...

Scarica il file pdf - Facoltà di Architettura

by user

on
Category: Documents
112

views

Report

Comments

Transcript

Scarica il file pdf - Facoltà di Architettura
Politecnico di Bari
Facoltà di Architettura – xix
Guida agli Studi
di Architettura
e Disegno industriale
Guide to Degree Programs
in Architecture
and Industrial Design
Anno Accademico 2008/2009 - XIX
Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura (XIX)
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR)
Anno Accademico 2008-2009
Guida agli studi di Architettura e Disegno industriale
Guide to degree programs in Architecture and Industrial Design
a cura di
Claudio D’Amato Guerrieri
Progetto grafico
Nino Perrone
Redazione e impaginazione
DR in Progettazione architettonica, XXIV ciclo:
Enrica Leonardis
Vincenzo Minenna
Ubaldo Occhinegro
Fiore Resta
Nicoletta Spallucci
Composizione tipografica in Meta
(Erik Spiekermann, 1993)
Stampato in 500 copie da
Tipografia Grafica & Stampa, Altamura (Bari)
©2009, Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura,
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR)
Aprile 2009
INDICE
Presentazione, 4
1. Strutture didattiche e di supporto alla didattica
1.1. La Facoltà (XIX), 10
1.1.1 La Facoltà, pag. 10
1.1.2 Il Preside, 10
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà, 11
1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà, 11
1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà, 12
1.1.6 Osservatorio della Didattica, 12
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe, 12
1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe, 13
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe, 13
1.1.10 Professori a contratto, 14
1.2. La Presidenza di Facoltà, 14
1.2.1 La Presidenza di Facoltà, 14
1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 14
1.3. La Biblioteca di Facoltà, 15
1.3.1 La Biblioteca di Facoltà, 15
1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo, 15
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2006/2009, 15
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura, 15
2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2.1. Il dipartimento ICAR, 16
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR (VII), 16
2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR, 16
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR
nell’A.A. 2008/2009, 16
2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo, 17
2.1.5 Organi del Dipartimento:
Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2006/2009, 17
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008/2009, 17
La Giunta di Dipartimento per il triennio 2006/2009, 19
2.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi
del Dipartimento, 19
2.2. I laboratori, 20
2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori, 20
2.2.2 Organizzazione dei laboratori, 20
2.2.3 Prestazioni dei laboratori, 20
2.2.4 Finanziamenti dei laboratori, 20
2.3. Le biblioteche d’area, 21
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area, 21
2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”, 21
2.3.3 Utenti, 21
3. Servizi agli studenti
3.1. Segreteria studenti, 24
3.2 Orientamento, 24
3.2.1 Orientamento in entrata, 24
3.2.2 Progetto Arianna, 24
3.3 Progetto Archinauti, e-learning system, 25
3.4 Laboratori didattici, 25
3.4.1 Laboratorio modelli CAD/CAM per
l’architettura, 26
4. Regolamenti didattici
4.1. Regolamento didattico della Facoltà, 28
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà, 28
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà, 28
4.1.3 Durata dei corsi di studio, 28
4.1.4 Calendari delle attività didattiche, 28
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 28
4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 28
4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 28
4.1.8 Status degli studenti, 29
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 29
4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 29
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 29
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 29
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento, 29
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame, 30
4.1.15 Commissioni d’esame, 30
4.1.16 Valutazioni d’esame, 30
4.1.17 Esame di laurea, 30
4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico, 31
4.2. Regolamento didattico del corso di laurea
specialistica (CdLs) in Architettura (XVIII), 32
4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura, 32
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea specialistica in Architettura, 32
4.2.3 Aree disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base, 32
4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea specialistica in Architettura, 32
4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 32
4.2.6 Cicli didattici, 33
4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno), 33
4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno), 33
4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno), 33
4.2.7 Equipollenze fra laurea
e laurea specialistica, 36
4.2.7.1 Indirizzo “generale”, 37
4.2.7.2 Indirizzo “classico”, 42
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 48
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo, 57
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo, 88
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo, 111
4.3.20Progetti didattici 1° anno, 128
4.3.21Progetti didattici 2° anno, 135
4.3.22Progetti didattici 3° anno, 142
5. Relazioni internazionali
5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus, 148
5.2 Accordi internazionali, 149
6. Post lauream
4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (VII), 117
4.3.1 Laurea, 117
4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale, 117
4.3.3 Durata degli studi, 117
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti, 117
4.3.5 Capacità professionali, 117
4.3.6 Sbocchi professionali, 117
4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 118
4.3.8 Esame di laurea, 118
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 118
4.3.11 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 119
4.3.11.1 1° anno, 120
4.3.11.2 2° anno, 120
4.3.11.3 3° anno, 120
4.3.12 Norme relative all’accesso, 120
4.3.13 Manifesto degli studi 1° anno, 121
4.3.14 Manifesto degli studi 2° anno, 122
4.3.15 Manifesto degli studi 3° anno, 123
4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 124
4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso
1° anno, 126
4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso
2° anno, 126
4.3.19Insegnamenti e docenti per anni di corso
3° anno, 127
6.1 6.2 6.3 6.4 Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica per i paesi del Mediterraneo (XXIV):
Regolamento didattico per l’A.A. 2008/2009, 152
6.1.1 Caratteri generali, 152
6.1.2 Architettura Didattica, 152
6.1.3 Il collegio dei Docenti, 153
6.1.4 Il regolamento interno, 153
Borse di perfezionamento, 160
Borse per l’estero, 161
Post dottorato, 161
6.5 Esami di Stato, 162
a.
Appendici
a.1 Planimetria del campus e piante degli edifici, 163
a.2 Status accademico dei docenti
della Facoltà di Architettura, 164
a.3 Indice dei nomi, 168
a.4 Calendario annuale delle attività didattiche
del cdls in Architettura
e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2008/2009, 170
a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura
per l’Anno Accademico 2008/2009, 172
Presentazione
Presentazione
La Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari attiva per
l’AA 08-09 solo due corsi di studio:
– un corso di laurea in Disegno industriale,
– un corso di laurea specialistica in Architettura.
Il corso di laurea specialistica in Architettura è a ciclo unico
ed è il solo in Italia ad avere una organizzazione annuale
dei corsi di insegnamento. Esso prevede dall’AA 2005-2006
due indirizzi: uno “generale” ed uno “classico”.
L’indirizzo “classico” propone un corso di studi che, se
da un lato si ispira a tradizioni di studi consolidate nel
mondo germanico tra XIX e XX secolo, non ha attualmente
confronti nel panorama internazionale delle Facoltà di
architettura, sia italiane che estere. Tale indirizzo è volto
non soltanto alla formazione di una figura professionale
che integri le cognizioni di base dell’architetto, così come
è definito dalle recenti direttive nazionali ed europee, con
specifiche conoscenze nell’area dell’antico, a carattere
storico, archeologico e metodologico; ma anche – più in
generale – a riproporre la figura di un architetto ‘colto’,
in sostanziale controtendenza con gli attuali programmi
formativi, sempre più attenti agli effimeri fermenti della
quotidianità e sempre meno interessati ad una formazione
culturale organica.
Per quanto attiene alle attività di ricerca, tutti i docenti
della Facoltà afferiscono ad un unico Dipartimento –il
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR). La Facoltà si trova pertanto nelle migliori
condizioni per affrontare i grandi cambiamenti in tema di
governance che attualmente sono allo studio del ministro
Gelmini, e che trovano il loro epicentro nella definizione di
strutture unitarie di coordinamento della didattica e della
ricerca –che potremmo chiamare Scuole– che dovrebbero
sostituire facoltà e i dipartimenti.
Si tratterebbe di una riforma realmente significativa che
d’un tratto abolirebbe tutte le ambiguità che ci portiamo
avanti dal 1980, con il varo della 382, quando furono
affiancati i dipartimenti alle facoltà per motivi ben noti, sia
culturali (si pensi alla vexata questio che vedeva in conflitto il modello universitario latino-germanico con quello
anglosassone) che amministrativi (gli istituti non avevano
autonomia finanziaria).
Va anche sottolineata la conseguente, inevitabile diminuzione di frammentazione dei processi conoscitivi, di
ricerca, didattici; ed anche il maggior tempo da dedicare ad
una didattica e ad una ricerca di qualità.
E’ noto che quando Giovanni Gentile mise mano alla riforma degli studi universitari agli inizi degli anni venti, volle
distinguere concettualmente le Facoltà umanistico-scientifiche (appartenenti alle Università), dai corsi professionalizzanti (che da allora prevedono un “esame di stato” per
l’esercizio della professione): ebbero così origine le Scuole
di Ingegneria (e subito dopo le Scuole di Architettura)
autonome e separate dagli Atenei. Ma così facendo egli
riprendeva anche la gloriosa tradizione napoleonica delle
Écoles polytechniques.
Le natura giuridica delle nuove Scuole di architettura e
ingegneria (rette da un Direttore, mentre le Università sono
governate da un Rettore) era dunque quella di “Istituti autonomi d’istruzione superiore”, con il compito di impartire
l’istruzione scientifica e tecnica necessaria per conseguire
la laurea in ingegneria e in architettura.
Alla metà degli anni trenta ci fu una inversione di tendenza,
e le Scuole di ingegneria e di architettura furono nuovamente accorpate nelle Università e fu loro riconosciuto lo
status di Facoltà.
Ma il concetto di “Scuola” affonda in realtà le sue radici
ben più lontano nel tempo: esso sta ancora a significare
una comunità che si costruisce intorno ai valori di una
tradizione culturale in cui essa si riconosce e che vuole
mantenere viva poiché da essa dipende la sua stessa
identità.
Le Scuole di Ingegneria sostituivano –ridefinendone i contenuti didattici– gli assetti organizzativi e il corpo docente
delle Regie Scuole di applicazione per gli ingegneri, un
tempo associate agli Atenei.
Le Scuole di Architettura, nacquero dall’intuizione di Gustavo Giovannoni, già professore della Regia scuola di applicazione degli ingegneri di Roma, con l’ambizioso programma
di operare sintesi fra la preparazione tecnica (“nelle Scuole
di applicazione degli ingegneri l’architettura era considerata –né poteva essere diversamente– uno dei rami della
costruzione” ) e quella artistica, allora impartita solo negli
Istituti di Belle Arti “ove lo studio artistico mancava di
contenuto tecnico ed in parte di contenuto culturale”.
Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1.1. La Facoltà (XIX)
1.1.1 La Facoltà
1.1.2 Il Preside
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà
1.1.4 Composizione del Consiglio di Facoltà
1.1.5 Funzionamento del Consiglio di Facoltà
1.1.6 Osservatorio della Didattica
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe
1.1.8 Composizione del Consiglio Unitario di Classe
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario di Classe
1.1.10 Professori a contratto
1.2. La Presidenza di Facoltà
1.2.1 La Presidenza di Facoltà
1.2.2 Il Personale tecnico-amministrativo
1.3. La Biblioteca di Facoltà
1.3.1 La Biblioteca di Facoltà
1.3.2 Il Personale tecnico-amministrativo
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2006-2009
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura
1
1.1. La Facoltà/ The Faculty
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
1.1.1 La Facoltà (XIX)
L’Università di Bari istituì nel 1989 la
Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò.
L’anno successivo le facoltà di Architettura
e di Ingegneria si staccarono dall’Università
di Bari e diedero vita al Politecnico.
La facoltà di Architettura ha come fine
primario lo sviluppo scientifico e
professionale dei propri ambiti disciplinari;
tale fine è perseguito mediante
l’organizzazione ed il coordinamento delle
attività didattiche dei corsi di studio che ad
essa fanno capo.
I docenti, articolati per ruolo e per
anzianità accademica, sono nel corrente
A.A.:
Professori ordinari:
1 D’Amato Guerrieri Claudio
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
2 Mezzina Mauro
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
3 Petruccioli Attilio
Icar 15, Architettura del paesaggio
4 Perris Roberto
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
5 Rocco Giorgio
Icar 18, Storia dell’architettura
Professori Associati confermati:
1 Ferrari Rocco Carlo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
2
3
4
5
6
7
8
9
Savi Vanda Rosa
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
Zattera Ariella
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
Beccu Michele
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
Bozzo Luciana
Sps 10, Sociologia dell’ambiente e
del territorio
Moccia Carlo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
Blanco Giorgio
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
Martinelli Nicola
Icar 21, Urbanistica
Morano Pierluigi
Icar 22, Estimo
Professori Associati:
1 Menghini Anna Bruna
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
2 Ruggiero Francesco
Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale
3 Uva Giuseppina
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
4 Ficarelli Loredana
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
5 Belli Roberta
L-Ant/07, Archeologia classica
6 Dentamaro Calogero
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
Ricercatori confermati:
1 Rignanese Leonardo
Icar 21, Urbanistica
2 Mininni Mariavaleria
Icar 21, Urbanistica
3 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
4 Perfido Paolo
Icar 17, Disegno
5 Carabellese Ignazio
Icar 19, Restauro
6 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro
7 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni
8 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica
9 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno
10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
11 Defilippis Francesco
Icar 14, Composizione architettoni
ca e urbana
12 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni
13 Raffaele Domenico
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
Ricercatori:
1 Livadiotti Monica
Icar 18, Storia dell’architettura
2 Ardito Vitangelo
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
3 Riondino Antonio
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
4 Ieva Matteo
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
5 Carullo Rossana
Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
6 Montalbano Calogero
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
7 Paris Spartaco
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
8 Fallacara Giuseppe
Icar 14, Composizione architettonica
e urbana
9 Di Roma Annalisa
Icar 13, Disegno Industriale
10 Martines Giacomo
Icar 19, Restauro
Sono organi della Facoltà:
il Preside,
il Consiglio di Facoltà (CdF),
il Consiglio Unitario di Classe (CUC).
cfr. art. 22 dello Statuto del Politecnico
1.1.2 Il Preside
Il Preside rappresenta la Facoltà, è
responsabile dell’attività didattica e
organizzativa, esercita funzioni di iniziativa
e di promozione culturale e didattica
nell’ambito della Facoltà.
Spetta al Preside:
• convocare e presiedere il Consiglio di
Facoltà curandone i rispettivi ordini del
giorno e dando, quindi, esecutività alle
rispettive deliberazioni;
• convocare e presiedere l’Osservatorio
della didattica;
1.1.3 Il Consiglio di Facoltà (CdF)
• programma e definisce l’utilizzazione delle
risorse umane e materiali a disposizione
della Facoltà rendendo possibile una
efficace offerta didattica e formativa, con un
razionale ed equilibrato impiego dei
docenti;
• formula proposte per la modifica degli
ordinamenti didattici, sentito il Consiglio
Unitario di Classe;
• predispone, per quanto di sua
competenza, gli elementi per l’elaborazione
del piano di sviluppo triennale dell’Ateneo;
• procede annualmente alla
programmazione didattica provvedendo, in
particolare, all’attivazione degli
insegnamenti, nonché all’assegnazione dei
compiti didattici ai docenti, sentito il
Consiglio del Dipartimento ICAR e il
Consiglio Unitario di Classe; e individua i
progetti di miglioramento qualitativo della
didattica;
• approva la relazione delle attività
didattiche svolte;
• procede annualmente alla definizione dei
criteri generali per i regolamenti didattici dei
corsi di studio per la parte di propria
competenza, verificandone il rispetto da
parte del Consiglio Unitario di Classe;
• delibera, nell’ambito della relativa
dotazione finanziaria assegnata,
l’attribuzione di supplenze, affidamenti e,
laddove motivata da particolari e specifiche
esigenze didattiche e scientifiche, la stipula
di contratti di diritto privato per la copertura
di corsi ufficiali ed integrativi di
insegnamento, acquisito il parere del
Consiglio Unitario di Classe;
• procede alla richiesta di nuovi posti in
organico di docenti, in coerenza con il
programma di sviluppo dell’Ateneo, tenendo
conto delle necessità prospettate dal
Consiglio del Dipartimento ICAR e dal
Consiglio Unitario di Classe. Con gli stessi
criteri attribuisce alle aree didattiche e,
quindi, ai singoli settori scientificodisciplinari i posti di docente assegnati dal
Senato Accademico alla Facoltà;
• delibera in merito alla chiamata dei professori
di ruolo, sentito il Consiglio del Dipartimento
ICAR e il Consiglio Unitario di Classe;
• definisce i criteri di utilizzazione dei fondi
per attività didattiche, specificamente
assegnati alla Facoltà;
• esprime parere sulle norme di
funzionamento del Consiglio Unitario di
Classe;
• esprime parere sui regolamenti di Ateneo;
• esprime parere in merito alla disciplina
degli accessi ai corsi di studio;
• esprime parere in merito alla costituzione
delle strutture didattiche, scientifiche e di
servizio ed alla modifica di quelle esistenti;
• ottempera a tutti gli altri compiti che gli
sono demandati dalla legge, dallo Statuto e
dai regolamenti;
• approva le norme per il funzionamento del
Consiglio di Facoltà, contenute in apposito
regolamento;
• esprime parere sulla concessione di nulla
osta ai docenti per lo svolgimento di attività
didattiche o di ricerca presso altre sedi e per
la fruizione di periodi di esclusiva attività di
ricerca, sentito il Consiglio Unitario di
Classe.
1.1.4 Composizione del CdF
Il CdF è composto:
• da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo
che appartengono alla Facoltà;
• da tutti i ricercatori. Qualora il numero
degli stessi superi il 50% di quello dei
professori di ruolo, la loro afferenza al
Consiglio è limitata alla predetta
percentuale sulla base dell’anzianità nel
ruolo e, subordinatamente, della loro
anzianità anagrafica;
• da due ricercatori in rappresentanza di
tutti i ricercatori non presenti in Facoltà.
Per tale rappresentanza l’elettorato attivo e
passivo è costituito da tutti i ricercatori non
presenti in Consiglio di Facoltà a qualsiasi
titolo;
• da una rappresentanza di studenti nella
misura di una unità per ogni mille iscritti o
frazione, con un minimo di tre, fino ad un
numero massimo pari al 10 % di quello dei
docenti;
• da due rappresentanti del personale
tecnico-amministrativo.
Tutti i rappresentanti di cui s’è detto
durano in carica tre anni ad eccezione della
componente studentesca che viene
rinnovata ogni due anni secondo le norme
contenute nel Regolamento degli Studenti.
cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico
1
1.1 La facoltà
• vigilare sulle attività didattiche che fanno
capo alla Facoltà;
• redigere il calendario annuale delle
attività didattiche;
• redigere la relazione annuale
sull’andamento delle attività didattiche
tenendo conto della relazione
dell’Osservatorio della didattica;
• nominare le Commissioni per gli esami di
profitto, di laurea e di diploma per il
conseguimento dei titoli accademici;
• esercitare tutte le altre attribuzioni che gli
sono demandate dalle norme generali e
speciali concernenti l’ordinamento
universitario, dallo Statuto e dai
regolamenti.
cfr. art. 23 dello Statuto del Politecnico.
È Preside della Facoltà di Architettura per il
triennio 2006-2009 il Prof. Attilio
Petruccioli.
Per il corrente A.A. il CdF è così composto:
Professori Ordinari
1 D’Amato Guerrieri Claudio 2 Mezzina Mauro
3 Perris Roberto
4 Petruccioli Attilio, Preside
5 Rocco Giorgio Professori Associati
6 Beccu Michele
7 Belli Roberta
8 Blanco Giorgio
9 Bozzo Luciana
10 Dentamaro Calogero
11 Ferrari Rocco Carlo
12 Ficarelli Loredana
13 Martinelli Nicola
14 Menghini Anna Bruna 15 Moccia Carlo
16 Morano Pierluigi
17 Ruggiero Francesco
18 Savi Vanda Rosa
19 Uva Giuseppina
20 Zattera Ariella
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
10
Ricercatori nel CdF
21 Bisciglia Sergio
22 Calace Francesca
23 Carabellese Ignazio
24 De Cadilhac Rossella
25 De Simone Vincenzo
26 Foti Pilade
27 Greco Rita
28 Mininni Mariavaleria
29 Montemurro Michele
30 Perfido Paolo
31 Raffaele Domenico
32 Rignanese Leonardo
33 Riondino Antonio
Rappresentante del personale tecnico
amministrativo e bibliotecario
34 Berardi Gioacchino
35 Cucci Giovanni
Rappresentanti degli studenti di
Architettura nel CdF
36 Acciai Gabriele
37 Camporeale Antonio
38 Treglia Pierpaolo
1.1.5 Funzionamento del CdF
Alle sedute del Consiglio di Facoltà
partecipa di norma il Direttore
Amministrativo o un suo delegato.
I professori fuori ruolo, i ricercatori e le
altre rappresentanze concorrono alla
formazione del quorum strutturale solo se
presenti alle sedute.
Tutte le delibere del Consiglio di Facoltà
vengono assunte a maggioranza dei
presenti.
cfr. art. 24 dello Statuto del Politecnico
1.1.6 Osservatorio della didattica
Presso la Facoltà di Architettura è istituito
l’Osservatorio della Didattica con poteri
propositivi, nell’ambito delle proprie
competenze, nei confronti del Consiglio di
Facoltà.
Esso è presieduto dal Preside o da un suo
delegato, ed è composto per una metà da
un professore ordinario, un associato e da
un ricercatore e l’altra metà da tre
rappresentanti degli studenti in seno al
Consiglio di Facoltà e ai Corso di Studio. Le
funzioni di presidente e vicepresidente
sono svolte rispettivamente dal Preside o
suo delegato e da uno studente individuato
dagli studenti nell’ambito della
componente studentesca membro
dell’Osservatorio.
L’Osservatorio redige annualmente una
relazione sull’organizzazione e sul
funzionamento della didattica e sul
complesso dei servizi forniti agli studenti.
Nella relazione potranno essere formulate
proposte di interventi, predisposte anche
sulla base delle carenze e degli
inconvenienti eventualmente riscontrati.
La relazione è oggetto di esame in uno
specifico punto all’Ordine del Giorno di una
seduta del Consiglio di Facoltà e deve
essere opportunamente valutata in sede di
definizione della programmazione didattica
annuale.
I professori e il ricercatore dell’Osservatorio
sono eletti con voto limitato alle singole
componenti.
La componente studentesca è costituita dai
primi tre studenti eletti per la
rappresentanza nel Consiglio di Facoltà.
Per la componente studentesca la
sostituzione di uno o più rappresentanti
avviene utilizzando le stesse norme
previste per la sostituzione dei
rappresentanti nel Consiglio di Facoltà.
L’Osservatorio può operare
“temporaneamente” in difetto di
componenti di una o più categorie.
I componenti dell’Osservatorio al termine
delle elezioni, vengono nominati dal
Rettore con proprio decreto, durano in
carica due anni e si insediano nella prima
seduta del Consiglio di Facoltà successiva
alla emanazione, da parte del Rettore, della
norma relativa all’Osservatorio della
Didattica.
cfr. art. 27 dello Statuto del Politecnico
Per il corrente A.A. l’Osservatorio della
Didattica è così composto:
1 Prof. Attilio Petruccioli, Presidente;
2 Prof. Giorgio Rocco;
3 Prof. Vanda Rosa Savi;
4 Dott. Michele Montemurro;
5 Studente Castelletti Marika,
Vicepresidente;
6 Studente Boccadoro Nicola;
7 Studente Macina Gianpiero.
1.1.7 Il Consiglio Unitario di Classe
Nella Facoltà di Architettura è istituito ed
attivato un unico Consiglio Unitario di
Classe con competenza su tutte le lauree e
le lauree specialistiche della Facoltà.
Il Consiglio ha il compito di organizzare e
coordinare, nell’ambito dei corsi di studio
attivati, le attività didattiche.
In particolare, ad esso spetta:
• approvare il Regolamento didattico dei
Corsi di Studio afferenti;
• deliberare e gestire le attività didattiche
che attengono a cooperazioni nazionali ed
internazionali anche nell’ambito di accordi
quadro;
• convalidare l’attività didattica di studenti
nell’ambito di cooperazioni internazionali;
• fissare gli obblighi per coloro che
provengono da altra sede o da altro corso
di studi, e per la convalida delle lauree e
dei diplomi universitari;
• organizzare l’attività di tutorato degli
studenti;
• esprimere pareri per lo svolgimento di
attività didattiche o di ricerca dei docenti
presso altre sedi e per la fruizione di
periodi di esclusiva attività di ricerca;
• formulare proposte per la eventuale
modifica del Regolamento didattico di
Ateneo;
• formulare per il Consiglio di Facoltà
proposte e pareri in merito a:
• destinazione dei posti in organico di
docenti;
• richiesta di nuovi posti in organico;
• chiamata e destinazione di professori per
gli insegnamenti del corso;
• esprimere pareri relativi alle supplenze,
agli affidamenti, ai contratti a supporto
della didattica;
• esprimere proposte per il piano triennale
di sviluppo dell’Ateneo;
• esprimere pareri sui compiti didattici dei
docenti;
• presentare al Consiglio di Facoltà
proposte relative alla programmazione ed
all’impiego delle risorse didattiche, alla
sperimentazione di nuove modalità
didattiche, all’attivazione ed al
1.1.8. Composizione del Consiglio Unitario
di Classe in Architettura
Ne fanno parte:
• i docenti di ruolo che svolgono il loro
carico didattico principale nei Corsi di
Studio afferenti;
• una rappresentanza degli studenti per
ciascun Corso di Studio appartenente al
Consiglio, costituita da un numero pari a 1,
3, 5 e 7 se il numero degli iscritti è,
rispettivamente, minore di 150, compreso
tra 150 e 500, compreso tra 500 e 1.000,
maggiore di 1.000;
• un rappresentante del personale tecnicoamministrativo;
• tutti gli altri docenti di ruolo, anche di
altre Università, che a qualsiasi titolo
svolgono attività didattica. Tali docenti
concorrono alla formazione del quorum
strutturale solo se presenti alla seduta;
• i professori fuori ruolo che abbiano fatto
parte in qualità di professori di ruolo del
Consiglio Unitario di Classe l’anno
accademico precedente.
Cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
Per il corrente A.A. il Consiglio Unitario di
Classe è così composto:
Professori Ordinari
1 D’Amato Guerrieri Claudio, Presidente
2 Mezzina Mauro
3 Perris Roberto
4 Petruccioli Attilio
5 Rocco Giorgio
Professori Associati
6 Beccu Michele
7 Belli Roberta
8 Blanco Giorgio
9 Bozzo Luciana
10 Dentamaro Calogero
11 Ferrari Rocco Carlo
12 Ficarelli Loredana
13 Martinelli Nicola
14 Menghini Anna Bruna
15 Moccia Carlo
16 Morano Pierluigi
17 Ruggiero Francesco
18 Savi Vanda Rosa
19 Uva Giuseppina
20 Zattera Ariella
Ricercatori
21 Ardito Vitangelo
22 Calace Francesca
23 Carabellese Ignazio
24 Carullo Rossana
25 De Cadilhac Rossella
26 Defilippis Francesco
27 De Simone Vincenzo
28 Di Roma Annalisa
29 Fallacara Giuseppe
30 Foti Pilade
31 Greco Rita
32 Ieva Matteo
33 Livadiotti Monica
34 Martines Giacomo
35 Mininni Mariavaleria
36 Montalbano Calogero
37 Montemurro Michele
38 Paris Spartaco
39 Perfido Paolo
40 Raffaele Domenico
41 Rignanese Leonardo
42 Riondino Antonio
57 Politi Tiziano,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
58 Ricciuti Umberto,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
59 Rossi Gabriele,
Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto
60 Tricarico Luigi,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
Docenti supplenti,
art. 28, comma 25, lettera d, dello statuto43
43 Chelotti Marcella,
Università di Bari
44 Consoli Gianpaolo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
45 D’Ambrosio Pietro,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
46 Di Noia Tommaso,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
47 Fioriello Custode Silvio Carmelo,
Università di Bari
48 Giannuzzi Vincenzo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
49 Gorgoglione Michele,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
50 Luisi Giannangelo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
51 Mangone Annarosa,
Università di Bari
52 Moschini Francesco,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
53 Netti Lorenzo,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
54 Ortolani Giorgio,
Roma Tre, Architettura
55 Pappalettere Carmine,
Politecnico di Bari, Ingegneria Bari
56 Piccininni Francesco,
Politecnico di Bari, Ingegneria Taranto
Rappresentante del personale Tecnico
Amministrativo e Bibliotecario
61 Cascione Vito
1
1.1 La facoltà
potenziamento dei servizi didattici.
• effettuare su richiesta del Senato
Accademico l’autovalutazione dei Corsi di
Studio afferenti.
cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
Rappresentanti degli studenti nel CUC in
Architettura
62 D’Addabbo Nicola
63 Rima Antonio
64 Lomuzio Luca
65 Accettura Vito Alessandro
66 Castelletti Marika
67 Boccadoro Nicola
68 Tesse Marianna
Rappresentante degli studenti nel CUC in
Disegno Industriale
69 Macina Gianpiero
1.1.9 Funzionamento del Consiglio Unitario
di Classe
Il CUC é presieduto da un Presidente, eletto
tra i professori di ruolo del Politecnico. Le
modalità di elezione sono stabilite dal
Regolamento Generale. L’elettorato attivo
del Presidente spetta a tutti i membri del
Consiglio che ne abbiano diritto. Il
Presidente dura in carica tre anni
accademici, convoca e presiede il
11
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
12
Consiglio, dà esecuzione alle sue delibere
ed esercita ogni altra attribuzione prevista
dalle norme vigenti.
Le norme di funzionamento e la durata del
Consiglio Unitario di Classe sono contenute
nel Regolamento di Facoltà.
Il Presidente designa un vicario, scelto tra i
professori di ruolo afferenti al Consiglio
Unitario di Classe, che lo sostituisce
nell’esercizio delle sue funzioni in caso di
impedimento o assenza.
cfr. art. 28 dello Statuto del Politecnico.
1.1.10 Professori a contratto
Sono inoltre professrori ufficiali della
Facoltà in qualità di docenti a contratto:
CdLm in Architettura
1 Bagnato Vincenzo
2 Bernardini Chiara
3 Caliò Luigi
4 Caragiulo Francesco
5 Carlotti Paolo
6 Calvano Riccardo
7 Castagnolo Valentina
8 de Nichilo Eliana
9 Devillanova Giuseppe
10 Fiore Massimiliano
11 Franchino Maria Isa
12 Giglio Annalisa
13 Lamacchia Maria Raffaella
14 Masiello Laura
15 Marvulli Annarita
16 Neglia Giulia Annalinda
17 Pagliarulo Rosa
18 Palmisano Fabrizio
19 Parisi Nicola
20 Pirro Patrizia Paola
21 Puglisi Dario
22 Ricciuti Umberto
23 Rociola Giuseppe Francesco
24 Romanazzi Hilde Grazia Teresita
25 Stigliano Marco
CdL in Disegno Industriale
26 Baiardi Giannicola
27 Cajati Anna
28 Colonna Michele
29 De Ceglia Irma
30 De Sario Marianna
31 Digregorio Maria Rosaria
32 Iavernaro Fulvio
33 Lapacciana Maria Luisa
34 Latessa Carlotta
35 Lisco Margherita
36 Marrone Marcella
37 Mele Rocco
38 Pagliarulo Rosa
39 Perrone Nunzio
40 Reina Massimiliano
41 Scarcelli Alessandra
42 Schiraldi Vincenzo
43 Tafuni Vito
44 Tartaglia Alessandro
45 Zito Gabriele
1.2. La Presidenza di Facoltà
1.2.1 La presidenza di Facoltà
La presidenza di Facoltà collabora con gli
organi di Facoltà alle attività istituzionali
attribuite alla Facoltà stessa.
Essa è una struttura permanente.
La presidenza dispone di una dotazione
finanziaria assegnata dal Consiglio di
Amministrazione su proposta del Senato
Accademico, con cui provvede alla gestione
operativa degli uffici, del Consiglio di
Facoltà e delle sue articolazioni.
La presidenza della Facoltà per il corrente
A.A., attesa la non congruità delle risorse
umane e strumentali, è stata configurata
dal Consiglio di Amministrazione ancora
come centro di gestione e non come centro
di spesa.
Cfr art. 42 dello Statuto del Politecnico
1.2.2 Il personale tecnico-amministrativo
Per il corrente A.A. risulta attribuito alla
presidenza di Facoltà il seguente personale
tecnico-amministrativo:
Categoria EP
• Ing. Ferdinando Nicolosi
Area Amministrativa - Contabile
Categoria C
• Gioacchino Berardi
Area Amministrativa - Contabile
• Dott. Giovanni Cucci
Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dati
• Ennio Cusano
Area Tecnica Tec. Scient. - Elab. Dat
• Dott. Tiziana Mariani
Area Amm. Cont.
con le seguenti competenze:
• Ing. Ferdinando Nicolosi
Responsabile segreteria di presidenza
• Sig. Giovanni Cucci
Amministratore del portale e-learning
• Sig. Gioacchino Berardi
Corsi di studio
• Sig. Ennio Cusano
Amministrazione
• Tiziana Mariani
Corsi di studio
• Sig. Nicola Saulle
Ufficio corrispondenza
1.3. La Biblioteca di Facoltà
1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo
Per il corrente A.A. risulta attribuito alla
Biblioteca di Facoltà il seguente personale
tecnico-amministrativo:
Direttore:
Sig. Francesco Mastrogiacomo.
Catalogazione:
Sig. Michele Passalacqua.
Sala lettura:
Dott. Giuseppe Dalfino
Dott.ssa Giuseppina Stea
verbalizzante. Al Direttore vengono assegnate
le funzioni proprie del responsabile dei servizi
amministrativi di un centro di spesa.
Le Biblioteche Centrali di Facoltà dispongono
di un fondo di dotazione assegnato dal
Consiglio di Amministrazione su richiesta del
Consiglio.
Per l’AA 2006-2009 gli organi della Biblioteca
centrale di Facoltà risultano così definiti:
Presidente:
Prof. Giorgio Rocco
Consiglio:
Prof. Mauro Mezzina
Prof. Roberto Perris
Prof. Attilio Petruccioli
Prof. Giorgio Rocco
Dott. Mariavaleria Mininni
Sig.ra Claudia Minervini
Sig.ra Rossella Sardano
Direttore:
Sig. Francesco Mastrogiacomo
1.3.3 Organi della Biblioteca centrale per il
triennio 2006-2009
Sono organi della Biblioteca centrale di
Facoltà: il Presidente, il Consiglio, il Direttore. I
componenti del Consiglio sono eletti dal
Consiglio di Facoltà nel suo seno, per un
triennio. La sua composizione è stabilita dal
Regolamento Generale delle Strutture.
Il Presidente è un professore di ruolo del
Politecnico, eletto dal Consiglio per un
triennio. Il Presidente designa un professore
di ruolo che lo sostituisce in caso di assenza o
impedimento.
Il Direttore è nominato dal Direttore
Amministrativo per un triennio e partecipa alle
sedute del Consiglio in qualità di segretario
1.3.4 Regolamento della Sala di lettura
Disposizioni generali
1 La biblioteca è un luogo deputato alla
lettura e allo studio: qualsiasi
comportamento che rechi disturbo a tali
attività non può essere consentito.
2 L’accesso alla biblioteca è consentito
agli studenti del Politecnico e
dell’Ateneo di Bari previa presentazione
del libretto universitario.
3 L’accesso alla biblioteca è limitato alla
disponibilità dei posti a sedere nella sala
lettura, esauriti i quali l’accesso sarà
interrotto sino al verificarsi di nuove
vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista
l’identificazione dello studente e la
Categoria EP
Francesco Mastrogiacomo
(Area Biblioteche)
Categoria C
Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche)
Michele Passalacqua (Area Biblioteche)
Dott.ssa Giuseppina Stea
con le seguenti competenze:
1
1.2 La presidenza di Facoltà | 1.3 La biblioteca di Facoltà
1.3.1 La Biblioteca della Facoltà
La Biblioteca della Facoltà è associata al
Coordinamento Nazionale Biblioteche di
Architettura; e fa parte del sistema
bibliotecario del Politecnico di Bari. Il
sistema informativo per la gestione
bibliotecaria del Politecnico di Bari è
l’insieme delle strutture di servizio cui
compete la gestione del patrimonio
bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle
informazioni documentali.
Parti integranti del sistema sono le
biblioteche centrali di Ingegneria e
Architettura e numerose biblioteche di
settore afferenti a uno o più dipartimenti o
comunque relative a specifiche aree
culturali e scientifiche.
Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo
è di assicurare in modo coordinato la
migliore fruizione, l’aggiornamento e la
conservazione del patrimonio bibliografico
del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei
servizi bibliotecari e documentari a
supporto della didattica e della ricerca.
L’informatizzazione del sistema
bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal
2004 è stato possibile interrogare gli
archivi delle registrazioni catalografiche
attraverso un’interfaccia web, lavorando
alla creazione di un sistema di
catalogazione partecipativa con catalogo
unico, trasferendo in Aleph 500 i dati
archiviati negli anni passati in diversi
softwares, facendo in modo che Aleph 500
risulti l’unico software in uso per effettuare
ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario.
Il patrimonio librario del sistema
bibliotecario comprende, oltre a testi
scientifici e tecnici, collezioni di periodici
ed anche collezioni storiche di libri.
Attualmente questi conta circa 100.000
schede di monografie e circa 5.000 schede
di periodici, incluse anche le consistenze
della biblioteca centrale della II facoltà di
Ingegneria (Taranto).
La Biblioteca di Facoltà è stata fondata nel
1992, e il suo patrimonio documentale è di
circa 11500 volumi.
La superficie totale della sala di lettura è di
150 mq di cui quella destinata agli utenti è
di 100 mq per 48 posti. I giorni di apertura
settimanale sono 5; le ore di apertura
settimanale al pubblico sono 45; quelle
settimanali di accessibilità completa ai
servizi sono 39; i metri lineari di
scaffalatura occupati dai materiali sono 42.
Le aree disciplinari presenti in essa sono:
• progettazione architettonica
• storia dell’architettura
• archeologia e storia antica
• storia dell’arte
• storia della città e del territorio
• restauro
• scienza delle costruzioni
• tecnologia
• fisica tecnica
• estimo
• urbanistica
• sociologia
• matematica
• disegno e rappresentazione
• dizionari e manuali
• enciclopedie
• cartografia
13
1. Le strutture didattiche e di supporto alla didattica
1
14
consegna del libretto universitario.
4 È consentito introdurre nella sala lettura
quaderni ed eventualmente computer
portatili, la cui borsa deve però essere
depositata negli armadietti metallici posti
all’esterno. Salvo per i posti adiacenti le
apposite prese elettriche, l’uso dei
computer portatili è limitato alle batterie.
5 L’uso della biblioteca è strettamente
riservato alla consultazione e allo studio
dei testi della struttura stessa; non è
permesso occupare i posti della sala
lettura per altro scopo, né tantomeno per
studiare materiali non appartenenti alla
biblioteca.
6 È vietato introdurre nella sala lettura libri
e stampati di proprietà personale o di
altra provenienza.
7 È vietato introdurre nella sala lettura
borse o zaini, che dovranno essere
depositati negli appositi armadietti
situati all’ingresso.
8 È vietato introdurre telefoni cellulari e
lettori CD nella sala lettura; in particolare
eventuali telefoni cellulari dovranno
essere depositati negli armadietti
all’ingresso.
9 È vietato parlare a voce alta nella sala
lettura; non è consentito lo studio di
gruppo.
10 È vietato introdurre nella sala lettura cibi
o bevande di qualsiasi genere.
Modalità di consultazione dei testi
1 Il personale della biblioteca non ha il
compito di fornire indicazioni inerenti la
ricerca bibliografica, che rientra tra i
compiti specifici dello studente.
2 La ricerca bibliografica deve essere
3
4
5
6
7
svolta autonomamente utilizzando lo
schedario elettronico sulle due
postazioni messe a disposizione; si fa
presente che lo schedario elettronico è
anche accessibile in rete.
Gli utenti della biblioteca accedono
direttamente agli scaffali, prendono i
volumi prescelti, collocando al loro posto
le apposite schede, e si recano al proprio
posto dove consultano i testi; alla fine
della consultazione i volumi, non vanno
ricollocati, bensì lasciati negli appositi
carrelli posti presso la testata di ciascun
tavolo.
Il prestito dei volumi della biblioteca non
è consentito.
La consultazione dei volumi in grande
formato, nonché di vocabolari ed
enciclopedie, deve svolgersi presso gli
appositi banchi.
La consultazione è rigorosamenta
limitata a 3 volumi, terminata la
consultazione dei quali l’utente dovrà
lasciare il suo posto ai colleghi in attesa.
Si raccomanda di trattare i libri con la
massima cura, evitando di lasciare segni
di qualsiasi genere, e di segnalare
tempestivamente al personale eventuali
danni riscontrati.
La mancata osservanza del regolamento
della biblioteca comporta l’adozione di
provvedimenti limitativi della frequenza
alla biblioteca stessa, proporzionali alla
gravità delle violazioni stesse.
2. Strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008-2009
2.1. Il dipartimento ICAR
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR
2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR
nell’A.A. 2008/2009
2.1.4 I Professori a contratto ed i supplenti,
afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2008/2009
2.1.5 Il personale tecnico-amministrativo
2.1.6 Organi del Dipartimento:
Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2006-2009
Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2008/2009
La Giunta di Dipartimento per il triennio 2006/2009
2.1.7 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento
2.2. I laboratori
2.2.1 Il sistema “a rete” dei laboratori
2.2.2 Organizzazione dei laboratori
2.2.3 Prestazioni dei laboratori
2.2.4 Finanziamenti dei laboratori
2.3. Le biblioteche d’area
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area
2.3.2 La biblioteca “Mimar Sinan”
2.3.3 Utenza
2
2.1. Il dipartimento ICAR (VIII)
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
16
2.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR
Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria
Civile e dell’Architettura (ICAR) è stato
istituito ed attivato nel 2000, in occasione
della conclusione del processo di
dipartimentazione attivato dal Politecnico
di Bari all’atto della sua nascita (1991).
Ad esso afferiscono i docenti della Facoltà
di Architettura; esso costituisce la
principale struttura di ricerca e di supporto
alla ricerca del Politecnico di Bari, per quel
che attiene agli studi di Architettura e
Disegno industriale.
Esso nasce dall’Istituto di Progettazione,
l’unico della Facoltà, a cui facevano capo
tutte le discipline che avevano
insegnamenti attivati nella Facoltà. Una
scelta unitaria e generalista mantenuta a
base del Dipartimento ICAR, che nella
collaborazione interdisciplinare fra i settori
scientifico-disciplinari dell’area
dell’ingegneria civile e dell’architettura
vede il fondamento di una concezione
unitaria e umanistica del sapere, capace di
superare gli specialismi e i settorialismi
propri del pensiero analitico moderno.
Esso promuove e coordina le attività di
ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi
restando la loro autonomia ed il loro diritto
di accedere direttamente ai finanziamenti
per la ricerca; e garantisce a tutti gli
afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i
criteri fissati nel Regolamento di
Dipartimento.
Il Dipartimento ICAR concorre
all’organizzazione ed allo svolgimento delle
attività didattiche, nei settori di propria
competenza, secondo le indicazioni del
Consiglio di Facoltà e del Consiglio Unitario
di Classe.
Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il
supporto didattico, scientifico e logistico ai
corsi post lauream (Dottorato di ricerca e
Master) nell’ambito delle proprie attività.
Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa
con autonomia finanziaria, amministrativa
e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature,
adeguati alle attività istituzionali svolte.
Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi
fini istituzionali, può stipulare contratti con
le Amministrazioni statali, con enti pubblici
e privati e può fornire prestazioni a terzi
secondo le modalità definite dal
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità.
2.1.2 Le sezioni del Dipartimento ICAR
Il Dipartimento ICAR si articola, per motivi
di carattere scientifico e organizzativo,
nelle seguenti sezioni (prive tuttavia di
autonomia amministrativa o contabile),
coincidenti con i settori scientificodisciplinari di appartenenza dei docenti che
ad esso afferiscono:
1 ICAR 09, Tecnica delle costruzioni
2 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura
ICAR 13, Disegno industriale
ING IND 11, Fisica tecnica ambientale
3 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana
ICAR 15, Architettura del paesaggio
ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento
4
5
6
7
8
ICAR 22, Estimo
ICAR 17, Disegno
ICAR 18, Storia dell’architettura
L-Ant/07 Archeologia classica
ICAR 19, Restauro
ICAR 21, Urbanistica
SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio
2.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento
ICAR nell’A.A. 2008-2009
I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento
ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità
accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti:
ICAR 09, Tecnica delle costruzioni
1 Mauro Mezzina / Po
2 Calogero Dentamaro / Pa
3 Giosi Uva / Pa
4 Rita Greco / Ru
5 Domenico Raffaele / Ru
ICAR 12, Tecnologia dell’architettura
6 Vanda Rosa Savi / PaC
7 Giorgio Blanco / Pa
8 Vitangelo Ardito / Ru
9 Spartaco Paris / Ru
ICAR 13, Disegno Industriale
10 Roberto Perris / Po
11 Annalisa Di Roma / Ru
ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana
12 Claudio D’Amato Guerrieri/ Po
13 Rocco Ferrari / PaC
14 Ariella Zattera / PaC
15 Michele Beccu / PaC
16 Carlo Moccia / Pa
17 Anna Bruna Menghini / Pa
18 Loredana Ficarelli / Pa
19 Michele Montemurro / Ru
20 Franco Defilippis / Ru
21 Antonio Riondino / Ru
22 Matteo Ieva / Ru
23 Calogero Montalbano / Ru
24 Giuseppe Fallacara / Ru
ICAR 15, Architettura del paesaggio
25 Attilio Petruccioli / Po
ICAR 16, Architettura degli interni e
allestimento
26 Rossana Carullo / Ru
ICAR 17, Disegno
27 Paolo Perfido / RuC
28 Vincenzo De Simone / Ru
ICAR 18, Storia dell’architettura
29 Giorgio Rocco / Po
30 Monica Livadiotti / Ru
ICAR 19, Restauro
31 Ignazio Carabellese / RuC
32 Rossella De Cadilhac / RuC
33 Giacomo Martines / Ru
ICAR 21, Urbanistica
34 Nicola Martinelli / Pa
35 Leonardo Rignanese / RuC
36 Francesca Calace / RuC
37 Mariavaleria Mininni / RuC
ICAR 22, Estimo
38 Pierluigi Morano / Pa
2.1.5 Organi del Dipartimento
Sono organi del Dipartimento:
il Direttore, il Consiglio di Dipartimento,
la Giunta di Dipartimento.
L-Ant/07 Archeologia classica
41 Roberta Belli
Il Direttore
Il Direttore del Dipartimento è eletto dal
Consiglio di Dipartimento tra i Professori
Ordinari; nel caso di indisponibilità di
questi, l’elettorato passivo è esteso ai
Professori Associati. Il Direttore resta in
carica tre anni accademici ed il suo
mandato inizia il 1° ottobre.
2.1.4 Il personale tecnico-amministrativo
Al Dipartimento è assegnato il personale
tecnico ed amministrativo dal Consiglio di
Amministrazione nell’ambito della
dotazione organica del Politecnico.
Per il corrente A.A. risulta attribuito al
Dipartimento ICAR il seguente personale
tecnico-amministrativo:
Categoria EP
• Michele Balice
Area Amministrativa-gestionale
Categoria C
• Vito Cascione
Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati
• Maria Martiradonna
Area Amministrativa - Contabile
• Enza Romano
Area Amministrativa - Contabile
• Silvana Milella
Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati
• Mariapia Monno
Area Amministrativa - Contabile
• Giulia Ranieri
Area Biblioteche
Personale a contratto
• Maria Teresa Di Marzio
Area Amministrativa - Contabile
Per il triennio 2006-2009 il Direttore è il
Prof. Mauro Mezzina.
Il Direttore ha la rappresentanza del
Dipartimento ed è responsabile della sua
gestione; esercita funzioni di iniziativa e di
promozione.
Spetta comunque, al Direttore:
• convocare e presiedere l’adunanza del
Consiglio e della Giunta e dare esecuzione
alle relative deliberazioni;
• adottare, in caso di necessità e di
indifferibile urgenza, i necessari
provvedimenti amministrativi di
competenza del Consiglio di Dipartimento,
portandoli a ratifica nell’adunanza del
Consiglio immediatamente successiva;
• assicurare l’osservanza delle leggi, dello
Statuto e dei regolamenti nell’ambito del
Dipartimento;
• curare i rapporti con gli organi accademici;
• curare la gestione dei beni inventariati, in
qualità di loro consegnatario, dei locali e
dei servizi di Dipartimento in base a criteri
di funzionalità;
• curare l’organizzazione del lavoro del
personale tecnico-amministrativo ed
assicurarne una corretta gestione secondo
principi di professionalità e responsabilità;
• curare, coadiuvato dal Segretario
Amministrativo, che il personale svolga
correttamente i compiti assegnatigli
nell’ambito del Dipartimento;
• disporre, coadiuvato dal Segretario
Amministrativo, tutti gli atti amministrativi,
finanziari e contabili del Dipartimento, con
l’accordo dei titolari dei fondi, diversi dalla
dotazione, per quanto attiene alle spese
gravanti sui fondi stessi, con l’esclusione
delle quote destinate dal Consiglio di
Dipartimento alla copertura delle spese
generali;
• autorizzare preventivamente, solo in
relazione all’accertamento della copertura
finanziaria, le missioni dei docenti, qualora
la spesa gravi sui fondi assegnati agli stessi
docenti;
• esercitare tutte le altre attribuzioni che gli
sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e
dai Regolamenti;
• sottoscrivere i contratti di diritto privato,
di propria competenza, a tempo
determinato per l’affidamento di incarichi
retribuiti a personale esterno
all’amministrazione relativamente ad
attività di supporto alla didattica ed alla
ricerca a norma del Regolamento di
Amministrazione, Finanza e Contabilità.
Spetta inoltre al Direttore, coadiuvato dalla
Giunta e con il supporto del responsabile
dei servizi amministrativi:
• predisporre le richieste di finanziamento
corredate dalla proposta di programma
annuale della didattica e della ricerca,
quest’ultima anche in comune con altri
Dipartimenti o con altre istituzioni
scientifiche;
• predisporre il bilancio preventivo e il
conto consuntivo corredati da una
dettagliata relazione;
• predisporre le richieste di assegnazione
di personale tecnico-amministrativo.
• promuovere le azioni opportune per il
reperimento dei fondi necessari per le
attività del Dipartimento, anche attraverso
la stipula di convenzioni e contratti con enti
pubblici e privati.
• predisporre l’organizzazione del
personale amministrativo anche in
riferimento alla costituzione di sezioni
senza autonomia amministrativa.
Il Direttore designa il suo Vicario tra i
professori di ruolo del Dipartimento con
l’incarico di sostituirlo in caso di assenza o
di temporaneo impedimento e ne dà
comunicazione al Consiglio di
Dipartimento.
Il Direttore può delegare parte delle sue
funzioni a professori di ruolo.
Cfr. art. 34 dello Statuto
Il Consiglio di Dipartimento
Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai
docenti afferenti al Dipartimento e dal
Responsabile dei servizi amministrativi
anche con funzioni di verbalizzante.
Fanno inoltre parte del Consiglio:
• due rappresentati del personale tecnicoamministrativo;
• due rappresentanti eletti dai dottorandi e
dai titolari di borse di studio riuniti in un
unico corpo elettorale;
• due rappresentanti degli studenti
2
2.1 Il Dipartimento ICAR
SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e
territorio
39 Luciana Bozzo / Pa
40 Sergio Bisciglia / RuC
17
designati dal Consiglio degli Studenti tra i
propri membri e/o tra i rappresentanti degli
studenti nei Consigli Unitari di Classe;
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
18
Per l’A.A. 2008-2009, il Consiglio di
Dipartimento articolato per ruoli e
anzianità accademica è così composto:
7 Blanco Giorgio
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
8 Martinelli Nicola
Icar 21, Urbanistica
10 Morano Pierluigi
Icar 22, Estimo
Professori ordinari
1 D’Amato Guerrieri Claudio
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
2 Mezzina Mauro
Icar 09, Tecnica delle costruzioni, Direttore
3 Petruccioli Attilio
Icar 15, Architettura del paesaggio
4 Perris Roberto
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
5 Rocco Giorgio
Icar 18, Storia dell’architettura
Professori associati
9 Menghini Anna Bruna
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
11 Uva Giuseppina
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
12 Ficarelli Loredana
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
13 Belli Roberta
L-Ant/07, Archeologia classica
14 Dentamaro Calogero
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
Professori associati confermati
1 Ferrari Rocco Carlo
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
2 Savi Vanda Rosa
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
3 Zattera Ariella
Icar 14, Composizione Architettonica e Urbana
4 Beccu Michele
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
5 Bozzo Luciana
Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio
6 Moccia Carlo
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
Ricercatori confermati
1 Rignanese Leonardo
Icar 21, Urbanistica
2 Mininni Mariavaleria
Icar 21, Urbanistica
3 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio
4 Perfido Paolo Icar 17, Disegno
5 Carabellese Ignazio
Icar 19, Restauro
6 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro
7 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle Costruzioni
8 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica
9 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno
10 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana
11 Defilippis Francesco
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
12 Greco Rita Icar 09, Tecnica delle costruzioni
13 Raffaele Domenico
Icar 09, Tecnica delle costruzioni
Ricercatori
14 Livadiotti Monica
Icar 18, Storia dell’architettura
15 Ardito Vitangelo
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
16 Riondino Antonio
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
17 Ieva Matteo
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
18 Carullo Rossana
Icar 16, Architettura degli Interni e allestimento
19 Montalbano Calogero
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
20 Paris Spartaco
Icar 12, Tecnologia dell’architettura
21 Fallacara Giuseppe
Icar 14, Composizione architettonica e urbana
22 Di Roma Annalisa
Icar 13, Disegno Industriale
23 Martines Giacomo
Icar 19, Restauro
Personale tecnico-amministrativo
• Segretario amministrativo:
Dott. Michele Balice
• Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo:
Maria Pia Monno, Giulia Ranieri
• Rappresentanti dei dottorandi e borsisti:
Vincenzo Minenna, Francesco Scricco
• Rappresentanti degli studenti:
Vincenzo Giannotte, Vito Alessandro
Accettura
Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di
indirizzo, di programmazione, di
coordinamento e di deliberazione delle
attività del Dipartimento. In particolare, il
Consiglio di Dipartimento:
• promuove il potenziamento scientifico e
organizzativo del Dipartimento, sia
attraverso il coordinamento degli afferenti
sia tramite lo stimolo a nuove iniziative;
• definisce i criteri in merito
all’utilizzazione dei fondi assegnati al
Dipartimento per il perseguimento dei
propri fini istituzionali, alla destinazione di
quote dei fondi, diversi dalla dotazione, per
le spese generali del Dipartimento, all’uso
coordinato del personale, dei mezzi, delle
attrezzature in dotazione al Dipartimento;
• approva il programma annuale della
didattica e della ricerca del Dipartimento e
le richieste e le iniziative ad esso connesse
nonché la relazione relativa alle attività
svolte;
• approva il bilancio preventivo e le relative
variazioni in corso d’anno, con le modalità
previste dal Regolamento di
Amministrazione, Finanza e Contabilità;
• approva annualmente il conto consuntivo
ritenute opportune per lo sviluppo del
Dipartimento;
• esercita tutte le altre attribuzioni che gli
sono demandate dalle norme vigenti;
• delibera in ordine al Regolamento di
funzionamento del Dipartimento;
• avanza al Senato Accademico le richieste
per l’istituzione e l’attivazione di Master,
anche in concorso con altri Dipartimenti e/
o Atenei;
• approva la struttura organizzativa del
Dipartimento, anche in riferimento alla
costituzione di sezioni senza autonomia
amministrativa e le posizioni organizzative
del personale tecnico ed amministrativo.
Cfr. art. 35 dello Statuto
La Giunta di Dipartimento per il triennio
2006-2009
La Giunta di Dipartimento è composta dal
Direttore, dal Vicario con voto consultivo,
da un rappresentante del personale
tecnico-amministrativo, dal Segretario
Amministrativo, anche in funzione di
verbalizzante, e da una rappresentanza dei
professori di I e II fascia, e dei ricercatori, in
uguale numero, secondo quanto stabilito
dal regolamento di Dipartimento.
La Giunta dura in carica tre anni
accademici.
Per il triennio 2006-2009, la Giunta è così
composta:
• Direttore, Prof. Mauro Mezzina
• Direttore vicario, Prof. Loredana Ficarelli
• Luciana Bozzo, per i professori associati
• Rita Greco, per i ricercatori
• Segretario Amministrativo, Dott. Michele
Balice
• Rappresentante del personale tecnico-
amministrativo, Giulia Ranieri
La Giunta di Dipartimento è l’organo che
coadiuva il Direttore nell’esercizio delle sue
funzioni e, in particolare, per:
• l’istruttoria delle pratiche di competenza
del Consiglio di Dipartimento;
• per l’attuazione delle delibere del
Consiglio di Dipartimento;
• per la gestione complessiva del
Dipartimento.
Cfr. art. 37 dello Statuto
2
2.1 Il Dipartimento ICAR
del Dipartimento;
• approva le spese superiori ai limiti fissati
nel Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità e approva la
relativa imputazione a carico del bilancio;
• approva le convenzioni, i contributi di
ricerca e i contratti, inclusi quelli di lavoro
autonomo, verificandone preventivamente
la possibilità di attuazione;
• approva le richieste di cicli di dottorato di
ricerca di competenza del Dipartimento,
inclusa la proposta del coordinatore e dei
membri del collegio dei docenti;
• assicura, nei limiti delle disponibilità del
Dipartimento, i mezzi e le attrezzature
necessarie per la preparazione dei
dottorandi di ricerca, degli specializzandi,
dei laureandi e degli assegnatari di borse
di studio presso il Dipartimento;
• esprime pareri e formula proposte ai
Consigli di Facoltà, con cui il Dipartimento
è correlato, in merito alla richiesta di nuovi
posti, alla destinazione dei posti esistenti
di docenti e alla chiamata di professori di
ruolo per i settori scientifico-disciplinari e
le discipline afferenti al Dipartimento;
• esprime pareri obbligatori
sull’inserimento, la soppressione o la
modifica delle discipline contenute nel
Regolamento Didattico di Ateneo,
relativamente ai settori scientificodisciplinari di propria competenza;
• esprime pareri sulle domande di
afferenza dei docenti;
• esprime pareri sui regolamenti, secondo
quanto previsto dall’art. 11;
• presenta al Senato Accademico, ai fini
della predisposizione del piano pluriennale
di sviluppo del Politecnico, le iniziative
2.1.6 Responsabile dei servizi
amministrativi del Dipartimento
Responsabile dei servizi amministrativi del
Dipartimento è il Dott. Michele Balice.
Il Responsabile dei servizi amministrativi
del Dipartimento predispone tutti gli atti,
ivi compresi quelli a rilevanza esterna e le
misure idonee ad assicurare l’esecuzione
delle deliberazioni assunte dagli organi del
Dipartimento. Inoltre:
• collabora con il Direttore del
Dipartimento alle attività volte al miglior
funzionamento della struttura;
• predispone tecnicamente il bilancio
preventivo e consuntivo, nonché la
situazione patrimoniale;
• coordina, d’intesa con il Direttore del
Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo, in solido, la
responsabilità dei conseguenti atti.
• è titolare di compiti attribuiti dal
Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità.
Cfr. art. 35 dello Statuto
19
2.2 I laboratori
2. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca
2
20
2.2.1 Il sistema “a rete” dei Laboratori di
ricerca del Dipartimento ICAR
La trasformazione dell’Istituto di
Progettazione in Dipartimento di Scienze
dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura ha
reso necessaria, con l’aumentato numero di
docenti, di ricercatori e di altre figure legate
all’attività di ricerca (dottorandi, postdottorandi, assegnisti, borsisti, personale
a contratto) e didattica (professori a
contratto, laureandi) l’articolazione del suo
unico Laboratorio generalista in molteplici
laboratori specialistici. Ma per garantirne
comunque l’unità del processo conoscitivo,
il Consiglio di Dipartimento ha deliberato
nella seduta del 24 luglio 2002 una loro
organizzazione “a rete” i cui “nodi” sono
proprio i laboratori, o coincidenti con uno
solo dei settori scientifico-disciplinari del
Dipartimento, oppure raggruppati per
settori affini.
Responsabile della gestione tecnica di ogni
laboratorio è un coordinatore scientifico
designato dai docenti del settore stesso.
Attualmente i Laboratori attivati sono i
seguenti:
• Laboratorio di “Progettazione
architettonica” articolato in tre sezioni:
CAD / Arti Grafiche e Multimedia / CAM &
Rapid processing;
• Laboratorio di “Progettazione strutturale”;
• Laboratorio di “Storia dell’architettura”;
• Laboratorio di “Restauro”;
• Laboratorio di “Rappresentazione”;
• Laboratorio di “Urbanistica, Ecologia e
Sociologia”;
• Laboratorio di “Tecnologia e Disegno
industriale”;
• Laboratorio di “Fotogrammetria”.
2.2.2 Organizzazione dei Laboratori di
ricerca
Dal modello “a rete” derivano alcuni
importanti principi organizzativi, quali la
dislocazione flessibile e la gestione diffusa:
i vari laboratori sono dotati di spazi
operativi assegnati in base alle reali
necessità e alle risorse disponibili.
Per quanto attiene alla gestione in senso
proprio, alla fine di ogni anno accademico
ogni laboratorio presenta due tipi di
rendicontazione: una a carattere contabile,
in cui sono riportati i risultati finanziari e
patrimoniali conseguiti al termine della
gestione annuale; e una a carattere
scientifico, in cui sono evidenziati i risultati
raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti
all’inizio della gestione.
2.2.3 Prestazioni dei Laboratori di ricerca
I livelli di eccellenza raggiunti dal sistema dei
laboratori sono relativi principalmente a:
• realizzazione di modelli virtuali e reali
attraverso l’uso di macchine a controllo
numerico e prototipazione rapida
seguendo il percorso complesso “dall’idea
al pezzo finito”;
• realizzazione di sistemi informativi
territoriali (GIS) per la gestione integrata di
dati alfanumerici e cartografici.
Le qualifiche richieste al personale tecnico
non sono semplicemente legate alle
conoscenze informatiche, ma soprattutto
alla preparazione scientifico-disciplinare
compatibile con le attività di ricerca svolte.
In particolare tali competenze sono relative a:
• uso dei sistemi operativi MacOs e
Windows;
• uso di software di fotocomposizione ed
impaginazione;
• uso di software cad e di modellazione;
• uso di software gis e per il
telerilevamento;
• uso di software per la progettazione e
gestione di pagine web;
• uso di attrezzature complesse quali
scanner A0, plotter, videocamere e
fotocamere digitali, strumenti laser per il
rilievo e la fotogrammetria, macchine a
controllo numerico e prototipazione rapida,
strumenti per la diagnostica dei materiali e
delle strutture.
2.2.4 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca
La attuale scarsità delle risorse
economiche messe centralmente a
disposizione del Dipartimento da parte del
Consiglio di Amministrazione, suggerisce
per ciascun laboratorio la formula (difficile,
ma non impossibile)
dell’autofinanziamento da conseguirsi in
primo luogo attraverso la partecipazione a
bandi di ricerca regionali (Ateneo),
nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei
(Programmi Quadro, ecc.), e
secondariamente attraverso finanziamenti
specifici erogati dall’Ateneo per il
potenziamento di laboratori didattici e di
ricerca su presentazione di progetti.
Vanno infine considerate le risorse che
possono ottenersi da partner privati per la
ricerca, attraverso convenzioni e
prestazioni conto terzi.
2.3 Le biblioteche d’area
Biblioteca d’area:
• ICAR 12, Tecnologia dell’architettura,
• ICAR 13, Disegno industriale;
Biblioteca d’area:
• ICAR 18, Storia dell’architettura,
• ICAR 19, Restauro;
Biblioteca d’area:
• ICAR 17, Disegno;
Biblioteca d’area:
• ICAR 21, Urbanistica,
• SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e
territorio.
2.3.2 La Biblioteca Mimar Sinan
Biblioteca d’area di progettazione
architettonica, denominata Mimar Sinan
relativa ai seguenti ssd:
• ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana,
• ICAR 15, Architettura del paesaggio,
• ICAR 16, Architettura degli interni e
allestimento,
• ICAR 18, Storia dell’architettura antica e
archeologia,
• ICAR 22, Estimo.
La Biblioteca Mimar Sinan è anche la
biblioteca di riferimento del Dottorato di
Ricerca in Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo.
La biblioteca Mimar Sinan, dell’area della
Progettazione Architettonica è anche la
sede cui fa capo la posizione organizzativa
della Biblioteca di Dipartimento, ossia il
luogo ove si espletano le procedure
amministrative (acquisto, inventariazione)
e catalografiche (catalogazione,
soggettazione e collocazione fisica dei
testi) e si assicurano i servizi.
2.3.3 Utenti
Costituiscono di norma l’utenza della
Biblioteca del Dipartimento ICAR, secondo
le modalità stabilite da ciascuna biblioteca
d’area:
• i docenti che afferiscono al Dipartimento
ICAR e in generale i docenti del Politecnico
di Bari;
• i dottori di ricerca che abbiano
conseguito il titolo nel DR in Progettazione
per i paesi del Mediterraneo e in generale
dottori di ricerca del Politecnico di Bari;
• i dottorandi del DR in Progettazione per i
paesi del Mediterraneo e in generale del
Politecnico di Bari e in particolare;
• i titolari di borse di studio post lauream e
post dottorato che svolgano la loro ricerca
nel Dipartimento;
• gli assegnisti di ricerca che svolgano la
loro ricerca nel Dipartimento;
• i laureandi;
• gli studiosi esterni qualificati;
• tutti coloro che abbiano contribuito con
elargizione di mezzi materiali all’innalzamento
e al miglioramento delle condizioni operative
e alla crescita del patrimonio librario e
telematico della Biblioteca.
2
2.2 I laboratori | 2.3 Le biblioteche d’area
2.3.1 Le biblioteche specialistiche d’area
La Biblioteca di Dipartimento ICAR si
configura come una federazione di
biblioteche specialistiche d’area, con propri
spazi e dotazioni di libri.
La Biblioteca del Dipartimento ICAR è lo
strumento che assicura la continuità della
ricerca e dei suoi principi etici fra le
generazioni di ricercatori, docenti e
dottorandi che si avvicendano nel
Dipartimento ICAR.
La Biblioteca del Dipartimento ICAR assolve
al compito fondamentale di fornire il
supporto bibliografico e informativo
necessario allo svolgimento della ricerca
negli ambiti di specializzazione del
Dipartimento e della didattica delle
discipline ad esso afferenti.
Pertanto, sue finalità principali sono:
• aggiornamento dei suoi strumenti,
realizzato attraverso la costante opera
redazionale dei suoi ricercatori, capace di
mettere a disposizione dell’intera comunità
scientifica il lavoro di ricerca individuale;
• aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato
attraverso una costante opera di
accrescimento del suo patrimonio librario e
telematico, cui contribuiscono il
bibliotecario, in primis, e tutti i suoi
membri in relazione alle loro possibilità e ai
loro fondi di ricerca;
• diffusione dei risultati della ricerca,
realizzata attraverso adeguate iniziative
editoriali, a stampa e telematiche.
Con riferimento alle sezioni dipartimentali
di cui al punto 2.1.2, le biblioteche
specialistiche, relative a specifici settori
scientifico-disciplinari, sono:
Biblioteca d’area:
• ICAR 09, Tecnica delle costruzioni;
21
3. Servizi agli studenti
3.1. Segreteria studenti
3.2 Orientamento
3.2.1 Orientamento in entrata
3.2.2 Progetto Arianna
3.3 Progetto Archinauti - e-learning system
3.4 Laboratori didattici
3.4.1 Laboratorio modelli cad/cam per l’architettura
3
3.1 Segreteria studenti
3. La didattica e gli studenti
3
24
La segreteria studenti della Facoltà di
Architettura (Via Amendola, 126/b - 70126
Bari) fa capo alla Direzione per la Didattica
e la Ricerca (Dirigente: dott.ssa Francesca
Santoro) e alla Area Segreteria Studenti.
Segreteria studenti
Sig.ra Assunta Castellana
Tel.(+39) 080 5962556
Fax(+39) 080 5962560
e-mail: [email protected]
Servizi resi:
• iscrizioni alle prove di ammissione
(secondo le modalità previste dai Bandi di
Ammissione);
• immatricolazioni (secondo le modalità
previste dai Bandi di Ammissione);
• iscrizioni ad anni successivi al primo ( dal
1° settembre al 10 ottobre);
• certificazioni;
• aggiornamento carriere;
• trasferimenti dal Politecnico di Bari ad
altre Università (dal 1° agosto al 31
dicembre, salvo diverse disposizioni
dell’Università accettante);
• nulla osta per trasferimenti da altre
Università al Politecnico (secondo le
modalità previste dai Bandi di Ammissione);
• rinuncia al proseguimento agli studi;
• esami di laurea.
Orari di ricevimento
Lunedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 (solo
consegna pergamene di laurea)
Martedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
Durante il periodo delle immatricolazioni e
delle iscrizioni si provvederà a pubblicare
un orario di ricevimento adeguato alle
scadenze della presentazione delle
domande.
3.2.1 Orientamento in entrata
La difficile scelta della Facoltà per lo
studente della scuola media superiore
comporta da una parte l’esigenza pratica di
trovare e raccogliere informazioni precise e
dettagliate sui programmi formativi e sulle
offerte relative ai singoli corsi di studio;
dall’altro la necessità di una un’attività di
orientamento che lo aiuti a scegliere il
proprio percorso di studio in maniera più
consapevole e motivata.
La Facoltà di Architettura del Politecnico di
Bari assolve a questo compito di
orientamento sulla natura della Facoltà, sui
corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle
strutture, sulle attrezzature, sui test di
ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con
una serie di attività diversificate.
e gli enti locali.
In particolare le attività di orientamento in
entrata consistono:
• in incontri con le scuole interessate e un
operatore dell’informazione orientativa
(azione gestita dallo “sportello
Orientamento” del Politecnico di Bari);
• nella distribuzione di materiale
informativo distribuito dallo “sportello
Orientamento” del Politecnico di Bari;
• nella distribuzione di materiale
informativo relativo ai test e bibliografia
specifica;
• nell’adozione di una serie di strumenti
telematici attraverso la rete informatica per
agevolare le relazioni e lo scambio di
informazioni tra tutti i soggetti coinvolti;
• nella somministrazione di test on line con
risposta multipla sul sito della facoltà;
• nella gestione di un sito on line: Modulo
FAQ (Frequently Asked Questions) con
risposte alle domande poste dagli studenti,
forum on line per al discussione e per lo
scambio di informazioni.
L’azione di orientamento raccordandosi con
le diverse azioni del Politecnico si alterna
nel lavoro di front e back office con
particolare riguardo alle aree della
comunicazione.
1. Orientamento
Fornire agli studenti delle scuole medie
superiori gli strumenti per far emergere
eventuali interessi e attitudini verso gli
studi di architettura attraverso incontri
presso le sedi scolastiche del bacino di
utenza anche con sistemi telematici e via
Internet, stabilendo forme di collegamento
e di collaborazione con gli istituti scolastici
2. Comunicazione
L’azione di comunicazione del Politecnico
ai fini dell’orientamento consiste:
• nella elaborazione di brochure
informative;
• nella creazione di campagne
pubblicitarie;
• nella distribuzione di depliant e brochure
alle scuole, contenenti informazioni e
3.2. Orientamento
numeri utili ai fini di una buona fruizione
del servizio.
3. Sportello on line
Le attività dello sportello sono finalizzate a:
• orientare gli studenti nella fase di
accesso
• collaborare alla valutazione d’ingresso
• orientare lo studente alla conoscenza dei
procedimenti elementari delle funzioni
svolte dal Politecnico (conoscenza delle
figure istituzionali e gerarchie funzionali,
uffici amministrativi, programmazione dei
corsi di studi, calendario delle
manifestazioni culturali e didattiche
integrative
• organizzare incontri con gli studenti
• realizzare un contatto con gli studenti
pre-iscritti con un servizio di mailing
• informare sui servizi extradidattici offerti
• informare sui servizi offerti dall’EDISU
(Ente per il diritto allo studio)
3.2.2 Progetto Arianna
Obiettivo generale del progetto “Arianna”
e’ il potenziamento della rete di relazioni
finalizzate all’orientamento, sia interna tra
le diverse strutture deputate a sviluppare
azioni di orientamento (Ateneo, Facoltà,
Consigli Unitari di Classe), sia esterna
mediante lo sviluppo di azioni di sistema
tese a creare forme di collaborazione stabili
e integrate tra le Istituzioni di Istruzione
Superiore e soggetti pubblici operanti nel
settore orientamento in differenti contesti
(Scuole Secondarie Superiori, Enti,
Aziende, ecc.).
Obiettivi specifici del progetto Arianna
Il progetto si articola in sei iniziative tese a:
- Diffondere informazioni e strumenti di
conoscenza;
- Stabilire una continuità dei percorsi
formativi fra scuola e università;
- Favorire l’accesso all’università e
l´inserimento degli studenti nei corsi di
studio;
- Consolidare il rapporto con le altre
istituzioni formative e di orientamento;
- Rafforzare l’orientamento in itinere,
l’innovazione didattica e gestire la
transizione;
- Rafforzare l’orientamento in uscita e i
rapporti con il mondo produttivo;
- Promuovere la formazione dei formatori e
degli operatori;
- Verificare la qualità e l´efficacia
dell’orientamento.
3.3 Progetto Archinauti
- e-learning system
Il progetto “Archinauti”, finanziato con
fondi di miglioramento della didattica, ha
consentito di dotare la facoltà di una
infrastruttura informativa di supporto alla
didattica tradizionale.
Il progetto è stato pensato per
implementare il lavoro didattico svolto
direttamente dalla docenza in aula
attraverso il pieno sfruttamento delle
potenzialità dello strumento informatico in
un portale internet utilizzato come consolle
dinamica per il lavoro condiviso.
Dopo una serie di test iniziati nel novembre
2003 e condotti con varie piattaforme
(Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A.
2004/2005 è stato varato il portale
Archinauti - e-learning system su
piattaforma Moodle che ha dimostrato
maggiori requisiti di affidabilità.
Oggi la nostra Facoltà è l’unica in Italia che
utilizza Moodle per tutta la sua offerta
didattica (Corsi di laurea e di dottorato),
gestendo un enorme quantitativo di utenti
e di dati.
Mediante il portale Archinauti - E-learning
system è stato possibile offrire, con un
costo limitato, i contenuti di ciascun
insegnamento dei CCdL in Architettura e
Disegno industriale anche mediante la rete
Internet, consentendo a ciascun docente:
• la piena autonomia di gestione del
proprio spazio web;
• la possibilità di colloquiare con gli allievi
on line;
• la possibilità di sottoporre avvisi, materiale
didattico e prove di verifica on line;
• la possibilità di monitorare l’attività on
line degli allievi;
e offrendo allo studente:
• la possibilità di reperire facilmente
programmi, bibliografie, dispense e
contenuti didattici;
• la possibilità di conoscere
preventivamente la programmazione
didattica dei corsi e delle attività extra
moenia;
• la possibilità di incontrare virtualmente
(chat) il professore anche da casa propria;
• la possibilità di apprendere le tecniche di
comunicazione telematica mediante l’uso
di strumenti di comunicazione integrata
sincroni ed asincroni.
3.4 Laboratori didattici
La Facoltà mette a disposizione degli
studenti spazi attrezzati per lo svolgimento
di particolari attività didattiche che non
prevedono la presenza continuativa in
classe dei docenti.
Essi sono:
• laboratori di laurea: atelier dedicati alla
elaborazione sia del progetto di sintesi
finale che della tesi di ricerca;
• laboratori di dottorato: atelier dedicati
alla elaborazione della tesi di ricerca e allo
sviluppo delle attività didattiche e di
tirocinio previste dal curriculum.
Per quanto attiene alla prestazioni di
servizi gli studenti fanno riferimento ai
laboratori di ricerca di cui al punto 2.2.
Tali prestazioni di servizi riguardano:
• prestito attrezzature per laboratori di
laurea e per alcuni corsi di disegno
(portatili, distanziometri laser, aste
metriche, stazione totale laser, macchine
fotografiche digitali, ecc.);
• fotogrammetria e fotoraddrizzamento
digitale;
• scansioni (A0 a colori e bn, diapositive,
trasparenti, opache);
• stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser
a colori fino all’A3, laser bn, getto
d’inchiostro);
• workstations e software per modelli 3d
digitali (modellazione solida e rendering);
• stampe 3d con macchina a prototipazione
rapida;
• modelli con tecniche cam e centro di
lavoro a CN;
• cartografia digitale;
• servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.);
• progettazione grafica (locandine e
pubblicazioni);
• diagnostica dei monumenti (restauro e
tecnica delle costruzioni); ecc.
3
3.1 Segreteria studenti | 3.2 Servizi agli studenti
Lo scopo delle azioni previste e della
politica dell’orientamento del Politecnico di
Bari - come strumento di miglioramento
dell’offerta formativa - è quello di:
- migliorare le capacità di scelta degli
studenti in ingresso, in itinere e in uscita
dall´università;
- sviluppare processi cognitivi e non
finalizzati a far emergere e definire le
risorse individuali (obiettivi, attitudini,
motivazioni, aspirazioni);
- coniugare l’effettiva domanda del mercato
in termini di prospettive occupazionali e di
sviluppo economico e sociale con l’offerta
didattica;
- ridurre al minimo le possibilità di scelte
errate, ritardi, ripensamenti, trasferimenti
ed abbandoni e i tempi di uscita dal
percorso universitario;
- ridurre in maniera significativa la
percentuale degli studenti “fuori corso”;
- sostenere attivamente le categorie deboli
e svantaggiate (disabili e portatori di
handicap) e la presenza femminile al fine di
promuoverne l’incremento;
- potenziare i rapporti con il mondo
produttivo intrattenendo relazioni stabili ed
efficaci con il mondo delle imprese e delle
istituzioni.
25
3.4.1 Laboratorio modelli cad/cam per
l’architettura
Il Laboratorio per la modellazione cad/cam,
attualmente destinato all’attività di ricerca
del Dottorato in Architettura, è in fase di
potenziamento con una nuova sezione
dedicata alla fruizione da parte dagli
studenti dei laboratori di laurea per la
produzione virtuale di modelli di
architettura, in particolare stereotomica, e
di design, finalizzati al processo finale di
“stampa in 3d” del proprio prototipo in
materiale plastico (abs).
Il progetto prevede l’allestimento di due
Laboratori per la progettazione cad/cam e
rapid-prototiping essenzialmente costituiti
da workstation di livello professionale
complete di software dedicato e macchina
a prototipazione rapida con tecnologia
FDM.
Il laboratorio potrà avvalersi della seguente
strumentazione:
- Macchina a stereolitografia;
- Macchina a sinterizzazione;
- Macchina a prototipazione rapida
Stratasys FDM 360,
- Workstation per il potenziamento del
Laboratorio cad/cam,
- Software specialistico per la modellazione
virtuale.
4. I Regolamenti didattici
4.1. Regolamento didattico della Facoltà (XIX)
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà
4.1.3 Durata dei corsi di studio
4.1.4 Calendari delle attività didattiche
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio
4.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento
4.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…)
4.1.8 Status degli studenti
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche
4.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame
4.1.15 Commissioni d’esame
4.1.16 Valutazioni d’esame
4.1.17 Esame di laurea
4.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico
4.2. Regolamento didattico del corso di laurea specialistica
in Architettura (XIX)
4.2.1 Carattere del corso di laurea in Architettura
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura
4.2.3 Aree disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base
4.2.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura
4.2.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento
4.2.6. Cicli didattici
4.2.6.1. Primo ciclo (1° e 2° anno)
4.2.6.2. Secondo ciclo (3° e 4° anno)
4.2.6.3. Terzo ciclo (5° anno)
4.2.7. Equipollenze fra laurea
e laurea specialistica
4.2.7.1. Curriculum “generale”
4.2.7.2 Curriculum “classico”
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
4.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (VII)
4.3.1 Laurea
4.3.2 Accesso al CdL in Disegno industriale
4.3.3 Durata degli studi
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti
4.3.5 Capacità professionali
4.3.6 Sbocchi professionali
4.3.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione
4.3.8 Esame di laurea
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta formativa
4.3.10 Aree didattiche
4.3.11 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti
4.3.11.1 1° anno
4.3.11.2 2° anno
4.3.11.3 3° anno
4.3.12 Norme relative all’accesso
4.3.13 Manifesto degli studi 1° anno
4.3.14 Manifesto degli studi 2° anno
4.3.15 Manifesto degli studi 3° anno
4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche
Aree disciplinari insegnamenti e docenti
4.3.17Insegnamenti e docenti per anni di corso
1° anno
4.3.18Insegnamenti e docenti per anni di corso
2° anno
4.3.19Insegnamenti e docenti per anni di corso
3° anno
4.3.20Progetti didattici 1° anno
4.3.21Progetti didattici 2° anno
4.3.22Progetti didattici 3° anno
4
4.1. Regolamento didattico della
Facoltà (XIX)
4. I regolamenti didattici
4
28
4.1.1 Regolamento didattico di Facoltà
Il regolamento didattico di Facoltà è
costituito dall’insieme dei regolamenti
didattici dei differenti corsi di studio
attivati, così come prima deliberati dal
Consiglio Unitario di Classe, in Architettura
e Disegno Industriale, e poi dal Consiglio di
Facoltà.
Esso è congruente con l’ordinamento
didattico di ateneo (da cui deriva).
Eventuali modificazioni ai regolamenti
didattici dei singoli corsi di studio sono
deliberate e trasmesse dal Consiglio
Unitario di Classe al Preside entro termini
utili affinché il Consiglio di Facoltà possa
procedere alle deliberazioni conseguenti.
Il Preside provvede annualmente a
pubblicare i regolamenti didattici della
facoltà, previo controllo di legittimità del
Senato Accademico e nei tempi da esso
stabiliti.
I percorsi formativi di ciascuno studente
sono regolati dal Regolamento didattico in
vigore all’atto di iscrizione al 1° anno di
corso: pertanto a seguito delle revisioni
annuali di tale regolamento non sono
previsti cambiamenti retroattivi delle
singole carriere.
Il regolamento dell’A.A. 2008/2009 è la
versione annuale approvata con modifiche.
in accordo all’articolo 1.18 (cfr. in questa
guida punto 4.1.18) delle norme generali.
4.1.2 Titoli di studio rilasciati dalla Facoltà
Per l’A.A. 2008/20089 la Facoltà di
Architettura del Politecnico di Bari rilascia i
seguenti titoli di studio:
• Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982
(Tabella XXX);
• Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993
(Tabella XXX)
• Laurea specialistica, cinque anni a ciclo
unico, in Architettura (Classe n. 4/S) ex DM
03.11. 1999, n. 509;
• Laurea in Disegno industriale (Classe n.
42), ex DM 03.11.1999, n. 509;
4.1.3 Durata dei corsi di studio
Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982
(Tabella XXX)
Per conseguire la Laurea in Architettura ex
DPR 09.09.1982, lo studente deve aver e
sostenuto esami per 30 annualità e avere
conseguito l’idoneità della lingua inglese.
Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993
(Tabella XXX)
Per conseguire la Laurea in Architettura ex
DM 24-02-1993 lo studente deve avere
sostenuto esami per 32 annualità e avere
conseguito l’idoneità della lingua inglese.
Laurea specialistica quinquennale a ciclo
unico (classe 4S, ex DM 03,11,1999)
Per conseguire questa laurea lo studente
deve avere sostenuto esami per 32
annualità pari a 300 crediti universitari
(cfu) ed avere certificato la conoscenza
obbligatoria della lingua inglese.
Laurea (triennale) in Disegno industriale
(Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509.
Per conseguire la Laurea in Disegno
industriale lo studente deve aver acquisito
almeno 180 crediti formativi universitari
(cfu), e avere certificato la conoscenza
obbligatoria della lingua inglese.
Crediti formativi universitari (cfu)
Unità di misura temporale dei corsi di
studio sono i crediti formativi universitari
(cfu).
Ad 1 credito corrispondono 25 ore di lavoro
complessivo dello studente.
La quantità media di lavoro di
apprendimento (sapere + saper fare) svolto
in un anno da uno studente impegnato a
tempo pieno negli studi universitari è
convenzionalmente fissata in 60 crediti.
annuali.
Il CdL in Disegno industriale è organizzato
su base annuale e per cicli didattici
semestrali e/o annuali.
4.1.4 Calendari delle attività didattiche
L’organizzazione temporale della didattica
dei singoli corsi di studio è curata dal
Preside d’intesa con il Presidente del
Consiglio Unitario di Classe. Essa è relativa:
• al calendario annuale delle attività
didattiche;
• al calendario settimanale delle lezioni,
con l’indicazione dei professori ufficiali del
corso di insegnamento e delle aule ove si
svolgeranno le lezioni.
Contestualmente alla pubblicazione dei
calendari didattici, sono pubblicate anche
le date delle sessioni e degli appelli
d’esame, e le relative commissioni.
4.1.6 Architettura didattica dei singoli
corsi di insegnamento
Per ciascun corso di insegnamento di
ciascun corso di studi attivato, il presente
regolamento individua:
• l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o a un ambito didattico, allo
scopo di assicurarne la corretta copertura
didattica;
• l’appartenenza ad un anno di corso o a
un ciclo didattico con cui condivide gli
obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti
dal curriculum del corso di studi;
• gli obiettivi formativi specifici ed i
contenuti disciplinari minimi in base ai
quali il professore ufficiale del corso
articolerà il suo progetto didattico;
• i crediti corrispondenti, con la specifica
individuazione di quelli dedicati al “sapere”
e di quelli dedicati al “saper fare”;
• le tipologie didattiche previste,
nell’ambito di quelle individuate dal
presente regolamento;
• le propedeuticità di esami richieste;
• le modalità di verifica del profitto,
necessaria per l’acquisizione dei relativi
crediti, nell’ambito di quelle individuate dal
presente regolamento.
4.1.5 Architettura didattica dei corsi di
studio
Il CdLs in Architettura è strutturato su base
annuale e per cicli didattici biennali e
4.1.7 Architettura didattica di altre attività
formative (stage, tirocini, ecc.)
Per ciascun corso di studi attivato a norma
del presente regolamento didattico può
4.1.9 Frequenza delle attività didattiche
La regolare frequenza a tempo pieno dei
corsi di insegnamento secondo le forme e i
modi previsti dalla docenza, volta
all’acquisizione del “sapere” e allo
svolgimento delle attività applicate relative
all’esercizio del “saper fare”, sono la
condizione indispensabile per essere
ammessi a sostenere gli esami di profitto
che, se superati, consentono l’acquisizione
dei crediti.
4.1.10 Trasferimento e riconoscimento dei
crediti
Gli studenti che abbiano acquisito crediti
presso altre istituzioni universitarie
nazionali e della Unione Europea potranno
richiederne il riconoscimento al Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, previa presentazione di
documentata certificazione, anche
sostituendo alcune delle attività formative
previste nel corso di studio, con altre svolte
in precedenza e a quelle affini.
La richiesta potrà essere accolta (anche
parzialmente) dal Consiglio Unitario di
Classe, in architettura e Disegno
Industriale, previa verifica dell’equivalenza
dei contenuti culturali e degli obiettivi
formativi fra le attività svolte dallo studente
e quelle per cui si richiede la sostituzione.
Le norme che regolano i trasferimenti o i
passaggi da altri Corsi di Studio o da altre
Facoltà del Politecnico o di altra Università
sono riportate negli specifici regolamenti
didattici di ciascun corso di studi.
In mancanza di norme specifiche il
Consiglio Unitario di Classe valuterà
l’eventuale riconoscimento totale o parziale
della carriera di studio fino a quel momento
seguita, con la convalida di esami sostenuti
e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di
corso al quale lo studente viene iscritto e
l’eventuale debito formativo da assolvere.
Non è ammesso il riconoscimento della
carriera di studio ai fini dell’ammissione ai
corsi di studio a numero programmato
(CdLs in Architettura e CdL in Disegno
industriale), il cui esame di ammissione
dovrà essere sostenuto da tutti i
provenienti da altri corsi di studio.
Il riconoscimento da parte del Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, di crediti acquisiti presso altre
università italiane o estere (o ad esse
assimilabili) può essere determinato in
forme automatiche da apposite
convenzioni approvate dal Senato
Accademico; tali convenzioni potranno
altresì prevedere la sostituzione diretta,
all’interno dei curricula individuali, di
attività formative impartite dall’Ateneo e
richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi
di studio con attività formative impartite
presso altre Università italiane o estere (o
ad esse assimilabili).
4.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti
per attività formative pre-universitarie
Potrà altresì essere richiesto il
riconoscimento di crediti acquisiti dallo
studente, sempre previa documentata
certificazione, in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e
realizzazione abbia concorso questo
Ateneo, finalizzate all’acquisizione di
competenze e abilità professionali, nonché
di altre competenze e abilità maturate. In
tal caso, previo parere del Consiglio
Unitario di Classe, in Architettura e Disegno
Industriale, le attività formative svolte
potranno essere riconosciute ai fini del
raggiungimento dei crediti necessari per
conseguire il titolo di studio.
4.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso
ai corsi di studio
Sia per il CdLs in Architettura che per il CdL
in Disegno industriale, entrambi a numero
programmato, l’accesso è regolato da
specifiche norme contenute nei rispettivi
Regolamenti didattici, in conformità alle
norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari.
Il numero di accessi e le modalità delle
prove di ammissione sono stabiliti dal S.A.,
su proposta del Consiglio di Facoltà e del
Consiglio Unitario di Classe. L’iscrizione al
1° anno di corso avviene per concorso.
Esso sarà espletato anche se il numero
delle domande è inferiore al numero
programmato dei posti disponibili.
È titolo per l’iscrizione il Diploma previsto
dal D.M. n.509/99 “Regolamento recante
norme concernenti l’autonomia didattica
degli Atenei” ed il collocamento in
posizione utile nella graduatoria
dell’esame di concorso.
Tutte le norme e le procedure relative al
concorso per l’iscrizione al 1° anno del
corso di laurea specialistica in Architettura,
sono stabilite annualmente dal MIUR con
apposito decreto.
4.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento
I corsi di insegnamento sono strutturati
secondo differenti tipologie in relazione
agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di
essi nell’ambito dell’architettura didattica
generale del corso di studio cui
appartengono.
Essi pertanto sono:
• monodisciplinari annuali, costituiti da
almeno 7 crediti;
• monodisciplinari corrispondenti a mezza
annualità, costituiti da almeno 3,5 crediti;
• integrati, formati dal coordinato apporto
di più moduli didattici che sommati sono
corrispondenti a una annualità o a mezza
annualità. Il corso di insegnamento
integrato è costituito come un corso di
insegnamento monodisciplinare, ma le
lezioni sono svolte in moduli coordinati di
almeno 1 credito ciascuno (25 ore), e svolti
da due o al più tre professori ufficiali che
4
4.1 I regolamenti didattici della Facoltà
essere prevista, oltre ai corsi di
insegnamento ufficiali l’attivazione di altre
attività formative previste dalle norme in
vigore, ritenute adeguate al conseguimento
degli obiettivi formativi.
4.1.8 Status degli studenti
Le norme specifiche, fissate dal
regolamento d’Ateneo, attribuiscono a
ciascuno studente, all’inizio di ogni A.A., lo
status di:
• studente iscritto “in corso”;
• studente iscritto “fuori corso”;
• studente “ripetente” d’anno (solo per gli
studenti trasferiti con debito formativo).
29
4. I regolamenti didattici
4
30
faranno parte della commissione di esame;
• laboratori, costituiti da almeno 7,5
crediti. Sono strutture didattiche di natura
interdisciplinare destinate allo svolgimento
di attività teorico-pratiche (comprensive di
esercitazioni, attività tecniche, visite
guidate, prove di accertamento, correzione
e discussione di elaborati, ecc…) che hanno
per fine la conoscenza, la cultura, la pratica
e l’esercizio del progetto. Alla costituzione
di un corso di laboratorio concorrono due
insegnamenti di differente settore
scientifico-disciplinare, uno dei quali è
dominante (ad esso sono assegnati o 2/3 o
3/4 dei crediti complessivi). Responsabile
del laboratorio è il professore ufficiale della
disciplina caratterizzante il laboratorio
medesimo.
4.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna
attività formativa è subordinata al
superamento di una verifica.
Per essere ammesso a sostenere la verifica
lo studente deve risultare regolarmente
iscritto all’anno accademico in corso ed
averne frequentato le relative attività
didattiche.
Gli esami di profitto sono rivolti ad
accertare la maturità e la preparazione
dello studente nella materia del corso di
insegnamento in relazione al percorso di
studio seguito.
Gli esami di profitto consistono di norma in
un colloquio o esame orale pubblico.
Altre modalità di verifica
dell’apprendimento sono indicate, laddove
previste, nella guida annuale degli studi,
pubblicata all’inizio dell’ A. A. Tali altre
modalità di verifica dell’apprendimento
consistono in prove scritte: in genere
svolgimenti di tracce o esercizi, di cui sono
rese note all’inizio dei corsi le tipologie.
Per tutte le modalità integrative o
sostitutive il candidato ha il diritto di
prendere visione dei propri elaborati dopo
la valutazione.
Il materiale prodotto dallo studente, a
qualsiasi titolo e quale che sia la sua
natura (cartacea, informatica, ecc.), per la
valutazione del profitto, rimane di proprietà
dello studente stesso.
Gli appelli d’esame hanno luogo
esclusivamente nelle sessioni di esame,
estiva, autunnale e invernale, nei giorni
definiti dal calendario annuale delle attività
didattiche.
Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali
deroghe per gravi ed eccezionali motivi,
devono essere autorizzate dal Preside. In
nessun caso la data d’inizio di un appello
può essere anticipata.
Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento
sono soltanto due per ogni sessione; e non
possono essere articolati in più di due
sedute d’esame (comunque tali sedute
devono restare confinate nello spazio
temporale assegnato a ciascuno dei due
appelli).
4.1.15 Commissioni d’esame
Le Commissioni d’esame sono costituite
esclusivamente da professori ufficiali della
facoltà, e sono composte da almeno due
componenti:
• il professore ufficiale dell’insegnamento,
con funzioni di Presidente;
• un docente dello stesso settore
scientifico-disciplinare o di settore affine.
Le Commissioni d’esame possono
comprendere, oltre ai componenti effettivi,
anche componenti supplenti, che possono
partecipare alle sedute di esame ad
integrazione della Commissione.
Le Commissioni sono nominate dal Preside
per la durata di un anno accademico, su
proposta del Consiglio Unitario di Classe.
In caso di impedimento del Presidente
della Commissione, il Preside della Facoltà
nomina temporaneamente un suo
sostituto.
4.1.16 Valutazioni d’esame
Gli esami sono tutti valutati in trentesimi,
quale che sia il numero di crediti loro
attribuiti.
La Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 30 punti interi. L’esame si intende
superato quando il voto conseguito è pari o
superiore a 18/30. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 30/30 la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode.
Non essendo uguale il numero di crediti per
ogni insegnamento, la “media” degli esami
di profitto, necessaria ai fini della
ricostruzione della carriera, è “pesata” in
relazione ai crediti attribuiti a ciascun
insegnamento.
Esempio:
a) esame 7 crediti con voto 30
b) esame 3,5 crediti con voto 30
c) esame 5 crediti con voto 28
30 x (7) + 30 x (3,5) + 28 x (5)
15,5
media pari a 29,35
L’esame viene verbalizzato sugli appositi
verbali predisposti dalla segreteria
didattica del Consiglio Unitario di Classe in
Architettura e Disegno Industriale. Per
ciascuna sezione d’esame è predisposto un
apposito verbale.
In ciascun verbale vanno apposte le firme
dei candidati ed indicati gli argomenti
discussi ed i voti finali.
Per ciascun candidato sono apposte le
firme dei Commissari che hanno effettuato
l’esame.
A fine di ciascuna sessione d’esame i
Presidenti delle Commissioni hanno
l’obbligo di curare la consegna dei verbali e
degli statini alla “Segreteria didattica” del
corso di studi.
4.1.17 Esame di laurea
La prova finale prevede la presentazione di
un elaborato, eventualmente articolato in
più parti e sviluppato attraverso l’apporto
di più discipline, nonché la discussione dei
contenuti dell’elaborato stesso da parte
del laureando, con una successiva
valutazione da parte della Commissione.
La tesi è svolta sotto la guida di un relatore
e di eventuali correlatori.
La valutazione conclusiva tiene conto
dell’intera carriera dello studente
all’interno del corso di studi e della prova
finale, nonché di ogni altro elemento
strumenti audiovisivi e/o informatici
disponibili presso la Facoltà, ovvero forniti
dal candidato, compatibili con
l’organizzazione della seduta di Laurea. Lo
svolgimento delle prove finali è pubblico.
Possono essere ammessi a sostenere
l’esame di laurea solo gli studenti che
abbiano conseguito il numero minimo di
crediti previsti nel presente regolamento
didattico, e che siano in regola con il
pagamento delle tasse universitarie.
4.1.18 Revisione annuale del regolamento
didattico
Nel rispetto degli ordinamenti didattici di
Facoltà e in accordo alle valutazioni
strategiche del Consiglio Unitario di Classe,
in Architettura e Disegno Industriale, i
regolamenti didattici dei corsi di studio
sono annualmente rivisitati nei tempi e nei
modi indicati dal Senato Accademico.
Consiglio di Facoltà e Consiglio Unitario di
Classe definiscono i piani di studi ufficiali
dei corsi di studio attivati, comprendenti le
denominazioni degli insegnamenti da
attivare.
In particolare essi:
a) deliberano in merito al numero dei posti
a disposizione degli iscritti al 1° anno e
stabiliscono i criteri per le prove di
ammissione, laddove non previsti dal
MIUR;
b) stabiliscono i corsi ufficiali di
insegnamento (monodisciplinari od
integrati) che costituiscono le singole
annualità, nel rispetto dei vincoli fissati
dal presente regolamento;
c) definiscono (quando necessario)
l’articolazione di eventuali moduli
didattici coordinati di corsi
monodisciplinari, di corsi integrati e
delle loro corrispondenze a frazioni di
annualità o ad annualità piene;
d) ripartiscono il monte crediti di ciascuna
area fra le annualità che vi afferiscono,
precisando per ogni corso la frazione
destinata alle attività teorico-pratiche;
e) fissano le eventuali frazioni temporali
delle discipline afferenti ad una
medesima annualità integrata;
f ) deliberano in merito alle discipline
attraverso cui sono sviluppati i corsi di
studio, rispettando il contenuto
dell’ordinamento didattico;
g) deliberano in merito all’organizzazione
dei corsi monodisciplinari e/o integrati,
nonché dei laboratori, secondo percorsi
didattici coerenti di cui sono
formalizzati i criteri di impostazione e le
finalità formative, purché nel rispetto
dei vincoli fissati dagli ordinamenti
didattici della Facoltà.
Per quanto riguarda il monte complessivo
dei crediti, i regolamenti didattici dei
singoli corsi di studio definiscono
univocamente quante e quali ore sono
dedicate a ciascun tipo di corso di
insegnamento (monodisciplinari, integrati,
laboratori), e quante e quali ore sono
dedicate a ciascun modulo eventuale.
Inoltre i regolamenti didattici devono
specificare pure univocamente la
titolazione di ogni corso o modulo.
4
4.1 I regolamenti didattici della Facoltà
rilevante.
La Commissione giudicatrice può essere di
undici (11) membri o di sette (7) membri.
I membri della Commissione esaminatrice
sono docenti ufficiali del Corso di studi.
Nel caso di undici (11) membri la
Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 110 punti interi, avendo a disposizione
ciascun commissario 10 punti interi a
propria disposizione. L’esame si intende
superato quando il voto finale conseguito è
pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 110/110, la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode.
Nel caso di sette (7) membri la
Commissione, per esprimere
collegialmente il proprio giudizio, dispone
di 70 punti interi, avendo a disposizione
ciascun commissario 10 punti interi a
propria disposizione. L’esame si intende
superato quando il voto finale conseguito è
pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la
votazione conseguita sia di 70/70, la
Commissione può concedere all’unanimità
la lode. Il voto finale sarà comunque
espresso in centodecimi, attraverso
opportuna riconversione proporzionale.
L’elaborato consiste in un progetto e in uno
studio su argomenti che rientrano fra gli
obiettivi del singolo corso di studio.
I regolamenti didattici di ciascun corso di
studi, riportano le norme particolari
relative alla presentazione e alla
elaborazione della tesi di laurea.
Le modalità di presentazione orale saranno
concordate di volta in volta con i relatori; i
candidati comunque potranno avvalersi di
31
4.2. Regolamento didattico
del corso di laurea specialistica
in Architettura (XIX)
4. I regolamenti didattici
4
32
4.2.1 Carattere del corso di laurea in
Architettura
La Facoltà di Architettura di Bari attiva
per il corrente AA il corso di laurea
magistrale (CdLm) di cinque anni a ciclo
unico in “Architettura” (Classe n. 4/S)
conformandosi alle prescrizioni del D.M.
28.11.2000 “Determinazione delle classi
delle Lauree Specialistiche Universitarie”
nonché a quelle del D.M. n. 270 del
2.10.2004 “Modifiche al regolamento
recante norme concernenti l’autonomia
didattica degli Atenei” ed in particolare
all’art. 6 c. 3 di quest’ultimo D.M.
La Laurea magistrale in Architettura della
Facoltà di Architettura del Politecnico di
Bari fa parte di quei diplomi, certificati
ed altri titoli di formazione nel settore
dell’architettura che sono oggetto di
reciproco riconoscimento tra gli Stati
membri dell’Unione Europea, e come
tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta
ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT),
del 4.12.2003 (pp.2-4). Il corso di studi è di
durata quinquennale, e prevede il rilascio
del titolo di “laureato magistrale”.
In ottemperanza a quanto prescritto dal
D.M. 509/99 il cdls adotta il sistema dei
crediti per agevolare la mobilità degli
studenti, compresi quelli in corso e fuori
corso già iscritti al corso di Laurea in
Architettura ex Tab. XXX (D.M. 24.02.1993),
verso il cdls di nuova istituzione.
Il corso di studi prevede due indirizzi:
uno “generale” e uno “classico”.
Per l’A.A. 2008-09 (XIX) il numero
complessivo dei posti a disposizione per
gli iscritti al 1° anno è 150 (di cui quello
degli studenti ammissibile all’indirizzo
classico è fissato in 25) integrati dagli
eventuali trasferimenti di studenti della
Facoltà di Architettura di Bari provenienti
da anni successivi sino al numero massimo
complessivo non superiore a 50.
4.2.2 Durata degli studi e spendibilità
della laurea magistrale in Architettura
La sua durata è di cinque anni per un monte
totale di almeno 300 crediti (di cui almeno
180 da svilupparsi intra moenia) pari a 32
annualità d’esame.
L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli
didattici, ciascuno dotato di una sua finalità
specifica:
• il primo ciclo, destinato alla formazione di
base, corrisponde ai primi due anni di corso;
• il secondo ciclo, destinato alla formazione
scientifico-tecnica e professionale,
corrisponde al terzo e al quarto anno;
• il terzo ciclo, infine, corrispondente al
quinto anno, è destinato a specifici
approfondimenti tematici e disciplinari e alla
elaborazione della tesi di laurea.
Ciascun anno di corso comprende 30
settimane di attività didattica, che possono
essere articolate anche in distinti periodi (p.
es. due semestri).
Dopo il superamento degli esami previsti, lo
studente è ammesso a sostenere l’esame di
laurea con il quale la Facoltà gli conferisce il
titolo di “laureato specialista in architettura”.
Questo titolo costituisce qualifica
esclusivamente accademica: esso consente
l’ammissione all’esame di Stato, che, se
sostenuto con successo, è certificato da un
altro diploma, rilasciato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
che abilita all’esercizio indipendente della
professione di architetto (questa potrà
essere effettivamente praticata solo dopo
l’iscrizione all’albo professionale).
4.2.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del
monte-crediti di base
L’attività didattica dei tre cicli è organizzata
in corsi ufficiali di insegnamento,ognuno
dei quali è articolato ai soli fini didattici, in
aree disciplinari. Ogni area disciplinare fa
capo ad uno o più settori scientifico
disciplinari. Ad esse è assegnato un numero
di crediti di base.
In accordo al D.M. 509/1999, in ciascun
corso di insegnamento il numero
complessivo di crediti è successivamento
stabilito in funzione degli obiettivi specifici
della formazione e dello svolgimento di
attività formative stabilite dal manifesto
annuale degli studi.
4.2.4 Definizione degli ambiti disciplinari
e discipline inserite nel corso di laurea
specialistica in Architettura
Al fine di garantire agli studenti le
fondamentali conoscenze teoriche e la
pratica di attività di sperimentazione
applicata, i contributi didattici e formativi
di ciascuno degli ambiti disciplinari
assumono a loro fondamento i contenuti
minimi disciplinari così come già definiti
nella tabella XXX ex D.M. 24 febbraio 1993,
e successivamente nella declaratoria dei
settori scientifico-disciplinari contenuta
nell’allegato B al D.M. 4 ottobre 2000, di
cui già all’art.1 del D.M. 23 dicembre 1999.
4.2.5 Organizzazione della didattica e
corsi di insegnamento
L’attività didattica del corso di laurea
specialistica in Architettura si articola in una
parte formativa orientata all’apprendimento
e alla conoscenza di teorie, metodi e
discipline; ed in una parte teorico-pratica
orientata all’apprendimento e all’esercizio
del “saper fare” nel campo delle attività
strumentali o specifiche della professione.
L’attività didattica è organizzata sulla base
di annualità, costituite da corsi ufficiali di
insegnamento.
Al fine di consentire un’articolazione
dell’attività didattica, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici
corrispondenti a frazioni di annualità.
Pertanto gli esami di profitto possono
essere sostenuti su (cfr. 4,1,13):
• corsi di insegnamento monodisciplinari
annuali;
• corsi di insegnamento monodisciplinari
corrispondenti a mezza annualità;
• corsi di insegnamento integrati;
• laboratori.
Per assicurare un’idonea assistenza
didattica, anche secondo quanto previsto
dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo
1990, nei Laboratori è assicurato un
rapporto personalizzato fra discenti e
docenti tale da consentire il controllo
Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica
potranno essere svolti anche presso
qualificate strutture degli istituti di ricerca
scientifica nonché dei reparti di ricerca e
sviluppo di enti ed imprese pubbliche o
private operanti nel settore dell’architettura,
dell’ingegneria civile e dell’urbanistica,
previa stipula di apposite convenzioni che
possono prevedere anche l’utilizzazione di
esperti appartenenti a tali strutture ed
istituti, per attività didattiche speciali (corsi
intensivi, seminari, stage). Su delibera del
Consiglio di Facoltà tali attività didattiche
sono quotate in crediti fino alla concorrenza
massima di una annualità.
Nell’ambito dell’indirizzo classico alcuni
corsi del I e II ciclo si svolgono nell’ambito di
stage previsti sia in località archeologiche
italiane che estere. Le spese per i viaggi e le
permanenze fuori sono a carico degli
studenti salvo i contributi previsti dal
Politecnico di Bari e la disponibilità di
alloggi nelle sedi di missione durante gli
stage di scavo del II ciclo.
4.2.6. Cicli didattici
I tre cicli dell’attività didattica di cui al
punto 4.2.2 sono così definiti per finalità
didattiche:
4.2.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno)
È destinato alla formazione di base.
Alla fine del primo ciclo lo studente deve
dimostrare attraverso le verifiche di profitto
di avere appreso gli elementi fondamentali
della logica dell’architettura, della sua
costruzione, della storia dei componenti
essenziali dello spazio dell’architettura,
nonché le tecniche fondamentali della
rappresentazione dell’architettura e le
discipline propedeutiche al controllo
tecnico del progetto; e deve saper
pervenire ad una prima sintesi di progetto
nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali.
Inoltre per l’indirizzo “classico” lo studente
deve dimostrare di avere appreso le
tecniche fondamentali del rilievo e della
rappresentazione manuale e digitale
dell’architettura; e deve inoltre dimostrare
di aver acquisto le conoscenze storiche,
archeologiche e architettoniche di base
relative al mondo antico.
Discipline del primo ciclo
Concorrono alla definizione del I ciclo
discipline appartenenti a differenti settori
scientifico-disciplinari (organizzate a fini
esclusivamente didattici in “aree
disciplinari”), cui fanno riferimento
insegnamenti di diversa natura e durata,
per un totale di 120 crediti, pari a 13
annualità, per ciascuno degli indirizzi.
4.2.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno)
È destinato alla formazione scientificotecnica e professionale.
Alla fine del secondo ciclo lo studente deve
dimostrare attraverso le verifiche di
profitto, di essere in grado di pervenire a
sintesi progettuali esecutive nei campi
della progettazione architettonica e
urbanistica, della costruzione
dell’architettura, del restauro dei
monumenti (lo strumento progettuale è
adesso il metodo specifico di conoscenza
degli allievi).
In particolare per l’indirizzo classico lo
studente deve dimostrare, attraverso le
specifiche verifiche di profitto, di aver
acquisito gli elementi essenziali della
metodologia della ricerca archeologica, di
saper affrontare un rilievo ai diversi livelli
di scala, facendo ricorso alle metodologie
di volta in volta ritenute più idonee, di aver
acquisito le cognizioni necessarie ad
interpretare i resti architettonici, di saper
produrre elaborati che restituiscano
scientificamente le forme originarie di
un’architettura antica, nei limiti consentiti
dal sopravvissuto nonché di sapersi
avvalere di tale prodotto ai fini della
comprensione storica dell’edificio stesso e
dell’elaborazione di eventuali progetti di
restauro.
Discipline del secondo ciclo
Concorrono alla definizione del II ciclo
discipline appartenenti a differenti settori
scientifico-disciplinari (organizzate a fini
esclusivamente didattici in “ambiti
disciplinari”), cui fanno riferimento
insegnamenti di diversa natura e durata,
per totale di 120 crediti, pari a (8+7) esami.
4.2.6.3 Terzo ciclo (5° anno)
È destinato a specifici approfondimenti
tematici e disciplinari e all’elaborazione
dell’esame di laurea.
Qui lo studente, avendo ormai delineato i
propri specifici interessi, deve dimostrare
attraverso sue originali proposte, la
raggiunta capacità di operare sintesi
progettuali, pertinenti e verificabili
nell’ambito delle conoscenze e del dibattito
culturale sulla costruzione dello spazio in
ogni scala.
I piani di studio individuali sono strutturati
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI)
individuale della pratica del progetto; e
pertanto non possono essere ammessi più
di 50 allievi per ogni Laboratorio.
I laboratori da attivarsi sono:
• Laboratori 1-4 di Progettazione
architettonica, caratterizzato da discipline
del ssd ICAR 14 (Composizione
architettonica e urbana);
• Laboratori 1-2 di Costruzione
dell’architettura, caratterizzato da discipline
del ssd ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura)
e del ssd ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni);
• Laboratorio di Restauro, caratterizzato da
discipline del ssd ICAR 19 (Restauro);
• Laboratorio di Urbanistica, caratterizzato
da discipline del ssd ICAR 21 (Urbanistica);
• Laboratorio di sintesi finale, caratterizzato
da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione
architettonica e urbana), e da un’altra
disciplina presa dai settori: ICAR 09 (Tecnica
delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia
dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR
21 (Urbanistica).
Nel Laboratorio di sintesi finale lo studente
è guidato, in accordo al proprio piano di
studi, attraverso l’apporto di più discipline
alla matura e completa preparazione di un
progetto d’architettura nei diversi campi
dell’applicazione professionale.
I laboratori di sintesi finale fanno parte dei
laboratori di laurea (cfr. 4.2.6.3) e vengono
istituiti all’inizio di ogni semestre dal
Consiglio di Facoltà, che ne definisce la
correlazione con la tesi di Laurea.
Il laboratorio di sintesi finale non prevede un
esame di profitto ma rilascia una
ammissione all’esame di laurea certificata
dai docenti che hanno condotto il
laboratorio frequentato dallo studente.
33
4. I regolamenti didattici
4
34
all’interno di particolari strutture didattiche
denominate “laboratori di laurea”.
Discipline ed esami del terzo ciclo
Concorrono alla definizione del III ciclo
discipline che fanno riferimento a
insegnamenti di diversa natura e durata,
per un totale di 60 crediti, pari a 5,5
annualità.
Dei 60 crediti complessivi, 6 sono da
assegnarsi ad attività didattico-pratiche da
svolgersi ai fini del tirocinio/stage o sotto
la guida diretta del Collegio dei docenti del
laboratorio di laurea, o presso qualificate
strutture di istituti di ricerca scientifica
nonché reparti di ricerca e sviluppo di Enti
e imprese pubbliche e/o private operanti
nel settore dell’architettura, dell’ingegneria
civile e dell’urbanistica, previa stipula di
apposite convenzioni. Esse possono
consistere anche in attività didattiche
speciali (corsi intensivi, seminari) svolte
con l’utilizzazione di esperti.
I Laboratori di laurea
Il laboratorio di laurea è una struttura
didattica a cui fanno riferimento tutti i corsi
del 5° anno (ad eccezione
dell’insegnamento di Estimo) per un totale
di 52,5 crediti.
In particolare esso comprende:
• il laboratorio di sintesi finale;
• tre insegnamenti (ciascuno di 10 crediti),
le cui ore sono tutte dedicate allo
svolgimento di attività di ricerca finalizzate
alla redazione della tesi (i docenti ufficiali
hanno il ruolo di tutor);
• lo stage (6 crediti).
Disciplinarmente ciascun laboratorio di
laurea si caratterizza in base a tre
parametri:
• la scala dimensionale (architettura, città,
territorio);
• i settori scientifico-disciplinari di
riferimento (almeno tre);
• la tematica di ricerca e di progetto, che fa
riferimento al patrimonio consolidato di
ricerche e progetti della Facoltà e del
Dipartimento ICAR.
Programmazione e istituzione dei
laboratori di laurea
Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di
laurea, per ciascun A.A.:
• due serie di laboratori di laurea, ciascuno
della durata di 11 mesi:
- una parte a settembre e si conclude a
luglio;
- l’altra parte a marzo e si conclude a
febbraio;
• due appelli straordinari (uno a dicembre
come prolungamento della sessione
autunnale; ed uno ad aprile come
prolungamento della sessione invernale)
destinati unicamente agli esami del 4°
anno.
Prima dell’inizio di ciascun semestre
(ottobre e marzo), il Consiglio di Facoltà, su
proposta del Consiglio Unitario di Classe:
-determina il numero dei laboratori di
laurea da attivare in base al numero degli
studenti che si trovano a quella data nelle
condizioni di potersi iscrivere;
-definisce e rende note le denominazioni
dei laboratori di laurea sulla base dei
progetti didattici elaborati dai collegi dei
docenti;
-approva le afferenze dei docenti ai
differenti laboratori.
Successivamente il Consiglio di Facoltà, in
base al numero degli studenti iscritti ai
differenti laboratori di laurea:
• approva la composizione complessiva del
laboratorio di laurea;
• procede alla loro attivazione
(assegnazione di spazi e attrezzature).
Iscrizione ai laboratori di laurea e loro
attivazione
Condizioni necessarie per iscriversi ai
laboratori di laurea sono:
• avere superato tutti gli esami del I e II ciclo;
• essere in possesso della certificazione
della conoscenza obbligatoria della lingua
inglese.
Dopo la presentazione pubblica e on line
dei progetti didattici, i laureandi fanno la
loro opzione per i laboratori.
Alla domanda di iscrizione sono allegati:
• L’autocertificazione relativa al
superamento di tutti gli esami richiesti;
• una breve relazione dalla quale dovranno
evincersi le motivazioni per le quali si
chiede l’iscrizione a quel laboratorio di
laurea, quel tipo di progetto di sintesi
finale, quella specifica tesi di ricerca, ecc.;
• il curriculum studiorum, costituito da una
descrizione dei momenti ritenuti più
significativi della propria formazione,
comprendente il portfolio (elaborati grafici)
dei progetti e delle ricerche prodotti
individualmente, ritenuti più significativi.
Struttura e composizione dei laboratori di
laurea
Ciascun laboratorio di laurea è costituito di
norma:
• da un Collegio di Docenti, in genere 3
docenti di ruolo, di cui uno con funzione di
coordinatore e responsabile del laboratorio
di sintesi finale. Il Collegio dei docenti
prima dell’inizio di ogni semestre
elaborano un progetto didattico e di ricerca
esecutivo, necessario all’istituzione del
laboratorio stesso;
• da 6 laureandi, ciascuno dei quali è
tenuto ad elaborare individualmente, di
intesa con il Collegio e nell’ambito del
progetto didattico e di ricerca proposto dal
Collegio stesso e in collaborazione con gli
altri laureandi, un progetto di architettura e
una ricerca il cui obiettivo è la stesura del
capitolo di propria competenza della tesi.
Il progetto di sintesi
Il progetto d’architettura elaborato dai
laureandi è in stretta correlazione con
l’attività di ricerca, che ne costituisce la
base scientifica.
La tesi di ricerca
La sua elaborazione serve a dimostrare
l’attitudine del laureando alla ricerca,
all’approfondimento critico, alla
speculazione teorica sui problemi di
architettura. Si configura generalmente
costituita di tre parti:
• testo critico;
• documentazione: sono i materiali
“inediti” rintracciati durante il lavoro,
materiale prima del tutto sconosciuto alla
comunità scientifica. In questo caso si
tratta in genere di materiali cartacei
provenienti da archivi o biblioteche: libri,
disegni esistenti, documenti ma anche
rilievi, foto, ecc.;
• apparati critici: bibliografia ragionata,
nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc.
Esame di laurea specialistica in Architettura
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea magistrale in Architettura è
necessario:
• avere ottenuto almeno 300 crediti per
attività didattiche e di ricerca;
• avere ricevuto la idoneità rilasciata dal
laboratorio di sintesi finale.
L’esame di laurea consiste:
• nella discussione del progetto di sintesi
finale;
• nella discussione della tesi di ricerca.
La valutazione si riferisce sia al progetto di
sintesi che alla tesi di ricerca, e assume
come base la media dei voti riportati negli
esami di profitto.
Commissioni di laurea
La Commissione esaminatrice é formata da
undici membri, professori ufficiali della
Facoltà.
Della Commissione fa parte solo il
coordinatore del laboratorio di laurea, ma
Criteri di valutazione
Il voto dell’esame di laurea deriva da:
• media degli esami di profitto espressa in
centodecimi (a), cui va a sommarsi:
• la media pesata delle valutazioni
espressa in decimi (b) dei singoli
commissari relativa al progetto di sintesi
finale e alla tesi di ricerca.
Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di
110 é possibile avanzare la proposta di
lode.
Acquisizione dei risultati e loro
pubblicazione
Al fine di non disperdere l’attività di ricerca
prodotta dai laboratori di laurea con
l’elaborazione delle tesi, la Facoltà
promuove l’acquisizione dei risultati
formalizzati:
• dei progetti di sintesi finale,
• delle tesi di ricerca
attraverso la loro elaborazione elettronica e
garantendo comunque il copyright agli
autori.
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI)
Esami del laboratorio di laurea
Per ciascun insegnamento dei laboratori di
laurea è istituita una commissione
costituita da professori ufficiali della
Facoltà, appartenenti allo stesso ssd. Gli
insegnamenti di stessa denominazione
hanno la stessa commissione. Ciascuna
commissione esamina gli studenti iscritti
all’esame, indipendentemente dal
Laboratorio di appartenenza.
I laboratori di sintesi rilasciano soltanto
un’idoneità che vale come ammissione
all’esame di laurea.
non gli altri membri del collegio.
Presidente della Commissione di norma é il
Preside o il Presidente del Consiglio
Unitario di Classe.
Le Commissioni sono nominate dal Preside.
In apertura di seduta il Presidente dà la
parola al coordinatore del laboratorio di
laurea.
Successivamente la parola passa ai
candidati che espongono in sequenza:
• il progetto di sintesi finale;
• la tesi di ricerca.
La seduta d’esame é pubblica per quanto
attiene alla tesi di ricerca.
Al termine il Presidente invita la
Commissione a ritirarsi per la discussione
di merito e per la valutazione.
35
4. I regolamenti didattici
4
36
4.2.7 Equipollenze fra laurea e laurea
specialistica
4.2.7.1 Disattivazione dei corsi di laurea
(cdl) in Architettura ex D.M. 24.02.1993 (G.
U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX, ed ex
D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994,
serie generale n. 9); e loro equipollenza
con il corso di laurea specialistica (cdls) in
Architettura ex D.M. 03.11.1999, n. 509.
A partire dall’A.A. 2006/2007 sono
disattivati tutti i cicli del CdL in Architettura
ex D.M. 24.02.1993; e contemporaneamente
sono attivati tutti i cicli del Corso di laurea
specialistica in Architettura.
Equivalenze fra insegnamenti
dell’ordinamento CdLS Classe n.4/S- D.
M.28/XI/2000 con il precedente
ordinamento ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2
luglio 1993, n. 153), Tabella XXX + ex D.R.
Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie
generale n. 9)
Per quanto attiene all’ordinamento
precedente comunemente detto N. O.,
valgono le seguenti equivalenze fra
insegnamenti:
Vecchio Ordimento / 1982-1990
1° e 2° anno
Storia dell’architettura 1a annualità
Storia dell’architettura 2a annualità
Tecnologie dei materiali da costruzione
Istituzioni di matematica
Istituzioni di matematica II
Urbanistica 1a annualità
Disegno e rilievo
Applicazioni di geometria descrittiva
Statica
3° e 4° anno
Caratteri tipologici dell’architettura
Storia dell’architettura contemporanea
Fisica tecnica e impianti
Sociologia urbana e rurale
Strumenti e metodi per il rilievo architettonico
Cultura tecnologica della progettazione I
Cultura tecnologica della progettazione II
5° anno
Estimo ed esercizio professionale
Nuovo Ordinamento / 1993-1994
Primo ciclo ex tabella XXX
Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale
Storia dell’architettura moderna
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
Istituzioni di matematiche 1a annualità
Istituzioni di matematiche 2a annualità
Urbanistica
Disegno dell’architettura I + Disegno dell’architettura II
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Statica I + Statica II
Secondo ciclo ex tabella XXX
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
Storia dell’architettura contemporanea
Fisica tecnica ambientale I + Fisica tecnica ambientale II
Sociologia urbana
Rilievo dell’architettura I + Rilievo dell’architettura II
Progettazione ambientale
Tecnologie del recupero edilizio
Terzo ciclo
Esercizio professionale dell’architettura
1993-1994
Primo ciclo n.o. ex tabella XXX
Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale (9 cfu)
Storia dell’architettura moderna (7,5 cfu)
Istituzioni di matematiche 1 (4,5 cfu) + Elementi di geometria analitica
(4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura)
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (4,5 cfu) + Stereotomia
(4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura)
Secondo ciclo n.o. ex tabella XXX
Urbanistica II (4 cfu)
Storia e metodi dell’architettura (3,5 cfu)
Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. I (4 cfu) + Caratteri tipologici e
morfologici dell’arch. II (3,5 cfu)
Storia dell’architettura contemporanea I + II (7 cfu)
2000
Primo ciclo CdLs (classe n.4/s)
Storia dell’arch. Antica (esonerati al 2° della parte di medioevale) (9 cfu)
Storia dell’architettura medioevale e storia dell’architettura moderna (7,5 cfu)
Istituzioni di matematiche 1 (9 cfu)
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu)
Secondo ciclo CdLs (classe n.4/s)
Teorie e tecniche della progettazione urbanistica (4 cfu)
Storia dell’architettura IV (3,5 cfu)
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura (7,5 cfu)
Storia dell’architettura contemporanea (7 cfu)
4.2.7.1 Indirizzo “generale”
CdLs in Architettura
• la preparazione storica tesa:
all’acquisizione delle conoscenze
specifiche relative alle architetture
prodotte nel corso del tempo come base
indispensabile per una cosciente attività di
progettazione; e conseguentemente
all’acquisizione di metodologie finalizzate
alla comprensione critica del fare
architettura;
• la preparazione tecnica e tecnologica
applicata alla conoscenza delle tecniche di
trasformazione dei materiali e di
produzione dei manufatti edilizi, nonché
delle analisi esigenziali e di costo;
• la preparazione scientifica per quel che
riguarda la conoscenza delle matematiche,
degli strumenti e metodi di calcolo delle
strutture, delle tecniche di analisi dei
fenomeni attinenti all’uso dello spazio
fisico e alla sua trasformazione.
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno
di corso, è necessario che lo studente
abbia sostenuto con esito positivo almeno
due annualità. In difetto, lo studente si
iscrive fuori corso.
Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai
corsi del II anno qualora lo studente
intenda sostenere l’esame, di cui si
richiede la propedeuticità, nella sessione
straordinaria di febbraio; nel caso l’esame
non venga superato l’iscrizione al corso
decade.
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1
2
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia)
Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno)
Per iscriversi al II ciclo (terzo anno) è
necessario aver superato, almeno tutti i
seguenti 11 esami su 14 complessivi:
1 Laboratorio 1° di Progettazione
architettonica
2 Laboratorio 2° di Progettazione
architettonica
3 Storia dell’architettura antica
4 Statica
5 Materiali e progettazione di elementi
costruttivi
6 Laboratorio 1° di Costruzione
dell’architettura
7 Fisica tecnica (m/2)
8 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I
9 Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II
10 Disegno dell’architettura
11 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
Coloro che allo scadere del 2° anno di
corso non abbiano superato tali annualità
entro l’appello straordinario invernale,
sono considerati studenti fuori-corso: tale
status permane fino a che non si superano
dette annualità.
4
4.2 Il corso di laurea magistrale in Architettura (VI)
L’indirizzo “generale” è dedicato alla
formazione specifica nel settore
dell’Architettura, e cioè alla formazione per
lo svolgimento di quelle attività “esercitate
abitualmente con il titolo professionale di
architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n.
85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad
assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti
architettonici che soddisfino le esigenze
estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia
e delle teorie dell’architettura, nonché
delle arti, tecnologie e scienze umane ad
essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in
quanto fattori che possono influire sulla
qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia
di urbanistica, pianificazione e tecniche
applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra
uomo e creazioni architettoniche e tra
creazioni architettoniche e il loro ambiente,
nonché la capacità di cogliere la necessità
di adeguare fra loro creazioni
architettoniche e spazi in funzione dei
bisogni e della misura dell’uomo;
6. della capacità di capire l’importanza
della professione e delle funzioni
dell’architetto nella società, in particolare
elaborando progetti che tengano conto dei
fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di
indagine e di preparazione del progetto di
costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di
concezione strutturale, di costruzione e di
ingegneria civile connessi con la
progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei
problemi fisici e delle tecnologie, nonché
della funzione degli edifici, in modo da
renderli intimamente confortevoli e
proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di
progettare edifici che rispondano alle
esigenze degli utenti nei limiti imposti dal
fattore costo e dai regolamenti in materia
di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle
industrie, organizzazioni, regolamentazioni
e procedure necessarie per realizzare
progetti di edifici e per l’integrazione dei
piani nella pianificazione.
In esso, con riferimento alla natura e alle
finalità proprie del CdLm in Architettura,
tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un
nucleo centrale costituito dalla cultura
della progettazione, cioè da quella serie di
metodologie di natura storica e scientifica
e di procedimenti di natura tecnico-estetica
necessari alla costruzione dello spazio
fisico. Essi, conseguentemente,
garantiscono il conseguimento degli
obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384
sull’architettura, attraverso:
• l’attività di progettazione applicata al
campo dell’architettura, della città, del
restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente
costruito in senso lato;
• la preparazione specifica nel campo delle
tecniche di rappresentazione in quanto
strumento conoscitivo fondamentale per la
progettazione e il disegno dello spazio
fisico;
37
4. I regolamenti didattici
4
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1 Laboratorio 1° di Progettazione
architettonica (almeno 12 cfu))
2 Laboratorio 2° di Progettazione
architettonica (almeno 11,5 cfu)
3 Materiali e progettazione di elementi
costruttivi (almeno 9 cfu)
4 Laboratorio 1° di Costruzione
dell’architettura (almeno 12 cfu)
5 Storia dell’architettura antica (almeno
9,5 cfu)
6 Statica (almeno 8,5 cfu)
7 Istituzioni di matematiche 1a. annualità
(almeno 9 cfu, con obbligo di sostenere
l’eventuale 2a. annualità come primo
esame)
8 Disegno dell’architettura (almeno 9 cfu)
9 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva (almeno 8,5 cfu)
10 Fisica tecnica (almeno 4 cfu)
Mobilità studentesca: programmi Socrates
Al fine di favorire il processo di
internazionalizzazione e di integrazione fra
gli Stati membri della UE, a partire dal terzo
anno di corso è consentita la
partecipazione ai concorsi per
l’attribuzione di borse di studio Socrates
per la mobilità studentesca, bandite dal
Politecnico di Bari.
Condizioni essenziali per parteciparvi sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno l’esame di
Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica.
38
Iscrizione al 4° anno di corso
Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno
di corso è necessario che lo studente abbia
superato almeno 2 annualità. In difetto, lo
studente si iscrive fuori corso.
Trasferimenti al 4° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver sostenuto tutti gli esami
del primo ciclo e inoltre aver superato
almeno le seguenti annualità:
1 Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica
2 Scienza delle costruzioni
3 Esami per un totale di 2 annualità;
oppure: 1 annualità + 2 semestralità;
oppure: 4 semestralità rivenienti dalle
seguenti aree disciplinari:
II Discipline storiche per l’architettura
III Teoria e tecniche per il restauro
architettonico
V Discipline tecnologiche per
l’architettura e la produzione edilizia
VI Discipline fisico-tecniche e
impiantistiche per l’architettura
VIII Progettazione urbanistica e
pianificazione territoriale
IX Discipline economiche, sociali,
giuridiche per l’architettura e l’urbanistica
Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno)
Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al
III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver
superato tutte le annualità del I e nel II ciclo.
Qualora avesse ancora esami da sostenere, si
iscriverà con riserva, contando ancora
sull’appello straordinario invernale per il
completamento degli esami.
Coloro che nell’appello straordinario invernale
non abbiano superato gli esami residui sono
considerati studenti fuori-corso.
Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli
studenti nei laboratori di laurea alle date
previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli
appelli straordinari per tutti coloro che, ancora
in debito di max 3 annualità, li chiederanno,
impegnandosi a concluderli prima
dell’apertura del successivo laboratorio. Il
calendario di questi appelli, tenuto conto
dell’elenco di tali studenti fornito dalla
Segreteria didattica, sarà concordato nelle
sue sequenze (distinte per ciascuno studente)
dal Presidente del Consiglio Unitario di Classe
con i gli studenti stessi.
Trasferimenti al 5° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato tutti gli esami
relativi al I e II ciclo inseriti nel regolamento
didattico del corso di laurea specialistica in
Architettura della Facoltà di Architettura di Bari.
Gli studenti che intendono trasferirsi
dovranno presentare alla Segreteria Studenti,
al fine di ottenere il nulla-osta del Politecnico,
il certificato di iscrizione nel precedente A.A.
con l’elenco degli esami sostenuti.
Conoscenza della lingua inglese
Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente
dovrà certificare almeno la conoscenza della
lingua inglese, in aggiunta a quella eventuale
di altre lingue dell’UE.
Propedeuticità d’esame del I ciclo
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - I ciclo
Ciclo
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
didattico di corso insegnamento
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
i
1°
l
2°
l
1
1
1
1
1
6
1
12
3
9,5
9
9
9
8,5
60
12
m/4
I
1
1
1,5
7
m
l
1
1
8,5
12
I
m
1
11,5
1
7,5
7
60
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 13 esami
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 1a. annualità
- Composizione elettronica della progettazione
architettonica
Teoria dell’architettura I
Storia dell’architettura antica
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I
Disegno dell’architettura
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 2a. annualità
- Caratteri dell’architettura
Teoria dell’architettura II
Storia dell’architettura medioevale + storia
dell’architettura moderna
Statica
Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura
- Progettazione di sistemi costruttivi
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Laboratorio di Urbanistica
- Storia e teorie dell’urbanistica
- Tecniche dell’urbanistica
Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II
Ambiti
disciplinari
Crediti per
insegnamento
icar 14
icar 14
i
i
9
3
icar 14
icar 18
icar 12
mat 05
icar 17
icar 17
i
ii
v
x
xi
xi
3
9,5
9
9
9
8,5
60
icar 14
icar 14
icar 14
icar 18
i
i
i
ii
9
3
1,5
7
icar 08
iv
8,5
icar 12
icar 12
v
v
9
3
icar 21
icar 21
mat 05
viii
viii
x
7,5
4
7,5
60
Non si può sostenere
l’esame di:
Se non si è sostenuto
l’esame di:
Laboratorio 2°
di Progettazione
architettonica
- Laboratorio 1° di
Progettazione
architettonica
Storia dell’architettura - Storia
medioevale
dell’architettura
+
antica
Storia dell’architettura
moderna
Laboratorio 1°
di Costruzione
dell’architettura
- Materiali e
progettazione di
elementi costruttivi
Istituzioni di geometria II - Istituzioni di geometria I
+
+
istituzioni di matematica - istituzioni
II
di matematica I
4
4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura
m/4
m
m
m
m
m
1
Settori
scientificodisciplinari
Legenda
l
Laboratorio
m
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso monodisciplinare
(mezza annualità)
Corso integrato
m/2
i
39
Propedeuticità d’esame del II ciclo
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - II ciclo
Ciclo
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
didattico di corso insegnamento
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla
definizione delle annualità)
ii
3°
4. I regolamenti didattici
4
l
1
0,5
0,5
1
1
7,5
3,5
4
8
8
L
1
10,5
l
m
l
l
I
I
40
10
m
m/2
m/2
m
I
m
4°
1
1
8
1
1
1
1
1
1
7,5
59
10,5
7
10,5
11
11
11
6
61
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 14 esami
Settori
Ambiti
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
Non si può sostenere
l’esame di:
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
- Progettazione architettonica 1a annualità
- Tecnica delle costruzioni
- Storia dell’architettura
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
Storia dell’architettura contemporanea
Teoria e storia del restauro
Scienza delle costruzioni
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
(fisica tecnica + fisica tecnica ambientale I)
icar 14
icar 09
icar 18
icar 14
icar 18
icar 19
icar 08
ing-ind
10-11
i
iv
ii
i
ii
iii
iv
vi
7
1,5
1,5
7,5
3,5
4
8
8
Storia dell’architettura - Storia dell’architettura
contemporanea
antica e medioevale
- Storia dell’architettura
moderna
- Teoria dell’architettura
Laboratorio di Progettazione urbanistica
- Progettazione urbanistica
- Gestione urbana
icar 21
icar 21
viii
viii
7,5
3
Rilievo dell’architettura
icar 17
xi
7,5
59
i
i
i
ii
7,5
1,5
1,5
7
Laboratorio 2°
di Costruzione
dell’architettura
iii
iv
7,5
3
Metodi e tecniche di
analisi ambientale II
- Metodi e tecniche di
analisi ambientale I
iv
i
iv
8
1,5
1,5
Laboratorio di
progettazione
urbanistica
- Laboratorio di
urbanistica
vi
v
v
ix
3,5
4
3,5
11
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
- Composizione e progettazione urbana
icar 14
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie icar 14
- Riqualificazione del paesaggio urbano
icar 15
Storia dell’architettura IV
icar 18
Laboratorio di Restauro
- Restauro architettonico
icar 19
- Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico icar 09
Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura
- Progetto di strutture
icar 09
- Teorie e tecniche della progettazione architettonica icar 14
- Sistemi statici e forme strutturali
icar 09
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
- Fisica tecnica ambientale II
ing-ind 11
- Tecnologia dell’architettura
icar 12
- Tecnologie del recupero edilizio
icar 12
Sociologia urbana
sps 10 +
secs p06
61
Se non si è sostenuto
l’esame di:
Teorie e tecniche
della progettazione
urbanistica
- Urbanistica
Laboratorio 4°
di Progettazione
architettonica
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
- Scienza delle costruzioni
- Storia dell’architettura
contemporanea
Laboratorio
di Restauro
architettonico
- Teoria e storia del
restauro
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
- Scienza delle
costruzioni
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
Propedeuticità d’esame del III ciclo
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “generale” - III ciclo
Ciclo
Anno
Tipo di
Numero esami Totale Insegnamenti
didattico di corso insegnamento
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla
definizione delle annualità)
iii
5°
i
lsf
1
1
7,5
16,5
m
m
m
1
1
1
10
10
10
Tre insegnamenti da scegliersi fra
m/2
0,5
6
Stage
60
Monte crediti complessivo = 60. Totale = 6 esami
Ambiti
Crediti per
disciplinari insegnamento
icar 22
icar 22
vii
vii
icar 14
icar 14
icar 18
icar 19
icar 09
icar 12
icar 21
i
i
ii
iii
iv
v
viii
icar 14
icar 18
icar 19
icar 08/09
icar 12
ing-ind 11
icar 22
icar 21
sps 10
icar 17
i
ii
iii
iv
v
vi
vii
viii
ix
xi
icar 14
icar 19
icar 09
icar 12
icar 17
i
iii
iv
v
xi
Non si può sostenere
l’esame di:
Se non si è sostenuto
l’esame di:
Estimo
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
3,75
3,75
Inoltre non ci si può iscrivere al laboratorio di
laurea se non si sono superati tutti gli esami del
I e del II Ciclo.
4
4.2.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura
Estimo
- Estimo ed esercizio professionale
- Valutazione economica dei progetti
Laboratorio di sintesi finale
- Progettazione architettonica 2a. annualità
- Un insegnamento in alternativa fra
Settori
scientificodisciplinari
10
6
Legenda
60
l
Laboratorio
m
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso monodisciplinare
(mezza annualità)
Corso integrato
m/2
i
41
4.2.7.2 Indirizzo “classico”
CdLs in Architettura
4. I regolamenti didattici
4
42
In aggiunta agli obiettivi strategici
dell’indirizzo generale, il curriculum
“classico” è finalizzato a fornire
competenze specifiche nel settore dei beni
archeologici e monumentali del mondo
antico e medievale mediterraneo, al fine di
formare una figura professionale dotata di:
• adeguate cognizioni storiche nell’ambito
del contesto cronologico e geografico in cui
è chiamato ad intervenire;
• adeguate conoscenze delle
manifestazioni artistiche e più in generale
produttive del mondo mediterraneo tra
l’età del bronzo e la fine dell’età medievale,
nonché della capacità di classificazione,
comprensione e interpretazione dei
materiali archeologici, anche ai fini della
loro fruizione museale;
• idonee conoscenze dei fondamenti
metodologici basilari delle discipline
archeologiche, non escluse di quelle
metodiche di ricerca analitica che si
avvalgono del supporto di metodologie
scientifiche sussidiarie e dell’applicazione
delle nuove tecnologie;
• idonea padronanza delle metodologie del
rilievo manuale e strumentale ai diversi
livelli di scala, non escluse la
fotogrammetria digitale, le tecnologie
satellitari e di scansione digitale
tridimensionale.
Tali conoscenze sono volte ad assicurare a
tale figura professionale una specifica
capacità di intervento in quei contesti
specifici inerenti il patrimonio archeologico
e monumentale mediterraneo.
Saranno quindi suoi interlocutori le
autorità preposte alla tutela del patrimonio
e costituiranno ambiti peculiari di
intervento:
Il rilievo archeologico ai diversi livelli di
scala, dal particolare architettonico alla
documentazione topografica;
Il restauro archeologico, dal monitoraggio
alla manutenzione dell’esistente e fino
all’elaborazione di progetti di anastilosi;
La progettazione e l’allestimento museale
nei lori diversi aspetti;
La sistemazione d’area e la progettazione
di parchi archeologici, nella complessità
delle problematiche che discendono dalle
specifiche esigenze di conservazione e di
fruizione.
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno
di corso, è necessario che lo studente
abbia sostenuto con esito positivo almeno
due annualità. In difetto, lo studente si
iscrive fuori corso.
Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai
corsi del II anno qualora lo studente
intenda sostenere l’esame di cui si richiede
la propedeuticità, nella sessione
straordinaria di febbraio; nel caso l’esame
non venga superato l’iscrizione al corso
decade.
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato almeno le
seguenti annualità:
1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia)
Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3°
anno)
Per iscriversi nel successivo A.A. al II ciclo
(terzo anno) lo studente dovrà aver
superato i seguenti esami:
1 Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica
2 Laboratorio 2 di Progettazione
architettonica
3 Storia dell’architettura greca - Storia
dell’architettura della Magna Grecia
4 Storia dell’architettura romana + storia
dell’architettura delle province romane
5 Statica
6 Istituzioni di geometria I + Istituzioni di
matematiche I
7 Istituzioni di geometria II + Istituzioni di
matematiche II
8 Disegno dal vero dell’architettura antica I
(M/2)
9 Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
10 Archeologia ed antichità egea (M/2)
11 Storia greca (M/2)
12 Archeologia e storia dell’arte greca +
Archeologia della Magna Grecia
13 Storia romana (M/2)
14 Etruscologia ed antichità italiche (M/2)
15 Archeologia e Storia dell’arte romana Archeologia delle province romane
Coloro che allo scadere del 2° anno di
corso non abbiano superato tali annualità
entro l’appello straordinario invernale,
sono considerati studenti fuori-corso: tale
status permane fino a che non si superino
dette annualità.
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘classico’ non è possibile accedere al II ciclo
provenendo da altri Atenei.
Conoscenza della lingua inglese
Per iscriversi al secondo ciclo lo studente
dovrà certificare la conoscenza della lingua
inglese.
Mobilità studentesca: programmi Socrates
Al fine di favorire il processo di
internazionalizzazione e di integrazione fra
gli Stati membri della UE, a partire dal terzo
anno di corso è consentita la
partecipazione ai concorsi per
l’attribuzione di borse di studio Socrates
per la mobilità studentesca, bandite dal
Politecnico di Bari.
Condizioni essenziali per parteciparvi sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno l’esame di
Laboratorio 3° di Progettazione
architettonica.
Iscrizione al 4° anno di corso
Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno
di corso è necessario che lo studente abbia
superato almeno 2 annualità. In difetto, lo
studente si iscrive fuori corso.
Trasferimenti al 4° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘Classico’ non è possibile accedere al II
ciclo provenendo da altri Atenei.
È possibile iscriversi con riserva ai corsi del
4° anno qualora lo studente intenda
sostenere l’esame di cui si richiede la
propedeuticità nella sessione straordinaria
di febbraio; nel caso l’esame non venga
superato l’iscrizione al corso decade.
Conoscenza di una seconda lingua
straniera
Per iscriversi al terzo ciclo lo studente
dovrà certificare la conoscenza di base di
una seconda lingua straniera, in aggiunta a
quella della lingua inglese già
precedentemente certificata, da scegliersi
tra il francese, il tedesco e il greco
moderno.
4
4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura
Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5°
anno)
Per iscriversi ad ottobre nel successivo A.
A. al III ciclo (quinto anno) lo studente
dovrà aver superato tutte le annualità del I
e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami
da sostenere, si iscriverà con riserva,
contando ancora sull’appello straordinario
invernale per il completamento degli
esami.
Coloro che nell’appello straordinario
invernale non abbiano superato gli esami
residui sono considerati studenti fuoricorso.
Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli
studenti nei laboratori di laurea alle date
previste (ottobre e marzo), sono stabiliti
degli appelli straordinari per tutti coloro
che, ancora in debito di max 3 annualità, li
chiederanno, impegnandosi a concluderli
prima dell’apertura del successivo
laboratorio. Il calendario di questi appelli,
tenuto conto dell’elenco di tali studenti
fornito dalla Segreteria didattica, sarà
concordato nelle sue sequenze (distinte
per ciascuno studente) dal Presidente del
Consiglio Unitario di Classe con i gli
studenti stessi.
Trasferimenti al 5° anno di corso da altri
atenei
Per le specificità proprie dell’indirizzo
‘Classico’ non è possibile accedere al III
ciclo provenendo da altri Atenei.
43
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - I ciclo
Ciclo
Anno
Tipo di
Composizione Totale
didattico di corso insegnamento annualità
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
I
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 1a. annualità
- Composizione elettronica della progettazione
architettonica
icar 14
icar 14
i
i
9
3
Storia dell’architettura greca + Storia dell’architettura
di Magna Grecia e Sicilia
Materiali da costruzione naturali + Tecniche
costruttive e tecnologia del mondo antico
Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I
Disegno dal vero dell’architettura antica
icar 18
ii
9,5
icar 12
v
9
mat 05
icar 17
x
xi
9
3
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Laboratorio 1° di Archeologia (Greca)
- Archeologia egea
- Archeologia e storia dell’arte greca
icar 17
xi
8,5
l-fil let/01 xii
l-ant/02 xii
3
3
- Archeologia della Magna Grecia
l-ant/07
3
1°
4. I regolamenti didattici
4
2°
l
1
12
m
1
9,5
I
1
9
m
m/2
1
1
9
3
m
I
1
1
8,5
9
l
7
1
60
12
xii
Non si può sostenere
l’esame di:
Se non si è sostenuto
l’esame di:
Laboratorio 2°
di Progettazione
architettonica
- Laboratorio 1°
di Progettazione
architettonica
Istituzioni
di geometria II
+
Istituzioni di
matematica II
- Istituzioni di
geometria I
+
- Istituzioni di
matematica 1
Storia dell’architettura - Storia
romana
dell’architettura greca
- Storia
dell’architettura della
Magna Grecia
Laboratorio 2° di
- Laboratorio 1° di
archeologia (Romana) archeologia (Greca)
60
m
1
8
m
L
1
1
8,5
12
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
- Composizione architettonica 2a. annualità
- Caratteri dell’architettura
Storia dell’architettura romana + Storia
dell’architettura delle province romane
Statica
Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura
icar 14
icar 14
icar 18
i
i
ii
9
3
8
icar 08
iv
8,5
icar 12
icar 12
icar 21
v
v
viii
9
3
4
m/2
1
4
- Progettazione di sistemi costruttivi
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Tecniche dell’Urbanistica
m
L
1
1
7,5
9
Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II mat 05
Laboratorio 2° di archeologia (Romana)
x
7,5
- Storia romana
- Etruscologia e antichità italiche
- Archeologia e storia dell’arte romana + archeologia
delle province romane
xii
xii
xii
1,5
1,5
6
7
60
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 14 annualità
44
Propedeuticità d’esame del I ciclo
l-ant 02
l-ant/06
l-ant/07
Legenda
60
l
Laboratorio
m
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso monodisciplinare
(mezza annualità)
Corso integrato
m/2
i
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - II ciclo
Propedeuticità d’esame del II ciclo
Tipo di
Composizione Totale
insegnamento annualità
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
II
l
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
- Progettazione architettonica 1a annualità
- Tecnica delle costruzioni
- Storia dell’architettura
Teoria e storia del restauro
Scienza delle costruzioni
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
(fisica tecnica + fisica tecnica ambientale I)
icar 14
icar 09
icar 18
icar 19
icar 08
ing-ind
10-11
3°
1
10
m/2
m
m
1
1
1
4
8
8
L
1
10,5
Laboratorio di Progettazione urbanistica
- Progettazione urbanistica
- Gestione urbana
m
1
10,5
Disegno e rilievo dell’architettura antica + Rilievo
archeologico
L
1
9
Laboratorio 3° di Archeologia
4°
l
I
l
l
7
1
1
1
1
60
10,5
7
10,5
11
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
- Composizione e progettazione urbana
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie
edilizie
- Riqualificazione del paesaggio urbano
Storia dell’architettura IV:
storia dell’architettura medioevale 4 + storia
dell’architettura moderna 4
- storia dell’arch. contemporanea 4
Laboratorio di Restauro
- Restauro architettonico
- Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico
Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura
- Progetto di strutture
- Teorie e tecniche della progettazione architettonica
- Sistemi statici e forme strutturali
se non si è
sostenuto
l’esame di:
Storia
dell’architettura IV
- Storia
dell’architettura
romana
- Laboratorio 3°
di progettazione
architettonica
Scienza delle
costruzioni
- Istituzioni di
geometria e
istituzioni di
matematica 2
- Statica
i
iv
ii
iii
iv
vi
7
1,5
1,5
4
8
8
viii
viii
7,5
3
Laboratorio di
progettazione
urbanistica
- Urbanistica
icar 17
xi
10,5
Laboratorio 4°
di Progettazione
architettonica
l-ant 09
l-ant 10
xii
xii
4,5
4,5
60
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
Laboratorio
di restauro
architettonico
icar 14
icar 14
i
i
7,5
1,5
- Teoria e storia del
restauro
- Scienza delle
costruzioni
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
icar 15
i
1,5
- Scienza delle
costruzioni
icar 18
ii3,5
3,5
icar 18
ii
3,5
Laboratorio di
costruzione
dell’architettura
Metodi e tecniche di
analisi ambientale II
Laboratorio 4° di
Archeologia
- Laboratorio 3° di
Archeologia
icar 19
icar 09
iii
iv
7,5
3
icar 09
icar 14
icar 09
iv
i
iv
8
1,5
1,5
icar 21
icar 21
- Archeometria
-Metodologia e tecniche della ricerca archeologica
Non si può
sostenere
l’esame di:
4
4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura
Ciclo
Anno
didattico di corso
- Metodi e tecniche di
analisi ambientale I
segue >
45
> continua
Ciclo
Anno
Tipo di
Composizione Totale Insegnamenti
didattico di corso insegnamento annualità
crediti (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
II
4. I regolamenti didattici
4
46
4°
I
I
1
1
11
10
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
- Fisica tecnica ambientale II
- Tecnologia dell’architettura
- Tecnologie del recupero edilizio
Laboratorio di allestimento di mesei e di parchi
archeologici
-Museografia o architettura del paesaggio
ing-ind 11 vi
icar 12
v
icar 12
v
3,5
4
3,5
icar 14
i
4
- Tecnologie di sistemi impiantistici
icar 12
v
4
- Restauro dei monumenti
icar 19
iii
3
60
6
60
Monte crediti complessivo = 120 | Totale esami = 12 annualità
Manifesto del CdLs in Architettura - Indirizzo “classico” - III ciclo
Ciclo
Anno
Tipo di
Composizione Totale
didattico di corso insegnamento annualità
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
III
Estimo
- Estimo ed esercizio professionale
- Valutazione economica dei progetti
Laboratorio di sintesi finale
- Progettazione architettonica 2a. annualità
5°
i
lsf
1
1
7,5
16,5
1
1
1
10
10
10
Tre insegnamenti da scegliersi fra
m/2
0,5
6
Stage
5,5
60
Monte crediti complessivo = 60 | Totale = 5,5 annualità
Non può essere
Se non si è sostenuto
sostenuto l’esame di: l’esame di:
Settori
Aree
Crediti per
scientifico- disciplinari insegnamento
disciplinari
Estimo
icar 22
icar 22
vii
vii
icar 14
icar 18
icar 19
icar 09
icar 17
l-ant/07
l-ant/08
i
ii
iii
iv
xi
xii
xii
icar 14
icar 19
icar 12
icar 21
i
iii
v
viii
icar 14
icar 15
icar 19
icar 21
i
i
iii
viii
3,75
3,75
- Laboratorio 3°
di Progettazione
architettonica
Inoltre non ci si può iscrivere al laboratorio di
Laurea se non si sono superati tutti gli esami del
I e II ciclo
4
4.2.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura
m
m
m
Propedeuticità d’esame del III ciclo
10
6
60
Legenda
l
Laboratorio
m
Corso monodisciplinare
(una annualità)
Corso monodisciplinare
(mezza annualità)
Corso integrato
m/2
i
*
Esami necessari per il passaggio
al II Ciclo
47
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLs in Architettura
Insegnamenti e docenti per aree disciplinari
Insegnamenti
ssd
Crediti
icar/14
9
Laboratorio di appartenenza
Docenti
Area I: Progettazione architettonica e urbana
4. I regolamenti didattici
4
48
01
Composizione architettonica 1/A
Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica
Claudio D’Amato
02
Composizione architettonica 1/B (c.s.)
Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica
Rossana Carullo
03
Composizione architettonica 1/C (c.s.)
Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica
Giuseppe Fallacara
04
Composizione elettronica della prog. arch. 1/A
Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica
Marco Stigliano
05
Composizione elettronica della prog. arch. 1/B (c.s.)
Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica
Annalisa Di Roma
06
Composizione elettronica della prog. arch. 1/C (c.s.)
Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica
Hilde Romanazzi
07
Composizione architettonica 2/A
Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica
Loredana Ficarelli
08
Composizione architettonica 2/B (c.s.)
Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica
Nicola Parisi
09
Composizione architettonica 2/C (c.s.)
Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica
Rossana Pagliarulo
10
Caratteri dell’architettura A
Laboratorio 2/A di Progettazione Architettonica
Annalisa Giglio
11
Caratteri dell’architettura B (c.s.)
Laboratorio 2/B di Progettazione Architettonica
Giuseppe Rociola
12
Caratteri dell’architettura C (c.s.)
Laboratorio 2/C di Progettazione Architettonica
Annalinda Neglia
13
Teoria dell’architettura
icar/14
4,5
14
Progettazione architettonica 1/A
icar/14
7
15
icar/14
icar/14
icar/14 3
8,5
3
Claudio D’Amato
Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica
Claudio D’Amato
Progettazione architettonica 1/B (c.s.)
Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica
Ariella Zattera
16
Progettazione architettonica 1/C (c.s.)
Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica
Michele Beccu
17
Progettazione architettonica 1/D (c.s.)
Laboratorio 3/D di Progettazione architettonica
Carlo Moccia
18
Progettazione architettonica 1/E (c.s.)
Laboratorio 3/E di Progettazione architettonica
Anna Bruna Menghini
19
Progettazione architettonica 1/F (c.s.)
Laboratorio 3/F di Progettazione architettonica
20
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura A
21
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura B (c.s.)
22
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura C (c.s.)
23
Composizione e progettazione urbana A
24
icar/14
7,5
Matteo Ieva
Paolo Carlotti
Annalinda Neglia
icar/14
Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica
Attilio Petruccioli
Composizione e progettazione urbana B (c.s.)
Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica
Rocco Ferrari
25
Composizione e progettazione urbana C (c.s.)
Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica
Franco Defilippis
26
Composizione e progettazione urbana D (c.s.)
Laboratorio 4/D di Progettazione architettonica
Antonio Riondino
27
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A
Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica
Calogero Montalbano
28
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie B (c.s.)
Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica
Francesco Caragiulo
29
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C (c.s.)
Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica
Michele Montemurro
30
Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie D (c.s.)
Laboratorio 4/D di Progettazione architettonica
Matteo Ieva
31
Riqualificazione del paesaggio urbano
icar/15
4,5
Laboratori 4/A, 4/B, 4/C, 4/D di Progettazione architettonica
Attilio Petruccioli
32
Teorie e tecniche della progettazione architettonica A
icar/14
1,5
Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura
Claudio D’Amato
icar/14
7
1,5
Insegnamenti
33
Teorie e tecniche della progettazione architettonica B e C
ssd
Crediti
Laboratorio di appartenenza
Docenti
icar/14
3
Laboratori 2/B e 2/C di Costruzione dell’architettura
Eliana de Nichilo
icar/18
9
Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica
01
Storia dell’architettura antica A
02
Storia dell’architettura antica B (c.s.)
Giorgio Rocco
03
Storia dell’architettura greca
icar/18
4
Giorgio Rocco
04
Storia dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia
icar/18
3,5
Giorgio Rocco
05
Storia dell’architettura medioevale
icar/18
3,5
Giorgio Ortolani
06
Storia dell’architettura moderna
icar/18
3,5
Giampaolo Consoli
07
Storia dell’architettura contemporanea III
icar/18
3,5
Claudio D’Amato
08
Storia dell’architettura IV: Greca - Ellenistica
icar/18
3,5
Giorgio Rocco
09
Storia dell’architettura IV: Romana
Giorgio Ortolani
10
Storia dell’architettura IV: Islamica
Attilio Petruccioli
11
Storia dell’architettura IV: Moderna in pietra da taglio
Giuseppe Fallacara
12
Storia dell’architettura IV: Contemporanea
Claudio D’Amato
Monica Livadiotti
01
Teoria e storia del restauro
icar/19
4
02
Restauro architettonico A
icar/19
7,5
03
04
Rossella De Cadilhac
Laboratorio di Restauro architettonico A
Rossella De Cadilhac
Restauro architettonico B (c.s.)
Laboratorio di Restauro architettonico B
Ignazio Carabellese
Restauro architettonico C (c.s.)
Laboratorio di Restauro architettonico C
Giacomo Martines
Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura
01
Statica A
02
Statica B (c.s.)
icar/08
8,5
03
Scienza delle costruzioni
icar/08
8
04
Tecnica delle costruzioni A
icar/09
3
05
Pietro D’Ambrosio
Umberto Ricciuti
Pilade Foti
Laboratorio 3/A, 3/F di Progettazione architettonica
Vincenzo Giannuzzi
Tecnica delle costruzioni B (c.s.)
Laboratorio 3/B, 3/E di Progettazione architettonica
Calogero Dentamaro
06
Tecnica delle costruzioni C (c.s.)
Laboratorio 3/C, 3/D di Progettazione architettonica
Domenico Raffaele
07
Progetto di strutture A
Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura
Mauro Mezzina
08
Progetto di strutture B (c.s.)
Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura
Calogero Dentamaro
09
Progetto di strutture C (c.s.)
Laboratorio 2/C di Costruzione dell’architettura
Giuseppina Uva
10
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A
Laboratorio di Restauro Architettonico A
Giuseppina Uva
11
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.)
Laboratorio di Restauro Architettonico B
Domenico Raffaele
12
Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.)
Laboratorio di Restauro Architettonico C
Rita Greco
13
Sistemi statici e forme strutturali
Laboratori 2/A, 2/B, 2/C di Costruzione dell’Architettura
Fabrizio Palmisano
icar/09
icar/09
icar/09
8,5
3
4,5
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico
4
49
Insegnamenti
ssd
Crediti
icar/12
9
Laboratorio di appartenenza
Docenti
01
Materiali e progettazione di elementi costruttivi A
02
Materiali e progettazione di elementi costruttivi B
03
Materiali e progettazione di elementi costruttivi C
04
Materiali da costruzione naturali
icar/12
3,5
05
Tecniche e tecnologie del mondo greco e romano
icar/12
3,5
4
06
Progettazione di sistemi costruttivi A
icar/12
9
07
Progettazione di sistemi costruttivi B (c.s.)
4. I regolamenti didattici
Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura
08
Progettazione esecutiva dell’architettura A
09
Progettazione esecutiva dell’architettura B (c.s.)
10
Tecnologia dell’architettura
Giorgio Blanco
Paolo Capoccia
Riccardo Calvano
icar/12
3
Giorgio Blanco
Monica Livadiotti
Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura
Vitangelo Ardito
Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura
Spartaco Paris
Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura
Massimiliano Fiore
Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura
Vincenzo Bagnato
icar/12
4
Vitangelo Ardito
ing-ind/11
4
Francesco Ruggiero
Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura
01
Fisica tecnica A
02
Fisica tecnica B (c.s.)
03
Fisica tecnica ambientale I
ing-ind/11
4
Francesco Ruggiero
04
Fisica tecnica ambientale II
ing-ind/11
3,5
Francesco Ruggiero
icar/22
7,5
Pierluigi Morano
icar/21
11,5
N.Martinelli/M.Lamacchia
icar/21
8,5
Francesco Piccininni
Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica
01
Estimo
Area VIII: Progettazione urbanistica
01
Urbanistica A
02
Urbanistica B
04
Progettazione urbanistica A
05
Progettazione urbanistica B (c.s.)
06
Sistemi informativi territoriali e telerilevamento A
07
Sistemi informativi territoriali e telerilevamento B (c.s.)
M.Mininni/M.Lamacchia
icar/21
3
Laboratorio di Urbanistica A
Leonardo Rignanese
Laboratorio di Urbanistica B
Francesca Calace
Laboratorio di Urbanistica A
Patrizia Paola Pirro
Laboratorio di Urbanistica B
Anna Rita Marvulli
Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica
01
Sociologia urbana
sps/10
7,5
Luciana Bozzo
02
Economia urbana
secs-p/02
3,5
Luciana Bozzo
Area X: Scienze matematiche per l’architettura
50
01
Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica I
mat/03-05
9
Giannangelo Luisi
02
Istituzioni di geometria II +istituzione di matematica II
mat/03-05
7,5
Giuseppe Devillanova
Insegnamenti
ssd
Crediti
icar/17
9
Laboratorio di appartenenza
Docenti
Area XI: Rappresentazione dell’architettura
01
Disegno dell’architettura A
02
Disegno dell’architettura B (c.s.)
Gabriele Rossi
03
Disegno dal vero dell’architettura antica I
icar/17
6
Marianna De Sario
04
Fondamenti e appl. di geometria descrittiva A
icar/17
8,5
Vincenzo De Simone
05
Fondamenti e appl. di geometria descrittiva B
06
Rilievo dell’architettura A
icar/17
7,5
07
Rilievo dell’architettura B
Valentina Castagnolo
Marisa Franchino
Paolo Perfido
Vincenzo De Simone
21/21
01
Laboratorio I di Archeologia
9
- Archeologia egea
3
Dario Puglisi
- Storia greca
2
Luigi Caliò
- Archeologia e storia dell’arte Greca e Archeologia della Magna Grecia
4
Laura Masiello
Laboratorio II di Archeologia
9
Storia romana
1,5
Marcella Chelotti
Etruscologia e antichità italiche
1,5
Chiara Bernardini
Archeologia e storia dell’arte romana e delle province
Romane
6
Roberta Belli
Laboratorio III di Archeologia
9
Metodologie e tecniche di ricerca archeologica
4,5
Silvio Fioriello
Archeometria
4,5
Annarosa Mangone
Laboratorio IV di Archeologia
10
- Museografia
5
Rossana Carullo
- Museologia
5
Roberta Belli
02
03
04
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica
4
51
4. I regolamenti didattici
4
52
Insegnamenti attivabili al 5° anno
AMBITO DISCIPLINARE I:
Progettazione architettonica e urbana
• Analisi della morfologia urbana e delle
tipologie edilizie. 5
• Caratteri dell’architettura. 5
• Caratteri tipologici e morfologici
dell’architettura. 5
• Composizione architettonica. 5
• Composizione e progettazione urbana. 5
• Composizione elettronica della
progettazione architettonica. 5
• Elaborazione elettronica della
progettazione architettonica
• Progettazione architettonica 2a. annualità
• Progettazione architettonica esecutiva. 5
• Progettazione architettonica per il
recupero degli edifici
• Progettazione architettonica per il
recupero urbano
•Progettazione Stereotomica
• Teoria dell’architettura. 5
• Teorie e tecniche della progettazione
architettonica. 5
• Stage ICAR 14
• Arte dei giardini
• Progettazione del paesaggio
• Riqualificazione del paesaggio
• Teorie e storia della progettazione del
paesaggio
• Stage ICAR 15
• Allestimento
• Architettura degli interni
• Arredamento
• Arredamento di imbarcazioni
• Decorazione
• Museografia
• Progettazione del prodotto d’arredo
• Teorie e storia dell’arredamento e degli
oggetti d’uso
• Stage ICAR 16
AMBITO DISCIPLINARE II:
Storia dell’Architettura
• Storia dell’architettura. 5
• Storia dell’architettura ellenistica. 5
• Storia dell’architettura islamica. 5
• Storia dell’architettura antica. 5
• Storia dell’architettura bizantina e
islamica
• Storia dell’architettura contemporanea. 5
• Storia dell’architettura greca. 5
• Storia dell’architettura medioevale in
pietra da taglio. 5
• Storia dell’architettura moderna in pietra
da taglio. 5
• Storia dell’architettura romana in pietra
da taglio. 5
• Storia della città e del territorio in pietra
da taglio
• Storia della critica e della letteratura
architettonica
• Storia e metodi di analisi dell’architettura
• Storia urbana della città
AMBITO DISCIPLINARE III:
Restauro architettonico
• Cantieri per il restauro architettonico
• Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
• Conservazione dei materiali nell’edilizia
storica
• Consolidamento degli edifici storici
• Restauro architettonico. 5
• Restauro dei monumenti
• Restauro urbano
• Teoria e storia del restauro. 5
• Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico
• Stage ICAR 19
AMBITO DISCIPLINARE IV:
Scienza e Tecnica delle Costruzioni
• Costruzioni in zona sismica
• Progetto di strutture. 5
• Progetto di strutture antisismiche
• Scienza delle costruzioni. 5
• Sistemi statici e forme strutturali. 5
• Statica. 5
• Tecnica delle costruzioni. 5
• Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico. 5
• Stage ICAR 09
AMBITO DISCIPLINARE V:
Tecnologia dell’Architettura
• Cultura tecnologica della progettazione
• Materiali e progettazione di elementi
costruttivi. 5
• Progettazione ambientale
• Progettazione esecutiva dell’architettura. 5
• Progettazione di sistemi costruttivi. 5
• Progettazione esecutiva dell’architettura. 5
• Tecnologia dell’architettura. 5
• Tecnologie del recupero edilizio. 5
• Tecnologie dei sistemi impiantistici
• Tecnologie dei sistemi strutturali
• Tecnologie per l’igiene edilizia e
ambientale
• Stage ICAR 12
AMBITO DISCIPLINARE VI:
Fisica Tecnica Ambientale
• Acustica applicata
• Climatologia dell’ambiente costruito
• Fisica tecnica ambientale
• Gestione dei servizi energetici
• Gestione dei servizi energetici del
territorio
• Illuminotecnica
• Impianti tecnici
AMBITO DISCIPLINARE VIII:
Progettazione urbanistica
• Progettazione urbanistica. 5
• Recupero e riqualificazione ambientale,
urbana e territoriale
• Sistemi informativi territoriali e
telerilevamento. 5
• Tecniche di progettazione urbanistica
• Teorie e tecniche della progettazione
urbanistica. 5
• Urbanistica.5
• Stage ICAR 21
AMBITO DISCIPLINARE IX:
Socio-economica
• Sociologia urbana. 5
AMBITO DISCIPLINARE XI:
Disegno
• Applicazioni di geometria descrittiva
• Cartografia tematica per l’architettura e
l’urbanistica
• Disegno automatico
• Disegno dell’architettura. 5
• Percezione e comunicazione visiva
• Rappresentazione del territorio e
dell’ambiente
• Rilevamento fotogrammetrico
dell’architettura
• Rilievo dell’architettura. 5
• Rilievo urbano e ambientale
• Tecniche della rappresentazione
• Teorie e storia dei metodi di
rappresentazione
• Stage ICAR 17
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Indirizzo
1°
generale e classico
Docenti
Corso A
Corso B
Corso C
- Composizione architettonica 1
Claudio D’Amato
Rossana Carullo
Giuseppe Fallacara
- Composizione elettronica della progettazione architettonica
Marco Stigliano
Annalisa Di Roma
Hilde Romanazzi
Laboratorio 1° di Progettazione architettonica
generale
Claudio D’Amato
Storia dell’architettura antica
generale
Giorgio Rocco
Storia dell’architettura greca + Storia dell’architettura di Magna
Grecia e Sicilia
classico
Giorgio Rocco
Materiali e progettazione di elementi costruttivi
generale
Giorgio Blanco
Materiali da costruzione naturali
classico
Monica Livadiotti
Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico
classico
Giorgio Blanco
Istituzioni di geometria I + Istituzioni di matematica 1
generale e classico Giannangelo Luisi
Disegno dell’architettura
generale
Gabriele Rossi
Disegno dal vero dell’architettura antica
classico
Marianna De Sario
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
generale e classico Vincenzo De Simone
Laboratorio 1° di Archeologia
classico
Monica Livadiotti
Paolo Capoccia
Valentina Castagnolo
Marisa Franchino
Riccardo Calvano
Tipo di
insegnamento
Crediti
Annuale
L
12
9
3
Semestrale
M/4
3
Annuale
M
9
Annuale
M
9,5
Annuale
M
9
Semestrale
M
4,5
Semestrale
M
4,5
Annuale
M
9
Annuale
M
9
M/4
2
M
9
L
9
Teresa Cicciomessere Annuale
Annuale
- Archeologia egea
Dario Puglisi
3
- Archeologia e storia dell’arte greca
Luigi Caliò
2
- Archeologia della Magna Grecia
Lucia D’amore
4
4
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
Teoria dell’architettura I
Estensione
temporale
53
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
4. I regolamenti didattici
4
54
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Indirizzo
2°
generale e classico
Docenti
Corso A
Corso B
Corso C
- Composizione architettonica 2
Loredana Ficarelli
Nicola Parisi
Rossana Pagliarulo
- Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
Annalisa Giglio
Giuseppe Rociola
Annalinda Neglia
Laboratorio 2° di Progettazione architettonica
Estensione
temporale
Tipo di
insegnamento
Crediti
Annuale
L
12
9
3
Teoria dell’architettura II
generale
Claudio D’Amato
Semestrale
M/4
1,5
Storia dell’architettura romana + storia dell’architettura delle
province romane
Storia dell’architettura medioevale +
Storia dell’architettura moderna
classico
Giorgio Ortolani
Annuale
M
7
generale
Giorgio Ortolani
Gianpaolo Consoli
Annuale
M
7
Statica
generale e classico Piero D’Ambrosio
Annuale
M
8,5
Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura
generale e classico
Annuale
L
12
Umberto Ricciuti
- Progettazione di sistemi costruttivi
Vitangelo Ardito
Spartaco Paris
- Progettazione esecutiva dell’architettura
Massimiliano Fiore
Vincenzo Bagnato
Maria Mininni
Laboratorio di Urbanistica
generale
Nicola Martinelli
Urbanistica
classico
Nicola Martinelli
Istituzioni di geometria II + Istituzioni di matematica II
Laboratorio 2° di archeologia
9
3
Annuale
L
11,5
Semestrale
M/2
4
generale e classico Giuseppe Devillanova
Annuale
M
7,5
classico
Annuale
L
9
- Storia romana
Marcella Chelotti
1,5
- Etruscologia ed antichità italiche
Chiara Bernardini
1,5
- Archeologia e storia dell’arte romana + Archeologia delle provincie
romane
Roberta Belli
6
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Indirizzo
Docenti
Docenti
Docenti
3°
generale e classico
Corso A
Corso B
Corso C
- Progettazione architettonica 1 (A/B/C)
Ariella Zattera
Carlo Moccia
Anna B. Menghini
- Progettazione architettonica 1 (D)
Claudio D’amato Guerrieri Michele Beccu
- Tecnica delle costruzioni (A/B), (C/D)
Vincenzo Giannuzzi
Calogero Dentamaro
Domenico Raffaele
Paolo Carlotti
Annalinda Neglia
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica
generale
Matteo Ieva
Storia dell’architettura contemporanea
generale
Claudio D’Amato
Teoria e storia del restauro
generale e classico Rossella De Cadilhac
Scienza delle costruzioni
generale e classico Pilade Foti
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
(Fisica tecnica + Fisica tecnica ambientale I)
Laboratorio di progettazione urbanistica
generale e classico Francesco Ruggiero
Francesco Piccininni
generale e classico
- Progettazione urbanistica
Leonardo Rignanese
Francesca Calace
- Sistemi informativi territoriali e telerilevamento
Patrizia Paola Pirro
Annarita Marvulli
Vincenzo De Simone
Rilievo dell’architettura
generale
Paolo Perfido
Disegno e rilievo dell’architettura antica + Rilievo
archeologico
classico
Paolo Perfido
Laboratorio 3° di archeologia
classico
Tipo di
Crediti
insegnamento
Annuale
L
10
7
7
1,5
Annuale
M
1,5
7,5
Semestrale
M/2
3,5
Semestrale
M/2
4
Annuale
M
8
Annuale
M
8
Annuale
L
10,5
7,5
3
Annuale
M
7,5
Annuale
M
10,5
Annuale
L
9
- Archeometria
Annalisa Mangone
4,5
- Metodologie e tecniche della ricerca archeologica
Silvio Fioriello
4,5
4
4.2.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura
- Storia dell’architettura contemporanea
Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura
Estensione
temporale
55
Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo
4. I regolamenti didattici
4
Anno
Insegnamenti
di corso (annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Indirizzo
Docenti
Docenti
Docenti
4°
generale e classico
Corso A
Corso B
Corso C
- Composizione e progettazione urbana A/B
Attilio Petruccioli
Rocco Carlo Ferrari
8,5
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie A/B
Calogero Montalbano
Francesco Caragiulo
1,5
- Composizione e progettazione urbana C/D
Francesco Defilippis
Antonio Riondino
8,5
- Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie C/D
Michele Montemurro
Matteo Ieva
1,5
- Riqualificazione del paesaggio urbano A/B/C/D
Attilio Petruccioli
Laboratorio 4° di Progettazione architettonica
Storia dell’architettura IV
Annuale
L
11,5
1,5
generale e classico
Semestrale
M/2
3,5
- Storia dell’architettura greca - ellenistica
Giorgio Rocco
3,5
- Storia dell’architettura romana
Giorgio Ortolani
3,5
- Storia dell’architettura islamica
Attilio Petruccioli
3,5
- Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio
Giuseppe Fallacara
3,5
- Storia dell’architettura contemporanea
Claudio D’Amato
Laboratorio di Restauro architettonico
3,5
generale e classico
- Restauro architettonico
Rossella De Cadilhac
Ignazio Carabellese
Giacomo Martines
Giuseppina Uva
Domenico Raffaele
Rita Greco
- Progetto di strutture
Mauro Mezzina
Calogero Dentamaro
Giuseppina Uva
- Teorie e tecniche della progettazione architettonica
Claudio D’Amato
Eliana de Nichilo
- Sistemi statici e forme strutturali
Fabrizio Palmisano
- Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico
Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura
generale e classico
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
56
Composizione Tipo di
Crediti
annualità
insegnamento
Annuale
L
10,5
Annuale
L
11
8
1,5
1,5
Annuale
M
11
- Fisica tecnica ambientale II
Francesco Ruggiero
3,5
- Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero
edilizio
Sociologia + Economia urbana
Vitangelo Ardito
7,5
Luciana Bozzo
Annuale
M
11
4.2.9 Progetti didattici
del I ciclo del CdLs in Architettura
• 1° ANNO - 1st YEAR
Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica
Architectural Design Studio 1st year
Corso A
Claudio D’Amato
Composizione architettonica 1A (Icar 14-9
cfu)
Marco Stigliano
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1A (Icar 14-3
cfu)
Corso B
Rossana Carullo
Composizione architettonica 1B (Icar 14-9
cfu)
Annalisa Di Roma
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1B (Icar 14-3
cfu)
Corso C
Giuseppe Fallacara
Composizione architettonica 1C (Icar 14-9 cfu)
Hilde Romanazzi
Composizione elettronica della
progettazione architettonica 1C (Icar 14-3
cfu)
Tema d’anno
Progettazione di una residenza
monofamiliare da costruirsi in pietra da
taglio, in mattoni e in legno.
Design problem
A small house to be built in cut stone,
bricks and wood.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche previste sono di tre
tipi:
a) Lezioni teoriche (sapere).
b) Apprendimento di metodi e tecniche
informatiche di progettazione e costruzione
dell’architettura (saper fare).
c) Esercizio del progetto (saper fare).
Esse sono così articolate:
I semestre
Ottobre 2008
• Lezione 1: Introduzione al corso
• Lezione 2: il muro
• Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro.
Novembre 2008
• Lezione 3: Tipo e genius loci;
• Lezione 4: Le discontinuità murarie;
• Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie.
• Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese
• Esercitazione 3: Le volte
Dicembre 2008
• Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno
• Lezione 7: Solai lignei e volte piane
• Lezione 8: Gerarchie e distribuzione
Gennaio 2009
• Lezione 9: Le coperture
• Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura
• Lezione 11: Le scale
• Lezione 12: L’ornato
II semestre
Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno
2009
• Elaborazione del progetto
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
Per essere ammessi a sostenere l’esame
bisogna avere svolto nel primo semestre
tutte le esercitazioni previste, da farsi in
aula sotto la guida della docenza; e nel
secondo semestre avere sviluppato in aula
il tema d’anno.
L’esame consiste nella valutazione e
discussione delle tavole prodotte.
Teoria dell’architettura I
Theory of Architecture I
Icar 14 - 3 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Indirizzo ‘generale’
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di integrare la riflessione
teorica che gli allievi affrontano nel
laboratorio 1 di progettazione architettonica
attraverso la illustrazione di temi e problemi
progettuali che si sono determinati nel
mondo antico, medioevale e moderno, letti
attraverso il commento di architetti che
hanno scritto nelle loro opere intorno a tali
temi e problemi.
Particolare attenzione sarà posta alla
“riscoperta” dell’antico nel mondo
moderno.
Aims and contents
The objective of the course is to enrich
theory’s notions of Design studio 1,
focusing themes and problems of
architectural design in the ancient,
medieval and modern worlds through the
lecture of architectural treatises.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica I
Progettazione architettonica e urbana
Finalità e contenuti disciplinari
Nel Laboratorio 1 di Progettazione
architettonica gli allievi affrontano i
fondamenti della progettazione e della
composizione architettonica, a partire da
un semplice organismo architettonico
pensato per essere costruito in maniera
tradizionale.
Aims and contents
In the 1st year Architectural Design Studio
students face the basics of design and of
architectural composition, starting from a
simple architectural organism, to be built in
a traditional way.
57
Special attention will pay to the
“rediscovering” of the ancient world during
the Renaissance.
4. I regolamenti didattici
4
Articolazione delle attività didattiche
- Il mondo classico: la Grecia e Roma (tre
lezioni);
- Il mondo medioevale: l’eredità del mondo
romano in occidente (tre lezioni);
- Il mondo moderno: il Rinascimento
italiano (tre lezioni).
Articulation of educational activities
- The classical world: Greece and Rome
(three lessons).
- The medieval world: the heritage of Rome
in Western Europe (three lessons).
- The modern world: the Italian renaissance
(three lessons).
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per ogni ciclo di tre lezione è prevista una
esercitazione in aula. Queste prove, se
sostenute con esito positivo, sostituiscono
l’esame finale. Coloro che in esse
otterranno una valutazione media negativa,
sosterranno l’esame negli appelli previsti
dal calendario accademico.
58
Storia dell’architettura antica
History of Ancient Architecture
Icar 18-9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Corso A
Giorgio Rocco
Corso B
Monica Livadiotti
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli organismi architettonici nella
loro articolazione spaziale e costruttiva,
analizzati nel loro sviluppo diacronico e
nello specifico contesto ambientale. La
conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito dell’età antica, insieme ad un
corretto inquadramento dei temi affrontati
nelle relative coordinate geografiche,
costituisce, di conseguenza, il presupposto
fondamentale di una corretta
interpretazione delle realizzazioni
architettoniche del periodo in esame.
L’apprendimento teorico è relativo alle fasi
principali della storia dell’architettura e
delle tecniche costruttive del mondo
antico, inquadrate nello specifico contesto
storico-geografico.
La componente applicativa riguarda sia
l’esercizio al ridisegno dell’architettura,
finalizzato ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione strutturale
dell’architettura antica, sia lo studio e
l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad
acquisire gli strumenti e le metodologie
fondamentali per la ricerca bibliografica.
Aims and contents
The primary objective of the course is
acquiring the necessary methodological
tools for reading architectural organisms in
their spatial and constructive articulation,
analyzed in their diachronic development
and in their specific environmental context.
The knowledge of the main historical
events in the ancient age, together with
correct organization of the themes faced in
the relative geographical coordinates,
constitutes the fundamental prerequisite
for correct interpretation the architecture of
the examined period.
The theoretical learning is related to the
principal phases of the history of
architecture and the construction
techniques of the ancient world, organized
in their specific historical-geographical
context.
The applications concern both the
redrawing of architecture, for more
complex understanding of the formal
language and the structural articulation of
ancient architecture, to acquire the tools
and fundamental methodologies of
bibliographical research.
Tema del corso
L’architettura del mondo antico dall’età del
bronzo alla caduta dell’impero romano
d’Occidente.
PARTE I (primo semestre) – ARCHITETTURA
GRECA
Lezioni:
– Le fonti per lo studio dell’architettura
antica. Il dato materiale. Il problema della
datazione. – Elementi di architettura
palaziale minoica e micenea. - La cultura
greca nella madrepatria e in oriente: la
nascita della polis. Influenze egiziane ed
orientali nella nascita dell’architettura
greca. - L’architettura dorica e ionica delle
origini: l’età geometrica, orientalizzante e
protoarcaica. - Architettura di età arcaica in
Grecia.
– Architettura di età arcaica nelle colonie
occidentali. – Architettura arcaica nelle
Cicladi. – Architettura arcaica in Asia
Minore. – Architettura di età classica in
Grecia. – Architettura di età classica in nelle
colonie occidentali. – Architettura tardoclassica in Grecia. - Architettura tardoclassica in Asia Minore. - L’architettura
dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. L’architettura dell’ellenismo nel
Mediterraneo orientale.
Seminari:
– Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il
santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici
per gli agoni: teatri, odeia, stadi e
ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione
dello spazio. - Gli edifici della politica:
ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia,
dikasteria. - Città spontanea e città
pianificata. La casa tipo.
Esercitazioni grafiche e scrittografiche.
PARTE II (secondo semestre; solo per
l’indirizzo generale) - ARCHITETTURA
ROMANA
Topics
The architecture of the ancient world from
the Bronze Age to the fall of Roman empire.
1st PART (1st semester) – GREEK
ARCHITECTURE
- The role of archeological, literary and
epigraphical source in the study of ancient
architecture. Archaeological evidence and
cronology. - Elements of Minoic and
Mycenean palatial architecture. - The greek
culture in the Mainland and in the east: the
birth of the polis. Egyptian influence in the
origins of greek architecture. - The origin of
doric and ionic architecture: the geometric,
orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic
architecture in western colonies. - Archaic
architecture in the Cyclades. - Archaic
architecture in Asia Minor. - Classical
architecture in Greece. - Classical
architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The
Hellenistic Architecture in Greece and in the
West. - The Hellenistic Architecture in the
East Mediterranean.
Seminary
- Generality on the architectural orders: the
doric order. - Generality on the architectural
orders: the ionic order. - Greek building
techniques. - The sanctuaries: the cult
buildings. - The building for the agones:
theatres, odeion, stadia, hyppodromes. The agora: stoai and planned space. - The
buildings of politic: ekklesiasteria,
bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The
model house.
Written and graphic exercitations.
2nd PART (2nd semester; only for general
curriculum)– ROMAN ARCHITECTURE
Lessons
- Etruscan and italic architecture. - Roman
architecture of Republican age. - Roman
architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first
empire. - Roman architecture of the second
empire. - Roman provincial architecture of
the second empire. - Roman architecture of
the late empire. - Roman provincial
architecture of the late empire. –
Palaeochristian architecture in Rome and
its provinces.
Seminars
- Roman building techniques. - Italic and
hellenistic domus. - Domus, insulae and
villae during the empire. - Palaces and
imperial villas. – The entertainment
building: theatres, anphitheatres, circuses.
- Thermae e balnea. Architecture and
technology of the roman baths. - Leptis
Magna: a city between punic heritage and
roman development.
Written and graphic exercitations.
Instructing journeis.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articola in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica; seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
relativi agli argomenti affrontati;
esercitazioni bibliografiche; esercitazioni
grafiche, finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione strutturale
dell’architettura antica; viaggi di istruzione,
destinati ad integrare con l’esperienza
diretta le cognizioni teoriche acquisite
nell’ambito del corso.
Articulation of educational activities
Lessons in diachronic form; thematic
seminarson specific aspects of the subjects
studied; bibliographical exercises; directed
to acquire the tools and the methodology
necessary to conduct bibliographical
research, graphic exercisesfor more
complex understanding of the formal
language and the structural articulation of
the ancient architecture; educational trips,
destined to integrate the theoretical
knowledges with the directed experience.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da semplici disegni
eseguiti a mano libera.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Lezioni
– L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana. L’architettura romana di età
tardorepubblicana. - Architettura romana di
età giulio-claudia. - Architettura delle
province romane in età giulio-claudia. –
Architettura romana dell’età medio
imperiale. - Architettura delle province
romane in età medio imperiale. –
Architettura romana dell’età tardo
imperiale. - Architettura delle province
romane in età tardo imperiale. –
L’architettura paleocristiana a Roma e nelle
province.
Seminari:
- Tecniche costruttive di età romana. - La
domus italica ed ellenistica. - Domus,
insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e
residenze imperiali. – Gli edifici per lo
spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e
tecnologia degli edifici termali. - Leptis
Magna: Crescita e sviluppo di una grande
città tra mondo punico e romano.
Esercitazioni grafiche e scrittografiche.
Viaggi di studio.
59
4. I regolamenti didattici
4
60
Storia dell’architettura greca + Storia
dell’architettura di Magna Grecia e Sicilia
History of Greek Architecture + History
of Greek Architecture in South Italy and
Sicily
the themes faced in the relative
geographical coordinates, constitutes the
fundamental prerequisite for correct
interpretation the architecture of the
examined period.
(Icar 18-9,5 cfu)
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘classico’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Argomenti delle lezioni
PARTE I – ARCHITETTURA GRECA – Corso
generale (primo semestre)
Lezioni:
– Le fonti per lo studio dell’architettura
antica. Il dato materiale. Il problema della
datazione. – Elementi di architettura
palaziale minoica e micenea. - La cultura
greca nella madrepatria e in oriente: la
nascita della polis. Influenze egiziane ed
orientali nella nascita dell’architettura
greca. - L’architettura dorica e ionica delle
origini: l’età geometrica, orientalizzante e
protoarcaica. - Architettura di età arcaica in
Grecia.
– Architettura di età arcaica nelle colonie
occidentali. – Architettura arcaica nelle
Cicladi. – Architettura arcaica in Asia
Minore. – Architettura di età classica in
Grecia. – Architettura di età classica in nelle
colonie occidentali. – Architettura tardoclassica in Grecia. - Architettura tardoclassica in Asia Minore. - L’architettura
dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. L’architettura dell’ellenismo nel
Mediterraneo orientale.
Seminari:
– Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il
santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici
per gli agoni: teatri, odeia, stadi e
ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione
Giorgio Rocco
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli organismi architettonici nella
loro articolazione spaziale e costruttiva,
analizzati nel loro sviluppo diacronico e
nello specifico contesto ambientale. La
conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito dell’età antica, insieme ad un
corretto inquadramento dei temi affrontati
nelle relative coordinate geografiche,
costituisce, di conseguenza, il presupposto
fondamentale di una corretta
interpretazione delle realizzazioni
architettoniche del periodo in esame.
Aims and contents
The primary objective of the course is
acquiring the necessary methodological
tools for reading architectural organisms in
their spatial and constructive articulation,
analyzed in their diachronic
development and in their specific
environmental context. The knowledge of
the main historical events in the ancient
age, together with correct organization of
dello spazio. - Gli edifici della politica:
ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia,
dikasteria. - Città spontanea e città
pianificata. La casa tipo.
Esercitazioni grafiche e scrittografiche.
Parte II – Architettura greca – Corso
monografico: ‘I santuari greci’ (secondo
semestre)
Seminari:
– Il santuario di Apollo a Delfi. – Il santuario
di Athena a Delfi. - Il santuario di Zeus a
Olimpia. - Il santuario di Zeus a Nemea. – Il
santuario di Poseidone all’Isthmo. – Il
santuario di Apollo a Delos. - Il santuario di
Hera Lacinia a Capo Colonna. - Il santuario
dei Grandi Dei a Samotracia. – Il santuario
di Demetra ad Eleusi.
Esercitazioni grafiche, scrittografiche e
bibliografiche.
Topics
1st part – Greek architecture – General
section (1st semester)
- The role of archeological, literary and
epigraphical source in the study of ancient
architecture. Archaeological evidence and
cronology. - Elements of Minoic and Mycenean
palatial architecture. - The Greek culture in the
Mainland and in the east: the birth of the
polis. Egyptian influence in the origins of
Greek architecture. - The origin of Doric and
Ionic architecture: the geometric, orientalizing
and protoarcaic period. - Archaic architecture
in Greece. - Archaic architecture in western
colonies. - Archaic architecture in the
Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. Classical architecture in Greece. - Classical
architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Late-
classical architecture in Asia Minor. - The
Hellenistic Architecture in Greece and in the
West. - The Hellenistic Architecture in the East
Mediterranean.
Seminary
- Generality on the architectural orders: the
doric order. - Generality on the architectural
orders: the ionic order. - Greek building
techniques. - The sanctuaries: the cult
buildings. - The building for the agones:
theatres, odeion, stadia, hyppodromes. - The
agora: stoai and planned space. - The
buildings of politic: ekklesiasteria,
bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model
house.
Written and graphic exercitations.
Parte II – Greek architecture – Monografic
section: ‘The Greek Sanctuaries’ (second
semester)
Seminary
- The sanctuary of Apollo at Delphi. - The
sanctuary of Athena at Delphi. - The sanctuary
of Zeus at Olympia. - The sanctuary of Zeus at
Nemea. - The sanctuary of Poseidon at
Isthmus. - The sanctuary of Apollo at Delos. The sanctuary of Hera Lacinia at Capo
Colonna. - The sanctuary of Grandi Dei at
Samotracia. - The sanctuary of Demeter at
Eleusis.
Written, graphic and bibliographic
exercitations.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad
affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, e seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
La partecipazione alle attività didattiche è
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame finale.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio ed eventualmente semplici
disegni a mano libera eseguiti davanti alla
commissione, a chiarimento degli
argomenti proposti dagli esaminatori.
Materiali e progettazione di elementi
costruttivi
Materials and elements of building design
Icar 12-9 cfu
1° anno / Corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Corso A
Giorgio Blanco
Corso B
Paolo Capoccia
Corso C
Riccardo Calvano
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo è l’apprendimento da parte dello
studente dei metodi e degli strumenti
necessari alla comprensione del rapporto
fra processo di progettazione e processo di
costruzione. In tal modo l’allievo potrà
avere da una parte una visione globale
delle problematiche connesse con l’arte del
costruire; e dall’altra conoscere in che
misura i materiali e le relative tecnologie
d’impiego possono tradurre in realtà
l’ipotesi progettuale.
Aims and educational contents
The objective is learning the methods and
necessary tools to understand the
relationship between design and
construction of architecture. In this way the
student can have on one hand a global
vision of the problems connected with the
art of the building; and on the other hand
know how materials and technology can be
employed to realise the project hypothesis.
Argomenti delle lezioni
Prima parte
- La concezione sistemica (ambientale e
tecnologica) dell’edificio.
- La qualità edilizia e i sistemi normativi.
- Il processo produttivo dalla materia al
materiale all’elemento d’architettura.
- Struttura, costituzione, composizione e
proprietà dei materiali.
- Le proprietà meccaniche: comportamento
statico, materiali rigidi ed elastici, legge di
Hooke, vincoli e sollecitazioni.
- La concezione strutturale: il trilite, la
volta, il telaio.
- Energia raggiante: qualità e trasmissione;
energia sonora: sua propagazione.
- Proprietà termiche: leggi della
termodinamica e modalità di trasmissione
del calore.
Seconda parte
- Il concetto di sostenibilità.
- I materiali lapidei e i relativi elementi
costruttivi.
- I materiali ceramici e i relativi elementi
costruttivi.
- Leganti, malte, intonaci e calcestruzzi e i
relativi elementi costruttivi.
- I materiali metallici e i relativi elementi
costruttivi.
- Il conglomerato cementizio armato e i
relativi elementi costruttivi.
- Il vetro: infissi e tramezzi.
- Il legno e i relativi elementi costruttivi.
- Isolanti e impermeabilizzanti.
Topics
1st Part
- The systematic conception (environmental
and technological) of the building.
- The bilding quality and the normative
systems.
- The productive process: from the matter
to the material, to the architecture element.
- Proprerties and characteristics of the
materials.
- Mechanical properties: static behaviour,
rigid and elastic materials, Hooke’s law,
ties and sollecitations.
- The structural conception: the trilithon,
the voult, the frame.
- Radiant energy: quality and transmission;
resonant energy: its propagation.
- Thermic properties: laws of the
thermodynamics and form of the heat’s
transmission.
2nd Part
- Tollerableness’ concept.
- The stony materials.
- The earthenwares.
- Binder, mortars, plasters and concretes.
- The metallic materials.
- The reinforced concrete.
- The glass: frames and partitions.
- The wood.
- The insulatings and waterproofing
materials.
Articolazione delle attività didattiche
I corsi si svolgono attraverso lezioni
teoriche, seminari di approfondimento ed
esercitazioni grafiche di applicazione dei
temi trattati a lezione.
Articulation of educational activities
The courses are developed through
theoretical lessons, seminars and drawing
exercises to apply the themes discussed in
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
relativi agli argomenti affrontati; saranno
effettuate inoltre esercitazioni grafiche e
crittografiche nonché esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche.
Articulation of educational activities
The course will be articulated in lectures,
intended to display the matter in a
diacronical manner, and seminaries,
oriented to analyze in a thematic manner
specific aspects; the course includes also
graphic and written exercitations and
exercises in library, necessary to acquire
instruments and methodology to carry out
bibliographical searches.
61
4. I regolamenti didattici
4
62
the lessons.
Materiali da costruzione naturali
Natural building materials
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Icar 12-4,5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’Architettura
Ammissione all’esame e sua modalità di
svolgimento
L’esame è individuale e consiste nella
presentazione degli elaborati prodotti
durante l’anno e in un colloquio sui
contenuti degli argomenti trattati nel corso
delle lezioni. Per essere ammessi all’esame
finale è necessario aver svolto almeno il
60% delle esercitazioni.
Giorgio Blanco
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è finalizzato alla comprensione dei
principi tecnologici dell’architettura
tradizionale, attraverso la conoscenza dei
materiali naturali (principalmente la pietra
e il legno), della loro produzione e delle
relative tecnologie applicative
(generalmente procedimenti per
asportazione di materia, che non implicano
trasformazioni molecolari).
Aims and didactic contents
The objective of the course is the learning
technological principles of traditional
architecture by knowing natural materials
(specially stone and wood), their
production and transformation
technologies (generally taking off the
material, without molecular
transformations).
Argomenti delle lezioni
Il concetto di organismo costruttivo in
rapporto al contesto storico, geografico e
culturale.
Materiali e tecniche costruttive della
tradizione architettonica occidentale,
remota e recente. I nodi tettonici.
Il rapporto fra materiale, tecnologia
costruttiva e concezione architettonica
dell’opera.
La pietra
- Elementi di mineralogia
- Genesi e classificazione delle rocce
- Definizione e classificazione di pietre e
marmi.
- Principali aree di provenienza
- I processi produttivi
- Estrazione.
Il legno
- Caratteristiche fisico-chimiche
- Le principali essenze legnose adatte alla
costruzione e la loro provenienza.
- Sistemi di lavorazione del legno
L’argilla
- Caratteristiche fisico-chimiche
- Impieghi dell’argilla cruda.
Aims and contents
The course aims to supply the basic
knowledge about natural materials for
construction, whose physical
characteristics will be illustrated,
classifying them on the ground of their
more frequent use and describing their
main production processes.
Stone
- Elements of mineralogy
- Genesis and classification of rocks
- Definition and classification of stones and
marbles.
- Main origin areas
- Production processes
- Extraction processes.
Wood
- Physical and chemical characteristic
- The principal wood essences suitable to
timber construction.
- Systems of woodworking
Clay
- Physical and chemical characteristic
- Uses of the raw clay.
Articolazione delle attività didattiche:
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si svolgerà prevalentemente con
lezioni ex-cathedra. Oltre alle lezioni, il
corso prevede alcune esercitazioni durante
le quali l’allievo sarà invitato a dedurre
dall’osservazione diretta considerazioni
sulle caratteristiche fisiche dei materiali
esaminati.
Articulation of educational activities:
Besides these lectures, the course includes
practical exercises, during which the
student will be invited to deduce from
direct observations considerations about
the physical characteristics of the materials
examined.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
Tecniche costruttive e tecnologia del
mondo antico
Building techniques and technologies of
the ancient world
Monica Livadiotti
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso tende ad offrire gli strumenti
metodologici necessari alla comprensione
dello sviluppo nel tempo dei processi
costruttivi e dei materiali impiegati nelle
costruzioni del mondo greco, ellenistico e
romano. Particolare risalto sarà dato alle
fonti antiche sull’argomento, di cui saranno
discussi e commentati in aula i testi
principali. Il corso sarà preceduto da un
breve excursus sulle tecniche costruttive
del mondo egiziano ed orientale
fondamentali per comprendere la
successiva evoluzione del mondo greco.
Aims and contents
The course offers the necessary
methodological instruments to
comprehend the historical development of
the building processes and to know the
principal materials used in constructions of
the Greek, Hellenistic and Roman world.
Particular relevance will be given to the
ancient writers and treatises dealing on
this matter, whose most
interesting topics will be discussed and
commented in classroom with the students.
Articolazione delle attività didattiche:
Oltre alle lezioni ex cathedra, il corso prevede delle esercitazioni, durante le quali
l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta, mediante schizzi e appunti
grafici, considerazioni sulle caratteristiche
costruttive degli organismi esaminati. Altre
esercitazioni saranno invece destinate alla
lettura critica e al commento di passi di
autori antichi sul tema.
Articulation of educational activities:
Besides the ex cathedra lectures, the
course includes practical exercises, during
which the student will be invited to deduce
from direct observations, by means of
graphical sketches and notes,
considerations on the constructive
characteristics of the architectural
organisms examined. Other exercises will
be destined to the translation, critical
reading and commenting of passages of
ancient sources on the topic.
Argomenti delle lezioni
Tecniche costruttive del mondo egiziano ed
orientale: costruzioni in terra, costruzioni in
pietra. Lo sfruttamento delle cave. Il
cantiere: sistemi di sollevamento e di
fissaggio.
Tecniche costruttive del mondo greco:
cenni sui materiali e le tecniche impiegati
nel mondo minoico e miceneo. Il mondo
greco classico ed ellenistico: la lavorazione
dell’argilla e le sue diverse applicazioni; la
terracotta e l’introduzione dei tetti in
tegole; la lavorazione del legno; la
lavorazione della pietra e del marmo.
L’organizzazione del cantiere: sistemi di
fissaggio e di sollevamento. I diversi tipi di
tessiture murarie e loro impiego
nell’architettura greca.
Tecniche costruttive del mondo romano e
tardo-romano: l’eredità del mondo greco
ed ellenistico. I diversi tipi di tessiture
murarie e loro impiego nell’architettura
romana. La creazione dell’opus
caementicium e le sue applicazioni. Lo
sviluppo dell’opus testaceum. L’impiego
dell’opus testaceum come possibile
elemento di datazione delle strutture
murarie. Laterizi speciali e loro impiego nei
sistemi idraulicic e di riscaldamento/
isolamento. L’organizzazione del cantiere:
le fondazioni, i sistemi di sollevamento, le
impalcature. La diffusione dei marmi
colorati. Le cave di proprietà imperiale e la
circolazione dei manufatti in marmo. La
circolazione delle maestranze Materiali e
tecniche per rivestimenti parietali e
pavimentali. L’evoluzione del mosaico. I
diversi “stili” degli affreschi pompeiani.
Topics
Building techniques of the Egyptian and
Oriental world: earth constructions, stone
constructions. The stone quarries
exploitation. The yard organization:
fastening and raising systems.
Building techniques of the Greek world:
materials and techniques employed in the
Minoan and Mycenean world. The Greek
world in archaic, classic and hellenistic
period: the clay and its various
applications; the “terracotta” and the
introduction of the tile roofs; the timber
working; the stone and marble working.
The organization of the yard: transport of
materials, raising and fastening systems.
The different types of wall textures and
their employment in the Greek architecture.
Building techniques of the Roman and lateRoman world: the inheritance of the Greek
and Hellenistic world. The various types of
wall textures and their employment in the
Roman architecture. The invention of the
opus caementicium and its applications.
The development of the opus testaceum.
The employment of the opus testaceum
like possible dating element of the
archaeological structures. Special tiles and
they employment in the hydraulic and
healing systems. The organization of the
yard: the foundations, the raising systems,
the scaffoldings. The spread of coloured
marbles. Imperial owned quarries and
trade and circulation of marble. The
evolution of the mosaic and other types of
revestments. The techniques and various
“styles” of Pompeians frescoes.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Icar 12-4,5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’Architettura
The course will be preceded by a short
excursus on the Egyptian and Oriental
constructive techniques, regarded as
fundamental in order to comprise the
successive evolution of the Greek world.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
È obbligatoria la frequenza ai fini del
superamento dell’esame. La partecipazione
alle attività didattiche è infatti
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame.
In sede di esame sarà valutata la
63
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio ed eventualmente semplici
disegni a mano libera eseguiti davanti alla
commissione, a chiarimento degli
argomenti proposti dagli esaminatori.
4. I regolamenti didattici
4
64
Istituzioni di geometria I + Istituzioni di
matematica I
Institutions of Geometry + Institutions of
Mathematic I
Mat 03 + Mat 05 - 9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica X:
Scienze matematiche per l’architettura
starting from representations of its parts
on a plan.
The second part of the course teaches
students basic concepts of calculus, aimed
at the study of the trend of functions in a
real variable. Such elements constitute a
first approach to for understanding
disciplines that, while not belonging to
mathematics, make considerable use of it
(e.g. other courses related to structural
mechanics).
Giannangelo Luisi
Finalità e contenuti disciplinari
La prima parte del corso fornisce strumenti
idonei a:
-rappresentare oggetti tridimensionali sul
piano, con riferimento a diversi tipi di
proiezione
-ricostruire un oggetto tridimensionale
partendo da rappresentazioni piane di sue
parti.
La seconda parte del corso si occupa delle
idee fondamentali e concetti basilari del
Calcolo, finalizzati allo studio
dell’andamento di funzioni in una variabile
reale. Tali elementi costituiscono un primo
bagaglio per la comprensione di discipline
che, pur non rientrando nella matematica,
ne fanno un uso considerevole (es. tutti i
corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a
partire dalla Statica).
Aims and contents
The first part of the course teaches
students:
to represent three-dimensional objects on
a plan, with reference to different types of
projection;
to reconstruct a three-dimensional object
Articolazione delle attività didattiche.
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni.
Articulation of educational activities
The course consists of lessons and
exercises.
Temi del corso
Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di
equivalenza.
Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni
surgettive, ingettive e bigettive.
I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e
determinanti. Sistemi lineari.
I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali.
Applicazioni lineari. Endomorfismi,
autovalori, autovettori ed autospazi.
Geometria analitica nel piano e nello
spazio. Il piano e lo spazio proiettivo
complesso.
Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra
rette. Birapporto di quattro punti allineati.
Proiettività ed omologia. Omografia.
Funzioni reali. Funzioni elementari.
Definizione di limite e relative operazioni.
Le successioni. Funzioni continue.
Definizione di derivata ed interpretazione
geometrica. Regole di derivazione. Derivate
delle funzioni elementari. Differenziale di
una funzione. Applicazione del calcolo
differenziale. Studio del grafico delle
funzioni reali.
Topics
Elements of theory of sets. Relationships of
equivalence.
Functional relationships and functions.
Surjective, injective and bijective
applications.
Real numbers. Complex numbers. Matrixes
and determinants. Linear systems.
Ordinary free vectors. Vectorial spaces.
Linear applications. Endomorphisms,
eigenvalues, eigenvectors and
eigenspaces. Analytical geometry on a
plane and in space. Projective plans and
projective spaces.
Conics and quadrics. Perspective among
straight lines. Ratios of four lined up
points. Perspective and homology.
Homography.
Real functions. Elementary functions.
Definition of limit and relative operations.
Successions. Continuous functions.
Definition of derived and geometric
interpretation. Rules of derivation.
Derivatives of elementary functions.
Differential of a function. Applications of
differential calculus. Study of the graph of
the real functions
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Esame scritto ed orale.
Disegno dell’architettura
Architectural Drawing
Icar 17-9 cfu
1° anno / corso annuale
Indirizzo ‘generale’
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso B
Valentina Castagnolo
Finalità e contenuti disciplinari
Le finalità che il corso si pone sono:
fornire gli strumenti teorici e storici per un
approccio critico alla disciplina;
fornire gli strumenti pratici per
l’elaborazione e l’esecuzione degli
elaborati grafici, alle diverse scale, utili alla
rappresentazione dell’architettura, dal
particolare costruttivo alla scala urbana.
In particolare:
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni al
disegno a mano libera al fine di una
migliore comprensione dei rapporti spaziovolumetrici e al raggiungimento della
capacità di produrre schizzi preparatori e di
base necessari al rilievo architettonico;
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni
all’analisi e alla comprensione dei principali
componenti delle architetture (individuazione
della gerarchia nei volumi e
negli spazi, proporzioni, simmetrie, moduli,
ordini);
saranno dedicate lezioni ed esercitazioni
Articolazione delle attività didattiche
Il corso sarà articolato in lezioni ex
cathedra ed esercitazioni anche extra
moenia.
Sono previste inoltre attività seminariali
per lezioni di disegno automatico.
Articulation of educational activities
Besides the ex cathedra lectures, the
course includes practical exercises, also
extra moenia; and seminars devoted to
computer aided design.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame, previo ottenimento della firma di
frequenza, consisterà nella valutazione
dell’intero percorso formativo dello
studente e nella valutazione della qualità
degli elaborati grafici prodotti. Le tavole
dovranno essere redatte nelle tecniche e
nei formati che saranno indicati durante il
corso. L’esame prevede altresì un colloquio
sui temi teorici trattati tendente a valutare
il livello critico raggiunto dallo studente sui
temi della rappresentazione
dell’architettura e del territorio.
Disegno dal vero dell’architettura antica I
Life drawing of ancient architecture I
Icar 17-2 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Marianna De Sario
Finalità e contenuti disciplinari
L’obiettivo del Corso è quello di condurre lo
studente alla lettura immediata e alla
corretta rappresentazione grafica
dell’oggetto architettonico, permettendo
all’allievo di:
- Sviluppare la capacità di osservare,
comprendere e rappresentare il manufatto
architettonico e lo spazio architettonico,
fornendo l’occasione di mettere in rapporto
la rappresentazione dell’architettura con la
sua esperienza percettiva.
- Sperimentare, ai soli fini della corretta
rappresentazione grafica e cromatica/
chiaroscurale, l’operazione del rilievo di
dettagli architettonici in scala opportuna
(1:20, 1:10, 1:5, 1:1) e nelle viste opportune
(Pianta, prospetto, sezione, assonometria
e/o prospettiva).
- Leggere e comprendere il disegno di un
organismo architettonico, attraverso
un’analisi spaziale (geometrica e
volumetrica) funzionale, distributiva,
strutturale.
- Apprendere i metodi grafici per una
corretta rappresentazione dell’organismo
architettonico analizzato.
Argomenti delle lezioni
Per grandi linee gli argomenti affrontati
nelle lezioni svolte durante l’anno saranno i
seguenti:
- Lezione introduttiva sul disegno dal vero
(1 lezione ex-cathedra).
- Principi fondamentali della geometria
descrittiva (in particolare proiezioni
ortogonali, assonometriche e prospettiche)
(2 lezioni ex-cathedra).
Attraverso questo I° modulo il corso si
propone di guidare lo studente
nell’acquisizione degli strumenti e delle
tecniche per la rappresentazione
dell’architettura utilizzando modelli
architettonici riconducibili a forme
geometriche semplici; pertanto la
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Corso A
Gabriele Rossi
all’ausilio della fotografia e del disegno
assistito nella rappresentazione
dell’architettura.
Aims and contents
The course objectives are:
to provide theoretical and historical tools
as an introduction to critical knowledge;
to provide technical and practical tools to
the correct graphic representation of
different scales: from the construction
detail to the urban and territorial scale.
Particularly:
lesson and exercitations will be devoted to
free hand drawing for a better
understanding of spatial and volumetric
relationships, and for a better capacity of
producing sketches in survey operations;
lesson and exercitations will be devoted to
the analysis of architectural monuments in
relation to the hierarchy of their spatial
articulation, and of their proportions,
symmetries, etc.
lesson and exercitations will be devoted to
the use of photography and computer in
the representation of the architecture.
65
geometria è lo strumento ordinatore che
consente di controllare, e di rappresentare,
volumi e superfici anche complessi.
4. I regolamenti didattici
4
66
- Storia della rappresentazione
dell’architettura antica; le proporzioni nel
mondo antico (1 lezione ex-cathedra).
Il III° modulo prevede una panoramica sulla
storia della rappresentazione dell’antico e
una trattazione relativa all’uso delle
proporzioni nel mondo antico.
Considerazioni generali e definizione di
proporzione; il disegno dell’architettura
antica nel mondo moderna e la sua
codificazione archeologica.
Articolazione delle attività didattiche
Relativamente alla prima parte del corso, in
cui saranno trattati i principi fondamentali
della geometria descrittiva, dei metodi
delle proiezioni centrali, ortogonali e
assonometriche tramite l’ausilio di
presentazioni power point, verranno
assegnate delle esercitazioni da svolgersi a
casa (a mano libera), di volta in volta
concernenti una personale rielaborazione
dei contenuti teorici appresi durante la
lezione intra-moenia.
L’esercitazione intende fissare e
approfondire i concetti espressi a lezione,
oltre che guidare all’apprendimento dei
metodi di rappresentazione della geometria
descrittiva e il loro uso nel disegno
architettonico, al fine di formare negli
studenti la capacità di descrivere/
comunicare le configurazioni spaziali
tridimensionali attraverso figure piane e di
porre in relazione/analogia i caratteri
geometrici e metrici delle forme spaziali
con le corrispondenti immagini.
1. Esercizi di prospettiva: enti fondamentali,
solidi tridimensionali
2. Esercizi di proiezioni ortogonali: enti
fondamentali, solidi tridimensionali
3. Esercizi di assonometria: enti
fondamentali, solidi tridimensionali.
- Tecniche, strumenti e metodi del disegno
a mano libera, alcuni esempi.
Infine le restanti lezioni, che costituiscono
il IV° modulo, saranno dedicate
esclusivamente ad esercitazioni da
svolgersi extra-moenia, che consistono
nell’analisi e nel disegno a mano libera, dal
vero di manufatti architettonici antichi.
Nella seconda parte del corso saranno
trattati i principi fondamentali relativi alle
norme grafiche per il disegno; le nozioni
inerenti alla rappresentazione delle volte,
capriate e paramenti murari, tramite
l’ausilio di presentazioni power point.
Anche in questa occasione verrà assegnata
una esercitazione da svolgersi extra-
- Norme unificate del disegno
dell’architettura (le scale metriche di
rappresentazione, formati dei fogli da
disegno); archi, volte e capriate (forma
geometrica, rappresentazione grafica,
nomenclatura e criteri di stabilità);
strutture murarie (2 lezioni ex-cathedra).
In questo II° modulo sarà data particolare
attenzione alla normativa grafica, alle
norme di quotatura del disegno e alla
rappresentazione degli elementi
dell’architettura, in particolare alle volte/
coperture e paramenti murari, alle varie
scale di approfondimento.
moenia (a mano libera), concernente una
personale rielaborazione dei contenuti
teorici appresi durante la lezione intramoenia.
L’esercitazione intende fissare e
approfondire i concetti espressi a lezione,
oltre che guidare alla comprensione delle
spazialità e norme grafiche di
rappresentazione ricorrenti nel disegno
dell’architettura antica, al fine di far
acquisire la capacità di descrivere/
comunicare la spazialità dell’antichità e
riuscire a trasmettere in maniera universale
gli elementi descritti attraverso il disegno.
1. Le strutture voltate e architravate
2. Rappresentazione dei paramenti murari
Nella terza parte del corso è prevista una
panoramica sulla storia della
rappresentazione dell’antico e una
trattazione relativa all’uso delle proporzioni
nel mondo antico. Verrà definito il concetto
di proporzione, affrontato come ricerca di
leggi matematico-geometriche ed infine
sarà affrontato il sistema proporzionale nel
mondo antico. Tutto ciò sarà illustrato per
mezzo di presentazioni power point ed una
dispensa fornita dal docente. Anche in
questa occasione verrà assegnata una
esercitazione da svolgersi extra-moenia
concernente una personale rielaborazione
dei contenuti teorici appresi durante la
lezione intra-moenia.
L’esercitazione intende fissare e
approfondire i concetti espressi a lezione,
oltre che guidare alla comprensione delle
logiche proporzionali, imprescindibili nella
rilettura sia di un edificio, che di un
dettaglio architettonico. In questo modo lo
studente acquisirà un approccio critico ed
reinterpretativo rispetto al disegno dal vero
dell’architettura antica, fornendo per
mezzo dell’elaborato grafico un gran
numero di informazioni.
1. Le proporzioni nel mondo antico
attraverso la rilettura in pianta e in alzato
(eventualmente anche dettaglio) di tre
differenti monumenti di diversi periodi
storici
Nella quarta parte del corso è prevista una
serie di esercitazioni da svolgersi
attraverso l’analisi e la lettura sul campo
dei manufatti architettonici antichi.
Questa pratica è finalizzata ad introdurre lo
studente alla lettura e alla descrizione
intenzionale ed operativa di manufatti
architettonici, o porzioni di essi, e dei
contesti ambientali nei quali si collocano.
La rappresentazione e analisi grafica di
testi architettonici vuole anzitutto
impegnare gli studenti nella riflessione che
porta alla conoscenza dell’architettura
attraverso una prassi di studio operativo
della stessa, ovvero attraverso l’esercizio di
trascrizione grafica sia delle proprie
impressioni percettive di un luogo/
manufatto, sia di osservazioni analitiche,
decostruttive e ricostruttive degli elementi.
A tal fine sono previste sedute collettive di
disegno dal vero ex-tempore con
esecuzione di schizzi in pianta, prospetto,
sezione, prospettici e assonometrici di
ambienti e manufatti architettonici nel
centro storico di Bari e in diversi siti
pugliesi di rilevanza archeologica (definiti
di volta in volta in base alle possibilità).
Come raccomandazione generale nello
Fondamenti e applicazioni di
geometria descrittiva
Basics and Applications of Descriptive
Geometry
Icar 17-9 cfu
1° anno / Corso annuale
Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso A
Vincenzo De Simone
Corso B
Marisa Franchino
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario avere
svolto i due stage nei mesi di febbraio e
settembre e aver completato il “taccuino di
viaggio” individuale.
Finalità e contenuti disciplinari
I SEMESTRE FONDAMENTI E APPLICAZIONI
DI GEOMETRIA DESCRITTIVA
Il corso ha come oggetto di studio i metodi
e i procedimenti per la rappresentazione
tridimensionale dello spazio:
- nella prima fase del semestre,
introducendo alcuni basilari elementi di
Geometria proiettiva grafica e riprendendo
alcuni degli elementi più significativi della
Geometria euclidea, sono forniti i principi
teorici fondamentali che regolano le
relazioni tra le forme dello spazio e la loro
rappresentazione sul piano.
- nella seconda fase del semestre si
affrontano gli argomenti di Geometria
descrittiva esaminando tutti i metodi di
rappresentazione (proiezioni ortogonali,
assonometria, prospettiva).
Alla fine del corso lo studente dovrà aver
sviluppato le capacità di comprendere,
visualizzare e rappresentare le forme dello
spazio, in quanto fattori imprescindibili per
l’ideazione del manufatto architettonico.
II SEMESTRE
Il corso ha un duplice scopo:
- applicare i principi esposti nel corso
semestrale di Fondamenti e Applicazioni
della Geometria descrittiva alla
progettazione assistita dallo strumento
informatico;
- affrontare, attraverso gli strumenti di
disegno tradizionali o attraverso lo
strumento informatico, lo studio delle
superfici geometriche dall’ideazione al
controllo delle forme dell’Architettura.
Al termine del corso, lo studente deve
essere in grado di concepire una forma
architettonica e le sue parti evitando
qualsiasi arbitrio formale e applicando i
principi di rigore e precisione richiesti
nell’esercizio della progettazione e
nell’esecuzione dell’organismo
architettonico e delle sue parti strutturali.
Aims and contents
1st semester (Basics and applications of
descriptive Geometry)
The aim of the course is to learn methods
and procedures for three-dimensional
representation of space:
- the first phase contains the fundamental
theoretical principles that regulate the
relationships between the forms of space
and their representation on the plan.
- the second phase examines all the
methods of representation (orthogonal
projections, axonometry, perspective).
At the end of the course the student will
have developed the abilities to understand,
visualize and represent the forms of space,
as essential factors for the conception of
architecture.
2nd semester (Stereotomy)
The course has a dual purpose:
- to apply the principles acquired in the
previous semester to computer aided
design;
- to study, using the traditional tools of
drawing or the computer tool, geometric
surfaces from the ideation to the control of
the forms of architecture.
Argomenti delle lezioni
I SEMESTRE
• Geometria proiettiva grafica (Fondamenti
della Geometria descrittiva)
Contenuti della Geometria proiettiva e della
Geometria descrittiva. Enti e forme
geometriche. Le proprietà proiettive.
Elementi impropri. Operazioni fondamentali
della geometria proiettiva. Prospettività e
proiettività. Proiezione centrale e
proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e
rette limiti. Condizioni di appartenenza, di
parallelismo e di perpendicolarità.
• Metodo della doppia proiezione
ortogonale
Generalità e classificazione dei metodi di
rappresentazione. Il sistema della doppia
proiezione ortogonale o proiezioni
mongiane. Sistema di riferimento.
Rappresentazione di punti e immagini dei
punti. Rappresentazione di rette: tracce e
immagini della retta. Rappresentazione dei
piani: tracce del piano. Condizioni di
appartenenza, parallelismo e
perpendicolarità. Cambiamento del
secondo piano di proiezione o piano di
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
svolgimento dell’esercitazione ogni
studente dovrà prestare attenzione a:
- impressioni percettive del luogo;
- lettura dell’impianto geometrico,
planimetrico e volumetrico generale e delle
singole parti;
- individuazione dei rapporti proporzionali
e dei sistemi di dimensionamento;
- annotazione delle regole compositive
dell’impianto morfologico (assialità,
simmetrie, gerarchie, ecc.)
Tali esercitazione intendono mettere in
pratica i contenuti più teorici del corso, ma
essenzialmente permettere allo studente di
“imparare a disegnare disegnando”.
67
4. I regolamenti didattici
4
68
proiezione ausiliario. Il problema della
misura nel sistema della doppia proiezione
ortogonale. Determinazione della misura e
forma di una figura appartenente a un
piano generico.
• Forme geometriche per l’architettura
Generalità sui poliedri, prismi,
parallelepipedi e superfici di rotazione.
Prismi e cilindri definiti e indefiniti. Piramidi
e coni. Solidi di rotazione. Generatrici e
direttrici. Meridiani e paralleli. Sfera ed
ellissoide. Concetto di contorno apparente.
Solidi booleani. Rappresentazione dei
solidi in generale e rappresentazione di
quelli di rotazione mediante sezioni piane
normali. Le coniche come sezioni del cono.
Proprietà delle coniche. Sistemi di
rappresentazione delle coniche.
• Metodo dell’assonometria
Generalità e sistema di riferimento
assonometrico. L’assonometria nella
normativa UNI. Il teorema di Pohlke.
Assonometria ortogonale e assonometria
isometrica come caso particolare di quella
ortogonale. Isometria teorica e isometria
pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e
militare. Assonometria di elementi su un
piano generico.
• Metodo della proiezione centrale o
prospettiva
Generalità e prospettiva a quadro verticale
come caso particolare del metodo delle
proiezioni centrali. Elementi di riferimento.
Circonferenza di distanza.
Rappresentazione dei punti, delle rette e
dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani.
Proprietà di appartenenza e di parallelismo.
Punti di misura e di distanza.
Perpendicolarità tra rette e piani.
Prospettiva di rette generiche. Prospettiva
centrale. Generalità sui problemi di misura
in prospettiva.
II SEMESTRE
• Rappresentazione delle ombre nei metodi
di rappresentazione.
• Le curve
Concetto di curva, curve di Bézier, curve
per approssimazione, curve per
interpolazione, curve NURBS; nodi di una
curva, punti di controllo e relativi pesi.
Descrizione parametrica di una curva.
Coniche, spirali e altre curve. Curvatura di
una curva. Tangente a una curva. Torsione
di una curva.
• Le superfici
Concetto di superficie. Classificazione delle
superfici. Sezioni piane e sezioni normali
delle superfici. Studio delle superfici per
mezzo delle sezioni normali. Piano
tangente a una superficie. Curvatura di una
superficie. Superfici con generatrici e
direttrici. Solidi di rotazione. Superfici
sviluppabili e non sviluppabili. Superfici
rigate e non rigate. Cilindri, coni e relative
sezioni piane. Le coniche come curve di
intersezione tra coni e piani. Cono
asintotico. Sviluppo di superfici coniche.
Superfici a singola e doppia curvatura.
Sfere, ellissoidi e paraboloidi come
superfici di rotazione. Superfici quadriche.
Il toroide e altre superfici di grado
superiore. Geodetiche. Superfici di minima.
• Curve di intersezione tra superfici.
Operazioni booleane tra superfici.
• Superfici NURBS
di estrusione, loft, skin, uv, pipe, birail, di
Coons, di Gordon, ecc.
• Rappresentazione di una superficie per
curve di livello. Cenni sul metodo delle
proiezioni quotate.
• Le volte
Volte semplici: botte, vela e cupola; volte
composte: padiglione, crociera, lunettata, a
testa di
padiglione, a schifo; ellissoidi e sfere.
• Le variabili di una prospettiva realizzata
con strumenti tradizionali e i parametri per
la generazione automatica di un’immagine
prospettica.
• Effetti della luce sulle superfici
Cenni della teoria delle ombre applicata
alle immagini in proiezioni ortogonali e in
prospettiva.
Topics
• Graphical projective geometry
Foundations of projective geometry and
descriptive geometry. Agencies and
geometric shapes. Projective properties.
Improper elements. Fundamental
operations in projective geometry.
Homology. Conical and cylindrical
projections.
• Method of orthogonal projections
• Method of axonometry
• Method of perspective
• Elements of quoted projections
• Geometrical solids
Polyhedra, prisms, parallelepipeds. Prisms
and definite and indefinite cylinders.
Pyramids and cone. Surfaces of revolution.
Sphere and ellipsoide. Boolean operations
on shapes.
• Intersection between solids
• Representation of the shadows
• Curves
Conical sections. Approximation and
interpolation curves. Bézier and NURBS
curves. Spirals and other curves. Tangent
to a curve. Curvature and torsion of a
curve.
• Surfaces
Normal plain sections on surfaces. Elliptic,
parabolic and hyperbolic points.
Developable surfaces. Ruled surfaces.
Cylinders, cone and their relevant plane
sections. Conic sections like curves of
intersection between cone and plane.
Quadric surfaces. Thorus. Minimal
surfaces. Geodetics. NURBS surfaces.
• Geometric shape of the principal vaults
• Axonometry, pespective and camera
matching in 3d modeling
• Effects of the light on surfaces - the
rendering in 3d modeling
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ex cathedra;
esercitazioni, consistenti nella
realizzazione di elaborati grafici da
eseguire con gli strumenti tradizionali del
disegno o con software di modellazione
solida; revisioni, durante le quali il docente
è a disposizione degli allievi per
chiarimenti, ecc.
Articulation of educational activities
The course consists of lessons; exercises,
application performances with traditional
tools of drawing or with software for solid
modelling; personal revisions.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Laboratorio 1° di Archeologia
Archaeology Design Studio 1st year
- Archeologia egea
- Aegean archaeology
L-FIL LET/01-3 cfu
1° anno / Corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Dario Puglisi Cascino
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è di fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli eventi storici salienti
nell’ambito della preistoria egea, insieme
ad un corretto inquadramento dei temi
affrontati nelle loro relative coordinate
geografiche.
Aims and contents
Primary objective of the course is to supply
the necessary methodological instruments
to read the principal historical events
within Aegean prehistory, with a corrected
phases organization in their relative
geographic coordinates.
Argomenti delle lezioni
- Cenni di geografia fisica della Grecia; i
sistemi di datazione: cronologia relativa e
cronologia assoluta; cenni di storia degli
studi: la paletnologia e l’archeologia egea.
- Il popolamento dell’area egea dalle origini
al Neolitico.
- Età del Bronzo Antico nell’area egea:
l’Antico Elladico I-IIA; l’Antico Elladico IIB-
III (Lerna, Troia, Poliochni, Phylakopì, con
particolare riferimento all’architettura
monumentale: corridor houses,
fortificazioni); Creta nell’Antico Minoico:
insediamenti (Myrtos, Vasilikì) e necropoli
(tholoi).
- Età del Bronzo Medio in Grecia:
insediamenti (Kolonna a Egina) e necropoli
(Maratona).
- Età Protopalaziale a Creta: il problema
della nascita dei palazzi; la società
palaziale; l’architettura nell’Età dei Primi
Palazzi (Festòs, Quartier Mu); la nascita
della scrittura.
- Età Neopalaziale a Creta: insediamenti,
architettura monumentale (Festòs, Mallia,
Haghia Triada) e domestica (Haghia Triada),
arti figurative, società, religione.
- La minoicizzazione dell’Egeo (Phylakopì,
Haghia Irini); la catastrofe di Thera; le
tombe a fossa a Micene; la caduta dei
palazzi minoici e l’arrivo dei Micenei a
Creta; la distruzione del palazzo di Cnosso.
- Età palaziale micenea: palazzi e tombe
(Micene, Tirino, Pilo, Gla); la società
micenea; proiezione dei Micenei sui mari;
Creta post-palaziale.
- Cause e conseguenze della caduta dei
palazzi micenei; la Grecia, Creta e Cipro
dopo la caduta dei regni micenei.
Topics
- Simple notions of physical geography of
Greece; the dating systems: relative
chronology and absolute chronology;
historical phases: the Aegean paletnology
and archaeology.
- the demographic development of the
Aegean area from the origins to the
Neolithic one.
- The Ancient Bronze age in the Aegean
area: the Ancient Helladic I-IIa; the Ancient
Helladic IIb-III (Lerna, Troy, Poliochni,
Phylakopì, with particular reference to the
monumental architecture: corridor houses,
fortifications); the Ancient Minoic Crete:
settlements (Myrtos, Vasilikì) and
necropolis (tholoi).
- The Medium Bronze age in Greece:
settlements (Kolonna at Aegina) and
necropolis (Maratona).
- Protopalatial Age in Crete: the problem of
the raising of palaces; the palatial society;
the architecture in the Age of the First
Palaces (Festòs, the Mu district); the
beginning of writing.
- Neopalatial Age in Crete: settlements,
monumental architecture (Festòs, Mallia,
Haghia Triada) and residential district
(Haghia Triada),figurative arts, society,
religion.
- the spread of Minoan culture in the
Aegean (Phylakopì, Haghia Irini); the Thera
catastrophe; the earth burial at Mycenae;
the Minoan palaces fall and the
Mycenaeans arrival in Crete; the
destruction of the Knossos palace.
- Mycenaean palatial Age: palaces and
tombes (Mycenae, Tyrins, Pilos, Gla); the
Mycenaean society; maritime Mycenaean
trading; Post-palatial Crete.
- Causes and consequences of the
Mycenaeans palaces fall; Greece, Crete and
Cyprus after the fall of the Mycenaean
reigns.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad
affrontare la materia in forma
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Aver partecipato assiduamente,
attivamente e con profitto alle esercitazioni
e alle prove di verifica; e aver
rispettato le scadenze relative alle
consegne degli elaborati, sono le
condizioni per essere ammessi a sostenere
l’esame.
L’esame consiste in un colloquio
individuale, eventualmente preceduto da
una prova grafica o di modellazione solida.
Il voto di profitto è espresso anche in
funzione della qualità degli elaborati
relativi alle esercitazioni e del risultato
delle prove d’esame.
69
4. I regolamenti didattici
4
rigorosamente diacronica, e seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
relativi agli argomenti affrontati; saranno
effettuate inoltre alcune esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche.
Articulation of educational activities
The course will be articulated in lectures,
intended to display the matter in a
diacronical manner, and seminaries,
oriented to analyze in a thematic manner
specific aspects; the course includes also
exercises in library, necessary to acquire
instruments and methodology to carry out
bibliographical searches.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
La partecipazione alle attività didattiche è
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame finale.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio con gli esaminatori.
- Archeologia della Magna Grecia
70
L-ANT/02-2 cfu
1° anno / Corso semestrale (II semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Greek western poleis.
Masiello
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad
affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, e seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti specifici
relativi agli argomenti affrontati; saranno
effettuate inoltre alcune esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche.
Articulation of educational activities
The course will be articulated in lectures,
intended to display the matter in a
diacronical manner, and seminaries,
oriented to analyze in a thematic manner
specific aspects; the course includes also
exercises in library, necessary to acquire
instruments and methodology to carry out
bibliographical searches.
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è di fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli eventi storici salienti
nell’ambito della storia greca, insieme ad
un corretto inquadramento dei temi
affrontati nelle loro relative coordinate
geografiche.
Aims and contents
Primary objective of the course is to supply
the necessary methodological instruments
to read the principal historical events in the
Greek history, with a corrected phases
organization in their relative geographic coordinates.
Argomenti delle lezioni
Corso generale:
- Introduzione alla Storia Greca:
- Le fonti della storia greca.
- Lineamenti di storia politico-istituzionale
del mondo greco.
Approfondimenti tematici:
- Il rapporto tra architettura e politica nei
regni ellenistici e nelle città greche
d’Occidente.
Topics
General course:
- Introduction to the Greek History.
- The ancient sources of the Greek history.
- The political-institutional history of the
Greek world.
Thematic search:
- The relationship between architecture and
politics in the Hellenistic reigns and the
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
- Archeologia e storia dell’arte greca e della
Magna Grecia
- Archaeology and history of greek art and
Magna Grecia
L-ANT/07-4 cfu
1° anno / Corso semestrale integrato (II
semestre)
Indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Luigi Caliò
Archeologia e storia dell’arte greca (1,75
crediti)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è di fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento del’evoluzione della
civiltà greca attraverso i dati forniti dalla
ricerca archeologica e tramite lo studio
delle principali forme artistiche.
Aims and contents
Primary objective of the course is to supply
the necessary and methodological
instruments to comprehend the
organization and evolution of the Greek
civilization through the data supplied by
the archaeological research and through
the study of the main artistic forms.
Argomenti delle lezioni
Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia
continentale
Problematiche generali dell’archeologia
greca e della colonizzazione. Madre patria
e colonie: la fine del periodo geometrico e
la colonizzazione in Occidente. Il periodo
arcaico in Grecia: il caso di Atene. Il periodo
and Magna Graecia. Art and urban planning
in the Macedonian reign. Athens in the
Hellenistic period.
Archaeology and History of the Art in
insular and Minor Asian Greece
Introduction to classic archaeology.
Chronological frame; the beginning of the
Greek art; the geometric period; the archaic
period: urban settlements and sanctuaries;
the figurative arts. Structures and
characters of the classical polis. Greeks and
Persians in Asia Minor in V and IV century
b.C. The figurative arts in the classical
period. General characters of the
Hellenismus in the oriental Greek world.
Arts and urban planning in Seleucide,
Pergamene and Tolemaic reigns.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ex cathedra per un
totale di 40 ore così suddivise:
Per Archeologia e Storia dell’Arte della
Grecia continentale:
2 ore di argomenti introduttivi
2 ore: il periodo geometrico
4 ore: l’arcaismo
6 ore: il periodo classico
6 ore: l’ellenismo
Per Archeologia e Storia dell’Arte della
Grecia insulare e microasiatica:
2 ore di argomenti introduttivi
2 ore: il periodo geometrico e la fase della
colonizzazione
4 ore: l’arcaismo
6 ore: il periodo classico
6 ore: l’ellenismo
Articulation of educational activities
The course includes 40 hours of ex
cathedra lectures subdivided as follows:
For Archaeology and History of the Art in
continental Greece:
2 hours devoted to introductory arguments
2 hours: the geometric period and the
colonization phase
4 hours: the archaism
6 hours: the classical period
6 hours: the Hellenismus
For Archaeology and History of the Art in
insular and Minor Asian Greece:
2 hours devoted to introductory arguments
2 hours: the geometric period and the
colonization phase
4 hours: the archaism
6 hours: the classical period
6 hours: the Hellenismus
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
È obbligatoria la frequenza ai fini del
superamento dell’esame. In sede di esame
saranno tenute presenti la conoscenza e la
capacità di valutazione storico-critica della
materia, attraverso un colloquio.
• 2° ANNO - 2nd YEAR
Laboratorio 2 di Progettazione
Architettonica
Architectural Design Studio 2nd year
L2PA-12 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzi ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Corso A
Loredana Ficarelli
Composizione architettonica 2A (Icar 14-9 cfu)
Annalisa Giglio
Caratteri dell’architettura A (Icar 14-3 cfu)
Corso B
Nicola Parisi
Composizione architettonica 2B (Icar 14-9 cfu)
Giuseppe Rociola
Caratteri dell’architettura B (Icar 14-3 cfu)
Corso C
Rossana Pagliarulo
Composizione architettonica 2C (Icar 14-9
cfu)
Annalinda Neglia
Caratteri dell’architettura C (Icar 14-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Nel secondo anno lo studente di
architettura è chiamato ad acquisire la
fondamentale nozione di insieme
architettonico (inteso sia nel senso di
incremento scalare rispetto all’unità
edilizia, sia nel senso di incremento di
complessità per le relazioni che si
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
arcaico in Magna Grecia. La polis classica.
Crescita e struttura urbanistica della città
di Atene tra V e IV secolo a.C. Le arti
figurative in periodo classico. Democrazia e
arti figurative ad Atene nel periodo
classico. Caratteri generali dell’ellenismo in
Grecia e Magna Grecia. Arte e urbanistica
nel regno di Macedonia. Atene nel periodo
ellenistico.
Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia
insulare e microasiatica
Introduzione alla archeologia classica.
Cronologia di riferimento; la nascita
dell’arte greca; il periodo geometrico. Il
periodo arcaico: insediamenti urbani e
santuari; le arti figurative. La polis classica:
strutture e caratteri. Greci e Persiani in Asia
Minore in V e IV secolo a.C. Le arti
figurative nel periodo classico. Caratteri
generali dell’ellenismo in Grecia orientale.
Arte e urbanistica nei regni Seleucide e
Pergameno. Arte e urbanistica nel regno
tolemaico.
Topics
Archaeology and History of the Art in
continental Greece
Preliminar discussion on general problems
about Greek archaeology and the
colonization phaenomenon. Greek poleis
and their colonies: the geometric period
and the western colonization. The archaic
period in Greece: the case of Athens. The
archaic period in Magna Graecia. The polis
in classical period. Increase and urban
planning of Athens between V and IV
century b.C. The figurative arts in classical
period. Democracy and figurative arts in
Athens in classical period. General
characters of the Hellenismus in Greece
71
4. I regolamenti didattici
4
72
stabiliscono tra unità edilizie) e di quella,
conseguente e necessaria, di legame tipico
e processuale (tessuto) tra organismi
edilizi diversi.
Lo studente dovrà quindi apprendere i
principi fondamentali della logica
aggregativa tra unità edilizie (il formarsi,
trasformarsi, specializzarsi degli aggregati
secondo processi tipici) con il controllo,
alle diverse scale, del rapporto fra gli edifici
in uno specifico contesto di appartenenza.
Aims and contents
In the second year the student learns the
fundamental notion of architectural
ensemble (understood both in the sense of
scalar increase in comparison to the
building units, and in the sense of
increasing complexity of the relationships
established between building units) and
the consequent and necessary, progressive
link (urban fabric) between different
buildings.
The student will therefore learn the
fundamental principles of aggregative logic
of building units (the forming, changing,
specializing of the aggregate according to
typical processes) with the control, on
different scales, of the relationship
between the buildings in a specific context
of affiliation.
Articolazione delle attività didattiche
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed
esercitazioni applicative: il primo semestre
è dedicato prevalentemente alle lezioni e
all’analisi dell’area di intervento; il
secondo semestre è prevalentemente
dedicato al progetto d’anno.
Esse sono così articolate:
Ottobre – Febbraio
• Introduzione al corso
• Organicità e frammentazione nella città
antica, moderna e contemporanea
• Studio della nozione di organismo
edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e
linguistici;
• Definizione ed evoluzione processuale di
tipi architettonici residenziali: la casa a
schiera;
• Esercitazione 1 (elaborazione elettronica):
Prototipo abitativo a schiera;
• Definizione ed evoluzione processuale di
tipi architettonici residenziali: la casa in
linea;
• Esercitazione 2 (elaborazione
elettronica): Prototipo abitativo in linea;
• Studio dell’organismo urbano e delle
leggi di aggregazione dei tessuti;
• Studio dello spazio urbano nel rapporto
di continuità tra le diverse scale edilizie e
tra diversi tipi;
• Tessuto urbano antico ed espansione
ottocentesca: Bisceglie, Ruvo e Molfetta;
• Esercitazione 4: Le aree di progetto;
Febbraio - Giugno
Elaborazione del progetto;
-lo spazio urbano come esito di un
processo di formazione, aggregazione e
sintesi formale di unità edilizie attraverso
gerarchizzazione e nodalità di percorsi;
-le scelte progettuali come individuazione
del rapporto tipico tra sistemi distributivi,
spaziali, costruttivi;
-articolazione dei nodi tettonici;
-introduzione al problema del linguaggio in
architettura.
Le lezioni saranno costituite da tre cicli
coordinati:
- lo studio della nozione di organismo
edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e
linguistici
- lo studio dell’ organismo aggregativo
- lo studio dello spazio urbano nel rapporto
di continuità tra le diverse scale edilizie e
tra diversi tipi (passaggio dall’unità
abitativa al tessuto e all’edilizia
specialistica)
Articulation of educational activities
Theoretical lessons and applied exercises:
the first semester is primarily devoted to
the lessons and the analysis of the study
area; the second semester is predominantly
devoted to the design problem.
They are the following:
October - February
• General introduction
• Organicity and fragmentation of the
ancient, modern and contemporary city
• The notion of architectural organism and
its spatial, tectonic and linguistic character
• Definition of residential types and their
evolution process: the row house
• 1st exercise (electronic): Prototype of a
row house
• Definition of residential types and their
evolution process: the inline house
• 2nd exercise (electronic): Prototype of inline house
• The urban organism and the urban fabric
laws
• The urban space and the continuity
among the different architectural scales
and the different architectural types
• The old urban fabric and the 19th century
expansion in Bisceglie, Ruvo and Molfetta
• 4th exercise (electronic): Study cases
February - June
• Development of design activity.
-the urban space as the result of a process
of formation, aggregation and formal
synthesis of building units through
hierarchies and routes nodalities;
-the design as individuation of the typical
relation among distributive, spatial and
building systems;
-tectonic nodes;
-introduction to the problem of the
language in architecture.
The lessons will consist in three coordinate
cycles:
- the study of the notion of architectural
organism and its spatial, tectonic and
linguistic character
- the study of the aggregation
- the study of the urban space and the
continuity among the different architectural
scales and the different architectural types
Tema d’anno
Analisi del tessuto urbano antico e
ottocentesco di Bisceglie, Ruvo e Molfetta;
progetto di un tessuto urbano residenziale
in un’area non risolta delle città studiate
attraverso l’aggregazione di tipi abitativi a
schiera, linea e corte ed il ridisegno dello
spazio pubblico..
Design problem
Analysis of the ancient and Nineteenth
century urban fabric of Bisceglie, Ruvo and
Molfetta.
Design of the residential urban fabric in the
unsolved area of the studied city
throughthe aggregation of the
architectonic types –
Teoria dell’architettura II
Theory of architecture II
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
della iscrizione.
Icar 14-1,5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Indirizzo ‘generale’
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Modalità d’esame
Per essere ammessi a sostenere l’esame, è
obbligatorio avere frequentato con profitto
tutte le attività didattiche previste dalcorso.
L’esame consisterà in un colloquio:
- sugli argomenti trattati a lezione;
- sugli elaborati progettuali propedeutici e
finali.
Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è condurre l’allievo alla
riflessione sul nesso che intercorre fra
natura, qualità e modo del ragionamento
d’architettura, e suo farsi prima progetto, e
poi opera costruita.
Il rapporto di necessità fra pensieroprogetto-costruzione sarà esplorato nel
suo concreto, storico inverarsi,
ripercorrendo criticamente alcune tappe
fondamentali del pensiero architettonico
occidentale.
La strategia didattica consiste nell’illustrare
agli allievi il significato e la logica delle
operazioni che essi compiono nel primo
ciclo della loro formazione; e rendergli
conto della specificità della sintesi
artistico-tecnico-scientifica dell’architetto
nella sua azione di trasformazione della
realtà fisica, a confronto con quelle di altre
figure professionali ad esclusivo carattere
tecnico che operano nel settore
dell’architettura.
Aims and contents
The objective of the course is to lead the
student to the reflect on the connection
between nature, quality and way of
designing architecture, and its becoming
firstly a project, and then built work.
The relationship of necessity between
thought-project-construction will be
explored in its concrete, historical context,
thinking back critically to some
fundamental phases of western
architectural thought.
The educational strategy consists of
illustrating the meaning and the logic of the
operations of the first educational cycle;
and the specificity of the artistic-technicalscientific synthesis of the architect in his
action of transformation of the physical
world, in comparison with those of other
professional figures with an exclusive
technical character that operate in the field
of the architecture.
Articolazione delle attività didattiche
Il nesso pensiero-progetto-costruzione sarà
indagato alla scala della città (in tre gruppi
di lezioni):
a) Teorie dello spazio architettonico e
urbano nella Grecia classica e
nell’ellenismo, in Roma imperiale, a
Costantinopoli:
• La città organica del mondo antico,
• Teorie dello spazio in Grecia e a Roma,
• Lo spazio dell’antichità da Roma a
Bisanzio.
b) Teorie dello spazio nel medioevo e in
epoca moderna:
• Lo spazio romanico e gotico,
• Lo spazio prospettico del
rinascimento,
• Lo spazio infinito barocco.
c) Teorie dello spazio in epoca moderna e
contemporanea:
• La cattura dell’infinito,
• Crisi della città organica del XVIII
secolo e nascita della città moderna,
• Teorie dello spazio urbano per la città
contemporanea.
Per ciascun ciclo di tre lezioni sono previste
esercitazioni in aula. Queste prove, se
sostenute con esito positivo, sostituiscono
l’esame finale (Teoria I + Teoria II). Coloro
che in esse otterranno una valutazione
media negativa, sosterranno l’esame negli
appelli previsti dal calendario accademico.
Articulation of educational activities
a) Theories of architectural and urban
space in classical Greece and in
Hellenism, in Imperial Rome, in
Constantinople:
• The organic city of the ancient world,
• Theories of space in Greece and
Rome,
• The sense of space from Rome to
Byzantium.
b) Theories of space in the Middle Ages
and in the modern epoch:
• The Romanesque and Gothic space,
• The perspective space of the
Renaissance,
• The Baroque endless space.
c) Theories of the space in modern and
contemporary epochs:
• The capture of the infinite,
• The crisis of the organic city of the
XVIII century and the birth of the
modern city,
• Theories of urban space for the
contemporary city.
For every lesson there are exercises on the
e-learning platform, to be carried out
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
row houses, row in block houses and court
houses - and relative public space.
73
before the following lesson.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
4. I regolamenti didattici
4
74
Modalità d’esame
Sono previste esercitazioni in aula. Queste
prove, se sostenute con esito positivo,
sostituiscono l’esame finale (Teoria I+
Teoria II). Coloro che in esse otterranno una
valutazione media negativa, sosterranno
l’esame negli appelli previsti dal calendario
accademico.
Storia dell’Architettura romana + Storia
dell’Architettura delle Province romane
History of Architecture in ancient Rome +
History of Architecture in Roman provinces
relative geographical coordinates,
constitutes the fundamental prerequisite
for correct interpretation the architecture of
the examined period.
(Icar 18-7 cfu)
2° anno / corso annuale
indirizzo ‘classico’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad
affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, e seminari,
orientati ad analizzare in forma
prevalentemente tematica aspetti
specifici relativi agli argomenti
affrontati; saranno effettuate inoltre
esercitazioni grafiche e crittografiche
nonché esercitazioni bibliografiche,
volte ad acquisire gli strumenti e la
metodologia necessari a condurre
ricerche bibliografiche.
Lezioni
1. Vitruvio (I, 1, 5) e la cultura
dell’architetto:
Cariatidi e telamoni nell’architettura
imperiale, e oltre
2. Cuma, l’Etruria e Roma: le origini tra
mito e archeologia.
3. Materiali e tecnica costruttiva nel Lazio
e nella Campania;
sviluppi dell’arco e della volta.
4. Caratteri del tempio etrusco-italico e
l’influsso dell’Ellenismo: i santuari
laziali.
5. Teatri, odeia ed edilizia pubblica
nell’Urbs e nelle colonie.
6. L’approvvigionamento della città: porti,
horrea, macella.
7. La rete idrica e le attrezzature delle
viabilità: ponti, viadotti, gallerie,
fognature.
8. Scaenographia e architettura.
Giorgio Ortolani
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari alla
lettura degli organismi architettonici di età
romana nella loro articolazione spaziale e
costruttiva, analizzati nel loro sviluppo
diacronico e nello specifico contesto
ambientale. La conoscenza degli eventi
storici salienti nell’ambito dell’età antica,
insieme ad un corretto inquadramento dei
temi affrontati nelle relative coordinate
geografiche, costituisce, di conseguenza, il
presupposto fondamentale di una corretta
interpretazione delle realizzazioni
architettoniche del periodo in esame..
Aims and contents
The primary objective of the course is
acquiring the necessary methodological
tools for reading architectural organisms of
the roman age in their spatial and
constructive articulation, analyzed in their
diachronic development and in their
specific environmental context. The
knowledge of the main historical events in
the ancient age, together with correct
organization of the themes faced in the
9. L’abitazione urbana: Roma, Ostia,
Pompei, Ercolano.
10.Urbs in rure – rus in Urbe: cultura e
tipologia della villa.
11. Augusto e la Roma imperiale: il restauro
dei templi, il Foro, il Campo Marzio.
12.L’Urbe e le Province: le Gallie e la
Provenza.
13.Claudio – imperatore “archeologo” – e il
gusto del bugnato.
14.Gli otia di Nerone e le residenze
imperiali.
15.Gli imperatori Flavi: il Colosseo e il
recupero delle costruzioni neroniane;
il Templum Pacis e il recupero delle opere
d’arte.
16.Domiziano e l’architettura del potere:
Forum Transitorium e Domus
Augustana.
17.Traiano e Apollodoro: architettura e
immagine dell’Impero, il Foro e il
Pantheon. Firmitas e utilitas: i “Mercati
di Traiano”.
18.Adriano e l’architettura: la dignità delle
Provinciae piae fideles, Villa Adriana e
gli sviluppi dell’architettura a volta.
19.Dall’igiene del corpo a quello
dell’anima: Thermae, calidaria,
baptisteria.
20. Leptis Magna e l’architettura
dell’oikoumene: i Severi.
21.Tradizioni ellenistiche e puniche
nell’Africa romana.
22.La Siria e la Provincia Arabia.
23.L’Asia Minore e la Provincia Achaia.
24.Diocleziano e il decentramento delle
sedi imperiali. Massenzio e Costantino:
dal recupero dell’Urbe e alla fondazione
della Nuova Roma.
25.La basilica costantiniana e la sua
fortuna.
26.Da sedi imperiali a centri della Chiesa:
Milano e Ravenna.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Storia dell’architettura medioevale +
Storia dell’architettura moderna
History of Medieval and Modern Architecture
Modalità d’esame
La partecipazione alle attività didattiche è
indispensabile per poter usufruire della
possibilità di sostenere l’esame.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio ed eventualmente semplici
disegni a mano libera eseguiti davanti alla
commissione, a chiarimento degli
argomenti proposti dagli esaminatori.
Icar 18-7 cfu
2° anno / corso annuale integrato
indirizzo ‘generale’
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Giorgio Ortolani
Storia dell’architettura medioevale
(primo semestre - 3,5 crediti)
Gian Paolo Consoli
Storia dell’architettura moderna
(secondo semestre - 3,5 crediti)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivi del corso sono:
a) fare acquisire agli studenti una
conoscenza base della storia
dell’architettura medievale e moderna,
con particolare attenzione a quella
italiana;
b) fare acquisire agli studenti le tecniche
basilari per lo studio dell’architettura
medioevale e moderna;
c) fare acquisire agli studenti un’adeguata
capacità espositiva, in forma tanto
orale quanto scritta.
Aims and contents
Objectives of the course are
to give the students:
a) a basic knowledge of the history
of medieval and modern
architecture, with particular
attention to Italian architecture;
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Articulation of educational activities
The course will be articulated in lectures,
intended to display the matter in a
diacronical manner, and seminaries,
oriented to analyze in a thematic
manner specific aspects; the course
includes also graphic and written
exercitations and exercises in library,
necessary to acquire instruments and
methodology to carry out
bibliographical searches.
Topics
1. Vitruvius and the knowledge of the
architect: Caryatids and Telamons in
Ancient Architecture.
2. Cuma, Etruscan cities and the origins of
Rome: Myth and Archaeology.
3. Materials and building techniques in
Latium and Campania: developments of
the arch and the vault.
4. The Italic tradition and Hellenistic
Architecture: the terrace sanctuaries in
Latium.
5. Theatre, odeia and public building
program in Rome and in the colonies.
6. Supplying the City: ports, warehouses
and market-buildings.
7. Water supplying and road system:
bridges, road works, tunnels and
drainage system.
8. Stage design and architecture.
9. Domestic architecture: Rome, Ostia,
Pompeii and Herculaneum.
10.“Urbs in rure / rus in Urbe”: culture and
planning of Roman suburban and
country Villas.
11. Augustus and Imperial Rome: the
renovation of the temples, the Forum
and Campus Martius.
12.Rome and the Provinces: the Gauls13.Claudius, the “archaeologist” emperor
and the rusticated stone masonry.
14.Nero and the urban imperial residences.
15.The Flavian emperors and the reuse of
Neronian buildings and collections.
16.Domitian and the architecture of power:
Domus Augustana and Forum
Transitorium.
17.Trajan and Apollodorus: Architecture as
representation of the Empire: the
Pantheon and Forum.
18.Hadrian and architecture:Tiburtine villa
and vault construction; Hadrianeum and
the care for the Provinces.
19.Health for the body and soul: from bath
building (“thermae”) to baptisteries.
20. The Severan Emperors: Leptis
Magna and the unity of Empire.
21.Punic and Hellenistic traditions in
Roman Africa.
22.The Architecture of Roman East: Syria
and Provincia Arabia.
23.Asia Minor and Provincia Achaia.
24.Diocletian and the Architecture of
Tetrarchy. Maxentius and Constantine:
“Renovatio Romae” and the foundation
of the New Rome.
25.Early Christian basilica and its
developments.
26.Imperial cities and Church archbishopry:
Milan and Ravenna.
75
b) the fundamental techniques for
the study of the middle ages
and modern architecture;
c) suitable oral and written
presentation skills, in.
4. I regolamenti didattici
4
76
Articolazione delle attività didattiche
Si tratta di un corso integrato, articolato in
lezioni ed esercitazioni. Pur con i necessari
riferimenti alla storia della società, della
cultura, delle idee e dell’arte in generale, il
corso si occuperà soprattutto di delineare
una storia delle forme architettoniche nei
loro diversi significati, del come si sia
evoluta la maniera di pensarle e costruirle,
di come alcune di esse permangano o
ritornino, mentre altre mutino e si evolvano.
Storia dell’architettura medioevale
Sarà esaminato lo sviluppo dell’architettura
nel mondo medievale, attraverso rilevanti
organismi architettonici, anche nei loro
riflessi sulle epoche successive. Gli edifici
saranno posti in relazione alle vicende
storiche europee, seguendo l’evoluzione
delle tecniche costruttive, tra la tradizione
mediterranea della massa muraria portante
e quella nordica della struttura a telaio, con
le conseguenti sperimentazioni compositive
e spaziali, riconoscibili fino ai nostri giorni.
Didatticamente la materia sarà presentata
per aree geografiche, tenendo conto del
convenzionale inizio dell’età moderna al
1492. Illustrando la Storia dell’architettura
medievale, saranno chiariti i debiti con il
mondo antico, in riferimento ai diversi
periodi di ‘rinascenze’, e le brillanti
anticipazioni sviluppatesi nei periodi di
transizione, quali il tardo-antico e
protobizantino, o il ‘protorinascimento’
toscano, per poi concludere con lo sviluppo
del nuovo linguaggio rinascimentale in
Toscana ed in Italia.
Lezioni
1. La basilica da spazio pubblico a spazio
sacro. La pianta centrale: dall’heroon al
martyrium, dal nymphaeum al baptisterium.
2. L’architettura protobizantina a
Costantinopoli e Ravenna, ultima capitale.
3. Il monachesimo in Oriente e Occidente.
L’impero di Carlo Magno.
4. Sviluppi dell’architettura carolingia e
ottoniana: il protoromanico.
5. Il Romanico in Francia: le chiese di
pellegrinaggio, la Provenza e l’Aquitania.
6. Il Romanico in Francia: la Borgogna e la
Normandia.
7. Il Romanico in area lombarda, toscana e
romano-campana.
8. Origini dell’architettura gotica in Francia,
sviluppi della volta a crociera da esapartita a
quadripartita.
9. L’architettura in Italia meridionale dai re
normanni a Federico II.
10.L’architettura gotica dai Cistercensi agli
ordini mendicanti. Arnolfo di Cambio,
cattedrali e palazzi pubblici in Italia centrale.
11. Filippo Brunelleschi: l’esperienza dei
costruttori di cattedrali e la rinascita degli
ordini.
12.Leon Battista Alberti e la riscoperta di
Vitruvio
Storia dell’architettura moderna
L’architettura del Classicismo (1400-1800): si
indagherà lo sviluppo del linguaggio ed il
suo continuo evolversi e mutare attraverso
le opere dei principali architetti del
Rinascimento, soprattutto in Italia. Si farà
riferimento alla sua affermazione di
“tendenza” in Europa, alla sua “mutazione”
nel Barocco, fino alla crisi della stessa idea
di classicismo coincidente con l’affermarsi
del neoclassicismo ed il nascere dello
storicismo.
A partire dalla ripresa dell’antico nel 400
con Brunelleschi e Alberti fino alla “grande
maniera” di Bramente e Raffaello nelle
Roma del Cinquecento, all’esperienze di
Michelangelo, Vignola e Maderno. Si tratterà
poi il barocco come sviluppo del
Rinascimento, a Roma e fuori Roma (Bernini,
Borromini, Pietro da Cortona, Guarini,
Longhena) fino alla sua cristallizzazione
classicista nel Settecento (Vanvitelli, Salvi,
Juvarra ) ed individuare infine la sua
trasformazione nel nuovo linguaggio
neoclassico (da Piranesi a Stern) che apre
l’Ottocento.
Le esercitazioni saranno dedicate all’analisi
di un’opera di architettura religiosa in Italia.
Si richiederà ad ogni studente di predisporre
una scheda di un edificio compreso nell’arco
cronologico trattato (1200-1800);
dell’edificio si opererà una lettura
bibliografica, archivistica e grafica. La scelta
degli edifici sarà concordata con la docenza.
Lezioni
1. Bramante e la grande maniera
2. Dopo Bramante: Roma nel primo 500 e la
diffusione del nuovo linguaggio
3. Il Rinascimento nel Veneto: (Sammicheli,
Sansovino, Palladio)
4. Michelangelo e l’architettura romana del
secondo 500
5. Gian Lorenzo Bernini e l’unità delle arti
visive
6. Francesco Borromini architetto
sperimentatore
7. Architettura del 600 in Italia (Pietro da
Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre
Longhena)
8. Il barocco a Torino: da Guarini a Juvarra
9. Architettura Barocca a Napoli e in Puglia
10.Architettura del 700 a Roma ed in Italia
11. Piranesi e la nascita del neoclassicismo:
da Roma all’Europa
12.L’Architettura della Ragione in Europa
Articulation of educational activities
The course is divided into lessons and
exercises. Even while making the necessary
references to the history of society, culture,
ideas and art in general, the course will deal
above all with the delineation of a history of
the forms of architecture in their various
meanings, with the evolution of their
conception and construction, of how some of
them remain or return while others mutate
and evolve.
History of medieval architecture
The course concerns the architectural
development in Medieval Europe, considering
the main monuments of the Mediterranean
and Continental Europe until 1492. The
architectures will be considered in their
historical background, according to the
evolution of the building techniques. The
contrast between the traditional
Mediterranean masonry and the Nordic
skeletal frames and shell surfaces will remain
recognizable until the Modern movement in
the 20th century. The History of Medieval
Architecture will put emphasis on the Classical
heritage, considering the different
History of modern architecture
The Architecture of Classicism (1400-1800):
the course will investigate the development of
this language and its continual evolution and
mutation through the works of the principal
architects of the Renaissance, above all in
Italy. Reference will be made to its affirmation
as a “fashion” in Europe, and its “mutation”
during the Baroque period, up until the crisis
of the very idea of Classicism, coinciding with
the affirmation of neo-classicism and the birth
of historicism.
Beginning with a look at the historical
references in the 15th-century of Brunelleschi
and Alberti, up until the “grande maniera” of
Bramante and Raphael in 16th-century Rome
to the experiences of Michelangelo, Vignola
and Maderno. The Baroque period will be
dealt with as a development of the
Renaissance, both in Rome and outside of
Rome (Bernini, Borromini, Pietro da Cortona,
Salvi, Juvarra), and through the observation of
its final transformation into the new language
of neo-classicism (from Piranesi to Stern) that
began in the 19th-century.
The exercises will be dedicated to the analysis
of a work of religious architecture in Italy. Each
student will be asked to provide a chart for a
specific building, included within the period of
time being dealt with in both courses (10001800); the study of the building will include a
bibliographic, archival and graphic reading.
The choice of the building must be agreed
upon with the course professor.
Topics
1. Bramante and the Grande Maniera
2. After Bramante: Roma in the beginning of
XVIth century and the new language’s
diffusion
3. Renaissance in Veneto: (Sammicheli,
Sansovino, Palladio)
4. Michelangelo and the architecture in
Rome (1550-1600)
5. Gian Lorenzo Bernini and the unity of
visual arts
6. Francesco Borromini, architect and
experimenter
7. Architecture of XVIIth in Italy (Pietro da
Cortona, Carlo Rainaldi, Baldassarre
Longhena)
8. Baroque in Torino:from Guarini to Juvarra
9. Baroque Architecture in Southern Italy
10.Architecture of XVIIIth in Rome and Italy
11. Piranesi and the Rise of the Neoclassicism:
from Rome to Europe
12.Architecture of Enlightenment in Europe
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale. La mancata verifica di questa
condizione implica a febbraio l’automatica
decadenza della iscrizione.
Modalità d’esame
L’esame consiste nella presentazione del
lavoro svolto nelle esercitazioni. Inoltre lo
studente deve dimostrare la conoscenza
del programma svolto sia attraverso
l’esposizione orale, sia attraverso il
riconoscimento di alcune architetture e la
capacità di saper tracciare schemi di piante
ed alzati delle opere trattate.
Statica
Statics of structures
Icar 08-8,5 cfu
2° anno / corso annuale
Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
Corso A
Pietro D’Ambrosio
Corso B
Umberto Ricciuti
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone principalmente di
realizzare una solida base propedeutica per
l’apprendimento delle discipline dell’area
strutturale. Prettamente propedeutici sono
i primi due argomenti, ossia la teoria dei
vettori applicati e la geometria delle masse.
I successivi hanno invece anche un diretto
interesse applicativo, in quanto, pur
trattando principi generali della statica,
sono già orientati alla posizione e alla
risoluzione di basilari problemi strutturali.
Tutti i temi del corso hanno carattere
direttamente applicativo. Tali sono ad
esempio l’analisi cinematica e statica della
trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi
od articolati, nonché la definizione e la
determinazione delle caratteristiche della
sollecitazione, tema quest’ultimo cui è
dedicato notevole spazio. Particolare
interesse applicativo presenta poi l’ultimo
tema ossia lo studio delle travature
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Renaissances, i.e. the Perennial Hellenism of
early Byzantium, or the Carolingian revival of
Antiquity, until the modern Renaissance in
Tuscany.
Topics
1. The religious transformation of the
Basilica and the Central planned Buildings:
Heroa, Martyria, Nymphaea, Baptisteria.
2. Early Byzantine Architecture at
Constantinople and the Ravenna Exarchate.
3. Monastic Architecture in Eastern and
Western Church. The Reign of Charlemagne.
4. Developments of Carolingian and Ottonian
architecture: the Proto-Romanesque.
5. Romanesque Architecture in France: the
Churches of the Pilgrimage Roads, the
Regional Schools in Provence and Aquitania.
6. Romanesque Architecture in France: the
Regional Schools in Burgundy and Normandy.
7. Romanesque Architecture in Lombard
area, Tuscany and Rome.
8. Origin and developments of the Gothic
Architecture in France: from sexpartite to
oblong quadripartite vaults.
9. Architecture in the Kingdom of Two Sicilies
from Norman Kings to Frederic II.
10.Gothic Architecture from the Cistercians to
Mendicant Orders. Arnolfo di Cambio, the
Cathedrals and Municipal halls in Central Italy.
11. Filippo Brunelleschi: the tradition of the
Cathedrals builder and the Renaissance of the
Architectural Orders.
12.Leon Battista Alberti and the rediscovery
of Vitruvius’ De Architectura.
77
reticolari piane, classici e sempre attuali
tipi strutturali.
4. I regolamenti didattici
4
78
Aims and contents
The aim of the course is to provide a
preparatory basis for the learning of
structural subjects.
The first two sections are devoted to
vectorial theory applied to statics and
geometry of solids. Thereafter, attention is
focused on applications and the general
principles of statics are oriented to the
solution of basic structural problems.
The whole course has a practical
connotation: kinematical and static
analysis of plane beams, plane systems of
rigid or articulated beams; definition and
determination of internal actions are some
of the practical questions that will be
developed. Particular attention is reserved
to the study of plane trusses, a classical
but still relevant structural type, which
represents a very interesting applicationoriented issue.
Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre
1
-Illustrazione e introduzione al corso.
Definizione di “vettore”. Somma di vettori e
prodotto di un vettore per un numero reale.
-Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e
prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle
operazioni fra i vettori.
2
-Esercitazioni sulle operazioni con i vettori.
Doppio prodotto vettoriale.
Lezione
-Rappresentazione cartesiana dei vettori.
Operazioni con i vettori nella
rappresentazione cartesiana.
3
-Equazione parametrica della retta per un
punto e parallela ad un vettore. Equazione di
un piano per un punto e perpendicolare ad un
vettore. Spazi vettoriali.
-Applicazioni lineari. Proprietà delle
applicazioni lineari.
4
-Esercitazione sulle “applicazioni lineari”.
-Rotazioni. Rappresentazione di Eulero.
5
Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni
“infinitesime”. Determinante di una
“applicazione” lineare. Applicazione “inversa”
e applicazione “ortogonale”.
“Vettori applicati”. Risultante e momento
risultante di un sistema di vettori applicati.
Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a.
“equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”.
Coppie di forze.
6
-Riduzione statica ad un punto. Invariante
scalare. Asse centrale. Risultante
“equivalente”. Sistemi a invariante scalare
nullo.
-Poligono funicolare. Esercitazioni sul
poligono funicolare. Normal poligono.
7
Scomposizione di una forza secondo due rette
concorrenti in un punto o parallele.
Scomposizione di una forza lungo tre rette
non incidenti in un punto. Composizione di
una forza e una coppia.
-Scomposizione di una coppia lungo tre rette
non incidenti in un punto. Determinazione
grafica dei momenti di forze piane.
Equilibranti di forze parallele secondo due
rette parallele.
8
-Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi
materiali continui. Deformazioni e
spostamenti rigidi. Corpo rigido.
Rototraslazione.
-Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi
infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi
piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e
rigidi infinitesimi.
9
-Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici,
doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei
vincoli piani.
10
-Analisi cinematica di un corpo rigido piano
vincolato. Matrice cinematica [C].
Esercitazione sull’analisi cinematica per via
analitica di un corpo rigido piano vincolato.
-Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi
piani vincolati. Esempi di analisi cinematica
per via analitica e per via geometrica di corpi
rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza
o per inefficacia dei vincoli.
11
-Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di
volume. Forze concentrate e distribuite.
Lavoro di una forza e di una coppia.
Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci.
-Configurazione di equilibrio del corpo rigido.
Equazioni cardinali della Statica.
Determinazione delle reazioni dei vincoli
applicati a corpi rigidi in configurazione di
equilibrio.
12
-Analisi statica di un corpo rigido vincolato.
Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di
un corpo rigido vincolato.
-Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari,
risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le
equazioni cardinali della statica e
graficamente.
13
-Analisi statica di vari corpi rigidi labili in
equilibrio (labili sia per insufficienza che per
inefficacia dei vincoli).
-Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni
cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione
delle caratteristiche di sollecitazione.
14
-Esempi di travi isostatiche semplici.
Risoluzione di travi isostatiche sia
analiticamente che graficamente. Diagrammi
delle caratteristiche della sollecitazione.
-Risoluzione analitica di alcune travi semplici
isostatiche e diagrammi delle caratteristiche
della sollecitazione.
15
-Esercitazione in aula relativa alla
determinazione delle reazione dei vincoli
applicati a corpi rigidi isostatici applicando il
teorema dei lavori virtuali.
-Determinazione per via analitica delle
caratteristiche di sollecitazione e disegno dei
diagrammi relativi per un portale isostatico.
Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre
16
-Definizione delle caratteristiche di
sollecitazione dal punto di vista
dell’equilibrio.
-Risoluzione di portali isostatici sia
analiticamente che graficamente e disegno
dei diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
17
-Risoluzione di portali isostatici sia
analiticamente che graficamente.
Determinazione delle caratteristiche di
23
-Equazioni indefinite di equilibrio per le travi.
-Esercizi vari sulle equazioni indefinite di
equilibrio per le travi.
24
-Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni
portali semplici isostatici a maglia chiusa.
Diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
-Esercizi vari relativi a portali semplici
isostatici a maglia chiusa con determinazione
e diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione.
25
-Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di
alcune travi Gerber.
-Travature reticolari piane. Principali tipi di
travature reticolari. Analisi cinematica delle
travature reticolari.
26
-Metodo dell’equilibrio dei nodi per la
risoluzione delle travature reticolari piane.
Applicazione del metodo dell’equilibrio dei
nodi ad alcune travature reticolari piane.
-Metodo della sezione di Ritter per la
risoluzione delle travature reticolari piane.
Applicazione del metodo della sezione di
Ritter per la risoluzione di alcune travature
reticolari piane.
27
-Sistemi materiali discreti. Baricentro di un
sistema materiale discreto. Proprietà del
baricentro. Momento statico. Teorema di
Varignon. Cambiamento di coordinate.
-Sistemi materiali continui. Determinazione
analitica e grafica di baricentri di figure piane.
28
-Momento di inerzia e momento centrifugo di
sistemi materiali discreti e di sistemi materiali
continui. Teorema di Huyghens e teorema di
Steiner.
-Assi principali di inerzia e momenti principali
di inerzia. Determinazione dei momenti
principali di inerzia di alcune figure piane.
29
-Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati.
Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia.
Ellisse centrale di inerzia.
-Determinazione per via analitica dell’ellisse
centrale di inerzia di alcune “sezioni”
geometriche significative utilizzate per la
realizzazione degli elementi strutturali (travi e
pilastri).
30
-Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del
nocciolo centrale di inerzia. Determinazione
del nocciolo centrale di inerzia di alcune
sezioni significative.
-Esercitazione in aula sulla geometria delle
masse consistente nella determinazione per
via analitica del baricentro, degli assi
principali di inerzia, dei momenti principali di
inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del
nocciolo centrale di inerzia di una figura piana
composta.
Lessons and teaching seminars of the 1st
semester
1
-Presentation of the course. Definition of
“vector”. Vectorial sum and multiplication
by a real number.
“Dot” product, “outer” or cross product
among vectors. Properties of vectorial
operations.
2
-Exercises on vector operations. Double
vectorial product.
-Vector components in Cartesian
coordinates. Vectorial operations in
Cartesian coordinates.
3
-Parametric equation of a line parallel to a
vector, passing for an assigned point.
Equation of a plane perpendicular to a
vector and passing for an assigned point.
Vector spaces.
-Linear applications. Properties of linear
applications.
4
-Exercise on linear applications.
-Rotations. Euler representation.
5
Exercises on “rotations”. Infinitesimal
rotations. Determinants. Inverse and
orthogonal applications.
“Applied vectors “. Resultants of a system
of applied vectors. Transportation
moments. Equivalent systems of applied
vectors, balanced systems of applied
vectors, balancing systems of applied
vectors. Couples of forces.
6
- Reduction of a Force and Couple System
to a point. Scalar invariant. Central axis.
Equivalent resultant. Systems having null
scalar invariant.
- Funicular polygon and related exercises.
Normal polygon.
7
Decomposition of a force along two parallel
or non parallel lines. Decomposition of a
force along three lines not belonging to the
same pencil. Composition of a force and a
couple.
Decomposition of a couple along two
parallel or non parallel lines. Graphic
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
sollecitazione e disegno dei relativi
diagrammi.
- Risoluzione di portali isostatici sia per via
analitica che per via grafica. Determinazione
analitica delle caratteristiche di sollecitazione
e disegno dei relativi diagrammi.
18
-Definizione dei vincoli interni. Prestazioni
cinematiche e statiche dei vincoli interni.
-Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e
secondo teorema delle catene cinematiche.
19
-Esercitazione sull’analisi cinematica di
sistemi articolati di travi.
-Analisi statica di sistemi articolati di travi.
20
-Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di
sistemi articolati di travi. Determinazione
delle caratteristiche di sollecitazione.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi
delle caratteristiche di sollecitazione.
21
-Risoluzione di sistemi articolati di travi.
Determinazione delle caratteristiche di
sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi
delle caratteristiche di sollecitazione.
22
-Risoluzione di sistemi articolati di travi e
determinazione delle caratteristiche di
sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo
incastro triplo.
-Risoluzione sia per via analitica che per via
grafica di sistemi articolati di travi.
Determinazione analitica e diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione.
79
4. I regolamenti didattici
4
80
determination of the moments of a system
of plane forces. Systems equilibrating
parallel forces along parallel lines.
8
-Kinematics. Discrete material systems.
Continuum material systems. Rigid
deformations and rigid displacements.
Rigid bodies. Rotations and translations.
-Rigid displacements in a plane.
Infinitesimal rigid displacements.
Infinitesimal rigid displacements in a plane.
Exercises on rigid displacements and
infinitesimal rigid displacements.
9
- Constraint. Plane constraints: simple,
double and triple constraints. Kinematical
properties of plane constraints.
10
-Kinematical analysis of constrained plane
rigid bodies. Kinematical matrix [C].
Exercises.
-Rotation centres of constrained plane rigid
bodies. Examples of analytical and
geometrical solution of constrained plane
rigid bodies. Ineffective or insufficient
constraint conditions.
11
-Statics of rigid bodies. Contact forces and
body forces. Singular loads, distributed
loads. Definition of work for forces and for
couples. Static characterization of plane
smooth constraints.
- Conditions for Rigid-Body Equilibrium.
Equations of Equilibrium. Reactions.
12
-Static analysis of a constrained rigid body.
Static matrix [S]. Exercises.
-Virtual work principle. Exercises solved
with different solution methods: virtual
work principle, equilibrium equations,
graphic solution.
13
-Static analysis for statically indeterminate
bodies under equilibrium conditions.
-Beams. Rigid beams. Kinematical and
static characterization of constraints.
Internal forces.
14
-Simple examples of statically determinate
beams. Static and graphic solution.
Diagrams of internal forces.
-Analytical solution of simple statically
determinate beams and diagrams of
internal forces.
15
Classwork: determination of reactions for
statically determinate systems using the
virtual work principle.
Analytical determination of internal forces
for a statically determinate frame and
related diagrams.
Lessons and teaching seminars of the 2nd
semester
16, 17
-Definition of the equilibrium of internal
actions.
- Analytical and graphical solution of
statically determinate frames and related
diagrams.
18, 19, 20, 21, 22
-Internal constraints: kinematical and static
aspects.
-Kinematical and static analysis of beams.
First and second theorem of kinematical
chains.
-Exercises on Kinematical and Static
analysis of beams. Determination of
internal forces.
-Analytical and graphic solution of complex
systems of beams. Diagrams of internal
forces. Nodal equilibrium at fixed ends.
23
-Indefinite equilibrium equations for
beams.
-Exercises on indefinite equilibrium
equations for beams.
24
-Closed frames. Simple examples of
statically determinate closed frames and
related diagrams of internal forces.
-Exercises on simple statically determinate
closed frames and related diagrams of
internal forces.
25
-Gerber beams. Some examples of
analytical and graphic solution.
-Plane Trusses. Main types of grid
structures. Kinematical analysis of grid
structures.
26
-The method of nodal equilibrium for the
solution of plane trusses. Applications.
- Ritter’s method of sections for the
solution of plane trusses. Applications..
27
-Discrete material systems. Centre of
gravity for discrete systems. Properties of
the centre of gravity. First order moment.
Varignon’s Theorem. Transformation of
coordinates.
-Continuum material systems. Determining
the centre of gravity for plane bodies.
28
-Moments of inertia and centrifugal
moment of discrete and continuum
material systems. Huyghens’ Theorem and
Steiner’s Theorem.
- Principal inertia axis and principal
moments of inertia. Determination of the
principal moments of inertia for some plane
figures.
29
-Relative centre about an axis. Conjugated
axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity.
Central ellipse of inertia.
-Analytical determination of the central
ellipse of inertia for structural sections.
-Central core of inertia and properties.
Examples.
-Classwork on the geometry of masses:
analytical determination of the centre of
gravity; principal axis of inertia; principal
axes of inertia; principal moments of
inertia; central ellipse of inertia and central
core for plane figures.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consta di una prova scritta
riguardante temi applicativi e di una prova
orale vertente principalmente sui principi
teorici.
Laboratorio 1 di Costruzione
dell’architettura
Building Design Studio 1
L1CA-12 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Corso B
Spartaco Paris
Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 129 cfu)
Vincenzo Bagnato
Progettazione esecutiva dell’architettura
(Icar 12-3 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Finalità del corso è fornire gli strumenti
informativi e metodologici per la
progettazione esecutiva ed il controllo del
processo costruttivo: sarà pertanto
necessario conoscere le regole dell’arte,
dell’uso corretto dei materiali, delle
tecniche costruttive e delle norme che le
riguardano; ma anche comprendere il
sistema delle relazioni tra le esigenze di
fruizione dello spazio e di organizzazione
del sistema edilizio, e tra il singolo
elemento e l’insieme della costruzione;
ed apprendere e praticare (saper fare) la
Articolazione dell’attività didattica
Il corso si articola in comunicazioni ed
esercitazioni progettuali - per quanto
possibile sincroniche - da svolgere in aula e
inerenti i diversi gradi di generalità dei temi
affrontati. Il progetto d’anno è il luogo
stesso delle sperimentazioni.
Lezioni
1. Organizzazione del corso. Introduzione al
tema di esercitazione : la cappella
religiosa: requisiti caratteristiche,
dimensioni, sistemi costruttivi, esempi.
2. Il sistema edilizio: categoria di opere,
elementi costruttivi, sistemi.
3. La traiettoria tettonica.
4. Il dettaglio non è un dettaglio.
Concezione, progetto e rappresentazione
del dettaglio architettonico.
5. “Il progetto esecutivo di architettura: la
rappresentazione “anticipata”della
costruzione” (articolazione: Il ruolo del
progetto esecutivo; dal cantiere
tradizionale al cantiere contemporaneo.
Rudimenti e regole per il progetto
esecutivo).
6. Il dettaglio e la costruzione.
7. I sistemi costruttivi dell’architettura:
strutture continue: murature in pietra, c.a.”
Principi statici, sistemi costruttivi.
Rassegna di casi di studio.
8. I sistemi costruttivi dell’architettura:
strutture discontinue: c.a. Principi statici,
sistemi costruttivi. Rassegna di casi di
studio.
9. I sistemi costruttivi dell’architettura:
strutture discontinue: acciaio
Principi statici, sistemi costruttivi.
Rassegna di casi di studio.
10. I sistemi costruttivi dell’architettura:
strutture discontinue: legno
Principi statici, sistemi costruttivi.
Rassegna di casi di studio.
11. I nodi tettonici della costruzione:
discontinuità murarie, attacco a terra,
coronamento, copertura.
12. I nodi tettonici: strutture in elevazione:
aperture: da discontinuità murarie a
chiusure trasparenti.
13. Il progetto esecutivo, norme e regole
per la progettazione architettonica
esecutiva e sistemi costruttivi.
Alle lezioni saranno affiancate visite di
studio di edifici, mostre e cantieri rilevanti
per i temi del laboratorio.
Articulation of educational activities
The Studio consists, synchronically, in
practical (design exercises) and theorical
activities. The activities will be developed
considering the design as main issue of the
Studio. The lectures will concern aspects
strictly related to the design activity.
Topics
1. Organization of the course. Introduction
to the design topic: the religious chapel:
characteristics requirement, dimensions,
building construction systems, examples.
2. The Building system: categories of
works, building elements ad systems
3. Building tectonic development.
4. “ The detail is not a Detail”. Conception,
plan and representation of the
architectonic detail.
5. Construction plan of architecture: the
preview of the construction (The role of the
construction plan; evolution of
contemporary building management.
Principles and rules for the construction
plan).
6. The detail and the construction.
7. Building construction systems of the
architecture: continuous structures:
masonries in stone, reinforced concrete
walls. Static principles, construction
systems, review of study cases.
8. Building construction systems of the
architecture: elastic structures: reinforced
concrete. Static Principles, construction
systems, review of study cases.
9. Building construction systems of the
architecture: elastic structures: steel. Static
Principles, construction systems, review of
study cases.
10. Building construction systems of the
architecture: elastic structures: timber.
Static Principles, construction systems,
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Corso A
Vitangelo Ardito
Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu)
Massimiliano Fiore
Progettazione esecutiva dell’architettura
(Icar 12-3 cfu)
coerenza tra qualità funzionale, correttezza
tecnologica ed intenzionalità estetica
dell’architettura.
Aims and contents
The objective of the course is to give the
informative and methodological tools for
executive design and control of the
construction process. It will be therefore
necessary to study the rules of the art, the
correct use of materials, construction
techniques and the norms that concern
them. The system of relationships between
the demands of use of space and
organization of the building system, and
between the single elements and the
construction as a whole will be studied
Students will learn and practise the
coherence between functional quality,
technological correctness and aesthetical
intention of architecture.
81
4. I regolamenti didattici
4
82
review of study cases.
11. Tectonic nodes of the construction:
discontinuities, basement, top, roof.
12. Tectonic nodes: structures in elevation:
openings: from the holes to transparent
wall.
13. The construction plan, norms and rules
for the construction architectonic planning
and system of construction.
Tema d’anno
Progetto esecutivo di una piccola cappella,
localizzata nel territorio pugliese. Il
progetto dovrà essere elaborato attraverso
lo studio di due diverse versioni
corrispondenti a materiali e sistemi
costruttivi differenti. Il primo semestre è
dedicato prevalentemente alla definizione
del progetto architettonico preliminare.
Il secondo semestre è dedicato
prevalentemente all’approfondimento del
progetto attraverso la definizione dei suoi
costruttivi e lo studio del dettaglio
architettonico.
Attraverso l’esame delle possibili
alternative pei la soluzione costruttiva, lo
studente individuerà il sistema in grado di
meglio esprimere i caratteri del progetto.
L’articolazione spaziale e morfologica e le
soluzioni costruttive dovranno rispecchiare
i principi di base del progetto.
Il lavoro sarà svolto all’interno delle attività
di laboratorio e sarà individuale.
Design problem
Building design project of a small religious
chapel- located in a generic site of Puglia.
The project must be conceived in two
different versions, corresponding to
different building technologies. The first
semester is primarily devoted to the
definition of the basic architectural project.
The second semester is devoted to the
design of the detail and construction
characteristics of the project. Through the
development of two alternatives for the
building solution, student identifies the
best system able to express the
characteristics of the project.
The design process will be developed as
main aspect of the Studio’s activity and will
be different for each student.
Laboratorio di Urbanistica
Urban planning design studio
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
È ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
della iscrizione.
Corso B
Maria Mininni, Marella Lamacchia
Modalità d’esame
L’esame è individuale e consiste nella
presentazione degli elaborati grafici
prodotti durante l’anno, nella loro
discussione e nella discussione degli
argomenti trattati nelle lezioni.
Icar 21-11,5 cfu
2° anno / corso annuale
indirizzo ‘generale’
Area didattica VIII:
Progettazione urbanistica e pianificazione
territoriale
Corso A
Nicola Martinelli, Marella Lamacchia
Finalità e contenuti disciplinari
Finalità del corso sono:
- dar conto delle problematiche di
trasformazione e progettazione dello
spazio, della storia e cultura della città e
dell’ambiente;
- far maturare la capacità degli allievi di
leggere e interpretare il contesto
(territoriale, paesistico, urbano) nel quale
ogni trasformazione si inserisce;
- indagare lo stato della strumentazione e
delle pratiche reali, mostrando proposte,
sperimentazioni, conflitti.
Il corso si svilupperà secondo due percorsi
paralleli:
- uno di carattere teorico riguarderà: le
tradizioni della disciplina; i significati e le
idee di città, le teorie del piano nel
passaggio dai modelli tradizionali alle
nuove forme di governo del territorio;
- l’altro più operativo sarà dedicato agli
strumenti disciplinari, e affronterà i
problemi di descrizione e interpretazione
del territorio, della città e delle sue parti
costitutive.
Aims and contents
- to give an account of the transformation
and design of space, of the history and
culture of the city and the environment;
- to develop the students’ ability to read
and interpret the context (territorial,
landscape, urban) in which every
transformation is inserted;
- to investigate the state of the
instrumentation and real practices,
showing proposals, experimentation and
conflicts.
The course develops with two parallel
strategies:
- one of theoretical character concerns the
traditions of the discipline, the significance
and the idea of a city, the theory planning
in the passage from traditional models to
new forms of territorial management;
- the other is devoted to the disciplinary
tools, and it deals with the problems of
description and interpretation of the
territory of the city and of its constituent
parts.
Tema d’anno
L’insegnamento assume come proprio
tema d’anno l’indagine sul territorio della
recentemente istituita provincia
policentrica BAT ed in particolare dei suoi
centri capoluogo (Barletta Andria e Trani).
Design Problem
The investigation of the territory of the
recently estabilished policentric District
BAT, and specifically of its chief towns
(Barletta, Andria and Trani).
Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso
e all’interpretazione della cartografia
tradizionale e al GIS per la costruzione di
un Sistema Informativo Territoriale.
Articulation of educational activities
The course offers lessons and exercises.
The lessons will be arranged as follows:
1. Introduction to urban planning:
definitions and lexical issues
2-3. Elements of history of the city
4. basis of discipline statute: the origins of
urban planning in XIX century: technical
efficiency, urban beauty, social equity.
5. the meaning of City: urban limits, “big”
and terrible cities, the cosmic, the
mechanicalism, the organic metaphors in
urban theories
6-7-8-9. The plan: theories and practices,
levels and scales of urban and regional
planning in Italy.
10-11. “Materials” of urban projects:
Housing; open spaces: streets, squares
12-13. “Materials” of urban projects: open
spaces: parks and gardens.
14-15-16-17. From building recover to urban
and environmental renewal: the evolution
of urban renewal theory in Italy,
Methodologies e practice of urban renewal,
elements on so called ‘programmi
complessi’
18-19-20. Environmental issue in urban and
regional planning: from the limits of growth
to sustainable development, the
environmental system and the ‘statuto dei
luoghi’.
21. Final considerations.
The exercises (to know how to do) will be
devoted to get the urban planning design
tools and techniques needed for a
pertinent approach to professional
practice.
Moreover a particular importance will be
devoted to the use and interpretation of
traditional cartography and the GIS for the
construction of a Geographic Information
System.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà:
- nella esposizione individuale degli
argomenti trattati durante lo svolgimento
delle lezioni (sapere);
- nella verifica degli esiti dell’attività
applicata e degli esoneri (saper fare).
Istituzioni di geometria II + Istituzioni di
matematica II
Institutions of geometry 2 +
Institutions of mathematic 2
(Mat 05-7,5 crediti)
2° anno / corso annuale
Area didattica X:
Scienze matematiche per l’architettura
Giuseppe Devillanova
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di fornire le conoscenze
principali sulla teoria dell’integrazione di
Riemann, sulle serie numeriche, ponendo
particolare riguardo alle serie geometriche;
verranno introdotti inoltre strumenti di
calcolo differenziale di più variabili,
condizioni di equilibrio e studio di
fenomeni di evoluzione, criteri variazionali
di ottimizzazione, ottimizzazione di forme.
Al termine del corso, lo studente avrà
acquisito i metodi concettuali e di calcolo
per la risoluzione di alcune equazioni
differenziali ordinarie e per il calcolo di
alcuni integrali multipli.
Obiettivo del corso è quello di fornire allo
studente , insieme agli elementi del calcolo
differenziale e integrale, una metodologia
di lavoro che lo avvii, da un lato ad
utilizzare criticamente gli strumenti
acquisiti, dall’altro a collegare i contenuti
della matematica alle successive discipline
strutturali.
Aims and contents
The course provides the basic elements
about Reimann integral theory, numerical
series, in particular geometric series,
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni.
Le lezioni (sapere) saranno articolate come
segue:
1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e
questioni di lessico disciplinare
2-3. Elementi di storia della città
4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la
nascita della disciplina nel XIX secolo:
l’efficienza tecnica, la bellezza civica,
l’equità sociale.
5. Il significato di città: le soglie
dell’urbano,“grandi” e terribili città, le
metafore cosmica, meccanicista e organica
nelle teorie urbane
6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e
scale della pianificazione urbana e
territoriale in Italia
10-11. I materiali del progetto urbano: la
residenza; gli spazi aperti: strade, piazze
12-13. I materiali del progetto urbano: gli
spazi aperti: giardini e parchi.
14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla
riqualificazione urbana e ambientale:
l’evoluzione della teoria del recupero
urbano in Italia, metodologie e pratiche di
recupero urbano, cenni sui cosiddetti
‘programmi complessi’.
18-19-20. La questione ambientale nella
pianificazione urbana e territoriale: dai
limiti dello sviluppo allo sviluppo
sostenibile, il sistema ambientale e lo
“statuto dei luoghi”.
21. Riflessioni conclusive.
Le esercitazioni (saper fare) saranno
dedicate all’acquisizione di quegli
strumenti di progettazione e tecnica
urbanistica necessari ad un approccio
pertinente alla pratica professionale.
83
4. I regolamenti didattici
4
differential calculus with more variables,
equilibrium conditions and the study of
evolution phenomena, variation criteria of
optimization, forms optimization.
At the end of the course the student will be
able to solve ordinary differential equations
and multiple integrals.
The aim of this course is to give the
students good methods to apply the
learned notions in practise and to join
mathematics instruments to the structural
disciplines they will study in the future.
Prerequisiti
Contenuti del programma di Istituzioni di
Matematiche I.
Prerequisites
Contents of “Istitution of Mathematics I”
programm.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni.
Articulation of educational activities
The course consists of lessons and
exercises.
84
Temi del corso
Integrali di Riemann per funzioni in una
variabile. Metodi di integrazione. Teorema
fondamentale del Calcolo dell’integrale.
Serie numeriche e serie geometriche.
Funzioni in più variabili. Limiti e continuità.
Calcolo differenziale. Derivate direzionali.
Integrali secondo Riemann per funzioni in
due variabili. Domini normali. Formule di
riduzione. Inversione dell’ordine di
integrazione. Formula di cambiamento di
variabili. Equazioni differenziali lineari a
coefficienti costanti.
Contents
Riemann Integrals for functions in a
variable. Integration methods.
Fundamental Theorem of Integral Calculus.
Numerical series and geometric series.
Function with more variables. Limits and
continuity. Differential calculus. Directional
derivatives. Reimann Integrals for functions
with two variables. Normal dominions.
Reduction formulas. Inversion of the order
of integration. Formula for change of
variables. Linear differential equations with
constant coefficients.
Laboratorio 2° di Archeologia
Archaeology Design Studio 2nd year
- Storia Romana
- Roman History
L-ANT/03 - 1,5 cfu
2° anno / Corso semestrale (secondo semestre)
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Maria Chelotti
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo
studente deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste.
E’ ammessa l’iscrizione con riserva per
quegli studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dell’iscrizione.
Modalità d’esame
Esame scritto ed orale.
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso di storia romana si propone di
delineare i fattori e gli avvenimenti politici,
istituzionali, economici e culturali, che
contraddistinguono i vari periodi della
storia di Roma ed offrire strumenti adeguati
di conoscenza e di indagine.
Aims and contents
The course aims to delineate the political,
institutional, economic and cultural factors
and events, which characterize the different
periods of the Roman history and to
provide the correct instruments to
investigate the historical data and to obtain
their acquaintance.
Argomenti delle lezioni
Le origini di Roma, da città stato alla
conquista del Mediterraneo;
l’organizzazione dopo la conquista;
economia e società in età repubblicana; la
crisi delle istituzioni repubblicane; il
principato di Augusto; l’organizzazione
politica del Principato; la crisi
dell’organizzazione augustea, l’età
tardoantica.
Topics
The origins of Rome, from her status of citystate to the Mediterranean conquest; the
organization after this conquest; economy
and society in the Republican age; the
crisis of the Republican institutions; the
Augustus’ principate and its political
organization; the crisis of the augustan
organization; the late antique period.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede 40 ore di lezioni frontali
così suddivise:
2 ore: introduzione allo studio della Storia
Romana.
4 ore: la prima Repubblica (509-396 a.C.);
la conquista dell’Italia (396-264 a.C.).
6 ore: la conquista dell’egemonia nel
Mediterraneo; l’organizzazione dopo la
conquista.
6 ore: Società e Stato in età mediorepubblicana: dalle opportunità
dell’espansione imperiale ai Gracchi.
6 ore: dai Gracchi alla guerra sociale (91 a.
C.); lettura delle fonti; la storiografia antica
e contemporanea.
6 ore: la crisi delle istituzioni repubblicane;
il principato di Augusto e l’organizzazione
politica.
6 ore: il principato e l’integrazione
dell’impero.
4 ore: la crisi, la ristrutturazione e la
spartizione (235-395 d.C.).
Articulation of educational activity
The course includes 40 hours of ex
cathedra lectures subdivided as follows:
2 hours: introduction to the study of Roman
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
È obbligatoria la frequenza ai fini del
superamento dell’esame. In sede d’esame
saranno tenute presenti la conoscenza e la
capacità di valutazione storico-critica della
materia attraverso un colloquio.
- Etruscologia
- Etruscology
L-ANT/07 - 1,5 cfu
2° anno / Corso semestrale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Chiara Bernardini
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento dei principali aspetti
della storia, della società e della cultura
artistica degli Etruschi.
La conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito delle principali civiltà del bacino
del Mediterraneo nel corso del primo
millennio aC, insieme al corretto
inquadramento geografico di eventi e
luoghi, costituisce, quindi, il presupposto
fondamentale per la comprensione delle
realizzazioni artistiche del periodo in esame.
L’apprendimento teorico riguarda le fasi
principali della civiltà etrusca dalla prima
età del ferro alla romanizzazione, la
conoscenza della documentazione
archeologica, la comprensione dei legami
dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e
del vicino Oriente.
La componente applicativa consiste nella
lettura ed interpretazione della
documentazione archeologica ed epigrafica
finalizzata alla comprensione del
linguaggio formale dell’arte etrusca e
all’apprendimento dei fondamenti della
lingua etrusca.
Aims and contents
Primary course objective is to supply the
necessary and methodological instruments
to comprehend the main themes of the
Etruscan history, society and artistic
culture.
The knowledge of the main historical
events in the Mediterranean area
throughout the first millennium, together
with a correct geographical location of
events and ancient sites, constitutes the
fundamental prerequisite for a correct
interpretation of the artistic realizations of
the examined period.
The theoretical learning concerns the
principal phases of the Etruscan history
from the Iron Age to the Roman conquest,
the knowledge of the archaeological
documentation, the comprehension of the
relationships between the Etruscan art and
the artistic tradition of Greek and Near
Eastern areas.
The applications concern the reading and
interpretation of archaeological
monuments and epigraphic documentation,
for a more complete understanding of the
Etruscan art and a basic knowledge of the
Etruscan language.
Argomenti delle lezioni
La storia e la documentazione archeologica
etrusca dall’età del ferro alla
romanizzazione.
La questione delle origini: fonti letterarie e
dati linguistici – La cultura villanoviana – Il
contatto con il mondo greco – Società e
cultura artistica in età orientalizzante – Il
periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca:
relazioni commerciali e conflitti politici –
Urbanistica e architettura nei centri urbani
– La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’
del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria
interna. – La recezione dell’arte classica. –
La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con
Roma. – L’artigianato artistico
Il pensiero scientifico e religioso. – Le
divinità di culto – Il sistema cosmico e
l’organizzazione dello spazio - I santuari: le
strutture architettoniche, i programmi
decorativi e le pratiche cultuali nei santuari
etruschi tra arcaismo e primo ellenismo.
Topics
Etruscan history and archaeological
documentation from the Iron Age to the
Roman conquest.
The origins of the Etruscans: literary sources
and linguistic arguments - The Villanovians
and the origin of the city – The contacts with
the Greek world - Society frame and artistic
realizations in the Orientalizing period – The
Archaic period and the Etruscan rule over the
sea: commercial relationships and political
conflicts – Urban planning and architecture in
the Archaic cities – Sculpture and tomb
painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The
Etruscan cities on the shore and the regions of
the interior – The contacts with the Greek
classical art – The fourth century revival and
the struggles against Rome – The Hellenistic
art and artistic craftsman.
The Etruscan scientific and religious thoughts.
The Etruscan Pantheon – Cosmography and
spatial organization – The sanctuaries: the
cult buildings, the architectural decoration
and the rituals, from the Archaic to the
Hellenistic period.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articolerà in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica; esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche, e di
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
History.
4 hours: the first Republic (509-396 B.C.);
the conquest of Italy (396-264 B.C.).
6 hours: the conquest of the hegemony in
the Mediterranean; the organization after
the conquest.
6 hours: Society and State in middleRepubblican age: from the opportunities of
the imperial expansion to the Gracchi.
6 hours: from the Gracchi to the social war
(91 B.C.); reading the ancient sources; the
ancient and contemporary historiography.
6 hours: the crisis of the Republican
institutions; the Augustan principate and
its political organization.
6 hours: the Principate and the integration
of the empire.
4 hours: the crisis, the restructure and the
partition (235-395 A.C.).
85
4. I regolamenti didattici
4
lettura di un contesto archeologico
finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di
istruzione, destinate ad integrare con
l’esperienza diretta le cognizioni teoriche
acquisite nell’ambito del corso.
Articulation of educational activity
The educational activities are articulated in
lectures in diachronic form, interpreting
exercises of an archaeological context for a
more complex understanding of the formal
language and articulation of the Etruscan
art, bibliographical exercises to acquire the
tools and necessary methodology to carry
out bibliographical searches, educational
journeys, intended to integrate with direct
experience the theoretical knowledge
acquired within the course..
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza verrà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da lettura e
interpretazione di immagini di materiali e
contesti archeologici.
86
- Archeologia e Storia dell’Arte Romana +
Archeologia delle Province Romane
- Archaeology and History of Roman Art +
Archaeology of Roman Provinces
L-ANT/07 - 6 cfu
2° anno / Corso annuale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Roberta Belli Pasqua
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo primario del corso è fornire gli
strumenti metodologici necessari
all’inquadramento dell’evoluzione della
civiltà romana attraverso i dati forniti dalla
ricerca archeologica e tramite lo studio
delle principali forme artistiche.
La conoscenza degli eventi storici salienti
nell’ambito dell’età romana, insieme ad un
corretto inquadramento dei temi affrontati
nelle relative coordinate geografiche,
costituisce, di conseguenza, il presupposto
fondamentale per una corretta
interpretazione delle realizzazioni artistiche
del periodo in esame.
L’apprendimento teorico è relativo alle fasi
principali della storia dell’arte romana, alla
conoscenza della documentazione
archeologica, infine alla comprensione dei
legami tra l’arte romana e la tradizione
artistica italica, greca e delle singole
province romane.
La componente applicativa riguarda sia
l’esercizio alla lettura e l’interpretazione
della documentazione archeologica, per
una più compiuta comprensione del
linguaggio formale e dell’articolazione
dell’arte romana; sia lo studio e l’attività di
ricerca in biblioteca, volti ad acquisire
strumenti e metodologie fondamentali per
la ricerca bibliografica.
Aims and contents
Primary course objective is to supply the
necessary and methodological instruments
to comprehend the Roman civilization
organization and evolution through the
data supplied by the archaeological
research and through the study of the main
artistic forms.
The knowledge of the main historical
events in Roman age, together with a
correct arguments organization with their
relative geographical coordinates,
constitutes the fundamental prerequisite
for a correct interpretation of the artistic
realizations of the examined period.
The theoretical learning concerns the
principal phases of the history of the
Roman art, the knowledge of the
archaeological documentation, eventually
the comprehension of the relationships
between the Roman art and the Italic
artistic tradition, the Greek artistic tradition
and the local ones of the different Roman
provinces.
The applications concerns the reading and
interpretation of the archaeological
documentation, for a more complex
understanding of the formal language and
of the articulation of the Roman art, and
exercises in library, to acquire the tools and
fundamental methodologies of
bibliographical research.
Argomenti delle lezioni
La storia dell’arte e la documentazione
archeologica a Roma e nelle province
romane.
Primo semestre: Archeologia e storia
dell’arte romana: il contesto di Roma.
Problematiche generali dell’archeologia
romana – Cronologia di riferimento –
Caratteristiche generali e formazione
dell’arte romana – La conquista delle città
greche e l’incontro con la cultura artistica
greca – L’arte dell’età repubblicana – Il
classicismo e l’arte del primo impero: i
programmi urbani, i complessi
monumentali e l’arte dell’età di Augusto –
Le produzioni artistiche dell’età giulioclaudia – Lo sviluppo della pittura dell’età
repubblicana e dell’età augustea – L’età dei
Flavii: i programmi urbani, i ritratti, i rilievi
– Lo sviluppo della pittura romana nel I
secolo d.C. – L’arte urbana del medio
impero: i monumenti e le arti figurative
nell’età di Traiano, nell’età di Adriano,
nell’età degli Antonini – I sarcofagi:
tipologie, luoghi della produzione e del
commercio - L’arte urbana nell’età dei
Severi – Gli sviluppi delle arti figurative nel
III secolo – L’arte urbana nell’età della
Tetrarchia – La scultura in marmi colorati:
tipologie, luoghi della produzione e del
commercio – Caratteri delle arti figurative
nell’età di Costantino – Gli sviluppi della
pittura romana e del mosaico tra II e IV
secolo d.C.
Secondo semestre: La documentazione
archeologia nelle province romane.
Collocazione geografica e raggruppamenti
territoriali delle province romane –
modalità di formazione delle varie province
figurative arts in the Severan age - The
development of the figurative arts in the III
century - The urban art in the age of the
Tetrarchism - The sculpture in coloured
marbles: typologies, places of production and
commerce – General characters of the
figurative arts in Costantinian age– The
development of Roman paintings and mosaic
between II and IV century a.D.
2nd semester: Archaeology and History of
Roman art: the Roman provinces.
Geographical position and territorial
groupings of the Roman provinces – history
and formation of the Roman provinces topography and urbanistic of the roman
provinces - local cultural, artistic traditions
and phaenomena of Roman culture diffusion the problem of the provincial art - the more
meaningful archaeological documentation of
the single provinces – deep examination of
the artistic experiences of a Roman province:
the Achaia.
Exercises: reading and interpretation of
images regarding archaeological contexts and
documents of Roman age, bibliographical
searches.
Instructing journeys.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività didattica si articolerà in lezioni,
destinate ad affrontare la materia in forma
rigorosamente diacronica, esercitazioni
bibliografiche, volte ad acquisire gli
strumenti e la metodologia necessari a
condurre ricerche bibliografiche, e di
lettura di un contesto archeologico
finalizzate ad una più compiuta
comprensione del linguaggio formale e
dell’articolazione dell’arte romana, viaggi
di istruzione, destinati ad integrare con
l’esperienza diretta le cognizioni teoriche
acquisite nell’ambito del corso.
Articulation of educational activity
Lessons in diachronic form, interpreting
exercises of an archaeological context for a
more complex understanding of the formal
language and articulation of the Roman art,
bibliographical exercises to acquire the
tools and necessary methodology to
conduct bibliographical searches,
educational journeys, destined to integrate
with directed experience the theoretical
knowledges acquired within the course..
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso che consente
l’acquisizione dei crediti previsti: tale
frequenza sarà rilevata nei modi e nelle
forme che il docente riterrà più opportuni.
In sede di esame sarà valutata la
conoscenza e la capacità di valutazione
storico-critica della materia, attraverso un
colloquio integrato da lettura e
interpretazione di immagini di materiali e
contesti archeologici.
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del
CdLs in Architettura
• 3° ANNO - 3rd YEAR
Laboratorio 3 di Progettazione
Architettonica
Architectural Design Studio, 3rd year
L3PA-10 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
• Progettazione architettonica (Icar 14-7 cfu)
•• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-3 cfu) +
Storia dell’architettura contemporanea
Corso A
• Claudio D’Amato Guerrieri
•• Calogero Dentamaro
Corso B
• Ariella Zattera
•• Vincenzo Giannuzzi
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
– topografia e urbanistica delle province
romane –– tradizioni culturali e artistiche
locali e la diffusione dell’arte romana – il
problema dell’arte provinciale – la
documentazione archeologica più
significativa delle singole province – esame
approfondito delle esperienze artistiche di
una provincia romana: l’Achaia.
Esercitazioni: lettura e interpretazione di
immagini di contesti e documenti
archeologici di età romana, ricerche
bibliografiche.
Viaggi di studio.
Topics
The history of the art and the archaeological
documentation in Rome and in the Roman
provinces.
1st semester: Archaeology and history of
Art in Rome.
Preliminar discussion on general problems
about Roman archaeology – Chronology
frame – General characters and formation of
the Roman art - The conquest of the Greek
cities and the meeting with the Greek culture The art of the Republican age - The classicism
and the art of the first empire: the urban
programs, the monumental complexes and
the figurative arts of the age of Augustus –
The figurative arts of the age of the JulioClaudii – The paintings of the Republican age
and of the age of Augustus - The age of the
Flavii: the urban programs, the portraits, the
reliefs – The development of roman paintings
in the 1° century a.D.- The urban art of the
middle empire: the monuments and the
figurative arts in Trajan age, in Adrian age and
in Antonine age - The Roman sarcophagi:
typologies, places of the production and the
commerce - The urban programs and the
Corso C
• Michele Beccu
•• Domenico Raffaele
Corso D
• Carlo Moccia
•• Calogero Dentamaro
Corso E
• Anna Bruna Menghini
•• Domenico Raffaele
87
4. I regolamenti didattici
4
88
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è portare gli allievi ad
un più alto e complesso grado di
comprensione delle problematiche proprie
di un organismo architettonico complesso
(specialistico).
Lo studente dovrà acquisire, mediante
l’apprendimento teorico e le applicazioni
progettuali, la capacità di lettura e
controllo del processo di definizione della
struttura formale assumendo come
atteggiamento fondativo la concezione
unitaria della forma architettonicostrutturale. A tal fine dovrà produrre
modelli di studio che rendano evidente il
principio morfologico-strutturale e insieme
logico–formale da assumere a fondamento
dell’esercizio del progetto. Lo studente
dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle
diverse scale di approfondimento,
controllandone le implicazioni legate alla
concezione strutturale e alla coerente
logica impiantistica.
Aims and contents
The aim is to bring the students to an
higher and more complex understanding
degree of the intrinsic problems of a
complex architectural organism (specialist).
The student will have to acquire, through
theoretical and practical learning, the
ability to read and control the definition
process of the form structure by assuming
the unitary conception of the architectural/
structural form as a starting point.
For this end he will realize study-models
that could show the principle both
morphologic-structural and formal-logic to
assume as designing exercise base.
The student will develope the architectural
project at the different scales of search,
verifying its implications in order to its
structural conception and to coherent logic
of equipments.
Tema d’anno
Il tema d’anno è costituito dal progetto di
un organismo architettonico caratterizzato
dalla compresenza di spazi, scalarmente
differenziati, di cui il “centrale”, dominante
ed unitario.
Nei corsi A B C E F il tema di progetto è
quello di una piccola biblioteca
universitaria, nel corso D quello di una
chiesa. La riflessione progettuale si
concentrerà soprattutto sul ruolo della
struttura nella definizione spaziale e sul
significato e i caratteri del luogo della
lettura (nel caso della biblioteca) e della
liturgia (nel caso della chiesa). Nell’ambito
dell’insegnamento di Tecnica delle
Costruzioni, gli studenti dovranno
realizzare elaborati che illustrino il modello
strutturale complessivo del progetto ed
il suo funzionamento statico.
Design problem
The year design problem is a multi space
architectural organism, differentiated by
scale and hierarchy, whose “central” space
is unitary and dominant.
In the A B C E F courses, the design
problem is a small library in a campus; in
the D course a small church. Main attention
will tribute to structure’s role in
characterizing the space, the meaning and
features of the library and of the church.
In the module “Construction techniques”
the students will realize both the structural
and the static model.
Articolazione delle attività didattiche
Progettazione architettonica
Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e
l’esercizio costante di una attività di
progettazione in aula sotto la guida della
docenza.
Le lezioni sono riferite alle questioni della
teoria che assumono, al terzo anno, un
ruolo centrale nella formazione. Saranno
affrontati i temi dell’organismo
architettonico (attraverso la trattazione dei
concetti di “struttura formale”, di “unità
formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della
costruzione (attraverso l’esame dei
“caratteri architettonici” della costruzione
muraria e della costruzione a scheletro),
della relazione evocativa che il linguaggio
stabilisce con la forma storica.
L’apprendimento del “saper fare” sarà
organizzato secondo tre fasi: la prima fase
(ottobre-dicembre) sarà dedicata alla
lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli
morfologico-strutturali e logico-formali. Gli
studenti approfondiranno, nella successiva
fase (gennaio-marzo), la definizione dei
principi di aggregazione tra le parti
dell’organismo architettonico e la
definizione dei principi statico-costruttivi
che caratterizzeranno l’”invenzione” della
morfologia strutturale. La terza fase
(marzo–giugno) sarà dedicata
all’affinamento delle scelte adottate. In
questo fase il problema formale del
linguaggio sarà costantemente ricondotto
al ruolo degli elementi nella costruzione.
Per questo grande attenzione si dedicherà
al “dettaglio” costruttivo.
Architectural design studio
The course consists of theoretical lectures
and constant exercise of designing activity
in classroom under the teacher’s
supervision.
Lectures will refer to theoretical questions
which have, at the third year of the school,
a central role for training. They will deal
with architectural organism subjects (by
treating arguments as: “the structure of
form”, “form-construction unity”, “serialorganic characteristic”), with construction
expressiveness (by considering
architectural characteristics of masonry
and skeleton building), with evocative
relation between language and historical
forms.
The learning of “know how” will be
organized into three phases: first phase
(October-December) will be dedicated to
the critic reading of structural-architectural
organisms and to the settlement of
morphological-structural and logical-formal
models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the
principles of the union among the parts of
the architectural organism and the staticbuilding principles that characterize the
“invention” of the structural morphology.
Third phase (March-June) will be dedicated
to the refinement of the chosen solutions.
Into this phase, the formal problem of the
language will be constantly referred to the
role of building elements. So, a big care will
be token to “detail”.
Tecnica delle costruzioni
Il corso si prefigge la finalità di preparare
l’allievo a cogliere gli aspetti strutturali di
masonry and concrete frame. Will be put in
evidence the structural models
characteristics in which static response
depends to the formal configuration and to
the resistant masses distribution.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi
al corso gli studenti che hanno sostenuto
tutte le propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale. La
mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
-avere sostenuto tutte le propedeuticità
previste
-avere ottenuto l’ammissione al secondo
semestre;
-sviluppare individualmente con profitto il
tema progettuale, fino alla chiusura del
lavoro nel workshop conclusivo di giugno.
L’esame consisterà nella discussione critica
delle esercitazioni svolte e del progetto
d’anno, con particolare riferimento alle
scelte progettuali, alle metodologie
seguite, alla congruenza dei diversi aspetti
formali, costruttivi e impiantistici.
L’esposizione dei fondamenti teorici della
disciplina, trattati durante il corso, mirerà a
verificare il livello di conoscenza e il grado
di consapevolezza raggiunto dallo
studente.
Caratteri tipologici e morfologici
dell’architettura
Typological and morphological characters
of architecture
Icar 14-7,5 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
Corso A
Matteo Ieva
Corso B
Paolo Carlotti
Corso C
Annalinda Neglia
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone l’insegnamento di un
metodo di lettura dei caratteri comuni di
organismi edilizi e tessuti urbani,
considerati nelle loro individuazioni
storico-processuali. Ciò in particolare
attraverso le nozioni fondamentali di
organismo architettonico e tipo
architettonico, nell’assunto che, pur
nell’estrema varietà e complessità dei
possibili esiti edilizi, tali caratteri possano
essere riferiti a principi formativi unitari e
continui in ambiti temporali ed areali
omogenei.
Sarà soprattutto analizzata la nozione di
organismo quale portato di processi di
formazione e trasformazione storicamente
individuati, anche alla luce dei portati della
crisi contemporanea di quella unità degli
strumenti del progetto che della nozione
stessa di organismo è stata il necessario
presupposto.
Aims and contents
The course teaches a method of reading
the common characters of architectural
organisms and urban fabric, considered in
their historical process of formation. In
particular through the fundamental notions
of architectural type that, even with the
extreme variety and complexity of the
possible building results, can be referred to
unitary and continuous formative principles
in homogeneous temporal and
geographical areas.
The notion of an architectural organism will
be analyzed as a result of processes of
formation and transformation historically
identified, also considering the results of
the contemporary crisis of the unity of
design that has been the necessary
presupposition of the same notion of
organism.
Articolazione delle attività didattiche
I corsi si articolano in lezioni teoriche ed
esercitazioni.
Le lezioni riguardano prevalentemente la
nozione di organismo: iniziano nel primo
semestre dalla lettura dell’edilizia di base e
dei tessuti edilizi (permanenze
dell’organismo architettonico
nell’organismo urbano), per poi continuare
nel secondo semestre a seguirne
l’evoluzione nei tipi specialistici nel loro
passaggio alla condizione moderna e
contemporanea.
Le esercitazioni sottopongono alla
riflessione individuale dello studente il
processo formativo di alcuni tipi edilizi e
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
un organismo architettonico attraverso la
definizione di “modelli” dell’assetto
formale e costruttivo, calibrati in funzione
dei materiali utilizzati e del comportamento
statico globale.
In particolare l’allievo sarà seguito nel
passaggio fondamentale fra la fase di
intuizione della forma strutturale a quella
che analizza l’interazione e l’integrazione
della modellazione costruttiva con la
visione più ampia della concezione
architettonica.
A tal fine le lezioni saranno impostate
sull’analisi dei principi generali di
funzionamento statico di organismi
strutturali a composizione muraria ovvero a
telaio. Saranno evidenziate le peculiarità
dei modelli strutturali la cui risposta statica
dipende essenzialmente dalla loro
configurazione formale e di quelli il cui
comportamento è principalmente regolato
dalla distribuzione delle masse resistenti.
Technique of constructions
The aim of the course is prepare the
student to understanding the structural
features of the architectural organism,
through the definition of formal and
constructive bonds “models”, calibrated in
connection with the materials used and
static behaviour.
In particular, the student will be driven
trough the essential passage from the
structural form intuition phase towards the
integration phase between building
modelling and architectural concept as a
wider point of view.
For this end, lessons will be turned on the
analysis of general principles of static
working of structural organisms both in
89
4. I regolamenti didattici
4
90
tessuti come prodotto di un processo
unitario che investe, alle diverse scale,
tanto il rapporto tra elementi, strutture,
sistemi e organismo edilizio, quanto quello
tra edificio, percorsi e organismo
aggregativo.
Lezioni
1. L’organismo architettonico pre-moderno
e moderno
2. Coscienza critica e coscienza spontanea
3. La sequenza delle trasformazioni
tettoniche
4. Recinto e copertura: tipi basati sulla
struttura a recinto e tipi basati sulla
unificazione data dalla copertura
5. Il processo tipologico dalla cellula
elementare ai tipi dell’edilizia di base e
specialistica
6. La processualità del tipo nell’aggregato
urbano: la casa a schiera e la casa a corte
7. Gli esiti moderni del processo
tipologico: la casa in linea
8. La specializzazione degli organismi
edilizi: organismi seriali, nodali e polari
9. Edilizia specialistica seriale: il palazzo
ottenuto per rifusione dal tessuto e il
palazzo come tipo consolidato in fase di
coscienza critica
10.Esiti moderni dell’edilizia specialistica
11. Edilizia specialistica nodale: la chiesa
come luogo di culto derivato dall’edilizia di
base
12.Edilizia specialistica nodale: la chiesa e
la sinagoga
13.Leggibilità nei caratteri degli edifici
14.L’ordine leggibile negli organismi
architettonici
Esercitazioni
1. Lettura dell’organismo architettonico
esemplare di Villa Capra
2. Lettura dell’organismo architettonico
moderno: palazzo dei Congressi di Libera
all’EUR
3. Disegno di un organismo architettonico
elementare: la monocellula
4. La formazione delle strutture a recinto:
disegno dell’aggregazione di monocellule
nel recinto
5. Disegno del progressivo intasamento
del recinto di una casa a corte
6. Riprogettazione della formazione del
tessuto di case a pseudoschiera a partire
da un tessuto di case a corte
7. Riprogettazione della formazione di un
palazzetto come esito organico del
consumo di una corte
8. Riprogettazione di un tessuto di case a
schiera
9. Riprogettazione delle fasi di
trasformazione della casa a schiera in
abitazione plurifamiliare
10.Riprogettazione delle fasi di
trasformazione della casa a schiera in casa
in linea
Articulation of the educational activities
The courses consist of theoretical lessons
and exercises.
The lessons will primarily concern the
notion of organism: they will begin in the
first semester starting from the reading of
the basic building and of the urban fabric
(permanence of the architectural organism
in the urban organism), to continue in the
second semester following its evolution
into the specialist types in their passage to
the modern contemporary condition.
The exercises will involve the personal
reflection of the student, the formative
process of some building types and fabric
as the product of a unitary process that
includes, on different scales, both the
relationship between elements, structures,
systems and the building organism, and
between buildings, routes and combined
organisms.
Topics
1. The pre-modern and modern
architectural organism
2. Critical consciousness and
spontaneous consciousness
3. The sequence of the tectonic
transformations
4. Enclosure and coverage: types based
on the enclosure structure and types based
on the unification of the covering
5. The typological process from the
elementary cell to the types of the of base
and specialized building
6. The forming process of the type in the
urban aggregate: row house and courtyard
house
7. The modern results of the typological
process: in-line house
8. The specialization process in building
organisms: serial, nodal and polar
organisms
9. Serial specialized building: the palace
as fusion from tissue and the palace as
consolidated type in the phase of critical
consciousness
10. Modern results of the specialized
building
11. Nodal specialized building: the church
as cult place derived by the base building
12. Nodal specialized building: the church
and the synagogue
13. Legibility in the characters of the
buildings
14. The legible order in the architectural
organisms
Exercises
1. Reading of the exemplary architectural
organism of Villa Capra
2. Reading of the modern architectural
organism: Libera’s palace of the
Congresses to the EUR
3. Drawing of an elementary
architectural organism: the elementary cell
4. The formation of the enclosure
structures: drawing of the aggregation of
elementary cell in the enclosure
5. Drawing of the progressive infill of the
enclosure courtyard house
6. Redesign of the formation of pseudo
row houses tissue to beginning from a
courtyard houses tissue
7. Redesign of the formation of a little
palace as organic result of the consumption
of a court
8. Redesign of a row houses tissue
9. Redesign of the phases of
transformation of the row house in the
multi-family residence
10. Redesign of the phases of
transformation of the row house in the inline house
Iscrizioni
Possono iscriversi al corso gli studenti che
hanno sostenuto tutte le propedeuticità
previste. Possono iscriversi con riserva gli
studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
invernale. La mancata verifica di questa
condizione implicherà a febbraio
l’automatica decadenza dalla iscrizione al
corso.
Icar 18-3,5 cfu
3° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è far acquisire agli
allievi una conoscenza di base della storia
dell’architettura occidentale nel periodo
compreso fra il 1800 e il 1950. In particolare
saranno indagati i nodi teorico-critici
intorno ai quali si sviluppò la progettazione
e la costruzione dell’architettura e della
città; e la lettura procederà secondo lo
schema dialettico che vide contrapposte da
una parte la continuità con la tradizione, e
dall’altra la rottura con essa.
Aim and contents
Primary objective of the course is to give a
basic knowledge of western architecture
from the 1800s to the 1950s.
The design and construction of architecture
and city will be faced in relation to their
theoretical and critical knots, reading them
in a dialectical way referring both to the
continuity with the tradition and the
breaking-off of it.
Articolazione delle attività didattiche
Le lezioni, tutte a carattere monografico e
spesso tenute da specialisti invitati nel
corso, saranno articolate in quattro sessioni
tematiche:
1. Origini dell’architettura e della città
contemporanea in Europa;
2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al
Novecento in Europa): dissoluzione degli
ordini e ritorno alla natura Vs ritorno
all’ordine e classicismo.
3. L’architettura moderna negli Stati Uniti
4. Il cosiddetto Movimento Moderno e
l’international Style
5. Ritorno alla storia e postmodernità
6. L’architettura contemporanea globalizzata
Articulation of the educational activities
All lessons –all by specialist- are
monographic: they are articulated in four
thematic sessions.
1st session. Origins of contemporary
architecture: the ‘split’ between form and
structure.
2nd session. Origins of contemporary city:
the ‘split’ between techniques of building
architecture and techniques of building the
city.
3rd session. Modern architecture in the
United States.
4th session. The so called Modern
Movement and the International Style.
5. Come back to the history and
postmodernism.
6. Contemporary architecture and
globalization.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni al corso avvengono
obbligatoriamente sulla piattaforma elearning entro i primi dieci giorni dall’inizio
dei corsi. Per frequentare il corso e
sostenere l’esame lo studente deve essere
regolarmente iscritto al terzo anno. È
ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi
la possibilità di sostenere l’esame negli
appelli straordinari invernali) per quegli
studenti che sosterranno prima gli esami
mancanti del secondo anno.
Modalità d’esame
L’esame si sostiene in forma scritta, e
consiste: a) nella risposta a quesiti
riguardanti il programma svolto; b) nel
disegno a mano libera (piante, prospetti,
sezioni) di edifici illustrati nel corso delle
lezioni.
4
4.2.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura
Modalità d’esame
La prova d’esame è individuale.
L’esame consiste in una prova scritta sui
contenuti teorici del corso e dei testi base,
approfonditi attraverso le indicazioni
bibliografiche fornite dal corso
(eventualmente integrata da un colloquio)
e nell’esposizione orale del lavoro extra
moenia.
Storia dell’architettura contemporanea
History of Contemporary Architecture
91
Teorie e storia del restauro
Theories and History of Architectural
Restoration
4. I regolamenti didattici
4
Icar 19 - 4 cfu
3° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica III:
Teoria e tecniche per il restauro
architettonico
Rossella De Cadilhac
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di presentare i
fondamenti teorici e culturali del restauro
architettonico, focalizzare le convergenze e
le divergenze di pensiero sincroniche e
diacroniche, cogliere la complessità
interdisciplinare della materia, al fine di
formare futuri architetti capaci di operare
con consapevolezza storico-critica su
monumenti che reclamano la necessità di
un restauro.
Aims and contents
The corse introduces the theoretical and
cultural basis of architectural restoration,
to focus on the convergences and
divergences of thought, to gather the
interdiscilpinary complexity of the subject
with the purpose of training future
architects able to operate with historical
and critical awareness on monumento that
need to be restored.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articola in una serie di lezioni excathedra, di incontri con ospiti esterni e di
incontri seminariali.
92
Lezioni
Il corso traccia un quadro generale della
disciplina, percorrendo la storia e le teorie
del restauro in Italia e in Europa, con
approfondimenti specifici, in particolare
vengono indagati:
-il variare del concetto di monumento nel
tempo;
-il Settecento e la nascita del restauro
moderno;
-il restauro in Francia nell’Ottocento;
-gli orientamenti estetici e letterari
nell’Inghilterra nell’Ottocento;
-i criteri-guida, la prassi e il dibattito
architettonico in Italia nella metà
dell’Ottocento;
-la propagazione europea del restauro
stilistico;
-l’interesse per il tema urbano;
-la Conferenza di Atene e la Carta del
restauro del 1931;
-la teoria di Cesare Brandi;
-la pluralità delle posizioni nel dibattito
attuale.
Articulation of educational activities
The couse consists of a series of lessons,
meetings with external guests and
seminars.
Topics
The corse traces a general picture of the
discipline, crossing the history end the
theories of the restoration in Italy and in
Europe, with specific examples. In
particolar the following are investigated:
-the change of the concept of monuments
over time;
-the eighteenth century and the birth of
modern restoration;
-restoration in France in the nineteenth
century;
-the aesthetical and literary orientations in
England in the eighteenth century;
-the guide lines, the routine and the
architectural debate in Italy in the middle of
nineteenth century;
-the European propagation of stylistic
restoration;
-the interest in the urban theme;
-the meeting of Athens and the restoration
charter of 1931;
-Cesare’s Brandi theory;
-the pluralità of positions in current debate.
Iscrizioni al corso
Le iscrizioni devono effettuarsi
obbligatoriamente sulla piattaforma, entro
le prime due settimane del corso.
Modalità d’esame
La verifica terrà conto del colloquio sulla
parte istituzionale del corso e della
frequenza durante il semestre. Non si può
sostenere l’esame di Teorie e Storia del
Restauro se non si è superato l’esame di
Storia dell’Architettura moderna.
Scienza delle costruzioni
Science of Construction
Icar 08- 8 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
Pilade Foti
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di fornire
un’introduzione ai principi, metodi e
problemi della scienza delle costruzioni,
riguardata come integrazione della
meccanica dei solidi, dei materiali e delle
strutture.
Un fondamento teorico è costituito dalla
meccanica dei solidi che viene presentata
nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni
con l’evoluzione della ricerca teorica e
sperimentale sul comportamento dei
materiali da costruzione.
Altro fondamento è costituito dalla
meccanica delle strutture che viene
affrontata nei problemi più rilevanti per la
progettazione strutturale.
Aims and contents
The course provides an introduction to the
principles, methods and problems of the
science of materials, intended as an
integration of solid mechanics, mechanics
of material and structural mechanics. The
theoretical basis consists of Solid
Mechanics, which is presented in its most
recent development but also in relation to
the evolution of theoretical and
experimental research into the behaviour
of construction materials. Another
fundamental area of study is represented
by Structural Mechanics, that will be
treated with particular attention to the
most relevant problems concerning
structural design.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale. La
mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Durante il corso sono previste due prove di
esonero di cui una di tipo progettuale.
L’esame consiste in una prova scritta e in
una prova orale.
Metodi e tecniche di analisi ambientale I
Methods and technics of environmental
analysis I
Ing-Ind 11-8 cfu
2° anno / corso semestrale (II semestre)
indirizzo ‘generale’
Area didattica VI:
Discipline fisico-tecniche e impiantistiche
per l’architettura
Corso A
Francesco Ruggiero
Finalità del corso
Il corso si propone di fornire agli allievi le
conoscenze relative alla quantificazione ed
alla qualificazione degli scambi energetici.
A tal fine nella prima parte del corso
vengono sviluppati i fondamenti teorici
della termodinamica e della trasmissione
del calore. Successivamente vengono
trattati tutti gli aspetti legati alla
valutazione delle modalità di produzione,
approvvigionamento e utilizzo dell’energia.
Si passa poi allo studio dei metodi di
calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei
principali parametri di qualificazione
dell’energia. Le esercitazioni sono di
carattere numerico.
Nella seconda metà del corso l’attenzione è
rivolta all’applicazione dei concetti fisici
fondamentali e alla definizione dei modelli di
impianti a servizio degli edifici. L’obiettivo è
quello consentire allo studente di
comprendere le diverse esigenze di benessere
termoigrometrico negli ambienti confinati e di
determinare e dimensionare correttamente gli
impianti ed i luoghi ad essi necessari.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame è individuale. Consiste in una prova
scritta sugli argomenti trattati nelle lezioni e
sulle esercitazioni.
Per sostenere l’esame è necessario prenotarsi
sul sito della Facoltà secondo le modalità
indicate durante il Corso.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni
Nell’ambito del corso verranno affrontati i
seguenti argomenti.
1. Cenni di algebra tensoriale.
2. Deformazione.
3. Sforzo.
4. Relazione sforzo-deformazione.
5. Isotropia elastica.
6. Problema di Saint-Venant.
7. Criteri di resistenza.
8. Statica delle travature.
9. Travature elastiche.
10. Instabilità elastica.
Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di
adoperare gli strumenti fondamentali della
meccanica dei solidi, dei materiali e delle
strutture. In particolare, egli sarà in grado
di affrontare i problemi di verifica e
progettazione, nel caso dei più significativi
schemi strutturali adoperati attualmente
nella costruzione degli edifici.
Articulation of educational activities
Topics
During the course, the following subjects
will be covered:
1. Basic tensorial algebra.
2. Strain.
3. Stress.
4. Stress-strain relationship.
5. Elastic isotropy.
6. The De Saint-Venant Problem.
7. Strength criteria.
8. The Statics of beams.
9. Elastic beams.
10. Elastic instability.
At the end of the course, the student will be
able to use the fundamental tools of Solid
Mechanics, Mechanics of Materials and
Structural Mechanics. In particular, he or
she will be able to face the problems of
verification and design with regard to the
most representative structural schemes
currently used.
93
Laboratorio di progettazione urbanistica
Urban Planning Studio
4. I regolamenti didattici
4
LU-10,5 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica VIII:
Progettazione urbanistica e pianificazione
territoriale
• Progettazione urbanistica - Icar 21 – 7,5
crediti
•• Sistemi informativi territoriali e
telerilevamento - Icar 21 – 3 crediti
Corso A
• Leonardo Rignanese
•• Patrizia Paola Pirro
Corso B
• Francesca Calace
•• Annarita Marvulli
94
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è l’acquisizione da
parte degli studenti di conoscenze, di
capacità critico-interpretative e progettuali
applicate a un caso concreto di un ambito
urbano.
L’offerta didattica è finalizzata a riflettere
sulla costruzione della città e del territorio,
sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di
vivibilità degli spazi. Questo percorso
necessita di una parallela riflessione su
alcuni aspetti fondamentali del modello di
pianificazione in formazione nella nostra
regione, per guidare l’applicazione
concreta ed evitare l’aleatorietà di
formulazioni non verificabili.
Il laboratorio avrà come contenuto
privilegiato le scale della struttura urbana e
del progetto urbanistico esecutivo
applicato a parti urbane circoscritte e di
rilievo strategico, nelle quali siano
necessari interventi di riordino,
riqualificazione e ridisegno dell’esistente.
Le proposte saranno costantemente
valutate rispetto alle loro implicazioni
ambientali, paesaggistiche e insediative, al
loro inserimento nel contesto locale, alla
configurazione fisica degli spazi pubblici e
privati, alla vivibilità degli spazi progettati.
Aims and educational contents
Course purpose is the acquisition by
students of knowledge, critical and
planning skills applied to a concrete urban
area.
The courses are structured to think about
the construction of the city and territory,
the character of the places, the quality of
urban spaces. This path needs a parallel
discussion on some key aspects of the
planning model which is nowadays taking
new shapes in our region, to guide to
practical application and to avoid uncertain
and unverifiable applications.
The Studio will focus its attention on both
the scale of the urban structure and of the
executive urban planning applied to limited
and strategic parts of the city, in which are
required reorganization, upgrading and
redesign of the existing.
Proposals will be constantly evaluated in
terms of their environmental, landscape
and settlement implications; of their
inclusion in the local context; of their
physical configuration of public and private
spaces and of the quality of designed
spaces.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede sia attività teoriche che
applicate progettuali.
Lezioni e comunicazioni verteranno intorno
ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti
di piano e la progettazione urbanistica.
L’attività di progettazione consisterà nella
produzione di elaborati grafici descrittivi,
interpretativi e progettuali riferiti all’ambito
di studio prescelto, nonché in sopralluoghi
presso le aree di intervento e i relativi uffici
tecnici.
Il modulo di gestione urbana fornirà attività
di supporto alla attività di progettazione
attraverso un approfondimento sugli
strumenti di ausilio alla progettazione
urbanistica.
Articulation of educational activities
The course foresees both theoretical and
practical activities
Lessons and other kind of communication
will focus on the tools of the urban
planning as well as the urban planning tout
court.
The practical activity will consist in
production of graphic works of the study
area such as descriptive, interpretative
sheets and projects but also in inspections
of study area and technical office.
The urban management module will
provide support to design activities
through a deepening on urban design
tools.
Tema d’anno
Il tema d’anno è riferito sia a comuni
medio-grandi pugliesi che alla città di Bari.
Esso si articola su due scale distinte: la
prima rivolta alla formulazione di un
documento preliminare che individui
contesti territoriali (urbani e paesaggistici)
e nvarianti strutturali dei luoghi in esame;
la seconda l’elaborazione di un progetto
urbano per un ambito di trasformazione
strategica i(che dal masterplan arrivi al
disegno di assetto completo di schemi
funzionali e morfologici, modalità di
intervento, procedure attuative).
Year’s Topics
Theme of the year will concern mediumlarge Apulian municipalities and the town
of Bari
It will focus on two distinct scales: the first
is proper to prepare a preliminary
document which identifies contexts (urban
and landscape) and “structural invariants”
of the study areas; the second one is an
urban plan project.
Lezioni di Progettazione urbanistica
Modulo 1 - Il progetto della città moderna e
della città contemporanea
Alcune definizioni sulla città e sulla sua
condizione attuale
Alcune definizioni del territorio, la sua
riscoperta, il suo valore strutturale
Dallo spazio chiuso alla cattura dello
spazio aperto
Le teorie e i modelli della città moderna
Modulo 2 – La città contemporanea e il
piano come strumento
Trasformazioni territoriali e trasformazioni
del piano in Italia
Lo statuto del piano oggi
Modulo 4 - Sul progetto urbanistico
I manuali e le tecniche dell’urbanistica
moderna
La città per parti
Rinnovo urbano e vicende urbanistiche
Spazi pubblici e spazi aperti
Modulo 4 - La costruzione del progetto
urbanistico
Schema direttore, progetto di suolo,
progetto normativo
Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità
Le regole per il disegno del progetto
urbanistico
Modulo 5 – Metodo del progetto
urbanistico
Esplorazione e sguardo sui luoghi
Tecniche della rappresentazione nel
progetto urbanistico
Materiali urbani
Topics of Urban planning
Module 1 – The contemporary city
- The contemporary city: images and
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. E’ ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale.
Course Registration
Registrations must take place on the web
platform. To book in students must have
completed all preparatory exams.
Conditional Registration admitted only for
students who will support all preparatory
exams by the winter session.
Rilievo dell’architettura
Architectural Survey
Modalità d’esame
L’esame verterà sulla esposizione delle
conclusioni delle attività applicate e sulla
discussione degli argomenti principali
emersi durante lo svolgimento del corso e
dei seminari.
Corso A
Paolo Perfido
Exams
Exam will focus both on exposure of the
conclusions of the practical activities and
on discussion of the main course and
seminars topics.
Icar 14-7,5 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica XI:
Rappresentazione dell’architettura e
dell’ambiente costruito
Corso B
Vincenzo De Simone
Finalità e contenuti disciplinari
Il progetto didattico del corso prevede che
lo studente si accosti agli strumenti e ai
metodi del rilevamento architettonico per
impossessarsi, attraverso idonee
esercitazioni, del modus operandi proprio
del rilevatore di architettura: lo studente
prima si impadronisce dei metodi e degli
strumenti tradizionali alla base del rilievo
d’architettura per poi essere iniziato
all’utilizzo delle più recenti innovazioni in
ambito di rilevamento strumentale e
fotogrammetrico.
Aims and contents
The student will study the tools and the
methods of the architectural survey in
order to use, through suitable exercises,
the typical modus operandi of the of
architectural surveyor: first the student will
master the basic methods and the
traditional tools of the architectural survey
and then the use of the most recent
technological innovations.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Modulo 3 – Il modello di pianificazione in
Puglia: natura e razionalità del DRAG
Il livello regionale: l’attività normativa e di
indirizzo, i programmi, il paesaggio
Il livello comunale e metropolitano: il PUG
Il livello della concreta attuazione: i PUE
themes
- From the modern urban planning to the
contemporary city
- Figures of the urban expansion
- Urban transformation of the last 50 years
Module 2 – Tools and practices
- Territorial plans, strategic plans, structural
plans
- Project’s strategic value and relationships
among plan, politics and projects
- Experiences: Paris, Barcelona, Battery
Park City, Milan, Genoa
- Urban renewal, urban regeneration,
‘programmi complessi’
Module 3 – The Urban space
- Public space and open space
- Residential system
- Urban materials: the block, the square,
the street, the park
Module 4 – The construction of urban plan
- Master plan, soil project, normative
project
- Evaluation
- The rules for the urban planning drawing
SIT and remote sensing
- SIT and territorial planning
- SIT and local government
- Remote Sensing principles
95
4. I regolamenti didattici
4
96
Tema d’anno
Campo di indagine di questo anno
accademico saranno architetture tipiche
del patrimonio storico pugliese.
Case study
Typical architectures of the historical
heritage of Puglia will constitute the field of
investigation in the present academic year.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche, articolate in 15
settimane, ed affronteranno le seguenti
tematiche:
-introduzione alle problematiche del
rilevamento
-principi teorici del rilevamento
architettonico
-finalità e obiettivi del rilievo
-approccio all’opera da rilevare
-progetto di rilievo
-conoscenza dell’opera da rilevare
-gli strumenti del rilevamento
architettonico
-fotografia e rilievo
-gli eidotipi
-le metodologie del rilevamento
architettonico: metodo diretto
-le metodologie del rilevamento
architettonico: metodo strumentale
-le metodologie del rilevamento
architettonico: metodo fotogrammetrico
-il rilievo del dettaglio
-la restituzione grafica.
Articulation of educational activities
Covering the following themes:
• introduction to the problems surveying
• theoretical principles of the architectural
survey
• finality and objectives of the survey
• approach to work
• the survey project
• knowledge of the work to be surveyed
• the tools of the architectural survey
• photography and the survey
• the eidotypes
• the methodologies of the architectural
survey: direct method
• the methodologies of the architectural
survey: instrumental method
• the methodologies of the architectural
survey: photogrametric method
• the survey in detail
• graphic representation.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
• sviluppare il proprio tema d’anno sotto la
guida dei docenti e degli esercitatori;
• predisporre presentazione informatizzata
del lavoro svolto da illustrare in sede
d’esame.
Disegno e rilievo dell’architettura antica +
Rilievo archeologico
Drawing and Ancient architectural survey
+ Archaeological survey
Il rilievo e la rappresentazione
dell’architettura antica costituiscono in
archeologia una pratica di fondamentale
importanza per la conoscenza e
l’interpretazione di un sito. L’inevitabile
asportazione di materiale stratigrafico
durante lo scavo comporta la conseguente
perdita di dati nella loro giacitura
originaria; da ciò deriva l’importanza di
operare una registrazione puntuale di
quanto affiora dal passato applicando le
tecniche di rilevazione più appropriate. Il
ruolo del rilevatore archeologico è quindi di
grande importanza poichè nei suoi disegni
sono rappresentati i contesti rimosi con
l’esatta giacitura degli elementi nel
momento in cui sono venuti alla luce.
Non meno importanteè il rilievo delle
strutture in elevato che, pur non essendo
venute alla luce con uno scavo, mostrano
ugualmente una complessa stratigrafia
frutto delle trasformazioni strutturali e
funzionali avvenute nel corso dei secoli.
Gli strumenti e le tecniche del rilievo, sia
esso architettonico che archeologico, non
differiscono nella sostanza, infatti i principi
teorici che sottendono alle operazioni di
presa delle misure sono sostanzialmente
identici, così come gli strumenti utilizzati.
Il Corso di Rilievo dell’Architettura Antica
intende fornire allo studentr gli strumenti
teorici e pratici per la comprensione
dell’organismo architettonico allo stato di
rudere ed in particolare:
• Capacità di lettura delle strutture nel loro
divenire storico;
• Capacità di analisi grafica dello spazio;
• Conoscenza delle tecniche del rilievo
ondotte con metodo diretto e strumentale alle
diverse scale fino al rilievo di dettaglio;
• Conoscenza delle tecniche del disegno
assistito e della fotografia;
• Capacità di elaborazione grafica dei disegni
attraverso l’uso di software specifici.
Tema d’anno
Le attività teorico-pratiche, sviluppate
durante il corso, saranno finalizzate alla
realizzazione di un rilievo completo di
strutture archeologiche attraverso le
procedure più corrette e con l’ausilio degli
strumenti appropriati.
Articolazione del corso
Il corso prevede quattro fasi di svolgimento:
•Lezioni teoriche sui fondamenti della
disciplina e sulle ultime innovazioni
tecnologiche della stessa.
•Esercitazioni dal vero sui temi trattati a
lezione: quadrettatura, piano quotato,
trilaterazioni, rilievo celerimetrico,
fotogrammetria, ecc.
•Esercitazioni su temi specifici quali il rilievo
urbano, il rilievo delle tessiture murarie, il
rilievo di dettaglio.
• Applicazione dei metodi appresi a lezione.
Laboratorio 3° di Archeologia
Archaeology Design Studio 2nd year
- Archeometria
- Archaeometry
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone l’obiettivo primario di
rendere familiari i metodi scientifici
impiegati dagli archeologi per la
risoluzione dei problemi archeometrici.
Verranno illustrate varie tecniche
scientifiche usate nell’analisi dei materiali
archeologici, con una particolare
attenzione ai progressi delle applicazioni
delle scienze a questo tipo di studi.
Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di
questa integrazione (scienza/archeologia)
nella progettazione e risoluzione dei
problemi archeologici.
Argomenti delle lezioni
Tecniche analitiche applicate allo studio dei
reperti:
Metodi di indagine scientifica in
archeologia: test non distruttivi,
metodologia dell’analisi sistematica.
Analisi chimica:
campionamento, preparazione del
campione, determinazione analitica dei
costituenti e misura, accuratezza,
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si svolge durante il primo semestre
e si articola in lezioni frontali, nelle quali
saranno affrontati i fondamenti della
disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in
cui saranno approfonditi casi di studio
particolarmente rappresentativi.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning, entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
La frequenza del corso è obbligatoria ai fini
del superamento dell’esame. In sede
d’esame sarà valutata la conoscenza dei
contenuti disciplinari attraverso un
colloquio.
- Metodologia e tecniche della ricerca
archeologica
- Methodology and techniques of the
archaeological research
L-ANT/10 - 4,5 cfu
3° anno / Corso semestrale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Silvio Fioriello
Finalità e contenuti disciplinari
L’articolazione del corso si propone
l’obiettivo primario di fornire gli strumenti
metodologici necessarî alla ricostruzione
storica attraverso l’uso delle fonti
archeologiche, nonché di proporre gli
elementi tecnici fondamentali relativi allo
scavo archeologico stratigrafico ed
all’archeologia dei paesaggi attraverso
l’analisi di alcuni contesti.
Aim and contents
The articulation of the course intends
primarily provide the methodological
means to the historical reconstruction,
through the practice of the archaeological
sources, as well as the basic technical
elements concerning the stratigraphic
archaeological excavation and the
landscape archaeology, paying particular
attention to the analysis of some contexts.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si svolge durante il secondo
semestre e si articola in due moduli di
lezioni frontali, nei quali saranno affrontati
i fondamenti della disciplina e saranno
approfonditi alcuni casi di studio
esemplari. Nell’ambito del corso saranno
previste anche visite ad aree
archeologiche, a mostre e a musei. È,
inoltre, consigliata la partecipazione ad
attività di scavo ovvero di survey
archeologico da concordare con il docente.
Modulo A:
- Archeologia e ricostruzione storica
- Archeologia, storia, storia dell’arte
- Studio e analisi delle fonti archeologiche
- Scavo archeologico stratigrafico: storia e
tecnica
- Saperi e saper fare: la cultura materiale
- Metodo crono-tipologico
- Scienze applicate all’archeologia
- Archeologia dei paesaggi urbani e rurali.
Modulo B:
Casi di studio:
- la ricerca archeologica nella Puglia
centrale: Egnazia e Bitonto
- la ‘riscoperta’ archeologica della Puglia
centrale in età romana: città e territorio.
Teaching activities
The course develops during the second
semester and it is divided into two frontal
lessons modules, concerning the discipline
basis and some significant cases of study.
Within the course will be organized visits to
archaeological sites, exhibitions and
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
L-ANT/09 - 4,5 cfu
3° anno / Corso semestrale
indirizzo ‘classico’
Area didattica XII:
Discipline integrative di cultura umanistica
Annalisa Mangone
microanalisi e analisi in traccia, calcolo,
valutazione ed interpretazione dei risultati,
presentazione dei dati.
Trattamento statistico dei dati analitici: test
di significatività, tecniche multivariate
Metodi spettroscopici:
- spettroscopia di raggi x, spettroscopie
atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman
Metodi radiochimici:
radioattività ed energia nucleare: isotopi
stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi
di decadimento radioattivo, rivelazione
delle radiazioni nucleari, analisi di
attivazione neutronica
Tecniche di microscopia:
microscopia ottica, SEM, TEM.
Caratterizzazione dei connotati tecnologici
dei reperti
- ceramici
- lapidei
- vitrei.
Tecniche scientifiche di datazione
- radiocarbonio
- termoluminescenza
- archeomagnetismo
- dendrocronologia
97
4. I regolamenti didattici
4
museums. Moreover, participation in
archaeological excavation and field survey
will be agree on with the teacher.
Module A
- Archaeology and historical reconstruction
- Archaeology, history, history of the art
- Study and analysis of the archaeological
sources
- Stratigraphic archaeological excavation:
the history and the technique
- ‘To know’ and ‘to know how’: the material
culture
- The chronological and typological method
- The sciences applied to archaeology
- Archaeology of the urban and rural
landscapes.
Module B
- Cases of study: - the archaeological
research in the central Apulia: Egnatia and
Butunti
- the archaeological ‘discovering’ of the
central Apulia in the roman period: urban
and rural settlements.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma, entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
La frequenza dei corsi è obbligatoria ai fini
del superamento dell’esame. In sede
d’esame sarà valutata la conoscenza dei
contenuti disciplinari attraverso un
colloquio.
98
• 4° ANNO - 4th YEAR
Laboratorio 4 di Progettazione
architettonica
Architectural Design Studio, 4th year
(L4PA-11,5 cfu) 4° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progettazione architettonica e urbana
• Composizione urbana (Icar 14-8,5 cfu)
•• Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie (Icar 14-1,5 cfu)
••• Riqualificazione del paesaggio urbano
(Icar 15-1,5 cfu)
Corso A
• Attilio Petruccioli
•• Michele Montemurro
••• Attilio Petruccioli
Corso B
• Rocco Ferrari
•• Francesco Caragiulo
••• Attilio Petruccioli
Corso C
• Franco Defilippis
•• Michele Montemurro
••• Attilio Petruccioli
Corso D
• Antonio Riondino
•• Matteo Ieva
Finalità e contenuti disciplinari
Nel Laboratorio 4° di Progettazione
Architettonica lo studente apprende teorie
e tecniche d’intervento della composizione
e della progettazione urbana, affrontando
le problematiche del progetto e della
costruzione di una parte di città, sia
autonomamente che nelle relazioni con il
contesto di appartenenza.
L’ambito teorico e applicativo di riferimento
è quello della città mediterranea, con
riferimento alle problematiche spaziali,
tipo-morfologiche e costruttive tipiche
dell’area culturale plastico-muraria.
L’apprendimento teorico (sapere) è relativo
ai principi del progetto urbano indagati:
-attraverso la concreta storia degli
organismi urbani che ebbero la loro origine
nella civiltà greca e romana
(Riqualificazione del paesaggio urbano) e
l’analisi delle teorie che li generarono;
-attraverso l’analisi dei processi di
trasformazione degli organismi urbani
riletti nel concreto rapporto fra norma
edilizia (disegnata o scritta) e il suo esito
costruito (Analisi della morfologia urbana e
delle tipologie edilizie).
Le applicazioni progettuali (saper fare)
riguardano in particolare l’assetto
morfologico e tipologico (edilizio e urbano)
d’insieme, indagato nel rapporto fra
tecniche di “urbanizzazione” e tecniche di
edificazione, attraverso la definizione del
tessuto edilizio, delle emergenze e degli
spazi di relazione fra gli edifici.
Tema d’anno
Il tema d’anno riguarda il progetto di una
piazza intesa come spazio di relazione tra
gli edifici (emergenze architettoniche e
residenze) che lo determinano.
Con riferimento alla storia della città
mediterranea, saranno individuati alcuni
tipi morfologico-spaziali da applicare e
sviluppare all’interno di contesti diversi,
connotati ciascuno da specifici caratteri
tipo-morfologici e paesaggistici.
Tali contesti saranno assegnati all’interno
di ciascun laboratorio e saranno
rappresentativi di aree omogenee della
Puglia (terra dauna, area metropolitana
barese, arco ionico tarantino, fascia
costiera tra Monopoli e Ostuni).
Ogni progetto sarà sviluppato secondo
norme architettoniche riferite alle tecniche
di edificazione (allineamenti, altezze,
continuità dei fronti,…), ai sistemi
costruttivi (sistema trilitico e sistema
murario) e ai materiali (pietra, mattone,
cemento armato). Tali norme consentiranno
di verificare la coerenza interna al progetto
stesso del rapporto tra forma, costruzione
e idea di spazio.
Il progetto sarà svolto in forma individuale,
attraverso l’attività di atelier in aula e il
lavoro extra-moenia.
Il tema descritto ha validità annuale.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in due
periodi, corrispondenti al primo e al
secondo semestre del calendario
accademico.
Il primo periodo è destinato alle attività
propedeutiche del progetto (sapere e saper
fare). Esse consistono in:
-lezioni relative ai contenuti teorici dei tre
insegnamenti che concorrono a strutturare
Il secondo periodo è dedicato allo sviluppo
del tema progettuale individuale.
Questo periodo si concluderà con la mostra
dei progetti in corso d’opera, organizzata
nell’ambito dell’annuale “mostra della
didattica”.
Lezioni
Lezioni di Composizione architettonica e
urbana / Analisi della morfologia urbana e
delle tipologie edilizie
Sezione 1. Introduzione ai temi dello spazio
urbano
1. Le concezioni dello spazio urbano nella
città occidentale pre-moderna.
2. La città dell’Ottocento e del Novecento.
Caratteri dello spazio urbano e sviluppo dei
tessuti edilizi.
Sezione 2. Paradigmi dello spazio urbano
3. La piazza monocentrica
4. La piazza monoassiale
5. La piazza policentrica
Sezione 3. Elementi della composizione
dello spazio urbano
6. Le forme architettoniche del suolo
urbano.
7. La facciata muraria.
8. La facciata intelaiata.
9. Il coronamento e la grande copertura.
Lezioni di Riqualificazione del paesaggio
urbano
1. Il giardino come laboratorio sperimentale
della città
2. La crisi della città contemporanea: la
periferia infinita
3. La crisi della città moderna e dei suoi
modelli: dalla città giardino ai grandi
contenitori
4. La città dell’ottocento
5. Il continuum urbano: dal campo marzio
di Piranesi ai supermercati dell’attuale
generazione
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono solo attraverso la
piattaforma e-learning del corso. Per
iscriversi lo studente deve avere sostenuto
tutte le propedeuticità previste. E’
ammessa l’iscrizione con riserva per quegli
studenti che sosterranno tutte le
propedeuticità previste entro la sessione
straordinaria (febbraio 2009).
Modalità d’esame
L’esame è individuale. Per sostenerlo è
necessario:
-avere sostenuto gli esami propedeutici di
Laboratorio 3° di Progettazione architettonica,
Scienza delle Costruzioni e Storia
dell’Architettura Contemporanea;
-avere superato con profitto tutte le verifiche
previste;
-avere sviluppato individualmente il proprio
tema progettuale nel seminario di
appartenenza sotto la guida dei docenti, fino
alla chiusura del corso.
L’ultima sessione utile per sostenere l’esame
con questo tema è quella straordinaria
invernale dell’anno accademico in corso
(Febbraio 2010).
Storia dell’architettura IV
History of architecture IV
Icar 18-3,5 + 3,5 cfu, due moduli a scelta
dello studente
4° anno / corso semestrale (I e II semestre)
Area didattica II:
Discipline storiche per l’architettura
Corso A
Storia dell’architettura greca 4 (I semestre –
3,5 crediti)
Giorgio Rocco
Corso B
Storia dell’architettura romana 4 (II semestre –
3,5 crediti)
Giorgio Ortolani
Corso C
Storia dell’architettura islamica 4 (I semestre –
3,5 crediti)
Attilio Petruccioli
Corso D
Storia dell’architettura moderna in pietra da
taglio (II semestre – 3,5 crediti)
Claudio D’Amato, Giuseppe Fallacara
Corso E
Storia dell’architettura contemporanea 4 (I
semestre – 3,5 crediti)
Claudio D’Amato
Finalità e contenuti disciplinari
I corsi di Storia dell’architettura IV sono
finalizzati ad approfondire tematiche
specifiche della storia dell’architettura
funzionali al successivo impegno nei
laboratori di laurea del V anno.
Aims and contents
The course is devoted to deepening specific
themes of the history of the architecture
functional to the following engagement in the
final thesis in the 5th year.
Corso A/ Giorgio Rocco
Tema monografico: Atene tra tirannide e
democrazia. L’architettura religiosa e politica
nell’Atene arcaica e classica.
Case study: Athens between tyranny and
democracy. Religious and political
architecture in arcaic and classical Athens.
Argomenti delle lezioni
- Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma
clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la
ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento
topografico di Atene. - Cenni sugli
insediamenti dell’età preistorica e del bronzo.
- I santuari delle pendici settentrionali e
meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età
arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica
(479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480). -
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
il laboratorio;
-sviluppo teorico e applicativo del tema
d’anno attraverso esercitazioni mirate,
orientate alla lettura dei luoghi di progetto
e all’individuazione delle strategie di
intervento (messa a punto di un “sistema
di norme” per il progetto).
Tale sviluppo è individuale e sarà valutato
di volta in volta (attraverso verifiche di
profitto) e il suo positivo svolgimento
consentirà l’ammissione al secondo
semestre.
99
4. I regolamenti didattici
4
100
L’agorà in età classica e tardoclassica (479323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area
monumentale del ceramico. - Il santuario di
Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della
tipologia teatrale tra età arcaica e tardo
classica in Attica: i teatri tardoarcaici e
protoclassici in attica (Dionisos/Icaria,
Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di
Atene); il teatro classico e tardoclassico (il
teatro di Dioniso ad Atene, il teatro
trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle
presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo. Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari
di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e
Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron,
Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel
santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il
Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli
Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario
di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli
Ateniesi).
Seminari
- Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le
istutuzioni politiche della democrazia
Ateniese. - Gli edici della politica:
l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il
Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la
Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il
dikasterion presso il Palladion, il dikasterion
presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il
Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il
teatro attico: le forme del dramma letterario.
Topics
- The attic territory before and after the
Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and
Asty and the reorganization with trittyes and
demes. - Topographical organization of the
ancient city. - Notes about preihistoric and
bronze age settlements. - The sanctuaries of
north and south slopes of the acropolis. - The
Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The
Acropolis in classical period (479-404). - The
arcaic agora (577- 480). - The agorà in
classical and late-classical period (479-323). The sanctuaries near the Ilissos. - the
monumental area of Kerameikos. - The
precinct of Dionysos Eleuthereos. - The
evolution of the theatre from arcaic through
late classical period: The arcaic and
protoclassical examples in Attica (Dionysos/
Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in
the agora); the classical and late-classical
examples (the theatre in the precinct of
Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of
Drakones). - the odeion of Perikles in the
precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis
and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena
and Poseidon at Sounion. - Themis and
Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of
Brauron, Thorikos and Maratona.
- The Athenian dedication at Delphoi (the
temple of Apollo, The Athenian thesauros, the
Athenian Stoa). - The Athenian dedication at
Delos (the Porinos Naos, the temple of
Apollo).
Seminars
- Materials and building techniques at Athens.
- The political institutions of democracy. - The
buildings of politics: The ekklesiasterion on
the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the
Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at
Palladion, the dikasterion at Delphinion, the
Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the
Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre
in Attica: birth and development of literary
dramas.
Corso B/ Giorgio Ortolani
Tema monografico: L’eredità di Roma
imperiale: 432-1942.
Case study: Rome 432-1942 A.D.: The Imperial
Heritage
Argomenti delle lezioni
Il corso intende illustrare la fondamentale
continuità e le intenzionali “rinascenze” della
tradizione architettonica di Roma antica, da
Sisto III all’E 42. Sarà quindi considerata
soprattutto la città di Roma, nell’uso e
cosciente riuso delle antiche tecniche
costruttive, tipologie e materiali pregiati,
anche in relazione ai recuperi ideologici
dell’età antica o costantiniana.
Saranno poi considerati casi esemplari, come
quello di Federico II, che contribuì all’ulteriore
sviluppo del Proto-Rinascimento in Toscana, o
Andrea Palladio, che dallo studio dell’antico
elaborò un modello tipologico residenziale di
gran successo per la classe senatoria della
Repubblica Veneta, poi ripreso
dall’aristocrazia terriera della vecchia e nuova
Inghilterra.
Il corso prevede anche un’esercitazione
grafica, necessaria ad acquisire
l’indispensabile metodologia per il laboratorio
di laurea. Sarà quindi necessario sviluppare
graficamente un modello di uno degli edifici
illustrati nel Quarto libro dell’architettura di
Andrea Palladio (Venezia 1570).
Topics
This course of Roman Architectural History will
focus on the basic continuity of Ancient Roman
building tradition and techniques through
Medieval and Modern age, from the pontificate
of Sixtus III to the E ‘42. The city of Rome herself
exhibits the ideological reuse of ancient
architecture and marbles, according to the
different Revivals of Imperial and Constantinian
Age. Outstanding examples of Roman Revival
will be considered, such as for the artistic trends
in the court of Frederick II, and its contribution to
the Tuscan Early Renaissance; or the residential
architecture of Andrea Palladio. After an excellent
study of ancient buildings in and around Rome,
this architect produced an up-to-date model for
the Venetian aristocracy, as well as for the
landlords in Old and New England.
The course includes also a graphic exercitation,
necessary to acquire instruments and
methodology for the degree workshop. It will be
necessary to prepare a 3d rendering of one of the
buildings illustrated by Andrea Palladio in his 4th
Book on Architecture (Venice, 1570).
Lezioni
1. La basilica romana da Costantino a Pio XI.
2. Dall’igiene del corpo a quello dell’anima:
edifici a pianta centrale (thermae e
baptisteria, heroa e martyria).
3. Architettura e ideologia imperiale: Carlo
Magno e Federico II.
4. Declino dell’impero e imperialismo papale:
Bonifacio VIII, Giulio II e Bramante.
5. Continuità e revival nelle tecniche
costruttive a Roma dal tardoantico al ‘500.
6. Dallo studio alla tutela: Roma antica vista
da Alberti e Raffaello.
7. Descrizione e restituzione dei monumenti
antichi: Marten van Heemskerk, Serlio e
Palladio.
8. Palladio, Preneste e la rinascita della villa.
9. Villa Adriana, Tivoli e il giardino europeo.
10. I marmi dell’impero: uso e riuso.
11. Gli scavi di Ostia e l’edilizia popolare tra le
due guerre.
Corso C/ Attilio Petruccioli
Tema monografico: La città, la moschea, il
giardino
Case study: The city, the mosque, the garden
Argomenti delle lezioni e delle esercitazioni
Il contesto storico e culturale
- Il recinto: la casa del profeta
- La pianta centrale: dal tardo antico alla
Cupola della Roccia
La città islamica
- Khitta: le regole di insediamento tribale
- la città dei cavalieri
La città islamica
- la città spontanea medievale: Le componenti
funzionale della città: il suq, l’edilizia speciale
religiosa, il tessuto residenziale
- Il ruolo della moschea nel contesto urbano
Il modello della moschea araba
- Gli Omayyadi: agora + basilikà: l’invenzione
del tipo
- La Grande moschea di Damasco, la moschea
di Cordova.
- Modelli spaziali iterati e tecniche costruttive
della moschea a sala ipostila
Le specializzazioni delle moschee a sala
ipostila
- I Fatimidi: La pianta a T e la pianta a 9 cupole
- Verso una maggiore organicità: la moschea a
qa’a Mamelucca
- La Grande Moschea di Kairouan, la moschea
di Sousse, la Moschea di Ibn Tulun al Cairo,
Moschea di Al-Azhar, moschea di al-Hakim,
moschea di al-Juyushi, al-Aqmar al Cairo.
Esercitazione 1: Esempi di lettura
Il modello della moschea persiana
- Dalla sala ipostila all’impianto a 4 iwan
- Modelli spaziali e tecniche costruttive della
moschea a iwan
- Moschea del Venerdì di Isfahan
Le specializzazioni della moschea a iwan
- I Timuridi e i Safavidi: la moschea a 4 iwan
Esercitazione 2: Riconoscimento moschee
Il modello della moschea turca
- I Segiuchidi: dall’impianto seriale ad una
maggiore organicità
- Modelli spaziali e tecniche costruttive della
moschea turca
Le moschee di Sinan
- Il ritorno all’organismo della pianta centrale:
gli Ottomani e l’eredità di S. Sofia
- Modelli spaziali e tecniche costruttive.
Esercitazione 3
Il giardino islamico
- Tre derivazioni: l’hortus conclusus arabo, il
bagh-i bihisht persiano e il giardino
temporaneo turco
- Modelli spaziali e tecniche idrauliche.
Topics
The historical and cultural context
– the enclosure: the Prophet’s house
– the central plan: from Late Antiquity to the
Dome of the Rock
The Islamic city
– Khitta: the rules of tribal settlement
– the Knights’ city
The Islamic city
– the spontaneous medieval city: the
functional components of the city: the souk,
specialized religious buildings, residential
fabric
– the role of the mosque in the urban context
The Model of the Arab Mosque
– the Umayyad: agora and basilica: the
invention of the type
– the Great Mosque in Damascus, the Cordova
mosque
– repeated spatial models and building
techniques of the hypostyle mosque
The special features of the hypostyle mosque
– the Fatimids: the T plan and the nine-dome
plan
– towards a greater organicity – the Qa’a
Mameluk mosque
– the Great Mosque in Kairouan, Sousse
mosque, Ibn Tulun mosque in Cairo, al-Azhar
mosque, al-Hakim mosque, al-Juyushi
mosque, al-Aqmar mosque in Cairo
Exercise 1: Examples of Interpretation
The model of the Persian mosque
– from the hypostyle hall to the 4-iwan plan
– spatial models and building techniques of
the iwan mosque
– the Friday mosque at Isfahan
The special features of the iwan mosque
– the Timurids and Safavids: the 4-iwan
mosque
Exercise 2: Recognizing Mosques
– the Selgiuqids: from the serial plan to a
greater organicity
– spatial models and building techniques of
the Turkish mosque
The mosques of Sinan
– return to the organism of the central plan:
the Ottomans and the legacy of Haya Sophia
– spatial models and building techniques
Exercise 3: The Islamic Garden
– three derivations: the Arab hortus
conclusus, the Persian bâgh-i bihisht and the
Turkish temporary garden
– spatial models and hydraulic techniques
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
12. L’eredità imperiale: il Foro Mussolini e
l’E42.
Topics
1. The Roman Basilica from Constantine to
Pious XI.
2. The health of the body and the soul: Central
planned Buildings (Thermae and Baptisteria,
Heroa and Martyria).
3. Architecture and Imperial revival:
Charlemagne and Frederick II.
4. Decline of medieval Empire and papal
pride: Boniface VIII, Julius II and D. Bramante.
5. Continuity and revivals in the Roman
building techniques from late antiquity to
Renaissance.
6. From the study to the recovery of ancient
Rome: L.B. Alberti, Raphael.
7. Description and restoration of ancient
monuments: Marten van Heemskerk, S. Serlio
and A. Palladio.
8. A. Palladio, Praeneste and the revival of the
villa.
9. Hadrian’s Villa, Tivoli and the European
garden.
10. Roman marbles: use and re-use.
11. The archaeological excavations at Ostia,
and the welfare housing in the 20s and 30s.
12. The revival of the Empire: Mussolini Forum
and 1942 Expo.
Corso D/ Claudio D’Amato,
Giuseppe Fallacara
Il corso consta di nove lezioni divise in tre
parti intervallate da tre esercitazioni. Le tre
parti sono così concepite:
1. Origini e definizione della stereotomia
moderna (1-3);
2. Apice, diffusione e crisi della disciplina
(4-7);
3. Scienza e cultura contemporanea della
stereotomia (8-9).
101
4. I regolamenti didattici
4
The course consists of nine lessons divided
into three parts interspersed with three
exercises. The three parts are:
1. Origins and modern stereotomy
definition (1-3);
2. Summit, dissemination and discipline
crisis (4-7);
3. Science and culture of contemporary
stereotomy (8-9).
Argomenti delle lezioni
Ottobre
0_ Introduzione e presentazione del corso
1_ Inquadramento generale della stereotomia
2_ Dal taglio delle pietre gotico alla
stereotomia moderna
Novembre
3_ La stereotomia secondo Philibert de l’Orme
4_ La stereotomia secondo Girard Desargues
5_ Francia, Spagna ed Italia: stereotomia a
confronto
Dicembre
6_ Crisi della stereotomia: Ecoles vs
Politecniques
7_Stereotomia: da arte a scienza del taglio
delle pietre
Gennaio
8_Stereotomia e topologia: avanzamento
disciplinare
9_Esempi di stereotomia contemporanea
Le tre esercitazioni che intervallano le nove
lezioni consistono in:
- Traduzione di alcune pagine dei trattati di
stereotomia;
- Ridisegno di alcuni elementi di architettura
stereotomica;
- Relazione critica;
102
Arguments Lesson
October
0_ Introduction and presentation of of the
course
1_ General Classification of the stereotomy
2_ From Gothic cutting stone to modern
stereotomy
November
3_ Stereotomy of Philibert de l’Orme
4_ Stereotomy of Girard Desargues
5_ France, Spain and Italy: a comparison of
stereotomy
December
6_ Stereotomy’s crisis: Ecoles vs Politecniques
7_ Stereotomy: from art to science of cutting
stones
January
8_ Stereotomy and topology: disciplinary
progress
9_ Examples of contemporary stereotomy
Three exercises of the nine lectures:
- Translated by some pages stereotomy
treaties;
- Updating of some elements of stereotomyc
architecture;
- Critical report;
Corso E/ Claudio D’Amato
Tema monografico: L’altra modernità.
L’architettura italiana fra il 1930-1940
Case study:The other modernity. Italian
architecture between 1930 -1940
Finalità e contenuti disciplinari
Il modulo semestrale di Storia
dell’Architettura IV: Architettura
contemporanea IV, si occupa di quel “filone”
dell’architettura contemporanea –
appartenente all’area plastico-muraria– che
ebbe modo di svilupparsi in Europa ed in
Italia prima del secondo conflitto mondiale
(fra l’inizio degli anni trenta e la prima metà
degli anni quaranta).
Questo filone di ricerca è generalmente
definito L’altra modernità in contrapposizione
all’altra grande area tettonico-semantica della
modernità che affonda le sue radici nella
tradizione elastico-lignea, generalmente
definito Movimento moderno.
Il modulo didattico in particolare è finalizzato
ad approfondire alcune tematiche proprie
della modernità “mediterranea”, funzionali al
successivo impegno nei laboratori di laurea
del V anno per gli allievi che opteranno per
questo corso.
Tali tematiche furono affrontate con
eccezionale profondità critica da alcuni
progettisti europei ed italiani, allora impegnati
nella ricerca dello stile nazionale. Le nuove
tecniche costruttive, legate al cemento
armato e all’acciaio, posero questioni di
architettura complesse, ancora oggi di grande
importanza e attualità.
costituita da 4 lezioni: una introduttiva, le
altre tre dedicate a casi-studio.
I SEZIONE
“L’altra modernità” in Europa.
Lezione 1: 5 marzo 2009
Claudio D’Amato: architettura moderna in
pietra oggi
Lezione 2: 12 marzo 2009
Carlo Moccia: Il classicismo nordico: Asplund
e Lewerentz
Lezione 3: 19 marzo
Vitangelo Ardito: Il filone tedesco: Fischer,
Bonatz, Tessenow, Schmitthenner
Lezione 4: 26 marzo
Vitangelo Ardito: Modelli per la città in
Germania
II SEZIONE
“L’altra modernità” in Italia
Lezione 5: 2 aprile
Giorgio Ortolani: Costruire la nuova Roma: dal
Foro Mussolini all’E42
Lezione 6: 9 aprile
Antonio Riondino: Il “novecento” italiano
Lezione 7: 30 aprile
Anna Bruna Menghini: Modelli per la città in
Italia
Lezione 8: 7 maggio
G. Fittipaldi, F. Scricco: Modelli per la città in
Italia
Lezione 9: 14 maggio
Marco Orsini: Il linguaggio architettonico della
“Altra Modernità” italiana
Lezione 10: 21 maggio
Matteo Ieva: Caratteri dell’architettura
muraria moderna
III SEZIONE
Modernità d’esportazione
Lezione 11: 28 maggio
Marco Stigliano: Dodecanneso, Libia
Lezione 12: 04 giugno
Anna Bruna Menghini: Albania.
I temi delle esercitazioni (da portare avanti
in gruppi di massimo tre studenti) saranno:
1. Circolo Canottieri Barion, Bari, arch.
Dioguardi, Dell’Agnello, Funari
2. Palazzo degli Studi, Foggia, arch.
Piacentini, Nardiello, Lamanuzzi
3. Palazzo O.N.C., Foggia, arch. Petrucci,
Trisplini, Tesse
4. Palazzo Poste e Telegrafi, Bari, arch.
Narducci, Soricelli, Marcarlo
5. Caserma della MVSN, Bari, arch.
Dioguardi, Pesce, Laricchia
6. Palazzo Giannelli, Bari, arch. Dioguardi,
Colamussi, Baldassarre.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sul portale e-learning nella settimana dal 2
al 7 marzo.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessaria la
frequenza del corso e produrre una
“tesina” relativa all’analisi critica di alcune
opere similmente significative costruite in
Puglia e la loro rilettura grafica attraverso
operazioni critiche di smontaggio e
rimontaggio, con modellazione
tridimensionale fino al particolare
costruttivo.
Laboratorio di Restauro architettonico
Architectural restoration design studio
Icar 19-10,5 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica III:
Teoria e tecniche per il restauro
• Restauro architettonico (Icar 19-7,5 cfu)
••Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico (Icar 09-3 cfu)
Corso A
• Rossella De Cadilhac
•• Giosi Uva
Corso B
• Ignazio Carabellese
•• Domenico Raffaele
Corso C
• Giacomo Martines
•• Rita Greco
Finalità e contenuti disciplinari
Il Laboratorio di restauro è finalizzato a
fornire gli strumenti metodologici necessari
ad affrontare le problematiche proprie del
restauro dell’architettura, il cui progetto è
imprescindibile dalla conoscenza del
monumento (storica, strutturale,
tecnologica, ecc.). In tal senso è
fondamentale la fase di analisi, che trova
nel rilievo del manufatto il presupposto di
ogni ulteriore indagine.
L’intervento progettuale, che segue la fase
di analisi ed è funzionale alla valorizzazione
e alla conservazione delle antiche
testimonianze, non può prescindere dalla
loro consistenza materiale e strutturale.
Aims and contents
The Restoration Studio is aimed at
providing proper methodological tools for
facing the problems of Architectural
Restoration, whose project is strictly
related to the knowledge of the monument
(from the historical, structural and
technologic point of view). In this sense,
fundamental is the moment of the analysis,
which finds in the survey the necessary
condition for every further investigation.
The applicative project which follows the
analysis phase is aimed at the conservation
and protection of the historical significance
of monuments, but can not disregard their
material and structural foundation.
Articolazione delle attività didattiche
Il Laboratorio di restauro si articola in due
insegnamenti le cui lezioni sono svolte in
forma coordinata:
- Restauro architettonico
- Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico.
Restauro architettonico
L’apprendimento teorico (sapere) è relativo
alla conoscenza del manufatto nei suoi
diversi aspetti, nonché alla definizione di
una metodologia di intervento coerente
con i principi teorici orientati alla
conservazione e alla restituzione della
leggibilità dell’immagine storica del
monumento.
La componente applicativa (saper fare) è
riconducibile sia alla documentazione del
monumento nello stato attuale (rilievo
dell’architettura), sia all’attività
progettuale, direttamente discendente
dalla definizione del modello formale,
costruttivo e strutturale della stessa
architettura
Teorie e tecniche costruttive nel loro
sviluppo storico
Questo insegnamento ha l’obiettivo di
fornire agli allievi gli strumenti specialistici
per la progettazione degli interventi di
restauro strutturale dell’architettura, in
modo da garantire il grado di sicurezza
richiesto nel rispetto della identità storica e
costruttiva dell’edificio.
Il percorso di apprendimento,
coerentemente con quella che è la
caratterizzazione del secondo ciclo, si
svolge attraverso il contatto diretto con il
monumento e l’esercizio del progetto di
Restauro.
Articulation of educational activities
The Restoration Studio is composed of two
teachings: Architectural Restoration,
Theory and Techniques of Construction in
their historical development, whose
theoretical lessons and applied activities
are developed in a strict coordination.
Architectural restoration
Theoretical learning is aimed at the
knowledge of the construction and of its
different connotations, and at the definition
of a methodology for the intervention
which is coherent with the theoretical
principles of conservation of the historical
image of the monument. Applied activities
are related both to the documentation of
the monument in the actual conditions
(architectural survey) and to the
development of the restoration project,
which directly derives from the formal,
constructive and structural model.
Theory and techniques of construction and
their historical development
The course is aimed at providing to the
students specialist tools for designing
architectural rehabilitation interventions, in
order to guarantee the required safety level
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Ogni elaborazione grafica sarà
accompagnata da didascalie che
illustreranno di volta in volta temi e
problemi progettuali dell’opera analizzata.
architettonico
103
while respecting, at the same time, the
architectural and constructive identity of
the monument.
The learning method is based on the direct
contact with the monument and the
practical application of the Restoration
Design.
4. I regolamenti didattici
4
104
Corso A/ Rossella de Cadilhac, Giosi Uva
Tema d’anno
Architetture mendicanti di Puglia
Design Problem
Mendicant cloister of Apulia
Lezioni di Restauro architettonico A
Il tema d’anno sono le architetture
mendicanti, che, particolarmente diffuse in
Puglia, confermano una continuità
costruttiva sul territorio che si è avvalsa
dell’uso della pietra come segno distintivo
ed inequivocabile. Conoscere il preciso
linguaggio architettonico che le connota è
la ineliminabile premessa per intervenire
con consapevolezza critica e cognizione
tecnica su quelle testimonianze che
reclamano un intervento di restauro.
I contenuti delle lezioni sono illustrati in
successione logica dalla fase della
conoscenza alle problematiche progettuali:
- La storia come fondamento del restauro
- I materiali dell’edilizia storica e le tecniche
costruttive tradizionali
- I fenomeni di deterioramento
- La diagnostica
- Il restauro dei materiali e delle superfici
- Le carte del restauro e il quadro
legislativo attuale
- I nodi problematici del restauro
- Un caso di restauro esemplare
Topics of architectural restoration A
The design study cases are mendicant
cloisters. They confirm a particular
architectural tradition that underwent a
characteristic development in Apulia. They
bear witness to a form of building
continuity over the territory that bears the
use of stone, as its distinctive, unequivocal
mark. A knowledge of the specific
architectural expression that characterizes
axial domed churches is an essential
premise in order to be able to operate with
a full historical-critical awareness and due
technical skills on those identified
instances requiring restoration work.
The contents of the lessons are illustrated
in sequence from knowledge to project:
- History as foundation of restoration
- Materials of historical architecture and
traditional building techniques
- Decay phenomena
- Diagnosis
- Restoration of materials and surfaces
- Restoration chartas and current laws
- Restoration problem nodes
- An exemplary case of restoration
Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel
loro sviluppo storico’ A
A supporto dello sviluppo del tema
progettuale, durante le lezioni ex-cathedra
saranno fornite le basi teoriche e tecniche
per la comprensione del funzionamento
strutturale degli edifici monumentali,
affinché l’allievo acquisisca la capacità di
definire il modello strutturale e costruttivo
e che sarà poi al centro delle attività del
laboratorio.
Particolare attenzione sarà dedicata
all’individuazione della “regola dell’arte”,
sulla base della trattatistica storica e
dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla
definizione di un modello di edificio ad
ossatura muraria ‘ideale’ in termini di
organizzazione strutturale, apparecchiatura
e tessitura dei vari elementi portanti e cura
degli elementi di connessione tra le parti e
dei dettagli costruttivi. Su questa base si
potranno riconoscere tutte le carenze di
impianto strutturale, congenite o acquisite
durante l’evoluzione storica dell’organismo
edilizio. Saranno poi illustrate le attuali
linee guida per la sicurezza strutturale, con
riferimento ad un sistematico esame delle
modalità di collasso più frequenti per la
tipologia edilizia muraria e alle normative
tecniche adottate a livello nazionale ed
internazionale.
A supporto della modellazione strutturale e
dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il
progetto di restauro deve basarsi si farà
riferimento, oltre agli strumenti classici
della statica grafica e della meccanica dei
materiali, a strumenti innovativi di
modellazione, anche tridimensionale.
Topics of ‘Theory and Techniques of
Construction in their historical
development’ A
During the lessons, theoretical and
technical bases will be provided, in order to
support the practical development of the
individual design theme, allow the
comprehension of the structural behaviour
of monumental buildings and the definition
of the constructive and structural model.
A specific attention will be devoted to the
study of the “rule of the art” (on the base
of historical treatises and the analysis of
paradigmatic case studies) and to the
definition of the ideal model (with regard to
the structural arrangement, masonry
texture, constructive elements,
connections, structural details). It will then
be possible to identify the defects in the
structural organization (either intrinsic or
induced by external events).
During the course the modern guidelines
for the structural safety of historical
constructions will be illustrated, by a
systematic analysis of recurrent collapse
modes and of the technical codes actually
adopted at international and national level.
The phase of the structural modelling and
verification will be supported by the
traditional tools of graphical statics and by
advanced 3D modelling methods.
Esercitazioni
Le esercitazioni in aula si conducono in
gruppi di non più di tre allievi su
monumenti concordati con la docenza, i
quali siano esemplificativi di alcune delle
problematiche disciplinari.
Il tema d’anno verrà studiato per fasi
successive:
1. La conoscenza (studio diretto del
monumento e analisi storica)
2. L’analisi (articolazione spaziale,
consistenza materiale, specificità
costruttive e figurative, fenomeni di
degrado e meccanismi di danno)
3. Il progetto (problemi di smontaggio e
rimontaggio, integrazione delle lacune,
rimozione di aggiunte, completamento,
consolidamento, riconversione d’uso).
Exercises
Corso B/ Ignazio Carabellese, Domenico
Raffaele
Tema d’anno
Campanili d’età barocca in Terra di Bari
Design Problem
Baroque bell towers in Terra di Bari
Lezioni di Restauro architettonico B
- Motivi del restauro – oggetto del restauro
– approccio metodologico – spiegazione
dei termini caratterizzanti la disciplina
(glossario del restauro)
- Inquadramento storico delle strutture
murarie: Degrado e dissesto: il dissesto e i
quadri fessurativi; - Diagnostica generale;
Cause e rimedi; Rapporto tra forma e
resistenza delle strutture agli eventi della
storia
- Il rilievo per il restauro: dimensioni,
qualità, struttura
- Storia e restauro – metodi di indagine : le
fonti e i luoghi della ricerca, rapporto fra
conoscenza storica e progetto
- Anatomia e fisiologia delle fabbriche
tradizionali: materiali – fondazioni –
murature in elevazione
- Anatomia e fisiologia delle fabbriche
tradizionali: orizzontamenti – coperture –
impianti
- Cause e meccanismi del degrado –
Patologie dei materiali lapidei
- L’umidità ed il risanamento igienico delle
costruzioni
- Il concetto di identità nelle sue possibili
implicazioni – condizioni ambientali e suoi
riflessi sul progetto di restauro
- I nodi critici del Restauro architettonico:
integrazione delle lacune; rimozione delle
aggiunte; sostituzione; restauro della mate
ria;completamento;ripristino; anastilosi;
smontaggio e rimontaggio
- I documenti della cultura del restauro;
- Il progetto di Restauro: impostazione del
progetto; predisposizione degli elaborati,
ecc
- La tutela e la norma: evoluzione e
contenuti della normativa di tutela
- Tecniche di intervento: opere
provvisionali; risanamento e
consolidamento di strutture murarie:
fondazioni e murature in elevato
- Tecniche di intervento: strutture di
orizzontamento: solai, volte, cupole,
coperture
- Temi e argomenti di restauro: descrizione
e discussione di alcuni interventi esemplari
di restauro architettonico in Italia e in
Europa
Topics of architectural restoration B
- Reasons for the restoration - object of the
restoration - methodological approach explanation of the specific terms of the
discipline (glossary of the restoration)
- Historical organization of the building
structures: degrade and disarrangement:
the disarrangement and the rupture
frames; - general diagnostics; Causes and
remedies; Relationship between form and
resistance of the structures to the events of
the history
- Detection for the restoration: dimensions,
quality, structure
- History and restoration - methods of
investigation: the sources and the places of
the research, relationship between
historical knowledge and project.
- Anatomy and physiology of the traditional
buildings: material - foundations masonries
- Anatomy and physiology of the traditional
factories: floorings and ceilings - coverages
- fittings
- Causes and mechanisms of the degrade Pathologies of stones
- The damp and the hygienic improvement
of buildings
- The concept of identity in its implications environmental conditions and their
influences on the restoration choices
- The critical nodes of architectural
restoration: integration of the gaps;
removal of the additions; substitution;
restoration of the matter; filling up; reestablishment; anastilosi; dismantlement
and reassembling
- Cultural rules for architectural restoration;
- The project of Restoration: formulation of
the project; organization of the documents,
etc
- The preservation issues and the law:
evolution and contents of the rules for the
conservation
- Techniques of intervention: shore works;
improvement and consolidation of building
structures: foundations and masonries;
- Techniques of intervention: horizontal
structures: ceilings, vaultsdomes,
coverages
- Themes and issues of restoration:
description and discussion of some
exemplary interventions of architectural
restoration in Italy and in Europe
Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel
loro sviluppo storico’ B
- Approccio alle costruzioni murarie
- Lettura dei quadri fessurativi –prima parte
- Lettura dei quadri fessurativi –seconda
parte
- Richiami e diversificazione dei metodi di
verifica strutturale
- I modelli strutturali
- La vulnerabilità degli edifici in muratura
- Il restauro del legno
- Elementi portanti orizzontali: archi, volte
e cupole: tipologie principali; dissesti e
meccanismi di collasso; metodi di verifica e
determinazione della spinta
- La normativa sismica: circolare 3274 ecc
Topics of ‘Theory and Techniques of
Construction in their historical
development’ B
- Configurations and Shapes of masonry
buildings
- Survey of cracks evolution – first part
- Survey of cracks evolution – second part
- Methods of structural analysis
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Exercises are drawn up by groups of three
students. The churches analysed by each
group are representative of some typical
restoration knots. The study case is
analysed along successive phases:
1. Knowledge (architectural survey and
historical study);
2. Analysis (spatial articulations, physical
consistency, formal aspects, decay
phenomena, structural damage);
3. Design problems concerning
disassembling and reassembling of the
works, filling in the gaps in walls, removing
additions, completing structures, looking
for consolidation solutions, changing the
function of buildings.
105
4. I regolamenti didattici
4
106
- Structural Modeling
- Masonry structures vulnerability.
- Restoration of timber structures
- Horizontal bearing structures: arches,
vaults and domes. Main typologies;
collapse mechanism; structural analysis
methods and drift evaluation
- National and International seismic codes
Corso C/ Giacomo Martines, Rita Greco
Tema d’anno
Castelli di Puglia
Design Problem
Castles of Apulia
Lezioni di Restauro architettonico B
Il corso prende come oggetto di studio i
seguenti monumenti:
1. Castello di Carlo V a Lecce
2. Castello di Mola di Bari
3. Castello di Trani
4. Cattedrale di Andria
5. San Leucio presso Canosa
Dopo una prima fase di analisi, saranno
forniti gli strumenti metodologici atti ad
elaborare il progetto di restauro, attraverso
l’analisi e l’interpretazione dei dati di
rilievo.
I principali argomenti delle lezioni saranno
relativi a:
- Le ragioni del restauro architettonico
- Metodi del restauro architettonico
- Restaurare, ripristinare o conservare?
- Ricerca storico-archivistica finalizzata al
restauro
- Tecniche costruttive: murature,strutture
voltate, fondazioni, orizzontamenti e
coperture in legno, scale in pietra, laterizio
e legno (4 incontri)
- Lo “stato normale”
- La “grammatica” delle facciate
- La progettazione dell’antico
- Tipologie di degrado
- Tecniche di consolidamento
- Il restauro delle superfici
Topics of architectural restoration C
The monuments chosen as study cases are:
1. Castle of Carlo V in Lecce
2. Castle of Mola of Bari
3. Castle of Trani
4. Cathedral of Andria
5. San Leucio in Canosa
After the analysis of the monuments, the
main topics will be referred to the problem
of restoration design:
- The architectural restoration reasons
- The architectural restoration methods
- Restoration, reconstruction or
conservation?
- Historical research finalized to the
restoration
- Building technologies
- The “correct form” of the monument
- The facade “grammar”
- Design historical architecture
- The architectural process of decay
- The structural restoration
- Restoration of the surfaces
Lezioni di ‘Teorie e tecniche costruttive nel
loro sviluppo storico’ C
- Problemi strutturali dei monumenti e
dell’edilizia storica.
- Elementi strutturali e tecniche costruttive
murarie tradizionali
- Il legno: caratteristiche fisiche e
meccaniche; elementi strutturali;
l’assessment delle strutture lignee.
- La vulnerabilità strutturale: Metodi di
valutazione: Le schede di I e II livello: Casi di
studio.
- Diagnostica e riabilitazione strutturale per
le costruzioni in muratura.
- La sicurezza strutturale per gli edifici in
muratura: quadro Normativo.
- Linee Guida per la valutazione e riduzione
del rischio sismico del patrimonio culturale
con riferimento alle norme tecniche per le
costruzioni.
Topics of ‘Theory and Techniques of
Construction in their historical
development’ C
- Structural problems of Monuments and
historical buildings
- Structural elements and traditional
construction techniques
- Woods: physical and mechanical
characteristics; structural elements,
assessment
- Structural risk: evaluation methods, study
cases.
- Structural investigation and remedy
- Structural security: Normative.
- Guide-lines for the evaluation and
reduction of the seismic risk in the cultural
values
Esercitazioni
Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo
del tema d’anno e si articolano in:
a. studio del monumento: indagine
tipologica e morfologica, indagine storicodocumentaria, indagine dell’oggetto nel
suo contesto;
b. studio degli elementi e delle tecniche
costruttive del monumento;
c. rilievo architettonico del monumento o di
sue parti.
Exercises
There are planned three exercises during
the course:
a. typological and morphological analysis,
historical analysis, the surroundings of the
monument;
b. constructive technique and elements of
the monument;
c. architectural survey.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio delle lezioni. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro gli appelli straordinari
invernali. La mancata verifica di questa
condizione implica a febbraio la decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame lo studente deve avere
sostenuto tutte le propedeuticità previste, e
deve avere frequentato con regolarità e
svolto con profitto tutte le attività didattiche
previste. L’esame consiste in un colloquio
sugli elaborati grafici di progetto e sul
contenuto delle lezioni teoriche.
Laboratorio 2 di Costruzione
dell’architettura
Building Design Studio 2
L2CA-11 cfu
4° anno / corso annuale
Area didattica IV:
Analisi e progettazione strutturale
dell’architettura
Corso A
• Mauro Mezzina
•• Claudio D’Amato
••• Fabrizio Palmisano
Corso B
•Calogero Dentamaro
••Eliana de Nichilo
••• Fabrizio Palmisano
Corso C
•Giosi Uva
••Eliana de Nichilo
••• Fabrizio Palmisano
Finalità e contenuti disciplinari
I corsi, attraverso i tre insegnamenti che
concorrono a definirli, hanno come
obiettivo prioritario quello di far pervenire
l’allievo a sintesi complete nel campo della
progettazione strutturale –relativa sia alla
muratura portante che al cemento armato–
di un organismo architettonico di medie
Articolazione delle attività didattiche
Le attività intra moenia sono articolate in:
lezioni; seminari finalizzati alla lettura
tecnico-costruttiva di casi di studio
significativi; esercitazioni per
l’apprendimento guidato in aula dei
contenuti disciplinari proposti nelle lezioni
e nei seminari; atelier di progettazione
strutturale, condotto su esempi
personalizzati, con progetto e
dimensionamento delle soluzioni adottate,
elaborazione di disegni d’insieme e di
dettaglio costruttivo, calcolo di verifica
condotto alla luce delle vigenti normative
strutturali.
Articulation of educational activities
The intra-moenia educational activities are
articulated into: lessons; workshops finalised
to the technical/constructive reading of
significant study-cases; exercitations in
classroom, for the guided learning of the
theoretical contents; atelier of structural
design on personalised examples, consisting
of the structural dimensioning of a project,
and its adopted solutions, but also of the
elaboration of overall drawings and of
constructive details’ ones, and of their
verification calculation following the current
structural regulations.
Progetto di strutture
Nell’insegnamento saranno forniti gli
elementi di base inerenti le tematiche della
progettazione strutturale intese come
aspetto fondamentale del processo di
sintesi rappresentato dalla progettazione
in senso lato dell’organismo architettonico.
Particolare attenzione sarà rivolta al
delicato momento di passaggio della
conformazione strutturale (schema
resistente, grandi scelte, ecc.) alla
definizione, propriamente detta della forma
architettonica, alla dialettica tra forma e
struttura.
Lezioni:
1. La concezione strutturale dell’edificio in
muratura e a telaio.
2. La progettazione con il controllo di
duttilità.
3. La sicurezza strutturale.
4. Le azioni sulle costruzioni.
5. I materiali e le tecnologie produttive: il
cemento armato.
6. Verifiche allo s.l.u. di strutture in c.a. per
tensioni normali.
7. Verifiche allo s.l.u. di elementi in c.a.
soggetti a flessione e taglio.
8. Progetto e verifica degli orizzontamenti
in latero-cemento.
9. Analisi e progettazione strutturale
dell’edificio in muratura portante.
10. Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari
soggetti a tensioni normali.
11 Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari
soggetti a taglio.
Structural design
In the course, basic elements regarding
structural design themes seen as a
fundamental aspect of the synthesis process
of the architectural organism general design
will be illustrated. Particular attention will be
devoted to the delicate moment of the
passage from the structural configuration
(resistant model, fundamental choices, etc.)
to the definition of the architectural form, to
the dialectics between form and structure.
Topics:
1. Structural conception of masonry and frame
building.
2. Design with ductility control.
3. Structural safety.
4. Actions on constructions.
5. Materials and productions technologies:
the reinforced concrete.
6. U.L.S. verifications of r.c. members with
axial stresses.
7. U.L.S. verifications of r.c. members with
bending and shear.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
• Progetto di strutture - Icar 09 – 8 crediti
•• Teorie e tecniche della progettazione
architettonica - Icar 14 – 1,5 crediti
••• Sistemi statici e forme strutturali - Icar
09 – 1,5 crediti
dimensioni (edificio specialistico).
Infatti una volta che sia stata definita la
natura dell’edificio, la progettazione della
sua firmitas –coinvolgendo problemi non di
rado ardui per la sicurezza della
costruzione– costituisce uno degli
argomenti più complessi e per ciò stesso
più affascinanti della progettazione
strutturale così come si sono venuti
concretamente definendo nella storia del
costruire come arte, come scienza, come
tecnica.
Aims and contents
The course, through the three teachings that
define it, aims mainly to guide the student
towards a structural design synthesis – in the
field of masonry structures as well as
reinforced concrete structures – of an
architectural organism. Once defined the
building nature, its firmitas design - involving
problems not uncommonly difficult for
building safety – represents one of the most
complex, and at the same time, most
fascinating subjects of structural design as
they have been really defined in the
construction history seen as art, science and
technique.
107
4. I regolamenti didattici
4
108
8. Design and verification of composite r.c.
beam – brick block floor systems.
9. Analysis and structural design of the
masonry building.
10. U.L.S. verifications of masonry walls with
axial stresses.
11. U.L.S. verifications of masonry walls with
shear.
Teorie e tecniche della progettazione
architettonica
Attraverso l’analisi di opere architettoniche
significative, nel corso delle lezioni saranno
messi a confronto modelli architettonici ed
esiti formali a partire dalla distinzione tra
struttura ed involucro così come derivarono
–implicitamente o esplicitamente– dalle
teorie di Viollet Le Duc e di Semper
nell’Europa del XIX secolo; e così come
sono giunti alla contemporanea,
parossistica scissione fra struttura e
involucro.
Dopo una prima lezione introduttiva
dedicata al rapporto idea-progettocostruzione, le altre saranno organizzate in
tre cicli:
I ciclo: arte e scienza della costruzione in
pietra da taglio
1. Architettura e stereotomia: murature,
archi semplici ed obliqui, scale.
2. Architettura e stereotomia: trompes,
volte, cupole, volte piane.
3. Razionalità costruttiva, ripetitività ed
economie del cantiere in pietra. La pietra
armata
II ciclo: tradizione costruttiva ed
innovazione tipologica e tecnica nei secoli
XIX-XX
4. Il principio del rivestimento: facciate
continue leggere
5. La grande copertura nella concezione
complessiva dell’edificio specialistico:
strutture voltate in laterizio, legno,
strutture miste
6. Leggerezza costruttiva e nuovi materiali:
ferro, acciaio e vetro
III ciclo: progettare e costruire col
calcestruzzo armato:
7. Identità costruttiva del cemento armato
8. Arte e scienza del calcestruzzo armato:
esibizione o mascheramento della struttura
9. Arte e scienza del calcestruzzo armato:
espressività dei tipi strutturali
Theory and techniques of architectural
design
Throughout the analysis of significant
architectural works, the lessons will compare
different architectural models originated and
their different architectural results directly or
indirectly developed from nineteenth-century
Viollet Le Duc and Semper’s theories, in order
to explain and reach the contemporary
feverish division between structure and
envelope.
Therefore the first lesson will be devoted to
the relationship among idea-projectconstruction, while the following ones will be
articulated into three series:
1st series: Art and science of stonecutting:
1. Architecture and Stereotomy: simplex
constructive types (masonry walls, arches,
oblique arches, staircases)
2. Architecture and Stereotomy: complex
constructive types (trompes, vaults, domes,
flat vaults)
3. Constructive Rationality, Repeatability and
Economies of Stone Construction Site.
Reinforced Stone
2nd series: Constructive tradition and
typological and technical innovation in 19th
and 20th centuries:
4. Structure and envelope: Continuous
Lightweight Facades
5. The great ceiling in the overall conception
of a specialised organism: vaulted tiles and
wooden structures, mixed structures
6. Constructive lightness and new materials:
iron, steel and glass
3rd series: Design and construction with
reinforced concrete
7. Constructive Identity of reinforced concrete
8. Art and science of reinforced concrete:
skeleton exhibition or masking
9. Art and science of reinforced concrete:
expressivity of “structural types”
Sistemi statici e forme strutturali
Nell’insegnamento saranno forniti gli
elementi per la comprensione della tecnica
abile che spesso si cela dietro le scelte
della forma architettonica attraverso la
rivisitazione critica dei principali aspetti
strutturali, spesso non disgiunti da quelli
storici, sia delle strutture più antiche, che
delle opere moderne.
Nell’ambito del Corso, infatti, si illustra
l’efficacia dell’applicazione alle strutture di
modelli che ne ripropongono i profili
geometrici (la forma architettonica)
riconoscendo in essi la traccia del fluire dei
carichi: dagli itinerari interrotti ed
abbandonati, alle varie esplorazioni di
percorsi alternativi, in un dinamico
susseguirsi di momenti di equilibrio statico
nel quale si identifica la storia e quindi la
vita della struttura, il Corso intende
mostrare che, dalle capriate alle cupole,
fino ai più moderni ponti e grattacieli,
l’armonia dell’opera nel suo complesso, si
traduce nell’ottimizzazione del modello
strutturale, che riesce a guidare, in maniera
semplice, anche nel predimensionamento
di elementi di strutture apparentemente
complesse.
Static systems and structural forms
The Course aims mainly to develop the
capability of making design choices in the
wide field of the Architecture Construction, by
revealing the skilful techniques behind the
architectural forms throughout the critical
revisiting of the principal structural aspects
both of ancient and modern structures.
In this perspective, the search for models and
their application, the continuous critical check
of their reliability during all the design steps
(from the study of the overall structural
behaviour to the detailing), the choice of the
materials in the consciousness of their
influence on the firmitas of the structure, are
considered.
Therefore the Course intends to show that,
from trusses and domes to modern bridges
and skyscrapers, it is possible to find the
overall harmony of the work in the
optimization of the structural model, that can
lead, in a simply way, to the preliminary
design of elements of apparently complex
structures.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale.
La mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Modalità d’esame
L’esame è individuale e consiste in un
colloquio sugli argomenti svolti a lezione e
sugli elaborati di progetto sviluppati
durante l’anno.
Metodi e tecniche di analisi ambientale II
Methods and technics of environmental
analysis II
1° modulo:
Fisica tecnica ambientale II
Applied Physics of the built environment II
Francesco Ruggiero
Finalità del corso
il corso si prefigge di fornire i concetti
fisici fondamentali mediante lo studio dei
fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione
dei modelli matematici rap-presentativi;
inoltre di rendere lo studente capace
di effettuare l’esame di si-gnificative
applicazioni a carattere elementare anche
con esercitazioni nume-riche.
Contenuti disciplinari
1. Acustica
Caratteristiche delle onde sonore: natura
del suono; onde sonore piane e sferiche;
suoni puri e suoni complessi; spettri
acustici; campi sonori; sor-genti sonore;
grandezze acustiche. Propagazione del
suono nello spazio esterno: divergenza
delle onde; attenuazioni aggiuntive;
barriere acusti-che; presenza del
suolo; disomogeneità atmosferiche.
Propagazione del suono nei grandi
ambienti: assorbimento acustico; materiali
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Ing-Ind 11-3,5 cfu
4° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica VI:
Discipline fisico-tecniche e impiantistiche
per l’architettura
fonoassor-benti; campo sonoro diretto
e riverberante; tempo di riverberazione.
Pro-pagazione del suono tra due o
più ambienti: interazione tra onde
sonore e strutture solide; isolamento
acustico; potere fonoisolante. Elementi
di psi-coacustica: caratteristica della
sensazione uditiva; audiogramma normale;
caratteristiche acustiche del parlato.
Misure acustiche: fonometria; misura di
livello sonoro; spettrometria acustica. La
legislazione acustica in campo ambientale:
la zonizzazione acustica.
2. Illuminotecnica
Il fenomeno luminoso: luce naturale;
luce artificiale; caratteristiche della
visione. Elementi di fotometria e
colorimetria: sensazione visiva; grandezze fotometriche; leggi di grassmann;
sistema normalizzato x-y-z e dia-gramma
cromatico. Le sorgenti luminose: lampade
e apparecchi illumi-nanti. Metodi di
calcolo dell’illuminamento all’interno ed
all’esterno degli edifici.. Illuminazione
naturale: fattore di luce diurna
3. Le energie rinnovabili e gli impianti
di conversione dell’energia solare la
radiazione solare disponibile; i collettori
solari; schemi di impianti di riscaldamento
ad energia solare, il principio fotovol-taico
e le sue applicazioni, l’integrazione in
architettura.
Modalità d’esame
L’esame corrisponde a mezza annualità
e consiste in una prova scritta sugli
argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni
e nelle esercitazioni.
109
2° modulo:
Tecnologia dell’architettura + Tecnologia
del recupero edilizio
Technology of Architecture
4. I regolamenti didattici
4
Icar 12-7,5 cfu
3° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica V:
Discipline tecnologiche per l’architettura
Sps 10-7,5 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica IX:
Discipline sociali, economiche e giuridiche
per l’architettura e l’urbanistica
Luciana Bozzo
Vitangelo Ardito
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è dedicato all’analisi delle
morfologie strutturali più comuni oltre a
quelle a gabbie cementizie: muratura,
legno, ferro; e quindi alla loro risposta in
termini di benessere ambientale.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge
nel secondo semestre, è necessario, ai fini
dell’iscrizione, che lo studente abbia
sostenuto tutte le propedeuticità previste.
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio sugli
argomenti sviluppati nelle lezioni.
110
Sociologia urbana
The Urban Sociology
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso di Sociologia urbana si propone di
fornire agli studenti gli strumenti teorici ed
empirici per un’analisi sociologica orientata
alla progettazione sia urbanistica che
architettonica, oltre che motivare ed
attrezzare metodologicamente il progettista
a valutare costantemente la capacità della
propria azione a rispondere alla domanda
dei destinatari del progetto.
Il corso assume come punto centrale
l’esplorazione sulla nuova domanda di città,
sulla congruenza della dimensione
funzionale della città sotto l’aspetto sociale,
economico, politico e culturale, con le nuove
aspettative ed esigenze espresse nella
stessa domanda, per la costruzione di
possibili scenari futuri.
Lo ‘sguardo sociologico ’ aiuta ad
individuare i problemi e suggerisce quegli
strumenti e quelle metodologie utili a
risolverli. La produzione di conoscenze
empiriche, l’analisi di modelli previsionali ,la
costruzione di scenari futuri, la previsione di
potenziali linee di sviluppo che investono il
territorio e modificano il rapporto società –
ambiente, sono le richieste avanzate ai
sociologi urbani da parte dei progettisti, ma
sempre più di frequente anche da parte dei
governi centrali e locali nella volontà politica
di agire, per quanto possibile, in congruenza
con le esigenze e le aspettative delle
comunità di riferimento.
L’integrazione di contenuti propri della
sociologia urbana con elementi di economia
urbana consentono l’appropriazione, da
parte degli studenti, di quegli strumenti
teorici ed empirici volti non solo ad
interpretare,ma anche a porre in essere
quelle dinamiche e quei processi che
sottendono, così come gli schemi e le azioni
anche progettuali, ai diversi percorsi di
sviluppo della città.
Le diverse azioni progettuali, in grado di
promuovere la città a livelli di competitività
nazionale ed internazionale, oltre che
provinciale e regionale, sono rivolte sia a
riformulare l’esistente, manufatti edilizi, ma
anche intere aree urbane, in modo
congruente con le nuove istanze pubbliche e
private sia a realizzare nuove edificazioni e
nuove forme spaziali in aree residuali all’uso
di abitanti e city user , ma ritenute
strategiche per uno sviluppo auto –
sostenibile della città.
Aims and contents
TheUrban Sociology course, integrated
with elements of Urban Economy, aims at
giving students the theoretical and
empirical tools useful for architectural
design and urban planning. Also, it aims at
enabling future architects and planners to
constantly evaluate their actions, if
congruent with the requests of people and
institutions.
The core of the Urban Sociology course is
to explore the new demands of the city,
along with the congruence of it’s social,
economic, political and cultural functions
with respect to the peoples’ needs in order
to build future scenarios. The “sociological
look” helps to identify problems and
suggests useful methodology and tools to
resolve them. The production of knowledge
practice, the analysis of prediction models,
the construction of future scenarios, and
the forecast of potential territorial
development lines that can modify the
relationship between society and the
environment are the results that are more
frequently advanced to urban sociologists
from planners as well as central and local
governments.
Both the contents of Urban Sociology and
Urban Economy will concur the
appropriation of the theoretical and
empirical instruments. This is directed not
just to interpret, but to also put in place the
process’ dynamics as well as the projected
outlines and actions that underlie the
various developments of the city on
national and international levels, going
beyond those of provincial and regional.
Thus, making the city and its’ environment
increasingly competitive on the global city
market.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni generali ed
esercitazioni applicate al caso di studio.
Articulation of educational activities
The course consists of general lessons with
exercises and practices applied to the case
studies.
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
Tema d’anno
La città futura.
Case study
The city of the future
• 5° ANNO - 5th YEAR
Modalità d’esame
L’esame potrà consistere in un colloquio
sui temi affrontati durante il corso o nello
sviluppare con profitto, individualmente o
in gruppo, sotto la guida del docente,un
elaborato sul tema d’anno da presentare e
discutere nel workshop conclusivo di
giugno.
Icar 22-7,5 cfu
5° anno / corso annuale
Area didattica VII:
Discipline estimative per l’architettura e
l’urbanistica
Pierluigi Morano
Finalità e contenuti disciplinari
Articolato nei due moduli di Estimo ed
esercizio professionale e di Valutazione
economica dei progetti, afferenti
rispettivamente al primo e al secondo
semestre, il corso si pone l’obiettivo di
fornire ai futuri architetti le nozioni
teoriche, gli strumenti metodologici e
operativi e i riferimenti normativi necessari
per affrontare e risolvere le problematiche
di carattere economico-estimativo che si
presenteranno nell’arco della loro attività
professionale.
Aims and contents
The aim of the course is to provide the
theoretical notions, the methodological
and operational tools and the necessary
normative references to face and to resolve
the economic problems of evaluation.
Lezioni
1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi
17. I principi dell’Estimo. Oggettività e
generale validità del giudizio di stima. Giudizi
di stima e giudizi di convenienza economica. Il
metodo dell’Estimo.
18. Il valore di mercato. I procedimenti di
stima. Un esempio: la stima diretta
monoparametrica del valore di mercato di un
appartamento a civile abitazione.
19. Revisione degli elaborati delle
Esercitazioni n.1, n.2 e n.3.
20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima
diretta del valore di mercato di un
appartamento per civile abitazione con
procedimento pluriparametrico “per punti di
merito”.
21. Il valore di mercato. La stima per
capitalizzazione dei redditi. La determinazione
del reddito da capitalizzare.
22. Il valore di mercato. La stima per
capitalizzazione dei redditi. Il saggio di
capitalizzazione. Un esempio: la stima
indiretta del valore di mercato di un
appartamento per civile abitazione col
procedimento per capitalizzazione dei redditi.
23. L’espropriazione per pubblica utilità.
24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di
area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti
economici per le aree fabbricabili.
25. La stima diretta e la stima indiretta delle
aree edificabili. Il valore di trasformazione per
i giudizi di convenienza economica sulle aree
fabbricabili.
26. Il valore di costo. La valutazione dei costi
nel processo edilizio con particolare
riferimento al progetto di opere e lavori
pubblici.
27. Il valore di costo. Gli attori del processo
edilizio e le relative finalità. Riferimenti
normativi.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente
deve avere sostenuto tutte le
propedeuticità previste. È ammessa
l’iscrizione con riserva per quegli studenti
che sosterranno tutte le propedeuticità
previste entro la sessione invernale. La
mancata verifica di questa condizione
implica a febbraio l’automatica decadenza
dalla iscrizione al corso.
Estimo
Real estate appraisal
e modalità di svolgimento delle lezioni.
2. Introduzione all’Economia. Definizioni
fondamentali.
3. La teoria del consumatore: l’approccio
quantitativo.
4. La teoria del consumatore: l’approccio
ordinale.
5. La teoria della produzione. La produzione
come problema tecnico ed economico.
6. La teoria della produzione. La legge della
produttività marginale decrescente.
7. La teoria della produzione. L’isoquanto e
l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel
lungo periodo.
8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto.
9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme
di mercato.
10. Un esempio: il punto di pareggio di un
investimento con la break even analysis. Testo
e modalità di svolgimento dell’Esercitazione
n. 1.
11. Nozioni di matematica finanziaria. Il
trasferimento dei capitali nel tempo.
Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 2.
12. Revisione degli elaborati delle
Esercitazioni n. 1 e n. 2
13. Nozioni di matematica finanziaria.
Accumulazione ad uno stesso istante di
somme che maturano in momenti diversi.
Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 3.
14. Definizioni fondamentali. Nessi tra
l’Economia e l’Estimo.
15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di
un bene e scopo della stima.
16. I principi dell’Estimo. La previsione
carattere immanente del giudizio di stima. Il
prezzo come fondamento della stima.
111
4. I regolamenti didattici
4
112
28. valore di costo. Tipologie di committenza.
29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi,
contenuti, strumenti di valutazione del costo e
relativa tolleranza.
30. Il valore di costo. La stima o diretta del
costo di costruzione. Strumenti operativi: il
prezziario della DEI.
31. testo e modalità di svolgimento
dell’Esercitazione n. 4.
32. Il valore di costo. I documenti di contratto.
33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
34. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con il Computo Metrico
Estimativo. Le fasi del Computo Metrico
Estimativo e i relativi documenti.
35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
36. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con il Computo Metrico
Estimativo (CME). Le norme di misurazione.
37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
38. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con CME. La determinazione dei
prezzi unitari.
39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 4.
40. Il valore di costo. La stima del costo di
costruzione con CME. Testo e modalità di
svolgimento dell’Esercitazione n.5.
L’aggiudicazione degli appalti.
41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli
appalti. Il quadro tecnico-economico.
43. Un esempio concreto di Computo Metrico
estimativo.
44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
45. La contabilità dei lavori e i relativi
documenti.
46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione
n. 5.
Lessons
1. Presentation of the course: structure,
objects and modality of the lessons.
2. Introduction to the Economy. Fundamental
definitions.
3. The theory of the consumer: the
quantitative approach.
4. The theory of the consumer: the ordinal
approach.
5. The theory of the production: a technical
and economic problem.
6. The theory of the production. The law of the
decreasing marginal productivity.
7. The theory of the production. The isoquanto
and the isocosto curves. The curves of the
costs in the short and in the long period.
8. The market. Concepts of revenue and profit.
9. The market and the exchange. The main
systems of market.
10. An example: the break-even point of an
investment with the break even analysis. Text
and modality of development of the Practice
n.1.
11. Fundamentals of mathematical financial
institution. The transfer of the money in the
time. Applications. Text and modality of
development of the Practice n.2.
12. Review of elaborates of the Practices n.1
and n.2
13. Fundamentals of mathematical financial
institution. Accumulation of sums that mature
in different times. Applications. Text and
modality of development of the Practice n.3.
14. Fundamental definitions. Nexuses
between the Economy and real estate
evaluation.
15. The principles of real estate appraisal.
Relations between value of an economic good
and scope of the esteem.
16. The principles of real estate appraisal. The
forecast immanent character of the esteem
judgment. The price like foundation of the
esteem.
17. The principles of real estate appraisal.
General validity of the esteem. Judgments of
esteem and judgments of economic
convenience. The method of real estate
valuation.
18. The market value. The appraisal
approaches. An example: the monoparametric
esteem of the market value of a civil
apartment.
19. Review of elaborates of the Practices n.1,
n.2 and n.3.
20. The market value. An example: the direct
esteem of the market value of a civil
apartment with procedure “for merit points”.
21. The market value. The capitalization of the
yields. The determination of the yield to
capitalize.
22. The market value. The capitalization rate.
An example: the indirect esteem of the market
value of a civil apartment with the approach
for capitalization of the yields.
23. The expropriation for public usefullness.
24. Notion of building area. Scope of the
esteem and economic aspects for the building
areas.
25. The direct esteem and the indirect esteem
of the building areas. The value of
transformation for the judgments of economic
convenience on the building areas.
26. The cost value. The cost appraisal in the
building process for the plan of works and
jobs publics.
27. The cost value. The actors of the building
process and the relative purposes. Normative
references.
28. The cost value. Kinds of committee
29. The cost value. The cycle of the plan:
contents, instruments of appraisal of the
construction cost and their tolerance.
30. The cost value. The appraisal of the
construction costs.
The prezziario of DEI.
31. text and modality of development of the
Practice n.4.
32. The cost value. The contract documents.
33. Review of elaborates of the Practice n.4.
34. The cost value. The appraisal of the
construction cost with Computo Metrico
Estimativo (CME). Steps and documents of
CME.
35. Review of elaborates of the Practice n.4.
36. The cost value. The appraisal of the
construction costs with CME. The
measurement norms.
37. Review of elaborates of the Practice n.4.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma.
Per iscriversi lo studente deve avere
sostenuto tutti gli esami del primo e del
secondo ciclo.
Possono altresì iscriversi al corso gli
studenti ripetenti del 4° anno al fine di
sostenere l’esame di Estimo in
concomitanza con la sessione di laurea.
Modalità d’esame
L’esame, unico per entrambi i moduli, è di
tipo orale e verte sugli argomenti trattati
nel corso e sulle esercitazioni svolte.
Laboratorio di sintesi finale
Final Synthesis Studio
LSF-16,5 cfu
5° anno / corso annuale
Insegnamenti
1 Progettazione architettonica 2a
annualità (Icar 14-10 cfu)
2 Un insegnamento (6,5 cfu)
appartenente a uno dei seguenti settori
scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
Lessons
1 Architectural Design (Icar 14-10 credits)
2 A teaching (6,5 credits) belonging to
one of the following scientific-disciplinary
sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è
la preparazione del progetto architettonico
necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso
è intimamente connesso alla tesi di laurea,
di cui ne rappresenta una delle possibili
applicazioni.
Aims and contents
The objective of the final synthesis studio
is the preparation of the architectural
project necessary for the final degree
examination. It is intimately connected to
the research thesis, of which it represents
one of the possible applications.
Tema d’anno
È definito dal collegio dei docenti
unitamente al progetto didattico del
Laboratorio di laurea.
Design problem
It is defined by the college of teachers in
relation to the general educational project
of the Degree Studio.
Articolazione delle attività progettuali
L’esercizio del progetto è prevalentemente
concentrato nel secondo semestre, a valle
della elaborazione della tesi di ricerca.
Articulation of the educational activities
The completion of the project is
predominantly concentrated in the second
semester, after the elaboration of the
research thesis.
Modalità d’esame
L’esame prevede sia elaborati collettivi che
individuali; e si svolge di norma un mese
prima della seduta di laurea.
Piano di studi
Plain of studies
n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali
(ciascuno di 10 cfu), da scegliersi fra quelli
appartenenti a uno dei seguenti settori
scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 14, Composizione architettonica e urbana
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
• SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
n. 3 annual teaching belonging to one of the
following scientific-disciplinary sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 14, Architectural and urban composition
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
• SPS 10, Sociology of the built environment
and of territory
Finalità e contenuti disciplinari
Si tratta di tre corsi di insegnamento
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
38. The cost value. The appraisal of the
construction costs with CME. The
determination of the unit prices.
39. Review of elaborates of the Practice n.4.
40. The cost value. The esteem of the cost of
construction with CME. Text and modality of
development of the Practice n.5.
41. Review of elaborates of the Practice n.5.
42. The cost value. The Award of the contracts.
43. A concrete example of CME.
44 Review of elaborates of the Practice n.5.
45. The accounting of the jobs and the relati
to you documents.
46. Review of elaborates of the Practice n.5.
47. Review of elaborates of the Practice n.5.
48. Review of elaborates of the Practice n.5.
49. Review of elaborates of the Practice n.5.
50. Review of elaborates of the Practice
n.5.
51. Review of elaborates of the Practice n.5.
52. Review of elaborates of the Practice
n.5.
53. Review of elaborates of the Practice n.5
113
4. I regolamenti didattici
4
coordinati, finalizzati alla preparazione
della tesi di ricerca e propedeutici alla
elaborazione del progetto di laurea.
I contenuti di ciascun corso e i relativi
obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio
dei docenti unitamente al progetto didattico
complessivo del “laboratorio di laurea”.
Aims and contents
It consists of three coordinated taught
courses, aimed at the preparation of the
research thesis and the elaboration of the
final synthesis project.
The contents of every course and the
relative research objectives are defined
together with the college of teachers in
relation to the general educational project
of the “Degree studio”.
Articolazione delle attività di ricerca
Lo sviluppo dell’attività di ricerca è
prevalentemente concentrato nel primo
semestre, a monte della elaborazione
progetto di laurea.
Articulation of the activities of search
The development of the research activity is
predominantly concentrated in the first
semester, before the elaboration of the
degree project.
Iscrizione ai corsi
Avviene attraverso l’iscrizione al
laboratorio di laurea.
Modalità d’esame
Gli esami sono individuali e si svolgono
sugli elaborati individuali prodotti per la
tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un
mese prima della seduta di laurea.
114
Stage
Stage
6 cfu da attribuire a uno dei seguenti
settori scientifico-disciplinari:
• Icar 09, Tecnica delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Icar 14, Composizione architettonica e
urbana
• Icar 15, Architettura del paesaggio
• Icar 16, Architettura degli interni e
allestimento
• Icar 17, Disegno
• Icar 18, Storia dell’architettura
• Icar 19, Restauro
• Icar 21, Urbanistica
• Icar 22, Estimo
• Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale
• SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del
territorio
5 cfu belonging to one of the following
scientific-disciplinary sectors:
• Icar 09, Structural design
• Icar 12, Technology of architecture
• Icar 14, Architectural and urban composition
• Icar 15, Landscape architecture
• Icar 16, Interior design and stage design
• Icar 17, Architectural drawing
• Icar 18, History of architecture
• Icar 19, Restoration of architecture
• Icar 21, Urbanism
• Icar 22, Building evaluation
• Ing-inf 11, Applied physics of the built
environment
• SPS 10, Sociology of the built environment
and of territory
Finalità e contenuti disciplinari
Si tratta di una attività di raccordo fra
l’elaborazione della tesi di ricerca e il
progetto di sintesi finale. Generalmente viene
svolto presso una istituzione universitaria
all’estero, o presso qualificate strutture di
ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di
esso è uno dei docenti del collegio.
Aims and contents
The placement involves an activity that
links the research thesis and the final
synthesis project. It is generally carried out
at a foreign university, or at a qualified
Italian research structure or corporate
body, etc. One of the members of the
college of teachers will be responsible for
the placement.
Articolazione delle attività di ricerca sul
campo
Lo sviluppo dell’attività di ricerca è
prevalentemente concentrato in due
settimane, a monte della elaborazione
progetto di laurea.
Articulation of the activities of research in
the field
The development of the research activity is
mainly concentrated in the two weeks
before the elaboration of the degree
project.
Iscrizione ai corsi
Avviene attraverso l’iscrizione al
laboratorio di laurea.
Modalità d’esame
L’esame è individuale e si svolge sugli
elaborati individuali prodotti (scritti e
grafici) di norma un mese prima della
seduta di laurea.
4
4.2.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura
115
4. I regolamenti didattici
4
116
Il C0rso di Laurea (CdL)
in Disegno industriale (VII)
4.3. Regolamento didattico del
C0rso di Laurea (CdL) in Disegno
industriale (VII)
4.3.2 Accesso al Corso di laurea in Disegno
industriale
Costituiscono titoli di ammissione al corso
di laurea in Disegno industriale quelli
previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
Il numero strutturato degli iscrivibili al
primo anno del Corso di Laurea in Disegno
industriale è stabilito annualmente dal
Senato Accademico su proposta della
Facoltà, motivata sulla base delle strutture
e delle risorse disponibili, delle previsioni
del mercato del lavoro, degli standards
europei e secondo eventuali criteri generali
fissati dal Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca.
Il numero strutturato corrisponde a una
“unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a
suoi multipli: ciò al fine di garantire
un’efficace attività didattica e di tirocinio,
in rapporto all’effettiva disponibilità di
risorse in docenti, spazi e attrezzature (per
“unità didattica” deve pertanto intendersi
un insieme strutturato di docenti e allievi,
di spazi e di attrezzature, capace di
garantire nei tempi stabiliti dall’architettura
didattica del CdL e per un numero massimo
di 50 studenti, il conseguimento degli
4.3.3 Durata degli studi
La durata del Corso di laurea in Disegno
industriale è fissata in tre anni, per un
totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari
a 15 annualità d’esame.
Ciascun anno di corso comprende 30
settimane di attività didattica, che possono
essere articolate anche in distinti periodi
(p.es. due semestri).
4.3.4 Obiettivi formativi qualificanti
Il Corso di laurea in Disegno industriale ha
come obiettivo la formazione di tecnici
progettisti del prodotto industriale, capaci
di comprendere criticamente (sapere) e
percorrere operativamente (saper fare)
l’intero processo di definizione del prodotto
industriale, dalla sua ideazione alla sua
realizzazione.
In particolare, per quanto attiene ai
prodotti industriali di natura
tridimensionale lo studente dovrà, al
conseguimento del diploma di laurea:
• saper eseguire la progettazione degli
oggetti industriali ricorrendo anche alle più
avanzate tecnologie cad di modellazione
matematica (geometrica);
• saper eseguire la derivata modellazione
cam degli stessi prodotti al fine di
ottenerne il prototipo in scala;
• saper eseguire il modello numerico del
prototipo stesso (post produzione) al fine
di procedere al controllo di qualità del
prodotto stesso.
E pertanto egli dovrà:
• possedere criticamente i fondamenti
teorici e pratici della cultura del progetto
del prodotto industriale;
• conoscere criticamente la storia delle
forme dei prodotti industriali;
• avere padronanza delle tecniche di
rappresentazione e in particolare quelle di
modellazione cad/cam;
• possedere i fondamenti teorico-pratici
della costruzione del prodotto industriale;
• possedere criticamente le nozioni di base
economiche, legislative e gestionali relative
all’intero processo di definizione del
prodotto industriale.
A tal fine la sua formazione dovrà garantire:
• che sia in grado di comunicare per via
multimediale l’esito delle sue ricerche;
• che sia capace di comunicare
efficacemente, in forma scritta e orale, oltre
che in italiano, in almeno un’altra lingua
dell’Unione Europea, preferibilmente
l’inglese.
4.3.5 Capacità professionali
Il Corso di studi ha come obiettivo quello di
fornire competenze dirette ad acquisire le
seguenti capacità professionali:
• saper sviluppare proposte di oggetti
d’uso innovativi tanto in rapporto ai
requisiti prestazionali, quanto in rapporto
alle tecnologie di produzione;
• saper predisporre progetti esecutivi per
la costruzione di prototipi o sistemi di
prodotti;
• saper sviluppare proposte di
comunicazione visiva (grafica di prodotti
editoriali, grafica per packaging e per
prodotti di immagine coordinate, immagini
di sintesi e animazione, interfacce iconiche
per l’uso di reti informatiche) controllando
con proprietà linguaggi, strumenti e
tecnologie necessarie e possibili;
• saper gestire i controlli di qualità di
singoli prodotti industriali, tanto in
rapporto alle prestazioni funzionali
(ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in
rapporto alla compatibilità ambientale in
tutto il suo ciclo di vita;
• saper svolgere funzioni di direzione
tecnica di aziende produttrici nel campo sia
dell’industrial design che dell’arredamento
nei processi produttivi, nella gestione della
distribuzione e del marketing dei prodotti;
• saper predisporre analisi e verifiche dei
requisiti ergonomici del prodotto di serie,
prove e controlli delle prestazioni tecniche
di materiali e dei componenti impiegate nel
prodotto di serie.
4.3.6 Sbocchi professionali
I laureati potranno operare direttamente e
collaborare alla produzione nei settori di
specifico interesse del corso di laurea, e
potranno svolgere attività professionali in
diversi ambiti, quali la libera professione,
le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli
studi e le società di progettazione, le
imprese e le aziende che operano nel
campo del disegno industriale,
dell’arredamento e delle comunicazioni
4
4.2.11 Progetti didattici del III ciclo
4.3.1 Laurea
La Facoltà di Architettura conferisce la
laurea in Disegno industriale prevista
dall’ordinamento didattico del Politecnico
di Bari.
obiettivi didattici fissati per tutti gli
insegnamenti dell’anno di corso così come
definiti dall’ordine degli studi, sia in
relazione all’apprendimento del sapere,
che del saper fare).
Il Consiglio di Facoltà stabilisce i criteri di
valutazione per l’ammissione dei candidati.
117
4. I regolamenti didattici
4
118
visive e multimediali.
4.3.7 Quadro generale dell’offerta
formativa e sua articolazione
Al compimento degli studi si consegue il
titolo di Laureato in Disegno industriale.
Gli insegnamenti, le esercitazioni, la
sperimentazione di laboratorio, gli stage e
il complesso delle attività didattiche e di
ricerca programmate saranno strutturati,
per via teorica e applicata durante i tre anni
di corso, sincronicamente e secondo una
strategia di approccio dal semplice al
complesso basata:
• sul saper fare, cioè sull’esercizio del
progetto (conoscenza sintetica);
• sul sapere, ovvero sulla conoscenza
analitica di base della storia delle forme,
delle tecniche di rappresentazione di
produzione e di gestione dei processi dei
prodotti industriali.
E pertanto:
1° anno
Alla fine del primo anno lo studente:
per quanto attiene al saper fare dovrà
sapere scomporre e ricomporre un
artefatto nei suoi componenti per coglierne
la conformazione tecnica, e stilistica, le
componenti materiali e le caratteristiche
produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo
di vita anche in relazione alle compatibilità
con le esigenze ambientali;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• la scienza della rappresentazione, le
tecniche di comunicazione visiva, i
fondamenti del disegno automatico;
• l’analisi numerica;
• lo svolgimento dell’industria artistica
prima, e del design dopo (dalla rivoluzione
industriale ad oggi) cogliendone i principali
mutamenti di stile in relazione al progresso
scientifico, alle trasformazioni
tecnologiche, e ai contenuti della cultura
materiale.
• le caratteristiche fisico-tecniche dei
materiali naturali e artificiali, le tecnologie
che ne consentono la trasformazione e
l’impiego nella formazione dell’oggetto
d’uso;
• i rapporti tra la società e il mondo della
produzione dei beni.
2° anno
Alla fine del secondo anno lo studente
per quanto attiene al saper fare dovrà
sapere controllare i problemi del progetto
del prodotto industriale, a diverse scale, in
relazione all’impiego dei materiali, all’uso
delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di
produzione;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• le potenzialità prestazionali dei nuovi
materiali e le tecnologie che ne consentono
l’impegno nei prodotti di serie;
• le nozioni fondamentali della statica, la
fenomenologia dei linguaggi artistici dalle
avanguardie all’odierna condizione
postmoderna, e i rapporti tra quei
linguaggi, e i metodi della progettazione, e
le proposte teoriche;
e dovrà comprendere:
• la struttura logica ed operativa dei metodi
di progettazione del design ai vari livelli di
complessità richiesti dai tipi di progetto e
di processo produttivo;
• il valore del contenuto comunicativo del
prodotto di serie;
• la natura e applicabilità delle componenti
materiali e delle caratteristiche produttive
dell’oggetto, e le compatibilità con le
esigenze ambientali.
3° anno
All’inizio del terzo anno lo studente opta
per uno dei laboratori di sintesi finale,
scegliendo fra tre differenti percorsi:
• Disegno industriale, Arredamento,
Alla fine del terzo anno per quanto attiene
al saper fare, dovrà sapere controllare gli
specifici problemi di un progetto
specialistico di un prodotto industriale
nello specifico campo di competenza
prescelto;
per quanto attiene al sapere, cioè alla
conoscenza analitica di base, dovrà
conoscere e comprendere:
• il contesto culturale e figurativo esterno
per saper colloquiare con esso;
• il potenziale dell’innovazione tecnologica
in ordine al miglioramento della qualità dei
requisiti prestazionali dei prodotti, del loro
contenuto comunicativo, del loro impatto
sull’ambiente;
• le conoscenze di base del marketing
industriale;
• le principali tecnologie e sistemi di
lavorazione del prodotto industriale
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea lo studente dovrà avere seguito con
esito positivo tutti gli esami previsti.
4.3.8 Esame di laurea
Per essere ammesso a sostenere l’esame di
laurea, lo studente dovrà:
• presentare un portfolio dell’attività
didattica svolta;
• dovrà inoltre avere la certificazione
dell’attività di tirocinio.
L’esame di laurea tende ad accertare la
preparazione complessiva, attraverso una
specifica proposta di progetto, coerente
con il proprio percorso di studi e inerente
un prodotto o un sistema di prodotti
verificati con i metodi propri della
produzione industriale e/o i metodi della
comunicazione multimediale.
L’esame di laurea consiste nella
discussione del lavoro teorico e pratico
svolto nel laboratorio di sintesi finale.
4.3.9 Crediti assegnati all’offerta
formativa
L’ordinamento didattico è formulato con
riferimento ad attività formative attraverso il
concorso di aree disciplinari intese come
insiemi di discipline raggruppate per
raggiungere obiettivi didattico-formativi, per
le quali è definito il numero minimo di crediti
didattici.
Le attività formative indispensabili sono
raggruppate nelle seguenti sei tipologie:
Conoscenze fornite dalle attività formative
di base:
• Si forniscono le conoscenze dei concetti di
base, degli strumenti e dei metodi
matematici operativi dell’analisi
matematica, della geometria e dell’algebra
• Si forniscono altresì competenze per
gestire le problematiche specifiche
dell’arredamento e dell’allestimento;
• Si forniscono, i principi teorici e gli
strumenti per comprendere le caratteristiche
chimiche e meccaniche dei materiali naturali
ed artificiali e per i controlli di qualità degli
oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica
delle prestazioni richieste al prodotto; per
comprendere le tecnologie ed i processi di
produzione degli oggetti, l’uso dei materiali
e delle risorse disponibili anche in relazione
agli altri settori produttivi; per la
sperimentazione di tecnologie di progetto;
• Si forniscono infine i metodi d’indagine e
le conoscenze tecnologiche per il controllo
delle risorse in termini sia ambientali che
energetici, con particolare riferimento ai
problemi di impatto ambientale e di
integrazione dei sistemi di produzione e di
distribuzione dell’energia.
Conoscenze fornite dalle attività formative
affini o integrative:
• Si forniscono le integrazioni relative alla
formazione in uno o più ambiti disciplinari
integrativi di quelli caratterizzanti, con
particolare riguardo alle culture di contesto e
alla formazione interdisciplinare e attraverso il
concorso della formazione nell’area scientifica
ingegneristica ed architettonica che
relativamente alle comunicazioni multimediali e
alle tecnologie informatiche fornisce, in un
rapporto integrato di altre discipline,
i metodi e le tecniche di gestione della
documentazione di prodotti, di modellazione
dei processi di sviluppo del prodotto, di
interazione con modelli virtuali, di modellazione
dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed
ingegnerizzazione dei prodotti industriali.
4.3.11 Organizzazione della didattica e
acquisizione dei crediti
L’attività didattica del Corso di Laurea in
Disegno industriale si articola:
• in una parte formativa orientata
all’apprendimento e alla conoscenza di
teorie, metodi e discipline;
• in una parte teorico-pratica orientata
all’apprendimento e all’esercizio del “saper
fare” nel campo delle attività strumentali o
specifiche professionali.
L’attività didattica è organizzata sulla base
di annualità e di mezze annualità, costituite
da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è
organizzata in moduli didattici
(corrispondenti a frazioni di annualità)
formati da lezioni ex cathedra, attività di
laboratorio progettuale (atelier), di
sperimentazione (costruzione di prototipi,
grafica, ecc..) e di tirocinio.
Un modulo didattico corrisponde ad 1
credito pari a 25 ore, da destinarsi
complessivamente allo svolgimento di:
• attività formative con lezioni e conferenze;
• seminari e workshop;
• apprendimento guidato;
• studio e ricerca individuali.
Il monte ore complessivo è articolato in:
• ore intra moenia dedicate a tutte le
attività svolte all’interno delle strutture del
Politecnico;
• ore extra moenia dedicate a tutte le
attività svolte all’esterno delle strutture del
Politecnico.
La didattica del Corso di Laurea si
organizza in corsi di insegnamento
articolati secondo diversi rapporti tra ore
di aula di laboratorio strumentale, di
tirocinio e ore destinate allo studio
individuale o guidato, e differenti modalità
di frequenza e valutazione.
Specificamente gli esami di profitto
previsti possono essere sostenuti su:
• Corsi monodisciplinari annuali (M = 10
crediti):
corsi costituiti da insegnamenti di uno
specifico settore disciplinare, orientati
all’apprendimento e alla conoscenza di
teorie, metodi e strumenti disciplinari.
• Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 =
5 crediti).
• Laboratori semestrali (L = 7,5 crediti):
corsi costituiti da due o più insegnamenti,
di norma appartenenti a diversi settori
disciplinari, con l’indicazione di quello che
svolge “funzione guida”. Sono condotti in
forma coordinata da più docenti e si
concludono con un esame basato anche
sull’esito di prove intermedie e finali.
Essi sono destinati sia all’esercizio del
progetto, che all’esercizio delle attività
operative necessarie alla formalizzazione del
progetto, alla prototipazione e alle loro
verifiche tecniche.
• Laboratori di sintesi finale (LSF = 35 crediti):
corsi di durata annuale. In essi lo studente è
guidato, in accordo al proprio piano di studi,
attraverso l’apporto di più discipline alla
matura e completa preparazione di un
progetto di prodotto industriale in uno dei
campi dell’applicazione professionale.
• Tirocinio e stage:
4
4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI)
lineare; le conoscenze per costruire semplici
modelli matematici; gli strumenti per
comprendere il comportamento del prodotto
finito alle sollecitazioni esterne; infine
conoscenze di termodinamica applicata,
della trasmissione del calore, della
meccanica dei fluidi, dell’acustica e
dell’illuminazione
• Si forniscono le conoscenze delle tecniche
grafiche, al fine di raggiungere il pieno
controllo degli strumenti della
rappresentazione, sia applicandoli all’analisi
dei valori di uno specifico oggetto, sia al
progetto;
• Si forniscono le conoscenze generali dei
fondamenti teorici e degli strumenti
operativi dell’arte contemporanea ivi
compresi i rapporti i mutamenti e le
principali tendenze delle società industriali
mature.
Conoscenze fornite dalle attività formative
caratterizzanti:
• Si forniscono i principi teorici e le tecniche
della progettazione, così come la tradizione
disciplinare li ha definiti nei metodi e negli
apparati strumentali;
• Si forniscono attraverso le attività
sperimentali svolte in un rapporto integrato
di altre discipline, i principi teorici e gli
strumenti per la progettazione di prodotti
controllati attraverso il disegno
particolareggiato fino alle scale esecutive,
nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle
prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei
significati comunicativi all’interno dei
contesti socio-economici e produttivi di
appartenenza;
119
4. I regolamenti didattici
4
essi devono essere svolti presso qualificate
strutture pubbliche o private italiane o
straniere con le quali si siano stipulate
apposite convenzioni, e dovranno essere
certificati da specifici attestati.
• Lingua inglese
A conclusione dei primi due anni di corso lo
studente dovrà dimostrare, attraverso
specifiche prove di idoneità, la conoscenza
pratica e la comprensione della lingua inglese.
4.3.11.1 1° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree
didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci
insegnamenti, cinque nel primo semestre e
cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno,
punto 4.3.13).
Iscrizione al 2° anno di corso
Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo
al 2° anno di corso, è necessario che lo
studente abbia sostenuto con esito
positivo almeno 3,5 annualità per almeno
di 42,5 crediti, fra cui obbligatoriamente i
due laboratori di Disegno industriale (1/I e
1/II); qualora risultasse in debito di solo
due esami (per un massimo complessivo di
12,5 Cfu), egli si iscriverà “con riserva”,
potendoli sostenere nell’appello
straordinario invernale (entro il 28
febbraio).
Se lo studente non supera tali esami
nell’appello straordinario invernale, egli
assume lo status di fuori-corso.
120
Trasferimenti al 2° anno di corso da altri
Atenei
È necessario aver superato almeno 3,5
annualità, per almeno 42,5 crediti, fra cui
obbligatoriamente:
• Laboratorio di Disegno industriale 1/I (7,5
crediti) + Laboratorio di Disegno industriale
1/II (7,5 crediti);
• Laboratorio di Arredamento 1/I (7,5
crediti) o Laboratorio di Progettazione
grafica 1/II (7,5 crediti);
• Storia dell’arte contemporanea 1 (5
crediti ) + Storia delle arti decorative e
industriali 1 (5 crediti);
• Calcolo numerico (5 crediti) +
(Fondamenti di informatica (5 crediti).
4.3.11.2 2° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 2° anno, discipline delle
aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di
dieci insegnamenti, cinque nel primo
semestre e cinque nel secondo (Cfr.
manifesto 2° anno, punto 4.3.14).
Iscrizione al 3° anno di corso
Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo
al 3° anno di corso, è necessario che lo
studente abbia sostenuto con esito
positivo tutti gli esami del primo anno e del
secondo anno; qualora risultasse in debito
di solo tre esami(per un massimo
complessivo di 20 Cfu), egli si iscriverà con
riserva, potendoli sostenere nell’appello
straordinario invernale (entro il 28
febbraio).
Se lo studente non supera tali esami
nell’appello straordinario invernale, egli
assume lo status di fuori-corso.
Inoltre lo studente per iscriversi ai
laboratori di sintesi finale dovrà avere
sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2°
anno.
Trasferimenti al 3° anno di corso da altri
atenei
È necessario aver superato tutti gli esami
relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel
regolamento didattico del corso di laurea in
Disegno industriale della Facoltà di
Architettura di Bari.
Gli studenti che intendono trasferirsi
dovranno presentare alla Segreteria
Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del
Politecnico, il certificato di iscrizione nel
precedente A.A. con l’elenco degli esami
sostenuti.
4.3.11.3 3° anno
Concorrono alla definizione degli
insegnamenti del 3° anno, discipline delle
aree didattiche I, II, III, IV, V. Tali
insegnamenti sono articolati in tre indirizzi,
ciascuno dotato di cinque insegnamenti
per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 2°
anno, punto 4.3.15).
4.3.12 Norme relative all’accesso
L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno
industriale è regolata in conformità alle
norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari. Le modalità della prova
di ammissione, compresi i criteri da
adottare per definire i relativi “debiti
formativi”, sono stabilite dal Senato
Accademico sentito il Consiglio di Facoltà e
il Consiglio Unitario di Classe, ed emanate
con Decreto Rettorale.
4.3.13 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 1° anno
Semestre
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
1°
i
l
0,5
7,5
Laboratorio di Disegno industriale 1/I
- Disegno industriale 1/I
- Disegno del prodotto industriale 1/I
Laboratorio di Arredamento 1/I
- Progettazione del prodotto di arredo 1/I
- Disegno del prodotto di arredo 1/I
Storia dell’arte contemporanea 1/I
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Calcolo numerico
l
m/2
m/2
m/2
ii
l
l
m/2
m/2
m/2
0,5
0,5
0,5
0,5
2,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
2,5
7,5
5
5
5
30
7,5
7,5
5
5
5
30
Laboratorio di Disegno industriale 1/II
- Disegno industriale 1/II
- Realizzazione del prodotto industriale 1/II
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
- Progettazione grafica 1/II
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/II
Storia delle arti decorativa ed industriali 1/II
Disegno 1/II
Fondamenti di informatica
Settori
scientificodisciplinari
Aree
disciplinari
Crediti per
insegnamento
icar 13
icar 17
i
iii
5
2,5
icar 16
icar 17
l-art 03
icar 17
mat 08
i
iii
ii
iii
iv
5
2,5
5
5
5
30
icar 13
icar 12
i
iv
5
2,5
icar 13
icar 12
icar 18
icar 17
ing-inf 05
i
iv
ii
iii
iii
5
2,5
5
5
5
30
4
4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI)
Anno di
corso
Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 20 | ii = 10 | iii = 20 | iv = 10 | Totale esami = 5 annualità
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
l
Laboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
121
4.3.14 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 2° anno
Anno di
corso
Semestre
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
2°
i
l
0,5
7,5
Laboratorio di Disegno industriale 2/I
- Disegno industriale 2/I
- Cultura tecnologica della progettazione 2/I
Laboratorio di Arredamento 2/I
- Progettazione del prodotto di arredo 2/I
- Disegno del prodotto di arredo 2/I
Storia dell’arte contemporanea 2/I
Statica
Disegno 2/I
l
4. I regolamenti didattici
4
m/2
m/2
m/2
ii
l
l
m/2
m/2
m/2
0,5
0,5
0,5
0,5
2,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
7,5
5
5
5
30
7,5
7,5
5
5
5
Laboratorio di Arredamento 2/II
- Architettura di interni e arredamento 2/II
- Teoria e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso 2/II
Laboratorio di Progettazione grafica 2/II
- Progettazione grafica 2/II
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II
Storia delle arti decorativa ed industriali 2/II
Economia ed organizzazione aziendale
Tirocinio 2/II
2,5
30
Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 27,5 | ii = 10 | iii = 7,5 | iv = 10 | v = 5 | Totale esami = 5 annualità
122
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
l
Laboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
Settori
scientificodisciplinari
Aree
disciplinari
Crediti per
insegnamento
icar 13
icar 12
i
iv
5
2,5
icar 16
icar 17
l-art 03
icar 08
icar 17
i
iii
ii
iv
iii
5
2,5
5
5
5
30
icar 16
icar 16
i
i
5
2,5
icar 13
icar 12
icar 18
ing-ind 35
icar 13
icar 16
i
iv
ii
v
i
5
2,5
5
5
5
30
4.3.15 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 3° anno
Curriculum
Tipo di
insegnamento
Composizione
annualità
Totale
crediti
Insegnamenti
(annualità e moduli didattici concorrenti
alla definizione delle annualità)
Settori
scientificodisciplinari
Aree
disciplinari
Crediti per
insegnamento
3°
Disegno
Industriale
lsf
2,5
35
Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale 3
- Disegno industriale 3
- Disegno 3 A
Tecniche ingegneristiche
Marketing industriale
Gestione dell’innovazione e del progetto
Tirocinio 3 Disegno industriale
icar 13
icar 17
ing-ind 16
ing-ind 35
ing-ind 35
icar 13
i
iii
iv
v
v
i
27,5
7,5
10
5
5
5
60
Laboratorio di sintesi finale in Arredamento 3
- Architettura di interni e arredamento 3
- Disegno 3 B
Tecniche ingegneristiche
Marketing industriale
Gestione dell’innovazione e del progetto
Tirocinio 3 Arredamento
icar 16
icar 17
ing-ind 16
ing-ind 35
ing-ind 35
icar 16
i
iii
iv
v
v
i
27,5
7,5
10
5
5
5
60
Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica 3
- Progettazione grafica 3
- Disegno 3 C
Tecniche ingegneristiche
Marketing industriale
Gestione dell’innovazione e del progetto
Tirocinio 3 Progettazione grafica
icar 13
icar 17
ing-ind 16
ing-ind 35
ing-ind 35
icar 13
i
iii
iv
v
v
i
27,5
7,5
10
5
5
5
60
m
m/2
m/2
m/2
Arredamento
lsf
m
m/2
m/2
m/2
Progettazione lsf
grafica
1
0,5
0,5
0,5
5
2,5
1
0,5
0,5
0,5
5
2,5
m
m/2
m/2
m/2
10
5
5
5
60
35
10
5
5
5
60
35
1
10
0,5
5
0,5
5
0,5
5
5
60
Monte crediti complessivo = 60 | Ripartizione dei crediti tra le aree disciplinari: i = 32,5 | iii = 7,5 | iv = 10 | v = 10 | Totale esami = 5 annualità
Note
1 Credito 25 ore
Legenda
l
Laboratorio.
m
Corso monodisciplinare annuale
m/2 Corso monodisciplinare semestrale
4
4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI)
Anno di
corso
123
4.3.16 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti
Insegnamenti
4. I regolamenti didattici
4
124
ssd
Area I: Progetto del prodotto industriale
01 Disegno industriale 1/I
icar/13
02 Disegno industriale 1/II
icar/13 03 Disegno industriale 2/I
icar/13
04 Tirocinio 2 “Disegno industriale”
icar/13
05 Disegno industriale 3
icar/13
06 Tirocinio 3 “Disegno industriale”
icar/13
07 Progettazione grafica 1/II
icar/13
08 Progettazione grafica 2/II
icar/13
09 Tirocinio 2 “Progettazione grafica”
icar/13
10 Progettazione grafica 3
icar/13
11 Tirocinio 3 “Progettazione grafica”
icar/13
12 Progettazione del prodotto d’arredo 1/I
icar/16
13 Progettazione del prodotto d’arredo 2/I
icar/16
14 Architettura di interni e arredamento 2/II
icar/16
15 Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso
icar/16
16 Tirocinio 2 “Arredamento”
icar/16
17 Architettura di interni e arredamento 3
icar/16
18 Tirocinio 3 “Arredamento”
icar/16
Area II: Storia delle forme del prodotto industriale
01 Storia delle arti decorative e industriali 1/II
icar/18
02 Storia delle arti decorative e industriali 2/II
icar/18
03 Storia dell’arte contemporanea 1/I
l-art/03
04 Storia dell’arte contemporanea 2/I
l-art/03
Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
Disegno del prodotto industriale
Disegno del prodotto d’arredo 1/I
Disegno del prodotto d’arredo 2/I
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Disegno 1/II
Disegno 2/I
Disegno 3 A
Disegno 3 B
Disegno 3 C
Fondamenti di informatica
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
icar/17
ing-inf/05
Crediti
Laboratorio di appartenenza
Docenti
Laboratorio di Disegno industriale 1/I
Laboratorio di Disegno industriale 1/II
Laboratorio di Disegno industriale 2/II
Roberto Perris
Carmine Pappalettere
Roberto Perris
Roberto Perris
Roberto Perris
Roberto Perris
Giannicola Baiardi
Carlotta Latessa
Maria Luisa Lapacciana
Nunzio Perrone, Michele Colonna
Maria Rosaria Digregorio
Annalisa Di Roma
Rocco Mele
Rossana Pagliarulo
Marcella Marrone
Rossana Pagliarulo
Rossana Carullo
Rossana Carullo
80
5
5
5
2
27,5
5
5
5
1,5
27,5
5
5
5
5
2,5
1,5
27,5
5
20
Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
Laboratorio di Progettazione grafica 2/II
Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica
Laboratorio di Arredamento 1/I
Laboratorio di Arredamento 2/I
Laboratorio di Arredamento 2/II
Laboratorio di Arredamento 2/II
Laboratorio di sintesi finale in Arredamento
5
5
5
5
35
2,5
2,5
2,5
5
5
5
7,5
7,5
7,5
5
Alessandra Scarcelli
Alessandra Scarcelli
Francesco Moschini
Francesco Moschini
Laboratorio di Disegno industriale 1/I
Laboratorio di Arredamento 1/I
Laboratorio di Arredamento 2/I
Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale
Laboratorio di sintesi finale in Arredamento
Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica
Massimiliano Reina
Marcella Marrone
Margherita Lisco
Irma De Ceglia
Lorenzo Netti
Lorenzo Netti
Massimiliano Reina
Rocco Mele
Vincenzo Schiraldi
Tommaso Di Noia
Insegnamenti
ssd
Crediti
30
01 Calcolo numerico
mat/08
02 Statica
icar/08
03 Realizzazione del prodotto industriale
icar/12
04 Cultura tecnologica della progettazione
icar/12
05 Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/II
icar/12
06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II
icar/12
07 Tecniche ingegneristiche 3/I
ing-ind/16
08 Tecniche ingegneristiche 3/II
ing-ind/14
Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale
5
01 Economia ed organizzazione aziendale
02 Gestione dell’innovazione e del progetto
03 Marketing industriale
5
5
5
ing-ind/35
ing-ind/35
ing-ind/35
2,5
2,5
2,5
2,5
5
5
15
Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura
Laboratorio di Disegno industriale 1/II
Laboratorio di Disegno industriale 2/I
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
Laboratorio di Progettazione grafica 2/II
Docenti
Tiziano Politi
Pilade Foti
Anna Cajati
Anna Cajati
Vito Tafuni
Alessandro Tartaglia
Luigi Tricarico
Carmine Pappalettere
Fulvio Iavernaro
Gabriele Zito
Michele Gorgoglione
4
4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI)
Area IV: Realizzazione del prodotto industriale
Laboratorio di appartenenza
125
4.3.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno
Semestre
Insegnamenti
i
Laboratorio di Disegno industriale 1/I
4.3.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno
Docenti per corso
4. I regolamenti didattici
Semestre
Insegnamenti
7,5
i
Laboratorio di Disegno industriale 2/I
- Disegno industriale 1/ I
Roberto Perris
5
- Disegno del prodotto industriale
Massimiliano Reina
Laboratorio di Arredamento 1/I
4
Crediti
Docenti per corso
7,5
- Disegno industriale 2/ I
Roberto Perris
5
2,5
- Cultura tecnologica della progettazione
Anna Cajati
2,5
7,5
Laboratorio di Arredamento 2/I
7,5
-Progettazione del prodotto di arredo 1/ I
Annalisa Di Roma
5
- Progettazione del prodotto di arredo 2/ I
Rocco Mele
5
- Disegno del prodotto di arredo
Marcella Marrone
2,5
- Disegno del prodotto di arredo 2/ I
Margherita Lisco
2,5
Storia dell’arte contemporanea 1/I
Francesco Moschini
5
Storia dell’arte contemporanea 2/I
Francesco Moschini
5
Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva
Irma De Ceglia
5
Statica
Pilade Foti
5
Calcolo numerico
Tiziano Politi
5
Disegno 2/I
Lorenzo Netti
5
30
ii
Crediti
Laboratorio di Disegno industriale 1/II
7,5
30
ii
Laboratorio di Arredamento 2/II
Carmine Pappalettere
5
- Realizzazione del prodotto industriale
Anna Cajati
2,5
- Teorie e storia dell’arredamento e degli oggetti d’uso Marcella Marrone
2,5
7,5
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
7,5
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
- Architettura degli interni e arredamento 2/ II
7,5
- Disegno industriale 1/ II
Rossana Pagliarulo
5
- Progettazione grafica 1
Giannicola Baiardi
5
- Progettazione grafica 2/ II
Carlotta Latessa
5
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 1/ II
Vito Tafuni
2,5
- Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/ II
Alessandro Tartaglia
2,5
Storia delle arti decorative e industriali 1/II
Alessandra Scarcelli
5
Storia delle arti decorative e industriali 2/II
Alessandra Scarcelli
5
Disegno 1/II
Lorenzo Netti
5
Economia ed organizzazione aziendale
Michele Gorgoglione
5
Fondamenti di informatica
Tommaso Di Noia
5
Tirocinio
30
- Disegno industriale 2
Roberto Perris
2
- Arredamento 2
Rossana Carullo
1,5
- Progettazione grafica 2
Luisa Lapacciana
1,5
5
30
126
4.3.19 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno
Semestre
Insegnamenti
Docenti per corso
Crediti
Disegno industriale
i/ii
i
35
- Disegno industriale 3
Roberto Perris
27,5
- Disegno 3A
Massimiliano Reina
7,5
Tecniche ingegneristiche /primo modulo
Luigi Tricarico
5
Marketing industriale
Michele Gorgoglione
5
Tirocinio in disegno industriale
Roberto Perris
5
Tecniche ingegneristiche /secondo modulo
Carmine Pappalettere
5
Gestione dell’innovazione e del progetto
Gabriele Zito
5
60
Arredamento
i/ii
i
ii
Laboratorio di sintesi finale in Arredamento
35
- Disegno industriale 3
Rossana Carullo
27,5
- Disegno 3B
Rocco Mele
7,5
Tecniche ingegneristiche /primo modulo
Luigi Tricarico
5
Marketing industriale
Michele Gorgoglione
5
Tirocinio in arredamento
Rossana Carullo
5
Tecniche ingegneristiche /secondo modulo
Carmine Pappalettere
5
Gestione dell’innovazione e del progetto
Gabriele Zito
5
4
4.3. Il C0rso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (VI)
ii
Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale
60
Progettazione grafica
i/ii
i
ii
Laboratorio di sintesi finale in Progettazione grafica
35
- Disegno industriale 3
Mauro Bubbico
Michele Colonna
27,5
- Disegno 3C
Vincenzo Schiraldi
7,5
Tecniche ingegneristiche /primo modulo
Luigi Tricarico
5
Marketing industriale
Michele Gorgoglione
5
Tirocinio in progettazione grafica
Maria R. Digregorio
5
Tecniche ingegneristiche /secondo modulo
Carmine Pappalettere
5
Gestione dell’innovazione e del progetto
Gabriele Zito
5
60
127
4. I regolamenti didattici
4
128
4.3.20 Progetti didattici
1° anno
Laboratorio di Disegno industriale 1/I
Industrial Design Studio 1/I
• Laboratorio di Disegno industriale 1/I
• Laboratorio di Arredamento 1/I
• Storia dell’arte contemporanea1/I
• Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
• Calcolo numerico
• Laboratorio di Disegno industriale 1/II
• Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
• Storia delle arti decorative e industriali 1/II
• Disegno 1/II
• Fondamenti di informatica
LDI 1/I-7,5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Roberto Perris
Disegno industriale 1/I (Icar 13-5 cfu)
Massimiliano Reina
Disegno del prodotto industriale (Icar 172,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è rivolto ad introdurre gli studenti
ai fondamenti del Design.
Aims and contents
The objectives of the course is to introduce
the students to the basics of industrial
Design.
Articolazione delle attività didattiche
• L’insegnamento teorico prevederà lezioni
volte ad analizzare le linee evolutive di
alcuni sistemi produttivi e ne illustrerà
l’applicazioni a casistiche significative della
storia del Design, sia in termini di
innovazione del prodotto, sia in termini di
organizzazione, razionalizzazione ed
ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi
artigianali evoluti ed industriali.
• Le applicazioni saranno volte a
sperimentare, analizzare criticamente,
scomporre e ricomporre oggetti o parti di
oggetti, per riconoscerne e restituirne,
mediante elaborati appropriati: sistemi e
parti componenti, modalità di montaggio,
efficienza prestazionale e produttiva.
Alla fine del corso, gli studenti devono
essere capaci di progettare semplici oggetti
d’uso.
Articulation of the educational activities
• The theoretical learning consists of
lessons that analyze the evolutionary lines
of some productive systems. They also
illustrate their applications in the history of
design, both in terms of innovation of the
product, and in terms of organization,
rationalization and optimization of the
performance of evolved industrial and
handicraft systems.
-The exercises will analyse critically
objects or parts of objects, in order to
reconstruct them using appropriate
models: systems and component parts, At
the end of the course the students must be
able to design simple objects.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e documentati nella bibliografia allegata al
programma particolareggiato e nei
“Complementi di tecnologia per il C.d.L. in
Disegno industriale” (consegnati nel corso).
Si baserà inoltre sulla valutazione del grado
di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
Laboratorio di Arredamento 1/I
Interior Design Studio 1/I
LA 1/I-7,5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Annalisa di Roma
Progettazione del prodotto di arredo 1/I
(Icar 13-5 cfu)
Marcella Marrone
Disegno del prodotto d’arredo (Icar 14-2,5
cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è far acquisire allo
studente la consapevolezza delle diverse
forme e tipi di legno nell’arredo e di
introdurlo alla teoria e alla pratica
realizzativa del prodotto d’arredo. Saranno
analizzati alcuni oggetti significativi per
quanto riguarda l’evoluzione del rapporto
tra forma-tecnica-materia del prodotto
d’arredo; attraverso la messa a punto di un
progetto esecutivo.
Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi
in legno sarà condotto su tre tipi di sedie
d’autore (sedia ed elementi piani, sedia ad
elementi curvi e torniti, sedia ad elementi
plastici) e costituirà il momento della
riflessione analitica (sapere).
L’apprendimento e l’uso degli strumenti
informatici di modellazione, la
rappresentazione e la gestione informatica
della fase costruttiva dei modelli (prototipi
virtuali) costituiranno il training di
Articolazione delle attività didattiche
Il corso è organizzato in quattro moduli
didattici il cui oggetto corrisponde ai
diversi approcci formali, tecnici e
tecnologici, assunti a riferimento per la
comprensione dell’oggetto del tema
d’anno.
Articulation of the educational activities
The course is organized in four didactic
modules corresponding to the different
formal, technical and technological
approaches, assumed for understanding
the design problem of the course.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Gli studenti che avranno svolto nei tempi e
nei modi previsti le tre esercitazioni
(durante i primi tre moduli didattici)
conseguendo un esito positivo, saranno
ammessi a sostenere l’esame finale.
L’esame consisterà nella valutazione
dell’elaborato grafico finale (oggetto del
quarto modulo didattico) dal quale dovrà
emergere la comprensione delle
problematiche teoriche e pratiche che
regolano il rapporto di forma- tecnica e
materia nel prodotto d’arredo in legno; e in
una discussione critica sui temi esposti
nelle lezioni.
Storia dell’arte contemporanea1/I
History of Contemporary art 1/I
L-Art 03-5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica II:
Storia delle forme del prodotto industriale:
• L-Art 02, Storia dell’arte moderna
• L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea
Francesco Moschini
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si occupa delle forme e dei modi in
cui l’arte si manifesta dalla crisi del
classicismo tardo-settecentesco fino alle
ultime tendenze contemporanee, comprese
le varie intersezioni con il “sistema delle
arti”.
Aims and contents
The course deals with forms and ways
according to which art has manifested itself
from the crisis of eighteenth-century
classicism up to the latest contemporary
tendencies, including the various
intersections with the “system of the arts.”
Articolazione delle attività didattiche
È prevista una parallela attività “esterna”
attraverso la puntuale attenzione alle
offerte culturali fornite dalla stessa città di
Bari e dal suo territorio, quali rassegne
cinematografiche, conferenze e mostre. Di
questa parte del corso che lo studente è
chiamato a dar conto, in maniera
operativa, attraverso l’elaborazione di
momenti riflessione, scritta e grafica, su
“quaderni di ricerca”, che saranno via via
seguiti e verificati da gruppo docente.
Articulation of the educational activities
In addition to institutional lessons there is
a parallel activity of monitoring of the
cultural opportunities offered by the city of
Bari and its territory, such as films, lectures
and shows. The student will produce an
account of this activity in writing and
graphically in “research notebooks “, that
will be followed and verified by teachers.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli elaborati
prodotti.
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
apprendimento degli strumenti (saper fare)
che si concluderà con un progetto originale
di sedia in legno.
Aims and contents
Target of the course is to make the
students aware of the different forms and
types of wood in interior design and to
introduce them to the theory and practice
of interior design. Some significant objects
are analysed from the point of view of the
evolution of the relationship between form,
technique and material of interior design.
The second part involves executive design.
The study of the forms and the types of
wood elements in interior design is
conducted on three types of designer
chairs (chair with plain elements, chair with
bends and turned elements, chair with
plastic elements) and it consists of
analytical reflection (knowledge).
The learning and the use of computer
modelling tools, representation and
computer management of the construction
phase of the models (virtual prototypes)
involves training in the use of tools
(knowhow).
129
Fondamenti e applicazioni di geometria
descrittiva
Basics and Applications of Descriptive
Geometry
4. I regolamenti didattici
4
130
Icar 17-5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica III:
Tecniche di rappresentazione e
modellazione del prodotto industriale:
• Icar 17, Disegno
• Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle
informazioni
Irma De Ceglia
Finalità e contenuti disciplinari
La descrizione delle proprietà delle curve
piane e sghembe e delle superfici e
l’esposizione dei metodi proiettivi per la
rappresentazione di tali figure sono i
contenuti del corso, che persegue la
finalità di formare la coscienza e di fornire
gli strumenti per un corretto uso dei
principi della geometria in coloro che
hanno il compito di progettare e di
comunicare le forme degli oggetti di
produzione industriale.
In particolare il corso si occuperà dei
seguenti argomenti:
• descrizione delle principali curve piane e
sghembe; proprietà delle curve; curve
coniche; curve per approssimazione e per
interpolazione;
• geometria proiettiva grafica (fondamenti
della geometria descrittiva);
• metodo della doppia proiezione
ortogonale;
metodo delle proiezioni quotate;
• metodo dell’assonometria;
• metodo della proiezione centrale o
prospettiva;
• forme geometriche per il disegno
industriale;
• studio delle superfici;
• operazioni di camera matching;
• effetti della luce sulle superfici. Cenni sul
rendering.
Aims and contents
The course covers the description of plain
and slanting curves and surfaces, as well as
methods of projection for the representation
of such figures. Its target is to form the
conscience and to provide the tools for the
correct use of the principles of geometry by
those involved in the industrial design
production.
The course will deal with the following
subjects:
• description of the principal plan and
slanting curves; characteristics of curves;
conic curves; curves for approximation and
for interpolation;
• graphic projective geometry (the basics of
descriptive geometry);
• the double perpendicular projection
method;
• the dimensioning projections method;
• the axonometry method;
• the central projection or perspective
method;
• geometric forms for industrial design;
• study of surfaces;
• operations of camera matching;
• effects of light on surfaces. Basic rendering.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Calcolo numerico
Numerical Analysis
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli elaborati
prodotti.
Mat 08-5 cfu
1° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica IV:
Realizzazione del prodotto industriale:
• Mat. 08 Analisi numerica
• Icar 08, Scienza delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di
lavorazione
Tiziano Politi
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso costituisce l’unico contributo
disciplinare di settori matematici all’intero
corso di laurea in Disegno industriale: i
suoi contenuti spaziano in diversi settori
della matematica ed hanno come obiettivo
l’associare forme a concetti matematici.
In particolare verranno studiati i seguenti
argomenti:
• teoria delle matrici;
• elementi di geometria analitica nel piano
e nello spazio;
• elementi di analisi matematica;
• trasformazioni geometriche nel piano e
nello spazio;
• curve nel piano e nello spazio;
• approssimazione di curve nel piano e
nello spazio.
Aims and contents
The course constitutes the only disciplinary
contribution of mathematical sectors to the
whole degree course in
Industrial Design: its contents span
different sectors of mathematics and their
Laboratorio di Disegno industriale 1/II
Industrial Design Studio 1/II
LDI 1/II-7,5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Carmine Pappalettere
Disegno industriale 1/II (Icar 13-5 cfu)
Anna Cajati
Realizzazione del prodotto industriale (Icar
12-2,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è rivolto principalmente a
sperimentare applicazioni progettuali delle
conoscenze acquisite nel precedente
Laboratorio 1/I di Disegno industriale.
Aims and contents
The course mainly focuses on experimenalt
design applications of the knowledge
acquired in the previous Studio 1/I.
Articolazione delle attività didattiche
Le lezioni ex cathedra analizzeranno le
linee evolutive di alcuni materiali e ne
illustreranno i processi di lavorazione e
finitura, nonché applicazioni a casistiche
significative, sia in termini di innovazione
del prodotto industriale, sia in termini di
organizzazione, razionalizzazione ed
ottimizzazione delle prestazioni dei
sistemi produttivi.
In particolare saranno affrontati i seguenti
argomenti:
• materiali per la produzione edilizia e
l’arredo urbano nei sistemi produttivi a
basso tasso di industrializzazione: pietre e
marmi; laterizi;
-materiali nei sistemi produttivi ad alto
tasso di industrializzazione: il legno
(nell’edilizia e nella produzione di oggetti
d’arredo), gli acciai, l’alluminio; materie
plastiche, il vetro, carte e cartoni.
La sperimentazione progettuale sarà
applicata a sistemi di oggetti di produzione
industriale, tra le quali:
• design di sistemi di rubinetteria per bagni
e cucine;
• design di sistemi di illuminazione per
esterni.
Articulation of the educational activities
The lessons analyze the evolutionary lines
of some material and illustrate significant
processes in their production, as well as
applications, both in terms of innovation of
the industrial product, and in terms of
organization, rationalization and
optimization of the performance of the
production systems.
The following topics are covered:
• materials for building production and
urban furniture in productione systems
with a low rate of industrialization: stone
and marble; ceramic tiles;
• materials in the productive systems with
a high rate of industrialization: wood (in
house building and in the production of
furniture), steel, aluminium; plastics, glass,
paper and cardboard.
The project experimentation will be applied
to systems of objects of industrial
production, such as:
• design of top systems for baths and
kitchens;
• design of exterior lighting systems.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli L’esame si
baserà sulla valutazione del grado di
conoscenza raggiunto dallo studente in
merito ai temi trattati nel corso, e
documentati nella “Bibliografia” allegata a
programma particolareggiato e nei
“Complementi di tecnologia per il CdL in
Disegno industriale” (consegnati nel
corso). Si baserà inoltre sulla valutazione
del grado di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
target is to associate concepts to
mathematical forms.
The following subjects are studied during
the course:
• theory of matrixes;
• elements of analytical geometry in plan
and in space;
• elements of mathematical analysis;
• geometric transformations in plan and in
space;
• curves in plan and in space;
• approximation of curves in plan and in
space.
131
Laboratorio di Progettazione grafica 1/II
Graphic Design Studio 1/II
4. I regolamenti didattici
4
132
LPG 1/II-7,5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Giannicola Baiardi
Progettazione grafica 1/II (Icar 13-5 cfu)
Vito Tafuni
Cultura tecnologica della progettazione
grafica (Icar 12-2,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il laboratorio ha l’obiettivo di introdurre gli
studenti del primo anno di corso alle
problematiche generali del progetto di
comunicazione visiva.
Le lezioni verteranno sui seguenti
argomenti:
• La nozione di sistema grafico:
rappresentazione e raffigurazione; i segni
per la comunicazione; sistemi coerenti;
codici aperti e codici chiusi.
• La scrittura: lingua e scrittura; scritture
alfabetiche e non alfabetiche; scritture non
orientate alla lingua.
• La percezione: costanti fisiologiche e
variabili culturali; visibilità e leggibilità; i
fattori di scala; il colore; il movimento.
• Introduzione alla tipografia: la tipografia
come varietà della scrittura per la
produzione industriale; la tipografia come
sistema progettuale; tipografia digitale e
codice Unicode.
• Grafica e tipografia: da Gutenberg alla
fine dell’Ottocento; le avanguardie del
Novecento; Jan Tschichold e Anthony
Froshaug; scritture digitali non
tipografiche.
• Rappresentazioni diagrammatiche:
sistemi per la rappresentazione di
informazioni quantitative e qualitative;
rappresentazioni analitiche e sintetiche;
rappresentazione di fenomeni dinamici.
• L’organizzazione dello spazio: sistemi di
impaginazione, sistemi di relazioni; griglie
e gabbie; dai supporti bidimensionale finiti
alle reti virtuali; sistemi dinamici.
Aims and contents
The target of the course is to introduce the
students to the general problems of a
project of visual communication.
The lessons concern the following topics:
• The notion of a graphic system:
representation and figuration; the signs for
communication; coherent systems; open
and closed codes.
• Writing: language and writing;
alphabetical and not alphabetical writing;
writing not directed to language.
• Perception: physiological constants and
cultural variations; visibility and legibility;
scale factors; colour; movement.
• Introduction to typography: typography
as a variety of writing for industrial
production; typography as a project
system; digital typography and Unicode.
• Graphics and typography: from
Gutenberg to the end of the nineteenth
century; the nineteenth century avantgarde; Jan Tschichold and Anthony
Froshaug; non-typographic digital writing.
• Diagramatic representations: systems for
the representation of quantitative and
qualitative information; analytical and
synthetic representations; representation
of dynamic phenomena.
• Organization of space: systems of
pagination, systems of relationships; grills
and cages; from the two-dimensional
ended supports to virtual nets; dynamic
systems.
Articolazione delle attività didattiche
Verranno distribuiti materiali didattici
specifici e ospiti esterni terranno lezioni o
workshop.
Gli argomenti trattati saranno seguiti da
esercitazioni estemporanee da parte degli
studenti.
Articulation of the educational activities
In addition to lessons, lectures will be given
by external guests.
The acquisition of knowledge will be
followed by exercises and workshops.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Un’esercitazione finale costituirà la prova
d’esame.
Storia delle arti decorative e
industriali 1/II
History of Decorative and Industrial Arts
1/II
Icar 18-5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica II:
Storia delle forme del prodotto industriale:
• Icar 18, Storia dell’architettura
• L-Art 02, Storia dell’arte moderna
• L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea
Alessandra Scarcelli
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi
conoscitivi e gli strumenti critici per la
comprensione della storia del prodotto
industriale, di arredo e della grafica a
partire dalla rivoluzione industriale fino al
primo ventennio del Novecento. Specifica
attenzione verrà posta alla identificazione
delle posizioni teoriche delle diverse scuole
o movimenti che hanno caratterizzato il
passaggio dall’arte applicata alla
produzione in serie: il processo di
trasformazione delle tecniche industriali,
del gusto e delle teorie progettuali verrà
analizzato utilizzando come strumento di
lavoro i manifesti di scuole e movimenti
quali Wiener Werkstätte, Deutsche
Werkbund, Arbeitsrait für Kunst, Bauhaus e
le posizioni teoriche dei designer.
Aims and contents
The aim of the course is to provide
students cognitive elements and critical
tools for the comprehension of the history
of the product of industrial, interior, and
Articolazione delle attività didattiche
L’attività del corso è articolata in tre periodi
relativi alle tre fasi principali che hanno
caratterizzato il processo del passaggio
dall’arte applicata alla produzione in serie:
1. La rivoluzione industriale e le Arts and
Crafts
-Arte decorativa e arte industriale
nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
-La rivolta verso in nuovi sistemi industriali:
William Morris e il movimento delle Arts & Crafts
-Grafica e comunicazione visiva tra il XVIII e
il XIX secolo
2. La nascita del prodotto industriale
-I mobili Thonet come mobili brevettati in serie
-Il design e la grafica nel periodo Liberty
-La nascita del disegno industriale: Wiener
Werkstätte; Deutsche Werkbund;
Arbeitsrait für Kunst; USA
3. La produzione artistica industriale
Il Bauhaus: l’affermazione del concetto di
standard
-Il design e la grafica del Movimento
Moderno
-Il design scandinavo
Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex
tempore di sintesi critica dei temi trattati
consistente nella redazione di una scheda
critica relativa a un prodotto industriale, di
arredo o di grafica, di cui saranno messi in
evidenza i caratteri morfologici e linguistici
in relazione al contesto storico in cui è
stato progettato.
Articulation of the educational activities
The educational activity is articulated into
three main periods, concerning the three
main phases of the process of leading from
the applied arts to the serial production:
1. The Industrial Revolution and the Arts
and Crafts Movement
-Decorative and Industrial Arts in the age of
mechanical reproduction
-The uprising against the new industrial
systems: William Morris and the Arts &
Crafts Movement
-Graphic art and visual communication
between the XVIII and the XIX century
2. The rise of the industrial product
-Thonet’s furniture as patented furniture
and in series
-Design and graphic art in the age of the
Liberty
-The rise of the Industrial Design: Wiener
Werkstätte; Deutsche Werkbund;
Arbeitsrait für Kunst; USA
3. The artistic industrial production
-The Bauhaus: the achievement of the
concept of standard
-Design and graphic art of the Modern
Movement
-Design from Scandinavia
At the end of each period an ex tempore of
critical synthesis of the main arguments is
expected, consisting in a critical record on
a product of industrial, graphic or interior
design. These records will point out
morphological and linguistic characters of
products related to the historical context in
which these were designed.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Periodi didattici
L’attività del corso sarà scandita in tre
periodi:
Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di
lezioni omogenee e scandito da una
esercitazione ex tempore di sintesi critica
dei temi trattati.
Coordinamento con altri corsi
Il corso è coordinato con i: Laboratorio di
disegno industriale 1, Laboratorio di
arredamento 1 e Laboratorio di
progettazione grafica 1.
Le sue tematiche progettuali e teoriche
sono finalizzate a rendere l’azione didattica
più efficace per lo sviluppo del tema d’anno
dei laboratori.
Modalità d’esame
L’esame è individuale, e consiste in un
colloquio sui temi trattati nelle lezioni.
Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente
dovrà elaborare le schede critiche
impostate durante l’ex tempore. Le schede
dovranno contenere notizie storiche e
notizie tecniche in relazione agli oggetti
presi in esame.
Disegno 1/II
Drawing 1/II
Icar 17-5 cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica III:
Tecniche di rappresentazione e
modellazione del prodotto industriale:
• Icar 17, Disegno
• Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle
informazioni
Lorenzo Netti
Finalità e contenuti disciplinari
L’ambito di interesse del corso è costituito
dalla rappresentazione degli oggetti come
mezzo conoscitivo delle leggi che ne
governano la struttura formale, di
strumento di analisi dei loro valori, di atto
espressivo e di comunicazione visiva.
Nel corso l’allievo apprende le tecniche
grafiche e il controllo degli strumenti della
rappresentazione applicati sia all’analisi
delle caratteristiche di uno specifico
oggetto, sia alla definizione del progetto. Il
percorso formativo propone lo sviluppo
delle sue abilità grafiche e suscita la
formazione di ’immagini mentali’ degli
oggetti e dello spazio che li contiene.
Aims and contents
The target of the course is the
representation of objects as a cognitive
tool of the laws that govern their formal
structure, a tool of analysis of their values,
expressive action and visual
communication.
During the applied part of the course the
student learns graphic techniques and the
4
4.3.20 Progetti didattici 1° anno
graphic design from the age of the
Industrial Revolution to the ‘20s of last
century.
Particular attention will be paid to the
different theoretical positions of schools
and movements that led from applied arts
to serial production. The process of
transformation of the industrial techniques,
of the taste and of design theories will be
analyzed using as a working tool manifestos
of schools and movements such as Wiener
Werkstätte, Deutsche Werkbund, Arbeitsrait
für Kunst, Bauhaus, plus the theoretical
position of designers.
133
control of the tools of the representation
applied both to the analysis of the
characteristics of a specific object, and to
the definition of the project. The student
will develop his or her graphic abilities and
capacity to form ‘mental images’ of objects
and of the space that contains them.
4. I regolamenti didattici
4
134
Articolazione delle attività didattiche
Le lezioni ex-cathedra introdurranno o
seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo
di promuovere la riflessione intorno al tema
della figurazione.
Le esercitazioni si svolgeranno praticando il
disegno a mano libera e la grafica
bidimensionale anche attraverso
l’esecuzione di disegni guidati, la ripresa
fotografica e la costruzione di modelli.
Al termine delle lezioni si terrà un
seminario didattico con finalità applicative.
Obiettivo del seminario sarà lo sviluppo
delle capacità di sintesi dell’allievo.
Articulation of the educational activities
The lessons introduce or follow exercises to
promote reflection around the theme of
figuration. The applied part of the course
develop free hand drawing and twodimensional graphics also through,
photography and the construction of
models.
A final workshop ends the educational
activities, the target of which is the
development of the synthesis abilities of
the student.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
• elaborare in forma definitiva le
esercitazioni sviluppate durante il semestre
attraverso la presentazione in formato
digitale e su supporto cartaceo in formato
A3 dei materiali prodotti anche con
tecniche tradizionali;
• partecipare con profitto al seminario
didattici di fine semestre.
L’esame è basato su un colloquio nel quale
l’allievo, presentando gli elaborati delle
esercitazioni, dà prova della conoscenza
critica degli argomenti trattati nel corso
delle lezioni.
Fondamenti di informatica
Basic Computer Science
Ing-Inf 05-5 Cfu
1° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica III:
Tecniche di rappresentazione e
modellazione del prodotto industriale:
• Icar 17, Disegno
• Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle
informazioni
Tommaso Di Noia
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso introduce gli allievi ai fondamenti
dell’informatica. Esso è strutturato con un
approccio “web centrico”, così da fornire
agli allievi elementi attuali ed innovativi,
pur mantenendo i contenuti tipici di base.
Le lezioni riguarderanno i seguenti
argomenti:
Architetture hardware e software: struttura
di un sistema di calcolo-Unità funzionali e
bus. Il modello di Von Neumann. Unità
centrale, memoria, interfaccia di I/O, unità
periferiche. esecuzione delle istruzioni.
Linguaggio assemblatore e traduzione.
Sistema operativo- Classificazione dei
sistemi operativi. Macchine virtuali e
sistema operativo. Modalità di
funzionamento del processore: stato
utente e stato supervisore. Organizzazione
a livelli di un sistema operativo. Il nucleo e
la gestione dei processi. La gestione della
memoria. Il file system. L’interprete
comandi e l’interfaccia utente.
Algoritmi e strutture dati: Algoritmi:
proprietà, definizione, linguaggi. Strutture
di controllo. Rappresentazione degli
algoritmi. Introduzione alle problematiche
della progettazione e della verifica. Tipi di
dati. Struttura di programma. Funzioni.
Analisi e progetto di algoritmi e strutture
dati.
Applicazioni: Trasmissione dati, reti locali e
geografiche. Modello ISO/OSI e TCP/IP.
Protocollo HTTP. archivi e basi di dati:
modello relazionale ed elementi di SQL.
Accesso a DBMS via web. Elementi di teoria
e tecniche di elaborazione delle immagini.
Linguaggi di riferimento: In accordo con
l’impostazione del corso, linguaggio di
riferimento sarà VBscript. Verranno forniti
inoltre elementi di linguaggi di markup:
HTML, XML, SVG (per la parte grafica).
Esercitazioni. Le esercitazioni sono parte
integrante del corso.
Aims and contents
The course introduces the students to the
basics of computer science. It is structured
with a “web centric” approach, so as to
provide actual and innovative elements
while maintaining the typical contents of a
basic course.
The lessons concern the following topics:
Hardware and software architecture :
structure of a system of calculationFunctional unity and bus. The Von
Neumann model. Central unity, memory,
interface of I/O, peripheral unity. Execution
of instructions. Assembler language and
translation. Operating system-Classification
of operational systems. Virtual machines
and operating systems. Formality of
operation of the processor: consumer state
and supervisor state. Levels of organization
of an operating system. The nucleus and
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni frontali, esercitazioni assistite,
laboratorio.
Articulation of the educational activities
Lessons, assisted exercises, laboratory
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si basa sulla discussione di un
project work e una prova orale.
4.3.21 Progetti didattici
2° anno
Laboratorio di Disegno industriale 2/I
Industrial design studio 2/I
• Laboratorio di Disegno industriale 2/I
• Laboratorio di Arredamento 2/I
• Storia dell’arte contemporanea2/I
• Statica
• Disegno 2/II
• Laboratorio di Arredamento 2/II
• Laboratorio di Progettazione grafica 2/II
• Storia delle arti decorative e industriali 2/II
• Economia ed organizzazione aziendale
LDI-7,5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Roberto Perris
Disegno industriale 2/I (Icar 13-5 cfu)
Anna Cajati
Cultura tecnologica della progettazione
(Icar 12-2,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è volto ad approfondire, completare
e sperimentare le tecniche progettuali del
design, in continuità con le esperienze
condotte nei laboratori di Disegno
industriale del primo anno, affrontando
tematiche di maggiore impegno come
quelle derivanti dalla progettazione di
“sistemi complessi” (multi-materiali, multiaziendali, ecc.).
Aims and contents
The target of the course is to deepen,
complete and to experiment with design
techniques, in continuity with experiences
of the two first year studios, facing more
complex themes like those deriving from
the design of “complexes systems” (multimaterials, multi-companies, etc.).
Articolazione delle attività didattiche
Il corso si articola in cicli di lezioni teoriche
e pratiche ed in esercitazioni tematiche
rivolte a verificare le conoscenze acquisite:
le lezioni analizzeranno le linee evolutive
dei sistemi produttivi complessi e ne
illustreranno l’applicazioni a casistiche
significative; le elaborazioni progettuali
saranno riferite ad oggetti e sistemi di
oggetti complessi, anche ad assetto e
prestazioni variabili.
I principali argomenti trattati nelle lezioni
riguarderanno:
• la definizione del programma esigenzialeprestazionale;
• l’innovazione tecnologica;
• la globalizzazione e le questioni connesse
alla distribuzione dei prodotti;
• i sistemi complessi.
Articulation of the educational activities
Theoretical and practical lessons will be
held in addition to thematic exercises, to
verify the knowledge acquired: the lessons
analyze the evolutionary lines of the
complex production systems and illustrate
their meaningful applications. The design
elaborations involved in systems of
complex objects, also with varying order
and performances.
The principal contents are the following:
• definition of the design program;
• technological innovation;
• globalization and distribution of
products;
• complex systems.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
4
4.3.21 Progetti didattici 2° anno
the management of trials. The management
of memory. The file system. The interpreter
commands and the user interface.
Algorithms and data structures:
Algorithms: ownership, definition,
languages. Control structures.
Representation of algorithms. Introduction
to the problem list of planning and the
verification. Types of data. Structure of
programs. Functions. Analysis and project
of algorithms and data structures.
Applications: Data transmission, local and
geographical nets. Model ISO/OSI and
TCP/IP. Protocol HTTP. files and databases :
relative model and elements of SQL. Access
to DBMS by web. Elements of theory and
techniques of elaboration of images.
Languages of reference: In accord with the
formulation of the course, the language of
reference will be VBscript. Some elements
of mark-up languages will also becovered:
HTML, XML, SVG (for the graphic part).
Exercises. The exercises are an integral part
of the course.
135
4. I regolamenti didattici
4
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e documentati nella “Bibliografia” allegata
a programma particolareggiato e nei
“Complementi di tecnologia per il C.d.L. in
Disegno industriale” (consegnati nel
corso).
Si baserà inoltre sulla valutazione del
grado di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
Si baserà inoltre sulla valutazione del
grado di interesse, di competenza e di
compiutezza riscontrati nelle esercitazioni
svolte.
Laboratorio di Arredamento 2/I
Interior Design Studio 2/I
LA-7,5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Rocco Mele
Progettazione del prodotto di arredo 2/I
(Icar 16-5 cfu)
Margherita Lisco
Disegno del prodotto d’arredo 2/I (Icar 172,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Obiettivo del corso è far acquisire allo
studente, attraverso l’analisi delle forme,
dei tipi e delle tecniche di impiego del
legno nell’arredo, la competenza critica e
gli strumenti operativi necessari alla
formalizzazione del progetto di un prodotto
d’arredo.
I riferimenti alla produzione teorica e
materiale storica e contemporanea,
costituiranno la base su cui sviluppare il
proprio pensiero critico e progettuale.
La modellazione informatica
tridimensionale sarà indirizzata verso le
tecniche di gestione digitale della fase
produttiva (tecniche cad-cam; rapid
prototyping).
136
Aims and contents
The target of the course is to provide the
critical competence and the necessary
operational tools to design a furnishing
product, through the analysis of the forms,
types and techniques of wood in
furnishings.
The references to the theoretical and
material production, both historical and
contemporary, constitute the base to
develop individual critical and planning
thought.
The three-dimensional computer modelling
and techniques of digital management of
the production phase are also covered
(cad-cam process; rapid prototyping).
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche si svolgeranno
secondo la doppia modalità del sapere e
del saper fare: sono previste lezioni,
seminari, workshop, esercitazioni in aula.
In una prima fase lo studente dovrà
ridisegnare e scomporre alcuni arredi in
legno proposti dagli insegnanti
analizzandoli nei nodi tecnico-formali;
successivamente dovrà progettare un
arredo con cassetti ed ante, individuando i
nodi tecnico-formali in cui le relazioni tra
forma, materia e processi produttivi si
rivelano con maggior chiarezza. Dovrà
darne, quindi, coerente rappresentazione
predisponendo progetti esecutivi per la
costruzione del prototipo.
Articulation of the educational activities
Didactic activities will be developed in
lessons, seminars, workshops and
application exercises in the classroom.
The student will have to redraw and to
decompose some wood furnishings
proposed by the teachers, analyzing them
in the technical-formal knots. Subsequently
the student will have to design a furnishing
with drawers and shutters, with all the
technical-formal knots, in which the
relationships between form, subject and
production trials are revealed with greater
clarity. Therefore, the student will be
involved in coherent representation of
executive projects for the construction of a
prototype.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Consisterà nella discussione critica dei
progetti, della loro rappresentazione e
della loro realizzazione ponendo attenzione
alla congruenza tra i diversi aspetti che
compongono l’unità dell’opera.
Storia dell’arte contemporanea 2/I
History of Contemporary Art 2/I
Francesco Moschini
Finalità e contenuti disciplinari
Approfondimento dei temi trattati nel primo
anno, dalle avanguardie storiche
all’attualità, con maggiore attenzione ai
confronti con il panorama internazionale
dell’intero sistema dell’arte.
Aims and contents
Deepening of the themes treated in the first
year, from the historical avant-garde to the
present day, with greater attention to the
comparisons of the international panorama
of the whole art system.
Articolazione delle attività didattiche
È prevista una parallela attività “esterna”
attraverso la puntuale attenzione alle
offerte culturali fornite dalla stessa città di
Bari e dal suo territorio, da intendersi come
attività extra didattica di supporto al corso
stesso, indicate sempre dalla docenza,
quali rassegne cinematografiche,
conferenze e mostre.
Di questa parte del corso lo studente è
chiamato a dar conto, in maniera
operativa, attraverso l’elaborazione
costante di momenti riflessione, scritta e
Statica
Statics
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Pilade Foti
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un colloquio sui temi
esposti delle lezioni e sugli elaborati
prodotti.
Icar 08-5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica IV:
Realizzazione del prodotto industriale:
• Mat. 08 Analisi numerica
• Icar 08, Scienza delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di
lavorazione
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso si propone di fornire una
introduzione alla statica dei solidi e delle
strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati
da tali discipline rappresentano un
bagaglio di conoscenze indispensabile per
l’analisi e la progettazione degli oggetti di
interesse del disegno industriale.
L’argomento centrale del corso è costituito
dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene
anche affrontato, in maniera
necessariamente semplificata, il problema
della modellazione degli oggetti reali, cioè
del passaggio dalla realtà fisica al modello
teorico di calcolo.
Aims and contents
The aim of the course is to provide an
introduction to the statics of solids and
structures. The methods and the tools
developed by these disciplines represent
an essential basis of knowledge for the
analysis and design of objects from an
industrial design perspective. The central
topic treated during the course is the
statics of rigid bodies. The problem of the
modelling real objects (that is to say, the
passage from physical reality to theoretical
model of calculation) is also dealt with,
even if in a simplified manner.
Articolazione delle attività didattiche
Nell’ambito del corso verranno affrontati i
seguenti argomenti.
• Vettori
• Cinematica dei corpi rigidi
• Statica dei corpi rigidi
• Resistenza dei materiali
Articulation of the educational activities
The main contents are:
• Vectors
• Kinematics of rigid bodies
• Statics of rigid bodies
• Strength of materials
4
4.3.21 Progetti didattici 2° anno
L-Art 03-5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica II:
Storia delle forme del prodotto industriale:
• Icar 18, Storia dell’architettura
• L-Art 02, Storia dell’arte moderna
• L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea
grafica, su due diversi “quaderni di
ricerca”, che saranno via via seguiti e
verificati da gruppo docente.
Articulation of the educational activities
In addition to lessons there is a parallel
activity of monitoring of the cultural
opportunities offered by the city of Bari and
its territory, such as films, lectures and
shows. The student will produce an account
of this activity in writing and graphically in
“research notebooks” that will be followed
and verified by teachers.
Applicazioni
Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di
adoperare gli strumenti per la modellazione
meccanica di semplici oggetti di disegn. Per
questi ultimi egli sarà in grado di risolvere
significativi problemi di progettazione e
verifica. In particolare, attraverso alcune
esercitazioni guidate, gli allievi
analizzeranno dal punto di vista statico un
semplice oggetto di arredamento.
Application
At the end of the course, the student will be
able to use the tools for mechanical
modelling on simple objects of design. He
or she will be able to solve meaningful
problems of design and verification. In
particular, a simple furniture piece will be
analyzed from the static point of view.
137
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
4. I regolamenti didattici
4
138
Modalità d’esame
L’esame consisterà nella discussione del
tema d’anno riguardante lo studio di un
oggetto di disegn e nella prova orale
riguardante i principali argomenti del
corso.
Disegno 2/II
Drawing 2/II
Icar 17-5 cfu
2° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica III:
Tecniche di rappresentazione e
modellazione del prodotto industriale:
• Icar 17, Disegno
• Ing-Inf 05, Sistemi di elaborazione delle
informazioni
Lorenzo Netti
Finalità e contenuti disciplinari
Nel corso l’allievo pratica il disegno come
linguaggio grafico, infografico e
multimediale applicato al processo
progettuale, dalla formazione dell’idea alla
sua definizione esecutiva. Il percorso
formativo propone lo sviluppo e il controllo
dei problemi del progetto contemporaneo,
a diverse scale, in relazione all’impiego dei
materiali, all’uso delle tecniche e al
rinnovarsi dei modi di produzione.
Aims and contents
In the course the student practises drawing
as a graphic, info-graphic and multi-media
language applied to the design process
from the formation of the idea to its
executive definition. The target is to train
the students in control of the problems of
the contemporary project, on different
scales, in relationship to the use of
materials, to the use of techniques and to
the renewal of means of production.
Articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in
lezioni settimanali costituite ognuna da
una trattazione teorica e da
un’applicazione grafico-esecutiva.
Le lezioni introdurranno o seguiranno le
esercitazioni con l’obiettivo di promuovere
la riflessione intorno ai temi di design e alla
loro rappresentazione.
Le esercitazioni guidate in aula dedicate
allo studio dello spazio reale e dello spazio
grafico degli oggetti saranno condotte
attraverso l’applicazione delle tecniche di
rappresentazione CAD 3D.
Articulation of the educational activities
Weekly lessons are planned, each of them
consisting of a theoretical part and a
graphic-executive application.
The lessons introduce or follow the
exercises to promote the reflection around
design problems and their representations.
The exercises in class are devoted to the
study of the real and graphic spaces of
objects and are conducted through the
application of CAD 3D techniques.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
Per sostenere l’esame è necessario:
• elaborare in forma definitiva le
esercitazioni sviluppate durante il semestre
attraverso la presentazione in formato
digitale e su supporto cartaceo in formato
A3 dei materiali prodotti anche con
tecniche tradizionali;
• partecipare con profitto al seminario
didattici di fine semestre.
L’esame è basato su un colloquio nel quale
l’allievo, presentando gli elaborati delle
esercitazioni, dà prova della conoscenza
critica degli argomenti trattati nel corso
delle lezioni.
Laboratorio di Arredamento 2/II
Interior Design Studio 2/II
LA 2/I-7,5 cfu
2° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso ha l’obiettivo di approfondire le
competenze progettuali acquisite durante i
corsi precedenti, e di esplorare le tecniche
di lavorazione del legno e le sue
potenzialità espressive.
Lo strumento di verifica del rapporto tra
fase progettuale e fase realizzativa avviene
attraverso la modellazione informatica
tridimensionale.
Tema progettuale è lo studio e la
progettazione di una “parete in legno a
spessore” collocata in una stanza.
Gli oggetti di studio fanno riferimento a:
• pareti a telaio e piane (aventi connessioni
ad incastro piano e conformazione piana o
a semplice curvatura);
• pareti con strutture volumetriche (aventi
connessioni ad incastro spaziale e
conformazione tridimensionale o a
doppia curvatura).
Articolazione delle attività didattiche
L’attività del corso è articolata in tre fasi,
ciascuna delle quali prevede lezioni ed
esercitazioni.
Articulation of the educational activities
There are three phases, each characterized
by lessons and applications.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per
iscriversi lo studente deve avere sostenuto
tutte le propedeuticità previste:
Laboratorio di Arredamento 1/I e
Laboratorio di Arredamento 2/I.
Modalità d’esame
L’esame consisterà nella discussione critica
sui temi esposti durante le lezioni teorico-
critiche e sul tema d’anno progettuale
svolto durante il semestre, tale da
dimostrare una piena comprensione delle
proprie scelte critiche e progettuali.
Laboratorio di Progettazione grafica 2/II
Graphic Design Studio 2/II
LPG 2/II-7,5 cfu
2° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Carlotta Latessa
Progettazione grafica 2/II (Icar 13-5 cfu)
Alessandro Tartaglia
Cultura tecnologica della progettazione
grafica 2/II (Icar 12-2,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Tema del laboratorio sarà la progettazione
di un carattere tipografico.
Gli studenti realizzeranno una font
funzionante, installabile su computer,
completa del set alfanumerico e di una
serie di simboli integrati.
Si tratterà di un carattere per testi:
questo, a differenza di un generico
carattere per titolazione, dovrà prevedere
una cura particolare agli aspetti percettivi,
di visibilità e di leggibilità, in grado di
assicurarne la fruizione.
Gli aspetti di progettazione sistemica
saranno altrettanto importanti, perché il
sistema di segni costituito dal carattere
possa avere le appropriate qualità di
coerenza formale funzionali alla
leggibilità.
Aims and contents
The design problem is of a typographical
character.
The students will realize a real font, to be
4
4.3.21 Progetti didattici 2° anno
Rossana Pagliarulo
Architettura degli interni e arredamento 2/
II (Icar 16-5 cfu)
Marcella Marrone
Teorie e storia dell’arredamento e degli
oggetti d’uso (Icar 16-2,5 cfu)
Aims and contents
The target of the course is to extend the
design competences acquired during the
previous Interior design studios, and to
explore the techniques of wood
workmanship and its expressive
potentialities.
At this end the student will learn the threedimensional computer modelling
techniques.
The design problem is the study of a
“wooden wall” situated in a room.
The project makes reference to:
• plane walls with simple joint connections
or simple bending conformation;
• walls with spatial joint connections and
three-dimensional or double bending
conformation.
139
4. I regolamenti didattici
4
140
installed on a computer, complete with an
alphanumeric set and of a series of
integrated symbols.
It will deal with a character for textswhich,
unlike a generic character for titles, paying
particular attention to the perceptive,
visibility and legibility aspects to assure its
fruition.
The aspects of systemic planning will be as
important, because the system of signs
constituted by the character could have a
appropriate formal coherence quality
functional to its legibility.
Articolazione delle attività didattiche
Il lavoro di laboratorio sarà integrato da
una serie di lezioni teoriche relative a
diversi aspetti della progettazione
tipografica, della sua storia e delle sue
applicazioni nella comunicazione:
• la tipografia a base calligrafica, in
particolare quella quattro-cinquecentesca;
• l’emancipazione dalla calligrafia e la
scientifizzazione della tipografia, in
particolare il caso del Romain du Roi;
• l’evoluzione dall’incisione manuale dei
punzoni a quella realizzata con il pantografo;
• usi editoriali della tipografia a piombo;
• i limiti della tipografia razionalista;
• la progettazione al computer;
• l’integrazione del carattere tipografico
nella grafica contemporanea;
• prospettive di scrittura non tipografica al
computer.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons will be related to
different aspects of the typographic design,
its history and its applications in
communication, as follows:
• typography with a handwriting base,
particularly that of the fifth to sixteenthcentury;
• the emancipation from calligraphy and
the science of typography, particularly the
case of the Romain du Roi;
• the evolution from manual incision with
punches to incision realized with the
pantograph;
• editing with lead typography;
• the limits of rationalist typography;
• computer graphic design;
• the integration of the typographical
character in contemporary graphics;
• perspectives of non typographical writing
for the computer.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame finale consisterà nella
presentazione di testi composti nel
carattere progettato, e nella loro
discussione e valutazione.
Storia delle arti decorative e
industriali 2/II
History of Decorative and
Industrial Arts 2/II
Icar 18-5 cfu
2° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica II:
Storia delle forme del prodotto industriale:
• Icar 18, Storia dell’architettura
• L-Art 02, Storia dell’arte moderna
• L-Art 03, Storia dell’arte contemporanea
Alessandra Scarcelli
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi
conoscitivi e gli strumenti critici per la
comprensione della storia dei processi
artistici e industriali in Italia nel XX secolo.
Il processo di trasformazione delle tecniche
industriali, del gusto e delle teorie
progettuali in Italia nel Novecento verrà
analizzato utilizzando come strumento di
lavoro le riviste di settore quali Architettura
e Arti Decorative, La Casa Bella, Domus,
Emporium e a partire dalle esposizioni di
arti decorative e design quali la Biennale di
Monza e la Triennale di Milano.
Aims and contents
The aim of the course is to provide
students cognitive elements and critical
tools for the comprehension of the history
of artistic and industrial processes in Italy,
during the XX century.
The process of transformation of the
industrial techniques, of the taste and of
design theories in Italy during the XX
century will be analyzed using as a working
tool reviews such as Architettura e Arti
Decorative, La Casa Bella, Domus,
Emporium plus exhibitions of decorative
arts and design such as the Biennale di
Monza and the Triennale di Milano.
Articolazione delle attività didattiche
L’attività del corso è articolata in tre
periodi, ognuno dei quali fondato su di un
ciclo omogeneo di lezioni e seminari:
1. Il novecento e l’industria delle arti
decorative
-Le arti decorative al tempo
dell’Esposizione di Parigi del 1925
-Il Novecento: design e arti decorative in
Italia
-Grafica e comunicazione visiva nel XX
secolo
2. Il razionalismo e la pretesa di
industrializzazione
-L’influenza delle teorie artistiche e
architettoniche internazionali sul panorama
italiano
-Le triennali di Monza e di Milano e il
design in Italia negli anni ‘40
-L’industrializzazione in Italia e lo sviluppo
del design nel periodo razionalista
3. Il dopoguerra e lo sviluppo industriale
-Il dopoguerra
-Gli anni ’60 e il nuovo design italiano
-Il design italiano negli anni ’80 e ‘90
Alla fine di ciascun ciclo è previsto un ex
tempore di sintesi critica dei temi trattati
consistente nella redazione di una scheda
critica relativa a un prodotto industriale, di
arredo o di grafica, di cui saranno messi in
evidenza i caratteri morfologici e linguistici
in relazione al contesto storico in cui è
stato progettato.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Periodi didattici
L’attività del corso sarà scandita in tre
periodi:
Ciascun periodo è caratterizzato da cicli di
lezioni omogenee e scandito da una
esercitazione ex tempore di sintesi critica
dei temi trattati.
Coordinamento con altri corsi
Le tematiche del corso sono finalizzate a
rendere l’azione didattica più efficace per
lo sviluppo del tema d’anno dei laboratori.
Modalità d’esame
L’esame è individuale, e consiste in un
colloquio sui temi trattati nelle lezioni.
Oltre ai libri in bibliografia, ogni studente
dovrà elaborare le schede critiche
impostate durante l’ex tempore. Le schede
dovranno contenere notizie storiche e
notizie tecniche in relazione agli oggetti
presi in esame.
Economia ed organizzazione aziendale
Economy and Business Organization
Ing-Ind 35-5 cfu
2° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica V:
Economia, legislazione, e gestione del
prodotto industriale:
• Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale
Fulvio Iavernaro
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso intende fornire nozioni
fondamentali di gestione aziendale (con
cenni a tutte le principali funzioni), di
organizzazione formale, di contabilità
generale ed industriale, di tecniche per la
valutazione degli investimenti e per la
programmazione ed il controllo dei lavori.
Lo studente acquisirà le principali
conoscenze teoriche su tali argomenti,
imparando a comprendere i più importanti
fenomeni economici, ad interpretare e
progettare l’organizzazione di una impresa,
a leggerne il bilancio, a programmare
attività produttive, ed a valutare-in termini
di analisi marginale-la convenienza di
investimenti alternativi.
Il programma sintetico del corso è:
• Misurazione e valutazione dei risultati,
• Analisi di convenienza economica degli
investimenti,
• La gestione dei grandi progetti per
commessa,
• L’organizzazione dell’impresa.
Aims and contents
The course provides fundamental notions
of business management (with all the
principal functions), formal organization,
general and industrial accounting,
techniques for the evaluation of investment
and for the planning and control of
projects. The student will acquire the
principal theoretical knowledge on such
matters, learning to understand the most
important economic phenomena, to
interpret and plan the organization of an
enterprise, to read its budget, to program
productive activity, and to appraise - in
terms of marginal analysis - the
convenience of alternative investments.
The program of the course is:
• Measurement and evaluation of the
results,
• Analysis of economic convenience of the
investments,
• The management of great projects to
order,
• The organization of the enterprise.
4
4.1 I regolamenti didattici della Facoltà
Articulation of the educational activities
The educational activity is articulated into
three main periods, each one characterized
by a group of homogeneous lectures and
seminars:
1. The Italian Novecento and the industry of
decorative arts
-Decorative Arts at the time of the Exposition
of Paris in 1925
-Novecento: design and decorative arts in
Italy
-Graphic and visual communication during
the XX century
2. The Italian Rationalism and the pretension
of industrialization
-The influence of the international artistic and
architectural theories on the Italian scene
-The Triennale di Monza and the Triennale di
Milano: design in Italy in the ‘40s
-Industrialization in Italy and the
development of design during the
Rationalism
3. The post-war period and the
industrialization
-The post-war period
-’60 and the new Italian design
-Italian design during the ’80s and ‘90s
At the end of each period an ex tempore of
critical synthesis of the main arguments is
expected, consisting in a critical record on a
product of industrial, graphic or interior
design. These records will point out
morphological and linguistic characters of
products related to the historical context in
which these were designed.
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons and practical exercises
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in una prova orale;
sono previste due prove scritte di verifica
intermedia, facoltative.
141
4.3.22 Progetti didattici
3° anno
4. I regolamenti didattici
4
142
• Laboratorio di sintesi finale in Disegno
industriale
• Laboratorio di sintesi finale in
Arredamento
• Laboratorio di sintesi finale in
Progettazione grafica
• Marketing industriale
• Tecniche ingegneristiche - primo modulo
• Gestione dell’innovazione e del prodotto
• Tecniche ingegneristiche - secondo
modulo
Laboratorio di sintesi finale in Disegno
industriale
Industrial Design Final Synthesis Studio
LSF DI-35 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Roberto Perris
Disegno industriale 3 (Icar 13-27,5 cfu)
Massimiliano Reina
Disegno 3A (Icar 17-7,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è rivolto agli studenti che hanno
scelto di laurearsi nell’indirizzo di Disegno
industriale. I suoi ambiti problematici
essenziali e, in qualche misura, correlati
sono:
• la dilatazione smisurata dei territori del
design: “di tutto e per tutti;
• la complessità dei processi produttivi e
del progetto, provocata dalla
globalizzazione della produzione e del
mercato.
Aims and contents
The course is for the students who decided
to graduate in “industrial design”and
covers:
• the immoderate expansion of the
territories of the design of everything and
for everybody;
• the complexity of production processes and
of the project, deriving from the globalization
of production and the market.
Articolazione delle attività didattiche
Le lezioni analizzeranno l’evoluzione
recente delle attività di design e ne
illustreranno casistiche significative per
quanto attiene alle innovazione delle
strumentazioni di progetto e di controllo
del processo produttivo. I principali
argomenti saranno:
• le nuove frontiere del design;
• complessità dei processi produttivi;
• complessità delle implicazioni ambientali
della produzione;
• complessità del progetto;
• utente e complessità.
Il progetto per la tesi di laurea affronterà
temi differenziati, selezionati
congiuntamente da docenti e studenti tra le
più significative applicazioni.
Articulation of the educational activities
The lessons analyse the recent evolution of
design activities and illustrate meaningful
case studies regarding the innovation of
the project and the control of production.
The main contents are the following:
• new frontiers of design;
• complexity of production processes;
• complexity of the environmental
implications of production;
• complexity of the project;
• consumer and complexity.
The project for the degree thesis will deal
with diversified themes, jointly selected by
teachers and students among the most
meaningful applications.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nelle esercitazioni svolte e nel progetto di
tesi.
Laboratorio di sintesi finale in
Arredamento
Interior Design Final Synthesis Studio
Rossana Carullo
Architettura di interni e arredamento (Icar
16-27,5 cfu)
Rocco Mele
Disegno 3B (Icar 17-7,5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso è per quegli studenti che hanno
deciso di laurearsi nell’indirizzo di
Arredamento. Esso si propone di condurre
lo studente ad una matura e completa
definizione del progetto del prodotto
d’arredo capace di confrontarsi con il
contesto culturale figurativo e produttivo
esterno.
Apprendendo la modellazione informatica
tridimensionale lo studente giungerà al
pieno controllo delle tecniche di gestione
digitale della fase produttiva (tecniche cadcam; rapid prototyping) e quindi alla
definizione del prototipo del proprio
progetto.
Come tema d’anno si propone da un lato
quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto
d’arredo fortemente legato al contesto
produttivo del territorio pugliese; dall’altro
si propone quello del
“design navale”, relativamente agli interni.
Articolazione delle attività didattiche
Lezioni e seminari di carattere teorico e
applicativo sui caratteri formali, tecnologici
e produttivi dei due temi d’anno.
Esercizio del progetto, come momento di
applicazione e verifica dell’acquisizione dei
fondamenti teorici e tecnici
dell’arredamento.
Articulation of the educational activities
Lessons and seminars on the formal,
technological and production
characteristics of the two themes of the
year;
Development of the project, as a process of
application and verification of the
theoretical and technical basis of interior
design.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma e-learning entro i primi
dieci giorni dall’inizio dei corsi.
Laboratorio di sintesi finale
in Progettazione grafica
Graphic design final synthesis studio
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nelle esercitazioni svolte e nel progetto di
tesi.
LSF PG-35 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Nino Perrone
Progettazione grafica 3 (Icar 13-17,5 cfu)
Michele Colonna
Progettazione grafica 3 (Icar 13-17,5cfu)
Vincenzo Schiraldi
Disegno 3C (Icar 17-7,5 cfu)
Maria Rosaria Digregorio
Tirocinio di progettazione grafica 3C (Icar
17-5 cfu)
Finalità e contenuti disciplinari
Tema del laboratorio sarà la progettazione
dell’immagine coordinata.
Gli studenti, in una prima fase, si
impegneranno sugli aspetti complessivi del
problema progettuale, identificando gli
elementi in grado di assicurare all’identità
visiva coerenza e riconoscibilità, strategie
generali di comunicazione, scelte tra
approccio hard e approccio soft.
In una seconda fase gli studenti
affronteranno operativamente i diversi
comparti progettuali: marchio e logotipo,
carattere tipografico istituzionale, sito web,
stampati per corrispondenza, linee
editoriali, diagrammi e rappresentazioni
sintetiche, segnaletica interna ed esterna,
cartografie, poster promozionali, packaging
4
4.3.22 Progetti didattici 3° anno
LSF A-35 cfu
3° anno / corso annuale
Area didattica I:
Progetto del prodotto industriale:
• Icar 13, Disegno industriale
• Icar 16, Architettura degli interni
Aims and contents
The course is for students who have
decided to graduate in “interior design”. It
leads them to a mature and complete
definition of the furnishing product project,
to be compared with the figurative and
cultural production context.
By learning three-dimensional computer
modelling, the students will reach full
control of the techniques of digital
management of the production phase
(technical cad-cam; rapid prototyping) and
therefore to the definition of the prototype
of their own projects.
The One of the design problems of the year
is an upholstered divan and armchair as a
furnishing product strongly connected to
the production context of Puglia and the
other is a “nautical design”, relative to the
interior of a boat.
143
4. I regolamenti didattici
4
144
ecc.
Aims and contents
The course is for the students who have
decided to graduate in “graphic design”.
The design problem of the year is the
production of a “coordinated image”.
The students, in the first phase, focus on
the general aspects of the design problem,
identifying different elements able to
assure the coherence and recognizability of
the visual identity for general strategies of
communication, the choices between a
hard and a soft approach, etc.
In the second phase the students
operationally face the different planning
areas: mark and logotype, institutional
typographical character, web site, printed
for correspondence, publishing lines,
diagrams and synthetic representations,
interior and external signs, cartography,
promotional posters, packaging etc.
Articolazione delle attività didattiche
Il lavoro di laboratorio sarà integrato da
una serie di lezioni teoriche relative a
diversi aspetti della progettazione
d’immagine, della sua storia e delle sue
applicazioni:
• l’identity pubblica e privata da Behrens e
Johnston ai giorni d’oggi;
• i limiti dell’approccio tardorazionalista;
• evoluzione della progettazione editoriale;
• la comunicazione nel web;
• scuole dell’illustrazione e del manifesto;
• rappresentazioni della realtà;
• la fotografia oggi;
• problematiche del colore;
• ergonomia della comunicazione e aspetti
neurologici;
• prospettive: il progettista grafico come
regista dell’identity
Articulation of the educational activities
In addition to the development of the
project, the course includes a series of
theoretical lessons related to different
aspects of image design, its history and
applications:
• public and private identity from Behrens
and Johnston to the present;
• limits of late-rationalist approach “laterationalist”;
• the evolution of publishing design;
• communication through the web;
• illustration and manifesto schools;
• representations of reality;
• photography today;
• problems of colour;
• ergonomics of communication and
neurological aspects;
• perspectives: the graphic designer as a
director of identity
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nelle esercitazioni svolte e nel progetto di
tesi.
Marketing industriale
Industrial Marketing
Ing-Ind 35-5 cfu
3° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica V:
Economia, legislazione, e gestione del
prodotto industriale:
• Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale
Michele Gorgoglione
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso tratta i principali temi relativi al
marketing. I principali argomenti trattati
sono i seguenti: l’analisi del
comportamento del consumatore, la
segmentazione, la definizione dei mercati
obiettivo, il posizionamento, le principali
decisioni di marketing (prodotto, prezzo e
comunicazione.) Il corso prevede lezioni
teoriche ed esercitazioni anche attraverso
l’uso di software di analisi.
Articolazione delle attività didattiche
Introduzione al marketing strategico:
- pianificazione strategica a livello
corporate
Analisi delle opportunità di marketing:
- il comportamento dei consumatori
Definizione dei mercati obiettivo:
- segmentazione
- tecniche di clustering
- targeting
- posizionamento
- factor analysis e rappresentazione del
posizionamento
Sviluppo di nuovi prodotti :
- generazione dell’idea: creatività e
marketing
- modello del ciclo di vita del prodotto.
Decisioni e attuazione delle strategie di
marketing:
- prezzo
- prodotto
- comunicazione.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono
obbligatoriamente sulla piattaforma
entro i primi dieci giorni dall’inizio dei
corsi.
Modalità d’esame
L’esame finale consiste in due prove
d’esonero scritte o in alternativa una
prova orale sugli argomenti teorici
trattati nel corso. È possibile discutere
una esercitazione, da concordare con il
docente, elaborata in forma di slide.
Tecniche ingegneristiche - primo modulo
Engineering Techniques -first module
Luigi Tricarico
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso ha come obiettivo quello di
descrivere i principi teorici di base, le
prestazioni e le principali applicazioni dei
processi di trasformazione della materia
prima indefinita in semilavorati ed in
prodotti finiti. Dopo alcuni elementi sulla
rappresentazione grafica e definizione
geometrica del prodotto da fabbricare, il
corso affronta lo studio delle fasi
fondamentali della produzione meccanica,
dalle tecniche di fabbricazione del greggio
(lavorazioni per fusione, per deformazione
plastica, saldatura) alle lavorazioni alle
macchine utensili ed alla loro automazione
ed infine alle tecniche innovative di
prototipazione e attrezzaggio rapido.
Aims and contents
The course objective is to describe the
basic theoretical principles, the
performance and the principal applications
of processes of transformation of the
indefinite first
subject in semi-worked and in finished
Articolazione delle attività didattiche
Rappresentazione grafica e definizione
geometrica del prodotto da fabbricare.
Procedimenti di fabbricazione per fusione.
Procedimenti di fabbricazione per
deformazione plastica. I processi di
saldatura e taglio.
Lavorazioni per asportazione di truciolo.
L’automazione delle macchine utensili e la
sua evoluzione: L’automazione dei processi
di lavorazione; Macchine utensili a
controllo numerico e centri di lavoro; La
programmazione delle macchine a controllo
numerico; Integrazione CAD/CAM in
operazioni di tornitura, fresatura e foratura.
La prototipazione rapida: Principi generali e
definizioni; tipologia di prototipi; il ciclo
della prototipazione rapida; classificazione
delle tecniche di prototipazione rapida in
base ai materiali utilizzati; tecniche di
attrezzaggio rapido.
Articulation of didactic activities
Graphic representation and geometric
definition of the product to be manufactured.
Manufacturing Procedures for fusion.
Manufacturing Procedures for plastic
deformation.
The processes of welding and cutting.
Techniques for removal of shavings.
The automation of tools and their evolution:
The automation of manufacturing processes;
numerical control tools and work centres;
The planning of numerical control machines;
Integration of CAD/CAM in operations of
turning, milling and perforation.
Rapid prototyping: principles and
definitions; typology of prototypes; the cycle
of rapid prototyping; classification of the
techniques of rapid prototyping related to
the materials used; techniques of rapid
equipment.
Tecniche ingegneristiche - secondo
modulo
Engineering Techniques - second module
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Finalità e contenuti disciplinari
Il corso intende fornire quegli elementi di
base per lo sviluppo e la corretta
progettazione meccanica di componenti
industriali (industrial design and
development).
I principali argomenti sono:
• Statica dei continui
• Meccanica dei Materiali
• Meccanica Sperimentale
• Elementi di Progettazione Meccanica
Aims and contents
The course provides the basic elements for
the development and correct mechanical
design of industrial components (industrial
design and development).
The main contents are the following:
• Statics of continuity
• Material mechanics
• Experimental mechanics
• Elements of mechanical design
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni teoriche,
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nel progetto finale.
Ing-Ind 16-5 cfu
3° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica IV:
Realizzazione del prodotto industriale:
• Mat. 08 Analisi numerica
• Icar 08, Scienza delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Ing-Ind 14, Progettazione meccanica e
Costruzione di macchine
Carmine Pappalettere
4
4.3.22 Progetti didattici 3° anno
Ing-Ind 16-5 cfu
3° anno / corso semestrale (I semestre)
Area didattica IV:
Realizzazione del prodotto industriale:
• Mat. 08 Analisi numerica
• Icar 08, Scienza delle costruzioni
• Icar 12, Tecnologia dell’architettura
• Ing-Ind 16, Tecnologie e sistemi di
lavorazione
products. After some elements on the
graphic representation and geometric
definition of the product to be
manufactured, the course concerns the
study of the fundamental phases of
mechanical production, from the
techniques of manufacture of raw materials
(techniques for fusion, plastic deformation,
welding) to the production of automotive
parts and to its automation and finally the
innovative techniques of prototype and
rapid equipment.
145
esercitazioni pratiche, attività di laboratorio
e visite, nonché lo sviluppo di un progetto.
Articulation of the didactic activities
The course provides theoretical lessons,
practical exercises, studio activities and
visits, as well as the development of a
project.
4. I regolamenti didattici
4
146
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame si baserà sulla valutazione del
grado di conoscenza raggiunto dallo
studente in merito ai temi trattati nel corso,
e sulla valutazione del grado di interesse,
di competenza e di compiutezza riscontrati
nel progetto finale.
Gestione dell’innovazione e del prodotto
Innovation and Product Management
Ing-Ind 35-5 cfu
3° anno / corso semestrale (II semestre)
Area didattica V:
Economia, legislazione, e gestione del
prodotto industriale:
• Ing-Ind 35, Ingegneria economicogestionale
Gabriele Zito
Finalità e contenuti disciplinari
I principali temi del corso sono i seguenti:
a) Introduzione al Project Management:
• Progetti di innovazione
• Contesto
• Processi
• Organizzazione
b) Tecniche di programmazione temporale
dei progetti:
• Diagramma di Gantt
• Tecniche reticolari: CPM e PERT
c) Tecniche di gestione economica dei
progetti:
• Budget di commessa
• Curve di costo
d)Cenni sul software “Microsoft Project”
e)Project work
Aims and contents
Principal themes of the course:
a)Introduction to Project Management:
• Innovation Projects
• Context
• Processes
• Organization
b)Techniques of temporal planning of
projects:
• Diagram of Gantt
• Network techniques: CPM and PERT
c)Techniques of economic management of
projects:
• Budget of order
• Cost curves
d)Notes on the software “Microsoft
Project”
e)Project work.
Articolazione delle attività didattiche
Il corso prevede lezioni teoriche e la
discussione di casi di studio.
Articulation of the educational activities
Theoretical lessons and case study
discussions are planned.
Iscrizione al corso
Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente
sulla piattaforma entro i primi dieci giorni
dall’inizio dei corsi.
Modalità d’esame
L’esame consiste in una prova orale e si
baserà sulla valutazione del grado di
conoscenza raggiunto dallo studente in
merito ai temi trattati nel corso.
5. Relazioni internazionali
5.1 Programma Socrates / Azione Erasmus
5.2 Accordi internazionali
5.1 Programma Socrates
Azione Erasmus
5. Relazioni internazionali
5
148
Il Politecnico di Bari, all’interno del
Programma di Istruzione Socrates/
Erasmus dell’Unione Europea, bandisce
borse per incentivare la mobilità
studentesca interuniversitaria in Europa.
Il Programma Socrates/Erasmus favorisce
flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in
entrata che in uscita. Esso consente agli
studenti di svolgere una parte del
curriculum accademico presso le Università
consorziate, dove possono seguire corsi e
sostenere esami.
Mobilità studenti in uscita
Possono presentare domanda gli studenti,
specializzandi e dottorandi, cittadini di uno
stato membro dell’Unione Europea iscritti
nel Corso di Laurea Specialistica in
Architettura o nel Corso di Laurea in
Disegno industriale del Politecnico di Bari e
con residenza permanente in Italia, a
condizione di non aver mai usufruito di una
borsa Socrates/Erasmus e di non usufruire
contemporaneamente di altre borse
finanziate dalla UE (1)
Il soggiorno all’estero degli studenti
assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel
periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il
30 settembre 2009.
La domanda deve essere effettuata con
registrazione on line entro e non oltre le
ore 14:00 del trentesimo giorno successivo
a quello di emanazione del Decreto
Rettorale relativo al Bando di concorso
Erasmus. In particolare, per quanto attiene
al Corso di Laurea specialistica in
Architettura, è consentita la partecipazione
a partire dal terzo anno di corso.
Condizioni necessarie sono:
• avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo;
• avere sostenuto almeno il Laboratorio 3°
di Progettazione architettonica.
La selezione degli studenti viene effettuata
dalla Commissione Socrates della FdA, che
redigerà una graduatoria di merito sulla
base dei seguenti criteri:
• numero dei crediti acquisiti, media dei
voti riportati, durata degli studi;
• conoscenza della lingua del Paese nel
quale lo studente intende recarsi;
• motivazione dello studente a svolgere la
borsa.
Gli studenti selezionati dovranno definire,
coadiuvati dal Coordinatore accademico (2)
e con il supporto del collaboratore
amministrativo, il percorso formativo da
seguire all’estero, formalizzandolo
attraverso un Learning Agreement. Tale
piano di studio sarà sottoposto
all’approvazione del Consiglio Unitario di
Classe che stabilisce le equivalenze dei
corsi e dei rispettivi crediti.
Regolamento didattico
Il Regolamento Didattico della FdA prevede
il riconoscimento dei programmi di studio e
degli esami sostenuti all’estero
(Regolamento didattico della FdA, punto
3.3.10), sulla base di una normativa
approvata dal Senato Accademico (cfr. il
D.R. n. 461 del 28.8.2003, Art. 16).
Al termine del periodo di studio all’estero,
un certificato (Transcript of Records)
rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà
l’effettivo svolgimento del programma
convenuto e i risultati conseguiti dallo
studente.
Mobilità studenti in entrata
Le sedi straniere consorziate con il
Politecnico di Bari, dovranno inviare
all’Ufficio Scambi Internazionali le
domande di mobilità degli studenti in
entrata e le corrispondenti proposte di
Learning Agreement, da sottoporre
all’approvazione del Coordinatore Eramus
della FdA.
Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi
e gli esami presso La Facoltà di Architettura
secondo quanto riportato nel Learning
Agreement. Il voto d’esame è riportato dal
docente della materia su un libretto fornito
dalla Segreteria Studenti e sullo statino.
Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio
Scambi Internazionali provvede a redigere
il Transcript of Records, che è consegnato
allo studente o inviato alla sede straniera
di appartenenza.
Note
1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno
essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie
presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun
pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante.
L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento
di modesti contributi per costi quali assicurazioni,
sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari.
2 Il Coordinatore Erasmus per la Facoltà di Architettura
è la prof. Anna Bruna Menghini; il collaboratore
amministrativo è la dott.ssa Maria Fanelli (m.fanelli@
poliba.it)
5.2 Accordi internazionali
48&%&/
'*/-"/%
/PSXFHJBO
6OJWFSTJUZ
PG4DJFODF
BOE5FDIOPMPHZ
5SPOEIFJN
/038":
)FMTJOLJ
6OJWFSTJUZ
PG5FDOPMPHZ
%FQBSUFNFOU
PG"SDIJUFDUVSF
&450/*"
-"57*"
3644*"
-*5)6"/*"
6OJWFSTJUZ
PG.BSZMBOE
*3&-"/%
5
%&/."3,
6OJWFSTJUZ
PG.BODIFTUFS
6OJWFSTJUZ
PG-JWFSQPPM
/&5)&3-"/%4
6,
10-"/%
-POEPO
4PVUI#BOL
6OJWFSTJUZ
#:&-"364
,BUIPMJFLF
6OJWFSTJUFJU
*OTUJUVU4VQFSJFVS -FVWFO
Eµ"SDIJUFDUVSF
6OJWFSTJUo
#SBOEFOCVSHJTDIF
EF#SVYFMMFT
EF-JFHF
5FDIOJTDIF
-B$BNCSF
3IFJOJTDI8FTUGBMJTDIF 6OJWFSTJUjU
#&-(*6.
5FDIOJTDIF)PDITDIVMF $PUUCVT
-69
"BDIFO
cDPMF
…cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF
$;&$) 6OJWFSTJUBU
Eµ"SDIJUFDUVSF
EF1BSJT#FMMFWJMMF
4-07",*"
6OJWFSTJUBU
GS"OHFXBOEUF
EF7FSTBJMMFT
…cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF
4UVUUHBSU
,VOTU
EF1BSJT-B7JMMFUUF
#VEBQFTUJ
…cDPMFEµ"SDIJUFDUVSF 'BDIIPDITIVMF
.VT[BLJ
"6453*"
1BSJT.BMBRVBJT
-JFDIUFOTUFJO
cT(B[EBTgHUVEPNgOZJ
&HZFUoN
5FDIOJTDIF
48*5;&3-"/%
6OJWFSTJUBU
)6/("3:
(SB[
cDPMF
Eµ"SDIJUFDUVSF
"SIJUFLUPOTLJ
EF-ZPO
GBLVMUFU4WFVDJMJDUB
cDPMF
V;BHSFCV
cDPMF Eµ"SDIJUFDUVSF
;BHBCSJB
4-07&/*"
Eµ"SDIJUFDUVSF EF(SFOPCMF
#04/*"
EV-BOHVFEPD
cDPMF
4&3#*"
3PVJTTJMMPO
$30"5*"
Eµ"SDIJUFDUVSF
EF.BSTJMMF
"/%033"
(&3."/:
6,3"*/&
.0-%07"
'3"/$&
30."/*"
6OJWFSTJEBE
&TDVFMB
MB$PSVOB
5nDOJDB4VQFSJPS
EF"SRVJUFDUVSB
1BNQMPOB
6OJWFSTJEBEF
EP1PSUP
'BDVMEBEF
EF"SRVJUFDUVSB
&TDVFMB
5nDOJDB4VQFSJPS
EF"SRVJUFDUVSB
EF.BESJE
6OJWFSTJEBEF
6OJWFSTJEBE
5FDOJDB%F-JTCPB
1PMJUoDOJDB
'BDVMEBEF
EF7BMoODJB
EF"SRVJUFDUVSB
$034*$"
&TDVFMB
5nDOJDB4VQFSJPS
EF"SRVJUFDUVSB
EF(SBOBEB
cDPMF/BUJPOBMF
Eµ"SDIJUFDUVSF
EJ3BCBU
.0/5&/&(30
."$&%0/*"
4"3%*/*"
#"-&"3*$
*4-"/%4
*OTUJUVU
Eµ"SDIJUFDUVSF
EFMµ6OJWFSTJUn
EF#MJEB
"-#"/*"
…6OJWFSTJUn
-B;JUPOOB*EJ5VOJTJ
…cDPMF/BUJPOBMF
Eµ"SDIJUFDUVSF
FUEµ6SCBOJTNF 4*$*-:
&/"6
6OJWFSTJUn
EF/PWFNCSF
B$BSUIBHF
*TUBOCVM
5FLOJL
6OJWFSTJUFTJ
563,&:
5FDIOPMPHJDBM
&EVDBUJPOBMM
*OTUJUVUF
PG1BUSB
4:3*"
$:1364
."-5"
6OJWFSTJUZ
PG.BMUB
-&#"/0/
6OJWFSTJUZ
PG%BNBTDVT
*3"2
#JS[FJU6OJWFSTJUZ
*43"&-
56/*4*"
"DDPSEJDVMUVSBMJ
*3"/
.JEEMF&BTU
5FDIOJDBM6OJWFSTJUZ
"OLBSB
(3&&$&
.030$$0
"DDPSEJ&SBTNVT
";&3#"*+"/
"3.&/*"
1PMZUFDOJDBM
6OJWFSTJUZ#VM
%FTINPSFUF,PNCJU
%FNPDSJUVT
5JSBOB
6OJWFSTJUZ
PG5ISBDF
"SJTUPUMF
6OJWFSTJUZ
PG5IFTTBMPOJLJ
#"3*
41"*/
&TDVFMB
5nDOJDB4VQFSJPS
EF"SRVJUFDUVSB
EF4FWJMMB
#6-("3*"
*5"-:
10356("-
(&03(*"
5.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 5.2 Accordi internazionali
*TUJUVUP
4VQFSJPS
1PMJUFDOJDP
²+PTo"OUPOJP
&DIFWFSSJB³
EJ-B)BCBOB
4BNBSLBOE
4UBUF"SDIJUFDUVSBM
BOE$JWJM&OHJOFFSJOH
*OTUJUVUF
)BOPJ
"SDIJUFDUVSBM
6OJWFSTJUZ
)"6
4DIPPM
PG"SDIJUFDUVSF
$FOUSFGPS
&OWJSPNFOUBM
1MBOOJOHBOE
5FDIOPMPHZ
$&15
EJ"INFEBCBE
"-(&3*"
6OJWFSTJUh
EJ"NNBO
+03%"/
-*#:"
&(:15
*OUFSOBUJPOBM
6OJWFSTJUZ
PG$BJSP
4"6%*"3"#*"
149
6. Post Lauream
6.1.
Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica per i paesi del Mediterraneo (X)
Regolamento didattico per l’A.A. 2008/2009
6.1.1 Caratteri generali
6.1.2 Architettura Didattica
6.1.3 I curricula Specialistici
6.1.4 Il collegio dei Docenti
6.1.5 Il regolamento interno
6.2 Borse di perfezionamento
6.3 Borse per l’estero
6.4 Post dottorato
6.5 Esami di Stato
6.1. Dottorato di Ricerca in
Progettazione architettonica
per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per l’A.A.
2007/2008, (X) (XXIV ciclo)
6. Post Lauream
6
Il corso di Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” è stato istituito ed attivato nell’A.
A. 1999-2000, in corrispondenza del XV
ciclo. Precedentemente la Facoltà aderiva,
dal 1992 (VI ciclo) come sede consorziata,
al Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica con sede amministrativa
nell’Università degli Studi di Palermo (altre
sedi consorziate: Università di Reggio Calabria; Università di Napoli “Federico II”)
6.1.1 Caratteri generali
Requisiti indispensabili di partecipazione al
corso:
• Laurea quinquennale in Architettura
(classe delle lauree: 4/S), e titoli
accademici (europei, americani, ecc...)
equipollenti;
• Frequenza quotidiana obbligatoria alle
attività del Dottorato;
• Conoscenza obbligatoria della lingua
inglese;
Titolo che si consegue al termine del ciclo
Dottore di Ricerca in Progettazione
Architettonica per i paesi del Mediterraneo
152
Area disciplinare e settori scientificodisciplinari di riferimento
Area 08, Ingegneria Civile e Architettura
(ICAR ):
• ICAR 14, Composizione architettonica e
urbana;
• ICAR 15, Architettura del paesaggio;
• ICAR 16, Arredamento e architettura degli
interni;
• ICAR 18, Storia dell’architettura antica.
Tematica generale
Il DR in “Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo” ha come obiettivi
principali:
• l’alta formazione nell’ambito degli specifici
settori scientifico-disciplinari del DR;
• il conseguente organico sviluppo delle
tematiche e dei temi di ricerca svolti dal
Collegio dei docenti sia in gruppi che
individualmente sia nel Dipartimento ICAR
che nel Corso di laurea in Architettura.
Curricula specialistici
Lo studio dei caratteri, dei temi e delle
problematiche attuali dell’architettura della
regione mediterranea a carattere plasticomurario fa riferimento a due specifici, ma al
contempo strettamente interrelati, percorsi
didattici e di ricerca, i cui caratteri distintivi
dei due percorsi curriculari sono :
• la ricerca sul progetto di architettura come
elemento di continuità e visione globale;
• lo studio della storia delle trasformazioni
dell’architettura della città e del territorio
in quanto insieme unitario costituente il
paesaggio antropico;
• il presupposto teorico e metodologico
dell’unità scalare di architettura, città e
territorio.
1 Architetture e citta’ di pietra
curriculum prevalentemente incentrato:
• sulla formazione di un architetto specialista nel progetto e nel restauro di architetture a carattere prevalentemente murario, e in particolare in pietra da taglio;
• sulla formazione di un architetto specialista nell’analisi e nel restauro urbano di città storiche a carattere prevalentemente murario;
• sulla formazione dell’architetto-
archeologo;
2 Habitat e architettura del paesaggio mediterraneo
curriculum prevalentemente incentrato:
• sulla formazione di un architetto specialista nella lettura e nell’analisi di territori e paesaggi mediterranei;
• sulla formazione di un architetto specialista nello studio dei processi di trasformazione urbana e territoriale.
6.1.2 Architettura didattica
Articolazione del processo formativo
La formazione del Dottore di Ricerca in
“Progettazione Architettonica per i Paesi
del Mediterraneo”
avviene attraverso l’esercizio di tre distinte
(ma al tempo stesso strettamente
interrelate) attività, che si svolgono
sincronicamente lungo l’arco complessivo
dei tre anni di corso:
D- attività didattiche (alcuni segmenti o
moduli possono essere svolti in comune
con il corso di laurea)
T- attività di tirocinio interno /esterno
R- attività di ricerca
Questi segmenti formativi, volti alla
acquisizione delle competenze necessarie
per esercitare attività di ricerca di alta
qualificazione, si sviluppano attraverso la
pratica:
• del sapere (attività didattiche);
• del saper fare (tirocinio);
• della attività di ricerca.
Attività didattiche e di tirocinio (sapere e
saper fare)
L’acquisizione del sapere avviene
attraverso la frequenza di lezioni e seminari
(anche organizzati in moduli didattici).
L’acquisizione del saper fare avviene
attraverso:
• un tirocinio interno, basato sulla
frequenza di esercitazioni, stages ecc. e
sulla partecipazione ai programmi di
ricerca e ai progetti d’architettura che
vedono coinvolti in prima persona i
componenti del Collegio dei Docenti;
• un tirocinio esterno basato sulla la
frequenza di qualificate strutture
istituzionali e produttive, e rivolto a
specifiche conoscenze pratiche e di
know-how indispensabili per il concreto
svolgimento della attività di ricerca.
D’accordo con il Collegio dei Docenti e
sotto la guida del Coordinatore, ciascun
dottorando predispone un piano di studi
individuale per un totale complessivo di 60
crediti, pari a un anno di corso, equivalente
a 1500 ore (1 credito = 25 ore).
Alla fine del secondo anno di corso, il
dottorando dovrà avere acquisito i 60
crediti corrispondenti al complesso delle
attività didattiche e di tirocinio stabilite per
il suo specifico curriculum.
Strutture operative e scientifiche disponibili
Per le attività didattiche, di studio, di
ricerca il DR dispone:
• di una biblioteca specialistica d’area (la
“Mimar Sinan”), partizione della biblioteca
dipartimentale relativa ai settori Icar 14, 15,
16, 18, di circa 4000 volumi;
• di due laboratori con 12 postazioni di
lavoro completamente informatizzate.
Le riunioni del Collegio e le attività
didattiche ex cathedra si svolgono nella
sala del CdF (50 posti).
Per le attività di tirocinio interno il DR
dispone:
• di un Laboratorio di Progettazione
architettonica assistita (CAD);
• di un Laboratorio di Progettazione
architettonica;
• di un Laboratorio di modellazione cad/
cam e per prototipazione rapida;
Per le attività di tirocinio esterne il DR
dispone: ­di tutte le sedi universitarie,
italiane e straniere, con cui il DR ha
sottoscritto convenzioni di collaborazione
didattica e scientifica; ovvero di Istituzioni,
Enti o Imprese, italiane o straniere, con cui
il Dottorato o il Dipartimento ICAR ha
convenzioni per lo svolgimento di attività di
ricerca.
Dimensionamento del corso
Considerando che ogni ciclo può prevedere
fino a 6 allievi, tutto il corso è
dimensionato su un numero massimo di 18
dottorandi.
Docenti e lingue del DR
Le lezioni sono tenute, oltre che dal
Collegio dei Docenti, anche da professori di
ruolo del Politecnico di Bari e da professori
a contratto, da studiosi (italiani o stranieri)
di chiara fama o da esperti delle differenti
discipline individuate.
La lingua ufficiale del DR è l’italiano; ma le
lezioni possono essere tenute anche in
inglese e francese.
6.1.3 Il collegio dei docenti
Professori ordinari
Claudio D’Amato Guerrieri (Coordinatore)
Attilio Petruccioli
Giorgio Rocco
Professori associati
Michele Beccu
Loredana Ficarelli
Anna Bruna Menghini
Carlo Moccia
Mauro Scionti
Ariella Zattera
6.1.4 Il regolamento interno
Il presente regolamento “interno” trae
origine, in qualità di specificazione:
a) per quanto attiene al suo
funzionamento:
• dal “Regolamento Generale di DR” del
Politecnico di Bari (RGDR), così come
modificato ed approvato con DR n.583
del 07.12.2001;
• dalla “Proposta di istituzione” del DR
in Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo (così come fu
approvata dal Nucleo di Valutazione e
successivamente fatta propria ai fini
istitutivi e attuativi dal Senato
Accademico nell’A.A. 1999-2000);
b) per quanto attiene alla composizione
degli organi collegiali, alla validità delle
adunanze ecc...:
• dallo “Statuto” del Politecnico di Bari.
Tale regolamento interno si è reso
necessario:
• per la specificità didattica e di ricerca
propria dei settori scientifico-disciplinari
della Progettazione architettonica ( ICAR
14, 15, 16, 18);
• per la natura della architettura didattica
così come definita dal Collegio dei docenti.
Per tutto ciò che in esso non è
espressamente contenuto si fa riferimento
al “Regolamento generale di DR” del
Politecnico di Bari.
Il collegio dei docenti
Composizione
(cfr. RGDR art. 6.1.)
Il Collegio dei docenti è costituito da
membri ordinari con diritto di voto, ovvero:
a) i docenti del Politecnico di Bari
appartenenti ai settori scientificodisciplinari ICAR 14 che hanno
promosso l’istituzione del DR e che non
abbiano richiesto di essere sostituiti;
b) docenti del Politecnico di Bari
appartenenti anche ad altri settori
scientifico-disciplinari oltre a ICAR 14
successivamente cooptati. Per quanto
attiene ai ricercatori universitari essi
devono necessariamente essere
“confermati”;
c) studiosi di chiara fama, italiani o
stranieri, successivamente cooptati;
d) esperti qualificati, designati da aziende
o enti esterni, pubblici o privati, che
abbiano messo a disposizione del DR, a
seguito di apposite convenzioni, borse
di studio per la frequenza dei corsi.
Per quanto attiene a c) e d), tali esperti
sono sovrannumerari ovvero, quando
assenti, il loro voto non è determinante ai
fini della formazione:
• di maggioranze assolute (meta’ + 1 dei
voti dei presenti);
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2008 (IX)
Attività di ricerca
Lo svolgimento della attività di ricerca è
volta alla elaborazione di una tesi. La tesi
di ricerca è discussa periodicamente con il
Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto
la guida di uno dei componenti del
Collegio, che svolge le funzioni di tutor.
La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata
dall’originalità dei contributi allo specifico
campo di studi.
Generalmente è previsto un periodo di
perfezionamento all’estero.
Le attività di ricerca individuali dei singoli
dottorandi generalmente iniziano nel
secondo semestre del primo anno di corso;
proseguono in parallelo alle altre attività
durante il secondo anno; e infine occupano
completamente l’intero terzo anno.
Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca
sono quelle messe a disposizione:
• dal Politecnico di Bari;
• dalle Università straniere con cui il
Dottorato di Ricerca ha rapporti di
collaborazione scientifica;
• da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici
o privati, italiani o stranieri, con cui il
Politecnico ha siglato convenzioni per il
Dottorato di Ricerca in Progettazione
architettonica.
153
• di maggioranze qualificate (meta’ + 1 dei
voti degli aventi diritto).
6. Post Lauream
6
Cooptazione
(cfr. RGDR art. 6.2.)
La cooptazione di membri ordinari con
diritto di voto avviene su proposta motivata
di un membro del Collegio.
La deliberazione del Collegio deve essere
assunta all’unanimità, con maggioranze
qualificate.
La deliberazione di integrazione del
Collegio con membri ordinari con diritto di
voto è comunicata al Senato Accademico.
Sostituzione
(cfr. RGDR art. 6.2.)
La sostituzione di membri ordinari con
diritto di voto avviene solo su motivata
richiesta dell’interessato.
La deliberazione del Collegio deve essere
assunta all’unanimità, con maggioranze
qualificate.
La deliberazione di sostituzione di membri
ordinari con diritto di voto è comunicata al
Senato Accademico.
Adunanze
Convocazioni
All’inizio dell’anno accademico il
Coordinatore propone un calendario delle
adunanze, prevedendone almeno una ogni
due mesi. L’approvazione del calendario
vale come convocazione per tutto l’anno.
Validità
Le adunanze sono valide quando è
presente una maggioranza assoluta (meta’
+ 1 degli aventi diritto, con esclusione degli
assenti giustificati).
154
Votazioni
Sono effettuate a scrutinio palese, per
alzata di mano.
Composizione allargata del Collegio
Possono partecipare alle adunanze senza
diritto di voto su proposta del
Coordinatore, o di membri del Collegio che
ne facciano richiesta:
• i dottorandi (anche di altri dottorati);
• i professori ufficiali titolari dei moduli
didattici;
• docenti della facoltà di Architettura;
• assegnisti di ricerca (di norma ICAR 14);
• titolari di borse post-dottorato (di norma
ICAR 14);
• dottori di ricerca.
Il Coordinatore provvede a convocarli
nominalmente in occasione dell’adunanza.
Verbali
Di norma il processo verbale è trascritto dal
membro ordinario più giovane
accademicamente, che funge da segretario
dell’adunanza.
Di norma i verbali sono letti e approvati
seduta stante.
Deliberazioni obbligatorie
Annualmente il Collegio delibera
obbligatoriamente sui seguenti argomenti,
anche in relazione alle scadenze dettate dal
Senato Accademico:
a) Ordine degli studi e manifesto degli
studi:
• definizione delle strategie didattiche
da confermare o da attivare nel
successivo anno accademico;
b) Architettura didattica e calendario
accademico:
nel mese di maggio, in relazione a
ordine e manifesto degli studi, il
Collegio dei docenti mette a punto
l’architettura didattica e definisce il
calendario dell’anno accademico
successivo.
c) Commissione per l’ammissione al corso:
in prossimità del concorso per
l’ammissione al corso di DR, il Collegio
dei Docenti provvede:
• alla designazione del supplente del
coordinatore (cfr. RGDR art. 6.5, lettera a):
di norma esso è scelto fra i professori di
prima e seconda fascia del Collegio, e
non deve essere stato proposto l’anno
precedente;
• alla designazione di “rose” di nomi da
fornire al Rettore (cfr RGDR art. 6.5.
lettera b), relative a:
• cinque membri interni al Collegio;
• cinque membri esterni al Collegio.
Per il membro interno la rosa è
costituita da tre professori e due
ricercatori.
Per il membro esterno la rosa è
costituita da professori di prima o
seconda fascia o da ricercatori del
settore scientifico-disciplinare ICAR 14
di altre Facoltà italiane, generalmente
facenti parte di altri Collegi di DR.
Di tali “rose” non ne fanno parte coloro
che sono stati designati l’anno
precedente.
d) Commissione per l’esame finale di
Dottorato:
in prossimità dell’esame finale per il
rilascio del titolo di DR, il Collegio dei
docenti (cfr. RGDR art. 12. comma 2)
designa nove docenti esterni sulla base
delle competenze scientifiche specifiche
sugli argomenti delle tesi dei dottorandi
iscritti al terzo anno di corso e afferenti
ai settori scientifico-disciplinari dei
relativi curricula. Il Collegio dei docenti
propone, tramite il Coordinatore, i
nominativi dei nove docenti entro
l’ultimo giorno del mese che precede la
fine del corso di Dottorato.
Almeno due componenti devono
appartenere a università, anche
straniere, non partecipanti al Dottorato.
La Commissione può essere integrata
da non più di due esperti appartenenti a
strutture di ricerca pubbliche e private,
anche straniere.
e) Modalità del tutorato e assegnazione
dei tutor ai dottorandi (cfr. RGDR, art.
6.5. lettera c).
L’attività di tutorato nel DR in
“Progettazione architettonica per i
paesi del Mediterraneo” è svolta:
• sia in forma collettiva dal Collegio dei
docenti in apposite sue adunanze;
• che individualmente dai singoli
docenti.
Durante il 1° anno di corso di ciascun
ciclo di dottorato l’azione di tutorato è
prevalentemente svolta dal Collegio nel
suo complesso.
All’inizio del 2° anno di corso di ciascun
ciclo di dottorato il Collegio dei docenti,
di intesa con i dottorandi, provvede ad
assegnare loro il membro del Collegio
che per le sue specifiche competenze
svolgerà nei loro confronti il ruolo di
tutor.
Al tutor interno può affiancarsi, per le
f )
h)
i)
negativamente in corso d’anno l’attività
di profitto dei dottorandi, ovvero in caso
di assenze ingiustificate e prolungate,
delibera, con decisione motivata, sulla
loro esclusione dal corso di DR.
l) Approvazione dell’argomento di tesi di
ricerca (cfr. RGDR art. 6.5., lettera f ).
All’inizio del secondo semestre del
secondo anno di corso il Collegio dei
docenti, assegna in forma definitiva
l’argomento della tesi di ricerca a
ciascuno di essi.
m)Valutazione della tesi ed eventuale
ammissione all’esame finale (cfr RGDR
art. 6.5. lettera g; art. 11.3.).
Nel secondo semestre del terzo anno di
corso i dottorandi consegnano la bozza
finale (è obbligatoria la stesura in
inglese di un abstract per ciascun
paragrafo di ciascun capitolo) della loro
tesi al Collegio dei docenti che si
riunisce quindi per la valutazione di
merito.
In caso di valutazione positiva, da
assumersi all’unanimità, il Collegio
delibera l’ammissione all’esame finale
dei dottorandi che hanno svolto con
profitto la loro attività di ricerca e di
sintesi della stessa, pervenendo a
risultati originali formalizzati.
Il giudizio di ammissione del Collegio
sulla tesi e sull’attività
complessivamente svolta dal
dottorando nei tre anni di corso (da
redigersi entro trenta giorni dalla fine
del corso di dottorato), è allegato alla
stesura finale della tesi.
n) Svolgimento di attività didattiche dei
dottorandi all’interno dei corsi di studio
(cfr. RGDR art.10.5.).
Nei primi due anni di corso il Collegio
dei docenti può deliberare, sulla base
del profitto delle attività didattiche di
tirocinio e di ricerca svolte e con il
consenso degli interessati,
l’affidamento di una limitata attività
didattica, sussidiaria o integrativa di
quella ufficiale, all’interno dei corsi di
competenza del Collegio dei Docenti.
Tale attività rientra nell’attività di
tirocinio interno (addestramento alla
didattica), ed è essenzialmente rivolta
allo svolgimento di lezioni su argomenti
attinenti all’attività di ricerca svolta dai
dottorandi.
Generalmente i corsi di riferimento sono
quelli del 4° anno e i Laboratori di
laurea, nei quali possono svolgere
anche attività di ricerca.
Ammissioni ai corsi
Prova scritta
La prova scritta fa riferimento ai curricula e
alle tematiche di ricerca proprie del
Dottorato in “Progettazione architettonica
per i paesi del Mediterraneo”.
Colloquio
Il colloquio é volto ad accertare:
• l’attitudine del candidato alla ricerca;
• l’esistenza di particolari requisiti, come p.
es. le conoscenze culturali di base per
poter proficuamente affrontare le attività di
studio, tirocinio e ricerca richieste nel corso
di DR;
• l’effettiva conoscenza della lingua
inglese.
Argomenti specifici del colloquio sono:
• il tema svolto;
• il curriculum vitae presentato all’atto
della domanda.
Il colloquio si svolge anche in inglese.
Conoscenza della lingua inglese
All’atto della domanda di ammissione, la
conoscenza della lingua inglese dovrà
essere preferibilmente certificata
attraverso:
• diploma Toefl (Test Of English as a
Foreign Language), livello 230; o in
alternativa;
• il Cambridge Certificate in Advanced
English (livello C1 European Framework).
Dottorandi: obblighi e diritti
Frequenza e profitto
(cfr. RGDR art.10.1.; art.10.2.)
I dottorandi godono dello status di studenti
interni, e il Dottorato mette a loro
disposizione i mezzi finanziari e gli
strumenti per svolgere la loro attività
didattica e di ricerca.
Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve
necessariamente e responsabilmente
concretarsi nella produzione di risultati
originali, sia teorico-critici che sperimentali,
da mettere a disposizione della comunità
scientifica.
a) Orario di frequenza
I dottorandi hanno l’obbligo di
frequentare i locali del Dottorato con
continuità dal lunedì al venerdì, sia al
mattino che al pomeriggio, durante
tutto l’anno accademico, e per l’intera
durata del corso, tranne nei periodi di
permanenza in altre sedi per attività di
tirocinio e di ricerca così come
concordata con il Collegio dei docenti.
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2008 (IX)
g)
particolari e specifiche competenze, un
tutor esterno, la cui candidatura sarà
avanzata al Collegio dallo stesso tutor
interno.
Approvazione dei piani di studio e di
ricerca dei singoli dottorandi.
A partire dal primo semestre del primo
anno di corso di ciascun ciclo di DR il
Collegio dei docenti bimestralmente
verifica (e approva le eventuali
modifiche) i piani di studio e di ricerca
predisposti dai singoli dottorandi.
Valutazione dell’attività dei dottorandi.
Per ciascun ciclo di DR sono valutati
bimestralmente, secondo il calendario
accademico del DR:
• il profitto nell’attività didattica
(sapere) svolta dai dottorandi;
• il profitto nell’attività di tirocinio
(saper fare), sia interna (esercizio del
progetto, addestramento alla didattica)
che esterna, svolta dai dottorandi;
• lo stato di avanzamento delle ricerche,
per eventuali, conseguenti
deliberazioni.
Ammissione dei dottorandi all’anno di
corso successivo (cfr. RGDR art. 6.5.
lettera d).
Alla fine del primo e del secondo anno
di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato
positivamente in corso d’anno l’attività
di profitto dei dottorandi, delibera sulla
loro ammissione all’anno di corso
successivo.
Eventuale esclusione dei dottorandi dal
corso (cfr. RGDR art. 6.5. lettera e; art.
10. 2.).
Alla fine del primo e del secondo anno
di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato
155
6. Post Lauream
6
156
b) Esclusione dal corso per mancata
frequenza
Il dottorando che si assenti in maniera
ingiustificata e prolungatamente, è
escluso dal corso con decisione
motivata del Collegio dei docenti.
c) Attività didattiche e di studio
I dottorandi hanno l’obbligo di
partecipare con profitto a tutte le
attività previste dal curriculum scelto:
tali attività sono regolate da un
calendario reso noto all’inizio dell’anno
accademico.
d) Attività di tirocinio
I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere
le attività di tirocinio interne ed esterne
previste dal loro specifico curriculum in
tutte quelle sedi, italiane e straniere,
che saranno indicate dal Collegio dei
docenti.
Fra tali attività di tirocinio rientrano
quelle didattiche di natura sussidiaria o
integrativa da svolgersi nel corso di
laurea in architettura, di cui alla lettera
n del punto “Deliberazioni
obbligatorie”.
e) Attività di ricerca
I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere
la propria attività di ricerca in tutte
quelle sedi, italiane o straniere, che il
Collegio dei docenti indicherà come
necessarie; e secondo quelle modalità
che saranno di volta in volta concordate
con il tutor in relazione alla specificità
del progetto didattico e di ricerca.
f ) Esclusione dal corso per scarso profitto
Il dottorando che venga meno ai propri
doveri didattici e di ricerca è escluso dal
corso con decisione motivata del
Collegio dei docenti.
g) Progetto di studi e bibliografia ragionata
A partire dal primo semestre del primo
anno di corso (marzo), ciascun
dottorando è tenuto ad elaborare un
suo piano di studi, coerente con il
proprio curriculum studiorum, che vada
a potenziare armonicamente i contenuti
svolti nei moduli didattici ufficiali
relativi al curriculum scelto.
Questo progetto, che sarà periodicamente
verificato con il Collegio dei docenti e con
il tutor, si concreta in un piano di studi di
base e specialistico, necessario per
affrontare l’attività di ricerca.
Tale piano di studi consiste
• nella descrizione delle ipotesi di base
e delle metodologie che saranno
seguite nello studio;
• nella descrizione delle fasi di lavoro;
• nella individuazione degli obiettivi;
• nella dichiarazione degli strumenti per
conseguirli, di cui in primo luogo la
definizione di criteri per una bibliografia
ragionata che produca schede critiche
per ciascun testo considerato.
h) Diario di bordo
Ciascun dottorando ha il dovere di
tenere il proprio diario di bordo, che
rende conto cronologicamente
dell’insieme delle sue attività
(didattiche, di tirocinio e di ricerca).
Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai
rapporti bimestrali che il dottorando è
tenuto a consegnare al Collegio dei
docenti.
i) Rapporti bimestrali dell’attività
didattica svolta
Ciascun dottorando deve produrre un
rapporto bimestrale sullo sviluppo del
proprio progetto didattico da
consegnarsi al Collegio dei docenti per
la verifica periodica.
l) Rapporti bimestrali dell’attività di
ricerca svolta
Ciascun dottorando deve produrre un
rapporto bimestrale sullo sviluppo del
proprio progetto di ricerca da
consegnarsi al Collegio dei docenti per
la verifica periodica.
m)Curriculum vitae (CV)
Ciascun dottorando è tenuto ad
aggiornare con continuità il proprio
curriculum vitae e a riversarlo nel database del DR.
n) Contributo alla “costruzione” della
Biblioteca “Mimar Sinan” del DR
Ciascun dottorando è tenuto a
contribuire alla “costruzione” della
biblioteca specialistica del DR
riversando nel suo data-base i risultati
delle sue ricerche bibliografiche.
Progetto di ricerca e tesi di DR
a) Assegnazione della tesi
I temi delle tesi di ricerca sono
assegnati dal Collegio ai dottorandi, cui
spetta il compito di una prima scelta e
di una successiva, originale
articolazione.
b) Progetto di ricerca e tesi di dottorato
A partire dal secondo semestre del
primo anno di corso, ciascun
dottorando è tenuto ad elaborare un
proprio progetto di ricerca che si
concreterà nella elaborazione della
dissertazione finale.
Il progetto di ricerca sarà periodicamente
verificato e messo a punto con il Collegio
dei docenti e con il tutor; sarà articolato
in fasi e in obiettivi parziali e complessivi
da conseguire; e dovrà contenere con
chiarezza la metodologia di lavoro e
l’individuazione dei luoghi in cui svolgere
la ricerca stessa.
La tesi è di norma costituita di tre parti:
• la prima, teorico-critica, costituisce la
dissertazione propriamente detta;
• la seconda parte, applicata, è
costituita da elaborati grafici originali;
• la terza parte, documentaria, è
costituita da materiali originali raccolti
(a quel momento non pubblicati e non
conosciuti dalla comunità scientifica) e
dagli apparati critici.
c) Stesura della tesi (abstract in inglese)
A partire dal terzo anno di corso ciascun
dottorando è tenuto a integrare il
proprio rapporto bimestrale con
abstract in inglese.
Soggiorno all’estero
È obbligatoria la predisposizione nel
progetto di ricerca di ciascun dottorando di
un soggiorno di studi presso una delle sedi
universitarie straniere con cui il DR
intrattiene relazioni organiche. Tale
soggiorno sarà funzionale allo sviluppo della
ricerca o alla acquisizione del saper fare.
Tale soggiorno può variare da un minimo di
sei mesi ad un massimo di un anno, e può
essere variamente articolato nel tempo.
Di tale progetto dovranno essere forniti fasi
tempi e obiettivi.
Conoscenza della lingua inglese
La conoscenza obbligatoria della lingua
inglese, qualora non certificata all’atto di
iscrizione all’esame di ammissione da
a) diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230;
o in alternativa
b) il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework),
dovrà essere comprovata dal possesso di
uno dei due diplomi prima del giudizio di
ammissione al secondo anno di corso.
Mobilità
Ai dottorandi il Dottorato assicura un
contributo per tutte quelle spese di viaggio
e di soggiorno connesse allo svolgimento
delle attività di tirocinio e di ricerca
previste dai piani di studi.
A tal fine i dottorandi appronteranno di
volta in volta il relativo progetto di spesa e
il preventivo conseguente.
Partecipazione al Collegio dei docenti
I dottorandi possono chiedere che, nelle
Progettazione dell’ordine degli studi
Fra marzo e giugno, in relazione alle
scadenze accademiche di rinnovo e
attivazione del DR, il Collegio dei docenti:
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire i contenuti culturali e i caratteri
del corso, ovvero
• le tematiche generali di ricerca, i temi
specifici di ricerca, anche in riferimento a
quelli in cui sono impegnati direttamente i
docenti del Collegio in ambito
dipartimentale;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire l’architettura didattica del corso,
ovvero:
a dimensionare il corso;
a verificarne l’articolazione in fasi e
periodi;
a definirne in linea di massima il
calendario accademico;
a verificare l’organizzazione delle
attività didattiche in moduli e il loro
“peso” in crediti;
a progettare le attività di tirocinio interno;
a progettare le attività di tirocinio
esterno;
a progettare le migliori condizioni per lo
svolgimento delle attività di ricerca;
a definirne conseguentemente il piano
finanziario;
a definirne conseguentemente le risorse
finanziarie necessarie;
a promuovere conseguentemente
opportune convenzioni con istituzioni
ed enti di ricerca;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire i curricula specialistici e il
manifesto degli studi, ovvero:
alla verifica delle finalità formative dei
differenti curricula;
alla verifica (ed eventuale ri-definizione)
dei contenuti delle aree didattiche e dei
relativi ambiti disciplinari (nonché dei
loro nomi);
alla definizione temporale e
quantitativa dei cicli didattici e dei
moduli settimanali;
• procede a verificare ed eventualmente a
ridefinire l’attribuzione degli insegnamenti,
ovvero:
alla assegnazione ai membri del
Collegio dei moduli didattici di loro
spettanza;
all’individuazione dei “professori a
contratto” cui affidare la quota-parte di
moduli da affidare in esterno.
La gestione di questi fondi è affidata al
Dipartimento di Scienze dell’ingegneria
civile e dell’architettura (ICAR).
Il Collegio dei docenti avanza proposte
sulla loro utilizzazione al Consiglio del
Dipartimento.
Il regolamento interno
Per quanto attiene alle specifiche norme di
funzionamento del DR in “Progettazione
architettonica per i paesi del Mediterraneo”, il
Collegio annualmente provvede alla eventuale
modifica di tutte quelle parti che dovessero
risultare obsolete o comunque non funzionali.
Diffusione dei risultati
Il DR promuove la diffusione dei risultati
delle ricerche prodotte attraverso:
• la pubblicazione di volumi dedicati alle
tesi prodotte;
• un sito web destinato alla informazione in
progress delle ricerche in atto.
Funzionamento / Budget del DR
Il Dr dispone:
• di fondi ordinari, attribuiti sui bilancio del
Politecnico, ivi comprese tasse e contributi
di frequenza;
• di fondi straordinari, rivenienti dalla firma
di accordi e convenzioni.
Immagine del DR
Il DR promuove la sua immagine attraverso
un suo proprio sito web dedicato a:
• collegio dei docenti;
• dottorandi;
• tesi assegnate;
• calendario delle attività (didattiche, di
Spese di investimento
Di norma nel periodo marzo-giugno, in
concomitanza della programmazione delle
attività didattiche, di tirocinio e di ricerche
del successivo anno accademico, il Collegio
dei docenti provvede a formulare il piano
d’acquisto di:
• attrezzature;
• libri;
• sotware;
• ecc.
Spese di funzionamento
Per quanto attiene ai materiali di
cancelleria e facile consumo il Collegio dei
docenti provvede semestralmente a
formularne il piano d’acquisto.
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2008 (IX)
Spazi e attrezzature in dotazione
Per l’intera durata del corso, al fine di
rendere possibile lo svolgimento della
ricerca e concretamente utile la
permanenza nei locali del Dottorato, sono
assicurati ai dottorandi:
• gli spazi individuali (postazione di lavoro:
tavolo, cassettiera, ecc.);
• gli strumenti di lavoro (personal
computer, software, ecc...; uso delle
macchine fotocopiatrici, scanner,
stampanti, ecc.);
• la disponibilità di materiale di consumo
per svolgere la propria attività di studio, di
tirocinio e di ricerca;
• l’acquisto di libri e di materiale
bibliografico in genere.
adunanze del Collegio dei docenti, siano
inseriti all’odg specifici punti di loro
interesse su cui discutere e deliberare.
A tal fine fanno pervenire al Coordinatore
una richiesta formale.
157
tirocinio e di ricerca);
• collegamento con le sedi consorziate;
• ecc.
6. Post Lauream
6
Autovalutazione
Di norma il Collegio dei docenti, in
corrispondenza delle procedure di
attivazione del ciclo successivo di DR,
esegue una “autovalutazione” relativa alla
permanenza dei requisiti richiesti al DR al
momento della sua istituzione/attivazione
per quanto attiene a:
• risorse umane (docenti, non docenti e
dottorandi);
• attività svolte (didattiche, di tirocinio e di
ricerca);
• attrezzature per la ricerca;
• rispondenza del corso agli obiettivi
prefissati;
• numero delle convenzioni siglate;
• livello di formazione conseguito;
• funzionamento.
a)
Docenti
• numero di pubblicazioni;
• inviti;
• riconoscimenti.
b) Dottorandi
• risultati della ricerca di base;
• qualità della tesi svolte.
c)
158
Attività didattiche
• docenti esterni (chiara fama);
• corsi svolti;
• rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati;
• livello di formazione conseguito.
d)
Tirocinio
• numero di convenzioni firmate;
• rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati;
• livello di formazione conseguito.
e)
Attività di ricerca
• numero di convenzioni firmate;
• iniziative scientifiche;
• rispondenza delle attività agli obiettivi
prefissati;
• livello di formazione conseguito.
f )
Rapporti con altre università
• italiane;
• straniere (internazionalizzazione,
programmi di cooperazione, ecc.).
g) Funzionamento
Budget del DR
Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni.
h)
Spese di investimento
Consistenza delle somme investite in:
• attrezzature;
• libri;
• software;
• ecc.
Spese di funzionamento
Consistenza delle somme investite.
Spazi e attrezzature
Qualità ed efficienza degli spazi e delle
relative attrezzature in disponibilità del
Dottorato.
Diffusione dei risultati
Numero di volumi pubblicati
relativamente alle tesi prodotte, e
comunque saggi o articoli scritti dai
Dottori di ricerca; consistenza e
aggiornamento del sito web destinato
alla informazione in progres delle
ricerche in atto.
Immagine del DR
Consistenza e aggiornamento del sito
web dedicato a:
• collegio dei docenti;
• dottorandi;
• tesi assegnate;
• calendario delle attività (didattiche, di
tirocinio e di ricerca);
• collegamento con le sedi consorziate;
• ecc.
Collegio dei docenti per l’AA 2008-2009 /
PhD Supervisors, AY 2008-2009
- prof. Claudio D’Amato Guerrieri
- prof. Attilio Petruccioli
- prof. Giorgio Rocco
- prof. Michele Beccu
- prof. Loredana Ficarelli
- prof. Anna Bruna Menghini
- prof. Carlo Moccia
- prof. Mauro Scionti
- prof. Ariella Zattera
Consiglieri scientifici / Scientific Committee
IX ciclo, AA AA 1994 – 1997
- Vincent Joseph Scully, Jr., Sterling
Professor Emeritus of the History of Art in
Architecture at Yale University
X-XI ciclo, AA AA 1995 – 1999
- André Malicot, Directeur de la formation à
l’association ouvrière des Compagnons du
Devoir du Tour de France
- prof. Paolo Marconi, Università di Roma
Tre, Facoltà di Architettura
- Felice Ragazzo, Roma
XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002
- prof. Enrique Rabasa Diaz, Universidad
Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica
Superior de Arquitectura (ETSAM)
- Mario Docci, Università di Roma La
Sapienza, Facoltà di Architettura “L.
Quaroni”
XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003
- prof. Doris Behrens Abuseif, London
University, School of Oriental and African
Studies
- prof. Giancarlo Cataldi, Università di
Firenze, Facoltà di Architettura
- prof. Heinz Gaube, Orientalisches
Seminar, Universität Tübingen
- prof. Nasser Rabbat, Massachusetts
Institute of Technology, Aga Khan Program
for Islamic Architecture
- prof. Renata Holod, University of
Pennsylvania, Philadelphia, Department of
the History of Art
XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre
2003
- Lothar Haselberger, Morris Russell
Williams and Josephine Chidsey Williams
Associate Professor in Roman Architecture,
University of Pennsylvania, Philadelphia
- Jean-Marie Pérouse de Montclos, CNRS
France et École de Chaillot, Paris
- Lucio Russo, Università di Roma Tor
Vergata, Facoltà di Scienze
XVII ciclo, 13 dicembre 2001 - 12 dicembre
2004
- Sofoklis Alevridis, Grecia, Ministero della
Cultura, Eforia Z (Peloponneso), Ufficio
tecnico della Commissione per il Restauro
del Tempio di Apollo Epicurio a Bassai
XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre
Commissioni d’esame finale / Final
Examination Jury
XV ciclo, 2003
- prof. Lucio Valerio Barbera, Università di
Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura
“L. Quaroni”
- prof. Carlo Giammarco, Politecnico di
Torino
- prof. Aldo De Poli, Università di Genova,
Facoltà di Architettura
XVI ciclo, 2004
- Lothar Haselberger, Morris Russell
Williams and Josephine Chidsey Williams
Associate Professor in Roman Architecture,
University of Pennsylvania, Philadelphia
- prof. Michele Piccirillo, Studium Biblicum
Franciscanum, Jerusalem
- prof. Franco Purini, Università di Roma “La
Sapienza”, Facoltà di Architettura “Valle
Giulia”
XVII ciclo, 2005
- prof. Nasser Rabbat, Massachusetts
Institute of Technology, Aga Khan Program
for Islamic Architecture
- prof. Guido Canella, Politecnico di Milano,
Facoltà di Architettura “Bovisa”
- prof. Enrico Bordogna, Politecnico di
Milano, “Bovisa”
XVIII ciclo, 2006
- prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical
University (ITU)
- prof. Santiago Huerta, Universidad
Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica
Superior de Arquitectura (ETSAM)
- prof. Giancarlo Cataldi, Università di
Firenze, Facoltà di Architettura
XIX ciclo, 2007
- prof. Gianni Braghieri, Università di
Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo
Rossi”
- prof. José Carlos Palacios Gonzalo,
Universidad Politécnica de Madrid, Escuela
Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM)
- prof. Amerigo Restucci, Università IUAV,
Venezia, Facoltà di Architettura
XX ciclo, 2008
- prof. Franco Laner, Università IUAV di
Venezia, Facoltà di Architettura
- prof. Giorgio Muratore, Università di Roma
La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle
Giulia”
- prof. Luciano Re, Politecnico di Torino, I
Facoltà di Architettura
Scuola del Dottorato per l’AA 2008-2009 /
PhD School AY 2008-2009
Dottorandi
XXIV ciclo
- Enrica Leonardis
- Vincenzo Minenna
- Ubaldo Occhinegro
- Fiore Resta
- Nicoletta Spallucci
XXIII ciclo
- Graziella Fittipaldi
- Alessandro Iacovuzzi
- Francesco Scricco
XXI ciclo
- Daniela De Mattia
- Grazia Nanna
- Marco Orsini
- Mariangela Turchiarulo
Ricercatori
- Vitangelo Ardito, ICAR 12
- Rossana Carullo (IX ciclo), ICAR 16
- Francesco Defilippis (XI ciclo), ICAR 14
- Annalisa Di Roma (XVI ciclo), ICAR 13
- Giuseppe Fallacara (XVI ciclo), ICAR 14
- Matteo Ieva, ICAR 14
- Giacomo Martines, ICAR 19
- Calogero Montalbano (XIV ciclo), ICAR 14
- Michele Montemurro (X ciclo), ICAR 14
- Spartaco Paris, ICAR 12
- Antonio Riondino (IX ciclo), ICAR 14
Dottori di Ricerca
- Daniela Catalano, XII ciclo
- Giulia Annalinda Neglia, XV ciclo
- Rossana Pagliarulo, XV ciclo
- Giuseppe Rociola XVII ciclo
- Nicola Parisi XVIII ciclo
- Annalisa Giglio XIX ciclo
- Hilde Romanazzi XIX ciclo
- Alessandra Scarcelli XX ciclo
- Marco Stigliano XX ciclo
Tesi di dottorato / PhD Dissertations
VI-VII ciclo, AA AA 1992 - 1996
- Valerio Palmieri (VI ciclo), L’insegnamento
di Saverio Muratori nella Facoltà di
Architettura di Roma dal 1954 al 1968: lo
studio dei tessuti edilizi e degli impianti
urbani
- Anna Bruna Menghini (VII Ciclo),
L’insegnamento di Saverio Muratori nella
Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al
1973: lo studio dell’organismo
architettonico
IX ciclo, AA AA 1994 - 1997
- Rossana Carullo, L’insegnamento
dell’architettura nell’IUAV dal 1945 al 1964.
Percorsi didattici e aspetti di una identità
culturale
- Antonio Vito Riondino, L’insegnamento di
Ludovico Quaroni nella Facoltà di
Architettura di Roma dal 1963 Al 1971
- Fabrizio Tramontano, L’attività didattica di
Louis I. Kahn: Student, Lecturer, Critic and
Professor of Architecture
X ciclo, AA AA 1995 - 1998
- Michele Montemurro, La costruzione in
pietra da taglio in Francia e in Italia nei
secc. XVIII-XX
XI ciclo, AA AA 1996 - 1999
- Francesco Defilippis, Architettura in pietra
e stereotomia. Rapporto tra tecniche
stereotomiche e forma degli elementi
costruttivi nel progetto moderno di
strutture archivoltate
- Marco Valenti, Caratteri dell’architettura
italiana nel Dodecanneso (1924-1944). La
transizione al moderno nell’area culturale
plastico-muraria del Mediterraneo
XII ciclo, AA AA 1997 - 2000
- Daniela Catalano, L’arte della replica.
Questioni d’architettura nel rifacimento di
elementi in pietra da taglio nell’architettura
muraria
6
6.2 Borse di perfezionamento | 6,3 Borse per l’estero
6,4 Post dottorato | 6,5 Esami di Stato
2005
- prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical
University (ITU);
XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007
- Gaianè Casnati, Centro Studi e
Documentazione della Cultura Armena,
Venezia-Milano
- Atanasios Peppas, Eforia of Modern
Monuments of Dodecanese, Rhodes,
Greece
XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008
- prof. Giuseppe Miano, Università di Roma
La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle
Giulia”
- prof. Amerigo Restucci, Università IUAV,
Venezia, Facoltà di Architettura
159
6. Post Lauream
6
160
- Luca Labate, Caratteri architettonici e
riforma costruttiva della casa tradizionale
in muratura in Terra di Bari
XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002
- Eliana de Nichilo, Sistemi architettonici
archivoltati e cupolati in pietra da taglio in
Spagna. Secc. XVI-XX. Sequenze, nodi
tettonici e tecniche stereotomiche a
confronto
- Calogero (Rino) Montalbano, La riforma
del paesaggio mediterraneo: le forme del
suolo e del sottosuolo nella progettazione
architettonica contemporanea degli spazi
di cava
XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003
- Palma Librato, Paesaggi del Mediterraneo:
Jebel Sim’an ed il Massiccio Calcareo della
Siria del Nord
- Giulia Annalinda Neglia, Città del
Mediterraneo: Aleppo. Forme e tipi della
città intra moenia
- Rosa Pagliarulo, Città del Mediterraneo:
Molfetta. Forme e caratteri della città intra
moenia
XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre
2003
- Annalisa Di Roma, La produzione in serie
dell’ornato architettonico: dall’industria
artistica ellenistica alla prototipazione con
processi cad–cam
- Giuseppe Fallacara, Il paradigma
stereotomico nell’arte del costruire. Dalla
natura sincretica della modellazione
digitale alla progettazione/costruzione di
elementi architettonici in pietra da taglio
- Stefania Tateo, Il paesaggio del Limes
Arabicus: dai castra difensivi romani ai
palazzi Omayyadi
XVII ciclo, 13 dicembre 2001-12 dicembre
2004
- Mariangela Alicino, Il progetto di
anastilosi del tempio di Apollo Epicurio a
Bassae
- Mourad Bouteflika, Tartous (Syrie):
Lecture stratigraphique et restauration
urbaine
- Valeria Chieti, La trilogia neoclassica
ateniese dei fratelli Hansen attraverso i
suoi modelli di riferimento
- Gemma Pinto, Sintesi formale e
costruttiva nell’architettura mamelucca del
Cairo tra il XIV ed il XV secolo: i mausolei
del cimitero settentrionale
- Giuseppe F. Rociola: Forme e strutture dei
“paesaggi di sale” del Mediterraneo.
Margherita di Savoia e Aigues Mortes: dal
paesaggio naturale all’organismo
infrastrutturato
- Mohamed Saidi, Le formes et le
fonctionnement du paysage de Tartous
(Syrie): du model interprétatif au model de
project
XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre
2005
- Valeria Loliva, La riforma tipologica e
costruttiva della casa a corte mediterranea.
Tipo edilizio, organismo murario e modello
strutturale reagente a sisma nel caso
studio di Algeri
- Nicola Parisi, Modello formale e modello
strutturale dello spazio cupolato ottomano:
l’architettura di Mimar Sinan
XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007
- Annalisa Giglio, Il progetto della città
moderna mediterranea: l’esperienza
italiana nel Dodecaneso 1912-43.
L’architettura dello spazio urbano nel caso
studio di Coo.
- Hilde Romanazzi, Forma e costruzione
delle architetture cupolate armene della
regione storica dell’Ayrarat nei secoli VI-XIII
XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008
- Maria Rita Campa, E. E. Viollet-le-Duc:
innovazione e tradizione in architettura.
Linguaggio formale e coincidenza tra forma
e struttura nella concezione di volte
poliedriche
- Alessandra Mongelli, L’involucro ligneo
nello spazio domestico tradizionale
inglese: l’esperienza progettuale di Sir
Edwin Lutyens tra gli anni 1890-1910
- Alessandra Scarcelli, Architettura
tradizionale lignea in Norvegia. Il sistema
stav e le stavkirker
- Marco Stigliano, Modernità
d’esportazione. Florestano Di Fausto e lo
stile del costruire nei territori italiani
d’oltremare.
6.2 Borse di perfezionamento
I laureati in Architettura e Ingegneria
possono proseguire l’attività di ricerca
grazie a borse annuali messe a
disposizione dal Politecnico per lo
svolgimento di attività di ricerca presso
strutture scientifiche del
Politecnico di Bari.
Le borse sono attribuite tramite concorso
per titoli ed esami.
Requisiti
Per la partecipazione al concorso sono
richiesti, a pena di esclusione, i seguenti
requisiti:
• possesso del diploma di laurea in
Ingegneria o Architettura conseguito
presso le Università delle Regioni
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,
Sardegna, Sicilia;
• possesso della cittadinanza italiana;
• non aver compiuto il ventinovesimo anno
di età alla data di scadenza del termine
utile per la
presentazione della domanda di
partecipazione al concorso.
I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
Programma di ricerca
A pena di esclusione dal concorso, il
candidato deve presentare il programma di
ricerca che intende svolgere e la
dichiarazione di accettazione dello stesso
da parte di un docente (dello stesso settore
scientifico-disciplinare in cui è stata
effettuata la domanda) di uno dei
Dipartimenti del Politecnico di Bari.
Documenti
Domanda di partecipazione al concorso, in
carta semplice, e tutti gli allegati previsti
dal bando.
Attenzione
Sono esclusi dalla partecipazione al
concorso coloro che abbiano già fruito di
borsa di studio allo stesso titolo.
6.3 Borse per l’estero
I laureati in Architettura e Ingegneria
possono proseguire l’attività di ricerca
grazie a borse annuali messe a
disposizione dal Politecnico per lo
svolgimento di attività di ricerca presso
strutture scientifiche del
Politecnico di Bari.
Le borse sono attribuite tramite concorso
per titoli ed esami.
Programma di ricerca
A pena di esclusione dal concorso, il
candidato deve presentare il programma di
ricerca che intende svolgere all’estero e la
dichiarazione di accettazione dello stesso
da parte di una Istituzione straniera di
Documenti
Domanda di partecipazione al concorso, in
carta semplice, e tutti gli allegati previsti
dal bando.
Attenzione
Sono esclusi dalla partecipazione al
concorso coloro che abbiano già fruito di
borsa di studio allo stesso titolo.
6.4 Post dottorato
I dottori di ricerca possono proseguire
l’attività accademica grazie a borse messe
a disposizione dal Politecnico.
Le borse sono attribuite tramite concorso
per titoli ed esami.
Requisiti
Per la partecipazione al concorso sono
richiesti, a pena di esclusione, i seguenti
requisiti:
• possesso del diploma di laurea
conseguito presso una Università italiana
ovvero possesso di un titolo accademico
conseguito all’estero e riconosciuto
equipollente alla laurea italiana o in base
ad accordi internazionali o con le modalità
di cui all’art.332 del T.U. 31.08.1993, n.
1592, ovvero possesso di un titolo
accademico conseguito all’estero
dichiarato equipollente alla laurea italiana
dai competenti Organi dell’Ateneo presso
cui si è frequentato il dottorato;
• possesso del titolo accademico di dottore
di ricerca conseguito in Italia o all’estero; in
quest’ultimo caso è necessario che il
candidato abbia preventivamente ottenuto
il riconoscimento del titolo di dottore di
ricerca, ai sensi dell’art. 74 del D.P.R.
11.07.1980, n. 382. In assenza di tale
riconoscimento
l’equipollenza potrà essere comunque
accreditata, ai soli fini dell’assegnazione
della borsa, dal Senato Accademico.
I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione della domanda di
6
6.1. Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo:
regolamento didattico per il 2008 (IX)
Requisiti
Per la partecipazione al concorso sono
richiesti, a pena di esclusione, i seguenti
requisiti:
• possesso del diploma di laurea in
Ingegneria o Architettura conseguito
presso le Università delle Regioni
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,
Sardegna, Sicilia;
• possesso della cittadinanza italiana;
• non aver compiuto il ventinovesimo anno
di età alla data di scadenza del termine
utile per la
presentazione della domanda di
partecipazione al concorso.
I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
livello universitario.
161
ammissione al concorso.
6. Post Lauream
6
Programma di ricerca
A pena di esclusione dal concorso, il
candidato deve presentare un programma di
ricerca nell’ambito di un Settore ScientificoDisciplinare caratterizzante i corsi del
dottorato seguiti per il conseguimento del
titolo di dottore di ricerca, correlato alle
esigenze delle attività di ricerca svolte nella
struttura di fruizione della borsa di studio.
Il programma deve essere accompagnato
dalla dichiarazione di un docente del
Politecnico di Bari, appartenente al Settore
Scientifico Disciplinare in cui è stata
effettuata la domanda, che svolgerà il ruolo
di tutor per tutto l’arco dell’attività di ricerca.
Documenti
Domanda di partecipazione al concorso, in
carta semplice, modulo per la dichiarazione
sostitutiva, debitamente compilati;
curriculum dell’attività scientifica svolta.
Attenzione
I borsisti durante il periodo di godimento
della borsa possono essere impegnati in
una limitata attivita’ didattica.
Le borse di studio sono incompatibili con le
altre borse di studio previste dalla stessa legge
e con l’iscrizione a Scuole di specializzazione e
a corsi di Dottorato di ricerca.
Sono esclusi dalla partecipazione al
concorso coloro che abbiano già fruito di
borsa di studio allo stesso titolo.
162
6.5 Esami di Stato
Dopo il superamento dell’esame di laurea
specialistica, la Facoltà conferisce al
laureato il titolo di Dottore in Architettura.
Il diploma di laurea costituisce qualifica
esclusivamente accademica: esso consente
l’ammissione all’esame di stato, che
sostenuto con successo è certificato da un
altro diploma (Dott. Architetto).
Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita
all’esercizio indipendente della professione
di architetto, che potrà essere
effettivamente praticata solo dopo
l’iscrizione all’albo professionale.
Nella Facoltà di Architettura del Politecnico
di Bari, così come in tutte le Facoltà di
Architettura italiane, si possono sostenere
ogni anno, in due distinte sessioni, gli
esami di Stato per l’esercizio della
professione di Architetto così come definiti
dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328,
indipendentemente dalla facoltà di
Architettura dove si è conseguito il titolo. A
seconda del titolo conseguito - architetto
junior (tre anni), o architetto specialista
(cinque anni) - le prove sono diversamente
articolate.
a)
Per i candidati che hanno conseguito la Laurea specialistica in Architettura
(4/S): iscrizione nel settore “Architettura”.
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica avente ad oggetto
la progettazione di un’opera di edilizia
civile o di un intervento a scala urbana;
b)
2. una prova scritta relativa alla
giustificazione del dimensionamento
strutturale o insediativo della prova
pratica;
3. una seconda prova scritta vertente
sulle problematiche culturali e
conoscitive dell’architettura;
4. una prova orale consistente nel
commento dell’elaborato progettuale e
nell’approfondimento delle materie
oggetto delle prove scritte, nonché sugli
aspetti di legislazione e deontologia
professionale.
La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte.
Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior).
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica consistente nello
sviluppo grafico di un progetto
esistente o nel rilievo a vista, e nella
stesura grafica di un particolare
architettonico;
2. una prova scritta avente ad oggetto la
valutazione economico-quantitativa
della prova pratica;
3. una seconda prova scritta consistente
in un tema o prova grafica nelle materie
caratterizzanti il percorso formativo;
4. una prova orale nelle materie oggetto
delle prove scritte, e in legislazione e
deontologia professionale.
La prova orale può essere sostenuta
solo dai candidati che hanno superato
la prova pratica e le prove scritte.
c) Per i candidati che hanno conseguito la
Laurea in Architettura secondo
l’ordinamento previgente alla riforma di
cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per
l’iscrizione nel settore “Architettura”).
L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
1. una prova pratica avente ad oggetto
la progettazione di un’opera di edilizia
civile o di un intervento a scala urbana;
2. una prova orale consistente nel
commento dell’elaborato progettuale e
nell’approfondimento delle materie
oggetto delle prove scritte, nonché sugli
aspetti di legislazione e deontologia
professionale.
La prova orale può essere sostenuta
solo dai candidati che hanno superato
la prova pratica.
a.
Appendici
a.1 Planimetria del campus e piante degli edifici
a.2 Status accademico dei docenti
della Facoltà di Architettura
a.3 Indice dei nomi
a.4 Architettura didattica della Facoltà di Architettura
per l’Anno Accademico 2008/2009
a.5 Calendario annuale delle attività didattiche
del cdls in Architettura
e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2008/2009
a.2 Status accademico
dei docenti della Facoltà
di Architettura
a.1 Planimetria del campus e
piante degli edifici
*OHSFTTP
EJWJB3F%BWJE
Appendici
a
"VMF--
"VMB
)
"VMF
.
"VMF--
"VMB
-
*OHSFTTP
EJWJB0SBCPOB
164
"VMB
-
#JCMJPUFDB
%JQBSUJNFOUP*$"3
1SFTJEFO[B
"VMB%JTFHOP*OEVTUSJBMF
"VMF
"#$%
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Docente
Status
accademico
icar 08, Scienza delle costruzioni
1 Pilade Foti
Ricercatore
universitario
confermato
icar 09, Tecnica delle costruzioni
2 Mauro Mezzina
Professore
Ordinario
3 Giosi Uva
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
Laurea in
Data
laurea
Altri titoli accademici
01.12.99
01.12.1999
Bari
25.03.70
Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari
14.04.94
DR in Ingegneria delle Strutture presso Università
degli Sudi di Firenze
01.11.91
01.11.91
Molfetta (Bari)
11.06.46
Ingegneria Civile,
Università di Bari
03.70
29.12.04
02.12.99
01.03.02
08.01.04
09.01.04
Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari
Ingegneria civile,
Politecnico di Bari
Ingegneria civile,
Università di Bari
07.07.94
01.0 3.02
Bari
22.02.69
Carbonara di Bari
25.12.69
Ruvo di Puglia (Ba)
27.03.53
01.11.98
01.11.98
Lecce
28.05.41
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
02.76
29.12.04
29.12.04
29.12.04
03.01.05
03.01.05
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
07.11.74
29.12.04
Roma
12.03.49
Casamassima (Ba)
15.04.60
Roma
02.02.73
01.03.02
01.11.98
Caiazzo (Ce)
01.11.37
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Politecnico di Bari
24.07.69
10.07.95
DR in Meccanica Computazionale,
sede, X ciclo, 1997
DR in “Ingegneria delle Strutture”,
Università di Napoli “Federico II”, ciclo XI, 1999
04.79
a
11.07.85
21.12.99
DR in Tecnologie energetiche e ambientali per lo
sviluppo, XV ciclo, Università di Roma “La
Sapienza”,.06.2003
icar 13, Disegno Industriale
10 Roberto Perris
11 Annalisa Di Roma
Professore
Ordinario
Ricercatore
universitario
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, ciclo, 200
icar 14, Composizione architettonica e urbana
12 Claudio D’Amato Guerrieri Professore
Ordinario
22.10.87
01.11.91
Bari,
22.12.44
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
04.03.71
13 Rocco Ferrari
01.08.80
01.11.91
Cosenza
23.06.38
Architettura,
Università di Firenze
12.05.64
01.11.98
01.11.98
Venezia
05.05.42
Architettura,
Venezia, iuav
29.03.69
01.10.01
03.03.94
Cagliari
27.12.52
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
14.02.80
14 Ariella Zattera
15 Michele Beccu
Professore
Associato
confermato
Professore
Associato
confermato
Professore
Associato
confermato
Diploma di specializzazione per lo Studio e il
Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”,
28.11.1978
A.1 Planimetria del campus e piante degli edifici
A.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura
Professore
Associato
4 Rita Greco
Ricercatore
universitario
5 Domenico Raffaele
Ricercatore
universitario
icar 12, Tecnologia dell’architettura
6 Vanda Rosa Savi
Professore
Associato
confermato
7 Giorgio Blanco
Professore
Associato
8 Vitangelo Ardito
Ricercatore
universitario
9 Spartaco Paris
Ricercatore
universitario
Dal
165
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Docente
Status
accademico
Dal
icar 14, Composizione architettonica e urbana
15 Carlo Moccia
Professore
20.12.03
Associato
16 Anna Bruna Menghini
Professore
29.12.04
Associato
17 Loredana Ficarelli
Professore
06.07.02
associato
18 Michele Montemurro
Appendici
a
166
Ricercatore
08.01.04
universitario
19 Franco Defilippis
Ricercatore
08.01.04
universitario
20 Antonio Riondino
Ricercatore
03.01.05
universitario
21 Matteo Ieva
Ricercatore
03.01.05
universitario
22 Calogero Montalbano
Ricercatore
03.01.05
universitario
23 Giuseppe Fallacara
Ricercatore
03.01.05
universitario
icar 15, Architettura del paesaggio
24 Attilio Petruccioli
Professore
01.10.01
Ordinario
icar 16, Architettura degli interni e allestimento
25 Rossana Carullo
Ricercatore
03.01.05
universitario
icar 17, Disegno
26 Paolo Perfido
Ricercatore
01.07.01
universitario
confermato
27 Vincenzo De Simone
Ricercatore
01.01.02
universitario
confermato
icar 18, Storia dell’architettura
28 Giorgio Rocco
Professore
30.12.02
Ordinario
29 Monica Livadiotti
Ricercatore
29.12.04
universitario
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
Laurea in
Data
laurea
25.02.94
Rutigliano (Ba)
12.01.56
Canino (Vt)
25.07.60
Foggia
20.03.57
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
20.04.83
Bari,
19.05.62
Rutigliano (Bari),
09.03.66
Margherita di S. (Fg)
01.01.61
Canosa di P. (Ba)
20.07.61
Taranto
03.07.71
Bitonto (Ba)
17.12.73
Architettura,
Venezia, iuav
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Politecnico di Bari
Architettura,
Politecnico di Bari
21.07.89
01.11.98
Bevagna (Pg)
13.01.45
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
07.70
Laurea in Lingue e letterature orientali,
Venezia, Università Ca’ Foscari,.07.1980
03.01.05
Bassano del G. (Vi)
29.05.65
Architettura,
Venezia, iuav
05.04.93
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, VIII ciclo, 1998
01.07.96
Bari
04.04.57
Architettura,
Venezia, iuav
14.07.88
01.01.02
Molfetta (Ba)
11.04.56
Architettura,
Università di Firenze
09.11.82
DR in Rilievo e rappresentazione del costruito,
Università di Firenze, XI ciclo, 1998
30.12.02
Taranto
13.07.53
Roma
04.05.57
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
02.81
Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA),
1985-1987, 1988-1992
DR in Storia dell’architettura,
Università di Roma “La Sapienza”, III ciclo, 1991
Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA),
1985-1987, 1988-1992, 1998-2000
Master in Didattica dell’Antico, Università di
Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001
08.07.99
06.07.99
09.01.04
09.01.04
03.01.05
03.01.05
03.01.05
03.01.05
29.12.04
24.07.90
23.04.82
21.04.93
30.10.86
Altri titoli accademici
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, VII ciclo, 1996
DR in Composizione architettonica,
Università di Napoli “Federico II”, VI ciclo, 1994
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, X ciclo, 2000
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, XI ciclo, 2000
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, IX ciclo, 1998
30.11.89
28.06.98
23.02.00
26.11.81
DR in Progettazione architettonica,
Università di Palermo, XIV ciclo, 2001
DR in Progettazione architettonica per i paesi del
Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004
Facoltà/Faculty: status accademico dei docenti
Docente
Status
accademico
Dal
In servizio al Luogo
Politecnico e data di nascita
di Bari dal
Laurea in
Data
laurea
Altri titoli accademici
Ricercatore
universitario
confermato
Ricercatore
universitario
confermato
Ricercatore
universitario
16.09.02
16.09.99
Bari
28.07.56
Architettura,
Venezia, iuav
21.03.80
DR in Conservazione dei Beni Architettonici,
Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995
16.09.02
16.09.99
Amandola (AP)
08.10.60
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
23.07.90
DR in Conservazione dei Beni Architettonici,
Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996
Roma
13.10.75
Architettura,
Università di Roma “La Sapienza”
2001
Professore
Associato
Ricercatore
universitario
confermato
29.12.04
18.10.94
18.10.94
Architettura,
Università di Napoli “Federico II”
Architettura,
Università di Firenze
08.11.83
18.10.97
Bari
12.12.57
Manfredonia (Fg)
13.08.55
35 Mariavaleria Mininni
Ricercatore
universitario
confermato
09.10.98
01.11.01
Bari
01.09.58
Architettura,
Università di Napoli “Federico II”
06.06.85
Scuola di specializzazione in “Architettura del
paesaggio”
Università di Genova, 1990
36 Francesca Calace
Ricercatore
universitario
confermato
01.11.03
01.11.00
Bari
22.06.61
Architettura,
Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”
15.07.87
DR in Pianificazione territoriale e urbana,
Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993
Professore
Associato
29.12.04
29.12.04
Napoli
31.07.68
Ingegneria civile-trasporti,
Università di Napoli “Federico II”
31.03.94
DR in Valtuazione economica dei progetti,
Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo, 1998
Master europeo in Pianificazione territoriale e
mercato immobiliare, COREP-Politecnico di Torino,
1998
29.12.04
01.07.96
Bari
17.08.64
Ingegneria meccanica,
Università di Bari
05.04.90
01.03.02
28.12.95
Bari
03.03.47
Scienze politiche,
Università di Bari
09.12.69
DR in “Sociologia”,
Università di Catania, VI ciclo, 1993
28.12.00
28.12.95
Bari
18.03.61
Filosofia,
Università di Bari
23.03.88
DR in “Sociologia”,
Università di Catania, V ciclo, 1993
01.10.06
01.10.06
Roma
03.04.58
Lettere, indirizzo archeologico
Università di Roma “La Sapienza”
07.07.83
DR in “Antichità classiche”, Università di Roma
“Tor Vergata”, 1993
Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA),
1985
icar 19, Restauro
30 Ignazio Carabellese
31 Rossella De Cadilhac
32 Giacomo Martines
icar 21, Urbanistica
33 Nicola Martinelli
34 Leonardo Rignanese
ing-ind 11, Fisica tecnica ambientale
38 Francesco Ruggiero
Professore
Associato
sps 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio
39 Luciana Bozzo
Professore
Associato
confermato
40 Sergio Bisciglia
Ricercatore
universitario
confermato
L-ant 07, Archeologia classica
41 Roberta Belli
Professore
Associato
a
A.2 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura
icar 22, Estimo
37 Pierluigi Morano
13.07.83
167
A.3 Indice dei nomi
A
Accettura, vito Alessandro,11, 18;
Acciai, Gabriele, 10;
Alevridis, Sofoklis, 158;
Alicino, Mariangela, 160;
Ardito, Vitangelo, 8, 11, 16, 18, 50, 54, 56, 81, 109,
159, 165;
atanasios, Peppas, 159;
Appendici
a
168
B
Bagnato, Vincenzo, 12, 50, 54, 81;
Baiardi, Giannicola, 12, 124, 126, 132;
Balice, Michele, 10, 17, 18, 19;
Barbera, Lucio Valerio, 159;
Beccu, Michele, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 87, 158,
165;
Behrens Abuseif, Doris, 158;
Belli, Roberta, 8, 9, 11, 17, 18, 51, 54, 86, 167;
Berardi, Gioacchino, 10, 12;
Bernardini, Chiara, 12, 51, 54, 85;
Bisciglia, Sergio, 8, 10, 17, 18, 167;
Blanco, Giorgio, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 53, 61, 62,
165;
Bordogna, Enrico, 159;
Braghieri, Gianni, 159;
Boccadoro, Nicola, 10;
Bouteflika, Mourad, 160;
Bozzo, Luciana,8, 9, 11, 17, 18, 19, 50, 56, 110,
167;
C
Cajati, Anna, 12, 125, 126, 131, 135;
Calace, Francesca, 8, 10, 11, 16, 18, 50, 55, 94,
167;
Caliò, Luigi, 12, 51, 53, 68, 70;
Calvano, Riccardo, 12, 50, 53, 61;
Canella, Guido, 159;
Campa, Maria Rita, 160;
Camporeale, Antonio, 10;
Capoccia, Paolo, 50, 53, 61;
Carabellese, Ignazio, 8, 10, 11, 16, 18, 49, 56, 103,
105, 167;
Caragiulo, Francesco, 12, 48, 56, 98;
Carlotti, Paolo, 12, 48, 55, 89;
Carullo, Rossana, 8, 11, 16, 18, 48, 51, 53, 57, 124,
126, 127, 143, 159, 166;
Cascione, Vito, 17;
Casnati, Gaianè, 159;
Castagnolo, Valentina, 12, 51, 53, 65;
Castellana, Assunta, 24;
Castelletti, Marika, 10;
Catalano, Daniela, 159;
Cataldi, Giancarlo, 158, 159;
Chelotti, Marcella,11, 51, 54, 84;
Chieti, Valeria, 160;
Cicciomessere, Teresa, 53;
Colonna, Michele, 12, 124, 127, 143;
Consoli, Gianpaolo, 11, 49, 54, 75;
Cucci, Giovanni, 10, 12;
Cusano, Ennio, 12;
D
D’Addabbo, Nicola, 11;
Dalfino, Giuseppe, 13;
D’Amato Guerrieri, Claudio, 2, 8, 9, 11, 16, 18, 48,
49, 53, 54, 55, 56, 57, 73, 87, 91, 99, 101, 102,
107, 158, 160, 165;
D’Ambrosio, Pietro, 11, 49, 54, 77;
De Cadilhac, Rossella, 8, 10, 11, 16, 18, 49, 55, 56,
92, 103, 104, 167;
De Ceglia, Irma, 12, 124, 126, 130;
Defilippis, Francesco, 8, 50, 166;
De Mattia, Daniela, 159;
de Nichilo, Eliana, 12, 49, 56, 160;
Dentamaro, Calogero, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 55, 56,
87, 107, 159;
De Poli, Aldo, 159;
De Sario, Marianna, 12, 51, 53, 65;
De Simone, Vincenzo, 8, 10, 11, 16, 18, 51, 53, 65,
67, 95, 161, 166;
Devillanova, Giuseppe, 12, 50, 54, 83;
Digregorio, Maria Rosaria, 12, 124, 127, 143;
Di Marzio, Maria Teresa, 17;
Di Noia, Tommaso, 11, 124, 126, 134;
Di Roma, Annalisa, 8, 11, 16, 18, 48, 53, 57, 124,
126, 128, 159, 160, 165;
Docci, Mario, 158;
F
Fallacara, Giuseppe, 8, 11, 16, 18, 48, 53, 56, 57,
99, 101, 159, 160, 166;
Ferrari, Rocco, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 56, 98, 160, 165;
Ficarelli, Loredana, 8, 9, 11, 16, 18, 19, 48, 54, 71,
158, 166;
Fiore, Massimiliano, 12, 50, 54, 81;
Fioriello, Silvio, 11, 51, 53, 55, 95;
Fittipaldi, Graziella, 159;
Foti, Pilade, 8, 10, 11, 18, 49, 55, 92, 125, 126,
137, 165;
Franchino, Maria Isa, 12, 51, 53, 67;
G
Gaube, Heinz, 158;
Giammarco, Carlo, 159;
Giannotte, Vincenzo, 18;
Giannuzzi, Vincenzo, 11, 49, 55, 87;
Giglio, Annalisa, 12, 48, 54, 71, 159, 160;
Gorgoglione, Michele, 11, 125, 126, 127, 144;
Greco, Rita, 8, 10, 11, 16, 18, 19, 49, 56, 103, 106,
165;
H
Holod, Renata, 158;
Haselberger, Lothar, 158, 159;
Huerta, Santiago, 159;
I
Iacovuzzi, alessandro, 159;
Ieva, Matteo,8, 11, 16, 18, 48, 59, 89, 98, 159, 166;
Iavernaro, Fulvio, 12, 125, 141;
K
Kuban, Dogan, 159;
L
Labate, Luca, 160;
Lamacchia, Maria Raffaella, 12, 50, 82;
Laner, Franco, 159;
Lapacciana, Maria Luisa, 12, 124, 126;
Latessa, Carlotta, 12, 124, 126, 139;
Leonardis, Enrica, 2, 159;
Librato, Palma, 160;
Lisco, Margherita, 12, 124, 136;
Livadiotti, Monica, 8, 11, 16, 18, 49, 50, 53, 58,
63, 166;
Loliva, Valeria, 160;
Luisi, Giannangelo, 11, 50, 53, 64;
M
Macina, Gianpiero, 10, 11;
Malicot, André, 158;
Mangone, Annalisa, 11, 51, 53, 97;
Marconi, Paolo, 158;
Mariani, Tiziana, 12;
Marrone, Marcella, 12, 124, 126, 128, 139;
Martinelli, Nicola, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 54, 82, 167;
Martines, Giacomo,8, 11, 16, 18, 49, 56, 103, 106,
159, 167;
Martiradonna, Maria, 17;
Marvulli, Annarita, 12, 50, 55, 94;
Masiello, Laura, 12, 54, 70;
Mastrogiacomo, Francesco, 13;
Mele, Rocco, 12, 124, 126, 127, 136, 143;
Menghini, Anna Bruna, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 87,
158, 159, 166;
Mezzina, Mauro, 8, 9, 11, 13, 16, 17, 18, 19, 49, 56,
107, 165;
Miano, Giuseppe, 159;
Milella, Silvana, 17;
Minenna, Vinceno, 2, 18, 159;
Minervini, Claudia, 13;
Mininni, Mariavaleria, 8, 10, 11, 13, 16, 18, 50, 54,
82, 167;
Moccia, Carlo, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 53, 87, 158, 166;
Mongelli, Alessandra, 160;
Monno, Mariapia, 17, 18;
Montalbano, Calogero,8, 11, 16, 18, 48, 56, 160,
166;
Montemurro, Michele, 8, 10, 11, 16, 18, 48, 56, 98,
159, 166;
Morano, Pierluigi, 8, 9, 11, 16, 18, 50, 111, 167;
Moschini, Francesco, 11, 124, 126, 129, 137;
N
Nanna, Grazia, 159;
Neglia, Annalinda Giulia, 12, 48, 54, 71, 89, 159,
160;
Netti, Lorenzo, 11, 124, 126, 133, 138;
Nicolosi, Ferdinando, 12;
O
Occhinegro, Ubaldo, 2, 159;
Orsini, Marco, 159;
Ortolani, Giorgio, 11, 16, 18, 49, 54, 56, 74, 75,
99, 100;
P
Pagliarulo, Rosa, 12, 48, 54, 71, 124, 126, 139,
159, 160;
Palacios Gonzalo, José Carlos, 159;
Palmieri, Valerio, 159;
Palmisano, Fabrizio, 12, 49, 56, 107;
Pappalettere, Carmine, 11, 124, 125, 126, 127,
131, 145;
Paris, Spartaco, 8, 11, 16, 18, 50, 54, 81, 159, 165;
Parisi, Nicola, 12, 48, 71, 159, 160;
Passalacqua, Michele, 13;
Perfido, Paolo, 8, 10, 11, 16, 18, 51, 55, 166;
Pérouse de Montclos, Jean-Marie, 158;
Perris, Roberto, 8, 9, 11, 13, 16, 18, 124, 126, 127,
128, 135, 142, 165;
Perrone, Nunzio, 2, 12, 124;
Petruccioli, Attilio, 8, 9, 10, 11, 13, 16, 18, 48, 49,
52, 56, 69, 96, 98, 99, 101, 158, 166;
Piccininni, Francesco, 11, 50, 55;
Piccirillo, Michele, 159;
Pinto, Gemma, 160;
Pirro, Patrizia Paola, 12, 50, 55, 94;
Politi, Tiziano, 11, 125, 126, 130;
Puglisi, Dario, 12, 51, 53, 69;
Purini, Franco, 159;
R
Rabasa Diaz, Enrique, 158;
Rabbat, Nasser, 158, 159;
Raffaele, Domenico,8, 10, 11, 16, 18, 49, 56, 87,
103, 105, 165;
Ragazzo, Felice, 158;
Ranieri, Giulia, 17, 18, 19;
Re, Luciano, 159;
Reina, Massimiliano, 12, 124, 126, 127, 128, 142;
Resta, Fiore, 2, 159;
Restucci, amerigo, 159;
Ricciuti, Umberto, 11, 12, 49, 54, 77;
Rignanese, Leonardo, 8, 10, 11, 16, 18, 50, 53,
94, 167;
Rima, Antonio, 11;
Riondino, Antonio,8, 10, 11, 16, 18, 48, 56, 98,
159, 166;
Rociola, Giuseppe, 12, 48, 54, 71, 159, 160;
Rocco, Giorgio, 8, 9, 10, 11, 13, 16, 18, 49, 53, 56,
58, 60, 99, 158, 166;
Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 12, 48, 53, 57,
159, 160;
Romano, Enza, 17;
Rossi, Gabriele, 11, 51, 53, 65;
Ruggiero, Francesco, 8, 9, 11, 50, 55, 56, 93, 109,
167;
T
Tafuni, Vito, 12, 125, 126, 132;
Tartaglia, Alessandro, 12, 125, 126, 139;
Tateo, Stefania, 159;
Tesse, Marianna, 11;
Tramontano, Fabrizio, 159;
Treglia, Pierpaolo, 10;
Tricarico, Luigi, 11, 125, 127, 145;
Turchiarulo, Mariangela, 159;
U
Uva, Giuseppina, 8, 9, 11, 16, 18, 49, 56, 103, 104;
V
Valenti, Marco, 159;
Z
Zattera, Ariella, 8, 9, 11, 16, 18, 48, 55, 158, 165;
Zito, Gabriele, 12, 125, 127, 146;
a
S
Saidi, Mohamed, 160;
Santoro, 24;
Sardano, Rossella, 13;
Saulle, Nicola, 12;
Savi, Vanda Rosa, 8, 9, 10, 11, 16, 18;
Scarcelli, Alessandra, 12, 132, 140, 159, 160;
Schiraldi, Vincenzo, 12, 124, 143;
Scionti, Mauro, 158;
Scricco, Francesco, 18, 159;
Scully, Vincent Joseph, 158;
Spallucci, Nicoletta, 2, 159;
Stea, Giuseppina, 13;
Stigliano, Marco, 12, 48, 53, 57, 159, 160;
169
a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdls in Architettura e del cdl in Disegno Industriale - a.a. 2008/2009
40
Novembre 2008
1 m
1 s
2 g
2 d
2 m
2 v
3 l
3 m
3 s
3 m
4 s
4 m
4 g
4 d
4 m
5 d
5 m
5 v
5 l
5 g
5 g
6 l
6 g
6 s
6 m Epifania
6 v
6 v
7 m
7 v
7 d
7 m
7 s
7 s
8 m
8 s
8 l Festa dell’Immacolata
8 g
8 d
9 g
9 d
9 m
9 v
10 l
10 m
10 s
10 m
11 s
11 m
11 g
11 d
11 m
12 d
12 m
12 v
12 l
12 g
13 l
13 g
13 s
13 m
13 v
13 v
14 m
14 v
14 d
14 m
14 s
14 s
15 m
15 s
15 l
15 g
16 g
16 d
16 m
16 v
3 v
41
10 v
a
Appendici
42
17 v
43
170
46
49
50
51
1 l
1
2
3
Gennaio 2009
Febbraio 2009
1 g
1 d
6
7
1 d
2 l
10
3 m
4 m
Esami 1° appello
8 d
9 l
11
9 l
10 m
11 m
Esami 1° appello
12 g
15 d
8
2 l
15 d
16 l
12
16 l
17 l
17 m
17 s
17 m
18 s
18 m
18 g
18 d
18 m
19 d
19 m
19 v
19 l
19 g
19 g
20 l
20 g
20 s
20 m
20 v
20 v
21 m
21 v
21 d
21 m
21 s
21 s
22 m
22 s
22 l
22 g
22 d
23 g
23 d
23 m
23 v
24 l
24 m Santo Stefano
24 s
24 m
25 s
25 m
25 g Natale
25 d
25 m
26 d
26 m
26 v
26 l
26 g
26 g
24 v
44
45
Dicembre 2008
Marzo 2009
Ottobre 2008
47
48
52
4
5
9
17 m
18 m
Esami 2° appello
22 d
23 l
13
23 l
24 m
25 m
Esami 2° appello
27 l
27 g
27 s
27 m
27 v
27 v
28 m
28 v
28 d
28 m
28 s
28 s
29 m
29 s
29 l
29 g
30 g
31 v
30 d
30 m
31 m
30 v
31 s
53
29 d
14
30 l
31 m
Aprile 2009
Maggio 2009
1 m
1 v Festa dei lavoratori
2 g
3 v
4 s
15
Settembre 2009
1 s
1 m
2 s
2 m Festa della Repubblia
2 g
2 d
2 m
3 d
3 m
3 v
3 l
3 g
Esami 1° appello
32
4 g
4 s
4 m
4 v
5 m
5 v
5 d
5 m
5 s
6 l
6 m
6 s
6 l
6 g
7 m
7 g
7 d
7 m
7 v
8 m
8 v
8 l
8 m
9 g
9 s Festa di San Nicola
9 m
9 g
10 v
10 d
10 m
10 v
24
28
Esami 2° appello
33
7 l
8 s
8 m
9 d
9 m
10 l
10 g
11 l
11 g
11 s
11 m
11 v
12 m
12 v
12 d
12 m
12 s
13 l Lunedì dell’Angelo
13 m
13 s
13 l
13 g
14 m
14 g
14 d
14 m
14 v
20
29
15 m
15 v
15 l
15 m
16 g
16 s
16 m
16 g
17 v
17 d
17 m
25
Workshop
e mostra didattica di fine anno,
prove scritte
17 v
20 l
20 g
21 m
21 v
20 s
21 g
21 d
22 l
22 m
23 g
23 g
23 s
23 m
24 v
24 d
24 m
Lauree
24 v
Esami 1° appello
17 g
18 v
20 m
26
16 m
17 l
19 s
21 m
22 v
15 m
16 d
19 m
20 l
Viaggi di studio
15 s
18 m
19 v
35
21 l
22 s
22 m
23 d
23 m
24 l
24 g
25 l
25 g
25 s
25 m
25 v
26 m
26 v
26 d
26 m
26 s
22
27 l
27 m
27 s
27 l
27 g
28 m
28 g
28 d
28 m
28 v
29 m
29 v
29 l
29 m
29 s
30 g
30 s
31 d
27
30 m
31
30 g
31 v
Esami 2° appello
20 d
39
26 d
25 s Festa della Liberazione
a
14 l
19 d
18 g
19 m
30
34
Esami 1° appello
13 d
38
18 s
18 l
19 d
21
Esami 2° appello
Esami 1° appello
6 d
37
12 d Pasqua
22 m
18
Agosto 2009
1 m
4 l
19
18 s
17
Luglio 2009
1 l
5 d
11 s
16
Giugno 2009
23
Esami 2° appello
27 d
40
28 l
30 d
36
31 l
Legenda
Attività didattiche (lezioni, revisioni...)
Esami
Festività e vacanze
Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura
dell’attività complessivamente svolta dagli allievi.
1
credito = 25 ore
5 anni
300 crediti = 7.500 ore
1 anno
60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa)
1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore)
• Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane.
• Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15
settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane.
• Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane.
171
a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2008/2009 (XVIV)
Corso di Laurea specialistica in Architettura
anni
Corso di Laurea in Disegno industriale
anni
CdLs
1° anno
1°
CdL
1° anno
1°
2° anno
2°
2° anno
2°
3° anno
3°
1° ciclo di base
2° ciclo applicativo
a
3° anno
3°
4° anno
4°
3° ciclo specialistico 5° anno
5°
<
Laurea Specialistica
Dottorato di Ricerca
Post lauream
1° anno (60 cr)
6°
2° anno (60 cr)
7°
3° anno (60 cr)
8°
Laurea
a
173
a
Fly UP