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Turisti all`infopoint di Sedrina «Numeri ridicoli, soldi buttati»

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Turisti all`infopoint di Sedrina «Numeri ridicoli, soldi buttati»
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L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 16 GENNAIO 2013
Valli Brembana e Imagna
a
Turisti all’infopoint di Sedrina
«Numeri ridicoli, soldi buttati»
L’anno scorso un migliaio di ingressi, un quarto di quando era a San Pellegrino
Il sindaco Milesi: posizione infelice. La Comunità montana: «clientela» diversa
Suor Elisa festeggiata dal sindaco
Gli auguri
del Comune
per i 103 anni
di suor Elisa
A
Sedrina
ora, ammettere lo sbaglio». Dal
2011, quando lo Iat è stato spoGIOVANNI GHISALBERTI
stato a Sedrina, l’ufficio turistico
Da 4.000 a 1.000: a tanto sono di San Pellegrino è stato gestito
scesi gli ingressi annuali all’uffi- volontariamente dagli operatocio turistico della Valle Bremba- ri turistici. Con numeri di visite
na da quando, nel luglio 2011, la sostanzialmente invariate risede è stata spostata dal centro spetto agli anni precedenti (tra
di San Pellegrino a Sedrina, nei le 3.600 del 2010 e le 5.300 del
pressi della nuova rotonda.
2007): nel 2012 sono state 4.144,
con un discreto numero di stra«Ammettano di aver sbagliato» nieri (300, per esempio, franceE ora l’amministrazione comu- si, inglesi e tedeschi).
nale della cittadina termale – già
L’ufficio di Sedrina (aperto soa suo tempo contraria allo spo- prattutto in estate), ha avuto 415
stamento – torna di nuovo all’at- visite da luglio a dicembre 2011
tacco della Comunità
(contro le 2.843 di San
montana che fece la
Pellegrino) e circa
scelta di spostare la
nel 2012 (dati
Sede vallare 1.100
sede del nuovo ufficio
non ancora ufficiali).
costata 65 Numeri bassi, se conIat brembano (Informazione e accoglienanche che
mila euro. sideriamo
za turistica) all’inizio
quasi tutti gli altri uf«Ma visite fici turistici Iat della
della valle, ristrutturando un edificio e
(sopratin crescita» Bergamasca
spendendo 65 mila
tutto valli e laghi) vaneuro.
no generalmente ol«I numeri sono veramente in- tre le diecimila visite all’anno.
significanti – dice il sindaco Vittorio Milesi – per un ufficio turi- L’assessore: «Scelta condivisa»
stico che vuole essere di riferi- Ma l’assessore al Turismo della
mento per tutta la valle. Facen- Comunità montana brembana
do una media, sono due o tre Giovanni Fattori conferma la
persone al giorno. La posizione bontà della scelta e annuncia anè infelice, la scelta sbagliata: i tu- che che sarà potenziata la segnaristi, quando partono da casa, letica per la nuova sede. Quindi
sanno già qual è la loro meta. niente marcia indietro. L’ufficio
Non si fermano certo all’ufficio resta a Sedrina.
«I dati ci dicono che le presenturistico a inizio valle per sapere
dove andare. Questa, purtroppo, ze sono in crescita, seppure lenè la conferma che le già pochis- tamente – dice – e, quindi, la fisime risorse a disposizione si nalità del nuovo Iat è confermaspendono male. Inutile arram- ta. La scelta di posizionare l’uffipicarsi sui vetri cercando giusti- cio all’ingresso della valle era staficazioni. Sarebbe più onesto, ta condivisa con la Provincia, co-
A
Zogno
Visita speciale nei giorni scorsi al
monastero delle suore di Romacolo
di Zogno. Il sindaco Giuliano Ghisalberti e l’assessore Mario Zanchi
hanno portato gli auguri dell’amministrazione comunale a suor Elisa
Leoni, originaria di Brignano Gera
d’Adda, che lo scorso 12 gennaio ha
raggiunto i 103 anni di età.
L’ufficio turistico vallare di Sedrina, aperto nel luglio 2011 dalla Comunità montana: è costato 65 mila euro
Comunità montana
A
Interpellanza della minoranza
A
I numeri del nuovo ufficio turistico
vallare aperto a Sedrina dal luglio
2011 arriveranno probabilmente in
discussione all’assemblea della Comunità montana Valle Brembana. Il
consigliere di minoranza Carmelo
Goglio, capogruppo della lista «Insieme per la Valle Brembana» e vicesindaco di Olmo al Brembo, è
pronto a presentare un’interpellanza. «La scelta di aprire l’ufficio turi-
stico vallare a Sedrina è stata poco
lungimirante – dice Goglio –. Soprattutto ora che viviamo in un periodo
di crisi economica sarebbe stato meglio evitare doppioni. L’ufficio di San
Pellegrino funzionava già benissimo. Quanto meno si ritorni alla sede
nella cittadina termale e si evitino
ulteriori sprechi. Il rischio è che chiuda San Pellegrino (ora gestito da volontari, ndr), l’unico che funziona».
me hanno fatto, peraltro in Valle Seriana, aprendo la sede a
Ponte Nossa».
«Per quanto riguarda i numeri – prosegue Fattori – bisogna
dire che il target è diverso: qui intercettiamo persone che arrivano per la prima volta in valle
mentre a San Pellegrino entra
chi sa già dove andare, chiedendo un altro tipo di informazione.
Se avessimo voluto puntare sulle presenze avremmo posizionato l’ufficio a Serina in estate e a
Foppolo in inverno. Ma non era
questo l’obiettivo». ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
a
Zogno, due centri sportivi
Ma atleti «stipati» in uno
A
Zogno
Due centri sportivi in paese ma
atleti (circa 200), stipati per allenamenti e partite tutti in uno solo.
Succede a Zogno dove ci sono centro sportivo Polli (privato) e quello comunale di Camanghé, ma le società «Polisportiva Zogno 98» (150
atleti) e «Rugby Zogno» (50 atleti),
in pratica utilizzano solo il Polli.
Un anno fa la società di rugby
brembana, nata nel 2008 e attiva con minirugby e under 14,
aveva lanciato l’allarme: se il Comune non avesse razionalizzato gli spazi, i rugbisti rischiavano di sparire e, con loro, tutte
quelle attività extrasportive che
li contraddistinguono.
Fino al 2010 il «Rugby Zogno» aveva utilizzato il centro
sportivo comunale di Camanghé. Poi, causa il cambiamento
delle condizioni di utilizzo del
efJfznfTvwHZWz6PdzMl8ao7ktCIL9jT6BVWHbQkYz4=
Una vita dedicata ai malati la
sua, in particolare all’ospedale
Niguarda di Milano. Animata
fin da giovanissima da uno spirito di servizio, dedica la sua prima esperienza lavorando tra i
malati, diventando una brava
infermiera, riconosciuta dallo
stesso Enrico Ronzani, medico
che la vuole al suo fianco nel
1939 come collaboratrice, quando si trattò di dar vita all’ospedale «Ca’ Granda» del Niguarda
a Milano. Suor Elisa Leoni rimase al Ca’ Granda ininterrottamente fino al 1998, da tutti
apprezzata come una figura di
grande esperienza e saggezza.
Raggiunto, dopo quasi 60 anni, il meritato traguardo della
pensione si è ritirata nel convento di Romacolo a Zogno, dove, oltre a dedicarsi alla preghiera, è ancora prodiga di consigli
e affetto. ■
Il centro comunale Camanghè, non più gestito dal «Valbrembana calcio»
campo gestito dal «Valbrembana calcio», aveva abbandonato
la struttura. Il «Rugby Zogno»
era stato quindi «accolto» al
centro sportivo Polli dove già
giocavano e si allenavano i calciatori della «Polisportiva Zogno 98». Ma il centro sportivo
era sottodimensionato per ospitare calciatori e rugbysti insieme.
Il Comune, in estate, quindi,
aveva ampliato il Polli, allargando un campetto calcato comunque da più di 200 atleti fra calciatori e rugbisti. Dal luglio scorso il trasloco a Villa d’Almè del
Valbrembana ha, di fatto, liberato, il centro di Camanghè.
E dal 1° gennaio scorso la
convenzione tra Comune e
«Vallebrembana calcio», per la
gestione del campo di Camanghè, è stata risolta consensualmente. «Non siamo più i gestori dell’impianto», conferma Roberto Mazzoleni, dirigente della Vallebrembana, spiegando il
trasloco a Villa d’Almè. Così Comune e Polisportiva hanno avviato le trattative per una soluzione temporanea: far sì che, almeno fino al prossimo giugno, il
centro di Camanghé venga uti-
lizzato più spesso. Da luglio al
dicembre scorso, infatti, finché
il campo di Camanghé è stato
gestito dal «Vallebrembana calcio» (anche se trasferito a Villa
d’Almè), il centro è stato aperto
solo per le partite interne della
Polisportiva.
Il Comune, per voce del consigliere delegato allo sport, Diego Donadoni, conferma la trattativa: «Appena abbiamo saputo che la società Vallebrembana
non avrebbe più giocato a Zogno abbiamo proposto lo scioglimento della convenzione». Il
consigliere, sui tempi piuttosto
lunghi, precisa: «Stiamo ancora
lavorando su alcune formalità
burocratiche, ma risolveremo a
breve». Nessun commento invece dalla Polisportiva, che non
nasconde i disagi logistici al Polli. Per il «Rugby Zogno», non
potendo pianificare un’attività
pluriannuale viste le condizioni
di precarietà, si inizia forse a intravedere uno spiraglio. Luca
Quaglia, presidente dei rugbisti,
fa un auspicio: «Speriamo di
creino le condizioni per un potenziamento della nostra attività». ■
Piazza Brembana
Le attività
del progetto
prevenzione
Cristiano Poluzzi
E. A.
A
Alta Valle Brembana
Stasera alle 20,30, all’auditorium
del centro anziani di Piazza Brembana, si terrà un incontro sul progetto prevenzione che dal 2010 vede coinvolti i 20 comuni e le 19 parrocchie dell’alta Val Brembana, la
cooperativa «In cammino», il consultorio familiare, l’Ambito territoriale e l’Asl.
Interverranno Elvira Beato e
Andrea Noventa del Dipartimento dipendenze dell’Asl di
Bergamo, Greta Regazzoni del
Comune di Piazza Brembana, il
sindaco di Lenna Stefano Ambrosioni a nome dei comuni
dell’alta Valle e don Alessandro
Beghini e don Giovanni Algeri.
I coordinatori del progetto
spiegheranno cosa fino ad ora è
stato fatto e saranno presentate le attività del 2013. ■
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