solo la glencore potra` salvare lo stabilimento alcoa portovesme
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solo la glencore potra` salvare lo stabilimento alcoa portovesme
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari · · Carbonia Anno XXV numero 688 del 4 Settembre 2014 Euro 1,00 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] SOLO LA GLENCORE POTRA’ SALVARE LO STABILIMENTO ALCOA PORTOVESME Massimo Carta L a vertenza Alcoa è arrivata ad un punto assai delicato: la multinazionale americana vuole andar via al minimo prezzo; Glencore vuole acquistare lo stabilimento sulcitano, ponendo la condizione del prezzo energetico più contenuto; Governo, rappresentato dall’inefficace vice Ministro Cladio De Vincenti, non riesce a trovare la soluzione energetica con Enel e Terna; Sindacati ancora divisi sulle scelte dei potenziali acquirenti Klesch o Glencore. Nel mezzo di sono i circa 400 dipendenti attendati fuori dello stabilimento, i quali attendono una soluzione capace di dare futuro occupativo per le rispettive famiglie. E allora facciamo il punto. GLENCORE- Appare ormai scontato che l’unica credibile soluzione all’acquisto (e alla ripresa produttiva) di Alcoa sia quella proposta da Gloncore. L’altra potenziale acquirente Klesch è ormai fuorigioco, anche perché non si tratta di soggetto con vocazione adeguata. Glencore, però, è stata chiara fin dal primo momento: “siamo disponibili se il Governo trova una soluzione per il prezzo energetico più contenuto, come hanno fatto i Governi di Germania, Francia, Spagna e Belgio che hanno trovato soluzioni agli alti costi della produzione dell’alluminio al riparo da conseguenze dell’UE”. Questo è stato il punto base. La stessa Glencore ha anche chiesto che, “una volta superata la partita energetica, al tavolo del confronto-trattativa tra Alcoa e Glencore siano garanti il Governo e la Regione Sardegna”. Anche quest’ultimo passo non Alcoa è marginale, perché per Alcoa sono ancora pendenti diverse vertenze di carattere ambientale e di insolvenza sanzionatoria UE. GOVERNO- Sulla vicenda Alcoa non è più mistero per alcuno che il Governo, fino a quando non verrà sostituito il vice Ministro Claudio De Vincenti, rappresenti l’anello più debole e carico di sospetti. Finora il rappresentante del Governo ha solo diluito nel tempo una vertenza che poteva essere concretamente affrontata oltre un anno e mezzo fa, coinvolgendo Glencore in questa vicenda, data la sua competenza in materia a livello mondiale. Invece ha preferito fare il gioco di Alcoa che voleva e vuole chiudere a Portovesme, radendo a suolo tutti gli impianti da vendere a ferro vecchio. Su questo fronte c’è anche qualche frangia di sindacato che all’apparenza mostra interesse per una soluzione onorevole della vertenza, ma di fatto (compreso qualche uomo politico sardo) non vuole dare la soddisfazione a Glencore di occupare il nuovo spazio. Ora però Alcoa ha annunciato che a metà settembre intende salpare da Portovesme. Febbrili incontri si stanno succedendo, ma con Claudio De Vincenti in sala regia, le speranze vanno in direzione del “nulla di fatto”. Il sospetto è che alla fine Alcoa riesca nel suo intento senza onorare le sanzioni comunitarie (da pagare 295 milioni di euro) e senza fare le opportune bonifiche nel sito di Portovesme dove per diversi anni fa fatto consistenti utili. REGIONE- In questa vicenda la Regione, rappresentata dal Presidente Francesco Pigliaru, ha finora svolto un ruolo secondario abdicando alle sue funzioni di interlocutore politico, referente dei problemi della Sardegna. A parole Pigliaru si è più di una volta di- PAGANO IL CANONE TIM SENZA POTER TELEFONARE FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 Stanchi di sollecitare qualche rimedio alla pessima ricezione con i telefonini Tim, diversi utenti hanno già annunciato di voler ricorrere al Garante per le Telecomunicazioni per chiedere i rimborsi per il mancato servizio del gestore della telefonia mobile Tim nella zona di Carbonia e circondario. A trovarsi in questo assurdo disservizio sono gli utenti business, quelli cioè che hanno contratti aziendali a partita Iva con Tim. Molti di questi, stanchi dell’assurda situazione, hanno sottoscritto contratti con altri gestori di telefonia mobile, pur continuando a pagare i ca- Gianni Podda chiarato propenso per l’ingresso di Glencore nell’alluminio di Portovesme. Di fatto, però, ha continuato a lasciare spazio alle inconcludenze di De Vincenti ormai riconosciuto paladino di Alcoa. ALCOA- Appare scandalosamente provocatorio l’atteggiamento assunto in queste ultime ore dalla multinazionale americana che ha affermato l’ingovernabilità dello stabilimento sulcitano per gli alti costi non solo energetici. Chi ha portato, in questi ultimi vent’anni, allo sfascio gli impianti Alcoa? Quanti degli utili maturati sul finire degli anni Novanta sono stati reinvestiti in Sardegna da parte di Alcoa? Chi ha controllato il business di Alcoa Foundation con i fumogeni interventi nel territorio? Appare dimostrato, ma “Gazzetta del Sulcis Iglesiente” l’aveva denunciato da subito e prima di altri soggetti, che Alcoa abbia cominciato a parlare di crisi a Portovesme non per i costi energetici sostenuti, ma da quando ha investito oltre 10 miliardi di dollari negli Emirati Arabi dove ha costruito un impianto di produzione di alluminio capace di vomitare sul mercato mondiale dieci volte tanto di quanto producesse a Portovesme. Ma Claudio De Vincenti conosce questi particolari? LINEA DI (RI)PARTENZA PER EURALLUMINA Da Roma arrivano buone notizie per l’Eurallumina. noni, tramite accredito bancario, e che Tim pretende pur non erogando il servizio. Ma poiché il numero del telefonino aziendale serve per lavoro, non può essere sostituito con altro gestore, salvo la rescissione del contratto con conseguente penale. Di qui l’annunciata intenzione di far chiarezza tramite l’intervento del Garante, non foss’altro perché non vengano pretesi da parte di Tim i canoni, dal momento che a Carbonia, Portoscuso, Cortoghiana, San Giovanni Suergiu e numerose popolose frazioni non beneficiano del servizio di telefonia mobile Tim. (m.c.) POTERI FORTI SARDI RIBUSSANO A GALSI Ru.Sal., titolare dell’impianto di produzione di ossido di alluminio a Portovesme, ha predisposto tutto per il riavvio degli impianti, una volta che il Tribunale di Cagliari dissequestrerà il bacino fanghi che è un elemento cardine per quest’impianto. Intanto il Ministero dell’Ambiente ha già annunciato che a breve verrà sottoscritto l’accordo di Programma per la ripresa delle produzioni d’ossido. Nelle scorse settimane a Palazzo Chigi era stato sottoscritto il piano d’investimento per 100 milioni, che prevede “la costruzione e messa in esercizio di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e vapore, attraverso l’utilizzo di carbone d’importazione, da destinare prevalentemente a Eurallumina”. Il progetto coinvolgerà 357 lavoratori, i quali auspicano che i primi interventi possano partire a inizio 2015. Non è bastato l’atto di coraggio della Giunta Pigliaru che, con una delibera del maggio scorso, si è tagliata fuori dall’intricato progetto Galsi. Ora c’è chi vorrebbe “convincere la Regione a cambiare idea”. Con quest’obiettivo i vertici Galsi l’8 settembre prossimo saranno a Cagliari per convincere la Regione (tramite la Sfirs) a rientrare nella società, “magari con una quota minima”. L’obiettivo, qualora Galsi avesse ancora interesse a cantierizzare il progetto (non è detto che ciò sia scontato), punterebbe a realizzare almeno la dorsale sarda, quella che per oltre 200 chilometri attraverserebbe l’Isola, tagliandola in due con una dissesto naturalistico e ambientale decisamente superiore a quanto finora non sia stato fatto dagli scellerati programmi più o meno legati agli interessi dei Sardi. Il progetto per la realizzazione della dorsale è pronto ed è per questo che, coinvolgendo la massima istituzione politica sarda, le mega imprese che hanno interesse alla realizzazione del metanodotto Galsi, auspicano anche la presenza della Regione. Nella delibera della Giunta della Regione n°17/14 del 13 maggio di quest’anno, veniva precisato che “è meglio abbandonare la società dal momento che la decisione sulla realizzazione del gasdotto viene continuamente rinviata, e che la prossima data utile per arrivare ad una scelta definitiva potrebbe essere anche tra un anno e mezzo. Il nodo riguarda i contratti per la fornitura del gas: gli Algerini hanno fissato l’eventuale prezzo del metano ad un livello che i vertici di Galsi ritengono troppo alto così come non piace la clausola “takeor pay”, ossia quella che fissa i termini del contratto di fornitura a un costo stabilito per tutta la durata dell’accordo. Condizioni che imporrebbero sia alla Sardegna che al resto della Penisola (il piano prevede poi l’approdo del gasdotto a Piombino) prezzi troppo alti e poco convenienti”. Alla luce dei fatti la Regione, tramite Sfirs, sarebbe stata quasi l’unico socio a mettere soldi contanti, mentre gli altri soci hanno interesse perché investono con tecnologia, esecuzione dei lavori: quindi la loro quota viene investita con ritorno di cospicui appalti. All’Isola finora è stato chiesto soldi e territorio in cambio di metano a prezzo alto. Su questo progetto Galsi si sono create due correnti di pensiero (di intersessi): i primi chiedono che la Regione rientri in campo ed accetti le condizioni Galsi; altri invece chiedono l’abbandono di Galsi e che la Sardegna si affidi al sistema del rigassificazione, venduta come “più conveniente”. In entrambi i casi si tratta della costruzione di una casa iniziando i lavori dal tetto, perché nell’Isola non esiste ancora una capillare rete del gas. Perché Galsi non si fa carico di costruire prima le reti del gas a sue spese? 2 Regione numero 688 del 4 Settembre 2014 REGIONE CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IMPEGNO DELL’ASSESSORE MANINCHEDDA “Gli interventi urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico sono stati pianificati secondo due criteri principali: l’individuazione dei siti più pericolosi e la vicinanza di tali siti ai centri abitati”. Lo ha dichiarato l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda riferendo alla Quarta Commissione (Governo del territorio), presieduta da Antonio Solinas (Pd) i contenuti di un piano di intervento di circa 40 milioni di euro previsto dalle leggi regionali N°7 e 9 di quest’anno. Per quanto riguarda l’individuazione dei punti pericolosi, ha spiegato Maninchedda, “si tratta di una scelta squisitamente tecnica, che tende ad eliminare l’accumulo di fango e detriti dagli alvei dei fiumi, le aree più sensibili del territorio in occasione di ondate di piena.” Altre risorse, provenienti da un accordo quadro col Ministero dell’Ambiente, sono destinate alle zone più colpite dalle recenti alluvioni: “5 milioni ad Olbia – ha aggiunto Maninchedda, 3 milioni a Bitti dove i canali minacciano alcuni edifici del centro abitato, la Romangia di Sorso –Sennori recentemente colpita da una bomba d’acqua, il lungomare di Alghero, i territori di Lula e Palmas Arborea e la Barbagia di Seulo dove era particolarmente urgente intervenire per evitare l’isolamento di alcuni centri abitati. Sono fondi chiaramente insufficienti rispetto alle necessità, con i quali però sarà possibile realizzare opere utili.” Infine, ha continuato l’assessore, “altri 11milioni e 750 mila euro saranno disponibili a breve con un bando destinato ai Comuni ed anche in questo caso si cercherà di concentrare le risorse verso i centri più colpiti dalle alluvioni”. IL PASTICCIO ABOLIZIONE DELLE PROVINCE SARDE “Tra otto mesi i sardi torneranno a votare per le ex Province perché la Giunta regionale e il Pd si rifiutano di approvare la legge che trasferisce competenze e funzioni. Oltre il danno, la beffa: i sardi hanno abolito le Province ma se le dovranno comunque tenere sino al 2020, pagando presidenti, assessori e consiglieri provinciali. Tutto questo mentre il Senato ha votato la modifica del Titolo V che cancella dalla Costituzione la parola Province”. Lo dice il coordinatore regionale dei Rifor- matori sardi, Michele Cossa. “Nostro malgrado - prosegue Cossa - la Sardegna sta per diventare la barzelletta d’Italia: i sardi sono stati i primi ad abolire le Province con i referendum due anni e tre mesi fa, ma il Consiglio regionale sia nella passata legislatura sia in questa si ostina a non approvare la legge che trasferisce le competenze delle ex Province ai Comuni. Questo fatto porterà i sardi tra otto mesi a dover votare nuovamente per il rinnovo dei Consigli provinciali, mantenendo in pedi sino al 2020 strutture costose e inutili che gli elettori hanno cancellato. Uno scandalo vero e proprio, che dimostra quanto sia resistente al cambiamento il partito trasversale dei conservatorismi”. Ma, aggiunge il coordinatore regionale dei Riformatori, “noi non ci fermeremo e faremo di tutto, con tutti i mezzi che i regolamenti e le leggi ci mettono a disposizione per evitare l’ennesima brutta figura di una politica che usa l’autonomia sarda per continuare a fare ciò che vuole a dispetto del volere dei sardi”. CENTO MILIONI PER GLI ENTI LOCALI Cristiano Erriu Più di cento milioni di euro sono stati messi a pagamento dall’assessorato regionale degli Enti Locali. “La somma - ha commentato l’assessore Cristiano Erriu - che ammonta a più di cento milioni di euro, consentirà agli enti loca- li non solo di non ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, che comporterebbero ulteriori costi, ma di far fronte agli impegni correnti del bilancio e soprattutto garantire i servizi ai cittadini”. LA PRIMA RATA. La cifra corrisponde al pagamento della prima rata del 40%, pari a euro 29.474358,78 in favore delle province. La seconda rata del 14% circa, pari a euro 70.000.000, in favore dei comuni a valere sul fondo unico dell’anno 2014. L’ACCORDO. “La scelta è stata concordata insieme alle associazioni degli enti locali e il consiglio delle autonomie locali – sottolinea l’assessore - e auspico vi sia identica unanimità quando, nei prossimi giorni, avvieremo le procedure per allentare i vincoli del patto di stabilità degli enti locali, il principale problema dei comuni e delle province che si trovano nell’impossibilità di spendere le proprie risorse, giacenti ora in banca, e dare così risposte concrete alle famiglie e alle imprese”. Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925 Abbonamento Annuo (48 numeri) ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160 CC. n° 43296169 Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANA Hanno collaborato a questo numero: Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa, Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane, Marcello Murru, Claudio Moica. Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA) Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316 Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-mail, sono da intendersi a titolo gratuito. La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli. Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915 Grafica, impaginazione, stampa e allestimento: CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086 Distribuzione: Agenzia Distribuzione Pintus - Iglesias Fantini - Agenzia di distribuzione stampa s.r.l. Sestu Elmas - Tel. 070.262 699 UN MILIONE DI EURO ALL’IZS PER IL CONTROLLO DEI VEGETALI Il ministero della Salute finanzia l’Izs Sardegna per la realizzazione di un laboratorio per le analisi chimiche, microbiologiche e radioattive sugli alimenti di origine vegetale. In conseguenza di questo finanziamento l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna avrà il laboratorio per le analisi chimiche, microbiologiche e radioattive sugli alimenti di origine vegetale non trasformati. Il ministero della Salute infatti, in una nota del 30 luglio, ha comunicato all’ente di via Duca degli Abruzzi di Sassari l’ammissione al finanziamento di un milione di euro per la realizzazione dei laboratori per il controllo dei vegetali. Si tratta di un risultato importante che l’Istituto “Giuseppe Pegreffi” stava inseguendo dal 2010 e che, a seguito della presentazione del nuovo programma investimenti trasmesso dalla direzione generale al ministero il 15 luglio scorso, adesso viene raggiunto appieno. «È un ulteriore tassello che mettiamo per la crescita nella ricerca e per lo sviluppo tecnologico del nostro Istituto – afferma il di- Istituto Zooprofilattico rettore generale dell’Izs Sardegna Antonello Usai – che ci consente l’attivazione del servizio di analisi sui prodotti di origine vegetale. Un miglioramento che permette ai nostri laboratori il mantenimento di elevati standard di qualità delle prestazioni». Dal 2008 infatti, per effetto del decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta ufficiale (serie generale n. 197), agli Istituti zooprofilattici sono attribuiti compiti di controllo ufficiale in materia di analisi chimiche, microbiologiche e radioattive su- gli alimenti di origine vegetale non trasformati. Lo stesso decreto impone che, nell’ambito di «un piano di sicurezza per la salvaguardia della salute della popolazione nei confronti dei prodotti alimentari sia nazionali che esteri, gli Istituti zooprofilattici sperimentali devono adeguare le proprie strutture, anche sotto il profilo strumentale». I fondi in arrivo dal ministero serviranno proprio all’acquisto di attrezzature all’avanguardia, utili a effettuare una serie di analisi specifiche su questo tipo di alimenti. POTENZIATI I POSTI SUGLI AEREI CON CONTINUITA’ TERRITORIALE DA E PER LA SARDEGNA Sono 33mila i posti in più messi a disposizione fino ad ora da Meridiana e Alitalia sulle rotte della continuità territoriale da giugno a settembre. Da Cagliari e da Olbia per Milano e Roma e sulla Alghero-Linate si incrementano i voli e si mettono a disposizione aerei con maggiori capacità. La novità riguarda il collegamento tra il capoluogo sardo e Fiumicino operato da Alitalia dove per tutto il mese di agosto e sino a metà settembre, il venerdì e il sabato, sarà disponibile un Airbus A330 con 250 posti, aereo utilizzato generalmente nelle rotte intercontinentali. E questi numeri potrebbero anche salire per soddisfare un ulteriore aumento delle richieste. Continuità potenziata. “La CT1 non è un impianto statico ma strutturato in modo tale da essere costantemente migliorato e potenziato”, ha detto l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana oggi in conferenza stampa. “Attraverso un moni- Visita il Sito www.gazzettadelsulcis.it TROVERAI QUELLO CHE TI SERVE GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE Ogni Giovedì in edicola toraggio costante - aggiunge l’assessore - la Giunta regionale ha governato questo sistema consentendo di apportare significativi incrementi in termini di quantità e qualità del servizio”. “I numeri parlano da soli, decine di migliaia di posti in più disponibili e l’upgrade con aerei come l’Airbus A330 rappresentano un importante passo in avanti - continua Deiana - questa disponibilità, se da un lato soddisfa naturalmente le esigenze della domanda turistica in crescita nei mesi estivi, dall’altro protegge il diritto alla mobilità dei sardi anche nei periodi di massima affluenza”. Incrementi su Fiumicino e Linate. L’incremento più significativo riguarda il collegamento Olbia-Linate dove Meridiana ha aggiunto complessivamente 104 voli per 17472 posti in più offerti a sardi e turisti. In questa rotta ci saranno 43 voli in aumento nel solo mese di agosto. Tredici voli in più, invece, sulla Olbia-Fiumicino operata sempre da Meridiana con 2184 posti aggiuntivi. Riguardo ad Alitalia saranno 18 i voli aumentati su CagliariLinate e 24 gli upgrade con gli aerei più capienti per arrivare a quasi 5000 posti in più. Cagliari-Fiumicino conterà 16 voli in più, 40 upgrade e 7299 posti sommati a quelli già disponibili in base alle norme. Lavoro numero 688 del 4 Settembre 2014 3 PARTE LA GRANDE SFIDA SOTACARBO SULL’ENERGIA PULITA DA CARBONE Massimo Carta Forse non è stata colta nella pienezza della sua importanza il varo nel Sulcis, avvenuto con la firma dell’accordo tra Mise, Regione e Enea, del Polo Tecnologico per la messa in pratica della ricerca sul carbone pulito e la costruzione di una centrale elettrica “clean coal technology”. Si tratta di un Polo Tecnologico d’importanza internazionale, capace di riportare d’attualità il discorso sull’utilizzo pulito del carbone (non necessariamente quello locale) e sul cui operato sono già appuntate le attenzioni dei più grandi produttori energetici mondiali, nonché di diversi Governi dimostratisi attenti alle evoluzioni intorno al comparto energetico diversificato. “La nascita di questo Polo tecnologico rappresenta una grande opportunità per la nostra Isola e per il Sulcis in particolare”. Così si era espresso il presidente Sotacarbo Mario Porcu, dopo aver firmato l’Accordo di Programma “Ricerca di Sistema Elettrico” assieme al neo Commissario dell’Enea Federico Testa e ai rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo economico e della Re- gione Autonoma Sardegna. Il progetto in argomento prevede la ricerca e la realizzazione: un impianto di ossicombustione con potenza di circa 50MWt, da realizzarsi, compresa la fase di sperimentazione, entro il termine di 2-3 anni (entro 2015); altre attività di ricerca nel campo del carbone pulito da realizzarsi entro i prossimi 10 anni. Questi ultimi prevedono lo sviluppo di nuovi sistemi di separazione e cattura precombustion e postcombustion dell’anidride carbonica meno costosi e meno energivori degli attuali; nuove tecniche di generazione dei solventi; sperimentazione, in campo europeo, di diverse tecniche di confinamento in strati sotterranei profondi del bacino carbonifero del Sulcis delle tecniche di compressione, stoccaggio criogenico, trasporto e confinamento dell’anidride carbonica catturata. A nessuno può sfuggire che la sfida per il Polo di eccellenza italiano sulle Energie pulite, che avrà sede a Carbonia nel Centro ricerche Sotacarbo presso l’ex miniera di Serbariu (la centrale sarà ubicata a Portovesme) sarà in- nanzitutto di mostrarsi, da subito, capace di dare risposta alla necessità di ricerca, innovazione e sviluppo di tecnologie avanzate nel settore energetico. Una ricerca che dovrà sempre più indirizzarsi all’applicazione industriale, per poter dare risposta alle attese di imprese e cittadini di veder avviato un recupero occupazionale. Per l’attuazione del programma è stato stabilito uno stanziamento di 3 milioni di euro l’anno per un periodo di 10 anni (con risorse provenienti dalla Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale) per il piano pluriennale di attività “Polo Tecnologico”. L’accordo, inoltre, prevede che “in sede locale saranno ricercate e attuate le opportune sinergie per valorizzare e integrare nei progetti le competenze esistenti sul territorio, al fine di massimizzare le ricadute positive delle attività svolte: a tale fine, i soggetti attuatori dovranno assicurare particolare rilievo alla diffusione in sede locale dei risultati ottenuti attraverso eventi di presentazione promossi da RSA”. Sotacarbo - Impianto pilota CONTRIBUTI REGIONE AL VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE Approvati con delibera i criteri di assegnazione e le modalità di erogazione dei contributi alle organizzazioni di volontariato di protezione civile per l’annualità 2014. L’obiettivo è quello di fornire alle organizzazioni di volontariato, iscritte nell’elenco regionale, ogni forma di supporto tecnico ed organizzativo attraverso l’erogazione di contributi per: - acquisto di mezzi, materiali, attrezzature e/o equipaggiamenti, manutenzioni straordinarie di mezzi e attrezzature di proprietà, assicurazione dei soci operativi, assicurazione dei mezzi propri; - progetti di formazione, addestramento e ogni altra attività di carattere formativo, per il miglioramento della preparazione tecnica, con particolare riferimento alle tematiche della tutela della salute e della sicurezza dei volontari; - quota di compartecipazione a progetti inseriti e approvati nel programma dei contributi dell’annualità 2013 del Dipartimento nazionale della protezione civile. 1milione e 600mila euro i fondi complessivamente stanziati. Le richieste di contributo dovranno pervenire entro il 25 settembre 2014 alla Direzione generale della protezione civile esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: [email protected]. LUCE NEL TUNNEL CIG REGIME DI MOBILITA’ Mario Porcu Ci sono buone notizie per i 15 mila lavoratori sardi in regime di mobilità in deroga per i quali la Regione ha già anticipato, sotto forma di sussidio, una quota pari a 52 milioni di euro, relativa al 2013. Il ministero del Lavoro, infatti, ha autorizzato l’INPS al pagamento della quota restante, il conguaglio dello scorso anno. “È una notizia importante – ha commentato l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura – attesa da migliaia di persone che usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga nell’isola”. Nulla trapela, invece, sulle risorse destinate a CIG e mobilità in deroga che il ministero e l’INPS devono ancora erogare per il 2014. L’esponente della Giunta Pigliaru sottolinea che la situazione dei lavoratori e il futuro della cassa integrazione e della mobilità saranno i temi al centro di un incontro convocato lunedì prossimo alle 16 presso la sede dell’assessorato del Lavoro, in piazza Giovanni XXIII a Cagliari, al quale parteciperanno tutte le parti sociali e i rappresentanti delle associazioni datoriali. “Su Nuraghe” ARTIGIANATO SARDO SOUVENIR DELLA SARDEGNA COLLANE - ANELLI IN CORALLO DI SARDEGNA MASCHERE MAMUTHONES OGGETTI IN SUGHERO - FILIGRANA SARDA SPILLE, BOTTONI E COLLANE PER COSTUMI TRADIZIONALI SCONTI DAL 10% AL 70% GIOCATTOLI PER BAMBINI E COLLEZIONISTI AL 50% V.le Gramsci, 195 - 09013 CARBONIA - CI - Tel. 329.8839715 Tel. 0781.674480 SINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO COMUNE DI DOMUSNOVAS Prov.CARBONIA – IGLESIAS BANDO DI GARA PER IL SERVIZIO DI IGIENE URBANA ED AMBIENTALE PERIODO 2014 – 2018 - REINDIZIONE - COMUNE DI CARBONIA BANDO DI GARA LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA RETE IDRICA COMUNALE Importo a base di gara: Importo complessivo dell’appalto Euro 1.167.859,40 di cui Euro 1.114.859,40 per lavori a corpo soggetti a ribasso d’asta ed Euro 53.000,00 per oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta - oltre IVA di legge. Termine di ricezione delle offerte: ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12 DEL GIORNO 22/09/2014. Indirizzo a cui inviare le offerte: Comune P.zza Roma, 1 – Ufficio Appalti 09013 Carbonia. Il Dirigente del Servizio Appalti (Dott. Livio Sanna) Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it ENTITA’ DELL’APPALTO: € 2.159.090,90, di cui € 19.090,91 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta (al netto di IVA al 10%) / per il quinquennio. DURATA DELL’APPALTO: 5 anni, dalla data di avvio dell’esecuzione. TERMINE PER RICEVERE LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE E LE OFFERTE: l’offerta deve pervenire improrogabilmente entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 06.10.2014, presso la sede del Comune di Domusnovas – Piazza Caduti di Nassirya, 1 – 09015 Domusnovas (CI). IL RESPONSABILE DEI SERVIZI TECNICI COMUNALI Ing. Elsa Ersilia Ghiani SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it Il settimanale di casa tua Ogni Giovedì in edicola o in abbonamento Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 4 Lavoro numero 688 del 4 Settembre 2014 VIA AI LAVORI DELL’OTTAVO ANELLO DISCARICA CONTROLLATA GENNA LUAS Sergio Rombi Genna Luas Tutto pronto per cantierizzare l’ottavo anello di innalzamento della discarica controllata di Genna Luas, in territorio confinante tra Iglesias e Carbonia. La società proprietaria della discarica, la Portovesme srl, ha già espletato la gara d’appalto che è stata vinta dalla ditta Manca di Cagliari, qualificata per portare avanti questo genere di lavori che andranno eseguiti nella parte alta dell’attuale discarica. La Giunta regionale aveva già espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento denominato ”Realizzazione dell’VIII argine e conseguente modifica della quantità massima abbancabile presso la discarica di Genna Luas della Portovesme Srl ubicata nei territori dei Comuni di Iglesias e di Carbonia”. L’autorizzazione stabilisce che l’inizio dei lavori relativi all’intervento di realizzazione dell’ottavo argine della discarica in argomento dovrà essere comunicata al Servizio SAVI, nonché ai Comuni di Iglesias e di Carbonia, alla Provincia di Carbonia-Iglesias, all’ARPAS, al Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Iglesias. Inoltre stabilisce che i lavori dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione dell’autorizzazione regionale, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l’attivazione di una nuova procedura. Il progetto prevede la realizzazione dell’ottavo argine con un’altezza di 5,00 m così da portare la quota massima dell’intera discarica a 259,12 m sull’intero sviluppo dell’argine. A chiusura dell’impianto di discarica, con l’esecuzione dei lavori di copertura finale, la quota massima della discarica risulterà pari a 262,35 m, conseguendo il raggiungimento dell’originaria morfologia del sito. La discarica si estende al confine tra i comuni di Iglesias e Carbonia ed è situata circa 2.5 km a Sud del limite dell’abitato di Iglesias, e circa 4 km dal centro della medesima città. Il sito su cui insiste la discarica, costituiva la miniera di Genna Luas, che faceva parte della ex concessione mineraria Monteponi dell’allora SAMIM poi diventata SIM S.p.A. e la realizzazione della discarica costituisce l’opera di ripristino ambientale della pregressa attività mineraria. Si tratta di un progetto di discarica controllata di 2° categoria tipo B denominato Genna Luas, in agro di Iglesias e Carbonia, e che fu autorizzato alla costruzione con decreto del Ministero dell’Ambiente DEC/VIA/2671 del 02.12.1996 per una volumetria complessiva di 1.400.000 m3. La Portovesme s.r.l. ha acquisito da Ambiente S.p.A., con atto notarile, la titolarità della Discarica di Genna Luas, dedicata allo smaltimento dei soli rifiuti prodotti dagli stabilimenti di Portovesme e San Gavino entrambi di sua proprietà. La tecnica di realizzazione degli argini applicata dal 4° al 7° argine ha consentito di acquisire una maggiore volumetria utile per l’abbancamento all’interno del catino della discarica rispetto a quella inizialmente prevista grazie al minor volume occupato, dai nuovi argini in terra rinforzata all’interno del catino. La realizzazione degli argini in terra rinforzata e dell’ottavo argine non altera gli ingombri esterni dell’impianto di discarica originariamente approvato. Attualmente, l’impianto di discarica viene esercito in forza della determinazione AIA n. 18 del 30/01/2012. La capacità massima abbancabile che deriva dall’autorizzazione in essere è pari a 1.800.000 m3. Il nuovo progetto è relativo alle opere necessarie per la realizzazione dell’ottavo argine e della copertura finale della discarica, che renderà disponibile per l’abbancamento una volumetria pari a ca. 215.000 m3, portando la capacità massima di abbancamento dell’impianto a ca. 2.015.000 m3. Finora, sul fronte ambientale e quello degli abbancamenti di rifiuti industriali in particolare, la Portovesme srl ha conseguito una tale affidabilità che le sono valsi attestati a livello internazionale, compresi gli studi che diverse società multinazionali hanno adottato sul modello della società sulcitana. Un anno fa l’Assessorato provinciale all’Ambiente, aveva diffuso i referti analitici relativi all’indagine richiesta per valutare potenziali contaminazioni radioattive nei siti di stoccaggio dei materiali da risulta dei processi di lavorazione della Portovesme s.r.l. I documenti presentati avevano evidenziato che, nei tre siti indagati, ossia Acqua Sa Canna, Genna Luas e Sa Piramide, non erano state rilevate contaminazioni o anomalie radiometriche di alcun genere. Le indagini radiometriche erano state svolte presso il laboratorio fisico del dipartimento ARPAS di Cagliari e hanno interessato campioni di percolato e di acqua dei piezometri di Genna Luas, per valutare il possibile inquinamento della falda. DOMANDE PER LE AGEVOLAZIONI DEI PROGETTI DI SVILUPPO LOCALE Il Centro regionale di programmazione ricorda che, fino alle ore 12 del 30 settembre, potranno essere presentate le domande di accesso alle agevolazioni per l’attivazione della seconda fase dei progetti di sviluppo locale (Psl) nelle aree di crisi di Portovesme, Porto Torres, La Maddalena, Ottana, Siniscola, Pratosardo, Tossilo, Oristano e del territorio svantaggiato della Marmilla. Le domande di accesso all’agevolazione potranno essere presentate esclusivamente attraverso il sistema informatico messo a disposizione dall’amministrazione regionale. OGNI GIOVEDÌ IN EDICOLA Per informazioni è possibile contattare: - Bic Sardegna S.p.A in Via Cesare Battisti, n. 14 – 09123 Cagliari al numero telefonico 070 278088 o tramite e-mail [email protected]; - Ufficio relazioni con il Pubblico del Centro regionale di programmazione in Via Cesare Battisti, snc – 09123 Cagliari al numero telefonico 070 6067028. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE PIGLIARU Ill.mo Presidente, Da molti mesi sollecitiamo un incontro formale col capo dell’Esecutivo regionale per ragionare ed evidenziare le proposte dei sindacati territoriali al fine di dare una sferzata alla recessione economica e alla drammatica situazione occupazionale nel Sulcis-Iglesiente. Un confronto parti sociali- Giunta regionale per tramutare belle parole e buoni propositi in atti e fatti, in scelte politiche e legislative che permettano l’avvio di percorsi economici diversi. Pur essendo strenui e fieri difensori del settore industriale, vorremmo/vogliamo poter ragionare sui temi di crisi del territorio e sulle non poche opportunità di diversificazione economica. Tra l’altro, richiamare la Sua attenzione su alcuni progetti che potrebbero essere pronti per essere realizzati senza interventi finanziari pubblici. Per Cgil e Cisl, (la UIL è impegnata nei propri congressi), si tratta di opportunità di sviluppo, che renderebbero più agevole uno scenario di adeguamento sui servizi, sulle infrastrutture, e inoltre creerebbero sinergie e sistema con l’agricoltura, l’artigianato, commercio, turismo e sanitario. Con educazione, le abbiamo provate tutte - Segretari Particolari, Gabinetti, Assessori – per poter avere un incontro col Presidente Pigliaru. Inutilmente. Ci stiamo domandando se la convocazione dell’incontro richiesto, sul quale Lei stesso si è dichiarato disponibile, debba dover sottostare alla messa in atto di iniziative di mobilitazione, sit in, occupazioni di spazi pubblici, etc. Sembra, infatti, che solamente la voce rumorosa e plateale arrivi e sia ascoltata dai responsabili delle istituzioni. Situazioni che accadono per le grandi vertenze industriali e “incomodi” che, per molti, fanno di noi il sindacato affezionato alle sole lotte per l’industria, quindi poco moderno e lungimirante nelle proposte. Spesso è accaduto, in passato ma anche in questi ultimi mesi, di vedere stupore fra le facce dei vari amministratori politici della Regione, quando sotto i palazzi degli Assessorati si radunano lavoratori che dimostrano le proprie difficoltà quotidiane a causa delle irrisolte vertenze; dell’assenza del lavoro; perché sono da mesi senza ricevere lo stipendio o l’indennità dell’ammortizzatore sociale. Singolare ma molto evidente è il senso di fastidio che procurano rivendicazioni legittime che a volte restano inascoltate fino a che, non si è obbligati a quei “raduni”. Nella maggior parte dei casi il Sindacato dimostra cauti comportamenti e comprensione verso chi è da poco al Governo della Regione. Tuttavia se per una specifica vertenza industriale possiamo dare atto dell’interessamento politico e una concreta attività, non si riesce a capire perché, per altre situazioni di stallo, sembra che l’interesse manchi totalmente, compresa la vicenda inconclusa della PORTAL che vale una lungaggine autorizzativa compromettendo il riavvio dello stabilimento. Continuiamo a pensare ad un approccio relazionale diverso, ad un percorso condiviso e produttivo. Ma se per avere il giusto confronto risulta necessaria altra pratica, che sta nelle nostre prerogative e nel nostro ruolo, è bene che si sappia che per noi il tempo è già maturo per dare programmazione alle iniziative! In attesa di un cortese e positivo riscontro, inviamo i più cordiali saluti Segretari Generali CGIL-CISL R. Puddu F. Enne VERTENZA KELLER DI VILLACIDRO “Il mantenimento dei lavoratori in organico agevolerà il ricorso per l’amministrazione straordinaria dell’azienda”. L’assessore dell’industria Maria Grazia Piras commenta positivamente la notizia della revoca dei licenziamenti alla Keller di Villacidro, frutto dell’accordo siglato a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, tra il commissario straordinario, l’avvocato Nicola Maione, e i sindacati. L’intesa riguarda tutti i lavoratori. L’intesa, alla quale ha dato il suo benestare il giudice delegato del Tribunale di Cagliari, allunga di tre mesi il preavviso di licenziamento dei lavoratori (per 51 persone il rapporto di lavoro sarebbe dovuto terminare proprio oggi). Ora gli operai resteranno in servizio fino alla data dell’eventuale ammissione della procedura straordinaria. “Si È stato siglato, nelle scorse settimane, nella sede dell’assessorato del Lavoro, a Cagliari, il verbale d’accordo istituzionale per la prima concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014, alla luce del decreto interministeriale che di fatto introduce limiti temporali al ricorso di mobilità e CIG in deroga. L’intesa è stata firmata dall’assessore Virginia Mura, dai rappresentanti dei sindacati, dell’INPS, delle organizzazioni imprenditoriali e di tutte le associazioni di categoria. “Si tratta di un accordo importante che - ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru - è frutto dell’azione dell’esecutivo nei confronti del Governo”. Sbloccati altri 17 milioni. Nel corso dell’incontro è emerso che è stata sbloccata parte dei fondi 2014 per i lavoratori in regime di ammortizzatori sociali in deroga. La somma, per la Sardegna, è pari a 17 milioni e 300 mila euro. Nei giorni scorsi la Regione aveva comunicato che è in pagamento il saldo del 2013 per la mobilità, mentre lo Keller tratta di un ottimo risultato – afferma Maria Grazia Piras – ottenuto in breve tempo e con il supporto di tutte le pari interessate. Adesso – aggiunge – abbiamo il tempo per ragionare sulle opportunità di rilancio della fabbrica di Villacidro”. Il futuro e l’intervento della Regione. “La Regione – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – è disponibile a sostenere il commissario liquidatore nell’esame delle opzioni in campo e a valutare tutti gli strumenti, anche di natura finanziaria, che accompagnino la ripresa produttiva della Keller”. Il commissario straordinario entro il 5 settembre dovrà depositare davanti al giudice la relazione contenente la descrizione particolareggiata delle cause dello stato d’insolvenza della Keller e la valutazione motivata circa l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria. CONCESSIONE E PROROGA AMMORTIZZATORI SOCIALI sblocco di altre risorse è atteso per il prossimo mese. I numeri. Attualmente sono quasi 24 mila i lavoratori che usufruiscono di ammortizzatori sociali in deroga. La mobilità scadrà il 31 agosto per 2000 lavoratori con anzianità superiore ai tre anni. Il termine ultimo di deroga, per i lavoratori in mobilità da meno di tre anni, è invece fissato al 30 ottobre. Dal 30 novembre, infine, scadrà la CIG in deroga per 8000 lavoratori sardi. Il futuro. “L’intesa - ha detto l’assessore Mura - pone le basi per superare gli strumenti degli ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito. L’obiettivo è quello di accompagnare alla pensione i lavoratori che ne hanno diritto. È importante ha aggiunto - che chi ha i requisiti faccia subito domanda e si rivolga all’INPS per ottenere una consulenza. Per tutti gli altri lavoratori - ha concluso l’assessore - la Regione punta soprattutto sulla riqualificazione professionale e sul reinserimento nel mondo del lavoro. Politica 5 numero 688 del 4 Settembre 2014 ZONA FRANCA URBANA SULCIS IGLESIENTE COL CODICE 62 VIA LIBERA AGLI SGRAVI È 62 il nuovo numero che sblocca le agevolazioni fiscali per i soci delle società beneficiarie degli aiuti previsti dal Piano Sulcis. Per usufruire del credito d’imposta riconosciuto alle piccole e micro imprese che operano nella zona franca urbana della provincia di Carbonia-Iglesias, i contribuenti soci delle società di persone e delle società di capitali “trasparenti” (ossia che imputano il loro reddito direttamente ai soci) devono indicare nel modello F24 il codice fiscale della società nel campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” e il numero 62 nel campo successivo, denominato “Codice identificativo”. In questo modo è possibile compensare le imposte dovute, a partire dall’acconto Irpef 2014, entro la prossima scadenza del 20 agosto. La procedura può essere attivata solo ed esclusivamente dai soci delle società beneficiarie che hanno trasmesso al Ministero dello Sviluppo economico i dati identificativi di ciascun socio, usando l’apposito modulo firmato digitalmente dal rappresentante legale o dal procuratore. Resta in campo il codice tributo Z100 – Le altre parti del modello di versamento andranno compilate come di consueto, indicando il codice tributo Z100 all’interno della sezione “Erario”, nella colonna “Importi a credito compensati”, oppure, se il contribuente deve riversare l’agevolazione, in quella dedicata agli “Importi a debito versati”. Inoltre, nel campo “Anno di riferimento” va inserito l’anno d’imposta in cui si è fruito dell’agevolazione, nel formato “AAAA”. Cosa prevede il Piano Sulcis – In generale, le oltre 4mila piccole e micro imprese del Sulcis-Iglesiente ammesse alla fiscalità di vantaggio sono esenti dalle imposte sui redditi, dall’Irap, dall’Imu ed esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. L’importo massimo dello sconto fruibile è pari a 200mila euro (100mila per le aziende del settore trasporto su strada). L’intervento vale, complessivamente, più di 124 milioni di euro. RIFORMATORI CONTRO I COMMISSARI PROVINCE “I commissari delle ex nuove Province stanno violando la legge e l’atto di indirizzo che la Giunta Pigliaru ha varato: non si stanno comportando come commissari liquidatori ma spendono con totale discrezionalità i fondi, non hanno fatto alcuna ricognizione dei beni e non hanno preparato alcunché per il passaggio dei beni e del personale. Uno scandalo in piena regola su cui brilla la totale assenza di controllo da parte della Giunta regionale. Una Giunta che nulla sta facendo per varare la riforma, senza la quale tra sette mesi diventeremo la barzelletta d’Italia: i primi ad abrogare le Province grazie ai referendum e gli unici a votare per il rinnovo di enti che dovevano essere morti e sepolti: rischiamo di avere presidenti, assessori e consiglieri provinciali sino al 2020”. Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa. “Il 25 giugno del 2014 - ricorda Cossa la Giunta su proposta dell’assessore Erriu ha varato gli atti di indirizzo per i commissari delle cosiddette ex nuove Province, soppresse dai re- ferendum. Una circolare restrittiva che elencava cosa avrebbero dovuto fare i commissari: a iniziare dallo stop a consulenze, alla recisione degli incarichi di direttore generale, al blocco delle utenze e così via. I commissari, invece, se ne sono infischiati e hanno continuato ad agire come se nulla fosse. In totale disprezzo della legge regionale che ha commissariato le Province e della direttiva”. Ma ancora più sorprendente, prosegue il coordinatore regionale dei Riformatori, “è l’assenza totale da parte della Giunta regionale che non ha neppure avviato il controllo sull’attività dei commissari”. E come se non bastasse, “continua a non presentare nessuna riforma di riordino degli enti locali per il passaggio delle competenze delle ex Province. Senza questa legge, in primavera i sardi saranno chiamati votare per il rinnovo di presidenti e consigli provinciali: oltre al danno la beffa. Saremo gli unici in Italia ad avere sino al 2020 enti che i sardi hanno abolito. Uno scandalo che non potrà restare impunito”. IGLESIAS MIGLIORA L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA La Giunta Comunale ha approvato nel corso dell’ultima seduta due importanti progetti che riguardano l’illuminazione pubblica. Il primo progetto prevede la sostituzione di lampade e armature, la riparazione di diversi guasti nelle linee, il mantenimento in efficienza delle apparecchiature funzionanti e la riduzione dei pericoli derivanti dal malfunzionamento degli impianti dell’illuminazione pubblica. L’investimento previsto ammonta a 90.000 Euro e riguarda l’intera città: centro, periferia e frazioni. “Con questo intervento – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele – risolveremo il problema cronico della carenza di illuminazione presente in varie parti della nostra città”. Il secondo intervento è un progetto pilota che prevede la sostituzione di 187 lampade delle vie del centro storico con piastra di illuminazione a LED. ”Abbiamo scelto – commenta l’Assessore Mele - una parte del Centro Storico che ha un impianto di illuminazione pubblica carente dal punto di vista funzionale che rende diverse zone poco sicure per la scarsa illuminazione. Queste caratteristiche lo rendono idoneo per implementare il progetto che ,con un modesto investimento iniziale, può portare da subito un risultato apprezzabile”. L’investimento ammonta a 39.701,70 euro e porterà ad un risparmio sulle casse del comune di circa 20.000 euro annui sulla bolletta. Inoltre una lampada a LED ha una vita media tre volte superiore a quelle attualmente installate, ha una resa cromatica migliore e soprattutto permette di iniziare a raggiungere l’obiettivo di riduzione della CO2. CONSEGNATE A GONNESA LE DODICI MOTO D’ACQUA PER I SOCCORSI A MARE Sono state consegnate, nei giorni precedenti Ferragosto, sulla spiaggia di Gonnesa, le dodici nuove moto d’acqua di tipo SEA DOO GTI 130 destinate alle associazioni di volontariato impegnate nelle attività di soccorso in mare sui litorali sardi. Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato la Capitaneria di porto di Portoscuso, la Protezione civile ha fornito anche l’attrezzatura di supporto per il salvataggio in mare e la formazione di base su guida e utilizzo dei mezzi, acquistati dalla Regione. Le moto assegnate alle associazioni di volontariato operanti nei litorali rientrano in un più ampio progetto di investimenti che l’amministrazione regionale sta mettendo in atto per garantire la sicurezza ed il presi- dio delle coste, soprattutto nel periodo estivo, grazie a mezzi sofisticati e capaci di intervenire nelle più varie situazioni, af- fidati alla professionalità ed impegno delle associazioni di volontariato attive nel soccorso e salvamento in mare. IMPEGNO A IGLESIAS SUL CIMITERO CITTADINO La Giunta Comunale di Iglesias ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione di 662 nuovi loculi nel cimitero di Iglesias. Il primo lotto di 360 loculi sarà realizzato tra il 2014/2015, il secondo lotto prevede la realizzazione di ulteriori 302 loculi nel 2016. L’investimento totale per la realizzazione dei nuovi loculi è di Euro 545.000. Nel contempo il Comune ha avviato la gara per l’acquisizione di 50 scale che saranno disponibili entro i primi giorni del mese di ottobre. Infine, l’Amministrazione sta procedendo con le pratiche per l’ampliamento dell’area cimiteriale.“L’approvazione del bilancio ci consente – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele – di mandare avanti una serie di interventi già programmati che miglioreranno l’efficienza dei servizi cimiteriali. A ciò si aggiunge la recente approvazione delle modifiche al regolamento di Polizia Mortuaria. Tra le novità principali vi è senza dubbio la possibilità per i cittadini di ottenere un rimborso in caso di rinuncia alla concessione cimiteriale”. LA SANITA’ NEL SULCIS IGLESIENTE SOTTO LA LENTE DELLA REGIONE L’incontro dell’assessore della Sanità Luigi Arru con i sindaci del territorio del Sulcis per esaminare le criticità sanitarie in quell’area era già in programma, così come l’avvio di un intervento regionale che metta riparo a tutte le carenze causate dalla gestione della precedente legislatura, ma “le risorse in bilancio per quel territorio erano assolutamente adeguate. Siamo al lavoro sul futuro della sanità nel Sulcis, per un coerente sviluppo e investimenti giusti - dice l’assessore Arru Ma una cosa è certa: la gestione deve virare di 180 gradi. Infatti negli anni dal 2009 in poi ad un veramente notevolissimo aumento del finanziamento e della spesa regionale (con il grave ben noto disavanzo creato), non si è registrato un corrispondente incremento dei servizi assistenziali come gli utenti avrebbero dovuto avere”. Ai coordinatori dei distretti sanitari di Carbonia e Iglesias e sindaci di Villaperuccio e Villamassargia che chiedono fonLa Giunta Comunale di Iglesias ha autorizzato la Derichebourg San Germano a realizzare la prima isola ecologica interrata all’interno dell’area pubblica che si trova al lato della Via Pacinotti, all’inizio della strada vicinale per Cruccueddu. La decisione è arrivata dopo un periodo di monitoraggio volto a individuare la localizzazione ottimale durante il quale sono stati effettuati vari sopralluoghi e incontri con i cittadini. La realizzazione dell’isola ecologica interrata nella posizione individuata consente di fornire un servizio sia al popoloso quartiere di Serra Perdosa, sia a tutte le abitazioni rurali di Cruccueddu, che a causa delle pessime condizioni delle strada risultano difficili da servire col porta a porta. L’isola sarà costituita da un impianto “Telescopico” che permette il posizionamento nel sottosuolo di 5 cassonetti da 1700 litri, accessibili dall’esterno attraverso delle torrette dedicate ciascuna ad una specifica frazione di rifiuto. I sacchetti vengono depositati verso il corrispondente cassonetto. L’impianto si inserisce perfettamente nel contesto urbano: a impianto abbassato, infatti, sono visibili solamente le torrette per il conferimento dei rifiuti. A seconda della frequenza di svuotamento l’impianto può Maurizio Calamida di aggiuntivi per 25 milioni di euro entro il 31 agosto, il titolare della Sanità ricorda che alla Asl di Carbonia “è netta ed evidente la differenza rispetto alla gestione prima del 2009, pur avendo fondi in bilancio assolutamente adeguati alle esigenze del territorio. I manager, in generale, sono tenuti al rispetto degli indirizzi della Regione, in particolare riguardo alle risorse finanziarie destinate alle Aziende che sono IGLESIAS AUTORIZZATA LA COSTRUZIONE DI UN’ISOLA ECOLOGICA INTERRATA Melania Meo arrivare a servire sino a 480 nuclei familiari. L’impianto sarà completato con l’installazione di un sistema a badge magnetico che consentirà di identificare i soggetti che conferiscono, così da individuare i conferimenti non conformi e permettere l’uso solo ai soggetti in regola con le imposte. L’isola sarà video sorvegliata CONTRIBUTI PER L’ESPOSIZIONE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO SARDO L’Assessorato del Turismo, artigianato e commercio ha pubblicato il bando per la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di corner espositivi e di vetrine virtuali da dedicare all’esposizione dei prodotti dell’artigianato artistico sardo, espressione dell’identità locale. L’avviso è rivolto alle imprese che gestiscano strutture ricettive, porti ed aeroporti ubicati in Sardegna. I Corner espositivi dovranno essere collocati presso strutture ricettive, porti e aeroporti gestiti dall’impresa richiedente. Gli investimenti ammissibili possono riguardare una o più unità produttive gestite dall’impresa, la quale dovrà proporre un’unica domanda di agevolazione anche se riferita a più unità produttive. Gli interventi ammissibili devono necessaria- chiamati a dirigere pro-tempore. In base a ciò - conclude l’assessore Arru - dovrebbero dimostrare adeguate capacità gestionali per garantire gli appropriati servizi socio-sanitari, che in precedenza con tali risorse - tarate in base a proiezioni nazionali e vagliate anche dagli uffici regionali ben prima dell’insediamento a marzo di questa Giunta - sono stati garantiti”. mente includere arredi (Corner espositivi) e postazione multimediale (Vetrina virtuale), più precisamente almeno: -un modulo espositivo; -un modulo logo (disegno con simboli in basso rilievo); - un modulo scritta Sardegna; - un tablet e portatablet o, in al- dal sistema già installato nell’area individuata. “E’ un passo importante e costituirà – commenta l’Assessore all’Ambiente, Melania Meo - una fase sperimentale di un progetto più ampio che riguarda l’applicazione della tariffa puntuale che permetterà di calibrare la stessa in base al rifiuto effettivamente prodotto dalle famiglie”. ternativa, un pc con funzionalità touch-screen del tipo all-inone, posizionato nell’apposito modulo. Rientrano, inoltre, tra gli interventi ammissibili l’adeguamento dei locali e la consulenza architettonica per l’installazione e l’allestimento del Corner espositivo e della Vetrina virtuale. Per l’intervento sono disponibili 1.580.000 euro. Le domande potranno essere presentate entro il 17 novembre 2014 alle ore 17. COMUNE DI CARBONIA BANDO DI GARA LAVORI RELATIVI AL PROGRAMMA INNOVATIVO IN AMBITO URBANO DENOMINATO “CONTRATTO DI QUARTIERE II” RICADENTE NEL COMUNE DI CARBONIA – INTERVENTO 2” Importo a base di gara: Euro 940.622,95 per lavori a corpo – oltre ad Euro 12.742,22 per oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta - oltre IVA di legge. Termine di ricezione delle offerte: ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12 DEL GIORNO 09/09/2014. Indirizzo a cui inviare le offerte: Comune P.zza Roma, 1 – Ufficio Appalti 09013 Carbonia. Il Dirigente del Servizio Appalti (f.to Dott. Livio Sanna) 6 Politica numero 688 del 4 Settembre 2014 “Nemo propheta in patria”e se ha dirla è stato Gesù Cristo sicuramente nessuno potrà negarla. Ma mai come in Sardegna è frequente questa abitudine tanto che per ricercare la verità su alcuni personaggi storici bisogna uscire dai confini regionali. Felicitas Maeder è una studiosa della storia del Bisso e chi meglio di lei poteva parlarci di Italo Diana considerato che in Sardegna tutto è messo a tacere? Nata nel 1946 a San Gallo, ha frequentato le Scuole a Teufen e a San Gallo; affrontato gli studi di lingua a Parigi, Londra e Bologna. Ha una formazione in Management di cultura, lavora in varie istituzioni religiose, sociali e culturali, attualmente ha in atto un programma interdisciplinare di insegnamento e di ricerca ambientale presso l’Università di Basilea. Impegnata nell’ambito culturale e ambientale. Dal 1998, volontaria presso il Museo di storia naturale di Basilea e iniziatrice del Progetto Bisso marino. Nel 2012 le viene assegnata una laurea Honoris Causa dall’Università di Basilea in “Philosophiae”per il suo lavoro sul Bisso marino. D: Lei è volontaria presso il Museo di storia naturale di Basilea e iniziatrice del Progetto Bisso marino. Quando ha iniziato a interessarsi di Bisso e perché? R: Nel 2001 ho fatto un soggiorno di studi sul bisso marino a Taranto. Una bibliotecaria mi ha salutato e mi ha chiesto “Come mai una Svizzera, di un paese interno, arriva a portarci le radici della nostra storia?” La risposta era semplice. Nel 1997 ho avuto la possibilità di partecipare a una domenica di famiglia nel Museo di Storia Naturale di Basilea, sul tema conchiglie e chiocciole. “Muschelseide” – bisso marino in Italiano – era uno dei temi che suggerivano le pedagoghe del museo. Non avevo mai sentito questa parola, ma mi affascinò dal primo momento (forse l’associazione con il mare che amo, forse l’appello di qualche gene – mio nonno aveva un commercio di pizzi di San Gallo, e il sottotetto della nostra casa ne era FELICITAS MAEDER SUL BISSO MARINO DOVE SONO TUTTI I LAVORI DI ITALO DIANA? Claudio Moica pieno). A questo seguono le mie prime ricerche nelle biblioteche e archivi, il primo oggetto in bisso marino trovato a Berlino, la prima vetrina sul tema nel museo, il primo viaggio – a Calasetta e Sant’Antioco nel 1998. Un diploma di management culturale nel 2000 conteneva un progetto d’esposizione sul bisso marino - che realizzai finalmente nel 2004, in collaborazione con il Museo di Storia naturale e il Museo delle Culture di Basilea: “Bisso marino – fili d’oro dal fondo del mare”. Fin dall’inizio è stato importante per me presentare tutti i testi non soltanto in Tedesco, ma anche in Italiano – considerato che si tratta di un patrimonio italiano, non svizzero. Così anche il catalogo, il primo libro illustrato sul tema, è totalmente bilingue. Purtroppo, ha avuto poca risonanza in Italia. D: Come si sviluppava il Progetto Bisso marino? R: L’esposizione era prevista dall’inizio come mostra itinerante. Così è andata a Taranto e Lecce nel 2006. Nel 2008 era a Lugano, nel Ticino, allargata ad oggetti tessili di Sant’Antioco che non erano ancora presenti a Basilea. Nel 2010 e stata messa in internet una sintesi delle mie ricerche in tre lingue: Tedesco, Inglese e Italiano (www.bisso-marino.ch). Lì si trova la storia del bisso marino intorno al Mediterraneo, dall’antichità fino a oggi, analisi delle fibre della Pinna nobilis, l’inventario di tutti gli oggetti trovati nei musei Europei e dei Stati Uniti, dal trecento alla meta del novecento, e un’ampia lista bibliografica. Il sito viene aggiornato continuamente con nuovi risultati di ricerche. D: Quando si parla di Bisso si tende a rivolgersi a quello marino ma è corretta questa associazione? R: Sì e no. In ogni caso negli studi sul bisso marino è il tema più importante, il più difficile a far comprendere e il motivo principale per Basilea - Museo storia naturale Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) tanti malintesi ed errori d’interpretazione. Il termine bisso ha due significati. Primo: nell’antichità – anche nella Bibbia – si parla di un tessuto finissimo di lino (in un certo periodo forse anche di cotone). Tutte le bende delle mummie egiziane trovate fino ad oggi sono in lino. Il più fino, detto lino reale, era riservato per i sacerdoti e i culti dei tempi. Il secondo significato è: zoologico. Nel 1500 i filamenti delle bivalvi – come la Pinna – sono stati chiamati bisso dei naturalisti. Questo a causa della somiglianza con il bisso antico, non viceversa. Il naturalista francese Guillaume Rondelet menzionò nel 1555 due varietà di bisso: uno terrestre, quindi di lino, l’altro marino - «Byssus terrenus est et marinus». Però, come sappiamo, il bisso marino esisteva già nell’antichità; il più antico frammento è del 4° secolo d.c.- Ma mai era noto come bisso. Nel tardo antico veniva parafrasato, più tardi veniva chiamato fra l’altro lana di pesce, o lana di nacchera. In arabo ed in altre lingue aveva dei nomi che ancora non conosciamo con certezza. È questo il tema della mia ricerca attuale. D: In Italia quali sono le regioni dove ancora si lavora il Bisso? R: Mi risulta che Sant’Antioco sia l’unico posto, dove oggigiorno viene ancora praticata la lavorazione del bisso marino. A Taranto probabilmente si è estinta con la seconda guerra mondiale. Si dice che una volta la Sicilia aveva un’ampia produzione di bisso marino – probabilmente si tratta di disinformazione, o traduzioni errate – ambedue cose molto comuni nella storia del bisso marino. Invece rafforza l’ipotesi del bisso marino nella Dalmazia, che presumevamo da fonti scritte. D: Lei ha definito Italo Diana (1891-1959) la seconda persona per importanza sulla lavorazione del Bisso marino in Sardegna. Perché invece nell’isola si tende a sminuire la sua opera? R: Non è facile trovare informazioni su Italo Diana. Nel 2001 ho cercato nell’archivio comunale di Sant’Antioco, ma non ho trovato quasi nulla. Al contrario di Giuseppe Basso Amoux, non ha scritto niente sul suo lavoro, o almeno non è pubblicato. Oltre a ciò, e a differenza di Taranto, non si sa quasi niente sulla lavorazione del bisso marino in Sardegna primo del novecento. Benché Taranto non facesse parte dei soliti itinerari dei Grand Tour, i pochi visitatori quasi sempre raccontavano del bisso marino e portavano questo sapere nei loro paesi, come Swinburne in Inghilterra, von Salis Marschlins in Svizzera e Germania, Saint-Non in Francia, ed altri. Queste fonti mancano per la Sardegna. Non conosciamo in Sardegna neanche una persona come l’arcivescovo di Taranto, Giuseppe Capecelatro, che nel 700 promuoveva la lavorazione del bisso marino, per aiutare le famiglie povere dei pescatori. Poi, nell’inizio del 800, regalava dozzine di oggetti in bisso marino ai suoi ospiti – lo sappiamo fra la sua vasta corrispondenza che si è conservata. Certamente esisteva anche in Sardegna. (In una lettera del 8 Marzo 1804 alla sua amante Emma Hamilton, l’ammiraglio Nelson parla di un paio di guanti bizzaro e di un manicotto, molto raro, fatto soltanto in Sardegna dalla barba di conchiglie) Infatti Alberto della Marmora, nel 1826, parlava dei guanti in bisso marino che erano di uso frequente. Ma già nel 1820 Antonio Giovanni Carta aveva parlato del declino di questo artigianato tradizionale. Più tardi oggetti in bisso marino si conoscevano soprattutto nelle diverse esposizioni regionali e nazionali. A Cagliari, nel 1847, Giuseppa Poddigue di Oristano e Anna Melis di Cagliari esposero «un taglio di corpetto di nachera, berrettino di nachera, campione di nachera cardate». Nella prima esposizione sarda, nel 1871, Michelina Cara e Marianna Randaccio di Cagliari esposero un boa, un manicotto e uno sciallo. Il boa potrebbe essere quello che è stato mostrato due anni dopo all’Esposizione mondiale di 1873 a Vienna. Giuseppe Basso Arnoux (1840-1919) ha tentato il rilancio dell’artigianato del bisso marino. Negli ultimi anni della sua vita abitava a Carloforte e mi sono sempre chiesta se Italo Diana l’avesse conosciuto. Il Musée Océanographique di Monaco aveva comprato nel 1910 alcuni oggetti in bisso marino da Basso-Arnoux. Sarà stato lui ad averli fatti? Non lo sappiamo. E non si sa niente della sua fondazione Byssus Ichnusa Society, costituita per promuovere la lavorazione del bisso marino, e il perché avesse scelto come sede sociale Londra e non l’Italia. Anche degli oggetti fatti nell’Atelier Diana ne sono conosciuti soltanto alcuni che stavano in Sardegna. Dove sono tutti gli altri? Per esempio la coperta in bisso marino fatta da Margherita Raspa, allieva di Italo Diana, esposta e premiata a Venezia? O la tunica per una statua di San Francesco d’Assisi, fatta da Efisia Murroni? D: La Pinna nobilis è attualmente sottoposta a regime di protezione e tutela in conformità alla Direttiva 92/43 “Habitat” della Comunità Europea ma nonostante tutto si continua a tessere con il Bisso. Da dove viene presa la materia prima? R: Non ne ho idea. La Pinna nobilis è endemica nel Mediterraneo, non esiste in altri mari. Altre specie della famiglia delle Pinnidae che vivono in tutti gli oceani sono molto più piccole. Non si sa se il Felicitas Maeder loro bisso – molto più corto naturalmente - sia mai stato o sia usato per uso tessile. D: La lavorazione del Bisso talvolta è associata a riti magici o pseudo religiosi. Secondo i suoi studi e le sue conoscenze che attinenza esiste tra le due cose? E’ veritiero che l’arte della tessitura del Bisso si può tramandare solo da madre a figlia? R: Il bisso (di lino) dell’antichità è da sempre legato a tanti miti e leggende. È lo stesso per il bisso marino. Ma non è il tema delle mie ricerche. Mi attengo a fonti scritte, dai classici ai moderni – e a questo proposito non ho trovato niente. Penso che il bisso marino e la sua storia di se stesso affascinino. Del resto, la trasmissione di un artigianato o un mestiere da padre in figlio o da madre in figlia è ben co- nosciuta sin dall’epoca preindustriale. D: Che sviluppo può avere l’arte del Bisso ai giorni nostri? Cosa si augura per il futuro? R: Mi auguro che altri scienziati si interessino al tema. Per esempio non si sa niente di preciso su altri luoghi in Sardegna dove si lavorava il bisso marino. Si parla dell’Asinara, La Maddalena o Oristano, e forse altri. In più ci sono tante domande riguardanti la storia, l’archivistica, l’etnografia e la linguistica alle quali bisogna trovare delle risposte. Oltre a ciò mi auguro che tramite il tema del bisso marino la gente diventi consapevole della bellezza della natura – soprattutto quella marina – in tutte le sue sfumature e si renda conto dell’importanza di conoscerla meglio e di proteggerla. Il festival “Ai confini tra Sardegna e jazz”, ideato 29 anni fa da Basilio Sulis, sarà per la prima volta destagionalizzato. Non verrà proposto a fine estate, come ogni anMarco Massa no, ma entro il prossimo dicembre. E’ questa la conseguenza della mancata risposta finanziaria da parte della Regione che non ha trovato capienza nel bilancio 2014 per simili manifestazioni culturali. Di qui la decisione del “patron” Basilio Sulis di spostare la data, ma non di saltare l’appuntamento alla vigilia della trentesima edizione. Per questo gesto ha espresso il suo apprezzamento l’assessore regionale dei Beni culturali e spettacolo Claudia Firino, che ha riconosciuto nei confronti degli operatori culturali che, pur davanti alle innegabili difficoltà di questo momento, non si arrendono ma portano avanti il loro progetto anche trovando modalità o tempi differenti. “Nessuna distrazione, né a proposito del festival jazz di Sant’Anna Arresi né per ciò che concerne i centri culturali che hanno lanciato in questi giorni il loro grido d’allarme. Piuttosto, una grave e innegabile mancanza di liquidità a cui abbiamo posto rimedio alla prima occasione utile” dichiara l’assessore Firino.“Un festival, un museo, un polo culturale sono beni preziosi, da tutelare e aiutare a crescere, se possibile. Ma sono gocce nel più vasto mare dell’emergenza che da anni attanaglia, in Sardegna e in Italia, il settore culturale. A breve dunque daremo attuazione alla legge del settore e proporremo l’aggiornamento delle parti non corrispondenti alla situazione attuale, anche alla luce delle più recenti modifiche del quadro nazionale. Inoltre, ci stiamo muovendo per valutare la fattibilità di circuiti di eventi locali, promuovere nuove forme di gestione degli spazi, agevolare l’esportabilità delle esperienze nostrane e, unitamente all’assessore del turismo, individuare proposte di turismo culturale che facilitino la destagionalizzazione. SANT’ANNA ARRESI IL FESTIVAL JAZZ DESTAGIONALIZZATO e-mail: [email protected] Realtà Locale PRESENTATO NEL CAPOLUOGO IL PROGETTO ROTARY “SULCIS LAB: ANTICHE ARTI-PROGETTI INNOVATIVI” PROMOSSO DAI CLUB CAGLIARI CARBONIA IGLESIAS Presentazione progetto IED. Ha, inoltre, spiegato gli scopi e gli obiettivi prefissati dall’iniziativa che dovrebbero portare ad una rivitalizzazione del settore artigiano del Sulcis Iglesiente con la creazione di un Brand ed una maggiore formazione culturale per i giovani designer impegnati nel progetto. Dopo il breve intervento di LETTERA AL GIORNALE Buona sera, Direttore le scrivo per pregarla di pubblicare sul suo settimanale le considerazioni che accompagnano la foto che allego ...Da tempo i cittadini di questa frazione chiedono alla amministrazione comunale perché risolva alcune problematiche riguardanti questa parte della città...come ....sistemare un autovelox per regolamentare il traffico leggero e pesante che in questo tratto della 126, dal chilometro 16 al 19, é molto intenso provocando inquinamenti acustici e ambientali ....le abitazioni infatti sorgono ai margini della carreggiata ... Constatata l’indifferenza mostrata dalla amministrazione un cittadino ha installato un cartello “ fai da te “ che invita gli automobilisti a procedere ad una velocità limitata .... Paradossalmente nella foto, di lato alla pietra miliare, che indica il chilometro 16,900, é stato installato un cartello di attraversamento pedonale ....soluzione illogica......!!! Da un lato non si fa nulla per rallentare il traffico dall’altro si invitano i cittadini ad attraversare la statale con quei volumi di traffico: solo un aspirante suicida potrebbe avventurarsi a farlo ... Si chiede la sistemazione di alcuni sterrati interni alla frazione, dove a seguito di copiose precipitazioni si é corso il rischio dell’allagamento delle abitazioni ( vedi lo sterrato che anni addietro era l’unica via di accesso al Monte Sirai). Sarebbe logico, dato che sobo state realizzate in punti molto meno pericolosi, che venisse realizzata una “ rotonda “ di Sirai nella confluenza della pedemontana sulla s.s. 126 dove, oltre al pericolo rappresentato dall’alto volume di traffico, le attese diventano interminabili. Se lei consente le farò avere tutta una serie di richieste che con intervalli abbiamo inviato alla amministrazione comunale: Tutte ignorate. Grazie per l’attenzione. ZICCA GIANNI FRAZIONE SIRAI CARBONIA [email protected] Mario Figus, è intervenuto il Presidente del Rotary Club Carbonia Stefano Carbone che ha focalizzato il tema sulla nuova creatività che dovrebbe nascere attraverso questa collaborazione e sopratutto la possibilità per gli artigiani di aggiornarsi alle moderne esigenze di gusto e di arte e non solo, ma sopratutto uscire dagli schemi delMercoledì 13 agosto si è snodato per le vie del Centro Storico la XX Edizione del Corteo Storico Medioevale “Città di Iglesias” organizzato dalla Società dei Quartieri Medioevali di Villa Ecclesiae. Sono passati 20 anni da quando si è tenuto il primo Corteo Storico Medioevale “Città di Iglesias”. Dopo due decenni di storia, quindi, è stato possibile tracciare un bilancio lusinghiero per questo grande evento capace, il 13 agosto di ogni anno, di rendere il centro storico un grande palcoscenico all’aperto in cui entrano in scena centinaia di figuranti portatori di suggestioni antiche che sfilano davanti a migliaia di visitatori. Ancora una volta, nei giorni dell’Estate Medioevale, le porte del tempo si sono aperte per tornare indietro e rivivere meravigliose ed indimenticabili atmosfere. Ospiti dell’Edizione di quest’anno sono stati il Gruppo Sbandieratori e Musici “Cigno Nero” di Rivoli e il Gruppo storico degli “Sbandieratori ‘d L’Èva d’Ór” di Feletto. Inoltre, come negli anni scorsi, nel Corteo ha sfilato il Gonfalone della Città di Pisa, gemellata con Iglesias. Il lungo serpentone di figuranti è partito dal Piazzale del Centro Direzionale di Via Isonzo. In occasione della XX Edizione del Corteo Storico Medioevale, Poste Italiane ha realiz- l’operare singolarmente ed invece aprirsi ad una collaborazione cooperativa per meglio affrontare le richieste di nuovo mercato, a tale scopo nel progetto sono inseriti programmi di corsi di formazione imprenditoriale. Il Presidente dello scorso anno del Rotary Club di Iglesias Pier Giorgio Delrio, ha evidenziato il ruolo del Rotary non solo come ideatore del progetto, ma anche come partner attivo del progetto, per quanto riguarda formazione manageriale e sviluppo della capacità autoimprenditoriale degli artigiani, sviluppo della cultura di distretto, e come supporto per il marketing e lo sviluppo del Brand. L’Assessore della Cultura di Cagliari Enrica Puggioni, padrona di casa, dato che il Comune di Cagliari ha inserito il progetto nell’ambito di quelli destinati a promuovere la candidatura di Cagliari a Capitale Europea della Cultura e lo ha inserito nella mostra di tutti i progetti destinati a rappresentare la progettualità del territorio, ha evidenziato il fatto che Cagliari non è voluta rimanere isolata nella sua candidatura, ma ha inteso coinvolgere l’’intero territorio della Sardegna. L’Assessore della Cultura del Comune di Carbonia Loriana Pitzalis ha ribadito i concetti espressi dalla collega del Comune di Cagliari caricandoli maggiormente nella loro espressione in riferimento alla situazione socio-economica ed imprenditoriale nella quale ora si trova il territorio del Sulcis e quanto ce ne sia bisogno di una nuova ventata di rinnovamento che il Rotary vorrebbe trasmettere con questo progetto di collaborazione tra i giovani designer ed artigiani. Il Sindaco di Tratalias Marco Antonio Piras ha presentato il progetto di rivalutazione dell’economia artigianale del Territorio con il recupero dell’antico borgo medioevale esistente attorno alla basilica del XIIXIII secolo di Santa Maria di Monserrat, dove ha destinato i locali restaurati ad insediamenti di attività artigiane in modo da creare un principio di cooperazione situato logisticamente in unico ambiente. Attualmente le attività artigiane in attività sono ancora poche ma è intenzione di aumentare il numero della categorie di artigianato ed anche di artigiani, l’obbiettivo è di inserire il borgo in un circuito turistico della zona con la collaborazione delle Amministrazioni comunali limitrofe. Olga Bachschmidt, curatrice del progetto, ha parlato degli sviluppi futuri del progetto per quanto riguarda gli aspetti della comunicazione e dell’organizzazione dei workshop sul territorio e degli eventi di pubblicizzazione del progetto; Annalisa Cocco, product designer dello IED, ha descritto la parte preliminare del lavoro di screening degli artigiani, condotto direttamente da Lei e dai soci rotariani nelle scorse settimane, per mezzo di colloqui diretti con gli artigiani, visita delle botteghe, illustrando brillantemente i risultati dello screening e le scelte strategiche della prima fase del progetto, che culminerà con l’esposizione degli oggetti all’EXPO 2015 di Milano; ESTATE MEDIOEVALE IGLESIENTE 2014 XX EDIZIONE CORTEO STORICO Marco Massa Foto Angelo Cucca Al tavolo della conferenza erano presenti: il Presidente del Rotary Club Cagliari Mario Figus, l’Assessore della Cultura del Comune di Cagliari Enrica Puggioni, l’Assessore della Cultura del Comune di Carbonia Loriana Pitzalis. Intervenuti alla conferenza: il Presidente del Rotary Club Carbonia Stefano Carbone, il Presidente dello scorso anno del Rotary Club Iglesias Pier Giorgio Delrio, Olga Bachschmidt Curatrice del Progetto, Annalisa Cocco Product Designer IED Cagliari e Il Sindaco del Comune di Tratalias Marco Antonio Piras. Il presidente del Rotary Club Cagliari Mario Figus ha dato inizio alla conferenza con i saluti ed i ringraziamenti all’Assessore della Cultura di Cagliari Enrica Puggioni per aver ospitato nella sala delle Cannoniere del Ghetto degli Ebrei con l’esposizione del pannello del Progetto “Sulcis Lab: antiche arti, progetti innovatori” in cui erano descritti gli scopi e gli obbiettivi prefissati dal progetto con l’esposizione di foto e descrizioni rappresentanti le pecularietà di servizio del Rotary e le specificità formative dello 7 numero 688 del 4 Settembre 2014 zato un “annullo speciale”. “Il primo grazie per la riuscita di questo grande evento che ha rinvigorito la filiera turistica cittadina – hanno commentato il Sindaco Emilio Gariazzo e l’Assessore alla Cultura Simone Franceschi - è rivolto alla Società dei Quartieri Medioevali di Villa Ecclesiae che con perizia e saggezza si prodiga con sempre rinnovato entusiasmo a organizzare l’Esta- te Medioevale Iglesiente. Un ringraziamento sentito va a tutti i gruppi storici cittadini che hanno partecipato al Corteo Storico Medioevale. Con la loro passione il movimento legato alle manifestazioni medioevali hanno coinvolto ad oggi diverse centinaia di concittadini”. Quest’anno l’Estate Medioevale Iglesiente si è arricchita del “Mercato Medioevale”. L’iniziativa è stata realizzata in Piazza Municipio nelle giornate del 12 e 13 agosto. Un gruppo di artigiani provenienti da diverse regioni italiane, coordinato dall’esperienza di Cinzia Franceschelli, ha riproposto “fedelmente” i vari aspetti della vita quotidiana delle botteghe artigiane degli antichi borghi medioevali. CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE MEDIO CAMPIDANO-VILLACIDRO Bando di gara Appalto integrato complesso, a corpo, per la “Realizzazione di impianti pilota a tecnologia solare termodinamica a concentrazione da 600KW elettrici a servizio del sistema di trattamento e smaltimento rifiuti ubicato nella Zona Industriale di Villacidro”. Importo complessivo a base d’asta: € 7.152.304,57 I.V.A. esclusa, di cui: € 6.987.804,57 per la progettazione, l’esecuzione dei lavori a corpo, l’avviamento e la gestione semestrale dell’impianto, soggetti a ribasso d’asta, di cui: € 6.709.338,00 per l’esecuzione dei lavori a corpo, l’avviamento e la gestione semestrale dell’impianto soggetti a ribasso; € 278.466,57 per onorari di progettazione soggetti a ribasso. € 164.500,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa IV.3.4) Termine ricezione offerte: 06.11.2014 ore 12.00. Apertura offerte: 10.11.2014 ore 9.30; Il responsabile del procedimento ing. Carlo Rachele 8 Realtà Locale numero 688 del 4 Settembre 2014 Il tracciato che dalla Grande Miniera di Serbariu, una delle immagini più importanti del Parco Geomineraio, conduce alla bellissima chiesa di Santa Maria a Flumentepido, è sicuramente tra i più interessanti presenti nel territorio comunale di Carbonia. La miniera di Serbariu venne aperta per lo sfruttamento del bacino carbonifero del Sulcis a seguito delle sanzioni economiche decretate nel 1935 all’Italia dalla Società delle Nazioni a Ginevra, dovute all’invasione italiana in Etiopia, per il quale venne elaborato il disegno dell’indipendenza economica da parte del regime fascista (autarchia). Il carbone sulcitano era stato scoperto casualmente nel 1834 dal Generale Alberto Lamarmora nel territorio di Gonnesa. Una volta individuata l’area, venne realizzata una campagna di sondaggi, dalla quale venne determinata l’esistenza dell’enorme giacimento di carbone, quello di Sirai-Serbariu. L’area venne richiesta in concessione nel 1937, con la denominazione di Serbariu e ufficialmente ottenuta nel gennaio del 1939 con Decreto del Ministro Segretario di Stato per le Corporazioni (Gazzetta Ufficiale n.45 del 23 febbraio 1939). I lavori di realizzazione furono rapidissimi, mediante l’approntamento della miniera e la costruzione di un primo pozzo di 103 metri. Nel 1938 venne scavato un secondo pozzo della profondità di 179 metri, per poi provvedere ad un ampliamento dell’area mineraria. Vista l’entità dei lavori, arrivarono nel settore lavoratori da tutta Italia, per cui venne edificata in trecento giorni una città in stile razionalista, con tutte le infrastrutture all’avanguardia per il periodo, capace di ospitare circa 12.000 persone. Tutto era organizzato perche nel centro ci fosse tutto il necessario per i lavoratori e le loro famiglie. Nella grande miniera si lavorava 24 ore su 24 in tre turni da 4000 minatori; questi erano sottoposti ad altissimi rischi, per cui le morti dovute ad esplosioni da gas, allagamenti delle gallerie, asfissia e per il cosiddetto “crollo del tetto” delle gallerie, dovuto al cedimento di particolari formazioni rocciose. Durante il conflitto mondiale si ebbe un periodo di crisi, dove avvenne un netto calo della produzione. Dopo la guerra si ebbe una ripresa produttiva, grazie ai finanziamenti forniti dal governo Badoglio, all’operato del Presidente della Carbosarda Chieffi e dal direttore Ingegner Rostan. Negli anni ’50, in seguito all’ingresso dell’Italia nella CECA, con il ridimensionamento dell’intero settore minerario, iniziò un periodo segnato da riassetti societari, chiusura di molti cantieri e dallo spostamento dell’attività verso il centro del bacino con la costruzione della nuova miniera di Seruci, per il quale si assistette ad un progressivo smantellamento del bacino carbonifero. La crisi cominciò a farsi sentire alla fine degli anni Set- Chiesa S. Maria Flumentepido DALLA STORICA MINIERA DI SERBARIU-CARBONIA ALLA CHIESA DI SANTA MARIA DI FLUMENTEPIDO Roberto Curreli tanta, quando il prezzo del carbone del Sulcis si abbassò notevolmente e comportò così numerosi licenziamenti e cali nella produzione. La miniera cessò l’attività ufficialmente nel 1971; da allora gli impianti furono soggetti a rapidi deterioramenti sia degli edifici che dei macchinari. A questo punto l’Amministrazione comunale intervenne per acquisire il patrimonio immobiliare dell’ex miniera e per impedire lo smantellamento dei castelli minerari destinati alla rottamazione. L’acquisto si concluse nel 1991, da quella data sono stati elaborati una serie di progetti per il recupero. Nel 2002 nacque il primo cantiere per il restauro della “lampisteria”, ultimato nell’Ottobre del 2006. Nello stesso anno venne ufficializzata la costituzione Museo della Miniera di carbone. Il percorso prosegue lungo l’area industriale del comune di Carbonia per giungere a ridosso del complesso archeologico di Monte Sirai situato nell’omonimo altopiano. Sulla parte bassa del rilievo è presente l’imponente Nuraghe Sirai; si tratta di un nuraghe a tholos inserito in un bastione quadrilobato. Le torri laterali del bastione si dispongono verso i punti cardinali, addossandosi con la torre nord al mastio e lasciando a sud, come cortile uno spazio relativamente ampio. L’edificio nuragico, è a sua volta delimitato da una struttura muraria visibile solo parzialmente. Al nuraghe era annesso il villaggio del quale si individuano tracce sul terreno attorno al quadrilobo. Dai reperti rinvenuti in su- Nuraghe Sirai del “Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC)-Museo del Carbone”. Questo, attualmente uno dei punti di forza del Parco Geominerario, venne inaugurato il 3 novembre 2006, ed aveva l’intento di recuperare e valorizzare sia gli edifici che le strutture minerarie esistenti. Durante il percorso turistico vengono illustrati i sistemi di coltivazione in gal- struttura include i locali della “lampisteria” (l’edificio dove ci si cambiava, lavava e si distribuivano le lampade ai minatori). In questo ha sede l’esposizione permanente sulla storia del carbone, della miniera e della città di Carbonia, l’ampio locale accoglie una preziosa collezione di lampade, attrezzi da lavoro, tra cui le perforatrici strumenti utiliz- Galleria Serbariu Chiesa a pietre miliari Flumentepido leria con allestimento in inglese e supporti multimediali. La zati per la coltivazione, oggetti di uso quotidiano, fotografie, documenti, filmati d’epoca e videointerviste ai minatori. La galleria sotterranea, mostra l’evoluzione delle tecniche di coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30 alla cessazione dell’attività, in ambienti fedelmente riallestiti con attrezzi dell’epoca e grandi macchinari ancora oggi in uso in miniere carbonifere attive. La sala argani, infine, conserva intatte al suo interno le grandi ruote dell’argano con cui si manovrava la discesa e la risalita delle gabbie nei pozzi per il trasporto dei minatori e delle berline vuote o cariche perficie lo si può ricondurre cronologicamente al Bronzo Finale e prima età del Ferro. Proseguendo verso la periferia del centro minerario si giunge alla frazione di Flumentepido, dove è presente la stupenda chiesa di Santa Maria. L’edificio religioso, costruito in stile romanico, sorge su un’altura e si raggiunge imboccando una stradina sterrata posta sulla destra della Strada Pedemontana che da Carbonia conduce a Portoscuso. La struttura è semplice, presenta un’unica navata con l’assenza dell’ abside. La facciata con campanile a vela fu arricchita nel XVII secolo da un portico tra le cui colonne erano presenti alcuni miliari romani rinvenuti nell’antica Via Sulcitana che da Cagliari conduceva a Sant’Antioco, in uno dei quali si rinvengono delle scritte. All’interno la chiesa conserva elementi originali, come la muratura in conci di ignimbrite rossa. I muri laterali presentano ognuno una piccola finestra modanata, la copertura è costituita da capriate e tetto in legno. L’altare, assieme alla fonte battesimale, costituita da una semplice conca di forma irregolare, è stato purtroppo asportato dalla sede originaria. La chiesa, oggi sconsacrata, venne edificata nel XI secolo e donata ai monaci benedettini nel 1066 come tante altre chiese del Sulcis dal giudice di Cagliari, Orzocco Torchitorio I, nella quale i monaci fecero successive modifiche all’impianto originale e costruirono anche il monastero a poche centinaia di metri a est della chiesa, del quale attualmente restano solo pochi ruderi ricoperti dalla vegetazione. Purtroppo anche questo come tanti altri monumenti, nonostante la loro importanza storico-culturale è attualmente in stato di abbandono. Foto: Morena Bonaccorsi Realtà Locale 9 numero 688 del 4 Settembre 2014 CALASETTA AVVIATA L’ATTIVITA’ “CASA DELL’ANZIANO” SERVIZIO DI GRANDE VALORE SOCIALE SESSANTENNI DI CORTOGHIANA SI RITROVANO PER RICORDARE LA PROPRIA INFANZIA Cristina Vincis Marco Massa Presidente Cabriolu e l’Assessore Granara Sono occorsi vent’anni prima d’essere avviata l’attività, ma adesso la “Casa dell’anziano” di Calasetta (intestata ad Antonio Passeroni) è una realtà. E che realtà! Struttura di prim’ordine, dotata di ambienti luminosi ed ampi, servizi che vanno dalla cucina alla sala ristoro, dall’infermeria alle camere degli ospiti residenziali, dalla lavanderia e stireria ad uno spazioso salone di relax e aggregazione, comodi ascensori ed ampio cortile d’ingresso. C’è persino una piccola cappella per momenti comunitari di preghiera. La “Casa dell’anziano” di Calasetta è capace di ospitare fino a trenta persone in regime residenziale. “E’ una struttura polifunzionale sia per soggetti anziani in regime diurno che per esigenze residenziali stabili, ha spiegato l’Assessore comunale Marilisa Granara. La gestione del servizio, con contratto novennale rinnovabile, è affidata alla Cooperativa sociale “Dimensione umana” di Sant’Antioco che opera da 28 anni nel servizio assistenziale alle persone, in convenzione con Amministrazioni pubbliche e private. Va precisato che il Comune di Calasetta non corrisponderà alla Cooperativa che gestisce la “Casa dell’anziano” alcun canone per il servizio svolto” La “Casa” è collocata in via Nazario Sauro, al centro dell’abitato di Calasetta. Essa è stata costruita dove un tempo c’era lo storico asilo infantile intitolato ad Antonio Passeroni, il cui nome è stato adesso trasferito sulla “Casa dell’anziano”. “Si tratta di una Comunità Integrata per Anziani (ex Casa protetta), ha spiegato la Presidente della Cooperativa “Dimensione umana” Anna Maria Cabriolu. Gli utenti interessati dovranno presentare domanda d’iscrizione al Comune di Calasetta compilando apposito modulo. La “Casa” sarà in grado di ospitare persone anziane provenienti anche da altri comuni, fermo restando la precedenza per i residenti a Calasetta. Opereranno stabilmente circa 16-18 operatori tra sociosanitari, os, infermieri, fisiatri, cuochi, ausiliari, cui si aggiungeranno figure sanitarie aggiuntive, volta per volta, tipo geriatra, psicologo, assistente sociale, ecc”. “Il nostro obiettivo, come ente promotore dell’iniziativa, ha aggiunto l’Assessore Marilisa Granara, sarà quello di stimolare e favorire momenti aggregativi attraverso incontri con gli ospiti della “Casa”, al fine di far vivere un soggiorno gradevole e familiare. Vista l’esperienza già maturata dalla Cooperativa “Dimensione umana” siamo certi che la “Casa” è destinata a trovare un crescente riscontro di apprezzamento, tanto più che essa vive inserita nel contesto cittadino di cui anche coloro che arriveranno da fuori non mancheranno di apprezzare le peculiarità”. Elena Cossu fermato un’attività improvvisata di climbing da parte di turisti stranieri. Forse per gli effetti del sole battente in un pomeriggio di piena estate proprio in prossimità del simbolo dell’isola “Le Colonne”, i turisti proprio non avevano calcolato che da una simile bravata sarebbe potuto scaturire l’epilogo più triste e tragico in un lungo week-end di Ferragosto”. In poche parole i coraggiosi ospiti hanno pensato di poter fare una “funambolata” da una costa all’altra, stendendo una robusta corda che era stata ancorata alle rocce con dei E’ stata certamente una giornata densa di ricordi e emozioni, duranti i quali, ancora una volta, Cortoghiana ha dimostrato d’essere diventata una realtà aggregante e della quale sono in tanti a mantenerne vivi e cari ricordi. Con lo stesso clima, anni fa e per un decennio, erano stati promossi gli incontri de “Gli amici di Cortoghiana”, incontri celebrati a Verona, Milano, Aosta, Como, Genova, Torino, ai quali, sia pure per un solo giorno, prendevano parte Cortoghianesi provenienti da tutt’Italia. Quest’anno, sia pure con carattere diverso, un incontro di amicizia è stato coronato dai “sessantenni” che avendo vissuto l’infanzia a Cortoghiana si sono voluti ritrovare come ai tempi delle elementari o delle medie. E’ stato un incontro cui hanno dato l’adesione: Paolo Achen- UN CONCORSO INTERNAZIONALE PER DISEGNATORI Carbonia - Casa Anziani CORAGGIOSI TURISTI STRANIERI FUNAMBOLI LUNGO LE SUGGESTIVE COSTE DI CARLOFORTE Questa soluzione vacanziera non era mai stata programmata fino al 17 agosto scorso. Ma è anche vero che la fantasia, alimentata dallo scenario mozzafiato delle rocce a strapiombo sul mare davanti a “Le Colonne” di Carloforte, può aver dato un raro senso di brivido tale da indurre gli ardimentosi vacanzieri stranieri a tentare un guinness senza precedenti. “Erano circa le quattro del pomeriggio di domenica 17 agosto, precisa la nota della Guardia Costiera di Carloforte, quando il personale militare impegnato in attività di controllo programmata, ha Sessantenni Cortoghiana tiranti. L’intenzione, se non fossero intervenuti per tempo gli uomini della Guardia Costiera, era quella di attraversare a piedi, sospesi ad un’altezza raguardevole dalla superficie del mare, i circa cento metri di corda. “L’incoscienza dei turisti, hanno commentato gli uomini della Guardia Costiera, era arrivata a fare affidamento alla roccia franosa per reggere una improvvisata quanto improbabile struttura su cui camminare nel vuoto: una corda stesa da roccia a roccia e sospesa su poche decine di centimetri d’acqua sarebbe stata in realtà un trampolino per andare incontro a morte sicura, data la ben nota natura instabile della formazione rocciosa. I militari intervenuti hanno evitato un tragico epilogo per gli improvvisati climbers, magari preparati per camminare su una corda, ma sicuramente impreparati alle conseguenze di un cedimento della pericolante struttura da saltimbanco”. Ai turisti, che già vivevano uno stato adrenalinico straordinario, non è rimasto che smontare la struttura improvvisata e dedicarsi ad altro passatempo meno impegnativo e certamente meno pericoloso. Parco Nord Milano e Edizioni Star Comics con il Patrocinio di EXPO 2015 in collaborazione con Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Milano Lingue e il media partner QN Il Giorno hanno reso noto l’apertura di MEDHELAN - INTERNATIONAL COVER CONTEST, concorso internazionale aperto a tutti i disegnatori del mondo per realizzare la cover ufficiale della graphic novel “MEDHELAN - La favolosa storia di una terra”, che racconterà la storia di Milano e della sua terra, in occasione dell’Esposizione Universale a Milano. L’opera, pubblicata dalla casa editrice Star Comics, sarà tradotta in 5 lingue e presentata in prima mondiale a Milano all’interno delle iniziative Expo 2015. Premio, modalità e condizioni di partecipazione sono contenuti nel Bando di Concorso. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 novembre 2014. Per scaricare il Bando e la Scheda d’Iscrizione: http://www.medhelangraphicnovel.it/bando.htm za, Angelo Atzeni, Gabriella Atzeni, Mariella Balia, Rino Cadau, Giulio Callia, Paolo Carrus, Gigi Cau, Flavio Cogoni, Rita Contu, Dino Cossu, Carlo De Blasi, Luciano Deias, Mirella Demontis, Gianni Diana, Carmelo Gammino, Giannina Guiso, Lina Lai, Giorgio Landis, Silvana Ledda, Pinella Macrì, Marisa Manis, Bastiano Masala, Aldo Mascia, Carla Melis, Laura Meloni, Marco Mereu, Pinello Mocci, Paolo Nieddu, Laura Palmieri, Luciano Perda, Giu- seppe Perra, Carlo Piras, Pino Sais, Paoletta Sanna, Gianfranca Sanna, Nandino Secci, Massimo Simoni, Maurizio Soddu, Giso Soru, Rosella Stocchino e Maria Luisa Usai. L’incontro, culminato con un allegro momento convivile, è stato degnamente benedetto dal parroco don Andrea Zucca che ha celebrato la messa, durante la quale, all’omelia, non ha mancato di sottolineare la positività dell’iniziativa degna d’essere consegnata ai più giovani. Il tuo Giornale in abbonamento o in edicola Via Gramsci, 199 - Carbonia Tel. 0781.675289 Fax 1782282316 Cell. 333.6077645 10 Speciale Parco Geominerario numero 688 del 4 Settembre 2014 LA MINIERA DI GIUENNI Roberto Curreli L’area nella quale è situata la miniera di Giuenni si trova nel comune di Villamassargia nelle vicinanze della frazione di Terraseo, quasi al confine con il comune di Narcao. Essa è immersa in una folta vegetazione costituita da macchia mediterranea, nella quale sono presenti prevalentemente: lecci, filliree, corbezzoli, eriche, mirti, lentischi e diversi tipi di arbusti. Il giacimento minerario si è formato sulle formazioni carbonatiche paleozoiche del Cambriano inferiore, intensamente di- sturbate dai ripetuti movimenti tettonici, e si trova sotto forma di filoni di tipo idrotermale, generalmente al contatto o nelle immediate vicinanze dei calcari nodulari cambro-ordoviciani, ed è immerso in una ganga quarzoso-baritica. L’attività mineraria nell’area era già documentata nel 1920 nella quale era vigente un permesso per ricerca di minerali di piombo, argento, ferro, zinco, manganese, nichel e cobalto. La prima concessione venne accordata nel 1969 alla Società Mineraria di Giuenni per la coltivazione di minerali di piombo e bario, per cui vennero aperte alcune gallerie. Nel cantiere più occidentale vennero installate le strutture e i macchinari relativi al processo di trattamento del minerale. Le operazioni di lavorazione, consistevano in una prima frantumazione e classificazione del minerale. Di tale processo rimane qualche traccia nella struttura verticale in cemento armato ubicata lungo il bordo strada. In prossimità della struttura sono ubicati diversi ruderi Sito minerario Giuenni che costituivano i magazzini, le abitazioni dei dipendenti, un largo edificio che ospitava i compressori, una cabina elettrica e una galleria il cui ingresso è parzialmente franato. All’interno di essa sono ancora visi- bili i binari che percorrevano una rete di tunnel. L’intensa umidità ha permesso la formazione di particolari concrezioni. Come ricordato da “minieredisardegna”, nella parte occiden- tale erano presenti un paio di gallerie delle quali attualmente si possono osservare le discariche. Nelle vicinanze si trovano due antiche abitazioni ubicate lungo la strada e circondate da diverse piante e cespugli. Concrezioni in galleria LE GALLERIE MINERARIE Galleria Galleria Giuenni L’area mineraria di Giuenni è situata sul calcare ceroide del paleozoico (Cambriano inferiore), dove si possono osservare fenomeni sia di microcarsismo (karren) che di macrocarsismo (grotte). A ridosso dell’impianto minerario è presente l’imboccatura di una galleria, nella quale si possono osservare resti di muri in pietrame legato con malta di calce. La galleria presenta forma regolare, sulla volta sono presenti grotte naturali (crevasse), nelle quali sono presenti concrezioni di alabastro, la galleria è parzialmente armata con quadri sia in legno che in metallo e sul pavimento sono presenti i binari sui quali transitavano i carrellini con i minerali da portare all’esterno. All’interno della galleria si può osservare il contatto tra il calcare ceroide e il calcare nodulare dove solitamente era impostato il giacimento, lungo il tracciato abbastanza tortuoso si incontrano, fornelli armati, muretti in pietrame a secco costruiti sicuramente per sigillare settori già coltivati e diversi esemplari di fauna cavernicola, tra i quali il Diplopode Calli- pus foeditissimus. Attualmente all’interno si stanno formando interessanti speleotemi costituiti da piccole cortine dentellate, e stalattiti tubolari (cannule). Molto spesso i tracciati ferrati si incrociano a dimostrazione dell’intensa attività estrattiva della miniera, e sulle pareti si osservano delle fratture molto spesso sigillate da argilla rossa. In un tratto della galleria si osservano, sul pavimento colatine di calcite e sulle pareti concrezioni gluteiformi, a dimostrare la presenza di cavità carsiche. CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI) Tel. +39 0781 255066 - Fax. +39 0781 255065 www.parcogeominerario.eu - E-mail: [email protected] Foto: Morena Bonaccorsi Cultura Il confine tra crimine e investigazione si confonde ne “Il mentore”. In questo thriller procedurale tinto di noir il detective Eric Shaw della polizia scientifica di Scotland Yard indaga sui delitti di un possibile serial killer che sembrano collegati a un suo vecchio caso del passato e che indirizzano i suoi sospetti su una persona vicina a lui. Dopo la fortunata serie di fantascienza “Deserto rosso”, ambientata su Marte, grazie alla quale è stata indicata da Wired Magazine come una dei dieci migliori autori indipendenti italiani e che le è valsa la partecipazione come ospite al XXVIII Salone Internazionale del Libro di Torino, 11 numero 688 del 4 Settembre 2014 “IL MENTORE”:VENDETTA CONSUMATA A LONDRA ROMANZO DI RITA CARLA FRANCESCA MONTICELLI Alessandro Carta Rita Carla Francesca Monticelli, nativa di Carbonia, torna adesso con un nuovo romanzo, “Il mentore”. Il libro è disponibile in formato e-book dal 21 maggio 2014 sui principali retailer a partire da 2,69 euro e in edizione cartacea dal 17 giugno 2014 (7,99 euro). Ambientato nella Londra odierna, “Il mentore” ha come protagonista il quasi cinquantenne detective Eric Shaw, caposqua- dra della sezione scientifica di Scotland Yard, che si trova ad affrontare un periodo cruciale della propria vita. L’eccessiva dedizione al lavoro ha già causato il fallimento del suo matrimonio e l’ha trasformato in un poliziotto pronto a infrangere più di una regola pur di soddisfare la sua ossessione di assicurare i criminali alla giustizia. Il suo già precario equilibrio viene minato da una criminologa della sua squadra, molto più giovane di lui, Adele Pennington, per cui prova dei sentimenti che lui stesso considera inappropriati vista la differenza d’età, e da una serie di delitti sui quali indaga insieme alla figlioccia Miriam Leroux, detective della omicidi. Essi mostrano delle somiglianze con un caso irrisolto del 1994, nell’ambito del quale lo stesso Eric aveva tratto in salvo da una scena del crimine una La Sardegna non perderà le opere di uno dei suoi artisti più illustri e geniali. La Regione sta già facendo la sua parte, alla ricerca di una soluzione per tenere aperto il museo di Orani ed entrerà al più presto in contatto con gli eredi Nivola, per sventare ogni ipotesi di perdita delle opere nel futuro. “Sa bene il presidente della Fondazione Nivola Giulio Chironi, con cui ci siamo incontrati anche poche settimane fa – dichiara l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – che siamo particolarmente sensibili al tema e non stiamo perdendo tempo. Come per tutte le altre situazioni che abbiamo ereditato bambina di sette anni, unica testimone del massacro della propria famiglia. “Il mentore” non è però un romanzo poliziesco con lo scopo primario di individuare l’identità dell’assassino, bensì si concentra sull’osservare come il protagonista decide di reagire di fronte a tale scoperta. In un gioco d’inganni in cui le informazioni in possesso del protagonista e del lettore non corrispondono, quest’ultimo verrà catapultato nella Londra dei nostri giorni e finirà per chiedersi quale sia veramente il confine tra il bene e il male. Vent’anni fa Eric l’aveva salvata: adesso chi avrebbe salvato lui? Il quasi cinquantenne detective a capo di una squadra scientifica di Scotland Yard, Eric Shaw, si trova a investigare insieme alla detective Miriam Leroux sulla morte di un pregiudicato, ucciso con due colpi di pistola: uno al collo, in uno stile simile a quello di una inusuale esecuzione, ma preceduto da uno all’inguine, che sembra avere una connotazione più personale. La sua attenzione sul lavoro è, però, spesso distratta dalla presenza di una criminologa della sua squadra, Adele Pennington, oltre vent’anni più giovane di lui, per la quale si rende conto di avere un interesse extra-professionale, peraltro non ricambiato. Nel frattempo i dettagli di un delitto molto simile vengono descritti in uno dei tanti blog anonimi sulla rete, della cui esistenza la polizia londinese è completamente all’oscuro. L’autrice del blog si firma col nome Mina, come una delle vittime di un caso di Shaw di molti anni prima. Autrice del romanzo è Rita Carla Francesca Monticelli, nativa di Carbonia ma da tempo residente a Cagliari dove lavora come scrittrice, traduttrice scientifica e letteraria, e web copywriter freelance. Laureata in Scienze Biologiche nel 1998, ha ricoperto da allora il ruolo di ricercatrice, tutor e assistente di ecologia presso il Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università degli Studi di Cagliari fino al 2004, anno in cui ha fondato la sua ditta Anakina Web. Nell’ambito di questa azienda gestisce le sue attuali attività di scrittura creativa e traduzione. Dal 2009 si occupa di narrativa. Nel 2011 ha completato la scrittura del suo primo romanzo originale di fantascienza, “L’isola di Gaia”, e nel marzo 2012 ha pubblicato “La morte è soltanto il principio”, romanzo fantasy di argomento egiziano, ispirato al film “La Mummia”. Tra il 2012 e il 2013 ha scritto la serie di fantascienza “Deserto rosso”, costituita da quattro volumi, disponibili sia separatamente in e-book che come volume unico anche in cartaceo. “Il mentore” è il suo sesto libro. LE OPERE DI COSTANTINO NIVOLA RIMARRANNO IN SARDEGNA in stato di sofferenza o sotto minaccia per via dei tagli, stiamo vagliando la possibilità di attingere da altre fonti di finanziamento, fondi europei in primis, in quanto risorse sgravate dal patto di stabilità. Inoltre siamo molto attenti alle contrattazioni che stanno avendo luogo in ambito europeo sulla prossima programmazione relativa alla cultura, in modo da avere accesso alle più ampie fonti di finanziamento. Certo è che in un momento di crisi quale l’attuale, la razionalizzazione delle spese è un imperativo non ovviabile.” È verosimile infatti riuscire ad attingere in maniera trasversale da diversi obiettivi della programmazione europea recuperando risorse anche per il caso specifico, sebbene, come più volte ripetuto dall’Assessore Firino, l’intervento della Regione non possa limitarsi a finanziare gestioni o progetti, ma debba concretizzarsi soprattutto in atti di programmazione, indirizzo e regia, prevedendo attività di sostegno capaci di fomentare la crescita del settore. “Finora si è proceduto a macchia di leopardo, finanziando in maniera diversa esperienze simili, senza omogeneità né certezza. Questa situazione cambierà presto. Paghiamo la mancata applicazione della legge regionale, l’inesistenza di un Piano triennale e di una programmazione capace di trainare un comparto che, per le ricchezze di cui la Sardegna è dotata, dovrebbe essere uno dei maggiori volani di sviluppo e benessere” dichiara l’Assessore sottolineando che in tal senso si stanno compiendo gli ulteriori passi per la realizzazione del Sistema regionale dei musei. È Visita il Sito www.gazzettadelsulcis.it TROVERAI QUELLO CHE TI SERVE GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE Ogni Giovedì in Edicola infatti appena stata avviata la procedura per la presentazione delle richieste di riconoscimento regionale dei musei e delle raccolte museali che, in quanto rispondenti a standard nazionali ed internazionali di fruibilità sulla base di requisiti minimi di qualità, potranno contare su finanziamenti ingenti finalizzati alle attività istituzionali, culturali, di scambio, di studio e ricerca, di conservazione e catalogazione del patrimonio e saranno inoltre suscettibili di essere promossi musei di rilevanza nazionale. Inoltre, prosegue l’Assessore, “dopo numerosi anni di stallo, abbiamo firmato l’accordo sul Museo e centro di documentazione regionale della Sardegna giudicale con sede ad Oristano in Palazzo Arcais e a Sanluri nell’edificio ex Monte Granatico, che prevede risorse per l’allestimento e per il piano di gestione, che sarà operativo già nel corso del 2015. È un primo passo nella giusta direzione della valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale”. SULCIS - IGLESIENTE: TURNI DEL 6 & 7 Settembre 2014 A cura di Franco Airi. FARMACIE: IGLESIAS: MARCHEI, via Baudi di Vesme, tel. 0781.22332 CARBONIA: COSTA, piazza Matteotti, tel. 0781.61840 CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006 SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003 VILLAMASSARGIA: VACCA, via Eleonora, tel. 0781.74008 NEBIDA: CICILLONI, corso Pan di Zucchero, tel. 0781.47097 PISCINAS: SCANO, via Risorgimento, tel. 0781.964004 TEULADA: DANERO, via Umberto, tel. 070.9270014 BENZINAI: IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE CARBONIA: AGIP-BINDO, piazza Matteotti AGIP-BALIA, località Sirai Q8-PERDIGHE, via Lubiana VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci SAN GIOVANNI SUERGIU: Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte SANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada provinciale n°1 PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante GIBA: Q8-IBBA, via Principe di Piemonte