A Glen Cove come a Belvedere - Santuario Madonna della Scala
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A Glen Cove come a Belvedere - Santuario Madonna della Scala
26 VALLENETO 11 - 17 AGOSTO 2006 N. 62 il CROTONESE Si è svolta la festa della Madonna della Scala tra gli emigrati in America A Glen Cove come a Belvedere Una festa nella festa quella svolta sulle coste americane dalla comunità di Belvedere Spinello. Una festa doppia per il comitato degli emigrati di Belvedere Spinello a Glen Cove (New York) quella che si è svolta lo scorso 23 luglio: le celebrazioni in onore della Madonna della Scala sono coincisi con il 20 ° anniversario della costituzione del comitato. A questa doppia festa erano presenti anche i rappresentanti delle Istituzioni belvederesi: per la parrocchia si sono recati negli Stati Uniti il parroco don Pino Messina ed il seminarista Salvatore Carvello, per il Comune, il sindaco Antonello Amato, il vicesindaco Ernesto Oliverio e l’assessore Giuseppe Tornicchio, per il comitato Pro Santuario, Giuseppe Gaudio e si è aggiunto alla delegazione anche l’ing. Ugo Barberio. Riuniti nel nome della devozione religiosa per mantenere legami con il proprio paese Un’accoglienza affettuosa E gli ospiti italiani piangono L’accoglienza della delegazione giunta in America è stata calorossissima ed emoziante, sia da parte dei componenti del comitato di Glen Cove che di tutti i belvederesi. La spassionata disponibilità e le grandi manifestazioni d’affetto ricevute hanno avuto davvero dell’incredibile e in più di un’occasione “gli ospiti” hanno a stento contenuto le lacrime. La festa del 23 luglio, è stata preceduta da un triduo di preparazione religiosa e spirituale. Le cerimonie hanno avuto inizio giorno 21 luglio, nella chiesa di San Rocco, alla presenza di don Pino e del parroco di Glen Cove padre Aaron. Con la preghiera del san Rosario, i canti della tradizione belvederese, le preghiere da tutti conosciute, l’omelia giornaliera appropriata: sembrava di essere a Belvedere. Nella chiesa di San Rocco, conosciuta come la parrocchia italiana universale, qui ogni domenica viene celebrata la messa in italiano ed qui ha trovato dimora anche una perfetta copia della statua della Madonna della Scala, realizzata nel 1999 con il contributo di tutti i belvederesi di New York. Il 23 luglio, invece, alla solenne celebrazione, officiata da don Pino Messina e Padre Aaron, hanno partecipato le delegazioni giunte da Belvedere Spinello ed una moltitudine di fedeli: il rito è stato trasmesso anche da Radio Maria per tutto lo Stato di New York. Don Pino Messina, visibilmente commosso, ha così esordito: “Questa manifestazione vi riavvicina a Dio e rinsalda i vincoli che vi uniscono. Questa mia venuta, ha proseguito, don Pino, è la seconda in mezzo a voi e devo dirvi che mi commuove molto vedervi riuniti, ogni anno più numerosi, in nome della nostra stessa fede. Mantenere viva la devozione verso la nostra Madonna della Il comitato dei belvederesi di Glen Cove insieme con la delegazione giunta dal comune italiano; in basso il sindaco Antonello Amato con il presidente del comitato americano Giuseppe Tornicchio Scala ha un alto significato morale”. Alla festa religiosa sono seguiti i festeggiamenti civili che si svolgono presso il ristorante “Leonards” di Great Neck nel Long Island, a cui hanno partecipato circa 500 persone. Un cerimoniale ben organizzato e commovente ha preceduto il pranzo. Gli inni americano ed italiano hanno accompagnato l’ingresso in sala delle bandiere. Il privilegio di portare la bandiera tricolore è toccato a Luciano Meta, mentre Douglas Atkins ha portato quella a stelle e strisce. In sala è entrato poi il gonfalone del Comune di Belvedere Spinello ed il momento è culminato con l’arrivo, per opera di Anna Greco e Teresa Angotti, della sacra immagine della Madonna della Scala, raffigurata in un quadro realizzato dall’artista di Belvedere Carmine Maffei. Dopo un breve saluto a tutti i presenti, il presidente uscente del comitato festa, Sal Gaudio ha voluto dare un omaggio a coloro che in passato hanno ricoperto la carica di presidente del comitato di Glen Cove, ha poi presentato il nuovo presidente eletto, Giuseppe Tornicchio. Nel suo primo discorso ufficiale, Tornicchio ha ringraziato tutti i presenti per la sentita partecipazione alla festa, ha espresso compiacimento e si è complimentato con i componenti del comitato pro-santuario di Belvedere Spinello, che in questi anni hanno svolto un ruolo vitale per il restauro del Santuario e la nascita di un parco intorno ad esso. Ha ringraziato la delegazione venuta dall’Italia per l’onore che dato partecipando all’importante anniversario. Infine, per ringraziare personalmente tutti i membri del comitato festa di Glen Cove, per il proficuo ed assiduo lavoro, li ha voluti vicino chiamandoli ad uno ad u- no. Il comitato di Glen è così composto: presidente Tornicchio Giuseppe, vicepresidente Francesco Timpano, segretario Pietro Belcastro, presidente onorario Giuseppe Gaudio, Sal Gaudio, Franco Portaro, Antonio Fava, Antonio Portaro, Luigi Portaro, Francesco Tornicchio, Giovanni Marrazzo, Luigi Ienopoli, Natale Ienopoli, Francesco Dattolo, Giuseppe Curcio. Il sindaco di Belvedere Spinello, Antonello Amato, dopo aver ringraziato per la gentile e calorosa accoglien- za, per l’ospitalità ed aver salutato i presenti, nel suo discorso ha parlato di emigrazione, lavoro, amicizia. “Emigrazione - ha detto Amato - che ha allontanato dalle famiglie e dal paese natìo molta gente, il tempo trascorso in terra lontana ha trasformato progetti ed obiettivi e molti sono rimasti ad organizzare una nuova vita. I nostri emigrati a Glen Cove hanno avuto una grande forza mantenendo vive tradizioni forti e legami importanti rafforzati dalla sincerità dei rapporti e dalla vera amicizia”. Il primo cittadino di Belvedere Spinello ha auspicato che i rapporti esistenti tra le comunità presenti in America si possano ulteriormente rafforzare, e che possa durare a lungo, anche nelle nuove generazioni, la fede per la Madonna e l’amore per la nostra terra. Il sindaco ha concluso ringraziando ancora il comitato di Glen Cove, in particolare per la devozione verso il Santuario che unisce gli emigrati, gli amici italiani, le Istituzioni di Glen Cove per l’accoglienza verso la gente belvederese. Quindi Amato ha consegnato a nome dell’Amministrazione comunale di Belvedere Spinello dei doni ai componenti il comitato festa di Glen Cove. E’ stato Giuseppe Tornicchio a portare i saluti a nome del comitato pro santuario di Belvedere Spinello ringraziando gli emigrati d’America per il fattivo ed importante contributo ai lavori del parco del santuario Madona della Scala. Tornicchio ha tracciato un breve bilancio sui lavori effettuati e su quelli in corso ed ha consegnato, a nome del comitato di Belvedere Spinello, una targa di riconoscenza ad ogni componente del comitato di Glen Cove. Alla festa era presente l’ex sindaco di Glen Cove ed attualmente presidente della Contea di Nassau, Thomas Suozzi il quale, nel suo intervento ha voluto dare omaggio al sindaco di Belvedere Spinello, Amato, e ricordare il contributo culturale che questa comunità di Quel gruppo di belvederesi che da 20 anni ha conquistato un posto d’onore negli Usa Il comitato festa Madonna della Scala di Glen Cove nasce 20 anni fa. Promotori dell’iniziativa Giuseppe Gaudio, ora presidente onorario, e Giuseppe Tornicchio; da allora il comitato è cresciuto e soprattutto ha rappresentato per gli oriundi belvederesi a Glen Cove il punto d’incontro per mantenere saldi e vivi i legami con il proprio paese d’origine ma anche per conservare l’identità e la ricca eredità culturale delle proprie tradizioni. Quella comunità di emigrati in terra lontana che poteva essere lasciata al proprio destino a far parte di un mondo grande e competitivo, ha trovato un modo per identificarsi, per essere quella che oggi, con orgoglio ed ammirazione, è conosciuta come la comunità dei Belvederesi a Glen Cove. Il comitato nè è la massima espressione, ed è tenuto in grande considerazione dalle altre comunità di emigrati, dalle Istituzioni locali e dai cittadini americani. Riportiamo solo uno dei tanti aneddoti e fatti vissuti dal Comitato per meglio comprendere la realtà venutasi a creare. Nel marzo del 1998, per dimostrare la gratitudine alla Parrocchia di San Rocco, i componenti della società “Madonna della Scala”, con l’aiuto di alcuni compaesani, tutti originari di Belvedere Spinello, hanno ricostruito il piazzale della chiesa di San Rocco in Glen Cove. Due giorni di lavoro e spese per circa $ 20.000. Un atto questo che ha indotto il sindaco di Glen Cove, Thomas Suozzi (originario della Basilicata) a premiare la comunità di Belvedere Spinello sia con una visita sul cantiere, insieme a tutta la sua amministrazione, sia con la promessa di visitare Belvedere Spinello che fece nel mese di Agosto del 1998. Il comitato di Glen Cove, ricordiamo inoltre, per la fede verso la Madonna della Scala e per l’attaccamento al paese d’origine, ha rivolto la sua attività, alla raccolta dei fondi da destinare alla realizzazione di diverse opere nel Parco del Santuario in Belvedere Spinello; lavori, che hanno consentito la piena valorizzazione e la fruilibiltà del luogo sacro. belvederesi ha portato in eredità alla cittadina del Long Island. Thomas Suozzi, che è impegnato nelle primarie per la carica di Governatore dello Stato di New York, ha poi voluto ricordare la sua visita a Belvedere Spinello nel 1998, e la sua seconda visita al paese nel 2002 come amico dei Belvederesi, affermando che un giorno ritornerà nelle vesti di Governatore dello Stato di New York. Dopo il saluto e la benedizione impartita da don Pino Messina sono seguiti i festeggiamenti fino a sera inoltrata e tutti hanno vissuto momenti di incontro e di cordialità, favoriti dalle ottime pietanze che si sono consumate, dalla buona musica offerta da un noto gruppo musicale, e dai molti balli. In chiusura sono stati estratti i premi della lotteria e due biglietti per l’assegnazione di una crociera ai Caraibi. Una comunità lontana ma legata alla sua terra Nei giorni successivi la delegazione giunta da Belvedere Spinello ha svolto, grazie alla perfetta organizzazione del Comitato di Glen Cove, una serie di visite turistiche a New York, a Glen Cove ed ha fatto visita a tante famiglie belvederesi, ormai trapiantate stabilmente in America. Sono stati incontri all’insegna della cordialità e della genorisità a cui sono seguiti momenti di divertimento trascorso insieme ai lontano compaesani come la cena al ristorante di Gino Strada, colui che ha contribuito a finanziare la via crucis al Santuario, dove tra l’altro il comitato di Glen Cove ha consegnato ai rappresentanti di Belvedere Spinello un ricordo da portare a casa. A casa la delegazione di Belvedere Spinello ha portato non solo i doni, ma la consapevolezza di una comunità lontana dalla sua terra eppure legata alle sue radici. Lo si evince dai commenti di alcuni dei componenti della delegazione: “Ascoltare le storie di ognuno - ha detto Ugo Barberio - è stata un’esperienza unica a tratti commovente, umanamente molto formativa, dove tutti abbiamo imparato qualcosa”. “Vedere e toccare con mano ciò - ha affermato il seminarista Salvatore Carvelli che molti compaesani hanno realizzato con il loro lavoro ha riempito di orgoglio e di ammirazione tutti noi”. “E’ stata un’esperienza bellissima - ha raccontato il vicesindaco Ernesto Oliverio da rifare, i posti sono fantastici e New York è qualcosa di grandioso, l’armonia e la cordialità che abbiamo trovato tra i nostri compaesani rappresentano una ricchezza inestimabile e non hanno prezzo, nè tantomeno ci sono parole adatte ad esprimere una simile riconoscenza per il trattamento che abbiamo ricevuto”. (n.s.)