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PATTY PRAVO IMMIGRATI GAY FACEBOOK MANIA
Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996 IL MENSILE GAY ITALIANO Copia gratuita ( € 2,5 in edicola e libreria) n.113 NOVEMBRE 2008 PATTY PRAVO IMMIGRATI GAY FACEBOOK MANIA 2 pride novembre 08 3 Pride210x293.indd 1 20.10.2008 novembre 08 17:22:12 pride 113 4 Novembre 2008 Foto in copertina di Domenico Tattoli (www.domenicotattoli.com) 7 11 12 15 16 Carmine Urciuoli Massimo Basili Carmine Urciuoli Antonio Malvezzi Platinette 20 26 31 34 36 39 42 46 Mario Cervio Gualersi Vincenzo Patanè Marco Albertini Stefano Bolognini Andrea Pini Francesco Belais 48 50 53 Giovanbattista Brambilla 56 Pigi Mazzoli Carmine Urciuoli Francesco Gnerre Vincenzo Patanè Francesco Belais Roberto Cangioli 58 60 62 64 66 68 78 Amori migranti L’omofobo della strada Facebookmania Attenti ai vampiri Da bambola a bambola Cronaca Italia Cronaca estero Angeli e non solo Le sfide di un attore A casa nel mondo La biblioteca di Ganimede Memorie trans Pornostar nascente Men in the Alps French connection Memoranda Zig Zag Internet Libri Cinema Vita notturna Musica Metropoli Dove e cosa Edito da Associazione culturale GLBT > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Gianni Rossi Barilli Coordinamento grafico_Paolo Colonna > Segreteria di redazione_Marco Albertini. Stampato da Emmek Editore Srl di Fino Mornasco (CO). ‚Redazione_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844 apertura lun/ven ore 15/20 o su appuntamento > email: [email protected] Abbonamento annuale 65 euro_semestrale 35 euro > in francobolli o assegno circolare intestato a Associazione GLBT Segreteria di redazione > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] Pubblicità Pride > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] > Frank Semenzi 335 6133417 Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected] u pride novembre 08 La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5 gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date. 5 novembre 08 pride 6 pride novembre 08 cultura+attualità 7 Le mille differenti problematiche delle persone glbt emigrate in Italia da tutto il mondo cominciano a uscire dall’ombra. E le associazioni si impegnano sempre di più in iniziative di supporto, coinvolgendo in qualche caso anche le istituzioni. Amori migranti Carmine Urciuoli [email protected] Quando parli con loro e conosci la storia che ciascuno è felice di narrarti, diverse nazionalità e provenienza. Il caso ha voluto che la sua vita si annohai per un attimo l’impressione di calarti in un romanzo. Racconti sempre dasse a quella di una ragazza dell’Ecuador. Nate a migliaia di chilometri di diversi che parlano di arrivi e di partenze, di ricongiungimenti e di lonta- distanza si sono ritrovate nella periferia di una grande città. “Avere una nanze, di pianeti diversi che si incontrano. C’è l’adolescente con la pelle compagna accanto è importante per riuscire ad affrontare la solitudine scurissima ed il corpo slanciato degli zulu che parla in un (nostro) dialetto che vive una donna immigrata. In queste situazioni l’associazionismo è fondamentale”, afferma G. “Per la stretto e chi invece è arrivato da gioia di esserci trovate siamo anche pochi mesi e, tra i tanti ostacoli Kamal, il ragazzo del Marocco “adottato” da Arcigay andate davanti ad una chiesa con cui dovrà far fronte, ha il problema venti amici giurando davanti a Dio di imparare la lingua difficile che che non ci lasceremo mai”. parliamo noi. Ma spesso ci si sente soli anche tra Storie di amore ma anche di le pareti domestiche, con la famiglia violenza, persone che fuggono da di origine. È spesso difficile, per uno dei paesi in cui l’omosessualità i ragazzi che sono cresciuti qui, è considerata un crimine grave, e coloro che hanno ottenuto la riadattarsi alla cultura dei familiari. cittadinanza dopo anni di sacrifici “Quando tornavo a casa dalla e burocrazia. E sono due volte scuola o dal posto in cui ero stato stranieri, non italiani e non etecon gli amici era come se tornassi rosessuali, non “normali” per una in Marocco, con loro che pregavano cultura già ostile a chi è nato qui continuamente e osservavano tutti ma che per qualcuno può assumere i precetti religiosi. E quella mussulcontorni drammatici. mana è una religione tosta!”, ci dice Come è accaduto a R., di 26 anni, Kamal, nato a Marrakech nell’89. albanese. I suoi familiari hanno “Ad un certo punto dici, cavolo ma iniziato a picchiarlo quando hanno io mi sento italiano, e sono in un scoperto che è gay. Ha sporto paese libero, perché devo repridenuncia alla polizia ed ora non ha mermi così? Avevo bisogno di amici più rapporti con i suoi. In casi come con cui parlare, anche della mia questo è grande il rischio di cadere omosessualità. Sono scappato di nella solitudine, altro grande procasa”, e da quel momento è iniziato blema che affligge un immigrato. un periodo duro, con momenti di “Ti ritrovi in un posto dove non fughe e depressioni. conosci nessuno, non sai parlare la I compagni di classe lo prendevano lingua e quando vorresti davvero in giro per i gesti effeminati, quando aprirti a qualcuno non puoi dire non era per l’origine straniera, nelche sei lesbica, che a te piacciono l’inerzia colpevole degli insegnanti, le donne”. A M., 36enne di origini impassibili (o incapaci) anche di russe, si arrossano i grandi occhi fronte ai casi di bullismo di cui neri quando ci parla. “La solitudine è stato oggetto. Finché i servizi è terribile. Trovai una donna, si sociali lo hanno messo in comunità. ubriacava e mi picchiava, ma nonoDove si è diplomato ma da cui è stante questo non potevo lasciarla, stato “allontanato” al ritorno dal avevo paura della solitudine”. gay pride. E allora, maggiorenne, è Ha invece trovato la forza di sorridere G., una donna peruviana di 41 stato “adottato” dall’Arcigay di Piacenza che ha attivato attorno a lui una anni. Arrivata a Roma da sola, senza conoscere la lingua, ha lavorato per forte rete di solidarietà. Ospitato da un socio del comitato, e assistito sette anni come badante per una anziana signora. Le si legò così tanto, dai servizi sociali, ora Kamal, che parla perfettamente arabo e italiano, ricambiata, che quando questa storia finì subì un dolore fortissimo. Per ha ottimi propositi. “Vorrei lavorare”, ci spiega, “ad un mondo in cui riprendersi iniziò a frequentare un gruppo di quartiere, con persone di nessun ragazzo immigrato soffra come ho sofferto io e lavorare al fianco novembre 08 pride 8 attualità+cultura di Arcigay che mi ha aiutato tantissimo. Per questo vorrei creare una rete di ragazzi immigrati glbt”. Altra storia. J., un adolescente colombiano arrivato per incontrare la mamma che è sempre stata qui, le si sente estraneo. “Non si è creato un legame così forte da sentire di avere delle garanzie”, dice, “ho paura di una sua reazione negativa e non le dirò che sono gay se prima non avrò trovato un lavoro, nel caso mi cacci di casa”. Un altro ventenne originario delle Filippine, E., è diventato il padre dei suoi fratellini poiché i suoi lavorano talmente tanto che non ci sono mai, e il senso di responsabilità lo porta ad evitare di comunicare la propria omosessualità, per paura che questa notizia possa provocare un terremoto. Storie di buona integrazione sono quella di E., giovane biotecnologo colombiano che sta svolgendo il dottorato qui, lavora all’università, dove ha conosciuto un medico con cui si è fidanzato, e di J., 34enne peruviano che convive da dieci anni a Napoli con il compagno italiano, “amati dai colleghi di lavoro e dal quartiere”. “Quello che ti distrugge qui è la burocrazia, devi fare le file per ogni piccola cosa, pagare marche da bollo e prenderti permessi dal lavoro, ed essere felice se ti danno una ricevuta per una richiesta di permesso di soggiorno che non arriva mai”, ci racconta, “ed è dura pensare che noi stiamo insieme da più di dieci anni ma non esistiamo per l’Italia, non esisto come persona, che mi sento clandestino nonostante abbia vissuto più tempo qui che nel posto in cui sono nato, e non esistiamo come famiglia perché non posso chiedere la cittadinanza come può fare una donna immigrata che può sposare un italiano”. Per J. Napoli è una città adottiva, ma “in realtà quello che vuole scappare dall’Italia, che si è fatta così opprimente, è il mio fidanzato”. Il bisogno di integrarsi porta molti immigrati a diventare superconformisti. Si creano delle comunità religiose che fanno un uso fondamentalista della Bibbia ed alimentano pregiudizi contro le diversità, prima di tutto quelle sessuali. “I ghanesi ricchi a Udine li vedi con i macchinoni e i cellulari, sono i pastori delle tantissime comunità evangeliche che esistono in Ghana e sono sorte qui finanziandosi con quote dei salari degli operai immigrati”, afferma Allan, 23enne di mamma ghanese e papà italiano. “Si comportano come gli italiani di cinquant’anni fa, preoccupati di salvare la facciata. Non posso parlare per me perché la mia storia è particolare ma penso che per un ragazzo omosessuale ghanese la vita deve essere davvero pesante”. Allan è nel direttivo dell’Arcigay di Udine e studia scienze politiche. “Non ho avuto notizia di casi di violenze e penso ci sia un atteggiamento un po’ più aperto in Friuli”, aggiunge, “ma sarebbe un Foto di Samuele Cavadini errore dire che non esiste il razzismo, se vai con la lente di ingrandimento trovi molte discriminazioni ad esempio verso le persone transessuali. Piuttosto sono forti i pregiudizi, quando incontri un uomo di colore pensi che possa svolgere solo lavori umili, fare l’operaio. Il pregiudizio è di considerare certe persone un gradino sotto”. Ed eterosessuali. “L’omosessualità a volte si vive in forma più intima ma non meno partecipata e rivendicativa”, afferma Salvatore Simioli, che si è occupato di Multiculturalità per l’Arcigay nazionale ed è presidente dell’Arcigay di Napoli, “il solo fatto di vivere apertamente l’omosessualità e le proprie relazioni qui, provenendo da un contesto sociale o culturale fortemente omofobo, è doppiamente rivendicativo della propria identità e di un modello istituzionalizzato di relazione”. Su un portone di accesso all’Arcigay di Napoli è scritto “Casa Comune delle Diversità”, uno spazio dato in autogestione a gruppi che sono spesso di migranti. La “Casa” è frequentata soprattutto da srilankesi e maghrebini che si sono avvicinati all’associazione tramite il blog realizzato nell’ambito del progetto DiverCity (www.divercity.na.it) con la collaborazione del comune, mentre la regione ha finanziato il progetto LiberAzione finalizzato a ridurre il contagio dell’Aids tra i prostituti migranti. Simioli ci spiega che la “Casa” “è aperta alle differenze e all’accoglienza, ai cittadini migranti, omosessuali e non. Una occasione di confronto per i soci e una occasione per avere maggiore comprensione di modi di vivere l’omosessualità diversi da quello occidentale”. A livello nazionale sta per concludersi il progetto “IO - Immigrazioni e Omosessualità”, cofinanziato dal ministero per la solidarietà sociale, che ha come sottotitolo “Nuovi approcci nel campo dell’integrazione dei migranti residenti in Italia: l’aiuto ai migranti lgbt”. Se è difficile stimare il numero delle persone lgbt tra i tre milioni di stranieri in Italia, questo è il primo progetto finalizzato all’integrazione dei migranti lgbt, in quanto persone particolarmente esposte al rischio di esclusione sociale. I risultati delle interviste, da cui sono tratte alcune delle testimonianze riportate in questo articolo, saranno esposti in due seminari che si svolgeranno nelle prossime settimane (uno a Bologna ed uno a Napoli, per info www. arcigay.it/multiculturalita) e sulla produzione di materiale per operatori delle associazioni lgbt e dei servizi rivolti a migranti. “Sono diverse le problematiche che riguardano i migranti e non è possibile stabilire una soluzione unica che vada bene per tutti, ogni immigrato è un caso singolo e bisogna considerare che gli omosessuali non accettano la loro condizione”, afferma Giorgio Dell’Amico di Arcigay, educatore che lavora presso il comune di Modena all’aggiornamento del personale sulle normative dell’immigrazione. Anche grazie al suo lavoro si è arrivati ad un protocollo di intesa tra istituzioni locali, associazioni e sindacati che consente di affrontare in modo coordinato i problemi degli stranieri sul territorio. “Adesso in Italia non è una priorità integrare gli immigrati glbt nella società e solo se sei gay anche tu puoi avere quella sensibilità di capire certi bisogni”, aggiunge Dell’Amico. “È un argomento delicato e si dovrebbe evitare che lavorando all’integrazione dei migranti glbt qualcun altro possa approfittarne per far entrare altra gente. Da parte della comunità ci dovrebbe essere maggiore spirito di accoglienza: se in discoteca arriva il nuotatore africano, bello ed aitante, tutti quanti gli saltano addosso ed è ok, ma se si presenta il cinquantenne filippino, robustello e non avvenente, nessuno se lo fila e questo non va bene. Bisogna portare la cultura dell’accoglienza anche nella nostra comunità”. Si ringraziano Arcigay e la dott.ssa Laura Pozzoli per la collaborazione. pride novembre 08 Togliti la voglia, fatti un GBreak. O saunas C S DI f itness & spa drag show i t r o se pmico un a 4 2 2 € trattamento in mezza pensione 9 anziché € +3o9ne crizi s i a quot FUN! 249 € e paghi nel 2009! Sauze d’Oulx (TO) Grand Hotel La Torre 5 6 7 8 dicembre 2008 Tornano i giorni e le notti dell’Evento Gay più travolgente d’Italia giunto alla terza edizione: neve, sole, musica e divertimento ininterrotti con dancefloors e spettacoli dalle serate gay più intriganti d’Italia. A soli 30 minuti da Torino, nel cuore della Via Lattea, il comprensorio sciistico più grande d’Europa, vi abbiamo riservato completamente in esclusiva un famoso Grand Hotel e il suo prestigioso Centro Benessere. info e prenotazioni Imbarcogay: MILANO 02.36.50.48.44 • ROMA 06.57.43.912 • www.gbreak.it novembre 08 pride 10 pride novembre 08 cultura+attualità 11 Il video prodotto da un collettivo bergamasco svela l’intolleranza del cittadino comune nei confronti delle persone glbt. E documenta al di là di ogni possibile dubbio che in Italia il problema non è soltanto l’arretratezza della classe politica. L’omofobo della strada Massimo Basili [email protected] Come nei migliori film dell’orrore, anche Homo Fobicus - L’involuzione umana all’alba del terzo millennio inizia con una scena raccapricciante: il discorso di un politico omofobo. Alcune perle: “Consentire che si formino famiglie anomale aventi i diritti di quelle naturali significa stravolgere il sistema sociale e promuovere una società d’individui legati da legami mutevoli, provvisori e a responsabilità limitata”. Per concludere poi che, se si può scegliere l’identità sessuale come farebbero gli omosessuali, allora “nessun modello di convivenza dovrebbe essere escluso, nemmeno quello promiscuo uomo-animale, l’incesto, la poligamia, la pedofilia”. Peccato che non di finzione si tratti, ma di una posizione politica orgogliosamente rivendicata nell’aula consiliare del comune di Bergamo il 25 ottobre 2007 dal consigliere del centrosinistra Fulvio Paparo per opporsi all’istituzione di un registro cittadino delle unioni civili. Il registro era stato proposto al voto del consiglio comunale dopo un referendum promosso in città dai giovani di Rifondazione comunista, Arcilesbica XX e altri soggetti. Nonostante il successo dell’iniziativa, la bocciatura in aula era stata ampiamente prevista. Nessuno, però, si aspettava tanto clamore - ne ha scritto anche il “Corriere della Sera” - né, soprattutto, dosi tanto massicce di omofobia. Non solo da parte della giunta - ad esclusione dell’assessore ai servizi sociali Elena Carnevali - e dell’opposizione, ma anche da buona parte della cittadinanza. Concepito per evitare che la questione del registro delle coppie di fatto cadesse nel silenzio dopo la bocciatura in consiglio comunale, il cortometraggio ha finito per registrare cosa pensassero davvero dei diritti civili di gay, lesbiche e transgender i bergamaschi, interpellati e filmati con interviste casuali durante lo “struscio” in centro di un sabato pomeriggio. A giudicare dai vari “Mi fanno schifo”, “Sono malati mentali”, “Se mio figlio fosse gay gli sparerei”, “Butto le molotov sul pride”, il bergamasco medio non ne pensa nulla di buono e lo esprime senza vergogna, accompagnando per giunta le dichiarazioni con ammiccamenti e risolini. Nulla di nuovo, sotto il sole dell’italico stivale? Probabilmente no, ma una tale sequela di insulti omofobi fa lo stesso una certa impressione, sebbene sia perfettamente in linea col clima di generale intolleranza che ammorba il nostro paese negli ultimi tempi. A questo punto, qualche legittimo dubbio sul fatto che sia solo la classe politica italiana ad essere più arretrata della gente comune è più che legittimo... Homo Fobicus, realizzato dal collettivo Cinefreak (appositamente riunito per questo lavoro) e totalmente autofinanziato, è stato presentato in anteprima a Bergamo sabato 4 ottobre, riempiendo in ogni ordine di posti il cinema che lo ospitava. La proiezione è stata sostanzialmente ignorata dai giornali e dalle tv della città, ad eccezione del periodico “Dnews”. Il principale quotidiano orobico, l’“Eco di Bergamo”, di proprietà della curia locale e da sempre ostile ai temi glbt, ha scelto infatti di praticare un efficacissimo silenzio stampa sull’argomento fin dalle prime battute del progetto. Il film, della durata di circa mezz’ora, è stato concepito per essere usato principalmente a scopo didattico, e questo spiega lo stile semplice e una certa monotonia nel ritmo. Oltre che all’“omofobo della strada” dà spazio anche alle interviste di alcuni esponenti del movimento glbt, tra cui il governatore della regione Puglia Nichi Vendola e la presidente di Agedo Rita De Santis, che discutono di diritti negati, omogenitorialità, visibilità gay e mobbing nei luoghi di lavoro. A spese del collettivo ne sono stati ricavati dei dvd, che verranno inviati alle scuole superiori di Bergamo con la richiesta di mostrarli agli studenti. Anche altre associazioni gay e lesbiche italiane si sono fatte avanti, chiedendo di poter proiettare il cortometraggio nelle loro città nei prossimi mesi. Chi fosse interessato a richiederne una copia può scrivere a [email protected], versando 10 euro sul conto dell’associazione. Per concludere, viene spontanea una domanda: possibile che tutti gli intervistati dal collettivo fossero omofobi? “La proporzione tra favorevoli e contrari è più o meno quella presentata nel video - spiega il regista Francesco Chiodelli - diciamo di uno a tre”. In chiusura del documentario, infatti, si esprimono i pochi cittadini bergamaschi che si sono detti d’accordo coi diritti civili per gay e lesbiche. “Non abbiamo fatto grosse selezioni proprio per mostrare la cruda realtà” continua Chiodelli. “Per certi aspetti Bergamo è una realtà felice, prova ne sia che non registriamo nessun caso di violenza antigay, perlomeno denunciata. Ciò che preoccupa è l’omofobia diffusa e silenziosa, quella sdoganata dalla chiesa e dalla politica: da qui può nascere la violenza vera. Abbiamo voluto smascherare questi pensieri e mostrare che l’anomalia non è Bergamo nell’Italia, piuttosto l’Italia in Europa”. novembre 08 pride 12 attualità+cultura Il social network più in voga del momento ha letteralmente stregato anche la comunità glbt italiana. Tutti lo cliccano per coltivare amicizie vecchie e nuove, aggiornarsi sugli eventi più cool o per contribuire a qualche buona causa. Facebookmania Carmine Urciuoli [email protected] È un fermento e una febbre collettiva planetaria (universitaria o cittadina) a cui già apparteniamo che si diffonde con rapidità impressionante. E nella vita reale. ha contribuito non poco a rendere i siti di social Su Facebook è possibile ritrovare gli amici delle networking più popolari persino della pornogra- superiori o di una estate al mare, gente persa fia nell’universo parallelo di internet. di vista o fare nuove amicizie con cui flirtare. Si chiama Facebook (www.facebook.com, Possiamo partecipare ad eventi collettivi di il nome rimanda agli annuari con foto diffusi cui il sito ci tiene l’agenda condivisa, aderire a nelle scuole Usa), ed è gruppi di ogni tipo, ad una stato creato nel 2004 da causa, e diventare fan di Mark Zuckerberg, un personaggio noto, un un ragazzino di Harvard modello o un atleta. Le che ora è il miliardario maggiori organizzazioni più giovane del mondo. glbt, dal Mieli ad Arcigay A tutti sarà capitato negli ad Agedo a Famiglie ultimi mesi di essere Arcobaleno, hanno una invitato da qualche amico pagina, e così anche le su Facebook, ed io ho serate e tutti i maggiori riattivato il mio account eventi della gay life italiana. su questo sito dopo una Hanno migliaia di iscritti vacanza all’estero, in cui petizioni on line, come tutte le persone che ho quella per legalizzare il conosciuto si scambiamatrimonio gay o quella vano non il telefono, il per la depenalizzazione nick msn, skype o quisquiglobale dell’omosessualie simili, ma la semplice lità, ma raccolgono molti raccomandazione di iscritti anche iniziative aggiungerli come amici su più leggere come il questo sito. gruppo “Adotta anche tu Il numero degli utenti un Surfista californiano italiani attivi su Facebook di 20 anni” o i fans dei allo scorso 29 settembre favolosi “Men Synchro era 1.234.580 (587.320 Swimming” (la squadra di i maschi), da meno nuoto sincronizzato del di 200.000 del primo Gruppo Pesce di Milano) gennaio. Il merito di o ancora del gruppo questo successo è della “Cute, Gay, Single and navigazione pratica e Available!” (Belli, Gay, senza fronzoli, che, Single e Disponibili!). stando alle statistiche, è Molto usate le applicaapprezzata anche dagli La pagina dei fan del modello Marco da Silva su Facebook zioni create dagli altri utenti oltre i 25 anni, e utenti, come “Are You dei tanti servizi utili, come la rubrica telefonica Interested?”, giochino relazionale con trovate sempre aggiornata con i numeri che i nostri intriganti che dà risultati concreti nella vita amici inseriscono nei loro profili, o ancora la reale tanto che è usato da ben 4 milioni di possibilità di aggregare in un clic i nostri con- utenti. Ogni iscritto ha molte opzioni a dispositatti in base a caratteristiche come la religione, zione per il proprio profilo e per la privacy, ed l’orientamento politico (o sessuale), il tipo di il suggerimento è di perdere un po’ di tempo lavoro, o ancora di avviare una ricerca in base a all’inizio per studiare il corretto funzionamento queste caratteristiche tra gli iscritti ad una rete del sito (facendosi aiutare da guide on line come pride novembre 08 quella all’url facebookitalia.com). È possibile stabilire cosa leggere sul proprio “muro”, che è il centro logico del sito, la pagina, che anche nella versione italiana è chiamata “home”, su cui sono pubblicate in tempo reale le attività dei nostri amici, le note che aggiungono, le loro segnalazioni, o il loro status. Possiamo calibrare il livello di presenza di ciascuno sul nostro muro limitando le notizie ed anche il tipo di notizia, fino ad escludere chi o le cose che non ci vanno a genio. Un aspetto a cui prestare attenzione è legato alla privacy. Facebook è stato al centro di polemiche di recente per i “beacon”, una tecnica di rilevamento della navigazione che a seconda dei siti visitati permette di personalizzare con precisione i banner pubblicitari, unica fonte di guadagno per il sito. Del resto quale miglior sistema per propagare marchi, prodotti e virus pubblicitari di un social network? Socializzare in rete Nati per aiutarci a gestire le reti sociali personali (amicali, parentali o professionali), sono più di cento al momento i siti di social networking di maggiore successo sul pianeta, come Windows Live Space, che fa del sito di Microsoft il più navigato in Italia dopo Google, o il colorato MySpace (www. myspace.com), pensato per le community musicali ed entrato nei business plan del magnate Robert Murdoch o il serissimo Linkedin (www.linkedin.com) finalizzato a condividere curricula ed esperienze professionali. Ci sono poi Orkut (www. orkut.com) integrato nell’universo Google, il fotografico Badoo (www.badoo.com), ed infine Friendster (www.friendster. com) ed hi5 (hi5.com). Ciascuno ha caratteristiche che lo rendono popolare presso una determinata utenza ed in una particolare area geografica, e funzionalità di social networking sono presenti anche nei siti di Personal, spesso usate da chi ha problemi di visibilità e desidera distinguere le reti sociali a cui appartiene. 13 novembre 08 pride 14 Via L. da Vinci 4 Godega di Sant'Urbano (TV) Novembre www.hobbyone.it 0438388256 www.discogold.it 3343165316 - 3475808152 pride novembre 08 cultura+attualità 15 Sta per arrivare in Italia la serie americana True Blood scritta da Alan Ball, autore gay di Six Feet Under e American Beauty, su una nuova stirpe di vampiri polisessuali il cui sangue ha sugli umani l’effetto di uno strano stupefacente con le proprietà del Viagra. Attenti ai vampiri Antonio Malvezzi Anna Paquin È l’ora dei vampiri gay. Dopo il successo al Festival Mix di Milano del bizzarro pornhorror Otto di Bruce Labruce con famelici zombie queer, ecco un’altra stirpe di mostri da notte di Halloween lanciata dai successi di Buffy e Twilight ma in versione più gaia: sta per arrivare in Italia True Blood, serie già cult in programmazione da settembre sul canale via cavo americano HBO e in arrivo in Italia entro l’autunno. Tratta dalla collana di romanzi best seller Southern Vampire Mystery di Charlaine Harris, è stata sceneggiata dallo scrittore dichiaratamente gay Alan Ball, sceneggiatore di American Beauty e Six Feet Under. Una reinterpretazione del genere in chiave postmoderna, dove i vampiri vivono tra gli umani cercando con difficoltà di integrarsi ma senza rappresentare più una vera minaccia sociale: grazie alla scoperta di una dottoressa giapponese, viene prodotto industrialmente del sangue sintetico, il True Blood (sangue vero) del titolo, acquistabile al supermercato in normali confezioni seriali e col quale i vampiri possono nutrirsi senza dover assalire i comuni mortali. Al contrario, sono questi ultimi che mirano ai fluidi ematici dei succhia- Stephen Moyer sangue, perché hanno l’effetto di una sorta di droga pesante con effetti secondari simil-Viagra. Così è nata una nuova categoria sociale, i Fangbangers, esseri umani caratterizzati dalla passione sfrenata per l’accoppiamento interrazziale coi vampiri. La protagonista di True Blood è l’ottimista cameriera Sookie Stackhouse (Anna Paquin, l’ex bimba da Oscar in ‘Lezioni di piano’ divenuta la mutante Rogue di X-Men), inserviente in un diner come tanti, il Merlotte’s, ma col potere per nulla convenzionale di leggere il pensiero. Ha un fratello sessuomane e instabile, Jason (Ryan Kwanten), una cara amica di colore, Tara (Rutina Wesley), e un datore di lavoro, Sam (Sam Trammell) follemente innamorato di lei. Il cuoco afroamericano del diner, Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis) è vistosamente gay e con l’hobby del travestimento – curiosamente assomiglia a Whoopy Goldberg ai tempi di Ghost – e ha un carattere per nulla accon- discendente (memorabile Nelsan Ellis una sua scazzottata con un terzetto di clienti omofobi che lo accusano di aver cucinato un “Aids-burger”). Quando compare l’affascinante ed enigmatico vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), Sookie se ne invaghisce anche perché è turbata dal fatto di non riuscire, per la prima volta, a carpirne i pensieri. Nel corso della vicenda intrisa di mystery – c’è di mezzo pure un serial killer che semina il panico nella comunità – sono diversi i vampiri pansessuali gaiamente assetati, e non solo di sangue, sul genere metrosexual di Intervista col vampiro (quindi capello lungo o caschetto biondo, pallore cerato e rimmel come se piovesse). L’intento di Alan Ball, come nel caso di Six Feet Under, non è però far risaltare l’omosessualità dei personaggi ma integrarla nella storia come se fosse un dato acquisito, assimilato alla pari dell’eterosessualità: “Credo che uno dei problemi più difficili per me, in quanto gay”, ha dichiarato a questo proposito Ball, “sia quello di non permettere alla cultura di definirmi solo in base a questo. Per molti anni della mia giovinezza i personaggi gay dei film o della tv erano soprattutto dei cattivi psicopatici. Quando arrivò l’epidemia dell’Aids i gay furono quelli più colpiti, tragiche creature che la sorte condannava a morte, cosa che ci ha riempito tutti di compassione. Così solo oggi siamo potuti arrivare a considerare i personaggi gay semplicemente come personaggi, senza l’etichetta di ‘personaggi gay’. Questo è stato anche il mio modo di considerarli in Six Feet Under. Ho voluto che la storia di David e Keith (i due personaggi gay della serie basata sulle vicende di una famiglia di impresari di pompe funebri, ndr) avesse la stessa importanza, né più né meno, di quella fra Nate e Brenda. E credo di esserci riuscito. Non mi piace che sia solo l’essere gay a definire i personaggi, mi sembrerebbe una sorta di condiscendenza. Ritengo comunque, nella mia limitata consapevolezza degli adolescenti e dei ventenni di oggi, che i giovani siano meno inclini a giudicare la sessualità gay o la bisessualità, soprattutto in termini negativi o di stigma”. novembre 08 pride 16 attualità+cultura Più icona che mai, Patty Pravo ha celebrato quattro decenni di carriera artistica con un entusiasmante tour di concerti e una divertente versione up to date di uno dei suoi più grandi successi. Platinette dedica a lei e ai lettori di “Pride” questi affettuosi ricordi di una frequentazione ultratrentennale. Da bambola a bambola Platinette Patty – Amy Winehouse nel video 2008 de “La bambola” Cosa o chi faccia diventare “icona” un artista piuttosto che un altro mi sfugge, perché come tutti quelli che subiscono il fascino di qualcuno non se lo sanno spiegare se non coi “soliti pride novembre 08 fragili motivi” (stile, classe, talento - le più colte direbbero “allure” che sembra “allora” in bergamasco) ma so che quando accade non ce ne si libera più, da qui all’eternità. Patty, compiuti i 60 e con 40 di carriera la conosco da 30: era una notte buia e nebbiosissima sulla Pianura Padana, siamo a metà leggermente avanzata dei ‘70, e timido come solo i praticanti dei quotidiani sanno (o fingono) di essere, raggiungo una mega balerona sulla Via Emilia vicino Parma dove la “diva” sarebbe apparsa di lì a poco in tutto il suo splendore…Era la mia prima intervista da “aspirante giornalista”, facevo il Dams, ero già visibilmente votato alla “froceria” e, nel rispetto dell’ovvietà, la adoravo. Ma più del piacere vinceva il terrore dell’incontro…Me la trovo seduta lì, in un camerino spoglio, (ma come? Dove sono i fiori, i valletti, le paillettes???), ci presentiamo e io, spiritoso, le dico: “Ma io so già chi è Lei” e Lei non ride, anzi….Inanello le domande, banali come me e come altro non avrebbero potuto essere, ma accade subito un fatto curioso: intuisco che le sto simpatico, o che le faccio pena e, Iddio (non so quale tra i tanti) fa si che “l’apparsa” mi snoccioli “ma vieni a trovarmi quando sei a Roma…”. Torno a casa, senza antinebbia e qualche mese dopo la vado a trovare: abitava allora a Roma, nei pressi del Pantheon, in una stradina piccola, sopra un ristorante dal profetico nome “La Sagrestia”, dal quale, (lo scopersi col passare dei minuti e delle ore), arrivavano ad intervalli regolari passati di verdura e bollenti the alla menta…Non ricordo perché, ma feci un giro della casa insieme a lei, forse perché si doveva vestire per uscire e, al piano superiore a quello del soggiorno, m’apparve una camera da letto scura, brunita nei mobili e negli accessori, con un grande poster di Riccardo Fogli (suo “marito” sposato in Scozia con matrimonio mai trascritto in Italia…) ed un soffitto totalmente a specchio (seppur brunito anch’esso…). Rimasi con la bocca aperta quel paio di secondi di troppo ma finsi di sapere come va il mondo e, con lei, guadagnai l’uscita in tempi accettabili… Il tempo passa, ma la trovo l’anno dopo all’ALTROMONDO (nel senso del locale da ballo) dove, forte del successo di “Incontro” (disco da cui fece uno show anomalo con Gianni Brezza, allora ancora ballerino, che la tirava in cultura+attualità Foto di Domenico Tattoli aria, la rigirava, la scuoteva, insomma simulava di farla ballare oltre che cantare) e mi trovo in camerino, per salutarla, anche Gianni Morandi che, di fronte a me, le racconta che non gli sta andando molto bene, che studia il contrabbasso all’Accademia Santa Cecilia di Roma, e io, pudico, scompaio di fronte a tanta intimità… Negli ’80 vado a cercarla in America, dove si era trasferita da mesi per un matrimonio (l’ennesimo, con tale Jack Johnson, musicista pur ello..) per sapere come sta e cosa fa: è ospite a casa di un produttore, mi pare di ricordare di nome Bacchelli, fa la baby-sitter ai suoi figli (siamo a Sausalito, vicino San Francisco) e prepara un disco (Cerchi) col quale torna in Italia ma combina poco e niente… Ci vorrà il Sanremo del 1984 (“Per una bambola”) per rivederci ancora: è bella come mai era stata prima, mentre mi chiede come sto noto per la prima volta quell’arrotata R e quell’incedere della parola come quello di una straniera che parla un ottimo italiano che però non è più la sua lingua… Foto di Domenico Tattoli Ci rivediamo a Roma, altra casa, Via del Grillo, ed entrando, mi dice “…se vuoi mettere le scarpe in quell’angolo ok…”: santa madre, perché mai dovrei togliere le scarpe e mettere a nudo le “fette” puzzolenti in arrivo dalla provincia dopo ore ed ore di viaggio dentro un mesto vagone ferroviario? Capisco che altro si è aggiunto nella sua vita, forse la meditazione, forse qualche pratica igienico-naturista, anche se poi andiamo a pranzo (alle 3 del pomeriggio) ed ordina petto di pollo e vodka… Nello spiazzarmi è un continuo gioco di rimando e, ancora qualche anno più tardi, vado a trovarla a Venezia: abita da un amico, sopra San Barnaba, beve continuamente thè verde bollente (come a Roma, molti anni prima) e sono lì per convincerla a fare una presenza (ben pagata) alla convention della Confindustria che eleggeva l’allora Presidente Abete... Mi guarda come si fa con gli insani di mente della serie perchè vogliono me? Ed io le spiego che in qualità di autore della serata (facevo e faccio “anche questo” per vivere e bene ma a modo mio…) avevo pensato a lei e a Gino Paoli perché in fondo mi sarebbe piaciuto vederli e sentirli insieme…La perfida, intrigata dall’idea, mi costringe ad un lungo e per me affaticante shopping per calli e ponticelli veneziani, fino a che sfinito, mi molla al vaporetto, dicendomi “ci penso, ti faccio sapere”; il risultato fu che venne e preparò con Gino una versione a due voci de “La Gatta” che (ora lo posso anche confessare..) conservo come reliquia dopo aver corrotto il tecnico del mixer perché me la registrasse… Qualche mese dopo ha serata a Soragna alla discoteca “Andromeda”, (la prima disco gay italiana) ma non sta benissimo, io sono la “padrona di casa” (in quel locale ci ho lavorato per 20 anni…) e, con l’impermeabile addosso, la macchina accesa fuori, canta 4 canzoni, già col leggio per ricordare “e tu e noi e lei tra noi” ma, indistruttibile, il fascino, le rimane addosso come il trucco permanente della Paola Perego… Ci baciamo commossi al Sanremo di fine anni ’90 quando canta il Vasco “Dimmi che non vuoi morire”, ma sento che, nuovamente molto popolare, la perderò di vista e così accadrà, fino a quando, me la trovo una mattina a Radio Deejay che mi dice, ingenua e attrice come poche, “non mi ricordavo avessi gli occhi così verdi” ed io “non mi ricordavo fossi così alta” (diciamo che proprio alta non è ma è parte del suo “inspiegabile” fascino…) L’ho rivista qualche settimana fa in concerto all’Arena di Verona, al primo freddo di settembre quasi autunnale, vagava su quell’immenso palco con una leggera camicetta bianca ed uno strano spolverino per niente “ammazza-aria”: è tornata a cantare 17 Foto di Claudio Porcarelli bene, con cura ed attenzione ai dettagli, glielo dico dopo quando vado a trovarla in camerino con Frank, l’editore di questa rivista e lei, magra come uno spettro del kilo che fu mi spara “e pensare che una volta ti chiamavo maurino ed ora sei maurone…”; ride, capisco che sta bene, che è di nuovo tra noi, che è pronta a far pace con se stessa, con la propria storia (non a caso ha re-inciso “La Bambola”) e che la sua autonomia la riserverà semmai al proprio nuovo viaggio nel deserto, alla prossima trasferta a Londra, al suo desiderio non detto di essere indipendente fin quando potrà… Ad una diva nulla si rimprovera ma a Lei che è anche un’amica si: il non avere mai accettato la proposta che Mina avrebbe voluto farle (ma lei, ahimè, trovar non si fece..) di incidere insieme un album in cui una avrebbe fatto le canzoni dell’altra e viceversa. La misteriosa ombra del deus ex-machina sarebbe stata quella di Paolo Conte che nel cassetto aveva un inedito per loro due, stavolta in duetto…Non gliel’ho mai detto, se non stavolta… Foto di Claudio Porcarelli novembre 08 pride 18 pride novembre 08 19 novembre 08 pride 20 cronaca italia Roma: quote gay per le elezioni europee. Questa la proposta di Gaylib (gay di centrodestra) che in vista della modifica della legge elettorale europea ha annunciato ufficialmente che chiederà di prevedere nelle liste candidature riservate glbt. “Qualcuno può obiettare che le quote ghettizzano gli omosessuali”, ha spiegato il presidente di Gaylib Enrico Oliari. “In realtà l’obiettivo è favorire il clima di accettazione e di tolleranza nei confronti dei gay e delle lesbiche italiani”. Roma: sono stati rinviati a giudizio e saranno processati per atti osceni il prossimo 24 febbraio i due ragazzi gay che l’estate scorsa furono “sorpresi” dai carabinieri mentre si scambiavano effusioni nei pressi del Colosseo. Loro hanno sempre sostenuto che si trattava solo di baci, mentre i militari dell’Arma hanno parlato di un rapporto orale. E il magistrato ha ritenuto credibile in via preliminare la versione dei carabinieri. Savona: i primi bagni “gay only” d’Italia sono stati inaugurati in un ristorante della città che non teme di seguire Piccoli diritti Se il buongiorno si vede dal mattino, il primo articolo della proposta di legge su “Diritti e doveri di reciprocità dei conviventi” (per gli amici Didore), promossa dall’ala laica della destra governativa, ci dice che in Italia quello che conta davvero è il matrimonio, non le coppie di fatto. “A tale unione sono indirizzate, in via esclusiva,”, recita infatti il testo, “le agevolazioni e le provvidenze di natura economica e sociale (…) che comportano oneri a carico della finanza pubblica”. Quali diritti si attribuiscono dunque a chi convive stabilmente “da almeno tre anni” (articolo 2) in virtù di “legami affettivi e di solidarietà al fine di una reciproca assistenza e solidarietà materiale e morale”? Anzitutto il diritto di visita e assistenza in ospedale (articolo 3), poi quello di delegare per iscritto il proprio convivente a prendere decisioni in materia di salute nel caso di “malattia che comporta incapacità di intendere e di volere” o “in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie” (articolo 4). Segue, all’articolo 5, il diritto a restare nella casa comune di proprietà del partner se questo muore. “Tale diritto”, specifica però la proposta di legge, “cesserà in caso di nozze o di inizio di una nuova convivenza” (la fedeltà eterna post mortem è dunque un requisito fondamentale). L’articolo 6 dispone poi la facoltà di subentrare nel contratto d’affitto stipulato dall’altro convivente e l’articolo 7 prevede il versamento di alimenti dopo un’eventuale separazione al partner indigente “per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza”. L’articolo 8, infine, ribadisce per chi non l’avesse capito che dalla legge sulle coppie di fatto “non possono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Tutto qui. Non si parla di eredità né ovviamente di agevolazioni fiscali e tantomeno di pensione di reversibilità. Ma neppure, per dirne una a costo zero, di diritto di visita in carcere. Va inoltre sottolineato che non c’è una parola che accenni anche allusivamente alla specifica questione dei diritti negati alle coppie gay e lesbiche. Appare dunque misurato il giudizio di Arcigay, che ha definito “inconsistente” la proposta, accolta con pochissimo entusiasmo anche dalla gran parte delle altre associazioni glbt. Fa eccezione, nel coro dei delusi, la presidente di DiGayProject Imma Battaglia, secondo la quale i Didore “sono un passo nella direzione giusta. Anche se possiamo considerarli il minimo auspicabile, non ci devono essere chiusure pregiudiziali”. gli stereotipi. Le esclusive toilettes per omosessuali hanno infatti lavabi fallici, illuminazione blu e rosa, specchi ingranditori in posizioni strategiche e perfino un video che trasmette a ciclo continuo il film Il vizietto. Non manca proprio niente, salvo magari un pizzico di buon gusto. Genova: denuncia l’amante per furto e rischia un’accusa di calunnia. Protagonista della vicenda un parroco genovese che aveva sporto denuncia per furto nei confronti di un 34enne, confortato dalla testimonianza del sacrestano pronto a confermare l’identità del colpevole.Il presunto ladro si era però cautelato, conservando sms compromettenti e realizzando con il telefonino filmati ancora più compromettenti che sono serviti a provare l’esistenza di una relazione molto complessa, per porre fine alla quale il sacerdote avrebbe escogitato l’idea del furto. pride novembre 08 Sapore di Mara Colpo di scena: la ministro delle pari opportunità Mara Carfagna non ce l’ha con i gay. Dopo aver negato con polemicissimi toni il patrocinio al pride ed essersi persino spinta ad affermare che gli omosessuali in Italia non sono discriminati, ha scelto una platea internazionale per ingranare una parziale retromarcia. All’inizio di ottobre, parlando a Parigi durante un summit dei ministri europei delle pari opportunità, ha detto proprio che non ce l’ha con gli omosessuali e ha annunciato che sta preparando “una norma che prevede un’aggravante per gli atti di discriminazione di tipo sessuale. Qualsiasi atto di discriminazione. L’articolo 3 della costituzione parla chiaro”, ha proseguito, “e non vuole discriminazioni di tipo sessuale, così come non le ammette per la religione, la cultura, l’età. Ecco perché l’aggravante verrà prevista anche per quegli atti di violenza che vengono perpetrati soltanto per contestare un orientamento sessuale”. Non contenta di tanta disponibilità si è pure lasciata scappare che è addirittura d’accordo con i Didore lanciati dai suoi colleghi Rotondi e Brunetta. Le sparate della nuova Mara nazionale sono state accolte con comprensibile scetticismo in Italia dagli esponenti dell’opposizione e del movimento glbt, che hanno invitato la Carfagna a passare dalle parole ai fatti. Già un mesetto è passato e ancora non si è visto niente, e siamo fin troppo abituati alla politica dell’annuncio cui poi non segue un bel niente. Quello che invece si è visto già è la richiesta di un milione di euro di danni che la ministro delle pari opportunità vuole riscuotere per le offese ricevute dall’attrice Sabina Guzzanti. La Guzzanti Il ministro Carfagna (riassumiamo elegantemente per gli smemorati) aveva dichiarato che in versione punk nel 2005 Mara era stata fatta ministro da Berlusconi per meriti ben diversi dall’intelligenza. E la Carfagna chiede i danni morali, non senza essersi tolta la soddisfazione di spiegare a “Porta a Porta” che Sabina Guzzanti “è una persona fragile anche mentalmente” e che “le fa compassione”. Intanto però passa all’incasso. La risposta di Sabina? “Bella donna, ma che tariffe!”. 21 novembre 08 pride 22 cronaca italia Animali gay Aspettando il pride del prossimo giugno, il museo civico di storia naturale di Genova ha inaugurato il 6 ottobre una mostra dedicata all’omosessualità nelle altre specie animali. L’esposizione, che sarà aperta fino al 7 gennaio, è stata importata direttamente dalla Norvegia e ha conservato il titolo originale che suona come una provocatoria domanda: “Against nature?”. Di contronatura, come si può constatare aggirandosi per le sale del museo, non c’è proprio niente. Se non la testarda chiusura all’evidenza della nostra cultura umana, che fino a ieri, in virtù di pregiudizi di natura religiosa, si era sempre rifiutata di riconoscere che l’omosessualità non è affatto una stranezza nel regno animale. Lo ha spiegato con chiarezza, presentando l’evento a Genova, l’ideatore e curatore norvegese della mostra. Geir Soli. “In tutte le 1.500 specie osservate, nessuna esclusa, l’omosessualità è diffusissima. Le ricerche ci dicono che gli animali fanno sesso non soltanto per procreare ma per rilassarsi, per stringere alleanze, per amore”. Proprio come noi, insomma. Si va dai grandi mammiferi, come leoni, giraffe, balene o delfini, fino agli insetti più minuscoli come la famosa drosophila melanogaster che ha fatto sulla propria pelle le spese di tanta ricerca scientifica. Senza dimenticare ovviamente i pesci e gli uccelli. E tra questi ultimi può capitare di osservare dei comportamenti che portano acqua al mulino dei diritti delle coppie omosessuali, perché l’omosessualità ha talvolta anche scopi riproduttivi. Tra i fenicotteri ci sono ad esempio coppie maschili che covano insieme uova altrui, alleandosi per controllare un territorio più vasto di quello che farebbe una coppia etero e dando così maggiori possibilità di sopravvivenza ai piccoli. Un capitolo a parte sono poi le scimmie, che si rivelano soprendentemente simili ai cugini umani anche quando fanno sesso omo. Ricorso ministeriale Molti ricorderanno il caso di Danilo Giuffrida, un giovane catanese al quale era stata sospesa la patente di guida dopo che si era dichiarato gay alla visita militare. La vicenda sembrava giunta a un lieto fine qualche mese fa, quando la magistratura aveva riconosciuto che l’omosessualità non è una condizione che di per sé impedisca di guidare la macchina (altrimenti, altro che aiuti di stato alla Fiat…) e aveva condannato i ministeri dei trasporti e della difesa a risarcire con 100.000 euro il malcapitato Giuffrida. Il mese scorso invece è arrivata la notizia che l’avvocatura dello stato ha presentato ricorso contro la sentenza del tribunale per conto dei due ministeri in questione. Le motivazioni? Per quanto riguarda i trasporti il problema parrebbe burocratico: la sospensione della patente fu decisa dalla motorizzazione civile che non dipende dal ministero ma dalla regione Sicilia, che quindi sarebbe casomai responsabile dei danni. Molto più succosa la ragione con la quale il ministero della difesa cerca di chiamarsi fuori: “L’esonero dal servizio militare (da cui dipese poi la sospensione della patente in attesa di nuovi accertamenti psico-attitudinali, ndr) non è stato deciso perché il giovane era gay, ma perché affetto da disturbi dell’identità di genere”. La toppa è insomma peggiore del buco, e c’è davvero da compiangere l’avvocato che dovrà andare a spiegare a un giudice in che modo l’identità di genere abbia a che fare con il codice della strada piuttosto che con la frizione, il cambio o l’acceleratore. La sostanza politica del ricorso è però desolante, perché sta a significare che il governo italiano non vuole a nessun costo riconoscere di aver sbagliato discriminando ingiustamente un cittadino e privandolo di un diritto al quale aveva pieno titolo. E nel paese degli azzeccagarbugli si arrampica sui vetri pur di preservare la propria facoltà di commettere qualunque sopruso senza pagare dazio. Per vincere la causa sarà comunque il caso di ingaggiare gli avvocati di Berlusconi, perché altrimenti, con queste motivazioni, le speranze non sembrano molte. L’avvocato di Giuffrida è infatti tranquillissimo. Dopo aver appreso la notizia del duplice ricorso ministeriale ha fatto sapere che chiederà più soldi per il suo cliente. “E se non pagheranno pignoreremo un carrarmato”. pride novembre 08 italia cronaca 23 Giovani gay crescono Si è svolta a Torino dal 13 al 19 ottobre la conferenza internazionale di Iglyo (associazione europea dei giovani glbt) organizzata dalla rete giovani di Arcigay e da Arcigay Torino e dedicata alla lotta contro l’omofobia. Molti i temi in discussione e tutti legati alle difficoltà che tuttora, in un’Europa che dovrebbe essersi lasciata definitivamente alle spalle secoli di discriminazione, gli adolescenti e i giovani glbt incontrano nell’essere se stessi. Un dato esemplificativo: secondo un recente rapporto realizzato da Iglyo, oltre la metà degli studenti europei ha preso in considerazione l’ipotesi di suicidarsi e oltre il 30% ci ha provato. All’incontro ha inviato un messaggio anche il ministro delle politiche giovanili Giorgia Meloni, che “purtroppo”, come ha fatto sapere lei stessa, non ha potuto essere presente. Pronta la replica degli organizzatori: incontriamoci al più presto e parliamo di strategie concrete per combattere l’omofobia. Discriminata in divisa Le promozioni non sono valide nei giorni festivi Lei si chiama Luana Zanaga (nella foto), è un’agente di polizia, lavora alla questura di Padova ed è lesbica. Di questi tempi, a quanto pare, non è più un problema dichiararsi omosessuali se si indossa una divisa. C’è perfino un’associazione che difende i diritti di poliziotti, carabinieri e finanzieri glbt. La realtà può essere però meno rosea del previsto se chi si ritiene discriminato lo denuncia in tv e sui giornali. E proprio questo è il caso di Luana, che ha rilasciato un’intervista al tg di Italia 1 e al “Corriere del Veneto” per lamentarsi del fatto di essere stata penalizzata nel suo lavoro dopo aver fatto coming out. Nessuna denuncia shock, solo il rammarico per un mancato trasferimento da lei richiesto o per una mancata promozione di fronte ad asseriti meriti di servizio. “Essere gay”, ha dichiarato, “mi ha messa nell’angolo”.Ventilare la discriminazione in pubblico è stato però anche peggio, perché secondo un copione fin troppo noto Luana è stata accusata di vittimismo ed è stata scaricata perfino dal suo sindacato, che le ha rimproverato di non aver seguito strade più canoniche anziché andare in tv. Poi sono emerse dal dimenticatoio, pochi giorni dopo il coming out televisivo, anche delle denunce a suo carico per violazione di domicilio, molestie telefoniche e minacce. Come se non bastasse, dopo il coming out sui media Luana Zanaga è stata cacciata in malo modo anche dalla Lendinarese, la squadra di calcio femminile di serie D per la quale faceva la preparatrice atletica. Un dirigente della squadra le ha comunicato via sms la decisione a difesa dell’ambiente “pulito e sano” garantito nella squadra. Proprio quell’sms ha potuto però essere usato come prova da Luana, il che ha spinto infine la società sportiva a muoversi licenziando il dirigente che l’aveva cacciata, chiedendo scusa a lei ed emettendo un comunicato contro la discriminazione e l’omofobia. Le avrebbero anche chiesto di tornare ma lei per il momento ha detto no. novembre 08 pride 24 italia cronaca Protesta al Sacco L’11 ottobre Arcigay ha organizzato un presidio davanti all’ospedale Sacco di Milano per protestare pubblicamente contro l’ennesima performance omofobica della dottoressa Chiara Atzori, che in quell’ospedale lavora come infettivologa. La Atzori, oltre che medico, è una militante cattolica di quelle toste e quando sente parlare di omosessualità non ce la fa a trattenersi. Così, durante la trasmissione “il medico in diretta” che cura sull’emittente integralista Radio Maria ha offerto un altro saggio delle sue autorevoli opinioni. Rispondendo a un ascoltatore che le chiedeva cosa pensasse del fatto di “legalizzare l’omosessualità” e dell’andamento dell’epidemia di Aids ha definito “non ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell’omosessualità (…) i risultati sanitari sono stati devastanti”. Poi ha proseguito dicendo che in America e in Inghilterra l’infezione da Hiv nella popolazione omosessuale è cresciuta proprio a causa della normalizzazione dell’omosessualità e spiegando in pratica che i gay sono pericolosi perché, attraverso i bisessuali, rischiano di infettare anche il resto della popolazione. “Il dato interessante”, ha aggiunto ancora, “è proprio questo, cioè che non si tratta di stigmatizzare come brutti, sporchi e cattivi quelle persone, quegli individui, che hanno un orientamento omosessuale, ma riconoscere un dato oggettivo: in quel tipo di orientamento esiste una tendenza alla promiscuità, a comportamenti autodistruttivi, narcisistici, all’abuso di droghe ecc. legato intrinsecamente a quell’orientamento. Contrariamente a quello che si ipotizzava, che fossero così diciamo a volte strani o trasgressivi perché non erano accettati, questo tipo di comportamento è invece continuato e anzi è dilagato proprio nei paesi in cui è avvenuta la cosiddetta normalizzazione”. Qual è la ricetta della dottoressa Atzori per risolvere questo problema? Continuare a discriminare i gay e a trattarli come dei malati, ovvero “riconoscere che la persona con un certo orientamento ha una ferita, e quindi le voglio bene, ma riconosco la ferita e quindi non la normalizzo, altrimenti quello che è tra virgolette una ferita, potremmo definire una patologia, considerata come normalità è chiaro che verrà ad essere una trappola per quelli che invece vi si inoltrano pensando che sia qualcosa di normale”. La vera malattia è purtroppo il fanatismo che stravolge la realtà per conservare le sue finte sicurezze, nel più totale disprezzo delle evidenze scientifiche e del buonsenso. E vien da chiedersi quanto questo sia chiaro ed evidente per l’ordine dei medici. poppeagr2_new:Layout 1 15-10-2008 11:11 Pagina 4 World AIDS Day Lunedì 1° dicembre 2008 - ore 20,00 Teatro Dal Verme NERONE ossia L’incoronazione di Poppea Libretto di Giovan Francesco Busenello - Musica attribuita a Claudio Monteverdi Edizione critica di Stefano Aresi La Venexiana CLAUDIO CAVINA CLAUDIO CAVINA Maestro concertatore e direttore al cembalo Regia scene e costumi: Paola Reggiani L'incasso verrà interamente devoluto ad ASA Poltrone numerate da 40, 28, e 16 euro. Prevendita da Lunedì 20 Ottobre 2008 presso: Pier Pour Hom, viale Gorizia,14 (Tel. 02.89075230) Asa, via Arena 25 (Tel. 02 58107084). Biglietti in vendita nel giorno della rappresentazione dalle ore 11.00 presso il Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2. www.poppeamilano.it - [email protected] - Tel. 02 58107084 Poppea contro l’Aids ASA Associazione Solidarietà Aids - Onlus In collaborazione con: Con il patrocinio: Con il contributo di: Con il sostegno di: Circolo di Cultura Omosessuale “Harvey Milk” Musica Reservata Il mondo della cultura contro l’Aids lunedì primo dicembre alle 20 presso il Teatro Dal Verme di Milano con l’unica tappa italiana della tournée internazionale della nuova produzione de L’incoronazione di Poppea di Monteverdi, a sostegno dei progetti di Asa (Associazione Solidarietà Aids) in collaborazione con Lila e Anlaids. La produzione traspone la vicenda presso la corte imperiale giapponese, tra splendidi kimono originali e continue citazioni cinematografiche. L’organizzazione della serata è stata possibile grazie alla forte sinergia tra organizzatori, volontari, provincia e comune di Milano, e sponsor tra cui Banca Popolare di Milano e Cig Arcigay Milano. Informazioni e prevendite www.poppeamilano.it pride novembre 08 25 novembre 08 pride 26 cronaca estero Nuova Dehli: L’alta corte indiana ha chiesto ufficialmente al governo centrale di mettere fine alle discriminazioni nei confronti degli omosessuali, abolendo le leggi che li perseguitano. Il governo però ha risposto che non ha affatto intenzione di seguire il consiglio perché “il sesso tra gay è contro l’ordine naturale” e perché l’India non può seguire l’esempio delle società occidentali che considerano l’omosessualità una cosa normale. Quito: con i due terzi di voti favorevoli, l’Ecuador ha approvato a fine settembre una nuova costituzione che garantisce il diritto alle unioni civili per le coppie gay e lesbiche, con tutele in gran parte simili a quelle previste per il matrimonio. Il nuovo testo riconosce inoltre il diritto all’istruzione gratuita, le pensioni per le casalinghe e il diritto all’autodeterminazione delle donne riguardo alla gravidanza. Atene: la Grecia varerà una legislazione a tutela delle coppie di fatto… eterosessuali. Malgrado la mobilitazione del movimento glbt greco, il governo ha chiarito a metà ottobre in parlamento che gli omosessuali resteranno esclusi dalle nuove misure, che prevedono inoltre tempi più brevi per divorziare e una semplificazione delle norme che regolano le adozioni. La società greca, secondo il governo conservatore, non è ancora pronta per accettare i diritti delle coppie omosessuali. Lisbona: il parlamento portoghese ha respinto il 10 ottobre a larghissima maggioranza due mozioni presentate da Verdi e Blocco di sinistra per legalizzare i matrimoni omosessuali. La proposta dei Verdi ha ottenuto solo 17 voti favorevoli mentre quella della sinistra 11, su un totale di 230. Il partito socialista al governo e il partito socialdemocratico, principale forza di opposizione, hanno votato compatti per il no. In Portogallo è in vigore dal 2001 una legge che consente le unioni civili tra persone dello stesso sesso. pride novembre 08 Il caso Haider Scomparso a 58 anni in seguito a un incidente stradale, il leader dell’estrema destra austriaca e governatore della Carinzia Joerg Haider ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche e congetture che contribuiscono a consolidarne la fama di personaggio controverso. A far discutere sono state soprattutto le cause della morte e la ricostruzione delle ultime ore di vita dell’uomo politico, che dopo il trionfo del suo partito e dell’estrema destra tutta nelle elezioni austriache di fine settembre sembrava avviato a nuovi inquietanti traguardi. La polizia ha fornito una versione “banale” secondo cui nella notte dell’11 ottobre scorso, rientrando a casa dopo una serata di bagordi, Haider si sarebbe andato a schiantare con l’auto di servizio che guidava lui stesso contro un pilone di cemento armato, a velocità almeno doppia rispetto a quella consentita lungo il tratto di strada che stava percorrendo. La ragione dell’incidente, secondo i risultati dell’autopsia (per la diffusione dei quali la famiglia di Haider ha querelato la procura di Klagenfurt, titolare delle indagini), sarebbe stato un tasso di alcol nel sangue che eccedeva di oltre tre volte il limite considerato lecito per mettersi al volante. Questa ricostruzione dei fatti non ha tuttavia convinto molti seguaci (neonazisti e non) del governatore della Carinzia, più propensi a dar credito alla teoria del complotto secondo cui Haider sarebbe stato eliminato dai servizi segreti per impedire il suo ritorno al governo nazionale in Austria. In questo contesto è stata variamente collocata, secondo i convincimenti, un’altra circostanza di cui hanno parlato i giornali, e cioè il fatti che Haider, uscendo da una festa a cui aveva partecipato e prima di avviarsi verso casa, si sarebbe fermato in un noto locale gay di Klagenfurt, dove sarebbe stato visto e persino fotografato in compagnia di un giovane e avrebbe consumato buone quantità di bevande alcoliche. Il tema dell’omosessualità di Haider non era per la verità nuovo ed era stato varie volte utilizzato in passato come arma politica contro di lui, sposato e padre di due figlie nonché assertore del ritorno alle tradizioni anche in tema di famiglia. Il che sembrava all’apparenza legittimare sia la tesi del complotto che quella di una personalità sfaccettata incline al predicare “bene” e razzolare male. La bilancia si è però pesantemente spostata sulla seconda di queste possibilità pochi giorni dopo i solenni funerali del governatore della Carinzia, quando è emerso un fatto nuovo che ha colto di sorpresa i più. In un’intervista radiofonica rilasciata a una radio locale, infatti, il ventisettenne Stefan Petzner, numero due del partito di Haider e considerato fino a quel momento il suo naturale successore, ha rivelato che tra loro c’era una storia d’amore in piena regola“. Avevamo una relazione che andava oltre l’amicizia, Joerg e io eravamo legati da qualcosa di davvero speciale. Era l’uomo della mia vita”. La moglie di Haider, secondo quanto ha dichiarato Petzner, era al corrente della cosa e l’avrebbe in qualche modo accettata. “Lei lo amava come una donna. Lui la amava come un uomo. Io lo amavo in un modo completamente differente e personale, e lei comprendeva tutto ciò. Ad avvalorare il tutto ci si è messa poi la sorella di Petzner, Christiane, raccontando altri particolari: “Loro due passavano insieme almeno i tre quarti del tempo libero, non soltanto la sera ma anche nei fine settimana e nelle vacanze”. La moglie di Haider, secondo Christiane, sarebbe stata in realtà gelosissima della cosa. L’ultima sera della sua vita, secondo quanto hanno ricostruito i giornali, Haider l’aveva trascorsa in un locale con Petzner e i due avevano litigato. Così il governatore se n’era andato da solo ed era finito poi in un locale gay, dal quale era uscito ubriaco. Poco dopo, sulla strada di casa, l’incidente mortale. La divulgazione di queste notizie è costata a Petzner la carriera politica, mentre i seguaci del suo partito sono rimasti completamente scioccati. Sarebbe in ogni caso auspicabile che la tragica morte del governatore della Carinzia, con il suo imprevisto seguito che sembra preso a prestito da una telenovela, contribuisse ad aprire un dibattito sul fatto che l’omosessualità, a differenza di quanto sostengono proprio i teorici della destra più becera, non ha colore politico. E che la repressione e la dissimulazione della realtà, in questi casi, non sono mai un bene né per le singole persone né per la società. La destra di casa nostra, per il momento, ha in realtà gridato allo scandalo per la violazione della privata di Haider. Almeno fino a prima che a vuotare il sacco fosse l’uomo della sua vita. ESTERO cronaca 27 Nozze in Connecticut Dopo il Massachusetts e la California, il piccolo Connecticut (non più grande e popoloso di una media regione italiana) è il terzo stato Usa a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Lo ha stabilito il 10 ottobre scorso una sentenza della corte suprema statale al termine di un vivace confronto tra i giudici che si è concluso con un voto di misura: 4 a 3. “Interpretare la costituzione del nostro stato in accordo con i principi di uguale tutela fermamente stabiliti”, è stato scritto nella sentenza, “conduce inevitabilmente alla conclusione che le persone gay hanno il diritto di sposare il partner di loro scelta”. Dal 2005 è in vigore in Connecticut una legge sulle unioni civili aperta alle coppie omosessuali, ma questo istituto non era sufficiente, secondo il giudizio della corte, a garantire la piena uguaglianza tra tutti i cittadini, in quanto il matrimonio restava riservato ai soli eterosessuali. Ovviamente entusiaste della decisione le coppie gay e lesbiche che avevano avviato l’iniziativa legale finita davanti alla corte suprema per ottenere il diritto di sposarsi, mentre il fronte degli omofobi ha già annunciato che si opporrà con tutti i mezzi alla trasformazione di questo diritto in legge dello stato. Lo strumento principale a cui pensano i difensori dell’esclusività eterosessuale del matrimonio è anche in questo caso il referendum popolare, perché a loro avviso “la democrazia è il peggiore nemico del matrimonio omosessuale”, anche se un recente sondaggio dice che il 53% degli abitanti del Connecticut è a favore delle nozze gay. La via referendaria si presenta comunque tutta in salita anche per altri motivi, perché secondo le regole vigenti in Connecticut per ottenere il via libera a un emendamento costituzionale bisogna convincere i tre quarti degli eletti nel parlamento statale. Altrimenti, bisogna convincere un congruo numero di elettori ad autorizzare la convocazione di un’assemblea ad hoc incaricata di riscrivere da cima a fondo la costituzione. Il che richiederebbe un lungo processo e comporterebbe alti costi che in tempi di crisi economica non appaiono proponibili. Bosnia off limits La prima edizione del Queer Sarajevo Festival, in programma nella capitale bosniaca dal 24 al 27 settembre scorsi, è stata annullata con la violenza da gruppi di islamici inferociti per il presunto affronto costituito da una manifestazione glbt in città prima della conclusione del Ramadan. La serata inaugurale del festival, cui stavano partecipando circa 300 persone è stata interrotta perché gli islamici hanno letteralmente preso d’assedio l’Accademia di Belle Arti, sede dell’evento, e hanno aggredito fisicamente numerosi partecipanti mentre i pochi agenti messi a disposizione dalle autorità per garantire l’ordine pubblico non potevano fare altro che restare a guardare. Decine di persone sono così state picchiate e ferite e il festival ha chiuso i battenti ancora prima di cominciare. Solo due giorni prima a Belgrado, in Serbia, un altro festival glbt era stato preso d’assalto con analoghe modalità da parte di estremisti della destra nazionalista e clericale. L’Europa, da quelle parti, è ancora molto lontana. novembre 08 pride 28 cronaca estero Ambasciatore porta pene Scongiurato in extremis, con la capitolazione di Sarkozy, un braccio di ferro durato dieci mesi tra il Vaticano e il governo francese intorno alla nomina del nuovo ambasciatore di Parigi presso la Santa Sede. A fine settembre, la designazione di Stanislas Lefebvre de Laboulaye (dal 2006 ambasciatore francese in Russia) alla prestigiosa carica vacante dal dicembre scorso ha messo fine a un braccio di ferro che aveva rischiato con il passare dei mesi di assumere il sapore di un duello all’ultimo sangue Il momento più caldo dello scontro, sempre a settembre, era stato il secco no del Vaticano alla nomina di un diplomatico dichiaratamente omosessuale e convivente, per giunta, con un altro uomo che si sarebbe presumibilmente trasferito con lui a Roma. La proposta dell’ambasciatore gay da parte del governo francese era sembrata a molti una deliberata provocazione in risposta allo sdegnoso rifiuto che un papato sempre più integralista aveva opposto alla designazione dello scrittore Denis Tillinac, gaullista di ferro e fervente cattolico con il difetto di essere divorziato e risposato (come Berlusconi o Bossi, tanto per citare un paio di nomi cari allo staff di Benedetto XVI). Sarkozy, probabilmente in vena di scherzi, aveva prima lasciato trapelare la possibilità di nominare come plenipotenziario in Vaticano lo storico Max Gallo, accademico di Francia con un illustre passato politico nelle file del partito socialista francese, e poi si era intestardito sull’opzione gay. La soluzione dell’intricato problema diplomatico non prelude però al ritorno della laica Francia all’ovile della stretta osservanza delle direttive papali, perché il governo di Parigi ha annunciato ufficialmente che il prossimo dicembre si farà promotore presso l’assemblea generale dell’Onu di una proposta per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. Il che di sicuro non sarà gradito a Ratzinger in quanto ulteriore modo per legittimare il “disordine morale”. Scandalo finlandese I paesi del nord Europa sono considerati, spesso a ragione, come i più gay friendly del pianeta. Fa quindi notizia il fatto che a Rovaniemi, capoluogo della Lapponia finnica e supposta patria di Babbo Natale, una giornalista sia stata licenziata in tronco quando i suoi datori di lavoro hanno scoperto che è lesbica e vive con un’altra donna. La protagonista della vicenda, che ha creato scalpore in tutta la Finlandia e successivamente ha fatto il giro del mondo, si chiama Johanna Korhosen (nella foto) e avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttrice di un quotidiano locale, il “Lapin Kansa”, per sostituire il precedente direttore in via di pensionamento. Invece di essere promossa, però, è stata licenziata perché l’azienda non era disposta a tollerare una direttrice lesbica. La motivazione ufficiale del licenziamento è stata l’insincerità sulla sua vita privata, e sul fatto che la sua partner è impegnata in politica, durante il colloquio di assunzione. Ma dopo che lo scandalo è scoppiato e i dipendenti del giornale sono scesi in sciopero per difendere la collega discriminata, è stato subito evidente che la ragione vera era proprio l’omosessualità di Johanna, considerata inadatta a rappresentare il giornale e i suoi lettori in quanto lesbica. Non tutti i mali vengono per nuocere, in ogni caso: adesso, con tutta la pubblicità che il caso ha avuto, Johanna avrà solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le opportunità professionali. pride novembre 08 ESTERO cronaca 29 Mr Gay cannibale Nel 1993, quando aveva vent’anni, era stato il primo vincitore del concorso Mr Gay in Gran Bretagna. Il mese scorso invece Anthony Morley (nella foto), di professione cuoco, è stato processato a Leeds e condannato all’ergastolo per avere ucciso, smembrato e in parte cucinato con erbe aromatiche e olio d’oliva il trentatreenne Damian Oldfield, venditore di pubblicità per una rivista gay. I fatti risalgono allo scorso aprile. Morley conosceva Oldfield da tempo e lo aveva invitato a casa sua ma qui qualcosa era andato storto. Secondo il racconto di Morley, Oldfield aveva tentato di stuprarlo scatenando la sua reazione. Dopo averlo ucciso con una ventina di coltellate, il cuoco lo aveva tagliato alcuni pezzi del corpo di Oldfield e li aveva messi in padella con l’intenzione di mangiarli. Il risultato però non era stato di suo gradimento e alla fine aveva buttato i resti nella spazzatura. Poi era uscito di casa con addosso una gonna bianca e un paio di infradito e si era diretto in evidente stato confusionale verso un vicino take away, dove aveva raccontato di avere ucciso un uomo e chiesto l’intervento della polizia, prontamente chiamata dalle persone che si trovavano nel locale. Di qui l’arresto e poi il processo, durante il quale è emerso che Morley non era del tutto nuovo a tentativi di aggressione all’arma bianca. La difesa ha puntato tutto sul riconoscimento dell’infermità mentale dell’imputato, citando come attenuante una violenza sessuale subita da Morley in giovanissima età. Avvertenze tatuate Mentre impazziscono tutte le piazze finanziarie del pianeta non è forse strano che sia uscito di senno anche il cappellano (anglicano) della borsa di Londra. La cosa antipatica, tuttavia, è che il reverendo Peter Mullen abbia dato i numeri prendendosela con gli omosessuali in diversi quanto incendiari commenti scritti il mese scorso sul blog che tiene su internet. Nella più originale di queste invettive contro i gay sfacciati che pretendono di propagandare il loro stile di vita come una cosa normale, il reverendo Mullen ha proposto dei tatuaggi obbligatori per gli omosessuali sull’esempio delle avvertenze che vengono messe sui pacchetti di sigarette. “Facciamoli tatuare sul didietro”, ha scritto, “con lo slogan ‘la sodomia può danneggiare seriamente la salute’ oppure sul mento con la scritta ‘la fellatio uccide’”. Le ovvie reazioni di protesta all’iniziativa hanno spinto la diocesi di Londra a diffondere un comunicato ufficiale per sconfessare Mullen, che da parte sua ha cercato di difendersi invocando il diritto alla satira. “Ho scritto alcune cose satiriche sul mio blog”, ha dichiarato alla stampa, “e chiunque abbia un briciolo di senso dell’umorismo o una minima conoscenza della tradizione della satira inglese può capire che si è trattato di scherzi innocenti. Io di sicuro non ho niente contro gli omosessuali. Ce l’ho solo con i militanti che predicano l’omosessualità”. Il tentativo di buttarla in farsa non è però stato sufficiente a impedire l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Così alla fine Mullen è stato costretto a presentare per iscritto pubbliche scuse per i suoi “innocenti scherzetti”. “Non intendevo sconvolgere nessuno”, ha spiegato, “ma mi rendo conto che le mie osservazioni sono state sconsiderate e desidero scusarmene. Non volevo realmente criticare le persone omosessuali, ma coloro che promuovono la cultura gay. Comunque, i miei commenti sono stati causa di offesa e per questo mi dispiaccio e chiedo scusa senza riserve”. novembre 08 pride 30 MEDITERRANEO sauna MAXI VASCA IDROMASSAGGIO SAUNA FINLANDESE NUOVO SPAZIO RELAX CON MAXI SCHERMO SALA FUMATORI 2 DARK ROOMS LABIRINTO BAR STANZE RELAX S. MARIA MAGGIORE PIAZZ A OLOSSEO LC COLOSSEO VIA LABICANA METROPOLITANA “B” FERMATA COLOSSEO VIA MERULANA V. MANZONI METROPOLITANA “A” FERMATA MANZONI / VITTORIO EMANUELE BUS - LINEE 87 - 85 - 571 - 810 - 3 - 714 - 16 VIA MERULANA VIA P. VILLARI DE S. GIOVANNI Via Pasquale Villari, 3 (Via Merulana) - Roma Tutti i giorni dalle 13:00 alle 24:00 www.saunamediterraneo.it pride novembre 08 Message for members HAMMAM cultura+attualità 31 Guida agli spettacoli a tematica glbt della nuova stagione teatrale. Dall’America reaganiana di Tony Kushner al travestito napoletano di Ruccello, da Shakespeare alla strana coppia Parise-Poli. In attesa di Rupert Everett, si sorride con Fabio Canino. Angeli e non solo Mario Cervio Gualersi [email protected] 1 È lo spettacolo dell’anno, consacrato da due premi di prestigio, l’Ubu (assegnato dai critici) e gli Olimpici (a giudizio degli stessi artisti e professionisti del teatro): Angels in America - Si avvicina il millennio, la “fantasia gay su temi nazionali” scritta dall’americano Tony Kushner agli inizi degli anni novanta, che ha incantato gli spettatori di tutta Europa ed è finalmente approdata anche sui nostri palcoscenici, messa in scena da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni per Teatridithalia. La trama è assai complessa e vede intrecciarsi più vicende e numerosi personaggi che agiscono negli Stati Uniti governati da Ronald Reagan, in quell’epoca funestati dall’epidemia di Aids. Della malattia è vittima il giovane Prior che soffre per le mille complicanze causate dall’Hiv e per l’abbandono del compagno Louis, destinatario delle attenzioni di Joe, avvocato mormone, sposato e presunto eterosessuale, che s’innamora di lui. Alla moglie Harper, dipendente dagli psicofarmaci, non resta che rifugiarsi in un mondo di fantasia che lei colloca nell’Antartide. Louis lavora per Roy Cohn, realmente esistito e diabolico braccio destro del senatore McCarthy, quello che mandò sulla sedia elettrica i coniugi Rosemberg, accusati di spionaggio a favore dei russi. Segretamente omosessuale, anch’egli colpito dal virus, ma ufficialmente malato di cancro, poiché allora l’Aids era a torto associato solo ai gay. Religione, politica e sesso sono gli ingredienti che Kushner miscela da maestro in quello che è diventato uno specchio impietoso degli anni ottanta. Oltre alla regia di taglio cinematografico, il successo della pièce è anche merito dell’ottimo gruppo di attori, spesso impegnati in più ruoli: Edoardo Ribatto e Umberto Petranca (la coppia gay), Cristian Giammarini (Joe), Ida Marinelli (sua madre), Elena Russo Arman (Harper) e lo stesso De Capitani (Roy). La tournée parte dal teatro India di Roma (dal 20 al 29 marzo), poi a Bari, Correggio, Brescia, Genova, Pavia, per concludersi all’Elfo di Milano (dal 5 al 24 maggio). È stato scelto come uno degli spettacoli più rappresentativi della retrospettiva per il 15° compleanno di “Garofano Verde”, la rassegna romana di teatro omosessuale: Under my skin di Massimo Bavastro ci pone nella condizione voyeuristica di osservare l’ultima ora trascorsa insieme da una coppia di amanti su un nudo materasso che diventa un metaforico ring di pugilato o una zattera per naufraghi, a seconda degli sviluppi del loro serrato con- fronto. A interpretarli sono Antonio Merone (il protagonista di Un altro pianeta, film vincitore del Queer Award all’ultima Mostra di Venezia) e Francesco Stella, entrambi intensi e coinvolgenti nel riproporre le schermaglie e i tabù del rapporto amoroso, diretti da Daniele De Plano. Saranno il 5 e 6 dicembre al teatro Rifredi di Firenze nell’ambito del Queer Festival, al Colosseo di Roma dal 3 all’8 febbraio 2009 e al Cineteatro Baretti di Torino dal 15 al 17 aprile. Una dea innamorata e pazza di desiderio e un giovane uomo bellissimo che le sfugge, finendo ucciso tra le zanne di un cinghiale, sono i protagonisti di Venere e Adone, poemetto erotico-pastorale che Shakespeare dedicò al suo protettore, l’aitante conte di Southampton, probabile destinatario anche dei Sonetti. Prima opera del Bardo ad essere stampata, divenne un vademecum apprezzato da gentiluomini e cortigiani. Pur seduttivo e in gran forma, il regista Valter Malosti non è più giovanetto, pertanto ha saggiamente deciso di trasformarsi in Venere, portando con naturalezza rossetto e make up, senza alcun altro orpello che spesso affligge gli attori en travesti. Le sue ardenti, spinte e ben articolate smanie amorose sono dirette all’ignudo Daniele Trastu che è proprio 2 novembre 08 pride 32 attualità+cultura 3 tutto da vedere, con in sottofondo le musiche di Michael Nyman, Nino Rota e Luciano Berio. Prima tappa della ripresa è Torino, poi Alba, Tortona e alcune località del Piemonte, per poi concludersi al teatro Sociale di Brescia dal 19 al 23 novembre. Nella nostre segnalazioni, peraltro necessariamente parziali a causa dello spazio e passibili di integrazione con altre proposte nel corso della stagione, non poteva mancare Paolo Poli, soprattutto in occasione del debutto del suo nuovo spettacolo. Dopo le scrittrici e giornaliste d’antan, l’irriverente ragazzaccio ultrasettantenne si cimenta con i Sillabari di Goffredo Parise, piccoli poemi in prosa composti verso la metà degli anni Cinquanta. Vediamo bambini stupiti in un mondo ambiguo, anziani incazzati in una società che pare andare allo sbaraglio, donne simil Bovary e uomini ingenui in lotta per la sopravvivenza: tutti quanti vivono in un’Italia uscita dalla guerra e in fase di grande cambiamento, figurine a cui fanno da contorno le canzonette sciatte propinate dalla radio. La tournée prevede sosta a Torino (teatro Gobetti dal 26 dicembre al 6 gennaio), Milano (al Carcano dal 14 gennaio all’1 febbraio), e Roma (all’Eliseo dal 14/4). Le cinque rose di Jennifer continua ad avvincere gli spettatori e tentare gli attori che intendono misurarsi in un ruolo en travesti. È uno dei lavori più noti di Annibale Ruccello, drammaturgo di area napoletana prematuramente scomparso. Jennifer è un travestito che attende a casa un uomo misterioso destinato a non comparire. Nel frattempo accadono cose strane nel suo quartiere: i telefoni impazziscono, un maniaco uccide le sue amiche e un’inquietante vicina gli fa visita senza appa- pride novembre 08 rente ragione. Calatosi nella dimensione del noir, rivisitandolo con graffiante ironia, Arturo Cirillo, regista e protagonista, è perfetto nel ruolo, al pari di Monica Piseddu che ha vinto un premio Ubu per questa interpretazione. Li potete vedere alla Sala Laudano di Messina (dal 20 al 25 gennaio), al teatro Rasi di Ravenna (13 febbraio), alla Tosse di Genova (18-21/2) e al Gobetti di Torino (dal 24/2 all’1/3). Hanno scritto in lingue diverse, gestito la propria omosessualità in modo differente, ma sono entrambi assurti al rango di icone della letteratura: Gadda vs Genet (Il giovane criminale e altre storie di galera) è l’accoppiata ideata dal Teatro Libero di Rebibbia, un gruppo di ex detenuti attivi sulla scena da un anno. Il teatro che propongono nasce dall’esperienza del carcere e hanno scoperto che sul palcoscenico si possono fare molte cose che nella vita sono proibite o sconvenienti e ne approffittano: contrabbando di ricordi autobiografici, pulsioni d’amore recluso, cioè masturbatorio, lettere senza visto di censura. Genet - che il carcere lo ha patito - scriveva: «Per poter giudicare bisogna esser stati colpevoli e condannati» e i neo attori Sasà, Renato, Fabione e Benneth fanno tesoro di questa massima. Fabio Cavalli firma drammaturgia e regia dello spettacolo, in scena al Piccolo Eliseo di Roma dal 9 al 21 dicembre. Preveniamo moti d’insofferenza da parte dei lettori che reclamano un’alternativa leggera e divertente: e cosa meglio di Fiesta, magari per celebrare un rutilante Capodanno? La commedia ispirata a Nostra Signora Raffaella viene riproposta da Fabio Canino (è Carrà dipendente e ricordiamo, presenti in un teatro romano, che quando lei gli fece una “carrambata” colle5 gandosi in diretta dagli studi tv, per poco non collassava) e Diego Longobardi con immutato smalto. Le battute al vetriolo, scritte da Roberto Biondi, che gli amici gay si lanciano a vicenda vanno sempre a segno e i testi delle canzoni della loro musa diventano vere e proprie citazioni. A Desenzano il 6 e 7 dicembre, a Padova il 10/12 e al Derby di Milano dal 10 al 31/12. Rimaniano nell’ambito del teatro con musica per una proposta insolita: H.I V. ovvero Hamlet In a Vortex, scritto, diretto e interpretato da Claudio Sisto. “Ho inteso mettere in scena l’anima più rock di un Amleto che trasporta la sua sana pazzia sui binari di una malattia sociale che è conseguenza del disagio interiore, attraverso le voci profonde e struggenti dei ‘belli e dannati’ del genere musicale che è sinonimo di rivoluzione di regole e costumi: Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain, Freddy Mercury. Della tragedia di Shakespeare rimane l’impianto, ma i personaggi sono cambiati: Ofelia diventa Filio, un adolescente gay che Polonio, il padre, vuole riportare sulla retta via affinché smetta di essere l’amante e l’allievo di Amleto. Gertrude, regina e madre, assurge a sorella di tutte le donne”. Al teatro Petrolini di Roma da 4 al 9 novembre. Recitare per la prima volta in italiano sarà per lui una prova non semplice, benché padroneggi piuttosto bene la nostra lingua. Rupert Everett debutta in Vite private di Noël Coward, dopo che dello stesso autore è stato a Londra il protagonista di The Vortex dove era il figlio tossicodipendente - negli anni Venti a teatro non poteva ancora essere gay - di una madre da 4 manuale. Per l’attore una partner speciale, Asia Argento, e lo stesso regista, Philip Prowse. Al Manzoni di Milano dal 31 marzo al 3 maggio. Almeno una citazione per il teatro di sperimentazione: Undo, ideato e prodotto dalla compagnia Sineglossa, drammaturgia e regia di Federico Bomba che esplora l’identità di genere attraverso la moltiplicazione e la sovrapposizione del corpo maschile e femminile (quelli di Matteo Ramponi e Simona Sala). In maggio a Roma, nell’ambito della vetrina in cui l’Ente Teatrale Italiano presenta i lavori scaturiti dal Progetto Nuove Creatività. Per finire, ritorna al teatro Libero di Milano (dal 4 al 12 maggio) la rassegna di teatro omosessuale Liberi Amori Possibili: il cartellone è ancora in via di definizione, ma già ci si augura che il tema non faccia cadere la testa di un altro assessore alla Cultura, come accaduto lo scorso anno all’ineffabile Vittorio Sgarbi. 1 - Umberto Petranca ed Edoardo Ribatto in Angels in America 2 - Paolo Poli 3 - Undo della compagnia Sineglossa 4 - Arturo Cirillo in Le cinque rose di Jennifer 5 - Valter Malosti in Venere e Adone 33 novembre 08 pride 34 attualità+cultura Un incontro con Antonio Merone, l’affascinante protagonista di Un altro pianeta, il film che ha vinto il Queer Lion in uscita nelle sale il 7 novembre. Le sfide di un attore Vincenzo Patanè [email protected] Il 7 novembre uscirà nelle sale Un altro pianeta, il film di Stefano Tummolini che ha vinto la seconda edizione del Queer Lion veneziano. Seduti al caffè Rosati a piazza del Popolo a Roma, il tempo è trascorso veloce, parlando sia del film, di cui Merone è anche co-sceneggiatore, sia di Under My Skin, la pièce che Merone sta portando in giro in alcuni teatri. Ci racconti come è nato il film? L’idea, mia e di Stefano Tummolini, risale al 1997; volevamo dire qualcosa sull’elaborazione del lutto, che può colpire in modo imprevisto, a qualsiasi età, senza che ci sia una preparazione psicologica adeguata. Fino all’invito alle Giornate degli Autori a Venezia, ci sono state molte traversie: abbiamo bussato a tante porte ma non siamo riusciti a trovare dei finanziamenti. pride novembre 08 Per fortuna, nei momenti di sfiducia c’era sempre uno di noi due che non voleva mollare, perché eravamo convinti di avere delle cose da dire. Così l’abbiamo girato in 8 giorni sulla spiaggia, dopo averlo provato per circa 20, con un costo di appena 970 euro. Il materiale è stato visto da Maurizio Ponzi e poi è stato acquistato dalla Ripley’s. Certo, mai avremmo immaginato che saremmo stati selezionati per Venezia e addirittura avremmo vinto il Queer Lion. Come mai il film inizia con un rapporto sessuale gay e finisce con uno etero? Perché vuole far vedere come ci avviciniamo alle altre persone con pregiudizio e invece l’affinità e la vicinanza possiamo trovarle dove meno ce lo aspettiamo, nelle persone meno prevedibili. La prima scena è un sesso routinario, senza rilevanza da un punto di vista psicologico ed emotivo, mentre l’ultima è una scena d’amore, fra due persone ferite che si consolano. Nel film sarebbe potuto accadere però anche il contrario. Se Salvatore, il protagonista, fosse stato etero magari avrebbe potuto incontrare alla fine un ragazzo con la stessa sensibilità. Piuttosto sottolineo che Salvatore è un personaggio di estrazione sociale semplice, che si esprime attraverso il corpo e la fisicità; se fosse stato un borghese magari avrebbe finito col chiacchierare tutta la notte... È dunque un invito ad ascoltare di più le altre persone? Certo, siamo portati a giudicare a prima vista, mentre spesso le persone non sono quelle che appaiono. Non a caso nel film c’è un disvelamento continuo e tutti i personaggi si mostrano inizialmente per quello che non sono. Com’è Salvatore? Ha un problema di accettazione della propria identità sessuale, e per questo si preoccupa di dare un’immagine molto virile di sé. Non è un santino: non rispetta l’ambiente, è violento, fa anche una battuta scorretta sui trans. Del resto, chi vive il pregiudizio ha pregiudizi. Però è tanto fragile: ha perso il suo compagno, lo stanno sbattendo fuori da casa e nessuno gli riconosce nulla. Per questo i suoi incontri diventano spesso scontri. Porta con sé un grande dolore, che mostra solo alla persona giusta. Come scenario, avete scelto la spiaggia gay romana del Settimo Cielo… L’abbiamo girato al confine fra la spiaggia nudista e quella non. È stato quasi un incubo: per la scena iniziale, molto articolata e in cui ero nudo, il bagnino dell’altra spiaggia ha regolarmente fischiato e si è intromesso. Comunque, volevamo fare capire che fra le dune c’è sì sesso frettoloso, ma ci può essere anche uno scambio d’amore. Lì è un altro pianeta, molto affascinante: cambiano i colori, l’atmosfera, la vegetazione è alta e non ci sono rumori, sembra un mondo sospeso. Quindi anche per i luoghi bisogna lasciare da parte le idee preconcette: in qualsiasi luogo può esserci amore, magari fra due persone che forse non si vedranno più. Tu sei principalmente un attore di teatro. Cosa stai preparando? A ottobre a Milano ho presentato Under My Skin, scritto da Massimo Bavastro, con la regia di Daniele de Plano. Saremo a Firenze a dicembre, a Roma a febbraio e a Torino ad aprile. Il testo, che racconta dell’ultima ora e mezzo di una coppia in crisi, nacque come etero ma poi è diventato, con poche modifiche, una storia fra due uomini. Si vuole dimostrare che nelle relazioni amorose, al di là delle preferenze sessuali, le problematiche e le dinamiche sono uguali per tutti: la capacità di capire l’altro, la paura di rimanere soli, la sincerità. C’è un’idea scenica molto forte: ci siamo solo io e Francesco Stella, distesi su un letto, non c’è niente altro. Quindi tutto si concentra su di noi, in un’unità di tempo e di spazio, e solo da noi dipendono i momenti divertenti, sensuali o drammatici. È molto coinvolgente per il pubblico. Mi piacciono queste sfide di frontiera, senza filtri, adatte più a piccoli teatri, con il pubblico a distanza relativa. 35 novembre 08 pride 36 attualità+cultura Vi piace viaggiare? Ecco una dritta interessante: un’associazione omosessuale di scambio di ospitalità gratuita ancora poco conosciuta nel nostro paese. A casa nel mondo Marco Albertini [email protected] L/GHEI è un acronimo per Lesbian and Gay Hospitality Exchange International ed è una rete internazionale, in continua crescita, di scambio di accoglienza tra persone omosessuali. L’idea venne ad uno steward canadese che si era stufato di dormire sempre in anonimi alberghi, e venne registrata nel 1991 come un’organizzazione no-profit il cui scopo era ed è quello di offrire un servizio unico alla nostra comunità. In sostanza, chi si offre disponibile a ricevere in casa forestieri di passaggio nella propria città appartenenti al network, ma non è un obbligo, ha il diritto di chiedere di essere a sua volta ospite presso chiunque sia iscritto all’organizzazione: al momento più di 500 persone sparse su 30 nazioni. Al di là degli evidenti benefici da un punto di vista economico, non dovendo spendere soldi per i pernottamenti, L/GHEI offre l’opportunità unica di un incontro a livello culturale, intellettuale e sociale con le persone del luogo, ovvero di vivere una vacanza non come semplici turisti ma piuttosto come veri e propri viaggiatori. In fondo, chi è più informato della vita gay di una città, ma non solo, di chi ci abita e la vive quotidianamente? Da un punto di vista pratico, ogni anno a pride novembre 08 marzo è pubblicata e inviata anonimamente al proprio domicilio una guida usufruibile solo dai membri associati, dove si trovano divisi per continente, nazione, regione/dipartimento/cantone... e città gli indirizzi ed una breve descrizione del tipo di accoglienza che ognuno è in grado di offrire. Ad esempio se si mette a disposizione un’intera camera con un letto singolo o matrimoniale, piuttosto che un divano letto o un materasso per terra nel salotto. Se ci si può presentare con il proprio animale o, per prevenire eventuali attacchi allergici, se si hanno cani o gatti o magari che si preferisce non ricevere fumatori. Di solito si aggiungono i propri interessi e disponibilità di tempo per fare insieme giri turistici per la città di giorno o andare nei locali notturni di sera. A questo punto avete deciso di concedervi un fine settimana romantico o culturale in un ameno luogo a vostra scelta e contattate i potenziali ospiti con un certo anticipo, citando la pagina dove siete pubblicati per permettere loro una verifica. Di seguito attendete (o date la conferma), per poi fissare i dettagli sull’orario di arrivo e le istruzioni per raggiungere la casa. In linea di massima non si chiede ospitalità per più di due notti (ma tutto dipende), ci si presenta con un regalo (aspettatevi di ricevere le cose più assurde) ed eventualmente, quando si viaggia, si offre una cena fuori per ringraziare. Arrivati a destinazione vi è affidata (o consegnate) una copia delle chiavi dell’appartamento, e di seguito ognuno rimane libero di impiegare il proprio tempo e di continuare la propria vita normalmente. Naturalmente alla base di tutto questo c’è il buon senso, il dovere di ospitalità per chiunque e indipendentemente da ogni forma di razza, religione e, viene da sé, sesso ecc. e il rispetto della casa e delle cose altrui. Ci sono persone che hanno girato l’intera Australia con una precisa programmazione di tappe e contatti e a volte si formano amicizie che si cementano con visite annuali o scambi di biglietti di auguri a Natale. È logico che se per quando vi fanno la richiesta avete già altri programmi o altri ospiti (o proprio non vi va) si comunica la propria indisponibilità senza problemi di sorta. Attualmente la sede dell’associazione è a Berlino e la gestione è teutonicamente ineccepibile. Se siete oramai interessati o per avere maggiori dettagli, anche in italiano, fate una visita al sito www.lghei.org. Troverete il modulo di iscrizione e i dati per inviare la quota annuale di 25 euro, esempi per aiutarvi a compilare la presentazione ed il contatto e-mail con l’efficientissimo responsabile per il nostro paese, che sarà più che contento di rispondere ad ogni vostro quesito. La data limite per essere presenti nella prossima guida è il 31 dicembre, ma ci si può aggiungere alla rete e iniziare ad usufruire del servizio in qualunque momento. A settembre sarete inseriti nell’aggiornamento che viene spedito annualmente e nel frattempo potete chiedere all’organizzazione di farvi da garante con un e-mail di conferma dell’iscrizione. Per concludere non resta che trasmettere l’augurio di L/GHEI: divertitevi e viaggiate sicuri! 37 novembre 08 pride 38 2 SAUNE FINLANDESI BAGNO TURCO 2 IDROMASSAGGIO SALA FUMATORI SNACK BAR HAPPY HOUR CAMERINI RELAX MASSAGGI SOLARIUM Venerdì 14 novembre THE FIRST EVENT (ONLY FOR MEN) INIZIO ORE 20.00 FINO AD ESAURIMENTO ENERGIE martedì - giovedì - venerdì 18.00 - 24.30 sabato - domenica 14.00 - 24.30 BUFFET, RAGAZZI IMMAGINE, MUSICA E VIDEO, GIOCA E VINCI www.sauna-exit.it info 347 4700645 - 347 2208572 Via Visitazione/Mariaheimweg, 2 - Bolzano / Bozen SABATO 15 NOVEMBRE HOT CHOCOLATE PARTY CHOCOLAT MON AMOUR SABATO 6 DICEMBRE ANGEL & DEVIL EVRYBODY SAINTS NIGHT SABATO 20 DICEMBRE HOT CHRISMAS PARTY SEXY & HILARIOUS NIGHT lista entro ore 22.00 della serata Anna - 348 1390531, Renato - 339 4729194, Andrea - 339 6559107; www.thefirstdisco.it pride novembre 08 cultura+attualità 39 Seimila libri tra cui tesori da 18mila dollari al volume. “Pride” ha scoperto e visitato in esclusiva la collezione di libri gay più vasta d’Italia e probabilmente d’Europa. La biblioteca di Ganimede Stefano Bolognini [email protected] “Benvenuto tra i miei libri gay”. Un uomo altissimo ci accoglie in un elegante palazzo nel centro di Roma. Noto, alle pareti di un ampio salone affrescato, una rarissima serie di fotografie originali di Oscar Wilde e un pregevole avorio che ritrae Zeus teneramente abbracciato a Ganimede, la coppia di fatto gay della mitologia greca. I libri sono ordinati in sei enormi armadi biblioteca: “mangiano lo spazio, ho dovuto cambiare casa per loro”, spiega il distinto signore. È la più preziosa e vasta collezione italiana (e tra le maggiori d’Europa) di libri a tematica gay, un tesoro che attraversa i secoli a partire dal ‘500, con una Legge contro la sodomia, per arrivare agli anni settanta del secolo scorso. È un patrimonio di 6000 volumi stimato oltre un milione di euro. L’uomo, che chiede l’anonimato (il furto di libri rari è diffusissimo), comincia a raccontare una inedita storia di amori, affetti e (molto) sesso gay attraverso i secoli, la nostra Storia. Come nasce la sua passione per i libri gay? Ho incominciato circa quindici anni fa, ed è stato il mio cammino di liberazione e accettazione dell’omosessualità. Dovevo capire e dare spessore ad un argomento considerato indegno e scandaloso. Oggi più che una passione mi sembra una nevrosi (ride). Deve essere una nevrosi costosa... Quindici anni fa una collezione simile alla mia mi era stata “offerta” da un libraio francese per circa novecento milioni di lire. Oggi credo di avere più libri di quelli che mi proponevano e quelli che mi mancano o non si trovano proprio o hanno costi davvero proibitivi. Quanto proibitivi? Questa rivista del 1894, The Chameleon di John Francis Bloxam, uno dei cosiddetti “poeti uranisti” (così erano chiamati gli omosessuali prima dell’invenzione della parola “omosessualità”) attualmente è in vendita a 18 mila dollari. Fortunatamente l’ho pagata molto meno. Per 60 pagine fanno ben 300 dollari a pagina. Un contenuto così prezioso? Pubblica, per la prima volta, il famosissimo poema Two loves di Lord Alfred Douglas, amante di Wilde che definì l’omosessualità “l’amore che non osa dire il suo nome”. La frasetta continua ad essere stracitata ancora oggi e il poema fu pure usato come prova di colpevolezza contro Oscar Wilde durante il processo che lo spedì ai lavori forzati nel 1895. Il Chameleon contiene anche un raccontino pornografico Il prete e l’accolito, una storiella d’amore tra un sacerdote e il suo giovane chierichetto, che viene scoperta e che porta al suicidio del prete. Qual è il testo più raro che possiede? È una rivistina con una copertina verdone del 1920, il The Quorum. A magazine of friendship. È il testamento poetico-letterario del primo movimento gay inglese di fine ottocento, che allora si chiamava “uranista”. L’ho trovata a poco prezzo ma poi ho scoperto che ne esistono solo due copie al mondo, una alla British library e questa che vedi. Movimento uranista, preti e chierichetti... l’amore gay osava accennare il suo nome... Spesso l’amore gay appare sotto forma di amicizia virile. Quella tra due ufficiali è così appassionata che quando uno muore l’altro si suicida. La racconta una donna, Madame Van-Esbecq, nel 1810, in Antoine et Camile ou la Sympathie. È una storia vera: la notizia di questo suicidio, pubblicata dai giornali ottocenteschi, fu scoperta negli anni sessanta del novecento dalla rivista gay francese “Arcadie”... gli omosessuali si rincorrono nei secoli. Una “amicizia” italiana curiosa è quella tra Nicola Barbarigo e Marco Trevisan, due veneziani che nel seicento arrivarono a fondere i loro stemmi di famiglia in uno solo e a farsi pubblicare libri che esaltavano il loro legame. novembre 08 pride 40 attualità+cultura Basta amore, parliamo di libri piccanti. In tutti i testi libertini francesi del settecento, ce ne sarà almeno una ventina, il sesso tra sodomiti e quello tra donne è descritto con particolare cura. Pensa solo allo spazio che ha dato Sade alla sodomia nei suoi romanzi. Omosessualità e lesbismo erano considerati una tra le varianti possibili per aumentare il piacere del rapporto sessuale e un modo per cercare la libertà sessuale. Alcuni testi antichi sono gustosamente illustrati e non lasciano ombra di dubbio. Erano davvero moderni... Che libro manca alla sua collezione? Les enfants de Sodome del 1790 è la mia bestia nera. L’avevo acquistato da Christie’s e pure pagato 5mila euro, ma non mi è mai arrivato. È un peccato perché è divertentissimo. È una parodia delle assemblee rivoluzionarie francesi. Sodomiti e “tribadi” (le lesbiche, ndr) eleggono i loro rappresentanti che nei loro interventi fanno l’apologia dell’omosessualità e affermano addirittura che il fondatore della religione cristiana era sodomita. Colleziona testi medici? Dalla metà dell’ottocento i dottori incominciano a studiare “invertiti”, “pervertiti” ed “uranisti”. No, ho qualcuno... trattano gli omosessuali come malati, viziosi o debosciati. Tra i capolavori indiscussi l’Étude médicolégale sur les attentats aux moeurs del 1857 del medico francese Ambroise Tardieu che contiene un metodo infallibile per scoprire gli omosessuali. Secondo Tardieu bastava analizzare loro l’ano. Quello gay sarebbe “imbutiforme” e cioè a forma di imbuto. Se confronti questa stampa pubblicata nel testo che mostra proprio un ano imbutiforme con alcune foto in internet, forse un po’ aveva ragione... I medici italiani? In Degenerazione Psico-sessuale, del 1898, due studiosi italiani, pubblicano la storia vera di un cameriere che si innamora del padrone, che lo sfrutta, gli fa causa e lo fa internare in manicomio. Letto con gli occhi del presente si capisce che l’omosessuale è stato pride novembre 08 truffato ed ingannato per un amore sincero. Per i medici è semplicemente un pazzo. Sinceramente preferisco un racconto di quegli anni come Nell’erba tanto alta (1903) di Biagio Chiara. L’autore, napoletano e traduttore di Wilde, pubblicò per primo una edizione pirata de Il ritratto di Dorian Gray con il titolo Doriano Gray dipinto. Nel racconto due uomini dopo una lunga conversazione poetica si sdraiano su un prato, si baciano, e spariscono tra l’erba alta... In quegli anni il nostro paese era una mecca per la prostituzione gay? Sì, venivano omosessuali da tutta Europa attirati dagli scatti del fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden che, a Taormina, fotografava ragazzi nudi in pose neoclassiche (un originale ce l’ho da qualche parte) e rivendeva in tutti i paesi, persino a teste coronate e cardinali. A proposito di marchette, in un libro di John Addington Symonds, In the Key of Blue (1893), ho scovato, appiccicata all’interno, la fotografia del suo amante Augusto, un gondoliere e prostituto veneziano. Nel frontespizio ci sono i nomi di altri due poeti gay inglesi che si sono scambiati, come una reliquia, la fotografia che è passata di mano in mano per generazioni di omosessuali per arrivare fino qui. Nei suoi libri ha scovato altre tracce di lettori gay? Ho trovato molti libri con dorso abraso, doppia rilegatura o copertine che non corrispondono al testo. Il lettore gay nascondeva le sue letture. Non ti è mai capitato di arrivare in casa di qualche gay velato e vedere librerie con testi con il dorso girato? Lei che testo nasconde? (Sparisce e torna con una custodia in cartone dalla quale estrae un manoscritto). Questo non l’ho mai fatto vedere a nessuno... è di un anonimo degli anni trenta, si intitola Aperçu sommaire des études du Professeur Weigt. Sono gli studi eruditi di un professore (che non è mai esistito) esattamente sul... ehm, buco del culo. L’anonimo spiega sapientemente che i buchi non sono tutti uguali... È pure vagamente razzista: i giapponesi avrebbero l’ano a spirale e gli arabi a stella e i persiani a nocciola. Non ho mai capito se è un manoscritto goliardico o è l’opera di un maniaco... comunque è uno che se ne intende. Vedi che sono “imbutiformi”? Torniamo ai libri... I librai mi propongono un po’ di tutto. Ho acquistato un reliquiario con il vero pelo pubico dell’attore Rodolfo Valentino. È un ricordo di una avventura di letto adolescenziale dello scrittore americano Samuel M. Steward. Nella sua biografia Steward, riguardando questi peli, si dice soddisfatto di aver vissuto. Ho poi il sigillo e il libretto di regole dell’Ordine di Cheronea, una sorta di massoneria gay fondata a fine Ottocento da George Cecil Ives e un piccolo orologio da comodino, degli anni trenta o quaranta, dell’est europeo, che riproduce un rapporto anale con pene mobile segna minuti. Curioso no? Che rapporto c’è in Italia con la cultura gay? In America ci sono biblioteche pubbliche come quella della Cornell University che ha una raccolta gay enorme. In Italia c’è qualche archivio: quello dell’Arcigay di Milano, la Fondazione Sandro Penna a Torino, il Centro di documentazione di Arcigay Bologna, la Fondazione Marco Sanna al Mario Mieli di Roma, mentre l’archivio di Massimo Consoli sembra scomparso nel nulla. Gli studi sono pochi, pochissimi. La contattano gli studiosi? Sì, ma solo gli stranieri. Nessun italiano si è mai fatto vivo. Non ci interessa la nostra storia, ma è mai possibile che non esista un testo intitolato La Storia dell’omosessualità in Italia? C’è persino quella della Repubblica Ceca, un mattone illustrato, e quella cinese... Quali testi non possono mancare in una biblioteca gay? L’Alcibiade fanciullo a scola del 1630, l’opera italiana più immorale di quel secolo, che racconta di un insegnante che seduce argutamente uno studentello. Di copie originali al mondo ne esistono una decina, ma le ristampe si trovano con facilità. Mi piace poi L’inversione sessuale di Havelock Ellis e Symonds perché è uno dei primi testi scientifici dell’ottocento comprensivo verso gli omosessuali, e tra i romanzi scelgo Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino. È il ritratto dei nostri anni sessanta gay, parla di omosessuali liberati prima della liberazione del movimento gay. Symonds è un autore per lettori esigenti... Ha scritto la più vibrante difesa dell’omosessualità nella storia. Senti cosa dice dell’omosessualità: “Vi è una passione... che... ha avuto un ruolo considerevole nella storia del mondo sia nel bene che nel male, ma che difficilmente ha ricevuto finora l’attenzione filosofica e la ricerca scientifica che merita... Si presenta a noi nelle steppe dell’Asia, nei bivacchi dei guerrieri celti, nelle sabbie dell’Arabia... La distinguiamo tra i palmeti delle isole dei mari del sud, nelle case di carta e nei templi giardino del Giappone, negli igloo degli Eschimesi... Pulsa nelle nostre enormi città... Ci fu un tempo in cui fu assisa, avvolta nella porpora imperiale, sul trono dei Cesari romani, incoronata con la tiara sul soglio pontificio”. La mia biblioteca è qui a testimoniarlo. 41 Se ti dicono che sei talmente sexy che dovresti fare la porno star... perché non provi a farlo davvero? Se ti affascina l'idea di diventare una porno star, o anche solo di provare l'esperienza, puoi partecipare ai due casting organizzati a Milano e Roma dalla Lucas Kazan. Basta presentarsi con un documento d'identità valido. Non è richiesta esperienza, ma servono almeno due di queste tre qualità: 1. Un bel volto; 2. Un corpo tonico e definito; 3. Infine, una "dotazione sessuale" adeguata. Ovviamente è obbligatorio essere maggiorenne. Porn Star Wanted 2008 MILANO Sabato 22 novembre 2008 presso "Open Space Corti S." (citofono n. 34), Via Carlo Farini 37 (MM Garibaldi), dalle 13 alle 17. ROMA Sabato 29 novembre 2008 presso ST'A, Vicolo della Cancelleria n. 36 (vicino a Piazza Navona), dalle 13 alle 17. Per saperne di più: http://lucaskazan.com/pornstarwanted Alcuni partecipanti al casting del 2007 sono su: http://www.youtube.com/user/lucaskazan novembre 08 pride 42 attualità+cultura Un nuovo libro di Porpora Marcasciano dedicato alle storie di persone transessuali, per tentare di fermare sulla carta esperienze vissute che altrimenti rischierebbero di non lasciare alcuna traccia. Memorie trans Andrea Pini [email protected] La sociologa Porpora Marcasciano è una storica militante del movimento glbt italiano e attualmente è una delle responsabili del consultorio pubblico per persone trans gestito dal Mit di Bologna. Accanto a questa attività ne ha sviluppata negli ultimi anni un’altra, parallela e connessa: quella di custode e divulgatrice della memoria transessuale, pubblicando diversi libri sull’argomento. Ricordiamo per esempio Tra le rose e le viole (Manifestolibri, 2002) e Antologaia (Il dito e la luna 2007). L’ultimo della serie, almeno per ora, si intitola Favolose narranti. Storie di Transessuali (pp.194, 18 euro) ed è stato pubblicato quest’anno da Manifestolibri. Il volume comprende dieci interviste introspettive a trans da M a F (cioè da maschio a femmina), tre delle quali già apparse in Tra le rose e le viole, per far emergere i sentimenti e la reale percezione di sé. Le intervistate, che hanno tra i 30 e i 64 anni, vivono in città del nord (Bologna, Verona) o del centro in modo stabile, eccetto due trans sudamericane, senza permesso di soggiorno, costrette ad essere migranti permanenti o insicure ogni giorno del loro destino. Tutte conoscono il consultorio Mit di Bologna, alcune collaborano attivamente con il Mit o con altre associazioni di aiuto verso le persone trans. Anche se per tutte è stato necessario un periodo più o meno lungo di avvicinamento al transito di genere, sempre molto forte, intenso, significativo, per ognuna delle intervistate il passaggio ha avuto contorni diversi e soprattutto storie di provenienza molto diverse. Laurella, Jasmine e Katty, per esempio, sono state sposate con una donna ed hanno avuto figli, e l’esperienza della genitorialità di un padre che diventa donna è qualcosa di molto speciale e complicato in un piccolo mondo che è già speciale di per sé. Ancora più particolare è l’esperienza di Jasmine che ama vestirsi e vivere da donna, si sente donna e … ama le donne. Lisa, che è nata a Rio de Janeiro e vive a Lido di Classe (Ravenna), dove fa la prostituta, ha adottato un bambino che ora ha 15 anni e che abita a Rio. Lisa esprime fortemente il bisogno di una famiglia che non può avere qui ed ogni pride novembre 08 anno torna in Brasile per passare un po’ di tempo con i suoi affetti lontani. Le più giovani hanno alle spalle storie meno difficili e complesse, non hanno dovuto subire l’esperienza dell’emarginazione feroce, del carcere, del dover vivere senza una identità riconosciuta, come è capitato ad una delle più adulte: Roberta, che ha 64 anni, è romana e racconta la “classica” storia di chi negli anni ’60 e ’70 ha subito soprusi e violenze, molto spesso da parte della polizia. Si è operata nel ‘77 ma ha dovuto attendere fino all’82 l’approvazione della legge sul diritto al cambio di genere, per considerare concluso il suo transito. Da moltissimi anni Roberta ha una relazione con un uomo che ha sposato nel ’98. Il libro è arricchito da cinque saggi che trattano alcuni degli aspetti sociali e psicologici del percorso trans, scritti da “persone fidate”, che Porpora chiama testimoni privilegiati, operatori di servizi socio-sanitari, psicologi, registi, studiosi dei rapporti culturali tra realtà differenziate, come ad esempio sono quella lesbica e quella transessuale. Porpora chiarisce di aver scritto questo libro “per tentare di fermare sulla carta storie e vissuti che altrimenti rischiano di attraversare soltanto il nostro mondo, senza lasciare traccia alcuna”. E di averlo voluto fare con racconti in prima persona, trans che lasciano finalmente traccia di sé, non soltanto per colmare un vuoto di conoscenza negli altri, ma anche per le trans stesse, per collaborare a costruire coscienza di sé. “Ho la paranoia che tutto venga dimenticato”, aggiunge per farci capire l’urgenza del suo lavoro. Come ben si comprende nel leggere le 10 belle storie, molto è cambiato in questi ultimi anni, rendendo questo tipo di percorso meno difficile e la scelta di vita più praticabile, ma non per tutte: “Le nuove reiette”, dice Porpora, “non sono più le nostre trans, che fino a pochi anni fa rischiavano isolamento, carcere, ospedali psichiatrici, ma sono le trans immigrate, quelle che più facilmente incontri sui marciapiedi della penisola”. E Porpora fa notare anche un’altra cosa interessante: tutta la propaganda televisiva sull’insicurezza sta creando i nuovi mostri da “cacciare”, sono le trans ma anche i gay, gli immigrati, le persone di colore, i diversi, considerati “pericolosi” per la società. In realtà le cose stanno esattamente al contrario: sono proprio i “pericolosi” che corrono i pericoli. E i tanti fatti di cronaca degli ultimi mesi, dalle scritte offensive omofobe alle aggressioni e pestaggi contro gay, lesbiche e trans, lo confermano. Confermando anche il rischio per tutte le minoranze di andare oggi incontro a perdite di diritti, tutele, rispetto. Ma le nostre intervistate ci dicono anche altro, ci parlano dell’emozione del cambiamento e vogliamo chiudere con le parole piene di entusiasmo di Laurella: “Negli ultimi due anni sono riuscita a fare quello che non avevo fatto in cinquantacinque: cose per me inimmaginabili. La vita è imprevedibile: quando i giochi sembrano fatti avviene qualcosa di inaspettato che scombina l’ordine delle cose… La vita mi ha ritirato in ballo e io… mi sono messa favolosamente a ballare”. 43 Your Gay Holiday Roma Milano via Fiamma 31 via Vanvitelli 33 tel. 0236504844 tel. 065743912 novembre 08 pride 44 4 DANCEFLOORS CON ANIMAZIONE OGNI COMMERCIALDOMENICA & HAPPY MUSIC • HOUSE • R’B’ - HIP HOP • ’70 -’80 ingresso + drink + buffet + drag show + disco = 12 € c/o Borgo del Tempo Perso • via F. Massimo, 36 • MM3 Porto di Mare corso l con ORGO / i i r p sco THE B lano.org i JOINarcigaym go . r ito bo ww su w jointhe sso gratu gre nno ci l’in e vin per un a pride novembre 08 Comitato Provinciale Arcigay Milano C.I.G. - Centro di Iniziativa Gay tel. 02.54.12.22.25 • www.arcigaymilano.org 45 novembre 08 pride 46 attualità+cultura Il nuovo gioiello della Lukas Kazan ci racconta la sua storia: anni di duro lavoro in fabbrica in cui arrotonda facendo l’escort, poi segretario personale di un monsignore in Vaticano, adesso gay pornostar. Pornostar nascente Francesco Belais [email protected] Non è stata un’ora d’amore - purtroppo - il mio incontro con Daniele Montana, la nuova stella del porno gay, scoperta da Lukas Kazan. Il mese scorso, nei locali di Pier pour hom, show room e libreria gay di Milano, ha presentato in anteprima nazionale il suo film d’esordio “Italians and other strangers” (in vendita su www.lukaskazan.com e nei negozi), lasciandosi fotografare senza veli e rispondendo a tutte le curiosità del pubblico intervenuto. Alla fine dell’evento sono riuscito ad averlo tutto per me, così da soddisfare le mie e le vostre curiosità. 25 anni, nato sotto il segno dell’ariete, di Rimini, visto che si tratta di una pornostar e che mi è seduto accanto in mutande, non esito a chiedergli: “Centimetri?” “18!” – mi risponde con il suo simpatico accento romagnolo, e ridendo aggiunge: “…è una misura come un’altra!”. Daniele, sei gay? Mi definisco bisex. Mi piacciono soltanto i ragazzi dai 18 ai 22 anni, con il fisico non troppo palestrato, senza peli e senza barba. Mi piace da pride novembre 08 matti fare l’attivo con loro. Alcuni tuoi colleghi, pur avendo girato molti film hard gay e svolto ruoli passivi, sostengono di essere etero, e di fare questo lavoro solo per soldi. Tu pensi possa essere vera un’affermazione del genere? Forse dicono così soltanto perché si vergognano di ammetterlo. Poi dipende molto dal carattere, a me non frega niente di essere giudicato e dico quello che sono, altri magari sono più riservati e si fanno dei problemi. Credo che se non sei un po’ gay non riesci proprio a farlo e, soprattutto, non riesci a dimostrare niente nella situazione del film, si vedrebbe troppo che fingi. Come hai deciso di intraprendere questa carriera? Più che una decisione è stata una proposta che ho accettato, non sono stato io a cercarla. Dove ti hanno trovato? Che lavoro facevi prima? Su internet, dove ho parecchi siti. Ho fatto per otto anni l’operaio metalmeccanico e arrotondavo facendo l’escort. Poi ho avuto una proposta per andare a lavorare in Vaticano, come autista e segretario di un monsignore, di cui non dico il nome, e ci sono rimasto per tre mesi. Ma mi sono reso conto che non avevo più la mia libertà e così ho deciso di tornare a casa. In fabbrica avevano preso un altro al mio posto, così ho deciso di fare l’escort a tempo pieno. Dopo poco è arrivata la proposta di Kazan, sono andato bene ed eccomi qua. Quando fai sesso per lavoro non credo ti capitino proprio dei ragazzi come piacciono a te, come fai? Guarda non ho problemi, il 90% dei miei clienti è attivo, e io il ruolo passivo lo faccio con qualsiasi cliente. L’importante è che sia benestante, pulito e una persona con cui si possa parlare e instaurare un certo feeling. Sei versatile allora? 50 e 50, non ho problemi. Nel primo film ho fatto l’attivo, nel secondo The barber, che uscirà in dicembre/gennaio, ho girato con Matthias Vannelli scene in cui sono passivo. Aiuti chimici per l’erezione? Il Viagra fa venire gli occhi rossi e il mal di testa. Il Cialis non l’ho mai preso sul set, ma soltanto qualche volta con i clienti. Quando eri piccolo cosa avresti voluto fare da grande? Mi sarebbe piaciuto lavorare nella moda, o nel cinema e tv. La velina versione maschile! Eh già! (ride) Sei fidanzato? No, single. Mi sono lasciato due anni fa con una ragazza. Non ti manca una storia d’amore? No, adesso sto bene così, e raramente mi sento solo. La tua famiglia è al corrente della tua attività? Il papà non ce l’ho più, mia mamma sa che faccio film porno, ma etero e l’accompagnatore di uomini, ma che la cosa si ferma solo alla compagnia a cena e niente di più. C’è qualcosa che potrebbe farti smettere di fare questo lavoro? … la vecchiaia! PORN STAR WANTED 2008 Se ti affascina l’idea di diventare una porno star, puoi partecipare ai due casting organizzati a Milano e Roma dalla Lucas Kazan Production. Basta presentarsi con un documento d’identità valido (non verranno ammessi candidati con meno di 18 anni) a: MILANO Sabato 22 novembre 2008 presso “Open Space Corti S.” (citofono n. 34), Via Carlo Farini 37 (MM Garibaldi), dalle 13 alle 17. ROMA Sabato 29 novembre 2008 presso ST’A, Vicolo della Cancelleria n. 36 (vicino a Piazza Navona), dalle 13 alle 17. Non è richiesta esperienza, ma servono almeno due di queste tre qualità: (1) un bel volto; (2) un corpo tonico e definito; (3) una “dotazione sessuale”adeguata. Per saperne di più: lucaskazan.com/ pornstarwanted/ Alcuni partecipanti ai casting passati sono su www.youtube.com/user/lucaskazan 47 novembre 08 pride 48 attualità+cultura Men in the Alps Con l’avvicinarsi della fine dell’anno è tempo di calendari.Ve ne segnaliamo uno allo stesso tempo eccitante, ironico e realizzato a fin di bene. Si tratta di Men in the Alps, giunto alla quarta edizione, che per il 2009 sfodera una galleria di modelli che, come ciascuno può constatare personalmente in questa pagina, hanno ben poco da invidiare alle bellezze statuarie antologizzate in più note iniziative editoriali. Con la differenza che in questo caso è tutto vero, senza trucchi né furbizie di alcun genere. Non per nulla il tema ispiratore di questo calendario è quello del lavoro tra le montagne, a contatto con la natura.Aggiungiamo che i modelli hanno posato gratis e che metà del ricavato della vendita dei calendari (che costano 15 euro l’uno) sarà devoluto alla Südtiroler Aids-Hilfe Pro Positiv per un’ampia campagna per la prevenzione che non sarà diretta solo ai cittadini altoatesini, ma includerà in particolare gli immigrati dei paesi nordafricani. L’altra metà all’associazione Debra che si occupa dei bambini affetti dalla malattia genetica epidermolysis bullosa. Si cercano già uomini per l’edizione 2010, di età tra 18 e 45 anni. Per informazioni e acquisti: www.men-in-the-alps.com pride novembre 08 49 e r b m e v o n 5 1 o t a a d b e a m So leanno Andro p m o c 31 Sabato 22 novembre Festa Magnum Busseto SORAGNA Uscita FIDENZA MILANO A1 Fidenza Salsomaggiore BOLOGNA PARMA Autostrada A1 - Uscita Fidenza per Soragna (Parma) Tel. +39 0524 597204 • Cell. +39 335 5769940 • Cell. +39 335 5733604 w w w . a n d r o m e d a d i s c o t e c a . i t M I LAN O NOVEMBRE 2008:it’s raining men! SABATO 8 NOVEMBRE SPECIAL GUEST From COLT Man : ADAM CHAMP hot live performance! Sempre più allegre le serate del venerdì con gli strip-boys più cool del momento,il sabato con Christian dj ci si diverte molto. Da non perdere la one night di giovedì 13 novembre con le drag più divertenti della città: Luca Magli e Patty Visconti regaleranno ingressi omaggio per la diretta dell’ “isola dei Famosi”. SABATO 15 cool guest: Daniel presenterà il suo nuovo disco e non solo! SABATO 22 : MANUELA DORIANI DJ from Lunedì 8 dicembre white Party. Chiuso la domenica. Afterline club in via Sammartini,25 Milano Metro MM3 Centrale Bus 61.5.33 Infoline 345 6936243 [email protected] http://www.afterline.it Special thanks to: DANIEL www.FushFushGroup.com. novembre 08 pride 50 PORTFOLIO French connection pride novembre 08 PORTFOLIO 51 novembre 08 pride Nato a Londra da padre cinese di Hong Kong e madre francese, Marc Ming Chan si è diplomato all’École Supérieure des Arts Appliqués Duperré di Parigi. Sviluppa sin da giovane un gusto particolare per l’arte figurativa con la difficile tecnica del carboncino e negli ultimi anni approfondisce con preminenza i temi che vi proponiamo in queste immagini: l’iperrealismo ed il fascino che esercita su di lui l’universo dei soldati, nonché schizzi più propriamente erotici elaborati come disegni preparatori lasciati volutamente incompleti. Ha già pubblicato tre libri ‘From 0 to 1’,‘Pornotraffic’ e ‘MMCIII’ ed è presente nell’antologia di illustratori omoerotici ‘Stripped: The Illustrated Male’. www.myspace.com/marcmingchan 52 pride novembre 08 memoranda 53 1 BD Giovanbattista Brambilla [email protected] La Il vero motore dell’esistenza è la curiosità. E ficcanasando ho scoperto un personaggio incredibile, oggi dimenticato. Matto che più matto non si può. Mi riferisco allo scrittore Alfred Chester (1928-1971), una checca sfacciata che, ben prima di Stonewall, fu visto come la grande speranza per la cultura gay americana. Gore Vidal definì la vita di Chester come “un’affascinante commedia nera” e di lui disse: ”Non avevo ombra di dubbio che si trattasse dell’esordio di un maestro, un Genet con cervello”. Altri autori avevano sino ad allora trattato temi gay (James Baldwin, Tennessee Williams, ecc), e lo stesso Vidal scrisse nel 1948 il primo romanzo totalmente omosessuale,The City and the Pillar (da noi: La città perversa, 1949). Ma Chester adottò un approccio molto più esplicito, quasi un’esaltazione solenne del tema, tanto da scioccare anche i lettori più avant-garde. Il suo racconto In Praise of Vespasian, che descrive nei dettagli le notti di bagordi di un giovane tra i pisciatoi di Parigi, fu respinto dalla precedentemente favorevole rivista letteraria “Partisan Revue”. Nel 1963, giovane autore sofisticato di belle speranze, Chester fu elogiato dal critico di “Esquire” come il “centro pulsante dell’universo letterario contemporaneo”. Ma una delle ragioni che lo portarono lontano dal centro pulsante verso orbite lontane ed oscure, fu che il suo lavoro, con gli anni, si fece sempre più incomprensibile. Nel 1967, fu stroncato con The Exquisite Corpse che prendeva titolo dal gioco surrealista in cui si compongono storie unendo frasi a caso. Nel romanzo, i personaggi cambiano identità da un capitolo all’altro, scambiandosi maschere e genere mentre danno vita a giochi erotici e violenti, sullo sfondo di un mondo irreale. Nel 1999 “Advocate” l’ha poi incluso nella lista dei 100 libri di “culto”. Ma l’ossessione di Chester per la precarietà dell’identità non era solo una posa intellettuale, ma una maledizione personale che lo portò lentamente alla follia. Nato nel 1928 a Brooklyn, in una famiglia ebrea d’origine rumena ette avis camionista dedita alla pellicceria (curiosa analogia con la fotografa Diane Arbus, anch’essa alienata e poi suicida nel 1971, stesso anno della morte di Chester). A sette anni d’età, dopo un attacco di scarlattina, rimase completamente calvo e senza peli per tutta la vita. Trauma mai superato, che avrebbe influenzato perennemente ogni sua azione, scrittura e stato mentale. Per evitare la derisione degli altri bambini si rinchiuse in casa. 2 Ripiegò col frequentare una scuola ortodossa ebraica dove tutti erano rasati e con un cappellaccio in testa. A 14 anni gli misero una parrucca che divenne il simbolo della sua infelicità. Color carota e che indossò perennemente. Un suo amico disse che Chester sembrava “una specie di Bette Davis camionista”, con occhi senza ciglia e la sua boccuccia rosa sempre pronta all’insulto a chiunque osasse riferirsi all’impiastro che por- tava in testa. Si vergognava e si sentiva in colpa. Il mondo si divise tra “quelli della parrucca” e “quelli del cappello”. Cioè gli amici di scuola e quelli a casa. Era terrorizzato che i due mondi s’incrociassero. La solitudine forzata lo portò alla letteratura. A scuola frequentò un corso di scrittura ma presto abbandonò tutto per Parigi, nel 1948. Nell’arco di un mese s’innamorò follemente di un bellissimo israeliano, Arthur Davis, pianista di talento. Ma etero. Chester, frustrato nella sua eccitazione, cercò di strangolare Arthur con una sciarpa. Il gesto sortì l’effetto desiderato e i due divennero amanti. E tra i più noti e rumorosi del Blvd. St Germain, con risse continue. Chester diceva: “Ogni giorno mi chiedo come facessero a convivere George Sand e Chopin”. Nel 1952 Chester, imitando Truman Capote, sottopose suoi scritti alla rivista “Botteghe Oscure”, della principessa Marguerite Caetani a Roma. I due s’incontrarono un mese dopo. Fu trovato bohèmien geniale e subito ingaggiato. Nel frattempo terminò il suo primo libro, Jamie is My Heart’s Desire, delirio d’un amore gay per un giovane cadavere, senza capire se la cosa fosse reale o frutto di fantasia. L’opera includeva due tabù dell’epoca: un prete gay e simbolismi slegati dalla realtà. Pubblicato a Parigi e Londra nel 1956, lo fu in Usa l’anno dopo. Chester si presentò scalzo e in parrucca ai party eleganti parigini. Seminando sconcerto. Per sopravvivere aveva scritto nel 1954, con pseudonimo, un libro pornografico. Ma i soldi non bastavano e per tutta la vita visse aiutato dalla famiglia. Pur d’estorcere dei soldi dichiarò d’aver sposato una certa Helen Culaufroid (cioè: culo al freddo) e ricevette 500 dollari come regalo di nozze. Vinse poi una donazione della Guggenheim grazie alla Caetani. I soldi finirono nel 1957, quando Chester era sull’isola greca di Salamina, impegnato a lottare con la sua padrona di casa a causa di due cani che defecavano in casa e mordevano tutti, novembre 08 pride 54 memoranda compreso lui. L’intera isola lo boicottò. Dalla vicenda nacque un racconto, poi pubblicato sul “New Yorker”. Tornato in Usa, per riunirsi al fidanzato israeliano gli combinò un matrimonio. Subito divorziato, il pianista lo raggiunse a New York ma qualche settimana dopo s’innamorò d’una violinista. Fuggì, si sposò e ne ebbe sei figli. Chester, depresso, diventò aggressivo. In più, odiato ed evitato, la sua crisi d’identità iniziò a fargli udire diverse voci nella testa. Facendosi passare per milionario, prese un appartamento in affitto che presto divenne un antro buio e freddo perché non pagava le bollette. In quel periodo conobbe Susan Sontag che grazie a Chester iniziò la sua carriera. E poi lui, invidioso, la odiò. Nel 1962, Chester ebbe fortuna. Una sua recensione sul “Commentary” creò scompiglio e lo rese famoso. Lui si divertì a saldare vecchi conti, stroncando anche gli scrittori più famosi. Nel frattempo s’innamorò d’un bellissimo beatnik vagabondo. La storia finì qualche mese dopo, quando costui iniziò a masticare aglio pur di evitare gli approcci di Chester (sebbene i denti marci di costui fossero d’un afrore ben 3 peggiore). Nel frattempo era divenuto critico teatrale. Subito riconosciuto, perché quando detestava uno spettacolo rispondeva agli attori sul palco, suggerendo battute alternative a quello dei loro copioni. Spesso fu sbattuto fuori ma accadeva anche che la pièce fosse talmente brutta che il pubblico applaudiva lui. Decise poi d’accettare l’invito di Paul Bowles e si trasferì in Marocco nell’estate 1963. Prima però fece a pezzi e bruciò tutti i mobili di casa. E ne stese un racconto. A un amico scrisse: ”Sono un po’ depresso perché ho dato una festa ieri e oggi mi hanno detto che ho fatto una serie di cose che non ricordo: ho morsicato il dito di Muriel quasi fino all’osso, ho dato uno schiaffo a Jay, ho dato un morso anche a Dennis Galvin, così forte che gli fa ancora male, ho rotto le preziose tazze da tè di Walter, ho cercato di fare una sega a Jerry, ho tirato un bloody-mary addosso a Dennis Selby e poi ho cercato tre volte di spingerlo giù dalla finestra, ho messo una mano sulla fica di una ragazzina di nome Sally, e ho spruzzato succo di lime negli occhi di tutti”. Dopo pochi giorni del suo arrivo a Tangeri, trovò subito “marito”. Un pescatore 19enne, molto pride novembre 08 bello, aggressivo e superdotato, di nome Dris. Con lui visse in una casa di fianco a Bowles, poteva permettersi pure una serva-fattucchiera (cui faceva fare fatture contro sua madre e vari nemici), droghe e tutto il resto. Con Bowles iniziarono gli screzi (“E’ una vecchia checca rinsecchita”) ma Chester trovò un’anima gemella nella moglie zoppa Jane Bowles (“Zoppy, la lesbo-giudea”), anche lei sull’orlo della follia. Un altro duro colpo fu la perdita della parrucca, che prese fuoco mentre Chester era alle prese coi fornelli. Riuscì a toglierla prima d’ustionarsi ma fu da buttare irrimediabilmente. E decise di restare calvo per sempre. Visitato dalla Sontag, prima l’accusò di volersi fare Dris, poi le fece una proposta di matrimonio. Quando, al momento della partenza della Sontag da Tangeri, ci fu un black-out lui si mise in mente che fosse stata “giustiziata”. Tornato a New York però Chester scrisse ad un amico:”Ahimé, non è morta. Vive qui e s’infila pettini su per il culo per stimolare l’attività intellettuale”. Nel dicembre 1965 fu cacciato da Tangeri, il padrone di casa l’aveva denunciato. Una delle stanze era piena d’arance marce fino al soffitto e aveva buttato giù un muro per uscire di corsa e picchiare i bambini che tormentavano i suoi due cani. Le autorità accompagnarono lui al traghetto e i cani furono soppressi. Era convinto che la Cia lo spiasse, che Volkswagen verdi lo seguissero per il mondo, che gli alieni usassero il suo cervello come stazione radio. E così via. Non sopportava il rumore del traffico e chiese alla madre i soldi per insonorizzare la casa. Lei si rifiutò e lui l’assalì. O meglio, sostenne d’aver aggredito la sua “sosia” che la madre aveva ingaggiato per l’occasione. Fu obbligato ad andare dallo psichiatra. Intanto, era il 1967, uscì il suo Exquisite Corpse, grazie anche alla Sontag, ma fu ignorato dalla critica. Mentre era in attesa d’ereditare dalla madre, Chester incominciò a vagare per il mondo in preda alle sue voci, convincendosi di non essere mai esistito e che il suo lavoro era stato scritto da altri. Finì in clinica a Londra. Poi tornò in Marocco in una villa. Un giorno Bowles lo trovò nudo, addormentato sul pavimento, con due cani che gli pisciavano addosso e un falò con fiamme che arrivavano al soffitto. Nel 1968 fu cacciato per sempre. Ritornò a Brooklyn ma nel 1969 partì per sempre per Gerusalemme. Dove la storia si ripeté: cani feroci e ragazzini in strada che li sfottevano. Ad un amico rivelò che il mondo era chiuso in una bottiglia e veniva osservato da Guardiani insonni. Oppure diceva che la vita di tutti era solo una proiezione su uno schermo. Si fece sempre più triste, specie dopo la notizia della morte della madre. Nel 1971 il contratto d’affitto stava scadendo e Chester cercò casa nuova. Ne trovò una in periferia e ne parlava come un nuovo passo verso l’oblio. Due settimane dopo, attirata dalla puzza, una vicina chiamò la polizia. Lo trovarono morto in cucina tra bottiglie vuote e i due cani inferociti chiusi nel ripostiglio. Prontamente neutralizzati con delle teste di pollo avvelenate. 1 - Alfred Chester col parrucchino (foto archivio R. Stead) 2 - Chester in Marocco nel 1964 (foto archivio E. Field) 3 - La copertina dell’edizione italiana di The City and the Pillar di G. Vidal (1949) 4 - Chester in Marocco nel 1964 con gli amici Neil Derrick ed Edward Field (foto archivio E. Field) 5 - Jane Bowles nel 1951 (foto di Carl Van Vechten) 6 - Gore Vidal nel 1948 (foto di Van Vechten) 7 - Paul Bowles in spiaggia a Merkala (Tangeri) nel 1962 4 5 6 7 55 www.gothicsauna.ch VICOLO VECCHIO 3 CH - 6900 MASSAGNO LUGANO T +41 91 967 50 51 novembre 08 pride 56 rubriche Amore e morte al tempo della binetti di Pigi Mazzoli [email protected] zig*zag pride novembre 08 Ancora non mi capacito del perché all’interno della sinistra italiana (di quella che dovrebbe essere la sinistra italiana) sia presente, e con tanta visibilità e potere, un’esponente dell’Opus Dei come la senatrice Paola Binetti. Sono diventate storia le sue prese di posizione e i voti contrari dettati da disprezzo per gli omosessuali. Fu lei a non votare la fiducia al governo perché non venissero approvate norme contro la discriminazione, dichiarando che l’omosessualità è “una devianza della personalità” e che essere gay è un comportamento “molto diverso dalla norma iscritta in un codice genetico, morfologico, endocrinologico” (affermazioni in netto contrasto con l’interpretazione dell’omosessualità come variante naturale del comportamento umano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e dimostrando di essere ferma ai tempi in cui si pensava che si diventasse gay per problemi di ormoni e che si dovesse a tutti i costi trovare una cura per farci diventare normali. è stata inoltre presidente del Comitato Scienza e Vita, quello che si è battuto con successo per l’astensione al referendum per l’abrogazione della legge 40/2004, che ha vietato tra l’altro l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita anche a lesbiche e gay in Italia. Per tutta questa sua omofobia il Partito democratico l’ha premiata scacciando tutte le componenti gay della sinistra (quella vera) dalle sue liste e eleggendo invece lei, che per slogan elettorale aveva “non voterò nessuna normativa giuridica a tutela delle coppie gay”. Non paga di aver lottato contro il nostro desiderio di maternità e paternità, di aver vinto contro il nostro desiderio di veder riconosciute le nostre relazioni affettive, ora è di nuovo in primo piano per toglierci anche la dignità di una morte serena e indolore. Anche questo riguarda noi omosessuali, genericamente come persone, e quelli di noi sieropositivi in modo particolare. Molti di noi hanno avuto amici in lotta con la morte. L’agonia per un omosessuale fidanzato è ancora peggio, deve affidare le briciole di serenità possibile al buon cuore dei medici se gay friendly, all’amore dei parenti se non omofobi. Io ho paura di morire come quei miei amici che se ne sono andati soffrendo per mesi, ma ancor più temo di vivere come loro per mesi senza essere più cosciente, piagato in un letto e attaccato ad una macchina in una stanza dell’ospedale in mostra al di là di un vetro. Nel parlamento italiano si sta discutendo, in realtà da anni, di testamento biologico. La prima personalità che l’ha tirato in ballo con una certa visibilità e autorevolezza è stato Umberto Veronesi. A cosa serve? In primo luogo ad indicare la persona a cui i medici dovranno riferire e a cui chiedere ogni cosa in caso di impossibilità da parte del paziente. Questo ci riguarda direttamente, almeno fino al momento in cui non saranno riconosciute le unioni omosessuali. Ora, per legge, solo i parenti di sangue hanno questo diritto e ogni medico, ospedale o chiunque potrà allontanare il nostro fidanzato dal nostro letto. Non è suo diritto restare a nostro fianco. Altra indicazione importante è stabilire quali cure accettare anche dopo la perdita della coscienza. Il punto è che i cattolici e la destra sostengono che dal momento che si è incoscienti non si possono più dare disposizioni, a prescindere da quello che si è lasciato scritto, perché anche essendo in coma si potrebbe cambiare idea senza poterlo comunicare (sì, è un po’ illogico, ma la Bibbia è piena di queste cose strane e nessuno ci fa molto caso, per cui anche questa possibilità a loro pare reale). Ed ecco che rispunta la Binetti: “C’è il rischio di deriva verso l’eutanasia”, sostiene, aggiungendo che “nutrizione e idratazione sono forme di sostegno vitale da praticare sempre”. Un po’ come quando il clero tirava in ballo pedofilia e bestialità come derive possibili della legalizzazione delle coppie omosessuali. Dovete sommare a questi dati il fatto che i medici cattolici sono riluttanti anche ad usare gli antidolorifici, adducendo il fatto che potrebbero essere dannosi per il decorso della malattia. In realtà per il fatto che la dottrina cattolica benedice il dolore come prova divina, come il famoso cilicio della Binetti ben esemplifica. Ma io non ho nessuna intenzione di aumentare la mia santità attraverso la sofferenza, non credo neppure in dio. Sappiate che è stata portata avanti una lotta perché in Italia si usassero più liberamente gli oppiacei per alleviare i dolori nell’ultima fase della vita, anche se questi dovessero accorciare i tempi di sopravvivenza. A me non pare eutanasia, a me pare umanità. Dove scaricare il modulo da compilare per il testamento biologico: Associazione Luca Coscioni www.lucacoscioni.it Exit Italia Associazione italiana per il diritto ad una morte dignitosa www.exit-italia.it Fondazione Veronesi www.fondazioneveronesi.it 57 novembre 08 pride 58 rubriche di Carmine Urciuoli [email protected] Quanto è frocia Venezia Il comune di Venezia è stato uno dei primi in Italia ad attivarsi in favore dei cittadini lgbt e ad usare anche la rete per questo scopo, aprendo una pagina on line per l’osservatorio attivato nel 2005 nell’ambito delle politiche delle differenze. L’obiettivo dell’osservatorio sulle differenze di identità e di orientamenti sessuali è di lavorare su cittadinanza, culture, networking, favorendo l’accesso ai diritti di cittadinanza e contrastando fenomeni di discriminazione, omofobia ed esclusione sociale. Oggi l’osservatorio si presenta col sito rinnovato cercando di mettere in rete servizi, gruppi informali, associazioni ed enti che in città lavorano o sono interessati alle tematiche lgbt. www.queervenice.com Di cosa parliamo quando parliamo di pride. Attraverso un blog è stata pubblicata una lettera aperta ai responsabili delle organizzazioni lgbt italiane, firmata da attivisti e non, dopo le polemiche del pride di Bologna con la speranza che si arrivi al prossimo più uniti. È presente la cronologia con i comunicati stampa inviati dopo il 29 giugno di quest’anno dalle varie associazioni che compongono l’universo lgbt italiano ed i battibecchi che hanno rischiato di presentare una immagine del movimento più debole che mai quando invece servirebbe corazzarsi contro l’omofobia strisciante e trasversale che attraversa il nostro paese. Per inviare la propria adesione occorre scrivere a di_cosa_pride@ libero.it. dicosapride.wordpress.com Brevi dal web Varese è QUEER è nata da un anno e mezzo come libero spazio sul web per la visibilità nella società ed il riconoscimento dei diritti della popolazione gay lesbica bisessuale e transessuale della provincia di Varese. Punta a creare un gruppo attivo anche al di fuori del web. www.queer.vareseblog.it Il Decimo Transgender Day of Remembrance Il prossimo 20 novembre sarà celebrato il decimo Giorno internazionale della memoria, in cui si commemora il ricordo delle vittime transgender. Sui siti dell’iniziativa saranno pubblicate le attività organizzate in Italia. www.transgenderdor.org www.azionetrans.it www.gender.org/remember/day La Madonna degli omosessuali è un quadro che ritrae Maria «non nella sua valenza religiosa», come scrive il suo autore, Raffaele Ciotola, «bensì nella sua figura storica di madre, che ho scelto come simbolo di un immenso amore, il solo in grado di accettare, proteggere e sostenere ogni singolo individuo senza riserve o distinzioni». L’autore ha dedicato il quadro ed il sito in cui è esposto alle persone omosessuali che sono state ammazzate durante il nazismo e per tanto tempo dimenticate. www.lamadonnadegliomosessuali.com Polis Aperta è in Italia uno dei pochi punti di riferimento per coloro che, lavorando nelle forze dell’ordine, desiderino migliorare le condizioni di lavoro delle persone omosessuali all’interno delle caserme. L’argomento è tornato alla ribalta dopo il caso del vigile urbano vincitore del concorso di bellezza con Gaydar. Segnaliamo il sito dell’associazione che presenta nuovi link e approfondimenti su un argomento di cui ci siamo già occupati l’anno scorso (sulla rubrica internet di “Pride” di agosto del 2007). web.tiscali.it/polisaperta Gli Orsi Siculi si rifanno il pelo Si è rinnovato il sito “Orsi Siculi”, punto di riferimento per la comunità di orsi siciliani tra le web community di orsi più “antica” della rete italiana. Il nuovo sito migliora le possibilità interattive degli utenti con la messaggistica privata e il tracciamento tra i profili, introducendo sezioni nuove di articoli e gossip, come “Orsella 2000”, ed ovviamente la sezione con le mappe aggiornate per la ricreazione con tutte le riserve ursine della Trinacria. www.orsisiculi.it EROSSTRIP Most Beautiful Man è un sito dedicato agli uomini più belli del mondo. Attori, atleti, modelli, selezionati dalle copertine delle riviste, dai servizi fotografici e dalle agenzie di tutto il mondo. Con foto aggiornate ogni giorno, recensioni e video. www.mostbeautifulman.com pride novembre 08 59 novembre 08 pride 60 rubriche John Rechy cittÀ di notte di Francesco Gnerre [email protected] traduzione di Pietro Ferrari TROPEA MILANO 2008 pp. 396 euro 17,50 Assente da una decina d’anni dalle librerie, torna in una nuova edizione e con l’aggiunta di una postfazione dell’autore finora inedita, uno dei romanzi più amati dai lettori gay pubblicato la prima volta agli inizi degli anni sessanta del novecento. “Non avevo dubbi”, scrive Rechy, “che Città di notte sarebbe stato un enorme successo. Avevo ragione. In senso opposto. Avevo sempre pensato che le vendite sarebbero state modeste, ma che il libro sarebbe stato accolto con entusiasmo dalla critica. Accadde, decisamente, il contrario”. Amato da pochi, tra cui James Baldwin che parlò di un’opera drammatica e liberatoria, il libro al suo apparire fu oggetto di aspre critiche e di sdegnati rifiuti a causa dell’argomento considerato scabroso. Solo dopo essere stato per molti anni un best-seller, è stato annoverato tra i “classici moderni” della letteratura americana. Scritto in prima persona, esplicitamente autobiografico, il romanzo racconta la vita di un ragazzo che partito da El Paso in Texas, dove l’autore è nato nel 1934, attraversa l’America prostituendosi con “molte, molte persone in molte stanze, molti parchi, molte strade e molti bar”, da New York a Los Angeles, da San Francisco a Chicago a New Orleans. Fermamente determinato a recitare il ruolo del duro che lo fa solo per soldi, il protagonista del romanzo è in realtà un giovane sensibile e impaurito e il suo compulsivo passare da un parco all’altro, da un cinema all’altro, da un uomo all’altro, nasconde una devastante solitudine e un “eterno” senso di colpa che lo schiaccia fin dall’infanzia e che affiora insistentemente nel corso dei numerosi incontri che diventano momenti di uno straordinario viaggio di formazione, di scoperta e di conoscenza. Alcuni di questi incontri, veri e propri romanzi nel romanzo, sono emblematici della realtà omosessuale di quegli anni: il professore che colleziona angeli con i quali intrattiene deliranti “colloqui”, il travestito Miss Destiny che sogna il suo “Favoloso Matrimonio” in abito bianco, l’indolente Chuck che sempre accetta tutto, perfino “di venire pizzicato dagli sbirri”, il bellissimo Skipper, che ha intravisto il successo come modello nelle riviste di culturismo e ora si aggrappa disperatamente al suo sogno svanito, il leggendario Lance O’Hara, circondato da uno spietato coro da tragedia greca che aspetta di scrivere l’epitaffio della sua “Caduta”. E tanti altri personaggi, drammatici, comici o grotteschi, sempre in fuga da ogni dove e da tutto. Il mondo omosessuale dei primi anni Sessanta che l’autore descrive è un mondo clandestino, invisibile ai più, popolato essenzialmente da marchette che fanno di tutto per mantenere integra la loro virilità, da clienti circospetti e timorosi e da travestiti, perseguitati dalla polizia e costretti perfino a tagliarsi i capelli perché assomigliare a una donna è contro la legge. In questo mondo sotterraneo, dove ognuno è costretto in un ruolo, non c’è posto per una vita gay come possiamo intenderla oggi né c’è posto per l’amore tra due uomini e quando se ne intravede la possibilità si ha la sensazione che non si stia andando da nessuna parte e si scappa, come fa il protagonista in più di una situazione. Il fatalismo rassegnato di quasi tutti i personaggi sembra però trasformarsi in slancio liberatorio nelle pagine finali del romanzo che rappresentano una New Orleans invasa da folle orgiastiche di fuggiaschi espulsi da altre città per vivere la follia del Mardi Gras. Qui, liberati dall’alcol e dall’atmosfera di festa, molti calano la maschera che sono costretti a portare e confessano, come il protagonista, la loro fragilità e il loro bisogno d’amore e qualcuno, come lo straordinario travestito Chi-Chi, maschio possente dal corpo perfetto rivestito di merletti, trova il coraggio di sfidare il mondo e di rivendicare la sua dignità. E qualcun altro, come Sylvia, la proprietaria di un piccolo bar, riesce finalmente a rivelare il motivo segreto del suo amore materno per i gay e i travestiti, “tutti i suoi figli santi”. Il romanzo, strutturato con sapienza e scritto in una prosa di grande impatto, è intenso e coinvolgente. E a distanza di tanti anni rimane uno dei libri più belli sulla ricerca dell’identità gay. SEGNALAZIONI Alan Bennett, La sovrana lettrice, Adelphi, Milano 2008, pp.96, euro 13,50 Cosa succede se la regina d’Inghilterra scopre, tramite un bizzarro consulente gay, la bellezza della lettura e invece delle solite domande convenzionali chiede al presidente francese cosa pensa di Jean Genet e a qualche suddito che la ossequia quale libro sta leggendo? Un romanzo raffinato e divertente con bellissime notazioni letterarie e colpo di scena finale. Hanif Kureishi, Ho qualcosa da dirti, Bompiani, Milano 2008, pp.458, euro 19,50 I ragazzi anglo-pakistani di My Beautiful Laundrette e del Budda delle periferie, gay e etero, sono cresciuti, vivono esperienze drammatiche, private e collettive, ma non perdono il gusto della vita e non hanno nessuna intenzione di chiudere con l’amore in ogni sua manifestazione, anche in quella più “folle”. Un bel romanzo che da un certo punto in poi si legge tutto d’un fiato. Daniele Vecchiotti, Il cosmo secondo Agnetha, Las Vegas Edizioni, Torino 2008, pp.304, euro12,00 Prima traduttore di romanzi rosa con pseudonimi femminili, poi scrittore di racconti pornografici gay, Daniele accarezza il sogno del grande romanzo che lo farà diventare il “Mann dei culattoni”. Per questo prova pure, con scarsi successi, a farsi piacere gli uomini e a capire il mondo delle icone gay tra cui spicca la mitica biondina degli Abba, la Agnetha Fältskog del titolo. pride novembre 08 pubbPRIDEnew 12-09-2007 9:31 Pagina 1 61 novembre 08 pride 62 rubriche notti selvagge di Vincenzo Patanè [email protected] Chi non ha visto Notti selvagge, distribuito ora in dvd da RaroVideo (ricco di tanti extra: interviste, il backstage e il trailer originale), deve assolutamente vederlo. È un film sull’Aids, ma niente a che vedere con le storie strappalacrime e preconfezionate americane, qui è tutto diverso: è un pugno nello stomaco ma anche un lirico inno alla vita. Jean (Cyril Collard) ha trent’anni e lavora come direttore della fotografia. Dopo un viaggio in Marocco, dove è andato come di solito per catturare immagini anticonformiste, a Parigi scopre di essere sieropositivo. Per un provino conosce la diciassettenne Laura (Romane Bohringer). I due si innamorano ma quando fanno sesso lui “si dimentica” di dirle della propria sieropositività. Quando glielo rivela, la ragazza gli si scaglia contro violentemente ma poi non si tira indietro perché è troppo innamorata. Le cose però si complicano: i due litigano spesso per l’eccessiva possessività di Laura ma anche perché Jean contemporaneamente ha una storia con un atletico rugbista, Samy (Carlos Lopez), senza dire che di notte va a battere sui lungosenna. Quando Samy va vivere da lui, Laura lo abbandona. Ma solo a parole, perché lo ricerca in ogni modo, con messaggi appassionati e isterici, urlandogli il suo amore incondizionato. Dopo una crisi più violenta, la madre la ricovera in clinica; quando ne esce è diversa e sembra non essere più interessata a Jean. Mentre Samy entra in un gruppo parafascista, Jean va in Portogallo e allora, a distanza, capisce quanto sia importante per lui Laura. Le telefona per dirle che l’ama, ma ormai è troppo tardi. La malattia non concede molto altro tempo. È il primo ed unico lungometraggio del 1992 di Cyril Collard, il quale si era già fatto apprezzare per l’ottimo corto Alger la blanche (1985) e per il libro autobiografico Notti selvagge (1989), a cui si ispira nel film. Collard, oltre ad avere fatto coming out, fu assieme al filosofo Jean Paul Aron tra i primi personaggi famosi francesi a rivelare pubblicamente la propria sieropositività. La sua fu una vita estrema, vissuta voracemente, degna di un artista “maledetto” in cui l’esistenza e l’arte si mischiano indissolubilmente. Diretto da Larry Clark e Ed Lachman, Ken Park (dvd Valter Casini, € 15.99) a distanza di sei anni dalla sua uscita continua a essere un film forte nei contenuti e nel messaggio. Clark, fotografo prestato al cinema, è assieme a Gus Van Sant e a Gregg Araki il regista più interessato alle dinamiche dell’adolescenza, già affrontate in Kids e Bully. Ma qui lo stile un po’ morboso e voyeuristico delle altre volte diventa invece essenziale e freddo, lasciando lo spettatore libero di giudicare. In una cittadina californiana quattro adolescenti, tre ragazzi e una ragazza, sono alle prese con la propria mancanza di valori ed il disinteresse delle famiglie (qui particolarmente sotto accusa). Molti ed espliciti i momenti di sesso che i ragazzi, in piena tempesta ormonale, vivono come un qualcosa di liberatorio, quasi di riscossa, e non nella maniera frustrante degli adulti. Il tutto impregnato di una malinconica tenerezza, propria di una generazione vuota che chiede solo amore e comprensione. (www.casinieditore.com) pride novembre 08 Il film uscì poco prima che il regista morisse di Aids nel marzo dell’anno seguente, ottenendo un successo enorme di critica e di pubblico. In Italia fu vietato ai minori ma poi, stranamente, il divieto fu revocato per il suo messaggio di grande umanità. Le polemiche però non si placarono, perché molti puntarono il dito sul fatto che Jean nasconde la sua tremenda verità a Laura. Un atteggiamento effettivamente imperdonabile, ma bisogna considerare che la storia è ambientata nel 1986, quando la malattia era ancora un po’ sconosciuta. In seguito se ne ebbe una coscienza diversa. La storia di Jean – bello, estroverso e autodistruttivo – è dunque quella di Collard, che aveva offerto il ruolo di protagonista ad alcuni importanti attori francesi trentenni (come Jean-Hugues Anglade e Hyppolite Girardot), i quali però rifiutarono per la scabrosità dell’argomento. Quindi toccò a lui. Ne è venuto fuori un film-testamento (Collard infatti sapeva perfettamente che non avrebbe vissuto a lungo), molto egocentrico, girato più col cuore che con la ragione, talora cinico e sgradevole ma anche poetico nell’affermare che bisogna vivere intensamente fino alla fine. Non tutto appare riuscito, ma la lotta contro il tempo ha donato al film delle qualità particolari: una febbrile fame di vivere ed un’irrefrenabile energia. Che si vedono anche in una cinepresa che non sa stare ferma neanche un attimo (tranne la scena in cui Jean rivela alla ragazza la verità, girata con un lungo piano sequenza), avida com’è di desiderio e di corpi, ansiosa di mettere a nudo la forza e nello stesso tempo l’irrazionalità dei sentimenti. “Prendo tutto dappertutto, cerco quello che mi dà emozione dove lo trovo”, disse Collard, e infatti il suo film è percorso visceralmente fino alla fine da emozioni violente, spesso contrastanti: baci, ferite, graffi, lacrime, singhiozzi, sangue, sperma. Quest’urgenza esasperata riguarda naturalmente anche il sesso, vissuto sì come momento d’amore ma anche e soprattutto come ribellione. Come quando Jean fa sesso con Samy, col quale ha un rapporto fisico quasi animalesco, o quando cerca rapporti estemporanei sui lungosenna (con scene raramente viste al cinema), non importa con chi. 63 novembre 08 pride 64 rubriche di Francesco Belais [email protected] Crisi, crisi, crisi, non si sente parlare d’altro ormai. E se l’economia è paralizzata cosa succede al mondo della notte, in particolare alle discoteche? I numeri e le statistiche non sono certo confortanti e da qualche anno ormai sono a caduta libera. L’Istat nel 2007 ha registrato un calo delle presenze nelle discoteche pari a -9,5%, e -5,2% nel primo semestre del 2008. Be’ a guardare bene, rispetto al passato quando o si stava a casa o si andava a ballare, oggi le alternative sono molte. Si può andare al cinema, oggi molte sale hanno in programmazione lo spettacolo notturno. Si può andare in un disco-bar, molto meno impegnativo di una discoteca. I molti che di solito vanno in cerca soltanto di sesso o vanno direttamente in un cruising in prima serata, oppure organizzano in casa dei chill out, tanto in voga adesso, dove gira anche un po’ di droga e tutti scopano con tutti. Si può vivere, inoltre, la propria esistenza in modo virtuale: moltissime persone passano le serate in casa di fronte al computer. Io credo che dopo tutto la discoteca rimanga tuttora un bel luogo d’incontro e di socializzazione. Forse dovremmo tutti ritrovare la voglia di conoscerci e incontrarci, il coraggio di andare da chi ci piace e dirgli: quanto sei carino, come ti chiami, posso offrirti da bere? Le chat ci hanno inibiti ormai, senza una tastiera sembra che non siamo più in grado di comunicare. Provate a fare come ho detto, aspetto via mail i vostri resoconti, mi raccomando non siate timidi! Alla prossima, babies… Paolo Tuci GENTE DELLA NOTTE 25 anni, Milano, segno zodiacale gemelli, l’uomo dei tour pubblicitari, volto di una nota chat e performer di rilievo del panorama gay-friendly. I suoi siti: www.paolotuci.com e www.myspace.com/paolotuci Come e quando hai cominciato a lavorare nei locali? Licenziato da una grande azienda per esubero di personale, si era reso necessario un modo per arrivare a fine mese. I miei genitori non potevano aiutarmi: un amico di Torino mi disse di fare serata con lui come cubista... e così fu Paolo Tuci! Ti senti più un animale notturno o diurno? Assolutamente notturno, le migliori “lampadine da palcoscenico” si accendono sempre tra le 3 e le 5 del mattino. Mi sveglio repentinamente, e mi appunto tutto sul mio block notes. Qual è la cosa più imbarazzante che ti è accaduta in una serata? 28 Luglio 2007, al Mamamia, mentre presentavo la Volley Night, quasi 3000 persone facevano cenno che dal costumino una “palla”… era tutta di fuori. Che figura! Quella più divertente? Un “folle” è salito sul palco, e da dietro mi ha tirato giù i boxer. Ma poi il tipo inciampò cadendo di faccia! Nonna diceva sempre: “Chi la fa, l’aspetti!” Sei single o fidanzato? Grrr... single! Ma chi se lo prenderebbe uno che nella stessa città non si ferma per più di 20 ore consecutive? Qual è il tuo uomo ideale? Uomo genuino, tanto carattere, e voglia di costruire. Fisicamente no prototipi: ogni volta che mi sono prefissato delle caratteristiche mi sono sempre arrivati tutti al contrario! PIATTI CALDI Cosa guardi in un uomo? Quanto riesce a mettersi in gioco, quanto ama le sfide, e se riesce a farmi divertire più di quanto lo sappia fare io con lui. Sesso con preliminari o senza? Dipende: se rimorchio in un bagno di una discoteca il più in fretta possibile! Mai rubato il fidanzato a un amico? Gli amici non si toccano, li conto sulla punta delle dita. Il posto più strano dove l’hai fatto? Nel bagno di un centro commerciale, di sabato, alle ore 13, con la porta socchiusa… immagina se dei bambini avessero aperto la porta sbagliata... che terrore! Per farti passare il desiderio basta… No alle mani ed unghie non curate. No alle cozze che si attaccano allo scoglio. Mai fatto sesso durante una serata in cui lavoravi? Ehm… Tuci è professionale! Uno famoso con cui lo faresti? Quale non mi sono fatto? ...eheh scherzo! Cosa pensi della scena gay italiana? Se continuiamo a condividere esclusivamente sesso con le persone che abbiamo di fronte e per primi non diamo il buon esempio alla società di essere abili a diventare “famiglia”, oppure ci autopuniamo e ghettizziamo per poi fare i “perbenisti” davanti agli altri, dicendo di non essere accettati per pari diritti, otterremo ben poco. Quando metteremo tutti un po’ la testa a posto, forse, otterremo qualche risultato… AA. VV. – Matinée lounge Vol. 1 Finalmente una compilation lounge che non somiglia alle ormai troppo inflazionate della serie Cafè del mar oppure Buddha Bar (non lasciatevi influenzare dall’immagine del Budda in copertina). Molte hit dance di queste ultime stagioni: “Miracle of love”, “Shine on me”, “I’m in extasy” e altre ancora in versione meno electro e piuttosto house, old school. A chiudere la raccolta una vera perla: “Happy” di Lighthouse Family. AA. VV. - Fashion House “Milan edition” Cover da rivista patinata, grafica glamour, house music... il tutto non per una sfilata di moda ma per la compilation che celebra la settimana della moda milanese! Due cd, “City Heat Dancin´” il primo e “Catwalk Romancin´” il secondo, il tutto mixato e selezionato da Henri Kohn per l’etichetta tedesca Clubstar. pride novembre 08 65 novembre 08 pride 66 rubriche L’altro mondo di antony hegarty musica di Roberto Cangioli [email protected] pride novembre 08 Giunto alla seconda edizione, il MITO, festival internazionale della musica tenutosi lo scorso settembre tra Milano e Torino, si sta già guadagnando una discreta fama a livello internazionale. Le giunte comunali delle due città, assieme alle associazioni organizzatrici dell’evento, hanno difatti stilato un programma succulento che spaziava dalla musica classica al rock, passando per il jazz e la musica etnica. Uno fra gli appuntamenti più attesi del calendario è stato la prima del nuovo tour di Antony Hegarty, alias Antony & the Johnsons, accompagnato dall’Orchestra Milano Classica diretta da Jim Holmes. A tre anni dall’ultimo tour che ha visto crescere in maniera esponenziale la fama di questo artista dalle indubbie capacità espressive, Antony ha osato coraggiosamente proporre dal vivo alcuni brani del nuovo album The crying light – la cui uscita è prevista a gennaio – assieme ad altri del suo repertorio, confezionandoli in una veste classica piuttosto inusuale, complice il direttore Jim Holmes, che assieme a Nico Muhly ha curato gli arrangiamenti e ha oltretutto supportato il cantante nella registrazione del nuovo disco. Naturale che il teatro fosse gremito da un pubblico attento a eventi che si preannunciano eclatanti, accorso per applaudire quella che è stata da più parti definita una nuova icona transgender. L’atmosfera surreale, creata dalla luce tenue in cui Antony si è presentato sul palco avvolto in una tunica e gli interventi delicati di un’orchestra attentissima a non coprirne la voce, hanno firmato una serata suggestiva sotto ogni aspetto, musicale e visivo. Per i fan abituati ad applaudirlo in un contesto meno intimo, attorniato dal suo gruppo, a Milano è stata una lieta sorpresa poter ascoltare la sua spiccata personalità in un evento sopra le righe; e per chi non lo aveva mai visto dal vivo è stata indubbiamente una rivelazione. Antony è capace di trasmettere al tempo stesso gioia e malinconia, che si trasforma in un senso di perdita profondo quando canta brani come “For today I am a boy” e più in generale rappresenta la sua estraneità ad un mondo che non sente suo. È un concetto espresso senza perifrasi nella nuova “Another world”, title track dell’ep uscito lo scorso mese e che anticipa il nuovo disco (“Find me another place/find me another world/still I have many dreams/I’ve never seen the light/I need a place where I can go”). Il brano è strutturato su accordi eseguiti al piano con la voce di Antony in evidenza e racchiude il senso di frustrazione di una persona avulsa dal mondo. Altri due brani, “Crackagen” e “Sing for me”, corrono sulla medesima scia del precedente in maniera pastorale e sinfonica. A questi fanno da contrasto “Shake that devil” e “Hope Mountain”. La prima stranisce per la sua improvvisa impennata R&B creata da loop elettronici e chitarre distorte, la seconda stupisce per i rimandi epici agli ultimi Beatles e il tema trattato: racconta di un raduno su una montagna per testimoniare l’apparizione di una fulgente figura. D’altra parte Antony non si è mai tirato indietro quando si è trattato di sorprendere il pubblico, a partire dalle copertine dei suoi dischi. Difatti, come già in precedenza, anche questa volta sono forti i riferimenti a figure che hanno in qualche modo catturato l’attenzione del cantante per la loro importanza culturale e artistica. In Another world è ritratto il ballerino e coreografo Kazuo Oono, uno dei due co-fondatori della danza moderna giapponese “butoo”, mentre interpreta “Omaggio per Argentina”, probabilmente la di lui performance più famosa in assoluto, dedicata alla sua musa ispiratrice, la ballerina spagnola di flamenco Antonia Mercé. La copertina costituisce il rimando ideale ad un’altra icona, ossia Maria Callas, più volte citata assieme a Nina Simone quando si cerca di descrivere la voce di Antony, sintesi di quanto di più intimo v’è nella musica. Così, estatico, è apparso sul palco dell’Arcimboldi sin dalle prime note di “Mysteries of love”, il brano di David Lynch e Angelo Badalamenti con cui è stato aperto il concerto e che ha dato il via ad un crescendo emotivo sempre più intenso. Difficile stabilire se “Rapture”, “River of sorrow” o “I fell in love with a dead boy” abbiano rappresentato l’apice in quanto a pathos (una parentesi degna di nota è stata l’improbabile interpretazione di “Crazy in love” di Beyoncé), ma siamo sicuri di aver assistito ad un evento unico, culminante nell’ovazione ininterrotta che per venti minuti ha richiamato (purtroppo inutilmente) sul palco la figura androgina di Antony. A presto... speriamo. 67 novembre 08 pride 68 ITALIA DUE VOLTE GENITORI A dieci anni esatti dalla realizzazione di “Nessuno Uguale – adolescenti e omosessualità”, esce “Due volte genitori”, il nuovo documentario di Claudio Cipelletti prodotto da Agedo e Commissione Europea. In 90 minuti il film ci offre un toccante spaccato di quanto accade nelle famiglie quando un figlio o una figlia fa coming out. Un percorso che si dipana dallo smarrimento ad una nuova consapevolezza, come se anche loro, i genitori, facessero il proprio coming out nel mondo. La prima milanese sarà allo Spazio Oberdan della Provincia, Via Vittorio Veneto 2, lunedi 17 alle 21. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. www.agedo.org G BREAK BY TRAVELGAY Ritorna G*Break a Salice d’Ulzio (TO) dal 5 all’ 8 dicembre, una vacanza di divertimento, sport e relax. Giunto alla sua terza edizione, G*Break ha visto partecipare ai suoi due primi appuntamenti, complessivamente quasi 400 ragazzi di ogni parte d’Italia. Per gli sciatori ci sono le belle piste della Via Lattea, e per i non sciatori un centro benessere straordinario, con bagno turco, piscina idromassagio con tetto di vetro panoramico, sauna, docce emozionali... tutto incluso nel prezzo! Durante il giorno innumerevoli attività quali trekking, ciambelloni sulla neve, motoslitte e per tutti poi serate in discoteca, spettacoli drag e molto altro ancora a solo 249 euro in mezza pensione, in un Grand Hotel a 4 stelle. Se fossi da solo provvediamo noi agli abbinamenti in stanza! Info 0236504844, 065743912, www.gbreak.it PIEMONTE TORINO 011 SAUNA CLUB Torino è città riservata, apparentemente noiosa, ma per dare una svolta al panorama gay esistente il 5 giugno 1999, a due passi dal Palazzo Reale centro storico della città torinese, nasce il circolo privato 011 Sauna club. 800 m2 di locale pulito e discreto, in cui agli ingredienti tradizionali (sauna finlandese, bagno turco, 400 mq di labirinto malizioso, dark cabins, glory holes, sling rooms, cruising zone, maxi sala cinema) sono stati aggiunti dei caratteri innovativi: illuminazione soffusa e candele profumate creano un’atmosfera calda e protettiva in un tenue sottofondo musicale curato da un esperto dj, 2 maxi schermi per le proiezioni di film a tematica gay (non esistono solo i porno), impianto TV a circuito chiuso per la sicurezza degli pride novembre 08 spogliatoi, cruising bar di sabato e naked party fino all’alba di domenica. Da settembre trovate anche una maxi vasca idromassaggio cromoterapeutica aromatizzata per offrire benessere ai soci. In ogni momento delle 12 ore di apertura giornaliera (tutti i giorni) i proprietari e il personale offrono cordialità e sicurezza, e con simpatia incoraggiano la conoscenza reciproca e l’amicizia e con inusitata energia combattono l’eventuale mercificazione dell’incontro. A novembre il lunedì e il mercoledì due ingressi al prezzo di uno dalle 20. Info 011284263, via Messina 5/d, www.011saunaclub.it IL DELFINO CLUB Prima agenzia a Torino di cuori solitari per persone delle stesso sesso, promuoviamo incontri e presentazioni serie e mirate nella più assoluta riservatezza sulla base di esigenze e richieste precise, per aiutare i single omosessuali a trovare partner seri e motivati ad instaurare legami affettivi, facendo ovviamente attenzione affinché questi incontri abbiano un senso, sulla base di esigenze e richieste precise, considerando il vissuto e i desideri di ogni singolo iscritto. Offriamo anche appoggio psicologico e aiuto nelle problematiche sentimentali. Da novembre ‘Gay in love’, appuntamento mensile che tra gioco, divertimento e realtà ti farà scoprire che tipo di partner sei e come ti relazioni con la collaborazione dello psicologo e psicoterapeuta Fabio Borotto. Grazie all’aiuto di collaborazioni esterne abbiamo anche un servizio dedicato a tutti coloro che desiderano partecipare a eventi, week end, viaggi in compagnia di tanti altri single accomunati dal desiderio di realizzare una loro vita affettiva appagante. Siamo in via XX Settembre 37 a Collegno (TO), info 3408789989 si riceve su appuntamento, www.agenziaildelfino.com LES FOLIES SCANDAL Les Folies Scandal, l’unico sabato notte a Torino, propone per la stagione invernale grandi ospiti nel nuovo club gay torinese “FABRIK”, disposto su 2 piani, al primo piano una grande sala commerciale con resident dj Moira e guest dj Manuela Doriani, al secondo piano nel “Confusion house club” resident dj Gotha e special guest a rotazione con dj Thomas Dill e voice Jessika L. Roy. Sabato 8 Donatella Rettore presenterà il nuovo singolo e cd con un vasto repertorio di canzoni. Sabato 22 evento “BALLS” con 40 ragazzi immagine e strip tutta la notte! Fabrik, strada Mongina 9 Moncalieri (TO), info Roby 3475811687, www.lesfoliescandal.it LOMBARDIA MILANO AFTERLINE CLUB Punto d’incontro dei turisti italiani e stranieri a Milano, l’Afterline vi aspetta ogni venerdì con gli strip-boys più simpatici e bononi che il “mercato” offre, mentre sabato ci si diverte con Christian dj. Da non perdere la one night di giovedì 13 con le drag più divertenti della città: Luca Magli e Patty Visconti che regaleranno ingressi omaggio per la diretta dell’ “isola dei Famosi”. Lunedì 8 dicembre ‘White Party’. Chiuso la domenica, Afterline club è in via Sammartini 25. Infoline 3456936243, www.afterline.it BAR INCONTRO Giovedì 13 dalle 20 cena gay a buffet con prima consumazione a 15 euro (gradita prenotazione). Dopo cena ingresso e prima consumazione a 10 euro con Drag Queens Show di Baby Luna e le “Pazze di Periferia” www.babylunashow.it. Prenotazioni: Giorgio 3403138290, Silvio 3404839528. Come raggiungerci: Tangenziale Est, uscita San Donato Paullo, strada Paullese, primo semaforo a destra, secondo ingresso a destra (via Rodari), 200 mt avanti all’interno del complesso sulla destra. Ampio parcheggio. Bar “Incontro”, c/o Centro Comm.le “L’Incontro”, via Angelo Moro, 93, San Donato Milanese. BILLY CLUB Un novembre denso di eventi nell’arena BILLY, dove potrete ballare e ascoltare la migliore house music che ci sia in circolazione. Sabato 1 UNDERWEAR PARTY sponsorizzato dallo stilista Dirk Bikkembergs. Nell’House Room suoneranno i djs Da Vinci e Phil Romano, mentre nel privé Sounds Room i dj Luca Volpi e Max Greco. Sabato 8 MATINÉE PARTY, con lo staff delle più famose notti di Barcellona e Ibiza. Nell’House Room il loro dj resident Jordi Lights insieme ai nostri dj Luca Volpi e Bruno Bolla, nel privé Sounds Room il dj Giammy Giammy. Sabato 15 PLAYROOM SEX PARTY, famosi pornostar europei circondati da 8 caldissimi go go boys. Nell’House Room i djs Matteo Ltd, Francesco Belais e Phil Romano, nel privé Sounds Room i dj Luca Volpi e Max Greco. Sabato 22 BILLY DEEELITE, party per festeggiare i 20 anni di house music. Nell’House Room i dj Luca Volpi, Bruno Bolla e Ricky Leo, nel privé Sounds Room il dj Giammy Giammy. Sabato 29 il nono THE RED PARTY, per raccogliere fondi da donare a LILA Milano. Come per le passate stagioni un gruppo di famosi stilisti e lo show room Studiozeta Milano realizzano gadget di colore rosso che si potranno acquistare con un’offerta e il ricavato delle vendite più parte dell’incasso della serata andrà in beneficenza. Da Londra il dj John Gordon, con i nostri dj Matteo LTD, Francesco Belais e Da Vinci nell’House Room, nel privé Sounds Room i dj Luca Volpi e Max Greco.Billy Club@Amnesia Milano, Via Gatto angolo viale Forlanini dentro il parking ATM, Info: Chicco 3358327777, Massimo 3383332783, www.billyclub.it CESIRA STAFF Ritorna l’appuntamento settimanale del giovedì con la comicità della Cesira, in una location tutta nuova, “il Palko”. Insieme al drag show si aggiungeranno cantanti, cabarettisti e comici, ballerini e personaggi del panorama lgbt, per uno spettacolo entusiasmante! Si inaugura giovedì 13 con grande ospite da Zelig l’artista del “cinema polacco” Claudia Penoni. Giovedì 20 Cinzia Boccolotti, famosa drag del panorama romano insieme a Carlo Bianchessi, 69 novembre 08 pride 70 METROPOLI cabarettista della scuderia Zelig. Giovedì 27 lo showman e cantante Michele Tomatis, con il suo MtLive Show. Lo spettacolo inizia alle 22.30 e poi discoteca con dj Moon in consolle. Ingresso con consumazione a 12 euro. Il Palko ed il Cesira Staff vi aspettano in via Clerici 342, a Sesto San Giovanni. Info e liste Max 3332600608, Davide 3480435725. DEPOT Depot è sponsor ufficiale del prossimo film della serie “Sneaker Sex”. Per festeggiare l’uscita del sesto episodio abbiamo invitato alcuni attori della produzione, che sI mescoleranno tra i clienti e vivranno anche loro la serata sneakers di venerdi 28. Si aggiunge al nostro calendario fetish la serata “codice giallo”, il primo piss party del Depot che si svolgerà sabato 22 dalle 22. Proseguono con successo le serate “no id” naked con passamontagna del martedi sera e la serata “private party” (solo con invito) del giovedì. www.depotmilano.com FLEXO MILANO Da martedì a giovedì al Flexo puoi accedere all’area naked CK’S, dove avrai a disposizione armadietti personali, un punto bar, cabine e altro. Venerdì e sabato ‘open space’ con accesso anche all’area CK’S. Ogni ultimo venerdì del mese appuntamento con SneakerSexItaly per i sempre più affollati SNEAKER&FOOT SEX PARTY; 2 drink omaggio mettendosi in lista su sneakersexitaly@ libero.it o su gayromeo.com categoria club/guide (sneakersexitaly). Da non perdere tutti i venerdì hot music con dj Max greco from Billy Club in esclusiva per voi! www.flexoclub.it ILLUMINED Illumined, il cruising club milanese aperto 24 ore, vi aspetta anche a novembre con i suoi appuntamenti speciali (vedi spazio pubblicitario) nell’esclusiva sala Fire, il naked bar dove si svolgono gli incontri più hard. In particolare segnaliamo l’International Fist Meeting da venerdì 7 a domenica 9 ed il party ‘Total naked’ (senza neanche le scarpe) di venerdì 21. Labirinti, camerini, bar, guardaroba gratuito, ambienti climatizzati. Illumined è in via Napo Torriani 12 (M2 Centrale), info 0266985060, www.club-illumined.com X CLUB Il tuo cruising di fiducia, ti aspetta in via Sammartini 25, a 100 metri della stazione Centrale. All’interno troverete una reception con portaoggetti e guardaroba, il locale poi si estende nei sotteranei, dove troverete: una sala centrale dove si svolgono gli spettacoli di tutti i tipi, un bar ben assortito con panineria, cocktail e musica per ballare, dark-room, sale labirinto con lettone centrale, camerini con comodi letti, zone buie, sala cinema, sala relax e stanza sling. Visitate il nostro sito per il calendario settimanale, vedere le immagini del locale e di alcuni dei ragazzi degli spettacoli. Info 3287022099, www.xclubmilano.com KING La Tu-Be Records in collaborazione con il KING International Bear Club, organizza una manifestazione canora a carattere nazionale e internazionale a Milano. Possono partecipare cantanti o associati in duo o gruppi musicali di ogni età che presentino un brano edito o inedito anche in lingua straniera. Lo scopo della manifestazione è quello di scoprire nuovi talenti. Tutte le serate di pride novembre 08 selezione si svolgeranno al King a partire da giovedì 20. Info, premi e regolamenti www.kingmilano.com METRÒ CENTRALE Arrivano le prime nebbie? Volete scappare dal traffico o dall’ufficio? La vostra oasi personale è sempre a disposizione. La sauna Metrò Centrale dalle 12 della mattina ti aspetta nei suoi tre piani, le saune e la palestra, idromassaggio e servizio massaggiatori, un fornitissimo bar e free internet. Non dimenticando i camerini sui tre piani, dark e zone glory hole. Domenica 2 e 16 offriamo un ricco buffet nella zona bar per un ulteriore momento di relax. www.metroclub.it METRÒ CIMIANO Appuntamento con il Magnum Club Italia il primo ed il terzo sabato di ogni mese, con riduzione all’ingresso ai soci che presentano la tessera. La sauna è aperta dal mercoledì al sabato dalle 14 alle 21, domenica e festivi dalle 13 alle 21. Ingresso gratis per chi vuole continuare la serata al Flexo nella stessa giornata dalle 21. www.metroclub.it ONE WAY Il One Way Club ha iniziato la stagione con due grandi novità: il nuovo Cruising Bar che vi aspetta ogni giovedì e venerdì sera dalle 21.00 con drink, cinema, dark e un’atmosfera tutta da scoprire a 5 euro compresa consumazione. La seconda è il sabato sera che vedrà alcuni dj alternarsi con la migliore musica commerciale & revival. Solo 10 euro per chi si mette in lista telefonando, 022421341, o inviando un sms 3487424824, 3495447508. One Way Club, Via F. Cavallotti 204 a Sesto S.Giovanni. www.oneway.it ORSI A ZONZO @ T-BEAR Ecco gli appuntamenti per il mese di novembre organizzati dallo staff di Orsi a Zonzo: Sabato 8 dalle 23.30 “MILITARY BEAR NIGHT”, in un locale rinnovato e ancora più accogliente. La musica sarà affidata al bear dj Claudio, go-go bears e musica lounge nell’esclusivo privé. Sabato 29 dalle 23.30 “MUSCLE ”. Riprende dopo la pausa estiva l’appuntamento speciale del quinto sabato del mese al T-Bear. Ospite eccezionale il Colt Man Adam Champ con il suo spettacolo hard. Go-go muscleboy e musica house by Roby M. Come sempre la piscina a disposizione per chi vuole divertirsi anche in acqua (teli e ciabatte direttamente al locale). Spuntino notturno con le delizie offerte da Lagolare e dal Circolo della Pasta di Basilicanova (PR). Il T-Bear è in via Breda 158. Info 3474639986 Diego, 3923885998 Ennio. Chi si iscrive alle feste da bearwww.com è in lista con il suo nick (liste aperte fino alla 1.30) oppure anche su www.orsiazonzo.it THAT’S ALL Proseguono immancabili gli appuntamenti con That’s All, l’evento gay, lesbo & friends, che si tiene tutti i venerdì al Rolling Stone, il tempio della musica milanese. Ogni settimana una serata diversa dalla precedente con ospiti, spettacoli, performance, gadget e sorprese, il tutto unito dalla musica commerciale e R’nB selezionata da dj Anto a cui si associano a rotazione, nel secondo livello, Lucia “Lucy Bee” Barbiero e Marco Bastianon che propongono musica house ricercata in grado di soddisfare i gusti più esigenti. Info 3491077832, 3393632056, prenotazione tavoli 3406580076, www.thats-all.com THERMAS SAUNA Semplice ed eccitante, il club dispone di hammam, sauna finlandese, idromassaggio, cabine relax, bar paninoteca, camerini relax, videoxxx, smoking zone e gym room. Il venerdì al lume di candela è “ZEN NIGHT”: aroma terapia, acqua, ambient & music, bamboo. Ogni martedì ingresso solo 12 euro, under 25 ingresso 10 euro, ogni giorno dopo le 20 ingresso 12 euro. Via Bezzecca 9, t. 025450355, www.thermasclub.com BERGAMO GET UP - SHAKE Hai voglia di qualcosa di veramente esplosivo? Il sabato notte più intrigante, ricercato e chic di Bergamo ti sta aspettando per farti trascorrere notti esagerate! ShaKe Saturday Explosion apre il mese di sabato 1 festeggiando il primo compleanno della sua nuova pazza gestione. Ciquitina presenterà Yvonne O’Neil from Mondo Pervert Milano e insieme a lei ci saranno le “Sisters in act”. Sabato 8 “Strip tease”. Sabato 15 “Fly away with GWAY”..Sabato 22 scaldiamo i muscoli in “Gay Olympic Sport Night”. Sabato 29 sorprese per tutti con “Luxury surprise night”. Immancabili gli appuntamenti del venerdi con “PIXEL” Venerdì 14 e venerdì 28 “SEX LIVE SHOW”, spettacolo di sesso dal vivo. Attenzione: Shake provoca dipendenza! Info 3495525092, www.getupclub.it www.shakeclub.it BRESCIA TRAP Ricco di eventi e nuove serate il novembre al Trap. Mercoledì 5 al Palabras c/o Trap dalle ore 20.30 il circolo Arcigay Orlando di Brescia presenta TANGAY, corso di tango argentino, info 3497430815, 3355461604 o [email protected]. ‘Happy birthday Renato dj sabato 1 con torta & sexy boys. Due appuntamenti con il Magnum Club Italia per tutti gli orsi e simpatizzanti sabato 8 e 22. Venerdì 14 una nuova serata: GOMMA 01 per boys & girls con dj Ra.H.D.C. e dj EuroPhilo. Sabato 15 ‘Military punishment’ con Articolo 28 “the Italian fetish military group”. Venerdì 21 PALABRAS, one night show con Luca Magli e Carlo Bruni. Ritorna il sex party sabato 29 con hot live show di Alessandro e Francesco. Continua la promozione per gli under 25: sabato ingresso omaggio entro mezzanotte. Per riduzioni/liste visita il nostro sito e iscriviti alla newsletter. Trap loves you, stay tuned. Trap, via Castagna 55 Brescia, A4 uscita Brescia ovest tangenziale per MN-VR, prima uscita a destra indicazione per Dogana. Info 3406857585, www.trapmad.it DESENZANO DEL GARDA BIG MAMA’S Big Mama’s è ogni giovedì e venerdì ‘Big disco pub’ con ingresso libero. Sabato ‘Big disco nite’ dalle 22 e se arrivi entro le 23 paghi la metà. Alla consolle Vallisteeedigei & guest djs. La domenica divertiti con il nostro pazzo Karaoke. Dalle 19 si mangia, si beve, si ascolta musica, si canta e si balla e l’ingresso è gratuito. Eventi speciali: sabato 8 ‘Corona movida party’ con dj Francesco Belais dal Billy club di GIORNO & NOTTE 71 011 Sauna club A due passi dal Palazzo Reale, in pieno centro storico di Torino, il circolo privato 011 Sauna club vi aspetta con ben 800 m2 di locali puliti e discreti, avvolti in una illuminazione soffusa e con candele profumate che creano un’atmosfera calda e protettiva, anche grazie ad un tenue sottofondo musicale curato da un esperto dj. Naturalmente non mancano gli ingredienti tradizionali come sauna finlandese, bagno turco, 400 m2 di labirinti, dark cabins, glory holes, sling rooms, cruising zone, maxi sala cinema e, ultima novità, la maxi vasca idromassaggio cromoterapeutica. www.011saunaclub.it novembre 08 pride 72 cruising bar 24 ore su 24 7 giorni su 7 VIA NAPO TORRIANI 12 (STAZIONE CENTRALE) MIILANO - TEL.0266985060 www.club-illumined.com avviso riservato ai soci in g re s s o e s c lu s iva m e nte c o n u n o - c a r d e d o c u m e nto di i d e nti t à PROGRAMMA SALA FIRE NOVEMBRE INTERNATIONAL FIST MEETING VEN 07/11 DALLE 22.00 SAB 08/11 DALLE 22.00 DOM 09/11 DALLE 15.00 FIST PARTY DOM 16/11 DALLE 15.00 MASKED PARTY VEN 14/11 DALLE 22.00 NAKED PARTY SAB 01/11 DALLE 22.00 SAB 15/11 DALLE 22.00 SAB 22/11 DALLE 22.00 TOTAL NAKED PARTY VEN 21/11 DALLE 22.00 DILDOS PARTY VEN 28/11 DALLE 22.00 NAKED BAR OGNI ALTRA SERA DALLE 22.00 VIA NAPO TORRIANI 12 (STAZIONE CENTRALE) MIILANO - TEL.0266985060 www.club-illumined.com avviso riservato ai soci pride novembre 08 METROPOLI Milano! Sabato 15 ‘Eppi compleanno Steeedigei’ e sabato 22 il ‘singol party’. BIG MAMA’S via Mapella 7 a Lonato del Garda. Dal casello di Desenzano seguire le indicazioni per Lonato, dopo 2 km siete arrivati. Info 3471509452, 3472563585, www.bigmamas.it SìSì PUB Il SìSì Pub di Desenzano del Garda vi invita a provare i suoi 250 cocktail e ricorda le sue serate a tema: lunedì ‘Relax Night’, mercoledì ‘Single night’ aspettando la notte Art, giovedì ‘Karaoke’ in collaborazione con REMEMBER, venerdì musica anni ‘70 – ‘80, sabato ‘Dopocena SìSì’, con buffet dolce per tutti ‘Aspettando la notte Disco’, domenica dalle 18 Aperitivo SìSì con buffet in compagnia di Iride Mc Down e la partecipazione di Kitty Boom, la cameriera più pazza dell’anno. Tutte le serate sono in compagnia di Miss Iride Mc. Down. SìSì Pub è in piazza Duomo 13/a (nel vicolo di fronte al Duomo). Aperto dal lunedì a sabato dalle 21 alle 2, domenica dalle 18 alle 2. Info 030/9140085, 3483021144. www.sisipub.com VARESE ZSA ZSA In pieno centro di Varese, allo ZSA ZSA troverete un’atmosfera particolarmente comunicativa e in cui si possono conoscere le persone con più facilità. Disco night ogni venerdì e sabato e puoi ballare già dalle 22.30! Venerdì 7 finalissima di Miss Drag Queen Zsa Zsa 2008 e ogni domenica buffet e karaoke dalle 20. Info 3491734234, 3462211545, www.zsazsa.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO THE FIRST DISCO Un equilibrato mix di musica commerciale, house e revival, dove ogni serata è a tema con spettacoli, animazione e giochi a premio. Un posto dove ognuno può riconoscersi e fare nuove conoscenze! La location, il Sei Come Sei in via Buozzi 3 (zona fiera BZ sud), offre un winter garden con bar, locali interni finemente arredati e zona privé su prenotazione. Vi aspettiamo numerosi! Info ed eventi www. thefirstdisco.it E non è finita! Per tutti coloro che volessero pernottare e godersi anche la nuovissima sauna, nonché visitare la città dal clima gay friendly unico, consultate il sito www.sauna-exit.it. Quando Bolzano fa tendenza! VENETO VENEZIA LA VENISE B&B Prossima apertura del primo bed breakfast gay friendly di Mestre La Venise, in un contesto familiare ma di classe. La Venise accoglierà clienti della zona ma anche turisti che vengono a visitare la città lagunare. A due passi dalla stazione di Mestre e dalla sauna Metrò Venezia. Info e prenotazioni 3487751836, www.lavenise.it METRÒ VENEZIA SAUNA Metrò Venezia è quasi pronto ad essere più grande e nuovo e presto vi offriremo una delle saune più belle del Veneto. Avete provato la zona “doors and labyrinth”? Vi stupiremo, con la nuova zona dark rooms, sala video, fetish e per i più disinibiti via l’asciugamano e sarà naked: un’altra delle novità nel nuovo livello della sauna. Anche il bar fornitissimo ha una nuova immagine e postazioni internet per navigare nella massima riservatezza. Servizio massaggi anche su prenotazione. Pulizia e comfort il nostro biglietto da visita, la sauna di Mestre è a pochi passi dalla stazione ed accoglie molti clienti stranieri per la vicinanza a Venezia. www.metroveneziaclub.it MOSTRA FOTOGRAFICA ‘IMMAGINE TEMPO’ Sabato 15 alle 17 a San Donà (Venezia), presso la ‘Sala Metallica’ del centro culturale ‘Leonardo da Vinci’ in Piazza Indipendenza, si inaugura una mostra di foto di Andrea Perissinotto. L’esposizione consta di collage, fotografie e creazioni polimateriche che a partire da una rivisitazione dell’opera di Robert e Sonia Delaunay creano dei vortici di colore, forme ed immagini come simbolo dell’agitazione, impulso e compenetrazione della collettività gay con la società odierna. La mostra rimarrà aperta fino al 30 novembre dalle 17 alle 19, lunedì chiuso. Info 0421590222. PORTO DE MAR Se non sei mai stato al Porto de Mar, completamente rinnovato dopo la pausa estiva, questo mese è l’occasione giusta! Vieni in uno dei party a tema del fine settimana, da “A Night with...”, una notte con un personaggio famoso, a “Start”, il bisex party, o “Studio 54” serata anni ottanta e “Starlight” gay, bisex e lesbo. Musica, spettacoli, cubisti strepitosi e divertenti spettacoli di drag queen animano le serate al NUOVO PORTO DE MAR. Da non perdere anche gli appuntamenti fissi settimanali. I mercoledi sono dedicati agli hard party con sexy-attori sempre diversi. Venerdì e sabato serate disco e domenica è Crazy Karaoke! Info 3462113085, www.portodemar.com PADOVA DANCING QUEENS Sempre più immancabile l’appuntamento con la domenica in compagnia di Miss Linda, regina incontrastata del Veneto, la più amata dagli italiani! La serata parte sempre con rivisitazioni delle canzoni più amate da parte di miss Linda per passare poi il microfono del karaoke ai tantissimi talenti e provetti Giusy Ferreri, per poi acclamare le fantastiche drag queen e i loro colorati show. Tra uno show e una canzone il nuovo Bingo, con fantastici premi. Chi volesse proporsi come drag queen contatti 3397379579. FLEXO PADOVA Doppio appuntamento MegaBear questo mese. Sabato 1 international dj set from Madrid con dj Yunguas e sabato 15 Beardoc 80, per ballare la musica più bella degli anni ‘70 e ‘80 con dj set by Massimo Santi e drag show by Miss Windy. Tutti i giorni cocktail bar con parco giochi per i maschietti al piano superiore, giardino esterno, sala fumatori. Mercoledì selezione musicale del dj Resident Rikk hard e ogni sabato Disco party. Per chi proviene dai 73 club Hot Dog e Metrò Sauna Padova o dalla sauna Metrò Venezia riduzione sull’ingresso e viceversa per chi continua la serata all’Hot Dog dal Flexo. www.flexoclub.it HOT DOG La sera non vi va di stare a casa? In chat non si combina nulla? L’appuntamento fantastico con l’uomo fantastico della foto si è rivelato una bufala? Fai un salto all’Hot Dog, dove troverai tutte le sere qualcosa di reale per scaldare la tua serata. Aperto tutti i giorni dalle 21 e sabato e domenica dalle 15, Naked Parties (solo nudi) martedì, venerdì e domenica; lunedì, mercoledì e sabato nudi o underwear; giovedì orgia party only open space. Gimkana di dark, camerini, glory hole, mega lettoni, sling, stanza degli specchi, saletta fumatori, servizi con possibilità di doccia, il tutto riscaldato ed arieggiato. Zona bar, con video xxx, info point safe sex, zona lettura e relax. Per chi arriva nella stessa giornata dalle saune Metrò o dal Flexo sconto sull’ingresso e viceversa per chi continua la serata al Flexo. Info 3386665207, www.hotdog-padova.it METRÒ PADOVA SAUNA Metrò Padova è una delle saune più frequentate d’Italia grazie alla sua qualità del servizio. Due saune finlandesi, bagno turco, due jacuzzi, una palestra attrezzata, bar paninoteca, servizio massaggi e doccia solarium U.V.A. Non manca la zona dedicata ai più trasgressivi con glory holes, labirinti, video xxx e la possibilità di avere camerini personali con tv all’interno. Metrò Padova è facile da raggiungere e si trova a dieci minuti dalla stazione e dall’autostrada. L’orario di apertura è tutti i giorni dalle 14 alle 2. Agevolazioni agli under 26 e per chi arriva dopo le 20. Info www.metroclub.it OFFICINA Arriva il freddo e Officina si riscalda in tutti i sensi: serate hot animate da bravi e sexy go-go boys in un locale temperato da un nuovo impianto di riscaldamento! Continua il meeting solo nudi del mercoledì con ingresso gratuito. Giovedi 13 l’appuntamento mensile con GANGBANG VENETO; gli altri giovedì NAKED MASK nudi e mascherati. Tutti i venerdì orgia con animatori. Sabato 8 NUDI-HARD con show e animazione by LucaMI; gli altri sabati solo nudi. Domenica 2 Sneaker&Foot dalle 16.30 alle 19, poi solo nudi (ingresso gratuito); domenica 9 PORSEI VENETI dalle 16; domenica 16 e 30 solo nudi e ingresso gratuito dalle 16.30 alle 19.30. Domenica 23 VENETO FIST dalle 16. Info 3388721747 www.clubofficina.com ORSI A ZONZO @ THE BLOCK Sabato 15 “NOTTE D’ AUTUNNO ”. Pomeriggio dalle 14 ritrovo alla nuova Chillout sauna di Padova. La sera bear party nel privé riservato con selezione alla discoteca The Block. Go-go bears e drag queen show con Miss Pomponia. Musica commerciale. Spuntino notturno per i più golosi. Ricordiamo che è possibile mettersi in lista direttamente dal sito www.orsiazonzo.it (liste aperte fino alla 1.30). Chi si iscrive alle feste dal sito www.bearwww.com è automaticamente in lista con il proprio nick. Infoline 3474639986 Diego, 3923885998 Ennio. Chillout Sauna è in via J. d’Avanzo 47, The Block è in via Volta 1/7 a Limena (PD). novembre 08 pride 74 METROPOLI THE BLOCK Secondo appuntamento ‘Folies pour homme’ sabato 8 con dj Claudio di Rocco e l’animazione Folies de Pigalle. Sabato 15 sarà ospite ‘La Menor’, famoso personaggio della notte spagnola. Venerdì 21 dal Souvenir di Barcellona ‘Devotion’ con dj Enrico Arghentini. Sabato 29 special guest Chus Soler, dj e producer di Barcellona. Ogni settimana The Block offre tre situazioni differenti con musica house, commerciale e ‘70-’80, spettacoli sexy, go-go boys e drag queens. www.block.it VERONA ROMEO’S & VERONA LGBT & QUEER VISION Questo mese due appuntamenti bear con il Magnum Club Italia sabato 15 e sabato 29 con grande festa e spettacolo per raccolta di fondi per l’associazione ‘Essere bambino’ che si occupa di piccoli sieropositivi. Venerdì 28 festa ‘Tira fuori la donna che è in te’, tacchi alla riscossa in una serata per divertirsi tutti in drag. Ogni domenica karaoke bar per passare una serata in allegria e continua l’appuntamento bar & cinema a tematica gay del mercoledì, in collaborazione con Arcigay Pianeta Urano e Arcilesbica Verona. Programma e informazioni su cinemaglbtverona.blogspot.com/, www.romeosclub.it SKYLIGHT Le attrazioni di novembre sono: sabato 1 dj Giusy Consoli, sabato 8 Lap Boys Game, la gara di ballo dei ragazzi sui tavoli, sabato 15 dj Federica Babydoll & The Men Dolls Party, sabato 22 dj Severino “English Night” from London, sabato 29 Men’s House Pleasure, dedicato alla casa di vetro dalla quale puoi spiare il Boy che vive tutta la serata all’interno della casa, guardando la tv, facendosi la doccia e... tutto quello che può capitare quando trascorri una serata di relax in casa tua. Info 3382390848, 3474200010, www.skylightdisco.com TREVISO DISCOTECA GOLD Novembre speciale alla discoteca Gold: ogni sabato notte l’ingresso è omaggio nell’unico appuntamento glamour trevigiano ricco di feste e appuntamenti dedicati al mondo gay del nord est. Musica by dj guest star Omar, Danny D e Massimo Santi di Radio Company. www.discogold.it SAUNA HOBBY ONE Dopo il maquillage estivo in cui l’Hobby è stata oggetto di ristrutturazioni e migliorie tecniche al fine di rendere sempre più piacevole la permanenza all’interno del circolo, ritorna la stagione invernale con l’orario dalle 16 nei giorni feriali e dalle 15 nei festivi (lunedì chiuso). Sempre valida l’offerta per chi è stato in sauna di passare alla disco GOLD con ingresso omaggio. Info 0438388256, www.hobbyone.it EMILIA ROMAGNA BOLOGNA EASY STAFF Continua il venerdì notte glbt più frequentato di pride novembre 08 Bologna! Dalle 23 alle 3 nella splendida cornice della Scuderia, in piazza Verdi 2 a Bologna, si balla, si gusta un drink, ci si conosce in una splendida atmosfera con la compagnia dei migliori dj del panorama gay bolognese, piccante animazione ed extra d’eccezione! L’ingresso in lista costa 8 euro comprensivo di consumazione. Torna dopo un’assenza di due anni la domenica sera a Bologna. Dalle 21 alle 2 si cena con un grande buffet di primi piatti per tutti e si balla con la musica house e commerciale del resident dj Matty P. e degli ospiti che ogni sera faranno visita alla consolle della discoteca Flamengo, in via della direttissima 1, a due passi dal centro di Bologna. L’ingresso è gratuito ogni domenica e per tutta la serata! Privé fumatori, zona lounge e altre sorprese per eventi da non perdere! Info 3396278524, www.gaybologna.com TOSCANA FIRENZE FABRIK Sabato 8 ‘BABYLON’, il disco party di ogni 2° sabato del mese del Fabrik.Domenica 9 ‘HARDSEXPARTY h 16-21’, come ogni 2° domenica del mese: dress code obbligatorio leather, rubber o total naked (ammissione riservata, per partecipare: [email protected]). Sabato15 ‘BEAR BUTCH’, la festa per orsi & friends di ogni 3° sabato del mese, in collaborazione con bearsking.com. A 2 minuti dall’uscita autostradale A1 “Calenzano”. Se vuoi essere in lista: liste@ fabrikfirenze.it. Ingresso riservato ai soli soci Arcigay/Unocard. Only for men. Aperto dalle ore 22 da martedì a domenica. Chiuso il lunedì. Info 349/8906645 www.fabrikfirenze.it LAZIO ROMA SAUNA MEDITERRANEO Sauna multifunzionale vicino alla stazione Termini e al Colosseo, molto amata dalla comunità bear romana e frequentata da numerosi turisti stranieri di passaggio. Lunedì e giovedì pomeriggio dark. Venerdi pomeriggio naked. Tutte le domeniche incluso nel prezzo entrata buffet e una domenica al mese in collaborazione con Epicentro Ursino Romano ‘Subwoofer bear sauna’. Info www.myspace.com/ subwooferparty, www.saunamediterraneo.it CAMPANIA NAPOLI BLU ANGELS Sabato 8 alle 10 nella sala Santa Chiara nei pressi di Piazza del Gesù, l’Associazione Blu Angels organizza insieme a Pasquale Ferro un dibattito contro la violenza. Interverranno varie autorità, artisti e gente comune. Nell’occasione sarà presentata la riedizione del libro “Gli odori dei miei ricordi” mentre la versione teatrale sarà interpretata dal 18 novembre nel teatro San Carluccio. Info 0815625298, blog: sauna-bluangels.spaces.live.com DEPOT Depot è sponsor ufficiale del prossimo film della serie “Sneaker Sex”. Per festeggiare l’uscita del sesto episodio abbiamo deciso di invitare nel club di Milano alcuni degli attori della produzione. E da questo mese Depot Napoli, il club più trasgressivo di Napoli amplia le sue serate a tema. Dal mese di novembre ti proponiamo due nuovi appuntamenti da non perdere assolutamente. “Masked naked”, un naked anonimo (tutti avranno un passamontagna) e senza identità, e lo “Sport & Sneaker party” dedicato a tutti quelli che amano l’abbigliamento sportivo. RED MOON Proprio sotto la sauna Blu Angels da oltre tre anni è attivo il Red Moon discoteca e cruising, che ogni sabato sera organizza party per tutti i gusti con sex box, due dark room, spazio salotto, bar, show con go-go boys e drag queen. Una volta al mese incontro ursino con buffet in collaborazione con i simpatici ‘chiattoni’ di www.bearsofnaples.com PUGLIA BRINDISI 45ROSSO Nelle due piccole e accoglienti stanze situate nel porto di Brindisi si arricchisce l’attività del circolo Ri-Creativo. Al giovedì ci sarà la serata Arcimboldo, con una cucina rigorosamente vegetariana, mentre dal venerdì alla domenica gli appuntamenti saranno all’insegna della sperimentazione e della tradizione: oltre alla CenaGay (ogni ultimo venerdì del mese), assaggi di teatro, pomeriggi tra tè e dolci fatti in casa, dj set ma anche musica classica. Se vi piace l’idea di vivere una città osservandola con sguardi inusuali, il 45ROSSO è il posto adatto. Gli incontri sono riservati solo ed esclusivamente ai soci e vengono comunicati attraverso e-mail o messaggi telefonici. Se desiderate essere inseriti nella nostra mailing list comunicatecelo, 3480446507 oppure [email protected]. 45ROSSO è in Via Filomeno Consiglio 45. SICILIA TAORMINA DARSENA TRAVEL Il Friendly Club della Darsena Travel vi sta portando in Sicilia centinaia di presenze europee per festeggiare insieme il nuovo anno! Libertà, divertimento, amicizie, incontri emozionanti. Tutto questo è International Gay Event in Taormina 5 giorni per festeggiare in maniera unica e innovativa il 2009! Dal 30 Dicembre 2008 al 3 gennaio 2009, soggiorno in hotel 4 stelle ‘Caesar Palace’ a 552 euro a persona con sistemazione in camera tripla o quadrupla, 690 euro a persona con sistemazione in camera doppia. Il primo gennaio si svolgerà il primo Concorso Mister Gay Darsena e il vincitore avrà accesso diretto alle finali di Mister Gay Italia 2009. Iscrivetevi inviando una e-mail con minimo 3 foto a: friendlyclub@ darsenatravel.com, indicando l’età, il luogo di nascita e la liberatoria per la privacy. Programma completo e info 0932957320, www.darsenatravel.com 75 novembre 08 pride 76 DVD DVD 10816 10819 10820 DVD DVD DVD DVD 10847 10848 10849 10853 DVD DVD DVD DVD 10895 O I Z A P S O V O U N novembre 08 DVD 10803 10890 pride DVD 10900 R E H T A E L m ! O N A L I 10904 77 DVD DVD DVD 10827 10833 10835 10843 DVD DVD DVD DVD 10854 10856 O I d STU HOw w O kN mENT N I A T TER EN DVD 7 NO da Recanate24 A L I M tonio e) 201 Via Antaz. Central ( MM s-67391224 tel. 02-67847756 l sabato fax 02 dal lunedì a Aperto continuato) (orario0 - 19,30 h. 9,3 e) stever a r T ( A 3 ROM allicano 1 Via S.G-58335692 tel. 06-58390427 fax 06 il lunedì, ì al sabato. Chiuso dal marted aperto 0 - 20,00 h. 10,0 10857 10882 TS N A c I d R dV NAL LUb UgS PERSOS - bUTT PLOck RINgS S dILdO TRAPS - c & SOUVENIR jOckSOmS -TOyS cONd : nome dine r o ’ d Buono ondenza risp iare a: r o c r pe da inv How w o n o oK Studi via Antoni nate 7 a c e R da lano i M 20124 ANNI DI 18 RE I R O RIE MIN TO A I N C OR VIETA IZIONE CO 4/48 ORE SPED ESSO IN 2 E SP R me: cogno via: ro: nume città: cap: cia: provin ne) LLI IMO edizio : ANON RANCOBO o lla sp O n e L d o L f e F e RE tel IMBA vvertir per a CON NON INVIA A torio T a A g li o V r b R 00 Eu (ob , E RISE IZIONDIZIONE 11 D E P S E SPE SPES VD DVD DVD DVD DVD DVD D DVD DVD DVD DVD gno o asse iere d n a g lle al corr pago a ntrassegno rò co paghe novembre 08 pride 78 Guida Gay d’Italia Dove e Cosa AOSTA Associazioni Comitato regionale Arcigay “Articolo 3”, c/o Espace Populaire, via J. C. Mochet 7, t. 329/6862948, http//arcigayaosta.blogspot.com ASTI Locali e Disco Boschetto Bar, v.le Partigiani 34, t. 0141/352471, 347/5811687. BARI Associazioni Kabum Pride Village, Associazione Promozione Pari Opportunità, info 348/6104584, wwww.lefateignoranti.fan-club.it Locali e Disco Boulevard Disco Pub, c.so Vittorio Emanuele 40a/42, t. 393/9904951 El Merendero Disco, SS 100 uscita Adelfia, Rutigliano (BA), www.elmerenderodisco.it Kabum Event’s, organizzazione one night gay primo sabato del mese, info 348/6104584, wwww.kabumeventi.com Makumba Gay Tribe, c/o Heineken Disco Club, via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA), one night gay ogni primo e terzo sabato, t. 347/3670135, www.gaybari.it North Wind Disco Pub, via Giannone 18 (zona Campus), t. 080/5580028, h. 21-4, chiuso lun, www.nordwinddiscopub.eu.com Novantagradi, c/o Zenzero, Traversa Colletta 12, info 340/3523807. Shortbus c/o Gilda, v.le Einaudi 60, 2° e 4° domenica del mese, www.shortbus.fan-club.it Saune Millenium Bath, Via Adriatico 13, t. 080/5342530 BERGAMO Locali e Disco Divina Fashion Bar, b.go S. Caterina 1, h. 19-2, chiuso dom/lun, www.bardivina.it Get Up Club, via Bianzana 46, t. 349/5525092, www.discogetup.com Mamo’s Bar, via Baschenis 13/a, t. 035/270014, dalle 17, chiuso lun, www.mamos.it Ristoranti Brodo di Giuggiole, via Colleoni 10, Dalmine (BG), t. 035/566581, chiuso lun sera e sab pranzo. La Gatta al Lardo, via Giovanni XXIII 42, Verdello (BG). Trattoria Anita, via al Luio 60, t. 035/521830, Alzano Lombardo(BG), chiuso lun e mar a pranzo. Saune The City Sauna, via della Clementina 8, t. 035/240418. Sex Shop Center Fantasy, Via Manzù 3/d, Curno (BG), t. 035/614111, www.centerfantasy.it Altro Comotti gomme, via Giovanni XXIII 1, Azzano S. Paolo (BG), t. 035/532110, sconti per i lettori di “Pride”, [email protected] Jammin’bar, c/o Orio Centre, v. Portico 59/61, Orio al Serio (BG), t. 035/318210 BOLOGNA Associazioni Arcigay nazionale, via Don Minzoni 18, t. 051/6493055, www.arcigay.it AGEDO, c/o Com. Provinc. Arcigay “Il Cassero” Comitato provinciale Arcigay “Il Cassero”, v. Don Minzoni 18, t. 051/6494416, www.cassero.it Gruppi Sportivi Bogavolley Allenamenti mar/gio 22-24 c/o palestra CUSB, Via del Carpentiere 19, info t. 338/1083693, www.bogavolley.it , [email protected] Gruppo Pesce, c/o Piscina Vandelli, t. 329/4547793, lun. e giov. h. 19.30-20.30 Hotel I Portici Hotel, via Indipendenza 69, t. 051/42185, www.iporticihotel.com Locali e Disco Bart, via Polese 47/a, t. 051/243998, www.bartclub.net Easy Staff, c/o Scuderia, piazza Verdi 2, cena&drag show dalle 21, disco h. 23-3, t. 339/6278524, www.gaybologna.com Ganesh, via Polese 47/c, t. 051/5877771, h. 19-03. Movida Club, via S. Felice 6b, t. 051/232507, h. 17-6. Red Club, via del Tipografo 2, t. 051/6011241, www.discoredclub.com Ristoranti Trattoria Papa Re, p.za Unità 6, t. 051/356120, chiuso dom. Saune Black Sauna, via del Tipografo 2, t. 051/6011241, h. 14-2 ven-sab 14-3, chiuso mar, www.blacksauna.com Cosmos Sauna, via Boldrini 22, t. 051/255890, dom-gio h. 12-00.30, ven 12-1, sab 12-2 Steam, via Ferrarese 22/i, t. 051/363953, dalle 14, www.steamsauna.it Shop Igor Libreria, via San Petronio Vecchio 3, t. 051/229/466 La Boutique dell’Eros Via Polese 32, t. 051/4070551, www.laboutiquedelleros.it novembre 08 BRESSANONE Ristoranti Il bar, v. Ponte Aquila 3a BRINDISI Hotel B&B Lune Saracene Strada Provinciale 28, Ostuni-Francavilla km 13, S.Michele Salentino, t. 0831/966294 www.lunesaracene.it Locali e Disco 45 Rosso Circolo Ri-Creativo, via Filomeno Consiglio 45, t. 348/0446507, ‘Cena Gay’ una volta al mese, su prenotazione. Altro Caractère Composizioni Floreali, via dei Mille 7-2/d BOLZANO Locali e Disco The First disco, winter season c/o Seicomesei, via Buozzi 3 (vicino fiera), per le serate gay vedi sito: www.thefirstdisco.it Saune Exit sauna wellness, via Visitazione 2 / Mariaheimweg 2, t. 347/4700645, mar/giov/ven 18-00.30 sab/dom 14-00.30, www.sauna-exit.it. CAGLIARI Hotel B&B I Gabbiani, l.go Carlo Felice 36, t. 070/665976, sconti per i lettori di “Pride”, [email protected] Locali e Disco Go Fish, via G.B. Venturi 12/14, t. 070/45453169, 348/5876314, gio e sab, www.go-fish.it Il Fico d’India, lungomare Poetto. Rainbow Café, via Rossini 16 angolo via Verdi, t. 347/6078384. BRESCIA CATANIA Hotel B&B Il Sasso vicino alla spiaggia gay della rocca Via Ariosto 13, Manerba del Garda tel. 339/5742045, www.bebilsasso.it Locali e Disco Antico Borgo (dalla Giò), via Borgo Trento 38. Art Club c/o Centro commerciale Garda 1, via Mantova 1/a, Desenzano del Garda (BS), t. 030/9991004, mer-ven (donne) sab 23-5, www.artclubdisco.com Bar Aldo’s Via Zadei 49, t. 333/5967903, h. 8-24, chiuso lunedì Big Mama’s, v. Mapella 7, Lonato (BS), www.bigmamas.it DayBar, v.le Europa 45 /M, Montichiari (BS), www.daybar.it Gaymen bar, c/o sauna Splash (vedi), h. 15-01. Living Room da Ago, via E. Ferri 31, mar-ven 7.30-1, sab-dom 17-1, t. 030/2310939 Out Limits, via U. Foscolo 2, Paderno Franciacorta (BS), t. 030/657536, 335/6089210, ven e sab 22.30-5, www.outlimits.it Re Desiderio Pub, vicolo Lungo 11, www.redesiderio.com Sisì pub, vicolo Duomo 13/A, Desenzano (BS), t. 030/9140085 Trap, via Castagna 55, t. 340/6857585, ven-sab, www.trapmad.it Valliesteeedigei, serate itineranti, t. 347/1509452, 347/2563585, www.vallisteeedigei.it pride Saune Splash Club, via Faustinella 1, Desenzano (BS), t. 030/9142299, www.splashclub.it Shop/Altro Lucas Kazan Production (produz. film hard), v. del Molin 45/f, Desenzano (BS), t. 333/2017811, www.lucaskazan.com Hotel B&B Amenano Via Bicocca 24, tel. 095/320787, 340/1469774, www.amenano.it, [email protected] B&B Crispi Rooms Via Francesco Crispi 15, 1° piano, tel/fax 095/532548, www.crispirooms.com Hotel Villa Romeo, via Platamone 8, t. 095/534714, www.hotelvillaromeo.it Locali e Disco Codice Rosso Cruising bar, via Conte Ruggero 48, t. 340/9076099, www.ilcodicerosso.com. Café Noir, zona porto vicino ex Capannone, t. 349/2693745, 347/9548021. Le Capannine, v.le Kennedy 93, Lidi Playa, Stradella Capannine, t. 349/2693745, one night venerdì, www.cristinagarofalo.it Pegaso’s Circus, v.le Kennedy 80, Lidi Playa, t. 095/7357268, 348/3534116, one night sabato e prefestivi, www.pegasos.it Pegaso’s club, v. Canfora 9, t. 349/1732207, gio-dom Ristoranti Neva caffè, p.zza San Francesco 4/5, t. 095/315545, h. 7-3. Saune Terme di Achille, via Tezzano 13, t. 095/7463543, 333/4305708, mar-dom 14-24, sab no stop, www.termediachille.com Sauna Mykonos, via Platamone 20, t. 095/531355, mar-dom 16-23. DOVE E COSA Saune Florence Baths, via Guelfa 93r, t. 055/216050, www. florencebaths.it Altro Extro, parrucchieri, via Avane 58, Empoli (FI). FORLI’ Locali e Disco Exarea Café, viale Gramsci 81, t. 338/5652490, one night giovedì dalle 21 alle 24, domenica aperitivo con drag show dalle 19 alle 22, www.myspace.com/exarea81 GENOVA CESENA Hotel Villaggio Camping delle Rose, v. Nazionale Adriatica 29, Gatteo a Mare (FC), t. 0547/86213, www.villaggiorose.com COSENZA Associazioni Comitato regionale Arcigay “EOS”, c/o Casa delle Culture, c.so Telesio 29, t. 347/7600480, [email protected], [email protected] Locali e Disco Disco Elegance, c/o Gipsy Club, v. Alimena 13, t. 349/7586424, www.discoelegance.tk Altro Libreria Domus Universitaria, C.so Italia 74/84, tel. 0984/36910 CREMONA Associazioni Comitato provinciale Arcigay “La Rocca”, via Speciano 4 (presso ARCI), Presidente t. 338/5015488, Vicepresidente t. 347/2783901, www.arcigaycremona.it La Goccia, gay credenti, via De Berenzani 18/c, t. 0372/471622, 347/4116736. Locali e Disco Notte Praga, v.le Po 129 D, t. 0372/410798, 349/3763150, one night sabato h. 23-4, www.nottepraga.com Locali e Disco Aqua Club Bar, (presso la sauna), mer-dom 21,30-3 . Virgo Discoclub, via Carzino 11/13r, t. 347/8151451, www.virgoclub.com Ristoranti Osteria Cesira, salita Salvatore Viale (adiacente Aqua Club) Saune Aqua Club, salita Salvatore Viale 15/r, t. 010/588489, chiuso mar, dom-lun 15-24 GROSSETO Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Leonardo da Vinci”, via Parini 7/e, t. 0564/1911305, 347/0788972, www.grossetogay.it, Friendly Maremma, www. friendlymaremma.it LAGO DI GARDA Hotel Relais san Michele www.relaissanmichele.it, [email protected] LAGO D’ISEO Hotel Hotel dell’Angelo Anche ristorante e pizzeria gay friendly, con terrazza estiva. Via Roma 8, Predore (BG) t. 035/938040, www.hoteldellangelo.com, [email protected] FIRENZE Hotel Medici Hotel, via de’ Medici 6, t. 055/284818, www.hotelmedici.it Gloria & Matilde guest house, via Nazionale 17, t. 055/288147, www.pensionematilde.eu, www.soggiornogloria.com Locali e Disco Fabrik cruising bar, via del Lavoro 19 zona ind. 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Pietro (LU) www.hub.fm MESSINA Shop Libreria Hobelix, (friendly) via dei Verdi 21, t. 090/774046 MILANO Associazioni Comitato provinciale Arcigay CIG “Centro di Iniziativa Gay”, via Bezzecca 3, t. 02/54122225, lun-ven 15-20; tel. amico lunmar-gio-ven 20-23, mer. 21-23 linea amica trans t. 02/541222227, www.arcigaymilano.org AGEDO Associazione Genitori Di Omosessuali, via Bezzecca 4, t. 02/54122111, giov 14-17.30, www.agedo.org ASA Associazione Solidarietà Aids, via Arena 25, t. 02/58107084, www.asamilano.org Gruppo del Guado, cristiani omosessuali, via Soperga 36, t. 346 3081901, www.gaycristiani.it Gruppi Sportivi Gruppo Pesce Milano Non le solite vasche! 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RIMINI Hotel B&B Casa Madana, via Giumbo 26/a, www.casamadana.com Locali e Disco Classic Club, discoteca, via Feleto 11, t. 0541/7311134, www.clubclassic.net Fuera, p.le Gondar 1, Bellariva (RI), t. 338/4655512, tutti i giorni dalle 21, martedì drag queen show, www.fuera.it ROMA Associazioni Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, via Efeso 2a, t. 06/5413985, www.mariomieli.org Comitato provinciale Arcigay “Gruppo ORA”, via Goito 35/B, t. 06/64501102, mar Gruppo Giovani, gio Welcome Group, ven Cineforum, www.arcigayroma.it Gay Help Line, 800 713 713, numero verde gratuito anche da cellulare, consulenza legale, psicologica, medica; info su locali ed associazioni glbt, www.gayhelpline.it Associazione glbtpower, l.go S. E. Pelletier 28/29, www.glbtpower.it R.E.F.O. rete evangelica fede e omosessualità, c/o chiesa valdese di piazza Cavour, www.refo.it Hotel Ares rooms Via Domenichino 7, scala A (5° piano), t. 06/4744525, 340/2781248, www.aresrooms.com, [email protected] RAGUSA Altro Darsena Travel, agenzia viaggi e servizi turistici e ‘Friendly Club’, via E. Giunta 72, Pozzallo (RG), t. 0932/957320, www.darsenatravel.com B&B Gaspare Via Balilla 16, t. 328/8333486, 328/3631863, www.bbgaspare.com, [email protected] 81 novembre 08 pride 82 DOVE E COSA B&B Gayopen Via dello Statuto 44/18, t. 06/4820013, www.gayopen.com, [email protected] Hotel Derby, v. Vigna Pozzi 7, t. 06/5136978, www.hotelderby.it B&B Frutta e Verdura, via Vibio Sequestre 20, t. 347/2446721, www.fruttaeverdura.roma.it Locali e Disco Alibi, via Monte Testaccio 39/44, t. 06/5743448, mer-sab. Amigdala, c/o Atlantide, v. Lucani 22/b, t. 392/0929671, www.myspace.com/amigdala Coming Out Pub, via S. Giovanni in Laterano 8, t. 06/7009871, www.comingout.it Frequency, via Enea 34, t. 340/6939719, ven e dom dalle 15, www.thefrequency.it Frutta e Verdura, c/o Studio 69, via Monte Testaccio 94, t. 347/8797063, after hour dom e festivi dalle 4.30. Garbo, vicolo Santa Margherita 1a (Trastevere), t. 06/5812766, chiuso lunedì Hangar Disco Bar, via in Selci 69, t. 06/48813971, chiuso mar, www.hangaronline.it Icecream Bears, dolci artigianali, via S. Giovanni in Laterano 120, t. 06/97997028 www.myspace.com/icecreambears Il Diavolo Dentro, l.go Itri 23/24, t. 347/7285891, www.ildiavolodentro.com K Men’s Club, v. Amato Amati 6/8, t. 06/21701268, 349/5876731, h. 22.30-4, chiuso lun. Max’s Bar video, via Achille Grandi 7/a, t. 06/70301599, lun, gio, ven, dom, www.maxsbar.net My bar, via S. Giovanni in Laterano 12, t. 06/7004425, h. 9-2, www.anfiteatro-mybar.com Muccassassina, c/o Qube, via di Portonaccio 212, one night ven, www.muccassassina.com Skyline Bar, via Pontremoli 36, t. 06/7009431, 22.30-3, ven-sab 22.30-4, dom 17-3, www.skylineclub.it Ristoranti Ristorante Cinese Città in Fiore, via Cavour 273, t. 06/4824874 Taverna Edoardo II, vicolo Margana 14, t. 06/69942419, chiuso martedì, www.edoardosecondo.com Ristorante Il viaggio Via Isonzo 14, t. 06/97997043 Chiuso sabato a pranzo, domenica solo feste private/eventi. Wi-fi, gay friendly. Ticket, carte credito accettati. www.ristoranteilviaggio.it Saune Apollion Sauna, via Mecenate 59/a, t. 06/4825389, tutti i giorni h. 14-23, www.apollionsauna.com Europa Multiclub, via Aureliana 40, t. 06/4823650, www.gaysaune.it. Mediterraneo Sauna, via Pasquale Villari 3, t. 06/77205934, tutti i giorni ore 13-24, www.saunamediterraneo.it Rio’s Sauna Club, via dei Colli Albani 10, t. 06/78147828, www.riossauna.it. Terme di Roma, via Persio 4, t. 06/7184378. Sex Shop Studio Know How, via S. Gallicano 13 (Trastevere), t. 06/58335692, fax 06/58390427, mar-sab 10-20 Box Sex Store, v. delle Mimose 65/67, t. 06/2312679 pride novembre 08 Shop Edizioni Libreria Croce, via Noto 23, t. 06/4746780, www.edizionicroce.com. François Boutique, via del Boschetto 3, t. 06/485743. Hydra 2, clothing and accesories, via Urbana 139, t. 06/48907773, h. 11-20, www.myspace.com/hydra2 Imbarcogay, agenzia viaggi, v. L. Vanvitelli 33, t. 06/5743912, www.imbarcogay.it Internet Café, via Cavour 213, orario 9-1. Libreria Babele, via dei Banchi Vecchi 116, t. 06/6876628, www.libreriababeleroma.it Altro Siti Web - Designer Gay web agency realizza siti di ogni tipo: gay, lesbo, hard, community. www.sitiweb-designer.com ROVIGO Locali e Disco 4Uonly, via dell’Artigianato 46, Stienta, dalle 21, t. 349/8767091, www.4uonly.it SAN BENEDETTO DEL TRONTO Turismo Alternative Holidays/Man Around Italia, viaggi gay, largo La Spezia 6, San Benedetto del Tronto(AP), t. 800688606, www.alternativeholidays.it SASSARI Associazioni MOS Movimento Omosessuale Sardo, via Rockfeller 16/C, t. 079/219024, www.movimentomosessualesardo.org SENIGALLIA Locali e Disco Pensiero Stupendo, strada della Bruciata, t. 347/0779266, 347/4758758, ven-sab e prefestivi h. 23-4, www.pensierostupendo.net Saune Velluto, S.S. Adriatica Sud 184, Marzocca (AN), gio-ven 17-1, sab 15-4, dom 15-1, www.saunavelluto.it SIENA Locali e Disco Il Cambio, via di Pantaneto 48. SIRACUSA Locali e Disco Libreria Caffetteria Biblios Café, via del Consiglio Regionale 11, t. 093/121491 TAORMINA Hotel Isoco Guest House, via Salita Branco 2. Locali e Disco Shatulle Bar, p.za Palladini 4, t. 0942/626175 TARANTO Locali e Disco Cocomero’s, viale Jonio 160, S.Vito (TA), www.castgay.fan-club.it 83 novembre 08 pride 84 DOVE E COSA TERNI Locali e Disco Camaleonte 88, Vicolo del Serpente 88, t. 0744/426431 TORINO Associazioni Circolo culturale glbt “Maurice”, via della Basilica 3, t. 011/5211116, linea amica ConTatto t. 011/4364066, lun-ven 19-21, sab 15-17, www.mauriceglbt.org Fondazione Sandro Penna, v. Santa Chiara 1, t. 011/5212033, www.fondazionesandropenna.it Hotel Napoleon, via XX settembre 5, t. 011/5613223, www.hotelnapoleontorino.it Locali e Disco Caffè Leri, c.so Vittorio Emanuele II 64, t. 011/543075, chiuso lun, www.caffeleri.it Extreme, via San Massimo 31, www.myspace.com/extremecafe Il Male Pub, via Lombardore 10 , t. 011/284617, h. 21-3, chiuso lun e mar. La Bottega dei Segreti, via Monterosa 125, t. 328/1032693, lun-mar-mer, h. 22-1.30. Les Folies Scandal, c/o Fabrik, Strada Mongina 9, Moncalieri (TO), t. 347/5811687, www.lesfoliescandal.it Metropolis, via Principessa Clotilde 82, t. 011/484116, one night al sabato. Queever, c/o Le Beach, Murazzi del Po lato sinistro, one night dom dalle 19.30, www.queever.it Shortbus libreria-cocktail café culturale, v. Gaudenzio Ferrari 5/I, t. 011/2763987, lun-mar h. 12-19, mer-dom h. 12-1, www.shortbuscafe.it XXX Cruising bar, via Messina 5/d, t. 011/284263, naked party mar h. 20-2 e sab h. 22-6, www.011saunaclub.it Zi’ Barba Ristovineria via Pellico 13/e, t. 011/658391, h. 18-2, www.zibarba.com Saune 011 Sauna, v. Messina 5/d, t. 011/284263, lun-ven h. 14-2, sab h. 14-06, dom e fest. h. 14-1, www.011saunaclub.it Garageclub, c.so Stati Uniti 35, t. 347/7550630, 346/3006612, tutti i giorni, h. 14 -1, www.garageclub.it Altro Il Delfino club, agenzia relazionale per gay e lesbiche (su appuntamento), v. XX Settembre 37, Collegno (TO), t. 340/8789989, www.agenziaildelfino.com TORRE DEL LAGO Associazioni Friendly Versilia www.friendlyversilia.it Hotel B&B Caffeletti, via Pardini 34/c, t. 347/1964685. B&B Fate e folletti via Garibaldi 33, t. 0584/350546, 339/5894702, www.fateefolletti.com B&B Freedom B&B, v. Fabio Filzi 53, Viareggio (LU), t. 0584/387084, www.freedombandb.com B&B Las Dunas, via Alfano 20/b, t. 348/9173963. Camere con bagno privato affittasi a Camaiore (Versilia-Alpi Apuane), 300 euro a settimana tutto l’anno, t. 339/2279716, [email protected] Locali e Disco Bocachica, v.le Europa 1, t. 0584/350976. pride novembre 08 Frau Disco, v.le Europa, t. 0584/342282, www.fraumarleen.com Adagio, v.le Europa 9, t. 392/9232446, h. 12notte. Mama Beach, v.le Europa a 100 m. dal Mama Mia, www.mamabeach.it Mama Mia, v.le Europa 5, t. 389/6262642, www.mamamia.tv Priscilla bar tabacchi (Pride in distribuzione), v.le Europa, aperto tutto l’anno, t. 0584/341804, www.priscillacaffe.it Ristoranti La baracchina, v.le Europa, t. 0584/350553 TREVISO Associazioni Circolo gaylesbico Queerquilia, via Pisa 13 c/o Rifondazione Comunista, www.queerquilia.it Locali e Disco Hostaria Vecchia Malvasia, via Trevisi 29, t. 0422/547819, chiuso lun. Gold, via L. da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV), t. 334/3165316, one night sabato, www.discogold.it Saune Hobby One Club, v. L.da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV), chiuso lun, t. 0438/388256, www.hobbyone.it TRIESTE Ristoranti Locanda Maga, via del Pane 2, h. 12-15 e 19.30-00.30. (VE), t. 041/5384299, h.14-2, dom. e festivi 13-2. www.metroclub.it Altro Erre studio’s, parrucchieri, Rampa Cavalcavia 17, Mestre (VE), t. 041/5314679, mar-sab 9-18, no prenotazione. VERONA Hotel B&B Casal dei Pazzi, t. 045/597249, 347/8149538. Locali e Disco Luclà bar, v.Bentegodi ang. C.so Porta Nuova Romeo’s Disco Bar, via Giolfino 12, t. 335/7713380, ven-sab-dom disco h. 23, www.romeosclub.it Skylight, via Fontanella 28, S. Bonifacio (VR), t. 045/7612587, 338/2390848, 347/4200010, www.skylightdisco.com Ristoranti Al Bracere, via Adigetto 6/a, t. 045/597249. Saune The City Sauna, via Giolfino 12, t. 045/520009. Shop Opera Prima, via Pascoli 25, Affi (VR). Estero FRANCIA - LES 2 ALPES Locali e Disco Pabitele, v. Fiume 13, one night merc h. 21.30. Saune Le Club, 1 rue Tête Moute le Cabourg B, tutti i giorni/tous les jours h. 14-2, t. +33 (0)6 14632819 VARAZZE GERMANIA - BERLINO UDINE Locali e Disco Agorà 943, via Campana 51, h. 17.30-4, chiuso mar, one night gay venerdì, t. 348/3038775, http://it.netlog.com/agora943 VARESE Hotel B&B GiEt, via Taormina 26, Busto Arsizio (VA), 328/1375598, fax 0331/322759, www.bebgiet.it Locali e Disco Zsa Zsa, via Orrigoni 7, info/liste t. 349/1734234, 346/2211545, www.zsazsa.it Saune Flug 3343 sauna, via Paradisera 58, Gallarate (VA), t. 0331/245959, 335/8190705 www.newflug.org VENEZIA Hotel B&B Fujiyama Solo camere per non fumatori Calle Lunga San Barnaba 2727A, Dorsoduro tel. (+39)041/7241042, fax (+39)041/2771969, www.bedandbreakfast-fujiyama.it Locali e Disco Porto de Mar cruising bar, via delle Macchine 41/43, Marghera (VE), t. 346/2113085, www.portodemar.com. Ristoranti Al Salice, via Salezzo 10, Ceggia (VE), t. 0421/323143, chiuso mer e sab a mezzogiorno. S. Marco, Piscina Frezzeria 1659/b, t. 041/2960664. Saune Metrò Venezia, via Cappuccina 82, Mestre Hotel Art Hotel Connection, Fuggerstraße 33, Berlino, t. +49 (30) 2102188, www.arthotel-connection.de SAN MARINO Associazioni LGBT San Marino Associazione Culturale, via Francesco Flora 12, Domagnano, t. 333/7776144 (Segretario), www.lgbtsanmarino.splinder.com SPAGNA - BARCELLONA Hotel Affittacamere Riccardo via Aribau angolo via Aragò, t. 0034/656898348, [email protected] Guesthouse camere doppie o singole in elegante appartamento in centro , vicinissimo alle Ramblas ed alla zona gay [email protected], www. guesthousebcn.com SPAGNA - GRAN CANARIA Hotel Pasiòn Tropical, c/o Las Adelfas 6, Playa des Inglés, San Agustìn, t. 0034/928770131, www. pasion-tropical.com B&B Gran Canaria Playa des Inglés vicinissimo al CC Yumbo [email protected] www.grancanariabedandbreakfast.com SVIZZERA - LOCARNO Locali e Disco Max Way Bar, via B. Rusca 34, t. 0041/91/7512936, chiuso dom, www.maxwaybar.ch DOVE E COSA 85 SVIZZERA - LUGANO Associazioni Collegati, collettivo gay & lesbico Ticino, t. 0041(0)765356603 (attivo prima di ogni evento), www.collegati.ch Imbarco Immediato, associazione gaylesbica Ticino, via Colombi 1, Bellinzona, 0041(0)797800666, www.imbarcoimmediato.ch Locali e Disco D. Loft, via Maraini 34, t. 0041/91/9803450, www.dloft.com Saune Gothic, vicolo Vecchio 3, (Massagno), t. 0041/ 91/9675051, h. lun-gio h.15-24, ven h. 15-1, sab e prefestivi h. 14-1, dom h. 14-24 www.gothicsauna.ch Hotel Lugano guesthouse, via Tesserete 7, (Massagno), vicino alla Gothic sauna dove vi sarà consegnata la chiave, t. 0041/91/9676077, http://homepage.hispeed.ch/luga_guesthouse Abbonatevi a Pride! [email protected] novembre 08 pride 86 pride novembre 08 87 novembre 08 pride 88 pride novembre 08