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Il Territorio nell`Assistenza al Paziente Fragile
Il Territorio nell’Assistenza al Paziente Fragile Dott. Massimo Giraldi Medico Di Comunità ASL 11 U.O.C. Organizzazione Servizi Sanitari Territoriali Dip. Territorio – Fragilità [email protected] 1 Per Continuità dell’Assistenza si intende un’articolata sequenza di azioni da parte di diversi professionisti e servizi che permettano il procedere corretto e tempestivo di un programma assistenziale anche prolungato, attraverso: • lavoro di gruppo; • cooperazione e organizzazione; • rispetto di PDTA concordati; • raccolta e registrazione standardizzata dei dati clinici; • trasmissione corretta e regolare delle informazioni tra gli operatori. La Continuità dell’Assistenza necessita della conoscenza dettagliata di tutto ciò che riguarda il piano di assistenza da parte di tutti i diversi attori abilitati a seguire il caso. 2 Da una sanità centrata sulla “malattia” ad un approccio “paziente – orientato”, paziente nel quale multipli disturbi interagiscono in miriadi fenotipiche, genera interventi sulla complessità delle vulnerabilità e non sulle singole malattie (curare pazienti e popolazioni, non malattie). “…riportiamo l’attenzione sulla complessità delle persone…. Barbara Starfield del Dipartimento di Politica e Menagement Sanitario della John Hopkins University. Appassionata esperta di sistemi sanitari integrati, scomparsa nel 2012, mentre stava per venire in Italia, a Pisa Stratificazione del popolazione secondo il livello di rischio (Expanded CCM) La Sanità Di Iniziativa per gestire la cronicità. 3 VULNERABILITA’ (DALLA FRAGILITA’ ALLA NON AUTOSUFFICIENZA) -RISCHIO DISIDRATAZIONE -RISCHIO MALNUTRIZIONE -RISCHIO CADUTE -CONTESTO SOCIO AMBIENTALE RELAZIONALE (RISCHIO DI ISOLAMENTO/SOLITUDINE) 4 Per accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari si intende le funzioni di accoglienza, informazione, orientamento/primo accesso (front office) e di presa in carico (back office) nei percorsi di continuità assistenziale. I Punti Unici di Accesso (PUA) rappresentano una/la modalità per promuovere maggiore equità di accesso ai servizi territoriali e garanzie di effettività dei Livelli Essenziali di Assistenza, in particolare per la tutela delle fragilità. 5 “Fragile” FRAGILE è una persona che che vive all'interno di un equilibrio instabile tra risorse (salute, capacità funzionali, integrazione sociale, positiva attitudine alla vita) e deficit (malattie croniche, difficoltà nello svolgimento di funzioni, difficoltà economiche e sociali) quindi si trova in uno stato di compenso dei vari sistemi ed in particolare di quello funzionale, per cui egli è indipendente, ma è fortemente a rischio di perdere il controllo con relativa facilità, per un evento stressante acuto o per un prevalere del deficit sulle risorse. 6 Le criticità • • • • • • Aumento della domanda di salute Aumento della popolazione anziana Aumento del disagio sociale Aumento delle patologie croniche Risorse limitate Pressioni del mercato 7 La filosofia La soddisfazione di una comunità non dipende dall’accoglimento di tutte le richieste, ma dalla partecipazione alle decisioni 8 STRUTTURA A RETE persona 9 Al centro la persona 10 La nuova organizzazione della medicina generale: almeno una Casa della Salute (UCCP) in ogni Comune (Decreto Balduzzi, Patto per la Salute 2014 - 2016) Art.5-Assistenza Territoriale UCCP-Unità Complesse di Cure Primarie (CDS) quali uniche forme organizzative di aggregazione della medicina generale integrate con personale dipendente del SSN AFT (raggruppamenti funzionali monoprofessionali di MMG/PDF/CA/SPECIALISTI AMBULATORIALI) per la erogazione delle cure primarie (prestazioni territoriali ambulatoriali e domiciliari, ricetta dematerializzata, apertura h12, sperimentazione h16, rete informativa, sanità di iniziativa, governance clinica farmaceutica, contribuire a ridurre gli accessi al PS e ricoveri inappropriati) 11 Casa della Salute (Ministro della Sanità Livia Turco nel 2006/7) BASE: aggregazione strutturali multiprofessionali MMG/PDF Medicina Specialistica o Telemedicima PUA Infermieri Servizio Sociale Servizio Amministrativi Presenza o raccordo con la postazione più vicina della CO118 Con personale h24 Percorsi assistenziali Popolazione: 5.000 – 20.000/30.000 abitanti Orario: dal lun al ven almeno 8 ore/die Scheda clinica/sociale del cittadino condivisa tra tutto il personale 12 Case della Salute AUSL 11: sede e data apertura Empoli, CDS S. Andrea 24.10.2008 13 CDS Certaldo, 1.7.2010 14 CDS Montopoli V.A, 25.06.2011 15 CDS Castelfiorentino, 31.10.2013 16 CDS Cerreto Guidi, 13.12.2013 17 CDS Montaione, 4.03.2014 18 CDS Galleno, 20.05.2014 19 Primi risultati positivi reali La CDS contribuisce alla riduzione della spesa per le malattie croniche in termini di diminuzione dei re-ricoveri 20 La persona al centro con i suoi bisogni - Riduzione della complessità clinico-assistenziale La tempestiva individuazione della fragilità Dalla presa in carico al “prendersi cura Il governo dei nodi della rete: a) Tenere la persona al centro del sistema come attore della propria salute b) Condividere a livello aziendale elementi di qualità e sicurezza del processo assistenziale c) Coinvolgere i professionisti della salute verso un miglioramento continuo e l’eccellenza delle cure 21 MMG Ass.Soc. Inf. Gli attori Med. Com OSS Med. Spec. 22 Fare squadra per Fare rete … ma la rete implica il percorso tra le varie maglie 23 Continuità dell’assistenza: Empoli, 28 novembre 2014 Il Modello Empolese per la continuità T - H - T [email protected], [email protected] 24 LA GESTIONE DELLE DIMISSIONI E LA CONTINUITA’ DELLE CURE OSPEDALE/TERRITORIO: VALUTAZIONE DEI BISOGNI • • • Strumenti di valutazione utilizzati durante il ricovero per la valutazione dei bisogni dei pazienti, al fine di assicurare loro la continuità delle cure post-dimissione: ASGO, BRADEN, CONLEY, Valutazione rischio nutrizionale (per tutti i pazienti) . In relazione alle condizioni cliniche e sociali del paziente: Barthel Index, In casi selezionati schede di valutazione L.R. 66/2008. Scheda di fragilità sociale allegata a PO DTE 002 Rev. 3 del 07/11/2014 “Procedura Dimissione e Continuità Assistenziale inclusa consegna della Lettera di Dimissione”; prendere anche in considerazione DG AAA 007 Rev.1 del 20/11/2013 “Manuale Cartella Clinica”; IDENTIKIT, recentemente messo a punto dal Dip. Interaziendale per la Continuità nell’Assistenza. tipologie di bisogni: clinico, assistenziale, sociale, ausili per la definizione del setting domiciliare e per mantenere le abilità residue. 25 Valutazione dei bisogni • Partecipazione strutturata: medico ospedaliero, infermiere ospedaliero, fisioterapista ospedaliero, ASO • In casi specifici: assistente sociale territoriale (AST), medico di comunità coordinatore dell’UVM, infermiere del territorio • In consulenza: altro specialista in consulenza (FISIATRA, LOGOPEDISTA, NEUROLOGO, ANESTESISTA) • precoce, fin dall’accesso in ospedale 26 TRASMISSIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI • Punto Unico Assistenza Territoriale istituito nel 2002 (Agenzia, DGRT n. 1010 del 01/12/2008 come Coordinamento delle dimissioni complesse/continuità ospedale-territorio) • 1 Medico di Comunità con funzioni di coordinamento e Personale Amministrativo. • Garantire la presa in carico assistenziale continuativa e integrata degli utenti sul territorio finalizzata a favorire prioritariamente la domiciliarità. • Coordinamento UVM (dimissioni ospedaliere difficili, Fondo non Autosufficienza, Vita Indipendente, SLA, altra casistica segnalata dal territorio). • Segnalazioni di DO: 1614 nel 2011, 1616 nel 2012, 1644 nel 2013 • almeno 72 ore prima della dimissione presunta invio della scheda di segnalazione al territorio; non oltre il 4°giorno di ricovero l’invio della scheda di fragilità sociale 27 Tre strumenti per la continuità (e la qualità) SCHEDA DI SEGNALAZIONE AL TERRITORIO La scheda di segnalazione al territorio La scheda di fragilità sociale compilata dall’ASO La scheda di prescrizione ausili urgenti PRESIDIO ________________UOC/UOS__________________________________ SETTING____________________________TELEFONO COGNOME __________________________ NOME ________________________ SESSO M F DATA DI NASCITA ________________ RESIDENTE _____________ VIA_____________________N.______ NOME SUL CAMPANELLO__________RECAPITO TELEFONICO DELLA FAMIGLIA_____________________MMG/PLS__________________________ DATA DI AMMISSIONE_________ DATA PRESUNTA DI DIMISSIONE_____________________ DIAGNOSI____________________________________________________ ESIGENZE DI CARATTERE SANITARIO INCONTINENZA CAT. VESCICALE DIAMETRO_____DATA INS._______ PANNOLONI/TRAVERSE DECUBITI RICHIESTA MATERIALE PER MEDICAZIONE N.A.D. VEDI PROGRAMMA ALLEGATO STOMIE VEDI PRESCRIZIONE ALLEGATA AUSILI VEDI PRESCRIZIONE ALLEGATA ALTRO______________________________________________________________ Firma Medico_____________ Firma Infermiere ______________________ SCHEDA FRAGILITA’ SOCIALE INVIATA ESIGENZE RIABILITATIVE NO SI’ RICHIESTA RIABILITAZIONE AMBULATORIALE RICHIESTA RIATTIVAZIONE DOMICILIARE Firma Team Riabilitativo ___________________________ DATA DI SEGNALAZIONE _____________________________ Le segnalazioni devono essere inviate al PUNTO UNICO A.D.I. (PUA) telefono 0571/702770 FAX 0571/702769 ALMENO 72 ORE PRIMA DELLA DIMISSIONE 28 29 PUA 30 Il PUA (Punto Unico Assistenza territoriale) è il riferimento per professionisti socio-sanitari (territoriali e ospedalieri) per la segnalazione del bisogno Indirizzo di posta elettronica [email protected] Telefono 0571/702770 (attiva la segreteria telefonica negli orari di chiusura) Fax 0571/702769 Orari Lunedì-Venerdì 8:00-14:00 Sabato 8:00-13:00 Sede distrettettuale Via Rozzalupi, 57 – Empoli Stanza 9 PT 31 Segnalazioni al PUA dall'Ospedale e dal Territorio dal 2002 al 2012 (totali) + 1° semestre 2013 6000 4000 2000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Dal Territorio 20 270 183 dall'Ospedale 470 901 1002 1041 1188 1139 1130 1397 1601 1614 1616 25/11/14 797 1450 1180 2051 1205 1796 2028 2859 1975 865 Segnalazioni al PUA distinte per reparto dal 2002 al 2013 (30/06) (Reparti Ospedalieri con maggior numero di segnalazioni) 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 200 9 2 0 10 ur o l o g i a 5 14 4 9 0 p neumo l o g i a 14 26 28 6 3 car d i l o g i a 28 38 45 31 12 r i ab i l i t az . 200 2 24 g ast r o ent . nef r o l o g i a 13 200 3 200 4 2005 200 6 2007 200 8 2 0 11 2 0 12 2 0 13 21 41 32 45 43 67 54 81 78 68 49 12 19 29 37 18 32 41 53 53 74 51 30 16 40 36 42 35 46 54 55 57 25 32 42 46 30 51 48 55 42 55 71 49 33 o r t o p ed i a 220 3 59 424 4 53 4 58 405 435 435 53 8 397 365 19 9 med i cina 229 3 72 3 73 366 4 50 445 50 6 73 2 8 18 885 934 481 chi r ur g i a 25/11/14 Tipologia di servizi e prestazioni attivabili • Cure e assistenza medica di base, su chiamata e programmata (ADP) e integrata (ADI) per garantirne la continuità e prevenire le complicanze se la persona non è nelle condizioni di recarsi presso l’ambulatorio del medico di libera scelta; • Assistenza e prestazioni delle Professioni Sanitarie (infermieristiche e della riabilitazione); 34 servizi e prestazioni • Assistenza medica specialistica (su richiesta del MMG, autorizzate dal Medico di Distretto, sono attivabili accessi domiciliari delle seguenti branche specialistiche: anestesia e terapia del dolore, neurologia, gastroenterologia, cura e riabilitazione delle fragilità); • Cure palliative domiciliari • Assistenza integrativa, i materiali di consumo e di ricambio, gli ausili di serie e i dispositivi su misura correlati alle patologie riconosciute con l’invalidità civile. 35 servizi e prestazioni Inoltre, è attivo, nella ASL 11 Empoli, un servizio, svolto da operatori sociosanitari (OSS), attivato dal servizio sociale previa valutazione per un periodo a termine che non può superare i 30 giorni, per supportare le famiglie e implementare le loro competenze assistenziali. Il servizio è dedicato prevalentemente ai pazienti dimessi dal presidio ospedaliero con priorità per traumatizzati, diagnosi neurologica e oncologica e, con procedura elettiva, per i pazienti accreditati nel progetto ARCO (Assistenza Relazionale e Continua in Oncologia) L’attivazione del personale OSS avviene con procedura ordinaria entro 36-48 ore e, in via di urgenza, entro le 24 ore. Il Servizio è finanziato con le risorse provenienti dal Fondo Sanitario Ordinario, integrato dal risorse del fondo non autosufficienza. Per il servizio di Assistenza Domiciliare Territoriale non è prevista compartecipazione. 36 servizi e prestazioni • Quando la segnalazione e la valutazione fanno emergere un bisogno complesso socio-sanitario si rende necessaria l’attivazione di una Assistenza Domiciliare Socio-Sanitaria integrata che richiede un Piano Assistenziale Personalizzato da parte di Unità di Valutazione Multidimensionale per la sua soddisfazione. L’ UVM competente per territorio definisce il progetto globale ed il progetto assistenziale che deve essere sottoscritto dall’interessato/familiare e dal referente del caso, che si fa garante della corretta gestione e del monitoraggio del piano di cura e assistenziale. 37 Stratificazione della popolazione secondo il livello di rischio (Piramide del CCM-E) Base della Piramide: ESPOSTI AL RISCHIO prevenzione primaria (sanità rivolta alle persone sane, anticipatoria) BASSO RISCHIO (fasi iniziali della patologia): self management (prevenzione secondaria, mantenimento dello stato di salute) RISCHIO MEDIO (patologia conclamata): desease management (target terapeutici, appropriatezza, team) ALTO RISCHIO case menagement (appropriatezza, moduli multidisciplinari) FASI TERMINALI cure di fine vita 38 39 40 IL CCM PER GESTIRE LA CRONICITA’: PARADIGMA DELLA SANITA’ DI INIZIATIVA 1-promuovere la cooperazione fra tutti i produttori di servizi per malati cronici (curanti formati, informati e proattivi) 2-finalizzare alle sole cronicità una parte delle risorse del sistema assistenziale 3-promuovere il self management (pz. esperti e attivi) 4-affidare prevenzione e cura a team multidisciplinari 5-riferirsi a percorsi assistenziali EBM e standard assistenziali; audit e formazione 6-rendere l’accesso ai dati clinici completo e rapido 41 Prospettive future Medico di Medicina Generale Territorio Segnalazione P.U.A. Ass. Dom. Infermiere Ospedale Fisioterapista Op. Socio Ass.le 42 Grazie dell’attenzione 43 Ce la faremo ? 44