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PATTY PRAVO IMMIGRATI GAY FACEBOOK MANIA

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PATTY PRAVO IMMIGRATI GAY FACEBOOK MANIA
Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996
IL MENSILE GAY ITALIANO
Copia gratuita ( € 2,5 in edicola e libreria)
n.113 NOVEMBRE 2008
PATTY PRAVO
IMMIGRATI GAY
FACEBOOK MANIA
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Pride210x293.indd 1
20.10.2008
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Foto in copertina di Domenico Tattoli (www.domenicotattoli.com)
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Carmine Urciuoli
Massimo Basili
Carmine Urciuoli
Antonio Malvezzi
Platinette
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Mario Cervio Gualersi
Vincenzo Patanè
Marco Albertini
Stefano Bolognini
Andrea Pini
Francesco Belais
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Giovanbattista Brambilla
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Pigi Mazzoli
Carmine Urciuoli
Francesco Gnerre
Vincenzo Patanè
Francesco Belais
Roberto Cangioli
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Amori migranti
L’omofobo della strada
Facebookmania
Attenti ai vampiri
Da bambola a bambola
Cronaca Italia
Cronaca estero
Angeli e non solo
Le sfide di un attore
A casa nel mondo
La biblioteca di Ganimede
Memorie trans
Pornostar nascente
Men in the Alps
French connection
Memoranda
Zig Zag
Internet
Libri
Cinema
Vita notturna
Musica
Metropoli
Dove e cosa
Edito da Associazione culturale GLBT > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Gianni Rossi Barilli
Coordinamento grafico_Paolo Colonna > Segreteria di redazione_Marco Albertini.
Stampato da Emmek Editore Srl di Fino Mornasco (CO).
‚Redazione_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844
apertura lun/ven ore 15/20 o su appuntamento > email: [email protected]
Abbonamento annuale 65 euro_semestrale 35 euro > in francobolli o assegno circolare intestato a Associazione GLBT
Segreteria di redazione > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected]
Pubblicità Pride > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] > Frank Semenzi 335 6133417
Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected]
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La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5
gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e
le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio:
il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date.
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Le mille differenti problematiche delle persone glbt emigrate in Italia da tutto il mondo
cominciano a uscire dall’ombra. E le associazioni si impegnano sempre di più in iniziative
di supporto, coinvolgendo in qualche caso anche le istituzioni.
Amori migranti
Carmine Urciuoli
[email protected]
Quando parli con loro e conosci la storia che ciascuno è felice di narrarti, diverse nazionalità e provenienza. Il caso ha voluto che la sua vita si annohai per un attimo l’impressione di calarti in un romanzo. Racconti sempre dasse a quella di una ragazza dell’Ecuador. Nate a migliaia di chilometri di
diversi che parlano di arrivi e di partenze, di ricongiungimenti e di lonta- distanza si sono ritrovate nella periferia di una grande città. “Avere una
nanze, di pianeti diversi che si incontrano. C’è l’adolescente con la pelle compagna accanto è importante per riuscire ad affrontare la solitudine
scurissima ed il corpo slanciato degli zulu che parla in un (nostro) dialetto che vive una donna immigrata. In queste situazioni l’associazionismo è
fondamentale”, afferma G. “Per la
stretto e chi invece è arrivato da
gioia di esserci trovate siamo anche
pochi mesi e, tra i tanti ostacoli
Kamal, il ragazzo del Marocco “adottato” da Arcigay
andate davanti ad una chiesa con
cui dovrà far fronte, ha il problema
venti amici giurando davanti a Dio
di imparare la lingua difficile che
che non ci lasceremo mai”.
parliamo noi.
Ma spesso ci si sente soli anche tra
Storie di amore ma anche di
le pareti domestiche, con la famiglia
violenza, persone che fuggono da
di origine. È spesso difficile, per
uno dei paesi in cui l’omosessualità
i ragazzi che sono cresciuti qui,
è considerata un crimine grave,
e coloro che hanno ottenuto la
riadattarsi alla cultura dei familiari.
cittadinanza dopo anni di sacrifici
“Quando tornavo a casa dalla
e burocrazia. E sono due volte
scuola o dal posto in cui ero stato
stranieri, non italiani e non etecon gli amici era come se tornassi
rosessuali, non “normali” per una
in Marocco, con loro che pregavano
cultura già ostile a chi è nato qui
continuamente e osservavano tutti
ma che per qualcuno può assumere
i precetti religiosi. E quella mussulcontorni drammatici.
mana è una religione tosta!”, ci dice
Come è accaduto a R., di 26 anni,
Kamal, nato a Marrakech nell’89.
albanese. I suoi familiari hanno
“Ad un certo punto dici, cavolo ma
iniziato a picchiarlo quando hanno
io mi sento italiano, e sono in un
scoperto che è gay. Ha sporto
paese libero, perché devo repridenuncia alla polizia ed ora non ha
mermi così? Avevo bisogno di amici
più rapporti con i suoi. In casi come
con cui parlare, anche della mia
questo è grande il rischio di cadere
omosessualità. Sono scappato di
nella solitudine, altro grande procasa”, e da quel momento è iniziato
blema che affligge un immigrato.
un periodo duro, con momenti di
“Ti ritrovi in un posto dove non
fughe e depressioni.
conosci nessuno, non sai parlare la
I compagni di classe lo prendevano
lingua e quando vorresti davvero
in giro per i gesti effeminati, quando
aprirti a qualcuno non puoi dire
non era per l’origine straniera, nelche sei lesbica, che a te piacciono
l’inerzia colpevole degli insegnanti,
le donne”. A M., 36enne di origini
impassibili (o incapaci) anche di
russe, si arrossano i grandi occhi
fronte ai casi di bullismo di cui
neri quando ci parla. “La solitudine
è stato oggetto. Finché i servizi
è terribile. Trovai una donna, si
sociali lo hanno messo in comunità.
ubriacava e mi picchiava, ma nonoDove si è diplomato ma da cui è
stante questo non potevo lasciarla,
stato “allontanato” al ritorno dal
avevo paura della solitudine”.
gay pride. E allora, maggiorenne, è
Ha invece trovato la forza di sorridere G., una donna peruviana di 41 stato “adottato” dall’Arcigay di Piacenza che ha attivato attorno a lui una
anni. Arrivata a Roma da sola, senza conoscere la lingua, ha lavorato per forte rete di solidarietà. Ospitato da un socio del comitato, e assistito
sette anni come badante per una anziana signora. Le si legò così tanto, dai servizi sociali, ora Kamal, che parla perfettamente arabo e italiano,
ricambiata, che quando questa storia finì subì un dolore fortissimo. Per ha ottimi propositi. “Vorrei lavorare”, ci spiega, “ad un mondo in cui
riprendersi iniziò a frequentare un gruppo di quartiere, con persone di nessun ragazzo immigrato soffra come ho sofferto io e lavorare al fianco
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attualità+cultura
di Arcigay che mi ha aiutato tantissimo. Per questo vorrei creare una rete
di ragazzi immigrati glbt”.
Altra storia. J., un adolescente colombiano arrivato per incontrare la
mamma che è sempre stata qui, le si sente estraneo. “Non si è creato un
legame così forte da sentire di avere delle garanzie”, dice, “ho paura di
una sua reazione negativa e non le dirò che sono gay se prima non avrò
trovato un lavoro, nel caso mi cacci di casa”. Un altro ventenne originario
delle Filippine, E., è diventato il padre dei suoi fratellini poiché i suoi
lavorano talmente tanto che non ci sono mai, e il senso di responsabilità
lo porta ad evitare di comunicare la propria omosessualità, per paura che
questa notizia possa provocare un terremoto.
Storie di buona integrazione sono quella di E., giovane biotecnologo
colombiano che sta svolgendo il dottorato qui, lavora all’università,
dove ha conosciuto un medico con cui si è fidanzato, e di J., 34enne
peruviano che convive da dieci anni a Napoli con il compagno italiano,
“amati dai colleghi di lavoro e dal quartiere”. “Quello che ti distrugge qui
è la burocrazia, devi fare le file per ogni piccola cosa, pagare marche da
bollo e prenderti permessi dal lavoro, ed essere felice se ti danno una
ricevuta per una richiesta di permesso di soggiorno che non arriva mai”,
ci racconta, “ed è dura pensare che noi stiamo insieme da più di dieci
anni ma non esistiamo per l’Italia, non esisto come persona, che mi sento
clandestino nonostante abbia vissuto più tempo qui che nel posto in cui
sono nato, e non esistiamo come famiglia perché non posso chiedere la
cittadinanza come può fare una donna immigrata che può sposare un
italiano”. Per J. Napoli è una città adottiva, ma “in realtà quello che vuole
scappare dall’Italia, che si è fatta così opprimente, è il mio fidanzato”.
Il bisogno di integrarsi porta molti immigrati a diventare superconformisti. Si creano delle comunità religiose che fanno un uso fondamentalista
della Bibbia ed alimentano pregiudizi contro le diversità, prima di tutto
quelle sessuali. “I ghanesi ricchi a Udine li vedi con i macchinoni e i cellulari, sono i pastori delle tantissime comunità evangeliche che esistono
in Ghana e sono sorte qui finanziandosi con quote dei salari degli operai
immigrati”, afferma Allan, 23enne di mamma ghanese e papà italiano. “Si
comportano come gli italiani di cinquant’anni fa, preoccupati di salvare
la facciata. Non posso parlare per me perché la mia storia è particolare
ma penso che per un ragazzo omosessuale ghanese la vita deve essere
davvero pesante”. Allan è nel direttivo dell’Arcigay di Udine e studia
scienze politiche. “Non ho avuto notizia di casi di violenze e penso ci sia
un atteggiamento un po’ più aperto in Friuli”, aggiunge, “ma sarebbe un
Foto di Samuele Cavadini
errore dire che non esiste il razzismo, se vai con la lente di ingrandimento
trovi molte discriminazioni ad esempio verso le persone transessuali.
Piuttosto sono forti i pregiudizi, quando incontri un uomo di colore
pensi che possa svolgere solo lavori umili, fare l’operaio. Il pregiudizio è
di considerare certe persone un gradino sotto”. Ed eterosessuali.
“L’omosessualità a volte si vive in forma più intima ma non meno partecipata e rivendicativa”, afferma Salvatore Simioli, che si è occupato di
Multiculturalità per l’Arcigay nazionale ed è presidente dell’Arcigay di
Napoli, “il solo fatto di vivere apertamente l’omosessualità e le proprie
relazioni qui, provenendo da un contesto sociale o culturale fortemente omofobo, è doppiamente rivendicativo della propria identità e
di un modello istituzionalizzato di relazione”. Su un portone di accesso
all’Arcigay di Napoli è scritto “Casa Comune delle Diversità”, uno spazio
dato in autogestione a gruppi che sono spesso di migranti. La “Casa” è
frequentata soprattutto da srilankesi e maghrebini che si sono avvicinati
all’associazione tramite il blog realizzato nell’ambito del progetto DiverCity (www.divercity.na.it) con la collaborazione del comune, mentre
la regione ha finanziato il progetto LiberAzione finalizzato a ridurre il
contagio dell’Aids tra i prostituti migranti. Simioli ci spiega che la “Casa”
“è aperta alle differenze e all’accoglienza, ai cittadini migranti, omosessuali e non. Una occasione di confronto per i soci e una occasione per
avere maggiore comprensione di modi di vivere l’omosessualità diversi
da quello occidentale”.
A livello nazionale sta per concludersi il progetto “IO - Immigrazioni e
Omosessualità”, cofinanziato dal ministero per la solidarietà sociale, che
ha come sottotitolo “Nuovi approcci nel campo dell’integrazione dei
migranti residenti in Italia: l’aiuto ai migranti lgbt”. Se è difficile stimare il
numero delle persone lgbt tra i tre milioni di stranieri in Italia, questo è
il primo progetto finalizzato all’integrazione dei migranti lgbt, in quanto
persone particolarmente esposte al rischio di esclusione sociale. I risultati
delle interviste, da cui sono tratte alcune delle testimonianze riportate
in questo articolo, saranno esposti in due seminari che si svolgeranno
nelle prossime settimane (uno a Bologna ed uno a Napoli, per info www.
arcigay.it/multiculturalita) e sulla produzione di materiale per operatori
delle associazioni lgbt e dei servizi rivolti a migranti.
“Sono diverse le problematiche che riguardano i migranti e non è possibile
stabilire una soluzione unica che vada bene per tutti, ogni immigrato è un
caso singolo e bisogna considerare che gli omosessuali non accettano la
loro condizione”, afferma Giorgio Dell’Amico di Arcigay, educatore che
lavora presso il comune di Modena all’aggiornamento del personale sulle
normative dell’immigrazione. Anche grazie al suo lavoro si è arrivati ad
un protocollo di intesa tra istituzioni locali, associazioni e sindacati che
consente di affrontare in modo coordinato i problemi degli stranieri sul
territorio. “Adesso in Italia non è una priorità integrare gli immigrati
glbt nella società e solo se sei gay anche tu puoi avere quella sensibilità
di capire certi bisogni”, aggiunge Dell’Amico. “È un argomento delicato
e si dovrebbe evitare che lavorando all’integrazione dei migranti glbt
qualcun altro possa approfittarne per far entrare altra gente. Da parte
della comunità ci dovrebbe essere maggiore spirito di accoglienza: se
in discoteca arriva il nuotatore africano, bello ed aitante, tutti quanti
gli saltano addosso ed è ok, ma se si presenta il cinquantenne filippino,
robustello e non avvenente, nessuno se lo fila e questo non va bene.
Bisogna portare la cultura dell’accoglienza anche nella nostra comunità”.
Si ringraziano Arcigay e la dott.ssa Laura Pozzoli per la collaborazione.
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Togliti la voglia,
fatti un GBreak.
O saunas
C
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DI f
itness
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drag
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notti dell’Evento Gay più
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Il video prodotto da un collettivo bergamasco svela l’intolleranza del cittadino comune
nei confronti delle persone glbt. E documenta al di là di ogni possibile dubbio che in
Italia il problema non è soltanto l’arretratezza della classe politica.
L’omofobo
della strada
Massimo Basili
[email protected]
Come nei migliori film dell’orrore, anche Homo Fobicus - L’involuzione umana all’alba del terzo millennio inizia con una scena
raccapricciante: il discorso di un politico omofobo. Alcune perle:
“Consentire che si formino famiglie anomale aventi i diritti di quelle
naturali significa stravolgere il sistema sociale e promuovere una società
d’individui legati da legami mutevoli, provvisori e a responsabilità
limitata”. Per concludere poi che, se si può scegliere l’identità sessuale
come farebbero gli omosessuali, allora “nessun modello di convivenza
dovrebbe essere escluso, nemmeno quello promiscuo uomo-animale,
l’incesto, la poligamia, la pedofilia”.
Peccato che non di finzione si tratti, ma di una posizione politica orgogliosamente rivendicata nell’aula consiliare del
comune di Bergamo il 25 ottobre 2007 dal
consigliere del centrosinistra Fulvio Paparo
per opporsi all’istituzione di un registro cittadino delle unioni civili.
Il registro era stato proposto al voto del consiglio comunale dopo un referendum promosso in
città dai giovani di Rifondazione comunista, Arcilesbica XX e altri soggetti. Nonostante il successo dell’iniziativa, la bocciatura in
aula era stata ampiamente prevista. Nessuno,
però, si aspettava tanto clamore - ne ha scritto
anche il “Corriere della Sera” - né, soprattutto,
dosi tanto massicce di omofobia. Non solo da
parte della giunta - ad esclusione dell’assessore
ai servizi sociali Elena Carnevali - e dell’opposizione, ma anche da buona parte della
cittadinanza.
Concepito per evitare che la questione del registro delle coppie di fatto cadesse nel silenzio
dopo la bocciatura in consiglio comunale, il cortometraggio ha finito per registrare cosa pensassero davvero dei diritti civili di gay, lesbiche e
transgender i bergamaschi, interpellati e filmati
con interviste casuali durante lo “struscio” in
centro di un sabato pomeriggio.
A giudicare dai vari “Mi fanno schifo”, “Sono malati mentali”, “Se mio
figlio fosse gay gli sparerei”, “Butto le molotov sul pride”, il bergamasco
medio non ne pensa nulla di buono e lo esprime senza vergogna, accompagnando per giunta le dichiarazioni con ammiccamenti e risolini.
Nulla di nuovo, sotto il sole dell’italico stivale? Probabilmente no, ma
una tale sequela di insulti omofobi fa lo stesso una certa impressione,
sebbene sia perfettamente in linea col clima di generale intolleranza che
ammorba il nostro paese negli ultimi tempi. A questo punto, qualche
legittimo dubbio sul fatto che sia solo la classe politica italiana ad essere
più arretrata della gente comune è più che legittimo...
Homo Fobicus, realizzato dal collettivo Cinefreak (appositamente riunito per questo lavoro) e totalmente autofinanziato, è stato presentato
in anteprima a Bergamo sabato 4 ottobre, riempiendo in ogni ordine di
posti il cinema che lo ospitava. La proiezione è stata sostanzialmente
ignorata dai giornali e dalle tv della città, ad eccezione del periodico
“Dnews”. Il principale quotidiano orobico, l’“Eco di Bergamo”, di
proprietà della curia locale e da sempre ostile ai temi glbt, ha scelto
infatti di praticare un efficacissimo silenzio stampa sull’argomento fin
dalle prime battute del progetto.
Il film, della durata di circa mezz’ora, è stato concepito per essere usato
principalmente a scopo didattico, e questo
spiega lo stile semplice e una certa monotonia
nel ritmo.
Oltre che all’“omofobo della strada” dà spazio
anche alle interviste di alcuni esponenti del
movimento glbt, tra cui il governatore della
regione Puglia Nichi Vendola e la presidente
di Agedo Rita De Santis, che discutono di
diritti negati, omogenitorialità, visibilità gay e
mobbing nei luoghi di lavoro.
A spese del collettivo ne sono stati ricavati dei
dvd, che verranno inviati alle scuole superiori
di Bergamo con la richiesta di mostrarli agli
studenti. Anche altre associazioni gay e lesbiche
italiane si sono fatte avanti, chiedendo di poter
proiettare il cortometraggio nelle loro città nei
prossimi mesi.
Chi fosse interessato a richiederne una copia
può scrivere a [email protected],
versando 10 euro sul conto dell’associazione.
Per concludere, viene spontanea una domanda:
possibile che tutti gli intervistati dal collettivo
fossero omofobi? “La proporzione tra favorevoli
e contrari è più o meno quella presentata nel
video - spiega il regista Francesco Chiodelli
- diciamo di uno a tre”. In chiusura del documentario, infatti, si esprimono i pochi cittadini bergamaschi che si sono detti d’accordo coi diritti
civili per gay e lesbiche. “Non abbiamo fatto grosse selezioni proprio per
mostrare la cruda realtà” continua Chiodelli. “Per certi aspetti Bergamo
è una realtà felice, prova ne sia che non registriamo nessun caso di
violenza antigay, perlomeno denunciata. Ciò che preoccupa è l’omofobia
diffusa e silenziosa, quella sdoganata dalla chiesa e dalla politica: da
qui può nascere la violenza vera. Abbiamo voluto smascherare questi
pensieri e mostrare che l’anomalia non è Bergamo nell’Italia, piuttosto
l’Italia in Europa”.
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attualità+cultura
Il social network più in voga del momento ha letteralmente stregato anche la comunità
glbt italiana. Tutti lo cliccano per coltivare amicizie vecchie e nuove, aggiornarsi sugli
eventi più cool o per contribuire a qualche buona causa.
Facebookmania
Carmine Urciuoli
[email protected]
È un fermento e una febbre collettiva planetaria (universitaria o cittadina) a cui già apparteniamo
che si diffonde con rapidità impressionante. E nella vita reale.
ha contribuito non poco a rendere i siti di social Su Facebook è possibile ritrovare gli amici delle
networking più popolari persino della pornogra- superiori o di una estate al mare, gente persa
fia nell’universo parallelo di internet.
di vista o fare nuove amicizie con cui flirtare.
Si chiama Facebook (www.facebook.com, Possiamo partecipare ad eventi collettivi di
il nome rimanda agli annuari con foto diffusi cui il sito ci tiene l’agenda condivisa, aderire a
nelle scuole Usa), ed è
gruppi di ogni tipo, ad una
stato creato nel 2004 da
causa, e diventare fan di
Mark
Zuckerberg,
un personaggio noto, un
un ragazzino di Harvard
modello o un atleta. Le
che ora è il miliardario
maggiori organizzazioni
più giovane del mondo.
glbt, dal Mieli ad Arcigay
A tutti sarà capitato negli
ad Agedo a Famiglie
ultimi mesi di essere
Arcobaleno, hanno una
invitato da qualche amico
pagina, e così anche le
su Facebook, ed io ho
serate e tutti i maggiori
riattivato il mio account
eventi della gay life italiana.
su questo sito dopo una
Hanno migliaia di iscritti
vacanza all’estero, in cui
petizioni on line, come
tutte le persone che ho
quella per legalizzare il
conosciuto si scambiamatrimonio gay o quella
vano non il telefono, il
per la depenalizzazione
nick msn, skype o quisquiglobale dell’omosessualie simili, ma la semplice
lità, ma raccolgono molti
raccomandazione
di
iscritti anche iniziative
aggiungerli come amici su
più leggere come il
questo sito.
gruppo “Adotta anche tu
Il numero degli utenti
un Surfista californiano
italiani attivi su Facebook
di 20 anni” o i fans dei
allo scorso 29 settembre
favolosi “Men Synchro
era 1.234.580 (587.320
Swimming” (la squadra di
i maschi), da meno
nuoto sincronizzato del
di 200.000 del primo
Gruppo Pesce di Milano)
gennaio. Il merito di
o ancora del gruppo
questo successo è della
“Cute, Gay, Single and
navigazione pratica e
Available!” (Belli, Gay,
senza
fronzoli,
che,
Single e Disponibili!).
stando alle statistiche, è
Molto usate le applicaapprezzata anche dagli La pagina dei fan del modello Marco da Silva su Facebook zioni create dagli altri
utenti oltre i 25 anni, e
utenti, come “Are You
dei tanti servizi utili, come la rubrica telefonica Interested?”, giochino relazionale con trovate
sempre aggiornata con i numeri che i nostri intriganti che dà risultati concreti nella vita
amici inseriscono nei loro profili, o ancora la reale tanto che è usato da ben 4 milioni di
possibilità di aggregare in un clic i nostri con- utenti. Ogni iscritto ha molte opzioni a dispositatti in base a caratteristiche come la religione, zione per il proprio profilo e per la privacy, ed
l’orientamento politico (o sessuale), il tipo di il suggerimento è di perdere un po’ di tempo
lavoro, o ancora di avviare una ricerca in base a all’inizio per studiare il corretto funzionamento
queste caratteristiche tra gli iscritti ad una rete del sito (facendosi aiutare da guide on line come
pride
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quella all’url facebookitalia.com).
È possibile stabilire cosa leggere sul proprio
“muro”, che è il centro logico del sito, la
pagina, che anche nella versione italiana è
chiamata “home”, su cui sono pubblicate in
tempo reale le attività dei nostri amici, le note
che aggiungono, le loro segnalazioni, o il loro
status. Possiamo calibrare il livello di presenza
di ciascuno sul nostro muro limitando le notizie
ed anche il tipo di notizia, fino ad escludere
chi o le cose che non ci vanno a genio. Un
aspetto a cui prestare attenzione è legato alla
privacy. Facebook è stato al centro di polemiche di recente per i “beacon”, una tecnica di
rilevamento della navigazione che a seconda
dei siti visitati permette di personalizzare con
precisione i banner pubblicitari, unica fonte di
guadagno per il sito. Del resto quale miglior
sistema per propagare marchi, prodotti e virus
pubblicitari di un social network?
Socializzare in rete
Nati per aiutarci a gestire le reti sociali
personali (amicali, parentali o professionali),
sono più di cento al momento i siti di social
networking di maggiore successo sul pianeta,
come Windows Live Space, che fa del
sito di Microsoft il più navigato in Italia dopo
Google, o il colorato MySpace (www.
myspace.com), pensato per le community
musicali ed entrato nei business plan del
magnate Robert Murdoch o il serissimo
Linkedin (www.linkedin.com) finalizzato
a condividere curricula ed esperienze
professionali. Ci sono poi Orkut (www.
orkut.com) integrato nell’universo Google,
il fotografico Badoo (www.badoo.com),
ed infine Friendster (www.friendster.
com) ed hi5 (hi5.com). Ciascuno ha
caratteristiche che lo rendono popolare
presso una determinata utenza ed in una
particolare area geografica, e funzionalità
di social networking sono presenti anche
nei siti di Personal, spesso usate da chi ha
problemi di visibilità e desidera distinguere
le reti sociali a cui appartiene.
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Via L. da Vinci 4 Godega di Sant'Urbano (TV)
Novembre
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cultura+attualità
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Sta per arrivare in Italia la serie americana True Blood scritta da Alan Ball, autore gay di
Six Feet Under e American Beauty, su una nuova stirpe di vampiri polisessuali il cui sangue
ha sugli umani l’effetto di uno strano stupefacente con le proprietà del Viagra.
Attenti ai vampiri
Antonio Malvezzi
Anna Paquin
È l’ora dei vampiri gay.
Dopo il successo al Festival
Mix di Milano del bizzarro
pornhorror Otto di Bruce
Labruce con famelici zombie
queer, ecco un’altra stirpe di
mostri da notte di Halloween
lanciata dai successi di Buffy
e Twilight ma in versione
più gaia: sta per arrivare in
Italia True Blood, serie già
cult in programmazione da
settembre sul canale via cavo
americano HBO e in arrivo in
Italia entro l’autunno. Tratta
dalla collana di romanzi best
seller Southern Vampire
Mystery di Charlaine Harris, è stata sceneggiata dallo
scrittore dichiaratamente gay
Alan Ball, sceneggiatore di
American Beauty e Six Feet Under.
Una reinterpretazione del genere in chiave postmoderna, dove i vampiri
vivono tra gli umani cercando con difficoltà di integrarsi ma senza rappresentare più una vera minaccia sociale: grazie alla scoperta di una dottoressa giapponese, viene prodotto industrialmente del sangue sintetico,
il True Blood (sangue vero) del titolo, acquistabile al supermercato
in normali confezioni seriali e col quale i vampiri possono nutrirsi senza
dover assalire i comuni mortali. Al contrario, sono
questi ultimi che mirano ai fluidi ematici dei succhia- Stephen Moyer
sangue, perché hanno l’effetto di una sorta di droga
pesante con effetti secondari simil-Viagra. Così è
nata una nuova categoria sociale, i Fangbangers,
esseri umani caratterizzati dalla passione sfrenata
per l’accoppiamento interrazziale coi vampiri.
La protagonista di True Blood è l’ottimista cameriera Sookie Stackhouse (Anna Paquin, l’ex
bimba da Oscar in ‘Lezioni di piano’ divenuta la
mutante Rogue di X-Men), inserviente in un diner
come tanti, il Merlotte’s, ma col potere per nulla
convenzionale di leggere il pensiero. Ha un fratello
sessuomane e instabile, Jason (Ryan Kwanten),
una cara amica di colore, Tara (Rutina Wesley),
e un datore di lavoro, Sam (Sam Trammell) follemente innamorato di lei. Il cuoco afroamericano
del diner, Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis) è
vistosamente gay e con l’hobby del travestimento
– curiosamente assomiglia a Whoopy Goldberg ai
tempi di Ghost – e ha un carattere per nulla accon-
discendente
(memorabile Nelsan Ellis
una sua scazzottata con un
terzetto di clienti omofobi
che lo accusano di aver cucinato un “Aids-burger”).
Quando compare l’affascinante ed enigmatico vampiro
Bill Compton (Stephen
Moyer), Sookie se ne invaghisce anche perché è turbata
dal fatto di non riuscire, per
la prima volta, a carpirne i
pensieri.
Nel corso della vicenda intrisa
di mystery – c’è di mezzo pure
un serial killer che semina il
panico nella comunità – sono
diversi i vampiri pansessuali
gaiamente assetati, e non
solo di sangue, sul genere
metrosexual di Intervista
col vampiro (quindi capello lungo o caschetto biondo, pallore cerato
e rimmel come se piovesse). L’intento di Alan Ball, come nel caso di Six
Feet Under, non è però far risaltare l’omosessualità dei personaggi ma
integrarla nella storia come se fosse un dato acquisito, assimilato alla
pari dell’eterosessualità: “Credo che uno dei problemi più difficili per
me, in quanto gay”, ha dichiarato a questo proposito Ball, “sia quello di
non permettere alla cultura di definirmi solo in base a questo. Per molti
anni della mia giovinezza i personaggi gay dei film
o della tv erano soprattutto dei cattivi psicopatici.
Quando arrivò l’epidemia dell’Aids i gay furono
quelli più colpiti, tragiche creature che la sorte
condannava a morte, cosa che ci ha riempito tutti di
compassione. Così solo oggi siamo potuti arrivare a
considerare i personaggi gay semplicemente come
personaggi, senza l’etichetta di ‘personaggi gay’.
Questo è stato anche il mio modo di considerarli
in Six Feet Under. Ho voluto che la storia di David
e Keith (i due personaggi gay della serie basata
sulle vicende di una famiglia di impresari di pompe
funebri, ndr) avesse la stessa importanza, né più
né meno, di quella fra Nate e Brenda. E credo di
esserci riuscito. Non mi piace che sia solo l’essere
gay a definire i personaggi, mi sembrerebbe una
sorta di condiscendenza. Ritengo comunque, nella
mia limitata consapevolezza degli adolescenti e dei
ventenni di oggi, che i giovani siano meno inclini a
giudicare la sessualità gay o la bisessualità, soprattutto in termini negativi o di stigma”.
novembre 08
pride
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attualità+cultura
Più icona che mai, Patty Pravo ha celebrato quattro decenni di carriera artistica con
un entusiasmante tour di concerti e una divertente versione up to date di uno dei suoi
più grandi successi. Platinette dedica a lei e ai lettori di “Pride” questi affettuosi ricordi
di una frequentazione ultratrentennale.
Da bambola
a bambola
Platinette
Patty – Amy Winehouse nel video 2008 de “La bambola”
Cosa o chi faccia diventare “icona” un artista
piuttosto che un altro mi sfugge, perché come
tutti quelli che subiscono il fascino di qualcuno
non se lo sanno spiegare se non coi “soliti
pride
novembre 08
fragili motivi” (stile, classe, talento - le più
colte direbbero “allure” che sembra “allora” in
bergamasco) ma so che quando accade non ce
ne si libera più, da qui all’eternità.
Patty, compiuti i 60 e con 40 di carriera la conosco da 30: era una notte buia e nebbiosissima
sulla Pianura Padana, siamo a metà leggermente
avanzata dei ‘70, e timido come solo i praticanti
dei quotidiani sanno (o fingono) di essere,
raggiungo una mega balerona sulla Via Emilia
vicino Parma dove la “diva” sarebbe apparsa
di lì a poco in tutto il suo splendore…Era la
mia prima intervista da “aspirante giornalista”,
facevo il Dams, ero già visibilmente votato
alla “froceria” e, nel rispetto dell’ovvietà, la
adoravo. Ma più del piacere vinceva il terrore
dell’incontro…Me la trovo seduta lì, in un
camerino spoglio, (ma come? Dove sono i fiori,
i valletti, le paillettes???), ci presentiamo e io,
spiritoso, le dico: “Ma io so già chi è Lei” e Lei
non ride, anzi….Inanello le domande, banali
come me e come altro non avrebbero potuto
essere, ma accade subito un fatto curioso:
intuisco che le sto simpatico, o che le faccio
pena e, Iddio (non so quale tra i tanti) fa si che
“l’apparsa” mi snoccioli “ma vieni a trovarmi
quando sei a Roma…”.
Torno a casa, senza antinebbia e qualche mese
dopo la vado a trovare: abitava allora a Roma,
nei pressi del Pantheon, in una stradina piccola,
sopra un ristorante dal profetico nome “La
Sagrestia”, dal quale, (lo scopersi col passare
dei minuti e delle ore), arrivavano ad intervalli
regolari passati di verdura e bollenti the alla
menta…Non ricordo perché, ma feci un giro
della casa insieme a lei, forse perché si doveva
vestire per uscire e, al piano superiore a quello
del soggiorno, m’apparve una camera da letto
scura, brunita nei mobili e negli accessori,
con un grande poster di Riccardo Fogli (suo
“marito” sposato in Scozia con matrimonio mai
trascritto in Italia…) ed un soffitto totalmente
a specchio (seppur brunito anch’esso…). Rimasi
con la bocca aperta quel paio di secondi di
troppo ma finsi di sapere come va il mondo e,
con lei, guadagnai l’uscita in tempi accettabili…
Il tempo passa, ma la trovo l’anno dopo all’ALTROMONDO (nel senso del locale da ballo)
dove, forte del successo di “Incontro” (disco
da cui fece uno show anomalo con Gianni
Brezza, allora ancora ballerino, che la tirava in
cultura+attualità
Foto di Domenico Tattoli
aria, la rigirava, la scuoteva, insomma simulava
di farla ballare oltre che cantare) e mi trovo in
camerino, per salutarla, anche Gianni Morandi
che, di fronte a me, le racconta che non gli sta
andando molto bene, che studia il contrabbasso all’Accademia Santa Cecilia di Roma, e io,
pudico, scompaio di fronte a tanta intimità…
Negli ’80 vado a cercarla in America, dove si
era trasferita da mesi per un matrimonio (l’ennesimo, con tale Jack Johnson, musicista pur
ello..) per sapere come sta e cosa fa: è ospite
a casa di un produttore, mi pare di ricordare
di nome Bacchelli, fa la baby-sitter ai suoi figli
(siamo a Sausalito, vicino San Francisco) e prepara un disco (Cerchi) col quale torna in Italia
ma combina poco e niente…
Ci vorrà il Sanremo del 1984 (“Per una
bambola”) per rivederci ancora: è bella come
mai era stata prima, mentre mi chiede come
sto noto per la prima volta quell’arrotata R e
quell’incedere della parola come quello di una
straniera che parla un ottimo italiano che però
non è più la sua lingua…
Foto di Domenico Tattoli
Ci rivediamo a Roma, altra
casa, Via del Grillo, ed
entrando, mi dice “…se
vuoi mettere le scarpe in
quell’angolo ok…”: santa
madre, perché mai dovrei
togliere le scarpe e mettere
a nudo le “fette” puzzolenti
in arrivo dalla provincia
dopo ore ed ore di viaggio
dentro un mesto vagone
ferroviario? Capisco che
altro si è aggiunto nella sua
vita, forse la meditazione,
forse qualche pratica igienico-naturista, anche se poi
andiamo a pranzo (alle 3 del
pomeriggio) ed ordina petto
di pollo e vodka…
Nello spiazzarmi è un
continuo gioco di rimando
e, ancora qualche anno
più tardi, vado a trovarla a
Venezia: abita da un amico,
sopra San Barnaba, beve
continuamente thè verde
bollente (come a Roma, molti anni
prima) e sono lì per convincerla a
fare una presenza (ben pagata) alla
convention della Confindustria che eleggeva
l’allora Presidente Abete... Mi guarda come si
fa con gli insani di mente della serie perchè
vogliono me? Ed io le spiego che in qualità di
autore della serata (facevo e faccio “anche questo” per vivere e bene ma a modo mio…) avevo
pensato a lei e a Gino Paoli perché in fondo mi
sarebbe piaciuto vederli e sentirli insieme…La
perfida, intrigata dall’idea, mi costringe ad un
lungo e per me affaticante shopping per calli e
ponticelli veneziani, fino a che sfinito, mi molla
al vaporetto, dicendomi “ci penso, ti faccio
sapere”; il risultato fu che venne e preparò con
Gino una versione a due voci de “La Gatta”
che (ora lo posso anche confessare..) conservo
come reliquia dopo aver corrotto il tecnico del
mixer perché me la registrasse…
Qualche mese dopo ha serata a Soragna alla
discoteca “Andromeda”, (la prima disco gay
italiana) ma non sta benissimo, io sono la
“padrona di casa” (in quel locale ci ho
lavorato per 20 anni…) e, con l’impermeabile addosso, la macchina accesa
fuori, canta 4 canzoni, già col leggio
per ricordare “e tu e noi e lei tra noi”
ma, indistruttibile, il fascino, le rimane
addosso come il trucco permanente
della Paola Perego…
Ci baciamo commossi al Sanremo di
fine anni ’90 quando canta il Vasco
“Dimmi che non vuoi morire”, ma
sento che, nuovamente molto popolare, la perderò di vista e così accadrà,
fino a quando, me la trovo una mattina
a Radio Deejay che mi dice, ingenua e
attrice come poche, “non mi ricordavo
avessi gli occhi così verdi” ed io “non
mi ricordavo fossi così alta” (diciamo
che proprio alta non è ma è parte del
suo “inspiegabile” fascino…)
L’ho rivista qualche settimana fa in
concerto all’Arena di Verona, al primo
freddo di settembre quasi autunnale,
vagava su quell’immenso palco con
una leggera camicetta bianca ed
uno strano spolverino per niente
“ammazza-aria”: è tornata a cantare
17
Foto di Claudio Porcarelli
bene, con cura ed attenzione ai dettagli, glielo
dico dopo quando vado a trovarla in camerino
con Frank, l’editore di questa rivista e lei, magra
come uno spettro del kilo che fu mi spara “e
pensare che una volta ti chiamavo maurino ed
ora sei maurone…”; ride, capisco che sta bene,
che è di nuovo tra noi, che è pronta a far pace
con se stessa, con la propria storia (non a caso
ha re-inciso “La Bambola”) e che la sua autonomia la riserverà semmai al proprio nuovo
viaggio nel deserto, alla prossima trasferta a
Londra, al suo desiderio non detto di essere
indipendente fin quando potrà…
Ad una diva nulla si rimprovera ma a Lei che è
anche un’amica si: il non avere mai accettato la
proposta che Mina avrebbe voluto farle (ma lei,
ahimè, trovar non si fece..) di incidere insieme
un album in cui una avrebbe fatto le canzoni
dell’altra e viceversa. La misteriosa ombra del
deus ex-machina sarebbe stata quella di Paolo
Conte che nel cassetto aveva un inedito per
loro due, stavolta in duetto…Non gliel’ho mai
detto, se non stavolta…
Foto di Claudio Porcarelli
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cronaca
italia
Roma: quote gay per le elezioni
europee. Questa la proposta di Gaylib
(gay di centrodestra) che in vista
della modifica della legge elettorale
europea ha annunciato ufficialmente
che chiederà di prevedere nelle liste
candidature riservate glbt. “Qualcuno
può obiettare che le quote ghettizzano
gli
omosessuali”,
ha
spiegato
il
presidente di Gaylib Enrico Oliari.
“In realtà l’obiettivo è favorire il
clima di accettazione e di tolleranza
nei confronti dei gay e delle lesbiche
italiani”.
Roma: sono stati rinviati a giudizio
e saranno processati per atti osceni il
prossimo 24 febbraio i due ragazzi gay
che l’estate scorsa furono “sorpresi”
dai carabinieri mentre si scambiavano
effusioni nei pressi del Colosseo. Loro
hanno sempre sostenuto che si trattava
solo di baci, mentre i militari dell’Arma
hanno parlato di un rapporto orale. E il
magistrato ha ritenuto credibile in via
preliminare la versione dei carabinieri.
Savona: i primi bagni “gay only” d’Italia
sono stati inaugurati in un ristorante
della città che non teme di seguire
Piccoli diritti
Se il buongiorno si vede dal mattino, il primo articolo della proposta di legge su
“Diritti e doveri di reciprocità dei conviventi” (per gli amici Didore), promossa
dall’ala laica della destra governativa, ci dice che in Italia quello che conta davvero
è il matrimonio, non le coppie di fatto. “A tale unione sono indirizzate, in via
esclusiva,”, recita infatti il testo, “le agevolazioni e le provvidenze di natura economica e sociale (…) che comportano oneri a carico della finanza pubblica”.
Quali diritti si attribuiscono dunque a chi convive stabilmente “da almeno
tre anni” (articolo 2) in virtù di “legami affettivi e di solidarietà al fine di una
reciproca assistenza e solidarietà materiale e morale”? Anzitutto il diritto di
visita e assistenza in ospedale (articolo 3), poi quello di delegare per iscritto il
proprio convivente a prendere decisioni in materia di salute nel caso di “malattia
che comporta incapacità di intendere e di volere” o
“in caso di morte, per quanto riguarda la donazione
di organi, le modalità di trattamento del corpo e le
celebrazioni funerarie” (articolo 4). Segue, all’articolo
5, il diritto a restare nella casa comune di proprietà
del partner se questo muore. “Tale diritto”, specifica
però la proposta di legge, “cesserà in caso di nozze o
di inizio di una nuova convivenza” (la fedeltà eterna
post mortem è dunque un requisito fondamentale).
L’articolo 6 dispone poi la facoltà di subentrare nel
contratto d’affitto stipulato dall’altro convivente e
l’articolo 7 prevede il versamento di alimenti dopo
un’eventuale separazione al partner indigente “per
un periodo determinato in proporzione alla durata
della convivenza”. L’articolo 8, infine, ribadisce per chi
non l’avesse capito che dalla legge sulle coppie di fatto “non possono derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Tutto qui. Non si parla di
eredità né ovviamente di agevolazioni fiscali e tantomeno di pensione di reversibilità. Ma neppure, per dirne una a costo zero, di diritto di visita in carcere. Va
inoltre sottolineato che non c’è una parola che accenni anche allusivamente alla
specifica questione dei diritti negati alle coppie gay e lesbiche.
Appare dunque misurato il giudizio di Arcigay, che ha definito “inconsistente”
la proposta, accolta con pochissimo entusiasmo anche dalla gran parte delle altre
associazioni glbt. Fa eccezione, nel coro dei delusi, la presidente di DiGayProject
Imma Battaglia, secondo la quale i Didore “sono un passo nella direzione
giusta. Anche se possiamo considerarli il minimo auspicabile, non ci devono
essere chiusure pregiudiziali”.
gli stereotipi. Le esclusive toilettes
per omosessuali hanno infatti lavabi
fallici, illuminazione blu e rosa, specchi
ingranditori in posizioni strategiche e
perfino un video che trasmette a ciclo
continuo il film Il vizietto. Non manca
proprio niente, salvo magari un pizzico
di buon gusto.
Genova: denuncia
l’amante
per
furto e rischia un’accusa di calunnia.
Protagonista della vicenda un parroco
genovese che aveva sporto denuncia
per furto nei confronti di un 34enne,
confortato dalla testimonianza del
sacrestano
pronto
a
confermare
l’identità del colpevole.Il presunto ladro
si era però cautelato, conservando
sms compromettenti e realizzando
con il telefonino filmati ancora più
compromettenti che sono serviti a
provare l’esistenza di una relazione
molto complessa, per porre fine alla
quale il sacerdote avrebbe escogitato
l’idea del furto.
pride
novembre 08
Sapore di Mara
Colpo di scena: la ministro delle pari opportunità Mara Carfagna non ce
l’ha con i gay. Dopo aver negato con polemicissimi toni il patrocinio al pride
ed essersi persino spinta ad affermare che gli omosessuali in Italia non sono
discriminati, ha scelto una platea internazionale per ingranare una parziale
retromarcia. All’inizio di ottobre, parlando a Parigi durante un summit
dei ministri europei delle pari opportunità, ha detto proprio che
non ce l’ha con gli omosessuali e ha annunciato che sta preparando
“una norma che prevede un’aggravante per gli atti di discriminazione
di tipo sessuale. Qualsiasi atto di discriminazione. L’articolo 3 della
costituzione parla chiaro”, ha proseguito, “e non vuole discriminazioni
di tipo sessuale, così come non le ammette per la religione, la cultura,
l’età. Ecco perché l’aggravante verrà prevista anche per quegli atti di
violenza che vengono perpetrati soltanto per contestare un orientamento sessuale”. Non contenta di tanta disponibilità si è pure lasciata
scappare che è addirittura d’accordo con i Didore lanciati dai suoi
colleghi Rotondi e Brunetta.
Le sparate della nuova Mara nazionale sono state accolte con comprensibile scetticismo in Italia dagli esponenti dell’opposizione e del
movimento glbt, che hanno invitato la Carfagna a passare dalle parole
ai fatti. Già un mesetto è passato e ancora non si è visto niente, e siamo
fin troppo abituati alla politica dell’annuncio cui poi non segue un bel
niente. Quello che invece si è visto già è la richiesta di un milione di
euro di danni che la ministro delle pari opportunità vuole riscuotere
per le offese ricevute dall’attrice Sabina Guzzanti. La Guzzanti
Il ministro Carfagna
(riassumiamo elegantemente per gli smemorati) aveva dichiarato che
in versione punk nel 2005
Mara era stata fatta ministro da Berlusconi per meriti ben diversi
dall’intelligenza. E la Carfagna chiede i danni morali, non senza essersi tolta la
soddisfazione di spiegare a “Porta a Porta” che Sabina Guzzanti “è una persona
fragile anche mentalmente” e che “le fa compassione”. Intanto però passa all’incasso. La risposta di Sabina? “Bella donna, ma che tariffe!”.
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cronaca
italia
Animali gay
Aspettando il pride
del prossimo giugno, il
museo civico di storia
naturale di Genova ha
inaugurato il 6 ottobre
una mostra dedicata
all’omosessualità nelle
altre specie animali.
L’esposizione, che sarà
aperta fino al 7 gennaio,
è stata importata direttamente dalla Norvegia
e ha conservato il titolo
originale che suona
come una provocatoria
domanda: “Against
nature?”. Di contronatura, come si può constatare aggirandosi per le sale
del museo, non c’è proprio niente. Se non la testarda chiusura all’evidenza
della nostra cultura umana, che fino a ieri, in virtù di pregiudizi di natura
religiosa, si era sempre rifiutata di riconoscere che l’omosessualità non
è affatto una stranezza nel regno animale. Lo ha spiegato con chiarezza,
presentando l’evento a Genova, l’ideatore e curatore norvegese della
mostra. Geir Soli. “In tutte le 1.500 specie osservate, nessuna esclusa,
l’omosessualità è diffusissima. Le ricerche ci dicono che gli animali fanno
sesso non soltanto per procreare ma per rilassarsi, per stringere alleanze,
per amore”. Proprio come noi, insomma.
Si va dai grandi mammiferi, come leoni, giraffe, balene o delfini, fino agli
insetti più minuscoli come la famosa drosophila melanogaster che ha fatto
sulla propria pelle le spese di tanta ricerca scientifica. Senza dimenticare
ovviamente i pesci e gli uccelli. E tra questi ultimi può capitare di osservare
dei comportamenti che portano acqua al mulino dei diritti delle coppie
omosessuali, perché l’omosessualità ha talvolta anche scopi riproduttivi.
Tra i fenicotteri ci sono ad esempio coppie maschili che covano insieme
uova altrui, alleandosi per controllare un territorio più vasto di quello che
farebbe una coppia etero e dando così maggiori possibilità di sopravvivenza ai piccoli. Un capitolo a parte sono poi le scimmie, che si rivelano
soprendentemente simili ai cugini umani anche quando fanno sesso omo.
Ricorso ministeriale
Molti ricorderanno il caso di Danilo Giuffrida, un giovane catanese al
quale era stata sospesa la patente di guida dopo che si era dichiarato gay
alla visita militare. La vicenda sembrava giunta a un lieto fine qualche mese
fa, quando la magistratura aveva riconosciuto che l’omosessualità non è
una condizione che di per sé impedisca di guidare la macchina (altrimenti,
altro che aiuti di stato alla Fiat…) e aveva condannato i ministeri dei trasporti e della difesa a risarcire con 100.000 euro il malcapitato Giuffrida.
Il mese scorso invece è arrivata la notizia che l’avvocatura dello stato ha
presentato ricorso contro la sentenza del tribunale per conto dei due
ministeri in questione. Le motivazioni? Per quanto riguarda i trasporti il
problema parrebbe burocratico: la sospensione della patente fu decisa
dalla motorizzazione civile che non dipende dal ministero ma dalla regione
Sicilia, che quindi sarebbe casomai responsabile dei danni. Molto più succosa la ragione con la quale il ministero della difesa cerca di chiamarsi fuori:
“L’esonero dal servizio militare (da cui dipese poi la sospensione della
patente in attesa di nuovi accertamenti psico-attitudinali, ndr) non è stato
deciso perché il giovane era gay, ma perché affetto da disturbi dell’identità
di genere”. La toppa è insomma peggiore del buco, e c’è davvero da compiangere l’avvocato che dovrà andare a spiegare a un giudice in che modo
l’identità di genere abbia a che fare con il codice della strada piuttosto che
con la frizione, il cambio o l’acceleratore. La sostanza politica del ricorso è
però desolante, perché sta a significare che il governo italiano non vuole a
nessun costo riconoscere di aver sbagliato discriminando ingiustamente un
cittadino e privandolo di un diritto al quale aveva pieno titolo. E nel paese
degli azzeccagarbugli si arrampica sui vetri pur di preservare la propria
facoltà di commettere qualunque sopruso senza pagare dazio. Per vincere
la causa sarà comunque il caso di ingaggiare gli avvocati di Berlusconi, perché altrimenti, con queste motivazioni, le speranze non sembrano molte.
L’avvocato di Giuffrida è infatti tranquillissimo. Dopo aver appreso la notizia
del duplice ricorso ministeriale ha fatto sapere che chiederà più soldi per il
suo cliente. “E se non pagheranno pignoreremo un carrarmato”.
pride
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italia
cronaca
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Giovani gay crescono
Si è svolta a Torino dal 13 al 19 ottobre la conferenza internazionale di
Iglyo (associazione europea dei giovani glbt) organizzata dalla rete giovani
di Arcigay e da Arcigay Torino e dedicata alla lotta contro l’omofobia. Molti
i temi in discussione e tutti legati alle difficoltà che tuttora, in un’Europa
che dovrebbe essersi lasciata definitivamente alle spalle secoli di discriminazione, gli adolescenti e i giovani glbt incontrano nell’essere se stessi.
Un dato esemplificativo: secondo un recente rapporto realizzato da Iglyo,
oltre la metà degli studenti europei ha preso in considerazione l’ipotesi di
suicidarsi e oltre il 30% ci ha provato.
All’incontro ha inviato un messaggio anche il ministro delle politiche
giovanili Giorgia Meloni, che “purtroppo”, come ha fatto sapere lei
stessa, non ha potuto essere presente. Pronta la replica degli organizzatori:
incontriamoci al più presto e parliamo di strategie concrete per combattere l’omofobia.
Discriminata in divisa
Le promozioni non sono valide nei giorni festivi
Lei si chiama Luana Zanaga (nella
foto), è un’agente di polizia, lavora alla
questura di Padova ed è lesbica. Di
questi tempi, a quanto pare, non è più
un problema dichiararsi omosessuali
se si indossa una divisa. C’è perfino
un’associazione che difende i diritti
di poliziotti, carabinieri e finanzieri
glbt. La realtà può essere però meno
rosea del previsto se chi si ritiene
discriminato lo denuncia in tv e sui
giornali. E proprio questo è il caso
di Luana, che ha rilasciato un’intervista al tg di Italia 1 e al “Corriere del
Veneto” per lamentarsi del fatto di essere stata penalizzata nel suo lavoro
dopo aver fatto coming out. Nessuna denuncia shock, solo il rammarico
per un mancato trasferimento da lei richiesto o per una mancata promozione di fronte ad asseriti meriti di servizio. “Essere gay”, ha dichiarato, “mi
ha messa nell’angolo”.Ventilare la discriminazione in pubblico è stato però
anche peggio, perché secondo un copione fin troppo noto Luana è stata
accusata di vittimismo ed è stata scaricata perfino dal suo sindacato, che le
ha rimproverato di non aver seguito strade più canoniche anziché andare
in tv. Poi sono emerse dal dimenticatoio, pochi giorni dopo il coming out
televisivo, anche delle denunce a suo carico per violazione di domicilio,
molestie telefoniche e minacce.
Come se non bastasse, dopo il coming out sui media Luana Zanaga è
stata cacciata in malo modo anche dalla Lendinarese, la squadra di calcio
femminile di serie D per la quale faceva la preparatrice atletica. Un
dirigente della squadra le ha comunicato via sms la decisione a difesa
dell’ambiente “pulito e sano” garantito nella squadra. Proprio quell’sms
ha potuto però essere usato come prova da Luana, il che ha spinto infine
la società sportiva a muoversi licenziando il dirigente che l’aveva cacciata,
chiedendo scusa a lei ed emettendo un comunicato contro la discriminazione e l’omofobia. Le avrebbero anche chiesto di tornare ma lei per il
momento ha detto no.
novembre 08
pride
24
italia
cronaca
Protesta al Sacco
L’11 ottobre Arcigay ha organizzato un
presidio davanti all’ospedale Sacco di
Milano per protestare pubblicamente
contro l’ennesima performance omofobica
della dottoressa Chiara Atzori, che in
quell’ospedale lavora come infettivologa. La
Atzori, oltre che medico, è una militante cattolica di quelle toste e quando sente parlare
di omosessualità non ce la fa a trattenersi.
Così, durante la trasmissione “il medico in
diretta” che cura sull’emittente integralista
Radio Maria ha offerto un altro saggio delle sue autorevoli opinioni.
Rispondendo a un ascoltatore che le chiedeva cosa pensasse del fatto di
“legalizzare l’omosessualità” e dell’andamento dell’epidemia di Aids ha
definito “non ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell’omosessualità (…) i risultati sanitari sono stati devastanti”.
Poi ha proseguito dicendo che in America e in Inghilterra l’infezione da Hiv
nella popolazione omosessuale è cresciuta proprio a causa della normalizzazione dell’omosessualità e spiegando in pratica che i gay sono pericolosi
perché, attraverso i bisessuali, rischiano di infettare anche il resto della
popolazione. “Il dato interessante”, ha aggiunto ancora, “è proprio questo,
cioè che non si tratta di stigmatizzare come brutti, sporchi e cattivi quelle
persone, quegli individui, che hanno un orientamento omosessuale, ma riconoscere un dato oggettivo: in quel tipo di orientamento esiste una tendenza
alla promiscuità, a comportamenti autodistruttivi, narcisistici, all’abuso di
droghe ecc. legato intrinsecamente a quell’orientamento. Contrariamente
a quello che si ipotizzava, che fossero così diciamo a volte strani o trasgressivi perché non erano accettati, questo tipo di comportamento è invece
continuato e anzi è dilagato proprio nei paesi in cui è avvenuta la cosiddetta
normalizzazione”.
Qual è la ricetta della dottoressa Atzori per risolvere questo problema?
Continuare a discriminare i gay e a trattarli come dei malati, ovvero “riconoscere che la persona con un certo orientamento ha una ferita, e quindi
le voglio bene, ma riconosco la ferita e quindi non la normalizzo, altrimenti
quello che è tra virgolette una ferita, potremmo definire una patologia,
considerata come normalità è chiaro che verrà ad essere una trappola per
quelli che invece vi si inoltrano pensando che sia qualcosa di normale”. La
vera malattia è purtroppo il fanatismo che stravolge la realtà per conservare
le sue finte sicurezze, nel più totale disprezzo delle evidenze scientifiche e
del buonsenso. E vien da chiedersi quanto questo sia chiaro ed evidente
per l’ordine dei medici.
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15-10-2008
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World
AIDS Day
Lunedì 1° dicembre 2008 - ore 20,00
Teatro Dal Verme
NERONE
ossia
L’incoronazione di Poppea
Libretto di Giovan Francesco Busenello - Musica attribuita a Claudio Monteverdi
Edizione critica di Stefano Aresi
La Venexiana
CLAUDIO CAVINA
CLAUDIO CAVINA
Maestro concertatore e direttore al cembalo
Regia scene e costumi: Paola Reggiani
L'incasso verrà interamente devoluto ad ASA
Poltrone numerate da 40, 28, e 16 euro. Prevendita da Lunedì 20 Ottobre 2008 presso: Pier Pour Hom, viale Gorizia,14 (Tel. 02.89075230)
Asa, via Arena 25 (Tel. 02 58107084). Biglietti in vendita nel giorno della rappresentazione dalle ore 11.00
presso il Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2. www.poppeamilano.it - [email protected] - Tel. 02 58107084
Poppea contro l’Aids
ASA
Associazione
Solidarietà
Aids - Onlus
In collaborazione con:
Con il patrocinio:
Con il contributo di:
Con il sostegno di:
Circolo
di Cultura Omosessuale
“Harvey Milk”
Musica
Reservata
Il mondo della cultura contro l’Aids lunedì primo dicembre alle 20 presso il
Teatro Dal Verme di Milano con l’unica tappa italiana della tournée internazionale della nuova produzione de L’incoronazione di Poppea di Monteverdi,
a sostegno dei progetti di Asa (Associazione Solidarietà Aids) in collaborazione con Lila e Anlaids. La produzione traspone la vicenda presso la corte
imperiale giapponese, tra splendidi kimono originali e continue citazioni
cinematografiche. L’organizzazione della serata è stata possibile grazie alla
forte sinergia tra organizzatori, volontari, provincia e comune di Milano, e
sponsor tra cui Banca Popolare di Milano e Cig Arcigay Milano. Informazioni
e prevendite www.poppeamilano.it
pride
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cronaca
estero
Nuova Dehli: L’alta corte indiana
ha chiesto ufficialmente al governo
centrale
di
mettere
fine
alle
discriminazioni nei confronti degli
omosessuali, abolendo le leggi che
li perseguitano. Il governo però ha
risposto che non ha affatto intenzione
di seguire il consiglio perché “il sesso
tra gay è contro l’ordine naturale”
e perché l’India non può seguire
l’esempio delle società occidentali che
considerano l’omosessualità una cosa
normale.
Quito: con i due terzi di voti
favorevoli, l’Ecuador ha approvato a
fine settembre una nuova costituzione
che garantisce il diritto alle unioni civili
per le coppie gay e lesbiche, con tutele
in gran parte simili a quelle previste per
il matrimonio. Il nuovo testo riconosce
inoltre il diritto all’istruzione gratuita,
le pensioni per le casalinghe e il diritto
all’autodeterminazione delle donne
riguardo alla gravidanza.
Atene:
la
Grecia
varerà
una
legislazione a tutela delle coppie
di fatto… eterosessuali. Malgrado
la
mobilitazione
del
movimento
glbt greco, il governo ha chiarito a
metà ottobre in parlamento che gli
omosessuali resteranno esclusi dalle
nuove misure, che prevedono inoltre
tempi più brevi per divorziare e una
semplificazione
delle
norme
che
regolano le adozioni. La società greca,
secondo il governo conservatore, non
è ancora pronta per accettare i diritti
delle coppie omosessuali.
Lisbona: il parlamento portoghese
ha respinto il 10 ottobre a larghissima
maggioranza due mozioni presentate
da Verdi e Blocco di sinistra per
legalizzare i matrimoni omosessuali.
La proposta dei Verdi ha ottenuto
solo 17 voti favorevoli mentre quella
della sinistra 11, su un totale di 230. Il
partito socialista al governo e il partito
socialdemocratico, principale forza di
opposizione, hanno votato compatti
per il no. In Portogallo è in vigore dal
2001 una legge che consente le unioni
civili tra persone dello stesso sesso.
pride
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Il caso Haider
Scomparso a 58 anni in seguito a un incidente stradale, il leader dell’estrema
destra austriaca e governatore della Carinzia Joerg Haider ha lasciato dietro
di sé una scia di polemiche e congetture che contribuiscono a consolidarne
la fama di personaggio controverso. A far discutere sono state soprattutto le
cause della morte e la ricostruzione delle ultime ore di vita dell’uomo politico,
che dopo il trionfo del suo partito e dell’estrema destra tutta nelle elezioni
austriache di fine settembre sembrava avviato a nuovi inquietanti traguardi.
La polizia ha fornito una versione “banale” secondo cui nella notte dell’11
ottobre scorso, rientrando a casa dopo una serata di bagordi, Haider si sarebbe
andato a schiantare con l’auto di servizio che guidava lui stesso contro un pilone
di cemento armato, a velocità almeno doppia rispetto a quella consentita lungo
il tratto di strada che stava percorrendo. La ragione dell’incidente, secondo i
risultati dell’autopsia (per la diffusione dei quali la famiglia di Haider ha querelato la procura di Klagenfurt, titolare delle indagini), sarebbe stato un tasso di
alcol nel sangue che eccedeva di oltre tre volte il limite considerato lecito per
mettersi al volante. Questa ricostruzione dei fatti non ha tuttavia convinto molti
seguaci (neonazisti e non) del governatore della Carinzia, più propensi a dar
credito alla teoria del complotto secondo cui Haider sarebbe stato eliminato
dai servizi segreti per impedire il suo ritorno al governo nazionale in Austria.
In questo contesto è stata variamente collocata, secondo i convincimenti,
un’altra circostanza di cui hanno parlato i giornali, e cioè il fatti che Haider,
uscendo da una festa a cui aveva partecipato e prima di avviarsi verso casa, si
sarebbe fermato in un noto locale gay
di Klagenfurt, dove sarebbe stato visto
e persino fotografato in compagnia
di un giovane e avrebbe consumato
buone quantità di bevande alcoliche. Il
tema dell’omosessualità di Haider non
era per la verità nuovo ed era stato
varie volte utilizzato in passato come
arma politica contro di lui, sposato e
padre di due figlie nonché assertore del
ritorno alle tradizioni anche in tema di
famiglia. Il che sembrava all’apparenza
legittimare sia la tesi del complotto che
quella di una personalità sfaccettata
incline al predicare “bene” e razzolare
male.
La bilancia si è però pesantemente spostata sulla seconda di queste possibilità
pochi giorni dopo i solenni funerali del
governatore della Carinzia, quando è
emerso un fatto nuovo che ha colto di
sorpresa i più. In un’intervista radiofonica rilasciata a una radio locale, infatti,
il ventisettenne Stefan Petzner,
numero due del partito di Haider e considerato fino a quel momento il suo
naturale successore, ha rivelato che tra loro c’era una storia d’amore in piena
regola“.
Avevamo una relazione che andava oltre l’amicizia, Joerg e io eravamo legati
da qualcosa di davvero speciale. Era l’uomo della mia vita”. La moglie di Haider,
secondo quanto ha dichiarato Petzner, era al corrente della cosa e l’avrebbe
in qualche modo accettata. “Lei lo amava come una donna. Lui la amava come
un uomo. Io lo amavo in un modo completamente differente e personale, e
lei comprendeva tutto ciò. Ad avvalorare il tutto ci si è messa poi la sorella di
Petzner, Christiane, raccontando altri particolari: “Loro due passavano insieme
almeno i tre quarti del tempo libero, non soltanto la sera ma anche nei fine
settimana e nelle vacanze”. La moglie di Haider, secondo Christiane, sarebbe
stata in realtà gelosissima della cosa.
L’ultima sera della sua vita, secondo quanto hanno ricostruito i giornali, Haider l’aveva trascorsa in un locale con Petzner e i due avevano litigato. Così
il governatore se n’era andato da solo ed era finito poi in un locale gay, dal
quale era uscito ubriaco. Poco dopo, sulla strada di casa, l’incidente mortale. La
divulgazione di queste notizie è costata a Petzner la carriera politica, mentre i
seguaci del suo partito sono rimasti completamente scioccati. Sarebbe in ogni
caso auspicabile che la tragica morte del governatore della Carinzia, con il suo
imprevisto seguito che sembra preso a prestito da una telenovela, contribuisse
ad aprire un dibattito sul fatto che l’omosessualità, a differenza di quanto
sostengono proprio i teorici della destra più becera, non ha colore politico. E
che la repressione e la dissimulazione della realtà, in questi casi, non sono mai
un bene né per le singole persone né per la società. La destra di casa nostra, per
il momento, ha in realtà gridato allo scandalo per la violazione della privata di
Haider. Almeno fino a prima che a vuotare il sacco fosse l’uomo della sua vita.
ESTERO
cronaca
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Nozze in Connecticut
Dopo il Massachusetts e la California, il piccolo Connecticut (non più
grande e popoloso di una media regione italiana) è il terzo stato Usa a
legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Lo ha stabilito il
10 ottobre scorso una sentenza della corte suprema statale al termine di
un vivace confronto tra i giudici che si è concluso con un voto di misura: 4
a 3. “Interpretare la costituzione del nostro stato in accordo con i principi
di uguale tutela fermamente stabiliti”, è stato scritto nella sentenza, “conduce inevitabilmente alla conclusione che le persone gay hanno il diritto di
sposare il partner di loro scelta”.
Dal 2005 è in vigore in Connecticut una legge sulle unioni civili aperta
alle coppie omosessuali, ma questo istituto non era sufficiente, secondo il
giudizio della corte, a garantire la piena uguaglianza tra tutti i cittadini, in
quanto il matrimonio restava riservato ai soli eterosessuali. Ovviamente
entusiaste della decisione le coppie gay e lesbiche che avevano avviato
l’iniziativa legale finita davanti alla corte suprema per ottenere il diritto di
sposarsi, mentre il fronte degli omofobi ha già annunciato che si opporrà
con tutti i mezzi alla trasformazione di questo diritto in legge dello stato.
Lo strumento principale a cui pensano i difensori dell’esclusività eterosessuale del matrimonio è anche in questo caso il referendum popolare,
perché a loro avviso “la democrazia è il peggiore nemico del matrimonio
omosessuale”, anche se un recente sondaggio dice che il 53% degli abitanti
del Connecticut è a favore delle nozze gay.
La via referendaria si presenta comunque tutta in salita anche per altri
motivi, perché secondo le regole vigenti in Connecticut per ottenere il via
libera a un emendamento costituzionale bisogna convincere i tre quarti
degli eletti nel parlamento statale. Altrimenti, bisogna convincere un congruo numero di elettori ad autorizzare la convocazione di un’assemblea ad
hoc incaricata di riscrivere da cima a fondo la costituzione. Il che richiederebbe un lungo processo e comporterebbe alti costi che in tempi di crisi
economica non appaiono proponibili.
Bosnia off limits
La prima edizione del Queer Sarajevo Festival, in programma nella capitale
bosniaca dal 24 al 27 settembre scorsi, è stata annullata con la violenza
da gruppi di islamici inferociti per il presunto affronto costituito da una
manifestazione glbt in città prima della conclusione del Ramadan. La serata
inaugurale del festival, cui stavano partecipando circa 300 persone è stata
interrotta perché gli islamici hanno letteralmente preso d’assedio l’Accademia di Belle Arti, sede dell’evento, e hanno aggredito fisicamente numerosi
partecipanti mentre i pochi agenti messi a disposizione dalle autorità per
garantire l’ordine pubblico non potevano fare altro che restare a guardare.
Decine di persone sono così state picchiate e ferite e il festival ha chiuso
i battenti ancora prima di cominciare. Solo due giorni prima a Belgrado, in
Serbia, un altro festival glbt era stato preso d’assalto con analoghe modalità da parte di estremisti della destra nazionalista e clericale. L’Europa, da
quelle parti, è ancora molto lontana.
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cronaca
estero
Ambasciatore porta pene
Scongiurato in extremis, con la capitolazione di Sarkozy, un braccio di
ferro durato dieci mesi tra il Vaticano e il governo francese intorno alla
nomina del nuovo ambasciatore di Parigi presso la Santa Sede. A fine settembre, la designazione di Stanislas Lefebvre de Laboulaye (dal
2006 ambasciatore francese in Russia) alla prestigiosa carica vacante dal
dicembre scorso ha messo fine a un braccio di ferro che aveva rischiato
con il passare dei mesi di assumere il sapore di un duello all’ultimo sangue Il momento più caldo dello scontro, sempre a settembre, era stato
il secco no del Vaticano alla nomina di un diplomatico dichiaratamente
omosessuale e convivente, per giunta, con un altro uomo che si sarebbe
presumibilmente trasferito con lui a Roma. La proposta dell’ambasciatore
gay da parte del governo francese era sembrata a molti una deliberata
provocazione in risposta allo sdegnoso rifiuto che un papato sempre più
integralista aveva opposto alla designazione dello scrittore Denis Tillinac, gaullista di ferro e fervente cattolico con il difetto di essere divorziato
e risposato (come Berlusconi o Bossi, tanto per citare un paio di nomi
cari allo staff di Benedetto XVI). Sarkozy, probabilmente in vena di scherzi,
aveva prima lasciato trapelare la possibilità di nominare come plenipotenziario in Vaticano lo storico Max Gallo, accademico di Francia con un
illustre passato politico nelle file del partito socialista francese, e poi si era
intestardito sull’opzione gay.
La soluzione dell’intricato problema diplomatico non prelude però al
ritorno della laica Francia all’ovile della stretta osservanza delle direttive
papali, perché il governo di Parigi ha annunciato ufficialmente che il prossimo dicembre si farà promotore presso l’assemblea generale dell’Onu di
una proposta per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. Il che
di sicuro non sarà gradito a Ratzinger in quanto ulteriore modo per legittimare il “disordine morale”.
Scandalo finlandese
I paesi del nord Europa sono considerati, spesso a ragione, come i più gay
friendly del pianeta. Fa quindi notizia il fatto che a Rovaniemi, capoluogo
della Lapponia finnica e supposta patria di Babbo Natale, una giornalista sia
stata licenziata in tronco quando i suoi datori di lavoro hanno scoperto
che è lesbica e vive con un’altra donna. La protagonista della vicenda, che
ha creato scalpore in tutta la Finlandia e successivamente ha fatto il giro
del mondo, si chiama Johanna Korhosen (nella foto) e avrebbe dovuto
ricoprire il ruolo di direttrice di un quotidiano locale, il “Lapin Kansa”,
per sostituire il precedente direttore in via di pensionamento. Invece di
essere promossa, però, è stata licenziata perché l’azienda non era disposta
a tollerare una direttrice lesbica. La motivazione ufficiale del licenziamento
è stata l’insincerità sulla sua vita privata, e sul fatto che la sua partner è
impegnata in politica, durante il colloquio di assunzione. Ma dopo che lo
scandalo è scoppiato e i dipendenti del giornale sono scesi in sciopero per
difendere la collega discriminata, è stato subito evidente che la ragione
vera era proprio l’omosessualità di Johanna, considerata inadatta a rappresentare il giornale e i suoi lettori in quanto lesbica. Non tutti i mali vengono per nuocere, in ogni caso: adesso, con tutta la pubblicità che il caso
ha avuto, Johanna avrà solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le
opportunità professionali.
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ESTERO
cronaca
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Mr Gay cannibale
Nel 1993, quando aveva vent’anni, era stato il primo vincitore del concorso Mr Gay in Gran Bretagna. Il mese scorso invece Anthony Morley
(nella foto), di professione cuoco, è stato processato a Leeds e condannato
all’ergastolo per avere ucciso, smembrato e in parte cucinato con erbe
aromatiche e olio d’oliva il trentatreenne Damian Oldfield, venditore
di pubblicità per una rivista gay.
I fatti risalgono allo scorso aprile. Morley conosceva Oldfield da tempo e
lo aveva invitato a casa sua ma qui qualcosa era andato storto. Secondo
il racconto di Morley, Oldfield aveva tentato di stuprarlo scatenando la
sua reazione. Dopo averlo ucciso con una ventina di coltellate, il cuoco lo
aveva tagliato alcuni pezzi del corpo di Oldfield e li aveva messi in padella
con l’intenzione di mangiarli. Il risultato però non era stato di suo gradimento e alla fine aveva buttato i resti nella spazzatura. Poi era uscito di casa
con addosso una gonna bianca e un paio di infradito e si era diretto in evidente stato confusionale verso un vicino take away, dove aveva raccontato
di avere ucciso un uomo e chiesto l’intervento della polizia, prontamente
chiamata dalle persone che si trovavano nel locale. Di qui l’arresto e poi il
processo, durante il quale è emerso che Morley non era del tutto nuovo a
tentativi di aggressione all’arma bianca. La difesa ha puntato tutto sul riconoscimento dell’infermità mentale dell’imputato, citando come attenuante
una violenza sessuale subita da Morley in giovanissima età.
Avvertenze tatuate
Mentre impazziscono tutte le
piazze finanziarie del pianeta non
è forse strano che sia uscito di
senno anche il cappellano (anglicano) della borsa di Londra. La
cosa antipatica, tuttavia, è che il
reverendo Peter Mullen abbia
dato i numeri prendendosela con
gli omosessuali in diversi quanto
incendiari commenti scritti il
mese scorso sul blog che tiene
su internet. Nella più originale di
queste invettive contro i gay sfacciati che pretendono di propagandare il loro stile di vita come una
cosa normale, il reverendo Mullen ha proposto dei tatuaggi obbligatori per gli omosessuali sull’esempio
delle avvertenze che vengono messe sui pacchetti di sigarette. “Facciamoli
tatuare sul didietro”, ha scritto, “con lo slogan ‘la sodomia può danneggiare
seriamente la salute’ oppure sul mento con la scritta ‘la fellatio uccide’”. Le
ovvie reazioni di protesta all’iniziativa hanno spinto la diocesi di Londra a
diffondere un comunicato ufficiale per sconfessare Mullen, che da parte sua
ha cercato di difendersi invocando il diritto alla satira. “Ho scritto alcune
cose satiriche sul mio blog”, ha dichiarato alla stampa, “e chiunque abbia un
briciolo di senso dell’umorismo o una minima conoscenza della tradizione
della satira inglese può capire che si è trattato di scherzi innocenti. Io di
sicuro non ho niente contro gli omosessuali. Ce l’ho solo con i militanti
che predicano l’omosessualità”. Il tentativo di buttarla in farsa non è però
stato sufficiente a impedire l’apertura di un procedimento disciplinare nei
suoi confronti. Così alla fine Mullen è stato costretto a presentare per
iscritto pubbliche scuse per i suoi “innocenti scherzetti”. “Non intendevo
sconvolgere nessuno”, ha spiegato, “ma mi rendo conto che le mie osservazioni sono state sconsiderate e desidero scusarmene. Non volevo realmente criticare le persone omosessuali, ma coloro che promuovono la
cultura gay. Comunque, i miei commenti sono stati causa di offesa e per
questo mi dispiaccio e chiedo scusa senza riserve”.
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Message for members
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cultura+attualità
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Guida agli spettacoli a tematica glbt della nuova stagione teatrale. Dall’America
reaganiana di Tony Kushner al travestito napoletano di Ruccello, da Shakespeare alla
strana coppia Parise-Poli. In attesa di Rupert Everett, si sorride con Fabio Canino.
Angeli e non solo
Mario Cervio Gualersi
[email protected]
1
È lo spettacolo dell’anno, consacrato da due
premi di prestigio, l’Ubu (assegnato dai critici)
e gli Olimpici (a giudizio degli stessi artisti e
professionisti del teatro): Angels in America
- Si avvicina il millennio, la “fantasia gay
su temi nazionali” scritta dall’americano Tony
Kushner agli inizi degli anni novanta, che ha
incantato gli spettatori di tutta Europa ed è
finalmente approdata anche sui nostri palcoscenici, messa in scena da Elio De Capitani e
Ferdinando Bruni per Teatridithalia. La trama è
assai complessa e vede intrecciarsi più vicende
e numerosi personaggi che agiscono negli Stati
Uniti governati da Ronald Reagan, in quell’epoca
funestati dall’epidemia di Aids. Della malattia è
vittima il giovane Prior che soffre per le mille
complicanze causate dall’Hiv e per l’abbandono
del compagno Louis, destinatario delle attenzioni di Joe, avvocato mormone, sposato e presunto eterosessuale, che s’innamora di lui. Alla
moglie Harper, dipendente dagli psicofarmaci,
non resta che rifugiarsi in un mondo di fantasia
che lei colloca nell’Antartide. Louis lavora
per Roy Cohn, realmente esistito e diabolico
braccio destro del senatore McCarthy, quello
che mandò sulla sedia elettrica i coniugi Rosemberg, accusati di spionaggio a favore dei russi.
Segretamente omosessuale, anch’egli colpito
dal virus, ma ufficialmente malato di cancro,
poiché allora l’Aids era a torto associato solo
ai gay. Religione, politica e sesso sono gli ingredienti che Kushner miscela da maestro in quello
che è diventato uno specchio impietoso degli
anni ottanta. Oltre alla regia di taglio cinematografico, il successo della pièce è anche merito
dell’ottimo gruppo di attori, spesso impegnati
in più ruoli: Edoardo Ribatto e Umberto
Petranca (la coppia gay), Cristian Giammarini
(Joe), Ida Marinelli (sua madre), Elena Russo
Arman (Harper) e lo stesso De Capitani (Roy).
La tournée parte dal teatro India di Roma (dal
20 al 29 marzo), poi a Bari, Correggio, Brescia,
Genova, Pavia, per concludersi all’Elfo di Milano
(dal 5 al 24 maggio).
È stato scelto come uno degli spettacoli più
rappresentativi della retrospettiva per il 15°
compleanno di “Garofano Verde”, la rassegna
romana di teatro omosessuale: Under my
skin di Massimo Bavastro ci pone nella condizione voyeuristica di osservare l’ultima ora
trascorsa insieme da una coppia di amanti su
un nudo materasso che diventa un metaforico
ring di pugilato o una zattera per naufraghi, a
seconda degli sviluppi del loro serrato con-
fronto. A interpretarli sono Antonio Merone (il
protagonista di Un altro pianeta, film vincitore
del Queer Award all’ultima Mostra di Venezia)
e Francesco Stella, entrambi intensi e coinvolgenti nel riproporre le schermaglie e i tabù del
rapporto amoroso, diretti da Daniele De Plano.
Saranno il 5 e 6 dicembre al teatro Rifredi di
Firenze nell’ambito del Queer Festival, al
Colosseo di Roma dal 3 all’8 febbraio 2009 e al
Cineteatro Baretti di Torino dal 15 al 17 aprile.
Una dea innamorata e pazza di desiderio e un
giovane uomo bellissimo che le sfugge, finendo
ucciso tra le zanne di un cinghiale, sono i
protagonisti di Venere e Adone, poemetto
erotico-pastorale che Shakespeare dedicò al
suo protettore, l’aitante conte di Southampton,
probabile destinatario anche dei Sonetti. Prima
opera del Bardo ad essere stampata, divenne
un vademecum apprezzato da gentiluomini
e cortigiani. Pur seduttivo e in gran forma, il
regista Valter Malosti non è più giovanetto,
pertanto ha saggiamente deciso di trasformarsi
in Venere, portando con naturalezza rossetto
e make up, senza alcun altro orpello che spesso
affligge gli attori en travesti. Le sue ardenti,
spinte e ben articolate smanie amorose sono
dirette all’ignudo Daniele Trastu che è proprio
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attualità+cultura
3
tutto da vedere, con in sottofondo le musiche
di Michael Nyman, Nino Rota e Luciano Berio.
Prima tappa della ripresa è Torino, poi Alba,
Tortona e alcune località del Piemonte, per poi
concludersi al teatro Sociale di Brescia dal 19 al
23 novembre.
Nella nostre segnalazioni, peraltro necessariamente parziali a causa dello spazio e passibili
di integrazione con altre proposte nel corso
della stagione, non poteva mancare Paolo
Poli, soprattutto in occasione del debutto
del suo nuovo spettacolo. Dopo le scrittrici
e giornaliste d’antan, l’irriverente ragazzaccio
ultrasettantenne si cimenta con i Sillabari di
Goffredo Parise, piccoli poemi in prosa composti verso la metà degli anni Cinquanta. Vediamo
bambini stupiti in un mondo ambiguo, anziani
incazzati in una società che pare andare allo
sbaraglio, donne simil Bovary e uomini ingenui
in lotta per la sopravvivenza: tutti quanti vivono
in un’Italia uscita dalla guerra e in fase di grande
cambiamento, figurine a cui fanno da contorno
le canzonette sciatte propinate dalla radio.
La tournée prevede sosta a Torino (teatro
Gobetti dal 26 dicembre al 6 gennaio), Milano
(al Carcano dal 14 gennaio all’1 febbraio), e
Roma (all’Eliseo dal 14/4).
Le cinque rose di Jennifer continua ad
avvincere gli spettatori e tentare gli attori che
intendono misurarsi in un ruolo en travesti. È
uno dei lavori più noti di Annibale Ruccello,
drammaturgo di area napoletana prematuramente scomparso. Jennifer è un travestito che
attende a casa un uomo misterioso destinato
a non comparire. Nel frattempo accadono
cose strane nel suo quartiere: i telefoni
impazziscono, un maniaco uccide le sue amiche
e un’inquietante vicina gli fa visita senza appa-
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rente ragione. Calatosi
nella dimensione del
noir,
rivisitandolo
con graffiante ironia,
Arturo Cirillo, regista
e
protagonista,
è
perfetto nel ruolo, al
pari di Monica Piseddu
che ha vinto un premio
Ubu per questa interpretazione. Li potete
vedere alla Sala Laudano di Messina (dal
20 al 25 gennaio), al
teatro Rasi di Ravenna
(13 febbraio), alla Tosse
di Genova (18-21/2) e
al Gobetti di Torino
(dal 24/2 all’1/3).
Hanno scritto in lingue diverse, gestito la propria omosessualità in modo differente, ma sono
entrambi assurti al rango di icone della letteratura: Gadda vs Genet (Il giovane criminale
e altre storie di galera) è l’accoppiata ideata
dal Teatro Libero di Rebibbia, un gruppo di ex
detenuti attivi sulla scena da un anno. Il teatro
che propongono nasce dall’esperienza del carcere e hanno scoperto
che sul palcoscenico
si possono fare molte
cose che nella vita sono
proibite o sconvenienti
e ne approffittano: contrabbando di ricordi
autobiografici, pulsioni
d’amore recluso, cioè
masturbatorio, lettere
senza visto di censura.
Genet - che il carcere
lo ha patito - scriveva:
«Per poter giudicare
bisogna esser stati colpevoli e condannati»
e i neo attori Sasà,
Renato, Fabione e
Benneth fanno tesoro
di questa massima. Fabio Cavalli firma drammaturgia e regia dello spettacolo, in scena al
Piccolo Eliseo di Roma dal 9 al 21 dicembre.
Preveniamo moti d’insofferenza da parte dei
lettori che reclamano un’alternativa leggera
e divertente: e cosa meglio di Fiesta, magari
per celebrare un rutilante Capodanno? La commedia ispirata a Nostra Signora Raffaella viene
riproposta da Fabio Canino (è Carrà dipendente
e ricordiamo, presenti in un teatro romano, che
quando lei gli fece una
“carrambata”
colle5
gandosi in diretta dagli
studi tv, per poco non
collassava) e Diego
Longobardi con immutato smalto. Le battute
al vetriolo, scritte da
Roberto Biondi, che gli
amici gay si lanciano a
vicenda vanno sempre
a segno e i testi delle
canzoni della loro
musa diventano vere
e proprie citazioni.
A Desenzano il 6 e 7
dicembre, a Padova
il 10/12 e al Derby di
Milano dal 10 al 31/12.
Rimaniano nell’ambito del teatro con musica
per una proposta insolita: H.I V. ovvero Hamlet In a Vortex, scritto, diretto e interpretato
da Claudio Sisto. “Ho inteso mettere in scena
l’anima più rock di un Amleto che trasporta la
sua sana pazzia sui binari di una malattia sociale
che è conseguenza del disagio interiore, attraverso le voci profonde e struggenti dei ‘belli e
dannati’ del genere musicale che è sinonimo di
rivoluzione di regole e costumi: Jimi Hendrix,
Janis Joplin, Kurt Cobain, Freddy Mercury. Della
tragedia di Shakespeare rimane l’impianto, ma i
personaggi sono cambiati: Ofelia diventa Filio,
un adolescente gay che Polonio, il padre, vuole
riportare sulla retta via affinché smetta di essere
l’amante e l’allievo di Amleto. Gertrude, regina
e madre, assurge a sorella di tutte le donne”. Al
teatro Petrolini di Roma da 4 al 9 novembre.
Recitare per la prima volta in italiano sarà per
lui una prova non semplice, benché padroneggi
piuttosto bene la nostra lingua. Rupert Everett
debutta in Vite private di Noël Coward,
dopo che dello stesso autore è stato a Londra
il protagonista di The Vortex dove era il figlio
tossicodipendente - negli anni Venti a teatro
non poteva ancora essere gay - di una madre da
4
manuale. Per l’attore una partner speciale, Asia
Argento, e lo stesso regista, Philip Prowse. Al
Manzoni di Milano dal 31 marzo al 3 maggio.
Almeno una citazione per il teatro di sperimentazione: Undo, ideato e prodotto dalla
compagnia Sineglossa, drammaturgia e regia di
Federico Bomba che esplora l’identità di genere
attraverso la moltiplicazione e la sovrapposizione del corpo maschile e femminile (quelli
di Matteo Ramponi e Simona Sala). In maggio
a Roma, nell’ambito della vetrina in cui l’Ente
Teatrale Italiano presenta i lavori scaturiti dal
Progetto Nuove Creatività.
Per finire, ritorna al teatro Libero di Milano
(dal 4 al 12 maggio) la rassegna di teatro omosessuale Liberi Amori Possibili: il cartellone è
ancora in via di definizione, ma già ci si augura
che il tema non faccia cadere la testa di un altro
assessore alla Cultura, come accaduto lo scorso
anno all’ineffabile Vittorio Sgarbi.
1 - Umberto Petranca ed Edoardo Ribatto in Angels in America
2 - Paolo Poli
3 - Undo della compagnia Sineglossa
4 - Arturo Cirillo in Le cinque rose di Jennifer
5 - Valter Malosti in Venere e Adone
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attualità+cultura
Un incontro con Antonio Merone, l’affascinante protagonista di Un altro pianeta, il film
che ha vinto il Queer Lion in uscita nelle sale il 7 novembre.
Le sfide di un attore
Vincenzo Patanè
[email protected]
Il 7 novembre uscirà nelle sale Un altro pianeta, il film di Stefano Tummolini che ha vinto
la seconda edizione del Queer Lion veneziano.
Seduti al caffè Rosati a piazza del Popolo a
Roma, il tempo è trascorso veloce, parlando
sia del film, di cui Merone è anche co-sceneggiatore, sia di Under My Skin, la pièce che
Merone sta portando in giro in alcuni teatri.
Ci racconti come è nato il film?
L’idea, mia e di Stefano Tummolini, risale al
1997; volevamo dire qualcosa sull’elaborazione
del lutto, che può colpire in modo imprevisto, a
qualsiasi età, senza che ci sia una preparazione
psicologica adeguata. Fino all’invito alle Giornate degli Autori a Venezia, ci sono state molte
traversie: abbiamo bussato a tante porte ma
non siamo riusciti a trovare dei finanziamenti.
pride
novembre 08
Per fortuna, nei momenti di sfiducia
c’era sempre uno di noi due che non
voleva mollare, perché eravamo convinti di avere delle cose da dire. Così
l’abbiamo girato in 8 giorni sulla spiaggia, dopo averlo provato per circa 20,
con un costo di appena 970 euro. Il
materiale è stato visto da Maurizio
Ponzi e poi è stato acquistato dalla
Ripley’s. Certo, mai avremmo immaginato che saremmo stati selezionati
per Venezia e addirittura avremmo
vinto il Queer Lion.
Come mai il film inizia con un
rapporto sessuale gay e finisce
con uno etero?
Perché vuole far vedere come ci
avviciniamo alle altre persone con
pregiudizio e invece l’affinità e la
vicinanza possiamo trovarle dove
meno ce lo aspettiamo, nelle persone
meno prevedibili. La prima scena è
un sesso routinario, senza rilevanza
da un punto di vista psicologico ed
emotivo, mentre l’ultima è una scena
d’amore, fra due persone ferite che si
consolano.
Nel film sarebbe potuto accadere
però anche il contrario. Se Salvatore, il
protagonista, fosse stato etero magari
avrebbe potuto incontrare alla fine un ragazzo
con la stessa sensibilità. Piuttosto sottolineo
che Salvatore è un personaggio di estrazione
sociale semplice, che si esprime attraverso il
corpo e la fisicità; se fosse stato un borghese
magari avrebbe finito col chiacchierare tutta la
notte...
È dunque un invito ad ascoltare di più
le altre persone?
Certo, siamo portati a giudicare a prima vista,
mentre spesso le persone non sono quelle che
appaiono. Non a caso nel film c’è un disvelamento continuo e tutti i personaggi si mostrano
inizialmente per quello che non sono.
Com’è Salvatore?
Ha un problema di accettazione della propria
identità sessuale, e per questo si preoccupa
di dare un’immagine molto virile di sé. Non è
un santino: non rispetta l’ambiente, è violento,
fa anche una battuta scorretta sui trans. Del
resto, chi vive il pregiudizio ha pregiudizi. Però
è tanto fragile: ha perso il suo compagno, lo
stanno sbattendo fuori da casa e nessuno gli
riconosce nulla. Per questo i suoi incontri
diventano spesso scontri. Porta con sé un
grande dolore, che mostra solo alla persona
giusta.
Come scenario, avete scelto la spiaggia gay romana del Settimo Cielo…
L’abbiamo girato al confine fra la spiaggia nudista e quella non. È stato quasi un incubo: per
la scena iniziale, molto articolata e in cui ero
nudo, il bagnino dell’altra spiaggia ha regolarmente fischiato e si è intromesso. Comunque,
volevamo fare capire che fra le dune c’è sì
sesso frettoloso, ma ci può essere anche uno
scambio d’amore. Lì è un altro pianeta, molto
affascinante: cambiano i colori, l’atmosfera, la
vegetazione è alta e non ci sono rumori, sembra
un mondo sospeso. Quindi anche per i luoghi
bisogna lasciare da parte le idee preconcette:
in qualsiasi luogo può esserci amore, magari fra
due persone che forse non si vedranno più.
Tu sei principalmente un attore di
teatro. Cosa stai preparando?
A ottobre a Milano ho presentato Under My
Skin, scritto da Massimo Bavastro, con la regia
di Daniele de Plano. Saremo a Firenze a dicembre, a Roma a febbraio e a Torino ad aprile. Il
testo, che racconta dell’ultima ora e mezzo di
una coppia in crisi, nacque come etero ma poi
è diventato, con poche modifiche, una storia
fra due uomini. Si vuole dimostrare che nelle
relazioni amorose, al di là delle preferenze
sessuali, le problematiche e le dinamiche sono
uguali per tutti: la capacità di capire l’altro, la
paura di rimanere soli, la sincerità.
C’è un’idea scenica molto forte: ci siamo solo
io e Francesco Stella, distesi su un letto, non
c’è niente altro. Quindi tutto si concentra
su di noi, in un’unità di tempo e di spazio, e
solo da noi dipendono i momenti divertenti,
sensuali o drammatici. È molto coinvolgente
per il pubblico. Mi piacciono queste sfide di
frontiera, senza filtri, adatte più a piccoli teatri,
con il pubblico a distanza relativa.
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novembre 08
pride
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attualità+cultura
Vi piace viaggiare? Ecco una dritta interessante: un’associazione omosessuale di scambio
di ospitalità gratuita ancora poco conosciuta nel nostro paese.
A casa nel mondo
Marco Albertini
[email protected]
L/GHEI è un acronimo per Lesbian and Gay
Hospitality Exchange International ed è una rete
internazionale, in continua crescita, di scambio
di accoglienza tra persone omosessuali.
L’idea venne ad uno steward canadese che si era
stufato di dormire sempre in anonimi alberghi,
e venne registrata nel 1991 come un’organizzazione no-profit il cui scopo era ed è quello di
offrire un servizio unico alla nostra comunità.
In sostanza, chi si offre disponibile a ricevere in
casa forestieri di passaggio nella propria città
appartenenti al network, ma non è un obbligo,
ha il diritto di chiedere di essere a sua volta
ospite presso chiunque sia iscritto all’organizzazione: al momento più di 500 persone sparse
su 30 nazioni.
Al di là degli evidenti benefici da un punto di
vista economico, non dovendo spendere soldi
per i pernottamenti, L/GHEI offre l’opportunità
unica di un incontro a livello culturale, intellettuale e sociale con le persone del luogo, ovvero
di vivere una vacanza non come semplici turisti
ma piuttosto come veri e propri viaggiatori.
In fondo, chi è più informato della vita gay di
una città, ma non solo, di chi ci abita e la vive
quotidianamente?
Da un punto di vista pratico, ogni anno a
pride
novembre 08
marzo è pubblicata e inviata anonimamente al proprio domicilio una
guida usufruibile solo dai membri
associati, dove si trovano divisi per
continente, nazione, regione/dipartimento/cantone... e città gli indirizzi
ed una breve descrizione del tipo di
accoglienza che ognuno è in grado
di offrire. Ad esempio se si mette a
disposizione un’intera camera con
un letto singolo o matrimoniale,
piuttosto che un divano letto o un
materasso per terra nel salotto. Se
ci si può presentare con il proprio
animale o, per prevenire eventuali
attacchi allergici, se si hanno cani
o gatti o magari che si preferisce
non ricevere fumatori. Di solito si
aggiungono i propri interessi e disponibilità di
tempo per fare insieme giri turistici per la città
di giorno o andare nei locali notturni di sera.
A questo punto avete deciso di concedervi
un fine settimana romantico o culturale in
un ameno luogo a vostra scelta e contattate i
potenziali ospiti con un certo anticipo, citando
la pagina dove siete pubblicati per permettere
loro una verifica. Di seguito attendete (o date
la conferma), per poi fissare i dettagli sull’orario
di arrivo e le istruzioni per raggiungere la casa.
In linea di massima non si chiede ospitalità
per più di due notti (ma tutto dipende), ci si
presenta con un regalo (aspettatevi di ricevere
le cose più assurde) ed eventualmente, quando
si viaggia, si offre una cena fuori per ringraziare.
Arrivati a destinazione vi è affidata (o consegnate) una copia delle chiavi dell’appartamento,
e di seguito ognuno rimane libero di impiegare
il proprio tempo e di continuare la propria vita
normalmente.
Naturalmente alla base di tutto questo c’è il
buon senso, il dovere di ospitalità per chiunque
e indipendentemente da ogni forma di razza,
religione e, viene da sé, sesso ecc. e il rispetto
della casa e delle cose altrui.
Ci sono persone che hanno girato l’intera
Australia con una precisa programmazione di
tappe e contatti e a volte si formano amicizie
che si cementano con visite annuali o scambi
di biglietti di auguri a Natale. È logico che se
per quando vi fanno la richiesta avete già altri
programmi o altri ospiti (o proprio non vi va)
si comunica la propria indisponibilità senza
problemi di sorta.
Attualmente la sede dell’associazione è a Berlino e la gestione è teutonicamente ineccepibile.
Se siete oramai interessati o per avere maggiori
dettagli, anche in italiano, fate una visita al
sito www.lghei.org. Troverete il modulo di
iscrizione e i dati per inviare la quota annuale
di 25 euro, esempi per aiutarvi a compilare la
presentazione ed il contatto e-mail con l’efficientissimo responsabile per il nostro paese,
che sarà più che contento di rispondere ad ogni
vostro quesito.
La data limite per essere presenti nella prossima
guida è il 31 dicembre, ma ci si può aggiungere
alla rete e iniziare ad usufruire del servizio
in qualunque momento. A settembre sarete
inseriti nell’aggiornamento che viene spedito
annualmente e nel frattempo potete chiedere
all’organizzazione di farvi da garante con un
e-mail di conferma dell’iscrizione.
Per concludere non resta che trasmettere l’augurio di L/GHEI: divertitevi e viaggiate sicuri!
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novembre 08
pride
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2 SAUNE FINLANDESI
BAGNO TURCO
2 IDROMASSAGGIO
SALA FUMATORI
SNACK BAR HAPPY HOUR
CAMERINI RELAX
MASSAGGI
SOLARIUM
Venerdì 14 novembre
THE FIRST EVENT (ONLY FOR MEN)
INIZIO ORE 20.00 FINO AD ESAURIMENTO ENERGIE
martedì - giovedì - venerdì
18.00 - 24.30
sabato - domenica
14.00 - 24.30
BUFFET, RAGAZZI IMMAGINE,
MUSICA E VIDEO, GIOCA E VINCI
www.sauna-exit.it
info 347 4700645 - 347 2208572
Via Visitazione/Mariaheimweg, 2 - Bolzano / Bozen
SABATO 15 NOVEMBRE
HOT CHOCOLATE PARTY
CHOCOLAT MON AMOUR
SABATO 6 DICEMBRE
ANGEL & DEVIL
EVRYBODY SAINTS NIGHT
SABATO 20 DICEMBRE
HOT CHRISMAS PARTY
SEXY & HILARIOUS NIGHT
lista entro ore 22.00 della serata Anna - 348 1390531, Renato - 339 4729194, Andrea - 339 6559107;
www.thefirstdisco.it
pride
novembre 08
cultura+attualità
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Seimila libri tra cui tesori da 18mila dollari al volume. “Pride” ha scoperto e visitato in
esclusiva la collezione di libri gay più vasta d’Italia e probabilmente d’Europa.
La biblioteca
di Ganimede
Stefano Bolognini
[email protected]
“Benvenuto tra i miei libri gay”. Un uomo
altissimo ci accoglie in un elegante palazzo
nel centro di Roma. Noto, alle pareti di un
ampio salone affrescato, una rarissima serie
di fotografie originali di Oscar Wilde e un
pregevole avorio che ritrae Zeus teneramente
abbracciato a Ganimede, la coppia di fatto
gay della mitologia greca. I libri sono ordinati
in sei enormi armadi biblioteca: “mangiano lo
spazio, ho dovuto cambiare casa per loro”,
spiega il distinto signore.
È la più preziosa e vasta collezione italiana (e
tra le maggiori d’Europa) di libri a tematica gay,
un tesoro che attraversa i secoli a partire dal
‘500, con una Legge contro la sodomia, per
arrivare agli anni settanta del secolo scorso. È
un patrimonio di 6000 volumi stimato oltre un
milione di euro.
L’uomo, che chiede l’anonimato (il furto di libri
rari è diffusissimo), comincia a raccontare una
inedita storia di amori, affetti e (molto) sesso
gay attraverso i secoli, la nostra Storia.
Come nasce la sua passione per i libri
gay?
Ho incominciato circa quindici anni fa, ed è
stato il mio cammino di liberazione e accettazione dell’omosessualità. Dovevo capire e dare
spessore ad un argomento considerato indegno
e scandaloso. Oggi più che una passione mi
sembra una nevrosi (ride).
Deve essere una nevrosi costosa...
Quindici anni fa una collezione simile alla mia
mi era stata “offerta” da un libraio francese per
circa novecento milioni di lire. Oggi credo di
avere più libri di quelli che mi proponevano e
quelli che mi mancano o non si trovano proprio
o hanno costi davvero proibitivi.
Quanto proibitivi?
Questa rivista del 1894, The Chameleon
di John Francis Bloxam, uno dei cosiddetti “poeti uranisti” (così erano chiamati gli
omosessuali prima dell’invenzione della parola
“omosessualità”) attualmente è in vendita a 18
mila dollari. Fortunatamente l’ho pagata molto
meno.
Per 60 pagine fanno ben 300 dollari a
pagina. Un contenuto così prezioso?
Pubblica, per la prima volta, il famosissimo
poema Two loves di Lord Alfred Douglas,
amante di Wilde che definì l’omosessualità
“l’amore che non osa dire il suo nome”. La frasetta
continua ad essere stracitata ancora oggi e il
poema fu pure usato come prova di colpevolezza
contro Oscar Wilde durante il processo che
lo spedì ai lavori forzati nel 1895.
Il Chameleon contiene anche un raccontino
pornografico Il prete e l’accolito, una storiella d’amore tra un sacerdote e il suo giovane
chierichetto, che viene scoperta e che porta al
suicidio del prete.
Qual è il testo più raro che possiede?
È una rivistina con una copertina verdone
del 1920, il The Quorum. A magazine of
friendship. È il testamento poetico-letterario
del primo movimento gay inglese di fine ottocento, che allora si chiamava “uranista”. L’ho
trovata a poco prezzo ma poi ho scoperto che
ne esistono solo due copie al mondo, una alla
British library e questa che vedi.
Movimento uranista, preti e chierichetti... l’amore gay osava accennare
il suo nome...
Spesso l’amore gay appare sotto forma di
amicizia virile. Quella tra due ufficiali è così
appassionata che quando uno muore l’altro
si suicida. La racconta una donna, Madame
Van-Esbecq, nel 1810, in Antoine et
Camile ou la Sympathie. È una storia vera:
la notizia di questo suicidio, pubblicata dai
giornali ottocenteschi, fu scoperta negli anni
sessanta del novecento dalla rivista gay francese
“Arcadie”... gli omosessuali si rincorrono nei
secoli.
Una “amicizia” italiana curiosa è quella tra
Nicola Barbarigo e Marco Trevisan, due
veneziani che nel seicento arrivarono a fondere
i loro stemmi di famiglia in uno solo e a farsi
pubblicare libri che esaltavano il loro legame.
novembre 08
pride
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attualità+cultura
Basta amore, parliamo di libri piccanti.
In tutti i testi libertini francesi del settecento,
ce ne sarà almeno una ventina, il sesso tra
sodomiti e quello tra donne è descritto con
particolare cura. Pensa solo allo spazio che
ha dato Sade alla sodomia nei suoi romanzi.
Omosessualità e lesbismo erano considerati
una tra le varianti possibili per aumentare il
piacere del rapporto sessuale e un modo per
cercare la libertà sessuale. Alcuni testi antichi
sono gustosamente illustrati e non lasciano
ombra di dubbio. Erano davvero moderni...
Che libro manca alla sua collezione?
Les enfants de Sodome del 1790 è la mia
bestia nera. L’avevo acquistato da Christie’s e
pure pagato 5mila euro, ma non mi è mai arrivato. È un peccato perché è divertentissimo.
È una parodia delle assemblee rivoluzionarie
francesi. Sodomiti e “tribadi” (le lesbiche, ndr)
eleggono i loro rappresentanti che nei loro
interventi fanno l’apologia dell’omosessualità
e affermano addirittura che il fondatore della
religione cristiana era sodomita.
Colleziona testi medici? Dalla metà
dell’ottocento i dottori incominciano
a studiare “invertiti”, “pervertiti” ed
“uranisti”.
No, ho qualcuno... trattano gli omosessuali
come malati, viziosi o debosciati.
Tra i capolavori indiscussi l’Étude médicolégale sur les attentats aux moeurs
del 1857 del medico francese Ambroise
Tardieu che contiene un metodo infallibile
per scoprire gli omosessuali. Secondo Tardieu
bastava analizzare loro l’ano. Quello gay sarebbe
“imbutiforme” e cioè a forma di imbuto.
Se confronti questa stampa pubblicata nel
testo che mostra proprio un ano imbutiforme
con alcune foto in internet, forse un po’ aveva
ragione...
I medici italiani?
In Degenerazione Psico-sessuale, del
1898, due studiosi italiani, pubblicano la
storia vera di un cameriere che si innamora
del padrone, che lo sfrutta, gli fa causa e lo fa
internare in manicomio. Letto con gli occhi del
presente si capisce che l’omosessuale è stato
pride
novembre 08
truffato ed ingannato per
un amore sincero. Per i
medici è semplicemente
un pazzo.
Sinceramente preferisco
un racconto di quegli anni
come Nell’erba tanto
alta (1903) di Biagio
Chiara.
L’autore,
napoletano e traduttore
di Wilde, pubblicò
per primo una edizione
pirata de Il ritratto
di Dorian Gray con il
titolo Doriano Gray
dipinto. Nel racconto
due uomini dopo una
lunga
conversazione
poetica si sdraiano su un
prato, si baciano, e spariscono tra l’erba alta...
In quegli anni il nostro paese era una
mecca per la prostituzione gay?
Sì, venivano omosessuali da tutta Europa attirati
dagli scatti del fotografo tedesco Wilhelm
von Gloeden che, a Taormina, fotografava
ragazzi nudi in pose neoclassiche (un originale
ce l’ho da qualche parte) e rivendeva in tutti i
paesi, persino a teste coronate e cardinali.
A proposito di marchette, in un libro di John
Addington Symonds, In the Key of Blue
(1893), ho scovato, appiccicata all’interno, la
fotografia del suo amante Augusto, un gondoliere e prostituto veneziano. Nel frontespizio ci
sono i nomi di altri due poeti gay inglesi che si
sono scambiati, come una reliquia, la fotografia
che è passata di mano in mano per generazioni
di omosessuali per arrivare fino qui.
Nei suoi libri ha scovato altre tracce
di lettori gay?
Ho trovato molti libri con dorso abraso, doppia
rilegatura o copertine che non corrispondono
al testo. Il lettore gay nascondeva le sue letture. Non ti è mai capitato di arrivare in casa
di qualche gay velato e vedere librerie con testi
con il dorso girato?
Lei che testo nasconde?
(Sparisce e torna con una custodia in cartone
dalla quale estrae un manoscritto).
Questo non l’ho mai fatto vedere a nessuno...
è di un anonimo degli anni trenta, si intitola
Aperçu sommaire des études du Professeur Weigt. Sono gli studi eruditi di un
professore (che non è mai esistito) esattamente sul... ehm, buco del culo. L’anonimo
spiega sapientemente che i buchi non sono tutti
uguali... È pure vagamente razzista: i giapponesi
avrebbero l’ano a spirale e gli arabi a stella e
i persiani a nocciola. Non ho mai capito se è
un manoscritto goliardico o è l’opera di un
maniaco... comunque è uno che se ne intende.
Vedi che sono “imbutiformi”?
Torniamo ai libri...
I librai mi propongono un po’ di tutto. Ho
acquistato un reliquiario con il vero pelo pubico
dell’attore Rodolfo Valentino. È un ricordo
di una avventura di letto adolescenziale dello
scrittore americano Samuel M. Steward.
Nella sua biografia Steward, riguardando questi
peli, si dice soddisfatto di aver vissuto.
Ho poi il sigillo e il libretto di regole dell’Ordine di Cheronea, una sorta di massoneria gay
fondata a fine Ottocento da George Cecil
Ives e un piccolo orologio da comodino, degli
anni trenta o quaranta, dell’est europeo, che
riproduce un rapporto anale con pene mobile
segna minuti. Curioso no?
Che rapporto c’è in Italia con la cultura gay?
In America ci sono biblioteche pubbliche come
quella della Cornell University che ha una raccolta gay enorme. In Italia c’è qualche archivio:
quello dell’Arcigay di Milano, la Fondazione
Sandro Penna a Torino, il Centro di documentazione di Arcigay Bologna, la Fondazione Marco
Sanna al Mario Mieli di Roma, mentre l’archivio
di Massimo Consoli sembra scomparso nel
nulla. Gli studi sono pochi, pochissimi.
La contattano gli studiosi?
Sì, ma solo gli stranieri. Nessun italiano si è mai
fatto vivo. Non ci interessa la nostra storia,
ma è mai possibile che non esista un testo
intitolato La Storia dell’omosessualità in Italia?
C’è persino quella della Repubblica Ceca, un
mattone illustrato, e quella cinese...
Quali testi non possono mancare in
una biblioteca gay?
L’Alcibiade fanciullo a scola del 1630,
l’opera italiana più immorale di quel secolo,
che racconta di un insegnante che seduce argutamente uno studentello. Di copie originali al
mondo ne esistono una decina, ma le ristampe
si trovano con facilità.
Mi piace poi L’inversione sessuale di Havelock Ellis e Symonds perché è uno dei primi
testi scientifici dell’ottocento comprensivo
verso gli omosessuali, e tra i romanzi scelgo
Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino. È
il ritratto dei nostri anni sessanta gay, parla di
omosessuali liberati prima della liberazione del
movimento gay.
Symonds è un autore per lettori esigenti...
Ha scritto la più vibrante difesa dell’omosessualità nella storia. Senti cosa dice dell’omosessualità: “Vi è una passione... che... ha avuto
un ruolo considerevole nella storia del mondo
sia nel bene che nel male, ma che difficilmente
ha ricevuto finora l’attenzione filosofica e la
ricerca scientifica che merita...
Si presenta a noi nelle steppe dell’Asia, nei
bivacchi dei guerrieri celti, nelle sabbie dell’Arabia... La distinguiamo tra i palmeti delle
isole dei mari del sud, nelle case di carta e nei
templi giardino del Giappone, negli igloo degli
Eschimesi... Pulsa nelle nostre enormi città...
Ci fu un tempo in cui fu assisa, avvolta nella
porpora imperiale, sul trono dei Cesari romani,
incoronata con la tiara sul soglio pontificio”. La
mia biblioteca è qui a testimoniarlo.
41
Se ti dicono che sei talmente sexy che
dovresti fare la porno star... perché non
provi a farlo davvero?
Se ti affascina l'idea di diventare una porno star, o anche
solo di provare l'esperienza, puoi partecipare ai due casting
organizzati a Milano e Roma dalla Lucas Kazan. Basta
presentarsi con un documento d'identità valido.
Non è richiesta esperienza, ma servono almeno due di
queste tre qualità: 1. Un bel volto; 2. Un corpo tonico e
definito; 3. Infine, una "dotazione sessuale" adeguata.
Ovviamente è obbligatorio essere maggiorenne.
Porn Star Wanted
2008
MILANO
Sabato 22 novembre 2008 presso "Open Space Corti S."
(citofono n. 34), Via Carlo Farini 37 (MM Garibaldi), dalle
13 alle 17.
ROMA
Sabato 29 novembre 2008 presso ST'A, Vicolo della
Cancelleria n. 36 (vicino a Piazza Navona), dalle 13 alle 17.
Per saperne di più:
http://lucaskazan.com/pornstarwanted
Alcuni partecipanti al casting del 2007 sono su:
http://www.youtube.com/user/lucaskazan
novembre 08
pride
42
attualità+cultura
Un nuovo libro di Porpora Marcasciano dedicato alle storie di persone transessuali,
per tentare di fermare sulla carta esperienze vissute che altrimenti rischierebbero di
non lasciare alcuna traccia.
Memorie trans
Andrea Pini
[email protected]
La sociologa Porpora Marcasciano è una
storica militante del movimento glbt italiano e
attualmente è una delle responsabili del consultorio pubblico per persone trans gestito dal
Mit di Bologna. Accanto a questa attività ne ha
sviluppata negli ultimi anni un’altra, parallela e
connessa: quella di custode e divulgatrice della
memoria transessuale, pubblicando diversi libri
sull’argomento. Ricordiamo per esempio Tra le
rose e le viole (Manifestolibri, 2002) e Antologaia
(Il dito e la luna 2007).
L’ultimo della serie, almeno per ora, si intitola
Favolose narranti. Storie di Transessuali
(pp.194, 18 euro) ed è stato pubblicato quest’anno da Manifestolibri. Il volume comprende
dieci interviste introspettive a trans da M a F
(cioè da maschio a femmina), tre delle quali già
apparse in Tra le rose e le viole, per far emergere
i sentimenti e la reale percezione di sé. Le intervistate, che hanno tra i 30 e i 64 anni, vivono in
città del nord (Bologna, Verona) o del centro
in modo stabile, eccetto due trans sudamericane, senza permesso di soggiorno, costrette
ad essere migranti permanenti o insicure ogni
giorno del loro destino. Tutte conoscono il
consultorio Mit di Bologna, alcune collaborano
attivamente con il Mit o con altre associazioni
di aiuto verso le persone trans. Anche se per
tutte è stato necessario un periodo più o meno
lungo di avvicinamento al transito di genere,
sempre molto forte, intenso, significativo, per
ognuna delle intervistate il passaggio ha avuto
contorni diversi e soprattutto storie di provenienza molto diverse.
Laurella, Jasmine e Katty, per esempio, sono
state sposate con una donna ed hanno avuto
figli, e l’esperienza della genitorialità di un
padre che diventa donna è qualcosa di molto
speciale e complicato in un piccolo mondo che
è già speciale di per sé. Ancora più particolare è
l’esperienza di Jasmine che ama vestirsi e vivere
da donna, si sente donna e … ama le donne.
Lisa, che è nata a Rio de Janeiro e vive a Lido
di Classe (Ravenna), dove fa la prostituta, ha
adottato un bambino che ora ha 15 anni e che
abita a Rio. Lisa esprime fortemente il bisogno
di una famiglia che non può avere qui ed ogni
pride
novembre 08
anno torna in Brasile per passare un po’ di
tempo con i suoi affetti lontani.
Le più giovani hanno alle spalle storie meno
difficili e complesse, non hanno dovuto subire
l’esperienza dell’emarginazione feroce, del
carcere, del dover vivere senza una identità
riconosciuta, come è capitato ad una delle più
adulte: Roberta, che ha 64 anni, è romana e
racconta la “classica” storia di chi negli anni ’60
e ’70 ha subito soprusi e violenze, molto spesso
da parte della polizia. Si è operata nel ‘77 ma
ha dovuto attendere fino all’82 l’approvazione
della legge sul diritto al cambio di genere, per
considerare concluso il suo transito. Da moltissimi anni Roberta ha una relazione con un
uomo che ha sposato nel ’98.
Il libro è arricchito da cinque saggi che trattano
alcuni degli aspetti sociali e psicologici del
percorso trans, scritti da “persone fidate”, che
Porpora chiama testimoni privilegiati, operatori di
servizi socio-sanitari, psicologi, registi, studiosi
dei rapporti culturali tra realtà differenziate,
come ad esempio sono quella lesbica e quella
transessuale. Porpora chiarisce di aver scritto
questo libro “per tentare di fermare sulla
carta storie e vissuti che altrimenti rischiano
di attraversare soltanto il nostro mondo, senza
lasciare traccia alcuna”. E di averlo voluto
fare con racconti in prima persona, trans che
lasciano finalmente traccia di sé, non soltanto
per colmare un vuoto di conoscenza negli altri,
ma anche per le trans stesse, per collaborare a
costruire coscienza di sé. “Ho la paranoia che
tutto venga dimenticato”, aggiunge per farci
capire l’urgenza del suo lavoro.
Come ben si comprende nel leggere le 10 belle
storie, molto è cambiato in questi ultimi anni,
rendendo questo tipo di percorso meno difficile e la scelta di vita più praticabile, ma non per
tutte: “Le nuove reiette”, dice Porpora, “non
sono più le nostre trans, che fino a pochi anni
fa rischiavano isolamento, carcere, ospedali
psichiatrici, ma sono le trans immigrate, quelle
che più facilmente incontri sui marciapiedi
della penisola”. E Porpora fa notare anche
un’altra cosa interessante: tutta la propaganda
televisiva sull’insicurezza sta creando i nuovi
mostri da “cacciare”, sono le trans ma anche i
gay, gli immigrati, le persone di colore, i diversi,
considerati “pericolosi” per la società. In realtà
le cose stanno esattamente al contrario: sono
proprio i “pericolosi” che corrono i pericoli. E
i tanti fatti di cronaca degli ultimi mesi, dalle
scritte offensive omofobe alle aggressioni e
pestaggi contro gay, lesbiche e trans, lo confermano. Confermando anche il rischio per tutte le
minoranze di andare oggi incontro a perdite di
diritti, tutele, rispetto.
Ma le nostre intervistate ci dicono anche altro,
ci parlano dell’emozione del cambiamento
e vogliamo chiudere con le parole piene di
entusiasmo di Laurella: “Negli ultimi due anni
sono riuscita a fare quello che non avevo fatto
in cinquantacinque: cose per me inimmaginabili.
La vita è imprevedibile: quando i giochi
sembrano fatti avviene qualcosa di inaspettato
che scombina l’ordine delle cose… La vita
mi ha ritirato in ballo e io… mi sono messa
favolosamente a ballare”.
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Your Gay Holiday
Roma
Milano
via Fiamma 31 via Vanvitelli 33
tel. 0236504844 tel. 065743912
novembre 08
pride
44
4 DANCEFLOORS CON ANIMAZIONE
OGNI
COMMERCIALDOMENICA
& HAPPY MUSIC • HOUSE • R’B’ - HIP HOP • ’70 -’80
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attualità+cultura
Il nuovo gioiello della Lukas Kazan ci racconta la sua storia: anni di duro lavoro in
fabbrica in cui arrotonda facendo l’escort, poi segretario personale di un monsignore
in Vaticano, adesso gay pornostar.
Pornostar nascente
Francesco Belais
[email protected]
Non è stata un’ora d’amore - purtroppo
- il mio incontro con Daniele Montana, la
nuova stella del porno gay, scoperta da Lukas
Kazan. Il mese scorso, nei locali di Pier pour
hom, show room e libreria gay di Milano, ha
presentato in anteprima nazionale il suo film
d’esordio “Italians and other strangers”
(in vendita su www.lukaskazan.com e nei
negozi), lasciandosi fotografare senza veli e
rispondendo a tutte le curiosità del pubblico
intervenuto. Alla fine dell’evento sono riuscito
ad averlo tutto per me, così da soddisfare le
mie e le vostre curiosità. 25 anni, nato sotto il
segno dell’ariete, di Rimini, visto che si tratta
di una pornostar e che mi è seduto accanto in
mutande, non esito a chiedergli: “Centimetri?”
“18!” – mi risponde con il suo simpatico accento
romagnolo, e ridendo aggiunge: “…è una misura
come un’altra!”.
Daniele, sei gay?
Mi definisco bisex. Mi piacciono soltanto i
ragazzi dai 18 ai 22 anni, con il fisico non troppo
palestrato, senza peli e senza barba. Mi piace da
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matti fare l’attivo con loro.
Alcuni tuoi colleghi, pur avendo girato
molti film hard gay e svolto ruoli passivi, sostengono di essere etero, e di
fare questo lavoro solo per soldi. Tu
pensi possa essere vera un’affermazione del genere?
Forse dicono così soltanto perché si vergognano
di ammetterlo. Poi dipende molto dal carattere,
a me non frega niente di essere giudicato e dico
quello che sono, altri magari sono più riservati
e si fanno dei problemi. Credo che se non sei un
po’ gay non riesci proprio a farlo e, soprattutto,
non riesci a dimostrare niente nella situazione
del film, si vedrebbe troppo che fingi.
Come hai deciso di intraprendere
questa carriera?
Più che una decisione è stata una proposta che
ho accettato, non sono stato io a cercarla.
Dove ti hanno trovato? Che lavoro
facevi prima?
Su internet, dove ho parecchi siti. Ho fatto
per otto anni l’operaio metalmeccanico e
arrotondavo facendo l’escort. Poi ho avuto una
proposta per andare a lavorare in Vaticano,
come autista e segretario di un monsignore, di
cui non dico il nome, e ci sono rimasto per tre
mesi. Ma mi sono reso conto che non avevo più
la mia libertà e così ho deciso di tornare a casa.
In fabbrica avevano preso un altro al mio posto,
così ho deciso di fare l’escort a tempo pieno.
Dopo poco è arrivata la proposta di Kazan,
sono andato bene ed eccomi qua.
Quando fai sesso per lavoro non credo
ti capitino proprio dei ragazzi come
piacciono a te, come fai?
Guarda non ho problemi, il 90% dei miei clienti
è attivo, e io il ruolo passivo lo faccio con qualsiasi cliente. L’importante è che sia benestante,
pulito e una persona con cui si possa parlare e
instaurare un certo feeling.
Sei versatile allora?
50 e 50, non ho problemi. Nel primo film ho
fatto l’attivo, nel secondo The barber, che uscirà
in dicembre/gennaio, ho girato con Matthias
Vannelli scene in cui sono passivo.
Aiuti chimici per l’erezione?
Il Viagra fa venire gli occhi rossi e il mal di testa.
Il Cialis non l’ho mai preso sul set, ma soltanto
qualche volta con i clienti.
Quando eri piccolo cosa avresti voluto
fare da grande?
Mi sarebbe piaciuto lavorare nella moda, o nel
cinema e tv.
La velina versione maschile!
Eh già! (ride)
Sei fidanzato?
No, single. Mi sono lasciato due anni fa con una
ragazza.
Non ti manca una storia d’amore?
No, adesso sto bene così, e raramente mi sento
solo.
La tua famiglia è al corrente della tua
attività?
Il papà non ce l’ho più, mia mamma sa che
faccio film porno, ma etero e l’accompagnatore
di uomini, ma che la cosa si ferma solo alla
compagnia a cena e niente di più.
C’è qualcosa che potrebbe farti smettere di fare questo lavoro?
… la vecchiaia!
PORN STAR WANTED 2008
Se ti affascina l’idea di diventare una
porno star, puoi partecipare ai due casting
organizzati a Milano e Roma dalla Lucas
Kazan Production. Basta presentarsi con
un documento d’identità valido (non
verranno ammessi candidati con
meno di 18 anni) a:
MILANO
Sabato 22 novembre 2008 presso “Open
Space Corti S.” (citofono n. 34), Via Carlo
Farini 37 (MM Garibaldi), dalle 13 alle 17.
ROMA
Sabato 29 novembre 2008 presso ST’A,
Vicolo della Cancelleria n. 36 (vicino a
Piazza Navona), dalle 13 alle 17.
Non è richiesta esperienza, ma servono
almeno due di queste tre qualità: (1) un
bel volto; (2) un corpo tonico e definito;
(3) una “dotazione sessuale”adeguata.
Per saperne di più: lucaskazan.com/
pornstarwanted/
Alcuni partecipanti ai casting passati sono
su www.youtube.com/user/lucaskazan
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attualità+cultura
Men in the Alps
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno è tempo di calendari.Ve ne segnaliamo
uno allo stesso tempo eccitante, ironico e realizzato a fin di bene. Si tratta
di Men in the Alps, giunto alla quarta edizione, che per il 2009 sfodera
una galleria di modelli che, come ciascuno può constatare personalmente
in questa pagina, hanno ben poco da invidiare alle bellezze statuarie
antologizzate in più note iniziative editoriali. Con la differenza che in questo
caso è tutto vero, senza trucchi né furbizie di alcun genere. Non per nulla il
tema ispiratore di questo calendario è quello del lavoro tra le montagne, a
contatto con la natura.Aggiungiamo che i modelli hanno posato gratis e che
metà del ricavato della vendita dei calendari (che costano 15 euro l’uno)
sarà devoluto alla Südtiroler Aids-Hilfe Pro Positiv per un’ampia campagna
per la prevenzione che non sarà diretta solo ai cittadini altoatesini, ma
includerà in particolare gli immigrati dei paesi nordafricani. L’altra metà
all’associazione Debra che si occupa dei bambini affetti dalla malattia
genetica epidermolysis bullosa. Si cercano già uomini per l’edizione 2010, di
età tra 18 e 45 anni. Per informazioni e acquisti:
www.men-in-the-alps.com
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31 Sabato 22 novembre
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NOVEMBRE 2008:it’s raining men!
SABATO 8 NOVEMBRE SPECIAL GUEST From COLT Man :
ADAM CHAMP hot live performance!
Sempre più allegre le serate del venerdì con gli strip-boys più
cool del momento,il sabato con Christian dj ci si diverte molto.
Da non perdere la one night di giovedì 13 novembre con le drag
più divertenti della città: Luca Magli e Patty Visconti regaleranno
ingressi omaggio per la diretta dell’ “isola dei Famosi”.
SABATO 15 cool guest: Daniel presenterà il suo
nuovo disco e non solo!
SABATO 22 : MANUELA DORIANI DJ from
Lunedì 8 dicembre white Party.
Chiuso la domenica.
Afterline club in via Sammartini,25 Milano
Metro MM3 Centrale Bus 61.5.33
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PORTFOLIO
French
connection
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Nato a Londra da padre cinese di
Hong Kong e madre francese, Marc
Ming Chan si è diplomato all’École
Supérieure des Arts Appliqués Duperré
di Parigi. Sviluppa sin da giovane un
gusto particolare per l’arte figurativa
con la difficile tecnica del carboncino
e negli ultimi anni approfondisce con
preminenza i temi che vi proponiamo
in queste immagini: l’iperrealismo
ed il fascino che esercita su di lui
l’universo dei soldati, nonché schizzi più
propriamente erotici elaborati come
disegni preparatori lasciati volutamente
incompleti. Ha già pubblicato tre libri
‘From 0 to 1’,‘Pornotraffic’ e ‘MMCIII’ ed
è presente nell’antologia di illustratori
omoerotici ‘Stripped: The Illustrated
Male’.
www.myspace.com/marcmingchan
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BD
Giovanbattista Brambilla
[email protected]
La
Il vero motore dell’esistenza è la curiosità.
E ficcanasando ho scoperto un personaggio
incredibile, oggi dimenticato. Matto che più
matto non si può. Mi riferisco allo scrittore
Alfred Chester (1928-1971), una checca
sfacciata che, ben prima di Stonewall, fu visto
come la grande speranza per la cultura gay
americana. Gore Vidal definì la vita di Chester come “un’affascinante commedia nera”
e di lui disse: ”Non avevo ombra di dubbio
che si trattasse dell’esordio di un maestro, un
Genet con cervello”. Altri autori avevano sino
ad allora trattato temi gay (James Baldwin,
Tennessee Williams, ecc), e lo stesso Vidal
scrisse nel 1948 il primo romanzo totalmente
omosessuale,The City and the Pillar (da noi: La
città perversa, 1949). Ma Chester adottò un
approccio molto più esplicito, quasi un’esaltazione solenne del tema, tanto da scioccare anche
i lettori più avant-garde. Il suo racconto In Praise
of Vespasian, che descrive nei dettagli le notti di
bagordi di un giovane tra i pisciatoi di Parigi, fu
respinto dalla precedentemente favorevole rivista letteraria “Partisan Revue”. Nel 1963,
giovane autore sofisticato di belle speranze,
Chester fu elogiato dal critico di “Esquire”
come il “centro pulsante dell’universo letterario contemporaneo”. Ma una delle ragioni che
lo portarono lontano dal centro pulsante verso
orbite lontane ed oscure, fu che il suo lavoro,
con gli anni, si fece sempre più incomprensibile.
Nel 1967, fu stroncato con The Exquisite Corpse
che prendeva titolo dal gioco surrealista in cui
si compongono storie unendo frasi a caso. Nel
romanzo, i personaggi cambiano identità da
un capitolo all’altro, scambiandosi maschere e
genere mentre danno vita a giochi erotici e violenti, sullo sfondo di un mondo irreale. Nel 1999
“Advocate” l’ha poi incluso nella lista dei 100
libri di “culto”. Ma l’ossessione di Chester per
la precarietà dell’identità non era solo una posa
intellettuale, ma una maledizione personale che
lo portò lentamente alla follia. Nato nel 1928 a
Brooklyn, in una famiglia ebrea d’origine rumena
ette
avis
camionista
dedita alla pellicceria (curiosa analogia con la
fotografa Diane Arbus, anch’essa alienata e
poi suicida nel 1971, stesso anno della morte di
Chester). A sette anni d’età, dopo un attacco di
scarlattina, rimase completamente calvo e senza
peli per tutta la vita. Trauma mai superato, che
avrebbe influenzato perennemente ogni sua
azione, scrittura e stato mentale. Per evitare la
derisione degli altri bambini si rinchiuse in casa.
2
Ripiegò col frequentare una scuola ortodossa
ebraica dove tutti erano rasati e con un cappellaccio in testa.
A 14 anni gli misero una parrucca che divenne
il simbolo della sua infelicità. Color carota e
che indossò perennemente. Un suo amico disse
che Chester sembrava “una specie di Bette
Davis camionista”, con occhi senza ciglia e la
sua boccuccia rosa sempre pronta all’insulto a
chiunque osasse riferirsi all’impiastro che por-
tava in testa. Si vergognava e si sentiva in colpa.
Il mondo si divise tra “quelli della parrucca” e
“quelli del cappello”. Cioè gli amici di scuola e
quelli a casa. Era terrorizzato che i due mondi
s’incrociassero. La solitudine forzata lo portò
alla letteratura.
A scuola frequentò un corso di scrittura ma
presto abbandonò tutto per Parigi, nel 1948.
Nell’arco di un mese s’innamorò follemente
di un bellissimo israeliano, Arthur Davis,
pianista di talento. Ma etero. Chester, frustrato
nella sua eccitazione, cercò di strangolare
Arthur con una sciarpa. Il gesto sortì l’effetto
desiderato e i due divennero amanti. E tra i
più noti e rumorosi del Blvd. St Germain, con
risse continue. Chester diceva: “Ogni giorno
mi chiedo come facessero a convivere George
Sand e Chopin”. Nel 1952 Chester, imitando
Truman Capote, sottopose suoi scritti alla
rivista “Botteghe Oscure”, della principessa Marguerite Caetani a Roma. I due
s’incontrarono un mese dopo. Fu trovato bohèmien geniale e subito ingaggiato. Nel frattempo
terminò il suo primo libro, Jamie is My Heart’s
Desire, delirio d’un amore gay per un giovane
cadavere, senza capire se la cosa fosse reale o
frutto di fantasia. L’opera includeva due tabù
dell’epoca: un prete gay e simbolismi slegati
dalla realtà. Pubblicato a Parigi e Londra nel
1956, lo fu in Usa l’anno dopo.
Chester si presentò scalzo e in parrucca ai
party eleganti parigini. Seminando sconcerto.
Per sopravvivere aveva scritto nel 1954, con
pseudonimo, un libro pornografico. Ma i soldi
non bastavano e per tutta la vita visse aiutato
dalla famiglia. Pur d’estorcere dei soldi dichiarò
d’aver sposato una certa Helen Culaufroid
(cioè: culo al freddo) e ricevette 500 dollari
come regalo di nozze. Vinse poi una donazione
della Guggenheim grazie alla Caetani. I
soldi finirono nel 1957, quando Chester era
sull’isola greca di Salamina, impegnato a lottare
con la sua padrona di casa a causa di due cani
che defecavano in casa e mordevano tutti,
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compreso lui. L’intera isola lo boicottò. Dalla
vicenda nacque un racconto, poi pubblicato sul
“New Yorker”.
Tornato in Usa, per riunirsi al fidanzato israeliano
gli combinò un matrimonio. Subito divorziato, il
pianista lo raggiunse a New York ma qualche
settimana dopo s’innamorò d’una violinista.
Fuggì, si sposò e ne ebbe sei figli. Chester,
depresso, diventò aggressivo. In più, odiato ed
evitato, la sua crisi d’identità iniziò a fargli udire
diverse voci nella testa. Facendosi passare per
milionario, prese un appartamento in affitto che
presto divenne un antro buio e freddo perché
non pagava le bollette. In quel periodo conobbe
Susan Sontag che grazie a Chester iniziò la
sua carriera. E poi lui, invidioso, la odiò.
Nel 1962, Chester ebbe fortuna. Una sua recensione sul “Commentary” creò scompiglio e
lo rese famoso. Lui si divertì a saldare vecchi
conti, stroncando anche gli scrittori più famosi.
Nel frattempo s’innamorò d’un bellissimo
beatnik vagabondo. La storia finì qualche mese
dopo, quando costui iniziò a masticare aglio
pur di evitare gli approcci di Chester (sebbene
i denti marci di costui fossero d’un afrore ben
3
peggiore). Nel frattempo era divenuto critico
teatrale. Subito riconosciuto, perché quando
detestava uno spettacolo rispondeva agli attori
sul palco, suggerendo battute alternative a
quello dei loro copioni. Spesso fu sbattuto fuori
ma accadeva anche che la pièce fosse talmente
brutta che il pubblico applaudiva lui. Decise poi
d’accettare l’invito di Paul Bowles e si trasferì
in Marocco nell’estate 1963. Prima però fece a
pezzi e bruciò tutti i mobili di casa. E ne stese
un racconto. A un amico scrisse: ”Sono un po’
depresso perché ho dato una festa ieri e oggi mi
hanno detto che ho fatto una serie di cose che
non ricordo: ho morsicato il dito di Muriel quasi
fino all’osso, ho dato uno schiaffo a Jay, ho dato
un morso anche a Dennis Galvin, così forte che
gli fa ancora male, ho rotto le preziose tazze da
tè di Walter, ho cercato di fare una sega a Jerry,
ho tirato un bloody-mary addosso a Dennis
Selby e poi ho cercato tre volte di spingerlo
giù dalla finestra, ho messo una mano sulla fica
di una ragazzina di nome Sally, e ho spruzzato
succo di lime negli occhi di tutti”.
Dopo pochi giorni del suo arrivo a Tangeri, trovò
subito “marito”. Un pescatore 19enne, molto
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bello, aggressivo e superdotato, di nome Dris.
Con lui visse in una casa di fianco a Bowles,
poteva permettersi pure una serva-fattucchiera
(cui faceva fare fatture contro sua madre e vari
nemici), droghe e tutto il resto. Con Bowles
iniziarono gli screzi (“E’ una vecchia checca rinsecchita”) ma Chester trovò un’anima gemella
nella moglie zoppa Jane Bowles (“Zoppy, la
lesbo-giudea”), anche lei sull’orlo della follia.
Un altro duro colpo fu la perdita della parrucca,
che prese fuoco mentre Chester era alle prese
coi fornelli. Riuscì a toglierla prima d’ustionarsi
ma fu da buttare irrimediabilmente. E decise di
restare calvo per sempre. Visitato dalla Sontag,
prima l’accusò di volersi fare Dris, poi le fece una
proposta di matrimonio. Quando, al momento
della partenza della Sontag da Tangeri, ci fu un
black-out lui si mise in mente che fosse stata
“giustiziata”. Tornato a New York però Chester
scrisse ad un amico:”Ahimé, non è morta. Vive
qui e s’infila pettini su per il culo per stimolare
l’attività intellettuale”.
Nel dicembre 1965 fu cacciato da Tangeri, il
padrone di casa l’aveva denunciato. Una delle
stanze era piena d’arance marce fino al soffitto
e aveva buttato giù un muro per uscire di corsa
e picchiare i bambini che tormentavano i suoi
due cani. Le autorità accompagnarono lui al traghetto e i cani furono soppressi. Era convinto
che la Cia lo spiasse, che Volkswagen verdi lo
seguissero per il mondo, che gli alieni usassero
il suo cervello come stazione radio. E così via.
Non sopportava il rumore del traffico e chiese
alla madre i soldi per insonorizzare la casa. Lei
si rifiutò e lui l’assalì. O meglio, sostenne d’aver
aggredito la sua “sosia” che la madre aveva
ingaggiato per l’occasione. Fu obbligato ad
andare dallo psichiatra. Intanto, era il 1967, uscì
il suo Exquisite Corpse, grazie anche alla Sontag,
ma fu ignorato dalla critica.
Mentre era in attesa d’ereditare dalla madre,
Chester incominciò a vagare per il mondo in
preda alle sue voci, convincendosi di non essere
mai esistito e che il suo lavoro era stato scritto
da altri. Finì in clinica a Londra. Poi tornò in
Marocco in una villa. Un giorno Bowles lo trovò
nudo, addormentato sul pavimento, con due
cani che gli pisciavano addosso e un falò con
fiamme che arrivavano al soffitto. Nel 1968 fu
cacciato per sempre. Ritornò a Brooklyn ma
nel 1969 partì per sempre per Gerusalemme.
Dove la storia si ripeté: cani feroci e ragazzini
in strada che li sfottevano. Ad un amico rivelò
che il mondo era chiuso in una bottiglia e veniva
osservato da Guardiani insonni. Oppure diceva
che la vita di tutti era solo una proiezione su uno
schermo. Si fece sempre più triste, specie dopo
la notizia della morte della madre. Nel 1971 il
contratto d’affitto stava scadendo e Chester
cercò casa nuova. Ne trovò una in periferia e
ne parlava come un nuovo passo verso l’oblio.
Due settimane dopo, attirata dalla puzza, una
vicina chiamò la polizia. Lo trovarono morto in
cucina tra bottiglie vuote e i due cani inferociti
chiusi nel ripostiglio. Prontamente neutralizzati
con delle teste di pollo avvelenate.
1 - Alfred Chester col parrucchino (foto archivio R. Stead)
2 - Chester in Marocco nel 1964 (foto archivio E. Field)
3 - La copertina dell’edizione italiana di The City and the
Pillar di G. Vidal (1949)
4 - Chester in Marocco nel 1964 con gli amici Neil Derrick
ed Edward Field (foto archivio E. Field)
5 - Jane Bowles nel 1951 (foto di Carl Van Vechten)
6 - Gore Vidal nel 1948 (foto di Van Vechten)
7 - Paul Bowles in spiaggia a Merkala (Tangeri) nel 1962
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rubriche
Amore e morte al tempo
della binetti
di Pigi Mazzoli
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zig*zag
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Ancora non mi capacito del perché all’interno
della sinistra italiana (di quella che dovrebbe
essere la sinistra italiana) sia presente, e con
tanta visibilità e potere, un’esponente dell’Opus
Dei come la senatrice Paola Binetti.
Sono diventate storia le sue prese di posizione
e i voti contrari dettati da disprezzo per gli
omosessuali. Fu lei a non votare la fiducia
al governo perché non venissero approvate
norme contro la discriminazione, dichiarando
che l’omosessualità è “una devianza della personalità” e che essere gay è un comportamento
“molto diverso dalla norma iscritta in un codice
genetico, morfologico, endocrinologico” (affermazioni in netto contrasto con l’interpretazione
dell’omosessualità come variante naturale del
comportamento umano dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità) e dimostrando di essere
ferma ai tempi in cui si pensava che si diventasse
gay per problemi di ormoni e che si dovesse
a tutti i costi trovare
una cura per farci
diventare normali. è
stata inoltre presidente del Comitato
Scienza e Vita, quello
che si è battuto con
successo per l’astensione al referendum
per l’abrogazione della
legge 40/2004, che ha
vietato tra l’altro l’accesso alle tecniche di
fecondazione assistita
anche a lesbiche e gay
in Italia.
Per tutta questa sua
omofobia il Partito
democratico l’ha premiata scacciando tutte
le componenti gay
della sinistra (quella
vera) dalle sue liste e
eleggendo invece lei, che per slogan elettorale
aveva “non voterò nessuna normativa giuridica
a tutela delle coppie gay”.
Non paga di aver lottato contro il nostro
desiderio di maternità e paternità, di aver vinto
contro il nostro desiderio di veder riconosciute
le nostre relazioni affettive, ora è di nuovo in
primo piano per toglierci anche la dignità di una
morte serena e indolore.
Anche questo riguarda noi omosessuali,
genericamente come persone, e quelli di noi
sieropositivi in modo particolare. Molti di noi
hanno avuto amici in lotta con la morte. L’agonia
per un omosessuale fidanzato è ancora peggio,
deve affidare le briciole di serenità possibile al
buon cuore dei medici se gay friendly, all’amore
dei parenti se non omofobi.
Io ho paura di morire come quei miei amici
che se ne sono andati soffrendo per mesi, ma
ancor più temo di vivere come loro per mesi
senza essere più cosciente, piagato in un letto
e attaccato ad una macchina in una stanza dell’ospedale in mostra al di là di un vetro.
Nel parlamento italiano si sta discutendo,
in realtà da anni, di testamento biologico. La
prima personalità che l’ha tirato in ballo con
una certa visibilità e autorevolezza è stato
Umberto Veronesi. A cosa serve? In primo
luogo ad indicare la persona a cui i medici
dovranno riferire e a cui chiedere ogni cosa
in caso di impossibilità da parte del paziente.
Questo ci riguarda direttamente, almeno fino
al momento in cui non saranno riconosciute
le unioni omosessuali. Ora, per legge, solo i
parenti di sangue hanno questo diritto e ogni
medico, ospedale o chiunque potrà allontanare
il nostro fidanzato dal nostro letto. Non è suo
diritto restare a nostro fianco.
Altra indicazione importante è stabilire quali
cure accettare anche dopo la perdita della
coscienza. Il punto è che i cattolici e la destra
sostengono che dal momento che si è incoscienti non si possono più dare disposizioni, a
prescindere da quello che si è lasciato scritto,
perché anche essendo in coma si potrebbe
cambiare idea senza poterlo comunicare (sì,
è un po’ illogico, ma
la Bibbia è piena di
queste cose strane e
nessuno ci fa molto
caso, per cui anche
questa possibilità a
loro pare reale).
Ed ecco che rispunta
la Binetti: “C’è il
rischio di deriva verso
l’eutanasia”, sostiene,
aggiungendo
che
“nutrizione e idratazione sono forme di
sostegno vitale da praticare sempre”. Un po’
come quando il clero
tirava in ballo pedofilia e bestialità come
derive possibili della
legalizzazione
delle
coppie omosessuali.
Dovete sommare a
questi dati il fatto che i medici cattolici sono
riluttanti anche ad usare gli antidolorifici,
adducendo il fatto che potrebbero essere
dannosi per il decorso della malattia. In realtà
per il fatto che la dottrina cattolica benedice il
dolore come prova divina, come il famoso cilicio della Binetti ben esemplifica. Ma io non ho
nessuna intenzione di aumentare la mia santità
attraverso la sofferenza, non credo neppure
in dio. Sappiate che è stata portata avanti una
lotta perché in Italia si usassero più liberamente
gli oppiacei per alleviare i dolori nell’ultima fase
della vita, anche se questi dovessero accorciare
i tempi di sopravvivenza. A me non pare eutanasia, a me pare umanità.
Dove scaricare il modulo da compilare per
il testamento biologico:
Associazione Luca Coscioni
www.lucacoscioni.it
Exit Italia Associazione italiana per il diritto
ad una morte dignitosa
www.exit-italia.it
Fondazione Veronesi
www.fondazioneveronesi.it
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rubriche
di Carmine Urciuoli
[email protected]
Quanto è frocia Venezia
Il comune di Venezia è stato uno dei primi in
Italia ad attivarsi in favore dei cittadini lgbt e ad
usare anche la rete per questo scopo, aprendo
una pagina on line per l’osservatorio attivato nel
2005 nell’ambito delle politiche delle differenze.
L’obiettivo dell’osservatorio sulle differenze di
identità e di orientamenti sessuali è di lavorare
su cittadinanza, culture, networking, favorendo
l’accesso ai diritti di cittadinanza e contrastando
fenomeni di discriminazione, omofobia ed
esclusione sociale. Oggi l’osservatorio si presenta col sito rinnovato cercando di mettere
in rete servizi, gruppi informali, associazioni ed
enti che in città lavorano o sono interessati alle
tematiche lgbt.
www.queervenice.com
Di cosa parliamo quando parliamo di
pride.
Attraverso un blog è stata pubblicata una lettera aperta ai responsabili delle organizzazioni
lgbt italiane, firmata da attivisti e non, dopo le
polemiche del pride di Bologna con la speranza
che si arrivi al prossimo più uniti. È presente la
cronologia con i comunicati stampa inviati dopo
il 29 giugno di quest’anno dalle varie associazioni che compongono l’universo lgbt italiano
ed i battibecchi che hanno rischiato di presentare una immagine del movimento più debole
che mai quando invece servirebbe corazzarsi
contro l’omofobia strisciante e trasversale che
attraversa il nostro paese. Per inviare la propria
adesione occorre scrivere a di_cosa_pride@
libero.it.
dicosapride.wordpress.com
Brevi dal web
Varese è QUEER è nata da un anno e mezzo
come libero spazio sul web per la visibilità nella
società ed il riconoscimento dei diritti della
popolazione gay lesbica bisessuale e transessuale della provincia di Varese. Punta a creare
un gruppo attivo anche al di fuori del web.
www.queer.vareseblog.it
Il Decimo Transgender Day of
Remembrance
Il prossimo 20 novembre sarà celebrato il
decimo Giorno internazionale della memoria,
in cui si commemora il ricordo delle vittime
transgender. Sui siti dell’iniziativa saranno pubblicate le attività organizzate in Italia.
www.transgenderdor.org
www.azionetrans.it
www.gender.org/remember/day
La Madonna degli omosessuali è un
quadro che ritrae Maria «non nella sua valenza
religiosa», come scrive il suo autore, Raffaele
Ciotola, «bensì nella sua figura storica di madre,
che ho scelto come simbolo di un immenso
amore, il solo in grado di accettare, proteggere
e sostenere ogni singolo individuo senza riserve
o distinzioni». L’autore ha dedicato il quadro ed
il sito in cui è esposto alle persone omosessuali
che sono state ammazzate durante il nazismo e
per tanto tempo dimenticate.
www.lamadonnadegliomosessuali.com
Polis Aperta è in Italia uno dei pochi punti
di riferimento per coloro che, lavorando nelle
forze dell’ordine, desiderino migliorare le
condizioni di lavoro delle persone omosessuali
all’interno delle caserme. L’argomento è tornato alla ribalta dopo il caso del vigile urbano
vincitore del concorso di bellezza con Gaydar.
Segnaliamo il sito dell’associazione che presenta
nuovi link e approfondimenti su un argomento
di cui ci siamo già occupati l’anno scorso (sulla
rubrica internet di “Pride” di agosto del 2007).
web.tiscali.it/polisaperta
Gli Orsi Siculi si rifanno il pelo
Si è rinnovato il sito “Orsi Siculi”, punto di
riferimento per la comunità di orsi siciliani
tra le web community di orsi più “antica” della
rete italiana. Il nuovo sito migliora le possibilità
interattive degli utenti con la messaggistica
privata e il tracciamento tra i profili, introducendo sezioni nuove di articoli e gossip, come
“Orsella 2000”, ed ovviamente la sezione con le
mappe aggiornate per la ricreazione con tutte
le riserve ursine della Trinacria.
www.orsisiculi.it
EROSSTRIP
Most Beautiful Man è un sito dedicato agli uomini
più belli del mondo. Attori, atleti, modelli, selezionati
dalle copertine delle riviste, dai servizi fotografici e
dalle agenzie di tutto il mondo. Con foto aggiornate
ogni giorno, recensioni e video.
www.mostbeautifulman.com
pride
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rubriche
John Rechy
cittÀ di notte
di Francesco Gnerre
[email protected]
traduzione di Pietro Ferrari
TROPEA
MILANO 2008
pp. 396
euro 17,50
Assente da una decina d’anni dalle librerie,
torna in una nuova edizione e con l’aggiunta di
una postfazione dell’autore finora inedita, uno
dei romanzi più amati dai lettori gay pubblicato
la prima volta agli inizi degli anni sessanta del
novecento. “Non avevo dubbi”, scrive Rechy,
“che Città di notte sarebbe stato un enorme
successo. Avevo ragione. In senso opposto.
Avevo sempre pensato che le vendite sarebbero state modeste, ma che il libro sarebbe
stato accolto con entusiasmo dalla critica.
Accadde, decisamente, il contrario”.
Amato da pochi, tra cui James Baldwin che
parlò di un’opera drammatica e liberatoria, il
libro al suo apparire fu oggetto di aspre critiche e di sdegnati rifiuti a causa dell’argomento
considerato scabroso. Solo dopo essere stato
per molti anni un best-seller, è stato annoverato tra i “classici moderni” della letteratura
americana.
Scritto in prima persona, esplicitamente autobiografico, il romanzo racconta la vita di un
ragazzo che partito da El Paso in Texas, dove
l’autore è nato nel 1934, attraversa l’America
prostituendosi con “molte, molte persone
in molte stanze, molti parchi, molte strade e
molti bar”, da New York a Los Angeles, da San
Francisco a Chicago a New Orleans.
Fermamente determinato a recitare il ruolo
del duro che lo fa solo per soldi, il protagonista
del romanzo è in realtà un giovane sensibile
e impaurito e il suo compulsivo passare da
un parco all’altro, da un cinema all’altro, da
un uomo all’altro, nasconde una devastante
solitudine e un “eterno” senso di colpa che lo
schiaccia fin dall’infanzia e che affiora insistentemente nel corso dei numerosi incontri che
diventano momenti di uno straordinario viaggio
di formazione, di scoperta e di conoscenza.
Alcuni di questi incontri, veri e propri romanzi
nel romanzo, sono emblematici della realtà
omosessuale di quegli anni: il professore che
colleziona angeli con i quali intrattiene deliranti
“colloqui”, il travestito Miss Destiny che sogna
il suo “Favoloso Matrimonio” in abito bianco,
l’indolente Chuck che sempre accetta tutto,
perfino “di venire pizzicato dagli sbirri”, il
bellissimo Skipper, che ha intravisto il successo
come modello nelle riviste di culturismo e
ora si aggrappa disperatamente al suo sogno
svanito, il leggendario Lance O’Hara, circondato da uno spietato coro da tragedia greca
che aspetta di scrivere l’epitaffio della sua
“Caduta”. E tanti altri personaggi, drammatici,
comici o grotteschi, sempre in fuga da ogni
dove e da tutto.
Il mondo omosessuale dei primi anni Sessanta
che l’autore descrive è un mondo clandestino,
invisibile ai più, popolato essenzialmente da
marchette che fanno di tutto per mantenere
integra la loro virilità, da clienti circospetti e
timorosi e da travestiti, perseguitati dalla polizia e costretti perfino a tagliarsi i capelli perché
assomigliare a una donna è contro la legge. In
questo mondo sotterraneo, dove ognuno è
costretto in un ruolo, non c’è posto per una
vita gay come possiamo intenderla oggi né c’è
posto per l’amore tra due uomini e quando se
ne intravede la possibilità si ha la sensazione
che non si stia andando da nessuna parte e si
scappa, come fa il protagonista in più di una
situazione.
Il fatalismo rassegnato di quasi tutti i personaggi sembra però trasformarsi in slancio
liberatorio nelle pagine finali del romanzo che
rappresentano una New Orleans invasa da
folle orgiastiche di fuggiaschi espulsi da altre
città per vivere la follia del Mardi Gras.
Qui, liberati dall’alcol e dall’atmosfera di festa,
molti calano la maschera che sono costretti a
portare e confessano, come il protagonista, la
loro fragilità e il loro bisogno d’amore e qualcuno, come lo straordinario travestito Chi-Chi,
maschio possente dal corpo perfetto rivestito
di merletti, trova il coraggio di sfidare il mondo
e di rivendicare la sua dignità. E qualcun altro,
come Sylvia, la proprietaria di un piccolo bar,
riesce finalmente a rivelare il motivo segreto
del suo amore materno per i gay e i travestiti,
“tutti i suoi figli santi”.
Il romanzo, strutturato con sapienza e scritto in
una prosa di grande impatto, è intenso e coinvolgente. E a distanza di tanti anni rimane uno
dei libri più belli sulla ricerca dell’identità gay.
SEGNALAZIONI
Alan Bennett, La sovrana lettrice, Adelphi, Milano 2008, pp.96, euro 13,50
Cosa succede se la regina d’Inghilterra scopre, tramite un bizzarro consulente gay, la bellezza
della lettura e invece delle solite domande convenzionali chiede al presidente francese cosa
pensa di Jean Genet e a qualche suddito che la ossequia quale libro sta leggendo? Un romanzo
raffinato e divertente con bellissime notazioni letterarie e colpo di scena finale.
Hanif Kureishi, Ho qualcosa da dirti, Bompiani, Milano 2008, pp.458, euro 19,50
I ragazzi anglo-pakistani di My Beautiful Laundrette e del Budda delle periferie, gay e etero, sono
cresciuti, vivono esperienze drammatiche, private e collettive, ma non perdono il gusto della
vita e non hanno nessuna intenzione di chiudere con l’amore in ogni sua manifestazione, anche
in quella più “folle”. Un bel romanzo che da un certo punto in poi si legge tutto d’un fiato.
Daniele Vecchiotti, Il cosmo secondo Agnetha, Las Vegas Edizioni, Torino 2008, pp.304,
euro12,00
Prima traduttore di romanzi rosa con pseudonimi femminili, poi scrittore di racconti pornografici
gay, Daniele accarezza il sogno del grande romanzo che lo farà diventare il “Mann dei culattoni”.
Per questo prova pure, con scarsi successi, a farsi piacere gli uomini e a capire il mondo delle
icone gay tra cui spicca la mitica biondina degli Abba, la Agnetha Fältskog del titolo.
pride
novembre 08
pubbPRIDEnew
12-09-2007
9:31
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pride
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rubriche
notti selvagge
di Vincenzo Patanè
[email protected]
Chi non ha visto Notti selvagge, distribuito
ora in dvd da RaroVideo (ricco di tanti extra:
interviste, il backstage e il trailer originale),
deve assolutamente vederlo. È un film sull’Aids,
ma niente a che vedere con le storie strappalacrime e preconfezionate americane, qui è tutto
diverso: è un pugno nello stomaco ma anche un
lirico inno alla vita.
Jean (Cyril Collard) ha trent’anni e lavora come
direttore della fotografia. Dopo un viaggio in
Marocco, dove è andato come di solito per catturare immagini anticonformiste, a Parigi scopre
di essere sieropositivo. Per un provino conosce
la diciassettenne Laura (Romane Bohringer). I
due si innamorano ma quando fanno sesso lui
“si dimentica” di dirle della propria sieropositività. Quando glielo rivela, la ragazza gli si
scaglia contro violentemente ma poi non si tira
indietro perché è troppo innamorata.
Le cose però si complicano: i due litigano
spesso per l’eccessiva possessività di Laura
ma anche perché Jean contemporaneamente
ha una storia con un atletico rugbista, Samy
(Carlos Lopez), senza dire che di notte va a
battere sui lungosenna. Quando Samy va vivere
da lui, Laura lo abbandona. Ma solo a parole,
perché lo ricerca in ogni modo, con messaggi
appassionati e isterici, urlandogli il suo amore
incondizionato. Dopo una crisi più violenta, la
madre la ricovera in clinica; quando ne esce è
diversa e sembra non essere più interessata a
Jean. Mentre Samy entra in un gruppo parafascista, Jean va in Portogallo e allora, a distanza,
capisce quanto sia importante per lui Laura. Le
telefona per dirle che l’ama, ma ormai è troppo
tardi. La malattia non concede molto altro
tempo.
È il primo ed unico lungometraggio del 1992 di
Cyril Collard, il quale si era già fatto apprezzare
per l’ottimo corto Alger la blanche (1985) e per
il libro autobiografico Notti selvagge (1989), a cui
si ispira nel film. Collard, oltre ad avere fatto
coming out, fu assieme al filosofo Jean Paul Aron
tra i primi personaggi famosi francesi a rivelare
pubblicamente la propria sieropositività. La
sua fu una vita estrema, vissuta voracemente,
degna di un artista “maledetto” in cui l’esistenza
e l’arte si mischiano indissolubilmente.
Diretto da Larry Clark e Ed Lachman, Ken Park (dvd Valter Casini, €
15.99) a distanza di sei anni dalla sua uscita continua a essere un film forte
nei contenuti e nel messaggio.
Clark, fotografo prestato al cinema, è assieme a Gus Van Sant e a Gregg
Araki il regista più interessato alle dinamiche dell’adolescenza, già affrontate
in Kids e Bully. Ma qui lo stile un po’ morboso e voyeuristico delle altre
volte diventa invece essenziale e freddo, lasciando lo spettatore libero di
giudicare.
In una cittadina californiana quattro adolescenti, tre ragazzi e una
ragazza, sono alle prese con la propria mancanza di valori ed il
disinteresse delle famiglie (qui particolarmente sotto accusa). Molti
ed espliciti i momenti di sesso che i ragazzi, in piena tempesta
ormonale, vivono come un qualcosa di liberatorio, quasi di riscossa,
e non nella maniera frustrante degli adulti. Il tutto impregnato di una
malinconica tenerezza, propria di una generazione vuota che
chiede solo amore e comprensione.
(www.casinieditore.com)
pride
novembre 08
Il film uscì poco prima che il regista morisse di
Aids nel marzo dell’anno seguente, ottenendo
un successo enorme di critica e di pubblico. In
Italia fu vietato ai minori ma poi, stranamente,
il divieto fu revocato per il suo messaggio di
grande umanità. Le polemiche però non si
placarono, perché molti puntarono il dito sul
fatto che Jean nasconde la sua tremenda verità
a Laura. Un atteggiamento effettivamente
imperdonabile, ma bisogna considerare che la
storia è ambientata nel 1986, quando la malattia
era ancora un po’ sconosciuta. In seguito se ne
ebbe una coscienza diversa.
La storia di Jean – bello, estroverso e autodistruttivo – è dunque quella di Collard, che
aveva offerto il ruolo di protagonista ad alcuni
importanti attori francesi trentenni (come
Jean-Hugues Anglade e Hyppolite Girardot),
i quali però rifiutarono per la scabrosità dell’argomento. Quindi toccò a lui. Ne è venuto
fuori un film-testamento (Collard infatti sapeva
perfettamente che non avrebbe vissuto a lungo),
molto egocentrico, girato più col cuore che
con la ragione, talora cinico e sgradevole ma
anche poetico nell’affermare che bisogna vivere
intensamente fino alla fine. Non tutto appare
riuscito, ma la lotta contro il tempo ha donato
al film delle qualità particolari: una febbrile fame
di vivere ed un’irrefrenabile energia. Che si
vedono anche in una cinepresa che non sa stare
ferma neanche un attimo (tranne la scena in cui
Jean rivela alla ragazza la verità, girata con un
lungo piano sequenza), avida com’è di desiderio
e di corpi, ansiosa di mettere a nudo la forza e
nello stesso tempo l’irrazionalità dei sentimenti.
“Prendo tutto dappertutto, cerco quello che
mi dà emozione dove lo trovo”, disse Collard,
e infatti il suo film è percorso visceralmente
fino alla fine da emozioni violente, spesso contrastanti: baci, ferite, graffi, lacrime, singhiozzi,
sangue, sperma. Quest’urgenza esasperata
riguarda naturalmente anche il sesso, vissuto sì
come momento d’amore ma anche e soprattutto
come ribellione. Come quando Jean fa sesso
con Samy, col quale ha un rapporto fisico quasi
animalesco, o quando cerca rapporti estemporanei sui lungosenna (con scene raramente viste
al cinema), non importa con chi.
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novembre 08
pride
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rubriche
di Francesco Belais
[email protected]
Crisi, crisi, crisi, non si sente parlare d’altro ormai. E se l’economia è paralizzata cosa succede al mondo
della notte, in particolare alle discoteche? I numeri e le statistiche non sono certo confortanti e da qualche
anno ormai sono a caduta libera. L’Istat nel 2007 ha registrato un calo delle presenze nelle discoteche pari
a -9,5%, e -5,2% nel primo semestre del 2008. Be’ a guardare bene, rispetto al passato quando o si stava
a casa o si andava a ballare, oggi le alternative sono molte. Si può andare al cinema, oggi molte sale hanno
in programmazione lo spettacolo notturno. Si può andare in un disco-bar, molto meno impegnativo di una
discoteca. I molti che di solito vanno in cerca soltanto di sesso o vanno direttamente in un cruising in prima
serata, oppure organizzano in casa dei chill out, tanto in voga adesso, dove gira anche un po’ di droga e
tutti scopano con tutti. Si può vivere, inoltre, la propria esistenza in modo virtuale: moltissime persone
passano le serate in casa di fronte al computer. Io credo che dopo tutto la discoteca rimanga tuttora un bel
luogo d’incontro e di socializzazione. Forse dovremmo tutti ritrovare la voglia di conoscerci e incontrarci, il
coraggio di andare da chi ci piace e dirgli: quanto sei carino, come ti chiami, posso offrirti da bere? Le chat ci
hanno inibiti ormai, senza una tastiera sembra che non siamo più in grado di comunicare. Provate a fare come
ho detto, aspetto via mail i vostri resoconti, mi raccomando non siate timidi! Alla prossima, babies…
Paolo Tuci
GENTE
DELLA
NOTTE
25 anni, Milano, segno zodiacale gemelli, l’uomo dei tour
pubblicitari, volto di una nota chat e performer di rilievo del
panorama gay-friendly.
I suoi siti: www.paolotuci.com e www.myspace.com/paolotuci
Come e quando hai cominciato a lavorare nei
locali?
Licenziato da una grande azienda per esubero di personale,
si era reso necessario un modo per arrivare a fine mese. I
miei genitori non potevano aiutarmi: un amico di Torino mi
disse di fare serata con lui come cubista... e così fu Paolo
Tuci!
Ti senti più un animale notturno o diurno?
Assolutamente notturno, le migliori “lampadine da
palcoscenico” si accendono sempre tra le 3 e le 5 del
mattino. Mi sveglio repentinamente, e mi appunto tutto sul
mio block notes.
Qual è la cosa più imbarazzante che ti è
accaduta in una serata?
28 Luglio 2007, al Mamamia, mentre presentavo la Volley
Night, quasi 3000 persone facevano cenno che dal
costumino una “palla”… era tutta di fuori. Che figura!
Quella più divertente?
Un “folle” è salito sul palco, e da dietro mi ha tirato giù i
boxer. Ma poi il tipo inciampò cadendo di faccia! Nonna
diceva sempre: “Chi la fa, l’aspetti!”
Sei single o fidanzato?
Grrr... single! Ma chi se lo prenderebbe uno che nella
stessa città non si ferma per più di 20 ore consecutive?
Qual è il tuo uomo ideale?
Uomo genuino, tanto carattere, e voglia di costruire.
Fisicamente no prototipi: ogni volta che mi sono prefissato
delle caratteristiche mi sono sempre arrivati tutti al
contrario!
PIATTI CALDI
Cosa guardi in un uomo?
Quanto riesce a mettersi in gioco, quanto ama le sfide, e se
riesce a farmi divertire più di quanto lo sappia fare io con
lui.
Sesso con preliminari o senza?
Dipende: se rimorchio in un bagno di una discoteca il più in
fretta possibile!
Mai rubato il fidanzato a un amico?
Gli amici non si toccano, li conto sulla punta delle dita.
Il posto più strano dove l’hai fatto?
Nel bagno di un centro commerciale, di sabato, alle ore 13,
con la porta socchiusa… immagina se dei bambini avessero
aperto la porta sbagliata... che terrore!
Per farti passare il desiderio basta…
No alle mani ed unghie non curate. No alle cozze che si
attaccano allo scoglio.
Mai fatto sesso durante una serata in cui
lavoravi?
Ehm… Tuci è professionale!
Uno famoso con cui lo faresti?
Quale non mi sono fatto? ...eheh scherzo!
Cosa pensi della scena gay italiana?
Se continuiamo a condividere esclusivamente sesso con
le persone che abbiamo di fronte e per primi non diamo
il buon esempio alla società di essere abili a diventare
“famiglia”, oppure ci autopuniamo e ghettizziamo per poi
fare i “perbenisti” davanti agli altri, dicendo di non essere
accettati per pari diritti, otterremo ben poco. Quando
metteremo tutti un po’ la testa a posto, forse, otterremo
qualche risultato…
AA. VV. – Matinée lounge Vol. 1
Finalmente una compilation lounge che non somiglia alle ormai troppo inflazionate della
serie Cafè del mar oppure Buddha Bar (non lasciatevi influenzare dall’immagine del Budda in
copertina). Molte hit dance di queste ultime stagioni: “Miracle of love”, “Shine on me”, “I’m in
extasy” e altre ancora in versione meno electro e piuttosto house, old school. A chiudere la
raccolta una vera perla: “Happy” di Lighthouse Family.
AA. VV. - Fashion House “Milan edition”
Cover da rivista patinata, grafica glamour, house music... il tutto non per
una sfilata
di moda ma per la compilation che celebra la
settimana della moda milanese! Due cd, “City
Heat Dancin´” il primo e
“Catwalk Romancin´” il
secondo, il tutto mixato
e selezionato da Henri
Kohn per l’etichetta tedesca
Clubstar.
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rubriche
L’altro mondo di antony hegarty
musica
di Roberto Cangioli
[email protected]
pride
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Giunto alla seconda edizione, il MITO, festival internazionale della musica tenutosi lo
scorso settembre tra Milano e Torino, si sta
già guadagnando una discreta fama a livello
internazionale. Le giunte comunali delle due
città, assieme alle associazioni organizzatrici
dell’evento, hanno difatti stilato un programma
succulento che spaziava dalla musica classica al
rock, passando per il jazz e la musica etnica.
Uno fra gli appuntamenti più attesi del calendario è stato la prima del nuovo tour di Antony
Hegarty, alias Antony & the
Johnsons, accompagnato dall’Orchestra Milano Classica
diretta da Jim Holmes. A tre
anni dall’ultimo tour che ha
visto crescere in maniera
esponenziale la fama di
questo artista dalle indubbie
capacità espressive, Antony
ha osato coraggiosamente
proporre dal vivo alcuni
brani del nuovo album The
crying light – la cui uscita è
prevista a gennaio – assieme
ad altri del suo repertorio, confezionandoli in
una veste classica piuttosto inusuale, complice il
direttore Jim Holmes, che assieme a Nico Muhly
ha curato gli arrangiamenti e ha
oltretutto supportato il cantante
nella registrazione del nuovo
disco. Naturale che il teatro fosse
gremito da un pubblico attento
a eventi che si preannunciano
eclatanti, accorso per applaudire
quella che è stata da più parti definita una nuova icona transgender.
L’atmosfera
surreale,
creata
dalla luce tenue in cui Antony si
è presentato sul palco avvolto in
una tunica e gli interventi delicati
di un’orchestra attentissima a non
coprirne la voce, hanno firmato
una serata suggestiva sotto ogni
aspetto, musicale e visivo. Per i
fan abituati ad applaudirlo in un
contesto meno intimo, attorniato
dal suo gruppo, a Milano è stata
una lieta sorpresa poter ascoltare
la sua spiccata personalità in
un evento sopra le righe; e per
chi non lo aveva mai visto dal
vivo è stata indubbiamente una
rivelazione. Antony è capace di
trasmettere al tempo stesso gioia e malinconia,
che si trasforma in un senso di perdita profondo
quando canta brani come “For today I am a boy”
e più in generale rappresenta la sua estraneità
ad un mondo che non sente suo.
È un concetto espresso senza perifrasi nella
nuova “Another world”, title track dell’ep
uscito lo scorso mese e che anticipa il nuovo
disco (“Find me another place/find me another
world/still I have many dreams/I’ve never seen
the light/I need a place where I can go”). Il
brano è strutturato su accordi eseguiti al piano
con la voce di Antony in evidenza e racchiude
il senso di frustrazione di una persona avulsa
dal mondo. Altri due brani, “Crackagen” e “Sing
for me”, corrono sulla medesima scia del precedente in maniera pastorale
e sinfonica. A questi fanno
da contrasto “Shake that
devil” e “Hope Mountain”.
La prima stranisce per la sua
improvvisa impennata R&B
creata da loop elettronici e
chitarre distorte, la seconda
stupisce per i rimandi epici
agli ultimi Beatles e il tema
trattato: racconta di un
raduno su una montagna per
testimoniare l’apparizione di
una fulgente figura. D’altra
parte Antony non si è mai tirato indietro quando
si è trattato di sorprendere il pubblico, a partire
dalle copertine dei suoi dischi. Difatti, come già
in precedenza, anche questa volta sono forti i
riferimenti a figure che hanno in qualche modo
catturato l’attenzione del cantante per la loro
importanza culturale e artistica. In Another
world è ritratto il ballerino e coreografo Kazuo
Oono, uno dei due co-fondatori della danza
moderna giapponese “butoo”, mentre interpreta “Omaggio per Argentina”, probabilmente
la di lui performance più famosa in assoluto,
dedicata alla sua musa ispiratrice, la ballerina
spagnola di flamenco Antonia Mercé.
La copertina costituisce il rimando ideale ad
un’altra icona, ossia Maria Callas, più volte
citata assieme a Nina Simone quando si cerca di
descrivere la voce di Antony, sintesi di quanto
di più intimo v’è nella musica. Così, estatico,
è apparso sul palco dell’Arcimboldi sin dalle
prime note di “Mysteries of love”, il brano di
David Lynch e Angelo Badalamenti con cui è
stato aperto il concerto e che ha dato il via
ad un crescendo emotivo sempre più intenso.
Difficile stabilire se “Rapture”, “River of sorrow” o “I fell in love with a dead boy” abbiano
rappresentato l’apice in quanto a pathos (una
parentesi degna di nota è stata l’improbabile
interpretazione di “Crazy in love” di Beyoncé),
ma siamo sicuri di aver assistito ad un evento
unico, culminante nell’ovazione ininterrotta
che per venti minuti ha richiamato (purtroppo
inutilmente) sul palco la figura androgina di
Antony. A presto... speriamo.
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ITALIA
DUE VOLTE GENITORI
A dieci anni esatti dalla realizzazione di “Nessuno
Uguale – adolescenti e omosessualità”, esce “Due
volte genitori”, il nuovo documentario di Claudio
Cipelletti prodotto da Agedo e Commissione Europea.
In 90 minuti il film ci offre un toccante spaccato di
quanto accade nelle famiglie quando un figlio o una
figlia fa coming out. Un percorso che si dipana dallo
smarrimento ad una nuova consapevolezza, come
se anche loro, i genitori, facessero il proprio coming
out nel mondo. La prima milanese sarà allo Spazio
Oberdan della Provincia, Via Vittorio Veneto 2, lunedi
17 alle 21. Ingresso gratuito fino a esaurimento
posti. www.agedo.org
G BREAK BY TRAVELGAY
Ritorna G*Break a Salice d’Ulzio (TO) dal 5 all’ 8
dicembre, una vacanza di divertimento, sport e
relax. Giunto alla sua terza edizione, G*Break ha
visto partecipare ai suoi due primi appuntamenti,
complessivamente quasi 400 ragazzi di ogni
parte d’Italia. Per gli sciatori ci sono le belle piste
della Via Lattea, e per i non sciatori un centro
benessere straordinario, con bagno turco, piscina
idromassagio con tetto di vetro panoramico, sauna,
docce emozionali... tutto incluso nel prezzo! Durante
il giorno innumerevoli attività quali trekking,
ciambelloni sulla neve, motoslitte e per tutti poi
serate in discoteca, spettacoli drag e molto altro
ancora a solo 249 euro in mezza pensione, in un
Grand Hotel a 4 stelle. Se fossi da solo provvediamo
noi agli abbinamenti in stanza! Info 0236504844,
065743912, www.gbreak.it
PIEMONTE
TORINO
011 SAUNA CLUB
Torino è città riservata, apparentemente noiosa,
ma per dare una svolta al panorama gay esistente
il 5 giugno 1999, a due passi dal Palazzo Reale
centro storico della città torinese, nasce il circolo
privato 011 Sauna club. 800 m2 di locale pulito e
discreto, in cui agli ingredienti tradizionali (sauna
finlandese, bagno turco, 400 mq di labirinto
malizioso, dark cabins, glory holes, sling rooms,
cruising zone, maxi sala cinema) sono stati aggiunti
dei caratteri innovativi: illuminazione soffusa e
candele profumate creano un’atmosfera calda e
protettiva in un tenue sottofondo musicale curato
da un esperto dj, 2 maxi schermi per le proiezioni
di film a tematica gay (non esistono solo i porno),
impianto TV a circuito chiuso per la sicurezza degli
pride
novembre 08
spogliatoi, cruising bar di sabato e naked party fino
all’alba di domenica. Da settembre trovate anche
una maxi vasca idromassaggio cromoterapeutica
aromatizzata per offrire benessere ai soci. In
ogni momento delle 12 ore di apertura giornaliera
(tutti i giorni) i proprietari e il personale offrono
cordialità e sicurezza, e con simpatia incoraggiano
la conoscenza reciproca e l’amicizia e con inusitata
energia combattono l’eventuale mercificazione
dell’incontro. A novembre il lunedì e il mercoledì due
ingressi al prezzo di uno dalle 20. Info 011284263,
via Messina 5/d, www.011saunaclub.it
IL DELFINO CLUB
Prima agenzia a Torino di cuori solitari per persone
delle stesso sesso, promuoviamo incontri e
presentazioni serie e mirate nella più assoluta
riservatezza sulla base di esigenze e richieste
precise, per aiutare i single omosessuali a trovare
partner seri e motivati ad instaurare legami affettivi,
facendo ovviamente attenzione affinché questi
incontri abbiano un senso, sulla base di esigenze e
richieste precise, considerando il vissuto e i desideri
di ogni singolo iscritto. Offriamo anche appoggio
psicologico e aiuto nelle problematiche sentimentali.
Da novembre ‘Gay in love’, appuntamento mensile
che tra gioco, divertimento e realtà ti farà scoprire
che tipo di partner sei e come ti relazioni con la
collaborazione dello psicologo e psicoterapeuta
Fabio Borotto. Grazie all’aiuto di collaborazioni
esterne abbiamo anche un servizio dedicato a
tutti coloro che desiderano partecipare a eventi,
week end, viaggi in compagnia di tanti altri single
accomunati dal desiderio di realizzare una loro vita
affettiva appagante. Siamo in via XX Settembre
37 a Collegno (TO), info 3408789989 si riceve su
appuntamento, www.agenziaildelfino.com
LES FOLIES SCANDAL
Les Folies Scandal, l’unico sabato notte a Torino,
propone per la stagione invernale grandi ospiti nel
nuovo club gay torinese “FABRIK”, disposto su 2
piani, al primo piano una grande sala commerciale
con resident dj Moira e guest dj Manuela Doriani,
al secondo piano nel “Confusion house club”
resident dj Gotha e special guest a rotazione con
dj Thomas Dill e voice Jessika L. Roy. Sabato 8
Donatella Rettore presenterà il nuovo singolo e cd
con un vasto repertorio di canzoni. Sabato 22 evento
“BALLS” con 40 ragazzi immagine e strip tutta la
notte! Fabrik, strada Mongina 9 Moncalieri (TO), info
Roby 3475811687, www.lesfoliescandal.it
LOMBARDIA
MILANO
AFTERLINE CLUB
Punto d’incontro dei turisti italiani e stranieri a
Milano, l’Afterline vi aspetta ogni venerdì con gli
strip-boys più simpatici e bononi che il “mercato”
offre, mentre sabato ci si diverte con Christian dj.
Da non perdere la one night di giovedì 13 con le drag
più divertenti della città: Luca Magli e Patty Visconti
che regaleranno ingressi omaggio per la diretta
dell’ “isola dei Famosi”. Lunedì 8 dicembre ‘White
Party’. Chiuso la domenica, Afterline club è in via
Sammartini 25. Infoline 3456936243,
www.afterline.it
BAR INCONTRO
Giovedì 13 dalle 20 cena gay a buffet con prima
consumazione a 15 euro (gradita prenotazione).
Dopo cena ingresso e prima consumazione a 10 euro
con Drag Queens Show di Baby Luna e le “Pazze di
Periferia” www.babylunashow.it. Prenotazioni:
Giorgio 3403138290, Silvio 3404839528.
Come raggiungerci: Tangenziale Est, uscita San
Donato Paullo, strada Paullese, primo semaforo a
destra, secondo ingresso a destra (via Rodari), 200
mt avanti all’interno del complesso sulla destra.
Ampio parcheggio. Bar “Incontro”, c/o Centro
Comm.le “L’Incontro”, via Angelo Moro, 93, San
Donato Milanese.
BILLY CLUB
Un novembre denso di eventi nell’arena BILLY, dove
potrete ballare e ascoltare la migliore house music
che ci sia in circolazione. Sabato 1 UNDERWEAR
PARTY sponsorizzato dallo stilista Dirk Bikkembergs.
Nell’House Room suoneranno i djs Da Vinci e Phil
Romano, mentre nel privé Sounds Room i dj Luca
Volpi e Max Greco. Sabato 8 MATINÉE PARTY, con
lo staff delle più famose notti di Barcellona e Ibiza.
Nell’House Room il loro dj resident Jordi Lights
insieme ai nostri dj Luca Volpi e Bruno Bolla, nel
privé Sounds Room il dj Giammy Giammy. Sabato 15
PLAYROOM SEX PARTY, famosi pornostar europei
circondati da 8 caldissimi go go boys. Nell’House
Room i djs Matteo Ltd, Francesco Belais e Phil
Romano, nel privé Sounds Room i dj Luca Volpi e
Max Greco. Sabato 22 BILLY DEEELITE, party per
festeggiare i 20 anni di house music. Nell’House
Room i dj Luca Volpi, Bruno Bolla e Ricky Leo, nel
privé Sounds Room il dj Giammy Giammy. Sabato
29 il nono THE RED PARTY, per raccogliere fondi da
donare a LILA Milano. Come per le passate stagioni
un gruppo di famosi stilisti e lo show room Studiozeta
Milano realizzano gadget di colore rosso che si
potranno acquistare con un’offerta e il ricavato delle
vendite più parte dell’incasso della serata andrà
in beneficenza. Da Londra il dj John Gordon, con i
nostri dj Matteo LTD, Francesco Belais e Da Vinci
nell’House Room, nel privé Sounds Room i dj Luca
Volpi e Max Greco.Billy Club@Amnesia Milano, Via
Gatto angolo viale Forlanini dentro il parking ATM,
Info: Chicco 3358327777, Massimo 3383332783,
www.billyclub.it
CESIRA STAFF
Ritorna l’appuntamento settimanale del giovedì con
la comicità della Cesira, in una location tutta nuova,
“il Palko”. Insieme al drag show si aggiungeranno
cantanti, cabarettisti e comici, ballerini e
personaggi del panorama lgbt, per uno spettacolo
entusiasmante! Si inaugura giovedì 13 con grande
ospite da Zelig l’artista del “cinema polacco” Claudia
Penoni. Giovedì 20 Cinzia Boccolotti, famosa drag
del panorama romano insieme a Carlo Bianchessi,
69
novembre 08
pride
70
METROPOLI
cabarettista della scuderia Zelig. Giovedì 27 lo
showman e cantante Michele Tomatis, con il suo
MtLive Show. Lo spettacolo inizia alle 22.30 e poi
discoteca con dj Moon in consolle. Ingresso con
consumazione a 12 euro. Il Palko ed il Cesira Staff
vi aspettano in via Clerici 342, a Sesto San Giovanni.
Info e liste Max 3332600608, Davide 3480435725.
DEPOT
Depot è sponsor ufficiale del prossimo film della
serie “Sneaker Sex”. Per festeggiare l’uscita del
sesto episodio abbiamo invitato alcuni attori della
produzione, che sI mescoleranno tra i clienti e
vivranno anche loro la serata sneakers di venerdi
28. Si aggiunge al nostro calendario fetish la serata
“codice giallo”, il primo piss party del Depot che
si svolgerà sabato 22 dalle 22. Proseguono con
successo le serate “no id” naked con passamontagna
del martedi sera e la serata “private party” (solo con
invito) del giovedì. www.depotmilano.com
FLEXO MILANO
Da martedì a giovedì al Flexo puoi accedere
all’area naked CK’S, dove avrai a disposizione
armadietti personali, un punto bar, cabine e
altro. Venerdì e sabato ‘open space’ con accesso
anche all’area CK’S. Ogni ultimo venerdì del mese
appuntamento con SneakerSexItaly per i sempre
più affollati SNEAKER&FOOT SEX PARTY; 2 drink
omaggio mettendosi in lista su sneakersexitaly@
libero.it o su gayromeo.com categoria club/guide
(sneakersexitaly). Da non perdere tutti i venerdì hot
music con dj Max greco from Billy Club in esclusiva
per voi! www.flexoclub.it
ILLUMINED
Illumined, il cruising club milanese aperto 24 ore, vi
aspetta anche a novembre con i suoi appuntamenti
speciali (vedi spazio pubblicitario) nell’esclusiva
sala Fire, il naked bar dove si svolgono gli incontri
più hard. In particolare segnaliamo l’International
Fist Meeting da venerdì 7 a domenica 9 ed il party
‘Total naked’ (senza neanche le scarpe) di venerdì
21. Labirinti, camerini, bar, guardaroba gratuito,
ambienti climatizzati. Illumined è in via Napo Torriani
12 (M2 Centrale), info 0266985060,
www.club-illumined.com
X CLUB
Il tuo cruising di fiducia, ti aspetta in via Sammartini
25, a 100 metri della stazione Centrale.
All’interno troverete una reception con portaoggetti
e guardaroba, il locale poi si estende nei sotteranei,
dove troverete: una sala centrale dove si svolgono
gli spettacoli di tutti i tipi, un bar ben assortito con
panineria, cocktail e musica per ballare, dark-room,
sale labirinto con lettone centrale, camerini con
comodi letti, zone buie, sala cinema, sala relax e
stanza sling. Visitate il nostro sito per il calendario
settimanale, vedere le immagini del locale e di alcuni
dei ragazzi degli spettacoli. Info 3287022099,
www.xclubmilano.com
KING
La Tu-Be Records in collaborazione con il
KING International Bear Club, organizza una
manifestazione canora a carattere nazionale e
internazionale a Milano. Possono partecipare
cantanti o associati in duo o gruppi musicali di ogni
età che presentino un brano edito o inedito anche
in lingua straniera. Lo scopo della manifestazione
è quello di scoprire nuovi talenti. Tutte le serate di
pride
novembre 08
selezione si svolgeranno al King a partire da giovedì
20. Info, premi e regolamenti www.kingmilano.com
METRÒ CENTRALE
Arrivano le prime nebbie? Volete scappare dal
traffico o dall’ufficio? La vostra oasi personale è
sempre a disposizione. La sauna Metrò Centrale
dalle 12 della mattina ti aspetta nei suoi tre piani,
le saune e la palestra, idromassaggio e servizio
massaggiatori, un fornitissimo bar e free internet.
Non dimenticando i camerini sui tre piani, dark e
zone glory hole. Domenica 2 e 16 offriamo un ricco
buffet nella zona bar per un ulteriore momento di
relax. www.metroclub.it
METRÒ CIMIANO
Appuntamento con il Magnum Club Italia il primo ed il
terzo sabato di ogni mese, con riduzione all’ingresso
ai soci che presentano la tessera. La sauna è aperta
dal mercoledì al sabato dalle 14 alle 21, domenica e
festivi dalle 13 alle 21. Ingresso gratis per chi vuole
continuare la serata al Flexo nella stessa giornata
dalle 21. www.metroclub.it
ONE WAY
Il One Way Club ha iniziato la stagione con due
grandi novità: il nuovo Cruising Bar che vi aspetta
ogni giovedì e venerdì sera dalle 21.00 con drink,
cinema, dark e un’atmosfera tutta da scoprire a
5 euro compresa consumazione. La seconda è il
sabato sera che vedrà alcuni dj alternarsi con la
migliore musica commerciale & revival. Solo 10 euro
per chi si mette in lista telefonando, 022421341, o
inviando un sms 3487424824, 3495447508. One
Way Club, Via F. Cavallotti 204 a Sesto S.Giovanni.
www.oneway.it
ORSI A ZONZO @ T-BEAR
Ecco gli appuntamenti per il mese di novembre
organizzati dallo staff di Orsi a Zonzo:
Sabato 8 dalle 23.30 “MILITARY BEAR NIGHT”, in un
locale rinnovato e ancora più accogliente. La musica
sarà affidata al bear dj Claudio, go-go bears e
musica lounge nell’esclusivo privé. Sabato 29 dalle
23.30 “MUSCLE ”. Riprende dopo la pausa estiva
l’appuntamento speciale del quinto sabato del mese
al T-Bear. Ospite eccezionale il Colt Man Adam
Champ con il suo spettacolo hard. Go-go muscleboy
e musica house by Roby M. Come sempre la piscina
a disposizione per chi vuole divertirsi anche in acqua
(teli e ciabatte direttamente al locale). Spuntino
notturno con le delizie offerte da Lagolare e dal
Circolo della Pasta di Basilicanova (PR). Il T-Bear è in
via Breda 158. Info 3474639986 Diego, 3923885998
Ennio. Chi si iscrive alle feste da bearwww.com è
in lista con il suo nick (liste aperte fino alla 1.30)
oppure anche su www.orsiazonzo.it
THAT’S ALL
Proseguono immancabili gli appuntamenti con
That’s All, l’evento gay, lesbo & friends, che si
tiene tutti i venerdì al Rolling Stone, il tempio
della musica milanese. Ogni settimana una serata
diversa dalla precedente con ospiti, spettacoli,
performance, gadget e sorprese, il tutto unito dalla
musica commerciale e R’nB selezionata da dj Anto
a cui si associano a rotazione, nel secondo livello,
Lucia “Lucy Bee” Barbiero e Marco Bastianon che
propongono musica house ricercata in grado di
soddisfare i gusti più esigenti. Info 3491077832,
3393632056, prenotazione tavoli 3406580076,
www.thats-all.com
THERMAS SAUNA
Semplice ed eccitante, il club dispone di hammam,
sauna finlandese, idromassaggio, cabine relax, bar
paninoteca, camerini relax, videoxxx, smoking zone
e gym room.
Il venerdì al lume di candela è “ZEN NIGHT”: aroma
terapia, acqua, ambient & music, bamboo. Ogni
martedì ingresso solo 12 euro, under 25 ingresso 10
euro, ogni giorno dopo le 20 ingresso 12 euro. Via
Bezzecca 9, t. 025450355,
www.thermasclub.com
BERGAMO
GET UP - SHAKE
Hai voglia di qualcosa di veramente esplosivo?
Il sabato notte più intrigante, ricercato e chic di
Bergamo ti sta aspettando per farti trascorrere notti
esagerate! ShaKe Saturday Explosion apre il mese
di sabato 1 festeggiando il primo compleanno della
sua nuova pazza gestione. Ciquitina presenterà
Yvonne O’Neil from Mondo Pervert Milano e insieme
a lei ci saranno le “Sisters in act”.
Sabato 8 “Strip tease”. Sabato 15 “Fly away with
GWAY”..Sabato 22 scaldiamo i muscoli in “Gay
Olympic Sport Night”. Sabato 29 sorprese per
tutti con “Luxury surprise night”. Immancabili gli
appuntamenti del venerdi con “PIXEL” Venerdì 14 e
venerdì 28 “SEX LIVE SHOW”, spettacolo di sesso
dal vivo. Attenzione: Shake provoca dipendenza! Info
3495525092, www.getupclub.it www.shakeclub.it
BRESCIA
TRAP
Ricco di eventi e nuove serate il novembre al Trap.
Mercoledì 5 al Palabras c/o Trap dalle ore 20.30
il circolo Arcigay Orlando di Brescia presenta
TANGAY, corso di tango argentino, info 3497430815,
3355461604 o [email protected]. ‘Happy
birthday Renato dj sabato 1 con torta & sexy boys.
Due appuntamenti con il Magnum Club Italia per
tutti gli orsi e simpatizzanti sabato 8 e 22. Venerdì
14 una nuova serata: GOMMA 01 per boys & girls
con dj Ra.H.D.C. e dj EuroPhilo. Sabato 15 ‘Military
punishment’ con Articolo 28 “the Italian fetish
military group”. Venerdì 21 PALABRAS, one night
show con Luca Magli e Carlo Bruni. Ritorna il sex
party sabato 29 con hot live show di Alessandro e
Francesco. Continua la promozione per gli under
25: sabato ingresso omaggio entro mezzanotte.
Per riduzioni/liste visita il nostro sito e iscriviti
alla newsletter. Trap loves you, stay tuned. Trap,
via Castagna 55 Brescia, A4 uscita Brescia ovest
tangenziale per MN-VR, prima uscita a destra
indicazione per Dogana. Info 3406857585,
www.trapmad.it
DESENZANO DEL GARDA
BIG MAMA’S
Big Mama’s è ogni giovedì e venerdì ‘Big disco pub’
con ingresso libero. Sabato ‘Big disco nite’ dalle 22
e se arrivi entro le 23 paghi la metà. Alla consolle
Vallisteeedigei & guest djs. La domenica divertiti con
il nostro pazzo Karaoke. Dalle 19 si mangia, si beve,
si ascolta musica, si canta e si balla e l’ingresso è
gratuito. Eventi speciali: sabato 8 ‘Corona movida
party’ con dj Francesco Belais dal Billy club di
GIORNO & NOTTE
71
011 Sauna club
A due passi dal Palazzo Reale, in pieno centro storico di Torino, il circolo privato
011 Sauna club vi aspetta con ben 800 m2 di locali puliti e discreti, avvolti in una
illuminazione soffusa e con candele profumate che creano un’atmosfera calda e
protettiva, anche grazie ad un tenue sottofondo musicale curato da un esperto dj.
Naturalmente non mancano gli ingredienti tradizionali come sauna finlandese,
bagno turco, 400 m2 di labirinti, dark cabins, glory holes, sling rooms, cruising zone,
maxi sala cinema e, ultima novità, la maxi vasca idromassaggio cromoterapeutica.
www.011saunaclub.it
novembre 08
pride
72
cruising bar
24 ore su 24
7 giorni su 7
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
www.club-illumined.com
avviso riservato ai soci
in g re s s o e s c lu s iva m e nte c o n u n o - c a r d e d o c u m e nto di i d e nti t à
PROGRAMMA SALA FIRE NOVEMBRE
INTERNATIONAL FIST MEETING
VEN 07/11 DALLE 22.00
SAB 08/11 DALLE 22.00
DOM 09/11 DALLE 15.00
FIST PARTY
DOM 16/11 DALLE 15.00
MASKED PARTY
VEN 14/11 DALLE 22.00
NAKED PARTY
SAB 01/11 DALLE 22.00
SAB 15/11 DALLE 22.00
SAB 22/11 DALLE 22.00
TOTAL NAKED PARTY
VEN 21/11 DALLE 22.00
DILDOS PARTY
VEN 28/11 DALLE 22.00
NAKED BAR
OGNI ALTRA SERA DALLE 22.00
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
www.club-illumined.com
avviso riservato ai soci
pride
novembre 08
METROPOLI
Milano! Sabato 15 ‘Eppi compleanno Steeedigei’ e
sabato 22 il ‘singol party’. BIG MAMA’S via Mapella 7
a Lonato del Garda. Dal casello di Desenzano seguire
le indicazioni per Lonato, dopo 2 km siete arrivati.
Info 3471509452, 3472563585, www.bigmamas.it
SìSì PUB
Il SìSì Pub di Desenzano del Garda vi invita a
provare i suoi 250 cocktail e ricorda le sue serate
a tema: lunedì ‘Relax Night’, mercoledì ‘Single
night’ aspettando la notte Art, giovedì ‘Karaoke’
in collaborazione con REMEMBER, venerdì musica
anni ‘70 – ‘80, sabato ‘Dopocena SìSì’, con buffet
dolce per tutti ‘Aspettando la notte Disco’, domenica
dalle 18 Aperitivo SìSì con buffet in compagnia di
Iride Mc Down e la partecipazione di Kitty Boom, la
cameriera più pazza dell’anno. Tutte le serate sono
in compagnia di Miss Iride Mc. Down. SìSì Pub è in
piazza Duomo 13/a (nel vicolo di fronte al Duomo).
Aperto dal lunedì a sabato dalle 21 alle 2, domenica
dalle 18 alle 2. Info 030/9140085, 3483021144.
www.sisipub.com
VARESE
ZSA ZSA
In pieno centro di Varese, allo ZSA ZSA troverete
un’atmosfera particolarmente comunicativa e in cui
si possono conoscere le persone con più facilità.
Disco night ogni venerdì e sabato e puoi ballare
già dalle 22.30! Venerdì 7 finalissima di Miss Drag
Queen Zsa Zsa 2008 e ogni domenica buffet e
karaoke dalle 20. Info 3491734234, 3462211545,
www.zsazsa.it
TRENTINO
ALTO ADIGE
BOLZANO
THE FIRST DISCO
Un equilibrato mix di musica commerciale, house e
revival, dove ogni serata è a tema con spettacoli,
animazione e giochi a premio. Un posto dove ognuno
può riconoscersi e fare nuove conoscenze! La
location, il Sei Come Sei in via Buozzi 3 (zona fiera
BZ sud), offre un winter garden con bar, locali interni
finemente arredati e zona privé su prenotazione.
Vi aspettiamo numerosi! Info ed eventi www.
thefirstdisco.it
E non è finita! Per tutti coloro che volessero
pernottare e godersi anche la nuovissima sauna,
nonché visitare la città dal clima gay friendly
unico, consultate il sito www.sauna-exit.it. Quando
Bolzano fa tendenza!
VENETO
VENEZIA
LA VENISE B&B
Prossima apertura del primo bed breakfast gay
friendly di Mestre La Venise, in un contesto familiare
ma di classe. La Venise accoglierà clienti della zona
ma anche turisti che vengono a visitare la città
lagunare. A due passi dalla stazione di Mestre e
dalla sauna Metrò Venezia. Info e prenotazioni
3487751836, www.lavenise.it
METRÒ VENEZIA SAUNA
Metrò Venezia è quasi pronto ad essere più grande
e nuovo e presto vi offriremo una delle saune più
belle del Veneto. Avete provato la zona “doors and
labyrinth”? Vi stupiremo, con la nuova zona dark
rooms, sala video, fetish e per i più disinibiti via
l’asciugamano e sarà naked: un’altra delle novità nel
nuovo livello della sauna. Anche il bar fornitissimo
ha una nuova immagine e postazioni internet per
navigare nella massima riservatezza. Servizio
massaggi anche su prenotazione. Pulizia e comfort
il nostro biglietto da visita, la sauna di Mestre è a
pochi passi dalla stazione ed accoglie molti clienti
stranieri per la vicinanza a Venezia.
www.metroveneziaclub.it
MOSTRA FOTOGRAFICA ‘IMMAGINE TEMPO’
Sabato 15 alle 17 a San Donà (Venezia), presso la
‘Sala Metallica’ del centro culturale ‘Leonardo da
Vinci’ in Piazza Indipendenza, si inaugura una mostra
di foto di Andrea Perissinotto. L’esposizione consta
di collage, fotografie e creazioni polimateriche che
a partire da una rivisitazione dell’opera di Robert e
Sonia Delaunay creano dei vortici di colore, forme
ed immagini come simbolo dell’agitazione, impulso
e compenetrazione della collettività gay con la
società odierna. La mostra rimarrà aperta fino al
30 novembre dalle 17 alle 19, lunedì chiuso. Info
0421590222.
PORTO DE MAR
Se non sei mai stato al Porto de Mar, completamente
rinnovato dopo la pausa estiva, questo mese è
l’occasione giusta! Vieni in uno dei party a tema del
fine settimana, da “A Night with...”, una notte con
un personaggio famoso, a “Start”, il bisex party, o
“Studio 54” serata anni ottanta e “Starlight” gay,
bisex e lesbo. Musica, spettacoli, cubisti strepitosi
e divertenti spettacoli di drag queen animano le
serate al NUOVO PORTO DE MAR. Da non perdere
anche gli appuntamenti fissi settimanali. I mercoledi
sono dedicati agli hard party con sexy-attori sempre
diversi. Venerdì e sabato serate disco e domenica è
Crazy Karaoke! Info 3462113085,
www.portodemar.com
PADOVA
DANCING QUEENS
Sempre più immancabile l’appuntamento con
la domenica in compagnia di Miss Linda, regina
incontrastata del Veneto, la più amata dagli italiani!
La serata parte sempre con rivisitazioni delle canzoni
più amate da parte di miss Linda per passare poi il
microfono del karaoke ai tantissimi talenti e provetti
Giusy Ferreri, per poi acclamare le fantastiche
drag queen e i loro colorati show. Tra uno show e
una canzone il nuovo Bingo, con fantastici premi.
Chi volesse proporsi come drag queen contatti
3397379579.
FLEXO PADOVA
Doppio appuntamento MegaBear questo mese.
Sabato 1 international dj set from Madrid con dj
Yunguas e sabato 15 Beardoc 80, per ballare la
musica più bella degli anni ‘70 e ‘80 con dj set by
Massimo Santi e drag show by Miss Windy. Tutti i
giorni cocktail bar con parco giochi per i maschietti
al piano superiore, giardino esterno, sala fumatori.
Mercoledì selezione musicale del dj Resident Rikk
hard e ogni sabato Disco party. Per chi proviene dai
73
club Hot Dog e Metrò Sauna Padova o dalla sauna
Metrò Venezia riduzione sull’ingresso e viceversa
per chi continua la serata all’Hot Dog dal Flexo.
www.flexoclub.it
HOT DOG
La sera non vi va di stare a casa? In chat non si
combina nulla? L’appuntamento fantastico con
l’uomo fantastico della foto si è rivelato una bufala?
Fai un salto all’Hot Dog, dove troverai tutte le
sere qualcosa di reale per scaldare la tua serata.
Aperto tutti i giorni dalle 21 e sabato e domenica
dalle 15, Naked Parties (solo nudi) martedì, venerdì
e domenica; lunedì, mercoledì e sabato nudi o
underwear; giovedì orgia party only open space.
Gimkana di dark, camerini, glory hole, mega lettoni,
sling, stanza degli specchi, saletta fumatori, servizi
con possibilità di doccia, il tutto riscaldato ed
arieggiato. Zona bar, con video xxx, info point safe
sex, zona lettura e relax.
Per chi arriva nella stessa giornata dalle saune
Metrò o dal Flexo sconto sull’ingresso e viceversa
per chi continua la serata al Flexo. Info 3386665207,
www.hotdog-padova.it
METRÒ PADOVA SAUNA
Metrò Padova è una delle saune più frequentate
d’Italia grazie alla sua qualità del servizio. Due saune
finlandesi, bagno turco, due jacuzzi, una palestra
attrezzata, bar paninoteca, servizio massaggi e
doccia solarium U.V.A. Non manca la zona dedicata
ai più trasgressivi con glory holes, labirinti, video
xxx e la possibilità di avere camerini personali con tv
all’interno. Metrò Padova è facile da raggiungere e si
trova a dieci minuti dalla stazione e dall’autostrada.
L’orario di apertura è tutti i giorni dalle 14 alle 2.
Agevolazioni agli under 26 e per chi arriva dopo le
20. Info www.metroclub.it
OFFICINA
Arriva il freddo e Officina si riscalda in tutti i sensi:
serate hot animate da bravi e sexy go-go boys
in un locale temperato da un nuovo impianto di
riscaldamento!
Continua il meeting solo nudi del mercoledì con
ingresso gratuito. Giovedi 13 l’appuntamento
mensile con GANGBANG VENETO; gli altri giovedì
NAKED MASK nudi e mascherati. Tutti i venerdì
orgia con animatori. Sabato 8 NUDI-HARD con show
e animazione by LucaMI; gli altri sabati solo nudi.
Domenica 2 Sneaker&Foot dalle 16.30 alle 19, poi
solo nudi (ingresso gratuito); domenica 9 PORSEI
VENETI dalle 16; domenica 16 e 30 solo nudi e
ingresso gratuito dalle 16.30 alle 19.30. Domenica
23 VENETO FIST dalle 16. Info 3388721747
www.clubofficina.com
ORSI A ZONZO @ THE BLOCK
Sabato 15 “NOTTE D’ AUTUNNO ”. Pomeriggio dalle
14 ritrovo alla nuova Chillout sauna di Padova. La
sera bear party nel privé riservato con selezione
alla discoteca The Block. Go-go bears e drag queen
show con Miss Pomponia. Musica commerciale.
Spuntino notturno per i più golosi.
Ricordiamo che è possibile mettersi in lista
direttamente dal sito www.orsiazonzo.it (liste
aperte fino alla 1.30). Chi si iscrive alle feste dal
sito www.bearwww.com è automaticamente
in lista con il proprio nick. Infoline 3474639986
Diego, 3923885998 Ennio. Chillout Sauna è in
via J. d’Avanzo 47, The Block è in via Volta 1/7 a
Limena (PD).
novembre 08
pride
74
METROPOLI
THE BLOCK
Secondo appuntamento ‘Folies pour homme’ sabato
8 con dj Claudio di Rocco e l’animazione Folies de
Pigalle. Sabato 15 sarà ospite ‘La Menor’, famoso
personaggio della notte spagnola. Venerdì 21 dal
Souvenir di Barcellona ‘Devotion’ con dj Enrico
Arghentini. Sabato 29 special guest Chus Soler, dj
e producer di Barcellona. Ogni settimana The Block
offre tre situazioni differenti con musica house,
commerciale e ‘70-’80, spettacoli sexy, go-go boys
e drag queens. www.block.it
VERONA
ROMEO’S & VERONA LGBT & QUEER VISION
Questo mese due appuntamenti bear con il
Magnum Club Italia sabato 15 e sabato 29 con
grande festa e spettacolo per raccolta di fondi per
l’associazione ‘Essere bambino’ che si occupa di
piccoli sieropositivi. Venerdì 28 festa ‘Tira fuori
la donna che è in te’, tacchi alla riscossa in una
serata per divertirsi tutti in drag. Ogni domenica
karaoke bar per passare una serata in allegria e
continua l’appuntamento bar & cinema a tematica
gay del mercoledì, in collaborazione con Arcigay
Pianeta Urano e Arcilesbica Verona. Programma e
informazioni su cinemaglbtverona.blogspot.com/,
www.romeosclub.it
SKYLIGHT
Le attrazioni di novembre sono: sabato 1 dj Giusy
Consoli, sabato 8 Lap Boys Game, la gara di ballo dei
ragazzi sui tavoli, sabato 15 dj Federica Babydoll &
The Men Dolls Party, sabato 22 dj Severino “English
Night” from London, sabato 29 Men’s House
Pleasure, dedicato alla casa di vetro dalla quale puoi
spiare il Boy che vive tutta la serata all’interno della
casa, guardando la tv, facendosi la doccia e... tutto
quello che può capitare quando trascorri una serata
di relax in casa tua. Info 3382390848, 3474200010,
www.skylightdisco.com
TREVISO
DISCOTECA GOLD
Novembre speciale alla discoteca Gold: ogni sabato
notte l’ingresso è omaggio nell’unico appuntamento
glamour trevigiano ricco di feste e appuntamenti
dedicati al mondo gay del nord est. Musica by dj
guest star Omar, Danny D e Massimo Santi di Radio
Company. www.discogold.it
SAUNA HOBBY ONE
Dopo il maquillage estivo in cui l’Hobby è stata
oggetto di ristrutturazioni e migliorie tecniche al
fine di rendere sempre più piacevole la permanenza
all’interno del circolo, ritorna la stagione invernale
con l’orario dalle 16 nei giorni feriali e dalle 15 nei
festivi (lunedì chiuso). Sempre valida l’offerta per
chi è stato in sauna di passare alla disco GOLD con
ingresso omaggio. Info 0438388256,
www.hobbyone.it
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA
EASY STAFF
Continua il venerdì notte glbt più frequentato di
pride
novembre 08
Bologna! Dalle 23 alle 3 nella splendida cornice
della Scuderia, in piazza Verdi 2 a Bologna, si balla,
si gusta un drink, ci si conosce in una splendida
atmosfera con la compagnia dei migliori dj del
panorama gay bolognese, piccante animazione ed
extra d’eccezione! L’ingresso in lista costa 8 euro
comprensivo di consumazione.
Torna dopo un’assenza di due anni la domenica sera
a Bologna. Dalle 21 alle 2 si cena con un grande
buffet di primi piatti per tutti e si balla con la musica
house e commerciale del resident dj Matty P. e degli
ospiti che ogni sera faranno visita alla consolle
della discoteca Flamengo, in via della direttissima
1, a due passi dal centro di Bologna. L’ingresso è
gratuito ogni domenica e per tutta la serata! Privé
fumatori, zona lounge e altre sorprese per eventi da
non perdere! Info 3396278524,
www.gaybologna.com
TOSCANA
FIRENZE
FABRIK
Sabato 8 ‘BABYLON’, il disco party di ogni 2° sabato
del mese del Fabrik.Domenica 9 ‘HARDSEXPARTY
h 16-21’, come ogni 2° domenica del mese:
dress code obbligatorio leather, rubber o total
naked (ammissione riservata, per partecipare:
[email protected]).
Sabato15 ‘BEAR BUTCH’, la festa per orsi & friends
di ogni 3° sabato del mese, in collaborazione con
bearsking.com. A 2 minuti dall’uscita autostradale
A1 “Calenzano”. Se vuoi essere in lista: liste@
fabrikfirenze.it. Ingresso riservato ai soli soci
Arcigay/Unocard. Only for men. Aperto dalle ore
22 da martedì a domenica. Chiuso il lunedì. Info
349/8906645 www.fabrikfirenze.it
LAZIO
ROMA
SAUNA MEDITERRANEO
Sauna multifunzionale vicino alla stazione Termini
e al Colosseo, molto amata dalla comunità bear
romana e frequentata da numerosi turisti stranieri
di passaggio. Lunedì e giovedì pomeriggio dark.
Venerdi pomeriggio naked. Tutte le domeniche
incluso nel prezzo entrata buffet e una domenica al
mese in collaborazione con Epicentro Ursino Romano
‘Subwoofer bear sauna’. Info www.myspace.com/
subwooferparty,
www.saunamediterraneo.it
CAMPANIA
NAPOLI
BLU ANGELS
Sabato 8 alle 10 nella sala Santa Chiara nei pressi di
Piazza del Gesù, l’Associazione Blu Angels organizza
insieme a Pasquale Ferro un dibattito contro la
violenza. Interverranno varie autorità, artisti e gente
comune. Nell’occasione sarà presentata la riedizione
del libro “Gli odori dei miei ricordi” mentre la
versione teatrale sarà interpretata dal 18 novembre
nel teatro San Carluccio. Info 0815625298, blog:
sauna-bluangels.spaces.live.com
DEPOT
Depot è sponsor ufficiale del prossimo film della
serie “Sneaker Sex”. Per festeggiare l’uscita del
sesto episodio abbiamo deciso di invitare nel club
di Milano alcuni degli attori della produzione. E da
questo mese Depot Napoli, il club più trasgressivo di
Napoli amplia le sue serate a tema.
Dal mese di novembre ti proponiamo due nuovi
appuntamenti da non perdere assolutamente.
“Masked naked”, un naked anonimo (tutti avranno
un passamontagna) e senza identità, e lo “Sport &
Sneaker party” dedicato a tutti quelli che amano
l’abbigliamento sportivo.
RED MOON
Proprio sotto la sauna Blu Angels da oltre tre anni
è attivo il Red Moon discoteca e cruising, che ogni
sabato sera organizza party per tutti i gusti con sex
box, due dark room, spazio salotto, bar, show con
go-go boys e drag queen. Una volta al mese incontro
ursino con buffet in collaborazione con i simpatici
‘chiattoni’ di www.bearsofnaples.com
PUGLIA
BRINDISI
45ROSSO
Nelle due piccole e accoglienti stanze situate nel
porto di Brindisi si arricchisce l’attività del circolo
Ri-Creativo. Al giovedì ci sarà la serata Arcimboldo,
con una cucina rigorosamente vegetariana, mentre
dal venerdì alla domenica gli appuntamenti saranno
all’insegna della sperimentazione e della tradizione:
oltre alla CenaGay (ogni ultimo venerdì del mese),
assaggi di teatro, pomeriggi tra tè e dolci fatti in
casa, dj set ma anche musica classica. Se vi piace
l’idea di vivere una città osservandola con sguardi
inusuali, il 45ROSSO è il posto adatto. Gli incontri
sono riservati solo ed esclusivamente ai soci e
vengono comunicati attraverso e-mail o messaggi
telefonici. Se desiderate essere inseriti nella nostra
mailing list comunicatecelo, 3480446507 oppure
[email protected]. 45ROSSO è in Via
Filomeno Consiglio 45.
SICILIA
TAORMINA
DARSENA TRAVEL
Il Friendly Club della Darsena Travel vi sta portando in
Sicilia centinaia di presenze europee per festeggiare
insieme il nuovo anno!
Libertà, divertimento, amicizie, incontri emozionanti.
Tutto questo è International Gay Event in Taormina 5
giorni per festeggiare in maniera unica e innovativa
il 2009! Dal 30 Dicembre 2008 al 3 gennaio 2009,
soggiorno in hotel 4 stelle ‘Caesar Palace’ a 552
euro a persona con sistemazione in camera tripla o
quadrupla, 690 euro a persona con sistemazione in
camera doppia.
Il primo gennaio si svolgerà il primo Concorso Mister
Gay Darsena e il vincitore avrà accesso diretto alle
finali di Mister Gay Italia 2009. Iscrivetevi inviando
una e-mail con minimo 3 foto a: friendlyclub@
darsenatravel.com, indicando l’età, il luogo di
nascita e la liberatoria per la privacy. Programma
completo e info 0932957320,
www.darsenatravel.com
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Via Antaz. Central
( MM s-67391224
tel. 02-67847756 l sabato
fax 02 dal lunedì a
Aperto continuato)
(orario0 - 19,30
h. 9,3
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Via S.G-58335692
tel. 06-58390427
fax 06 il lunedì, ì al sabato.
Chiuso dal marted
aperto 0 - 20,00
h. 10,0
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Guida Gay d’Italia
Dove e Cosa
AOSTA
Associazioni
Comitato regionale Arcigay “Articolo 3”,
c/o Espace Populaire, via J. C. Mochet 7,
t. 329/6862948,
http//arcigayaosta.blogspot.com
ASTI
Locali e Disco
Boschetto Bar, v.le Partigiani 34,
t. 0141/352471, 347/5811687.
BARI
Associazioni
Kabum Pride Village, Associazione
Promozione Pari Opportunità, info 348/6104584,
wwww.lefateignoranti.fan-club.it
Locali e Disco
Boulevard Disco Pub, c.so Vittorio Emanuele
40a/42, t. 393/9904951
El Merendero Disco, SS 100 uscita Adelfia,
Rutigliano (BA), www.elmerenderodisco.it
Kabum Event’s, organizzazione one night gay
primo sabato del mese, info 348/6104584,
wwww.kabumeventi.com
Makumba Gay Tribe, c/o Heineken Disco Club,
via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA), one
night gay ogni primo e terzo sabato,
t. 347/3670135, www.gaybari.it
North Wind Disco Pub, via Giannone 18 (zona
Campus), t. 080/5580028, h. 21-4, chiuso lun,
www.nordwinddiscopub.eu.com
Novantagradi, c/o Zenzero, Traversa Colletta
12, info 340/3523807.
Shortbus c/o Gilda, v.le Einaudi 60, 2° e 4°
domenica del mese, www.shortbus.fan-club.it
Saune
Millenium Bath, Via Adriatico 13,
t. 080/5342530
BERGAMO
Locali e Disco
Divina Fashion Bar, b.go S. Caterina 1, h. 19-2,
chiuso dom/lun, www.bardivina.it
Get Up Club, via Bianzana 46, t. 349/5525092,
www.discogetup.com
Mamo’s Bar, via Baschenis 13/a,
t. 035/270014, dalle 17, chiuso lun,
www.mamos.it
Ristoranti
Brodo di Giuggiole, via Colleoni 10, Dalmine
(BG), t. 035/566581, chiuso lun sera e sab pranzo.
La Gatta al Lardo, via Giovanni XXIII 42,
Verdello (BG).
Trattoria Anita, via al Luio 60, t. 035/521830,
Alzano Lombardo(BG), chiuso lun e mar a
pranzo.
Saune
The City Sauna, via della Clementina 8,
t. 035/240418.
Sex Shop
Center Fantasy, Via Manzù 3/d, Curno (BG),
t. 035/614111, www.centerfantasy.it
Altro
Comotti gomme, via Giovanni XXIII 1, Azzano
S. Paolo (BG), t. 035/532110, sconti per i lettori
di “Pride”, [email protected]
Jammin’bar, c/o Orio Centre, v. Portico 59/61,
Orio al Serio (BG), t. 035/318210
BOLOGNA
Associazioni
Arcigay nazionale, via Don Minzoni 18,
t. 051/6493055, www.arcigay.it
AGEDO, c/o Com. Provinc. Arcigay “Il Cassero”
Comitato provinciale Arcigay “Il Cassero”,
v. Don Minzoni 18, t. 051/6494416,
www.cassero.it
Gruppi Sportivi
Bogavolley
Allenamenti mar/gio 22-24 c/o palestra CUSB,
Via del Carpentiere 19, info t. 338/1083693,
www.bogavolley.it , [email protected]
Gruppo Pesce, c/o Piscina Vandelli,
t. 329/4547793, lun. e giov. h. 19.30-20.30
Hotel
I Portici Hotel, via Indipendenza 69,
t. 051/42185, www.iporticihotel.com
Locali e Disco
Bart, via Polese 47/a, t. 051/243998,
www.bartclub.net
Easy Staff, c/o Scuderia, piazza Verdi 2,
cena&drag show dalle 21, disco h. 23-3,
t. 339/6278524, www.gaybologna.com
Ganesh, via Polese 47/c, t. 051/5877771,
h. 19-03.
Movida Club, via S. Felice 6b, t. 051/232507,
h. 17-6.
Red Club, via del Tipografo 2, t. 051/6011241,
www.discoredclub.com
Ristoranti
Trattoria Papa Re, p.za Unità 6, t. 051/356120,
chiuso dom.
Saune
Black Sauna, via del Tipografo 2,
t. 051/6011241, h. 14-2 ven-sab 14-3, chiuso
mar, www.blacksauna.com
Cosmos Sauna, via Boldrini 22, t. 051/255890,
dom-gio h. 12-00.30, ven 12-1, sab 12-2
Steam, via Ferrarese 22/i, t. 051/363953, dalle
14, www.steamsauna.it
Shop
Igor Libreria, via San Petronio Vecchio 3,
t. 051/229/466
La Boutique dell’Eros
Via Polese 32, t. 051/4070551,
www.laboutiquedelleros.it
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BRESSANONE
Ristoranti
Il bar, v. Ponte Aquila 3a
BRINDISI
Hotel
B&B Lune Saracene
Strada Provinciale 28, Ostuni-Francavilla
km 13, S.Michele Salentino, t. 0831/966294
www.lunesaracene.it
Locali e Disco
45 Rosso Circolo Ri-Creativo,
via Filomeno Consiglio 45, t. 348/0446507,
‘Cena Gay’ una volta al mese, su prenotazione.
Altro
Caractère Composizioni Floreali, via dei
Mille 7-2/d
BOLZANO
Locali e Disco
The First disco, winter season c/o Seicomesei,
via Buozzi 3 (vicino fiera), per le serate gay vedi
sito: www.thefirstdisco.it
Saune
Exit sauna wellness, via Visitazione 2 /
Mariaheimweg 2, t. 347/4700645, mar/giov/ven
18-00.30 sab/dom 14-00.30,
www.sauna-exit.it.
CAGLIARI
Hotel
B&B I Gabbiani, l.go Carlo Felice 36,
t. 070/665976, sconti per i lettori di “Pride”,
[email protected]
Locali e Disco
Go Fish, via G.B. Venturi 12/14,
t. 070/45453169, 348/5876314, gio e sab,
www.go-fish.it
Il Fico d’India, lungomare Poetto.
Rainbow Café, via Rossini 16 angolo via Verdi,
t. 347/6078384.
BRESCIA
CATANIA
Hotel
B&B Il Sasso
vicino alla spiaggia gay della rocca
Via Ariosto 13, Manerba del Garda
tel. 339/5742045, www.bebilsasso.it
Locali e Disco
Antico Borgo (dalla Giò), via Borgo Trento 38.
Art Club c/o Centro commerciale Garda 1,
via Mantova 1/a, Desenzano del Garda (BS),
t. 030/9991004, mer-ven (donne) sab 23-5,
www.artclubdisco.com
Bar Aldo’s
Via Zadei 49, t. 333/5967903, h. 8-24,
chiuso lunedì
Big Mama’s, v. Mapella 7, Lonato (BS),
www.bigmamas.it
DayBar, v.le Europa 45 /M, Montichiari (BS),
www.daybar.it
Gaymen bar, c/o sauna Splash (vedi), h. 15-01.
Living Room da Ago, via E. Ferri 31, mar-ven
7.30-1, sab-dom 17-1, t. 030/2310939
Out Limits, via U. Foscolo 2, Paderno
Franciacorta (BS), t. 030/657536, 335/6089210,
ven e sab 22.30-5, www.outlimits.it
Re Desiderio Pub, vicolo Lungo 11,
www.redesiderio.com
Sisì pub, vicolo Duomo 13/A, Desenzano (BS),
t. 030/9140085
Trap, via Castagna 55, t. 340/6857585,
ven-sab, www.trapmad.it
Valliesteeedigei, serate itineranti,
t. 347/1509452, 347/2563585,
www.vallisteeedigei.it
pride
Saune
Splash Club, via Faustinella 1, Desenzano (BS),
t. 030/9142299, www.splashclub.it
Shop/Altro
Lucas Kazan Production (produz. film hard),
v. del Molin 45/f, Desenzano (BS),
t. 333/2017811, www.lucaskazan.com
Hotel
B&B Amenano
Via Bicocca 24, tel. 095/320787,
340/1469774, www.amenano.it,
[email protected]
B&B Crispi Rooms
Via Francesco Crispi 15, 1° piano,
tel/fax 095/532548, www.crispirooms.com
Hotel Villa Romeo, via Platamone 8,
t. 095/534714, www.hotelvillaromeo.it
Locali e Disco
Codice Rosso Cruising bar,
via Conte Ruggero 48, t. 340/9076099,
www.ilcodicerosso.com.
Café Noir, zona porto vicino ex Capannone,
t. 349/2693745, 347/9548021.
Le Capannine, v.le Kennedy 93, Lidi Playa,
Stradella Capannine, t. 349/2693745, one night
venerdì, www.cristinagarofalo.it
Pegaso’s Circus, v.le Kennedy 80, Lidi Playa,
t. 095/7357268, 348/3534116, one night sabato
e prefestivi, www.pegasos.it
Pegaso’s club, v. Canfora 9, t. 349/1732207,
gio-dom
Ristoranti
Neva caffè, p.zza San Francesco 4/5,
t. 095/315545, h. 7-3.
Saune
Terme di Achille, via Tezzano 13,
t. 095/7463543, 333/4305708, mar-dom 14-24,
sab no stop, www.termediachille.com
Sauna Mykonos, via Platamone 20,
t. 095/531355, mar-dom 16-23.
DOVE E COSA
Saune
Florence Baths, via Guelfa
93r, t. 055/216050, www.
florencebaths.it
Altro
Extro, parrucchieri, via Avane
58, Empoli (FI).
FORLI’
Locali e Disco
Exarea Café, viale Gramsci
81, t. 338/5652490, one
night giovedì dalle 21 alle 24,
domenica aperitivo con drag
show dalle 19 alle 22,
www.myspace.com/exarea81
GENOVA
CESENA
Hotel
Villaggio Camping delle Rose, v. Nazionale
Adriatica 29, Gatteo a Mare (FC), t. 0547/86213,
www.villaggiorose.com
COSENZA
Associazioni
Comitato regionale Arcigay “EOS”, c/o Casa
delle Culture, c.so Telesio 29, t. 347/7600480,
[email protected],
[email protected]
Locali e Disco
Disco Elegance, c/o Gipsy Club, v. Alimena 13,
t. 349/7586424, www.discoelegance.tk
Altro
Libreria Domus Universitaria,
C.so Italia 74/84, tel. 0984/36910
CREMONA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “La Rocca”,
via Speciano 4 (presso ARCI), Presidente
t. 338/5015488, Vicepresidente t. 347/2783901,
www.arcigaycremona.it
La Goccia, gay credenti, via De Berenzani 18/c,
t. 0372/471622, 347/4116736.
Locali e Disco
Notte Praga, v.le Po 129 D, t. 0372/410798,
349/3763150, one night sabato h. 23-4,
www.nottepraga.com
Locali e Disco
Aqua Club Bar, (presso la
sauna), mer-dom 21,30-3 .
Virgo Discoclub, via Carzino
11/13r, t. 347/8151451,
www.virgoclub.com
Ristoranti
Osteria Cesira, salita
Salvatore Viale (adiacente Aqua Club)
Saune
Aqua Club, salita Salvatore Viale 15/r,
t. 010/588489, chiuso mar, dom-lun 15-24
GROSSETO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Leonardo
da Vinci”, via Parini 7/e, t. 0564/1911305,
347/0788972,
www.grossetogay.it,
Friendly Maremma,
www. friendlymaremma.it
LAGO DI GARDA
Hotel
Relais san Michele
www.relaissanmichele.it,
[email protected]
LAGO D’ISEO
Hotel
Hotel dell’Angelo
Anche ristorante e pizzeria gay friendly, con
terrazza estiva.
Via Roma 8, Predore (BG) t. 035/938040,
www.hoteldellangelo.com,
[email protected]
FIRENZE
Hotel
Medici Hotel, via de’ Medici 6, t. 055/284818,
www.hotelmedici.it
Gloria & Matilde guest house, via Nazionale
17, t. 055/288147, www.pensionematilde.eu,
www.soggiornogloria.com
Locali e Disco
Fabrik cruising bar, via del Lavoro 19 zona ind.
Fibbiana, Calenzano (FI), t. 349/8906645, dalle
22 mar-dom, www.fabrikfirenze.it
Hard Bar 85, via Guelfa 85/r, t. 055/0948149,
www.bar85.eu
Piccolo Café, borgo Santa Croce 23/r.
Tabasco Disco, p.zza Santa Cecilia 3,
t. 055/213000, www.tabascogay.it
Y.A.G. B@R, via de’ Macci 8r, t. 055/2469022
www.yagbar.com
LEGNANO
Locali e Disco
NeroCaffè, via per Canegrate 18 c/o centro
commerciale Legnano 2000, Confessions@
NeroCaffè one night gay martedì dalle 21.30,
www.myspace.com/confessionsnerocaffe
LUCCA
Locali e Disco
HUB, via Poggio 29, Ponte S. Pietro (LU)
www.hub.fm
MESSINA
Shop
Libreria Hobelix, (friendly) via dei Verdi 21,
t. 090/774046
MILANO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay CIG “Centro
di Iniziativa Gay”, via Bezzecca 3,
t. 02/54122225, lun-ven 15-20; tel. amico lunmar-gio-ven 20-23, mer. 21-23 linea amica trans
t. 02/541222227, www.arcigaymilano.org
AGEDO Associazione Genitori Di Omosessuali,
via Bezzecca 4, t. 02/54122111, giov 14-17.30,
www.agedo.org
ASA Associazione Solidarietà Aids,
via Arena 25, t. 02/58107084,
www.asamilano.org
Gruppo del Guado, cristiani omosessuali, via
Soperga 36, t. 346 3081901, www.gaycristiani.it
Gruppi Sportivi
Gruppo Pesce Milano
Non le solite vasche! Nuoto e nuoto
sincronizzato con il gruppo SyncDifferent,
infoline t. 340/5246398,
www.gruppopesce.org,
[email protected]
Hotel
Hotel Charly, (sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità, no periodi fiera), via Settala 76,
t. 02/2047190, www.hotelcharly.com
Hotel Garda, (sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità, no periodi fiera) via Napo Torriani
21, t. 02/66982626, www.hotelgardamilan.com
B&B Maggiolina, via Edolo 6, t. 392/4994983,
www.bbmaggiolina.it
Locali e Disco
Afterline Club, via Sammartini 25,
t. 345/6936243, chiuso dom, www.afterline.it
K.O.Club, via Resegone 1, t. 339/7798450,
392/3435573, www.koclubmilano.com
Billy, c/o Amnesia, via Gatto ang. Forlanini,
t. 335/8327777, 338/3332783, one night sabato
h. 24, www.billyclub.it
Join the Gap by CIG, c/o Borgo del tempo
perso, via Fabio Massimo 36, one night dom
dalle 20, t. 339/4418441.
Company Club, via Benadir 14, t. 02/2829481
chiuso lun, www.companyclub.org.
Cruising Canyon, via Paisiello 4, aperto 24 ore
tutti i giorni, www.cruisingcanyon.com
Depot cruising bar, via dei Valtorta 19,
t. 02/2892920, tutti i giorni,
www.depotmilano.com
Flexo, via Oropa 3, t. 02/26826709, lun-sab
dalle 21, dom dalle 15, www.flexoclub.it
Garofano verde, via Monte Velino 24,
t. 02/55199484, tutti i giorni 5-2.
Gasoline, via Bonnet 11, gio-ven-sab,
www.discogasoline.it.
H.D., via Caruso ang. via Tajani, t. 02/718990,
lun-mar-ven-sab.
Illumined cruising, via Napo Torriani 12,
t. 02/66985060, aperto 24 ore tutti i giorni,
www.club-illumined.com
Kickoff, c/o Black Hole, via Cena 1, one night
venerdì.
King, via Derna 19, t. 346/1472861, chiuso mar,
www.kingmilano.com
Kitsch, c/o discoteca Codice a Barre, via
Alzaia Naviglio Grande 98, t. 389/7822475,
320/3094664, one night ven,
www.struzzoradioattivo.it.
Le Maschere, via Maiocchi 12 t. 02/20240176,
339/5621382, h. 10.30-2.
Nelly Café, v.le Regina Giovanna 25,
t. 02/20480342, 392/0960765,
[email protected]
Next Groove Café, via Sammartini 23,
t. 348/7444957, h. 10-2.
79
Nuova Idea, www.lanuovaidea.com
Ondanomala, via Lampugnano 109,
t. 393/3360025, one night gio serata “Blend”,
one night ven serata “Ibiza”,
www.ondanomala.tv
One way disco & cruising bar, via F.
Cavallotti 204, Sesto S. Giovanni (MI),
t. 02/2421341, 348/7424824, gio-ven cruising
dalle 21, sabato discoteca, www.oneway.it
Papé Satan, c/o Divina, v. Molino delle Armi
32, one night dom dalle 24, t. 347/929270360
Rhabar, alzaia Naviglio Grande 150, mer-dom
19-2, www.rhabar.it.
Strass Bar Restaurant & Disco, c/o Karma
Diamond, via Fabio Massimo 36,
t. 340/7150082, secondo e ultimo giovedì del
mese, h. 21.30
T-bear discoclub, via Breda 158,
t. 02/27005565, 346/7505875,
www.t-bearmilano.it
That’s all, c/o RollingStone, c.so XXII marzo 32,
one night ven, t. 339/3632056, 349/1077832,
388/7556380, www.thats-all.com
Tuais, c/o Café Atlantique, viale Umbria 42,
one night ven, t. 329/2527169, 347/0110885,
338/6505513, www.tuais.it
X Club, via Sammartini 23, t. 02/67070683,
328/7022099, wwwxclubmilano.com
Ristoranti
Al Grigliaro, via Archimede 43, t. 02/747142,
02/7385628, chiuso lun. e gio. a mezzogiorno.
Cavallini, v. Mauro Macchi 2, t. 02/6693174.
Bar Incontro
c/o Centro commerciale Incontro,
via A. Moro 93 (San Donato Milanese),
t. 340/3138290, [email protected]
Saune
Alexander’s Club Sauna, via Pindaro 23, t.
02/2550220, tutti i giorni h. 13-1,
www.alexandersauna.net.
Magic Sauna, via Maiocchi 8 (4°piano),
t. 02/29406182, h. 10.30-24, chiuso martedì.
Metrò Milano Centrale, via Schiapparelli 1,
t. 02/66719089, h. 12-2,
www.metroclub.it
Metrò Milano Cimiano, via Oropa 3,
t. 02/28510528, mer-gio 14-21, ven-sab dalle 14,
dom e festivi dalle 13, www.metroclub.it
Royal Hammam, via Plezzo 16, aperta tutti i
giorni, www.royalhammam.com.
Terme di Milano, via Varese 4.
Thermas, via Bezzecca 9 , t. 02/5450355, dommer 12-00 gio 12-01, ven ”Zen night” 21-01,
sab 12-02, no tessera, www.thermasclub.com.
Sex Shop
Bushido Sex Shop, via Andrea Doria 48/a,
t. 02/6706420, lun 14.30-19.30, mar-sab 9.30
- 19.30.
Studio Know How Entertainment,
via Antonio da Recanate 7, t. 02/67391224,
lun-sab 9.30-19.30.
Shop
Arconati 9, arte e cornici, via Arconati 9,
t. 02/54100035, 338/7246028,
[email protected]
CanCan, fiori e franceserie, via del Bollo 2,
t. 02/80502683
Imbarcogay Viaggi, via Fiamma 31,
t. 02/36504844, www.imbarcogay.it
La Milanottica, via Vitruvio 43, t. 02/6693723.
Libreria Babele Galleria, v. S. Nicolao 10,
t. 02/36561149, www.libreriababele.it
Pier pour hom, libri, moda e oggettistica,
viale Gorizia 14, t. 02/89075230,
www.pierpourhom.it
novembre 08
pride
80
DOVE E COSA
Officina Hard Ninozari shop in shop c/o
Libreria Babele, laboratorio via Salutati 15, t.
347/0640427, www.ninozari.it
Altro
Gay.tv, tv satellitare, www.gay.tv
Il Dito e la Luna, edizioni lesbiche, gay e
transgender, www.ilditoelaluna.com
L’altro martedì, Radio popolare FM 107.6, mar
dalle 22.40 alle 23.30 anche in streaming,
www.radiopopolare.it
Massaggi terapeutici
Rilassanti, curativi, antistress, shiatsu,
watsu e sportivi, via Sammartini 47,
t. 347/2364970, www.ilmassaggiatore.eu
MODENA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Matthew
Shepard”, via IV Novembre 40/a,
t. 348/7669298, www.arcigaymodena.org
Locali e Disco
Frozen, v. Contrada 346, ogni martedì h.21-2
Fusion Clubkfe, v. Donzi 8, ogni giovedì h. 18-1
NAPOLI
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Antinoo”,
vico san Geronimo 17, lun-ven 17-21, t./fax
081/5528815, www.arcigaynapoli.org.
Ponti Sospesi, gay credenti,
www.gruppopontisospesi.eu
Hotel
Casa vacanze
“La Casa dei Gigli”
Via Tribunali 339, t. 320/0123663
[email protected]
Dolce Riposo B&B
Vicoletto Giganti 55/A, t. 081/2110040,
347/3609058 www.bebdolceriposo.it,
[email protected]
Bed & Breakfast DomusGemi
Via Tribunali 309, t. 081/447189,
338/6738290 www.domusgemi.it,
[email protected]
Dolce sonno Morelli, via Domenico Morelli
49, t. 081/2452291, 338/3576314.
Locali e Disco
Freelovers Evolution c/o Antica Birreria, viale
Kennedy (dentro Edenlandia), t. 338/3334769,
one night giovedì, www.freelovers.it
Macho Lato, disco-cruising-lounge club,
v. Abate Minichini 62, t. 320/1994834,
328/3093182, 081/7803062, lun-dom dalle 22,
www.macholato.it
Redmoon Disco, Centro direzionale Isola A/7
(via Taddeo da Sessa-C.so Meridionale),
t. 349/5943306, giovedì serata’bear’ con
www.bearsofnaples.it.
Sputnik, mini cruising, via Santa Teresa degli
Scalzi 154 bis, t. 081/19813222, dom-ven 16-2,
sab 16-8, www.sputnikclub.it
SudTerranea, disco pub, vico Primo Quercia 3,
t. 349/6748557, one night domenica,
www.myspace.com/sudterraneaclub
Fairy Club, p.zza Porta Nuova 8,
t. 349/6748557, one night venerdì.
Depot, via della Veterinaria 72, t. 081/7809578,
mar-dom dalle 22, www.depotnapoli.com
Saune
Blu Angel Sauna, Centro direzionale Isola A/7
pride
novembre 08
(via Taddeo da Sessa-C.so Meridionale), tutti i
giorni 14-22, t. 081/5625298.
Altro
Freelovers Group, organizzazione serate:
giovedì vedi ‘Locali e Disco’, sabato serate
itineranti.
Suerte Group, organizzazione serate,
t. 349/6748557,
www.myspace.com/suertegroup
Napoligaypress, gaynewsblog a Napoli e in
Campania, www.napoligaypress.it
NOVARA
Locali e Disco
B-Bar, via Bottelli 10, Arona (NO), friendly,
chiuso lun.
OSTUNI
Hotel
Pietrefitte B&B, contrada Pascarosa SP14
Ostuni/Martina Franca, t. 0831/330778,
348/0446507, 320/6508874,
www.pietrefitte.com
Altro
RAVENNA
Associazione Stanze al Genio
Casa-museo con esposizione permanente di
mattonelle antiche e collezionismo vario
Via Garibaldi 11, t. 340/0971561
PARMA
Locali e Disco
Curva dei baci via Piantonia 62 (Fornovo),
t. 393/3308927, one night gio,
www.myspace.com/kellylablonde
Disco Andromeda, via Gramsci 5, Soragna
(PR), sab e prefestivi dalle 22, t. 0524/597204.
Extreme, via Montesporno 16/a,
t. 348/7249394, mer-dom.
Sogood, via Montesporno 16/b,
t. 349/5567247, 3475022865, one night sab.
PERUGIA
Shop
Castro Market, info e ordini: t. 800/993305, da
cell. 075/8583526, h. 9,30-19 lun-ven,
www.castromarket.it
PESARO URBINO
PADOVA
Locali e Disco
Anima bar, via Vicenza 15, h. 21-2, chiuso mar.
Bertelli’s, Porta Portello, h. 19-2.
Dancing queen, c/o Flexo.
Flexo Multiclub, via Turazza 19, int. 3,
t. 049/8074707, 339/7379579, mer-dom, festivi
e prefestivi dalle 22, www.flexoclub.it
Hot Dog, v. Turazza 19, scala A, dalle 21, sab e
dom dalle 15, t. 338/6665207
Officina cruising, via A. Volta 1/7, Limena
(PD), t. 338/8721747, gio-dom 22-3,
www.clubofficina.com
Perché no? Café, via Manzoni 4,
t. 049/687775, www.xcheno.it
Pixelle @ Flexo, t. 346/5774101
Slam bar, via Oma 58, Casale di Scodosia (PD).
The Block, v. A.Volta 1/7, Limena (PD);
t. 333/90604343, www.block.it
Tiratardi Pub, via Palermo 20.
Vanity Italy @ Flexo club, t. 349/0618726,
www.clubvanity.it
Ristoranti
Hosteria Padovanino, via S. Chiara 1.
Saune
Chill Out, via Jacopo Avanzo 47,
t. 049/603888, tutti i giorni h. 14-24,
www.chilloutsauna.com
Metrò Club, via Turazza 19, t. 049/8075828,
h. 14-2, www.metroclub.it
Altro
Agenzia Gay, ag. matrimoniale e relazionale,
t. 049/8792173, 349/0893495,
www.leileiluilui.it.it
Tanti Lati latitanti, Radio Gamma 5 MHz 94,0,
lun. dalle 19.30 alle 21.30, t. (in diretta)
049/700700, 049/700838, anche in streaming,
www.radiogammacinque.it
PALERMO
Shop
AltroQuando libreria, via Vitt. Emanuele 143,
t. 091/6114732, www.altroquando.org
Locali e Disco
Exit Bar, p.za S. Francesco di Paola 40,
t. 091/6111990, 348/7814698, h. 21-3 chiuso
mar, www.exitdrinks.com
I grilli bar, largo Cavalieri di Malta 11.
Malox, piazzetta della Canna 8/9,
t. 091/6124712.
Sex Shop
Sexy Moon, via Nazionale Adriatica 21/23,
Gabicce Mare (PU), t./fax 0541/953608.
PESCARA
Locali e Disco
Phoenix, via Caravaggio 109, t. 085/73689,
338/5252134, mer-dom.
PIACENZA
Locali e Disco
Chikos, discoclub c/o ex Ice disco,
v. Aguzzafame 87, t. 0523/498699,
335/6089210, sab 22.30-5, www.outlimits.it
PISA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Pride!”,
via San Lorenzo 38, t. 050/555 618,
www.arcigaypisa.it
Locali e Disco
Bar Colors, via Mossotti 10, t. 050/500248,
www.colors.fm
Saune
Siesta Club 77, via Porta a Mare 25/27,
t. 050/2200146
Altro
Gay.it S.p.A., via Ravizza 22/F, www.gay.it
Out Travel, t. 800/131011, 050/3155555,
www.outtravel.it
PISTOIA
Hotel
Mulino del Gabbione, via del Mulino 3/5
(Baggio), t. 0573/46724,
www.mulinodelgabbione.it
PORDENONE
Locali e Disco
Heaven Club via Friuli 16, Fontanafredda (PD),
t. 0434/999828.
Ristoranti
Blu Bar, v.le Da Verrazzano 30, t. 333/2420334
chiuso lun, estate sempre aperto.
Art Livingston café/ristopub, v. Marabina 239,
Lido di Dante (RA), dalle 9 all’alba
Hotel
Zeus, via Vivaldi 66, Lido di Classe (RA),
t. 0544/939172, www.zeushotel.it
Locali e Disco
Calipsho, bar gelateria, via M. Polo 22, Lido di
Classe (RA), t. 0544/939234.
Sex Shop
Cactus Sex Shop, v.le da Verrazzano 24, Lido
di Classe (RA), t. 0544/948207,
www.sexycactus.com
Altro
M’ama mi ama, ag. matrimoniale e relazionale,
c.so Mazzini 195/9 int. 1, Faenza (RA),
t. 328/3377255, 346/8220310,
www.mamamiama.it
REGGIO EMILIA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay Arcilesbica
“Giòconda”, via Emilia all’Ospizio 102,
t. 0522/332372, www.arcigayreggioemilia.org
Locali e Disco
Il Castello del Vescovo, p.zza Castello 6,
Arceto di Scandiano (RE), one night dom h. 22.
Planet Cafè, via G. Da Castello 13/d, one night
mar.
RIMINI
Hotel
B&B Casa Madana, via Giumbo 26/a,
www.casamadana.com
Locali e Disco
Classic Club, discoteca, via Feleto 11,
t. 0541/7311134, www.clubclassic.net
Fuera, p.le Gondar 1, Bellariva (RI),
t. 338/4655512, tutti i giorni dalle 21, martedì
drag queen show, www.fuera.it
ROMA
Associazioni
Circolo di Cultura Omosessuale Mario
Mieli, via Efeso 2a, t. 06/5413985,
www.mariomieli.org
Comitato provinciale Arcigay “Gruppo
ORA”, via Goito 35/B,
t. 06/64501102, mar Gruppo Giovani, gio
Welcome Group, ven Cineforum,
www.arcigayroma.it
Gay Help Line, 800 713 713, numero verde
gratuito anche da cellulare, consulenza
legale, psicologica, medica; info su locali ed
associazioni glbt, www.gayhelpline.it
Associazione glbtpower, l.go S. E. Pelletier
28/29, www.glbtpower.it
R.E.F.O. rete evangelica fede e omosessualità,
c/o chiesa valdese di piazza Cavour, www.refo.it
Hotel
Ares rooms
Via Domenichino 7, scala A (5° piano),
t. 06/4744525, 340/2781248,
www.aresrooms.com,
[email protected]
RAGUSA
Altro
Darsena Travel, agenzia viaggi e servizi
turistici e ‘Friendly Club’, via E. Giunta 72,
Pozzallo (RG), t. 0932/957320,
www.darsenatravel.com
B&B Gaspare
Via Balilla 16, t. 328/8333486,
328/3631863, www.bbgaspare.com,
[email protected]
81
novembre 08
pride
82
DOVE E COSA
B&B Gayopen
Via dello Statuto 44/18, t. 06/4820013,
www.gayopen.com, [email protected]
Hotel Derby, v. Vigna Pozzi 7, t. 06/5136978,
www.hotelderby.it
B&B Frutta e Verdura, via Vibio Sequestre 20,
t. 347/2446721, www.fruttaeverdura.roma.it
Locali e Disco
Alibi, via Monte Testaccio 39/44,
t. 06/5743448, mer-sab.
Amigdala, c/o Atlantide, v. Lucani 22/b,
t. 392/0929671, www.myspace.com/amigdala
Coming Out Pub, via S. Giovanni in Laterano 8,
t. 06/7009871, www.comingout.it
Frequency, via Enea 34, t. 340/6939719, ven e
dom dalle 15, www.thefrequency.it
Frutta e Verdura, c/o Studio 69, via Monte
Testaccio 94, t. 347/8797063, after hour dom e
festivi dalle 4.30.
Garbo, vicolo Santa Margherita 1a (Trastevere),
t. 06/5812766, chiuso lunedì
Hangar Disco Bar, via in Selci 69,
t. 06/48813971, chiuso mar,
www.hangaronline.it
Icecream Bears, dolci artigianali,
via S. Giovanni in Laterano 120, t. 06/97997028
www.myspace.com/icecreambears
Il Diavolo Dentro, l.go Itri 23/24,
t. 347/7285891, www.ildiavolodentro.com
K Men’s Club, v. Amato Amati 6/8,
t. 06/21701268, 349/5876731, h. 22.30-4,
chiuso lun.
Max’s Bar video, via Achille Grandi 7/a,
t. 06/70301599, lun, gio, ven, dom,
www.maxsbar.net
My bar, via S. Giovanni in Laterano 12,
t. 06/7004425, h. 9-2,
www.anfiteatro-mybar.com
Muccassassina, c/o Qube, via di Portonaccio
212, one night ven, www.muccassassina.com
Skyline Bar, via Pontremoli 36, t. 06/7009431,
22.30-3, ven-sab 22.30-4, dom 17-3,
www.skylineclub.it
Ristoranti
Ristorante Cinese Città in Fiore,
via Cavour 273, t. 06/4824874
Taverna Edoardo II, vicolo Margana 14,
t. 06/69942419, chiuso martedì,
www.edoardosecondo.com
Ristorante Il viaggio
Via Isonzo 14, t. 06/97997043
Chiuso sabato a pranzo, domenica solo
feste private/eventi. Wi-fi, gay friendly.
Ticket, carte credito accettati.
www.ristoranteilviaggio.it
Saune
Apollion Sauna, via Mecenate 59/a,
t. 06/4825389, tutti i giorni h. 14-23,
www.apollionsauna.com
Europa Multiclub, via Aureliana 40,
t. 06/4823650, www.gaysaune.it.
Mediterraneo Sauna, via Pasquale Villari 3, t.
06/77205934, tutti i giorni ore 13-24,
www.saunamediterraneo.it
Rio’s Sauna Club, via dei Colli Albani 10,
t. 06/78147828, www.riossauna.it.
Terme di Roma, via Persio 4, t. 06/7184378.
Sex Shop
Studio Know How, via S. Gallicano 13
(Trastevere), t. 06/58335692, fax 06/58390427,
mar-sab 10-20
Box Sex Store, v. delle Mimose 65/67,
t. 06/2312679
pride
novembre 08
Shop
Edizioni Libreria Croce, via Noto 23,
t. 06/4746780, www.edizionicroce.com.
François Boutique, via del Boschetto 3,
t. 06/485743.
Hydra 2, clothing and accesories,
via Urbana 139, t. 06/48907773, h. 11-20,
www.myspace.com/hydra2
Imbarcogay, agenzia viaggi, v. L. Vanvitelli 33,
t. 06/5743912, www.imbarcogay.it
Internet Café, via Cavour 213, orario 9-1.
Libreria Babele, via dei Banchi Vecchi 116,
t. 06/6876628,
www.libreriababeleroma.it
Altro
Siti Web - Designer
Gay web agency realizza siti di ogni tipo:
gay, lesbo, hard, community.
www.sitiweb-designer.com
ROVIGO
Locali e Disco
4Uonly, via dell’Artigianato 46, Stienta, dalle
21, t. 349/8767091, www.4uonly.it
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Turismo
Alternative Holidays/Man Around Italia,
viaggi gay, largo La Spezia 6, San Benedetto del
Tronto(AP), t. 800688606,
www.alternativeholidays.it
SASSARI
Associazioni
MOS Movimento Omosessuale Sardo,
via Rockfeller 16/C, t. 079/219024,
www.movimentomosessualesardo.org
SENIGALLIA
Locali e Disco
Pensiero Stupendo, strada della Bruciata,
t. 347/0779266, 347/4758758, ven-sab e
prefestivi h. 23-4,
www.pensierostupendo.net
Saune
Velluto, S.S. Adriatica Sud 184, Marzocca (AN),
gio-ven 17-1, sab 15-4, dom 15-1,
www.saunavelluto.it
SIENA
Locali e Disco
Il Cambio, via di Pantaneto 48.
SIRACUSA
Locali e Disco
Libreria Caffetteria Biblios Café, via del
Consiglio Regionale 11, t. 093/121491
TAORMINA
Hotel
Isoco Guest House, via Salita Branco 2.
Locali e Disco
Shatulle Bar, p.za Palladini 4, t. 0942/626175
TARANTO
Locali e Disco
Cocomero’s, viale Jonio 160, S.Vito (TA),
www.castgay.fan-club.it
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DOVE E COSA
TERNI
Locali e Disco
Camaleonte 88, Vicolo del Serpente 88,
t. 0744/426431
TORINO
Associazioni
Circolo culturale glbt “Maurice”,
via della Basilica 3, t. 011/5211116, linea amica
ConTatto t. 011/4364066, lun-ven 19-21,
sab 15-17, www.mauriceglbt.org
Fondazione Sandro Penna, v. Santa Chiara 1,
t. 011/5212033, www.fondazionesandropenna.it
Hotel
Napoleon, via XX settembre 5, t. 011/5613223,
www.hotelnapoleontorino.it
Locali e Disco
Caffè Leri, c.so Vittorio Emanuele II 64,
t. 011/543075, chiuso lun, www.caffeleri.it
Extreme, via San Massimo 31,
www.myspace.com/extremecafe
Il Male Pub, via Lombardore 10 , t. 011/284617,
h. 21-3, chiuso lun e mar.
La Bottega dei Segreti, via Monterosa 125,
t. 328/1032693, lun-mar-mer, h. 22-1.30.
Les Folies Scandal, c/o Fabrik,
Strada Mongina 9, Moncalieri (TO),
t. 347/5811687, www.lesfoliescandal.it
Metropolis, via Principessa Clotilde 82,
t. 011/484116, one night al sabato.
Queever, c/o Le Beach, Murazzi del Po lato
sinistro, one night dom dalle 19.30,
www.queever.it
Shortbus libreria-cocktail café culturale,
v. Gaudenzio Ferrari 5/I, t. 011/2763987, lun-mar
h. 12-19, mer-dom h. 12-1, www.shortbuscafe.it
XXX Cruising bar, via Messina 5/d,
t. 011/284263, naked party mar h. 20-2 e sab
h. 22-6, www.011saunaclub.it
Zi’ Barba Ristovineria via Pellico 13/e,
t. 011/658391, h. 18-2, www.zibarba.com
Saune
011 Sauna, v. Messina 5/d, t. 011/284263,
lun-ven h. 14-2, sab h. 14-06, dom e fest. h. 14-1,
www.011saunaclub.it
Garageclub, c.so Stati Uniti 35,
t. 347/7550630, 346/3006612, tutti i giorni, h.
14 -1, www.garageclub.it
Altro
Il Delfino club, agenzia relazionale per gay e
lesbiche (su appuntamento), v. XX Settembre 37,
Collegno (TO), t. 340/8789989,
www.agenziaildelfino.com
TORRE DEL LAGO
Associazioni
Friendly Versilia www.friendlyversilia.it
Hotel
B&B Caffeletti, via Pardini 34/c,
t. 347/1964685.
B&B Fate e folletti
via Garibaldi 33, t. 0584/350546,
339/5894702, www.fateefolletti.com
B&B Freedom B&B, v. Fabio Filzi 53, Viareggio
(LU), t. 0584/387084, www.freedombandb.com
B&B Las Dunas, via Alfano 20/b,
t. 348/9173963.
Camere con bagno privato
affittasi a Camaiore (Versilia-Alpi Apuane),
300 euro a settimana tutto l’anno,
t. 339/2279716, [email protected]
Locali e Disco
Bocachica, v.le Europa 1, t. 0584/350976.
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Frau Disco, v.le Europa, t. 0584/342282,
www.fraumarleen.com
Adagio, v.le Europa 9, t. 392/9232446, h. 12notte.
Mama Beach, v.le Europa a 100 m. dal Mama
Mia, www.mamabeach.it
Mama Mia, v.le Europa 5, t. 389/6262642,
www.mamamia.tv
Priscilla bar tabacchi (Pride in distribuzione),
v.le Europa, aperto tutto l’anno, t. 0584/341804,
www.priscillacaffe.it
Ristoranti
La baracchina, v.le Europa, t. 0584/350553
TREVISO
Associazioni
Circolo gaylesbico Queerquilia, via Pisa 13
c/o Rifondazione Comunista, www.queerquilia.it
Locali e Disco
Hostaria Vecchia Malvasia, via Trevisi 29,
t. 0422/547819, chiuso lun.
Gold, via L. da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV), t.
334/3165316, one night sabato, www.discogold.it
Saune
Hobby One Club, v. L.da Vinci 4, Godega S.
Urbano (TV), chiuso lun, t. 0438/388256,
www.hobbyone.it
TRIESTE
Ristoranti
Locanda Maga, via del Pane 2, h. 12-15 e
19.30-00.30.
(VE), t. 041/5384299, h.14-2, dom. e festivi 13-2.
www.metroclub.it
Altro
Erre studio’s, parrucchieri, Rampa Cavalcavia
17, Mestre (VE), t. 041/5314679, mar-sab 9-18,
no prenotazione.
VERONA
Hotel
B&B Casal dei Pazzi, t. 045/597249,
347/8149538.
Locali e Disco
Luclà bar, v.Bentegodi ang. C.so Porta Nuova
Romeo’s Disco Bar, via Giolfino 12,
t. 335/7713380, ven-sab-dom disco h. 23,
www.romeosclub.it
Skylight, via Fontanella 28, S. Bonifacio (VR),
t. 045/7612587, 338/2390848, 347/4200010,
www.skylightdisco.com
Ristoranti
Al Bracere, via Adigetto 6/a, t. 045/597249.
Saune
The City Sauna, via Giolfino 12, t. 045/520009.
Shop
Opera Prima, via Pascoli 25, Affi (VR).
Estero
FRANCIA - LES 2 ALPES
Locali e Disco
Pabitele, v. Fiume 13, one night merc h. 21.30.
Saune
Le Club, 1 rue Tête Moute le Cabourg B, tutti i
giorni/tous les jours h. 14-2,
t. +33 (0)6 14632819
VARAZZE
GERMANIA - BERLINO
UDINE
Locali e Disco
Agorà 943, via Campana 51, h. 17.30-4, chiuso
mar, one night gay venerdì, t. 348/3038775,
http://it.netlog.com/agora943
VARESE
Hotel
B&B GiEt, via Taormina 26, Busto Arsizio (VA),
328/1375598, fax 0331/322759, www.bebgiet.it
Locali e Disco
Zsa Zsa, via Orrigoni 7, info/liste
t. 349/1734234, 346/2211545, www.zsazsa.it
Saune
Flug 3343 sauna, via Paradisera 58, Gallarate
(VA), t. 0331/245959, 335/8190705
www.newflug.org
VENEZIA
Hotel
B&B Fujiyama
Solo camere per non fumatori
Calle Lunga San Barnaba 2727A, Dorsoduro
tel. (+39)041/7241042, fax
(+39)041/2771969,
www.bedandbreakfast-fujiyama.it
Locali e Disco
Porto de Mar cruising bar, via delle Macchine
41/43, Marghera (VE), t. 346/2113085,
www.portodemar.com.
Ristoranti
Al Salice, via Salezzo 10, Ceggia (VE),
t. 0421/323143, chiuso mer e sab a mezzogiorno.
S. Marco, Piscina Frezzeria 1659/b,
t. 041/2960664.
Saune
Metrò Venezia, via Cappuccina 82, Mestre
Hotel
Art Hotel Connection, Fuggerstraße 33,
Berlino, t. +49 (30) 2102188,
www.arthotel-connection.de
SAN MARINO
Associazioni
LGBT San Marino Associazione Culturale,
via Francesco Flora 12, Domagnano,
t. 333/7776144 (Segretario),
www.lgbtsanmarino.splinder.com
SPAGNA - BARCELLONA
Hotel
Affittacamere Riccardo
via Aribau angolo via Aragò,
t. 0034/656898348, [email protected]
Guesthouse
camere doppie o singole in elegante
appartamento in centro , vicinissimo alle
Ramblas ed alla zona gay
[email protected],
www. guesthousebcn.com
SPAGNA - GRAN CANARIA
Hotel
Pasiòn Tropical, c/o Las Adelfas 6, Playa des
Inglés, San Agustìn, t. 0034/928770131, www.
pasion-tropical.com
B&B Gran Canaria
Playa des Inglés vicinissimo al CC Yumbo
[email protected]
www.grancanariabedandbreakfast.com
SVIZZERA - LOCARNO
Locali e Disco
Max Way Bar, via B. Rusca 34,
t. 0041/91/7512936, chiuso dom,
www.maxwaybar.ch
DOVE E COSA
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SVIZZERA - LUGANO
Associazioni
Collegati, collettivo gay & lesbico Ticino, t.
0041(0)765356603 (attivo prima di ogni evento),
www.collegati.ch
Imbarco Immediato, associazione
gaylesbica Ticino, via Colombi 1, Bellinzona,
0041(0)797800666,
www.imbarcoimmediato.ch
Locali e Disco
D. Loft, via Maraini 34, t. 0041/91/9803450,
www.dloft.com
Saune
Gothic, vicolo Vecchio 3, (Massagno), t. 0041/
91/9675051, h. lun-gio h.15-24, ven h. 15-1, sab
e prefestivi h. 14-1, dom h. 14-24
www.gothicsauna.ch
Hotel
Lugano guesthouse, via Tesserete 7,
(Massagno), vicino alla Gothic sauna dove vi
sarà consegnata la chiave, t. 0041/91/9676077,
http://homepage.hispeed.ch/luga_guesthouse
Abbonatevi a Pride!
[email protected]
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