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La felicità sta nel percorso
La felicità sta nel percorso DON’ T SHOOT ME NON SPARARMI [email protected] [email protected] LEGGE 170 dell’8 ottobre 2010 DECRETO ATTUATIVO DEL 12 LUGLIO 2011 E LINEE GUIDA IN MATERIA DI DSA PER LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Ins Abrescia, Caprera FIUMICINO GENNAIO 2012 CRITERI PER LA STESURA DI QUESTO INTERVENTO DI FORMAZIONE: ACCESSIBILITA’ CONFIDENZA INTERATTIVITA’: STESSI CRITERI IL DSA SEQUENZA SLIDE: LINEE GUIDA NORMATIVA IN: PER IL TESTO: FONT LEXIA/VERDANA (LEXIA scaricabile http://www.computerando.net/web/didattica/pianetaterra/pianeta_terra.html DIMENSIONE CARATTERE: a partire da 16 ALINEA TESTO: non giustificato INTERLINEA almeno 1,5 (laddove possibile) SFONDO: color crema IMMAGINI evocative sia per colore, forma e contenuto USO DI SCHEMI E MAPPE RISORSE AUDIO E VIDEO RILASCIO DEL MATERIALE PER FACILITARE L’ASCOLTO E GLI APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI SUCCESSIVI. LINEE GUIDA 6. Chi fa che cosa A GARANZIA DEL DIRITTO ALLO STUDIO PER LE PERSONE DSA NELLE LINEE GUIDA, SONO CHIAMATI IN CAUSA: • UFFICI SCOLASTICI REGIONALI • DIRIGENTE SCOLASTICO • REFERENTE DSA D’ISTITUTO • DOCENTI • LA FAMIGLIA • GLI STUDENTI • GLI ATENEI UNIVERSITARI Schema riassuntivo dei passi previsti dalla legge 170 per la gestione dei DSA Scuola Famiglia Servizi I nt ervent i ident if icazione pr ecoce su casi sospet t i At t ivit à didat t iche r ecupero mir at o Persist ent i dif f icolt à Comunicazione della scuola alla famiglia Richiest a di valut azione I t er diagnost ico pdp Comunicazione della f amiglia alla scuola Diagnosi – document o di cert if icazione diagnost ioca IL CLI NI CO LA SCUOLA LA FAMI GLI A I L DI RI GENTE SCOLASTI CO I l REFERENTE DSA I L TEAM DOCENTE OGNI SI NGOLO DOCENTE Figur a non obbligat or ia Cor r esponsabili del pr oget t o educat ivo dell’allievo DSA Creare anagrafe d’istituto Pr omuovere la f ormulazione del PDP t r a scuola f amiglia e t ecnici I nf or mare e sensibilizzare i colleghi sin con lo scopo di prevenire il disagio I l referente Pr omuovere i cont at t i Associazioni che si occupano di DSA per i DSA Tener e i Cont at t i con oper at or i e t ecnici ASL Pr edispor r e at t ivit à di “cont r ollo” I mpegnar e alt re risorse prof essionali Ricer care, divulgare mat eriali Organizzare Aggiornament o e f ormazione RI CEVE DALLA FAMI GLI A E PROTOCOLLA LA DI AGNOSI AGLI ATTI LA SCUOLA I NSERI INSERISCE SCE LA LA DIAGNOSI DI AGNOSI NEL NEL FASCI FASCICOLO COLO PERSONALE PERSONALE DELL’ALUNNO DELL’ALUNNO I STI ISTITUISCE TUI SCEUN’ANAGRAFE UN’ANAGRAFE DI ISTITUTO DI I STI TUTO NOMI NOMINA NA UN UNREFERENTE REFERENTE DSA CON DSA (UNA UNA COMMI COMMISSIONE SSI ONEDIDI LAVORO LAVORO) IL DIRIGENTE SCOLASTICO I NSERI INSERISCE SCE IILLPEP PDP NEL NEL PIANO PI ANO DEL’OFFERTA DEL’OFFERTA FORMATIVA FORMATI VA AGGIAGGIORNA ORNA I LILFASCI FASCICOLO COLO PERSONALE PERSONALE I I NSERENDO IINSERENDO ILI PEP L PDP MODULA GLI OBI ETTI VI OGNI SI NGOLO DOCENTE FAVORI SCE L’AUTOSTI MA E I L RI NFORZO POSI TI VO FORNI SCE GLI STRUMENTI PI U’ ADATTI E UTI LI ZZA STRUMENTI COMPENSATI VI E LE DI SPENSE CONCORDATE PER LA SUA DI SCI PLI NA GARANTI SCE LE MODALI TA’ DI VERI FI CA E VALUTAZI ONE NEL RI SPETTO ARTI COLO 10 DEL DPR 122 LEGGE E ANALI ZZA LA DI AGNOSI CONFRONTANDOSI CON I COLLEGHI I N QUANTO CORRESPONSABI LI DEL PROGETTO EDUCATI VO I L TEAM DI CLASSE PUO’ I NDI VI DUARE UN DOCENTE DI RI FERI MENTO PER COMUNI CARE CON FAMI GLI A E REFERENTE DSA REDI GE I L PDP PER OGNI ALUNNO CON DSA DELLA PROPRI A CLASSE CONDI VI DE I L PDP CON LA FAMI GLI A SOTTOSCRI VE I L PDP UNI TAMENTE ALLA FAMI GLI A CONSEGNA LA DIAGNOSI IN FOTOCOPIA CONSEGNA LA DIAGNOSI IN FOTOCOPIA E FA PROTOCOLLARE IN SEGRETERIA E FA PROTOCOLLARE IN SEGRETERIA DOVE COMPILA LETTERA DI DOVE COMPILA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO E RICHIESTA ACCOMPAGNAMENTO E RICHIESTA DELLA STESURA DELLA STESURA DEL PDP PEP DEL PEP LA FAMIGLIA RICEVE NUMERO DI PROTOCOLLO E INFORMATIVA DELLA PRESENZA DEL REFERENTE DSA DELLA SCUOLA E NORMATIVA CONSEGNA UNA COPIA DELLA DIAGNOSI AL TEAM DOCENTE PARTECIPA PARTECIPAALLA ALLASTESURA STESURADEL DELPIANO PDP AUTORIZZANDO EDUCATIVO PERSONALIZZATO CONTATTI/PRESENZA AUTORIZZANDO CON IL CLINICO CONTATTI/PRESENZA E IL REFERENTE DSA CONSEILPRESENTE CLINICO ENELL’ISTITUTO IL REFERENTE DSA COMPILA LA PARTE DEL PDP CHE LE COMPETE REDIGE LA DIAGNOSI E LA CONSEGNA ALLA FAMIGLIA E SUGGERSCE PERCORSI ABILITATIVI/EDUCATIVI APPROPRIATI IL CLINICO FORNISCE RAGGUAGLI AL TEAM AUTORIZZATO DALLA FAMIGLIA PUO’ INTERVENIRE ALLA STESURA DEL PDP PREDISPONE MOMENTI DI AGGIORNAMENTO DELLA DIAGNOSI Le LINEE GUIDA contengono inoltre, suggerimenti che vanno ad arricchire lo “strumentario metodologico didattico” dei docenti, perché seguono le indicazioni fornite dalle più recenti scoperte scientifiche delle neuroscienze che hanno studiato i processi che nel “cervello” attivano l’apprendimento della lettoscrittura e l’abilità del calcolo matematico, saperi accademici su cui si basa l’intero processo scolastico ARTCOLO 2 del D.M 12 luglio 2011 Linee guida I ndividuazione alunni con possibili DSA capacità di osservazione dei docenti DALLE LI NEE GUI DA: Al punto 2 : Osservazione in classe Al punto 2.1: Osservazioni di prestazioni atipiche (comportamentali e didattiche) Al punto 2.2: Osservazione degli stili di apprendimento Individuazione e valutazione dei prerequisiti degli apprendimenti di base SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA I prerequisiti degli apprendimenti scolastici come memoria come orientamento spazio-temporale, lateralizzazione, sintesi uditiva, ecc. verbale, abilità sintattiche, lessico consapevolezza fonologica Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Legge 8 ottobre 2010 n.170 ARTICOLO 3 COMMA 3 • È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Cosa dice il curricolo per la scuola d’infanzia?? “Il bambino riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico." filastrocche, conte, poesiole, canzoncine, sono importanti nell'acquisizione del gusto della parola e nella sua penetrazione anche affettiva, grazie al gioco delle rime e dei ritmi, di strutture, e risultano una via inizialmente del tutto inconsapevole. Prerequisiti all’apprendimento della letto-scrittura PREREQUISITO ESECUTIVO È il prerequisito che si attengono alla realizzazione del sistema scritto: coordinazione occhio-mano orientamento spaziale ecc. PREREQUISITO COSTRUTTIVO E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo scritto rappresenta la parola e non l’oggetto. I prerequisiti costruttivi • • • • Per imparare a leggere e a scrivere un bambino deve imparare 4 concetti che riguardano l’unità fondamentale del sistema di scrittura: Quanti elementi ci sono in una parola Quali sono gli elementi della parola Come questi elementi sono disposti Come questi elementi sono rappresentati Come conoscere il livello di concettualizzazione della lingua scritta posseduto dal bambino? ATTIVITA’ IMPOSTATE attraverso la scrittura spontanea Attività nella quale il bambino viene sollecitato a scrivere parole e frasi “Così come sai!” l’evoluzione del livello di concettualizzazione della scrittura l’esecutività della scrittura (direzione, orientamento lettere, occupazione spazio foglio, adeguatezza del segno grafico...) Osservare gli elementi predittivi nella scuola di infanzia Difficoltà di linguaggio: • Usa frasi incomplete, confusione dei suoni, sostituzione dei suoni, omissioni di lettere o parti della parola • Le parole sono usate in maniera inadeguata? • Usa parole sostitutive? • Mostra scarsa abilità nell’utilizzo delle parole? • Mostra scarsa memorizzazione di nomi di oggetti conosciuti e usati abitualmente. • Dimostra inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole,nel riconoscimento di e nella costruzione di rime, nell’isolare il primo o ultimo suono delle parole e in giochi fonologici e metafonologici? Osservazione dei movimenti: Movimenti grosso-motori Ha difficoltà ad allacciarsi le scarpe, abbottonarsi i vestiti Errori di valutazione dello spazio I nciampa e urta contro gli oggetti Movimenti fino-motori Ha dif f icolt à nella coordinazione oculo-manuale? Nei puzzle? Nei giochi di cost r uzioni? (mat t oncini lego) Va a sbattere contro le cose? È incapace di prendere o calciare un pallone Nell’uso delle f or bici? Nel disegno, nell’impugnat ura della mat it a (t r oppo in alt o o t roppo in basso, o la impugna con t r oppa pr essione)? Osservazione nell’area pre-matematica • Riconosce due quantità differenti (maggiore e minore) • Sa distinguere graficamente i numeri dalle lettere? • Sa contare con le dita? • Sa ripetere i numeri in sequenza • (1,2,3,4…) fino a 10? Osservazione nell’orientamento spazio-temporale • Ha difficoltà a raccontare/spiegare piccole esperienze in ordine cronologico ( es: all’inizio, dopo, alla fine…)? • Ha difficoltà ad orientarsi nel tempo (oggi-ieri domani; adesso-prima-dopo mattina-pomeriggio sera)? • Fa fatica a distinguere la posizione di un oggetto (sopra-.sotto, dentro-fuori, ecc…)? Altri campi di osservazione • Ha difficoltà nel fare giochi di classificazione? • Ha dif f icolt à nello svolgere o seguire un’at t ivit à senza dist r arsi o dist rarre gli alt ri? • Perde f acilment e int eresse? • Passa cont inuament e da un gioco all’alt r o (ha dif f icolt à a proseguire una st essa at t ivit à?) Laboratorio Fonologico attività Giochi con i suoni delle parole abbinati a giochi sensoriali e di movimento Giochi con filastrocche e rime Riconoscere il suono iniziale e il suono finale delle parole. C’è il “suono R” nella parola pane? Riconoscere parole lunghe e parole corte Segmentare/fondere parole in sillabe e poi fonemi Perché tutto questo? training fonologico in epoca prescolare e durante la classe prima Favorisce il successo nelle prime fasi dell’alfabetizzazione di tutti gli alunni senza difficoltà e supporta i probabili DSA La scuola primaria continua laddove la scuola d’infanzia ha iniziato un lavoro sulle abilità fonologiche ed esecutive, ma ha il DOVERE di impostare attività di sviluppo di questi pre-requisiti INDISPENSABILI Didattica metafonologica L’obiettivo del laboratorio fonologico consiste nel facilitare la capacità di analizzare il linguaggio verbale per poi di saperlo successivamente rappresentare attraverso un codice grafico condiviso. L’attività ha lo scopo quindi di favorire nel bambino l’abilità di giocare con la veste sonora delle parole e di riconoscere i singoli suoni, competenza, questa, che risulterà strategica nelle fasi iniziali del percorso di apprendimento della scrittura alfabetica. Per favorire tutti gli stili di apprendimento nella didattica le attività sono presentate in modalità Cinest et iche e mult isensor iali LINEE GUIDA 4.2. La scuola primaria “All’iniz io de lla s cuola primaria la PREVENZI ONE delle difficoltà di apprendimento rappre s e nt a uno de gli obie t t ivi più import ant i de lla cont inuit à e d ucat iva, che s i d e ve re aliz z are at t rave rs o uno s camb io conos cit ivo t ra la f amiglia, i d oce nt i d e lla s cuola d e ll’inf anz ia e i d oce nt i d e lla s cuola p rimaria me d e s ima”. Opportuno che le scuole sensibilizzino le famiglie dell’esistenza dei DSA con incontri dedicati alle genitori degli alunni di prima classe PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA’ Ansia del docente ostacolo ad un buon apprendimento della lettura e scrittura degli alunni. Processo di apprendimento è graduale Propria storia personale Propria capacità di mettere in relazione esperienze Proprio stile e ritmo di apprendimento Le neuroscienze Riciclaggio neuronale Evoluzione di circuiti neuronali per scopi diversi da quelli per cui si sono evoluti Apprendimento abilita circuiti neuronali Pedagogia e didattica Per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento della letto scrittura è fondamentale la scelta del metodo sillabico-fonematico Il bambino per imparare a leggere deve imparare la corrispondenza grafema-fonema Decisament e sconsigliat o il met odo globale det t o anche ideo-visivo o anche il met odo semi-globale idea er rat a pensare alla let t ura globale delle parole: il let t or e adult o, divenut o abile, legge in quest a modalit a’ Struttura ad albero parzialmente gerarchica: Le foglie= lettere e i rami=pezzi di parola Normo-lettore dislessico Cosa è sicuramente meglio evitare a tutti I puntini che distanziano le parole Il cane abbaia Uso improprio dei segni matematici M+A= MA M+A MA Uso di caratteri bizzarri come lo stampato quadrato Presentazione dei 4 caratteri in contemporanea LO STAMPATO MINUSCOLO È più chiaro del corsivo, ma meno del maiuscolo. Corrisponde al carattere usato dai libri di testo, ed è quindi più diffuso, ma ….. IL CORSIVO È il carattere più difficile. È composto da segni molto irregolari e difficili da segmentare. Il gesto per riprodurre le lettere è complesso. Richiede capacità percettivo-motorie più evolute. La singola lettera si modifica quando cambia posizione nelle parole. Le lettere non sono separate. PERCHE’ USARE LO STAMPATO MAIUSCOLO? • Perché composto da elementi più semplici e primitivi, dunque più facili da realizzare : aste, orizzontali, verticali e diagonali, cerchi e semicerchi. • Perché le lettere sono sempre identiche, anche se cambia la loro posizione all'interno delle parole. • Perché separazione delle lettere propria dello stampato (sia maiuscolo che minuscolo),favorisce la ricerca della corrispondenza suono-segno. Come intervenire per facilitare l’apprendimento della letto-scrittura per TUTTI i bambini Lavorare giornalmente per i primi due mesi di scuola sulle abilità fonologiche e metafonologiche Usare il metodo fonetico-sillabico. Fermare il lavoro più tempo sui suoni difficili Visualizzare sempre a parete il grafema presentato, usando anche “Alfabetieri Visivi” Far manipolare le lettere in particolare con i bambini che faticano a memorizzarle Rimandare alla fine della prima la presentazione e l’uso del corsivo. Avvalersi in classe delle forti potenzialità dello strumento informatico La lingua inglese solo “parlata, giocata e cantata” Pensare sempre che la scrittura è un mezzo per comunicare In fase di apprendimento, lasciar leggere per anticipazione accettando ciò che viene letto anche se inventato. Prevedere uso della “mascherina”. Relativamente alla tecnica di lettura, organizzare un lavoro graduato e all’inizio, puntare sulle sillabe piuttosto che sulle lettere separate. • Potenziare e prevedere un rafforzamento per tutti tramite software specifici utilizzati anche in chiave semplicemente esercitativo-educativa per rafforzare l’abilità di letto scrittura in fase di acquisizione. Far fare brevi allenamenti in coppia assegnando un amico come tutor e predisponendo percorsi graduale Allargare il contesto d’anticipazione passando dalla lettura di parole alla lettura di frasi • Non forzare a leggere a voce alta tutti i ragazzi: non avendo gli stessi tempi di lettura non è possibile, per es. far tenere il segno • Organizzare la lettura ad alta voce con “appuntamenti” • Non utilizzare la lettura dei ragazzi ad alta voce su testi specifici: meglio la lettura dell’adulto perché guida, spiega • Utilizzare la registrazione del testo o un lettore esterno o un software didattico per accedere alla comprensione attraverso l’ascolto del testo • Prevedere momenti di lettura individuale, senza il controllo delle prestazioni Attento uso diario (facilitato, registratore, elettronico.*) Arricchire i contenuti con video o audio Buona programmazione in fase iniziale e settimanale Ancora indicazioni Lavorar e semp re nella classe o fuori pe r piccoli g ruppi pe r favorire un apprend imento di tipo coopera tivo Posizionare almeno una postazione multimediale completa di casse e stampante in aula L’osservazione dei comportamenti e delle prestazioni didattiche a partire dalla scuola primaria ppare disinteressato nel gestire il materiale scolastico? vita di copiare dalla lavagna o non fa in tempo a finire? a qualche difficoltà nel trovare le parole per esprimere un concetto, pur dando prova di averlo compreso? artecipa più attivamente in classe se non si tratta di leggere o scrivere? uando legge, gli capita di saltare le righe o le parole? Osservazioni delle prestazioni della lettura nella scuola primaria Quando legge, gli capita di saltare le righe o le parole? •Quando legge fa molte pause ed è più lento dei suoi compagni? •Quando legge fa più errori dei suoi compagni? •Quando legge si corregge da solo? (torna indietro e rilegge più volte la stessa parola) •Quando legge, sostituisce, omette, aggiunge o inverte le lettere nelle parole (es. il-li, perso-spero, segnosogno) •Perde il segno mentre legge? •Tiene il segno con un dito?* Osservazioni delle prestazioni della lettura nella scuola primaria • Legge ad alta voce con poca espressione e intonazione? • Quando legge, cerca di intuire le parole oppure inventa parole simili ? • Tende a leggere velocemente e, anche se commette numerosi errori, non si interrompe? (E' rapido ma scorretto) • Comprende poco o nulla di quello che legge se legge ad alta voce? • Ha problemi di comprensione di un testo scritto? (anche nel comprendere il testo dei problemi di matematica) Osservazione delle prest azioni a part ir e dalla scuola primaria per scrit t ura e ort ogr af ia • La grafia non è costante nel tempo? (non è tutti i giorni la stessa e/o cambia dalla prima pagina all'ultima) • La pressione del tratto grafico sul foglio è troppo forte, troppo debole o incostante? • I caratteri scritti sono variabili nelle dimensioni ? oppure troppo grandi o troppo piccoli? • Ha difficoltà con il corsivo e preferisce lo stampato maiuscolo? • Sostituisce le lettere quando scrive?(scambia v/f, d/t, s/z, d/b, a/o/e, ecc.) • Quando scrive commette errori del tipo: (foglia folia, insalata-isalata, gelato-gelalato, la casa-lacasa, animaleanimale, caramelle-caramele)? • Si dimentica spesso di utilizzare le lettere maiuscole all'inizio di frase o nei nomi propri ecc.? • Dimentica gli apostrofi e gli accenti? • Dimentica la punteggiatura o ne fa un uso scorretto? • Rende meglio nelle materie orali che in quelle scritte? Osservazione dei comportamenti e delle prestazioni a partire dalla scuola primaria per la discalculia a difficoltà a ricordare le tabelline? a difficoltà a scrivere i numeri che contengono lo zero? (centotrè - 1003) a difficoltà a mettere in colonna i numeri? ' lento e commette errori nel calcolo scritto? a difficoltà a contare all'indietro? (da 100 a 0) a difficoltà nel calcolo a mente e/o si aiuta con le dita? … nel profilo professionale del docente sono ricomprese, oltre competenze disciplinari, anche competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27 CCNL). Gli strumenti metodologici per interventi di carattere didattico fanno parte, infatti, dello “strumentario” di base che è patrimonio di conoscenza e di abilità di ciascun docente. Tuttavia, è pur vero che la competenza psicopedagogica, in tal caso, deve poter essere aggiornata e approfondita. ….la diagnosi di DSA può essere formulata con certezza alla fine della seconda classe della scuola primaria. Dunque, il disturbo di apprendimento è conclamato quando già il bambino ha superato il periodo di insegnamento della letto-scrittura e dei primi elementi del calcolo. Ma è questo il periodo cruciale e più delicato tanto per il dislessico, che per il disgrafico, il disortografico e il discalculico. Nella annosa diatriba tra PEDAGOGIA E DISCIPLINARISMO (in realtà tra pedagogisti e disciplinaristi) mi colloco nel mezzo, non per equidistanza ma per completezza. Infatti, se è evidente che non si possa far pedagogia del nulla, col nulla e sul nulla - e che, dunque un po’ di “materia” ci vuole – (“se non altro per poterla abbandonare”) è altrettanto evidente, anzi ovvio, che nessun insegnamento di nessuna materia soprattutto per i ragazzi della fascia di età che stiamo analizzando – possa risolversi in addestramento o esitare in pura e semplice memorizzazione di qualche misero elemento di contenuto Roberto Imperiale Gruppo Ricerca Matematica e Difficoltà Vicepresidente nazionale Se si è fatto ricorso a metodologie non adeguate, senza prestare la giusta attenzione alle esigenze formative ed alle ‘fragilità’ di alcuni alunni, avremo non soltanto perduto un’occasione preziosa per far sviluppare le migliori potenzialità di quel bambino, ma forse avremo anche minato seriamente il suo percorso formativo Per f avorire gli apprendiment i scolast ici, quest i alunni hanno bisogno che i docent i met t ano in campo “tutte le strategie didattiche disponibili.” La scuola in attesa della diagnosi… Non esiste una legge che impedisce all’insegnante di trovare strategie di apprendimento che aiutino i bambini e ragazzi a raggiungere l’obiettivo “Solo noi possiamo tirare fuori quel bambino dalla sua prigione, sia che siamo formati per farlo o meno. Gli insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di me un insegnante, non erano formati per questo. Non si sono preoccupati delle origini della mia infermità scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause e tanto meno a farmi la predica. Erano adulti di fronte a un adolescente in pericolo. Hanno capito che occorreva agire tempestivamente, si sono buttati, non ce l’hanno fatta. Si sono buttati di nuovo, giorno dopo giorno, alla fine mi hanno tirato fuori. E molti altri con me. Ci hanno letteralmente ripescati. Dobbiamo loro la vita”. Daniel Pennac ….e per oggi ci fermiamo qui!!! IL FUTURO NON CONCEDE PROMESSE MA… SOLO UN BARLUME DI SENSO NEL NOSTRO AGIRE ATTRAVERSO LA LIBERTA’ DI APPRENDERE Ins Abrescia, Caprera, Crivelli, FIUMICINO 21 FEBBRAIO – 6 MARZO 2012 Premessa TUTTI SIAMO TESTIMONI DI TUTTI NESSUNO E’ GIUDICE DI NESSUNO Le scuole sono come uno snodo aeroportuale. Gli studenti-passeggeri arrivano da molti e diversi background per dirigersi verso un’ampia varietà di destinazioni. I loro particolari decolli verso la vita adulta richiederanno piani di volo personalizzati. La diagnosi • Chi fa diagnosi di DSA • Come è una diagnosi • Le informazioni della diagnosi utili alla scuola EQUIPE Neuro psicomotricista Ortottico-ortottista Psicologo Logopedista Neuropsichiatra Infantile Psicologo clinico dell’età evolutiva Come deve essere una diagnosi? E’ importante che le figure professionali abilitate all’individuazione dei DSA rilascino documenti rispondenti alle necessità della scuola e sappiano fornire agli insegnanti e alla famiglia quel corredo di informazioni che soltanto da loro possono pervenire. Come è una diagnosi? Diagnosi classificatoria/di primo livello Accomuna all’interno di una stessa categoria condizioni cliniche eterogenee. DSM-IV o ICD-10 Diagnosi funzionale/di secondo livello o qualificatoria Rende facilmente conto della variabilità che caratterizza i diversi quadri Importante per il “cosa fare” La diagnosi è paragonabile ad una “fotografia” relativa ad un preciso momento di un individuo in continua evoluzione Importanza di una diagnosi evidenzia i deficit ma anche i punti di forza EFFETTO MONTAGNE RUSSE In alcune occasioni, essi riescono in attività molto al di fuori della portata dei loro pari. Un momento dopo, possono trovarsi di fronte ad un compito che non sanno risolvere Diagnosi classificatoria/di primo livello Una diagnosi di primo livello… purtroppo non aiuta noi insegnanti a capire il funzionamento del nostro alunno La valutazione logopedica NON e’ una DIAGNOSI Solo un clinico può fare una diagnosi!!!!!! Finalmente la diagnosi. La luce alla fine del tunnel!! Ma allora non sono stupido Ma allora non è pigro! A mio parere una buona diagnosi è già di per sé una forma di terapia” Mel Levine SONO DAVVERO FUORI DAL TUNNEL? www.manifestoinsegnanti.it/ Da un’ iniziativa del Social Network “ La scuola che funziona” 1 VEDERE LA MUCCA PER NOI È COME PER UN DISLESSICO VEDERE PAROLE DIFFICILI Difficoltà percettiva + x <> 13 31 o a 2 3 NEI PANNI DI UN DISGRAFICO: SCRIVO A MANO UN TESTO CON GRAFIA POCO CHIARA, PERMETTENDOMI ANCHE MOLTI ERRORI ORTOGRAFICI IL MIO HOBBY PREFERITO HAI A DISPOSIZIONE 5 MINUTI PER FAVORE SPEGNERE IL CELLULARE GRAZIE!!! DIDATTICA INCLUSIVA: ARTE DI ASCOLTARE COMPRENDE LE DIFFERENZE Motivare all’apprendimento Dare a ciascuno gli strumenti e le modalità di cui ha bisogno Sfruttare le potenzialità degli strumenti cartacei multimediali ed informatici nello studio Far sviluppare un confronto tra strategie efficaci per la soluzione di “problemi” di apprendimento significativi BRAINSTORMING MAPPE MAPPE CONCETTUALI CONCETTUALI LAVORI DI GRUPPO AIUTANO A RITROVARE LA STRADA NELLA JUNGLA DELLE TROPPE NOZIONI APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO COOPERATIVO COOPERATIVO LAVORO IN COPPIA, IN GRUPPO TUTORAGGIO NEUTRALIZZARE I PROCESSI DI ETICHETTATURA LE MISURE COMPENSATIVE E O DISPENSATIVE NON VIOLANO L’IMPARZIALITÀ, MA AL CONTRARIO METTONO IL DISLESSICO SULLO STESSO PIANO DEI SUOI COMPAGNI Giacomo Stella Schema riassuntivo delle misure compensative per la lettura No tecnologia •Ut ilizzare il segna riga, mascherina Bassa tecnologia •Cambiare la grandezza del carat t ere •Proporre t est i • Cambiare la “adeguat i” spaziat ura • Cambiare il colore •Regist rat ore per le spiegazioni in classe Alta tecnologia • LI M •Scanner OCR •Sint esi vocale • Libri digit ali • Audiolibri •Pennalivescribe Vantaggi Uso TD •Possibilit à di maneggiare il t est o per semplif icarlo o renderlo più accessibile •Possibilit à di accedere ai cont enut i indipendent ement e dal grado di abilit à di let t ura raggiunt o Schema rassuntivo delle misure compensative per la scrittura No tecnologia • Tavole dei car at t er i •Penne e mait it e con impugnat ur a f acilit at a • Adat t ar e il f oglio con r ighe, quadr et t i o spaziat ur a Bassa tecnologia Alta Vantaggi tecnologia uso TD • Regist rat or e • LI M Possibilit à di al post o degli •Wor d cont r ollo appunt i maggiore del pr ocessor • Pr edit t ore t est o su corr et t ezza, or t ograf ico ma anche • Corr et t ori f orma e or t ograf ici cont enut o • Pr ogrammi di riconosciment o vocale Schema delle misure compensative per la matematica No tecnologia Bassa tecnologia •Tavola pit agor ica •Calcolat r ice par lant e •Tabellina cinese • Or ologi par lant i • La linea dei numer i •Tabelle con le f ormule e le misur e Alta tecnologia •LI M Vantaggi TD ·Esecuzione più •Calcolat r ice r apida nel comput er ·Possibilit à di concent r azione Calcolat r ici all’int er no di parlant i compit i più • Fogli complessi elet t ronici di calcolo Schema delle misure atte a compensare difficoltà di organizzazione e nello studio No tecnologia Bassa tecnologia Alta tecnologia Alcuni vantaggi • Aiut i per r ior ganizzare i mat er iali (car t elline color at e, t abelle con indici visivi) •evidenziat or i •Libro degli appunt ament i (agenda) •Sof t ware per la cr eazione di •Minor e mappe mentali. apprendiment o • Beeper/ buzzers • Regist rat ori con mnemonico a (sveglie, or a sono cont rollo del f avore di una anche nel parlat o, organizer rielaborazione cellulare) elet t ronici. per sonale. •Cart e con indici, • Fogli con graf ici • Applicat ivi per mappe, schemi per or ganizzare la ricerca all'int er no del • Linea del t empo comput er •Pot er ripassare senza leggere SCHEMA DELLE DISPENSE IN LETTURA, SCRITTURA E STUDIO DI SPENSA PERCHE’ ALTRA POSSI BI LI TA -Let t ura a voce alt a -Disagio -Let t ura aut onoma di consegne -Appunt ament o concordat o con il bambino Possibilit à di svolgere il -Let t ur a insegnant e compit o in maniera per t ut t i, compagno err at a t ut or , insegnant e -Copiare la lavagna -pr odot t o inadeguat o, -Prender e appunt i che pr ovoca f rust razione -Det t at i veloci -inut ilizzabile per lo st udio. -Fot ocopie da cui copiare -Det t at o lent o DI SPENSA PERCHE’ POSSI BI LI TA’ -St udio della L2 nella -Aggiunge dif f icolt à di f orma scrit t a agli inizi un I I codice scrit t o degli apprend.* -Ne ost acola l’appr. Apprendim. della LI NGUA PARLATA con L’ASCOLTO Tempi di svolgiment o e/ o numero esercizi uguali a t ut t i -Tempo maggiore Aument o degli errori e minore at t enzione al cont enut o -Meno esercizi -Divisione del compit o in più giorni -Graduazione degli esercizi -Carico di compit i -I nt errogazioni non programmat e Eccessivo l’impegno -Programmazione giornaliero a sf avore di -Alt ernanza t ra le un apprendiment o discipline ef f icace -qualit à no quant it à DI SPENSA PERCHE’ POSSI BI LI TA’ Uso int egrale del t est o Af f at icament o nella Uso di t est i adat t at i adot t at o per la classe let t ura e dif f icolt à o semplif icat i non linguist iche limit ano l’uso per cont enut o ma numero di pagine -St udio mnemonico -Uso del vocabolario cart aceo Occupano/ limit ano risorse, aument ando la possibilit à di errore Tabelle della memoria Dizionari digit ali PROPOSTE PER PERCORSI DIDATTICI ACCESSIBILI Comprensione Organizzazione dei contenuti di studio Rielaborazione e memorizzazione di contenuti ACCESSO ALL’INPUT INIZIALE TIPO DI INPUT ACCESSIBILE E MOTIVANTE SELEZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI LINEA DEL TEMPO DELL’ASTRONAUTA I L A U E P TT P E A C M N CO I M E H SC M AP PE M ENT AL COSTRUI AMOLI I NSI EME I mappa Mettiamoci al lavoro: • Un gruppo lavora sulla costruzione di una mappa al pc • Un secondo gruppo lavora per realizzare una mappa con carta o lavagna LA PREPARAZIONE DEL MATERIALE PER FACILITARE L’APPRENDIMENTO Facilitare l’apprendimento - ridurre un testo sintetizzandolo, rendendolo schema, mappa, un insieme di concetti chiave - semplificare un testo modificandone la struttura formale non cambiandone il contenuto OBIETTIVO: semplificare il testo mantenendo la complessità e la qualità del contenuto. • Accorgimenti da tener presente - lessico - sintattica - organizzazione delle informazioni - grafica • Lessico - usare parole comuni, brevi, concrete, precise, italiane. - evitare forme figurate e gli idiomi - introdurre gradualmente parole nuove (una per paragrafo) - spiegare parole nuove attraverso nozioni e termini già familiari - spiegare il termine nuovo anche con esempi concreti • Sintattica • -Frasi brevi e con struttura semplice: soggetto – verbo- oggetto • -Max 20-25 parole • -Forma attiva, personale e affermativa • -Usare i verbi finiti con predominanza del modo indicativo Organizzazione delle informazioni - porre attenzione alla coesione - eliminare le ridondanze - evitare di sottintendere il soggetto o il verbo - segnare i cambi di argomento esplicitandoli (es. punto a capo) - evidenziare i connettivi testuali - organizzare i contenuti in modo sequenziale e gerarchica - accertare le informazioni di sfondo (prerequisiti) - utilizzare titoli e sottotitoli per orientare il lettore. Uso frequente del punto. • Il Contrasto Il contrasto attira il lettore verso le informazioni basilari e più importanti, oppure, distrarre questa attenzione se esso non è correttamente ideato. Appare scontato che un testo scuro su fondo chiaro è il più idoneo per la lettura, ma spesso, nei libri didattici questa norma non viene seguita. La dimensione. Infatti un testo più grande CATTURA PIU' ATTENZIONE di uno più piccolo, dunque con delle ricadute essenziali sulla comprensione del testo. Il mettere in evidenza: invitare gli alunni ad usare questa tecnica con parsimonia, e solo per le parti più importanti. l'uso eccessivo del grassetto fà apparire la pagina pesante e rischia che l'alunno non svolga il compito perchè già fatica più degli altri, figuriamoci con un testo pesante da leggere. evitare di usare il grassetto all'interno dei pacchetti di testo, perchè si rischia che attiri troppe risorse cognitive su una parte solamente. • Le Immagini come supporto al testo; fortemente evocative del contenuto; non riempire la pagina dando confusione; immagini adatte all'età di comprensione immagini chiare e nitide. Lo spazio bianco: l'occhio del lettore viene automaticamente attratto verso gli elementi circondati da spazio bianco. Più ampio è lo spazio bianco attorno all'elemento e maggiore sarà il contrasto tra questo ed il restante testo. I bordi e riquadri: evitare che siano troppo spessi, altrimenti si rischia che l'attenzione si concentri sul riquadro grafico anziché sul contenuto. No al sottolineato: nasconde parti inferiori delle lettere ed è poco agevole per il canale visivo nei soggetti con DSA. E‘ prezioso utilizzare queste risorse: il colore, la grandezza, il mettere in evidenza, Spazio bianco Bordi e linee con le dovute cure e parsimonia. Perchè se tutto fosse evidente niente sarebbe più importante. L'Orientamento Questo detto anche “allineamento o giustificazione”, è uno degli aspetti più importanti nell'impaginazione ai fini della leggibilità. Preferire l’ allineamento a sinistra (non giustificato, non centrato, non a destra); Il Carattere Evitare il carattere corsivo, è il più difficile da leggere. Alla lavagna meglio lo stampato e non il corsivo. Evitare anche di scrivere a mano, meglio uno stampato al computer. E’ noto che i caratteri con grazie (Serif),come il “Times New Roman”, risultino a “bassa leggibilità”per il dislessico. Sono preferibili caratteri senza grazie (Sans Serif). Per l’Arial permane la possibilità di scambio tra lettere e numeri simili per forma: (bd – pq – bp – dq – un – vv w – nn m – rn m – il – ji – oc –hn – MN – OC – VV W – ao – 96). Font: Ad alta leggibilità risultano al momento il “COMIC” e il verdana evitare caratteri particolari solo per il loro lato estetico. Esistono case editrici che hanno brevettato un font per i dislessici. Dimensioni: solitamente bene usare 12 per gli adulti, ma da 14 a 16 per i bambini di scuola elementare. Spaziatura: un effetto definito "Crowding" indica come i soggetti con dislessia sia agevolati nel leggere i testi con la ” p r e s e n z a d i u n a s p a z i a t u r a t r a i c a r a t t e r i.” Il Comparazioni tra diversi font sull’articolo “Il” arial Il times new roman Il comic Il verdana Il lexia Abbattimento delle barriere tipografiche, Paragrafi spaziati per rendere la pagina più leggera. Righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione. Carta color crema e opaca, per stancare meno la vista. Abbattimento delle barriere tipografiche, Paragrafi spaziati per rendere la pagina più leggera. Righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione. Carta color crema e opaca, per stancare meno la vista. Abbattimento delle barriere tipografiche Paragrafi spaziati per rendere la pagina più Abbattimento delle barriere tipografiche leggera. Righe di lunghezza irregolare per Paragrafi spaziati per rendere la pagina più seguire il ritmo della narrazione. Carta color leggera. Righe di lunghezza irregolare per crema e opaca, per stancare meno la vista. seguire il ritmo della narrazione. Carta color crema e opaca, per stancare meno la vista. Scelta del libro di testo • Testi per la classe prima che presentano un carattere alla volta. • Sussidiari e libri di lettura più vicini al rispetto dei criteri di leggibilità, ricchi di immagini, schemi e mappe conclusive. • Case editrici che rilascino il testo • anche in versione digitale Un'indagine condotta negli USA ha dimostrato che gli insegnanti più bravi non sono quelli che usano le LIM ma quelli che sanno insegnare anche senza le LIM. Sono cioè gli insegnanti che sanno costruire una lezione, che sono capaci di instaurare una buona relazione con i loro alunni, che sanno ascoltare gli studenti, che non parlano in continuazione, che partono da quello che gli studenti sanno, che usano un’ampia gamma di utensili: testi, disegni, grafici,mappe schemi proiezioni di immagini. ….. In altri termini quel che conta è il modo e il contenuto della lezione e non la tecnologia… …..,ma con la tecnologia tutto questo diventa più facile