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Politecnico di Bari Facoltà di Architettura – xix Guida agli Studi di Architettura e Disegno industriale Guide to Degree Programs in Architecture and Industrial Design Anno Accademico 2008/2009 - XIX Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura (XIX) Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Anno Accademico 2008-2009 Guida agli studi di Architettura e Disegno industriale Guide to degree programs in Architecture and Industrial Design a cura di Claudio D’Amato Guerrieri Progetto grafico Nino Perrone Redazione e impaginazione DR in Progettazione architettonica, XXIV ciclo: Enrica Leonardis Vincenzo Minenna Ubaldo Occhinegro Fiore Resta Nicoletta Spallucci Composizione tipografica in Meta (Erik Spiekermann, 1993) Stampato in 500 copie da Tipografia Grafica & Stampa, Altamura (Bari) ©2009, Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Aprile 2009 INDICE Presentazione, 4 1. Strutture didattiche e di supporto alla didattica 1.1. La Facoltà (XIX), 10 1.1.1 La Facoltà, pag. 10 1.1.2 Il Preside, 10 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà, 11 1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà, 11 1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà, 12 1.1.6 Osservatorio della Didattica, 12 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe, 12 1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe, 13 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe, 13 1.1.10 Professori a contratto, 14 1.2. La Presidenza di Facoltà, 14 1.2.1 La Presidenza di Facoltà, 14 1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 14 1.3. La Biblioteca di Facoltà, 15 1.3.1 La Biblioteca di Facoltà, 15 1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 15 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2006/2009, 15 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura, 15 2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2.1. Il dipartimento ICAR, 16 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR (VII), 16 2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR, 16 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2008/2009, 16 2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo, 17 2.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2006/2009, 17 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008/2009, 17 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2006/2009, 19 2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento, 19 2.2. I laboratori, 20 2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori, 20 2.2.2 Organizzazione dei laboratori, 20 2.2.3 Prestazioni dei laboratori, 20 2.2.4 Finanziamenti dei laboratori, 20 2.3. Le biblioteche d’area, 21 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area, 21 2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”, 21 2.3.3 Utenti, 21 3. Servizi agli studenti 3.1. Segreteria studenti, 24 3.2 Orientamento, 24 3.2.1 Orientamento in entrata, 24 3.2.2 Progetto Arianna, 24 3.3 Progetto Archinauti, e-learning system, 25 3.4 Laboratori didattici, 25 3.4.1 Laboratorio modelli CAD/CAM per l’architettura, 26 4. Regolamenti didattici 4.1. Regolamento didattico della Facoltà, 28 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà, 28 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà, 28 4.1.3 Durata dei corsi di studio, 28 4.1.4 Calendari delle attività didattiche, 28 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 28 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 28 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 28 4.1.8 Status degli studenti, 29 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 29 4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 29 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 29 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 29 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento, 29 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame, 30 4.1.15 Commissioni d’esame, 30 4.1.16 Valutazioni d’esame, 30 4.1.17 Esame di laurea, 30 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico, 31 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica (CdLs) in Architettura (XVIII), 32 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura, 32 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea specialistica in Architettura, 32 4.2.3 Aree disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base, 32 4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura, 32 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 32 4.2.6 Cicli didattici, 33 4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno), 33 4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno), 33 4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno), 33 4.2.7 Equipollenze fra laurea e laurea specialistica, 36 4.2.7.1 Indirizzo “generale”, 37 4.2.7.2 Indirizzo “classico”, 42 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 48 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo, 57 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo, 88 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo, 111 4.3.20Progetti didattici 1° anno, 128 4.3.21Progetti didattici 2° anno, 135 4.3.22Progetti didattici 3° anno, 142 5. Relazioni internazionali 5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus, 148 5.2 Accordi internazionali, 149 6. Post lauream 4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (VII), 117 4.3.1 Laurea, 117 4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale, 117 4.3.3 Durata degli studi, 117 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti, 117 4.3.5 Capacità professionali, 117 4.3.6 Sbocchi professionali, 117 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 118 4.3.8 Esame di laurea, 118 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 118 4.3.11 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 119 4.3.11.1 1° anno, 120 4.3.11.2 2° anno, 120 4.3.11.3 3° anno, 120 4.3.12 Norme relative all’accesso, 120 4.3.13 Manifesto degli studi 1° anno, 121 4.3.14 Manifesto degli studi 2° anno, 122 4.3.15 Manifesto degli studi 3° anno, 123 4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 124 4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno, 126 4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno, 126 4.3.19Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno, 127 6.1 6.2 6.3 6.4 Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo (XXIV): Regolamento didattico per l’A.A. 2008/2009, 152 6.1.1 Caratteri generali, 152 6.1.2 Architettura Didattica, 152 6.1.3 Il collegio dei Docenti, 153 6.1.4 Il regolamento interno, 153 Borse di perfezionamento, 160 Borse per l’estero, 161 Post dottorato, 161 6.5 Esami di Stato, 162 a. Appendici a.1 Planimetria del campus e piante degli edifici, 163 a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura, 164 a.3 Indice dei nomi, 168 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdls in Architettura e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2008/2009, 170 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2008/2009, 172 Presentazione Presentazione La Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari attiva per l’AA 08-09 solo due corsi di studio: – un corso di laurea in Disegno industriale, – un corso di laurea specialistica in Architettura. Il corso di laurea specialistica in Architettura è a ciclo unico ed è il solo in Italia ad avere una organizzazione annuale dei corsi di insegnamento. Esso prevede dall’AA 2005-2006 due indirizzi: uno “generale” ed uno “classico”. L’indirizzo “classico” propone un corso di studi che, se da un lato si ispira a tradizioni di studi consolidate nel mondo germanico tra XIX e XX secolo, non ha attualmente confronti nel panorama internazionale delle Facoltà di architettura, sia italiane che estere. Tale indirizzo è volto non soltanto alla formazione di una figura professionale che integri le cognizioni di base dell’architetto, così come è definito dalle recenti direttive nazionali ed europee, con specifiche conoscenze nell’area dell’antico, a carattere storico, archeologico e metodologico; ma anche – più in generale – a riproporre la figura di un architetto ‘colto’, in sostanziale controtendenza con gli attuali programmi formativi, sempre più attenti agli effimeri fermenti della quotidianità e sempre meno interessati ad una formazione culturale organica. Per quanto attiene alle attività di ricerca, tutti i docenti della Facoltà afferiscono ad un unico Dipartimento –il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR). La Facoltà si trova pertanto nelle migliori condizioni per affrontare i grandi cambiamenti in tema di governance che attualmente sono allo studio del ministro Gelmini, e che trovano il loro epicentro nella definizione di strutture unitarie di coordinamento della didattica e della ricerca –che potremmo chiamare Scuole– che dovrebbero sostituire facoltà e i dipartimenti. Si tratterebbe di una riforma realmente significativa che d’un tratto abolirebbe tutte le ambiguità che ci portiamo avanti dal 1980, con il varo della 382, quando furono affiancati i dipartimenti alle facoltà per motivi ben noti, sia culturali (si pensi alla vexata questio che vedeva in conflitto il modello universitario latino-germanico con quello anglosassone) che amministrativi (gli istituti non avevano autonomia finanziaria). Va anche sottolineata la conseguente, inevitabile diminuzione di frammentazione dei processi conoscitivi, di ricerca, didattici; ed anche il maggior tempo da dedicare ad una didattica e ad una ricerca di qualità. E’ noto che quando Giovanni Gentile mise mano alla riforma degli studi universitari agli inizi degli anni venti, volle distinguere concettualmente le Facoltà umanistico-scientifiche (appartenenti alle Università), dai corsi professionalizzanti (che da allora prevedono un “esame di stato” per l’esercizio della professione): ebbero così origine le Scuole di Ingegneria (e subito dopo le Scuole di Architettura) autonome e separate dagli Atenei. Ma così facendo egli riprendeva anche la gloriosa tradizione napoleonica delle Écoles polytechniques. Le natura giuridica delle nuove Scuole di architettura e ingegneria (rette da un Direttore, mentre le Università sono governate da un Rettore) era dunque quella di “Istituti autonomi d’istruzione superiore”, con il compito di impartire l’istruzione scientifica e tecnica necessaria per conseguire la laurea in ingegneria e in architettura. Alla metà degli anni trenta ci fu una inversione di tendenza, e le Scuole di ingegneria e di architettura furono nuovamente accorpate nelle Università e fu loro riconosciuto lo status di Facoltà. Ma il concetto di “Scuola” affonda in realtà le sue radici ben più lontano nel tempo: esso sta ancora a significare una comunità che si costruisce intorno ai valori di una tradizione culturale in cui essa si riconosce e che vuole mantenere viva poiché da essa dipende la sua stessa identità. Le Scuole di Ingegneria sostituivano –ridefinendone i contenuti didattici– gli assetti organizzativi e il corpo docente delle Regie Scuole di applicazione per gli ingegneri, un tempo associate agli Atenei. Le Scuole di Architettura, nacquero dall’intuizione di Gustavo Giovannoni, già professore della Regia scuola di applicazione degli ingegneri di Roma, con l’ambizioso programma di operare sintesi fra la preparazione tecnica (“nelle Scuole di applicazione degli ingegneri l’architettura era considerata –né poteva essere diversamente– uno dei rami della costruzione” ) e quella artistica, allora impartita solo negli Istituti di Belle Arti “ove lo studio artistico mancava di contenuto tecnico ed in parte di contenuto culturale”. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1.1. La Facoltà (XIX) 1.1.1 La Facoltà 1.1.2 Il Preside 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà 1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà 1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà 1.1.6 Osservatorio della Didattica 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe 1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe 1.1.10 Professori a contratto 1.2. La Presidenza di Facoltà 1.2.1 La Presidenza di Facoltà 1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo 1.3. La Biblioteca di Facoltà 1.3.1 La Biblioteca di Facoltà 1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2006-2009 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura 1 1.1. La Facoltà/ The Faculty 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 1.1.1 La Facoltà (XIX) L’Università di Bari istituì nel 1989 la Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò. L’anno successivo le facoltà di Architettura e di Ingegneria si staccarono dall’Università di Bari e diedero vita al Politecnico. La facoltà di Architettura ha come fine primario lo sviluppo scientifico e professionale dei propri ambiti disciplinari; tale fine è perseguito mediante l’organizzazione ed il coordinamento delle attività didattiche dei corsi di studio che ad essa fanno capo. I docenti, articolati per ruolo e per anzianità accademica, sono nel corrente A.A.: Professori ordinari: 1 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 2 Mezzina Mauro Icar 09, Tecnica delle costruzioni 3 Petruccioli Attilio Icar 15, Architettura del paesaggio 4 Perris Roberto Icar 12, Tecnologia dell’architettura 5 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura Professori Associati confermati: 1 Ferrari Rocco Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 2 3 4 5 6 7 8 9 Savi Vanda Rosa Icar 12, Tecnologia dell’architettura Zattera Ariella Icar 14, Composizione architettonica e urbana Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana Bozzo Luciana Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana Blanco Giorgio Icar 12, Tecnologia dell’architettura Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica Morano Pierluigi Icar 22, Estimo Professori Associati: 1 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 2 Ruggiero Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 3 Uva Giuseppina Icar 09, Tecnica delle costruzioni 4 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 5 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica 6 Dentamaro Calogero Icar 09, Tecnica delle costruzioni Ricercatori confermati: 1 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 2 Mininni Mariavaleria Icar 21, Urbanistica 3 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 4 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 5 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 6 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro 7 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni 8 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 9 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 11 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettoni ca e urbana 12 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni 13 Raffaele Domenico Icar 09, Tecnica delle costruzioni Ricercatori: 1 Livadiotti Monica Icar 18, Storia dell’architettura 2 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 3 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 4 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 5 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 6 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 7 Paris Spartaco Icar 12, Tecnologia dell’architettura 8 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 10 Martines Giacomo Icar 19, Restauro Sono organi della Facoltà: il Preside, il Consiglio di Facoltà (CdF), il Consiglio Unitario di Classe (CUC). cfr. art. 22 dello Statuto del Politecnico 1.1.2 Il Preside Il Preside rappresenta la Facoltà, è responsabile dell’attività didattica e organizzativa, esercita funzioni di iniziativa e di promozione culturale e didattica nell’ambito della Facoltà. Spetta al Preside: • convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà curandone i rispettivi ordini del giorno e dando, quindi, esecutività alle rispettive deliberazioni; • convocare e presiedere l’Osservatorio della didattica; 1.1.3 Il Consiglio di Facoltà (CdF) • programma e definisce l’utilizzazione delle risorse umane e materiali a disposizione della Facoltà rendendo possibile una efficace offerta didattica e formativa, con un razionale ed equilibrato impiego dei docenti; • formula proposte per la modifica degli ordinamenti didattici, sentito il Consiglio Unitario di Classe; • predispone, per quanto di sua competenza, gli elementi per l’elaborazione del piano di sviluppo triennale dell’Ateneo; • procede annualmente alla programmazione didattica provvedendo, in particolare, all’attivazione degli insegnamenti, nonché all’assegnazione dei compiti didattici ai docenti, sentito il Consiglio del Dipartimento ICAR e il Consiglio Unitario di Classe; e individua i progetti di miglioramento qualitativo della didattica; • approva la relazione delle attività didattiche svolte; • procede annualmente alla definizione dei criteri generali per i regolamenti didattici dei corsi di studio per la parte di propria competenza, verificandone il rispetto da parte del Consiglio Unitario di Classe; • delibera, nell’ambito della relativa dotazione finanziaria assegnata, l’attribuzione di supplenze, affidamenti e, laddove motivata da particolari e specifiche esigenze didattiche e scientifiche, la stipula di contratti di diritto privato per la copertura di corsi ufficiali ed integrativi di insegnamento, acquisito il parere del Consiglio Unitario di Classe; • procede alla richiesta di nuovi posti in organico di docenti, in coerenza con il programma di sviluppo dell’Ateneo, tenendo conto delle necessità prospettate dal Consiglio del Dipartimento ICAR e dal Consiglio Unitario di Classe. Con gli stessi criteri attribuisce alle aree didattiche e, quindi, ai singoli settori scientificodisciplinari i posti di docente assegnati dal Senato Accademico alla Facoltà; • delibera in merito alla chiamata dei professori di ruolo, sentito il Consiglio del Dipartimento ICAR e il Consiglio Unitario di Classe; • definisce i criteri di utilizzazione dei fondi per attività didattiche, specificamente assegnati alla Facoltà; • esprime parere sulle norme di funzionamento del Consiglio Unitario di Classe; • esprime parere sui regolamenti di Ateneo; • esprime parere in merito alla disciplina degli accessi ai corsi di studio; • esprime parere in merito alla costituzione delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio ed alla modifica di quelle esistenti; • ottempera a tutti gli altri compiti che gli sono demandati dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti; • approva le norme per il funzionamento del Consiglio di Facoltà, contenute in apposito regolamento; • esprime parere sulla concessione di nulla osta ai docenti per lo svolgimento di attività didattiche o di ricerca presso altre sedi e per la fruizione di periodi di esclusiva attività di ricerca, sentito il Consiglio Unitario di Classe. 1.1.4 Composizione del CdF Il CdF è composto: • da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo che appartengono alla Facoltà; • da tutti i ricercatori. Qualora il numero degli stessi superi il 50% di quello dei professori di ruolo, la loro afferenza al Consiglio è limitata alla predetta percentuale sulla base dell’anzianità nel ruolo e, subordinatamente, della loro anzianità anagrafica; • da due ricercatori in rappresentanza di tutti i ricercatori non presenti in Facoltà. Per tale rappresentanza l’elettorato attivo e passivo è costituito da tutti i ricercatori non presenti in Consiglio di Facoltà a qualsiasi titolo; • da una rappresentanza di studenti nella misura di una unità per ogni mille iscritti o frazione, con un minimo di tre, fino ad un numero massimo pari al 10 % di quello dei docenti; • da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Tutti i rappresentanti di cui s’è detto durano in carica tre anni ad eccezione della componente studentesca che viene rinnovata ogni due anni secondo le norme contenute nel Regolamento degli Studenti. cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico 1 1.1 La facoltà • vigilare sulle attività didattiche che fanno capo alla Facoltà; • redigere il calendario annuale delle attività didattiche; • redigere la relazione annuale sull’andamento delle attività didattiche tenendo conto della relazione dell’Osservatorio della didattica; • nominare le Commissioni per gli esami di profitto, di laurea e di diploma per il conseguimento dei titoli accademici; • esercitare tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle norme generali e speciali concernenti l’ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti. cfr. art. 23 dello Statuto del Politecnico. È Preside della Facoltà di Architettura per il triennio 2006-2009 il Prof. Attilio Petruccioli. Per il corrente A.A. il CdF è così composto: Professori Ordinari 1 D’Amato Guerrieri Claudio 2 Mezzina Mauro 3 Perris Roberto 4 Petruccioli Attilio, Preside 5 Rocco Giorgio Professori Associati 6 Beccu Michele 7 Belli Roberta 8 Blanco Giorgio 9 Bozzo Luciana 10 Dentamaro Calogero 11 Ferrari Rocco Carlo 12 Ficarelli Loredana 13 Martinelli Nicola 14 Menghini Anna Bruna 15 Moccia Carlo 16 Morano Pierluigi 17 Ruggiero Francesco 18 Savi Vanda Rosa 19 Uva Giuseppina 20 Zattera Ariella 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 10 Ricercatori nel CdF 21 Bisciglia Sergio 22 Calace Francesca 23 Carabellese Ignazio 24 De Cadilhac Rossella 25 De Simone Vincenzo 26 Foti Pilade 27 Greco Rita 28 Mininni Mariavaleria 29 Montemurro Michele 30 Perfido Paolo 31 Raffaele Domenico 32 Rignanese Leonardo 33 Riondino Antonio Rappresentante del personale tecnico amministrativo e bibliotecario 34 Berardi Gioacchino 35 Cucci Giovanni Rappresentanti degli studenti di Architettura nel CdF 36 Acciai Gabriele 37 Camporeale Antonio 38 Treglia Pierpaolo 1.1.5 Funzionamento del CdF Alle sedute del Consiglio di Facoltà partecipa di norma il Direttore Amministrativo o un suo delegato. I professori fuori ruolo, i ricercatori e le altre rappresentanze concorrono alla formazione del quorum strutturale solo se presenti alle sedute. Tutte le delibere del Consiglio di Facoltà vengono assunte a maggioranza dei presenti. cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico 1.1.6 Osservatorio della didattica Presso la Facoltà di Architettura è istituito l’Osservatorio della Didattica con poteri propositivi, nell’ambito delle proprie competenze, nei confronti del Consiglio di Facoltà. Esso è presieduto dal Preside o da un suo delegato, ed è composto per una metà da un professore ordinario, un associato e da un ricercatore e l’altra metà da tre rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Facoltà e ai Corso di Studio. Le funzioni di presidente e vicepresidente sono svolte rispettivamente dal Preside o suo delegato e da uno studente individuato dagli studenti nell’ambito della componente studentesca membro dell’Osservatorio. L’Osservatorio redige annualmente una relazione sull’organizzazione e sul funzionamento della didattica e sul complesso dei servizi forniti agli studenti. Nella relazione potranno essere formulate proposte di interventi, predisposte anche sulla base delle carenze e degli inconvenienti eventualmente riscontrati. La relazione è oggetto di esame in uno specifico punto all’Ordine del Giorno di una seduta del Consiglio di Facoltà e deve essere opportunamente valutata in sede di definizione della programmazione didattica annuale. I professori e il ricercatore dell’Osservatorio sono eletti con voto limitato alle singole componenti. La componente studentesca è costituita dai primi tre studenti eletti per la rappresentanza nel Consiglio di Facoltà. Per la componente studentesca la sostituzione di uno o più rappresentanti avviene utilizzando le stesse norme previste per la sostituzione dei rappresentanti nel Consiglio di Facoltà. L’Osservatorio può operare “temporaneamente” in difetto di componenti di una o più categorie. I componenti dell’Osservatorio al termine delle elezioni, vengono nominati dal Rettore con proprio decreto, durano in carica due anni e si insediano nella prima seduta del Consiglio di Facoltà successiva alla emanazione, da parte del Rettore, della norma relativa all’Osservatorio della Didattica. cfr. art. 27 dello Statuto del Politecnico Per il corrente A.A. l’Osservatorio della Didattica è così composto: 1 Prof. Attilio Petruccioli, Presidente; 2 Prof. Giorgio Rocco; 3 Prof. Vanda Rosa Savi; 4 Dott. Michele Montemurro; 5 Studente Castelletti Marika, Vicepresidente; 6 Studente Boccadoro Nicola; 7 Studente Macina Gianpiero. 1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe Nella Facoltà di Architettura è istituito ed attivato un unico Consiglio Unitario di Classe con competenza su tutte le lauree e le lauree specialistiche della Facoltà. Il Consiglio ha il compito di organizzare e coordinare, nell’ambito dei corsi di studio attivati, le attività didattiche. In particolare, ad esso spetta: • approvare il Regolamento didattico dei Corsi di Studio afferenti; • deliberare e gestire le attività didattiche che attengono a cooperazioni nazionali ed internazionali anche nell’ambito di accordi quadro; • convalidare l’attività didattica di studenti nell’ambito di cooperazioni internazionali; • fissare gli obblighi per coloro che provengono da altra sede o da altro corso di studi, e per la convalida delle lauree e dei diplomi universitari; • organizzare l’attività di tutorato degli studenti; • esprimere pareri per lo svolgimento di attività didattiche o di ricerca dei docenti presso altre sedi e per la fruizione di periodi di esclusiva attività di ricerca; • formulare proposte per la eventuale modifica del Regolamento didattico di Ateneo; • formulare per il Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a: • destinazione dei posti in organico di docenti; • richiesta di nuovi posti in organico; • chiamata e destinazione di professori per gli insegnamenti del corso; • esprimere pareri relativi alle supplenze, agli affidamenti, ai contratti a supporto della didattica; • esprimere proposte per il piano triennale di sviluppo dell’Ateneo; • esprimere pareri sui compiti didattici dei docenti; • presentare al Consiglio di Facoltà proposte relative alla programmazione ed all’impiego delle risorse didattiche, alla sperimentazione di nuove modalità didattiche, all’attivazione ed al 1.1.8. Composizione del Consiglio Unitario di Classe in Architettura Ne fanno parte: • i docenti di ruolo che svolgono il loro carico didattico principale nei Corsi di Studio afferenti; • una rappresentanza degli studenti per ciascun Corso di Studio appartenente al Consiglio, costituita da un numero pari a 1, 3, 5 e 7 se il numero degli iscritti è, rispettivamente, minore di 150, compreso tra 150 e 500, compreso tra 500 e 1.000, maggiore di 1.000; • un rappresentante del personale tecnicoamministrativo; • tutti gli altri docenti di ruolo, anche di altre Università, che a qualsiasi titolo svolgono attività didattica. Tali docenti concorrono alla formazione del quorum strutturale solo se presenti alla seduta; • i professori fuori ruolo che abbiano fatto parte in qualità di professori di ruolo del Consiglio Unitario di Classe l’anno accademico precedente. Cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. Per il corrente A.A. il Consiglio Unitario di Classe è così composto: Professori Ordinari 1 D’Amato Guerrieri Claudio, Presidente 2 Mezzina Mauro 3 Perris Roberto 4 Petruccioli Attilio 5 Rocco Giorgio Professori Associati 6 Beccu Michele 7 Belli Roberta 8 Blanco Giorgio 9 Bozzo Luciana 10 Dentamaro Calogero 11 Ferrari Rocco Carlo 12 Ficarelli Loredana 13 Martinelli Nicola 14 Menghini Anna Bruna 15 Moccia Carlo 16 Morano Pierluigi 17 Ruggiero Francesco 18 Savi Vanda Rosa 19 Uva Giuseppina 20 Zattera Ariella Ricercatori 21 Ardito Vitangelo 22 Calace Francesca 23 Carabellese Ignazio 24 Carullo Rossana 25 De Cadilhac Rossella 26 Defilippis Francesco 27 De Simone Vincenzo 28 Di Roma Annalisa 29 Fallacara Giuseppe 30 Foti Pilade 31 Greco Rita 32 Ieva Matteo 33 Livadiotti Monica 34 Martines Giacomo 35 Mininni Mariavaleria 36 Montalbano Calogero 37 Montemurro Michele 38 Paris Spartaco 39 Perfido Paolo 40 Raffaele Domenico 41 Rignanese Leonardo 42 Riondino Antonio 57 Politi Tiziano, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 58 Ricciuti Umberto, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 59 Rossi Gabriele, Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto 60 Tricarico Luigi, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari Docenti supplenti, art. 28, comma 25, lettera d, dello statuto43 43 Chelotti Marcella, Università di Bari 44 Consoli Gianpaolo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 45 D’Ambrosio Pietro, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 46 Di Noia Tommaso, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 47 Fioriello Custode Silvio Carmelo, Università di Bari 48 Giannuzzi Vincenzo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 49 Gorgoglione Michele, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 50 Luisi Giannangelo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 51 Mangone Annarosa, Università di Bari 52 Moschini Francesco, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 53 Netti Lorenzo, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 54 Ortolani Giorgio, Roma Tre, Architettura 55 Pappalettere Carmine, Politecnico di Bari, Ingegneria Bari 56 Piccininni Francesco, Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto Rappresentante del personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario 61 Cascione Vito 1 1.1 La facoltà potenziamento dei servizi didattici. • effettuare su richiesta del Senato Accademico l’autovalutazione dei Corsi di Studio afferenti. cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. Rappresentanti degli studenti nel CUC in Architettura 62 D’Addabbo Nicola 63 Rima Antonio 64 Lomuzio Luca 65 Accettura Vito Alessandro 66 Castelletti Marika 67 Boccadoro Nicola 68 Tesse Marianna Rappresentante degli studenti nel CUC in Disegno Industriale 69 Macina Gianpiero 1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe Il CUC é presieduto da un Presidente, eletto tra i professori di ruolo del Politecnico. Le modalità di elezione sono stabilite dal Regolamento Generale. L’elettorato attivo del Presidente spetta a tutti i membri del Consiglio che ne abbiano diritto. Il Presidente dura in carica tre anni accademici, convoca e presiede il 11 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 12 Consiglio, dà esecuzione alle sue delibere ed esercita ogni altra attribuzione prevista dalle norme vigenti. Le norme di funzionamento e la durata del Consiglio Unitario di Classe sono contenute nel Regolamento di Facoltà. Il Presidente designa un vicario, scelto tra i professori di ruolo afferenti al Consiglio Unitario di Classe, che lo sostituisce nell’esercizio delle sue funzioni in caso di impedimento o assenza. cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico. 1.1.10 Professori a contratto Sono inoltre professrori ufficiali della Facoltà in qualità di docenti a contratto: CdLm in Architettura 1 Bagnato Vincenzo 2 Bernardini Chiara 3 Caliò Luigi 4 Caragiulo Francesco 5 Carlotti Paolo 6 Calvano Riccardo 7 Castagnolo Valentina 8 de Nichilo Eliana 9 Devillanova Giuseppe 10 Fiore Massimiliano 11 Franchino Maria Isa 12 Giglio Annalisa 13 Lamacchia Maria Raffaella 14 Masiello Laura 15 Marvulli Annarita 16 Neglia Giulia Annalinda 17 Pagliarulo Rosa 18 Palmisano Fabrizio 19 Parisi Nicola 20 Pirro Patrizia Paola 21 Puglisi Dario 22 Ricciuti Umberto 23 Rociola Giuseppe Francesco 24 Romanazzi Hilde Grazia Teresita 25 Stigliano Marco CdL in Disegno Industriale 26 Baiardi Giannicola 27 Cajati Anna 28 Colonna Michele 29 De Ceglia Irma 30 De Sario Marianna 31 Digregorio Maria Rosaria 32 Iavernaro Fulvio 33 Lapacciana Maria Luisa 34 Latessa Carlotta 35 Lisco Margherita 36 Marrone Marcella 37 Mele Rocco 38 Pagliarulo Rosa 39 Perrone Nunzio 40 Reina Massimiliano 41 Scarcelli Alessandra 42 Schiraldi Vincenzo 43 Tafuni Vito 44 Tartaglia Alessandro 45 Zito Gabriele 1.2. La Presidenza di Facoltà 1.2.1 La presidenza di Facoltà La presidenza di Facoltà collabora con gli organi di Facoltà alle attività istituzionali attribuite alla Facoltà stessa. Essa è una struttura permanente. La presidenza dispone di una dotazione finanziaria assegnata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Senato Accademico, con cui provvede alla gestione operativa degli uffici, del Consiglio di Facoltà e delle sue articolazioni. La presidenza della Facoltà per il corrente A.A., attesa la non congruità delle risorse umane e strumentali, è stata configurata dal Consiglio di Amministrazione ancora come centro di gestione e non come centro di spesa. Cfr art. 42 dello Statuto del Politecnico 1.2.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla presidenza di Facoltà il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria EP • Ing. Ferdinando Nicolosi Area Amministrativa - Contabile Categoria C • Gioacchino Berardi Area Amministrativa - Contabile • Dott. Giovanni Cucci Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dati • Ennio Cusano Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dat • Dott. Tiziana Mariani Area Amm. Cont. con le seguenti competenze: • Ing. Ferdinando Nicolosi Responsabile segreteria di presidenza • Sig. Giovanni Cucci Amministratore del portale e-learning • Sig. Gioacchino Berardi Corsi di studio • Sig. Ennio Cusano Amministrazione • Tiziana Mariani Corsi di studio • Sig. Nicola Saulle Ufficio corrispondenza 1.3. La Biblioteca di Facoltà 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla Biblioteca di Facoltà il seguente personale tecnico-amministrativo: Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo. Catalogazione: Sig. Michele Passalacqua. Sala lettura: Dott. Giuseppe Dalfino Dott.ssa Giuseppina Stea verbalizzante. Al Direttore vengono assegnate le funzioni proprie del responsabile dei servizi amministrativi di un centro di spesa. Le Biblioteche Centrali di Facoltà dispongono di un fondo di dotazione assegnato dal Consiglio di Amministrazione su richiesta del Consiglio. Per l’AA 2006-2009 gli organi della Biblioteca centrale di Facoltà risultano così definiti: Presidente: Prof. Giorgio Rocco Consiglio: Prof. Mauro Mezzina Prof. Roberto Perris Prof. Attilio Petruccioli Prof. Giorgio Rocco Dott. Mariavaleria Mininni Sig.ra Claudia Minervini Sig.ra Rossella Sardano Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo 1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il triennio 2006-2009 Sono organi della Biblioteca centrale di Facoltà: il Presidente, il Consiglio, il Direttore. I componenti del Consiglio sono eletti dal Consiglio di Facoltà nel suo seno, per un triennio. La sua composizione è stabilita dal Regolamento Generale delle Strutture. Il Presidente è un professore di ruolo del Politecnico, eletto dal Consiglio per un triennio. Il Presidente designa un professore di ruolo che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Il Direttore è nominato dal Direttore Amministrativo per un triennio e partecipa alle sedute del Consiglio in qualità di segretario 1.3.4 Regolamento della Sala di lettura Disposizioni generali 1 La biblioteca è un luogo deputato alla lettura e allo studio: qualsiasi comportamento che rechi disturbo a tali attività non può essere consentito. 2 L’accesso alla biblioteca è consentito agli studenti del Politecnico e dell’Ateneo di Bari previa presentazione del libretto universitario. 3 L’accesso alla biblioteca è limitato alla disponibilità dei posti a sedere nella sala lettura, esauriti i quali l’accesso sarà interrotto sino al verificarsi di nuove vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista l’identificazione dello studente e la Categoria EP Francesco Mastrogiacomo (Area Biblioteche) Categoria C Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche) Michele Passalacqua (Area Biblioteche) Dott.ssa Giuseppina Stea con le seguenti competenze: 1 1.2 La presidenza di Facoltà | 1.3 La biblioteca di Facoltà 1.3.1 La Biblioteca della Facoltà La Biblioteca della Facoltà è associata al Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura; e fa parte del sistema bibliotecario del Politecnico di Bari. Il sistema informativo per la gestione bibliotecaria del Politecnico di Bari è l’insieme delle strutture di servizio cui compete la gestione del patrimonio bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle informazioni documentali. Parti integranti del sistema sono le biblioteche centrali di Ingegneria e Architettura e numerose biblioteche di settore afferenti a uno o più dipartimenti o comunque relative a specifiche aree culturali e scientifiche. Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo è di assicurare in modo coordinato la migliore fruizione, l’aggiornamento e la conservazione del patrimonio bibliografico del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei servizi bibliotecari e documentari a supporto della didattica e della ricerca. L’informatizzazione del sistema bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal 2004 è stato possibile interrogare gli archivi delle registrazioni catalografiche attraverso un’interfaccia web, lavorando alla creazione di un sistema di catalogazione partecipativa con catalogo unico, trasferendo in Aleph 500 i dati archiviati negli anni passati in diversi softwares, facendo in modo che Aleph 500 risulti l’unico software in uso per effettuare ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario. Il patrimonio librario del sistema bibliotecario comprende, oltre a testi scientifici e tecnici, collezioni di periodici ed anche collezioni storiche di libri. Attualmente questi conta circa 100.000 schede di monografie e circa 5.000 schede di periodici, incluse anche le consistenze della biblioteca centrale della II facoltà di Ingegneria (Taranto). La Biblioteca di Facoltà è stata fondata nel 1992, e il suo patrimonio documentale è di circa 11500 volumi. La superficie totale della sala di lettura è di 150 mq di cui quella destinata agli utenti è di 100 mq per 48 posti. I giorni di apertura settimanale sono 5; le ore di apertura settimanale al pubblico sono 45; quelle settimanali di accessibilità completa ai servizi sono 39; i metri lineari di scaffalatura occupati dai materiali sono 42. Le aree disciplinari presenti in essa sono: • progettazione architettonica • storia dell’architettura • archeologia e storia antica • storia dell’arte • storia della città e del territorio • restauro • scienza delle costruzioni • tecnologia • fisica tecnica • estimo • urbanistica • sociologia • matematica • disegno e rappresentazione • dizionari e manuali • enciclopedie • cartografia 13 1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica 1 14 consegna del libretto universitario. 4 È consentito introdurre nella sala lettura quaderni ed eventualmente computer portatili, la cui borsa deve però essere depositata negli armadietti metallici posti all’esterno. Salvo per i posti adiacenti le apposite prese elettriche, l’uso dei computer portatili è limitato alle batterie. 5 L’uso della biblioteca è strettamente riservato alla consultazione e allo studio dei testi della struttura stessa; non è permesso occupare i posti della sala lettura per altro scopo, né tantomeno per studiare materiali non appartenenti alla biblioteca. 6 È vietato introdurre nella sala lettura libri e stampati di proprietà personale o di altra provenienza. 7 È vietato introdurre nella sala lettura borse o zaini, che dovranno essere depositati negli appositi armadietti situati all’ingresso. 8 È vietato introdurre telefoni cellulari e lettori CD nella sala lettura; in particolare eventuali telefoni cellulari dovranno essere depositati negli armadietti all’ingresso. 9 È vietato parlare a voce alta nella sala lettura; non è consentito lo studio di gruppo. 10 È vietato introdurre nella sala lettura cibi o bevande di qualsiasi genere. Modalità di consultazione dei testi 1 Il personale della biblioteca non ha il compito di fornire indicazioni inerenti la ricerca bibliografica, che rientra tra i compiti specifici dello studente. 2 La ricerca bibliografica deve essere 3 4 5 6 7 svolta autonomamente utilizzando lo schedario elettronico sulle due postazioni messe a disposizione; si fa presente che lo schedario elettronico è anche accessibile in rete. Gli utenti della biblioteca accedono direttamente agli scaffali, prendono i volumi prescelti, collocando al loro posto le apposite schede, e si recano al proprio posto dove consultano i testi; alla fine della consultazione i volumi, non vanno ricollocati, bensì lasciati negli appositi carrelli posti presso la testata di ciascun tavolo. Il prestito dei volumi della biblioteca non è consentito. La consultazione dei volumi in grande formato, nonché di vocabolari ed enciclopedie, deve svolgersi presso gli appositi banchi. La consultazione è rigorosamenta limitata a 3 volumi, terminata la consultazione dei quali l’utente dovrà lasciare il suo posto ai colleghi in attesa. Si raccomanda di trattare i libri con la massima cura, evitando di lasciare segni di qualsiasi genere, e di segnalare tempestivamente al personale eventuali danni riscontrati. La mancata osservanza del regolamento della biblioteca comporta l’adozione di provvedimenti limitativi della frequenza alla biblioteca stessa, proporzionali alla gravità delle violazioni stesse. 2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008-2009 2.1. Il dipartimento ICAR 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR 2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2008/2009 2.1.4 I Professori a contratto ed i supplenti, afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2008/2009 2.1.5 Il personale tecnico-amministrativo 2.1.6 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2006-2009 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008/2009 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2006/2009 2.1.7 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento 2.2. I laboratori 2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori 2.2.2 Organizzazione dei laboratori 2.2.3 Prestazioni dei laboratori 2.2.4 Finanziamenti dei laboratori 2.3. Le biblioteche d’area 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area 2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan” 2.3.3 Utenza 2 2.1. Il dipartimento ICAR (VIII) 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 16 2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (ICAR) è stato istituito ed attivato nel 2000, in occasione della conclusione del processo di dipartimentazione attivato dal Politecnico di Bari all’atto della sua nascita (1991). Ad esso afferiscono i docenti della Facoltà di Architettura; esso costituisce la principale struttura di ricerca e di supporto alla ricerca del Politecnico di Bari, per quel che attiene agli studi di Architettura e Disegno industriale. Esso nasce dall’Istituto di Progettazione, l’unico della Facoltà, a cui facevano capo tutte le discipline che avevano insegnamenti attivati nella Facoltà. Una scelta unitaria e generalista mantenuta a base del Dipartimento ICAR, che nella collaborazione interdisciplinare fra i settori scientifico-disciplinari dell’area dell’ingegneria civile e dell’architettura vede il fondamento di una concezione unitaria e umanistica del sapere, capace di superare gli specialismi e i settorialismi propri del pensiero analitico moderno. Esso promuove e coordina le attività di ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi restando la loro autonomia ed il loro diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca; e garantisce a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i criteri fissati nel Regolamento di Dipartimento. Il Dipartimento ICAR concorre all’organizzazione ed allo svolgimento delle attività didattiche, nei settori di propria competenza, secondo le indicazioni del Consiglio di Facoltà e del Consiglio Unitario di Classe. Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il supporto didattico, scientifico e logistico ai corsi post lauream (Dottorato di ricerca e Master) nell’ambito delle proprie attività. Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa con autonomia finanziaria, amministrativa e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature, adeguati alle attività istituzionali svolte. Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi fini istituzionali, può stipulare contratti con le Amministrazioni statali, con enti pubblici e privati e può fornire prestazioni a terzi secondo le modalità definite dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. 2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR Il Dipartimento ICAR si articola, per motivi di carattere scientifico e organizzativo, nelle seguenti sezioni (prive tuttavia di autonomia amministrativa o contabile), coincidenti con i settori scientificodisciplinari di appartenenza dei docenti che ad esso afferiscono: 1 ICAR 09, Tecnica delle costruzioni 2 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura ICAR 13, Disegno industriale ING IND 11, Fisica tecnica ambientale 3 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana ICAR 15, Architettura del paesaggio ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento 4 5 6 7 8 ICAR 22, Estimo ICAR 17, Disegno ICAR 18, Storia dell’architettura L-Ant/07 Archeologia classica ICAR 19, Restauro ICAR 21, Urbanistica SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio 2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2008-2009 I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti: ICAR 09, Tecnica delle costruzioni 1 Mauro Mezzina / Po 2 Calogero Dentamaro / Pa 3 Giosi Uva / Pa 4 Rita Greco / Ru 5 Domenico Raffaele / Ru ICAR 12, Tecnologia dell’architettura 6 Vanda Rosa Savi / PaC 7 Giorgio Blanco / Pa 8 Vitangelo Ardito / Ru 9 Spartaco Paris / Ru ICAR 13, Disegno Industriale 10 Roberto Perris / Po 11 Annalisa Di Roma / Ru ICAR 14, Composizione architettonica e urbana 12 Claudio D’Amato Guerrieri/ Po 13 Rocco Ferrari / PaC 14 Ariella Zattera / PaC 15 Michele Beccu / PaC 16 Carlo Moccia / Pa 17 Anna Bruna Menghini / Pa 18 Loredana Ficarelli / Pa 19 Michele Montemurro / Ru 20 Franco Defilippis / Ru 21 Antonio Riondino / Ru 22 Matteo Ieva / Ru 23 Calogero Montalbano / Ru 24 Giuseppe Fallacara / Ru ICAR 15, Architettura del paesaggio 25 Attilio Petruccioli / Po ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento 26 Rossana Carullo / Ru ICAR 17, Disegno 27 Paolo Perfido / RuC 28 Vincenzo De Simone / Ru ICAR 18, Storia dell’architettura 29 Giorgio Rocco / Po 30 Monica Livadiotti / Ru ICAR 19, Restauro 31 Ignazio Carabellese / RuC 32 Rossella De Cadilhac / RuC 33 Giacomo Martines / Ru ICAR 21, Urbanistica 34 Nicola Martinelli / Pa 35 Leonardo Rignanese / RuC 36 Francesca Calace / RuC 37 Mariavaleria Mininni / RuC ICAR 22, Estimo 38 Pierluigi Morano / Pa 2.1.5 Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Giunta di Dipartimento. L-Ant/07 Archeologia classica 41 Roberta Belli Il Direttore Il Direttore del Dipartimento è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i Professori Ordinari; nel caso di indisponibilità di questi, l’elettorato passivo è esteso ai Professori Associati. Il Direttore resta in carica tre anni accademici ed il suo mandato inizia il 1° ottobre. 2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo Al Dipartimento è assegnato il personale tecnico ed amministrativo dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito della dotazione organica del Politecnico. Per il corrente A.A. risulta attribuito al Dipartimento ICAR il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria EP • Michele Balice Area Amministrativa-gestionale Categoria C • Vito Cascione Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Maria Martiradonna Area Amministrativa - Contabile • Enza Romano Area Amministrativa - Contabile • Silvana Milella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Mariapia Monno Area Amministrativa - Contabile • Giulia Ranieri Area Biblioteche Personale a contratto • Maria Teresa Di Marzio Area Amministrativa - Contabile Per il triennio 2006-2009 il Direttore è il Prof. Mauro Mezzina. Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento ed è responsabile della sua gestione; esercita funzioni di iniziativa e di promozione. Spetta comunque, al Direttore: • convocare e presiedere l’adunanza del Consiglio e della Giunta e dare esecuzione alle relative deliberazioni; • adottare, in caso di necessità e di indifferibile urgenza, i necessari provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio di Dipartimento, portandoli a ratifica nell’adunanza del Consiglio immediatamente successiva; • assicurare l’osservanza delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti nell’ambito del Dipartimento; • curare i rapporti con gli organi accademici; • curare la gestione dei beni inventariati, in qualità di loro consegnatario, dei locali e dei servizi di Dipartimento in base a criteri di funzionalità; • curare l’organizzazione del lavoro del personale tecnico-amministrativo ed assicurarne una corretta gestione secondo principi di professionalità e responsabilità; • curare, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, che il personale svolga correttamente i compiti assegnatigli nell’ambito del Dipartimento; • disporre, coadiuvato dal Segretario Amministrativo, tutti gli atti amministrativi, finanziari e contabili del Dipartimento, con l’accordo dei titolari dei fondi, diversi dalla dotazione, per quanto attiene alle spese gravanti sui fondi stessi, con l’esclusione delle quote destinate dal Consiglio di Dipartimento alla copertura delle spese generali; • autorizzare preventivamente, solo in relazione all’accertamento della copertura finanziaria, le missioni dei docenti, qualora la spesa gravi sui fondi assegnati agli stessi docenti; • esercitare tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e dai Regolamenti; • sottoscrivere i contratti di diritto privato, di propria competenza, a tempo determinato per l’affidamento di incarichi retribuiti a personale esterno all’amministrazione relativamente ad attività di supporto alla didattica ed alla ricerca a norma del Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità. Spetta inoltre al Direttore, coadiuvato dalla Giunta e con il supporto del responsabile dei servizi amministrativi: • predisporre le richieste di finanziamento corredate dalla proposta di programma annuale della didattica e della ricerca, quest’ultima anche in comune con altri Dipartimenti o con altre istituzioni scientifiche; • predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo corredati da una dettagliata relazione; • predisporre le richieste di assegnazione di personale tecnico-amministrativo. • promuovere le azioni opportune per il reperimento dei fondi necessari per le attività del Dipartimento, anche attraverso la stipula di convenzioni e contratti con enti pubblici e privati. • predisporre l’organizzazione del personale amministrativo anche in riferimento alla costituzione di sezioni senza autonomia amministrativa. Il Direttore designa il suo Vicario tra i professori di ruolo del Dipartimento con l’incarico di sostituirlo in caso di assenza o di temporaneo impedimento e ne dà comunicazione al Consiglio di Dipartimento. Il Direttore può delegare parte delle sue funzioni a professori di ruolo. Cfr. art. 34 dello Statuto Il Consiglio di Dipartimento Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai docenti afferenti al Dipartimento e dal Responsabile dei servizi amministrativi anche con funzioni di verbalizzante. Fanno inoltre parte del Consiglio: • due rappresentati del personale tecnicoamministrativo; • due rappresentanti eletti dai dottorandi e dai titolari di borse di studio riuniti in un unico corpo elettorale; • due rappresentanti degli studenti 2 2.1 Il Dipartimento ICAR SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio 39 Luciana Bozzo / Pa 40 Sergio Bisciglia / RuC 17 designati dal Consiglio degli Studenti tra i propri membri e/o tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli Unitari di Classe; 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 18 Per l’A.A. 2008-2009, il Consiglio di Dipartimento articolato per ruoli e anzianità accademica è così composto: 7 Blanco Giorgio Icar 12, Tecnologia dell’architettura 8 Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica 10 Morano Pierluigi Icar 22, Estimo Professori ordinari 1 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 2 Mezzina Mauro Icar 09, Tecnica delle costruzioni, Direttore 3 Petruccioli Attilio Icar 15, Architettura del paesaggio 4 Perris Roberto Icar 12, Tecnologia dell’architettura 5 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura Professori associati 9 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 11 Uva Giuseppina Icar 09, Tecnica delle costruzioni 12 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 13 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica 14 Dentamaro Calogero Icar 09, Tecnica delle costruzioni Professori associati confermati 1 Ferrari Rocco Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 2 Savi Vanda Rosa Icar 12, Tecnologia dell’architettura 3 Zattera Ariella Icar 14, Composizione Architettonica e Urbana 4 Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 5 Bozzo Luciana Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 6 Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana Ricercatori confermati 1 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 2 Mininni Mariavaleria Icar 21, Urbanistica 3 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 4 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 5 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 6 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro 7 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle Costruzioni 8 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 9 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 11 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni 13 Raffaele Domenico Icar 09, Tecnica delle costruzioni Ricercatori 14 Livadiotti Monica Icar 18, Storia dell’architettura 15 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 16 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 17 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 18 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli Interni e allestimento 19 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 20 Paris Spartaco Icar 12, Tecnologia dell’architettura 21 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 22 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 23 Martines Giacomo Icar 19, Restauro Personale tecnico-amministrativo • Segretario amministrativo: Dott. Michele Balice • Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo: Maria Pia Monno, Giulia Ranieri • Rappresentanti dei dottorandi e borsisti: Vincenzo Minenna, Francesco Scricco • Rappresentanti degli studenti: Vincenzo Giannotte, Vito Alessandro Accettura Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di indirizzo, di programmazione, di coordinamento e di deliberazione delle attività del Dipartimento. In particolare, il Consiglio di Dipartimento: • promuove il potenziamento scientifico e organizzativo del Dipartimento, sia attraverso il coordinamento degli afferenti sia tramite lo stimolo a nuove iniziative; • definisce i criteri in merito all’utilizzazione dei fondi assegnati al Dipartimento per il perseguimento dei propri fini istituzionali, alla destinazione di quote dei fondi, diversi dalla dotazione, per le spese generali del Dipartimento, all’uso coordinato del personale, dei mezzi, delle attrezzature in dotazione al Dipartimento; • approva il programma annuale della didattica e della ricerca del Dipartimento e le richieste e le iniziative ad esso connesse nonché la relazione relativa alle attività svolte; • approva il bilancio preventivo e le relative variazioni in corso d’anno, con le modalità previste dal Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità; • approva annualmente il conto consuntivo ritenute opportune per lo sviluppo del Dipartimento; • esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti; • delibera in ordine al Regolamento di funzionamento del Dipartimento; • avanza al Senato Accademico le richieste per l’istituzione e l’attivazione di Master, anche in concorso con altri Dipartimenti e/ o Atenei; • approva la struttura organizzativa del Dipartimento, anche in riferimento alla costituzione di sezioni senza autonomia amministrativa e le posizioni organizzative del personale tecnico ed amministrativo. Cfr. art. 35 dello Statuto La Giunta di Dipartimento per il triennio 2006-2009 La Giunta di Dipartimento è composta dal Direttore, dal Vicario con voto consultivo, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, dal Segretario Amministrativo, anche in funzione di verbalizzante, e da una rappresentanza dei professori di I e II fascia, e dei ricercatori, in uguale numero, secondo quanto stabilito dal regolamento di Dipartimento. La Giunta dura in carica tre anni accademici. Per il triennio 2006-2009, la Giunta è così composta: • Direttore, Prof. Mauro Mezzina • Direttore vicario, Prof. Loredana Ficarelli • Luciana Bozzo, per i professori associati • Rita Greco, per i ricercatori • Segretario Amministrativo, Dott. Michele Balice • Rappresentante del personale tecnico- amministrativo, Giulia Ranieri La Giunta di Dipartimento è l’organo che coadiuva il Direttore nell’esercizio delle sue funzioni e, in particolare, per: • l’istruttoria delle pratiche di competenza del Consiglio di Dipartimento; • per l’attuazione delle delibere del Consiglio di Dipartimento; • per la gestione complessiva del Dipartimento. Cfr. art. 37 dello Statuto 2 2.1 Il Dipartimento ICAR del Dipartimento; • approva le spese superiori ai limiti fissati nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e approva la relativa imputazione a carico del bilancio; • approva le convenzioni, i contributi di ricerca e i contratti, inclusi quelli di lavoro autonomo, verificandone preventivamente la possibilità di attuazione; • approva le richieste di cicli di dottorato di ricerca di competenza del Dipartimento, inclusa la proposta del coordinatore e dei membri del collegio dei docenti; • assicura, nei limiti delle disponibilità del Dipartimento, i mezzi e le attrezzature necessarie per la preparazione dei dottorandi di ricerca, degli specializzandi, dei laureandi e degli assegnatari di borse di studio presso il Dipartimento; • esprime pareri e formula proposte ai Consigli di Facoltà, con cui il Dipartimento è correlato, in merito alla richiesta di nuovi posti, alla destinazione dei posti esistenti di docenti e alla chiamata di professori di ruolo per i settori scientifico-disciplinari e le discipline afferenti al Dipartimento; • esprime pareri obbligatori sull’inserimento, la soppressione o la modifica delle discipline contenute nel Regolamento Didattico di Ateneo, relativamente ai settori scientificodisciplinari di propria competenza; • esprime pareri sulle domande di afferenza dei docenti; • esprime pareri sui regolamenti, secondo quanto previsto dall’art. 11; • presenta al Senato Accademico, ai fini della predisposizione del piano pluriennale di sviluppo del Politecnico, le iniziative 2.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento è il Dott. Michele Balice. Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento predispone tutti gli atti, ivi compresi quelli a rilevanza esterna e le misure idonee ad assicurare l’esecuzione delle deliberazioni assunte dagli organi del Dipartimento. Inoltre: • collabora con il Direttore del Dipartimento alle attività volte al miglior funzionamento della struttura; • predispone tecnicamente il bilancio preventivo e consuntivo, nonché la situazione patrimoniale; • coordina, d’intesa con il Direttore del Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo, in solido, la responsabilità dei conseguenti atti. • è titolare di compiti attribuiti dal Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Cfr. art. 35 dello Statuto 19 2.2 I laboratori 2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 2 20 2.2.1 Il sistema “a rete” dei Laboratori di ricerca del Dipartimento ICAR La trasformazione dell’Istituto di Progettazione in Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura ha reso necessaria, con l’aumentato numero di docenti, di ricercatori e di altre figure legate all’attività di ricerca (dottorandi, postdottorandi, assegnisti, borsisti, personale a contratto) e didattica (professori a contratto, laureandi) l’articolazione del suo unico Laboratorio generalista in molteplici laboratori specialistici. Ma per garantirne comunque l’unità del processo conoscitivo, il Consiglio di Dipartimento ha deliberato nella seduta del 24 luglio 2002 una loro organizzazione “a rete” i cui “nodi” sono proprio i laboratori, o coincidenti con uno solo dei settori scientifico-disciplinari del Dipartimento, oppure raggruppati per settori affini. Responsabile della gestione tecnica di ogni laboratorio è un coordinatore scientifico designato dai docenti del settore stesso. Attualmente i Laboratori attivati sono i seguenti: • Laboratorio di “Progettazione architettonica” articolato in tre sezioni: CAD / Arti Grafiche e Multimedia / CAM & Rapid processing; • Laboratorio di “Progettazione strutturale”; • Laboratorio di “Storia dell’architettura”; • Laboratorio di “Restauro”; • Laboratorio di “Rappresentazione”; • Laboratorio di “Urbanistica, Ecologia e Sociologia”; • Laboratorio di “Tecnologia e Disegno industriale”; • Laboratorio di “Fotogrammetria”. 2.2.2 Organizzazione dei Laboratori di ricerca Dal modello “a rete” derivano alcuni importanti principi organizzativi, quali la dislocazione flessibile e la gestione diffusa: i vari laboratori sono dotati di spazi operativi assegnati in base alle reali necessità e alle risorse disponibili. Per quanto attiene alla gestione in senso proprio, alla fine di ogni anno accademico ogni laboratorio presenta due tipi di rendicontazione: una a carattere contabile, in cui sono riportati i risultati finanziari e patrimoniali conseguiti al termine della gestione annuale; e una a carattere scientifico, in cui sono evidenziati i risultati raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti all’inizio della gestione. 2.2.3 Prestazioni dei Laboratori di ricerca I livelli di eccellenza raggiunti dal sistema dei laboratori sono relativi principalmente a: • realizzazione di modelli virtuali e reali attraverso l’uso di macchine a controllo numerico e prototipazione rapida seguendo il percorso complesso “dall’idea al pezzo finito”; • realizzazione di sistemi informativi territoriali (GIS) per la gestione integrata di dati alfanumerici e cartografici. Le qualifiche richieste al personale tecnico non sono semplicemente legate alle conoscenze informatiche, ma soprattutto alla preparazione scientifico-disciplinare compatibile con le attività di ricerca svolte. In particolare tali competenze sono relative a: • uso dei sistemi operativi MacOs e Windows; • uso di software di fotocomposizione ed impaginazione; • uso di software cad e di modellazione; • uso di software gis e per il telerilevamento; • uso di software per la progettazione e gestione di pagine web; • uso di attrezzature complesse quali scanner A0, plotter, videocamere e fotocamere digitali, strumenti laser per il rilievo e la fotogrammetria, macchine a controllo numerico e prototipazione rapida, strumenti per la diagnostica dei materiali e delle strutture. 2.2.4 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca La attuale scarsità delle risorse economiche messe centralmente a disposizione del Dipartimento da parte del Consiglio di Amministrazione, suggerisce per ciascun laboratorio la formula (difficile, ma non impossibile) dell’autofinanziamento da conseguirsi in primo luogo attraverso la partecipazione a bandi di ricerca regionali (Ateneo), nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei (Programmi Quadro, ecc.), e secondariamente attraverso finanziamenti specifici erogati dall’Ateneo per il potenziamento di laboratori didattici e di ricerca su presentazione di progetti. Vanno infine considerate le risorse che possono ottenersi da partner privati per la ricerca, attraverso convenzioni e prestazioni conto terzi. 2.3 Le biblioteche d’area Biblioteca d’area: • ICAR 12, Tecnologia dell’architettura, • ICAR 13, Disegno industriale; Biblioteca d’area: • ICAR 18, Storia dell’architettura, • ICAR 19, Restauro; Biblioteca d’area: • ICAR 17, Disegno; Biblioteca d’area: • ICAR 21, Urbanistica, • SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio. 2.3.2 La Biblioteca Mimar Sinan Biblioteca d’area di progettazione architettonica, denominata Mimar Sinan relativa ai seguenti ssd: • ICAR 14, Composizione architettonica e urbana, • ICAR 15, Architettura del paesaggio, • ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento, • ICAR 18, Storia dell’architettura antica e archeologia, • ICAR 22, Estimo. La Biblioteca Mimar Sinan è anche la biblioteca di riferimento del Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo. La biblioteca Mimar Sinan, dell’area della Progettazione Architettonica è anche la sede cui fa capo la posizione organizzativa della Biblioteca di Dipartimento, ossia il luogo ove si espletano le procedure amministrative (acquisto, inventariazione) e catalografiche (catalogazione, soggettazione e collocazione fisica dei testi) e si assicurano i servizi. 2.3.3 Utenti Costituiscono di norma l’utenza della Biblioteca del Dipartimento ICAR, secondo le modalità stabilite da ciascuna biblioteca d’area: • i docenti che afferiscono al Dipartimento ICAR e in generale i docenti del Politecnico di Bari; • i dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo nel DR in Progettazione per i paesi del Mediterraneo e in generale dottori di ricerca del Politecnico di Bari; • i dottorandi del DR in Progettazione per i paesi del Mediterraneo e in generale del Politecnico di Bari e in particolare; • i titolari di borse di studio post lauream e post dottorato che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • gli assegnisti di ricerca che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • i laureandi; • gli studiosi esterni qualificati; • tutti coloro che abbiano contribuito con elargizione di mezzi materiali all’innalzamento e al miglioramento delle condizioni operative e alla crescita del patrimonio librario e telematico della Biblioteca. 2 2.2 I laboratori | 2.3 Le biblioteche d’area 2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area La Biblioteca di Dipartimento ICAR si configura come una federazione di biblioteche specialistiche d’area, con propri spazi e dotazioni di libri. La Biblioteca del Dipartimento ICAR è lo strumento che assicura la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi che si avvicendano nel Dipartimento ICAR. La Biblioteca del Dipartimento ICAR assolve al compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico e informativo necessario allo svolgimento della ricerca negli ambiti di specializzazione del Dipartimento e della didattica delle discipline ad esso afferenti. Pertanto, sue finalità principali sono: • aggiornamento dei suoi strumenti, realizzato attraverso la costante opera redazionale dei suoi ricercatori, capace di mettere a disposizione dell’intera comunità scientifica il lavoro di ricerca individuale; • aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato attraverso una costante opera di accrescimento del suo patrimonio librario e telematico, cui contribuiscono il bibliotecario, in primis, e tutti i suoi membri in relazione alle loro possibilità e ai loro fondi di ricerca; • diffusione dei risultati della ricerca, realizzata attraverso adeguate iniziative editoriali, a stampa e telematiche. Con riferimento alle sezioni dipartimentali di cui al punto 2.1.2, le biblioteche specialistiche, relative a specifici settori scientifico-disciplinari, sono: Biblioteca d’area: • ICAR 09, Tecnica delle costruzioni; 21 3. Servizi agli studenti 3.1. Segreteria studenti 3.2 Orientamento 3.2.1 Orientamento in entrata 3.2.2 Progetto Arianna 3.3 Progetto Archinauti - e-learning system 3.4 Laboratori didattici 3.4.1 Laboratorio modelli cad/cam per l’architettura 3 3.1 Segreteria studenti 3. La didattica e gli studenti 3 24 La segreteria studenti della Facoltà di Architettura (Via Amendola, 126/b - 70126 Bari) fa capo alla Direzione per la Didattica e la Ricerca (Dirigente: dott.ssa Francesca Santoro) e alla Area Segreteria Studenti. Segreteria studenti Sig.ra Assunta Castellana Tel.(+39) 080 5962556 Fax(+39) 080 5962560 e-mail: [email protected] Servizi resi: • iscrizioni alle prove di ammissione (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • immatricolazioni (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • iscrizioni ad anni successivi al primo ( dal 1° settembre al 10 ottobre); • certificazioni; • aggiornamento carriere; • trasferimenti dal Politecnico di Bari ad altre Università (dal 1° agosto al 31 dicembre, salvo diverse disposizioni dell’Università accettante); • nulla osta per trasferimenti da altre Università al Politecnico (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • rinuncia al proseguimento agli studi; • esami di laurea. Orari di ricevimento Lunedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 (solo consegna pergamene di laurea) Martedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Durante il periodo delle immatricolazioni e delle iscrizioni si provvederà a pubblicare un orario di ricevimento adeguato alle scadenze della presentazione delle domande. 3.2.1 Orientamento in entrata La difficile scelta della Facoltà per lo studente della scuola media superiore comporta da una parte l’esigenza pratica di trovare e raccogliere informazioni precise e dettagliate sui programmi formativi e sulle offerte relative ai singoli corsi di studio; dall’altro la necessità di una un’attività di orientamento che lo aiuti a scegliere il proprio percorso di studio in maniera più consapevole e motivata. La Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari assolve a questo compito di orientamento sulla natura della Facoltà, sui corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle strutture, sulle attrezzature, sui test di ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con una serie di attività diversificate. e gli enti locali. In particolare le attività di orientamento in entrata consistono: • in incontri con le scuole interessate e un operatore dell’informazione orientativa (azione gestita dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari); • nella distribuzione di materiale informativo distribuito dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari; • nella distribuzione di materiale informativo relativo ai test e bibliografia specifica; • nell’adozione di una serie di strumenti telematici attraverso la rete informatica per agevolare le relazioni e lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti; • nella somministrazione di test on line con risposta multipla sul sito della facoltà; • nella gestione di un sito on line: Modulo FAQ (Frequently Asked Questions) con risposte alle domande poste dagli studenti, forum on line per al discussione e per lo scambio di informazioni. L’azione di orientamento raccordandosi con le diverse azioni del Politecnico si alterna nel lavoro di front e back office con particolare riguardo alle aree della comunicazione. 1. Orientamento Fornire agli studenti delle scuole medie superiori gli strumenti per far emergere eventuali interessi e attitudini verso gli studi di architettura attraverso incontri presso le sedi scolastiche del bacino di utenza anche con sistemi telematici e via Internet, stabilendo forme di collegamento e di collaborazione con gli istituti scolastici 2. Comunicazione L’azione di comunicazione del Politecnico ai fini dell’orientamento consiste: • nella elaborazione di brochure informative; • nella creazione di campagne pubblicitarie; • nella distribuzione di depliant e brochure alle scuole, contenenti informazioni e 3.2. Orientamento numeri utili ai fini di una buona fruizione del servizio. 3. Sportello on line Le attività dello sportello sono finalizzate a: • orientare gli studenti nella fase di accesso • collaborare alla valutazione d’ingresso • orientare lo studente alla conoscenza dei procedimenti elementari delle funzioni svolte dal Politecnico (conoscenza delle figure istituzionali e gerarchie funzionali, uffici amministrativi, programmazione dei corsi di studi, calendario delle manifestazioni culturali e didattiche integrative • organizzare incontri con gli studenti • realizzare un contatto con gli studenti pre-iscritti con un servizio di mailing • informare sui servizi extradidattici offerti • informare sui servizi offerti dall’EDISU (Ente per il diritto allo studio) 3.2.2 Progetto Arianna Obiettivo generale del progetto “Arianna” e’ il potenziamento della rete di relazioni finalizzate all’orientamento, sia interna tra le diverse strutture deputate a sviluppare azioni di orientamento (Ateneo, Facoltà, Consigli Unitari di Classe), sia esterna mediante lo sviluppo di azioni di sistema tese a creare forme di collaborazione stabili e integrate tra le Istituzioni di Istruzione Superiore e soggetti pubblici operanti nel settore orientamento in differenti contesti (Scuole Secondarie Superiori, Enti, Aziende, ecc.). Obiettivi specifici del progetto Arianna Il progetto si articola in sei iniziative tese a: - Diffondere informazioni e strumenti di conoscenza; - Stabilire una continuità dei percorsi formativi fra scuola e università; - Favorire l’accesso all’università e l´inserimento degli studenti nei corsi di studio; - Consolidare il rapporto con le altre istituzioni formative e di orientamento; - Rafforzare l’orientamento in itinere, l’innovazione didattica e gestire la transizione; - Rafforzare l’orientamento in uscita e i rapporti con il mondo produttivo; - Promuovere la formazione dei formatori e degli operatori; - Verificare la qualità e l´efficacia dell’orientamento. 3.3 Progetto Archinauti - e-learning system Il progetto “Archinauti”, finanziato con fondi di miglioramento della didattica, ha consentito di dotare la facoltà di una infrastruttura informativa di supporto alla didattica tradizionale. Il progetto è stato pensato per implementare il lavoro didattico svolto direttamente dalla docenza in aula attraverso il pieno sfruttamento delle potenzialità dello strumento informatico in un portale internet utilizzato come consolle dinamica per il lavoro condiviso. Dopo una serie di test iniziati nel novembre 2003 e condotti con varie piattaforme (Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A. 2004/2005 è stato varato il portale Archinauti - e-learning system su piattaforma Moodle che ha dimostrato maggiori requisiti di affidabilità. Oggi la nostra Facoltà è l’unica in Italia che utilizza Moodle per tutta la sua offerta didattica (Corsi di laurea e di dottorato), gestendo un enorme quantitativo di utenti e di dati. Mediante il portale Archinauti - E-learning system è stato possibile offrire, con un costo limitato, i contenuti di ciascun insegnamento dei CCdL in Architettura e Disegno industriale anche mediante la rete Internet, consentendo a ciascun docente: • la piena autonomia di gestione del proprio spazio web; • la possibilità di colloquiare con gli allievi on line; • la possibilità di sottoporre avvisi, materiale didattico e prove di verifica on line; • la possibilità di monitorare l’attività on line degli allievi; e offrendo allo studente: • la possibilità di reperire facilmente programmi, bibliografie, dispense e contenuti didattici; • la possibilità di conoscere preventivamente la programmazione didattica dei corsi e delle attività extra moenia; • la possibilità di incontrare virtualmente (chat) il professore anche da casa propria; • la possibilità di apprendere le tecniche di comunicazione telematica mediante l’uso di strumenti di comunicazione integrata sincroni ed asincroni. 3.4 Laboratori didattici La Facoltà mette a disposizione degli studenti spazi attrezzati per lo svolgimento di particolari attività didattiche che non prevedono la presenza continuativa in classe dei docenti. Essi sono: • laboratori di laurea: atelier dedicati alla elaborazione sia del progetto di sintesi finale che della tesi di ricerca; • laboratori di dottorato: atelier dedicati alla elaborazione della tesi di ricerca e allo sviluppo delle attività didattiche e di tirocinio previste dal curriculum. Per quanto attiene alla prestazioni di servizi gli studenti fanno riferimento ai laboratori di ricerca di cui al punto 2.2. Tali prestazioni di servizi riguardano: • prestito attrezzature per laboratori di laurea e per alcuni corsi di disegno (portatili, distanziometri laser, aste metriche, stazione totale laser, macchine fotografiche digitali, ecc.); • fotogrammetria e fotoraddrizzamento digitale; • scansioni (A0 a colori e bn, diapositive, trasparenti, opache); • stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser a colori fino all’A3, laser bn, getto d’inchiostro); • workstations e software per modelli 3d digitali (modellazione solida e rendering); • stampe 3d con macchina a prototipazione rapida; • modelli con tecniche cam e centro di lavoro a CN; • cartografia digitale; • servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.); • progettazione grafica (locandine e pubblicazioni); • diagnostica dei monumenti (restauro e tecnica delle costruzioni); ecc. 3 3.1 Segreteria studenti | 3.2 Servizi agli studenti Lo scopo delle azioni previste e della politica dell’orientamento del Politecnico di Bari - come strumento di miglioramento dell’offerta formativa - è quello di: - migliorare le capacità di scelta degli studenti in ingresso, in itinere e in uscita dall´università; - sviluppare processi cognitivi e non finalizzati a far emergere e definire le risorse individuali (obiettivi, attitudini, motivazioni, aspirazioni); - coniugare l’effettiva domanda del mercato in termini di prospettive occupazionali e di sviluppo economico e sociale con l’offerta didattica; - ridurre al minimo le possibilità di scelte errate, ritardi, ripensamenti, trasferimenti ed abbandoni e i tempi di uscita dal percorso universitario; - ridurre in maniera significativa la percentuale degli studenti “fuori corso”; - sostenere attivamente le categorie deboli e svantaggiate (disabili e portatori di handicap) e la presenza femminile al fine di promuoverne l’incremento; - potenziare i rapporti con il mondo produttivo intrattenendo relazioni stabili ed efficaci con il mondo delle imprese e delle istituzioni. 25 3.4.1 Laboratorio modelli cad/cam per l’architettura Il Laboratorio per la modellazione cad/cam, attualmente destinato all’attività di ricerca del Dottorato in Architettura, è in fase di potenziamento con una nuova sezione dedicata alla fruizione da parte dagli studenti dei laboratori di laurea per la produzione virtuale di modelli di architettura, in particolare stereotomica, e di design, finalizzati al processo finale di “stampa in 3d” del proprio prototipo in materiale plastico (abs). Il progetto prevede l’allestimento di due Laboratori per la progettazione cad/cam e rapid-prototiping essenzialmente costituiti da workstation di livello professionale complete di software dedicato e macchina a prototipazione rapida con tecnologia FDM. Il laboratorio potrà avvalersi della seguente strumentazione: - Macchina a stereolitografia; - Macchina a sinterizzazione; - Macchina a prototipazione rapida Stratasys FDM 360, - Workstation per il potenziamento del Laboratorio cad/cam, - Software specialistico per la modellazione virtuale. 4. I Regolamenti didattici 4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XIX) 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà 4.1.3 Durata dei corsi di studio 4.1.4 Calendari delle attività didattiche 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…) 4.1.8 Status degli studenti 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche 4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame 4.1.15 Commissioni d’esame 4.1.16 Valutazioni d’esame 4.1.17 Esame di laurea 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura (XIX) 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura 4.2.3 Aree disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base 4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento 4.2.6. Cicli didattici 4.2.6.1. Primo ciclo (1° e 2° anno) 4.2.6.2. Secondo ciclo (3° e 4° anno) 4.2.6.3. Terzo ciclo (5° anno) 4.2.7. Equipollenze fra laurea e laurea specialistica 4.2.7.1. Curriculum “generale” 4.2.7.2 Curriculum “classico” 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo 4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (VII) 4.3.1 Laurea 4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale 4.3.3 Durata degli studi 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti 4.3.5 Capacità professionali 4.3.6 Sbocchi professionali 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione 4.3.8 Esame di laurea 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa 4.3.10 Aree didattiche 4.3.11 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti 4.3.11.1 1° anno 4.3.11.2 2° anno 4.3.11.3 3° anno 4.3.12 Norme relative all’accesso 4.3.13 Manifesto degli studi 1° anno 4.3.14 Manifesto degli studi 2° anno 4.3.15 Manifesto degli studi 3° anno 4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno 4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno 4.3.19Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno 4.3.20Progetti didattici 1° anno 4.3.21Progetti didattici 2° anno 4.3.22Progetti didattici 3° anno 4 4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XIX) 4. I regolamenti didattici 4 28 4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà Il regolamento didattico di Facoltà è costituito dall’insieme dei regolamenti didattici dei differenti corsi di studio attivati, così come prima deliberati dal Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, e poi dal Consiglio di Facoltà. Esso è congruente con l’ordinamento didattico di ateneo (da cui deriva). Eventuali modificazioni ai regolamenti didattici dei singoli corsi di studio sono deliberate e trasmesse dal Consiglio Unitario di Classe al Preside entro termini utili affinché il Consiglio di Facoltà possa procedere alle deliberazioni conseguenti. Il Preside provvede annualmente a pubblicare i regolamenti didattici della facoltà, previo controllo di legittimità del Senato Accademico e nei tempi da esso stabiliti. I percorsi formativi di ciascuno studente sono regolati dal Regolamento didattico in vigore all’atto di iscrizione al 1° anno di corso: pertanto a seguito delle revisioni annuali di tale regolamento non sono previsti cambiamenti retroattivi delle singole carriere. Il regolamento dell’A.A. 2008/2009 è la versione annuale approvata con modifiche. in accordo all’articolo 1.18 (cfr. in questa guida punto 4.1.18) delle norme generali. 4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà Per l’A.A. 2008/20089 la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari rilascia i seguenti titoli di studio: • Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX); • Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) • Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe n. 4/S) ex DM 03.11. 1999, n. 509; • Laurea in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509; 4.1.3 Durata dei corsi di studio Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982, lo studente deve aver e sostenuto esami per 30 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DM 24-02-1993 lo studente deve avere sostenuto esami per 32 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. Laurea specialistica quinquennale a ciclo unico (classe 4S, ex DM 03,11,1999) Per conseguire questa laurea lo studente deve avere sostenuto esami per 32 annualità pari a 300 crediti universitari (cfu) ed avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509. Per conseguire la Laurea in Disegno industriale lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari (cfu), e avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Crediti formativi universitari (cfu) Unità di misura temporale dei corsi di studio sono i crediti formativi universitari (cfu). Ad 1 credito corrispondono 25 ore di lavoro complessivo dello studente. La quantità media di lavoro di apprendimento (sapere + saper fare) svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. annuali. Il CdL in Disegno industriale è organizzato su base annuale e per cicli didattici semestrali e/o annuali. 4.1.4 Calendari delle attività didattiche L’organizzazione temporale della didattica dei singoli corsi di studio è curata dal Preside d’intesa con il Presidente del Consiglio Unitario di Classe. Essa è relativa: • al calendario annuale delle attività didattiche; • al calendario settimanale delle lezioni, con l’indicazione dei professori ufficiali del corso di insegnamento e delle aule ove si svolgeranno le lezioni. Contestualmente alla pubblicazione dei calendari didattici, sono pubblicate anche le date delle sessioni e degli appelli d’esame, e le relative commissioni. 4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento Per ciascun corso di insegnamento di ciascun corso di studi attivato, il presente regolamento individua: • l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o a un ambito didattico, allo scopo di assicurarne la corretta copertura didattica; • l’appartenenza ad un anno di corso o a un ciclo didattico con cui condivide gli obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti dal curriculum del corso di studi; • gli obiettivi formativi specifici ed i contenuti disciplinari minimi in base ai quali il professore ufficiale del corso articolerà il suo progetto didattico; • i crediti corrispondenti, con la specifica individuazione di quelli dedicati al “sapere” e di quelli dedicati al “saper fare”; • le tipologie didattiche previste, nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento; • le propedeuticità di esami richieste; • le modalità di verifica del profitto, necessaria per l’acquisizione dei relativi crediti, nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento. 4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio Il CdLs in Architettura è strutturato su base annuale e per cicli didattici biennali e 4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc.) Per ciascun corso di studi attivato a norma del presente regolamento didattico può 4.1.9 Frequenza delle attività didattiche La regolare frequenza a tempo pieno dei corsi di insegnamento secondo le forme e i modi previsti dalla docenza, volta all’acquisizione del “sapere” e allo svolgimento delle attività applicate relative all’esercizio del “saper fare”, sono la condizione indispensabile per essere ammessi a sostenere gli esami di profitto che, se superati, consentono l’acquisizione dei crediti. 4.1.10 Trasferimento e riconoscimento dei crediti Gli studenti che abbiano acquisito crediti presso altre istituzioni universitarie nazionali e della Unione Europea potranno richiederne il riconoscimento al Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, previa presentazione di documentata certificazione, anche sostituendo alcune delle attività formative previste nel corso di studio, con altre svolte in precedenza e a quelle affini. La richiesta potrà essere accolta (anche parzialmente) dal Consiglio Unitario di Classe, in architettura e Disegno Industriale, previa verifica dell’equivalenza dei contenuti culturali e degli obiettivi formativi fra le attività svolte dallo studente e quelle per cui si richiede la sostituzione. Le norme che regolano i trasferimenti o i passaggi da altri Corsi di Studio o da altre Facoltà del Politecnico o di altra Università sono riportate negli specifici regolamenti didattici di ciascun corso di studi. In mancanza di norme specifiche il Consiglio Unitario di Classe valuterà l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. Non è ammesso il riconoscimento della carriera di studio ai fini dell’ammissione ai corsi di studio a numero programmato (CdLs in Architettura e CdL in Disegno industriale), il cui esame di ammissione dovrà essere sostenuto da tutti i provenienti da altri corsi di studio. Il riconoscimento da parte del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, di crediti acquisiti presso altre università italiane o estere (o ad esse assimilabili) può essere determinato in forme automatiche da apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico; tali convenzioni potranno altresì prevedere la sostituzione diretta, all’interno dei curricula individuali, di attività formative impartite dall’Ateneo e richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi di studio con attività formative impartite presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili). 4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie Potrà altresì essere richiesto il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente, sempre previa documentata certificazione, in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso questo Ateneo, finalizzate all’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate. In tal caso, previo parere del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, le attività formative svolte potranno essere riconosciute ai fini del raggiungimento dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio. 4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio Sia per il CdLs in Architettura che per il CdL in Disegno industriale, entrambi a numero programmato, l’accesso è regolato da specifiche norme contenute nei rispettivi Regolamenti didattici, in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero di accessi e le modalità delle prove di ammissione sono stabiliti dal S.A., su proposta del Consiglio di Facoltà e del Consiglio Unitario di Classe. L’iscrizione al 1° anno di corso avviene per concorso. Esso sarà espletato anche se il numero delle domande è inferiore al numero programmato dei posti disponibili. È titolo per l’iscrizione il Diploma previsto dal D.M. n.509/99 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed il collocamento in posizione utile nella graduatoria dell’esame di concorso. Tutte le norme e le procedure relative al concorso per l’iscrizione al 1° anno del corso di laurea specialistica in Architettura, sono stabilite annualmente dal MIUR con apposito decreto. 4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento I corsi di insegnamento sono strutturati secondo differenti tipologie in relazione agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di essi nell’ambito dell’architettura didattica generale del corso di studio cui appartengono. Essi pertanto sono: • monodisciplinari annuali, costituiti da almeno 7 crediti; • monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità, costituiti da almeno 3,5 crediti; • integrati, formati dal coordinato apporto di più moduli didattici che sommati sono corrispondenti a una annualità o a mezza annualità. Il corso di insegnamento integrato è costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno 1 credito ciascuno (25 ore), e svolti da due o al più tre professori ufficiali che 4 4.1 I regolamenti didattici della Facoltà essere prevista, oltre ai corsi di insegnamento ufficiali l’attivazione di altre attività formative previste dalle norme in vigore, ritenute adeguate al conseguimento degli obiettivi formativi. 4.1.8 Status degli studenti Le norme specifiche, fissate dal regolamento d’Ateneo, attribuiscono a ciascuno studente, all’inizio di ogni A.A., lo status di: • studente iscritto “in corso”; • studente iscritto “fuori corso”; • studente “ripetente” d’anno (solo per gli studenti trasferiti con debito formativo). 29 4. I regolamenti didattici 4 30 faranno parte della commissione di esame; • laboratori, costituiti da almeno 7,5 crediti. Sono strutture didattiche di natura interdisciplinare destinate allo svolgimento di attività teorico-pratiche (comprensive di esercitazioni, attività tecniche, visite guidate, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc…) che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l’esercizio del progetto. Alla costituzione di un corso di laboratorio concorrono due insegnamenti di differente settore scientifico-disciplinare, uno dei quali è dominante (ad esso sono assegnati o 2/3 o 3/4 dei crediti complessivi). Responsabile del laboratorio è il professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo. 4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna attività formativa è subordinata al superamento di una verifica. Per essere ammesso a sostenere la verifica lo studente deve risultare regolarmente iscritto all’anno accademico in corso ed averne frequentato le relative attività didattiche. Gli esami di profitto sono rivolti ad accertare la maturità e la preparazione dello studente nella materia del corso di insegnamento in relazione al percorso di studio seguito. Gli esami di profitto consistono di norma in un colloquio o esame orale pubblico. Altre modalità di verifica dell’apprendimento sono indicate, laddove previste, nella guida annuale degli studi, pubblicata all’inizio dell’ A. A. Tali altre modalità di verifica dell’apprendimento consistono in prove scritte: in genere svolgimenti di tracce o esercizi, di cui sono rese note all’inizio dei corsi le tipologie. Per tutte le modalità integrative o sostitutive il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la valutazione. Il materiale prodotto dallo studente, a qualsiasi titolo e quale che sia la sua natura (cartacea, informatica, ecc.), per la valutazione del profitto, rimane di proprietà dello studente stesso. Gli appelli d’esame hanno luogo esclusivamente nelle sessioni di esame, estiva, autunnale e invernale, nei giorni definiti dal calendario annuale delle attività didattiche. Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali deroghe per gravi ed eccezionali motivi, devono essere autorizzate dal Preside. In nessun caso la data d’inizio di un appello può essere anticipata. Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento sono soltanto due per ogni sessione; e non possono essere articolati in più di due sedute d’esame (comunque tali sedute devono restare confinate nello spazio temporale assegnato a ciascuno dei due appelli). 4.1.15 Commissioni d’esame Le Commissioni d’esame sono costituite esclusivamente da professori ufficiali della facoltà, e sono composte da almeno due componenti: • il professore ufficiale dell’insegnamento, con funzioni di Presidente; • un docente dello stesso settore scientifico-disciplinare o di settore affine. Le Commissioni d’esame possono comprendere, oltre ai componenti effettivi, anche componenti supplenti, che possono partecipare alle sedute di esame ad integrazione della Commissione. Le Commissioni sono nominate dal Preside per la durata di un anno accademico, su proposta del Consiglio Unitario di Classe. In caso di impedimento del Presidente della Commissione, il Preside della Facoltà nomina temporaneamente un suo sostituto. 4.1.16 Valutazioni d’esame Gli esami sono tutti valutati in trentesimi, quale che sia il numero di crediti loro attribuiti. La Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 30 punti interi. L’esame si intende superato quando il voto conseguito è pari o superiore a 18/30. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 30/30 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Non essendo uguale il numero di crediti per ogni insegnamento, la “media” degli esami di profitto, necessaria ai fini della ricostruzione della carriera, è “pesata” in relazione ai crediti attribuiti a ciascun insegnamento. Esempio: a) esame 7 crediti con voto 30 b) esame 3,5 crediti con voto 30 c) esame 5 crediti con voto 28 30 x (7) + 30 x (3,5) + 28 x (5) 15,5 media pari a 29,35 L’esame viene verbalizzato sugli appositi verbali predisposti dalla segreteria didattica del Consiglio Unitario di Classe in Architettura e Disegno Industriale. Per ciascuna sezione d’esame è predisposto un apposito verbale. In ciascun verbale vanno apposte le firme dei candidati ed indicati gli argomenti discussi ed i voti finali. Per ciascun candidato sono apposte le firme dei Commissari che hanno effettuato l’esame. A fine di ciascuna sessione d’esame i Presidenti delle Commissioni hanno l’obbligo di curare la consegna dei verbali e degli statini alla “Segreteria didattica” del corso di studi. 4.1.17 Esame di laurea La prova finale prevede la presentazione di un elaborato, eventualmente articolato in più parti e sviluppato attraverso l’apporto di più discipline, nonché la discussione dei contenuti dell’elaborato stesso da parte del laureando, con una successiva valutazione da parte della Commissione. La tesi è svolta sotto la guida di un relatore e di eventuali correlatori. La valutazione conclusiva tiene conto dell’intera carriera dello studente all’interno del corso di studi e della prova finale, nonché di ogni altro elemento strumenti audiovisivi e/o informatici disponibili presso la Facoltà, ovvero forniti dal candidato, compatibili con l’organizzazione della seduta di Laurea. Lo svolgimento delle prove finali è pubblico. Possono essere ammessi a sostenere l’esame di laurea solo gli studenti che abbiano conseguito il numero minimo di crediti previsti nel presente regolamento didattico, e che siano in regola con il pagamento delle tasse universitarie. 4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico Nel rispetto degli ordinamenti didattici di Facoltà e in accordo alle valutazioni strategiche del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, i regolamenti didattici dei corsi di studio sono annualmente rivisitati nei tempi e nei modi indicati dal Senato Accademico. Consiglio di Facoltà e Consiglio Unitario di Classe definiscono i piani di studi ufficiali dei corsi di studio attivati, comprendenti le denominazioni degli insegnamenti da attivare. In particolare essi: a) deliberano in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al 1° anno e stabiliscono i criteri per le prove di ammissione, laddove non previsti dal MIUR; b) stabiliscono i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualità, nel rispetto dei vincoli fissati dal presente regolamento; c) definiscono (quando necessario) l’articolazione di eventuali moduli didattici coordinati di corsi monodisciplinari, di corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualità o ad annualità piene; d) ripartiscono il monte crediti di ciascuna area fra le annualità che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attività teorico-pratiche; e) fissano le eventuali frazioni temporali delle discipline afferenti ad una medesima annualità integrata; f ) deliberano in merito alle discipline attraverso cui sono sviluppati i corsi di studio, rispettando il contenuto dell’ordinamento didattico; g) deliberano in merito all’organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonché dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui sono formalizzati i criteri di impostazione e le finalità formative, purché nel rispetto dei vincoli fissati dagli ordinamenti didattici della Facoltà. Per quanto riguarda il monte complessivo dei crediti, i regolamenti didattici dei singoli corsi di studio definiscono univocamente quante e quali ore sono dedicate a ciascun tipo di corso di insegnamento (monodisciplinari, integrati, laboratori), e quante e quali ore sono dedicate a ciascun modulo eventuale. Inoltre i regolamenti didattici devono specificare pure univocamente la titolazione di ogni corso o modulo. 4 4.1 I regolamenti didattici della Facoltà rilevante. La Commissione giudicatrice può essere di undici (11) membri o di sette (7) membri. I membri della Commissione esaminatrice sono docenti ufficiali del Corso di studi. Nel caso di undici (11) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 110 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 110/110, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Nel caso di sette (7) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 70 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 70/70, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Il voto finale sarà comunque espresso in centodecimi, attraverso opportuna riconversione proporzionale. L’elaborato consiste in un progetto e in uno studio su argomenti che rientrano fra gli obiettivi del singolo corso di studio. I regolamenti didattici di ciascun corso di studi, riportano le norme particolari relative alla presentazione e alla elaborazione della tesi di laurea. Le modalità di presentazione orale saranno concordate di volta in volta con i relatori; i candidati comunque potranno avvalersi di 31 4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura (XIX) 4. I regolamenti didattici 4 32 4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura La Facoltà di Architettura di Bari attiva per il corrente AA il corso di laurea magistrale (CdLm) di cinque anni a ciclo unico in “Architettura” (Classe n. 4/S) conformandosi alle prescrizioni del D.M. 28.11.2000 “Determinazione delle classi delle Lauree Specialistiche Universitarie” nonché a quelle del D.M. n. 270 del 2.10.2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed in particolare all’art. 6 c. 3 di quest’ultimo D.M. La Laurea magistrale in Architettura della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari fa parte di quei diplomi, certificati ed altri titoli di formazione nel settore dell’architettura che sono oggetto di reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e come tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT), del 4.12.2003 (pp.2-4). Il corso di studi è di durata quinquennale, e prevede il rilascio del titolo di “laureato magistrale”. In ottemperanza a quanto prescritto dal D.M. 509/99 il cdls adotta il sistema dei crediti per agevolare la mobilità degli studenti, compresi quelli in corso e fuori corso già iscritti al corso di Laurea in Architettura ex Tab. XXX (D.M. 24.02.1993), verso il cdls di nuova istituzione. Il corso di studi prevede due indirizzi: uno “generale” e uno “classico”. Per l’A.A. 2008-09 (XIX) il numero complessivo dei posti a disposizione per gli iscritti al 1° anno è 150 (di cui quello degli studenti ammissibile all’indirizzo classico è fissato in 25) integrati dagli eventuali trasferimenti di studenti della Facoltà di Architettura di Bari provenienti da anni successivi sino al numero massimo complessivo non superiore a 50. 4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura La sua durata è di cinque anni per un monte totale di almeno 300 crediti (di cui almeno 180 da svilupparsi intra moenia) pari a 32 annualità d’esame. L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli didattici, ciascuno dotato di una sua finalità specifica: • il primo ciclo, destinato alla formazione di base, corrisponde ai primi due anni di corso; • il secondo ciclo, destinato alla formazione scientifico-tecnica e professionale, corrisponde al terzo e al quarto anno; • il terzo ciclo, infine, corrispondente al quinto anno, è destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e alla elaborazione della tesi di laurea. Ciascun anno di corso comprende 30 settimane di attività didattica, che possono essere articolate anche in distinti periodi (p. es. due semestri). Dopo il superamento degli esami previsti, lo studente è ammesso a sostenere l’esame di laurea con il quale la Facoltà gli conferisce il titolo di “laureato specialista in architettura”. Questo titolo costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di Stato, che, se sostenuto con successo, è certificato da un altro diploma, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto (questa potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale). 4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base L’attività didattica dei tre cicli è organizzata in corsi ufficiali di insegnamento,ognuno dei quali è articolato ai soli fini didattici, in aree disciplinari. Ogni area disciplinare fa capo ad uno o più settori scientifico disciplinari. Ad esse è assegnato un numero di crediti di base. In accordo al D.M. 509/1999, in ciascun corso di insegnamento il numero complessivo di crediti è successivamento stabilito in funzione degli obiettivi specifici della formazione e dello svolgimento di attività formative stabilite dal manifesto annuale degli studi. 4.2.4 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuno degli ambiti disciplinari assumono a loro fondamento i contenuti minimi disciplinari così come già definiti nella tabella XXX ex D.M. 24 febbraio 1993, e successivamente nella declaratoria dei settori scientifico-disciplinari contenuta nell’allegato B al D.M. 4 ottobre 2000, di cui già all’art.1 del D.M. 23 dicembre 1999. 4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento L’attività didattica del corso di laurea specialistica in Architettura si articola in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche della professione. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità, costituite da corsi ufficiali di insegnamento. Al fine di consentire un’articolazione dell’attività didattica, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualità. Pertanto gli esami di profitto possono essere sostenuti su (cfr. 4,1,13): • corsi di insegnamento monodisciplinari annuali; • corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità; • corsi di insegnamento integrati; • laboratori. Per assicurare un’idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo 1990, nei Laboratori è assicurato un rapporto personalizzato fra discenti e docenti tale da consentire il controllo Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonché dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage). Su delibera del Consiglio di Facoltà tali attività didattiche sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualità. Nell’ambito dell’indirizzo classico alcuni corsi del I e II ciclo si svolgono nell’ambito di stage previsti sia in località archeologiche italiane che estere. Le spese per i viaggi e le permanenze fuori sono a carico degli studenti salvo i contributi previsti dal Politecnico di Bari e la disponibilità di alloggi nelle sedi di missione durante gli stage di scavo del II ciclo. 4.2.6. Cicli didattici I tre cicli dell’attività didattica di cui al punto 4.2.2 sono così definiti per finalità didattiche: 4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno) È destinato alla formazione di base. Alla fine del primo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere appreso gli elementi fondamentali della logica dell’architettura, della sua costruzione, della storia dei componenti essenziali dello spazio dell’architettura, nonché le tecniche fondamentali della rappresentazione dell’architettura e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto; e deve saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. Inoltre per l’indirizzo “classico” lo studente deve dimostrare di avere appreso le tecniche fondamentali del rilievo e della rappresentazione manuale e digitale dell’architettura; e deve inoltre dimostrare di aver acquisto le conoscenze storiche, archeologiche e architettoniche di base relative al mondo antico. Discipline del primo ciclo Concorrono alla definizione del I ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “aree disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 120 crediti, pari a 13 annualità, per ciascuno degli indirizzi. 4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno) È destinato alla formazione scientificotecnica e professionale. Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto, di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica e urbanistica, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti (lo strumento progettuale è adesso il metodo specifico di conoscenza degli allievi). In particolare per l’indirizzo classico lo studente deve dimostrare, attraverso le specifiche verifiche di profitto, di aver acquisito gli elementi essenziali della metodologia della ricerca archeologica, di saper affrontare un rilievo ai diversi livelli di scala, facendo ricorso alle metodologie di volta in volta ritenute più idonee, di aver acquisito le cognizioni necessarie ad interpretare i resti architettonici, di saper produrre elaborati che restituiscano scientificamente le forme originarie di un’architettura antica, nei limiti consentiti dal sopravvissuto nonché di sapersi avvalere di tale prodotto ai fini della comprensione storica dell’edificio stesso e dell’elaborazione di eventuali progetti di restauro. Discipline del secondo ciclo Concorrono alla definizione del II ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “ambiti disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per totale di 120 crediti, pari a (8+7) esami. 4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno) È destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e all’elaborazione dell’esame di laurea. Qui lo studente, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare attraverso sue originali proposte, la raggiunta capacità di operare sintesi progettuali, pertinenti e verificabili nell’ambito delle conoscenze e del dibattito culturale sulla costruzione dello spazio in ogni scala. I piani di studio individuali sono strutturati 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI) individuale della pratica del progetto; e pertanto non possono essere ammessi più di 50 allievi per ogni Laboratorio. I laboratori da attivarsi sono: • Laboratori 1-4 di Progettazione architettonica, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana); • Laboratori 1-2 di Costruzione dell’architettura, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura) e del ssd ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni); • Laboratorio di Restauro, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 19 (Restauro); • Laboratorio di Urbanistica, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 21 (Urbanistica); • Laboratorio di sintesi finale, caratterizzato da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana), e da un’altra disciplina presa dai settori: ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR 21 (Urbanistica). Nel Laboratorio di sintesi finale lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto d’architettura nei diversi campi dell’applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale fanno parte dei laboratori di laurea (cfr. 4.2.6.3) e vengono istituiti all’inizio di ogni semestre dal Consiglio di Facoltà, che ne definisce la correlazione con la tesi di Laurea. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all’esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. 33 4. I regolamenti didattici 4 34 all’interno di particolari strutture didattiche denominate “laboratori di laurea”. Discipline ed esami del terzo ciclo Concorrono alla definizione del III ciclo discipline che fanno riferimento a insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 60 crediti, pari a 5,5 annualità. Dei 60 crediti complessivi, 6 sono da assegnarsi ad attività didattico-pratiche da svolgersi ai fini del tirocinio/stage o sotto la guida diretta del Collegio dei docenti del laboratorio di laurea, o presso qualificate strutture di istituti di ricerca scientifica nonché reparti di ricerca e sviluppo di Enti e imprese pubbliche e/o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni. Esse possono consistere anche in attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari) svolte con l’utilizzazione di esperti. I Laboratori di laurea Il laboratorio di laurea è una struttura didattica a cui fanno riferimento tutti i corsi del 5° anno (ad eccezione dell’insegnamento di Estimo) per un totale di 52,5 crediti. In particolare esso comprende: • il laboratorio di sintesi finale; • tre insegnamenti (ciascuno di 10 crediti), le cui ore sono tutte dedicate allo svolgimento di attività di ricerca finalizzate alla redazione della tesi (i docenti ufficiali hanno il ruolo di tutor); • lo stage (6 crediti). Disciplinarmente ciascun laboratorio di laurea si caratterizza in base a tre parametri: • la scala dimensionale (architettura, città, territorio); • i settori scientifico-disciplinari di riferimento (almeno tre); • la tematica di ricerca e di progetto, che fa riferimento al patrimonio consolidato di ricerche e progetti della Facoltà e del Dipartimento ICAR. Programmazione e istituzione dei laboratori di laurea Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di laurea, per ciascun A.A.: • due serie di laboratori di laurea, ciascuno della durata di 11 mesi: - una parte a settembre e si conclude a luglio; - l’altra parte a marzo e si conclude a febbraio; • due appelli straordinari (uno a dicembre come prolungamento della sessione autunnale; ed uno ad aprile come prolungamento della sessione invernale) destinati unicamente agli esami del 4° anno. Prima dell’inizio di ciascun semestre (ottobre e marzo), il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio Unitario di Classe: -determina il numero dei laboratori di laurea da attivare in base al numero degli studenti che si trovano a quella data nelle condizioni di potersi iscrivere; -definisce e rende note le denominazioni dei laboratori di laurea sulla base dei progetti didattici elaborati dai collegi dei docenti; -approva le afferenze dei docenti ai differenti laboratori. Successivamente il Consiglio di Facoltà, in base al numero degli studenti iscritti ai differenti laboratori di laurea: • approva la composizione complessiva del laboratorio di laurea; • procede alla loro attivazione (assegnazione di spazi e attrezzature). Iscrizione ai laboratori di laurea e loro attivazione Condizioni necessarie per iscriversi ai laboratori di laurea sono: • avere superato tutti gli esami del I e II ciclo; • essere in possesso della certificazione della conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Dopo la presentazione pubblica e on line dei progetti didattici, i laureandi fanno la loro opzione per i laboratori. Alla domanda di iscrizione sono allegati: • L’autocertificazione relativa al superamento di tutti gli esami richiesti; • una breve relazione dalla quale dovranno evincersi le motivazioni per le quali si chiede l’iscrizione a quel laboratorio di laurea, quel tipo di progetto di sintesi finale, quella specifica tesi di ricerca, ecc.; • il curriculum studiorum, costituito da una descrizione dei momenti ritenuti più significativi della propria formazione, comprendente il portfolio (elaborati grafici) dei progetti e delle ricerche prodotti individualmente, ritenuti più significativi. Struttura e composizione dei laboratori di laurea Ciascun laboratorio di laurea è costituito di norma: • da un Collegio di Docenti, in genere 3 docenti di ruolo, di cui uno con funzione di coordinatore e responsabile del laboratorio di sintesi finale. Il Collegio dei docenti prima dell’inizio di ogni semestre elaborano un progetto didattico e di ricerca esecutivo, necessario all’istituzione del laboratorio stesso; • da 6 laureandi, ciascuno dei quali è tenuto ad elaborare individualmente, di intesa con il Collegio e nell’ambito del progetto didattico e di ricerca proposto dal Collegio stesso e in collaborazione con gli altri laureandi, un progetto di architettura e una ricerca il cui obiettivo è la stesura del capitolo di propria competenza della tesi. Il progetto di sintesi Il progetto d’architettura elaborato dai laureandi è in stretta correlazione con l’attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La tesi di ricerca La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui problemi di architettura. Si configura generalmente costituita di tre parti: • testo critico; • documentazione: sono i materiali “inediti” rintracciati durante il lavoro, materiale prima del tutto sconosciuto alla comunità scientifica. In questo caso si tratta in genere di materiali cartacei provenienti da archivi o biblioteche: libri, disegni esistenti, documenti ma anche rilievi, foto, ecc.; • apparati critici: bibliografia ragionata, nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc. Esame di laurea specialistica in Architettura Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea magistrale in Architettura è necessario: • avere ottenuto almeno 300 crediti per attività didattiche e di ricerca; • avere ricevuto la idoneità rilasciata dal laboratorio di sintesi finale. L’esame di laurea consiste: • nella discussione del progetto di sintesi finale; • nella discussione della tesi di ricerca. La valutazione si riferisce sia al progetto di sintesi che alla tesi di ricerca, e assume come base la media dei voti riportati negli esami di profitto. Commissioni di laurea La Commissione esaminatrice é formata da undici membri, professori ufficiali della Facoltà. Della Commissione fa parte solo il coordinatore del laboratorio di laurea, ma Criteri di valutazione Il voto dell’esame di laurea deriva da: • media degli esami di profitto espressa in centodecimi (a), cui va a sommarsi: • la media pesata delle valutazioni espressa in decimi (b) dei singoli commissari relativa al progetto di sintesi finale e alla tesi di ricerca. Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di 110 é possibile avanzare la proposta di lode. Acquisizione dei risultati e loro pubblicazione Al fine di non disperdere l’attività di ricerca prodotta dai laboratori di laurea con l’elaborazione delle tesi, la Facoltà promuove l’acquisizione dei risultati formalizzati: • dei progetti di sintesi finale, • delle tesi di ricerca attraverso la loro elaborazione elettronica e garantendo comunque il copyright agli autori. 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI) Esami del laboratorio di laurea Per ciascun insegnamento dei laboratori di laurea è istituita una commissione costituita da professori ufficiali della Facoltà, appartenenti allo stesso ssd. Gli insegnamenti di stessa denominazione hanno la stessa commissione. Ciascuna commissione esamina gli studenti iscritti all’esame, indipendentemente dal Laboratorio di appartenenza. I laboratori di sintesi rilasciano soltanto un’idoneità che vale come ammissione all’esame di laurea. non gli altri membri del collegio. Presidente della Commissione di norma é il Preside o il Presidente del Consiglio Unitario di Classe. Le Commissioni sono nominate dal Preside. In apertura di seduta il Presidente dà la parola al coordinatore del laboratorio di laurea. Successivamente la parola passa ai candidati che espongono in sequenza: • il progetto di sintesi finale; • la tesi di ricerca. La seduta d’esame é pubblica per quanto attiene alla tesi di ricerca. Al termine il Presidente invita la Commissione a ritirarsi per la discussione di merito e per la valutazione. 35 4. I regolamenti didattici 4 36 4.2.7 Equipollenze fra laurea e laurea specialistica 4.2.7.1 Disattivazione dei corsi di laurea (cdl) in Architettura ex D.M. 24.02.1993 (G. U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX, ed ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9); e loro equipollenza con il corso di laurea specialistica (cdls) in Architettura ex D.M. 03.11.1999, n. 509. A partire dall’A.A. 2006/2007 sono disattivati tutti i cicli del CdL in Architettura ex D.M. 24.02.1993; e contemporaneamente sono attivati tutti i cicli del Corso di laurea specialistica in Architettura. Equivalenze fra insegnamenti dell’ordinamento CdLS Classe n.4/S- D. M.28/XI/2000 con il precedente ordinamento ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX + ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9) Per quanto attiene all’ordinamento precedente comunemente detto N. O., valgono le seguenti equivalenze fra insegnamenti: Vecchio Ordimento / 1982-1990 1° e 2° anno Storia dell’architettura 1a annualità Storia dell’architettura 2a annualità Tecnologie dei materiali da costruzione Istituzioni di matematica Istituzioni di matematica II Urbanistica 1a annualità Disegno e rilievo Applicazioni di geometria descrittiva Statica 3° e 4° anno Caratteri tipologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica e impianti Sociologia urbana e rurale Strumenti e metodi per il rilievo architettonico Cultura tecnologica della progettazione I Cultura tecnologica della progettazione II 5° anno Estimo ed esercizio professionale Nuovo Ordinamento / 1993-1994 Primo ciclo ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale Storia dell’architettura moderna Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di matematiche 1a annualità Istituzioni di matematiche 2a annualità Urbanistica Disegno dell’architettura I + Disegno dell’architettura II Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Statica I + Statica II Secondo ciclo ex tabella XXX Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica ambientale I + Fisica tecnica ambientale II Sociologia urbana Rilievo dell’architettura I + Rilievo dell’architettura II Progettazione ambientale Tecnologie del recupero edilizio Terzo ciclo Esercizio professionale dell’architettura 1993-1994 Primo ciclo n.o. ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale (9 cfu) Storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (4,5 cfu) + Elementi di geometria analitica (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (4,5 cfu) + Stereotomia (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Secondo ciclo n.o. ex tabella XXX Urbanistica II (4 cfu) Storia e metodi dell’architettura (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. I (4 cfu) + Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. II (3,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea I + II (7 cfu) 2000 Primo ciclo CdLs (classe n.4/s) Storia dell’arch. Antica (esonerati al 2° della parte di medioevale) (9 cfu) Storia dell’architettura medioevale e storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (9 cfu) Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu) Secondo ciclo CdLs (classe n.4/s) Teorie e tecniche della progettazione urbanistica (4 cfu) Storia dell’architettura IV (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura (7,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea (7 cfu) 4.2.7.1 Indirizzo “generale” CdLs in Architettura • la preparazione storica tesa: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione; e conseguentemente all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura; • la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di produzione dei manufatti edilizi, nonché delle analisi esigenziali e di costo; • la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione. Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame, di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 2 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi al II ciclo (terzo anno) è necessario aver superato, almeno tutti i seguenti 11 esami su 14 complessivi: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura antica 4 Statica 5 Materiali e progettazione di elementi costruttivi 6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura 7 Fisica tecnica (m/2) 8 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I 9 Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II 10 Disegno dell’architettura 11 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superano dette annualità. 4 4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI) L’indirizzo “generale” è dedicato alla formazione specifica nel settore dell’Architettura, e cioè alla formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad assicurare il raggiungimento: 1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; 6. della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione. In esso, con riferimento alla natura e alle finalità proprie del CdLm in Architettura, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-estetica necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384 sull’architettura, attraverso: • l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato; • la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico; 37 4. I regolamenti didattici 4 Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica (almeno 12 cfu)) 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica (almeno 11,5 cfu) 3 Materiali e progettazione di elementi costruttivi (almeno 9 cfu) 4 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura (almeno 12 cfu) 5 Storia dell’architettura antica (almeno 9,5 cfu) 6 Statica (almeno 8,5 cfu) 7 Istituzioni di matematiche 1a. annualità (almeno 9 cfu, con obbligo di sostenere l’eventuale 2a. annualità come primo esame) 8 Disegno dell’architettura (almeno 9 cfu) 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (almeno 8,5 cfu) 10 Fisica tecnica (almeno 4 cfu) Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. 38 Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei È necessario aver sostenuto tutti gli esami del primo ciclo e inoltre aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 2 Scienza delle costruzioni 3 Esami per un totale di 2 annualità; oppure: 1 annualità + 2 semestralità; oppure: 4 semestralità rivenienti dalle seguenti aree disciplinari: II Discipline storiche per l’architettura III Teoria e tecniche per il restauro architettonico V Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia VI Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura VIII Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale IX Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuori-corso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe con i gli studenti stessi. Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al I e II ciclo inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura della Facoltà di Architettura di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla-osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà certificare almeno la conoscenza della lingua inglese, in aggiunta a quella eventuale di altre lingue dell’UE. Propedeuticità d’esame del I ciclo Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - I ciclo Ciclo Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti didattico di corso insegnamento crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) i 1° l 2° l 1 1 1 1 1 6 1 12 3 9,5 9 9 9 8,5 60 12 m/4 I 1 1 1,5 7 m l 1 1 8,5 12 I m 1 11,5 1 7,5 7 60 Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 13 esami Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 1a. annualità - Composizione elettronica della progettazione architettonica Teoria dell’architettura I Storia dell’architettura antica Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I Disegno dell’architettura Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Teoria dell’architettura II Storia dell’architettura medioevale + storia dell’architettura moderna Statica Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio di Urbanistica - Storia e teorie dell’urbanistica - Tecniche dell’urbanistica Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II Ambiti disciplinari Crediti per insegnamento icar 14 icar 14 i i 9 3 icar 14 icar 18 icar 12 mat 05 icar 17 icar 17 i ii v x xi xi 3 9,5 9 9 9 8,5 60 icar 14 icar 14 icar 14 icar 18 i i i ii 9 3 1,5 7 icar 08 iv 8,5 icar 12 icar 12 v v 9 3 icar 21 icar 21 mat 05 viii viii x 7,5 4 7,5 60 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura - Storia medioevale dell’architettura + antica Storia dell’architettura moderna Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di geometria II - Istituzioni di geometria I + + istituzioni di matematica - istituzioni II di matematica I 4 4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura m/4 m m m m m 1 Settori scientificodisciplinari Legenda l Laboratorio m Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato m/2 i 39 Propedeuticità d’esame del II ciclo Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - II ciclo Ciclo Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti didattico di corso insegnamento crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) ii 3° 4. I regolamenti didattici 4 l 1 0,5 0,5 1 1 7,5 3,5 4 8 8 L 1 10,5 l m l l I I 40 10 m m/2 m/2 m I m 4° 1 1 8 1 1 1 1 1 1 7,5 59 10,5 7 10,5 11 11 11 6 61 Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 14 esami Settori Ambiti Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Non si può sostenere l’esame di: Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Progettazione architettonica 1a annualità - Tecnica delle costruzioni - Storia dell’architettura Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Teoria e storia del restauro Scienza delle costruzioni Metodi e tecniche di analisi ambientale I (fisica tecnica + fisica tecnica ambientale I) icar 14 icar 09 icar 18 icar 14 icar 18 icar 19 icar 08 ing-ind 10-11 i iv ii i ii iii iv vi 7 1,5 1,5 7,5 3,5 4 8 8 Storia dell’architettura - Storia dell’architettura contemporanea antica e medioevale - Storia dell’architettura moderna - Teoria dell’architettura Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 21 icar 21 viii viii 7,5 3 Rilievo dell’architettura icar 17 xi 7,5 59 i i i ii 7,5 1,5 1,5 7 Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura iii iv 7,5 3 Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I iv i iv 8 1,5 1,5 Laboratorio di progettazione urbanistica - Laboratorio di urbanistica vi v v ix 3,5 4 3,5 11 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Composizione e progettazione urbana icar 14 - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie icar 14 - Riqualificazione del paesaggio urbano icar 15 Storia dell’architettura IV icar 18 Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico icar 19 - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico icar 09 Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture icar 09 - Teorie e tecniche della progettazione architettonica icar 14 - Sistemi statici e forme strutturali icar 09 Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II ing-ind 11 - Tecnologia dell’architettura icar 12 - Tecnologie del recupero edilizio icar 12 Sociologia urbana sps 10 + secs p06 61 Se non si è sostenuto l’esame di: Teorie e tecniche della progettazione urbanistica - Urbanistica Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Storia dell’architettura contemporanea Laboratorio di Restauro architettonico - Teoria e storia del restauro - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Propedeuticità d’esame del III ciclo Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - III ciclo Ciclo Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti didattico di corso insegnamento crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) iii 5° i lsf 1 1 7,5 16,5 m m m 1 1 1 10 10 10 Tre insegnamenti da scegliersi fra m/2 0,5 6 Stage 60 Monte crediti complessivo = 60. Totale = 6 esami Ambiti Crediti per disciplinari insegnamento icar 22 icar 22 vii vii icar 14 icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 12 icar 21 i i ii iii iv v viii icar 14 icar 18 icar 19 icar 08/09 icar 12 ing-ind 11 icar 22 icar 21 sps 10 icar 17 i ii iii iv v vi vii viii ix xi icar 14 icar 19 icar 09 icar 12 icar 17 i iii iv v xi Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Estimo - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 3,75 3,75 Inoltre non ci si può iscrivere al laboratorio di laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e del II Ciclo. 4 4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura Estimo - Estimo ed esercizio professionale - Valutazione economica dei progetti Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2a. annualità - Un insegnamento in alternativa fra Settori scientificodisciplinari 10 6 Legenda 60 l Laboratorio m Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato m/2 i 41 4.2.7.2 Indirizzo “classico” CdLs in Architettura 4. I regolamenti didattici 4 42 In aggiunta agli obiettivi strategici dell’indirizzo generale, il curriculum “classico” è finalizzato a fornire competenze specifiche nel settore dei beni archeologici e monumentali del mondo antico e medievale mediterraneo, al fine di formare una figura professionale dotata di: • adeguate cognizioni storiche nell’ambito del contesto cronologico e geografico in cui è chiamato ad intervenire; • adeguate conoscenze delle manifestazioni artistiche e più in generale produttive del mondo mediterraneo tra l’età del bronzo e la fine dell’età medievale, nonché della capacità di classificazione, comprensione e interpretazione dei materiali archeologici, anche ai fini della loro fruizione museale; • idonee conoscenze dei fondamenti metodologici basilari delle discipline archeologiche, non escluse di quelle metodiche di ricerca analitica che si avvalgono del supporto di metodologie scientifiche sussidiarie e dell’applicazione delle nuove tecnologie; • idonea padronanza delle metodologie del rilievo manuale e strumentale ai diversi livelli di scala, non escluse la fotogrammetria digitale, le tecnologie satellitari e di scansione digitale tridimensionale. Tali conoscenze sono volte ad assicurare a tale figura professionale una specifica capacità di intervento in quei contesti specifici inerenti il patrimonio archeologico e monumentale mediterraneo. Saranno quindi suoi interlocutori le autorità preposte alla tutela del patrimonio e costituiranno ambiti peculiari di intervento: Il rilievo archeologico ai diversi livelli di scala, dal particolare architettonico alla documentazione topografica; Il restauro archeologico, dal monitoraggio alla manutenzione dell’esistente e fino all’elaborazione di progetti di anastilosi; La progettazione e l’allestimento museale nei lori diversi aspetti; La sistemazione d’area e la progettazione di parchi archeologici, nella complessità delle problematiche che discendono dalle specifiche esigenze di conservazione e di fruizione. Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi nel successivo A.A. al II ciclo (terzo anno) lo studente dovrà aver superato i seguenti esami: 1 Laboratorio 1 di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2 di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura greca - Storia dell’architettura della Magna Grecia 4 Storia dell’architettura romana + storia dell’architettura delle province romane 5 Statica 6 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematiche I 7 Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematiche II 8 Disegno dal vero dell’architettura antica I (M/2) 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva 10 Archeologia ed antichità egea (M/2) 11 Storia greca (M/2) 12 Archeologia e storia dell’arte greca + Archeologia della Magna Grecia 13 Storia romana (M/2) 14 Etruscologia ed antichità italiche (M/2) 15 Archeologia e Storia dell’arte romana Archeologia delle province romane Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superino dette annualità. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. Conoscenza della lingua inglese Per iscriversi al secondo ciclo lo studente dovrà certificare la conoscenza della lingua inglese. Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. È possibile iscriversi con riserva ai corsi del 4° anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Conoscenza di una seconda lingua straniera Per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà certificare la conoscenza di base di una seconda lingua straniera, in aggiunta a quella della lingua inglese già precedentemente certificata, da scegliersi tra il francese, il tedesco e il greco moderno. 4 4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuoricorso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe con i gli studenti stessi. Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al III ciclo provenendo da altri Atenei. 43 Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - I ciclo Ciclo Anno Tipo di Composizione Totale didattico di corso insegnamento annualità crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari I Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 1a. annualità - Composizione elettronica della progettazione architettonica icar 14 icar 14 i i 9 3 Storia dell’architettura greca + Storia dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia Materiali da costruzione naturali + Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I Disegno dal vero dell’architettura antica icar 18 ii 9,5 icar 12 v 9 mat 05 icar 17 x xi 9 3 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Laboratorio 1° di Archeologia (Greca) - Archeologia egea - Archeologia e storia dell’arte greca icar 17 xi 8,5 l-fil let/01 xii l-ant/02 xii 3 3 - Archeologia della Magna Grecia l-ant/07 3 1° 4. I regolamenti didattici 4 2° l 1 12 m 1 9,5 I 1 9 m m/2 1 1 9 3 m I 1 1 8,5 9 l 7 1 60 12 xii Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II - Istituzioni di geometria I + - Istituzioni di matematica 1 Storia dell’architettura - Storia romana dell’architettura greca - Storia dell’architettura della Magna Grecia Laboratorio 2° di - Laboratorio 1° di archeologia (Romana) archeologia (Greca) 60 m 1 8 m L 1 1 8,5 12 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura romana + Storia dell’architettura delle province romane Statica Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura icar 14 icar 14 icar 18 i i ii 9 3 8 icar 08 iv 8,5 icar 12 icar 12 icar 21 v v viii 9 3 4 m/2 1 4 - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Tecniche dell’Urbanistica m L 1 1 7,5 9 Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II mat 05 Laboratorio 2° di archeologia (Romana) x 7,5 - Storia romana - Etruscologia e antichità italiche - Archeologia e storia dell’arte romana + archeologia delle province romane xii xii xii 1,5 1,5 6 7 60 Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 14 annualità 44 Propedeuticità d’esame del I ciclo l-ant 02 l-ant/06 l-ant/07 Legenda 60 l Laboratorio m Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato m/2 i Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - II ciclo Propedeuticità d’esame del II ciclo Tipo di Composizione Totale insegnamento annualità crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari II l Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Progettazione architettonica 1a annualità - Tecnica delle costruzioni - Storia dell’architettura Teoria e storia del restauro Scienza delle costruzioni Metodi e tecniche di analisi ambientale I (fisica tecnica + fisica tecnica ambientale I) icar 14 icar 09 icar 18 icar 19 icar 08 ing-ind 10-11 3° 1 10 m/2 m m 1 1 1 4 8 8 L 1 10,5 Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana m 1 10,5 Disegno e rilievo dell’architettura antica + Rilievo archeologico L 1 9 Laboratorio 3° di Archeologia 4° l I l l 7 1 1 1 1 60 10,5 7 10,5 11 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Composizione e progettazione urbana - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie - Riqualificazione del paesaggio urbano Storia dell’architettura IV: storia dell’architettura medioevale 4 + storia dell’architettura moderna 4 - storia dell’arch. contemporanea 4 Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teorie e tecniche della progettazione architettonica - Sistemi statici e forme strutturali se non si è sostenuto l’esame di: Storia dell’architettura IV - Storia dell’architettura romana - Laboratorio 3° di progettazione architettonica Scienza delle costruzioni - Istituzioni di geometria e istituzioni di matematica 2 - Statica i iv ii iii iv vi 7 1,5 1,5 4 8 8 viii viii 7,5 3 Laboratorio di progettazione urbanistica - Urbanistica icar 17 xi 10,5 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica l-ant 09 l-ant 10 xii xii 4,5 4,5 60 - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Laboratorio di restauro architettonico icar 14 icar 14 i i 7,5 1,5 - Teoria e storia del restauro - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica icar 15 i 1,5 - Scienza delle costruzioni icar 18 ii3,5 3,5 icar 18 ii 3,5 Laboratorio di costruzione dell’architettura Metodi e tecniche di analisi ambientale II Laboratorio 4° di Archeologia - Laboratorio 3° di Archeologia icar 19 icar 09 iii iv 7,5 3 icar 09 icar 14 icar 09 iv i iv 8 1,5 1,5 icar 21 icar 21 - Archeometria -Metodologia e tecniche della ricerca archeologica Non si può sostenere l’esame di: 4 4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura Ciclo Anno didattico di corso - Metodi e tecniche di analisi ambientale I segue > 45 > continua Ciclo Anno Tipo di Composizione Totale Insegnamenti didattico di corso insegnamento annualità crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) II 4. I regolamenti didattici 4 46 4° I I 1 1 11 10 Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II - Tecnologia dell’architettura - Tecnologie del recupero edilizio Laboratorio di allestimento di mesei e di parchi archeologici -Museografia o architettura del paesaggio ing-ind 11 vi icar 12 v icar 12 v 3,5 4 3,5 icar 14 i 4 - Tecnologie di sistemi impiantistici icar 12 v 4 - Restauro dei monumenti icar 19 iii 3 60 6 60 Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 12 annualità Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - III ciclo Ciclo Anno Tipo di Composizione Totale didattico di corso insegnamento annualità crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) III Estimo - Estimo ed esercizio professionale - Valutazione economica dei progetti Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2a. annualità 5° i lsf 1 1 7,5 16,5 1 1 1 10 10 10 Tre insegnamenti da scegliersi fra m/2 0,5 6 Stage 5,5 60 Monte crediti complessivo = 60 | Totale = 5,5 annualità Non può essere Se non si è sostenuto sostenuto l’esame di: l’esame di: Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Estimo icar 22 icar 22 vii vii icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 17 l-ant/07 l-ant/08 i ii iii iv xi xii xii icar 14 icar 19 icar 12 icar 21 i iii v viii icar 14 icar 15 icar 19 icar 21 i i iii viii 3,75 3,75 - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Inoltre non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo 4 4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura m m m Propedeuticità d’esame del III ciclo 10 6 60 Legenda l Laboratorio m Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato m/2 i * Esami necessari per il passaggio al II Ciclo 47 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLs in Architettura Insegnamenti e docenti per aree disciplinari Insegnamenti ssd Crediti icar/14 9 Laboratorio di appartenenza Docenti Area I: Progettazione architettonica e urbana 4. I regolamenti didattici 4 48 01 Composizione architettonica 1/A Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Claudio D’Amato 02 Composizione architettonica 1/B (c.s.) Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Rossana Carullo 03 Composizione architettonica 1/C (c.s.) Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Giuseppe Fallacara 04 Composizione elettronica della prog. arch. 1/A Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Marco Stigliano 05 Composizione elettronica della prog. arch. 1/B (c.s.) Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Annalisa Di Roma 06 Composizione elettronica della prog. arch. 1/C (c.s.) Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Hilde Romanazzi 07 Composizione architettonica 2/A Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Loredana Ficarelli 08 Composizione architettonica 2/B (c.s.) Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Nicola Parisi 09 Composizione architettonica 2/C (c.s.) Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica Rossana Pagliarulo 10 Caratteri dell’architettura A Laboratorio 2/A di Progettazione Architettonica Annalisa Giglio 11 Caratteri dell’architettura B (c.s.) Laboratorio 2/B di Progettazione Architettonica Giuseppe Rociola 12 Caratteri dell’architettura C (c.s.) Laboratorio 2/C di Progettazione Architettonica Annalinda Neglia 13 Teoria dell’architettura icar/14 4,5 14 Progettazione architettonica 1/A icar/14 7 15 icar/14 icar/14 icar/14 3 8,5 3 Claudio D’Amato Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica Claudio D’Amato Progettazione architettonica 1/B (c.s.) Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica Ariella Zattera 16 Progettazione architettonica 1/C (c.s.) Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica Michele Beccu 17 Progettazione architettonica 1/D (c.s.) Laboratorio 3/D di Progettazione architettonica Carlo Moccia 18 Progettazione architettonica 1/E (c.s.) Laboratorio 3/E di Progettazione architettonica Anna Bruna Menghini 19 Progettazione architettonica 1/F (c.s.) Laboratorio 3/F di Progettazione architettonica 20 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura A 21 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura B (c.s.) 22 Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura C (c.s.) 23 Composizione e progettazione urbana A 24 icar/14 7,5 Matteo Ieva Paolo Carlotti Annalinda Neglia icar/14 Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Attilio Petruccioli Composizione e progettazione urbana B (c.s.) Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Rocco Ferrari 25 Composizione e progettazione urbana C (c.s.) Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Franco Defilippis 26 Composizione e progettazione urbana D (c.s.) Laboratorio 4/D di Progettazione architettonica Antonio Riondino 27 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Calogero Montalbano 28 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie B (c.s.) Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Francesco Caragiulo 29 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C (c.s.) Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Michele Montemurro 30 Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie D (c.s.) Laboratorio 4/D di Progettazione architettonica Matteo Ieva 31 Riqualificazione del paesaggio urbano icar/15 4,5 Laboratori 4/A, 4/B, 4/C, 4/D di Progettazione architettonica Attilio Petruccioli 32 Teorie e tecniche della progettazione architettonica A icar/14 1,5 Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Claudio D’Amato icar/14 7 1,5 Insegnamenti 33 Teorie e tecniche della progettazione architettonica B e C ssd Crediti Laboratorio di appartenenza Docenti icar/14 3 Laboratori 2/B e 2/C di Costruzione dell’architettura Eliana de Nichilo icar/18 9 Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica 01 Storia dell’architettura antica A 02 Storia dell’architettura antica B (c.s.) Giorgio Rocco 03 Storia dell’architettura greca icar/18 4 Giorgio Rocco 04 Storia dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia icar/18 3,5 Giorgio Rocco 05 Storia dell’architettura medioevale icar/18 3,5 Giorgio Ortolani 06 Storia dell’architettura moderna icar/18 3,5 Giampaolo Consoli 07 Storia dell’architettura contemporanea III icar/18 3,5 Claudio D’Amato 08 Storia dell’architettura IV: Greca - Ellenistica icar/18 3,5 Giorgio Rocco 09 Storia dell’architettura IV: Romana Giorgio Ortolani 10 Storia dell’architettura IV: Islamica Attilio Petruccioli 11 Storia dell’architettura IV: Moderna in pietra da taglio Giuseppe Fallacara 12 Storia dell’architettura IV: Contemporanea Claudio D’Amato Monica Livadiotti 01 Teoria e storia del restauro icar/19 4 02 Restauro architettonico A icar/19 7,5 03 04 Rossella De Cadilhac Laboratorio di Restauro architettonico A Rossella De Cadilhac Restauro architettonico B (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico B Ignazio Carabellese Restauro architettonico C (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico C Giacomo Martines Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura 01 Statica A 02 Statica B (c.s.) icar/08 8,5 03 Scienza delle costruzioni icar/08 8 04 Tecnica delle costruzioni A icar/09 3 05 Pietro D’Ambrosio Umberto Ricciuti Pilade Foti Laboratorio 3/A, 3/F di Progettazione architettonica Vincenzo Giannuzzi Tecnica delle costruzioni B (c.s.) Laboratorio 3/B, 3/E di Progettazione architettonica Calogero Dentamaro 06 Tecnica delle costruzioni C (c.s.) Laboratorio 3/C, 3/D di Progettazione architettonica Domenico Raffaele 07 Progetto di strutture A Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Mauro Mezzina 08 Progetto di strutture B (c.s.) Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura Calogero Dentamaro 09 Progetto di strutture C (c.s.) Laboratorio 2/C di Costruzione dell’architettura Giuseppina Uva 10 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A Laboratorio di Restauro Architettonico A Giuseppina Uva 11 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico B Domenico Raffaele 12 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico C Rita Greco 13 Sistemi statici e forme strutturali Laboratori 2/A, 2/B, 2/C di Costruzione dell’Architettura Fabrizio Palmisano icar/09 icar/09 icar/09 8,5 3 4,5 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico 4 49 Insegnamenti ssd Crediti icar/12 9 Laboratorio di appartenenza Docenti 01 Materiali e progettazione di elementi costruttivi A 02 Materiali e progettazione di elementi costruttivi B 03 Materiali e progettazione di elementi costruttivi C 04 Materiali da costruzione naturali icar/12 3,5 05 Tecniche e tecnologie del mondo greco e romano icar/12 3,5 4 06 Progettazione di sistemi costruttivi A icar/12 9 07 Progettazione di sistemi costruttivi B (c.s.) 4. I regolamenti didattici Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura 08 Progettazione esecutiva dell’architettura A 09 Progettazione esecutiva dell’architettura B (c.s.) 10 Tecnologia dell’architettura Giorgio Blanco Paolo Capoccia Riccardo Calvano icar/12 3 Giorgio Blanco Monica Livadiotti Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Vitangelo Ardito Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Spartaco Paris Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Massimiliano Fiore Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Vincenzo Bagnato icar/12 4 Vitangelo Ardito ing-ind/11 4 Francesco Ruggiero Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura 01 Fisica tecnica A 02 Fisica tecnica B (c.s.) 03 Fisica tecnica ambientale I ing-ind/11 4 Francesco Ruggiero 04 Fisica tecnica ambientale II ing-ind/11 3,5 Francesco Ruggiero icar/22 7,5 Pierluigi Morano icar/21 11,5 N.Martinelli/M.Lamacchia icar/21 8,5 Francesco Piccininni Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 01 Estimo Area VIII: Progettazione urbanistica 01 Urbanistica A 02 Urbanistica B 04 Progettazione urbanistica A 05 Progettazione urbanistica B (c.s.) 06 Sistemi informativi territoriali e telerilevamento A 07 Sistemi informativi territoriali e telerilevamento B (c.s.) M.Mininni/M.Lamacchia icar/21 3 Laboratorio di Urbanistica A Leonardo Rignanese Laboratorio di Urbanistica B Francesca Calace Laboratorio di Urbanistica A Patrizia Paola Pirro Laboratorio di Urbanistica B Anna Rita Marvulli Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 01 Sociologia urbana sps/10 7,5 Luciana Bozzo 02 Economia urbana secs-p/02 3,5 Luciana Bozzo Area X: Scienze matematiche per l’architettura 50 01 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I mat/03-05 9 Giannangelo Luisi 02 Istituzioni di geometria II +istituzione di matematica II mat/03-05 7,5 Giuseppe Devillanova Insegnamenti ssd Crediti icar/17 9 Laboratorio di appartenenza Docenti Area XI: Rappresentazione dell’architettura 01 Disegno dell’architettura A 02 Disegno dell’architettura B (c.s.) Gabriele Rossi 03 Disegno dal vero dell’architettura antica I icar/17 6 Marianna De Sario 04 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva A icar/17 8,5 Vincenzo De Simone 05 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva B 06 Rilievo dell’architettura A icar/17 7,5 07 Rilievo dell’architettura B Valentina Castagnolo Marisa Franchino Paolo Perfido Vincenzo De Simone 21/21 01 Laboratorio I di Archeologia 9 - Archeologia egea 3 Dario Puglisi - Storia greca 2 Luigi Caliò - Archeologia e storia dell’arte Greca e Archeologia della Magna Grecia 4 Laura Masiello Laboratorio II di Archeologia 9 Storia romana 1,5 Marcella Chelotti Etruscologia e antichità italiche 1,5 Chiara Bernardini Archeologia e storia dell’arte romana e delle province Romane 6 Roberta Belli Laboratorio III di Archeologia 9 Metodologie e tecniche di ricerca archeologica 4,5 Silvio Fioriello Archeometria 4,5 Annarosa Mangone Laboratorio IV di Archeologia 10 - Museografia 5 Rossana Carullo - Museologia 5 Roberta Belli 02 03 04 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica 4 51 4. I regolamenti didattici 4 52 Insegnamenti attivabili al 5° anno AMBITO DISCIPLINARE I: Progettazione architettonica e urbana • Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie. 5 • Caratteri dell’architettura. 5 • Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura. 5 • Composizione architettonica. 5 • Composizione e progettazione urbana. 5 • Composizione elettronica della progettazione architettonica. 5 • Elaborazione elettronica della progettazione architettonica • Progettazione architettonica 2a. annualità • Progettazione architettonica esecutiva. 5 • Progettazione architettonica per il recupero degli edifici • Progettazione architettonica per il recupero urbano •Progettazione Stereotomica • Teoria dell’architettura. 5 • Teorie e tecniche della progettazione architettonica. 5 • Stage ICAR 14 • Arte dei giardini • Progettazione del paesaggio • Riqualificazione del paesaggio • Teorie e storia della progettazione del paesaggio • Stage ICAR 15 • Allestimento • Architettura degli interni • Arredamento • Arredamento di imbarcazioni • Decorazione • Museografia • Progettazione del prodotto d’arredo • Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso • Stage ICAR 16 AMBITO DISCIPLINARE II: Storia dell’Architettura • Storia dell’architettura. 5 • Storia dell’architettura ellenistica. 5 • Storia dell’architettura islamica. 5 • Storia dell’architettura antica. 5 • Storia dell’architettura bizantina e islamica • Storia dell’architettura contemporanea. 5 • Storia dell’architettura greca. 5 • Storia dell’architettura medioevale in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura romana in pietra da taglio. 5 • Storia della città e del territorio in pietra da taglio • Storia della critica e della letteratura architettonica • Storia e metodi di analisi dell’architettura • Storia urbana della città AMBITO DISCIPLINARE III: Restauro architettonico • Cantieri per il restauro architettonico • Caratteri costruttivi dell’edilizia storica • Conservazione dei materiali nell’edilizia storica • Consolidamento degli edifici storici • Restauro architettonico. 5 • Restauro dei monumenti • Restauro urbano • Teoria e storia del restauro. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico • Stage ICAR 19 AMBITO DISCIPLINARE IV: Scienza e Tecnica delle Costruzioni • Costruzioni in zona sismica • Progetto di strutture. 5 • Progetto di strutture antisismiche • Scienza delle costruzioni. 5 • Sistemi statici e forme strutturali. 5 • Statica. 5 • Tecnica delle costruzioni. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. 5 • Stage ICAR 09 AMBITO DISCIPLINARE V: Tecnologia dell’Architettura • Cultura tecnologica della progettazione • Materiali e progettazione di elementi costruttivi. 5 • Progettazione ambientale • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Progettazione di sistemi costruttivi. 5 • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Tecnologia dell’architettura. 5 • Tecnologie del recupero edilizio. 5 • Tecnologie dei sistemi impiantistici • Tecnologie dei sistemi strutturali • Tecnologie per l’igiene edilizia e ambientale • Stage ICAR 12 AMBITO DISCIPLINARE VI: Fisica Tecnica Ambientale • Acustica applicata • Climatologia dell’ambiente costruito • Fisica tecnica ambientale • Gestione dei servizi energetici • Gestione dei servizi energetici del territorio • Illuminotecnica • Impianti tecnici AMBITO DISCIPLINARE VIII: Progettazione urbanistica • Progettazione urbanistica. 5 • Recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale • Sistemi informativi territoriali e telerilevamento. 5 • Tecniche di progettazione urbanistica • Teorie e tecniche della progettazione urbanistica. 5 • Urbanistica.5 • Stage ICAR 21 AMBITO DISCIPLINARE IX: Socio-economica • Sociologia urbana. 5 AMBITO DISCIPLINARE XI: Disegno • Applicazioni di geometria descrittiva • Cartografia tematica per l’architettura e l’urbanistica • Disegno automatico • Disegno dell’architettura. 5 • Percezione e comunicazione visiva • Rappresentazione del territorio e dell’ambiente • Rilevamento fotogrammetrico dell’architettura • Rilievo dell’architettura. 5 • Rilievo urbano e ambientale • Tecniche della rappresentazione • Teorie e storia dei metodi di rappresentazione • Stage ICAR 17 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Indirizzo 1° generale e classico Docenti Corso A Corso B Corso C - Composizione architettonica 1 Claudio D’Amato Rossana Carullo Giuseppe Fallacara - Composizione elettronica della progettazione architettonica Marco Stigliano Annalisa Di Roma Hilde Romanazzi Laboratorio 1° di Progettazione architettonica generale Claudio D’Amato Storia dell’architettura antica generale Giorgio Rocco Storia dell’architettura greca + Storia dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia classico Giorgio Rocco Materiali e progettazione di elementi costruttivi generale Giorgio Blanco Materiali da costruzione naturali classico Monica Livadiotti Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico classico Giorgio Blanco Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica 1 generale e classico Giannangelo Luisi Disegno dell’architettura generale Gabriele Rossi Disegno dal vero dell’architettura antica classico Marianna De Sario Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva generale e classico Vincenzo De Simone Laboratorio 1° di Archeologia classico Monica Livadiotti Paolo Capoccia Valentina Castagnolo Marisa Franchino Riccardo Calvano Tipo di insegnamento Crediti Annuale L 12 9 3 Semestrale M/4 3 Annuale M 9 Annuale M 9,5 Annuale M 9 Semestrale M 4,5 Semestrale M 4,5 Annuale M 9 Annuale M 9 M/4 2 M 9 L 9 Teresa Cicciomessere Annuale Annuale - Archeologia egea Dario Puglisi 3 - Archeologia e storia dell’arte greca Luigi Caliò 2 - Archeologia della Magna Grecia Lucia D’amore 4 4 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura Teoria dell’architettura I Estensione temporale 53 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo 4. I regolamenti didattici 4 54 Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Indirizzo 2° generale e classico Docenti Corso A Corso B Corso C - Composizione architettonica 2 Loredana Ficarelli Nicola Parisi Rossana Pagliarulo - Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Annalisa Giglio Giuseppe Rociola Annalinda Neglia Laboratorio 2° di Progettazione architettonica Estensione temporale Tipo di insegnamento Crediti Annuale L 12 9 3 Teoria dell’architettura II generale Claudio D’Amato Semestrale M/4 1,5 Storia dell’architettura romana + storia dell’architettura delle province romane Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna classico Giorgio Ortolani Annuale M 7 generale Giorgio Ortolani Gianpaolo Consoli Annuale M 7 Statica generale e classico Piero D’Ambrosio Annuale M 8,5 Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura generale e classico Annuale L 12 Umberto Ricciuti - Progettazione di sistemi costruttivi Vitangelo Ardito Spartaco Paris - Progettazione esecutiva dell’architettura Massimiliano Fiore Vincenzo Bagnato Maria Mininni Laboratorio di Urbanistica generale Nicola Martinelli Urbanistica classico Nicola Martinelli Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II Laboratorio 2° di archeologia 9 3 Annuale L 11,5 Semestrale M/2 4 generale e classico Giuseppe Devillanova Annuale M 7,5 classico Annuale L 9 - Storia romana Marcella Chelotti 1,5 - Etruscologia ed antichità italiche Chiara Bernardini 1,5 - Archeologia e storia dell’arte romana + Archeologia delle provincie romane Roberta Belli 6 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Indirizzo Docenti Docenti Docenti 3° generale e classico Corso A Corso B Corso C - Progettazione architettonica 1 (A/B/C) Ariella Zattera Carlo Moccia Anna B. Menghini - Progettazione architettonica 1 (D) Claudio D’amato Guerrieri Michele Beccu - Tecnica delle costruzioni (A/B), (C/D) Vincenzo Giannuzzi Calogero Dentamaro Domenico Raffaele Paolo Carlotti Annalinda Neglia Laboratorio 3° di Progettazione architettonica generale Matteo Ieva Storia dell’architettura contemporanea generale Claudio D’Amato Teoria e storia del restauro generale e classico Rossella De Cadilhac Scienza delle costruzioni generale e classico Pilade Foti Metodi e tecniche di analisi ambientale I (Fisica tecnica + Fisica tecnica ambientale I) Laboratorio di progettazione urbanistica generale e classico Francesco Ruggiero Francesco Piccininni generale e classico - Progettazione urbanistica Leonardo Rignanese Francesca Calace - Sistemi informativi territoriali e telerilevamento Patrizia Paola Pirro Annarita Marvulli Vincenzo De Simone Rilievo dell’architettura generale Paolo Perfido Disegno e rilievo dell’architettura antica + Rilievo archeologico classico Paolo Perfido Laboratorio 3° di archeologia classico Tipo di Crediti insegnamento Annuale L 10 7 7 1,5 Annuale M 1,5 7,5 Semestrale M/2 3,5 Semestrale M/2 4 Annuale M 8 Annuale M 8 Annuale L 10,5 7,5 3 Annuale M 7,5 Annuale M 10,5 Annuale L 9 - Archeometria Annalisa Mangone 4,5 - Metodologie e tecniche della ricerca archeologica Silvio Fioriello 4,5 4 4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura - Storia dell’architettura contemporanea Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Estensione temporale 55 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo 4. I regolamenti didattici 4 Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Indirizzo Docenti Docenti Docenti 4° generale e classico Corso A Corso B Corso C - Composizione e progettazione urbana A/B Attilio Petruccioli Rocco Carlo Ferrari 8,5 - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A/B Calogero Montalbano Francesco Caragiulo 1,5 - Composizione e progettazione urbana C/D Francesco Defilippis Antonio Riondino 8,5 - Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C/D Michele Montemurro Matteo Ieva 1,5 - Riqualificazione del paesaggio urbano A/B/C/D Attilio Petruccioli Laboratorio 4° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura IV Annuale L 11,5 1,5 generale e classico Semestrale M/2 3,5 - Storia dell’architettura greca - ellenistica Giorgio Rocco 3,5 - Storia dell’architettura romana Giorgio Ortolani 3,5 - Storia dell’architettura islamica Attilio Petruccioli 3,5 - Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio Giuseppe Fallacara 3,5 - Storia dell’architettura contemporanea Claudio D’Amato Laboratorio di Restauro architettonico 3,5 generale e classico - Restauro architettonico Rossella De Cadilhac Ignazio Carabellese Giacomo Martines Giuseppina Uva Domenico Raffaele Rita Greco - Progetto di strutture Mauro Mezzina Calogero Dentamaro Giuseppina Uva - Teorie e tecniche della progettazione architettonica Claudio D’Amato Eliana de Nichilo - Sistemi statici e forme strutturali Fabrizio Palmisano - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura generale e classico Metodi e tecniche di analisi ambientale II 56 Composizione Tipo di Crediti annualità insegnamento Annuale L 10,5 Annuale L 11 8 1,5 1,5 Annuale M 11 - Fisica tecnica ambientale II Francesco Ruggiero 3,5 - Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero edilizio Sociologia + Economia urbana Vitangelo Ardito 7,5 Luciana Bozzo Annuale M 11 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLs in Architettura • 1° ANNO - 1st YEAR Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio 1st year Corso A Claudio D’Amato Composizione architettonica 1A (Icar 14-9 cfu) Marco Stigliano Composizione elettronica della progettazione architettonica 1A (Icar 14-3 cfu) Corso B Rossana Carullo Composizione architettonica 1B (Icar 14-9 cfu) Annalisa Di Roma Composizione elettronica della progettazione architettonica 1B (Icar 14-3 cfu) Corso C Giuseppe Fallacara Composizione architettonica 1C (Icar 14-9 cfu) Hilde Romanazzi Composizione elettronica della progettazione architettonica 1C (Icar 14-3 cfu) Tema d’anno Progettazione di una residenza monofamiliare da costruirsi in pietra da taglio, in mattoni e in legno. Design problem A small house to be built in cut stone, bricks and wood. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche previste sono di tre tipi: a) Lezioni teoriche (sapere). b) Apprendimento di metodi e tecniche informatiche di progettazione e costruzione dell’architettura (saper fare). c) Esercizio del progetto (saper fare). Esse sono così articolate: I semestre Ottobre 2008 • Lezione 1: Introduzione al corso • Lezione 2: il muro • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro. Novembre 2008 • Lezione 3: Tipo e genius loci; • Lezione 4: Le discontinuità murarie; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie. • Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese • Esercitazione 3: Le volte Dicembre 2008 • Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno • Lezione 7: Solai lignei e volte piane • Lezione 8: Gerarchie e distribuzione Gennaio 2009 • Lezione 9: Le coperture • Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura • Lezione 11: Le scale • Lezione 12: L’ornato II semestre Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno 2009 • Elaborazione del progetto Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per essere ammessi a sostenere l’esame bisogna avere svolto nel primo semestre tutte le esercitazioni previste, da farsi in aula sotto la guida della docenza; e nel secondo semestre avere sviluppato in aula il tema d’anno. L’esame consiste nella valutazione e discussione delle tavole prodotte. Teoria dell’architettura I Theory of Architecture I Icar 14 - 3 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘generale’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di integrare la riflessione teorica che gli allievi affrontano nel laboratorio 1 di progettazione architettonica attraverso la illustrazione di temi e problemi progettuali che si sono determinati nel mondo antico, medioevale e moderno, letti attraverso il commento di architetti che hanno scritto nelle loro opere intorno a tali temi e problemi. Particolare attenzione sarà posta alla “riscoperta” dell’antico nel mondo moderno. Aims and contents The objective of the course is to enrich theory’s notions of Design studio 1, focusing themes and problems of architectural design in the ancient, medieval and modern worlds through the lecture of architectural treatises. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I Progettazione architettonica e urbana Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 1 di Progettazione architettonica gli allievi affrontano i fondamenti della progettazione e della composizione architettonica, a partire da un semplice organismo architettonico pensato per essere costruito in maniera tradizionale. Aims and contents In the 1st year Architectural Design Studio students face the basics of design and of architectural composition, starting from a simple architectural organism, to be built in a traditional way. 57 Special attention will pay to the “rediscovering” of the ancient world during the Renaissance. 4. I regolamenti didattici 4 Articolazione delle attività didattiche - Il mondo classico: la Grecia e Roma (tre lezioni); - Il mondo medioevale: l’eredità del mondo romano in occidente (tre lezioni); - Il mondo moderno: il Rinascimento italiano (tre lezioni). Articulation of educational activities - The classical world: Greece and Rome (three lessons). - The medieval world: the heritage of Rome in Western Europe (three lessons). - The modern world: the Italian renaissance (three lessons). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per ogni ciclo di tre lezione è prevista una esercitazione in aula. Queste prove, se sostenute con esito positivo, sostituiscono l’esame finale. Coloro che in esse otterranno una valutazione media negativa, sosterranno l’esame negli appelli previsti dal calendario accademico. 58 Storia dell’architettura antica History of Ancient Architecture Icar 18-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Corso A Giorgio Rocco Corso B Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’architettura e delle tecniche costruttive del mondo antico, inquadrate nello specifico contesto storico-geografico. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio al ridisegno dell’architettura, finalizzato ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire gli strumenti e le metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of the themes faced in the relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. The theoretical learning is related to the principal phases of the history of architecture and the construction techniques of the ancient world, organized in their specific historical-geographical context. The applications concern both the redrawing of architecture, for more complex understanding of the formal language and the structural articulation of ancient architecture, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Tema del corso L’architettura del mondo antico dall’età del bronzo alla caduta dell’impero romano d’Occidente. PARTE I (primo semestre) – ARCHITETTURA GRECA Lezioni: – Le fonti per lo studio dell’architettura antica. Il dato materiale. Il problema della datazione. – Elementi di architettura palaziale minoica e micenea. - La cultura greca nella madrepatria e in oriente: la nascita della polis. Influenze egiziane ed orientali nella nascita dell’architettura greca. - L’architettura dorica e ionica delle origini: l’età geometrica, orientalizzante e protoarcaica. - Architettura di età arcaica in Grecia. – Architettura di età arcaica nelle colonie occidentali. – Architettura arcaica nelle Cicladi. – Architettura arcaica in Asia Minore. – Architettura di età classica in Grecia. – Architettura di età classica in nelle colonie occidentali. – Architettura tardoclassica in Grecia. - Architettura tardoclassica in Asia Minore. - L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. L’architettura dell’ellenismo nel Mediterraneo orientale. Seminari: – Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici per gli agoni: teatri, odeia, stadi e ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione dello spazio. - Gli edifici della politica: ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia, dikasteria. - Città spontanea e città pianificata. La casa tipo. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. PARTE II (secondo semestre; solo per l’indirizzo generale) - ARCHITETTURA ROMANA Topics The architecture of the ancient world from the Bronze Age to the fall of Roman empire. 1st PART (1st semester) – GREEK ARCHITECTURE - The role of archeological, literary and epigraphical source in the study of ancient architecture. Archaeological evidence and cronology. - Elements of Minoic and Mycenean palatial architecture. - The greek culture in the Mainland and in the east: the birth of the polis. Egyptian influence in the origins of greek architecture. - The origin of doric and ionic architecture: the geometric, orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic architecture in western colonies. - Archaic architecture in the Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. - Classical architecture in Greece. - Classical architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The Hellenistic Architecture in Greece and in the West. - The Hellenistic Architecture in the East Mediterranean. Seminary - Generality on the architectural orders: the doric order. - Generality on the architectural orders: the ionic order. - Greek building techniques. - The sanctuaries: the cult buildings. - The building for the agones: theatres, odeion, stadia, hyppodromes. The agora: stoai and planned space. - The buildings of politic: ekklesiasteria, bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model house. Written and graphic exercitations. 2nd PART (2nd semester; only for general curriculum)– ROMAN ARCHITECTURE Lessons - Etruscan and italic architecture. - Roman architecture of Republican age. - Roman architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first empire. - Roman architecture of the second empire. - Roman provincial architecture of the second empire. - Roman architecture of the late empire. - Roman provincial architecture of the late empire. – Palaeochristian architecture in Rome and its provinces. Seminars - Roman building techniques. - Italic and hellenistic domus. - Domus, insulae and villae during the empire. - Palaces and imperial villas. – The entertainment building: theatres, anphitheatres, circuses. - Thermae e balnea. Architecture and technology of the roman baths. - Leptis Magna: a city between punic heritage and roman development. Written and graphic exercitations. Instructing journeis. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articola in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; esercitazioni bibliografiche; esercitazioni grafiche, finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica; viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activities Lessons in diachronic form; thematic seminarson specific aspects of the subjects studied; bibliographical exercises; directed to acquire the tools and the methodology necessary to conduct bibliographical research, graphic exercisesfor more complex understanding of the formal language and the structural articulation of the ancient architecture; educational trips, destined to integrate the theoretical knowledges with the directed experience. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da semplici disegni eseguiti a mano libera. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Lezioni – L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana. L’architettura romana di età tardorepubblicana. - Architettura romana di età giulio-claudia. - Architettura delle province romane in età giulio-claudia. – Architettura romana dell’età medio imperiale. - Architettura delle province romane in età medio imperiale. – Architettura romana dell’età tardo imperiale. - Architettura delle province romane in età tardo imperiale. – L’architettura paleocristiana a Roma e nelle province. Seminari: - Tecniche costruttive di età romana. - La domus italica ed ellenistica. - Domus, insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e residenze imperiali. – Gli edifici per lo spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e tecnologia degli edifici termali. - Leptis Magna: Crescita e sviluppo di una grande città tra mondo punico e romano. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. Viaggi di studio. 59 4. I regolamenti didattici 4 60 Storia dell’architettura greca + Storia dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia History of Greek Architecture + History of Greek Architecture in South Italy and Sicily the themes faced in the relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. (Icar 18-9,5 cfu) 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘classico’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Argomenti delle lezioni PARTE I – ARCHITETTURA GRECA – Corso generale (primo semestre) Lezioni: – Le fonti per lo studio dell’architettura antica. Il dato materiale. Il problema della datazione. – Elementi di architettura palaziale minoica e micenea. - La cultura greca nella madrepatria e in oriente: la nascita della polis. Influenze egiziane ed orientali nella nascita dell’architettura greca. - L’architettura dorica e ionica delle origini: l’età geometrica, orientalizzante e protoarcaica. - Architettura di età arcaica in Grecia. – Architettura di età arcaica nelle colonie occidentali. – Architettura arcaica nelle Cicladi. – Architettura arcaica in Asia Minore. – Architettura di età classica in Grecia. – Architettura di età classica in nelle colonie occidentali. – Architettura tardoclassica in Grecia. - Architettura tardoclassica in Asia Minore. - L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. L’architettura dell’ellenismo nel Mediterraneo orientale. Seminari: – Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici per gli agoni: teatri, odeia, stadi e ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione Giorgio Rocco Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of dello spazio. - Gli edifici della politica: ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia, dikasteria. - Città spontanea e città pianificata. La casa tipo. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. Parte II – Architettura greca – Corso monografico: ‘I santuari greci’ (secondo semestre) Seminari: – Il santuario di Apollo a Delfi. – Il santuario di Athena a Delfi. - Il santuario di Zeus a Olimpia. - Il santuario di Zeus a Nemea. – Il santuario di Poseidone all’Isthmo. – Il santuario di Apollo a Delos. - Il santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna. - Il santuario dei Grandi Dei a Samotracia. – Il santuario di Demetra ad Eleusi. Esercitazioni grafiche, scrittografiche e bibliografiche. Topics 1st part – Greek architecture – General section (1st semester) - The role of archeological, literary and epigraphical source in the study of ancient architecture. Archaeological evidence and cronology. - Elements of Minoic and Mycenean palatial architecture. - The Greek culture in the Mainland and in the east: the birth of the polis. Egyptian influence in the origins of Greek architecture. - The origin of Doric and Ionic architecture: the geometric, orientalizing and protoarcaic period. - Archaic architecture in Greece. - Archaic architecture in western colonies. - Archaic architecture in the Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. Classical architecture in Greece. - Classical architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Late- classical architecture in Asia Minor. - The Hellenistic Architecture in Greece and in the West. - The Hellenistic Architecture in the East Mediterranean. Seminary - Generality on the architectural orders: the doric order. - Generality on the architectural orders: the ionic order. - Greek building techniques. - The sanctuaries: the cult buildings. - The building for the agones: theatres, odeion, stadia, hyppodromes. - The agora: stoai and planned space. - The buildings of politic: ekklesiasteria, bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model house. Written and graphic exercitations. Parte II – Greek architecture – Monografic section: ‘The Greek Sanctuaries’ (second semester) Seminary - The sanctuary of Apollo at Delphi. - The sanctuary of Athena at Delphi. - The sanctuary of Zeus at Olympia. - The sanctuary of Zeus at Nemea. - The sanctuary of Poseidon at Isthmus. - The sanctuary of Apollo at Delos. The sanctuary of Hera Lacinia at Capo Colonna. - The sanctuary of Grandi Dei at Samotracia. - The sanctuary of Demeter at Eleusis. Written, graphic and bibliographic exercitations. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio ed eventualmente semplici disegni a mano libera eseguiti davanti alla commissione, a chiarimento degli argomenti proposti dagli esaminatori. Materiali e progettazione di elementi costruttivi Materials and elements of building design Icar 12-9 cfu 1° anno / Corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso A Giorgio Blanco Corso B Paolo Capoccia Corso C Riccardo Calvano Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo è l’apprendimento da parte dello studente dei metodi e degli strumenti necessari alla comprensione del rapporto fra processo di progettazione e processo di costruzione. In tal modo l’allievo potrà avere da una parte una visione globale delle problematiche connesse con l’arte del costruire; e dall’altra conoscere in che misura i materiali e le relative tecnologie d’impiego possono tradurre in realtà l’ipotesi progettuale. Aims and educational contents The objective is learning the methods and necessary tools to understand the relationship between design and construction of architecture. In this way the student can have on one hand a global vision of the problems connected with the art of the building; and on the other hand know how materials and technology can be employed to realise the project hypothesis. Argomenti delle lezioni Prima parte - La concezione sistemica (ambientale e tecnologica) dell’edificio. - La qualità edilizia e i sistemi normativi. - Il processo produttivo dalla materia al materiale all’elemento d’architettura. - Struttura, costituzione, composizione e proprietà dei materiali. - Le proprietà meccaniche: comportamento statico, materiali rigidi ed elastici, legge di Hooke, vincoli e sollecitazioni. - La concezione strutturale: il trilite, la volta, il telaio. - Energia raggiante: qualità e trasmissione; energia sonora: sua propagazione. - Proprietà termiche: leggi della termodinamica e modalità di trasmissione del calore. Seconda parte - Il concetto di sostenibilità. - I materiali lapidei e i relativi elementi costruttivi. - I materiali ceramici e i relativi elementi costruttivi. - Leganti, malte, intonaci e calcestruzzi e i relativi elementi costruttivi. - I materiali metallici e i relativi elementi costruttivi. - Il conglomerato cementizio armato e i relativi elementi costruttivi. - Il vetro: infissi e tramezzi. - Il legno e i relativi elementi costruttivi. - Isolanti e impermeabilizzanti. Topics 1st Part - The systematic conception (environmental and technological) of the building. - The bilding quality and the normative systems. - The productive process: from the matter to the material, to the architecture element. - Proprerties and characteristics of the materials. - Mechanical properties: static behaviour, rigid and elastic materials, Hooke’s law, ties and sollecitations. - The structural conception: the trilithon, the voult, the frame. - Radiant energy: quality and transmission; resonant energy: its propagation. - Thermic properties: laws of the thermodynamics and form of the heat’s transmission. 2nd Part - Tollerableness’ concept. - The stony materials. - The earthenwares. - Binder, mortars, plasters and concretes. - The metallic materials. - The reinforced concrete. - The glass: frames and partitions. - The wood. - The insulatings and waterproofing materials. Articolazione delle attività didattiche I corsi si svolgono attraverso lezioni teoriche, seminari di approfondimento ed esercitazioni grafiche di applicazione dei temi trattati a lezione. Articulation of educational activities The courses are developed through theoretical lessons, seminars and drawing exercises to apply the themes discussed in 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre esercitazioni grafiche e crittografiche nonché esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also graphic and written exercitations and exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. 61 4. I regolamenti didattici 4 62 the lessons. Materiali da costruzione naturali Natural building materials Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento L’esame è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati prodotti durante l’anno e in un colloquio sui contenuti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni. Per essere ammessi all’esame finale è necessario aver svolto almeno il 60% delle esercitazioni. Giorgio Blanco Finalità e contenuti disciplinari Il corso è finalizzato alla comprensione dei principi tecnologici dell’architettura tradizionale, attraverso la conoscenza dei materiali naturali (principalmente la pietra e il legno), della loro produzione e delle relative tecnologie applicative (generalmente procedimenti per asportazione di materia, che non implicano trasformazioni molecolari). Aims and didactic contents The objective of the course is the learning technological principles of traditional architecture by knowing natural materials (specially stone and wood), their production and transformation technologies (generally taking off the material, without molecular transformations). Argomenti delle lezioni Il concetto di organismo costruttivo in rapporto al contesto storico, geografico e culturale. Materiali e tecniche costruttive della tradizione architettonica occidentale, remota e recente. I nodi tettonici. Il rapporto fra materiale, tecnologia costruttiva e concezione architettonica dell’opera. La pietra - Elementi di mineralogia - Genesi e classificazione delle rocce - Definizione e classificazione di pietre e marmi. - Principali aree di provenienza - I processi produttivi - Estrazione. Il legno - Caratteristiche fisico-chimiche - Le principali essenze legnose adatte alla costruzione e la loro provenienza. - Sistemi di lavorazione del legno L’argilla - Caratteristiche fisico-chimiche - Impieghi dell’argilla cruda. Aims and contents The course aims to supply the basic knowledge about natural materials for construction, whose physical characteristics will be illustrated, classifying them on the ground of their more frequent use and describing their main production processes. Stone - Elements of mineralogy - Genesis and classification of rocks - Definition and classification of stones and marbles. - Main origin areas - Production processes - Extraction processes. Wood - Physical and chemical characteristic - The principal wood essences suitable to timber construction. - Systems of woodworking Clay - Physical and chemical characteristic - Uses of the raw clay. Articolazione delle attività didattiche: Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolgerà prevalentemente con lezioni ex-cathedra. Oltre alle lezioni, il corso prevede alcune esercitazioni durante le quali l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta considerazioni sulle caratteristiche fisiche dei materiali esaminati. Articulation of educational activities: Besides these lectures, the course includes practical exercises, during which the student will be invited to deduce from direct observations considerations about the physical characteristics of the materials examined. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Building techniques and technologies of the ancient world Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Il corso tende ad offrire gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dello sviluppo nel tempo dei processi costruttivi e dei materiali impiegati nelle costruzioni del mondo greco, ellenistico e romano. Particolare risalto sarà dato alle fonti antiche sull’argomento, di cui saranno discussi e commentati in aula i testi principali. Il corso sarà preceduto da un breve excursus sulle tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale fondamentali per comprendere la successiva evoluzione del mondo greco. Aims and contents The course offers the necessary methodological instruments to comprehend the historical development of the building processes and to know the principal materials used in constructions of the Greek, Hellenistic and Roman world. Particular relevance will be given to the ancient writers and treatises dealing on this matter, whose most interesting topics will be discussed and commented in classroom with the students. Articolazione delle attività didattiche: Oltre alle lezioni ex cathedra, il corso prevede delle esercitazioni, durante le quali l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta, mediante schizzi e appunti grafici, considerazioni sulle caratteristiche costruttive degli organismi esaminati. Altre esercitazioni saranno invece destinate alla lettura critica e al commento di passi di autori antichi sul tema. Articulation of educational activities: Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, during which the student will be invited to deduce from direct observations, by means of graphical sketches and notes, considerations on the constructive characteristics of the architectural organisms examined. Other exercises will be destined to the translation, critical reading and commenting of passages of ancient sources on the topic. Argomenti delle lezioni Tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale: costruzioni in terra, costruzioni in pietra. Lo sfruttamento delle cave. Il cantiere: sistemi di sollevamento e di fissaggio. Tecniche costruttive del mondo greco: cenni sui materiali e le tecniche impiegati nel mondo minoico e miceneo. Il mondo greco classico ed ellenistico: la lavorazione dell’argilla e le sue diverse applicazioni; la terracotta e l’introduzione dei tetti in tegole; la lavorazione del legno; la lavorazione della pietra e del marmo. L’organizzazione del cantiere: sistemi di fissaggio e di sollevamento. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura greca. Tecniche costruttive del mondo romano e tardo-romano: l’eredità del mondo greco ed ellenistico. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura romana. La creazione dell’opus caementicium e le sue applicazioni. Lo sviluppo dell’opus testaceum. L’impiego dell’opus testaceum come possibile elemento di datazione delle strutture murarie. Laterizi speciali e loro impiego nei sistemi idraulicic e di riscaldamento/ isolamento. L’organizzazione del cantiere: le fondazioni, i sistemi di sollevamento, le impalcature. La diffusione dei marmi colorati. Le cave di proprietà imperiale e la circolazione dei manufatti in marmo. La circolazione delle maestranze Materiali e tecniche per rivestimenti parietali e pavimentali. L’evoluzione del mosaico. I diversi “stili” degli affreschi pompeiani. Topics Building techniques of the Egyptian and Oriental world: earth constructions, stone constructions. The stone quarries exploitation. The yard organization: fastening and raising systems. Building techniques of the Greek world: materials and techniques employed in the Minoan and Mycenean world. The Greek world in archaic, classic and hellenistic period: the clay and its various applications; the “terracotta” and the introduction of the tile roofs; the timber working; the stone and marble working. The organization of the yard: transport of materials, raising and fastening systems. The different types of wall textures and their employment in the Greek architecture. Building techniques of the Roman and lateRoman world: the inheritance of the Greek and Hellenistic world. The various types of wall textures and their employment in the Roman architecture. The invention of the opus caementicium and its applications. The development of the opus testaceum. The employment of the opus testaceum like possible dating element of the archaeological structures. Special tiles and they employment in the hydraulic and healing systems. The organization of the yard: the foundations, the raising systems, the scaffoldings. The spread of coloured marbles. Imperial owned quarries and trade and circulation of marble. The evolution of the mosaic and other types of revestments. The techniques and various “styles” of Pompeians frescoes. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura The course will be preceded by a short excursus on the Egyptian and Oriental constructive techniques, regarded as fundamental in order to comprise the successive evolution of the Greek world. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. La partecipazione alle attività didattiche è infatti indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame. In sede di esame sarà valutata la 63 conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio ed eventualmente semplici disegni a mano libera eseguiti davanti alla commissione, a chiarimento degli argomenti proposti dagli esaminatori. 4. I regolamenti didattici 4 64 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I Institutions of Geometry + Institutions of Mathematic I Mat 03 + Mat 05 - 9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica X: Scienze matematiche per l’architettura starting from representations of its parts on a plan. The second part of the course teaches students basic concepts of calculus, aimed at the study of the trend of functions in a real variable. Such elements constitute a first approach to for understanding disciplines that, while not belonging to mathematics, make considerable use of it (e.g. other courses related to structural mechanics). Giannangelo Luisi Finalità e contenuti disciplinari La prima parte del corso fornisce strumenti idonei a: -rappresentare oggetti tridimensionali sul piano, con riferimento a diversi tipi di proiezione -ricostruire un oggetto tridimensionale partendo da rappresentazioni piane di sue parti. La seconda parte del corso si occupa delle idee fondamentali e concetti basilari del Calcolo, finalizzati allo studio dell’andamento di funzioni in una variabile reale. Tali elementi costituiscono un primo bagaglio per la comprensione di discipline che, pur non rientrando nella matematica, ne fanno un uso considerevole (es. tutti i corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a partire dalla Statica). Aims and contents The first part of the course teaches students: to represent three-dimensional objects on a plan, with reference to different types of projection; to reconstruct a three-dimensional object Articolazione delle attività didattiche. Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course consists of lessons and exercises. Temi del corso Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di equivalenza. Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni surgettive, ingettive e bigettive. I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e determinanti. Sistemi lineari. I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali. Applicazioni lineari. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Geometria analitica nel piano e nello spazio. Il piano e lo spazio proiettivo complesso. Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra rette. Birapporto di quattro punti allineati. Proiettività ed omologia. Omografia. Funzioni reali. Funzioni elementari. Definizione di limite e relative operazioni. Le successioni. Funzioni continue. Definizione di derivata ed interpretazione geometrica. Regole di derivazione. Derivate delle funzioni elementari. Differenziale di una funzione. Applicazione del calcolo differenziale. Studio del grafico delle funzioni reali. Topics Elements of theory of sets. Relationships of equivalence. Functional relationships and functions. Surjective, injective and bijective applications. Real numbers. Complex numbers. Matrixes and determinants. Linear systems. Ordinary free vectors. Vectorial spaces. Linear applications. Endomorphisms, eigenvalues, eigenvectors and eigenspaces. Analytical geometry on a plane and in space. Projective plans and projective spaces. Conics and quadrics. Perspective among straight lines. Ratios of four lined up points. Perspective and homology. Homography. Real functions. Elementary functions. Definition of limit and relative operations. Successions. Continuous functions. Definition of derived and geometric interpretation. Rules of derivation. Derivatives of elementary functions. Differential of a function. Applications of differential calculus. Study of the graph of the real functions Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Esame scritto ed orale. Disegno dell’architettura Architectural Drawing Icar 17-9 cfu 1° anno / corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso B Valentina Castagnolo Finalità e contenuti disciplinari Le finalità che il corso si pone sono: fornire gli strumenti teorici e storici per un approccio critico alla disciplina; fornire gli strumenti pratici per l’elaborazione e l’esecuzione degli elaborati grafici, alle diverse scale, utili alla rappresentazione dell’architettura, dal particolare costruttivo alla scala urbana. In particolare: saranno dedicate lezioni ed esercitazioni al disegno a mano libera al fine di una migliore comprensione dei rapporti spaziovolumetrici e al raggiungimento della capacità di produrre schizzi preparatori e di base necessari al rilievo architettonico; saranno dedicate lezioni ed esercitazioni all’analisi e alla comprensione dei principali componenti delle architetture (individuazione della gerarchia nei volumi e negli spazi, proporzioni, simmetrie, moduli, ordini); saranno dedicate lezioni ed esercitazioni Articolazione delle attività didattiche Il corso sarà articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni anche extra moenia. Sono previste inoltre attività seminariali per lezioni di disegno automatico. Articulation of educational activities Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, also extra moenia; and seminars devoted to computer aided design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame, previo ottenimento della firma di frequenza, consisterà nella valutazione dell’intero percorso formativo dello studente e nella valutazione della qualità degli elaborati grafici prodotti. Le tavole dovranno essere redatte nelle tecniche e nei formati che saranno indicati durante il corso. L’esame prevede altresì un colloquio sui temi teorici trattati tendente a valutare il livello critico raggiunto dallo studente sui temi della rappresentazione dell’architettura e del territorio. Disegno dal vero dell’architettura antica I Life drawing of ancient architecture I Icar 17-2 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Marianna De Sario Finalità e contenuti disciplinari L’obiettivo del Corso è quello di condurre lo studente alla lettura immediata e alla corretta rappresentazione grafica dell’oggetto architettonico, permettendo all’allievo di: - Sviluppare la capacità di osservare, comprendere e rappresentare il manufatto architettonico e lo spazio architettonico, fornendo l’occasione di mettere in rapporto la rappresentazione dell’architettura con la sua esperienza percettiva. - Sperimentare, ai soli fini della corretta rappresentazione grafica e cromatica/ chiaroscurale, l’operazione del rilievo di dettagli architettonici in scala opportuna (1:20, 1:10, 1:5, 1:1) e nelle viste opportune (Pianta, prospetto, sezione, assonometria e/o prospettiva). - Leggere e comprendere il disegno di un organismo architettonico, attraverso un’analisi spaziale (geometrica e volumetrica) funzionale, distributiva, strutturale. - Apprendere i metodi grafici per una corretta rappresentazione dell’organismo architettonico analizzato. Argomenti delle lezioni Per grandi linee gli argomenti affrontati nelle lezioni svolte durante l’anno saranno i seguenti: - Lezione introduttiva sul disegno dal vero (1 lezione ex-cathedra). - Principi fondamentali della geometria descrittiva (in particolare proiezioni ortogonali, assonometriche e prospettiche) (2 lezioni ex-cathedra). Attraverso questo I° modulo il corso si propone di guidare lo studente nell’acquisizione degli strumenti e delle tecniche per la rappresentazione dell’architettura utilizzando modelli architettonici riconducibili a forme geometriche semplici; pertanto la 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Corso A Gabriele Rossi all’ausilio della fotografia e del disegno assistito nella rappresentazione dell’architettura. Aims and contents The course objectives are: to provide theoretical and historical tools as an introduction to critical knowledge; to provide technical and practical tools to the correct graphic representation of different scales: from the construction detail to the urban and territorial scale. Particularly: lesson and exercitations will be devoted to free hand drawing for a better understanding of spatial and volumetric relationships, and for a better capacity of producing sketches in survey operations; lesson and exercitations will be devoted to the analysis of architectural monuments in relation to the hierarchy of their spatial articulation, and of their proportions, symmetries, etc. lesson and exercitations will be devoted to the use of photography and computer in the representation of the architecture. 65 geometria è lo strumento ordinatore che consente di controllare, e di rappresentare, volumi e superfici anche complessi. 4. I regolamenti didattici 4 66 - Storia della rappresentazione dell’architettura antica; le proporzioni nel mondo antico (1 lezione ex-cathedra). Il III° modulo prevede una panoramica sulla storia della rappresentazione dell’antico e una trattazione relativa all’uso delle proporzioni nel mondo antico. Considerazioni generali e definizione di proporzione; il disegno dell’architettura antica nel mondo moderna e la sua codificazione archeologica. Articolazione delle attività didattiche Relativamente alla prima parte del corso, in cui saranno trattati i principi fondamentali della geometria descrittiva, dei metodi delle proiezioni centrali, ortogonali e assonometriche tramite l’ausilio di presentazioni power point, verranno assegnate delle esercitazioni da svolgersi a casa (a mano libera), di volta in volta concernenti una personale rielaborazione dei contenuti teorici appresi durante la lezione intra-moenia. L’esercitazione intende fissare e approfondire i concetti espressi a lezione, oltre che guidare all’apprendimento dei metodi di rappresentazione della geometria descrittiva e il loro uso nel disegno architettonico, al fine di formare negli studenti la capacità di descrivere/ comunicare le configurazioni spaziali tridimensionali attraverso figure piane e di porre in relazione/analogia i caratteri geometrici e metrici delle forme spaziali con le corrispondenti immagini. 1. Esercizi di prospettiva: enti fondamentali, solidi tridimensionali 2. Esercizi di proiezioni ortogonali: enti fondamentali, solidi tridimensionali 3. Esercizi di assonometria: enti fondamentali, solidi tridimensionali. - Tecniche, strumenti e metodi del disegno a mano libera, alcuni esempi. Infine le restanti lezioni, che costituiscono il IV° modulo, saranno dedicate esclusivamente ad esercitazioni da svolgersi extra-moenia, che consistono nell’analisi e nel disegno a mano libera, dal vero di manufatti architettonici antichi. Nella seconda parte del corso saranno trattati i principi fondamentali relativi alle norme grafiche per il disegno; le nozioni inerenti alla rappresentazione delle volte, capriate e paramenti murari, tramite l’ausilio di presentazioni power point. Anche in questa occasione verrà assegnata una esercitazione da svolgersi extra- - Norme unificate del disegno dell’architettura (le scale metriche di rappresentazione, formati dei fogli da disegno); archi, volte e capriate (forma geometrica, rappresentazione grafica, nomenclatura e criteri di stabilità); strutture murarie (2 lezioni ex-cathedra). In questo II° modulo sarà data particolare attenzione alla normativa grafica, alle norme di quotatura del disegno e alla rappresentazione degli elementi dell’architettura, in particolare alle volte/ coperture e paramenti murari, alle varie scale di approfondimento. moenia (a mano libera), concernente una personale rielaborazione dei contenuti teorici appresi durante la lezione intramoenia. L’esercitazione intende fissare e approfondire i concetti espressi a lezione, oltre che guidare alla comprensione delle spazialità e norme grafiche di rappresentazione ricorrenti nel disegno dell’architettura antica, al fine di far acquisire la capacità di descrivere/ comunicare la spazialità dell’antichità e riuscire a trasmettere in maniera universale gli elementi descritti attraverso il disegno. 1. Le strutture voltate e architravate 2. Rappresentazione dei paramenti murari Nella terza parte del corso è prevista una panoramica sulla storia della rappresentazione dell’antico e una trattazione relativa all’uso delle proporzioni nel mondo antico. Verrà definito il concetto di proporzione, affrontato come ricerca di leggi matematico-geometriche ed infine sarà affrontato il sistema proporzionale nel mondo antico. Tutto ciò sarà illustrato per mezzo di presentazioni power point ed una dispensa fornita dal docente. Anche in questa occasione verrà assegnata una esercitazione da svolgersi extra-moenia concernente una personale rielaborazione dei contenuti teorici appresi durante la lezione intra-moenia. L’esercitazione intende fissare e approfondire i concetti espressi a lezione, oltre che guidare alla comprensione delle logiche proporzionali, imprescindibili nella rilettura sia di un edificio, che di un dettaglio architettonico. In questo modo lo studente acquisirà un approccio critico ed reinterpretativo rispetto al disegno dal vero dell’architettura antica, fornendo per mezzo dell’elaborato grafico un gran numero di informazioni. 1. Le proporzioni nel mondo antico attraverso la rilettura in pianta e in alzato (eventualmente anche dettaglio) di tre differenti monumenti di diversi periodi storici Nella quarta parte del corso è prevista una serie di esercitazioni da svolgersi attraverso l’analisi e la lettura sul campo dei manufatti architettonici antichi. Questa pratica è finalizzata ad introdurre lo studente alla lettura e alla descrizione intenzionale ed operativa di manufatti architettonici, o porzioni di essi, e dei contesti ambientali nei quali si collocano. La rappresentazione e analisi grafica di testi architettonici vuole anzitutto impegnare gli studenti nella riflessione che porta alla conoscenza dell’architettura attraverso una prassi di studio operativo della stessa, ovvero attraverso l’esercizio di trascrizione grafica sia delle proprie impressioni percettive di un luogo/ manufatto, sia di osservazioni analitiche, decostruttive e ricostruttive degli elementi. A tal fine sono previste sedute collettive di disegno dal vero ex-tempore con esecuzione di schizzi in pianta, prospetto, sezione, prospettici e assonometrici di ambienti e manufatti architettonici nel centro storico di Bari e in diversi siti pugliesi di rilevanza archeologica (definiti di volta in volta in base alle possibilità). Come raccomandazione generale nello Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry Icar 17-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Vincenzo De Simone Corso B Marisa Franchino Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario avere svolto i due stage nei mesi di febbraio e settembre e aver completato il “taccuino di viaggio” individuale. Finalità e contenuti disciplinari I SEMESTRE FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA Il corso ha come oggetto di studio i metodi e i procedimenti per la rappresentazione tridimensionale dello spazio: - nella prima fase del semestre, introducendo alcuni basilari elementi di Geometria proiettiva grafica e riprendendo alcuni degli elementi più significativi della Geometria euclidea, sono forniti i principi teorici fondamentali che regolano le relazioni tra le forme dello spazio e la loro rappresentazione sul piano. - nella seconda fase del semestre si affrontano gli argomenti di Geometria descrittiva esaminando tutti i metodi di rappresentazione (proiezioni ortogonali, assonometria, prospettiva). Alla fine del corso lo studente dovrà aver sviluppato le capacità di comprendere, visualizzare e rappresentare le forme dello spazio, in quanto fattori imprescindibili per l’ideazione del manufatto architettonico. II SEMESTRE Il corso ha un duplice scopo: - applicare i principi esposti nel corso semestrale di Fondamenti e Applicazioni della Geometria descrittiva alla progettazione assistita dallo strumento informatico; - affrontare, attraverso gli strumenti di disegno tradizionali o attraverso lo strumento informatico, lo studio delle superfici geometriche dall’ideazione al controllo delle forme dell’Architettura. Al termine del corso, lo studente deve essere in grado di concepire una forma architettonica e le sue parti evitando qualsiasi arbitrio formale e applicando i principi di rigore e precisione richiesti nell’esercizio della progettazione e nell’esecuzione dell’organismo architettonico e delle sue parti strutturali. Aims and contents 1st semester (Basics and applications of descriptive Geometry) The aim of the course is to learn methods and procedures for three-dimensional representation of space: - the first phase contains the fundamental theoretical principles that regulate the relationships between the forms of space and their representation on the plan. - the second phase examines all the methods of representation (orthogonal projections, axonometry, perspective). At the end of the course the student will have developed the abilities to understand, visualize and represent the forms of space, as essential factors for the conception of architecture. 2nd semester (Stereotomy) The course has a dual purpose: - to apply the principles acquired in the previous semester to computer aided design; - to study, using the traditional tools of drawing or the computer tool, geometric surfaces from the ideation to the control of the forms of architecture. Argomenti delle lezioni I SEMESTRE • Geometria proiettiva grafica (Fondamenti della Geometria descrittiva) Contenuti della Geometria proiettiva e della Geometria descrittiva. Enti e forme geometriche. Le proprietà proiettive. Elementi impropri. Operazioni fondamentali della geometria proiettiva. Prospettività e proiettività. Proiezione centrale e proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e rette limiti. Condizioni di appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità. • Metodo della doppia proiezione ortogonale Generalità e classificazione dei metodi di rappresentazione. Il sistema della doppia proiezione ortogonale o proiezioni mongiane. Sistema di riferimento. Rappresentazione di punti e immagini dei punti. Rappresentazione di rette: tracce e immagini della retta. Rappresentazione dei piani: tracce del piano. Condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità. Cambiamento del secondo piano di proiezione o piano di 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura svolgimento dell’esercitazione ogni studente dovrà prestare attenzione a: - impressioni percettive del luogo; - lettura dell’impianto geometrico, planimetrico e volumetrico generale e delle singole parti; - individuazione dei rapporti proporzionali e dei sistemi di dimensionamento; - annotazione delle regole compositive dell’impianto morfologico (assialità, simmetrie, gerarchie, ecc.) Tali esercitazione intendono mettere in pratica i contenuti più teorici del corso, ma essenzialmente permettere allo studente di “imparare a disegnare disegnando”. 67 4. I regolamenti didattici 4 68 proiezione ausiliario. Il problema della misura nel sistema della doppia proiezione ortogonale. Determinazione della misura e forma di una figura appartenente a un piano generico. • Forme geometriche per l’architettura Generalità sui poliedri, prismi, parallelepipedi e superfici di rotazione. Prismi e cilindri definiti e indefiniti. Piramidi e coni. Solidi di rotazione. Generatrici e direttrici. Meridiani e paralleli. Sfera ed ellissoide. Concetto di contorno apparente. Solidi booleani. Rappresentazione dei solidi in generale e rappresentazione di quelli di rotazione mediante sezioni piane normali. Le coniche come sezioni del cono. Proprietà delle coniche. Sistemi di rappresentazione delle coniche. • Metodo dell’assonometria Generalità e sistema di riferimento assonometrico. L’assonometria nella normativa UNI. Il teorema di Pohlke. Assonometria ortogonale e assonometria isometrica come caso particolare di quella ortogonale. Isometria teorica e isometria pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e militare. Assonometria di elementi su un piano generico. • Metodo della proiezione centrale o prospettiva Generalità e prospettiva a quadro verticale come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali. Elementi di riferimento. Circonferenza di distanza. Rappresentazione dei punti, delle rette e dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani. Proprietà di appartenenza e di parallelismo. Punti di misura e di distanza. Perpendicolarità tra rette e piani. Prospettiva di rette generiche. Prospettiva centrale. Generalità sui problemi di misura in prospettiva. II SEMESTRE • Rappresentazione delle ombre nei metodi di rappresentazione. • Le curve Concetto di curva, curve di Bézier, curve per approssimazione, curve per interpolazione, curve NURBS; nodi di una curva, punti di controllo e relativi pesi. Descrizione parametrica di una curva. Coniche, spirali e altre curve. Curvatura di una curva. Tangente a una curva. Torsione di una curva. • Le superfici Concetto di superficie. Classificazione delle superfici. Sezioni piane e sezioni normali delle superfici. Studio delle superfici per mezzo delle sezioni normali. Piano tangente a una superficie. Curvatura di una superficie. Superfici con generatrici e direttrici. Solidi di rotazione. Superfici sviluppabili e non sviluppabili. Superfici rigate e non rigate. Cilindri, coni e relative sezioni piane. Le coniche come curve di intersezione tra coni e piani. Cono asintotico. Sviluppo di superfici coniche. Superfici a singola e doppia curvatura. Sfere, ellissoidi e paraboloidi come superfici di rotazione. Superfici quadriche. Il toroide e altre superfici di grado superiore. Geodetiche. Superfici di minima. • Curve di intersezione tra superfici. Operazioni booleane tra superfici. • Superfici NURBS di estrusione, loft, skin, uv, pipe, birail, di Coons, di Gordon, ecc. • Rappresentazione di una superficie per curve di livello. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. • Le volte Volte semplici: botte, vela e cupola; volte composte: padiglione, crociera, lunettata, a testa di padiglione, a schifo; ellissoidi e sfere. • Le variabili di una prospettiva realizzata con strumenti tradizionali e i parametri per la generazione automatica di un’immagine prospettica. • Effetti della luce sulle superfici Cenni della teoria delle ombre applicata alle immagini in proiezioni ortogonali e in prospettiva. Topics • Graphical projective geometry Foundations of projective geometry and descriptive geometry. Agencies and geometric shapes. Projective properties. Improper elements. Fundamental operations in projective geometry. Homology. Conical and cylindrical projections. • Method of orthogonal projections • Method of axonometry • Method of perspective • Elements of quoted projections • Geometrical solids Polyhedra, prisms, parallelepipeds. Prisms and definite and indefinite cylinders. Pyramids and cone. Surfaces of revolution. Sphere and ellipsoide. Boolean operations on shapes. • Intersection between solids • Representation of the shadows • Curves Conical sections. Approximation and interpolation curves. Bézier and NURBS curves. Spirals and other curves. Tangent to a curve. Curvature and torsion of a curve. • Surfaces Normal plain sections on surfaces. Elliptic, parabolic and hyperbolic points. Developable surfaces. Ruled surfaces. Cylinders, cone and their relevant plane sections. Conic sections like curves of intersection between cone and plane. Quadric surfaces. Thorus. Minimal surfaces. Geodetics. NURBS surfaces. • Geometric shape of the principal vaults • Axonometry, pespective and camera matching in 3d modeling • Effects of the light on surfaces - the rendering in 3d modeling Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ex cathedra; esercitazioni, consistenti nella realizzazione di elaborati grafici da eseguire con gli strumenti tradizionali del disegno o con software di modellazione solida; revisioni, durante le quali il docente è a disposizione degli allievi per chiarimenti, ecc. Articulation of educational activities The course consists of lessons; exercises, application performances with traditional tools of drawing or with software for solid modelling; personal revisions. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Laboratorio 1° di Archeologia Archaeology Design Studio 1st year - Archeologia egea - Aegean archaeology L-FIL LET/01-3 cfu 1° anno / Corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Dario Puglisi Cascino Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli eventi storici salienti nell’ambito della preistoria egea, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle loro relative coordinate geografiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological instruments to read the principal historical events within Aegean prehistory, with a corrected phases organization in their relative geographic coordinates. Argomenti delle lezioni - Cenni di geografia fisica della Grecia; i sistemi di datazione: cronologia relativa e cronologia assoluta; cenni di storia degli studi: la paletnologia e l’archeologia egea. - Il popolamento dell’area egea dalle origini al Neolitico. - Età del Bronzo Antico nell’area egea: l’Antico Elladico I-IIA; l’Antico Elladico IIB- III (Lerna, Troia, Poliochni, Phylakopì, con particolare riferimento all’architettura monumentale: corridor houses, fortificazioni); Creta nell’Antico Minoico: insediamenti (Myrtos, Vasilikì) e necropoli (tholoi). - Età del Bronzo Medio in Grecia: insediamenti (Kolonna a Egina) e necropoli (Maratona). - Età Protopalaziale a Creta: il problema della nascita dei palazzi; la società palaziale; l’architettura nell’Età dei Primi Palazzi (Festòs, Quartier Mu); la nascita della scrittura. - Età Neopalaziale a Creta: insediamenti, architettura monumentale (Festòs, Mallia, Haghia Triada) e domestica (Haghia Triada), arti figurative, società, religione. - La minoicizzazione dell’Egeo (Phylakopì, Haghia Irini); la catastrofe di Thera; le tombe a fossa a Micene; la caduta dei palazzi minoici e l’arrivo dei Micenei a Creta; la distruzione del palazzo di Cnosso. - Età palaziale micenea: palazzi e tombe (Micene, Tirino, Pilo, Gla); la società micenea; proiezione dei Micenei sui mari; Creta post-palaziale. - Cause e conseguenze della caduta dei palazzi micenei; la Grecia, Creta e Cipro dopo la caduta dei regni micenei. Topics - Simple notions of physical geography of Greece; the dating systems: relative chronology and absolute chronology; historical phases: the Aegean paletnology and archaeology. - the demographic development of the Aegean area from the origins to the Neolithic one. - The Ancient Bronze age in the Aegean area: the Ancient Helladic I-IIa; the Ancient Helladic IIb-III (Lerna, Troy, Poliochni, Phylakopì, with particular reference to the monumental architecture: corridor houses, fortifications); the Ancient Minoic Crete: settlements (Myrtos, Vasilikì) and necropolis (tholoi). - The Medium Bronze age in Greece: settlements (Kolonna at Aegina) and necropolis (Maratona). - Protopalatial Age in Crete: the problem of the raising of palaces; the palatial society; the architecture in the Age of the First Palaces (Festòs, the Mu district); the beginning of writing. - Neopalatial Age in Crete: settlements, monumental architecture (Festòs, Mallia, Haghia Triada) and residential district (Haghia Triada),figurative arts, society, religion. - the spread of Minoan culture in the Aegean (Phylakopì, Haghia Irini); the Thera catastrophe; the earth burial at Mycenae; the Minoan palaces fall and the Mycenaeans arrival in Crete; the destruction of the Knossos palace. - Mycenaean palatial Age: palaces and tombes (Mycenae, Tyrins, Pilos, Gla); the Mycenaean society; maritime Mycenaean trading; Post-palatial Crete. - Causes and consequences of the Mycenaeans palaces fall; Greece, Crete and Cyprus after the fall of the Mycenaean reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Aver partecipato assiduamente, attivamente e con profitto alle esercitazioni e alle prove di verifica; e aver rispettato le scadenze relative alle consegne degli elaborati, sono le condizioni per essere ammessi a sostenere l’esame. L’esame consiste in un colloquio individuale, eventualmente preceduto da una prova grafica o di modellazione solida. Il voto di profitto è espresso anche in funzione della qualità degli elaborati relativi alle esercitazioni e del risultato delle prove d’esame. 69 4. I regolamenti didattici 4 rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori. - Archeologia della Magna Grecia 70 L-ANT/02-2 cfu 1° anno / Corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Greek western poleis. Masiello Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli eventi storici salienti nell’ambito della storia greca, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle loro relative coordinate geografiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological instruments to read the principal historical events in the Greek history, with a corrected phases organization in their relative geographic coordinates. Argomenti delle lezioni Corso generale: - Introduzione alla Storia Greca: - Le fonti della storia greca. - Lineamenti di storia politico-istituzionale del mondo greco. Approfondimenti tematici: - Il rapporto tra architettura e politica nei regni ellenistici e nelle città greche d’Occidente. Topics General course: - Introduction to the Greek History. - The ancient sources of the Greek history. - The political-institutional history of the Greek world. Thematic search: - The relationship between architecture and politics in the Hellenistic reigns and the Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. - Archeologia e storia dell’arte greca e della Magna Grecia - Archaeology and history of greek art and Magna Grecia L-ANT/07-4 cfu 1° anno / Corso semestrale integrato (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Luigi Caliò Archeologia e storia dell’arte greca (1,75 crediti) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento del’evoluzione della civiltà greca attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the organization and evolution of the Greek civilization through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. Argomenti delle lezioni Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale Problematiche generali dell’archeologia greca e della colonizzazione. Madre patria e colonie: la fine del periodo geometrico e la colonizzazione in Occidente. Il periodo arcaico in Grecia: il caso di Atene. Il periodo and Magna Graecia. Art and urban planning in the Macedonian reign. Athens in the Hellenistic period. Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece Introduction to classic archaeology. Chronological frame; the beginning of the Greek art; the geometric period; the archaic period: urban settlements and sanctuaries; the figurative arts. Structures and characters of the classical polis. Greeks and Persians in Asia Minor in V and IV century b.C. The figurative arts in the classical period. General characters of the Hellenismus in the oriental Greek world. Arts and urban planning in Seleucide, Pergamene and Tolemaic reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ex cathedra per un totale di 40 ore così suddivise: Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico e la fase della colonizzazione 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo Articulation of educational activities The course includes 40 hours of ex cathedra lectures subdivided as follows: For Archaeology and History of the Art in continental Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus For Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. In sede di esame saranno tenute presenti la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio. • 2° ANNO - 2nd YEAR Laboratorio 2 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio 2nd year L2PA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Loredana Ficarelli Composizione architettonica 2A (Icar 14-9 cfu) Annalisa Giglio Caratteri dell’architettura A (Icar 14-3 cfu) Corso B Nicola Parisi Composizione architettonica 2B (Icar 14-9 cfu) Giuseppe Rociola Caratteri dell’architettura B (Icar 14-3 cfu) Corso C Rossana Pagliarulo Composizione architettonica 2C (Icar 14-9 cfu) Annalinda Neglia Caratteri dell’architettura C (Icar 14-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Nel secondo anno lo studente di architettura è chiamato ad acquisire la fondamentale nozione di insieme architettonico (inteso sia nel senso di incremento scalare rispetto all’unità edilizia, sia nel senso di incremento di complessità per le relazioni che si 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura arcaico in Magna Grecia. La polis classica. Crescita e struttura urbanistica della città di Atene tra V e IV secolo a.C. Le arti figurative in periodo classico. Democrazia e arti figurative ad Atene nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia e Magna Grecia. Arte e urbanistica nel regno di Macedonia. Atene nel periodo ellenistico. Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica Introduzione alla archeologia classica. Cronologia di riferimento; la nascita dell’arte greca; il periodo geometrico. Il periodo arcaico: insediamenti urbani e santuari; le arti figurative. La polis classica: strutture e caratteri. Greci e Persiani in Asia Minore in V e IV secolo a.C. Le arti figurative nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia orientale. Arte e urbanistica nei regni Seleucide e Pergameno. Arte e urbanistica nel regno tolemaico. Topics Archaeology and History of the Art in continental Greece Preliminar discussion on general problems about Greek archaeology and the colonization phaenomenon. Greek poleis and their colonies: the geometric period and the western colonization. The archaic period in Greece: the case of Athens. The archaic period in Magna Graecia. The polis in classical period. Increase and urban planning of Athens between V and IV century b.C. The figurative arts in classical period. Democracy and figurative arts in Athens in classical period. General characters of the Hellenismus in Greece 71 4. I regolamenti didattici 4 72 stabiliscono tra unità edilizie) e di quella, conseguente e necessaria, di legame tipico e processuale (tessuto) tra organismi edilizi diversi. Lo studente dovrà quindi apprendere i principi fondamentali della logica aggregativa tra unità edilizie (il formarsi, trasformarsi, specializzarsi degli aggregati secondo processi tipici) con il controllo, alle diverse scale, del rapporto fra gli edifici in uno specifico contesto di appartenenza. Aims and contents In the second year the student learns the fundamental notion of architectural ensemble (understood both in the sense of scalar increase in comparison to the building units, and in the sense of increasing complexity of the relationships established between building units) and the consequent and necessary, progressive link (urban fabric) between different buildings. The student will therefore learn the fundamental principles of aggregative logic of building units (the forming, changing, specializing of the aggregate according to typical processes) with the control, on different scales, of the relationship between the buildings in a specific context of affiliation. Articolazione delle attività didattiche L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni applicative: il primo semestre è dedicato prevalentemente alle lezioni e all’analisi dell’area di intervento; il secondo semestre è prevalentemente dedicato al progetto d’anno. Esse sono così articolate: Ottobre – Febbraio • Introduzione al corso • Organicità e frammentazione nella città antica, moderna e contemporanea • Studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa a schiera; • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo a schiera; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa in linea; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo in linea; • Studio dell’organismo urbano e delle leggi di aggregazione dei tessuti; • Studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi; • Tessuto urbano antico ed espansione ottocentesca: Bisceglie, Ruvo e Molfetta; • Esercitazione 4: Le aree di progetto; Febbraio - Giugno Elaborazione del progetto; -lo spazio urbano come esito di un processo di formazione, aggregazione e sintesi formale di unità edilizie attraverso gerarchizzazione e nodalità di percorsi; -le scelte progettuali come individuazione del rapporto tipico tra sistemi distributivi, spaziali, costruttivi; -articolazione dei nodi tettonici; -introduzione al problema del linguaggio in architettura. Le lezioni saranno costituite da tre cicli coordinati: - lo studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici - lo studio dell’ organismo aggregativo - lo studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi (passaggio dall’unità abitativa al tessuto e all’edilizia specialistica) Articulation of educational activities Theoretical lessons and applied exercises: the first semester is primarily devoted to the lessons and the analysis of the study area; the second semester is predominantly devoted to the design problem. They are the following: October - February • General introduction • Organicity and fragmentation of the ancient, modern and contemporary city • The notion of architectural organism and its spatial, tectonic and linguistic character • Definition of residential types and their evolution process: the row house • 1st exercise (electronic): Prototype of a row house • Definition of residential types and their evolution process: the inline house • 2nd exercise (electronic): Prototype of inline house • The urban organism and the urban fabric laws • The urban space and the continuity among the different architectural scales and the different architectural types • The old urban fabric and the 19th century expansion in Bisceglie, Ruvo and Molfetta • 4th exercise (electronic): Study cases February - June • Development of design activity. -the urban space as the result of a process of formation, aggregation and formal synthesis of building units through hierarchies and routes nodalities; -the design as individuation of the typical relation among distributive, spatial and building systems; -tectonic nodes; -introduction to the problem of the language in architecture. The lessons will consist in three coordinate cycles: - the study of the notion of architectural organism and its spatial, tectonic and linguistic character - the study of the aggregation - the study of the urban space and the continuity among the different architectural scales and the different architectural types Tema d’anno Analisi del tessuto urbano antico e ottocentesco di Bisceglie, Ruvo e Molfetta; progetto di un tessuto urbano residenziale in un’area non risolta delle città studiate attraverso l’aggregazione di tipi abitativi a schiera, linea e corte ed il ridisegno dello spazio pubblico.. Design problem Analysis of the ancient and Nineteenth century urban fabric of Bisceglie, Ruvo and Molfetta. Design of the residential urban fabric in the unsolved area of the studied city throughthe aggregation of the architectonic types – Teoria dell’architettura II Theory of architecture II Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. Icar 14-1,5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘generale’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame, è obbligatorio avere frequentato con profitto tutte le attività didattiche previste dalcorso. L’esame consisterà in un colloquio: - sugli argomenti trattati a lezione; - sugli elaborati progettuali propedeutici e finali. Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è condurre l’allievo alla riflessione sul nesso che intercorre fra natura, qualità e modo del ragionamento d’architettura, e suo farsi prima progetto, e poi opera costruita. Il rapporto di necessità fra pensieroprogetto-costruzione sarà esplorato nel suo concreto, storico inverarsi, ripercorrendo criticamente alcune tappe fondamentali del pensiero architettonico occidentale. La strategia didattica consiste nell’illustrare agli allievi il significato e la logica delle operazioni che essi compiono nel primo ciclo della loro formazione; e rendergli conto della specificità della sintesi artistico-tecnico-scientifica dell’architetto nella sua azione di trasformazione della realtà fisica, a confronto con quelle di altre figure professionali ad esclusivo carattere tecnico che operano nel settore dell’architettura. Aims and contents The objective of the course is to lead the student to the reflect on the connection between nature, quality and way of designing architecture, and its becoming firstly a project, and then built work. The relationship of necessity between thought-project-construction will be explored in its concrete, historical context, thinking back critically to some fundamental phases of western architectural thought. The educational strategy consists of illustrating the meaning and the logic of the operations of the first educational cycle; and the specificity of the artistic-technicalscientific synthesis of the architect in his action of transformation of the physical world, in comparison with those of other professional figures with an exclusive technical character that operate in the field of the architecture. Articolazione delle attività didattiche Il nesso pensiero-progetto-costruzione sarà indagato alla scala della città (in tre gruppi di lezioni): a) Teorie dello spazio architettonico e urbano nella Grecia classica e nell’ellenismo, in Roma imperiale, a Costantinopoli: • La città organica del mondo antico, • Teorie dello spazio in Grecia e a Roma, • Lo spazio dell’antichità da Roma a Bisanzio. b) Teorie dello spazio nel medioevo e in epoca moderna: • Lo spazio romanico e gotico, • Lo spazio prospettico del rinascimento, • Lo spazio infinito barocco. c) Teorie dello spazio in epoca moderna e contemporanea: • La cattura dell’infinito, • Crisi della città organica del XVIII secolo e nascita della città moderna, • Teorie dello spazio urbano per la città contemporanea. Per ciascun ciclo di tre lezioni sono previste esercitazioni in aula. Queste prove, se sostenute con esito positivo, sostituiscono l’esame finale (Teoria I + Teoria II). Coloro che in esse otterranno una valutazione media negativa, sosterranno l’esame negli appelli previsti dal calendario accademico. Articulation of educational activities a) Theories of architectural and urban space in classical Greece and in Hellenism, in Imperial Rome, in Constantinople: • The organic city of the ancient world, • Theories of space in Greece and Rome, • The sense of space from Rome to Byzantium. b) Theories of space in the Middle Ages and in the modern epoch: • The Romanesque and Gothic space, • The perspective space of the Renaissance, • The Baroque endless space. c) Theories of the space in modern and contemporary epochs: • The capture of the infinite, • The crisis of the organic city of the XVIII century and the birth of the modern city, • Theories of urban space for the contemporary city. For every lesson there are exercises on the e-learning platform, to be carried out 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura row houses, row in block houses and court houses - and relative public space. 73 before the following lesson. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 4. I regolamenti didattici 4 74 Modalità d’esame Sono previste esercitazioni in aula. Queste prove, se sostenute con esito positivo, sostituiscono l’esame finale (Teoria I+ Teoria II). Coloro che in esse otterranno una valutazione media negativa, sosterranno l’esame negli appelli previsti dal calendario accademico. Storia dell’Architettura romana + Storia dell’Architettura delle Province romane History of Architecture in ancient Rome + History of Architecture in Roman provinces relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. (Icar 18-7 cfu) 2° anno / corso annuale indirizzo ‘classico’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre esercitazioni grafiche e crittografiche nonché esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Lezioni 1. Vitruvio (I, 1, 5) e la cultura dell’architetto: Cariatidi e telamoni nell’architettura imperiale, e oltre 2. Cuma, l’Etruria e Roma: le origini tra mito e archeologia. 3. Materiali e tecnica costruttiva nel Lazio e nella Campania; sviluppi dell’arco e della volta. 4. Caratteri del tempio etrusco-italico e l’influsso dell’Ellenismo: i santuari laziali. 5. Teatri, odeia ed edilizia pubblica nell’Urbs e nelle colonie. 6. L’approvvigionamento della città: porti, horrea, macella. 7. La rete idrica e le attrezzature delle viabilità: ponti, viadotti, gallerie, fognature. 8. Scaenographia e architettura. Giorgio Ortolani Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici di età romana nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame.. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms of the roman age in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of the themes faced in the 9. L’abitazione urbana: Roma, Ostia, Pompei, Ercolano. 10.Urbs in rure – rus in Urbe: cultura e tipologia della villa. 11. Augusto e la Roma imperiale: il restauro dei templi, il Foro, il Campo Marzio. 12.L’Urbe e le Province: le Gallie e la Provenza. 13.Claudio – imperatore “archeologo” – e il gusto del bugnato. 14.Gli otia di Nerone e le residenze imperiali. 15.Gli imperatori Flavi: il Colosseo e il recupero delle costruzioni neroniane; il Templum Pacis e il recupero delle opere d’arte. 16.Domiziano e l’architettura del potere: Forum Transitorium e Domus Augustana. 17.Traiano e Apollodoro: architettura e immagine dell’Impero, il Foro e il Pantheon. Firmitas e utilitas: i “Mercati di Traiano”. 18.Adriano e l’architettura: la dignità delle Provinciae piae fideles, Villa Adriana e gli sviluppi dell’architettura a volta. 19.Dall’igiene del corpo a quello dell’anima: Thermae, calidaria, baptisteria. 20. Leptis Magna e l’architettura dell’oikoumene: i Severi. 21.Tradizioni ellenistiche e puniche nell’Africa romana. 22.La Siria e la Provincia Arabia. 23.L’Asia Minore e la Provincia Achaia. 24.Diocleziano e il decentramento delle sedi imperiali. Massenzio e Costantino: dal recupero dell’Urbe e alla fondazione della Nuova Roma. 25.La basilica costantiniana e la sua fortuna. 26.Da sedi imperiali a centri della Chiesa: Milano e Ravenna. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna History of Medieval and Modern Architecture Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio ed eventualmente semplici disegni a mano libera eseguiti davanti alla commissione, a chiarimento degli argomenti proposti dagli esaminatori. Icar 18-7 cfu 2° anno / corso annuale integrato indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Giorgio Ortolani Storia dell’architettura medioevale (primo semestre - 3,5 crediti) Gian Paolo Consoli Storia dell’architettura moderna (secondo semestre - 3,5 crediti) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivi del corso sono: a) fare acquisire agli studenti una conoscenza base della storia dell’architettura medievale e moderna, con particolare attenzione a quella italiana; b) fare acquisire agli studenti le tecniche basilari per lo studio dell’architettura medioevale e moderna; c) fare acquisire agli studenti un’adeguata capacità espositiva, in forma tanto orale quanto scritta. Aims and contents Objectives of the course are to give the students: a) a basic knowledge of the history of medieval and modern architecture, with particular attention to Italian architecture; 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also graphic and written exercitations and exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Topics 1. Vitruvius and the knowledge of the architect: Caryatids and Telamons in Ancient Architecture. 2. Cuma, Etruscan cities and the origins of Rome: Myth and Archaeology. 3. Materials and building techniques in Latium and Campania: developments of the arch and the vault. 4. The Italic tradition and Hellenistic Architecture: the terrace sanctuaries in Latium. 5. Theatre, odeia and public building program in Rome and in the colonies. 6. Supplying the City: ports, warehouses and market-buildings. 7. Water supplying and road system: bridges, road works, tunnels and drainage system. 8. Stage design and architecture. 9. Domestic architecture: Rome, Ostia, Pompeii and Herculaneum. 10.“Urbs in rure / rus in Urbe”: culture and planning of Roman suburban and country Villas. 11. Augustus and Imperial Rome: the renovation of the temples, the Forum and Campus Martius. 12.Rome and the Provinces: the Gauls13.Claudius, the “archaeologist” emperor and the rusticated stone masonry. 14.Nero and the urban imperial residences. 15.The Flavian emperors and the reuse of Neronian buildings and collections. 16.Domitian and the architecture of power: Domus Augustana and Forum Transitorium. 17.Trajan and Apollodorus: Architecture as representation of the Empire: the Pantheon and Forum. 18.Hadrian and architecture:Tiburtine villa and vault construction; Hadrianeum and the care for the Provinces. 19.Health for the body and soul: from bath building (“thermae”) to baptisteries. 20. The Severan Emperors: Leptis Magna and the unity of Empire. 21.Punic and Hellenistic traditions in Roman Africa. 22.The Architecture of Roman East: Syria and Provincia Arabia. 23.Asia Minor and Provincia Achaia. 24.Diocletian and the Architecture of Tetrarchy. Maxentius and Constantine: “Renovatio Romae” and the foundation of the New Rome. 25.Early Christian basilica and its developments. 26.Imperial cities and Church archbishopry: Milan and Ravenna. 75 b) the fundamental techniques for the study of the middle ages and modern architecture; c) suitable oral and written presentation skills, in. 4. I regolamenti didattici 4 76 Articolazione delle attività didattiche Si tratta di un corso integrato, articolato in lezioni ed esercitazioni. Pur con i necessari riferimenti alla storia della società, della cultura, delle idee e dell’arte in generale, il corso si occuperà soprattutto di delineare una storia delle forme architettoniche nei loro diversi significati, del come si sia evoluta la maniera di pensarle e costruirle, di come alcune di esse permangano o ritornino, mentre altre mutino e si evolvano. Storia dell’architettura medioevale Sarà esaminato lo sviluppo dell’architettura nel mondo medievale, attraverso rilevanti organismi architettonici, anche nei loro riflessi sulle epoche successive. Gli edifici saranno posti in relazione alle vicende storiche europee, seguendo l’evoluzione delle tecniche costruttive, tra la tradizione mediterranea della massa muraria portante e quella nordica della struttura a telaio, con le conseguenti sperimentazioni compositive e spaziali, riconoscibili fino ai nostri giorni. Didatticamente la materia sarà presentata per aree geografiche, tenendo conto del convenzionale inizio dell’età moderna al 1492. Illustrando la Storia dell’architettura medievale, saranno chiariti i debiti con il mondo antico, in riferimento ai diversi periodi di ‘rinascenze’, e le brillanti anticipazioni sviluppatesi nei periodi di transizione, quali il tardo-antico e protobizantino, o il ‘protorinascimento’ toscano, per poi concludere con lo sviluppo del nuovo linguaggio rinascimentale in Toscana ed in Italia. Lezioni 1. La basilica da spazio pubblico a spazio sacro. La pianta centrale: dall’heroon al martyrium, dal nymphaeum al baptisterium. 2. L’architettura protobizantina a Costantinopoli e Ravenna, ultima capitale. 3. Il monachesimo in Oriente e Occidente. L’impero di Carlo Magno. 4. Sviluppi dell’architettura carolingia e ottoniana: il protoromanico. 5. Il Romanico in Francia: le chiese di pellegrinaggio, la Provenza e l’Aquitania. 6. Il Romanico in Francia: la Borgogna e la Normandia. 7. Il Romanico in area lombarda, toscana e romano-campana. 8. Origini dell’architettura gotica in Francia, sviluppi della volta a crociera da esapartita a quadripartita. 9. L’architettura in Italia meridionale dai re normanni a Federico II. 10.L’architettura gotica dai Cistercensi agli ordini mendicanti. Arnolfo di Cambio, cattedrali e palazzi pubblici in Italia centrale. 11. Filippo Brunelleschi: l’esperienza dei costruttori di cattedrali e la rinascita degli ordini. 12.Leon Battista Alberti e la riscoperta di Vitruvio Storia dell’architettura moderna L’architettura del Classicismo (1400-1800): si indagherà lo sviluppo del linguaggio ed il suo continuo evolversi e mutare attraverso le opere dei principali architetti del Rinascimento, soprattutto in Italia. Si farà riferimento alla sua affermazione di “tendenza” in Europa, alla sua “mutazione” nel Barocco, fino alla crisi della stessa idea di classicismo coincidente con l’affermarsi del neoclassicismo ed il nascere dello storicismo. A partire dalla ripresa dell’antico nel 400 con Brunelleschi e Alberti fino alla “grande maniera” di Bramente e Raffaello nelle Roma del Cinquecento, all’esperienze di Michelangelo, Vignola e Maderno. Si tratterà poi il barocco come sviluppo del Rinascimento, a Roma e fuori Roma (Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, Guarini, Longhena) fino alla sua cristallizzazione classicista nel Settecento (Vanvitelli, Salvi, Juvarra ) ed individuare infine la sua trasformazione nel nuovo linguaggio neoclassico (da Piranesi a Stern) che apre l’Ottocento. Le esercitazioni saranno dedicate all’analisi di un’opera di architettura religiosa in Italia. Si richiederà ad ogni studente di predisporre una scheda di un edificio compreso nell’arco cronologico trattato (1200-1800); dell’edificio si opererà una lettura bibliografica, archivistica e grafica. La scelta degli edifici sarà concordata con la docenza. Lezioni 1. Bramante e la grande maniera 2. Dopo Bramante: Roma nel primo 500 e la diffusione del nuovo linguaggio 3. Il Rinascimento nel Veneto: (Sammicheli, Sansovino, Palladio) 4. Michelangelo e l’architettura romana del secondo 500 5. Gian Lorenzo Bernini e l’unità delle arti visive 6. Francesco Borromini architetto sperimentatore 7. Architettura del 600 in Italia (Pietro da Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre Longhena) 8. Il barocco a Torino: da Guarini a Juvarra 9. Architettura Barocca a Napoli e in Puglia 10.Architettura del 700 a Roma ed in Italia 11. Piranesi e la nascita del neoclassicismo: da Roma all’Europa 12.L’Architettura della Ragione in Europa Articulation of educational activities The course is divided into lessons and exercises. Even while making the necessary references to the history of society, culture, ideas and art in general, the course will deal above all with the delineation of a history of the forms of architecture in their various meanings, with the evolution of their conception and construction, of how some of them remain or return while others mutate and evolve. History of medieval architecture The course concerns the architectural development in Medieval Europe, considering the main monuments of the Mediterranean and Continental Europe until 1492. The architectures will be considered in their historical background, according to the evolution of the building techniques. The contrast between the traditional Mediterranean masonry and the Nordic skeletal frames and shell surfaces will remain recognizable until the Modern movement in the 20th century. The History of Medieval Architecture will put emphasis on the Classical heritage, considering the different History of modern architecture The Architecture of Classicism (1400-1800): the course will investigate the development of this language and its continual evolution and mutation through the works of the principal architects of the Renaissance, above all in Italy. Reference will be made to its affirmation as a “fashion” in Europe, and its “mutation” during the Baroque period, up until the crisis of the very idea of Classicism, coinciding with the affirmation of neo-classicism and the birth of historicism. Beginning with a look at the historical references in the 15th-century of Brunelleschi and Alberti, up until the “grande maniera” of Bramante and Raphael in 16th-century Rome to the experiences of Michelangelo, Vignola and Maderno. The Baroque period will be dealt with as a development of the Renaissance, both in Rome and outside of Rome (Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, Salvi, Juvarra), and through the observation of its final transformation into the new language of neo-classicism (from Piranesi to Stern) that began in the 19th-century. The exercises will be dedicated to the analysis of a work of religious architecture in Italy. Each student will be asked to provide a chart for a specific building, included within the period of time being dealt with in both courses (10001800); the study of the building will include a bibliographic, archival and graphic reading. The choice of the building must be agreed upon with the course professor. Topics 1. Bramante and the Grande Maniera 2. After Bramante: Roma in the beginning of XVIth century and the new language’s diffusion 3. Renaissance in Veneto: (Sammicheli, Sansovino, Palladio) 4. Michelangelo and the architecture in Rome (1550-1600) 5. Gian Lorenzo Bernini and the unity of visual arts 6. Francesco Borromini, architect and experimenter 7. Architecture of XVIIth in Italy (Pietro da Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre Longhena) 8. Baroque in Torino:from Guarini to Juvarra 9. Baroque Architecture in Southern Italy 10.Architecture of XVIIIth in Rome and Italy 11. Piranesi and the Rise of the Neoclassicism: from Rome to Europe 12.Architecture of Enlightenment in Europe Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. Modalità d’esame L’esame consiste nella presentazione del lavoro svolto nelle esercitazioni. Inoltre lo studente deve dimostrare la conoscenza del programma svolto sia attraverso l’esposizione orale, sia attraverso il riconoscimento di alcune architetture e la capacità di saper tracciare schemi di piante ed alzati delle opere trattate. Statica Statics of structures Icar 08-8,5 cfu 2° anno / corso annuale Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Corso A Pietro D’Ambrosio Corso B Umberto Ricciuti Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone principalmente di realizzare una solida base propedeutica per l’apprendimento delle discipline dell’area strutturale. Prettamente propedeutici sono i primi due argomenti, ossia la teoria dei vettori applicati e la geometria delle masse. I successivi hanno invece anche un diretto interesse applicativo, in quanto, pur trattando principi generali della statica, sono già orientati alla posizione e alla risoluzione di basilari problemi strutturali. Tutti i temi del corso hanno carattere direttamente applicativo. Tali sono ad esempio l’analisi cinematica e statica della trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi od articolati, nonché la definizione e la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione, tema quest’ultimo cui è dedicato notevole spazio. Particolare interesse applicativo presenta poi l’ultimo tema ossia lo studio delle travature 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Renaissances, i.e. the Perennial Hellenism of early Byzantium, or the Carolingian revival of Antiquity, until the modern Renaissance in Tuscany. Topics 1. The religious transformation of the Basilica and the Central planned Buildings: Heroa, Martyria, Nymphaea, Baptisteria. 2. Early Byzantine Architecture at Constantinople and the Ravenna Exarchate. 3. Monastic Architecture in Eastern and Western Church. The Reign of Charlemagne. 4. Developments of Carolingian and Ottonian architecture: the Proto-Romanesque. 5. Romanesque Architecture in France: the Churches of the Pilgrimage Roads, the Regional Schools in Provence and Aquitania. 6. Romanesque Architecture in France: the Regional Schools in Burgundy and Normandy. 7. Romanesque Architecture in Lombard area, Tuscany and Rome. 8. Origin and developments of the Gothic Architecture in France: from sexpartite to oblong quadripartite vaults. 9. Architecture in the Kingdom of Two Sicilies from Norman Kings to Frederic II. 10.Gothic Architecture from the Cistercians to Mendicant Orders. Arnolfo di Cambio, the Cathedrals and Municipal halls in Central Italy. 11. Filippo Brunelleschi: the tradition of the Cathedrals builder and the Renaissance of the Architectural Orders. 12.Leon Battista Alberti and the rediscovery of Vitruvius’ De Architectura. 77 reticolari piane, classici e sempre attuali tipi strutturali. 4. I regolamenti didattici 4 78 Aims and contents The aim of the course is to provide a preparatory basis for the learning of structural subjects. The first two sections are devoted to vectorial theory applied to statics and geometry of solids. Thereafter, attention is focused on applications and the general principles of statics are oriented to the solution of basic structural problems. The whole course has a practical connotation: kinematical and static analysis of plane beams, plane systems of rigid or articulated beams; definition and determination of internal actions are some of the practical questions that will be developed. Particular attention is reserved to the study of plane trusses, a classical but still relevant structural type, which represents a very interesting applicationoriented issue. Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre 1 -Illustrazione e introduzione al corso. Definizione di “vettore”. Somma di vettori e prodotto di un vettore per un numero reale. -Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle operazioni fra i vettori. 2 -Esercitazioni sulle operazioni con i vettori. Doppio prodotto vettoriale. Lezione -Rappresentazione cartesiana dei vettori. Operazioni con i vettori nella rappresentazione cartesiana. 3 -Equazione parametrica della retta per un punto e parallela ad un vettore. Equazione di un piano per un punto e perpendicolare ad un vettore. Spazi vettoriali. -Applicazioni lineari. Proprietà delle applicazioni lineari. 4 -Esercitazione sulle “applicazioni lineari”. -Rotazioni. Rappresentazione di Eulero. 5 Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni “infinitesime”. Determinante di una “applicazione” lineare. Applicazione “inversa” e applicazione “ortogonale”. “Vettori applicati”. Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati. Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a. “equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”. Coppie di forze. 6 -Riduzione statica ad un punto. Invariante scalare. Asse centrale. Risultante “equivalente”. Sistemi a invariante scalare nullo. -Poligono funicolare. Esercitazioni sul poligono funicolare. Normal poligono. 7 Scomposizione di una forza secondo due rette concorrenti in un punto o parallele. Scomposizione di una forza lungo tre rette non incidenti in un punto. Composizione di una forza e una coppia. -Scomposizione di una coppia lungo tre rette non incidenti in un punto. Determinazione grafica dei momenti di forze piane. Equilibranti di forze parallele secondo due rette parallele. 8 -Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi materiali continui. Deformazioni e spostamenti rigidi. Corpo rigido. Rototraslazione. -Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e rigidi infinitesimi. 9 -Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici, doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei vincoli piani. 10 -Analisi cinematica di un corpo rigido piano vincolato. Matrice cinematica [C]. Esercitazione sull’analisi cinematica per via analitica di un corpo rigido piano vincolato. -Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi piani vincolati. Esempi di analisi cinematica per via analitica e per via geometrica di corpi rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza o per inefficacia dei vincoli. 11 -Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di volume. Forze concentrate e distribuite. Lavoro di una forza e di una coppia. Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci. -Configurazione di equilibrio del corpo rigido. Equazioni cardinali della Statica. Determinazione delle reazioni dei vincoli applicati a corpi rigidi in configurazione di equilibrio. 12 -Analisi statica di un corpo rigido vincolato. Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di un corpo rigido vincolato. -Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari, risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le equazioni cardinali della statica e graficamente. 13 -Analisi statica di vari corpi rigidi labili in equilibrio (labili sia per insufficienza che per inefficacia dei vincoli). -Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione delle caratteristiche di sollecitazione. 14 -Esempi di travi isostatiche semplici. Risoluzione di travi isostatiche sia analiticamente che graficamente. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. -Risoluzione analitica di alcune travi semplici isostatiche e diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. 15 -Esercitazione in aula relativa alla determinazione delle reazione dei vincoli applicati a corpi rigidi isostatici applicando il teorema dei lavori virtuali. -Determinazione per via analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei diagrammi relativi per un portale isostatico. Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre 16 -Definizione delle caratteristiche di sollecitazione dal punto di vista dell’equilibrio. -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente e disegno dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 17 -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente. Determinazione delle caratteristiche di 23 -Equazioni indefinite di equilibrio per le travi. -Esercizi vari sulle equazioni indefinite di equilibrio per le travi. 24 -Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni portali semplici isostatici a maglia chiusa. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. -Esercizi vari relativi a portali semplici isostatici a maglia chiusa con determinazione e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 25 -Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di alcune travi Gerber. -Travature reticolari piane. Principali tipi di travature reticolari. Analisi cinematica delle travature reticolari. 26 -Metodo dell’equilibrio dei nodi per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo dell’equilibrio dei nodi ad alcune travature reticolari piane. -Metodo della sezione di Ritter per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo della sezione di Ritter per la risoluzione di alcune travature reticolari piane. 27 -Sistemi materiali discreti. Baricentro di un sistema materiale discreto. Proprietà del baricentro. Momento statico. Teorema di Varignon. Cambiamento di coordinate. -Sistemi materiali continui. Determinazione analitica e grafica di baricentri di figure piane. 28 -Momento di inerzia e momento centrifugo di sistemi materiali discreti e di sistemi materiali continui. Teorema di Huyghens e teorema di Steiner. -Assi principali di inerzia e momenti principali di inerzia. Determinazione dei momenti principali di inerzia di alcune figure piane. 29 -Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati. Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia. Ellisse centrale di inerzia. -Determinazione per via analitica dell’ellisse centrale di inerzia di alcune “sezioni” geometriche significative utilizzate per la realizzazione degli elementi strutturali (travi e pilastri). 30 -Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del nocciolo centrale di inerzia. Determinazione del nocciolo centrale di inerzia di alcune sezioni significative. -Esercitazione in aula sulla geometria delle masse consistente nella determinazione per via analitica del baricentro, degli assi principali di inerzia, dei momenti principali di inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del nocciolo centrale di inerzia di una figura piana composta. Lessons and teaching seminars of the 1st semester 1 -Presentation of the course. Definition of “vector”. Vectorial sum and multiplication by a real number. “Dot” product, “outer” or cross product among vectors. Properties of vectorial operations. 2 -Exercises on vector operations. Double vectorial product. -Vector components in Cartesian coordinates. Vectorial operations in Cartesian coordinates. 3 -Parametric equation of a line parallel to a vector, passing for an assigned point. Equation of a plane perpendicular to a vector and passing for an assigned point. Vector spaces. -Linear applications. Properties of linear applications. 4 -Exercise on linear applications. -Rotations. Euler representation. 5 Exercises on “rotations”. Infinitesimal rotations. Determinants. Inverse and orthogonal applications. “Applied vectors “. Resultants of a system of applied vectors. Transportation moments. Equivalent systems of applied vectors, balanced systems of applied vectors, balancing systems of applied vectors. Couples of forces. 6 - Reduction of a Force and Couple System to a point. Scalar invariant. Central axis. Equivalent resultant. Systems having null scalar invariant. - Funicular polygon and related exercises. Normal polygon. 7 Decomposition of a force along two parallel or non parallel lines. Decomposition of a force along three lines not belonging to the same pencil. Composition of a force and a couple. Decomposition of a couple along two parallel or non parallel lines. Graphic 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. - Risoluzione di portali isostatici sia per via analitica che per via grafica. Determinazione analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. 18 -Definizione dei vincoli interni. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli interni. -Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e secondo teorema delle catene cinematiche. 19 -Esercitazione sull’analisi cinematica di sistemi articolati di travi. -Analisi statica di sistemi articolati di travi. 20 -Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 21 -Risoluzione di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 22 -Risoluzione di sistemi articolati di travi e determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo incastro triplo. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Determinazione analitica e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 79 4. I regolamenti didattici 4 80 determination of the moments of a system of plane forces. Systems equilibrating parallel forces along parallel lines. 8 -Kinematics. Discrete material systems. Continuum material systems. Rigid deformations and rigid displacements. Rigid bodies. Rotations and translations. -Rigid displacements in a plane. Infinitesimal rigid displacements. Infinitesimal rigid displacements in a plane. Exercises on rigid displacements and infinitesimal rigid displacements. 9 - Constraint. Plane constraints: simple, double and triple constraints. Kinematical properties of plane constraints. 10 -Kinematical analysis of constrained plane rigid bodies. Kinematical matrix [C]. Exercises. -Rotation centres of constrained plane rigid bodies. Examples of analytical and geometrical solution of constrained plane rigid bodies. Ineffective or insufficient constraint conditions. 11 -Statics of rigid bodies. Contact forces and body forces. Singular loads, distributed loads. Definition of work for forces and for couples. Static characterization of plane smooth constraints. - Conditions for Rigid-Body Equilibrium. Equations of Equilibrium. Reactions. 12 -Static analysis of a constrained rigid body. Static matrix [S]. Exercises. -Virtual work principle. Exercises solved with different solution methods: virtual work principle, equilibrium equations, graphic solution. 13 -Static analysis for statically indeterminate bodies under equilibrium conditions. -Beams. Rigid beams. Kinematical and static characterization of constraints. Internal forces. 14 -Simple examples of statically determinate beams. Static and graphic solution. Diagrams of internal forces. -Analytical solution of simple statically determinate beams and diagrams of internal forces. 15 Classwork: determination of reactions for statically determinate systems using the virtual work principle. Analytical determination of internal forces for a statically determinate frame and related diagrams. Lessons and teaching seminars of the 2nd semester 16, 17 -Definition of the equilibrium of internal actions. - Analytical and graphical solution of statically determinate frames and related diagrams. 18, 19, 20, 21, 22 -Internal constraints: kinematical and static aspects. -Kinematical and static analysis of beams. First and second theorem of kinematical chains. -Exercises on Kinematical and Static analysis of beams. Determination of internal forces. -Analytical and graphic solution of complex systems of beams. Diagrams of internal forces. Nodal equilibrium at fixed ends. 23 -Indefinite equilibrium equations for beams. -Exercises on indefinite equilibrium equations for beams. 24 -Closed frames. Simple examples of statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. -Exercises on simple statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. 25 -Gerber beams. Some examples of analytical and graphic solution. -Plane Trusses. Main types of grid structures. Kinematical analysis of grid structures. 26 -The method of nodal equilibrium for the solution of plane trusses. Applications. - Ritter’s method of sections for the solution of plane trusses. Applications.. 27 -Discrete material systems. Centre of gravity for discrete systems. Properties of the centre of gravity. First order moment. Varignon’s Theorem. Transformation of coordinates. -Continuum material systems. Determining the centre of gravity for plane bodies. 28 -Moments of inertia and centrifugal moment of discrete and continuum material systems. Huyghens’ Theorem and Steiner’s Theorem. - Principal inertia axis and principal moments of inertia. Determination of the principal moments of inertia for some plane figures. 29 -Relative centre about an axis. Conjugated axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity. Central ellipse of inertia. -Analytical determination of the central ellipse of inertia for structural sections. -Central core of inertia and properties. Examples. -Classwork on the geometry of masses: analytical determination of the centre of gravity; principal axis of inertia; principal axes of inertia; principal moments of inertia; central ellipse of inertia and central core for plane figures. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consta di una prova scritta riguardante temi applicativi e di una prova orale vertente principalmente sui principi teorici. Laboratorio 1 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 1 L1CA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso B Spartaco Paris Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 129 cfu) Vincenzo Bagnato Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Finalità del corso è fornire gli strumenti informativi e metodologici per la progettazione esecutiva ed il controllo del processo costruttivo: sarà pertanto necessario conoscere le regole dell’arte, dell’uso corretto dei materiali, delle tecniche costruttive e delle norme che le riguardano; ma anche comprendere il sistema delle relazioni tra le esigenze di fruizione dello spazio e di organizzazione del sistema edilizio, e tra il singolo elemento e l’insieme della costruzione; ed apprendere e praticare (saper fare) la Articolazione dell’attività didattica Il corso si articola in comunicazioni ed esercitazioni progettuali - per quanto possibile sincroniche - da svolgere in aula e inerenti i diversi gradi di generalità dei temi affrontati. Il progetto d’anno è il luogo stesso delle sperimentazioni. Lezioni 1. Organizzazione del corso. Introduzione al tema di esercitazione : la cappella religiosa: requisiti caratteristiche, dimensioni, sistemi costruttivi, esempi. 2. Il sistema edilizio: categoria di opere, elementi costruttivi, sistemi. 3. La traiettoria tettonica. 4. Il dettaglio non è un dettaglio. Concezione, progetto e rappresentazione del dettaglio architettonico. 5. “Il progetto esecutivo di architettura: la rappresentazione “anticipata”della costruzione” (articolazione: Il ruolo del progetto esecutivo; dal cantiere tradizionale al cantiere contemporaneo. Rudimenti e regole per il progetto esecutivo). 6. Il dettaglio e la costruzione. 7. I sistemi costruttivi dell’architettura: strutture continue: murature in pietra, c.a.” Principi statici, sistemi costruttivi. Rassegna di casi di studio. 8. I sistemi costruttivi dell’architettura: strutture discontinue: c.a. Principi statici, sistemi costruttivi. Rassegna di casi di studio. 9. I sistemi costruttivi dell’architettura: strutture discontinue: acciaio Principi statici, sistemi costruttivi. Rassegna di casi di studio. 10. I sistemi costruttivi dell’architettura: strutture discontinue: legno Principi statici, sistemi costruttivi. Rassegna di casi di studio. 11. I nodi tettonici della costruzione: discontinuità murarie, attacco a terra, coronamento, copertura. 12. I nodi tettonici: strutture in elevazione: aperture: da discontinuità murarie a chiusure trasparenti. 13. Il progetto esecutivo, norme e regole per la progettazione architettonica esecutiva e sistemi costruttivi. Alle lezioni saranno affiancate visite di studio di edifici, mostre e cantieri rilevanti per i temi del laboratorio. Articulation of educational activities The Studio consists, synchronically, in practical (design exercises) and theorical activities. The activities will be developed considering the design as main issue of the Studio. The lectures will concern aspects strictly related to the design activity. Topics 1. Organization of the course. Introduction to the design topic: the religious chapel: characteristics requirement, dimensions, building construction systems, examples. 2. The Building system: categories of works, building elements ad systems 3. Building tectonic development. 4. “ The detail is not a Detail”. Conception, plan and representation of the architectonic detail. 5. Construction plan of architecture: the preview of the construction (The role of the construction plan; evolution of contemporary building management. Principles and rules for the construction plan). 6. The detail and the construction. 7. Building construction systems of the architecture: continuous structures: masonries in stone, reinforced concrete walls. Static principles, construction systems, review of study cases. 8. Building construction systems of the architecture: elastic structures: reinforced concrete. Static Principles, construction systems, review of study cases. 9. Building construction systems of the architecture: elastic structures: steel. Static Principles, construction systems, review of study cases. 10. Building construction systems of the architecture: elastic structures: timber. Static Principles, construction systems, 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Corso A Vitangelo Ardito Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Massimiliano Fiore Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) coerenza tra qualità funzionale, correttezza tecnologica ed intenzionalità estetica dell’architettura. Aims and contents The objective of the course is to give the informative and methodological tools for executive design and control of the construction process. It will be therefore necessary to study the rules of the art, the correct use of materials, construction techniques and the norms that concern them. The system of relationships between the demands of use of space and organization of the building system, and between the single elements and the construction as a whole will be studied Students will learn and practise the coherence between functional quality, technological correctness and aesthetical intention of architecture. 81 4. I regolamenti didattici 4 82 review of study cases. 11. Tectonic nodes of the construction: discontinuities, basement, top, roof. 12. Tectonic nodes: structures in elevation: openings: from the holes to transparent wall. 13. The construction plan, norms and rules for the construction architectonic planning and system of construction. Tema d’anno Progetto esecutivo di una piccola cappella, localizzata nel territorio pugliese. Il progetto dovrà essere elaborato attraverso lo studio di due diverse versioni corrispondenti a materiali e sistemi costruttivi differenti. Il primo semestre è dedicato prevalentemente alla definizione del progetto architettonico preliminare. Il secondo semestre è dedicato prevalentemente all’approfondimento del progetto attraverso la definizione dei suoi costruttivi e lo studio del dettaglio architettonico. Attraverso l’esame delle possibili alternative pei la soluzione costruttiva, lo studente individuerà il sistema in grado di meglio esprimere i caratteri del progetto. L’articolazione spaziale e morfologica e le soluzioni costruttive dovranno rispecchiare i principi di base del progetto. Il lavoro sarà svolto all’interno delle attività di laboratorio e sarà individuale. Design problem Building design project of a small religious chapel- located in a generic site of Puglia. The project must be conceived in two different versions, corresponding to different building technologies. The first semester is primarily devoted to the definition of the basic architectural project. The second semester is devoted to the design of the detail and construction characteristics of the project. Through the development of two alternatives for the building solution, student identifies the best system able to express the characteristics of the project. The design process will be developed as main aspect of the Studio’s activity and will be different for each student. Laboratorio di Urbanistica Urban planning design studio Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. Corso B Maria Mininni, Marella Lamacchia Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati grafici prodotti durante l’anno, nella loro discussione e nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni. Icar 21-11,5 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Corso A Nicola Martinelli, Marella Lamacchia Finalità e contenuti disciplinari Finalità del corso sono: - dar conto delle problematiche di trasformazione e progettazione dello spazio, della storia e cultura della città e dell’ambiente; - far maturare la capacità degli allievi di leggere e interpretare il contesto (territoriale, paesistico, urbano) nel quale ogni trasformazione si inserisce; - indagare lo stato della strumentazione e delle pratiche reali, mostrando proposte, sperimentazioni, conflitti. Il corso si svilupperà secondo due percorsi paralleli: - uno di carattere teorico riguarderà: le tradizioni della disciplina; i significati e le idee di città, le teorie del piano nel passaggio dai modelli tradizionali alle nuove forme di governo del territorio; - l’altro più operativo sarà dedicato agli strumenti disciplinari, e affronterà i problemi di descrizione e interpretazione del territorio, della città e delle sue parti costitutive. Aims and contents - to give an account of the transformation and design of space, of the history and culture of the city and the environment; - to develop the students’ ability to read and interpret the context (territorial, landscape, urban) in which every transformation is inserted; - to investigate the state of the instrumentation and real practices, showing proposals, experimentation and conflicts. The course develops with two parallel strategies: - one of theoretical character concerns the traditions of the discipline, the significance and the idea of a city, the theory planning in the passage from traditional models to new forms of territorial management; - the other is devoted to the disciplinary tools, and it deals with the problems of description and interpretation of the territory of the city and of its constituent parts. Tema d’anno L’insegnamento assume come proprio tema d’anno l’indagine sul territorio della recentemente istituita provincia policentrica BAT ed in particolare dei suoi centri capoluogo (Barletta Andria e Trani). Design Problem The investigation of the territory of the recently estabilished policentric District BAT, and specifically of its chief towns (Barletta, Andria and Trani). Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso e all’interpretazione della cartografia tradizionale e al GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale. Articulation of educational activities The course offers lessons and exercises. The lessons will be arranged as follows: 1. Introduction to urban planning: definitions and lexical issues 2-3. Elements of history of the city 4. basis of discipline statute: the origins of urban planning in XIX century: technical efficiency, urban beauty, social equity. 5. the meaning of City: urban limits, “big” and terrible cities, the cosmic, the mechanicalism, the organic metaphors in urban theories 6-7-8-9. The plan: theories and practices, levels and scales of urban and regional planning in Italy. 10-11. “Materials” of urban projects: Housing; open spaces: streets, squares 12-13. “Materials” of urban projects: open spaces: parks and gardens. 14-15-16-17. From building recover to urban and environmental renewal: the evolution of urban renewal theory in Italy, Methodologies e practice of urban renewal, elements on so called ‘programmi complessi’ 18-19-20. Environmental issue in urban and regional planning: from the limits of growth to sustainable development, the environmental system and the ‘statuto dei luoghi’. 21. Final considerations. The exercises (to know how to do) will be devoted to get the urban planning design tools and techniques needed for a pertinent approach to professional practice. Moreover a particular importance will be devoted to the use and interpretation of traditional cartography and the GIS for the construction of a Geographic Information System. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà: - nella esposizione individuale degli argomenti trattati durante lo svolgimento delle lezioni (sapere); - nella verifica degli esiti dell’attività applicata e degli esoneri (saper fare). Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II Institutions of geometry 2 + Institutions of mathematic 2 (Mat 05-7,5 crediti) 2° anno / corso annuale Area didattica X: Scienze matematiche per l’architettura Giuseppe Devillanova Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire le conoscenze principali sulla teoria dell’integrazione di Riemann, sulle serie numeriche, ponendo particolare riguardo alle serie geometriche; verranno introdotti inoltre strumenti di calcolo differenziale di più variabili, condizioni di equilibrio e studio di fenomeni di evoluzione, criteri variazionali di ottimizzazione, ottimizzazione di forme. Al termine del corso, lo studente avrà acquisito i metodi concettuali e di calcolo per la risoluzione di alcune equazioni differenziali ordinarie e per il calcolo di alcuni integrali multipli. Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente , insieme agli elementi del calcolo differenziale e integrale, una metodologia di lavoro che lo avvii, da un lato ad utilizzare criticamente gli strumenti acquisiti, dall’altro a collegare i contenuti della matematica alle successive discipline strutturali. Aims and contents The course provides the basic elements about Reimann integral theory, numerical series, in particular geometric series, 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Le lezioni (sapere) saranno articolate come segue: 1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e questioni di lessico disciplinare 2-3. Elementi di storia della città 4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la nascita della disciplina nel XIX secolo: l’efficienza tecnica, la bellezza civica, l’equità sociale. 5. Il significato di città: le soglie dell’urbano,“grandi” e terribili città, le metafore cosmica, meccanicista e organica nelle teorie urbane 6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e scale della pianificazione urbana e territoriale in Italia 10-11. I materiali del progetto urbano: la residenza; gli spazi aperti: strade, piazze 12-13. I materiali del progetto urbano: gli spazi aperti: giardini e parchi. 14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla riqualificazione urbana e ambientale: l’evoluzione della teoria del recupero urbano in Italia, metodologie e pratiche di recupero urbano, cenni sui cosiddetti ‘programmi complessi’. 18-19-20. La questione ambientale nella pianificazione urbana e territoriale: dai limiti dello sviluppo allo sviluppo sostenibile, il sistema ambientale e lo “statuto dei luoghi”. 21. Riflessioni conclusive. Le esercitazioni (saper fare) saranno dedicate all’acquisizione di quegli strumenti di progettazione e tecnica urbanistica necessari ad un approccio pertinente alla pratica professionale. 83 4. I regolamenti didattici 4 differential calculus with more variables, equilibrium conditions and the study of evolution phenomena, variation criteria of optimization, forms optimization. At the end of the course the student will be able to solve ordinary differential equations and multiple integrals. The aim of this course is to give the students good methods to apply the learned notions in practise and to join mathematics instruments to the structural disciplines they will study in the future. Prerequisiti Contenuti del programma di Istituzioni di Matematiche I. Prerequisites Contents of “Istitution of Mathematics I” programm. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course consists of lessons and exercises. 84 Temi del corso Integrali di Riemann per funzioni in una variabile. Metodi di integrazione. Teorema fondamentale del Calcolo dell’integrale. Serie numeriche e serie geometriche. Funzioni in più variabili. Limiti e continuità. Calcolo differenziale. Derivate direzionali. Integrali secondo Riemann per funzioni in due variabili. Domini normali. Formule di riduzione. Inversione dell’ordine di integrazione. Formula di cambiamento di variabili. Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Contents Riemann Integrals for functions in a variable. Integration methods. Fundamental Theorem of Integral Calculus. Numerical series and geometric series. Function with more variables. Limits and continuity. Differential calculus. Directional derivatives. Reimann Integrals for functions with two variables. Normal dominions. Reduction formulas. Inversion of the order of integration. Formula for change of variables. Linear differential equations with constant coefficients. Laboratorio 2° di Archeologia Archaeology Design Studio 2nd year - Storia Romana - Roman History L-ANT/03 - 1,5 cfu 2° anno / Corso semestrale (secondo semestre) indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Maria Chelotti Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dell’iscrizione. Modalità d’esame Esame scritto ed orale. Finalità e contenuti disciplinari Il corso di storia romana si propone di delineare i fattori e gli avvenimenti politici, istituzionali, economici e culturali, che contraddistinguono i vari periodi della storia di Roma ed offrire strumenti adeguati di conoscenza e di indagine. Aims and contents The course aims to delineate the political, institutional, economic and cultural factors and events, which characterize the different periods of the Roman history and to provide the correct instruments to investigate the historical data and to obtain their acquaintance. Argomenti delle lezioni Le origini di Roma, da città stato alla conquista del Mediterraneo; l’organizzazione dopo la conquista; economia e società in età repubblicana; la crisi delle istituzioni repubblicane; il principato di Augusto; l’organizzazione politica del Principato; la crisi dell’organizzazione augustea, l’età tardoantica. Topics The origins of Rome, from her status of citystate to the Mediterranean conquest; the organization after this conquest; economy and society in the Republican age; the crisis of the Republican institutions; the Augustus’ principate and its political organization; the crisis of the augustan organization; the late antique period. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede 40 ore di lezioni frontali così suddivise: 2 ore: introduzione allo studio della Storia Romana. 4 ore: la prima Repubblica (509-396 a.C.); la conquista dell’Italia (396-264 a.C.). 6 ore: la conquista dell’egemonia nel Mediterraneo; l’organizzazione dopo la conquista. 6 ore: Società e Stato in età mediorepubblicana: dalle opportunità dell’espansione imperiale ai Gracchi. 6 ore: dai Gracchi alla guerra sociale (91 a. C.); lettura delle fonti; la storiografia antica e contemporanea. 6 ore: la crisi delle istituzioni repubblicane; il principato di Augusto e l’organizzazione politica. 6 ore: il principato e l’integrazione dell’impero. 4 ore: la crisi, la ristrutturazione e la spartizione (235-395 d.C.). Articulation of educational activity The course includes 40 hours of ex cathedra lectures subdivided as follows: 2 hours: introduction to the study of Roman Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame saranno tenute presenti la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia attraverso un colloquio. - Etruscologia - Etruscology L-ANT/07 - 1,5 cfu 2° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Chiara Bernardini Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dei principali aspetti della storia, della società e della cultura artistica degli Etruschi. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito delle principali civiltà del bacino del Mediterraneo nel corso del primo millennio aC, insieme al corretto inquadramento geografico di eventi e luoghi, costituisce, quindi, il presupposto fondamentale per la comprensione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico riguarda le fasi principali della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione, la conoscenza della documentazione archeologica, la comprensione dei legami dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e del vicino Oriente. La componente applicativa consiste nella lettura ed interpretazione della documentazione archeologica ed epigrafica finalizzata alla comprensione del linguaggio formale dell’arte etrusca e all’apprendimento dei fondamenti della lingua etrusca. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the main themes of the Etruscan history, society and artistic culture. The knowledge of the main historical events in the Mediterranean area throughout the first millennium, together with a correct geographical location of events and ancient sites, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the Etruscan history from the Iron Age to the Roman conquest, the knowledge of the archaeological documentation, the comprehension of the relationships between the Etruscan art and the artistic tradition of Greek and Near Eastern areas. The applications concern the reading and interpretation of archaeological monuments and epigraphic documentation, for a more complete understanding of the Etruscan art and a basic knowledge of the Etruscan language. Argomenti delle lezioni La storia e la documentazione archeologica etrusca dall’età del ferro alla romanizzazione. La questione delle origini: fonti letterarie e dati linguistici – La cultura villanoviana – Il contatto con il mondo greco – Società e cultura artistica in età orientalizzante – Il periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca: relazioni commerciali e conflitti politici – Urbanistica e architettura nei centri urbani – La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’ del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria interna. – La recezione dell’arte classica. – La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con Roma. – L’artigianato artistico Il pensiero scientifico e religioso. – Le divinità di culto – Il sistema cosmico e l’organizzazione dello spazio - I santuari: le strutture architettoniche, i programmi decorativi e le pratiche cultuali nei santuari etruschi tra arcaismo e primo ellenismo. Topics Etruscan history and archaeological documentation from the Iron Age to the Roman conquest. The origins of the Etruscans: literary sources and linguistic arguments - The Villanovians and the origin of the city – The contacts with the Greek world - Society frame and artistic realizations in the Orientalizing period – The Archaic period and the Etruscan rule over the sea: commercial relationships and political conflicts – Urban planning and architecture in the Archaic cities – Sculpture and tomb painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The Etruscan cities on the shore and the regions of the interior – The contacts with the Greek classical art – The fourth century revival and the struggles against Rome – The Hellenistic art and artistic craftsman. The Etruscan scientific and religious thoughts. The Etruscan Pantheon – Cosmography and spatial organization – The sanctuaries: the cult buildings, the architectural decoration and the rituals, from the Archaic to the Hellenistic period. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura History. 4 hours: the first Republic (509-396 B.C.); the conquest of Italy (396-264 B.C.). 6 hours: the conquest of the hegemony in the Mediterranean; the organization after the conquest. 6 hours: Society and State in middleRepubblican age: from the opportunities of the imperial expansion to the Gracchi. 6 hours: from the Gracchi to the social war (91 B.C.); reading the ancient sources; the ancient and contemporary historiography. 6 hours: the crisis of the Republican institutions; the Augustan principate and its political organization. 6 hours: the Principate and the integration of the empire. 4 hours: the crisis, the restructure and the partition (235-395 A.C.). 85 4. I regolamenti didattici 4 lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di istruzione, destinate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity The educational activities are articulated in lectures in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Etruscan art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to carry out bibliographical searches, educational journeys, intended to integrate with direct experience the theoretical knowledge acquired within the course.. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. 86 - Archeologia e Storia dell’Arte Romana + Archeologia delle Province Romane - Archaeology and History of Roman Art + Archaeology of Roman Provinces L-ANT/07 - 6 cfu 2° anno / Corso annuale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Pasqua Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dell’evoluzione della civiltà romana attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età romana, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale per una corretta interpretazione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’arte romana, alla conoscenza della documentazione archeologica, infine alla comprensione dei legami tra l’arte romana e la tradizione artistica italica, greca e delle singole province romane. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e l’interpretazione della documentazione archeologica, per una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana; sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire strumenti e metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the Roman civilization organization and evolution through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. The knowledge of the main historical events in Roman age, together with a correct arguments organization with their relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the history of the Roman art, the knowledge of the archaeological documentation, eventually the comprehension of the relationships between the Roman art and the Italic artistic tradition, the Greek artistic tradition and the local ones of the different Roman provinces. The applications concerns the reading and interpretation of the archaeological documentation, for a more complex understanding of the formal language and of the articulation of the Roman art, and exercises in library, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Argomenti delle lezioni La storia dell’arte e la documentazione archeologica a Roma e nelle province romane. Primo semestre: Archeologia e storia dell’arte romana: il contesto di Roma. Problematiche generali dell’archeologia romana – Cronologia di riferimento – Caratteristiche generali e formazione dell’arte romana – La conquista delle città greche e l’incontro con la cultura artistica greca – L’arte dell’età repubblicana – Il classicismo e l’arte del primo impero: i programmi urbani, i complessi monumentali e l’arte dell’età di Augusto – Le produzioni artistiche dell’età giulioclaudia – Lo sviluppo della pittura dell’età repubblicana e dell’età augustea – L’età dei Flavii: i programmi urbani, i ritratti, i rilievi – Lo sviluppo della pittura romana nel I secolo d.C. – L’arte urbana del medio impero: i monumenti e le arti figurative nell’età di Traiano, nell’età di Adriano, nell’età degli Antonini – I sarcofagi: tipologie, luoghi della produzione e del commercio - L’arte urbana nell’età dei Severi – Gli sviluppi delle arti figurative nel III secolo – L’arte urbana nell’età della Tetrarchia – La scultura in marmi colorati: tipologie, luoghi della produzione e del commercio – Caratteri delle arti figurative nell’età di Costantino – Gli sviluppi della pittura romana e del mosaico tra II e IV secolo d.C. Secondo semestre: La documentazione archeologia nelle province romane. Collocazione geografica e raggruppamenti territoriali delle province romane – modalità di formazione delle varie province figurative arts in the Severan age - The development of the figurative arts in the III century - The urban art in the age of the Tetrarchism - The sculpture in coloured marbles: typologies, places of production and commerce – General characters of the figurative arts in Costantinian age– The development of Roman paintings and mosaic between II and IV century a.D. 2nd semester: Archaeology and History of Roman art: the Roman provinces. Geographical position and territorial groupings of the Roman provinces – history and formation of the Roman provinces topography and urbanistic of the roman provinces - local cultural, artistic traditions and phaenomena of Roman culture diffusion the problem of the provincial art - the more meaningful archaeological documentation of the single provinces – deep examination of the artistic experiences of a Roman province: the Achaia. Exercises: reading and interpretation of images regarding archaeological contexts and documents of Roman age, bibliographical searches. Instructing journeys. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity Lessons in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Roman art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to conduct bibliographical searches, educational journeys, destined to integrate with directed experience the theoretical knowledges acquired within the course.. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza sarà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLs in Architettura • 3° ANNO - 3rd YEAR Laboratorio 3 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio, 3rd year L3PA-10 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Progettazione architettonica (Icar 14-7 cfu) •• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-3 cfu) + Storia dell’architettura contemporanea Corso A • Claudio D’Amato Guerrieri •• Calogero Dentamaro Corso B • Ariella Zattera •• Vincenzo Giannuzzi 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura – topografia e urbanistica delle province romane –– tradizioni culturali e artistiche locali e la diffusione dell’arte romana – il problema dell’arte provinciale – la documentazione archeologica più significativa delle singole province – esame approfondito delle esperienze artistiche di una provincia romana: l’Achaia. Esercitazioni: lettura e interpretazione di immagini di contesti e documenti archeologici di età romana, ricerche bibliografiche. Viaggi di studio. Topics The history of the art and the archaeological documentation in Rome and in the Roman provinces. 1st semester: Archaeology and history of Art in Rome. Preliminar discussion on general problems about Roman archaeology – Chronology frame – General characters and formation of the Roman art - The conquest of the Greek cities and the meeting with the Greek culture The art of the Republican age - The classicism and the art of the first empire: the urban programs, the monumental complexes and the figurative arts of the age of Augustus – The figurative arts of the age of the JulioClaudii – The paintings of the Republican age and of the age of Augustus - The age of the Flavii: the urban programs, the portraits, the reliefs – The development of roman paintings in the 1° century a.D.- The urban art of the middle empire: the monuments and the figurative arts in Trajan age, in Adrian age and in Antonine age - The Roman sarcophagi: typologies, places of the production and the commerce - The urban programs and the Corso C • Michele Beccu •• Domenico Raffaele Corso D • Carlo Moccia •• Calogero Dentamaro Corso E • Anna Bruna Menghini •• Domenico Raffaele 87 4. I regolamenti didattici 4 88 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è portare gli allievi ad un più alto e complesso grado di comprensione delle problematiche proprie di un organismo architettonico complesso (specialistico). Lo studente dovrà acquisire, mediante l’apprendimento teorico e le applicazioni progettuali, la capacità di lettura e controllo del processo di definizione della struttura formale assumendo come atteggiamento fondativo la concezione unitaria della forma architettonicostrutturale. A tal fine dovrà produrre modelli di studio che rendano evidente il principio morfologico-strutturale e insieme logico–formale da assumere a fondamento dell’esercizio del progetto. Lo studente dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle diverse scale di approfondimento, controllandone le implicazioni legate alla concezione strutturale e alla coerente logica impiantistica. Aims and contents The aim is to bring the students to an higher and more complex understanding degree of the intrinsic problems of a complex architectural organism (specialist). The student will have to acquire, through theoretical and practical learning, the ability to read and control the definition process of the form structure by assuming the unitary conception of the architectural/ structural form as a starting point. For this end he will realize study-models that could show the principle both morphologic-structural and formal-logic to assume as designing exercise base. The student will develope the architectural project at the different scales of search, verifying its implications in order to its structural conception and to coherent logic of equipments. Tema d’anno Il tema d’anno è costituito dal progetto di un organismo architettonico caratterizzato dalla compresenza di spazi, scalarmente differenziati, di cui il “centrale”, dominante ed unitario. Nei corsi A B C E F il tema di progetto è quello di una piccola biblioteca universitaria, nel corso D quello di una chiesa. La riflessione progettuale si concentrerà soprattutto sul ruolo della struttura nella definizione spaziale e sul significato e i caratteri del luogo della lettura (nel caso della biblioteca) e della liturgia (nel caso della chiesa). Nell’ambito dell’insegnamento di Tecnica delle Costruzioni, gli studenti dovranno realizzare elaborati che illustrino il modello strutturale complessivo del progetto ed il suo funzionamento statico. Design problem The year design problem is a multi space architectural organism, differentiated by scale and hierarchy, whose “central” space is unitary and dominant. In the A B C E F courses, the design problem is a small library in a campus; in the D course a small church. Main attention will tribute to structure’s role in characterizing the space, the meaning and features of the library and of the church. In the module “Construction techniques” the students will realize both the structural and the static model. Articolazione delle attività didattiche Progettazione architettonica Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e l’esercizio costante di una attività di progettazione in aula sotto la guida della docenza. Le lezioni sono riferite alle questioni della teoria che assumono, al terzo anno, un ruolo centrale nella formazione. Saranno affrontati i temi dell’organismo architettonico (attraverso la trattazione dei concetti di “struttura formale”, di “unità formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della costruzione (attraverso l’esame dei “caratteri architettonici” della costruzione muraria e della costruzione a scheletro), della relazione evocativa che il linguaggio stabilisce con la forma storica. L’apprendimento del “saper fare” sarà organizzato secondo tre fasi: la prima fase (ottobre-dicembre) sarà dedicata alla lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli morfologico-strutturali e logico-formali. Gli studenti approfondiranno, nella successiva fase (gennaio-marzo), la definizione dei principi di aggregazione tra le parti dell’organismo architettonico e la definizione dei principi statico-costruttivi che caratterizzeranno l’”invenzione” della morfologia strutturale. La terza fase (marzo–giugno) sarà dedicata all’affinamento delle scelte adottate. In questo fase il problema formale del linguaggio sarà costantemente ricondotto al ruolo degli elementi nella costruzione. Per questo grande attenzione si dedicherà al “dettaglio” costruttivo. Architectural design studio The course consists of theoretical lectures and constant exercise of designing activity in classroom under the teacher’s supervision. Lectures will refer to theoretical questions which have, at the third year of the school, a central role for training. They will deal with architectural organism subjects (by treating arguments as: “the structure of form”, “form-construction unity”, “serialorganic characteristic”), with construction expressiveness (by considering architectural characteristics of masonry and skeleton building), with evocative relation between language and historical forms. The learning of “know how” will be organized into three phases: first phase (October-December) will be dedicated to the critic reading of structural-architectural organisms and to the settlement of morphological-structural and logical-formal models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the principles of the union among the parts of the architectural organism and the staticbuilding principles that characterize the “invention” of the structural morphology. Third phase (March-June) will be dedicated to the refinement of the chosen solutions. Into this phase, the formal problem of the language will be constantly referred to the role of building elements. So, a big care will be token to “detail”. Tecnica delle costruzioni Il corso si prefigge la finalità di preparare l’allievo a cogliere gli aspetti strutturali di masonry and concrete frame. Will be put in evidence the structural models characteristics in which static response depends to the formal configuration and to the resistant masses distribution. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi al corso gli studenti che hanno sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: -avere sostenuto tutte le propedeuticità previste -avere ottenuto l’ammissione al secondo semestre; -sviluppare individualmente con profitto il tema progettuale, fino alla chiusura del lavoro nel workshop conclusivo di giugno. L’esame consisterà nella discussione critica delle esercitazioni svolte e del progetto d’anno, con particolare riferimento alle scelte progettuali, alle metodologie seguite, alla congruenza dei diversi aspetti formali, costruttivi e impiantistici. L’esposizione dei fondamenti teorici della disciplina, trattati durante il corso, mirerà a verificare il livello di conoscenza e il grado di consapevolezza raggiunto dallo studente. Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Typological and morphological characters of architecture Icar 14-7,5 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Matteo Ieva Corso B Paolo Carlotti Corso C Annalinda Neglia Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’insegnamento di un metodo di lettura dei caratteri comuni di organismi edilizi e tessuti urbani, considerati nelle loro individuazioni storico-processuali. Ciò in particolare attraverso le nozioni fondamentali di organismo architettonico e tipo architettonico, nell’assunto che, pur nell’estrema varietà e complessità dei possibili esiti edilizi, tali caratteri possano essere riferiti a principi formativi unitari e continui in ambiti temporali ed areali omogenei. Sarà soprattutto analizzata la nozione di organismo quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce dei portati della crisi contemporanea di quella unità degli strumenti del progetto che della nozione stessa di organismo è stata il necessario presupposto. Aims and contents The course teaches a method of reading the common characters of architectural organisms and urban fabric, considered in their historical process of formation. In particular through the fundamental notions of architectural type that, even with the extreme variety and complexity of the possible building results, can be referred to unitary and continuous formative principles in homogeneous temporal and geographical areas. The notion of an architectural organism will be analyzed as a result of processes of formation and transformation historically identified, also considering the results of the contemporary crisis of the unity of design that has been the necessary presupposition of the same notion of organism. Articolazione delle attività didattiche I corsi si articolano in lezioni teoriche ed esercitazioni. Le lezioni riguardano prevalentemente la nozione di organismo: iniziano nel primo semestre dalla lettura dell’edilizia di base e dei tessuti edilizi (permanenze dell’organismo architettonico nell’organismo urbano), per poi continuare nel secondo semestre a seguirne l’evoluzione nei tipi specialistici nel loro passaggio alla condizione moderna e contemporanea. Le esercitazioni sottopongono alla riflessione individuale dello studente il processo formativo di alcuni tipi edilizi e 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura un organismo architettonico attraverso la definizione di “modelli” dell’assetto formale e costruttivo, calibrati in funzione dei materiali utilizzati e del comportamento statico globale. In particolare l’allievo sarà seguito nel passaggio fondamentale fra la fase di intuizione della forma strutturale a quella che analizza l’interazione e l’integrazione della modellazione costruttiva con la visione più ampia della concezione architettonica. A tal fine le lezioni saranno impostate sull’analisi dei principi generali di funzionamento statico di organismi strutturali a composizione muraria ovvero a telaio. Saranno evidenziate le peculiarità dei modelli strutturali la cui risposta statica dipende essenzialmente dalla loro configurazione formale e di quelli il cui comportamento è principalmente regolato dalla distribuzione delle masse resistenti. Technique of constructions The aim of the course is prepare the student to understanding the structural features of the architectural organism, through the definition of formal and constructive bonds “models”, calibrated in connection with the materials used and static behaviour. In particular, the student will be driven trough the essential passage from the structural form intuition phase towards the integration phase between building modelling and architectural concept as a wider point of view. For this end, lessons will be turned on the analysis of general principles of static working of structural organisms both in 89 4. I regolamenti didattici 4 90 tessuti come prodotto di un processo unitario che investe, alle diverse scale, tanto il rapporto tra elementi, strutture, sistemi e organismo edilizio, quanto quello tra edificio, percorsi e organismo aggregativo. Lezioni 1. L’organismo architettonico pre-moderno e moderno 2. Coscienza critica e coscienza spontanea 3. La sequenza delle trasformazioni tettoniche 4. Recinto e copertura: tipi basati sulla struttura a recinto e tipi basati sulla unificazione data dalla copertura 5. Il processo tipologico dalla cellula elementare ai tipi dell’edilizia di base e specialistica 6. La processualità del tipo nell’aggregato urbano: la casa a schiera e la casa a corte 7. Gli esiti moderni del processo tipologico: la casa in linea 8. La specializzazione degli organismi edilizi: organismi seriali, nodali e polari 9. Edilizia specialistica seriale: il palazzo ottenuto per rifusione dal tessuto e il palazzo come tipo consolidato in fase di coscienza critica 10.Esiti moderni dell’edilizia specialistica 11. Edilizia specialistica nodale: la chiesa come luogo di culto derivato dall’edilizia di base 12.Edilizia specialistica nodale: la chiesa e la sinagoga 13.Leggibilità nei caratteri degli edifici 14.L’ordine leggibile negli organismi architettonici Esercitazioni 1. Lettura dell’organismo architettonico esemplare di Villa Capra 2. Lettura dell’organismo architettonico moderno: palazzo dei Congressi di Libera all’EUR 3. Disegno di un organismo architettonico elementare: la monocellula 4. La formazione delle strutture a recinto: disegno dell’aggregazione di monocellule nel recinto 5. Disegno del progressivo intasamento del recinto di una casa a corte 6. Riprogettazione della formazione del tessuto di case a pseudoschiera a partire da un tessuto di case a corte 7. Riprogettazione della formazione di un palazzetto come esito organico del consumo di una corte 8. Riprogettazione di un tessuto di case a schiera 9. Riprogettazione delle fasi di trasformazione della casa a schiera in abitazione plurifamiliare 10.Riprogettazione delle fasi di trasformazione della casa a schiera in casa in linea Articulation of the educational activities The courses consist of theoretical lessons and exercises. The lessons will primarily concern the notion of organism: they will begin in the first semester starting from the reading of the basic building and of the urban fabric (permanence of the architectural organism in the urban organism), to continue in the second semester following its evolution into the specialist types in their passage to the modern contemporary condition. The exercises will involve the personal reflection of the student, the formative process of some building types and fabric as the product of a unitary process that includes, on different scales, both the relationship between elements, structures, systems and the building organism, and between buildings, routes and combined organisms. Topics 1. The pre-modern and modern architectural organism 2. Critical consciousness and spontaneous consciousness 3. The sequence of the tectonic transformations 4. Enclosure and coverage: types based on the enclosure structure and types based on the unification of the covering 5. The typological process from the elementary cell to the types of the of base and specialized building 6. The forming process of the type in the urban aggregate: row house and courtyard house 7. The modern results of the typological process: in-line house 8. The specialization process in building organisms: serial, nodal and polar organisms 9. Serial specialized building: the palace as fusion from tissue and the palace as consolidated type in the phase of critical consciousness 10. Modern results of the specialized building 11. Nodal specialized building: the church as cult place derived by the base building 12. Nodal specialized building: the church and the synagogue 13. Legibility in the characters of the buildings 14. The legible order in the architectural organisms Exercises 1. Reading of the exemplary architectural organism of Villa Capra 2. Reading of the modern architectural organism: Libera’s palace of the Congresses to the EUR 3. Drawing of an elementary architectural organism: the elementary cell 4. The formation of the enclosure structures: drawing of the aggregation of elementary cell in the enclosure 5. Drawing of the progressive infill of the enclosure courtyard house 6. Redesign of the formation of pseudo row houses tissue to beginning from a courtyard houses tissue 7. Redesign of the formation of a little palace as organic result of the consumption of a court 8. Redesign of a row houses tissue 9. Redesign of the phases of transformation of the row house in the multi-family residence 10. Redesign of the phases of transformation of the row house in the inline house Iscrizioni Possono iscriversi al corso gli studenti che hanno sostenuto tutte le propedeuticità previste. Possono iscriversi con riserva gli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implicherà a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Icar 18-3,5 cfu 3° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è far acquisire agli allievi una conoscenza di base della storia dell’architettura occidentale nel periodo compreso fra il 1800 e il 1950. In particolare saranno indagati i nodi teorico-critici intorno ai quali si sviluppò la progettazione e la costruzione dell’architettura e della città; e la lettura procederà secondo lo schema dialettico che vide contrapposte da una parte la continuità con la tradizione, e dall’altra la rottura con essa. Aim and contents Primary objective of the course is to give a basic knowledge of western architecture from the 1800s to the 1950s. The design and construction of architecture and city will be faced in relation to their theoretical and critical knots, reading them in a dialectical way referring both to the continuity with the tradition and the breaking-off of it. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni, tutte a carattere monografico e spesso tenute da specialisti invitati nel corso, saranno articolate in quattro sessioni tematiche: 1. Origini dell’architettura e della città contemporanea in Europa; 2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al Novecento in Europa): dissoluzione degli ordini e ritorno alla natura Vs ritorno all’ordine e classicismo. 3. L’architettura moderna negli Stati Uniti 4. Il cosiddetto Movimento Moderno e l’international Style 5. Ritorno alla storia e postmodernità 6. L’architettura contemporanea globalizzata Articulation of the educational activities All lessons –all by specialist- are monographic: they are articulated in four thematic sessions. 1st session. Origins of contemporary architecture: the ‘split’ between form and structure. 2nd session. Origins of contemporary city: the ‘split’ between techniques of building architecture and techniques of building the city. 3rd session. Modern architecture in the United States. 4th session. The so called Modern Movement and the International Style. 5. Come back to the history and postmodernism. 6. Contemporary architecture and globalization. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma elearning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso e sostenere l’esame lo studente deve essere regolarmente iscritto al terzo anno. È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi la possibilità di sostenere l’esame negli appelli straordinari invernali) per quegli studenti che sosterranno prima gli esami mancanti del secondo anno. Modalità d’esame L’esame si sostiene in forma scritta, e consiste: a) nella risposta a quesiti riguardanti il programma svolto; b) nel disegno a mano libera (piante, prospetti, sezioni) di edifici illustrati nel corso delle lezioni. 4 4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura Modalità d’esame La prova d’esame è individuale. L’esame consiste in una prova scritta sui contenuti teorici del corso e dei testi base, approfonditi attraverso le indicazioni bibliografiche fornite dal corso (eventualmente integrata da un colloquio) e nell’esposizione orale del lavoro extra moenia. Storia dell’architettura contemporanea History of Contemporary Architecture 91 Teorie e storia del restauro Theories and History of Architectural Restoration 4. I regolamenti didattici 4 Icar 19 - 4 cfu 3° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico Rossella De Cadilhac Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di presentare i fondamenti teorici e culturali del restauro architettonico, focalizzare le convergenze e le divergenze di pensiero sincroniche e diacroniche, cogliere la complessità interdisciplinare della materia, al fine di formare futuri architetti capaci di operare con consapevolezza storico-critica su monumenti che reclamano la necessità di un restauro. Aims and contents The corse introduces the theoretical and cultural basis of architectural restoration, to focus on the convergences and divergences of thought, to gather the interdiscilpinary complexity of the subject with the purpose of training future architects able to operate with historical and critical awareness on monumento that need to be restored. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articola in una serie di lezioni excathedra, di incontri con ospiti esterni e di incontri seminariali. 92 Lezioni Il corso traccia un quadro generale della disciplina, percorrendo la storia e le teorie del restauro in Italia e in Europa, con approfondimenti specifici, in particolare vengono indagati: -il variare del concetto di monumento nel tempo; -il Settecento e la nascita del restauro moderno; -il restauro in Francia nell’Ottocento; -gli orientamenti estetici e letterari nell’Inghilterra nell’Ottocento; -i criteri-guida, la prassi e il dibattito architettonico in Italia nella metà dell’Ottocento; -la propagazione europea del restauro stilistico; -l’interesse per il tema urbano; -la Conferenza di Atene e la Carta del restauro del 1931; -la teoria di Cesare Brandi; -la pluralità delle posizioni nel dibattito attuale. Articulation of educational activities The couse consists of a series of lessons, meetings with external guests and seminars. Topics The corse traces a general picture of the discipline, crossing the history end the theories of the restoration in Italy and in Europe, with specific examples. In particolar the following are investigated: -the change of the concept of monuments over time; -the eighteenth century and the birth of modern restoration; -restoration in France in the nineteenth century; -the aesthetical and literary orientations in England in the eighteenth century; -the guide lines, the routine and the architectural debate in Italy in the middle of nineteenth century; -the European propagation of stylistic restoration; -the interest in the urban theme; -the meeting of Athens and the restoration charter of 1931; -Cesare’s Brandi theory; -the pluralità of positions in current debate. Iscrizioni al corso Le iscrizioni devono effettuarsi obbligatoriamente sulla piattaforma, entro le prime due settimane del corso. Modalità d’esame La verifica terrà conto del colloquio sulla parte istituzionale del corso e della frequenza durante il semestre. Non si può sostenere l’esame di Teorie e Storia del Restauro se non si è superato l’esame di Storia dell’Architettura moderna. Scienza delle costruzioni Science of Construction Icar 08- 8 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Pilade Foti Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire un’introduzione ai principi, metodi e problemi della scienza delle costruzioni, riguardata come integrazione della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. Un fondamento teorico è costituito dalla meccanica dei solidi che viene presentata nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni con l’evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento dei materiali da costruzione. Altro fondamento è costituito dalla meccanica delle strutture che viene affrontata nei problemi più rilevanti per la progettazione strutturale. Aims and contents The course provides an introduction to the principles, methods and problems of the science of materials, intended as an integration of solid mechanics, mechanics of material and structural mechanics. The theoretical basis consists of Solid Mechanics, which is presented in its most recent development but also in relation to the evolution of theoretical and experimental research into the behaviour of construction materials. Another fundamental area of study is represented by Structural Mechanics, that will be treated with particular attention to the most relevant problems concerning structural design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Durante il corso sono previste due prove di esonero di cui una di tipo progettuale. L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Metodi e tecniche di analisi ambientale I Methods and technics of environmental analysis I Ing-Ind 11-8 cfu 2° anno / corso semestrale (II semestre) indirizzo ‘generale’ Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Corso A Francesco Ruggiero Finalità del corso Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze relative alla quantificazione ed alla qualificazione degli scambi energetici. A tal fine nella prima parte del corso vengono sviluppati i fondamenti teorici della termodinamica e della trasmissione del calore. Successivamente vengono trattati tutti gli aspetti legati alla valutazione delle modalità di produzione, approvvigionamento e utilizzo dell’energia. Si passa poi allo studio dei metodi di calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei principali parametri di qualificazione dell’energia. Le esercitazioni sono di carattere numerico. Nella seconda metà del corso l’attenzione è rivolta all’applicazione dei concetti fisici fondamentali e alla definizione dei modelli di impianti a servizio degli edifici. L’obiettivo è quello consentire allo studente di comprendere le diverse esigenze di benessere termoigrometrico negli ambienti confinati e di determinare e dimensionare correttamente gli impianti ed i luoghi ad essi necessari. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame è individuale. Consiste in una prova scritta sugli argomenti trattati nelle lezioni e sulle esercitazioni. Per sostenere l’esame è necessario prenotarsi sul sito della Facoltà secondo le modalità indicate durante il Corso. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Articolazione delle attività didattiche Lezioni Nell’ambito del corso verranno affrontati i seguenti argomenti. 1. Cenni di algebra tensoriale. 2. Deformazione. 3. Sforzo. 4. Relazione sforzo-deformazione. 5. Isotropia elastica. 6. Problema di Saint-Venant. 7. Criteri di resistenza. 8. Statica delle travature. 9. Travature elastiche. 10. Instabilità elastica. Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di adoperare gli strumenti fondamentali della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. In particolare, egli sarà in grado di affrontare i problemi di verifica e progettazione, nel caso dei più significativi schemi strutturali adoperati attualmente nella costruzione degli edifici. Articulation of educational activities Topics During the course, the following subjects will be covered: 1. Basic tensorial algebra. 2. Strain. 3. Stress. 4. Stress-strain relationship. 5. Elastic isotropy. 6. The De Saint-Venant Problem. 7. Strength criteria. 8. The Statics of beams. 9. Elastic beams. 10. Elastic instability. At the end of the course, the student will be able to use the fundamental tools of Solid Mechanics, Mechanics of Materials and Structural Mechanics. In particular, he or she will be able to face the problems of verification and design with regard to the most representative structural schemes currently used. 93 Laboratorio di progettazione urbanistica Urban Planning Studio 4. I regolamenti didattici 4 LU-10,5 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale • Progettazione urbanistica - Icar 21 – 7,5 crediti •• Sistemi informativi territoriali e telerilevamento - Icar 21 – 3 crediti Corso A • Leonardo Rignanese •• Patrizia Paola Pirro Corso B • Francesca Calace •• Annarita Marvulli 94 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, di capacità critico-interpretative e progettuali applicate a un caso concreto di un ambito urbano. L’offerta didattica è finalizzata a riflettere sulla costruzione della città e del territorio, sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di vivibilità degli spazi. Questo percorso necessita di una parallela riflessione su alcuni aspetti fondamentali del modello di pianificazione in formazione nella nostra regione, per guidare l’applicazione concreta ed evitare l’aleatorietà di formulazioni non verificabili. Il laboratorio avrà come contenuto privilegiato le scale della struttura urbana e del progetto urbanistico esecutivo applicato a parti urbane circoscritte e di rilievo strategico, nelle quali siano necessari interventi di riordino, riqualificazione e ridisegno dell’esistente. Le proposte saranno costantemente valutate rispetto alle loro implicazioni ambientali, paesaggistiche e insediative, al loro inserimento nel contesto locale, alla configurazione fisica degli spazi pubblici e privati, alla vivibilità degli spazi progettati. Aims and educational contents Course purpose is the acquisition by students of knowledge, critical and planning skills applied to a concrete urban area. The courses are structured to think about the construction of the city and territory, the character of the places, the quality of urban spaces. This path needs a parallel discussion on some key aspects of the planning model which is nowadays taking new shapes in our region, to guide to practical application and to avoid uncertain and unverifiable applications. The Studio will focus its attention on both the scale of the urban structure and of the executive urban planning applied to limited and strategic parts of the city, in which are required reorganization, upgrading and redesign of the existing. Proposals will be constantly evaluated in terms of their environmental, landscape and settlement implications; of their inclusion in the local context; of their physical configuration of public and private spaces and of the quality of designed spaces. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede sia attività teoriche che applicate progettuali. Lezioni e comunicazioni verteranno intorno ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti di piano e la progettazione urbanistica. L’attività di progettazione consisterà nella produzione di elaborati grafici descrittivi, interpretativi e progettuali riferiti all’ambito di studio prescelto, nonché in sopralluoghi presso le aree di intervento e i relativi uffici tecnici. Il modulo di gestione urbana fornirà attività di supporto alla attività di progettazione attraverso un approfondimento sugli strumenti di ausilio alla progettazione urbanistica. Articulation of educational activities The course foresees both theoretical and practical activities Lessons and other kind of communication will focus on the tools of the urban planning as well as the urban planning tout court. The practical activity will consist in production of graphic works of the study area such as descriptive, interpretative sheets and projects but also in inspections of study area and technical office. The urban management module will provide support to design activities through a deepening on urban design tools. Tema d’anno Il tema d’anno è riferito sia a comuni medio-grandi pugliesi che alla città di Bari. Esso si articola su due scale distinte: la prima rivolta alla formulazione di un documento preliminare che individui contesti territoriali (urbani e paesaggistici) e nvarianti strutturali dei luoghi in esame; la seconda l’elaborazione di un progetto urbano per un ambito di trasformazione strategica i(che dal masterplan arrivi al disegno di assetto completo di schemi funzionali e morfologici, modalità di intervento, procedure attuative). Year’s Topics Theme of the year will concern mediumlarge Apulian municipalities and the town of Bari It will focus on two distinct scales: the first is proper to prepare a preliminary document which identifies contexts (urban and landscape) and “structural invariants” of the study areas; the second one is an urban plan project. Lezioni di Progettazione urbanistica Modulo 1 - Il progetto della città moderna e della città contemporanea Alcune definizioni sulla città e sulla sua condizione attuale Alcune definizioni del territorio, la sua riscoperta, il suo valore strutturale Dallo spazio chiuso alla cattura dello spazio aperto Le teorie e i modelli della città moderna Modulo 2 – La città contemporanea e il piano come strumento Trasformazioni territoriali e trasformazioni del piano in Italia Lo statuto del piano oggi Modulo 4 - Sul progetto urbanistico I manuali e le tecniche dell’urbanistica moderna La città per parti Rinnovo urbano e vicende urbanistiche Spazi pubblici e spazi aperti Modulo 4 - La costruzione del progetto urbanistico Schema direttore, progetto di suolo, progetto normativo Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità Le regole per il disegno del progetto urbanistico Modulo 5 – Metodo del progetto urbanistico Esplorazione e sguardo sui luoghi Tecniche della rappresentazione nel progetto urbanistico Materiali urbani Topics of Urban planning Module 1 – The contemporary city - The contemporary city: images and Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. Course Registration Registrations must take place on the web platform. To book in students must have completed all preparatory exams. Conditional Registration admitted only for students who will support all preparatory exams by the winter session. Rilievo dell’architettura Architectural Survey Modalità d’esame L’esame verterà sulla esposizione delle conclusioni delle attività applicate e sulla discussione degli argomenti principali emersi durante lo svolgimento del corso e dei seminari. Corso A Paolo Perfido Exams Exam will focus both on exposure of the conclusions of the practical activities and on discussion of the main course and seminars topics. Icar 14-7,5 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso B Vincenzo De Simone Finalità e contenuti disciplinari Il progetto didattico del corso prevede che lo studente si accosti agli strumenti e ai metodi del rilevamento architettonico per impossessarsi, attraverso idonee esercitazioni, del modus operandi proprio del rilevatore di architettura: lo studente prima si impadronisce dei metodi e degli strumenti tradizionali alla base del rilievo d’architettura per poi essere iniziato all’utilizzo delle più recenti innovazioni in ambito di rilevamento strumentale e fotogrammetrico. Aims and contents The student will study the tools and the methods of the architectural survey in order to use, through suitable exercises, the typical modus operandi of the of architectural surveyor: first the student will master the basic methods and the traditional tools of the architectural survey and then the use of the most recent technological innovations. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Modulo 3 – Il modello di pianificazione in Puglia: natura e razionalità del DRAG Il livello regionale: l’attività normativa e di indirizzo, i programmi, il paesaggio Il livello comunale e metropolitano: il PUG Il livello della concreta attuazione: i PUE themes - From the modern urban planning to the contemporary city - Figures of the urban expansion - Urban transformation of the last 50 years Module 2 – Tools and practices - Territorial plans, strategic plans, structural plans - Project’s strategic value and relationships among plan, politics and projects - Experiences: Paris, Barcelona, Battery Park City, Milan, Genoa - Urban renewal, urban regeneration, ‘programmi complessi’ Module 3 – The Urban space - Public space and open space - Residential system - Urban materials: the block, the square, the street, the park Module 4 – The construction of urban plan - Master plan, soil project, normative project - Evaluation - The rules for the urban planning drawing SIT and remote sensing - SIT and territorial planning - SIT and local government - Remote Sensing principles 95 4. I regolamenti didattici 4 96 Tema d’anno Campo di indagine di questo anno accademico saranno architetture tipiche del patrimonio storico pugliese. Case study Typical architectures of the historical heritage of Puglia will constitute the field of investigation in the present academic year. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche, articolate in 15 settimane, ed affronteranno le seguenti tematiche: -introduzione alle problematiche del rilevamento -principi teorici del rilevamento architettonico -finalità e obiettivi del rilievo -approccio all’opera da rilevare -progetto di rilievo -conoscenza dell’opera da rilevare -gli strumenti del rilevamento architettonico -fotografia e rilievo -gli eidotipi -le metodologie del rilevamento architettonico: metodo diretto -le metodologie del rilevamento architettonico: metodo strumentale -le metodologie del rilevamento architettonico: metodo fotogrammetrico -il rilievo del dettaglio -la restituzione grafica. Articulation of educational activities Covering the following themes: • introduction to the problems surveying • theoretical principles of the architectural survey • finality and objectives of the survey • approach to work • the survey project • knowledge of the work to be surveyed • the tools of the architectural survey • photography and the survey • the eidotypes • the methodologies of the architectural survey: direct method • the methodologies of the architectural survey: instrumental method • the methodologies of the architectural survey: photogrametric method • the survey in detail • graphic representation. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • sviluppare il proprio tema d’anno sotto la guida dei docenti e degli esercitatori; • predisporre presentazione informatizzata del lavoro svolto da illustrare in sede d’esame. Disegno e rilievo dell’architettura antica + Rilievo archeologico Drawing and Ancient architectural survey + Archaeological survey Il rilievo e la rappresentazione dell’architettura antica costituiscono in archeologia una pratica di fondamentale importanza per la conoscenza e l’interpretazione di un sito. L’inevitabile asportazione di materiale stratigrafico durante lo scavo comporta la conseguente perdita di dati nella loro giacitura originaria; da ciò deriva l’importanza di operare una registrazione puntuale di quanto affiora dal passato applicando le tecniche di rilevazione più appropriate. Il ruolo del rilevatore archeologico è quindi di grande importanza poichè nei suoi disegni sono rappresentati i contesti rimosi con l’esatta giacitura degli elementi nel momento in cui sono venuti alla luce. Non meno importanteè il rilievo delle strutture in elevato che, pur non essendo venute alla luce con uno scavo, mostrano ugualmente una complessa stratigrafia frutto delle trasformazioni strutturali e funzionali avvenute nel corso dei secoli. Gli strumenti e le tecniche del rilievo, sia esso architettonico che archeologico, non differiscono nella sostanza, infatti i principi teorici che sottendono alle operazioni di presa delle misure sono sostanzialmente identici, così come gli strumenti utilizzati. Il Corso di Rilievo dell’Architettura Antica intende fornire allo studentr gli strumenti teorici e pratici per la comprensione dell’organismo architettonico allo stato di rudere ed in particolare: • Capacità di lettura delle strutture nel loro divenire storico; • Capacità di analisi grafica dello spazio; • Conoscenza delle tecniche del rilievo ondotte con metodo diretto e strumentale alle diverse scale fino al rilievo di dettaglio; • Conoscenza delle tecniche del disegno assistito e della fotografia; • Capacità di elaborazione grafica dei disegni attraverso l’uso di software specifici. Tema d’anno Le attività teorico-pratiche, sviluppate durante il corso, saranno finalizzate alla realizzazione di un rilievo completo di strutture archeologiche attraverso le procedure più corrette e con l’ausilio degli strumenti appropriati. Articolazione del corso Il corso prevede quattro fasi di svolgimento: •Lezioni teoriche sui fondamenti della disciplina e sulle ultime innovazioni tecnologiche della stessa. •Esercitazioni dal vero sui temi trattati a lezione: quadrettatura, piano quotato, trilaterazioni, rilievo celerimetrico, fotogrammetria, ecc. •Esercitazioni su temi specifici quali il rilievo urbano, il rilievo delle tessiture murarie, il rilievo di dettaglio. • Applicazione dei metodi appresi a lezione. Laboratorio 3° di Archeologia Archaeology Design Studio 2nd year - Archeometria - Archaeometry Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo primario di rendere familiari i metodi scientifici impiegati dagli archeologi per la risoluzione dei problemi archeometrici. Verranno illustrate varie tecniche scientifiche usate nell’analisi dei materiali archeologici, con una particolare attenzione ai progressi delle applicazioni delle scienze a questo tipo di studi. Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di questa integrazione (scienza/archeologia) nella progettazione e risoluzione dei problemi archeologici. Argomenti delle lezioni Tecniche analitiche applicate allo studio dei reperti: Metodi di indagine scientifica in archeologia: test non distruttivi, metodologia dell’analisi sistematica. Analisi chimica: campionamento, preparazione del campione, determinazione analitica dei costituenti e misura, accuratezza, Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolge durante il primo semestre e si articola in lezioni frontali, nelle quali saranno affrontati i fondamenti della disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in cui saranno approfonditi casi di studio particolarmente rappresentativi. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La frequenza del corso è obbligatoria ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza dei contenuti disciplinari attraverso un colloquio. - Metodologia e tecniche della ricerca archeologica - Methodology and techniques of the archaeological research L-ANT/10 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Silvio Fioriello Finalità e contenuti disciplinari L’articolazione del corso si propone l’obiettivo primario di fornire gli strumenti metodologici necessarî alla ricostruzione storica attraverso l’uso delle fonti archeologiche, nonché di proporre gli elementi tecnici fondamentali relativi allo scavo archeologico stratigrafico ed all’archeologia dei paesaggi attraverso l’analisi di alcuni contesti. Aim and contents The articulation of the course intends primarily provide the methodological means to the historical reconstruction, through the practice of the archaeological sources, as well as the basic technical elements concerning the stratigraphic archaeological excavation and the landscape archaeology, paying particular attention to the analysis of some contexts. Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolge durante il secondo semestre e si articola in due moduli di lezioni frontali, nei quali saranno affrontati i fondamenti della disciplina e saranno approfonditi alcuni casi di studio esemplari. Nell’ambito del corso saranno previste anche visite ad aree archeologiche, a mostre e a musei. È, inoltre, consigliata la partecipazione ad attività di scavo ovvero di survey archeologico da concordare con il docente. Modulo A: - Archeologia e ricostruzione storica - Archeologia, storia, storia dell’arte - Studio e analisi delle fonti archeologiche - Scavo archeologico stratigrafico: storia e tecnica - Saperi e saper fare: la cultura materiale - Metodo crono-tipologico - Scienze applicate all’archeologia - Archeologia dei paesaggi urbani e rurali. Modulo B: Casi di studio: - la ricerca archeologica nella Puglia centrale: Egnazia e Bitonto - la ‘riscoperta’ archeologica della Puglia centrale in età romana: città e territorio. Teaching activities The course develops during the second semester and it is divided into two frontal lessons modules, concerning the discipline basis and some significant cases of study. Within the course will be organized visits to archaeological sites, exhibitions and 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura L-ANT/09 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Annalisa Mangone microanalisi e analisi in traccia, calcolo, valutazione ed interpretazione dei risultati, presentazione dei dati. Trattamento statistico dei dati analitici: test di significatività, tecniche multivariate Metodi spettroscopici: - spettroscopia di raggi x, spettroscopie atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman Metodi radiochimici: radioattività ed energia nucleare: isotopi stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi di decadimento radioattivo, rivelazione delle radiazioni nucleari, analisi di attivazione neutronica Tecniche di microscopia: microscopia ottica, SEM, TEM. Caratterizzazione dei connotati tecnologici dei reperti - ceramici - lapidei - vitrei. Tecniche scientifiche di datazione - radiocarbonio - termoluminescenza - archeomagnetismo - dendrocronologia 97 4. I regolamenti didattici 4 museums. Moreover, participation in archaeological excavation and field survey will be agree on with the teacher. Module A - Archaeology and historical reconstruction - Archaeology, history, history of the art - Study and analysis of the archaeological sources - Stratigraphic archaeological excavation: the history and the technique - ‘To know’ and ‘to know how’: the material culture - The chronological and typological method - The sciences applied to archaeology - Archaeology of the urban and rural landscapes. Module B - Cases of study: - the archaeological research in the central Apulia: Egnatia and Butunti - the archaeological ‘discovering’ of the central Apulia in the roman period: urban and rural settlements. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma, entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La frequenza dei corsi è obbligatoria ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza dei contenuti disciplinari attraverso un colloquio. 98 • 4° ANNO - 4th YEAR Laboratorio 4 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio, 4th year (L4PA-11,5 cfu) 4° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Composizione urbana (Icar 14-8,5 cfu) •• Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie (Icar 14-1,5 cfu) ••• Riqualificazione del paesaggio urbano (Icar 15-1,5 cfu) Corso A • Attilio Petruccioli •• Michele Montemurro ••• Attilio Petruccioli Corso B • Rocco Ferrari •• Francesco Caragiulo ••• Attilio Petruccioli Corso C • Franco Defilippis •• Michele Montemurro ••• Attilio Petruccioli Corso D • Antonio Riondino •• Matteo Ieva Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 4° di Progettazione Architettonica lo studente apprende teorie e tecniche d’intervento della composizione e della progettazione urbana, affrontando le problematiche del progetto e della costruzione di una parte di città, sia autonomamente che nelle relazioni con il contesto di appartenenza. L’ambito teorico e applicativo di riferimento è quello della città mediterranea, con riferimento alle problematiche spaziali, tipo-morfologiche e costruttive tipiche dell’area culturale plastico-muraria. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo ai principi del progetto urbano indagati: -attraverso la concreta storia degli organismi urbani che ebbero la loro origine nella civiltà greca e romana (Riqualificazione del paesaggio urbano) e l’analisi delle teorie che li generarono; -attraverso l’analisi dei processi di trasformazione degli organismi urbani riletti nel concreto rapporto fra norma edilizia (disegnata o scritta) e il suo esito costruito (Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano in particolare l’assetto morfologico e tipologico (edilizio e urbano) d’insieme, indagato nel rapporto fra tecniche di “urbanizzazione” e tecniche di edificazione, attraverso la definizione del tessuto edilizio, delle emergenze e degli spazi di relazione fra gli edifici. Tema d’anno Il tema d’anno riguarda il progetto di una piazza intesa come spazio di relazione tra gli edifici (emergenze architettoniche e residenze) che lo determinano. Con riferimento alla storia della città mediterranea, saranno individuati alcuni tipi morfologico-spaziali da applicare e sviluppare all’interno di contesti diversi, connotati ciascuno da specifici caratteri tipo-morfologici e paesaggistici. Tali contesti saranno assegnati all’interno di ciascun laboratorio e saranno rappresentativi di aree omogenee della Puglia (terra dauna, area metropolitana barese, arco ionico tarantino, fascia costiera tra Monopoli e Ostuni). Ogni progetto sarà sviluppato secondo norme architettoniche riferite alle tecniche di edificazione (allineamenti, altezze, continuità dei fronti,…), ai sistemi costruttivi (sistema trilitico e sistema murario) e ai materiali (pietra, mattone, cemento armato). Tali norme consentiranno di verificare la coerenza interna al progetto stesso del rapporto tra forma, costruzione e idea di spazio. Il progetto sarà svolto in forma individuale, attraverso l’attività di atelier in aula e il lavoro extra-moenia. Il tema descritto ha validità annuale. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in due periodi, corrispondenti al primo e al secondo semestre del calendario accademico. Il primo periodo è destinato alle attività propedeutiche del progetto (sapere e saper fare). Esse consistono in: -lezioni relative ai contenuti teorici dei tre insegnamenti che concorrono a strutturare Il secondo periodo è dedicato allo sviluppo del tema progettuale individuale. Questo periodo si concluderà con la mostra dei progetti in corso d’opera, organizzata nell’ambito dell’annuale “mostra della didattica”. Lezioni Lezioni di Composizione architettonica e urbana / Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie Sezione 1. Introduzione ai temi dello spazio urbano 1. Le concezioni dello spazio urbano nella città occidentale pre-moderna. 2. La città dell’Ottocento e del Novecento. Caratteri dello spazio urbano e sviluppo dei tessuti edilizi. Sezione 2. Paradigmi dello spazio urbano 3. La piazza monocentrica 4. La piazza monoassiale 5. La piazza policentrica Sezione 3. Elementi della composizione dello spazio urbano 6. Le forme architettoniche del suolo urbano. 7. La facciata muraria. 8. La facciata intelaiata. 9. Il coronamento e la grande copertura. Lezioni di Riqualificazione del paesaggio urbano 1. Il giardino come laboratorio sperimentale della città 2. La crisi della città contemporanea: la periferia infinita 3. La crisi della città moderna e dei suoi modelli: dalla città giardino ai grandi contenitori 4. La città dell’ottocento 5. Il continuum urbano: dal campo marzio di Piranesi ai supermercati dell’attuale generazione Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono solo attraverso la piattaforma e-learning del corso. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione straordinaria (febbraio 2009). Modalità d’esame L’esame è individuale. Per sostenerlo è necessario: -avere sostenuto gli esami propedeutici di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica, Scienza delle Costruzioni e Storia dell’Architettura Contemporanea; -avere superato con profitto tutte le verifiche previste; -avere sviluppato individualmente il proprio tema progettuale nel seminario di appartenenza sotto la guida dei docenti, fino alla chiusura del corso. L’ultima sessione utile per sostenere l’esame con questo tema è quella straordinaria invernale dell’anno accademico in corso (Febbraio 2010). Storia dell’architettura IV History of architecture IV Icar 18-3,5 + 3,5 cfu, due moduli a scelta dello studente 4° anno / corso semestrale (I e II semestre) Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Corso A Storia dell’architettura greca 4 (I semestre – 3,5 crediti) Giorgio Rocco Corso B Storia dell’architettura romana 4 (II semestre – 3,5 crediti) Giorgio Ortolani Corso C Storia dell’architettura islamica 4 (I semestre – 3,5 crediti) Attilio Petruccioli Corso D Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio (II semestre – 3,5 crediti) Claudio D’Amato, Giuseppe Fallacara Corso E Storia dell’architettura contemporanea 4 (I semestre – 3,5 crediti) Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari I corsi di Storia dell’architettura IV sono finalizzati ad approfondire tematiche specifiche della storia dell’architettura funzionali al successivo impegno nei laboratori di laurea del V anno. Aims and contents The course is devoted to deepening specific themes of the history of the architecture functional to the following engagement in the final thesis in the 5th year. Corso A/ Giorgio Rocco Tema monografico: Atene tra tirannide e democrazia. L’architettura religiosa e politica nell’Atene arcaica e classica. Case study: Athens between tyranny and democracy. Religious and political architecture in arcaic and classical Athens. Argomenti delle lezioni - Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento topografico di Atene. - Cenni sugli insediamenti dell’età preistorica e del bronzo. - I santuari delle pendici settentrionali e meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica (479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480). - 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura il laboratorio; -sviluppo teorico e applicativo del tema d’anno attraverso esercitazioni mirate, orientate alla lettura dei luoghi di progetto e all’individuazione delle strategie di intervento (messa a punto di un “sistema di norme” per il progetto). Tale sviluppo è individuale e sarà valutato di volta in volta (attraverso verifiche di profitto) e il suo positivo svolgimento consentirà l’ammissione al secondo semestre. 99 4. I regolamenti didattici 4 100 L’agorà in età classica e tardoclassica (479323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area monumentale del ceramico. - Il santuario di Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della tipologia teatrale tra età arcaica e tardo classica in Attica: i teatri tardoarcaici e protoclassici in attica (Dionisos/Icaria, Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di Atene); il teatro classico e tardoclassico (il teatro di Dioniso ad Atene, il teatro trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo. Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron, Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli Ateniesi). Seminari - Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le istutuzioni politiche della democrazia Ateniese. - Gli edici della politica: l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il dikasterion presso il Palladion, il dikasterion presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il teatro attico: le forme del dramma letterario. Topics - The attic territory before and after the Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and Asty and the reorganization with trittyes and demes. - Topographical organization of the ancient city. - Notes about preihistoric and bronze age settlements. - The sanctuaries of north and south slopes of the acropolis. - The Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The Acropolis in classical period (479-404). - The arcaic agora (577- 480). - The agorà in classical and late-classical period (479-323). The sanctuaries near the Ilissos. - the monumental area of Kerameikos. - The precinct of Dionysos Eleuthereos. - The evolution of the theatre from arcaic through late classical period: The arcaic and protoclassical examples in Attica (Dionysos/ Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in the agora); the classical and late-classical examples (the theatre in the precinct of Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of Drakones). - the odeion of Perikles in the precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena and Poseidon at Sounion. - Themis and Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of Brauron, Thorikos and Maratona. - The Athenian dedication at Delphoi (the temple of Apollo, The Athenian thesauros, the Athenian Stoa). - The Athenian dedication at Delos (the Porinos Naos, the temple of Apollo). Seminars - Materials and building techniques at Athens. - The political institutions of democracy. - The buildings of politics: The ekklesiasterion on the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at Palladion, the dikasterion at Delphinion, the Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre in Attica: birth and development of literary dramas. Corso B/ Giorgio Ortolani Tema monografico: L’eredità di Roma imperiale: 432-1942. Case study: Rome 432-1942 A.D.: The Imperial Heritage Argomenti delle lezioni Il corso intende illustrare la fondamentale continuità e le intenzionali “rinascenze” della tradizione architettonica di Roma antica, da Sisto III all’E 42. Sarà quindi considerata soprattutto la città di Roma, nell’uso e cosciente riuso delle antiche tecniche costruttive, tipologie e materiali pregiati, anche in relazione ai recuperi ideologici dell’età antica o costantiniana. Saranno poi considerati casi esemplari, come quello di Federico II, che contribuì all’ulteriore sviluppo del Proto-Rinascimento in Toscana, o Andrea Palladio, che dallo studio dell’antico elaborò un modello tipologico residenziale di gran successo per la classe senatoria della Repubblica Veneta, poi ripreso dall’aristocrazia terriera della vecchia e nuova Inghilterra. Il corso prevede anche un’esercitazione grafica, necessaria ad acquisire l’indispensabile metodologia per il laboratorio di laurea. Sarà quindi necessario sviluppare graficamente un modello di uno degli edifici illustrati nel Quarto libro dell’architettura di Andrea Palladio (Venezia 1570). Topics This course of Roman Architectural History will focus on the basic continuity of Ancient Roman building tradition and techniques through Medieval and Modern age, from the pontificate of Sixtus III to the E ‘42. The city of Rome herself exhibits the ideological reuse of ancient architecture and marbles, according to the different Revivals of Imperial and Constantinian Age. Outstanding examples of Roman Revival will be considered, such as for the artistic trends in the court of Frederick II, and its contribution to the Tuscan Early Renaissance; or the residential architecture of Andrea Palladio. After an excellent study of ancient buildings in and around Rome, this architect produced an up-to-date model for the Venetian aristocracy, as well as for the landlords in Old and New England. The course includes also a graphic exercitation, necessary to acquire instruments and methodology for the degree workshop. It will be necessary to prepare a 3d rendering of one of the buildings illustrated by Andrea Palladio in his 4th Book on Architecture (Venice, 1570). Lezioni 1. La basilica romana da Costantino a Pio XI. 2. Dall’igiene del corpo a quello dell’anima: edifici a pianta centrale (thermae e baptisteria, heroa e martyria). 3. Architettura e ideologia imperiale: Carlo Magno e Federico II. 4. Declino dell’impero e imperialismo papale: Bonifacio VIII, Giulio II e Bramante. 5. Continuità e revival nelle tecniche costruttive a Roma dal tardoantico al ‘500. 6. Dallo studio alla tutela: Roma antica vista da Alberti e Raffaello. 7. Descrizione e restituzione dei monumenti antichi: Marten van Heemskerk, Serlio e Palladio. 8. Palladio, Preneste e la rinascita della villa. 9. Villa Adriana, Tivoli e il giardino europeo. 10. I marmi dell’impero: uso e riuso. 11. Gli scavi di Ostia e l’edilizia popolare tra le due guerre. Corso C/ Attilio Petruccioli Tema monografico: La città, la moschea, il giardino Case study: The city, the mosque, the garden Argomenti delle lezioni e delle esercitazioni Il contesto storico e culturale - Il recinto: la casa del profeta - La pianta centrale: dal tardo antico alla Cupola della Roccia La città islamica - Khitta: le regole di insediamento tribale - la città dei cavalieri La città islamica - la città spontanea medievale: Le componenti funzionale della città: il suq, l’edilizia speciale religiosa, il tessuto residenziale - Il ruolo della moschea nel contesto urbano Il modello della moschea araba - Gli Omayyadi: agora + basilikà: l’invenzione del tipo - La Grande moschea di Damasco, la moschea di Cordova. - Modelli spaziali iterati e tecniche costruttive della moschea a sala ipostila Le specializzazioni delle moschee a sala ipostila - I Fatimidi: La pianta a T e la pianta a 9 cupole - Verso una maggiore organicità: la moschea a qa’a Mamelucca - La Grande Moschea di Kairouan, la moschea di Sousse, la Moschea di Ibn Tulun al Cairo, Moschea di Al-Azhar, moschea di al-Hakim, moschea di al-Juyushi, al-Aqmar al Cairo. Esercitazione 1: Esempi di lettura Il modello della moschea persiana - Dalla sala ipostila all’impianto a 4 iwan - Modelli spaziali e tecniche costruttive della moschea a iwan - Moschea del Venerdì di Isfahan Le specializzazioni della moschea a iwan - I Timuridi e i Safavidi: la moschea a 4 iwan Esercitazione 2: Riconoscimento moschee Il modello della moschea turca - I Segiuchidi: dall’impianto seriale ad una maggiore organicità - Modelli spaziali e tecniche costruttive della moschea turca Le moschee di Sinan - Il ritorno all’organismo della pianta centrale: gli Ottomani e l’eredità di S. Sofia - Modelli spaziali e tecniche costruttive. Esercitazione 3 Il giardino islamico - Tre derivazioni: l’hortus conclusus arabo, il bagh-i bihisht persiano e il giardino temporaneo turco - Modelli spaziali e tecniche idrauliche. Topics The historical and cultural context – the enclosure: the Prophet’s house – the central plan: from Late Antiquity to the Dome of the Rock The Islamic city – Khitta: the rules of tribal settlement – the Knights’ city The Islamic city – the spontaneous medieval city: the functional components of the city: the souk, specialized religious buildings, residential fabric – the role of the mosque in the urban context The Model of the Arab Mosque – the Umayyad: agora and basilica: the invention of the type – the Great Mosque in Damascus, the Cordova mosque – repeated spatial models and building techniques of the hypostyle mosque The special features of the hypostyle mosque – the Fatimids: the T plan and the nine-dome plan – towards a greater organicity – the Qa’a Mameluk mosque – the Great Mosque in Kairouan, Sousse mosque, Ibn Tulun mosque in Cairo, al-Azhar mosque, al-Hakim mosque, al-Juyushi mosque, al-Aqmar mosque in Cairo Exercise 1: Examples of Interpretation The model of the Persian mosque – from the hypostyle hall to the 4-iwan plan – spatial models and building techniques of the iwan mosque – the Friday mosque at Isfahan The special features of the iwan mosque – the Timurids and Safavids: the 4-iwan mosque Exercise 2: Recognizing Mosques – the Selgiuqids: from the serial plan to a greater organicity – spatial models and building techniques of the Turkish mosque The mosques of Sinan – return to the organism of the central plan: the Ottomans and the legacy of Haya Sophia – spatial models and building techniques Exercise 3: The Islamic Garden – three derivations: the Arab hortus conclusus, the Persian bâgh-i bihisht and the Turkish temporary garden – spatial models and hydraulic techniques 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 12. L’eredità imperiale: il Foro Mussolini e l’E42. Topics 1. The Roman Basilica from Constantine to Pious XI. 2. The health of the body and the soul: Central planned Buildings (Thermae and Baptisteria, Heroa and Martyria). 3. Architecture and Imperial revival: Charlemagne and Frederick II. 4. Decline of medieval Empire and papal pride: Boniface VIII, Julius II and D. Bramante. 5. Continuity and revivals in the Roman building techniques from late antiquity to Renaissance. 6. From the study to the recovery of ancient Rome: L.B. Alberti, Raphael. 7. Description and restoration of ancient monuments: Marten van Heemskerk, S. Serlio and A. Palladio. 8. A. Palladio, Praeneste and the revival of the villa. 9. Hadrian’s Villa, Tivoli and the European garden. 10. Roman marbles: use and re-use. 11. The archaeological excavations at Ostia, and the welfare housing in the 20s and 30s. 12. The revival of the Empire: Mussolini Forum and 1942 Expo. Corso D/ Claudio D’Amato, Giuseppe Fallacara Il corso consta di nove lezioni divise in tre parti intervallate da tre esercitazioni. Le tre parti sono così concepite: 1. Origini e definizione della stereotomia moderna (1-3); 2. Apice, diffusione e crisi della disciplina (4-7); 3. Scienza e cultura contemporanea della stereotomia (8-9). 101 4. I regolamenti didattici 4 The course consists of nine lessons divided into three parts interspersed with three exercises. The three parts are: 1. Origins and modern stereotomy definition (1-3); 2. Summit, dissemination and discipline crisis (4-7); 3. Science and culture of contemporary stereotomy (8-9). Argomenti delle lezioni Ottobre 0_ Introduzione e presentazione del corso 1_ Inquadramento generale della stereotomia 2_ Dal taglio delle pietre gotico alla stereotomia moderna Novembre 3_ La stereotomia secondo Philibert de l’Orme 4_ La stereotomia secondo Girard Desargues 5_ Francia, Spagna ed Italia: stereotomia a confronto Dicembre 6_ Crisi della stereotomia: Ecoles vs Politecniques 7_Stereotomia: da arte a scienza del taglio delle pietre Gennaio 8_Stereotomia e topologia: avanzamento disciplinare 9_Esempi di stereotomia contemporanea Le tre esercitazioni che intervallano le nove lezioni consistono in: - Traduzione di alcune pagine dei trattati di stereotomia; - Ridisegno di alcuni elementi di architettura stereotomica; - Relazione critica; 102 Arguments Lesson October 0_ Introduction and presentation of of the course 1_ General Classification of the stereotomy 2_ From Gothic cutting stone to modern stereotomy November 3_ Stereotomy of Philibert de l’Orme 4_ Stereotomy of Girard Desargues 5_ France, Spain and Italy: a comparison of stereotomy December 6_ Stereotomy’s crisis: Ecoles vs Politecniques 7_ Stereotomy: from art to science of cutting stones January 8_ Stereotomy and topology: disciplinary progress 9_ Examples of contemporary stereotomy Three exercises of the nine lectures: - Translated by some pages stereotomy treaties; - Updating of some elements of stereotomyc architecture; - Critical report; Corso E/ Claudio D’Amato Tema monografico: L’altra modernità. L’architettura italiana fra il 1930-1940 Case study:The other modernity. Italian architecture between 1930 -1940 Finalità e contenuti disciplinari Il modulo semestrale di Storia dell’Architettura IV: Architettura contemporanea IV, si occupa di quel “filone” dell’architettura contemporanea – appartenente all’area plastico-muraria– che ebbe modo di svilupparsi in Europa ed in Italia prima del secondo conflitto mondiale (fra l’inizio degli anni trenta e la prima metà degli anni quaranta). Questo filone di ricerca è generalmente definito L’altra modernità in contrapposizione all’altra grande area tettonico-semantica della modernità che affonda le sue radici nella tradizione elastico-lignea, generalmente definito Movimento moderno. Il modulo didattico in particolare è finalizzato ad approfondire alcune tematiche proprie della modernità “mediterranea”, funzionali al successivo impegno nei laboratori di laurea del V anno per gli allievi che opteranno per questo corso. Tali tematiche furono affrontate con eccezionale profondità critica da alcuni progettisti europei ed italiani, allora impegnati nella ricerca dello stile nazionale. Le nuove tecniche costruttive, legate al cemento armato e all’acciaio, posero questioni di architettura complesse, ancora oggi di grande importanza e attualità. costituita da 4 lezioni: una introduttiva, le altre tre dedicate a casi-studio. I SEZIONE “L’altra modernità” in Europa. Lezione 1: 5 marzo 2009 Claudio D’Amato: architettura moderna in pietra oggi Lezione 2: 12 marzo 2009 Carlo Moccia: Il classicismo nordico: Asplund e Lewerentz Lezione 3: 19 marzo Vitangelo Ardito: Il filone tedesco: Fischer, Bonatz, Tessenow, Schmitthenner Lezione 4: 26 marzo Vitangelo Ardito: Modelli per la città in Germania II SEZIONE “L’altra modernità” in Italia Lezione 5: 2 aprile Giorgio Ortolani: Costruire la nuova Roma: dal Foro Mussolini all’E42 Lezione 6: 9 aprile Antonio Riondino: Il “novecento” italiano Lezione 7: 30 aprile Anna Bruna Menghini: Modelli per la città in Italia Lezione 8: 7 maggio G. Fittipaldi, F. Scricco: Modelli per la città in Italia Lezione 9: 14 maggio Marco Orsini: Il linguaggio architettonico della “Altra Modernità” italiana Lezione 10: 21 maggio Matteo Ieva: Caratteri dell’architettura muraria moderna III SEZIONE Modernità d’esportazione Lezione 11: 28 maggio Marco Stigliano: Dodecanneso, Libia Lezione 12: 04 giugno Anna Bruna Menghini: Albania. I temi delle esercitazioni (da portare avanti in gruppi di massimo tre studenti) saranno: 1. Circolo Canottieri Barion, Bari, arch. Dioguardi, Dell’Agnello, Funari 2. Palazzo degli Studi, Foggia, arch. Piacentini, Nardiello, Lamanuzzi 3. Palazzo O.N.C., Foggia, arch. Petrucci, Trisplini, Tesse 4. Palazzo Poste e Telegrafi, Bari, arch. Narducci, Soricelli, Marcarlo 5. Caserma della MVSN, Bari, arch. Dioguardi, Pesce, Laricchia 6. Palazzo Giannelli, Bari, arch. Dioguardi, Colamussi, Baldassarre. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sul portale e-learning nella settimana dal 2 al 7 marzo. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso e produrre una “tesina” relativa all’analisi critica di alcune opere similmente significative costruite in Puglia e la loro rilettura grafica attraverso operazioni critiche di smontaggio e rimontaggio, con modellazione tridimensionale fino al particolare costruttivo. Laboratorio di Restauro architettonico Architectural restoration design studio Icar 19-10,5 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica III: Teoria e tecniche per il restauro • Restauro architettonico (Icar 19-7,5 cfu) ••Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (Icar 09-3 cfu) Corso A • Rossella De Cadilhac •• Giosi Uva Corso B • Ignazio Carabellese •• Domenico Raffaele Corso C • Giacomo Martines •• Rita Greco Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio di restauro è finalizzato a fornire gli strumenti metodologici necessari ad affrontare le problematiche proprie del restauro dell’architettura, il cui progetto è imprescindibile dalla conoscenza del monumento (storica, strutturale, tecnologica, ecc.). In tal senso è fondamentale la fase di analisi, che trova nel rilievo del manufatto il presupposto di ogni ulteriore indagine. L’intervento progettuale, che segue la fase di analisi ed è funzionale alla valorizzazione e alla conservazione delle antiche testimonianze, non può prescindere dalla loro consistenza materiale e strutturale. Aims and contents The Restoration Studio is aimed at providing proper methodological tools for facing the problems of Architectural Restoration, whose project is strictly related to the knowledge of the monument (from the historical, structural and technologic point of view). In this sense, fundamental is the moment of the analysis, which finds in the survey the necessary condition for every further investigation. The applicative project which follows the analysis phase is aimed at the conservation and protection of the historical significance of monuments, but can not disregard their material and structural foundation. Articolazione delle attività didattiche Il Laboratorio di restauro si articola in due insegnamenti le cui lezioni sono svolte in forma coordinata: - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. Restauro architettonico L’apprendimento teorico (sapere) è relativo alla conoscenza del manufatto nei suoi diversi aspetti, nonché alla definizione di una metodologia di intervento coerente con i principi teorici orientati alla conservazione e alla restituzione della leggibilità dell’immagine storica del monumento. La componente applicativa (saper fare) è riconducibile sia alla documentazione del monumento nello stato attuale (rilievo dell’architettura), sia all’attività progettuale, direttamente discendente dalla definizione del modello formale, costruttivo e strutturale della stessa architettura Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Questo insegnamento ha l’obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti specialistici per la progettazione degli interventi di restauro strutturale dell’architettura, in modo da garantire il grado di sicurezza richiesto nel rispetto della identità storica e costruttiva dell’edificio. Il percorso di apprendimento, coerentemente con quella che è la caratterizzazione del secondo ciclo, si svolge attraverso il contatto diretto con il monumento e l’esercizio del progetto di Restauro. Articulation of educational activities The Restoration Studio is composed of two teachings: Architectural Restoration, Theory and Techniques of Construction in their historical development, whose theoretical lessons and applied activities are developed in a strict coordination. Architectural restoration Theoretical learning is aimed at the knowledge of the construction and of its different connotations, and at the definition of a methodology for the intervention which is coherent with the theoretical principles of conservation of the historical image of the monument. Applied activities are related both to the documentation of the monument in the actual conditions (architectural survey) and to the development of the restoration project, which directly derives from the formal, constructive and structural model. Theory and techniques of construction and their historical development The course is aimed at providing to the students specialist tools for designing architectural rehabilitation interventions, in order to guarantee the required safety level 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Ogni elaborazione grafica sarà accompagnata da didascalie che illustreranno di volta in volta temi e problemi progettuali dell’opera analizzata. architettonico 103 while respecting, at the same time, the architectural and constructive identity of the monument. The learning method is based on the direct contact with the monument and the practical application of the Restoration Design. 4. I regolamenti didattici 4 104 Corso A/ Rossella de Cadilhac, Giosi Uva Tema d’anno Architetture mendicanti di Puglia Design Problem Mendicant cloister of Apulia Lezioni di Restauro architettonico A Il tema d’anno sono le architetture mendicanti, che, particolarmente diffuse in Puglia, confermano una continuità costruttiva sul territorio che si è avvalsa dell’uso della pietra come segno distintivo ed inequivocabile. Conoscere il preciso linguaggio architettonico che le connota è la ineliminabile premessa per intervenire con consapevolezza critica e cognizione tecnica su quelle testimonianze che reclamano un intervento di restauro. I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: - La storia come fondamento del restauro - I materiali dell’edilizia storica e le tecniche costruttive tradizionali - I fenomeni di deterioramento - La diagnostica - Il restauro dei materiali e delle superfici - Le carte del restauro e il quadro legislativo attuale - I nodi problematici del restauro - Un caso di restauro esemplare Topics of architectural restoration A The design study cases are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Apulia. They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. The contents of the lessons are illustrated in sequence from knowledge to project: - History as foundation of restoration - Materials of historical architecture and traditional building techniques - Decay phenomena - Diagnosis - Restoration of materials and surfaces - Restoration chartas and current laws - Restoration problem nodes - An exemplary case of restoration Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico’ A A supporto dello sviluppo del tema progettuale, durante le lezioni ex-cathedra saranno fornite le basi teoriche e tecniche per la comprensione del funzionamento strutturale degli edifici monumentali, affinché l’allievo acquisisca la capacità di definire il modello strutturale e costruttivo e che sarà poi al centro delle attività del laboratorio. Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione della “regola dell’arte”, sulla base della trattatistica storica e dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla definizione di un modello di edificio ad ossatura muraria ‘ideale’ in termini di organizzazione strutturale, apparecchiatura e tessitura dei vari elementi portanti e cura degli elementi di connessione tra le parti e dei dettagli costruttivi. Su questa base si potranno riconoscere tutte le carenze di impianto strutturale, congenite o acquisite durante l’evoluzione storica dell’organismo edilizio. Saranno poi illustrate le attuali linee guida per la sicurezza strutturale, con riferimento ad un sistematico esame delle modalità di collasso più frequenti per la tipologia edilizia muraria e alle normative tecniche adottate a livello nazionale ed internazionale. A supporto della modellazione strutturale e dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il progetto di restauro deve basarsi si farà riferimento, oltre agli strumenti classici della statica grafica e della meccanica dei materiali, a strumenti innovativi di modellazione, anche tridimensionale. Topics of ‘Theory and Techniques of Construction in their historical development’ A During the lessons, theoretical and technical bases will be provided, in order to support the practical development of the individual design theme, allow the comprehension of the structural behaviour of monumental buildings and the definition of the constructive and structural model. A specific attention will be devoted to the study of the “rule of the art” (on the base of historical treatises and the analysis of paradigmatic case studies) and to the definition of the ideal model (with regard to the structural arrangement, masonry texture, constructive elements, connections, structural details). It will then be possible to identify the defects in the structural organization (either intrinsic or induced by external events). During the course the modern guidelines for the structural safety of historical constructions will be illustrated, by a systematic analysis of recurrent collapse modes and of the technical codes actually adopted at international and national level. The phase of the structural modelling and verification will be supported by the traditional tools of graphical statics and by advanced 3D modelling methods. Esercitazioni Le esercitazioni in aula si conducono in gruppi di non più di tre allievi su monumenti concordati con la docenza, i quali siano esemplificativi di alcune delle problematiche disciplinari. Il tema d’anno verrà studiato per fasi successive: 1. La conoscenza (studio diretto del monumento e analisi storica) 2. L’analisi (articolazione spaziale, consistenza materiale, specificità costruttive e figurative, fenomeni di degrado e meccanismi di danno) 3. Il progetto (problemi di smontaggio e rimontaggio, integrazione delle lacune, rimozione di aggiunte, completamento, consolidamento, riconversione d’uso). Exercises Corso B/ Ignazio Carabellese, Domenico Raffaele Tema d’anno Campanili d’età barocca in Terra di Bari Design Problem Baroque bell towers in Terra di Bari Lezioni di Restauro architettonico B - Motivi del restauro – oggetto del restauro – approccio metodologico – spiegazione dei termini caratterizzanti la disciplina (glossario del restauro) - Inquadramento storico delle strutture murarie: Degrado e dissesto: il dissesto e i quadri fessurativi; - Diagnostica generale; Cause e rimedi; Rapporto tra forma e resistenza delle strutture agli eventi della storia - Il rilievo per il restauro: dimensioni, qualità, struttura - Storia e restauro – metodi di indagine : le fonti e i luoghi della ricerca, rapporto fra conoscenza storica e progetto - Anatomia e fisiologia delle fabbriche tradizionali: materiali – fondazioni – murature in elevazione - Anatomia e fisiologia delle fabbriche tradizionali: orizzontamenti – coperture – impianti - Cause e meccanismi del degrado – Patologie dei materiali lapidei - L’umidità ed il risanamento igienico delle costruzioni - Il concetto di identità nelle sue possibili implicazioni – condizioni ambientali e suoi riflessi sul progetto di restauro - I nodi critici del Restauro architettonico: integrazione delle lacune; rimozione delle aggiunte; sostituzione; restauro della mate ria;completamento;ripristino; anastilosi; smontaggio e rimontaggio - I documenti della cultura del restauro; - Il progetto di Restauro: impostazione del progetto; predisposizione degli elaborati, ecc - La tutela e la norma: evoluzione e contenuti della normativa di tutela - Tecniche di intervento: opere provvisionali; risanamento e consolidamento di strutture murarie: fondazioni e murature in elevato - Tecniche di intervento: strutture di orizzontamento: solai, volte, cupole, coperture - Temi e argomenti di restauro: descrizione e discussione di alcuni interventi esemplari di restauro architettonico in Italia e in Europa Topics of architectural restoration B - Reasons for the restoration - object of the restoration - methodological approach explanation of the specific terms of the discipline (glossary of the restoration) - Historical organization of the building structures: degrade and disarrangement: the disarrangement and the rupture frames; - general diagnostics; Causes and remedies; Relationship between form and resistance of the structures to the events of the history - Detection for the restoration: dimensions, quality, structure - History and restoration - methods of investigation: the sources and the places of the research, relationship between historical knowledge and project. - Anatomy and physiology of the traditional buildings: material - foundations masonries - Anatomy and physiology of the traditional factories: floorings and ceilings - coverages - fittings - Causes and mechanisms of the degrade Pathologies of stones - The damp and the hygienic improvement of buildings - The concept of identity in its implications environmental conditions and their influences on the restoration choices - The critical nodes of architectural restoration: integration of the gaps; removal of the additions; substitution; restoration of the matter; filling up; reestablishment; anastilosi; dismantlement and reassembling - Cultural rules for architectural restoration; - The project of Restoration: formulation of the project; organization of the documents, etc - The preservation issues and the law: evolution and contents of the rules for the conservation - Techniques of intervention: shore works; improvement and consolidation of building structures: foundations and masonries; - Techniques of intervention: horizontal structures: ceilings, vaultsdomes, coverages - Themes and issues of restoration: description and discussion of some exemplary interventions of architectural restoration in Italy and in Europe Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico’ B - Approccio alle costruzioni murarie - Lettura dei quadri fessurativi –prima parte - Lettura dei quadri fessurativi –seconda parte - Richiami e diversificazione dei metodi di verifica strutturale - I modelli strutturali - La vulnerabilità degli edifici in muratura - Il restauro del legno - Elementi portanti orizzontali: archi, volte e cupole: tipologie principali; dissesti e meccanismi di collasso; metodi di verifica e determinazione della spinta - La normativa sismica: circolare 3274 ecc Topics of ‘Theory and Techniques of Construction in their historical development’ B - Configurations and Shapes of masonry buildings - Survey of cracks evolution – first part - Survey of cracks evolution – second part - Methods of structural analysis 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Exercises are drawn up by groups of three students. The churches analysed by each group are representative of some typical restoration knots. The study case is analysed along successive phases: 1. Knowledge (architectural survey and historical study); 2. Analysis (spatial articulations, physical consistency, formal aspects, decay phenomena, structural damage); 3. Design problems concerning disassembling and reassembling of the works, filling in the gaps in walls, removing additions, completing structures, looking for consolidation solutions, changing the function of buildings. 105 4. I regolamenti didattici 4 106 - Structural Modeling - Masonry structures vulnerability. - Restoration of timber structures - Horizontal bearing structures: arches, vaults and domes. Main typologies; collapse mechanism; structural analysis methods and drift evaluation - National and International seismic codes Corso C/ Giacomo Martines, Rita Greco Tema d’anno Castelli di Puglia Design Problem Castles of Apulia Lezioni di Restauro architettonico B Il corso prende come oggetto di studio i seguenti monumenti: 1. Castello di Carlo V a Lecce 2. Castello di Mola di Bari 3. Castello di Trani 4. Cattedrale di Andria 5. San Leucio presso Canosa Dopo una prima fase di analisi, saranno forniti gli strumenti metodologici atti ad elaborare il progetto di restauro, attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati di rilievo. I principali argomenti delle lezioni saranno relativi a: - Le ragioni del restauro architettonico - Metodi del restauro architettonico - Restaurare, ripristinare o conservare? - Ricerca storico-archivistica finalizzata al restauro - Tecniche costruttive: murature,strutture voltate, fondazioni, orizzontamenti e coperture in legno, scale in pietra, laterizio e legno (4 incontri) - Lo “stato normale” - La “grammatica” delle facciate - La progettazione dell’antico - Tipologie di degrado - Tecniche di consolidamento - Il restauro delle superfici Topics of architectural restoration C The monuments chosen as study cases are: 1. Castle of Carlo V in Lecce 2. Castle of Mola of Bari 3. Castle of Trani 4. Cathedral of Andria 5. San Leucio in Canosa After the analysis of the monuments, the main topics will be referred to the problem of restoration design: - The architectural restoration reasons - The architectural restoration methods - Restoration, reconstruction or conservation? - Historical research finalized to the restoration - Building technologies - The “correct form” of the monument - The facade “grammar” - Design historical architecture - The architectural process of decay - The structural restoration - Restoration of the surfaces Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico’ C - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. - Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali - Il legno: caratteristiche fisiche e meccaniche; elementi strutturali; l’assessment delle strutture lignee. - La vulnerabilità strutturale: Metodi di valutazione: Le schede di I e II livello: Casi di studio. - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura. - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro Normativo. - Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni. Topics of ‘Theory and Techniques of Construction in their historical development’ C - Structural problems of Monuments and historical buildings - Structural elements and traditional construction techniques - Woods: physical and mechanical characteristics; structural elements, assessment - Structural risk: evaluation methods, study cases. - Structural investigation and remedy - Structural security: Normative. - Guide-lines for the evaluation and reduction of the seismic risk in the cultural values Esercitazioni Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo del tema d’anno e si articolano in: a. studio del monumento: indagine tipologica e morfologica, indagine storicodocumentaria, indagine dell’oggetto nel suo contesto; b. studio degli elementi e delle tecniche costruttive del monumento; c. rilievo architettonico del monumento o di sue parti. Exercises There are planned three exercises during the course: a. typological and morphological analysis, historical analysis, the surroundings of the monument; b. constructive technique and elements of the monument; c. architectural survey. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro gli appelli straordinari invernali. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio la decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste, e deve avere frequentato con regolarità e svolto con profitto tutte le attività didattiche previste. L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Laboratorio 2 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 2 L2CA-11 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Corso A • Mauro Mezzina •• Claudio D’Amato ••• Fabrizio Palmisano Corso B •Calogero Dentamaro ••Eliana de Nichilo ••• Fabrizio Palmisano Corso C •Giosi Uva ••Eliana de Nichilo ••• Fabrizio Palmisano Finalità e contenuti disciplinari I corsi, attraverso i tre insegnamenti che concorrono a definirli, hanno come obiettivo prioritario quello di far pervenire l’allievo a sintesi complete nel campo della progettazione strutturale –relativa sia alla muratura portante che al cemento armato– di un organismo architettonico di medie Articolazione delle attività didattiche Le attività intra moenia sono articolate in: lezioni; seminari finalizzati alla lettura tecnico-costruttiva di casi di studio significativi; esercitazioni per l’apprendimento guidato in aula dei contenuti disciplinari proposti nelle lezioni e nei seminari; atelier di progettazione strutturale, condotto su esempi personalizzati, con progetto e dimensionamento delle soluzioni adottate, elaborazione di disegni d’insieme e di dettaglio costruttivo, calcolo di verifica condotto alla luce delle vigenti normative strutturali. Articulation of educational activities The intra-moenia educational activities are articulated into: lessons; workshops finalised to the technical/constructive reading of significant study-cases; exercitations in classroom, for the guided learning of the theoretical contents; atelier of structural design on personalised examples, consisting of the structural dimensioning of a project, and its adopted solutions, but also of the elaboration of overall drawings and of constructive details’ ones, and of their verification calculation following the current structural regulations. Progetto di strutture Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi di base inerenti le tematiche della progettazione strutturale intese come aspetto fondamentale del processo di sintesi rappresentato dalla progettazione in senso lato dell’organismo architettonico. Particolare attenzione sarà rivolta al delicato momento di passaggio della conformazione strutturale (schema resistente, grandi scelte, ecc.) alla definizione, propriamente detta della forma architettonica, alla dialettica tra forma e struttura. Lezioni: 1. La concezione strutturale dell’edificio in muratura e a telaio. 2. La progettazione con il controllo di duttilità. 3. La sicurezza strutturale. 4. Le azioni sulle costruzioni. 5. I materiali e le tecnologie produttive: il cemento armato. 6. Verifiche allo s.l.u. di strutture in c.a. per tensioni normali. 7. Verifiche allo s.l.u. di elementi in c.a. soggetti a flessione e taglio. 8. Progetto e verifica degli orizzontamenti in latero-cemento. 9. Analisi e progettazione strutturale dell’edificio in muratura portante. 10. Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a tensioni normali. 11 Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a taglio. Structural design In the course, basic elements regarding structural design themes seen as a fundamental aspect of the synthesis process of the architectural organism general design will be illustrated. Particular attention will be devoted to the delicate moment of the passage from the structural configuration (resistant model, fundamental choices, etc.) to the definition of the architectural form, to the dialectics between form and structure. Topics: 1. Structural conception of masonry and frame building. 2. Design with ductility control. 3. Structural safety. 4. Actions on constructions. 5. Materials and productions technologies: the reinforced concrete. 6. U.L.S. verifications of r.c. members with axial stresses. 7. U.L.S. verifications of r.c. members with bending and shear. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura • Progetto di strutture - Icar 09 – 8 crediti •• Teorie e tecniche della progettazione architettonica - Icar 14 – 1,5 crediti ••• Sistemi statici e forme strutturali - Icar 09 – 1,5 crediti dimensioni (edificio specialistico). Infatti una volta che sia stata definita la natura dell’edificio, la progettazione della sua firmitas –coinvolgendo problemi non di rado ardui per la sicurezza della costruzione– costituisce uno degli argomenti più complessi e per ciò stesso più affascinanti della progettazione strutturale così come si sono venuti concretamente definendo nella storia del costruire come arte, come scienza, come tecnica. Aims and contents The course, through the three teachings that define it, aims mainly to guide the student towards a structural design synthesis – in the field of masonry structures as well as reinforced concrete structures – of an architectural organism. Once defined the building nature, its firmitas design - involving problems not uncommonly difficult for building safety – represents one of the most complex, and at the same time, most fascinating subjects of structural design as they have been really defined in the construction history seen as art, science and technique. 107 4. I regolamenti didattici 4 108 8. Design and verification of composite r.c. beam – brick block floor systems. 9. Analysis and structural design of the masonry building. 10. U.L.S. verifications of masonry walls with axial stresses. 11. U.L.S. verifications of masonry walls with shear. Teorie e tecniche della progettazione architettonica Attraverso l’analisi di opere architettoniche significative, nel corso delle lezioni saranno messi a confronto modelli architettonici ed esiti formali a partire dalla distinzione tra struttura ed involucro così come derivarono –implicitamente o esplicitamente– dalle teorie di Viollet Le Duc e di Semper nell’Europa del XIX secolo; e così come sono giunti alla contemporanea, parossistica scissione fra struttura e involucro. Dopo una prima lezione introduttiva dedicata al rapporto idea-progettocostruzione, le altre saranno organizzate in tre cicli: I ciclo: arte e scienza della costruzione in pietra da taglio 1. Architettura e stereotomia: murature, archi semplici ed obliqui, scale. 2. Architettura e stereotomia: trompes, volte, cupole, volte piane. 3. Razionalità costruttiva, ripetitività ed economie del cantiere in pietra. La pietra armata II ciclo: tradizione costruttiva ed innovazione tipologica e tecnica nei secoli XIX-XX 4. Il principio del rivestimento: facciate continue leggere 5. La grande copertura nella concezione complessiva dell’edificio specialistico: strutture voltate in laterizio, legno, strutture miste 6. Leggerezza costruttiva e nuovi materiali: ferro, acciaio e vetro III ciclo: progettare e costruire col calcestruzzo armato: 7. Identità costruttiva del cemento armato 8. Arte e scienza del calcestruzzo armato: esibizione o mascheramento della struttura 9. Arte e scienza del calcestruzzo armato: espressività dei tipi strutturali Theory and techniques of architectural design Throughout the analysis of significant architectural works, the lessons will compare different architectural models originated and their different architectural results directly or indirectly developed from nineteenth-century Viollet Le Duc and Semper’s theories, in order to explain and reach the contemporary feverish division between structure and envelope. Therefore the first lesson will be devoted to the relationship among idea-projectconstruction, while the following ones will be articulated into three series: 1st series: Art and science of stonecutting: 1. Architecture and Stereotomy: simplex constructive types (masonry walls, arches, oblique arches, staircases) 2. Architecture and Stereotomy: complex constructive types (trompes, vaults, domes, flat vaults) 3. Constructive Rationality, Repeatability and Economies of Stone Construction Site. Reinforced Stone 2nd series: Constructive tradition and typological and technical innovation in 19th and 20th centuries: 4. Structure and envelope: Continuous Lightweight Facades 5. The great ceiling in the overall conception of a specialised organism: vaulted tiles and wooden structures, mixed structures 6. Constructive lightness and new materials: iron, steel and glass 3rd series: Design and construction with reinforced concrete 7. Constructive Identity of reinforced concrete 8. Art and science of reinforced concrete: skeleton exhibition or masking 9. Art and science of reinforced concrete: expressivity of “structural types” Sistemi statici e forme strutturali Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi per la comprensione della tecnica abile che spesso si cela dietro le scelte della forma architettonica attraverso la rivisitazione critica dei principali aspetti strutturali, spesso non disgiunti da quelli storici, sia delle strutture più antiche, che delle opere moderne. Nell’ambito del Corso, infatti, si illustra l’efficacia dell’applicazione alle strutture di modelli che ne ripropongono i profili geometrici (la forma architettonica) riconoscendo in essi la traccia del fluire dei carichi: dagli itinerari interrotti ed abbandonati, alle varie esplorazioni di percorsi alternativi, in un dinamico susseguirsi di momenti di equilibrio statico nel quale si identifica la storia e quindi la vita della struttura, il Corso intende mostrare che, dalle capriate alle cupole, fino ai più moderni ponti e grattacieli, l’armonia dell’opera nel suo complesso, si traduce nell’ottimizzazione del modello strutturale, che riesce a guidare, in maniera semplice, anche nel predimensionamento di elementi di strutture apparentemente complesse. Static systems and structural forms The Course aims mainly to develop the capability of making design choices in the wide field of the Architecture Construction, by revealing the skilful techniques behind the architectural forms throughout the critical revisiting of the principal structural aspects both of ancient and modern structures. In this perspective, the search for models and their application, the continuous critical check of their reliability during all the design steps (from the study of the overall structural behaviour to the detailing), the choice of the materials in the consciousness of their influence on the firmitas of the structure, are considered. Therefore the Course intends to show that, from trusses and domes to modern bridges and skyscrapers, it is possible to find the overall harmony of the work in the optimization of the structural model, that can lead, in a simply way, to the preliminary design of elements of apparently complex structures. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sugli elaborati di progetto sviluppati durante l’anno. Metodi e tecniche di analisi ambientale II Methods and technics of environmental analysis II 1° modulo: Fisica tecnica ambientale II Applied Physics of the built environment II Francesco Ruggiero Finalità del corso il corso si prefigge di fornire i concetti fisici fondamentali mediante lo studio dei fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione dei modelli matematici rap-presentativi; inoltre di rendere lo studente capace di effettuare l’esame di si-gnificative applicazioni a carattere elementare anche con esercitazioni nume-riche. Contenuti disciplinari 1. Acustica Caratteristiche delle onde sonore: natura del suono; onde sonore piane e sferiche; suoni puri e suoni complessi; spettri acustici; campi sonori; sor-genti sonore; grandezze acustiche. Propagazione del suono nello spazio esterno: divergenza delle onde; attenuazioni aggiuntive; barriere acusti-che; presenza del suolo; disomogeneità atmosferiche. Propagazione del suono nei grandi ambienti: assorbimento acustico; materiali 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Ing-Ind 11-3,5 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura fonoassor-benti; campo sonoro diretto e riverberante; tempo di riverberazione. Pro-pagazione del suono tra due o più ambienti: interazione tra onde sonore e strutture solide; isolamento acustico; potere fonoisolante. Elementi di psi-coacustica: caratteristica della sensazione uditiva; audiogramma normale; caratteristiche acustiche del parlato. Misure acustiche: fonometria; misura di livello sonoro; spettrometria acustica. La legislazione acustica in campo ambientale: la zonizzazione acustica. 2. Illuminotecnica Il fenomeno luminoso: luce naturale; luce artificiale; caratteristiche della visione. Elementi di fotometria e colorimetria: sensazione visiva; grandezze fotometriche; leggi di grassmann; sistema normalizzato x-y-z e dia-gramma cromatico. Le sorgenti luminose: lampade e apparecchi illumi-nanti. Metodi di calcolo dell’illuminamento all’interno ed all’esterno degli edifici.. Illuminazione naturale: fattore di luce diurna 3. Le energie rinnovabili e gli impianti di conversione dell’energia solare la radiazione solare disponibile; i collettori solari; schemi di impianti di riscaldamento ad energia solare, il principio fotovol-taico e le sue applicazioni, l’integrazione in architettura. Modalità d’esame L’esame corrisponde a mezza annualità e consiste in una prova scritta sugli argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni. 109 2° modulo: Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero edilizio Technology of Architecture 4. I regolamenti didattici 4 Icar 12-7,5 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Sps 10-7,5 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Luciana Bozzo Vitangelo Ardito Finalità e contenuti disciplinari Il corso è dedicato all’analisi delle morfologie strutturali più comuni oltre a quelle a gabbie cementizie: muratura, legno, ferro; e quindi alla loro risposta in termini di benessere ambientale. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge nel secondo semestre, è necessario, ai fini dell’iscrizione, che lo studente abbia sostenuto tutte le propedeuticità previste. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti sviluppati nelle lezioni. 110 Sociologia urbana The Urban Sociology Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Sociologia urbana si propone di fornire agli studenti gli strumenti teorici ed empirici per un’analisi sociologica orientata alla progettazione sia urbanistica che architettonica, oltre che motivare ed attrezzare metodologicamente il progettista a valutare costantemente la capacità della propria azione a rispondere alla domanda dei destinatari del progetto. Il corso assume come punto centrale l’esplorazione sulla nuova domanda di città, sulla congruenza della dimensione funzionale della città sotto l’aspetto sociale, economico, politico e culturale, con le nuove aspettative ed esigenze espresse nella stessa domanda, per la costruzione di possibili scenari futuri. Lo ‘sguardo sociologico ’ aiuta ad individuare i problemi e suggerisce quegli strumenti e quelle metodologie utili a risolverli. La produzione di conoscenze empiriche, l’analisi di modelli previsionali ,la costruzione di scenari futuri, la previsione di potenziali linee di sviluppo che investono il territorio e modificano il rapporto società – ambiente, sono le richieste avanzate ai sociologi urbani da parte dei progettisti, ma sempre più di frequente anche da parte dei governi centrali e locali nella volontà politica di agire, per quanto possibile, in congruenza con le esigenze e le aspettative delle comunità di riferimento. L’integrazione di contenuti propri della sociologia urbana con elementi di economia urbana consentono l’appropriazione, da parte degli studenti, di quegli strumenti teorici ed empirici volti non solo ad interpretare,ma anche a porre in essere quelle dinamiche e quei processi che sottendono, così come gli schemi e le azioni anche progettuali, ai diversi percorsi di sviluppo della città. Le diverse azioni progettuali, in grado di promuovere la città a livelli di competitività nazionale ed internazionale, oltre che provinciale e regionale, sono rivolte sia a riformulare l’esistente, manufatti edilizi, ma anche intere aree urbane, in modo congruente con le nuove istanze pubbliche e private sia a realizzare nuove edificazioni e nuove forme spaziali in aree residuali all’uso di abitanti e city user , ma ritenute strategiche per uno sviluppo auto – sostenibile della città. Aims and contents TheUrban Sociology course, integrated with elements of Urban Economy, aims at giving students the theoretical and empirical tools useful for architectural design and urban planning. Also, it aims at enabling future architects and planners to constantly evaluate their actions, if congruent with the requests of people and institutions. The core of the Urban Sociology course is to explore the new demands of the city, along with the congruence of it’s social, economic, political and cultural functions with respect to the peoples’ needs in order to build future scenarios. The “sociological look” helps to identify problems and suggests useful methodology and tools to resolve them. The production of knowledge practice, the analysis of prediction models, the construction of future scenarios, and the forecast of potential territorial development lines that can modify the relationship between society and the environment are the results that are more frequently advanced to urban sociologists from planners as well as central and local governments. Both the contents of Urban Sociology and Urban Economy will concur the appropriation of the theoretical and empirical instruments. This is directed not just to interpret, but to also put in place the process’ dynamics as well as the projected outlines and actions that underlie the various developments of the city on national and international levels, going beyond those of provincial and regional. Thus, making the city and its’ environment increasingly competitive on the global city market. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni generali ed esercitazioni applicate al caso di studio. Articulation of educational activities The course consists of general lessons with exercises and practices applied to the case studies. 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo Tema d’anno La città futura. Case study The city of the future • 5° ANNO - 5th YEAR Modalità d’esame L’esame potrà consistere in un colloquio sui temi affrontati durante il corso o nello sviluppare con profitto, individualmente o in gruppo, sotto la guida del docente,un elaborato sul tema d’anno da presentare e discutere nel workshop conclusivo di giugno. Icar 22-7,5 cfu 5° anno / corso annuale Area didattica VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica Pierluigi Morano Finalità e contenuti disciplinari Articolato nei due moduli di Estimo ed esercizio professionale e di Valutazione economica dei progetti, afferenti rispettivamente al primo e al secondo semestre, il corso si pone l’obiettivo di fornire ai futuri architetti le nozioni teoriche, gli strumenti metodologici e operativi e i riferimenti normativi necessari per affrontare e risolvere le problematiche di carattere economico-estimativo che si presenteranno nell’arco della loro attività professionale. Aims and contents The aim of the course is to provide the theoretical notions, the methodological and operational tools and the necessary normative references to face and to resolve the economic problems of evaluation. Lezioni 1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi 17. I principi dell’Estimo. Oggettività e generale validità del giudizio di stima. Giudizi di stima e giudizi di convenienza economica. Il metodo dell’Estimo. 18. Il valore di mercato. I procedimenti di stima. Un esempio: la stima diretta monoparametrica del valore di mercato di un appartamento a civile abitazione. 19. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n.1, n.2 e n.3. 20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima diretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione con procedimento pluriparametrico “per punti di merito”. 21. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. La determinazione del reddito da capitalizzare. 22. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. Il saggio di capitalizzazione. Un esempio: la stima indiretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione col procedimento per capitalizzazione dei redditi. 23. L’espropriazione per pubblica utilità. 24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti economici per le aree fabbricabili. 25. La stima diretta e la stima indiretta delle aree edificabili. Il valore di trasformazione per i giudizi di convenienza economica sulle aree fabbricabili. 26. Il valore di costo. La valutazione dei costi nel processo edilizio con particolare riferimento al progetto di opere e lavori pubblici. 27. Il valore di costo. Gli attori del processo edilizio e le relative finalità. Riferimenti normativi. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Estimo Real estate appraisal e modalità di svolgimento delle lezioni. 2. Introduzione all’Economia. Definizioni fondamentali. 3. La teoria del consumatore: l’approccio quantitativo. 4. La teoria del consumatore: l’approccio ordinale. 5. La teoria della produzione. La produzione come problema tecnico ed economico. 6. La teoria della produzione. La legge della produttività marginale decrescente. 7. La teoria della produzione. L’isoquanto e l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel lungo periodo. 8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto. 9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme di mercato. 10. Un esempio: il punto di pareggio di un investimento con la break even analysis. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 1. 11. Nozioni di matematica finanziaria. Il trasferimento dei capitali nel tempo. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 2. 12. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n. 1 e n. 2 13. Nozioni di matematica finanziaria. Accumulazione ad uno stesso istante di somme che maturano in momenti diversi. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 3. 14. Definizioni fondamentali. Nessi tra l’Economia e l’Estimo. 15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di un bene e scopo della stima. 16. I principi dell’Estimo. La previsione carattere immanente del giudizio di stima. Il prezzo come fondamento della stima. 111 4. I regolamenti didattici 4 112 28. valore di costo. Tipologie di committenza. 29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi, contenuti, strumenti di valutazione del costo e relativa tolleranza. 30. Il valore di costo. La stima o diretta del costo di costruzione. Strumenti operativi: il prezziario della DEI. 31. testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 4. 32. Il valore di costo. I documenti di contratto. 33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 34. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo. Le fasi del Computo Metrico Estimativo e i relativi documenti. 35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 36. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo (CME). Le norme di misurazione. 37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 38. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. La determinazione dei prezzi unitari. 39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 40. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n.5. L’aggiudicazione degli appalti. 41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli appalti. Il quadro tecnico-economico. 43. Un esempio concreto di Computo Metrico estimativo. 44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 45. La contabilità dei lavori e i relativi documenti. 46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. Lessons 1. Presentation of the course: structure, objects and modality of the lessons. 2. Introduction to the Economy. Fundamental definitions. 3. The theory of the consumer: the quantitative approach. 4. The theory of the consumer: the ordinal approach. 5. The theory of the production: a technical and economic problem. 6. The theory of the production. The law of the decreasing marginal productivity. 7. The theory of the production. The isoquanto and the isocosto curves. The curves of the costs in the short and in the long period. 8. The market. Concepts of revenue and profit. 9. The market and the exchange. The main systems of market. 10. An example: the break-even point of an investment with the break even analysis. Text and modality of development of the Practice n.1. 11. Fundamentals of mathematical financial institution. The transfer of the money in the time. Applications. Text and modality of development of the Practice n.2. 12. Review of elaborates of the Practices n.1 and n.2 13. Fundamentals of mathematical financial institution. Accumulation of sums that mature in different times. Applications. Text and modality of development of the Practice n.3. 14. Fundamental definitions. Nexuses between the Economy and real estate evaluation. 15. The principles of real estate appraisal. Relations between value of an economic good and scope of the esteem. 16. The principles of real estate appraisal. The forecast immanent character of the esteem judgment. The price like foundation of the esteem. 17. The principles of real estate appraisal. General validity of the esteem. Judgments of esteem and judgments of economic convenience. The method of real estate valuation. 18. The market value. The appraisal approaches. An example: the monoparametric esteem of the market value of a civil apartment. 19. Review of elaborates of the Practices n.1, n.2 and n.3. 20. The market value. An example: the direct esteem of the market value of a civil apartment with procedure “for merit points”. 21. The market value. The capitalization of the yields. The determination of the yield to capitalize. 22. The market value. The capitalization rate. An example: the indirect esteem of the market value of a civil apartment with the approach for capitalization of the yields. 23. The expropriation for public usefullness. 24. Notion of building area. Scope of the esteem and economic aspects for the building areas. 25. The direct esteem and the indirect esteem of the building areas. The value of transformation for the judgments of economic convenience on the building areas. 26. The cost value. The cost appraisal in the building process for the plan of works and jobs publics. 27. The cost value. The actors of the building process and the relative purposes. Normative references. 28. The cost value. Kinds of committee 29. The cost value. The cycle of the plan: contents, instruments of appraisal of the construction cost and their tolerance. 30. The cost value. The appraisal of the construction costs. The prezziario of DEI. 31. text and modality of development of the Practice n.4. 32. The cost value. The contract documents. 33. Review of elaborates of the Practice n.4. 34. The cost value. The appraisal of the construction cost with Computo Metrico Estimativo (CME). Steps and documents of CME. 35. Review of elaborates of the Practice n.4. 36. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The measurement norms. 37. Review of elaborates of the Practice n.4. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutti gli esami del primo e del secondo ciclo. Possono altresì iscriversi al corso gli studenti ripetenti del 4° anno al fine di sostenere l’esame di Estimo in concomitanza con la sessione di laurea. Modalità d’esame L’esame, unico per entrambi i moduli, è di tipo orale e verte sugli argomenti trattati nel corso e sulle esercitazioni svolte. Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio LSF-16,5 cfu 5° anno / corso annuale Insegnamenti 1 Progettazione architettonica 2a annualità (Icar 14-10 cfu) 2 Un insegnamento (6,5 cfu) appartenente a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale Lessons 1 Architectural Design (Icar 14-10 credits) 2 A teaching (6,5 credits) belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è la preparazione del progetto architettonico necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso è intimamente connesso alla tesi di laurea, di cui ne rappresenta una delle possibili applicazioni. Aims and contents The objective of the final synthesis studio is the preparation of the architectural project necessary for the final degree examination. It is intimately connected to the research thesis, of which it represents one of the possible applications. Tema d’anno È definito dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico del Laboratorio di laurea. Design problem It is defined by the college of teachers in relation to the general educational project of the Degree Studio. Articolazione delle attività progettuali L’esercizio del progetto è prevalentemente concentrato nel secondo semestre, a valle della elaborazione della tesi di ricerca. Articulation of the educational activities The completion of the project is predominantly concentrated in the second semester, after the elaboration of the research thesis. Modalità d’esame L’esame prevede sia elaborati collettivi che individuali; e si svolge di norma un mese prima della seduta di laurea. Piano di studi Plain of studies n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali (ciascuno di 10 cfu), da scegliersi fra quelli appartenenti a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio n. 3 annual teaching belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di tre corsi di insegnamento 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 38. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The determination of the unit prices. 39. Review of elaborates of the Practice n.4. 40. The cost value. The esteem of the cost of construction with CME. Text and modality of development of the Practice n.5. 41. Review of elaborates of the Practice n.5. 42. The cost value. The Award of the contracts. 43. A concrete example of CME. 44 Review of elaborates of the Practice n.5. 45. The accounting of the jobs and the relati to you documents. 46. Review of elaborates of the Practice n.5. 47. Review of elaborates of the Practice n.5. 48. Review of elaborates of the Practice n.5. 49. Review of elaborates of the Practice n.5. 50. Review of elaborates of the Practice n.5. 51. Review of elaborates of the Practice n.5. 52. Review of elaborates of the Practice n.5. 53. Review of elaborates of the Practice n.5 113 4. I regolamenti didattici 4 coordinati, finalizzati alla preparazione della tesi di ricerca e propedeutici alla elaborazione del progetto di laurea. I contenuti di ciascun corso e i relativi obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico complessivo del “laboratorio di laurea”. Aims and contents It consists of three coordinated taught courses, aimed at the preparation of the research thesis and the elaboration of the final synthesis project. The contents of every course and the relative research objectives are defined together with the college of teachers in relation to the general educational project of the “Degree studio”. Articolazione delle attività di ricerca Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato nel primo semestre, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of search The development of the research activity is predominantly concentrated in the first semester, before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame Gli esami sono individuali e si svolgono sugli elaborati individuali prodotti per la tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. 114 Stage Stage 6 cfu da attribuire a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 5 cfu belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di una attività di raccordo fra l’elaborazione della tesi di ricerca e il progetto di sintesi finale. Generalmente viene svolto presso una istituzione universitaria all’estero, o presso qualificate strutture di ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di esso è uno dei docenti del collegio. Aims and contents The placement involves an activity that links the research thesis and the final synthesis project. It is generally carried out at a foreign university, or at a qualified Italian research structure or corporate body, etc. One of the members of the college of teachers will be responsible for the placement. Articolazione delle attività di ricerca sul campo Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato in due settimane, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of research in the field The development of the research activity is mainly concentrated in the two weeks before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame L’esame è individuale e si svolge sugli elaborati individuali prodotti (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. 4 4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 115 4. I regolamenti didattici 4 116 Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VII) 4.3. Regolamento didattico del C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VII) 4.3.2 Accesso al Corso di laurea in Disegno industriale Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in Disegno industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero strutturato degli iscrivibili al primo anno del Corso di Laurea in Disegno industriale è stabilito annualmente dal Senato Accademico su proposta della Facoltà, motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo eventuali criteri generali fissati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il numero strutturato corrisponde a una “unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a suoi multipli: ciò al fine di garantire un’efficace attività didattica e di tirocinio, in rapporto all’effettiva disponibilità di risorse in docenti, spazi e attrezzature (per “unità didattica” deve pertanto intendersi un insieme strutturato di docenti e allievi, di spazi e di attrezzature, capace di garantire nei tempi stabiliti dall’architettura didattica del CdL e per un numero massimo di 50 studenti, il conseguimento degli 4.3.3 Durata degli studi La durata del Corso di laurea in Disegno industriale è fissata in tre anni, per un totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari a 15 annualità d’esame. Ciascun anno di corso comprende 30 settimane di attività didattica, che possono essere articolate anche in distinti periodi (p.es. due semestri). 4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti Il Corso di laurea in Disegno industriale ha come obiettivo la formazione di tecnici progettisti del prodotto industriale, capaci di comprendere criticamente (sapere) e percorrere operativamente (saper fare) l’intero processo di definizione del prodotto industriale, dalla sua ideazione alla sua realizzazione. In particolare, per quanto attiene ai prodotti industriali di natura tridimensionale lo studente dovrà, al conseguimento del diploma di laurea: • saper eseguire la progettazione degli oggetti industriali ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie cad di modellazione matematica (geometrica); • saper eseguire la derivata modellazione cam degli stessi prodotti al fine di ottenerne il prototipo in scala; • saper eseguire il modello numerico del prototipo stesso (post produzione) al fine di procedere al controllo di qualità del prodotto stesso. E pertanto egli dovrà: • possedere criticamente i fondamenti teorici e pratici della cultura del progetto del prodotto industriale; • conoscere criticamente la storia delle forme dei prodotti industriali; • avere padronanza delle tecniche di rappresentazione e in particolare quelle di modellazione cad/cam; • possedere i fondamenti teorico-pratici della costruzione del prodotto industriale; • possedere criticamente le nozioni di base economiche, legislative e gestionali relative all’intero processo di definizione del prodotto industriale. A tal fine la sua formazione dovrà garantire: • che sia in grado di comunicare per via multimediale l’esito delle sue ricerche; • che sia capace di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, in almeno un’altra lingua dell’Unione Europea, preferibilmente l’inglese. 4.3.5 Capacità professionali Il Corso di studi ha come obiettivo quello di fornire competenze dirette ad acquisire le seguenti capacità professionali: • saper sviluppare proposte di oggetti d’uso innovativi tanto in rapporto ai requisiti prestazionali, quanto in rapporto alle tecnologie di produzione; • saper predisporre progetti esecutivi per la costruzione di prototipi o sistemi di prodotti; • saper sviluppare proposte di comunicazione visiva (grafica di prodotti editoriali, grafica per packaging e per prodotti di immagine coordinate, immagini di sintesi e animazione, interfacce iconiche per l’uso di reti informatiche) controllando con proprietà linguaggi, strumenti e tecnologie necessarie e possibili; • saper gestire i controlli di qualità di singoli prodotti industriali, tanto in rapporto alle prestazioni funzionali (ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in rapporto alla compatibilità ambientale in tutto il suo ciclo di vita; • saper svolgere funzioni di direzione tecnica di aziende produttrici nel campo sia dell’industrial design che dell’arredamento nei processi produttivi, nella gestione della distribuzione e del marketing dei prodotti; • saper predisporre analisi e verifiche dei requisiti ergonomici del prodotto di serie, prove e controlli delle prestazioni tecniche di materiali e dei componenti impiegate nel prodotto di serie. 4.3.6 Sbocchi professionali I laureati potranno operare direttamente e collaborare alla produzione nei settori di specifico interesse del corso di laurea, e potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale, dell’arredamento e delle comunicazioni 4 4.2.11 Progetti didattici del III ciclo 4.3.1 Laurea La Facoltà di Architettura conferisce la laurea in Disegno industriale prevista dall’ordinamento didattico del Politecnico di Bari. obiettivi didattici fissati per tutti gli insegnamenti dell’anno di corso così come definiti dall’ordine degli studi, sia in relazione all’apprendimento del sapere, che del saper fare). Il Consiglio di Facoltà stabilisce i criteri di valutazione per l’ammissione dei candidati. 117 4. I regolamenti didattici 4 118 visive e multimediali. 4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione Al compimento degli studi si consegue il titolo di Laureato in Disegno industriale. Gli insegnamenti, le esercitazioni, la sperimentazione di laboratorio, gli stage e il complesso delle attività didattiche e di ricerca programmate saranno strutturati, per via teorica e applicata durante i tre anni di corso, sincronicamente e secondo una strategia di approccio dal semplice al complesso basata: • sul saper fare, cioè sull’esercizio del progetto (conoscenza sintetica); • sul sapere, ovvero sulla conoscenza analitica di base della storia delle forme, delle tecniche di rappresentazione di produzione e di gestione dei processi dei prodotti industriali. E pertanto: 1° anno Alla fine del primo anno lo studente: per quanto attiene al saper fare dovrà sapere scomporre e ricomporre un artefatto nei suoi componenti per coglierne la conformazione tecnica, e stilistica, le componenti materiali e le caratteristiche produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo di vita anche in relazione alle compatibilità con le esigenze ambientali; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • la scienza della rappresentazione, le tecniche di comunicazione visiva, i fondamenti del disegno automatico; • l’analisi numerica; • lo svolgimento dell’industria artistica prima, e del design dopo (dalla rivoluzione industriale ad oggi) cogliendone i principali mutamenti di stile in relazione al progresso scientifico, alle trasformazioni tecnologiche, e ai contenuti della cultura materiale. • le caratteristiche fisico-tecniche dei materiali naturali e artificiali, le tecnologie che ne consentono la trasformazione e l’impiego nella formazione dell’oggetto d’uso; • i rapporti tra la società e il mondo della produzione dei beni. 2° anno Alla fine del secondo anno lo studente per quanto attiene al saper fare dovrà sapere controllare i problemi del progetto del prodotto industriale, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di produzione; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • le potenzialità prestazionali dei nuovi materiali e le tecnologie che ne consentono l’impegno nei prodotti di serie; • le nozioni fondamentali della statica, la fenomenologia dei linguaggi artistici dalle avanguardie all’odierna condizione postmoderna, e i rapporti tra quei linguaggi, e i metodi della progettazione, e le proposte teoriche; e dovrà comprendere: • la struttura logica ed operativa dei metodi di progettazione del design ai vari livelli di complessità richiesti dai tipi di progetto e di processo produttivo; • il valore del contenuto comunicativo del prodotto di serie; • la natura e applicabilità delle componenti materiali e delle caratteristiche produttive dell’oggetto, e le compatibilità con le esigenze ambientali. 3° anno All’inizio del terzo anno lo studente opta per uno dei laboratori di sintesi finale, scegliendo fra tre differenti percorsi: • Disegno industriale, Arredamento, Alla fine del terzo anno per quanto attiene al saper fare, dovrà sapere controllare gli specifici problemi di un progetto specialistico di un prodotto industriale nello specifico campo di competenza prescelto; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • il contesto culturale e figurativo esterno per saper colloquiare con esso; • il potenziale dell’innovazione tecnologica in ordine al miglioramento della qualità dei requisiti prestazionali dei prodotti, del loro contenuto comunicativo, del loro impatto sull’ambiente; • le conoscenze di base del marketing industriale; • le principali tecnologie e sistemi di lavorazione del prodotto industriale Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea lo studente dovrà avere seguito con esito positivo tutti gli esami previsti. 4.3.8 Esame di laurea Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente dovrà: • presentare un portfolio dell’attività didattica svolta; • dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività di tirocinio. L’esame di laurea tende ad accertare la preparazione complessiva, attraverso una specifica proposta di progetto, coerente con il proprio percorso di studi e inerente un prodotto o un sistema di prodotti verificati con i metodi propri della produzione industriale e/o i metodi della comunicazione multimediale. L’esame di laurea consiste nella discussione del lavoro teorico e pratico svolto nel laboratorio di sintesi finale. 4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa L’ordinamento didattico è formulato con riferimento ad attività formative attraverso il concorso di aree disciplinari intese come insiemi di discipline raggruppate per raggiungere obiettivi didattico-formativi, per le quali è definito il numero minimo di crediti didattici. Le attività formative indispensabili sono raggruppate nelle seguenti sei tipologie: Conoscenze fornite dalle attività formative di base: • Si forniscono le conoscenze dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell’analisi matematica, della geometria e dell’algebra • Si forniscono altresì competenze per gestire le problematiche specifiche dell’arredamento e dell’allestimento; • Si forniscono, i principi teorici e gli strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche dei materiali naturali ed artificiali e per i controlli di qualità degli oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto; per comprendere le tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l’uso dei materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri settori produttivi; per la sperimentazione di tecnologie di progetto; • Si forniscono infine i metodi d’indagine e le conoscenze tecnologiche per il controllo delle risorse in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell’energia. Conoscenze fornite dalle attività formative affini o integrative: • Si forniscono le integrazioni relative alla formazione in uno o più ambiti disciplinari integrativi di quelli caratterizzanti, con particolare riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare e attraverso il concorso della formazione nell’area scientifica ingegneristica ed architettonica che relativamente alle comunicazioni multimediali e alle tecnologie informatiche fornisce, in un rapporto integrato di altre discipline, i metodi e le tecniche di gestione della documentazione di prodotti, di modellazione dei processi di sviluppo del prodotto, di interazione con modelli virtuali, di modellazione dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed ingegnerizzazione dei prodotti industriali. 4.3.11 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti L’attività didattica del Corso di Laurea in Disegno industriale si articola: • in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; • in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche professionali. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità e di mezze annualità, costituite da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è organizzata in moduli didattici (corrispondenti a frazioni di annualità) formati da lezioni ex cathedra, attività di laboratorio progettuale (atelier), di sperimentazione (costruzione di prototipi, grafica, ecc..) e di tirocinio. Un modulo didattico corrisponde ad 1 credito pari a 25 ore, da destinarsi complessivamente allo svolgimento di: • attività formative con lezioni e conferenze; • seminari e workshop; • apprendimento guidato; • studio e ricerca individuali. Il monte ore complessivo è articolato in: • ore intra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’interno delle strutture del Politecnico; • ore extra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’esterno delle strutture del Politecnico. La didattica del Corso di Laurea si organizza in corsi di insegnamento articolati secondo diversi rapporti tra ore di aula di laboratorio strumentale, di tirocinio e ore destinate allo studio individuale o guidato, e differenti modalità di frequenza e valutazione. Specificamente gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: • Corsi monodisciplinari annuali (M = 10 crediti): corsi costituiti da insegnamenti di uno specifico settore disciplinare, orientati all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e strumenti disciplinari. • Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 = 5 crediti). • Laboratori semestrali (L = 7,5 crediti): corsi costituiti da due o più insegnamenti, di norma appartenenti a diversi settori disciplinari, con l’indicazione di quello che svolge “funzione guida”. Sono condotti in forma coordinata da più docenti e si concludono con un esame basato anche sull’esito di prove intermedie e finali. Essi sono destinati sia all’esercizio del progetto, che all’esercizio delle attività operative necessarie alla formalizzazione del progetto, alla prototipazione e alle loro verifiche tecniche. • Laboratori di sintesi finale (LSF = 35 crediti): corsi di durata annuale. In essi lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto di prodotto industriale in uno dei campi dell’applicazione professionale. • Tirocinio e stage: 4 4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI) lineare; le conoscenze per costruire semplici modelli matematici; gli strumenti per comprendere il comportamento del prodotto finito alle sollecitazioni esterne; infine conoscenze di termodinamica applicata, della trasmissione del calore, della meccanica dei fluidi, dell’acustica e dell’illuminazione • Si forniscono le conoscenze delle tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all’analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al progetto; • Si forniscono le conoscenze generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell’arte contemporanea ivi compresi i rapporti i mutamenti e le principali tendenze delle società industriali mature. Conoscenze fornite dalle attività formative caratterizzanti: • Si forniscono i principi teorici e le tecniche della progettazione, così come la tradizione disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali; • Si forniscono attraverso le attività sperimentali svolte in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei significati comunicativi all’interno dei contesti socio-economici e produttivi di appartenenza; 119 4. I regolamenti didattici 4 essi devono essere svolti presso qualificate strutture pubbliche o private italiane o straniere con le quali si siano stipulate apposite convenzioni, e dovranno essere certificati da specifici attestati. • Lingua inglese A conclusione dei primi due anni di corso lo studente dovrà dimostrare, attraverso specifiche prove di idoneità, la conoscenza pratica e la comprensione della lingua inglese. 4.3.11.1 1° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno, punto 4.3.13). Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno 3,5 annualità per almeno di 42,5 crediti, fra cui obbligatoriamente i due laboratori di Disegno industriale (1/I e 1/II); qualora risultasse in debito di solo due esami (per un massimo complessivo di 12,5 Cfu), egli si iscriverà “con riserva”, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. 120 Trasferimenti al 2° anno di corso da altri Atenei È necessario aver superato almeno 3,5 annualità, per almeno 42,5 crediti, fra cui obbligatoriamente: • Laboratorio di Disegno industriale 1/I (7,5 crediti) + Laboratorio di Disegno industriale 1/II (7,5 crediti); • Laboratorio di Arredamento 1/I (7,5 crediti) o Laboratorio di Progettazione grafica 1/II (7,5 crediti); • Storia dell’arte contemporanea 1 (5 crediti ) + Storia delle arti decorative e industriali 1 (5 crediti); • Calcolo numerico (5 crediti) + (Fondamenti di informatica (5 crediti). 4.3.11.2 2° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 2° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.14). Iscrizione al 3° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 3° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo tutti gli esami del primo anno e del secondo anno; qualora risultasse in debito di solo tre esami(per un massimo complessivo di 20 Cfu), egli si iscriverà con riserva, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Inoltre lo studente per iscriversi ai laboratori di sintesi finale dovrà avere sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2° anno. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea in Disegno industriale della Facoltà di Architettura di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. 4.3.11.3 3° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 3° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V. Tali insegnamenti sono articolati in tre indirizzi, ciascuno dotato di cinque insegnamenti per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.15). 4.3.12 Norme relative all’accesso L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno industriale è regolata in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Le modalità della prova di ammissione, compresi i criteri da adottare per definire i relativi “debiti formativi”, sono stabilite dal Senato Accademico sentito il Consiglio di Facoltà e il Consiglio Unitario di Classe, ed emanate con Decreto Rettorale. 4.3.13 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 1° anno Semestre Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 1° i l 0,5 7,5 Laboratorio di Disegno industriale 1/I - Disegno industriale 1/I - Disegno del prodotto industriale 1/I Laboratorio di Arredamento 1/I - Progettazione del prodotto di arredo 1/I - Disegno del prodotto di arredo 1/I Storia dell’arte contemporanea 1/I Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Calcolo numerico l m/2 m/2 m/2 ii l l m/2 m/2 m/2 0,5 0,5 0,5 0,5 2,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 2,5 7,5 5 5 5 30 7,5 7,5 5 5 5 30 Laboratorio di Disegno industriale 1/II - Disegno industriale 1/II - Realizzazione del prodotto industriale 1/II Laboratorio di Progettazione grafica 1/II - Progettazione grafica 1/II - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/II Storia delle arti decorativa ed industriali 1/II Disegno 1/II Fondamenti di informatica Settori scientificodisciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 17 i iii 5 2,5 icar 16 icar 17 l-art 03 icar 17 mat 08 i iii ii iii iv 5 2,5 5 5 5 30 icar 13 icar 12 i iv 5 2,5 icar 13 icar 12 icar 18 icar 17 ing-inf 05 i iv ii iii iii 5 2,5 5 5 5 30 4 4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI) Anno di corso Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 20 | ii = 10 | iii = 20 | iv = 10 | Totale esami = 5 annualità Note 1 Credito 25 ore Legenda l Laboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 121 4.3.14 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 2° anno Anno di corso Semestre Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 2° i l 0,5 7,5 Laboratorio di Disegno industriale 2/I - Disegno industriale 2/I - Cultura tecnologica della progettazione 2/I Laboratorio di Arredamento 2/I - Progettazione del prodotto di arredo 2/I - Disegno del prodotto di arredo 2/I Storia dell’arte contemporanea 2/I Statica Disegno 2/I l 4. I regolamenti didattici 4 m/2 m/2 m/2 ii l l m/2 m/2 m/2 0,5 0,5 0,5 0,5 2,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 7,5 5 5 5 30 7,5 7,5 5 5 5 Laboratorio di Arredamento 2/II - Architettura di interni e arredamento 2/II - Teoria e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso 2/II Laboratorio di Progettazione grafica 2/II - Progettazione grafica 2/II - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II Storia delle arti decorativa ed industriali 2/II Economia ed organizzazione aziendale Tirocinio 2/II 2,5 30 Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 27,5 | ii = 10 | iii = 7,5 | iv = 10 | v = 5 | Totale esami = 5 annualità 122 Note 1 Credito 25 ore Legenda l Laboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale Settori scientificodisciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 12 i iv 5 2,5 icar 16 icar 17 l-art 03 icar 08 icar 17 i iii ii iv iii 5 2,5 5 5 5 30 icar 16 icar 16 i i 5 2,5 icar 13 icar 12 icar 18 ing-ind 35 icar 13 icar 16 i iv ii v i 5 2,5 5 5 5 30 4.3.15 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 3° anno Curriculum Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori scientificodisciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento 3° Disegno Industriale lsf 2,5 35 Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale 3 - Disegno industriale 3 - Disegno 3 A Tecniche ingegneristiche Marketing industriale Gestione dell’innovazione e del progetto Tirocinio 3 Disegno industriale icar 13 icar 17 ing-ind 16 ing-ind 35 ing-ind 35 icar 13 i iii iv v v i 27,5 7,5 10 5 5 5 60 Laboratorio di sintesi finale in Arredamento 3 - Architettura di interni e arredamento 3 - Disegno 3 B Tecniche ingegneristiche Marketing industriale Gestione dell’innovazione e del progetto Tirocinio 3 Arredamento icar 16 icar 17 ing-ind 16 ing-ind 35 ing-ind 35 icar 16 i iii iv v v i 27,5 7,5 10 5 5 5 60 Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica 3 - Progettazione grafica 3 - Disegno 3 C Tecniche ingegneristiche Marketing industriale Gestione dell’innovazione e del progetto Tirocinio 3 Progettazione grafica icar 13 icar 17 ing-ind 16 ing-ind 35 ing-ind 35 icar 13 i iii iv v v i 27,5 7,5 10 5 5 5 60 m m/2 m/2 m/2 Arredamento lsf m m/2 m/2 m/2 Progettazione lsf grafica 1 0,5 0,5 0,5 5 2,5 1 0,5 0,5 0,5 5 2,5 m m/2 m/2 m/2 10 5 5 5 60 35 10 5 5 5 60 35 1 10 0,5 5 0,5 5 0,5 5 5 60 Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 32,5 | iii = 7,5 | iv = 10 | v = 10 | Totale esami = 5 annualità Note 1 Credito 25 ore Legenda l Laboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 4 4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI) Anno di corso 123 4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti Insegnamenti 4. I regolamenti didattici 4 124 ssd Area I: Progetto del prodotto industriale 01 Disegno industriale 1/I icar/13 02 Disegno industriale 1/II icar/13 03 Disegno industriale 2/I icar/13 04 Tirocinio 2 “Disegno industriale” icar/13 05 Disegno industriale 3 icar/13 06 Tirocinio 3 “Disegno industriale” icar/13 07 Progettazione grafica 1/II icar/13 08 Progettazione grafica 2/II icar/13 09 Tirocinio 2 “Progettazione grafica” icar/13 10 Progettazione grafica 3 icar/13 11 Tirocinio 3 “Progettazione grafica” icar/13 12 Progettazione del prodotto d’arredo 1/I icar/16 13 Progettazione del prodotto d’arredo 2/I icar/16 14 Architettura di interni e arredamento 2/II icar/16 15 Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso icar/16 16 Tirocinio 2 “Arredamento” icar/16 17 Architettura di interni e arredamento 3 icar/16 18 Tirocinio 3 “Arredamento” icar/16 Area II: Storia delle forme del prodotto industriale 01 Storia delle arti decorative e industriali 1/II icar/18 02 Storia delle arti decorative e industriali 2/II icar/18 03 Storia dell’arte contemporanea 1/I l-art/03 04 Storia dell’arte contemporanea 2/I l-art/03 Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 Disegno del prodotto industriale Disegno del prodotto d’arredo 1/I Disegno del prodotto d’arredo 2/I Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Disegno 1/II Disegno 2/I Disegno 3 A Disegno 3 B Disegno 3 C Fondamenti di informatica icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 icar/17 ing-inf/05 Crediti Laboratorio di appartenenza Docenti Laboratorio di Disegno industriale 1/I Laboratorio di Disegno industriale 1/II Laboratorio di Disegno industriale 2/II Roberto Perris Carmine Pappalettere Roberto Perris Roberto Perris Roberto Perris Roberto Perris Giannicola Baiardi Carlotta Latessa Maria Luisa Lapacciana Nunzio Perrone, Michele Colonna Maria Rosaria Digregorio Annalisa Di Roma Rocco Mele Rossana Pagliarulo Marcella Marrone Rossana Pagliarulo Rossana Carullo Rossana Carullo 80 5 5 5 2 27,5 5 5 5 1,5 27,5 5 5 5 5 2,5 1,5 27,5 5 20 Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale Laboratorio di Progettazione grafica 1/II Laboratorio di Progettazione grafica 2/II Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica Laboratorio di Arredamento 1/I Laboratorio di Arredamento 2/I Laboratorio di Arredamento 2/II Laboratorio di Arredamento 2/II Laboratorio di sintesi finale in Arredamento 5 5 5 5 35 2,5 2,5 2,5 5 5 5 7,5 7,5 7,5 5 Alessandra Scarcelli Alessandra Scarcelli Francesco Moschini Francesco Moschini Laboratorio di Disegno industriale 1/I Laboratorio di Arredamento 1/I Laboratorio di Arredamento 2/I Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale Laboratorio di sintesi finale in Arredamento Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica Massimiliano Reina Marcella Marrone Margherita Lisco Irma De Ceglia Lorenzo Netti Lorenzo Netti Massimiliano Reina Rocco Mele Vincenzo Schiraldi Tommaso Di Noia Insegnamenti ssd Crediti 30 01 Calcolo numerico mat/08 02 Statica icar/08 03 Realizzazione del prodotto industriale icar/12 04 Cultura tecnologica della progettazione icar/12 05 Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/II icar/12 06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II icar/12 07 Tecniche ingegneristiche 3/I ing-ind/16 08 Tecniche ingegneristiche 3/II ing-ind/14 Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale 5 01 Economia ed organizzazione aziendale 02 Gestione dell’innovazione e del progetto 03 Marketing industriale 5 5 5 ing-ind/35 ing-ind/35 ing-ind/35 2,5 2,5 2,5 2,5 5 5 15 Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura Laboratorio di Disegno industriale 1/II Laboratorio di Disegno industriale 2/I Laboratorio di Progettazione grafica 1/II Laboratorio di Progettazione grafica 2/II Docenti Tiziano Politi Pilade Foti Anna Cajati Anna Cajati Vito Tafuni Alessandro Tartaglia Luigi Tricarico Carmine Pappalettere Fulvio Iavernaro Gabriele Zito Michele Gorgoglione 4 4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI) Area IV: Realizzazione del prodotto industriale Laboratorio di appartenenza 125 4.3.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno Semestre Insegnamenti i Laboratorio di Disegno industriale 1/I 4.3.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno Docenti per corso 4. I regolamenti didattici Semestre Insegnamenti 7,5 i Laboratorio di Disegno industriale 2/I - Disegno industriale 1/ I Roberto Perris 5 - Disegno del prodotto industriale Massimiliano Reina Laboratorio di Arredamento 1/I 4 Crediti Docenti per corso 7,5 - Disegno industriale 2/ I Roberto Perris 5 2,5 - Cultura tecnologica della progettazione Anna Cajati 2,5 7,5 Laboratorio di Arredamento 2/I 7,5 -Progettazione del prodotto di arredo 1/ I Annalisa Di Roma 5 - Progettazione del prodotto di arredo 2/ I Rocco Mele 5 - Disegno del prodotto di arredo Marcella Marrone 2,5 - Disegno del prodotto di arredo 2/ I Margherita Lisco 2,5 Storia dell’arte contemporanea 1/I Francesco Moschini 5 Storia dell’arte contemporanea 2/I Francesco Moschini 5 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Irma De Ceglia 5 Statica Pilade Foti 5 Calcolo numerico Tiziano Politi 5 Disegno 2/I Lorenzo Netti 5 30 ii Crediti Laboratorio di Disegno industriale 1/II 7,5 30 ii Laboratorio di Arredamento 2/II Carmine Pappalettere 5 - Realizzazione del prodotto industriale Anna Cajati 2,5 - Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso Marcella Marrone 2,5 7,5 Laboratorio di Progettazione grafica 1/II 7,5 Laboratorio di Progettazione grafica 1/II - Architettura degli interni e arredamento 2/ II 7,5 - Disegno industriale 1/ II Rossana Pagliarulo 5 - Progettazione grafica 1 Giannicola Baiardi 5 - Progettazione grafica 2/ II Carlotta Latessa 5 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/ II Vito Tafuni 2,5 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/ II Alessandro Tartaglia 2,5 Storia delle arti decorative e industriali 1/II Alessandra Scarcelli 5 Storia delle arti decorative e industriali 2/II Alessandra Scarcelli 5 Disegno 1/II Lorenzo Netti 5 Economia ed organizzazione aziendale Michele Gorgoglione 5 Fondamenti di informatica Tommaso Di Noia 5 Tirocinio 30 - Disegno industriale 2 Roberto Perris 2 - Arredamento 2 Rossana Carullo 1,5 - Progettazione grafica 2 Luisa Lapacciana 1,5 5 30 126 4.3.19 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno Semestre Insegnamenti Docenti per corso Crediti Disegno industriale i/ii i 35 - Disegno industriale 3 Roberto Perris 27,5 - Disegno 3A Massimiliano Reina 7,5 Tecniche ingegneristiche /primo modulo Luigi Tricarico 5 Marketing industriale Michele Gorgoglione 5 Tirocinio in disegno industriale Roberto Perris 5 Tecniche ingegneristiche /secondo modulo Carmine Pappalettere 5 Gestione dell’innovazione e del progetto Gabriele Zito 5 60 Arredamento i/ii i ii Laboratorio di sintesi finale in Arredamento 35 - Disegno industriale 3 Rossana Carullo 27,5 - Disegno 3B Rocco Mele 7,5 Tecniche ingegneristiche /primo modulo Luigi Tricarico 5 Marketing industriale Michele Gorgoglione 5 Tirocinio in arredamento Rossana Carullo 5 Tecniche ingegneristiche /secondo modulo Carmine Pappalettere 5 Gestione dell’innovazione e del progetto Gabriele Zito 5 4 4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI) ii Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale 60 Progettazione grafica i/ii i ii Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica 35 - Disegno industriale 3 Mauro Bubbico Michele Colonna 27,5 - Disegno 3C Vincenzo Schiraldi 7,5 Tecniche ingegneristiche /primo modulo Luigi Tricarico 5 Marketing industriale Michele Gorgoglione 5 Tirocinio in progettazione grafica Maria R. Digregorio 5 Tecniche ingegneristiche /secondo modulo Carmine Pappalettere 5 Gestione dell’innovazione e del progetto Gabriele Zito 5 60 127 4. I regolamenti didattici 4 128 4.3.20 Progetti didattici 1° anno Laboratorio di Disegno industriale 1/I Industrial Design Studio 1/I • Laboratorio di Disegno industriale 1/I • Laboratorio di Arredamento 1/I • Storia dell’arte contemporanea1/I • Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva • Calcolo numerico • Laboratorio di Disegno industriale 1/II • Laboratorio di Progettazione grafica 1/II • Storia delle arti decorative e industriali 1/II • Disegno 1/II • Fondamenti di informatica LDI 1/I-7,5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Roberto Perris Disegno industriale 1/I (Icar 13-5 cfu) Massimiliano Reina Disegno del prodotto industriale (Icar 172,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è rivolto ad introdurre gli studenti ai fondamenti del Design. Aims and contents The objectives of the course is to introduce the students to the basics of industrial Design. Articolazione delle attività didattiche • L’insegnamento teorico prevederà lezioni volte ad analizzare le linee evolutive di alcuni sistemi produttivi e ne illustrerà l’applicazioni a casistiche significative della storia del Design, sia in termini di innovazione del prodotto, sia in termini di organizzazione, razionalizzazione ed ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi artigianali evoluti ed industriali. • Le applicazioni saranno volte a sperimentare, analizzare criticamente, scomporre e ricomporre oggetti o parti di oggetti, per riconoscerne e restituirne, mediante elaborati appropriati: sistemi e parti componenti, modalità di montaggio, efficienza prestazionale e produttiva. Alla fine del corso, gli studenti devono essere capaci di progettare semplici oggetti d’uso. Articulation of the educational activities • The theoretical learning consists of lessons that analyze the evolutionary lines of some productive systems. They also illustrate their applications in the history of design, both in terms of innovation of the product, and in terms of organization, rationalization and optimization of the performance of evolved industrial and handicraft systems. -The exercises will analyse critically objects or parts of objects, in order to reconstruct them using appropriate models: systems and component parts, At the end of the course the students must be able to design simple objects. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e documentati nella bibliografia allegata al programma particolareggiato e nei “Complementi di tecnologia per il C.d.L. in Disegno industriale” (consegnati nel corso). Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. Laboratorio di Arredamento 1/I Interior Design Studio 1/I LA 1/I-7,5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Annalisa di Roma Progettazione del prodotto di arredo 1/I (Icar 13-5 cfu) Marcella Marrone Disegno del prodotto d’arredo (Icar 14-2,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è far acquisire allo studente la consapevolezza delle diverse forme e tipi di legno nell’arredo e di introdurlo alla teoria e alla pratica realizzativa del prodotto d’arredo. Saranno analizzati alcuni oggetti significativi per quanto riguarda l’evoluzione del rapporto tra forma-tecnica-materia del prodotto d’arredo; attraverso la messa a punto di un progetto esecutivo. Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi in legno sarà condotto su tre tipi di sedie d’autore (sedia ed elementi piani, sedia ad elementi curvi e torniti, sedia ad elementi plastici) e costituirà il momento della riflessione analitica (sapere). L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali) costituiranno il training di Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in quattro moduli didattici il cui oggetto corrisponde ai diversi approcci formali, tecnici e tecnologici, assunti a riferimento per la comprensione dell’oggetto del tema d’anno. Articulation of the educational activities The course is organized in four didactic modules corresponding to the different formal, technical and technological approaches, assumed for understanding the design problem of the course. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le tre esercitazioni (durante i primi tre moduli didattici) conseguendo un esito positivo, saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione dell’elaborato grafico finale (oggetto del quarto modulo didattico) dal quale dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nel prodotto d’arredo in legno; e in una discussione critica sui temi esposti nelle lezioni. Storia dell’arte contemporanea1/I History of Contemporary art 1/I L-Art 03-5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica II: Storia delle forme del prodotto industriale: • L-Art 02, Storia dell’arte moderna • L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea Francesco Moschini Finalità e contenuti disciplinari Il corso si occupa delle forme e dei modi in cui l’arte si manifesta dalla crisi del classicismo tardo-settecentesco fino alle ultime tendenze contemporanee, comprese le varie intersezioni con il “sistema delle arti”. Aims and contents The course deals with forms and ways according to which art has manifested itself from the crisis of eighteenth-century classicism up to the latest contemporary tendencies, including the various intersections with the “system of the arts.” Articolazione delle attività didattiche È prevista una parallela attività “esterna” attraverso la puntuale attenzione alle offerte culturali fornite dalla stessa città di Bari e dal suo territorio, quali rassegne cinematografiche, conferenze e mostre. Di questa parte del corso che lo studente è chiamato a dar conto, in maniera operativa, attraverso l’elaborazione di momenti riflessione, scritta e grafica, su “quaderni di ricerca”, che saranno via via seguiti e verificati da gruppo docente. Articulation of the educational activities In addition to institutional lessons there is a parallel activity of monitoring of the cultural opportunities offered by the city of Bari and its territory, such as films, lectures and shows. The student will produce an account of this activity in writing and graphically in “research notebooks “, that will be followed and verified by teachers. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati prodotti. 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno apprendimento degli strumenti (saper fare) che si concluderà con un progetto originale di sedia in legno. Aims and contents Target of the course is to make the students aware of the different forms and types of wood in interior design and to introduce them to the theory and practice of interior design. Some significant objects are analysed from the point of view of the evolution of the relationship between form, technique and material of interior design. The second part involves executive design. The study of the forms and the types of wood elements in interior design is conducted on three types of designer chairs (chair with plain elements, chair with bends and turned elements, chair with plastic elements) and it consists of analytical reflection (knowledge). The learning and the use of computer modelling tools, representation and computer management of the construction phase of the models (virtual prototypes) involves training in the use of tools (knowhow). 129 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry 4. I regolamenti didattici 4 130 Icar 17-5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale: • Icar 17, Disegno • Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle informazioni Irma De Ceglia Finalità e contenuti disciplinari La descrizione delle proprietà delle curve piane e sghembe e delle superfici e l’esposizione dei metodi proiettivi per la rappresentazione di tali figure sono i contenuti del corso, che persegue la finalità di formare la coscienza e di fornire gli strumenti per un corretto uso dei principi della geometria in coloro che hanno il compito di progettare e di comunicare le forme degli oggetti di produzione industriale. In particolare il corso si occuperà dei seguenti argomenti: • descrizione delle principali curve piane e sghembe; proprietà delle curve; curve coniche; curve per approssimazione e per interpolazione; • geometria proiettiva grafica (fondamenti della geometria descrittiva); • metodo della doppia proiezione ortogonale; metodo delle proiezioni quotate; • metodo dell’assonometria; • metodo della proiezione centrale o prospettiva; • forme geometriche per il disegno industriale; • studio delle superfici; • operazioni di camera matching; • effetti della luce sulle superfici. Cenni sul rendering. Aims and contents The course covers the description of plain and slanting curves and surfaces, as well as methods of projection for the representation of such figures. Its target is to form the conscience and to provide the tools for the correct use of the principles of geometry by those involved in the industrial design production. The course will deal with the following subjects: • description of the principal plan and slanting curves; characteristics of curves; conic curves; curves for approximation and for interpolation; • graphic projective geometry (the basics of descriptive geometry); • the double perpendicular projection method; • the dimensioning projections method; • the axonometry method; • the central projection or perspective method; • geometric forms for industrial design; • study of surfaces; • operations of camera matching; • effects of light on surfaces. Basic rendering. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Calcolo numerico Numerical Analysis Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati prodotti. Mat 08-5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica IV: Realizzazione del prodotto industriale: • Mat. 08 Analisi numerica • Icar 08, Scienza delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di lavorazione Tiziano Politi Finalità e contenuti disciplinari Il corso costituisce l’unico contributo disciplinare di settori matematici all’intero corso di laurea in Disegno industriale: i suoi contenuti spaziano in diversi settori della matematica ed hanno come obiettivo l’associare forme a concetti matematici. In particolare verranno studiati i seguenti argomenti: • teoria delle matrici; • elementi di geometria analitica nel piano e nello spazio; • elementi di analisi matematica; • trasformazioni geometriche nel piano e nello spazio; • curve nel piano e nello spazio; • approssimazione di curve nel piano e nello spazio. Aims and contents The course constitutes the only disciplinary contribution of mathematical sectors to the whole degree course in Industrial Design: its contents span different sectors of mathematics and their Laboratorio di Disegno industriale 1/II Industrial Design Studio 1/II LDI 1/II-7,5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Carmine Pappalettere Disegno industriale 1/II (Icar 13-5 cfu) Anna Cajati Realizzazione del prodotto industriale (Icar 12-2,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è rivolto principalmente a sperimentare applicazioni progettuali delle conoscenze acquisite nel precedente Laboratorio 1/I di Disegno industriale. Aims and contents The course mainly focuses on experimenalt design applications of the knowledge acquired in the previous Studio 1/I. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni ex cathedra analizzeranno le linee evolutive di alcuni materiali e ne illustreranno i processi di lavorazione e finitura, nonché applicazioni a casistiche significative, sia in termini di innovazione del prodotto industriale, sia in termini di organizzazione, razionalizzazione ed ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi produttivi. In particolare saranno affrontati i seguenti argomenti: • materiali per la produzione edilizia e l’arredo urbano nei sistemi produttivi a basso tasso di industrializzazione: pietre e marmi; laterizi; -materiali nei sistemi produttivi ad alto tasso di industrializzazione: il legno (nell’edilizia e nella produzione di oggetti d’arredo), gli acciai, l’alluminio; materie plastiche, il vetro, carte e cartoni. La sperimentazione progettuale sarà applicata a sistemi di oggetti di produzione industriale, tra le quali: • design di sistemi di rubinetteria per bagni e cucine; • design di sistemi di illuminazione per esterni. Articulation of the educational activities The lessons analyze the evolutionary lines of some material and illustrate significant processes in their production, as well as applications, both in terms of innovation of the industrial product, and in terms of organization, rationalization and optimization of the performance of the production systems. The following topics are covered: • materials for building production and urban furniture in productione systems with a low rate of industrialization: stone and marble; ceramic tiles; • materials in the productive systems with a high rate of industrialization: wood (in house building and in the production of furniture), steel, aluminium; plastics, glass, paper and cardboard. The project experimentation will be applied to systems of objects of industrial production, such as: • design of top systems for baths and kitchens; • design of exterior lighting systems. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e documentati nella “Bibliografia” allegata a programma particolareggiato e nei “Complementi di tecnologia per il CdL in Disegno industriale” (consegnati nel corso). Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno target is to associate concepts to mathematical forms. The following subjects are studied during the course: • theory of matrixes; • elements of analytical geometry in plan and in space; • elements of mathematical analysis; • geometric transformations in plan and in space; • curves in plan and in space; • approximation of curves in plan and in space. 131 Laboratorio di Progettazione grafica 1/II Graphic Design Studio 1/II 4. I regolamenti didattici 4 132 LPG 1/II-7,5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Giannicola Baiardi Progettazione grafica 1/II (Icar 13-5 cfu) Vito Tafuni Cultura tecnologica della progettazione grafica (Icar 12-2,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il laboratorio ha l’obiettivo di introdurre gli studenti del primo anno di corso alle problematiche generali del progetto di comunicazione visiva. Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: • La nozione di sistema grafico: rappresentazione e raffigurazione; i segni per la comunicazione; sistemi coerenti; codici aperti e codici chiusi. • La scrittura: lingua e scrittura; scritture alfabetiche e non alfabetiche; scritture non orientate alla lingua. • La percezione: costanti fisiologiche e variabili culturali; visibilità e leggibilità; i fattori di scala; il colore; il movimento. • Introduzione alla tipografia: la tipografia come varietà della scrittura per la produzione industriale; la tipografia come sistema progettuale; tipografia digitale e codice Unicode. • Grafica e tipografia: da Gutenberg alla fine dell’Ottocento; le avanguardie del Novecento; Jan Tschichold e Anthony Froshaug; scritture digitali non tipografiche. • Rappresentazioni diagrammatiche: sistemi per la rappresentazione di informazioni quantitative e qualitative; rappresentazioni analitiche e sintetiche; rappresentazione di fenomeni dinamici. • L’organizzazione dello spazio: sistemi di impaginazione, sistemi di relazioni; griglie e gabbie; dai supporti bidimensionale finiti alle reti virtuali; sistemi dinamici. Aims and contents The target of the course is to introduce the students to the general problems of a project of visual communication. The lessons concern the following topics: • The notion of a graphic system: representation and figuration; the signs for communication; coherent systems; open and closed codes. • Writing: language and writing; alphabetical and not alphabetical writing; writing not directed to language. • Perception: physiological constants and cultural variations; visibility and legibility; scale factors; colour; movement. • Introduction to typography: typography as a variety of writing for industrial production; typography as a project system; digital typography and Unicode. • Graphics and typography: from Gutenberg to the end of the nineteenth century; the nineteenth century avantgarde; Jan Tschichold and Anthony Froshaug; non-typographic digital writing. • Diagramatic representations: systems for the representation of quantitative and qualitative information; analytical and synthetic representations; representation of dynamic phenomena. • Organization of space: systems of pagination, systems of relationships; grills and cages; from the two-dimensional ended supports to virtual nets; dynamic systems. Articolazione delle attività didattiche Verranno distribuiti materiali didattici specifici e ospiti esterni terranno lezioni o workshop. Gli argomenti trattati saranno seguiti da esercitazioni estemporanee da parte degli studenti. Articulation of the educational activities In addition to lessons, lectures will be given by external guests. The acquisition of knowledge will be followed by exercises and workshops. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Un’esercitazione finale costituirà la prova d’esame. Storia delle arti decorative e industriali 1/II History of Decorative and Industrial Arts 1/II Icar 18-5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica II: Storia delle forme del prodotto industriale: • Icar 18, Storia dell’architettura • L-Art 02, Storia dell’arte moderna • L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea Alessandra Scarcelli Finalità e contenuti disciplinari Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi conoscitivi e gli strumenti critici per la comprensione della storia del prodotto industriale, di arredo e della grafica a partire dalla rivoluzione industriale fino al primo ventennio del Novecento. Specifica attenzione verrà posta alla identificazione delle posizioni teoriche delle diverse scuole o movimenti che hanno caratterizzato il passaggio dall’arte applicata alla produzione in serie: il processo di trasformazione delle tecniche industriali, del gusto e delle teorie progettuali verrà analizzato utilizzando come strumento di lavoro i manifesti di scuole e movimenti quali Wiener Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus e le posizioni teoriche dei designer. Aims and contents The aim of the course is to provide students cognitive elements and critical tools for the comprehension of the history of the product of industrial, interior, and Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso è articolata in tre periodi relativi alle tre fasi principali che hanno caratterizzato il processo del passaggio dall’arte applicata alla produzione in serie: 1. La rivoluzione industriale e le Arts and Crafts -Arte decorativa e arte industriale nell’epoca della sua riproducibilità tecnica -La rivolta verso in nuovi sistemi industriali: William Morris e il movimento delle Arts & Crafts -Grafica e comunicazione visiva tra il XVIII e il XIX secolo 2. La nascita del prodotto industriale -I mobili Thonet come mobili brevettati in serie -Il design e la grafica nel periodo Liberty -La nascita del disegno industriale: Wiener Werkstätte; Deutsche Werkbund; Arbeitsrait für Kunst; USA 3. La produzione artistica industriale Il Bauhaus: l’affermazione del concetto di standard -Il design e la grafica del Movimento Moderno -Il design scandinavo Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex tempore di sintesi critica dei temi trattati consistente nella redazione di una scheda critica relativa a un prodotto industriale, di arredo o di grafica, di cui saranno messi in evidenza i caratteri morfologici e linguistici in relazione al contesto storico in cui è stato progettato. Articulation of the educational activities The educational activity is articulated into three main periods, concerning the three main phases of the process of leading from the applied arts to the serial production: 1. The Industrial Revolution and the Arts and Crafts Movement -Decorative and Industrial Arts in the age of mechanical reproduction -The uprising against the new industrial systems: William Morris and the Arts & Crafts Movement -Graphic art and visual communication between the XVIII and the XIX century 2. The rise of the industrial product -Thonet’s furniture as patented furniture and in series -Design and graphic art in the age of the Liberty -The rise of the Industrial Design: Wiener Werkstätte; Deutsche Werkbund; Arbeitsrait für Kunst; USA 3. The artistic industrial production -The Bauhaus: the achievement of the concept of standard -Design and graphic art of the Modern Movement -Design from Scandinavia At the end of each period an ex tempore of critical synthesis of the main arguments is expected, consisting in a critical record on a product of industrial, graphic or interior design. These records will point out morphological and linguistic characters of products related to the historical context in which these were designed. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Periodi didattici L’attività del corso sarà scandita in tre periodi: Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di lezioni omogenee e scandito da una esercitazione ex tempore di sintesi critica dei temi trattati. Coordinamento con altri corsi Il corso è coordinato con i: Laboratorio di disegno industriale 1, Laboratorio di arredamento 1 e Laboratorio di progettazione grafica 1. Le sue tematiche progettuali e teoriche sono finalizzate a rendere l’azione didattica più efficace per lo sviluppo del tema d’anno dei laboratori. Modalità d’esame L’esame è individuale, e consiste in un colloquio sui temi trattati nelle lezioni. Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente dovrà elaborare le schede critiche impostate durante l’ex tempore. Le schede dovranno contenere notizie storiche e notizie tecniche in relazione agli oggetti presi in esame. Disegno 1/II Drawing 1/II Icar 17-5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale: • Icar 17, Disegno • Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle informazioni Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari L’ambito di interesse del corso è costituito dalla rappresentazione degli oggetti come mezzo conoscitivo delle leggi che ne governano la struttura formale, di strumento di analisi dei loro valori, di atto espressivo e di comunicazione visiva. Nel corso l’allievo apprende le tecniche grafiche e il controllo degli strumenti della rappresentazione applicati sia all’analisi delle caratteristiche di uno specifico oggetto, sia alla definizione del progetto. Il percorso formativo propone lo sviluppo delle sue abilità grafiche e suscita la formazione di ’immagini mentali’ degli oggetti e dello spazio che li contiene. Aims and contents The target of the course is the representation of objects as a cognitive tool of the laws that govern their formal structure, a tool of analysis of their values, expressive action and visual communication. During the applied part of the course the student learns graphic techniques and the 4 4.3.20 Progetti didattici 1° anno graphic design from the age of the Industrial Revolution to the ‘20s of last century. Particular attention will be paid to the different theoretical positions of schools and movements that led from applied arts to serial production. The process of transformation of the industrial techniques, of the taste and of design theories will be analyzed using as a working tool manifestos of schools and movements such as Wiener Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus, plus the theoretical position of designers. 133 control of the tools of the representation applied both to the analysis of the characteristics of a specific object, and to the definition of the project. The student will develop his or her graphic abilities and capacity to form ‘mental images’ of objects and of the space that contains them. 4. I regolamenti didattici 4 134 Articolazione delle attività didattiche Le lezioni ex-cathedra introdurranno o seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno al tema della figurazione. Le esercitazioni si svolgeranno praticando il disegno a mano libera e la grafica bidimensionale anche attraverso l’esecuzione di disegni guidati, la ripresa fotografica e la costruzione di modelli. Al termine delle lezioni si terrà un seminario didattico con finalità applicative. Obiettivo del seminario sarà lo sviluppo delle capacità di sintesi dell’allievo. Articulation of the educational activities The lessons introduce or follow exercises to promote reflection around the theme of figuration. The applied part of the course develop free hand drawing and twodimensional graphics also through, photography and the construction of models. A final workshop ends the educational activities, the target of which is the development of the synthesis abilities of the student. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il semestre attraverso la presentazione in formato digitale e su supporto cartaceo in formato A3 dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali; • partecipare con profitto al seminario didattici di fine semestre. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo, presentando gli elaborati delle esercitazioni, dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni. Fondamenti di informatica Basic Computer Science Ing-Inf 05-5 Cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale: • Icar 17, Disegno • Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle informazioni Tommaso Di Noia Finalità e contenuti disciplinari Il corso introduce gli allievi ai fondamenti dell’informatica. Esso è strutturato con un approccio “web centrico”, così da fornire agli allievi elementi attuali ed innovativi, pur mantenendo i contenuti tipici di base. Le lezioni riguarderanno i seguenti argomenti: Architetture hardware e software: struttura di un sistema di calcolo-Unità funzionali e bus. Il modello di Von Neumann. Unità centrale, memoria, interfaccia di I/O, unità periferiche. esecuzione delle istruzioni. Linguaggio assemblatore e traduzione. Sistema operativo- Classificazione dei sistemi operativi. Macchine virtuali e sistema operativo. Modalità di funzionamento del processore: stato utente e stato supervisore. Organizzazione a livelli di un sistema operativo. Il nucleo e la gestione dei processi. La gestione della memoria. Il file system. L’interprete comandi e l’interfaccia utente. Algoritmi e strutture dati: Algoritmi: proprietà, definizione, linguaggi. Strutture di controllo. Rappresentazione degli algoritmi. Introduzione alle problematiche della progettazione e della verifica. Tipi di dati. Struttura di programma. Funzioni. Analisi e progetto di algoritmi e strutture dati. Applicazioni: Trasmissione dati, reti locali e geografiche. Modello ISO/OSI e TCP/IP. Protocollo HTTP. archivi e basi di dati: modello relazionale ed elementi di SQL. Accesso a DBMS via web. Elementi di teoria e tecniche di elaborazione delle immagini. Linguaggi di riferimento: In accordo con l’impostazione del corso, linguaggio di riferimento sarà VBscript. Verranno forniti inoltre elementi di linguaggi di markup: HTML, XML, SVG (per la parte grafica). Esercitazioni. Le esercitazioni sono parte integrante del corso. Aims and contents The course introduces the students to the basics of computer science. It is structured with a “web centric” approach, so as to provide actual and innovative elements while maintaining the typical contents of a basic course. The lessons concern the following topics: Hardware and software architecture : structure of a system of calculationFunctional unity and bus. The Von Neumann model. Central unity, memory, interface of I/O, peripheral unity. Execution of instructions. Assembler language and translation. Operating system-Classification of operational systems. Virtual machines and operating systems. Formality of operation of the processor: consumer state and supervisor state. Levels of organization of an operating system. The nucleus and Articolazione delle attività didattiche Lezioni frontali, esercitazioni assistite, laboratorio. Articulation of the educational activities Lessons, assisted exercises, laboratory Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si basa sulla discussione di un project work e una prova orale. 4.3.21 Progetti didattici 2° anno Laboratorio di Disegno industriale 2/I Industrial design studio 2/I • Laboratorio di Disegno industriale 2/I • Laboratorio di Arredamento 2/I • Storia dell’arte contemporanea2/I • Statica • Disegno 2/II • Laboratorio di Arredamento 2/II • Laboratorio di Progettazione grafica 2/II • Storia delle arti decorative e industriali 2/II • Economia ed organizzazione aziendale LDI-7,5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Roberto Perris Disegno industriale 2/I (Icar 13-5 cfu) Anna Cajati Cultura tecnologica della progettazione (Icar 12-2,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è volto ad approfondire, completare e sperimentare le tecniche progettuali del design, in continuità con le esperienze condotte nei laboratori di Disegno industriale del primo anno, affrontando tematiche di maggiore impegno come quelle derivanti dalla progettazione di “sistemi complessi” (multi-materiali, multiaziendali, ecc.). Aims and contents The target of the course is to deepen, complete and to experiment with design techniques, in continuity with experiences of the two first year studios, facing more complex themes like those deriving from the design of “complexes systems” (multimaterials, multi-companies, etc.). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articola in cicli di lezioni teoriche e pratiche ed in esercitazioni tematiche rivolte a verificare le conoscenze acquisite: le lezioni analizzeranno le linee evolutive dei sistemi produttivi complessi e ne illustreranno l’applicazioni a casistiche significative; le elaborazioni progettuali saranno riferite ad oggetti e sistemi di oggetti complessi, anche ad assetto e prestazioni variabili. I principali argomenti trattati nelle lezioni riguarderanno: • la definizione del programma esigenzialeprestazionale; • l’innovazione tecnologica; • la globalizzazione e le questioni connesse alla distribuzione dei prodotti; • i sistemi complessi. Articulation of the educational activities Theoretical and practical lessons will be held in addition to thematic exercises, to verify the knowledge acquired: the lessons analyze the evolutionary lines of the complex production systems and illustrate their meaningful applications. The design elaborations involved in systems of complex objects, also with varying order and performances. The principal contents are the following: • definition of the design program; • technological innovation; • globalization and distribution of products; • complex systems. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo 4 4.3.21 Progetti didattici 2° anno the management of trials. The management of memory. The file system. The interpreter commands and the user interface. Algorithms and data structures: Algorithms: ownership, definition, languages. Control structures. Representation of algorithms. Introduction to the problem list of planning and the verification. Types of data. Structure of programs. Functions. Analysis and project of algorithms and data structures. Applications: Data transmission, local and geographical nets. Model ISO/OSI and TCP/IP. Protocol HTTP. files and databases : relative model and elements of SQL. Access to DBMS by web. Elements of theory and techniques of elaboration of images. Languages of reference: In accord with the formulation of the course, the language of reference will be VBscript. Some elements of mark-up languages will also becovered: HTML, XML, SVG (for the graphic part). Exercises. The exercises are an integral part of the course. 135 4. I regolamenti didattici 4 studente in merito ai temi trattati nel corso, e documentati nella “Bibliografia” allegata a programma particolareggiato e nei “Complementi di tecnologia per il C.d.L. in Disegno industriale” (consegnati nel corso). Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte. Laboratorio di Arredamento 2/I Interior Design Studio 2/I LA-7,5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Rocco Mele Progettazione del prodotto di arredo 2/I (Icar 16-5 cfu) Margherita Lisco Disegno del prodotto d’arredo 2/I (Icar 172,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è far acquisire allo studente, attraverso l’analisi delle forme, dei tipi e delle tecniche di impiego del legno nell’arredo, la competenza critica e gli strumenti operativi necessari alla formalizzazione del progetto di un prodotto d’arredo. I riferimenti alla produzione teorica e materiale storica e contemporanea, costituiranno la base su cui sviluppare il proprio pensiero critico e progettuale. La modellazione informatica tridimensionale sarà indirizzata verso le tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping). 136 Aims and contents The target of the course is to provide the critical competence and the necessary operational tools to design a furnishing product, through the analysis of the forms, types and techniques of wood in furnishings. The references to the theoretical and material production, both historical and contemporary, constitute the base to develop individual critical and planning thought. The three-dimensional computer modelling and techniques of digital management of the production phase are also covered (cad-cam process; rapid prototyping). Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche si svolgeranno secondo la doppia modalità del sapere e del saper fare: sono previste lezioni, seminari, workshop, esercitazioni in aula. In una prima fase lo studente dovrà ridisegnare e scomporre alcuni arredi in legno proposti dagli insegnanti analizzandoli nei nodi tecnico-formali; successivamente dovrà progettare un arredo con cassetti ed ante, individuando i nodi tecnico-formali in cui le relazioni tra forma, materia e processi produttivi si rivelano con maggior chiarezza. Dovrà darne, quindi, coerente rappresentazione predisponendo progetti esecutivi per la costruzione del prototipo. Articulation of the educational activities Didactic activities will be developed in lessons, seminars, workshops and application exercises in the classroom. The student will have to redraw and to decompose some wood furnishings proposed by the teachers, analyzing them in the technical-formal knots. Subsequently the student will have to design a furnishing with drawers and shutters, with all the technical-formal knots, in which the relationships between form, subject and production trials are revealed with greater clarity. Therefore, the student will be involved in coherent representation of executive projects for the construction of a prototype. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Consisterà nella discussione critica dei progetti, della loro rappresentazione e della loro realizzazione ponendo attenzione alla congruenza tra i diversi aspetti che compongono l’unità dell’opera. Storia dell’arte contemporanea 2/I History of Contemporary Art 2/I Francesco Moschini Finalità e contenuti disciplinari Approfondimento dei temi trattati nel primo anno, dalle avanguardie storiche all’attualità, con maggiore attenzione ai confronti con il panorama internazionale dell’intero sistema dell’arte. Aims and contents Deepening of the themes treated in the first year, from the historical avant-garde to the present day, with greater attention to the comparisons of the international panorama of the whole art system. Articolazione delle attività didattiche È prevista una parallela attività “esterna” attraverso la puntuale attenzione alle offerte culturali fornite dalla stessa città di Bari e dal suo territorio, da intendersi come attività extra didattica di supporto al corso stesso, indicate sempre dalla docenza, quali rassegne cinematografiche, conferenze e mostre. Di questa parte del corso lo studente è chiamato a dar conto, in maniera operativa, attraverso l’elaborazione costante di momenti riflessione, scritta e Statica Statics Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Pilade Foti Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati prodotti. Icar 08-5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica IV: Realizzazione del prodotto industriale: • Mat. 08 Analisi numerica • Icar 08, Scienza delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di lavorazione Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione alla statica dei solidi e delle strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati da tali discipline rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per l’analisi e la progettazione degli oggetti di interesse del disegno industriale. L’argomento centrale del corso è costituito dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene anche affrontato, in maniera necessariamente semplificata, il problema della modellazione degli oggetti reali, cioè del passaggio dalla realtà fisica al modello teorico di calcolo. Aims and contents The aim of the course is to provide an introduction to the statics of solids and structures. The methods and the tools developed by these disciplines represent an essential basis of knowledge for the analysis and design of objects from an industrial design perspective. The central topic treated during the course is the statics of rigid bodies. The problem of the modelling real objects (that is to say, the passage from physical reality to theoretical model of calculation) is also dealt with, even if in a simplified manner. Articolazione delle attività didattiche Nell’ambito del corso verranno affrontati i seguenti argomenti. • Vettori • Cinematica dei corpi rigidi • Statica dei corpi rigidi • Resistenza dei materiali Articulation of the educational activities The main contents are: • Vectors • Kinematics of rigid bodies • Statics of rigid bodies • Strength of materials 4 4.3.21 Progetti didattici 2° anno L-Art 03-5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica II: Storia delle forme del prodotto industriale: • Icar 18, Storia dell’architettura • L-Art 02, Storia dell’arte moderna • L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea grafica, su due diversi “quaderni di ricerca”, che saranno via via seguiti e verificati da gruppo docente. Articulation of the educational activities In addition to lessons there is a parallel activity of monitoring of the cultural opportunities offered by the city of Bari and its territory, such as films, lectures and shows. The student will produce an account of this activity in writing and graphically in “research notebooks” that will be followed and verified by teachers. Applicazioni Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di adoperare gli strumenti per la modellazione meccanica di semplici oggetti di disegn. Per questi ultimi egli sarà in grado di risolvere significativi problemi di progettazione e verifica. In particolare, attraverso alcune esercitazioni guidate, gli allievi analizzeranno dal punto di vista statico un semplice oggetto di arredamento. Application At the end of the course, the student will be able to use the tools for mechanical modelling on simple objects of design. He or she will be able to solve meaningful problems of design and verification. In particular, a simple furniture piece will be analyzed from the static point of view. 137 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 4. I regolamenti didattici 4 138 Modalità d’esame L’esame consisterà nella discussione del tema d’anno riguardante lo studio di un oggetto di disegn e nella prova orale riguardante i principali argomenti del corso. Disegno 2/II Drawing 2/II Icar 17-5 cfu 2° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale: • Icar 17, Disegno • Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle informazioni Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari Nel corso l’allievo pratica il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale applicato al processo progettuale, dalla formazione dell’idea alla sua definizione esecutiva. Il percorso formativo propone lo sviluppo e il controllo dei problemi del progetto contemporaneo, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche e al rinnovarsi dei modi di produzione. Aims and contents In the course the student practises drawing as a graphic, info-graphic and multi-media language applied to the design process from the formation of the idea to its executive definition. The target is to train the students in control of the problems of the contemporary project, on different scales, in relationship to the use of materials, to the use of techniques and to the renewal of means of production. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in lezioni settimanali costituite ognuna da una trattazione teorica e da un’applicazione grafico-esecutiva. Le lezioni introdurranno o seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno ai temi di design e alla loro rappresentazione. Le esercitazioni guidate in aula dedicate allo studio dello spazio reale e dello spazio grafico degli oggetti saranno condotte attraverso l’applicazione delle tecniche di rappresentazione CAD 3D. Articulation of the educational activities Weekly lessons are planned, each of them consisting of a theoretical part and a graphic-executive application. The lessons introduce or follow the exercises to promote the reflection around design problems and their representations. The exercises in class are devoted to the study of the real and graphic spaces of objects and are conducted through the application of CAD 3D techniques. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il semestre attraverso la presentazione in formato digitale e su supporto cartaceo in formato A3 dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali; • partecipare con profitto al seminario didattici di fine semestre. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo, presentando gli elaborati delle esercitazioni, dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni. Laboratorio di Arredamento 2/II Interior Design Studio 2/II LA 2/I-7,5 cfu 2° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Finalità e contenuti disciplinari Il corso ha l’obiettivo di approfondire le competenze progettuali acquisite durante i corsi precedenti, e di esplorare le tecniche di lavorazione del legno e le sue potenzialità espressive. Lo strumento di verifica del rapporto tra fase progettuale e fase realizzativa avviene attraverso la modellazione informatica tridimensionale. Tema progettuale è lo studio e la progettazione di una “parete in legno a spessore” collocata in una stanza. Gli oggetti di studio fanno riferimento a: • pareti a telaio e piane (aventi connessioni ad incastro piano e conformazione piana o a semplice curvatura); • pareti con strutture volumetriche (aventi connessioni ad incastro spaziale e conformazione tridimensionale o a doppia curvatura). Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso è articolata in tre fasi, ciascuna delle quali prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of the educational activities There are three phases, each characterized by lessons and applications. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste: Laboratorio di Arredamento 1/I e Laboratorio di Arredamento 2/I. Modalità d’esame L’esame consisterà nella discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico- critiche e sul tema d’anno progettuale svolto durante il semestre, tale da dimostrare una piena comprensione delle proprie scelte critiche e progettuali. Laboratorio di Progettazione grafica 2/II Graphic Design Studio 2/II LPG 2/II-7,5 cfu 2° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Carlotta Latessa Progettazione grafica 2/II (Icar 13-5 cfu) Alessandro Tartaglia Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II (Icar 12-2,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Tema del laboratorio sarà la progettazione di un carattere tipografico. Gli studenti realizzeranno una font funzionante, installabile su computer, completa del set alfanumerico e di una serie di simboli integrati. Si tratterà di un carattere per testi: questo, a differenza di un generico carattere per titolazione, dovrà prevedere una cura particolare agli aspetti percettivi, di visibilità e di leggibilità, in grado di assicurarne la fruizione. Gli aspetti di progettazione sistemica saranno altrettanto importanti, perché il sistema di segni costituito dal carattere possa avere le appropriate qualità di coerenza formale funzionali alla leggibilità. Aims and contents The design problem is of a typographical character. The students will realize a real font, to be 4 4.3.21 Progetti didattici 2° anno Rossana Pagliarulo Architettura degli interni e arredamento 2/ II (Icar 16-5 cfu) Marcella Marrone Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso (Icar 16-2,5 cfu) Aims and contents The target of the course is to extend the design competences acquired during the previous Interior design studios, and to explore the techniques of wood workmanship and its expressive potentialities. At this end the student will learn the threedimensional computer modelling techniques. The design problem is the study of a “wooden wall” situated in a room. The project makes reference to: • plane walls with simple joint connections or simple bending conformation; • walls with spatial joint connections and three-dimensional or double bending conformation. 139 4. I regolamenti didattici 4 140 installed on a computer, complete with an alphanumeric set and of a series of integrated symbols. It will deal with a character for textswhich, unlike a generic character for titles, paying particular attention to the perceptive, visibility and legibility aspects to assure its fruition. The aspects of systemic planning will be as important, because the system of signs constituted by the character could have a appropriate formal coherence quality functional to its legibility. Articolazione delle attività didattiche Il lavoro di laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni teoriche relative a diversi aspetti della progettazione tipografica, della sua storia e delle sue applicazioni nella comunicazione: • la tipografia a base calligrafica, in particolare quella quattro-cinquecentesca; • l’emancipazione dalla calligrafia e la scientifizzazione della tipografia, in particolare il caso del Romain du Roi; • l’evoluzione dall’incisione manuale dei punzoni a quella realizzata con il pantografo; • usi editoriali della tipografia a piombo; • i limiti della tipografia razionalista; • la progettazione al computer; • l’integrazione del carattere tipografico nella grafica contemporanea; • prospettive di scrittura non tipografica al computer. Articulation of the educational activities Theoretical lessons will be related to different aspects of the typographic design, its history and its applications in communication, as follows: • typography with a handwriting base, particularly that of the fifth to sixteenthcentury; • the emancipation from calligraphy and the science of typography, particularly the case of the Romain du Roi; • the evolution from manual incision with punches to incision realized with the pantograph; • editing with lead typography; • the limits of rationalist typography; • computer graphic design; • the integration of the typographical character in contemporary graphics; • perspectives of non typographical writing for the computer. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consisterà nella presentazione di testi composti nel carattere progettato, e nella loro discussione e valutazione. Storia delle arti decorative e industriali 2/II History of Decorative and Industrial Arts 2/II Icar 18-5 cfu 2° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica II: Storia delle forme del prodotto industriale: • Icar 18, Storia dell’architettura • L-Art 02, Storia dell’arte moderna • L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea Alessandra Scarcelli Finalità e contenuti disciplinari Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi conoscitivi e gli strumenti critici per la comprensione della storia dei processi artistici e industriali in Italia nel XX secolo. Il processo di trasformazione delle tecniche industriali, del gusto e delle teorie progettuali in Italia nel Novecento verrà analizzato utilizzando come strumento di lavoro le riviste di settore quali Architettura e Arti Decorative, La Casa Bella, Domus, Emporium e a partire dalle esposizioni di arti decorative e design quali la Biennale di Monza e la Triennale di Milano. Aims and contents The aim of the course is to provide students cognitive elements and critical tools for the comprehension of the history of artistic and industrial processes in Italy, during the XX century. The process of transformation of the industrial techniques, of the taste and of design theories in Italy during the XX century will be analyzed using as a working tool reviews such as Architettura e Arti Decorative, La Casa Bella, Domus, Emporium plus exhibitions of decorative arts and design such as the Biennale di Monza and the Triennale di Milano. Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso è articolata in tre periodi, ognuno dei quali fondato su di un ciclo omogeneo di lezioni e seminari: 1. Il novecento e l’industria delle arti decorative -Le arti decorative al tempo dell’Esposizione di Parigi del 1925 -Il Novecento: design e arti decorative in Italia -Grafica e comunicazione visiva nel XX secolo 2. Il razionalismo e la pretesa di industrializzazione -L’influenza delle teorie artistiche e architettoniche internazionali sul panorama italiano -Le triennali di Monza e di Milano e il design in Italia negli anni ‘40 -L’industrializzazione in Italia e lo sviluppo del design nel periodo razionalista 3. Il dopoguerra e lo sviluppo industriale -Il dopoguerra -Gli anni ’60 e il nuovo design italiano -Il design italiano negli anni ’80 e ‘90 Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex tempore di sintesi critica dei temi trattati consistente nella redazione di una scheda critica relativa a un prodotto industriale, di arredo o di grafica, di cui saranno messi in evidenza i caratteri morfologici e linguistici in relazione al contesto storico in cui è stato progettato. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Periodi didattici L’attività del corso sarà scandita in tre periodi: Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di lezioni omogenee e scandito da una esercitazione ex tempore di sintesi critica dei temi trattati. Coordinamento con altri corsi Le tematiche del corso sono finalizzate a rendere l’azione didattica più efficace per lo sviluppo del tema d’anno dei laboratori. Modalità d’esame L’esame è individuale, e consiste in un colloquio sui temi trattati nelle lezioni. Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente dovrà elaborare le schede critiche impostate durante l’ex tempore. Le schede dovranno contenere notizie storiche e notizie tecniche in relazione agli oggetti presi in esame. Economia ed organizzazione aziendale Economy and Business Organization Ing-Ind 35-5 cfu 2° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Economia, legislazione, e gestione del prodotto industriale: • Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale Fulvio Iavernaro Finalità e contenuti disciplinari Il corso intende fornire nozioni fondamentali di gestione aziendale (con cenni a tutte le principali funzioni), di organizzazione formale, di contabilità generale ed industriale, di tecniche per la valutazione degli investimenti e per la programmazione ed il controllo dei lavori. Lo studente acquisirà le principali conoscenze teoriche su tali argomenti, imparando a comprendere i più importanti fenomeni economici, ad interpretare e progettare l’organizzazione di una impresa, a leggerne il bilancio, a programmare attività produttive, ed a valutare-in termini di analisi marginale-la convenienza di investimenti alternativi. Il programma sintetico del corso è: • Misurazione e valutazione dei risultati, • Analisi di convenienza economica degli investimenti, • La gestione dei grandi progetti per commessa, • L’organizzazione dell’impresa. Aims and contents The course provides fundamental notions of business management (with all the principal functions), formal organization, general and industrial accounting, techniques for the evaluation of investment and for the planning and control of projects. The student will acquire the principal theoretical knowledge on such matters, learning to understand the most important economic phenomena, to interpret and plan the organization of an enterprise, to read its budget, to program productive activity, and to appraise - in terms of marginal analysis - the convenience of alternative investments. The program of the course is: • Measurement and evaluation of the results, • Analysis of economic convenience of the investments, • The management of great projects to order, • The organization of the enterprise. 4 4.1 I regolamenti didattici della Facoltà Articulation of the educational activities The educational activity is articulated into three main periods, each one characterized by a group of homogeneous lectures and seminars: 1. The Italian Novecento and the industry of decorative arts -Decorative Arts at the time of the Exposition of Paris in 1925 -Novecento: design and decorative arts in Italy -Graphic and visual communication during the XX century 2. The Italian Rationalism and the pretension of industrialization -The influence of the international artistic and architectural theories on the Italian scene -The Triennale di Monza and the Triennale di Milano: design in Italy in the ‘40s -Industrialization in Italy and the development of design during the Rationalism 3. The post-war period and the industrialization -The post-war period -’60 and the new Italian design -Italian design during the ’80s and ‘90s At the end of each period an ex tempore of critical synthesis of the main arguments is expected, consisting in a critical record on a product of industrial, graphic or interior design. These records will point out morphological and linguistic characters of products related to the historical context in which these were designed. Articolazione delle attività didattiche Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and practical exercises Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in una prova orale; sono previste due prove scritte di verifica intermedia, facoltative. 141 4.3.22 Progetti didattici 3° anno 4. I regolamenti didattici 4 142 • Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale • Laboratorio di sintesi finale in Arredamento • Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica • Marketing industriale • Tecniche ingegneristiche - primo modulo • Gestione dell’innovazione e del prodotto • Tecniche ingegneristiche - secondo modulo Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale Industrial Design Final Synthesis Studio LSF DI-35 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Roberto Perris Disegno industriale 3 (Icar 13-27,5 cfu) Massimiliano Reina Disegno 3A (Icar 17-7,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è rivolto agli studenti che hanno scelto di laurearsi nell’indirizzo di Disegno industriale. I suoi ambiti problematici essenziali e, in qualche misura, correlati sono: • la dilatazione smisurata dei territori del design: “di tutto e per tutti; • la complessità dei processi produttivi e del progetto, provocata dalla globalizzazione della produzione e del mercato. Aims and contents The course is for the students who decided to graduate in “industrial design”and covers: • the immoderate expansion of the territories of the design of everything and for everybody; • the complexity of production processes and of the project, deriving from the globalization of production and the market. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni analizzeranno l’evoluzione recente delle attività di design e ne illustreranno casistiche significative per quanto attiene alle innovazione delle strumentazioni di progetto e di controllo del processo produttivo. I principali argomenti saranno: • le nuove frontiere del design; • complessità dei processi produttivi; • complessità delle implicazioni ambientali della produzione; • complessità del progetto; • utente e complessità. Il progetto per la tesi di laurea affronterà temi differenziati, selezionati congiuntamente da docenti e studenti tra le più significative applicazioni. Articulation of the educational activities The lessons analyse the recent evolution of design activities and illustrate meaningful case studies regarding the innovation of the project and the control of production. The main contents are the following: • new frontiers of design; • complexity of production processes; • complexity of the environmental implications of production; • complexity of the project; • consumer and complexity. The project for the degree thesis will deal with diversified themes, jointly selected by teachers and students among the most meaningful applications. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. Laboratorio di sintesi finale in Arredamento Interior Design Final Synthesis Studio Rossana Carullo Architettura di interni e arredamento (Icar 16-27,5 cfu) Rocco Mele Disegno 3B (Icar 17-7,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è per quegli studenti che hanno deciso di laurearsi nell’indirizzo di Arredamento. Esso si propone di condurre lo studente ad una matura e completa definizione del progetto del prodotto d’arredo capace di confrontarsi con il contesto culturale figurativo e produttivo esterno. Apprendendo la modellazione informatica tridimensionale lo studente giungerà al pieno controllo delle tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cadcam; rapid prototyping) e quindi alla definizione del prototipo del proprio progetto. Come tema d’anno si propone da un lato quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto d’arredo fortemente legato al contesto produttivo del territorio pugliese; dall’altro si propone quello del “design navale”, relativamente agli interni. Articolazione delle attività didattiche Lezioni e seminari di carattere teorico e applicativo sui caratteri formali, tecnologici e produttivi dei due temi d’anno. Esercizio del progetto, come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici dell’arredamento. Articulation of the educational activities Lessons and seminars on the formal, technological and production characteristics of the two themes of the year; Development of the project, as a process of application and verification of the theoretical and technical basis of interior design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica Graphic design final synthesis studio Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. LSF PG-35 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Nino Perrone Progettazione grafica 3 (Icar 13-17,5 cfu) Michele Colonna Progettazione grafica 3 (Icar 13-17,5cfu) Vincenzo Schiraldi Disegno 3C (Icar 17-7,5 cfu) Maria Rosaria Digregorio Tirocinio di progettazione grafica 3C (Icar 17-5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Tema del laboratorio sarà la progettazione dell’immagine coordinata. Gli studenti, in una prima fase, si impegneranno sugli aspetti complessivi del problema progettuale, identificando gli elementi in grado di assicurare all’identità visiva coerenza e riconoscibilità, strategie generali di comunicazione, scelte tra approccio hard e approccio soft. In una seconda fase gli studenti affronteranno operativamente i diversi comparti progettuali: marchio e logotipo, carattere tipografico istituzionale, sito web, stampati per corrispondenza, linee editoriali, diagrammi e rappresentazioni sintetiche, segnaletica interna ed esterna, cartografie, poster promozionali, packaging 4 4.3.22 Progetti didattici 3° anno LSF A-35 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Aims and contents The course is for students who have decided to graduate in “interior design”. It leads them to a mature and complete definition of the furnishing product project, to be compared with the figurative and cultural production context. By learning three-dimensional computer modelling, the students will reach full control of the techniques of digital management of the production phase (technical cad-cam; rapid prototyping) and therefore to the definition of the prototype of their own projects. The One of the design problems of the year is an upholstered divan and armchair as a furnishing product strongly connected to the production context of Puglia and the other is a “nautical design”, relative to the interior of a boat. 143 4. I regolamenti didattici 4 144 ecc. Aims and contents The course is for the students who have decided to graduate in “graphic design”. The design problem of the year is the production of a “coordinated image”. The students, in the first phase, focus on the general aspects of the design problem, identifying different elements able to assure the coherence and recognizability of the visual identity for general strategies of communication, the choices between a hard and a soft approach, etc. In the second phase the students operationally face the different planning areas: mark and logotype, institutional typographical character, web site, printed for correspondence, publishing lines, diagrams and synthetic representations, interior and external signs, cartography, promotional posters, packaging etc. Articolazione delle attività didattiche Il lavoro di laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni teoriche relative a diversi aspetti della progettazione d’immagine, della sua storia e delle sue applicazioni: • l’identity pubblica e privata da Behrens e Johnston ai giorni d’oggi; • i limiti dell’approccio tardorazionalista; • evoluzione della progettazione editoriale; • la comunicazione nel web; • scuole dell’illustrazione e del manifesto; • rappresentazioni della realtà; • la fotografia oggi; • problematiche del colore; • ergonomia della comunicazione e aspetti neurologici; • prospettive: il progettista grafico come regista dell’identity Articulation of the educational activities In addition to the development of the project, the course includes a series of theoretical lessons related to different aspects of image design, its history and applications: • public and private identity from Behrens and Johnston to the present; • limits of late-rationalist approach “laterationalist”; • the evolution of publishing design; • communication through the web; • illustration and manifesto schools; • representations of reality; • photography today; • problems of colour; • ergonomics of communication and neurological aspects; • perspectives: the graphic designer as a director of identity Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. Marketing industriale Industrial Marketing Ing-Ind 35-5 cfu 3° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica V: Economia, legislazione, e gestione del prodotto industriale: • Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale Michele Gorgoglione Finalità e contenuti disciplinari Il corso tratta i principali temi relativi al marketing. I principali argomenti trattati sono i seguenti: l’analisi del comportamento del consumatore, la segmentazione, la definizione dei mercati obiettivo, il posizionamento, le principali decisioni di marketing (prodotto, prezzo e comunicazione.) Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni anche attraverso l’uso di software di analisi. Articolazione delle attività didattiche Introduzione al marketing strategico: - pianificazione strategica a livello corporate Analisi delle opportunità di marketing: - il comportamento dei consumatori Definizione dei mercati obiettivo: - segmentazione - tecniche di clustering - targeting - posizionamento - factor analysis e rappresentazione del posizionamento Sviluppo di nuovi prodotti : - generazione dell’idea: creatività e marketing - modello del ciclo di vita del prodotto. Decisioni e attuazione delle strategie di marketing: - prezzo - prodotto - comunicazione. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consiste in due prove d’esonero scritte o in alternativa una prova orale sugli argomenti teorici trattati nel corso. È possibile discutere una esercitazione, da concordare con il docente, elaborata in forma di slide. Tecniche ingegneristiche - primo modulo Engineering Techniques -first module Luigi Tricarico Finalità e contenuti disciplinari Il corso ha come obiettivo quello di descrivere i principi teorici di base, le prestazioni e le principali applicazioni dei processi di trasformazione della materia prima indefinita in semilavorati ed in prodotti finiti. Dopo alcuni elementi sulla rappresentazione grafica e definizione geometrica del prodotto da fabbricare, il corso affronta lo studio delle fasi fondamentali della produzione meccanica, dalle tecniche di fabbricazione del greggio (lavorazioni per fusione, per deformazione plastica, saldatura) alle lavorazioni alle macchine utensili ed alla loro automazione ed infine alle tecniche innovative di prototipazione e attrezzaggio rapido. Aims and contents The course objective is to describe the basic theoretical principles, the performance and the principal applications of processes of transformation of the indefinite first subject in semi-worked and in finished Articolazione delle attività didattiche Rappresentazione grafica e definizione geometrica del prodotto da fabbricare. Procedimenti di fabbricazione per fusione. Procedimenti di fabbricazione per deformazione plastica. I processi di saldatura e taglio. Lavorazioni per asportazione di truciolo. L’automazione delle macchine utensili e la sua evoluzione: L’automazione dei processi di lavorazione; Macchine utensili a controllo numerico e centri di lavoro; La programmazione delle macchine a controllo numerico; Integrazione CAD/CAM in operazioni di tornitura, fresatura e foratura. La prototipazione rapida: Principi generali e definizioni; tipologia di prototipi; il ciclo della prototipazione rapida; classificazione delle tecniche di prototipazione rapida in base ai materiali utilizzati; tecniche di attrezzaggio rapido. Articulation of didactic activities Graphic representation and geometric definition of the product to be manufactured. Manufacturing Procedures for fusion. Manufacturing Procedures for plastic deformation. The processes of welding and cutting. Techniques for removal of shavings. The automation of tools and their evolution: The automation of manufacturing processes; numerical control tools and work centres; The planning of numerical control machines; Integration of CAD/CAM in operations of turning, milling and perforation. Rapid prototyping: principles and definitions; typology of prototypes; the cycle of rapid prototyping; classification of the techniques of rapid prototyping related to the materials used; techniques of rapid equipment. Tecniche ingegneristiche - secondo modulo Engineering Techniques - second module Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Finalità e contenuti disciplinari Il corso intende fornire quegli elementi di base per lo sviluppo e la corretta progettazione meccanica di componenti industriali (industrial design and development). I principali argomenti sono: • Statica dei continui • Meccanica dei Materiali • Meccanica Sperimentale • Elementi di Progettazione Meccanica Aims and contents The course provides the basic elements for the development and correct mechanical design of industrial components (industrial design and development). The main contents are the following: • Statics of continuity • Material mechanics • Experimental mechanics • Elements of mechanical design Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni teoriche, Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nel progetto finale. Ing-Ind 16-5 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica IV: Realizzazione del prodotto industriale: • Mat. 08 Analisi numerica • Icar 08, Scienza delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Ing-Ind 14, Progettazione meccanica e Costruzione di macchine Carmine Pappalettere 4 4.3.22 Progetti didattici 3° anno Ing-Ind 16-5 cfu 3° anno / corso semestrale (I semestre) Area didattica IV: Realizzazione del prodotto industriale: • Mat. 08 Analisi numerica • Icar 08, Scienza delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di lavorazione products. After some elements on the graphic representation and geometric definition of the product to be manufactured, the course concerns the study of the fundamental phases of mechanical production, from the techniques of manufacture of raw materials (techniques for fusion, plastic deformation, welding) to the production of automotive parts and to its automation and finally the innovative techniques of prototype and rapid equipment. 145 esercitazioni pratiche, attività di laboratorio e visite, nonché lo sviluppo di un progetto. Articulation of the didactic activities The course provides theoretical lessons, practical exercises, studio activities and visits, as well as the development of a project. 4. I regolamenti didattici 4 146 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nel progetto finale. Gestione dell’innovazione e del prodotto Innovation and Product Management Ing-Ind 35-5 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Economia, legislazione, e gestione del prodotto industriale: • Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale Gabriele Zito Finalità e contenuti disciplinari I principali temi del corso sono i seguenti: a) Introduzione al Project Management: • Progetti di innovazione • Contesto • Processi • Organizzazione b) Tecniche di programmazione temporale dei progetti: • Diagramma di Gantt • Tecniche reticolari: CPM e PERT c) Tecniche di gestione economica dei progetti: • Budget di commessa • Curve di costo d)Cenni sul software “Microsoft Project” e)Project work Aims and contents Principal themes of the course: a)Introduction to Project Management: • Innovation Projects • Context • Processes • Organization b)Techniques of temporal planning of projects: • Diagram of Gantt • Network techniques: CPM and PERT c)Techniques of economic management of projects: • Budget of order • Cost curves d)Notes on the software “Microsoft Project” e)Project work. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni teoriche e la discussione di casi di studio. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and case study discussions are planned. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale e si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso. 5. Relazioni internazionali 5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus 5.2 Accordi internazionali 5.1 Programma Socrates Azione Erasmus 5. Relazioni internazionali 5 148 Il Politecnico di Bari, all’interno del Programma di Istruzione Socrates/ Erasmus dell’Unione Europea, bandisce borse per incentivare la mobilità studentesca interuniversitaria in Europa. Il Programma Socrates/Erasmus favorisce flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in entrata che in uscita. Esso consente agli studenti di svolgere una parte del curriculum accademico presso le Università consorziate, dove possono seguire corsi e sostenere esami. Mobilità studenti in uscita Possono presentare domanda gli studenti, specializzandi e dottorandi, cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea iscritti nel Corso di Laurea Specialistica in Architettura o nel Corso di Laurea in Disegno industriale del Politecnico di Bari e con residenza permanente in Italia, a condizione di non aver mai usufruito di una borsa Socrates/Erasmus e di non usufruire contemporaneamente di altre borse finanziate dalla UE (1) Il soggiorno all’estero degli studenti assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il 30 settembre 2009. La domanda deve essere effettuata con registrazione on line entro e non oltre le ore 14:00 del trentesimo giorno successivo a quello di emanazione del Decreto Rettorale relativo al Bando di concorso Erasmus. In particolare, per quanto attiene al Corso di Laurea specialistica in Architettura, è consentita la partecipazione a partire dal terzo anno di corso. Condizioni necessarie sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. La selezione degli studenti viene effettuata dalla Commissione Socrates della FdA, che redigerà una graduatoria di merito sulla base dei seguenti criteri: • numero dei crediti acquisiti, media dei voti riportati, durata degli studi; • conoscenza della lingua del Paese nel quale lo studente intende recarsi; • motivazione dello studente a svolgere la borsa. Gli studenti selezionati dovranno definire, coadiuvati dal Coordinatore accademico (2) e con il supporto del collaboratore amministrativo, il percorso formativo da seguire all’estero, formalizzandolo attraverso un Learning Agreement. Tale piano di studio sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Unitario di Classe che stabilisce le equivalenze dei corsi e dei rispettivi crediti. Regolamento didattico Il Regolamento Didattico della FdA prevede il riconoscimento dei programmi di studio e degli esami sostenuti all’estero (Regolamento didattico della FdA, punto 3.3.10), sulla base di una normativa approvata dal Senato Accademico (cfr. il D.R. n. 461 del 28.8.2003, Art. 16). Al termine del periodo di studio all’estero, un certificato (Transcript of Records) rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà l’effettivo svolgimento del programma convenuto e i risultati conseguiti dallo studente. Mobilità studenti in entrata Le sedi straniere consorziate con il Politecnico di Bari, dovranno inviare all’Ufficio Scambi Internazionali le domande di mobilità degli studenti in entrata e le corrispondenti proposte di Learning Agreement, da sottoporre all’approvazione del Coordinatore Eramus della FdA. Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi e gli esami presso La Facoltà di Architettura secondo quanto riportato nel Learning Agreement. Il voto d’esame è riportato dal docente della materia su un libretto fornito dalla Segreteria Studenti e sullo statino. Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio Scambi Internazionali provvede a redigere il Transcript of Records, che è consegnato allo studente o inviato alla sede straniera di appartenenza. Note 1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante. L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento di modesti contributi per costi quali assicurazioni, sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari. 2 Il Coordinatore Erasmus per la Facoltà di Architettura è la prof. Anna Bruna Menghini; il collaboratore amministrativo è la dott.ssa Maria Fanelli (m.fanelli@ poliba.it) 5.2 Accordi internazionali 48&%&/ '*/-"/% /PSXFHJBO 6OJWFSTJUZ PG4DJFODF BOE5FDIOPMPHZ 5SPOEIFJN /038": )FMTJOLJ 6OJWFSTJUZ PG5FDOPMPHZ %FQBSUFNFOU PG"SDIJUFDUVSF &450/*" -"57*" 3644*" -*5)6"/*" 6OJWFSTJUZ PG.BSZMBOE *3&-"/% 5 %&/."3, 6OJWFSTJUZ PG.BODIFTUFS 6OJWFSTJUZ PG-JWFSQPPM /&5)&3-"/%4 6, 10-"/% -POEPO 4PVUI#BOL 6OJWFSTJUZ #:&-"364 ,BUIPMJFLF 6OJWFSTJUFJU *OTUJUVU4VQFSJFVS -FVWFO Eµ"SDIJUFDUVSF 6OJWFSTJUo #SBOEFOCVSHJTDIF EF#SVYFMMFT EF-JFHF 5FDIOJTDIF -B$BNCSF 3IFJOJTDI8FTUGBMJTDIF 6OJWFSTJUjU #&-(*6. 5FDIOJTDIF)PDITDIVMF $PUUCVT -69 "BDIFO cDPMF cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF $;&$) 6OJWFSTJUBU Eµ"SDIJUFDUVSF EF1BSJT#FMMFWJMMF 4-07",*" 6OJWFSTJUBU GS"OHFXBOEUF EF7FSTBJMMFT cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF 4UVUUHBSU ,VOTU EF1BSJT-B7JMMFUUF #VEBQFTUJ cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF 'BDIIPDITIVMF .VT[BLJ "6453*" 1BSJT.BMBRVBJT -JFDIUFOTUFJO cT(B[EBTgHUVEPNgOZJ &HZFUoN 5FDIOJTDIF 48*5;&3-"/% 6OJWFSTJUBU )6/("3: (SB[ cDPMF Eµ"SDIJUFDUVSF "SIJUFLUPOTLJ EF-ZPO GBLVMUFU4WFVDJMJDUB cDPMF V;BHSFCV cDPMF Eµ"SDIJUFDUVSF ;BHBCSJB 4-07&/*" Eµ"SDIJUFDUVSF EF(SFOPCMF #04/*" EV-BOHVFEPD cDPMF 4&3#*" 3PVJTTJMMPO $30"5*" Eµ"SDIJUFDUVSF EF.BSTJMMF "/%033" (&3."/: 6,3"*/& .0-%07" '3"/$& 30."/*" 6OJWFSTJEBE &TDVFMB MB$PSVOB 5nDOJDB4VQFSJPS EF"SRVJUFDUVSB 1BNQMPOB 6OJWFSTJEBEF EP1PSUP 'BDVMEBEF EF"SRVJUFDUVSB &TDVFMB 5nDOJDB4VQFSJPS EF"SRVJUFDUVSB EF.BESJE 6OJWFSTJEBEF 6OJWFSTJEBE 5FDOJDB%F-JTCPB 1PMJUoDOJDB 'BDVMEBEF EF7BMoODJB EF"SRVJUFDUVSB $034*$" &TDVFMB 5nDOJDB4VQFSJPS EF"SRVJUFDUVSB EF(SBOBEB cDPMF/BUJPOBMF Eµ"SDIJUFDUVSF EJ3BCBU .0/5&/&(30 ."$&%0/*" 4"3%*/*" #"-&"3*$ *4-"/%4 *OTUJUVU Eµ"SDIJUFDUVSF EFMµ6OJWFSTJUn EF#MJEB "-#"/*" 6OJWFSTJUn -B;JUPOOB*EJ5VOJTJ cDPMF/BUJPOBMF Eµ"SDIJUFDUVSF FUEµ6SCBOJTNF 4*$*-: &/"6 6OJWFSTJUn EF/PWFNCSF B$BSUIBHF *TUBOCVM 5FLOJL 6OJWFSTJUFTJ 563,&: 5FDIOPMPHJDBM &EVDBUJPOBMM *OTUJUVUF PG1BUSB 4:3*" $:1364 ."-5" 6OJWFSTJUZ PG.BMUB -&#"/0/ 6OJWFSTJUZ PG%BNBTDVT *3"2 #JS[FJU6OJWFSTJUZ *43"&- 56/*4*" "DDPSEJDVMUVSBMJ *3"/ .JEEMF&BTU 5FDIOJDBM6OJWFSTJUZ "OLBSB (3&&$& .030$$0 "DDPSEJ&SBTNVT ";&3#"*+"/ "3.&/*" 1PMZUFDOJDBM 6OJWFSTJUZ#VM %FTINPSFUF,PNCJU %FNPDSJUVT 5JSBOB 6OJWFSTJUZ PG5ISBDF "SJTUPUMF 6OJWFSTJUZ PG5IFTTBMPOJLJ #"3* 41"*/ &TDVFMB 5nDOJDB4VQFSJPS EF"SRVJUFDUVSB EF4FWJMMB #6-("3*" *5"-: 10356("- (&03(*" 5.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 5.2 Accordi internazionali *TUJUVUP 4VQFSJPS 1PMJUFDOJDP ²+PTo"OUPOJP &DIFWFSSJB³ EJ-B)BCBOB 4BNBSLBOE 4UBUF"SDIJUFDUVSBM BOE$JWJM&OHJOFFSJOH *OTUJUVUF )BOPJ "SDIJUFDUVSBM 6OJWFSTJUZ )"6 4DIPPM PG"SDIJUFDUVSF $FOUSFGPS &OWJSPNFOUBM 1MBOOJOHBOE 5FDIOPMPHZ $&15 EJ"INFEBCBE "-(&3*" 6OJWFSTJUh EJ"NNBO +03%"/ -*#:" &(:15 *OUFSOBUJPOBM 6OJWFSTJUZ PG$BJSP 4"6%*"3"#*" 149 6. Post Lauream 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo (X) Regolamento didattico per l’A.A. 2008/2009 6.1.1 Caratteri generali 6.1.2 Architettura Didattica 6.1.3 I curricula Specialistici 6.1.4 Il collegio dei Docenti 6.1.5 Il regolamento interno 6.2 Borse di perfezionamento 6.3 Borse per l’estero 6.4 Post dottorato 6.5 Esami di Stato 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per l’A.A. 2007/2008, (X) (XXIV ciclo) 6. Post Lauream 6 Il corso di Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” è stato istituito ed attivato nell’A. A. 1999-2000, in corrispondenza del XV ciclo. Precedentemente la Facoltà aderiva, dal 1992 (VI ciclo) come sede consorziata, al Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica con sede amministrativa nell’Università degli Studi di Palermo (altre sedi consorziate: Università di Reggio Calabria; Università di Napoli “Federico II”) 6.1.1 Caratteri generali Requisiti indispensabili di partecipazione al corso: • Laurea quinquennale in Architettura (classe delle lauree: 4/S), e titoli accademici (europei, americani, ecc...) equipollenti; • Frequenza quotidiana obbligatoria alle attività del Dottorato; • Conoscenza obbligatoria della lingua inglese; Titolo che si consegue al termine del ciclo Dottore di Ricerca in Progettazione Architettonica per i paesi del Mediterraneo 152 Area disciplinare e settori scientificodisciplinari di riferimento Area 08, Ingegneria Civile e Architettura (ICAR ): • ICAR 14, Composizione architettonica e urbana; • ICAR 15, Architettura del paesaggio; • ICAR 16, Arredamento e architettura degli interni; • ICAR 18, Storia dell’architettura antica. Tematica generale Il DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” ha come obiettivi principali: • l’alta formazione nell’ambito degli specifici settori scientifico-disciplinari del DR; • il conseguente organico sviluppo delle tematiche e dei temi di ricerca svolti dal Collegio dei docenti sia in gruppi che individualmente sia nel Dipartimento ICAR che nel Corso di laurea in Architettura. Curricula specialistici Lo studio dei caratteri, dei temi e delle problematiche attuali dell’architettura della regione mediterranea a carattere plasticomurario fa riferimento a due specifici, ma al contempo strettamente interrelati, percorsi didattici e di ricerca, i cui caratteri distintivi dei due percorsi curriculari sono : • la ricerca sul progetto di architettura come elemento di continuità e visione globale; • lo studio della storia delle trasformazioni dell’architettura della città e del territorio in quanto insieme unitario costituente il paesaggio antropico; • il presupposto teorico e metodologico dell’unità scalare di architettura, città e territorio. 1 Architetture e citta’ di pietra curriculum prevalentemente incentrato: • sulla formazione di un architetto specialista nel progetto e nel restauro di architetture a carattere prevalentemente murario, e in particolare in pietra da taglio; • sulla formazione di un architetto specialista nell’analisi e nel restauro urbano di città storiche a carattere prevalentemente murario; • sulla formazione dell’architetto- archeologo; 2 Habitat e architettura del paesaggio mediterraneo curriculum prevalentemente incentrato: • sulla formazione di un architetto specialista nella lettura e nell’analisi di territori e paesaggi mediterranei; • sulla formazione di un architetto specialista nello studio dei processi di trasformazione urbana e territoriale. 6.1.2 Architettura didattica Articolazione del processo formativo La formazione del Dottore di Ricerca in “Progettazione Architettonica per i Paesi del Mediterraneo” avviene attraverso l’esercizio di tre distinte (ma al tempo stesso strettamente interrelate) attività, che si svolgono sincronicamente lungo l’arco complessivo dei tre anni di corso: D- attività didattiche (alcuni segmenti o moduli possono essere svolti in comune con il corso di laurea) T- attività di tirocinio interno /esterno R- attività di ricerca Questi segmenti formativi, volti alla acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione, si sviluppano attraverso la pratica: • del sapere (attività didattiche); • del saper fare (tirocinio); • della attività di ricerca. Attività didattiche e di tirocinio (sapere e saper fare) L’acquisizione del sapere avviene attraverso la frequenza di lezioni e seminari (anche organizzati in moduli didattici). L’acquisizione del saper fare avviene attraverso: • un tirocinio interno, basato sulla frequenza di esercitazioni, stages ecc. e sulla partecipazione ai programmi di ricerca e ai progetti d’architettura che vedono coinvolti in prima persona i componenti del Collegio dei Docenti; • un tirocinio esterno basato sulla la frequenza di qualificate strutture istituzionali e produttive, e rivolto a specifiche conoscenze pratiche e di know-how indispensabili per il concreto svolgimento della attività di ricerca. D’accordo con il Collegio dei Docenti e sotto la guida del Coordinatore, ciascun dottorando predispone un piano di studi individuale per un totale complessivo di 60 crediti, pari a un anno di corso, equivalente a 1500 ore (1 credito = 25 ore). Alla fine del secondo anno di corso, il dottorando dovrà avere acquisito i 60 crediti corrispondenti al complesso delle attività didattiche e di tirocinio stabilite per il suo specifico curriculum. Strutture operative e scientifiche disponibili Per le attività didattiche, di studio, di ricerca il DR dispone: • di una biblioteca specialistica d’area (la “Mimar Sinan”), partizione della biblioteca dipartimentale relativa ai settori Icar 14, 15, 16, 18, di circa 4000 volumi; • di due laboratori con 12 postazioni di lavoro completamente informatizzate. Le riunioni del Collegio e le attività didattiche ex cathedra si svolgono nella sala del CdF (50 posti). Per le attività di tirocinio interno il DR dispone: • di un Laboratorio di Progettazione architettonica assistita (CAD); • di un Laboratorio di Progettazione architettonica; • di un Laboratorio di modellazione cad/ cam e per prototipazione rapida; Per le attività di tirocinio esterne il DR dispone: di tutte le sedi universitarie, italiane e straniere, con cui il DR ha sottoscritto convenzioni di collaborazione didattica e scientifica; ovvero di Istituzioni, Enti o Imprese, italiane o straniere, con cui il Dottorato o il Dipartimento ICAR ha convenzioni per lo svolgimento di attività di ricerca. Dimensionamento del corso Considerando che ogni ciclo può prevedere fino a 6 allievi, tutto il corso è dimensionato su un numero massimo di 18 dottorandi. Docenti e lingue del DR Le lezioni sono tenute, oltre che dal Collegio dei Docenti, anche da professori di ruolo del Politecnico di Bari e da professori a contratto, da studiosi (italiani o stranieri) di chiara fama o da esperti delle differenti discipline individuate. La lingua ufficiale del DR è l’italiano; ma le lezioni possono essere tenute anche in inglese e francese. 6.1.3 Il collegio dei docenti Professori ordinari Claudio D’Amato Guerrieri (Coordinatore) Attilio Petruccioli Giorgio Rocco Professori associati Michele Beccu Loredana Ficarelli Anna Bruna Menghini Carlo Moccia Mauro Scionti Ariella Zattera 6.1.4 Il regolamento interno Il presente regolamento “interno” trae origine, in qualità di specificazione: a) per quanto attiene al suo funzionamento: • dal “Regolamento Generale di DR” del Politecnico di Bari (RGDR), così come modificato ed approvato con DR n.583 del 07.12.2001; • dalla “Proposta di istituzione” del DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo (così come fu approvata dal Nucleo di Valutazione e successivamente fatta propria ai fini istitutivi e attuativi dal Senato Accademico nell’A.A. 1999-2000); b) per quanto attiene alla composizione degli organi collegiali, alla validità delle adunanze ecc...: • dallo “Statuto” del Politecnico di Bari. Tale regolamento interno si è reso necessario: • per la specificità didattica e di ricerca propria dei settori scientifico-disciplinari della Progettazione architettonica ( ICAR 14, 15, 16, 18); • per la natura della architettura didattica così come definita dal Collegio dei docenti. Per tutto ciò che in esso non è espressamente contenuto si fa riferimento al “Regolamento generale di DR” del Politecnico di Bari. Il collegio dei docenti Composizione (cfr. RGDR art. 6.1.) Il Collegio dei docenti è costituito da membri ordinari con diritto di voto, ovvero: a) i docenti del Politecnico di Bari appartenenti ai settori scientificodisciplinari ICAR 14 che hanno promosso l’istituzione del DR e che non abbiano richiesto di essere sostituiti; b) docenti del Politecnico di Bari appartenenti anche ad altri settori scientifico-disciplinari oltre a ICAR 14 successivamente cooptati. Per quanto attiene ai ricercatori universitari essi devono necessariamente essere “confermati”; c) studiosi di chiara fama, italiani o stranieri, successivamente cooptati; d) esperti qualificati, designati da aziende o enti esterni, pubblici o privati, che abbiano messo a disposizione del DR, a seguito di apposite convenzioni, borse di studio per la frequenza dei corsi. Per quanto attiene a c) e d), tali esperti sono sovrannumerari ovvero, quando assenti, il loro voto non è determinante ai fini della formazione: • di maggioranze assolute (meta’ + 1 dei voti dei presenti); 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2008 (IX) Attività di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata dall’originalità dei contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca sono quelle messe a disposizione: • dal Politecnico di Bari; • dalle Università straniere con cui il Dottorato di Ricerca ha rapporti di collaborazione scientifica; • da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici o privati, italiani o stranieri, con cui il Politecnico ha siglato convenzioni per il Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica. 153 • di maggioranze qualificate (meta’ + 1 dei voti degli aventi diritto). 6. Post Lauream 6 Cooptazione (cfr. RGDR art. 6.2.) La cooptazione di membri ordinari con diritto di voto avviene su proposta motivata di un membro del Collegio. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di integrazione del Collegio con membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. Sostituzione (cfr. RGDR art. 6.2.) La sostituzione di membri ordinari con diritto di voto avviene solo su motivata richiesta dell’interessato. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di sostituzione di membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. Adunanze Convocazioni All’inizio dell’anno accademico il Coordinatore propone un calendario delle adunanze, prevedendone almeno una ogni due mesi. L’approvazione del calendario vale come convocazione per tutto l’anno. Validità Le adunanze sono valide quando è presente una maggioranza assoluta (meta’ + 1 degli aventi diritto, con esclusione degli assenti giustificati). 154 Votazioni Sono effettuate a scrutinio palese, per alzata di mano. Composizione allargata del Collegio Possono partecipare alle adunanze senza diritto di voto su proposta del Coordinatore, o di membri del Collegio che ne facciano richiesta: • i dottorandi (anche di altri dottorati); • i professori ufficiali titolari dei moduli didattici; • docenti della facoltà di Architettura; • assegnisti di ricerca (di norma ICAR 14); • titolari di borse post-dottorato (di norma ICAR 14); • dottori di ricerca. Il Coordinatore provvede a convocarli nominalmente in occasione dell’adunanza. Verbali Di norma il processo verbale è trascritto dal membro ordinario più giovane accademicamente, che funge da segretario dell’adunanza. Di norma i verbali sono letti e approvati seduta stante. Deliberazioni obbligatorie Annualmente il Collegio delibera obbligatoriamente sui seguenti argomenti, anche in relazione alle scadenze dettate dal Senato Accademico: a) Ordine degli studi e manifesto degli studi: • definizione delle strategie didattiche da confermare o da attivare nel successivo anno accademico; b) Architettura didattica e calendario accademico: nel mese di maggio, in relazione a ordine e manifesto degli studi, il Collegio dei docenti mette a punto l’architettura didattica e definisce il calendario dell’anno accademico successivo. c) Commissione per l’ammissione al corso: in prossimità del concorso per l’ammissione al corso di DR, il Collegio dei Docenti provvede: • alla designazione del supplente del coordinatore (cfr. RGDR art. 6.5, lettera a): di norma esso è scelto fra i professori di prima e seconda fascia del Collegio, e non deve essere stato proposto l’anno precedente; • alla designazione di “rose” di nomi da fornire al Rettore (cfr RGDR art. 6.5. lettera b), relative a: • cinque membri interni al Collegio; • cinque membri esterni al Collegio. Per il membro interno la rosa è costituita da tre professori e due ricercatori. Per il membro esterno la rosa è costituita da professori di prima o seconda fascia o da ricercatori del settore scientifico-disciplinare ICAR 14 di altre Facoltà italiane, generalmente facenti parte di altri Collegi di DR. Di tali “rose” non ne fanno parte coloro che sono stati designati l’anno precedente. d) Commissione per l’esame finale di Dottorato: in prossimità dell’esame finale per il rilascio del titolo di DR, il Collegio dei docenti (cfr. RGDR art. 12. comma 2) designa nove docenti esterni sulla base delle competenze scientifiche specifiche sugli argomenti delle tesi dei dottorandi iscritti al terzo anno di corso e afferenti ai settori scientifico-disciplinari dei relativi curricula. Il Collegio dei docenti propone, tramite il Coordinatore, i nominativi dei nove docenti entro l’ultimo giorno del mese che precede la fine del corso di Dottorato. Almeno due componenti devono appartenere a università, anche straniere, non partecipanti al Dottorato. La Commissione può essere integrata da non più di due esperti appartenenti a strutture di ricerca pubbliche e private, anche straniere. e) Modalità del tutorato e assegnazione dei tutor ai dottorandi (cfr. RGDR, art. 6.5. lettera c). L’attività di tutorato nel DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” è svolta: • sia in forma collettiva dal Collegio dei docenti in apposite sue adunanze; • che individualmente dai singoli docenti. Durante il 1° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato l’azione di tutorato è prevalentemente svolta dal Collegio nel suo complesso. All’inizio del 2° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato il Collegio dei docenti, di intesa con i dottorandi, provvede ad assegnare loro il membro del Collegio che per le sue specifiche competenze svolgerà nei loro confronti il ruolo di tutor. Al tutor interno può affiancarsi, per le f ) h) i) negativamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, ovvero in caso di assenze ingiustificate e prolungate, delibera, con decisione motivata, sulla loro esclusione dal corso di DR. l) Approvazione dell’argomento di tesi di ricerca (cfr. RGDR art. 6.5., lettera f ). All’inizio del secondo semestre del secondo anno di corso il Collegio dei docenti, assegna in forma definitiva l’argomento della tesi di ricerca a ciascuno di essi. m)Valutazione della tesi ed eventuale ammissione all’esame finale (cfr RGDR art. 6.5. lettera g; art. 11.3.). Nel secondo semestre del terzo anno di corso i dottorandi consegnano la bozza finale (è obbligatoria la stesura in inglese di un abstract per ciascun paragrafo di ciascun capitolo) della loro tesi al Collegio dei docenti che si riunisce quindi per la valutazione di merito. In caso di valutazione positiva, da assumersi all’unanimità, il Collegio delibera l’ammissione all’esame finale dei dottorandi che hanno svolto con profitto la loro attività di ricerca e di sintesi della stessa, pervenendo a risultati originali formalizzati. Il giudizio di ammissione del Collegio sulla tesi e sull’attività complessivamente svolta dal dottorando nei tre anni di corso (da redigersi entro trenta giorni dalla fine del corso di dottorato), è allegato alla stesura finale della tesi. n) Svolgimento di attività didattiche dei dottorandi all’interno dei corsi di studio (cfr. RGDR art.10.5.). Nei primi due anni di corso il Collegio dei docenti può deliberare, sulla base del profitto delle attività didattiche di tirocinio e di ricerca svolte e con il consenso degli interessati, l’affidamento di una limitata attività didattica, sussidiaria o integrativa di quella ufficiale, all’interno dei corsi di competenza del Collegio dei Docenti. Tale attività rientra nell’attività di tirocinio interno (addestramento alla didattica), ed è essenzialmente rivolta allo svolgimento di lezioni su argomenti attinenti all’attività di ricerca svolta dai dottorandi. Generalmente i corsi di riferimento sono quelli del 4° anno e i Laboratori di laurea, nei quali possono svolgere anche attività di ricerca. Ammissioni ai corsi Prova scritta La prova scritta fa riferimento ai curricula e alle tematiche di ricerca proprie del Dottorato in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”. Colloquio Il colloquio é volto ad accertare: • l’attitudine del candidato alla ricerca; • l’esistenza di particolari requisiti, come p. es. le conoscenze culturali di base per poter proficuamente affrontare le attività di studio, tirocinio e ricerca richieste nel corso di DR; • l’effettiva conoscenza della lingua inglese. Argomenti specifici del colloquio sono: • il tema svolto; • il curriculum vitae presentato all’atto della domanda. Il colloquio si svolge anche in inglese. Conoscenza della lingua inglese All’atto della domanda di ammissione, la conoscenza della lingua inglese dovrà essere preferibilmente certificata attraverso: • diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230; o in alternativa; • il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework). Dottorandi: obblighi e diritti Frequenza e profitto (cfr. RGDR art.10.1.; art.10.2.) I dottorandi godono dello status di studenti interni, e il Dottorato mette a loro disposizione i mezzi finanziari e gli strumenti per svolgere la loro attività didattica e di ricerca. Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve necessariamente e responsabilmente concretarsi nella produzione di risultati originali, sia teorico-critici che sperimentali, da mettere a disposizione della comunità scientifica. a) Orario di frequenza I dottorandi hanno l’obbligo di frequentare i locali del Dottorato con continuità dal lunedì al venerdì, sia al mattino che al pomeriggio, durante tutto l’anno accademico, e per l’intera durata del corso, tranne nei periodi di permanenza in altre sedi per attività di tirocinio e di ricerca così come concordata con il Collegio dei docenti. 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2008 (IX) g) particolari e specifiche competenze, un tutor esterno, la cui candidatura sarà avanzata al Collegio dallo stesso tutor interno. Approvazione dei piani di studio e di ricerca dei singoli dottorandi. A partire dal primo semestre del primo anno di corso di ciascun ciclo di DR il Collegio dei docenti bimestralmente verifica (e approva le eventuali modifiche) i piani di studio e di ricerca predisposti dai singoli dottorandi. Valutazione dell’attività dei dottorandi. Per ciascun ciclo di DR sono valutati bimestralmente, secondo il calendario accademico del DR: • il profitto nell’attività didattica (sapere) svolta dai dottorandi; • il profitto nell’attività di tirocinio (saper fare), sia interna (esercizio del progetto, addestramento alla didattica) che esterna, svolta dai dottorandi; • lo stato di avanzamento delle ricerche, per eventuali, conseguenti deliberazioni. Ammissione dei dottorandi all’anno di corso successivo (cfr. RGDR art. 6.5. lettera d). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato positivamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, delibera sulla loro ammissione all’anno di corso successivo. Eventuale esclusione dei dottorandi dal corso (cfr. RGDR art. 6.5. lettera e; art. 10. 2.). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato 155 6. Post Lauream 6 156 b) Esclusione dal corso per mancata frequenza Il dottorando che si assenti in maniera ingiustificata e prolungatamente, è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. c) Attività didattiche e di studio I dottorandi hanno l’obbligo di partecipare con profitto a tutte le attività previste dal curriculum scelto: tali attività sono regolate da un calendario reso noto all’inizio dell’anno accademico. d) Attività di tirocinio I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere le attività di tirocinio interne ed esterne previste dal loro specifico curriculum in tutte quelle sedi, italiane e straniere, che saranno indicate dal Collegio dei docenti. Fra tali attività di tirocinio rientrano quelle didattiche di natura sussidiaria o integrativa da svolgersi nel corso di laurea in architettura, di cui alla lettera n del punto “Deliberazioni obbligatorie”. e) Attività di ricerca I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere la propria attività di ricerca in tutte quelle sedi, italiane o straniere, che il Collegio dei docenti indicherà come necessarie; e secondo quelle modalità che saranno di volta in volta concordate con il tutor in relazione alla specificità del progetto didattico e di ricerca. f ) Esclusione dal corso per scarso profitto Il dottorando che venga meno ai propri doveri didattici e di ricerca è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. g) Progetto di studi e bibliografia ragionata A partire dal primo semestre del primo anno di corso (marzo), ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un suo piano di studi, coerente con il proprio curriculum studiorum, che vada a potenziare armonicamente i contenuti svolti nei moduli didattici ufficiali relativi al curriculum scelto. Questo progetto, che sarà periodicamente verificato con il Collegio dei docenti e con il tutor, si concreta in un piano di studi di base e specialistico, necessario per affrontare l’attività di ricerca. Tale piano di studi consiste • nella descrizione delle ipotesi di base e delle metodologie che saranno seguite nello studio; • nella descrizione delle fasi di lavoro; • nella individuazione degli obiettivi; • nella dichiarazione degli strumenti per conseguirli, di cui in primo luogo la definizione di criteri per una bibliografia ragionata che produca schede critiche per ciascun testo considerato. h) Diario di bordo Ciascun dottorando ha il dovere di tenere il proprio diario di bordo, che rende conto cronologicamente dell’insieme delle sue attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca). Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai rapporti bimestrali che il dottorando è tenuto a consegnare al Collegio dei docenti. i) Rapporti bimestrali dell’attività didattica svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto didattico da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. l) Rapporti bimestrali dell’attività di ricerca svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto di ricerca da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. m)Curriculum vitae (CV) Ciascun dottorando è tenuto ad aggiornare con continuità il proprio curriculum vitae e a riversarlo nel database del DR. n) Contributo alla “costruzione” della Biblioteca “Mimar Sinan” del DR Ciascun dottorando è tenuto a contribuire alla “costruzione” della biblioteca specialistica del DR riversando nel suo data-base i risultati delle sue ricerche bibliografiche. Progetto di ricerca e tesi di DR a) Assegnazione della tesi I temi delle tesi di ricerca sono assegnati dal Collegio ai dottorandi, cui spetta il compito di una prima scelta e di una successiva, originale articolazione. b) Progetto di ricerca e tesi di dottorato A partire dal secondo semestre del primo anno di corso, ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un proprio progetto di ricerca che si concreterà nella elaborazione della dissertazione finale. Il progetto di ricerca sarà periodicamente verificato e messo a punto con il Collegio dei docenti e con il tutor; sarà articolato in fasi e in obiettivi parziali e complessivi da conseguire; e dovrà contenere con chiarezza la metodologia di lavoro e l’individuazione dei luoghi in cui svolgere la ricerca stessa. La tesi è di norma costituita di tre parti: • la prima, teorico-critica, costituisce la dissertazione propriamente detta; • la seconda parte, applicata, è costituita da elaborati grafici originali; • la terza parte, documentaria, è costituita da materiali originali raccolti (a quel momento non pubblicati e non conosciuti dalla comunità scientifica) e dagli apparati critici. c) Stesura della tesi (abstract in inglese) A partire dal terzo anno di corso ciascun dottorando è tenuto a integrare il proprio rapporto bimestrale con abstract in inglese. Soggiorno all’estero È obbligatoria la predisposizione nel progetto di ricerca di ciascun dottorando di un soggiorno di studi presso una delle sedi universitarie straniere con cui il DR intrattiene relazioni organiche. Tale soggiorno sarà funzionale allo sviluppo della ricerca o alla acquisizione del saper fare. Tale soggiorno può variare da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno, e può essere variamente articolato nel tempo. Di tale progetto dovranno essere forniti fasi tempi e obiettivi. Conoscenza della lingua inglese La conoscenza obbligatoria della lingua inglese, qualora non certificata all’atto di iscrizione all’esame di ammissione da a) diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230; o in alternativa b) il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework), dovrà essere comprovata dal possesso di uno dei due diplomi prima del giudizio di ammissione al secondo anno di corso. Mobilità Ai dottorandi il Dottorato assicura un contributo per tutte quelle spese di viaggio e di soggiorno connesse allo svolgimento delle attività di tirocinio e di ricerca previste dai piani di studi. A tal fine i dottorandi appronteranno di volta in volta il relativo progetto di spesa e il preventivo conseguente. Partecipazione al Collegio dei docenti I dottorandi possono chiedere che, nelle Progettazione dell’ordine degli studi Fra marzo e giugno, in relazione alle scadenze accademiche di rinnovo e attivazione del DR, il Collegio dei docenti: • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i contenuti culturali e i caratteri del corso, ovvero • le tematiche generali di ricerca, i temi specifici di ricerca, anche in riferimento a quelli in cui sono impegnati direttamente i docenti del Collegio in ambito dipartimentale; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’architettura didattica del corso, ovvero: a dimensionare il corso; a verificarne l’articolazione in fasi e periodi; a definirne in linea di massima il calendario accademico; a verificare l’organizzazione delle attività didattiche in moduli e il loro “peso” in crediti; a progettare le attività di tirocinio interno; a progettare le attività di tirocinio esterno; a progettare le migliori condizioni per lo svolgimento delle attività di ricerca; a definirne conseguentemente il piano finanziario; a definirne conseguentemente le risorse finanziarie necessarie; a promuovere conseguentemente opportune convenzioni con istituzioni ed enti di ricerca; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i curricula specialistici e il manifesto degli studi, ovvero: alla verifica delle finalità formative dei differenti curricula; alla verifica (ed eventuale ri-definizione) dei contenuti delle aree didattiche e dei relativi ambiti disciplinari (nonché dei loro nomi); alla definizione temporale e quantitativa dei cicli didattici e dei moduli settimanali; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’attribuzione degli insegnamenti, ovvero: alla assegnazione ai membri del Collegio dei moduli didattici di loro spettanza; all’individuazione dei “professori a contratto” cui affidare la quota-parte di moduli da affidare in esterno. La gestione di questi fondi è affidata al Dipartimento di Scienze dell’ingegneria civile e dell’architettura (ICAR). Il Collegio dei docenti avanza proposte sulla loro utilizzazione al Consiglio del Dipartimento. Il regolamento interno Per quanto attiene alle specifiche norme di funzionamento del DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”, il Collegio annualmente provvede alla eventuale modifica di tutte quelle parti che dovessero risultare obsolete o comunque non funzionali. Diffusione dei risultati Il DR promuove la diffusione dei risultati delle ricerche prodotte attraverso: • la pubblicazione di volumi dedicati alle tesi prodotte; • un sito web destinato alla informazione in progress delle ricerche in atto. Funzionamento / Budget del DR Il Dr dispone: • di fondi ordinari, attribuiti sui bilancio del Politecnico, ivi comprese tasse e contributi di frequenza; • di fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. Immagine del DR Il DR promuove la sua immagine attraverso un suo proprio sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di Spese di investimento Di norma nel periodo marzo-giugno, in concomitanza della programmazione delle attività didattiche, di tirocinio e di ricerche del successivo anno accademico, il Collegio dei docenti provvede a formulare il piano d’acquisto di: • attrezzature; • libri; • sotware; • ecc. Spese di funzionamento Per quanto attiene ai materiali di cancelleria e facile consumo il Collegio dei docenti provvede semestralmente a formularne il piano d’acquisto. 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2008 (IX) Spazi e attrezzature in dotazione Per l’intera durata del corso, al fine di rendere possibile lo svolgimento della ricerca e concretamente utile la permanenza nei locali del Dottorato, sono assicurati ai dottorandi: • gli spazi individuali (postazione di lavoro: tavolo, cassettiera, ecc.); • gli strumenti di lavoro (personal computer, software, ecc...; uso delle macchine fotocopiatrici, scanner, stampanti, ecc.); • la disponibilità di materiale di consumo per svolgere la propria attività di studio, di tirocinio e di ricerca; • l’acquisto di libri e di materiale bibliografico in genere. adunanze del Collegio dei docenti, siano inseriti all’odg specifici punti di loro interesse su cui discutere e deliberare. A tal fine fanno pervenire al Coordinatore una richiesta formale. 157 tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. 6. Post Lauream 6 Autovalutazione Di norma il Collegio dei docenti, in corrispondenza delle procedure di attivazione del ciclo successivo di DR, esegue una “autovalutazione” relativa alla permanenza dei requisiti richiesti al DR al momento della sua istituzione/attivazione per quanto attiene a: • risorse umane (docenti, non docenti e dottorandi); • attività svolte (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • attrezzature per la ricerca; • rispondenza del corso agli obiettivi prefissati; • numero delle convenzioni siglate; • livello di formazione conseguito; • funzionamento. a) Docenti • numero di pubblicazioni; • inviti; • riconoscimenti. b) Dottorandi • risultati della ricerca di base; • qualità della tesi svolte. c) 158 Attività didattiche • docenti esterni (chiara fama); • corsi svolti; • rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. d) Tirocinio • numero di convenzioni firmate; • rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. e) Attività di ricerca • numero di convenzioni firmate; • iniziative scientifiche; • rispondenza delle attività agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. f ) Rapporti con altre università • italiane; • straniere (internazionalizzazione, programmi di cooperazione, ecc.). g) Funzionamento Budget del DR Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. h) Spese di investimento Consistenza delle somme investite in: • attrezzature; • libri; • software; • ecc. Spese di funzionamento Consistenza delle somme investite. Spazi e attrezzature Qualità ed efficienza degli spazi e delle relative attrezzature in disponibilità del Dottorato. Diffusione dei risultati Numero di volumi pubblicati relativamente alle tesi prodotte, e comunque saggi o articoli scritti dai Dottori di ricerca; consistenza e aggiornamento del sito web destinato alla informazione in progres delle ricerche in atto. Immagine del DR Consistenza e aggiornamento del sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. Collegio dei docenti per l’AA 2008-2009 / PhD Supervisors, AY 2008-2009 - prof. Claudio D’Amato Guerrieri - prof. Attilio Petruccioli - prof. Giorgio Rocco - prof. Michele Beccu - prof. Loredana Ficarelli - prof. Anna Bruna Menghini - prof. Carlo Moccia - prof. Mauro Scionti - prof. Ariella Zattera Consiglieri scientifici / Scientific Committee IX ciclo, AA AA 1994 – 1997 - Vincent Joseph Scully, Jr., Sterling Professor Emeritus of the History of Art in Architecture at Yale University X-XI ciclo, AA AA 1995 – 1999 - André Malicot, Directeur de la formation à l’association ouvrière des Compagnons du Devoir du Tour de France - prof. Paolo Marconi, Università di Roma Tre, Facoltà di Architettura - Felice Ragazzo, Roma XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - prof. Enrique Rabasa Diaz, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - Mario Docci, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - prof. Doris Behrens Abuseif, London University, School of Oriental and African Studies - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura - prof. Heinz Gaube, Orientalisches Seminar, Universität Tübingen - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Renata Holod, University of Pennsylvania, Philadelphia, Department of the History of Art XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre 2003 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - Jean-Marie Pérouse de Montclos, CNRS France et École de Chaillot, Paris - Lucio Russo, Università di Roma Tor Vergata, Facoltà di Scienze XVII ciclo, 13 dicembre 2001 - 12 dicembre 2004 - Sofoklis Alevridis, Grecia, Ministero della Cultura, Eforia Z (Peloponneso), Ufficio tecnico della Commissione per il Restauro del Tempio di Apollo Epicurio a Bassai XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre Commissioni d’esame finale / Final Examination Jury XV ciclo, 2003 - prof. Lucio Valerio Barbera, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” - prof. Carlo Giammarco, Politecnico di Torino - prof. Aldo De Poli, Università di Genova, Facoltà di Architettura XVI ciclo, 2004 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - prof. Michele Piccirillo, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem - prof. Franco Purini, Università di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura “Valle Giulia” XVII ciclo, 2005 - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Guido Canella, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura “Bovisa” - prof. Enrico Bordogna, Politecnico di Milano, “Bovisa” XVIII ciclo, 2006 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU) - prof. Santiago Huerta, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura XIX ciclo, 2007 - prof. Gianni Braghieri, Università di Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” - prof. José Carlos Palacios Gonzalo, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura XX ciclo, 2008 - prof. Franco Laner, Università IUAV di Venezia, Facoltà di Architettura - prof. Giorgio Muratore, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Luciano Re, Politecnico di Torino, I Facoltà di Architettura Scuola del Dottorato per l’AA 2008-2009 / PhD School AY 2008-2009 Dottorandi XXIV ciclo - Enrica Leonardis - Vincenzo Minenna - Ubaldo Occhinegro - Fiore Resta - Nicoletta Spallucci XXIII ciclo - Graziella Fittipaldi - Alessandro Iacovuzzi - Francesco Scricco XXI ciclo - Daniela De Mattia - Grazia Nanna - Marco Orsini - Mariangela Turchiarulo Ricercatori - Vitangelo Ardito, ICAR 12 - Rossana Carullo (IX ciclo), ICAR 16 - Francesco Defilippis (XI ciclo), ICAR 14 - Annalisa Di Roma (XVI ciclo), ICAR 13 - Giuseppe Fallacara (XVI ciclo), ICAR 14 - Matteo Ieva, ICAR 14 - Giacomo Martines, ICAR 19 - Calogero Montalbano (XIV ciclo), ICAR 14 - Michele Montemurro (X ciclo), ICAR 14 - Spartaco Paris, ICAR 12 - Antonio Riondino (IX ciclo), ICAR 14 Dottori di Ricerca - Daniela Catalano, XII ciclo - Giulia Annalinda Neglia, XV ciclo - Rossana Pagliarulo, XV ciclo - Giuseppe Rociola XVII ciclo - Nicola Parisi XVIII ciclo - Annalisa Giglio XIX ciclo - Hilde Romanazzi XIX ciclo - Alessandra Scarcelli XX ciclo - Marco Stigliano XX ciclo Tesi di dottorato / PhD Dissertations VI-VII ciclo, AA AA 1992 - 1996 - Valerio Palmieri (VI ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1968: lo studio dei tessuti edilizi e degli impianti urbani - Anna Bruna Menghini (VII Ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1973: lo studio dell’organismo architettonico IX ciclo, AA AA 1994 - 1997 - Rossana Carullo, L’insegnamento dell’architettura nell’IUAV dal 1945 al 1964. Percorsi didattici e aspetti di una identità culturale - Antonio Vito Riondino, L’insegnamento di Ludovico Quaroni nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1963 Al 1971 - Fabrizio Tramontano, L’attività didattica di Louis I. Kahn: Student, Lecturer, Critic and Professor of Architecture X ciclo, AA AA 1995 - 1998 - Michele Montemurro, La costruzione in pietra da taglio in Francia e in Italia nei secc. XVIII-XX XI ciclo, AA AA 1996 - 1999 - Francesco Defilippis, Architettura in pietra e stereotomia. Rapporto tra tecniche stereotomiche e forma degli elementi costruttivi nel progetto moderno di strutture archivoltate - Marco Valenti, Caratteri dell’architettura italiana nel Dodecanneso (1924-1944). La transizione al moderno nell’area culturale plastico-muraria del Mediterraneo XII ciclo, AA AA 1997 - 2000 - Daniela Catalano, L’arte della replica. Questioni d’architettura nel rifacimento di elementi in pietra da taglio nell’architettura muraria 6 6.2 Borse di perfezionamento | 6,3 Borse per l’estero 6,4 Post dottorato | 6,5 Esami di Stato 2005 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU); XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Gaianè Casnati, Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Venezia-Milano - Atanasios Peppas, Eforia of Modern Monuments of Dodecanese, Rhodes, Greece XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - prof. Giuseppe Miano, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura 159 6. Post Lauream 6 160 - Luca Labate, Caratteri architettonici e riforma costruttiva della casa tradizionale in muratura in Terra di Bari XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - Eliana de Nichilo, Sistemi architettonici archivoltati e cupolati in pietra da taglio in Spagna. Secc. XVI-XX. Sequenze, nodi tettonici e tecniche stereotomiche a confronto - Calogero (Rino) Montalbano, La riforma del paesaggio mediterraneo: le forme del suolo e del sottosuolo nella progettazione architettonica contemporanea degli spazi di cava XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - Palma Librato, Paesaggi del Mediterraneo: Jebel Sim’an ed il Massiccio Calcareo della Siria del Nord - Giulia Annalinda Neglia, Città del Mediterraneo: Aleppo. Forme e tipi della città intra moenia - Rosa Pagliarulo, Città del Mediterraneo: Molfetta. Forme e caratteri della città intra moenia XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre 2003 - Annalisa Di Roma, La produzione in serie dell’ornato architettonico: dall’industria artistica ellenistica alla prototipazione con processi cad–cam - Giuseppe Fallacara, Il paradigma stereotomico nell’arte del costruire. Dalla natura sincretica della modellazione digitale alla progettazione/costruzione di elementi architettonici in pietra da taglio - Stefania Tateo, Il paesaggio del Limes Arabicus: dai castra difensivi romani ai palazzi Omayyadi XVII ciclo, 13 dicembre 2001-12 dicembre 2004 - Mariangela Alicino, Il progetto di anastilosi del tempio di Apollo Epicurio a Bassae - Mourad Bouteflika, Tartous (Syrie): Lecture stratigraphique et restauration urbaine - Valeria Chieti, La trilogia neoclassica ateniese dei fratelli Hansen attraverso i suoi modelli di riferimento - Gemma Pinto, Sintesi formale e costruttiva nell’architettura mamelucca del Cairo tra il XIV ed il XV secolo: i mausolei del cimitero settentrionale - Giuseppe F. Rociola: Forme e strutture dei “paesaggi di sale” del Mediterraneo. Margherita di Savoia e Aigues Mortes: dal paesaggio naturale all’organismo infrastrutturato - Mohamed Saidi, Le formes et le fonctionnement du paysage de Tartous (Syrie): du model interprétatif au model de project XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre 2005 - Valeria Loliva, La riforma tipologica e costruttiva della casa a corte mediterranea. Tipo edilizio, organismo murario e modello strutturale reagente a sisma nel caso studio di Algeri - Nicola Parisi, Modello formale e modello strutturale dello spazio cupolato ottomano: l’architettura di Mimar Sinan XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Annalisa Giglio, Il progetto della città moderna mediterranea: l’esperienza italiana nel Dodecaneso 1912-43. L’architettura dello spazio urbano nel caso studio di Coo. - Hilde Romanazzi, Forma e costruzione delle architetture cupolate armene della regione storica dell’Ayrarat nei secoli VI-XIII XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - Maria Rita Campa, E. E. Viollet-le-Duc: innovazione e tradizione in architettura. Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche - Alessandra Mongelli, L’involucro ligneo nello spazio domestico tradizionale inglese: l’esperienza progettuale di Sir Edwin Lutyens tra gli anni 1890-1910 - Alessandra Scarcelli, Architettura tradizionale lignea in Norvegia. Il sistema stav e le stavkirker - Marco Stigliano, Modernità d’esportazione. Florestano Di Fausto e lo stile del costruire nei territori italiani d’oltremare. 6.2 Borse di perfezionamento I laureati in Architettura e Ingegneria possono proseguire l’attività di ricerca grazie a borse annuali messe a disposizione dal Politecnico per lo svolgimento di attività di ricerca presso strutture scientifiche del Politecnico di Bari. Le borse sono attribuite tramite concorso per titoli ed esami. Requisiti Per la partecipazione al concorso sono richiesti, a pena di esclusione, i seguenti requisiti: • possesso del diploma di laurea in Ingegneria o Architettura conseguito presso le Università delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia; • possesso della cittadinanza italiana; • non aver compiuto il ventinovesimo anno di età alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. Programma di ricerca A pena di esclusione dal concorso, il candidato deve presentare il programma di ricerca che intende svolgere e la dichiarazione di accettazione dello stesso da parte di un docente (dello stesso settore scientifico-disciplinare in cui è stata effettuata la domanda) di uno dei Dipartimenti del Politecnico di Bari. Documenti Domanda di partecipazione al concorso, in carta semplice, e tutti gli allegati previsti dal bando. Attenzione Sono esclusi dalla partecipazione al concorso coloro che abbiano già fruito di borsa di studio allo stesso titolo. 6.3 Borse per l’estero I laureati in Architettura e Ingegneria possono proseguire l’attività di ricerca grazie a borse annuali messe a disposizione dal Politecnico per lo svolgimento di attività di ricerca presso strutture scientifiche del Politecnico di Bari. Le borse sono attribuite tramite concorso per titoli ed esami. Programma di ricerca A pena di esclusione dal concorso, il candidato deve presentare il programma di ricerca che intende svolgere all’estero e la dichiarazione di accettazione dello stesso da parte di una Istituzione straniera di Documenti Domanda di partecipazione al concorso, in carta semplice, e tutti gli allegati previsti dal bando. Attenzione Sono esclusi dalla partecipazione al concorso coloro che abbiano già fruito di borsa di studio allo stesso titolo. 6.4 Post dottorato I dottori di ricerca possono proseguire l’attività accademica grazie a borse messe a disposizione dal Politecnico. Le borse sono attribuite tramite concorso per titoli ed esami. Requisiti Per la partecipazione al concorso sono richiesti, a pena di esclusione, i seguenti requisiti: • possesso del diploma di laurea conseguito presso una Università italiana ovvero possesso di un titolo accademico conseguito all’estero e riconosciuto equipollente alla laurea italiana o in base ad accordi internazionali o con le modalità di cui all’art.332 del T.U. 31.08.1993, n. 1592, ovvero possesso di un titolo accademico conseguito all’estero dichiarato equipollente alla laurea italiana dai competenti Organi dell’Ateneo presso cui si è frequentato il dottorato; • possesso del titolo accademico di dottore di ricerca conseguito in Italia o all’estero; in quest’ultimo caso è necessario che il candidato abbia preventivamente ottenuto il riconoscimento del titolo di dottore di ricerca, ai sensi dell’art. 74 del D.P.R. 11.07.1980, n. 382. In assenza di tale riconoscimento l’equipollenza potrà essere comunque accreditata, ai soli fini dell’assegnazione della borsa, dal Senato Accademico. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di 6 6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo: regolamento didattico per il 2008 (IX) Requisiti Per la partecipazione al concorso sono richiesti, a pena di esclusione, i seguenti requisiti: • possesso del diploma di laurea in Ingegneria o Architettura conseguito presso le Università delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia; • possesso della cittadinanza italiana; • non aver compiuto il ventinovesimo anno di età alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. livello universitario. 161 ammissione al concorso. 6. Post Lauream 6 Programma di ricerca A pena di esclusione dal concorso, il candidato deve presentare un programma di ricerca nell’ambito di un Settore ScientificoDisciplinare caratterizzante i corsi del dottorato seguiti per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca, correlato alle esigenze delle attività di ricerca svolte nella struttura di fruizione della borsa di studio. Il programma deve essere accompagnato dalla dichiarazione di un docente del Politecnico di Bari, appartenente al Settore Scientifico Disciplinare in cui è stata effettuata la domanda, che svolgerà il ruolo di tutor per tutto l’arco dell’attività di ricerca. Documenti Domanda di partecipazione al concorso, in carta semplice, modulo per la dichiarazione sostitutiva, debitamente compilati; curriculum dell’attività scientifica svolta. Attenzione I borsisti durante il periodo di godimento della borsa possono essere impegnati in una limitata attivita’ didattica. Le borse di studio sono incompatibili con le altre borse di studio previste dalla stessa legge e con l’iscrizione a Scuole di specializzazione e a corsi di Dottorato di ricerca. Sono esclusi dalla partecipazione al concorso coloro che abbiano già fruito di borsa di studio allo stesso titolo. 162 6.5 Esami di Stato Dopo il superamento dell’esame di laurea specialistica, la Facoltà conferisce al laureato il titolo di Dottore in Architettura. Il diploma di laurea costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di stato, che sostenuto con successo è certificato da un altro diploma (Dott. Architetto). Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto, che potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale. Nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, così come in tutte le Facoltà di Architettura italiane, si possono sostenere ogni anno, in due distinte sessioni, gli esami di Stato per l’esercizio della professione di Architetto così come definiti dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328, indipendentemente dalla facoltà di Architettura dove si è conseguito il titolo. A seconda del titolo conseguito - architetto junior (tre anni), o architetto specialista (cinque anni) - le prove sono diversamente articolate. a) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea specialistica in Architettura (4/S): iscrizione nel settore “Architettura”. L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; b) 2. una prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica; 3. una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura; 4. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica consistente nello sviluppo grafico di un progetto esistente o nel rilievo a vista, e nella stesura grafica di un particolare architettonico; 2. una prova scritta avente ad oggetto la valutazione economico-quantitativa della prova pratica; 3. una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo; 4. una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte, e in legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. c) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura secondo l’ordinamento previgente alla riforma di cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per l’iscrizione nel settore “Architettura”). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica. a. Appendici a.1 Planimetria del campus e piante degli edifici a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura a.3 Indice dei nomi a.4 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2008/2009 a.5 Calendario annuale delle attività didattiche del cdls in Architettura e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2008/2009 a.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura a.1 Planimetria del campus e piante degli edifici *OHSFTTP EJWJB3F%BWJE Appendici a "VMF-- "VMB ) "VMF . "VMF-- "VMB - *OHSFTTP EJWJB0SBCPOB 164 "VMB - #JCMJPUFDB %JQBSUJNFOUP*$"3 1SFTJEFO[B "VMB%JTFHOP*OEVTUSJBMF "VMF "#$% Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Docente Status accademico icar 08, Scienza delle costruzioni 1 Pilade Foti Ricercatore universitario confermato icar 09, Tecnica delle costruzioni 2 Mauro Mezzina Professore Ordinario 3 Giosi Uva In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 01.12.99 01.12.1999 Bari 25.03.70 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari 14.04.94 DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Sudi di Firenze 01.11.91 01.11.91 Molfetta (Bari) 11.06.46 Ingegneria Civile, Università di Bari 03.70 29.12.04 02.12.99 01.03.02 08.01.04 09.01.04 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Ingegneria civile, Politecnico di Bari Ingegneria civile, Università di Bari 07.07.94 01.0 3.02 Bari 22.02.69 Carbonara di Bari 25.12.69 Ruvo di Puglia (Ba) 27.03.53 01.11.98 01.11.98 Lecce 28.05.41 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 02.76 29.12.04 29.12.04 29.12.04 03.01.05 03.01.05 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 07.11.74 29.12.04 Roma 12.03.49 Casamassima (Ba) 15.04.60 Roma 02.02.73 01.03.02 01.11.98 Caiazzo (Ce) 01.11.37 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari 24.07.69 10.07.95 DR in Meccanica Computazionale, sede, X ciclo, 1997 DR in “Ingegneria delle Strutture”, Università di Napoli “Federico II”, ciclo XI, 1999 04.79 a 11.07.85 21.12.99 DR in Tecnologie energetiche e ambientali per lo sviluppo, XV ciclo, Università di Roma “La Sapienza”,.06.2003 icar 13, Disegno Industriale 10 Roberto Perris 11 Annalisa Di Roma Professore Ordinario Ricercatore universitario DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, ciclo, 200 icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Claudio D’Amato Guerrieri Professore Ordinario 22.10.87 01.11.91 Bari, 22.12.44 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 04.03.71 13 Rocco Ferrari 01.08.80 01.11.91 Cosenza 23.06.38 Architettura, Università di Firenze 12.05.64 01.11.98 01.11.98 Venezia 05.05.42 Architettura, Venezia, iuav 29.03.69 01.10.01 03.03.94 Cagliari 27.12.52 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 14.02.80 14 Ariella Zattera 15 Michele Beccu Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Diploma di specializzazione per lo Studio e il Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”, 28.11.1978 A.1 Planimetria del campus e piante degli edifici A.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura Professore Associato 4 Rita Greco Ricercatore universitario 5 Domenico Raffaele Ricercatore universitario icar 12, Tecnologia dell’architettura 6 Vanda Rosa Savi Professore Associato confermato 7 Giorgio Blanco Professore Associato 8 Vitangelo Ardito Ricercatore universitario 9 Spartaco Paris Ricercatore universitario Dal 165 Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Docente Status accademico Dal icar 14, Composizione architettonica e urbana 15 Carlo Moccia Professore 20.12.03 Associato 16 Anna Bruna Menghini Professore 29.12.04 Associato 17 Loredana Ficarelli Professore 06.07.02 associato 18 Michele Montemurro Appendici a 166 Ricercatore 08.01.04 universitario 19 Franco Defilippis Ricercatore 08.01.04 universitario 20 Antonio Riondino Ricercatore 03.01.05 universitario 21 Matteo Ieva Ricercatore 03.01.05 universitario 22 Calogero Montalbano Ricercatore 03.01.05 universitario 23 Giuseppe Fallacara Ricercatore 03.01.05 universitario icar 15, Architettura del paesaggio 24 Attilio Petruccioli Professore 01.10.01 Ordinario icar 16, Architettura degli interni e allestimento 25 Rossana Carullo Ricercatore 03.01.05 universitario icar 17, Disegno 26 Paolo Perfido Ricercatore 01.07.01 universitario confermato 27 Vincenzo De Simone Ricercatore 01.01.02 universitario confermato icar 18, Storia dell’architettura 28 Giorgio Rocco Professore 30.12.02 Ordinario 29 Monica Livadiotti Ricercatore 29.12.04 universitario In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea 25.02.94 Rutigliano (Ba) 12.01.56 Canino (Vt) 25.07.60 Foggia 20.03.57 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 20.04.83 Bari, 19.05.62 Rutigliano (Bari), 09.03.66 Margherita di S. (Fg) 01.01.61 Canosa di P. (Ba) 20.07.61 Taranto 03.07.71 Bitonto (Ba) 17.12.73 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Politecnico di Bari 21.07.89 01.11.98 Bevagna (Pg) 13.01.45 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 07.70 Laurea in Lingue e letterature orientali, Venezia, Università Ca’ Foscari,.07.1980 03.01.05 Bassano del G. (Vi) 29.05.65 Architettura, Venezia, iuav 05.04.93 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VIII ciclo, 1998 01.07.96 Bari 04.04.57 Architettura, Venezia, iuav 14.07.88 01.01.02 Molfetta (Ba) 11.04.56 Architettura, Università di Firenze 09.11.82 DR in Rilievo e rappresentazione del costruito, Università di Firenze, XI ciclo, 1998 30.12.02 Taranto 13.07.53 Roma 04.05.57 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 02.81 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987, 1988-1992 DR in Storia dell’architettura, Università di Roma “La Sapienza”, III ciclo, 1991 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987, 1988-1992, 1998-2000 Master in Didattica dell’Antico, Università di Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001 08.07.99 06.07.99 09.01.04 09.01.04 03.01.05 03.01.05 03.01.05 03.01.05 29.12.04 24.07.90 23.04.82 21.04.93 30.10.86 Altri titoli accademici DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VII ciclo, 1996 DR in Composizione architettonica, Università di Napoli “Federico II”, VI ciclo, 1994 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, X ciclo, 2000 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XI ciclo, 2000 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, IX ciclo, 1998 30.11.89 28.06.98 23.02.00 26.11.81 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XIV ciclo, 2001 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti Docente Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici Ricercatore universitario confermato Ricercatore universitario confermato Ricercatore universitario 16.09.02 16.09.99 Bari 28.07.56 Architettura, Venezia, iuav 21.03.80 DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995 16.09.02 16.09.99 Amandola (AP) 08.10.60 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 23.07.90 DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996 Roma 13.10.75 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 2001 Professore Associato Ricercatore universitario confermato 29.12.04 18.10.94 18.10.94 Architettura, Università di Napoli “Federico II” Architettura, Università di Firenze 08.11.83 18.10.97 Bari 12.12.57 Manfredonia (Fg) 13.08.55 35 Mariavaleria Mininni Ricercatore universitario confermato 09.10.98 01.11.01 Bari 01.09.58 Architettura, Università di Napoli “Federico II” 06.06.85 Scuola di specializzazione in “Architettura del paesaggio” Università di Genova, 1990 36 Francesca Calace Ricercatore universitario confermato 01.11.03 01.11.00 Bari 22.06.61 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 15.07.87 DR in Pianificazione territoriale e urbana, Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993 Professore Associato 29.12.04 29.12.04 Napoli 31.07.68 Ingegneria civile-trasporti, Università di Napoli “Federico II” 31.03.94 DR in Valtuazione economica dei progetti, Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo, 1998 Master europeo in Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, COREP-Politecnico di Torino, 1998 29.12.04 01.07.96 Bari 17.08.64 Ingegneria meccanica, Università di Bari 05.04.90 01.03.02 28.12.95 Bari 03.03.47 Scienze politiche, Università di Bari 09.12.69 DR in “Sociologia”, Università di Catania, VI ciclo, 1993 28.12.00 28.12.95 Bari 18.03.61 Filosofia, Università di Bari 23.03.88 DR in “Sociologia”, Università di Catania, V ciclo, 1993 01.10.06 01.10.06 Roma 03.04.58 Lettere, indirizzo archeologico Università di Roma “La Sapienza” 07.07.83 DR in “Antichità classiche”, Università di Roma “Tor Vergata”, 1993 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985 icar 19, Restauro 30 Ignazio Carabellese 31 Rossella De Cadilhac 32 Giacomo Martines icar 21, Urbanistica 33 Nicola Martinelli 34 Leonardo Rignanese ing-ind 11, Fisica tecnica ambientale 38 Francesco Ruggiero Professore Associato sps 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio 39 Luciana Bozzo Professore Associato confermato 40 Sergio Bisciglia Ricercatore universitario confermato L-ant 07, Archeologia classica 41 Roberta Belli Professore Associato a A.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura icar 22, Estimo 37 Pierluigi Morano 13.07.83 167 A.3 Indice dei nomi A Accettura, vito Alessandro,11, 18; Acciai, Gabriele, 10; Alevridis, Sofoklis, 158; Alicino, Mariangela, 160; Ardito, Vitangelo, 8, 11, 16, 18, 50, 54, 56, 81, 109, 159, 165; atanasios, Peppas, 159; Appendici a 168 B Bagnato, Vincenzo, 12, 50, 54, 81; Baiardi, Giannicola, 12, 124, 126, 132; Balice, Michele, 10, 17, 18, 19; Barbera, Lucio Valerio, 159; Beccu, Michele, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 87, 158, 165; Behrens Abuseif, Doris, 158; Belli, Roberta, 8, 9, 11, 17, 18, 51, 54, 86, 167; Berardi, Gioacchino, 10, 12; Bernardini, Chiara, 12, 51, 54, 85; Bisciglia, Sergio, 8, 10, 17, 18, 167; Blanco, Giorgio, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 53, 61, 62, 165; Bordogna, Enrico, 159; Braghieri, Gianni, 159; Boccadoro, Nicola, 10; Bouteflika, Mourad, 160; Bozzo, Luciana,8, 9, 11, 17, 18, 19, 50, 56, 110, 167; C Cajati, Anna, 12, 125, 126, 131, 135; Calace, Francesca, 8, 10, 11, 16, 18, 50, 55, 94, 167; Caliò, Luigi, 12, 51, 53, 68, 70; Calvano, Riccardo, 12, 50, 53, 61; Canella, Guido, 159; Campa, Maria Rita, 160; Camporeale, Antonio, 10; Capoccia, Paolo, 50, 53, 61; Carabellese, Ignazio, 8, 10, 11, 16, 18, 49, 56, 103, 105, 167; Caragiulo, Francesco, 12, 48, 56, 98; Carlotti, Paolo, 12, 48, 55, 89; Carullo, Rossana, 8, 11, 16, 18, 48, 51, 53, 57, 124, 126, 127, 143, 159, 166; Cascione, Vito, 17; Casnati, Gaianè, 159; Castagnolo, Valentina, 12, 51, 53, 65; Castellana, Assunta, 24; Castelletti, Marika, 10; Catalano, Daniela, 159; Cataldi, Giancarlo, 158, 159; Chelotti, Marcella,11, 51, 54, 84; Chieti, Valeria, 160; Cicciomessere, Teresa, 53; Colonna, Michele, 12, 124, 127, 143; Consoli, Gianpaolo, 11, 49, 54, 75; Cucci, Giovanni, 10, 12; Cusano, Ennio, 12; D D’Addabbo, Nicola, 11; Dalfino, Giuseppe, 13; D’Amato Guerrieri, Claudio, 2, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 49, 53, 54, 55, 56, 57, 73, 87, 91, 99, 101, 102, 107, 158, 160, 165; D’Ambrosio, Pietro, 11, 49, 54, 77; De Cadilhac, Rossella, 8, 10, 11, 16, 18, 49, 55, 56, 92, 103, 104, 167; De Ceglia, Irma, 12, 124, 126, 130; Defilippis, Francesco, 8, 50, 166; De Mattia, Daniela, 159; de Nichilo, Eliana, 12, 49, 56, 160; Dentamaro, Calogero, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 55, 56, 87, 107, 159; De Poli, Aldo, 159; De Sario, Marianna, 12, 51, 53, 65; De Simone, Vincenzo, 8, 10, 11, 16, 18, 51, 53, 65, 67, 95, 161, 166; Devillanova, Giuseppe, 12, 50, 54, 83; Digregorio, Maria Rosaria, 12, 124, 127, 143; Di Marzio, Maria Teresa, 17; Di Noia, Tommaso, 11, 124, 126, 134; Di Roma, Annalisa, 8, 11, 16, 18, 48, 53, 57, 124, 126, 128, 159, 160, 165; Docci, Mario, 158; F Fallacara, Giuseppe, 8, 11, 16, 18, 48, 53, 56, 57, 99, 101, 159, 160, 166; Ferrari, Rocco, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 56, 98, 160, 165; Ficarelli, Loredana, 8, 9, 11, 16, 18, 19, 48, 54, 71, 158, 166; Fiore, Massimiliano, 12, 50, 54, 81; Fioriello, Silvio, 11, 51, 53, 55, 95; Fittipaldi, Graziella, 159; Foti, Pilade, 8, 10, 11, 18, 49, 55, 92, 125, 126, 137, 165; Franchino, Maria Isa, 12, 51, 53, 67; G Gaube, Heinz, 158; Giammarco, Carlo, 159; Giannotte, Vincenzo, 18; Giannuzzi, Vincenzo, 11, 49, 55, 87; Giglio, Annalisa, 12, 48, 54, 71, 159, 160; Gorgoglione, Michele, 11, 125, 126, 127, 144; Greco, Rita, 8, 10, 11, 16, 18, 19, 49, 56, 103, 106, 165; H Holod, Renata, 158; Haselberger, Lothar, 158, 159; Huerta, Santiago, 159; I Iacovuzzi, alessandro, 159; Ieva, Matteo,8, 11, 16, 18, 48, 59, 89, 98, 159, 166; Iavernaro, Fulvio, 12, 125, 141; K Kuban, Dogan, 159; L Labate, Luca, 160; Lamacchia, Maria Raffaella, 12, 50, 82; Laner, Franco, 159; Lapacciana, Maria Luisa, 12, 124, 126; Latessa, Carlotta, 12, 124, 126, 139; Leonardis, Enrica, 2, 159; Librato, Palma, 160; Lisco, Margherita, 12, 124, 136; Livadiotti, Monica, 8, 11, 16, 18, 49, 50, 53, 58, 63, 166; Loliva, Valeria, 160; Luisi, Giannangelo, 11, 50, 53, 64; M Macina, Gianpiero, 10, 11; Malicot, André, 158; Mangone, Annalisa, 11, 51, 53, 97; Marconi, Paolo, 158; Mariani, Tiziana, 12; Marrone, Marcella, 12, 124, 126, 128, 139; Martinelli, Nicola, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 54, 82, 167; Martines, Giacomo,8, 11, 16, 18, 49, 56, 103, 106, 159, 167; Martiradonna, Maria, 17; Marvulli, Annarita, 12, 50, 55, 94; Masiello, Laura, 12, 54, 70; Mastrogiacomo, Francesco, 13; Mele, Rocco, 12, 124, 126, 127, 136, 143; Menghini, Anna Bruna, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 87, 158, 159, 166; Mezzina, Mauro, 8, 9, 11, 13, 16, 17, 18, 19, 49, 56, 107, 165; Miano, Giuseppe, 159; Milella, Silvana, 17; Minenna, Vinceno, 2, 18, 159; Minervini, Claudia, 13; Mininni, Mariavaleria, 8, 10, 11, 13, 16, 18, 50, 54, 82, 167; Moccia, Carlo, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 53, 87, 158, 166; Mongelli, Alessandra, 160; Monno, Mariapia, 17, 18; Montalbano, Calogero,8, 11, 16, 18, 48, 56, 160, 166; Montemurro, Michele, 8, 10, 11, 16, 18, 48, 56, 98, 159, 166; Morano, Pierluigi, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 111, 167; Moschini, Francesco, 11, 124, 126, 129, 137; N Nanna, Grazia, 159; Neglia, Annalinda Giulia, 12, 48, 54, 71, 89, 159, 160; Netti, Lorenzo, 11, 124, 126, 133, 138; Nicolosi, Ferdinando, 12; O Occhinegro, Ubaldo, 2, 159; Orsini, Marco, 159; Ortolani, Giorgio, 11, 16, 18, 49, 54, 56, 74, 75, 99, 100; P Pagliarulo, Rosa, 12, 48, 54, 71, 124, 126, 139, 159, 160; Palacios Gonzalo, José Carlos, 159; Palmieri, Valerio, 159; Palmisano, Fabrizio, 12, 49, 56, 107; Pappalettere, Carmine, 11, 124, 125, 126, 127, 131, 145; Paris, Spartaco, 8, 11, 16, 18, 50, 54, 81, 159, 165; Parisi, Nicola, 12, 48, 71, 159, 160; Passalacqua, Michele, 13; Perfido, Paolo, 8, 10, 11, 16, 18, 51, 55, 166; Pérouse de Montclos, Jean-Marie, 158; Perris, Roberto, 8, 9, 11, 13, 16, 18, 124, 126, 127, 128, 135, 142, 165; Perrone, Nunzio, 2, 12, 124; Petruccioli, Attilio, 8, 9, 10, 11, 13, 16, 18, 48, 49, 52, 56, 69, 96, 98, 99, 101, 158, 166; Piccininni, Francesco, 11, 50, 55; Piccirillo, Michele, 159; Pinto, Gemma, 160; Pirro, Patrizia Paola, 12, 50, 55, 94; Politi, Tiziano, 11, 125, 126, 130; Puglisi, Dario, 12, 51, 53, 69; Purini, Franco, 159; R Rabasa Diaz, Enrique, 158; Rabbat, Nasser, 158, 159; Raffaele, Domenico,8, 10, 11, 16, 18, 49, 56, 87, 103, 105, 165; Ragazzo, Felice, 158; Ranieri, Giulia, 17, 18, 19; Re, Luciano, 159; Reina, Massimiliano, 12, 124, 126, 127, 128, 142; Resta, Fiore, 2, 159; Restucci, amerigo, 159; Ricciuti, Umberto, 11, 12, 49, 54, 77; Rignanese, Leonardo, 8, 10, 11, 16, 18, 50, 53, 94, 167; Rima, Antonio, 11; Riondino, Antonio,8, 10, 11, 16, 18, 48, 56, 98, 159, 166; Rociola, Giuseppe, 12, 48, 54, 71, 159, 160; Rocco, Giorgio, 8, 9, 10, 11, 13, 16, 18, 49, 53, 56, 58, 60, 99, 158, 166; Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 12, 48, 53, 57, 159, 160; Romano, Enza, 17; Rossi, Gabriele, 11, 51, 53, 65; Ruggiero, Francesco, 8, 9, 11, 50, 55, 56, 93, 109, 167; T Tafuni, Vito, 12, 125, 126, 132; Tartaglia, Alessandro, 12, 125, 126, 139; Tateo, Stefania, 159; Tesse, Marianna, 11; Tramontano, Fabrizio, 159; Treglia, Pierpaolo, 10; Tricarico, Luigi, 11, 125, 127, 145; Turchiarulo, Mariangela, 159; U Uva, Giuseppina, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 56, 103, 104; V Valenti, Marco, 159; Z Zattera, Ariella, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 158, 165; Zito, Gabriele, 12, 125, 127, 146; a S Saidi, Mohamed, 160; Santoro, 24; Sardano, Rossella, 13; Saulle, Nicola, 12; Savi, Vanda Rosa, 8, 9, 10, 11, 16, 18; Scarcelli, Alessandra, 12, 132, 140, 159, 160; Schiraldi, Vincenzo, 12, 124, 143; Scionti, Mauro, 158; Scricco, Francesco, 18, 159; Scully, Vincent Joseph, 158; Spallucci, Nicoletta, 2, 159; Stea, Giuseppina, 13; Stigliano, Marco, 12, 48, 53, 57, 159, 160; 169 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdls in Architettura e del cdl in Disegno Industriale - a.a. 2008/2009 40 Novembre 2008 1 m 1 s 2 g 2 d 2 m 2 v 3 l 3 m 3 s 3 m 4 s 4 m 4 g 4 d 4 m 5 d 5 m 5 v 5 l 5 g 5 g 6 l 6 g 6 s 6 m Epifania 6 v 6 v 7 m 7 v 7 d 7 m 7 s 7 s 8 m 8 s 8 l Festa dell’Immacolata 8 g 8 d 9 g 9 d 9 m 9 v 10 l 10 m 10 s 10 m 11 s 11 m 11 g 11 d 11 m 12 d 12 m 12 v 12 l 12 g 13 l 13 g 13 s 13 m 13 v 13 v 14 m 14 v 14 d 14 m 14 s 14 s 15 m 15 s 15 l 15 g 16 g 16 d 16 m 16 v 3 v 41 10 v a Appendici 42 17 v 43 170 46 49 50 51 1 l 1 2 3 Gennaio 2009 Febbraio 2009 1 g 1 d 6 7 1 d 2 l 10 3 m 4 m Esami 1° appello 8 d 9 l 11 9 l 10 m 11 m Esami 1° appello 12 g 15 d 8 2 l 15 d 16 l 12 16 l 17 l 17 m 17 s 17 m 18 s 18 m 18 g 18 d 18 m 19 d 19 m 19 v 19 l 19 g 19 g 20 l 20 g 20 s 20 m 20 v 20 v 21 m 21 v 21 d 21 m 21 s 21 s 22 m 22 s 22 l 22 g 22 d 23 g 23 d 23 m 23 v 24 l 24 m Santo Stefano 24 s 24 m 25 s 25 m 25 g Natale 25 d 25 m 26 d 26 m 26 v 26 l 26 g 26 g 24 v 44 45 Dicembre 2008 Marzo 2009 Ottobre 2008 47 48 52 4 5 9 17 m 18 m Esami 2° appello 22 d 23 l 13 23 l 24 m 25 m Esami 2° appello 27 l 27 g 27 s 27 m 27 v 27 v 28 m 28 v 28 d 28 m 28 s 28 s 29 m 29 s 29 l 29 g 30 g 31 v 30 d 30 m 31 m 30 v 31 s 53 29 d 14 30 l 31 m Aprile 2009 Maggio 2009 1 m 1 v Festa dei lavoratori 2 g 3 v 4 s 15 Settembre 2009 1 s 1 m 2 s 2 m Festa della Repubblia 2 g 2 d 2 m 3 d 3 m 3 v 3 l 3 g Esami 1° appello 32 4 g 4 s 4 m 4 v 5 m 5 v 5 d 5 m 5 s 6 l 6 m 6 s 6 l 6 g 7 m 7 g 7 d 7 m 7 v 8 m 8 v 8 l 8 m 9 g 9 s Festa di San Nicola 9 m 9 g 10 v 10 d 10 m 10 v 24 28 Esami 2° appello 33 7 l 8 s 8 m 9 d 9 m 10 l 10 g 11 l 11 g 11 s 11 m 11 v 12 m 12 v 12 d 12 m 12 s 13 l Lunedì dell’Angelo 13 m 13 s 13 l 13 g 14 m 14 g 14 d 14 m 14 v 20 29 15 m 15 v 15 l 15 m 16 g 16 s 16 m 16 g 17 v 17 d 17 m 25 Workshop e mostra didattica di fine anno, prove scritte 17 v 20 l 20 g 21 m 21 v 20 s 21 g 21 d 22 l 22 m 23 g 23 g 23 s 23 m 24 v 24 d 24 m Lauree 24 v Esami 1° appello 17 g 18 v 20 m 26 16 m 17 l 19 s 21 m 22 v 15 m 16 d 19 m 20 l Viaggi di studio 15 s 18 m 19 v 35 21 l 22 s 22 m 23 d 23 m 24 l 24 g 25 l 25 g 25 s 25 m 25 v 26 m 26 v 26 d 26 m 26 s 22 27 l 27 m 27 s 27 l 27 g 28 m 28 g 28 d 28 m 28 v 29 m 29 v 29 l 29 m 29 s 30 g 30 s 31 d 27 30 m 31 30 g 31 v Esami 2° appello 20 d 39 26 d 25 s Festa della Liberazione a 14 l 19 d 18 g 19 m 30 34 Esami 1° appello 13 d 38 18 s 18 l 19 d 21 Esami 2° appello Esami 1° appello 6 d 37 12 d Pasqua 22 m 18 Agosto 2009 1 m 4 l 19 18 s 17 Luglio 2009 1 l 5 d 11 s 16 Giugno 2009 23 Esami 2° appello 27 d 40 28 l 30 d 36 31 l Legenda Attività didattiche (lezioni, revisioni...) Esami Festività e vacanze Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura dell’attività complessivamente svolta dagli allievi. 1 credito = 25 ore 5 anni 300 crediti = 7.500 ore 1 anno 60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa) 1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore) • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. • Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15 settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane. • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. 171 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2008/2009 (XVIV) Corso di Laurea specialistica in Architettura anni Corso di Laurea in Disegno industriale anni CdLs 1° anno 1° CdL 1° anno 1° 2° anno 2° 2° anno 2° 3° anno 3° 1° ciclo di base 2° ciclo applicativo a 3° anno 3° 4° anno 4° 3° ciclo specialistico 5° anno 5° < Laurea Specialistica Dottorato di Ricerca Post lauream 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° Laurea a 173 a