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anno 2003 dicembre - Parrocchia San Pietro Apostolo
dal campanile di Azzano·Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Dicembre 2003 "ALZATEVI E LEVATE IL CAPO" Siamo ripartiti con il nuovo anno liturgico e Gesù ripete alla comunità azzanese: "Alzatevi e levate il capo". Si tratta di continuare il cammino di fede, ma con maggiore entusiasmo e maggiore fiducia. Dopo oltre sei mesi di assoluto silenzio, le campane hanno ripreso a segnalare i momenti della giornata, a richiamare alle celebrazioni eucaristiche, ad annunciare la morte dei fedeli. Con quel suono la quotidianità deve essere vissuta da noi con chiara responsabilità, perché tutto diventi sacrificio di lode a Dio; la partecipazione domenicale esprima una vera festa d'incontro tra noi e con il Signore risorto, incontro sentito come esigenza di luce per la parola annunciata e per il dono eucaristico che alimenta e fortifica. Quel suono, che arriva a tutti, ci spinge a farci più attenti alle diversità esistenti in paese, con la volontà di costruire ponti per accogliere il positivo e donare quanto la fede e la carità suggeriscono, per una crescita comune ed una opportuna integrazione. Il campanile, simbolo e vanto di Azzano, non può tenerci chiusi: la collaborazione con le altre parrocchie, in particolare con quelle dell'unità pastorale (Azzano, Tiezzo e Corva) è esigito dalla situazione contingente, ma soprattutto dallo spirito del Concilio che presenta la Chiesa come comunità di comunità, come la parrocchia è famiglia di famiglie. La torre campanaria svettante è un forte invito a guardare in alto: "levate il capo", perché la nostra storia è nelle mani di Dio e se ci viene richiesto di mettere i talenti ricevuti a servizio e per il bene degli altri, abbiamo la consapevolezza che Dio orienta tutto per la salvezza di questa nostra umanità, che ha sposato con l'incarnazione del Figlio, e che nessuna forza avversa impedirà il trionfo del bene, della verità, della vita. Con questo spirito di grande speranza ci avviciniamo al Natale e al 2004, augurando a tutti e a ciascuno di fare un passo verso gli altri e di saper aprire mente e cuore al Signore che vuole arricchirci della sua amicizia. BUON NATALE e BUON ANNO NUOVO. I parroci: don Dino e don Raffaello RESTAURATO IL CAMPANILE Si sono recentemente conclusi i lavori di restauro del Campanile. Lintervento, come già noto, ha riguardato sia la parte muraria che quella "tecnologica". Per quanto riguarda la parte muraria sono state affrontate tutte le situazioni di degrado dovute al naturale invecchiamento dei materiali, ma soprattutto all'azione disgregatrice degli agenti atmosferici (piogge acide, gelo, ecc.), che avevano interessato quasi esclusivamente il paramento esterno. Nelle parti in mattoni faccia vista sono risultate dilavate, talvolta anche in profondità, le giunzioni in malta, specie nelle zone a minor congenita resistenza della stessa; i mattoni sono risultati deteriorati superficialmente con vistosi fenomeni di sfogliamento nella parte bassa della canna specie nel lato nord, soggetta maggiormente all 'azione delle piogge, ma anche in questa circostanza per una minor congenita resistenza e/o compattezza del materiale. Si è proceduto al consolidamento dei mattoni median- te successive applicazioni, a rifiuto, di silicato di etile. La fugatura è stata ripresa e/o integrata fino in profondità con l'impiego di malta di calce idraulica naturale, per evitare possibili sviluppi di efflorescenze saline. Le parti lapidee ubicate principalmente nella zona della cella campanaria, sono risultate in corso d'opera fortemente ammalorate e presentavano diffusi fenomeni fessurativi, talvolta vistosi, evidenziando la possibilità di stacchi di parti, anche consistenti. Lintervento di consolidamento e restauro è risultato oltremodo complesso determinando un aggravio temporale ed economico rispetto a quanto originariamente previsto. È stato necessario inoltre ricorrere a personale altamente specializzato oltre che esperto, reperito inoltre in tutta urgenza: l'impresa Reginato ha affrontato in modo impeccabile la imprevista situazione, manifestando, oltre alla già nota professionalità, un appassionato impegno nelle inusuali lavorazioni di restau- VITA PARROCCHIALE ro, ben oltre l'ambito degli obblighi contrattuali. Il conseguente risultato non lascia adito che al generale compiacimento. Sono state pazientemente ricostruite tutte le giunzioni tra gli elementi lapidei usando all'interno malta di calce idraulica naturale e in superficie marmorino di calce additivato con una piccola percentuale di emulsione acrilica per evitare fenomeni di ritiro. Sono state faticosamente rimosse le incrostazioni carbonatiche presenti. Sono stati rimossi gli ossidi colloidali metallici superficiali. Sono stati applicati su buona parte della superficie impacchi di carbonato di ammonio, con pompa di carta. Nelle fessure sono state effettuate iniezioni con resine epossidiche in profondità e sono state impiegate barre in vetroresina a diametro variabile per ricomporre le parti staccate, previo incollaggio sulle superfici a contatto. È stato effettuato un consolidamento generalizzato di tutto il paramento lapideo mediante applicazione di prodotto consolidante-protettivo RC90. In corrispondenza delle lesioni più ampie sia nella parte lapidea, (parte bassa della cella), che nel paramento in mattoni faccia vista sono state eseguite delle iniezioni armate in barre di acciaio inox di opportuna lunghezza, ancorate con miscela di calce idraulica naturale. Sono state inoltre realizzate delle tirantature a mezzo muro sia verticalmente, dalla sommità della cella alla base della canna, che orizzontalmente, nei livelli carenti di collegamento trasversale, in barre di acciaio dywedeg aderenti alle murature mediante l'impiego di miscela di calce idraulica naturale. Le piastre di riscontro, sulle quali è stata effettuata una modesta precompressione nella muratura, sono state mascherate sia per motivi architettonici, che per limitare, per quanto possibile, il degrado delle stesse. Sono stati pure sostituiti gran parte degli intonaci cementizi realizzati circa quarant'anni or sono, di cui la parte posta a nord del tamburo si era già staccata cadendo fortunatamente nel sottostante ballatoio in pietra. In questa zona si è dovuto sostituire con il tradizionale modello cuci-scuci anche la sottostante muratura che risultava gravemente ammalorata. Sono stati impiegati intonaci a base di calce idraulica naturale simili agli originali in parte ancora presenti. La cuspide realizzata in singolari elementi di cotto, a misura decrescente in altezza, di pregevole e inimitabile fattura, nonché posta in opera con vera maestria, presentava solo locali abrasioni nella fugatura e una lesione orizzontale alla base del tamburo in pietra di sommità. È stata comunque localmente stilata nelle giunzioni nonché irrigidita da una protesi metallica inter- na, che scende anche sul tamburo e si ancora a livello della sommità della celIa alle tirantature verticali di nuova realizzazione. Tutto il paramento esterno è stato preventivamente idro-lavato con l'impiego di battericida ad ampio spettro e al termine delle lavorazioni sottoposto ad un trattamento protettivo con prodotto reversibile a base silossanica. Internamente si è proceduto al consolidamento delle scale in pietra a sbalzo della muratura realizzando una protesi metallica di sostegno alla estremità libera, sulla quale è stato pure innestato il nuovo regolamentare parapetto metallico. Sono stati pure posti in opera internamente al fusto dei ripiani a struttura metallica, per favorire il comportamento scatolare della struttura e quindi aumentarne la rigidezza e resistenza specie alle azioni dinamiche. Passando alla "parte tecnologica" citiamo innanzitutto la sostituzione di tutto l'apparato campanario. È stato realizzato un nuovo castello metallico su due piani a sostegno delle campane, ora portate al numero di quattro. È possibile quindi realizzare il tradizionale concerto in terza "a slancio friulano" e quello più lento e solenne a quattro campane. Sono stati interamente sostituiti tutti gli organi di sostegno (ceppi) oscillazione (cerchi e catene) e movimento (motori) delle campane e tutto l'impianto elettrico di alimentazione (quadri e linee). È stato realizzato un nuovo impianto di protezione delle scariche atmosferiche "a gabbia di Faraday" collegato al precedente "a captazione". Sono state poste in opera grate metalliche di sicurezza nelle grate metalliche della cella campanaria e antivolatile lungo le feritoie del fusto. Limpianto di illuminazione interno lungo il fusto e nella cella è stato interamente rifatto. Il Comune ha provveduto a rinnovare l'illuminazione esterna con proiettori posti alla base della cuspide e sulla sommità degli edifici circostanti. Limpegno finanziario è stato notevole e ha raggiunto quasi quattrocentomila euro di cui circa quarantamila a totale carico della Parrocchia dovuti principalmente al maggior onere per il recupero della parte lapidea della cella campanaria. Va dato un doveroso ringraziamento alle maestranze, al donatore del nuovo e maestoso portone ligneo di accesso, ma soprattutto all'architetto Marcello Molteni per la consulenza tecnico-scientifica nel restauro della parte lapidea e in cotto nonché all'assistente del mio studio geom. Massimo Magris e dell'impresa coordinatrice geom. Mauro De Piero: solo con il loro appassionato impegno è stato possibile pervenire, pur tra le numerose difficoltà operative e burocratiche, alla conclusione dell'intervento. /I Direttore dei Lavori Ing. Arturo Busetto 2 Il Campanil di Azzano Parole del m.o Silvano Manias Musica del m.o Mario Volpe Ritornello: /I Campanil d'Azzano non è una rarità, non ha gran che di strano, ma Roma non ce l'ha. Neppur ce l'ha Milano né le altre gran città: il campanil di Azzano è bello in verità. Chi, quando suona, l'ascolta manda un'occhiata lassù; se l'ha veduto una volta non lo dimentica più! Lo vede di lontano chi viene o passa o va: il Campanil di Azzano è bello in verità! Profumano i fiori tra il marzo e l'aprile, biondeggiano al vento le messi d'estate ... Li segue dall'alto quel bel campanile con quattro orologi alle quattro facciate. Lautunno col vino che colma la botte; l'inverno vicino al gran focolar. .. nel tempo che passa il mattino e la notte saluta dall'alto e continua a suonar. Ritornello: La pioggia riporta tristezze lontane, ma il sole ritorna sul verde dei prati. .. Son sempre conforto le dolci campane nei giorni più tristi e nei giorni beati. C'è un bimbo che nasce; le note son liete: se grave un ritocco: c'è un vecchio che muor. Con voce di eterna speranza ripete la gioia dell'alba od un triste dolor. Ritornello: Paese di campi, di semplice gente, con tante memorie, ma senza una storia. Un raggio di sole, ch'è fatto di niente, la fede e il lavoro: la grande tua gloria! Lassù c'è una croce che ti benedice col patto d'amore dei primi tuoi dì. Se tu sei lontano, ritorni felice e a quel campanile tu canti così: Ritornello: VITA PARROCCHIALE Omaggio al campanile restaurato C'è voluto il coraggio dei nostri padri nell'era grama del primo novecento ad erigere un sì bel campanile unico nel suo genere non c'è che dire. Da qualche tempo qualcosa non andava ottant'anni sono tanti e la vecchiaia pesava. Un'attenta perizia dava per scontato che il campanile era malato. Per qualche tempo addio campanile, quanti brutti presagi si sentiva dire, ma esperti guaritori con tanta passione han fatto emergere l'antico splendore. Ecco arrivato giusto il momento di festeggiare il nostro bel monumento tutto fresco, pulito, rimesso a nuovo da grandi artisti, un vero capolavoro. Domani le c.a mpane torneranno a suonare e una nota in più sarà il segnale dovuto agli emigranti: che per il paese natale resta segno perenne da non scordare. Sul far della sera il nostro sguardo è lassù dove brilla una croce e qualcosa in più, un segno grandioso di speranza e di fede che abbraccia tutti e dona ogni bene. Dalla cima del campanile, dalle nostre campane risuonino in ogni dove squilli di unione, di pace, concorda, fratellanza e amore: lo chiediamo al buon Dio per un mondo migliore. Nina Ceschin Nostalgia - Per quanto l'opera duri - tutti Gli scampanii festosi, tutti I rintocchi gravi lenti solenni D'ogni estremo addio. Non uno risuoni - pare che prescriva Imperiosa - in quest'aria di solidali affetti Un sia pur modesto surrogato Dell'antico nobile richiamo, Neppure una succedanea nota toccante, Che da viscere di bronzo si sciolga E tenera e dolce inviti A spartire gioia e dolore. Dal loro alto poggiolo sulla torre snella Immote guardan le campane Al sagrato della chiesa madre, Dove occhi s'accendono di gioia Al riso e ai fiori di nuovi sponsali, O mesti salutano chi per sempre Se ne va e confortano chi resta nel pianto. La mole campanaria s'è ingabbiata Per rifarsi il look, togliersi rughe, Curarsi gli acciacchi del tempo Ed infilarsi nel vestito nuovo. Ma, come gelosa suscettibile dea, Ha chiesto in sacrificio Un (neo) parrocchiano 3 VITA PARROCCHIALE IL NUOVO ORGANO ELETTRONICO Entrando nell'Arcipretale "S. Pietro Apostolo" e guardando sopra l'ingresso principale si presenta alla vista il complesso architettonico formato da tribuna (comunemente chiamata cantoria), cassa e organo. Ciò che colpisce immediatamente l'attenzione è la monumentale cassa in stile neoclassico, che ora si trova addossata alla parete della Chiesa, avendo subito la riduzione in profondità di circa 70 centimetri. All'interno della cassa era contenuto in origine un organo sette-ottocentesco (probabilmente proveniente da una delle tante chiese veneziane smantellate dalle soppressioni napoleoniche) di cui non è dato conoscere l'autore poiché un incendio nell'archivio parrocchiale ha distrutto la relativa documentazione. Ciò che è rimasto è una ricevuta attestante il fatto che nel 1882 il complesso cassa-organo è stato trasportato per via fluviale da Venezia fino a Portobuffolè; è stato in seguito installato nell'Arcipretale ad opera dell'organaro veneziano Giacomo Bazzani, che già nell'anno 1883 si impegnava ad effettuare una accordatura generale dello strumento. Questo organo è sopravvissuto fino al 1938: in tale data è stato sostituito dall'attuale per oscure e infondate ragioni (n.d.r.). Lorgano che è stato collocato dalla ditta Zanin di Camino al Tagliamento nel '38 ben presto si è dimostrato piuttosto carente nel funziona- mento: costruito con un sistema trasmissivo alquanto precario e materiali assai scadenti (erano d'altra parte gli anni di ristrettezze prima della guerra), non ha mai svolto le sue mansioni in maniera soddisfacente e le continue riparazioni (con il tentativo di miglioramento) hanno portato ogni volta entro breve tempo la situazione al punto di partenza. A distanza di otto anni dall'ultimo intervento, nei primi mesi di questo 2003 l'organo ha smesso completamente di suonare. Poiché la costruzione di un nuovo strumento a canne non poteva essere affrontata per vari motivi in tempi brevi, la Parrocchia ha scelto per ora di dotarsi di un organo elettronico che da subito potesse svolgere il suo compito liturgico. Rimane aperta nel futuro - qualora ci fosse la concomitanza di aspirazioni ed eventi favorevoli - l'auspicata possibilità di edificare un nuovo organo a canne da collocare all'interno dell'artistica cassa sopra il portale. Il nuovo organo elettronico, fornito dalla Biasin Musical Instruments, è un Ahlborn SL 300, dotato di trentanove registri distribuiti su tre tastiere e pedaliera concavo-radiale di 32 note. È uno strumento il cui suono viene prodotto elettronicamente sulla base di un campionamento digitale effettuato dalla sonorità di un organo a canne tradizionale; è corredato inoltre di una serie di memorie aggiustabili (con tre diversi Consiglio Pastorale livelli) che permettono di gestire la variazione di combinazioni timbriche anche complesse con estrema velocità e precisione. Lo strumento è stato collocato in presbiterio in posizione ottimale per poter seguire con gli opportuni interventi musicali e di accompagnamento la celebrazione liturgica: risulta inoltre una sistemazione agevole per l'accompagnamento dei cori sia durante le sacre funzioni che nelle manifestazioni concertistiche vocali che annualmente vengono organizzate in Parrocchia. Sabato 14 giugno l'organo Ahlborn è stato ufficialmente inaugurato con un concerto tenuto da due artisti attualmente residenti nel territorio azzanese: il soprano Monica Falconio (di origine pordenonese) e l'organista Daniele Toffolo. Il programma proposto si è articolato su due diversi versanti: da una parte le composizioni per organo solo che hanno dimostrato tutte le potenzialità dello strumento nelle varie possibilità timbriche ed espressive; dall'altra i brani per soprano ed organo che hanno presentato un tema mariano, dall'Annunciazione (Arie da Magnificat) fino alla Crocifissione di Cristo (Aria da Stabat Mater). Il concerto è stato interamente registrato: entro breve uscirà il relativo CD in versione "Iive" che verrà distribuito tra le associazioni locali al fine di raccogliere fondi da donare in beneficenza. Daniele Toffolo Iniziato l:Anno Catechistico • Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha proposto un'iniziativa di solidarietà in occasione delle feste natalizie a favore della missione in Bolivia sostenuta dalle suore Rosarie. Il progetto "PANE E LATTE" mira ad assicurare il cibo quotidiano a centinaia di bambini e ragazzi. Sono state interessate le associazioni azzanesi nella distribuzione del CD musicale realizzato in occasione del concerto inaugurale dell'Organo . • Il Consiglio, ad esperimento, ha fissato le date per i battesimi: due celebrazioni mensili: la seconda domenica nella messa delle 9.30 e la quarta domenica nella messa delle 11.00, per la partecipazione della comunità e valorizzare il sacramento fondamentale della nostra fede. Con il mese di Ottobre hanno preso avvio le attività del nuovo anno catechistico che vedono impegnati i ragazzi e i giovani della nostra Parrocchia con i loro catechisti. La Santa Messa d'inizio, celebrata Domenica 12 Ottobre, ha visto una significativa partecipazione di bambini e adolescenti e di numerose famiglie. In una corale atmosfera festosa, si sono alternati canti e preghiere. Particolarmente sentito, il rito del Mandato ha raccolto intorno all'altare del Signore una trentina di catechisti che, accompagnati dalle parole della referente Rita Cadamuro, hanno pronunciato dinanzi alla comunità il loro "sì" a farsi annunciatori del Vangelo e portatori incrollabili di speranza per bambini, ragazzi e giovani. Un servizio prezioso quello del catechista ma, prima ancora, una missione ecclesiale che richiede di saper guardare sempre con dolcezza e amore alle giovani generazioni ed invita a riporre un'inesauribile fiducia nel grande disegno di Dio che, come ha ricordato don Raffaello nell'omelia, sa far crescere, nei modi e nei tempi da Lui voluti, anche sul terreno più arido e desolato il germe della Vita. Per la crescita spirituale e comunitaria dei catechisti la parrocchia si è presa a cuore la loro formazione organizzando momenti mensili di preghiera in cui possano essere protagonisti e condividere pensieri e testimonianze. Greta Candido Sessantesimo di vita religiosa Il 5 ottobre a Udine suor Nives e suor Paolina, insieme alle consorelle, hanno ricordato il sessantesimo di professione religiosa. Non poteva mancare la nostra partecipazione in segno di riconoscenza e stima alle suore Rosarie tanto benemerite anche ad Azzano. Cinquantesimo di Sacerdozio Mons. Sante Boscariol, già cappellano di Azzano dal 1953 al 1960, ha raggiunto i 50 anni di sacerdozio. Lo abbiamo festeggiato il 30 luglio in occasione del quarantesimo della morte di don Davide Burlon. 4 VITA PARROCCHIALE LA PASTORALE FAMILIARE IN PARROCCHIA Anche quest'anno si rinnova l'iniziativa di promozione, nella parrocchia di Azzano Decimo, di un ciclo di incontri aperti alle coppie sposi per riflettere sulla nostra identità di coppia e di famiglia cristiana, per aiutarci a maturare la convinzione che la famiglia ha un ruolo guida nel sostenere e sviluppare relazioni improntate all'amore, al rispetto, all'accoglienza di se e degli altri. Gli incontri si terranno in oratorio a partire dal mese di novembre e ci condurranno in un cammino di fede e di formazione sotto la sapiente guida del nostro parroco don Dino, fino al mese di maggio 2004 . Anche quest'anno svilupperemo e approfondiremo temi di importanza fon- damentale per la vita di coppia. Gli argomenti che verranno trattati dalle coppie che via via organizzeranno i vari incontri saranno: "Raccontarsi per capirsi"; "Famiglie in ascolto"; "La verità e il dialogo in famiglia"; "Famiglie aperte"; "La famiglia nelle situazioni difficili". I nostri incontri formativi a livello parrocchiale si terranno in oratorio il sabato sera. Il sacerdote durante gli avvisi al termine della messa comunicherà con dovuto anticipo le date degli incontri. Inoltre sono in programmazione i consueti incontri nell'ambito dell'unità pastorale con le parrocchie di Tiezzo e Corva, che sono stati molto apprezzati dai partecipanti negli scorsi anni. Il pri- mo di questi incontri si terrà ad Azzano Decimo il 14 dicembre 2003, il secondo è previsto a Corva il 18 gennaio 2004; il terzo si svolgerà a Tiezzo il 21 marzo 2004. Lultimo incontro sarà presso la casa della Madonna Pellegrina di Pordenone la domenica 18 aprile 2004. I relatori saranno don Sergio Deison e don Fermo Querin. Con gioia il giorno di Cristo Re celebriamo in parrocchia la festa degli anniversari di matrimonio (10° - 25° - 40° - 50° - 60°). In questa giornata si anima la S. Messa e si organizza come di consueto un incontro conviviale in oratorio, con la consegna di un ricordo alle coppie. La domenica 28 Dicembre saremo ancora attivamente presenti alla celebrazione della Messa per la festa della Sacra Famiglia. Il primo di Febbraio 2004 ci sarà la preparazione della liturgia eucaristica per la giornata della vita. Nel mese di maggio è prevista la recita del rosario nelle famiglie per celebrare il mese Mariano. Accogliamo queste occasioni di incontro, ed invitiamo altre coppie a condividere con noi questo importante cammino formativo, consci che potranno essere di grande aiuto a noi e alle nostre famiglie, sempre alla ricerca di quell'equilibrio interiore che ci consente di vivere e camminare mano nella mano con il Signore che ci dona la capacità di amare e di essere coppia nel senso cristiano del termine, e ci insegna che solo attraverso la condivisione si costruisce giorno dopo giorno un amore più saldo e duraturo. Patrizia e Francesco Ragogna PASTORALE FAMILIARE IN DIOCESI Descrivere l'attività che la Commissione Diocesana per la Pastorale della Famiglia ha svolto, in questi due ultimi anni dalla data del suo insediamento non è facile. Prima di fare ciò è utile capire com'è costituita, essa è formata da coppie di sposi e sacerdoti che effettuano un cammino di riflessione su ciò che il Vangelo e il Magistero della Chiesa affermano sul matrimonio e la famiglia, per cogliere l'identità, significativa e valore salvifico di Dio. Proprio per essere testimoni autentici e consapevoli che tale sacramento ha dato a noi coppie. Infatti uno degli scopi è quello di proporre a tutte le coppie di prendere coscienza del dono che esse sono, e di individuare dei percorsi formativi sia ai fidanzati ma anche alle giovani coppie di sposi che iniziano il loro cammino nella convinzione che il sacramento del matrimonio è la mani- festazione dell'amore che Dio ha verso l'umanità. Inoltre a livello diocesano promuove degli incontri formativi per gli operatori che a vario titolo operano nella pastorale familiare. Vi è anche una particolare attenzione verso le coppie lontane o che stanno vivendo particolari momenti difficili, alle quali si vuole fare sentire tutto il calore della comunità cristiana. " Vescovo ha espresso alla commissione il suo stato d'animo nel come le giovani coppie di fidanzati vengono accompagnati nel cammino di fede verso il sacramento del matrimonio. La commissione prendendo atto sia dei suggerimenti del Vescovo e delle attività formative che vengono proposte a livello parrocchiale, sta pensando di proporre ai fidanzati un percorso di continuità che li aiuti prima e dopo il matrimonio a camminare insieme ad altre coppie facendo sco5 prire la bellezza e la grandezza del sacramento stesso. Il desiderio è quello di far vivere un'esperienza di chiesa, che fa scoprire la meraviglia delle relazioni, della comunione e del servizio. Gli sposi Barbara e Paolo Burella Corso per fidanzati in Parrocchia Venerdì 9 gennaio 2004 alle ore 20.30 inizierà nella nostra Parrocchia, presso l'Oratorio, il corso per fidanzati e terminerà venerdì 20 febbraio. La prima sera sarà con noi il Vescovo Mons. Ovidio Poletto. VITA F?ARROCCHIALE CINQUE GENERAZIONI DELLE FRATTE: 1933-2003 Domenica 1 giugno 2003 si sono incontrati coloro che vivono o hanno vissuto alle Fratte per festeggiare i 70 anni dall'inizio della costruzione della nostra Chiesetta. La Santa Messa, che abitualmente viene celebrata alle ore 9.30, è stata posticipata per l'occasione alle ore 10.30 e don Heider ha accolto con entusiasmo i partecipanti auspicando di avere più 1966 spesso una così numerosa presenza nella nostra "Cattedrale" che animata in modo sentito e coinvolgente dai canti del Coro Giovani di Prodolone sembrava quel giorno ancora più importante. Dopo la S. Messa i compaesani si sono riuniti davanti alla Chiesa per ripetere il gruppo fotografico che i loro nonni o genitori avevano fatto nel 1933 stringendosi attorno ai pochi che in quella foto erano presenti. Per concludere tutti insieme la giornata siamo andati a pranzo sotto il tendone dei festeggiamenti della "Sagra del Toro" e ci siamo ritrovati in 150 persone circa, dai più anziani ai più piccoli della comunità, cercando di riconoscere tra i volti della vecchia foto parenti ed amici. Dai racconti è emerso un particolare interessante, cioè che in una colonna della Chiesa è sta- ta murata una bottiglia che contiene un biglietto con i nomi delle persone che hanno contribuito alla sua costruzione. Insieme a Don Dino si è pensato di ripetere l'incontro il prossimo anno, quando si festeggeranno i 70 anni dalla consacrazione della Chiesa al Sacro Cuore di Gesù: in tale occasione speriamo che il piazzale antistante sia stato risistemato come promesso in più occasioni dal Sindaco. La Comunità si è riunita una seconda volta quest'anno il 12 ottobre per accompagnare lungo la strada che attraversa il paese, la statua lignea della Madonna del Rosario, restaurata per l'occasione dagli stessi abitanti della Frazione che già in passato avevano ridipinto il suo basamento. Il lavoro non era di semplice esecuzione in quanto era difficile mantenere la dolcezza dei volti di Maria e del Bambino Gesù e la delicatezza delle loro vesti: il risultato, a detta di tutti, è stato splendido. Come consuetudine da alcuni anni, dopo la processione ci siamo ritrovati nell'edificio dietro la Chiesa per assaggiare i dolci fatti dalle signore della borgata mentre alcuni uomini si sono sfidati nella tradizionale gara di bocce. Battistella Sabrina SUOR TERESA DI CALCUTTA BEATA Domenica 19 ottobre trecentomila persone hanno preso parte alla cerimonia di beatificazione di Madre Teresa di Calcutta. La chiamano di «Calcutta», dal nome della città dove ha particolarmente operato, ma la sua origine è albanese; nacque a Skopie, oggi capitale della Macedonia. Per questo c'era il presidente albanese in piazza San Pietro e sventolavano il rosso e il nero della bandiera albanese, l'aquila bicipite dell'eroe nazionale Skanderberg sul fondo sanguigno, quasi un riscatto per questo popolo umiliato. C'erano poi il bianco e l'azzurro del sari delle Missionarie della Carità, l'ordine religioso fondato da Madre Teresa, a Calcutta, (oggi con 4690 suore e 673 case sparse nel mondo). C'erano tremila poveri in prima fila, invitati a pranzo da papa Wojtyla e poi una folla anche lungo tutta via della Conciliazione, fino al Tevere. Una folla composita e cosmopolita, interetnica, terzo mondo e primo mondo, suore e famiglie con bambini, malati in carrozzella e sportivi in tuta, fedeli di altre religioni e forse non credenti (Teresa è anche un Nobel per la pace). Il Papa affaticato non ha potuto leggere l'omelia che, pure, ha avuto toni personalissimi: «Sono personalmente grato a questa donna coraggiosa, che ho sempre sentito accanto a me (... ) icona del Buon Samaritano, perché essa si recava ovunque per servire Cristo nei più poveri tra i poveri, nemmeno i conflitti e le guerre riuscivano a fermarla». La piccola suora «proclamava il Vangelo con la sua vita tutta donata ai poveri ma, al tempo stesso, avvolta dalla preghiera». A Calcutta, intanto, le Missionarie della carità si sono riunite in preghiera sulla tomba della Madre. Alla festa, poi, hanno partecipato anche Indu e fedeli di altre religioni. Alle parole possono credere molti; all'amore credono tutti. d.R. 6 VITA PARROCCHIALE PERCHÉ CI SIAMO SPOSATI IN CHIESA Molti si chiedono che valore possa avere oggi il matrimonio cattolico e che cosa spinga due persone ad unirsi per la vita con promesse che sembrano troppo difficili da mantenere. Ecco quello che è significato per noi Manuele e Claudia che ci siamo sposati il 12 luglio scorso presso la bellissima chiesa di Santa Lucia in Colle. È incredibile ripensare ai mesi che hanno preceduto questo giorno di festa per noi così importante. Eppure molte persone si sono rivelate perplesse quando abbiamo comunicato il nostro desiderio di sposarei tanto che alcuni si chiedevano se eravamo davvero convinti. .. Ai loro occhi apparivamo ancora troppo giovani (quasi trent'anni!) e poi come avrebbe fatto Manuele con il suo lavoro in una cooperativa sociale e Claudia che allora doveva ancora laurearsi? La nostra volontà tuttavia è sempre stata più forte e la generosità e l'amore dei nostri genitori e degli amici più cari ci hanno aiutato a realizzare questo sogno proprio come desideravamo. Allora non dovremmo sentirei degli anticonformisti se diciamo che ci siamo sposati perché ci crediamo fermamente: crediamo che esserci uniti davanti a Dio ci dia quella forza e quella capacità di amare che l'uomo spesso non riesce a trovare da solo e a tenere vive per tutta la vita. Abbiamo deciso di affidare a Lui il nostro desiderio di stare insieme perché Lui è il Maestro e sa meglio di noi come si faccia a superare i limiti personali per amare veramente l'altro. E una scuola a cui ci siamo iscritti con entusiasmo e per questo abbiamo voluto che il giorno delle nostre nozze fosse veramente unico ma allo stesso tempo semplice e caloroso. Celebrare la cerimonia all'aperto è sempre stato fin dall'inizio un sentimento comune nel credere che tutto è santo e che il creato intero è casa di Dio, e poi gli amici si sono dati da fare con grande generosità per addobbare e preparare il prato di fronte alla chiesetta, facendoci una sorpresa davvero meravigliosa. E in quella giornata di festa abbiamo voluto condividere la gioia con il maggior numero possibile di persone care, rinunciando certo ad un pranzo sfarzoso che ci avrebbe permesso solo pochi invitati, ma guadagnandoci in allegria ed affetto in mezzo ad un prato come quello del parco Pacifico di Corva. Ora siamo felici e fiduciosi di aver intrapreso questo cammino insieme e continuiamo a confidare nell'amore di Dio e nella vicinanza di tutte le persone che ci vogliono bene; ci rendiamo conto di aver ancora tanto da imparare, per questo già torniamo a frequentare gli incontri per coppie sposi organizzati dalIa Diocesi di Concordia-Pordenone presso la Madonna Pellegrina di Pordenone. Boraso Manuele e Ragogna Claudia I CRISTIANI E LA PROVOCAZIONE DELLA CROCE La croce è una presenza alla quale siamo talmente abituati, che non di rado ci comportiamo come se fossimo inconsapevoli del suo autentico significato. Come segno di identità, è a volte talmente sbiadito ai nostri occhi, che non ci sembra strano vederla al collo o sul décolleté di personaggi che non ci tengono affatto a mostrarsi quali esempi di vita cristiana. E quante volte abbiamo evitato di fare la croce scambiandoci, in un gruppo di persone, la stretta di mano? La sentenza del giudice dell'Aquila, che aveva disposto la rimozione del crocifisso da un'aula della scuola elementare di Ofena, su istanza di tale Adel Smith, italiano convertitosi all'lslam, è dunque per i cristiani un segno che interpella e coinvolge. Quel genitore sedicente preoccupato che il crocifisso, quel "cadaverino" come lo aveva definito, turbasse l'ingenua fede islamica della propria figlioletta, ne ha chiesto la rimozione appellandosi paradossalmente ad un principio del tutto estraneo alla cultura musulmana: quello della laicità dello Stato. Lo stesso principio che, male interpretato, è stato recentemente invocato in Francia per impedire a due ragazze islamiche di coprirsi i capelli col velo a scuola. Un laicismo integralistico (non solo fra i credenti ci sono i bigotti, ma anche - e quanti! - fra i laicisti) non che "liberare" gli uomini dalla presenza dei simboli della loro storia religiosa, finisce per negare loro l'affermazione della propria identità. "II riconoscimento dello specifico patrimonio religioso di una società richiede il riconoscimento dei simboli che lo qualificano". Così il Santo Padre parlava ai ministri degli Interni d'Europa recentemente convenuti a Roma. E aggiungeva: "Se, in nome della scorretta interpretazione del principio di eguaglianza, si rinunciasse ad esprimere tale tradizione religiosa e i connessi valori culturali, la frammentazione delle odierne società multietniche e multiculturali potrebbe facilmente trasformarsi in un fattore d'instabilità e, quindi, di conflitto. La coesione sociale e la pace non possono essere raggiunte cancellando le peculiarità religiose di ogni popolo". Nei rapporti fra autentici credenti, professanti diverse fedi religiose, ciò che unisce è molto più di ciò che divide. Tornando al caso specifico, il simbolo della croce (benché il Corano neghi la crocifissione di Cristo) ha affascinato molti poeti e mistici islamici, soprattutto palestinesi, che nei loro versi paragonano le sofferenze del proprio popolo a quelle patite sulla croce da Gesù, nei cui dolori vedono il simbolo della condizione umana. AI di là delle distinzioni dottrinali, ancor oggi il crocifisso continua a suscitare profonde risonanze nei musulmani dotati di autentico senso religioso, così come in ogni coscienza libera e retta. Ne dava testimonianza anni fa, in occasione di un'analoga vicenda, la scrittrice Natalia Ginzburg, ebrea e non credente. Accanto ai testimoni 7 autentici, cristiani e non cristiani, del messaggio della croce così come giunto a ciascuno nella profondità della propria coscienza, non sono mancati neanche stavolta i difensori interessati. Sul crocifisso, come anche sul presepio, non si dovrebbero fare speculazioni o strumentalizzazioni di nessuna sorta, soprattutto politiche. La mangiatoia di Betlemme e la croce non possono essere innalzate contro nessuno: sarebbe un controsenso per questi simboli universali d'amore. Non si possono invocare crociate a difesa della croce e cannonate sui poveri cristi che cercano una speranza di vita sulle coste del ricco Occidente, che nei confronti di questi sventurati ha molte colpe da farsi perdonare. Il Papa non ha temuto di chiedere perdono anche agli islamici, e ha visitato la moschea di Damasco, dando testimonianza che il vero spirito religioso è la vera fonte della pace. Il Papa non alza il crocifisso contro i non cristiani, ma prega insieme con loro, come ha fatto ad Assisi. Nella vicenda di Ofena i cristiani vedono il segno con cui lo Spirito li chiama a domandarsi se, al di là della reazione alla provocazione di Adel Smith e al di là dell'indignazione verso quanti se ne sono serviti per i loro fini, siano capaci di essere fedeli e coerenti ai valori che la croce esprime, evitando di lasciarsi anestetizzare dal benessere materiale, fino a rimuovere del tutto le realtà misteriose della sofferenza Ilario Valvasori e della morte. VITA PARROCCHIALE DON DAVIDE: A QUARANT'ANNI DALLA MORTE Quest'anno ricorreva anche il40.mo anniversario della morte dell'Arciprete Don Davide Burlon, sacerdote tanto caro ai "veci" di Azzano. Sono il meno indicato a ricordare Don Davide, Arciprete ad Azzano Decimo dal 1937 al 1963. Sono vissuto accanto a Lui con Don Luigi Cozzarin solo negli ultimi mesi di vita. Mi limiterò ad alcuni ricordi e considerazioni. Quando arrivai, alla fine di settembre 1961 dal Collegio "G. Marconi" di Portogruaro, Don Davide era già infermo da diverso tempo. Raramente usciva dalla canonica accompagnato in Chiesa per le confessioni, oppure, per distrarlo un po', lo portavo sulla "verde giardinetta fiat" ad incontrare, sul cortile di case coloniche, qualche anziano. Certamente in un "grosso Borgo rurale" com'era allora Azzano Decimo, l'Arciprete fu una bella figura di sacerdote secondo i canoni dell'epoca: sereno, semplice, comprensivo, generoso, piacevole nella conversazione ed espansivo con tutti. Visse profondamente la sua realtà di Padre e Guida nella formazione di tante brave persone e specialmente nei tristi giorni dopo 1'8 settembre 1943, in aiuto e difesa di Azzano. Era molto legato ai tanti emigranti, specialmente a quelli in Canada. Quando sapeva che ottenevano delle affermazioni sia in campo economico che in quello civile-politico, godendo, lo riferiva a quanti venivano a trovare. Negli anni 1955-60 venne costruito il "nuovo" asilo. Grande fu la generosità degli azzanesi per quest'opera tanto importante. Gli emigranti furono fra i primi con offerte cospicue. In quel tempo i locali del vecchio asilo, accanto al cinema Manzoni, divennero la sede del glorioso ORATORIO maschile "Don Bosco" con accanto i campi di gioco. Accanto a lui ci fu l'indimenticabile ed infaticabile dott. Giovanni Puiatti sempre disponibile, nel suo servizio, ad aiutare tutti, collaborando assiduamente con la Parrocchia nell'assistenza di chi era sofferente e bisognoso. Ritornando a Don Davide si avvertiva che aveva una profonda fede ed una intensa vita di preghiera. Celebrava la S. Messa quando poteva - in canonica e qui riceveva tante persone per consigli, per confessioni o per la recita del S. Rosario. Per giustizia e riconoscenza va anche ricordata la Sua nipote, l'Assunta, che lo assisteva con tanta abnegazione notte e giorno, senza trascurare noi cappellani. Nell'attività della Parrocchia poi, a noi suoi collaboratori, lasciava sempre "carta bianca", aiutandoci con consigli, suggerimenti, proposte e - quello che era in lui più sorprendente - gioiva se riuscivamo nelle diverse iniziative. Il tempo di Don Davide Arciprete di Azzano Decimo fu meraviglioso anche per i tanti e bravi sacerdoti e religiose offerti alla Chiesa, che amo ricordare: Don Duilio Rambaldini, Don Gelindo Ragogna, Don Giusto Del Bel Belluz, Don Ernesto Gasparotto, Don Mario Peressin (poi Arcivescovo dell'Aquila), Don Arduino Michieli, Don Giuseppe Crozzoli, Don Dino Pavan, Don Antonio Moretton e Don Mario Del Rizzo missionari. Furono diverse anche le suore. Per concludere: era il 30 luglio 1963, a pranzo si rise e scherzò come sempre. Don Luigi era assente per impegni. Alle ore 13.20 venni chiamato dall'Assunta: "Don Davide è morto". Seguirono le preghiere del Sacramento dell'Unzione malati. E così l'Arciprete Don Davide ci lasciò. Voi direte: l'Arciprete era perfetto, aveva ogni virtù. No! Aveva i suoi limiti, i suoi difetti e tanti e tanti dolori, però parafrasando S. Paolo, posso dire che ha combattuto la battaglia per il Bene vivendo con semplicità fino in fondo per la sua Fede. Mons. Antonio Pivetta Questa foto è stata trovata nel vecchio armadio della sagrestia, tra le tovaglie. Nel retro vi si legge: "Ad Azzano Decimo la benedizione degli ammalati 8 settembre 1958"; 'Tutto passa - Sr. M. Pasqualina". In occasione della festa della Madonna del Bembo, allora era consuetudine fare la processione con il Santissimo e la benedizione degli ammalati. Non si riesce individuare il celebrante. Però riconosciamo don Sante e vicino alla porta della Chiesetta, seduto sulla destra tra i paggetti, si può scorgere l'Arciprete don Davide Burlon, anche lui infermo. Chiesa Santa Croce Martedì 10 giugno, la borgata di Santa Croce ha vissuto un momento di preghiera e di fede. Durante la S. Messa celebrata da don Raffaello, è stata benedetta la statua marmorea della Madonna Immacolata, donata dalla generosità dei residenti della stessa via. La Madonna, posta accanto all'altare, poggia su un basamento di legno massiccio lavorato a mano dal Sig. Pini Pigat. Un grazie di cuore a tutti. .:. Il 25 luglio 2003, dopo 50 anni di vita trascorsi insieme, hanno festeggiato le Nozze d'Oro gli sposi Ernesto Pascotto e Bruna Bortolus. Attorniati dall'affetto più caro dei figli Igor ed Eros, dalle premure della nuora Anna e dall'allegria dei nipoti Laura ed Yves. 8 VITA PARROCCHIALE Il progetto "Cerco Casa" nasce per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di abitazioni nella provincia di Pordenone. Promotori del progetto la Provincia e gli Ambiti sociali della provincia di Pordenone, che hanno demandato alla Associazione Nuovi Vicini Onlus la gestione degli sportelli, attivi, oltre che nella sede di Pordenone presso la Caritas Diocesana nei comuni di Azzano Decimo, Sacile, San Vito al Tagliamento. LAgenzia sociale per l'abitazione "Punto Cerco Casa" raccoglie tutte le informazioni utili a correlare in modo appropriato domanda e offerta abitativa, svolgendo anche un'attività di supporto, mediazione, consulenza tra le parti. Destinatari del servizio sono cittadini immigrati italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, purché titolari di un contratto di lavoro. Cosa si può chiedere al Punto Cerco Casa? Oltre all'assistenza e mediazione nella ricerca di un alloggio in affitto, avere informazioni riguardanti l'accesso alla proprietà, all'edilizia residenziale pubblica, ai contratti di fornitura (acqua, luce, gas). Lavoriamo a stretto contatto con gli ambiti socioassistenziali e vogliamo promuovere la creazione di una rete locale di "attori" particolarmente sensibili ai temi della casa, quali agenzie immobiliari, associazioni di volontariato, uffici tecnici comunali e servizi sociali, reti di solidarietà, singoli cittadini per lavorare assieme tutti nella stessa direzione: far sì che "la casa" non sia più un problema ma il primo passo per una integrazione nella comunità. Siamo attivi dal mese di ottobre ad Azzano Decimo presso la sede del Centro Sociale, in via XXV Aprile 57, ogni lunedì dalle 10 alle 13. Vi aspettiamo. Tatiana Pil/ot e Andrea Castel/arin - Nuovi Vicini Onlus Il centro è attivo dal 2001, e grazie alla generosità di molte famiglie azzanesi continua ad aiutare circa 400 famiglie, la maggior parte residenti nel nostro comune. Oramai la presenza di immigrati italiani e stranieri nel nostro paese è in continuo aumento ed aiutarli nell'inserimento e nell'affrontare le piccole e grandi difficoltà quotidiane è il nostro obiettivo: adesso che l'inverno si avvicina, e magari le abitazioni sono un po' umide, ecco che la richiesta di coperte, lenzuola in flanella giubbotti e vestiti pesanti, si fa sempre pressante ... e per noi è difficile soddisfare tutti! Certi nella vostra collaborazione, vi chiediamo di cercare nei vostri armadi, sapendo fin d'ora che questo semplice gesto migliora la vita di altre persone meno fortunate di noi. Il centro è aperto il mercoledì dalle 15 alle 19 presso il garage della canonica di Azzano Decimo in via Don Bosco 4. Vi ringraziamo fin d'ora. Associazione San Vincenzo dè Paoli Azzano Decimo RADUNO DEI REDUCI DI RUSSIA DELLA PROVINCIA DI PORDENONE Sono arrivati numerosi i Reduci di Russia della Provincia, presenti alla cerimonia commemorativa tenuta ad Azzano Decimo il 26 ottobre, per ricordare il 61 anniversario della tragica Campagna di Russia. Una cerimonia, promossa dall'UNIRR provinciale e il patrocinio del Comune, a ricordo e a suffragio dei tanti giovani che non sono tornati, facenti parte del Corpo di Spedizione partito da Verona il 14 luglio 1941 e dell'Armata Italiana formatasi fra il maggio e l'agosto del 1942. Una giornata di grande commozione a cui hanno partecipato, il presidente provinciale dell'Unirr Grand'Ufficiale Rodolfo Hofer, il sindaco Enzo Bortolotti, assessori e consiglieri comunali, autorità militari e rappresentanti d'Arma, Reduci di Russia delle varie sezioni provinciali, familiari e cittadini. La cerimonia per ricordare i 95 mila caduti e di0 spersi è iniziata con il raduno nella piazzetta del Municipio e la deposizione della corona d'alloro al Monumento dei Caduti di tutte le guerre. La cerimonia è proseguita con le note dell'inno nazionale italiano scandite dalla filarmonica di Valvasone, seguita dall'alza bandiera e l'onore ai Medaglieri dei Caduti in Russia. Nel corso della Santa Messa te9 nuta nella chiesa arcipretale il parroco don Raffaello ha parlato di pace e amore: "Questa pagina tragica serva da monito a non consentire più questi eventi drammatici e luttuosi, drammi di giovani. La vita umana viene prima di ogni cosa". Toccante e pieno di ricordi l'intervento del presidente Hofer, che ha così ricordato l'inizio di quei drammatici giorni: "II viaggio verso il fronte, il passaggio in Ungheria, fino all'arrivo ai piedi dei Carpazi e in Ucraina, e in seguito la morsa della guerra e del gelo a Gorlowka e a Rikovo. Il 24 dicembre 1941 mentre stavano preparando la Santa Messa, i russi attaccarono su tutto il fronte, mentre il freddo arrivava a 40-45 gradi sottozero. Oggi i tempi sono cambiati, di queste guerre non ne vedremo più, il cammino incoraggiante dell'Europa porterà un nuovo clima e un nuovo mondo". Mirel/a Piccin VITA PARROCCHIALE "GSC CAPO DI SOTTO" to inserito un nuovo appuntamento, il Festival Musicale chiamato "Musica È ... " in cui si sono esibiti alcuni cantanti nostrani ed una divertente cabarettista. Sempre a causa del maltempo non è stato possibile celebrare la S. Messa nella chiesetta, ma grazie alla prontezza di alcuni collaboratori, si è riusciti a trasformare un capannone, solitamente utilizzato come pista da ballo, in una "chiesa prowisoria" e così a rendere possibile la partecipazione di molti credenti, creando un'atmosfera nuova e molto particolare. Cogliamo l'occasione per augurarvi un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo con l'auspicio di rivedervi a gennaio per bruciare insieme la tradizionale Giulia Piccinin casera. Anche quest'anno il GSC Capo di Sotto ha concluso egregiamente il periodo estivo con i "Festeggiamenti Madonna del Bembo". Ormai da molti anni la "Sagra del Bembo" è un consueto appuntamento per gli abitanti azzanesi ed un punto di ritrovo per molti. I Festeggiamenti sono fonte di divertimento per tutti, anche per i più piccini, grazie ai giochi popolari, tra i quali spopolano in assoluto "le pignatte". Nonostante le avversità atmosferiche la Sagra del Bembo ha sempre riscosso un buon successo, soprattutto nella serata finale, durante la quale ogni anno si gioca alla tombola, con la speranza di vincere i premi in palio, e si assiste al fantastico spettacolo pirotecnico. Quest'anno è sta- IL CEDIS COMPIE 20 ANNI: UNA VITA CHE DEVE CONTINUARE! Il tempo passa per tutti e così anche per il Cedis sono arrivati i suoi venti anni di vita. Era partito da Pordenone il 6 maggio 1983 con una timida ma grande carica di entusiasmo occupandosi fin dall'inizio del problema dei tossicodipendenti. Non era però quella la natura originale del Cedis che ispirandosi a Nomadelfia punta a salvare questa società, "cambiando civiltà in noi stessi". Un obiettivo ambizioso e non facilmente compreso dalla nostra cultura che preferisce tappare le falle, mettere cerotti più che andare alla radice del disagio modificando il rapporto umano. Come cristiani non potevamo e non possiamo non proporre un vivere diverso facendo riferimento al Vangelo e alla vita di Gesù se vogliamo non tradire la verità sull'uomo. Ora il Cedis ha trasferito e concentrato la sua attività ad Azzano Decimo. Ci è costato non abbandonare la barca ma è la condi- zione per verificare se avevamo capito davvero il Cedis. Diverse persone e famiglie in questi anni hanno "usato" delle sue strutture e della sua vita per uscire da disagi personali o familiari, sia pur nobili, ma riduttivi rispetto alla vera finalità del Cedis. Abbiamo già avuto modo di informare i fratelli di Azzano dei piccoli passi che stiamo facendo nella casa di Emmaus. Continuiamo l'impegno con diversi amici per rendere la casa accogliente e viva. Questo ci da incoraggiamento a proseguire. Anche in questa occasione vogliamo ringraziare queste persone e particolarmente gli alpini di Azzano sempre presenti e disponibili per ogni piccola o grande necessità. La vita della casa si fa movimentata soprattutto il mercoledì con la presenza di mamme e papà nostri volontari che ci aiutano a tenerla in ordine e il sabato mattina con la gestione della "bottega della solidarietà". Gli amici del CEDIS silenziosi ma operosi... 10 A tal proposito ricordiamo che a Casa di Emmaus: • si accolgono persone bisognose di aiuto e disposte a condividere parte del proprio tempo con i fratelli; • si raccolgono mobili, stoviglie, vestiario, rottami di metallo che ci permettono di autofinanziarci: "Nulla e nessuno deve essere buttato!". Su chiamata possiamo venire a prelevarle a casa vostra. Il nostro telefono è 0434-640659 (possibilmente orario pasti); • si vive in maniera fraterna; • il di più serve a sostenere le iniziative di solidarietà sia in Diocesi che altrove. Chi desidera fare parte della nostra associazione è il benvenuto. Per informazioni rivolgersi al sottoscritto il sabato mattina o la Domenica pomeriggio. Don Galiano VITA PARROCCHIALE CORALE COMUNALE AZZANESE rocchiale. In questi tempi il vero spirito del Natale sembra sempre più effimero e difficile da cogliere veramente; siamo circondati da richiami e stimoli che ben poco hanno a che fare con il significato della natività del Signore che è umiltà, povertà, amore. Noi coristi vi invitiamo a partecipare numerosi a questi appuntamenti; la nostra speranza è che, là dove a volte non arrivano le parole, possa arrivare la musica perché in essa c'è qualcosa di meraviglioso. Essa non parla ai nostri pensieri come fanno le parole, ma parla direttamente ai nostri cuori e al nostro spirito. Cogliamo l'occasione per porgere a voi tutti i nostri migliori auguri di buon Natale e per rinnovare l'invito a provare l'esperienza del canto corale. Le prove si tengono il martedì e il venerdì alle ore 20.45 presso l'oratorio parrocchiale. Sarete i benvenuti! Martina Candido Dopo i due concerti tenuti nel mese di novembre, il primo nel Duomo di San Vito al Tagliamento in occasione del 25° anno di fondazione della locale sezione dell'A.I.D.O., e il secondo a Laipacco (UD) in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, la Corale Comunale Azzanese si sta ora dedicando alla preparazione di alcuni nuovi brani per i concerti di Natale. È ormai una piacevole consuetudine, infatti, l'appuntamento con i concerti in occasione del Santo Natale, che quest'anno si terranno il 20 dicembre nella Chiesa di Azzano Decimo e il 21 dicembre nella Chiesa di Praturlone. Allo stesso modo è per noi coristi un appuntamento particolarmente sentito e gradito l'animazione liturgica della Santa Messa della notte di Natale, poiché ci permette di portare attivamente il nostro contributo alla vita della comunità par- CORO "OUATTRO MOLINI" lO ANNI CON PASSIONE comunicazione che ha svolto, sono stati ospiti nella bella 1993-2003. E sì, il coro "Quattro Molini" in questi dieci anni di attività ha fatto passi da gigante. Ogni anno che passava città di Lepanto. Il coro "Quattro Molini" ha partecipato per due serate (17 e 18 ottobre) al 2° Festival Internazionale Codopo aver organizzato un concerto o una trasferta già si larale "Città di Nafpaktos", intitolato a Mikis Theodorakis, che vorava per l'anno dopo, sempre con la smania di fare mepresente alla manifestazione ho avuto il piacere di stringerglio e di più, questo è un bel traguardo che ha portato il buon gli la mano e di consegnare una targa in ricordo della manome di Azzano Decimo in tante contrade d'Italia e d'Europa. nifestazione. Il coro che da tempo si era preparato con imNel 2003 il coro è stato attivissimo, dopo aver aperto l'anno pegno a cantare in greco, è salito sul palcoscenico assieme con il suo concerto primaverile a maggio invitando un coro al coro di Lepanto, è stato un vero trionfo, immaginate orPiemontese, si è esibito nelle borgate in occasione dell'echestra e 70 persone che cantano. Sabato 18 in un altro teastate Azzanese e chiuso gli impegni estivi con un bel brintro, dopo un concorso tra cori greci, salito sul palcoscenico disi. Ripartiti a settembre il coro "Quattro Molini" si è prodidavanti a una platea straordinaria e competente, il coro si è gato nel gestire i cori provenienti dall'Italia e dall'Estero in di nuovo esibito con il proprio repertorio, è stato veramente occasione del 4° Festival della Musica organizzato dal Coun successo, il concerto che doveva durare circa 25 minuti mune di Azzano Decimo, e nello stesso tempo preparandosi è protratto per oltre un ora per le continue richieste. Ci siasi meticolosamente per i programmi stabiliti. Subito dopo il mo lasciati con l'impegno di mantenere ed intensificare le coro è partito per una serie di concerti nella vicina Austria relazioni. Un grazie va ai coristi per la bravura e l'impegno, "Wolfsberg" con titolo CANTARE IN MONTAGNA non manal maestro Bariviera per cando della solita allela passione che sa tragria che porta la Montasfondere e a tutti quelli gna, ma la ciliegina sulche ci hanno aiutato per la torta per festeggiare il arrivare fin qua. Il coro suo decimo compleanno si sta preparando per i il coro l'ha messa nel prossimi concerti il primo mese di ottobre. Partiti in occasione della festa il 12 ottobre, invitati dal della Madonna a Tiezzo coro greco di Lepanto in il 14 novembre nella sala Grecia dopo un tour culEnal, e, per il Santo Naturale nei luoghi della tale ad Azzano Decimo Grecia classica, i coristi l'appuntamento è nella e gli accompagnatori, Chiesa Arcipretale il 20 al seguito del presidendicembre 2003 alle ore te Gianfranco Carli, del 21.00 assieme alla comaestro Giuseppe Barirale Azzanese e il coro viera e del prof. Giovandei Giovani Cantori delni Lo Coco in qualità di la Parrocchia. interprete e presentato/I presidente re, che voglio ringraziaGianfranco Carli re per il grande lavoro di /I coro "Quattro Molini" nel teatro greco a Epidauro. 11 VITA PARROCCHIALE , LA PRO LOCO DI CESENA: SOLIDARIETA PER NATALE, CALENDARIO 2004 ché questa madre non solo abbia tutto il sostegno che la comunità può darle, ma anche un aiuto economico per le ingenti spese che sta sostenendo purtroppo per la seconda volta, essendosi verificato un episodio simile quando la piccola aveva 3 mesi. La Pro Loco intende rispondere a questa richiesta e, per farlo nel modo più adeguato, si sta mettendo in contatto con altre Associazioni per dare vita ad un "mercatino della vigilia di Natale" in Cesena. Lobiettivo è quello di porre in vendita (ad offerta libera) una serie di oggetti preparati da alcune signore e da abili artigiani: il ricavato verrà versato in un conto corrente già aperto e comunicato con lettera scritta dal Sindaco. In questo mercatino la Pro Loco metterà all'asta i dipinti degli anziani che frequentano il Laboratorio di Pittura del Centro Sociale: alcuni, messi generosamente a disposizione per la solidarietà, fanno parte della loro ricca produzione, altri sono gli originali dai quali, come già detto, ricaveremo i biglietti augurali. Altri ancora sono quelli che ci hanno permesso di realizzare il nostro calendario 2004, frutto di una proficua collaborazione che, iniziata nel 2002, si sta consolidando nel tempo. Lavorare insieme ha significato discutere sul progetto, sulle modalità per realizzar lo, superando inevitabili difficoltà, confrontarsi sui risultati e scegliere di comune accordo i 12 dipinti, uno per ogni mese, che lo illustrano. I pittori hanno lavorato con molto impegno, portandosi anche "il lavoro" a casa. Da parte nostra, non possiamo che esprimere un sentito ringraziamento ai nostri amici non solo per i risultati ottenuti, ma anche perché ci hanno fatto ricordare che "insieme è più bello, è un dono grande l'altra gente". Il calendario sarà distribuito gratuitamente alle famiglie di Cesena, ai soci, ai simpatizzanti. Alcune copie verranno messe all'asta alla vigilia di Natale assieme all'altro materiale. Vi aspettiamo dunque numerosi in Cesena, per dare il vostro contributo e poter un giorno dire: "Anch'io ho aiutato la piccola V. a tornare dalla sua mamma". Moretti Nidia La Pro Loco di Cesena ha già programmato, in linea di massima, le attività collegate al Natale e sta preparando il calendario 2004. Anche quest'anno invieremo gli auguri ai residenti in Cesena, ai soci, ai simpatizzanti; alle persone più anziane della borgata i volontari li porteranno a mano, assieme a piccoli pensieri. I bigliettini augurali verranno "preparati in casa", ricavandoli per la seconda volta da dipinti originali degli anziani che frequentano il Laboratorio di Pittura del Centro Sociale di Azzano Decimo. Poi allestiremo il Presepio e alla vigilia di questa grande festività arriverà Babbo Natale, portando regali ai bambini. Inoltre non mancherà una particolare iniziativa di solidarietà. Rispondendo infatti ad un invito scritto del sig. Sindaco, la Pro Loco ha partecipato, assieme ad altre Associazioni del territorio comunale, ad un incontro durante il quale è stata illustrata la situazione particolarmente difficile di una madre di Fagnigola che, tramite anche investigatori privati, vuole riportare a casa la figlia V. di 5 anni, a lei affidata dal Tribunale, della quale non ha notizie da quasi due mesi, perché sottrattale con l'inganno dal padre. Il Sindaco ha rivolto un accorato appello alle Associazioni per- NEO LAUREATI si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione TESOLIN TIZIANA - Università degli Studi di Padova, Facoltà di Scienze Politiche NADALON GESSICA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze Naturali ISEPPI MONICA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze Naturali PASQUINI CHIARA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze della Formazione VALERI ANNALISA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Biologia GAVA MILENA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Giurisprudenza BUFFA LORENZO - Università degli Studi di Udine, Facoltà di Ingegneria Meccanica SACILOTTO SIMONE - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Ingegneria Meccanica RAGOGNA CLAUDIA - Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere Moderne PROSDOCIMO DIANA - Università degli Studi di Udine, Facoltà di Medicina e Chirurgia 12 VITA PARROCCHIALE Gita Annuale In parrocchia c'è chi si offre per i vari servizi. È doveroso, allora, esprimere riconoscenza, e non solo a parole. Un segno di gratitudine, ormai tradizionale, è la gita annuale guidata da don Dino. Sabato 13 settembre abbiamo raggiunto il Santuario di Castelmonte, dove si ritorna volentieri, per una sosta che fa bene allo spirito e al corpo. A Pulfero, ottimo pranzo in un nuovo locale presso il campo sportivo. E poi, fatti oltre cento gradini, ci troviamo nell'ampia grotta presso Antro, dove nel 1477 venne realizzata la chiesa di S. Giovanni, veramente caratteristica. Nel ritorno, ancora una tappa per altre degustazioni e la foto ricordo. Una giornata che rianima .•:. Manzon Silvia vedova Fedrigo il 19 ottobre ha festeggiato i suoi 100 anni presso la sede degli Alpini di Azzano Decimo dove Don Dino Pavan ha celebrato la Santa Messa, di seguito un rinfresco con il taglio della torta. Presenti alla festa il Sindaco di Azzano Decimo Enzo Bortolotti, il Sindaco di Pravisdomini Graziano Campaner e numerosi parenti e amici. Battistero di Parma 11-12 ottobre 2003 13 SCUOLA MATERNA 8-15 SETTEMBRE: DUE DATE IMPORTANTI PER LA SCUOLA MATERNA 8 SETTEMBRE 2002: le insegnanti Alessandra, Gina, Giuliana, Gloria, Michela, Paola, Sonia, Romina e la coordinatrice Cristina, hanno riaperto la scuola materna per accogliere i nuovi iscritti. Anche quest'anno le attività svolte inizialmente si sono basate nell'accogliere i nuovi bambini creando un ambiente tranquillo e sereno per facilitare il distacco dai genitori. 15 SETTEMBRE: sono rientrati i bambini medi e grandi con una grande voglia di giocare e soprattutto lavorare. Hanno raccontato le loro vacanze ed hanno trovato nella scuola materna una sorpresa, infatti grazie al laborioso lavoro degli operai nel periodo estivo è stata realizzata una nuova sezione ed un nuovo bagno. Questi lavori erano indispensabili per poter accogliere i 165 bambini iscritti presso questa scuola. Il Presidente, la coordinatrice, le insegnanti e tutti coloro che collaborano attivamente presso la Scuola Materna augurano a tutti i bambini un sereno anno scolastico. .:. Momenti di vita alla Scuola Materna 14 SCUOLA MATERNA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE: AVVIO SESTA SEZIONE so in data 5 agosto 2003 in base alla Legge regionale 15/1984; dal contributo deliberato in ottobre dall'amministrazione della Provincia di Pordenone, assessorato al Patrimonio, ai sensi delle Leggi n. 10/88 e 48/1976; e dall'amministrazione comunale di Azzano Decimo. Le opere edili sono state eseguite dall'impresa Santi n Franco da Azzano Decimo; gli impianti elettrici dalla ditta Fava Giancarlo e quelli idrico-termico e sanitario dalla ditta Valeri Paolo; la ditta Liut Giorgio da Villotta di Chions ha eseguito gli intonaci e i rappezzi d'intonaco; i serramenti esterni sono stati forniti e posati dalla ditta Moretti srl; i rivestimenti di pavimenti e pareti sono stati posati dalla ditta Schiavo Ilario; i serramenti interni ed i box per i bagni sono stati forniti e posati dalla ditta Portisa mentre le tinteggiature interne dei locali interessati sono state eseguite dalla ditta Stucco & Pittura ad esclusione della cappella dove è intervenuta la ditta Sut Luciano. Mi scusino le ditte ed i lavoratori che non sono citati solo per brevità, ma alle quali pure vanno i ringraziamenti per aver espletato diligentemente i lavori affidati. A tal riguardo, un grazie particolare al gruppo alpini per aver sgomberato i locali interessati dagli interventi edilizi. La nostra Scuola Materna è voluta decisamente dalla nostra comunità; ed è la comunità stessa che deve prendersi a cuore dell'educazione cristiana dei nostri figli e sentirsi coinvolta anche ad aiutare economicamente questa Istituzione benefica che si fa carico dei bisogni delle famiglie. Fregonese Renzo Le domande di iscrizione al presente anno scolastico sono state moltissime perché il paese è in continua crescita demografica ed inoltre l'anno 2000 è stato eccezionale per numero di nascite. Il consiglio di amministrazione della scuola si è fatto subito carico di questa situazione e ancora a gennaio ha delegato il sottoscritto ad inoltrare le domande e le autorizzazioni necessarie per creare una ulteriore sezione per i bambini. La legge stabilisce dei requisiti minimi che debbono avere le scuole e pertanto nella creazione di una ulteriore aula si è dovuto adeguare l'edificio esistente alle norme tecniche dell'edilizia scolastica. I lavori sono stati eseguiti nei mesi di luglio ed agosto in modo da permettere il regolare avvio dell'attività scolastica. Le opere hanno riguardato circa un quarto della superficie del primo piano dell'edificio con lavori di demolizione anche su muri portanti, tamponamenti parziali delle verande sul retro, coibentazioni e rifacimenti sempre parziali degli impianti elettrici, idrici e termico sanitario. Per ricavare, all'interno dell'edificio, nuovi spazi ad uso servizi igienici è stata ridotta ad un piano l'altezza della cappella. Attualmente sono in corso gli arredi della cappella ove sarà posto un Cristo donato dalle sorelle del nostro defunto Vescovo Mons. Abramo Freschi e proveniente dalla sua cappella personale. La spesa presunta dell'intervento, includendo l'arredamento per la nuova sezione, non dovrebbe superare 165.000 Euro (Trecentoventimilioni) di cui parte coperti dal contributo regionale, emes- VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI GREST 2003 Matteo, Chiara, Fabrizio, Alain, Marika, Giada, Francesco, Maurizio, Paolo, Marco, Marisol, Daniele, Sonia, Anna, Amanda, Rosa, Milva e Maria: questi sono i ragazzi e le mamme che hanno impiegato il loro tempo, durante le ultime 2 settimane di agosto, per animare il Grest. Grest significa "Gruppo Estate", ed è sinonimo di Giochi, Ricreazione, Entusiasmo, Serenità e Tanti amici. Capita che durante l'estate i bambini passino il loro tempo annoiandosi e senza sapere cosa fare; al Grest invece questo pericolo non si corre perché le attività sono tante, stimolanti e divertenti, a partire da sport, bricolage, ballo, teatro e cucina. Possiamo quindi dire che i bambini che vi hanno partecipato, hanno concluso la loro estate tra giochi, amici, festa e gita al parco acquatico di Noale, dando un significato alle loro vacanze. Gli animatori Venerdì 16 novembre, quasi un centinaio di giovani, hanno partecipato per il secondo anno, alle "Quattro ore di Sud Spencer e Terence Hill", il tutto sostanziato da un menù a base di fagioli e buona birra ... 15 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI TORNEO DELUAMICIZIA 2003 Venti squadre, una giornata di sole, quattro campi da calcetto, tanta voglia di ridere e stare insieme: tutto questo e molto di più si è verificato il 7 settembre in oratorio, in occasione della quarta edizione del "Torneo dell' Amicizia". Il meeting, nato da un'idea di alcuni giovani azzanesi, sta crescendo in fretta, il successo è dovuto alla perizia ed alla passione degli organizzatori che sfornano ogni anno novità accattivanti e bizzarre per coinvolgere i partecipanti. Lobiettivo, quello di vivere una giornata in compagnia di tanti amici praticando il gioco più bello del mondo in tranquillità, senza l'assillo della vittoria ad ogni costo, è stato centrato anche quest'anno, nonostante l'elevato numero delle squadre partecipanti (otto in più rispetto al 2002) che avevano indotto gli organizzatori a qualche apprensione. Certo, quando si gioca, ci si confronta, la voglia di dare il meglio e di vincere c'è sempre ... Nel corso della mattinata e del primo pomeriggio si è giocata la fase eliminatoria del torneo, inframezzata dal pranzo che, come da tradizione, si è consumato presso la sagra di "Madonna del Bembo". Rimpinzati a dovere, i giocatori sono tornati in campo a spendere le ultime energie per la fase finale sotto un sole cocente che esaltava ancor di più la loro non perfetta condizione atletica. Si è consolidata nel tempo l'usanza di non rivolgere tutta l'attenzione solo al calcio ma anche agli altri sport: sfruttando le strutture ora- toriali, si è organizzato anche un intenso quanto combattuto torneo di basket, che ha coinvolto quattro squadre per questa sua prima edizione e che conta di crescere nel tempo a ritmi sostenuti. Riproposta, dopo il successo dell'anno scorso, la "gara delle birre", che assegnava il premio più ambito: una cesta di prodotti offerti dai commercianti azzanesi. Per la cronaca, dopo un lungo testa a testa, la vittoria è andata ai Vikings con 158 birre, contro le 145 dei Tirovino, che si sono però consolati vincendo il premio "Spirito del Torneo", assegnato dall'organizzazione alla squadra che più di tutte incarnava gli ideali di amicizia alla base del meeting. La squadra rivelazione del torneo è stata la B.A.U., approdata in finale e poi sconfitta dal Bar al Ponte per tre a zero: ai primi classificati è andato il trofeo Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, ai secondi la coppa Stadium 2; ai terzi classificati, la Fioreria Tolusso, è andato il premio messo in palio da Manhattan vestire l'io. Dato il consistente afflusso di sponsor, che vedono sempre di più nel Torneo un veicolo pubblicitario interessante, l'organizzazione ha assegnato altri premi: miglior goleador, Ciot Emanuele con 12 centri, al quale è andato il premio Tiziani; miglior portiere, Fabio Robazza, con 4 gol subiti, al quale è andato il premio Stadium 2; Best Goal, Luca Riola, con una punizione di esterno da metà campo che ha centrato l'incrocio dei pali; Best Coach, Alessandro Da Re detto Poppi, che si è vestito in giacca di lana e cravatta per dare indicazioni tecniche ai giocatori e che si è portato la coppa da casa ... Un immenso grazie anche quest'anno va a don Raffaello, per tutto l'aiuto profuso, per la pazienza con la quale ci assiste e per la gioia con cui ci incita. Lappuntamento è fissato per il prossimo anno, dove già da ora grandi novità bollono in pentola. Andrea Del Rizzo 16 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI GRUPPO SPORTIVO CONDOR: 40 ANNI DI STORIA CON E PER I GIOVANI ... La "grande famiglia" del Gruppo Sportivo Condor ha fealla crescita del numero di tesserati fino a superare la soglia dei 150 ragazzi. Nella stagione sportiva in corso la Sosteggiato lo scorso 14 giugno il 40° anniversario della fondazione invitando tutti gli atleti, i dirigenti, gli allenatori, i gecietà ha iscritto nei diversi campionati provinciali della F.I.G.C. nitori e gli sportivi che in questo lungo periodo di attività hanben 9 squadre, in particolare due nella categoria Piccoli Amino contribuito a scrivere la storia di questa gloriosa società ci, tre nella categoria Pulcini, due nella categoria Esordienti ed una rispettivamente nella categoria Giovanissimi e Alazzanese. Gli organizzatori per l'occasione hanno predisposto un importante programma che prevedeva nel polievi. Il Consiglio direttivo per la stagione sportiva 2003/2004, meriggio il ritrovo presso la Chiesa parrocchiale per assiintende riproporre diverse manifestazioni molte delle quali stere alla S. Messa celebrata dal Vescovo Mons. Ovidio Posono diventate negli anni degli appuntamenti fissi: letto e dai Sacerdoti Don Raffaello e Don Dino, successivamente la possibilità di visitare presso l'Oratorio una mostra fotografica che ripercorreva la storia della società ed infine si sono ritrovati in serata per la cena conviviale. Alla fine della S. Messa le numerose Autorità presenti alla cerimonia hanno poi rivolto un saluto ai presenti, in particolare si sono succeduti il Sindaco di Azzano Decimo dott. Bortolotti, il Direttore regionale dell'Assessorato allo sport dott. Luciano Forte, il Presidente del CON I dott. Cella, i Presidenti della FIGC Giancarlo Calliman e Enzo Fattori , tutti hanno sottolineato l'importanza del ruolo che assume questa società nel contesto sociale ed educativo dei giovani. Una società che sin dalIa nascita si è occupata esclusivamente La "forza " dei ragazzi del gruppo Condor al completo. dei ragazzi, in quanto la finalità principale è la promozione e la diffusione dell'attività sportiva coerentemente con i principi sociali, edu- • il Premio in memoria di Mons. Cadore con la premiazione di due ragazzi che si sono contraddistinti per l'impegno ed cativi e di aggregazione radicati in una associazione che opera nell'ambito oratoriale. In questo senso negli ultimi anil comportamento; ni ha intensificato i rapporti e le iniziative con gli ·Enti e le • il Torneo della Solidarietà nel mese di gennaio per la racAssociazioni presenti nel territorio, ed in particolare con l'Icolta di fondi in favore di realtà provinciali che operano a stituto Comprensivo attraverso la realizzazione di attività sostegno di persone in difficoltà; tendenti a promuovere l'attività sportiva in particolare nei bambini delle prime classi ed altri momenti di approfondimento sui temi della solidarietà in collaborazione anche con il Comitato provinciale dell'Unicef. Una società quindi che non si pone come solo obiettivo la crescita sportiva del ragazzo, ma tende a sviluppare e diffondere principi di solidarietà ed accoglienza, istituendo particolari manifestazioni legate a questi temi per raccogliere fondi a favore di strutture e progetti di sostegno alle persone meno fortunate ed in particolare ai bambini. Il Gruppo Sportivo Condor parallelamente al potenziamento dell'aspetto organizzativo nel tempo ha cercato di migliorare la preparazione dei propri allenatori ed istruttori non solo sul piano tecnico e metodologico, ma anche sulla capacità di Lo staff organizzativo e tecnico della società. relazione con i ragazzi attraverso continui percorsi formativi e di approfondimento, offrendo ai ra• il Torneo Internazionale in collaborazione con l'Unicef per gazzi stessi ed alle famiglie un supporto sul piano educatisostenere progetti di aiuto ai bambini del Mondo; vo e di maturazione dei propri figli. Questi notevoli sforzi e • il raduno della categoria Piccoli Amici che quest'anno dile molteplici iniziative sviluppate anche al di fuori dell'amventerà di carattere regionale in collaborazione con il Cobiente prettamente sportivo, crediamo abbiano contribuito Giancarlo Migliorini mitato provinciale della F.I.G .C. 17 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI SAGRA DEGLI GNOCCHI 2003 Anche quest'anno si è svolta la seconda edizione della Sagra Degli Gnocchi, che ha visto partecipi dell'organizzazione i giovani della parrocchia (gruppo oratorio, gruppo della carità, gruppo coro e scout). Nelle tre serate i protagonisti sono indubbiamente stati gli do è questo il vero obiettivo di questa sagra (abbuffate a parte!): la gioia dello stare insieme che si tramuta in una opera di interesse pubblico. Ciò significa che in un mondo in cui troppo spesso il danaro ha la meglio, c'è ancora qualcuno disposto a donare senza ri- Le squadre vincenti! Maschietto Team e Cugnan Dream Team. gnocchi: al sugo di anatra, ragù o capriolo; ripieni al tartufo, salmone, formaggio o radicchio trevigiano. Chi li ha provati tutti sarà certamente rimasto imbarazzato in quanto a bontà. La varietà e la scelta dei gusti hanno reso questa manifestazione unica nel suo genere: cosa di più strano che mangiare un bel piatto abbondante di gnocchi ripieni e fumanti nel bel mezzo di un'estate che così calda non si era mai vista? Tra le novità di quest'anno anche le lumache in umido che sono letteralmente andate a ruba. Ma i veri protagonisti sono stati i giovani: una schiera di improvvisati camerieri/e apprendisti pronti a portare in tavola le pietanze con grande sorriso e simpatia (bastava leggere il retro delle magliette!). Perché in fon- cevere niente più che una bella porzione di gnocchi! Ed è in fondo questo che speriamo i giovani siano riusciti a trasmettere. Non possiamo dimenticare l'indispensabile aiuto delle mamme e dei papà che, come falchi attenti e saggi, hanno sorvegliato e contribuito all'ottimale andamento delle cucine. Le tre serate sono state animate da gruppi locali che hanno esibito sul palco la loro spontaneità e la loro energia, mentre il chiosco della birra quest'anno vantava una rossa bavarese che ha scosso parecchio successo tra gli acquirenti. Un ringraziamento particolare va anche al gruppo di ballo del maestro Stelvio Martin che si è esibito in tutta la sua bravura durante l'ultima sera, donando uno spettacolo di "Luci e Colori" di fronte al quale non si può che restare sbalorditi. Bilancio quindi nettamente positivo per questo secondo anno, complice anche il bel tempo. Speriamo tutti di rivedervi numerosi il prossimo anno per un'altra edizione della Sagra Degli Elisa Basso e Michela Piccinin Gnocchi! Un grazie agli organizzatori. GEMELLAGGIO AZZANO DECIMO -KULSOVAT tale naturalmente anche l'utilizzo della cucina sottostante, con il salone del bar trasformato in mensa. Un ringraziamento in particolare va diretto alle splendide mamme e a coloro che si sono impegnati affinché il gemellaggio riuscisse al meglio. È stata una settimana intensa, durante la quale i ragazzi italiani e ungheresi hanno potuto conoscersi e confrontarsi condividendo esperienze significative, nonostante il problema della lingua. Sono state inoltre organizzate delle gite a Trieste, Lignano, Venzone, San Daniele ... e anche un'escursione in canoa lungo le acque dei "Laghetti di Cesena". Il gemellaggio ha permesso un importante scambio di valori e di idee, nonché l'incontro di due culture dalle tradizioni diverse. Oltre a ciò sono nate delle nuove amicizie, che sarebbe bello poter coltivare con la continuazione di questa splendida iniziativa. Alen Doriguzzi Anche quest'anno, dal 6 al 13 luglio 2003, come ormai vuole la tradizione, si è svolto lo scambio culturale tra Azzano Decimo e Kulsovat, paesino situato a Ovest del territorio ungherese. Il gemellaggio tra le due culture si ripete già da diversi anni, 5 per la precisione. Lorganizzazione, come di consueto, è stata affidata all'Istituto Comprensivo di Azzano Decimo e alla scuola media di Kulsovat, con l'essenziale sostegno economico del Comune azzanese. Importante è stato anche il contributo offerto dalla Parrocchia, ospitando i ragazzi in oratorio. La struttura oratoriale è stata infatti la "base operativa" indispensabile per lo svolgimento dell'iniziativa, accogliendo la comitiva ungherese composta da più di 30 persone. Le aule sono state adibite a camere da letto e gli amici ungheresi hanno potuto usufruire delle strutture igieniche dell'oratorio. Fondamen18 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI VITA A CUGNAN: 7·13 LUGLIO Per l'ennesima volta nel corso della storia di questo miserabile pianeta torna d'attualità la parola Cugnan. Cugnan è diventata la meta turistica preferita della maggior parte dei giovani e ragazzi con un minimo di buonsenso. Basta poco a capire che a Cugnan vige un'atmosfera del tutto particolare ed irresistibile che attira come carta moschicida chiunque ne senta parlare. Lo scopo di questo articolo è, come avrete già capito, puramente propagandistico. È ora di iscriversi, chiaro!!!!!! Datevi una mossa!!!!!! Comunque quest'anno siete fortunati, solo e soltanto per voi ora sono disponibili molti nuovi posti letto, basta pagare ... E per le prime 100 chiamate, eccezionalmente un servizio di redenzione completa da parte del mago Raff alla modica cifra di niente, che comprende confessione, un set di 4 indulgenze, un buono pasto e una croce su cui crocifiggersi in caso di bisogno. A parte gli scherzi, sono sempre di più gli adolescenti che ogni anno decidono di vivere "l'ubriacante" esperienza di Cugnan. Il nostro buon caro e VECCHIO don Raffaello non cerca di formare un suo personale esercito di assassini, ma cerca di "plagiare" in maniera corretta le menti dei giovani affinché diventino produttive e attive a favore della comunità parrocchiale. Non è sbagliata l'idea di formare i futuri membri della nostra comunità e Cu- gnan è il posto ideale per farlo. La preghiera, un posto in mezzo alla natura, cibi sani e del sano sport, a volte basta poco a farci staccare la spina per un po', in maniera da giungere al nostro nirvana psicologico. Beh, il messaggio è ben chiaro mi sembra: VIVA CUGNAN. Santin Francesco, Maurizio e Morettin Paolo CUGNAN: 14·20 LUGLIO f- Dal 14 al 20 luglio come di consuetudine i ragazzi di IF!-11I9 media e 19 superiore, hanno passato una settimana di intensa attività spirituale, di divertimento e di gioco nel piccolo paese di Cugnan (BL), animati da Daniele Drigo, Perin Matteo, Mazzonetto Andrea, Miot Antonella e Piccinin Michela, si sono cimentati nella lettura della tanto famosa e studiata favola di Pinocchio. È curioso vedere come una favola che ci viene raccontata e letta da bambini, contenga tantissimi insegnamenti morali, che possa essere una guida spirituale e che sia sempre attuale. Analizzando la storia i ragazzi hanno scoperto i nessi di collegamento tra la nostra vita e quella del burattino. Dalle mani di Geppetto, Pinocchio è stato creato da un pezzo di legno che non valeva molto; così anche noi dalle potenti e misericordiose mani del Padre veniamo alla vita dal nulla. La nostra intelligenza ci aiuta a comprendere ciò che è bene e ciò che è male, ma nel nostro cuore abbiamo una voce guida, la nostra coscienza, il grillo parlante di Pinocchio che ci aiuta a sentire il peso delle nostre azioni. Tutti comprendiamo la differenza tra bene e male, ma spesso l'orgoglio e le cattive compagnie soffocano la voce della coscienza. Sulla base delle awenture che Pinocchio ha vissuto con Lucignolo, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe, l'amino Mellifluo, con occhio da esterno i ragazzi sono stati in grado di riconoscere e distinguere i meccanismi che ci portano a frequentare cattive compagnie o ad essere manovrati dagli altri come dei burattini. Ecco che lo slogan della settimana "Un'estate senza fili" era proprio un preciso invito a tagliare giorno per giorno i fili che ci legano e ci manovrano a loro pia- cimento. Ogni giorno un impegno diverso: ringraziare, lodare, esaminare i propri comportamenti, perdonare, essere generosi, essere dei veri amici: e alla fine della giornata alcuni fili venivano riposti nella scatola dei progetti riusciti, mentre altri rimanevano in attesa di essere tagliati magari il giorno dopo. Quanti Pinocchi ci sono al mondo, quante persone sono costrette da fili nel grande teatro della vita, peccato però che non tutti riescano a cambiare. In questo cammino che i ragazzi hanno affrontato, e nel cammino di tutti noi, non dobbiamo mai scordarci di Geppetto il nostro buon Padre che nonostante gli sbagli e le incoerenze non ci abbandona mai, ci accoglie e ci perdona. Noi tutti abbiamo la possibilità di migliorare accompagnati dal materno aiuto di Maria la nostra Bella Bambina dai capelli turchini punto di rifeAntonella Miot rimento e sicuro aiuto per tutti noi. 19 , : , " . - VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI CUGNAN: 11-17 AGOSTO UN'ESTATE SENZA FILI Abbiamo ripensato tanto ai primi campeggi a Cugnan che abbiamo fatto sei anni fa, quando eravamo circa una quarantina di ragazzi e ragazze: in refettorio non c'era un posto libero, c'erano lunghe file per fare la doccia, in una settimana non si riusciva mai a conoscere bene tutti i "compagni di viaggio" e, forse per la nostra giovane età, non si riusciva mai a vivere fino in fondo il messaggio che veniva lanciato. Tornavamo a casa diversi, più tranquilli, con dei propositi da realizzare, ma c'era ancora tanto da fare. Ma se ripensiamo a tutti i Cugnan fatti, dal primo a quello di questa estate, ci rendiamo conto che il cammino fatto è stato notevole. È come se ogni anno avessimo aggiunto una mattonella alla strada che ci porterà ad essere uomini e donne maturi. La sintonia, l'unione e l'amicizia che ci sono stati quest'anno non hanno precedenti. Abbiamo camminato tutti insieme, tutti con la voglia di vivere il più possibile ogni momento e occasione che ci veniva offerta, e alla fine stretti davanti all'altare della cappellina per ringraziare il Signore e promettergli che il cammino insieme non si deve fermare, ma anzi inizia proprio quando dobbiamo tornare nel nostro paese. Attraverso i temi proposti di anno in anno e i vari momenti spirituali vissuti, ognuno di noi ha cercato di togliere i difetti più evidenti e i comportamenti sbagliati e ha scoperto quale sia la giusta via da percorrere. Quest'anno abbiamo avuto un compagno di viaggio speciale: Pinocchio. Lo abbiamo seguito attraverso le sue innumerevoli avventure, e dai suoi errori, le sue svolte e riprese abbiamo tratto un insegnamento che potesse valere per la nostra vita. Pinocchio rappresenta un po' tutti noi, sempre alla ricerca di un'esistenza piena, di una felicità sfuggente, sedotto da tante illusioni, pieno di contraddizioni, ma che attraverso le cadute è riuscito a superare le "notti dell'anima". Geppetto rappresenta il nostro grande Padre, che ci per- dona e ci accoglie sempre tra le sue braccia, la Fatina è la nostra Mamma Celeste che veglia su di noi, il Grillo Parlante è la voce della coscienza, e tutti gli altri personaggi rappresentano i pe- 20 ricoli, le insidie e gli inganni che ci circondano. Sull'esempio di questa fiaba abbiamo avuto l'impegno quotidiano di togliere i fili che ci rendono burattini, impedendoci di essere persone autentiche. Insomma Cugnan è una vera esperienza di vita, un dono prezioso senza il quale nessuno di noi sarebbe riuscito a crescere e arricchirsi. Ecco come alcuni di noi hanno vissuto questa esperienza: "Cugnan per me è la possibilità di uscire dal quotidiano, fermarsi, analizzare ciò che si è fatto e come lo si è fatto; è l'opportunità di guardarsi dentro senza attenuanti, e capire come si sta camminando, senza dimenticare gli aspetti più comuni come le relazioni con gli altri e i divertimenti" (Giovanni). "Per me è stato un Cugnan diverso, di incertezze, dubbi, vuoti. Un Cugnan di "buio", di crisi, ma proprio questo, in fondo, l'ha fatto essere unico, come ogni Cugnan" (Elisa). "Cugnan è qualcosa che va oltre le parole. È una sorta di diamante incastonato nel cuore, che splenderà in ogni momento della mia vita, ricordandomi sempre la strada che Dio ha scelto per me" (Simone). "Cugnan è un periodo, forse troppo breve, di calma, di silenzio, e soprattutto di semplicità, che diventa per noi giovani momento importante di condivisione, di fratellanza e soprattutto di riflessione, grazie al quale possiamo continuare a costruire il nostro progetto, non solo tramite gli insegnamenti di Gesù Cristo, ma anche grazie alle persone che ci sono state accanto" (Michela). Un grazie a Cugnan, che con la sua semplicità, il suo silenzio, le sue belle montagne, il suo cielo stellato, ci ha donato dei momenti indimenticabili; un grazie a don Raffaello, nostra guida spirituale e compagno insostituibile, e a tutti coloro che hanno camminato insieme a noi. Andrea e Sara VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI CUGNAN ... DOPO lO ANNI ... Lestate di dieci anni fa Don Raffaello e alcuni giovani della parrocchia di Azzano Decimo, iniziavano da Cugnan un cammino che ha permesso loro, e a tanti altri che si sono nel tempo aggiunti, di puntare in alto. Il 28 settembre abbiamo festeggiato insieme come solo a Cugnan si può fare: pregando, emozionandoci e ... giocando. Perché Cugnan è così bello? ... non si arriva ad una meta se non per ripartire ... questo ci insegna Cugnan. È stato per molti giovani, e lo è tuttora, l'inizio di una vita da Cristiani consapevoli e felici, al di là delle lacrime che la vita chiede, e delle prove vissute con l'intensità della nostra età. Si parte e si ritorna in quella piccola chiesetta che rappresenta l'amicizia con Dio, con Don Raffaello e tra di noi, ed è piena di ricordi, emozioni, pensieri parole e silenzi. È un luogo di dolcezza e di forza. Fa nascere e crescere qualcosa nel cuore a cui, solo col tempo, si riesce a dare un nome. È soprattutto Amore. Amore che è diventato famiglia per alcuni di noi, o lo diventerà presto, Amore che è amare la vita. Amore stupore e semplicità. C'è posto per tutti, come nel cuore, e ce l'ha dimostrato accogliendoci in tanti, facendoci sentire uniti, specia- ni dandoci la sensazione che continueremo a tenerci così anche oltre quel momento, tra di noi, ma soprattutto cercando di dare la mano a chi non può saper perché Cugnan è così bello. Perché ... Perché ... da soli non è bene ma insieSara e Ivan me non basta. li e privilegiati, ma anche vicini a chi non c'era e a chi non andrà mai lì, in quel luogo fisico e spirituale. Nella Santa Messa, celebrata assieme, i sentimenti di tutti hanno preso forma nelle parole che ci siamo detti e nei pensieri che non siamo riusciti ad esprimere. Il Padre Nostro ha fatto unire le nostre ma- MESSA DELUIMPEGNO 2003 Domenica 8 giugno 2003, si è svolta la festa del Corpus Domini. Una sessantina di ragazzi di quinta elementare, attorniati dai genitori, hanno gioiosamente animato la "Messa dell'Impegno", cerimonia nella quale, grazie alla maturità e consapevolezza raggiunta, oltre a rinnovare il ricordo dei sacramenti già ricevuti, Battesimo e Comunione, hanno espresso il loro desiderio ed impegno di continuare il cammino nella conoscenza e approfondimento della fede. La celebrazione è stata preceduta da un bel pomeriggio domenicale in cui fanciulli e genitori si sono ritrovati tra gli accoglienti luoghi del nostro Seminario per un attimo di riflessione e preghiera animati da Don Raffaello e dalIa Sig.ra Flavia Sacilotto. È stato bello poter ammirare come l'incontro preparatorio e la "Messa dell'Impegno", oltre a far riscoprire l'importanza e la gioia di trovarsi riuniti, genitori e fanciulli, attorno all'Altare ZZANO DECIMO del Signore, ha offerto agli stessi una meravigliosa occasione per conoscersi e crescere insieme, esperienze que21 I 8 GIUGNO 2003 MESSA DELL.1M ste che arricchiscono e rafforzano la nostra comunità parrocchiale. Santin Paola VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI A.G.E.S.C.I.: UAVVENTURA CONTINUA cambusa e i servizi nel ricordo di mille avventure Scout. Altro momento che ha segnato il gruppo sono stati i passaggi. Ospitati nella comunità parrocchiale di Cordovado, 1'11 e il 12 ottobre, due Lupetti sono passati in reparto e quattro Esploratori hanno ridato vita alla branca Rover e Scolte (giovani dai 16 ai 21 anni). In questa branca e con i loro educatori, i giovani potranno vivere ed esprimere in piena libertà la loro scelta d'essere Scout al servizio degli altri. Il mercatino d'oggetti costruiti dai ragazzi, la calata di Babbo Natale dal campanile, i tre campetti invernali e altro ancora ci accompagneranno durante tutte le festività natalizie. Tutti i sabati, dalle 14.30 alle 16.30, in oratorio gli R/S strada, servizio e comunità saranno i punti di confronto; nuove avventure con B.P. vivranno gli E/G; ma non dimenticate che il tesoro di Capitan Flint è custodito nella Tana dei Lupetti. A tutti auguriamo di vivere serenamente il Natale e di accogliere l'Anno Nuovo in PACE E SERENITÀ. La prima domenica d'ottobre, con la benedizione della Madonna, gli Scout hanno ripreso le loro attività offrendo le esperienze passate durante l'estate e le attività future. Durante le vacanze di branco, svoltesi a Tramonti di Sotto, i Lupetti (ragazzini e ragazzine dagli otto agli undici anni), hanno messo a dura prova, ogni giorno, fisico e capacità con lunghe e faticose battaglie contro i temibili pirati. Alla fine, però, con furbizia e unione i valorosi Lupetti sono riusciti a raggirarli e impadronirsi del tesoro del leggendario Capitan Flint. A Pielungo gli Esploratori e le Guide (ragazzi e ragazze tra i 12 e i 15 anni), hanno scelto di riscoprire concretamente astuzie, tecniche, abilità manuali, servizio e valori che Baden Powell, fondatore degli Scout, ci ha tramandato con manoscritti ed esperienze trapassate da ragazzo in ragazzo fino ai giorni nostri. Grande è stato per i capi l'aiuto offerto dai genitori e Vecchi Scout, nei primi giorni di campo, nel costruire la tenda, la La Comunità Capi LOURDES 2003 Anche quest'anno dal 4 al 10 agosto si è svolto il consueto pellegrinaggio diocesano Unitalsi a Lourdes. Nella nostra parrocchia circa venti persone tra barellieri, sorelle e pellegrini insieme al sacerdote Don Dino Pavan hanno partecipato ricordando tutti nella preghiera e portando nelle attività parrocchiali nuovo vigore e nuova gioia. Lesperienza di Lourdes è sempre un'esperienza nuova e arricchente. Partire come pellegrino ti offre la possibilità di pregare, di meditare e di tornare con una carica interiore senza eguali; ma partire come dama o barelliere oltre ad offrirti preghiera e meditazione ti fa crescere! Ecco che il tuo viaggio, non si compie solo fine e te stesso, ma si proietta su una nuova dimensione che è quella dell'ammalato. Di fronte a tante persone che soffrono tu ti senti impotente ma comprendi che la tua presenza può alleggerire il pesante fardello del dolore. Un gesto, una parola, una preghiera fatti col cuore di colpo spezzano le barriere che esistono tra una persona comune e una costretta su una sedia a rotelle o con handicap mentali oltre che fisici. Come riflesso al dolore altrui capisci quanto sei fortunato e quanto sia indispensabile offrire agli altri le tue fortune, le tue gambe, le tue mani, i tuoi occhi, le tue parole, i tuoi sorrisi. "Cristo non ha mani, ha le tue mani per confortare i fratelli; Cristo non ha piedi, ha 'i tuoi piedi per andare verso i fratelli, Cristo non ha voce, ha la tua voce per portare la sua parola ai fratelli." Antonella Miot 22 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI LETTERA DI UNA GIOVANE COME TANTE Che voglia che ho di parlare a tante persone ... senza bisogno di un argomento specifico, un resoconto, un avvenimento ... Parlare solo per la voglia di condividere emozioni, sentimenti, scoperte che ciascuno fa durante il proprio cammino di vita personale. E sì, perché siamo tanti e ognuno con una propria storia, un proprio modo di vedere le cose, di leggere i messaggi della vita, di seguire la sua vocazione o di cercare la sua strada da percorrere ... Ognuno con le proprie sofferenze, le proprie crisi, le proprie forze, le proprie battaglie quotidiane ... Quanto vorrei conoscere, fratello, cosa ti assilla quando cerchi di addormentarti la sera; cosa ti riempie il cuore di gioia nel risvegliarti ogni nuovo giorno; come riesci a ricominciare il tuo cammino dopo una caduta dolorosa; dove trovi tu la serenità e la pace dell'animo che ti permette di guardare alla vita come un dono meraviglioso da scoprire in ogni istante ... Che cos'è che ci spinge a cercarci a vicenda, ad avere il bisogno di comunicare, condividere ... a sentire una solitudine profonda anche in mezzo alla gente, se però non c'è contatto nel profondo con nessuno che possa sentire ciò che il tuo cuore avrebbe la voglia di urlare al mondo intero, al di sopra dei rumori assordanti che cercano invano di coprirne la voce? Lamore. Lamore che ci rende incredibilmente simili, pur nell'impressionabile specificità di ciascuno ... Lamore che ci fa andare avanti anche quando nulla sembrerebbe esserci favorevole ... Lamore che ci dà una forza che non sospetteremmo mai di avere dentro noi e ci illumina di una luce che ci rende angeli sulla terra. Lamore per la vita, anche quando rimpiangiamo amaramente il giorno della nostra nascita; l'amore per la natura che ci affascina, impressiona, stupisce, coccola nonostante tutto; l'amore per le persone che non conosciamo, per il miracolo nascosto che si nasconde dietro esse, e per quelle che ci sono vicine e non finiamo mai di conoscere abbastanza e di amare in modo adeguato alloro splendore. Lamore per Dio che misteriosamente ci indirizza e ci guida nelle nostre strade e che ci mette accanto, al momento giusto e nel posto giusto, le persone adatte a sostenerci in quel tratto di strada e a superare insieme quel tragitto di crescita. Lamore che è Dio ... in ogni sua manifestazione, in ogni suo mistero, in ogni sua espressione ... Lamore che regge l'universo e brilla di luce propria, una luce che è pienezza e non bisogno, dono e non possesso, offerta e non richiesta ... Lamore che è in noi perché creati a immagine e somiglianza del Padre: il più prezioso tesoro che tutti possediamo e che fa di noi persone meravigliose e grandi solo per il potenziale che custodiamo in cuore. Aiutaci, o Signore, a vivere questo amore che ci hai donato senza timore di ciò che può portarci a fare per la sua grandezza e magnificenza. Aiutaci a far brillare la nostra luce, alimentandoci di essa e della gioia immensa che ne deriva al di sopra di ogni altra cosa. .:. PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DEI MIRACOLI DI MOTTA DI LIVENZA PELLEGRINAGGIO ALLA CASA DELL'ADORAZIONE A TIEZZO La prima domenica di settembre, come da tradizione, si è Come consuetudine, il dodici ottobre, il gruppo Virgilio Liut e gli amici dell'UNITALSI si sono ritrovati presso il Centro Sosvolto il pellegrinaggio parrocchiale ad un santuario mariano. Quest'anno ci siamo recati al Santuario della Madonna ciale, di via XXV Aprile, per l'annuale pellegrinaggio mariano. La meta è stata la Casa dell' Adorazione presso Villa Pedei Miracoli di Motta di Livenza. drina a Tiezzo dove ad attenderli c'era Suor Rosa. Suor RoLa partenza è stata in gruppo e questo, all'arrivo, ha permesso ai pellegrini di entrare subito nell'atmosfera di presa dedica la sua vita alla preghiera e alla meditazione oltre ghiera e meditazione che li ha accompagnati nella celebrache alla cura della casa e all'accoglienza di gruppi di preghiera. Dopo una breve riflessione sui Misteri della Luce, il zione dei vespri e nella possibilità di avvicinarsi al Sacramento della Riconciliazione. gruppo si è incamminato verso il capitello di San Rocco Mantova dove una volta arrivati ognuno ha formulato una preghiera Ogni pellegrino, con fede, ha rivolto a Maria le sue piccole e grandi richieste d'intercessione presso Dio. personale e prima di ripartire c'è stato un canto comunitario. " pomeriggio di preghiera ha raggiunto il suo momento più · " percorso è poi continuato, nella meditazione individuale e importante con la celebrazione eucaristica concelebrata da silenziosa verso la Casa dell'Adorazione dove all'arrivo c'è Don Dino e Don Raffaello. stata una preghiera a Maria. In seguito è stata celebrata la Dopo la parte spirituale, il gruppo parrocchiale della San VinSanta Messa da Don Dino nella grotta dedicata alla Madoncenzo, come consuetudine, ha preparato, nel chiostro interna di Lourdes. Conclusa la celebrazione eucaristica il grupno del Santuario, un rinfresco dove i pellegrini si sono ritropo ha fatto ritorno ad Azzano dove, presso la Casa degli Alvati per scambiare quattro chiacchiere tra amici e gustare pini, era stato organizzato per loro il pranzo comunitario, durante il quale ognuno ha avuto la possibilità di ricordare i prequalche dolcetto prima del rientro a casa. cedenti pellegrinaggi e trascorrere piacevoli momenti. P.E. Perin Elena Anche quest'anno, sabato 18 ottobre, i giovani ed altri amici si sono impegnati per la tradizionale raccolta del ferro vecchio. I risultati: 368 quintali di ferro; Euro 3000 circa. Domenica 9 novembre in oratorio si sono ritrovati per un incontro conviviale insieme agli organizzatori della "Festa degli gnocchi". 23 VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI CRESIMA PER 44 RAGAZZI Quarantaquattro ragazzi di terza superiore hanno ricevuto domenica 26 ottobre il sacramento della Confermazione. Un rito profondamente vissuto dai ragazzi che si erano preparati con impegno e fedeltà a celebrare il grande incontro con lo Spirito Santo e a ricevere la pienezza dei suoi doni, invocati su di loro dal celebrante, il vicario episcopale mons. Basilio Danelon, e da tutta la comunità cristiana che gremiva il sacro tempio. Lintensa partecipazione e consapevolezza erano maturate progressivamente nel cuore dei nostri adolescenti che fin dalla domenica precedente avevano intensificato l'atteggiamento di attesa trascorrendo un pomeriggio di riflessione in seminario. In quell'occasione, il vescovo, mons. Ovidio Poletto, aveva desiderato incontrarli e salutarli individualmente. Aveva lasciato loro in dono l'invito forte a "danzare la vita" sul ritmo della musica proposta dal Signore Gesù con la sua Parola di Vita. La successiva proposta di don Maurizio Girolami aveva suggerito ai ragazzi di ispirarsi a una parola significativa da assumere come orientamento e richiamo nella vita. Potrebbe essere profonda e breve come il sì di Maria e di tutti coloro che hanno seguito in due millenni di storia le tracce di suo Figlio. Il momento successivo di contatto profondo dei ragazzi con se stessi e con il proprio vissuto di preparazione al sacramento della maturità cristiana era stato guidato da un breve questionario che prevedeva anche una preghiera spontanea. Questa invocazione, espressa come le varie considerazioni in forma anonima, ha rivelato la ricchezza e la delicatezza profonda del cuore dei nostri adolescenti. Riportiamo alcuni frammenti delle loro espressioni che sono luce da porre sul candelabro perché possa essere illuminata "tutta la casa". "Signore, grazie! È questa la parola che ha più valore nella vita e la voglio dedicare a te. Grazie perché, nonostante questo sia un periodo molto difficile della mia vita, so che tu ci sei. Anche se cominci a chiamare a te le persone che mi stanno vicine, ti ringrazio perché fino ad ora ci sono state. E anche a loro voglio dire grazie". "Qualunque cosa accada, so che potrò sempre contare su di te che sei il mio migliore amico e conosci tutto di me". "Signore, credo in te e sono felice di appartenere alla tua comunità. Voglio continuare a stare con te nel corso della vita". "Grazie per avermi dato genitori stupendi. Ti chiedo di essere sempre presente nella mia vita, perché ho bisogno del tuo sostegno". "Voglio continuare questo cammino cercando i tuoi valori più puri. Aiutami a vedere il futuro come una vita per gli altri". "Signore, tu sei in me in ogni momento. Mi illumini e riscaldi il mio cuore. Ti lodo e ti ringrazio". "Aiutami a non vergognarmi mai di dire che sono cristiana anche nel cuo- re". "Non dimenticare mai le persone che sicuramente hanno più bisogno di te che di qualsiasi altro". "Signore, posso soltanto dirti un immenso grazie per tutto ciò che hai saputo donarmi". "Che io ti senta sempre presente dentro di me e che ti pensi con costanza come tu fai con me". "Tu sei nel mio cuore. Non ti dimenticherò". "Fai parte della mia vita. Non lasciarmi mai". "Nel mio cuore ci sono ora tante cose belle che tu mi hai insegnato". "Aiutami sempre a vivere la mia fede in te". "Grazie per avermi aiutato nei momenti di debolezza e per avermi sempre perdonato". "Spero di poter essere sempre sincera, umile e generosa con te e con il prossimo. Aiutami a sconfiggere le mie paure e le mie difficoltà". "Ascoltami, anche se non so esprimere bene quello che sento dentro". "Aiutami a continuare bene il cammino della mia vita". "Signore, in questi anni mi hai fatto crescere con la tua presenza e per questo desidero ringraziarti". "Signore che ci sei rimasto accanto in questi anni, aiutaci a vivere gli insegnamenti ricevuti". "Signore, guidaci nel nostro cammino perché non siamo superficiali e vuoti". "Signore, ora posso dirti grazie non perché altri me lo suggeriscono, ma perché lo sento profondamente. Solo adesso capisco che tu mi hai sempre accompagnata e che posso sempre contare su di te". "So che per realizzare il progetto della mia vita ho bisogno del tuo aiuto, perciò ti chiedo di starmi sempre vicino". "Signore, ti chiedo di aiutarmi a capire l'importanza del passo che sto per compiere. Desidero che la festa della Cresima sia interiore e che mi permetta di conoscerti ancora meglio". "Grazie, Signore, per averci accompagnato fino a questo importante momento. Continua a restare con noi". Grazie, ragazze e ragazzi, stupendi nella vostra freschezza e abitati dalla Sapienza e dall'Amore di Dio. Lo Spirito Santo ha certamente trovato in ciascuno di voi un cuore pronto ad accogliere la sua Presenza e i suoi doni. La sua luce illumini tutti i vostri passi e le scelte della vostra vita. Possiate essere testimoni e protagonisti di vita cristiana e di impegno coerente e generoso. Flavia Sacilotto 24 ANAGRAFE & OFFERTE (giugno 2003-novembre 2003) BATTESIMI Pilot Alessia di Massimo e Moretton Silvia, nata a Pordenone il 5/1/03, battezzata 1'8/6/03. Di Magro Giuseppe di Gian Carlo e Attardi Vincenza, nato a Pordenone il 31/3/03, battezzato 1'8/6/03. Mercante Sara di Andrea e Buttignol Maura, nata a Pordenone il 31/1/03, battezzata il 15/6/03. Bottolo Giorgia Desirè di Maurizio e Perin Wilma, nata a Pordenone il 21/2/03, battezzata il 15/6/03. Luvisutto Federica di Gabriele e Basso Elena, nata a Pordenone il 20/1/03, battezzata il 15/6/03. Campagna Alice di Walter e Anese Tiziana, nata a Pordenone il 27/11/02, battezzata il 15/6/03. De Tina Riccardo di Andrea e Michieli Mery, nato a S. Vito al Tagliamento il 18/2/03, battezzato il 15/6/03. Diana Francesca di Daniele e Morasset Nicoletta, nata a Pordenone 1'1/4/03, battezzata il 15/6/03. Tondato Gabriele di Alberto e AppoIonio Annalisa, nato a Pordenone il 29/5/03, battezzato il 6/7/03. Brollo Valentina di Graziano e Savian Lucia, nata a Pordenone 1'11/4/03, battezzata il 13/7/03. Pilot Anna di Giuseppe e di Chiarot Teresa, nata a Pordenone il 27/3/03, battezzata il 27/7/03. Santin Lorenzo di Marco e di Parpinelli Lara, nato a Pordenone il 15/7/03, battezzato il 10/8/03. Pezzutti Giada di Alessandro e Dall'Alba Mary, nata a Pordenone il 28/2/03, battezzata il 10/8/03. Pezzutti Daniel di Alessandro e Dall'Alba Mary, nato a Pordenone il 28/2/03, battezzato il 10/8/03. Pischiutta Chiara di Da Ros Giovanni e Pischiutta Oriella, nata a Vittorio Veneto il 25/4/03, battezzata il 10/8/03. Martinelli Juam Estebam di Marco e Corazza Tiziana, nato a Titiribi (Colombia) il 26/2/98, battezzato il 10/8/03. Campigotto Matteo di Roberto e Fantin Adua, nato a Pordenone il 5/5/03, battezzato il 31/8/03. De Michele Davide Angelo di Carlo e Zadnik Delia, nato a Pordenone il 6/12/02, battezzato il 31/8/03. Zuccon Andrea di Gian Luca e Vaccher Simona, nato a S. Vito al TagLto il 3/4/03, battezzato il 6/9/03. Androsca loan Emanuele di Claudio e Bulai Daniela, nato a Pordenone il 7/7/03, battezzato il 7/9/03. De Simone Mattia di Claudio e Missale Patrizia, nato a Pordenone il 7/3/03, battezzato il 7/9/03. Orlandi Alessio di Alessandro e Danelon Donatella, nato a Pordenone il 19/2/03, battezzato il 7/9/03. Del Col Andrea di Vittorio e Candido Roberta, nato a Pordenone l' 1/11 /02, battezzato il 7/9/03. Gaiot Marco di Valter e Rigo Francesca, nato a Pordenone il 23/5/03, battezzato il 7/9/03. Didonè Riccardo di Moreno e Manias Fabiana, nato a Pordenone il 13/5/03, battezzato il 21/9/03. Brunettin Giovanna di Massimo e Ceolin Noemi, nata a S. Vito al TagLto il 5/8/03, battezzata il 21/9/03. Fabris Andrea di Dimitri e Santarossa Marilena, nato a S. Vito al Tagliamento il 20/5/03, battezzato il 28/9/03. Scroccaro Erica di Michele e Nonis Emanuela, nata a S. Vito al TagLto il 28/6/03, battezzata il 6/10/03. Bearzi Leonardo di Daniele e Albino Maria Neve, nato a S. Vito al TagLto 1'8/5/03, battezzato il 18/10/03. Romanet Christian Giovanni di Luca e Scarfone Sonia Patricia, nato a Pordenone il 4/7/03, battezzato il 18/1 0/03. Bravin Giada di Alan e Boccalon Milena, nata a S. Vito al TagLto il 25/6/03, battezzata il 19/10/03. Rusalen Gloria di Daniele e Bianco Laura, nata a Pordenone il 6/5/03, battezzata il 19/10/03. Biasotto Zoe di Enrico e Della Siega Lisa, nata a Pordenone il 4/5/03, battezzata il 19/10/03. Furlan Federico di Massimo e Da Rin Puppel Motto Patrizia, nato a S. Vito al Tagliamento il 30/12/02, battezzato il 19/10/03. Fasan Filippo di Massimo e Manias Franca, nato a Pordenone il 9/5/03, battezzato il 19/10/03. Moret Tommaso di Renato e Piva Enrichetta, nato a S. Vito al Tagliamento il 21/7/03, battezzato il 19/10/03. Concato Filippo di Maurizio e Pippo Elide, nato a S. Vito al Tagliamento 1'11/5/03, battezzato il 9/11/03. Salvador Vanessa di Claudio e Bassan Manuela, nata a Pordenone il 19/5/03, battezzata il 9/11/03. Mazzariol Alex di Roberto e Longo Giuliana, nato a Pordenone il 2/7/03, battezzato il 9/11/03. Rosset Daniele di Paolo e Moretton Laura, nato a Pordenone il 21/6/03, battezzato il 9/11/03. Fracassin Valentina di Gian Roberto e Zamuner Monica, nata a Pordenone il 26/7/03, battezzata il 9/11/03. Moschetta Leonardo di Massimo e Curelli Cristina, nato a Pordenone il 17/5/03, battezzato il 23/11/03. Manzatto Greta di Marino e Marson Laura, nata a Pordenone il 27/7/03, battezzata il 23/11/03. MATRIMONI Frattolin Luigi e Del Rizzo Michela il 7 giugno 2003; Castelletto Fabio e 25 Puzzoli Lara il 14 giugno; Petrucco Toffolo Francesco e Lovisotto Emanuela il 21 giugno; Taiariol Walter e Dariol Claudia il 21 giugno; Amadio Alberto e Costa Raffaella il 5 luglio; Boraso Manuele e Ragogna Claudia il 12 luglio; Picone Francesco e Battaglia Maria il 12 luglio; Babuin Maurizio e Belluz Cristina il 26 luglio; Saro Fabrizio e Frozza Marina Emilia il 27 luglio; Merisi Massimiliano e Bertolo Francesca il3 agosto; Lopez Martin Anthony e Della Pietra Emy il 30 agosto; Zuccon Gianluca e Vaccher Simona il 6 settembre; Scodellaro Marco e Battiston Francesca il 6 settembre; Castagnaviz Stefano e Gasparotto Barbara il 27 settembre; Pascotto Giuseppe e Gregoris Roberta 1'11 ottobre; Pase Emanuele e Facca Maura il 12 ottobre; Agostinis Claudio e Cesselli Cristina il 22 novembre. MORTI Valvasori Enrica, vedova di Battista, 1'8/6/03 di anni 91. Drigo Luigia, vedova di Empolini Alberto, 1'8/6/03 di anni 82. Tesolin Remigio, marito di Pari Carolina, 1'11/6/03 di anni 80. Burella Giuseppina Felicita, vedova di Cesselli Luigi, il 19/6/03 di anni 92. Preci Angela Teresa, vedova di Gasparet Giuseppe, il 30/6/03 di anni 99. Spanghero Lidia, vedova di Crozzoli Giuseppe, il 5/7/03 di anni 64. Battistella Carlo, marito di Polesello Maria, il 7/7/03 di anni 65. Santi n Olimpio Nello, vedovo di Coassin Nila, il 12/7/03 di anni 83. Goz Dino, celibe, il 18/7/03 di anni 64. Berchten Willy Hans, marito di De Lorenzi Elsa, il 22/7/03 di anni 79. Sandre Giocondo, marito di Cicuta Ines, il 15/8/03 di anni 93. Sorgi Virginia, vedova Del Bel Belluz Pacifico, il 18/8/03 di anni 90. Candido Regina, vedova Mascarin Guido, il 21/8/03 di anni 82. Rosset Natalino, marito di De Val Annamaria, il 21/8/03 di anni 52. Travanut Sante, celibe, il 25/8/03 di anni 66. Camin Luigia Filomena, vedova Chiarot Avellino, il 28/8/03 di anni 90. Mucignat Graziano, celibe, il 29/8/03 di anni 25. Vidotto Angelo, marito di Toppan Elena, il 31/8/03 di anni 83. Cesco Aurora, vedova Valvasori Massimiliano, il 3/9/03 di anni 93. Piaia Rina, vedova Ellero Luciani, il 7/9/03 di anni 70. Pompili Alberto, marito di Candiotto Susanna Mara, il 10/9/03 di anni 52. Bolzan Rino, marito di Mascarin Maria, il 27/9/03 di anni 66. ANAGRAFE & OFFERTE (giugno 2003-novembre 2003) Tesolin Dario, marito di Valvasori Rina Mirella, il 28/9/03 di anni 59. Cavenè Silvia, vedova Fiore Luigi, l' 11 /10/03 di anni 82. Bellotto Leonia, vedova di Milanese Erodato, il 16/10/03 di anni 90. Ravagnolo Emilia Maria, moglie di Guin Leone, il 23/10/03 di anni 64. Moretti Loretta, moglie di Maccorin Ezio, il 2/11/03 di anni 55. Facca Adelaide, vedova di Battiston Giuseppe, il 10/11/03 di anni 89. De Conti Giorgio, marito di Zuin Rina, il 17/11/03 di anni 68. Scolaro Carmela, moglie di Populin Valentino, il 28/11/03 di anni 84. PRO CHIESA (euro) Fam. Rossi in mem. Giovanni 60; N.N. 50; sposi Michela e Luigi 50; moglie in mem. Tesolin Remigio 40; N.N. 20; N.N. 20; Targa Antonia 10; familiari di Preci Angela Teresa 50; N.N. 50; N.N. 80; N.N. 50; N.N. 50; Brollo Valentino 50;N.N.30;N.N.20;N.N.190;N.N.200; N.N. 30; Azzano Elio 70; p.L. 500; fam. Pilot 60; Elsa De Lorenzi in mem. Willy Berchten 200; N.N. 350; Vaccher Teresa 30; Juam Estebam Martinelli 100; Valvasori Dario e Loretta 25; N.N. 40; figli in mem. Camin Luigi 100; De Michele Davide 50; fam. Campigotto 50; amici di Renzo Pazienti 50; fam. Travanut in mem. Sante 50; N.N. 10; N.N. 100; N.N. 100; N.N. 20; fam. Del Bel Belluz in mem. mamma Virginia Sorgi 100; Paris Carolina in mem. Teso li n Remigio 100; Sartor Elvira e Luciana 20; N.N. 30; N.N. 40; fam. Lovisotto Adriano nel 40° di matr. 50; N.N. 10; N.N. 150; moglie in mem. Dario Tesolin 50; mamma in mem. Dario Tesolin 90; N.N. 10; N.N. 100; fam. Furlan per batt. Federico 100; N.N. 60; fam. Rusalen per batto Gloria 50; Manzon Silvia nel centenario 60; N.N. 10; fam. Bonesini 100; N.N. 20; N.N. 70; Santa rossa Vittorio 90; N.N. 20; N.N. 20; N.N. 10; Litardi Danilo e Dialma 30; N.N. 20; N.N. 50; Secondin Luigi e Regina 100; Cogo Albino e Rina (55 anni di matrimonio) 100; in memoria Drigo Luigia 100; matrimonio Puzzoli Lara e Castelletto Fabio 100; Battesimo N.N. 100; battesimo Bottolo Giorgia Desirè 50; battesimo N.N. 20; battesimo Mercante Sara 30; battesimo De Tina Riccardo 100; 25° matrimonio Mascarin Silvio e Daniela 50; matrimonio Lovisotto Emanuela e Petrucco Francesco 250; ragazzi comunione solenne 70; in memoria Burella Giuseppina 20; Santa rossa Vittorio 40; Perissinotto Enrico e Erode Sidonia 50; matrimonio Dariol Claudia e Tajariol Walter 100; matrimonio costa Raffaella e Amadio Alberto 200; matrimonio Belluz Cristina e Babuin Maurizio 100; Lovisa Oliva 40; G.S.C. Cesena 50; battesimo N.N. 200; in memoria Sandre Giocondo 50; matrimonio Della Pietra Emy e Lopez Martin Anthony 110; in memoria Vidotto Angelo 500; battesimo De Simone Mattia 30; battesimo Gaiot Marco 50; matrimonio Zuccon Gianluca e Vaccher Simona 100; matrimonio N.N. 100; in memoria Zagolin Paolo 90; battesimo Pezzutti Giada 60; battesimo Del Col Andrea 50; battesimo Didonè Riccardo 50; battesimo Brunettin Giovanna 50; matrimonio Gasparotto Barbara e Castagnaviz Stefano 100; classe 1963 50; classe 1946 50; Pin Pierina (Canada) 20 dollari canadesi; Pen Italia (Canada) 20 dollari canadesi; matrimonio Pascotto Giuseppe e Gregoris Roberta 200; matrimonio Facca Maura e Pase Emanuele 100; Veneto Banca 250; battesimo Tondato Gabriele 100; Taiariol Adalgisa 30; in memoria Cavenè Silvia in Fiore 50; battesimo Romanet Christian 50; battesimo Bearzi Leonardo 55; N.N. 20; battesimo Rosset Daniele 50; battesimo Fracassin Valentina 50; battesimo Salvador Vanessa 50; battesimo Concato Filippo 50; battesimo Mazzariol Alex 50; battesimo Moschetta Leonardo 50; in memoria De Conti Giorgio 150; in memoria Facca Adelaide 100; battesimo Manzatto Greta 50. N.N. 40; N.N. 50; Facca Leonello e Pia 500; Bledig Nella 50; Nespolo Antonietta 20; Colin Ida 30; Bottos Dino 20; N.N. 100; Fam. Doimo Pietro 50; N.N. 100; Gasparet Luigi e Ines 50; Fregonese Pietro 50; Fam. Facca Ennio 50; Manias Teresa 50; Tesolin Selica 50; Panontin Celso 40; Del Bianco Giuditta 20; Dolci Melodie 50; N.N. 50; Furlan Franco e Rita 500; N.N. 100; Luvisotto Angelo e Alessandrina 50; classe 1933 20; Luvisutto Fidenzio e Amelia 100; Moras Gelindo 50; Moras Mascarin Pietro 60; G.S.C. Capo di Sotto 250; N.N. 50; N.N. 30; in memoria Facca Adelaide 135; fam. Tesolin Artemio 50; 40° matrim. Luvisotto Angelo e Alessandrina 50; 50° matrim. Zucchet Guerrino e Carla 100; Ballardin Michele 25. PRO ORGANO Pezzutti Giuseppe 50; N.N. 50; Mio Bruno 15; N.N. 30; N.N. 30. PRO ORATORIO Donne corso cucito 100; Covre Mauro 20; corso inglese 240; affitto corso ballo 620; N.N. 20. N.N. 50; N.N. 20; N.N. 100. PRO BOLLETTINO N.N. 100; Del Bel Belluz Ernesto doli. 50; Belluz Lepido 25; Mascarin Tiberio 100; N.N. 150; fam. Vettor 30; Zucchet Domenico e Santina (Toronto) 100 dollari canadesi; Lovisa lole 25; Del Bel Belluz Luigi (Canada) 50; Guerra Sannio (Canada) 50; Modolo Ferruccio (Canada) 100 dollari canadesi; Nervo Giuseppe (Canada) 50 dollari canadesi. PRO CAMPANILE N.N.20;N.N. 150; N.N.30;N.N.20;N.N. 50;N.N.50;N.N.50;N.N.100;N.N.50; N.N. 10; Camilot 50; N.N. 80; N.N. 40; Zago Alice e Francesco 50; N.N. 50; moglie in mem. Bolzan Rino 150; N.N. 100; N.N. 1.000; N.N. 20; N.N. 100; N.N. 50; N.N.20;N.N.300; N.N. 100; N.N.30; N.N. 10; Iseppi Clementina 20; Tesolin Remigio 50; Federico Albina 10; Santi n Renzo 50; Maschietto Luigino 150; Classe 4g D e!. 20; Classe 4g C e!. 20; Bosa Massimo 50; Bassani Luigina 50; Lovisotto Carlo e Bernarda 200; Corazza Graziano 50; in memoria Burella Giuseppina 350; in memoria Burella Giuseppina la fam. Momesso Davide 100 e la fam. Dall'acqua Giselda e Guerrino 100; N.N. 50; Zorzit Alda 50; N.N. 100; 26 Muccignat Graziano "II destino ti ha tolto troppo presto all'affetto della famiglia ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore." I VOSTRI CARI VI RICORDANO CON AFFETTO Pasquini Alfredo Franceschinis Genoveffa Gobbo Danilo Mascarin Riccardo Favot Giuseppe Vaccher Elda Gasparet Giuseppe Preci Angela Teresa . . ~;. . :".~ '. . . (J.',' l" 'tJ Gasparet Giuliano Tesolin Dario Bassani Liliana Facca Maura Praturlon Vincenzo Vignali Giovanna in Praturlon Praturlon Anna Belluz Lepido Moret Giacomo Moretti Loretta Mascarin Francesco 27 lo canto te, Signore Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne, Parola di gioia per tutti i poveri, Parola di misericordia per i peccatori, Parola di guarigione per i malati, Parola di consolazione per gli afflitti, Parola che ha creato l'universo, Parola di amore che trasforma i nostri cuori e i nostri volti. lO canto te, Signore Gesù Cristo, Luce del Padre venuta nel mondo, Luce che splende nelle tenebre, Luce che rincuora i pellegrini, Luce che apre gli occhi ai c!echi, Luce che porta speranza e gioia a tutti quelli che cercano Dio. lo canto te, Signore Gesù Cristo, Vita di Dio che raggiunge ogni creatura, Vita di Dio che sconfigge ogni morte, Vita di Dio che porta misericordia, Vita di Dio trasmessa ai suoi figli, Vita di Dio che genera all'eternità. lO canto te, Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio diventato uomo per strappare ogni uomo e ogni donna al potere del male e del peccato e aprirgli le porte della vita, per fare nuove tutte le cose e trasformare la faccia della terra, per distruggere tutto ciò che rovina la nostra esistenza e far risplendere dovunque la giustizia e la pace.