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STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO III Reparto Impiego delle Forze/Centro Operativo Esercito - Ufficio Addestramento - “LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ED IL MANTENIMENTO DELLA SPECIALITA’ BERSAGLIERI”. Edizione 2015 INDICE ATTO D’APPROVAZIONE INDICE REGISTRAZIONE DELLE AGGIUNTE E VARIANTI pag. I pag. II pag. III TESTO 1. 2. 3. 4. 5. 6. SCOPO ASPETTI GENERALI MODALITA’ ORGANIZZATIVE MODALITA’ ESECUTIVE IL DECANO RIFERIMENTI pag. 1 pag. 1 pag. 2 pag. 4 pag. 5 pag. 5 ALLEGATI Allegato “A”: Scheda Individuale Allegato “B”: Corsa piana 1000 metri Allegato “C”: Corsa piana 3000 metri Allegato “D”: Marcia zavorrata 10 Km Allegato “E”: Prove di forza Allegato “F”: Salto in Alto Allegato “G”: Salto in Lungo Allegato “H”: Prove di tiro con arma portatile REGISTRAZIONE DELLE AGGIUNTE E VARIANTI 1. Le A.V. saranno inserite con la sostituzione di pagine ed, in caso di varianti di modesta entità, con correzioni a penna. 2. Le A.V. dovranno essere registrate nella seguente tabella e le lettere di trasmissione delle stesse inserite dopo l’ultima pagina del documento in oggetto. 3. Le pagine sostituite dovranno essere distrutte secondo le norme in vigore. N. d’ordine Numero di protocollo e data della lettera di trasmissione Data di inserimento delle A.V. Firma di chi ha approvato la variante TESTO 1. SCOPO La presente Direttiva è finalizzata a rivitalizzare e valorizzare la Specialità bersaglieri, mantenendo saldo il vincolo con le tradizioni storiche e le capacità da sempre espresse dal Corpo e della Specialità, tenendo conto del continuo mutamento delle esigenze di impiego operativo in Patria e all’estero. Essa trova applicazione ed ha validità per il personale effettivo alle unità bersaglieri, costituendo un riferimento per il personale fuori corpo il quale dovrà soddisfare i parametri richiesti una volta rientrato nei ranghi della Specialità. Dal 1836 le unità bersaglieri sono state contraddistinte da: velocità di esecuzione dei compiti affidati; versatilità d’impiego; prontezza ed ampia autonomia operativa; elevati standard fisici e attitudinali; precisione nel tiro. Al fine di mantenere le caratteristiche della Specialità occorre garantire: l’assegnazione ed il transito da altre Armi/Specialità in ragione di caratteristiche fisiche e di tiro superiori alla media; prove fisiche di sbarramento che mettano in evidenza le capacità fisiche di base e la volontà di appartenere alla Specialità; il mantenimento dei requisiti fisici da parte del personale attraverso costanti addestramenti “mirati”. 2. ASPETTI GENERALI a. In relazione a quanto precede, il personale che accede alla Specialità bersaglieri dovrà superare le seguenti prove fisiche e di tiro: corsa piana 1000 metri (VFP/1); corsa piana 3000 metri (U./Mar./Serg./VSP/VFP4); marcia zavorrata 10 Kg per 10 Km (U./Mar./Serg./VSP/VFP4); piegamenti sulle braccia (U./Mar./Serg./VSP/VFP4/VFP1); piegamenti addominali (U./Mar./Serg./VSP/VFP4/VFP1); salto in alto (U./Mar./Serg./VSP/VFP4) o, in alternativa, salto in lungo (U./Mar./Serg./VSP/VFP4); lezione di tiro 1^ M con ARX 160 (U./Serg./VSP/VFP4); lezione di tiro 1^ S con ARX 160 (Mar.)1; lezione di tiro 2^ C con ARX 160 (VFP/1). già effettivo agli Enti della Specialità bersaglieri dovrà superare le seguenti prove fisiche e di tiro: corsa piana 3000 metri; marcia zavorrata 10 Kg per 10 Km; piegamenti sulle braccia; piegamenti addominali; salto in alto o, in alternativa, salto in lungo; 1 Il personale che ha già terminato l’iter formativo presso la SSE dovrà svolgere la lezione 1^ M. -1- lezione di tiro 1^ M con ARX 160. b. Al riguardo, si evidenzia che le suddette prove: sono le medesime per tutto il personale indipendentemente dal genere, l’età e la categoria di appartenenza; hanno parametri di valutazione che variano in funzione delle fasce d’età del personale militare; possono essere svolte contestualmente alle PEFO; non sostituiscono le PEFO, cui viene sottoposto tutto il personale della Forza Armata, ma prevedono per le prove comuni: tempi inferiori (3000 m. e marcia zavorrata 10 Kg per 10 Km); ripetizioni superiori (piegamenti sulle braccia, piegamenti addominali); distanze maggiori (salto in lungo, salto in alto); almeno l’80% dei colpi in sagoma per ciascuna lezione di tiro. possono essere ripetute una sola volta in caso di non superamento o assenza. Di conseguenza il mancato superamento delle prove di selezione presso gli Istituti di Formazione e Reggimenti Addestramento Volontari implica la non assegnazione alla Specialità; valgono ai fini del conseguimento dei parametri necessari per la permanenza nelle unità bersaglieri; dovranno essere ripetute dal personale che non dovesse superarle in prima battuta entro i sei mesi successivi dalla data di mancato superamento delle prove, pena il mancato conseguimento dei requisiti richiesti per la permanenza nella Specialità bersaglieri. c. Per il personale in servizio nelle unità bersaglieri che non mantiene i requisiti richiesti dalla Specialità verrà valutata dal DIPE la possibilità di avvio di un processo di reimpiego presso altro Ente/Specialità. 3. MODALITA’ ORGANIZZATIVE La responsabilità nella condotta delle prove fisiche e di tiro per l’accesso ed il mantenimento dei requisiti per la Specialità bersaglieri risale ai Comandanti di Corpo che si avvalgono dei Comandanti delle unità dipendenti e di nuclei appositamente costituiti. Gli elementi caratterizzanti le suddette prove sono: a. L’addestramento propedeutico. Tutto il personale deve essere messo nelle migliori condizioni per condurre, con costanza e periodicità, l’addestramento all’attività fisica propedeutica indipendentemente dall’incarico svolto. Le metodologie, gli esercizi e gli allenamenti da condurre in preparazione alle prove fisiche di Specialità sono analoghi a quelle indicate all’interno della Direttiva “L’educazione Fisica Militare – ed. 2010” edita dallo STATO MAGGIORE ESERCITO – Ufficio Addestramento mentre le prove di tiro sono tratte dalla Pub. 13/A1 “Le attività addestrative e di approntamento dei Comandi e di unità dell'Esercito”, Ed. 2011. b. Partecipanti. Le prove fisiche e di tiro per l’accesso ed il mantenimento della Specialità bersaglieri dovranno essere sostenute dal personale: -2- Ufficiali e Sottufficiali “aspiranti” bersaglieri prima dell’uscita dagli Istituti di Formazione con Nucleo di Controllo (NC) proposto dall’Istituto ed approvato dal Decano (Ufficiale in servizio più anziano della Specialità); VFP/1 durante lo svolgimento del modulo “K” (e non durante la fase basica) entro la terza settimana di corso ed i risultati comunicati a SME DIPE entro la quarta settimana di corso al fine di consentire il rispetto della tempistica per l’assegnazione del personale alla Specialità; in servizio, a premessa di un provvedimento di impiego (a domanda/d’autorità), nell’ambito delle normali pianificazioni condotte dal DIPE volte ad alimentare le unità bersaglieri; già effettivo alle unità bersaglieri di età anagrafica non superiore a 60 anni; c. Caratteristiche delle prove. Nello svolgimento delle prove, l’unità interessata deve rispettare i seguenti parametri: cadenza annuale e svolgimento nel periodo dal 01 novembre al 31 ottobre dell’anno successivo; pianificazione delle prove tale da garantire l’effettuazione delle eventuali sessioni di recupero; svolgimento presso strutture sportive militari o altre aree note, idonee alla condotta dell’attività e preventivamente soggette a ricognizione. È possibile fare ricorso anche a strutture/impianti sportivi “civili” presenti nella sede stanziale del reparto purché, da ciò, non derivino oneri economici a carico della F.A.; esecuzione delle prove in giorni successivi. In particolare, le due prove di resistenza (corsa 3000 m e marcia zavorrata) devono essere opportunamente intervallate e svolte in due differenti giornate; devono essere condotte di giorno ed in situazioni metereologiche favorevoli. In particolare, le prove di resistenza non devono essere svolte in condizioni estreme (afa, freddo intenso, presenza di ghiaccio, etc.) e nel periodo estivo le attività devono essere concentrate nelle prime ore della mattinata; svolgere, ove possibile, la prova di marcia per ultima; far precedere l’effettuazione di ciascuna prova da un adeguato riscaldamento. d. Aspetti sanitari. In analogia alle normali attività addestrative, l’idoneità al Servizio Militare Incondizionato è la prerogativa sanitaria necessaria affinché il personale possa essere sottoposto alle prove in argomento. Qualora un militare ritenga di avere delle controindicazioni sanitarie per l’effettuazione delle prove, deve segnalarlo al proprio Comandante/Ufficiale da cui dipende per l’impiego ed inviato dal DSS per gli accertamenti medici ritenuti necessari per l’esenzione temporanea dall’attività. Durante lo svolgimento delle prove, deve essere garantita un’adeguata cornice di assistenza e sicurezza mediante la presenza di un Nucleo di Supporto Sanitario (NSS) costituito da: ‒ un Ufficiale Medico o un Sottufficiale Infermiere; ‒ un Aiutante di Sanità (ASA); ‒ un’ambulanza con conduttore. Ove necessario, si può fare ricorso all’assistenza delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale se da ciò non derivano maggiori oneri economici a carico della F.A.. I -3- Comandanti di Corpo, ove reputato opportuno, possono stipulare apposita convenzione con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale al fine di disporre, su chiamata, di personale abilitato e veicoli attrezzati all’uso del defibrillatore. e. Attività di controllo. È una precisa responsabilità del Comandante di Corpo il quale, a tal proposito, si avvale di un apposito NC a cui è affidato il compito di: ‒ verificare il corretto svolgimento delle prove; ‒ compilare la “Scheda Individuale” (Allegato “A”). Il Nucleo di Controllo è composto da: ‒ 1 Ufficiale Capo Nucleo; ‒ 3 Controllori (Ufficiali/Sottufficiali/VSP) dei quali almeno uno deve essere in possesso della qualifica di “Istruttore Militare di Educazione Fisica” o “Aiuto Istruttore di Educazione Fisica” o “Tecnico attività sportive” (ruolo Sergenti) o “Specialista attività sportive” (ruolo Marescialli). Per gli Istituti di Formazione e Reggimenti Addestramento Volontari dovrà essere nominato un NC approvato dal Decano e composto analogamente a quanto sopra descritto. Inoltre, la scheda individuale dovrà seguire la documentazione personale presso l’unità bersaglieri di assegnazione. f. Superamento delle prove. Le prove fisiche e di tiro per l’accesso ed il mantenimento della Specialità bersaglieri: dovranno essere ripetute, in caso di mancato superamento di una o più prove, per un massimo di una volta, decorsi sei mesi dall’accertamento (prove di recupero); si intendono superate conseguendo i risultati minimi di ogni singola prova come riportato nei successivi allegati; si intendono non superate in caso di: mancato superamento di almeno una prova durante le prove di recupero; assenza ingiustificata alle prime prove. 4. MODALITÀ ESECUTIVE Le prove fisiche e di tiro per l’accesso ed il mantenimento della Specialità bersaglieri sono divise in: a. Prove di resistenza: corsa piana 1000 metri (Allegato “B”); corsa piana 3000 metri (Allegato “C”); marcia zavorrata 10 Kg per 10 Km (Allegato “D”). b. Prove di forza: piegamenti sulle braccia (Allegato “E”); piegamenti addominali (Allegato “E”). c. Prove di agilità. salto in alto (Allegato “F”); salto in lungo (Allegato “G”); d. Prove di tiro con arma portatile (Allegato “H”). -4- 5. DECANO Il Decano della Specialità è l’Ufficiale in servizio più alto in grado al quale compete la funzione di coordinamento e controllo di tutte le attività peculiari della stessa. Il Decano è al contempo il custode delle tradizioni e dei valori della Specialità ed il punto di riferimento per tutte le attività addestrative peculiari, per garantire la standardizzazione delle procedure ed il raggiungimento dei livelli di capacità operative proprie della Specialità bersaglieri. Il Decano, nell’esercitare la custodia delle tradizioni in maniera diretta, lungimirante e propositiva per il perseguimento di elevati standard addestrativi ed operativi, svolge una azione di indirizzo, studio, con particolare riguardo alle aree peculiari della prestanza fisica e dell’addestramento specifico. In particolare: indirizza l’elaborazione/sviluppo delle pubblicazioni dottrinali di Specialità; contribuisce alla definizione dei requisiti operativi dei materiali e dei mezzi da assegnare alle unità bersaglieri; sviluppa attività conoscitive presso le unità della Specialità volte alla verifica e all’aggiornamento della normativa dottrinale, dei percorsi addestrativi e di specializzazione. 6. RIFERIMENTI SMD – FORM 003 “Direttiva per il mantenimento, l’aggiornamento ed il controllo dell’efficienza psicofisica ed operativa del personale militare” – Variante 1; “L’educazione Fisica Militare – ed. 2010”, edita dallo STATO MAGGIORE ESERCITO – Ufficio Addestramento; “Direttiva sull’uso dell’uniforme ginnica in distribuzione al personale della F.A. – ed. 2012”, edita dallo STATO MAGGIORE ESERCITO – Ufficio Dottrina e Lezioni Apprese; Circolare 44/2014 – 2016 “Direttiva per l’addestramento e l’approntamento dei Comandi e delle unità nel periodo 2014 – 2016”, edita dallo STATO MAGGIORE ESERCITO – Ufficio Addestramento; Direttiva “Il controllo dell’efficienza operativa del personale dell’Esercito Italiano”, ed. 2014. Serie di aggiunte e varianti n. 1; “Istruzione sul tiro delle armi portatili a tiro teso e delle armi controcarri”, n. 6382, ed. 1987; “Manuale del combattente”, 1000/A/2, ed. 1998; Pub. 13/A1 "Le attività addestrative e di approntamento dei Comandi e di unità dell'Esercito", Ed. 2011. -5- Allegato “A” ____________________________1 SCHEDA INDIVIDUALE PER L’ACCESSO/MANTENIMENTO DELLA SPECIALITA’ BERSAGLIERI Grado_____________ Cognome_____________________ Nome___________________ Nato/a a______________________________( ) il_____________________________ ATTITUDINE VALUTATA Resistenza Forza Agilità3 Capacità di tiro PROVA Corsa piana 1000/3000 m.2 Marcia zavorrata 10 Km. Piegamenti sulle braccia Piegamenti addominali Salto in alto Salto in lungo 1^ M con ARX 160 (U./Mar.4/Serg./VSP/VFP4) 1^ S con ARX 160 (Mar.) 2^ C con ARX 160 (VFP/1) DATA DI EFFETTUAZIONE RISULTATO CONSEGUITO GIUDIZIO FINALE:___________5 SUPERATO LE PROVE. Non è stato sottoposto alle prove perché: _____________________________________________________________________ Località e data ______________________ IL CAPO NUCLEO DI CONTROLLO6 _________________________________ 1° CONTROLLORE _________________________________ 2° CONTROLLORE _________________________________ 3° CONTROLLORE _________________________________ VISTO _________________________________7 Per presa visione: Località e data ______________________ ______________________8 1 2 3 4 5 6 7 8 Timbro lineare del Comando o Ufficio. I 1000 metri soltanto per l’accesso dei VFP1 alla specialità. In alternativa, a scelta del personale. Personale che ha già terminato l’iter formativo presso la SSE. HA / NON HA (la prova fisica si intende superata quando siano state superate tutte le singole prove). Grado cognome e nome dattilografato con firma. Timbro e firma del Comandante di Corpo. Firma dell’interessato. Allegato “B” CORSA PIANA 1000 METRI 1. GENERALITÀ La corsa sul piano è la più classica delle discipline dell'atletica leggera perché mette alla prova la resistenza e l'elasticità del fisico in un modo molto naturale. In ambito militare, questa prova è tesa a verificare che il personale VFP/1 che aspiri alla Specialità bersaglieri sia in possesso: ‒ ‒ 2. di capacità sufficienti a sostenere uno sforzo di non elevata intensità ma prolungato nel tempo; di una sufficiente coordinazione motoria. ELEMENTI SALIENTI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono relativi a: a. partecipanti: personale VFP/1 durante lo svolgimento del modulo “K”; b. modalità di svolgimento: ‒ su pista di atletica o su pista pianeggiante, senza ostacoli o pendenze, in terra battuta asciutta; ‒ uniforme ginnica. È consentito l’uso di scarpe da ginnastica di proprietà personale purché prive di elementi (molle, solette, etc.) il cui uso possa costituire un ausilio supplementare. 3. PARAMETRI DI RIFERIMENTO La prova si intende superata se sono rispettati i tempi minimi contenuti nella seguente tabella: PROVA 1000 m TEMPO ≤ 3’ 26’ Allegato “C” CORSA PIANA 3000 METRI 1. GENERALITÀ La corsa sul piano è la più classica delle discipline dell'atletica leggera perché mette alla prova la resistenza e l'elasticità del fisico in un modo molto naturale. In ambito militare, questa prova è tesa a verificare che il bersagliere sia in possesso: ‒ ‒ 2. di capacità sufficienti a sostenere uno sforzo di non elevata intensità ma prolungato nel tempo; di una sufficiente coordinazione motoria. ELEMENTI SALIENTI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono relativi a: a. partecipanti: tutto il personale fino ad un’età massima di anni 60; b. modalità di svolgimento: ‒ su tapis roulant omologato (per situazioni contingenti), su pista di atletica o su pista pianeggiante, senza ostacoli o pendenze, in terra battuta asciutta; ‒ uniforme ginnica. È consentito l’uso di scarpe da ginnastica di proprietà personale purché prive di elementi (molle, solette, etc.) il cui uso possa costituire un ausilio supplementare. 3. PARAMETRI DI RIFERIMENTO La prova si intende superata se sono rispettati i tempi minimi contenuti nella seguente tabella: Corsa piana 3000 metri Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Tempi 15'30’’ 16’15” 17’00” 18’30’’ 19’30’’ 21’30’’ 23’30’’ Allegato “D” MARCIA ZAVORRATA 10 KM 1. GENERALITÀ Questa prova, svolta sulla distanza di 10 Km e comune a tutto il personale, è tesa a verificare che il bersagliere sia in possesso: 2. ‒ di capacità sufficienti a sostenere uno sforzo di media intensità e prolungato nel tempo; ‒ di una sufficiente coordinazione motoria; ‒ di una buona capacità di movimento su terreno vario, con l’equipaggiamento al seguito. ELEMENTI SALIENTI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono relativi a: 3. a. partecipanti: tutto il personale, fino ad un’età massima di 60 anni; b. modalità di svolgimento: ‒ su itinerario noto e principalmente pianeggiante senza ostacoli di rilievo (pareti rocciose, sentieri impervi, ecc.); ‒ uniforme da combattimento senza armamento, con stivaletti anfibi, copricapo di specialità e zaino affardellato di peso non inferiore ai 10 Kg.. PARAMETRI DI RIFERIMENTO La prova si intende superata se sono rispettati i tempi minimi contenuti nella seguente tabella: Marcia zavorrata 10 Kg per 10 Km Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Tempi 1h25’ 1h30’ 1h35’ 1h40’ 1h45’ 1h55’ 2h05’ Allegato “E” PROVE DI FORZA 1. GENERALITÀ Queste prove, comuni a tutto il personale, sono tese a verificare che il bersagliere sia in possesso: ‒ di capacità sufficienti a esprimere uno sforzo energico ma limitato nel tempo; ‒ di una sufficiente coordinazione motoria. Le prove comprese in questa categoria sono: 2. ‒ piegamenti sulle braccia; ‒ piegamenti addominali. PIEGAMENTI SULLE BRACCIA Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono i seguenti. a. Partecipanti: tutto il personale, fino ad un’età massima di 60 anni. b. Modalità di svolgimento: ‒ in palestra o adeguata area all’aperto; ‒ previa adeguata attività di riscaldamento muscolare. c. Un piegamento è considerato valido se: ‒ la posizione di partenza presenta le braccia distese con le mani distanziate dalla larghezza delle spalle, i piedi uniti o distanziati al massimo della larghezza delle spalle e il corpo disteso; ‒ partendo da braccia completamente distese si arriva a portare le spalle sotto il livello dei gomiti (senza toccare il terreno con il petto) con successiva completa estensione degli arti superiori; ‒ il corpo rimane sempre disteso, non piegato al bacino, durante l’intero movimento. d. Parametri di riferimento. La prova si intende superata se, nel tempo massimo di due minuti, senza riposo, il valutando effettua un numero di piegamenti validi come riportato nella seguente tabella: Piegamenti sulle braccia Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Ripetizioni 32 30 28 26 22 18 12 segue Allegato “E” 3. PIEGAMENTI ADDOMINALI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono i seguenti. a. Partecipanti: tutto il personale, fino ad un’età massima di 60 anni. b. Modalità di svolgimento: ‒ in palestra o adeguata area all’aperto; ‒ previa adeguata attività di riscaldamento muscolare. c. Un piegamento è considerato valido se: ‒ la posizione di partenza presenta il busto a terra in posizione supina, le gambe unite e piegate a 90° all’articolazione del ginocchio, i piedi uniti (è consentita l’assistenza di altro militare) con le piante a terra e le mani intrecciate dietro la nuca; ‒ le mani rimangono sempre incrociate dietro la nuca; ‒ partendo da busto a terra, lo si solleva fino a superare la posizione verticale e infine si ritorna nella posizione di partenza. d. Parametri di riferimento. La prova si intende superata se, nel tempo massimo di due minuti, senza riposo, il valutando effettua un numero di piegamenti validi come riportato nella seguente tabella: Piegamenti addominali Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Ripetizioni 45 43 40 37 32 28 23 Allegato “F” SALTO IN ALTO1 1. GENERALITÀ Questa prova, comune a tutto il personale, è tesa a verificare che il bersagliere sia in possesso di: 2. ‒ capacità sufficienti a esprimere uno sforzo energico ma limitato nel tempo; ‒ una sufficiente coordinazione motoria. ELEMENTI SALIENTI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono relativi a: a. Partecipanti: tutto il personale, fino ad un’età massima di 60 anni; b. Modalità di svolgimento: ‒ al coperto, in palestra o in un’area appositamente attrezzata; ‒ in uniforme ginnica. È consentito l’uso di scarpe da ginnastica di proprietà personale purché prive di elementi (molle, solette, ecc.) il cui uso possa costituire un ausilio supplementare; ‒ nell’effettuazione del salto, è ammessa qualsiasi tecnica (superamento frontale, ventrale o dorsale) purché lo stacco dal terreno venga effettuato su un solo piede d’appoggio. Il valutando ha a disposizione tre tentativi per il superamento della prova. ‒ un salto eseguito con le tecniche su descritte è considerato valido se: non provoca la caduta dell’asticella; provoca la caduta dell’asticella dopo i primi quattro secondi dal termine dell’esercizio (arrivo del valutando sulla zona di caduta). 3. PARAMETRI DI RIFERIMENTO La prova si intende superata se il valutando effettua un salto valido come specificato nella seguente tabella: Salto in alto 1 2 Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Misura2 1,3 1,25 1,2 1,15 1,1 1,05 1,05 Da svolgere, a scelta, in alternativa alla prova di salto in lungo. Da intendersi in metri. Allegato “G” SALTO IN LUNGO1 1. GENERALITÀ Questa prova, comune a tutto il personale, è tesa a verificare che il bersagliere sia in possesso di: 2. ‒ capacità sufficienti a esprimere uno sforzo energico ma limitato nel tempo; ‒ una sufficiente coordinazione motoria. ELEMENTI SALIENTI Nell’organizzazione ed esecuzione di questa prova è necessario tenere conto di alcuni vincoli/modalità esecutive. In particolare, gli elementi da tenere in considerazione sono relativi a: a. Partecipanti: tutto il personale, fino ad un’età massima di 60 anni; b. Modalità di svolgimento: ‒ ‒ ‒ ‒ ‒ 3. in un’area appositamente attrezzata; in uniforme ginnica. È consentito l’uso di scarpe da ginnastica di proprietà personale purché prive di elementi (molle, solette, ecc.) il cui uso possa costituire un ausilio supplementare; nell’effettuazione del salto, è ammessa qualsiasi tecnica. Il valutando ha a disposizione tre tentativi per il superamento della prova; il salto deve essere misurato dal bordo esterno della linea di stacco al punto più vicino ad esso del segno (impronta) lasciato dal corpo del soldato all’interno della zona di caduta; un salto è considerato valido se, al momento dello stacco, il piede poggia sulla linea di battuta. PARAMETRI DI RIFERIMENTO La prova si intende superata se il valutando effettua un salto valido come specificato nella seguente tabella: Salto in lungo 1 2 Fasce d’età fino a 28 29-35 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 Misura2 4 3,85 3,60 3,35 3,10 2,95 2,70 Da svolgere, a scelta, in alternativa alla prova di salto in alto. Da intendersi in metri. Allegato “H” PROVE DI TIRO CON ARMA PORTATILE UFFICIALI, MARESCIALLI1, SERGENTI, VSP E VFP4 ARMA ARX 160 LEZIONE N. COLPI SAGOMA DISTANZA 1^ M 15 n. 1 150 m % COLPI IN SAGOMA ≥ 80 % MARESCIALLI ARMA ARX 160 LEZIONE N. COLPI SAGOMA DISTANZA 1^ S 15 n. 1 150 m % COLPI IN SAGOMA ≥ 80 % VFP1 ARMA ARX 160 LEZIONE N. COLPI SAGOMA DISTANZA 2^ C 30 n. 1 50 m % COLPI IN SAGOMA ≥ 80 % MANTENIMENTO ARMA ARX 160 1 LEZIONE N. COLPI SAGOMA DISTANZA 1^ M 15 Personale che ha già terminato l’iter formativo presso la SSE. n. 1 150 m % COLPI IN SAGOMA ≥ 80 %