«Trovai 700 euro in una busta in auto e li trattenni»
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«Trovai 700 euro in una busta in auto e li trattenni»
4 SALERNO martedì 30 ottobre 2012 ARRIVANO LE PRIME AMMISSIONI DELL’EX MARESCIALLO DELLA FORESTALE, MARTA SANTORO L’INCHIESTA «Trovai 700 euro in una busta in auto e li trattenni» re, banchettare o semplicemente mangiare al fine di risarcire in qualNel primo interrogatorio reso dinanche modo il danno, ulteriore, patito zi ai magistrati di Salerno, l’ex per mano “statale”: perché ciò che comandante della Forestale di Foce la famiglia Chiacchiaro ha subito Sele, Marta Santoro, ammise di stando alle carte- lascia meravigliaaver intascato una tangente da 700 ti che la situazione non sia degeneeuro. Un «regalo» che gli avrebbero rata in maniera tragica. Tra l’altro, fatto i titolari del ristorante Le Traqueste vicende sconvolgono gli be di Capaccio. E’ lei stessa a conequilibri interni alle stesse famiglie fermare la circostanza, tra l’altro delle vittime, al punto che non semcontenuta in una delle registraziopre c’è unanimità di vedute sul da ne che, saggiamente, le vittime farsi: c’è chi vuole denunciare, chi fecero nelle fasi delle «trattative». no, chi ha paura, chi non ce la fa più Racconta che un giorno nella sua e chi vorrebbe spaccare il mondo. Fiat Panda trovò una busta col Comprensibile, umano. Esattamendanaro e che trattenne quando te come si è verificato nel caso del«verosimilmente» (verosimilmenla struttura di Capo di Fiume a Paete?) capì che gliestum. E’ stato il papà l’avevano lasciata L’ex comandante dei titolari, Bruno, a quelli del ristorante. della stazione di dare la stura e a deciTutto il resto l’ha Foce Sele nell’interdersi di passare negato, rettificato, si rogatorio reso ai all’azione dopo aver è confusa, spesso privatagiudici del Tribunale consultato contraddetta: forse mente un alto uffiimmaginava che a di Salerno: «Quei ciale dell’Arma. Il cifre piccole corri- soldi me li diedero i quale, naturalmenspondessero respon- titolari del ristorante te, ha consigliato la sabilità piccole. “Le Trabe”» procedura da seguiL’episodio, trascritre. Il resto è cronaca. to negli atti relativi all’intero scanCi hanno già rimesso circa centodalo che ha travolto il Corpo forestamila euro i titolari de Le Trabe, stanle dello stato in due suoi gangli vitado al resoconto tracciato negli atti. li (per vastità del territorio di comIntorno ai 50mila per lavori di pavipetenza e posizione strategica dei mentazione ed edilizi (e altri 40mila presidi), è parte di una strategia di in contanti in più tranches succestaglieggiamento scientifico operasivamente) affidati all’impresa dei to dalla signora in danno della strutfratelli di Marta Santoro, in ossequio tura ricettiva di Capo di Fiume. A al già citato «codice» non scritto leggerne gli episodi, verrebbe da che prescriveva agli imprenditori invitare tutti a recarsi a Le Trabe (o della zona di rivolgersi a loro “se si anche da Mandetta) per festeggiavoleva star tranquilli con il corpo di Peppe Rinaldi QUARTIERI Marta Santoro forestale dello stato”. All’inizio, magari, era anche così: poi però neppure questo metteva al riparo le aziende dalla voracità ormai fuori controllo della signora e, di straforo, del compagno Antonio Petillo. Il caso Le Trabe lo dimostra per intero, come pure c’è testimonianza in altri episodi: una delle vittime, il marmista Filippo Gregorio da Agropoli, ha raccontato di essere a conoscenza del fatto che un suo amico “si era permesso” di affidare lavori edili a un’impresa che non era dei Santoro: tempo due giorni e Marta arrivò puntuale come un orologio svizzero a sigillare e sequestrare quel che le capitava a tiro. Quando la donna piombò per la prima volta al ristorante, rilevando le solite difformità urbanistiche (che chissà come mai non valevano per la catapecchia della caserma che la ospitava, una specie di discarica pubblica) i Chiacchiaro erano già stati vessati con la tradizionale for- mula del «contributo alla squadra di calcio» del figlio. Insomma, già banchettava in quel posto, tra contanti e cene a buffo per amici e parenti. La storia andava avanti da un anno quando l’1 e il 2 ottobre scorso Bruno Chiacchiaro, stremato dalla situazione, verbalizza il tutto dinanzi ai carabinieri: circostanze poi confermate al pm anche dai figli inizialmente restii a denunciare (come dar loro torto?). Avevano costruito, all’interno del parco di Capo di Fiume, un gazebo in vetro montato su bulloni. Marta si presenta e la tarantella ricomincia: cioè non si limita a sequestrare solo il gazebo ma l’intera tenuta. Dieci ettari di terreno. Proprio così, dieci ettari di terreno manco avessero trovato fosse comuni stipate di cadaveri: perciò c’è qualcosa che non convince, nel senso che quando in procura arrivava questo tipo di provvedimenti, il magistrato che se ne occupava, se le poneva o no certe domande? O firmava senza leggere? Si domandavano o no, i vari pm di riferimento, se un gazebo (tra l’altro, poi dissequestrato, segno che non era illegale) su 200 metri quadri poteva mai comportare il sequestro di dieci ettari? La legge lo impone? Allora si cominci a sequestrare, ad esempio, tutta la conurbazione di Santa Cecilia di Eboli: ci sono circa 6mila residenti e una quantità infinita di aziende agricole ma non ci sono le fognature: che facciamo, sequestriamo tutto solo perché così dice il codice? A CAUSA DELLA PIOGGIA RISCHIO CADUTE PER ANZIANI E BAMBINI Torrione, marciapiedi dissestati caserma “Guide” è totalmente divelto e molto pericoloso. Basta calpestare una mattonella sbagliata e si rischia o di cadere o di bagnarsi totalemente le scarpe. La mia preoccupazione è rivolta principalmente a mia figlia ma anche agli anziani». Insomma, i residenti di Torrione Alto auspicano un immediato intervento da parte dell’amministrazione comunale di Salerno. VOLEVA LA LISTA DELLE PRENOTAZIONI DI NOZZE Duemila euro a matrimonio: le tariffe della “Santoro & c.” Voleva la lista delle prenotazioni dei matrimoni Marta Santoro. La voleva da quella famiglia di imprenditori proprietari de Le Trabe cui aveva appena sequestrato un gazebo in vetro montato su bulloni. La voleva e la ottenne: questo tanto per ricordare i meccanismi di soggezione psicologica in cui precipitano le vittime di estorsioni. Anche quando sono «in divisa», soprattutto quando sono in divisa. Per ogni matrimonio -c’è scritto negli atti- Marta Santoro incassava una tangente da duemila euro. Dal settembre 2011 al gennaio di quest’anno l’ex maresciallo della Forestale (ancora detenuta in carcere, proprio ieri il Riesame ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale è stata confermata la carcerazione) avrebbe succhiato danaro secondo questo calendario: 2mila euro il 24 settembre 2011; 1000 il successivo 27; 1000 dopo due giorni, cioè il 29; il 9 ottobre altri 3mila euro; 2mila il 16 stesso mese; dopo due giorni altri 2mila; il 3 novembre 2mila; il 15 altri 2mila 500 euro; il 13 gennaio 2012 ancora 2mila euro. Date fornite dalle vittime e in fase di verifica da parte degli inquirenti. Una barca di soldi che, se non li consegnavi, potevi perfino vederti arrivare l’ex sottufficiale nel bel mezzo di una cerimonia. Com’è in effetti successo alla famiglia Chiacchiaro e pure ai Mandetta dell’omonimo hotel-ristorante, che la dovettero subire addirittura il 16 agosto quando il lavoro è nella fase di massima intensità. Ma la signora venne registrata dai Chiacchiaro che, seppur intimoriti, non erano mica stupidi: le registrazioni (oggetto anche della comica scena raccontata ieri del «sequestro» del cellulare di uno dei titolari per cancellare i suoi sms) e le relative voci sono state riconosciute ufficialmente come proprie dalla stessa Marta Santoro. La quale ha fornito, prima che si chiudesse in silenzio, spiegazioni che non hanno convinto nessuno. Nè il pm, né tantomeno il gip sul cui tavolo è finito il caso. C’è anche un aspetto fondamentale su cui gli inquirenti stanno puntando i riflettori. Vale a dire i tecnici progettisti, ingegneri e geometri, «imposti» dalla Santoro quando c’erano lavori da fare, Dia o Scia da presentare al comune, etc. Non ci sono solo i Chiacchiaro ad aver sperimentato quest’altro tipo di vessazione. Anche altre vittime hanno dichiarato di «essere stati fortemente rimproverati dalla Santoro per il fatto di esserci rivolti a tecnici esterni e non amici». La solita storia, insomma, la stessa che in qualsiasi Utc d’Italia non è impossibile riscontrare: vale a dire che la regolarizzazione urbanistica di un sito o lotto o immobile dipende molto da quale progettista si scelga, se è “amico” degli impiegati comunali o meno. Nulla di nuovo sotto il sole. Come anche l’incredibile vicenda dei Mandetta che una mattina si sentirono dire dai soliti vigili urbani di Capaccio: «Dobbiamo mettere i sigilli nuovamente al parcheggio, ieri è passato un magistrato da qui è ha notato che c’è qualcosa che non va», detto in sintesi. Una scusa? Non c’è dubbio. Resta però, accanto agli atti ufficiali, la vulgata che indica l’assidua frequentazione di qualcuno interno al palazzo di giustizia con la signora. Un personaggio notato spesso a Capaccio. Anche quando non c’erano sequestri da fare. (pe.rin.) VERSO LE ELEZIONI AIA: “NICCHI HA FATTO IL 5% DEL PROGRAMMA ORIGINARIO”. SI VOTA 10 NOVEMBRE Il manifesto di Robert Boggi: “Ripartirò da Braschi” di Roberto Junior Ler Il maltempo di questi giorni sta creando numerosi disagi un pò in tutti i quartieri di Salerno ma uno di quelli che ne sta pagando maggiormente le conseguenze è sicuramente Torrione Alto. In particolare a vivere questo disagio sono soprattutto le persone anziane e gli alunni della scuola elementare “Carlo Alberto Alemagna”, che non riescono a percorrere tranquillamente i marciapiedi di via Nicola Moscati e via Nicola Granati. Da anni ormai la pavimentazione è dissestata con buche, dossi e mattonelle totalmente distrutte. In questi anni le lamentele da parte dei residenti non sono mancate ma la situazione di degrado di entrambi i marciapidi sta peggiorando sempre di più. E a farne le spese sono maggiormente le persone anziane, che quando escono di casa rischiano di inciampare e di farsi male, e gli alunni della nota scuola elementare salernitana che devono stare attenti a non scivolare. Vittime di questa situazione anche gli utenti del Cstp, la cui fermata in via Nicola Granati è proprio accanto al marciapiede dissestato Monta la rabbia dei residenti. «Ogni giorno vado a fare la spesa con il carrello e quando piove è una tragegia. Devo stare attenta - racconta la signora Maria residente nella zona - a non incipiampare e spesso mi è capitato pur- troppo. Le mattonelle non sono state aggiustate e quindi tremano tutte soprattutto quando piove». Sulla stessa linea la mamma di un’alunna della scuola elementare: «Sono costretta ad accompagnare per mano mia figlia perchè altrimenti oltre a scivolare per la pioggia rischia di cadere per le mattonelle ormai distrutte. Perchè non vengono ad aggiustarle o a metterne delle nuove? Il marciapiede che costeggia la TACCUINO BATTESIMO ZOTTOLI Domenica mattina, presso la chiesa del Volto Salto nel quartiere pastena a Salerno, il piccolo Andrea Zottoli ha ricevuto il sacramento del battesimo. Alla mamma Valeria e al papà Fabio, il più grande e affettuoso augurio, affinché la santa benedizione di questo importante giorno, illumini sempre il cammino del piccolo e la loro casa, con tanta gioia e serenità. LAUREA VISCIDO Grande festa per Saba Viscido. La studentessa, iscritta al corso di laurea in Scienze storiche, facoltà di Lettere e filosofia dell'Università Federico II di Napoli, a conclusione di uno stupendo percorso di studi, oggi discuterà la tesi di laurea dal titolo “Storia religiosa dell'età moderna” con relatore il docente Giovanni Romeo. Questo l'augurio Se dovesse essere eletto alla presidenza dell'Associazione italiana arbitri, il prossimo 10 novembre, Robert Boggi confermerebbe il designatore Stefano Braschi. Lo ha detto lo sfidante dell'attuale presidente, Marcello Nicchi, ospite a 'Novanta minuti' di RaiSport1. ''A Braschi mi lega un'amicizia di tanti anni e non vedo perche', se dovessi essere eletto, dopo 3 anni lo dovrei cacciare. Con me fara' eventualmente anche il suo 4 anno. Insomma, confermerei Braschi, non lo caccerei neanche se mi puntassero una pistola''. della sua famiglia: “Finalmente grazie alla tua tenacia, determinazione e ai tanti sacrifici ce l'hai fatta. Non avevamo dubbi. Complimenti dottoressa per il traguardo raggiunto”. Al coro di auguri si unisce l'intera redazione del RomaCronaca di Salerno. LEZIONI DI MUSICA S’impartiscono a Salerno lezioni di violino, viola, solfeggio e teoria musicale. Info, cell.: 328/3890855 oppure 349/1418858. Quanto alla scadenza assembleare del 10 novembre, Boggi ha aggiunto: ''Nicchi ha promesso tante cose ma del programma originario ha fatto appena il 5%''. Quanto alle polemiche arbitrali, Boggi ha difeso la categoria: ''ho fatto l'osservatore di A fino a pochi mesi fa: posso dire che gli arbitri italiani sono bravissimi, si allenamo molto. So quanti sacrifici fanno''. "Voglio spezzare una lancia agli assistenti che sono tra i migliori del mondo. Una giornata storta puo' capitare a tutti". Robert LA RUBRICA Anthony Boggi, ex arbitro e oggi candidato alla presidenza dell'Aia, torna su quanto accaduto in Catania-Juventus nella prima puntata di "90 minuti" su RaiSport1. "Sono stati commessi degli errori, l'episodio di ieri e' particolare - ammette -. Gli arbitri hanno bisogno della tecnologia? Finche' le regole sono queste dobbiamo attenerci a queste regole. Prima di tutto bisogna considerare il calcio a livello mondiale e non solo italiano. Ma soprattutto, se ci dovesse esserci l'aiuto della tecnologia, bisognera' decidere AMATELIER bene come usarla. Anche a parti invertite, secondo me, quel gol sarebbe stato annullato", aggiunge riferendosi alla rete non convalidata a Bergessio. a cura di Chiara Buccella I consigli per un vero royal wedding E' già passata una settimana dall'inizio di questa nuova rubrica sul matrimonio; uno spazio, una finestra di proposte sul wedding, che ogni settimana si rinnoverà con esclusive novità e tendenze. Preparatevi a tutto, a prendere appunti sui dettagli di questa 'corrispondenza' del martedì. Con piacere vi informo, che esiste un'agenda utile, pratica, ma anche sfacciatamente glamour, per organizzare il matrimonio con stile senza dimenticare mai nulla. Qual è il suo nome e soprattutto dov'è? L'agenda sposi edizione 2013 viene distribuita a tutte le coppie di futuri sposi gratuitamente presso la 1° Wedding Boutique d'Italia: Amatelier, situata a Paestum, città degli innamorati. Presa la penna e l'agen- da sposi non ci resta che iniziare a capire in che modo bisogna partire, anche perché la stagione 2013 è tremendamente vicina. Innanzitutto il primo passo da fare sarà quello di scegliere la location dove festeggerete il vostro 'royal wedding'; suc- cessivamente -considerando i giorni disponibili che vi verranno comunicati- sarà opportuno confermare quel che sarà la data delle vostre nozze. A quel punto lo step successivo sarà visitare e scegliere la chiesa, che potrà essere quella parrocchiale di appartenenza o un'altra ancora, magari per una devozione particolare. La scelta della location e della chiesa sono i due passi più importanti da fare. Quel che consiglio vivamente è di prenotare in anticipo, almeno 12 mesi prima. Muoversi per tempo vi consentirà di elidere un'inutile ansia pre-matrimoniale, che da sempre riesce a contagiare negativamente tutti i familiari degli sposi...A martedì prossimo. Info: [email protected]