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pablo casals e la musica come strumento di pace
Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di musica “G.F. Ghedini” Tesi di II livello in DISCIPLINE MUSICALI Indirizzo VIOLONCELLO PABLO CASALS E LA MUSICA COME STRUMENTO DI PACE Relatore: Prof. Andrea Scacchi Autore: Mariano Dapor Anno accademico 2013-14 1 INDICE PREFAZIONE Pag. 3 BREVE BIOGRAFIA Pag. 6 TABELLA CRONOLOGICA Pag. 8 IL VIOLONCELLISTA Pag. 17 DAVID POPPER E PABLO CASALS Pag. 17 IL DIRETTORE D'ORCHESTRA Pag. 19 L'INSEGNANTE Pag. 23 I'M CATALAN Pag. 28 ALEXANDER SCHNEIDER E IL FESTIVAL DI PRADES Pag. 29 LA PACE, EL PESSEBRE E MARTITA Pag. 33 THOMAS MANN RACCONTA CASALS Pag. 38 L'EREDITÀ Pag. 40 SEI UNA MERAVIGLIA Pag. 44 SELEZIONE DI FOTO E DI LETTERE Pag. 45 BIBLIOGRAFIA Pag. 57 SITOGRAFIA Pag. 58 2 PREFAZIONE Un esercito di violoncelli, una Sardana1 e Pau2 Casals. Questo potrebbe essere il titolo di uno dei tanti racconti intorno alla vita del celebre violoncellista catalano. 32 archetti da violoncello che insieme rispondono alle armi e alla prepotenza delle dittature; che premono nella carne di coloro che vogliono cancellare l'orgoglio delle tradizioni. È un cerchio, come la vita, che lega l'essere umano Casals alla storia. Quel cerchio che formano i danzatori ballando la Sardana, con le braccia alzate, orgogliosi dei loro legami; quegli arcobaleni che tanto lo ispiravano; la poesia intitolata “Sei una meraviglia” dedicata ai nostri figli, e la madre Pilar che porterà sempre con sé. Nel 1959 anche in Italia e più precisamente a Siena durante i corsi dell'Accademia Musicale Chigiana3, un eccezionale complesso di violoncelli, formato da una quarantina di strumentisti (fra i quali Cassadò, Lino Filippini, Lippi, ecc.) eseguivano la Sardana di Pablo Casals diretti da lui stesso. Irretisce conoscerne la storia. Colpisce il gesto delle parole e il taglio netto delle sue idee. Tranquillizza la sua figura compatta; le spalle basse, il corpo cascante e il viso alto. Seguirlo risulta naturale e affascinante come un atleta che corre alla Forrest Gump e, ispirando altre persone, si ritrova a correre insieme a loro; non ci sono gregari in questa corsa, solo esseri umani che questo piccolo grande uomo illumina di saggezza. Meraviglia la sensibilità delle persone che lo hanno conosciuto, anche indirettamente, e che continuano ad amarlo come un padre. Pau Casals è sicuramente il papà di tutti i violoncellisti, ma non solo. Amava la vita e i grandi compositori del passato; Bach e Beethoven erano per lui, insieme al canto degli uccelli e alla bellezza della natura, continua fonte di ispirazione. Ispirazione all'interpretazione che a volte poteva, come affermava lui stesso, superare in bellezza la composizione. E poi la Pace. Pace con la P maiuscola, anche se parte da un concetto così immensamente umile. Peace è quello che cantano gli uccelli (se solo gli ascoltassimo..), Peace sono le armonie e il canto della musica (“quella umana”), Peace sono i momenti di normalità e la 1 Danza popolare catalana esistente dal sec. XVI circa. Oggi è una danza in 6/8 e in tempo veloce; è ballata in cerchio e accompagnata da un complesso di strumenti a fiato e percussioni chiamato “cobla”. 2 Versione Catalana del nome Castigliano “Pablo”. 3 In una serata in onore di Casals che teneva un corso speciale sulle Suites di Bach. PINZAUTI L., L'Accademia Musicale Chigiana: da Boito a Boulez. 3 libertà di dire no. Peace è tutto quello che Casals ci ha voluto comunicare venendo da una terra nella quale l'odio è stato alimentato al punto tale da contrapporre padri e figli in parricidi brutalmente inumani. L'andatura di Casals vacilla; in più di un'occasione la vita lo blocca e gli impone periodi di pausa. La sua sensibilità lo segna. Ma ecco che grazie agli amici e a piccole scosse di energia che gli arriveranno dall'esterno i suoi occhi torneranno a luccicare e a ritrovare quella primordiale vivacità bambina. Gli amici Enrique Granados e Alexander Schneider, l'ultima moglie Martita che per una strana, ma meravigliosa coincidenza, era nata nella stessa casa della madre Pilar e possedeva di lei gli stessi capelli ed una analoga fisionomia, i suoi allievi, la Catalogna. E poi i bambini. Dedica a loro una poesia dolce e potente al tempo stesso. In essa racchiude un suo antidoto al male. “Sì, sei una meraviglia. E quando crescerai, potrai allora far del male a un altro che è, come te, una meraviglia?" 4 Ha ancora vivo nella sua mente il coro giovanile nazionale di Budapest che lo omaggia cantando e poi rincorrendo in bicicletta la vettura che lo portava via. Forse da qui scaturisce in lui il bisogno di scrivere “Sei una meraviglia”, riflessione, poesia o forse sarebbe meglio chiamarla meditazione sui bambini e su tutti noi che “..dobbiamo lavorare affinché il mondo sia degno dei nostri figli.” Pablo Casals avrebbe potuto essere molte cose. Un Cowboy, un monaco Shaolin, uno scrittore, un esploratore, un pescatore, uno sciamano, un attuale rapper, ma per nostra fortuna è e sarà sempre Pau Casals. Sempre e comunque dalla parte dei giusti e dei più deboli; sui furgoni che portavano i profughi catalani fuori dalla Spagna durante la lunga guerra civile, nelle sale da concerto per raccogliere fondi in aiuto dei bambini, davanti alla scrivania scrivendo lettere di aiuto alle grandi diplomazie del mondo, imponendosi di non suonare per lunghi periodi e soprattutto di non suonare in quei paesi che riconoscevano la dittatura di Franco o nei quali non c'era libertà di pensiero. Questo nome catalano, Pau, che ha dovuto cambiare in Pablo a causa del processo di centralizzazione spagnola, sarà il simbolo di una lotta per il riconoscimento di una regione con tradizioni antichissime. 4 CANFIELD J., Chocolate caliente para el Alma. 4 Una regione che racconta nel suo discorso “I am Catalan” come la prima democrazia del mondo occidentale e nella quale, per la prima volta, ci si confronta intorno al tema della pace. Pablo Casals e la musica come strumento di pace si concentrerà sul testamento umano e artistico di un musicista / filosofo che amava definirsi prima di tutto un essere umano. Che bellezza in tutte le sue parole, che chiarezza e ricchezza di particolari e contenuti, che laica spiritualità e saggezza. Che potenza la musica nelle sue mani sia di violoncellista che di direttore d'orchestra e quanto lontano andranno le sue idee e le sue interpretazioni. Quelle Suite di Bach che lo trasformeranno in un Re. Quel Johann Sebastian Bach; “Negli ultimi ottant’anni ho iniziato ogni giornata nella stessa maniera. Non è una routine meccanica, ma qualcosa di essenziale per la mia vita quotidiana. Vado al piano e suono due preludi e fughe di Bach. Non posso pensare di fare altrimenti. È una sorta di benedizione sulla casa. Ma questo non è il suo unico significato per me. È una riscoperta del mondo del quale ho la gioia di essere parte. Mi riempie di consapevolezza del prodigio della vita, di un sentimento dell’incredibile meraviglia di essere un essere umano.”5 Essenza pura la risposta alla domanda di un giornalista che gli chiese come mai non avesse mai scritto una sua autobiografia; “non serve, io ho fatto solo quello che dovevo fare”. É lo stesso Casals che nel 1901, durante un incidente di arrampicata in montagna sul monte Tamalpais vicino a San Francisco, si ferisce gravemente ad una mano. Prima che il suo recupero fosse certo, affermò di essere felicissimo, sollevato dalla paura che stesse diventando schiavo di un unico strumento. ("Thank God, I'll never have to play the cello again!") 5 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 5 BREVE BIOGRAFIA Pablo Casals (o “Pau” in Castigliano), nacque nel dicembre del 1876 a El Vendrell, Catalonia, dove suo padre era organista e maestro di coro. Carlos Casals insegnò a suo figlio a cantare, suonare il pianoforte, l'organo e a comporre. A sei anni il bambino ascoltò un musicista itinerante suonare il violoncello e chiese al padre di costruirgliene uno. All'età di undici anni ascoltò un vero violoncellista e lì si rese conto che il suo destino sarebbe stato suonare quello strumento. Suo padre gli comperò un vero strumento e gli diede le prime lezioni. Successivamente entrò nel locale Conservatorio di Musica di Barcellona nel quale però respinse la vecchia maniera di suonare. Mentre stava suonando in un cafè di Barcellona, in trio, venne ascoltato da Albéniz il quale lo aiutò a recarsi a Madrid per studiare al Conservatorio di questa città. Fece il suo primo debutto a Madrid eseguendo il concerto di Lalo che eseguì pure successivamente al Crystal Palace di Londra e alla sala Lamoureux di Parigi. Girò l'America nel 1901 e nel 1905 andò a vivere a Parigi dove, con Alfred Cortot e Jacques Thibaud, formò un trio che rimase in attività fino al 1934. Per tre decenni Casals girò il mondo come violoncellista solista. Egli ha inoltre avuto il merito di portare le Suites di J.S.Bach per violoncello solo fuori dall'oscurità e di aver eseguito un ampio, seppur tradizionale, repertorio. Quando ritornò a Barcellona da Parigi nel 1919 sentì la necessità di formare un'Orchestra Sinfonica locale. Creò l'Orchestra Pau Casals rischiando in prima persona e con i suoi soldi il suo mantenimento per i primi dieci anni di vita. L'Orchestra debuttò nell'Ottobre del 1920 e nonostante la sua mancanza di esperienza come direttore d'orchestra, Casals ebbe notevole successo. Nel 1931 diresse l'Orchestra a Barcellona in un concerto in occasione del compleanno della Repubblica Spagnola eseguendo la Nona Sinfonia di Beethoven. Ma la guerra civile era alle porte e il Fascismo pure; la sua vita e la sua carriera erano a pezzi. Un uomo di principi che non volle mai apparire nella Germania di Hitler e implacabile oppositore del regime di Franco. Nel 1936, minacciato di morte se fosse rientrato in Spagna, si auto esiliò nel sud della Francia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, allarmato dall'atteggiamento acquiescente e 6 arrendevole dell'Inghilterra e dell'America nei confronti di Franco, cessò improvvisamente di suonare in pubblico. Nel 1950, alcuni ammiratori americani organizzarono un festival intorno a lui a Prades, la sua casa adottiva sui Pirenei francesi nella quale Casals rifiorì nuovamente come musicista da camera, insegnante, direttore d'orchestra e filosofo musicale. Nel 1956 emigrò nella terra nativa della madre, Puerto Rico, da dove emerse in una performance nel 1958 alle Nazioni Unite e nel 1961 presso la Casa Bianca. Morì a Puerto Rico nell'Ottobre del 1973 all'età di 96 anni. Pablo Casals ricevette la Medaglia d'Oro dal Governo della Catalogna nel 1979, sei anni dopo la sua morte. 7 TABELLA CRONOLOGICA 1876 Pau Casals nasce il 29 dicembre in via Santa Anna, no. 2, nel comune di El Vendrell, situato sul mare nella regione della Catalogna. 1882 Il 27 aprile si esibisce per la prima volta nel coro della chiesa di El Vendrell. Suo padre, Carlos Casals Riba, inizia a impartirgli lezioni di musica e di pianoforte. 1883 Collabora con il padre alla composizione della partitura per le musiche della “Pastorets”, tradizionale rappresentazione della Natività, dal titolo “Los Pastorcillos en Benén”6. 1885 Suo padre e il barbiere Peret costruiscono a Casals una “carabasseta” o zuccaviolino, considerato il suo primo strumento a corde. Inizia a suonare l'organo della chiesa di El Vendrell. 1888 Ascolta un trio da camera, con Josep Garcia al violoncello, nel centro cattolico di El Vendrell. Questa è la prima volta che Pau Casals vede e ascolta un violoncello. Alla fine dell'estate, Casals si sposta a Barcellona con sua madre e inizia i suoi studi al Conservatorio Municipale. Suo padre, Carlos Casals, acquista per lui un violoncello ¾. 1889 Inizia a suonare al Cafè Tost di Barcellona, tre ore ogni sera, sette giorni alla settimana, per 4 pesetas. 1890 È introdotto nell'ambiente musicale di Barcellona da Mr. Tost, il titolare del Cafè Tost. Casals scopre le Sei Suites di Johann Sebastian Bach nella via Ample a Barcellona. Suo padre compera al figlio un violoncello intero. 1891 Il 23 febbraio, Casals prende parte ad un concerto di beneficenza per l'attrice comica Concepcio Palà al Teatro Novedades di Barcellona. Incontra un trio musicale formato da Isaac Albéniz, Enrique Fernandez Arbos e Augustin Rubio. Isaac Albéniz scrive una lettera di raccomandazione per Pau Casals al Conte di Morphy, segretario della Regina reggente di Spagna, Maria Christina. Casals inizia a lavorare a La Pajarera, un café nella piazza Catalunya di Barcellona, dove suona ogni sera, formando un trio con Ibarguren e Armengol. Durante questi anni incontra il compositore Enric Granados con il quale stabilisce una lunga amicizia. 1893 Nell'estate Casals si diploma con lode presso la scuola municipale di Barcellona. Viaggia a Madrid con la madre e il fratello. La regina Maria Christina lo premia regalandogli una rendita mensile di 250 pesetas. Casals inizia la sua seconda fase di formazione a Madrid, iniziando a studiare al Conservatorio di Musica e recitazione, sotto Jesus de Monasterio come docente di musica da camera. 1895 Il 14 febbraio, Casals è nominato Cavaliere del Reale Ordine di Isabella la Cattolica. Viaggia a Bruxelles, con una lettera di raccomandazione per Francois Gevaert, direttore del Conservatorio di Musica. Dopo essere stato ammesso nella classe di Edouard Jacobs, Pau Casals decide di non frequentare il Conservatorio e si reca a 6 Trad. I Pastorelli di Betlemme. 8 Parigi. La regina Maria Cristina ritira la rendita mensile a Casals. Dopo un momento di difficoltà a Parigi, Casals decide di tornare a Barcellona. 1896 In maggio diventa professore presso la Scuola Municipale di Musica di Barcellona e nel novembre viene anche nominato professore di violoncello presso la Scuola di Musica Liceu. Casals comincia a dare concerti in piccole società musicali; rispettivamente negli Atenei di Barcellona e di Gràcia. Diventa violoncellista dell'Orchestra del Gran Teatre del Liceu. A Barcellona entra in contatto con Isaac Albéniz, Agustín Rubio, Enrique Fernández Arbós, Enric Granados e Saint-Saëns. 1897 Forma il Crickboom Quartet con Mathieu Crickboom e Josep Rocabruna come violinisti e Rafael Gálvez alla viola. Casals fa un tour della Spagna con Enric Granados e Mathieu Crickboom. La regina Maria Cristina gli regala uno zaffiro blu ed un nuovo violoncello, un Gagliano. 1899 Pau Casals si reca a Parigi dove viene ospitato a casa della cantante statunitense Emma Nevada e suo marito, Raymond Palmer. Nel mese di maggio si reca a Londra con Emma Nevada e il pianista Léon Moreau. Il 20 maggio Casals fa il suo debutto a Londra al Crystal Palace con il Concerto in re minore di Lalo e il 20 agosto fa un concerto privato per la regina Vittoria d'Inghilterra presso la Osborne House sull'Isola di Wight. Casals torna a Parigi dove debutta con il grande direttore d'orchestra francese Charles Lamoureux: - Il 12 novembre, presso il Théatre de la République a Parigi, dà la sua prima performance come solista, suonando il Concerto per violoncello di Lalo. - Il 17 dicembre ha fa la sua seconda apparizione con l'Orchestra Lamoureux, suonando il Concerto di Saint-Saëns. 1900 Casals si stabilisce a Parigi e inizia la sua grande carriera come solista. Comincia a far parte della società musicale e culturale parigina a cavallo del secolo. Pau Casals e il pianista Harold Bauer cominciano a esibirsi insieme all'inizio dell'estate. Danno concerti, tra gli altri luoghi, a San Sebastián e al Teatro de la Comedia di Madrid. La regina Maria Cristina concede a Casals la Gran Croce di Cavaliere dell'Ordine Reale di Carlo III. 1901 Nel mese di novembre, a bordo della San Paolo, Casals si reca negli Stati Uniti per la prima volta per fare un tour con la cantante Emma Nevada, il pianista Léon Moreau e il flautista Daniele Marquarre. Nel suo soggiorno a San Francisco, Casals si ferisce la mano sinistra durante una gita al Monte Tamalpais, costringendolo ad abbandonare il tour. Nei mesi successivi alloggia nella casa di Michael Stein, stabilendo una duratura amicizia anche con la famiglia di Stein, Gertrude e Leo Stein. 1903 Il 3 maggio, Casals inizia un tour nel Sud America con Harold Bauer e Moreira de Sá. 1904 Casals fa il suo secondo viaggio negli Stati Uniti, questa volta come solista. Il 12 gennaio fa il suo primo concerto al New Lyceum Theatre di New York, suonando il Concerto di Haydn in re con l'American Symphony Orchestra. Il 15 gennaio, il presidente Theodore Roosevelt invita Casals a suonare alla Casa 9 Bianca. Il 9 marzo debutta alla Carnegie Hall di New York nell'esecuzione del Don Chisciotte di Richard Strauss. Casals torna a Parigi alla fine dell'anno e si stabilisce a Villa Molitor. 1905 Inizia una relazione sentimentale con la violoncellista portoghese Guilhermina Suggia.7 Crea il Trio Cortot-Thibaud-Casals, con Jacques Thibaud come violinista e Alfred Cortot come pianista. Nel mese di novembre fa il suo primo viaggio in Russia esibendosi in un concerto, il 18, a San Pietroburgo. Stabilisce i primi contatti con gli ambienti musicali di Mosca. 1906 Il 18 dicembre, il Trio Cortot-Thibaud-Casals fa il suo debutto in un concerto a Lille. Diventa uno dei trii musicali più importanti di quei tempi. 1908 In autunno muore il padre di Pau Casals, Carlos Riba Casals. 1909 Il 20 ottobre, Casals è invitato da Edward Speyer a suonare alla Bechstein Hall per il classico Concerto della Society di Londra. Da questo momento in poi Casals si recherà in Inghilterra per suonare quasi ogni anno. 1910 Nel novembre Pau Casals fa il suo debutto a Vienna interpretando il Concerto di Emanuel Moor in do diesis minore presso la Sala Grande del Musikverein con l'Orchestra Filarmonica di Vienna diretta da Franz Schalk. 1912 Nel mese di gennaio, insieme a Eugene Ysaÿe, Casals suona il Doppio Concerto di Brahms a Mosca e San Pietroburgo e il 20 febbraio presso la Sala Grande del Musikverein di Vienna. Nel febbraio Casals suona il Triplo Concerto di Beethoven a Budapest con Donald Francis Tovey e Georges Enesco. Alla fine dell'anno, Pau Casals conclude il suo rapporto con Guilhermina Suggia. 1914 Nel marzo Casals si imbarca per New York. Il 4 aprile sposa la soprano americano Susan Metcalfe a New Rochelle, New York, e insieme iniziano un tour attraverso gli Stati Uniti. Il 13 dicembre Casals dà il suo primo concerto alla Metropolitan Opera House di New York dove interpreta il Concerto di Saint-Saëns e Kol Nidrei di Bruch con la Metropolitan Opera Orchestra sotto la direzione di Richard Hageman. 1915 All'inizio dell'anno, Casals fa le sue prime registrazioni per la Columbia Grammophone Company. 1916 Nel mese di maggio organizza un concerto di beneficenza alla Metropolitan Opera House per i bambini del suo amico Enric Granados, insieme a Paderewski e Fritz Kreisler. 1917 Nel mese di ottobre, dopo la Rivoluzione, Casals decide di non suonare in Russia. 1919 Il 10 gennaio Casals esegue un concerto a Città del Messico con l'Orchestra Sinfonica diretta da Josep Rocabruna. Inizia un tour di tre settimane del Messico. Poco dopo torna a Barcellona, stabilendosi in via Avinguda de la Diagonal, no. 440. 7 (Porto 1885 – 1950) Nata in Portogallo, fu una delle prime donne violoncelliste professioniste. Bambina prodigio, studiò con Klengel e Casals. Visse molti anni in Inghilterra dove fondò un'importante scuola per giovani violoncellisti alcuni dei quali divennero grandi solisti. Ad esempio: Rohan de Saram, Jacqueline du Pré, Robert Cohen e Steven Isserlis. 10 Nel mese di giugno, insieme al fratello Enrique, Pau Casals inizia il progetto di creare l'Orquestra Pau Casals, con Enric Casals come primo violino, Enric Ainaud come coadiuvante primo violino e Bonaventura Dini come primo violoncello. 1920 Insieme con Alfred Cortot e Jacques Thibaud, Casals fonda l'École Normale de Musique de Paris, dove tiene corsi di interpretazione ogni estate. Il 13 ottobre, il primo concerto dell'Orquestra Pau Casals si terrà presso il Palau de la Musica Catalana. 1922 Il 7 aprile Casals debutta come direttore d'orchestra alla Carnegie Hall di New York. 1926 Nel maggio crea l'associazione dei concerti dei lavoratori, un'organizzazione indipendente con l'obiettivo finale di portare la musica più vicina alla classe operaia. 1927 Nel marzo Casals dà una serie di concerti a Vienna in occasione del centenario di Beethoven. Il 19 aprile, nel centenario della morte di Beethoven, Eugène Ysaÿe conduce la Sinfonia Eroica e il Triplo Concerto a Barcellona, con Thibaud, Cortot e Pau Casals. 1928 Il 26 febbraio Casals dà il suo ultimo concerto come solista negli Stati Uniti, presso il Municipio di New York, con Nicolai Mednikoff al pianoforte. Il rapporto fra Pau Casals e Susan Metcalfe si fa più freddo fino ad arrivare alla separazione. 1931 La madre Pau Casals, Pilar Defilló, muore a Sant Salvador l'11 marzo. La Seconda Repubblica è proclamata in Spagna il 15 aprile. Al Palazzo Nazionale di Montjuic di Barcellona, Casals conduce la Nona Sinfonia di Beethoven con l'Orquestra Pau Casals e l'Orfeó Gracienc, per celebrare la proclamazione della Repubblica. 1933 Dà i suoi ultimi concerti con Jacques Thibaud e Alfred Cortot, portando a termine un sodalizio che durava da 27 anni. Casals prende parte al Festival Brahms di Vienna con Huberman, Schnabel e Hindemith. Rifiuta l'invito di Wilhelm Furtwängler di suonare con la Filarmonica di Berlino nella stagione 1933. In una lettera a Bronislaw Huberman, Pau Casals afferma che la sua decisione di non suonare di nuovo in Germania è legata alla mancanza di libertà musicale in quel paese. 1934 Insieme ad Albert Schweitzer è nominato Dottore Honoris Causa dall'Università di Edimburgo. Barcellona rende omaggio a Casals facendo di lui un figlio adottivo e conferendogli la Medaglia della Città. Si inaugura il viale denominato Avinguda de Pau Casals a Barcellona. 1936 Il 28 giugno, l'Orquestra Pau Casals finisce la sua ultima stagione. Il 18 luglio, durante una prova con l'Orquestra Pau Casals presso il Palau de la Música Catalana, inizia la rivolta militare in Spagna. Nonostante la situazione di instabilità in Spagna e lo scoppio imminente della guerra civile, Pau Casals continua a fare tour in Europa e in Sud America e a dare concerti di beneficenza per raccogliere fondi per il cibo, vestiti e medicine. Tra il 1936 e il 1939 Pau Casals registra, di Johann Sebastian Bach, le Suites per violoncello solo per l'etichetta EMI. 1938 Nel mese di febbraio inizia un tour del Nord Africa. Il 19 ottobre 1938, Pau Casals dà il suo ultimo concerto in Spagna, al Gran Teatre del 11 Liceu di Barcellona, a nome della Società per l'Aiuto dei Bambini. 1939 Alla fine di gennaio, dopo l'occupazione di Barcellona da parte delle truppe del generale Franco, Pau Casals va in esilio. L'Università di Barcellona lo nomina Dottore Honoris Causa. Il 28 marzo, Casals dà un concerto di beneficenza per i bambini rifugiati spagnoli presso la Royal Albert Hall, con la London Symphony Orchestra. Dopo un breve soggiorno a Parigi a casa di Maurice Eisenberg, Casals va nella città catalana di Prades e prende residenza in una sala del Grand Hotel, da dove inizierà la sua campagna di aiuti per i rifugiati spagnoli, insieme al suo amico, il poeta Joan Alavedra. 1940 Le forze tedesche entrano a Parigi il 13 giugno. Pau Casals, Francesca Capdevila, Pilar Casals e la famiglia Alavedra decidono di lasciare la Francia da Bordeaux a bordo della Champlain, una barca a vela diretta verso gli Stati Uniti. Proprio quando i passeggeri sono in procinto di salire a bordo, la Champlain è bombardata dagli aerei tedeschi e il gruppo decide di tornare a Prades dove Pau Casals si stabilisce con Francesca Capdevila e la famiglia Alavedras in Villa Colette. 1943 Il poema "El Pessebre" (il presepio) del poeta catalano Joan Alavedra vince il primo premio al Festival Floreale del Linguaggio Catalano in Esilio 8 tenutosi a Perpignan. Pau Casals comincia a impostare la musica del suo Oratorio; El Pessebre. 1945 Conclusa la seconda guerra mondiale, il 27 giugno Pau Casals dà un concerto alla Royal Albert Hall di Londra, con la BBC Symphony Orchestra diretta da Adrian Boult. Alla fine del concerto, Pau Casals invia un messaggio alla Catalogna dagli studi della BBC. Dopo una settimana di concerti in Inghilterra, Casals decide di non suonare più in questo paese in segno di protesta contro l'immobilità dei paesi alleati rispetto al regime del generale Franco. Rifiuta i Dottorati Honoris Causa dalle Università di Oxford e Cambridge. 1946 Il 7 novembre Casals è nominato Grande Ufficiale della Legione d'Onore francese. Egli non suonerà più in pubblico a patto che le democrazie non cambino il loro atteggiamento rispetto al regime di Franco, e il suo secondo esilio a Prades inizia. Nei prossimi quattro anni si dedica alla composizione, a dare lezioni di violoncello e, soprattutto, ad aiutare i catalani e i rifugiati spagnoli. 1950 Nel mese di maggio, Casals presiede il Festival Floreale del Linguaggio Catalano in Esilio tenutosi a Perpignan (un Festival di poesia). Su iniziativa di Alexander Schneider, il 2 giugno inizia il primo Festival di Prades e il Festival Bach, in commemorazione del bicentenario della morte del grande compositore. 1951 Luglio segna lo svolgimento del secondo Festival Prades presso il Palazzo dei Re di Maiorca a Perpignan, con il pianista Myra Hess. Marta Montañez partecipa al festival per la prima volta. Casals conduce due delle sue composizioni a Zurigo nel mese di settembre: "Sardana per Violoncelli" e "Els tres reis"9. 1952 Partecipa per la prima volta alla Summer Academy of Music di Zermatt. Tra questo momento e il 1966, vi terrà corsi di perfezionamento in interpretazione qui ogni anno. 1954 Dal 7 al 23 giugno il 4° Festival di Prades sarà incentrato sulla musica da camera di 8 Un Festival di poesia. 9 Trad. I Re Magi. 12 Beethoven, con la partecipazione di Eugene Istomin, Rudolf Serkin, Mieczyslaw Horszowski, Szymon Goldberg, Joseph Fuchs e il Trio Pasquier. Nel mese di settembre, Marta Montañez viene a Prades a prendere lezioni di interpretazione con Pau Casals. 1955 Francesca Capdevila muore il 18 gennaio. Il 5° Prades Festival si svolge all'inizio dell'estate, nella chiesa di Sant Pere, con la partecipazione dei pianisti Eugene Istomin e Mieczyslaw Horszowski, i violinisti Yehudi Menuhin e Sándor Vegh, e il cantante Dietrich Fischer-Dieskau. L'11 dicembre Casals fa il suo primo viaggio nel paese natale di sua madre, Porto Rico, accompagnato da Marta Montañez. 1956 Su iniziativa di Abe Fortas e il governatore Luis Muñoz Marín, nasce il Casals Festival con Pau Casals come direttore musicale e Alexander Schneider come assistente musicale. Alla fine di novembre, Casals ritorna a Puerto Rico accompagnato da Marta Montañez, suo fratello Enrique e la moglie di quest'ultimo. Si stabilisce in una casa in Calle Bucare nel quartiere Santurce di San Juan, Puerto Rico. 1957 Il 16 aprile Casals ha un attacco di cuore al Teatro dell'Università di Puerto Rico durante una prova con l'Orchestra del Festival. La direzione del festival decide di tenere il primo Festival Casals di Puerto Rico in omaggio a Pau Casals stesso, sotto la direzione di Alexander Schneider. Parallelamente al Festival Casals forma l'Orchestra Sinfonica di Puerto Rico e il Conservatorio di Musica. Pau Casals è nominato presidente di quest'ultimo. Il 3 agosto, Pau Casals e Marta Montañez si sposano a San Juan Portorico. 1958 Il secondo Festival Casals di Puerto Rico si svolge in primavera, con la partecipazione di Pau Casals. Il 24 ottobre Pau Casals è invitato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjöld, per dare un concerto presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York per commemorare la Giornata delle Nazioni Unite. Il concerto, insieme con il messaggio di pace che Pau Casals aveva registrato qualche giorno prima a Ginevra, viene trasmesso via radio in oltre 40 paesi, trasformando Casals in un simbolo della lotta per la pace nel mondo. Questo anno è nominato per il Premio Nobel per la Pace. 1960 In primavera tiene una serie di corsi di perfezionamento presso il Dipartimento di Musica dell'Università della California a Berkeley. Nel mese di luglio è invitato dal suo amico, il pianista Rudolf Serkin per dirigere una serie di corsi di perfezionamento presso la Summer School of Music Marlboro, nel sud del Vermont, Stati Uniti d'America. Questo diventa un appuntamento annuale per lui 1962-1973. Il 17 dicembre 1960 dirige la prima dell'oratorio "El Pessebre" presso il Fuerte de San Diego in Acapulco. 1961 Nel mese di aprile fa una visita di tre settimane in Giappone, dove tiene un concerto con il suo allievo Takeichiro Hirai. Nel mese di settembre si reca in Israele per la prima volta, a partecipare come membro della giuria del 3° Pau Casals Concorso Internazionale di Violoncello e prende parte al 3° Israele Music Festival. Il 13 novembre viene invitato da John Fitzgerald Kennedy a dare un concerto alla Casa Bianca. 13 1962 Il 19 aprile, durante il concerto dell'oratorio "El Pessebre" tenutosi alla San Francisco Memorial Opera House, Pau Casals annuncia la sua intenzione di intraprendere una crociata personale per la dignità dell'uomo, la fraternità e la pace. Nel corso dei prossimi dieci anni, Casals condurrà "El Pessebre" in giro per il mondo. In effetti, questo sarà l'attività musicale più importante dei suoi ultimi anni. 1963 Il 24 ottobre "El Pessebre" viene eseguita presso la sede delle Nazioni Unite a New York, con la Casals Festival Orchestra e il Coro dell'Orchestra di Cleveland. Il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, premia Casals con la Medal of Freedom. 1965 Il 15 aprile Casals conduce "El Pessebre" alla Carnegie Institute of Technology, a Pittsburgh, Stati Uniti d'America; inoltre di Johann Sebastian Bach i Concerti Brandeburghesi nel corso di questo mese. Per il resto dell'anno si porta avanti con la sua attività abituale: a maggio il Festival Casals di Puerto Rico, a inizio estate, il Festival di Prades, nel mese di agosto la Summer Academy Zermatt, e in autunno la Scuola di Musica Marlboro. 1966 Nel settembre Pau Casals conduce "El Pessebre" a Sant Miquel de Cuixa. Nel mese di dicembre, in occasione del suo 90 ° compleanno, Pau Casals riceve numerosi tributi pubblici; quello dei catalani in Molig, dove il gruppo Nens del Vendrell forma una "Castell" o torre umana, e quello di Porto Rico con un ricevimento presso il cortile di La Fortaleza dove partecipa il vice presidente degli Stati Uniti, Hubert Humphrey. 1967 Il 21 ottobre Pau Casals è invitato dalle Nazioni Unite a condurre "El Pessebre" alla Constitution Hall di Washington DC, per commemorare la Giornata delle Nazioni Unite. Dopo il concerto, Pau Casals si incontra con il presidente Lyndon B. Johnson alla Casa Bianca. All'inizio del mese di novembre, Casals conduce "El Pessebre" nella città centroamericana di San Salvador. 1971 Casals riceve la Gran Croce dell'Ordine Nazionale del Merito di Francia. Compone l'Inno delle Nazioni Unite. Il 24 ottobre partecipa alla Giornata dei Concerti delle Nazioni Unite presso la sede dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. In questa occasione, Pau Casals dirige in anteprima l'Inno alle Nazioni Unite. È insignito della Medaglia della Pace delle Nazioni Unite dal Segretario generale, U-Thant. 1972 Il 3 luglio Pau Casals e sua moglie Marta Casals creano la Fondazione Pau Casals regalando alla Catalogna la splendida eredità del Maestro nella casa di Sant Salvador, El Vendrell. 1973 Nel mese di giugno frequenta il Festival Casals tenutosi alla Carnegie Hall di New York e in Central Park. Dal 16 luglio al 26 agosto prende parte al 13° Festival di Musica in Israele, dove tiene il suo ultimo concerto. Alla fine di settembre, Pau Casals subisce un attacco cardiaco irreversibile a Puerto Rico. Il 22 ottobre Pau Casals muore all'Hospital de Auxilio Mutuo a San Juan, Puerto Rico. Pochi giorni dopo viene sepolto al Cimitero commemorativo di quella città. 1979 Il 9 novembre i resti di Pau Casals sono trasferiti in Catalogna, dove ora riposano nel cimitero di El Vendrell come da sue volontà. 14 IL VIOLONCELLISTA “Pablo Casals, un famosissimo violoncellista spagnolo, si è esibito in un concerto poco prima della fine della sua lunghissima carriera. All’epoca aveva 90 anni e la platea stava attendendo che iniziasse il suo concerto. Una sedia pieghevole venne posizionata al centro del palco e per un po' non successe assolutamente niente. Poi, senza alcun preavviso o segnale, dall’ingresso laterale entrò un uomo molto anziano e fragile con la testa china in avanti. Veniva letteralmente trasportato da 2 donne bionde molto giovani ed affascinanti, che lo sostenevano ognuna per un braccio. Procedeva con una lentezza estenuante, mentre le 2 donne sorreggevano completamente il suo peso tenendolo sollevato con una presa sotto le ascelle. Gli spettatori si domandavano se ce l’avrebbe mai fatta a raggiungere la sedia al centro del palco. Ci vollero diversi minuti dal bordo del palcoscenico fino alla sedia pieghevole. Quando vi arrivò, le donne lo fecero girare e lo calarono di peso sulla sedia. Non si sforzò nemmeno di alzare lo sguardo. Era come un corpo privo di vita. Le 2 donne si girarono, lo lasciarono sulla sedia così come lo avevano appoggiato e abbandonarono il palcoscenico. A questo punto da dietro le quinte comparve, vestito di tutto punto in smoking nero, un giovane che portava un violoncello. Lo pose in mezzo alle gambe di Casals. Il musicista novantenne prese il violoncello e quando fece questo gesto, fu come un CLICK! Egli si rianimò in un secondo, come se qualcuno avesse premuto un interruttore. Poi prese l’archetto, appoggiò il fascio di crini di cavallo su una corda del violoncello e iniziò a suonare una singola nota. Ummmmmmmmmmmmmmmmm. Suonò questa nota per più di quanto si possa immaginare. La suonò così a lungo, che sembrò che il suo cervello si fosse fermato. Dopo un bel po', qualcuno del pubblico inizio a pensare cosa stesse succedendo, dopotutto erano venuti per assistere ad un concerto, ma stavano sentendo un unico interminabile suono. Imperterrito Casals continuò ad insistere su quella nota per un tempo così lungo che diventò chiaro che soltanto un vero Maestro poteva tenere una nota così a lungo, così alla perfezione. Non era possibile percepire mutamenti nel suono: non diventava più forte, ne più debole. Semplicemente rimaneva perfetta e immutata.. Sembrava impossibile. Infine, quando sembrava non potesse più finire, tutta la sala divenne perfettamente silenziosa.. e Casals iniziò a suonare. Improvvisamente ognuno presente in sala venne immerso in questa esperienza miracolosa. Casals suonò, suonò e suonò. Tra gli spettatori, qualcuno sorrise, qualcun altro stava piangendo e 15 qualcun altro era ancora immobile, come quando Casals stava suonando la sua interminabile nota iniziale. In un’altro momento della performance di Casals, le persone stavano ridendo. Più tardi erano di nuovo assolutamente in silenzio, assistevano a bocca aperta come dei bambini affascinati. Casals suonò per 2 ore senza fermarsi. Passò da un brano all’altro, ad un’altro ancora. In queste 2 ore egli suonò sul suo violoncello qualsiasi emozione percepibile dall’uomo, fu come se avesse suonato la tua vita sul suo meraviglioso strumento. Poi ad un certo punto, di nuovo senza preavviso, semplicemente si fermò. Il giovane in smoking ricomparve da dietro le quinte e riportò via il violoncello. Pablo Casals si riafflosciò istantaneamente: tornò ad essere la persona anziana e fragile che era stata trasportata in mezzo al palco 2 ore prima e che ora necessitava di nuovo di aiuto. Il pubblico era già tutto in piedi, che applaudiva e incitava il suo nome. Sapevano benissimo che non avrebbe mai dato un bis, ma questo non importava agli spettatori esultanti, semplicemente continuavano ad applaudirlo. Non sarebbero più andati via. Persino quando il sipario calò e le luci vennero spente sul palcoscenico, per accendersi in platea. Gli spettatori erano ancora là, come durante la prima interminabile nota. Alcuni giorni dopo il concerto Casals venne intervistato, l'intervistatrice ritornò su quel concerto e gli chiese: “Ho sentito che quando stava andando sul palco, sembrava che non stesse bene. Stava male?” Casals rispose: “No, stavo piuttosto bene”. L’intervistatrice rispose: “Allora cosa è successo? Come può essere che le persone dicessero questo di Lei?” “Non lo so” rispose Pablo Casals. “Quando sei anziano quanto lo sono io, hai soltanto tanta energia così”. Egli guardò la bella intervistatrice negli occhi e disse: “Così ho deciso, perché dovrei sprecare energia su qualcosa che non amo? Io risparmio me stesso per il violoncello”. L’intervistatrice non seppe cosa rispondere e ammutolì.”10 10 Il racconto del concerto di Pablo Casals è tratto dal seguente libro: RIGGIO J., The State of Perfection. 16 DAVID POPPER E PABLO CASALS Nel 1973 Steven De'ak11 scrisse una biografia di David Popper 12. La copertina è un ritratto del protagonista al violoncello molto elegante e perfettamente inquadrato in una dimensione romantica. Il libro, intitolato semplicemente "David Popper," 13 è stato pubblicato nel 1980 da Paganiniana pubblicazioni. Si tratta di un libro che ogni violoncellista troverebbe divertente. Popper è stato uno dei veri grandi maestri del violoncello ed è forse secondo solo a Pablo Casals nel migliorare la tecnica del violoncello. Ecco qui di seguito un estratto, dalla biografia di De'ak, di Popper, in cui troviamo il contatto e l'apprezzamento di Pablo Casals. Dopo tutto Casals, come dichiarò lui stesso, aveva suonato tutto di Popper. Le sue composizioni preferite erano la Serenata Spagnola, la Mazurka Op.11, Vito, la Tarantella, la Chanson Villageoise, due pezzi dai sei pezzi caratteristici; Arlequin e Warum. De'ck andò con Popper ad assistere a un concerto di Casals. Sul programma la Serenata e la Chanson Villageoise e poi la Mazurka come bis. Così racconta lo scrittore: “Ci siamo seduti nella loggia superiore, nel rispetto della privacy. Durante il concerto ho guardato la reazione di Popper. La sua seria valutazione della performance si mostrava nell'espressione del suo volto; applaudiva dopo ogni numero, ma una leggera perplessità velava il suo volto altrimenti molto interessato. La differenza notevole stava prevalentemente nel polso sciolto, nel pollice dritto e nella postura incurvata della schiena di Casals. Questa sembrava più evidente alla punta dell'arco dove non abbassava il polso compensando con una progressiva pronazione ed elevazione del suo braccio. La posizione del braccio è stata radicalmente modificata quando l'arco è andato sulla corda di Do. Questo è andato stretto vicino al corpo, con il polso abbastanza normale. Un'altra impressione era l'uso limitato di posizioni, gli effetti intensamente espressivi e la direzione del discorso musicale. Casals aveva sviluppato il suo stile unico con diteggiature non convenzionali ed estensioni frequenti. Arcate e diteggiature combinate per una brillantezza tecnica impeccabile e un 11 Nato in Ungheria nel 1897 e morto in California nel 1975. Ha studiato violoncello con David Popper dal 1911 al 1913 trasferendosi poi in America nel 1927. Ha insegnato nelle Università di Philadelphia, Baltimora e della California. Famoso il suo metodo: “Modern Method for the Violoncello”. 12 (Praga 1843 – Baden, Vienna, 1913) violoncellista e compositore boemo. Grande virtuoso e concertista. Autore del famoso "High School of Cello Playing" e di diverse composizioni per violoncello. 13 DE'AK S., David Popper. Prefazione di Janos Starker. 17 suono luminoso, con infiniti gradi di variazioni dinamiche. Dopo il concerto abbiamo cercato di arrivare sul palco per congratularci con Casals, ma senza riuscirci. Era impossibile anche raggiungere la stanza dell'artista perché l'ingresso era bloccato da centinaia di cacciatori di autografi. Ho scoperto in seguito che Popper e Casals si erano visti e confrontati in una discussione sulla musica gitana (probabilmente in un ristorante o caffè). Abbiamo preso un tram fino a casa sua (di Popper), e io (Stephen De'ak) ero disturbato dal rumore che impediva qualsiasi conversazione. Tuttavia, nelle pause di sosta della stazione di fermata, Popper formulò alcune osservazioni generali sul concerto a cui avevano appena assistito. Disse ad esempio: 'splendida intonazione, bel suono, tecnica eccellente, musicalità fine' e poi, alla fine disse: '..a dispetto di tutte queste cose, non ha toccato il mio cuore!' Con questa osservazione Popper indicava che lo stile della propria arte era radicato in una tradizione precedente e che si sentiva a disagio di fronte ad un nuovo linguaggio estetico e ad una nuova tecnica violoncellistica. La profonda rivelazione che ho vissuto quando ho sentito Casals per la prima volta aveva disturbato la mia fedeltà nei confronti di Popper. A quel tempo ero molto confuso. Ero consapevole di assistere ad un incontro fra due giganti del violoncello ed ero abbastanza sopraffatto sia per la mia fede ed ammirazione per il mio maestro, Popper, che per lo stile emozionante e molto convincente del nuovo sole all'orizzonte, Casals.”14 Nell'arte, come in apparenza, Casals non era proprio il prototipo dell'artista romantico. Piccolo di statura, già calvo a 35 anni, figura austera, volto intensamente ascetico e concentrato sul palco, occhi chiusi; messaggero solitario dei grandi maestri di cui rispetta volontà e idee. Non era il solo ovviamente a cercare di rispettare la volontà dei grani compositori; Clara Schumann e Joachim avevano mosso già i primi passi in questa direzione poco prima di lui. Il pubblico dei primi anni del XX secolo aveva percepito la nuova esperienza musicale come un salto nel secolo appena iniziato e quindi come una tendenza da seguire e da vivere. 14 DE'AK S., David Popper. 18 IL DIRETTORE D'ORCHESTRA “Il diminuendo è la vita della musica”; così recita il sottotitolo al capitolo III del libro Pablo Casals e l'Arte dell'Interpretazione15. È, credo, l'utopia di ogni direttore cercare di realizzare un vero diminuendo. E come fare? Facendo degli esempi semplici e precisi per convincere tutti a fare la stessa cosa. Magari cantare, sicuramente sedurre, certamente ingegnandosi per ottenere la fiducia e l'attenzione di oltre 50 personalità differenti. Come quando Casals nel settembre del 1973 era in Israele a dirigere l'orchestra giovanile in una sinfonia di Mozart. Nonostante il caldo intenso e il lungo viaggio Casals mostrava una grande vitalità. Alle prove chiedeva maggiore espressività facendo ripetere una frase decine di volte. “Se non è segnato in partitura, non importa” disse ai giovani musicisti. “Migliaia di cose non sono scritte! Non eseguite le note, eseguite il significato delle note!”16 L'esperienza importante di direttore d'orchestra iniziò per Casals all'epoca del suo ritorno a Barcellona dopo un periodo molto intenso di concerti. Si era appena lasciato alle spalle un matrimonio con la soprano americana Susan Metcalfe, nato velocemente dopo la funesta relazione con la Suggia e finito altrettanto in fretta. Era il 1920 e, grazie alla sua volontà e ai soldi che aveva guadagnato in due decenni di tournée in giro per il mondo, nacque l'Orchestra Pau Casals. Il fratello Enrique17 faceva parte dell'orchestra e spesso ricopriva il ruolo di primo violino dirigendo anche le prove. A quell'epoca c'erano a Barcellona due orchestre di scarso livello che non svolgevano un'attività regolare; suonavano solo per le occasioni speciali. Quando Casals seppe questo si arrabbiò e disse che non era possibile che Barcellona non avesse un'orchestra di primo livello come avevano le maggiori città europee. Lui era stato a lungo lontano, la città non era più la stessa, era tempo di fare qualche cosa nella sua terra e di dirigere. Era tempo di sviluppare quell'idea di non essere più schiavo di uno strumento solo; quel 15 BLUM D., Casals and the Art of Interpretation, introduzione di Paul Tortelier. 16 SIBLIN E., Le Suites per Violoncello. 17 Enrique Casals (Barcellona, 1892). Violinista e direttore d'orchestra. Perfezionatosi a Praga con Suchy. Ha svolto attività concertistica a Barcellona e a San Pietroburgo e ha diretto l'Orch. da cam. Di Barcellona. Ha fondato il “Quartetto Casals”. 19 pensiero che si era materializzato in lui dopo il grave incidente alla mano destra sul monte Tamalpais vicino a San Francisco. L'incertezza della sua guarigione lo aveva portato a considerare la direzione come una reale strada da intraprendere. Nel 1919 su insistenza della madre Pilar ritornò in Catalogna, acquistò un terreno vicino al mare a San Salvador, dove fece costruire la sua villa, e divenne un vero e riconosciuto direttore d'orchestra. Il violoncello, diceva; “non mi aveva mai soddisfatto completamente. Non soltanto per il continuo lavoro e l'odioso nervosismo prima dei concerti, ma anche per le limitazioni stesse di questo strumento. L'unico strumento senza limitazioni è l'orchestra. Essa include tutto quanto.”18 Nei primi anni della sua carriera scrisse inoltre ad una amico; “Se io fino ad ora sono stato così felice di grattare (scratching the cello) il violoncello pensa a come sarei felice se possedessi il più meraviglioso di tutti gli strumenti; l'orchestra!”19 E così costruì questo suo sogno. La partenza non fu facile, molti non ci credevano e le banche non finanziarono il progetto. Un ricco finanziere disse a Casals che preferiva la corrida alla musica, comunque. I giornalisti ridicolizzavano la sua idea. Ma lui lottava come Don Chisciotte e anche se la frustrazione saliva non si perdeva d'animo. Chiese cooperazione e aiuto ai professori di musica delle scuole, compositori, leader civici. Mise tutti i suoi soldi in questo ambizioso progetto; fece delle audizioni e selezionò i musicisti in base alle loro potenzialità. E poi per avere la loro fiducia e devozione li pagò di tasca propria più del normale promettendo che con solo quello stipendio avrebbero potuto mantenere le loro rispettive famiglie. Dopo qualche tempo l'Orchestra si stabilizzò su un buon livello con una stagione ricca di solisti e di un vasto repertorio. I grandi classici erano tutti presenti; Beethoven, Bach, 18 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 19 Vedi nota a piè di pagina precedente. 20 Haydn, Mozart, Brahms, Schumann. Qualche lavoro contemporaneo e poi la musica moderna dei compositori spagnoli e catalani; Granados, Albéniz, Manuel de Falla, Juli Garreta20. Casals considerava proprio Juli Garreta il più fenomenale, purtroppo ignorato, genio della musica. Il più alto conoscitore di Brahms e Beethoven e insegnante eccezionale. Alcuni dei più memorabili concerti dell'Orchestra Pau Casals sono stati diretti da direttori ospiti; Fritz Busch, Koussevitzky, Richard Strauss, Pierre Monteux, Klemperer, Stravinsky, Arnold Schoenberg e altri eminenti direttori e compositori venuti a Barcellona invitati dallo stesso Casals. Alcuni di questi concerti hanno visto come ospiti solisti amici e colleghi di vecchia data come Thibaud, Cortot, Kreisler a Harold Bauer. Pau era molto testardo, lo sappiamo, e nel 1927 convince Eugène Ysaye 21 a suonare il concerto di Beethoven per violino a Barcellona. Il grande violinista settantenne aveva già smesso di suonare in pubblico ed inoltre non suonava più il concerto di Beethoven da quarant'anni. Troppi rischi. Troppo azzardo. Ebbene, a cento anni esatti dalla morte di Beethoven Ysaye e Casals interpretarono il concerto per violino in una serata emozionante; una vera e propria risurrezione come la definì lo stesso Ysaye alla fine del concerto. Nella restante parte del programma furono eseguite la Terza Sinfonia “Eroica” e il Triplo concerto con Cortot, Thibaud e lo stesso Casals. Ma questa non fu la sua prima esperienza come direttore. Pau diresse fin da bambino il coro della chiesa nella quale suonava l'organo e a quindici anni condusse le prove, a Barcellona, della prima Opera dell'amico Granados; “Maria del Carmen”. E poi abbastanza spesso egli conduceva la Lamoureux Orchestra a Parigi, la London Symphony Orchestra, la New York Symphony Orchestra, la Filarmonica di Vienna, la B.B.C. Orchestra. Infine, nell'ultima parte della sua vita, divenne una bacchetta importantissima nel dirigere i 20 Juli Garreta i Arboix (1875 – 1925), compositore catalano noto per le sue Sardanes e per i lavori orchestrali; Impressioni Sinfoniche e Les Illes Medas (poema sinfonico). 21 Eugène Ysaye (1858 – 1931), grande violinista concertista, didatta, belga. Casals affermò di non aver mai ascoltato un violinista suonare intonato prima di Ysaye. Il suo modo di suonare con portamenti, rubati e con un flessibile uso del vibrato facevano di lui un originale interprete. Scrisse 6 sonate per violino solo. 21 suoi stessi lavori fra cui il più importante; l'Oratorio El Pessebre22. Le sue braccia erano una continuazione con il violoncello e con le persone che dirigeva. In lui la chiara convinzione che per essere un bravo direttore si dovesse anche essere un eccellente esecutore e interprete. In più l'uso del canto come mezzo per comunicare l'idea musicale, tanti riferimenti ad immagini della natura e la parola come esempio per l'articolazione. Fra le molte considerazioni di Casals, alcune più tecniche, altre più filosofiche, una fra tutte spicca per ispirazione; “ricorda” egli diceva, “tutta la musica è, in generale, una successione di arcobaleni.23” E poi l'importanza di far risaltare i particolari. Un trillo, una frase, alcune note. “Se non c'è risalto non è bene” diceva. Ogni cosa deve essere emanazione di una personale contemplazione della natura. “Fantasia, ma con ordine”, “suona francamente”, “con amore”, “le piccole note devono parlare”, “l'espressività è illuminazione della natura”, “esiste una intonazione espressiva legata alla coscienza”, “la tecnica più perfetta è quella che non si nota”.24 Le molte osservazioni interpretative rispondono ad un unico denominatore comune. La semplicità. Un concetto tanto banale quanto difficile da comprendere. Il libro di David Blum non per niente apre con una frase di Casals davvero illuminante; “Io dirò solo cose elementari, nessuna complicazione - come ogni cosa dovrebbe essere, cominciando dalla vita. Ma dovete sapere che le cose più semplici sono le uniche che contano.”25 Sia l'arco da violoncello che la bacchetta da direttore usate per convincere un mondo, in un epoca così cruda e disillusa, che la musica potesse ancora ristabilire un equilibrio, un punto di ripartenza. La musica come risonanza spirituale che arriva e convince. La musica come unica arma e minaccia contro le ingiustizie. 22 Traduzione di El Pessebre: La Natività. 23 BLUM D., Casals and the Art of Interpretation. 24 Vedi nota a piè di pagina precedente. 25 Vedi nota a piè di pagina numero 21. 22 L'INSEGNANTE Barcellona, Parigi, Prades, Marlboro (Vermont), Berkeley (California), Berlino, Tokyo, Siena, Zermatt (Svizzera), sono solo alcune delle città dove Casals ha insegnato. Intorno agli anni '60 Casals ricevette una lettera da Estelle Caen, la responsabile dei corsi di musica dell'Università della California a Berkley, nella quale veniva invitato a tenere una serie di master classes presso l'Università. Casals accettò l'invito per due motivi; il primo era che l'Università era molto famosa e il dipartimento di musica di alto livello, il secondo che la California rappresentava un bellissimo e lontanissimo ricordo. Erano passati infatti 60 anni dalla sua ultima visita e appena arrivò a Berkeley con Martita tutto riaffiorò alla memoria; soprattutto il famoso incidente sul monte Tamalpais che rischiò di bloccare la sua carriera a soli ventiquattro anni. Nello stesso anno, il 1960, accettò anche l'invito del caro amico Rudolf Serkin a condurre dei corsi a Marlboro nel Vermont. Da quell'anno divenne un appuntamento fisso, ogni estate, recarsi al Marlboro Festival. In quel periodo Casals aveva classi e corsi in quasi tutto il mondo; a Parigi, Berlino, Zermatt, Tokyo, ma la voglia di lavorare a Marlboro era unica. “La natura, l'ambiente, i campi, gli alberi e i piccoli villaggi con vecchie chiese e locande erano per me di ineffabile fascino e amenità. In questo luogo sentivo molto forte l'affinità fra natura e musica. Marlboro è una vera Arcadia26 della musica.”27 L'attività di musica da camera, edificante e piacevole, le case bianche e i granai trasformati in aule, i concerti informali così come il pubblico del fine settimana. Prima di arrivare al Campus, arrivando in macchina, un cartello sul quale era ben visibile la scritta; CAUTION - MUSICIANS AT PLAY. E tutti i giorni il suono dei quasi 100 musicisti usciva dalle finestre e si mescolava con il canto degli uccelli. “A Marlboro io trovavo una speciale gioia.” Dal 1960 al 1973 insegnò e condusse l'Orchestra del Marlboro Festival. Il Festival era stato fondato nel 1951 dal pianista Rudolf Serkin, dal violinista Adolph 26 Regione dell'Antica Grecia che veniva vista da alcuni letterati, soprattutto di fine '600, come un mondo idilliaco, pastorale, poetico; simbiosi fra natura e uomo. 27 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 23 Busch, dal violoncellista Hermann Busch e dal flautista Marcel Moyse. Marlboro ha raccolto decine di grandi musicisti, giovani e vecchi, in un ambiente da favola estiva che serviva sia per ringiovanire i maestri affermati che per formare i nuovi arrivati generando un numero incredibile dei nostri più grandi artisti. Casals era attratto non solo dall'affinità tra natura e musica che abitava il suo spirito, ma da un approccio disinteressato di tutti i partecipanti. Casals lo chiamò “unico” tra i centri musicali del mondo, dove lo stato si dissolve in un desiderio sincero e travolgente di condivisione. Dal 1960-1973 Casals lasciò in eredità la sua vasta conoscenza portando la Marlboro Festival Orchestra, il cui anonimo nome nascondeva un patrimonio di incredibile talento, fra le orchestre superstar presenti e future. Dei concerti del fine settimana la Columbia ha registrato una serie di opere che ispirano per profondità e vitalità. Come ricorda il produttore Thomas Frost, Casals ha preso i vecchi capolavori e gli ha imbevuti della sua vasta esperienza stimolando "una spontaneità sempre nuova e genuina." Il violoncellista Yo-Yo Ma ha chiamato le sue quattro estati lì "magiche" dove "nomi leggendari divennero veri esseri umani che mi hanno stimolato come nessun'altra scuola o insegnante avrebbe potuto fare”. Nel settimo e ultimo capitolo dell'ispirato libro di David Blum intitolato; UNA PROVA DI CASALS: LA SINFONIA PASTORALE, troviamo una descrizione attenta e dettagliata di una prova al Festival Marlboro fra Casals e l'Orchestra del Festival. Casals, Marlboro, Beethoven e la Sinfonia Pastorale scorrono e vibrano intorno a noi. Grazie a David Blum che ne coglie lo spirito e, anche se inedita, ad una registrazione su LP del 1969 emersa su CD (Sony 45891), siamo oggi in grado di sperimentare questa lettura così magica ed unica. Sulla copertina un Casals felice con la sua immancabile pipa siede all'ombra di un grande albero; indossa una giacca bianca e mostra la mano destra posata sul cuore. Per quanto riguarda gli altri corsi molto importante, in Europa, quello di Zermatt in Svizzera. È il corso durante il quale, nell'estate del 1955, Casals sentì di essersi innamorato della giovane allieva Marta Montañez, chiamata affettuosamente “Martita”. Martita aveva studiato violoncello presso la Mannes School a New York con il professore Lieff Rosanoff il quale aveva frequentato la classe di violoncello di Casals a L'Ecole Normale de Musique di Parigi nei primi anni del '900. Il 1896 rappresenta, in un certo senso, l'anno di inizio della carriera di insegnante di Casals. 24 Barcellona lo aspettava e lo aiutò ad uscire dai giorni difficili passati a Parigi. Giorni di privazioni, di incertezze e di cedimenti. I suoi vecchi amici e il suo insegnante, Josep Garcia, il quale lo aveva introdotto nel meraviglioso mondo del violoncello quando lui aveva solo 11 anni, lo fecero sentire nuovamente a casa e nuovamente pronto a ricominciare. Garcia lo introdusse nella scuola e fece in modo che in maggio prendesse la sua cattedra in quanto aveva in programma di trasferirsi in Argentina. Dopo alcuni mesi, nel novembre del 1896, era stato anche richiesto come insegnante alla Scuola di Musica del Liceu. Oltre all'attività come insegnante aveva un ingaggio per suonare in una chiesa durante le funzioni, sempre grazie a Garcia, ed era il violoncello principale dell'Orchestra dell'Opera. Molto lavoro in poco tempo quindi. Una città che gli diede un forte aiuto economico in un momento di crisi. Il suo lavoro di insegnante lo assorbiva molto e fu da stimolo alla sua maturazione come musicista. “Io non ho mai disegnato linee artificiali fra l'insegnamento e lo studio. Un insegnante, certamente, deve conoscere più del suo allievo, ma per me insegnare è studiare. Questo era così per me alla Scuola Municipale di Barcellona ed è rimasto così per me anche oggi. Io continuo a lavorare allo sviluppo e potenziamento della mia tecnica. Il mio scopo è ottenere il meglio degli effetti sul violoncello. Ho sempre guardato la tecnica come un mezzo, non come un fine. Uno deve, certamente, essere padrone della tecnica, ma allo stesso tempo non deve diventarne schiavo. Si deve capire che lo scopo della tecnica è quello di riuscire a comunicare l'intimo messaggio della musica. La tecnica perfetta è quella che non si nota. Io mi sono costantemente chiesto, 'Qual è la strada più naturale per fare questo?' Insegnavo ai miei allievi i metodi delle dita e dell'arco che io avevo iniziato a sviluppare quando ero studente alla Scuola Municipale. Insegnavo l'importanza del rilassamento; suonare il violoncello richiede così tanta tensione nella mano sinistra che uno deve costantemente esercitarsi per mantenerla flessibile. Mostravo ai miei allievi come, in certi momenti, era possibile rilassare la mano e il braccio; anche solo per una frazione di secondo, mentre suonavano. Soprattutto, sottolineavo che la cosa più importante era avere rispetto per la musica e capire la grande responsabilità che l'artista doveva avere nel far vivere la musica dei grandi compositori. Non c'è certamente nessun sostituto al lavoro. Io mi esercito costantemente come ho fatto in tutta la mia vita. Hanno detto che io suono il violoncello come un uccello vola. Io non so con quanto sforzo un uccello impari a volare, ma conosco quale sforzo è stato, per me, imparare il violoncello. Quello che appare naturale e facile in una performance viene da un 25 grandissimo lavoro. Ci sono, certo, delle eccezioni come il mio amico Albéniz, il quale non ha mai fatto pratica. Ma sono casi molto rari. Quasi sempre l'abilità risulta solo da un massimo sforzo e l'Arte è il prodotto della fatica del lavoro.”28 Bernard Greenhouse29, storico violoncellista e fondatore del Beaux Arts Trio, ricorda, in una sua intervista, l'insegnante Pablo Casals. “Egli suonava una frase poi me la faceva ripetere. E se il movimento dell'arco o la diteggiatura non erano esattamente uguali ai suoi e l'enfasi all'inizio della frase non era la stessa, mi interrompeva e diceva: 'No, no. Fallo così'. E tutto questo è durato per diverse lezioni. Stavo studiando la Suite in re minore di Bach ed egli pretendeva che io diventassi una sua copia in tutto e per tutto. Ad un certo punto, molto cautamente, gli feci presente che io avrei potuto eseguire soltanto una povera copia di Pablo Casals, ed egli mi rispose: 'Non preoccuparti di questo. Perché io ho settanta anni e presto me ne andrò, e le persone non si ricorderanno più del mio modo di suonare ma ascolteranno il tuo' […]. Ero diventato davvero una copia del Maestro. 'Bene, adesso siediti. Metti a terra il tuo violoncello e ascolta la Suite in re minore. E iniziò a suonare il pezzo, cambiando ogni movimento dell'archetto, ogni diteggiatura, ogni frase e l'enfasi delle varie battute. Me ne stavo seduto, a bocca aperta, ascoltando l'esecuzione che era straordinariamente, assolutamente bella. E quando ebbe finito, si girò verso di me con un ampio ghigno sulla faccia e mi disse: 'Adesso tu hai imparato come improvvisare Bach. Da ora in avanti, tu studierai Bach in questo modo'.”30 Disciplina, lucidità, rispetto, naturalezza e la grande forza che può solo arrivare dalla consapevolezza dell'importanza del proprio lavoro. Quella consapevolezza che nasce dallo studio e da quella laica devozione nei confronti dell'Arte che Casals sentiva così forte. Sentiva su di sé questa responsabilità fin da bambino Casals, forse intuendo che la sua vita avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia. Vedere, purtroppo in video, la felicità di Casals durante le sue lezioni, mi fa pensare ad un uomo che attraverso l'insegnamento della 28 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 29 Bernard Greenhouse (Newark, 3 gennaio 1916 – Cape Cod, 13 maggio 2011) è stato un violoncellista statunitense. Nato nello stato di New Jersey, iniziò studiando con Felix Salmond alla Juilliard School. Altri suoi maestri furono Emanuel Feuermann, Diran Alexanian e Pablo Casals. Con Menahem Pressler e il violinista Daniel Guilet fondò a New York nel 1955 un celebre trio chiamato Beaux Arts Trio. Fu membro del trio per oltre trent'anni lasciandolo nel 1987, quando al suo posto venne il violoncellista Peter Wiley. Fu docente alla Stony Brook University, alla Manhattan School of Music, al New England Conservatory e alla Rutgers University. 30 Da un articolo della Internet Cello Society sul sito web: www.cello.org 26 musica vuole comunicare amore per la vita e riportarci tutti ad una dimensione di ingenuo stupore. 27 I AM CATALAN Il 24 ottobre del 1971, al Palazzo di vetro della Nazioni Unite, New York, Pablo Casals fece un breve discorso rimasto nella storia. “I Am Catalan” risuona come inno e regalo per l'umanità. Per tutto il corso della sua vita, Pau Casals lottò costantemente per la pace, la giustizia e la libertà. Come riconoscimento per il suo impegno umanitario, nel 1971 il Segretario Generale delle Nazioni Unite, U Thant, gli conferì la Medaglia per la Pace. Il discorso che Casals fece esprimeva la sua gratitudine e, insieme all'esecuzione del brano “Song of the Birds”, forma una delle più impressionanti testimonianze della dimensione umana. “Questo è un grande onore per la mia vita. La pace è sempre stata una delle mie più grandi preoccupazioni. Io imparai l'amore per essa quando ero soltanto un ragazzo. Quando ero un bambino mia madre, una eccezionale e meravigliosa donna, volle parlarmi a proposito della pace perché anche in quel tempo c'erano molte guerre. Che cosa c'è di più; io sono Catalano. Oggi provincia della Spagna. Ma che cosa è stata la Catalogna? La Catalogna è stata la più grande nazione del mondo. Io vi dirò il perché. La Catalogna ha avuto il primo parlamento, molto prima dell'Inghilterra. Catalogna è stata la prima delle Nazioni Unite. Tutte le autorità della Catalogna, nell'undicesimo secolo, si incontrarono in una città della Francia, a quei tempi Catalogna, per parlare della pace. Era l'undicesimo secolo! Pace nel mondo e contro, contro, contro la guerra e l'inumanità della guerra. Questa era la Catalogna. Io sono così, così felice di trovarmi qui, con voi.”31 Il discorso ebbe un forte impatto sulla società catalana che viveva ancora sotto la dittatura franchista e divenne un motto popolare del nazionalismo catalano il quale vide riconosciuta la sua identità e la sua storia in tutto il mondo grazie ad uno dei suoi cittadini più illustri. 31 BENSON A., BBC documentary - Pablo Casals. Testo preso dal video documentario della BBC e tradotto. 28 ALEXANDER SCHNEIDER E IL FESTIVAL DI PRADES Nel documentario della BBC su Pablo Casals32, un violinista di nome Alexander Schneider parla dell'insegnante/amico Casals eseguendo, successivamente, “The Song of the Birds” in sua memoria. Nell'estate del 1947 questo violinista americano di origine lituana era andato a Prades per studiare Bach con Casals. Nato nel 1908, Schneider era secondo violino del quartetto di Budapest e oltre ad essere un eccellente e brillante musicista era anche un ottimo organizzatore di concerti e un grande comunicatore. La relazione fra i due divenne ben presto una salda amicizia e “Sasha”, come era solito essere chiamato amichevolmente da Casals, lavorò instancabilmente per far nascere il Festival di Prades. Inizialmente ebbe lunghe conversazioni e si mosse diplomaticamente per convincere il maestro a fare una serie di concerti negli Stati Uniti. Le cifre che l'America avrebbe offerto per lui erano astronomiche, ma Casals non ne voleva sapere. “Non è una questione di soldi” disse, “è puramente una questione morale.”33 Sappiamo che la sua profonda opposizione verso Franco si estendeva anche a tutti quegli stati che, come l'America, tolleravano la sua dittatura (utile base in un clima di crescente tensione antisovietica). Allora, dopo diversi tentativi, arrivò l'idea di portare le persone, grandi musicisti e, in un certo senso l'America, a Prades. La forza e l'idea di Schneider sta tutta in una frase estrapolata da una lettera fra lui e Casals; essa recita così: “Non puoi condannare la tua arte al completo silenzio” 34. L'anno giusto arrivò. Quell'anno, il 1950, il bicentenario della morte di Bach, Schneider convinse Casals a partecipare ad un Festival Bach che si sarebbe tenuto nel suo piccolo villaggio francese. Casals accettò a condizione che il ricavato andasse a beneficio di un ospedale di rifugiati situato nella vicina Perpignan. Si spese molto anche per far sì che la Columbia Records sponsorizzasse e registrasse i concerti proprio lì. La pubblicità risultante (Columbia dopo tutto voleva vendere le registrazioni) e il rinnovato contatto con grandi musicisti, scatenò una travolgente seconda carriera che tra la musica da camera, la conduzione e le masterclasses, fecero crescere nuovamente e questa volta ininterrottamente, la sua 32 BENSON A., BBC documentary - Pablo Casals. 33 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 34 Vedi nota a piè di pagina precedente. 29 leggenda. E così ebbe inizio il Festival di Prades a 200 anni dalla morte di Bach. Era il 1950 e sui manifesti dei 12 concerti del Festival si leggevano i nomi dei violinisti Joseph Szigeti, Isaac Stern, Alexander Schneider; dei pianisti Yvonne Lefebure, Mieczyslaw Horszowski, Rudolf Serkin, Eugene Istomin, Clara Haskil, Myra Hess; del violista William Primrose e dell'organista Marcel Dupré. Dal primo concerto, venerdì 2 giugno 1950, la piccola cittadina arroccata sui Pirenei diventò il ritrovo di alcuni fra i più grandi musicisti di allora. Prades capitale del mondo e “del più importante e toccante Festival di musica di tutti i tempi”.35 La Columbia Records ha conservato per i posteri alcune di queste grandi performances in dieci 33 e 1/3 giri LP. Questi includono tutti e sei i Concerti Brandeburghesi diretti da Casals, le Suites Orchestrali in Do maggiore e in Si minore, le tre Sonate per cello e piano (Pablo Casals, Paul Baumgartner), il Concerto Italiano e la Fantasia Cromatica e Fuga eseguite da Rudolf Serkin, il concerto in re minore per violino con Joseph Szigeti solista e il doppio concerto per due violini con Isaac Stern e Alexander Schneider, il concerto per violino in la minore eseguito da Isaac Stern e alcuni estratti dall'Offerta musicale. I concerti si svolgevano nella chiesa del XIV secolo di San Pierre, adiacente alla piazza del paese. Un clima di grande euforia; prove all'aperto, un'orchestra di 30 elementi, solisti e prime parti di grandi orchestre, feste, gioia, amore e Sasha sempre lì, presente; solista, spalla dell'orchestra e, praticamente, uomo tutto fare. Sempre a testa alta; nelle molte foto è chiaramente riconoscibile e spicca come figura spiritosa e spumeggiante con i suoi capelli tirati in alto ed il modo, tutto americano, di tenere le mani dentro le tasche. Sente su di sé la responsabilità e l'euforia di un evento storico in un luogo dove c'è spazio solo per la libertà e dove i compromessi non sono i benvenuti. Non ci sono etichette, abiti, lussi, mode e quella società che sminuisce il potere evocativo e puro della musica. Un insieme di persone/energie guidate da un saggio violoncellista settantaquattrenne e coordinate da un giovane violinista americano. Il paese era strapieno di persone, la notizia dell'inizio del Festival rimbalzava fra la Cina e il Canada, si parlava di Prades come capitale della musica 35 Il Festival includeva l'esecuzione di tutti i Concerti Brandeburghesi, di tutte le Suites per violoncello solo, dei più importanti lavori per strumenti a tastiera, le Suites Orchestrali, i concerti per violino, oboe, opere vocali e da camera. 30 nel mondo. Il primo concerto fu la prima Suite in Sol maggiore per violoncello solo eseguita da Casals. E prima dell'esecuzione il vescovo di San Fleur fece un discorso di benvenuto; chiese inoltre di non applaudire in chiesa durante e alla fine delle performance. E così il Festival ebbe inizio. Tre settimane più tardi al concerto finale il vescovo di San Fleur e il vescovo di Perpignan si alzarono fra il pubblico e iniziarono ad applaudire. Tutti i presenti si unirono all'ovazione in una grande e festosa esplosione di gioia e gratitudine. Qualche tempo dopo la fine del Festival arrivò dal Giappone un album contenente centinaia di firme di cittadini giapponesi i quali avevano ascoltato le registrazioni del Festival Bach trasmesse a Tokyo. La prima pagina era intestata “Hiroshima.” Fra le firme bambini e bambine di quattro, cinque e sei anni. Nella pagina c'era anche un messaggio: “Noi siamo nati dopo lo scoppio della bomba atomica e abbiamo già imparato l'amore per la tua musica.”36 I dubbi e le indecisioni passate nella mente di Casals circa il Festival si dissiparono in un attimo dopo aver letto questa frase. In lui l'amore per i bambini e per le nuove generazioni era una fortissima leva morale. Il Festival Bach fu un movimento spontaneo ed entusiasta di persone. Dopo la decisione di renderlo un incontro annuale, Schneider ne accettò nuovamente la supervisione e l'organizzazione. Il secondo Festival si svolse questa volta a Perpignan nell'antico palazzo dei Re di Majorca. Fu anche questo un immenso successo. Nei due anni successivi il Festival si allargò alle rovine dell'Abbazia di San Michele di Cuxa, simbolo del patriottismo catalano antinazista. Dopo questi due anni il Festival ritornò a Prades, nella chiesa di San Pierre, laddove era nato. Alexander Schneider fu in quel momento il canale fra Casals e la comunità mondiale e per molti aspetti, se Casals ritrovò la forza di andare avanti, fu proprio per merito suo. Alcuni scrittori affermano addirittura che senza Schneider oggi Casals sarebbe solo una nota storica; nulla a che vedere con lo stato di semi divinità che gode, tutt'ora, soprattutto negli Stati Uniti. 36 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 31 Prades Music Festival - Casals 1950 Gli spettatori stanno in silenziosa ovazione dopo l'esecuzione di Casals delle Suites di Bach nella chiesa di San Pierre in Prades. Gli applausi non erano consentiti dentro la chiesa. Fotografia di: Gjon Mili37 37 Dall'archivio Internet della rivista LIFE. 32 LA PACE, EL PESSEBRE E MARTITA La pace per Casals divenne, soprattutto nella seconda parte della sua vita, e cioè dal periodo dell'esilio prima della seconda guerra mondiale, un pensiero costante. Una riflessione universale nella quale rispecchiarsi e per la quale lottare. Casals ha sempre ripetutamente negato qualsiasi interesse per la politica, ma si considerava un artista fedele ai principi umani. Considerava la musica come affermazione della bellezza del genere umano da utilizzare come energia per l'elevazione dell'umanità. Egli voleva che gli artisti non fossero esenti da obblighi sociali in quanto, pensava, le loro voci avrebbero dovuto farsi sentire proprio quando venivano meno quelle degli altri. Gli artisti devono avere coscienza, insisteva, e devono tendere verso la giustizia e la libertà. "Quando vedo il sangue innocente versato e le lacrime delle vittime dell'ingiustizia, questo diventa per me più importante della mia musica e di tutti i miei recital di violoncello."38 Quando la Spagna cadde, Casals andò in esilio e promise che non vi avrebbe mai più fatto ritorno fino a quando Franco non fosse stato sconfitto e non fosse nata una democrazia. Si sforzò molto di vedere realizzato il suo obiettivo e rimase fedele alla protesta per tutto il resto della vita e anche oltre; il suo corpo infatti è stato restituito alla Spagna per la sepoltura solo nel 1979 dopo che Franco morì e dopo la prima elezione popolare. Nonostante il suo odio per il regime di Franco, Casals era orgoglioso della Spagna come primo paese ad aver resistito al nazismo e quindi esempio per il resto del mondo. Come finì la seconda guerra mondiale, Casals era euforico in quanto le due forme più virulente del fascismo erano state vinte in Europa e prevedeva che gli Alleati cacciassero pure Franco. Quando invece si rese conto che questo non sarebbe avvenuto divenne tutto più amaro. In questo clima, come risposta all'invito di incontrare un diplomatico inglese, rispose: "Si potrebbe parlare di politica e di morale, ma non ci capiremo." 39 La sua frustrazione, ma nello stesso tempo la sua forza, è racchiusa in questa frase: "Le 38 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 39 CORREDOR J.M., Conversations with Casals. 33 uniche armi che io abbia mai avuto erano e sono il mio violoncello e la mia bacchetta." 40 Ben presto quelle armi vennero usate. In Inghilterra interruppe una sessione di registrazione del Concerto per violoncello in re di Haydn con un nuovo voto di coscienza: mai più avrebbe suonato in pubblico fino a quando la democrazia non si fosse restaurata in Spagna. Esiste infatti un CD nella Naxos (8.110305) in cui si raccolgono alcune registrazioni fatte in Inghilterra. Il Concerto in si bemolle maggiore di Boccherini, il Concerto di Elgar, Kol Nidrei Op. 47 di Bruch e il Concerto in re di Haydn. Quest'ultimo, con la BBC Symphony Orchestra diretta da Adrian Boult, proprio del '45, presenta solo i primi due movimenti; probabilmente il produttore Ward Marston si trovò difronte un Pablo Casals determinato a non proseguire con il terzo movimento, ma decise comunque di tenere i primi due movimenti e di farne ugualmente un disco. Il grande progetto al termine della carriera di Casals è stato senz'altro El Pessebre (la natività), un oratorio di due ore che iniziò a scrivere nel 1943 come sfogo per la sua prigionia durante l'occupazione nazista. Basato su una poesia dell'amico poeta catalano Joan Alavedra, il suo preludio e le ventuno scene successive combinano immagini e leggende popolari che fanno riflettere sulla Natività e preludono alla missione di Gesù. Cominciando con una danza nativa, la maggior parte della musica è lenta e accattivante. Le sezioni sono molto liriche ("La Donna che fila") con alla fine un tradizionale Gloria costruito utilizzando la forma del corale. Non si tratta di musica innovativa, ma di un tipo di composizione inconfondibilmente sincera e diretta. Essa riflette completamente il suo autore il quale si considerava profondamente religioso anche se, come dichiarava lui stesso, non necessitava di una chiesa che mediasse il suo rapporto con Dio. La composizione assorbe Casals fino alla fine della guerra. Poi nel 1960, per una commemorazione a San Francisco della fondazione delle Nazioni Unite, aggiunse una sezione finale che evocava temi universali di fratellanza e di pace. In relazione alla guerra fredda e alla minaccia nucleare, Casals dedicò gran parte del suo ultimo decennio di vita per eseguire il lavoro come una crociata personale di pace per l'umanità. Lo portò in viaggio organizzandolo personalmente in 74 regioni del mondo per 13 anni. Una 40 CORREDOR J.M., Conversations with Casals. 34 registrazione del 1974 (su Columbia LP M2 32966) fu la sua ultima esecuzione. “Due esecuzioni di El Pessebre mi sono rimaste maggiormente nella mente, dice Casals. Esse sono molto differenti come circostanze anche se affini fra loro. Una è stata presso la sede centrale delle Nazioni Unite a New York, l'altra fra le rovine dell'Abbazia di San Michele di Cuxa nel sud della Francia. La performance a Cuxa del 1966, appena prima del mio novantesimo compleanno, fu come commemorazione del novecentesimo anniversario dell'Assemblea Catalana di Tologes. 41 Questa assemblea è stata un importante evento storico dal quale si è sviluppato il primo parlamento e la prima rappresentativa forma di governo nel continente europeo. La proclamazione dell'Assemblea; Pau i Treva de Deu, o “Pace e Tregua del Signore” richiamava i popoli affinché ponessero fine alle guerre per la pace. Questa proclamazione è stata fatta mille anni prima della fondazione delle Nazioni Unite. Immaginate la mia emozione quando condussi El Pessebre nell'antico santuario dove si svolse questo evento. La performance alle Nazioni Unite, avvenuta alla fine di ottobre del 1963, si svolse in un clima storico nel quale, a soli vent'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la crisi dei missili cubana, la guerra in Vietnam e la guerra fredda, turbavano il mondo. Il segretario generale delle Nazioni Unite, U Thant, mi invitò per eseguire il mio El Pessebre e per lanciare un messaggio di speranza. Ancora una volta il meraviglioso linguaggio universale della musica avrebbe aiutato la comunicazione fra gli uomini.”42 Un mese dopo questo concerto la speranza di pace subì un terribile colpo che portò dolore e sgomento in tutte le nazioni del mondo. Il Presidente Kennedy era stato assassinato. “Avevo incontrato per la prima volta il Presidente Kennedy il 13 novembre del 1961 quando ero stato invitato a suonare ai concerti della Casa Bianca. Da tempo ammiravo profondamente il Presidente. Per me era esempio di qualità e idealismo.”43 41 Tologes, l'attuale Toulouges, è un comune francese situato nel dipartimento dei Pirenei Orientali nella regione della Linguadoca - Rossiglione. Intorno all'anno mille, guerre feudali, disordini, rabbia e la sofferenza delle persone più povere portarono il Vescovo e Abate Oliba, fondatore dei monasteri nel nord e nel sud dei Pirenei, a convocare nel 1017, a Toulouges (Catalogna del Nord), una Assemblea di poteri laici ed ecclesiastici, al fine di creare delle norme di tutela delle persone, degli agricoltori e degli artigiani in particolare. Questi incontri, noti come "Pau i Treva" (Pace e Tregua) si svilupparono più tardi, sotto la guida dei Conti di Barcellona, portando alla formazione del primo Parlamento catalano, "il primo in Europa", come ricorda al mondo Pau Casals, nel discorso alle Nazioni Unite del 1971. 42 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 43 Vedi nota a piè di pagina precedente. 35 Il Mendelssohn Trio n.1 in re minore Op.49, il Concert Pieces (Suite) per violoncello e pianoforte di Couperin, l'Adagio e Allegro di Schumann Op.70 e the Song of the Birds, sempre per violoncello e pianoforte, componevano il programma della serata. C'erano gli amici di sempre Schneider al violino e Horzowski al pianoforte. (Registrazione - Columbia LP KL 5726). Era la prima volta, dal suo esilio artistico, che Casals accettava di suonare in America. Accettò questa performance per la sua ammirazione per il Presidente Kennedy e per onorare il Governatore della sua nuova casa di Puerto Rico, Luis Muñoz Marín, che era in visita di Stato. Il concerto si concluse, come Casals faceva sempre dai tempi della guerra, con El Cant dels Ocells (the Song of the Birds - “il canto degli uccelli”). Il suo arrangiamento profondamente commovente della canzone popolare catalana, voleva sollecitare l'America e il mondo ad occuparsi della sua terra. (Casals fece una breve ulteriore apparizione pubblica in America nel mese di ottobre del 1971, quando suonò El Cant dels Ocells presso le Nazioni Unite e fece il suo famoso discorso “I'm Catalan”.) Marta Casals aveva contribuito all'inizio di una terza fase nella vita di Casals. Le foto si fanno più serene, i sorrisi più ampi, luminosi e appaganti. È stata sicuramente lei ad ispirare questo nuovo Casals; a dargli l'energia per affrontare i mille impegni e per mantenersi lucido e in forma. Una presenza eccezionale; una segretaria intelligente, una musicista formata, una grande comunicatrice e organizzatrice, una fedele ed affettuosa moglie e compagna. Il 3 agosto del 1957, Pau Casals e Marta Montañez si sposano a San Juan Portorico. La relazione, non approvata dai genitori di Marta, creò non poche polemiche all'interno dell'opinione pubblica. A queste, Casals rispondeva sempre: “È una questione intima che riguarda solo le due persone interessate.”44 E in effetti le malelingue durarono fortunatamente poco; la grande disponibilità e il rispetto di Marta nei confronti di Casals erano tanto forti quanto il rispetto che Casals aveva per i grandi compositori. Questa bellissima donna portoricana gli ricordava la madre alla quale era stato sempre molto legato. Lo dichiarava lui stesso. E quindi, all'alba di una vita incredibile, questa ricongiunzione naturale con il primo amore sembrava un cerchio, un arcobaleno che mostrava la sua naturale continuazione. Nulla di nascosto; la vita di Casals 44 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 36 fu reale anche nelle relazioni. Diverse storie finite male. Quella, forse più disastrosa, con Guilhermina Suggia45, che lo segnò profondamente. E quel legame particolare con l'amica Madame Francesca de Capdevila-Vidal, vedova dell'amico Felip Vidal. Era stato proprio l'amico a chiedere a Casals di prendersi cura di lei; e così fece fino alla morte di Madame Vidal avvenuta nel 1955. La prosecuzione naturale di questo affettuoso e generoso rapporto non poteva che essere il matrimonio con Martita. Ora, Marta Casals Istomin, è presidente della scuola di musica di Manhattan e membro del Consiglio Artistico dell'Accademia Kronenberg. Il suo sogno di occuparsi della formazione dei ragazzi si è realizzato; il suo impegno nel portare avanti il messaggio di Casals lo persegue giorno dopo giorno tenendo in vita il suo ricordo. Il secondo marito di Martita è stato il famoso pianista Eugene Istomin che Casals considerava come un figlio. “In piedi nella sala di musica della sua casa, piena di ricordi della carriera di Casals, parla di suo marito, che sposò quando lei aveva 22 anni mentre lui 82. "Per me, Casals era tutto", disse piano. 'Non solo ho avuto un amore per lui come uomo, ho anche avuto ammirazione e rispetto per lui. Sarebbe difficile collocare uno sopra l'altro questi sentimenti. Era un eccezionale essere umano, una persona molto calda e il più grande violoncellista che sia mai vissuto.' Alla domanda se la differenza di età di 60 anni abbia mai influenzato il loro rapporto, lei ha detto: 'No, per niente. Non abbiamo mai avuto alcuna difficoltà a causa della nostra differenza di età. Il nostro matrimonio ha sorpreso un sacco di gente e continuerà a sorprendere molti, immagino. Ma quando la gente ci vedeva da vicino, penso che capisse il calore e la comprensione che esisteva tra di noi. Era un bellissimo rapporto. Che altro dire.' E circa la sua vita di oggi? 'Io servo gli ideali di Pablo Casals,' dice. 'Il suo ideale era quello di avere musicisti che servissero la musica, e di non avere musica per servire i musicisti.' Lei è una eccellente violoncellista nel suo pieno diritto, signora Casals, potrebbe costruire un nome per se stessa e una piccola fortuna. 'Io forse un giorno tornerò al violoncello. Potrei insegnare. Ho ricevuto così tanta istruzione dal maestro. Il risultato potrebbe essere importante per i violoncellisti futuri.' Ha rifiutato l'offerta di scrivere della sua vita con Casals, un'altra strada, ovvio, per la fama personale e il denaro. Marta Casals rispose senza esitazione; 'sarebbe prendere a calci un sacco di pace e di tranquillità.'”46 45 Vedi nota a piè di pagina numero 7. 46 Da un articolo del Newspapers del gennaio 1975. 37 THOMAS MANN RACCONTA CASALS Uno dei libri più importanti intorno alla vita di Pablo Casals inizia, dopo una breve introduzione dello stesso, con una lettera di Thomas Mann. Stiamo parlando del libro di José María Corredor, biografo e segretario personale del musicista durante una fase della sua vita e autore di “Conversazioni con Casals”. Il sottotitolo recita “L'incomparabile Casals esprime le sue opinioni sulla vita e la musica in questo avvincente libro”. In un articolo uscito il 2 ottobre 1981 su El Pais troviamo la notizia della morte, suicida, di Corredor. “José María Corredor, conosciuto in Catalogna come l'uomo che sapeva di più del celebre violoncellista Pau Casals, si è suicidato martedì nella città francese di Perpignan. Il suo corpo è stato trovato nella fortezza di Le Castellet, edificio storico del XIV secolo, dove Corredor, che recentemente aveva sofferto di depressione grave, ha deciso di porre fine alla sua vita impiccandosi. José Maria Corredor è nato nella cittadina catalana di Girona nel 1912 e ha continuato i suoi studi a Madrid e Barcellona; un dottorato presso l'Università di Montpellier, con una tesi su Maragall. Oltre alle sue più conosciute, Conversazioni con Pau Casals, diversi saggi di contenuto sociale e politico, come Il mondo attuale e il nostro paese, e Uomini e situazioni.”47 L'esilio, dopo la guerra civile, lo ha portato nel 1939 a Montpellier, dove, insieme a Heribert Barrera, Pompeu Fabra e Pau Casals, ha organizzato una settimana di studi catalani. Ha inoltre contribuito alla realizzazione del primo Pau Casals Festival, tenutosi nel 1950.” Tornando alla lettera di Thomas Mann, che introduce il libro di Corredor, si riporta per intero data la sua notevole ricchezza di contenuti. 48 La lettera che Thomas Mann scrisse nel 1954 risponde a un appello rivolto alla comunità internazionale per difendere la figura di Pablo Casals. 47 Articolo uscito il 2 ottobre 1981 su El Pais. 48 CORREDOR J.M., Conversations with Casals. Introduzione. 38 “Thomas Mann: L'esistenza di Pablo Casals è una grande consolazione per me. Signore, La mia opinione su Pablo Casals? Io non ho opinioni, solo profondo rispetto e gioiosa ammirazione per un uomo la cui impetuosa arte è legata ad un rigoroso rifiuto di compromesso con il male; con ciò che è moralmente miserabile e offende la giustizia. Questo modo nobilita e chiarisce la comprensione dell'artista, collocandolo fuori dalla portata della nostra ironia e rimanendo un esempio, in questi tempi corrotti, di profonda e incorruttibile integrità. Non ci sono accenni di evasione e di atteggiamenti neutri nei confronti dei problemi umani. Nessuna traccia di quella tendenza, così comune nel prezioso piccolo mondo degli artisti, a prostituirsi ammettendo cordialmente: "Io suono per chi mi paga " o ancora letteralmente citando il proverbio "He who pays the piper calls the tune" (colui che paga il pifferaio decide il motivo). Un fantastico talento ed una fama mondiale sopra ogni cosa, ma anche se la fortuna per le sue performance potrebbe imporre condizioni, queste non hanno nulla a che fare con il denaro ed il successo. Questo grande creativo artista non metterà piede in nessun paese dove la libertà e il diritto non siano rispettati. Né in quei paesi, che anche se si chiamano "liberi", fanno per opportunismo affari con l'ingiustizia. Rifiuta il suo genio a un mondo che, pur essendo rigidamente in errore, vorrebbe ancora godere del suo talento musicale, specialmente la Spagna, la terra dove lui è nato. Non accetta gli inviti a spostarsi dal paese, vicino al confine franco-spagnolo, che viene scelto come rifugio, Prades. Molto pochi conoscevano il nome di questo luogo prima che lui lo abitasse. Ora tutti sanno. Prades è universalmente riconosciuta come simbolo dell'arte priva di compromessi; infrangibile fusione fra arte e moralità. Una vittoriosa unione fra le montagne che sono l'obiettivo del pellegrinaggio eremita e i devoti provenienti da tutto il mondo. Festival e Prades sono sia la forza di attrazione di una grande personalità che la passione per la musica, le quali in questo caso non possono fare a meno di trasformarsi in una protesta contro l'egemonia del male. Che trionfo! Che rassicurante soddisfazione! La fragile umanità ha da sempre bisogno di uomini che hanno salvato il loro onore. E lui è uno di questi, uno di quelli che rivendica l'onore dell'umanità. Prendo atto con gioia che la loro esistenza è per me e per migliaia di altre persone, sorgente di felicità. Thomas Mann”49 49 Vedi nota a piè di pagina precedente. 39 L'EREDITÁ L'eredità di Pablo Casals è sicuramente e indissolubilmente legata alle Suites di Bach per violoncello solo. Non ho voluto soffermarmi troppo su questo legame in quanto è un argomento già ampiamente studiato. Si tratta di una storia molto affascinante che ha liberato dall'oscurità sei capolavori assoluti e dato a Casals una forza incredibile. Ma non c'è solo questo. Casals ha lavorato ad un metodo 50, insieme a Diran Alexanian51, sulla tecnica violoncellistica. Ha ampliato il repertorio e mostrato al mondo le molte potenzialità del suo strumento. Ci sono poi le storiche interpretazioni del concerto di Dvorak, il lavoro vivo a Prades e a Marlboro. È stato inoltre un precursore sia in ambito solistico che cameristico. Il trio di cui faceva parte con Cortot e Thibaud è stato una formazione pionieristica e ha registrato quasi tutto il repertorio ottocentesco dei grandi trii con pianoforte. E poi quante esecuzioni del quintetto con due violoncelli di Schubert. Una fra tutte quella registrata a Prades con Stern, Schneider, Katims e Tortelier (Sony 58992), diventata giustamente famosa per la sua miscela di sforzo e naturale semplicità. Quanti cofanetti, revisioni e incisioni delle opere di Bach. La sensibile esecuzione del concerto di Schumann, unica performances a Prades accompagnata dall'orchestra e sotto la direzione di Eugene Ormandy (Sony 58993). La registrazione di questo Schumann, del 1953, è all'interno di un interessante cofanetto nel quale troviamo, sempre dello stesso compositore, il piano trio in re minore Op. 63 con Horszowski e Schneider e i 5 pezzi in stile popolare Op. 102 con Leopold Mannes. Entrambe queste due ultime composizioni erano state registrate, sempre al Festival di Prades, l'anno precedente e cioè nel 1952. La Casals Edition dell'etichetta Sony rende omaggio al grande musicista con diverse raccolte. Questa colpisce per la qualità e per l'insolita foto di copertina. Un Casals che cammina e la sua lunga ombra che lo precede. Sopra, la foto della sua firma; Pau Casals. 50 Complete Cello Technique - Diran Alexanian - Prefazione di Pablo Casals; trattato sia teorico che pratico sul violoncello con immagini ed esercizi tecnici. 51 (1881, Costantinopoli – 1954, Chamonix, France) violoncellista armeno. Studiò violoncello con F.Grützmacher a Lipsia e musica da camera con J.Brahms e J.Joachim. A vent'anni si trasferì a Parigi dove incontrò Casals e con lui iniziò a lavorare ad un trattato tecnico e pratico sul violoncello. Divenne anche l'assistente di Casals presso l'École Normale de Musique di Parigi. Alcuni dei suoi allievi furono; A.Janigro, G.Piatigorsky, P.Fournier, E.Feuermann. Insegnò anche negli Stati Uniti dove ebbe fra i suoi studenti B.Greenhouse, D.Soyer, R.Garbousova. Famosa anche la sua edizione delle Suite di J.S.Bach per violoncello solo del 1929. 40 Sempre rimanendo nell'ambito delle registrazioni basta andare sul portale iTunes e digitare Pablo Casals per notare quanto sia ancora vivo il suo nome e vasta la sua discografia online. E scrivendo Pablo Casals sul motore di ricerca Google il numero di risultati appare straordinario: 1.690.000; provando a confrontarlo con quello dei più famosi solisti del '900 appare chiaro che il nome Pablo Casals è ancora tanto presente e più vitale che mai. Ma sicuramente al primo posto di tutte le classifiche c'è la sua lotta a favore della pace in un mondo dilaniato dalle guerre e dominato dalle bombe. In un mondo che interpreta il progresso come dominazione ed esaltazione della forza. L'eredità più grande sono anche i suoi messaggi, le sue parole, le sue testimonianze e il suo, “non essere”, in un mondo che lo avrebbe voluto a tutti i costi. Il testamento più importante è quel discorso alle Nazioni Unite. Ogni parola è un accordo musicale e un macigno per la coscienza di coloro che sbagliano. E non sono solo parole. La vita e la storia tutta di Casal è esemplare e racconta di un'eredità ricchissima che ci tocca e ci 41 sorprende pagina dopo pagina, nota dopo nota. Enorme il patrimonio composto dalle sue trascrizioni; una delle più famose la struggente Après un rêve di Gabriel Fauré, originale per voce e pianoforte e parte di una raccolta, l'Op.7, composta da tre brevi composizioni. Arrivando alla fine di questo lavoro su Pablo Casals ho lasciato da parte alcuni piccoli appunti che intendo inserire nella conclusione. Ritrovandomi ora nello stesso luogo fisico di quando avevo iniziato la prefazione, cerco un ultimo pezzo di arcobaleno per legare l'essere umano Pau Casals a tutti i suoi compagni di viaggio. Uno fra i molti, il suo amico di gioventù Enrique Granados 52; a lui dobbiamo la prima esperienza di Casals come direttore d'orchestra ai tempi del Conservatorio di Barcellona. Il legame fra i due era molto forte e alla notizia della prematura scomparsa dell'amico Casals cadde in una profonda depressione. Anche le circostanze della sua morte furono funeste. Granados morì il 24 marzo del 1916 nel canale della Manica. La nave, il Sussex, su cui si era imbarcato, fu silurata da un sottomarino tedesco. Nel tentativo di salvare la moglie Amparo, che vide poco distante dalla sua scialuppa, affogò. Un pezzo di Catalogna che se ne andava. Una voce in meno per lottare. Ma la Sardana non si ferma e il Castell Catalano53, o torre umana, non crolla. Tante le mani verso l'alto pronte ad attutire la caduta. Pau Casals non ha mai lasciato la sua terra e la sua terra non lo ha mai abbandonato. Se la sua vita è ancora oggi così viva intorno a noi è per la radicalità del suo agire. Per quel semplice messaggio che ci dice di rimanere noi stessi senza complicazioni e senza perdere di vista le nostre radici. Casals è un raro caso di uomo di successo che ha saputo usare la sua fama e il suo nome per aiutare la sua terra e per una pace più universale. Una pace senza distinzione fra stati, nazioni, razze, colori, lingue, religioni e nel rispetto delle tradizioni e delle differenze. 52 (Lleida, 27 luglio 1867 - La Manica, 24 marzo 1916) Compositore e pianista spagnolo definito impressionista. Esponente del nazionalismo musicale. Studiò a Barcellona e Parigi. Fra i suoi lavori più importanti l'opera Maria del Carmen e la suite per pianoforte Goyescas; 6 pezzi basati su pitture di Goya. Prima della sua morte realizzò un'opera su quest'ultimo materiale che ebbe un grande successo. 53 È una struttura umana, tipica della Catalogna, che viene formata da persone di tutte le età e di entrambi i sessi durante spettacolari esibizioni folcloristiche. Viene svolta come competizione e in occasione di feste religiose. Nel 2010 l'UNSECO ha dichiarato queste rappresentazioni patrimonio immateriale dell'umanità. 42 "Io sono un uomo molto semplice,” diceva. “Per prima cosa un uomo, secondariamente un artista. L'obbligo primario per me è il benessere del mio prossimo. Cercherò di soddisfare tale obbligo attraverso la musica, in quanto trascende il linguaggio, la politica e i confini nazionali."54 Non posso che essere, oggi, ancora più orgoglioso di suonare lo stesso strumento di Casals. Così come negli arcobaleni, cercherò intorno a me di leggere la vita prendendo ispirazione dalle sue parole. E come mi sta già succedendo, dirò fra me e me; forse aveva ragione Casals. 54 BENSON A., BBC documentary - Pablo Casals. 43 SEI UNA MERAVIGLIA “Ogni momento che viviamo è un momento nuovo e unico dell'universo, un momento che non tornerà più.. E cosa insegniamo ai nostri figli? Insegniamo loro che due più due fa quattro e che Parigi è la capitale della Francia. Quando insegneremo loro anche che cosa sono? Dovremmo dire loro: "Tu lo sai che cosa sei? Sei una meraviglia. Sei unico. In tutti gli anni che sono passati non c'è mai stato un altro bambino come te. Le tue gambe, le tue braccia, le tue dita abili, il modo in cui ti muovi. Potrai diventare uno Shakespeare, un Michelangelo, un Beethoven. Hai le potenzialità per tutto. Sì, sei una meraviglia. E quando crescerai, potrai allora far del male a un altro che è, come te, una meraviglia?" Occorre lavorare - tutti noi dobbiamo lavorare - affinché il mondo sia degno dei nostri figli.”55 Pablo Casals “Negli ultimi ottant’anni ho iniziato ogni giornata nella stessa maniera. Non è una routine meccanica, ma qualcosa di essenziale per la mia vita quotidiana. Vado al piano e suono due preludi e fughe di Bach. Non posso pensare di fare altrimenti, è una sorta di benedizione sulla casa. Ma questo non è il suo unico significato per me, è una riscoperta del mondo del quale ho la gioia di essere parte. Mi riempie di consapevolezza del prodigio della vita, di un sentimento dell’incredibile meraviglia di essere un essere umano.”56 Pablo Casals 55 CANFIELD J., Chocolate caliente para el Alma. 56 KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 44 SELEZIONE DI FOTO E DI LETTERE 57 57 - “Martita è il miracolo del mio mondo; ogni giorno scopro in lei nuove meraviglie.” - Foto di Albert E.Kahn dal libro: KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals. 45 58 58 - Lettera inviata al Presidente Kennedy dopo il concerto del 1961 alla Casa Bianca. 46 59 59 - Foto di Gjon Mili. 47 60 60 - Copertina della prima raccolta di registrazioni del Festival di Prades. 48 61 61 - Casals e Rudolf Serkin suonano una sonata di Beethoven nell'Abbazia si San Michele di Cuxa. 49 62 62 - La dimensione semplice e domestica di Casals. In compagnia della Signora Capdevila e della piccola Annie Gual. Per Casals, la Signora Capdevila e la famiglia dell'amico poeta Joan Alavedra, rappresentavano una seconda famiglia. Il suo grande rispetto per la vita si rispecchiava nell'amore incondizionato che mostrava nei confronti dei bambini e dei propri cari. Foto di Gjon Mili - Collezione The LIFE Picture Collection. 50 63 63 - Copertina del libro di Corredor J.Ma., Conversazioni con Casals. 51 64 64 - 1962; Accademia Musicale Chigiana di Siena. Dal libro: PINZAUTI L., L'Accademia Musicale Chigiana: da Boito a Boulez. Casals saluta il violoncellista Navarra. Alla sua sinistra il chitarrista Segovia e alle sue spalle il Conte Chigi. A differenza del suo connazionale Pablo Casals, che rifiutò per molti anni di tornare in Spagna in segno di protesta contro il regime di Franco, Segovia adottò un interessato distacco dalla politica. Per alcuni anni visse a New York, così come in Svizzera, tornando regolarmente a suonare in Spagna. ''Ho bisogno di toccare la terra della mia patria periodicamente per ricevere nuova energia'', diceva. Era stato il violoncellista, già rinomato musicista, ad organizzare il debutto ufficiale del giovane chitarrista a Parigi nell'aprile del 1924. Un famoso evento nel quale fra il pubblico c'erano artisti come Manuel de Falla e Paul Dukas. Questi erano andati a sentire l'ignoto spagnolo in gran parte su insistenza di Casals. Tuttavia, Segovia perse l'amicizia del violoncellista catalano durante la guerra civile spagnola, rifiutandosi di tagliarsi fuori dal suo paese natale, nel quale invece continuò a recarsi durante tutto il regime di Franco. 52 65 65 - Prades; Casals dirige l'Orchestra del Festival. Foto di Gjon Mili. 53 66 66 - Statua di Pablo Casals presso il Monastero di Montserrat. Questo Monastero benedettino è situato a 720 metri di altitudine nella comunità autonoma spagnola della Catalogna di cui rappresenta un simbolo. 54 55 “Pablo Casals è un vero grande artista. Che cosa in particolare ammiro in lui è la dura resistenza che ha fatto, non solo contro gli oppressori della sua terra, ma anche contro tutti gli opportunisti i quali sono sempre pronti a fare compromessi con il diavolo. Egli sente molto chiaramente che il mondo è in grave pericolo sia per coloro i quali tollerano e incoraggiano il male sia per quelli che realmente lo commettono.” Albert Einstein 56 BIBLIOGRAFIA BLUM D., Casals and the Art of Interpretation, introduzione di Paul Tortelier, University of California Press Berkeley and Los Angeles California, ed. California 1977. KAHN A.E., Joys and Sorrows by Pablo Casals, New York, ed. Touchstone 1974. CORREDOR J.M., Casals - Biografia ilustrada, Barcelona, ed. Destino 1967. SIBLIN E., Le Suites per Violoncello, trad. italiana di Silvia Albesano, Milano, ed. ilSaggiatore 2011. CORREDOR J.M., Conversations with Casals, trad. dal francese di André Mangeot, New York, ed. E.P.Dutton 1956. SNYDER R., Pablo Casals - Video documentario intitolato A Cry For Peace, Santa Barbara USA, ed. Masters & Masterworks 2002. BENSON A., BBC documentary - Pablo Casals, Amaya Distribution, produced by Anna Benson Gyles. ALAVEDRA J., Pau Casals, Barcellona, ed. Aedos 1962. DE'AK S., David Popper, Neptune USA, ed. Paganiniana 1980. UTET, dizionario della musica e dei musicisti. THE NEW GROVE, dictionary of music and musicians. SCHMIDL C., dizionario universale dei musicisti. 57 CANFIELD J., Chocolate caliente para el Alma, Buenos Aires, ed. Atlantida SA 1995. RIGGIO J., The State of Perfection, New Jersey USA, ed. Summerhouse Publishing 2012. PINZAUTI L., L'Accademia Musicale Chigiana: da Boito a Boulez, Milano, ed. Electa 1982. SITOGRAFIA www.paucasals.org www.emiclassics.com/pablo-casals/bio www.musicacolta.eu paucasals.com www.cello.org www.marlboromusic.org pablocasals.com life.time.com/gjion-mili Sanremo, 2 settembre 2014. 58