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La mitica Campagnola si mette in mostra

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La mitica Campagnola si mette in mostra
XX
VENERDÌ 4 MAGGIO 2012
il Cittadino
Fiera di Borghetto
IL FUORISTRADA PRODOTTO DALLA FIAT TRA IL 1951 E IL 1987 RACCOGLIE ANCORA ENTUSIASTICI CONSENSI DA MOLTI APPASSIONATI
La mitica Campagnola si mette in mostra
In vetrina una dozzina di modelli in versione civile e militare
A
nche gli appassionati di fuo­
ristrada troveranno... pane
per i loro denti alla 43ª Fiera
Regionale di Borghetto. Nella
giornata di domenica 6 maggio
l’Associazione Mondo Campagnola
4x4 presenterà infatti un’esposizio­
ne di una dozzina di veicoli, preva­
lentemente di provenienza militare
o di altri corpi dello Stato quali vi­
gili del fuoco, carabinieri, polizia
ecc., ma anche in versione civile.
La Campagnola è un fuoristrada
prodotto dalla Fiat tra il 1951 ed il
1987, fondamentalmente in due mo­
delli, adattati in svariate versioni:
la Campagnola, con telaio tipo 1101
prodotta in circa 40.000 esemplari
tra il 1951 ed il 1974, e la Nuova
Campagnola, con telaio tipo 1107
prodotta in circa 35.000 esemplari
tra il 1974 ed il 1987.
UN NOME UNA STORIA
La storia del nome, un po’ curioso
per un mezzo prevalentemente mi­
litare, è legata alle sue origini “in­
solite”, che le hanno però aperto la
strada anche per l’utilizzo civile. La
Campagnola nasce infatti nel se­
condo dopoguerra dalla necessità
di dotare il nostro esercito di un
mezzo con caratteristiche simili a
quelle della americana Willys che,
grazie alla trazione integrale, aveva
mostrato in maniera indiscussa le
sue superiori doti meccaniche sui
campi di battaglia. Quando, nel no­
vembre 1950 il nostro Ministero del­
la Difesa indice un bando per la for­
nitura di una carrozzeria torpedo 6
posti, 4 ruote motrici e portata di
500 kg, gli ingegneri della Fiat stan­
no già lavorando da mesi ad un
mezzo con le giuste caratteristiche.
Per vincere però le resistenze delle
maestranze che dopo l’esperienza
del conflitto mondiale non vedono
di buon occhio la nascita di un vei­
colo a scopi militari, il progetto vie­
ne mascherato da mezzo per l’agri­
coltura e denominato quindi ap­
punto Campagnola. Durante i col­
laudi militari nel maggio 1951 viene
messa a confronto con l’Alfa Romeo
Matta progettata invece nel pochis­
simo tempo disponibile dall’emis­
sione del bando; il suo esordio uffi­
ciale è nel settembre alla Fiera del
Levante di Bari, dove viene elogiata
per le sue capacità di “automobile
che può servire da trattore pur
avendo sospensioni e comodità da
vettura modernissima”. Contempo­
raneamente inizia la produzione e
la consegna dei primi pezzi al­
l’Esercito con denominazione
“AR51” dove AR sta per Automezzo
da Ricognizione e 51 per l’anno del­
l’omologazione militare.
DALLA BENZINA AL GASOLIO
Se in origine era dotata di un moto­
re a benzina, dopo due anni, in vi­
sta di contenere i costi di gestione e
favorire la commercializzazione sul
mercato civile, la Fiat comincia a
pensare ad un motore a gasolio, che
viene montato a partire dal 1953
sulla Campagnola 1102. Vari ag­
giornamenti, sia sulle versioni mi­
litari (AR55, AR59) che su quelle ci­
vili (1102A, B e C) si succedono fino
al 1973, anno in cui viene terminata
la produzione della prima Campa­
gnola. Durante quei venti anni vie­
ne adattata e costruita in numerose
versioni, anche specializzate per
servizi civili e militari (spazzaneve,
fotoelettriche e carro attrezzi) va­
riando in alcuni casi l’interasse o lo
sbalzo posteriore (per le speciali
VV.FF. e ambulanza). Non solo: il
suo telaio viene utilizzato da famosi
carrozzieri dell’epoca come Savio e
Boneschi per allestire speciali ver­
sioni (la più nota è la famosa Hard
Top allungata della Savio di Torino)
prodotte in discrete quantità, o, an­
cora gli apprezzati allestimenti Iso­
li, in versione carro attrezzi. Da un
punto di vista tecnico la Campagno­
la è un fuoristrada classico con tela­
io a longheroni e carrozzeria sepa­
rata, tradizionale per le auto del­
l’epoca; lo schema meccanico pre­
vede la trazione permanente poste­
riore con l’anteriore inseribile,
cambio a 4 marce con riduttore a
due velocità senza differenziale
centrale, ponte posteriore rigido
con balestre e sospensioni anteriori
indipendenti.
UN NUOVO OFF ROAD
Già da qualche anno prima di so­
spendere la produzione della Cam­
pagnola la Fiat lavora al progetto di
una nuova fuoristrada. Il nuovo
modello deve però coniugare alle
scontate caratteristiche off road,
quelle specifiche di guidabilità e
comfort di un’autovettura moder­
na. Per conciliare tali necessità, at­
punto che va a costituire in breve il
70% della produzione. La produzio­
ne termina nella seconda metà de­
gli anni ‘80: oltre alle 8 versioni pro­
dotte dalla Fiat (7 e 9 posti, con telo­
ne o con hard top, benzina e diesel)
da segnalare importanti collabora­
zioni straniere con Peugeot (per un
bando di fornitura all’esercito fran­
cese) e la Zastava (per l’esportazio­
ne in Jugoslavia). Degni di nota an­
che gli allestimenti di versioni spe­
ciali quali ambulanza a passo allun­
gato (Boneschi) e versioni protette
e blindate per uso di scorta e polizia
(Asa Guardian).
L’ASSOCIAZIONE
Un Mondo di fan
per la 4x4 italiana
più amata di tutte
n“Mondo Campagnola 4X4”,
l’associazione presente alla
Fiera di Borghetto, è un club
affiliato al registro storico
Fiat dedicato al fuoristrada
Fiat Campagnola; nato senza
fini di lucro nel 2003, riuni­
sce proprietari e simpatizzan­
ti del mitico fuoristrada con
più di 200 iscritti in Italia.
Ha un forum attivo con più di
15.000 accessi al mese con
migliaia di informazioni per
il corretto restauro ed uso
del veicolo; organizza inoltre
uscite e raduni in tutta Italia
e ha iniziato il censimento di
tutte le autovetture ancora
esistenti. Il sito di riferimen­
to è www.campagnola.org
Una Campagnola
rimessa a nuovo
da uno dei tanti
appassionati;
il fuoristrada
della Fiat
è stato prodotto
per 36 anni
in due diversi
modelli
per 75 mila
esemplari totali
IMPRESE RECORD
La Campagnola e la Nuova Campa­
gnola, oltre che dall’Esercito Italia­
no sono state adottata anche dai Ca­
rabinieri, dalla Pubblica Sicurez­
za/Polizia, dal Corpo Forestale del­
lo Stato e dalla Guardia di Finanza,
ma anche da Poste, Enel, Agip,
Anas, Rai, Sip e molti privati.
La Campagnola partecipa anche a
importanti imprese sportive come
la traversata Algeri­Capetown e ri­
torno (record ancora imbattuto) e
la Mille Miglia del 1952; il suo nome
è legato anche a spedizioni scienti­
fiche lungo le più
remote piste
Africane, come
quelle realizzate
dai fratelli Casti­
glioni in Mali,
Niger, Egitto e
Sudan, effettuate
tra gli anni ’70 e
’80, oltre che ai
tanti raid­mara­
thon svolti da
sportivi e appas­
sionati di viaggi­
avventura. La Nuova Campagnola
partecipa a numerose competizioni
agonistiche quali la Parigi­Dakar
(in varie edizioni e con numerosi
equipaggi) ed il Rally dei Faraoni,
ottenendo spesso validi piazzamen­
ti.
La Nuova Campagnola ha svolto
anche la pregiata funzione di Papa­
mobile: donata a Giovanni Paolo II
nel 1980 durante la sua visita a Tori­
no, è stata utilizzata in varie occa­
sioni dal Papa, che si trovava su
quella vettura quando fu ferito in
Piazza S. Pietro nell’attentato del
1981.
Nata in origine come automezzo
da ricognizione è stata adattata
negli anni agli scopi più disparati
traverso varie fasi sperimentali,
viene messo a punto un nuovo con­
cetto di fuoristrada, approntando
così un progetto innovativo per
l’epoca con l’adozione di sospensio­
ni indipendenti e carrozzeria a tela­
io portante al posto dei tradizionali
ponti rigidi e telaio portante. Nasce
la Nuova Campagnola, presentata
ufficialmente al Salone di Belgrado
già nel maggio 1974: adotta una
scocca portante e sospensioni indi­
pendenti con elementi elastici a
barra di torsione, soluzioni innova­
tive per l’epoca che nessun altro
concorrente può vantare e che ga­
rantiscono un comfort ed una tenu­
ta di strada da autovettura nonché
notevoli prestazioni in fuoristrada.
Dal luglio dello stesso anno inizia la
sua commercializzazione nella sola
versione torpedo a 7 posti; contem­
poraneamente viene sviluppata
l’omologa versione militare che en­
tra in servizio nel 1976 come AR76.
Sempre nel ‘76 viene introdotta una
versione con carrozzeria allungata
e una portata di 9 persone ed una
con tetto rigido. Nel ‘79 il primo ag­
giornamento importante con la ver­
sione diesel, particolarmente ri­
chiesta e apprezzata dal mercato al
Fly UP