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relazione della comissione tecnica nazionale
Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia Segreteria Tecnica Nazionale “”””””””””””””””” Prot. N .LS04/2011 Ai componenti la G.E.N. Ai Componenti il Consiglio Nazionale Diramazione interna: Al Presidente Nazionale Par Giovanni Fantini All’Ispettore delle Scuole Par. Giancarlo Frigiotti Lìvorno, 5 giugno2011 Loro Sedi Loro sedi Sua Sede Sua Sede OGGETTO:. Relazione della Commissione Tecnica Nazionale sull’ Impiego del paracadute emisferico con fenditure, dotato di avanzamento orizzontale, da parte dei paracadutisti dell’ANPd’I nei primi lanci, 1. Storia Fin dal 1952 (anno successivo al 1° Campionato mondiale di Paracadutismo), negli stati Uniti, Francia , Italia e nel resto d’Europa ebbe inizio l’impiego di paracadute emisferici con fenditure per la pratica del paracadutismo a tutti livelli con ottimi risultati. Impossibile calcolare il numero di lanci effettuati. Queste fenditure sono state, applicate sulle calotte emisferiche, allo scopo di ottenere quella possibilità di spostamento orizzontale indispensabile ad evitare atterraggi su ostacoli, talvolta pericolosi. Anche l’ANPd’I ha usato questi paracadute emisferici a fenditura negli anni ottanta impiegando il paracadute francese mono fenditura EFA 6520(circa 30 esemplari forniti all’ANPd’I dall’amministrazione militare) Fin dall’inizio degli anni novanta l’utilizzo continuativo dei paracadute a fenditura da parte dell’ANPd’I, per i primi lanci degli allievi avviene regolarmente. 1 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 2.Le fenditure. Le fenditure sono zone della calotta in cui non è stato applicato il tessuto. Le fenditure sono poste, all’atto della costruzione, nella parte posteriore della calotta ossia quella parte che è rivolta verso la schiena del paracadutista. Attraverso queste fenditure, quando il paracadute è aperto, fuoriesce una certa quantità di aria, già compressa all’interno della calotta, provocando, nel contempo, uno spostamento della calotta stessa in direzione opposta a quella di uscita, ossia verso la parte frontale del paracadutista Questo spostamento viene chiamato, in gergo, “spinta in avanti”Questo movimento può essere orientato e mantenuto dal paracadutista, a seconda della necessità, per mezzo di due comandi, dotati di apposite maniglie Tutto ciò che si sposta in aria,(es. aerei) o sulle strade, (es. veicoli) si sposta in avanti e deve avere la possibilità di essere “guidato” dall’uomo. Perché l’uomo deve poter dirigere questi mezzi a seconda delle sue necessità. Se vogliamo risalire a tempi ancor più remoti, l’uomo non ha permesso al cavallo di scorrazzare a suo piacimento , ma ha inventato le briglie per obbligarlo a seguire un percorso voluto. Torniamo al paracadute. Queste fenditure, inizialmente studiate per esigenze sportive civili, sono state in seguito adottate anche dalle Forze Armate per esigenze operative (vedi riduzione della zona di dispersione in atterraggio di gruppi di operatori, vale a dire, il conseguimento di atterraggi più ravvicinati possibile allo scopo di realizzare un rapido ed efficace riordinamento a terra, necessario al sollecito proseguimento dell’azione. L’utilizzo per scopi civili di questi paracadute presenta sostanziali differenze rispetto all’utilizzo per scopi militari che ora esamineremo separatamente. 3.Utilizzo militare. E’ necessario premettere che, nonostante i numerosi studi, non è stato possibile a causa della complessa dinamica dell’apertura del paracadute, ottenere, fino ad oggi,l’apertura del paracadute stesso in una direzione voluta. Da ciò, la possibilità che si verifichino aperture della calotta in direzioni fortuite che possono provocare collisioni immediatamente dopo l’apertura del paracadute I paracadutisti militari usano aerei di grandi dimensioni la cui velocità, al momento del lancio è di circa 110/120 nodi, ossia 55-60 metri al secondo. 2 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Il ritmo di lancio è di un paracadutista al secondo. A volte anche meno di un secondo, grazie allo spazio all’interno del velivolo e alle generose dimensioni della porta. Questo fa si che,subito dopo l’uscita,i paracadutisti militari siano a circa 50 metri di distanza uno dall’altro . In questo caso se due paracadute si sono aperti in direzione di collisione frontale, la distanza che ogni paracadute deve coprire prima della collisione è di circa 25metri Questo richiede un tempo pari alla distanza diviso la velocità orizzontale del paracadute ( che è di circa 4 metri al secondo). Ossia un tempo di circa 6 secondi. Un tempo troppo breve per intraprendere una qualsiasi efficace manovra correttiva tendente ad evitare la collisione: La situazione peggiora decisamente se il lancio viene effettuato da due porte perché in questo caso le distanze e tempi vengono dimezzati. E’ necessario far notare che l’addestramento militare viene svolto in funzione dei lanci operativi di massa in cui è contemplato il lancio simultaneo di grandi unità da numerosi aerei che volano e lanciano in formazione. La cosa si complica maggiormente se si tratta di lancio notturno con paracadutisti equipaggiati di contenitori pieni di armamento, munizioni, viveri ed altro Le collisioni possono risolversi positivamente dopo un semplice contatto,se avvenute ad una quota sufficientemente alta ma, se la collisione ha provocato l’aggrovigliamento dei due paracadute,questo può rimanere in essere fino a terra. 4.Utilizzo civile I paracadutisti dell’ANPd’I effettuano i lanci da piccoli aerei civili, tipo PC 6 Pilatus (il più comune), Cessna 206, Piper Saratoga, Piper Cherokee six e altri similari, la cui velocità al momento del lancio è di 80 nodi ossia 40 metri al secondo. Il ridotto spazio all’interno di questi velivoli, la pressante azione di controllo del direttore di lancio, talvolta l’angusta dimensione della porta, non consentono un’ uscita rapida e ravvicinata dei paracadutisti. Da questi aerei, l’intervallo di uscita è mediamente di sette o otto secondi che moltiplicato 40 metri al secondo comportano una distanza che va dai 280 ai 320 metri tra paracadutista e paracadutista. Inoltre, questi paracadutisti escono tutti da una sola porta. Con simili distanze il rischio di collisioni in apertura scompare e quello di collisioni durante la discesa, viene eliminato dal controllo visivo reciproco dei paracadutisti,inculcato loro durante il corso. 3 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Per quanto riguarda la direzionalità del paracadute, è compito del paracadutista intervenire al meglio sugli appositi comandi, mettendo in pratica gli insegnamenti e i suggerimenti ricevuti durante il corso e durante il briefing pre lancio. In base a quanto sopra esposto, in considerazione delle capacità didattiche degli Istruttori dell’ANPd’I, dell’affidabilità dimostrata dai paracadute in questione, noi sottoscritti riteniamo a) che i paracadute a fenditura dotati di avanzamento orizzontale in uso presso le Scuole di paracadutismo dell’ANPd’I (MC1-MC1B-MC11C SET 10 Strong hanno statisticamente dimostrato di garantire, la necessaria sicurezza in apertura qualora ripiegati correttamente; b) che detti paracadute, al pari di quelli privi di fenditure, possono essere usati in sicurezza dagli allievi nei primi lanci, a condizione che il paracadutista metta in pratica gli insegnamenti ricevuti durante il corso e in sede di briefing pre lancio in base alle condizioni meteo del momento; c) che questi paracadute offrono all’utilizzatore il vantaggio di poter evitare ostacoli di una certa importanza, se opportunamente guidati; d) che danno al paracadutista la possibilità di effettuare l’atterraggio contro vento, con il vantaggio di un impatto più morbido,quindi con conseguente maggiore incolumità; 5. Conclusioni Alla luce di quanto espresso in precedenza, si ritiene assolutamente necessario mantenere in essere, unitamente ai paracadute tondi senza fenditure anche l’uso dei paracadute a fenditure in quanto l’impiego degli stessi presso la Brigata “Folgore” è finalizzato alle già citate situazioni operative, che nulla hanno a che vedere con l’attività dell’ANPd’I. Invero l’utilizzo di tali paracadute in ambito associativo,oltre a fornire migliori prestazioni inerenti la sicurezza in atterraggio,permette altresì (in analogia ai paracadute a profilo alare,seppure in forma più limitata) di raggiungere comunque un’area pianeggiante della zona di lancio con relativi margini di sicurezza, anche in presenza di eventuali ostacoli (es. atterraggi fuori zona non previsti ecc). 4 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Lamberto Serenelli Curriculum Da Aprile 2010 Segretario Tecnico Nazionale Dal 1961 al 1988 in servizio presso il Centro militare di Paracadutismo, poi Scuola Militare di Paracadutismo Istruttore di Paracadutismo /FV militare Direttore di Lancio militare Istruttore di Paracadutismo con Tecnica di Caduta Libera militare Dal 1968 al 1976 componente della Squadra di paracadutismo sportivo della Smipar prima, e del Centro Sportivo Esercito, poi Dal 1988 al 1993 in servizio presso l’Ufficio Esperienze e Studi della Brigata Paracadutisti “Folgore” Ha al suo attivo 5.200 lanci 11 titoli di campione italiano individuale di paracadutismo 6 titoli di campione italiano di paracadutismo di precisione in atterraggio a squadre medaglia d’oro al C.I. S.M. di paracadutismo (oggi campionato mondiale militare) nella gara di precisione a squadre, a Fort Bragg (USA) 1974 3 titoli di campione italiano di Lavoro relativo a squadre a paracadute aperto 3 volte componente della Nazionale italiana di paracadutismo ai campionati mondiali (1970-1972-1974) Ha conseguito i brevetti di paracadutismo militare: Francese. Portoghese, Statunitense Lamberto Serenelli _Firmato________________________ Perrone Pino Curriculum: Attualmente Membro della Commissione Tecnica Nazionale 5 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Il 3 Aprile 1974 viene chiamato alle armi ed incorporato alla Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Consegue il brevetto di Paracadutista Militare n. 44017 in data 9 Agosto 1974. Svolge l’incarico di scritturale presso l’ufficio del Comandante della Compagnia Comando. Effettua durante il servizio di leva n. 10 lanci tra cui uno notturno. Viene inviato in congedo illimitato, per fine ferma il 28 Aprile 1975. Iscritto per la prima volta alla Sezione A.N.P.d’I. di Reggio Calabria il 01 Giugno 1975, ha ricoperto la carica di Consigliere di Sezione fino al 1977. Il 30 Marzo1990 à stato nominato dal Consiglio Nazionale dell’A.N.P.d’I., Commissario Straordinario della Sezione di Reggio Calabria, compito svolto fino al 31 Dicembre dello stesso anno. A Gennaio del 1991 viene eletto Presidente della Sezione A.N.P.d’I. di Reggio Calabria, carica che ha ricoperto ininterrottamente fino al 2009. Consegue la qualifica di Direttore di Lancio in data 31Ottobre1993 presso la Scuola Nazionale di Paracadutismo di Pontecagnano. Consegue l’Abilitazione di Istruttore di Paracadutismo in data 08 Febbraio1998 (Ministero dei Trasporti e della navigazione aerea) Consegue la qualifica di Istruttore di Paracadutismo A.N.P.d’I. in data 27 Giugno 1998. Ha al proprio attivo oltre 1.000 lanci. Perrone Pino _Firmato____________________ Ten. Col. TROIA Antonino dei Carabinieri Paracadutisti Curriculum Attualmente membro della Commissione Tecnica Nazionale Nel 1982 effettivo al 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” da Vicebrigadiere. 6 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Dal 2000 al 2011 da ufficiale Superiore in servizio presso il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, 2^ Brigata Mobile e Centro Addestramento. Ha conseguito le seguenti qualifiche nel settore aviolancistico: • 01/01/1982 paracadutista militare EI; • 28/06/1996 abilitazione lancio TCL. (Tecnica caduta libera) • 28/06/1996 ripiegatore paracadute • 10/07/1982 paracadutista - abilitazione al lancio EI • 17/03/2000 direttore lancio E.I. • • • • • 20/04/2000 istruttore paracadutismo militare E.I. 06/04/2001 Comandante pattuglia guida Istruttore di paracadutismo ANPDI Direttore di lancio ANPDI Licenza di paracadutista ENAC e CS/ DL Ha conseguito i brevetti di paracadutismo militare stranieri: • 20/11/2003 jump master U.S.A • 01/01/1999 paracadutista militare Tedesco • 02/04/2004 istruttore militare paracadutismo esercito Croazia Ha all’attivo oltre 800 lanci. Laureato in scienze sulla sicurezza interna ed esterna Curriculum Operatore giudiziario Ten. Col. TROIA Antonino dei Carabinieri Paracadutisti Firmato_____________________ Aloi Domenico Curriculum Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate Russe. 7 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Brevetto di “Paracadutista Militare” categoria “Istruttore” Membro della CTN, svolge attività di Consigliere e di Istruttore di Paracadutismo presso l’A.N.P.d’I. di Roma. Istruttore, formatore nei corsi per il rilascio della qualifica di I.P./F.V. A.N.P.d’I. dal 1997 ad oggi. Precedenti militari: Servizio militare svolto dal dicembre 1984 al novembre 1985 presso la Compagnia Mortai Medi del 5° Btg. Par. “El Alamein”, rivestendo il grado di caporale con incarico di istruttore di plotone mortai. Congedato per fine ferma con il “Diploma di Paracadutista Scelto”. Richiamato in servizio dal 24 ottobre 1988 al 2 dicembre 1988 presso la Scuola Militare di Paracadutismo ha conseguito le qualifiche di Istruttore Militare di Paracadutismo e Direttore di Lancio f.v. Richiamato in servizio, nell’ambito delle Forze di Completamento dal 15 maggio 2001 al 11 novembre 2001, ha fatto parte dal 16 giugno al 17 ottobre del contingente N.A.T.O. denominato KFOR schierato in Albania. Congedato per fine ferma con note caratteristiche “Eccellente”. Richiamato in servizio, nell’ambito delle Forze di Completamento dal 186° Rgt. Par. “Folgore” dal 22 dicembre 2003 al 31 marzo 2004.Dal 10 gennaio 2004 al 15 marzo 2004 ha fatto parte del contingente N.A.T.O. denominato KFOR schierato in Kossovo nell’ambito dell’operazione “Decisive Endeavour”. Congedato per fine ferma con note caratteristiche “Eccellente”. Brevetti e qualifiche: Qualifica di “Paracadutista Militare” rilasciata dalla Smipar Qualifica di Istruttore Militare di Paracadutismo e Direttore di Lancio f.v. rilasciata dalla Smipar. 8 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica Cecoslovacca. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica di Polonia. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica Ungherese. Brevetto di paracadutista militare rilasciato dalle Forze Armate Israeliane (I.D.F.). Brevetto di “Paracadutista Militare” categoria “Jump Master” rilasciato dal 10° Special Forces dell’Esercito degli Stati Uniti d’America. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica Slovacca. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica Federale di Germania. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica Sud Africana. Brevetto di “Paracadutista Militare” categoria “Jefe de Salto” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica dell’Equador. Brevetto di “Paracadutista Militare” rilasciato dalle Forze Armate della Repubblica del Perù. Brevetto di “Paracadutista Militare” della Marina degli Stati Uniti d’America, U.S. Special Operation Command Central. Aloi Domenico Firmato_____________________ 9 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641 Feola Tino Curriculum Servizio militare prestato dal novembre 61 presso il Plotone Alpini paracadutisti Primo lancio , febbraio 62 presso la Smipar Dal 1965 al 1982 è presidente della Sezione Anpdi di Brescia Consegue la qualifica di Istruttore di Paracadutismo nel 1975 Nel 1975 viene nominato Cavaliere della Repubblica All’inizio degli anni 80 viene eletto Consigliere Nazionale ANPd’I Nel 1982 gli viene concessa l’onorificenza all’ordine del merito della Repubblica A metà degli anni 80 viene eletto Segretario Tecnico Nazionale Nel 1987 acquisisce il brevetto di paracadutista militare Statunitense Nel 2007 viene eletto nuovamente Presidente della Sezione ANPd’I di Brescia Dal 2009 è Membro della Commissione Tecnica Nazionale Ha a suo attivo 4.500 lanci Feola Tino Firmato_____________________ Il Segretario Tecnico Nazionale Lamberto Serenelli Firmato 10 —————————————————————————————————————————————————————————— A.N.P.d’I. - Via Sforza, 5 – 00184 ROMA – www.assopar.it – [email protected] Segr. Generale 06-4746396 – Segr. Amministrativa 06-4875516 – Segr. Tecnica 06-4815720 - Fax 06-486662 – Linea Militare 3.5641