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L`INSEGNAMENTO IN ACCORDO CON LA MENTE

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L`INSEGNAMENTO IN ACCORDO CON LA MENTE
Scritti di Nichiren Daishonin
volume 9
L'INSEGNAMENTO IN ACCORDO CON LA MENTE DEL BUDDA
Mi hai gentilmente mandato tre koku di riso. Li ho subito collocati come offerta
davanti al Sutra del Loto, l'unico veicolo, e ho recitato una volta
Nam-myoho-renge-kyo. Ho fatto questo affinché il tuo amato figlio possa
"sicuramente e senza alcun dubbio"1 essere scortato alla Pura Terra del Picco
dell'Aquila.
La relazione tra causa ed effetto è come quella tra fiore e frutto. È come una
fiamma, non più grande della luce di una lucciola, che, se appiccata a una distesa
d'erba secca di mille ri, nello spazio di un istante brucia prima un filo d'erba, poi due,
poi dieci, cento, mille, diecimila, consumando in una sola volta tutta l'erba e gli
alberi in un'area di dieci o venti cho. Un drago che pone nella sua mano una piccola
goccia d'acqua e sale al cielo può far piovere su migliaia di milioni di mondi. Anche
un piccolo atto di bontà, se offerto al Sutra del Loto, produce benefici di queste
dimensioni.
Cento anni dopo la morte del Budda, ci fu in India un sovrano di nome re
Ashoka che regnava su oltre un quarto
===
1. Sutra del Loto, cap. 21, pag. 368. Il brano completo è «...dopo la mia estinzione dovrebbe
abbracciare e sostenere questo sutra. Tale persona sicuramente, senza alcun dubbio, conseguirà la Via
del Budda».
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gli ottantaquattromila stati che costituiscono il continente di Jambudvipa. Era
scortato dai re draghi, gli spiriti erano al suo servizio e, con sessantamila arhat come
maestri, fece voto di erigere ottantaquattromila stupa di pietra e di fare un'offerta di
decine di miliardi di pezzi d'oro al Budda. Tale era la statura di questo grande
sovrano. Ma se indaghiamo sulle azioni meritorie delle sue passate esistenze, che gli
consentirono di raggiungere una simile grandezza, troviamo che non aveva fatto
niente di più che offrire una torta di fango al Budda Shakyamuni2.
Il Budda Shakyamuni aveva uno zio che si chiamava re Dronodana e il figlio di
questo sovrano si chiamava Aniruddha. Questo principe era nato con una ciotola in
mano e in essa vi era del riso. Quando il riso veniva mangiato, nella ciotola ne
appariva dell'altro e continuava ad apparire cosicché la ciotola non era mai vuota.
Perciò da bambino il principe veniva chiamato "A volontà", e attraverso il potere del
Sutra del Loto divenne un Budda noto come Splendore Universale3. Se indaghiamo
sulle cause poste nelle esistenze passate e che determinarono tutto ciò, scopriamo
che in tempo di carestia offrì un piatto di miglio a un monaco che era un
pratyekabuddha4.
Se si ottengono benefici simili persino facendo offerte a un pratyekabuddha,
allora i benefici che si acquisiscono con un'offerta al devoto del Sutra del Loto
saranno infinitamente più grandi, superiori addirittura a quelli ottenuti facendo
offerte a innumerevoli Budda.
===
2. Secondo l'Aikuo den (La storia del re Ashoka), Ashoka fece questa offerta al Budda Shakyamuni
in segno di rispetto, in una precedente esistenza quando era un fanciullo di nome Tokusho Doji.
3. La profezia della sua Illuminazione si trova nel capitolo Gohyaku (Predizione dell'Illuminazione
a cinquecento discepoli) del Sutra del Loto.
4. Questa storia è descritta dettagliatamente nel Gosho Risposta a Tokimitsu.
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Nichiren è un abitante del Giappone. Nei settemila yojana che costituiscono il
continente meridionale di Jambudvipa ci sono ottantaquattromila paesi. Tra questi
vi sono sedici grandi paesi, cinquecento paesi medi, diecimila piccoli paesi e un
numero infinito di paesini disseminati come grani di miglio. L'India è un grande
paese che comprende cinque regioni. A oriente, in mezzo all'oceano, c'è una piccola
isola, il Giappone. Il Giappone è situato più di centomila ri a est della regione
centrale dell'India.
Dopo la morte del Budda, nei mille anni del Primo giorno della Legge, il
Buddismo rimase nei confini dell'India e non fu trasmesso ad altri paesi. Terminati i
mille anni del Primo giorno, nel quindicesimo anno del Medio giorno della Legge, il
Buddismo fu trasmesso in Cina. Trecento anni dopo la sua introduzione in Cina, fu
trasmesso nel paese di Paekche (nella penisola coreana). E cento anni dopo
l'introduzione a Paekche, millequattrocentoquindici anni dopo la morte del Budda,
durante il regno del trentesimo sovrano umano, imperatore Kimmei, giunse per la
prima volta in Giappone una statua in bronzo del Budda Shakyamuni insieme ad
alcune copie delle varie scritture.
Da allora sono trascorsi più di settecento anni. Le scritture giunte in Giappone
durante questo periodo sono aumentate a più di cinquemila o settemila volumi e il
numero delle sette è cresciuto a otto, nove e poi dieci. Nelle sessantasei province e
nelle due isole del Giappone, vi sono più di tremila santuari dedicati agli dei e più di
diecimila templi buddisti. Metà degli uomini e delle donne del paese sono monaci o
monache e gli insegnamenti buddisti vi fioriscono più che in Cina e in India.
Ma nel mondo del Buddismo sono sorte varie controversie. Gli aderenti alla
setta della Pura Terra venerano il Budda Amida, gli aderenti alla setta Shingon
venerano il Budda Dainichi, mentre le persone della setta Zen, ignorando i Budda e i
sutra, venerano Bodhidharma. I membri delle altre sette,
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seguono gli aderenti delle sette Nembutsu e Shingon senza nessuna ragione
particolare, ma, influenzati da quella più grande e più forte delle due, venerano il
Budda Amida.
Mettendo da parte il Budda Shakyamuni che è il sovrano, maestro e genitore
del nostro tempo, essi pregano per fuggire in un altro mondo lontano dieci miliardi
di mondi da noi e che appartiene ad Amida, un Budda che ci è completamente
estraneo. Questo Budda Amida non è nostro genitore né sovrano né maestro, ma
semplicemente qualcuno che in un certo sutra pronuncia quarantotto voti
immaginari. Eppure le persone sciocche, credendo che questi voti siano veri, saltano
su e giù percuotendo disperatamente le campane e recitano il nome del Budda
Amida. Ma quando hanno abbandonato con disgusto il mondo del loro genitore, il
Budda Amida che ha promesso di venire ad accoglierli, non appare. Essi perdono la
strada nel vuoto dello stato intermedio (tra la morte e la rinascita) e il karma
derivante dall'offesa alla Legge li trascina in basso facendoli sprofondare nella
prigione dei tre cattivi sentieri. Allora i terribili guardiani dell'inferno balzano loro
addosso felici, li legano e li sottopongono a torture senza fine.
Quando sulla base dei sutra parlo in generale di queste cose, solo io, di tutti i
4.994.828 uomini e donne del Giappone sono considerato un tipo bizzarro e tutte le
altre 4.994.827 persone mi ritengono loro nemico. Stranamente esse non seguono
Shakyamuni che è loro sovrano, maestro e genitore e, per di più, mi maledicono, mi
colpiscono, mi scacciano e, ricorrendo alla calunnia, fanno sì che sia condannato
all'esilio o a morte. Dato che il povero corteggia il ricco, l'inferiore riverisce il
superiore e i pochi seguono i molti, anche quelle persone che per caso hanno posto
fede nel Sutra del Loto sono intimidite dalla società, hanno paura degli altri e molte
di loro cadono nell'inferno. Ciò è veramente triste.
Ma io, Nichiren, forse a causa del mio povero modo di vedere o di qualche tendenza
karmica, quando leggo le frasi:
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« [ho predicato diversi sutra, e fra questi] il Sutra del Loto è il supremo!»5 e «Tra
quelli che ho predicato, che ora predico e che predicherò, questo Sutra del Loto è il
più difficile da credere e il più difficile da comprendere»6 e «Io sono l'unica persona
che può salvarli e proteggerli»7, le considero auree parole del Budda. Non sono
affatto parole mie.
Le persone al giorno d'oggi invece, convinte che le parole dei propri maestri
siano le auree parole del Budda, le pongono sullo stesso piano del Sutra del Loto o le
considerano superiori al Sutra del Loto, oppure ritengono che, pur essendo inferiori,
si adattano meglio alle capacità della gente.
Tra i sacri insegnamenti del Budda, ci sono quelli chiamati zuitai, predicati "in
accordo con la mente di altri", e quelli chiamati zuijii, predicati "in accordo con la
mente del Budda". Per esempio, se un genitore cede alla volontà del figlio o della
figlia è un caso di zuitai. Mentre se il figlio ottempera alla volontà del genitore si
tratta di zuijii. Tutti i vari sutra sono zuitai perché il Budda li predicò adattandoli alla
mente di tutti gli esseri viventi. Ma il Sutra del Loto è zuijii perché in esso il Budda
fece sì che tutti gli esseri viventi si conformassero alla sua mente.
Benché tutti gli altri sutra siano insegnamenti del Budda, se si crede in essi si
segue la mente delle persone comuni e non si potrà mai ottenere la Buddità. Il Sutra
del Loto è l'insegnamento del Budda, è l'incarnazione della sua saggezza; chi ripone
una sincera fede anche in uno solo dei suoi caratteri o dei suoi tratti, diventerà un
Budda nella propria forma presente. Come, per esempio, un pezzo di carta bianca
diventa nero
===
5. Sutra del Loto, cap. 10, pag. 212.
6. Ibidem.
7. Ibidem, cap. 3, pag. 89. «Tuttavia questo triplice mondo costituisce il mio dominio e gli esseri
che ci vivono sono tutti miei figli. Questo luogo adesso è pieno di dolore e sofferenza. Io sono l'unica
persona che può salvarli e proteggerli». Questo brano, che comprende la porzione citata nel Gosho, si
riferisce alle tre virtù del Budda: sovrano, maestro e genitore.
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se intinto nell'inchiostro nero e la lacca nera diventa bianca quando in essa si versa
del liquido bianco, così il veleno si trasforma in medicina e le persone comuni
diventano Budda. Per questo si chiama Myoho, insegnamento meraviglioso.
E tuttavia le persone del giorno d'oggi, sia nobili che plebee, disprezzano il
Budda Shakyamuni, loro padre nel mondo attuale, e riveriscono invece Amida o
Dainichi che per loro sono degli estranei, persone con cui non hanno nessun legame.
Così facendo, non mancano forse di pietà filiale? Non sono forse dei calunniatori
della Legge? Quando dico questo però tutti gli abitanti del Giappone si alleano per
insultarmi.
Ed è abbastanza naturale che lo facciano perché il pezzo di legno storto odia la
corda diritta del falegname e il disonesto non è felice sotto un governo onesto.
Durante i regni dei novantuno sovrani umani del nostro paese, ci sono state
ventisei persone colpevoli di tradimento, tra cui uomini come il principe Oyama e
Oishi no Omaru, Masakado, Sumitomo e il malvagio ministro della sinistra8. Quando
questi uomini si rintanarono nelle foreste montuose di Yoshino o del fiume Totsu o
andarono a nascondersi nelle acque intorno a Tsukushi e Chinzei, gli abitanti di ogni
isola della regione e i guerrieri di ogni villaggio circostante si prepararono ad
attaccarli. Ma gli eminenti saggi, come pure i preti, le monache e le donne delle varie
montagne, templi e santuari non li considerarono loro nemici personali. Nel mio
caso invece gli uomini e le donne di alta o bassa condizione sociale, come pure le
monache, i preti e gli eminenti saggi mi considerano tutti un loro nemico personale.
La ragione è questa. Tutte le persone si preoccupano della prossima vita, ma i
preti e le monache che dovrebbero
===
8. Malvagio ministro della sinistra: Fujiwara no Yorinaga (1120-1156), letterato e uomo politico
che, con l'appoggio dell'ex imperatore Toba, esercitò una grande influenza. Fu così chiamato per
l'eccessiva crudeltà e implacabilità che mostrava nell'esercizio delle sue funzioni.
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preoccuparsene più degli altri, in realtà accantonano la questione della rinascita
nella Pura Terra e fungono da intermediari per aiutare le persone a vivere bene nella
vita presente. Anche i saggi e i santi affermano di essere nel giusto, di essere
superiori agli altri, di essere gli eredi del fondatore e accampano diritti su un feudo.
Essi danno molta importanza alla fama e al guadagno personale e non si
preoccupano minimamente della ricerca della via.
Così quando io, che non esito a parlare apertamente e non ho paura degli altri,
dico loro con franchezza che sono degli stupidi che hanno frainteso il vero
significato degli insegnamenti buddisti e che sono dei calunniatori della Legge;
quando indirizzo loro severi rimproveri, memore delle auree parole del Budda
«allora quel monaco sta tradendo il Buddismo»9 e credendo nel brano delle scritture
«Saremo inviati dell'Onorato dal mondo e affronteremo le moltitudini senza
paura»10; quando rimprovero coloro che «pretenderanno di aver conseguito ciò che
non hanno conseguito, che saranno arroganti e presuntuosi»11, come potrebbero non
rivoltarsi contro di me con odio e gelosia?
Così in tutti i sette regni degli dei celesti, nei cinque regni delle divinità terrestri
e nei regni dei novanta e più sovrani umani del Giappone, nessuno è stato odiato
quanto me dai tre nemici12 per amore del Sutra del Loto. Non è una relazione
qualsiasi che può averti spinto a far visita a un uomo simile,
===
9. Sutra del Nirvana, vol. 3.
10. Sutra del Loto, cap. 13, pag. 255.
11. Ibidem, pag. 253.
12. Tre tipi di nemici o tre potenti nemici: descritti nel capitolo Kanji (tredicesimo) del Sutra del
Loto, sono coloro che perseguitano chi propaga la Legge dopo la morte del Budda: 1) laici ignoranti di
Buddismo che denunciano i devoti del Sutra del Loto e li attaccano con spade e bastoni; 2) preti astuti e
arroganti che calunniano i devoti e 3) preti che godono del rispetto generale e che, temendo di perdere
fama e profitto, inducono le autorità a perseguitare i devoti del Sutra del Loto.
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uno che è odiato da tutte le persone di alta o bassa condizione sociale. Forse eri un
mio genitore in una precedente esistenza o sei stato mio fratello nel passato e ciò ti
ha spinto a visitarmi. O forse è perché hai stabilito profondi legami con il Sutra del
Loto nel passato e i semi che ti condurranno all'ottenimento della Buddità sono
giunti a maturazione nel presente che tu, occupato come sei dalle tue funzioni come
membro laico della società, hai trovato il tempo per liberarti dei tuoi doveri pubblici
e pensare un po' a me.
Inoltre, il viaggio dalla provincia di Totomi al monte Minobu, qui nel villaggio
di Hakiri nella provincia di Kai, è lungo più di trecento ri e gli alloggi lungo la strada
devono essere stati pessimi. Salendo sui crinali uscivi alla luce del sole e della luna,
ma scendendo nei crepacci ti sarai sentito sprofondare in un abisso. La corrente dei
fiumi è rapida come una freccia e le grosse pietre che trascina impediscono il guado
agli uomini e ai cavalli. Le barche sono insicure come brandelli di carta gettati
nell'acqua. Gli uomini che si incontrano sono rudi taglialegna e le donne sono simili
a diavolesse di montagna. Il sentiero è stretto come una fune e gli alberi sono fitti
come erba. Quali legami dalle vite passate ti possono aver condotto a farmi visita in
un simile luogo? Il Budda Shakyamuni deve averti condotto per mano con Taishaku
come cavalcatura, Bonten come scudiero e il sole e la luna come occhi lungo la
strada. Grazie, grazie!
Ci sono molte cose che mi piacerebbe dirti ma ho preso il raffreddore e mi
sento piuttosto male, così terminerò qui.
Nichiren
Il 2 maggio del secondo anno di Koan (1279), segno ciclico
tsuchinoto-u
Risposta al signor Niike
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Niike Dono Goshosoku (Hokekyo Zuijii no koto)
Gosho Zenshu, pag. 1435
Scritto il 2 maggio 1279, a 58 anni, da Minobu
Destinato a Niike Saemon-no-jo
CENNI STORICI - Questa lettera, scritta da Minobu il 2 maggio 1279, era un
messaggio di ringraziamento per il riso che un fedele di nome Niike Saemon-no-jo
aveva inviato al Daishonin come offerta per il riposo del suo defunto figlio. Non si
conoscono molti particolari della vita di Niike anche se tutte le fonti concordano nel
ritenerlo un samurai al servizio dello shogunato di Kamakura, che viveva nel
villaggio di Niike, distretto di Iwata, provincia di Totomi. Sembra che lui e la moglie
Niike Ama fossero stati convertiti da Nikko Shonin che ospitarono per un breve
periodo durante la persecuzione di Atsuhara.
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