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La felicità sta nel percorso

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La felicità sta nel percorso
La felicità sta nel percorso
DON’ T SHOOT ME
NON SPARARMI
[email protected]
[email protected]
LEGGE 170 dell’8 ottobre 2010
DECRETO ATTUATIVO DEL
12 LUGLIO 2011
E LINEE GUIDA IN MATERIA DI DSA
PER LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Ins Abrescia, Caprera
FIUMICINO GENNAIO 2012
CRITERI PER LA STESURA DI QUESTO INTERVENTO DI
FORMAZIONE:
ACCESSIBILITA’ CONFIDENZA INTERATTIVITA’:
STESSI CRITERI IL DSA
SEQUENZA SLIDE: LINEE GUIDA
NORMATIVA IN:
PER IL TESTO: FONT LEXIA/VERDANA
(LEXIA scaricabile
http://www.computerando.net/web/didattica/pianetaterra/pianeta_terra.html
DIMENSIONE CARATTERE: a partire da 16
ALINEA TESTO: non giustificato
INTERLINEA almeno 1,5 (laddove possibile)
SFONDO: color crema
IMMAGINI evocative sia per colore, forma e contenuto
USO DI SCHEMI E MAPPE RISORSE AUDIO E VIDEO
RILASCIO DEL MATERIALE PER FACILITARE L’ASCOLTO E GLI
APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI SUCCESSIVI.
LINEE GUIDA
6. Chi fa che cosa
A GARANZIA DEL DIRITTO
ALLO STUDIO PER LE
PERSONE DSA NELLE LINEE
GUIDA, SONO CHIAMATI IN
CAUSA:
• UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
• DIRIGENTE SCOLASTICO
• REFERENTE DSA D’ISTITUTO
• DOCENTI
• LA FAMIGLIA
• GLI STUDENTI
• GLI ATENEI UNIVERSITARI
Schema riassuntivo dei passi
previsti dalla legge 170 per la
gestione dei DSA
Scuola
Famiglia
Servizi
I nt ervent i
ident if icazione pr ecoce
su casi sospet t i
At t ivit à didat t iche
r ecupero mir at o
Persist ent i dif f icolt à
Comunicazione della
scuola alla famiglia
Richiest a di
valut azione
I t er diagnost ico
pdp
Comunicazione
della f amiglia
alla scuola
Diagnosi –
document o di
cert if icazione
diagnost ioca
IL
CLI NI CO
LA SCUOLA
LA FAMI GLI A
I L DI RI GENTE
SCOLASTI CO
I l REFERENTE
DSA
I L TEAM
DOCENTE
OGNI
SI NGOLO
DOCENTE
Figur a non obbligat or ia
Cor r esponsabili del
pr oget t o educat ivo
dell’allievo DSA
Creare
anagrafe
d’istituto
Pr omuovere
la f ormulazione
del PDP
t r a scuola
f amiglia e
t ecnici
I nf or mare e
sensibilizzare
i colleghi sin
con lo scopo
di prevenire
il disagio
I l referente
Pr omuovere i
cont at t i
Associazioni che si
occupano di DSA
per i DSA
Tener e i
Cont at t i con
oper at or i e
t ecnici ASL
Pr edispor r e
at t ivit à di
“cont r ollo”
I mpegnar e
alt re risorse
prof essionali
Ricer care,
divulgare
mat eriali
Organizzare
Aggiornament o e
f ormazione
RI CEVE DALLA FAMI GLI A
E PROTOCOLLA LA DI AGNOSI
AGLI ATTI
LA SCUOLA
I NSERI
INSERISCE
SCE LA
LA DIAGNOSI
DI AGNOSI
NEL NEL
FASCI
FASCICOLO
COLO
PERSONALE
PERSONALE DELL’ALUNNO
DELL’ALUNNO
I STI
ISTITUISCE
TUI SCEUN’ANAGRAFE
UN’ANAGRAFE
DI ISTITUTO
DI I STI TUTO
NOMI
NOMINA
NA UN
UNREFERENTE
REFERENTE
DSA CON
DSA
(UNA
UNA
COMMI
COMMISSIONE
SSI ONEDIDI
LAVORO
LAVORO)
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
I NSERI
INSERISCE
SCE IILLPEP
PDP
NEL
NEL
PIANO
PI ANO
DEL’OFFERTA
DEL’OFFERTA FORMATIVA
FORMATI VA
AGGIAGGIORNA
ORNA I LILFASCI
FASCICOLO
COLO
PERSONALE
PERSONALE
I I NSERENDO
IINSERENDO ILI PEP
L PDP
MODULA GLI OBI ETTI VI
OGNI SI NGOLO
DOCENTE
FAVORI SCE L’AUTOSTI MA
E I L RI NFORZO POSI TI VO
FORNI SCE GLI STRUMENTI PI U’ ADATTI E
UTI LI ZZA STRUMENTI COMPENSATI VI E
LE DI SPENSE CONCORDATE PER LA
SUA DI SCI PLI NA
GARANTI SCE LE MODALI TA’ DI
VERI FI CA E VALUTAZI ONE
NEL RI SPETTO ARTI COLO 10 DEL DPR 122
LEGGE E ANALI ZZA LA DI AGNOSI
CONFRONTANDOSI CON I COLLEGHI
I N QUANTO CORRESPONSABI LI
DEL PROGETTO EDUCATI VO
I L TEAM DI
CLASSE
PUO’ I NDI VI DUARE UN DOCENTE
DI RI FERI MENTO PER COMUNI CARE
CON FAMI GLI A E REFERENTE DSA
REDI GE I L PDP
PER OGNI ALUNNO CON DSA
DELLA PROPRI A CLASSE
CONDI VI DE I L PDP CON LA FAMI GLI A
SOTTOSCRI VE I L PDP UNI TAMENTE
ALLA FAMI GLI A
CONSEGNA LA DIAGNOSI IN FOTOCOPIA
CONSEGNA LA DIAGNOSI IN FOTOCOPIA
E FA PROTOCOLLARE IN SEGRETERIA
E FA PROTOCOLLARE IN SEGRETERIA
DOVE COMPILA LETTERA DI
DOVE COMPILA LETTERA DI
ACCOMPAGNAMENTO E RICHIESTA
ACCOMPAGNAMENTO E RICHIESTA
DELLA STESURA
DELLA STESURA DEL PDP
PEP
DEL PEP
LA FAMIGLIA
RICEVE NUMERO DI PROTOCOLLO
E INFORMATIVA DELLA PRESENZA DEL
REFERENTE DSA DELLA SCUOLA E
NORMATIVA
CONSEGNA UNA COPIA DELLA
DIAGNOSI
AL TEAM DOCENTE
PARTECIPA
PARTECIPAALLA
ALLASTESURA
STESURADEL
DELPIANO
PDP
AUTORIZZANDO
EDUCATIVO PERSONALIZZATO
CONTATTI/PRESENZA
AUTORIZZANDO
CON IL CLINICO CONTATTI/PRESENZA
E IL REFERENTE DSA
CONSEILPRESENTE
CLINICO ENELL’ISTITUTO
IL REFERENTE DSA
COMPILA LA PARTE DEL PDP
CHE LE COMPETE
REDIGE LA DIAGNOSI E LA CONSEGNA
ALLA FAMIGLIA E SUGGERSCE
PERCORSI ABILITATIVI/EDUCATIVI
APPROPRIATI
IL
CLINICO
FORNISCE RAGGUAGLI
AL TEAM AUTORIZZATO
DALLA FAMIGLIA
PUO’ INTERVENIRE ALLA
STESURA DEL PDP
PREDISPONE
MOMENTI DI AGGIORNAMENTO
DELLA DIAGNOSI
Le LINEE GUIDA contengono inoltre,
suggerimenti che vanno ad arricchire lo
“strumentario metodologico didattico” dei
docenti, perché seguono le indicazioni fornite
dalle più recenti scoperte scientifiche delle
neuroscienze che hanno studiato i processi che nel
“cervello” attivano l’apprendimento della lettoscrittura e l’abilità del calcolo matematico, saperi
accademici su cui si basa l’intero processo
scolastico
ARTCOLO 2 del D.M 12 luglio 2011
Linee guida
I ndividuazione
alunni con possibili DSA
capacità di
osservazione dei docenti
DALLE LI NEE GUI DA:
Al punto 2 :
Osservazione in classe
Al punto 2.1: Osservazioni di
prestazioni atipiche
(comportamentali e didattiche)
Al punto 2.2: Osservazione degli stili
di apprendimento
Individuazione e valutazione dei
prerequisiti degli apprendimenti
di base
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
I prerequisiti degli apprendimenti scolastici
come memoria
come
orientamento
spazio-temporale,
lateralizzazione, sintesi
uditiva, ecc.
verbale, abilità
sintattiche,
lessico
consapevolezza
fonologica
Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico
Legge 8 ottobre 2010 n.170
ARTICOLO 3 COMMA 3
•
È compito delle scuole di ogni
ordine e grado, comprese le
scuole dell’infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle
famiglie interessate, interventi
tempestivi, idonei ad individuare i
casi sospetti di DSA degli studenti,
sulla base dei protocolli regionali di
cui all’articolo 7, comma 1. L’esito di
tali attività non costituisce,
comunque, una diagnosi di DSA.
Cosa dice il curricolo per la
scuola d’infanzia??
“Il bambino riflette sulla
lingua, confronta lingue diverse,
riconosce, apprezza e
sperimenta la pluralità linguistica
e il linguaggio poetico."
filastrocche, conte, poesiole,
canzoncine, sono importanti
nell'acquisizione del gusto della
parola e nella sua penetrazione
anche affettiva, grazie al gioco delle
rime e dei ritmi, di strutture, e
risultano una via inizialmente del
tutto inconsapevole.
Prerequisiti all’apprendimento
della letto-scrittura
PREREQUISITO ESECUTIVO
È il prerequisito che si attengono alla realizzazione del sistema
scritto: coordinazione occhio-mano orientamento spaziale ecc.
PREREQUISITO COSTRUTTIVO
E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo
scritto rappresenta la parola e non l’oggetto.
I prerequisiti costruttivi
•
•
•
•
Per imparare a leggere e a scrivere un
bambino deve imparare 4 concetti che
riguardano l’unità fondamentale del
sistema di scrittura:
Quanti elementi ci sono in una parola
Quali sono gli elementi della parola
Come questi elementi sono disposti
Come questi elementi sono
rappresentati
Come conoscere il
livello di
concettualizzazione
della lingua scritta
posseduto dal
bambino?
ATTIVITA’ IMPOSTATE
attraverso la
scrittura spontanea
Attività nella quale il bambino viene sollecitato a
scrivere parole e frasi “Così come sai!”
l’evoluzione del livello di
concettualizzazione
della scrittura
l’esecutività della scrittura
(direzione, orientamento lettere,
occupazione spazio foglio,
adeguatezza del segno grafico...)
Osservare gli elementi predittivi
nella
scuola di infanzia
Difficoltà di linguaggio:
• Usa frasi incomplete, confusione dei suoni, sostituzione dei
suoni, omissioni di lettere o parti della parola
• Le parole sono usate in maniera inadeguata?
• Usa parole sostitutive?
• Mostra scarsa abilità nell’utilizzo delle parole?
• Mostra scarsa memorizzazione di nomi di oggetti
conosciuti e usati abitualmente.
• Dimostra inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle
inventate, nei giochi di parole,nel riconoscimento di e nella
costruzione di rime, nell’isolare il primo o ultimo suono
delle parole e in giochi fonologici e metafonologici?
Osservazione dei movimenti:
Movimenti grosso-motori
Ha difficoltà ad allacciarsi le
scarpe, abbottonarsi i vestiti
Errori di valutazione dello
spazio
I nciampa e urta contro gli
oggetti
Movimenti fino-motori
Ha dif f icolt à nella coordinazione
oculo-manuale?
Nei puzzle?
Nei giochi di cost r uzioni? (mat t oncini
lego)
Va a sbattere contro le cose?
È incapace di prendere o
calciare un pallone
Nell’uso delle f or bici?
Nel disegno, nell’impugnat ura della
mat it a (t r oppo in alt o o t roppo in
basso, o la impugna
con t r oppa pr essione)?
Osservazione nell’area
pre-matematica
• Riconosce due quantità differenti
(maggiore e minore)
• Sa distinguere graficamente i numeri dalle
lettere?
• Sa contare con le dita?
• Sa ripetere i numeri in sequenza
• (1,2,3,4…) fino a 10?
Osservazione nell’orientamento
spazio-temporale
• Ha difficoltà a raccontare/spiegare piccole
esperienze in ordine cronologico ( es: all’inizio,
dopo, alla fine…)?
• Ha difficoltà ad orientarsi nel tempo (oggi-ieri
domani; adesso-prima-dopo mattina-pomeriggio
sera)?
• Fa fatica a distinguere la posizione di un oggetto
(sopra-.sotto, dentro-fuori, ecc…)?
Altri campi di osservazione
• Ha difficoltà nel fare giochi di
classificazione?
• Ha dif f icolt à nello svolgere o
seguire un’at t ivit à senza dist r arsi
o dist rarre gli alt ri?
• Perde f acilment e int eresse?
• Passa cont inuament e da
un gioco all’alt r o (ha dif f icolt à a
proseguire una st essa at t ivit à?)
Laboratorio Fonologico attività
 Giochi con i suoni delle parole abbinati a
giochi sensoriali e di movimento
 Giochi con filastrocche e rime
 Riconoscere il suono iniziale e il suono finale
delle parole.
 C’è il “suono R” nella parola pane?
 Riconoscere parole lunghe e parole corte
 Segmentare/fondere parole in sillabe e poi
fonemi
Perché tutto questo?
training fonologico in epoca prescolare e
durante la classe prima
Favorisce il successo nelle prime fasi
dell’alfabetizzazione di tutti gli alunni
senza difficoltà e supporta i probabili
DSA
La scuola primaria continua laddove la
scuola d’infanzia ha iniziato un lavoro sulle
abilità fonologiche ed esecutive, ma ha il
DOVERE di impostare attività di sviluppo
di questi pre-requisiti INDISPENSABILI
Didattica metafonologica
 L’obiettivo del laboratorio fonologico consiste nel
facilitare la capacità di analizzare il linguaggio
verbale per poi di saperlo successivamente
rappresentare attraverso un codice grafico condiviso.
 L’attività ha lo scopo quindi di favorire
nel bambino l’abilità di giocare con la veste
sonora delle parole e di riconoscere i singoli suoni,
competenza, questa, che risulterà strategica nelle
fasi iniziali del percorso di apprendimento della
scrittura alfabetica.
Per favorire tutti gli stili di apprendimento
nella didattica le attività sono presentate in
modalità
Cinest et iche e
mult isensor iali
LINEE GUIDA 4.2.
La scuola primaria
“All’iniz io de lla s cuola primaria la
PREVENZI ONE delle difficoltà di
apprendimento rappre s e nt a uno de gli
obie t t ivi più import ant i de lla cont inuit à
e d ucat iva, che s i d e ve re aliz z are
at t rave rs o uno s camb io conos cit ivo
t ra la f amiglia, i d oce nt i d e lla s cuola
d e ll’inf anz ia e i d oce nt i d e lla s cuola
p rimaria me d e s ima”.
Opportuno che
le scuole
sensibilizzino
le famiglie
dell’esistenza
dei DSA con
incontri
dedicati alle
genitori degli
alunni di prima
classe
PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA’
Ansia del docente ostacolo ad un buon
apprendimento della lettura e scrittura degli
alunni.
Processo di apprendimento è graduale
Propria
storia
personale
Propria capacità di
mettere in relazione
esperienze
Proprio stile e
ritmo di
apprendimento
Le neuroscienze
Riciclaggio neuronale
Evoluzione di
circuiti neuronali per
scopi diversi da
quelli per cui si
sono evoluti
Apprendimento abilita
circuiti neuronali
Pedagogia e
didattica
Per la prevenzione delle difficoltà di
apprendimento della letto scrittura è
fondamentale la scelta del metodo
sillabico-fonematico
Il bambino per imparare a leggere
deve imparare la corrispondenza
grafema-fonema
Decisament e sconsigliat o il met odo globale det t o
anche ideo-visivo o anche il met odo semi-globale
idea er rat a pensare alla let t ura globale delle
parole: il let t or e adult o, divenut o abile, legge in
quest a modalit a’
Struttura ad albero parzialmente gerarchica:
Le foglie= lettere e i rami=pezzi di parola
Normo-lettore
dislessico
Cosa è sicuramente meglio
evitare a tutti
I puntini che distanziano le parole
Il cane abbaia
Uso improprio dei segni
matematici
M+A= MA
M+A
MA
Uso di caratteri bizzarri come lo
stampato quadrato
Presentazione dei 4 caratteri in
contemporanea
LO STAMPATO MINUSCOLO
È più chiaro del corsivo, ma meno del
maiuscolo.
Corrisponde al carattere usato dai libri di
testo, ed è quindi più diffuso, ma …..
IL CORSIVO
È il carattere più difficile.
È composto da segni molto irregolari e
difficili da segmentare.
Il gesto per riprodurre le lettere è
complesso.
Richiede capacità percettivo-motorie più
evolute.
La singola lettera si modifica quando cambia
posizione nelle parole.
Le lettere non sono separate.
PERCHE’ USARE LO STAMPATO
MAIUSCOLO?
• Perché composto da elementi più
semplici e primitivi, dunque più facili da
realizzare : aste, orizzontali, verticali e
diagonali, cerchi e semicerchi.
• Perché le lettere sono sempre
identiche, anche se cambia la loro
posizione all'interno delle parole.
• Perché separazione delle lettere propria
dello stampato (sia maiuscolo che
minuscolo),favorisce la ricerca della
corrispondenza suono-segno.
Come intervenire per facilitare
l’apprendimento della
letto-scrittura per
TUTTI i bambini


Lavorare giornalmente per i primi due
mesi di scuola sulle abilità fonologiche e
metafonologiche
Usare il metodo fonetico-sillabico.
Fermare il lavoro più tempo sui suoni
difficili

Visualizzare sempre a parete il grafema
presentato, usando anche “Alfabetieri
Visivi”

Far manipolare le lettere in particolare
con i bambini che faticano a
memorizzarle
 Rimandare alla fine della prima la
presentazione e l’uso del corsivo.
 Avvalersi in classe delle forti
potenzialità dello strumento
informatico

La lingua inglese solo “parlata,
giocata e cantata”
 Pensare sempre che la scrittura è un
mezzo per comunicare
 In fase di apprendimento, lasciar leggere per
anticipazione accettando ciò che viene letto anche se
inventato.
 Prevedere uso della “mascherina”.
 Relativamente alla tecnica di lettura, organizzare un
lavoro graduato e all’inizio, puntare sulle sillabe
piuttosto che sulle lettere separate.
• Potenziare e prevedere un rafforzamento per tutti
tramite software specifici utilizzati anche in chiave
semplicemente esercitativo-educativa per rafforzare
l’abilità di letto scrittura in fase di acquisizione.
 Far fare brevi allenamenti in coppia assegnando un
amico come tutor e predisponendo percorsi graduale
 Allargare il contesto d’anticipazione passando dalla
lettura di parole alla lettura di frasi
• Non forzare a leggere a voce alta tutti i
ragazzi: non avendo gli stessi tempi di lettura
non è possibile, per es. far tenere il segno
• Organizzare la lettura ad alta voce con
“appuntamenti”
• Non utilizzare la lettura dei ragazzi ad alta
voce su testi specifici: meglio la lettura
dell’adulto perché guida, spiega
• Utilizzare la registrazione del testo o un
lettore esterno o un software didattico per
accedere alla comprensione attraverso
l’ascolto del testo
• Prevedere momenti di lettura individuale,
senza il controllo delle prestazioni
Attento uso
diario (facilitato, registratore,
elettronico.*)
Arricchire i
contenuti
con video o
audio
Buona programmazione
in fase iniziale e
settimanale
Ancora
indicazioni
Lavorar
e semp
re nella
classe o
fuori pe
r
piccoli g
ruppi pe
r
favorire
un
apprend
imento
di tipo
coopera
tivo
Posizionare
almeno una
postazione
multimediale
completa di casse
e stampante in
aula
L’osservazione dei comportamenti e
delle prestazioni didattiche
a partire dalla scuola primaria
ppare disinteressato nel gestire il materiale scolastico?
vita di copiare dalla lavagna o non fa in tempo a finire?
a qualche difficoltà nel trovare le parole per esprimere un
concetto, pur dando prova di averlo compreso?
artecipa più attivamente in classe se non si tratta di
leggere o scrivere?
uando legge, gli capita di saltare le righe o le parole?
Osservazioni delle prestazioni della lettura
nella scuola primaria
Quando legge, gli capita di saltare le righe o le parole?
•Quando legge fa molte pause ed è più lento dei suoi
compagni?
•Quando legge fa più errori dei suoi compagni?
•Quando legge si corregge da solo? (torna indietro e
rilegge più volte la stessa parola)
•Quando legge, sostituisce, omette, aggiunge o inverte
le lettere nelle parole (es. il-li, perso-spero, segnosogno)
•Perde il segno mentre legge?
•Tiene il segno con un dito?*
Osservazioni delle prestazioni della lettura
nella scuola primaria
• Legge ad alta voce con poca espressione e intonazione?
• Quando legge, cerca di intuire le parole oppure inventa
parole simili ?
• Tende a leggere velocemente e, anche se commette
numerosi errori, non si interrompe? (E' rapido ma
scorretto)
• Comprende poco o nulla di quello che legge se
legge ad alta voce?
• Ha problemi di comprensione di un testo scritto?
(anche nel comprendere il testo dei problemi di
matematica)
Osservazione delle prest azioni a part ir e
dalla scuola primaria per scrit t ura e
ort ogr af ia
• La grafia non è costante nel tempo? (non è tutti i giorni la
stessa e/o cambia dalla prima pagina all'ultima)
• La pressione del tratto grafico sul foglio è troppo forte,
troppo debole o incostante?
• I caratteri scritti sono variabili nelle dimensioni ?
oppure troppo grandi o troppo piccoli?
• Ha difficoltà con il corsivo e preferisce lo stampato
maiuscolo?
• Sostituisce le lettere quando scrive?(scambia v/f, d/t, s/z,
d/b, a/o/e, ecc.)
• Quando scrive commette errori del tipo: (foglia folia,
insalata-isalata, gelato-gelalato, la casa-lacasa,
animaleanimale, caramelle-caramele)?
• Si dimentica spesso di utilizzare le lettere maiuscole
all'inizio di frase o nei nomi propri ecc.?
• Dimentica gli apostrofi e gli accenti?
• Dimentica la punteggiatura o ne fa un uso scorretto?
• Rende meglio nelle materie orali che in quelle scritte?
Osservazione dei comportamenti e
delle prestazioni a partire dalla
scuola primaria per la discalculia
a difficoltà a ricordare le tabelline?
a difficoltà a scrivere i numeri che
contengono lo zero? (centotrè - 1003)
a difficoltà a mettere in colonna i numeri?
' lento e commette errori nel calcolo scritto?
a difficoltà a contare all'indietro?
(da 100 a 0)
a difficoltà nel calcolo a mente e/o si aiuta con le
dita?
… nel profilo professionale del docente sono
ricomprese, oltre competenze disciplinari, anche
competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27
CCNL). Gli strumenti metodologici per interventi di
carattere didattico fanno parte, infatti, dello
“strumentario” di base che è patrimonio di conoscenza e
di abilità di ciascun docente. Tuttavia, è pur vero che la
competenza psicopedagogica, in tal caso, deve poter
essere aggiornata e approfondita.
….la diagnosi di DSA può essere formulata con certezza alla fine della seconda
classe della scuola primaria.
Dunque, il disturbo di apprendimento è conclamato quando già il
bambino ha superato il periodo di insegnamento della letto-scrittura e dei primi
elementi del calcolo. Ma è questo il periodo cruciale e più delicato tanto per il
dislessico, che per il disgrafico, il disortografico e il discalculico.
Nella annosa diatriba tra
PEDAGOGIA E DISCIPLINARISMO
(in realtà tra pedagogisti e disciplinaristi)
mi colloco nel mezzo, non per equidistanza
ma per completezza.
Infatti, se è evidente che non si possa far pedagogia
del nulla, col nulla e sul nulla
- e che, dunque un po’ di “materia” ci vuole –
(“se non altro per poterla abbandonare”)
è altrettanto evidente, anzi ovvio,
che nessun insegnamento di nessuna materia
soprattutto per i ragazzi della fascia di età che stiamo
analizzando –
possa risolversi in addestramento
o esitare in pura e semplice memorizzazione
di qualche misero elemento di contenuto
Roberto Imperiale
Gruppo Ricerca Matematica e Difficoltà
Vicepresidente nazionale
Se si è fatto ricorso a metodologie non
adeguate, senza prestare la giusta
attenzione alle esigenze formative ed
alle ‘fragilità’ di alcuni alunni, avremo
non soltanto perduto un’occasione preziosa
per far sviluppare le migliori potenzialità
di quel bambino, ma forse avremo
anche minato seriamente il
suo percorso formativo
Per f avorire gli apprendiment i scolast ici,
quest i alunni hanno bisogno che i docent i
met t ano in campo “tutte le strategie
didattiche disponibili.”
La scuola in attesa della
diagnosi…
Non esiste una legge che impedisce
all’insegnante di trovare strategie di
apprendimento che aiutino i bambini e
ragazzi a raggiungere l’obiettivo
“Solo noi possiamo tirare fuori quel bambino dalla sua
prigione, sia che siamo formati per farlo o meno. Gli
insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di
me un insegnante, non erano formati per questo. Non
si sono preoccupati delle origini della mia infermità
scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause
e tanto meno a farmi la predica. Erano adulti di fronte a
un adolescente in pericolo. Hanno capito che
occorreva agire tempestivamente, si sono buttati, non
ce l’hanno fatta. Si sono buttati di nuovo, giorno dopo
giorno, alla fine mi hanno tirato fuori. E molti altri con
me. Ci hanno letteralmente ripescati. Dobbiamo loro la vita”.
Daniel Pennac
….e per oggi ci fermiamo qui!!!
IL FUTURO NON CONCEDE
PROMESSE MA…
SOLO UN BARLUME DI SENSO
NEL NOSTRO AGIRE ATTRAVERSO
LA LIBERTA’ DI APPRENDERE
Ins Abrescia, Caprera, Crivelli,
FIUMICINO 21 FEBBRAIO – 6 MARZO 2012
Premessa
TUTTI SIAMO TESTIMONI DI TUTTI
NESSUNO E’ GIUDICE DI NESSUNO
Le scuole sono come uno snodo aeroportuale.
Gli studenti-passeggeri arrivano da molti e diversi
background
per dirigersi verso un’ampia varietà di
destinazioni.
I loro particolari decolli verso la vita adulta
richiederanno piani di volo personalizzati.
La diagnosi
• Chi fa diagnosi di DSA
• Come è una diagnosi
• Le informazioni della diagnosi utili alla
scuola
EQUIPE
Neuro psicomotricista
Ortottico-ortottista
Psicologo
Logopedista
Neuropsichiatra Infantile
Psicologo clinico dell’età evolutiva
Come deve essere una
diagnosi?
E’ importante che le figure
professionali abilitate all’individuazione dei
DSA rilascino documenti rispondenti alle
necessità della scuola e sappiano fornire
agli insegnanti e alla famiglia quel corredo di
informazioni che soltanto da loro possono
pervenire.
Come è una diagnosi?
Diagnosi classificatoria/di
primo livello
Accomuna all’interno di
una stessa categoria
condizioni
cliniche eterogenee.
DSM-IV o ICD-10
Diagnosi funzionale/di
secondo livello o
qualificatoria
Rende facilmente conto
della variabilità che
caratterizza i diversi
quadri Importante per il
“cosa fare”
La diagnosi è paragonabile ad una
“fotografia” relativa ad un preciso
momento di un individuo in continua
evoluzione
Importanza di una diagnosi
evidenzia i deficit
ma anche i punti di forza
EFFETTO MONTAGNE RUSSE
In alcune occasioni, essi
riescono in attività molto
al di fuori della portata dei
loro pari.
Un momento dopo, possono
trovarsi di fronte ad un
compito che non sanno
risolvere
Diagnosi classificatoria/di primo
livello
Una diagnosi di primo livello…
purtroppo non aiuta noi insegnanti a
capire il funzionamento del nostro
alunno
La valutazione logopedica NON
e’ una DIAGNOSI
Solo un clinico può fare una diagnosi!!!!!!
Finalmente la diagnosi.
La luce alla fine del tunnel!!
Ma
allora non
sono
stupido
Ma
allora non
è pigro!
A mio parere una
buona diagnosi è
già di per sé una
forma di terapia”
Mel Levine
SONO
DAVVERO
FUORI DAL
TUNNEL?
www.manifestoinsegnanti.it/
Da un’ iniziativa del Social Network “ La scuola che funziona”
1
VEDERE LA
MUCCA PER
NOI È COME
PER UN
DISLESSICO
VEDERE
PAROLE
DIFFICILI
Difficoltà percettiva
+ x <>
13 31
o a
2
3
NEI PANNI DI UN DISGRAFICO:
SCRIVO A MANO UN TESTO CON
GRAFIA POCO CHIARA,
PERMETTENDOMI ANCHE MOLTI
ERRORI ORTOGRAFICI
IL MIO HOBBY PREFERITO
HAI A DISPOSIZIONE 5 MINUTI
PER FAVORE SPEGNERE IL
CELLULARE
GRAZIE!!!
DIDATTICA INCLUSIVA:
ARTE DI ASCOLTARE
COMPRENDE LE DIFFERENZE
Motivare all’apprendimento
Dare a ciascuno gli strumenti e le modalità
di cui ha bisogno
Sfruttare le potenzialità degli strumenti cartacei
multimediali ed informatici nello studio
Far sviluppare un confronto tra strategie
efficaci per la soluzione di “problemi” di
apprendimento significativi
BRAINSTORMING
MAPPE
MAPPE CONCETTUALI
CONCETTUALI
LAVORI DI GRUPPO
AIUTANO A
RITROVARE LA
STRADA
NELLA JUNGLA DELLE
TROPPE NOZIONI
APPRENDIMENTO
APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
COOPERATIVO
LAVORO IN COPPIA, IN GRUPPO
TUTORAGGIO
NEUTRALIZZARE
I PROCESSI DI ETICHETTATURA
LE MISURE COMPENSATIVE E O DISPENSATIVE
NON VIOLANO L’IMPARZIALITÀ, MA AL CONTRARIO
METTONO IL DISLESSICO SULLO STESSO PIANO
DEI SUOI COMPAGNI
Giacomo Stella
Schema riassuntivo delle misure
compensative per la lettura
No tecnologia
•Ut ilizzare il
segna riga,
mascherina
Bassa
tecnologia
•Cambiare la
grandezza del
carat t ere
•Proporre t est i • Cambiare la
“adeguat i”
spaziat ura
• Cambiare il
colore
•Regist rat ore
per le
spiegazioni in
classe
Alta
tecnologia
• LI M
•Scanner OCR
•Sint esi vocale
• Libri digit ali
• Audiolibri
•Pennalivescribe
Vantaggi
Uso TD
•Possibilit à di
maneggiare il t est o
per semplif icarlo o
renderlo più
accessibile
•Possibilit à di
accedere ai
cont enut i
indipendent ement e
dal grado di abilit à
di let t ura raggiunt o
Schema rassuntivo delle misure
compensative per la scrittura
No tecnologia
• Tavole dei
car at t er i
•Penne e
mait it e con
impugnat ur a
f acilit at a
• Adat t ar e il
f oglio con
r ighe,
quadr et t i o
spaziat ur a
Bassa
tecnologia
Alta
Vantaggi
tecnologia
uso TD
• Regist rat or e • LI M
Possibilit à di
al post o degli •Wor d
cont r ollo
appunt i
maggiore del
pr ocessor
• Pr edit t ore t est o su
corr et t ezza,
or t ograf ico
ma anche
• Corr et t ori
f orma e
or t ograf ici
cont enut o
• Pr ogrammi
di
riconosciment
o vocale
Schema delle misure
compensative per la matematica
No tecnologia
Bassa
tecnologia
•Tavola
pit agor ica
•Calcolat r ice
par lant e
•Tabellina
cinese
• Or ologi
par lant i
• La linea dei
numer i
•Tabelle con le
f ormule e le
misur e
Alta
tecnologia
•LI M
Vantaggi
TD
·Esecuzione più
•Calcolat r ice r apida
nel comput er ·Possibilit à di
concent r azione
Calcolat r ici
all’int er no di
parlant i
compit i più
• Fogli
complessi
elet t ronici di
calcolo
Schema delle misure atte a
compensare difficoltà di
organizzazione e nello studio
No tecnologia
Bassa tecnologia Alta tecnologia
Alcuni
vantaggi
• Aiut i per
r ior ganizzare i
mat er iali
(car t elline
color at e, t abelle
con indici visivi)
•evidenziat or i
•Libro degli
appunt ament i
(agenda)
•Sof t ware per la
cr eazione di
•Minor e
mappe mentali. apprendiment o
• Beeper/ buzzers • Regist rat ori con mnemonico a
(sveglie, or a sono cont rollo del
f avore di una
anche nel
parlat o, organizer rielaborazione
cellulare)
elet t ronici.
per sonale.
•Cart e con indici, • Fogli con graf ici • Applicat ivi per
mappe, schemi per or ganizzare
la ricerca
all'int er no del
• Linea del t empo
comput er
•Pot er ripassare
senza leggere
SCHEMA DELLE DISPENSE
IN LETTURA, SCRITTURA E STUDIO
DI SPENSA
PERCHE’
ALTRA
POSSI BI LI TA
-Let t ura a voce alt a -Disagio
-Let t ura aut onoma
di consegne
-Appunt ament o
concordat o con il
bambino
Possibilit à di svolgere il -Let t ur a insegnant e
compit o in maniera
per t ut t i, compagno
err at a
t ut or , insegnant e
-Copiare la lavagna -pr odot t o inadeguat o,
-Prender e appunt i che pr ovoca
f rust razione
-Det t at i veloci
-inut ilizzabile per lo
st udio.
-Fot ocopie da cui
copiare
-Det t at o lent o
DI SPENSA
PERCHE’
POSSI BI LI TA’
-St udio della L2 nella -Aggiunge dif f icolt à di
f orma scrit t a agli inizi un I I codice scrit t o
degli apprend.*
-Ne ost acola l’appr.
Apprendim. della
LI NGUA PARLATA
con L’ASCOLTO
Tempi di svolgiment o
e/ o numero esercizi
uguali a t ut t i
-Tempo maggiore
Aument o degli errori e
minore at t enzione al
cont enut o
-Meno esercizi
-Divisione del
compit o in più giorni
-Graduazione degli
esercizi
-Carico di compit i
-I nt errogazioni non
programmat e
Eccessivo l’impegno
-Programmazione
giornaliero a sf avore di -Alt ernanza t ra le
un apprendiment o
discipline
ef f icace
-qualit à no quant it à
DI SPENSA
PERCHE’
POSSI BI LI TA’
Uso int egrale del t est o Af f at icament o nella
Uso di t est i adat t at i
adot t at o per la classe let t ura e dif f icolt à
o semplif icat i non
linguist iche limit ano l’uso per cont enut o ma
numero di pagine
-St udio mnemonico
-Uso del vocabolario
cart aceo
Occupano/ limit ano
risorse, aument ando la
possibilit à di errore
Tabelle della
memoria
Dizionari digit ali
PROPOSTE PER PERCORSI
DIDATTICI ACCESSIBILI
Comprensione
Organizzazione dei
contenuti di studio
Rielaborazione
e memorizzazione
di contenuti
ACCESSO ALL’INPUT INIZIALE
TIPO DI INPUT
ACCESSIBILE E MOTIVANTE
SELEZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
LINEA DEL TEMPO DELL’ASTRONAUTA
I
L
A
U
E
P TT
P
E
A
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M N
CO
I
M
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H
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M AP
PE
M
ENT
AL
COSTRUI AMOLI
I NSI EME
I
mappa
Mettiamoci al lavoro:
• Un gruppo lavora sulla costruzione di una
mappa al pc
• Un secondo gruppo lavora per realizzare
una mappa con carta o lavagna
LA PREPARAZIONE DEL
MATERIALE PER FACILITARE
L’APPRENDIMENTO
Facilitare l’apprendimento
- ridurre un testo sintetizzandolo, rendendolo
schema, mappa,
un insieme di concetti chiave
- semplificare un testo modificandone la
struttura formale non cambiandone il contenuto
OBIETTIVO: semplificare il testo mantenendo
la complessità e la qualità del contenuto.
•
Accorgimenti da tener
presente
- lessico
- sintattica
- organizzazione delle informazioni
- grafica
• Lessico
- usare parole comuni, brevi, concrete,
precise, italiane.
- evitare forme figurate e gli idiomi
- introdurre gradualmente parole nuove
(una per paragrafo)
- spiegare parole nuove attraverso
nozioni e termini già familiari
- spiegare il termine nuovo anche con
esempi concreti
• Sintattica
• -Frasi brevi e con struttura semplice:
soggetto – verbo- oggetto
• -Max 20-25 parole
• -Forma attiva, personale e affermativa
• -Usare i verbi finiti con predominanza
del modo indicativo
Organizzazione delle informazioni
- porre attenzione alla coesione
- eliminare le ridondanze
- evitare di sottintendere il soggetto o il verbo
- segnare i cambi di argomento esplicitandoli
(es. punto a capo)
- evidenziare i connettivi testuali
- organizzare i contenuti in modo sequenziale
e gerarchica
- accertare le informazioni di sfondo
(prerequisiti)
- utilizzare titoli e sottotitoli per orientare il
lettore. Uso frequente del punto.
•
Il Contrasto
Il contrasto attira il lettore verso le
informazioni basilari e più importanti, oppure,
distrarre questa attenzione se esso non è
correttamente ideato.
Appare scontato che un testo scuro su fondo
chiaro è il più idoneo per la lettura, ma spesso,
nei libri didattici questa norma non viene
seguita.
La dimensione.
Infatti un testo più grande CATTURA PIU'
ATTENZIONE di uno più piccolo, dunque con
delle ricadute essenziali sulla comprensione
del testo.
Il mettere in evidenza: invitare gli alunni ad
usare questa tecnica con parsimonia, e solo
per le parti più importanti.
l'uso eccessivo del grassetto fà apparire la
pagina pesante e rischia che l'alunno non
svolga il compito perchè già fatica più degli
altri, figuriamoci con un testo pesante da
leggere.
evitare di usare il grassetto all'interno dei
pacchetti di testo, perchè si rischia che attiri
troppe risorse cognitive su una parte
solamente.
• Le Immagini
 come supporto al testo;
 fortemente evocative del contenuto;
 non riempire la pagina dando confusione;
 immagini adatte all'età di comprensione
 immagini chiare e nitide.
Lo spazio bianco: l'occhio del lettore viene
automaticamente attratto verso gli elementi
circondati da spazio bianco. Più ampio è lo spazio
bianco attorno all'elemento e maggiore sarà il
contrasto tra questo ed il restante testo.
I bordi e riquadri:
evitare che siano troppo spessi, altrimenti si rischia
che l'attenzione si concentri sul riquadro grafico
anziché sul contenuto.
No al sottolineato:
nasconde parti inferiori delle lettere ed è poco
agevole per il canale visivo nei soggetti con DSA.
E‘ prezioso utilizzare queste risorse:
il colore,
la grandezza,
il mettere in evidenza,
Spazio bianco
Bordi e linee
con le dovute cure e parsimonia.
Perchè se tutto fosse evidente niente sarebbe più
importante.
L'Orientamento
Questo detto anche “allineamento o
giustificazione”, è uno degli aspetti più
importanti nell'impaginazione ai fini della
leggibilità.
Preferire l’ allineamento a sinistra (non
giustificato, non centrato, non a destra);
Il Carattere
Evitare il carattere corsivo, è il più difficile da
leggere.
Alla lavagna meglio lo stampato e non il corsivo.
Evitare anche di scrivere a mano, meglio uno
stampato al computer.
E’ noto che i caratteri con grazie (Serif),come il
“Times New Roman”, risultino a “bassa
leggibilità”per il dislessico.
Sono preferibili caratteri senza grazie (Sans Serif).
Per l’Arial permane la possibilità di scambio tra
lettere e numeri simili per forma:
(bd – pq – bp – dq – un – vv w – nn m – rn m – il – ji –
oc –hn – MN – OC – VV W – ao – 96).
Font:
Ad alta leggibilità risultano al momento il “COMIC” e il
verdana evitare caratteri particolari solo per il loro lato
estetico.
Esistono case editrici che hanno brevettato un
font per i dislessici.
Dimensioni: solitamente bene usare 12 per gli adulti, ma da 14
a 16 per i bambini di scuola elementare.
Spaziatura:
un effetto definito "Crowding" indica come i soggetti con
dislessia sia agevolati nel leggere i testi con la
” p r e s e n z a d i u n a s p a z i a t u r a t r a i c a r a t t e r i.”
Il
Comparazioni tra diversi font
sull’articolo “Il”
arial
Il
times new roman
Il
comic
Il
verdana
Il
lexia
Abbattimento delle barriere tipografiche,
Paragrafi spaziati per rendere la pagina più
leggera. Righe di lunghezza irregolare per seguire
il ritmo della narrazione. Carta color crema e
opaca, per stancare meno la vista.
Abbattimento delle barriere tipografiche,
Paragrafi spaziati per rendere la pagina più leggera. Righe di
lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione.
Carta color crema e opaca, per stancare meno la vista.
Abbattimento delle barriere tipografiche
Paragrafi spaziati per rendere la pagina più
Abbattimento delle barriere tipografiche
leggera. Righe di lunghezza irregolare per
Paragrafi spaziati per rendere la pagina più
seguire il ritmo della narrazione. Carta color
leggera. Righe di lunghezza irregolare per
crema e opaca, per stancare meno la vista.
seguire il ritmo della narrazione. Carta color
crema e opaca, per stancare meno la vista.
Scelta del libro di testo
• Testi per la classe prima che presentano
un carattere alla volta.
• Sussidiari e libri di lettura più vicini al
rispetto dei criteri di leggibilità, ricchi
di immagini, schemi e mappe conclusive.
• Case editrici che rilascino il testo
• anche in versione digitale
Un'indagine condotta negli USA ha dimostrato che gli
insegnanti più bravi non sono quelli che usano le LIM ma
quelli che sanno insegnare anche senza le LIM. Sono
cioè gli insegnanti che sanno costruire una
lezione, che sono capaci di instaurare una
buona relazione con i loro alunni, che sanno
ascoltare gli studenti, che non parlano in
continuazione, che partono da quello che gli
studenti sanno, che usano un’ampia gamma
di utensili: testi, disegni, grafici,mappe
schemi proiezioni di immagini. …..
In altri termini quel che conta è il modo e il
contenuto della lezione e non la tecnologia…
…..,ma con la tecnologia tutto questo diventa
più facile
Fly UP