Comments
Transcript
Il Marcellin...o N°2 - Istituto Marcelline Arona
il Marcellin…o newsletter dalle scuole della casa di Arona novembre 2012 BUTTATI! Non so se hai mai provato ad attribuire un valore da 1 a 10 alla tua fede. Io mi sono azzardata a darle 10. Poi mi sono imbattuta in questa storia: In una casa è divampato un incendio…un gran fumo dappertutto…Il papà e la mamma riescono a scendere di corsa le scale e a salvarsi. Il bambino che stava dormendo si spaventa, va alla finestra, esce sul balcone e grida: ”Papaaaà! Mammaaa!!” Il papà gli risponde: ”Buttati che ti prendo!” E il bimbo ”Ma non vedo niente…Papà ,non ti vedo!! E il papà:”Non importa. BUTTATI, TI VEDO IO!” Questa è la fede a 10 gradi. Non ti vedo, Signore! Buttati, ti vedo IO! Ci provo, ogni giorno, annaspo nel buio, ma mi affido a Lui che mi prende tra le braccia. Sr. Laura 15 novembre Primaria LA FANTASIE AU POUVOIR cera, dipingere paesaggi con gli acquerelli e realizzare oggetti con il collage. Ancor più entusiasmante è stato inventare storie buffissime, tutte all’insegna della fantasia. Fantasia che abbiamo respirato anche sul treno “Ciuf-Ciuf” e nel fantastico Parco Giochi. La sorpresa più grande, però, doveva ancora arrivare! Alcuni alunni di prima Primaria in piena azione Nicoletta Infatti, rientrati al Parco della Fantasia, abbiamo conosciuto un personaggio straordinario che ci ha trasformati in scenografi, attori, ballerini. Impossibile? No, perché con Andrea Longhi tutto è possibile, anche realizzare uno spettacolo teatrale interattivo in un solo pomeriggio! Beh, abbiamo trascorso una giornata veramente stupenda!! 11 novembre 2012 CASTAGNATA La seconda Primaria al Parco della Fantasia Giovedì 15 novembre, noi alunni di 1° e 2° ci siamo recati ad Omegna al Parco della Fantasia Gianni Rodari. Ad attenderci, all’arrivo, due simpatiche animatrici che, dopo averci diviso in gruppi, ci hanno raccontato in modo coinvolgente la vita di Gianni Rodari e poi quasi magicamente ci hanno trasformato in provetti illustratori di storie fantastiche. Divertentissimo è stato creare personaggi con i pastelli a Piove, ma neanche la fitta pioggia ci impedisce di cuocere le castagne in una enorme pentola nera, sopra un rosso e scoppiettante fuoco. Il suo colore e il suo rumore fanno avvicinare, incuriositi, grandi e piccini che mangiano con gioia le nostre leccornie: insieme alle castagne, le marmellate di tutti i tipi e colori, rosse, arancioni, marroni e le torte decorate con la frutta, crostate cucinate con affetto dalle mani instancabili delle nostre suore. Ed ancora la polenta, di tutto e di più. Tutti insieme con grandi sorrisi, tutti insieme con grande generosità, tutti insieme per poter dare la speranza ai bambini in Africa, dove la speranza non deve essere un lusso. Continuiamo a farlo, non fermiamoci qui. Sono belle le domeniche ad Arona; la gente cammina, non corre, guarda, osserva, legge. Legge i cartelloni che ci sono fuori dalla nostra scuola e si ferma. Castagnata pro missioni nel cortile interno. NIDO e sezione PRIMAVERA Vissi d’arte, vissi d’amore… Largo che ora tocca a noi! Tra giochi con le stoffe, esperimenti con l’acqua, cestino dei tesori, travestimenti, manipolazione e pittura libera proprio… non si sta fermi un momento! Mica male, il risultato, però! Che ne dite? Secondaria INTERVISTA AL NOSTRO DON Vento di novità quest’anno all’Istituto Marcelline, cui ha contribuito anche l’arrivo di un nuovo sacerdote, Don Gianluca De Marco il quale ha sostituito il mitico Don Gianluca Villa, ora parroco in quel di Stresa. Gli alunni della terza secondaria lo intervistano. Caro Don, iniziamo dalle presentazioni? Ciao, sono don Gian Luca, ho 26 anni, sono nato a Galliate e sono prete da cinque mesi quasi. Vivo ad Arona da un mese e sei giorni. Lavoro alla CaGiò e qui a scuola. Il Don in classe con i suoi ragazzi di terza media Quando ha deciso di entrare nel seminario e come è successo? Allora, io sono entrato in seminario a 18 anni (in quinta superiore). Fin da piccolo sono andato all’oratorio e in chiesa e sentivo “qualcosa”… Certo, avevo tutti i miei sogni tipo… [si ferma a pensare] Prima volevo fare il carabiniere, poi il medico e poi dopo ancora il pilota d’aerei. Proprio per questo ho scelto la scuola superiore “Costruzioni aereonautiche” a Novara. Comunque non ho mai smesso di andare in oratorio e ai campi scuola. Poi ho iniziato a fare anche l’animatore in oratorio. Sì, ma com’è avvenuta la chiamata? Dunque… io ero contento della mia vita, di tutto ciò che facevo; avevo anche una ragazza a scuola. Però quello che mi faceva sentire veramente potente era lo stare in mezzo ai ragazzi. Mi chiedevo quale fosse il mio scopo nella vita. Ricordo che confidai le mie domande esistenziali al prete del mio oratorio il quale mi aiutò molto … Capii presto che il Signore stava chiedendo altro alla mia vita: sentivo che mi aveva destinato al sacerdozio per dedicare la mia vita ai ragazzi. Mi ci è voluto del tempo, però. Ci sono state un po’ di difficoltà, ed anche dei ‘no’ da parte mia. Ma questa chiamata era molto più forte di me e non solo ’una cotta’ [sorride alle risate generali]. Era una cosa seria anche se mi faceva molta paura. Alla fine mi sono fidato, mi sono proprio “buttato”. le intervistatrici Beatrice, Anna e Stefania Passiamo ad argomenti più frivoli… Due settimane fa ha incontrato J-AX, come si è sentito? Mah… l’ho fatto prima di tutto per voi; pensavo fosse una cosa che vi avrebbe reso felici e allora ho detto “Vado fuori e lo chiamo”. A dire il vero, più che a J-AX, ero interessato a Max Pezzali : le sue sono state le prime canzoni che ho ascoltato. Ero in seconda elementare e gli 883 erano diventati molto famosi con “Hanno ucciso l’uomo ragno” . Quindi il momento più emozionante per me è stato incontrare Pezzali …sono uscito, l’ho chiamato ed è stato anche molto gentile e disponibile. Le piace insegnare in questa scuola? Sì, molto, perché mi aiuta a vedere i ragazzi in un modo diverso da quello dell’ oratorio…E poi anche il ruolo qui a scuola te lo devi un po’ creare. GRAZIE DON! (applausi) CCR e Amici della Rocca per GIORNATA AMBIENTALE Il 22 novembre, nella suggestiva cornice della Rocca di Arona, si è svolta la "Giornata ambientale", su iniziativa degli "Amici della Rocca" e del Consiglio Comunale Ragazzi di Arona. Alla giornata hanno partecipato tutte le classi quinte della Primaria e le classi prime della Secondaria di I grado di Arona con le loro insegnanti. Per le Marcelline, Stefania Visconti e Monica Silvola. I ragazzi si sono cimentati in giochi a carattere storico - artistico presentati da Francesca d’Amato. Il gioco degli anelli, dedicato al simbolo dei Borromeo in cui i partecipanti dovevano, mettendosi in cerchio, riprodurre gli intrecci del simbolo e passarsi una palla ; il gioco della peste il cui obiettivo era trasmettere un messaggio , con il solo uso della memoria; il gioco delle mura: i concorrenti bendati avevano il compito di ricostruire le mura della Rocca. I rappresentanti del CCR alla Rocca Premio in palio? Tre scudi con il Biscione visconteo. Infine la foto di gruppo finale: ogni classe ha rappresentato una scena della storia della rocca borromea. Il quadro della V si intitolava "La battaglia", quello della Secondaria “Napoleone dà ordine agli Aronesi di abbattere la Rocca.” Questa prima esperienza di gioco storico si è trasformata in un’occasione per far rivivere in prima persona un luogo tanto caro alla città, scenografia speciale per un divertimento intelligente e colto grazie alla collaborazione tra insegnanti e Amici della Rocca. Scuola dell’Infanzia VENTO IN POPPA, SI SALPA ! Gli Scoiattoli, i Leprotti e i Cerbiatti della scuola dell’Infanzia sono partiti! Nessuno riesce a fermarli: instancabili non si arrendono mai, i nostri marinai, sempre pieni di voglia di fare. Nemmeno i leoni feroci che abbiamo incontrano nell’isola della natura sono riusciti a frenarli, né i mille colori dei pappagalli. Ormai hanno quasi finito di esplorare la prima delle isole sulla rotta tracciata dal capitano Barbabianca. E l’avventura continua… 10 novembre PRESENTAZIONE DOPPIA MOSTRA Lacor Hospital commozione! I testi dovrebbero diventare un file di word: MERITANO DAVVERO!!! Per darvi un'idea dei disegni ho fatto qualche foto, per quello che riescono a rendere...Bello, davvero bello vivere questa atmosfera di profondo coinvolgimento, di grande apertura, collaborazione, cooperazione, sensibilità e ricchezza. Questo è il mio vissuto, che mi piacerebbe confrontare con quello degli altri partecipanti. I relatori (da sin): dott. Luca Gondoni ,dott. Erica Bresadola, dott. Erica Gondoni, sr.Anna M.Alfieri La favola di Awili, alla base del percorso didattico annuale dell’Istituto Marcelline di Arona, racconta in forma di metafora la vera storia di Piero e Lucille Corti, medici con un progetto comune: cure a portata di tutti, laddove medici e strutture sanitarie sono assenti del tutto o quasi. È il lontano 1961, e nella savana del nord Uganda c’è un piccolo presidio sanitario dei missionari comboniani. Vi lavorano 5 suore infermiere. Piero e Lucille trasformeranno questo piccolo centro nel maggiore ospedale non profit dell’Uganda. Una realtà che si chiama Lacor Hospital e che oggi cura migliaia di persone, offrendo lavoro, formazione, indotto economico. E speranza: che il circolo virtuoso nato da un sogno non abbia mai a interrompersi. A lato del lavoro sul testo “Il sogno di Awili”, che diventerà un musical a fine anno, l’Istituto ha previsto anche, in collaborazione con la Fondazione Corti di Milano, un approfondimento della realtà ugandese e del Lacor Hospital. Il lavoro è stato finalizzato all’allestimento di una mostra che ha illustrato il contesto nordugandese, con la sua eredità di povertà e guerre fratricide ma anche di speranza. Le foto di Mauro Fermariello, reporter, sono state affiancate agli elaborati degli allievi. Erica Alcuni elaborati degli allievi Una visitatrice racconta Carissime Chiara e Laura, i vostri stupendi volontari, Erica e Luca Gondoni sono stati ovviamente stupendi. Entrambi davvero, come sempre, profondi e vibranti: Luca col suo pensiero limpido, pulito, positivo; Erica con la sua dolcezza, sensibilità e commozione. Entrambi mi hanno toccato nel profondo. Ma altrettanto voglio, posso e devo dire di Suor Laura, delle insegnanti e dei ragazzi: tutti hanno parlato con "cuore e testa", tutti erano presenti con "cuore e testa", tutte belle presenze davvero. Infine altro intervento magnifico quello di Suor Anna Monia, che ha vivamente apprezzato il progetto e lo proporrà agli altri Istituti Marcelline italiani. Clima di vibrante e profonda partecipazione di tutti, davvero di tutti! Mi ha toccato l'orgoglio dei bambini e dei ragazzi che mostravano i loro lavori a genitori e parenti. Lavori tematici (acqua, sorrisi, casa, madri, sogni, strade, punti di domande, dati ugandesi, ecc.,ecc.,) che nel pomeriggio ho avuto tempo di gustare e di apprezzare a fondo con tanta ammirazione e tanta MemoDicembre Lunedì 3 h. 20.30 Secondaria Presentazione Soggiorno Studio in Spagna Lunedì 10 h. 20.30 Serata con don Galli Domenica 16 h. 15 Festa Natale scuola dell’Infanzia Giovedì 20 h.20.30 S. Messa della Luce in S. Graziano Primaria e Secondaria Sabato 22 h.10.30 Festa Auguri Nido e Primavera Sabato 22 e Domenica Mercatino di Natale “Fiori e lini” 3 dicembre VISITA ALLA Primaria MOSTRA La terza classe della Primaria visiterà lunedì 3 dicembre l’affascinante mostra a carattere didattico “Fuoco:vita alla materia” inaugurata tre settimane orsono al Civico Museo Archeologico in piazza S. Graziano. La mostra illustra le prime esperienze di conservazione e accensione del fuoco, la sua valenza come stimolo alla socialità, i miti sulla sua scoperta. Il percorso prosegue inoltre tra i reperti (autentici) di metalli, vetri e ceramiche prodotti attraverso l’utilizzo del fuoco stesso. riescono a produrre. Invitante come solo le cose di tutti riescono ad essere. Certo di tutti, perché proprio così funzionerà: una data, una firma e una manciata di minuti da dedicare, anche a casa, all’intelligenza, alla cultura, all’educazione, a quel mestiere così difficile (che nessuno insegna mai) che è il crescere i figli. Da sempre ci siamo detti che questo è un cammino da fare insieme, la famiglia e la scuola. Eccoci, allora, a condividere ciò che di bello abbiamo trovato, spulciato, letto o riscoperto. Per tutti noi. 1 dicembre Presentazione libro LEGGENDE NOSTRE Il fantasy della tradizione Presentazione del libro "Leggende nostre. Tradizione, realtà e fantasia. Varesotto, Canton Ticino e Lago Maggiore" di Chiara Zangarini e Franco Mora. Rubrica UNA STELLA PER RIFLETTERE “Un paio di scarpe” di Bruno Ferrero da “E’ di notte che si vedono le stelle” BIBLIOTECA INTELLIGENTE Com’è che succede, a volte, che il ritrovarsi tra amici faccia scaturire e porti alla luce attraverso un coraggio spesso inconsapevole, l’Idea, quella giusta, quella che neanche sapevi di avere? Beh, non so com’è … però capita! Così tra due chiacchiere sul divano ci viene in mente di allestire una biblioteca, piccola ma sincera, tutta e solo per genitori! Dove? Nell’atrio della scuola, proprio lì, in quella nicchia seminascosta che sembra fatta apposta per dei ripiani. Fateci attenzione e tra poco apparirà. Lucida di nuovo e di quei colori che solo le copertine dei libri riescono ad avere. Profumata di quella fragranza che solo le pagine Un bimbo di 10 anni scalzo e tremante per il freddo stava incantato di fronte a una vetrina di scarpe. Una signora gli si avvicinò. “Che cosa stai guardando con tanto interesse?”, gli chiese. “Sto chiedendo a Dio un paio di scarpe”, fu la risposta del bambino. La signora lo prese per mano, entrò nel negozio e ordinò al commesso una mezza dozzina di calzini per il bambino. Poi gli chiese anche una bacinella di acqua e un asciugamano. La signora entrò nel retro del negozio con il bambino, gli lavò i piedi e glieli asciugò. Il commesso arrivò con i calzini. La signora ne fece calzare un paio al bambino e quindi gli comprò un paio di scarpe. Diede al bimbo gli altri calzini. Gli accarezzò la testa e gli disse: “Piccolo mio, adesso va meglio, vero?”. Il bimbo le afferrò la mano e guardandola con gli occhi colmi di lacrime le domandò: “Tu sei la moglie di Dio?”. Il bambino chiese alla mamma: “Secondo te , Dio esiste?”. “Si”. “Com’è?”. La donna attirò il figlio a sé. Lo abbracciò forte e disse: “Dio è così”. “Ho capito”. Un affascinante cammino tra 49 racconti in cui si intrecceranno fate, fantasmi e streghe nei boschi delle nostre colline e tra i laghi che ci circondano, fino in Svizzera. Il viaggio terminerà con i Re Magi a…Busto Arsizio! Nelle leggende più famose come “Il cavaliere del lago” o “La balena di Brinzio” e nei racconti della principessa innamorata di Monate e delle fate di Angera, le creature fantastiche nate dalla fantasia dei nostri avi, rivivranno nello stile semplice ed attuale dell’autrice Chiara Zangarini e nelle illustrazioni originali di Franco Mora in mostra per tutto il pomeriggio di sabato 1° dicembre in Istituto. Alle 17 conversazione con gli autori. I racconti, che affondano le loro radici nella tradizione del nostro territorio, suggeriscono un nuovo punto di vista dal quale contemplare la bellezza dei luoghi in cui viviamo.