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Questionario sul Clima di Gruppo: validazione
Studi sperimentali Questionario sul Clima di Gruppo: validazione di una misura di processo per le psicoterapie di gruppo Validation of the Italian version of the Group Climate Questionnaire, an instrument to measure emotional climate during group psychotherapy sessions ANNA COSTANTINI, ANGELO PICARDI1, ELISABETTA PODRASKY, STEFANIA LUNETTA, GIULIA FERRARESI, ANDREA BALBI Dipartimento di Salute Mentale, ASL Roma D Dipartimento di Epidemiologia e Psicologia Clinica, IDI - IRCSS, Roma 1 RIASSUNTO. Introduzione. Fondamentale per il progresso della ricerca in psicoterapia di gruppo è lo sviluppo di strumenti di valutazione validi ed attendibili. La scala Group Climate Questionnaire appare una promettente misura di processo, in grado di valutare il clima instauratosi tra i membri di un gruppo ed un particolare fattore terapeutico definito coesione, paragonabile all’alleanza terapeutica in psicoterapia individuale. Metodi. La versione italiana è stata progressivamente raffinata tramite pareri di esperti ed una somministrazione pilota. Consistenza interna e validità fattoriale della versione definitiva sono state esaminate su un campione di 125 pazienti ambulatoriali in psicoterapia di gruppo. La riproducibilità è stata studiata su un subcampione casuale di 64 pazienti. Risultati. Sono state ottenute evidenze di attendibilità e validità per le scale “Coinvolgimento” e “Conflitto”. La riproducibilità è risultata molto buona (coefficiente di correlazione intraclasse rispettivamente 0,87 e 0,82). Anche la consistenza interna è risultata soddisfacente (alfa di Cronbach rispettivamente 0,75 e 0,63). Invece, la scala “Evitamento” non è risultata né omogenea (alfa 0,13), né riproducibile (coefficiente di correlazione intraclasse 0,34). L’analisi fattoriale ha mostrato l’esistenza di due dimensioni fondamentali, una sovrapponibile alla scala “Coinvolgimento”, l’altra comprendente gli item della scala “Conflitto” ed anche due item della scala “Evitamento”. Discussione. La versione italiana dello strumento appare potenzialmente molto utile nella pratica clinica e nella ricerca, essendo in grado di misurare in modo valido ed attendibile sia il coinvolgimento dei partecipanti ad un gruppo terapeutico, il livello di coesione ed in generale un clima positivo, sia il conflitto all’interno di un gruppo ed in generale un clima negativo di sfiducia, tensione, rifiuto. PAROLE CHIAVE: strumenti di valutazione, psicoterapia di gruppo, processo terapeutico, attendibilità, validità. SUMMARY. Background. Developing valid and reliable assessment instruments is mandatory to make progress in research on group psychotherapy. The Group Climate Questionnaire is a promising instrument to measure emotional climate during group psychotherapy sessions. In particular, it measures a therapeutic factor, called “Cohesion”, which is comparable to therapeutic alliance in individual psychotherapy. Methods. The questionnaire was first translated into Italian, then the Italian version was progressively refined through revisions by expert and a pilot administration. Internal consistency and factorial validity were studies on 125 outpatients undergoing group psychotherapy. Test-retest reliability after two weeks was studied on a sub-sample of 64 subjects. Results. Evidence of reliability and validity was collected for the subscales “Engagement” and “Conflict”. Test-retest reliability was very high (intraclass correlation coefficient was respectively .87 and .82), and internal consistency was also fairly satisfactory (Cronbach’s alpha was respectively .75 and .63. On the contrary, the “Avoidance” subscale emerged as neither internally consistent (alpha .13) nor reliable (intraclass correlation coefficient .34). A two-factor solution was obtained, explaining 43% of total variance. The first factor was analogous to the “Engagement” subscale and was interpreted as “positive climate”. The second factor included all items of the “Conflict” subscale and two items of the “Avoidance” subscale, and was interpreted as “negative climate”. Discussion. The Italian version seems to be useful both in clinical practice and in research, because it permits a reliable measurement of both the level of engagement and cohesion and the level conflict, tension and rejection in group psychotherapy. KEY WORDS: assessment instruments, group psychotherapy, therapeutic process, reliability, validity. E-mail: [email protected] Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 14 Questionario sul Clima di Gruppo INTRODUZIONE spondenti item della versione italiana. È stata anche effettuata una somministrazione pilota dello strumento, in modo da identificare possibili problemi di comprensibilità degli item. Il processo di aziendalizzazione della sanità e le indicazioni del Progetto-Obiettivo Nazionale “Tutela della Salute Mentale” 1998-2000 hanno introdotto anche nel sistema di erogazione delle psicoterapie i concetti di razionalizzazione nell’uso delle risorse professionali, di qualità e appropriatezza assistenziale e di verifica dei risultati (1, 2). Il vincolo di privilegiare trattamenti di provata efficacia (3) e, a parità di efficacia, il trattamento più efficiente in termini di costi/benefici ha portato in questi ultimi anni ad uno sviluppo crescente delle psicoterapie di gruppo in alcuni Dipartimenti di Salute Mentale.Tale sviluppo ha comportato la messa a punto di Linee Guida per una buona pratica clinica (4), programmi di formazione e progetti di ricerca per la valutazione del processo e dell’esito dei trattamenti. Fondamentale per il progresso della ricerca sul processo terapeutico in psicoterapia di gruppo è lo sviluppo di strumenti di valutazione validi ed attendibili. Lo strumento “Group Climate Questionnaire”, messo a punto presso l’Università della British Columbia (5-8), appare uno strumento promettente per la valutazione del clima instauratosi tra i membri di un gruppo nel corso di una seduta, in grado di rilevare l’attivazione della “coesione di gruppo”, un particolare fattore terapeutico considerato predittore precoce di esito positivo e paragonabile all’alleanza terapeutica nelle terapie individuali (9-12). Appariva utile sia per i clinici che per i ricercatori interessati alla psicoterapia di gruppo disporre di una versione italiana di questo strumento, ed è stato quindi intrapreso un lavoro in tal senso. In questo articolo viene illustrata la procedura di traduzione e adattamento del “Group Climate Questionnaire”, e vengono presentati dati a sostegno dell’attendibilità e della validità della versione italiana dello strumento. Validazione della versione italiana L’attendibilità e la validità del “Questionario sul clima di gruppo” sono state esaminate su un campione di 125 pazienti in trattamento psicoterapeutico di gruppo presso servizi della ASL Roma D. Tutti i pazienti inclusi nello studio hanno fornito il loro consenso informato verbale alla partecipazione ad esso, e hanno compilato il questionario subito dopo la conclusione di una seduta di psicoterapia di gruppo. Le caratteristiche sociodemografiche e cliniche del campione studiato sono riassunte in Tabella 1. L’attendibilità dello strumento è stata studiata esaminando due aspetti: consistenza interna e riproducibilità. La consistenza interna delle sottoscale è stata valutata mediante il calcolo del coefficiente alfa di Cronbach. Inoltre, per ciascuna sottoscala è stata valutata la possibile presenza di item non omogenei rispetto agli altri item. A questo scopo, per ciascun item sono stati calcolati la correlazione item-totale (corretta con l’esclusione dal computo dell’item in esame) ed il valore del coefficiente alfa di Crombach ottenibile con l’omissione dell’item dalla scala. È stato inoltre studiato il profilo delle correlazioni tra ogni item e le tre sottoscale, per identificare la possibile presenza di item correlati maggiormente con i punteggi di sottoscale differenti da quella di appartenenza, e quindi fonte di disomogeneità. La riproducibilità del questionario è stata esaminata mediante una procedura test-retest, sottoponendolo nuovamente a distanza di una settimana, in occasione della seduta immediatamente successiva, ad un sottocampione casuale di 64 pazienti. Questi pazienti sono stati invitati ad attribuire i punteggi agli item del questionario facendo riferimento a quanto accaduto nella seduta precedente, in occasione della quale avevano compilato lo strumento per la prima volta. Per la stima della correlazione tra i risultati ottenuti nella prima somministrazione e quelli ottenuti nel corso della seconda somministrazione, è stato utilizzato il coefficiente di correlazione intraclasse. Per lo studio della struttura fattoriale della scala, è stata utilizzata l’analisi delle componenti principali, seguita da rotazione ortogonale con il metodo varimax. METODI Traduzione e adattamento dello strumento La procedura di traduzione in lingua italiana dello strumento è stata realizzata su autorizzazione scritta dell’Autore della versione originale in inglese. Per la traduzione del questionario ed il suo adattamento al contesto italiano, sono state seguite alcune raccomandazioni della letteratura relativa all’adattamento transculturale di questionari e scale di valutazione (13). La traduzione italiana è stata progressivamente raffinata grazie ai suggerimenti di alcuni esperti italiani fluenti nella lingua inglese, fino a raggiungere una buona corrispondenza di significato tra gli item dello strumento originale ed i corri- RISULTATI Versione italiana della scala La versione italiana del “Group Climate Questionnaire”, denominata “Questionario sul clima di gruppo” Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 15 Costantini A, et al Tabella 1. Descrizione del campione Sesso Maschile Femminile 52 (42%) 72 (58%) Età 40,4 ± 12,3 (media ± DS) Istruzione Elementare Media inferiore Media Superiore Laurea Dato mancante 3 (2,4%) 19 (15,3%) 69 (55,6%) 19 (15,3%) 14 (11,3%) Stato civile Celibe o nubile Coniugato Separato o divorziato Vedovo Dato mancante 59 (47,6%) 29 (23,5%) 20 (16,1%) 3 (2,4%) 13 (10,5%) Diagnosi in Asse I Schizofrenia Disturbo bipolare Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico n.a.s. Disturbo depressivo maggiore Disturbo distimico Disturbo dell’umore n.a.s. Disturbo di panico Disturbo ossessivo-compulsivo Disturbo d’ansia n.a.s. Disturbo dell’alimentazione n.a.s. Disturbo sessuale n.a.s. Nessuna diagnosi in Asse I (familiare di un paziente) Dato mancante 3 1 3 1 14 3 8 1 1 1 12 2 1 25 28 Diagnosi in Asse II Nessuna diagnosi in Asse II Disturbo di personalità Disturbo di personalità in comorbilità con un disturbo in Asse I 89 20 15 pari a 0,87 (I.C. 95% = 0,79-0,92) per la sottoscala “Coinvolgimento”, e pari a 0,82 (I.C. 95% = 0,72-0,89) per la sottoscala “Conflitto”. Anche la consistenza interna di queste due sottoscale è risultata soddisfacente. Il coefficiente alfa di Cronbach è infatti risultato pari a 0,75 per la sottoscala “Coinvolgimento”, ed a 0,63 per la sottoscala “Evitamento”, valori da considerarsi abbastanza elevati se si tiene presente il limitato numero di item che lo compongono. Inoltre, per entrambe queste sottoscale, le correlazioni item-totale sono tutte risultate di entità almeno moderata, variando in un ambito compreso tra 0,33 e 0,59. È stato anche calcolato che, per entrambe le sottoscale, in nessun caso la delezione di un item avrebbe condotto ad un incremento di qualche rilievo del coefficiente alfa di Cronbach. Per quanto riguarda invece la sottoscala “Evitamento”, essa non è risultata né omogenea, né riproducibile, con un coefficiente alfa di Cronbach di appena 0,13 consiste in 12 item che possono essere misurati su una scala da 0 a 6 (vedi appendice). La procedura di scoring prevede semplicemente la somma dei punteggi degli item di ogni sottoscala. La sottoscala “Coinvolgimento”, indicatore di coesione, è costituita dagli item 1, 2, 4, 8 e 11; la sottoscala “Conflitto”, indicatore di conflitto interpersonale, è formata dagli item 6, 7, 10 e 12; la sottoscala “Evitamento”, indicatore di riluttanza ad affrontare i problemi nel corso della seduta, comprende gli item 3, 5, e 9. Attendibilità Sono state ottenute evidenze di attendibilità per le sottoscale “Coinvolgimento” e “Conflitto”. La riproducibilità di queste due sottoscale è risultata molto buona, con un coefficiente di correlazione intraclasse Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 16 Questionario sul Clima di Gruppo ed un coefficiente di correlazione intraclasse pari a 0,34 (I.C. 95% = 0,10-0,54). La scarsa consistenza interna di questa sottoscala è stata confermata sia dal riscontro di correlazioni item-totale basse per tutti e tre gli item, sia dall’osservazione che uno degli item che la compongono, ovvero l’item 3, è risultato maggiormente correlato con il punteggio della sottoscala “Conflitto” che non con il punteggio della propria sottoscala di appartenenza. struttura fattoriale è apparsa di semplice interpretazione. I fattori sono stati interpretati considerando come livello minimo per l’interpretazione un valore di saturazione fattoriale superiore a 0,32. Tale valore corrisponde al 10% di varianza comune tra una variabile ed un fattore. La soluzione fattoriale è mostrata in dettaglio nella Tabella 2. Il fattore I è del tutto sovrapponibile alla scala “Coinvolgimento”, ed appare interpretabile come “coinvolgimento” o “clima di gruppo positivo”. Il fattore II comprende tutti gli item della scala “Conflitto” ed anche due item della scala “Evitamento”, ed appare interpretabile genericamente come “clima di gruppo negativo”. Validità fattoriale L’analisi delle componenti principali ha evidenziato la presenza di 3 componenti con un autovalore superiore all’unità. Si è quindi deciso inizialmente di estrarre tre fattori. Tuttavia, la soluzione fattoriale è risultata poco soddisfacente. Il fattore I presentava saturazioni elevate negli item 1, 2, 4, 8 e 11, era chiaramente corrispondente alla sottoscala “Coinvolgimento” e appariva interpretabile in generale come “clima positivo”. Il fattore II era caratterizzato da alte saturazioni negli item 3, 6, 7, 9, 10, e 12, ed appariva interpretabile in generale come “clima negativo”. Il fattore III appariva un artefatto statistico provocato dalla presenza di un singolo item non correlato con i primi due fattori, in quanto il solo item 5 presentava un coefficiente di saturazione molto elevato nei confronti del fattore III. Conseguentemente, l’analisi è stata ripetuta procedendo all’estrazione di due soli fattori. La soluzione fattoriale ottenuta spiega il 43% della varianza totale. Tutte le variabili, ad eccezione della variabile costituita dall’item 5, sono risultate ben definite dalla soluzione fattoriale, come evidenziato da valori delle comunalità moderati o alti. Dopo la rotazione, la DISCUSSIONE I risultati di questo studio suggeriscono che la versione italiana del “Questionario sul clima di gruppo” è in grado di misurare in modo valido ed attendibile sia il coinvolgimento dei partecipanti ad un gruppo e più in generale l’instaurarsi di un clima positivo, costruttivo, di fiducia, appartenenza, confronto e coesione, sia il conflitto all’interno di un gruppo e in generale l’instaurarsi di un clima negativo di rifiuto, sfiducia, tensione. Deludenti sono invece stati i risultati relativi alla scala “Evitamento”, che è peraltro la più fragile sul piano psicometrico, essendo composta da soli tre item. In ogni caso, le robuste evidenze di attendibilità e validità raccolte per le scale “Coinvolgimento” e “Conflitto” suggeriscono che il questionario sul clima di gruppo sia uno strumento di valutazione potenzialmente molto utile per i ricercatori interessati alla valutazione della psicoterapia di gruppo. Tabella 2. Struttura fattoriale della versione italiana del “Group Climate Questionnaire” Item (numero e contenuto) Fattore I 1 Piacere e cura reciproca tra i membri del gruppo 8 Fiducia e confronto reciproco tra i membri del gruppo 4 Senso di partecipazione e di importanza di quanto accade nel gruppo 11 Rivelazione di informazioni personali delicate o sentimenti da parte dei membri del gruppo 2 Tentativo di comprensione delle proprie azioni da parte dei membri del gruppo 5 Dipendenza dei membri del gruppo dal conduttore per la direzione 10 Rifiuto e sfiducia reciproca tra i membri del gruppo 12 Tensione ed ansia tra i membri del gruppo 6 Attrito e rabbia tra i membri del gruppo 7 Distanza e ritiro emotivo tra i membri del gruppo 3 Evitamento dell’esame di questioni importanti da parte dei membri del gruppo 9 Sensazione che i membri si siano comportati nel modo che pensavano accettabile dal gruppo Percentuale di varianza spiegata (prima della rotazione) Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 17 Comunalità II ,73 ,72 ,71 ,70 ,66 26,4 ,73 ,63 ,63 ,61 ,58 ,50 16,2 ,59 ,53 ,52 ,49 ,46 ,03 ,56 ,40 ,42 ,42 ,36 ,34 Costantini A, et al Le potenzialità di applicazione clinica di questo strumento di facile somministrazione sono molteplici e riguardano in generale la possibilità di descrivere l’andamento del processo di una terapia di gruppo, il clima che connota le sue diverse fasi di sviluppo, e di evidenziare in modo oggettivo se si siano effettivamente create le precondizioni affinché possano verificarsi i fattori terapeutici necessari al cambiamento. Particolare interesse riveste inoltre la possibilità di segnalare precocemente quei pazienti che si sentono a disagio in un gruppo, che vivono un clima di tensione o isolamento, che non riescono a sintonizzarsi con lo stile di comunicazione e di pensiero che caratterizza la cultura di quel particolare gruppo e che di conseguenza sono ad elevato rischio di drop out (14). Infine, combinato con la routine di chiedere ai pazienti di annotare episodi significativi avvenuti in seduta ed il relativo significato personale percepito, il Questionario sul Clima di Gruppo è uno strumento che permette di essere comunque utilizzato anche a scopo clinico come materiale da riprendere ed analizzare nelle sedute successive. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. BIBLIOGRAFIA 1. 2. 13. Balbi A, Costantini A: La psicoterapia nel servizio pubblico: tempi, risorse ed obbiettivi. In Costantini A (ed) Psicoterapia di gruppo a tempo limitato. Basi teoriche ed efficacia clinica. McGraw-Hill, Milano, 2000. 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Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 18 Questionario sul Clima di Gruppo APPENDICE Questionario sul Clima di Gruppo Nome del paziente.................................................................................. Data........................................................................................................... Legga con attenzione ogni affermazione e cerchi di pensare al gruppo nell’insieme. Utilizzando la Scala di valutazione come guida, barri il numero che per ogni affermazione meglio descrive il gruppo durante la seduta di oggi. Per favore dia UNA sola risposta per ogni affermazione Scala di valutazione: 0 per niente 1 molto 2 in qualche misura 3 moderatamente 4 abbastanza 5 molto 6 estremamente 1. I membri si sono piaciuti e si sono presi cura l’uno dell’altro 2. I membri hanno cercato di capire perché fanno le cose che fanno 3. I membri hanno evitato di esaminare questioni importanti che stavano accadendo tra di loro 4. I membri hanno sentito che ciò che stava accadendo era importante e che c’era un senso di partecipazione 5. I membri hanno dipeso dal conduttore (i) per la direzione 6. C’è stato attrito e rabbia tra i membri 7. I membri erano distanti e ritirati emotivamente l’uno dall’altro 8. I membri si sono fidati e confrontati uno con l’altro nello sforzo di tirar fuori le cose 9. I membri hanno mostrato di comportarsi nel modo che pensavano sarebbe stato accettabile per il gruppo 10.I membri si sono rifiutati e non si sono fidati uno dell’altro 11.I membri hanno rivelato informazioni personali delicate o sentimenti intimi 12.I membri sono apparsi tesi ed ansiosi 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 Per favore scriva l’evento che è stato più importante per lei durante la seduta di oggi. Si potrebbe trattare di qualcosa che l’ha coinvolta direttamente, o di qualcosa che è accaduto tra altri membri e che l’ha fatta pensare a se stesso. Spieghi che cosa di quell’evento lo ha reso particolarmente importante per lei: .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. Rivista di psichiatria, 2002, 37, 1 19