare i mutamenti costituzionali che hanno caratterizzato la storia di Roma antica. Si cercherà, pertanto, di identificare, avendo a paradigma il modello romano, quelle che sono nella vicenda istituzionale di uno Stato le modalità che possono condurre a radicali trasformazioni dell’assetto fondamentale. Per Roma ciò ha coinciso col passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, da questa al Principato e, infine, con la irresistibile avanzata della monarchia assoluta (cd. Dominato). Particolare attenzione sarà prestata allo studio delle fonti del diritto e del processo criminale (con speciale riferimento alle molteplici controversie legate al “processo a Gesù”). Programma del corso Parte generale: −−Il diritto romano e il suo studio; −−Origini di Roma e organizzazione politica primitiva (cenni); −−Il decemvirato legislativo e la legge delle XII Tavole; −−Caduta della monarchia e passaggio alla Repubblica; −−Magistrature, popolo, senato; −−Le fonti del diritto (lex, ius civile, ius honorarium, ius gentium, interpretazione giurisprudenziale); −−La crisi dell’assetto istituzionale repubblicano; −−L’ingegneria costituzionale di Ottaviano Augusto e il principato; −−Le fonti del diritto e le costituzioni imperiali; −−La trasformazione del principato in monarchia assoluta: il Dominato; −−Le fonti del diritto; −−Giustiniano ed il Corpus Iuris Civilis; diritto bizantino. Parte speciale: Il diritto criminale e il “processo a Gesù”. Metodi didattici Lezioni frontali tradizionali; seminari integrativi. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame sarà svolto in forma orale. È tuttavia prevista, per i soli studenti frequentanti, la possibilità di sostenere prove scritte intermedie. Testi di riferimento Per i frequentanti Parte generale: saranno sufficienti gli appunti tratti a lezione (che potranno essere integrati attraverso la bibliografia indicata per i “non frequentanti”). Complementare 2° semestre – 6 crediti Per la parte speciale è richiesto lo studio di: −−M. Miglietta, I.N.R.I. - Studi e riflessioni intorno al processo a Gesù, Napoli, Satura ed., 2011. Per i non frequentanti Per la parte generale è consigliato il testo di: −−G. Scherillo - A. DELL’ORO, Manuale di storia del diritto romano, Milano, Cisalpina ed. 1990 (tutto il volume, ad eccezione delle pagg. 7-60 e 173-198, che dovranno essere oggetto soltanto di lettura). In alternativa, l’esame potrà essere utilmente preparato anche sul seguente testo: −−L. Capogrossi Colognesi, Storia di Roma tra diritto e potere, Bologna, Il Mulino, 2009. Per la parte speciale: −−M. Miglietta, I.N.R.I. - Studi e riflessioni intorno al processo a Gesù, Napoli, Satura ed., 2011. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Spiccato interesse per la materia. Note E’ possibile che il Docente organizzi viaggi di istruzione, durante il periodo di celebrazione del corso, con particolare riferimento ai musei e ai siti archeologici di Roma e di Ostia antica. La partecipazione è libera, e - salva la possibilità di ottenere qualche forma di contributo economico - le spese sono a carico dei partecipanti. 164 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI COMPLEMENTARI Storia del pensiero giuridico moderno Prof. Lucia Bianchin [email protected] Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un’introduzione alla storia del pensiero giuridico dell’età moderna e di esercitare la capacità di analisi di testi dottrinali importanti nella storia del pensiero giuridico europeo fra XVI e XVIII secolo. Programma del corso LA CENSURA IN ETA’ MODERNA. Il corso sarà dedicato al dibattito dottrinale europeo della prima età moderna intorno al problema della censura. In un contesto storico connotato dalla progressiva affermazione degli Stati moderni e profondamente segnato dalle guerre di religione, alcune importanti teorie giuspubblicistiche fra Cinque e Seicento, a partire da quella del giurista francese Jean Bodin, decidono di assegnare alla censura un ruolo centrale nell’amministrazione dello Stato. La riproposizione di questo istituto, che ha il suo modello nella censura morale e politica della Roma di età repubblicana, è vista come un possibile rimedio a pericolosi disordini e dilanianti divisioni interne allo Stato. L’idea che si delinea, attraverso varie proposte dai risvolti giuridico-politici diversi, che saranno approfonditi durante il corso, è quella di una censura non ecclesiastica, ma secolare, che, attraverso l’imposizione di una disciplina dei costumi, aspira in qualche modo a vincolare la coscienza dei soggetti. Metodi didattici Lezioni frontali, con lettura e analisi di fonti dottrinali particolarmente significative nella storia del pensiero giuridico moderno italiano ed europeo. Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avrà la forma del colloquio. Testi di riferimento Per tutti gli studenti: −−L. BIANCHIN, Dove non arriva la legge. Dottrine della censura nella prima età moderna, Bologna, Il Mulino, 2005. Gli studenti che non frequentino regolarmente le lezioni integreranno la loro preparazione con: −−M. STOLLEIS, L’occhio della legge. Storia di una metafora, ed. a cura di A. Somma, Roma, Carocci, 2007. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. Complementare 2° semestre – 6 crediti 165 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / corsi complementari Storia della giustizia Prof. Diego Quaglioni [email protected] Prof. cecilia natalini [email protected] Programma del corso Il problema della giustizia nel tardo diritto comune e nell’umanesimo giuridico. Il corso, della durata di 42 ore, sarà incentrato sul tema della ‘giustizia armonica’ nell’opera di Jean Bodin, con particolare riferimento alla lettura critica e commento del sesto libro de ‘I sei libri dello Stato’ (i testi di riferimento per gli studenti frequentanti saranno disponibili su internet) Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame avverrà in forma di colloquio. Testi di riferimento Per tutti gli studenti: −−D. QUAGLIONI (cur.), La giustizia nel Medioevo e nella prima età moderna, Bologna, Il Mulino, 2004 Gli studenti che non frequentino regolarmente le lezioni integreranno la loro preparazione con il seguente testo: −−C. DE PASCALE, Giustizia, Bologna, Il Mulino, 2010 Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Disponibilità a lavorare su fonti di prima mano. Complementare 2° semestre – 6 crediti 166 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / schema CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE SCHEMA dei corsi tenuti in lingua inglese CORSO ESSE3 CFU SEM DOCENTE PAG Comparative constitutional law of groups and minorities 25138 6 1° J. Woelk > 167 Comparative european contract law 25874 6 1° L. Antoniolli – U. Reifner > 168 Einfhürung in das Recht der Deutschsprachigen Staaten (Diritto dei Paesi di lingua tedesca) 25165 6 1° U. Reifner - J. Schwalm > 169 Comparative Constitutional Justice 25762 6 2° M. Dani > 170 Comparative Constitutional Law 25889 6 2° R. Toniatti > 171 Comparative Energy Law 25962 6 2° G. Bellantuono > 172 Comparative information, communication, and Technology Law 25944 6 2° T. Margoni - P. Guarda M. Perry > 173 History of Political Thought (advanced) 25943 6 2° P. Carta > 174 InternationaL Civil Litigation 25963 6 2° N. Trocker > 175 International Economic Law 25921 6 2° J. Bequjrai – G. Adinolfi E. de Brebandere > 176 Introduction to Asian Law 25898 6 2° R. Toniatti – A. Jamal > 177 Law and Politics in Latin America 25972 6 2° J. Esquirol > 178 Protection of Fundamental Rights in Europe 25826 6 2° R. Toniatti > 179 167 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE COMPARATIVE CONSTITUTIONAL LAW OF GROUPS AND MINORITIES Prof. Jens Woelk [email protected] COMPLEMENTARE in lingua inglese 1° semestre – 6+2+2 crediti Learning Goals Method of Teaching The objective of the course is to introduce into the “Law of Diversity” and its elements by illustrating and discussing the role and potential of law, and in particular of Human and Minority Rights, as a means of regulation and stabilization, especially after ethnic conflict. Lectures. Active participation in discussion is encouraged. Group work might be used. During the course the topics will be introduced and treated also through the analysis of documents, such as legislation, judgments and other useful materials which will be indicated and provided on the website. Prerequisites Participants are able to follow class in English and (law students) have already passed the exam in Constitutional Law. Programme Focus of the course is the analysis of the “legal management of diversity” from a comparative perspective, in particular the guarantees for groups and minorities with distinct features in ethno-national, cultural, linguistic and religious terms. Starting point will be the concepts of “minority”, “difference” and “recognition” as well as Nation-Building processes and agreements ending a conflict. Once guarantees for the physical existence and security of a minority-group are given, specific minority rights aim at providing for protection, autonomous development and participation in all affairs concerning members of the respective group. Also equality of the members of the groups with other citizens as well as their integration into the wider society has to be guaranteed without becoming an instrument of assimilation. There is a wide range of legal instruments and sources as well as different actors contributing to the creation of a “Law of Diversity” by which these requests can be accommodated Today, in the emerging European constitutional space, the former exclusive point of reference, the (Nation-)State, has lost its monopoly in terms of (legal) “recognition” of a minority and is thus no longer the only legislator on minority-issues, as numerous regulations and Treaties on sub-national as well as international levels demonstrate. The “Law of Diversity” (protection and promotion of minorities) will be illustrated in lectures and discussed in case-studies in which students can apply their knowledge and deepen their understanding for the different interests at stake. Some paradigmatic legal systems will be analysed to illustrate the consequences of the different constitutional approaches to diversity as well as to show the interaction between the different levels of government in the aim of protection and promotion of minorities and diverse groups. Reading Materials a) in English: The reading list and other materials (cases) will be published at the beginning of classes on the course website. b) in Italian (also for non-frequentanti): Palermo, Francesco, Woelk, Jens, Diritto costituzionale comparato dei gruppi e delle minoranze, 2nd edition, Cedam, Padova 2011 EXAM Oral examination. Students can choose whether to prepare and take the exam in English or in Italian. Those who do not come to class regularly (non-frequentanti), have to take the exam in Italian. In addition, students may also opt for preparing a paper or a short oral presentation (on cases or specific issues); these count up to 50% or 30% of the total assessment, respectively. Criteria for the Final Dissertation (tesi di laurea) See indications on teacher’s homepage. Notes The course will start on 29 September. For students of the Faculty of Law, 2 additional credits (CFU) are granted for continuous participation in foreign language; in case of the exam taken in English, additional 2 credits (CFU) will be assigned. 168 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE COMPARATIVE EUROPEAN CONTRACT LAW Prof. Luisa Antoniolli [email protected] Prof. Udo Reifner [email protected] Learning Goals The course applies the comparative method in the analysis and study of contract law in Europe, both at the national and supranational level, particularly in the context of the European Union. The study will concern different kinds of materials, such as statutes, case law, and legal doctrine from several national and transnational legal systems, underlining similarities and differences among systems which cut across formal partitions and concepts. Prerequisites Students must be able to read English legal materials and to take part in the oral discussions in class in English. In order to be able to work with the materials of the course, students must have basic knowledge of the main institutions and concepts of private law and of the methodologies of comparative law. Programme The course analyses the structure and function on contract law in European law, through the study of selected topics of contract law concerning contract formation, interpretation, performance and remedies in some European legal systems which belong both the common and the civil law traditions (mainly the Italian, French, German and English), as well as the main features of labour, tenancy and consumer credit contracts in these systems. The course will be jointly taught by Prof. Antioniolli (22 hours) and Prof. Reifner (20 hours). Although both parts of this course share a common structure, they will each provide a specific insight into European contract law. Professor Reifner’s part will open the course analyzing the structure of the main national civil codes and the common law, as well as the economic background of contract law. He will thereafter compare basic concepts in national labour, tenancy and consumer credit in Italy, France, UK and Germany, also from a historical perspective. The part of the course taught by prof. Antoniolli will continue with an analysis of the structure and content of contract law and its historical evolution. It will then compare national rules with the increasingly large and important bulk of transnational law, first of all the law of the European Union but also soft law instruments and international conventions. The analysis will focus on microcomparison of specific concepts and rules, but it will also take into account the relevance of general characteristics of legal systems and their structural and functional effects. The course will focus on the gradual convergence of European contract law through the analysis of a variety of projects, such as the Principles of European contract law (PECL), the Unidroit Principles on international commercial contracts, the Draft Common Frame of Reference (DCFR) and the proposal for an Optional Instrument on European Sales Law (CESL). The analysis will consider both COMPLEMENTARE in lingua inglese 1° semestre – 6+2+2 crediti the advantages and drawbacks of these integrative efforts, evaluating the costs and the benefits of legal harmonisation v. legal pluralism. Method of Teaching The course will be organized on the basis of lectures and analysis and discussion of various legal materials, such as judicial cases, statutes, soft law instruments, comments. This implies that students must read the assigned materials in advance and take actively part in the discussion. Testing Students’ Learning and Final Exam The exam will be written. The first part will consist of a moot case based on the cases analyzed in class, which students must solve using the rules and techniques that they have learned in the course; the second part will be based on open questions concerning the topics discussed in class, based on the assigned readings. Reading Materials H. Beale, B. Fauvarque-Cosson, J. Rutgers, D. Tallon, S. Vogenauer, Cases, Materials and Text on Contract Law, 2 ed., Jus Commune Casebooks for a Common Law of Europe, Oxford, Hart, 2010, the following chapters: chs 1 (The extent and role of European contract law), 2 (Notions of contract), 5 (Additional requirements: cause, consideration and form), 6 (offer and acceptance), 16 (unfair clauses). L. Nogler. U. Reifner (eds) , Lifetime Contracts - Social LongTerm Contracts in Labour, Tenancy and Consumer Credit Law, Amsterdam, Eleven International Publishing, 2014, the following chapters:, Introduction (Nogler/Reifner), pp. 1-71; Part I: The Evolution of European Contract Law (Antoniolli), pp. 75-122; Part II: Change of Circumstances in Consumer Credit Contracts (Howells), pp. 451- 465; The EU Consumer Credit Directive 2008 in the Light of the EuSoCo Principles (Pérez Carrillo/Gallardo Olmedo), pp. 467-493; Access to Long-Term Banking Services in the Nordic States (Nyberg), pp. 495-530; A Contractual Approach to Over-Indebtedness (Pulgar), pp. 531-550; Responsible Bankruptcy (Reifner), pp. 551-77; Part III: Towards a Common Core of Residential Tenancy Law in Europe? (Schmidt/Dinse), pp. 603-626; Exploring Interfaces between Social Long-Term Contracts and European Law through Tenancy Law (Bargelli), pp. 627-639. Criteria for the Final Dissertation Students interested in writing their final dissertation on protection of comparative European contract law are expected to agree a topic of their interest with the supervisor and elaborate a preliminary project and a preliminary bibliography on it. 169 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE EINFÜHRUNG IN DAS RECHT DER DEUTSCHSPRACHIGEN STAATEN (INTRODUZIONE AL DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA) Prof. Udo Reifner [email protected] Prof. Jörg Schwalm [email protected] Obiettivi formativi Obiettivo del corso è l’introduzione ai sistemi giuridici di lingua tedesca, in particolar modo all’ordinamento giuridico della Germania. Esso è da intendere quale corso di base del curriculum di studi transnazionali e come tale è introduttivo ad altri corsi di diritto comparato, dedicati, in modo più specialistico, a singole materie, sia dell’area privatistica che di quella pubblicistica. Prerequisiti Il corso consta di due moduli, sarà svolto in lingua tedesca; per i frequentanti è consigliabile una buona conoscenza (almeno passiva) del tedesco. Al fine di aiutare gli studenti con una conoscenza scolastica del tedesco la prima ora di lezione si terrà in lingua italiana. Si segnala l’opportunità offerta dal corso di tedesco giuridico tenuto presso la Facoltà di Giurisprudenza. Programma del corso Il corso, destinato agli studenti frequentanti, avrà ad oggetto le nozioni base, relative sia al diritto pubblico che al diritto privato, ma si propone più in generale di trasmettere le specificità del pensiero giuridico dei paesi di lingua tedesca, privilegiando in particolar modo quello della Germania. Periodici seminari tematici consentiranno, invece, di approfondire singoli aspetti, favorendo una partecipazione più attiva degli studenti. Una particolare attenzione sarà dedicata alla ricerca giuridica nell’ambito dei paesi di lingua tedesca. Il corso consta di due moduli: −−Un modulo dedicato al diritto privato. −−Un modulo dedicato al diritto pubblico. I principi del diritto costituzionale tedesco/italiano (Grundzüge des deutschen und italienischen Verfassugsrechts) principi fondamantali (Wesentliche Grundsätze) −−lo sato di diritto - la separazione dei poteri - la legislazione - la modifica della costituzione l`amistrazione - il principio federale - costituzione nazionale e il diritto dell`Unione Europea (Rechtsstaatsprinzip - Gewaltenteilung - Verfassungsänderung - Verwaltung - Bundesstaatsprinzip - nationale Verfassung und europäisches Recht) COMPLEMENTARE in lingua inglese 1° semestre – 6+2+2 crediti ordinamento della Repubblica - organi costituzionali (Verfassungsorganne) −−parlamento - senato - governo - presidente della republica - la corte costituzionale (Bundestag Bundesrat - Bundesregierung - Bundespräsident Bundesverfassungsgericht) garanzie costituzionali (Grundrechtsschutz) −−diritti e doveri costituzionali - la protezione giuridica costituzionale (Grundrechte und Grundpflichten verfassungsgerichtlicher Rechtsschutz) Modalità di verifica dell’apprendimento L’esame del modulo privatistico si svolgerà, per i frequentanti, in forma scritta dopo la conclusione di tale modulo. Per la parte pubblicistica nonchè per chi non può frequentare è previsto un esame orale, sostenuto in lingua italiana o tedesca. Testi di riferimento Per la parte relativa al diritto privato verranno consigliate letture su argomenti specifici nel corso delle lezioni. Oltre alle schede predisposte per la parte relativa al diritto pubblico e disponibili sul sito si segnalano: −−A. Anzoni J. Luther (trad.), La legge fondamentale tedesca. Introduzione di Peter Häberle, Giuffrè, Milano 1997 −−F. Palermo/J. Woelk, La Germania, collana “Si governano così”, a cura di C. Fusaro, Il Mulino, Bologna, 2005. criteri per l'assegnazione della tesi di laurea Non sono previsti particolari requisiti se non l’interese della materia. Note La frequenza delle lezioni in lingua tedesca (come lingua straniera) prevede 2 crediti aggiuntivi. Saranno date indicazioni riguardo la possibilità di reperire ulteriore materiale di studio in internet. N.B. Le prove rispettive di entrambi i moduli potranno essere svolte in lingua tedesca; in tal caso al superamento verranno assegnati due crediti aggiuntivi. Come conseguenza della struttura modulare del corso, è tuttavia possibile frequentare soltanto uno dei due moduli attivamente (incluso l’esame secondo le modalità indicate) e preparare l’esame dell’altro con il programma da non frequentante. 170 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE Comparative Constitutional Justice Prof. AGGR. Marco Dani [email protected] Learning Goals Comparative Constitutional Justice is an elective course offered to students interested in a critical understanding of judicial review of legislation and the activity of constitutional courts. Prerequisites The course is offered to students with a background knowledge of constitutional law and EU law. Students are also expected to read English legal materials and take part to discussions in class in English. Programme The course will address the following topics: 1) Entrenched constitutions and judicial review of legislation 2) the original models of judicial review of legislation (the US experience and the Kelsenian model) 3) The organization of constitutional courts (composition, functions, access, standards of judicial review, legal reasoning, effects of judgments, relationship with other courts) 4) The legitimacy of constitutional justice 5) Constitutional justice in the European legal landscape 6) Constitutional justice outside Europe (selected experiences). Method of Teaching Teaching will alternate general presentations by the professor with interactive seminars for the analysis and discussion of specific legal materials or readings. Prior to each class, students are encouraged to read recommended texts and comment on selected issues related to the lectures. Testing Students’ Learning and Final Exam At the end of the course, students may opt between A) 7000 words essay on assigned topics B) 3 hours written exam with 3 open questions (out of 6) to be answered. Both the essay and the exam can be written either in Italian or in English. Reading Materials A list of readings will be available in due course in the webpage of the course. COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti 171 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE COMPARATIVE CONSTITUTIONAL LAW Prof. Roberto Toniatti [email protected] Learning Goals The purpose of the course is to offer students a means of knowledge and understanding of the origins and developments of modern and contemporary constitutionalism, as experienced by states belonging to both the common law (UK, USA, Canada, South Africa, Ireland, and Israel) and the civil law legal traditions (Austria, Belgium, France, Germany, Italy, Portugal, Spain, Switzerland), including the constitutional systems (having experienced a recent important systemic transition) in CentralEastern (Hungary, Poland, Slovenia, Ukraine) and SouthEastern Europe (Bosnia Herzegovina, Croatia, Serbia), and also in Russia and in Turkey. Reference will be made to the process of constitutionalisation of the European Union as a supranational system within the framework of (federal and regional) systems based on territorial division of powers. Prerequisites Students attending the course are expected to have basic knowledge of comparative legal systems, and of public law. Programme Classes will initially deal with some fundamental topics of constitutionalism (concepts, constitution-making and amendment procedures, forms of state and government, separation of powers and checks and balances, constitutional guarantees) and will then proceed by comparing parliamentary, presidential, and «semi-presidential» forms of government. Method of Teaching Classes are a means for critical formation and transmission of comparative legal methodology , and not for transmitting basic information: they will therefore rely on a critical approach, with the purpose to train students to see and explain problems, to analise similarities and differences, and to understand their respective reasons. Classes are based on a combination of lectures, and of group discussion and they are meant to be as interactive as students will be willing to be. Testing Students' Learning and Final Exam Students’ learning will be assessed throughout the classes, namely by their active participation or lack of participation, by their timely reading of the materials, by their contribution to group discussions and, eventually, by the final exam. The final exam will be written and/or oral and may be a «take home exam». Reading Materials A. W. Heringa and Ph. Kiiver, Constitutions Compared. An Introduction to Comparative Constitution al Law, Intersentia, 3rd edition, 2012 COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti Basic reading materials in English will be available on the web and further materials will be indicated during the course by both teachers. Criteria for the Final Dissertation Students interested in writing their final dissertation on protection of fundamental rights in Europe are expected to elaborate a preliminary project on a topic of their interest. 172 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE Comparative Energy Law Prof. giuseppe bellantuono [email protected] Learning Goals Students attending the course will learn the methodology to analyse and understand regulatory systems from a comparative perspective. Moreover, students will learn how energy markets are shaped by international and national regulation. Prerequisites Comparative Legal Systems Programme 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Methodology for the comparative analysis of regulatory systems: a problem-solving approach How energy markets work The five dimensions of the EU Energy Union Strategy What is different in US energy regulation Energy regulatory models in Latin America and Asia Enforcing energy regulation Contractual schemes in the energy sector Method of Teaching Traditional lessons will alternate with class discussions on contributions from the energy law literature. Testing Students’ Learning and Final Exam The Final Exam will include 2 open-ended questions on the topics of the course and a working group written paper. Reading Materials Reading Materials will be suggested during the course. Criteria for the Final Dissertation Theses will be assigned on the topics of the course to students strongly motivated to deepen their knowledge of energy regulation. The research for the thesis takes at least 6 months. Topics for the theses will be made available on line. The minimum length of the thesis is 150 pages. Complementare in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti 173 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE Comparative information, communication, and Technology Law Prof. thomas margoni (V.P.) [email protected] DOTT. Paolo Guarda [email protected] – COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti Learning Goals Method of Teaching The objective of the course is to enable students to apply their critical knowledge and skills in the issues analyzed during the course. The course will alternate theoretical expositions of the topics with detailed analyses of practical cases. After a general methodological introduction, the course will closely examine the identified topics. Prof. Mark Perry (V.P.) Prerequisites There are no mandatory prerequisites, but some basic understanding of information and communication technologies is useful. The language of the course, including the final exam, is English. While there is no minimum language requirement, an appropriate, at least passive, knowledge of English is opportune. Programme Information is a characterizing element of modern societies. It is ubiquitous in a time where almost everything can be transformed into bits thanks to digital and telecommunication technologies. Information constitutes a fundamental asset for governments and corporations, and at the same time its free flow is a fundamental right recognized by the e.g. European Convention on Human Rights. The plurality of information’s functions has traditionally favored a fragmentary approach to the study of its legal protection. This course will offer the possibility to students to confront a selected number of highly contentious issues in the field of Information, Communication, and Technology law from a Comparative perspective. The structure of the course is based on dedicated seminars held by the instructors and by invited guest speakers. In particular the course will cover the following topics: −−Copyright law and information (access to knowledge, reuse of knowledge) −−Patent law and information (software, biotech, methods) −−Design law and information (protection of shapes, 3D printing and open design) −−Internet and information (Internet and freedom of expression) −−Privacy and information (data protection, privacy in communications) −−Internet liability and information (e-Commerce directive, safe harbors and secondary liability) −−Contracts and information (proprietary licenses, free and open software, open access licenses) Testing Students’ Learning and Final Exam Participation in class (mandatory) and a final written exam. Reading Materials The list of required readings will be provided at the beginning and during the course. 174 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE History of Political Thought (advanced) Prof. Paolo Carta [email protected] Prerequisites Basic knowledge of the history of political thought Programme This course explores some topics in political theory: old and new political forms; the interplay between politics and diplomacy; the modern prejudice against politics and why politics matters. Readings include political pamphlets, philosophical treatises as well as journal articles devoted to the nature of political rule from modern times to the present. Method of Teaching The course will be based mainly on lectures and oral presentations by students. Testing Students’ Learning and Final Exam Oral exam and a presentation. Reading Materials Textbook: −−The Oxford Handbook of Political Theory, ed. by J. S. Dryzek, B. Honig, A. Phillips, Oxford, OUP, 2006, p. 1-224; 245-261; 317-332; 601-635; −−S. S. Wolin, Politics and Vision, Princeton, PUP, 2004, p. 524-606. A complete reading list will be circulated at the beginning of the course. COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti 175 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE InternationaL Civil Litigation Prof. Nicolò TROCKER [email protected] COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6+2+2 crediti Learning Goals Reading Materials Lawyers engaged in the planning and structuring of international business transactions cannot function without an understanding of the procedural world of international litigation. The background rules in this area will inevitably have a significant impact on how these transactions are put together and how subsequent disputes are litigated. The course materials will be Anglo-American as well as from Continental European jurisdictions and other civil law countries. A Student edition of cases and materials will be made available. The purpose of the course is to explore the problems that most frequently arise in litigation involving foreign parties or international business transactions. Prerequisites Students wishing to enrol in the course should have a good English proficiency and have a basic understanding of comparative law. Programme Modern transnational litigation is often a battle over jurisdiction which, when won, brings with it not only the substantive law of that court, together with its conflicts rules, but its procedural laws as well. These last are, quite possibly, more important to the litigator or his client than the more remote questions of substantive law which will emerge, if ever, at trial. The power to seize assets, the power to obtain anti-suit injunction and other relief, and the differing approaches to forum selection and arbitration agreements, make the capturing of procedure the immediate prize for the winner of the jurisdictional battle. The initial focus of the course is therefore on the issues of judicial jurisdiction and the related questions of forum non conveniens, validity and enforceability of forum selection clauses, antisuit-injunctions and international lis pendens. The course will then concentrate on the intricacies of serving process in transnational cases, deal with provisional remedies ( injunctions, attachment and equivalent remedies ) in litigation involving foreign parties or activities, discuss the discovery process in international civil disputes and consider the topics of recognition and enforcement of foreign judgements. Method of Teaching Analysis and discussion of court decisions and other materials. Students are invited to prepare for discussion before classes on the basis of the Syllabus prepared by the teacher. Testing Students’ Learning and Final Exam Active class participation and written final exam on essay questions. As an alternative, students attending the course may elect to prepare and discuss a paper on one of a list of suggested topics. Criteria for the Final Dissertation English writing ability and a good knowledge of comparative law and civil procedure. 176 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE INTERNATIONAL ECONOMIC LAW Dott. Julinda Bequjrai [email protected] Prof. GIOVANNA adinolfi [email protected] Prof. eRIC de brAbandere (V.P.) – Complementare in lingua inglese 2° semestre – 6 crediti Obiettivi formativi attending students, they may be required to discuss cases and materials and to act in moot cases through team participation. The course deals with the analysis of the role played by international economic institutions and the interplay between them. By completing this course students should: understand the international legal framework in which economic relations between States take place; be able to identify and understand legal issues in an international trade context; familiarize with the major forms of dispute settlement (WTO, ICSID), have a critical understanding of current debates concerning the impact of international economic institutions on State sovereignty. Modalità di verifica dell’apprendimento The final grade will be based upon consistent attendance and thoughtful participation in class discussion (20%) and a 2-hour written examination during which students will be requested to suggest solutions to empirical cases (80%). Testi di riferimento Prerequisiti Textbooks and further readings will be indicated at the beginning of the course. Students should be able to follow classes in English and must have completed the basic course of International law. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Programma del corso Students interested in writing their final dissertation on topics covered by this course are expected to prepare a draft outline of the content of their proposed research. The course will assess the role played by the main international economic institutions in both influencing and being influenced by globalization processes. The subjects considered will help building students’ knowledge about how specific sectors of international economic law are transformed by globalization and how global flows are regulated by laws and legal institutions. Starting from the historical evolution of the structure and functions of international economic institutions over time, the course will consist of three clusters of subjects that will develop the following topics: the multilateral trade system set up by the GATT/WTO, its dispute resolution regime (DSU) and the relationship with regional economic integration; the international standards for the protection of investments and the available dispute resolution mechanisms in this field; the international financial institutions, IMF and WB, and the development of the legal regime governing financial support in favour of their members (with a particular emphasis on the current economic and financial crisis). Metodi didattici The course will be held in English. Additional credits will be assigned in relation to attendance (2 credits) and examination in English (2 credits). The course will be mainly based on lectures. However, students are supposed to read the assigned material before classes, so as to be able to discuss it critically. Depending on the number of 177 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE Introduction to Asian Law Prof. Roberto Toniatti [email protected] Prof. Arif A. Jamal (V.P.) [email protected] “My Lords, the discipline of comparative law does not aim at a poll of the solutions adopted in different countries. It has the different and inestimable value of sharpening our focus on the weight of competing considerations. And it reminds us that the law is part of the world of competing ideas markedly influenced by cultural differences.” (Macfarlane and Another v Tayside Health Board (Scotland) [1999] UKHL 50; [2000] 2 AC 59; [1999] 4 All ER 961, per Lord Steyn). Learning Goals Bearing in mind the nature and purposes of the comparative method, the course aims at giving students some systemologic interpretive keys for the understanding of Asian legal traditions as they affect the law in Asian countries today. This course aims to introduce you to a variety of legal systems in Asia and in the world more generally and to how they interact. The standard, and now nigh-universal, model of State law (e.g., English law, American law, Australian law, Chinese law, etc.) is only part of the story. There are personal, often religious, laws like Islamic law, which exist apart from State law and which may command the seemingly voluntary obedience of those who adopt them. The existence of these different systems of law poses some theoretical puzzles - in what exactly do they consist? How are they enforced and, indeed, what is it to say that the law can be enforced? Moreover, legal systems do not exist in a vacuum – they are both the product of the interaction of legal ideas in the past and also the material out of which new legal regulations will grow in the future. Some of these interactions are historical explaining how some features of present day legal systems come to take the form they do. Others are shaped more by political and cultural forces. Other interactions take place at a more personal level when individuals make choices to conform to certain codes of behaviour or place themselves physically or otherwise under different contrasting legal regimes by emigration, for example. Over this course you will be introduced to a diverse range of materials and theoretical approaches grouped into topics, which are listed below. This course will discuss legal systems from comparative, historical, and theoretical perspectives. The course will discuss both methodological issues (Why do we compare? Can we compare?) and specific topics. The challenge is to understand each topic on its own, while relating ideas in the different modules to each other. While the diversity of issues and topics may at first COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6 crediti seem challenging, it is hoped that you will find the breadth that this course seeks to provide an interesting (and even useful!) part of your legal education. Prerequisites Refreshing the reading materials of the course Sistemi Giuridici Comparati will help. Programme Asian constitutionalism and legal pluralism as one of its distinct features. “Thematic overview” of the course: where we find law, different types of law: State law, sub-national law, transnational and international law. Legal pluralism, families, tradition, transplant, and their comparison Law and Colonialism: India, Hong Kong, Indonesia Informal law and legal culture; Adat law Law and Confucianism, China (and Taiwan), Japan History and rise of Islamic law, Islamic law in the global context, Islamic banking and finance, Islamic law and legal pluralism: . India, Pakistan and Singapore Public international law, Globalisation, Transnational law: How to categorise and understand the different legal systems introduced over the course? Is categorisation necessary? Method of Teaching The first introductory classes on the comparative constitutional background of some Asian countries are to be held by professor Roberto Toniatti. Further classes will be given by professor Arif A. Jamal (NUS). The method of teaching requires students’ prior reading of materials and participation. Testing Students’ Learning and Final Exam The exam is to be organised as a Take Home Exam. Class participation will also be evaluated. Reading Materials A list of reading materials will be made available at a meeting of presentation of the course before the beginning of classes. Criteria for the Final Dissertation Students interested in writing their final dissertation are welcome to contact either one of the two professors. 178 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE Law and Politics in Latin America Prof. J. Esquirol (Cattedra Fulbright) [email protected] COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6 crediti Learning Goals Testing Students’ Learning and Final Paper This course offers an overview of the main issues impacting law in Latin America. It conveys significant information about the nature and structure of the region’s national legal systems. At the same time, it connects this information with current political debates, concerning legal and institutional reform. With this objective, the reading assignments present a general framework for understanding law in Latin America through an interdisciplinary approach. Equally important, they introduce competing ideas and positions with respect to legal politics in specific Latin American countries and/or the region as a whole. Students’ in-class participation will count for 10 % of their final grade. The remainder of the grade will be based on a final research paper, due the last day of the exam period. Students must submit a 15-20 page research paper in satisfaction of the requirements for this course. Papers must be specifically related to the theme(s) discussed in class. They must draw on ideas and discussions covered during the semester, and students must demonstrate they have understood some of the main concepts. Several intermediate steps are also required: a one-page abstract of the paper topic is due April 5; paper outlines are due April 29. The paper is due the last day of the exam period. Students should schedule to meet with instructor, in individual meetings, at least twice during the semester: the first meeting to discuss the paper topic and a second meeting to discuss the organization of the paper after submission of the paper outline. Prerequisites None Program for the Course Across all the topics addressed in the course, the focus is on three recurring themes: −−(1) Law’s role in projects of national governance, economic expansion, and cultural identity. In other words, what relation does law have to democracy, development and multi-culturalism in Latin America ? What “programmatic goals” does law serve in the region ? How can the legal system be a better instrument of public policy ? How does law contribute to or construct the “culture” of Latin America ? −−(2) The prospects for effective legal reform, permanent conciliation of armed insurgents, and empowerment of minority communities in Latin America. Are Latin American legal systems capable of adapting and responding to the demands of their peoples ? Can the medium of law serve to improve the lives of women, racial/ethnic minorities, gays and lesbians, as well as reduce the occurrence of guerrillas and paramilitaries in arms ? −−(3) The impact of international trade and developedcountry foreign policy on Latin American legal institutions. Is law in Latin America just another site for reproducing imperialism and dependence on the international economic order ? Or can law be the site of socially responsive economic development and more equitable distribution of wealth ? Method of Teaching The principal method of teaching is in-class discussion of the reading materials assigned. Students are responsible for coming to class prepared, having read the day’s assignment prior to class. Additionally, each student in the course will be assigned several readings from the syllabus which they will present, in a short 5-10 minute presentation, to the entire class. Reading Materials Reading materials will be provided on a CD-ROM to all students registered in the course, prior to the beginning of the first class. 179 Guida della FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI TENUTI IN LINGUA INGLESE PROTECTION OF FUNDAMENTAL RIGHTS IN EUROPE Prof. Roberto Toniatti [email protected] Learning Goals The course aims at making students acquainted with the complexities of the recent developments in the area of protection of fundamental rights in Europe. The emphasis of the course will not be on the substantive content of fundamental rights (although reference to caselaw is to be made quite often) as it will rather be on the interaction of sources of law and jurisdictions. Special attention will be given to the use of comparative legal methodology as a means applied in constitutional adjudication. Prerequisites COMPLEMENTARE in lingua inglese 2° semestre – 6 crediti usually referred to «judicial dialogue» or «cooperative lawmaking». Method of Teaching Classes are based on a combination of lectures, of students’ presentations and of group discussion and they are meant to be as interactive as students will be willing to be. The choice of case-law of member states that will be selected as study cases may be taken in accordance with students’ priorities. Testing Students' Learning and Final Exam Students attending the course are expected to have basic knowledge of comparative legal systems (e.g., common law and civil law legal sysems), of constitutional law, of public international law, of the institutions of the Council of Europe and of the European Union. Students’ learning will be assessed throughout the classes, namely by their active participation or lack of participation, by their timely reading of the materials, by their contribution to group discussions and, eventually, by the final exam. The final exam will be written and oral and may be a «take home exam». Programme Reading Materials Protection of fundamental rights in Europe has gradually developed into a complex system of sources of law and jurisdictions: reference needs to be made, in fact, to states’ domestic constitutional sources and to the European Convention for the Safeguard of Human Rights and Fundamental Freedoms (ECHR), to the Treaty establishing the European Union (TEU), to the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU) and to the Charter of Fundamental Rights of the European Union (CFREU); as well as to states’ supreme or constitutional courts, to the European Court of Human Rights (ECtHR) and to the Court of Justice of the European Union (CJEU). A further element of complexity will be added by the forthcoming EU becoming a party to the ECHR and by the CJEU becoming subject to jurisdiction of the ECtHR. Aida Torres Perez, «Conflicts of Rights in the European Union. A Theory of Supranational Adjudication», Oxford University Press, 2009. Moreover, the complexities are also a consequence of the different status of the ECHR within the legal systems of member states and mainly of the conflictual approach – monist by the CJEU and dualist by the highest jurisdictions of member states – on the primacy of EU law, interpreted as including or not their respective national constitutional sources. Thus, the protection of fundamental rights in Europe is to be regarded within a framework of «constitutional pluralism» - including national, international and supranational sources of law and jurisdictions -, not to be constructed by way of a hierarchical order and whereby the necessary balance among the legals systems and between legislation and case law is assured by non-formalised mechanisms During the course, further reading (doctrinary articles and judicial decisions) will be suggested, also as a precondition for discussion. Previous knowledge of the main written sources of law is expected (TEU, TFEU, ECHR). Criteria for the Final Dissertation Students interested in writing their final dissertation on protection of fundamental rights in Europe are expected to elaborate a preliminary project on a topic of their interest. 180 GUIDA DELLA FACOLTà DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / schema CORSI liberi e laboratori applicativi SCHEMA corsi liberi e laboratori applicativi CORSO ESSE3 CFU SEM DOCENTE PAG Aspetti criminologici e giuridici del fenomeno mafioso 25283 2 1° A. Cauduro – E. Corn > 182 eCriminology: ICT, diritto e criminologia 25875 2 1° A. Cauduro – A. Di Nicola > 183 Risoluzione alternativa delle controversie civili e penali 25945 2 1° E. Mattevi – M. Di Rocco > 184 Diritto d’autore e musica 25806 2 2° R. Caso - V. Moscon > 185 Diritto e cinema 25775 2 2° E. Pederzini – M. Cau > 186 Valutazione delle politiche contro la criminalità 25832 2 2° A. Cauduro > 187 Gli strumenti del lavoro giuridico 25083 2 2° C. Tosolini > 188 Il rapporto tra amministrazione e soggetti privati 25913 2 2° N. Polito > 189 La condizione giuridica dello straniero 25914 2 2° E. Mitzman - G. Pelacani > 190 La giurisprudenza costituzionale sui rapporti Stato-Regioni 25947 2 2° S. Manica > 191 Lo status giuridico e le funzioni dei magistrati 25948 2 2° S. Penasa > 192 Casistica giurisprudenziale del diritto ereditario romano 25949 2 1° N. Luisi > 193 Dalla ricerca bibliografica alla stesura del testo: linee guida per la redazione di una tesi di laurea 25893 2 1° M. Lucianer – V. Carrara > 194 Diritto bancario e degli intermediari finanziari 25628 2 1° F. Sartori – P. Cristoforetti > 195 Diritto degli sport della montagna 25891 2 1° U. Izzo > 196 Diritto del vino 25923 2 1° M. Ferrari > 197 Fiscalità d’impresa 25925 2 1° S. Giorgi > 198 Giurisdizioni nazionali e integrazione dei sistemi di tutela dei diritti in Europa 25924 2 1° F. Guella > 199 Giustizia di transizione 25951 2 1° E. Maculan > 200 I contratti tipici e atipici 25794 2 1° V. Moscon > 201 I diritti di libertà nel pensiero di Francesco Ruffini 25970 2 1° B. Primerano > 202 Il problema storico della Sovranità 25930 2 1° S. Stoffella > 203 Il ricorso tributario 25878 2 1° M. Martelli > 204 La giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea in materia di politica sociale 25257 2 1° A. Mattei > 205 Negoziazione e mediazione: elementi teorici e profili pratici 25926 2 1° S. Dalla Bontà > 206 Privacy e protezione dei dati personali nell’era digitale 25903 2 1° F. Giovanella > 207 Sanità elettronica e diritto: profili applicativi 25965 2 1° R. Ducato > 208 Separazione e divorzio 25574 2 1° M. Macilotti > 209 CORSO LIBERO LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO LABORATORIO APPLICATIVO 181 GUIDA DELLA FACOLTà DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / schema CORSI liberi e laboratori applicativi SCHEMA corsi liberi e laboratori applicativi CORSO ESSE3 CFU SEM DOCENTE PAG Agricoltura, biotecnologie e ambiente 25915 2 2° E. Caliceti > 210 Diritto delle biobanche e della medicina personalizzata 25906 2 2° M. Macilotti > 211 Diritto e processo penale nell’antica Roma 25808 2 2° M. Miglietta – N. D. Luisi > 212 Diritto parlamentare e delle assemblee elettive 25952 2 2° M. Cosulich > 213 L’imputazione nel sistema processuale penale: regole giuridiche e tecniche di formulazione 25541 2 2° M. A. Bazzani > 214 La diplomazia contemporanea fra diritto e prassi 25928 2 2° S. Baldi > 215 Legge, consuetudine patria tra Medioevo e modernità 25917 2 2° F. Viola > 216 Processo amministrativo simulato 25967 2 2° A. Cassatella > 217 European Union's accession to the European Convention on Human Rights 25969 2 1° R. Toniatti > 218 Workshop on legal translation of the Law of the European Union La traduzione del diritto dell’Unione Europea 25569 2 2° E. Ioriatti – M. Albanese – L. Orme – S. Toniolo > 219 LABORATORI APPLICATIVI TENUTI IN LINGUA STRANIERA N.B. Per l’attivazione dei laboratori applicativi è necessaria l’iscrizione di almeno 12 studenti. 182 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI ASPETTI CRIMINOLOGICI E GIURIDICI DEL FENOMENO MAFIOSO Dott. Andrea Cauduro [email protected] Dott. Emanuele Corn [email protected] corso libero 1° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Modalita di verifica dell’apprendimento Il corso libero intende approfondire in chiave interdisciplinare (criminologia/sociologia della devianza e diritto penale) l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle strategie di contrasto in Italia, dando agli studenti la possibilità di riflettere sull’interazione tra diritto e fenomeni sociali in materia di criminalità organizzata. La verifica dell’apprendimento avverrà tramite relazioni da parte degli studenti durante le lezioni o prova scritta finale. Il corso libero si inquadra nelle molte attività didattiche, formative e di ricerca che l’Università degli Studi di Trento – anche in conseguenza di un passato protocollo d’intesa con la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare – da tempo porta avanti sul fenomeno della criminalità organizzata nei suoi aspetti economici, giuridici e sociali, sia a livello nazionale che internazionale. Prerequisiti Aver superato diritto penale o diritto penale europeo e transnazionale e criminologia. Programma del corso Il corso libero, della durata di 20 ore, è organizzato in due moduli, uno criminologico e uno penalistico. Dopo una parte generale sull’evoluzione storica e sociale della mafia e sul sistema penale antimafia, il corso si concentra su aspetti peculiari del fenomeno mafioso e della normativa penale di contrasto. Parallelamente al corso libero è organizzato un ciclo di Seminari di antimafia nel quale con l’aiuto di esperti (pubblici ministeri antimafia, funzionari dei corpi speciali che si occupano di investigazioni antimafia, amministratori, operatori sociali) sono approfonditi tematiche criminologiche ed aspetti concreti di tecnica dell’investigazione in materia di criminalità organizzata. Metodi didattici Il corso libero si svolge sia attraverso lezioni frontali sia attraverso discussioni in aula con gli studenti. Sono previste riflessioni comuni attorno a testi letterari o opere cinematografiche sulla mafia. Il corso libero, per le modalità didattiche, è a numero chiuso (30 studenti). I Seminari di antimafia sono invece aperti a tutti gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza. Testi di riferimento Visto il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del corso, il materiale bibliografico è distribuito durante le lezioni. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Le tesi di laurea sui temi trattati nel corso possono essere chieste alle cattedre di diritto penale e criminologia e seguono i relativi criteri di assegnazione. 183 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI ECRIMINOLOGY: ICT, DIRITTO E CRIMINOLOGIA Prof. Aggr. Andrea Di Nicola [email protected] Dott. Andrea Cauduro [email protected] corso libero 1° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Metodi didattici L’incontro con il Web, con le reti, con l’ICT (Information and Communication Technology) è una nuova frontiera per la criminologia. In una società, la eSociety, in cui l’ICT impatta sempre di più sulla vita delle persone, i fenomeni criminali e le contromisure sono in costante evoluzione e la criminologia non può che prenderne atto. Il corso libero intende approfondire: i) come e quanto, con l’avvento della società dell’informazione, stanno cambiando devianza e criminalità, comportamenti di autori e vittime, risposte sociali a devianza e criminalità; ii) gli aspetti legali connessi. Il corso libero si svolge sia attraverso lezioni frontali sia attraverso discussioni in aula con gli studenti a seguito di letture assegnate. Studio di casi. Il corso libero, per le modalità didattiche, è a numero chiuso (30 studenti). Gli eCrime Seminars sono invece aperti a tutti gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza. Prerequisiti Testi di riferimento Aver superato criminologia e criminologia applicata. Visto il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del corso libero, il materiale bibliografico sui temi trattati è distribuito durante le lezioni. Programma del corso Il corso libero, della durata di 20 ore, tocca i seguenti temi: Devianza e criminalità e ICT. La eSociety ha creato e sta creando opportunità per reati nuovi (es. virus informatici) e nuove forme di devianza, per reati vecchi commessi con strumenti nuovi (es. cyberriciclaggio; pornografia online), ma sta anche portando a nuovi modelli di organizzazione di reati complessi (es. tratta di persone, traffico di droga) Autori e vittime e ICT. Come si comportano i criminali nella eSociety? Che strategie attuano? Quali nuove forme di organizzazione prendendo piede? Come si comportano vittime e potenziali vittime? Strategie di reazione sociale alla criminalità e ICT. I potenziali del social networking o del wireless in termini di prevenzione della criminalità sono palesi. Le telecomunicazioni wireless già iniziano ad essere usate per combattere la criminalità. Le tecnologie supporteranno sempre più la riorganizzazione dei sistemi di giustizia e di polizia. Software per l’analisi predittiva aiuteranno a prevedere e prevenire la criminalità Fonti di informazione su devianza e criminalità e ICT. L’ICT, il Web, Internet, specchio della nuova società, diventano uno fonte di dati su devianza e criminalità Aspetti legali connessi all’incontro tra criminologia e ICT, quali questioni di privacy individuale, regole d’impiego degli strumenti ICT nelle indagini, nella prevenzione Parallelamente al corso libero sono organizzati gli eCrime Seminars, nei quale con l’aiuto di esperti (pubblici ministeri antimafia, investigatori, security manager, ecc.) sono approfonditi argomenti del corso. Modalita di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà tramite relazioni da parte degli studenti durante le lezioni o prova scritta finale. Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea Le tesi di laurea sulle tematiche del corso possono essere chieste alla cattedra di criminologia e seguono i relativi criteri per l’assegnazione. 184 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI RISOLUZIONE ALTERNATIVA DELLE CONTROVERSIE CIVILI E PENALI dott. Elena Mattevi [email protected] DOTT. MAURIZIO DI ROCCO [email protected] corso libero 1° semestre – 2 crediti obbiettivi formativi testi di riferimento Il corso si propone di fornire un quadro generale ed interdisciplinare degli spazi che si stanno aprendo verso forme di definizione alternativa dei conflitti, sia nell’ambito civile che nell’ambito penale. Di fronte ai limiti di strutture e di mezzi che la giustizia tradizionale incontra, il ricorso a forme di diretto coinvolgimento delle parti si sta rivelando una strada obbligata sia in seno al giudizio, che in alternativa o, almeno, in via pregiudiziale ad esso. Pur con le peculiarità che assumono i conflitti e gli strumenti innovativi di definizione degli stessi nel settore civile ed in quello penale, le parti sono chiamate sempre con maggior frequenza a forme di responsabilizzazione che valorizzino la dimensione del “consenso”, il tratto più peculiare di questo diverso modo di fare giustizia. Il corso è volto ad avvicinare gli studenti ad esso, in prospettiva interdisciplinare. La frequenza obbligatoria ed il carattere seminariale del corso consentono la consegna ai partecipanti del materiale necessario durante le lezioni. prerequisiti Nessuno. programma del corso Il corso, della durata di 20 ore, si articolerà in lezioni più teoriche, destinate ad illustrare le origini ed i diversi spazi normativi in cui si è cominciato a parlare di A.D.R. nel sistema civile e di mediazione e giustizia riparativa nel diritto penale, anche sulla scorta degli impulsi internazionali e comunitari, ed in lezioni volte ad approfondire l’importanza della comunicazione nella gestione del conflitto, ad avvicinare gli studenti alle tecniche della negoziazione e della mediazione, anche online, e ad approfondire alcune esperienze pratiche, attraverso il coinvolgimento diretto di operatori, quali i giudici di pace che gestiscono da tempo forme di giustizia conciliativa, ed i mediatori civili e penali, questi ultimi operanti sia nell’ambito della giustizia degli adulti che di quella minorile. metodi didattici Il corso libero, per le modalità didattiche, è a numero chiuso (30 studenti) e si svolge sia attraverso lezioni frontali sia attraverso discussioni in aula con gli studenti ed esercitazioni pratiche. modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà durante il corso mediante la presentazione di specifici approfondimenti svolti dagli studenti oppure mediante una prova scritta finale. 185 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO D'AUTORE E MUSICA Prof. Roberto Caso [email protected] Dott. Valentina Moscon [email protected] corso libero 2° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Tra le opere dell’ingegno la musica è stata la prima ad esplorare i canali di circolazione offerti dal “ciberspazio”. Quello tra musica e Web, infatti, è un vero e proprio connubio facilitato dalle caratteristiche del suono votato per natura a fluire oltre i confini nazionali. Le questioni giuridiche che ruotano attorno a tale scenario sono molteplici e strettamente connesse al mutamento tecnologico e allo sviluppo di modelli di business legati a quest’ultimo. Il corso, con taglio teorico – pratico, si propone di analizzare e approfondire secondo un approccio interdisciplinare e comparatistico la disciplina autorale dell’opera musicale e alcune delle principali problematiche che ruotano intorno alla tutela dell’opera musicale, alla circolazione e gestione dei relativi diritti nel contesto digitale. - A. Valenti (cur.) La legislazione per lo spettacolo e le attività musicali, ed. Giappichelli, 2012. In particole le seguenti parti: S. Antonini, La tutela del diritto d’autore nella musica; V. Moscon, Tecnologie, modelli di business e paradigmi giuridici nel diritto d’autore; S. Pasqual, La SIAE. La sezione Musica; A. Castellani, Il contratto di produzione discografica. Il “Nuovo IMAIE”. Programma del corso Altro materiale riguardante i temi trattati nel corso, sarà di volta in volta messo a disposizione dal docente. Il corso si propone di analizzare preliminarmente i concetti fondamentali e la normativa relativa alla tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi, nonché le modalità di circolazione dei diritti sulle opere musicali, con particolare riferimento al contesto delineato dalle tecnologie digitali. Particolare attenzione sarà dedicata alle tematiche della contraffazione e del plagio con esercitazioni pratiche tese alla comprensione della complessità del fenomeno. All’esposizione teorica delle tematiche oggetto di studio e all’analisi della giurisprudenza si alterneranno esercitazioni pratiche come la redazione della documentazione di riferimento (ad es. contratti) o la simulazione di processi così da consentire agli studenti l’acquisizione di abilità e di un metodo di lavoro. Metodi didattici La didattica si svolge in forma seminariale e prevede la partecipazione attiva degli studenti. Il corso alterna all’esposizione teorica, una puntuale analisi delle problematiche oggetto di studio attraverso il metodo casistico e l’organizzazione di esercitazioni nella forma di negoziazioni e processi simulati. È prevista l’organizzazione di seminari su tematiche specifiche. Modalità di verifica dell’apprendimento Ai fini della valutazione finale sarà considerata la partecipazione attiva in classe. Gli studenti sostengono una prova scritta sui temi trattati a lezione. - L. Lessig, Cultura libera: un equilibrio fra anarchia e controllo, contro l’estremismo della proprietà intellettuale, (trad. B. Parrella), ed. Apogeo, 2005. - R. P. Posner, Il piccolo libro del plagio (trad. M. Curtoni ; M.Parolini,), ed. Elliot, 2007. 186 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO E CINEMA Prof. Elisabetta Pederzini [email protected] Dott. Maurizio Cau [email protected] Obiettivi formativi Se è vero che qualunque sistema giuridico è indissolubilmente legato a valori, principi e orientamenti imperanti nella società che lo esprime in un momento storico determinato, la costruzione del sapere giuridico può essere arricchita da riflessioni che conducano ad indagare le strutture più intime del fenomeno giuridico anche attraverso la lettura dei materiali e dei linguaggi artistici, e segnatamente di quelli cinematografici, che della vita e delle problematiche del diritto possono farsi specchio ed acuti interpreti. Altre realtà assai vicine culturalmente e geograficamente alla nostra, come quella francese, includono da tempo l’analisi dell’immagine e del linguaggio cinematografici tra le iniziative di formazione permanente dei magistrati. Programma del corso Analisi critica delle possibili connessioni e intersezioni tra i fenomeni e la materia giuridica da un canto, il linguaggio e la rappresentazione cinematografica dall’altro. Le pellicole scelte, diverse per tempo e luogo di appartenenza, possono disegnare un vero e proprio percorso a tema, oppure consentire semplicemente di trarre spunti di discussione e suggestioni dialettiche dalla rappresentazione del diritto e dei fenomeni sociali, economici e politici che il diritto involge, sottende e codifica. Il programma dettagliato per l’anno accademico 2015/2016, con l’indicazione di temi, film, incontri e relatori, sarà pubblicato all’inizio del semestre. Metodi didattici Il corso, della durata di 20 ore, prevede la proiezione di opere cinematografiche accompagnate da seminari che ne evidenzino il possibile contributo alla comprensione del fenomeno giuridico. Modalità di verifica dell’apprendimento Al termine del corso, con la redazione individuale di un elaborato critico (paper), ovvero nella forma seminariale della presentazione e discussione, anche a gruppi, di uno dei film in programma, attraverso l’approfondimento delle tematiche rappresentate, suggerite o semplicemente evocate. corso libero 2° semestre – 2 crediti 187 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI VALUTAZIONE DELLE POLITICHE CONTRO LA CRIMINALITÀ Dott. Andrea Cauduro [email protected] obbiettivi formativi Il laboratorio vuole offrire agli studenti strumenti di valutazione delle politiche contro la criminalità. Lo studio del se e quanto le politiche di prevenzione e repressione della criminalità funzionino e di come sia possibile renderle più efficaci ed efficienti è un’area importante in cui la criminologia incontra il diritto. Più in dettaglio il corso, dopo aver inquadrato il tema generale della valutazione delle politiche, si propone di fornire agli studenti competenze per rispondere ad alcune domande: è possibile misurare l’efficacia e/o l’efficienza delle politiche di prevenzione della criminalità? Come si può fare? Inoltre, si approfondranno dei casi studio per capire quali metodi e quali indicatori utilizzare e come si possono valutare i costi ed i benefici di differenti opzioni politiche di prevenzione della criminalità. prerequisiti Prerequisito è aver superato gli esami di criminologia e criminologia applicata. programma del corso Il laboratorio, della durata di 20 ore, è organizzato nei seguenti moduli: −−Modulo 1. La valutazione delle politiche di prevenzione della criminalità: aspetti teorici, fonti e metodi −−Modulo 2. La valutazione delle politiche di prevenzione della criminalità: esempi nel settore della criminalità urbana −−Modulo 3. La valutazione delle politiche di prevenzione della criminalità: esempi nel settore della criminalità organizzata −−Modulo 4. La valutazione delle politiche di prevenzione della criminalità: esempi nel settore della criminalità economica ed economica-organizzata. metodi didattici Il laboratorio si svolge sia attraverso lezioni frontali sia attraverso discussioni in aula con gli studenti sul materiale bibliografico fornito dal docente e disponibile online. modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà tramite una prova scritta finale. testi di riferimento Visto il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del laboratorio, il materiale bibliografico relativo ai temi trattati sarà distribuito durante le lezioni. corso libero 2° semestre – 2 crediti 188 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI GLI STRUMENTI DEL LAVORO GIURIDICO Dott. CRISTINA TOSOLINI [email protected] Obiettivi formativi I dati, le informazioni e i documenti reperibili sia in forma cartacea sia nella rete informatica sono attualmente moltissimi e ciò comporta la necessità di sapersi orientare e di saper scegliere e selezionare i materiali a disposizione. Tale cernita è indubbiamente ardua, soprattutto per gli studenti, che spesso giungono alla fase di redazione della tesi senza le minime conoscenze necessarie a reperire i materiali giuridici utili alla loro ricerca. Il laboratorio, pertanto, si propone di far acquisire agli studenti le competenze necessarie a svolgere attività di ricerca giuridica in genere e nel particolare ambito del Diritto pubblico, attraverso l’apprendimento di un corretto metodo di utilizzazione degli strumenti cartacei tradizionali (raccolte di leggi e giurisprudenza, riviste, commentari, etc.) e dei più recenti strumenti informatici (banche dati, riviste informatizzate, siti istituzionali, etc.). Prerequisiti Il Laboratorio è riservato agli studenti iscritti al primo anno. Programma del corso Ricerca e selezione ragionata dei dati, delle informazioni e dei documenti di interesse giuridico contenuti in strumenti cartacei tradizionali e in strumenti informatici. Metodi didattici Il laboratorio applicativo si articolerà in 20 ore e consentirà agli studenti di sperimentare, sotto la guida del docente, l’accesso diretto agli strumenti di lavoro, operando ricerche guidate di documenti e materiali relativi al Diritto pubblico. LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO 2° semestre – 2 crediti 189 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI IL RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE E SOGGETTI PRIVATI DOTT. nicola POLITO [email protected] Obiettivi formativi Il Laboratorio consente agli studenti di avvicinarsi alla comprensione del funzionamento delle pubbliche amministrazioni, attraverso un approfondimento degli istituti e dei principi fondamentali che regolano l’attività amministrativa. Programma del corso Il programma del Laboratorio prevede l’approfondimento di alcuni temi essenziali: −−L’amministrare e l’attività amministrativa: una definizione. −−La funzione amministrativa. −−Il principio di legalità dell’azione amministrativa. −−Il principio di imparzialità e di buon andamento dell’azione amministrativa – art. 97 Cost. Ragionevolezza, proporzionalità, legittimo affidamento. −−Sussidiarietà e adeguatezza nell’attribuzione delle competenze amministrative – art. 118 Cost. −−Il rapporto tra i cittadini e l’amministrazione. a) L’amministrazione autoritativa e non autoritativa. b) La partecipazione dei cittadini al procedimento (la legge 241 del 1990, come modificata dalla legge 15 del 2005). c) L’auto-amministrazione e gli strumenti di semplificazione amministrativa. d) La sussidiarietà orizzontale, ex art. 118, u.c., Cost. −−Pubblicità e trasparenza dell’azione amministrativa. −−Il procedimento amministrativo: struttura giuridica ed esempi pratici −−Il provvedimento amministrativo −−Ricorsi amministrativi e ricorsi giurisdizionali. −−I rapporti contrattuali tra amministrazione pubblica e privati. I principi essenziali della disciplina comunitaria. L’evidenza pubblica. Metodi didattici Il Laboratorio si svolge prevalentemente attraverso lezioni frontali, a cui sono unite alcune simulazioni ed esercitazioni che coinvolgono gli studenti in modo attivo. L’esame finale si svolge in forma scritta. LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO 2° semestre – 2 crediti 190 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI La condizione giuridica dello straniero Dott. Elena Mitzman [email protected] Dott. Gracy Pelacani [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI La condizione giuridica dello straniero, tema classico del diritto pubblico, è reso quantomai attuale dal fenomeno dell’immigrazione. Nel corso del laboratorio si forniranno agli studenti le conoscenze essenziali della disciplina in materia, con riferimento alla normativa ed alla giurisprudenza nazionale, europea ed internazionale. Si approfondiranno, così, i modi in cui si declinano, nei rapporti tra istituzioni pubbliche ed individuo straniero, alcune nozioni fondamentali del diritto pubblico, nonché la disciplina dei diritti e doveri costituzionalmente protetti della persona. PREREQUISITI Nessuno PROGRAMMA DEL CORSO Il programma del laboratorio prevede l’approfondimento dei seguenti temi: −−Lo straniero nella Costituzione italiana, a partire dall’art. 10 Cost. −−Il principio di eguaglianza e il diritto alla non discriminazione −−I diritti sociali dello straniero −−Alcune politiche regionali e provinciali in materia di immigrazione −−I criteri e le procedure per l’acquisto della cittadinanza −−Il diritto dell’Unione Europea in materia di immigrazione e la libera circolazione dei cittadini europei −−L’ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale −−Il diritto all’asilo e alla protezione internazionale −−L’espulsione e il respingimento dal territorio −−La detenzione amministrativa e cenni al diritto penale dell’immigrazione METODI DIDATTICI Il laboratorio avrà una durata di venti ore e si articolerà in lezioni a carattere frontale. La frequenza è obbligatoria. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Al termine del Laboratorio verrà predisposta una prova scritta. TESTI DI RIFERIMENTO I testi e i materiali utili per la frequenza verranno specificati all’inizio del laboratorio. LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO 2° semestre – 2 crediti 191 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI La giurisprudenza costituzionale sui rapporti Stato-Regioni Dott. Sandro Manica [email protected] Obiettivi formativi Il Laboratorio intende illustrare il sistema dell’Autonomia regionale vigente in Italia a seguito della riforma del Titolo V, Parte II, della Costituzione, privilegiando l’esame della giurisprudenza costituzionale, che ha contribuito in modo determinante a delinearne gli assetti. Prerequisiti Il Laboratorio è riservato agli studenti iscritti al primo anno. Programma del corso Federalismo e Regionalismo (introduzione) Le Regioni in Italia: evoluzione storica L’assetto delle Autonomie dopo la riforma del Titolo V, Parte II, Cost.: la potestà statutaria, legislativa, amministrativa e l’autonomia finanziaria nelle sentenze della Corte costituzionale. Metodi didattici Il Laboratorio si svolgerà in venti ore, a frequenza obbligatoria, articolate inizialmente in lezioni frontali, ed in un secondo momento in forma seminariale. Modalita di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento consisterà in una prova scritta. Testi di riferimento Nel corso delle lezioni verrà fornito agli studenti il materiale, dottrinale e giurisprudenziale, necessario a svolgere un lavoro attivo di ricerca e di approfondimento sul tema in discussione. LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO 2° semestre – 2 crediti 192 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Lo status giuridico e le funzioni dei magistrati DOTT. Simone Penasa [email protected] LABORATORIO APPLICATIVO 1° ANNO 2° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il Laboratorio intende fornire il quadro dei principi costituzionali in materia di magistratura, partendo dal principio di soggezione del giudice soltanto alla legge ed il suo rapporto con l’esercizio della funzione giurisdizionale e da quelli di autonomia e indipendenza della magistratura. Si intende inoltre proporre l’esposizione dei principali contenuti della riforma dell’ordinamento giudiziario a partire dalla legge di delega n. 150 del 2005 e dai successivi decreti legislativi d’attuazione come modificati dalla legge n. 111 del 2007, che hanno introdotto una serie di innovazioni relative allo status dei magistrati in essenziali ambiti quali l’accesso in magistratura, la progressione nelle funzioni, la valutazione della professionalità, l’aggiornamento professionale e la responsabilità disciplinare; dall’altro, una volta individuati i contenuti essenziali della riforma, si tenterà un’analisi oggettivamente critica dei medesimi, anche al fine di coglierne le possibili conseguenze applicative e la compatibilità del nuovo assetto con i principi costituzionali in materia. Nel corso del Laboratorio, verranno indicati i materiali bibliografici e normativi la cui conoscenza, oltre ad essere richiesta, risulterà utile al fine di una consapevole ed attiva partecipazione alle lezioni. I materiali delle lezioni verranno inseriti in una sezione dedicata all’interno della pagina web del docente sul sito della Facoltà. Prerequisiti Il Laboratorio è riservato agli studenti iscritti al primo anno. Programma del corso Nel corso del laboratorio si analizzeranno i principi costituzionali in materia, attraverso lo studio della giurisprudenza costituzionale. Una parte del Laboratorio sarà dedicata al rapporto tra produzione e applicazione del diritto, al fine di definire il ruolo dell’interpretazione del diritto da parte del giudice. Successivamente, verranno esposti ed analizzati i contenuti di maggiore interesse costituzionale della recente riforma dell’ordinamento giudiziario. Quindi, con una modalità il più possibile partecipativa ed interattiva, si proporrà un’analisi critica dei contenuti medesimi. Metodi didattici Il laboratorio avrà la durata di 20 (venti) ore di tipo seminariale, nel corso delle quali è auspicata una attiva e critica partecipazione degli studenti, anche attraverso presentazioni individuali e lavori di gruppo. Inoltre, saranno organizzati degli incontri con relatori specifici che approfondiranno ambiti specifici della materia oggetto del Laboratorio. La frequenza al Laboratorio è, oltre che obbligatoria, auspicabile. Modalita di verifica dell’apprendimento Al termine del laboratorio è prevista una prova finale scritta, le modalità della quale verranno indicate nel corso dello stesso. 193 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Casistica giurisprudenziale del diritto ereditario romano Dott. nicola luisi [email protected] Obiettivi formativi Il corso, a conduzione seminariale, si prefigge di indagare gli istituti ereditari in diritto romano con particolare attenzione ai collegamenti storico - giuridici con la normativa in materia ereditaria presente nel codice civile italiano e nei principali ordinamenti nazionali. Programma del corso Saranno analizzati i principali istituti attraverso l’analisi casistica delle fattispecie esaminate dalla giurisprudenza romana. In particolare, si indagherà la metodologia adottata storicamente dai vari giuristi nell’esame delle fattispecie, l’emersione delle regulae iuris e il loro portato nella tradizione romanistica intermedia e contemporanea. Tra gli istituti analizzati sarà dato riguardo all’emersione delle varie forme di delazione ereditaria, alle varie forme di testamento, ai legati, ai fedecommessi, alla divisione ereditaria, alla tutela dei legittimari, agli istituti che storicamente hanno presentato punti di contatto con le soluzioni elaborate dall’esperienza giuridica romana nell’ambito di altri ordinamenti ovvero nelle codificazioni moderne, come il trust, i negozi di affidamento fiduciario, i negozi di destinazione patrimoniale. Metodi didattici Agli studenti saranno fornite le fonti relative debitamente tradotte su cui si svolgerà l’analisi esegetica e l’indagine retorica nonché l’analisi del contesto sociale, politico e storico per l’inquadramento delle varie vicende casistico - processuali. Modalita di verifica dell’apprendimento Prova scritta finale. Testi di riferimento Nessuno. La prova finale verrà svolta sulla base degli appunti tratti a lezione. Note Eventuali ulterioriori informazioni verranno fornite a lezione. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 194 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DALLA RICERCA BIBLIOGRAFICA ALLA STESURA DEL TESTO: LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI UNA TESI DI LAUREA Dott. Michele Lucianer [email protected] Dott. Vittorio Carrara [email protected] laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Acquisizione delle competenze necessarie al reperimento, alla valutazione, all’uso e alla citazione della normativa, della giurisprudenza e della dottrina. Guida di base per la stesura di un testo accademico e/o della tesi di laurea. La prima parte del Laboratorio è dedicata alla ricerca bibliografica. Saranno illustrati la struttura e il funzionamento sia dei cataloghi di biblioteca (con particolare riferimento al Catalogo bibliografico trentino), che permettono di trovare libri e riviste, sia delle principali banche dati, che consentono di reperire (oltre alla normativa e alla giurisprudenza) gli articoli pubblicati nelle riviste. Particolare attenzione sarà dedicata alle specifiche modalità operative per sfruttare al meglio le enormi potenzialità di questi strumenti di ricerca. La seconda parte del Laboratorio intende fornire gli strumenti per la composizione di un testo accademico. Saranno definite le norme che regolano i diversi generi di citazione bibliografica e la dinamica che intercorre tra il testo e le note. Si daranno inoltre le indicazioni fondamentali per predisporre la stesura di un testo accademico, illustrando alcune modalità di raccolta, lettura e schedatura della letteratura scientifica. L’esame si svolgerà in forma scritta. Prerequisiti Non sono richiesti prerequisiti specifici. Programma del corso La ricerca bibliografica: introduzione CBT: la ricerca per soggetto e per numero di classificazione Libri elettronici Catalogo dei periodici di Ateneo Banche dati giuridiche: Do.Gi., Foro italiano online, Leggi d’Italia, EUR-Lex, Curia (DeJure, Lexis-Nexis, Index to Legal Periodicals & Books, Index to Foreign Legal Periodicals: cenni) Il testo accademico e la citazione bibliografica. Metodo classico e metodo Autore-Data Testo e citazioni Citazioni testuali e tipi di note bibliografiche Leggere, selezionare, schedare un testo accademico Dalla trama delle schede alla redazione del testo Apparati editoriali (legenda, indici, segni di correzione) Metodi didattici I metodi di insegnamento comprendono insegnamento frontale, esercitazioni e lavori di gruppo; è indispensabile la partecipazione attiva degli studenti. Testi di riferimento Le dispense delle lezioni, in formato .doc e .pdf, saranno disponibili nei giorni immediatamente successivi alla lezione cui la dispensa si riferisce. Note Per informazioni e chiarimenti contattare il responsabile del Settore formazione del Sistema bibliotecario di Ateneo, Michele Lucianer, e-mail: [email protected] tel. +39 0461 28 30 48 195 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO BANCARIO E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Prof. Filippo Sartori [email protected] Dott. Paolo Cristoforetti [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio ha per oggetto la disciplina giuridica dell’intermediazione bancaria e finanziaria alla luce delle norme generali del codice civile e dei due testi unici del 1993 (c.d. Testo Unico Bancario) e del 1998 (c.d. Testo Unico della Finanza) così come aggiornati alle direttive comunitarie di recente emanazione (MiFID, PSD, credito ai consumatori, ecc.) Programma del corso −−L'attività delle banche e degli intermediari finanziari: il sistema delle fonti −−Il ruolo delle Casse rurali – BCC −−I contratti e la trasparenza bancaria: regole −−La responsabilità della banca nella gestione del credito: concessione abusiva, rottura brutale del credito, illegittima segnalazione a sofferenza −−Buona fede e correttezza nelle decisioni dell’Arbitro Bancario e Finanziario −−I contratti di investimento e le regole di condotta dei soggetti abilitati −−Il caso dei prodotti finanziari derivati Metodi didattici Ad una breve trattazione teorica delle problematiche in diritto verrà affiancata una puntuale analisi dei profili applicativi, avendo riguardo ai casi di attualità bancaria e finanziaria. In particolare, saranno analizzati i profili di criticità nelle relazioni tra banca e clientela alla luce delle decisioni dell’ABF e dei precedenti più significativi della giurisprudenza di merito e di legittimità. Modalità di verifica dell’apprendimento Colloquio Testi di riferimento Il materiale didattico sarà messo a disposizione degli studenti in occasione del primo incontro. Letture consigliate −−A.A.V.V., L’attività bancaria delle banche, Padova, Cedam, u.ed. −−A. Dolmetta, Trasparenza dei prodotti bancari. Regole, Bologna, Zanichelli, 2013 −−F. Sartori, Informazione economica e responsabilità civile, Cedam, 2011 laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 196 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO DEGLI SPORT Della MONTAGNA Prof. Umberto Izzo [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di introdurre allo studio delle regole in materia di sicurezza e di responsabilità civile nella pratica dello sci da discesa e da fondo e delle altre attività sportivo-ricreative legate alla montagna, come l’escursionismo alpino e gli altri sport legati alla fruizione del turismo montano (mountain bike, rafting, parapendio e in generale tutte le attività sportive implicanti l’esposizione ad un notevole margine di rischio, definite dall’etichetta di “sport estremi”). L’ampio impiego didattico di giurisprudenza inedita sul tema e lo studio (nonché il cimento con la massimazione) di questo materiale, costituisce un’occasione preziosa per lo studente desideroso di impadronirsi di una rigorosa metodologia di analisi del dato giurisprudenziale, in uno con la capacità di padroneggiare la ricerca dei dati giuridici. Programma del corso Gli sport legati alla montagna si sono evoluti in un fenomeno sportivo-ricreativo di massa, legato a doppio filo all’offerta turistica delle località montane. Per alcuni versi le piste da sci possono ormai assimilarsi a veri e propri impianti sportivi frequentati da folle di persone, che esercitano tecniche e discipline differenziate. Anche l’escursionismo conosce un foltissimo numero di appassionati, che per affrontare cime e sentieri in sicurezza possono avvalersi dei servizi professionali di operatori qualificati come le guide alpine e gli accompagnatori di territorio. Per non parlare dell’offerta di quegli istruttori professionali garantiscono agli amanti della montagna la possibilità di cimentarsi in sicurezza con attività ricreative che implicano la capacità di gestire una certa quota di rischio, come accade nel caso dei c.d. “sport estremi”. La necessità di stabilire regole volte a garantire e migliorare la sicurezza degli utenti è stata interpretata in campo sciistico con la legge 363/2003, recante “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo”. Numerosi poi gli interventi normativi giustificati dalla necessità di tutelare quanti si avvicinano alla montagna: dalla legge 6/89 istitutiva della professione di guida alpina, alle numerose normative regionali e provinciali che hanno disciplinato la figura dell’accompagnatore di territorio, professionalizzando operatori qualificati che hanno il compito di avvicinare i turisti alla fruizione della montagna in piena sicurezza. Tre i moduli tematici: 1) la responsabilità civile negli sport del turismo; 2) il sistema della regole in materia di sicurezza degli sport da discesa e da fondo, dell’escursionismo in montagna e degli altri sport legati alla montagna; 3) la responsabilità civile dello sciatore, del maestro e della scuola di sci, del gestore delle aree sciistiche attrezzate, della guida alpina, degli istruttori laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti di sport estremi, con i connessi profili assicurativi, anche in prospettiva comparata con altre esperienze giuridiche dell’arco alpino. Metodi didattici Lezioni frontali e seminariali - Impiego di una communità di apprendimento moodle per favorire l’interazione fra docente e frequentanti. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta relativa alla massimazione e il commento di una sentenza inedita. Testi di riferimento Appunti e materiali presenti nella community e nel sito www.dirittodeglisportdelturismo.it 197 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO DEL VINO Dott. MATTEO FERRARI [email protected] Obiettivi formativi Il comparto vitivinicolo è uno dei settori dell’agroalimentare italiano che, grazie alla forte propensione all’export, è in costante espansione anche nell’attuale periodo di crisi economica. Il laboratorio si pone l’obiettivo di approfondire lo studio delle regole giuridiche che presiedono al funzionamento della filiera vitivinicola, attraverso la trattazione dei diversi istituti e regole posti a presidio della produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli. A lezioni frontali di introduzione ai diversi temi si alterneranno incontri con professionisti del settore e analisi di casi studio. Programma del corso Il laboratorio rappresenta un percorso didattico integrativo rispetto all’insegnamento di diritto alimentare comparato, che ha lo scopo di riprendere alcuni concetti propri del diritto alimentare in generale declinandoli nello specifico della filiera vitivinicola. In particolare, tra i temi trattati si segnalano: la predisposizione del piano HACCP in cantina; l’etichettatura dei vini; l’organizzazione comune del mercato vitivinicolo; la tutela dei vini di qualità, in prospettiva nazionale, comunitaria ed internazionale; la regolamentazione delle pratiche enologiche; la disciplina dei vini biologici; il ruolo dei consorzi di tutela; tipi e funzione delle certificazioni della filiera vitivinicola; la lotta all’abuso del consumo di alcool; la pubblicità di bevande alcoliche. Prerequisiti Pur non essendo stabilita la propedeuticità, è auspicabile aver sostenuto l’esame di diritto alimentare comparato o accompagnare la frequenza del laboratorio con la frequenza del relativo corso. Metodi didattici Lezioni frontali e seminariali - Impiego di una community ad accesso ristretto in ESSE3 per favorire l’interazione fra i frequentanti – Incontri e case histories con esperti e operatori del settore vitivinicolo. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta a risposte multiple. Testi di riferimento I materiali di studio e approfondimento verranno indicati all’inizio del laboratorio. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 198 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI FISCALITÀ D'IMPRESA DOTT. Silvia Giorgi [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si prefigge lo scopo di analizzare e approfondire i principali aspetti della tassazione delle imprese e delle società, con un approccio prevalentemente di tipo giuridico, nonostante gli evidenti tecnicismi della materia. Ad una prima parte del laboratorio, necessaria per comprendere i principi fondamentali in tema di reddito d’impresa e determinazione del medesimo, seguirà una parte di approfondimento delle singole componenti reddituali, nonché di talune specifiche tematiche d’attualità. Prerequisiti Si consiglia un buon ripasso delle tematiche generali di diritto commerciale. Programma del corso −−il sistema del reddito delle imprese e delle società: soggetti, categorie e definizioni −−i principi di determinazione del reddito d’impresa ed il meccanismo delle variazioni −−l’impatto dei principi contabili internazionali (Ias) −−le singole componenti positive e negative del reddito d’impresa −−il regime dei dividendi e degli interessi −−soggettività Ires, trasparenza e consolidato −−il sistema dell’imposta sul valore aggiunto −−l’imposta regionale sulle attività produttive Metodi didattici Il corso affiancherà alla lezione frontale l’analisi di casi applicativi. Modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta. Testi di riferimento Si rinvia ai testi consigliati per l’esame di diritto tributario, con particolare riferimento al volume Esercizi, casi e materiali per lo studio del diritto tributario, a cura di Lorenzo del Federico, Giappichelli, 2014. Verrà, poi, distribuito materiale integrativo nel corso delle lezioni. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 199 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Giurisdizioni nazionali e integrazione dei sistemi di tutela dei diritti in Europa Dott. Flavio Guella [email protected] laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti OBIETTIVI FORMATIVI MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Nel corso del laboratorio ci si propone di esaminare i reciproci condizionamenti che in un sistema multilivello di tutela dei diritti si instaurano tra pluralità delle fonti regolative e pluralità delle sedi giurisdizionali. In particolare si analizzeranno, a partire da casi concreti, le regole procedurali che permettono di coordinare il funzionamento delle diverse sedi rimediali, valutandone efficienza e criticità nell’ambito del fenomeno genericamente definito come “dialogo tra le corti”. Le modalità con cui l’integrazione del sistema delle fonti in materia di tutela dei diritti – tra CEDU, UE e ordinamenti nazionali – condiziona la funzione giurisdizionale saranno quindi esaminate dalla prospettiva degli ordinamenti nazionali, cercando di analizzare casisticamente i problemi pratici di rapporto con altre sedi giurisdizionali che il giudice nazionale chiamato ad applicare diritti pluritutelati può incontrare. Al termine del laboratorio verrà effettuata una breve prova scritta. PREREQUISITI Istituzioni di diritto pubblico PROGRAMMA DEL CORSO −−Il concetto di dialogo tra le Corti e le sue premesse nello specifico contesto europeo (il giudice nazionale come giudice dell’Unione europea; il carattere sussidiario della Corte EDU). −−Gli atteggiamenti dei diversi ordinamenti europei verso l’integrazione giurisdizionale (il caso del Regno Unito e l’incorporazione della CEDU; i casi tedesco e italiano e la struttura del controllo sui controlimiti). −−La giurisprudenza europea sui rapporti tra diritto UE e CEDU. −−La giurisprudenza italiana sulla disapplicabilità delle disposizioni interne in contrasto con la CEDU (dal giudice amministrativo alla Corte costituzionale). −−Il giudicato nazionale contrastante con il diritto UE o con la CEDU. METODI DIDATTICI Il laboratorio, della durata di venti ore, sarà svolto tramite lezioni a carattere seminariale e attività di approfondimento sulla giurisprudenza. Nel corso del laboratorio saranno di volta in volta presentati i profili istituzionali della materia, per introdurre una successiva fase di discussione di casi e materiali dalla quale trarre una comprensione critica dei rapporti esistenti tra i diversi sistemi giurisdizionali di tutela dei diritti e le diverse fonti in materia. TESTI DI RIFERIMENTO Per lo studio della materia si farà riferimento agli appunti delle lezioni e alle sentenze discusse, indicate ai partecipanti all’inizio delle lezioni. 200 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI GIUSTIZIA DI TRANSIZIONE Dott. Elena Maculan [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio applicativo offre una introduzione al complesso, attuale ed affascinante fenomeno della giustizia di transizione. Attraverso lo studio comparato di alcune delle più emblematiche esperienze transizionali, si individueranno i principi, meccanismi e modelli essenziali di questo fenomeno e se ne traccerà l’evoluzione nel corso degli ultimi decenni. Oltre a fornire informazioni su esperienze specifiche, quest’analisi comparata mira a far comprendere i fondamenti e i dilemmi intrinseci di ogni processo transizionale e a dimostrare che non esiste un modello universalmente applicabile, ma che è possibile ed anzi importante tracciare delle linee guida ed individuare chiaramente attori, finalità e limiti del processo e dei meccanismi applicati. Prerequisiti È consigliabile ma non obbligatorio aver già frequentato in precedenza i corsi di Diritto Penale I e Diritto penale internazionale. Inoltre, è auspicabile che gli studenti siano in grado di leggere in lingua inglese ed è utile, anche se non necessaria, una capacitè di lettura in lingua spagnola a livello elementare. Programma del corso Il laboratorio intende offrire una visione di insieme della giustizia di transizione, definendo come tale un concetto ampio di giustizia che prende forma in una fase di transizione politica, solitamente da un regime dittatoriale o repressivo ad un ordinamento democratico, oppure da una situazione di conflitto (concluso o ancora in corso) al ristabilimento della pace, e comprende una serie di meccanismi giudiziari o extragiudiziari finalizzati a dare una risposta ai crimini commessi durante il regime precedente o durante il conflitto. Tuttavia, l’applicazione del concetto di giustizia di transizione e dei suoi principi e meccanismi si sta espandendo sempre più a situazioni eterodosse nelle quali manca un momento di chiusura del contesto precedente e quindi di una transizione in senso proprio, oppure che differiscono dalle ipotesi classiche per la natura della violenza o degli attori coinvolti (ad esempio, fenomeni di violenza terrorista sviluppatisi in contesti democratici). Nei 10 incontri in cui si articolerà il corso, si analizzeranno dunque i concetti fondamentali e gli elementi costitutivi, le norme internazionali di riferimento e i principali meccanismi e modelli in cui può manifestarsi (modello puramente punitivo, modello penale premiale, Commissioni per la verità, giustizia tradizionale, modello non-punitivo sancito da amnistie). Inoltre, si dedicherà una particolare attenzione al rapporto, complesso e talora antinomico, tra giustizia di transizione, diritto penale internazionale e diritti ed obblighi emergenti nella giurisprudenza degli organi internazionali di tutela dei diritti umani, e ci si soffermerà sul binomio pace/ giustizia, sui diritti alla verità, alla giustizia e alla riparazione, sull’obbligo internazionale di indagine e persecuzione penale e sul rapporto tra giustizia penale/retributiva e giustizia restaurativa. Dopo aver tracciato il quadro teorico di riferimento, si analizzeranno alcune delle più emblematiche esperienze storiche ed attuali di giustizia di transizione, mettendone in evidenza i profili problematici e i punti di forza, gli elementi ricorrenti e i tratti di originalità. Ogni modulo si concentrerà su una esperienza di giustizia di transizione, selezionata come paradigma di un meccanismo, opzione o modello transizionale. Si studieranno, tra gli altri, i processi transizionali avvenuti in Sudafrica, Sierra Leone, Argentina, Ruanda, Brasile, Uruguay, Timor Est; si dedicherà particolare attenzione al processo laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti attualmente in corso in Colombia, particolarmente significativo per l’originalità dei meccanismi applicati, e al lavoro della Truth and Dignity Commission tunisina. Si discuterà infine della possibile applicazione della giustizia di transizione nella gestione di fenomeni di terrorismo, come l’IRA in Irlanda del Nord e l’ETA in Spagna. Metodi didattici Il laboratorio ha carattere seminariale ed auspica la partecipazione attiva degli studenti. La docente potrà avvalersi di schemi, materiale giurisprudenziale ed audiovisuale nel corso della spiegazione, e lascerà ampio spazio al dibattito e al confronto fra i partecipanti. Gli studenti saranno invitati a leggere alcuni materiali in preparazione delle lezioni, e ad approfondire, individualmente o in piccoli gruppi, uno specifico meccanismo o aspetto di quelli trattati, per condividerne poi i risultati in una breve presentazione in aula. Questa opzione si propone come esercizio di analisi critica, ricerca ed esposizione orale. Il metodo adottato sarà casistico e comparatistico, e l’analisi, anche se incardinata principalmente in una prospettiva penalistica, cercherà di offrire spunti di riflessione di carattere interdisciplinare. Modalità di verifica dell’apprendimento Al termine del laboratorio si svolgerà una prova finale scritta, ma potranno anche essere concordate modalità di valutazione alternative da svolgersi durante il corso. Si valuterà positivamente la partecipazione attiva degli studenti durante le lezioni. Testi di riferimento Si consigliano le seguenti letture fondamentali: −−FORNASARI, G., Giustizia di transizione e diritto penale, Torino: Giappichelli, 2013 (specialmente pp. 1-13 e 163-207). −−AMBOS, K., “The legal framework of Transitional Justice”. In: K. Ambos/J. Large/M. Wierda (eds.), Building a future on peace and justice. Studies on Transitional Justice, Conflict Resolution and Development, Berlin, 2009, pp. 19-103. −−TEITEL, R., “Transitional Justice genealogy”. Harvard Human Rights Journal, v. 16, 2003, pp. 69-94. Si consigliano inoltre: −−VAN ZYL, P., “Promoting transitional justice in post- conflict societies”.In F. Reátegui (ed.), Transitional Justice. Handbook for Latin America, Brazilian Ministry of Justice, 2011. −−STAHN, C., “The Geometry of Transitional Justice: Choices of Institutional Design”. Leiden Journal of International Law, 18, 2005, pp. 425–466. −−HAYNER, P., “Truth commissions: a schematic overview”. International Review of the Red Cross, 88(862), June 2006, pp. 295-310. Il resto dei materiali e una lista di bibliografia per ulteriori approfondimenti verranno indicati dalla docente in corso di svolgimento del laboratorio. 201 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI I CONTRATTI TIPICI ED ATIPICI DOTT. Valentina Moscon [email protected] Obiettivi formativi Il contratto rappresenta un importante strumento di regolamentazione delle relazioni socio-economiche dischiudendo, nell’era della globalizzazione, problematiche tanto nuove quanto complesse. Nel corso del Laboratorio saranno approfonditi alcuni fra i più diffusi contratti tipici e atipici così come consegnatici dalla tradizione confluita nel codice civile e dalla prassi degli operatori economici. Prerequisiti Per una proficua partecipazione al laboratorio, sarebbe auspicabile la frequenza del corso di Istituzioni di diritto privato II. Programma del corso Considerando trasversalmente il tema dell’autonomia negoziale e della causa del contratto, il laboratorio ha ad oggetto alcuni dei contratti più significativi tra cui, per esempio, il contratto di compravendita; il contratto di appalto; il contratto di mandato; il contratto di leasing e il contratto di rete. Sarà infine trattato il contratto di transazione, anche alla luce della disciplina normativa della mediazione nel processo civile e dei procedimenti di conciliazione previsti dal legislatore nell’ottica della definizione stragiudiziale delle controversie. Metodi didattici La didattica si svolge in forma seminariale e prevede la partecipazione attiva degli studenti. Il laboratorio alternerà modalità didattiche rivolte, oltre all’analisi delle tematiche specifiche, all’apprendimento delle abilità del giurista (ricerca di dati giuridici, interpretazione e discussione di documenti, risoluzione di problemi, redazione di testi, presentazione in pubblico individuale o di gruppo). Si faranno in particolare esercizi pratici in classe nella forma del processo e della negoziazione simulati. Modalità di verifica dell’apprendimento Al termine del laboratorio è prevista una prova scritta. È oggetto di valutazione la partecipazione all’attività svolta in classe. Testi di riferimento I materiali di ausilio alle singole lezioni vengono di volta in volta resi disponibili dal docente. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 202 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI I diritti di libertà nel pensiero di Francesco Ruffini DOTT. beatrice primerano [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO Il corso avrà come oggetto il concetto di libertà nel pensiero di Francesco Ruffini (1863-1934), attraverso la lettura critica di alcune pagine di due classici della storia del pensiero giuridico del Novecento: La libertà religiosa. Storia dell’idea (1901) e Diritti di libertà, il libro che Piero Gobetti pubblicò nel 1926 e che Piero Calamandrei ristampò nel 1946, come guida di carattere giuridico ed etico, ispiratrice dei nuovi princìpi costituzionali della Repubblica. −−1.Piero Calamandrei: L’avvenire dei diritti di libertà (1946). −−2.Francesco Ruffini: La libertà religiosa. Storia dell’idea (1901). −−3.Francesco Ruffini: Corso di diritto ecclesiastico italiano. La libertà religiosa come diritto pubblico subiettivo (1924). −−4.Francesco Ruffini: Diritti di libertà (1926). MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Il corso si svolgerà in venti ore. I testi saranno disponibili in internet. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO La verifica dell’apprendimento avverrà tramite una prova scritta finale. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 203 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Il problema storico della sovranita' Prof. Stefania Stoffella [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio applicativo tratterà del problema della sovranità nel pensiero giuridico moderno. Durante il corso sarà affrontata una lettura critica di alcune tra le più importanti fonti dottrinali tra il XVI e il XIX sec. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Il laboratorio si svolgerà in venti ore. Modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento avverrà tramite una prova scritta finale. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 204 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI IL RICORSO TRIBUTARIO dott. Mario Martelli [email protected] Obiettivi formativi Dare al frequentante gli strumenti per comprendere la tutela del contribuente nei confronti del fisco dando al contempo gli strumenti, anche mediante simulazioni ed esempi pratici, per poter affrontare il processo tributario e più in generale la fase del contenzioso che può nascere a seguito dell’impugnazione di atti impositivi o per ottenere un rimborso di imposta. Programma del corso Le Commissioni tributarie, le parti, le azioni esperibili avanti il giudice tributario, gli atti impugnabili, il ricorso, i provvedimenti del giudice, la tutela cautelare ed il giudizio di ottemperanza, i mezzi di impugnazione Metodi didattici Lezioni front line e simulazioni. Modalita di verifica dell’apprendimento Esame e discussione di un atto processuale. Testi di riferimento la parte del libro di testo adottato per il corso di Diritto Tributario dedicata al processo tributario e alla tutela del contribuente. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 205 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI La giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea in materia di politica sociale Dott. ALBERTO MATTEI [email protected] Obiettivi formativi L’apporto della giurisprudenza ai temi dell’antidiscriminazione è di estremo rilievo, soprattutto quella della Corte di Giustizia costituisce una componente rilevante del Diritto del lavoro dell’Unione europea sia per l’influenza esercitata nell’assetto complessivo del diritto dell’Unione europea dopo il Trattato di Amsterdam sia per l’incidenza dispiegata negli ordinamenti interni. La giurisprudenza interna, benchè non così cospicua, ha permesso di puntualizzare vari concetti come quello di discriminazione diretta e indiretta, di utilizzazione di particolari strumenti di tutela giurisdizionale. Inoltre, vi è stata un’estensione del raggio di azione della giurisprudenza della Corte di Lussemburgo in materia di lavori atipici e libera circolazione dei lavoratori. Il laboratorio intende approfondire il ruolo svolto dalla Corte di Giustizia in particolare dal punto di vista della elaborazione “creativa” dei principi del diritto dell’Unione europea, la dialettica instauratasi con le magistrature interne, e le pronunce relative all’applicazione nell’ordinamento interno dei divieti di discriminazione di razza, genere, etc.. e in materia di libertà di circolazione e lavori atipici. Programma del corso Il laboratorio verterà sull’analisi di filoni giurisprudenziali relativi all’applicazione del principio di eguaglianza e non discriminazione, da cui emerge l’interrelazione tra la visione fatta propria dalla giurisprudenza della Corte e la disciplina dell’ordinamento dell’Unione europea nonchè quella degli ordinamenti interni, e che consentono l’approfondimento circa le tecniche argomentative impiegate e gli effetti prodottisi, sul piano giudiziale e normativo. Metodi didattici Per l’anno accademico in corso l’attività si articola su 20 ore ed è diretta agli studenti che abbiano superato o stiano frequentando l’esame di Diritto del lavoro o Diritto comparato del lavoro. Dopo una breve introduzione circa il ruolo della giurisprudenza “sociale” della Corte di Giustizia, e il significato dell’inserimento nel Trattato di Amsterdam delle disposizioni concernenti i divieti di discriminazione, sul contenuto e la portata delle direttive “di seconda generazione” nonchè sulle norme di attuazione nel nostro ordinamento, e il ruolo della giurisprudenza della Corte di Lussemburgo in materia di libera circolazione e lavori atipici, verrà fornito agli studenti materiale costituito da sentenze e atti processuali, sia della giurisprudenza laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti dell’Unione europea sia di quella interna, per compiere ricerche e approfondimenti anche alla luce dei commenti a carattere dottrinale. Il laboratorio verterà sull’applicazione del principio di libera circolazione, sull’eguaglianza uomo – donna, sul divieto di discriminazioni per motivi di “razza”, nonchè per motivi correlati agli altri fattori di discriminazione vietata e sui lavori atipici. Note Numero massimo di partecipanti: 45 206 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI NEGOZIAZIONE E MEDIAZIONE: ELEMENTI TEORICI E PROFILI PRATICI Prof. AGGR. Silvana Dalla Bontà [email protected] laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Il laboratorio applicativo si pone come obiettivo quello di introdurre ed approfondire due metodi alternativi (al processo davanti ai giudici statali) di risoluzione delle controversie civili e commerciali: la negoziazione e la mediazione, diventate di centrale attenzione anche da parte dell’UE, prima in materia di consumo, poi, più in generale, nel contenzioso civile, quali vie per offrire una tutela differenziata alle situazioni di conflitto e per evitare costi e lunghezze del processo giurisdizionale, ponendosi come strumenti complementari rispetto a questo di soluzione della lite. Il laboratorio si concluderà con una prova scritta vertente sui temi trattati nel corso delle lezioni. Programma del corso Il laboratorio, grazie anche all’intervento di due mediatori civili, Maurizio Di Rocco e Corrado Mora, si snoderà in due parti: una teorica, dedicata alla descrizione degli elementi fondamentali della negoziazione e mediazione (anche con riferimento alla disciplina nazionale vigente in merito); ed una pratica, volta ad introdurre alle varie tecniche di negoziazione e mediazione, sviluppate, nel corso degli anni, da diverse scuole di pensiero, tanto in Common Law che in Civil Law. In seno a questa seconda parte troverà spazio la trattazione di casi concreti (in lingua italiana ed inglese) che i frequentanti saranno tenuti ad affrontare, anche mediante simulazioni in classe, avvalendosi delle tecniche negoziatorie e mediatorie acquisite. Metodi didattici Le lezioni si terranno in forma seminariale con la predisposizione anche di simulazioni di negoziazioni e mediazioni su casi consegnati ed esplicati in aula. Materiale bibliografico sarà fornito durante il laboratorio. Frequenza Per gli studenti che abbiano superato la selezione, bandita nel maggio 2015, per la partecipazione alla decima edizione dell’ICC International Mediation Competition (la competizione internazionale in materia di mediazione organizzata dalla Camera di commercio internazionale di Parigi) e alla quarta edizione della Competizione nazionale in tema di mediazione indetta dalla Camera arbitrale di Milano, entrambe fissate per il febbraio 2016, la frequenza del laboratorio è obbligatoria quale preparazione alle suddette competizioni. Agli studenti membri delle squadre partecipanti a tali competizioni sarà peraltro offerto un training di supporto grazie alla preziosa collaborazione dei summenzionati mediatori accreditati e degli studenti, già membri delle squadre, rappresentanti della Facoltà di Giurisprudenza di Trento, vincitrici delle precedenti edizioni delle competizioni nazionali. 207 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NELL’ERA DIGITALE Dott. Federica Giovanella [email protected] laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Testi di riferimento Il diritto alla privacy e il diritto alla protezione dei dati personali sono oggi tasselli fondamentali del bagaglio di conoscenze necessarie allo svolgimento di nuove professioni giuridiche. Obiettivo primario del laboratorio è quello di familiarizzare lo studente con i profili applicativi del diritto alla privacy e della protezione dei dati personali nella dimensione problematica dell’era digitale. I testi saranno disponibili sulla comunità di studio on-line di riferimento. È consigliata la lettura di G. Pascuzzi, Il diritto dell’era digitale, IV ed., Bologna, Il Mulino, in corso di stampa (limitatamente ad Introduzione e Cap. I). Prerequisiti Il laboratorio si affianca ai corsi di Diritto Civile e Diritto Privato dell’Informatica. Sebbene la partecipazione a detti corsi non sia da considerarsi requisito essenziale, essa si ritiene auspicabile. È indispensabile che gli studenti sappiano comprendere testi scritti in lingua inglese. Programma del corso Il laboratorio si articola in questo modo. Nelle prime lezioni si ripercorrerà brevemente l’evoluzione del concetto di riservatezza e della sua protezione giuridica. Si analizzeranno inoltre i lineamenti normativi relativi al diritto alla riservatezza in Europa e in Italia, in comparazione con altri sistemi giuridici. Nella restante parte del laboratorio alcuni aspetti nodali della normativa saranno applicati a casi concreti e problemi giuridici, al fine di mettere in pratica le abilità proprie del giurista. In particolare, è previsto l’esercizio delle abilità attinenti all’interpretazione e alla redazione di testi e di atti giuridici. Lungo tutto il laboratorio ampio spazio sarà dato all’approccio interdisciplinare, analizzando il concetto di privacy anche secondo prospettive proprie di altre scienze. Metodi didattici Il laboratorio alternerà la trattazione teorica di alcune tematiche, all’approfondimento di casi giurisprudenziali e problemi giuridici attinenti ai vari aspetti applicativi della protezione dei dati personali. Fondamentale sarà il ruolo attivo degli studenti, cui saranno assegnati compiti corrispondenti ad abilità proprie del giurista (ricerca di dati giuridici; interpretazione, analisi e discussione di documenti; risoluzione di problemi; redazione di testi; presentazione in pubblico individuale o di gruppo). Modalità di verifica dell’apprendimento Gli studenti saranno valutati per la loro effettiva partecipazione alle lezioni e sulla base dei casi pratici e degli esercizi assegnati. Potrà essere prevista una breve prova scritta finale. 208 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Sanità elettronica e diritto: profili applicativi DOTT. Rossana Ducato [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI La sanità elettronica costituisce una delle nuove frontiere che si impone nella ricerca e nella pratica dei giuristi 2.0. Nell’era digitale, i processi curativi, potenziati dalla tecnologia, hanno acquisito una nuova dimensione, schiudendo scenari innovativi per l’erogazione e la fruizione dei servizi sanitari. Questa evoluzione ha posto e continua a porre nuovi problemi giuridici, la cui comprensione e soluzione è essenziale per garantire che la sanità elettronica offra i suoi benefici agli utenti. L’obiettivo del laboratorio è quello di analizzare tali problematiche con particolare riferimento ai profili civilistici (privacy sanitaria, responsabilità civile, rappresentanza, responsabilità genitoriale, ecc.), offrendo una ricostruzione delle questioni operative che si pongono concretamente all’attenzione dell’interprete, degli operatori e degli amministratori della sanità. PREREQUISITI Nessuno PROGRAMMA DEL CORSO La sanità elettronica o “ehealth” è un fenomeno innovativo e complesso. Il suo minimo comun denominatore è dato dalla diffusione delle ICT (Information and Communication Technology) nel contesto sanitario. La gestione elettronica ambisce a rendere i processi di cura più efficienti, trasparenti e personalizzati. Tale innovazione prospetta notevoli ricadute, che vanno ben oltre l’ambito tecnico-informatico. L’introduzione delle ICT ha modificato profondamente i tradizionali equilibri tra i soggetti coinvolti (medico, paziente, struttura ospedaliera), dematerializzando i dati sanitari e procedimentalizzando i flussi informativi; il paziente acquisisce un ruolo più pregnante all’interno della relazione terapeutica e così diviene più esigente nel pretendere un servizio studiato sulle sue necessità specifiche; si prospettano una serie di problematiche giuridiche che non si ponevano, o comunque si ponevano in modo profondamente diverso, nell’era cartacea. La necessità di governare questo processo di trasformazione nella domanda e nell’offerta di cura induce ad adottare linee guida e normative specifiche, in un quadro regolativo multilivello - che spazia dalla dimensione comunitaria a quella della singola azienda sanitaria - profondamente dinamico e non sempre in grado di rispondere alle esigenze che sorgono nella pratica quotidiana. Il laboratorio si articola in due moduli di apprendimento: il primo introduce alle questioni teoriche che si agitano dietro l’avvento dei sistemi di sanità elettronica e alle soluzioni normative che questi temi hanno cominciato a ricevere a laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti livello europeo e nazionale, nel quadro di un’attenzione comparativa per l’esperienza nordamericana. Il secondo modulo, propiziando un apprendimento per problemi, si concentra su temi specifici: privacy e sicurezza, app mediche, ruoli di accesso, patient empowerment e responsabilità civile, contratto e cloud computing in ambito sanitario, autodeterminazione del minore con riferimento a dati “supersensibili”, ecc. METODI DIDATTICI Lezioni frontali e seminariali. Impiego di una community ad accesso ristretto in Esse3 per favorire l’interazione fra i frequentanti, che potranno anche avvalersi dei materiali legislativi, giurisprudenziali e dottrinali attraverso il sito www.ehealthlaw.it MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Prova scritta relativa agli argomenti trattati a lezione. TESTI DI RIFERIMENTO A corredo degli appunti e dei materiali indicati durante gli incontri del laboratorio, i frequentanti possono avvalersi dell’inquadramento al tema offerto in P. Guarda, Fascicolo Sanitario Elettronico e protezione dei dati personali, Università degli Studi di Trento, 2011, disponibile all’URL: http://eprints.biblio.unitn.it/2212/ 209 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI SEPARAZIONE E DIVORZIO DOTT. Matteo Macilotti [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di introdurre gli studenti ai procedimenti di separazione e divorzio, analizzandoli sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto quello processuale. Il metodo proposto è strettamente pratico - applicativo: si seguirà passo per passo un virtuale procedimento di separazione consensuale, uno di separazione giudiziale ed uno di divorzio, soffermandosi sulle difficoltà, sia d’ordine sostanziale, sia d’ordine processuale, che ogni giorno gli avvocati ed i giudici si trovano ad affrontare. Programma del corso Di fronte ad una realtà in continua evoluzione, legislatore, giurisprudenza e dottrina devono calibrare in modo attento strumenti ormai tradizionali come quelli dell’assegno di mantenimento e dell’assegno alimentare per il coniuge, dell’affidamento, dell’assegno di mantenimento, dell’assegnazione della casa coniugale per i figli. Compito tutt’altro che facile, come dimostra anche l’intervento normativo sull’affidamento condiviso (l. 8 febbraio 2006, n. 54) con cui si è cercato di por rimedio ad alcune sperequazioni aprendo peraltro un vivissimo - e polemico - dibattito giurisprudenziale e dottrinale. Nel laboratorio si darà conto dell’evoluzione in materia, e si descriverà lo stato del dibattito, soffermandosi in particolare sui suoi riflessi applicativi. Metodi didattici Il laboratorio si svolgerà in venti ore. In via preliminare i partecipanti riceveranno un inquadramento generale sul tema oggetto dell’indagine applicativa, unitamente all’indicazione degli opportuni riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali. Nella fase successiva verranno invitati a redigere tutti gli atti di un procedimento di separazione consensuale, di uno di separazione giudiziale, e di uno di divorzio. Per consentire un proficuo svolgimento del laboratorio, considerate le difficoltà connesse alla redazione e contestuale correzione e discussione degli atti, il laboratorio è aperto alla partecipazione di non più di trenta studenti. laboratorio applicativo 1° semestre – 2 crediti 210 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI AGRICOLTURA, BIOTECNOLOGIE E AMBIENTE Dott. Eugenio Caliceti [email protected] Obiettivi formativi laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti Seppur non vi siano propedeuticità specifiche, si presuppongono acquisite le nozioni fondamentali di diritto pubblico e diritto comunitario. aspetti. In primo luogo si esporranno le discipline di settore emanate al fine di prevenire, ridurre o eliminare gli effetti inquinanti prodotti dall’esercizio di attività agricola rispetto alle singole matrici ambientali (suolo, acqua, aria, fauna e flora). In secondo luogo verranno individuati gli strumenti contenuti nella Politica Agricola Comune (PAC) e nei Piani di sviluppo rurale adottati in sede locale per incentivare, presso gli operatori del settore agricolo, comportamenti capaci di concorrere al perseguimento di finalità di natura ambientale. In terzo luogo si prenderanno in considerazione gli strumenti contemplati in diversi trattati internazionali, precipuamente la Convenzione sulla Diversità biologica e il Trattato Internazionale sulle Risorse Fito-genetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura, per invertire il tasso di erosione della agro-biodiversità. In quarto luogo si rileverà successivamente il punto di equilibrio individuato nella giurisprudenza comunitaria per contemperare il principio di libera circolazione delle merci e l’interesse alla conservazione e alla protezione della biodiversità. In tale senso si analizzerà la conformità comunitaria di misure nazionali finalizzate derogatoriamente a limitare l’ingresso, nel mercato nazionale, di prodotti che possono comportare un rischio per il patrimonio genetico delle varietà e delle specie autoctone. Infine si esporrà la disciplina comunitaria inerente alla circolazione e all’emissione deliberata in ambiente di organismi geneticamente modificati, nonché la normativa nazionale di implementazione. Programma del corso Metodi didattici Il laboratorio applicativo si propone di analizzare le soluzioni approntate a livello normativo, amministrativo e in sede giurisprudenziale, per bilanciare i differenti interessi (ambientale, sanitario, quello relativo alla promozione della concorrenza nonché alla garanzia della libertà di iniziativa economica) coinvolti nella regolamentazione conformativa dell’esercizio di attività agricola. La modernizzazione delle tecniche di produzione e l’avvento della rivoluzione biotecnologia hanno infatti aumentato l’impatto che il settore primario ha sull’ambiente: all’inquinamento delle singole matrici ambientali (suolo, acque, flora e fauna) si sommano sia l’esponenziale incremento del tasso di sfruttamento delle risorse naturali associato alla produzione di prodotti agricoli, sia il rischio di un progressivo depauperamento dell’agro-biodiversità, peraltro soggetta potenzialmente a fenomeni di contaminazione genetica. Le nozioni di diritto agrario e ambientale introdotte nell’ambito del laboratorio verranno impartite al fine di permettere agli studenti l’acquisizione di strumenti critici da applicare ad una successiva analisi – alla luce di criteri di proporzionalità, ragionevolezza, coerenza tra principi enunciati e decisioni puntuali – non solo delle direttrici che hanno orientato la Politica Agricola Comune (PAC) ma anche delle principali discipline di settore. Prerequisiti In una prima fase si analizzeranno, in prospettiva interdisciplinare, i rapporti tra agricoltura ambiente. Tre sono i profili di maggior rilievo che verranno presi in considerazione: il rapporto tra agricoltura e paesaggio, inteso quale espressione dell’interazione tra uomo e ambiente, l’impatto ambientale dell’esercizio di attività agricola sulla gestione delle risorse naturali e, nello specifico, il ruolo rivestito dalla medesima attività rispetto alla gestione dell’agrobiodiversità. In un secondo momento verrà analizzata l’evoluzione del rapporto tra agricoltura e ambiente indotta dall’innovazione tecnologica, non da ultimo dall’utilizzo di varietà vegetali geneticamente modificate. In un terzo momento verranno introdotti le nozioni e gli istituti fondamentali del diritto agrario e del diritto dell’ambiente, contestualizzati nell’ambito dei principi comunitari in materia agricola e ambientale, nonché relativi alla libera circolazione delle merci. Il laboratorio proseguirà con l’analisi di cinque specifici Il laboratorio, della durata di venti ore, verrà svolto sia per mezzo di lezioni di carattere seminariale, sia avvalendosi della partecipazione attiva degli studenti, cui sarà richiesto di preparare e presentare, in aula, le sentenze che verranno segnalate, di volta in volta, dal docente. L’approfondimento di alcuni argomenti verrà svolto ricorrendo anche a processi simulati. Modalita di verifica dell’apprendimento La partecipazione attiva alle lezioni costituirà un primo elemento considerato ai fini della valutazione, che si sommerà ad una verifica finale scritta. Testi di riferimento Nel corso del laboratorio verranno forniti i riferimenti bibliografici e normativi, nonché il materiale didattico, necessari agli studenti per partecipare attivamente alle lezioni e per superare con profitto la verifica finale. 211 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Diritto delle biobanche e della medicina personalizzata DOTT. Matteo Macilotti [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di offrire una disamina esauriente dei profili giuridici legati alla medicina personalizzata, un modello di medicina che, abbandonando l’approccio generalista, mira a personalizzare la cura del paziente in base alle sue peculiari caratteristiche genetiche, candidandosi a diventare un modello di riferimento per l’assistenza sanitaria e la salute pubblica degli anni a venire. Il laboratorio ha quale obiettivo l’analisi delle problematiche giuridiche che questo nuovo modello pone su tre versanti: sulle regole della ricerca medica nel settore della farmaco-genomica, sulle regole della proprietà intellettuale e in particolar modo sulla tutela brevettuale nel settore farmaceutico, sulle regole della responsabilità civile, in quanto applicate a questo particolare ambito dell’attività medica. Prerequisiti Il superamento dell’esame di “istituzioni di diritto privato”. Programma del corso Il corso sarà diviso in tre moduli i quali affronteranno tre aspetti fondamentali della materia in oggetto: il primo dedicato al tema “medicina personalizzata e disciplina giuridica della ricerca farmaco-genetica”; il secondo al tema “medicina personalizzata e proprietà intellettuale”; il terzo al tema “medicina personalizzata e responsabilità civile”. Metodi didattici Il laboratorio, della durata di venti ore, si articola in lezioni a carattere seminariale e attività di approfondimento della giurisprudenza. Il Laboratorio si avvale di un sito e di una community per i frequantanti. Modalita di verifica dell’apprendimento È richiesta la partecipazione attiva dei partecipanti, i quali termineranno il laboratorio svolgendo un breve elaborato scritto su una tematica a scelta tra quelle trattate durante il corso. Testi di riferimento Per lo studio della tematica si farà riferimento agli appunti delle lezioni e ai materiali discussi che saranno messi a disposizione dei partecipanti all’inizio delle lezioni tramite il sito e la community. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti 212 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI DIRITTO E PROCESSO PENALE NELL'ANTICA ROMA Prof. Massimo Miglietta [email protected] Dott. Nicola DEMETRIO Luisi [email protected] Obiettivi formativi Il corso, a conduzione seminariale, si prefigge di indagare il fenomeno del sistema penale sostanziale e processuale in diritto romano con particolare attenzione al periodo repubblicano e del principato. Programma del corso Saranno analizzati i principali crimina, con particolare attenzione a quelli di natura politica e all’omicidio, in prospettiva diacronica così da evidenziare tutte le problematiche collegate al loro emergere e al loro sviluppo storico. Saranno, pertanto, oggetto di indagine esegetica alcuni passi tratti dalle orazioni ciceroniane in Verrem, pro Plancio, pro Murena, in Pisonem, pro Sestio nonchè le fonti relative al crimen de sicariis et veneficis e quelle relative al processo contro Calpurnio Pisone. Si indagherà altresi sugli strumenti retorici adottati in sede processuale. Metodi didattici Agli studenti saranno fornite le fonti relative debitamente tradotte su cui si svolgerà l’analisi esegetica e l’indagine retorica nonché l’analisi del contesto sociale, politico e storico per l’inquadramento dei protagonisti delle varie vicende processuali. Modalita di verifica dell’apprendimento Prova scritta finale. Testi di riferimento Nessuno. Il colloquio finale verrà svolto sulla base degli appunti tratti a lezione. Note Eventuali ulterioriori informazioni verranno fornite a lezione. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti 213 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI Diritto parlamentare e delle assemblee elettive PROF. Matteo Cosulich [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di esaminare i principali istituti propri del Diritto parlamentare, anche al fine di valutare se e in che misura essi siano trasferibili nell’ambito del Diritto delle assemblee elettive, quali in particolare i Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome. Prerequisiti Nessuno. Programma del corso Il laboratorio, di durata pari a venti ore, si articolerà in due incontri settimanali per cinque settimane. La prima di queste sarà dedicata a un’introduzione al Diritto parlamentare, mentre nelle successive settimane si approfondirà un tema rilevante sia per il funzionamento delle assemblee parlamentari, sia per quello delle assemblee regionali e provinciali. In particolare, si esamineranno i seguenti temi: 1) Il regolamento dell’assemblea elettiva nel sistema delle fonti; 2) Il ruolo e le funzioni delle commissioni consiliari; 3) Le procedure speciali: procedimenti decentrati e d’urgenza; 4) Lo statuto dell’opposizione. Metodi didattici Le lezioni del laboratorio avranno carattere seminariale oppure consisteranno nell’incontro con protagonisti significativi del Diritto parlamentare e delle assemblee elettive. Nelle lezioni seminariali, dopo una breve introduzione al tema trattato, se ne esamineranno criticamente i profili problematici, traendo spunto sia dal dato normativo e giurisprudenziale, sia da alcune suggestioni comparatistiche. Quanto agli incontri, essi avranno luogo, anche in videoconferenza, con alcuni funzionari delle Camere del Parlamento o delle assemblee elettive regionali e provinciali. Modalità di verifica dell’apprendimento Al termine del laboratorio, si svolgerà una prova scritta. Testi di riferimento Il materiale di studio sarà messo a disposizione dal docente durante lo svolgimento del laboratorio. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti 214 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI L'IMPUTAZIONE NEL SISTEMA PROCESSUALE PENALE: REGOLE GIURIDICHE E TECNICHE DI FORMULAZIONE dott. Mario Alessandro Bazzani [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di indagare sul significato e sul ruolo che la domanda di giurisdizione riveste nell’attuale sistema processuale, non soltanto su di un piano meramente teorico, ma con riguardo altresì alla dimensione pratica nella quale si cala l’attività dell’imputare, mediante un’analisi “empirica” degli indirizzi giurisprudenziali e delle prassi, condotta attraverso l’esame di specifici “casi” ed atti giudiziari. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti d’imputazione, per puntare infine sulla natura e sul regime del vizio processuale, anche con riguardo alla disciplina dettata dal legislatore nelle diverse fasi del procedimento. Metodi didattici Il laboratorio avrà carattere seminariale e agli studenti sarà richiesto un lavoro di ricerca e di partecipazione critica, anche attraverso l’esposizione e la discussione in aula di concreti “casi” giudiziari. Prerequisiti Modalita di verifica dell’apprendimento Il laboratorio è destinato a studenti che abbiano frequentato o stiano frequentando il corso di Procedura penale. Valutazione di un elaborato scritto. Programma del corso Il materiale sarà indicato e fornito dal docente durante il laboratorio. Il riferimento cadrà di primo acchito sulla riforma costituzionale del 1999 che, riscrivendo l’art. 111, ha tracciato le linee di un “procedere rinnovato” all’interno del quale la posizione del thema decidendum rappresenta una sorta di filo rosso che percorre il sistema. La materia andrà necessariamente riguardata al cospetto delle norme sovranazionali e delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo, che – tramite il vincolo imposto dall’art. 117 Cost. – sempre più di frequente forniscono al legislatore (e al giudice) nazionale indicazioni in ordine alle garanzie indefettibili che devono conformare il settore in questione. Tenendo fermo, quale referente concettuale, l’enunciazione del fatto che riempie di contenuto la domanda di giurisdizione, il lavoro si snoderà quindi in differenti parti. Dapprima il laboratorio dimostrerà come la qualità descrittiva dell’addebito processuale non possa non risentire della tecnica di costruzione delle norme nel campo sostanziale. Ci si dovrà poi interrogare sulla validità dogmatica di consolidati orientamenti giurisprudenziali che azzerano nella sostanza il primo requisito qualitativo dell’imputazione, ovvero la sua capacità di fissare in via esclusiva l’oggetto del decidere. Le elaborazioni offerte dal “diritto vivente” sul principio di correlazione tra accusa e sentenza costituiranno un punto d’osservazione privilegiato per scoprire la varietà degli strumenti che la prassi forgia nel contesto delle aule di giustizia, al fine di aggirare una lettura rigorosa dell’art. 521 c.p.p. e della “sanzione” correlata alla sua inosservanza. Il laboratorio si soffermerà successivamente sul ruolo giocato dai requisiti di “forma” che devono contraddistinguere la proposizione accusatoria e sull’impatto generato dalla loro violazione. Si analizzeranno cioè le differenti manifestazioni patologiche che di sovente inficiano la formulazione del capo Testi di riferimento Note Partecipazione di un numero massimo di 25 studenti. 215 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI LA DIPLOMAZIA CONTEMPORANEA FRA DIRITTO E PRASSI Dott. STEFANO BALDI – laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti Obiettivi formativi Modalità di verifica dell’apprendimento Attraverso un approccio pragmatico, il laboratorio applicativo mira a favorire lo sviluppo degli strumenti volti alla comprensione dei più importanti aspetti della diplomazia nel mondo contemporaneo. L’obiettivo è di promuovere ed estendere le capacità critiche dei partecipanti attraverso l’illustrazione e l’analisi di problematiche concrete e attuali che interessano il diritto internazionale e la sua applicazione. La frequenza e la partecipazione attiva durante i seminari saranno parte della valutazione finale (20%). La verifica dell’apprendimento avverrà tramite una prova scritta (80%) che verterà sulla soluzione di un caso pratico simulato. A conclusione del laboratorio lo studente dovrebbe aver acquisito le conoscenze necessarie e gli strumenti per poter: −−riconoscere e capire le caratteristiche principali della diplomazia contemporanea; −−valutare e analizzare le diverse strategie diplomatiche impiegate nella prassi intergovernativa; −−riconoscere e valutare i punti di forza e le oggettive limitazioni dello strumento della diplomazia nella relazione fra diritto e prassi internazionale Prerequisiti Il laboratorio applicativo è rivolto a studenti che hanno già sostenuto o stanno frequentando il corso di Diritto Internazionale. Programma del corso Il laboratorio consisterà in una serie di seminari volti ad approfondire – soprattutto dal punto di vista del diritto e della sua concreta applicazione - alcune delle tematiche di rilevanza contemporanea nella vita delle relazioni tra Stati quali, tra l’altro, la lotta contro il terrorismo internazionale, gli obiettivi e gli strumenti della politica estera italiana, i rapporti con l’Unione Europea, la soluzione con mezzi diplomatici delle controversie in contesti bilaterali e multilaterali, le nuove sfide nella sicurezza internazionale. I seminari, che si terranno principalmente da diplomatici del Ministero degli Affari Esteri, anche facendo ricorso alla videoconferenza, aiuteranno a comprendere le modalità attraverso le quali le decisioni sulla politica estera vengono adottate e il ruolo della diplomazia in tale processo. Metodi didattici Il laboratorio si articolerà in 10 seminari (20 ore in totale) ispirati a un metodo partecipativo ed interattivo di insegnamento. Agli studenti iscritti al laboratorio verrà richiesta una partecipazione attiva attraverso la preparazione di brevi presentazioni sui temi oggetto dei seminari e la discussione in aula con funzionari e esperti del MAE. I seminari potranno essere svolti parzialmente in lingua inglese. Testi di riferimento Considerato il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del laboratorio, il materiale bibliografico relativo ai temi trattati sarà indicato e distribuito nel corso delle lezioni. 216 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI LEGGE, CONSUETUDINE PATRIA TRA MEDIOEVO E MODERNITÀ Dott. Francesca Viola [email protected] Programma del corso Il laboratorio applicativo avrà come oggetto la lettura ed il commento del Prologo della Summa di Stefano Tornacense, decretista della seconda metà del secolo XII, al fine di approfondire i rapporti tra le due somme Auctoritates, papato ed Impero, dal punto di vista delle fonti del diritto. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalita di verifica dell’apprendimento Prova scritta. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti 217 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI PROCESSO AMMINISTRATIVO SIMULATO prof. aggr. Antonio Cassatella [email protected] Obiettivi formativi Il laboratorio mira a favorire il passaggio dallo studio teorico del diritto amministrativo alla sua applicazione pratica e casistica, mediante la redazione di pareri ed atti giudiziari. Il laboratorio intende inoltre guidare gli studenti all’utilizzo delle principali banche dati di giurisprudenza amministrativa. Prerequisiti Fondamentali prerequisiti sono il rispetto delle propedeuticità stabilite dalla Facoltà e la conoscenza di base degli istituti di diritto amministrativo sostanziale e processuale. Costituisce titolo preferenziale di ammissione al laboratorio la frequenza, nell’a.a. 2015-2016, del corso di diritto processuale amministrativo. Programma del corso Nella prima parte del corso saranno analizzati i principali tipi di atti stragiudiziali (pareri) e giudiziali (ricorsi, memorie), spiegandone le tecniche di redazione, anche mediante esercitazioni individuali. Nella seconda parte del corso verrà invece svolto un processo simulato, mediante la divisione degli studenti in gruppi di lavoro. Metodi didattici La parte introduttiva del laboratorio prevede lezioni frontali del docente, mentre la parte restante prevede una serie di esercitazioni pratiche in aula, con il diretto coinvolgimento degli studenti. Modalità di verifica dell’apprendimento Si terrà conto dell’impegno dello studente nella redazione di atti individuali e nella partecipazione al processo simulato. Testi di riferimento Nessun testo è obbligatorio. Ad integrazione delle lezioni, si consiglia la lettura di: −−E. ALLORIO, L’ordinamento giuridico nel prisma dell’accertamento giudiziale, Milano, 1957; −−F. CARNELUTTI, Clinica del diritto, in Riv. dir. Proc., 1935, I, 169-175; −−S. SATTA, Il mistero del processo, Milano, 1994; Criteri per l’assegnazione della tesi di laurea I titoli delle tesi sono assegnati, di regola, dal docente, fra argomenti di diritto amministrativo sostanziale e processuale. Sono titoli preferenziali per l’assegnazione della tesi, oltre all'interesse per la materia, gli esiti conseguiti negli esami fondamentali di area amministrativistica e pubblicistica (istituzioni di diritto pubblico, istituzioni di diritto comunitario, diritto costituzionale, diritto tributario).I tempi di elaborazione della tesi dipendono in larga parte dalle attitudini dello studente, ma sono potenzialmente lunghi. laboratorio applicativo 2° semestre – 2 crediti 218 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI European Union's accession to the European Convention on Human Rights Prof. Roberto Toniatti [email protected] Learning Goals The Treaty on the European Union (art. 6) mandates that “The Union shall accede to the European Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms”. Negotiations between the EU and the Council of Europe have gone through a number of difficulties – some more technical, some more political – and eventually the Court of Justice, requested by the Commission, has given an opinion (2/13) striking down the Draft Agreement. A previous opinion (2/94) by the ECJ had also delayed such EU’s access. The learning goal consists in achieving some critical skills at examining a complex law-making process dealing with the crucial areas of non-state protection of fundamental rights and the plurality of jurisdictions as experienced in Europe. PREREQUISITES Students having in their previous curriculum exams such as Protection of Fundamental Rights in Europe, International Protection of Human Rights, Public Law of the European Union will profit most from participation. A B2 level knowledge of and practice in English is recommended. PROGRAMME The normative framework of the EU’s accession will be analysed, along with the relevant case-law of both the ECJ (Luxembourg Court) and the ECtHR (Strasbourg Court) with the aim of understanding the interaction and mutual impact of distinct jurisdictions and sets of sources of law in the field of protection of fundamental rights in Europe. The Opinion 2/13 will then be analysed in order to elaborate some criticism of the Draft Agreement. FINAL EXAM A personal critical report (4.000 words) on the most relevant issues concerned will be requested. READING MATERIALS A list of normative sources, judicial decisions and scholarly comments will be made available on Internet. laboratorio applicativo in lingua straniera 2° semestre – 2+1+1 crediti 219 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA 2015-2016 / CORSI LIBERI E LABORATORI APPLICATIVI WORKSHOP ON LEGAL TRANSLATION OF EUROPEAN UNION LAW LABORATORIO DI TRADUZIONE DEL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA Prof. Elena Ioriatti DOTT. Mathieu Albanese [email protected] [email protected] DOTT. Lesley Orme [email protected] DOTT. Silvia Toniolo [email protected] laboratorio applicativo in lingua straniera 2° semestre – 2+1+1 crediti Obiettivi formativi Prerequisiti Con sempre maggior frequenza i Dipartimenti di Giurisprudenza sono chiamati a confrontarsi con la presenza di studenti stranieri o con studenti che si esprimono in lingue diverse dalla lingua ufficiale di insegnamento. La ricerca di una metodologia che assicuri una didattica in lingue diverse potrebbe divenire la sfida del futuro. Si propone, pertanto, di avviare una sperimentazione in proposito con l’attivazione di un laboratorio bilingue inglese italiano, con lo scopo di favorire, attraverso la didattica, l’interazione di studenti che parlano lingue diverse. Il laboratorio è aperto a studenti italiani e stranieri iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza, così come a studenti Erasmus e studenti stranieri che trascorrono un periodo di mobilità presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento. Il laboratorio è finalizzato a sensibilizzare gli studenti ai problemi derivanti dalla traduzione dei concetti giuridici. La traduzione delle espressioni linguistiche che trasmettono dati giuridici implica infatti una delicata opera di trasposizione dei concetti da un ordinamento all’altro, o verso più altri, presupponendo quindi una corretta applicazione della metodologia giuridico-comparatistica. Il processo di integrazione europea ha reso tale attività particolarmente importante: essa costituisce infatti un passaggio cruciale nella redazione, attuazione ed applicazione delle direttive e dei regolamenti, oltre che nella redazione e pubblicazione delle sentenze della Corte di Giustizia UE e nella creazione dei principi comuni europei. Nel corso del laboratorio particolare attenzione sarà quindi riservata alla traduzione diritto dell’Unione Europea, al diritto nazionale di attuazione e al diritto privato europeo. Law Faculties are increasingly required to take into account the presence of foreign students or students speaking a language different from the official teaching language. Developing a methodology for teaching in different languages could soon become the challenge of the future. With this in mind, the first bilingual (Italian-English) workshop was established, as a preliminary experiment, with the aim of enhancing interaction among law students speaking different languages. The workshop is open to all Italian and foreign students enrolled at Trento Faculty of Law as well as to Erasmus students and foreign students on exchange programmes. The workshop introduces students to problems which derive from translating legal data. The translation of linguistic expressions which transmit legal data implies the transposition of concepts from one legal system to a different one (or more than one); as a consequence, the correct use of the methodology of comparative law is needed. Nowadays this activity has assumed particular importance because of the process of European integration, since translation is a crucial phase of the drafting, implementation and application of directives and regulations; similarly, translation is important in the elaboration and publication of the decisions of the European Court of Justice and in the creation of principles of European law. Therefore, particular attention is dedicated during the course to the translation of European law, to national law implementing directives and to European private law. Conoscenza di base di una delle lingue di docenza (a scelta inglese, tedesco, francese). Course requirements: Basic knowledge of one of the teaching languages (English, French or German). Programma del corso La prima parte del laboratorio sarà dedicata all’analisi dell’origine delle problematiche di traduzione dei concetti giuridici, alla loro esposizione ed alle soluzioni proposte dalla comparazione giuridica e dalla linguistica. Queste lezioni saranno tenute in lingua italiana ed inglese. Il laboratorio proseguirà con 10 ore di lezione di traduzione giuridica, inglese, francese o tedesca, a scelta dello studente. The first part of the course will focus on the analysis of the origin and problems of translation of legal concepts, to the explanation and to the solutions offered by comparative law and linguistic science. These lectures will be offered in Italian and English. The course will be integrated by 10 hours of lectures in legal translation in English, French or German (at the free choice of each student). Metodi didattici Il laboratorio si svolgerà in forma seminariale per un complessivo impegno di dieci ore di lezione ed esercitazioni sulla metodologia della traduzione giuridica ed ulteriori dieci ore in una delle lingue scelte. E’ richiesta una partecipazione attiva, costante e critica. The course will be composed of 10 hours of lectures on methology of legal translation and 10 hours of lectures and exercises in one of the languages offered. Please note that students are expected to be engaged in the workshop, to take an active part in it and to exercise critical thinking. Modalita di verifica dell’apprendimento Breve elaborato scritto avente ad oggetto l’analisi comparata di un termine giuridico europeo. Short paper analyzing an EU legal concept with a comparative perspective. Testi di riferimento −−S. Ferreri, Trappole linguistiche e falsi amici, Giappichelli, 2010. −−Cavagnoli S., Toniolo S., Voltmer L., Einführung in die italienische Rechtssprache, Introduzione all'Italiano giuridico, lavorare sui testi, C.H.BECK, Monaco, 3. Auflage, 2014. Ulteriori testi e letture di riferimento saranno consegnati e suggeriti nel corso delle lezioni. Further texts and readings relating to all the subjects of the lectures will be handed out and/or recommended to the students during the lectures. note 38122 Trento - Via Verdi, 53 Tel. 0461/281818 - Fax 0461/281874