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la rabbia e il rancore non servono a nulla
56 Spettacoli L’ECO DI BERGAMO SABATO 21 NOVEMBRE 2015 L'INTERVISTA NANCY BRILLI. L’attrice in scena oggi e domani a Lovere Vestirà i panni di Caterina in una versione rivista de «La bisbetica domata» «LA RABBIA E IL RANCORE NON SERVONO A NULLA» CARLO DIGNOLA tasera (alle 20,45) si apre a Lovere con una spumeggiante e popolarissima Nancy Brilli la stagione 2015-2016 del Teatro Crystal (replica domani alle 16), molto seguita dal pubblico. L’attrice romana porta in scena «La bisbetica domata» di William Shakespeare, in una versione rivista e corretta dalla regista Cristina Pezzoli: la già un po’ ingarbugliata e «sperimentale» trama originale viene qui pirandellianamente sdoppiata portando in scena anche la compagnia «un po’ scalcinata» che deve recitare Shakespeare, e tutti i suoi patemi. Ne esce una commedia nella commedia, colorata da toni popolari e contemporanei. Al centro della scena c’è lei, Nancy/Caterina, una ragazza padovana che, a differenza della mansueta sorella Bianca, fatica a trovare pretendenti perché è tristemente noto il suo caratterino. S Scusi, signora Brilli, lei non ha l’aria né della bisbetica né tanto meno di una donna facile da domare. Come si è calata in questi panni? «Recitando, per l’appunto. Mi piace fare personaggi quanto più possibile diversi da me, più sono lontani e più mi diverto. La bisbe- turiero Petruccio, chi muove le fila è lui, il domatore della bisbetica. Con questa riscrittura, invece, le cose sono un po’ cambiate, Caterina diventa la figura centrale, ma c’è soprattutto un fortissimo gioco di squadra: se non ci fosse un gruppo di attori molto bravi questa commedia non starebbe in piedi». Lei come attrice ha fatto un po’ di tutto, ma al teatro non rinuncia. «È una cosa di cui non posso fare a meno, il rapporto diretto con il pubblico per me è fondamentale. Se il pubblico è partecipe, attento, concentrato noi attori in scena siamo più bravi, e la commedia ne trae vantaggio. Il pubblico è un personaggio dello spettacolo». In questi anni però è diventata molto popolare grazie alle fiction: non è di quelle attrici che snobbano la tv. «Ho registrato una serie per Canale 5 che uscirà tra poco, “Matrimoni e altre follie”, in cui il mio ex marito Massimo Ghini ha il ruolo proprio di mio marito… Mi piace molto l’idea che le persone tornando a casa dopo una giornata stressante possano riposarsi e divertirsi, riconoscersi e ridere anche un po’ di sé. Vedono qualcosa che fa bene al cuore e stanno meglio: la terapia del buonumore fa bene. Fare la commediante per me è una specie di missione». Nelle foto lei sorride sempre. Non ha avuto una vita facile, però: ha perso la madre che aveva 10 anni, a 35 ha vinto un tumore... Nancy Brilli nei panni de «La bisbetica domata» FEDERICO RIVA tica di Shakespeare è già doppia: nel primo tempo irascibile, manesca, capricciosa, nel finale diventa un agnellino nelle mani di Petruccio. In più porto in scena l’attrice, una abituata a sentirsi dire solo di sì, una donna molto sarcastica e tagliente: il gioco è renderle tutte e tre piacevoli e accattivanti». Un carattere forte però non le manca: suo fratello da piccola la chiamava «la furibonda»... «Non sopporto le prevaricazioni. Non sopporto gli arroganti. Ero una di quelle bambine che – come si dice – “non ci vede e non ci sente”, stavo lì buona buona, leggevo, scrivevo, disegnavo... Ma se vedevo un’ingiustizia partivo per la tangente e non guardavo in faccia a nessuno. Parlo al passato ma sono ancora così». Al centro di questo lavoro teatrale ci sono i rapporti uomo-donna? «Sì, anche, ma soprattutto quelli fra i due personaggi principali. In realtà Shakespeare descrive le cose molto dalla parte dell’avven- «Io sono abituata a rinascere. Sono stata obbligata a farlo, ci sono dei momenti in cui o soccombi oppure vai avanti. È molto facile compiacersi delle proprie disgrazie. A me non piacciono i “vittimoni”, non mi piacciono le persone che covano rabbia e rancore. Non serve a niente. Si sta meglio tendendo alla felicità. Io tendo a essere gioiosa. Ho vietato Il successo del Crystal? Rafforza i legami della comunità Seicentosessantadue poltrone, tutte sempre occupate. È la splendida cornice di pubblico che accoglierà gli attori e le compagnie che saliranno a Lovere per la 14ª stagione del teatro Crystal grazie agli abbonamenti, cresciuti del 20 per cento in due anni, e alla prevendita dei biglietti che ha già fatto quasi il tutto esaurito per gli spettacoli in programma da stasera fino al prossimo 24 aprile. Nancy Brilli, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, I Piccoli Musici di Casazza, Francesco nQx4Xy1pd+Fjns62M5BQKJJFpcWTSZoOHlQ7Qm+k30k= Pannofino e Emanuela Rossi, Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti, Silvio Orlando e Marina Massironi, saranno i protagonisti dei sei spettacoli in cartellone, ma i loro nomi, seppur di innegabile richiamo, non bastano a spiegare il successo di un teatro che ha riaperto il sipario nel 2002 dopo il lungo restauro voluto dalla parrocchia, che ne è proprietaria. Per cogliere il suo genius loci, occorre fare un giro in biglietteria e gironzolare attorno al teatro: ti accorgi che c’è un continuo via vai di persone dedite alle attività di programmazione, promozione e gestione degli spettacoli. Da Gigi Barcella e Giacomo Redondi in giù, rispettivamente direttore artistico e direttore tecnico del teatro, ci sono decine e decine di volontari che danno l’anima alle poltrone di velluto rosso: nel foyer, al bar, in biglietteria, per attrezzare il palco o per accogliere gli spettatori, il teatro Crystal vive grazie a loro. E così su 1324 posti (472 in platea e 190 in galleria per il sabato sera e poi per la domenica pomeriggio), 1040 sono già stati prenotati dagli abbonati e di biglietti ne rimangono ormai ben pochi. «Quest’anno – sottolineano in biglietteria – abbiamo registrato quattro nuovi abbonati direttamente dalla città di Bergamo. Lo zoccolo duro proviene invece da Lovere e dall’alto Sebino, ma non mancano abbonati perfino da Edolo». «La qualità degli spettacoli – aggiunge Giannino Campomenosi, abbonato storico e “critico” per conto del bollet- Dopo l’anteprima con il balletto «Cosmogony», tre opere in programma tra il 27 novembre e il 4 marzo CAROBBIO DEGLI ANGELI STATALE BERGAMO-SARNICO info: 340.8297571 QUESTA SERA Sala 1 Liscio con orchestra KATTY PIVA Sala 2 Latino americano Sala 3 Musica Dance 360° Si ispira a Turandot la settima Stagione Lirica e di Balletto di Seriate: «O divina bellezza! O sogno! O meraviglia» è il titolo scelto per un cartellone che comprende anche l’ultimo, incompiuto capolavoro del compositore toscano. Seriate è una delle poche città non capo- luogo che può vantare una stagione lirica con produzioni complete, in programma al teatro Gianandrea Gavazzeni. Dopo l’anteprima con il balletto «Cosmogony» dell’Ariston Pro Ballet di Sanremo in omaggio a Expo, il cartellone 2015 - 16 disegnato da Antonio Brena comprende altre tre opere, tra il 27 novembre e il 4 marzo (sempre di venerdì). Apre «Il paese dei campanelli», operetta di Luigi Lombardo e Virgilio Ranzato interpretata dalla compagnia «Parnaso» di Ferrara con la Ha lavorato con un altro attore romano famoso, Gigi Proietti... «Un maestro. Soltanto a guardarlo, impari. Un uomo divertentissimo: pigro però, come solo un romano può essere pigro. E le parla una romana...». Ma se a settembre, assieme ad altri personaggi famosi, è scesa in strada per dare una ripulita alla sua città... «Che faticaccia! È nato un movimento spontaneo, fatto da gente che si è stufata di vivere nella sporcizia e nel degrado: chi spazza il pezzetto di strada davanti casa sua, chi leva le bottiglie di birra del sabato sera, chi le affissioni abusive… Piano piano ci siamo messi insieme e puliamo Roma, ramazza in spalla e via andare. Al terzo intervento sul quartiere si è visto che le persone iniziano a stare più attente prima di gettare una carta a terra». Ha un figlio di 15 anni, Francesco. «Ne compie 16 a febbraio. Poi c’è il figlio di Roy (De Vita, il suo attuale compagno, ndr), Andrea, che ne ha appena compiuti 16, e Matteo, fratello di Francesco, ma figlio del mio secondo marito Luca Manfredi e non mio…». Una famiglia un po’ articolata. «Ormai le famiglie sono così. Il patrimonio affettivo da dove viene viene, ma è una cosa che rimane». La famiglia è importante per lei. «È la cosa più importante. La famiglia e il lavoro sono state le due cose fondamentali per me». ©RIPRODUZIONE RISERVATA tino parrocchiale – è cresciuta costantemente. E poi tra gli abbonati si crea un legame quasi familiare». Quando in primavera Giuliana Lojodice si è congedata dalle scene proprio al Crystal di Lovere, è stata una di loro a salire sul palco e a porgerle un mazzo di fiori a nome di tutti coloro che la stavano applaudendo. «Per noi – conclude don Claudio Laffranchini, il curato di Lovere che segue il teatro – il Crystal è un luogo in cui rafforzare i legami di comunità: insieme lavoriamo per la crescita culturale e sociale delle persone». Giuseppe Arrighetti L’interno del «Crystal» Lirica e balletti s’ispirano alla Turandot Seriate, si apre la stagione al Gavazzeni Il cartellone alle mie amiche la lamentazione. Dopo i quarant’anni è facile ritrovarsi a usare un tono negativo, ma specialmente in questi tempi terribili è importante prendere seriamente le cose che vanno prese seriamente, però regalando agli altri anche un po’ di positività». regia, scene e costumi di Cristina Chiaffoni. Seguirà il 5 febbraio il Puccini raro di «Suor Angelica» in un atto, con arie e cori del melodramma italiano. Infine «Turandot» sarà in scena il 4 marzo. Tutte le opere saranno rappresentate al Teatro Gavazzeni (alle 21, ingresso 12 euro) con il coro e orchestra Giorgio Strehler diretti dal maestro Brena, per la regia, scene e costumi di Raffaele Tintori. Il cast dei cantanti prevede la partecipazione di voci note al pubblico - il bari- ©RIPRODUZIONE RISERVATA tono fiorentino Giorgio Morini, il soprano milanese Lorena Campari e il soprano trentino Anna Righettini, assai apprezzata dai bergamaschi nella recente Traviata estiva in Piazza Vecchia - accanto a voci selezionate attraverso audizioni in programma nei prossimi giorni al circolo lirico di Pavia.I biglietti per gli spettacoli si possono prenotare anche telefonicamente al numero 340.34. 797.24 dalle 20. Informazioni al Servizio cultura e relazioni esterni 035. 304.354/308. Prevendita sabato 21 novembre dalle 9.30 alle 12. Oppure la sera presso il cineteatro Gavazzeni di via Marconi 40 dalle 20.30 alle 23. B. Z. ©RIPRODUZIONE RISERVATA