...

IL GRUPPO TEATRALE SNOOPY Snoopy, quelli che fanno divertire

by user

on
Category: Documents
28

views

Report

Comments

Transcript

IL GRUPPO TEATRALE SNOOPY Snoopy, quelli che fanno divertire
IL GRUPPO TEATRALE SNOOPY
Estate 1974, si forma a Forno Canavese un gruppo
di giovani, tra i 18 e i 23 anni; alcuni provengono da
esperienze di gruppi giovanili in ambito oratoriale, altri
semplicemente cercano un modo di stare insieme che non
sia limitato alle uscite del sabato e della domenica per
andare al cinema o a ballare. Anche perché questi ragazzi
stanno bene insieme e sanno, visto esperienze
precedenti, che i gruppi di giovani funzionano fino a quando non si formano le coppie,
cosa naturale vista l’età, ma che ha il difetto di far terminare la voglia di stare tutti
insieme a favore della ristretta vita di coppia.
Qualcuno ha un'idea: perché non provare a "mettere su" uno spettacolo
teatrale? Tanto più che alcuni loro amici, in un paese vicino, Prascorsano, già recitano
e sembrano ottenere un buon successo ..... e potrebbero anche dare loro una mano!
Detto e fatto: comincia così, alla fine delle vacanze estive l'avventura del Gruppo
Teatrale Snoopy.
A distanza di più di trentacinque anni questo nome, forse può far sorridere,
eppure, tra i vari presi in esame, sembrò il più simpatico ed attuale. Negli anni
settanta erano molto letti i fumetti di Schulz con Charly Brown, Linus, Lucy ... e
Snoopy, il bracchetto volante. Nel Gruppo c'erano evidentemente lettori accaniti di
quelle strisce. Nell'epoca in cui i complessi si chiamavano Camaleonti, Dik Dik e Pooh, il
nome di un simpatico personaggio dei fumetti non sembrò nulla di eccezionale. E se
qualcuno diceva che recitavano come “cani” gli avrebbero fatto un complimento…..
I componenti di questa associazione ci tengono a precisare che la scelta di
chiamarsi “Gruppo” e non “Compagnia” è stata dettata dal voler sottolineare l’unità e
l’amicizia che li lega.
In pochi anni si fecero conoscere nei paesi del Canavese, per cui diventò
difficile decidere di cambiare nome al gruppo: oramai erano conosciuti come “gli
Snoopy, quelli che fanno divertire a teatro …..”
Fin dall'inizio la scelta dei testi si orienta sul genere comico-brillante; il
debutto avviene il 21-12-1974 presso il salone dell'Oratorio di Forno Canavese con
"Metti, una suocera in casa" di Franco Roberto
(foto). Nel primo spettacolo il protagonista lo
fece Silvio Perona di Prascorsano, l’unico ad
avere esperienza di teatro, il quale fece
conoscere la regista della sua compagnia, la
signora Apollonia Braida. Fu lei, seguendo il nuovo
gruppo per alcuni spettacoli, a dare i primi
rudimenti sul modo di stare su un palco, di
impostare la voce e di movimento.
Quel "proviamo a mettere su uno
spettacolo teatrale" regalò un successo
inaspettato, che unito alla salda amicizia che si era creata, li ha spronati a continuare.
Le commedie portate in scena negli anni successivi appartengono tutte al
repertorio classico del teatro amatoriale, con qualche puntatina nel teatro più famoso:
"Addio, giovinezza" di S. Camasio e N. Oxilia; "La zia di Carlo" di T. Brandon e
"L'importanza di chiamarsi Ernesto" di O. Wilde.
Il 1979 è un anno importante per la
storia del Gruppo Teatrale Snoopy, infatti,
dopo la prima esperienza con la commedia
brillante dialettale "Oh, j me' sold!" di A.
Mottura, si mette in scena "La locanda dei
tre merli" (foto) del rivarolese Carlo Gallo.
Grazie anche alla collaborazione dell'autore,
che prendendo in simpatia questo gruppo di
giovani, svelando alcuni trucchi del mestiere,
il gruppo ottiene con questa commedia un buon successo di pubblico e si aggiudica
anche dei piazzamenti d'onore in alcuni concorsi di teatro amatoriale, a Tavagnasco
nel 1980 e a Borgo d’Ale nel 1981.
E’ di quel periodo la nascita delle
“televisioni libere” e a Cuorgnè nasce “Tele 2
Rotonde” (foto) e il Gruppo Teatrale Snoopy
la sera del 28-02-1979 recitò in diretta “La
locanda dei tre merli”. Si ritiene sia stata
quindi una delle prime compagnie piemontesi
ad esibirsi “dal vivo” davanti a delle
telecamere.
Il successo ottenuto incoraggia a proseguire proprio sulla strada della
commedia brillante dialettale. Il dialetto, canavesano in particolare, permette infatti
agli attori di esprimersi al meglio ed incontra anche le simpatie del pubblico. Da quel
momento, anche commedie in lingua saranno adattate, scegliendo opportunamente le
parti da tradurre in dialetto, lasciando parti in italiano per chi nel gruppo non parla il
dialetto o introducendo anche parlate di altre regioni.
Negli anni a seguire sono state portate in scena commedie classiche del teatro
piemontese, quali:
“Torna a to ciabot” (1981) (foto) “Pan, licor ... e sacristia” (1985) “Gelosia” (1993) tutte di Carlo Gallo;
“Il re del petrolio” (1996) – “ ‘L
Cura’ ‘d Roca Brusa’ ” (1999) –– “Giromin
a vuel mariesse” (2000) – “A le mej
aveine due” (2004) tutte di Tino
Casaleggio che amava scrivere commedie
anche sotto lo pseudonimo di Dino Belmondo;
i classicissimi “I fastidi 'd un grand om” (1987) di E. Baretti e “Bastian
contrari” (1990) di Vittorio Bersezio;
i non meno classici “Astussie
d'amor” (1988) di Nicola e Anfossi “Penel” (1991) di Carlin Boella e “A tira
ed pi l’amor che…” (2006) (foto) di Fassi
Agostino.
Parte rilevante hanno avuto le
commedie portate al successo da Erminio
Macario e da Carlo Campanini, quali
“Finestre sul Po” (1992) di Alfredo
Testoni con adattamento E. Macario, “Anche gli angeli bevono barbera” (1994) “Ulisse Saturno, farmacista notturno” (1995) – “Due sul pianerottolo” (2002) –
“Achille Ciabotto medico condotto” (2003) tutti testi della famosa coppia di autori
Amendola-Corbucci
Poiché questi attori
sostengono che se una commedia
è bella e divertente, non importa
come è scritta, e si può
tranquillamente adattare alla
parlata canavesana, magari
cambiando anche il titolo. Così
furono tradotte ed allestite
commedie con testi in italiano,
quali “I morti non pagano le
tasse” (1983) (foto) di Nicola
Manzari - “In citta' e' un'altra cosa” (1986) di Emilio Caglieri – “A j’e’ nen post
per j’angej” (1997) di Franco Roberto e addirittura testi scritti per il teatro pugliese
e napoletano quali “La bella di mamma’ ” (1998) e “Gioanin lë strossin (L'usuraio)”
(2001) entrambe di Germano Benincaso, “Sèt, quatòrdes, vintun e vinteut” (2009) di
Dino Di Gennaro.
Il massimo adattamento in
canavesano è stato nel 2005
quando ci si è cimentati con
Eduardo De Filippo, traducendo
“Non ti pago” in “E mi ‘t pago
nin”
Per terminare questo lungo
repertorio è doveroso ricordare
gli ultimi successi, “Eredità ‘d
Monsù Pingon” (2007) (foto) di
Farassino, Scaglione, Testa e “Un seugn
birichin” (2008) (foto) di Mario Brusa, con
le quali hanno vinto il 1° festival della
montagna di Nomaglio e il 1° concorso
teatrale “un Bosco Nero piano di luci” di
Bosconero.
Grandissima soddisfazione si è poi
avuta con “Un seugn birichin” nella
primavera del 2009 avendo potuto esibirsi
sul palco del prestigioso Teatro Giacosa,
(foto) riscuotendo la simpatia del pubblico
eporediese.
Ultimo successo è stato “Le
pillole dell’amore” (foto) di M.
Hennequin e F.C. Bilhaud, che
collaborarono con Feydeau, con
successo di pubblico e premi
individuali nei concorsi teatrali di
Bosconero, Fiano e Nomaglio.
Fin dalle prime commedie, i
componenti del Gruppo Teatrale Snoopy
non sono solo attori, ma, secondo le
necessità, scenografi, trovarobe,
elettricisti, costumisti, truccatori ...
Dopo i primi allestimenti, guidati dalla preziosa regia dell'indimenticabile
Apollonia Braida di Prascorsano, e a parte la collaborazione offerta dall’altrettanto
indimenticabile Carlo Gallo (Galucio), anche la regia è sempre nata all'interno del
gruppo stesso, con l'apporto di tutti i componenti.
Nel corso di questi oltre trentacinque anni tante sono state le persone che si
sono avvicendate, ma un nucleo "storico" di quel lontano 1974 è rimasto, con intatta la
voglia di calcare il palco. Negli ultimi anni sono entrati dei ragazzi giovani, che
amalgamandosi con i “vecchi” hanno portato quel vento di gioventù che ha dato
ulteriori stimoli al gruppo
COMMEDIE RAPPRESENTATE
1974 - Metti, una suocera in casa (Franco Roberto)
1975 - Grosso pasticcio giallo (Franco Roberto)
1976 - Addio, Giovinezza (Sandro Camasio - Nino Oxilia)
1976 - La zia di Carlo (Thomas Brandon)
1977 - L'importanza di chiamarsi Ernesto (Oscar Wilde)
1978 - Oh, j me sold! (Armando Mottura)
1978 - Notte d'avventure (Emilio Caglieri)
1979 - La locanda dei tre merli (Carlo Gallo)
1980 - La zia di Carlo (Thomas Brandon)
1981 - Torna a to ciabot (Carlo Gallo)
1983 - I morti non pagano le tasse (Nicola Manzari)
1985 - Pan, licor ... e sacristia (Carlo Gallo)
1986 - In citta' e' un'altra cosa (Emilio Caglieri)
1987 - I fastidi 'd un grand om (E. Baretti)
1988 - Astussie d'amor (Nicola - Anfossi)
1990 - Bastian contrari (Vittorio Bersezio)
1991 - Penel (Carlin Boella)
1992 - Finestre sul Po (Alfredo Testoni - adattamento E. Macario)
1993 - Gelosia (Carlo Gallo)
1994 - Anche gli angeli bevono barbera (Amendola - Corbucci)
1995 - Ulisse Saturno, farmacista notturno (Amendola - Corbucci)
1996 - Il re del petrolio (Dino Belmondo)
1997 - A j’e’ nen post per j’angej (Franco Roberto)
1998 - La bella di mamma’ (Germano Benincaso)
1999 - ‘L Cura’ ‘d Roca Brusa’ (Dino Belmondo)
2000 – Giromin a vuel mariesse (Dino Belmondo)
2001 – Gioanin lë strossin (L'usuraio) (Germano Benincaso)
2002 – Due sul pianerottolo (Amendola - Corbucci)
2003 – Achille Ciabotto medico condotto (Amendola - Corbucci)
2004 – A le mej aveine due (Tino Casaleggio)
2005 – E mi ‘t pago nin (Eduardo De Filippo)
2006 – A tira ed pi l’amor che… (Fassi Agostino)
2007 – Eredità ‘d Monsù Pingon (Farassino – Scaglione –Testa)
2008 – Un seugn birichin (Mario Brusa)
2009 – Sèt, quatòrdes, vintun e vinteut (Dino Di Gennaro)
2010 – Le pillole dell’amore (M. Hennequin e F.C. Bilhaud)
2011 – Ij sòld dij prèive a van an Paradis? (Anonimo)
Fly UP