Protezione contro il fumo passivo. Iniziativa popolare. Argomenti
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Protezione contro il fumo passivo. Iniziativa popolare. Argomenti
11.025 Protezione contro il fumo passivo. Iniziativa popolare ARGOMENTI PRO SÌ alla protezione contro il fumo passivo per tutti Tutti hanno diritto alla tutela della propria salute La protezione della salute è un diritto per chiunque vive e lavora in Svizzera, sia che abiti nel Cantone di Ticino, di Argovia o in quello di Ginevra. Per questa ragione vigono in tutto il Paese gli stessi valori limite per gli inquinanti atmosferici o la radioattività. Solo nell’ambito della protezione contro il fumo passivo la legislazione federale resta lacunosa e a livello cantonale regna la confusione: in alcuni Cantoni la popolazione è protetta in modo efficace, in altri lo è appena. Attualmente esiste una babele di norme cantonali diverse. Serve una regolamentazione unitaria Il grado di protezione della salute non può variare da un cantone all’altro. L’iniziativa popolare «Protezione contro il fumo passivo» intende cambiare questa situazione insoddisfacente tramite l’introduzione in tutta la Svizzera delle stesse norme che sono già in vigore in otto cantoni (BS, BL, FR, GE, NE, SG, VD, VS). Per questi cantoni, quindi, non cambia nulla in seguito all’applicazione dell’iniziativa. L’iniziativa fornisce una soluzione semplice ed equa L’iniziativa fornisce una soluzione semplice e snella: vietare il fumo in tutta la Svizzera negli spazi chiusi adibiti a luogo di lavoro o accessibili al pubblico. Le sale fumatori possono essere mantenute a condizione che nessuno vi lavori. L’iniziativa non bandisce comunque il fumo all’aperto o nei locali privati. Inoltre, la regolamentazione non si applica ai luoghi di lavoro individuali, purché nessuno sia esposto agli effetti nocivi del fumo passivo. L’iniziativa assicura parità di condizioni I vantaggi dell’iniziativa sono evidenti: valgono le stesse regole per tutti. Qualsiasi ristoratore ha la certezza che la concorrenza nei cantoni limitrofi sottostà alle stesse norme. I collaboratori di servizio godono degli stessi diritti degli altri lavoratori e non devono rischiare la salute a causa del fumo passivo. Un divieto di fumo non radicale L’iniziativa popolare corrisponde nei contenuti ad una proposta che aveva sostenuto anche il Consiglio federale nel 2007. Questa normativa è stata accolta favorevolmente dai cittadini in otto cantoni svizzeri. Anche la maggior parte dei Paesi europei ha adottato analoghe legislazioni antifumo. Lo scopo dell’iniziativa non è quello di bandire il fumo, emarginare i fumatori o irritare gli esercenti, bensì fare in modo che nessuno sia esposto al fumo passivo negli spazi chiusi adibiti a luogo di lavoro o accessibili al pubblico e perciò non debba più rischiare la propria salute. Ciò corrisponde ad un principio liberale secondo il quale la propria libertà finisce dove viene messa a repentaglio la salute degli altri. Per un miglioramento della salute e della qualità della vita L’esposizione al fumo passivo sul lavoro è causa di malattie polmonari, tumori e infarti. Lavorare per otto ore in un ambiente fumoso equivale a fumare attivamente dalle 15 alle 38 sigarette. La protezione contro il fumo passivo ha effetti positivi sulla salute, quali una comprovata riduzione dell’incidenza degli infarti e delle malattie alle vie respiratorie. Per questo motivo, un’ampia alleanza composta da 56 organizzazioni mediche, sanitarie, giovanili, di consumatori e di lavoratori vi consiglia di votare SÌ all’iniziativa «Protezione contro il fumo passivo». Ufficio Alleanza «Protezione contro il fumo passivo» c/o Lega polmonare svizzera Südbahnhofstrasse 14c Casella postale, 3000 Berna 14 www.senzafumo-si.ch tel. 031 378 20 49 fax 031 378 20 51 [email protected]