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L`Ecce Homo di Cesari restaurato torna all`Università – Il Mess. pag

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L`Ecce Homo di Cesari restaurato torna all`Università – Il Mess. pag
-MSGR - 06 UMBRIA - 38 - 31/03/15-N:
38
Martedì 31 Marzo 2015
www.ilmessaggero.it
UNA SERATA
NELLA LOCATION
SUL TRASIMENO
DEDICATA
AL FASCINO
E ALLA BELLEZZA
Alla Villa Global Events di Passignano scelta
la numero uno delle finaliste
per la competizione mondiale delle Miss
Fondazione Piazzoli,
il ricordo alla Maggiore
una nuova RockinUmbria
Barbara
la prima
per il Mondo
VOGLIA DI LEGGEREZZA
' Barbara Bizzarri, ventunenne perugina, la prima finalista regionale tra le bellissime
che si potranno aggiudicare
il titolo di Miss Mondo Umbria
sulla passerella che sarà montata il 22 maggio in Piazza della Repubblica a Perugia.
E
IN CENTRO
«Porterò Miss Mondo in centro a Perugia», annunciava a febbraio il noto coiffeur e imprenditore della bellezza Gianni Marcantonini manager di Art Inside,
nella sua veste di socio di LivIt, la
società formata insieme a Federico Betti e Riccardo Vicarelli, che
ha acquisito i diritti del notissimo concorso di bellezza, e infatti, il 22 maggio, sull'acropoli si
svolgerà la finale regionale della
selezione delle belle umbre, una
delle quali potrebbe rappresentare l'Italia alla finale mondiale
che si terrà in settembre a Londra.
«La bellezza,
è la migliore
raccomandazione»
Aristotele
Nella
foto grande:
Barbara
Bizzarri
A destra,
le altre
finaliste
assieme
a Gianni
Marcantonini
VITALITY’S
Ed è quindi la bellissima Barbara che si è aggiudicata la fascia
Vitality's, la più prestigiosa intestata ad uno degli sponsor della
manifestazione, sabato sera nell'
esclusiva location offerta da 'La
Villa Global Events' di Passignano.
Damigelle Agnese Quattrini
altissima diciassettenne dagli occhi azzurro cielo di Orvieto che
conquista la fascia intitolata a
Gil Cagnè, Chiara Bartolucci altra diciassettene di Città di Castello titolata con la fascia La
mia pelle, quarta Hanna Katunina una bionda ucraina dal fascino slavo, trapiantata a Perugia,
GIANNI
MARCANTONINI:
«PORTERÒ
LA FINALE
DIRETTAMENTE
IN CORSO VANNUCCI»
eletta miss Mare del Salento.
A Passignano le ragazze aspiranti ad una fascia che le concedesse il passaporto per la finale
di maggio a Perugia, erano 12,
tutte belle, talmente belle da mettere in imbarazzo la giuria che le
doveva valutare e selezionare.
Insieme alle quattro che hanno già ottenuto il lasciapassare
per la finale regionale hanno sfilato Nadia Khayer ventitrenne di
Viterbo, Noemi Rondelli 19 anni
di Bastia, Elisa Ballerani perugina di 26 anni,
TUTTI GIURATI
Nuova la formula utilizzata
dall'organizzazione per l'elezione, formula che ha inteso coinvolgere tutti i partecipanti alla
elegantissima serata con raffinata cena servita dallo chef Michele.
Su ogni tavolo composto da ot-
Ayane per il prossimo anno. Altro punto cardinale, un evento
oltre Rockin’Umbria sull’asse
Umbertide-Massa Martana-Terni. L’idea è sfruttare il legame
con Manchester, area industriale e operaia come la Conca. «Musica e cultura significano
condividere ed includere - dice Ambroglini
- far nascere cose
impensabili». Si
pensa anche all’Università del
suono, sfruttando la rete Conservatorio-Uj-Due
Mondi-le due università per promuovere eventi formativi e divulgativi. Il sogno è invitare Wyatt a
Perugia per una lectio magistralis sulla storia del rock. Un’assemblea tra formalità e ricordi,
propositi e musica suonata.
Quella di Vittorio Nocenzi che
ha chiuso la serata. «Il suono rievoca immagini e questo Sergio
lo aveva capito bene».
Fabio Nucci
L’INCONTRO
ranno le concorrenti arrivate alla 'città bella' da tutta Italia, da
150 alle 50 che parteciperanno
alla finale del 13 giugno, sfilare in
passerella sarà l'ultima cosa che
la giuria valuterà. Prima l'impegno sarà nuotare, giocare a tennis, cantare, ballare.
LE SFILATE
to 'giurati', infatti, si trovava una
scheda per esprimere il giudizio
collegiale dei commensali che
erano chiamati a valutare oltre
la bellezza l'eleganza e il portamento. Nel concorso di Miss
Mondo infatti le ragazze non devono essere solamente belle, ma
devono saper fare molte cose.
A Gallipoli, infatti, dove, a partire dal 2 giugno, si terranno le
semifinali nazionali che porte-
Le dodici concorrenti a La Villa, grazie alla formula che ha inteso mixare bellezza e moda,
hanno sfilato anche con capi in
cachemire creati dallo stilista
Rocco Ragni, con atelier a Colle
Umberto, che ha vestito i bei corpi con i capi della collezione autunno inverno 2015/16 dai colori
naturali, toni pastello. Testimonial della serata la bella e misteriosa Marta Valigi, ventritrenne
di Deruta che nel 2012 con la fascia di Miss Mondo Umbria alla
finale nazionale di Gallipoli
giunse terza. Ha presentato la serata Silvia Epi, coreografie di Antonio Becchetti.
Luigi Foglietti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un progetto sposato da 914 persone per un investimento di
36.700 euro. Con la prima assemblea generale dei soci, la
Fondazione SergioPerLaMusica ha mosso il suo primo
passo formale, riunendo domenica sera al
Lyrick di Assisi, circa 400 sottoscrittori
e illustrando la sua
“mission”. Un percorso dal respiro regionale che si muove
tra logistica musicale,
eventi, progetti formativi e celebrativi con grandi
nomi come collaboratori e da far
esibire. A guidare l’organismo,
infatti, sarà un comitato artistico composto da Robert Wyatt,
Vinicio Capossela, Vittorio Nocenzi, Cristina Donà, Carlo Pedini, Piero Giacchè, Stefano Tofi,
Maurizio Bigio, Fabrizio Croce,
Marco Cucchia, Emanuele Bettucci, Leonardo Malà, Danilo
Nardoni, Matteo Tiecco, Giovan© RIPRODUZIONE RISERVATA
ni Tarpani e Patrizia Marcagnani che ne sarà la coordinatrice.
«Un comitato aperto» che succede al “costituente” che ha esaurito il suo compito in vista della
costituzione ufficiale, il 20 aprile.
A indicare la direzione alla Fondazione, le parole di Wyatt che,
lette da Virgilio Ambroglini,
hanno aperto la serata del Lyrick. «L’arte e la musica possono
derivare dalla profondità della
nostra anima, ma funzionano solo in quanto idee che possiamo
condividere». C’è anche lo statuto che dà il ruolo alla Fondazione: “Sviluppare il progetto culturale e musicale ereditato dal patrimonio ideale di Sergio (...),
ampliare la formazione intellettuale e civile della comunità umbra attraverso occasioni di crescita collettiva». Per rispettarlo
si è data quattro linee guida, a
partire dai Luoghi della Cultura,
con Perugia e il recupero del
Turreno quale priorità. Per l’ipotetica apertura nel 2019, c’è già il
nome: Tom Waits. Altro luogo
legato a Piazzoli (nel tondo) è
Isola Maggiore dove dal 19 al 21
giugno, a un anno dalla sua morte, sarà organizzata Moon in June. Rassegna voluta da Patrizia
Marcagnani che ha affidato a Ca- L’assemblea della Fondazione
possela per il 2015, a Malika SergioPerLaMusica al Lirick
UN SUPERCOMITATO
DI ARTISTI ALLA GUIDA
PRIORITÀ: IL TURRENO
CASA DELLA MUSICA
E L’UNIVERSITÀ
DEL SUONO
L’Ecce Homo di Cesari restaurato torna all’Università
L’OPERA
Una veste scarlatta rappresenta
quasi sarcasticamente il mantello
del vincitore, mentre tra mani
scarnite c’è una canna, quasi a indicare ironicamente uno scettro.
Non c’è la corona di spine che nelle sacre scritture viene invece evocata quando si parla di Gesù che
Pilato, dopo essere stato flagellato, presenta alla gente. Ecce Homo, «Ecco l’uomo» di cui la folla
reclama la testa. A dipingerlo, Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, intorno al 1620. L’opera è stata presentata a Palazzo Graziani
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che nel 2005 ha
contribuito al restauro.
A dare un autore al dipinto è stato
Francesco Federico Mancini, ordinario di Storia dell’Arte moderna
all’UniPg, che parla di Cesari come di «protagonista della pittura
romana del tardo ‘500-primo ‘600
che non operò mai in Umbria, ma
che da Roma produsse circa 10-15
quadri un tempo presenti nella nostra regione dove oggi non ce ne
sono più».
Il quadro, in origine forse di forma
IL RECUPERO GRAZIE
ALLA FONDAZIONE
CASSA DI RISPARMIO
LA CONSEGNA
DI COLAIACOVO
AL RETTORE MORICONI
Francesco Mancini accanto all’opera Ecce Homo restaurata
rettangolare, ora si presenta in
ovale «forse per adattarlo ad una
cornice o, più probabilmente, per
eliminare le parti perimetrali rese
fragili dall’attacco di insetti», spiega Mancini che ha ricostruito uno
a uno i dettagli che hanno portato
a identificarne l’autore. Come le
mani scarnite della figura dolente
del Cristo, stretta tra uno sgherro
che indossa una corazza metallica
e un Ponzio Pilato con cuffia vermiglia e turbante bianco in testa
(altro tema ricorrente nelle opere
dell’artista) che, con il gesto della
mano sinistra, lo indica. Acquistato nel 1963 dall’allora rettore, Giuseppe Ermini, per arredare Palazzo Murena dove ancora si trova
oggi nell’Ufficio di gabinetto, è stato inventariato con il numero 2719
e classificato come “opera di sco-
-TRX IL:30/03/15
nosciuto del XVI secolo”. Per tutti
questi anni non ha mai avuto un
“padre”. «La scoperta dello storico
dell’arte Mancini - osserva il rettore Franco Moriconi - rafforza la
consapevolezza che il patrimonio
affidato alle nostre cure è cosa tutt’altro che irrilevante». «Presentare quest’opera a Palazzo Graziani
- spiega Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione CarisPg - è
un modo per sottolineare l’impegno messo nel sostenere l’Ateneo.
La presentazione va vista anche in
relazione al progetto partito a Natale di mostrare e commentare in
pubblico un’opera d’arte tematicamente attinente alla festività imminente». Colaiacovo ha anche
fatto riferimento al progetto Turreno: «Sembra che prenda la strada giusta».
23:26-NOTE:
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